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SICUREZZA AUTOMAZIONE MISURA E CONTROLLO

Catalogo n.13

INTRODUZIONE
Questa edizione del catalogo ReeR per la Sicurezza, lAutomazione e il Controllo presenta almeno una novit di
evidente grande interesse.
La nuova linea di controllori di sicurezza modulari e configurabili Mosaic si colloca allo stato dellar te
non soltanto allinterno della gamma ReeR, ma pi in generale nellambito di tutta la sicurezza macchine.
Consultando questo catalogo potrete scoprire le varie caratteristiche che rendono Mosaic unico e innovativo,
dallinterfaccia grafica di configurazione, potente, versatile e inaspettatamente semplice da usare, fino allestrema modularit e compattezza dellhardware.
Una rivoluzione nella progettazione della parte di sicurezza potenzialmente di ogni futuro quadro elettrico.
Lormai diffusissima gamma di barriere di sicurezza EOS si arricchisce oggi di ulteriori modelli, in particolare
della serie WTF con grado di protezione IP69K, ideale, oltre al resto, per lutilizzo nellindustria alimentare.
Nessun problema dunque, anche con temperature estreme e applicazioni difficili. E il tutto con dimensioni
esterne estremamente compatte.
La nostra offerta ulteriormente ampliata dalla nuova linea di sensori magnetici codificati Magnus, ideali per
labbinamento con Mosaic.
Ulteriori integrazioni e completamenti di gamma perfezionano la nostra offerta, come potete vedere in questa
pagina.
Ci auguriamo dunque che tutte queste novit siano per voi uno stimolo ed un valido supporto per lo svolgimento del vostro lavoro.
Torino, ottobre 2011

COSA C'E' DI NUOVO IN QUESTA EDIZIONE


ADMIRAL LR DB
ADMIRAL LR DB WTH

MAGNUS

MOSAIC

EOS WTF / WTHF

con tecnologia Dual-Beam

Sensori magnetici di sicurezza

Controllore di sicurezza configurabile

Custodia stagna IP 69K, adatta anche


per l'industria Food & Beverage

Vedi pag. 67

Vedi pag. 159

Vedi pag. 165

Vedi pag. 192

E INOLTRE...
Janus MM TRX, sistema modulare: vedi pag. 87
SL TRX e ST TRX, bracci orizzontali con sensori di muting per la serie Janus MM TRX: vedi pag. 99
Janus ML TRX V e Janus MT TRX V per convogliatori ad alta velocit: vedi pag. 87
Janus J LRH M12 con portata max. 80 m, disponibile anche nella versione con puntatore laser integrato: vedi pag. 94
AD SRT, modulo di sicurezza per comandi a due mani: vedi pag. 182
AD SRE4 - AD SRE4C e AD SRE3 - AD SRE3C, moduli di sicurezza per dispositivi di arresto di emergenza e interruttori di sicurezza: vedi pagg. 183 e 184
FMC-SB, colonne a pavimento con specchi indipendenti regolabili: vedi pag. 206
PSE, schermi protettivi per EOS: vedi pag. 211
SFB E180, staffe orientabili per EOS: vedi pag. 212
1

INDICE
GUIDA ALLA SICUREZZA
SICUREZZA SUL LAVORO
Direttive Europee

Pag.

Norme Armonizzate

Pag.

Norme ed enti di certificazione in Nord America

Pag.

Valutazione dei rischi

Pag.

11

Il sistema di controllo di sicurezza delle macchine

Pag.

12

La vecchia EN 954-1 e le nuove norme

Pag.

12

ISO 13849-1 PL

Pag.

14

IEC 62061 SIL Conclusioni

Pag.

19

Elementi caratteristici

Pag.

28

Criteri di scelta

Pag.

30

Calcolo della distanza di sicurezza

Pag.

32

Funzione di Muting

Pag.

37

Funzione di Blanking

Pag.

41

Elementi caratteristici

Pag.

42

Principi di funzionamento

Pag.

43

Zone controllate

Pag.

44

INTEGRAZIONE DELLESPE
Regole per una corretta interconnessione dei dispositivi di protezione al sistema
di controllo della macchina
SENSORI DI SICUREZZA

Pag

46

Guida alla selezione

BARRIERE FOTOELETTRICHE DI SICUREZZA

LASER SCANNER DI SICUREZZA

Pag.

48

EOS4

Barriere di tipo 4

Pag.

54

ADMIRAL

Barriere di tipo 4

Pag.

66

JANUS

Barriere di tipo 4

Pag.

80

PHARO

Laser scanner di tipo 3

Pag.

108

EOS2

Barriere di tipo 2

Pag.

114

VISION

Barriere di tipo 2

Pag.

127

ILION

Fotocellule di tipo 2

Pag.

152

ULISSE

Fotocellule di tipo 2

Pag.

154

MAGNUS

Sensori magnetici di sicurezza

NOVIT

Pag.

159

MOSAIC

Controllore modulare di sicurezza configurabile NOVIT

Pag.

165

INTERFACCE DI SICUREZZA
AD SR

Interfacce di sicurezza

Pag.

179

AU SX

Unit di Controllo di tipo 2

Pag.

186

Barriere per automazione, misura e controllo

Pag.

198

SENSORI
METRON
ACCESSORI
WTF

Contenitore stagno FOOD per barriere

Pag.

192

FMC

Colonne a pavimento

Pag.

206

SP

Specchi deviatori

Pag.

209

LAD

Laser di allineamento

Pag.

210

SAV

Supporti antivibranti

Pag.

211

PSE

Schermo protettivo in policarbonato per EOS

Pag.

211

SFB

Staffe orientabili

Pag.

212

TR
Bastoni di prova
RETE VENDITA
ESONERO DI RESPONSABILIT
CODICI DI ORDINAZIONE PRODOTTI

Pag.
Pag.
Pag.
Pag.

212
214
214
215

NOVIT

NOVIT

GUIDA ALLA SICUREZZA

SICUREZZA SUL LAVORO


STANDARD INTERNAZIONALI
Numerosi e importanti cambiamenti nel mondo normativo relativo alla sicurezza macchine sono stati introdotti a partire dal 2010; in realt molte
di queste novit hanno gi un impatto dal 2005 e 2006, anni in cui cominciato il periodo di sovrapposizione (overlap) per le norme riguardanti il
sistema di controllo in sicurezza delle macchine.
Ci riferiamo soprattutto allimportante famiglia di norme facente capo alla ISO 13849 (ambito ISO) e alla IEC 61508 (ambito IEC), norma questultima
che ha influsso sulla sicurezza macchine anche e soprattutto attraverso la IEC 62061. Importanti concetti statistici derivanti dalla sicurezza di processo e tutti pi o meno facenti capo al concetto di probabilit di guasto pericoloso vengono in tal modo incorporati nella sicurezza macchine e danno
luogo a nuove classificazioni dei sistemi di controllo di sicurezza delle macchine e dei dispositivi di protezione: parliamo dei PL (Performance Level, in
ambito ISO) e dei SIL (Safety Integrity Level, in ambito IEC). PL e SIL vanno ad affiancarsi e per molti versi a sostituirsi allormai familiare concetto di
categoria descritto nella vecchia EN 954-1.
Nel 2008 lIEC ha inoltre completato la seconda edizione della IEC TS 62046, specifica tecnica che pu essere unutile guida per chi vuole utilizzare
sensori di sicurezza per la protezione di una macchina.
Si tratta di novit il cui impatto si estende a tutto il mondo.
Limitandoci all Europa, invece, a partire dal 29 dicembre 2009 (e senza periodo di overlap) entrata in vigore la nuova Direttiva Macchine,
2006/42/CE, che a sua volta ha introdotto alcune novit di rilievo rispetto alla 98/37/CE.
A tutti questi cambiamenti troverete un'introduzione rigorosa e aggiornata in questa edizione della nostra Guida alla Sicurezza.

DIRETTIVE EUROPEE
Le Direttive Europee si propongono di avvicinare le legislazioni nazionali degli Stati membri in modo da avere regole comuni su aspetti tecnici, fiscali,
economici, sanitari ecc. ed agevolare la libera circolazione dei beni, dei servizi e delle persone nellambito dellUnione Europea, nel rispetto di regole
comuni riconosciute da tutti gli Stati che ne fanno parte.
In particolare, per quanto riguarda la sicurezza del lavoro, larmonizzazione delle legislazioni ha fatto grandi e rapidi progressi portandoci ad avere
Direttive e Norme di fondamentale importanza.

DIRETTIVE Definiscono gli obiettivi da raggiungere


NORME Definiscono i mezzi e le vie per raggiungere gli obiettivi richiesti dalle Direttive.
Losservanza di una Norma armonizzata conferisce ai prodotti o ai servizi presunzione di conformit alle Direttive.
Fasi per la realizzazione di una Norma:
Formazione di un gruppo di lavoro (WG, Working Group) costituito da esperti della materia da trattare,
rappresentanti gli Stati membri.
Elaborazione di un progetto di Norma (prEN) che sar esaminato dai vari Comitati nazionali interessati, per commenti,
proposte e successiva approvazione finale.
Stesura definitiva del testo di Norma EN, pubblicazione ufficiale e recepimento a livello di ogni Stato.
Le Direttive riguardanti la protezione dei lavoratori sono:
Direttiva

quadro sulla salute e sicurezza sul lavoro 89/391/CE


Direttiva

sulluso delle attrezzature di lavoro 89/655/CE e relativi emendamenti e aggiunte.


Le Direttive applicabili ai componenti di sicurezza sono:
Direttiva

Macchine 2006/42/CE
Direttiva

Bassa Tensione 2006/95/CE


Direttiva

Compatibilit Elettromagnetica 2004/108/CE.

GUIDA ALLA SICUREZZA

SICUREZZA SUL LAVORO


DIRETTIVE SOCIALI
Le Direttive Sociali 89/655/CE e 89/391/CE recepite in Italia con il Decreto Legislativo 81/08 Testo Unico Sicurezza hanno come obiettivo
il miglioramento della sicurezza negli ambienti di lavoro.
Le Direttive:
Determinano

le misure di prevenzione da adottare nellambiente di lavoro


Forniscono

informazioni su:
- analisi dei rischi
- programma di prevenzione e messa in conformit delle macchine
- procedure per la conformit delle macchine
- responsabilit del datore di lavoro
- formazione e addestramento del personale addetto agli impianti.
Impongono

agli utenti ladeguamento del parco macchine esistente in conformit alle disposizioni della Direttiva Macchine.

DIRETTIVA MACCHINE
La Direttiva Macchine 2006/42/CE destinata ai costruttori di macchine e componenti di sicurezza ed ha
come obiettivi:
La
definizione dei requisiti di sicurezza e tutela della salute per il miglioramento del grado di protezione dei lavoratori addetti a macchine pericolose.
La
progettazione, la realizzazione e limmissione sul mercato dellUnione Europea di macchine e componenti di sicurezza che rispettino i requisiti
minimi di sicurezza stabiliti dalla Direttiva stessa.
La
libera circolazione negli Stati membri di macchine e componenti di sicurezza conformi alla Direttiva.
La Direttiva Macchine:
Si
applica a macchine e componenti di sicurezza nuovi che vengono venduti, prestati o affittati, ed a macchine usate in caso di vendita, affitto o prestito
Stabilisce

requisiti essenziali di sicurezza relativi alla progettazione e costruzione di macchine e componenti di sicurezza e definisce le procedure per
la loro certificazione
obbligatoria dal 1 gennaio 1995 per le macchine e dal 1 gennaio 1997 per i componenti di sicurezza
Dalle

date sopraindicate, nellUnione Europea possono essere commercializzati o messi in servizio solo prodotti conformi alla Direttiva.
Procedure per la certificazione
La Direttiva:
Prevede

procedure rigorose per i componenti di sicurezza e per le macchine ad alto rischio (elencate nellallegato 4)
Prevede

procedure semplificate per macchine a medio e basso rischio non comprese nellallegato 4
Prevede

che il costruttore rediga per ogni prodotto un fascicolo tecnico attestante i principi di sicurezza adottati per la progettazione, realizzazione,
trasporto, uso e manutenzione della macchina o del componente di sicurezza.
Dichiarazione di conformit
Per certificare la conformit del prodotto alla Direttiva il costruttore deve:
Apporre

il marchio CE sul prodotto


Allegare

una dichiarazione di conformit CE attestante il rispetto della Direttiva.

SICUREZZA SUL LAVORO


La Direttiva Macchine 2006/42/CE

OBIETTIVI PRINCIPALI DELLA REVISIONE


Chiarezza
Lelenco

dei prodotti oggetto della Direttiva pi esplicito


Sono

state aggiunte nuove categorie di prodotti


Sono

stati chiariti i confini di applicabilit con altre Direttive


Sono

state migliorate le definizioni.


Aspetto legale certo
Al
4 Considerando detto: A fini di certezza di diritto necessario definire il campo di applicazione della presente Direttiva e i concetti relativi
allapplicazione della medesima con maggiore precisione possibile.
Migliorata lapplicabilit
I criteri per la nomina degli Organismi Notificati sono pi rigorosi
Sorveglianza

del mercato. Gli obblighi degli Stati membri sono meglio definiti
Sono

state fissate regole per il ritiro di prodotti pericolosi.


Le procedure di valutazione della conformit sono state modificate
Non
esiste pi la possibilit di presentare il fascicolo tecnico a un organismo notificato senza che questo preveda alcuna verifica
Per
tutte le procedure di valutazione di conformit richiesto un controllo interno sulla fabbricazione (Allegato VIII).
La responsabilit del controllo solo del fabbricante.

Nota sugli allegati che elencano le macchine pericolose e i componenti di sicurezza


Rispetto alla DM 98/37/CE, nella DM 2006/42/CE lAllegato 4, che elenca le macchine pericolose e i componenti di sicurezza, stato arricchito dei
blocchi logici per funzioni di sicurezza (p. es. unit di controllo programmabili, plc, ecc.). stato poi creato un Allegato 5, comprendente un elenco
non esaustivo dei componenti di sicurezza.

GUIDA ALLA SICUREZZA

SICUREZZA SUL LAVORO


Certificazioni
Le
modifiche ai requisiti essenziali di sicurezza e salute contenute nel nuovo allegato I potrebbero rendere non valide le vecchie dichiarazioni.
In ogni caso esse vanno rifatte perch dovranno essere riferite alla nuova Direttiva
I certificati CE di tipo rilasciati dagli organismi notificati vanno aggiornati
I nuovi certificati CE di tipo hanno una validit di 5 anni (annesso IX par. 9.3); il periodo di 5 anni parte dalla data di revisione del vecchio
certificato.
Validit delle autocertificazioni
Le
procedure descritte nellarticolo 8 par. 2 punto C della Direttiva 98/37/CE non sono pi valide a partire dal 29/12/2009
Il fabbricante che ha certificato i suoi prodotti secondo queste procedure dovr quindi rifare tutto il processo di certificazione usando
quelle elencate nellart.12 par. 3 e 4 e relativi allegati della nuova Direttiva.

DIRETTIVA BASSA TENSIONE


La Direttiva Bassa Tensione 2006/95/CE ha come obiettivo:
garantire che i materiali elettrici vengano progettati e costruiti in modo da assicurare la protezione delle persone contro i rischi di folgorazione
derivanti dal loro uso o dallinflusso di agenti esterni sui materiali elettrici stessi.
La Direttiva si applica a tutto il materiale elettrico destinato ad un utilizzo con tensione nominale fra:
50V
e 1000V in corrente alternata
75V
e 1500V in corrente continua.
Lultima revisione della Direttiva in vigore dal 16 gennaio 2007.

DIRETTIVA COMPATIBILIT ELETTROMAGNETICA


La Direttiva Compatibilit Elettromagnetica 2004/108/CE ha come obiettivo che i dispositivi elettrici vengano progettati e costruiti in modo che:
Il livello di emissione elettromagnetica sia limitato e tale da permettere ad altre apparecchiature elettriche di funzionare secondo il loro scopo
Il livello di immunit intrinseca ai disturbi esterni consenta loro di funzionare secondo lo scopo previsto.
La Direttiva si applica a tutti i dispositivi elettrici ed elettronici in grado di provocare disturbi elettromagnetici o il cui funzionamento pu essere
influenzato da interferenze esterne.
Lultima revisione della Direttiva in vigore dal 20 gennaio 2005.

DIRETTIVA ATEX
La Direttiva Atex 94/9/CE si applica a tutti i prodotti destinati ad essere utilizzati in atmosfera esplosiva.
La Direttiva stabilisce i requisiti minimi di sicurezza che devono avere le costruzioni elettriche se impiegate in luoghi classificati pericolosi sotto
laspetto del rischio di esplosione per presenza di gas o di polveri.
Il pericolo di esplosione suddiviso in tre livelli:
Categoria

1 : livello di massimo pericolo (zone 0 e 20)


Categoria

2 : livello di pericolo elevato (zone 1 e 21)


Categoria

3: livello di pericolo definito normale (zone 2 e 22).


La direttiva ATEX in vigore dal 1 Luglio 2003.

SICUREZZA SUL LAVORO


ORGANISMI ACCREDITATI
Gli Organismi accreditati hanno, per ogni Stato membro, un ruolo ispettivo di controllo e di verifica del rispetto e dellapplicazione delle Direttive
riguardanti le macchine e i componenti di sicurezza.
Ogni Stato responsabile della nomina e del controllo dei propri Organismi.
Essi devono avere la competenza e le risorse necessarie per espletare attivit di ispezione, analisi, assistenza tecnica, misurazione ecc..
In Italia lOrganismo incaricato lISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza del Lavoro) che ha sede in Roma.

ORGANISMI NOTIFICATI
Gli Organismi notificati sono autorizzati ad esaminare e certificare macchine e componenti di sicurezza in accordo con le Direttive ad essi applicabili.
Ogni stato membro dellUnione Europea tenuto a:
Designare

gli Organismi notificati indicandone le competenze


Comunicare

alla Commissione Europea e agli altri stati membri lelenco degli Organismi notificati.
La Commissione Europea pubblica nella Gazzetta Ufficiale della Comunit Europea (GUCE) una lista di tutti gli Organismi notificati allegando lelenco
dei servizi, delle macchine e/o componenti di sicurezza per cui essi sono autorizzati ad operare.
Gli Stati membri dellUnione Europea devono verificare che tali Organismi rispettino determinati criteri etici e tecnici.

NORME ARMONIZZATE
Sono

norme tecniche atte a soddisfare i requisiti essenziali delle Direttive.


Sono

prodotte dai vari comitati tecnici sotto il mandato della Commissione dellUnione Europea.
Vengono

approvate ed adottate:
- dal CEN (Comitato di Normalizzazione Europea)
- o dal CENELEC (Comitato di Normalizzazione Elettrotecnica Europea)
Sono

quindi tradotte e pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Comunit Europea (GUCE) e nella Gazzetta Ufficiale di ogni Paese aderente.
Stato delle Norme
prEN... indica un progetto di norma non ancora approvato definitivamente
EN... indica una norma approvata ed in vigore
TS... indica una specifica tecnica.
Le Norme Europee legate alla sicurezza si dividono in 3 gruppi:
NORME DI TIPO A
Specificano i principi generali di progettazione applicabili a tutti i tipi di macchine:
Es. EN ISO 12100 - 1,2 sicurezza delle macchine - concetti base e principi generali di progettazione
EN ISO 14121 - 1 valutazione del rischio.
NORME DI TIPO B
Si dividono in due categorie:
- norme di tipo B1: riguardano un aspetto specifico della sicurezza
Es. EN 999 posizionamento dei dispositivi elettrosensibili di sicurezza in riferimento alla velocita di avvicinamento delle parti del corpo umano
EN ISO 13857 distanze di sicurezza per la protezione degli arti superiori e inferiori
EN 60204 sicurezza dellimpianto elettrico a bordo macchina ecc.
EN ISO 13849 - 1,2 elementi dei sistemi di comando relativi alla sicurezza.

GUIDA ALLA SICUREZZA

SICUREZZA SUL LAVORO


- norme di tipo B2: riguardano i dispositivi di sicurezza
Es. EN 61496-1 dispositivi elettrosensibili di protezione - principi generali e prove
EN 61496-2 dispositivi elettrosensibili di protezione - particolari requisiti per dispositivi che utilizzano elementi optoelettronici attivi
(barriere fotoelettriche)
EN 61496-3 dispositivi elettrosensibili di protezione - particolari requisiti per dispositivi fotoelettrici attivi di protezione che rispondono
alla riflessione diffusa (laser scanner)
EN ISO 13850 dispositivi di arresto di emergenza.
NORME DI TIPO C
Riguardano specifici tipi di macchine.
Es. EN 692 presse meccaniche
EN 693 presse idrauliche
EN 415 macchine per imballaggio
EN 415-4 palettizzatori e depalettizzatori
EN ISO 10218 robot industriali.
- Una norma di tipo C prioritaria rispetto alle norme di tipo A e B.
- In assenza di norme di tipo C possibile raggiungere la conformit alla Direttiva utilizzando le norme di tipo A e B.

Che cos la IEC TS 62046 - Applicazione ed integrazione dei dispositivi elettrosensibili di protezione
La specifica tecnica IEC TS 62046 Ed.2 - 2008, fornisce raccomandazioni per linstallazione e luso dei Dispositivi Elettrosensibili di Protezione (ESPE).
Si applica quindi principalmente a Barriere Fotoelettriche, Laser Scanner, Bordi e Tappeti sensibili. Questo documento, che definisce lo stato dellarte, vuole rispondere
alle esigenze del costruttore e dellutilizzatore della macchina.
La IEC TS 62046 in sostanza disciplina non tanto la costruzione di un dispositivo elettrosensibile, quanto il suo corretto posizionamento ed interfacciamento col macchinario. Lobiettivo quello di assicurare che, attraverso una corretta scelta e applicazione del dispositivo di protezione, i rischi di infortunio per loperatore siano
ridotti al minimo possibile. La IEC TS 62046 tratta nel dettaglio importanti aspetti legati alluso degli ESPE, quali i criteri di scelta, le modalit duso, lintegrazione con
il sistema di controllo della macchina, e d anche indicazioni relative a particolari funzioni delle barriere fotoelettriche di sicurezza quali il Muting e il Blanking.

LE NORME E GLI ENTI DI CERTIFICAZIONE IN NORD AMERICA


LEnte incaricato di sorvegliare le condizioni di sicurezza sul posto di lavoro negli Stati Uniti la Occupational Health and Safety Administration
(OSHA). Inoltre, i singoli stati dellUnione possono avere propri organismi di sorveglianza e promulgare normative pi rigorose di quelle stabilite
dallOSHA.
LOSHA verifica lapplicazione delle leggi e dei regolamenti che sono in vigore a livello federale e, a sua volta, pubblica degli standard riguardanti
lutilizzo e le caratteristiche dei dispositivi di sicurezza e/o delle macchine utensili.
Un esempio importante di tale attivit lo standard OSHA 1910.217 Mechanical Power Presses - riguardante le presse meccaniche.
L American National Standard Institute (ANSI) pubblica norme riguardanti la sicurezza delle macchine utensili o particolari aspetti della loro
costruzione o del loro funzionamento. Per la preparazione di tali standard, lANSI si serve spesso del contributo di associazioni volontarie quali la
Robotic Industry Association (RIA) o la Association for Manufacturing Technology (AMT).
Esempi di importanti norme ANSI:
Gli standard B11, quali:
B11.1 - Mechanical Power Presses (presse meccaniche)
B11.2 - Hydraulic Power Presses (presse idrauliche)
B11.3 - Power Press Brakes (presse piegatrici)
B11.4 - Shears (cesoie)
B11.19 - Performance Criteria for the Design, Construction, Care and Operation of Safeguarding
When Referenced by other B11 Machine Tool Safety Standards (criteri di progettazione, costruzione, manutenzione e funzionamento
dei dispositivi di protezione menzionati in standard B11 riguardanti le macchine utensili).

SICUREZZA SUL LAVORO


Altre norme ANSI:
B20.1 - Conveyor Belts nastri trasportatori
ANSI/RIA R15.06 - Safety Requirements for Industrial Robots requisiti di sicurezza dei robot industriali.
In Nord America, diversamente da quanto avviene in Europa, la dichiarazione di conformit alle norme vigenti non viene accettata come autorizzazione
per la vendita e linstallazione di apparecchi elettrici.
Prima che una installazione possa essere operativa occorre sempre un controllo sul dispositivo o sullimpianto da parte delle autorit competenti
(AHJ- Authorities Having Jurisdicion).
Se per il dispositivo gi certificato (Listed) da parte di un laboratorio riconosciuto (NRTL Nationally Recognized Testing Laboratory), allora
lautorit competente autorizzata a non verificare ulteriormente il prodotto. Il marchio di un NRTL assume in questo caso la valenza di conformit
del prodotto agli standard di sicurezza.
In Nord America quindi la certificazione, anche se non obbligatoria, rende molto pi agevole e sicura la vendita perch rivenditori, ispettori, utilizzatori,
autorit locali accettano allunanimit i prodotti marcati da un NRTL. Vale la pena ricordare ancora che quando una installazione certificata esistono
agevolazioni dal punto di vista assicurativo e maggiori garanzie nel senso che i sindacati potrebbero rifiutarsi di far lavorare i loro iscritti su macchine
pericolose non certificate.
Lente preposto al riconoscimento di un NRTL l OSHA.
Gli NRTL devono ottenere laccreditamento per tutte le sedi nazionali ed estere per tutti i prodotti per i quali sono autorizzati a rilasciare certificazioni.
Per ottenere laccreditamento occorre, fra laltro, dimostrare completa indipendenza da utenti, fornitori o rivenditori dei prodotti certificati.
Un NRTL pu sviluppare e far approvare sue norme oppure usare norme prodotte da altri NRTL.
Ogni NRTL possiede un marchio univoco.
Fra gli NRTL autorizzati a rilasciare certificazioni per apparecchi e impianti elettrici uno dei pi importanti l Underwriters Laboratories Inc. (UL).

Il Marchio di Certificazione UL Listed indica che il prodotto stato sottoposto a test e a valutazioni secondo le norme di sicurezza
statunitensi. Il marchio UL Listed generico certifica quindi la conformit ai requisiti antincendio e di sicurezza elettrica.
E S P E

E S P E

LUL certifica anche componenti quali le barriere di sicurezza in base ai propri standard UL 61496-1 e UL 61496-2 che derivano
dagli standard internazionali IEC 61496-1,2. Inoltre, i sistemi che incorporano software di sicurezza possono essere certificati
secondo la norma specifica ANSI/UL 1998. Per le barriere fotoelettriche di sicurezza (ESPE) prevista unapposita marcatura
che sancisce la rispondenza alla specifica norma di prodotto e alla ANSI/1998. Le barriere di sicurezza Reer rispondono a tutti
questi requisiti e riportano questa marcatura.
LUL pu anche certificare la conformit con gli standard canadesi, per conto del CSA (conferendo lapposito marchio C-UL
oppure il marchio C-UL-US per prodotti diretti sia al mercato canadese che a quello statunitense).

E S P E

E S P E

La Canadian Standard Association (CSA) il principale organismo di standardizzazione canadese, che funge
anche da ente di certificazione per quanto riguarda la conformit dei componenti di sicurezza alle norme canadesi.
Come Nationally Recognised Test Laboratory (NRTL) americano, il CSA pu testare la conformit di tutti i prodotti
sotto la giurisdizione dellOSHA e conferire il marchio CSA NRTL/C, equivalente al C-US UL; tale marchio si applica
per esempio alle barriere di sicurezza.

10

GUIDA ALLA SICUREZZA

SICUREZZA SUL LAVORO


VALUTAZIONE DEI RISCHI
La Norma EN ISO 14121 - 1 propone una procedura sistematica per la valutazione dei rischi con lobiettivo di scegliere ed adottare le misure di
sicurezza pi idonee per ridurre o eliminare il rischio.
Unanaloga procedura viene descritta nellANSI Technical Report B11.TR3.

La valutazione dei rischi suddivisa in 4 fasi:

1. Determinazione dei limiti di impiego della macchina


Consiste nellesame di tutti i prevedibili impieghi considerando il livello di addestramento,
esperienza o attitudine dellutente.
2. Identificazione dei fenomeni pericolosi
Consiste nellelencare:
Tutti i rischi e gli elementi pericolosi (meccanici, elettrici, chimici ecc.)
Tutte le situazioni pericolose (carico-scarico manuale, accesso allimpianto ecc.)
Tutti gli eventi in grado di provocare danni (guasti o anomalie della macchina).
3. Stima del rischio
Si basa su 3 fattori:
Gravit del danno (reversibile, irreversibile, mortale)
Frequenza e durata di esposizione al pericolo
Possibilit di evitare il pericolo riferita a:
- rapidit di manifestazione dellevento
- possibilit di percezione del pericolo e prontezza di riflessi delloperatore
- possibilit di fuga.
4. Valutazione del rischio residuo
Esamina lidoneit delle misure di sicurezza adottate.

11

SICUREZZA SUL LAVORO


IL SISTEMA DI CONTROLLO DI SICUREZZA DELLE MACCHINE
Quando la sicurezza subordinata al buon funzionamento del sistema di controllo della macchina, questo deve essere concepito in modo che la probabilit di suoi errori funzionali sia sufficientemente bassa.
Se questo non possibile, gli eventuali errori non devono portare alla perdita della funzione di sicurezza.
Per soddisfare questi requisiti consigliabile utilizzare le norme armonizzate create con il mandato della Commissione Europea (presunzione di conformit). In caso di sinistro, infatti, luso delle norme armonizzate permette di evitare perdite di tempo e costi supplementari nel caso occorra dimostrare
la conformit del sistema di controllo di sicurezza ai requisiti essenziali della Direttiva Macchine.
Nel seguito esponiamo i principi fondamentali delle nuove norme principalmente la ISO 13849-1 e la IEC 62061- che hanno sostituito la EN954-1
nella regolamentazione dei sistemi di controllo delle macchine.

La vecchia EN 954-1

Sicurezza del macchinario Parti dei sistemi di comando legate


alla sicurezza Principi generali per la progettazione.

Fino al 31 dicembre 2011 le parti del sistema di controllo della macchina relative alla sicurezza possono essere progettate in conformit alla norma
EN 954-1. A partire da gennaio 2012 occorrer usare in sua vece o la ISO 13849-1 oppure la IEC 62061.
La EN 954-1 norma armonizzata dal 1996. Classifica il sistema di controllo di sicurezza entro una di cinque categorie.
Categorie di sicurezza
Per differenti parti della macchina la valutazione del rischio pu condurre a diversi livelli di rischio. Di conseguenza, il grado (categoria) di sicurezza
delle misure da adottare va commisurato al rischio da proteggere.
Per selezionare la categoria di sicurezza pi idonea in funzione del rischio da proteggere occorre usare il cosiddetto grafico dei rischi.
Selezione della categoria
S gravit del danno
S1 lesione leggera (normalmente reversibile).
S2 lesione grave (normalmente irreversibile) o morte della persona.
F frequenza / durata di esposizione al rischio
F1 da rara a abbastanza frequente e/o tempo di esposizione corto.
F2 da frequente a continua e/o tempo di esposizione lungo.
TABELLA DI SELEZIONE DELLE CATEGORIE

P possibilit di evitare il pericolo


P1 possibile in particolari condizioni (fuga o intervento di terze persone).
P2 quasi impossibile (il fenomeno si manifesta rapidamente).
Categoria idonea
Misura sovradimensionata
per il rischio
Categoria utilizzabile
solo con misure aggiuntive
di sicurezza

Categorie
B

S1

Punto di inizio
della valutazione
del rischio

F1
S2
F2

P1
P2
P1
P2

La resistenza ai guasti delle Cat. B e Cat.1 trae origine dalla robustezza dei componenti (si cerca di evitare il guasto).
La resistenza ai guasti delle categorie 2,3,4 trae origine dalla struttura del sistema (si cerca di controllare il guasto)
In particolare si controlla il guasto tramite monitoraggio ciclico per la Cat.2, ridondanza per la Cat.3 , ridondanza e monitoraggio per la Cat.4.
Alle categorie corrispondono precisi requisiti funzionali.
Le modalit di guasto dei componenti sono definite e catalogate.
Esiste quindi una esatta corrispondenza fra le categorie e il comportamento del sistema in caso di guasto (approccio deterministico).
Nota bene: il rapporto fra le categorie non in tutti i casi pienamente gerarchico.
12

GUIDA ALLA SICUREZZA

SICUREZZA SUL LAVORO

CATEGORIA

REQUISITI

COMPORTAMENTO

Dispositivi progettati, costruiti


e combinati in conformit alle norme
di riferimento per poter
fare fronte agli eventi previsti.

Un guasto pu condurre
alla perdita delle funzioni di sicurezza.

Stessi requisiti della categoria B


ma con utilizzo di principi
di sicurezza e componenti affidabili
e collaudati.

Un guasto pu condurre alla perdita


delle funzioni di sicurezza ma
con minori probabilit rispetto
alla categoria B.

Sono utilizzati i requisiti della categoria 1.


Inoltre: La funzione di sicurezza
del dispositivo si basa su di
un controllo ciclico comandato
dal sistema di controllo della macchina.

Un guasto pu portare alla


momentanea perdita della funzione
di sicurezza. Il guasto viene rilevato
allesecuzione del test prima
dellinizio del successivo ciclo
di lavoro della macchina.

Sono utilizzati i requisiti della categoria 1.


Inoltre: Un singolo guasto non deve
portare alla perdita della funzione
di sicurezza. Quando possibile
il singolo guasto deve essere
rilevato.

Non tutti i guasti possono essere


rilevati. Quando si verifica un singolo guasto
la funzione di sicurezza
sempre attiva.
Laccumulo di guasti non rilevati pu condurre
alla perdita della funzione
di sicurezza.

Sono utilizzati i requisiti della categoria 1.


Inoltre: Un singolo guasto non pu portare alla
perdita della funzione di sicurezza.
Un singolo guasto rilevato prima
o al momento della richiesta della funzione di
sicurezza. Se ci non possibile
laccumulo di guasti non deve condurre alla
perdita della funzione di sicurezza.

Il rilevamento del guasto verr


effettuato in tempo utile
a prevenire la perdita
della funzione di sicurezza.

PRINCIPI DI SICUREZZA

Utilizzo di componenti
selezionati.

Utilizzo di strutture e circuiti


di sicurezza in grado
di effettuare il rilevamento
del guasto e larresto
della macchina.

Limiti di impiego della EN 954-1


Il comportamento del sistema in caso di guasto non pu per essere il solo metodo per determinare la prestazione di sicurezza di un sistema di controllo.
Altri fattori, come ad esempio laffidabilit dei componenti, possono svolgere un ruolo importante, forse determinante.
Questo concetto, in verit, stato riconosciuto nella norma EN 954-1 in cui si afferma (allegato B) che laffidabilit dei componenti e la tecnologia
utilizzata nella particolare applicazione possono portare ad una deviazione dalla categoria prevista.
Il processo di selezione della Categoria dovrebbe essere quindi il seguente:
si
individua prima la Categoria teorica, o di Riferimento sulla base dellanalisi del rischio (tramite il grafico dei rischi)
quindi

si modifica la scelta della categoria in base alla affidabilit dei componenti, alla tecnologia utilizzata, ecc.

13

SICUREZZA SUL LAVORO


Purtroppo la seconda fase di questo processo in gran parte empirica, e poche indicazioni vengono fornite allinterno della norma.
Di conseguenza la selezione della categoria viene quasi sempre fatta riferendosi solo al grafico dei rischi senza considerare le modifiche dovute ad altri
fattori oppure le modifiche apportate sono di natura cos soggettiva che poi diventa difficile comprovare la sicurezza del sistema.
Inoltre, il prepotente ingresso dellelettronica e in particolare dellelettronica programmabile nei sistemi di controllo delle macchine ha reso ancora pi
evidente le carenze del modello deterministico, impraticabile per sistemi di controllo complessi, vale a dire sistemi che fanno uso di PLC, linee di comunicazione, azionamenti a velocit variabile e sensori programmabili.
Per valutare la prestazione di sicurezza di un sistema complesso pi conveniente calcolare quale sia la probabilit che esso possa fornire la sua funzione
di protezione quando richiesto. Oppure, in altri termini, calcolare quale sia la probabilit che possa verificarsi un guasto pericoloso in un determinato
periodo di tempo tenendo conto dellaffidabilit dei suoi componenti.
Le nuove norme
Proprio per superare i limiti di applicazione della EN 954-1 sono state elaborate due nuove norme: la ISO 13849-1:2006 e la IEC 62061:2005 le quali,
unendo i complessi concetti probabilistici a quelli deterministici noti cercano di adattarsi allevoluzione tecnologica del settore del macchinario industriale.
Entrambe sono armonizzate per la nuova Direttiva Macchine 2006/42/CE (Allegato I: 1.2 Sistemi di comando).
La ISO 13849-1 pu essere utilizzata indipendentemente dal tipo di tecnologia e di energia utilizzata (meccanica, idraulica, pneumatica, elettrica).
valida solo per le cinque architetture in essa specificate.
La IEC 62061 pi adatta per sistemi di comando che usano energia elettrica.
Vengono fornite formule per il calcolo dellaffidabilit dei sottosistemi solo per le quattro architetture in essa descritte e considerate tipiche del macchinario industriale, ma pu essere utilizzata anche per altre architetture.
Consente di integrare sottosistemi progettati in conformit con la ISO 13849-1: 1999 (EN 954-1).

ISO 13849-1 Sicurezza del macchinario Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza

Principi generali per la progettazione.
La ISO 13849-1 nasce come revisione della EN 954-1.
Le complesse formule matematiche proprie della teoria della affidabilit dei sistemi sono state sostituite da tabelle pre-calcolate.
Alcuni concetti della EN 954 sono stati mantenuti: categorie, ridondanza, monitoraggio.
Alcuni sono stati modificati: grafico dei rischi, scelta delle categorie.
Il ruolo delle categorie non pi centrale come nella EN 954-1.
Al posto delle categorie, per valutare il grado di resistenza ai guasti, viene introdotto il concetto di Livello di prestazione (PL o Performance Level) che sta
a indicare la capacit della parte del sistema di controllo della macchina relativo alla sicurezza (indicato di seguito con SRP/CS) di garantire la protezione
entro predefinite condizioni di funzionamento.
Il parametro usato per valutare il PL del sistema di sicurezza la sua Probabilit media di guasto pericoloso/ora.
considerato pericoloso un guasto che, se non rilevato, inibisce la funzione di protezione del sistema.

14

GUIDA ALLA SICUREZZA

SICUREZZA SUL LAVORO


Sono previsti 5 livelli, da PLa a PLe.

Probabilit media di guasto pericoloso per ora

10-4

10-5

PL
ISO 13849-1

10-6

10-7

3 x 10-6

Protezione per basso rischio

10-8

Protezione per alto rischio

Tabella 3 di ISO 13849-1

Quanto maggiore il contributo alla riduzione del rischio tanto pi bassa la Probabilit media di guasto pericoloso/ora.
Il PL funzione della architettura del sistema di controllo, della affidabilit dei componenti, della capacit di rilevare per tempo eventuali guasti interni
che potrebbero limitare la funzione di sicurezza e della qualit del progetto.
Il seguente prospetto riassume gli aspetti qualitativi e quantitativi da rispettare se si vuole progettare un sistema di controllo di sicurezza conforme
alla ISO 13849-1.
Consultare anche glossario a pag 26

Aspetti quantitativi

MTTFd per i singoli componenti

(misura della affidabilit)

DCavg

(misura della capacit di diagnostica)

CCF

(misura della resistenza ai guasti pericolosi)

Categorie

(descrizione della struttura)

PL
Comportamento del sistema di sicurezza in condizioni di guasto
Controllo dei guasti sistematici

Aspetti qualitativi
Software di sicurezza
Possibilit di adempiere alla funzione di sicurezza in determinate
condizioni ambientali

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SICUREZZA SUL LAVORO


Il progettista, per poter dichiarare un determinato valore di PL, deve quindi non solo calcolare la Probabilit media di guasto pericoloso/ora del circuito
di controllo realizzato, ma deve anche dimostrare di aver ottemperato a tutti i requisiti riguardanti gli aspetti qualitativi stabiliti dalla norma.
Il progetto dovr poi essere validato utilizzando la ISO 13849-2 Sicurezza del macchinario - Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza - Parte
2: Validazione, che definisce le procedure e le condizioni da seguire per la convalida mediante analisi e prove:
della

funzione di sicurezza fornita


della

categoria raggiunta
del
livello di prestazione raggiunto.
IMPORTANTE!
Il valore della Probabilit media di guasto pericoloso/ora solo uno dei parametri che contribuiscono allassegnazione del PL.
Per poter rivendicare un valore di PL bisogna altres dimostrare e documentare di aver preso in considerazione e rispettato tutti i requisiti relativi
al
controllo dei guasti sistematici
alluso

di componenti robusti e affidabili (rispondenti a norme di prodotto, ove disponibili)


alluso

di norme di buona tecnica


di
aver tenuto conto delle condizioni ambientali in cui dovr operare il sistema di sicurezza
nel
caso sia stato necessario scrivere software, di aver adottato tutti gli aspetti di organizzazione esemplificati nel modello di sviluppo a V
di Fig. 6 della norma ISO 13849-1 e di aver rispettato i requisiti di sviluppo sia per il software applicativo che per quello incorporato.

Il processo di progettazione di un SRP/CS secondo la ISO 13849-1 pu essere riassunto nei seguenti otto passi:
1 - Individuazione della funzione di sicurezza tramite lanalisi dei rischi
2 - Assegnazione del Performance Level richiesto (PLr) tramite il grafico dei rischi
3 - Scelta della struttura del sistema (architetture) e delle tecniche di autodiagnosi
4 - Realizzazione tecnica del sistema di controllo
5 - Calcolo di MTTFd, DCavg e verifica di CCF
6 - Calcolo di PL tramite la Tabella 5
7 - Verifica del PL (se il PL calcolato inferiore al PLr occorre ritornare al passo 3)
8 - Validazione.

Individuazione della funzione di sicurezza e assegnazione del Performance Level richiesto - PLr
Per ogni funzione di sicurezza individuata (tramite luso della ISO 14121 Risk Assessment) il progettista decide il contributo alla riduzione del rischio
che essa deve fornire, ossia il PLr.
Questo contributo non copre il rischio complessivo della macchina, ma solo quella parte del rischio legata alla applicazione di quella particolare funzione
di sicurezza.
Il Parametro PLr rappresenta il Livello di Prestazione richiesto per quella funzione di sicurezza.
Il parametro PL rappresenta invece il Livello di prestazione dellhardware che la implementa.
Va da s che il PL dellhardware deve almeno essere uguale o superiore al PLr stabilito.
Lo strumento che viene utilizzato per stabilire quale dovr essere il contributo alla riduzione del rischio fornito dalla funzione di sicurezza un grafico
del tipo ad albero delle decisioni che porta ad individuare in modo univoco il valore di PLr.
Se vengono individuate pi funzioni di sicurezza, per ognuna di esse occorre definire il PLr.

16

GUIDA ALLA SICUREZZA

SICUREZZA SUL LAVORO

Basso contributo
alla riduzione
del rischio

F1
S1
F2

Start

F1
S2
F2

S gravit del danno


S1 reversibile
S2 irreversibile

P1

PLr Performance
Level richiesto

P2

P1
P2

P1
P2

P1
P2

e
Alto contributo
alla riduzione
del rischio

F frequenza o tempo di esposizione al rischio


F1 rara / breve
F2 continua / lunga
P possibilit di evitare il rischio o di limitare il danno
P1 possibile entro certe condizioni
P2 scarsamente possibile

Nota: Al contrario di quanto veniva detto nella EN954-1 a proposito delle Categorie, qui i PLr sono pienamente gerarchici.
PLr(e) fornisce il pi alto contributo alla riduzione del rischio, PLr(a) il pi basso.

Realizzazione del sistema di controllo di sicurezza e calcolo del PL


Dopo aver deciso il valore di PLr necessario bisogna progettare un SRP/CS idoneo, calcolare il PL risultante e verificare che sia maggiore o uguale al PLr.
Dalla figura 3 si visto che per ricavare il valore di PL occorre calcolare la Probabilit media di guasto pericoloso/ora del sistema di controllo progettato.
Esistono diversi metodi per effettuare una stima della Probabilit media di guasto pericoloso/ora di un sistema di controllo di sicurezza.
Luso di questi metodi presuppone che per ogni componente si conosca:
il tasso di guasto ()
la
percentuale di ripartizione del tasso di guasto per tutte le modalit di guasto del componente (es. per un interruttore ad azione positiva:
il contatto non si apre quando richiesto = 20% dei casi, il contatto non si chiude quando richiesto = 80% dei casi)
leffetto

che ha ogni guasto sul comportamento del sistema di sicurezza (es. guasto pericoloso- d oppure guasto non pericoloso- s)
la
percentuale di guasti pericolosi rilevati dalle tecniche automatiche di autodiagnosi implementate rispetto al totale dei guasti pericolosi:
dd = d x DC
la
percentuale di guasti pericolosi non rilevati dalle tecniche automatiche di autodiagnosi implementate rispetto al totale dei guasti pericolosi:
du = d x (1-DC).
17

SICUREZZA SUL LAVORO


La ISO 13849-1 semplifica il calcolo fornendo una tabella basata sulla modellazione di Markov nella quale il valore di probabilit media di guasto pericoloso per ora gi precalcolato per diverse combinazioni di Categorie, e di valori di massima di MTTFd e di DCavg che vengono determinati anchessi
tramite tabelle.
Indicazione di
MTTFd

Valori espressi in anni

Definizione
DCavg

Valore di DC
DCavg

Basso

3 MTTFd < 10

Nessuna

DC < 60%

Medio

10 MTTFd < 30

Alto

30 MTTFd < 100

Basso
Medio
Alto

60% DC < 90%


90% DC < 99%
99% DC

Il problema si riconduce quindi alla scelta dellarchitettura, al calcolo di DCavg in funzione delle tecniche di autodiagnosi implementate, al calcolo semplificato di MTTFd del circuito progettato e alla verifica che siano rispettate le condizioni di indipendenza di funzionamento dei canali (CCF) nel caso di
architetture ridondanti (Cat. 2,3 e 4).
La combinazione di Categoria e DCavg adottata identifica una delle sette colonne di tabella 5; il valore di MTTFd calcolato determina quale parte della
colonna considerare. Sulla sinistra del grafico si legge poi il valore di PL corrispondente.

Performance Level

MTTFd = basso

MTTFd = medio

MTTFd = alto

a
b
c
d
e
Cat. B
DCavg = 0

Cat. 1
DCavg = 0

Cat. 2
DCavg = basso

Cat. 2
DCavg = medio

Cat. 3
DCavg = basso

Cat. 3
DCavg = medio

Cat. 4
DCavg = alto

Fig. 5 di ISO 13849-1

Pu capitare che la parte di colonna scelta comprenda due o tre possibili valori di PL (es. nel caso di Cat. 3, DCavg = medio e MTTFd = low sono possibili
i seguenti tre valori: PLb, PLc, PLd); in questi casi, per poter ricavare il valore di PL corretto si usa la tabella K.1 dellAnnesso K della Norma (qui non
riportata) che fornisce in modo dettagliato i valori di Probabilit media di guasto pericoloso per ora e PL in funzione del valore puntuale di MTTFd e della
combinazione di Categoria e DCavg implementati.
La Norma pu essere usata solo se per il progetto del sistema di controllo ci si avvale di una (o pi) delle cinque architetture prefissate.
Ad ogni architettura corrisponde una delle Categorie definite nella EN 954-1.
In un sistema progettato secondo la EN 954-1 la scelta della categoria direttamente correlata al rischio tramite il grafico dei rischi; la ISO 13849-1,
invece, pi flessibile, infatti per ogni Livello di Prestazione richiesto sono possibili pi scelte.
Ad esempio si veda la tabella 5: per ottenere un sistema con PL pari a c sono possibili le seguenti cinque alternative:
1. Categoria 3 con MTTFd = basso e DCavg media
2. Categoria 3 con MTTFd = medio e DCavg bassa
3. Categoria 2 con MTTFd = medio e DCavg media
4. Categoria 2 con MTTFd = alto e DCavg bassa
5. Categoria 1 con MTTFd = alto.
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GUIDA ALLA SICUREZZA

SICUREZZA SUL LAVORO


Combinazione di pi SRP/CS
Una funzione di sicurezza pu essere composta da uno o pi SRP/CS, e pi funzioni di sicurezza possono utilizzare gli stessi SRP/CS.
I singoli SRP/CS poi, potrebbero essere realizzati con architetture diverse.
Se la funzione di sicurezza realizzata collegando in serie pi SRP/CS (es. barriera di sicurezza, logica di controllo, uscita di potenza) e se per ciascuno
di essi noto il PL, la norma fornisce un modo semplice per calcolare il PL totale.
Si identifica la parte col PL pi basso (PL low),
Si identifica il numero di parti che hanno PL = PL low
Si inseriscono i dati nella tabella seguente e si ricava il PL totale
PL (low)

n (low)

>3
3

PL

>2
2

a
b

>2
2

b
c

>3
3

c
d

>3
3

d
e

Il PL ricavato tramite questa tabella si riferisce a valori di Probabilit media di guasto pericoloso per ora che si trovano a met per ognuno degli intervalli
di Tabella 3 della ISO 13849-1
Esempio:

Sensore
PL = d Cat. 2

Risulta:

PL low = d

Quindi:

PL complessivo = d

Unit di controllo
PL = e Cat. 4

Attuatore
PL = e Cat. 4

N low = 1 (< 3)

e il valore di Probabilit media di guasto pericoloso per ora dellintero sistema sar un numero compreso fra 1 x 10-6 e 1 x 10-7 (vedere Tabella 3
della ISO 13849-1).

IEC 62061

Sicurezza del macchinario Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici,


elettronici ed elettronici programmabili per il controllo delle macchine.

La IEC 62061 derivata dalla IEC 61508 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici / elettronici / elettronici programmabili relativi alla sicurezza.
La IEC 61508 la norma internazionale di riferimento per la sicurezza funzionale dei sistemi elettrici elettronici ed elettronici programmabili.
divisa in sette parti. Le prime tre parti stabiliscono i requisiti di sicurezza sia per lhardware che per il software mentre le rimanenti parti
sono informative, di supporto per la corretta applicazione delle prime tre.
La IEC 62061 conserva le caratteristiche della IEC 61508, ne semplifica i requisiti di sicurezza (sia per lhardware che per il software)
adattandoli alle esigenze del macchinario industriale.
Sono presi in considerazione requisiti di sicurezza solo per il funzionamento "high demand mode" (richiesta della funzione di sicurezza maggiore di
una volta per anno).
La norma si basa su due concetti fondamentali:

Gestione della sicurezza funzionale


Livello di integrit della sicurezza.
19

SICUREZZA SUL LAVORO


Gestione della sicurezza funzionale
Vengono precisati tutti quegli aspetti del processo di progettazione che sono necessari per raggiungere la sicurezza funzionale richiesta, che vanno quindi
dallassegnazione delle prescrizioni di sicurezza, alla documentazione, alla gestione del progetto fino alla validazione dello stesso.
Per ogni progetto dovr essere redatto, documentato e aggiornato, per quanto necessario, un Piano della sicurezza funzionale.
Il piano della sicurezza funzionale dovr individuare le persone, i reparti e le risorse responsabili delle attivit di progettazione e costruzione del sistema
di sicurezza.
Livello di integrit della sicurezza (Safety Integrity Level: SIL)
Vengono fornite una metodologia e delle prescrizioni per:
- specificare i requisiti funzionali per ogni funzione di sicurezza da realizzare
- assegnare il Livello di Integrit della Sicurezza (SIL) per ogni funzione di sicurezza individuata
- consentire la progettazione di un sistema di controllo di sicurezza (SRECS) idoneo alla funzione di sicurezza da realizzare
- validare lo SRECS.
Attribuzione del SIL
Per lassegnazione del SIL si pu usare il metodo descritto nellallegato A (la norma consente tuttavia di avvalersi anche delle tecniche descritte nella
IEC 61508-5).
Per ogni pericolo individuato occorre valutare:
- il grado di severit (Se) del possibile danno
- la frequenza e la durata (Fr) di esposizione al pericolo
- probabilit di evento pericoloso (Pr) legata al modo operativo della macchina
- levitabilit (Av) del pericolo. Tanto pi difficile evitare il pericolo tanto pi alto sar il numero rappresentativo dellevitabilit del pericolo.
La tabella seguente, che un estratto del form di figura A.3 della norma IEC 62061, permette di ricavare in modo semplice il SIL da assegnare alla
funzione di sicurezza.
Conseguenze

Severit
Se

Morte, perdita di un occhio o di un braccio

Permanente: perdita di dita

Reversibile: intervento medico

Reversibile: pronto soccorso

Classe Cl
8-10

11-13

14-15

Probabilit
evento
pericoloso Pr

Frequenza Fr

Evitabilit Av

5-7

SIL 2

SIL 2

SIL 2

SIL 3

SIL 3

1 per ora

Molto alta

OM

SIL 1

SIL 2

SIL 3

< 1 per ora - 1 per giorno

Probabile

OM

SIL 1

SIL 2

< 1 per giorno - 1 per 2 sett

Possibile

Impossibile

OM

SIL 1

< 1 per 2 sett - 1 per 1 anno

Scarsa

Possibile

< 1 per anno

Trascurabile

Probabile

OM (Other Measures) = raccomandato luso di altre misure.


La somma dei punteggi ottenuti per gli attributi di frequenza, probabilit e evitabilit fornisce la classe di probabilit del danno:
Cl = Fr + Pr + Av
Incrociando sulla tabella la classe ottenuta (Cl) con il grado di severit individuato (Se) si ottiene il SIL.
Questo un processo iterativo. Infatti, in funzione delle misure di protezione adottate, potrebbero variare alcuni parametri (es. Fr o Pr), in questo caso
il processo di assegnazione del SIL va ripetuto usando i nuovi valori dei parametri che sono stati modificati.
Sono assegnati tre livelli: SIL 1, SIL 2, SIL 3.

