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LATINA
GRAMMATICA
COMPOSTI
DALL
GIO.
A^ATB
GARDUCX3
FAGOIVDO
?:
P"MM
ONORATO
1829.
"
...
PORRI
SIENA
"
'
nv-YO
I.
VOLUMB
"*"
ALL'UOMO
FILANTROPO
APPREZZATORE
MERITO
DEL
CUI
ERIGE
PROMOTORE
MONUMENTI
DELLA
FISICA
MORALE
EDUCAZIONE
t)I
ONORATE
cui
NON
FACOLTOSE
NON
PRESIEDE
DA
GENEROSO
MENO
CULTORE
PADRE
CHE
ASSIDUO
CH'EBBE
FANCIULLE
LETTERE
DELLE
:I^
SEMPRE
SOLLECITO
;PRE(HP
:
.-
PATRIZIO
CIAMBELLANO
IL
S.
Di
GRAN-DUGA
IN
/^
SANESE
A.
DI
l"B.*"**
TOSGANA
DI
ATTESTATO
'E
TERA
STIMA
OFFRE
QUESTI
L'
ABATE
GIO.
ELEMENTI
FACONDO
'
CARDUCCI
^!
AL
LETTORE
CORTESE
generale
di
buone
delle
si svorrebbe
da
in
un
la
prima
dispensabili
onde
mezzo
facilitata
Ne
nei
tempi
che
quali
gata
gioi^enthdisbriremota
una
ha
convenzione
venerata
per
la
prestamente
bisogno
istruzione
in
quegli studi
tempo
altrimenti
essere
il
sentito
operette elementari
quali sia
pi bres^e
resa
pu
veramente
sentenziati
colla
in--
de* medesimi
scorta
avviarla
alla
di
conoscenza
quelle
le
di troppa necessit
quali poi sono
de^ padri aa
perche le famiglie abbiano
ni
ogni ben fare operosi degli utili cittadilo stato
Di
qui quel grido di sdegno
libri troppo
contro
riprodotti
spesso
que
accolti
ne^ quali
e
con
troppa pazienza
cose
non
sai
materie
se
o
maggiore
la
men
sia
retta
il disordine
delle
trattazione
delle
ri
dal
cinto
diwrtire
della
che
pat
l'
disprezzo e dalsalici quel genio
sana
si
compia^
combattere
j
di
ti
glisforzicostanfilosofia
.
Vero
che ai di nostri la
nostra
/-
che latina
lingua italiana
come
delle due lingueinsieme
combinate
^ e p-che
sono
quelle le quali sieno nude di
^
feconda
Ne
Sic-
d*
cure
amorose
a
sono
dirigerein ogni
studi la
prima etj
compiacenza ridurre
tutte
lingua
grammatica
mie
stampe
la
j
sacrate
con-
d'utili
con
bella
compiuto sistema
esso
fatte intorno
onde
latina
sorta
isolato
ha
da
le ossers^azioni
alla
costanza
rara
con
formarne
quale io presento
pubblico
.
una
colle
rir
di
zio
li
commendei"ole
essa
sono
ordine
di
lontana
mente
di
precetti
medesimi
assoluta
mancanza
soperchio
abbondante
y un*
i"ia
pij per
dal
dalV
de*
numero
di
copia
esem*
le regole essendo
de'tfuali
ap*
diverse
plicatein frasi
com^
differenti
binazioni
restano
maggiormente impresse
nella mente
de* giovani. Cosi ad
la
souna
volta trasportando dall'italiano
in latino e viceversa
certi modi
essi
piirari
in
arricchiscono
che
da
la loro
Lazio
y
dove
si
siccome
credo
V
autore
il metodo
lo
da
stesso;
la
conoscere
l'indole
cilit
fadel
quanto
delle due
l'avvertire
opportuno
di questo lavoro lo e
degli Elementi
pure
due
diversa
sia
traggono
scrivere V idioma
avvezzano
lingue. Qui
che
zioni
locu-
insensibilmente
questo esercizio
d* intendere
di voci
necessarie
sono
pur
mente
esso
cosi
osservato
chiunque
in ambi-
ad
una
et
certa
avr
allo
genio
suo
colla
aK^venturarsi
potr
studio^
lettura
meditati^^
una
meno
lo
premesso
studio
medesimi
de^
sola
della
aU
del
guida
latina
lingua
di
al
jino
giungere
liminare
quella privilegiata
Della
dicarne
nazione
.
dell
verit
chiunque
classici
de^
potr
esposto
di
sano
mente
ad
da
che
sincera
di
crescente
sia
alla
comparire
MIO
alla
quest*
desidero
tanto
brama
esaminare
nel
ora
speranza
opera
bene
luccj
stata
giovare
pren--
giu^
la
quale
augurata
ta
schiet-
quanto
suo
per
del
al
autore
avvenire
comune.
\
.
la
ELEMENTI
DI
GRAMMATICA
L
todica
scrvere
abbraccia
AeW
che
parleremo
Sintassi
articolati
esterni
per
manifestare
mente,
vale
si dicono
di
delle
divise
specie, e queste
dei
Discorso, o
Son
nove
ci
le
rapporto
in
cui
Parole,
funzioni
dei
parti
osservazioni
per
lingua
una
noi
noti
discorso,
le
che
Discorso
serviamo
segni
come
interne
i
dire, le idee,
wmp-
PRIMA
delle
suoni
una
Prosodia.
PARTE
Analisi
insegna
pia parti, ma
delle
parti dei
Analisi
della
che
ovvero,
regole, o di
scrivere
parlare
e
Grammatica
La
delia
correttamente:
-di
collezione
intendere
bene
definirai,l* arte
pa"
Grammatica
parlare,
LATINA
operazioni della
giudizj ed i ragionamenti,
considerate
quali
qel discorso,
fanno
specie si
il
sotto
chiamano
sono
Parti
del
dell' Orazione.
le. Parti
del
discorso
della
lingua
Verbo
Pronome,
Adjetiivo
cio, Nome,
ticipio^Avverbio^
Preposizione, Congiunzione,
declioaliili
jezione Le
prime quattro sono,
,
diverse
dire, capaci di ricevere
il geaere,
mostrare
iioD" onde
na,
LatiPar^
Inter-'
vale
desinenze
il
nuocer
termina-
td
il
casoj
la
il teinpo,
prbsana,
nolo.
il
quattro
sottoposte
sono
ad
si
il loro
sempre
voci
si dicono
Haec
luuiier
Hoe
templum
E
pulchra
^st
luagnificum
est
sarebbe
donna
il
bella;
^
^
Questa
danna
Questo
tempio magnifico
tempio
(Cielo, Terra,
il Nome
d'
A qua
Terra
j
me
Acqua,
l*
belt
uomo
buono
che
ha
/#
magnifioo^
L
Nome
discorso
Jgnis /
Fuoco, Libro,
come
Liber
Capillus
Gipello) Sicco"
l' idea
risveglia sempre
cosa
uua
tra-^
buono
in
Coelum
uomo
Nome
serve
dovendosi
Quest*
il dire
errore
Del
che
ducendo
tra-
S"
CAPITOLO
I1
che
volta
Onde
s'incontrano.
boDqs
est
disti n-
per
proposizioni*
queste
homo
hoc
,
Articoli, essendo
no
dimostrativi, cbe hanreti*
sicnificato, e debbonsi
intero
Latino
dal
durre
haec
hic^
ne' loro
dere
Hic
delle
servano
immeritamente
il genere,
veri
pronomi, o adiettiv!
guere
altre
Lo
nel
d'
sostanza
a0a
spirito
nostro
nn'
esistenza
dicesi
comunemente
indipendente, perci
E
Sostantivo
pu stare da se solo nel discorso ; giao
un' altra
ha bisogno di
che
cui
essere
non
a
too^
,
il suo
unito
mostrare
significato
per
si di\ide in quattro specie cio Proprio
Il Nome
,
assoluta
"
Collettis^o
Comune
,
Proprio
individuamente
Roma
Paulus
,
Paolo,
Astratto
Il Nome
'eia
ed
un
il segno
d' un'
solo
oggetto,
Roma,
Comune,
il
,
d'
idea che
voa
seguo
che
dicesi
d' un'idea
specieo
latte
le
( Pietro
Generale
anche
che
abbrae-
Petrus,
come;
Tier
Arnus
Neapolis
Arno)^
Napoli, Tevere,
,
Il Nome
Appellativo
g'individui
abbraccia
specied'
un
tutti
genere
3
come
Animai
Cavallo
Il Nome
Uccello
braccia
pii\individui
stingile dal Proprio,
dal
che
G"mune,
specie come
( Popolo
Nibbio
che
che
specie,
mostra
denota
d'on'idea
il segno
della medesima
tutti
si di*
d'una
gl'individui
Grex
Exercitus
,
ab
individuo
solo
un
Sentus
Populus
Senato
male
( Ani-
Collettivo
Mihui
Avit
Cane
,
Canis
Equas
Esercito
Gregge )
I Nomi
Astratti
son
quelli che s usano
per e*
sprimere le idee rappresentanti le qualit considerate
da' loro oggetti, e come
aventi
stenza
un'esiseparatamente
Virtus
assoluta, e indipendente, come:
jw^
stitia
latitudo
profunditas ; ( Virt y
pulchritudo
Giustizia,Bellezza, Larghezza, Profondit). Tali oggetti
che
un'esistenza
hanno
meramente
sono
ideali, non
,
reale,
ed
forma
astraendo
nella
nostra
che
mente
cose
il Numero,
cio,
il
dalle
la
Casi,
no*
Dedi^
Q!gJuUisnTCttf
ovvero*
^t/Ctu
J^
al
intorno
Genere,
,
Diminuzione
qualit.
osservare
l' Alterazione
"
il soggetto
si denbono
se
naxione
e
solo
esistono
Cinque
me,
'
ARTIcAo
tT^tV"
Del
Numera
propriet ch'esse
hanno
di rappresentare
o
pii\oggetti.
uno
eh' esprime
I Numeri
due, cio Singolare
son
eh' esprime la pluralit. Il Nome
l'unit, P/uro/e
solo ogpertanto al Singolare quando significa on
getto,
ed al plurale quando ne
come:
pia,
significa
Il
Numero
nelle
parole
la
"
Sing.
Paer
il
Liber
I Nomi
secondo
e
ci
le
Piar.
Fanciullo*
il libro.
prendono
differenti
apparir chiaro
al
plurale
declinazioni
si
quando
i libri
diverse
a
Fanciulli
Pueri
Libri
cui
terminazioni
appartengono,
parler delle
nazioni
decli-
Quasi
Plurale
,
ma
tatti i Nomi
ve
ne
sono
si
usano
alcuni
che
al
Singolare
mancano
al
ed
dell'
no
4
o
dell'altro
confermB
numero
luogo
aTremo
ARTICOLO
IL
Genere
Del
Genere
a' Sessi.
che
ci
Ovvero
altro
conformit
in
distingue un
cio
hanno
Mascolino
ammesso
tutti
minini,
che
ha
natura
Hic
Fant.
Haec
Neu.
Hoc
La
distinzione
due
neri,
Ge-
Latini
ne
chiamarono
neutro,
ne' Mascolini
sono
liber
tabula
studi
um
de'
importanza,
la
pratica
yi si
regole
Ma
che
ne' Fem--
come:
Mau
che
non
sono
ch'essi
terzo,
nomi
non
Femminino
un
quei
massima
tare
la
un
Propriameute parlando
con
da
nome
differenza, che
delia
riguardo
i Sessi
tra
posta
de' nomi
distinzione
una
pure
ofl*
in seguito*
serTara
per
onde
cui
si
poca
il Dizionario.
il
Noi
che
Nomi
studio
altronde
che
giunge
sep
molte
nome,
di
ma
consuU
soltanto,
osserveremo
convengono
soltanto
all'uomo,
Bruto
Pater
il Padre
Gate
Catone
Filius
il
Magister
Maestro
Judex
il Giudice
Scriba
Scrit^ano
Senalus
I.
non
ritrofate
qualunque
pi" sicuro
adunque
della
superarla
di
mezzo
difficolti,e
molta
i Grammatici
fissare il genere
utilit,ed
Questo
generi,
Hanno
giunge.
fvola
ammette
per
libro.
Questo
Questa
sono
Mascolini, come:
Brutuft
a.
sono
Tutti
i nomi
Femminini,
che
convengono
FigUo
il Senatore
solo
alla
Lucrezia
Cornelia
Cornelia
Aroita
Zia
Filia
la
FigUa
Noverca
Matrigna
Famula
la
Serva
nomi
di
Leo
donna
come:
Lucreta
3. Le
Mater
la
Soror
la Sorella
Madre
due
Leaena
la leonessa
a'
S
"
Loptts
Equus
Taurjit
li
i7 Catfallo
ta
Cavala
il Toro
Vacca
la
Vacca
de* metalli
4- .1nomi
la
Lupa
Equa
lupo
Aurain
tOro
Argenium
Plumbum
Stannum
tdtpa
tatti neatr
sono
come
Eerram
il Ferro
/E
il Bronco
il Piombo
Cuprum
il Rame
lo
Aarichaicam
V Ottone
Argento
'
Stagno
de' Monti
sono
come:
Janoariuft'
Qennajo
Padui
i7 Po
Februariua
Febbraio
Ticinua
il
Aqulo
AquiUfie
AppenninuB
Auster
fVstro
Vaesevius
il Vesuvio
6. I
i nomi
ed
Citt",
delle
nomi
componimenti
proprj
,
'
sono
Appennino
delle
le,
Proymce, delle Isosimili
e
Nayi, de' Poemi
delle
per
Ticino
lo
pi
femminini
come
Tuscia
la
Argo
Cyprus
Napoli
Cartagine
Cipro
Centaurua
il Centauro
Rhodua
Rodi
Aeneis
Eneidi
NeapoUa
Charthago
Toscana
Argo
(vascello)
'
1. I nomi
femminino,
genere
come:
Arbor
t Albero
Ornaa
f Orno
Pirus
i7 Pero
Melua
i7 Melo
Geraaaa
i7 Ceraso
Pinus
i7 Pino
tOUno'
Quercua
la
si eccettuano
sono
IHinas
che
I nomi
di
Quercia
seguenti
qaali
mascolini
sono
lo
Spnua
lo
Veprea
Spino
spino,lo spi
neto
Dkimua
|7 Pruno
Piniaatcr
Oleaster
Olivastro
ed
che
I nomi
um
tdtti
segoooo,
i7 Pinastro
altri terminati
Ster
quelliterminati
neutri
sono
'
'
in
Acer
t Acero
Snbr
ii
Robur
i7 Roverw
Siler
i7,Sitio
Ritbus
si' trora
(ilRogo ), ohe
ancora
ordinaranwnie
ai Mascolino
Sughero
" femminino
in
delle
8. I nomi
neatri
Bario
fratta
come
degli lberi
Prnm
la
Pera
MeUm
Mela
Cerasum
la
Cerasa
Susinum
la
Susina
la
Pesca
Penicum
Me5piluiii la Nespola
Per
altro
come
V Ui^a
Castanea
la
Castagna
Oliva
t Oliva
femminini
sono
I nomi
de'
legumi
biade
neatri
^no
Frumeotam
i7 Grano
Cicer
Hordeum
/* Orzo
Pisum
Miiium
il
come
i7 Ceco
il Pisello
Miglio
questa regola
non
esempio,
eccezioni
senza
mascolino,
efaba
phaselus
(la fava)
femminino.
genere
Si
10.
riportano qui
avendo
ed
uso,
divrso
tuati
eccet-
vengono
Ura
molto
e:
9
ne
(ti fagiolo)per
che
Noce
Ma
i nomi
molti
son
la
9.
g!
Nux
qoali
di
peli'ord*
sono
dal
latino,
Nomi
alcuni
altronde
danno
che
essendo
in
facile
italiano
adito
un
/* abisso
la Cometa
bysaua
Career
la
Carcere
Acu$
l'^go
Ginis
la
Cenere
Alvus
il
FuQis
la
Fune
Arbor
t Albero
Ensia
la
Spada
A?ia
C Uccello
Furfur
la
Semola
Grystaas
il
Imber
la
la
Pioggia
Caiaaja
Magnea
la Calamita
Labor
la
Palvia
la
Boa
la
genere
all'errore.
Cometa
Lebea
di
f^entre
Cristallo
Dipbtonguat/ Diuong
Ermua
t Eremo
Hiems'
il
Fatica
Melhodus
il Metodo
Verno
Poh*ere
Periodus
il
Rugiada
Poi'ticu^
il
Portico
Sinodo
-0
Periodo
Vcsper
la
Sera
Synodua
il
Lapia
la
Pietra
Carbaius
Lino
sottik-
Jinnoiazini
I*
Alcuni
medesima
no,'
e
terminazione
sona
femminini
tal aorta
Nomi,
'mascolini
quando
che
diconsi
hanno
Conuni
una
e. pel iemmini*
pel mascolino
quando aignifcanoil maachio,
di
Sono
esprimona la feinmina.
Padre
Il
Parent
MClifM
CUe
iaMudrt
la
Cliente
il FofWMtitro
Adr
ia
Jbiutore^
^^-
P...rcla.
looola
t Abitatrite
Fanciullo
il
il Condottiero
Dax
lofans
Fanciulla
la
il Giotnnetto
il
Nemico
la
Nemica
la
Adoldoent
Giovinetta
la
Hem
la
Cittadina
la
il
la
Giovine
il
Yatei
la
il
Vi
e
cio
il maschio
Tarlar,
Sorez;
Vi
3.
di
genere
Ficu.%
ci
Fuais,
if
Torquis,
K"'i
Specut,
FAyvltojo
S.
Anas,
il Sorcio
5.
Tinca,
taris
quelli ,
un
Perdrix,
Ihrtora
il genere
fissato, si
ed
ora
il
Fico
la
Fune
la
Collana
Si'w
CM
de'
Ut
in
ed
sessi,
6tta
tal
ie
la
ae
da
Polpe'
Aquila
la
atit
Pernice
t Anatra
la
ae
genere
essendo
non
Epl'
i due
di
nomi
cai
autenticamente
in
la
oltre
diconsi
genere,
di
Sono
toris
in
Augure
Augure
medesimo
un
Lepre
Elefante
sono
Poeteeta
comprendono
ricf
che
Vap,
Aquila,
la
antt
Elephaosy
y aitar,
sotto
femmina.
la
or8
che
la
animali,
terminazione
medesima
S:
di
nomi
de'
quelli
una
Lepat,
Aagar
Compagna
sono
son
Compagno
la
la
Cagna
Cornea
son
Sacerdotessa
li Poeta
Cane
CanU
*'
Sacerdote
Sacerdote
la
Erede
il
Giotnne
JuTenif
Condttttrifce
t Erede
Cittadino
il
CWit
Ceni,
Forestiera
Tinca'
incerto
,
stato
ancora
.
promiscaa
asano
altro*
an
Quindi
niente
ora
che
Si
tanto
usano
al
mas.
che
al fem.
Sptiomta, pu
Che
mani
or.
tono
oim.
IBM.
ed
1 fem.
ora
neut
al neut
artcolo
hi.
De*
Per
V idea
i differenti
esprimere
dnl
espressa
a' nomi
dfurano
Casi
si
nome
divek'se
le cliiamarono
rapporti sotto
pu considerare,
terminaziout,
i
t
tali
quali
Lal?ni
zioni
termina-
Chu
.
diffcTfnti terminazioni
Le
declinandoli,
distinguono
sei
son
sei
cio,
primo',
Ablativo
Sogliono
tri
e
glial-
Caso
retto,
anche
dice
si
11 Nominativo
GerUtis^o
il
chiamare
obliaui
caso
reggere
percn sempre
regolare tutto
reggente,
si
,
Casi
onde
numero,
Nominativo,
Vocativo
i Grammatici
vedremo
nonni, come
ciascun
per
Gasi,
.^ccusatisfo
Dativo
de'
nel
necessario
il
discorso
parlare.
ARTICOLO
IV.
ella
Declinazione
,
.
Co.ns8te la Declinazione
medesimo
le differenti
tutte
d'
un
nel
nom^
dare
che
terminazioni
esso,
al
ha
,
tanto
La
I.
La
a.
ha
La'3.
il
siog-In
gen.
ae
Ci
in
is
La
4*
La
6. in
ia
US,
ovvero
ei
Nota.
Neir
Musa,
ae
Servas,
Pater,
tris
vi
la
Musa
il iS^rvo
Padre
Vultu,tu9;Vera,ro
il Volto, io
Species,ei
la
imparare
i nomi
declinare
Spiede
Bellezza
deve
non
il
Cosi
Declinazioni.
I.
riflettendo
Che
il Nominativo
che
al
hanno
conoscer
il Vocativo
tra
loro
terminazione.
Si
plurale
la naedeama
ed
tanto
in
tutte
eccettuano
al
golare
sin-
nazioni
le decli-
solo
IO
Priiioa,ae
ProfUnk%9r9
Miropola, at
PharmaoopoU eSpeziaU
Rigattiere
Propola, a e
Platea,
Pirata,
Piazza
ae
Scutica,
Cotmro
nnat
Venefica,
Pirata, ae
Perta^ ae
Persiano
Cyraha,
ae
Scyta, ae
Tartaro
Fedina,
ae
Buffone
Ferula, ae
Hora, ae
Gauda, ae
Scurra,
ae
Indigena,
Scriba,
Paesano
ae
Segretario
ae
Seconda
singolare terminato
tivo
terminato
in
alcuni
che
al
eh'
in
in
ir
in
nominatiro,
i, ed
di
genere
femminini,
significaumore
molti
quantit'in
una
sono
^
Miniera
Sfersa
Ora
Coda
declinazione
appartengono
radjettivo Satur
um
GonUolA
il Geni
hanno
il. Genitivo-
plurale
orum
I nomi
terminano
Strega
ae
Declinazione
seconda
della
I nomi
Frusta
ae
in
neutro,
liquore* Eccone
Domin
us
6.
Domin
D*
Domin
A.
Domin
um
il
V.
Domin
A.
Domin
dal
nella
Mascolini
scolini
ma-
neutro^
Piar.
Signore
del Signore
al Signore
il Signore
o
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Declinate
ur
i Modelli
Sing,
N.
sono
Plrus eh'
eccettuato
er"
terminano
che
altri
g'ii
in
solo
un
(satollo).Quelli
in
altri
us,
ed
um,
declinazione
questa
Signore
stessa
N.
Domn
O.
Domin
orum
de*
D.
Domn
is
A.
Domin
os
Domin
Domin
a'
^
V.
A.
guisa
Femminini
Signori
Signori
Signori
Signori
Signori
da'
Signori
II
Antidotai
il Contravveleno
Papyru
Figdlos
il
Patraut
il Zio
Lacas
il
Lago
Vannai
il
Gapillaa
i7
Coftllo
PkUiiat
il Platano
Voiyo
Paterno
N.
Lib
er
il Libro
G.
Lib
ri
del
D.
Lib
ro
al
A.
Lib
Lib
A.
rum
Lib
Colo
ber,
Lib
ria
a' Libri
Lib
ri
Libro
stessa
Campo
Cignale
da' Libri
Magister^
il Suocero
ri
il
ri
t Asino
ri
Vir
deU:
D.
Vir
alt
um
(Uomo
A.
Vir
o
Vir
Plur.
VUomo
A.
Vir
Si
Uomo
daU
(il
Uomo
nella
declina
Triumvir
Uomo
Vomo
Tri
N.
Vir
G.
Vir
orum
D.
Vir
A.
Vir
oa
gli Uomini
degli Uomini
agU Uomini
gli Umini
V.
Vir
A.
Vir
un
guisa
stessa
Studi
um
levir
viro).
Studio
G.
Stadi
dello Studio
D.
Studi
allo
A.
Studi
um
Studi
jum
Studi
( il Cognato )
Plur.
lo
lo
Uomini
dagli Uomini
Sing.
N.
Sai
valico
V.
Genero
il Fanciulh
ri
Onager,
Maestro
il Fabbro
G.
Libri
t Amere
Gener,
Puer,
Vir
Libri
il
arbitro
N.
V.
tri
Sing,
A.
Signiferiri
Socer,
Serpe
ro
goisa
il Giudice,
il CoUeUo
bri
Faber,
de' Libri
ri
il
tri
Cuher,
rorom
Lib
il
bri
Lib
A.
il
tri
G.
V.
nella
'\
Libro
dal
Agr, gri
A per,
pri
ri
D.
Libro
Declinate
Lib
il Libro
ro
Aibiter
Libro
Libri
N.
Lib
er
Faglio
Plur.
5/115.
V.
Caria
Studio
Studio
Studio
dallo
Studio
N.
Studi
G.
Studi
rum
Studi
ia
A.
Studi
V.
A.
o
a
Studi
Studi
ia
gli Studj
degli Studi
agli Studj
gli Studj
Studj
dagli Stu/^
o
la
nela
Declinate
i
BeUum^
Praelium^ i
i
Telum,
i
Donum,
TheatrufOj
\
Baloeum^
Vioum,
Domicili
il Dono
uni,
Monitum,
il
Fango
la
Camera
l' abitazione
l' ^viso
cordo
ri-
il
f
il
Teatro
il
Ttinpio
Palli um,
il
Frrajoo
i
i
i
i
l' Etempio
Atriuf^j
Cubiciilum,
Dardo
il
Coenum,
Baiiaglia
la
Pomatimii^
Praedium,
Guema
Tempi unij
EzeiDplum,
8te89a gai$a
Mantello
il Giardino
Solatiam^
il Podere
Vedili
C Jtrio
li
i
i
m,
il
Baiano
Mandatum,
Folum,
il
Fino
Praeceptum
lo
Spasso
Stendardo
il Comando
la
'
Foglia
Precetto, tor
il
di9e
Terza
Declinazion
Il Genitivo
ter"
singolare di questa Declinazione
mina
in is
in um^Com"
e
quello del plurale termina
nomi
d' ogni gnere
i
prende questa Declinazione
al nominativo
singolare varie termina-
quali hanno
,
zioni
Piar.
Sing.
Hon
or
l' Onore
N.
Hon
G.
Ho
orla
deli
G.
Honor
um
D.
lloa
ori^
alt
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Honor
tbua
A.
Hoo
oi'em
l' Onore
A.
Honotr
es
Hon
or
Honor
"e8
ore
daW
A* ab
Honor
N.
Onore
Onore
or
gU
es
Onori
degli.Onori
agli Onori
"
V.
A. ab
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Pater,
Latro,
Lanio,
Tyro,
tri
il Ladro
onis
il
Ma
Macellajo
il Notfizio
Cinis, eria
Corlcx, tlcit
la
Eqnc, lii
il Gauaii^re,
Feli","|!m
il Qflttp
Grex, gi
il
la
Generis
Scorza'
gli
o
..
ibus
Onori
Onori
dagU
Onori
guisa
stessa
'j7 Padre
onis
onis
Onore
nella
Declinate
V.
Onore
"
Ut,Madre
ter, tris
Mulier, eri
Suavitaa, tatis
luris
T^Hus,
Ar^, cis
D08r,0t8
Fra
US,
dis^
la
Donna
la
Soa^fit
la
Terra
la
tortezza
la
Dote
f^tif
la
Canna
la
Mignatta
Arando^
ibis
Gregge
Hirudo,
inis
t.
i3
^tristezza
la
orb
Maeror^
IMucro^
onis
Punta
Sermo,
onis
il
la
d'un
G.
D.
A.
V.
A.
Temp
Tetup
Temp
Terap
o'Temp
Piar,
al
ori
us
il
us^
slessa
Cai-
Pecus,
Tbus,
Mare
Tempi
Tempi
Tempi
Tempi
da'
Tempi
Legge
il di'
^
il Latte
teris
minis
il Fianco
la
lo
uria
l*incenso
'
Opus^ peris
Germoglio
Mele
l' Osso
oris
la, Bocca
Pectus, oris
minis
Lumen^
moris
il
la
Di-*
Opera,
il La^
voro
Decus,
il
ossis
Sprone
finita
il
minis
Mammella
il Nume,
Bestiame
il
Kemus,
Lac^
laotis
Numeu"
'/'Usura
coris
ellis
Mei,
/a
il Letto
nors
Gramen,
guisa
I3ber e ris
Calcar^ caris
il f^erso
lis
Foenus^
Osy
.Os,
il
nis
Cubile,
Tempo'' ra
Tempb ra
Tempo ribus
Latus^
Aliare
oris
Carmen,
A.
ribus
ris
^quor,
A.
V.
|um
Tempo
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Tempi
de'
ritto
leanza
Altare,
G.
rf
Jus, juri
Capo
il Patta
deris
Foedus,
Tempo
Tempo
Tempo
N*
il Lido
toris
Iti tua,
Tempo
Tempo
Tempo
nella
il
piti
Tempo
dai
ore
Declinate
Caput,
Tempo
del
oi'is
Temp
i7
us
Biada
Neutro
Nome
Sing,
N-
l'assedio
-oais
Seges* etit
Declinazione
Fondine
il Ben^tvito
oais
Obiidfo,
Discarso
il Saldalo
litis
MUes,
Hrundo^
Missio"
di Jrme
la
laii
coris
V Onore,
orna;'
mento
coris
Dedecus,
l Infamia
f'er,
gogna
Pel, fellis
Monile,
Petto
lis
il Lume
Oiuit, ieris
ii Bosco
Vulnus,
neris
Fiale
la
Collana
il
Legume
la
Ferita
Qtiorta Declinazione
mina
ter^
singolaredi questa Deci! nazione
nini;
femmimascolini
o
sono
quando i homi
il geriitiro
in u,
ed
neutri, tcrinina
son
GeaitTO
Il
in
ma
us^
se
pluraletermina
in
uum^
4
ny femminini
mascolini
ed
u#^
ed
Man
G.
D.
Y.
A,
IftMano
Man
IM^
della
Man
ui
alla
Man
um
ia
Maa
dalla
Man
Motns^
il TUmore
US
il
Fructus,
Fletus,
US
SensuSy
Crnciatua^
Gemitus^
stessa
MotfimentQ
us
ibus
Man
V.
o.Man
A.
Man
delle
alle
us.
le
Adyentus,
os
Discessus,
aa
US
Coius^
Fenuta
il
Passo
il
Colpo
il Portico
US
il Ptno
US
t Esercito
Bocca,
US
la
US
la
Nuora
la
Suocera
la Ca"'
nocchia
Magistrato
il
Mani
la Partenza
Nurus,
sospiro Socruiy US
toltela fac' Risus, US
eia
Vagitus, US
Gemito^
ui
Mani
Mani
Mani
la
ut
Exercitus,
Tormento
Mani
dalle
ibus
lUso,
il
Vagito
beffa
gvtdo di
Fanciullo
Declinaziont
d*
Neutro
Nom^
un
Piar.
Sing,
Ginocchia
Gen
il Ginocchio
N.
Gen
le
Gen
del
G.
Gen
VLom
delle
D.
Gen
11
al
Ginocchio
D.
Gen
ibus
alie
A.
Gen
il Ginocchio
A.
Gen
Gen
G.
V
A.
'
o
a
Gen
dal
Ginocchio
Ginocchio
Ginocchio
V.
A.
tutti
guisa
Pinus,
Senso
il
Vaittts^US
N.
Mani
le
OS
Porticus^
Onda
il
us
Man
A.
Ictus,
Pianto
il Carro
Carrus, us
Magislratus,
uam
il Frutto
il
us
Man
Gressua,
US
G.
il Morso
il
US
FluctuSy
Mano
nella
US
N.
Mano
Mano
US
Morsus,
in
sempre
i modelli
Mano
Mano
Declinate
Metus^
1' hanno
Piar.
tis
A.
femminini
medesima
Sing.
N.
i neatri
la
iiimooIk"
singolare. Eccone
del
i casi
4n
terminazione
quale
ia
neutri;
il nominativo
hanno
de' nomi
qaestii Declinaiton
Comprende
Ginocchia
Ginocchia
Ginocchia
aa
le
Gen
Gea
ibus
ilalle Ginocchia
Ginocchia
i5
Declinata nella
ToQtru,
stesaa
gaisa
Ccnrna^
il Tuono
il
il Freddo,
Geltt, a
Yeru,
// Corno
lo
Spied
Gelo
al Dativo
Pleru
piuttostoche
all' Ablativo
pluralefiiFerubus^
F'eribus
Quinta Declinazione
Il Genitivo
ei, ed
in
i nomi
Tutti
di
in
terminato
al
che
femminino,
di
sono
pu
usarsi
al
sebbene
al mascolino,
sempre
es
che
dies
eccettuato
hanno
Deci inazione
questa
Eccone
mina
ter-
il
genere
al
tanto
lino
masco-
pluralevogliaesser
il modello
Sing.
Piati.
Di
ea
li Giorno
N.
Di
et
G.
ei
del
G.
Di
erutn
de' Giorni
D.
Di
ei
al
A.
Di
em
Di
e^.
Giorno
V.
Di
dal Giorno
A.
V.
A.
Rea, ei
Spes^
ei
Facies ei
Requies^
nella
ei
ei
stessa
D.
Di
A.
Di
ebus
Di
es
Di
ebus
guisa
Gesariesy ei
la
EfEgies,ei
Faccia,
Giorni
da' GiortU
la
Speranza
Giorni
i Giorni
es
Giorni
la Cota
la
Mollities
Giorno
Giorno
il Giorno
Declinate
minativo
no-
no,
femmini-
il
Chioma
Effige,Vifnma^
gine
il Danno
Folio
Pernices^ ei
il
Riposo
Glacies,
la
Mollezza
Ingi vies, ei
l' Ingordigia
Stirpe
Segnities,ei
la
Progenie8 ei
la
Rabica, ei
ia
Rabbia
Species,ei
la
Bellezza
Acies ci
Punta
ei
il Ghiaccio
Codardia, pi
grzia
Durities, ei
sqaa'
Canities,ei
la
la
Durezza
Canutezza
dra
I soli
del
nomi
singolare}
Dies
e
del
et
Res
si
usano
in
tutti
e
casi
j/ie^ man-
del
callo
Dativo
GenitiTO
Ablatif
Uri
di
mancano
Tavola
in
il
tutto
cui
colpo
plurale;
gli
plurale.
d* occhio
si vedono
tutte
Declinazioni
le
Singolare
Ro8
N.
Douiin
G.
fios
D.
Kos
A.
lios
V.
Ro8
ae
Doiuin
ac
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Hon
Man
or
Di
uf
Hon
oiU
Man
us
Uoa
ori
Mai^
ui
es
Di
ei
i/i ei
A.
Bua
am
Domili
Domin
'
Domin
um
Hon
Hon
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ab
orcm
Man
or
Mao
ore
Maa
Di
um
us
em
Di
ea
Di
PluraU
N.
Ro8
Honor
orum
Honor
is
Hoaor
ibua
Domin
ae
G.
Ro8
arum
D.
Ros
A.
Ros
Domin
Domin
ae
A.aRds
is
os
Di
es
uum
Di
erum
Man
ii"08
ns
Di
us
oDiea
Domin
oa
Honor
ea
Man
Honor
es
Man
Domin
is
Honor
ibos
ab
uinnotazioni
I
um
Man
Man
Do.nin
aa
V.oRos
es
Man
Diebus
ea
ibusaDiebua
generali
i loro semcome
plici
composti si declinano
tis [W InevXje )
da cui derivano;
perci tridens
j
la deciinasioue
di 4^ns^
imparj ris ( disegnale), seguono
tis (il dente),
ris ( eguale j.
par,
Si eccettuano
Mxanguis
(esangue), Centitnanus
fanno
che
(di eento
mani),
al, genitivo singolare
di Exanguinis-,
in vece
Ctn^
Exan^uis, C enti mani
bia
lo ab nieridies
ha
tinianus
non
plurale9 sebbene
I.
nomi
da
dies
deriva.
cui
3.
Quando
ambedue
sono
di
Nono
in
la
Mascdelle
caso
in
retto,
caso
si
un'altra
declinano
composta,
ambedue.
tal itta
Respublica,cae
tra
voci, di cui
due
caso
rcttu.
J^tpubtica Jusjurandum, di
due
voci
oblic|uo,si
Sono
di
al
uita
tal fatta
retto
caso
soltanto
declina
il Giuramento
seguenti
quella
'
"
l'ai*
eh'
iu
i8
Deo
Da
Dio
saxo
dal
sasso
durissimo
homioibus
ab
ex
quo
tote
eum
corde
letitia
cuna
alla-
Dativo,
finiscono
nomi
in
cuort
allegrezza
dolore
il
cielo
Declinazione
della
l'Ablativo
al
generalmente
terminano
ne
prima
il
noi
sotto
Appendice
Il
tutto
senza
coelo
sub
con
per
dolore
sine
che
prima DecUnazIocuni
in alplurale io is ; ma
Tali
abus.
suuo
Filia
la
Figlia
Fiiiabus
Fa mula
la
Serva
Faniulabus
Anima
l' nima
Liberta
la
Asina
l'Asina
A^iiiabus
Mula
la
Mula
Mulabus
Nata
la
Fii^lia
Domina
la
Animabus
Vi
2.
che
si
sono
Jatta
Schiawa
Lb^rtabus
Naia
in
bua
DoiniiiLibus
mascolini
nomi
questa
consimili.
Declinazione
nomi
alcuni
plurale. Sono
al
soltanto
usano
Uhera
Padrona
distinguerlida'
per
'
iniqui
uomini
dal
con
nobis
pr
I.
da^l
iniquia
durissimo
fatta
tal
di
seguenti
Divitae,
arum
E"equiaey arum
luduciae, arum
lusiJiae, arum
Escubiae^aruiu
Ez.uviae9 arum
Ricchezze
Epulae,
Funerale
?ugae arum
Tregua
Kaleodae,
Blanditiae,
Guardia
Nuptiae, arum
Spoglie
d'Uo'
Nundioae,
Oltre
3.
zionc
in
e.
ne
Feriae,
Maledizioni
arom
del
Primo
arum
mese
Camzze
arum
Nozze
arum
Minaccie
arum
Vacanze
Pisae, arum
Pisa
Mercato
a' nomi
comprende
Quei
Miiiae,
baje
Ciance,
Imboscata
mini
Drae,arum
Vivande
arum
terminati
terminati
alcuni
in
a,s
in
a,
terminati
ed
es
Dcclna-
questa
in
formano
as
in
es
ed
il Vocativo
togliendo
in
gli altri
an
Lanoo
primi
Vs:
in
T Accasati
singolare
ro
come:
/i^
Sing.
Sing
Anohise
Aocliises
Enea
N.
AeDeas
G.
Aeneae
di
Enea
G.
Anchisac
di
Jm^hise
D.
Aeneat
ad
Enea
D.
Anchisae
ad
A.
Aeoean
Enea
A.
Anchisen
Enea
y.
Enea
A. ab
Y.
Aenca
da
abeoea
A.
ia
Musices,
della
Musicen,
o
Musice
Musice
Aackise
Anchiit
Musica
pu, Tolendo,
em
la Grammatica
Grammatica
daUa
Grammatice
declinare
tal
Grammatica
Grammatica
alla
cae
Grammatice
Grammatica,
cae.
delia
cse
Grammaticen,
Musica
dire, Musica,
la Grammatica
Grammatces,
Grammatce,
Musica
dalla
Si
e
Musica
Musica
la
em
Anchise
da
Grammatce
Musica
alla
cae
te
Sing.
Musice
Musice,
fu
Anchine
Anch8
Sing,
cae
ne
nomi
Grammatica
latinamente
cae.
4* Presso
i
gli antichi, e principalmente presso
in ai
il genitivo singolare terminato
poeti, si trova
aulai
simili
in luogo di tcrrae
e
terrai,
come:
(del-*
la terra
( della Reggia )
}, Aidae
,
jippendice
SI
I.
in
terminati
in
hanno
us
seconda
Declinazione
di
i nomi
il Vocativo
eccettuati
che
genius,
che
veduto
Sono
e.
della
fanno
da
^/t ( o
questa
Declinazione
singolare
to
termina-
(o genio)
tSono
ius
pure
quali al
\
,
tonius
,
i nomi
eccettuati
Vocativo
F'irgilius
in
terminano
Ambrosius
terminati
proprj
i,
Gregorins
Antoni
Antonio
Ambrosi
Virgili
Firgitio
Gregori
Ma
Plus
fii Pie
onde
da
si fa;
Ambrogio
Gregaria
In
^/i-
ao
Derus,
"
caso
al
mi,
adopra
si
Deus
nome
come
2.
come
ne,
Spesso
pure
al
come
Deus
nominativo
genitiviplurali di questa
della precedente, si trovano
onde
gli scrittori;
peorum
Deum
Vii'orum
Virm
liiberorujn
Liberm
de'FgU
^esterliorum
Sestertiuqi
de' Sesterzi
co
Piramidarum
in
de'Vtte
Piramidi
^Piramidm
delle
eneadm
deU'Eneidi
Dardanidm
de*
Georgicorum
G^orgioa
de' libri
Cimmericoi'um
Caeliculorui;n
Cimmerion
Caeiiculm
degli Abitatori
Purdanidarum
3. Anche
che
si
in
solo
usano
Trojani
di
plurale. Sono
agricomra
vi
questa Declinazione
al
sincopati
degli Dei
degli Uomini
Dum
Aeneadaruoi
Deciinazio"
luogo di
presso
Puorum
unito
!)
Dio
l ( o mio
meus
se
di
celesti
de^norn!
sono
tal itta
Liberi
Posteri
Caoi
Festi
Superi
XjOCU
Fori
Infer
Compita
luogo
4" Appartengono
mi
come
greci terminati
fanno
ove
in
capo
alcuni
questa Declinazione
cus
os,
on
che
no^
si declinana
appresso
Sing.
Sing.
JN.
strada
moke
Ojrpheua
Orfeo
N.
Athoi
AiOj
inonie
G.
D.
Orpheo
A. Orpheum,
V.oOrphea
A. ab
Orpheo
N
Ilon
G,
llii
D.
Ilio
alcuni
ed
D.
A-
Orfeo
Orfeo
da
Orfeo
A. ab
di
Troja
V.
Troja
A. ab
di
nem,
terza
questa
Ilion
Uion
da
pi arale
il GenitTO
Ato
Troja
Troja
Troja
Declinazione
DecUnRzone
Te
ne
singolare terminano
singolare,che come
tiro
togliendo Vm,
dall' Accasa
Ato
V Ablativo
allora
Ato
da
Ilioii
o
Alo
Atho
Atho
A.
nomi
ad
AthoQ,
TVo/a
alla
di* Ato
Y. oAtho
all' Accnsativo
che
forma
ed
Tra
ib
Atbo
Orfeo
Appendice
Alhot
ad
e
oo^
G.
in
ium,
sono
in
im
,
si detto
termina
in
si
i^
come:
Plur.
Sing.
/
Declinate
nella
stessa
il Catino
Pelvia^ via
bac
is
ia
Neapolia,
Canape
Napoli
la
ia
3*
dativo
im
t
vale
CUvU,
e
a
soldi
1%
ia
aia
la
la
Tosse
Gucuniia^ia.eriaii
Cocomero
Tigri, ia
Sinapia, ia
il
Tigri
la
Senape
Rvia,
Raucedine
ia
Forza
all' Acca-
I nomi
dire
is
in
il
Squadra^
traguardo
di die'
Sete
la
Sitia" a
Via^
aia
Amuaaia^
Moneta
ci
Ganaabia^
Tuaaia,
cino
Decuaaiaj
gaisa
ed
in
la Chiame
in
em
ia
la
in
singolare,
i*
Nafa,
ed
Kavi
la Cute,
Cutis, tis
Febrisy rU
la
tis
Bete,
Tygriflyrie
3. I
Febbre
urna,
la
Poppa
ris
la
Torre
il
Tevere
la
Mangiatoia
ris
la Rete, la corda
Tiberis,
la
Praesepia,is
Tigre
terminano
in
cbe
all'ablativo
questa Declinazione
di
nomi
nomi
Papp,
lapelU
si debbono
ma
e^
in
escono
i,
cuni
al-
eccettuare
I. i nomi
sono
golare
sin-
de' mesi
,
come:
Aprllis,8
Aprile
bris
Septeml^r,
October^
Septemori
bris
Oclobri
Ottobre
B
bris
Noveraber,
IL
Settembre
I nomi
Novembre
terminati
neotri
Cabile
Novembri
in
e^
n
tr
Letto
al^
come:
ar,
Cubili
Tribunal
Tribunale
Tribunali
Animai
ji ni male
Animali
Calcar
Ma
D
S-
Sperone
non
cosi
Far, farrit
il
Jubr, ria
Nectar, ria
lo
Hepar,
tia
III. Anche
all'Ablativo
Bireroia^ is
Calcari
Farre
g*
Farro
Splendore
Jubare
il Nettare
Nectare
il
Hcpate
Fegato
i nomi
che
terminano
seguono
in
singolare:
A
due
ordini
di
Ca aal is
Canale
Con*
,
remi
Trremia^
is
dotto
ordini
tre
di
Memor
Bicordei'ole
Immemor
Scordevole
remi
BipenDa,
ia
Mannaja,
re.
Yectis^
ia
Scu-
Bipenne
Stanga,
Sii'igilia
Ueva
^-
4*
e
I nomi
TAblatiro
nentri
^
.
terminati
plurali in
Striglia, Streg'^
ghia
'
in
ed
is
,
ma,
in
hanno
bus,
comt:
il
tivo
Da-
al
tis
Enigma,
Poema,
tis
Dogma,
ta
tEnimma
p Rpigmats,o
il Poema
"
il Damma
S^
Epigramma,
Cnirmatil"ui
Pocn^atis,o Poeinatibus
Doginat8,o Dogmsitibus
Epigranimalia, oEpigrammatibua
o
5. Per
che
notare,
coli' ablativo;
il medesimo
era
Insultai
morte
onde
si
insulta
//ori/*)
di
(in luogo
meae
perzio:
Pro-
l^gge presso
mia
alla
morte;
di
(invece
servir
di
Vulpes,
in
iutn
Arti
Ensium
delie
Vulpium
delie
Spade
Volpi
Carnium
delle
Carni
Laquearium
delle
Soffitte
piliin
delie
Api
Turrium
delle
Torri
delle
Stirpi
ria
?Stirpium
Stirps, is
come:
de
ria, ria
Tur
cbe
delle
Laqueare,
Apes, is
Vecctio.
le
Declinazione
Artium
lis
Caro,
servici
sen^
Cladium
rotta
Bnsis,
questa
tis
Ars,
tibi
"7u(e
plurale terminato
Scondita,
dia
Clades,
CladeSi
disse:
quale
i nomi
molti
il GenitTO
lianno
tu Ilo
la
seni)^
6. Sono
VCa
Mdniutn
Mdoes
Sconfitte
de*
dell* Anime
morti
7.
al
cbe
o
due
tanto
Molti
la Pietra
il
Il
Cor, cordia
Munus,aiunerU
Viaggio
Appendice
alla
Domus
nome
quarta
declinazione
come
Domus
la
domi
impiego
Declinazione
il Cuore
Dono,
alquanto irregolafe,seguendo
parte la
in
da,
secon-
appc^sso
Plur.
Sng.
Domus,
q'nesta
di. an^
aumento
genitivo singolarericevono
il
in tutti i casi,
sillalje, quale poi conservano
del plurale, come:
del singolare, quanto
Iter^ itDeria
I.
di
Iapia,lapidia
in
i nomi
sono
pare
Catd
itella Cata
Do
le Case
mas
Doiovum,
doinorum
delle
Case
"
significarelo
);
casa
domo
si
al
domi
Ma
dativo
al
si
non
trova
che
nsa
per
domi
(era in
usato
che
di
rado
.
che
I nomi
2.
pluraliterminano
Acubus
Acas
Are
all'Ablativo
ed
al Dativo
seguono,
in ubus
rcubus
US
.
Artubus
rtus
.Portubus,
Portus
Questua
Questubus
Tribus
Tribubus
Quercas
Quercubut
Lacus
Lacubus
Partus
Partubus
mai
fa
(ilbove, bue)
bovis
Bos,
Jfobus
Bubus
j
Bovibus,
da
abbiamo
Niente
aggiungere
alla
intorno
quinta
Declinazione
De'
Nomi
irregolari
irregolari, che
Eterocliti, son
quelli che
I nomi
nel
generale
la
si
dalla
scostano
caso,
Anomali
ancora
nel
regola
onel
genere,
declinazione.
tanto
che
osservazioni
Le
essere
per
modi
certi
scrittori
altro
Che
di dire
al
altri
sono
fiire,
per
Vi
di
un
plurale. Sono
sono
non
fcilitare
per
latini
,
I.
siamo
imitate, quanto
degli antichi
di
nel
numero,
diconsi
adunque
sono
ligenza
V intel-
rendersi
conto
de' nomi
al singolare, e
genere
di tal latta i seguenti e
d'un
molti
a6
Menni
2.
declinazione
cambiano
nomi
come:
numero,
Plur.
Sing,
Vas, is
della
3. deci, raso
i
Jagei*uiii,
della
3.
deci.
Vasa,
della
orum
deci.
a.
3.
della
deci.
3. Altri
tutti
cambiando
non
Frugi
Buono,
Pondo
Libbra
,
diviene
Guaimi
Gomma
peso
Sinapi
Senape
si dice
altro
Per
utile
ancbe
Sinape, Sinapis
per
ed allora
declinabile.
4* Altri
nominativo,
avere
possono
come:
terminazione
doppia^
una
al
f Albero
V
la
Ape
f^olpe
perla
Coccola
,
la Plebe
la
Ghianda
Leggiadria
Onore
Grue
soffitta
Volta,
Guanciate
Gatto
5. Altri
greca.
"
Sono
si
di
Logica
cae
p'(g
Poetica, cae
Plato, onis
*'%'
Agomemno^
6. Molti
altro, secondo
come:
possono
tal fatta
declinare
la
Logica
"
la
Poetica
onis
la
Agamennone
sono
varia
ora
d'
un
terminazione
ed
alla
Logice, ces
Poetice,
Platone
nomi
latinamente
ces
Platon
Agomemnon
.g
genere
con
ed
cui
ora
son
d*
un
tati,
por-
37
f.
Tfardas
lo
Spigo
Gummis
ia
Gomma
Labrusca
File
Liixivia
Hanno,
Vesper, ria
Vespera, re
la
Buccina
il Trombetta
Caseua
Giogulus
Glypeus
Nardum
Gammi
salvatica
Labrusciitn
bucata
Lixivium
n.
Sera
Vesperum
Buccinum
Formaggio
Gaseuni
Cingolo
Cingolum
Glypeuiu
Scudo
Clivus
Paggetto,
FimuB
Letame
Jugiilus
t Osso
Grocus
il
Collina
Glivum
Fimum
ni.
del
Juguluni
petto
Saggestus
il
Zafferano
Moggio
Pulpito
Vallus
lo
Steccato, bastione
Modi
il
US
Penus^
nus
Penus,
ni
Penumj
7. Tra
molti
che
VetlovagHa
n.
nomi,
mancano
si
come
del
che
gi notato,
singolare
si
alcuni, che
aggiungeremo
Valium
riportati molti
sono
in
Medium
Suggestum
f.
m.
ni
Croca
solo
usano
si
non
ne
ve
'e
sono
plurale.
ai
plurale; ora
che
al singo*
il
Sangue
il
f^igOV
il
f^iSchio
usano
lare
.
Etber,
Jria
ris
Gcstus^ ti
i
Fimas,
Haltus^ tas
Cintura
Lirous^ i
i
Muscus^
Mcridies" ci
Penus, i
Pontus^ i
il
Mancano
persone,
metalli,
come.
da
da
donna
Vigor,
i' Mito
Fango
il Muschio
il
Mezzogiorno
Provisione
or5
Viscus, ci
Uncus, ci
Victus, tus
SaluSy tis
Strues, is
il Letame
di viveri
il Mare
l' Uncino
il
ritto
la
Salute
Catasta
Lues, is
Morbo
Bilia,8
la
contagioso
Bile
del
proprj delle
plurale i nomi
pure
de'
delle
citt e (umi , de' mesi
dell'anno,
dlie
Sangulsy nis
purissima
virt,
eccettuare
eccettuarsi
quanto a' m^
quanto alle citt,
de'vizj.Sebbene
Es,
eris
quelle che
hanno
solo
il
plurale:
28
Setiae,
Pisae,
ak'unt
aruM
Siena
Athenae,
Pisa
Volateti
8. Finalmente
alcuni
nomi
Mene
arum
f^oUen*a
arum
ae"
hanno
non
che
ca
un
come:
80,
Che
Nom.
Expea,
Ducis,
Geu.
Iiifdas,
speranza
di
esempio
Negare
Domini
Jussu
modo
Per
causa
iotidas
Ire
Jce
Jbl,
Jussu
ha
non
Ducis
del
comando
Per
Signore
Natu
AL
Nalu,
Spontc, Jbl.
Ingratiis,Dai.
Il
maggiore
Spante sua
Spontaneamente
Vobis
ingraliis a dispetto di voi
4bL
seguente
ha
non
che
repetundis (denari
Provincie).
il Dut
delle
si
Mane
il
maximus
solo
usa
al
il Gen.
rubati
ed
repetundarum
nell'amministrazione
all' Acc.
Nom
alPAbL;
come:
Clarum
//
intrat
fenestras
mane
chiaro
le
Mane
dormies
totujn
Te
mattino
penetra
per
finestre
dormirai
ne
la*
tutta
mat*'
lina
Suboscuro
profectus
inane
Part
est
nella
mattina
alquanto
oscura
Vis
ha
non
yriunt
il
Dat.
sing.
ed
al
fa
plun
Flres
,
P^ribus
,
singolare non
ambages al Nom.
Ambage
fa
plurale
ha
al
che
l'Abl.
all' Acc;
ed
al
ambagibus
all' Ahi.
F'cis
Ahi.,
fa
al
singolarenon
Vicis
Vicij
ha
che
Vcm,
il
Gen.
Al
Vice*
plurale non
ha
che
Vices
Ficibus
Giove
Jupiter (
Vocat; negli altri
jove
( vicenda,
) si dice
casi
-vece).
soltanto
de?esi
\te
Acc
Dat
al
Nom.
ed
al
gli antichi
Presso
plurali
in
oinneis
,
non
neutri
luogo
scrittori
terminati
si trovano
in
gU
eis
j
di
urbes
(citt), omnes
come:
tivi
Accusaur
bei 9^
(tutti).
^9
i nomi
Sono
de* Nomi
Alteratone
DeW
di
suscettibili
italiani
altera-
molte
di Accresciu-*
eod, per coi la lingua Italiana abonda
gua
tivi, Diminutivi, Peggioratiri,e Vezzeggiativi.La linal contrario
Latina
anche
sono
de'
formare
onde
esempi
^^^^
alcune
che
ha
uon^
Diminutivi,
ni,
alteraziovolte
alcune
quali
degli
gli djettivi,
o
Spregiativi,Eccone
Vezzeggiativi
^^
Nomi,
che
per
FanciuUirio
Capelki
Puellulus
Bambinello
DoRiuncula
Capretta
Casupola
Fonticulua
ponticello
Cistellula
CestelUno
FuruDculus
Ladroncello
Pileolus
GarruculuB
Piccolo
Munusculum
Cappellino
BegalucciiA
Muliercula
JOonnicciuola
Osculum
Bocchino
Pqellus
Hoiuancio
Homiilus
cariba
Il m
Labbruccio
Praediolum
Poderuceio
Palliulum
Mantellina
Lutcolum
Gialliccio
Label!
Omiciattolo, Uomoccio
Homunculus
PuelluU
FanciulUna
Interrogatiun-
Interroga^ion" Agellus
Graodiusculas
Tardi
usculus
AnciUula
cella
cttla
Pi
Un
grandetto
po' pi
tar-
detto
PlusculuB
Misellus
Horridulua
Turgidulua
Igniculus
CampiceUo
Servetta
Anicula
Vecchiarella
Asellus
Asinelio
triolum
Piccolo
pachetlo pi Gatellus
Cenula
TapineiU)
alquanto orrido Corpusculam
Ajf
nfio Duriusculua
uantogo
Un
Atrio
Casnolino
o
-,
Cenetta
Corpicciolo
JDuretto
Fuocarello
Tabella
Tatfolelta
Acidulus
Addetto
Febricula
Febbricittola
AliquantilluB
Pochetto
Filioius
FigUolino
Curiosolua
Curiosetto
Floaculus
Fiorellino
Formosolua
Vittosello
Fratriculus
Fratellino
Languidulua
Languidetto
Funiculua
Cordicella
Meltitulua
Sdolcinatello
Globulua
Globetto
PalHdulua
Palli Jetto,
rateilo
Spa'
Gloriola
Pccola
Hei'bula-
Erbetta
gloria
Pusillua
Piccolino
Libellum
JUbricciolo
Scitulua
Saputello
LapiUus
Sassolino
Sordidulua
Sordidetto
Navicula
Barchetta
Teneilus
l^nerello
Negotiolum
Faccenduzza
Venuatulua
Fezzosetto
Loquaculua
JUnguacciutello
Triaticulua
TristareUo
Nubecula
Nui^oletta
3o
Saccllani
Opella
Opusculum
Oneretta
^
Sororcula
Sorellina
Vocula
fiocina
Specula
Pccola
Rccula
Cosellina
Reticulum
Rgcicella
Chiesuola
Sperane
za
Yaccula
Faccarella
Annotazioni
Premettendo
I.
sub,
unendo
ed
i latini
furiDUvano
come:
Subdulcis
Alquanto dolce,
SubtristU
Alquanto tristo,
Subaoidus
Addetto
olciacchero
^^
Suboscurus
Alquanto
tristareUo
oscuro
si forma
aster
a' nomi
A.ggiungendo
2.
una
imitano
specie
di
proprj
la
detti
nomi
imitativi,perch
'''
come:
priniiitivi,
terminazione
Antoniaster
Imitatore
Fulviaster
FuLvinio
di
Antonio
imitatore
di
imitatorg
de' Parasiti,
Fulvio
"
Parasi
3.
univano
Seguace
tas ter
Per
o
i
peggioratT
gli accresciutivi
di
c[uauttto di
qualche djettivo
formare
a' nomi
avvilimento,
come
appresso.
Ingens Pileus
Inelcgaas Pileus
Homo
ingens
Cappellone
Cappellaccio
Homo
Uomacciotie
Homo
procerus
grandi
Tardus
Malus
Equus
Equus
Ma^us
homo
Dell'
""
Uomaccio
domua
Ingens
Inelega^nsdomua
CAPITOLO
Casone
Casaccia
IL
Adiettiv
ad
djettivo una
parte del discorso clie serve
le sostanze,
dir
o
come
esprimere le qualit. Tutte
noi
colle
a
vogliamo, tatti gli oggetti, si oifrono
qualit elio li distinguono gli un dagli altri .Queste
3r
qualitTengono
espres^
idee
presentano delle
coi
altra
ogni
da
cui
facenti
come
ma
soggetto,
al
sempre
solo
star
pu
il
cio,
la
Genere,
nome
identfcute
che
ogni
tinteso,
sot-
espresso
discorso.
nel
Adjettivo si
all'
Intorno
parte
Quindi
appartengono.
unisce
Adjetttvosi
cose,
non
considerare
debbono
i Gradi.
^d
Declinazione
tre
I.
ARTICOLO
degli Adjetlivi
Genere
Del
f
Adjettiviper
Gli
ad
unirsi
hanno
un
genere
rendono
li
che
d'ogni genere
distinguono di tre sorte
ne
Gli
I.
hanno
non
nomi
dei
se
stessi
terminazioni
digerenti
hanno
se
Sotto
proprj
questo rapporto
terminazioni,
tre
ma
scun,
cia-
per
una
come:
genere,
Altri
2.
al
comune
neutro
al
ed
mascolino
f.
l^ermis,
Ed
f.
is
altri
per
in.
pel
1^ ultra
n.
is
Omnis,
Effiaenis^ is
Hi la ria, li
3.
femminino^
una
come
m.
terminazioni,
due
che
hanno
non
finalmente
tutti
tre
Onine
Ogni
Effraene
Sfrenalo
Hilare
Allegro
Inerme
Diiarutalo
che
hanno
generi,
m.
D.
f.
Grande
ili
l^i'uccps^
I^rvci/'ttoso Fciox,
sola
nazione
termi-
come:
n.
Simplcs, cs
Ingeus^ tis
una
cis
Semplice
Feroce
34
jPtor.
Veloci
IT.in. Volacref
f*
Volucres
n.
Volcria
Volucriam
Volucrium
P.
Volucribus
Volucril^ui
Volucribai
Volucre
Volucres
Volucria
Volucrium
G.
'
V.
A.
Vplucres
Volucribus
Declinate
nella
Volucre
Volucribus
Volucria
Volucribus
guisa
stessa
Alacr^ crisjere
Jllegro^pron^Saluber
Celeber^br^ybre
Celebre
bris,bre
Salutare
to
salu,
bve
.
Celer^ ris^re
Pronto,
celere,
ueioce
della
deglijdjettivi
Declinazione
seconda
Sing,
fff'
SimiKs
PUir,
71.
Simile
Simlti
Similem
n.
Simile
m.f.
oSimiJKsi,
m./^n. a Simili
n.
Simile
vn^f.
degli Addettivi
Peclinazione
Jf,
m.Jl
Prudens
n,
Similia
n*.
Similia
n.
Similia
'
Similibus
Similea
oSimiles
m.^Tn.
n.
Similium,
m.f.n*
ni.f.
m'f.
S^miles
m./T
m.f,n,
tU'Jlm*. SimiUs
ni*J-n,
specie
Similibus
della
terzfi
specie
Prudente
G.
D/
m.jl^n^
ri'.f,
n*
A,
nt
V.
m,
Prudentis
Prutlenti
f,
Prudentem
fi
f,
Prudens
n.
Prudente
n
.
Prudens
Prudenti
ovvero
Pkir,
.....
K.
n.
Pfudeutes
-m.f
n.
G.
tuj\n,
Pruden.tiqi
D.
m.f*
Prudentibus
A.
m,y.
m/l
k,
m.f,
n*
Pradentia
Prudentes.f. Prudentia
Pruden^es n, Prudentia
Prudentibus
Declinazione
Hanno
terminazione
altra
degliAdjeUivi
Prudenti
al
grado cofnparativo
medesima
gK Adjettivicomparativi una
pel mascolino e pel femminino, ed nn'
pel neutro,
come:
36
Esempio
Altro
Sing,
ia
Hora
brevM
liabor
Laboris
brev^t
brevi
Labori
Labor
brevis
Labore
brevi
breve
Tempus
brevis
Horae
brevis
Temporis
Horae
brevi
Tempori
Horam
brevem
Laborem
breve
i7 tempo
hre\m
Fora
fatica bret^
brevis
Uora
Hora
ab
brev,i
brevi
breve
Tempus
brevem
brevis
Tempus
Tempore
breve
brevi
Plur.
ie
Jatiche bretn
Labores
Horae
breves
Labor
brevi
am
Laboribus
breves
brevi
Horis
brevibus
Horas
breves
breves
Labores
Horae
breves
Laboribus
brevibus
Horis
brevi
Tempora brevia
Tempora m brevi um
Temporibus brevibus
Tempora brevia
um
tempi
breves
Horarum
um
^revibas
Labores
brevi
ore
brevibus
bieva
Tempora
^Temporibus
brevi*
bus
2.
Alcuni
arendo
che
affatto
adjettivisono
sola
una
tutti i casi
per
di tal fatta
terminazione
cai possono
i^umeri iiji
usarsi
Cattivo,
Nequam
ndeciinablii, non
Sono
(si Nisa
malvagio
tanto
cbe
Totidem
JUrettant
Quot
Quanti,
al
singolare
plurale)
al
tanti
.
ciascuno
Si
jilcuni
Aiiquot
usano
soltanto
al
Quotquot
Tutti
plurale
quanti
Tot'
Tanti
Fas
Lecito
Nefas
Illecito
permesso
proibito
non
permesso
conveniente
Nec^e
Necessario
Opus
Bisogno,
duopo
uopo
Esempi
quid
ruquam,
Uominibus
ne
nequam
Homo
cogitas? Uomo
credas.
Non
voler
cattivi
Tbt
capita
tot
senteatiae
Tanti
capi
tanti
pareri
di-
versi
j
Ambo
totidem
annos
vixeruot
Hanno
vissuto
tanti
uno
Mquot
post diebut
Dopo
alcuni
gi"H^ni
anni
per
^7
eatis ad
Quot
eaiDdem
rem
Quanti
pe
tendam?
Quotquot
Fas
Pas
quanti siete
lecito il parlare in pubblica
Contro
ogni ragione e diritto
Violare
ogni diritto
E'
/as jusque
tra
arruaipese
Olone
Nefas
dieta
est
nefanda
Cosa
permesso
Per
fas
nefas
et
quid
Verbis
nobis
Dux
discedere
fuit
Necesse
opus
dire
torto
raeione
Fu
partire
auopo
che servono
tante
non
parole?
Abbiamo
eftt
Feraegraminibus
dirsi f
di
est?
opus
ia sie*
Tutti
omnes
loqui palam
est
Con
chiedere
cosa?
sa
estis
siett
habent
opus
Ls
li
alcuoi
sono
della
sono
terza.
sono
matusy
prima
seconda
si decaaQO
primi
di
tal fatta
ta,
tum
bonus
come
amato
Amata
rus,
ra,
Che
rara
ha
amare
Da
altri
sione
tutti
per
tre i
tis
Amaos,
Che
tis
Loquens,
Fastidiens, tis
tis
sta
amare
deve,
degno d^^es^
sono
amando
amava
ama
amante
Che
ha
aveva
in
fastidio
si declinano
parlante,
avendo
fastidio
piangeva piangendo
in-
piange
come
Che
Che
per
una
generi.Tali
gente
da
che
che
avente
FlenSy
stato
amato.
hanno
non
'
amarsi,
re
Gir
fu
amer
,
da, dum
Amandas,
che
eh* amato,
Amato
bonum
bona
,
pian'
appresso.
Sing,
V Uomo
che
piange
Vir
plorans
Viri
plorauts
Viro
ploranti
Vram
plorantem
o
Vir
Viro
plorans
ploranti
la donna
Molier
Mulieris
che
plorans
plorantis
Mulieri
Muliereni
o
a
piange
Mulier
Mulieri
ploranti
lo Schiavo
che
piange
Mancipium plorans
Mancipii plorantis
Mancipio ploranli
38
Plur,
che
SU Uomini
pian' le Donne
Schiatti che
plorantium
Virorum
Mancipia plorantia
Mancipiorum plorantium
plorante!
tium
ploran-
Mulierum
Molieribua
plorantibus
pian'
gono
Mulieres
plorante
Viri*
pian- gU
gono
gono
Viri
che
ploranti-Mancipiis
bus
ploranti-
bus
Viros
o
plorante*
Viri plorantes
Vris plorantibus
o
a
della
A^jettiT
Gli
4*
Mulieres
all' Ablativo
terminarsi
ris
)egener"
Singolare
Cha
sicuro
passeggia
gli Adjettiriche
in
Velere
Tutiore
tutiori
Ambulante
al nominativo
nano
termi-
ha'Aio
gliadiettivi
tutti
ad
in
un
i:
nome
in
di
neutra,
Bi-evi
S:
Dulci
cr.
Gravi
Facili
questa declinazione
essendo
teterminano
raramen
in
ferro
Con
ferro
Vittorioso
lacer,cria
allegro
Volucer,
cria
Veloce
Sainber,
bris
Saiutare
Pedester, tris
Etinester,tris
Di
Celebre
Sitvestery
tris
Salvatieo
Ceieber, bris
go
anche
al
il nominativo
femminino;
di Fr
e"
Adjettivi
5. OH
hanno
i,
come,
Victrici
mite
lanti
ambu-
neutro
".
ma
come:
T ablativo
terminato
sempre
dal nominativo, come:
distinguerlo
onde
uniti
i,
celeri
Piii
possono
in
antico
Vecchio
Degenere o degeneri
Locuplete o locupleti
Ricco
Vetus" ris
Tutior" ris
tis
Ambulans^
Ma
in
Tralignante
tis
Locuples^
Declinazione
terza
alacct
onde
mascolino
pu
dirsi Fir
Pedestre
,
piedi
cavalleria
in
ris, cio, si
aiacris
in
uo*
6. Declinando
tiri
participj,far lo
acquister la notizia
scolare
cui
dei
de' nomi
adesso
di
otle
per
Toci
molte
adjet-
esercizio
latine
,
eoli'
nome
collegaticon
adjettiTO*Siano
di
la
cordanza
con-
esempio
seguenti.
/
Causa
Causa
justa, justior^justissima
slissima
Yultus
minax
//
pagnansy
Il
et
sererns
Dux
invictus,
pu-
frollo
Capitano
goatarus
Res
et
intellecta
non
amanda
La
colenda
et
che combtte
imfitto
reiterata
cosa
Ita
minaccioso
combatter
iterata
Virtus
severo,
da
flirta
intesa
non
amarsi
da
co^
'tifarsi
I G
III.
degli Adjettivi
Gradi
De*
Gli
Il
un'altra.
con
qualit d'una
Superlativo
cosa
Positivo
fino
all'ultimo
Comparativo
JPii^ sagace
Sagax
Sagacior
Ingeoosus
Ingeniosior Pih
accresce
diminuisce
grado:
I9
come,
Superlativo
.
Sagacisimus
Sagacis-
simo
Ingegnoingegnoso Ingeniosissmas
sissinio
Glarus
Glarior
Pi
chiaro
Glarissimui
Chiarissi-
'
mo
Peritus
Pi
Peritior
perito
Peritissimus
Pentissi"
mo
Il Positivo
no
dal
Adjettivo f^nza
il Comparativo ed il Superlativo
Positifo
ne' modi qui appresso.
lo
stesso
alouna
terazion
al-
si forma*
'
del
Formnzion
Nel
Comparaiis^o
due
innerae
paragonare
si
o^ettt
che
tfoTa
altro;
superiore, o inferiore, o eguale ad un
il
si
in
che
distingue
tre
quindi
Comparativo
cie,
spedi Difetto
eoi
cio, di Eccesso
Eguaglianza,
UDO
Non
s'incontrano
difficolt
nella
del
iormuzione
formandosi
Conaparativo di Difetto e di Eguagliansa
il primo
l'aTTerblo
ni Positivo
minus
o
premettendo
altro
tivo
eauivalente;
e l'altro, facendo
precedere il PosidefP avverbio
le,
o
aeqttaliter,o altro simiaeque,
,
come:
Non
perci
sono
di
miseri
meno
noi
Furono
egualmente
tecipi del
forma
noairum
minum
al
in
fuerunt
fABTtcPEa
il
Eccesso,
al Positivo
dando
quando
ius,
di
G)mpnrativo
si unisce
quando
omnea
benefica
ordinariamente
Jsqos
par-
benefizi
quanto
ior,
sunt
miseui
tutti
Ma
ideo
Neque
nome
cui
si
la terminazione
mascolini
nomi
questo
nini,
femmi-
si unisce
tro^
neu-
come:
Valens, tis
Edax, eia
Verax cis
Doctus, cti
^
g.
T*
Forte
^
Edace
forma
Si
al
Valentior
Edacor
Verace
Ij"*?Veracior
Dotto
i ^
'
Sapiens, tis
Sapiente
gi -Valentins
.3
Edacius
*? Veracat
.
Doctior
Doctiut
Sapientior
Sapientius
GHnparatlvo
avverbio
magis,
anche
questo
positivo r
col
altro
re
premette-
equivalente y
come:
Egli
pi
era
h* Italia
pi
ricco
che
dotto
delle altre
amena
JUeeratmjGts
Italia
regioni dell'Europa.
Anzi
alcuni
con
est
oirssquamdoctue
mjqis
jatognj
quam
ca-
Etiropae regionea.
terae
che
Adjettivi
sono
non
sascetti^
bili della
terminazione
in
si deve
ior
necessariamenta
fare
nso
questa
quelli che
idoneus,
pis
maniera.
terminano
exiguus^
Tali
in
onde
adjettivisono
eus,
direte
ius,
uusj
tutto
sopratcom^:
Cicile il trovare
Non
Lai
di
atto
jmi ffaudjheile
odo
invenire
et
guem"
dosbum
mjgis
quam
quam
ipium
sar
Questo
'
anche
in
di
mjqis
comparativo
adjettivoed un
an
etiam
et
nnoguum
mmgis
nhspwuvM,
si
risolve
in
onde
nome,
molta
con
luogo
si dice
doctior
Prudentior
dire:
ert
Tolte
eleganza
Hoc
chiaro
pi
Alle
ed
nocivo
meno
Pia
prudente
Pili
dotto
arndet
magis
Eo
to
oralor
quan^
est
EtoqvBSTtA
majori
pmjB"
DITUS
altri
piii ricco
Giovanni
degli
Joannes
cittadini
est
prae
rum
copia
mmjori
caeteris
divitia^
civibus
pi-
TATVS
Formazione
del
Superlativo
alto
tivo
terminazione
la
issimus,
issima, issimum,
Positivo
conte:
Superlativo
Vigila
D8,
t8
Vigilante
Vigilantissimus
Vigilantissimo
Pavidus,
Timido
Pavidissiinus
Timidissimo
Iinpudeos, tis
Sfacciato
Saevusy
Crudele
Saevissimas
Si
eccettuano
formano
lano
per
rimus,
rima,
mo
Crudelissimo
lo
rimwn,
come:
Positivo
Superlativo
Acer, cria
Jgro
Acerrirous
Jgrissimo
Pauper, ria
Povero
Pauperrimus
Poverissimo
Saluber, bris
Tener, ri
Salutare
Salubeifrimus
Salutarissimo
Tenero
Tenerrimua
Tenerissimo
Nieer,ri
Nero
Nigerrimua
ferissimo
Palcher,
ri
BeUo
Pulcherrimus
Bellissimo
Anche
hanno
(veccliio),e
veius
il
saperlatiro
nuperrimus
in
(onoro
nuperus
errimus,
fanno
recente)'
s^eterrimus
^
debbono
pure
hanno
che
composti,
illimum,
tre
seguenti ed \ loro
il loro superlativoin illimusj illima,
eccettuare
come:
Positivo
Huniilis,
Superlativo
Umile
HuiDUimus
Facilis,
Facile
Facillimus
Facilissimo
Similis,
Simile
Simillimus
Simitissimo
A
che
Umilissimo
lo)
questi si debbono
aggiungere n^iYzV (agile,snelfa a^illimus, e gracilis (gracile,magro) che
"
gracillimus.
Si forma
YO
il
l'avverbio
superlativoanche
maxime,
col
altro
premettere al positi-
equivalente^ come:
Superlativo
Positivo
Mitis, tis
Mite
Maxime
mitis
Sitissimo
si
LimosaSy
Sinister, ri
Fangoso
Maxime
Hmosus
Fangosissimo
Contrario
Maxime
sinister
Contrarissimo
Sons, tis
Ncente
Maxime
Tolte
si forma
Colpevolissimo
soas
il
come:
uus,
Positivo
Erroneas,
Egregius, i
i
Strenuus,
Honestus,
Utilisy is
Molte
latini
vi
Erroneo
Pererronens
Erroneissimo
Esregio
Peregregius
Egregissimo
Valoroso
Magnu8"
Superlativo
Perstreauas
Valorosissimo
Grande
Permagnus
Grandissimo
Onesto
Perhonestiis
Onestissimo
UtiU
Perutilit
Utilissimo
volte
per
forza
accrescer
aggiungevano
multo
quam,
al
superlativoi
come:
4i
Proprior
Pih
vicino
Proximus
yteinissimo
Deterior
Pia
cattivo
Deterrimus
Caiiivissimo
pessimo
Tra
del
gli adjetlv!che
ComparatTO
minazJuue
non
.possono
altri
mancano
cio,
altri
ior,
ricevere
possono
del
mancano
la
nceTere
ter-
Superlativo,
terminazione
in
ossia
ed
issinius
,
dell'uno
Mancano
Dversus
non
mancano
la
alcuni
seguono,
del
Diverso
dell'altro.
Comparativo
InvlsuB
Malveduto
o-
dioso
F.tUur
Falso
Invitus
Di
Fklutf
Fedele
Novus
Nuovo
Inciitut
Inclito
Sacer
Sacro
Invictus
Mancano
Mancano
del
del
mala
voglia^
Invitto
Superlativo
Comparativo
del
Superlativo
I"geiier
Egcoat
Povero
Mediocrii
Mediocre
indi"
Memor
BicordeuoU
bo'
Mirus
Maraytglioso
Inops
gente,
gnoto
Impar
di'
Incapace
vMutilui
7)'oncato, muli'
lato,
suguale
Praeditut
Adorno
Sintassi
Ne'
MaluB
Comparativo
del
Comparativi
di ior
il
articolo
Eccesso
del
Superlativo
dei
preposizione
dalla
congiunzione che
senza
preposizione il quale per
preposizione /7"'ae sottintesa, come:
o
nggiunta
coli'
formati
dalla
preceduto
nome
storpialo
Muto
di
l'
dal-
all'
si mette
ablativo
altro
te
ret-
dalia
virti
La
pi preziosa deldell'argento
Una
1
disegni sodo
della
noti
pericoli
guerra
noi
pii
"
Pax
pretiosior avmo,
a-
aurum
pejor
bello
Tua
luce
sono
est
cento
deliba
peggittrfi
pace
tuoi
Vrtus
l'oro
Toro
consiUa
nobis
sunt
lvcm
clariora
uiaggiori de'
Pericula
pi amico^
NuUus
majora
sunt
PRASuns
premi
Nessuno
me
pi giocondo,
di
amicior
,
cundior
piiicaro
mihi
est
carior
et
ju^
attico
Attico.
Che
tu
di
non
possa
pili grande OS
IloMJ
URSS
visere
majus
pi bello,
pi leggiadro, pi
della
nhil
Posss
Roma
crederai,
Niente,
niente
veder
Nhil
amabile
Jormosius
virt
nihil
nihil
rtnrvTB
,
pulcfirius,
amabiUus
Alcune
l'Ablativo,
Mi
stimo
la
volte
da
preposizione jE?riie,
espressa,
di
meno
si
a]Mt
Unus
atessa
'
si
n
ptipstzio
non
di
retto
et
ilio
cure,
noi.
ma
sei
pi
nel
libero
beato
tt*o
medesimo
Tu
non
ssJ
et
corpore
validior
anche
avanti
come:
senso,
es
pras
va
quidem
nobis
curis
beatos,
.'
animo
exurgit
semplice positivo, e
dalle
pbjs
cautbrs
pr^ib
'./niory
Questa
Tu
facio
jninoris
Me
forte
al
vien
come:
lui
pi coraggiosoe pi
Uno
cui
^acuus,
'
46
.
il
Tolta
Qualche
nello
parotivo, si mette
adjettivofacendolo
come
stessa
del
caso
oom-
medesimo
migliorile
Sono
che
co,
Niente
di
Meliora
nemico
Giove
toltane
1* eternit
Form
che
migliore
Dolco
Fiiottete
Ci
JvpiTEti
est
quAtt
aeiernitale
dempta
caUidiorem
9EititNS.it
Pheobmwvem
quAM
sia
tu
inimici
Oscula
vidi
Ego
amici
roiNBMA
beator
Epicvrus
pii scaltro
alcuno
sunt
qu^at
Nihil
d'
ione.
duole
di
del
pili beato
vidi
non
Mi
baci
Epicuro
lo
P adiettiTo
clie segae
nome
mtiionm
te
esse
quAM
paiLocTETEm
deve
][^bellezza
stimarsi
del
Chi
dell'animo
della
pi
da
'Pvschetuoo
bellezza
aestimanda
corpo
conoscesti
tMt
cofporis
QvEm utt^uam-.
magis
pulcbritvdo
^am
pi valoroso
mai
Alessandro?
di
animi
stremium
cognouisti magis
qSAM
/lexasdevie?
t
m
*
-
dopo
Quando
wn
Comparatiro
adiettivo
seguita da un
tivo
e
quest'avverbio si
medesimo
del
caso
congiunzione che
avverbio, quest'adiet-
un
al
mette
primo,
la
comparativo,
dottamente
pih
pi lento,
del
sicura
che
se
dopo
la
ho, questo
al
Jsinus
ma
cavallo
pi
E
prudentwe
quAm
aiidaeiorem
si fa
medesimo
in^edit
cuivs
lur
piana
quAX
teriius
congiunzione che
precedere dfi qua/n
tempo
modo
cbe
lentias
e^fuus
quAx
n^
%
fi
pilidotto
che
non
credi
Doctior
est
sed
se*-
EXPEotrws
segue
in
mette
quAx
un
ver-^
in latino
italiano,
E'
hcu"'
doctws
tus
camina
sicuro
Strada
al
come:
ed
pvtes
me
co-
47
Niente
pi
del
veiKi^iieso
Nihil
turpius
MairrtMi,
^jh
mentire
Bsogtaa fare
iL dimAutlTO
Ma
sorella
di
del
anche
comparativo,
pi grandicella
detti
voci
ed
nata
attm
ego
si uniscono
aetaU
a' sud*
adjettiviycome:
Major
Nata
major
maximus
natu
per
piti Vecchio
il'maggio
et}
"et
al
riferisce
Nor^
teco
notarsi
luctabor.tecum-
di
,i seg.uentimodi
ricco
Piii
presto
Maggiore
Plus.
Piii
aequo
celerius
l'
'che
senza
del
latina
adjettivo
per
colla
-
ppf"jaalcun
significantemeno
valore
Quisqoia
honeetior
Il
quello che
che
di
amplius
dire
queh
pensa
che
-un
che
v-ezco
si spera
si
non
soq
desinenza
del
dice
proprio,- usa
compi^rativo
confroi^t, pd..^nzi
del
Ciascun
,t^n
uoa^o
un
con
po^tivp, .co"m^:
p*fermo
ed
K\.,,imept^
il
Superlativo addimanda'
lo segue
al genitivo
cbe
de,
crede
dovere
si
si
non
Pili prontamente
lingua
talvolta
di
Pia
opinione
Cogitatone citiut
Spe major
La
si
tempo
Ditior
Dicto
di
tv
da
Sono
di
Maggiore
pi quando
amplius come:
contrarer pi
Non
; il
'
traduce
Ccchio
Piii
maximus
} aetate
aetate
L'avrerbio
ex
adopra
si
grandiuscula
est
soror
qujtM
le
quando
come:
Mea
me
Ancbe
di quam
uso
all' accusativo
con
plnrale
nome
initr
ali
o
ubiativo
ante
come:
,
lettivo
colcon
48
deglialberi
pilialto
Il
della
valoroso
pi
Jdsimm
rborttm
jtUissima
e.M
jiitissima
inter
fa-
tua
Fortis$mus
arbarbut
arbore
ger^tit
suae
miglia
Il Leone
il
forte
pi
degli
Leo
firtinimu'"
animalium
est
aDmali
fu dichiarato
Socrate
il
colo
dall'ora-, Socrates
pi sapiente
di tutti.
ab
oraclo
omnium
sapentissimus dtctus
futi
Saturnino
di
et
per
Ex
maggiore
tatti
omnibus
maximua
naiu
Saturninus
.
li
della
senso
il
gli altri
Tra
i favori
tu
il
mi
di
vista
pib
tutti
acuto
che
De
annoverato
tri nell'animo
/inie
il
Ti
alios
Longe
Superlativo
ante
mUtum
'
grati$*imum
inter
euo
ha
jmlcherrimus oftnes
aito
acceptistimue
animis
ha
non
allora
semplice comparativo, ed
il quale per altro
tatti
il valore
che
si fa
del
uso
i casi
del
d*
ttn
rativo,
compa-
vo
Superlati-
come:
pi robusta
pi giovani
pi
I due
me
bellissimo
de* soldati
Talvolta
II
in
numerabatur
'
pi deglial-
molto
honestissimus
Ipse
i suoi
tra
Gratissimo
innumerabilibus
erit hoc
beneficiis
il
come
pi
Soprattuttigli altri
onesto
La
tuis
fattiquesta sar
hai
eit
ifidendi
sensus
innumerabill
oirinibus
ex
pi grato.