20

GUIDA ALLA SICUREZZA

SICUREZZA SUL LAVORO


Probabilit media di guasto pericoloso per ora (PFHd)

10-4

10-5

10-6

10-7

10-8

SIL
IEC 62061
Nessun
requisito
di sicurezza

Protezione per basso rischio

Protezione per alto rischio

Tabella 3 di IEC 62061


Il SIL rappresenta quindi il livello di integrit della sicurezza che deve essere attribuito a uno SRECS affinch sia idoneo a svolgere la funzione di sicurezza
assegnata e per tutto lintervallo di tempo stabilito e nelle condizioni duso previste.
Il parametro usato per definire il SIL (Safety Integrity Level) la probabilit di guasto pericoloso/ora (PFHd).
Maggiore il SIL, minore la probabilit che lo SRECS non esegua la funzione di sicurezza richiesta.
Per ogni funzione di sicurezza individuata dallanalisi di rischio deve essere definito il SIL.
Processo di sviluppo e progetto
Ogni funzione di sicurezza individuata dalla analisi di rischio, dovr essere descritta in termini di:
requisiti

funzionali (modo di funzionamento, tempo di ciclo, condizioni ambientali, tempo di risposta, tipo di interfaccia con altre parti o altre funzioni,
livello di immunit EMC, ecc.)
requisiti

di sicurezza (SIL).
Ogni funzione di sicurezza verr poi scomposta in blocchi funzionali (es. blocco funzionale delle informazioni di ingresso, blocco funzionale della elaborazione logica delle informazioni, blocco funzionale delle uscite).
Ad ogni blocco funzionale viene associato un sottosistema.
I sottosistemi saranno a loro volta composti da componenti elettrici interconnessi fra di loro; i componenti elettrici sono denominati elementi del sottosistema.
La realizzazione tecnica dello SRECS assumer quindi una architettura tipica come in figura (qui rappresentato il caso di un controllo di accesso realizzato tramite barriera fotoelettrica).
SRECS

Sottosistema 1
Es. Barriera Fotoelettrica

Sottosistema 2
Es. PLC

Sottosistema 3
Es. Attuatore

21

SICUREZZA SUL LAVORO


Affinch poi lo SRECS soddisfi i requisiti funzionali e di sicurezza individuati, devono essere rispettate le prescrizioni per:

Sicurezza dellHW

Probabilit di guasto pericoloso per ora (PFHd)


Vincoli dellarchitettura
Shutdown (arresto)

Comportamento dello SRECS


in condizioni di guasto

SIL

Funzionamento a sicurezza ridotta (se la ridondanza lo permette)


Creazione di allarme

Software di sicurezza
Guasti sistematici

Controllo dei guasti sistematici


Possibilit di evitare i guasti

Ogni sottosistema dovr essere realizzato tramite circuiti elettrici idonei ad ottenere il SIL richiesto.
Il massimo SIL raggiungibile da un sottosistema viene indicato con SILCL (SIL claim).
Il SILCL del sottosistema dipende quindi dal valore di PFHd, dai vincoli dellarchitettura, dal suo comportamento in caso di guasto e dalla possibilit
e capacit di controllo dei guasti sistematici.
Software di sicurezza
Nel caso sia stato necessario scrivere software, il codice va sviluppato secondo quanto previsto dalle norme di riferimento in relazione al tipo di
software prodotto secondo il seguente schema

Progetto e sviluppo
del Sw

Sw incorporato
inserito nei sottosistemi1

Da sviluppare in conformit a IEC 61508-3

Sw parametrizzato

Da sviluppare in conformit
a IEC 62061 art. 6.11.2 + configuratore con Pw

Es. Assembler, C, C++,


Ada

Da sviluppare in conformit
a IEC 61508-3

Es. Sw per
configurazione di PLC

Da sviluppare in conformit
a IEC 62061 art. 6.11.3

Sw applicativo

Nota 1: PLC di sicurezza, safety bus, azionamenti, barriere fotoelettriche di sicurezza e in genere tutti i dispositivi di sicurezza complessi che
integrano logica programmabile e che fanno uso di software embedded, se vengono usati per la realizzazione di uno SRP/CS devono essere
conformi alle rispettive norme di prodotto, se esistono, e alla IEC 61508 per gli aspetti che riguardano la sicurezza funzionale.
22

GUIDA ALLA SICUREZZA

SICUREZZA SUL LAVORO


IMPORTANTE!
Laspetto probabilistico solo una dei componenti che contribuiscono allassegnazione del SIL.
Per poter rivendicare un valore di SIL bisogna anche dimostrare e documentare:
di
aver adottato misure gestionali e tecniche idonee per raggiungere la sicurezza funzionale richiesta
di
aver redatto documentato e aggiornato il Piano della sicurezza funzionale
di
aver evitato per quanto possibile guasti sistematici
di
aver valutato (tramite prove e analisi) il comportamento del sistema di sicurezza nelle condizioni ambientali in cui dovr operare
di
aver sviluppato il software dopo aver adottato tutti gli aspetti di organizzazione previsti.

Calcolo di PFHd del sottosistema


Per poter calcolare il PFHd del sottosistema occorrer prima di tutto scegliere il tipo di architettura (struttura). La norma propone quattro architetture
predefinite e per ognuna di esse fornisce una diversa formula semplificata per il calcolo di PFHd.
Per effettuare questo calcolo si devono utilizzare i seguenti parametri:
d = Tasso di guasto pericoloso di ogni elemento del sottosistema.
Si ricava dalla conoscenza del suo tasso di guasto , dalla percentuale di ripartizione del tasso di guasto per tutte le sue modalit di guasto e
dallanalisi del comportamento del sottosistema in conseguenza del guasto prodotto (guasto pericoloso = d oppure guasto non pericoloso =
s).
T1 = Proof Test. Intervallo di test di prova (verifica esterna e revisione che riporta il sistema nella condizione come nuovo).
Di solito per il macchinario industriale viene fatto coincidere con la durata di vita (20 anni).
T2 = Intervallo di test delle funzioni di diagnosi svolto dai circuiti interni del SRECS o da altri SRECS. Dipende quindi dal progetto o dai dispositivi usati.
DC = Copertura diagnostica (Diagnostic Coverage):
Parametro che rappresenta la percentuale dei guasti pericolosi rilevati rispetto a tutti i guasti pericolosi possibili.
DC dipende dalle tecniche di autodiagnosi implementate. Se si suppone infatti che un guasto pu sempre verificarsi (altrimenti non ci sarebbe
motivo di definire il ), che i meccanismi per il rilevamento dei guasti non sono tutti parimenti efficienti e immediati (dipendono dal tipo di guasto,
per alcuni guasti pu occorrere pi tempo), che non possibile pensare di poter rilevare tutti i guasti, che tuttavia adottando opportune architetture circuitali ed efficaci test possibile rilevare la maggior parte dei guasti pericolosi, allora si pu definire un parametro DC che d una stima
dellefficienza delle tecniche di auto-diagnosi implementate.
La IEC 62061 non fornisce informazioni per ricavare il DC in funzione delle tecniche di diagnosi implementate, ma si possono usare quelle
della IEC 61508-2 Allegato A.
= Fattore di guasto per cause comuni. Fornisce una indicazione del grado di indipendenza di funzionamento dei canali di un sistema ridondante.
Dopo aver calcolato il valore di PFHd del sottosistema tramite le formule proposte dalla norma, dalla Tabella 3 si ricava il SILCL corrispondente e si verifica
che sia compatibile con i vincoli imposti dallarchitettura scelta. Il SILCL che pu raggiungere un determinato sottosistema limitato dalla tolleranza ai
guasti dellhardware e dal valore di SFF secondo la seguente tabella:
Tolleranza al guasto dellhardware

Frazione di guasto
in sicurezza (SFF)

SFF < 60%

Non permesso

SIL 1

SIL 2

60% SFF < 90%

SIL 1

SIL 2

SIL 3

90% SFF < 99%

SIL 2

SIL 3

SIL 3

SFF 99%

SIL 3

SIL 3

SIL 3

(Tabella 5 di IEC 62061)

23

SICUREZZA SUL LAVORO


La frazione di guasto in sicurezza del sottosistema (SFF) , per definizione, la frazione del tasso di guasto globale che non comporta un guasto pericoloso
SFF = (s + dd) / (s + dd + du).
I valori dd (tasso di guasto dei guasti pericolosi rilevabili) e du (tasso di guasto dei guasti pericolosi che non possibile rilevare) si ricavano dalla
conoscenza della efficacia delle tecniche di diagnosi implementate.
Conoscendo il valore di PFHd e SILCL di ogni sottosistema ora possibile calcolare il SIL dello SRECS.
Infatti:
La probabilit di guasto pericoloso/ora globale dello SRECS sar uguale alla somma delle probabilit di guasto pericoloso/ora dei sottosistemi che
concorrono alla sua realizzazione e dovr includere, se necessario, anche la probabilit di guasto pericoloso per ora (PTE) delle eventuali linee di
comunicazione di sicurezza:
PFHD = PFHD1 + ... + PFHDN +PTE
Noto il PFHd, dalla Tabella 3 si ricava il SIL corrispondente.
Il SIL ottenuto dovr essere poi paragonato ai SILCL dei sottosistemi nel senso che esso potr essere solo uguale o inferiore al SILCL pi basso dei
sottosistemi che compongono lo SRECS.
Esempio:
Sensore
SILCL = 3
PFHd = 2x10-8/h

PLC di sicurezza
SILCL = 3
PFHd = 3,5x10-8/h

Bus di sicurezza

PTE = 1x10-9

Azionamento
SILCL = 2
PFHd = 5x10-7/h

Sottosistema 2

Sottosistema 1

Sottosistema 3

PFHd(sistema) = PFHd (ss1) + PFHd (ss2) + PFHd (ss3) + PTE = 5,56x10-7/h


SIL = 2
Va inoltre ricordato che nel caso che un sottosistema sia condiviso da due o pi funzioni di sicurezza che richiedono SIL diversi, esso dovr soddisfare
il SIL maggiore.

CONCLUSIONI
I metodi proposti nella ISO 13849-1 riducono le difficolt di calcolo del valore di Probabilit media di guasto pericoloso per ora rispetto a quanto
richiesto dalla IEC 61508 fornendo un approccio pragmatico che meglio si adatta alle esigenze del settore delle macchine utensili.
Mantenendo le categorie e altri concetti fondamentali, come la funzione di sicurezza e il grafico del rischio, viene assicurata una continuit con
la EN 954 - 1 del 1996.
Laver voluto mantenere lapproccio quanto piu lineare possibile fa s che la ISO 13849-1 / EN 954-1 abbia dei limiti. Se si prevede limpiego di tecnologie complesse, (ad esempio elettronica programmabile, bus di sicurezza, architetture diverse da quelle stabilite, ecc.) pi appropriato progettare
mediante la IEC 62061.
Se si usano dispositivi e/o sottosistemi che gi rispondono alla IEC 61508 oppure alla ISO EN 13849-1, la norma IEC 62061 specifica come incorporarli nello SRECS.
24

GUIDA ALLA SICUREZZA

SICUREZZA SUL LAVORO


Non possibile individuare una perfetta corrispondenza biunivoca fra PL e SIL.
per possibile confrontare la parte probabilistica di PL e SIL perch usano lo stesso concetto, Probabilit media di guasto pericoloso per ora, per
definire il grado di resistenza ai guasti.
importante avvertire tuttavia che, anche se il concetto probabilistico usato nelle due norme lo stesso, il valore che si ottiene pu essere diverso
perch i metodi di calcolo non hanno lo stesso rigore in entrambe le norme.
La IEC 62061 infatti, per la valutazione del PFHd, usa un metodo basato su formule che derivano dalla teoria dellaffidabilit dei sistemi. Il valore cos
calcolato pu, in certi casi (ridotto numero di componenti, sistemi di autodiagnosi molto efficienti), essere molto basso (molto buono).
La ISO 13849-1, per semplificare e rendere pi veloce la stima della Probabilit di guasto pericoloso per ora si serve di tabelle e approssimazioni che
devono necessariamente tener conto del caso peggiore, di conseguenza i valori ottenuti sono in genere pi alti (meno buoni) di quelli calcolati con la
IEC 62061.
Occorre quindi prestare particolare attenzione nel calcolo del PL complessivo di un sistema serie, come per esempio il seguente:

Barriera di sicurezza

Unit di controllo

Attuatore

Se si calcola infatti la probabilit di guasto pericoloso per ora risultante dellintero sistema sommando i valori di PFHd delle singole parti calcolate
secondo la IEC 62061 e non utilizzando il sistema di calcolo descritto nella ISO 13849-1, occorre tener comunque conto per le singole parti dei limiti
imposti dalle categorie che limitano il PL massimo raggiungibile a quello effettivamente previsto dalla ISO 13849-1 (v. tabella 5 della norma).
Altrimenti potrebbe risultare un valore di PL del sistema pi alto di quello reale.
A titolo puramente indicativo e ricordando che opportuno confrontare i range di probabilit di guasto pericoloso per ora, ma non i valori puntuali, si
pu utilizzare la seguente tabella:

PFHd

10-4

PL
ISO 13849-1
SIL
IEC 62061

10-5

a
Nessun
requisito
di sicurezza

10-6
3 x 10-6

Protezione per basso rischio

10-7

d
2

10-8

e
3

Protezione per alto rischio

25

SICUREZZA SUL LAVORO


Glossario
Sigla

Definizione

Norma di Riferimento

Descrizione

(Beta)

Common cause
failure factor

IEC 62061

Fattore di indipendenza di funzionamento dei canali di un sistema a pi


canali. un numero compreso fra 0,1 e 0,01 in funzione del valore di CCF
raggiunto.

(Lambda)

Failure rate

IEC 62061

Frequenza di guasto dei guasti di tipo casuale. La frequenza del verificarsi


dei guasti di tipo casuale nel tempo di un componente viene comunemente
indicata col nome di tasso di guasto (Failure Rate) e si misura in numero
di guasti per unit oraria. Il suo inverso detto tempo medio fra i guasti
ed misurato in ore; comunemente indicato con la sigla MTBF (Mean
Time Between Failures). I guasti casuali sono provocati da improvvise accumulazioni di sollecitazioni oltre la resistenza massima di progetto del
componente. Possono capitare ad intervalli casuali e in maniera del tutto
inaspettata. La frequenza di guasto presa su tempi sufficientemente lunghi
pressoch costante. I metodi di calcolo del valore di PFHd descritti nelle
due norme si riferiscono solo alla stima dei guasti di tipo casuale. Lunit di
misura comunemente usata per indicare il tasso di guasto il FIT (Failure
In Time) che corrisponde a un guasto per miliardo di ore di funzionamento
(F=1 quindi significa un guasto ogni 109 ore) .

Safe failure rate

IEC 62061

Tasso di guasto dei guasti non pericolosi. I guasti non pericolosi sono quelli
che non hanno effetto sulla prestazione di sicurezza del sistema di controllo. In loro presenza il sistema di controllo continua a garantire protezione.

Dangerous failure rate

IEC 62061

Tasso di guasto dei guasti che possono portare a funzionamenti pericolosi.


I guasti pericolosi sono quelli che impediscono al sistema di controllo di
continuare a fornire protezione.

dd

Dangerous detected
failure rate

IEC 62061

Tasso di guasto dei guasti pericolosi rilevabili. I guasti pericolosi rilevabili


sono quelli che possono essere individuati dai sistemi automatici di autodiagnosi.

IEC 62061

Tasso di guasto dei guasti pericolosi che non possibile rilevare. I guasti
pericolosi non rilevabili sono quelli che non possono essere rilevati dai
sistemi di autodiagnosi interni.
Sono quelli che determinano il valore di PFHd e, di conseguenza, il valore
di SIL o PL.

ISO 13849-1

La Categoria il parametro principale che va preso in considerazione per


raggiungere un determinato valore di PL. Specifica il comportamento del
SRP/CS in relazione alla resistenza ai guasti e al conseguente comportamento in condizioni di guasto.
In funzione della disposizione strutturale delle parti vengono definite cinque
categorie.

Common Cause Failure

ISO 13849-1
IEC 62061

Guasto per cause comuni.


Guasto risultante da uno o pi eventi che provoca il malfunzionamento
contemporaneo dei canali di un sistema a due o pi canali. Fornisce una
indicazione del grado di indipendenza di funzionamento dei canali di un
sistema ridondante. Viene valutato assegnando un punteggio. Il massimo
punteggio raggiungibile 100.

DC

Diagnostic Coverage

ISO 13849-1
IEC 62061

Riduzione della probabilit di guasti pericolosi dellhardware derivanti dal


funzionamento dei sistemi automatici di autodiagnosi. Indica quanto il sistema sia efficiente nel rilevare per tempo un proprio eventuale malfunzionamento. Viene espresso con una percentuale compresa fra il 60% e il 99%.

MTTFd

Mean Time
to dangerous Failures

ISO 13849-1

Durata media di funzionamento, espressa in anni, prima che capiti un guasto casuale potenzialmente pericoloso (e non guasto generico). Pu essere
riferita a un singolo componente, oppure a un singolo canale, oppure al
sistema di sicurezza completo.

du

Cat.

CCF

26

Dangerous undetected
failure rate

Category

GUIDA ALLA SICUREZZA

SICUREZZA SUL LAVORO


Sigla

Definizione

Norma di Riferimento

Descrizione

PFHd

Probability of
dangerous Failure /Hour

IEC 62061

Probabilit media di guasto pericoloso in 1 h.


Rappresenta in modo quantitativo il fattore di riduzione di rischio fornito dal
sistema di controllo di sicurezza.

ISO 13849-1

Livello di prestazione.
Nella ISO 13849-1, per valutare il grado di resistenza ai guasti viene usato
il concetto di Livello di prestazione (PL).
Rappresenta la capacit da parte di un SRP/CS di svolgere una funzione
di sicurezza entro prevedibili condizioni di funzionamento. Sono stabiliti 5
livelli, da PLa a PLe.
PLe fornisce il pi alto livello di riduzione del rischio, PLa il pi basso.

ISO 13849-1

Livello di prestazione richiesto.


Rappresenta il contributo alla riduzione del rischio che deve fornire ogni
funzione di sicurezza implementata nel SRP/CS. Il valore di PLr si determina
tramite luso del grafico dei rischi.

PL

Performance Level

PLr

Performance Level
required

SIL

Safety Integrity Level

IEC 62061

Livello di integrit della sicurezza. Livello discreto (uno dei tre possibili)
che serve per descrivere la resistenza ai guasti di un sistema di controllo
di sicurezza secondo la norma IEC 62061, dove il livello 3 garantisce la
protezione pi elevata e il livello 1 la pi bassa.

SILCL

SIL CLaim

IEC 62061

Massimo SIL che pu raggiungere un sottosistema in funzione della sua


architettura e della sua capacit di rilevamento dei guasti.

SRP/CS

Safety Related Parts


of Control Systems

ISO 13849-1

Parte del sistema di controllo della macchina che in grado di mantenere


o portare la macchina in uno stato sicuro in funzione dello stato di determinati sensori di sicurezza.

SRECS

Safety Related Electrical,


electronic and programmable electronic Control
System

IEC 62061

Sistema di controllo di sicurezza elettrico, elettronico, elettronico programmabile il cui guasto aumenta immediatamente il grado di rischio associato
al funzionamento della macchina.

IEC 62061

Intervallo di test di prova. Il Proof test una verifica di tipo esterno e manuale
che serve per rilevare avarie e decadimenti nelle prestazioni dei componenti
che non possono essere rilevate dai sistemi interni di autodiagnosi. Lunit di
misura il tempo (mesi oppure, pi comunemente, anni).

T1

Proof test interval

T2

Diagnostic test interval

IEC 62061

Intervallo di test delle funzioni di autodiagnosi. Tempo che intercorre fra un


test di possibili avarie interne e quello successivo. I test sono condotti in
modo automatico da appositi circuiti che possono essere interni allo SRECS
oppure appartenere ad altri SRECS.
Lunit di misura il tempo (da millisecondi a ore).

SFF

Safe Failure Fraction

IEC 62061

Frazione del tasso di guasto globale che non comporta un guasto pericoloso. Rappresenta la percentuale di guasti non pericolosi rispetto al numero
di guasti totali del sistema di controllo di sicurezza.

27

BARRIERE FOTOELETTRICHE DI SICUREZZA


ELEMENTI CARATTERISTICI
Le Barriere fotoelettriche di Sicurezza sono dispositivi elettrosensibili composti da uno o pi raggi che emessi da un elemento Emettitore e ricevuti da
un elemento Ricevitore, creano unarea immateriale controllata. Le caratteristiche fondamentali sono:
Livello di sicurezza
- definisce i principi di autocontrollo e sicurezza presenti nel dispositivo,
- deve essere scelto in funzione del livello di rischio presente sulla macchina.
Quando il dispositivo di sicurezza scelto una barriera fotoelettrica (AOPD Active Optoelectronic Protective Device) esso pu solo essere di TIPO 2 o
di TIPO 4 come stabilito dalla Norma Internazionale IEC 61496 1-2.
NOTA: perch Tipo e non Categoria?
Quando si parla di barriere fotoelettriche e di laser scanner di sicurezza normalmente ci si riferisce al loro tipo e non alla loro categoria di sicurezza.
Per gli altri dispositivi elettronici di protezione, invece, si usa il termine categoria. Questa distinzione dovuta alla norma internazionale IEC 61496, in cui viene
introdotto il concetto di tipo per definire il Livello di sicurezza dei dispositivi optoelettronici di protezione.
In pratica, il tipo aggiunge dei requisiti sostanzialmente di tipo ottico a quei requisiti che, per i dispositivi puramente elettronici, sono definiti dalla categoria.
Perci, una barriera per esempio di tipo 2 sar una barriera conforme ai requisiti previsti per lelettronica di categoria 2 e in pi i cui raggi avranno determinate
caratteristiche, tra cui un certo angolo di apertura, una certa immunit alle interferenze ottiche, e cos via. Lo stesso vale per le barriere di tipo 4 e per i laser
scanner di tipo 3.

Risoluzione
La risoluzione di una barriera fotoelettrica la dimensione minima che un oggetto deve avere perch questo, attraversando larea controllata, causi
sicuramente lintervento del dispositivo ed il conseguente arresto del movimento pericoloso della macchina.
- Barriere monoraggio: la risoluzione R uguale al diametro della lente
- Barriere multiraggio: la risoluzione R uguale alla somma del diametro della lente pi la distanza tra due lenti adiacenti
R=D
R = P+D

P
Proiettore

Altezza protetta

Ricevitore

Zona protetta

Po
rt

ata

Oggetto opaco

P = Passo tra due lenti


D = Diametro di una lente
R = Risoluzione

Altezza protetta
laltezza controllata dalla barriera.
Se essa posizionata orizzontalmente tale valore indica la profondit della zona protetta.
Portata
la massima distanza operativa che pu esistere tra emettitore e ricevitore. Nellutilizzo di specchi deviatori necessario tenere in considerazione
il fattore di assorbimento che ciascuno di essi introduce e che mediamente del 15%.
Tempo di risposta
il tempo che la barriera impiega ad inviare il segnale di allarme, una volta intercettata la zona protetta.
28

GUIDA ALLA SICUREZZA

BARRIERE FOTOELETTRICHE DI SICUREZZA


VANTAGGI DELLE BARRIERE FOTOELETTRICHE
Efficace

protezione in caso di affaticamento, malessere o distrazione delloperatore.


Aumento

della capacit produttiva della macchina poich la barriera non richiede lo spostamento manuale di ripari fisici o lattesa della loro apertura.
Operazioni

di carico e scarico macchina pi veloci.


Riduzione

dei tempi di accesso alle zone operative.


Eliminazione

del rischio di manomissione in quanto qualsiasi intervento irregolare sulla barriera provoca larresto della macchina.
Installazione

semplice e rapida con grande capacit di adattamento sulla macchina anche in caso di successiva variazione di posizionamento.
Possibilit

di realizzare protezioni di grandi dimensioni, lineari o perimetrali su pi lati a costi molto ridotti.
Praticit

e rapidit di manutenzione della macchina poich non devono essere rimosse protezioni fisiche come griglie, cancelli ecc.
Miglioramento

estetico ed ergonomico della macchina.

CONDIZIONI PER LIMPIEGO


Perch le protezioni fotoelettriche di sicurezza
siano efficaci necessario verificare che:
Il comando della macchina sia controllabile elettricamente.
Sia
possibile interrompere prontamente il movimento
pericoloso della macchina. In particolare importante conoscere il tempo di arresto della macchina per distanziare
correttamente la barriera.
Il tempo impiegato per raggiungere il punto di pericolo sia
superiore al tempo necessario per arrestare il movimento
pericoloso.
La
macchina non generi pericoli dovuti alla proiezione o alla
caduta dallalto di materiali. In tal caso prevedere protezioni
aggiuntive di tipo meccanico.
La
dimensione minima delloggetto da rilevare sia uguale o
superiore alla risoluzione della barriera prescelta.

29

BARRIERE FOTOELETTRICHE DI SICUREZZA


CRITERI DI SCELTA DI UNA PROTEZIONE FOTOELETTRICA
1. Definizione della zona da proteggere.
2. Definizione del tipo di rilevamento:
- dita o mani
- accesso del corpo di una persona
- presenza di una persona in una area pericolosa.
3. Definizione della distanza di sicurezza tra barriera e punto pericoloso.
4. Definizione del Livello/Tipo di sicurezza da adottare secondo ISO 13849-1, IEC 62061 o IEC 61496.
Definizione della zona da proteggere
Considerare

la conformazione della zona:


- forma e dimensioni: larghezza e altezza dellarea di accesso
- posizione degli organi pericolosi
- possibili punti di accesso.
La
barriera deve essere posizionata in modo da:
- rendere impossibile laccesso alla zona pericolosa dallalto, dal basso e dai lati senza avere prima intercettato il campo protetto dalla barriera.
possibile utilizzare uno o pi specchi deviatori per realizzare protezioni di aree aventi accessi su pi lati con sensibile riduzione dei costi
perch tale soluzione evita la necessit di utilizzare pi barriere.

30

GUIDA ALLA SICUREZZA

BARRIERE FOTOELETTRICHE DI SICUREZZA


DEFINIZIONE TIPO DI RILEVAMENTO
RILEVAMENTO

Dita o mani

CARATTERISTICHE

Tipo di rilevamento necessario quando loperatore deve


lavorare a breve distanza
dal punto pericoloso.
La risoluzione della barriera
deve essere uguale
o inferiore a 40 mm.

Corpo
(uso come trip device)

Presenza
in area a rischio

VANTAGGI
Possibilit di ridurre
gli ingombri limitando al massimo
lo spazio tra protezione
e pericolo.
Riduzione tempi di carico
e scarico macchina.
Minore affaticamento operatore,
maggiore produttivit.

Tipo di rilevamento ideale


per controllo di accessi
e protezioni perimetrali
su uno o pi lati
anche su lunghe distanze.

Costo della protezione molto ridotto


grazie ad un numero di raggi
limitato.

La barriera deve essere


posta ad almeno 850 mm
dal pericolo.

Possibilit di proteggere aree


di grandi dimensioni anche
con luso di pi specchi deviatori.

Barriera normalmente
composta
da 2-3-4 raggi.

Vedi nota in basso

Tipo di rilevamento realizzato con posizionamento


orizzontale della barriera
che consente di controllare
in modo continuo la
presenza di un ostacolo su
una determinata area.
La risoluzione della barriera
dipende dallaltezza del
piano di rilevamento, ma
in ogni caso non pu
superare 116 mm.

Possibilit di controllare
zone non visibili
dai punti di comando
della macchina.

Nota: non deve essere possibile un avviamento involontario della macchina dopo che una persona, avendo attraversato larea sensibile, venga a
trovarsi non rilevata - allinterno dellarea pericolosa.
Metodi idonei per eliminare questo rischio sono:
Uso
della funzione di Start/Restart-interlock con comando posizionato in modo che la zona pericolosa sia visibile e che il comando non sia raggiungibile da chi si trova allinterno della zona pericolosa. Il comando di Restart deve essere controllato in sicurezza secondo IEC 61496-1
Uso
di un sensore di presenza uomo allinterno dellarea pericolosa
Uso
di ostacoli che impediscano alla persona di rimanere non rilevata - fra la zona protetta dal sensore e la zona pericolosa
31

BARRIERE FOTOELETTRICHE DI SICUREZZA


CALCOLO DELLA DISTANZA DI SICUREZZA
Lefficacia della protezione dipende fortemente dal corretto posizionamento
della barriera rispetto al pericolo.

Zona pericolosa

La barriera deve essere posizionata ad una distanza maggiore o uguale alla minima
distanza di sicurezza S, in modo che il raggiungimento del punto pericoloso
sia possibile solo dopo larresto dellazione pericolosa della macchina.
Il posizionamento deve essere tale da:
Impedire

il raggiungimento del punto pericoloso senza attraversare la zona


controllata dalla barriera
Non
consentire la presenza di una persona nella zona pericolosa senza che essa
sia rilevata. Per questo caso potrebbe essere necessario ricorrere a dispositivi
di sicurezza aggiuntivi (es.: barriere fotoelettriche orizzontali).

Protezione su un lato
Zona pericolosa

La Norma ISO 13855/EN 999 fornisce gli elementi per il calcolo della distanza di
sicurezza.

Se la macchina considerata soggetta ad una norma specifica di tipo C necessario


fare riferimento a tale norma.
Se la distanza S calcolata risulta eccessiva necessario:
a) ridurre il tempo totale di arresto della macchina
b) migliorare la risoluzione della barriera.

Protezione su tre lati


con lutilizzo di specchi deviatori

FORMULA GENERALE PER IL CALCOLO DELLA DISTANZA DI SICUREZZA

S=KxT+C

32

distanza minima di sicurezza tra la protezione ed il punto pericoloso, espressa in mm.

velocit di avvicinamento del corpo o delle parti del corpo, espressa in mm al secondo.

tempo totale di arresto macchina formato da:


t1 tempo di risposta del dispositivo di protezione in secondi
t2 tempo di reazione della macchina per larresto dellazione pericolosa, in secondi.

distanza aggiuntiva espressa in mm.

GUIDA ALLA SICUREZZA

BARRIERE FOTOELETTRICHE DI SICUREZZA


C tiene conto:
1. della possibile intrusione di parti del corpo attraverso larea sensibile prima che esse possano essere rilevate.
In questo caso:
C = 8 x (d-14)
se D (risoluzione della barriera) 40 mm
C = 850
se D (risoluzione della barriera) > 40 mm e per barriere a 2, 3, 4 raggi
C = 1200 - (0,4 x H) per barriere orizzontali
2. della possibilit che si possa raggiungere il punto pericoloso sporgendosi oltre il bordo superiore della zona sensibile di una barriera verticale.
In questo caso Il valore di C si ricava dalla Tabella 2 della ISO 13855 / EN 999:

3
1
b

2
a
CR0

KxT

S
1 = zona pericolosa 2 = piano di riferimento 3 = barriera fotoelettrica
Altezza
della zona
pericolosa a

900

1000

2600
2500
2400
2200
2000
1800
1600
1400
1200
1000
800
600
400
200
0

0
400
550
800
950
1100
1150
1200
1200
1200
1150
1050
900
600
-

0
400
550
750
950
1100
1150
1200
1200
1150
1050
950
700
-

Altezza b del bordo superiore della zona protetta dalla barriera fotoelettrica
1100
1200
1300
1400
1600
1800
2000
2200
Distanza aggiuntiva CR0
0
0
0
0
0
0
0
0
350
300
300
300
300
300
250
150
550
500
450
450
400
400
300
250
750
700
650
650
600
550
400
250
850
850
800
750
700
550
400
950
950
850
800
750
550
1100
1000
900
800
750
450
1100
1000
900
850
650
1100
1000
850
800
1050
950
750
700
950
800
500
450
750
550
-

2400

2600

0
100
100
-

0
-

(Tabella 2 della ISO 13855/EN 999)

Non
ammessa linterpolazione
Se
le distanze a, b o C ricadono fra due valori della tabella occorre usare il maggiore dei due
Il valore di C calcolato usando la Tabella 2 della ISO 13855 / EN 999 va sempre paragonato al valore di C calcolato nel modo tradizionale
(vedi punto 1). Il valore da adottare sar il maggiore dei due.
33

BARRIERE FOTOELETTRICHE DI SICUREZZA


Nel caso di protezioni combinate meccaniche ed elettrosensibili (come in figura), per il calcolo del parametro C occorre far uso della Tabella 1 (per applicazioni a basso rischio) oppure della Tabella 2 (per applicazioni ad alto rischio) della norma ISO 13857:2007 (ex EN 294), qui non riportate, perch in
questo caso possibile appoggiarsi alla protezione meccanica.

4
1 = zona pericolosa
2 = piano di riferimento
3 = barriera fotoelettrica
4 = protezione meccanica

1
b

2
a
S

Nel calcolo della distanza di sicurezza occorre poi tener conto delle tolleranze dinstallazione, dellaccuratezza nella misura dei tempi di risposta e del
possibile degrado delle prestazioni dei sistemi frenanti.
Quando prevedibile un degrado nel tempo del sistema frenante necessario luso di un dispositivo di controllo del tempo di arresto (SPM).

34

GUIDA ALLA SICUREZZA

BARRIERE FOTOELETTRICHE DI SICUREZZA


CALCOLO DELLA DISTANZA DI SICUREZZA

DIREZIONE DI AVVICINAMENTO PERPENDICOLARE AL PIANO PROTETTO =90 ( 5)


Barriere con risoluzione uguale o inferiore a 40 mm
per rilevamento mani o dita.
D40
La
distanza S non deve essere inferiore
a 100 mm
Punto
pericoloso

S=2000xT+8x(D-14)
se S>500 usare

S=1600xT+8x(D-14)

Se
la distanza S risultante superiore a
500 mm possibile ricalcolare la distanza con la formula indicata a fianco
In
questo caso la distanza non deve
comunque essere inferiore a 500 mm.

Barriere con risoluzione superiore a 40 mm


e inferiore o uguale a 70 mm
per rilevamento braccia o gambe.
40<D70

Punto
pericoloso

S= 1600xT+850

Laltezza

del raggio pi basso deve


essere uguale o inferiore a 300 mm
Laltezza

del raggio pi alto deve essere


uguale o superiore a 900 mm.

Barriere per rilevamento del corpo nel controllo


di accesso con risoluzione superiore a 70 mm.
D>70

Numero ed altezza dei raggi


Punto
pericoloso

S= 1600xT+850

N.

Altezza raccomandata

2
3
4

400 - 900 mm
300 - 700 - 1100 mm
300 - 600 - 900 - 1200 mm.

35

BARRIERE FOTOELETTRICHE DI SICUREZZA


CALCOLO DELLA DISTANZA DI SICUREZZA
DIREZIONE DI AVVICINAMENTO PARALLELO AL PIANO PROTETTO =0 ( 5)
1200

- (0,4 x H) deve essere uguale o


maggiore di 850 mm

Barriere orizzontali per controllo


presenza in area pericolosa.

Laltezza

H in rapporto
alla risoluzione D della barriera e si
calcola con la seguente formula:
H= 15 x (D - 50)
quindi possibile anche calcolare
la risoluzione massima utilizzabile
alle varie altezze
D = H / (15 + 50)

che laltezza massima H


S=1600xT+(1200-0,4xH) Considerando
deve essere di 1000 mm i limiti
di risoluzione massima sono:
con H = 1000 mm D = 116 mm
con H =
0 mm D = 50 mm

Qualora

laltezza H sia superiore


a 300 mm la possibilit di accesso
al di sotto dei raggi deve essere
presa in considerazione durante
lanalisi dei rischi.
DIREZIONE DI AVVICINAMENTO ANGOLARE RISPETTO AL PIANO PROTETTO 5<<85
Barriere inclinate per rilevamento
delle mani o braccia e controllo
presenza in area pericolosa.

Nel
caso di angolo < 30 considerare che:
La
distanza S riferita al raggio pi lontano
dal punto pericoloso

-- Con angolo >30 fare riferimento


al caso di avvicinamento perpendicoLaltezza

del raggio pi lontano


lare al piano protetto.
dal punto pericoloso non deve essere
superiore a 1000 mm
-- Con angolo <30 fare riferimento
al caso di avvicinamento parallelo al
Per
il calcolo dellaltezza H o della
piano protetto.
risoluzione D applicare al raggio
pi basso le seguenti formule:
H = 15 x (D - 50) D = H / (15 + 50)

36

GUIDA ALLA SICUREZZA

BARRIERE FOTOELETTRICHE DI SICUREZZA


FUNZIONE DI MUTING
La funzione di Muting lesclusione temporanea, automatica ed effettuata in condizioni di sicurezza della barriera di protezione in relazione al ciclo
macchina.
Esistono fondamentalmente due tipologie di applicazioni:
1- Permettere laccesso di persone allinterno dellarea pericolosa durante la parte non pericolosa del ciclo macchina.
Esempio: Posizionamento o Rimozione del pezzo in lavorazione
In relazione alla posizione dellutensile, che lelemento pericoloso, una
delle due barriere (quella di fronte alla zona di lavoro utensile) attiva
mentre laltra in Muting per consentire alloperatore di procedere alle
operazioni di carico / scarico del pezzo da lavorare. La condizione di
Muting delle due barriere verr poi invertita quando lutensile dovr
lavorare nella parte opposta della macchina.

2- Permettere il transito del materiale ed impedire laccesso della persona.


Esempio: Uscita pallet dalla zona pericolosa.
La barriera di sicurezza dotata di sensori di Muting in grado di effettuare una efficace discriminazione tra la persona e il materiale autorizzato a
transitare attraverso il varco controllato.

I requisiti essenziali riguardanti la funzione di Muting sono descritti nelle seguenti Norme:
IEC TS 62046 Applicazione dei dispositivi di protezione per il rilevamento della persona.
EN 415-4
Sicurezza della macchine per imballare Palettizzatori e depalettizzatori".
IEC 61496-1 Dispositivi elettrosensibili di protezione.
Prescrizioni generali:
La
funzione di Muting una sospensione temporanea della funzione di sicurezza che deve essere attivata e disattivata in modo automatico
Il Livello di sicurezza del circuito che implementa la funzione di Muting deve essere pari a quella della funzione di sicurezza che viene temporaneamente disabilitata in modo che la prestazione di protezione dellintero sistema non venga diminuita
Lattivazione

e successiva disattivazione della funzione di Muting deve avvenire solo attraverso luso di due o pi segnali cablati e indipendenti attivati
mediante una sequenza temporale o spaziale corretta
Non
deve essere possibile attivare la funzione di Muting quando lESPE ha le uscite di sicurezza disattivate
Non
deve essere possibile iniziare una funzione di Muting mediante spegnimento e successiva riaccensione del dispositivo
Il Muting dovr essere attivato in un appropriato punto del ciclo macchina e cio solo quando non esistono rischi per loperatore
I sensori di Muting devono essere meccanicamente protetti affinch eventuali urti non ne modifichino lallineamento.
37

BARRIERE FOTOELETTRICHE DI SICUREZZA


MUTING: IMPIANTI DI PALLETTIZZAZIONE E MOVIMENTO MATERIALI
Prescrizioni per il controllo dei varchi:
Occorre

rilevare il carico e non il pallet, altrimenti loperatore potrebbe attraversare il varco facendosi trasportare dal pallet
Il tempo di Muting deve essere limitato alleffettivo tempo di transito del materiale attraverso il varco
La
funzione di Muting deve essere limitata nel tempo
Un
disallineamento dei sensori che produca un effetto simile alla loro attivazione non deve permettere una condizione permanente di Muting
La
configurazione scelta ed il posizionamento dei sensori di Muting deve essere tale da permettere una sicura distinzione fra persona e materiale
Il lay-out del varco e il posizionamento dei sensori e delle protezioni laterali deve essere tale da non permettere il transito di una persona verso la
zona pericolosa durante la fase di Muting per tutto il tempo di transito del pallet attraverso il varco.

quindi necessario realizzare un sistema in sicurezza che deve essere in grado di discriminare tra:
il materiale autorizzato
a transitare attraverso la barriera
la persona non autorizzata

La funzione di Muting pu esistere sia in barriere di tipo 2 che di tipo 4.

38

GUIDA ALLA SICUREZZA

BARRIERE FOTOELETTRICHE DI SICUREZZA


Geometrie pi comuni per il posizionamento dei sensori di muting
Muting a 2 sensori a raggi incrociati Configurazione a T con controllo di contemporaneit e transito bi-direzionale pallet:
Il punto di incrocio dei due raggi deve rigorosamente trovarsi nella zona pericolosa segregata oltre la barriera
obbligatorio un timer di sicurezza che limiti la funzione di muting al solo tempo necessario al materiale per lattraversamento del varco
La
funzione di Muting pu essere attivata solo se i due sensori di Muting vengono oscurati contemporaneamente:
(t2(S2) t1(S1) = 4 secondi max)
I due raggi devono essere oscurati con continuit dal pallet per tutto il periodo di transito fra i sensori
Un
oggetto cilindrico opaco D=500 mm (corrispondente alle possibili dimensioni di una persona) non deve essere in grado di attivare la funzione
di muting.

S1

S2

AREA
PERICOLOSA

Protezione meccanica fissa

Il punto di incrocio dei due raggi dei sensori di muting deve essere posizionato pi in alto o, al massimo, allo stesso livello del raggio pi basso della barriera per evitare
la possibilit di manomissioni o attivazioni inconsapevoli del muting.

39

BARRIERE FOTOELETTRICHE DI SICUREZZA


Muting a 4 sensori a raggi paralleli Configurazione a T con controllo di contemporaneit e/o sequenza e transito
bi-direzionale pallet:
Per
un breve periodo di tempo i 4 sensori di muting devono risultare tutti simultaneamente intercettati
(occupazione e liberazione sequenziale dei 4 sensori)
Le
distanze fra sensori e barriera fotoelettrica devono rispettare quindi i seguenti valori:
- d1 e d3 < 200 mm per evitare che una persona possa entrare senza essere rilevata precedendo o seguendo il pallet durante la fase di muting
- d2 > 250 mm
per evitare che una parte di una persona (gamba, pantalone) oscurando contemporaneamente due sensori possa attivare
il muting.

d2

Protezione meccanica fissa

AODP

S3

S4

AREA
PERICOLOSA

S1 S2

d1

d3

Muting a 2 sensori a raggi incrociati o paralleli Configurazione a L con controllo di contemporaneit e transito pallet solo
in uscita dalla zona pericolosa:
I sensori di muting devono essere posizionati oltre la barriera nella zona pericolosa
La
funzione di muting deve essere disattivata appena la barriera viene liberata e comunque non oltre 4 sec. dal momento in cui viene liberato
il primo dei due sensori di muting. Il timer che controlla i 4 sec. deve essere di sicurezza.

AREA
PERICOLOSA

S1

Protezione meccanica fissa

40

S2

GUIDA ALLA SICUREZZA

BARRIERE FOTOELETTRICHE DI SICUREZZA


FUNZIONE DI BLANKING
Il Blanking una funzione ausiliaria delle barriere fotoelettriche di sicurezza che consente, in presenza di determinate condizioni di sicurezza
e secondo logiche di funzionamento configurabili, lintroduzione di oggetti opachi nel campo protetto della barriera senza che questo causi larresto
della macchina controllata.
Questa funzione quindi particolarmente utile quando il campo protetto dalla barriera fotoelettrica deve poter essere intercettato dal materiale
oggetto della lavorazione oppure da una parte fissa o mobile della macchina.
In pratica, possibile mantenere le uscite di sicurezza della barriera nello stato di ON, e dunque la macchina in funzione, anche se un numero
predeterminato di raggi entro il campo protetto viene intercettato.
Il Blanking fisso (fixed Blanking) permette che una parte fissa del campo protetto (per esempio un insieme definito di raggi) venga intercettata,
mentre gli altri raggi funzionano normalmente.
Il Blanking mobile (floating Blanking) permette alloggetto intercettato di muoversi liberamente entro il campo protetto occupando un numero
definito di raggi, a condizione che i raggi occupati siano adiacenti e che il loro numero non sia pi alto di quello previsto in configurazione.
Il Blanking mobile con obbligo di presenza oggetto fa s che, limitatamente alla parte del campo protetto che si trova in Blanking, la barriera funzioni con logica inversa. Ci vuol dire che la parte in Blanking del campo protetto deve risultare sempre occupata durante la fase di Blanking: pertanto
loggetto deve trovarsi dentro il campo protetto per far s che la barriera rimanga in stato di ON. Anche in questo caso loggetto pu muoversi liberamente entro il campo protetto, purch le condizioni sopra esposte vengano rispettate.
I requisiti riguardanti la funzione di Blanking si possono trovare nella Specifica Tecnica IEC/TS 62046 che descrive i mezzi aggiuntivi che possono
rendersi necessari a impedire che una persona raggiunga larea pericolosa attraverso la parte del campo protetto che si trova in Blanking.

ATTENZIONE!
Lutilizzo della funzione di Blanking ed il tipo di configurazione prescelta dipendono dalle caratteristiche dellapplicazione da proteggere. Verificare in base allanalisi dei rischi della propria applicazione se luso di tale funzione permesso o no e quale configurazione eventualmente
possibile usare.
La Reer non si assume alcuna responsabilit per luso improprio della funzione di Blanking e per eventuali danni da esso derivanti.
La funzione di Blanking, consentendo lintercettamento di uno o pi raggi, provoca in corrispondenza dei raggi stessi un aumento (peggioramento) della risoluzione della barriera che deve essere considerato nel calcolo della distanza di sicurezza.

41

LASER SCANNER DI SICUREZZA


ELEMENTI CARATTERISTICI
Il Laser Scanner un dispositivo elettrosensibile per la protezione antinfortunistica di operatori esposti a rischi derivanti sia da macchine e impianti
industriali con organi pericolosi in movimento sia da eventuali collisioni con veicoli a guida automatica (AGV).
Con riferimento alla Norma EN 61496-3, i laser scanner possono essere certificati come sensori di sicurezza (AOPDDR Active Optoelectronic
Protective Device responsive to Diffuse Reflection) al massimo di Tipo 3.
Con riferimento alle Norme IEC 61508, IEC 62061, ISO 13849-1, gli stessi sono classificati come dispositivi aventi al massimo SIL 2 - PLd.
Con il Laser Scanner possibile creare aree protette orizzontali, programmabili con precisione e di forma variabile, (ad esempio semicircolare,
rettangolare o segmentata) e adatte a tutte le applicazioni, senza necessit di utilizzare un riflettore o un ricevitore separato.
inoltre possibile utilizzare lo scanner posizionato in modo verticale per proteggere il varco di accesso ad una zona pericolosa.
In tal caso, secondo IEC TS 62046, obbligatoria la rilevazione del bordo del varco.
Lingresso o la presenza di una persona o di un eventuale altro ostacolo nella zona controllata di sicurezza producono, attraverso le uscite statiche
di sicurezza autocontrollate del dispositivo, un comando di arresto in sicurezza del movimento pericoloso della macchina protetta.
Loccupazione della zona controllata di pre-allarme consente, attraverso unuscita separata del dispositivo, di inviare un segnale di avviso
alla macchina. Questo comando pu essere utilizzato per avvisare loperatore, per esempio mediante un segnale ottico o acustico, dellavvicinamento
alla zona pericolosa oppure, nel caso di applicazione su AGV, per provocare un rallentamento del veicolo prima di un eventuale arresto in caso
di occupazione della zona di sicurezza.
I profili delle aree da controllare, cos come gli altri parametri di funzionamento, sono impostabili grazie ad un software dedicato di interfaccia utente,
installato su laptop o PC e interfacciato al dispositivo tramite interfaccia seriale.
Il Laser Scanner pu anche effettuare il rilievo automatico dellarea da controllare tramite la funzionalit teach-in (autoapprendimento).

42

GUIDA ALLA SICUREZZA

LASER SCANNER DI SICUREZZA


PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO
Il Laser Scanner di Sicurezza Pharo emette impulsi laser ultracorti a luce infrarossa. Se il raggio emesso incontra un ostacolo presente nella zona
controllata una parte della luce viene riflessa indietro verso il punto di emissione.
Il Laser Scanner, grazie ad una sofisticata tecnologia, in grado di misurare il tempo (miliardesimi di secondo) impiegato dalla luce per percorrere
lo spazio tra sensore ed ostacolo e ritorno e di convertirlo in distanza con una precisione di 3 cm.

Grazie ad un sistema ottico rotante queste misurazioni vengono eseguite su di un area semicircolare di 190 una ogni 0,25 per un totale di 760
misurazioni ad ogni scansione. Il dispositivo esegue 33 scansioni al secondo.
Il Laser Scanner di Sicurezza Pharo crea una zona controllata di sicurezza con 4 metri di raggio massimo ed una zona controllata di
pre-allarme con 20 metri di raggio massimo ed in grado di rilevare con sicurezza una persona presente nellarea, qualunque sia la riflettivit
della pelle o dei vestiti.
Le due aree controllate sono completamente programmabili nella loro forma. Il laser scanner eseguir quindi, per ognuna delle 760 misurazioni
per scansione, una comparazione tra la distanza programmata e la distanza misurata dellostacolo.
Se la distanza misurata inferiore a quella programmata significa che lostacolo allinterno della zona di sicurezza e quindi un comando di arresto
in sicurezza verr inviato alla macchina.

0.25
49 m
20 m
4m

190

Zona di sicurezza
Zona di pre-allarme
Zona di misura

4m
20 m
49 m

43

LASER SCANNER DI SICUREZZA


ZONE CONTROLLATE
ZONA DI SICUREZZA
la zona effettivamente protetta, nella quale il laser scanner in grado di garantire il rilevamento di un ostacolo avente una riflettivit minima pari
al 1,8%, cio ogni persona con ogni possibile indumento.
Loccupazione di questa zona provoca la commutazione delle 2 uscite di sicurezza che comandano larresto di emergenza della macchina.
La forma della zona programmabile secondo le esigenze dellapplicazione.
ZONA DI PRE-ALLARME
la zona nella quale il laser scanner in grado di rilevare la presenza di un ostacolo che si sta avvicinando alla zona di sicurezza.
Loccupazione di questa zona provoca la commutazione di unuscita supplementare che pu essere utilizzata per segnalazioni visive o acustiche
oppure per procedere al rallentamento di un movimento pericoloso.
La dimensione di questa zona generalmente maggiore rispetto a quella di sicurezza. Anche in questo caso la forma della zona programmabile
secondo le esigenze dellapplicazione.
VANTAGGI DEL LASER SCANNER
Assenza

di elementi ricevitori e riflettori


Zone

controllate di forme variabili facilmente programmabili


Controllo

e protezione di aree di grandi dimensioni


Utilizzo

in orizzontale per il rilevamento della presenza del corpo in area pericolosa


Utilizzo

in verticale per il rilevamento delle mani, delle braccia o del corpo nel controllo di accesso
Utilizzo

su veicoli in movimento
Rilevamento

dimensionale, di forma e posizione di oggetti


Installazione

rapida e affidabile.

44

GUIDA ALLA SICUREZZA

LASER SCANNER DI SICUREZZA


APPLICAZIONI
Controllo di area
possibile proteggere unarea, anche di grandi dimensioni, posizionando il piano controllato in orizzontale per il rilevamento degli arti
inferiori o del corpo.

Controllo di accesso
anche possibile proteggere un accesso posizionando il piano controllato in verticale per il rilevamento delle mani, delle braccia
o del corpo.

Nota: per le applicazioni in verticale come controllo di accesso


obbligatorio il rilevamento del contorno.

Protezione di veicoli a guida automatica (AGV)


La vasta area controllata consente di raggiungere velocit pi elevate
rispetto alla protezione con bumper.
Larea di pre-allarme permette di diminuire preventivamente
la velocit in presenza di ostacoli.
Attraverso linterfaccia seriale possibile trasmettere al veicolo i dati
misurati dal sensore perch siano utilizzati come ausilio alla navigazione.

Rilevamento dimensionale
Il sensore prima di tutto uno strumento di misura. quindi anche possibile utilizzare i dati di misurazione dellambiente circostante, sempre
disponibili durante il funzionamento, anche per il rilevamento dimensionale, di profilo e di posizione di oggetti nellautomazione industriale.

45

SICUREZZA SULDELLESPE
INTEGRAZIONE
LAVORO
Poich lESPE sar integrato nel sistema di controllo di sicurezza della macchina, la scelta del suo Livello di sicurezza dipender dal risultato dellanalisi del rischio e conseguentemente dal valore del parametro PL, SIL o Categoria frutto di questa analisi.
Le norme di prodotto (Norme di tipo C) generalmente raccomandano il tipo di ESPE pi adatto per ogni funzione di sicurezza interessata. Se non si
hanno a disposizione norme di tipo C conviene usare le raccomandazioni contenute nelle norme ISO 13849-1 e IEC 62061.
necessario tener conto che lintegrit di sicurezza complessiva della catena: ingresso- unit di controllo- attuatori, non potr che essere uguale o
inferiore a quella del dispositivo pi debole.
REGOLE PER UNA CORRETTA INTERCONNESSIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE AL SISTEMA
DI CONTROLLO DELLA MACCHINA
Linterconnessione fra le uscite di sicurezza dellESPE (OSSD) ed i dispositivi di arresto della macchina, la disposizione e la scelta dei pulsanti di ripristino deve essere fatta in modo che non venga ridotto o peggio annullato il grado di safety integrity assegnato al sistema di controllo di sicurezza della
macchina.
Lesempio di figura 1 mostra il caso pi comune quello cio dove il sistema di comando e controllo della macchina (es. Il PLC) non assolve a funzioni di
sicurezza. In questo caso il sistema di controllo di sicurezza che gestisce i dispositivi di protezione ad esso connessi deve funzionare in modo indipendente e deve essere collegato fra il sistema di controllo e lorgano di arresto della macchina stessa.
Figura 1
Non-safety- related
input devices

Protective
equipment

input

Safety- related
input devices

output

Machine control
function

MPCE
EDM
MPCE = Machine Primary Control Element

Nel caso invece che la macchina disponga di un sistema centrale di controllo e governo di sicurezza (PLC di sicurezza), come mostrato in figura 2,
conviene che le funzioni operative della macchina e le funzioni di sicurezza attuate dai dispositivi di protezione vengano coordinate dal sistema di
sicurezza centrale.
Figura 2
Non-safety- related
functions

Safety- related functions


e.g. restart interlock, test

Protective
equipment

EDM

Safety- related machine control

46

outputs

inputs

MPCE

GUIDA ALLA SELEZIONE

SENSORI DI SICUREZZA

SENSORI DI SICUREZZA
ADMIRAL
SENSORI DI
ADSICUREZZA

EOS 4
A

EOS 4
X

ADMIRAL
AD

ADMIRAL
AX

ADMIRAL
AX BK

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Livello di sicurezza

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Risoluzione (mm)

14

14

14

14

14

160 - 1510

160 - 1510

160 - 1810

160 - 1810

160 - 1810

Sensore

Altezza. aree controllate (mm)


Portata max (m)

Start/Restart
interlock integrato

EDM integrato

Blanking

s, floating

s
(1/2 slave)

s, master

Versioni Master/Slave

EOS 4
A

EOS 4
X

ADMIRAL
AD

ADMIRAL
AX

ADMIRAL
AX BK

JANUS
M

JANUS
J

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

20-30-40

20-30-40

20-30-40

20-30-40

20-40

30-40

40

160 - 1510

160 - 1510

160 - 1810

160 - 1810

160 - 1810

310 - 1810

610 - 1210

Portata max (m)

12 / 20

12 / 20

18

18

18

16 / 60

16 / 60

Start/Restart
interlock integrato

EDM integrato

Blanking

s, floating

Muting integrato

Versioni Master/Slave

s
(1/2 slave)

s
(1 slave)

s
(master)

Versioni Long Range

s
(fino a 60 m)

s
(fino a 60 m)

Sensore
Livello di sicurezza
Risoluzione(m)
Altezza aree controllate (mm)

48

GUIDA
ALLA SELEZIONE
BARRIERE DI
SICUREZZA
DI TIPO 4

SENSORI DIADMIRAL
SICUREZZA
AD

GUIDA ALLA SELEZIONE


utile suddividere le applicazioni dei sensori di sicurezza in quattro gruppi.

Rilevamento del dito

Rilevamento della presenza del


corpo in area pericolosa

Rilevamento della mano

Rilevamento del corpo


nel controllo di accesso

Nel seguito del catalogo per ognuna delle applicazioni sopraindicate verranno presentate le appropriate soluzioni realizzate con le apparecchiature della gamma ReeR.
A seconda delle funzioni che il sistema di sicurezza deve svolgere, della risoluzione necessaria o della portata massima,
si potr scegliere tra le varie famiglie di sensori di sicurezza ReeR lo strumento pi adatto per la protezione di macchine
pericolose.

PHARO

EOS 2
A

EOS 2
X

VISION
V

VISION
VX

VISION
VXL

VISION
MXL

Laser scanner

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Tipo 3
SIL 2 PL d

Tipo 2
SIL 2 PL d

Tipo 2
SIL 2 PL d

Tipo 2
SIL 2 PL d

Tipo 2
SIL 2 PL d

Tipo 2
SIL 2 PL d

Tipo 2
SIL 2 PL d

30-40 selez.