Egli era
*J\sutiisirus
delle
saluto,
Fortior
de' Senatori
crudele
pi
mani
di
*'
tutti
lunjores Patrum
Ante
vascelli
gran
hai
o
tu, che
Duo
ri-
manuum
alios
omnee
nauigia
triumphorum
aUepte majorette
omnium
majora
Salice,
portato'il pi glorioso d
immanior
omnium
iauream
tutti i trionfi
esprimere
il
Il
Di
primo eloquente
pi eloquente del mondo
fu
fosse
il
al
quanti fossero
modi
tutti
eloquenza
in eloqaencA
gli paragonasse
non
aveva
Che
non
aveva
chi
latino
tra
.il Sole
sotto
Che
in
diversi
mondo
il simile
Cosi
hafino
saperlativo^ come:
Cicerone
Che
si
italiano
in
Siccome
si
se
pu
in
dire:
dfi
49
fuit omnium
Ciemro
ekufuei^UHimiM
ptaditum
elo{fuentia
Tanta
Qaam
Quo
tloquentior
nemo
Notizie
alla
omesse
il
Quando
serve
sottintende,
Questi
il
si
por*
pu
giungere
ag-
espressa
come:
de' due
minore
Hic
Fraelli
In
partitYO,
particolarmente una
specie,all' ablativo
preposizineex, che se non
la
si
determinare
di
medesima
della
zione
V uffizio
fa
Comparativo
a
debbono
restituirsi
che
hab$r9
fimrem
eloquens quam
qui eloquentiitimus
maxime
qui
eloqtentissi^uM
Tarn
cio
nnllum
ut
,
sapiena tcundps
NuU
minor
est
duobui
ese
fra-
Mhuu
quest'occasione peraltro si pu
del genitivo,come:
lare uso
curezza
si-
tutta
con
"
pi
Sono
de'
re
re
serviglimaggiori deglial-
Due
Sum
rsgvm
Duo
mttjora
rgUor
rex
savigSa
osnum
tri
I
della
migliori bovi
volte
Alcune
dal
retto
tacito
major est,
Caesaris,
cio^,quatfk
delia
liomc
La
quam
bayes
il
dopo
si trova
virtus
Taa
Meli^es
Grecia
comparativo unr
superata
cosa
virt
tua
Gmaegue
Totws
nitivo
Ge-
come;
maggioredi quella
dif Gesarre
virtus
Caesaris
si
Ove
che
osservi
la
si rende
comparativo,italiano, non
dire,
E
ris
.
come
virtus
volendo
non
ripeteil
tua
usare
della
iK"me
cosa,
major
quam
della
Sintassi
cui
dopo
illa
est
con
latino, non
in
i(
venendo
con-
Caesa^
Bgurataf^
si
si fii il paragone,
^
di Francesco
Cavallo
glioredi quello
di
mi-
spesso
quo^
Mquus
Antonio
Agli djettivi,tanto
tOj eo,
eh'
quella
voce
si uniscono
le
Francisciestmelio^
e^uo
Antonii
che
vi,
Superlati-
quanto,
aliquan^
comparativi
voci
tanto,
come:
So
Quanto
tanto
dormo
Quanto
pi,
t-
tanto
Quo piut
meno
yo
Quanto
dormio
,
isbeiiof?
so
viyp
mi'
nus
maggiori
sono
rice?uti
ne6zj
grazie
tanto
bette''
Quo majora $unt
ac^epta
fiata ; aq majq^i ^mtiae $unt
h^*
giori
mag-
si debbono
rtpendendae
ren-
derp
Quanto h^nno
pi
piji,tanto
desiderano
Portiamoci
samente
pi sommes-
tanto
siamo
quanto
Quanto pi
beve
si
maggiore la sete
pessimo
poeti quanto tu
Altrettanto
tanto
Quo
Tasto
tra
ottimo
tra
n^s
peggiore
migliore;niente
TAmo
tumus,
plus
fii/^l pQtac
si"
aqt/ae
omnium
poe^
optimus ptro^'
tu
QUANTO
cu
gerarhut
pesctntut
la
Molto
plus
tiuntur
tutti
.fattii mecenati
submifsius
nos
periri
su-
plut
eo
Multo
meUor;
iftatuo
pejor
di
Gonriene
|K"
merali,
dar
che
seryono
tra
degli ndjettivinn";^
cosa
mostrare
jparteie\ dlscof-.
terza
questa
qualche
osseryar^
si rayyisand
he
fine
rapporti numerici
gli oggetti
.
Gli
in
adjettiyiNnrerali
Cardinali
Ordinali
j
cosi
(che
cui
si
si chiamano
aggirano
tutti
prinpipalmcntQ
si dividoiiq
JPj^tributivi
perch sono
gli altri ) sono
come
Cardinali^
i cardini
seguenti
Unus
Uno
Sezdecim
Sedici
Dho
Due
Septemdecirn
Diciassette,
Tres
Tre
Decep.
Quatuor.
Quattro
Quinque
Cinque
Puovleviginti )
Novemdecini
)
Sex
Sei
Septen^
Sette
Octo
Quo
"
et octo
.^ .
'
nicianna
Npyeni
fove
Undeviginti }
VenU
Viginti
Vigintiunus
Centuno
Unus
et viginti
)
Pecem
Dieci
Vigintiduo
tUndecim
Undici
Duo
uaturdecim
Quattordici
vigiuti
VgiatioctQ
Duodetrigiota
Viginti novera^
uindecim
Quindici
j
tJndetrigint'a
Dodecim
Trcsdacim
badici
Tredici
et
sv^
53
Declinate
nella
(ambedijie).E
duo
inyece
ambo
che
notate
ali'
di duos
ambae
ambo
guisa
stessa
anche
in
onde
ambos
s dice
tiro
accusa
amQ
"
Virgir
lio s
legge
Saepe
spe carminis
senex
1 userai
ambo
il vecchio
Spesso
'
.,nato
ingan-
aveva
ambedue
colla
speranza
qualche
di
Si duo
tales Ida
praeterea
lisset terw
Se la
tu-
verso
Idea
terra
tali uomini
_iJ_
m.
N.
OT.y. Tres,
G.
Tria
iw.y: l^res^/j.
Tres,
Dai
il
che
prare
la
.'
TVtf
tutti i
da
gea.)
al
minore
numero
precedere dalla
Dal
si dica
il
su
maggiore,
ed
minor
biscentum
( dugento
tercentum
ducenti
doli
bona
bonae
,
Declinate
Cinquecento
Sexcenti
Seicento
considerato
indec linahi
come
nome
seguenti
Septingenti
Octiogenti
NoDgent
Quattrocento
Jlfi7/e^sebbene
j,
modo
stesso
Quadringenti
Quiiigenti
declinane
trecenti
j
nello
l'ado-.
ometterla.
ovvero
nu*
lihero
come
anteporre
do
maggiore, avvertencongiunzione et ogni
in
cento
il
dopo
congiunzione,
Tre
indifferente
al cento
sempre
SeLheoe
7W
7r
si pospone.
stc
mero
S""
a
fino
di farlo
per
Volta
(per
Tenti
'posporre
Tna
n.
7V
.
*"*^
)P"
Tribus
AJ
Tribus
Tre
^
A.
di
D.
y. m:f,
Tria
n.
Tria
/.
Trium
.'
Tres
inoltra
avesse
pix"dott due
viros
le,
Ottocento
Novecento.
plurale fa
col
si costruisce
al
Settecento,
millia
,
genitivo^
coin;
Duemila
aomiui
Tremila
soldati
Per
millia
Duo
Tria
altro
si trova
anche
hominum
militum
millia
coli' accusativo,
onde
si
legge;
Quatuor
Ma
millia
Ter
mille
mille
Quattro
indeclinabile
Bis
pedites
homines
nummos
si dice
bis
mille
ter
non
mila
,
infanteria
quattr
millia
come:
j
Due
mila
uomini
Tre
mila
scudi
ec.
resta
53
Adiettivi
Degli
Gli
nunierci
djett
esprimono
1' ordine
quelli eh'
disppste,so-
Ordinali, cio
le
Coi
bon
Ordinali
ose
sono
veglienti
ho
numerici
Primus
Primo
Decimasseptiinus
Secundus
Secondo
Decimu80c\avus)
Tertius
Terzo
Qiiartus
Qaintus
Quarto
Quinto
DecimusDonus
Sextus
Sesto
Septirous
Settimo
Vigesimus
Trigesimus
rk
Duodevigesimas
)
Undevigesimus)
ottavo
Dee*
nono
Centesimo
Trentesimo
Ottavo
Quadragesimus
Noiio
Quinquagesi-
peci Itiu
Decimo
Quarantesimo
Cinquantesi'
II1U8
ndecifflas
Undecima
Deciniusprimus \
Decimussecan-
Oec.
Octavus
J
)
r\
Nonus
Duodecifflus
Dee settimo
Duodecimo
dii8
mo
Sexagesimus
Sessagesimo
Septuagesimus
Octogesirous
Settuagesimo
Nonagesimus
Nonagesimo
Ottantesimo
CentcsimUs
Centesimo
CenteAimusprimuB
Cent' primo
Ducentesimus
Duceniesimo
ti sdeci liius )
Ter
Decimustertius)
Oliar
tusdeci mas)
Decimoter%o
Decimusquintus
Sextusdecimus
QuadringeatesimdsQ^/tfttroce/ftC
Dee*
quinto
Dee
sesto
DecimuBseztus)
Trecentesimo
Tercentesimus
^k
^c-?""
Dccimui^uanusj
sitino
Cin^ueeent'
Qaingentesimus
simo
.
Millsimas
questi Ordinali
Tatti
col
e
roy
nome
caso,
a
e
cui
hra
octdva
alle
otto
della
Allorch
d'
un
oon
post
il terao
wno
numero
a
come
dopo
avpv
declinabili, si
son
si referiscono
si declinano
Spesso i Latini
g'Italiani si
Millesimo
asarono
servono
ante
come
il
in
genere^
bonus,
dona,
dano
accorname-
bonum.
dove
ordinale, ladvano:
dicecardinale, onde
numero
del
dove
meridieni,
noi
diciamo:
mattina.
servono
gli Ordinali
progressivo,si
abj
mpsitrare
tivo
coli' abla-
costruiscono
coli* accusativo
,
la
mo
V ulti-
preposizione
Cicerone
viccrune
C/who5K,
^
^*'^^"'
TcrtUti
POST
CtCEROSHM
pwerd
S4
Per
g doec
d*
uno
prtmefe
ogfd
due
ogni
fjuisUiE
tertius
stundus
d*
uno
quisqu" ;
sprmere, ogtii tre parole, ogni quattr anni,
(fuoqUe verbo;
tertio
dice
quoifue
quarto
Degli Adjettivi
Adiettivi
il
son
^er
e-
si dice:
anno
pure
Gli
tre
cai
pi
anno
ogni
Hiei
Distributivi
numerici
D8tributT
in
numero
Ogni
distrfl^aite )
Tengono
cose
seguenti
"
Singali
uno
Bini
due
Terni
tre
Quaterni
quattro
Quini
cinque
Seni
tei
Septeni
tette
Octeni
otto
Noveni
nove
Beni
uno
due
tre
quattro
cinque
sei
tette
otto
dieci
nove
dieci
undici
undici
Duodeni
dodici
dodici
Ternideni
tredici
tredici
Undeni
Quaternidient
Quindeni
Sienideni
Septenideni
quattordicia quattordici
quindici a quindici
sedici
tedici
diciassette
diciassette
Octenideni
Duodeyiceni
diciotto
Novenideni
Undeviccni
Viceni
Viceni
diciannovi
venti
Bngnli
ventuno
venti
tre
venti
Viceni
terni
ventuno
due
bini
diciannove
venti
venti
Viceni
Vicei^ quaterni
diciotto
due
venti
venti
quattro
tre
venti quau
tro
Viceni
quini
Triceni
Quadrageni
Qu^nquageni
Seugettt
venti
trenta
a
a
cinque
venti
cinque
trenta
quaranta
quaranta
cinquanta
ieaanta
cinquanta
teunta'
-"
M
.
.
i sttiiitm
Septdgerii
$9Uania
Octogeoi
ottanta
NoAageiii
novanta
Ceoleni
atnio
dugento
dugtnto
trecento
trecento
Ducen
tetti
.
ottanta
novanta
cento
Tercenterii
Quadriiigcnteni
Quingonterii
cintfecent einqueento
Milleni
miUe
Bisolleni
duemila
Termilleoi
questi adiettiyi
ilo come,
boni,
genitivo^
de
tremila
quattromila
declioabili,si declioa-r
sono
si
colla
coli' ablativo
"fuattrocento
duemila
quattromila
bona,
bonae,
mille
tremila
Qaatermilleai
Tutti
quattrocento
col
costruiscono
preposizione e,
"i
ex
come:
,_
Udo
di
'Voi
Due
Ja
ciascuna
Ma
citU
Festrum
Bini
tihguliscivitatiblis
ex
qtiando
buzione,
Sineuli
si
si
come:
dato
un
per tot-
zecchino
dato
in
latino
non
tttrae)
arma
iiLITKS
littera
Due
bono
deb-
si
si
dir^
lettere
bens!
ma
Trina
Alcune
aureus
hanno
Binae
hummut
singolare
i distributivi,onde
non
cbe
i nomi
usare
Tria
Juit
SIlfGULM
Avanti
Duae
Datai
si trova
volte
arma
TVs
armi
il distribnjtivo ne'
usato
si
ca-
il singolare,
que' nomi che hanno
in luogo di tria saecula
trina saecula
come:
(tre secoli).
,
Vi sono
p^e altre specie di Adjettivi numerali,
di tal
inentre
alcuni
si dicono
Proporzionali y e sono
pluralianche
di
fatta
Duplex
Ti'iplex
Altri
quanto
Dop/fio
Qaadrplez
Quadruplo
Triplo
Qu'intaplex
Quintupla
si dicono
tempo
unsi
Temporaiy
cosa
i
,
esista, com:
id
quali significiio
S6
obin0ra
Bimus
Tri
08
"
due
Vi
ire
Di
quattr
triennU
Quftctrimus
-quadriennis
Trimestris
Trimestre
quanto
Di
TriHbri
Di
ana
peso
sia,
QaadrilibrB
libbre
due
cosa
come:
Di
Uh-
quattro
bre
Ubbre
tre
gnifica
j^ perch si-
Noti
Terbj
Ponderar
si dicono
fnalmente
Bilibris
anni
Quadrimestre
meslrift
di
tumerali
Semel
ima
Mo/i4
Bis
due
volle
Ter
tre
Qua ter
Quinquies
quattro
cinque
Sexies
sei
'
'
woUe
volte
volle
^Ue
settfi volte
Septies
Octies
otto
Nvies
nove
volte
Dcie$
dieci
yolte
undici
Duodecies
dodici
Terdeciea
venti
.Tricies
trenta
Quadrigies
Quinquagies
quaranta
cinquanta
Sexagies
sessanta
volte
Septuagies
settanta
volte
sedici
cento
du^ento
volte'
)
diciassette
septies
Duddevifie
di^iott^
I.1 Pronme
luogo
in
del
sei
nome
volte
volle
Qungenties
cinquecen.
volte
Sexcenties
seiceruo
SeptingentiB
settecento
voUe
Octingenties
Nonitigenties
ottocento
volle
novecento
volte
Bis
volte
volte
mille
duemila
milliea
volte
HI.
Pronome
quella parte
per
volte
Quadringenties quaitrooen.
CAPITOLO
Del
volte
trecento
volte Milles
volte
voU
yoUe
novanta
Ducenties
volte
volte
volte
ottanta
Volte
quindici
volte
volte
te
quattordicivol-
Qundecies
volte
P^onagies
ir^di^i pqUe
Quaterdecies
Sexdecies
Vicics
Centies
Sedecies.
diciannove
TrecpDtics
TredecJes
vott
Unevioies
Octagies )
Octuagics )
volte
Undeces
divide
anni
Bimestre
Altri
in
anni
Bimestris
Quadri
Bectes
evitare
del
discorso
clie si
upjose ripetizioni,e
si
Di"
specie, eio, Persohale, Possessivo
Relativo, Interrogativo e Indefinito
j
mostrativOj
usa
diatintamen
Parleremo
te
di ciascann
io
tanti
r-
tiopli dfTerenti
BTICO
t.
LO
Personale
)el Pronome
Pronome
Si dideglioggetti personificati.
e
terna, cio
stingaono tre persone^ prima ^ seconda
quella che parla, quellaa cui si parla, e quella di
le rappresentano sono
i
si parlai i pronomi che
CUI
go
delle, persone,
seguenti*
iingoiar
i. pers*
Ego
Io
a.
Tu
Ti*
pers.
id
pera. Is,ea,
gU,
lUf ci
Di
A.
Eum,
^oi
Terza
si
,..
*^*
,
'
.^
8-
Eglino, elleno
ea
declinano
come
Persona
Persona
ci
di lui, di lei, di ci
lui, a Ui, a ci
lui, lei, ci
id
V
A.
eam^
pera. Voe
3. pr. li eae
^S^i ^^a,
y""'
D. E
Noi
declinabili,e
)i Prima
N. Is^ ea id
G. Eraa )
i. pers. Nos
a.
tutti
Sono
Plurae
ab eo/ ab e" ab
1/
eo
da U, da lei,da ci
presso
ap-
s
N'
li; ea, a
EgHno
G.
eorunoi
Eorum, earam,
Eis; ii8 (per tutti i ged.)
EoSf eas. e
di
D.
lUtid
loro
loro
loro
(di
vel i$
BU
ab
tuRt
da
seti.)
loro
^nhotaziorti
tiere?
si
Ci
per
Io
import^
poco
ci mio
Avvenne
Evvi
tvttn
usa
pel neutro.
si prende
secondo, il ge^
di tieriapfersdhraria.
Il Pronome
malgrado
altro
un
generi,' e
pronome
del
manca
Io
parum^
accidit
di
terza
inUre$t
invito
me
cV di
persona^
Dfomrnativo
del
vocativo,-
e"!i il seguente
G.
Sui
Sibi
di
Se
A.
Se
da
Se
di
pYnome
terza
persona^
Se
riguardarsi
Anche
come
Se
si. declina
ome
appresso
SiuQ,
N.
E,tso
1j"9e,ipaa, psam
essa
di Esso,
ttd Esso
'
A.
A.
ab
Ipso^
ab
ipsa^
ab
Esso,
dd
ipso
di
essa
o-d essa
s
essa
Esso,
da
essa
Plur.
Essi
K"
Ipsi,ipsae,ipsa
G*
orum
Jpsorum, arum^
i
tutti
gen)
Ipsis(per
Ipsos^ ipsas, ipsa
D.
A.
sse
,
di Esi,
ad
Essi,
Essi,
di
ad
esse
esse
V
A.
ab
ipsis(per
Questo
altro
come
pronome
:
tutti
essendo
pronome
si rende
,
da
geo.)
in
unito
Essi
ad
italiano per
un
da
Ue
nome,
sltce
o'
stesso^
Piar.
vel
Nosmct,
N.
'
nosmctipsi
A.
vel nobismetipsB
Nobismct,
vlel nsmetipsos
Nosmet,
A.
D.
Nobtsmet
vel
Noi
Noi
Noi
hbisinetipns
Di
stesti
sieist
siesi
sttkl
'da
Noi
Tu
stesso
persona
2.
Sing.
v
N.
Tute
G.
Tuimet
di
D*
Tibimet
A,
Temet
.
stesso
stessa
te
stetso
Teiet
'
N.
te
te
V.
tatmt
te
stesso
JPlur.
Vosmet
vel
vosmetps
stessi
Voi
D.
Vobismet
A,.
Vosmet
vel
vobismetipsis
vel voymetipsoe
stessi
Voi
Voi
stessi
V
A.
vel
Vobismet,
i
G.
Suimet
di
D.
Sibimet
s6
se
Vobiraetipsis
3.
Voi
stessi
persona
stesso
stesso
A.
Semel
A*
se
Semet
da
stesso
se
stesso
t
Invece
deve
dopo
di
\
superlativo,
debbono
so,
nostri
destri
genitivo plurale
usare
unirsi
sia
omnium^
con
vestrum
ogni
espresso
volta
si
che
sottinte^
come:
Omnium
I Dativi
JDi tutti
nostrum
per
semplice eleganza9
Suo
sibi
gladio hunc
noi
.alcune volte
usati
sono
comje:
cotta
sua
pr*
6r
eccantjf
fccurrij
( eccolo
ecce
),
eas
mi
Del
Tuus^
Su
Noster, a,
yester, a^
E
si
nostrum
yct
Possessivo
il mo,
um
a,
nostrarum
proprio il mostrar
i seguenti:
l^
ma
il tuo,. la tua
la sua
il suo,
um
a,
),
II.
propriet,sono
eum
eccoli
mente
particolar-
mihi
di cui
'
US,
eos
di
luogo
i/Pronome
la
om
a,
Dativo
ecce
nostrorum,
il possesso^
US,
dei
Possessivi
I Pronomi
Me
in
di
ecce
pure
Terenzio
T\l
1*^
yestrarum
in iuoeo
vestrorumj
strum
Blautq
.Si trora
gliaccasativi
luogo
(eccola ),
eam
( eccole
in
eccas
eccos,
ecce
presso
e
Scrittori si trovano
glianttcbi
Presso
um
il nostro-,
la- nostra
um
il vostro,
la
'
'
vostra
declinanq
Singolare.
il
meae,
del
meae^
meo
p.
Meo,
A.
Meum,
Mi,
o
Meo^
a
G*
V.
A*
meuin
mei
Meus^
Mei,
19.
mea,
il mio,
mia
meo
mea,
la
..
mia
mia
mio,
o
dal mio, dalla
meum
mea,
mioj, alla
al
meum
meam,
"
mia
Pli4rah
1^, Mei,
mea
meaci
Meorum,
p.
Me8
A.
Meos,
y.
A.
arum,
(per tutti
geo.)
'
meas,
mea
mea
Mei, meae"
tutti
i gcn.)
Meis fper
Declinate
nella
miei, le mie
orum
stessa
a'
i miei, le mie
miei,, o mie
da' mei, dalle
o
guisa
mie
"
suusj
sitUj
tuum/e
tua^
tuus,
'
suum.
Singolare
N.
Noster, nostra,
G,
Nostri^ Qoatrae,
nostrum
nostri
nostro
il nostro,
del nostro,
la
al
alla
nottro,
nottra
della
nostri^
nostra
'v
6a
Nottrnm,
ani, um
o Nosier, poltra*
qostiroii)
a Nostro,
nostra, nosliro
A.
y.
L
1/ Hostro,
la
nogiro,
dal
tra
noi
nostra
dalia
nostro,
nottra
Plurale
N.
Nostri,
G.
Nostrorao,traruRi,
Nostris
A.
A.
gea.)
Declinate
alle
nostri,
i nostri,
i gen.)
da'
nostre
nostre
dalle
nostri
gaisa vester^
nella stessa
nostre
nostre
le
nostri,
(per tutti
Nostris
nostre
troram
(per tutti i
D.
y.
nostri, U
tra
trae,
nostre
veslrum.
vestra^
Annotazioni
ne'ladri
imbatt
Si
Incidit
lam
viMa
sua
La
y6no alla
4^,
alimenta
Volpe
fi-^
9001
latrones
in
vii*
prope
svjm
eatulps
Vulpes
aUt
Petrus
uendidit
soos
gli
vendutq
ha
Pietro
il suo
cam-
'
svasi
agrum
p
Scrivo
il
dir
pregher
Il
1^ loro
padre
che
ama
ed
il
suo
1^
interessi
scribo
amicum
committat
i suoi
il
Te
rogabo
ricchezze
Caesar
figli,ma
Pater
ne*
soum
ut
umivs
eommodis
sprevit diwitias
et
ejrck
illecfbras
suo
ser-
lui
la colomba
Herus
fiUum
Fenator
nido
fiUos svos,sedodi^
amat
yitia
loro
figliodi
prese
nido
mihi
ut
iuservias
lusinghe
viz] di
Il cacciatore
nei
abbia
tu
padrone sgrid
vo
Jd
altro
per
()isprezzle
odia
Il
affidi
gotium
i snoi
cuore
Cesare
mi
affare
suo
SS
Ti
che
all'amico
sorom
objurgavit famuutn
et
mjus
coepit cohimbam
tpsws
in
Ancbe
qaandq
preferire
eorum
pdss^^sori
direte
fpsorum; onde
a
CIpiDprai i Iqirof(9yalli
griiti
pmi
pi" dovrebliesi
spn
foaair
fquo^
'
prezzo
delitti
?Ioro
molti
fon
Crimina
sra-
"C
yrissimi
I G
jPel Pronome
I Pronomi
alla
prossimo
lla
persona
ir^axitna
Dimostrativo
Hic, haec"
Haius
che
cai
a'
proprio il mq-r
quali ^i riferiscono^
Eie
ci
parja; iste,
parla; ille ci
e
sj declinano
,
altra
hoc
Questo
i
\..*
A.
Hunc^
V.
hanc, hoc
vicino
appresso
tjuet^n
di
queao
quksto
t
e
gueita
qm,ta
questa
....
A.
ab
S.
G.
Horum,
p.
H8
A.
Ho8,
A.
ab
Hoc
4^ qttesta
hac hoc
Questi
ha rum,
(per tutti i
liorum
(fft
^"^ff
queste
questi e di questa
a
questi e a queste.
questi e queste
di
gen.)
hasy haec
His
da
questi
da
quest^
Singolars
Ifttf"j
fif.
sta istnd
G.
Islius
.
A.
Isti
"ui
yel istnc
Cptefto
di
],.
.
Dt
...
sen.
^
)
IslamyisUinyistudvelislpe
-
;
a
codesta
di
cotesto,
tulli
cotesto,
^
cotesty,
coiesta
.^
cotesta
"
cotesta
y.
i\.
ab
eh'
distante
come
questo
jP*"e-
Huic
cV
eh'
t".
ci
mostra
^al|'Qnae ^air
N.
ille.
iste,
persona
cui si
IfI,
Dimostrativi, di
dito
gli oggetti
||trare quasi a
aon
tre, cio fic^
pr*
muUti
tunt
ipsoaum
tna^no
"**
%io
da
cotesto^
tifacoi$ata
64
Pkiraie.
K.
D.
cotesti
Isrorum^
di
Istis
'
orum
arum^
tutti
(per
Istos^ istas.
G.
geo.)
cotesti
cotesti
9ta
cotette
coietti
di
cotette
coleste
'
cotette
YV
A.
ab
Istis
da
cotesti
da
coteste
'
singolare
N*
G.
I11U8
D.
p*^
llli
*""'
ab
quello, quella
di quello, di quella
a
quello, a quella
quello,quella
g^"-
illuii
lilum;, iliam
Af
; ;
'
Illo^illaj,ilio
quello, da quella
Plurale
N.
llli,iHae, lla
G.
litorum^
'
'
orum
arum,
D.
lilis
A.
(per
tutti
gen.)
quelli,quelle
di queUe
(Quelli,
di
quelle
quelli, a
quelli, quelle
V.
.
....
A.
ab
Zlii.8,
(per tutti i gen.)
da
quelli,da
quelle
?
.1
jinnotazioni
?
""
La'
del
hoc^
parola;
'Cambiarsi
Altre
di
cose
volta
cine,
tinenza
Alimentare
noi
tal fatta
una
con
nelle
lode
Il
una
la
so-
interrogazioni suol
Hocce
Hisee
taleLmper*
Hanoi
de
ne
causis
impudentiainjremut?
questa
alcune
donna?
volte
ffancine
m^ilierem
che
un
grande Alessandro
Hic
obliqui
cast
che
esso
pleonasmo
nell'espressionimagnifiche^ come:
Ille
come:
Questo tempo
Per
queste cagioni
Soffriremo
tutti
formare
non
qualche
in
unirsi
pn"
partoUa ce
pronome
"
ed
iUe
quando
Magnus
A
riferiscoao
altre?
sr^
alla
ille Alexander
a
due
coae
gi
65
i7/ 'alla
ed
hie
innann,
dette
prima,
che
evvi
ed
mare
aria
,
nuvole
gonfiadi
QtMCumque
non
que-
nihil
atpicio
ttt
onde
colle
airallima,
nisi pontut
atther: tmibi*
et
tumidut
bui
hic
ftiutibim
quello
i"inacciaate
ti riferisce
psA
come:
Tolgo lo sguardo
Orunque
sta
lo
per
iUe
minax.
un
Ijo
si fii
non
espresso,
ripete il nome
si
che
usodii7/e^
precede ,
iila, illuda
come:
ma
dotes
Animi
sono
qualit dell' anima
molto
a
quelle
preferibili
del
corporit
longe prestant
dotimo
'
corpo
^
La
vita
di
quella
piiicorta
il
essere
ripetersidello
dire:
brevior
stesso
est
ho^
ollus
si trova
ed
in
elle
luogo
i7/e.
ARTICOLO
Del
antecedente
un
si declina
IV.
Relativo
Pronome
Relativo^ che
Il Pronome
quam
rir^
vita,
minum,
di
da
nome
primo, po omettersi,
cornicum
quam
Presso
gli antichi
vita hominum
Breyiqr est
crniQum
cornacchie
delle
dovendo
col
caso
degli uomini
si
cui
come
tale
dice
si
riferisce, quij
perch
ha
quodj
quae,
appresso.
Singolare
N
Qui,
quae,
G.
Cuius
D.
Cui
A.
Quem"
V-
quod
quale, la quale
il
del
f"
.*
*"
'
quod
quam"
al
il
quale,
della
quale
qLu.alUafc
quale,
la
quale
'
A.
QuQy aqua^
dal
quo
quale,
dalla
qu^le
Plurale
N.
D.
A.
Quos^
G.
quas
a'
i
quae
quali, le quali
quali, dalle quali
de*
V
A,
Qttibus,jf\
qoeis
da^
$6
JlnnQtazioHi
Qui,
giaccb tutti
la
Spesso
preposizione
di
lo segue,
facon
non
qua
precedere
dire
sola
una
cum
quo,
ecoellerisa,
relativi,perch
per
invece
cum
Ablativo,
all'
questo pronome
che
Relativo
chiamarsi
possono
a' nomi
che
rappresentano
9
s riferiscono
esso
detto
quod,
i pronomi
quae,
cum
Quocum
Col
Quacuoi
Colla
C0'
Quibincum
quale
quali
colle
quali
quale
Questo
col
nome
pronome
antecedente,
Quello
per
genere
di
sapienteohe
altro,
un
parla
numero
dicesi
che
sia necessario
potendo l'antecedente
il relativo
ed
caso
che
senza
in
riferisce^e che
si
cui
nel caso,
anche
ga
si accorda
pronome
ytn
suo
conven-*
d'u
essere
come;
tapit ijut
oquitur
pauca
poco
Xucrezia^ cV
celeberrima
Lucbeta
tra
le donne
Un
ter
tempio
ohe
fu distrutto
Tsmplux,
tum
JuU
da* barbari
Ho
veduto
ea
valli che
eom-
yidi
che
man-
cceperunt
celeberrima
est
qu4B
mulieres
dirw^
harbaris
quod
emisti
qaoi
equos
r\'"
prasti
Biceverono
le Kutere
dasti
Gli
smstoljs
qujs
j-
sisti
partiranno quanto
Se ricchezze
che
dent
prima
malamente
a nulla
acquistasti,
ti
giove-
disce-
es,
primum
quam
DirniAs,
uihil
locutus
quibvs
qujs
male
adeptus
es^
proderunt
ranno
Alcune
A
trova
volte
senz' alcuno
si
ed
riferisca,
generico, come:
CUI
me
illud, aia,
il
quody
Chi vanta
ta
le
pronome
appoggio di
allora
nome
il
numero
in
cui
pronome
qualche
.ovvero
della
contesto
quod
quae,
si sottintende
aliquis. Hit,
secondo
genere
qui,
questo
vediamo
prono*
ali
frase,
qui,
quod
J^
do
secon-
quae,
come;
la
cose
progenie,van
al^ui
Qui
genus
laudai
laudai, cio
iUe
suum^alieiHk
qui
69
T
A
Del
I C
VI.
Indefinito
Pronome
indefiniti
I ProDOfiii
che
cos
si chiamano
perch-
l'oggetto,cui
accennano
riferiscono, in
indeterminata
e
vaga
altri pronomi
da
Scendo
mentre
loro
variazioni,
1,
Dal
alcuna
formano
loro
precedere
ordinariamente
pronomi
si formano
particella,
non
le
tutte
alcuni
precedutoda
mai
seguenti
Quatswo^lia
Chiunque
Quici|iD"|i]e,
quaecumque,
Qualunque
dam,
quiddam
GujuadaiD )
P; Cuidam
] ^'
..
quaedam^
quaedam
dam,
quarumdam,
quo*
rumdam
Quenidam,quaindam,qoo4'
quiddam
Quibuadam,
aQuodam,quadam"quodam
Nella
2,
Quidam^
Quorumdam,
'4^'=^^
una
vel
Ai
certo,
Plur,
quaedam, quod-
Quidam
Un
quodcumque
Sing,
N.
aU
riabili,
inva-
rimangono
declinandone
che
aui
pronome
pilli
seguire
primitiviritengono
vedremo
come
niera
ma-
lo
per
che
particelle,
cune
si
una
stessa
Sono
guisa
molti
il
quale pu essere
particelle,alcune
declinabili.
Sccone
gli altri
che
si formano
preceduto, o
seguito
declinabili,ed
altre
da
da
guis^
diverse
Tolte
in*
alcuni
{Icquis,ecqua,
queisdam
ai declinano
i Pronomi
volte
vel
chi,
alcuno,
Se
quale, e che
alcuna
alcuno
alcuna
se
Siquis, iqua, aiqttod,vel siquid
Nequ, nequa,
nequod, vel nequid
Jffinch alcuno
non
Se alcuno, se alcuna
NumquiSy numqua^
numquod^ vel num*
qujd
Quisuam, quaenam,
f^f^Mlnamvet quid- Chi, chi mai?
,
am?
69
Ecqnsnam, eeqqaenm,
ecquiclnain?
vel
ecquodnam,
sing.
ed
cinque,
ed al nx)in.
Ne' due
aitimi
due
son
Ciascuno,
Ciascuno,
plur.
accns.
le
qualunque
cadauno
^it al
noni*
Neu.
declinabili.
particelle
Ecco
modelli
alcani
Sing
chi^
N.
mot
eglino soli,hanno
primi
fem.
chi
Plur,
quale ?
Ecqui^ ecquae^
ecquod, ec-
Ecqnis^ecqua^
chi
quali ?
ecqaa?
quid?
Eccuius?
G.
cquorum,
.
jd*t"gen.
D.Eccu?
,.
...
Kcquibus^
Ecquem^ ecqaam,
ecquid?
ab cqao" ecqua,
A.
Ecquos^
ecquod,
ecqao?
ab
vel
Quiqui,
Ciiicui
j
,
^^ ^^^^
j.^jj^^
g^jj^
quod^ quidquid
Quoquo^ a quaqoa^
quarumqua*
...*
quorumquorum
Quemquem^quamqaani^quoda
qnaeque
quaeqae,
Quorumquorum^
jt.
ecqaa?
Plur,
Qnisqin8,quaeque, quodquod
quidquid
Luiuscuius
v-Mj
ecqaeisr
ecquas,
Sing.
r^
ecquo-
eeqaanun,
rum?
'
quoquo
Plur.
Sing.
Uniqaiqne^ unaeqaaeque,
aUnusquiaqae, unaqdaeqae,
numquodqueyVelunumquid-
una*
quaeque
que
Unorumquoramque,
Uniuscujusqae ^
)
Unicuique
Unamqaemqae^
que,
ab
..
^^.^
unorcbqa^tiBi-
que
unamqaam-
unumquodquey
UDumquidque
Unoqnoqae"
quarumque^
nntrooi-
vel
anaquaqoe^
quaeque
Uuisqnibusque,vel unisqaeuqoe
'
unoquoque
7
3. Dal
coU'aggiunta \dem,
i^e/n (ilmedcsitno^
cadein
id
is,ea,
froteme,
il i^ToncnaQ idem
la medesima
la medesima,
si forma
N.
Iflem^ eadem^
G.
Eiusdcm
Eunidcni,
cosa]
it
*""*4*
\Sn- Eisdem,
eodem
abeodem,eadem,
iisdem
vel
^ Pronomi
4
Neuter,
Ne
Cuno,
Vano,
e
neatrum
neutra^
Uterque" utraque,
utramque
dal
formano
uno
uter,
pronome
come
V altro
Coltro
l'altro
di due?
Quale
si declina
che
due?)
Itefuter,alterutrayaUeruti*um
Utervis^ utrayis^ utrumvis?
di
eoramdem
Eosdem"
easdem, eadem
ab eisdem^ vel iisdem
idem
eamdem,
si declina
eadem
lidem, eaedem^
earamdem,
Eoruradem,
idem
y^
Eidem
D.
A.
A.
(coi
utrum
utra
appresso
Sing.
N.
Uter utra,
G.
Utrias?
D.
Utri?
5 d'
A.
Utrum^
ulram^
A.
ab
j.
atrorum?
^^
gen-
UlrU?
atram?
utra?
Utros, utras^
'
atro?
atra,
atro,
ntrum
ab
Utria?
Esempj
Cbi
di voi due?
era
tu
il mio
Utsl
eratit ?
tun
iUe
an
major
figliomaggiore
Che
poteva discernere
si
non
chi di dae
fossii da
Ut ncque
preferirsi
utri
chi
nell'una
Non
altro
Non
parli
Dirai
vinti
Prendi
di
-^
ti
dall'uno^
l'un
cuore
eh' stato
'^
vtr
Neutre
al-
/a
l'altro
profuit mentiri
parte
nbotram
Uterqub
ambedue
ali' uno,
movttur
tutti
o
utrique
est
cordi
Utriqvb
Horum^vTJ^RQvs
insaniunt
due
all' altro
ci
ALTERurm
fatto
questidue
cecidit victus
dixeris
quel cha
Utrum
korum
atavi
5. Dalla
voce
i GenitiTi
quae
gesta
sunt
piace
formano
autscribat
voiet lingua
partito
Impazzano
Furono
lingua
all'uno,
tiene
stanno
ali'
vi-
il mentire
dall'altro
Si
scriva
nell'altra
giov
posset^vTSB
fere ndus
ante
deretur
altro
iVoyer
ari
dijudic
uirtute
modus
da
is, hic,
accipe
iste
quis
si
E{daci"kli
Hujusmodi
Di mi
Di
fa
quetta guisa
volta
qualche
manie
Di
Gujusmodi
Di
frapponendoT
la
questa
qual
sorta
maniera
sllaba
ce
,
le voci
formano
Gujuscemddi
Hujutoemodi
Haec
IstSusmodi
vidi
et
In
qual
Di
Questa
JffujusatMOQi Lb,
fidi
si sia
modo
maniera
queste
ed
cose
di
altre
fatta
questa
Annotazioni
Si declinano
t*
che
nmi
i pro
bOnumy
ed
seguono,
bona
bonus
come
altri simili
Tutto,
tutta
JUrui
Nessuno,
Alcuno,
Il pronome
omnia
clinatione, si declina come'
(ogni) eh'
2.
nessuna
alcuna
della
d"-
tersa
appresso
Singolare
N.
m.
f. Omnis
G.
Omnia
D.
Omni
A.
m,
V..
m.
n.
Omne
..
*""
d' Oeni
'
o|n.-
gen
(^ni
Ogni
omne
n.
f* Omnis
ab
A.
j d
f. Omnem
Ogni
omne
n.
omne
(elitutti
da
i gen.
ogni
Plurale
N.
m.
f. Omnes,
G.
Omnium
D.
Omnibus
A.
m.
f-
V.
m.
f.
omnia
n.
Jitti
di
Tutti
Omnes,
Omnes,
n*
omnia
n.
omnia
Tutti
Tutti
Tutti
A.
3. Sono
Omnibus.
(per
della
tersa
tutti i
da
gen.)
anche
declinazione
Nostras, atis
Del
nostro
paese
Vestras^ atis
Del
vostro
paese
Tatti
Gu)a8y atis?
Di
seguenti
qual patria,di
qual nazione,
di
qual setta?
E
acc.
voc.
tali voci
sono
plurale fanno
di
genere
nostraiia,
neutro,
ed
vestratiaj
al
nom.
cujalias
7*
al
ed
cujatium
di
Nessun
neutri
omnia
si sottintende
si deve
ammalia
NonnuUorum
pronomi
alia,
ista,
nere,
ge-
mulier
Quaelibet
Quando
in
nome
homo
JUqua
giorani
alcuni
vestono
nomi
ool
Nulliu
donna
animali
Alcuni
latino,
come:
caso,
nomo
Ciascuna
illa
ves/tratium
a^
si accordano
AdjettiTe
numero
5.
si uniscono
pi^ODomi quando
la natura
Di
nastraiium,
4"
fanno
piar,
genit
eadem,
ea,
simili, si
negotia,
juvenum
quae
,
soli in
trovano
traducendoli
in
affari o cose*
aggiungere la voce
anebe
de' semplici adiettivi,come.
liano
itague
Se-
lo
Tueor
stesso
Difendo
tua
Interim
facenda
quae
Frattanto
sunt
facies
da
tono
facta
sint
Quae
scies
Saprai
postea
fecimus^
persuDt
6.
et
multa
che
seguito quali
fatte
fatte moke
cose
state
Abbiamo
su-
facenda
cose
farti
Jn-
seno
Multa
pik
molte
cose
da farsi
restano
un
si dice
nome
libet
come
Qualche
animale
ha le penne
Juqaon
volare
per
Qualunque
fu
ad
Qvodfis
distrutto
Tutto
rutum
che
ci
animai
farai
sari
ap-
habet
pennae
volandum
idolorum
temptm
di*
fuit
efit
provato
'"mtfj
^^*su^
Z*"*^
Se
tu
non
cBa
na
Ne
qvw
Si
quid
ignores
--
avverr
qaalehe
te
nuovo
Affinch
non
Affinch
non
di
cosa
Che
ignarrmteu*
"
cosa
ne
cosa
di
far avvisato
ecceda
avvenga
alcuna
contigerit,reddam
notfi
certiorem
Ne
qoio
Ne
nimis
quiD(p7JM
adveniai
male
ks
di BMilt?
Qui9 tnim
mali
fidi?
mali
alcane
qwd
lia il
volte
7*
perch,
significatodi
come:
Perche
dovr
io
riferire
tutu
le cose?