30-40

30-40

20-30-40

20-30-40

30-40

30-40

160 - 1510

160 - 1510

160 - 1810

160 - 1810

160 - 1810*

160 - 1810*

2,6 (raggio)

12

12

16

18

s
(1/2 slave)

s
(1 slave)

* Versioni VISION VXL e MXL con risoluzione 30 mm: altezza massima area controllata 1210 mm

49

ADMIRAL
SENSORI DI
ADSICUREZZA

Sensore
Livello di sicurezza
Risoluzione (mm)

EOS 4
A

EOS 4
X

ADMIRAL
AD

ADMIRAL
AX

ADMIRAL
AX BK

JANUS
M

JANUS
J

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

50-90

50-90

50-90

50-90

40-90

40-90

40

160 - 1510

160 - 1510

310 - 1810

310 - 1810

310 - 1810

310 - 1810

610 - 1210

Portata max (m)

12 / 20

12 / 20

18

18

18

16 / 60

16 / 60

Start/Restart
interlock integrato

EDM integrato

Blanking

s, floating

Muting integrato

Versioni Master/Slave

s
(1/2 slave)

s
(1 slave)

s
(master)

Versioni Long Range

s
(fino a 60 m)

s
(fino a 60 m)

EOS 4
A

EOS 4
X

ADMIRAL
AD

ADMIRAL
AX

JANUS
M

JANUS
J

PHARO

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Laser scanner

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 4
SIL 3 PL e

Tipo 3
SIL 2 PL d

2-3-4

2-3-4

2-3-4

2-3-4

2-3-4

2-3-4

150

510 - 910

510 - 910

510 - 910

510 - 910

510 - 910

510 - 910

Portata max (m)

12 / 20

12 / 20

18

18 / 60

16 / 60

16 / 60

4 (raggio)

Start/Restart
interlock integrato

EDM integrato

Muting integrato

s,
modelli I, L e T

Versioni Master/Slave

s
(1/2 slave)

s
(1 slave)

Versioni TRX con elemento


passivo

s
(portata 6 m)

s
(portata 6 m)

Versioni Long Range

s
(fino a 80 m)

s
(fino a 60 m)

s
(fino a 80 m)

Alt. aree controllate (mm)

Sensore
Livello di sicurezza
Numero raggi
Risoluzione (mm)
Alt. aree controllate (mm)

50

GUIDA
ALLA SELEZIONE
BARRIERE DI
SICUREZZA
DI TIPO 4

SENSORI DIADMIRAL
SICUREZZA
AD
PHARO

EOS 2
A

EOS 2
X

VISION
V

VISION
VX

Laser scanner

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Tipo 3
SIL 2 PL d

Tipo 2
SIL 2 PL d

Tipo 2
SIL 2 PL d

Tipo 2
SIL 2 PL d

Tipo 2
SIL 2 PL d

50-70 selez.

50-90

50-90

50-90

50-90

160 - 1510

160 - 1510

310 - 1810

310 - 1810

4 (raggio)

12

12

16

18

si
(1/2 slave)

s
(1 slave)

GLOSSARIO:
Start/Restart interlock:
Funzione di interblocco (necessit di riarmo manuale) alla
partenza o alla ripartenza della macchina.
EDM:
External Device Monitoring: controllo della commutazione dei
contattori esterni tramite ingresso di feedback.
Master/Slave:
Due o tre barriere possono essere collegate in cascata; tutte le
uscite sono gestite da una sola di queste (Master).
Blanking:
La barriera pu essere programmata per ignorare un solo
oggetto di dimensioni definite anche maggiori della risoluzione
(v. pag. 41).

Muting:
La funzione di protezione della barriera pu essere inibita sotto
determinate condizioni di sicurezza (v. pag. 37).
Modelli I:
Modelli con connessioni per sensori di Muting esterni.
Modelli L, T:
Modelli con sensori di muting integrati in kit preassemblati per
sola uscita pallet (L) o ingresso/uscita (T).

EOS 2
A

EOS 2
X

VISION
V

VISION
VX

VISION
VXL

VISION
MXL

ILION

ULISSE

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Barriera

Raggio singolo

Raggio singolo

Tipo 2
SIL 2 PL d

Tipo 2
SIL 2 PL d

Tipo 2
SIL 2 PL d

Tipo 2
SIL 2 PL d

Tipo 2
SIL 2 PL d

Tipo 2
SIL 2 PL d

Tipo 2
SIL 2 PL d

Tipo 2
SIL 2 PL d

2-3-4

2-3-4

2-3-4

2-3-4

2-3-4

2-3-4

1-2-3-4

1-2-3-4

510 - 910

510 - 910

510 - 910

510 - 910

510 - 910

510 - 910

12

12

16

18 / 60

s a), b)

s a), b)

s a), b)

s a), b)

s b)

s b)

s
(1/2 slave)

s
(1 slave)

s
(fino a 60 m)

a): con unit AU SX


b): con unit AU SXM

51

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

EOS4

EOS4
EOS4 unimportante evoluzione nel mondo delle barriere optoelettroniche di sicurezza.
Tra le sue innovative caratteristiche evidenziamo:

Dimensioni sezione

Dimensioni

sezione di soli 28 x 30 mm.


Nessuna

zona morta su di un lato: grazie alla posizione del primo raggio la zona sensibile si
estende fino allestremit della barriera.
Zona

morta ridotta al minimo sul lato connettore.


Nel
caso di barriere installate a L, mantiene la risoluzione di 40 mm nellangolo
(modelli con risoluzione 30 e 40 mm).
La
grande facilit di connessione ed installazione, grazie ai connettori M12
e alluso di cavi non schermati fino a 100 m.
Lintegrazione

delle funzioni di sicurezza, tra cui lautocontrollo delle uscite statiche, il controllo
dei contattori esterni (EDM) e la funzione di Start/Restart automatico o manuale selezionabile.
Leccezionale

robustezza meccanica ed elettrica frutto di anni di esperienza Reer acquisita sul


campo con ogni tipo di applicazione.
Temperatura

operativa da -10 a 55 C.
Grado

di protezione contemporaneamente IP 65 e IP 67.


Alta resistenza alla penetrazione di polveri e liquidi in una barriera di dimensioni molto compatte.
Modelli

Master/Slave per il collegamento a cascata di due o tre barriere.


2
uscite statiche PNP di sicurezza.
Disponibili versioni speciali con custodia stagna IP 69K (WTF e WTHF) adatte anche per applicazioni Food & Beverage (vedi pag. 192).
Modelli conformi alla Direttiva ATEX 94/9/CE Polveri Zona 22 - Gas Zona 2 disponibili su richiesta.
Le barriere della serie EOS4 possono essere collegate alle interfacce di sicurezza dedicate della
serie AD SR, oppure direttamente a dei contattori comandati e controllati dalla barriera, oppure a
MOSAIC o ad adeguati moduli di sicurezza commerciali o PLC di sicurezza.

Nel caso di due barriere


installate a L, viene mantenuta
la risoluzione di 40 mm nellangolo
(valido per modelli con risoluzione fino a 40 mm)

Livello di sicurezza: Tipo

< della risoluzione


della barriera
=
nessuna zona morta

4 SIL 3 SILCL 3 PL e Cat. 4

Conforme alle seguenti Direttive e Norme:

2006/42/CE Direttiva Macchine


2004/108/CE Direttiva Compatibilit Elettromagnetica
2006/95/CE Direttiva Bassa Tensione
IEC/EN 61496-1 Ed. 2.1 e IEC/TS 61496-2 Ed. 2 Dispositivi elettrosensibili di protezione
EN ISO 13849-1 Sicurezza del macchinario Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza Principi generali per la progettazione
IEC/EN 62061 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici, elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di controllo delle macchine
IEC 61508 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di sicurezza
IEC/TS 62046 Ed. 2 Sicurezza del macchinario - Applicazione dei dispositivi di protezione per il rilevamento della presenza delle persone
UL (C+US) per Canada e USA
ANSI / UL 1998 Software di sicurezza per componenti programmabili.
54

E S P E

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

EOS4
LA GAMMA EOS4
EOS4 A
Altezze

controllate da 160 a 1510 mm


7
tipi di rilevamento:
- risoluzione 14 mm per il rilevamento delle dita
- risoluzione 20 - 30 - 40 mm per il rilevamento delle mani
- risoluzione 50 - 90 mm per il rilevamento della presenza del corpo in area pericolosa
- 2 3 4 raggi per il rilevamento del corpo nel controllo di accesso
Portata

max 12 m, 20 m per i modelli H (6 m per risoluzione 14 mm)


2
uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza protette contro cortocircuiti e sovraccarichi
Start/Restart

automatico
Connessioni

elettriche con connettori M12 a 5 poli.


La barriera ideale per un semplice interfacciamento con moduli o PLC di sicurezza.

EOS4 X
Altezze

controllate da 160 a 1510 mm


7
tipi di rilevamento:
- risoluzione 14 mm per il rilevamento delle dita
- risoluzione 20 - 30 - 40 mm per il rilevamento delle mani
- risoluzione 50 - 90 mm per il rilevamento della presenza del corpo in area pericolosa
- 2 3 4 raggi per il rilevamento del corpo nel controllo di accesso
Portata

max 12 m, 20 m per i modelli H (6 m per risoluzione 14 mm)


2
uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza protette contro cortocircuiti e sovraccarichi
Connessioni

elettriche con connettori M12 a 5 poli per emettitore e M12 a 8 poli per ricevitore
Start/Restart

manuale o automatico integrato selezionabile


Ingresso

di feedback per il controllo dei rel esterni (EDM)


Modelli

Master e Slave per il collegamento in serie di 2 o 3 barriere anche di diversa altezza e risoluzione.
La barriera ideale per comandare e monitorare direttamente i circuiti della macchina, senza necessit di moduli esterni di sicurezza.
I modelli Master/Slave sono inoltre la soluzione ideale per collegare in serie pi barriere ed effettuare un rilevamento combinato
della mano e della presenza del corpo oppure di due diversi lati della macchina.

La zona sensibile si estende fino allestremit della barriera


mantenendone la risoluzione

La risoluzione mantenuta (fino a 40mm) nella giunzione


tra le due aree controllate
55

EOS4 A
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Start/Restart automatico.
Due uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza.
Ogni connessione e configurazione tramite connettori M12 a 5 poli.
Utilizzo di cavi non schermati con lunghezza fino a 100 metri.
Start/Restart interlock e EDM tramite interfaccia esterna AD SR1.
Funzione di Muting tramite interfaccia esterna AD SRM.

DATI TECNICI
Livello di sicurezza
Altezze controllate (mm)
Risoluzioni disponibili (mm)
Numero raggi barriere
per controllo accesso

Portata max (m)

Tempo di risposta (ms)


Uscite di sicurezza

Tipo 4 secondo IEC/TS 61496-2


SIL 3 SILCL 3 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL e Cat. 4 secondo ISO 13849-1
160 - 1510
14 20 30 40 50 90
234
3 6 selezionabile per risoluzione 14 mm
per risoluzioni 20 30 40 50 90 mm
e 2 3 4 raggi:
10 20 selezionabile per modelli H
4 12 selezionabile per modelli standard
2,5 - 20
2 PNP 400 mA a 24 Vcc

Segnalazioni

led per autodiagnosi e stato barriera

Start/Restart

automatico

Alimentazione (Vcc)

24 20%

Connessioni elettriche

M12 - 5 poli

Lunghezza max cavi collegamento (m)

100

Temperatura operativa (C)

da -10 a +55

Grado di protezione

IP 65 e IP 67

Possibilit fissaggio

posteriore o alle 2 estremit tramite staffe


rotanti SFB E180 (opzionali)

Dimensioni sezione (mm)

28 x 30

Livello di sicurezza:

TIPO
E S P E

56

SIL 3 SILCL 3
PL e Cat. 4

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

EOS4
EOS4
A
Risoluzione 14 mm

EOS4
151 A

EOS4
301 A

EOS4
451 A

EOS4
601 A

EOS4
751 A

EOS4
901 A

EOS4
1051 A

EOS4
1201 A

EOS4
1351 A

EOS4
1501 A

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

Numero raggi

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

Altezza tot. barriera (mm)

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

Risoluzione 20 mm

EOS4
152 AH

EOS4
302 AH

EOS4
452 AH

EOS4
602 AH

EOS4
752 AH

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
902 AH 1052 AH 1202 AH 1352 AH 1502 AH

910

1060

1210

1360

1510

Numero raggi

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

Altezza tot. barriera (mm)

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

EOS4
153 A

EOS4
303 A

EOS4
453 A

EOS4
603 A

EOS4
753 A

EOS4
903 A

EOS4
1053 A

EOS4
1203 A

EOS4
1353 A

EOS4
1503 A

EOS4
153 AH

EOS4
303 AH

EOS4
453 AH

EOS4
603 AH

EOS4
753 AH

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

16

23

31

38

46

53

61

68

76

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

EOS4
154 A

EOS4
304 A

EOS4
454 A

EOS4
604 A

EOS4
754 A

EOS4
904 A

EOS4
1054 A

EOS4
1204 A

EOS4
1354 A

EOS4
1504 A

EOS4
154 AH

EOS
304 AH

EOS4
454 AH

EOS4
604 AH

EOS4
754 AH

160

310

460

610

760

Risoluzione 30 mm

Altezza controllata (mm)


Numero raggi
Altezza tot. barriera (mm)
Risoluzione 40 mm

Altezza controllata (mm)


Numero raggi

EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
903 AH 1053 AH 1203 AH 1353 AH 1503 AH

EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
904 AH 1054 AH 1204 AH 1354 AH 1504 AH

910

1060

1210

1360

1510

11

16

21

26

31

36

41

46

51

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

EOS4
155 A

EOS4
305 A

EOS4
455 A

EOS4
605 A

EOS4
755 A

EOS4
905 A

EOS4
1055 A

EOS4
1205 A

EOS4
1355 A

EOS4
1505 A

EOS4
155 AH

EOS4
305 AH

EOS4
455 AH

EOS4
605 AH

EOS4
755 AH

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

12

16

20

24

28

32

36

40

Altezza tot. barriera (mm)

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

Risoluzione 90 mm

EOS4
309 A

EOS4
459 A

EOS4
609 A

EOS4
759 A

EOS4
909 A

EOS4
1059 A

EOS4
1209 A

EOS4
1359 A

EOS4
1509 A

EOS4
309 AH

EOS4
459 AH

EOS4
609 AH

EOS4
759 AH

EOS4
909 AH

310

460

610

760

910

Altezza tot. barriera (mm)


Risoluzione 50 mm

Altezza controllata (mm)


Numero raggi

Altezza controllata (mm)


Numero raggi

EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
905 AH 1055 AH 1205 AH 1355 AH 1505 AH

EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
1059 AH 1209 AH 1359 AH 1509 AH

1060

1210

1360

1510

10

12

14

16

18

20

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

2-3-4-raggi

EOS4
2B A

EOS4
3B A

EOS4
4B A

EOS4
2B AH

EOS4
3B AH

EOS4
4B AH

Altezza tot. barriera (mm)

Interasse (mm)

Numero raggi

500

400

300

Altezza controllata (mm)

510

810

910

Altezza tot. barriera (mm)

653

953

1053

Accessori: pag. 64

Codici di ordinazione: pag. 215

57

EOS4 X

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Start/Restart manuale o automatico integrato selezionabile.
Ingresso di feedback per il controllo dei rel esterni (EDM).
Due uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza.
Ogni connessione e settaggio tramite connettori M12 a 5 e 8 poli.
Utilizzo di cavi non schermati con lunghezza fino a 100 metri.
Modelli Master e Slave per il collegamento in serie fino a 3 barriere.
Lunghezza massima dei collegamenti verso gli Slave: 50 metri, con cavo non schermato.

DATI TECNICI
Livello di sicurezza
Altezze controllate (mm)
Risoluzioni disponibili (mm)
Numero raggi barriere
per controllo accesso

Portata max (m)

Tempo di risposta (ms)


Uscite di sicurezza

Tipo 4 secondo IEC/TS 61496-2


SIL 3 SILCL 3 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL e Cat. 4 secondo ISO 13849-1
160 - 1510
14 20 30 40 50 90
234
3 6 selezionabile per risoluzione 14 mm
per risoluzioni 20 30 40 50 90 mm
e 2 3 4 raggi:
10 20 selezionabile per modelli H
4 12 selezionabile per modelli standard
2,5 - 20
2 PNP 400 mA a 24 Vcc

Segnalazioni

led per autodiagnosi e stato barriera

Start/Restart

automatico o manuale selezionabile

Controllo rel esterni

ingresso di feedback con abilitazione


selezionabile

Alimentazione (Vcc)

24 20%

Connessioni elettriche
per EOS4 X e EOS4 X Master
Connessioni elettriche
tra Master e Slave
Lunghezza max cavi collegamento (m)

M12 - 5 poli per emettitore


M12 - 8 poli per ricevitore
M12 - 5 poli per emettitore e ricevitore
100 (50 tra Master e Slave)

Temperatura operativa (C)

da -10 a +55

Grado di protezione

IP 65 e IP 67

Possibilit fissaggio

posteriore o alle 2 estremit tramite staffe


rotanti SFB E180 (opzionali)

Dimensioni sezione (mm)

Livello di sicurezza:

28 x 30

TIPO
E S P E

58

SIL 3 SILCL 3
PL e Cat. 4

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

EOS4
EOS4
X

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

Risoluzione 14 mm

EOS4
151 X

EOS4
301 X

EOS4
451 X

EOS4
601 X

EOS4
751 X

EOS4
901 X

EOS4
1051 X

EOS4
1201 X

EOS4
1351 X

EOS4
1501 X

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

Numero raggi

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

Altezza tot. barriera (mm)

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

Risoluzione 20 mm

EOS4
152 XH

EOS4
302 XH

EOS4
452 XH

EOS4
602 XH

EOS4
752 XH

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
902 XH 1052 XH 1202 XH 1352 XH 1502 XH

910

1060

1210

1360

1510

Numero raggi

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

Altezza tot. barriera (mm)

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

EOS4
153 X

EOS4
303 X

EOS4
453 X

EOS4
603 X

EOS4
753 X

EOS4
903 X

EOS4
1053 X

EOS4
1203 X

EOS4
1353 X

EOS4
1503 X

EOS4
153 XH

EOS4
303 XH

EOS4
453 XH

EOS4
603 XH

EOS4
753 XH

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

16

23

31

38

46

53

61

68

76

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

EOS4
154 X

EOS4
304 X

EOS4
454 X

EOS4
604 X

EOS4
754 X

EOS4
904 X

EOS4
1054 X

EOS4
1204 X

EOS4
1354 X

EOS4
1504 X

EOS4
154 XH

EOS
304 XH

EOS4
454 XH

EOS4
604 XH

EOS4
754 XH

160

310

460

610

760

Risoluzione 30 mm

Altezza controllata (mm)


Numero raggi
Altezza tot. barriera (mm)
Risoluzione 40 mm

Altezza controllata (mm)


Numero raggi

EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
903 XH 1053 XH 1203 XH 1353 XH 1503 XH

EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
904 XH 1054 XH 1204 XH 1354 XH 1504 XH

910

1060

1210

1360

1510

11

16

21

26

31

36

41

46

51

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

EOS4
155 X

EOS4
305 X

EOS4
455 X

EOS4
605 X

EOS4
755 X

EOS4
905 X

EOS4
1055 X

EOS4
1205 X

EOS4
1355 X

EOS4
1505 X

EOS4
155 XH

EOS4
305 XH

EOS4
455 XH

EOS4
605 XH

EOS4
755 XH

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

12

16

20

24

28

32

36

40

Altezza tot. barriera (mm)

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

Risoluzione 90 mm

EOS4
309 X

EOS4
459 X

EOS4
609 X

EOS4
759 X

EOS4
909 X

EOS4
1059 X

EOS4
1209 X

EOS4
1359 X

EOS4
1509 X

EOS4
309 XH

EOS4
459 XH

EOS4
609 XH

EOS4
759 XH

EOS4
909 XH

310

460

610

760

910

Altezza tot. barriera (mm)


Risoluzione 50 mm

Altezza controllata (mm)


Numero raggi

Altezza controllata (mm)


Numero raggi

EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
905 XH 1055 XH 1205 XH 1355 XH 1505 XH

EOS4
EOS4
EOS4
EOS4
1059 XH 1209 XH 1359 XH 1509 XH

1060

1210

1360

1510

10

12

14

16

18

20

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

2-3-4-raggi

EOS4
2B X

EOS4
3B X

EOS4
4B X

EOS4
2B XH

EOS4
3B XH

EOS4
4B XH

Altezza tot. barriera (mm)

Numero raggi
Interasse (mm)

500

400

300

Altezza controllata (mm)

510

810

910

Altezza tot. barriera (mm)

653

953

1053

Accessori: pag. 64

Codici di ordinazione: pag. 215

59

EOS4
MODELLI MASTER/SLAVE
I modelli Master/Slave permettono di collegare fino a tre barriere in serie ed effettuare un rilevamento combinato della mano e della presenza del
corpo oppure di diversi lati della macchina, ottenendo cos i seguenti principali vantaggi:
-- una sola coppia di uscite di sicurezza
-- assenza di interferenze tra barriere installate in spazi contigui.
ESEMPIO DI COLLEGAMENTO IN SERIE TRA UNA BARRIERA MASTER
E UNA BARRIERA SLAVE
possibile abbinare un qualsiasi modello Master ad un qualsiasi
modello Slave.

SLAVE
SLAVE
SLAVE 2

Tutte le connessioni elettriche sono effettuate con connettori M12 a 5 poli, ad


eccezione del ricevitore Master che necessita di connettore M12 a 8 poli.

MASTER
MASTER

Cavi accessori, precablati con 2 connettori sono disponibili per il collegamento


tra Master e Slave.
ESEMPIO DI COLLEGAMENTO IN SERIE TRA UNA BARRIERA MASTER
E UNA BARRIERA SLAVE

PUNTO PERICOLOSO

La barriera Master posizionata in orizzontale per il rilevamento della presenza


del corpo mentre la barriera Slave verticale effettua il rilevamento delle mani.
SLAVE

MASTER

comunque possibile invertire labbinamento e avere la barriera Master posizionata in verticale per la protezione delle mani e la barriera Slave orizzontale per il
rilevamento della presenza del corpo.
Lapplicazione illustrata tra le pi comuni: la barriera orizzontale viene utilizzata per eliminare la possibilit che loperatore rimanga non rilevato tra la barriera
verticale e la macchina pericolosa, allaccensione o alla ripartenza del sistema.

TX2

SLAVE

MASTER

RX2

ESEMPIO DI COLLEGAMENTO IN SERIE TRA UNA BARRIERA MASTER E UNA


BARRIERA SLAVE PER LA PROTEZIONE DI 2 LATI DELLA MACCHINA

TX1

Nelle barriere EOS4 X il cavo di collegamento tra Master e Slave un cavo


standard (non schermato) che pu avere una lunghezza fino a 50 metri.

RX1

Tale caratteristica permette lapplicazione di 2 barriere in serie posizionate una


sul fronte e laltra sul retro della macchina pericolosa, con una sola connessione
verso i circuiti di alimentazione e di comando della macchina stessa.

ESEMPIO DI COLLEGAMENTO IN SERIE TRA UNA BARRIERA MASTER E DUE


BARRIERE SLAVE PER LA PROTEZIONE DI 3 LATI DELLA MACCHINA
Vantaggio: nessun ostacolo, sia frontalmente che lateralmente, per loperatore
nellaccesso alla zona di lavoro.
Continua

60

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

EOS4
Schema di collegamento in serie

Segue

Vantaggio:
Con tre normali barriere necessario utilizzare e cablare 3 moduli di sicurezza
o 6 contattori.
3 moduli
(o 6 Rel)

Con la soluzione master/slave con 3 barriere in serie possibile utilizzare e cablare


solo 1 modulo di sicurezza o 2 contattori.

1 modulo
(o 2 Rel))

MODELLI MASTER/SLAVE

MASTER
Risoluzione 14 mm
SLAVE
Risoluzione 14 mm

EOS4
151
XS

SLAVE 2
Risoluzione 14 mm

EOS4
301
XM

EOS4
451
XM

EOS4
601
XM

EOS4
751
XM

EOS4
901
XM

EOS4
1051
XM

EOS4
1201
XM

EOS4
1351
XM

EOS4
1501
XM

EOS4
301
XS

EOS4
451
XS

EOS4
601
XS

EOS4
751
XS

EOS4
901
XS

EOS4
1051
XS

EOS4
1201
XS

EOS4
1351
XS

EOS4
1501
XS

EOS4
301
XS2

EOS4
451
XS2

EOS4
601
XS2

EOS4
751
XS2

EOS4
901
XS2

EOS4
1051
XS2

EOS4
1201
XS2

EOS4
1351
XS2

EOS4
1501
XS2

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

Numero raggi

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

Altezza tot. barriera (mm)

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

EOS4
303
XM

EOS4
453
XM

EOS4
603
XM

EOS4
753
XM

EOS4
903
XM

EOS4
1053
XM

EOS4
1203
XM

EOS4
1353
XM

EOS4
1503
XM

EOS4
303
XS

EOS4
453
XS

EOS4
603
XS

EOS4
753
XS

EOS4
903
XS

EOS4
1053
XS

EOS4
1203
XS

EOS4
1353
XS

EOS4
1503
XS

EOS4
303
XS2

EOS4
453
XS2

EOS4
603
XS2

EOS4
753
XS2

EOS4
903
XS2

EOS4
1053
XS2

EOS4
1203
XS2

EOS4
1353
XS2

EOS4
1503
XS2

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

16

23

31

38

46

53

61

68

76

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

EOS4
304
XM

EOS4
454
XM

EOS4
604
XM

EOS4
754
XM

EOS4
904
XM

EOS4
104
XM

EOS4
1204
XM

EOS4
1354
XM

EOS4
1504
XM

EOS4
304
XS

EOS4
454
XS

EOS4
604
XS

EOS4
754
XS

EOS4
904
XS

EOS4
1054
XS

EOS4
1204
XS

EOS4
1354
XS

EOS4
1504
XS

EOS4
304
XS2

EOS4
454
XS2

EOS4
604
XS2

EOS4
754
XS2

EOS4
904
XS2

EOS4
1054
XS2

EOS4
1204
XS2

EOS4
1354
XS2

EOS4
1504
XS2

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

11

16

21

26

31

36

41

46

51

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

MASTER
Risoluzione 30 mm
SLAVE
Risoluzione 30 mm

EOS4
153
XS

SLAVE 2
Risoluzione 30 mm

Altezza controllata (mm)


Numero raggi
Altezza tot. barriera (mm)

MASTER
Risoluzione 40 mm
SLAVE
Risoluzione 40 mm

EOS4
154
XS

SLAVE 2
Risoluzione 40 mm

Altezza controllata (mm)


Numero raggi
Altezza tot. barriera (mm)

61

EOS4 X

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

MODELLI MASTER/SLAVE
EOS4
305
XM

EOS4
455
XM

EOS4
605
XM

EOS4
755
XM

EOS4
905
XM

EOS4
105
XM

EOS4
1205
XM

EOS4
1355
XM

EOS4
1505
XM

EOS4
305
XS

EOS4
455
XS

EOS4
605
XS

EOS4
755
XS

EOS4
905
XS

EOS4
1055
XS

EOS4
1205
XS

EOS4
1355
XS

EOS4
1505
XS

EOS4
305
XS2

EOS4
455
XS2

EOS4
605
XS2

EOS4
755
XS2

EOS4
905
XS2

EOS4
1055
XS2

EOS4
1205
XS2

EOS4
1355
XS2

EOS4
1505
XS2

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1560

12

16

20

24

28

32

36

40

Altezza tot. barriera (mm)

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

MASTER
Risoluzione 90 mm

EOS4
309
XM

EOS4
459
XM

EOS4
609
XM

EOS4
759
XM

EOS4
909
XM

EOS4
1059
XM

EOS4
1209
XM

EOS4
1359
XM

SLAVE
Risoluzione 90 mm

EOS4
309
XS

EOS4
459
XS

EOS4
609
XS

EOS4
759
XS

EOS4
909
XS

EOS4
1059
XS

EOS4
1209
XS

EOS4
1359
XS

SLAVE 2
Risoluzione 90 mm

EOS4
309
XS2

EOS4
459
XS2

EOS4
609
XS2

EOS4
759
XS2

EOS4
909
XS2

EOS4
1059
XS2

EOS4
1209
XS2

EOS4
1359
XS2

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

10

12

14

16

18

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

MASTER
2-3-4 raggi

EOS4 2B
XM

EOS4 3B
XM

EOS4 4B
XM

SLAVE
2-3-4 raggi

EOS4 2B
XS

EOS4 3B
XS

EOS4 4B
XS

SLAVE 2
2-3-4 raggi

EOS4 2B
XS2

EOS4 3B
XS2

EOS4 4B
XS2

Numero raggi

Interasse (mm)

500

400

300

Altezza controllata (mm)

510

810

910

Altezza tot. barriera (mm)*

653

953

1053

MASTER
Risoluzione 50 mm
SLAVE
Risoluzione 50 mm

EOS4
155
XS

SLAVE 2
Risoluzione 50 mm

Altezza controllata (mm)


Numero raggi

Numero raggi
Altezza tot. barriera (mm)

* Nei modelli master e slave 2 laltezza totale della barriera maggiore di circa 24 mm a causa della presenza del connettore secondario
Accessori: pag. 64

62

Codici di ordinazione: pag. 216

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

EOS4
EOS4
X

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

DIMENSIONI (mm)
EOS4 SLAVE

EOS4 MASTER / SLAVE 2

Modello

2B

3B

4B

653

953

1053

A (Master/Slave2)

677

977

1077

102

29.5

51

D (Master/Slave2)
(con 2 connettori)

75

Modello

150

300

450

600

750

900

1050

1200

1350

1500

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

236.5

386.5

536.5

686.5

836.5

986.5

1136.5

1286.5

1436.5

1586.5

A (Master/Slave)
B

61.5

29.5

11

D (Master/Slave 2)
(con 2 connettori)
Fissaggio

34.5
2 staffe tipo LE con 2 inserti

3 staffe tipo LE con 3 inserti

ATTENZIONE!
Quando

la barriera sottoposta a forti vibrazioni (presse, telai di tessitura ecc.) necessario utillizzare i previsti supporti antivibranti SAV E (disponibili come accessori), per evitare danni alla barriera stessa.
Quando

si realizzano protezioni su lunghe distanze o su pi lati con impiego di specchi deviatori, consigliabile luso del puntatore laser LAD 4 per
ottenere un semplice, rapido e corretto allineamento delle barriere fotoelettriche.

63

EOS4
INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 215)
Ogni modello di barriera EOS4 comprende:

Coppia Emettitore + Ricevitore


Staffe e inserti di fissaggio
CD Rom contenente il manuale istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE

ACCESSORI
Per le barriere EOS4 sono disponibili i seguenti accessori da ordinare separatamente:

AD SR moduli di sicurezza
LAD laser di allineamento ottico
FMC colonne a pavimento
SP specchi deviatori
SAV E supporti antivibranti
SFB staffe orientabili
Connettori

vedi pag. 180


vedi pag. 210
vedi pag. 206
vedi pag. 209
vedi pag. 211
vedi pag. 212
vedi seguente elenco:

CONNETTORI EOS4 (EOS4 A emettitori e ricevitori / EOS4 X emettitori)


Modello

Descrizione

CD 5

M12 diritto 5 poli precablato cavo 5 m

CD 10

M12 diritto 5 poli precablato cavo 10 m

CD 15

M12 diritto 5 poli precablato cavo 15 m

CD 20

M12 diritto 5 poli precablato cavo 20 m

CD 25

M12 diritto 5 poli precablato cavo 25 m

CD 50

M12 diritto 5 poli precablato cavo 50 m

CD 95

M12 angolare a 90 5 poli precablato cavo 5 m

CD 910

M12 angolare a 90 5 poli precablato cavo 10 m

CD 915

M12 angolare a 90 5 poli precablato cavo 15 m

CDM 9

M12 diritto 5 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9

CDM 99

M12 angolare a 90 5 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9

CONNETTORI EOS4 X ricevitori


Modello

Descrizione

C8D 5

M12 diritto 8 poli precablato cavo 5 m

C8D 10

M12 diritto 8 poli precablato cavo 10 m

C8D 15

M12 diritto 8 poli precablato cavo 15 m

C8D 25

M12 diritto 8 poli precablato cavo 25 m

C8D 40

M12 diritto 8 poli precablato cavo 40 m

C8D 95

M12 angolare a 90 8 poli precablato cavo 5 m

C8D 910

M12 angolare a 90 8 poli precablato cavo 10 m

C8D 915

M12 angolare a 90 8 poli precablato cavo 15 m

C8DM 11

M12 diritto 8 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9/11

C8DM 911

M12 angolare a 90 8 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9/11

CONNETTORI PER COLLEGAMENTO TRA MASTER E SLAVE


Modello

Descrizione

CDS 03

cavo 0,3 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

CJBE 3

cavo 3 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

CJBE 5

cavo 5 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

CJBE 10

cavo 10 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

CJBE 25

cavo 25 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

64

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

ADMIRAL

ADMIRAL AD
La famiglia di barriere di sicurezza di Tipo 4 Admiral rappresenta la soluzione ideale per la
protezione della maggior parte delle applicazioni industriali a rischio elevato.
Tra le sue caratteristiche ricordiamo:
La
grande facilit di connessione ed installazione, grazie ai connettori M12 e alluso di cavi non
schermati fino a 100 m
Lintegrazione

delle funzioni di sicurezza principali, tra cui lautocontrollo delle uscite statiche
e, solo per i modelli AX, il controllo dei contattori esterni (EDM) e la funzione di Start/Restart
interlock
La
grande affidabilit sul campo, grazie alla robustezza costruttiva e allelevata immunit ai
disturbi esterni (ottici, EMC, ecc.)
Lampiezza

della gamma, comprendente modelli Master/Slave per il collegamento a cascata di


due o tre barriere, modelli con Floating Blanking e la pi ampia variet di altezze e risoluzioni.
Disponibili modelli Long Range con 2, 3 e 4 raggi e portata max. 60 m
Versioni speciali in custodia stagna IP 67 WT/WTH (vedi pag. 194) disponibili su richiesta.
Modelli speciali conformi alla Direttiva ATEX 94/9/CE Polveri Zona 22 - Gas Zona 2
disponibili su richiesta.
Le barriere della serie ADMIRAL possono essere collegate alle interfacce di sicurezza dedicate
della serie AD SR, oppure direttamente a dei contattori comandati e controllati dalla barriera,
oppure a MOSAIC o ad adeguati moduli di sicurezza commerciali o PLC di sicurezza.

Dimensioni sezione

Livello di sicurezza: Tipo

4 SIL 3 SILCL 3 PL e Cat. 4

Conforme alle seguenti Direttive e Norme:

2006/42/CE Direttiva Macchine


2004/108/CE Direttiva Compatibilit Elettromagnetica
2006/95/CE Direttiva Bassa Tensione
IEC/EN 61496-1 Ed. 2.1 e IEC/TS 61496-2 Ed. 2 Dispositivi elettrosensibili di protezione
EN ISO 13849-1 Sicurezza del macchinario Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza Principi generali per la progettazione
IEC/EN 62061 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici, elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di controllo delle macchine
IEC 61508 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di sicurezza
IEC/TS 62046 Ed. 2 Sicurezza del macchinario - Applicazione dei dispositivi di protezione per il rilevamento della presenza delle persone
UL (C+US) per Canada e USA
ANSI / UL 1998 Software di sicurezza per componenti programmabili.
66

E S P E

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

ADMIRAL
ADMIRAL
AD
LA GAMMA ADMIRAL
ADMIRAL AD
7
tipi di rilevamento:
- risoluzione 14 mm per il rilevamento delle dita
- risoluzione 20 30 - 40 mm per il rilevamento delle mani
- risoluzione 50 - 90 mm per il rilevamento della presenza del corpo in area pericolosa
- 2 3 4 raggi per il rilevamento del corpo nel controllo di accesso
2
uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza protette contro cortocircuiti e sovraccarichi
Start/Restart

automatico
Connessioni

elettriche con connettori M12 a 5 poli


La barriera ideale per un semplice interfacciamento con moduli o PLC di sicurezza.
ADMIRAL AX
7
tipi di rilevamento:
- risoluzione 14 mm per il rilevamento delle dita
- risoluzione 20 30 - 40 mm per il rilevamento delle mani
- risoluzione 50 - 90 mm per il rilevamento della presenza del corpo in area pericolosa
- 2 3 4 raggi per il rilevamento del corpo nel controllo di accesso
2
uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza protette contro cortocircuiti e sovraccarichi
Connessioni

elettriche con connettori M12 a 5 poli per emettitore e M12 a 8 poli per ricevitore
Start/Restart

manuale o automatico integrato selezionabile


Ingresso

di feedback per il controllo dei rel esterni (EDM)


Modelli

Master e Slave per il collegamento in serie di due barriere anche di diversa altezza e risoluzione
La barriera ideale per comandare e monitorare direttamente i circuiti della macchina, senza necessit di moduli esterni di sicurezza.
I modelli Master/Slave sono inoltre la soluzione ideale per collegare in serie due barriere ed effettuare un rilevamento combinato della mano
e della presenza del corpo oppure di due diversi lati della macchina.
ADMIRAL AX LR Long Range
2
3 - 4 raggi per il rilevamento del corpo nel controllo di accesso
Portata

max 60 m
Connettore

M12 a 5 poli per emettitore e M12 a 8 poli per ricevitore


Start/Restart

manuale o automatico integrato selezionabile


Ingresso

di feedback per il controllo dei rel esterni (EDM).


La barriera ideale per protezioni di grandi dimensioni, anche su pi lati con uso di specchi deviatori.

ADMIRAL AX LR DB NUOVO PRODOTTO


Versione speciale di Admiral Long Range con innovativo sistema Dual Beam (Doppio Raggio) utile, nelle
applicazioni allesterno o in ambienti difficili, per diminuire la sensibilit della barriera verso piccoli oggetti che
potrebbero casualmente interromperne i raggi, come ad esempio uccelli o foglie oppure pioggia o neve.
Modelli disponibili con 2 - 3 raggi per il rilevamento del corpo in controllo di accesso, con portata max 80 m.
Disponibili anche in versione con contenitore stagno IP 67 e sistema di riscaldamento a controllo
termostatico WTH (vedi pag. 194).
ADMIRAL AX BK
4
tipi di rilevamento:
- risoluzione 14 mm per il rilevamento delle dita
- risoluzione 20 e 40 mm per il rilevamento delle mani
- risoluzione 90 mm per il rilevamento della presenza del corpo in area pericolosa
2
uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza protette contro cortocircuiti e sovraccarichi
Connessioni

elettriche con connettori M12 a 5 poli per emettitore e M12 a 8 poli per ricevitore
Start/Restart

automatico
Funzioni

integrate di Blanking Mobile (Floating Blanking) con 5 configurazioni selezionabili


Modelli

Master e Slave per il collegamento in serie di due barriere anche di diversa altezza e risoluzione
La barriera ideale per proteggere presse piegatrici, macchine automatiche e aree robotizzate, dove la lavorazione comporta lattraversamento
del campo protetto dalla barriera da parte del materiale oggetto della lavorazione o di organi mobili della macchina.
Con i Modelli Blanking a risoluzione 14 e 20 mm, anche possibile disporre della funzione Master/Slave (presente solo su modelli Master) in un
sistema di protezione composto da due barriere collegate in serie ed effettuare un rilevamento combinato della mano e della presenza del corpo
oppure di due diversi lati della macchina.

67

ADMIRAL AD
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Start/Restart automatico.
Due uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza.
Ogni connessione e configurazione tramite connettori M12.
Utilizzo di cavi non schermati fino a 100 m.
Soppressione delle interferenze ottiche mediante selezione della portata.
Start/Restart interlock e EDM tramite interfaccia esterna AD SR1.

DATI TECNICI
Livello di sicurezza
Altezze controllate (mm)
Risoluzioni disponibili (mm)
Numero raggi barriere
per controllo accesso
Portata max (m)
Tempo di risposta (ms)
Uscite di sicurezza

Tipo 4 secondo IEC/TS 61496-2


SIL 3 SILCL 3 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL e Cat. 4 secondo ISO 13849-1
160 - 1810
14 - 20 - 30 - 40 - 50 - 90
2-3-4
selezionabile 2 - 5 per risoluzione 14 mm
selezionabile 6 - 18 per risoluzioni 20 - 30 - 40
- 50 - 90 mm e 2 - 3 - 4 raggi
6 - 27
2 PNP - 500 mA a 24 Vcc

Segnalazioni

display a 7 segmenti e led


per autodiagnosi e stato barriera

Start/Restart

automatico

Alimentazione (Vcc)

24 20%

Connessioni elettriche

M12 - 5 poli

Lunghezza max cavi collegamento (m)


Temperatura operativa (C)

100
da 0 a +55

Grado di protezione

IP 65

Possibilit fissaggio

posteriore, laterale o alle due estremit con


staffa rotante SFB (opzionale)

Dimensioni sezione (mm)

35 x 45

Livello di sicurezza:

TIPO
E S P E

68

SIL 3 SILCL 3
PL e Cat. 4

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

ADMIRAL AD
Risoluzione 14 mm

AD
151

AD
301

AD
451

AD
601

AD
751

AD
901

AD
1051

AD
1201

AD
1351

AD
1501

AD
1651

AD
1801

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

Numero raggi

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

165

180

Altezza totale barriera (mm)

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Risoluzione 20 mm

AD
152

AD
302

AD
452

AD
602

AD
752

AD
902

AD
1052

AD
1202

AD
1352

AD
1502

AD
1652

AD
1802

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

Numero raggi

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

165

180

Altezza totale barriera (mm)

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Risoluzione 30 mm

AD
153

AD
303

AD
453

AD
603

AD
753

AD
903

AD
1053

AD
1203

AD
1353

AD
1503

AD
1653

AD
1803

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

16

24

32

40

48

56

64

72

80

88

96

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Risoluzione 40 mm

AD
304

AD
454

AD
604

AD
754

AD
904

AD
1054

AD
1204

AD
1354

AD
1504

AD
1654

AD
1804

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

Numero raggi

10

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

Altezza totale barriera (mm)

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Risoluzione 50 mm

AD
305

AD
455

AD
605

AD
755

AD
905

AD
1055

AD
1205

AD
1355

AD
1505

AD
1655

AD
1805

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

12

16

20

24

28

32

36

40

44

48

Altezza totale barriera (mm)

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Risoluzione 90 mm

AD
309

AD
459

AD
609

AD
759

AD
909

AD
1059

AD
1209

AD
1359

AD
1509

AD
1659

AD
1809

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

11

13

15

17

19

21

23

25

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Numero raggi
Altezza totale barriera (mm)

Numero raggi

Numero raggi
Altezza totale barriera (mm)

2-3-4 raggi

AD
2B

AD
3B

AD
4B

Numero raggi

Interasse (mm)

500

400

300

Altezza controllata (mm)

510

810

910

Altezza totale barriera (mm)

711

1011

1111

Accessori: pag. 77

Codici di ordinazione: pag. 217

69

ADMIRAL AX
AD

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Due uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza.
Start/Restart manuale o automatico integrato, selezionabile.
Ingresso di feedback per il controllo dei rel esterni (EDM).
Ogni connessione e configurazione tramite connettori M12.
Utilizzo di cavi non schermati fino a 100 m.
Soppressione delle interferenze ottiche mediante selezione della portata.
Modelli Master e Slave per il collegamento in serie di 2 barriere.
Lunghezza massima dei collegamenti tra Master e Slave: 50 metri, con cavo standard.
Modelli Long Range con 2, 3 e 4 raggi e portata max. 60 m
Modelli Dual Beam con 2 e 3 raggi e portata max. 80 m

DATI TECNICI
Livello di sicurezza
Altezze controllate (mm)
Risoluzioni disponibili (mm)
Numero raggi barriere
per controllo accesso

Portata max (m)

Tempo di risposta (ms)


Uscite di sicurezza

Tipo 4 secondo IEC/TS 61496-2


SIL 3 SILCL 3 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL e Cat. 4 secondo ISO 13849-1
160 - 1810
14 - 20 - 30 - 40 - 50 - 90
2-3-4
selezionabile 2 - 5 per risoluzione 14 mm
selezionabile 6 18 per risoluzioni 20 - 30 - 40 - 50
- 90 mm e 2 - 3 - 4 raggi
selezionabile 22 - 60 per 2 - 3 - 4 raggi Long Range
selezionabile 25 - 80 per 2 - 3 raggi Long Range DB
6 - 27
2 PNP - 500 mA a 24 Vcc

Segnalazioni

display a 7 segmenti e led per autodiagnosi


e stato barriera

Start/Restart

automatico o manuale selezionabile

Controllo rel esterni

ingresso di feedback
con abilitazione selezionabile

Alimentazione (Vcc)

24 20%

Connessioni elettriche
per AX e AX Master
Connessioni elettriche
tra Master e Slave
Lunghezza max cavi
collegamento (m)
Temperatura operativa (C)

M12 - 5 poli per emettitore


M12 - 8 poli per ricevitore
M12 - 5 poli per emettitore e ricevitore
100 (50 tra Master e Slave)
da 0 a +55

Grado di protezione

IP 65

Possibilit fissaggio

posteriore, laterale o alle due estremit con staffa


rotante SFB (opzionale)

Dimensioni sezione (mm)

35 x 45

E S P E

Livello di sicurezza:

TIPO

SIL 3 SILCL 3
PL e Cat. 4
70

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

ADMIRAL AD
AX

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

Risoluzione 14 mm

AX
151

AX
301

AX
451

AX
601

AX
751

AX
901

AX
1051

AX
1201

AX
1351

AX
1501

AX
1651

AX
1801

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

Numero raggi

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

165

180

Altezza totale barriera (mm)

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Risoluzione 20 mm

AX
152

AX
302

AX
452

AX
602

AX
752

AX
902

AX
1052

AX
1202

AX
1352

AX
1502

AX
1652

AX
1802

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

Numero raggi

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

165

180

Altezza totale barriera (mm)

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Risoluzione 30 mm

AX
153

AX
303

AX
453

AX
603

AX
753

AX
903

AX
1053

AX
1203

AX
1353

AX
1503

AX
1653

AX
1803

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

16

24

32

40

48

56

64

72

80

88

96

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Risoluzione 40 mm

AX
304

AX
454

AX
604

AX
754

AX
904

AX
1054

AX
1204

AX
1354

AX
1504

AX
1654

AX
1804

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

Numero raggi

10

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

Altezza totale barriera (mm)

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Risoluzione 50 mm

AX
305

AX
455

AX
605

AX
755

AX
905

AX
1055

AX
1205

AX
1355

AX
1505

AX
1655

AX
1805

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

12

16

20

24

28

32

36

40

44

48

Altezza totale barriera (mm)

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Risoluzione 90 mm

AX
309

AX
459

AX
609

AX
759

AX
909

AX
1059

AX
1209

AX
1359

AX
1509

AX
1659

AX
1809

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

11

13

15

17

19

21

23

25

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Numero raggi
Altezza totale barriera (mm)

Numero raggi

Numero raggi
Altezza totale barriera (mm)
2-3-4 raggi

AX
2B

AX
3B

AX
4B

AX*
2B LR

AX*
3B LR

AX *
4B LR

AX**
2B LR DB

AX**
3B LR DB

Numero raggi

Interasse (mm)

500

400

300

500

400

300

500

400

Altezza controllata (mm)

510

810

910

510

810

910

510

810

Altezza totale barriera (mm)

711

1011

1111

711

1011

1111

711

1011

Accessori: pag. 77

Codici di ordinazione: pag. 218

* portata 60 m
** portata 80 m

71

ADMIRAL AD

ADMIRAL AX

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

MODELLI MASTER/SLAVE
I modelli master / slave permettono di collegare 2 barriere in serie ottenendo 2 particolari vantaggi:
-- una sola coppia di uscite di sicurezza
-- assenza di interferenze tra 2 barriere installate in spazi contigui.

CONNETTORE SLAVE
CONNETTORE
SECONDARIO MASTER

SLAVE

ESEMPIO DI COLLEGAMENTO IN SERIE TRA UNA BARRIERA MASTER


E UNA BARRIERA SLAVE
possibile abbinare un qualsiasi modello Master ad un qualsiasi modello Slave.
Tutte le connessioni elettriche sono effettuate con connettori M12 a 5 poli, ad
eccezione del ricevitore Master che necessita di connettore M12 a 8 poli.

MASTER

Cavi accessori, precablati con 2 connettori sono disponibili per il collegamento


tra Master e Slave.

CONNETTORE
PRIMARIO MASTER

ESEMPIO DI COLLEGAMENTO IN SERIE TRA UNA BARRIERA MASTER


E UNA BARRIERA SLAVE

PUNTO PERICOLOSO

La barriera Master posizionata in orizzontale per il rilevamento della presenza


del corpo mentre la barriera Slave verticale effettua il rilevamento delle dita o
delle mani.

BARRIERA B
(SLAVE)
BARRIERA A
(MASTER)

comunque possibile invertire labbinamento e avere la barriera Master posizionata in verticale per la protezione delle dita o delle mani e la barriera Slave
orizzontale per il rilevamento della presenza del corpo.
Lapplicazione illustrata tra le pi comuni: la barriera orizzontale viene utilizzata
per eliminare la possibilit che loperatore rimanga non rilevato tra la barriera
verticale e la macchina pericolosa, allaccensione o alla ripartenza del sistema.

BARRIERA
MASTER

BARRIERA
SLAVE

TX2

RX2

ESEMPIO DI COLLEGAMENTO IN SERIE TRA UNA BARRIERA MASTER


E UNA BARRIERA SLAVE PER LA PROTEZIONE DI 2 LATI DELLA MACCHINA

TX1

Nelle barriere Admiral AX il cavo di collegamento tra Master e Slave un cavo


standard che pu avere una lunghezza fino a 50 metri.
RX1

Questa caratteristica permette lapplicazione di 2 barriere in serie posizionate una


sul fronte e laltra sul retro della macchina pericolosa, con una sola connessione
verso i circuiti di alimentazione e di comando della macchina stessa.

72

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

ADMIRAL AX

ADMIRAL AD

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

MODELLI MASTER/SLAVE
MASTER
Risoluzione 14 mm

AX
301M

AX
451M

AX
601M

AX
751M

AX
901M

AX
1051M

AX
1201M

AX
1501M

AX
151S

AX
301S

AX
451S

AX
601S

AX
751S

AX
901S

AX
1051S

AX
1201S

AX
1501S

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1510

Numero raggi

15

30

45

60

75

90

105

120

150

Altezza totale barriera (mm) *

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

1611

AX
302M

AX
452M

AX
602M

AX
752M

AX
902M

AX
1052M

AX
1202M

AX
1502M

AX
152S

AX
302S

AX
452S

AX
602S

AX
752S

AX
902S

AX
1052S

AX
1202S

AX
1502S

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1510

Numero raggi

15

30

45

60

75

90

105

120

150

Altezza totale barriera (mm) *

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

1611

AX
303M

AX
453M

AX
603M

AX
753M

AX
903M

AX
1053M

AX
1203M

AX
1503M

AX
153S

AX
303S

AX
453S

AX
603S

AX
753S

AX
903S

AX
1053S

AX
1203S

AX
1503S

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1510

16

24

32

40

48

56

64

80

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

1611

MASTER
Risoluzione 50 mm

AX
305M

AX
455M

AX
605M

AX
755M

AX
905M

AX
1055M

AX
1205M

AX
1505M

SLAVE
Risoluzione 50 mm

AX
305S

AX
455S

AX
605S

AX
755S

AX
905S

AX
1055S

AX
1205S

AX
1505S

310

460

610

760

910

1060

1210

1510

12

16

20

24

28

32

40

411

561

711

861

1011

1161

1311

1611

MASTER
2-3 raggi

AX
2BM

AX
3BM

SLAVE
2-3 raggi

AX
2BS

AX
3BS

Numero raggi

Interasse (mm)

500

400

Altezza controllata (mm)

510

810

Altezza totale barriera (mm) *

711

1011

SLAVE
Risoluzione 14 mm

MASTER
Risoluzione 20 mm
SLAVE
Risoluzione 20 mm

MASTER
Risoluzione 30 mm
SLAVE
Risoluzione 30 mm

Altezza controllata (mm)


Numero raggi
Altezza totale barriera (mm) *

Altezza controllata (mm)


Numero raggi
Altezza totale barriera (mm) *

* Nei modelli master laltezza totale barriera maggiore di 10 mm a causa della presenza del connettore secondario
Accessori: pag. 77

Codici di ordinazione: pag. 218

73

ADMIRAL AX
AD BK
CON FUNZIONE BLANKING

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Start/Restart automatico.
Due uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza.
Funzione Blanking Mobile (Floating Blanking) integrata con 5 modi di configurazione.
Ogni connessione e configurazione tramite connettori M12.
Utilizzo di cavi non schermati con lunghezza fino a 100 m.
Soppressione delle interferenze ottiche mediante selezione della portata.
Modelli Master e Slave per il collegamento in serie di 2 barriere.
Lunghezza massima dei collegamenti tra Master e Slave: 50 metri, con cavo standard.
Start/Restart interlock e EDM tramite interfaccia esterna AD SR1.

DATI TECNICI
Livello di sicurezza
Altezze controllate (mm)
Risoluzioni disponibili (mm)
Portata max (m)
Tempo di risposta (ms)
Uscite di sicurezza

Tipo 4 secondo IEC/TS 61496-2


SIL 3 SILCL 3 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL e Cat. 4 secondo ISO 13849-1
160 - 1810
14 - 20 - 40 - 90
selezionabile 2 - 5 per risoluzione 14 mm
selezionabile 6 - 18 per risoluzioni 20 - 40 - 90 mm
6 - 27
2 PNP - 500 mA a 24 Vcc

Segnalazioni

display a 7 segmenti e led per autodiagnosi


e stato barriera

Start/Restart

automatico

Blanking
Configurazioni Blanking
Alimentazione (Vcc)
Connessioni elettriche
per AX e AX Master
Connessioni elettriche
tra Master e Slave
Lunghezza max cavi
collegamento (m)
Temperatura operativa (C)

Mobile (Floating) configurabile ed escludibile


5 modi:
1, 2 o 3 raggi senza obbligo presenza oggetto
1 o 2 raggi con obbligo presenza oggetto
24 20%
M12 - 5 poli per emettitore
M12 - 8 poli per ricevitore
M12 - 5 poli per emettitore e ricevitore
100 (50 tra Master e Slave)
da 0 a +55

Grado di protezione

IP 65

Possibilit fissaggio

posteriore, laterale o alle due estremit con staffa


rotante SFB (opzionale)

Dimensioni sezione (mm)

35 x 45
Livello di sicurezza:

TIPO
E S P E

74

SIL 3 SILCL 3
PL e Cat. 4

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

ADMIRAL
ADMIRAL
AX BK
AD
CON FUNZIONE BLANKING

LA FUNZIONE DI BLANKING
Informazioni sulla funzione di Blanking sono disponibili a pag. 41 nella sezione Guida alla Sicurezza.

Le barriere Admiral AX BK dispongono di funzione Blanking Mobile (Floating Blanking), che consente
alloggetto di muoversi liberamente allinterno del campo protetto, a condizione che i raggi occupati
siano adiacenti ed in numero non superiore a quello previsto in fase di configurazione.

MODI DI CONFIGURAZIONE DELLA FUNZIONE DI BLANKING NEI MODELLI ADMIRAL AX BK:


Modo

Tipo di configurazione blanking

N raggi in blanking

Caratteristiche rilevamento

A1

1 raggio senza obbligo presenza oggetto

1 raggio pu essere occupato senza che la barriera vada


in allarme

A2

2 raggi senza obbligo presenza oggetto

1 o 2 raggi adiacenti possono essere occupati senza che


la barriera vada in in allarme

A3

3 raggi senza obbligo presenza oggetto

1, 2 o 3 raggi adiacenti possono essere occupati senza


che la barriera vada in in allarme

B1

2 raggi con obbligo presenza oggetto

1/2

almeno 1 e non pi di 2 raggi adiacenti devono essere


occupati perch la barriera non vada in allarme

B2

3 raggi con obbligo presenza oggetto

1/2/3

almeno 1 e non pi di 3 raggi adiacenti devono essere


occupati perch la barriera non vada in allarme

ATTENZIONE!
Le barriere AX BK con Blanking non sono dotate di ingresso di feedback (EDM); pertanto non possono essere abbinate con i moduli rel AD SR0
e AD SR0A. Si consiglia luso dei noduli AD SR1 o AD SRM.
Lutilizzo della funzione di Blanking ed il tipo di configurazione prescelta dipendono dalle caratteristiche dellapplicazione da proteggere.
Verificare in base allanalisi dei rischi della propria applicazione se luso di tale funzione permesso o no e quale configurazione eventualmente possibile usare.
La ReeR non si assume responsabilit per luso improprio della funzione di Blanking e per eventuali danni da esso derivanti.
importante notare inoltre che:

la funzione di Blanking, consentendo lintercettamento di 1, 2 o 3 raggi, provoca in corrispondenza dei raggi stessi un aumento (peggioramento)della risoluzione
della barriera che deve essere considerata nel calcolo della distanza di sicurezza.