Oode
7.
in
formare
dell*
luogo
tjfuenquam,
8. Tra
il
numerabili,
non
oondo
fica
si
usa
Devast
le
usa
le
per
vi
omne
tra
tutto
la
ogni
continuate
cose
d'una
totale
discrete
cose
il
cosa;
se*
contabili, e sigD
come:
numero,,
il
tutto
omnis,
earun'*
latino, clie
u
significa
per
intero
un
si
eorundtm
an
quandam
quendam,
totum,
in
primo
si pone
saono
eandem,
tota,
differenza
italiano:
voci
eundem,
totus,
medesima
in
nelle
/TI
ed
miglior
nti
campo,
il
Torva
pastatnt
agrum
intero
campo
Derasl
ogni
ciascun
campo,
OxitsM
vastdint
agrum
campo
9. Notate
in
Andare
seguentimodi
Ire
trattare
persona
di
stato
in
ni
giorni in punto
Triginta
col trenta
Cum
gior*
punto
Quanto
grande
ibi
piccolo, Quantus
tanto,
nego-
dies
erant
ps
decem
ipsos
est?
tantuSj
dies
Jui-^
parvus,
magnus
Qualis
na
est
haec
talis, bo
ret?
na
Quanti
siete?
che
numero
In
tractanda
tem
G)m'
zioni
interroga-
lia
trenta
Essendo
md
psvh
gli.affa ri
Erano
dire, ed
tanti
molti
"
sei?
terzo
Quol estit
Quotus es?
tot,
multi
tertius, quartus
quarto
k
quanti
a
Di
sei
sorte
ibanl
milites?
seni
amano
che
modo
il
nome?
quattro
^^{$r
Quanti pochi
In
sorte
molte
larmente
Quoteni
sei
quante
di
i soldati?
andavano
la virt ?
fatta
composizione?' di
questa
tal
ma*
virtutem
Cujusmodi
est
iUa
lucubratio
jusmodij elegans
docta.
?
?
Di
chi
mo
se
che
Di
ferrajolo?non
di
di
Cujas
tneum
Jaionii
an
tu?
ea
nseio
Senarum?
an
Ecquid qualche
la
(forse),
num
Forse
tit,
ne
forse
sei?
PalUum
Cujas
fto
Antonio
paese
Siena
il
dubiti
che
Tolta
si trova
in
usato
luogo
come:
ci
idesseverum?
dubitas
Ec^ta
esserve-
ro?
Qui
II.
interrogativo)
erit
di
luogo
in
usalo
qut^
come:
fuit labor?
Qtff tantus
Qai
volta
qualche
si id
populi,
rumor
mai
Qual
fu
Quat
sar
feceris ?
lo,
il
del popO'^
rumore
ci ?
farai
se
fatica?
tanta
Esempi
Ovvero
Chi
di
dre
due
il
venuto?
figlio? N
Mi
uno
promesso
che sarebbe
del Sole
nascer
T
,
l'altro
uno
dimani
IVIa
se
cosa
credi
Non
cosa
far
so
L'uno
l'altro
di essi
di fare?
lo
faccio
qaio
facendum
sim
facturus
volentieri.
si,
anno
vicenda
impeto
l'un
Chi
l'uno
est
una
Sarebbe
nescio*
facere
ALtnnvMfacio
necesse
un
Id
evenit
libenier
dicetis,
uicibus
Jlternis
ne
tee
al-
obstrepat
dLTEBVM
che
si
con
uccsero
l'altro.
mai
Quid
annis,
AiTEBNts
asealif'ono
tant'
advtnerit,
putas ?
mihi
Alteboh
n-
anno
Si
un
segue
Sed
''
.
interrompa l'altro.
non
Ci
joccasum
farlo
vicenda, affinch
venturum
eorum
SVLLVS
Direte
ortum
costretto
son
si
se
solis
ALTSRUTROgt
solis
ad
ad
cras
del Sole.
nessuno
venisse
che
arriver
al tramontar
Spero
venuto
Spero
spoponderat
%fenturum
nec
Nequidem
ipse
sumropere : utEaquB
jurej arando
ramento
giu-
con
Quomodo
Mirar
filius?
an
pater
NsvTEnJf
tro
l'al-
venit?
pater
Neppure
maraviglio
al
Vtr
Conie" neppure
padre?
aveva
pa*
l'uno,
l'altro.
il
il
Indefiniti
ai Pronomi
esercizio intorno
aggressus
dire
contrad-
si manifesta?
questo lo
stesso
che
EcqvisNAM
est, ut
altsmsJ
idem
manu
meritali
vestrum
manijesiae contraire
Hoc
impeiu
tanto
altsedI
perierunt
di voi ardir
verit
Altee
esset
ac
tatn
audebit
re/algenti
7^
Qonlunqae
falla
dovesse
QvKv,cjmqvvfcis
"
guisa
faccia
ta
cosa
come
se
sebbene
perciocch
im-
occulta;
restare
cito
non
al
debeat.
pre*
Terr
perinde
modo
nullo
enim
Etsi
Intere
in seguito
possa celarsi,'
sente
si
ac
in
fh"
Intere
presenti
in luce
potsit, postea
ni
veniet
luce.
alla
Uno
di
voi
Dio.
un
Deus
vobis
ex
ir.
CAPITOLO
Del
i1
eA
Verbo
, per
la
definirsi:
suol
sere
primo
che
che
fa
Si
il verbo
significae^-
resistenza,
mostra
ha
bisogno
ha
ii
il ter-*
ani
del
minativo
no-
1' esistenza
speciedi Verbi,
tre,
l'oggetto, come:
terram).
perch'esprime
della
che
riscalda
il Sole
Lp
parola
un'azione
frase,
Ogni
le
ma
cipali
prin-
Neutri.
agente
che
za
sen-
l' azione
V azione
distinguonomolte
sono
lefacit
si dice
Y esistenza
sempre
il soggetto, che
mostri
soffre
essendo
non
Quindi
che
il
sentenza
mostra
indica
to.
si fa
secondo
zo
Una
discorso,
indica
esso
fare soffrire
del
altri ci che
del verbo:
uso
principale in ogni
voce
ad
possibilemostrare
fare
rerbo
dire, J*anima
cos
est.
ltsa
verbo
opera,
fatta
di cui
attivo
ed
riscalda
un
Sole,
la terra
oggetto,
un
dal
perci
la
fatta dal
il
(sol ca^
verbo
attivo,
terra
eh'
il termine
include
su
cui
getto
sogtermine
il
o
getto
sog-
getto.
l'og-
un
sempre
l'azione
cade
al nominativo
agente sempre
dicesi perci il nominativo
della frase; il paziente
e
obiettivo*
all'accusativo,e perci dicesi caso
sempre
e
che
dicesi
paziente
Il Verbo
di
come:
cui
il
soggetto
Gli
scolari
della
che
l'oggettoo
diligenti sono
(discipulidiligentes
in
Passivo
amantur
differisce
il verbo
'amati
il termine,
dal
maestro
i^agistro).Ecco pertanto
dal passivo: il
attivo
,77
primo
sentimento,
passione;
frase il termine
di
stato
uno
soggetto
quello che
Ntutro
cere,
d'
l'azione,
che
dall'agente,
stro.
mae-
mente
semplice-
denota
maniera
del
amore
del
essere
che
ma
non
sia il
ne
Nota.
(ja^
verhi
in
ammettono
senso
qualcuno
i
dopo
il
facile
osservando
neutri,
spie*
conjugare,
dovranno
I,
mine,
ter-
j,
gate quando ^
il
ne,
azio-
giacere dormire,
languire cedere
dormire, languore, sedere).
definite e
altre
Le
specie di verhi saranno
come:
da
espressa
essi, e
mangio qualche
dopo
non
aliquid),vedo
dir,
qualcu-^
quale/te
dormo
si dir
non
ma
si
onde
i secondi;
(manduco
cosa
(video aliquem);
no
dell'
il termine
oggetto distinto
un
l'oggettod'un'
(jualit,situazione
qualche Yolta anche
la
uu
che
sono
Verho
Dicesi
ha
denota
l'altro
^
che
gli scolari
ha
soggetto agisce,
sentimento
d'un
in
il
una
della
soggetto
che
mostra
aliquid;langueo
I VerlH
2,
l'azione^
attivi si dicono
il sentimento
si termina
passionech'essi
nel
l'oggetto. Cosi
di
Fazine
che
opera
agisce^ ma
sopra
3, I Verhi
neutri
situazioni
e
sce
ed
terminate
passano
perch
su
azioni
le
suo
nel
resta
passa
il
transitivi,
ma
passa , per
il termine
ne
nell'esempio riportato di
riscaldare,non
coin
perch
esprimono,
transitivi
ancora
nella
sopra,
Sole, eh'
terra,
il
getto
sog-
cui il Solo
su
oggetto.
possono
con
propriet
qualit, le maniere
ch'essi
dirsi
in^*
d'essere,
esprimono,
le
ristretto
sono
nel
di
il principio, n
ne
soggetto che
altro
oggetto. Dicendosi, Pietro languii
espressa
in altro
passa
oggetto,^
fuisce
d
i
cui
l'
modifica
esistenza^
'ietro,
non
dal
ma
verbo
termina
quando
si
Un-
in
dice,
7^
andiamo
noi
noi
usciamo
( nos
che
l'azione
dell'andare
chiaro
Vedesi
in
rimane
imas,
egredimur)
nos
e
del
sortire
noi
.
neutri
d'un
mancnino
che
avvertire
per altro
Devesi
sebhene
verbi
accusativo
paziente, ve ne sono
lazione
alcuni, co' quali necessario
adoprare altri casi di resentioiento
nel discorso
un
to
compleper avere
Per esempio, co' verbi
neutri glossare,
mancare
attendere
abbondare,
care)
va(juvare, carere, abundare,
discorso
che si
si richiede
per compimento del
cosa
come
esprima a chi una
giova, a chi manca:
la cosa
delia
alla
abonda, e la cosa
quale uno
pure
stinguono
si diattende. Quindi che i verbi neutri
quale uno
in verbi Neutri
i preRelativi, quali sono
cedenti,
cui
cio
tutti
Neutri
manca
e
Assoluti^
quelli
dormire
di
relazione, come:
languire
ogni caso
il oonoscerne
Intorno
U
al verbo
importa molto
idea
una
giusta e chiara
conjugazione, e formarsene
.
j,
j^
solo,
non
e
lungo
anche
ma
Noi
esercizio.
dando
scendendo
familiare
rendersela
prima
fusione,
qualche difgenerali,e quindi
tratteremo
ne
alcune
assiduo
con
con
nozioni
conjugazione de'
particolare
alla
verbi
latini
,
ARTICOLO
Della
Consiste
ordine
Conjugazione
conjugazione nel
la
dare
al
cambiamenti
le inflessioni
tutte
generale
in
yerbo
per
diverse
minazioni
ter-
sone
i
,
che
deve
tempi,
ed
Quattro
cose
conjugazione,vale
pi, ed i modi,
Ds*
Nella
secondo
avere
per^
i modi.
pertanto
a
Numeri
debbono
osservarsi
dire, i numeri^
conjugazionede'
delle
verbi
le persone,
nella
i
fe/i)-
Persone
si
distinguono
le
numeri^
due
di essi si
seconda
79
Il Terbo
terza.
colle
termi
sue
i due
numeri, e le
pronomi mostra
dal
apparisce
seguente esempio
de'
come
Jo
persona
|.
a.
perdona
3.
persona
E^U
ama
i nomi
Tutti
di
sono
l'esistenza
espresso,
futuro;
in
dell'
si
9"
persona
amate
3.
persona
Eglino
se
ci
al
modo
tempo
"rme,
si dice coincide
che
sioni
infles-
mostrare
d'essere
presente^
da
esso
passato
col momento
posteriore.
che
distinguono
si
1.
Presente
lo
a.
Passato
Jo
3. Futuro
lo
cangia ogni
accaduta
il momento
Il
volta
tre
il
in
presente,
cui
si torna
passato:
al
Al
essendo
non
futuro
parla, il qun
parlare;ogni csa
tutto
ci che
avferr
pi, o
contrario,
non
meno,
siccome
il
pu
avere
epoche avvenire,
specie
Cinque sono
diverse
onde
di
zione
modificaalcuna
ammette
passato pu
remoto
meno
si
si
suscettibile
prossimo, pi o meno
distinguono varie specie
parlo
parlai
parUr
il futuro.
intorno
divisione.
che
forma
avanti
forma
che
certe
cio
II presente
pi
seconda.
prende per
il verbo
parla se
Propriamente parlandonon
dopo
qualunque
di persona
sono
anteriore
si
in
persona
amano
Tempi
azione
rapporta
ovvero
cui
tempi,
le
amiamo
verbi
che
terminazioni
persone}
yi
terza
Ve'
diTerse
mezzo
Noi
fuorch
caso,
ami
col
persona
i.
amo
T\i
se
naxioni,
essere
quindi
di
il
passati. Anche
modificazioni
riguardo alle
se
ne
distingue pi d'una
le
differenti
I.
Passato
imperfetto
Jo
9.
Passato
denoito
Jo
3. Passato
indefinito
/o
specie di passati,cio
parlava
parlai
ho
parlato
8o
anteriore
piiiche perfetto
4. Passato
5. Passato
4i due
Il Futuro
1.
Assoluto
a.
Futuro
imperfettae
Tiene
del
uq' esistenza
incirca
le
Chiunque
Fazione
in cui
Il Passato
ma
che
decorsa,
non
riovisto
come:
secoli
sopra i
di
l'azione
tanto
come
Ce*
poca
un'e-
in
avvenne
individuata
un'esistenza
mostrata
ta
avvenu-
precisione,
con
decorsa,
interamente
ancora
che
sei
leggi ad Atene
volgare. Riflettendo
denota
indefinito
un'epoca
to
momen-
rispostaa* messaggeridi
chiaro,
che
ha
niente
parla,
ne
se
be
un'esistenza,ch'eb-
su
bene
Pietro, seb-
fnita al
non
interamente
sue
in
di
rifletter
dell'amico.
dli* Era
prima
allorch
lettera
una
momento
arrogante
dette
ch'era
Solone
passata
parla, ma
ne
se
che
un'epoca
fiera ed
sare.
parlato
definitoaccenna
in
luogo
dette
au^
imperfettae
l'arrivo
conob1}e
fa
parle^
lo
amico.
suo
per come
Il Passato
non
cio
scris^eva
Pietro
parlato
riguardoad
finita
non
l' arrivo
mostrasi
parlato
Io
cai
in
esistenza,come:
intese
"w9pa
determinata, io cui
no
lo
imperfettomostra
aL momento
vero
ebbi
torte
anteriore
Il Passato
in
Io
fa
parte
quellain
Il Passato
ad
si
cui
un'altra,
passato,
peo
torn vittorioso
ebbe
appena
azioni
come
a
delle
un'esistenza
Roma
salvata
teramente
luogo in un tempo inCesare
dopo aver vinto Poni"
nato
e god del
Trionfo Cincin.
la Patria
torn
gliesempj si
precede 1' altra
quali una
Il Passato
pia che perfettoaccenna
gi perfetta terminata prima che un'
,
^^*v
dente
antece-
ch'ebbe
campi. In ambedue
i suoi
esprime
anteriore
coltivare
mostrano
due
un'esistenza
altra
gi pas-
8t
ella
fata
to
riassunte
di
le
appena
agresti
L'azione
Dittatore.
creato
Cincinna^
fu di nuovo
quella cio
che
cure
di Q nei n nato,
occupazioni in
alle rustiche
ritornare
Aliava
liiogo,cornei
atetse
pare,
pio
quest'esem-
non
come
l'esser
fatto
11
Futuro
rapporto
con
Dimani
si addita
primo
luogo; nell'
avr
di
periodo,
l' epoca
altro
come:
no,
dubitate
futura,
esistenza
l'avvenimento
cui
si fa alcuna
non
l'idea
in
seguito,
non
non
ne
determinazio-
dell'epoca ya
perdersi
nel
dell' avvenire.
caos
Il
Futuro
luogo
parla, ma
avr
si
risposta Ritornerh
un'
gli esempi si mostra
nel
ma
in
avr
preciso, o
tempo
un
lo
la
avrete
ambedue
In
ad
esistenza, che
un'
esprime
che
luogo, ma
ma
un'altra, cio
ella pure.
terminata
era
stessa,
se
che
momento
assoluto
avuto
ancora
sia
Dittatore,
in
passata
come
al
terminata
ancora
ba
si mostra
solo
anteriore
un' epoca
che sar
in
ad
passata rapporto
dovere^
quest'esempio si
adempire il proprio dovere
In
in
momento
seguirla,come;
il vostro
adempiuto
che
esistenza
,
posteriore al
dovr
che
avvenimento
un'
accenna
sirltro
un
Quando
riceverete
te
avre-
pensa
ricom-
la
di
l' azione
che
mostra
cui
ma
che
allorch
terminata
sar
la
cio il ricevere
prende
luogo l'altra,
avr
Modi
nella
consiste
diversa
e diverse
esprimere
per
avvenuta,
ancora
ricompensa.
Ds*
Il modo
non
forma
che
il verbo
modificazioni
stanze
circo-
azione, o-modo
d'essere, potendosi ci
esprimere positivamente, assolutamente, in maniera
d'
una
Condizionale
afferma, nega,
L' Indicativo
diretto, assoluto
glia
non
L'
volete
,
Imperativo
accessoria
della
Infinito
hanno
,
al
unisce
voloat
Imperativo
in
voglio
voluto
un
non
comando
do
movo^
del verbo
significato
del
domanda
positivo:come:
vorranno
di chi
6
l' idea
parla,
8%
della prm^
p^aqcfi
fa
SUDO
stesso;
Il
confessa la
Congiuntivo
faccia, unisce
d
accessoria
un
io parta
parole,
pon
da
una
cosa
l'idea
oongiun?
il pongiuntivQ
per"tto. Dipendo--
formano
Tuole
cui
senza
chiaro
senso
verbo
qualche
quest^ ultimo
medesime
se
per
insieme
unire
ad
diversi
sentimenti
da
esso,
sono
Il Condizionale
del r indicativo
p
avvenimento
un
del
avrebbe
per-
pr|||iosisiqn
plie
sf
dipendenti,
considerano
tem-t
come
congiuntivo,
denota
l' avrebbe
avuto
luogo^ o
ed
periodo,
le
sempre
cl^e altri
del
espressioni
che
un
p^ediante
condizione,
una
distingueperci in
Si
f. Condizionele
indeterminato
^. Condizionale
h'
di
Amare
j
da
4yere
avere
del
derni
potuti^
come
essere
un
F'eto:^
nome
che
e
gli
come
se
c^vess.ivaluto
in
una
manie?
alcuna
senza
da
aver
^f
lettq
leggere
considerato
indeclinabile
antichi
dire
cqme:
Avere
perci
Leggere,
deve
avvenimento
persona,
amato
volessi
99
indeterminata,
numero
L'Infinito
ed
un
amare
costruzione
specie, vale
Avrei
passato
assoluta,
vaga,
due
Potrei,
Infinitoaccenna
stinzione
me
ctie
si teme
al significato
del yerbo
non
j,
te
serve
ra
girando si
si, per
sen^
che
sottintesa,
formerebbe
non
cai ci serviamo
sempre
q
conosci
conte;
dipendenza
espressa
istone
nes^
debolezza
tua
di
singolare^perch
stsso,
se
si desidera
che
esprimere
si
comando
un
del
aeraona
l'hanno
nell'ordine
della
di genere
tro;
neu-
chiamato
tfile lo riguardano
molti
raor
mo*
Nell'Infinito
flindioj,ed
in
si
contengono
latinp anp)ie
il
Participio9
Supirio^
il
Q^ri
84
Definito,Indefinito,Anteriore
Passato
5.
Ego
fui
Io
Tu
fuiBti
Tu
Is
Voa
li
futoius
stato
siamo
fummo,
fustis
yi
foste,
fuerunt,
vel fuere
Egofueram
Tu
fueras
-la fuerat
S.
Ego
Tu
Io
eri
Tu
Io
ero
Tu
foste stati
stati fu"*ono stati
,
Assoluto
stati
erat^amo
f^oi
fueratis
Futuro
7\i
er8
stati
eravate
Eglino
erano
stati
P Nos
erimua
Noi
saremo
Vos
eritis
f^oi
sarete
sarai
Egli
Io
fuero
sar
Tu
fueris
saranno
Anteriore
faermus
Noi
fueritU
f^oi
P^Nos
stato
Vos
saraistato
stati
saremo
stati
sarete
Eglino
li fueriut
Eglisarstato
Is faerit
Eglino
li erunt
sar
Futuro
Ego
stati
It erik
stati, fummo
fu^rarous Noi
stato
sar
stato
sono
li fuerant
Egli era
fu
stato
perfetto
che
Voa
stato
st^to
fosti
stati
,
P. Nos
stato
era
sieU
Eglino Jurono
pia
fui
sei stato,
Noi
Passato
S,
stato
tono
fasti,
Egli fu,
fuit
J'.Nos
fuif
saranno
siali
Imperativo
Siamo
P.Simus
S.
Es
Tel eato
Esto
Ycl sit
SU
Ette
vei estote
Siau
Sia
Sint
yel sunto
Siano
CoNGiusTiyo
Presente
5. Ut
Ut
Ut
ego
tu
sim
ais
Che
io sia
Che
tu
sia
Ch'egli sia
is it
Passato
iS.Utegoessem
Ut
tu
Ut
is esset
esses
fossi
Che
tu fossi
Ch'eglifsse
Che
io
Passato
5. Ut
ego
fuerim
fueris
Ut
tu
Ut
is fuerit
nos
fuerim
Ut
vos
fueritis
Ut
ii fuerint
jP.Ut
P. Ut
Ut
Ut
nosaimus
aitia
voa
noi
Che
voi
Ch*
ii siat
siamo
siate
eglino
siano
Imperfetto
P.Vitoseisemiw
Ut
easetis
voa
Che
noi
Che
voi foste
Ch'
Utiiessent
Che
io
sia
stato
Che
tu
sia
stato
Che
noi
Che
voi
stato
stati
siamo
siate
stati
Ch'eglino siano
fossimo
eglino fossero
Perfetto
Ch'egli sia
u
Che
stati
85
S, Vi
Ut
tu
Ut
is
Che
tu
no8
fuisaetis
Ut
ii fuissent
li
noi
Che
twijste
Io
Tu
saresti
sarebbe
Egli
essemuB
Noi
saremmo
essetis
f^oi
sareste
jP.Noa
li
Passato
fuissem
Io
fuissea
Tu
sarei
Noi
US
fuissetis
stato
sarebbe
stato
stati
saremmo
Voi
fuiaaent
stato
saresti
Egli
fuissem
Vos
sarebbero
Eglino
fuisset
la
stati
sarei
Tu
CoNDiziNJLE
2?.
Ego
stati
stati
fossero
easem
etsent
stato
fossimo
Indbtsruinato
eases
Vos
stato
Che
CoNDizioyjLE
esset
P.Nos
fossi
Ch'egUno
Is
stato
Ch*egli fsse
vos
Tu
io fssi
fuisset
Ut
Ego
perfetto
Che
faisses
fuissemus
P.Ut
5.
fuissem
ego
che
pi
Passato
stati
sareste
scarebbero
Eglino
stati
INFINITO
Presente
Passato
Faisse
Essere
Esse
M^r
ad
Il
Futurum,
essere,
essere
medesimo
futurftm futurum
essere
essere,
dovere
per
#*
essere
Anteriore
Futuro
Futarum
da
sere,
esse
forma
altra
Attere
doverjB essere
essere,
per
in
futurum
futuram
tato
Assoluto
Futuro
Fore
Essere
Aver,
fuisse
do^nsto
essere
Participio
Futurua
Fulwm)
^^
^^
^^^
deve
^^^
dovr
per
esteri
essere,
che
86
4
Annotazioni
Non
I.
cui
a vera
Latini
no
Definito
il
distinguere
terminazioni
diverse
dair
passato
"ceyano
e
passato Anteriore,
dal
terminazione
nazione
stato
tatti
per
fui corrisponde
fui stato
Formava
2-
Congiuntivo
altro
anche
sola
yina
nella
della
mancava
servire
i Latini
no
per
Indefinito
il
prima
seconda
del
persona
plurale
Ut
Ut
forem
ego
'Che
forca
tu
io
Che
tu
voci
Queste stesse
indeterminato,
Ego
Tu
forem
Io
Ed
s foret
Ut
ii foreot
Ch'
egliJoise
Ch'eglinofossero
anche
pel
le
condiziona-
come:
saresti
luogo
in
Ut
servono
sarei
Tu
fores
fossi.
/ossi
Is foret
Egli
li forent
Eglino sarebbero
ili sim
sis
j
sit
,
sarebbe
neMibrt
si trova
,
antichi
sem
l' Infinito
3. iSebbene
numeri
"
tulusvefuat invece
Ru
Virgiliodisse: Tros
fuerit (sia Trojanoo Rutttlo)
siet
sies
,
non
abbia
perone
si fa
n
,
o
precedere da un nome
pr*
all'
accusativo^
nome
pu sostituirsi a tutti i tempi
dell'Indicativo,del Congiuntivo e del Condizionale ^
come
apparisce dal seguente modello; che ripeteremo
in ciascheduna
lo stu*
conjugazione per accostumarci
se
pure
dioso
Presente
5. Me
^e
Che
esse
Che
Te
EuiQ
io
tu
sono
sei,
Ch'egli ,
esse
sia
sia'
/'Nos
esse
Che
noi
siamo
Vo
esse
Che
voi
siete,
Eos
Ch'eglino
esse
Passato
5* Me
Te
Eum
esse
esse
esse
sia
siale
o
sono,
siano
Imperfetto
Che
io
era
Che
tu
eri,
Che
i
o
egli era,
fossi
fossi
o
fosse
^
'
P.jiiii
ette
Voff tte
oB ette
a.Me
fusse
dhe
Te
faisse
Che
ANos
fuiss
fui,
IO
Ch'
egUno
fossimo
eravate
/ste
erano,
fossero
tu
Che
Che
fU
stat
sia
stato
stati, Jttmmo
siamo
Piatii
stati
siamo
fiss
stato
stalo
fummo,
noi
stato,
sono
fisti, sei
Ch'egliju
faisse
Tos
9oi
Jtnterior
Definitoj Indefinito
^
PassatQ
Eani
Che
siete
foste,
voi
tati, Joste
stati, siate
stati
tiOs fusse
Ch'eglino
/uro no,
siano
stati
sono
stati t
furono
stati
Passato
Che
j.lf faisie
Yos
fuids
fossi stat
io era
stato
,
Che tu eri stato, 0 fossi stat'
Ch' egliera stato
o
fosse stato
Che ni ravamo
stati,o fossitho stati
Che Udi eravate
stati, 6 fiste stati
Es
fuiss
Ch'gUrio
faisse'
Te
Bum
faisse
Alfos
fuiise
Puturo
stati,
erano
Assoluto
fissero
stati
Condizionale
'
'
fof,
vel fu tu rumi
eeeti
Che
io
vel fdtui'dm
Che
esse
tu
da
Eua
f6re" Vl futarum
ANosfore,
Tel
sse
future
esse
devo
o'
essere,
Tefor,
,-
.Mc
ha
essere
hai
essere
devi
Ch'eglisar,
eisere,
noi
Che
deve
saremo
dO;
ha
essere
ab'
saremmo
da
kiamo
essere
sarehe,
doghiamo
essere,'
essere
Yos
Che
da
pi
eese
sarete
dovete
essere
'
da
eseere,
avete
es'sere
Ch'eglino
saranno,
hanno
sareste
sarebbero;'
de"on.
essere
Futuro
S, Me
Anteriore
(iturum
fuisse
fiAurum
fuisse
Che
Condizionale
io sarei
vttto
Te
Che
tu
dovuto
Eum
iitarum
fuisse
avrei
d"
essere
saresti
stato
avresti
essere
Ch'eglisarebbe
be dovuto
-^5tw
stato
stato,
essere
avreb'
88
P.Not
Chs
faiase
Cutarot
noi
dovuto
t^remmo
fuMe
futurot
Voi
Che
voi
fuiaie
fiitaros
sarebbero
al
ad
de
potis
che
(nome
che
yerhi
Futuro
misto
ip
prae
d passato.
le
esse
particelle a
pr
sub
formano
le medesime
esso
supep
si
significapotente)
con
a-
essere
hanno
avreste
stati
dottato
di futuro
verbo
"
anche
ob
irUer
in
farebbero
6. Premettendo
essere
Ch'eglino
essere
stati,
sareste
dosfuto
Eoa
stati,
Barammo
"
tri
al-
termini--
zioni.
Tali
sono
r
defi, deesse
Desum,
dees,
Insum,
ines, nfui^
lontano
Esser
vicino
,
presente
esser
Mancare
'
inesse
dentro,
Esser
interfui, a
Intersum^interesj
Esser
Intervenire,
e$ser
sopra
importale
teresse
esse
"
Nuocere
Potere
Presedere
Prosami
deM
soprintendere
Giovare
SiiperMin,
aaperes,
aaperesie
Ma
aioni
daremo
Verbo, Pro^utn
superfui^
ha
possum
a
riceve
suo
il d
particella dovrebbe
Inogo.di dire
detta
in
star
soggetto,
Mestare
rimaner
^
sotto
dopo
delle
la
luogo
dopo
esser
particolari iifles-
cpnugazioite
pr
ogni
segaitadair.e^
egU
*^'
Prodestis
voi
Proero
Prodero
io
Proeriaus
Prod^rimut
noi
Produe
Giovale
onde
GioJ^
Prode*
Prodest
tu
che
volli
Proea
Proesse
li
Proest
Pfestia
il Verbo
ne
Esser
Giofa
Gid^ate
Giover
G"veremo
89
MODELLO
Della
GoD)ugazione
Indictifo
Presente
S.
Ego
lo
amo
Tu
la
li
JSgli ama
ai
am
Ego
Tu
la
am
abam
Io
am
aba*
Tu
abat
am
Ego
Tu
Is
Yos
amava
li
Tu
avimus
Noi
avistis
f^oi
am
amate
Eglino
ant
am
abamut
Noi
abatis
f^oi
am
abant
am
ho
amano
amavamo
amavate
Eglino
am,
ebbi
amato,
hai
amasti,
Egli
avit
am
amai,
lo
avisti
am
P. Nos
amavi
avi
am
amiamo
Foi
amavano
Definito,Indefinito^ jnteriore
Passato
5.
am
P.Noaam
amava
Egli
Noi
atis
Imperfetto
Passato
5.
amui
am
Vos
ami
Tu
am
P.Noa
ama
amato
avesti
amato
^
ha
ebbe
amato,
abbiamo
amammo,
amato
amato
amato,
avemmo
amato
Vos
l
am
vi
averunt
am
EgUno
avere
am
Ego
am
T4t
la
pia
atvra/ii
am
am
averamus
averaiis
P'uturo
Ego
am
Is
am
P.^OA
am
Voi
am
li
Ego
Tu
Is
am
am
Vos
li
am
am
am
amiUo
amato
aveva
Foi
avevate
Eglino
amerai
amer
Noi
ameremo
abitis
f^oi
amerete
Eglino
ameranno
Anteriore
avero
Io
averis,
Tu
averint
amato
'
abimuS'
averitie
amato.
avevano
amer
Egli
atmrimue
amato
Assoluto
Tu
averit
am
i'.Nos
avevi
avevamo
abis
Futuro
5.
mnato
aveva,
Noi
Io
abunt
am
Io
abo
abit
am
perfetto
che
Egli
averant'
am
Tu
amato
Tu
averat
am
Vos
^.
hanno
anHU\}no
averas
am
P. Nos
li
aveste
amato
amato.
Passato
5.
avete
amaste,
avr
amato
avrai
Egli
amato
avr
Noi
avremo
Voi
avrete
Eglino
amato
amato
amato
a^anno
amato
amato
ebbero
,
tkPRTP^
S.
vel
ama,
mai
Jf.Am
hmatOi
Aniini
atti
'al
Ama
Am
aMyel
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tt
Ami
Am
ent,
Tel
am
atote
Amale
anio
Amino
Tidam
CoNiUNTlFO
Presente
a. ut
^d
Ut
tu
Ut
8 am^t
jP.Ut
ani
et
am
io
drUi
Che
tu
ami
Ch'egli-ami
ani
Qds
CA^
Che
eflitff
noi
amiaal
l'oi
amiate
,
.
Ut
Tos
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ii
C^
e/i"
in
Ch'eglino
e/i
am
Psdto
X
S,Vi
ani
ego
Ut
tu
Ut
is
imperfetta
arem
am
aree
P.Vl
Ut
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nos
am
yoa
am
ii
aremtie
orette
areni
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Che
io
arridisi
Che
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amassi
Ch'egli
aret
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noi
Che
voi
Ut
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ff
jP.Ut
nos
Ut
vos
Ut
it
io
aperti
Che
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averit
Che
egli
abbia
Che
ni
abbiamo^
Che
voi
abbiate
averiiriiis
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averitis
Am
Passato
^. Ut
tu
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pili
Che
dvisses
am
che
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avissem
ego
Ut
abbia
abbia
Ch'eglino
averint
am
amaste
Che
am
am
amasxitn
Perfetto
dverini
atti
e^o
amasse
Ch'egliri amasMr
Passato
5. Ut
amino
dniato
amata
amd
amato
amato
abbiano
amato
perfetto
io
avessi
amato
tu
avessi
amato
P. Ut
avsset
am
nos
Ut
vos
Ut
ii am
Tu
Is
avissemus
Che
noi
am
avissetis
Che
voi
aret
am
P.Nos
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Voaalii
li
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aree
aremue
aretis
artiU
avesse
IJB
amato
at^essimo
aveste
Ch'eglino
avissent
Am.arm
am
egli
api
C0NDJZiQN4
1$.Ego
Ch'
amato
avessero
JNDBtJSRMINJTO
Io
Tu
EgU
Noi
Voi
amerei
ameresti
amerebbe
ameremmo
amereste
Eglino
amaU$
amerebbero
amatd
Definito, Indefinito,
Passato
5. Me
Che
aviise
am
io
ar^ai, ho
hia
i'.Nos
Che
avU$e
am
noi
adisse
/'N08
avisse
am
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S./Le
pia
Che
io
Che
noi
che
xel
esse
fore tbI
aluroi
am
esse
S.Me
C/te
io
Che
Anteriore,
iuUee
aturum
am
avem
amer,
amato
ho
amerei,
debbo
noi
dovr
da
amare
ameremmo,
ameremo,
da amare
ec
Condizionale
Che
'
amato
avessimo
Condizionale
abbiamo
Futuro
avessi
amalo,
avevamo
amare,
P.Not
amato,
perfetto
amato,
avevo
Assoluto,
fore
aturum
am
abbiamo
amammo,
amato
Passato
am
ab^
etfii amato,
amato,
amato
mo
5.Me
Anteriore
io
avrei
vutu
amato,
sarei
amare,
avrei
d'
stato
per
amare
P.Nos.
aturoe
am
fuisse
Che
noi
amato,
avremmo
dovuto
mo
stati
per
avremo
saremmo
amare,
amare
tri,
Appartengono a questa conjagazione, tra gli ali verbi
seguenti
Accelero^
tam,
Accelerare,
a-
amassare
Circondare,
cingere
are
Ornare,
Creo,
Creare
as,
Damno,
avi, atum,
Flagro, as, avi, atum,
as,
raccomandare
Condannare
abbigliare
pare
far ricco
Arricchire,
Urlare,
,
Educare
'
are
Zoppicare
Commendare,
Condannare
Do,
Ballo,
affi^ttre
Ammucchiare,
gridare piangendo
^
'
are
are
Fango, fatigas,
avi, atom,
are
Formido, as, avi, atnm, are
A^r
ealdo,
Andare
in
bollire
bando,
Guerreggiare
Ardere
Stancare
Ai^er
gran
paura
in
esilio
9^
GemiBOy
avi, atum,
aa^
Germino^
atam,
aTi,
aa^
Raddoppiare
Gtrmogliare
are
ara
Chiocciare
Ghiacciare
Far
are
avi, atum,
are
avi,'
atum,
at,
are
as, avi, atura,
as,
as,
Mando,
Mano,
Nuto,
Orbo,
avi, atum,
as,
Rallentare, allargare
Collocare,
Immolare^
Comandare,
are
are
Stillare
as,
avi, atum,
avi, atum,
are
FaciUare,
as,
avi, atum,
are
Privare
as,
me
Lodare
are
avi, atunii
avi atum,
zio
Jggiogare^ congiungere
Scannare,
strangolare
Sbadigliare, aprirsi
Hioy as,
Laudo,
Laxo,
Loco,
Macto,
cola
are
affittare
uccidere
ordinare
scaturire
crollare^
esser
dub*
bioso
are
Oro, as, avi, atum,
are
Onero, as, avi atum,
are
Paco, as, avi, atum,
are
Paro,
Paro, as
as, avi, atum,
-D
Propero,
^^|5j.Q^gg^ nyj^ atum,
Pregare
Caricare
Pacificare
Pr^arare
Reptc
to,
avi, atum,
"
as,
studiarsi
Affrettarsi,
are
Andar
are
carponi,
rampicarsi
terra,
Besero,
Boro,
as,
Saturo,
as,
avi, atum,
avf, atum,
as,
Vitupero,
as,
Yapulo,
Ustulo,
as,
satollare
Saziare,
Segare
Bere
are
sorsi
Bagnare,
innaffiare
sferzare
Battere,
are
avi, atum,
avi" atam
domandare
Chiedere,
are
Biasimare
are
avi, atum,
are
avi,
atum,
asi,
as,
irrugtadare
Stillare,
are
Aprire
as,
Po^lo,
Seco,
are
avi, atum,
are
avi, atum,
are.
as, avi, atum
Divorare
battuto
Esser
are
Abbrustolire,
are
MODELLO
Della
IL
Gonjugazione
Indicativo
Presente
5.
Ego
Tu
Is
mon
eo
mon
mon
ee
et
sdrisciare
lo
Tu
ammonisco
ammonisci
Egli
ammonisce
abbruciare
per
9^
i'.Tfot mon
Vos
epfut
etis
mon
Passato
Ego
Tu
^.Nos
moa
Vos
mon
Tu
ebeunus
Noi
ebatis
Foi
ui
ipon
ammonimento
ammonivate
Eglino
ammonivano
Indefinito,
J)efirdto^
Passato
$. Ego
JSgiiammoniva
tf6a/t
mon
ommo^iVa
T^a ammonivi
ebat
mon
li
/o
bas
iqon
Is
ammonite
Imperfetto
ebtun
mon
ainmmamo
Fui
Eglino ammoniiconQ
c/u
moa
Noi
Anteriore
ho ammonito
ebbi
fo ammonii
Tu
hai
ammonisti,
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moa
amn^onito
avesti
,
ahti
ammonito
B
Egli ammoni,
UIC
mon
P, No
Noi
uimas
n|on
ammonimmo
|i
ui^tie
mon
uerurit,
mon
vel
mpn
Ego
Tu
Is
mon
mon.'
mon
Vos
mon
li
hanno
avevi
Egli
ammonito
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aveva
ueramue
Noi
avevamo
ueratisf
Voi
avevate
Eglino
ammonito
ammonito
Tu
Is
ebo
mon
Assoluto
mon
Io
mon
ammonirai
Egli
ebit
'?
ammonire
Tu
bis
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avevano
"
Ego
ammonito
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aveva
J\i
ner^s
Futuro
S
ammonir
^
i'.Nos
mon
Vos
mon
li
ebimu^
ebitis
Futuro
4?.Ego
Tu
mon
mon
Noi
ammoniremo
Voi
ammanirete
Eglino
ebani
mon
Tu
ueris
ammoniranno
Anteriore
lo
nero
avr
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avrai
'
Is
P.Nos
Vos
l
uerit
mon
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Egli
Jiion
uerimua
Noi
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ueritie
Voi
uerint
avesta
ammonito
Io
ueram
uevant
mon
ammanito
pii^che per/etto
uerat
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P.Nos
ammonito
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avete
ammoniste,
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Eglino ammonirono
Passato
S,
abbiamo
Voi
ebbero
aere
ebbe
ammonito
avemmo
Vos
ha ammonito,
avr
ammonito
ammonita
avremo
avrete
Eglino
ammonito
avranno
ammonito
95
Impbkativo
ve!
Bfon
Mqq
eiQ,
Mon
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eto
ipon
Jmmonisca
eqt
mon
Ammoniamo
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Ammonite
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Pcesent^
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ego
Ut
tu
Ut
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Ut
nos
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vos
yt
ii
uisse^
uisses
mon
uisset
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u^n
ammoniamq
ammoniate
Che
io
ammonissi
Che
tu
ammonissi
egli
ammonisse
noi
an^monitsen^Q
voi
ammoniste
Perfetto
Che
io
abbia
amn^oniio
Chf
tu
abbia
ammonito
abbia
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Ch^egU
uerit
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p.Vt
uerin^
nion
ego
voi
ammonisca
Ch'eglino an^tnonisserq
^ref^p
Patinato
f. Ut
Che
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eretis
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noi
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eren^iis
mon
ammonisca
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CK
eret
mon
vos
Ut
^res
mon
nos
Ut
eren^
mon
c^o
lu
Imperfetto
P^ssatQ
fi.Ut
Che
Ch'eglino arn''^oftU^f*nq
^ant
mon
IO
Ch'egli
ean^i$$
mon
nos
ammonisca
Cf^
Che
noi
Che
voi
abbiano
an^monitq
perfetto
Che
io
avessi
ammo^itq
Che
tu
Avessi
ammonito
Ch
egli ayesse
uissei^u^
Che
\iisseti^
C/ie
vqj^aveste
Ck'
an^monito
avessimo
noi
^issi(fn^
an^monito
abbiate
Ch'eglino
pii^ che
anumonitq
abbiamo
ammonita
ammonito
colina a^'psserq
ammofii^
96
CoNDIZiOlfJlS
Ego
5.
mon
Tu
Yos
li
Ammonirei
ammoniresti
Tu
erts
moa
eremue
Tfoi
ammoniremmo
mon
eretit
Voi
ammonireste
CojfDizjoyjLS
Pjssjto
Ego
mon
uissem
Io
Tu
moQ
uisses
Tu
S.