Risoluzione 14 mm

AX
151
BK

AX
301
BK

AX
451
BK

AX
601
BK

AX
751
BK

AX
901
BK

AX
1051
BK

AX
1201
BK

AX
1351
BK

AX
1501
BK

AX
1651
BK

AX
1801
BK

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

Numero raggi

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

165

180

Altezza totale barriera (mm)

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Risoluzione 20 mm

AX
152
BK

AX
302
BK

AX
452
BK

AX
602
BK

AX
752
BK

AX
902
BK

AX
1052
BK

AX
1202
BK

AX
1352
BK

AX
1502
BK

AX
1652
BK

AX
1802
BK

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

Numero raggi

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

165

180

Altezza totale barriera (mm)

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911
75

ADMIRAL AD
AX BK
CON FUNZIONE BLANKING

Risoluzione 40 mm

AX
304
BK

AX
454
BK

AX
604
BK

AX
754
BK

AX
904
BK

AX
1054
BK

AX
1204
BK

AX
1354
BK

AX
1504
BK

AX
1654
BK

AX
1804
BK

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

Numero raggi

10

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

Altezza totale barriera (mm)

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Risoluzione 90 mm

AX
609
BK

AX
759
BK

AX
909
BK

AX
1059
BK

AX
1209
BK

AX
1359
BK

AX
1509
BK

AX
1659
BK

AX
1809
BK

Altezza controllata (mm)

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

11

13

15

17

19

21

23

25

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Risoluzione 14 mm

AX
301
BKM

AX
451
BKM

AX
601
BKM

AX
751
BKM

AX
901
BKM

AX
1051
BKM

AX
1201
BKM

AX
1501
BKM

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1510

Numero raggi

30

45

60

75

90

105

120

150

Altezza totale barriera (mm)

421

571

721

871

1021

1171

1321

1671

Risoluzione 20 mm

AX
302
BKM

AX
452
BKM

AX
602
BKM

AX
752
BKM

AX
902
BKM

AX
1052
BKM

AX
1202
BKM

AX
1502
BKM

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1510

Numero raggi

30

45

60

75

90

105

120

150

Altezza totale barriera (mm)

421

571

721

871

1021

1171

1321

1671

Numero raggi
Altezza totale barriera (mm)

MODELLI BLANKING MASTER

I modelli Master con Blanking vanno abbinati ai modelli Slave della serie Admiral AX.
La
funzione di Blanking presente solo sui modelli Master con risoluzione 14 e 20 mm
Accessori: pag. 77

Codici di ordinazione: pag. 219

INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 217)


Ogni modello di barriera Admiral comprende:
Coppia

Emettitore + Ricevitore
Staffe

e inserti di fissaggio

CD
Rom contenente il manuale istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE
Foglio
istruzioni di installazione

76

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

ADMIRAL
ADMIRAL
AD
ACCESSORI
Per le barriere Admiral sono disponibili i seguenti accessori da ordinare separatamente:
AD
SR moduli di sicurezza
vedi pag. 180
LAD
laser di allineamento ottico vedi pag. 210
FMC
colonne a pavimento
vedi pag. 206
SP
specchi deviatori
vedi pag. 209
SFB
staffe orientabili
vedi pag. 212
SAV
supporti antivibranti
vedi pag. 211
Connettori

vedi seguente elenco:


CONNETTORI ADMIRAL (AD emettitori e ricevitori / AX-AX BK emettitori)
Modello
Descrizione
CD 5
M12 diritto 5 poli precablato cavo 5 m
CD 10
M12 diritto 5 poli precablato cavo 10 m
CD 15
M12 diritto 5 poli precablato cavo 15 m
CD 20
M12 diritto 5 poli precablato cavo 20 m
CD 25
M12 diritto 5 poli precablato cavo 25 m
CD 50
M12 diritto 5 poli precablato cavo 50 m
CD 95
M12 angolare a 90 5 poli precablato cavo 5 m
CD 910
M12 angolare a 90 5 poli precablato cavo 10 m
CD 915
M12 angolare a 90 5 poli precablato cavo 15 m
CDM 9
M12 diritto 5 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9
CDM 99
M12 angolare a 90 5 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9
CONNETTORI ADMIRAL AX e AX BK ricevitori
Modello
Descrizione
C8D 5
M12 diritto 8 poli precablato cavo 5 m
C8D 10
M12 diritto 8 poli precablato cavo 10 m
C8D 15
M12 diritto 8 poli precablato cavo 15 m
C8D 25
M12 diritto 8 poli precablato cavo 25 m
C8D 40
M12 diritto 8 poli precablato cavo 40 m
C8D 95
M12 angolare a 90 8 poli precablato cavo 5 m
C8D 910
M12 angolare a 90 8 poli precablato cavo 10 m
C8D 915
M12 angolare a 90 8 poli precablato cavo 15 m
C8DM 11
M12 diritto 8 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9/11
C8DM 911
M12 angolare a 90 8 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9/11
CONNETTORI PER COLLEGAMENTO TRA MASTER E SLAVE
Modello
Descrizione
CDS 03
cavo 0,3 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati
CJBE 3
cavo 3 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati
CJBE 5
cavo 5 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati
CJBE 10
cavo 10 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati
CJBE 25
cavo 25 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

77

ADMIRAL AD
DIMENSIONI (mm)
MODELLI NORMALI E SLAVE

MODELLI MASTER

Modello

150

300

450

600

750

900

1050

1200

1350

1500

1650

1800

251

401

551

701

851

1001

1151

1301

1451

1601

1751

1901

B (area protetta)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

85

Fissaggio

2 staffe tipo LS con 2 inserti

Modello

2B

3B

4B

701

1001

1101

510

810

910

C
Fissaggio

3 staffe tipo LS con 3 inserti

135
2 staffe tipo LS con 2 inserti

ATTENZIONE!
Quando

la barriera sottoposta a forti vibrazioni (presse, telai di tessitura ecc.) necessario utillizzare i previsti supporti antivibranti SAV
(disponibili come accessori), per evitare danni alla barriera stessa.
Quando

si realizzano protezioni su lunghe distanze o su pi lati con impiego di specchi deviatori, consigliabile luso del puntatore laser LAD
e delle staffe orientabili SFB, per ottenere un semplice, rapido e corretto allineamento delle barriere fotoelettriche.

78

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

JANUS

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79

JANUS
La famiglia di barriere di sicurezza di Tipo 4 Janus rappresenta la soluzione ideale
per la protezione di un vasto numero di applicazioni industriali ad alto rischio, in
particolare dove sia necessaria unintegrazione delle funzioni di sicurezza.
Per esempio nei modelli con funzione di Muting integrata Janus garantisce lindipendenza della barriera dai circuiti di comando dellimpianto (spesso distanti dal
varco da proteggere) e, dove sia necessario, lintegrazione degli stessi sensori di
Muting.
Tra le caratteristiche della gamma Janus ricordiamo:
I settaggi di ogni funzione integralmente eseguibili tramite il connettore principale. Nessuna necessit di configurazioni via software.
Lintegrazione

delle funzioni di sicurezza principali, tra cui lautocontrollo delle


uscite statiche, il controllo dei contattori esterni (EDM) e la funzione di Start/
Restart interlock.
Lintegrazione

della funzione di Muting per i modelli MI e degli stessi sensori di


Muting per i modelli ML ed MT.
La
grande affidabilit sul campo, grazie alla robustezza costruttiva e allelevata
immunit ai disturbi esterni (ottici, EMC, ecc).

Dimensioni sezione

Livello di sicurezza: Tipo

4 SIL 3 SILCL 3 PL e Cat. 4

Conforme alle seguenti Direttive e Norme:

2006/42/CE Direttiva Macchine


2004/108/CE Direttiva Compatibilit Elettromagnetica
2006/95/CE Direttiva Bassa Tensione
IEC/EN 61496-1 Ed. 2.1 e IEC/TS 61496-2 Ed. 2 Dispositivi elettrosensibili di protezione
EN ISO 13849-1 Sicurezza del macchinario Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza Principi generali per la progettazione
IEC/EN 62061 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici, elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di controllo delle macchine
IEC 61508 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di sicurezza
IEC/TS 62046 Ed. 2 Sicurezza del macchinario - Applicazione dei dispositivi di protezione per il rilevamento della presenza delle persone
UL (C+US) per Canada e USA
ANSI / UL 1998 Software di sicurezza per componenti programmabili.
80

E S P E

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BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

JANUS
JANUS
M

CON FUNZIONE MUTING

LA GAMMA JANUS
JANUS M e JANUS M TRX con funzione di Muting integrata

-- Janus MI e MI TRX con connettori per il collegamento di sensori esterni di qualsiasi tipo
-- Janus MI TRXL con unico connettore per tutti i collegamenti, anche dei sensori esterni
-- Janus ML, ML TRX, MT e MT TRX che dispongono di un innovativo sistema di bracci orizzontali con sensori fotoelettrici di Muting integrati, gi
precablati e preallineati, regolabili in altezza e angolazione
-- Janus ML TRX G e la serie MT TRX G (Glass) che dispongono di sensori di muting integrati speciali per ottimizzare il corretto e costante rilevamento del vetro e materiali trasparenti in genere.

JANUS J, JANUS J TRX, JANUS J TRX L

Janus J e J TRX una gamma di barriere senza funzione di muting, che mantiene le stesse caratteristiche dimensionali ed elettriche delle versioni
M con muting.
-- Janus J, modelli con 2, 3, 4 raggi
-- Janus J Long Range con portata max. 60 m e 80 m, modelli con risoluzione 40 mm e altezzza controllata da 610 a 1210 mm
e modelli a 2, 3, 4 raggi
-- Janus J TRX and TRXL, modelli a 2, 3, 4 raggi composti da un elemento attivo e da un elemento passivo retro-riflettente che non necessita di
collegamenti elettrici.

JANUS MJB

Box di connessione per barriere JANUS

I box JANUS MJB sono dispositivi accessori realizzati per rendere rapido e sicuro il cablaggio delle barriere JANUS e per rendere disponibili presso
il varco protetto i principali comandi necessari al loro funzionamento.
Pulsante

luminoso di Restart barriera con led verde per segnalazione stato uscite sicurezza
Selettore

a chiave per il comando della funzione Override


Lampada

di segnalazione funzione di muting attiva


Dip-switch

per la configurazione delle funzioni della barriera


2
rel di sicurezza a contatti guidati integrati pilotati e controllati dalla barriera
Versioni

senza comandi di Restart e override per collegamento con barriere JANUS J senza Muting

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81

JANUS M

CON FUNZIONE MUTING

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Funzione di Muting integrata in tutti i modelli.


Ideale per applicazioni di pallettizzazione.
Modelli MI con connettori M12 frontali per sensori di Muting esterni, con logica a 2
o 4 sensori.
Modelli ML e MT brevettati con sensori di Muting integrati in braccetti precablati e
preallineati, regolabili in altezza e inclinazione.
ML: solo uscita pallet. MT: ingresso e uscita.
Ampia flessibilit di configurazione per i timeout di Muting; due tipi di Override
selezionabili. Ogni configurazione si effettua via hardware tramite connettore
principale.
Si utilizzano cavi non schermati fino a 100 m di lunghezza.
Disponibili modelli MI Long Range con portata fino a 60 m per protezione mano
con risoluzione 40 mm e controllo accesso a 234 raggi.
Box di interconnessione MJ Box per connessione rapida delle barriere e disponibilit presso il varco dei principali comandi necessari al loro funzionamento.

Livello di sicurezza:

TIPO
E S P E

82

SIL 3 SILCL 3
PL e Cat. 4
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BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

JANUS
JANUS
M

CON FUNZIONE MUTING

JANUS M

SERIE MI
La serie MI dispone di connessioni dedicate per il collegamento di sensori esterni di muting di qualsiasi
tipo come fotocellule, proximity, finecorsa ecc.; pu gestire la funzione Muting sia in modo bi-direzionale
che mono-direzionale.
Unampia gamma di modelli con altezze protette da 310 mm a 1810 mm con risoluzioni di 30, 40,
90 mm e di modelli a 2, 3, 4 raggi, che consente la soluzione di qualsiasi problema di applicazione.

SERIE ML
La serie ML, a 2 o 3 raggi per il rilevamento del corpo, adotta un originale sistema di bracci orizzontali
(uno per lEmettitore e uno per il Ricevitore) con sensori fotoelettrici di Muting integrati, gi precablati e
preallineati, che non necessitano di regolazioni.
I bracci sono regolabili in altezza in modo da creare un piano di rilevamento pi o meno inclinato, con lo
scopo di ottenere un corretto e costante rilevamento del materiale in transito e quindi un funzionamento
affidabile del sistema di protezione.
Ci consente di ottenere il massimo della rapidit e della semplicit di installazione.
Questa serie gestisce il Muting in modo mono-direzionale ed particolarmente adatta alla protezione
dei varchi di uscita in impianti di palettizzazione.
La serie ML comprende anche modelli speciali ML_S2 per il corretto rilevamento di oggetti trasparenti.

SERIE MT
La serie MT dotata di due bracci orizzontali per lEmettitore e due per il Ricevitore, premontati,
preallineati e regolabili in altezza, con sensori fotoelettrici di Muting integrati che non necessitano di
regolazioni.
Ci consente di ottenere il massimo della rapidit e della semplicit di installazione.
In questo modo possibile gestire il Muting in modo bi-direzionale per la protezione dei varchi di entrata / uscita in impianti di palettizzazione.
La serie MT comprende anche modelli speciali MT_S4 per il corretto rilevamento di oggetti trasparenti.

Con i modelli ML e MT linstallazione del sistema risulta rapida e semplice ed in pi viene garantito il rispetto dei requisiti normativi riguardanti la geometria dei sensori di muting e tutti gli altri parametri di sicurezza, in conformit con la IEC TS 62046
e con le altre norme esistenti.

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83

JANUS M

CON FUNZIONE MUTING

DATI TECNICI GENERALI


Livello di sicurezza
Tempo di risposta (ms)
Uscite di sicurezza
Uscita segnalazione stato barriera e segnale debole
Segnalazioni
Uscita per lampada di muting
Start/Restart
Controllo rel esterni
Time-out tempo max Muting
Funzione Override
Time-out tempo max Override (min)
Alimentazione (Vcc)

Tipo 4 secondo IEC/TS 61496-2


SIL 3 SILCL 3 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL e Cat. 4 secondo ISO 13849-1
7 - 30
2 PNP autocontrollate 500 mA a 24 Vcc
PNP 100 mA a 24 Vcc
display a 7 segmenti e led per autodiagnosi e stato barriera
24 Vcc; 0,5 - 5 W
automatico o manuale selezionabile
ingresso di feedback con abilitazione selezionabile
30 sec. o 90 min. selezionabile
(30 sec. o infinito selezionabile solo su modelli MT_S4 e MI usati con logica a 4 sensori)
integrata con 2 modi di funzionamento selezionabili:
- comando manuale ad azione mantenuta
- comando ad impulso con mantenimento automatico
15
24 20%

Connessioni elettriche modelli MI-ML-MT

emettitore: M12-5 poli ricevitore: M23-19 poli - sensori muting: M12-5 poli

Lunghezza max collegamenti elettrici (m)

100

Temperatura operativa (C)


Grado di protezione
Dimensioni sezione (mm)

da -10 a +55
IP 65
50 x 60

SERIE MI
Altezze controllate (mm)
Risoluzioni disponibili (mm)
Numero raggi barriere per controllo accesso

310 - 1810 per barriere con risoluzioni 40 e 90 mm


310 - 1210 per barriere con risoluzione 30 mm
30 40 - 90
234

Portata max (m)

6 16 (selez.)

Portata max modelli Long Range (m)

30 60 (selez.)

Logica Muting

bi-direzionale a 2 o 4 sensori
mono-direzionale a 2 sensori

Sensori Muting

esterni con uscita rel o PNP (logica dark-on)

SERIE ML
Numero raggi
Portata operativa (m)

23
1 - 2,5 (0 - 2 per ML_S2)

Logica Muting

mono-direzionale a 2 sensori

Sensori Muting

optoelettronici con 2 raggi incrociati o paralleli


integrati preallineati precablati, con altezza e inclinazione regolabili

SERIE MT
Numero raggi
Portata operativa (m)
Logica Muting
Sensori Muting

84

23
1 - 2,5 (0 - 2 per MT_S4)
bi-direzionale a 2 sensori (modelli MT)
bi-direzionale sequenziale a 4 sensori (modelli MT_S4)
optoelettronici con 2 raggi incrociati o 4 paralleli
integrati preallineati precablati, con altezza e inclinazione regolabili

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BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

JANUS
JANUS
M

CON FUNZIONE MUTING

MI e MI LR
2 3 4 raggi

MI
2B

MI
3B

MI
4B

MI
2B LR

MI
3B LR

MI
4B LR

Numero raggi

Interasse (mm)

500

400

300

500

400

300

Altezza controllata (mm)

510

810

910

510

810

910

Altezza tot. barriera (mm)

776

1076

1176

776

1076

1176

Portata max (m)

6-16 selezionabile

30-60 selezionabile

ML
2 3 raggi

ML
2B

ML
3B

ML
2B S2

ML
3B S2

MT
2 3 raggi

MT
2B

MT
3B

MT
2B S4

MT
3B S4

Numero raggi

Numero raggi

Interasse (mm)

500

400

500

400

Interasse (mm)

500

400

500

400

Altezza controllata (mm)

510

810

510

810

Altezza controllata (mm)

510

810

510

810

Altezza tot. barriera (mm)

776

1076

776

1076

Altezza tot. barriera (mm)

776

1076

776

1076

Sensori muting

2 raggi incrociati

2 raggi paralleli

1 - 2,5

0-2

Portata operativa (m)

Sensori muting

2 raggi incrociati

4 raggi paralleli

1 - 2,5

0-2

Portata operativa (m)

MI
Risoluzione 30 mm

MI
303

MI
453

MI
603

MI
753

MI
903

MI
1053

MI
1203

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

Numero raggi

16

24

32

40

48

56

64

Altezza tot. barriera (mm)

476

626

776

926

1076

1226

1376

Portata max (m)

6 16 selezionabile

MI
Risoluzione 40 mm

MI
304

MI
454

MI
604

MI
754

MI
904

MI
1054

MI
1204

MI
1354

MI
1504

MI
1654

MI
1804

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

Numero raggi

10

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

Altezza tot. barriera (mm)

476

626

776

926

1076

1226

1376

1526

1676

1826

1976

Portata max (m)

6 16 selezionabile

MI Long Range
Risoluzione 40 mm

MI
604 LR

MI
904 LR

MI
1204 LR

Altezza controllata (mm)

610

910

1210

Numero raggi

20

30

40

Altezza tot. barriera (mm)

776

1076

1376

Portata max (m)

30 60 selezionabile

Modelli MI
Risoluzione 90 mm

MI
309

MI
459

MI
609

MI
759

MI
909

MI
1059

MI
1209

MI
1359

MI
1509

MI
1659

MI
1809

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

11

13

15

17

19

21

23

25

476

626

776

926

1076

1226

1376

1526

1676

1826

1976

Numero raggi
Altezza tot. barriera (mm)
Portata max (m)
Accessori: pag. 106

http://muting.reer.it

6 16 selezionabile
Codici di ordinazione: pag. 220

85

JANUS M TRX
CON MUTING ED ELEMENTI PASSIVI RETRO-RIFLETTENTI

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Funzione di Muting integrata in tutti i modelli. Ideale per applicazioni di palettizzazione.
Modelli MI TRX con elemento passivo retro-riflettente, con connettori M12 frontali per
sensori di Muting esterni. Logica a 2 o 4 sensori.
Modelli MI TRXL con elemento passivo retro-riflettente e singolo connettore M23. Logica
a 2 sensori.
Modelli ML TRX e MT TRX con elemento passivo retro-riflettente e sensori di muting integrati a riflessione, preallineati, regolabili in altezza e inclinazione.
Modelli ML TRX G e MT TRX G (Glass) con elemento passivo retro-riflettente e sensori di
muting integrati a riflessione, preallineati, regolabili in altezza e inclinazione. In queste
versioni i sensori di muting sono stati realizzati per garantire un affidabile rilevamento del
vetro e materiali trasparenti in genere.
ML TRX: solo uscita pallet. MT TRX: ingresso e uscita.
Modelli MM TRX con 2, 3, 4 raggi con sistema modulare che permette l'aggiunta in pochi
semplici passi di braccetti con sensori di Muting integrati precablati e preallineati, regolabili in altezza e inclinazione, per l'utilizzo della barriera in modo mono-direzionale (ML
TRX) o bi-direzionale (MT TRX). I modelli MM TRX possono essere anche utilizzati con
sensori esterni, con logica a 2 o 4 sensori.
Ampia flessibilit di configurazioni di interfacciamenti, logiche e timeout di muting; due tipi
di override selezionabili.
Ingresso di abilitazione muting comandabile dalla macchina.
Uscita stato muting.
Ogni configurazione si effettua via hardware tramite connettore principale.
Nessuna necessit di configurazione software via PC.
Si utilizzano cavi non schermati fino a 100 metri di lunghezza.

JANUS ML TRX

Box di interconnessione MJB per connessione rapida delle barriere e disponibilit


presso il varco dei principali comandi necessari al loro funzionamento.

Livello di sicurezza:

TIPO
E S P E

86

SIL 3 SILCL 3
PL e Cat. 4
http://muting.reer.it

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

JANUS JANUS
M TRX

CON MUTING ED ELEMENTI PASSIVI RETRO-RIFLETTENTI

JANUS M TRX

Elemento passivo

Elemento attivo

SERIE MI TRX e MI TRXL


Le serie MI TRX e MI TRXL sono composte da un elemento attivo e da un elemento passivo retro-riflettente che non necessita di collegamenti elettrici.
Esse dispongono di connessioni dedicate per il collegamento di sensori esterni di muting di qualsiasi
tipo come fotocellule, proximity, finecorsa ecc.
Le serie MI TRX e MI TRXL possono gestire la funzione Muting sia in modo bidirezionale che monodirezionale.
Modelli con 2, 3 e 4 raggi forniscono la soluzione ad ogni problema di applicazione nel controllo di
accesso.
JANUS MM TRX NUOVO PRODOTTO
Janus MM TRX una barriera che permette di aggiungere i bracci orizzontali con sensori di muting
integrati per ottenere facilmente e secondo necessit sia una barriera ML TRX (sola uscita) sia una
MT TRX (entrata/uscita).
I bracci SL TRX e ST TRX con sensori di muting integrati sono accessori da ordinare separatamente.
Janus MM TRX pu essere anche usata con sensori esterni di muting, con logica a 2 o 4 sensori.
La
barriera Janus MM TRX compone un sistema con logica muting mono-direzionale per sola uscita
abbinata ai bracci SL TRX ed un sistema con logica muting bi-direzionale per entrata/uscita abbinata
ai bracci SL TRX e ST TRX.
Portata

max 6 m (3,5 m se usata con SL TRX e ST TRX).


SERIE ML TRX, ML TRX G, ML TRX V
Le serie ML TRX e ML TRX G, a 2 o 3 raggi per il controllo di accesso, adottano un originale sistema di 2
bracci orizzontali (1 per il lato attivo e 1 per quello passivo) con sensori fotoelettrici di Muting integrati,
gi precablati e preallineati, che non necessitano di regolazioni.
Sia la barriera che i sensori di muting integrati sono composti da un lato attivo emettitore/ricevitore ed
un lato passivo retro-riflettente che non necessita di collegamenti elettrici.
I bracci con sensori di muting sono regolabili in altezza in modo da creare un piano di rilevamento pi
o meno inclinato, con lo scopo di ottenere un corretto e costante rilevamento del materiale in transito e
quindi un funzionamento affidabile del sistema di protezione. Ci consente di ottenere il massimo della
rapidit e della semplicit di installazione.

Elemento attivo
Elemento passivo

Questa serie gestisce il Muting in modo mono-direzionale ed particolarmente adatta alla protezione
dei varchi di uscita in impianti di palettizzazione.
I modelli ML TRX V hanno bracci orizzontali pi lunghi per l'utilizzo in impianti con convogliatori ad
elevata velocit.

Elemento attivo
Elemento passivo

SERIE MT TRX, MT TRX G, MT TRX V


Le serie MT TRX e MT TRX G, a 2 o 3 raggi per il controllo di accesso, dispongono di 4 bracci orizzontali
(2 per il lato attivo e 2 per quello passivo) con sensori fotoelettrici di Muting integrati, gi precablati e
preallineati, che non necessitano di regolazioni.
Sia la barriera che i sensori di muting integrati sono composti da un lato attivo emettitore/ricevitore ed
un lato passivo retro-riflettente che non necessita di collegamenti elettrici.
I bracci con sensori di muting sono regolabili in altezza in modo da creare un piano di rilevamento pi
o meno inclinato, con lo scopo di ottenere un corretto e costante rilevamento del materiale in transito e
quindi un funzionamento affidabile del sistema di protezione. Ci consente di ottenere il massimo della
rapidit e della semplicit di installazione.
Questa serie gestisce il Muting in modo bi-direzionale ed particolarmente adatta alla protezione dei
varchi di entrata / uscita in impianti di palettizzazione.
I modelli MT TRX V hanno bracci orizzontali pi lunghi per l'utilizzo in impianti con convogliatori ad
elevata velocit.

Con i modelli ML TRX e MT TRX linstallazione del sistema risulta rapida e semplice ed in pi viene garantito il rispetto dei
requisiti normativi riguardanti la geometria dei sensori di muting e tutti gli altri parametri di sicurezza, in conformit con la
IEC TS 62046 e con le altre norme esistenti.

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87

JANUS M TRX
CON MUTING ED ELEMENTI PASSIVI RETRO-RIFLETTENTI

DATI TECNICI GENERALI


Livello di sicurezza
Tempo di risposta (ms)
Uscite di sicurezza
Uscita segnalazione stato barriera e segnale debole
Uscita segnalazione stato muting
Uscita per lampada di muting
Ingresso abilitazione muting
Segnalazioni
Start/Restart
Controllo rel esterni
Time-out tempo max Muting
Funzione Override
Time-out tempo max Override (min)
Alimentazione (Vcc)
Connessioni elettriche modelli MI TRX-ML TRX-MT TRX
Connessioni elettriche modelli MI TRX L
Lunghezza max collegamenti elettrici (m)
Temperatura operativa (C)
Grado di protezione
Dimensioni sezione (mm)
SERIE MI TRX / MI TRXL
Numero raggi
Portata max. (m)
Logica Muting
Sensori Muting
SERIE MM TRX
Numero raggi
Portata max. (m)
Logica Muting

Sensori Muting

SERIE ML TRX / ML TRX G / ML TRX V


Numero raggi
Portata max. ML TRX, ML TRX V (m)
Portata max. ML TRX G (m)
Logica Muting
88

Tipo 4 secondo IEC/TS 61496-2


SIL 3 SILCL 3 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL e Cat. 4 secondo ISO 13849-1
7
2 PNP 500 mA a 24 Vcc
PNP 100 mA a 24 Vcc
PNP 100 mA a 24 Vcc
24 Vcc; 0,5 - 5W
attivo basso - 24 Vcc
display a 7 segmenti e led per autodiagnosi e stato barriera
automatico o manuale selezionabile
ingresso di feedback con abilitazione selezionabile
30 sec. o 90 min. selezionabile
30 sec. o infinito selez. solo su modelli MT TRX e MI TRX con logica a 4 sensori
integrata con 2 modi di funzionamento selezionabili:
- comando manuale ad azione mantenuta
- comando ad impulso con mantenimento automatico
15
24 20%
emettitore: M12-5 poli ricevitore: M23-19 poli - sensori muting: M12-5 poli
onnettore unico: M23-19 poli
100
da -10 a +55
IP 65
50 x 60
234
6
MI TRX bi-direzionale a 2 o 4 sensori e mono-direzionale a 2 sensori
MI TRXL bi-direzionale a 2 sensori
esterni con uscita rel o PNP (logica dark-on)
234
6 (3,5 quanto utilizzata con SL TRX e ST TRX)
bi-direzionale a 2 o 4 sensori e mono-direzionale a 2 sensori
mono-direzionale con 2 sensori con SL TRX
bi-direzionale a 4 sensori con SL TRX e ST TRX
esterni con uscita rel o PNP (logica dark-on)
optoelettronici a riflessione con luce polarizzata - 2 raggi paralleli integrati
preallineati precablati, con altezza e inclinazione regolabili con SL TRX
optoelettronici a riflessione con luce polarizzata - 4 raggi paralleli integrati
preallineati precablati, con altezza e inclinazione regolabili con SL TRX e ST TRX
23
0 - 3,5
0-2
mono-direzionale con 2 sensori
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BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

JANUS JANUS
M TRX
CON MUTING ED ELEMENTI PASSIVI RETRO-RIFLETTENTI

Logica Muting

mono-direzionale con 2 sensori


optoelettronici a riflessione con luce polarizzata - 2 raggi paralleli integrati
preallineati precablati, con altezza e inclinazione regolabili

Sensori Muting
SERIE MT TRX / MT TRX G / MT TRX V
Numero raggi
Portata max. MT TRX, MT TRX V (m)
Portata max. MT TRX G (m)
Logica Muting

23
0 - 3,5
0-2
bi-direzionale sequenziale con 4 sensori
optoelettronici a riflessione con luce polarizzata - 4 raggi paralleli integrati
preallineati precablati, con altezza e inclinazione regolabili

Sensori Muting

MI TRX MI TRXL
2 3 4 raggi

Numero raggi
Interasse tra i raggi (mm)
Altezza controllata (mm)
Altezza tot. barriera (mm)
Portata max. (m)
MM TRX
2 3 4 beams

Numero raggi
Interasse tra i raggi (mm)
Altezza controllata (mm)
Altezza tot. barriera (mm)
Portata operativa (m)
ML TRX ML TRX G
ML TRX V
2 3 beams

MI 2B TRX

MI 3B TRX

MI 4B TRX

MI 2B TRXL

MI 3B TRXL

MI 4B TRXL

2
500
510
776

3
400
810
1076

4
300
910
1176

2
500
510
741

3
400
810
1041

4
300
910
1141

6
MM 2B TRX

MM 3B TRX

MM 4B TRX

2
500
510
776

3
400
810
1076
6 (3,5 quando utlizzato con SL TRX e ST TRX)

4
300
910
1176

ML 2B TRX/
ML 2B TRX V

Numero raggi
Interasse tra i raggi (mm)
Altezza controllata (mm)
Altezza tot. barriera (mm)
Sensori muting
Portata operativa (m)
MT TRX MT TRX G
MT TRX V
2 3 beams

Portata operativa (m)


Accessori: pag. 106

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ML 3B TRX/
ML 3B TRX V

2
500
510
776

ML
3B TRX G

3
400
810
1076
2 raggi paralleli

0 - 3,5

2 raggi paralleli
(speciali per vetro)
0-2

0 - 3,5

2 raggi paralleli
(speciali per vetro)
0-2

MT 2B TRX/
MT 2B TRX V

MT
2B TRX G

MT 3B TRX/
MT 3B TRX V

MT
3B TRX G

2 raggi paralleli

Numero raggi
Interasse tra i raggi (mm)
Altezza controllata (mm)
Altezza tot. barriera (mm)
Sensori muting

ML
2B TRX G

2
500
510
776
4 raggi paralleli
0 - 3,5

3
400
810
1076
4 raggi paralleli
(speciali per vetro)
0-2

4 raggi paralleli
0 - 3,5

4 raggi paralleli
(speciali per vetro)
0-2

Codici di ordinazione: pag. 220

89

JANUS M JANUS M TRX


MI MI TRX MI TRXL MM TRX
Muting Bi-direzionale a 2 Sensori - Entrata/uscita pallet
Tempo

max tra i 2 segnali di attivazione Muting: 4 sec


Possibilit

di utilizzo con fotocellule, proximity e finecorsa


Time-out

tempo max di Muting 30 sec. oppure 90 min. selezionabile


Modelli

MI e MI TRX a 2, 3, 4 raggi e barriere a 2, 3, 4 raggi con elemento passivo


retroriflettente
Ingresso

abilitazione Muting (Muting Enable) - Modelli Janus M TRX.


Caratteristiche
Soluzione

adatta per le applicazioni pi comuni di entrata/uscita pallet


Possibilit

di abilitazione sequenza muting tramite comando dalla macchina (Muting


Enable). Es. : muting abilitato solo con rulliera in moto - Solo modelli TRX.

MI MI TRX MM TRX
Muting Bi-direzionale Sequenziale a 4 Sensori - Entrata/uscita
pallet
Tempo

max tra i segnali di attivazione Muting: 4 sec. o infinito selezionabile


Possibilit

di utilizzo con fotocellule, proximity e finecorsa


Time-out

tempo max di Muting 30 sec. o infinito selezionabile


Modelli

MI e MI TRX a 2, 3, 4 raggi e barriere a 2, 3, 4 raggi con elemento passivo


retroriflettente
Ingresso

abilitazione Muting (Muting Enable) - Modelli Janus M TRX.


Caratteristiche
Sequenza

muting corretta anche in presenza di pallet con larghezza e/o lunghezza


ridotta o non centrati rispetto al convogliatore
Possibilit

di transito bidirezionale dei pallet e contemporanea protezione nei due sensi


contro laccesso non autorizzato di personale
Possibilit di abilitazione sequenza muting tramite comando dalla macchina (Muting
Enable). Es. : muting abilitato solo con rulliera in moto - Solo modelli TRX.

MI MI TRX MM TRX
Muting Mono-direzionale a 2 Sensori - Solo uscita pallet
Tempo

max tra i 2 segnali di attivazione Muting: 4 sec


Possibilit

di utilizzo con fotocellule, proximity e finecorsa


Time-out

tempo max di Muting: 30 sec. oppure 90 min. selezionabile


Modelli

MI e MI TRX a 2, 3, 4 raggi e barriere a 2, 3, 4 raggi con elemento passivo


retroriflettente
Ingresso

abilitazione Muting (Muting Enable) - Modelli Janus M TRX.


Caratteristiche
La
barriera consente esclusivamente luscita del pallet
La
funzione di muting attivabile solo dallinterno della zona protetta.
Nessuna possibilit di attivare una sequenza muting dallesterno
Eliminazione

degli ingombri allesterno dellarea protetta in quanto i sensori di muting


sono presenti solo allinterno di essa
Sequenza

muting corretta anche in presenza di pallet con larghezza e/o lunghezza


ridotta
Possibilit

di abilitazione sequenza muting tramite comando dalla macchina (Muting


Enable). Es. : muting abilitato solo con rulliera in moto - Solo modelli TRX.
90

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BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

JANUS M JANUS JANUS


M TRX
ML
Muting Mono-direzionale a 2 Sensori - Solo uscita pallet
2 sensori fotoelettrici di Muting Integrati a Raggi Incrociati

Tempo

max tra i 2 segnali di attivazione Muting: 4 sec


Portata

operativa da 1 a 2,5 metri


Elementi

sensori di Muting regolabili in altezza e angolazione


Time-out

tempo max di Muting: 30 sec. oppure 90 min. selezionabile


Versioni

a 2 o 3 raggi.
Caratteristiche
Tempi

e costi di installazione ridotti


Sensori

posizionati in conformit ai requisiti normativi (IEC TS 62046) riguardanti la geometria dei sensori di muting e tutti gli altri parametri di sicurezza; ci consente di evitare
pericoli derivanti da errori di posizionamento e da possibili manomissioni.
La
barriera consente esclusivamente luscita del pallet
La
funzione di muting attivabile solo dallinterno della zona protetta. Nessuna possibilit
di attivare una sequenza muting dallesterno
Eliminazione

degli ingombri allesterno dellarea protetta in quanto i sensori di muting


sono presenti solo allinterno di essa
Sequenza

muting corretta anche in presenza di pallet con larghezza e/o lunghezza


ridotta o non centrati rispetto al convogliatore.

ML_S2 ML TRX ML TRX G ML TRX V MM TRX con SL TRX

Muting Mono-direzionale a 2 Sensori - Solo uscita pallet


2 sensori fotoelettrici di Muting Integrati a Raggi Paralleli

Tempo

max tra i 2 segnali di attivazione Muting: 4 sec


Portata

operativa: da 0 a 2 metri per modelli ML_S2 e ML TRX G e da 0 a 3,5 per quelli


ML TRX
Elementi

sensori di Muting regolabili in altezza e angolazione


Time-out

tempo max di Muting: 30 sec. oppure 90 min. selezionabile


Versioni

a 2 o 3 raggi
Ingresso

abilitazione Muting (Muting Enable) - Modelli Janus M TRX.


Caratteristiche
Tempi

e costi di installazione ridotti


La
barriera consente esclusivamente luscita del pallet
La
funzione di muting attivabile solo dallinterno della zona protetta. Nessuna possibilit di attivare una sequenza muting dallesterno
Eliminazione

degli ingombri allesterno dellarea protetta in quanto i sensori di muting


sono presenti solo allinterno di essa
Sequenza

muting corretta anche in presenza di pallet con larghezza e/o lunghezza


ridotta o non centrati rispetto al convogliatore
Modelli

ML TRX G speciali per materiali trasparenti, ideali nellindustria del vetro e


dellimbottigliamento
Modelli

ML TRX V per impianti con convogliatori ad elevata velocit


Possibilit

di abilitazione sequenza muting tramite comando dalla macchina (Muting


Enable). Es: Muting abilitato solo con rulliera in movimento - Solo modelli TRX.

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91

JANUS M JANUS M TRX


MT

Muting Bi-direzionale a 2 Sensori - Entrata/uscita pallet


2 sensori fotoelettrici di Muting Integrati a Raggi Incrociati

Tempo

max tra i 2 segnali di attivazione Muting: 4 sec


Portata

operativa: da 1 a 2,5 metri


Elementi

sensori di Muting regolabili in altezza e angolazione


Time-out

tempo max di Muting: 30 sec. oppure 90 min. selezionabile


Versioni

a 2 o 3 raggi.
Caratteristiche
Tempi

e costi di installazione ridotti


Soluzione

standard per le applicazioni pi comuni di entrata/uscita pallet.

MT_S4 MT TRX MT TRX G MT TRX V MM TRX con SL TRX e ST TRX

Muting Bi-direzionale Sequenziale a 4 Sensori - Entrata/uscita


pallet
4 sensori fotoelettrici di Muting Integrati a Raggi Paralleli

Tempo

max tra i segnali di attivazione Muting: 4 sec. o infinito selezionabile


Portata

operativa: da 0 a 2 metri per modelli MT_S4 e MT TRX G e da 0 a 3,5 per quelli


MT TRX
Elementi

sensori di Muting regolabili in altezza e angolazione


Time-out

tempo max di Muting: 30 sec. o infinito selezionabile


Versioni

a 2 o 3 raggi
Caratteristiche
Ingresso

abilitazione Muting (Muting Enable) disponibile nei modelli MT TRX e MT TRX G


Tempi

e costi di installazione ridotti


Sequenza

muting corretta anche in presenza di pallet con larghezza ridotta o non centrati
rispetto al convogliatore
Possibilit

di transito bidirezionale dei pallet e contemporanea protezione nei due sensi


contro laccesso non autorizzato di personale
Modelli

MT TRX G speciali per materiali trasparenti, ideali nellindustria del vetro e dellimbottigliamento
Modelli

MT TRX V per impianti con convogliatori ad elevata velocit


Possibilit

di abilitazione sequenza muting tramite comando dalla macchina (Muting Enable). Es: Muting abilitato solo con rulliera in movimento - Solo modelli TRX.

92

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BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

JANUS M JANUS JANUS


M TRX
CON FUNZIONE MUTING

REGOLAZIONI ELEMENTI SENSORI versioni ML e MT


MASSIMA
REGOLAZIONE
ANGOLARE
CONSENTITA:
8

MASSIMA
REGOLAZIONE
VERTICALE
CONSENTITA:
70 mm

Gli elementi sensori presenti in tutte versioni Janus ML e MT sono regolabili in altezza e angolazione.
Questa importante e originale caratteristica consente linclinazione del
piano di rilevamento dei sensori per ottenere un corretto e costante
rilevamento di materiali irregolari in transito.
I modelli ML TRX G e MT TRX G sono inoltre dotati di sensori speciali per
materiali trasparenti. Raccomandati nellindustria del vetro e dellimbottigliamento.

Esempio di applicazione di barriera Janus ML TRX per protezione zona di uscita pallettizzatore

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93

JANUS J

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Due uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza.
Start/Restart manuale o automatico integrato, selezionabile.
Ingresso di feedback per il controllo dei rel esterni (EDM).
Ogni configurazione via hardware tramite connettore principale.
Utilizzo di cvi non schermati fino a 100 m di lunghezza.
Disponibili modelli J Long Range con portata fino a 60 m, per controllo di accesso
a 2, 3 , 4 raggi o con risoluzione 40 mm, ideali anche per protezioni perimetrali con
impiego di specchi deviatori.
Disponibili colonne di fissaggio a terra FMC.
Box di interconnessione MJ Box per connessione rapida delle barriere e disponibilit presso
l'area del comando di Restart.

NUOVO PRODOTTO

Modelli Janus J LRH M12 con 2, 3, 4 raggi e portata max. fino a 80 m con connettore
M12-5 poli per l'emettitore e M12-8 poli per il ricevitore.
Disponibili anche con puntatore laser integrato (J LRH M12 ILP).

DATI TECNICI
Livello di sicurezza

Altezza controllata (mm)


Risoluzioni disponibili (mm)
Numero raggi barriere per controllo accesso
Portata max. (m)
Tempo di risposta (ms)
Uscite di sicurezza

Tipo 4 secondo IEC/TS 61496-2


SIL 3 SILCL 3 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL e Cat. 4 secondo ISO 13849-1

510 - 1210
40 (solo Long Range)
2-3-4
selezionabile 6 16
selezionabile 30 60 per modelli Long Range
selezionabile 40 80 per modelli extra Long Range
7 - 28,5
2 PNP 500 mA a 24 Vcc

Livello di sicurezza

Tipo
E S P E

94

SIL 3 SILCL 3
PL e Cat. 4
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BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

JANUS
JANUSJ

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

Uscita segnalazione stato barriere e segnale debole


Segnalazioni
Start/Restart
Controllo rel esterni
Alimentazione (Vcc)
Connessioni elettriche
Lunghezza max. cavi di collegamento (m)
Temperatura operativa (C)
Grado di protezione
Dimensioni sezione (mm)

J
2 3 4 raggi

PNP 100 mA a 24 Vcc


display a 7 segmenti e led per autodiagnosi e stato barriera
automatico o manuale selezionabile
ingresso di feedback con abilitazione selezionabile
24 20%
emettitore: M12-5 poli ricevitore: M23-19 poli
100
da -10 a +55
IP 65
50 x 60

J
2B

J
3B

J
4B

Numero raggi

Interasse (mm)

500

400

300

Altezza controllata (mm)

510

810

910

Altezza tot. barriera (mm)

736

1036

1136

Portata max. (m)


J Long Range
2 3 4 raggi

Numero raggi

6 - 16 selezionabile
J
2B LR

J
3B LR

J
4B LR

Interasse (mm)

500

400

300

Altezza controllata (mm)

510

810

910

Altezza tot. barriera (mm)

736

1036

1136

Portata max. (m)


J LRH M12
2 3 4 raggi

30 - 60 selezionabile
J 2B LRH M12
J 2B LRH M12 ILP

J 3B LRH M12
J 3B LRH M12 ILP

J 4B LRH M12
J 4B LRH M12 ILP

Numero raggi

Interasse (mm)

500

400

300

Altezza controllata (mm)

510

810

910

Altezza tot. barriera (mm)

736

1036

1136

Portata max. (m)

40 - 80 selezionabile

J Long Range
Risoluzione 40 mm

J
604 LR

J
904 LR

J
1204 LR

Altezza controllata (mm)

610

910

1210

Numero raggi

20

30

40

Altezza tot. barriera (mm)

736

1036

1336

Portata max. (m)


Accessori: pag. 106

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30 - 60 selezionabile
Codici di ordinazione: pag. 220

95

JANUS J TRX J TRX L

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE ED ELEMENTO PASSIVO DI RIFLESSIONE

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Elemento passivo retro-riflettente.
Due uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza.
Start/Restart manuale o automatico integrato, selezionabile.
Ingresso di feedback per il controllo dei rel esterni (EDM).
Ogni configurazione si effettua via hardware tramite connettore principale.
Nessuna necessit di configurazione software via PC.
Si utilizzano cavi non schermati fino a 100 metri di lunghezza.
Connessioni elettriche con connettore M12 8 poli per il modello J 2B TRX e M23 19 poli
per i modelli J TRXL.
Box di interconnessione MJB per connessione rapida delle barriere e disponibilit presso
il varco dei principali comandi necessari al loro funzionamento (solo modelli J TRXL).
JANUS serie J TRX e J TRXL sono barriere fotoelettriche di sicurezza a 2-3-4 raggi composte da un elemento attivo emettitore/ricevitore e da un elemento passivo a retro-riflessione che non necessita di collegamenti elettrici.
JANUS serie J TRX e TRXL rappresentano la soluzione pi semplice e di pi rapida
installazione per il rilevamento del corpo nel controllo di accesso a zone pericolose, e la
soluzione ideale per quelle applicazioni in cui risulti difficile o costoso stendere delle linee
elettriche.

Livello di sicurezza:

TIPO
E S P E

96

SIL 3 SILCL 3
PL e Cat. 4
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BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

JANUSJANUS
J TRX

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE ED ELEMENTO PASSIVO DI RIFLESSIONE

CARATTERISTICHE TECNICHE
Tipo 4 secondo IEC/TS 61496-2
SIL 3 SILCL 3 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL e Cat. 4 secondo ISO 13849-1
234
6
7
2 PNP autocontrollate 500 mA a 24 Vcc
con protezione cortocircuito, sovraccarico, inversione di polarit.
display a 7 segmenti e led per autodiagnosi e stato barriera
automatico o manuale selezionabile
ingresso di feedback con abilitazione selezionabile
24 20%
M23-19 poli modelli J TRXL
M12-8 poli modello J TRX
100
da -10 a +55
IP 65
50 x 60

Livello di sicurezza
Numero raggi
Portata max (m)
Tempo di risposta (ms)
Uscite di sicurezza
Segnalazioni
Start/Restart
Controllo rel esterni
Alimentazione (Vcc)
Connessioni elettriche
Lunghezza max collegamenti elettrici (mm)
Temperatura operativa (C)
Grado di protezione
Dimensioni sezione barriera (mm)

J TRX / J TRXL
2-3-4 raggi

J
2B TRX

J
3B TRX

J
4B TRX

J
2B TRXL

J
3B TRXL

J
4B TRXL

Interasse tra i raggi (mm)

500

400

300

500

400

300

Altezza controllata (mm)

510

810

910

510

810

910

Altezza tot. barriera (mm)

736

1041

1141

741

1041

1141

M12-8 poli

M12-8 poli

M12-8 poli

M23-19 poli

M23-19 poli

M23-19 poli

Numero raggi

Connettore
Portata max (m)
Accessori: pag. 105

6
Codici di ordinazione: pag. 189

Elemento passivo
Elemento attivo

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97

JANUS MJB
BOX DI CONNESSIONE PER BARRIERE JANUS

I box Janus MJB sono dispositivi accessori realizzati per rendere rapido e sicuro il cablaggio
delle barriere Janus e per rendere disponibili presso il varco protetto i principali comandi
necessari al loro funzionamento.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Pulsante luminoso di Start/Restart barriera con led verde per segnalazione stato
uscite sicurezza.
Selettore a chiave per il comando della funzione Override.
Lampada di segnalazione funzione di muting attiva.
Connettori per collegamento alla barriera.
Dip-switch per la configurazione delle funzioni della barriera.
2 rel di sicurezza a contatti guidati integrati pilotati e controllati dalla barriera.
Morsettiere interne per il collegamento dei cavi.
Selettore per connessione di lampada di Muting esterna.
Selettore per uscita di sicurezza mediante rel interni o uscite statiche
Connessioni interne per ingresso segnale abilitazione muting e uscita stato muting
Connessione con pressacavo per passaggio cavi in uscita verso la macchina.
Versioni senza comandi di Start/Restart e override per collegamento con barriere
Janus J senza Muting.

E S P E

Conforme alle seguenti Direttive e Norme:


-- 2004/108/CE Direttiva Compatibilit Elettromagnetica
-- 2006/95/CE Direttiva Bassa Tensione
-- UL (C+US) per Canada e USA

DATI TECNICI
MODELLI
Pulsante Start/Restart
Selettore Override
Lampada Muting Integrata
Uscite di Sicurezza
Connettori
Dimensioni - h x l x p (mm)

MJB 1
s
s
s

MJB 2
s
no
no

MJB 3
MJB 4
s
s
s
no
s
no
Rel - 2 contatti
Rel - 2 contatti
Rel - 2 contatti
Rel - 2 contatti
NA + 1 NC *
NA + 1 NC *
NA 2A 250 Vca
NA 2A 250 Vca
2A 250 Vca
2A 250 Vca
M23 - 19 poli per connessione ricevitore / elemento attivo barriera
M12 - 5 poli per connessione emettitore barriera (non utilizzato con barriere modello TRX)
110 x 180 x 110

* Nei modelli MJB 3 e MJB 4 ogni uscita di sicurezza NA interrotta 2 volte dai due rel integrati

MJB 1 - MJB 3 - MJB 1 A**

MJB 2 - MJB 4

-- Tutti i box MJB possono essere connessi


con ogni modello di barriere di sicurezza Janus (con o senza muting).
-- Nel caso vengano abbinati box MJB 2
e MJB 4 (privi della lampada muting
integrata) a barriere Janus M non TRX
con muting, sar necessario connettere
una lampada esterna.
** Per connessioni con i principali
BUS di sicurezza contattare ReeR

98

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BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

JANUS SL TRX e ST
TRX
JANUS
ELEMENTI SENSORI DI MUTING ACCESSORI PER JANUS MM

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

NUOVO PRODOTTO

Gli elementi sensori di muting accessori (braccetti) serie Janus SL TRX, con
elemento attivo ed elemento passivo a retro-riflessione, combinati alle barriere della serie Janus MM TRX formano un sistema mono-direzionale con logica
L (solo uscita).
Con gli accessori della serie Janus SL TRX e ST TRX possibile, inoltre, trasformare una barriera della serie Janus MM TRX in un sstema bi-direzionale a
logica T (entrata/uscita).

DATI TECNICI
TRX SL/ST 2R

MODELLI

SL TRX

ST TRX

Sensori
integrati

2
raggi paralleli

2
raggi paralleli

0 3,5

0 3,5

Portata
operativa (m)
TRX SL/ST 2B

JANUS SL
ELEMENTI SENSORI DI MUTING ACCESSORI PER JANUS MI

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Gli elementi sensori di muting (braccetti) accessori serie SL possono essere
abbinati a qualsiasi modello di barriera Janus MI, consentendo di creare
una barriera a L con sensori integrati avente risoluzioni 30, 40, 90 mm e
altezze protette da 310 a 1810 mm.
I modelli SL e S2L sono dotati di 2 sensori integrati, precablati e
preallineati, a raggi incrociati o paralleli

SLE / S2LE - EMETTITORE

SLR / S2LR - RICEVITORE

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SLR / S2LR - RICEVITORE


DATI TECNICI

MODELLI

SL

S2L

Sensori
integrati

2
raggi incrociati

2
raggi paralleli

1 - 2,5

0-2

Portata
operativa (m)

99

JANUS
DIMENSIONI (mm)
Modelli J
Portata 16 m

QUOTA
A (TX-RX)

Long Range

2B

3B

4B

600

900

1200

2B

3B

4B

736

1036

1136

736

1036

1336

736

1036

1136

610

910

1210

B (Area Protetta)
C (Posiz. 1 raggio)

120

76

Modelli MI
QUOTA

Portata 16 m

Long Range

300

450

600

750

900

1050

1200

1350

1500

1650

1800

2B

3B

4B

2B

3B

4B

A (TX)

436

586

736

886

1036

1186

1336

1486

1636

1786

1936

736

1036

1136

736

1036

1136

A (RX)

476

626

776

926

1076

1226

1376

1526

1676

1826

1976

776

1076

1176

776

1076

1176

B (Area Protetta)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

C (Posiz. 1 raggio)

72

120

76

Modelli ML, MT
QUOTA

2B

3B

A (TX-RX)

776

1076

C (Posiz. 1 raggio)

120

JANUS MI
Fissaggio:
Modelli con A<1050 2 staffe TIPO LL e 2 inserti
Modelli con A1050 3 staffe TIPO LL e 3 inserti

RX

TX

C: Posizione del raggio attivo

100

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BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

JANUS
JANUS ML
QUOTA
D
E
F

ML
330
300
50

RX

Fissaggio:
2 staffe TIPO LL e 2 inserti

JANUS MT
QUOTA
D
E
F
G

MT
230
330
200
300

RX

Fissaggio:
2 staffe TIPO LL e 2 inserti

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101

JANUS
JANUS ML S2 - MT S4
DIMENSIONI
D
E
F

ML S2 / MT S4
370
334
84

Braccetto e connettore
presente solo
sui modelli
MT S4

Fissaggio:
2 staffe TIPO LL e 2 inserti

JANUS MI TRX MI TRX L


DIMENSIONI
A
B
C

Elemento
Passivo

102

Elemento
Attivo

Elemento
Attivo

2B
741
776
723

3B
1041
1076
1023

4B
1141
1176
1123

Fissaggio:
1 staffa TIPO LH e 3 inserti

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BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

JANUS
JANUS J TRX J TRXL
DIMENSIONI
A
B
C

Elemento
passivo

Elemento
attivo

Elemento
attivo

2B
741
776
723

3B
1041
1076
1023

4B
1141
1176
1123

Fissaggio:
1 staffa TIPO LH e 3 inserti

JANUS ML TRX ML TRX G


DIMENSIONI
A
B

Elemento passivo

2B
776
723

3B
1076
1023

Elemento
attivo

Fissaggio:
1 staffa TIPO LH e 2 inserti

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103

JANUS
JANUS ML TRX V

Fissaggio:
1 staffa TIPO LH e 3 inserti

JANUS MT TRX V

Fissaggio:
1 staffa TIPO LH e 3 inserti
104

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BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

JANUS
JANUS MT TRX MT TRX G
DIMENSIONI

2B

3B

776

1076

723

1023

Elemento passivo
Elemento attivo

Fissaggio:
1 staffa TIPO LH e 3 inserti

ATTENZIONE!
In
applicazioni perimetrali e/o con lunghe portate e con impiego di specchi deviatori consigliabile luso del puntatore laser LAD per ottenere un
semplice, rapido e corretto allineamento delle barriere fotoelettriche.
In
applicazioni perimetrali e/o con lunghe portate consigliabile luso delle colonne a pavimento orientabili FMC.
Se
la barriera sottoposta a forti vibrazioni (applicazioni su presse, ecc.) necessario utilizzare gli appositi supporti antivibranti SAV offerti
come accessori - per evitare danni meccanici alla barriera stessa.

INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 220)


Ogni modello di barriera Janus comprende:

Coppia Emettitore + Ricevitore, inclusivi i sensori di muting integrati (solo per meodelli L e T)
Elemento attivo Emettitore / Ricevitore + elemento passivo di riflessione (solo per modelli MI TRX, MI TRXL e J TRX)
Staffe e inserti di fissaggio
CD Rom contenente il manuale istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE
Foglio istruzioni di installazione

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105

JANUS
ACCESSORI
Per le barriere Janus sono disponibili i seguenti accessori da ordinare separatamente:
vedi pag. 180
AD
SR moduli di sicurezza
LAD
laser di allineamento ottico vedi pag. 208
vedi pag. 204
FMC
colonne a pavimento
vedi pag. 207
SP
specchi deviatori
vedi pag. 209
SAV
supporti antivibranti
vedi pag. 210
MJB

vedi pag. 99
SL

vedi seguente elenco:


Connettori

Modello
Descrizione
CONNETTORI PER RICEVITORI JANUS / ELEMENTI ATTIVI MODELLI TRX
CJ 3
M23 diritto 19 poli precablato cavo 3 m
CJ 5
M23 diritto 19 poli precablato cavo 5 m
CJ 10
M23 diritto 19 poli precablato cavo 10 m
CJ 15
M23 diritto 19 poli precablato cavo 15 m
CJ 20
M23 diritto 19 poli precablato cavo 20 m
CJ 20L2
M23 diritto 19 poli precablato cavo 20 m con cavo secondario da 2 m per lampada di muting
CJ 30
M23 diritto 19 poli precablato cavo 30 m
CJ 30L2
M23 diritto 19 poli precablato cavo 30 m on cavo secondario da 2 m per lampada di muting
CJM 23
M23 diritto 19 poli da cablare (a saldare)
CONNETTORI PER EMETTITORI
CD 5
M12 diritto 5 poli precablato cavo 5 m
CD 10
M12 diritto 5 poli precablato cavo 10 m
CD 15
M12 diritto 5 poli precablato cavo 15 m
CD 20
M12 diritto 5 poli precablato cavo 20 m
CD 25
M12 diritto 5 poli precablato cavo 25 m
CD50
M12 diritto 5 poli precablato cavo 50 m
CDM 9
M12 diritto 5 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9
CAVI CON 2 CONNETTORI PER COLLEGAMENTO TRA RICEVITORI JANUS E BOX MJB
CJBR 3
cavo 3 m con 2 connettori M23 diritti 19 poli precablati
CJBR 5
cavo 5 m con 2 connettori M23 diritti 19 poli precablati
CJBR 10
cavo 10 m con 2 connettori M23 diritti 19 poli precablati
CAVI CON 2 CONNETTORI PER COLLEGAMENTO TRA EMETTITORI JANUS E BOX MJB
CJBE 3
cavo 3 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati
CJBE 5
cavo 5 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati
CJBE 10
cavo 10 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati
CJBE 25
cavo 25 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati
CONNETTORI PER SENSORI DI MUTING - JANUS SERIE MI e MM
CJ 95
M12 a 90 5 poli maschio precablato cavo 5 m
CJM 9
M12 a 90 5 poli maschio da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9
CONNETTORI PER J TRX, ELEMENTI ATTIVI
C8D 5
M12 diritto 8 poli precablato cavo 5 m
C8D 10

M12 diritto 8 poli precablato cavo 10 m

C8D 15

M12 diritto 8 poli precablato cavo 15 m

106

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BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4

JANUS

Per le barriere Janus sono disponibili i seguenti accessori da ordinare separatamente:


C8D 25
M12 diritto 8 poli precablato cavo 25 m
C8D 40
M12 diritto 8 poli precablato cavo 40 m
C8D 95
M12 a 90 8 poli precablato cavo 5 m
C8D 910
M12 a 90 8 poli precablato cavo10 m
C8D 915
M12 a 90 8 poli precablato cavo 15 m
C8DM 11
M12 diritto 8 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9/11
C8DM 911
M12 90 8 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9/11

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107

PHARO

108

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LASER SCANNER DI SICUREZZA DI TIPO 3

PHARO

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109

PHARO
Il Laser Scanner di Sicurezza PHARO un dispositivo optoelettronico
per la protezione antinfortunistica di operatori esposti a rischi derivanti
sia da macchine e impianti con organi pericolosi in movimento sia da
eventuali collisioni con veicoli a guida automatica (AGV).
Con il Laser Scanner di Sicurezza PHARO possibile creare aree orizzontali o verticali protette programmabili di forma variabile adatte a
tutte le applicazioni senza necessit di utilizzare un riflettore o un ricevitore separato.

Modello:

PHR 332

Zone di sicurezza:

Zone di pre-allarme:

Modulo Memoria Configurazione:

Il dispositivo non necessita di unit di controllo esterna in quanto tutte


le funzioni di sicurezza sono integrate.
Il Laser Scanner di Sicurezza PHARO dispone di un Modulo Memoria
Configurazione integrato nel connettore estraibile, nel quale sono memorizzati i dati relativi alle zone protette programmate e ai parametri
di funzionamento impostati. Questo modulo consente allutilizzatore di
sostituire un sensore guasto con un nuovo dispositivo, senza necessit di riconfigurazione e quindi mantenendo la configurazione prevista,
senza possibilit di errori o manomissioni.
I dati memorizzati sono modificabili solo da personale autorizzato.
Ogni sensore pu creare 2 zone controllate programmabili in modo
indipendente:
2
zone di sicurezza con raggio massimo di 4 metri
2
zone di pre-allarme con raggio massimo di 20 metri

E S P E

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Livello di sicurezza: Tipo 3 SIL 2 - SILCL 2 - PL d - Cat. 3


Conforme alle seguenti Direttive e Norme:

Area di scansione: 190 / 4 m di raggio.


Risoluzioni configurabili da 30 mm a 150 mm:
dal rilevamento mano al controllo daccesso.
Software di configurazione mediante porta seriale RS232
2 zone di sicurezza e 2 zone di pre-allarme programmabili.
Programmazione mediante:
1. interfaccia grafica utente,
2. autoapprendimento,
3. trasferimento dati da file (da PC o da altro laser scanner).
Modulo Memoria Configurazione per unagevole re-installazione.
Ampia diagnostica tramite display e uscita seriale remota.
Start/Restart interlock integrato, selezionabile.
Ingresso di feedback per il controllo dei rel esterni (EDM).

110

2006/42/CE Direttiva Macchine.


2004/108/CE Direttiva Compatibilit Elettromagnetica.
2006/95/CE Direttiva Bassa Tensione.
IEC/EN 61496-1 Ed. 2 e IEC/TS 61496-3 Dispositivi elettrosensibili
di protezione.

EN ISO 13849-1 Sicurezza del macchinario Parti dei sistemi di

comando legate alla sicurezza Principi generali per la progettazione.

IEC/EN 62061 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici, elettronici

ed elettronici programmabili per i sistemi di controllo delle macchine.

IEC 61508 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici elettronici


ed elettronici programmabili per i sistemi di sicurezza.

IEC/TS 62046 Ed. 2 Sicurezza del macchinario - Applicazione

dei dispositivi di protezione per il rilevamento della presenza delle


persone.
UL (C+US) per Canada e USA.
ANSI / UL 1998 Software di sicurezza per componenti programmabili.

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LASER SCANNER DI SICUREZZA DI TIPO 3

PHARO
DATI TECNICI GENERALI
Livello di sicurezza

Tipo 3 secondo IEC/TS 61496-3


SIL 2 SILCL 2 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL d Cat. 3 secondo ISO 13849-1

Sorgente luminosa

diodo laser - lunghezza donda 905 nm

Classe sorgente Laser

1 - secondo EN 60825-1

Angolo di scansione

190

Risoluzione angolare

0,25 / 0,50

Tempo di risposta (ms)


Start/Restart

configurabile 60 / 120 (con 2 scansioni)


automatico - automatico temporizzato - manuale (selezionabile via software)

Interfaccia seriale - configurazione

RS 232

Interfaccia seriale - trasmissione dati di misura

RS 422

Config. e impostazione parametri di funz.


Modulo Memoria Configurazione
Segnalazioni

mediante software di configurazione (UCS)


integrato nel connettore principale
display a 7 segmenti e led per autodiagnosi e stato sensore

Alimentazione (Vcc)

24 -30% +20%

Controllo rel esterni

ingresso di feedback con abilitazione selezionabile

Connessione principale
Connessione interfaccia seriale configurazione
Collegamenti elettrici
Grado di protezione
Temperatura operativa (C)

connettore con morsetti a vite (cavo 13 poli)


cavo precablato con 2 connettori: M8 4 poli / subD 9 poli
lunghezza cavi 30 m, sezione 0,5 mm
IP 65
da -10 a +50

ZONA DI SICUREZZA
Portata max (m)

4 di raggio

Risoluzione (mm)

30 - 40 - 50 - 70 - 150 configurabile

Riflettivit min. ostacolo


Uscite di sicurezza

1,8%
2 PNP autocontrollate - 500 mA a 24 Vcc

ZONA DI PRE-ALLARME
Portata max (m)

20 di raggio (per oggetti con riflettivit 20%)

Risoluzione (mm)

dipendente dalla distanza dellostacolo

Riflettivit min. ostacolo


Uscita di segnalazione

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20% a 20 m
1 PNP 200 mA a 24 Vcc

111

PHARO
DIMENSIONI (mm)

zona finestra da
mantenere libera

M8x9

13,5
23

55

211

185

78,5

35

53,2

63

27,8

77,5
155

65,2
93

160

ACCESSORI DI FISSAGGIO
Pharo dispone di staffe di fissaggio:
Fissa

PHR B3
Regolabile

PHR B4
Per
montaggio a pavimento PHR B5

staffa PHR B5
staffa PHR B4

staffa PHR B3

fori di fissaggio filettati M8x9

112

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LASER SCANNER DI SICUREZZA DI TIPO 3

PHARO
INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 225)
Ogni Laser Scanner Pharo comprende:
Laser

Scanner PHR 332

ROM contenente software di configurazione in inglese e italiano e manuale istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE
CD

ACCESSORI
Per Pharo sono disponibili i seguenti accessori da ordinare separatamente:
Modello

Descrizione

PHR C3L5

connettore 30 poli precablato con cavo a 13 conduttori lunghezza 5 m


Modulo Memoria di Configurazione integrato

PHR CSL2

cavo per connessione seriale tra sensore Pharo e PC per configurazione


connettore M8 4 poli / subD 9 poli, lunghezza 2 m

PHR B3

staffa di fissaggio fissa

PHR B4

staffa di fissaggio regolabile

PHR B5

staffa per montaggio a pavimento

ATTENZIONE!
Per
il collegamento principale del sensore Pharo necessario prevedere un cavo con 13 conduttori con sezione 0,56 mm2. Tale cavo fornito
con il connettore principale PHR C3L5.
Per
utilizzare la staffa regolabile PHR B4 necessario ordinare anche la staffa fissa PHR B3.
Per
utilizzare la staffa per montaggio a pavimento PHR B5 necessario ordinare anche la staffa fissa PHR B3 e la staffa regolabile PHR B4.

http://pharo.reer.it

113

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2


BARRIERA

EOS2

EOS2
EOS2 unimportante evoluzione nel mondo delle barriere optoelettroniche di sicurezza.
Tra le sue innovative caratteristiche evidenziamo:

Dimensioni sezione

Dimensioni

sezione di soli 28 x 30 mm.


Nessuna

zona morta su di un lato: grazie alla posizione del primo raggio la zona sensibile si
estende fino allestremit della barriera.
Zona

morta ridotta al minimo sul lato connettore.


Nel
caso di barriere installate a L, mantiene la risoluzione di 40 mm nellangolo
(modelli con risoluzione 30 e 40 mm).
La
grande facilit di connessione ed installazione, grazie ai connettori M12
e alluso di cavi non schermati fino a 100 m.
Lintegrazione

delle funzioni di sicurezza, tra cui lautocontrollo delle uscite statiche, il controllo
dei contattori esterni (EDM) e la funzione di Start/Restart automatico o manuale selezionabile.
Leccezionale

robustezza meccanica ed elettrica frutto di anni di esperienza ReeR acquisita sul


campo con ogni tipo di applicazione.
Temperatura

operativa da -10 a 55 C.
Grado

di protezione contemporaneamente IP 65 e IP 67.


Alta resistenza alla penetrazione di polveri e liquidi in una barriera di dimensioni molto compatte.
Modelli

Master/Slave per il collegamento a cascata di due o tre barriere.


2
uscite statiche PNP di sicurezza.
Disponibili versioni speciali con custodia stagna IP 69K (WTF e WTHF) adatte anche per applicazioni Food & Beverage (vedi pag. 192).
Modelli conformi alla Direttiva ATEX 94/9/CE Polveri Zona 22 - Gas Zona 2 disponibili su richiesta.
Le barriere della serie EOS2 possono essere collegate alle interfacce di sicurezza dedicate della
serie AD SR, oppure direttamente a dei contattori comandati e controllati dalla barriera, oppure a
MOSAIC o ad adeguati moduli di sicurezza commerciali o PLC di sicurezza.

Nel caso di due barriere


installate a L, viene mantenuta
la risoluzione di 40 mm nellangolo
(valido per modelli con risoluzione 30 e 40 mm)

Livello di sicurezza: Tipo

< della risoluzione


della barriera
=
nessuna zona morta

2 SIL 2 SILCL 2 PL d Cat. 2

Conforme alle seguenti Direttive e Norme:

2006/42/CE Direttiva Macchine


2004/108/CE Direttiva Compatibilit Elettromagnetica
2006/95/CE Direttiva Bassa Tensione
IEC/EN 61496-1 Ed. 2.1 e IEC/TS 61496-2 Ed. 2 Dispositivi elettrosensibili di protezione
EN ISO 13849-1 Sicurezza del macchinario Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza Principi generali per la progettazione
IEC/EN 62061 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici, elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di controllo delle macchine
IEC 61508 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di sicurezza
IEC/TS 62046 Ed. 2 Sicurezza del macchinario - Applicazione dei dispositivi di protezione per il rilevamento della presenza delle persone
UL (C+US) per Canada e USA
ANSI / UL 1998 Software di sicurezza per componenti programmabili.
116

E S P E

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2

EOS2
LA GAMMA EOS2
EOS2 A
Altezze

controllate da 160 a 1510 mm


5
tipi di rilevamento:
- risoluzione 30 - 40 mm per il rilevamento delle mani
- risoluzione 50 - 90 mm per il rilevamento della presenza del corpo in area pericolosa
- 2 3 4 raggi per il rilevamento del corpo nel controllo di accesso
Portata

massima 12 m
2
uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza protette contro cortocircuiti e sovraccarichi
Start/Restart

automatico
Connessioni

elettriche con connettori M12 a 5 poli.


La barriera ideale per un semplice interfacciamento con moduli o PLC di sicurezza.

EOS2 X
Altezze

controllate da 160 a 1510 mm


5
tipi di rilevamento:
- risoluzione 30 - 40 mm per il rilevamento delle mani
- risoluzione 50 - 90 mm per il rilevamento della presenza del corpo in area pericolosa
- 2 3 4 raggi per il rilevamento del corpo nel controllo di accesso
Portata

massima 12 m
2
uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza protette contro cortocircuiti e sovraccarichi
Connessioni

elettriche con connettori M12 a 5 poli per emettitore e M12 a 8 poli per ricevitore
Start/Restart

manuale o automatico integrato selezionabile


Ingresso

di feedback per il controllo dei rel esterni (EDM)


Modelli

Master e Slave per il collegamento in serie di 2 o 3 barriere anche di diversa altezza e risoluzione.
La barriera ideale per comandare e monitorare direttamente i circuiti della macchina, senza necessit di moduli esterni di sicurezza.
I modelli Master/Slave sono inoltre la soluzione ideale per collegare in serie pi barriere ed effettuare un rilevamento combinato
della mano e della presenza del corpo oppure di due diversi lati della macchina.

La zona sensibile si estende fino allestremit della barriera


mantenendone la risoluzione

La risoluzione mantenuta (fino a 40mm) nella giunzione


tra le due aree controllate
117

EOS2 A
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Start/Restart automatico.
Due uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza.
Ogni connessione e configurazione tramite connettori M12 a 5 poli.
Utilizzo di cavi non schermati con lunghezza fino a 100 metri.
Start/Restart interlock e EDM tramite interfaccia esterna AD SR1.
Funzione di Muting tramite interfaccia esterna AD SRM.
Autotest ogni 0,5 sec.

DATI TECNICI
Livello di sicurezza
Altezze controllate (mm)
Risoluzioni disponibili (mm)
Numero raggi barriere
per controllo accesso
Portata max (m)
Tempo di risposta (ms)
Uscite di sicurezza

Tipo 2 secondo IEC/TS 61496-2


SIL 2 SILCL 2 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL d Cat. 2 secondo ISO 13849-1
160 - 1510
30 40 50 90
234
4 12 selezionabile
2,5 - 18,5
2 PNP 400 mA a 24 Vcc

Segnalazioni

led per autodiagnosi e stato barriera

Start/Restart

automatico

Alimentazione (Vcc)

24 20%

Connessioni elettriche

M12 - 5 poli

Lunghezza max cavi collegamento (m)

100

Temperatura operativa (C)

da -10 a +55

Grado di protezione

IP 65 e IP 67

Possibilit fissaggio

posteriore o alle 2 estremit tramite staffe


rotanti SFB E180 (opzionali)

Dimensioni sezione (mm)

28 x 30

Livello di sicurezza:

TIPO
E S P E

118

SIL 2 SILCL 2
PL d Cat. 2

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2

EOS2
EOS2
A
Risoluzione 30 mm

EOS2
153 A

EOS2
303 A

EOS2
453 A

EOS2
603 A

EOS2
753 A

EOS2
903 A

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

16

23

31

38

46

53

61

68

76

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

Risoluzione 40 mm

EOS2
154 A

EOS2
304 A

EOS2
454 A

EOS2
604 A

EOS2
754 A

EOS2
904 A

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

11

16

21

26

31

36

41

46

51

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

Risoluzione 50 mm

EOS2
155 A

EOS2
305 A

EOS2
455 A

EOS2
605 A

EOS2
755 A

EOS2
905 A

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

12

16

20

24

28

32

36

40

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

Numero raggi
Altezza tot. barriera (mm)

Numero raggi
Altezza tot. barriera (mm)

Numero raggi
Altezza tot. barriera (mm)

EOS2
EOS2
EOS2
EOS2
1053 A 1203 A 1353 A 1503 A

EOS2
EOS2
EOS2
EOS2
1054 A 1204 A 1354 A 1504 A

EOS2
EOS2
EOS2
EOS2
1055 A 1205 A 1355 A 1505 A

Risoluzione 90 mm

EOS2
309 A

EOS2
459 A

EOS2
609 A

EOS2
759 A

EOS2
909 A

EOS2
1059 A

EOS2
1209 A

EOS2
1359 A

EOS2
1509 A

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

10

12

14

16

18

20

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

2-3-4-raggi

EOS2
2B A

EOS2
3B A

EOS2
4B A

Numero raggi

Interasse (mm)

500

400

300

Altezza controllata (mm)

510

810

910

Altezza tot. barriera (mm)

653

953

1053

Numero raggi
Altezza tot. barriera (mm)

Accessori: pag. 126

Codici di ordinazione: pag. 221

119

EOS2 X

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Start/Restart manuale o automatico integrato selezionabile.
Ingresso di feedback per il controllo dei rel esterni (EDM).
Due uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza.
Ogni connessione e settaggio tramite connettori M12 a 5 e 8 poli.
Utilizzo di cavi non schermati con lunghezza fino a 100 metri.
Modelli Master e Slave per il collegamento in serie fino a 3 barriere.
Lunghezza massima dei collegamenti verso gli Slave: 50 metri, con cavo standard
non schermato.
Autotest ogni 0,5 sec.

DATI TECNICI
Livello di sicurezza
Altezze controllate (mm)
Risoluzioni disponibili (mm)
Numero raggi barriere
per controllo accesso
Portata max (m)
Tempo di risposta (ms)
Uscite di sicurezza

Tipo 2 secondo IEC/TS 61496-2


SIL 2 SILCL 2 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL d Cat. 2 secondo ISO 13849-1
160 - 1510
30 40 50 90
234
4 12 selezionabile
2,5 - 18,5
2 PNP 400 mA a 24 Vcc

Segnalazioni

led per autodiagnosi e stato barriera

Start/Restart

automatico o manuale selezionabile

Controllo rel esterni

ingresso di feedback
con abilitazione selezionabile

Alimentazione (Vcc)

24 20%

Connessioni elettriche
per EOS2 X e EOS2 X Master
Connessioni elettriche
tra Master e Slave
Lunghezza max cavi collegamento (m)

M12 - 5 poli per emettitore


M12 - 8 poli per ricevitore
M12 - 5 poli per emettitore e ricevitore
100 (50 tra Master e Slave)

Temperatura operativa (C)

da -10 a +55

Grado di protezione

IP 65 e IP 67

Possibilit fissaggio

posteriore o alle 2 estremit tramite staffe


rotanti SFB E180 (opzionali)

Dimensioni sezione (mm)

28 x 30

Livello di sicurezza

TIPO
E S P E

120

SIL 2 SILCL 2
PL d Cat. 2

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2

EOS2
EOS2
X

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

Risoluzione 30 mm

EOS2
153 X

EOS2
303 X

EOS2
453 X

EOS2
603 X

EOS2
753 X

EOS2
903 X

EOS2
1053 X

EOS2
1203 X

EOS2
1353 X

EOS2
1503 X

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

16

23

31

38

46

53

61

68

76

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

Risoluzione 40 mm

EOS2
154 X

EOS2
304 X

EOS2
454 X

EOS2
604 X

EOS2
754 X

EOS2
904 X

EOS2
1054 X

EOS2
1204 X

EOS2
1354 X

EOS2
1504 X

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

11

16

21

26

31

36

41

46

51

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

Risoluzione 50 mm

EOS2
155 X

EOS2
305 X

EOS2
455 X

EOS2
605 X

EOS2
755 X

EOS2
905 X

EOS2
1055 X

EOS2
1205 X

EOS2
1355 X

EOS2
1505 X

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

12

16

20

24

28

32

36

40

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

Numero raggi
Altezza tot. barriera (mm)

Numero raggi
Altezza tot. barriera (mm)

Numero raggi
Altezza tot. barriera (mm)

Risoluzione 90 mm

EOS2
309 X

EOS2
459 X

EOS2
609 X

EOS2
759 X

EOS2
909 X

EOS2
1059 X

EOS2
1209 X

EOS2
1359 X

EOS2
1509 X

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

10

12

14

16

18

20

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

2-3-4-raggi

EOS2
2B X

EOS2
3B X

EOS2
4B X

Numero raggi

Interasse (mm)

500

400

300

Altezza controllata (mm)

510

810

910

Altezza tot. barriera (mm)

653

953

1053

Numero raggi
Altezza tot. barriera (mm)

Accessori: pag. 126

Codici di ordinazione: pag. 221

121

EOS2
MODELLI MASTER/SLAVE
I modelli Master/Slave permettono di collegare fino a tre barriere in serie ed effettuare un rilevamento combinato della mano e della presenza del
corpo oppure di diversi lati della macchina, ottenendo cos i seguenti principali vantaggi:
-- una sola coppia di uscite di sicurezza
-- assenza di interferenze tra barriere installate in spazi contigui.
ESEMPIO DI COLLEGAMENTO IN SERIE TRA UNA BARRIERA MASTER
E UNA BARRIERA SLAVE
possibile abbinare un qualsiasi modello Master ad un qualsiasi
modello Slave.

SLAVE
SLAVE
SLAVE 2

Tutte le connessioni elettriche sono effettuate con connettori M12 a 5 poli, ad


eccezione del ricevitore Master che necessita di connettore M12 a 8 poli.

MASTER
MASTER

Cavi accessori, precablati con 2 connettori sono disponibili per il collegamento


tra Master e Slave.
ESEMPIO DI COLLEGAMENTO IN SERIE TRA UNA BARRIERA MASTER
E UNA BARRIERA SLAVE

PUNTO PERICOLOSO

La barriera Master posizionata in orizzontale per il rilevamento della presenza


del corpo mentre la barriera Slave verticale effettua il rilevamento delle mani.
BARRIERA B
(SLAVE)

BARRIERA A
(MASTER)

comunque possibile invertire labbinamento e avere la barriera Master posizionata in verticale per la protezione delle mani e la barriera Slave orizzontale per il
rilevamento della presenza del corpo.
Lapplicazione illustrata tra le pi comuni: la barriera orizzontale viene utilizzata
per eliminare la possibilit che loperatore rimanga non rilevato tra la barriera
verticale e la macchina pericolosa, allaccensione o alla ripartenza del sistema.

TX2
BARRIERA
MASTER

BARRIERA
SLAVE
RX2

ESEMPIO DI COLLEGAMENTO IN SERIE TRA UNA BARRIERA MASTER


E UNA BARRIERA SLAVE PER LA PROTEZIONE DI 2 LATI DELLA MACCHINA

TX1

Nelle barriere EOS2 X il cavo di collegamento tra Master e Slave un cavo


standard (non schermato) che pu avere una lunghezza fino a 50 metri.

RX1

Tale caratteristica permette lapplicazione di 2 barriere in serie posizionate una


sul fronte e laltra sul retro della macchina pericolosa, con una sola connessione
verso i circuiti di alimentazione e di comando della macchina stessa.

ESEMPIO DI COLLEGAMENTO IN SERIE TRA UNA BARRIERA MASTER


E DUE BARRIERE SLAVE PER LA PROTEZIONE DI 3 LATI DELLA MACCHINA
Vantaggio: nessun ostacolo, sia frontalmente che lateralmente, per loperatore
nellaccesso alla zona di lavoro.
Continua
122

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2

EOS2

Segue

Schema di collegamento in serie

Vantaggio:
Con tre normali barriere necessario utilizzare e cablare 3 moduli di sicurezza
o 6 contattori.
Con la soluzione master/slave con 3 barriere in serie necessario utilizzare
e cablare solo 1 modulo di sicurezza o 2 contattori.

3 moduli (o 6 Rel)

1 modulo (o 2 Rel)

MODELLI MASTER/SLAVE
EOS2
303
XM

EOS2
453
XM

EOS2
603
XM

EOS2
753
XM

EOS2
903
XM

EOS2
1053
XM

EOS2
1203
XM

EOS2
1353
XM

EOS2
1503
XM

EOS2
303
XS

EOS2
453
XS

EOS2
603
XS

EOS2
753
XS

EOS2
903
XS

EOS2
1053
XS

EOS2
1203
XS

EOS2
1353
XS

EOS2
1503
XS

EOS2
303
XS2

EOS2
453
XS2

EOS2
603
XS2

EOS2
753
XS2

EOS2
903
XS2

EOS2
1053
XS2

EOS2
1203
XS2

EOS2
1353
XS2

EOS2
1503
XS2

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

16

23

31

38

46

53

61

68

76

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

EOS2
304
XM

EOS2
454
XM

EOS2
604
XM

EOS2
754
XM

EOS2
904
XM

EOS2
104
XM

EOS2
1204
XM

EOS2
1354
XM

EOS2
1504
XM

EOS2
304
XS

EOS2
454
XS

EOS2
604
XS

EOS2
754
XS

EOS2
904
XS

EOS2
1054
XS

EOS2
1204
XS

EOS2
1354
XS

EOS2
1504
XS

EOS2
304
XS2

EOS2
454
XS2

EOS2
604
XS2

EOS2
754
XS2

EOS2
904
XS2

EOS2
1054
XS2

EOS2
1204
XS2

EOS2
1354
XS2

EOS2
1504
XS2

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

11

16

21

26

31

36

41

46

51

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

MASTER
Risoluzione 30 mm
SLAVE
Risoluzione 30 mm

EOS2
153
XS

SLAVE 2
Risoluzione 30 mm

Altezza controllata (mm)


Numero raggi
Altezza totale barriera (mm) *

MASTER
Risoluzione 40 mm
SLAVE
Risoluzione 40 mm

EOS2
154
XS

SLAVE 2
Risoluzione 40 mm

Altezza controllata (mm)


Numero raggi
Altezza totale barriera (mm) *

Accessori: pag. 126

Codici di ordinazione: pag. 221

123

EOS2 X

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

MODELLI MASTER/SLAVE
EOS2
305
XM

EOS2
455
XM

EOS2
605
XM

EOS2
755
XM

EOS2
905
XM

EOS2
105
XM

EOS2
1205
XM

EOS2
1355
XM

EOS2
1505
XM

EOS2
305
XS

EOS2
455
XS

EOS2
605
XS

EOS2
755
XS

EOS2
905
XS

EOS2
1055
XS

EOS2
1205
XS

EOS2
1355
XS

EOS2
1505
XS

EOS2
305
XS2

EOS2
455
XS2

EOS2
605
XS2

EOS2
755
XS2

EOS2
905
XS2

EOS2
1055
XS2

EOS2
1205
XS2

EOS2
1355
XS2

EOS2
1505
XS2

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

12

16

20

24

28

32

36

40

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

MASTER
Risoluzione 50 mm
SLAVE
Risoluzione 50 mm

EOS2
155
XS

SLAVE 2
Risoluzione 50 mm

Altezza controllata (mm)


Numero raggi
Altezza totale barriera (mm) *

MASTER
Risoluzione 90 mm

EOS2
309
XM

EOS2
459
XM

EOS2
609
XM

EOS2
759
XM

EOS2
909
XM

EOS2
1059
XM

EOS2
1209
XM

EOS2
1359
XM

SLAVE
Risoluzione 90 mm

EOS2
309
XS

EOS2
459
XS

EOS2
609
XS

EOS2
759
XS

EOS2
909
XS

EOS2
1059
XS

EOS2
1209
XS

EOS2
1359
XS

SLAVE 2
Risoluzione 90 mm

EOS2
309
XS2

EOS2
459
XS2

EOS2
609
XS2

EOS2
759
XS2

EOS2
909
XS2

EOS2
1059
XS2

EOS2
1209
XS2

EOS2
1359
XS2

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

10

12

14

16

18

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

Altezza controllata (mm)


Numero raggi
Altezza totale barriera (mm) *

MASTER
2-3-4 raggi

EOS2 2B XM

EOS2 3B XM

EOS2 4B XM

SLAVE
2-3-4 raggi

EOS2 2B XS

EOS2 3B XS

EOS2 4B XS

SLAVE 2
2-3-4 raggi

EOS2 2B XS2

EOS2 3B XS2

EOS2 4B XS2

Numero raggi

Interasse (mm)

500

400

300

Altezza controllata (mm)

510

810

910

Altezza tot. barriera (mm)*

653

953

1053

* Nei modelli master e slave 2 laltezza totale della barriera maggiore di circa 24 mm a causa della presenza del connettore secondario

Accessori: pag. 126

124

Codici di ordinazione: pag. 221

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2

EOS2
EOS2
X

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

DIMENSIONI (mm)
EOS2 SLAVE

EOS2 MASTER/SLAVE 2

Modello

2B

3B

4B

653

953

1053

A (Master/Slave2)

677

977

1077

102

29.5

51

D (Master/Slave2)
(con 2 connettori)

75

Modello

150

300

450

600

750

900

1050

1200

1350

1500

213

363

513

663

813

963

1113

1263

1413

1563

236.5

386.5

536.5

686.5

836.5

986.5

1136.5

1286.5

1436.5

1586.5

A (Master/Slave)
B

61.5

29.5

11

D (Master/Slave 2)
(Con 2 connettori)
Fissaggio

34.5
2 staffe tipo LE con 2 inserti

3 staffe tipo LE con 3 inserti

ATTENZIONE!
Quando

la barriera sottoposta a forti vibrazioni (presse, telai di tessitura ecc.) necessario utillizzare i previsti supporti antivibranti SAV E
(disponibili come accessori), per evitare danni alla barriera stessa.
Quando

si realizzano protezioni su lunghe distanze o su pi lati con impiego di specchi deviatori, consigliabile luso del puntatore laser LAD 4
per ottenere un semplice, rapido e corretto allineamento delle barriere fotoelettriche.

125

EOS2
INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 221)
Ogni modello di barriera EOS2 comprende:

Coppia Emettitore + Ricevitore


Staffe e inserti di fissaggio
CD Rom contenente il manuale istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE
Foglio istruzioni di installazione

ACCESSORI
Per le barriere EOS2 sono disponibili i seguenti accessori da ordinare separatamente:

AD SR moduli di sicurezza
LAD laser di allineamento ottico
FMC colonne a pavimento
SP specchi deviatori
SAV E supporti antivibranti
SFB staffe orientabili
Connettori

vedi pag. 180


vedi pag. 210
vedi pag. 206
vedi pag. 209
vedi pag. 211
vedi pag. 212
vedi seguente elenco:

CONNETTORI EOS2 (EOS2 A emettitori e ricevitori / EOS2 X emettitori)


Modello

Descrizione

CD 5

M12 diritto 5 poli precablato cavo 5 m

CD 10

M12 diritto 5 poli precablato cavo 10 m

CD 15

M12 diritto 5 poli precablato cavo 15 m

CD 20

M12 diritto 5 poli precablato cavo 20 m

CD 25

M12 diritto 5 poli precablato cavo 25 m

CD 50

M12 diritto 5 poli precablato cavo 50 m

CD 95

M12 angolare a 90 5 poli precablato cavo 5 m

CD 910

M12 angolare a 90 5 poli precablato cavo 10 m

CD 915

M12 angolare a 90 5 poli precablato cavo 15 m

CDM 9

M12 diritto 5 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9

CDM 99

M12 angolare a 90 5 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9

CONNETTORI EOS2 X ricevitori


Modello

Descrizione

C8D 5

M12 diritto 8 poli precablato cavo 5 m

C8D 10

M12 diritto 8 poli precablato cavo 10 m

C8D 15

M12 diritto 8 poli precablato cavo 15 m

C8D 25

M12 diritto 8 poli precablato cavo 25 m

C8D 40

M12 diritto 8 poli precablato cavo 40 m

C8D 95

M12 angolare a 90 8 poli precablato cavo 5 m

C8D 910

M12 angolare a 90 8 poli precablato cavo 10 m

C8D 915

M12 angolare a 90 8 poli precablato cavo 15 m

C8DM 11

M12 diritto 8 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9/11

C8DM 911

M12 angolare a 90 8 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9/11

CONNETTORI PER COLLEGAMENTO TRA MASTER E SLAVE


Modello

Descrizione

CDS 03

cavo 0,3 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

CJBE 3

cavo 3 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

CJBE 5

cavo 5 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

CJBE 10

cavo 10 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

CJBE 25

cavo 25 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

126

BARRIERA DI SICUREZZA DI TIPO 2

VISION

VISION
La famiglia di barriere di sicurezza di Tipo 2 Vision rappresenta la soluzione ideale per la
protezione della maggior parte delle applicazioni industriali in Categoria 2.
Tra le sue caratteristiche ricordiamo:
La
grande facilit di connessione ed installazione, grazie ai connettori M12 e alluso
di cavi standard non schermati fino a 100 m di lunghezza.
Lintegrazione

delle funzioni di sicurezza principali, tra cui lautocontrollo delle uscite


statiche e, per i modelli VX / VXL / MXL, il controllo dei contattori esterni (EDM) e la
funzione di Start/Restart interlock.
La
funzione di auto-test integrata, attiva automaticamente e periodicamente, senza
interruzione del funzionamento della macchina controllata.
Lampiezza

della gamma, comprendente modelli Master/Slave per il collegamento a


cascata di due barriere, i modelli VXL, con il pi basso rapporto costo / prestazioni
ed i modelli MXL, integranti la funzione di Muting.
La
grande affidabilit sul campo, grazie alla robustezza costruttiva e allelevata immunit ai disturbi esterni (ottici, EMC, ecc).
Versioni speciali in custodia stagna IP 67 WT/WTH (vedi pag. 194) disponibili su richiesta.
Modelli speciali conformi alla Direttiva ATEX 94/9/CE Polveri Zona 22 - Gas Zona 2
disponibili su richiesta.
Le barriere della serie VISION possono essere collegate alle interfacce di sicurezza
dedicate della serie AD SR, oppure direttamente a dei contattori comandati e controllati
dalla barriera, oppure a MOSAIC o ad adeguati moduli di sicurezza commerciali o PLC
di sicurezza.
Dimensioni sezione

Livello di sicurezza: Tipo

2 SIL 2 - SILCL 2 - PL d Cat. 2

Conforme alle seguenti Direttive e Norme:

2006/42/CE Direttiva Macchine


2004/108/CE Direttiva Compatibilit Elettromagnetica
2006/95/CE Direttiva Bassa Tensione
IEC/EN 61496-1 Ed. 2.1 e IEC/TS 61496-2 Ed. 2 Dispositivi elettrosensibili di protezione
EN ISO 13849-1 Sicurezza del macchinario Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza Principi generali per la progettazione
IEC/EN 62061 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici, elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di controllo delle macchine
IEC 61508 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di sicurezza
IEC/TS 62046 Ed. 2 Sicurezza del macchinario - Applicazione dei dispositivi di protezione per il rilevamento della presenza delle persone
UL (C+US) per Canada e USA
ANSI / UL 1998 Software di sicurezza per componenti programmabili.
128

E S P E

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2

VISION
LA GAMMA VISION
VISION V
6
tipi di rilevamento:
- risoluzione 20 - 30 - 40 mm per il rilevamento delle mani
- risoluzione 50 - 90 mm per il rilevamento della presenza del corpo in area pericolosa
- 2 - 3 - 4 raggi per il rilevamento del corpo nel controllo di accesso
2
uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza protette contro cortocircuiti e sovraccarichi
Start/Restart

automatico
Connessioni

elettriche con connettori M12 a 5 poli


La barriera Tipo 2 ideale per un semplice interfacciamento con moduli o PLC di sicurezza.
VISION VX
6
tipi di rilevamento:
- risoluzione 20 - 30 - 40 mm per il rilevamento delle mani
- risoluzione 50 - 90 mm per il rilevamento della presenza del corpo in area pericolosa
- 2 - 3 - 4 raggi per il rilevamento del corpo nel controllo di accesso
2
uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza protette contro cortocircuiti e sovraccarichi
Connessioni

elettriche con connettori M12 a 5 poli per emettitore e M12 a 8 poli per ricevitore
Start/Restart

manuale o automatico integrato selezionabile


Ingresso

di feedback per il controllo dei rel esterni (EDM)


Modelli

Master e Slave per il collegamento in serie di due barriere anche di diversa altezza e risoluzione
La barriera ideale per comandare e monitorare direttamente i circuiti della macchina, senza necessit di moduli esterni di sicurezza.
I modelli Master/Slave sono inoltre la soluzione ideale per collegare in serie due barriere ed effettuare un rilevamento combinato della mano
e della presenza del corpo oppure di due diversi lati della macchina.
VISION VX LR Long Range
2
3 - 4 raggi per il rilevamento del corpo nel controllo di accesso
Portata

max 60 m
Connettore

M12 a 5 poli per emettitore e M12 a 8 poli per ricevitore


Start/Restart

manuale o automatico integrato selezionabile


Ingresso

di feedback per il controllo dei rel esterni (EDM).


La barriera ideale per protezioni di grandi dimensioni, anche su pi lati con uso di specchi deviatori.
VISION VXL
3
tipi di rilevamento:
- risoluzione 30 - 40 mm per il rilevamento delle mani
- 2 - 3 - 4 raggi per il rilevamento del corpo nel controllo di accesso
2
uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza protette contro cortocircuiti e sovraccarichi
Connessioni

elettriche con connettori M12 a 5 poli per emettitore e M12 a 8 poli per ricevitore
Start/Restart

manuale o automatico integrato selezionabile


Ingresso

di feedback per il controllo dei rel esterni (EDM)


Vision VXL, simile ai modelli VX ma disponibile in un numero di versioni limitato e con unica portata max di 8 metri; appositamente creata
per soddisfare le esigenze applicative pi frequenti in abbinamento con un prezzo molto competitivo.
VISION MXL
Funzione

di Muting integrata con logica a 2 sensori


3
tipi di rilevamento:
- risoluzione 30 - 40 mm per il rilevamento delle mani
- 2 3 4 raggi per il rilevamento del corpo nel controllo di accesso
2
uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza protette contro cortocircuiti e sovraccarichi
Connessioni

elettriche con connettori M12 a 5 poli per emettitore e M16 a 12 poli per ricevitore
Start/Restart

manuale o automatico integrato selezionabile


Ingresso

di feedback per il controllo dei rel esterni (EDM)


Vision MXL - seguendo la stessa filosofia della serie VXL - in grado di offrire una gamma completa di funzioni essenziali e di soddisfare le esigenze applicative pi comuni dove necessaria la funzione di muting, in combinazione con un prezzo molto competitivo.
129

VISION V
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Start/Restart automatico.
Due uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza.
Auto-test periodico ogni 0,5 sec.
Ogni connessione e configurazione tramite connettori M12.
Utilizzo di cavi non schermati fino 100 m di lunghezza.
Soppressione delle interferenze ottiche mediante selezione della portata.
Start/Restart interlock e EDM tramite interfaccia esterna AD SR1.

DATI TECNICI
Livello di sicurezza
Altezze controllate (mm)
Risoluzioni disponibili (mm)
Numero raggi barriere
per controllo accesso
Portata max (m)
Tempo di risposta (ms)
Uscite di sicurezza

Tipo 2 secondo IEC/TS 61496-2


SIL 2 SILCL 2 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL d Cat. 2 secondo ISO 13849-1
160 - 1810
20 - 30 - 40 - 50 - 90
2-3-4
6 per modelli V...L
16 per modelli V...H
5,5 - 28
2 PNP - 500 mA a 24 Vcc

Segnalazioni

led per autodiagnosi e stato barriera

Start/Restart

automatico

Alimentazione (Vcc)

24 20%

Connessioni elettriche

M12 - 5 poli

Lunghezza max cavi


collegamento (m)
Temperatura operativa (C)

100
da 0 a +55

Grado di protezione

IP 65

Possibilit fissaggio

posteriore, laterale o alle due estremit con staffa


rotante SFB (opzionale)

Dimensioni sezione (mm)

35 x 45

Livello di sicurezza:

TIPO
E S P E

130

SIL 2 SILCL 2
PL d Cat. 2

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2

VISION
VISION
V
Risoluzione 20 mm

V
152

V
302

V
452

V
602

V
752

V
902

V
1052

V
1202

V
1352

V
1502

V
1652

V
1802

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

Numero raggi

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

165

180

Altezza totale barriera (mm)

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Portata max (m)

6 (modelli V...L) - 16 (modelli V...H)

Risoluzione 30 mm

V
153

V
303

V
453

V
603

V
753

V
903

V
1053

V
1203

V
1353

V
1503

V
1653

V
1803

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

16

24

32

40

48

56

64

72

80

88

96

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Numero raggi
Altezza totale barriera (mm)
Portata max (m)

6 (modelli V...L) - 16 (modelli V...H)

Risoluzione 40 mm

V
304

V
454

V
604

V
754

V
904

V
1054

V
1204

V
1354

V
1504

V
1654

V
1804

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

Numero raggi

10

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

Altezza totale barriera (mm)

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Portata max (m)

6 (modelli V...L) - 16 (modelli V...H)

Risoluzione 50 mm

V
305

V
455

V
605

V
755

V
905

V
1055

V
1205

V
1355

V
1505

V
1655

V
1805

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

12

16

20

24

28

32

36

40

44

48

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Numero raggi
Altezza totale barriera (mm)
Portata max (m)

6 (modelli V...L) - 16 (modelli V...H)

Risoluzione 90 mm

V
309

V
459

V
609

V
759

V
909

V
1059

V
1209

V
1359

V
1509

V
1659

V
1809

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

11

13

15

17

19

21

23

25

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Numero raggi
Altezza totale barriera (mm)
Portata max (m)

6 (modelli V...L) - 16 (modelli V...H)

2-3-4 raggi

V
2B

V
3B

V
4B

Numero raggi

Interasse (mm)

500

400

300

Altezza controllata (mm)

510

810

910

Altezza totale barriera (mm)

711

1011

1111

Portata max (m)


Accessori: pag. 148

6 (modelli V...L) - 16 (modelli V...H)


Codici di ordinazione: pag. 223

131

VISION VX
CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Due uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza.
Auto-test periodico ogni 0,5 sec.
Start/Restart manuale o automatico integrato, selezionabile.
Ingresso di feedback per il controllo dei rel esterni (EDM).
Ogni connessione e configurazione tramite connettori M12.
Utilizzo di cavi non schermati fino a 100 m di lunghezza.
Soppressione delle interferenze ottiche mediante selezione della portata.
Modelli Master e Slave per il collegamento in serie di 2 barriere.
Lunghezza massima dei collegamenti tra Master e Slave: 50 metri, con cavo standard.
Modelli Long Range con portata massima 60 m.

DATI TECNICI
Livello di sicurezza
Altezze controllate (mm)
Risoluzioni disponibili (mm)
Numero raggi barriere
per controllo accesso
Portata max (m)
Tempo di risposta (ms)
Uscite di sicurezza

Tipo 2 secondo IEC/TS 61496-2


SIL 2 SILCL 2 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL d Cat. 2 secondo ISO 13849-1
160 - 1810
20 - 30 - 40 - 50 - 90
2-3-4
6 - 18 selezionabile
22 - 60 per 2 - 3 - 4 raggi Long Range
5,5 - 28
2 PNP - 500 mA a 24 Vcc

Segnalazioni

display a 7 segmenti e led


per autodiagnosi e stato barriera

Start/Restart

automatico o manuale selezionabile

Controllo rel esterni

ingresso di feedback
con abilitazione selezionabile

Alimentazione (Vcc)

24 20%

Connessioni elettriche
per VX e VX Master
Connessioni elettriche
tra Master e Slave
Lunghezza max cavi
collegamento (m)
Temperatura operativa (C)

M12 - 5 poli per emettitore


M12 - 8 poli per ricevitore
M12 - 5 poli per emettitore e ricevitore
100 (50 tra Master e Slave)
da 0 a +55

Grado di protezione

IP 65

Possibilit fissaggio

posteriore, laterale o alle due estremit con


staffa rotante SFB (opzionale)

Dimensioni sezione (mm)

35 x 45

Livello di sicurezza:

TIPO
E S P E

132

SIL 2 SILCL 2
PL d Cat. 2

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2

VISION
VISION
VX
CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

Risoluzione 20 mm

VX
152

VX
302

VX
452

VX
602

VX
752

VX
902

VX
1052

VX
1202

VX
1352

VX
1502

VX
1652

VX
1802

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

Numero raggi

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

165

180

Altezza totale barriera (mm)

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Risoluzione 30 mm

VX
153

VX
303

VX
453

VX
603

VX
753

VX
903

VX
1053

VX
1203

VX
1353

VX
1503

VX
1653

VX
1803

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

16

24

32

40

48

56

64

72

80

88

96

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Risoluzione 40 mm

VX
304

VX
454

VX
604

VX
754

VX
904

VX
1054

VX
1204

VX
1354

VX
1504

VX
1654

VX
1804

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

Numero raggi

10

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

Altezza totale barriera (mm)

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Risoluzione 50 mm

VX
305

VX
455

VX
605

VX
755

VX
905

VX
1055

VX
1205

VX
1355

VX
1505

VX
1655

VX
1805

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

12

16

20

24

28

32

36

40

44

48

Altezza totale barriera (mm)

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Risoluzione 90 mm

VX
309

VX
459

VX
609

VX
759

VX
909

VX
1059

VX
1209

VX
1359

VX
1509

VX
1659

VX
1809

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

11

13

15

17

19

21

23

25

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

Numero raggi
Altezza totale barriera (mm)

Numero raggi

Numero raggi
Altezza totale barriera (mm)

2-3-4 raggi

VX
2B

VX
3B

VX
4B

VX*
2B LR

VX*
3B LR

VX*
4B LR

Numero raggi

Interasse (mm)

500

400

300

500

400

300

Altezza controllata (mm)

510

810

910

510

810

910

Altezza totale barriera (mm)

711

1011

1111

711

1011

1111

Accessori: pag. 148

Codici di ordinazione: pag. 223

* portata 60 m

133

VISION VX

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

MODELLI MASTER/SLAVE
I modelli master / slave permettono di collegare 2 barriere in serie ottenendo 2 particolari vantaggi:
-- una sola coppia di uscite di sicurezza
-- assenza di interferenze tra 2 barriere installate in spazi contigui

CONNETTORE SLAVE
CONNETTORE
SECONDARIO MASTER

SLAVE

ESEMPIO DI COLLEGAMENTO IN SERIE TRA UNA BARRIERA MASTER


E UNA BARRIERA SLAVE
possibile abbinare un qualsiasi modello Master ad un qualsiasi modello Slave.
Tutte le connessioni elettriche sono effettuate con connettori M12 a 5 poli, ad
eccezione del ricevitore Master che necessita di connettore M12 a 8 poli.

MASTER

CONNETTORE
PRIMARIO MASTER

Cavi accessori, precablati con 2 connettori sono disponibili per il collegamento


tra Master e Slave.

ESEMPIO DI COLLEGAMENTO IN SERIE TRA UNA BARRIERA MASTER


E UNA BARRIERA SLAVE

PUNTO PERICOLOSO

La barriera Master posizionata in orizzontale per il rilevamento della presenza


del corpo mentre la barriera Slave verticale effettua il rilevamento delle mani.
BARRIERA B
(SLAVE)
BARRIERA A
(MASTER)

comunque possibile invertire labbinamento e avere la barriera Master posizionata in verticale per la protezione delle mani e la barriera Slave orizzontale per il
rilevamento della presenza del corpo.
Lapplicazione illustrata tra le pi comuni: la barriera orizzontale viene utilizzata
per eliminare la possibilit che loperatore rimanga non rilevato tra la barriera
verticale e la macchina pericolosa, allaccensione o alla ripartenza del sistema.

BARRIERA
MASTER

BARRIERA
SLAVE

TX2

RX2

ESEMPIO DI COLLEGAMENTO IN SERIE TRA UNA BARRIERA MASTER


E UNA BARRIERA SLAVE PER LA PROTEZIONE DI 2 LATI DELLA MACCHINA

TX1

Nelle barriere Vision VX il cavo di collegamento tra Master e Slave pu avere una
lunghezza fino a 50 metri.
RX1

134

Tale caratteristica permette lapplicazione di 2 barriere in serie posizionate una


sul fronte e laltra sul retro della macchina pericolosa, con una sola connessione
verso i circuiti di alimentazione e di comando della macchina stessa.

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2

VISION
VISION
VX

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

MODELLI MASTER/SLAVE
MASTER
Risoluzione 30 mm

VX
153M

VX
303M

VX
453M

VX
603M

VX
753M

VX
903M

VX
1053M

VX
1203M

VX
1503M

SLAVE
Risoluzione 30 mm

VX
153S

VX
303S

VX
453S

VX
603S

VX
753S

VX
903S

VX
1053S

VX
1203S

VX
1503S

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1510

16

24

32

40

48

56

64

80

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

1611

MASTER
Risoluzione 40 mm

VX
304M

VX
454M

VX
604M

VX
754M

VX
904M

VX
1054M

VX
1204M

VX
1504M

SLAVE
Risoluzione 40 mm

VX
304S

VX
454S

VX
604S

VX
754S

VX
904S

VX
1054S

VX
1204S

VX
1504S

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1510

Numero raggi

10

15

20

25

30

35

40

50

Altezza totale barriera (mm) *

411

561

711

861

1011

1161

1311

1611

MASTER
Risoluzione 50 mm

VX
305M

VX
455M

VX
605M

VX
755M

VX
905M

VX
1055M

VX
1205M

VX
1505M

SLAVE
Risoluzione 50 mm

VX
305S

VX
455S

VX
605S

VX
755S

VX
905S

VX
1055S

VX
1205S

VX
1505S

310

460

610

760

910

1060

1210

1510

12

16

20

24

28

32

40

411

561

711

861

1011

1161

1311

1611

Altezza controllata (mm)


Numero raggi
Altezza totale barriera (mm) *

Altezza controllata (mm)


Numero raggi
Altezza totale barriera (mm) *
MASTER
2-3 raggi

VX
2BM

VX
3BM

SLAVE
2-3 raggi

VX
2BS

VX
3BS

Numero raggi

Interasse (mm)

500

400

Altezza controllata (mm)

510

810

Altezza totale barriera (mm) *

711

1011

* Nei modelli master laltezza totale barriera maggiore di 10 mm a causa della presenza del connettore secondario

Accessori: pag. 148

Codici di ordinazione: pag. 224

135

VISION VXL

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Start/Restart manuale o automatico integrato selezionabile.
Due uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza.
Auto-test periodico ogni 0,5 sec.
Ingresso di feedback per il controllo dei rel esterni (EDM).
Ogni connessione e configurazione tramite connettori M12.
Utilizzo di cavi non schermati fino a 100 m di lunghezza.

DATI TECNICI
Livello di sicurezza
Altezze controllate (mm)

Tipo 2 secondo IEC/TS 61496-2


SIL 2 SILCL 2 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL d Cat. 2 secondo ISO 13849-1
160 - 1810

Risoluzioni disponibili (mm)

30 40

Numero raggi barriere


per controllo accesso

2-3-4

Portata max (m)


Tempo di risposta (ms)
Uscite di sicurezza

8
2 - 25
2 PNP - 500 mA a 24 Vcc

Segnalazioni

led per autodiagnosi e stato barriera

Start/Restart

automatico o manuale selezionabile

Controllo rel esterni

ingresso di feedback
con abilitazione selezionabile

Alimentazione (Vcc)

24 20%

Connessioni elettriche
Lunghezza max cavi
collegamento (m)
Temperatura operativa (C)

M12 - 5 poli per emettitore


M12 - 8 poli per ricevitor
100
da 0 a +55

Grado di protezione

IP 65

Possibilit fissaggio

posteriore, laterale o alle due estremit con


staffa rotante SFB (opzionale)

Dimensioni sezione (mm)

35 x 45

Livello di sicurezza:

TIPO
E S P E

136

SIL 2 SILCL 2
PL d Cat. 2

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2

VISION
VISION
VXL

CON FUNZIONI DI CONTROLLO INTEGRATE

Risoluzione 30 mm

VXL
153

VXL
303

VXL
453

VXL
603

VXL
753

VXL
903

VXL
1053

VXL
1203

Altezza controllata (mm)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

16

24

32

40

48

56

64

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

Numero raggi
Altezza totale barriera (mm)

Risoluzione 40 mm

VXL
304

VXL
454

VXL
604

VXL
754

VXL
904

VXL
1054

VXL
1204

VXL
1354

VXL
1504

VXL
1654

VXL
1804

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

Numero raggi

10

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

Altezza totale barriera (mm)

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

2-3-4 raggi

VXL
2B

VXL
3B

VXL
4B

Numero raggi

Interasse (mm)

500

400

300

Altezza controllata (mm)

510

810

910

Altezza totale barriera (mm)

711

1011

1111

Accessori: pag. 148

Codici di ordinazione: pag. 224

137

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2

VISION MXL

VISION MXL
CON FUNZIONE DI MUTING

Vision MXL una gamma di barriere fotoelettriche di sicurezza realizzata in modo specifico per la protezione di impianti pericolosi in categoria 2, dove
sia necessaria la funzione di Muting. Con i modelli MXL L e MXL T disponibile anche lintegrazione dei sensori di muting.
Tra le caratteristiche della gamma MXL ricordiamo:
-- La grande facilit di connessione ed installazione, grazie a connettori e cavi non schermati fino a 100m.
-- Lintegrazione delle funzioni di sicurezza principali, tra cui lautocontrollo delle uscite statiche, il controllo dei contattori esterni (EDM) e la funzione di
Start/Restart interlock.
-- La funzione di auto-test integrata, attiva automaticamente e periodicamente, senza causare alcuna interruzione del funzionamento della macchina
controllata.
-- Lintegrazione della funzione di Muting e degli stessi sensori di Muting per i modelli MXL L ed MXL T.
-- I settaggi di ogni funzione integralmente eseguibili tramite il connettore principale. Nessuna necessit di configurazioni via software.
-- La grande affidabilit sul campo, grazie alla robustezza costruttiva e allelevata immunit ai disturbi esterni (ottici, EMC, ecc.).
-- Lampiezza della gamma, con ottimo rapporto costo/prestazioni.
Modelli speciali conformi alla Direttiva ATEX 94/9/CE - Polveri Zona 22 - Gas Zona 2 sono disponibili su richiesta.
Per la barriere Vision MXL sono inoltre disponibili accessori dedicati come i cavi precablati e i Box di connessione MXJB, completi di comandi di Restart,
di Override nonch di lampada muting e rel integrati, che consentono un interfacciamento semplice, rapido e affidabile delle barriere con la macchina
controllata.