Is
P. Nos
Yos
li
uissemu
mon
uissent
mon
ammonito
avresti
Voi
uisselis
mon
ammonito
avrei
Egli avrebbe
ifoi avremmo
uisset
mon
Eglino ammonirebbero
erent
mon
ammonirebbe
E"U
eret
moa
P.Nos
Io
erem
mon
Is
iNOSTSRMtirATO
ammonito
ammonito
ammonito
avreste
avrebbero
Eglino
ammonito
Infinito
Passato
Presente
Mon
Mon
Ammonire
ere
iturum,
Tel
fore
rum
ram,
da
Avere
esse
iturum,
^dovere
essere
am*
ammonite
per
^Interiore
fuisse
rum
ram,
ammonito
ammonire
monire,
Futuro
Mon
J^ere
jissoluto
Futuro
Mon
uisee
Aver
dovuto
ahtmonirt
Participio
Pres.
Mon
ens^
Mon
iturus
Mon
itura
ammonire,
Mon
iturum
monire
Fut
Che
entis
ammonisce,
ammoniva,
monendo,
ammonente
Che
Supino
Mon
itum
ammonir,
in
Ad
che
sta,
deve
Utn-
sar
dovr
per
ammo-
um
ammonire^
per
ammonire
Gerundio
Gen,
Mon
endi
Di
ammonire
Ac*
Mon
endum
Ad
ammonire*
AbL
Mon
endo
DaU
ammonire,
ceU ammonire,
per
neU
e
ammonire
ammonire,
ammonendo
97'
dell*
Prssifnie
S,
Me
P.
Nos
mon
cr
mon
Me
P.
Nos
moD
mon
io
CtM
noi
ammoniamo
Imperfetto
ammoniva
Che
io
ere
Che
noi
ammonissi
ammonit^amo
nissimo
ammo-
Definito, Indefinito,
uisse
mon
ammonisca
ammonisco,
ere
Passato
S.
Che
civ
Passato
S.
Infinito
Che
io
ho
ammonii,
monito
abbia
jnteriore
ebbi
ammonito,
amr
ammonito
P.
Nos
mon
Che
msse
noi
abbiamo
ammonimmo
ammoni'
to,
ammonito
avemmo
abbiamo
am-
j^
monito
pia
Passato
S,
P.
Me
uisse
mon
Nos
Mon
CIte
io
ammonito
aveva
CJie noi
uisse
Perfetto
che
avessi
ammonito
avessimo
ammonito
avevamo
am
monito
Futuro
5. Me
mon
Assoluto
iCtfrtfiR
fore vel
iturot
fore ?el
Condizionale
esse
Che
esse
G^
io
devo,
P.Nos
mon
ammonirei:,
ammonir,
dovr
ammonire
ammon"
ammoniremo
noi
dobbiamo
remmo,
dovremo
ammonire
Futuro
S. Me
iturum
mon
Anteriore
faisse
Che
Condizionale
io
avrei
ammonito
avrei
dovuto
sarei
ammonire
stato
ammonire
per
P.
Nos
ituros
mon
fuisse
Che
noi
slati
saremmo
Arceo"
Ardeo^
cui
es,
arsi,
es,
ea,
Coerceo,
arsura,
auctum,
vi cautum,
es,
Censeo^
Tener
ere
Augeo^ed^auxi^
Caveo,
questa coDJugazoQe i
di
ui
es^
seguenti
allontanare
ere
augere
Accrescere,
aumentare
Guardarsi
giudicare,immaginarsi
Raffrenare, contenete
Pensare,
ere
coercitum.
ere
Coiiibeo,
es,
Complco^ ea^
ibui ibi tu
evi, etum^
lu
ammonire
per
Verbi
lontano,
ammonire
rdere
ere
censum,
ercai,
dovuto
avremmo
Sono
ammonito
avremmo
ere
ere
Reprimere, raffrenare,contenere
Adempire, compire
7
98
Deleo,
DoccOy
delai, deletam^
eSy
Cancellare
ere
docui, dockum,
x.erceo, ea cui, citum,
Fioreo, es, ui
ere
es,
ere
e,
si
Fiorire
Horreo,
es,
ui
Jaceo,
Immineo,
Lugeo,
e,
nui
Sovrastare,
ere
luctum,
Maneo,es
maasi,
mansum,
Misceo,
Moyeo,
miscui, mistum,
movi mot una,
es^
es,
es^
es^
Pareo, es,
Pracvaleo,
Prohibeo,
Rideo, es,
Taceo,
es,
Timeo,
es,
Sixccenseo,
nocui
es,
es^
Mestare,
ere
Mescolai^
ore
Muovere
es,
ere
ere
Obedire
Proibire
Rdere
Tacere
ere
Temere
ere
censui
rimanere
Prevalere
ere
cui, cituui,
timui
Adirarsi,
ere
sedi,sessum.ere
yidi yisam^
riprendere
Soprassedere, differii'^
Vedere
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MODELLO
Della
IIL
CoDJugazioDe
jNDICATiro
Presente
$.
Ego leg o
Tu
leg is
Is
leg
P.Nos
Vos
li
Io
leggo
leggi
Egli Ugge
Noi
leggiamo
Voi
leggete
Eglino leggono
Tu
II
leg imu$
leg itis
leg unt
Passato
^-Ego
Tu
leg ebam
leg ebas
Is
leg ebat
P
leg ebamue
Vos
leg ebatis
Nos
l\ leg ebai%^
iinmineniM
Nuocere
es,
Supersedeo,
Yiaeoy
ere
parui, paritum,
lui
essere
Piangere
ere
ere
temere
orrore,
Giacere
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luxi"
Noceo,
Avere
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jacai
es,
JUisptender
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istruire
Esercitare
ere
Fulgeo^
distruggere
Insegnare^
Imperfetto
Io
leggeva
leggevi
Egli leggeva
Noi
ledevamo
Foi
leggevate
Eglino leggevaao
Tu
lOO
CoNOIUlTTiro
Presente
^.Ut
Ut
tu
Ut
P.Ut
leg
ego
leg at
leg at
leg
nos
amut
Ut
V08
leg
Ut
ii
leg ant
atM
Passato
5.Ut
tu
Ut
P. Ut
leg
ego
Ut
008
Ut
vos
Ut
ii
leg
ereen
Ut
tu
Ut
is
P.Ut
eres
eretis
leg erent
leg erim
leg eris
leg
erimue
leg
Ut
vos
1^ eritis
Vi ii leg erint
tu
Ut
ii
P.Ut
Ul
Ut
nos
vos
ii
pi
Che
io
abbia
Che
tu
abbia
letto
abbia
letto
Che
noi
abbiamo
Chs
voi
abbiate
letio
letto
abbiano
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Perfetto
che
io
avessi
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leg isses
leg isset
leg issemus
kg issetis
leg issent
Che
tu
avessi
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leg
Ch'egli
noi
avessimo
Che
voi
aveste
Ch'eglino
isset
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avessero
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Indeterminato
Noi
leggeremmo
Voi
leggeresu
Eglino leggerebbero
Passato
Condizionale
leg
letto
leggerei
Tu
leggeresti
E gli leggerebbe
erent
letto
avesse
Cfie
Io
letto
Che
CoNVJZioKie
li
Perfetto
leg issem
ego
Ut
io
Ch'eglino
Passato
S.Vi
Imperfetto
Ch'egli
erit
nos
tu
leggessi
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leggessi
Ch'egli leggesse
Che
noi
leggessimo
Clie voi
leggeste
Ch eglino leggessero
leg
leg eremuM
ego
Che
Che
Passato
^.Ut
io
Che
eret
leg
Che
tgga
legga
Ch'egli legga
Che
noi
leggiamo
Che
voi
leggiate
Ch'eglino leggano
am
Io
Tu
avrei
leUo
avresti
Egli
avrebbe
letto
letto
lOI
/'.Nos
Noi
leg isttnui
leg issetts
leg isint
Vos
l
letio
attremmo
Vi
letto
alereste
Eglino
avrebbero
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Infinito
Presente
liCg
Passato
^g
^gS^^
ere
turum
rani
tote vel
ram
da
Juer
leggere, dover
sser
esse
turum
rara,
dovuto
Leg
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Che
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Supino
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leggere,per
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Leg
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Leg
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Di
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Dal
leg
delibi
JPresentt
Me
leggere
leggete; per' ieggere "^'
le ggere, col leggere,Uggendo
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Infinito
Che
io
Che
.noi
Uggo, o legga
leggiamo
Nos
leg
ere
,,
"
,
Imperfetto
Passato
Me
Nos
leg ere
leg ere
Passato
Che
io
Che
noi
Definito
Me
leg isse
Che
io
leggeva,
leggevamo,
leggessi
o
leggessimo
Indefinito, j^nteriore
lessi, ho
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leti, .abbia
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Nos
leg
isse
Che
noi
leggemmo
letto, abbiamo
abbiamo
letto
letto,ai(emmo
AQI
Me
No8
leg iue
leg isi
Che
io
Che
noi
perfetto
che
pia
Passato
letto,
ayeva
avesti
letto
letto,
avevamo
letto
avessimo
Jissoluto
Futuro
Me
1^
fore
tvmct
Condizionale
Che
ye esse
legger, leggerei, c^
aovr
o
leggere
leggeremo,leggeremmo,
io
devo,
No8
lec
fore
turos
yelisde
Che
'
noi
dobbiamo
?
'
r.r,'
"
lec
Che
''.-
^-
'
io
avrei
letto, avrei
^SS^^'^*idf'ei
^'
Condizionale
fu isso
turum
stato
fuisse
lec turos
^he
^
Sono
noi
k/^ffo;"^
9f XV,
uctam^.
ere
xi'jBCtufli, "rere
Acl(]uco""is
lo^ 8, aluiy alitum,
ere
cci pio, is, cepij ceptum^
ere
Amitto^ is isi,issum, ere*
Bibo, 8^libtMMbllttin; *crd
Cingo, is, inx^ cinctum, ere
Dico,
lecere
i Verbi
Gondar
letto,
avremmo
dovuto
(Jesta.cpnjugaKione
ai
leg"
mo
dovuto
per
\\'
gere
No8
lescere
..,
Anteriore
Futwro
Me
dovremo
avrem*
ec
segaentl
via
Condurre
Nutrire,
Um'ehtare
Miceverei
Perdere
^
Bere
CfH^re, circondare
Corrggere
ere
is, d'ijL,
d'\cium^-4Biee^\ Dire
DepromO|.4"y ofif^sv.
oqiptum
Depono, is,posui, positu m,
Diripio^is^ripui/rptmV
Dirimo, is, emi^emptum,
Metter
'
fuori.
ere
Deporre
ere,
7br
ere
Dividere,
Erubesco^Ma^
bui, -' ecere*
Emo,
8, emi^ empto-m^
ere
Falio^ fallis^fefelli,falsum^ ere,.
Frango, ia,fregi, fractum, ere
Frigo, 8, frix^.ffictjiiatfere
Horre8";")u" -j cere.
micio, is, iexi, Icctum,
ere
Illudo, la, Iii8i,"la5uiii,
ere
via.,
accheggiare
separare
Arrossire
'^
'
Comprare
Ingannare
Hompere
Friggere
di paura
Tremar
.
Adescare,
allettai^,
Beffare
Spingere,
,
urtare
Offendere, danneggiare
Leccare
iuocare
cere
lusingare
burlare
liquefare
io3
is, misi, mUMiin,
MitlO)
8, ai
IVletuo,
Mitesco,
4s
cisy
Porrigo,
Perimo,
Obdiicoj
Obruo,
Omttto,
'Diminuire
er%
Farsi
glex,glectam,
Nitesco,
18^
natom,
ere
Negligo^
Peto,
Temere
ere
is, nui,
Mioao
Mandare
re
tai
er
ere
tti, pelivi^itum,
8, exi^ ectum^
ere
ere
ere
8^ rui
rutum^
BlspUndere
domandare
Chiedere,
Porgere
ere
ere
m8" missum^
18,
^
'
mansueto
Trascurare
ere
Uccidere, distruggere
Coprire
Opprimere
Lasciare
Respingere
Bepello, 8^ -pul,pulsum^ere
erey?/5caare
is,eiiii,em,niptumy
Redimo,
8, 8cidiy 8cissum^
Scrbo^ 8, ip8,iptum, ere
8 sviy situiDy ere
Sino,
Scindo^
Surripio^ is,ripui,reptum,
Tango, 18^ tetigi,factum^
Togo,
Vello,
Uro,
Lacerare,
ere
Permettere
ere
Togliere, rubare
ere
Toccan
Coprire
ere
Tulsi* Tulsum,
assi,
ere
is,
nstum,
Svellere,
ere
ts,
tagliare
Scrivere
estirpare
Bruciare
MODELLO
Della
IV.
CoDJagazione
IlfDICJTirO
Presente
5.
Kgo
Tu
Is
au
ad
au
?Vs
Io
is
Tu
aud
li aud
Ego
Noi
udiamm.
itis
Voi
udite..
Eglino
iunt
Tu
Is
aud
aud
aad
iebas
'
iebat
aud
iebamus
Voa
aad
iebatis
iebam
..
odono
Imperfetlo
Io
iebam
P.^os
li aad
odi*
dimus
Passato
S
odo
Egli ode\
it
aud
P.Nos
dio
udiva
Tu
Egli
udivi
udiva
Noi
udivamo
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udivate
Eglino
udivano
io4
Parsalo
S'
aud
Fgo
aud
Tu
iVislt
aud
Is
P.'Nos
Io
ivi
ivimus
udito, ebbi
Tu
ivt
ad
udii, ho
EgU
ud,
Noi
udimmo,
ha
aud
ivistis
yoi
avesti
udito
ebbe
udito
udito,
abbiamo
udito,
udito
avemmo
Vos
udito
udiste,
udito,
avete
aveste
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li aud
vel aud
iverunt
ivere
udirono,
Eglino
ebbero
pia
Passato
S.
aud
Ego
aud
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aud
Is
i'. N08
Vos
Io
iveras
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iveramus
Noi
avevamo
aud
iveratis
Voi
avevate
iverant
Eglino
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aud
Kgo
aud
P^Nos
aud
Vos
li
Is
Vos
l
Voi
iveritis
aud
aud
avr
Noi
iver*imus
aud
^Nos
udito
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avremo
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avrete
EgUno
iverini
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avrai
EgU
iverit
udito
avr
Tu
iveris
aud
udiranno
Anteriore
Io
ivero
aud
Tu
aud
Ego
udirete
Eglino
ient
Futuro
S
udiremo
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ietis
aud
udir
Noi
iemus
udito
avevano
udirai
EgU
iet
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udir
Tu
ies
aud
udito
Assoluto
Io
iam
aud
Tu
Is
udito
aveva
aud
l aud
S.
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avevi
Egli
iverat
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aveva
avranno
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Imperativo
vel
aud
Aud
Aud
ito Tel
P. Aud
Odi
ito
and
iat
Qda
Udiamo
iamus
Aud
ito, Tel
Aud
iant,
aud
vel
aud
ilote
iunto
udito
9
udito
perfetto
che
iveram
hanno
Udite
Odano
.
loS
CofGlVNTtro
Presente
S. Ut
aud
ego
tu
Ut
is aud
JP. Ut
ias
Che
l'ut
Ch'
aud
Ut
aud
DOS
iamus
aud
Ut
vos
Ut
ii aud
Che
iam
iatis
P.
aud
ego
aud
Ut
tu
Ut
8 aud
Ut
Ut
no8
vos
aud
noi
udiamo
die
voi
udiate
odano
eglino
Che
io
udissi
Che
tu
udissi
remm
noi
ire tit
Che
voi
udisse
udissfimo
udiste
udissero
Ch'eglino
irent
aud
ego
ef^W oda
Che
Perfetto
Passato
S.Vi
oda
Ch'egli
irei
ii aud
Ut
iretn
ires
aud
tu
Imperfetto
Passato
S. Ut
oda
Che
Ch'
iant
io
iverim
Che
io
abbia
udito
Clie
tu
ai"bia
udito
aud
Ut
tu
Ut
is aud
P.\}\.
iVmf
iverii
aud
DOS
iverimus
aud
Ut
vos
Ut
ii aud
Ch'
iveritis
iytrint
aud
ego
Ut
tu
Ut
18
P. Ut
aud
aud
pia
nos
Ut
ii aud
Che
tu
avessi
Ch'
egli
avesse
Che
noi
Che
voi
i^isemus
aud
ivissetis
iviesent
Ego
Tu
Is
P.Nos
Vos
aud
aud
aud
irem
ires
aud
irelii
US
irent
Tu
h
aud
aud
avessero
udirebbe
udiremmo
udireste
udirebbero
Eglino
Passa
Io
ivisses
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avrei
to
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avresti
Egli
avrebbe
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'
udireui
Voi
ivissem
ivisset
udito
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aveste
Noi
Condizionale
iS.Ego aud
udito
udirei
Egli
irem
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avessimo
eglino
Tu
irei
udito
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avessi
INDETERMINATO
io
aud
li aud
Ch*
udito
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perfetto
che
ii"issee.
ivisset
udito
abbiano
io
OoNDIZTOIfALB
5.
abbiamo
abbiate
Che
vos
npi
voi
ivissem
aud
Ut
Che
Che
Ch'eglino
Passato
S, Ut
e^li ctbbia
udito
udito
io6
P.f^os
Vos
li
aud
wissemus
Noi
avremmo
aud
iwissetis
f^oi
agreste
aud
ivissent
Eglino
udito
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avrebbero
IurPlIflTO
Presente
Aod
Passato
ire
Udirm
Futuro
Aud
iturunit
vel
dissoluto
rara,
forc
rum
iuisse
da
Jvere
essere
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iturum,
ram
udire,
per
udire,
dovuto
Jver
dovere
udire
Anteriore
fuisse
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Avere
Condizionale
esse
Aud
Aud
udire
jrjRTICTPlo
Pres.
Aud
Fut
iens, tis
Che
Aud
ilurus
Aud
itura
Aud
ituruni
^,
^^^^"
Aud^ifK/n
^"2
Aud
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udire,
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^^\^ira,sta
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Gen,
udiifa, udendo
ode,
Di
udire
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Presente
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Infinito
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Che
io
Che
noi
No8
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dire
udiamo
,.
PiMato/
Me
Nos
au
au
dire
dire
Passato
Imperfetto
Che
io
Che
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udisfi
udiva,
udivamo,,
Indefinito
I)e/inio,
udissemO'
jntrire
Me
aud
ivisse
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udii, ho
udito,
ebbi
udito,
abbi
udito
Nos
aud
ivisse
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'noi
Udito
udimmo,
abbiamo
udito,
avemmo
i9
DELLE
PROSPETTO
In
cui
vedesi
ed
d* occhio
colpo
in
che
CONIUGAZIONI
QUATTRO
in
che
disconvengono
convengono
"
loro
tra
iNDtCJTIKO
Am
o,
Am
nbantt
as
Am
ai/f,
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av^evam,
iati
Am
abot
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acero,
Mon
eo,
Mon
ebam^
Mon
ui, isti
Mon
iieram,
as
bis
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Lep; o, is
Lf"g eam, aa
Leg i, isti
as
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Leg a/it, es
Leg ero, eris
es*
as
as
e^o, bis
eris Mon
eris
uero,
Aad
io, is
Aad
iebam^
Aud
iVi, isti
aa
Aud
iVera/n,
Aud
iam,
Aud
iverOf cria
Aud
as
es
iMPIBRJTiro
km-
a,
Moa
ato
Leg
etp
e,
ito
e,
ito
CoUGlUNTiro
Am
Am
es
69t,
ares
arem,
Mon
^airiy
Mon
erew,
Am
ayerim,
vis Mon
Am
avissem,
sesMon
Am
are,
avisse
kmaturufn
Am
aturum
fu isse
Lee
turum
fore
Lee
turam
faisse
ria
tt/ise/n,ses
Mon
fore
eres
uerm,
uisse
ere,
vel.esse
*
vel
esse
Aud
iam,
ertiti,
erea
Aiid
rrem,
fri/w,
ris
Aud
i%"erim, ria
Aud
ivissem,
Leg
Aud
ire
Leg
Leg
cas
Leg
as,
am
ere,
isse
Mon
iturum
fore- vel
Mon
iturum
fu isse
Aud
iturum
Aud
iturum
fore
Tel
as
ras
aea
ivisse
esse
esse
fuisse
Annotazioni
I.
ed
in
s pnssoDO
sincopareal passato Definito
altri
formati
da esso,
gli
tempi che sono
I Verbi
tutti
qualche Tolta
quarta conjugazione;perci si dice
togliendo ve
vi
Amarunt
Implessem
Audiissem
%_ Vi
de* Verbi
nella
solamente
AmaVerunt
Amarono
Implevissem
Ax'rei
Audivlssem
^^i^rei udito
p*
sono
il
che
al
empito
passato Definito
ne-
109
che
tempi
altri
gli
anche
uscita, ed
as,
Ferveo,
Frigeo,
Lavo,
es,
doppia
una
Eccone
alcuni
/applicare
Spiegare
^vUuppare, intrigare
Bollire
ere
are
jtuer
ere
lo-
as,
tum,
are
are
vi, bui
ixi, ui
e,
diverse.
uscite
tre
hanno
derirano,
freddo
raffreddarti
Lavare
are
Necto,
8, xij ui
ere
uez.um
at*
laccare
Prandeo,
prandi, pransus
es,
Pranzare
ere
sam,
Sancio,
8,ivi,sanii, aancitam.
Decretare,
stabilire
ire
SaUar
dentro, saltar
sopra
ire
3. Vi
sono
raddoppiano
Addo,
Credo,
Cano,
Cado,
Caedo,
Coodo,
18,
pure
alcuna
addid, addila
de' Verbi
sillaba.
IH, ere
ere
che
Tali
sono
Aggiungere
Credere
Cantare
Cadere
Tagliare
Curro,
Fabbricare
Correre
Do,
Dare
ere
is,cucurri, cursum,
ere
dare
das, dedi, datum,
Ddo,
ne' suddetti
Darsi
in
preda
Imparare
morso
m.
Mordere
ere
Partorire
Parie, is, peperi^ partum, ere
Parco^ is, peperei, parcituiOj Perdonare
ere
ere
Pelle, is, pepali,puhum,
dilum,
ere
Perdo, is, perdidi,
PoKo,
is, poposci, poscitum.
Cacciare,
spingere
Perdere
Chiedere
cere
Spondeo,
ere
es,
spopoadi,
m^
ere
sum,
Manifestare
Rendere
Proiuettere
tempi
I IO
Tango^
Stare
stare
m,
is, tetigi,tactam,
Toccare
ere
Tosare
Tendere
Consegnare
ere
Yeudo,
s, yendidi^
tum^
yndtre
ere
Toci
4^ L' Imperativo prende molte
tivO) cio la 3. del singolare, e la i. e
Alcune
volte
Congiuntivo,
o
sis
si
allora
ed
desiderio
un
trova
esprime
che
(sii propizio,
sii
si
del
so,
rispetto-
faccia,
in
presente)
le.
plura-
persone
comandky
un
cosa
una
G"nglun
del
3.
le
tutte
con
del
ade"
come:
luogo
di
ades
j
adesto
.
Non
venire
Ne
venia$
Non
udire
Ne
audas
Non
combattere
Ne
cerus
in
poesia
5. Allorch
diversi
quantunque
tempi
congiunzione cum
precedutidalla
il Gerundio
tare
anche
si trova
italiano
tanto
del
eerta.
ne
Congiuntivo
sono
rappreseache
passato
possono
presente
come.-
Cum
Cum
Cum
ego
amem
ego
amarem
}
.
Cum
ego
congiura
fu
Console
j
Avendo
la
Cvm
scoperta
et
Cicerone
'
amato
iO
juit conjurato
dire
Cicero
mandato
cdh
in
tamen
dete-
Consul
sssbt
Cicerone
(e
si p-
Cornute
Consul
foisset
exlium
actus
fuit.
esilio
in
Un
Censo-
stato
nondimeno
le, fu
Cicero
teva
essendo
.^
amavissem
essendo
Cicerone
)
"
amaverim
ego
^
p,
j^^^^
topo avendo
incontrato
uii
Essendo
favorito
condusse
getto
Mus
elephanto
ruisssr
cum
obviue
elefante
dalla
fine
il
fortuna
suo
pr-
Cum
Joriuna ei rjnsstT
lii^m perfecit $uum
eonsi'
ni
Essendo
dr
si faccia
il
esclamazione
Oh
fj. Se
il
poi
consuetudine,
io
V*
piacere a
qui da
ed
Ottativo
^^
^^
allora
{[uafche
interjezione,
Jh
veniret!
Utinam
vueret
la
Congiuntivo esprime
il dovere
che
il desiderio
Potenziale,
Modo
Nulla
^PP^^
vivo!
egli pur
Fosse
Modo
egli!
venisse
xf-
come
Possa
si dice
congiunzione^
ha
fbasecuti
evas,
Congiuntivo esprime
cosa,
una
latroniium
ssitT
Quando
6.
Cvm
scamp
ne
non
inseguito daMa-
stato
di
potenza,
un'
far^
fu
ce
azione^ si di-
come:
voi
Sic
doverlo
tu
vobis
placbam
NihiL
kic
est
quod
tu
conTSuyss
trascurare
Che
del
Dia
Che
io
Ut urbem
potuto empir Ro
abbia
tu
nomine
meo}
impleris
nome?
mio
reputartiCon-
debba
E^o
Comulem
te
putem?
sole?
che
Possibile^
tu
non
Tu
possa
ut
corrigas?
te
nunquam
correggerti?
che
ai
allora
8.
permissione
Permissivo
cos
gli
queste
la-
voi
dirsi modo
suol
espri
per
JsptcuT
vuhua
meos
Fos
Pontica
terra
quid
kiderjtis
illi
debeO'
tur.
uon
si
che
sia-
cose
cxinceder
provano,
volto
lo
congiuntivo
come:
giudicare a
di" voi
no
si debba
il
la terra
rimiri' il mio
Ponto
acer
Se
csbnbbrs!
vero
concessione
,
Dei, che
usato
Concessivo
Concedete,
Che
volte
Alcune
la
del
Tum
potuto
vedere
mere
avresti
Haec
si
swr
vobis
non
falsa,
sane
proantur
false
9,
I Verbi
del
conseguenza
possiono
coi f ore
diversi
che
'del
futuro
participio
alcun
avere
mancano
futuro
che
atudieranno
Spero
Credo
che
avresti
Credo
se
tu
avessi
studiato
lutf
um
foms
si
fuisse
vt
fvtvmh
lectionem
per
ruminoti
rasura,
all'Infinito, e
Spero
lesione
in
ut;
imparatola
in
Supino
supplisce
utj, ed
stvdbjht
fvissb
ut
inacth
si studuiss^M
113
Spero che
quando
di
s ricorder
sar
noi
nel
toro^to
Spero
auo
kois
ut
cum
nostrum
memmebit
in
t^enerit
smum
regnum
regno
Pu
IO.
osarsi
altri
Verbi,
RUM
ESSE
magis
fuissej
DiscESSURos
amatu^
credo
habuissent
pecuniani
.con
emptu^
vos
spero
solatium;
quam
si
lluiu
juro
predo;
magno
studium
anohe
manier
dire:
luogo di
in
equum
ESSE
SOS
onde
stessa
questa
illos
si potrebbe
dire
.
Spero
gis
Juro
V08
FOBE
stadiiim
AMETis
quam
FUTUBUM
pretio
equum
Credo
FUTDROM
ch'
vallo
UT
pccunam
egli comprer
Credo
iLLi
lo studio
pi
amerete
il divertimento,
Giuro
magno
FUissE
DiscEDEREVT,
che
UTILLEEMAT
ESSE
che
spero
ma-
solarium
che
gran
prezzo
sarebbero
ca-
partiti, se
il denaro
avuto
avessero
un
habuissent
Co'
IX.
diversi
Ego
saia
Ego
cram
Ut
ego
Ego
sono
Io
era
amaturus
Io
era
amaturus
Che
cipio
parti-
cofsjugHzio-
par
da
amare
amare
stato
sarei
ho
amare,
per
amare
per
io sia per
da
bia
amare
Io
amaturus
essem
il
ed
esse,
un'altra
Io
amaturus
sim
Verbo
come:
amaturus
fueram
Ego
tempi futuri,
di
tutta
del
si forma
de' Verbi,
futuro
ne
tempi
per
io ab*
che
amare
avrei
amare
da
amare
dopo
Quando
12.
Verbi
esprimono,
cb'
del
caso
Iddio
tale
un
Verbo,
caso
si mette
i-egolal'universo
da'
retto
sativo,
all'accu-
sempre
Verbi
e
che
dicest
paziente.
Deus
espressa
eh' essi
Verbi
"
Accusativo
viene
dell* azione
oggetto
il solo
attivi
nnibal
Legi
regit
asirBRsVM
RoMJttos
vicit
saepe
quAv.
epistolam
scripsisii
mihi
Nu
ma
sta
Pompilio
un
Si
Ve-
altare
Numa
jrjm
aggiunge
le diverse
sua
consacr
la
conjugazione
terminazioni
caratteristica
ere,
sono
che
Pompilius
consecravit
Vestae
del Verbo
prende,
precedute
da
apio
perch
lasciando
la
un
i,
se-
ii3
ora
gaoQO
rerbo
IVDICATirO
Presente
Ego
S"
io
cap
Tu
cap
B cap it
P. Nos
cap
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prendo
prendi
EgU prende
Tu
Noi
prendiamo
prendete
Eglino prendono
intu
itis
cap
li cap
Io
it
Voi
iunt
Passato
S.
Noa
P.
lo
iebamus
cap
Ego cep
P, Nos
Io
imus
cep
prendeva
Noi
prendevamo
Definito,Indefinito,Anteriore
Passato
5.
Imperfetto
Noi
so,
pia
Passcto
S.
P.
Ego cep
Nos
cep
eram
Io
eramas
Noi
Futuro
5.
Ego
iam
cap
Tu
P.Nos
cap
Vos
Ego
cep
preso
avevamo
preso
Assoluto
prender
prenderai
iemus
Noi
prenderemo
ietis
Voi
prenderete
Eglino prenderanno
Futuro
Anteriore
Io
ero
Noi
cep erimms
P.aoe
Egli prender
cap
l cap ient
5.
aveva
Tu
iet
cap
Perfetto
Io
ies
cap
Is
che
pr^$o
avr
avremo
preso
pr$e9
iMPMMATirO
^
Cap
Gap
P.Cap
Cap
Gap
Tel cap
iai
vel
ilo
cap
ito
Prenda
loie
Prendami
Prndete
Prendano
iamu
ite Tel cap
ieuU
Prendi
'
-1
'4
CoSQiuifTiro
'Presente
SfM
cap
ego
P, Ut
inm
iamuf
cap
DOS
Passato
tS.Ut ego
/'.Ut nos
ego
P.Vt
Q08
P,\J
noi
crem
Che
io
cap
eremus
Che
noi
prenda
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prendessi
prendessimo
Perfetto
cep
erim
Che
io
eep
erimus
Che
noi
pia
che
abbia
preso
abbiamo
preto
perfetto
issem
Che
io
cep issemas
Che
noi
cep
no*
Ch$
cap
Passato
iS.Ut ego
io
Imperfetto
Passato
5. Ut
X^e
avessi
preso
at^essimo
preso
CoyDizioNLJs
Indeterminato
5*
figo cap
P,^OB
cap
Io
prenderei
N^oi prenderemmo
erem
oremus
Coirt"isiiQi(4ie Passato
tS.Ego cep
lo
issem
avrei
iVbi
preso
preso
avremmo
jKFINfTO
7
Passato
Presente
Cap
Cep
Prender^
eri
Aver
isse
preso
Assqluto
pitturo
Cap
(miMa
rain"
Avere
oste
rum
da
dere
trum,
nm^
Aver
fuisse
rqoi
$sser
per
pren^
prendere
Anteriore
Futuro
Cap
prendere, dover
dovuto
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Participio
Pre.
jf
Cap
wi
^*P
prende, prendeva
dendojf prendente
Che
ealw
*'^'^'**
C^ tJ^um)
Che
prender,
^'^^
^^
sta^
e,
sar
per
pren-
pren^
''''*"'^prendere
''^*'*'
^
fi8
tempi composti
il
conjuga,
bona,
col
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Il
padri
sonpt
madre
Le
madri
II
I
amati
Mater
amata
amata
fabbricati
di
tre
mi
con
di due
ana
laddove
voci
sunt
est
sunt
amaiae
per
Italiani
gT
formare
hanno
tempi
per
numero
aedificatum
Temptum
Tempia aedificalasunt
fabbricato
che
O"
come
est
amatus
Maires
amate
state
si
come:
Palres
fu
ao-
che
genere,
stati amati
stata
Avvertite
bisogno
in
pater
furono
tempi
si accorda
amato
sono
tempio
nome,
stato
padre
Verbo
declioabile, si declina
onum,
suo
La
quale
deU'
messo
del
il participio
essej^.eil
passato
iliare
nus
'Col
formati
Bon
est
sempre
semplici
,
formuno
due,
pri
come:
Amamur
Siamo
amati
Siamo
stati amati
Amati
sumus
Indicativo
presenta
5"Ego
am
Tu
am
am
Vos
li
are
am
am
Ttt
am
am
am
P.Nos
am
amato
amato
f^oi siete
amini
Eglino
Passato
"figo
sei
Jioi siamo
amur
antur
am
amato
sono
Tu
Egli
atur
am
i'.Nos
Io
or
aris, vel
lo
aiam,
ahfUur
Tu
a B
aarf
era
eri
amato
amato
Eg/Li era
Noi
afiamia^
amati
sono
Imperfetto
abar
vcl
amati
amati
amato
amati
eravamo
.
Vot
am
l am
abamini
fci
Eglino
abantur
PasstUo
^.Ego
am
atue
eravate
aam,
amati
erano
amati
Definito e Indefinito
vai fui
Io
fui amato,
osono
staio
a-*
stato
a*
mato
Tu
am
atus
vel fuiali
Di
fosti amato,
sei
maio
am
atus
Egli fu amatole
stato
amato
117
P.'Nos
ati aainus,
am
amati,
siamo
siati
siete
stati
amati
inuB
Vot
fummo
estis,vel fuisti*
ati
am
l^oi /bte
amati',
amati
fi
vcl Eglino
sant, fuej-unti
oli
a m
fnerc
Questo
stesso
onde
tenore)
tempo
pel passato
ancortl
serve
loVi
amati
an
si dice
Cam
1^
am
atus
Cum
DOS
am
ati
fui
fui
Quando
Quando
mas
fui
stato
Io
Tu
Tu
velfueras
eras,
siati
amati
...
Egoamatiseram,ve(fueram
amatai
umato
fummo
Passato
5.
amali,
furono
stati
staio
era
eri
amato
stato
amato
\\
Is
PMo9
ai
Afa
era
yel fuerat
erat^
atus
am
Noi
amato
stato
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stati
eravamo
amati
mas
velfaeratis
Vosamatieratis^
l
ve! fu-
eramus^
Egli
am
Futuro
P^oi erai^te
Eglino
stati amati
stati
eremo
amati
Assoluto
"
S.
Sgo
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am
Tu
Io
vel ani
aberis
am
altere
Tu
sar'
amato
sarai
amato
'
Is
P.
abitar
am
Noa
li
abimur
am
Yos
Fui
abimini
am
aaoi
Egli sar
Noi^ saremo
mbuntut
Futuro
qmati
amati
sarete
Eglino
amato
amati
saranno
Anteriore
'?'
'
"
'
'
5.
Ego
Tu
Is
ata
am
ero
eris
atus
am
erit
atus
am
P.Nos.am
vel fuero
Io
fueris
Tu
vel
Vel
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sar
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Egli
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Noi
amato
stato
stato
sar
stato
amato
amato
stati amati
saremo
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Fi
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Che
tu
sia
amato
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noi
Che
voi
Passato
'
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ama^^
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amati
siate
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amati
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5. Ut
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Ut
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tu
Am
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amalo
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entur
am
'
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^yt.DiiM ^
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Che
io
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amato
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amato
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Ch\egtifsse
Che
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Che
aremini
voi
'
'
fossimo amati
fitste dmati
Ch'^egUnofossero
arentur
am
noi
amato
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Perfetto
Passato
5. Ut
sim
vel
Che
io
sin vel
fue-
Che
tu
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fue-
Chiesti'
atus
am
ego
fuerim
Ut
tu
sia
stato
amato
"^
atus
am
sia
amato
stato
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Ut
atus
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egli'fisse
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eglin o fossero
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amati
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sarei
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Io
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am
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Ego
5.
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am
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Passato
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amato
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am
Tu
fuis-
saresti
amato
stato
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amati
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saremmo
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ata
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sareste
sella
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am
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(deci.).
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amato
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V
V
Am
Da
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essere
amam,
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per
anato
Il
segaekite modell
servir
quattro le
tatte'e
per
conjugazioni
Presente
Me
am
Nm
dell* Infinito
ari
am
Che
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ari
Passato
M^
Not
am
qii
.
amato,
sono
noi
sia amale
amati
siamo
Imperfetto
ari
am
io
Che
era
Che
noi
eravamo
fssi
amato
Jssim
a*
mali
Definito, Indefinito
^^'"^Passato
He
am^'atam
fuiaie
Tel
esae,
Che
io
Anteriore
j
fui
fui
Oleato,
am
atoe
vel faiaie
eue,
Che
stato
sono
sia
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137
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Cogor,er8, coactuauio,egt
esser
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1^8
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(indecl.)
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apertili suji^^
Munior^iris^ mMiiitus sum^
f upior^ ita,punitus sum^
iris,sepultus8um,
{^epelior,
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udito, per
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punito
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Anteriore
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JDefinit
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Bum,
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Imitai^
imitato,
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fui-
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^-
pVLS/
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vel fuera-
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eiramus,
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imitalo.
avemmo
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Avevamo
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^.Imitatus
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vel
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tu
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Ut
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Ut
Ch'egli imiti
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tu
Ch'iegUimittUee
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noi
Ut
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imitaremiiii
Che
voi imitante
Ut
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Ch'eglino imitassero
Passato
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P.Ut
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imitassimo
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Che
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abhiam^mitat
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P.Ut
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noi
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Inp^nto
'Prsente
Imitati
Imitare
Passato
imitalum
esse
rei fuisae
Avere
imitato
,
34
Assoluto
Futuro
Imitaturnm esse
?el forc
(deci.)vivere
da
sere
fuisse
imitare,
dovere,
per
e*
"
imitare
Anterire
Futuro
Imitaturum
(deci.)
Juhr
dovuto
imitare
0*
PjRTtCtPlO
r;
Pres,
IioiUnS)
aotis
Che
imitwa-, iinitdnd,
imita,
imitante
loitatus
Pass,
nif
imitato,
tata
-^tvitatara
mitare;
Imitatucum
/^fere da
ImHanddtt
imitare,
dovendo
per
imitare.
Da
per
esssre
imitare,
imitai^, fssndo
sere
imitati^,ttt^ndo
I
Jmitaturus
'
ha
imitato
Imilatum
P'at.at
che
i*
es^
per
,.
sere
t-
imi*
tato
BRUUDtO
\.
/)* imitart
Jcc,
Imitandum
Ad
Jbl,
Imitando
Dall' imitare.,
coU
imitare,
neU
imitare
imitando
Sup;NO
Jtt.
Imita
Pass
Imitata
tam
G"njugate
Ad
Da
nella
'
imitare, per
imitarsi, da
'"
imitare
imitato
essere
guisa
stessa
Abominare
Abominoi^
ari
aria^ atua sam,
Arbiti'or, aris, atus
art
sum,
ari
Bacchor, ar8" atus snm,
Couvicior, ar9# aiuf aum^
a fi
ari
Cunctor" |:Uatua uim,
ari
Epulor^ arie, atus sum,
afi
Frustror^ aria, tua sum,
ari
Furor, aria, atus
sum,
d* avvis
Giudicare, esser
tnfutiani,' impazzare
Ingiuriere, oUra^it^re\
.
'
Ingannare,
convitare
deludere
Rubare
ari
Indugiar^, tardare
Banchettare
Gloriarsi
Rallegrarsi
esortare,
incitare
Lanciare,
tirare,gettare
Scherzare
(
ar8
aria,
Niigr, arUj
Otior,
sait,
ts
Biitn,
atus
'""
Schvrtareiburlare
Stare
ari
in
ozio
rtcire
ari
sum,
Maravigliarsi.
f'rendere in prestito
ari
ari
suiii,
airis, atus
Osculor, ariS)
sum,
atds
Jjotia'e, sfrzani
ari
sunOf
atus
uadagnar
ari
sutn,
sum,
ari
Pericolate,
sam"
ari
tnfotmatitU domndar*e
riieht
dorfer
'
diligiti*
tehient
ari
Precor, ria, atus sUm,
ari
llecordor, aris^ atus sum,
Solor^
aris"
atus
Sitspicof,aris^
Vagor. ariSj
atus
atUs
in
"
sollet^ate,ritl^H
Consolare,
ari
suiu,
su
incordarsi
ari
sum,
"'
Pregate
Sospettare
Andar
ari
vagando
Andare
caccia
Fenerar
ti. GONIOGAZIONE
iNDJCJTirO
Presente
S. PolUceor
*
Prometto
PoUiceris
vel
poUicer
Prometti
Ponic"!tuf
Promette
APolliCeniur
Proniettiani
PoUicemiai
Promettete
Poliicefituf
Promettono
Passato
imperfetto
S, PoUicebar
Prometteva
Polliclebari^ Vel
]folli"ebar6
Pollcebatur
/'.Pollicebamur
Promettevi.
Prometteva
Promettevamo
PoUicebainiiii
Promettevate
Pollicebaotur
Premettevano
Passato
S. Pollicitiis
sunt
ebbi
APollioiti
soinus
ed
Promisi
vel fui
vel fuinsttA
ho
prmeuo^
promesso
abbiamo
Prometteakm
avemmo
promesso,
messo
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$. Pollicitus
APoiliciti
eram
eramas,
pia
velfutfram
velfacramu
che
Perfetto
Jt^tiftpronkesso
Avevamo
prmeefO
pr*
i36
Assoluto
Futuro
Prometter
5. Pollicebor
poUicebere Prometterai
Polliceberisrei
Prometter
Pollicebitur
Prometteremo
P.Pollicebimur
PoUlcebimini
prometterete
Pollifebuatur
Prometteranno
Anteriore
Futuro
5. Pollictas
jP.PoUicit
vel
ero,
erimas^
4vr
fuero
promesso
Avremo
vel fue-
promesso
iMPERATirO
s.
Pollicere, vel
Pollicetor, vel
pollicetpr Prometti
polliceatarPrometta
Promettiamo
i'.Pollceamur
PoUiceamini
PoUicentor, vel
Promettete
pollicean- Promettano
tur
CoNGIUNTiro
Presente
S. Ut
ego
Ut
tu
pollicear
pollicearU,vftl
poi-
Che
io prometta
Che
tu
prometta'
liceare*
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polliceatur
polHceamur
Ch'egli prometta
Che
noi
polliceamini
polliceatttur
Che
voi
P.Vt
DOS
Ut
V08
Ut
li
promettiamo
promettiate
Ch'eglino.promettami
Imperfetto
Passato
Che
ego pollieerer
Che
vel
tu poHicereris
poi-
5 Ut
Ut
io
tu
promstkessi
promeuessi
licerere
Ut
PXt
is
pollicretuf
'Q08
poUiccremur
Ut
V08
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ii
Ch'egli promettere
^oUJceremini
ego
fuerim
/".Ut
noi
fuerijDus
poUbtu
Bfl{ vel
noi
prometus^mo
Che
voi
prometteste
promeueieero
Perfetto
Passato
5.Ut
Che
OsegUno
pollioerentur
Che, io abbia
^
polUdti^imttBvel
Che
noi
jjromesso
abbiamo
pi^messo
Passato
S. Ut
pt
pollictus
esseni^
ego
"perfetto
che
Vke
io
atftsfi promesao
fu8f*!ni
vel
P,\Ji
)Oht noi
poUifiiti
essemiiSA
noi
avettim
promet
fuisseitaus
vel
Ij^d'eteruiitjto
CoifDiztoNJl
5.Polccrer
Prometterei
APolliceretilar
'
CoitDittoHAtB
5. Pollictus
yel fus
etsem,
Prometuremmo
P4SSUT0
trei
promeuo
sem
P.PoUiciti
fu-
vel
etiemuf^
Jt^remmo
promessa
isstuus
llfPJNITO
Preseuie.i
PoUioeri
Pronttir
esi
faUe
Vel
*Jver
Futuro
P'Ollicitarmii
prtnss
.Dir
(deci.)
re
'
A'is"luto
vel Ton
esad
'
Passato
PoUicitum
promettere,
promettere,
da
avere
essere
pe^:
pr*
mettere
,.
....
Fittto'^ anteriore
Pollicitdram
faisse
jiver
^decl.)^
douuto
prome^er^^
PdftiCtPto
PoUiccnSj'nlU'
Pres,
\'^'H'froMtte, prometteva,
y*
PoUicitUS
Pass.
Pollicita
mettendo,
\\
"
.,,,,
n
Promesso,
vendo
Pollicitute
\j
T
PoUiciturus
Pollicitura
Fut.at.
Ptlkitoruifi
'
".
Jvere
mettere,
'
promettente
11'
che
ha
esMre,
d-
promesso,
promesso
da
pr*
dover
promttere^
dovendo
pr-
promettere,
oeuendoper
pr-
meture
9-
Pollicendas
"
PUt,patsPo\\wendm
P^Oioendum
.-.
..
V**
i'
1}
Da
promettersi, che
pmmeuo^
messo
dovendo
deve
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esser*
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38
Ac.
Pollicenduoi
AL
Polliccrtdo.
P^^
..
Alt.
pi'omeUere,
PoWcMXA
col
P'^^'^tiere,
nei pf
pi*meUBt
per
promettete
pronteitendo
omettete^
pet* pt*nett0t*^
d esser p^r^,-^**
promettersi
promettere
Poiliditu
Pan.
',
Messo
Cohjugnte bella
eiis
Diifiteoi-,
f ateor,
Medeor^
Stessa
guisa
i*
Confessare
urdfe
Medicata, Hmecfiar,
nri
'
'
Ntgdre
Mitiereoreris^inisei
tu^
i Auer
sttiii^ef
misericot^id
fteor,reri, raluS
Pnkarci credere
fteverer^ctis, ritussum, reri Ahpeitare,riweHt^
tvt
Tueor, ci'is^tditus sum,
itferider
Viileoi*,
.Sembrare
eris, visus sitj^pj ei't
Vcrcor^ eris, veri tua su m/ eri Tenter
tiufii^ reni
JIL
CO^jpGAZiqNB.....
,,
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Uteritfi
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'
Ci' senUvan^
*'
'
'f^servivate
^''^'
Utebfituf^
Pasmto
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Bum,
Si servivano
.1
lei
Anteriore
Definitop tnd^efinit.^
fr
vei fui
'
fi.Usi 8tiici
iSfriViV4
'
Utebaniini
^
r
1
P'iervit
Si servono
jlfi ,e/ViV4
Ti *e/v*Vi
S. ttebaf
'tebatur'
ACtebamiir
serv
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"
impet/ctto
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Mi
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s%rvito, mi
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C(
,
servimmo
tei fuimilB
"
seri"i, mi
ci
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\^ciJUmmiterviti
eeri^itfi
i4o
5.
Ego
mi
Io
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'
/".No8
Abi
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\
servirei
et tefviremni
....
CoNDXztofts
Passato
B.
Ego
U8US
"
eseiii, Tel
fa-
Io
te\
fa-
Noi
sarei
mi
tefvii
issem
i'.Kos
usi
esseaas^
sei^ti
ci satenimo
iuemvLi
Presente
tJti'
.^
Servirsi
Passato
Vsam
rei laaie
8$e
Essersi
futUto
tTtfuruniesse
tei fore
serrl
assoluto
da
(ded.) Jvere
si, essere
servirsi,abiure stridii**
per ^rvit*si,dot^enJtt
seryirsi, essendo
Futuro
tJaafum
fdis
servitii
per
AnHrioP
'
(deci.)
dovuto
Aver
sehntsi
'
'
'
.
_
pARttCIPiO
'
Pres.
Che
tJlns, eiilw
tnfet'
in^iif,
si serve, i
dosi
"
JJ****
Pass.
Usa
"
Servitosi,che
^^^^^,,.
Usuai
.
Put,at.
si, dovendo
Usuro
Qi
UtendUt
ij.
Uteoda
F'ut.pass.
Utendum
servito,
i#wrc
'
Usura
es*
arua
^^^.^^
essendo
pt*
usarsi,
Da
sefvirsi,
^^,^^
da
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servii*"
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servirsi
Usato^
eere
,^,^
SRtNVtO
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Gen.
tendi
I" erWrji
Jcc.
Utendum
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Utendo
-4 servitasi,per ef*vtrsi
servirsi, col servir^
i"
servirsi, sentendosi
/t*t
.
t4i
Usum
jiu.
Paa$,\}m
Mtvini,
Da-
$$rwp$i
per
9eruirsii dfi'*ene
Pvitn
Fruor,
Irascor.
gred
sum,
suin
fratiis saiq,
en
logredior,erU,
Ootf^re
gredi
"
'..:,'!
,
'
'
Sdegnarsi
irasci
gressussum,
azzuffami
Jboccani,
fru
Entrare
;;
Cadere
labi
er9, lapsus,$mn,
loGiitus
laqu Parlare
Loquqr, er9
sum,
Nascere
Nascor, ers, tiatas su m/ nasci
Nitor, eris, nisus sam^.iiiti
SUf^rstO^i
ficordarsi
remDsci
Reminisoor, eria
Sequor, ert, seoatqssiiiii^ sechiliS"^itire'
?esci
Phtetf'fi, cibifrtf
Vetcpr, crii
Lahor,
.^
^
.'I
'
f^endicarei
sci
ultcs,sum,
plciscQfy ^r}B,
IV, eONIUGAZtONB
Presente
Accarezza*,
ytA bUodire
BUndirii
BUnditiir
Jcatnezf^i
"
.
..
;:
Acoarez^anQ
Passata
Imperfetto
S. Blandiebap
AceareZzJtfk
Blandebarii
Tel blandiebare
Blandiebatur
'Ac"arezzdPi'
'
'
'
\'/^
Accarezzof^no
Passato
Definito
vel
fui'
smnius, vel
'
Indefinito
Accarezzai
ed
Accarezzane^
fu.iii|.u^
,
Questo tempo
'
Accan^zzat^te'
Bl^ndiehantQF
sani
''
AccaretOhi^ania
BlandebamBi
"B1anditvis
'
Accarezza*'^
^.Blandiebamjur
li;*!
^i.
.^accarezzate
......
Blandiuntqr
Cvim
Accarezzama
Blandmini
Cam
Accarezza
JP.BlandiiQOP^
onde
H"
f. Blandior,.
P. Blanditi
serve
iincora
(Mre^i^atfi.
ho
accarezzata
qd'iid)biafnaaO'
"
.
pel passatoAnteriore,
si dice
ego
nos
blanditus
fui
blanditi fqin^a
Quanik
io
Quancfa
i|oi ayemma
^ta
ebbi
aceaeezzflta
aqc^vre^'
i4?
piA
Pafsat
S Bla nd ittieram^
Tel.facrna
?!
BUiMlHi*'erafl|u"^ fuerama^
Futuro
Ut
blaQ4iacifluvel. blaiit
tu
dia re
Ut
/'.Ut
Ut
is blanda
nos
vos
Perfetto
che
Io
accarezzato
mt^ya
Ni
accarez^oto
avevamo
Assoluto
CA0
ik'^cerezii
".
Ch^egli accarezzi
tur
l^U.qdiiliLiMr
*.
bl.aadi mini
blandiantuA*
'
PAssiaiQ
Che
noi
Che
voi
'
accarezziamo
vi
accarezzate-
Ch' esiino
accarezzitw
Jmper/tttiQ
.
iS.Ut
Ut
blAfidirer
Che'
io
accarezzassi
blandirerisj,
vel blan-* Ch^
tu
accarezzassi
ego
tu
drere
Ut
jP.Ut
is blandiretur
Ch'egli accarezzasse
nos
blandiremur
Che
noi
accarezzassimo
Ul
Vos
blandiremini
Che
voi
accarezzaste
Ut
fi blandireiitur
Ch'eglino
accarezzassero
'
*43
j*Mt4t0- Perfetta
S'Vi
0gobUQqi|U9Aii9Te(fu'f
Che
iq t^bki^ #6C"xr^lo
Ch$
noi
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P.Uk
DOS
abbiamo
accarezzato
fqeriiDMf
piA
Pas^ntQ
C/ie
S' yt
5.
perfetto
Io
bUDcUreniur
ayetsi
iq
Che
fss^imis^v^l.
Ego blandirer
^.Nos
che
accttrezz^Ut.
^v^sf^mo
noi
dccar^zzauk
accarezzerei
'^oi
CoifPJ^IQJY4l^
accarezzeremmo
JP4SSATQ
'r
S. BUoditiis
p*B\a^dli\
re) fiiisse
etsemiis
Tq
avrei
Noi
accarezzato
accarazzati
avremmo
JnfPJIflTQ
Presetua
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Jccarezzarfi
Passato
BUqdilMU)
ease
ta| fniss^
Futura
Jlvere accarezzato
jssaluto
dovere, n
dnyen
essere
per accarezzare,
do accarezzare,
essendo
pep
BlaildU9raiDesseyeUore(deqK)4ver9
4a
accarezzare,
accarezzare
Futuro
Qlanclitqram
(mm^
(^l^^^O
Anteriore
'^*^'* o^ato
accarezzare
Participio
Prez.
entis
]9ilaii(lien8
CAe
accat^zza,
carezzando,
fati,
S'Uau'
! ^".re*?-"'
accarezzava
accarezzante
care^M,
ac*
Bhnditarus
Fut.
Blanditura
at,
Blandita
dovere
da qccare%%an,
dovendo
carezzare
A^v"a
rum
accare^ar
0ccarezza~
per
essenf
re,
ac
re
Fu^
'Blandlendua
Blandienda
BtlandQn4um
put^
dovendo
accarezzato,
re
deve
che
accarezzarsi,
Da
eise^
ess$r
acc^re:^atQ
CtELUlfDlO
Blandiendi
Gen,
Lii
accarezzare
Jc.c- ^landiendiin)
Jd
accarezzare
JhL
Dall'
BlaDdiend
Blandita
'4d
accarezzare
Da
Blandita
Pass.
coti'
accareZ"
uccdrei^zando
i^are,
'4tt.
aoc^rezzar^
per
accarezzare,
per
accare^aiir
da
accarezzarsi,
essere
a^"
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nella
Conjagate
gaisn
stessa
,TrQvar^a\dUcqpHr9
Comperior^ifft0i'ti|stti^iri
DemoUre
PemoUor
Mentior,
Metior,
\n%
Molior,
iris,'lititf sum,
Partior, iris,
Potior, iris,
titus
titus
Vrbi
pj,
aiamo
il
iri
Darff
"Donar
sum,
sum,
-sam,
Concilici are
Nascere
precedenti
iri
jispetture
Dividere,
iri
iri
iri
dant
Misurare
iri
sute,
sperimentare
Macchinare
riri
sum,
e,
fare
'
in
Tirare
^nodelli
sorte
osservato,,
avrete
quattro
Comuni,
Lqtiens
Parlante
Loculurus
Locqtus
lioquendua
Da
Aspcrnaturus
Aspernatua
Aspernaudus
parti
Jmpadroi"irsi
Deponenti hanno
generai mente
proprio anche
che
de' Verbi
ora
parhire, come:
per
Aspernans
"
.,
pentire
iri
sum,
epkus
Opperiol*,'fris^
Provare,
iri
sum,
mensus
iri
iri
sum,
esser
parlato
Disprezzante
Essere
disprezwire
per
Avendo
Da
esser
disprezzato
dispi^zzato
corae
partici
di
cui
i45
DevesI
i Verbi
latina
aTvertre
cl|e molti
c}ie possono
avere
ora
passiva,T()Ii
riportiamo solo la
attiva
cui
tra
sono
forma
Amplectere, araplecti
Asseatire^
assentiri
Arbitrare^
arbitrari
Comitare,
comitar
Grimi
tali
hanno
all' Infinito.
cingere
VERBI
COMUNI
alcuni
quelli che
sono
la
passiva, hanno
attiva
DK
oltre i Latini
in
che
Accompagnare
incolpare, biasimare
Indugiare tardare, differire
Sperimentare, far prova
CONIUGAZIONE
Comuni,
Accusare,
Pxperire,exper^ri
Avevano
liiigaa
Jcconsentire,
approdare
Giudicare, pensare
cunctari
Cunctaie,
sodo
Abbracciare,
crini inari
oare^
nella
Verbi
con
ch^ diconsi
terminazione
una
doppia signifcazipne,
passiva cio
ed
di tal fatta
Sono
,
Pimetiory iris^dimensus
sam^
ed
Misurare,
misurato
esser
in
ari
sum^
ari
sum,
Pepopulor,axs, pi|latu8s.um,
ari
Hortor, aiis^
S
tatus
dice
ari
sum,
ed esser
Disprezzar^e,
disprezzato
Riputar degno, ed essere
tato
ripudegno
Saccheggiare, ed esser
saccheg"'
giato
ed
Esorlare
adunque
dimetior
Io
misuro,
Ego aspernor
^go dignor
Io
disprezzo, e sono
degno, e
reputo
Ego depopulor
Ego hortor
Io
saccheggio,e
Io
esordio,
Ego
E'
Io
inutile
zione, sp"endo
della
per
una
dare
riputato degno
saccheggiato
esortato
sono
della
i
come
a
disprezzato
sono
sono
cui
cl^e i futuri
terminazione,
secondo
loro
conjngaDeponenti, quello
appartiene. Devesi
dell' infinito
che
il
hanno
significato
passivo, come:
Dimensurum
re
misurato
son
il modello
ciascuno,
avvertire^
diversa
attivo
Att,
di
conjugazione passiva^
altro
esortato
essere
(deci.)
esse
vel fo-
Ai^ere da
rare,
misurare,
essere
per
dover
misurare
IO
misw
i46
fu iste
Diniensarum
'jtu
(iivdec).) )
iri
Oimensum
p
fase.
i)jQ,e({eQja|]|
jft$
Dimensura
Dimelionaum
che
Diinensuriim
Verbi
(loppio
ine
mente
Verbo;
che
Tu
la yirtiij
e
disprezzi
egoe
deve
ne'Participj
dovendo
dovr
essendo
4o"^'^o
l'oggetto o il
e
quando sono
ia
misurare
m^"*^*^^
estere
misurare
per
m.,ura(o
emr
all'accusativo
espri*
nome
dal
espressa
passivaqiente richiedono
usati
o
il
dell'azione
termine
all' Ablativo
d"^^
preceduto
abjt come:
sei di
sprezzato da tutti
^iliasaccheggi i tempi; e Eqma
{|nc)ie
ana
il loro
nome
fu
misurato
hanno
il
addiinandano
tiyamente,
misurato,
esser
per
^ivre da misurare,
rq^
mensa
Tali
misurato,
esser
esser
essere
ttl pota
miiurarf
ai dice
fatali, onde
Di
differenza
da
dovere
tale
dovuto
Jvere
fpre^
vel
eaae
(deci)
Una
Ai^r
(deci.)
et
a-
'
saccheggiatada' Galli
Roma
depopuLatafiat a
et
qal^
US
DE'
CONJfPGA25IQSE
Si dicono
loro
tempi
Irregolariqae' Verbi
quattro conjugazioni
,
dal
Cominceremo
eh'
un
daoieuto
^Possum
deriyato
e
IRREGOLARI
che
le
tanto
conjugare
del
Verbo
terminazioni,
posso
dati
attive
di
meno
/'.Possumus
Potes
puH
Potestis
PPl^Ht
pu^
Possuot
n
^
il Verbo
esse^
de'
alcuni
in
T andamento
non
persone
seguono
de' Verbi, qhe si sono
)e terminazioni
delle
VERBI
per
passire
che
posse
cui sesue
alcune
modelli
.
(potere),
l'ali-
differenze.
possiamo
potete
possono
i48
pia
Pas^AtQ
S, Ut
ego
]p,Vi no8
potaissem
potuissemtt^
chfi
perfino
Che
io
Che
noi
atfe$ti potutq
auettimo
pptuto
CONDIZIQSALB
IDBTSltMIN4Tq
iS.Ego possem
Io
jP.No po99enii:^s
Npi
potrei
potremmq
PjSSJTO
OONDJZlQIfJlE
Jo
^.Ego potaisieiii
/'.Nps pota88emt|8
avrei
Noi
potuto
potutq
avremmo
Infinito
Passato
Preferite
Posse
Potaif^e
potere
In
qqestp Verbo,
come
P.Fpre
ut,
futurum
yel
futurum
ppssim
Che
io
ns
possmus
Che
noi
possem
Che
io
possemus
Che
noi
ego
nos
Anteriore
Futuro
fuisse
fuisse ut
Futurum
Per
ut
rendere
derivati dal
ego
possem
nos
ego
vie
Sostantivo
potr
potremo
potrei
potremmo
Condizionala
S. Futurum
po
tem-
Condizionale
ut
ut
al(;un
Assoluto
Futuro
5. Fore
ad
j^
non
del fare
mez^o
|it ego
ut
che
Futuro
\kj rei
futqri per
o/uturum fuisse ut
,
5. Fore
gli altri
tatti
in
come
potuto
aver
Che
"
Che
possemus
io
avrei
potuto
noiavrehnmp
tuto
po-
di tatti
tri
gli ali pi difficili a conjagarsi perch i pi" irregolari
coniugheremo il seguente^ di pc^i si sono
gi notate
e^^e
sono
fiUrove alccine
cose.
Indicativo
Presenta
^.ProQum
^ioyo
^iovi
P.Prosuraus
Prodes
iprodett
uio,y^
Prosuat
Prodestis
^ioviamfi^
giovatf
giova u
4g
Pa"i,
feg
tmpBrf,
proderin Io
Dcf.lnd, jnt.
Pass
Tass.piU
che
perfei
gvaua
Profui
Giovai,
t^rofueram
Aveva
ho
giovata,
ebbi
giovata
giovato
Fut.
assL
Froder"
Giover
Fut.
ant.
Profuero
jivr
giovata
Imperativo
Prodes
P^odstcT
P. Prosi
Giova
prodest
vl prosit
vel
Giovi
Gioviamo
mus
P rodeste
vel
prodestote
Giovate
Prosunto
?el
prosint
Gioinn
CoNGIUNTr
prosim
Ut ego prodessem
Pass Imp,
Ut ego
Pass.
profuerim
Perf.
Ut
che
profuissem
Passpiii
perfet,
ego
Indetr,
Cond.
Ego prodessem
Cond.
Pass,
Ego profuissem
Pres.
Ut
Che
io
giovi
Che
io
giovassi
Che
io
abbia
Che
io
avessi
ego
Io
Io
A'/
giovata
giovato
gioverei
avrei giovato
InfinT
Passata
Presente
\
V
Giovare
Prodesse
Put,
Jss.
Profutarum
Profuisse
vel
sse
Jvre
fore
re,
ha
t'uunt.
Profuturam
fuiss
giovata
da
dovuto
Juer
Jver
giovare,che
giovalo^ avrebbe
avrebbe
dovuto
gio'
vare
Participio
Fta*
Profutu'rus
Profutura
vare,
Profuturam
ha
Esser
3. Ferre
per
che
djL
gio^
giovare, dovendo
giover, gioverebbe, che
giovare
Portare
iNDICATir'O
Presente
$, Fero
porto
P. Fermus
Fcrs
porti
Pertis
Fert
porta
Ferunt
pniamo
portate
portano
i5o
Passato
^. Fcrebam
Imperfetto
i'.Ferebamus
portava
Definito
Passato
Indefinito, Anteriore
S. Tuli
portai, ho portato,
P.Tulimus
portammo,
Passato
5. Tuleram
aveva
S. Feram
abbiamo
pia
che
portato
portato,
portato
avemmo
Perfetto
P.Tuleramus
Futuro
Assoluto
avevamo
P% Feremus
Futuro
avr
ebbi
portato
porter
S. Tiilero
portavamo
portato
porteremo
Anteriore
P. Talerimas
portato
avremo
portato
iMFBRJTirO
Fer ve ferko
Ferto, vel ferat
porta
porti
/'.Feramus
portiamo
portate
portino
CoNGIUNTiro
Presente
S. Ut
P.Vi
ego
SD
feram
Che
fisKamua
Che
P. Ut
ego
DOS
ferrem
ierremus
Passato
5. Ut
P.Ut
ego
DOS
P.Ut
ego
DOS
Che
io
Che
noi
Che
io
tulei'imus
Che
noi
pia
portassi
portassimo
Perfetto
tulerin
Passato
iS.Ut
porti
noi portiamo
Imperfetto
Passato
S. Ut
io
che
abbia
portato
abbiamo
portato
Perfetto
tuKssem
Che
io
tuliuemas
Che
noi
avessi
portato
avessimo
portato
CQBrDJZiOM4.lfi Indeterminato
^.Ferreo
porterei
jP. Ferremut
porteremmo
Passalo
CndioUtak
^. Tdtssni
dvtt
jP.Taliswinus
portato
portata
amammo
Infinito
Paisato
Presente
tent
Taliss
portare
Futuro
Latataif
esse!
tei fare
(deci.)
Avere
ha
Futuro
fuisse
portato
Assoluto
che
Latttrdm
Jper
da
portare,
portare ^
portereohe, che
porter,
da
dover
portare
Anteriore
(deci)
Jver
be
dovuto
portare,
dovuto
portare
che
aprek^
PjnTicipio
ferett%,entis
Pi^s.
Che
porta,
portava,
portando, poi*
tante
Lata
tiit.
La
)
)
ras
tura
rei
Lituruo
dovendo
portar
portare,
per
che
porter, porterebbe, che ha
Esaere
da
portare
Gerundio
Gen,
F rendi
Jc.
Ferendo
Di
portare
Per
Ferendo
Col
portare,
portare
portare,
nel portare,
portare,
per
Supino
Latam
jugate neUa
Con
stessa
ferro
Affer, ersy attutii;,
afUatain, af-
Antefero,
antetuli,
ert,
tatam,
portare
guisa
Apportare
Anteporre
anteferre
Differo,
distuli, dilatunaf,
Difirire
obtult, oblatum
Offrire
era,
differre
Offero,
ersy
offerre
Prefero,
tum,
rs,
pretuli, prcfar-
preferre
Preferire, anteporre
portando
4* Feror
Esser
portato
Imdictfo
\
Presente
5. Fcror
ferre
$ei
Fertur
/'.Feri
ponaw
jo/t
Tel
Ferris
portato
portato
tittmo
mar
portati
Fcrimini
giete
portati
Feruti
jtono
portati
tur
Imperfetto
Passato
iS.Ferebar
portato'*
era
passato
^.Latus
portati
eravamo
Indefinito
fui portato,
fuimus
yeX
sumus
Definito
fui
vel
sum
P. Lati
/'.Ferbamur
fummo
staio
sono
portati,
siamo
portato
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por
tati
Questo
otide
tempo
serve
pel passato
ancora
Cum
ego
Cum
no8
latui
fui
lati
fuimui
quando
io
quando
noi
Futuro
fui stato
fummo
sar
Prerifctfe!
ferefe
Ferelur
jP. Fereraur
portato
portati
portati
saremo
Fereniini
sarete
Ferentur
saranno
/'.Lati
portato
sar
5. La tua
ero
vel
portati
pttai
sarai
Futuro
portato
stati
Assoluto
,5. Ferai*
?^
Anteriore
si dice
portati
Anteriore
fuero
sar
erinius, vel'hieriinus
stato
portato
stati
saremo
portati
.Imperativo
S
Ferre
Fertor
vel
vel
fertor
feratur
,.
sii portalo
sia
P.FeranaUf
Feri mi ni
portato
siate
portati
p"rtati
siano
portati
siamo
Ferunlor
rei
feraator
i53
CoJ^tUfTI^O
Presente
^. Ut
Cerar
ego
Ut
tu
Ut
feraiiiiir
nos
feramioi
Ut
vos
Ut
ii feraDtar
ego
jP.Ut
nos
Ut ^o
P.Ut
portato
Che
tu
sia
portato
Che
noi
Che
voi
portati
siano
Che
io fssi
ferremar
Che
noi
portato
fossimo
portati
Perfetto
nos
portati
siate
tertet
portati
siamo
imperfetto
Passato
5.
sia
Ch'eglino
Passato
S, Ut
io
Ch*
feratar
AUl
ferart
feraris vel
Che
fue-
Che
io
sia
Che
noi
portato
stato
siamo
stati
portati
rimus
pi
Passato
^. Ut ego
fuis-
Che
io
vel fu-
Che
ni
vel
latusessem,
Perfetto^
che
fossi
stato
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sem
P, Ot
lati ssems,
ns
stati
fbsiimo
portati
issemuA
ndETERUINJTO
CoNDIZiOifALE
S. Ferrr
sarei
P. Ferremur
portato
Condizionale
^Latus
essem,
P, Lati
essemiis^
Passato
fuissem
vel
prtali
saremmo
sarei
v6l fuisftemus
statb
portato
stati
saremmo
portati
Infinito
Presente
sser
Ferri
portato
Passato
Latum
esse
vel
fuisse
Essere
iri
Ferendum
(indecl.
esse
vel lor
(deci.)
FuturoFerendum
faisse
portato
jssoluto
Futuro
Latum
stat
Dovere
esser
rehbe
portato,
esser
portato,
che
da
avere
sar
sd-
portato
Anteriore
(idecl.)
jiver
dovuto
sarebbe
es^er
stato
portato,
portato
che
i34
pARftClPQ
\
Lttis
..
YjoX.
'
eh
V^^^^
Z""^*
Latau.
Fcredcla
Ferendam
^^
Pai
poPtdrsii da
stet* poHta,
dotando
egser
portalo,
^"^^
ptuu, etiend
stat
che
italo
deve
portato
Supino
Lata
da
da
poHtO,
ester
5. Gaudeo
portarsi
Goder
ItfDiCJTro
Presente
5* Gaudeo
raUegro
mi
Iti
nii
rallegrava AGaudebamus
Definito
Pasato
^. Gavisus
PaUegriamo
ci
rallegravamo
Indefinito, Anteriore
Tel l'ai
sum
ti
imperfetto
Passato
^. Gali dba
Oaudetnui
mi
rallegrai mi so n rallegrato,
mi
fui Rallegralo
rallegrammo, ci siamo ralle*
grati, CI funimo rallegrali
,
P.Gavisi
vel fuiirius
sumus
Passato
^. Gavsas
/'.Gavisi
eram^vel
eraolus,
pia
fueram
vel
ci
fuel'a-
che
mi
ci
perfetto
er*a
rallegrato
eravamo
rallegrati
IDliS
Futuro
JsSoluto
5. Gaudebo
mi
jP.Gaudebimus
ci
rallegrer
^
FtUuro
S.GaTsus
P.Gavsi
ero
Vel
toeto
vel fuerimui
i'iffiusy
rallegreremo
Anteriore
mi
ci
sar
saremo
raUegtato
raUegrati
156
Futuro
Gairsiiraih
tei foire
mt
assolato
(deci.)Ji^ere
rallegrarsi,dovei^ raU
legrarsi,che si rallegrer, si
dd
che
rllegreivbbe,
hudaraUe^
grarsi
Putuho
baTstiram
fss
anteriore
(deci.)
avrebbe
rallegrarsi,
dovuto
Jver
dovuto
rallegrarsi
PjRTCIPIO
Pres,
GauddSi
rallegra, si rallegrava,
ntb si
rallegrandosi, t'allegra
tititf
Che
Gayisus
Gavisurus
Gavsura
Gdvisuruti
che
Ralleeratd,
^.
Che
Put.
si
si
ii
rallegrer
'i
^^*
sarebbe
ralleerat,
e-
*"
rallegrerebbe,
lz.^
.i
rallegrarsi
per
GerundO
Ger*
GaudeDdi
Jec.
Gaudendam
JbL
Gaudend
di
rallegrarsi
rallegrarsi,per rallegrarsi
col
rallegrarsi, tiel raUegrarii
a
rallegrandosi
Supino
tt. tiayisiim
Pass,
rallegrarsi,per
da rallegrarsi
Gavisu
Conjugate nella
Aiideo^ esy
^\eo,
ee,
ere
siim,
ausus
solitas
stessa
sum,
6. Fio
gasa
ardire
osare,
solito
esser
ere
Esser
rallegrarsi
fatto
divenire
Indicativo
Presente
A" Fio
on
fatto
P.Fimas
Fii
sei fatto
1f\X\%
siete
Fit
faUo
Fiunt
son
5. Fiebam
era
Passato
Imperfetto
fatto
P^Fiebamus
fatti
iam
fatti
fitti
eravamo
Jtti
5'
Definita
Passata
5. F^etus
fui
vel
siim,
P.FactixSumuVy
vel
Questo
Indefinito
fqimaq
stessQ t^mpo
serye
pel passato
ancora
teripre
Curo
ego
Gum
1108
factus
facti
fui
Quando
Quando
fuimu^
pia
Passato
Jui
fatto
itato
fummo
stati
fyitf
perfetto
che
fatto
fatt^
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ramu^
f\tturo
^.
Io
Ego fianf
fies
Tu
fatto
sar
fiet
fa
assoluto
Egli
sar
P.N08
fiemuf
JVoi
Vos
(^eti^
l^oi sareu
li
Qenl
Eglino
Futura
5.
Ego
fqctqs
P., M08
V*
ero,
Tel
facti erimosy
fuero
fatti
fytii
sqran^o
sai^
Noi
fatto
stato
siati
saremo
ft^
Fi, vel
fiai
fu
Fiat
sia
P.Fiamus
Fi te
fatti
Anteriore
Io
fue-
vel
/atto
saremo
fatto
fatto
st'umo f atifi
siau
fatti
yel fia^is
fitole^
piant
fatti
siano
QoNGIUNTiro,
^
Presente
5. Ut
JP.Ut
ego
noi
6aii|
Cf^e io
fiamuv
Che
Passata
5. Ut
jP.Ut
ego
iios
fiere iq
fiereiqai
noi
sfa fatto
siamo
fatif
Imperfetto
Che
fo fssi fatto
Che
noi
fossimo Jttf
aq"
i58
Passato
S, Ut
ego
jP.Ut
Perfetto
nos
fu*
siiniis^Vel
Che
io
Che
noi
sia
ttatajatto
sinmo
stati
fatti
erimus
^. Ut
ego
perfetto
piik che
Passato
Che
io
Che
noi
fssi
fMto
stata
sem
P.Ut
facti
nos
rei
essemua
stati
fossimo
fatti
fuissemus
Condizionale
^.Fierem
Indeterminato
fatto
sarei
P.Fieremus
Condizionale
S Factas
jP.Facti
Tel
essem,
Passato
fasseni
sarei
yel fuissemus
essemuSj,
fatti
saremmo
fatto
stato
stati fiuti
saremmo
.
Infinito
Presente
Fieri
fatto
esser
Passato
Factum
esse
vel fuisse
Jssoluto
Futuro
Factum
iri
Faciendum
(indeci,)
esse
Doi^ere
Tel fore
fatta
stato
essere
(deci.)
fatto,
esser
fatto, che
ser
fatto, dovr,
ej-
sarebbe
dovrebbe
es"
fatto
ser
Futuro
sar
o
da
avere
Anteriore
.
Faciendum
fuisse
(deci.)
Jver
dovuto
rebbe
fatto, che
esser
dovrebbe
essere
sa-
stato
fatto
Participio
'
Faetus
Facta
**' *'
''''?"''
FUt
Fa^'end*
1
Faciendam)
/otto, etstndo
ttata
^"^
Factum
**'"'
^''
'^*''
'**
"''"
**
*""*
f"""'
fo^*'*
iSg
SffPINO
fimi, da
Da
Facto
nella
Conjagate
fieri
Bagnarti
Beri
suin.
Fiigefo,is, fackus
Tepefio, is, factas
guisa
slessa
sui|i,
Scaldarti
Haffheddarti
Intiepidirti,Tepijfarti
(ieri
uni,
6eri
sum,
CommonefioyfisyfactassuiiiyQeri Ettert
Satisfiq, 8y fackus
Ire
j.
avvitato
toditfat$Q
Ester
fiefi
sMPi,
fyuq
t$$er
andare
jNDtCATIVQ
Presente
0,ndiamQ
S.Eq
la
It
vai
Ikis
andate
ya
Eunt
yannQ
Imperfetto
Passato
andava
5. Ibam
andaviunq
/'.Ibamqs
\^
Passato
S, Ivi
^.ivimu9
pia
Passato
S, Iveram
era
andato
P.
Futyro
andr
^.Ibo
ar
perfetto
Iverapias
andato
andati
eravamo
Assoluto
andremo
/'.Ibimus
Futuro
g, lyero
che
andati
Jlnteriore
P.Werima^
saremo
andati
JUPBRATiro
s-
P.Earoc|s
l, yel ito
Jkq, ycl eat
andtantQ
ya
IkCyvel itqke
vada
S. Vi
ego
eain
^.Ul
QQs
eamM4
ehe
io vada
ghe noi
oHiUaim
andate
yadanq
'
i6o
"
.
Imperfetto
Passato
5. Ut
ego
P.U
irem
iremus
DOS
io
Che
noi andassimo
P^rf^tto
Passata
S.Ul
ego
i".m
ego
".t
no8
fossi andato
ivissem
Che
io
ivissemus
Che
noi
andremmo
P.Iremut
^f*^*^*
CoNDizioNJLE
Passavo
ancfato
/^.Ivisscmut
sarei
5.Iv8eiQ
andai^
fossimo
Isdetermin4to
Condizionai^
SAtW
andati
starno
pii^che perfetto.
Passato
5. Ut
noi
Che
iyeriqus
sia andato
io
Ch^
iverim
nQ8
andari
Che
andati
saremmo
JUFINIXO,
Passato
Presente
^ndar^
Ire
Jvisse
dissoluto
Futuro
Itiirum
esfie vel
fore
nn"fato
essere
(deci.)
andare,
da
Jt^ere
''
re,
che
andr,
r^
pei;
andare
dovere
qndq-
andrebbe,
sa^
Anteriore
Fut\iro
A^^er
Itiiiram i\\\sa^(deci.)
dovuto
rebbe
andare,
dovuto
fosse
#e|-
andare
Participio
Pr^s. lens,
FuU
C%e
eonlis
Tturas
Ilura
Iturum
che
det^
andava,
andando,,
sta, o per
dovr
andare
che
andr,
^^
va,
andare,
Gfin.
Eundi
Di
andare
Alce,
Eundam
Ad
AbL
Euado
CoW
andando.
Supino
Itum
Ad
andare,
per
andare
dante
an-
i"i
G"njagate nella
stessa
guisa
ire
Abeo,
18, ivi, ii, abitum,
ire
Alleo, is, ivi, i", aditiim,
Anteo,
8, ivi, itum, ire
Circumeo,
is, ivi, itum, ire
Coeo, is, ivi; itOBi, ire
Exeo, is^ iviy'iiiluiu, ire
Pcreo, is, ivi, ii, ilum, ire
Praetereo, is, ivi, \\, itum, ire
Io
stesso
andamento
precedenti
anche
ii yerbo
dell'
tivo,
Irripera
Andare
a
trovare,
innanzi
Andare
intorno,
Andare
insieme
visitare
circuire
Uscire
Perire
Ttapassare,
omettere
JUtornare
Andare
e
che
indietro
desinenze
le slesse
manca
segue;
dei Supino
Participio
,
del
oltre, omettere
passare
oltre,
Passare
Transeo^
a, ivi, ii itum, itJS
Redeo, is, ivi, ii, itum, ire
Betroeo, is, ivi, itum, ire
H.r
via
Andar
Andare
dei
altro
per
4el G*
rundio.
8,
Qui
Potere
re
Indicativo
Presente
^.Queo
Quis
Quit
i'.Quimus
Quitis
posso
puoi
Passato
Quivi
P, Quiviraus
P.Quibamus
Quiveram
potemmo,
pia
potuto
aveva
Futuro
"S.Quibo
potr
avr
potuto,
che
potuto
potuto
avemmo
perfetto
P.Quiveramus
potuto
avevamp
Assoluto
Pn
Futuro
^.Quivero
potevamo
Passato
S,
possono
Imperfetto
poteva
Passato
5.
potete
Queunt
pu
^.Quibara
possiamo
Quibimu
potremo
Anteriore
P.Qaiverimus
potuto
avremo
CoNGiuyrira
Presente
5. Ut
P.Ut
ego
apt
qaeam
queamas
che
io
che
noi
possa
possiamo
II
Imperfitt
Passato
.Ut
ego
P.yt
no8
qui rem
qairemuq
che
io
che
noi
Perfino
Passato
j. Ut
ego
f.Vt
DOS
quiv^rim
qaiyeriipus
che
io
che
noi
pia
Passato
$, Ut ego
p,\JX nos
CoNDIZIOKAm
potuto
abbiamo
potuto
che
io
che
ni
avessi
potuto
potalo
avessimo
NDETE^MJIfjtO.
i^.Quiremus
pQtr^i
Condizionale
potrenh'^o
Passato
P.Qiii^Usenms
a^'rei potuto
f. Quiv9sem
abbia
perfetto
che
quivssem
quivUsemas
^.Quireoi
potesti
potettima
potuto
avremmo
IlfflNITO
Passato
Presente
Quir^
Qutssc
potere
Assoluto
FutM^ro
f'ore ut" vel futurqm
qtiea-
Condizionale
Futuro
vel futiirum
fare,
ch^ io potr
che noi potremo
ego queam
ut
f'oreut^futurun^
qos
potuto
at^r
ut
^o
qcii- che
ut
nos
qui-
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potrei
rem
che
noi
potremmo
remus
Anteriore
Futuro
l^uturumfuisseutnosquiremus
G"DJagate nelU
{fequeo;,is, ivi
stessa
ire
'
che
io
che
neii
guisa
sopra
Verly)
il Verliio
modello,
se
non
essendo
lego
non
si dovesse
ed io qualitempi pu
avrei
potuto
potuto.
ayr^mi^o
il Verbo
potere
non
9* Edere
Questo
Condizionale
Mangiare
regolare,
mostrare
sua
conjugandosi
necessario
sarebbe
usarsi in
vece
in
darne
quali persone,
il Verbo.
effe.
il
i64
Perfetto
Passato
S.Vi
ederim
ego
A Ut
ed(;rifnus
nos
^. Ut
ego
^.Ut
U09
io
Che
noi
edissem
Che
edissemus
Che
abbiamo
perfetto
che
pi
Passato
mangiato
mangiai^
abbia
Che
ip avessi mangiato
noi avessimo
mangiato
^
C0NDIZI0lf4LB
^.Edereoi
JNDETERMS4T0
P.Ederemus
Mangerei
Mangeremmo
Passato
Condizionale
S, Edissem
Avrei
^.Edissem
Avremmo
US
mangiatomangiato
jNFtlflTO
Passalo
Presente
Edere
vel
eu^e
Edisse
Mangiare
^sse
vel
(deci.)
fqre
da
man
mangiare, aver
che
giare,
manger,
mange
rebhe, ha da mangiare
Dover
j ssoluto
Futuro
]"arum
fuisse
mangiata
Assoluto
Futuro
fAnmm
^ver
(deci.}
A^er
dovuto
vrebbe
mangiare, che
dovuto
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a-
Participio
P-es. Jitena,entis
Fut
Cf^
mangia,
giunte
Esarus
Esura
Esurum
^i
"^
'^^'^
mangiando,
..
sta,
manger,
**'
mangiava,
man-
"
per
mangiare,
eoe
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Gerundio
Cen,
Edendi
Acc.
Edeodum
Abl*
Edcnclo
Coi
mangiare
mangiare, per mangiare
nel
mangiare,
mangiare,
mangiando
Supino
r
Au.
Esum
Pass,
Esu
Da
mangiare,
per
mangiarsi, da
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esser
mangiato
i6$
Ito.
Velie,
P^oUr
tNDJCATirO
Presente
" Vol
Polliamo
PiVolamus
Fuoi
VU
Vull
FoUu
Voluat
yoglipn
Imperfetto
Passato
Poteva
6. Vol"iliam
VultU
"
P. Volebam
Definito, Indefinito
Passato
S. Volui
trotti,ho
Volemmo,
/'Voliiimas
Aveva
abbiamo
voluto
voluto,
Vorr
voluto
avemmo
Perfetto
'
P.Yolueraina
Futuro
5.VoUm
Anteriore
,
ehhi voluto
votato,
J^assato pi che
^.Voltlram
Volevamo
as
voluto
Avevamo
Assoluto
i'.Volemiis
Vorremo
.