LA GAMMA VISION MXL


Vision MXL una gamma che comprende:
-- la serie MXL, con possibilit di collegare sensori esterni di muting di qualsiasi tipo.
-- la serie MXL L e la serie MXL T che dispongono di un sistema di bracci orizzontali con sensori fotoelettrici di Muting integrati, gi precablati e
preallineati, regolabili in altezza per poter calibrare il piano ottico e lintensit del segnale dei sensori ed ottenere cos un rilevamento affidabile
e costante del materiale in transito.
I modelli Vision MXL consentono di risolvere efficacemente e a basso costo le pi comuni applicazioni di palettizzazione.

Livello di sicurezza: Tipo

2 SIL 2 - SILCL 2 - PL d Cat. 2

Conforme alle seguenti Direttive e Norme:

2006/42/CE Direttiva Macchine


2004/108/CE Direttiva Compatibilit Elettromagnetica
2006/95/CE Direttiva Bassa Tensione
IEC/EN 61496-1 Ed. 2.1 e IEC/TS 61496-2 Ed. 2 Dispositivi elettrosensibili di protezione
EN ISO 13849-1 Sicurezza del macchinario Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza Principi generali per la progettazione
IEC/EN 62061 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici, elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di controllo delle macchine
IEC 61508 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di sicurezza
IEC/TS 62046 Ed. 2 Sicurezza del macchinario - Applicazione dei dispositivi di protezione per il rilevamento della presenza delle persone
UL (C+US) per Canada e USA
ANSI / UL 1998 Software di sicurezza per componenti programmabili.
140

E S P E

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2

VISION
VISION
MXL
CON FUNZIONE DI MUTING

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Funzione di Muting con logica a 2 sensori bi-direzionale o mono-direzionale integrata.


Ampia flessibilit di configurazioni di interfacciamenti, logiche e timeout di muting; due tipi
di override selezionabili.
Ingresso di abilitazione muting comandabile dalla macchina.
Ogni configurazione si effettua via hardware tramite connettore principale M16-12 poli.
Nessuna necessit di configurazione software via PC.
Utilizzo di cavi non schermati fino a 100 m di lunghezza.
Due uscite statiche PNP autocontrollate di sicurezza.
Auto-test periodico ogni 0,5 sec.
Start/Restart interlock integrato, selezionabile.
Ingresso di feedback per il controllo dei rel esterni (EDM).
Modelli MXL L e MXL T con sensori di muting integrati, preallineati, regolabili in altezza e
inclinazione.
Box di interconnessione MXJB per connessione rapida delle barriere e disponibilit presso
il varco dei principali comandi necessari al loro funzionamento.

Livello di sicurezza:

TIPO
E S P E

SIL 2 SILCL 2
PL d Cat. 2
141

VISION MXL
CON FUNZIONE DI MUTING

LA GAMMA VISION MXL


SERIE MXL e MXL U
Entrambe dispongono di due ingressi dedicati posti sul connettore principale M16 per il collegamento di
sensori esterni di muting di qualsiasi tipo come fotocellule, proximity, finecorsa ecc.
Unampia gamma di modelli con altezze protette da 160 mm a 1810 mm con risoluzioni di 30 e 40 mm e
di modelli a 2, 3, 4 raggi consente la soluzione di qualsiasi problema di applicazione.
La serie MXL raccomandata per le applicazioni di Muting dove previsto:
laccesso

di persone allinterno dellarea pericolosa durante la parte non pericolosa del ciclo macchina
(esempio: posizionamento o rimozione del pezzo da lavorare)
Il transito bi-direzionale di materiali attraverso il varco controllato dalla barriera (es.: entrata/uscita
pallet in palettizzatori).
La serie MXL U raccomandata per le applicazioni di Muting dove previsto il transito mono-direzionale
(solo uscita) di materiali attraverso il varco controllato dalla barriera (es.: uscita pallet in palettizzatori).

SERIE MXL L
La serie MXL L, a 2 o 3 raggi per il controllo di accesso, adotta un originale sistema di 2 bracci orizzontali
(uno per lemettitore e uno per il ricevitore) con sensori fotoelettrici di Muting integrati, gi precablati e
preallineati, che non necessitano di regolazioni.
I bracci con sensori di muting sono regolabili in altezza in modo da creare un piano di rilevamento pi
o meno inclinato, con lo scopo di ottenere un corretto e costante rilevamento del materiale in transito e
quindi un funzionamento affidabile del sistema di protezione.
Ci consente di ottenere il massimo della rapidit e della semplicit di installazione.
Questa serie gestisce il Muting in modo mono-direzionale ed particolarmente adatta alla protezione dei
varchi di uscita in impianti di palettizzazione.

SERIE MXL T
La serie MXL T, a 2 o 3 raggi per il controllo di accesso, dispone di 4 bracci orizzontali (due per lemettitore e due per il ricevitore) con sensori fotoelettrici di Muting integrati, gi precablati e preallineati, che
non necessitano di regolazioni.
I bracci con sensori di muting sono regolabili in altezza in modo da creare un piano di rilevamento pi
o meno inclinato, con lo scopo di ottenere un corretto e costante rilevamento del materiale in transito e
quindi un funzionamento affidabile del sistema di protezione.
Ci consente di ottenere il massimo della rapidit e della semplicit di installazione.
Questa serie gestisce il Muting in modo bi-direzionale ed particolarmente adatta alla protezione dei
varchi di entrata / uscita in impianti di palettizzazione.

Con i modelli MXL L e MXL T linstallazione del sistema risulta rapida e semplice ed in pi viene garantito il rispetto dei requisiti normativi riguardanti la geometria dei sensori di muting e tutti gli altri parametri di sicurezza, in conformit con la IEC TS
62046 e con le altre norme esistenti.

142

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2

VISION
VISION
MXL
CON FUNZIONE DI MUTING

CARATTERISTICHE TECNICHE GENERALI


Livello di sicurezza
Tempo di risposta (ms)
Uscite di sicurezza
Uscita lampada muting
Ingresso abilitazione muting
Segnalazioni
Start/Restart
Controllo rel esterni
Time-out tempo max Muting
Funzione Override
Time-out tempo max Override (min.)
Alimentazione (Vcc)
Connessioni elettriche
Lunghezza max collegamenti elettrici (m)
Temperatura operativa (C)
Grado di protezione
Dimensioni sezione barriera (mm)

Tipo 2 secondo IEC/TS 61496-2


SIL 2 SILCL 2 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL d Cat. 2 secondo ISO 13849-1
4 - 37
2 PNP autocontrollate 500 mA a 24 Vcc
24 Vcc; 0,5 - 5 W
0-24 Vcc (attivo alto)
led per autodiagnosi e stato barriera
automatico o manuale selezionabile
ingresso di feedback con abilitazione selezionabile
30 sec. - 90 min.- infinito selezionabile
integrata con 2 modi di funzionamento selezionabili:
- comando manuale ad azione mantenuta
- comando ad impulso con mantenimento automatico
15
24 20%
connettore M12-5 poli per emettitore
connettore M16-12 poli per ricevitore
100
da 0 a +55
IP 65
35 x 45

SERIE MXL e MXL U


Altezze controllate (mm)
Risoluzioni disponibili per rilevamento arti (mm)
Numero raggi barriere per controllo accesso
Portata max (m)
Logica Muting MXL
Logica Muting MXL U
Sensori Muting

160 - 1210 per risoluzione 30 mm


160 - 1810 per risoluzione 40 mm
30 - 40
234
8
2 sensori - controllo accesso persone e transito bi-direzionale materiali
2 sensori - mono-direzionale (solo uscita) materiali
esterni con uscita rel o PNP (logica dark-on)

SERIE MXL L
Numero raggi
Portata operativa (m)
Logica Muting
Sensori Muting

23
1 - 2,5
2 sensori - transito mono-direzionale (solo uscita) materiali
optoelettronici 2 raggi incrociati
integrati preallineati precablati, con altezza e inclinazione regolabili

SERIE MXL T
Numero raggi
Portata operativa (m)
Logica Muting
Sensori Muting

23
1 - 2,5
2 sensori - transito bi-direzionale materiali
optoelettronici 2 raggi incrociati
integrati preallineati precablati, con altezza e inclinazione regolabili
143

VISION MXL
CON FUNZIONE DI MUTING

MXL
MXL U
risoluzione 30 mm

MXL
MXL U
153

MXL
MXL U
303

MXL
MXL U
453

MXL
MXL U
603

MXL
MXL U
753

MXL
MXL U
903

MXL
MXL U
1053

MXL
MXL U
1203

160

310

460

610

760

910

1060

1210

16

24

32

40

48

56

64

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

Altezza controllata (mm)


Numero raggi
Altezza tot. barriera (mm)
Portata max (m)
MXL
MXL U
risoluzione 40 mm

8
MXL
MXL
MXL
MXL U MXL U MXL U
304
454
604

MXL
MXL U
754

MXL
MXL U
904

MXL
MXL U
1054

MXL
MXL U
1204

MXL
MXL U
1354

MXL
MXL U
1504

MXL
MXL U
1654

MXL
MXL U
1804

Altezza controllata (mm)

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

Numero raggi

10

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

Altezza tot. barriera (mm)

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1861

1911

Portata max (m)

MXL
MXL U
2-3-4-raggi

MXL
MXL U
2B

MXL
MXL U
3B

MXL
MXL U
4B

Numero raggi

Interasse (mm)

500

400

300

Altezza controllata (mm)

510

810

910

Altezza tot. barriera (mm)

711

1011

1111

Portata max (m)


MXL L
23 raggi

Numero raggi

8
MXL L
2B

MXL L
3B

MXL T
23 raggi

Numero raggi

MXL T
2B

MXL T
3B

Interasse tra i raggi (mm)

500

400

Interasse tra i raggi (mm)

500

400

Altezza controllata (mm)

510

810

Altezza controllata (mm)

510

810

Altezza tot. barriera (mm)

711

1011

Altezza tot. barriera (mm)

711

1011

Sensori muting
Portata operativa (m)

2 raggi incrociati
1 - 2,5

Sensori muting

2 raggi incrociati

Portata operativa (m)

1 - 2,5

REGOLAZIONI ELEMENTI SENSORI MODELLI MXL L e MXL T


MASSIMA
REGOLAZIONE
ANGOLARE
CONSENTITA:
8

Gli elementi sensori presenti nelle versioni MXL L e MXL T sono


regolabili in altezza e angolazione.
Questa importante e originale caratteristica consente linclinazione
del piano di rilevamento dei sensori per ottenere un corretto e
costante rilevamento di materiali irregolari in transito.

MASSIMA
REGOLAZIONE
VERTICALE
CONSENTITA:
70 mm

Accessori: pag. 148

144

Codici di ordinazione: pag. 225

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2

VISION
VISION
MXL
CON FUNZIONE DI MUTING

MXL

Muting Bi-direzionale a 2 Sensori - Entrata/uscita pallet


Tempo

max tra i 2 segnali di attivazione Muting: 4 sec


Possibilit

di utilizzo con fotocellule, proximity, finecorsa ecc


Time-out

tempo max di Muting 30 sec. - 90 min. - infinito selezionabile


Ingresso

abilitazione Muting (Muting Enable).


Caratteristiche
Soluzione

adatta per le applicazioni pi comuni di entrata / uscita pallet


Possibilit

di abilitazione sequenza muting tramite comando dalla macchina (muting


enable). Es. : muting abilitato solo con rulliera in moto.

La serie MXL raccomandata anche nelle applicazioni dove previsto laccesso di


persone allinterno dellarea controllata durante la parte non pericolosa del ciclo
macchina (es. carico/scarico manuale di prodotti). Vedi pag. 37.

MXL U

Muting Mono-direzionale a 2 Sensori - Solo uscita pallet


Tempo

max tra i 2 segnali di attivazione Muting: 4 sec.


Possibilit

di utilizzo con fotocellule, proximity, finecorsa ecc.


Time-out

tempo max di Muting 30 sec. - 90 min. - infinito selezionabile.


Ingresso

abilitazione Muting (Muting Enable).


Caratteristiche
La
barriera consente esclusivamente luscita del pallet.
La
funzione di muting attivabile solo dallinterno della zona protetta.
Nessuna possibilit di attivare una sequenza muting dallesterno.
Eliminazione

degli ingombri allesterno dellarea protetta in quanto i sensori di muting


sono presenti solo allinterno di essa.
Sequenza

muting corretta anche in presenza di pallet con larghezza e/o lunghezza


ridotta o non centrati rispetto al convogliatore.
Possibilit

di abilitazione sequenza muting tramite comando dalla macchina (muting


enable). Es. : muting abilitato solo con rulliera in moto.

145

VISION MXL
CON FUNZIONE DI MUTING

MXL L
Muting Mono-direzionale a 2 Sensori - Solo uscita pallet
2 Sensori Fotoelettrici di Muting Integrati a Raggi Incrociati

Modelli

a 2-3 raggi.
Tempo

max tra i 2 segnali di attivazione Muting: 4 sec.


Portata

operativa: da 1 a 2,5 metri.


Elementi

sensori di Muting regolabili in altezza e angolazione.


Time-out

tempo max di Muting 30 sec. - 90 min. - infinito selezionabile.


Ingresso

abilitazione Muting (Muting Enable).


Caratteristiche
Tempi

e costi di installazione ridotti.


Nei
modelli MXL L e MXL T sensori posizionati in conformit ai requisiti normativi (IEC
TS 62046) riguardanti la geometria dei sensori di muting e tutti gli altri parametri di
sicurezza; ci consente di evitare pericoli derivanti da errori di posizionamento e da
possibili manomissioni.
La
barriera consente esclusivamente luscita del pallet.
La
funzione di muting attivabile solo dallinterno della zona protetta. Nessuna possibilit di attivare una sequenza muting dallesterno.
Eliminazione

degli ingombri allesterno dellarea protetta in quanto i sensori di muting


sono presenti solo allinterno di essa.
Sequenza

muting corretta anche in presenza di pallet con larghezza e/o lunghezza


ridotta o non centrati rispetto al convogliatore.
Possibilit

di abilitazione sequenza muting tramite comando dalla macchina


(muting enable). Es. : muting abilitato solo con rulliera in moto.

MXL T

Muting Bi-direzionale a 2 Sensori - Entrata/uscita pallet.


2 Sensori Fotoelettrici di Muting Integrati a Raggi Incrociati

Modelli

a 2-3 raggi.
Tempo

max tra i 2 segnali di attivazione Muting: 4 sec.


Portata

operativa: da 1 a 2,5 metri.


Elementi

sensori di Muting regolabili in altezza e angolazione.


Time-out

tempo max di Muting 30 sec. - 90 min. - infinito selezionabile.


Ingresso

abilitazione Muting (Muting Enable).


Caratteristiche
Tempi

e costi di installazione ridotti.


Nei
modelli MXL L e MXL T sensori posizionati in conformit ai requisiti normativi (IEC
TS 62046) riguardanti la geometria dei sensori di muting e tutti gli altri parametri di
sicurezza; ci consente di evitare pericoli derivanti da errori di posizionamento e da
possibili manomissioni.
Soluzione

standard per le applicazioni pi comuni di entrata/uscita pallet.


Possibilit

di abilitazione sequenza muting tramite comando dalla macchina


(muting enable). Es. : muting abilitato solo con rulliera in moto.

146

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2

VISION
MXJB
BOX DI CONNESSIONE PER BARRIERE VISION MXL

I box MXJB sono dispositivi accessori realizzati per rendere rapido e sicuro il cablaggio delle
barriere Vision MXL e per rendere disponibili presso il varco protetto i principali comandi
necessari al loro funzionamento.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Pulsante

di Start/Restart barriera
Selettore

a chiave per il comando della funzione Override


Lampada

di segnalazione funzione di muting attiva


Connettori

per collegamento alla barriera


Dip-switch

per la configurazione delle funzioni della barriera


2
rel di sicurezza a contatti guidati integrati pilotati e controllati dalla barriera
Morsettiere

interne per il collegamento dei cavi


Selettore

per connessione di lampada di Muting esterna


Selettore

per uscita di sicurezza mediante rel interni o uscite statiche


Connessioni

interne per ingresso segnale abilitazione muting


Connessione

con pressacavo per passaggio cavi in uscita verso la macchina

E S P E

Con lutilizzo del box MXJB sar disponibile solamente la modalit di ripristino manuale
oppure, tramite lapposito cavo da 5 m CJBR5A disponibile come accessorio (non fornito
in dotazione), solamente il ripristino in automatico.

Conforme alle seguenti Direttive e Norme:


-- 2004/108/CE Direttiva Compatibilit Elettromagnetica
-- 2006/95/CE Direttiva Bassa Tensione
-- UL (C+US) per Canada e USA

CARATTERISTICHE TECNICHE
MODELLI

MXJB 1

MXJB 3

Pulsante Start/Restart

Selettore Override

Lampada Muting Integrata

Uscite di Sicurezza
Connettori
Dimensioni - h x l x p (mm)

Rel - 2 contatti NA
Rel - 2 contatti NA + 1 NC *
2A 250 Vca
2A 250 Vca
M23 - 19 poli per connessione ricevitore barriera
M12 - 5 poli per connessione emettitore barriera
110 x 180 x 110

* Nel modello MXJB 3 ogni uscita di sicurezza NA interrotta 2 volte dai due rel integrati

MXJB 1 MXJB 3

147

VISION
INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 223)
Ogni modello di barriera Vision comprende:

Coppia Emettitore + Ricevitore


Staffe e inserti di fissaggio
CD Rom contenente il manuale istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE
Foglio istruzioni di installazione

ACCESSORI
Per le barriere Vision sono disponibili i seguenti accessori da ordinare separatamente:

AD SR moduli di sicurezza

LAD laser di allineamento ottico


FMC colonne a pavimento
SP specchi deviatori

vedi pag. 210


vedi pag. 206
vedi pag. 209

SFB staffe orientabili

vedi pag. 212

SAV supporti antivibranti


Connettori
Modello

vedi pag. 180

vedi pag. 211


vedi seguente elenco:

Descrizione

CONNETTORI VISION V emettitori e ricevitori / VX-VXL-MXL-MXL U emettitori


CD 5

M12 diritto 5 poli precablato cavo 5 m

CD 10

M12 diritto 5 poli precablato cavo 10 m

CD 15

M12 diritto 5 poli precablato cavo 15 m

CD 20

M12 diritto 5 poli precablato cavo 20 m

CD 25

M12 diritto 5 poli precablato cavo 25 m

CD 50

M12 diritto 5 poli precablato cavo 50 m

CD 95

M12 angolare a 90 5 poli precablato cavo 5 m

CD 910

M12 angolare a 90 5 poli precablato cavo 10 m

CD 915

M12 angolare a 90 5 poli precablato cavo 15 m

CDM 9

M12 diritto 5 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9

CDM 99

M12 angolare a 90 5 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9

CONNETTORI VISION VX e VXL ricevitori


C8D 5

M12 diritto 8 poli precablato cavo 5 m

C8D 10

M12 diritto 8 poli precablato cavo 10 m

C8D 15

M12 diritto 8 poli precablato cavo 15 m

C8D 25

M12 diritto 8 poli precablato cavo 25 m

C8D 40

M12 diritto 8 poli precablato cavo 40 m

C8D 95

M12 angolare a 90 8 poli precablato cavo 5 m

C8D 910

M12 angolare a 90 8 poli precablato cavo 10 m

C8D 915

M12 angolare a 90 8 poli precablato cavo 15 m

C8DM 9

M12 diritto 8 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9

C8DM 911

M12 angolare a 90 8 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9

C8DM 11

M12 diritto 8 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9/11

C8DM 911

M12 angolare a 90 8 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9/11

148

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2

VISION
ACCESSORI
Per le barriere Vision sono disponibili i seguenti accessori da ordinare separatamente:
CONNETTORI VISION MXL RICEVITORI
C12D 3

M16 diritto 12 poli precablato cavo 3 m

C12D 5

M16 diritto 12 poli precablato cavo 5 m

C12D 10

M16 diritto 12 poli precablato cavo 10 m

C12D 15

M16 diritto 12 poli precablato cavo 15 m

C12D 25

M16 diritto 12 poli precablato cavo 25 m

CM 16

M16 diritto 12 poli da cablare (a saldare)

CAVI CON 2 CONNETTORI PER COLLEGAMENTO TRA EMETTITORI VISION MXL E BOX MXJB
CJBE 3

cavo 3 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

CJBE 5

cavo 5 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

CJBE 10

cavo 10 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

CAVI CON 2 CONNETTORI PER COLLEGAMENTO TRA RICEVITORI VISION MXL E BOX MXJB
CMBR 3

cavo 3 m con 1 connettore M16 diritto 12 poli e 1 connettore M23 diritto 19 poli precablati

CMBR 5

cavo 5 m con 1 connettore M16 diritto 12 poli e 1 connettore M23 diritto 19 poli precablati

CMBR 5 A

cavo 5 m con 1 connettore M16 diritto 12 poli e 1 connettore M23 diritto 19 poli precablati (per Restart automatico)

CMBR 10

cavo 10 m con 1 connettore M16 diritto 12 poli e 1 connettore M23 diritto 19 poli precablati

CONNETTORI PER COLLEGAMENTO TRA MASTER E SLAVE


CDS 03

cavo 0,3 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

CJBE 3

cavo 3 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

CJBE 5

cavo 5 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

CJBE 10

cavo 10 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

CJBE 25

cavo 25 m con 2 connettori M12 diritti 5 poli precablati

149

VISION
DIMENSIONI (mm)
MODELLI NORMALI E SLAVE

MODELLI MASTER

Modello

150

300

450

600

750

900

1050

1200

1350

1500

1650

1800

251

401

551

701

851

1001

1151

1301

1451

1601

1751

1901

B (area protetta)

160

310

460

610

760

910

1060

1210

1360

1510

1660

1810

85

Fissaggio

2 staffe tipo LS con 2 inserti


Modello

2B

3B

4B

701

1001

1101

510

810

910

C
Fissaggio

3 staffe tipo LS con 3 inserti

135
2 staffe tipo LS con 2 inserti

ATTENZIONE!
Quando

la barriera sottoposta a forti vibrazioni (presse, telai di tessitura ecc.) necessario utillizzare i previsti supporti antivibranti SAV
(disponibili come accessori), per evitare danni alla barriera stessa.
Quando

si realizzano protezioni su lunghe distanze o su pi lati con impiego di specchi deviatori, consigliabile luso del puntatore laser LAD
e delle staffe orientabili SFB, per ottenere un semplice, rapido e corretto allineamento delle barriere fotoelettriche.

150

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2

VISION
VISION MXL L

Ricevitore

DIMENSIONI

2B

3B

711

1011

Emettitore

VISION MXL T

Ricevitore

DIMENSIONI

2B

3B

711

1011

Emettitore

151

FOTOCELLULE DI SICUREZZA
A SINGOLO RAGGIO DI TIPO 2

ILION

ULISSE

ILION
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
ILION una fotocellula di sicurezza di Tipo 2 con corpo cilindrico M18 in
metallo.
Il sistema di protezione pu essere composto da 1, 2, 3 o 4 fotocellule a
raggio singolo collegate ad ununit di controllo AU SX standard o AU SXM
con Muting (per dettagli vedi unit di controllo AU SX e AU SXM a pag. 186
e 187), oppure al controllore configurabile di sicurezza Mosaic (per dettagli
sul controllore di sicurezza vedi pag. 165).
Le dimensioni contenute delle fotocellule consentono il montaggio della protezione in spazi molto ridotti, mentre la possibilit di impiegare pi
fotocellule permette la massima flessibilit nel posizionamento dei raggi di
protezione.

DATI TECNICI SENSORE FOTOELETTRICO


Modello
Livello di sicurezza

IL 10

Tipo 2 secondo IEC/TS 61496-2


SIL 2 SILCL 2 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL d Cat. 2 secondo ISO 13849-1
(abbinata a unit di controllo AU SX/AU SXM o al controllore di sicurezza MOSAIC)

Minimo oggetto rilevabile (mm)


Portata max (m)
Numero fotocellule collegabili a unit di controllo
Tempo di risposta di ogni fotocellula (ms)
Uscita
Segnalazioni

IL 20

12
8

20
da 1 a 4
7
PNP 100 mA
led stato fotocellula

Alimentazione (Vcc)

24 20%

Connessioni elettriche

M12 - 4 poli

Lunghezza max cavi collegamento (m)


Temperatura operativa (C)

50 (tra sensori e unit di controllo)


da 0 a +55

Grado di protezione

IP 67

Dimensioni (mm)

18 x 85

Livello di sicurezza:

TIPO

SIL 2 SILCL 2
PL d Cat. 2
154

FOTOCELLULE DI SICUREZZA
A SINGOLO RAGGIO DI TIPO 2

ILION
INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 225)
Ogni fotocellula Ilion comprende:
Coppia

Emettitore + Ricevitore

Manuale
istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE

CONNETTORI PER ILION


Per le fotocellule Ilion sono disponibili i seguenti connettori da ordinare separatamente:
Modello

Descrizione

CD 5

M12 diritto, 5 poli, precablato cavo 5 m

CD 10

M12 diritto, 5 poli, precablato cavo 10 m

CD 15

M12 diritto, 5 poli, precablato cavo 15 m

CD 20

M12 diritto, 5 poli, precablato cavo 20 m

CD 25

M12 diritto, 5 poli, precablato cavo 25 m

CD 50

M12 diritto, 5 poli, precablato cavo 50 m

CD 95

M12 angolare a 90, 5 poli, precablato cavo 5 m

CD 910

M12 angolare a 90, 5 poli, precablato cavo 10 m

CDM 915

M12 angolare a 90, 5 poli, precablato cavo 15 m

CDM 9

M12 diritto 5 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9

CDM 99

M12 angolare a 90 5 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9

STAFFA DI FISSAGGIO REGOLABILE

Modello

Descrizione

IL FB

Set di 2 staffe orientabili


La staffa IL FB permette una regolazione sia verticale sia orizzontale
dellasse ottico della fotocellula

155

ILION
ULISSE
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
ULISSE una fotocellula di sicurezza di Tipo 2 con corpo metallico e connettore M8 a tre poli.
Il sistema di protezione pu essere composto da 1, 2, 3 o 4 fotocellule a
raggio singolo collegate ad ununit di controllo AU SX standard o AU SXM
con Muting (per dettagli vedi unit di controllo AU SX e AU SXM a pag. 186
e 187), oppure al controllore configurabile di sicurezza Mosaic (per dettagli
sul controllore di sicurezza vedi pag. 165).
Grazie alle dimensioni molto ridotte, al contenitore in alluminio anodizzato e
alle lenti in vetro, esenti dallattrazione elettrostatica della polvere, ULISSE
rappresenta la soluzione ideale per la protezione dei telai di tessitura, cos
come di ogni altra applicazione caratterizzata da forti sollecitazioni meccaniche o da spazi molto ristretti.

DATI TECNICI SENSORE FOTOELETTRICO


Modello
Livello di sicurezza

UPC
Tipo 2 secondo IEC/TS 61496-2
SIL 2 SILCL 2 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL d Cat. 2 secondo ISO 13849-1
(abbinata a unit di controllo AU SX/AU SXM o al controllore di sicurezza MOSAIC)

Minimo oggetto rilevabile (mm)

Portata max (m)

Numero fotocellule collegabili a unit di controllo


Tempo di risposta di ogni fotocellula (ms)
Uscita
Segnalazioni

da 1 a 4
7
PNP 100 mA
led stato fotocellula

Alimentazione (Vcc)

24 20%

Connessioni elettriche

M8 - 3 poli

Lunghezza max cavi collegamento (m)


Temperatura operativa (C)
Grado di protezione
Dimensioni - h x l x p (mm)

50 (tra sensori e unit di controllo)


da 0 a +55
IP 65
58 x 15 x 25

Livello di sicurezza:

TIPO

SIL 2 SILCL 2
PL d Cat. 2
156

FOTOCELLULE DI SICUREZZA
A SINGOLO RAGGIO DI TIPO 2

ULISSE
ILION
INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 225)
Ogni fotocellula Ulisse comprende:
Coppia

Emettitore + Ricevitore

Manuale
istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE

CONNETTORI PER ULISSE


Per le fotocellule Ulisse sono disponibili i seguenti connettori da ordinare separatamente:
Modello

Descrizione

C 85

M8 diritto, 3 poli, precablato cavo 5 m

C 815

M8 diritto, 3 poli, precablato cavo 15 m

C 895

M8 angolare a 90, 3 poli, precablato cavo 5 m

157

MAGNETIC SAFETY SWITCHES


SENSORI MAGNETICI DI SICUREZZA

MAGNUS

MG S - CORPO RETTANGOLARE COMPATTO


CARATTERISTICHE PRINCIPALI

NUOVO PRODOTTO

Contenitore

in materiale termoplastico (PBT) compatto e robusto:


fissaggio 22 mm
Grado

di protezione IP67
Temperatura

operativa da -25 a +75C


Magnete

codificato antimanomissione
Distanza

di commutazione da 3 a 10 mm
Sensore

con 4 connessioni: 2 contatti NA


Connettore

M8 4-poli
Pu essere connesso al Controllore di Sicurezza configurabile MOSAIC
(PL e) o alla unit di controllo dedicata MG d1 (PL d).
I sensori MG S collegati a Mosaic formano un sistema di
sicurezza PL e certificato secondo la Norma ISO 13849-1

DATI TECNICI
Modello

MG S 20

Livello di sicurezza

PL e con Mosaic Fino a PL d con MG d1

Alimentazione (Vcc)

24

Corrente di commutazione (mA)

max. 100

Resistenza di polarizzazione (Ohm)

22

Potenza di interruzione (W)

Resistenza agli urti (Hz/g)

10 - 2000/35

Grado di protezione
Temperatura operativa (C)

IP 67
da -25 a +75

Materiale alloggiamento
Possibile magnete di commutazione

PBT
MG S M

Distanze di commutazione per una funzione


di commutazione in sicurezza in mm:
MIN

0,5

ON

OFF

10

MIN = distanza minima

INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 225)


Ogni sensore magnetico di sicurezza MG S include:

Manuale
istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE
160

SENSORI MAGNETICI DI SICUREZZA

MG B - CORPO RETTANGOLARE
CARATTERISTICHE PRINCIPALI

NUOVO PRODOTTO

Contenitore

robusto in materiale termoplastico (PBT):


fissaggio 78 mm
Grado

di protezione IP67
Temperatura

operativa da -25 a +75C


Magnete

codificato antimanomissione
Distanza

di commutazione
da 4 a 16 mm; da 7 a 18 mm con magnete MG B M+
Sensore

con 4 connessioni: 2 contatti NA


Connettore

M8 4-poli
Pu essere connesso al Controllore di Sicurezza configurabile MOSAIC
(PL e) o alla unit di controllo dedicata MG d1 (PL d).
I sensori MG B collegati a Mosaic formano un sistema di
sicurezza PL e certificato secondo la Norma ISO 13849-1

DATI TECNICI
Modello

MG B 20

Livello di sicurezza

PL e con Mosaic Fino a PL d con MG d1

Alimentazione (Vcc)

24

Corrente di commutazione (mA)

max. 100

Resistenza di polarizzazione (Ohm)

22

Potenza di interruzione (W)

Resistenza agli urti (Hz/g)

10 - 2000/35

Grado di protezione

IP 67

Temperatura operativa (C)

da -25 a +75

Materiale alloggiamento

PBT

Possibile magnete di commutazione (usare un magnete rinforzato


solamente se un traferro pi grande di 4 mm inevitabile)

MG B M
MG B M+ (rinforzato)
Distanze di commutazione per una funzione
di commutazione in sicurezza in mm:
normale
0,5
MIN
con magnete +
3
normale
4
ON
con magnete +
7
16
normale
OFF
con magnete +
18
+ = rinforzato

MIN = distanza minima

INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 225)


Ogni sensore magnetico di sicurezza MG B include:

Manuale
istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE
161

MG M - CORPO CILINDRICO M30


CARATTERISTICHE PRINCIPALI

NUOVO PRODOTTO

Contenitore

robusto in materiale termoplastico (PBT) diametro 30 mm


Grado

di protezione IP67
Temperatura

operativa da -25 a +75C


Magnete

codificato antimanomissione
Distanza

di commutazione
da 4 a 16 mm; da 7 a 20 mm con magnete MG M M+
Sensore

con 4 connessioni: 2 contatti NA


Connettore

M8 4-poli
Pu essere connesso al Controllore di Sicurezza configurabile MOSAIC
(PL e) o alla unit di controllo dedicata MG d1 (PL d).
I sensori MG S collegati a Mosaic formano un sistema di
sicurezza PL e certificato secondo la Norma ISO 13849-1

DATI TECNICI
Modello

MG M 20

Livello di sicurezza

PL e con Mosaic Fino a PL d con MG d1

Alimentazione (Vcc)

24

Corrente di commutazione (mA)

max. 100

Resistenza di polarizzazione (Ohm)

22

Potenza di interruzione (W)

Resistenza agli urti (Hz/g)

10 - 2000/35

Grado di protezione

IP 67

Temperatura operativa (C)

da -25 a +75

Materiale alloggiamento

PBT

Possibile magnete di commutazione (usare un magnete rinforzato


solamente se un traferro pi grande di 4 mm inevitabile)
Distanze di commutazione per una funzione
di commutazione in sicurezza in mm:
MIN

normale
con magnete +

0,5
3

ON

normale
con magnete +

4
7

OFF

normale
con magnete +

16
20

+ = rinforzato

MIN = distanza minima

INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI


(codici di ordinazione a pag. 225)
Ogni sensore magnetico di sicurezza MG M include:

Manuale
istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE
162

MG M M
MG M M+ (rinforzato)

SENSORI MAGNETICI DI SICUREZZA

MAGNUS
CONNETTORI PER MAGNUS
Per i sensori magnetici di sicurezza Magnus sono disponibili i seguenti connettori da ordinare separatamente:

Modello

Descrizione

C8 G3

M8 diritto, 4 poli, precablato cavo 3 m

C8 G93

M8 angolare a 90, 4 poli, precablato cavo 3 m

C8 G5

M8 diritto, 4 poli, precablato cavo 5 m

C8 G95

M8 angolare a 90, 4 poli, precablato cavo 5 m

I sensori magnetici Magnus insieme a


Mosaic formano un sistema di sicurezza PL e
certificato secondo la Norma ISO 13849-1

Certificato da:

I sensori magnetici Magnus insieme all'unit


MG d1 formano un sistema di sicurezza PL d
certificato secondo la Norma ISO 13849-1

Certificato da:

163

MOSAIC

164

CONTROLLORE MODULARE
MODULAR SAFETY
INTEGRATEDDI
CONTROLLER
CONFIGURABILE
SICUREZZA

MOSAIC

165

MOSAIC
INTRODUZIONE
Mosaic un controllore di sicurezza modulare e configurabile che consente di gestire
il sistema di controllo di sicurezza di una macchina o un impianto.
A Mosaic possono essere collegati sensori e comandi di sicurezza quali: sensori
optoelettronici (barriere, scanner, fotocellule), interruttori meccanici, tappeti sensibili,
pulsanti di arresto di emergenza, comandi bi-manuali, etc., concentrandone la gestione
su un unico dispositivo flessibile ed espandibile. Inoltre, grazie al modulo MCT possibile decentrare parte del sistema in pannelli di controllo lontani dall'unita master M1.
Rispetto ai circuiti di sicurezza realizzati con componenti tradizionali moduli di
sicurezza a rel , Mosaic presenta molti vantaggi:
Riduce

il numero di componenti e quindi lingombro e la quantit dei cablaggi


Velocizza

i tempi di costruzione del quadro elettrico


Fornisce

la configurazione logica necessaria attraverso ununica, semplice programmazione Software, quindi facilmente modificabile dal progettista della macchina
Permette

la realizzazione di sistemi di sicurezza resistenti ai tentativi di manomissione


Semplifica

la manutenzione della macchina grazie alla scheda di memoria MCM che


permette il trasferimento del programma di configurazione in un nuovo Mosaic con
poche semplici operazioni.

Mosaic certificato per il massimo livello di sicurezza


previsto dalle norme sulla sicurezza industriale:
SIL 3, SILCL 3, PL e, Cat. 4..

DESCRIZIONE DEL SISTEMA


Mosaic costituito da ununit principale M1, configurabile tramite linterfaccia grafica MSD - in dotazione con ciascuna unit Master senza costi
aggiuntivi - e da un numero massimo di 14 espansioni, collegabili ad M1 tramite il bus proprietario MSC.
Lunit master M1 utilizzabile anche stand-alone e dispone di 8 ingressi di sicurezza e 2 uscite bicanale a stato solido indipendenti e programmabili. Le espansioni disponibili sono: MI8O2 con input e output, MI8, MI12T8 e MI16 con soli input, MO2 e MO4 con soli output, MR2 e MR4 con rel di
sicurezza a contatti guidati. Sono inoltre disponibili espansioni per il collegamento a scopo diagnostico ai principali bus di automazione: MBP (Profibus
DP), MBC (CANopen), MBD (DeviceNET), MBEI (Ethernet IP), MBEC (EtherCAT), MBEP (PROFINET), MBU (Universal Serial Bus).
Il sistema Mosaic pu disporre al massimo di 128 ingressi e 16 uscite bicanale di sicurezza. Il modulo master e le espansioni comunicano tramite il
bus MSC a 5 vie (REER proprietary), collocato fisicamente sul retro di ciascun modulo.
Con il modulo MCT possibile remotizzare le espansioni degli I/O.
Tramite il software MSD (Mosaic Safety Designer), installato su PC, si possono creare logiche complesse, con lutilizzo di operatori logici e di funzioni
di sicurezza quali muting, timer, contatori, memorie, ecc. grazie ad uninterfaccia grafica semplice ed intuitiva.
La configurazione effettuata viene trasferita al modulo M1 tramite un collegamento USB. Il progetto che risiede su M1 pu anche essere memorizzato
sulla scheda di memoria proprietaria MCM (opzionale), che consente un rapido trasferimento della configurazione su altri moduli M1.

Livello di sicurezza:

SIL 3 SILCL 3 PL e Cat. 4 Tipo 4

Livello di sicurezza:

SIL

Conforme alle seguenti Direttive e Norme:

2006/42/CE Direttiva Macchine


SIL 3 SILCL 3
2004/108/CE Direttiva Compatibilit Elettromagnetica
PL e Cat. 4
2006/95/CE Direttiva Bassa Tensione
CEI EN 61131-2: Controllori programmabili, parte 2: Specificazioni e prove delle apparecchiature
EN ISO 13849-1: Sicurezza del macchinario: Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza Parte 1: Principi generali per la progettazione
EN ISO 13849-2: Sicurezza del macchinario: Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza Parte 2: Validazione
EN 954-1: Sicurezza del macchinario Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza Principi generali di progettazione
IEC/EN 61496-1: Sicurezza del macchinario: Dispositivi Elettrosensibili di protezione, Parte 1: Requisiti generali e test
IEC/EN 62061 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici, elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di controllo delle macchine
IEC 61508-1: Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici/elettronici/programmabili legati alla sicurezza: Requisiti generali
IEC 61508-2: Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici/elettronici/programmabili legati alla sicurezza: Prescrizioni per sistemi elettrici/elettronici/programmabiliE S P E

legati alla sicurezza

IEC 61508-3: Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici/elettronici/programmabili legati alla sicurezza: Prescrizioni per il Software
IEC 61784-3: Comunicazione di dati digitali per la misurazione e controllo: profili di sicurezza funzionale per la comunicazione nelle reti industriali
IEC/TS 62046 Ed. 2 Sicurezza del macchinario - Applicazione dei dispositivi di protezione per il rilevamento della presenza delle persone
ANSI / UL 1998 Software di sicurezza per componenti programmabili.
166

CONTROLLORE MODULARE
CONFIGURABILE DI SICUREZZA

MOSAIC
99 mm

22.5 mm

114.5 mm

Caratteristiche Principali del Sistema


Design

compatto: ogni singolo modulo misura soltanto 22.5 x 99 x 114.5 mm


Morsetti

estraibili, contatti a vite


Utilizzabile

con i principali sensori e comandi di sicurezza


Software

grafico di configurazione facile ed intuitivo (MSD - Mosaic Safety Designer),


in dotazione con M1 senza costi aggiuntivi
Ampia

scelta di funzioni di sicurezza e operatori logici configurabili via software


Scheda

di memoria estraibile per il salvataggio dei dati di configurazione (MCM


Mosaic Configuration Memory)
Comunicazione

tra i diversi moduli attraverso bus proprietario ad alta velocit


(MSC - Mosaic Safety Communication)
Max.

14 moduli di espansione oltre al modulo Master M1, esclusi i moduli rel


Max.

128 input e 16 coppie di OSSD


Ingressi

digitali di sicurezza programmabili sia singolarmente che a coppie, con


possibilit di monitoraggio tramite segnali di uscita dedicati
Possibilit

di programmare filtri e ritardi per ogni singolo ingresso


Possibilit

di programmare ritardi di attivazione e disattivazione delle uscite


Possibilit

di controllo indipendente delle coppie di uscite


Segnali

di uscita per diagnostica programmabili


Efficace

diagnostica fornita dai led frontali, dal software di configurazione, dai moduli
di espansione bus.

108 mm

Descrizione del Modulo Master M1


Unit

principale Stand alone, in grado di controllare gli altri moduli di espansione


Configurabile

tramite software MSD da PC, via interfaccia USB


8
input digitali
2
coppie di OSSD con uscite da 400mA
4
uscite di test per il monitoraggio dei sensori
2
uscite digitali di segnalazione programmabili
2
ingressi per Start/Restart interlock e controllo dei rel esterni (EDM)
Scheda

di memoria di configurazione MCM (opzionale)


File
di LOG contenente le ultime 5 modifiche di configurazione eseguite in ordine
cronologico, con data dellavvenuta modifica
24
connettori in 22.5 mm
Possibile

connessione con Bus posteriore ReeR MSC per il collegamento con gli altri
moduli.
Mosaic master M1 dotato di una connessione USB 2.0 (come indicato in figura) per
consentire il collegamento ad un Personal Computer sul quale risiede il SW di configurazione MSD (Mosaic Safety Designer).

CONNETTORE USB

Mosaic Configuration Memory MCM


Mosaic MCM una scheda di memoria estraibile proprietaria che pu essere utilizzata
per salvare i dati di configurazione di Mosaic per poi trasferirli, senza lutilizzo di un PC,
su di un nuovo dispositivo.
La configurazione presente su MCM prevale su quella eventualmente presente su M1,
che sar cancellata e sostituita da quella contenuta in MCM.
Tramite il software di configurazione MSD (Mosaic Safety Designer) possibile disabilitare su M1 tale funzione di sostituzione della configurazione.
Le operazioni di sovrascrittura saranno registrate, in ordine cronologico, allinterno
del file di LOG presente su MOSAIC M1.

167

MOSAIC
Mosaic Safety Communication MSC
Mosaic MSC assicura la comunicazione tra i vari moduli attraverso un Bus di sicurezza proprietario a
5 vie ad alta velocit. possibile utilizzare i connettori modulari di MSC per collegare i vari moduli di
espansione ad M1.
I connettori sono collocati fisicamente sul retro di ciascun modulo e trovano posto nella barra omega
del quadro.
L'unit Master M1 non include il connettore MSC (non necessario se non vengono utilizzate delle
espansioni). Per collegare il Master M1 alla prima espansione necessario ordinare un connettore
MSC separatamente.
Ogni unit di espansione fornita con un connettore MSC.
Descrizione dei Moduli Espansione
MOSAIC MI8O2
Modulo

espansione I/O
8
ingressi digitali
2
coppie di OSSD con uscite da 400mA
4
uscite di test per il monitoraggio dei sensori
2
uscite digitali di segnalazione programmabili
2
ingressi per lo Start/Restart interlock e controllo dei rel esterni (EDM)
24
connettori in 22.5 mm
Collegabile

ad M1 tramite Bus proprietario MSC.

MOSAIC MI8 MI16


Modulo

espansione ingressi:
-- MI8 8 ingressi digitali
-- MI16 16 ingressi digitali
4
uscite di test per il monitoraggio dei sensori
16/24

connettori in 22.5 mm
Collegabile

ad M1 tramite Bus proprietario MSC.

MOSAIC MI12T8
Modulo

espansione ingressi: 12 ingressi digitali


8
uscite di test output per il monitoraggio dei sensori: ideale per tappeti e
bordi sensibili a 4 fili (fino a 4 dispositivi collegabili)
24
connettori in 22.5 mm
Collegabile

ad M1 tramite Bus proprietario MSC

MOSAIC MO2 MO4


Moduli

espansione uscite:
-- MO2 - 2 coppie di OSSD
-- MO4 - 4 coppie di OSSD
Corrente

di uscita di 400 mA
2/4
uscite digitali di segnalazione programmabili
2/4
ingressi per Start/Restart interlock e controllo dei rel esterni (EDM)
16/24

connettori in 22.5 mm
Collegabile

ad M1 tramite Bus proprietario MSC.


168

CONTROLLORE MODULARE
CONFIGURABILE DI SICUREZZA

MOSAIC
MOSAIC MR2 MR4
Moduli

rel di sicurezza
-- MR2 - 2 rel 2 NA + 1 NC Collegabile a una coppia di OSSD
-- MR4 - 4 rel 4 NA + 2 NC Collegabile a 2 coppie indipendenti di OSSD
2/4
rel di sicurezza con contatti guidati 6 A 250 Vca
1/2
contatti NC per il controllo dei rel esterni (EDM)
16/24

connettori in 22.5 mm.


Ogni contatto NA interrotto 2 volte da 2 rel di sicurezza.
Mosaic MR2 e MR4 sono unit passive, utilizzabili anche non integrate nel sistema Mosaic.
Le espansioni MR non necessitano di MSC in quanto si collegano direttamente alle OSSD prescelte.

MOSAIC MB
Modulo di espansione per la connessione ai pi comuni bus di campo industriali per la diagnostica
e linvio di dati:
MBP

Profibus DP
MBD

DeviceNET
MBC

CANopen
MBEI

Ethernet IP
MBEC

EtherCAT
MBEP

PROFINET
MBU

Universal Serial Bus


I moduli MB sono collegabili ad M1 tramite Bus proprietario MSC.
MOSAIC MCT

NUOVO PRODOTTO

MODULO
MASTER M1

Trasferimento

del bus MSC di Mosaic


Semplice

collegamento tramite connettori


Fino
a 100 m di connessione
(con cavo schermato RS 485 compatibile)
16
connettori in 22.5 mm.

169

MOSAIC
DATI TECNICI
Modulo

M1

MI8O2

MI8 - MI16

MI12T8

MO2 - MO4

MR2 - MR4

MCT

MBx

Modulo Master
programmabile

Espansione
input e output

Espansioni
input

Espansioni
input

Espansioni
output

Espansioni
uscite rel a
contatti guidati

Espansione
trasferimento
Bus MSC

Espansioni
diagnostica
su bus

Ingresso USB

Alloggiamento
per MCM

Collegamento
con Bus MSC

Connettore MSC
in dotazione

no

Descrizione

SIL 3 SILCL 3 secondo IEC 61508 - IEC 62061


PL e Cat. 4 secondo ISO 13849-1

Livello di sicurezza
Ingressi di
sicurezza

8 16

12

Uscite di sicurezza
(OSSD)

2 coppie
PNP - 400mA

2 coppie
PNP - 400mA

2 coppie
PNP - 400mA

Uscite segnalazione
programmabili

2
PNP - 100 mA

2
PNP - 100 mA

24
PNP - 100 mA

Uscite di test
Uscite rel
di sicurezza

2 NA + 1 NC
6A 250Vca
4 NA + 2 NC
6A 250Vca

Ingressi Start/
Restart e controllo
rel esterni (EDM)

24

Stato uscite

Stato uscite

Diagnosi
anomalie

Segnalazione led
Alimentazione (Vcc)
Connessioni
elettriche

Stato ingresso/uscite e diagnosi anomalie


24 20%
Morsetti estraibili, contatti a vite

Temperatura
operativa (C)

Da -10 a +55

Temperatura di
stoccaggio (C)

Da -20 a +85

Grado di protezione
Fissaggio
Dimensioni
h x l x p (mm)

170

IP 20 per contenitore
IP 2X per morsettiera
Su barra omega secondo norma EN 50022-35
99 x 22,5 x 114

CONTROLLORE MODULARE
CONFIGURABILE DI SICUREZZA

MOSAIC
Mosaic Safety Designer - MSD
MSD il software di configurazione di MOSAIC M1, dallutilizzo facile ed
intuitivo.
fornito con ciascuna unit M1 senza costi aggiuntivi.

Le caratteristiche principali di MSD sono:


Funzionalit

di Drag&Drop per la configurazione di tutte le funzioni di


sicurezza
Validazione

funzionale del progetto


Gestione

di password a 2 livelli per la prevenzione agli accessi non autorizzati e conseguenti modifiche accidentali o manomissioni della configurazione del sistema
Configurazione

dei parametri dei blocchi funzionali come ad esempio:


-- ingressi monocanale o bicanale NA o NC
-- uscite di test per il monitoraggio di sensori elettromeccanici e fotocellule
e i relativi collegamenti elettrici
-- restart automatico, manuale e manuale monitorato
-- controllo contemporaneit tra due canali
-- filtri antirimbalzo contatti e timer

-- test allavvio

Blocchi

funzionali di Muting con logica mono e bidirezionale


a2o4

sensori
Monitor

in tempo reale dello stato degli I/O


Funziona

su ambiente PC. Requisiti minimi del sistema:


-- Memoria RAM : 256 MB

-- Disco fisso: spazio libero > 100Mbyte

-- Connettore USB: 1.1 o 2.0

-- Windows XP SP3 / Vista / Windows 7

-- Microsoft Framework 3.5 (o superiori)

PRINCIPALI BLOCCHI FUNZIONALI

OGGETTI INPUT

E STOP - ARRESTO DI EMERGENZA

E-GATE - DISPOSITIVO PER RIPARI MOBILI

E-STOP verifica lo stato degli ingressi collegati


a un
E-GATE verifica lo stato degli ingressi collegati a un

dispositivo di arresto di emergenza.


dispositivo per ripari mobili come porte e cancelli.

possibile lutilizzo delle uscite


di test.
possibile lutilizzo delle uscite di test.

Ingressi configurabili per contatti:


1 NC oppure
Ingressi configurabili per contatti: 2 NC oppure 1 NC + 1NA.
2 NC.

ENABLE - CHIAVE DI ABILITAZIONE

ESPE - BARRIERA OPTOELETTRONICA O LASER SCANNER DI SICUREZZA

FOOTSWITCH - PEDALE DI SICUREZZA

ENABLE verifica lo stato degli ingressi


collegati a un

ESPE verifica lo stato degli ingressi di una barriera

dispositivo di comando manuale


a chiave.

optoelettronica o di un laser scanner di sicurezza con due

possibile lutilizzo delle uscite


di test.
uscite statiche autocontrollate.

Ingressi configurabili per contatti: 1 NA oppure


2 NA.

PHOTOCELL - FOTOCELLULA DI SICUREZZA

FOOTSWITCH verifica lo stato degli ingressi collegati


a un

dispositivo di comando a pedale di sicurezza.

possibile lutilizzo delle uscite di test.

Ingressi configurabili per contatti:

1 NC oppure 1 NA oppure 2 NC oppure 1 NA + 1 NC.

PHOTOCELL verifica lo stato dellingresso collegato a una


fotocellula optoelettronica di sicurezza, o una serie di due

fotocellule, non auto controllate.


necessario lutilizzo delle uscite di test.

171

MOSAIC

MOD-SEL - SELETTORE DI SICUREZZA

TWO-HAND COMANDO BIMANUALE DI SICUREZZA

MOD-SEL verifica lo stato degli ingressi collegati


a un
TWO-HAND verifica lo stato degli ingressi collegati a un

(fino a 4 ingressi).
dispositivo di comando di sicurezza a due mani.

Ingressi configurabili per selettori a due,


tre o quattro
possibile lutilizzo delle uscite di test.

posizioni.
Ingressi configurabili per contatti: 2 NC oppure 2 NA + 2 NC.

selettore di modo di funzionamento

S-MAT - TAPPETO DI SICUREZZA

ENABLING GRIP SWITCH - PULSANTE DI ENABLE

S-MAT verifica lo stato degli


ingressi collegati a un tappeto

ENABLING GRIP SWITCH verifica lo stato degli ingressi collegati

di sicurezza o a un bordo sensibile.

a un pulsante di enable.

necessario lutilizzo delle uscite di test.

possibile lutilizzo delle uscite di test.

Non utilizzabile con componenti a 2 fili e resistenza di

Ingressi configurabili per contatti: 2 NA + 2 NC.

terminazione.

SWITCH - INTERRUTTORE

SENSOR SENSORE

SWITCH verifica lo stato dellingresso collegato a un

pulsante o interruttore (non di sicurezza).

possibile lutilizzo di una uscita di test.


SENSOR verifica lo stato dellingresso collegato a un sensore


(non di sicurezza).

possibile lutilizzo di una uscita di test.

OGGETTI OUTPUT

OSSD (uscite di sicurezza)

STATUS (uscita di segnalazione programmabile)

OSSD una coppia di uscite di sicurezza di tipo statico


PNP. Per ogni uscita OSSD mediante un ingresso dedicato
ossibile ottenere il ripristino manuale o automatico ed il
controllo EDM di rel esterni..

Attraverso luscita programmabile STATUS (non di sicurezza)


possibile monitorare qualsiasi punto dello schema logico
del progetto.

BLOCCHI FUNZIONALI OPERATORI

OPERATORI
MUTING

La funzione di
Muting lesclusione temporanea, automatica ed effettuata in condizioni di sicurezza dell ESPE di protezione in relazione al ciclo macchina. Esistono fondamental
mente due tipologie di applicazioni:

1 - Permettere laccesso di persone allinterno dellarea


pericolosa durante la parte non pericolosa del ciclo macchina.
2 - Permettere il transito del materiale ed impedire laccesso della persona. Es.:palettizzatori.

Attraverso lMSD possibile configurare i seguenti parametri relativi alle differenti funzioni di Muting:

- Tempo sensori: possibile regolare il controllo di contemporaneit


di attivazione dei sensori.

Timeout:

il
tempo,
espresso
in
secondi,
entro
il
quale
deve
terminare il ciclo di Muting.

- Muting Enable: d la possibilit di abilitare la funzione di Muting solo quando necessario (per esempio solo quando il convogliatore in movimento).
- Direzione: nel caso di Muting Bidirezionale possibile impostare una direzione obbligata di transito.
- Chiusura Muting: nel caso di Muting a 4 sensori possibile selezionare se il Muting deve terminare alla liberazione dallESPE oppure dei sensori.
- Blind Time: nei casi in cui il muting viene terminato dallESPE, possibile attivare un ritardo della chiusura del muting. Es.: oggetti sporgenti dal pallet .

- Tempo di fine Muting: nel caso di logica a L permette di impostare il tempo limite di fine
del muting dopo la liberazione del primo sensore.

- Funzione di Override con 2 modi operativi: a) manuale ad azione mantenuta; b) comando ad impulso con mantenimento automatico

MUTING L a 2 sensori per transito mono-direzionale solo uscita

Loperatore MUTING con logica L permette di effettuare il


muting mediante 2 sensori esterni (S1 e S2) la cui
occupazione contemporanea determina il muting.
La chiusura del muting determinata dalla liberazione
dellESPE.

172

Loperatore MUTING con logica Sequenziale permette


di effettuare il muting mediante 4 sensori esterni (S1, S2,
S3 e S4) dei quali viene controllata la sequenza logica di
occupazione.

MUTING T Contemporaneoa 4 sensori per transito bi-direzionale

Loperatore MUTING con logica T permette di effettuare il


muting mediante 2 sensori esterni (S1 e S2) la cui occupazione contemporanea determina il muting.

Loperatore MUTING con logica Contemporanea permette


di effettuare il muting mediante 2 coppie di sensori esterni
(S1, S2 e S3, S4). Viene controllata la contemporaneit di
occupazione dei sensori delle singole coppie.

MUTING T a 2 sensori per transito bi-direzionale

MUTING .T Sequenziale a 4 sensori per transito bi-direzionale

MOSAIC

OPERATORI
MEMORIE

Gli operatori MEMORIE consentono allutente di mantenere memorizzati i segnali che provengono dagli oggetti componenti il progetto.
D FLIP FLOP

SR FLIP FLOP

D FLIP FLOP permette di memorizzare sull'uscita Q

lo stato
presente allingresso D sul fronte di salita dellingresso Ck.

USER RESTART MANUALE

SR FLIP FLOP permette di memorizzare sulluscita Q lo stato


impostato tramite Set e Reset.

USER RESTART MONITORATO

CLOCKING

RITARDO

USER RESTART MONITORATO permette di memorizare il


MANUAL USER RESTART
permette di memorizare il segnale di

segnale di Restart su di un fronte di salita seguito da uno di

restart su di un fronte di
salita dell'ingresso Res.

discesa dellingresso Res.

OPERATORI
TIMER

Gli
operatori TIMER consentono di generare un segnale per la durata impostata.

CONTROLLORE MODULARE
CONFIGURABILE DI SICUREZZA

RITARDO permette di applicare un ritardo ad un segnale

CLOCKING fornisce in uscita un segnale


con il periodo

commutando luscita dopo il tempo impostato, a fronte di una

impostato se lingresso a 1.
variazione di stato del segnale sullingresso.

PASSING MAKE CONTACT

MONOSTABILE

PASSING MAKE CONTACT fornisce unuscita che replica il segnale presente sullingresso. Quando il segnale in ingresso
rimane
a 1 per un tempo superiore a quello impostato,

luscita va comunque a 0.

MONOSTABILE fornisce in uscita un segnale a partire dal


fronte di salita sullingresso, con durata pari al tempo
impostato.

OPERATORE CONTATORE FUNZIONI

L operatore CONTATORE consente di generare un segnale


non appena
La
funzione di SINGLE-BREAK/DOUBLE-BREAK
permette di attivare il ciclo di

raggiunto il numero impostato.


operazione
della macchina tramite l'interruzione dell'area protetta.


viene

SINGLE-BREAK
/ DOUBLE-BREAK

COUNTER

SINGLE BREAK: il ciclo macchina riparte quando il campo protetto

un contatore di impulsi che porta a 1 luscita Q non


stato interrotto e liberato una volta.
COUNTER

DOUBLE BREAK: il ciclo macchina riparte quando il campo protetto


appena viene raggiunto il numero impostato.

stato interrotto e liberato 2 volte.

OPERATORI
LOGICI

OR

NOT

sono a 1.

OR d in uscita 1 se almeno uno degli ingressi a 1.

XOR
d in uscita 0 se tutti gli ingressi sono allo stesso
stato
logico.

NOT inverte lo stato logico dellingresso.

NAND d in uscita 0 se tutti gli ingressi sono a 1.

NOR

NOR d in uscita 0 se almeno uno degli ingressi a 1..

XNOR

XNOR d in uscita 1 se tutti gli ingressi sono allo stesso


logico.
stato

MULTIPLEXER

NAND

XOR

AND


AND d in uscita 1 se tutti gli ingressi

MULTIPLEXER permette di trasferire in uscita uno dei segnali


in ingresso in base al corrispondente ingresso di selezione
attivo.
173

MOSAIC
Esempio di Applicazione 1
GESTIONE DELLA SICUREZZA DI IMPIANTO DI PALETTIZZAZIONE CON DUE CELLE ROBOTIZZATE
Limpianto composto da un trasportatore che convoglia le scatole a due celle robotizzate di palletizzazione.
La macchina completamente protetta da una recinzione provvista di tre porte di accesso (una per ogni cella robotizzata e una per la zona trasportatore) dotate di interruttore di sicurezza. Lapertura della porta della cella robotizzata provoca larresto del robot corrispondente mentre laperura
della porta zona trasportatore provoca larresto dellimpianto.
I pallet completi vengono prelevati da un carrello trasportatore attraverso il varco di accesso protetto da una barriera fotoelettrica di sicurezza.
In prossimit di ogni barriera presente il relativo comando di restart manuale. Loccupazione di ogni barriera comporta larresto del robot relativo.
Solo quando il robot corrispondente fermo in posizione di riposo consentito lattraversamento di una barriera senza interrompere la lavorazione.
Limpianto provvisto di quattro pulsanti di arresto di emergenza.

In totale i componenti di sicurezza sono:


2
barriere fotoelettriche
2
pulsanti di restart barriere
3
interruttori per cancelli
4
pulsanti di arresto di emergenza
Realizzando il circuito di sicurezza con componenti tradizionali moduli di sicurezza a rel sarebbe necessario lutilizzo di un numero minimo di sei
moduli di sicurezza, cablati tra di loro al fine di realizzare le funzioni necessarie:
2
moduli di sicurezza per le barriere
3
moduli di sicurezza per i cancelli
1
modulo di sicurezza per larresto di emergenza
174

CONTROLLORE MODULARE
CONFIGURABILE DI SICUREZZA

MOSAIC

ESEMPIO DI APPLICAZIONE 1 - SOLUZIONE CON MOSAIC


Realizzando il circuito di sicurezza con Mosaic sufficiente lutilizzo di:
1
modulo principale M1
1
modulo di espansione MI8O2
che forniscono in totale: 16 input, 4 coppie di uscite di sicurezza, 8 uscite di test, 4 uscite di segnalazione.

175

MOSAIC
Esempio di Applicazione 2
GESTIONE DELLA SICUREZZA DI UN CENTRO DI LAVORO CON CARICO/SCARICO ALTERNATO
Loperatore deve provvedere al posizionamento o alla rimozione del pezzo da lavorare.
La macchina protetta da due barriere fotoelettriche di sicurezza poste in posizione orizzontale. In questo caso prevista la presenza della funzione di
muting per ciascuna barriera per permettere laccesso di persone allinterno dellarea pericolosa durante la parte non pericolosa del ciclo macchina.
In relazione alla posizione dellutensile, che lelemento pericoloso, una delle due barriere (quella di fronte alla zona di lavoro utensile) attiva mentre
laltra in Muting per consentire alloperatore di procedere alle operazioni di carico / scarico del pezzo da lavorare. La condizione di Muting delle due
barriere verr poi invertita quando lutensile dovr lavorare nella parte opposta della macchina.
La macchina completamente protetta da una recinzione provvista di una porta di accesso dotata di interruttore di sicurezza. Lapertura della porta
provoca larresto della macchina.
In prossimit di ogni barriera presente il relativo comando di restart manuale.
Limpianto provvisto di tre pulsanti di arresto di emergenza il cui azionamento arresta la macchina.

In totale i componenti di sicurezza sono:


2
barriere fotoelettriche
2
pulsanti di restart barriere
1
interruttore per cancelli
3
pulsanti di arresto di emergenza
Realizzando il circuito di sicurezza con componenti tradizionali moduli di sicurezza a rel sarebbe necessario lutilizzo di quattro moduli di sicurezza:
2
moduli di sicurezza con funzione di Muting per le barriere
1
modulo di sicurezza per il cancello
1
modulo di sicurezza per larresto di emergenza

176

CONTROLLORE MODULARE
CONFIGURABILE DI SICUREZZA

MOSAIC

ESEMPIO DI APPLICAZIONE 2 - SOLUZIONE CON MOSAIC


Realizzando il circuito di sicurezza con Mosaic sufficiente lutilizzo di:
1
modulo principale M1
1
modulo di espansione MI8
che
forniscono in totale: 16 input, 2 coppie di uscite di sicurezza, 8 uscite di test, 2 uscite di segnalazione.

Osservazioni:
Usando MOSAIC tutta la logica di sicurezza realizzata attraverso luso dellinterfaccia grafica, e non cablando tra di loro le uscite dei moduli a rel.
Il funzionamento della logica viene verificato durante la fase di progetto dalla funzione di VALIDAZIONE e pu essere testato attraverso la funzione di
MONITOR in fase di installazione.
Durante la fase di progetto semplice aggiungere e togliere funzioni di sicurezza, per esempio aggiungendo altri sensori o zone.
possibile inserire controlli (test allavvio) tali da rilevare manomissioni (by-pass), sempre possibili con i classici moduli a rel.
Modifiche non autorizzate del progetto sono di fatto rese impossibili attraverso una protezione con due livelli di password.
Conclusioni:
I due esempi sono volontariamente molto semplificati. Nella realt spesso necessaria limplementazione di funzioni pi complesse, come ritardi, filtri,
o logiche di sicurezza pi complesse che combinano tra loro segnali provenienti da pi sorgenti. Questo comporterebbe lutilizzo di molti moduli a rel e
complicherebbe ulteriormente la realizzazione della logica, il cablaggio ed il costo finale.
Con MOSAIC, il progettista ha invece a disposizione tutte le funzioni logiche di sicurezza e pu immediatamente combinarle tra loro attraverso luso della
sola interfaccia grafica MSD.
177

MOSAIC
INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 226)
Ogni Master M1 comprende:
CD
Rom contenente il SW di configurazione MSD; manuale istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE
L'unit Master M1 non include il connettore MSC (non necessario se non vengono utilizzate delle espansioni). Per collegare il Master M1 alla prima
espansione necessario ordinare un connettore MSC separatamente.
Ogni unit di espansione fornita con un connettore MSC.
I moduli rel di sicurezza MR2 e MR4 sono connessi agli altri moduli unicamente tramite cablaggio elettrico e non necessitano quindi del
connettore MSC.

178

INTERFACCE DI SICUREZZA

AD SR1
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Linterfaccia di Sicurezza AD SR1 costituisce il sistema dedicato di interfacciamento
tra le barriere di sicurezza EOS4 A, EOS2 A, Admiral AD, Admiral AX BK e Vision V,
dotate di uscite statiche autocontrollate di sicurezza, ed i circuiti di comando della
macchina.
AD SR1 inoltre permette di disporre di funzioni ausiliarie di sicurezza quali lo Start/
Restart interlock (interblocco alla partenza/ripartenza) e lEDM (controllo dei
dispositivi finali di commutazione).

DATI TECNICI
Modello
Livello di sicurezza
Ingressi bicanali per barriere di sicurezza
Uscite rel di sicurezza
Tempo di risposta (ms)
Start/Restart*
Controllo rel esterni
Segnalazioni led
Alimentazione (Vcc)
Connessioni elettriche
Temperatura operativa (C)
Grado di protezione
Fissaggio
Dimensioni - h x l x p (mm)

AD SR1
Tipo 4 secondo IEC/TS 61496-2
SIL 3 SILCL 3 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL e Cat. 4 secondo ISO 13849-1
1
2 NA - 2 A 250 Vca
20
manuale o automatico selezionabile su morsettiera
ingresso di feedback con abilitazione selezionabile
stato ingresso/uscite e diagnosi anomalie
24 20%
a morsettiera
da 0 a +55
IP 20 per contenitore
IP 2X per morsettiera
su barra secondo norma EN 50022-35
99 x 22,5 x 114

INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 226)


Ogni modulo AD SR1 comprende:

Manuale
istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE
Livello di sicurezza: Tipo

4 SIL 3 SILCL 3 PL e Cat. 4

Conforme alle seguenti Direttive e Norme:

2006/42/CE Direttiva Macchine.


2004/108/CE Direttiva Compatibilit Elettromagnetica.
2006/95/CE Direttiva Bassa Tensione.
IEC/EN 61496-1 Ed. 2.1 e IEC/TS 61496-2 Ed. 2 Dispositivi elettrosensibili di protezione.
EN ISO 13849-1 Sicurezza del macchinario Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza Principi generali per la progettazione.
IEC/EN 62061 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici, elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di controllo delle macchine.
IEC 61508 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di sicurezza.
IEC/TS 62046 Ed. 2 Sicurezza del macchinario - Applicazione dei dispositivi di protezione per il rilevamento della presenza delle persone.
UL (C+US) per Canada e USA.
* Comando Start/Restart controllato in sicurezza secondo norma IEC 61496-1
180

E S P E

INTERFACCE DI SICUREZZA DI TIPO 4

AD
AD SRM
SR1
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Linterfaccia di Sicurezza AD SRM con funzione di Muting integrata abbinabile
alle barriere di sicurezza EOS4, EOS2, Admiral e Vision, di qualsiasi risoluzione e
altezza protetta, nonch al laser scanner di sicurezza Pharo.
AD SRM funziona con 2 sensori di Muting con logica di contemporaneit ed dotata di Muting Timeout selezionabile, di funzione di Override (con timeout), ingresso
di Muting Enable (abilitazione muting), uscita di segnalazione Stato Sistema e
di tutte le caratteristiche necessarie alla realizzazione di una protezione Muting
conforme alle pi aggiornate esigenze normative.
AD SRM inoltre permette di disporre di funzioni ausiliarie di sicurezza quali lo
Start/Restart interlock (interblocco alla partenza/ripartenza) e lEDM (controllo
dei dispositivi finali di commutazione).

DATI TECNICI
Modello
Livello di sicurezza
Ingressi bicanali per barriere di sicurezza
Ingressi per sensori di muting
Ingresso per abilitazione muting
Uscite rel di sicurezza
Uscita di segnalazione
Uscita per lampada muting
Tempo di risposta (ms)
Start/Restart*
Controllo rel esterni
Segnalazioni led
Time-out muting
Override
Time-out override
Alimentazione (Vcc)
Connessioni elettriche
Temperatura operativa (C)
Grado di protezione
Fissaggio
Dimensioni - h x l x p (mm)

AD SRM
Tipo 4 secondo IEC/TS 61496-2
SIL 3 SILCL 3 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL e Cat. 4 secondo ISO 13849-1
1
2 - 24 Vcc PNP o rel dark-on
24 Vcc PNP o rel (attivo alto)
2 NA - 2A 250 Vca
1 PNP - 100 mA 24 Vcc
24 Vcc; 0,5 - 5 W
20
manuale o automatico selezionabile su morsettiera
ingresso di feedback con abilitazione selezionabile
stato ingressi / uscite, ingressi sensori di muting, diagnosi anomalie
30 sec. o infinito. selezionabile
2 modi di funzionamento selezionabili : manuale ad azione mantenuta
e ad impulso con mantenimento automatico
15 min.
24 20%
a morsettiera
da 0 a +55
IP 20 per contenitore, IP 2X per morsettiera
su barra secondo norma EN 50022-35
99 x 35 x 114

INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 226)


Ogni modulo AD SRM comprende:

Manuale
istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE
* Comando Start/Restart controllato in sicurezza secondo norma IEC 61496-1

Livello di sicurezza:

TIPO

SIL 3 SILCL 3
PL e Cat. 4
181

MODULO DI SICUREZZA
PER COMANDO A DUE MANI

AD SRT
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Modulo di sicurezza per comandi a due mani.
Uscite a rel con contatti guidati 2 NA + 1 NC.
Ingresso di feedback per EDM per il controllo di contattori esterni.
AD SRT pu essere usato fino a Cat. 4, PL e.
E certificato come Tipo III C secondo la Norma EN 574 e controlla la simultaneit dei
due input (< 0.5 sec).

DATI TECNICI
Modello
Livello di sicurezza
Uscite rel di sicurezza
Min. corrente commutabile a 24 Vcc (mA)
Tempo di risposta (ms)
Controllo rel esterni
Segnalazioni
Alimentazione (Vcc)
Simultaneit (s)
Connessioni elettriche
Temperatura operativa (C)
Grado di protezione
Fissaggio
Dimensioni h x l x p (mm)

AD SRT
PL e, Cat. 4 secondo ISO 13849-1
3 NA + 1 NC 5 A 240 Vca
6
30
s
stato ingresso/uscite e diagnosi anomalie,
alimentazione, canale 1 e canale 2
24 (-15 +10%)
< 0.5 secondo EN 574 Tipo III C
a morsettiera
da - 25 a +55
IP 40 per contenitore - IP 2X per morsettiera
su barra secondo norma EN 50022-35
99 x 22,5 x 114

INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI


(codici di ordinazione a pag. 226)
Ogni modulo AD SRT comprende:

Manuale
istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE
Livello di sicurezza: PL

Livello di sicurezza

Cat. 4
PL e Cat. 4
Tipo III C (EN 574)

e Cat. 4 Tipo III (EN 574)

2006/42/CE

Direttiva Macchine.
2004/108/CE

Direttiva Compatibilit Elettromagnetica.


2006/95/CE

Direttiva Bassa Tensione.


EN
ISO 13849-1 Sicurezza del macchinario Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza Principi generali per la
progettazione.
UL
(C+US) per Canada e USA.
E S P E

182

MODULO DI SICUREZZA PER CONTROLLO


ARRESTI DI EMERGENZA E RIPARI MOBILI

AD SRE4 AD SRE4C
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Moduli di sicurezza per il controllo di dispositivi di arresto di emergenza e interruttori
di sicurezza.
Uscite a rel con contatti guidati 3 NA + 1 NC.
Start/Restart

Automatico e Manuale con AD SRE4 o Manuale monitorato con


AD SRE4C.
Ingresso

di feedback per EDM per il controllo di contattori esterni.


Entrambi possono essere usati fino a Categoria 4, PL e secondo la Norma
ISO 13849-1

DATI TECNICI
Modello
Livello di sicurezza
Uscite rel di sicurezza
Min. corrente commutabile a 24 Vcc (mA)
Tempo di risposta (ms)
Start/Restart
Controllo rel esterni
Segnalazioni
Alimentazione (Vcc)
Connessioni elettriche
Temperatura operativa (C)
Grado di protezione
Fissaggio
Dimensioni h x l x p (mm)

AD SRE 4
AD SRE 4C
fino a PL e, Cat. 4 secondo EN ISO 13849-1
3 NA + 1 NC 5 A 240 Vca
6
50
automatico/manuale
manuale - monitorato
s
stato ingresso/uscite e diagnosi anomalie, alimentazione, canale 1 e canale 2
24 (10%)
a morsettiera
da - 25 a +55
IP 40 per contenitore - IP 2X per morsettiera
su barra secondo norma EN 50022-35
99 x 22,5 x 114

INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI


(codici di ordinazione a pag. 226)

Ogni modulo AD SRE4 e AD SRE4C comprende:

Manuale
istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE
Livello di sicurezza:

Livello di sicurezza

Cat. 4
PL e Cat. 4

PL e Cat. 4

2006/42/CE

Direttiva Macchine.
2004/108/CE

Direttiva Compatibilit Elettromagnetica.


2006/95/CE

Direttiva Bassa Tensione.


EN
ISO 13849-1 Sicurezza del macchinario Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza Principi generali per la
progettazione.
UL
(C+US) per Canada e USA.
E S P E

183

MODULO DI SICUREZZA PER CONTROLLO


ARRESTI DI EMERGENZA E RIPARI MOBILI

AD SRE3 AD SRE3C
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Moduli di sicurezza per il controllo di dispositivi di arresto di emergenza e
interruttori di sicurezza
Uscite a rel con contatti guidati 2 NA + 1 NC.
Start/Restart

Automatico e Manuale con AD SRE3 o Manuale monitorato


con AD SRE3C.
Ingresso

di feedback per EDM per il controllo di contattori esterni.


Entrambi possono essere usati fino a Categoria 3, PL d secondo la Norma
ISO 13849-1

DATI TECNICI
Modello
Livello di sicurezza
Uscite rel di sicurezza
Min. corrente commutabile a 24 Vcc (mA)
Tempo di risposta (ms)
Start/Restart
Controllo rel esterni
Segnalazioni
Alimentazione (Vcc)
Connessioni elettriche
Temperatura operativa (C)
Grado di protezione
Fissaggio
Dimensioni h x l x p (mm)

AD SRE 3
AD SRE 3C
fino a PL d, Cat. 3 secondo EN ISO 13849-1
2 NA 6 A 240 Vca
6
50
automatico/manuale
manuale - monitorato
s
stato ingresso/uscite e diagnosi anomalie, alimentazione, canale 1 e canale 2
24 (10%)
a morsettiera
da - 25 a +55
IP 40 per contenitore - IP 2X per morsettiera
su barra secondo norma EN 50022-35
99 x 22,5 x 114

INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI


(codici di ordinazione a pag. 226)

Livello di sicurezza

Ogni modulo AD SRE3 e AD SRE3C comprende:

Cat. 3

Manuale
istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE

PL d - Cat. 3

Livello di sicurezza:

PL d - Cat. 3

2006/42/CE

Direttiva Macchine.
2004/108/CE

Direttiva Compatibilit Elettromagnetica.


2006/95/CE

Direttiva Bassa Tensione.


EN
ISO 13849-1 Sicurezza del macchinario Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza Principi generali per la
progettazione.
UL
(C+US) per Canada e USA.
E S P E

184

UNIT DI CONTROLLO PER MAGNUS

MG d1
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
MG d1 una unit di controllo che pu monitorare fino a 8 sensori magnetici
Magnus in serie (vedi pag. 159).
E' dotato di uscite di sicurezza a rel con contatti guidati - 2 contatti NA, 3 A
e EDM (External Device Monitoring).

DATI PRINCIPALI
Modello

MG d1

Livello di sicurezza

fino a PL d SILCL 2

Uscite rel di sicurezza

2 NA 3 A 250 Vca

Tempo di risposta (ms)

< 20

Start/Restart

automatico/manuale

Controllo rel esterni


Segnalazioni

s
stato ingresso/uscite e diagnosi anomalie

Alimentazione (Vcc)

24 (10%)

Connessioni elettriche

a morsettiera

Temperatura operativa (C)


Grado di protezione
Fissaggio

da 0 to +55
IP 40 per contenitore - IP 2X per morsettiera
su barra secondo norma EN 50022-35

Dimensioni h x l x p (mm)

75 x 25 x 94

INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI

Livello di sicurezza:

(codici di ordinazione a pag. 226)


Ogni modulo MG d1 comprende:

Manuale

istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE

Livello di sicurezza:

PL d
PL d SILCL 2 Cat. 3

PL d - SILCL 2 - Cat. 3

2006/42/CE

Direttiva Macchine.
2004/108/CE

Direttiva Compatibilit Elettromagnetica.


2006/95/CE

Direttiva Bassa Tensione.


EN
ISO 13849-1 Sicurezza del macchinario Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza Principi generali per la
progettazione.
IEC/EN 62061 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici, elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di controllo delle macchine.
IEC 61508 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di sicurezza.

185

VISION
AU SX
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Lunit di controllo AU SX, abbinata alle fotocellule di sicurezza delle serie Ilion
o Ulisse, costituisce un sistema optoelettronico di sicurezza di Tipo 2, che pu
comprendere da 1 a 4 fotocellule.
AU SX dotata di uscite rel e permette di disporre di funzioni ausiliarie di
sicurezza quali lo Start/Restart interlock (interblocco alla partenza/ripartenza)
- con controllo del contatto di Restart - e lEDM (controllo dei dispositivi finali di
commutazione).
Autotest ogni 5 secondi.

DATI TECNICI
Modello
Livello di sicurezza
Fotocellule controllabili
Uscite rel di sicurezza
Uscita di segnalazione
Tempo di risposta (ms)
Start/Restart*
Controllo rel esterni
Segnalazioni led
Alimentazione (Vcc)
Connessioni elettriche
Temperatura operativa (C)
Grado di protezione
Fissaggio
Dimensioni - h x l x p (mm)

AU SX
Tipo 2 secondo IEC/TS 61496-2
SIL 2 SILCL 2 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL d Cat. 2 secondo ISO 13849-1
1-4
2 - NA - 2A 250 Vca
1 - PNP 100 mA 24Vcc
30
manuale o automatico selezionabile su morsettiera
ingresso di feedback con abilitazione selezionabile
stato ingressi / uscite, diagnosi anomalie
24 20%
a morsettiera
da 0 a +55
IP 20 per contenitore, IP 2X per morsettiera
su barra secondo norma EN 50022-35
99 x 22,5 x 114

INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 194)


Ogni modulo AU SX comprende:

Manuale
istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE
Livello di sicurezza: Tipo 2
(con fotocellula ILION o ULISSE)

SIL 2 - SILCL 2 - PL d - Cat. 2

Conforme alle seguenti Direttive e Norme:


2006/42/CE Direttiva Macchine.
2004/108/CE Direttiva Compatibilit Elettromagnetica.
2006/95/CE Direttiva Bassa Tensione.
IEC/EN 61496-1 Ed. 2.1 e IEC/TS 61496-2 Ed. 2 Dispositivi elettrosensibili di protezione.
EN ISO 13849-1 Sicurezza del macchinario Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza Principi generali per la progettazione.
IEC/EN 62061 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici, elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di controllo delle macchine.
IEC 61508 Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici elettronici ed elettronici programmabili per i sistemi di sicurezza.
IEC/TS 62046 Ed. 2 Sicurezza del macchinario - Applicazione dei dispositivi di protezione per il rilevamento della presenza delle persone.
UL (C+US) per Canada e USA.

* Comando Start/Restart controllato in sicurezza secondo norma IEC 61496-1


186

E S P E

UNIT DI CONTROLLO DI SICUREZZA DI TIPO 2


BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 2
PER FOTOCELLULE ILION E ULISSE

AU
VISION
SXM
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Lunit di controllo AU SXM con funzione di Muting integrata, abbinata alle fotocellule di
sicurezza delle serie Ilion o Ulisse, costituisce un sistema optoelettronico di sicurezza di
Tipo 2, che pu comprendere da 1 a 4 fotocellule.
AU SXM funziona con 2 sensori di Muting con logica di contemporaneit ed dotata di
Muting Timeout selezionabile, di funzione di Override (con timeout), ingresso di Muting
Enable (abilitazione muting), uscita di segnalazione Stato Sistema e di tutte le caratteristiche necessarie alla realizzazione di una protezione Muting conforme alle pi aggiornate
esigenze normative.
AU SXM, dotata di uscite rel, permette inoltre di disporre di funzioni ausiliarie di sicurezza
quali lo Start/Restart interlock (interblocco alla partenza/ripartenza) - con controllo del
contatto di Restart - e lEDM (controllo dei dispositivi finali di commutazione).
Autotest ogni 5 secondi.

DATI TECNICI
Modello

AU SXM
Tipo 2 secondo IEC/TS 61496-2
SIL 2 SILCL 2 secondo IEC 61508 - IEC 62061
PL d Cat. 2 secondo ISO 13849-1

Livello di sicurezza
Fotocellule controllabili

1-4

Ingressi per sensori di muting

2 - 24 Vcc PNP o rel dark-on

Ingresso per abilitazione muting

24 Vcc PNP o rel

Uscite rel di sicurezza

2 NA - 2A 250 Vca

Uscita di segnalazione

1 PNP - 100 mA 24 Vcc

Uscita per lampada muting

24 Vcc; 0,5-5 W

Time-out muting
Override

30 sec. o infinito. selezionabile


2 modi di funzionamento selezionabili: manuale ad azione mantenuta, ad impulso con mantenimento
automatico

Time-out override

15 min.

Tempo di risposta (ms)

30

Start/Restart*

manuale o automatico selezionabile su morsettiera

Controllo rel esterni

ingresso di feedback con abilitazione selezionabile

Seganlazioni led

stato ingressi / uscite, ingressi sensori di muting, diagnosi anomalie

Alimentazione (Vcc)

24 20%

Connessioni elettriche

a morsettiera

Temperatura operativa (C)

da 0 a +55

Grado di protezione
Fissaggio

IP 20 per contenitore, IP 2X per morsettiera


su barra secondo norma EN 50022-35

Dimensioni - h x l x p (mm)

99 x 35 x 114

INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 194)


Ogni modulo AU SXM comprende:
Manuale
istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE

* Comando Start/Restart controllato in sicurezza secondo norma IEC 61496-1

Livello di sicurezza:

TIPO

SIL 2 SILCL 2
PL d Cat. 2
187

AD SR1
SR0 AD SR0A
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
I moduli rel AD SR0 e AD SR0A sono stati appositamente realizzati per interfacciare le barriere di sicurezza EOS4 X, EOS2 X, Admiral AX, Vision VX/VXL/
MXL/ MXL U e Janus, dotate di ingresso di feedback per il controllo di rel
esterni, con i circuiti di controllo della macchina.
Il modulo funziona con 2 rel a contatti guidati per applicazioni di sicurezza,
pilotati e monitorati direttamente dalla barriera.

DATI TECNICI
Modello
Uscite rel di sicurezza

AD SR0

AD SR0A

2 NA + 1 NC - 2A 250 Vca

2 NA - 2A 250 Vca

Tempo di risposta (ms)

20

Alimentazione (Vcc)

24 20%

Connessioni elettriche

a morsetttiera

Temperatura operativa (C)


Grado di protezione
Fissaggio
Dimensioni - h x l x p (mm)

da 0 a +55
IP 20 per contenitore, IP 2X per morsettiere
su barra secondo norma EN 50022-35
101 x 35 x 120

* Nel modulo AD SR0 ciascuna delle uscite di sicurezza NA interrotta due volte da due rel

INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 194)


Ogni modulo AD SR0 / AD SR0A comprende:

Manuale
istruzioni multilingue completo di dichiarazione di conformit CE.

ATTENZIONE!
I moduli AD SR0 e AD SR0A possono essere collegati esclusivamente a barriere dotate di ingresso di feedback per il monitoraggio dei rel esterni
(EDM), cio i modelli della gamma EOS4 X, Janus, Admiral AX (con lesclusione dei modelli AX BK con Blanking), EOS2 X, Vision VX, VXL e MXL.
Consultare la ReeR per ogni altra applicazione.

E S P E

188

INTERFACCE
DI SICUREZZA
DI TIPO 4
INTERFACCE
DI SICUREZZA

INTERFACCE PER BUS DI SICUREZZA


AD SR1

Per connessioni con i principali BUS di sicurezza contattare ReeR

189

BARRIERE DI SICUREZZA DI TIPO 4 E DI TIPO 2

BARRIERE FOTOELETTRICHE CON


CUSTODIE STAGNE

191

Versioni WTF e WTHF di EOS4 e EOS2


MOSAIC
CON CONTENITORE STAGNO IP 69K CON O SENZA RISCALDATORE
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Il contenitore stagno WT consente limpiego delle barriere fotoelettriche in ambienti operativi severi
caratterizzati dalla presenza di acqua e vapore.
Le custodie WTF e WTHF possono essere usate nellindustria degli alimenti e delle bevande. Grazie ai
loro componenti inerti (non-tossici), infatti, nessun residuo viene rilasciato quando la barriera viene
lavata o quando viene a contatto con prodotti alimentari.
Il contenitore stagno formato da:
-- Tubo trasparente in PMMA (polymethyl methacrylate)
-- Tappi sigillanti in POM-C (resina acetale DELRIN)
-- Sistema anti-condensa tramite valvola integrata GORE
-- Supporti di fissaggio in POM-C e acciaio inox (AISI 304)
La compatta custodia cilindrica di EOS WTF e WTHF (solo 56 mm di diametro) ha un grado di protezione
IP 69K e pu sopportare getti di acqua con pressione fino a 80 bar e temperatura di 80C.
La custodia dotata di una valvola che consente la fuoriuscita delleventuale umidit presente allinterno
evitando la formazione di condensa.
La versione WTHF (Heating) dotata di sistema di riscaldamento a controllo termostatico che permette
di operare in ambienti con temperature fino a 25C..
Modelli disponibili:
EOS4 X WTF/WTHF
-- altezza protetta da 160 a 1510 mm e 2-3-4 raggi
-- risoluzione 14 mm, portata max. 5 m
-- risoluzione 30 mm e 2-3-4 raggi, portata max. 17 m
Per maggiori dettagli sulle caratteristiche tecniche di EOS4 vedere la sezione dedicata di pag. 58
EOS2 X WTF/WTHF
-- altezza protetta da 160 a 1510 mm e 2-3-4 raggi
-- risoluzione 30 mm e 2-3-4 raggi, portata max. 10 m
Per maggiori dettagli sulle caratteristiche tecniche di EOS2 vedere la sezione dedicata di pag.120

La barriera di sicurezza viene fornita gi montata allinterno della custodia stagna con cavo precablato
da 10 metri. Le staffe di fissaggio sono comprese.

NOVITA' IP69K

DATI TECNICI
Modello
Grado di protezione
Temperatura operativa (C)
Pressione max. del getto d'acqua
Portata max. (m)
EOS4 X (risoluzione 14 mm)
Portata max. (m)
EOS4 XH
Portata max. (m)
EOS2
Risoluzione (mm)
EOS4
Risoluzione (mm)
EOS2
Nr. raggi
EOS4, EOS2
Altezza protetta (mm)
EOS4, EOS2
Connessioni elettriche
Alimentazione modelli WTHF con riscaldatore
Fissaggio
192

WTF

WTHF

IP 69K
da 0 a +55
da - 25 a +55
80 - 100 bar a 80 C ( 5 C)
2 5 selezionabile
8 17 selezionabile
3 10 selezionabile
14 30
30
2-3-4
da 160 a 1510
cavo da 10 m precablato con pressacavo
24 Vcc - 20 W x altezza controllata (m)
2 x M6 viti in acciaio inox (non incluse)

CONTROLLORE MODULARE
CONFIGURABILE DI SICUREZZA

Versioni WTF e WTHF di EOS4MOSAIC


e EOS2
CON CONTENITORE STAGNO IP 69K CON O SENZA RISCALDATORE
MODELLI STANDARD

EOS4

risoluzione 14 - 30 mm

2 - 3 - 4 raggi

EOS2

risoluzione 30 mm

2 - 3 - 4 raggi

DIMENSIONI (mm)
56

51

80

C
D
MODELLI

150

300

450

600

750

900

1050

1200

1350

1500

2B

3B

4B

Dimensioni "A" mm

325

475

625

775

925

1075

1225

1375

1525

1675

765

1065

1165

Dimensioni "B" mm

295

445

595

745

895

1045

1195

1345

1495

1645

735

1035

1135

Dimensioni "C" ( 3mm)

314

464

614

764

914

1064

1214

1364

1514

1664

754

1054

1154

Dimensioni "D" mm

330

480

630

780

930

1080

1230

1380

1530

1680

770

1070

1170

INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 217)


Ogni barriera EOS comprende:

Coppia Emettitore + Ricevitore


Staffe di fissaggio
CD-ROM contenente il manuale istruzioni multilinglue completo di dichiarazione di conformit CE
Foglio istruzioni di installazione

Livello di sicurezza:

Conformit secondo
i relativi modelli di
barriera
193

Versioni
MOSAICWT e WTH di ADMIRAL AX e VISION VX
CON CONTENITORE STAGNO IP 67 CON O SENZA RISCALDATORE
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Modelli

per barriere di sicurezza con 2-3-4 raggi e modelli con 30 mm di risoluzione


e altezza protetta 1660 e 1810 mm
Grado

di protezione IP 67
Valvola

anti-condensa integrata
Resistente

a getti d'acqua con pressione fino a 40 bar


Connessioni

elettriche tramite cavo precablato da 10 m


Tubo

trasparente in policarbonato
Tappi

sigillanti in PVC
Modelli disponibili:
ADMIRAL AX, AX LR; VISION VX, VX LR WT/WTH
-- 2-3-4 raggi e modelli con altezza protetta 1660 e 1810 mm e risoluzione 30 mm,
-- Portata max.15 m per modelli AX e VX, 50 m per versioni Long Range.
ADMIRAL AX LR DB WTH NUOVO PRODOTTO
Questa versione speciale di Admiral Long Range caratterizzata da un innovativo
Sistema Dual Beam (Doppio Raggio) utile, nelle applicazioni allesterno o in ambienti
difficili, per diminuire la sensibilit della barriera verso piccoli oggetti che potrebbero
casualmente interromperne i raggi, come ad esempio uccelli o foglie oppure pioggia o
neve.
Disponibile con modelli a 2 e 3 raggi per il rilevamento del corpo nel controllo di accesso.
Portata max 60 m.

La barriera di sicurezza viene fornita gi montata allinterno della custodia stagna con
cavo precablato da 10 metri. Le staffe di fissaggio sono comprese.

DATI TECNICI
Modello
Grado di protezione
Temperatura operativa (C)
Pressione max. del getto d'acqua
Portata max. (m)
AX, VX
Portata max. (m)
AX LR, VX LR
Portata max. (m)
AX LR DB
Risoluzione (mm)
AX, VX
Nr. raggi
AX LR, VX LR
Nr. raggi
AX LR DB
Altezza protetta (mm)
AX, VX
Connessioni elettriche
Alimentazione modelli WTHF con riscaldatore
Fissaggio

194

WT

WTH
IP 67

da 0 a +55

da - 25 a +55
40 bar (tra 10 e 40 C)
5 15 selezionabile
18 50 selezionabile
20 60 selezionabile
30
2-3-4
2-3
1660 and 1810
cavo da 10 m precablato con pressacavo
24 Vcc - 20 W x altezza controllata (m)
mediante 4 staffe WFB (incluse)

CONTROLLORE MODULARE
CONFIGURABILE DI SICUREZZA

MOSAIC
Versioni WT e WTH di ADMIRAL AX e VISION
VX
CON CONTENITORE STAGNO IP 67 CON O SENZA RISCALDATORE

MODELLI STANDARD

AX

risoluzione 30 mm

AX LR

altezza protetta 1660 e 1810 mm


2 - 3 - 4 raggi

AX LR DB

2 - 3 raggi

VX

risoluzione 30 mm

VX LR

altezza protetta 1660 e 1810 mm


2 - 3 - 4 raggi

-- Admiral AX, AX LR technical features can be found at page 70


-- Vision VX, VX LR technical features can be found at page 132

DIMENSIONI (mm)

10 m

70 mm

B
B = A (Altezza Totale) + 130 mm

WFB staffa di fissaggio (inclusa)

INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 219 e pag. 224)


Ogni barriera Admiral/Vision comprende:

Coppia Emettitore + Ricevitore


Staffe di fissaggio

CD-ROM contenente il manuale istruzioni multilinglue completo di dichiarazione di conformit CE


Foglio istruzioni di installazione

Livello di sicurezza:

Conformit secondo
i relativi modelli di
barriera
195

SENSORI PER MISURA, AUTOMAZIONE E CONTROLLO

METRON

METRON
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Barriere fotoelettriche per applicazioni industriali e civili dove necessario rilevare, misurare
e riconoscere oggetti.
In funzione del numero e della posizione dei raggi occupati da un oggetto, METRON
in grado di fornire in tempo reale ad un PLC o PC informazioni utili a:
Rilevare

la presenza o lassenza di oggetti


Effettuare

un conteggio
Rilevare

una posizione
Rilevare

una forma o un profilo


Misurare

Dimensioni
Modelli A dotati di 4 uscite statiche programmabili.
Modelli B dotati di 2 uscite statiche programmabili e uninterfaccia seriale RS-485.
Modelli C dotati di due uscite statiche antivalenti stato area controllata.
Software di configurazione Metronconf per ambiente PC, con pratica interfaccia grafica,
in dotazione con ciascuna barriera (solo modelli A e B).
Interassi disponibili da 5 mm a 75 mm.
Altezze controllate da 140 mm a 2525 mm.
Portata max 16 m (modelli da 10 mm e 30 mm).
Collegamenti con connettori M12 e M16. Fino a 50 m di collegamenti elettrici senza cavi
schermati.
Possibilit di collegare fino a 8 barriere Metron B come nodi di linea seriale RS-485 per il
rilevamento simultaneo di pi dimensioni e misurazioni complesse.

Dimensioni sezione

Modelli speciali conformi alla Direttiva ATEX 94/9/CE Polveri Zona 22 - Gas Zona 2
disponibili su richiesta.

LA GAMMA METRON
METRON A
4 uscite statiche 0/24V con funzionalit programmabili
Soluzione in grado di fornire semplici informazioni on/off relative al verificarsi delle condizioni programmate
Ideale per riconoscimento oggetti, controllo qualit, rilevamento limiti dimensionali
METRON B
Linea seriale RS-485 + due uscite statiche 0/24V con funzionalit programmabili
Soluzione in grado di fornire informazioni complete e dettagliate sullo stato di ogni raggio attraverso la linea seriale RS-485
e, tramite le due uscite statiche, ulteriori informazioni on/off al verificarsi delle condizioni programmate
Ideale per misurazione dimensionale, rilevamento profilo e posizione di oggetti
METRON C
Due uscite statiche 0/24V antivalenti senza necessit di programmazione
Soluzione in grado di fornire semplici informazioni on/off relative allo stato dellarea controllata

Ideale per conteggio e rilevamento presenza / assenza di oggetti nel campo controllato
198

SENSORI PER MISURA, AUTOMAZIONE E CONTROLLO

METRON
ESEMPI DI APPLICAZIONI

Misurazione dellaltezza di oggetti in transito su sistemi di


trasporto

Controllo qualit: verifica presenza / assenza / posizione


forature

Rilevamento bi-dimensionale di oggetti in transito su sistemi


di trasporto con utilizzo di 2 barriere. Se necessario il calcolo
del volume pu essere realizzato mediante una terza barriera
orizzontale, oppure considerando la velocit di transito

Magazzini automatici: rilevamento altezza massima degli


oggetti presenti nei cassetti per una efficiente gestione della
capacit della macchina

Misurazione e identificazione di cilindri di varie dimensioni

Rilevamento di posizione e profilo di pezzi in impianti


automatici di verniciatura

199

METRON
ESEMPI DI APPLICAZIONI

Controllo dansa

Controllo qualit: verifica corretto posizionamento oggetti

Rilevamento limiti di ingombro di autoveicoli per la


movimentazione in parcheggi automatici

Misurazione della larghezza e della posizione di pannelli


o lastre di materiale in transito su rulliere o nastri
trasportatori

Modelli speciali custom disponibili su ordinazione.


Modelli speciali conformi alla Direttiva ATEX 94/9/CE Polveri Zona 22 - Gas Zona 2 disponibili su richiesta.

200

SENSORI PER MISURA, AUTOMAZIONE E CONTROLLO

METRON
DATI TECNICI
Altezze controllate (mm)

140 - 2525

Interasse tra i raggi (mm)

5 - 10 - 25 - 30 - 50 - 75

Portata max (m)

2 - per modelli con interasse 5 mm


6 - per modelli con interasse 25 - 50 - 75 mm
16 - per modelli con interasse 10 - 30 mm

Tempo di misura

(2.25 ms + 70 s x n raggi) x 2

Uscite

Metron A

4 - statiche 0 / 24V programmabili - PNP 100 mA a 24 Vcc

Metron B

Linea Seriale RS-485 (fino a 8 nodi) per i dati misurati


2 - statiche 0 / 24V programmabili - PNP 100 mA a 24 Vcc

Metron C

2 - statiche 0 / 24V antivalenti - PNP 100 mA a 24 Vcc

Ingressi (su ricevitore) (solo Metron A e B)

1 - digitale con funzionalit programmabile

Programmazione Metron A e B

Tramite software di configurazione Metronconf

Interfaccia di programmazione Metron A e B

Linea seriale RS-232

Sincronizzazione tra emettitore e ricevitore

Ottica o via cavo selezionabile

Connessioni
elettriche

Metron A e B

1 connettore M12 a 8 poli (emettitore)


1 connettore principale M16 a 12 poli (ricevitore)
1 connettore secondario M8 a 3 poli per linea RS-232 di programmazione (ricevitore)

Metron C
Segnalazioni
Alimentazione (Vcc)
Lunghezza max cavi collegamento
tra barriera e interfaccia (m)
Temperatura operativa (C)
Grado di protezione
Fissaggio
Dimensioni sezione (mm)

2 connettori M12 a 5 poli (emettitore e ricevitore)


Display a 7 segmenti e led per stato funzionamento e autodiagnosi barriera
24 20%
50
da 0 a +55
IP 65
Posteriore, laterale e alle due estremit cilindriche
35 x 45

CARATTERISTICHE SOFTWARE DI CONFIGURAZIONE METRONCONF


Possibilit di visualizzazione on-line su schermo PC
durante il funzionamento (tramite RS-232)
Parametri configurabili

Stato di ogni singolo raggio e uscite statiche


Logica di funzionamento (condizioni di attivazione uscite),
parametri della linea seriale RS-485 (modalit di trasmissione, baud rate,
parit, caratteri di start-stop, formato binario, hex, ascii, ecc)

201

METRON
MODELLI
Interasse
5 mm

ME
150

ME
300

ME
450

ME
600

ME
750

ME
900

ME
ME
1050 1200

Altezza controllata (mm)

145

295

445

595

745

895

1045

1195

Numero raggi

30

60

90

120

150

180

210

240

Altezza totale barriera (mm)

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

Interasse
10 mm

ME
151

ME
301

ME
451

ME
601

ME
751

ME
901

ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
1051 1201 1351 1501 1651 1801 1951 2101 2251 2401

Altezza controllata (mm)

140

290

440

590

740

890

1040

1190

1340

1490

1640

1790

1940

2090

2240

2390

Numero raggi

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

165

180

195

210

225

240

Altezza totale barriera (mm)

261

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

2061

2211

2361

2511

Interasse
25 mm

ME
302

ME
452

ME
602

ME
752

ME
902

ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
1052 1202 1352 1502 1652 1802 1952 2102 2252 2402 2552

Altezza controllata (mm)

275

425

575

725

875

1025

1175

1325

1475

1625

1775

1925

2075

2225

2375

2525

Numero raggi

12

18

24

30

36

42

48

54

60

66

72

78

84

90

96

102

Altezza totale barriera (mm)

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

2061

2211

2361

2511

2661

Interasse
30 mm

ME
303

ME
453

ME
603

ME
753

ME
903

ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
1053 1203 1353 1503 1653 1803 1953 2103 2253 2403 2553

Altezza controllata (mm)

270

420

570

720

870

1020

1170

1320

1470

1620

1770

1920

2070

2220

2370

2520

Numero raggi

10

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

65

70

75

80

85

Altezza totale barriera (mm)

411

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

2061

2211

2361

2511

2661

Interasse
50 mm

ME
455

ME
605

ME
755

ME
905

ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
1055 1205 1355 1505 1655 1805 1955 2105 2255 2405 2555

Altezza controllata (mm)

400

550

700

850

1000

1150

1300

1450

1600

1750

1900

2050

2200

2350

2500

12

15

18

21

24

27

30

33

36

39

42

45

48

51

561

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

2061

2211

2361

2511

2661

Interasse
75 mm

ME
607

ME
757

ME
907

ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
ME
1057 1207 1357 1507 1657 1807 1957 2107 2257 2407 2557

Altezza controllata (mm)

525

675

825

975

1125

1275

1425

1575

1725

1875

2025

2175

2325

2475

10

12

14

16

18

20

22

24

26

28

30

32

34

711

861

1011

1161

1311

1461

1611

1761

1911

2061

2211

2361

2511

2661

Numero raggi
Altezza totale barriera (mm)

Numero raggi
Altezza totale barriera (mm)
Accessori: pag. 204

Codici di ordinazione: pag. 222

ATTENZIONE!
Quando

la barriera sottoposta a forti vibrazioni (presse, telai di tessitura ecc.) necessario utillizzare i previsti supporti antivibranti
SAV E (disponibili come accessori), per evitare danni alla barriera stessa.
Quando

si realizzano protezioni su lunghe distanze o su pi lati con impiego di specchi deviatori, consigliabile luso del puntatore laser
LAD 2 per ottenere un semplice, rapido e corretto allineamento delle barriere fotoelettriche.
202

SENSORI PER MISURA, AUTOMAZIONE E CONTROLLO

METRON
DIMENSIONI (mm)

RICEVITORE

EMETTITORE

Modello ME

150

300

450

600

750

900

1050

1200

251

401

551

701

851

1001

1151

1301

B (altezza di misura)

B = (n raggi - 1) x passo (con sincronismo via cavo)


B = (n raggi - 2) x passo (con sincronismo ottico)*

C (altezza 1 raggio)

85 (per i modelli 5, 10 e 30) - 93 (per i modelli 25, 50 e 75)

Fissaggio

2 staffe tipo LS con 2 inserti

Modello ME

1350

1500

1650

1800

1950

2100

2250

2400

2550

1451

1601

1751

1901

2051

2201

2351

2501

2651

B (altezza di misura)
C (altezza 1 raggio)
Fissaggio

B = (n raggi - 1) x passo (con sincronismo via cavo)


B = (n raggi - 2) x passo (con sincronismo ottico)*
85 (per i modelli 5, 10 e 30) - 93 (per i modelli 25, 50 e 75)
3 staffe tipo LS con 3 inserti

* Nel caso di sincronismo ottico, il raggio adiacente al tappo superiore non pu essere utilizazato per la misura in quanto costituisce il raggio
di sincronismo.

INFORMAZIONI PER LE ORDINAZIONI (codici di ordinazione a pag. 226)


Oltre allaltezza e alla risoluzione, per definire univocamente una barriera Metron occorre indicare anche il modello, A, B o C:
Modelli A
Modelli B
Modelli C
Ogni esemplare di barriera Metron
comprende:

4 uscite con funzionalit programmabili


(es.: ME 1801 A)
Linea seriale RS-485 + 2 uscite statiche 0/24V con funzionalit programmabili
(es.: ME 1801 B)
2 uscite statiche 0/24V antivalenti (senza necessit di programmazione)
(es.: ME 1801 C)
Coppia Emettitore + Ricevitore
Staffe e inserti di fissaggio
CD Rom contenente il software di programmazione Metronconf ed il manuale istruzioni multilingue
203

METRON
ACCESSORI
Per le barriere Metron sono disponibili i seguenti accessori, da ordinare separatamente:
LAD laser di allineamento ottico

vedi pag. 210

FMC colonne a pavimento

vedi pag. 206

SP specchi deviatori

vedi pag. 209

SFB staffe orientabili

vedi pag. 212

SAV supporti antivibranti

vedi pag. 211

Connettori

vedi seguente elenco:

CONNETTORI METRON A e B emettitori


Modello

Descrizione

C8D 5

M12 diritto 8 poli precablato cavo 5 m

C8D 10

M12 diritto 8 poli precablato cavo 10 m

C8D 15

M12 diritto 8 poli precablato cavo 15 m

C8D 25

M12 diritto 8 poli precablato cavo 25 m

C8D 40

M12 diritto 8 poli precablato cavo 40 m

C8D 95

M12 angolare a 90 8 poli precablato cavo 5 m

C8D 910

M12 angolare a 90 8 poli precablato cavo 10 m

C8D 915

M12 angolare a 90 8 poli precablato cavo 15 m

C8DM 11

M12 diritto 8 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9/11

C8DM 911

M12 angolare a 90 8 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9/11

CONNETTORI METRON A e B ricevitori


Modello

Descrizione

C12D 3

M16 diritto 12 poli precablato cavo 3 m

C12D 5

M16 diritto 12 poli precablato cavo 5 m

C12D 10

M16 diritto 12 poli precablato cavo 10 m

C12D 15

M16 diritto 12 poli precablato cavo 15 m

C12D 25

M16 diritto 12 poli precablato cavo 25 m

cavo lunghezza 3 m di connessione tra barriera e PC per configurazione sistema,


completo di 1 connettore M8 3 poli e 1 connettore a vaschetta DB9
CONNETTORI METRON C emettitori e ricevitori
CSL 3

Modello

Descrizione

CD 5

M12 diritto 5 poli precablato cavo 5 m

CD 10

M12 diritto 5 poli precablato cavo 10 m

CD 15

M12 diritto 5 poli precablato cavo 15 m

CD 20

M12 diritto 5 poli precablato cavo 20 m

CD 25

M12 diritto 5 poli precablato cavo 25 m

CD 50

M12 diritto 5 poli precablato cavo 50 m

CD 95

M12 angolare a 90 5 poli precablato cavo 5 m

CD 910

M12 angolare a 90 5 poli precablato cavo 10 m

CD 915

M12 angolare a 90 5 poli precablato cavo 15 m

CDM 9

M12 diritto 5 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9

CDM 99

M12 angolare a 90 5 poli da cablare con morsetti a vite e pressacavo PG9

204

ACCESSORI

LASER LAD
FMC
Colonne di supporto per le barriere fotoelettriche Reer e per specchi deviatori, realizzate per consentire un robusto fissaggio al pavimento, una
rapida installazione e una semplice e precisa regolazione dellallineamento ottico del sistema.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Base

in acciaio per fissaggio a pavimento, dotata di regolazioni dellasse verticale


della colonna.
Colonna

in alluminio estruso con orientamento angolare regolabile.


Semplice

montaggio e smontaggio della barriera con possibilit di regolazione


dellaltezza del primo raggio.
Modelli

FMC B per barriere fotoelettriche.


Modelli

FMC B_R per barriere fotoelettriche completi di raccordo PG11 posteriore


per guaina portacavi di alimentazione barriera.
Modelli

FMC S con specchi deviatori premontati da utilizzare per la realizzazione di


protezioni perimetrali fino a 4 lati.
Modelli

con specchi deviatori indipendenti regolabili per barriere con 2-3-4 raggi.
Fattore

di assorbimento 15% per ogni specchio FMC S.


Modelli

speciali dotati di specchio con film di protezione antiframmentazione


disponibili su richiesta.
Tasselli

da fondazione in acciaio forniti in dotazione.


Livella

sferica integrata per verificare il corretto posizionamento verticale.

NUOVO PRODOTTO

Utilizzabile con le seguenti barriere:


-- EOS
-- ADMIRAL
-- JANUS
-- VISION
-- METRON

Livella sferica

Raccordo PG11

206

LASER DI ALLINEAMENTO OTTICO


COLONNE A PAVIMENTO
PER BARRIERE DI SICUREZZA

LASERFMC
LAD
DATI TECNICI E DIMENSIONI (mm)
COLONNE PER BARRIERE FOTOELETTRICHE
Modelli senza raccordo guaina portacavi
Modelli con raccordo guaina portacavi

FMC-B2/EB2

FMC-B3

FMC-B4/EB4

FMC-B1700/EB1700

FMC-B2000/EB2000

FMC-B2R/EB2R

FMC-B3R

FMC-B4R/EB4R

FMC-B1700R/EB1700R

FMC-B2000R/EB2000R

1055

1255

1385

1725

2025
altezza controllata
up to 1660 mm

Altezza totale con base (mm)


Per barriere con

2 raggi

3 raggi

4 raggi

altezza controllata
fino a 1360 mm

FMC-S2
FMC-SB2

FMC-S3
FMC-SB3

FMC-S4
FMC-SB4

FMC-S1700

FMC-S2000

1055

1255

1385

1725

2025

2 raggi

3 raggi

4 raggi

altezza controllata
fino a 1360 mm

altezza controllata
fino a 1660 mm

COLONNE CON SPECCHIO DEVIATORE


Modelli
Altezza totale con base (mm)
Per barriere con

BASE PER COLONNE


Modello

FMC-CB / FMC-CBL

Ordinare una base per ogni colonna


Modello

FMC-B2/EB2

1000

1055

FMC-B3

1200

1255

FMC-B4/EB4

1330

1385

FMC-B1700/EB1700

1670

1725

FMC-B2000/EB2000

1970

2025

COLONNE PER BARRIERE

COLONNE CON SPECCHIO DEVIATORE


FMC-S2/SB2

1000

1055

FMC-S3/SB3

1200

1255

FMC-S4/SB4

1330

1385

FMC-S1700

1670

1725

FMC-S2000

1970

2025

BASE PER COLONNE


LIVELLA SFERICA

FMC-CB

202 x 224 x 55 h

FMC-CBL

202 x 224 x 37 h

Ogni colonna FMC comprende: manuale istruzioni multilingue


Codici di ordinazione a pag. 228

ATTENZIONE!
Facendo uso di specchi deviatori importante considerare quanto segue:
la
distanza di lavoro (portata) data dalla somma delle lunghezze di tutti i lati di accesso allarea controllata.
la
massima portata utile tra emettitore e ricevitore si riduce del 15% per ogni specchio utilizzato.
necessario posizionare gli specchi in modo che la distanza di sicurezza sia rispettata su ognuno dei lati di accesso alla zona pericolosa.
quando

si realizzano protezioni su lunghe distanze e su pi lati con impiego di specchi deviatori, consigliabile luso del puntatore laser LAD,
per ottenere un semplice, rapido e corretto allineamento delle barriere fotoelettriche.
207

LASER LAD
FMC-B12
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Colonna a pavimento semplificata per il supporto di barriere a 2, 3,
4 raggi con sensori di Muting integrati:
Janus MT e ML e Vision MXL L e MXL T.
Utilizzabile anche con Admiral, Vision, EOS4 ed EOS2, Metron.