Voles
Vorrai
Voletis
Vorrete
Volet
Vorr
VolDt
Vorranno
Futuro
S.Yoiet
Avr
Anteriote
Avremo
P.VoIuerimug
voluto
voluto
MPRTirO
Questo
darre
terbo
coglia
tu^
ha
noti
si
imperattlrOye Toieddo
cefac
^elis
tu.
CNOiuNtiro
Prestate
S. Mi
ego
veliitt
Ut
tu
Ot
i8 fetit
P.Ut
nos'velimus
velitis
Ut
vo
Ut
ii ydDt
Passato
P.V
io
Che
noi
Che
voi
vogliamo
vogliate
Ch'eglino vogliano
5. Ut
Chi
voglia
,Che tu voglia
Ch* egli voglia
TClis
Imperfetto
ego
Tellem
Cke
io
Hot
Tellemut
Che
noi
volesti
volessimo
Iv^
i66
Passato
5. Ut
folaerim
ego
/'.Ut
PerfittD
'
nos
che
o^ abbia
che
noi
volueriinus
voluto
abbiamo
voluto
Passato.
S, Ut
ego
P.Vi
piit,che perfetto'
volussem
che
io
voluissemus
che
noi
nos
Condizione
5. Yelleni
/'.VellemoA
CoNDizioNAiE
voluto
porrefnmo
Passato.
avrei
voluto
avetsimo
Indeterminato
i^
vorrei
S.VoXmwem
a%*esi voluto
/'.Voluissemus
voluto
avremmo
Infinito
Presente
Velie
Postato
Volusse
volere
Futuro
t^ore vel
i^ore yt\
foturura
ut
ego
futuram
ut
nos
Assoluto
yelim
velimus
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vqIu
aver
che
io
che
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vorr
vonient
'
Condizionale
Fore
vel
futurum
ut
Fore
vel
futurum
ut
nos
Fu
,che
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vellemus"
^che
noi
Anteriore
Futuro
ego
vellem
vorrei
vorremmo
Conditionale
che
avrei voluto
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jcJienoi
avremmo
voluta
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"
che
Volens, enti
Pres*
Nolte
ti;
Questo
Velie
mei
te
Verta
raena.cha
Non
segp
ne*
le
volre
seguenti tempi
'gualchedifferenza
^el Verte
che am^
niQctiy
terminazioni
e
k'
Indicativo
Presente
^.Nolo
"
"..x
Mn
{0||lio
P.Noliimns
Noa
vis
non
vuoi
Non
Non
Tult
non
vuU
Nolunt
vultis
nor^voguam
non
volete
non-
vogliano
67
8
^oli
tioiitd
Ti
ifon
volere
Non
voglia
tfogliam
vogliate
vogliano
ifon
P.Nolimus
Nolit, vel
nolitot
Nolecto^ yel
Non
nolint
Non
Malo
I2i
P^oler piuttosto
ffon diflferUcequsto
rerbo
ddl
fa
malo
Ego
S.
Tu
iiial|unas
Vq8
li
vogliopiuttosto
piuttosto
piuttsto
Noi
vogliamo piuttosto
volete
Foi
piuttosto
Eglino vogliono piuttpsto
^g^
navult
i'. Noi
'
ndavaltiii
malunt
suppliscealla seconda
d^l^ Intperativonel modo
Si
te
Fc
appresso
come
f'u vuoi
mvis
Ys
J'^/Ze che
verbo
terza
si ogol
persona,
segunte
Fac
Fogli piuttoto
mass
x^uole
malit
Cglia piuttosto
I terbi
Nota.
Dire
Guidare
cere
Gudaco,
i"i
Condurte
ducere
,
facere
sono
irregolari alla
tivo
che
seconda
Fare
dell'
persona
'
ImprKs
fe.
Die
Di'
Conduc
Condt^fii
Guida
Fac
Fa
Due
Sebbene
presso
gli
antichi
si
trovi
anche
dic^
rfttcc^ /rt.ce
" come:
?
Duce
Me
^acc
GONJUOiZtONE
di
-,
ioe.aiiabo
missUrn
Si
.
.
'
dicono
Dfettivi
tenipij o di prsolse"
DE*
1.
Quidami,
di
Lasciami
andare
grazia
DIFETTIV
VERBI
Verbi
^xxe^
Tra
i verbi
qnali
f'
matino
Difettivi
ve
''*"l
M
i68
alcuni
80Q0
passato definito
passato pi che
I.
solo
atano
Nel
serve
ih
ni
voci,
alcune
die
verbo
ancora
la
segue
assolato
ed
Mcminisse
come
del
voce
perfetto,all' imperfetto, ed
ai futuro
serve
voce
si
vedremo*
ora
or
che
sola
una
anteriore
Ricordarsi
Indicativo
Anteriore
Definito,Indefinito,
Passato
Presente,
ricordo,mi
Mi
M"*mini
dato,
ricordi,
mi
MeBDisti
TV
ricordai,
mi
ricor*
sono
'
fui ricordato
ti
ti fosti ricordato
Si ricorda, g ricord, si
Meminit'
wicordtto, si
fu ricordalo
MemSoiimas
ci si'dmo
ricordiamo, ci ricordammo,
ricotdati
riccrdali, ci fummo
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dati, vi foste ricordati
ri'
) Si ricordano, si ricordarono, si lono
si
ricordati
cordati,
)
furono
Ci
Meinaists
vel
Mi"ittinfiraiit,
Memiocre
Passato
p^rfettoi
che
Imperfetto e pia
Meminerat
ricordalo
ricordava, mi era
ricordavi, ti eri ricordato
Si ricordava, si era
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Memineramus
Ci
ricordavamo,
IVIemDeratU
Fi
ricordavate,
ttminerant
Si ricordavano,
Mi
Memneram
Ti
Memincras
Assoluto
Futuro
ci
ritordati
eravamo
rico''dati
vi eravate
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ricQ^dati
erano.
Anteriore
ite'
Memi
ro
Memineris
^Meinineint
Mi
Ti
Si
Meminerimiis
Ci
MemineritU
yi
Memi
neri nt
Si
[Kitordati
^.Menplito
Memento
vel meninerit
,
\ f
.J
Si ricordi
'
ii\
'
:
MieordaUvif
I
I
"
,
169
CoNGitrifTiro,
Presenta
Perfetto
Passato
S. Ut
meminerim
ego
io
Che
ricordi
mi
mi
ia
ri*
ci
eia*
cordato
P.Ij
neri
memi
nos
Che
mas
Imperfetto
'S.Vi ego
Che
meminasem
ricordati
mo
Passetto
ricordiamo
ci
noi
io
fisti
thi
ricordassi
mi
ricordalo
P,
Ut
Che
.meminisiemus
UO8
noi
ricordassimo,
ci
NDSTBRMTN^TO
CoUDJZiOSALB
PASSATO
Ego muffiinisaem
to
Noi
^.
cifoe^
ricordati
simo
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mi
sarei
ri
cordato
ricorderemmo,
ci
ni9
ci sareM'
t^iardati
ISFJNiT
Unsi' sditi
voce
serve
tempi 9; onde
tutti
per
si
dice
Rcardarsi^ ed
Mcminisse
Si
supplisce
fui ss
uturum
0* futuri
ut
Sperp
ut
)
)
iuturum
foro ut.
fulurum
Spero
fore
ut
ut, foluruui
ut,
ricorder
mi
'
^. -^o^dreo
^^
^
rieordere
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che
Spetry
^
ut
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meraiDissemus
fuiufum.
fittnrum
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'
mcmiiiiu"?ii]
ego
Credo
fore ui,
luemitierfmus
nos
nos
ut
meminerim
Spero
/ore
riordats
come
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ego
col
esserti
fujsse
ot
ego
fuisse
ut
noe
,,^^remmo
Credo
che
^redo
che
mi
sarei
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meminissem
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fu tu
rum
ci
saremmo
ricordati
memDMemu?
G"Tijagate
Novi,
Odi,
nella
slessa
guisa
novittiy novisse
odiati, odis9e
,
Alcuni
Grihmatici
Conoscere
Odiare
...
rieonoscono
il
seguente
rativo
Impe-
.'
Noyeris
tii
Novferit
i8
Noveri
Conosca
lOonoMciamH
ns.
mas
Noveri
tis vbs
Noveriat
Conotciute
4ono9tt
ii
Odisse
o^us
tOj
colla
io
aveva
Inimicos
tefmibailoi
{tasiTa
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yelfui, oHis
{^el/ueram, siApre per
signifcazipneattiva, io odiai ed ho odia^
t^laUto leggiamo
odiato,
e
presso
sum,
altro
anclie eolla
trT
81
Ho
suht
sa
semper
^,
diuto
tempre
i nemici
Cominciare
Coepi
.,
Questo
fetto
.Usa
tanto
.ancora
presente, t l^'mperSi
dlI^IndfcatTYO,che
degli filtri' modi;
in 8tgnt6caj^.ione
passiva, e ne prende le
verto
ha
non
ii il
ondls si dice
terminaloniv
Irispettve
lifDCJTtrO
Ego
eoepto
ebbi
Io
vel fui
sum,
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fui
fui
aveva
lo
era
Io
avr
lo
sar
vel. fu
ero
cominciato,
itato
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stat
ero,
sono
( Egocoeperiiil
(Ego coepi^8
hi,,cmihciato,
Qominciit
lo
Ego coejji
comintiato
cominciato
stat
cominciato
cminciaio
stato
CoNGJtfNtlVO
.
4
(Ut
ego
Che
coeprim
Che
( Ut ego coeptus sim vel fueri^t
Che
( Ut ego coepissem
UtegocoeptusesseoiveJifuIssein
Che
io
abbia
cominciato
io
sia
io
avessi
iti
fssi
cominciato
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crUinciaio
stato
cominciati
jfirei cominciato
( Coepissem
( Gdeptus essem
vel
faisnl
..'..
'
Sarei
eoininciato
stat
iNSJNltO
?
Cocpiise
Coeptuni
J^er
s
vl fuissf
(
( Coepturum
(
Essere
stato
ttwt
ceri
coniinterebbe
cominciare
.Avtr
cqminciato
cominciare^
Dover
Coeptiirum fuisfe
i
cominciato-
dovuto
crebbe
che ha
da
"
cof^inciare, che
cominciato,
cominciare
comin-'
che
dovuto
a*
^7'
4^ Tfquam
OiC
JndjcatjP'O
Presente
Dico
/'itnqniiilus
ieiam
Inqitis
m^i
Inquitit
Dite
Inquit
Vice
tnquiunt
Dicono
Imperfetto
Passalo
IS.U
Vel iiiquibat
ittqUidbftt
inquiebaut
PA'\
Passato
Egli
Eglino
Definito
S. Tu
inquisii
ioquit
P,.\os
inquistB
disse,
P^oi diceste
dette
4eito
ha
avete
detta
dirai
Tu
ioquiet
hai
jd ssoluto
oquies
Egli
dir
iMPEkATtro
5.
diceiii, ed
^8^
t^ututo
P,U
dicevano
Indefinito
Tu
l8
S Tu
diceva
DV
CONGJUNtrO
Presente
StliX
18
inc[uiat
Ch'
egli dica
pARi^tCJPio
Prs,
Inquicns,
ntis
CHE
VERBI
che
.,
Ave
vcl
ftveto'
state
Avcfc
star
vel
Sa Irete
solo
una
AL
salveto
nanof
ti saliUo
sani
sano
sii salvo f II
siate
salvi
Salvebia
sarai
salvo
Salvere
esset
salico
Quaeso
ti pre^o;
di
PI'
pocke
Sta
Avete
Salve
haDtio
segiaeni
si contano
UNA
HANNO
SOLA
ALCUNE
VOCI
i Verbi
Tra
Che
s4^uto
grazia
?ocij
Vi
alcune
in
usati
devesi
notare
Ego duio)
duia
la
duit
li daint
Ego
Ta
Is
ni
perdili
perdais
perd^it
Ego
creduim
Ego
autim
io
tu
dia
Tu
ausis
tu
egli dia
]t ausit
eglino diano
Ego
au"iiu
io rovini
Tu
Tu
cresco
auxis
tu
cresci
axim
io
tu
avt\}
fattq
JqUQ
egli avrajatto
axia
tu
io creder
avrai
crederai
DE'
CONIUGAZIONE
Si chiamano
che
io
Ego
rovini
ardisco, ardirei
ardisci, ardiresti
egliardisce, ardire
la axit
Creduaa
tf1 fatta
dia
egli rovini
q
credula
di
Sono
facile
eci
irregolari,
degli
iotelligenya
io
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Creduam
Ta
desinenze
pi"
una
per
regolari, trovansi
sebbene
con
persone
antichi
Scrittori
Tu
verbi, che
de'
sono
la ter^a
si costruiscono
IMPERSONAI,!
VERBI
no
Impersonali que' Verbi qhe non handel singolare,
te
riamene ordina
persona
sensui
alcun
caso
po,
n avanti, n do-
come:
IlfDJCATirO
Oportet
Oportebat
Opqrtuit
O por tu
era
Bisogna
Bisognava
Bisogn, bisognato fu hisegnafQ
Era
bisognato
t
Oportebit
Oporiuerit
Bisogner
bisognato
Sara
174
QoNGJUTTIFO
^
Che
bisogni
Bitognasse^ 'isog'nerebhe
Cfye sia bisognato
Che
/oss^, o sarebbe knonatQ
Oporteat
Oporteret
Oportuerit
Oportu98et
'
Infinito
Gonjugate
nella
gdsa
stessa
Balenare,
Esser
est,
JBI^ferbisQgnatq
QportuisM
Bisognare
Operare
lan^peggiar^
lecito
cere
Fulminare
are
Convenire
Decet,
Farsi
Liqaet, ^bat
far frecfdq
yerno,
Piacere
Fa/rsi
giorno
Esser
chiarq
^^
Farsi
Noctescity ebat
cere
Nubiiat,
abaty avit, are
Tonat, aibat, nu\t, are
Pluit, ebat, plai,
ere
Ningit, ebat, ninixit, ere
-
Il Verbo,
che
al
caso
Tonare
Piovere
Nevicare
segae
personali facendolo
^i ppnjaga alla
precedere
accusativo,
notte
Annuvolarsi
da
i^n
nome,
pronome
come:
jNDiCATira
Presente
5. Me
mi
Io
poenitet
Te
poenitet
Eiitu poenifet
P.Nos
poeDt|?t
Ju
pelato
ti
si
Egli
Noi
ci
Vos
poenitet
Viki vi
os
poenitet
Eglino
/'.Noi
Io
poenitebat
mi
Noi
poenitebat
Passato
pente
pentiamo
pentite
si
pentono
Imperfetto
Passato
S.Me
penti
ci
pentiva
pentivamo
'
5. Me
poenitut
Mi
pentii,mi
P.Nos
poenituit
Ci
pentimmo,
pentiti
.\
75
Passaio
Me
/'Nqs
pia
pentita
era
Ci
pentiti
eravamo
jssoluta
Mi
Me.ppefiitel]|it
/'.Nqs
jpoeqitehU
S,
pentir
penliremQ
Ci
Futuro
P.No
perfetta
Mi
puenitqer^lt
pQeqitHer/it
Futura
S. Me
che
anteriore
Io
poepitnerit
Noi
poeQti|eiri(
$ar
ci
pentito
"arei?fq
pentitf
HFERATiyo
5.
....
Peniteat
te
pentiti
Peniteat
eiiai
ei penta
P.poeniteat
Foeqiteat
Poepiteal
pentiamoci
no|8
vw
pentiteci
e^is
ti
penlanQ
CoNGiuNTira
Presente
S, Ut
P.{Ji
me
QQs
poeniteat
poeniteat
P^s$ato
5. Ut
me
P.yt
QQ8
pqeniteret
poeiiiteret
Passata
5. Ut
jp. Ut
poeQtqert
me
nqs
poentuerit
Passata
S. Ut
P. Ut
me
DQs
poeqituisset
poenituMet
Mie poenjtcret
P. Nos
io
che
noi
rni penta
ci
penUama
Imperfetta
cha
io
^he
noi
ini
ci
pentirti
pentissiani
Perfetta
che
io
che
noi
eia
mi
pentito
siamq
ci
pentiti
Canpi^I0N4lE
5.
che
che
che
(ossi pentito
mi
noi ci fossimo
INDETRMIN4TQ
rni
poeniteret
IO
ci
CONSIIZJONMIS
pentirei
pentirentmQ
P^S^JTQ
5. Me
poenituisset
Mi
P.Nm
poeuituisset
Ci
sarei
saremmo
p^niitq
penali
pen^^
176
Passata
Pre^nte
Poenitere
Pentirsi
Si
supplisce a'
Poenrtaiiie
futuri
nel
vel
fu tu
rum
ut
me
P.Fote,
veL
fuiurum
ut
1104
peni tea t
poeniteat
vel
Che
io
Cie
noi
ut
me
Che
io
ut
nos
Che
noi
futurum
segue
mi
pentir
ci
f^s^i^iretnck
Condizionale
futuro
S,Fore,
che
modo
pentita
Assoluto
Futuro
S,Fore,
Essersi
mi
pentirei
poenileiet
futurum
Tel
JP.Fore,
ci
pentiremmo
poeniteret
Anteriore,
Futuro
S. Futurum
fuisse
ut
me
poe-
fuiase
ut
nos
poe-
Condizionale
Che
io
Che
noi
ci
si pente,
si
mi
sarei
pentito
Dteret
P. Futurum
pentiti
saremmo
niteret
PdtiTicino
PoenitenAy
Pre$
entia
Che
Poeoitendua
Fut.
Passim
pentiva, pentendosi
Poenileod.
Poeuiteodum
"
^'
'".'";""''
n
^
.'
''"'
j
"*'*
Gerundio
Gen,
PoeoiteDdi
Di
Acc,
Poenitcndum
Per
pentirsi
pentirsi
j,
Aikl.
Poenitendo
Col
Conjugute
Pudet,
ueUa
pentire,
stessa
guisa
Jyer
pentirsi
nel
vergof^na
Binc*escere
f
gere
Toedet,
ebat
pertoesum
est.
Rincrescere,
aver
nojth
toedere
MUeret,
ebaty
uiisertum
est
Jwr
coti^passione, misericordia
177
CONIUGAZIONE
DE'
DI
VERBI
VOCE
IMPERSONAU
PASSIVA
liBpersonalepassivo la
passiva d tutti tempi, come:
L*
Dici tur
Dicebatnr
persiona singolare
terza
Si
dice
Si
diceva
iSi
disse,
$tat9
stato
deitQ
Dictom
.Dicasi
eap yl fuit
^ri^t, .vel fiiera;^
E^
Picetur
Diclura
Dica
tur
Ut
dicatur
Ut
dicereuir
Ut
dictuni
dictum
Ut
fuerit
erit, vel
sar
Si
dica
Che
alt, vel
fuerii
Diceretur
essetj vel
Dictum
^i
diva
fuisset
Dici
si
vel
esse,
fu.Js"e
detto
dica
Che
si diceste^
Che
si
Che
si fosse
sia
Si
direbbe
Si
sarebbe
Dirsi,
Dictum
dettodetto
detto
che
si
dice, s diceva
deuo,
Essersi
ohe
si
disse,
si
fosse dettoIti
Dictum
Che
fuisse
Futuram
dice-
ut
5i
si
dir
sarebbe
detto
retar
Dicendum
Nta.
i verbi
Si ha
est
"
bisogna
dire
rendere
Si possono
attivi
dji dire,
impersonati passivitutti
il, prece
conjugandoli come
neutri
dente
.
Il verbo
impersonale
elegantemente
di
tutti
stai,
caso
stamus,
come:
statis, stanf;
aggiunto
signifcazione
passiva
usurpato
essere
numeri,
di
slatitr
e
per
in
ciascuna
luogo
di
puq
persona
sto,
ci io, conseguenza,
stas^
di
un
come:
Quindi che
in
loogo di
dire:
Otnnes
bvnt
12
ad
178
scfiolam
militcs
ad
rMNMHUNT
urbem
si
'
dire
'
ab
ftu^
ad
omnibus
scholam
Fentumestmii^btia^d
APPENDICE
urbem
ALLA
Termi
brcTe
ltti,
di
Deremo
da
Si
va
Si
alia
tutti
GONJUGAZIONE
|in
potrj^
'?
scuola
DE'
in
citt
VERBI
catalago di
nel supino hanno
delle inflessioni
molto
golari
Crescere
in
et
fescere
tum^
agere
allectum^
Allicio,a)licis,alle:,
Ircerp
insieme
Allido^is^a'Uisi^aUisanijdere Percuotere
accrescere,
aumentare
Augeo^ es aaxi^ auctam^
ere
Jt^er freddo
Ageo, ea, alsi
algere
^fpo pis^ carpai, carptuat. Carpire, pigliare
-
pere
Cedo^
dis, cessi^
cessa
m"
ce-
Cedere
dar
luogo
dere
Ciaudoj
Chiudere,
chiuso
tener
dere
Unirsi, farsi
tutt'
uno
scere
Como,
\
Acconciare,
far
coni-
Fabbricare,
comporre
sum*
Consumare
bello
comere
Compipgo, is,eg^actum,
pDgere
Consumo^
ptum^
mis,
aumpsi,
mere
Pecerno^is, crevij,decretami
Decretare,
determinare
nere
Demoj
U,
dempsi, demptum^
Tor
via, levare
ere
Desisto, is,
destitum^
destiti^
Cessare
stere
Diruo,
Rovinare,
demolire
Mungere,
il
soffiarsi
gare
f lecto^is,flexl^tLexum,
etere
Piegare
nasq
irr"a
i8o
3edeo, es, sessi,sessum,
Sero^ seris^sevi, satum,
Sino, s, sivi^ situm,
sedere
Sedere
serere
Seminare
si nere
ere
Sciogliere pagare
nere
Atterrare,
pere
Fa r^
pitum,
Strepo,5,slrepui,
Struo, is,strux, structum,
gere
Succhiare
sumps,bumptum.
is,
Suino,
ectam^
spianare
strepilo
ere
sugete
latQtare
Permettere
Prendere
ere
dis, letendi,
Tendo,
tersa
tensum,
Dindere,
gere
Forbire, nettare
Tritqre, consumare
Tessere, intrecciare
m,
distendere, stirare
da
Alzar
terra,
lor
via
lere
Torreo,
rui, tostqni,
es,
Torqueo,
torsi, tortum,
es,
Turgeo,
Valeo,
Verro,
Sim,
es
es,
valui
piegarti
Gonfiarsi
gere
abbrustoUr
Tormentare,
torcere^
Pestare, battere
ere
tusum,dere
Tundo,is,tutundi,
-
Arrostire,
rere
Star
ere
fjot^r^
sano,
Spazzare
yer-
ere
Vincere
Vinco,
Legane
cir
Vivere
Voltare, volgere
Far
vota,
promettere
CAPITOLO
?
V.
'
Z?e/ Fg-rticipio
II
dai
del
che
Participionoa
nome
verbo;
e
del
ed
verbo.
rivato
adjettlvoverbale, cio de cosi detto
perch partecipa
Dicesi
partecipare del nome,
un
suscettibile
di
casi conie
pereti'
e
numero,
genere,
tutti gli altri adjettivi.Dcesi
partecipare del verbo,
la significazione
attiva
esso
perch ha come
e
passiva,
esprime i yarj tempi, presente, passato e futuro, ed
ha
i casi
$e
del
verbo
da
cui
nasce,
participioattivo;
cio
T accusativo
T ablativo
dativo
ziente,
paa*
i8i
gente,
se
neutro
lazionig,se
S
casi
passivo; senza
r6"*
distinguonovarie, speciecio
ne
Auwo
anfi
Che
ama,
entis
Che
ammonisce,
Moaens,
semplice
Presente
Amils,
casi di
amando,
antava,
arcante
ammonendo^
ammoniva,
ammonente
LegenSy
entis
Audieos,
Che
CAe
ode, udiva,
entis
Passato
Amatus,
adente
Passivo
essendo
Jmato,
ata, tum
udendo,
ck'
amato,
stato
itat
amato
Monilus^
ta,
essendo
Jmmonito,
tm
ammonito
stato
Letta, essendo
ra,
rum
rum
ra^
Che
ra,
Cfie
rum
Auditurus,
rum
ra,
che
C/ie
Da
dovr
per
che
amare,
per
ammonire
sta,
dovr
sta
per
sta
ammoni
leggere,xh
udire,
per
che
udire
dovr
Passwo
deve
che
amarsi,
vendo
stato
leggere
che
Futuro
da, dam
udito
amare
leqger, che
udir,
che
deve
che
deve,
Amaudus,
sta
dovila
deve
Iett
stato
Aui\"o
ammonir,
re,
Lecturus,
stato
Cke amer,
deve
Moniturus,
Iett,ch'
udito, ch'
stato
Udito, essendo
PutUro
Amaturus,
ck'
ammonito,
stio
d^
antato,
essendo
amato,
essere
ssere
essere
per
amalo
Montindus, da,
dum
Da
ammonirsi,
dovendo
dum
leggersi,che
esser
do
ammonito,
essere
essendo
amnioiiito,
esser
per
dive
ssere
essere
dito
deve
letto, essendo
udirsi*
Da
deve
pef
ammonito
essere
Legendus, da,
essere
che
che
udito^ essendo
letto,dovendo
esser
letto
udito,
per
doven
essere
u*
che
Notate
se
da
nasce
il
participioin usj
passivo e attivo
verbo
attivo,
Accusatus,
nasce
se
passivo
da
bo
ver-
come:
jiceusato,
tum
ta,
essendo
Secutus,
sar
um
a,
ta,
Che
tum
che
fu
accusato,
accusato
stato
segui,
stato
era
seguito, avendo
aveva
seguito
Esenip)
I
di
seguenti esempj
in
rendere
italiano
rendere
come
differenti
mostreranno
modi
i diversi
participjIalini;
latino
le dlfferexiti maniere
in
ed
sieme
ini-
taliane.
Perch
intorbidasti
che
me
Voi
l'acqua
mhi
bevo?
da
partendo
turhulentam
CuP
slete
Roma
bibent?
discedentes
Vos
huc
passati qua.
di Spurio Melio, che
casa
Spurii
domus
aspirava al regno, fu spia.
La
fhcisti aquam
'
Roma
migrastis
Metti
appetentis
regnum
complanata
est.
nata.
Un
Gallo
trov
giare
Lucio
cercando
Questa
va
Haec
ossa
Canis
trov
^Venendo
io
vengo
viene.
La
cenato;
eh' ebbi
dopo
io cenato,
segnata
la
me
cenato,
mi fu
jani
ed
Me
veniente
humana
ossa
invenit
fugit,
Jugiente
me
venit.
mihi
Cenato
epistola
reddita
est,
ovvero,
a-
con*
lettera
.
vendicati
Avendo
La
consegnata
aveva
vcodo
di
sen
fu
re*
conveniens
esse
effodiens
thesaurum
tesoro.
un
fugge,fuggendo
o
quando io
fugge,quando io fuggo
lettera
che
delle
viene;
sen
tribuno
avaris
potest
io
agli
scavando
umane
philosO'
illuc
Scipio interroganti
spondit
cane
habitavit
che
avari
Un
marga-
studio
ductus
phiae
pu convenire
cosa
quaerens
repperit.
Lucius
l.
al tribuno
Scipione ris|U)se
V i nterroga
escam
ritam
della
dall'amore
abit
filosofia
Gallus
man-
perla.
una
indotto
da
Ulius
avos
temerata
Trojae
tempia
et
Minervae
.
Minerva.
madre
cominci
avendola
a
inseguila,
pregarla.
liane
'
orare.
perseeuta
mater
incipit
i83
Avendo
misurati
ni
fufDino
sorte
portAti
inari
Nos
dalla
qua
men$i
iati
maria
tumui
huc.
sorte
Bstogriatacere.
desiderano
Tutti
la
Vecchiaia, e
essendovi
Tacito
opus
Senectutem
giungere alla
maledicono
eamdem
adeptam
sant
adipiscantur
ut
optante
mnes
bervenuti.
est.
aceti'
Venne
la
porre
Il
leonessa
una
sete
gli
ssendo
sembrano
scelerd
uidentur,
complexa
venire
per
omnia
uno
quo
presi
tu
depositum titim,'
leaena
Parrcidum
solo tutti
cui
delitti
cotn
esser
per
yeriit
iii
parricidio,
altri
de-
ti
a-
Expectabams
te
BeUa
detestata
venturuni,
speltavaino.
Le
dri;
che
ma-
madri
le
che
Procurer
si trovi
di
Ubi
Inventum
lium
niritaU
fu
corona
niatribu
stano.
dete-
Panfilio.
trovarti
Qual
dalle
detestate
guerre
Quae
carabo
Panphi
Cannis
corona
merita?
Canne?
Inoltratisi
,
trati
dno
miglia
quattro
alto
un
inol-
ssendosi
Millia
tem
pren-
progressi quatUor
excelsum
capiunt,
monte.
,
Quelliessendosi
molte
di
lamentati
Illi
questi
per
Da
mihi
per
iVb/t dubito
rriultis discesseruni
partirono.
cose
Perdona
mon*
che
me
sono
veniam
morijfsro
morire
.
Non
che
dubit
sa
non
quin
sii
^nturue-.
venire.
La
seguirsi
" fug-
virtii deve
girsiil vizio.
Firtus
sequenda,
fugiendum,
est
iicipj^tanto
si accoi*dano
a
cui
passivi ^ono
in
nunotero
genere^
si riferiscono.
Del
Si
distingae
nella
da' modelli
delle quattro
uno
zione
ufi
attiva
)
indeclinabili.
r altro
T altro
vitium
come
|iarche
adiettivi
con
caso
il
nonief
Supino
lngua latina
lingua italiana; e come
riella
scoDosciuta
veri
et
il
Supino,
ben
csa
si rileva
di due
conjiigazioni,
sorte,
ha
la
il
in u:
signGcaprimo
passiva; e l'uno e T altro sono
i84
Aniatum
Monituin
Lectuni
amare,
per
ammanine,
amaf^
ad
ammonire
per
leggere,a tggere
Auditum
per
udire, ad
Amala
da
Mollila
da
da ammonirsi,
da leegersi,da
"
Pits$m
Lee
hi
udire
da
amarsi,
udirsi, da
da
Auditu
II
ad
per
amato
essere
ammonito
essere
Ulto
esser
udito
essere
Supino
fare
in
um,
la rovina
di tot*
consaltare
Vera-
bonoe
Omnes
prditum
eunt.
ti i buoni.
Mandiamo
colo
Febo.
di
And
Vengono
la
vedere
per
dire
dendum?
Earous
ad
eamus
ludos
Ut.
veniunt.
accusativo
gerundio
onde
ambulandum
Cicerone
imus
ce
invead
ne
se^
disbe
deambulalam
Imus
accersitum
giuochi. Spectatum
Nutrieem
nutrice.
Phoebi
oraculum
mtiimus
chiamare
Sciscitatum
ne
Il
scasa
m?
Supino
in
Zi
Andiamo
Andiamo
noi
passeggiare
a
preceduto
sempre
sedere?
da
un
adjct-
livOy come:
Horribile
Mirabile
Orrbile
vlsa
Cosa
dieta
CAPITOLO
DelV
L
lid
TTerbio
una
vedersi
maravigUosa
dirsi
FI.
Avverbio
parola'indeclinabile,cbe si
un
participio,ad un altro
unisce
bio,
avveradjettivo ad
ti
ad un
Verbo, e ne determina
ma
pi sovente
significato-esponendone qualche circostanza , o modo,
come
un
i85
Massimamente
Veramente
Molto
utile
f^ere
Prude
L' Avveri)!
it
compiment;
suppone
in
ed
agere
che
faccia
ne
dalla
differisce
questo
completo,
senso
nn
parola^
unn
distinguono molte
ne
sapienter
nter
stesso
se
per
di
dopo
non
Se
amans
f^alde
sapientemente
saviamente
Agire
utilit
Maxime
amante
specie,d
cui
sizione.
prepole
eccone
principali
.
Utique, maxime,
Ita, ita piane
Certe,
sane,
Affermazione
Vi
eliam
SI, sihbene,
mai
{\
.^ i.
si,
'
ri
^^
appunto
sicuramente,
Certamente,
profeclo,quidcm
A"
equidem
Sicuramente,
absqiie diibio
dubio,
Procul
3.
Negazione
non,
Niente
qaaquam
In
neutiquam
gi,
non
affatto,per
modo,
verun
mai
no
niente
in
nessun
conto
.._-
Di
No,
Non, band
band
Minime,
Nequaquam,
per certo
indubitatamente
dubbio,
Senza
3. Di
Dubbio
Per
Forte
Forsan, forsitan,fortasse,fortassis
caso,
per
atn^entura
Forse
4* ^' Interrogazione
Ciir?
quid? qaare?
Quid
ita?
Quorsum?
Quomodo?
quo
id
pacto?
qui?
i?
an?
Num?
ne?
5. Di
Ita
in
qual
guisa ?
no
guai modo?
maniera?
Forse?
Somiglianza
Cosi
"
Quasi,
Sic,
In
ceu
ti e ut,
ut,
uti
Quasi,
sicuti,vflut, veluti. Come
qual cagione?
cie pr?
Come?
Perche
anne?
per
cosi?
Perch
A
ratiooe?
Qua
Q
Perch?
X
come
se
in
\li
cerio
Nac,
^Vw^-''"*
'
.
ctsl
Cos^
guai
^\
f86
Tanquain
Quemadmodum
NeUa
medeiimd
Nella
stessa
Parimente,
guisa
similmente
eguale
Diversit
Ajter
MtrinieM,
GoDtra
Alioqui,
JUrimenti
licquiii
come
del pari
meiite^
6. Di
mdniet,
diuersaiieni
contrrio
all'oppott
D'altronde
Aliuade
fjiDi
-Quando,
tempo
allorch,
Quando,
cuin,
quunl
simili
ubi,
ac
Ut,
Hodie, heri, cras
che,
Tosto
mentre
che
subilo
Pere od i
Posdimanij
Pridie, postridi
dopo dimani,
dimdri
C altro
Niidius
tertius
Pi une
Tu
/
Ora^
sa
JUora
tum
ne,
dei
dop
Nupcr
fa tette, pocanzi
Poco
Una
Olim
'
Aliquhdo
Quandolibet
Mta,
anticamente
volta
Qualche
quando
volta,
Qualunque
che
sia
Tandem,
denique,
demUitf
PinalmntCi aUa
Jam
Gi,
Deinceps, imposteruni
In
di
Subito
fina
gi
avvenire
prest,
immediof
tott,
tament
Di,
dudum
Lungfnente,
Brevi
In
Jandiu,
Gi
breve
da
lungo
Jr
tempo,
poco
fa
jandudum
Jumpridem
AnlH, anlea, prius, prideid
Gi
avanti
in
Dopo, di poi, d'ora
Dipoi, quindi, in seguita, iti
prima,
Avanti,
Quondam
Doncc
Finch
quartus
Quattro
Non
Nondum
Numquam,
unquam
Mai,
prima
giorni fa
ancora
non
Tandiu
Tanto
Dum,
Mentft,
semper
iHoUo
tempo
prima
appresso
Una
volta
Nudius
tempo,
gran
mai,
tempo,
sempre
giammai
fintanto
i88
Di
tat
Qaest Avrerbj
aggiungono
L
jiltri
Verbi
la
mostrano
quiete o
in
stato
specie^
luogo,
conte:
tei?
Dove
68?
Ubi
dirersf
in
distnguono
che
o qualifii^u^oni
deteroilnnzioni,
di quiieteo di moto
; polche
diverse
le
secondo
si
Luogo
in
Hc
Qui,
mie
L,
Istic, isthic
Costi
luogo
questo
quel luogo
quivi, in
U,
in
luogo
cotesto
Ibi
Ivi,
Inibiy ibidem
luogo
in altro
JUrove,
luogo
In qualche luogo
in
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Dovunque, in qualunque luogo
Nello
Alibi
uapiam, Usquaiti
Alicub,
l)bique
In
Fuori
foris
O'io pcreia?
Huc,
il
ad
moto
\ i
'fv
luogo
un
.'
'
Dove
vai?
Qua,
cost
Nello
Emlcm
lUuc,
eo,
luogo
un
come
"
,.
istuc
ad
V andata
j^ltri htostran
IL
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nessun
Dentro
Iiitus,intra
Extra,
stesso
La,
ilio
luogo
stesso
cola
qualche luogo
Aliquo
In
A^o
Jltrove,
in
altro
luogo
luogo
Altri
mostrano
la partenza
da
un
luogo,
Da
dove, onde,
Di
qui,
latine
Di
cost
IllinCy inde
Di
la, di
Indidem
Dallo
veois?
Unde
Hinc
da
stesso
D'altronde,
Aliunde
donde
questo
Alien
nde
Uudique, undcqnaque
Undecnmqne, nndelibet
Da
Da
vieni?
luogo
col, indi
Ittogo
da
altro
Da
come:
qualche luogo
ogni luogo
qualunque luogo
luogo
"/i lontano
Eminut
tla
lontana,
Cominui
Da
^cino,.di
IV.
j^itri
il
mostrano
passaggio
vicino
luogo
un
per
j,
come:
*
'
Qua
transs?
Hac
'
Istac
Per
o\^
p^ssi^
Per
qua,
di
Per
cost,
'
"
qua
di
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cola, di
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Per
cola,
di
Alia
Per
altro
AUqa^
Per
qualche
luogo
q{ialcli$
da
luogo,
luogo
Per
qualunque
Per
il
Quaeumqae
idem
medesimo
V,
^Itri
mostrano
la direzione
eomet
is?
Siuprsnra
iatoraiNii
orsiifD,
aliorsum
lllorsum,
Beoi'aumy
8urum
Proi'saui
RetrorsuiSt
Ferso
dove
i^aif
V^rso
qua,
verso,
Ferso
cola,
vtrso
MI'
ingiUy
/tu
innanzi
cost
altro
Itiogo
'
all' ins
latrorspm
di
dentro
Jl
di
fi$ori
Dextroreum-
destra
Sinixtrorsura
sinistra
Quaqaaveriuoi, qu.qaaersu.)
To,
luogo
"
E\tror8uni
avTerhi
un
verso
4i^ indietro
retforsas
Molti
luogo
luogo
hanno
^^
'
gualunqu
luogo
cooiparatiTo
un
.'
,
superkti*
come
Docte
dottanten*
Doctius
pilidotta-
DocMssinie
mvnie
te
dottissima,men^
Cito
Bene
presto
bene
Gitius
piit presto
Citiasime
Melius
meglio
ottimanienie
Optme
Saepissime spessissimo
vicinissimo
Prossime
r^uperrifflcrecentissima*
Saepe
spesso
Prope
vicino
Niiper
recente'
'
te
^
Saepius pi spesso
Propius piii vietilo
niente
Pqtius
piaUosto
.iPo^if^ime
prestissmain,ct\te
mente
princip^ln^fule
xgo
CAB
ITO
DtUfi
fra
si
loro.
avanti
pongono
porto
I* altre
con
termini
parole eh'
le
che
nella
in
porto
rapordinariamente
in
mettono
esse
precedono
che
,
metterli
perch
dette
cosi
Sono
FU.
indeclinabili
toc
unire^due
ad
servono
Preposizioni
rop*
che
qualche caso
Preposizioni reggono
sempre
ed in latino altre reggono
loro di compimento,
serve
r accusativo,
altre
Taccusati-r
l'ablativo^ed altre ora
Le
ed
To,
ora
T ablativo.
Ad
AdversuiBy
che
Preposizioni
-ad^ersus
j, appreso, vicino,
di,
di, verso
Contiro
di, avanti
Avanti
da,\ davanti
Apud
Presso,
Circa, circam
Ci rei ter
Erga
per
verso,
fronie,dirimp9tt^
faccia
in
f.
Ante
l* Accusativo
reggono
di innanzi
innansU.
appresso,
Intorno
a,
circa
a,
di^\ appo
presso
a,
alC
press*A
intorno,
poco
Verso,
di, inverso
verso
di, injMCcia,
di
rimpetto
Extra
Fuori
Infra
Sotto, sotto
Fra, tra,
Inler
di
Ju\la
Accanto,
Ob
Per^
Petes*
Presso
Cis,
Di
in
sotto
mezzo
di,
dentro
fie litro,
Jnxra
I.
di,
allato,
eatro
vicino,
tra
^
giusta, secondo,
appresso
citra
cagione, mediante,
per
(fipresso
a,
in
avanti
potere
qua
di,
Contra
Contro
Per
Per, per
di
mezzo
rimpetto a
di, a cagione
traverso,
circa
Pracler
Oltre
f
oltre a, eccettOt
appresso
Prope
Propter
Secundum
Presso
a,
vicino
JfMiigp,altrimenti, in contrqri^ftppretf^
di, sopra a, su
Sopra, sopra
Secus
Supra
ultra
Trans,
Di
da, olire
di
Verso
Versus
Post
'
Preposizioni che
2,
4, ab, abs,
Absque,
e,
'
'
e%
sine
l*
reggono
Ablativq
fia
Sem^a,
Glam
Vi
QqrsLm
Dinanzi
di
senza
segretamente
nascosto,
davanti
a,
alla
a,
presenza,
sU'
t^liocchi
Cum
Cor^
De
Puifblicamente,'
ai
Palam
'
atlanti
Per,
Prae
Per,
paragone,
Sopra,
Puby siabtef
Sotio,
V accusatis^o
ora
reggono
f ablativo
ora
Saper
di
di^ in luogo
favore
3f Preposizioni che
ed
tutti
motivo
Pro
confronto,
a,
di
cospetto
di
sopra
al
sillabe,vale
di, sotto
sotto
a,
soUp
Annotazioni
I.
^i,
Vi
dis
,
cinque
fiono
re,
se,
con,
sei
.che
sono
per
se
stesse
alcun
yalore,
al
generalmente qualche cosa
colle
quali sono
composte,
am
,
mate
chia-
comunemente
preposizioniinsepar^^hiii,
perch si
nelle
parola composte:
esse,
abbiano
dire
trovano
sebbene
camente
uninon
aggiungono
significatodelle parole
pure
ben
conie
rilevasi
da'
Verbi,
Ambip
Andare
DTcllo
Svellere, stirpare
Tor
via, defalcare
Crescere insieme
Detraho
CoQcrescQ
a.