DATI TECNICI E DIMENSIONI (mm)

COLONNE PER BARRIERE FOTOELETTRICHE


Modello
FMC-B12

FMC-B12

Altezza totale con base (mm)


Per barriere fino a

FMC-CB

FMC-CBL

1255
4 raggi
(altezza controllata 910 mm)

Ogni

colonna FMC-B12 comprende un manuale di istruzioni


multilingue.
Codici ordinazione a pag. 228

208

FMC-B12

LASER DI ALLINEAMENTO OTTICO


SPECCHI DEVIATORI
PER BARRIERE DI SICUREZZA

LASER LAD
SP
Con gli specchi deviatori SP possibile realizzare protezioni perimetrali di aree aventi accessi su pi lati
con una sensibile riduzione dei costi.
Tale soluzione evita infatti la necessit di utilizzare pi di una barriera fotoelettrica.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Profilato

in alluminio estruso.
Specchio

premontato con altezze da 250 a 1900 mm.


Orientamento

angolare regolabile mediante staffe in dotazione.


Fattore

di assorbimento 15% (per ogni specchio).


Modelli

speciali dotati di specchio con film di protezione antiframmentazione disponibili su richiesta.


Utilizzabili

per la realizzazione di protezioni perimetrali fino a 4 lati.

DIMENSIONI (mm)
Modello

SP 100 S

250

SP 300 S

400

SP 400 S

540

SP 600 S

715

SP 700 S

885

SP 900 S

1060

SP 1100 S

1230

SP 1200 S

1400

SP 1300 S

1450

SP 1500 S

1600

SP 1600 S

1750

SP 1800 S

1900

Ogni

specchio viene fornito completo di


2 staffe di fissaggio orientabili
Ogni

specchio SP comprende:
manuale istruzioni multilingue

MODELLI E ABBINAMENTI
SPECCHIO-BARRIERA

SP 100 S

barriere
con altezza
protetta (mm)
160

SP 300 S

310

SP 400 S
SP 600 S

460
610

SP 700 S

760

SP 900 S
SP 1100 S

910
1060

SP 1200 S

1210

SP 1300 S

1360

SP 1500 S

1510

SP 1600 S

1660

SP 1800 S

1810

Modello
specchio

barriere
multiraggio

2 raggi
3 raggi
4 raggi

Codici
di ordinazione a pag. 228

ATTENZIONE!
Facendo uso di specchi deviatori importante considerare quanto segue:
la
distanza di lavoro (portata) data dalla somma delle lunghezze di tutti i lati di accesso allarea controllata.
la
massima portata utile tra emettitore e ricevitore si riduce del 15% per ogni specchio utilizzato.
necessario posizionare gli specchi in modo che la distanza di sicurezza sia rispettata su ognuno dei lati di accesso alla zona pericolosa.
quando

si realizzano protezioni su lunghe distanze e su pi lati con impiego di specchi deviatori, consigliabile luso di barriere della serie Janus
con puntatore laser integrato o del puntatore laser LAD, per ottenere un semplice, rapido e corretto allineamento delle barriere fotoelettriche.

209

LASER DI ALLINEAMENTO OTTICO


PER BARRIERE FOTOELETTRICHE

LASER LAD
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
I laser di allineamento ottico LAD consentono di ottenere in modo
rapido e affidabile lallineamento ottico delle barriere fotoelettriche
Reer delle serie EOS4 ed EOS2, Admiral, Vision, Metron e Janus;
sono compatibili inoltre con luso delle colonne di fissaggio a pavimento FMC.
I dispositivi LAD emettono un raggio laser a luce rossa visibile
con portata utile fino a 100 m.
Il loro uso consigliato per allineare barriere fotoelettriche che
operano su lunghe distanze o su pi lati con impiego di specchi
deviatori.

DATI TECNICI
Sorgente luminosa

diodo laser lunghezza donda 650 nm

Classe sorgente laser

II secondo EN 60825-1

Portata utile (m)

100

Divergenza ottica (mrd)

< 0,5

Potenza (mW)
Alimentazione (Vcc)
Fissaggio
Dimensioni - h x l x p - (mm)

Modello
LAD 2

Admiral - Vision - Metron

3 (2 batterie tipo AAA)

LAD 3

Janus

attacco rapido a pressione su barriera

LAD 4

EOS4 - EOS2

117 x 48 x 80 - LAD 2 - LAD 4


70 x 78 x 70 - LAD 3

DIMENSIONI (mm)
LAD 2 - LAD 4

LAD 3

vv

Ogni modello LAD comprende: manuale istruzioni multilingue.


Codici di ordinazione a pag. 228

210

per barriere:

SUPPORTI ANTIVIBRANTI
PER BARRIERE DI SICUREZZA

SAV
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
I supporti antivibranti SAV sono realizzati per ammortizzare in modo adeguato le vibrazioni
che alcune tipi di macchine producono e che potrebbero essere trasmesse alle barriere
fotoelettriche installate su di esse.
Le barriere di sicurezza possono subire gravi danni se sottoposte a forti vibrazioni, quali
quelle prodotte ad esempio da presse, telai di tessitura ecc.
In questi casi lutilizzo dei supporti antivibranti fortemente raccomandato.
I supporti SAV 4-8-12E sono da utilizzarsi con barriere EOS4/EOS2
I supporti SAV 1-2 sono da utilizzarsi con barriere Janus
I supporti SAV 3-4 sono da utilizzarsi con barriere Admiral o Vision

DATI TECNICI
barriere con altezza protetta
mm / raggi
SAV 1
set 4 supporti antivibranti
310 1060 / 2 3 4
SAV 2
set 6 supporti antivibranti
1210 1810
SAV 3
set 2 supporti antivibranti
160 1060 / 2 3 4
SAV 4
set 3 supporti antivibranti
1210 1810
SAV 4E
set 4 supporti antivibranti
150
SAV 8E
set 8 supporti antivibranti
300 1050
SAV 12E
set 12 supporti antivibranti
1200 1500
Per EOS4 e EOS2 ordinare 1 set per ogni coppia di barriere. Per Janus, Admiral, Vision e
Metron ordinare 2 set per ogni coppia di barriere (1 per emettitore + 1 per ricevitore).
Model

Descrizione

Codici di ordinazione a pag. 228

SCHERMO PROTETTIVO PER EOS


CARATTERISTICHE PRINCIPALI
PSE uno schermo in policarbonato per la protezione del frontale della barriera di sicurezza
quando la stessa viene utilizzata in prossimit di stazioni saldanti o in ambienti di lavoro con
presenza di acidi.
Tramite le molle di fissaggio in acciaio inox, possibile con pochi e semplici passi sostituire gli
schermi protettivi una volta danneggiati.
Disponibili per ogni altezza protetta della serie EOS.
Il sistema si compone di un set di molle in acciaio inox per una coppia di barriere (emettitore e ricevitore) e di un set di 4 schermi protettivi (2 di ricambio) da ordinare secondo la
lunghezza necessaria
Codici ordinazione a pag. 228
211

STAFFE ORIENTABILI
PER BARRIERE FOTOELETTRICHE

SFB SFBE SFB E180


CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Le staffe SFB/SFBE permettono una rotazione della barriera lungo lasse longitudinale ed una
regolazione delle posizioni verticale ed orizzontale.
Luso delle staffe SFB /SFBE/SFB E180 consigliato per lallineamento delle barriere fotoelettriche che operano su lunghe distanze o su pi lati con impiego di specchi deviatori.
SFB: per Admiral, Vision e Metron.
SFBE/SFB E180: per EOS4 ed EOS2..

DATI TECNICI
Modello
Descrizione
SFB
set di 4 staffe orientabilis
SFB 4E
set di 4 staffe orientabili per EOS4/EOS2
SFB 6E
set di 6 staffe orientabili per EOS4/EOS2
SFB E180
set di 4 staffe orientabili per EOS4/EOS2
Ordinare 1 set per ogni barriera (coppia emettitore - ricevitore)
Codici di ordinazione a pag. 228

TEST ROD
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Il test rod un cilindro opaco utilizzato per verificare che nessun raggio di una barriera di
sicurezza sia bypassato a causa della presenza di superfici riflettenti.
La verifica viene effettuata muovendo lentamente il test rod ( = risoluzione) al centro e lungo i
bordi dell'area protetta. Per tutta la durata del test il led rosso di barriera occupata deve essere
sempre acceso.

DATI TECNICI
Modello
Diametro
TR 14
14 mm
TR 20
20 mm
TR 30
30 mm
TR 40
40 mm
TR 50
50 mm
Codici di ordinazione a pag. 228

212

SFBE

SFB

SFB E180

RETE DIDI
DISTRIBUZIONE
ASSISTENZA IN ITALIA E NEL MONDO
CODICI
ORDINAZIONE E
PRODOTTI

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I prodotti descritti nel presente catalogo sono soggetti a variazioni senza preavviso da parte della ReeR SpA.
Il presente catalogo non costituisce dunque in alcun modo un obbligo da parte del fabbricante al momento dellacquisto per quanto riguarda la
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Tutti i riferimenti e gli esempi applicativi, in ogni caso, vengono forniti a titolo puramente indicativo e la ReeR non si assume alcuna responsabilit
in tal senso: per quanto riguarda la propria applicazione, fare riferimento solo alla sua analisi dei rischi; per quanto riguarda luso dei prodotti Reer
fare riferimento al loro manuale di utilizzo e contattare il fabbricante in ogni caso di dubbio.
214

CODICI DI ORDINAZIONE PRODOTTI

EOS4 A
pag. 56

EOS4 903 AH

1310255

EOS4 605 AH

1310453

EOS4 451 X

1310012

EOS4 1053 AH

1310256

EOS4 755 AH

1310454

EOS4 601 X

1310013

modello

codice
ordinazione

EOS4 1203 AH

1310257

EOS4 905 AH

1310455

EOS4 751 X

1310014

EOS4 1353 AH

1310258

EOS4 1055 AH

1310456

EOS4 901 X

1310015

EOS4 151 A

1310000

EOS4 1503 AH

1310259

EOS4 1205 AH

1310457

EOS4 1051 X

1310016

EOS4 301 A

1310001

EOS4 1355 AH

1310458

EOS4 1201 X

1310017

EOS4 451 A

1310002

EOS4 154 A

1310300

EOS4 1505 AH

1310459

EOS4 1351 X

1310018

EOS4 601 A

1310003

EOS4 304 A

1310301

EOS4 1501 X

1310019

EOS4 751 A

1310004

EOS4 454 A

1310302

EOS4 309 A

1310501

EOS4 901 A

1310005

EOS4 604 A

1310303

EOS4 459 A

1310502

EOS4 152 XH

1310160

EOS4 1051 A

1310006

EOS4 754 A

1310304

EOS4 609 A

1310503

EOS4 302 XH

1310161

EOS4 1201 A

1310007

EOS4 904 A

1310305

EOS4 759 A

1310504

EOS4 452 XH

1310162

EOS4 1351 A

1310008

EOS4 1054 A

1310306

EOS4 909 A

1310505

EOS4 602 XH

1310163

EOS4 1501 A

1310009

EOS4 1204 A

1310307

EOS4 1059 A

1310506

EOS4 752 XH

1310164

EOS4 1354 A

1310308

EOS4 1209 A

1310507

EOS4 902 XH

1310165

EOS4 1504 A

1310309

EOS4 1359 A

1310508

EOS4 1052 XH

1310166

EOS4 1509 A

1310509

EOS4 1202 XH

1310167

EOS4 1352 XH

1310168

EOS4 1502 XH

1310169

EOS4 152 AH

1310150

EOS4 302 AH

1310151

EOS4 452 AH

1310152

EOS4 154 AH

1310350

EOS4 602 AH

1310153

EOS4 304 AH

1310351

EOS4 309 AH

1310551

EOS4 752 AH

1310154

EOS4 454 AH

1310352

EOS4 459 AH

1310552

EOS4 902 AH

1310155

EOS4 604 AH

1310353

EOS4 609 AH

1310553

EOS4 153 X

1310210

EOS4 1052 AH

1310156

EOS4 754 AH

1310354

EOS4 759 AH

1310554

EOS4 303 X

1310211

EOS4 1202 AH

1310157

EOS4 904 AH

1310355

EOS4 909 AH

1310555

EOS4 453 X

1310212

EOS4 1352 AH

1310158

EOS4 1054 AH

1310356

EOS4 1059 AH

1310556

EOS4 603 X

1310213

EOS4 1502 AH

1310159

EOS4 1204 AH

1310357

EOS4 1209 AH

1310557

EOS4 753 X

1310214

EOS4 1354 AH

1310358

EOS4 1359 AH

1310558

EOS4 903 X

1310215

EOS4 1504 AH

1310359

EOS4 1509 AH

1310559

EOS4 1053 X

1310216

EOS4 1203 X

1310217

EOS4 153 A

1310200

EOS4 303 A

1310201

EOS4 453 A

1310202

EOS4 155 A

1310400

EOS4 2B A

1310600

EOS4 1353 X

1310218

EOS4 603 A

1310203

EOS4 305 A

1310401

EOS4 3B A

1310601

EOS4 1503 X

1310219

EOS4 753 A

1310204

EOS4 455 A

1310402

EOS4 4B A

1310602

EOS4 903 A

1310205

EOS4 605 A

1310403

EOS4 153 XH

1310260

EOS4 1053 A

1310206

EOS4 755 A

1310404

EOS4 2B AH

1310650

EOS4 303 XH

1310261

EOS4 1203 A

1310207

EOS4 905 A

1310405

EOS4 3B AH

1310651

EOS4 453 XH

1310262

EOS4 1353 A

1310208

EOS4 1055 A

1310406

EOS4 4B AH

1310652

EOS4 603 XH

1310263

EOS4 1503 A

1310209

EOS4 1205 A

1310407

EOS4 753 XH

1310264

EOS4 1355 A

1310408

EOS4 903 XH

1310265

EOS4 1505 A

1310409

EOS4 1053 XH

1310266

EOS4 153 AH

1310250

EOS4 303 AH

1310251

EOS4 453 AH

1310252

EOS4 155 AH

1310450

EOS4 603 AH

1310253

EOS4 305 AH

EOS4 753 AH

1310254

EOS4 455 AH

EOS4 X
pag. 58

modello

codice
ordinazione

EOS4 1203 XH

1310267

EOS4 1353 XH

1310268

1310451

EOS4 151 X

1310010

EOS4 1503 XH

1310269

1310452

EOS4 301 X

1310011
215

CODICI DI ORDINAZIONE PRODOTTI

EOS4 154 X

1310310

EOS4 1505 XH

EOS4 304 X

1310311

EOS4 454 X

1310312

EOS4 309 X

EOS4 604 X

1310313

EOS4 754 X

1310469

EOS4 601 XS

1310033

EOS4 753 XS2

1310244

EOS4 751 XS

1310034

EOS4 903 XS2

1310245

1310511

EOS4 901 XS

1310035

EOS4 1053 XS2

1310246

EOS4 459 X

1310512

EOS4 1051 XS

1310036

EOS4 1203 XS2

1310247

1310314

EOS4 609 X

1310513

EOS4 1201 XS

1310037

EOS4 1353 XS2

1310248

EOS4 904 X

1310315

EOS4 759 X

1310514

EOS4 1351 XS

1310038

EOS4 1503 XS2

1310249

EOS4 1054 X

1310316

EOS4 909 X

1310515

EOS4 1501 XS

1310039

EOS4 1204 X

1310317

EOS4 1059 X

1310516

EOS4 304 XM

1310321

EOS4 1354 X

1310318

EOS4 1209 X

1310517

EOS4 301 XS2

1310041

EOS4 454 XM

1310322

EOS4 1504 X

1310319

EOS4 1359 X

1310518

EOS4 451 XS2

1310042

EOS4 604 XM

1310323

EOS4 1509 X

1310519

EOS4 601 XS2

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EOS4 754 XM

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EOS4 751 XS2

1310044

EOS4 904 XM

1310325

EOS4 154 XH

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EOS4 304 XH

1310361

EOS4 309 XH

1310561

EOS4 901 XS2

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EOS4 1054 XM

1310326

EOS4 454 XH

1310362

EOS4 459 XH

1310562

EOS4 1051 XS2

1310046

EOS4 1204 XM

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EOS4 604 XH

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EOS4 609 XH

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EOS4 1201 XS2

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EOS4 1354 XM

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EOS4 754 XH

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EOS4 759 XH

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EOS4 1351 XS2

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EOS4 1504 XM

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EOS4 904 XH

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EOS4 909 XH

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EOS4 1501 XS2

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EOS4 1054 XH

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EOS4 1059 XH

1310566

EOS4 154 XS

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EOS4 1204 XH

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EOS4 1209 XH

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EOS4 903 XM

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EOS4 305 X

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EOS4 3B X

1310611

EOS4 1053 XM

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EOS4 1054 XS

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EOS4 455 X

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EOS4 4B X

1310612

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EOS4 1204 XS

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EOS4 605 X

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EOS4 1353 XM

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EOS4 1354 XS

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EOS4 755 X

1310414

EOS4 2B XH

1310660

EOS4 1503 XM

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EOS4 1504 XS

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EOS4 905 X

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EOS4 1055 X

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EOS4 4B XH

1310662

EOS4 153 XS

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EOS4 304 XS2

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EOS4 1205 X

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EOS4 303 XS

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EOS4 454 XS2

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EOS4 1355 X

1310418

EOS4 301 XM

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EOS4 453 XS

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EOS4 604 XS2

1310343

EOS4 1505 X

1310419

EOS4 451 XM

1310022

EOS4 603 XS

1310233

EOS4 754 XS2

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EOS4 601 XM

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EOS4 753 XS

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EOS4 904 XS2

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EOS4 155 XH

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EOS4 751 XM

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EOS4 903 XS

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EOS4 1054 XS2

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EOS4 1053 XS

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EOS4 1051 XM

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EOS4 1203 XS

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EOS4 605 XH

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EOS4 1201 XM

1310027

EOS4 1353 XS

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EOS4 1504 XS2

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EOS4 755 XH

1310464

EOS4 1351 XM

1310028

EOS4 1503 XS

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EOS4 905 XH

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EOS4 1501 XM

1310029

EOS4 305 XM

1310421

EOS4 1055 XH

1310466

EOS4 1205 XH

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EOS4 301 XS

EOS4 1355 XH

1310468

EOS4 451 XS

216

EOS4 303 XS2

1310241

EOS4 455 XM

1310422

1310031

EOS4 453 XS2

1310242

EOS4 605 XM

1310423

1310032

EOS4 603 XS2

1310243

EOS4 755 XM

1310424

CODICI DI ORDINAZIONE PRODOTTI

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1110280

EOS4 1055 XM

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EOS4 303 XH WTF

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EOS4 1205 XM

1310427

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1110282

EOS4 1355 XM

1310428

EOS4 1509 XS

1310539

EOS4 603 XH WTF

1110283

EOS4 1505 XM

1310429

EOS4 753 XH WTF

CONNETTORI PER EOS


pag. 64

modello

codice
ordinazione

1110284

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EOS4 309 XS2

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CD 10

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CD 15

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EOS4 305 XS

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EOS4 609 XS2

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CD 20

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EOS4 1353 XH WTF

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EOS4 1503 XH WTF

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EOS4 1059 XS2

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CD 95

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CD 910

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CD 915

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CDM 9

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EOS4 1355 XS

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CDM 99

1330955

EOS4 1505 XS

1310439

EOS4 2B XM

1310620

EOS4 151 X WTHF

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EOS4 3B XM

1310621

EOS4 301 X WTHF

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C8D 5

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EOS4 4B XM

1310622

EOS4 451 X WTHF

1110042

C8D 10

1330981

EOS4 601 X WTHF

1110043

C8D 15

1330982

EOS4 305 XS2

1310441

EOS4 455 XS2

1310442

EOS4 605 XS2

1310443

EOS4 2B XS

1310630

EOS4 751 X WTHF

1110044

C8D 25

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EOS4 755 XS2

1310444

EOS4 3B XS

1310631

EOS4 901 X WTHF

1110045

C8D 40

1330966

EOS4 905 XS2

1310445

EOS4 4B XS

1310632

EOS4 1051 X WTHF

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C8D 95

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EOS4 1055 XS2

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EOS4 1201 X WTHF

1110047

C8D 910

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EOS4 1205 XS2

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EOS4 2B XS2

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EOS4 1351 X WTHF

1110048

C8D 915

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EOS4 1355 XS2

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EOS4 4B XS2

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C8DM 911

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EOS4 309 XM

1310521

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EOS4 609 XM

1310523

EOS4 759 XM

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EOS4 909 XM

EOS4 WTF / WTHF


pag. 192

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1110290

EOS4 303 XH WTHF

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CDS 03

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CJBE 3

1360960

modello

codice
ordinazione

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CJBE 5

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CJBE 10

1360962

1310525

EOS4 151 X WTF

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EOS4 903 XH WTHF

1110295

CJBE 25

1360963

EOS4 1059 XM

1310526

EOS4 301 X WTF

1110031

EOS4 1053 XH WTHF 1110296

EOS4 1209 XM

1310527

EOS4 451 X WTF

1110032

EOS4 1203 XH WTHF 1110297

EOS4 1359 XM

1310528

EOS4 601 X WTF

1110033

EOS4 1353 XH WTHF 1110298

EOS4 1509 XM

1310529

EOS4 751 X WTF

1110034

EOS4 1503 XH WTHF 1110299

EOS4 901 X WTF

1110035

ADMIRAL AD
pag. 68

modello

codice
ordinazione

EOS4 309 XS

1310531

EOS4 1051 X WTF

1110036

EOS4 2B XH WTHF

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AD 151

1330000

EOS4 459 XS

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EOS4 1201 X WTF

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EOS4 3B XH WTHF

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AD 301

1330001

EOS4 609 XS

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EOS4 1351 X WTF

1110038

EOS4 4B XH WTHF

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AD 451

1330002

EOS4 759 XS

1310534

EOS4 1501 X WTF

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AD 601

1330003

EOS4 909 XS

1310535

AD 751

1330004
217

CODICI DI ORDINAZIONE PRODOTTI

218

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1330005

AD 1504

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AX 1051

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AD 1051

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AD 1654

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AD 1201

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AD 1351

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AD 1501

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AD 305

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AX 1651

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AX 455

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AD 1651

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AD 455

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AD 755

1330404

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AD 905

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1330101

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AD 452

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AD 1205

1330407

AX 602

1334103

AX 1355

1334408

AD 602

1330103

AD 1355

1330408

AX 752

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AD 752

1330104

AD 1505

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AX 902

1334105

AX 1655

1334410

AD 902

1330105

AD 1655

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AX 1052

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AX 1805

1334411

AD 1052

1330106

AD 1805

1330411

AX 1202

1334107

AD 1202

1330107

AX 1352

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AX 309

1334501

AD 1352

1330108

AD 309

1330501

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AX 459

1334502

AD 1502

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AD 459

1330502

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AD 1652

1330110

AD 609

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AX 759

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AD 1802

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AD 759

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AD 153

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AD 1209

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AD 1509

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AD 753

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AD 903

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AD 1809

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AD 1053

1330206

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AD 1503

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AX 1653

1334210

AD 1653

1330210

AX 1803

1334211

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1330301

AD 454

1330302

AD 604

ADMIRAL AX
pag. 70

AX 304

1334301

modello

codice
ordinazione

AX 454

1334302

AX 604

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AX 151

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AX 754

1334304

AX 3B LR DB

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AD 754

1330304

AX 301

1334001

AX 904

1334305

AD 904

1330305

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AD 1054

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1334003

AX 1204

1334307

AX 451M

1334022

AD 1204

1330307

AX 751

1334004

AX 1354

1334308

AX 601M

1334023

AD 1354

1330308

AX 901

1334005

AX 1504

1334309

AX 751M

1334024

CODICI DI ORDINAZIONE PRODOTTI

AX 901M

1334025

AX 153S

1334240

AX 751BK

1334064

AX 1809BK

1334571

AX 1051M

1334026

AX 303S

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1334065

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1334242

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AX 301BKM

1334081

AX 1501M

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AX 603S

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AX 1201BK

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AX 451BKM

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AX 753S

1334244

AX 1351BK

1334068

AX 601BKM

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AX 151S

1334040

AX 903S

1334245

AX 1501BK

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AX 751BKM

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AX 301S

1334041

AX 1053S

1334246

AX 1651BK

1334070

AX 901BKM

1334085

AX 451S

1334042

AX 1203S

1334247

AX 1801BK

1334071

AX 1051BKM

1334086

AX 601S

1334043

AX 1503S

1334249

AX 1201BKM

1334087

AX 751S

1334044

AX 1501BKM

1334089

AX 901S

1334045

AX 305M

AX 1051S

1334046

AX 1201S
AX 1501S

AX 152BK

1334160

1334421

AX 302BK

1334161

AX 455M

1334422

AX 452BK

1334162

AX 302BKM

1334181

1334047

AX 605M

1334423

AX 602BK

1334163

AX 452BKM

1334182

1334049

AX 755M

1334424

AX 752BK

1334164

AX 602BKM

1334183

AX 905M

1334425

AX 902BK

1334165

AX 752BKM

1334184

AX 302M

1334121

AX 1055M

1334426

AX 1052BK

1334166

AX 902BKM

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AX 452M

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AX 1205M

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AX 1202BK

1334167

AX 1052BKM

1334186

AX 602M

1334123

AX 1505M

1334429

AX 1352BK

1334168

AX 1202BKM

1334187

AX 752M

1334124

AX 1502BK

1334169

AX 1502BKM

1334189

AX 902M

1334125

AX 305S

1334441

AX 1652BK

1334170

AX 1052M

1334126

AX 455S

1334442

AX 1802BK

1334171

AX 1202M

1334127

AX 605S

1334443

AX 1502M

1334129

AX 755S

1334444

AX 304BK

1334361

AX 905S

1334445

AX 454BK

1334362

ADMIRAL AX WT / WTH
pag. 166

modello

codice
ordinazione

AX 152S

1334140

AX 1055S

1334446

AX 604BK

1334363

AX 1653 WT

1134210

AX 302S

1334141

AX 1205S

1334447

AX 754BK

1334364

AX 1803 WT

1134211

AX 452S

1334142

AX 1505S

1334449

AX 904BK

1334365

AX 602S

1334143

AX 1054BK

1334366

AX 2B LR WT

1134603

AX 752S

1334144

AX 2BM

1334620

AX 1204BK

1334367

AX 3B LR WT

1134604

AX 902S

1334145

AX 3BM

1334621

AX 1354BK

1334368

AX 4B LR WT

1134605

AX 1052S

1334146

AX 1504BK

1334369

AX 1202S

1334147

AX 2BS

1334640

AX 1654BK

1334370

AX 1653 WTH

1139210

AX 1502S

1334149

AX 3BS

1334641

AX 1804BK

1334371

AX 1803 WTH

1139211

AX 303M

1334221

AX 609BK

1334563

AX 2B LR WTH

1139603

AX 453M

1334222

AX 759BK

1334564

AX 3B LR WTH

1139604

AX 603M

1334223

AX 4B LR WTH

1139605

AX 753M

1334224

AX 903M

ADMIRAL AX BK
pag. 74

modello

codice
ordinazione

AX 909BK

1334565

AX 1059BK

1334566

1334225

AX 151BK

1334060

AX 1209BK

1334567

AX 2B LR DB WTH

1139606

AX 1053M

1334226

AX 301BK

1334061

AX 1359BK

1334568

AX 3B LR DB WTH

1139607

AX 1203M

1334227

AX 451BK

1334062

AX 1509BK

1334569

AX 1503M

1334229

AX 601BK

1334063

AX 1659BK

1334570
219

CODICI DI ORDINAZIONE PRODOTTI

CONNETTORI PER ADMIRAL


pag. 77

MI 3B LR

1360671

MI 1509

1360549

MI 4B LR

1360672

MI 1659

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MI 1809

1360551

J 4B LR

1360632

J 2B LRH M12

1360637

J 3B LRH M12

1360638

J 4B LRH M12

1360639

modello

codice
ordinazione

MI 2B TRX

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CD 5

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MI 2B TRXL

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ML 2B

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CD 10

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MI 3B TRX

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ML 3B

1360021

CD 15

1330952

MI 3B TRXL

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ML 2B S2

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J 2B LRH M12 ILP

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CD 20

1330957

MI 4B TRX

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ML 3B S2

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J 3B LRH M12 ILP

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CD 25

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MI 4B TRXL

1360685

ML 2B TRX

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J 4B LRH M12 ILP

1360648

CD 50

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ML 3B TRX

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CD 95

1330951

MI 303

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J 604 LR

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CD 910

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MI 453

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ML 3B TRX G

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J 904 LR

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CD 915

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MI 603

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ML 2B TRX V

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J 1204 LR

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CDM 9

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MI 753

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ML 3B TRX V

1360045

CDM 99

1330955

MI 903

1360245

J 2 TRX

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MI 1053

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MT 2B

1360030

J 3B TRX

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MI 1203

1360247

MT 3B

1360031

J 4B TRX

1360655

MT 2B H

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C8D 5

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C8D 10

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C8D 15

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MI 304

1360375

MT 3B H

1360033

J 2B TRXL

1360651

C8D 25

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MI 454

1360376

MT 2B S4

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J 3B TRXL

1360652

C8D 40

1330966

MI 604

1360377

MT 3B S4

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J 4B TRXL

1360653

C8D 95

1330983

MI 754

1360378

MT 2B TRX

1360050

C8D 910

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MI 904

1360379

MT 3B TRX

1360051

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MI 1054

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MT 2B TRX G

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C8DM 11

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MI 1204

1360381

MT 3B TRX G

1360053

C8DM 911

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MI 1354

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MT 2B TRX V

1360054

MI 1504

1360383

MT 3B TRX V

1360055

CDS 03

1330990

MI 1654

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CJBE 3

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MI 1804

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CJBE 5

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CJBE 10

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MI 604 LR

1360388

CJBE 25

1360963

MI 904 LR

1360390

MI 1204 LR

1360392

JANUS M
page 82

MI 309

1360541

codice
ordinazione

MI 459

1360542

MI 609

MI 2B

1360660

MI 3B
MI 4B

modelllo

MI 2B LR
220

modello

codice
ordinazione

MJB 1

1360930

MJB 2

1360931

MM 2B TRX

1360690

MJB 3

1360932

MM 3B TRX

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MJB 4

1360933

MM 4B TRX

1360692
SL

1360060

S2L

1360061

SL TRX

1360965

ST TRX

1360966

JANUS J
pag. 94

modello

codice
ordinazione

1360543

J 2B

1360640

MI 759

1360544

J 3B

1360641

1360661

MI 909

1360545

J 4B

1360642

1360662

MI 1059

1360546

MI 1209

1360547

J 2B LR

MI 1359

1360548

J 3B LR

1360670

ACCESSORI PER JANUS


pag. 98

CONNETTORI PER JANUS


pag. 106

modello

codice
ordinazione

1360630

CJ 3

1360950

1360631

CJ 5

1360951

CODICI DI ORDINAZIONE PRODOTTI

CJ 10

1360952

CJ 15

1360953

CJ 20

1360954

CJ 20L2

1360959

CJ 30

1360964

CJ 30L2

1360979

CJ M23

1360955

PHARO
pag. 110

EOS2 605 A

1320403

EOS2 904 X

1320315

EOS2 755 A

1320404

EOS2 1054 X

1320316

model

ordering
code

EOS2 905 A

1320405

EOS2 1204 X

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EOS2 1055 A

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EOS2 1354 X

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PHR 332

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EOS2 1205 A

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EOS2 1504 X

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EOS2 1355 A

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EOS2 1505 A

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EOS2 155 X

1320410

EOS2 305 X

1320411

PHR C3L5

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CD 5

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EOS2 309 A

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EOS2 455 X

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CD 10

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EOS2 459 A

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EOS2 605 X

1320413

CD 15

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PHR B4

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EOS2 609 A

1320503

EOS2 755 X

1320414

CD 20

1330957

PHR B5

1350052

EOS2 759 A

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EOS2 905 X

1320415

CD 25

1330949

EOS2 909 A

1320505

EOS2 1055 X

1320416

CD 50

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EOS2 1059 A

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EOS2 1205 X

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CDM 9

1330954

EOS2 1209 A

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EOS2 1355 X

1320418

EOS2 1359 A

1320508

EOS2 1505 X

1320419

EOS2 1509 A

1320509
EOS2 309 X

1320511

EOS2 A
pag. 118

modello

codice
ordinazione

CJBR 3

1360970

CJBR 5

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EOS2 153 A

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CJBR 10

1360972

EOS2 303 A

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EOS2 2B A

1320600

EOS2 459 X

1320512

EOS2 453 A

1320202

EOS2 3B A

1320601

EOS2 609 X

1320513

EOS2 4B A

1320602

EOS2 759 X

1320514

EOS2 909 X

1320515

EOS2 1059 X

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EOS2 1209 X

1320517

EOS2 1359 X

1320518

EOS2 1509 X

1320519

CJBE 3

1360960

EOS2 603 A

1320203

CJBE 5

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EOS2 753 A

1320204

CJBE 10

1360962

EOS2 903 A

1320205

CJBE 25

1360963

EOS2 1053 A

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EOS2 1203 A

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CJ M9

1360982

EOS2 1353 A

1320208

CJ 95

1360983

EOS2 1503 A

1320209

CONNETTORI PER JANUS J TRX


pag. 106

EOS2 X
pag. 120

modello

codice
ordinazione

EOS2 153 X

1320210

EOS2 303 X

1320211

EOS2 2B X

1320610

EOS2 154 A

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EOS2 453 X

1320212

EOS2 3B X

1320611

EOS2 304 A

1320301

EOS2 603 X

1320213

EOS2 4B X

1320612

modello

codice
ordinazione

EOS2 454 A

1320302

EOS2 753 X

1320214

EOS2 604 A

1320303

EOS2 903 X

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EOS2 303 XM

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C8D 5

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EOS2 754 A

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EOS2 1053 X

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EOS2 453 XM

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C8D 10

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EOS2 904 A

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EOS2 1203 X

1320217

EOS2 603 XM

1320223

C8D 15

1330982

EOS2 1054 A

1320306

EOS2 1353 X

1320218

EOS2 753 XM

1320224

C8D 25

1330967

EOS2 1204 A

1320307

EOS2 1503 X

1320219

EOS2 903 XM

1320225

C8D 40

1330966

EOS2 1354 A

1320308

EOS2 1053 XM

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C8D 95

1330983

EOS2 1504 A

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C8D 910

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C8D 915

1330985

EOS2 155 A

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1330978

C8DM 911

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EOS2 154 X

1320310

EOS2 1203 XM

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EOS2 304 X

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EOS2 1353 XM

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1320400

EOS2 454 X

1320312

EOS2 1503 XM

1320229

EOS2 305 A

1320401

EOS2 604 X

1320313

EOS2 455 A

1320402

EOS2 754 X

1320314

EOS2 153 XS

1320230
221

CODICI DI ORDINAZIONE PRODOTTI

EOS2 303 XS

1320231

EOS2 454 XS2

1320342

EOS2 609 XM

1320523

EOS2 453 XS

1320232

EOS2 604 XS2

1320343

EOS2 759 XM

1320524

EOS2 603 XS

1320233

EOS2 754 XS2

1320344

EOS2 909 XM

1320525

EOS2 753 XS

1320234

EOS2 904 XS2

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EOS2 1059 XM

1320526

EOS2 903 XS

1320235

EOS2 1054 XS2

1320346

EOS2 1209 XM

EOS2 1053 XS

1320236

EOS2 1204 XS2

1320347

EOS2 1203 XS

1320237

EOS2 1354 XS2

1320348

EOS2 1353 XS

1320238

EOS2 1504 XS2

1320349

EOS2 1503 XS

1320239

EOS2 WTF / WTHF


pag. 192

modello

codice
ordinazione

1320527

EOS2 153 X WTF

1120230

EOS2 1359 XM

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EOS2 303 X WTF

1120231

EOS2 1509 XM

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EOS2 453 X WTF

1120232

EOS2 603 X WTF

1120233

EOS2 309 XS

1320531

EOS2 753 X WTF

1120234

EOS2 305 XM

1320421

EOS2 459 XS

1320532

EOS2 903 X WTF

1120235

EOS2 303 XS2

1320241

EOS2 455 XM

1320422

EOS2 609 XS

1320533

EOS2 1053 X WTF

1120236

EOS2 453 XS2

1320242

EOS2 605 XM

1320423

EOS2 759 XS

1320534

EOS2 1203 X WTF

1120237

EOS2 603 XS2

1320243

EOS2 755 XM

1320424

EOS2 909 XS

1320535

EOS2 1353 X WTF

1120238

EOS2 753 XS2

1320244

EOS2 905 XM

1320425

EOS2 1059 XS

1320536

EOS2 1503 X WTF

1120239

EOS2 903 XS2

1320245

EOS2 1055 XM

1320426

EOS2 1209 XS

1320537

EOS2 1053 XS2

1320246

EOS2 1205 XM

1320427

EOS2 1359 XS

1320538

EOS2 2B X WTF

1120620

EOS2 1203 XS2

1320247

EOS2 1355 XM

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EOS2 1509 XS

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EOS2 3B X WTF

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EOS2 1353 XS2

1320248

EOS2 1505 XM

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EOS2 4B X WTF

1120622

EOS2 1503 XS2

1320249

EOS2 309 XS2

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EOS2 155 XS

1320430

EOS2 459 XS2

1320542

EOS2 153 X WTHF

1120240

EOS2 304 XM

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EOS2 305 XS

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EOS2 609 XS2

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EOS2 455 XS

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EOS2 1059 XS2

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EOS2 1053 X WTHF

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EOS2 1509 XS2

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EOS2 1355 XS

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EOS2 1353 X WTHF

1120248

EOS2 1504 XM

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EOS2 1505 XS

1320439

EOS2 1503 X WTHF

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EOS2 2B XM

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EOS2 3B XM

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EOS2 4B XM

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EOS2 305 XS2

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EOS2 304 XS

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EOS2 454 XS

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EOS2 604 XS

1320333

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EOS2 3B XS

1320631

EOS2 754 XS

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EOS2 4B XS

1320632

EOS2 904 XS

1320335

EOS2 1055 XS2

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EOS2 1054 XS

1320336

EOS2 1205 XS2

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EOS2 2B XS2

1320640

EOS2 1204 XS

1320337

EOS2 1355 XS2

1320448

EOS2 3B XS2

1320641

EOS2 1354 XS

1320338

EOS2 1505 XS2

1320449

EOS2 4B XS2

1320642

EOS2 1504 XS

1320339

EOS2 304 XS2


222

1320341

CONNETTORI PER EOS2


pag. 126

modello

codice
ordinazione

CD 5

1330950

CD 10

1330956

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CD 15

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EOS2 459 XM

1320522

CD 20

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V 1354L

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V 905L

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VISION V
pag. 130

V 153H

1340220

V 1055L

1340406

modello

codice
ordinazione

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V 902L

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V 1353H

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V 1055H

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V 304L

1340301

V 1802L

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V 454L
V 604L

VISION VX
pag. 132

modello

codice
ordinazione

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V 1205H

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VX 452

1344102

1340303

V 1505H

1340429

VX 602

1344103
223

CODICI DI ORDINAZIONE PRODOTTI

224

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VX 1505

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VX 1352

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VX 754M

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VX 759

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VX 909

VX 3BS

1344641

VISION VXL
pag. 136

modello

codice
ordinazione

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VXL 153

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VX 1054M

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VX 153M

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VX 754

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VX 1055M

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VXL 1804

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VXL 2B

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VX 753M

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VX 1804

1344311

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VX 755S

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VX 905S

1344445

VISION VX WT / WTH
pag. 192

modello

codice
ordinazione

VX 305

1344401

VX 153S

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VX 1055S

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VX 455

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VX 303S

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VX 605

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1244211

VX 755

1344404

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VX 905

1344405

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1344244

VX 2BM

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VX 1055

1344406

VX 903S

1344245

VX 3BM

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VX 3B LR WT

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VX 1205

1344407

VX 1053S

1344246

VX 4B LR WT

1244605

AX 1355

1344408

VX 1203S

1344247

VX 2BS

1344640

CODICI DI ORDINAZIONE PRODOTTI

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1249210

MXL U 1053

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CD 95

1330951

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1249211

MXL U 1203

1344857

CD 910

1330958

IL FB

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CD 915

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MXL U 304

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MXL U 454

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CDM 99

1330955

VX 4B LR WTH

1249605

MXL U 604

1344863

MXL U 754

1344864

C8D 5

1330980

MXL U 904

1344865

C8D 10

MXL U 1054

1344866

VISION MXL
pag. 140

CONNETTORI PER ILION


pag. 155

modello

codice
ordinazione

1330981

CD 5

1330950

C8D 15

1330982

CD 10

1330956

modello

codice
ordinazione

MXL U 1204

1344867

C8D 25

1330967

CD 15

1330952

MXL U 1354

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CD 20

1330957

MXL 153

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MXL U 1504

1344869

C8D 95

1330983

CD 25

1330949

MXL 303

1344801

MXL U 1654

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C8D 910

1330984

CD 50

1330965

MXL 453

1344802

MXL U 1804

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C8D 915

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CD 95

1330951

MXL 603

1344803

C8DM 9

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CD 910

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MXL 753

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MXL U 2B

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C8DM 99

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CD 915

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MXL 903

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MXL U 3B

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C8DM 11

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CDM 9

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MXL 1053

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MXL U 4B

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C8DM 911

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CDM 99

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MXL 1203

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MXL L2B

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MXL L3B

1344831

C12D 5

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C12D 10

1330993

MXL 304

1344811

MXL 454

1344812

MXL 604

1344813

MXL T2B

1344840

C12D 15

1330996

MXL 754

1344814

MXL T3B

1344841

C12D 25

1330948

MXL 904

1344815

CM 16

1330997

MXL 1054

1344816

MXL 1204

1344817

MXL 1354

1344823

MXL 1504

1344819

MXL 1654
MXL 1804

ACCESSORI PER VISION MXL


pag. 148

CMBR 3

1360975

modello

codice
ordinazione

CMBR 5

1360976

CMBR 5A

1360978

1344824

MXJB 1

1360934

CMBR 10

1360977

1344825

MXJB 3

1360935

MXL 2B

1344820

MXL 3B

1344821

MXL 4B

1344822

CONNETTORI PER VISION


pag. 148

modello

codice
ordinazione

MXL U 153

1344850

CD 5

1330950

MXL U 303

1344851

CD 10

1330956

MXL U 453

1344852

CD 15

1330952

MXL U 603

1344853

CD 20

1330957

MXL U 753

1344854

CD 25

1330949

MXL U 903

1344855

CD 50

1330965

CDS 03

1330990

CJBE 3

1360960

CJBE 5

1360961

CJBE 10

1360962

CJBE 25

1360963

ILION
pag. 154

ULISSE
pag. 156

modello

codice
ordinazione

UPC

1200300

CONNETTORI PER ULISSE


pag. 157

modello

codice
ordinazione

C 85

1200217

C 815

1200219

C 895

1200216

MAGNUS
pag. 160

modello

codice
ordinazione

MG S 20

1291000

MG S M

1291001

modello

codice
ordinazione

MG B 20

1291010

MG B M

1291011

IL 10

1200201

MG B M+

1291012
225

CODICI DI ORDINAZIONE PRODOTTI

MG M 20

1291020

MC 25

1100063

ME 1050 B

1380526

ME 2101 B

1380033

MG M M

1291021

MC 50

1100064

ME 1200 B

1380527

ME 2251 B

1380034

MG M M+

1291022

MC 100

1100065

ME 2401 B

1380035

CONNETTORI PER MAGNUS


pag. 163

1380540

ME 151 C

1380040

ME 300 C

1380541

ME 301 C

1380041

ME 450 C

1380542

ME 451 C

1380042

modello

codice
ordinazione

modello

codice
ordinazione

ME 600 C

1380543

ME 601 C

1380043

ME 750 C

1380544

ME 751 C

1380044

C8 G3

1291070

AD SR1

1330900

ME 900 C

1380545

ME 901 C

1380045

C8 G93

1291071

AD SRM

1330904

ME 1050 C

1380546

ME 1051 C

1380046

C8 G5

1291072

AD SR0

1330902

ME 1200 C

1380547

ME 1201 C

1380047

C8 G95

1291073

AD SR0A

1330903

ME 1351 C

1380048

AU SX

1201710

ME 151 A

1380000

ME 1501 C

1380049

AU SXM

1201711

ME 301 A

1380001

ME 1651 C

1380050

ME 451 A

1380002

ME 1801 C

1380051

MOSAIC
pag. 177

modello

codice
ordinazione

AD SRT

1330915

ME 601 A

1380003

ME 1951 C

1380052

AD SRE4

1330913

ME 751 A

1380004

ME 2101 C

1380053

M1

1100000

AD SRE4C

1330914

ME 901 A

1380005

ME 2251 C

1380054

MI8O2

1100010

AD SRE3

1330911

ME 1051 A

1380006

ME 2401 C

1380055

MI8

1100020

AD SRE3C

1330912

ME 1201 A

1380007

MI16

1100021

ME 1351 A

1380008

ME 302 A

1380101

MI12T8

1100022

ME 1501 A

1380009

ME 452 A

1380102

MO2

1100030

ME 1651 A

1380010

ME 602 A

1380103

MO4

1100031

ME 1801 A

1380011

ME 752 A

1380104

MR2

1100040

ME 1951 A

1380012

ME 902 A

1380105

MR4

1100041

MBP

1100050

MBD

MG d1

1291050

METRON
pag. 196

modello

codice
ordinazione

ME 2101 A

1380013

ME 1052 A

1380106

ME 2251 A

1380014

ME 1202 A

1380107

1100051

ME 150 A

1380500

ME 2401 A

1380015

ME 1352 A

1380108

MBC

1100052

ME 300 A

1380501

ME 1502 A

1380109

MBEC

1100053

ME 450 A

1380502

ME 151 B

1380020

ME 1652 A

1380110

MBEI

1100054

ME 600 A

1380503

ME 301 B

1380021

ME 1802 A

1380111

MBEP

1100055

ME 750 A

1380504

ME 451 B

1380022

ME 1952 A

1380112

MBU

1100056

ME 900 A

1380505

ME 601 B

1380023

ME 2102 A

1380113

MCT

1100057

ME 1050 A

1380506

ME 751 B

1380024

ME 2252 A

1380114

ME 1200 A

1380507

ME 901 B

1380025

ME 2402 A

1380115

ME 1051 B

1380026

ME 2552 A

1380116

ACCESSORI per MOSAIC


pag. 177

226

INTERFACCE DI SICUREZZA
pag. 180

ME 150 C

ME 150 B

1380520

ME 1201 B

1380027

modello

codice
ordinazione

ME 300 B

1380521

ME 1351 B

1380028

ME 302 B

1380121

ME 450 B

1380522

ME 1501 B

1380029

ME 452 B

1380122

MCM

1100060

ME 600 B

1380523

ME 1651 B

1380030

ME 602 B

1380123

MSC

1100061

ME 750 B

1380524

ME 1801 B

1380031

ME 752 B

1380124

CSU

1100062

ME 900 B

1380525

ME 1951 B

1380032

ME 902 B

1380125

CODICI DI ORDINAZIONE PRODOTTI

ME 1052 B

1380126

ME 2403 A

1380215

ME 1205 A

1380307

ME 607 A

1380403

ME 1202 B

1380127

ME 2553 A

1380216

ME 1355 A

1380308

ME 757 A

1380404

ME 1352 B

1380128

ME 1505 A

1380309

ME 907 A

1380405

ME 1502 B

1380129

ME 303 B

1380221

ME 1655 A

1380310

ME 1057 A

1380406

ME 1652 B

1380130

ME 453 B

1380222

ME 1805 A

1380311

ME 1207 A

1380407

ME 1802 B

1380131

ME 603 B

1380223

ME 1955 A

1380312

ME 1357 A

1380408

ME 1952 B

1380132

ME 753 B

1380224

ME 2105 A

1380313

ME 1505 A

1380409

ME 2102 B

1380133

ME 903 B

1380225

ME 2255 A

1380314

ME 1657 A

1380410

ME 2252 B

1380134

ME 1053 B

1380226

ME 2405 A

1380315

ME 1807 A

1380411

ME 2402 B

1380135

ME 1203 B

1380227

ME 2555 A

1380316

ME 1957 A

1380412

ME 2552B

1380136

ME 1353 B

1380228

ME 2107 A

1380413

ME 302 C

1380141

ME 1503 B

1380229

ME 455 B

1380322

ME 2257 A

1380414

ME 452 C

1380142

ME 1653 B

1380230

ME 605 B

1380323

ME 2407 A

1380415

ME 602 C

1380143

ME 1803 B

1380231

ME 755 B

1380324

ME 2557 A

1380416

ME 752 C

1380144

ME 1953 B

1380232

ME 905 B

1380325

ME 902 C

1380145

ME 2103 B

1380233

ME 1055 B

1380326

ME 607 B

1380423

ME 1052 C

1380146

ME 2253 B

1380234

ME 1205 B

1380327

ME 757 B

1380424

ME 1202 C

1380147

ME 2403 B

1380235

ME 1355 B

1380328

ME 907 B

1380425

ME 1352 C

1380148

ME 2553 B

1380236

ME 1505 B

1380329

ME 1057 B

1380426

ME 1502 C

1380149

ME 1655 B

1380330

ME 1207 B

1380427

ME 1652 C

1380150

ME 303 C

1380241

ME 1805 B

1380331

ME 1357 B

1380428

ME 1802 C

1380151

ME 453 C

1380242

ME 1955 B

1380332

ME 1505 B

1380429

ME 1952 C

1380152

ME 603 C

1380243

ME 2105 B

1380333

ME 1657 B

1380430

ME 2102 C

1380153

ME 753 C

1380244

ME 2255 B

1380334

ME 1807 B

1380431

ME 2252 C

1380154

ME 903 C

1380245

ME 2405 B

1380335

ME 1957 B

1380432

ME 2402 C

1380155

ME 1053 C

1380246

ME 2555 B

1380336

ME 2107 B

1380433

ME 2552 C

1380156

ME 1203 C

1380247

ME 2257 B

1380434

ME 1353 C

1380248

ME 455 C

1380342

ME 2407 B

1380435

ME 2557 B

1380436

ME 303 A

1380201

ME 1503 C

1380249

ME 605 C

1380343

ME 453 A

1380202

ME 1653 C

1380250

ME 755 C

1380344

ME 603 A

1380203

ME 1803 C

1380251

ME 905 C

1380345

ME 607 C

1380443

ME 753 A

1380204

ME 1953 C

1380252

ME 1055 C

1380346

ME 757 C

1380444

ME 903 A

1380205

ME 2103 C

1380253

ME 1205 C

1380347

ME 907 C

1380445

ME 1053 A

1380106

ME 2253 C

1380254

ME 1355 C

1380348

ME 1057 C

1380446

ME 1203 A

1380207

ME 2403 C

1380255

ME 1505 C

1380349

ME 1207 C

1380447

ME 1353 A

1380108

ME 2553 C

1380256

ME 1655 C

1380350

ME 1357 C

1380448

ME 1503 A

1380209

ME 1805 C

1380351

ME 1507 C

1380449

ME 1653 A

1380210

ME 455 A

1380302

ME 1955 C

1380352

ME 1657 C

1380450

ME 1803 A

1380211

ME 605 A

1380303

ME 2105 C

1380353

ME 1807 C

1380451

ME 1953 A

1380212

ME 755 A

1380304

ME 2255 C

1380354

ME 1957 C

1380452

ME 2103 A

1380213

ME 905 A

1380305

ME 2405 C

1380355

ME 2107 C

1380453

ME 2253 A

1380214

ME 1055 A

1380306

ME 2555 C

1380356

ME 2257 C

1380454
227

CODICI DI ORDINAZIONE PRODOTTI

ME 2407 C

1380455

ME 2557 C

1380456

CONNETTORI PER METRON


pag. 202

ACCESSORI FMC
pag. 206

ACCESSORI SP
pag. 209

ACCESSORI PSE
pag. 211

modello

codice
ordinazione

modello

codice
ordinazione

modello

codice
ordinazione

FMC-CB

1200500

SP 100 S

1201805

SFS E

1310981

modello

codice
ordinazione

FMC-CBL

1200501

SP 300 S

1201806

FMC-B2

1200610

SP 400 S

1201801

PSE 150

1310982

C8D 5

1330980

FMC-B3

1200611

SP 600 S

1201811

PSE 300

1310983

C8D 10

1330981

FMC-B4

1200612

SP 700 S

1201802

PSE 450

1310984

C8D 15

1330982

FMC-B1700

1200618

SP 900 S

1201812

PSE 600

1310985

C8D25

1330967

FMC-B2000

1200616

SP 1100 S

1201803

PSE 750

1310986

C8D40

1330966

SP 1200 S

1201810

PSE 900

1310987

C8D 95

1330983

FMC-EB2

1207814

SP 1300 S

1201807

PSE 1050

1310988

C8D 910

1330984

FMC-EB4

1207815

SP 1500 S

1201808

PSE 1200

1310989

C8D 915

1330985

FMC-EB1700

1207816

SP 1600 S

1201813

PSE 1350

1310990

C8D 9

1330986

FMC-EB2000

1207817

SP 1800 S

1201809

PSE 1500

1310991

C8D 99

1330987

C8DM 11

1330978

FMC-B2R

1200613

C8DM 911

1330979

FMC-B3R

1200614

FMC-B4R

1200615

228

C12D 3

1330991

FMC-B1700R

1200617

C12D 5

1330992

FMC-B2000R

1200619

C12D 10

1330993

C12D 15

1330996

FMC-EB2R

1207824

C12D 25

1330948

FMC-EB4R

1207825

CSL 3

1330994

FMC-EB1700R

1207826

FMC-EB2000R

1207827

CD 5

1330950

CD 10

1330956

CD 15

1330952

CD 20

1330957

FMC-S2

CD 25

1330949

CD50

FMC-B12

1200502

ACCESSORI LAD
pag. 210

ACCESSORI SFB
pag. 212

modello

codice
ordinazione

modello

codice
ordinazione

LAD 2

1220301

SFB

1330974

LAD 3

1220302

SFB 4E

1310976

LAD 4

1310975

SFB 6E

1310977

SFB E180

1310980

ACCESSORI SAV
pag. 211

modello

codice
ordinazione

ACCESSORI TEST ROD


pag. 212

modello

codice
ordinazione

SAV-1

1200084

1200620

SAV-2

1200085

TR 14

1330960

FMC-S3

1200621

SAV-3

1200088

TR 20

1330961

1330965

FMC-S4

1200622

SAV-4

1200089

TR 30

1330962

CD 95

1330951

FMC-S1700

1200625

TR 40

1330963

CD 910

1330958

FMC-S2000

1200623

TR 50

1330964

CD 915

1330953

CDM 9

1330954

FMC-SB2

1200645

CDM 99

1330955

FMC-SB3

1200646

FMC-SB4

1200647

SAV 4E

1310972

SAV 8E

1310973

SAV 12E

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