Non
indifferente il dare
intorno^
alle
circondare
precedenti quat-
*9*
.
preposizioni Vaccasalivo^
l'accusativo
quando
governano
tf'o
Bo
di
un
Ma
non
vede
dopo
pure
T ablativo
cui
s
esempj
prepsisipn e tutto
-soprat-
queste
vi
non
alcun
sia
'movimento
,
la
allorch
frase
indica
passo^s-
,^
luogo all'altro^
un
Jnjacinus
ogni
manca
n**
idea
in
mancano
dopo
irij sebbene
da
eio
sonfi
1^ accusativo
come
quando
movimento
di
sona
palliativo, glaccTi
unii
u(^ un
vert"
rahlativo
governano
di
verbo
quiete, e che
moto,
ad
Dite
conie
P^oi credereste-
jaraase putes
di
egligiurato
oi^ere^
il deliit
commettere
Esse
in
Esse
Essefn
magnum.hfluoreffi
diti^nem
popul||^xI^aEssere
janaoi
,
la
Venit
Ai^ere, in
Semtu
in
Qua
Cojelto
f^enue
/v,
,
in
beQ
potere
Senaio
tua
ia
itur
monte^
3. Subter
in
ma,no
.,
habere
potestatem
grande onore
potere del popola. Ro"
ii
^'as:
Per
rado
ha
Celio
y^ ai rofitit^
Tublativo
solo
tra
Poeti
.
le
Tra
4-
ed
ante
ora
post.
travansi
Preposizioni qhe
coirabtaliivo,ai possono
Tali
preposizioniadoprate
si possono
Ponendole
prima
il
e
nome.
collocandole
y\
sar
un
1^ dt'ite
'Esempj
A
prima.
dell*
uso
nome
e
po
do-
accusativo,
'
cktes
pducos
multos
Post
s fa
un
'AHt0
con
annoverare
collocare
te tempo,
signiican
coli' accusativo,
ora
Affanti
aiin.ca
pochi giorni
anni
^pQ
^oUi
Poci
giorni -uan^i
Molti
anni
P^ucis
cliebus
Muliis
post
ante
'
aiinis
preposizione
La
pronmi
che
di
quij
oud-e
quae , quod
voiscutn
nobiscum
,
,
cunt
buscum
precedere
piuttosto
ama
cun^
dopo
personali,
si dice
mecum
quocum.
ed
di
il
scguijce,
relativo
tecum^j^
qiiacum
se"
qui^
Tenus,
to,
regge
plarale,
Capalo
XJmbilico
compiine
regime
suo
re
singola-
regime
suo
al
come;
Fino
tentit
tenus.
Aurum
il suo
dopo
genitivo "{uando il
il
regge
pnfe. si mette
l'ablativo
quando il
che
tenus
?
atV elsa
Fino
all' ombellico
Fino
alle
orecchia
..
Ancbe
come
{versus
di
ama
seguire il
compimento
sno
Brundusium
Cum
Ire
Romam
preposixiooead
come
Dos
venit
Andando
ad
Brinditi
verso
Roma
verso
utAfs/icinameft^
sig^nifica
spesso
'
ad
exercitu
cum
11
Mediolannm
Sum
tu
Andare
versus
L
to
i(ea
tfersut
Capitano
di' Milano
%e
Sono
Capuam
it
Essendo
vicino
colt
vicinane
esercito
Capua
preposizionimolto
delle
numero
nelle
venne
riore
infe-
Esempj
hortos
Habere
ad
Tiherim
de'
Avere
giardini press
TV'
it
'
vere
,
Ira
ad
urbem.
Andare
^
,
aUa
citt
la
verso
citt
Cum
ad
ego
derem
Homo
Qui
ad
ad
deuot
Heraeleam
nullam
nos
uttlis
rem
ialeia
molesti
pestive.
saepe
Avvicinandomi
ace""
Uomo
sunt
ecem
atrum
amiot
illua
eam
che'
or
ad
Eraled
ad
nulla
da
vengono
contrattempo'
.
Nescio
buono
Coloro
a-
io
sono
spesso
portuni
Non
so
se
ni
iM-
andr
dieci "Uhm
i3
di
gut
"f4
Jd
'decim
Ad
mf
Ad
uinum
Non
contendam
/Vr
anaot
cliu
fuit
dteei anni
E*
stato
di
pretto
hns9
me
tempo
disertus
moda
So
getsi adversum
m^
Non
dispuler
Mi
iUum
Pieta^tem adifcrsus DeoA colere
dastem
iversum
Jthenas
Coifiivare
Goii9.titi;iit
QdlLaaierit de iUn
htune loqui ?
Chi
Podere
Ante
L'amo
apMd
Vamicivia
amicjtia
apud. Corfinium
castra^
Cesare
pQjiuit
Fai
apud
Apud
fui(
jurit
v^va
.
et
urbes
eiren
Cor
5*
il st4o
staio
di
presso
tua
versatm,
nelle
di
Capua
impadron
Visee
yici"
campo
casa
le citt
quin^i^agintacireiter
intorno
press' a
materie
di
tutte
Capua
cinquanta
poco
anni
annos
Qustodes
Si mandarono
sunt
Terra
vai molto
Egli era
kgali
occupavit
\Uit
gli uomini
Corfino
Sono
'
puam
stesso.
me
amico
pose
no
te
illum
Capnam
colei alla
mi
^
Cassar
dalt
di
valet
plurimuni
eum
/accia ad
giorno
gli occhi
di
pi
Cenare
bonos
Apud
gli Dei
costui?
davanti
Porre
parlare
presenza
levarsi
avanti
diligo
illam
me
ardir
di
oculos
ante
$msa
werso
in
(a Jiotta
Ferma
te
in questa
piet
la
di
Atene
adt^ersus
lucem
ante
verso
eloqueatp
contro
condotto
di iui
son
"
Surgere
itet^Uo
ha
Quaado
se
Tempia
convertii
circa
circum
cjuae
axem
Jorum.
le porte
tutte
La
si
terra
rivolgecirca aitasse
che
tempj
guardie intorna
al
intorno
sono
fro
aunt
Circum
Citra,
haec
loca
Bhenum,
commoratar
cutra
posue^
Dimora
Si
intorno
questi luoghi
di qa dal Aena
aecamptarono
mot
CvlU
citra
quam
debuit
Ornata
meno
di
che
queUo
si
conveniva
Ammirando
diam
"
tutto
sen^
invidia
tutti
contro
NitiilQnuspotestCQnXraomiBtffNiente pu uno.
al tempio,
Pomus cantra
tempium poaiU^ Casa posta dirimpetto,
Contra
officium ^9X
Contra
spem
accidit
JE'co.fitro il dovere.
Avvenne
l'opposto, di
cip che,
i 'operava
Toa
Tlaiitai er^a
iil%iW9aq
l^ammo
tuo
vena
di
me^
edik
190
Per
plarimam
selus
im'9it
mollo
tur
pel
e
za,
posse
Hostes se/)eroihi"ioFierde){ce
^I nemici
coirtenderunt
re
Se
yiae
hiemem
per
Mettersi
di
fornarono
ti
gettarti
a*
ripari
tfiaggiodarante
me*zo
per
commiiieie
phunfe.pi^ ia/imr
delitto
in
il
verno
FtJttis
tu
pater
aetatem
per
filiusi cojus
ejus
68
fierent
ti
tergum
domum
steli
manus
pOti; ad dexteram,
deorsum
laevaiD^ sursuiUj
dies
paucot
advenerU
Post
hanc
Poti
hominet
non
nossze
spalU
Me
alla
casa
dietro^ a dttra,
in
sinistra,
su^
ingi
Dopo pochi giorni taprete cosa
ad
'Davanti, di
quid
scietis
conditam
aeeaduio
ear
urbem
dietro
Restammo
mas
cagione fehe
la
fatte guette
legate dietro
ton
"^Le mani
Aure,
Post
all'et
tei ttaio
nuptiae
^one
Vinctae
Pone
Tu
figlio, di cui
potevi estere
tuo
padre
suo
hfte
stetit, quominus
te
di^nuo
guanto
p-
esse
isti'
Pen
'
Sei
Dacch
questa
citt
mondo
Jabbri'
fu
cala
'
aldeidi t
mil
Poti
si-
memoriam
memoria
inarit
'ijint^o
praeter
^'
la
mondo
di
accaduto
Strusci
ram
-Dacct
^
hominum
Praetr
ilibi
nato
niente
timile-
uomo
del
spiaggia
mare
Etrusco
Ominhftv
senleatSit
unam
condemnatus
Aristides
espuisus
est
patria,
modum
quod pf'amr
est
condannato
stato
al^
voti
Aristide
tutti
eoa
ecoesione
fu bandito
uno
dalla
patria,
justus
erat
Avvenne
arem
animam
praeter
Proptifr Pitoais
ttaiaam
con-
Darei
Ci
anni
temput
ftL"
Non
na
Fluvius
possunitts
Eurtftis prpter
demonem
Omnia;
aee-
tfua
ram
fiunt
Il
l'anima
alla
vicino
statua
Piatoiie
aeeamparei
pottiamo
motivo- deit
fiume
ttagone
Euraia
scorre
presso
fluii
Mulierem^
"fuae
debat, dilexit
fuorch
tutto
sedemmo
di
sedimus
CaiitrsLpropter
eere
mia
la
contro
aspettazione
meam
OmnXik.
quetto
propter
te
se-
Sparta
Amh
quella
vicino
seundum
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natu"
in
Tutto
bont
ci
che
mdeva
te
che-
deve
natura
iMbend
donna
fa
ti
seconda
riputarsi
la
come
6mi/iq
Secndum
mane
iter feoimns
Secndum
Deos, hominet
Fiaggiamo
V
lungo
la-
riva
del
mare
)io" Ihpo
gli Dei,
tono
gli uomini
miirbus
otiles
BKimc
ekt^
ewe
hunc
Seeundum'
Secundum
a
drem
oibil
te
mibi
est
0olttiidine
mi ci US
eufrt
ptm$on
agli uomini
Dopo ^ueskf
Dopo di te
possunt.
giorno
'
./,
nienu
della
caro
107
jhu laiU'
pili
ioUtudimBi
Nuntiat
Pootifices
populo,
cundum
Ei
decrevUse
al
avviso
Pomici,
chs
popolo
kcr^ttoin
avevano
tuojauore
Secundum
ut
ea
deliberetis
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queste
Secundum
praesentem
aliqueia
care
De
tao
tionnibil
Pare
iniquis
existmandi
secus
alcuno
videris
cfie
Supra
id
metum
Al
me-
potere
deve,
delle
leggi
sopra
latini
belli
occasio
strada
la
legee Nessun
eupra
debet
esse
dato
malvagi
di
Lungo
polenta
abbia
tu
tersamente
viam
Nulla
te
di pensare
di'
della tua
volont^
ai
ne
loci deilisae
verso
Secus
Jout-
come
presente
animo
ise,
in
cose
Giudicare
\vtdieA-
intorno
che
timore
si
al M
essere
deUq
avevfs
,
acccsBcrat
quoque
guerra
supra
Essere
mortales
coeteros
altri
Supra
credibile
caique
quam
Jl
si
di
itggiunse
questp
innalzala
ancora
AiUAi
de' latini
tutti ^U
sopra
uomini
d'ogni credere
sopra
est
7
.
.
Supra
caput
bostes
Cum
Qui
Qui
Hkenum
trans
flumen
incolunt
vicino
Qufii die
abitano
rsnt
qui
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aJtra
faeiat
ultra
dilatum
bellura
No.a
est
Reno,
fiume
ma
di
costi^^
non
oltremare.
vanno
fare
pi
di
quelh
bisocna
die
Non
che
Guardati
opoclet
quam
quelli
dal
di l dal
curruni
mare
sopra
i nemici
di l
cielo
Mutano
mutant
testa
jvedere
potei'am
animiim
non
la
Quelli ch'erano
pot-
erant
di
sin
Essendo
videre
Coelum
Ne
sni
caput
supra
trans
Sordido
sordidos
bomo
si
differ,da
vantaggio
la
VUra
jus yictori^esevire
guerra
Nnn
conviene
non
incrudelire
pi
licet
di
quello
die
vittoria
la
per*
mette
Mortem
ta si
alquid i/i*"iest?
cupis mori
Vi-
Di
la
cosa
della
di
desideri
Vuluera
bant
ukra
mortem
pat
Le
evA
morte
pi
morire
se
tu
aprirono pijuancora
afilloche abbisognasse per.
ferite si
di q
dare
gualche
Vita,
La
la
'
morte
'9
.
Sfbi propoMiorvBt
pergera
polim
Tea
/ftf
Si
mndmrt
ropo0tidi
grano
vtrto
Napoli
versas
nobis
din
tam
bette
tei d*i
afflitto
pere he
Sono
clolui
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DitceiDiotii^ifr5f bene
mane
da
lontano
Pariimino
dalla
iung
noi
di
citt
buon
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Accepl
Illiut
litterat'a
mUtat
te
tertiua
morte
Ricevi
le
UT il terz'
annat
dopo
anno
da
mandate
lettere
la
te
morte
sua
est
gela
Un
mia
in
Disse
cose
eh'
Xontao
da
tunt
intero
giorno
sole
senza
quelle
presenta
state
fatte da te
erano
dal
lontano
Giove,
fulmine
"
Coram
ieeum
Clam
viro
el
loquar
Ti
axore
Di
parler
bocca
ed
al- marito
nascosto
alla
moglie
Poetae
aadSun
poluptau
cum
Poeti
tur
bus
conjugi'
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Uheris
et
de
ieoiptl
SUiaere
vNihil
Begulut
marmore
tua
sen*
Ifon
mistus
ett
de
not
E'
somno
qua-
nteit
diteeastt-
Uno
lueem
ante
liqua
Prae
oeuUs
babea
vedi
Non
pottnm
non
re-
ubi
TAfiti tefacit ut
hominem
vec*
partir avanti
amici
tm,
netcio
neminenl
avanti
Non
e,
quelle
gli occhi
cagione
posso
lacrime
;"rid^Ita
putet
neppure
hai
Non
mi
Me
certa
una
giorno
daljbngo
ibere
gaudio,
da
de* miei
che
ter
dal
Uscir
prae
iaerymls
alzarsi
di
tempo
Chiedendo
vdei
Prae
per
letto
exre
quae
'Roma
chiarella
amicie
ett
coeno
tuo
prigionieri
oramai
anicula
rat
il
sentm
mandato
cambiare
etfc
turgere
Cam
perOttnctairetarex
Unusex
nulla
far
Regolo fu
Captivlscomma*
Romam
Tempaa jam
dam
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de
tandis
de
niti
agam
tentia
Nec
pia*
con
cere
Vigmr e^tndi
ascoltati
sono
per
dell
mie
il resto
scrivere
t
cose
allegrezza,
ove
sia*
stima
tanta
to
se
non
di se, che
istima
rispet'
nessun
uomo
Retomnef
quod
relictat babeo
tu
Tclit
etpro centam'uii/-
Catomibi
'
prae
libus
Lascio
tu
fuori
che
tiene
Catone
il
luogo
di
cento
Diedi
quello che
vuol
Il solo
me
dedi
Minatvignti/rroiii5o"M#
tutto
venti
mine
per
appresso
mila
entrambi
*99
Pi*
JcUquitpugnare
Hs
ComhmUere
p9'suoi
p*tuoi
i'ro o" quanti
feceris
quid
facafn^quid*Per
approbabo
Jcoiari
grande
la stima
quaUimou
te
altari,
he
ho
cosa
di
farai
che
tappfxtvero
Homo
sin
fide, sine
sine
re,
Vomo
sede
^
se
Alcuni
mer-
ira xnafv
gunt
in
s*immetgastoin
uccelli
mare
in
Mia
evolvit
Rhodsnus
se
mare
Ex
ide,
stn'z
domicili
ienM
aVeft
(^uaedakn
averi,
senta
Europam
eaerci"^
tra)icere
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tn hameros
etioaic^uid
sUos
// Rodano
matihus
la
Mulier
ira
numero
Alzare
ijualchecosa
spalle
Oler
ferre
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la
ludens
vittria si tiene
Donna
seni
coenam
nel
mare
ler
Victoria est
si scarica
che
balla
sua
sicura
tempo
al secchia
Portare
sulla
legumi
cna
Singuae ira
traditae
tnilitem tunicae
sunt
scribam
re
stata
Xh
ttd
citsghatd
ptr soldato
Ti scriver intoi*n
\
.
tiac super
vesta
iquesio/-
ft
^
pitarentur
Super terrae tUmuum
pouere
Posero
eolumnam
colonna
una
di
eminenza
Multa
rogitaos Facendo
super Priamo
intorno
super Hectbre multa
Super
viridi
super
haec
Oltre
li civiis
Campi
la
qui suhter
Venta
subter
Yirtus
omnia
cedere
muros
tesludine
in
quae
possunt subter
se
tamo
verdeggiante
che
ha-
tiene
quelle cose
bet
aU
sotto
sono
i serrati
virtti
temere
civile
guerra
Sotio
Ettore
ci si cominci
campi
La
homine
interrogazini
e
mokfi
Priamo^
ad
il
Sopra
i|icessttbel-
timor
an
sopM
terra
molte
intorno
fronde
lo
te
mura
scudi
di
sotto
se
che possono
tutta
darsi
uomo
..
Ma
sub jovejtigido
venator
net
ti cacciatore
sta
sotto
il freddo
aere
Sub
nomine
pacisbellum
atet
Sotto
il
nome
Sub
Sub
manu
sunt
adveatum
omnia
Praetorii
Tutte
id
manus
le
cose
Jll' arrivo
sta
na
son
pronte
del Pretore
avvenne
CI
evcnit
Sub
di pace
la guerra
scosta
succedei mihi
Mi
verr
sera
le mani
mandato
Esercito
Subito
tra
dopo
le
Ute
sotto
il.giogo
quellelettere si Us'^
"
CAPITOLO
FUI.
Congiunzioni
Delle
G"nganzioni
le
ad
anire
le
altre
membri
yersi
gli
come
del
anelli
eipaH
serTotio
parti del
discorso^ e soprattutto
periodo, o diversi periodi;onde
cbe
uniscono
legano
di cui
specie^
i drsono
parlare. Se
le prin-
il
eccooe
Copulative
I.
Et,
clie
parole indeclinabili
sono
distinguono di verse
ne
"
ar,
ed,
E,
atqne/
Etian, quoque
ancra,
parimenu,
pure,
ziandio
Praelerea
Gum
tum
Oltre
a^ei;
Non
solamente,
-^
inoltre
ma
ancora
ti
I"i^giuntive
^e*
Nec,
...
N,
'
nefc
neque,
Mquidem
Nemmeno,
Ne
jfffinchnon
An
non
Yel,
aeui
aut^
sifc
at, yerum,
nemmanco'
neppure,
O, oppure,
3*
re,
come
ostia
oifvero,
jisiversatisf
Ma,
ve*
per, poi
porro
IfiUilominat^
Tamen"
nihiloseciuft
attamen,
nuUadimeno,
Pure,
NuUadimeno,
verumtame
Etiams, quamvisj
quamquam
Ets, tameU^ licei
Sebbene,
tuUavoUa
tuttavia
quantunque
sebbene
Bench,
4. Illative
adur^que
Er^o, gitar"itaque
Dunque,
Perci,
onde
Perla
qualcsa,
obrm
lo
"^uocirea
Per
5.
Causali
j
Nam,
namque,
Quoniam,
enim,
etiam
'lu-ppe,siquidem
laonde,
che
lo
che, per
la
qua
cosa
Dimostrative
Perocch,
Poich,
imperciocch
giacch
'
per
JPerch^
imperocch
Poich
aUeaoeh
Ut,
Affinch,.per
ofe
6.
Dum,
tlammodoy
Si si
quidem
Sa, sia
Condizionali
modo
Purch
Se, seppure
jQau8"
alitcr. si
sin
Se
Nisi
Se
y. Di
ukroniy
nam^
Annon,
che,
fion
che
meno
se
Fine
Affinch, acciocch,
Affinch
ne
non
no
Motivo,
Ut, qao
Dubbio
8. Di
poi,
$e
ee,
cosi
Forse,
ne
aecne
IXe, ut'
ma
non^
e
'Ad,
che
paara
perch
perch
non
,
non
9. Dichiarative
h\e, yidelicet, scilicet
Cio, cio
Nempe,
yale'
nimirum
IO.
dire
Aggiuntive
Imo
dire
Anzi
Anche
^
Praelerea
Non
inodo^
etiam
yerum
Nedum
Praeter
quod
quam
Non
che
di
in
primii
tum^
'
Ordine
Pria,
deiod6j
allorch
^^
Primach,
ezquo
primieramente
prima,
Poi,.
exnde
Priusquam, antequam
Postquam^ posteaqoam,
anche
ma
che
Mentre,
dchinc
inde,
Di
quum
Priofl,primum
Hinc,
solo,
Oltre
ti.
Coni
Non
in
se^
avaniich
dappoieli;dacch
Dopoch,
Prim
Primieramente,
Secutido
In
secondo
primo
in
luogo
luogo, secondaria'
mente
Tertio
'In
Interea, interim
Nota.
Tra
G"ngtuntivo,
luogo
terzo
Intanto,
le
aitre
Congiunzioni
T IndioatTO,
frattanto
alcune
ed
ffovernano
altre,or{^
il
rinftca-
2oa
vedremo
come
significato,
quidem
iVe
parola framezzo^
come:
Ife Terbum
iatelle"i
quidem
si velim
Ne
Ne
inteki neppnte
Non
Neppure
ial? i fuere
quidem
mettendosi
sempre
tfuidcnt
iniontet
della Sintassi.
parlando
si diTde
iTer^'
il toro
ed
tivo,
qualcbe
parold
una
volessi
$$
gr innocn
Neppure
furono
salvi
eongi nazione
Que
parola
tra
O^nnia
si unisce
fine ad
in
sempre
al-"
come:
Ogni
agi^ tectumque.
secum
taremque
Terraque, marique
tetto
nota
Le
ejus
ed
gesta
la
in
trasporta
il
casa
impnst
sue
'
sedo
cos
in
note
terra
"
mare
Le
enirn
congiunzioniqtloque, autent, veto
Seguire piuttosto^ che precedere altra parte
amano
di
scorso,
Ta
filii mi!
Brute
Tu
longe aberani
autem
Aotoaius
meiises
o\^vero
Gratnlor
utrutn^
debbo
Mi
biberit
che
ne^
significa
veoerit
\^ero
possono
il
pure
Domando
ne
nec
se
costui ha
pia
non,
le
nec
nei
congiunzioni
come:
Sii felice
4
non
an
latino
nel
teco,
vomitato
adoprano
sottintese
sono
an
Autem
si
quando
utrum
Qttaero
mori
te?
dire
pu
bevuto,
modo
ancora
Sis felix
hanno
vomuerit
an
per
Niuno
iste
utrum
stesso
Ci segue
num
'
cngr"tular
temere
Nello
lontano
Lercio
viife, ma
gi due mesi
di num^
timeam?
tibi,an
ne
plus
figlio!
mio
mollo
come:
potest dicere
Nemo
rut
era
#0110
in correlazione
An
io
Antonio
interiit
cum
pure,
Ma
vivitiLerciusiro(lao
sunt
o"
di^
come:
quoque,
Ego
del
o
se
sia
anclie
essere
di $ij
significate
venuto,
no
arverb]giacch
certamente
certo
s
,
Qilando
in
latino
ne
per
se
in
an,
posposta
italiano
num,
ad
significadubbio
utrum,
altra
Toce
ovrero
come
per
:
si traduce
la
cella
parti-
t204
proinde
die
secui
la
Talgono quanto
oottgiunzone
come:
,
salutem
Cujusego
saltfezza
dcbieo
tueri
meam
La
nonsecusac
del
difendere
la
quale
dello
io
aUtimehi
non
che
propria
Idem
ac
lo
jbso
Idem
atque
La
medesima
che
che
cosa
l' italiano
latino
del
il nominativo
ed
il verbo
ho
vei
che
ta
ih
stia bene
'
E'
cosa
che
che
vergognosa
nati
sono
in
accusativo
infinito,cme:
.( Gaudeo
Godo
gendo
rivol-
omessa,
aggiunto
in
vale
,
ovvero
Gaudeo
bene
rt
rjBms
quelli
bene
hem
tu
quoo
vivano
bassamente
tunt
i
.
Et
re,
alcune
volte
si deve
tradurre
anche
per
come:
Il
ego.
si prepone
ed
optime.
come
partire
si dicesse:
il
Non
quin
?
rectum
'
multum
come':
fornito di
grandissime
.
ficati
signi-
'moii|rano i ^liveroi
.
Perch
einet
tenuissl"
pure,
ricchejbM
taces
il significat
maximusj
i^alde
Si pure
Gli
Tfon
so
non
di anche,
significato
Sisvelmazimisauctusdivitiis
Quxn
io pure
superlativi,e ne accresce
vel optime, vel
maximum,
vel
ha
ai
se
Talora
deve
padre
ae
come
mas;
et
num
escio
Fel
pu^
che
taci?
non
non
fsse
gfu*^
05
ipse hincerolara
Quin,
dubito
Non
Non
Non
tri-
Non
dubito
carueris
mo
quin ad
Nemo
fuit
te
^uin vl4^rit
posso
No^
vi
Niente
enu*
buona
voglia
di
non
guafe
non
meno
alcuno
fu
dubtant
^ke^non
lasciato
ab'"
chiaramente,
scritto
dubitano
Non
Quia, mirare
il
veduto
ho
bia
acriberem
.
Non
di
sfa
He
non
scriverti
praaternisi guii^
deate-
'
tu
fave di
'
l'abbia
Nili II
che
priuo
stato
possum
barn
di
isolarmene
alit
quih aec|i]0
Undero
Judi
espio
che
ti
non
ma*
ravigli
CAPITOLO
IX,
Dell*
Interjezione
Interjezionisono
parole indeclinabili,e perlopi
inarticolate, eh' esprimono i diversi affetti,e sentimenti
e
di
chi
parla;
cosi
sono
chiamate
perch
arbitrio
ad
sono
Gli
affetti eh'
hanno
non
tra
gettate
esprimono
no
so-
principalmente.
Cuge, io,
Ah,
dicito
a?en.*
Allegrezza
L*
I.
io!
oh proh!
Ah,
a.
Ah, heUj
//
hei, boi!
Vm,
yae
tibi!
ohi
Dolore
Ah,
3. La
La
guai
si, oh
Ut!
utinam!
si!
oh
qaod
capperi!
Desiderio
se,
oh
Dio
voglia! Dio
Cosi
eh!
utinam!
^c!
iu!
Oh
cosa!
Oi, deh,
utinam
te!
ah, deh!
na
Oh,
Maraviglia
Oh,
5. Il
ohim
Minaccia
Guai,
gridate evviva?
evviva,
Fiva
cosa!
se/
voleese!
etra-
166
Huit
Ltvatt^ di
apage!
7, Per
Eja
euge!
rjezioni
,
(oh
far coraggio
Coraggio!
'
Age, ag clunt.slgte,
agitedoitt
Alcun?
f^ul.Ha!
volte
come:
vergogna)
Nomi
mnlum!
Miserum!
Or
sodo
(ti
%^ia,CTaggio!
su,
io
osati
di
Iote-"
peste ) Infandum
la
venera
forca
(oh disgraziato)Kefas!
(oh
TilttDa)
INDICE
bht
Cfwnmatlca
m'4
quali prU
PAfiiTE
AVAU81
PRIMA
BBL
FARTI
DSI.LB
comprende
DISCOBflO
ibid.
bid.
PRIMO
CAPITOLO
PEI,
VOMB
P^'t*
t^.'^V'^
D^r't
il nome?
sorto
""
quante
Quale il Nome
Sclanlivo
^*^
"
ibid.
.
:k:,i
}bld
VI
Proprio?
Comune,
Quale
il
Collettivo
Qua e
Quale l'Astratto?
^uali cose debbono
il
ibid,
de
"intende
de
siano
^
Uro
per
PRIMO
ICUMBaO
e
numero
che
nomi
mancano
** S"^"^
^i??^,^
e
qua!
SECONDO
pib
meszo
genere
GEITBBE.
sieuro
per
sono
distinguere il
che
i nomi
specie?
^* quante
competono
*^
genere?**
jj^.j
che
|4)ueUi
IJ; che
ibid.
agli
sob
uomini
Sono
ibid.
.j^-j^
DEL
di quante sorte ?
dell'ai.
dell' uno
0
q
numero?
ARTICOLO
Qual
ibid.
riguardo al Nome
considerarsi
ipEL
coM
'
4i Moltitudine?
ARTICOW
Che
ibid
Appellativo
convengono
regole applicabilianche
queste
genere
*^y""^J
*^*'^*-
solo alle
n^w
sono
i nomi
de'
ibid
donne?
agl| animali
metalli
ibid!
de'
Monti,
de'
ibid.
di
ed
dejle QitUi, Prov^nc^,
quale i nomi
Isole;
simili com
Poemi
proprj delle Nasionl, '{le*
,* e.
ponimcnli
i nomi
qual genere
sono
dfiftU-Alberi?
nomi
Di
Non
ve
Di
che
Ve
ne
Di
ne
Riferitemi
alcuni
vi
di
due
di
s'intende
CA9Q
Caso,
per
la
consiste
ibid.
TERZO
'
quanti
sono?
QUARTO
DELLA.
che
ibid.
genere incerto?
ARTICOLO
In
ibid.
comune?
genere
DL
cosa
che hanno
lingue*
ARTICOLO
Che
sali
mollo
sono
Epiceni?
de' nomi
sono
DECLISAZIOKB
Declinazione?
ibi.
esistono
nella lingua latina
Quante declinazioni
.si distinguono?
deve
A qual cosa
principalmente fare attensiooe
,
le
para
ibidi
bisi^e?
ibid.
nelle
genere
dicono
si
de' legumi
?
che
nomi
si dicono
nomi
quali
ibicK
regola
questa
differente
JNon
degli
i nomi
sono
genere
eccezioni
un
ibid.
alberi ?
degli eccettuati?
sono
Quali
ibid.
eccettuati
i frutti
sono
genere
qnal
Ha
degli
sono
ihia.
da
che
ibid.
ch'im"
Declinazioni?
ibid.
L
DactiNAziONR
hanno
al Nominati
Quale terminazione
prima Declinazione; quale terminazione
sono?
sing. e plur. e di qual genere
il modello,
alcuni
Datene
e
riportate
nomi
delia
p/endono
al Gen.
eo^
egualmente^
-notatene-
n.
Quale terminazione
quale terminazione
qual
Modelli
che
no
al
ne
Nom.
della
nomi
a! Gen.
sing.
3.
Deci.
plur.
di
IO
hanno
/secondo le diverse
d'
al
ter
mi naon,
ibid.
nominativo.
neutro,
nome
noni
che
si
deeliijm-
egualmente
it
IIL
Quali
ibid.
gcueVl
Declirazioub
prendono
Declinazioni
i nomi
Declinazione
differenti
nano
si decli-
sono?
genere
di
hanno
che
nomi
nomi
coniDrevde
prendono
al
Gen.
DEctmAaioirB
Deci,
questa
Sing.
plur.
qiiaW
tcaiiiiaiiio
la
Qt9
Modello
nomi
Declinazione
d'pn
neutro,
nome
^gaalmeote
si declinano
che
nomi
ibid.
^^
i^
modo
egual
in
b deelnaoo
che
lY.
...
DtiCLllTAZIOirB
ibanno
quale e quella qhjB prendpno al.Gen.
nom.,
8Dg..e plui'.
che si declinano
nomi
Modello,
e
egualmente
ibid*
.....
d*
S"ealinazione
un.
terminazione
prendono
Modello
Gcn.
nomi
di
tutte
che
GEKBBAU
'
'
'
'
ibid.
?
,
due
quando son
composti
d an
quando son bo]pt"sti
casi inciti,
ed
retto'
caso
'
ambedue
di
il Vocativo
generi
'
sempre
sempre
spjressai?
17
la medesima?
APPEifDICB
Jbid.
'
ibid.
preceduto dairinterjczionep?
rAblalivo' em^re
accompagna
che
{ifreposizione
composti
obliquo?
Modelli
La
i nomi
si declinano
uno
si declinano
iG
"
?NNOTA-ZLOHI
come
ibid.
eg^ualmente
si declinano
le Decliiiazioni
Come
15
CJome
di
i 'Nomi
al
'
sono?
genere
Tavola
ibi(^
Decunaziomb
nomJ
al
terminano
i4
neuUo
'V.
'
C^me
Nome
'4.4
ibid
L. DEClllTAKlOHtt
Alla
e^
'*
della
nomi
"^ctali
Dect
1.
hanno
il Dal
,ritbl.."pllii'..
-ia' ahu$
Nomi
Non
18
che
vi
del
mancano
sono
de' nomi
singolare
decliuati
Modelli
Non
.'
tominato
in
ai?.
Dig4A
AWBIIDMV
Il
osservate
cosa
intoi^tiial
Anche
lo al
in
questa
Deci,
;f
Deci,
..,"
IL
...
ibid.
4^U.si.Decl.
della
si
prinia non
'
'
de|^""mi/
'
che si
'
''
'
.'lo^^
ibid.
Am;)irteiigono(
"a qtteMa
0$,
'^
so-
usano
plur.
lii 9US,
ibid.
;,,..
'P^pITA3Up|l9 f
'
vi ^9Dp
.t
VpcaL
come
-19
i Peetlil- (xeiB^,
ulng.
?
..
Che
partioolaBniettite
presso
ibidc
ibid.
^..
greca?
alla
i;..
si trova,
"
on,
che
Dl.* aluni"Kiml
hannp
una
(^Mfti^wnilliat:
specialedeclin.
inj*..:"Mjd^d.
li
Awmao
nomi
Aknni
dS
im, ed in
Altri hanno
deci, hanno
questa
TAbl.
conseguenza
^ Acc.
terminato
terminato
uscita
doppia
una
III. DMk.WAai0Ri
AU|k
in
all'Acc.
hi
31
doppia perci
all' Ahi.
ibid.
terminazione
La
minano
in
I nomi
a.
S. Anche
I nomi
la
in
terminati
in
gli antichi
in
molti
in
scrittori
eccettuano
Sbid.
in
al
Dat.
ibid.
Ahi.
plur.
ibid.
bus
si trova
il
to
Dat. sing. termina-
hanno
il
Gen.
aS
plur.
nato
termi-
ibid.
ium
i nomi
sono
di
ana
che al Gen.
del
Declinazione
to
l'aumenibid.
IV.
della
Dbclirazioi
ibid.
domus
nome
di queste
nomi
sing.ricevono
piiisillabe
appbvdcb
Quali
hanno
ma
lis
questa Deci,
di
nomi
in
si
or:
rAbl..
come
Molti
al,_
la terminazione
Presso
ma
e/
hepar
greci terminati
terminazione
ter*
23
e,
nectar
hanno
nomi
sing.in
de' mesi
far, f ubar,
altri
deirAbl.
i nomi
i.
neutri
altro
per
ordinaria
DecL
il Dat*
hanno
Ahi.
plur.
ubus
34
Ibbbgolaiii
Db* Nomi
Quali nomi,
si dicono
nomi
Alcuni
di
'sono
ibid.
Irregolario Anomali?
al sn^ e d'un
un
genere
altro al
ibid.
plur.
Altri
acquistano 9
di
ambiando
significato
mutano
mero
nua
Ed
Alcuni
Vi
hanno
al
che
terminazione
i casi
tutti
per
doppia
una
avere
possono
a6~'
deci.
cambiano
numero
ibid.
deci,
d*iin
son
ora
la varia
Nomi
che
Nomi
che
ibid.
uscita
Nom.
Altri si possono
Altri
sola
una
de' nomi
sono
di
ed
genera
terminazione
non
ed
latinamente
ofa
cui
con
hanno
plur.
hanno
ohe
d'
son
,,
non
alla
an
secondo
.ibid.
portati
.
due
altri
uncaM"
ibid.
greca
altro
ec.
^7
a8
'I"LL'.TBaAZlbvBn^'NoMt
Esempi
di nomi
^"^
Diminutivi
^9
Aggiungendo
'
AHkTA^NT
'
^iettivi,si formft
mb-9^
.una
apecie di
3o
Dkninutivi
j.
"
.
TERZO
ARTICOLO
DB'GRJDI
Quanti
Che
gradi
il
cos'
ADJBTTIYI
DEGLI
Formazione
39
ibid.
ibid.
si
Come
si forma
il
forma
anche
Non
si
formano
di
Difetto?
4^^
Eccesso?
di
Comp.
Eguaglianza
di
i.Comp.
Come
coir avverbio
magia?
la
ricevono
ibid.
ibid.
in
desinema
ior
come
come
P^etua
simiiis
JcilU, agil^gr4'
si forma
volte
molte
liyo quam
coli' avverbio
premeUendo
per
multo
Yi
aggiunge
Alcuni
il
Comp.
iv
irregolari nella
ibid
e
Saperi, sebbene
degli
de!
che
mancano
delV upo
formato
Qualche
'vlta
volte
viene
si
dell'altro
OHP.
BEL
nome
la
si
un
se
dopo
s fa
medesimo
fa
segue
la
ibid.
che
di
'
al
pone
congiunzione
medesima
quam,
del
precedere
e
da
ibid*
il
dell' a-
caso
46la
congiunzione
avverbio,
th
emetto
al
seguita
camp*
primo
congiunzione
tempo,
/^5
Comp.
caso
"
della
uso
si
dairAbh
'
cfjetlivo,
un
medesimo
coll'aggiuntadi
djetlivtCompi
Quando dopo un
al
SpPERL.
ibr^seguiU)
preposizione prae sottintesa
la preposizione
" espressa
^rae
unita
al
trova
semplice positivo,
che
che
ibid.
'
Comp.
volta
44
ibid.
superlativo
mancano
dalla
Comp.
del
Comp.
man^
ibid.
adjettiviche
mancano
retto
.'
forma*
Positivo
SlUTASSI
da
ed il Superi.
mcior
del
altri
Ogni
4^
sono
Altri
Altre
super
ibid.
del
chino
Il
ibidr.
la-
entis8mus
sono
Ed
al
adfettiviformano
zione
Vi
ibid.
aU"adjettivo
/rer
forza si
accrescer
maxime
AimoTSioin
in
ibid.
li
volte
Alcuni
ibid*
4^
Superi, anche
il
forma
Altre
4^
ibid.
Nuperus?
cilis?
Si
ibid.
r^:
quatn
minio
"
ne
e
segue
si
nette
un
ibid.
verbo,- questo
in
latino
al
eofac^lB
Itaiiauo-
ibid.
2a3^
Quando
il
Tabi,
con
Gomp.
tacito
le
pu
usare
dopo
trova
della
nome
partitifosi
di
Taci
il Gen.
ex,
volte si
Alcune
fa
Comp.
un
il
Gen.
dal
retto
h\%
superata
cosa
adiettivi,
Agli
voci
tanto,
che
Gon^p.
tanto
Superi.,
alquanto',
quanto,
em,
si
uniscono
muUo
quo,
le
pu'
nihilo
lo,
Anche
ibid.
voci
le
a' suddetti
si uniscono
aetate
natu,
adjet4?
tivi
notarsi
da
dire
Modi
ibid.
Superlativoaddomanda
Il
h"
che
Accus.
inter
con
all'Abl.
con
collettivo,
de,
ex
all'
ibid.
ha
non
di
differenti
Modi
plorale
nome
ante
Superi,
il
Talora
Gen.,
al
segue,
il
che
il So
esprimere
del
il valore
Gomp.
4^
peri.
ibid.
"?
ADlX-mvl
D8GLI
dicono
Quali Adjettivi si
VUMSRICI
Numerici,
di
specie
quante
sono?
Quali
Quali
5o
i Numerici
sono
Che
U/1M5
duo,
Che
5i
quest'adjettivo?
ibd
tria
ibid.
ires
quale
il'
posto del
numero
Sa
".
intorno
osservate
alla
'
ibid.
'
plurale,
da
qual
bis, ter,'q'uater e
dovendosi
cento
voce
'
al
idi,mille
caso
e*
simili
Quali
gli
sono
tutti
seguito
la
mille
voce
ibid.
Adjettivi numerici
declinabili
Ordinali?
si declinano
53
bonus
come
bona
,
ossei^vate
cosa
di
sono
Come
si declinano
sono
Quali
Temporari?
Pnaerarj
Quali
di
Distributivi?
avverbi
Ordinali?
ibid.
54
si costruiscono?
come
i numerici
Quali
a' Numerici
piii intorno
numerici
Quali
Cista
ibid;
bonum
Clie
ibid*.
indecicabile
resta
Sono
duo,
i numeri
moltiplicare?
Come
cosa
declinabili
sono
ibid.
intorno
duae,
moltiplicare
minore
ibid.
unum
una,
osservate
cosa
Declinate
Nel
Cardinali
de' numerici
Dedinate
Gardinali?.
55
ibid.
Proporzionali?
ibid*
56
ibid.^
numerali
CAPITOLO
TERZO
DEL
PROirOHE
Ohe
cosa
Pronome
di quante
specie.'
ibid..
aa4
ARTICOLO
PRIMO
\
PKB80HAI.B
I"BL.PBOVeM"
Sj
deen- PtrsonaU?
Qujil Prooome
si distinguono,
Quanle persone
le rappresentano?
Dcclinaiione
del
di
pronome
pronomi
qaali
che
ibid.
di
persona
i.
a.
di
Ibid.
3,
AmroTAzioiri
di
Il Pronome
Vi
tersa
persona
di
Pronome
un
terza
secondo
varia
il genere
di tutti i
eh'
persona,
58
g*
ibid.
neri
Anche
di
pu riguardarsi come
terza
ibid.
persona
Che
Altre
con
in
deve
una
caso
sola
voce
di
nostri
mi
loro
unisce
luogo
usare
Dativi
volte
Quando
'
essi
al
personali
pronomi
farne
intorno
osservate
cosa
Ai
nostrum
pronome
si unisce
Ahi*
ibid.
ctfiit
per
69
tutti
in
met
ibid.
i casi
plur. si
al Gen.
vestrum
60
uestri?
volte
alcune
tibi, siti
Al
questo
usati
sono
per
ibid.
eleganza
pura
Ili luogo di ecceeum,
'
trova
presso
gliantichi
ccam,
eccum,
Quali
no
eccos,
eas
eccas
SECONDO
possessivo
PBoaoMs
ri dicono
Pronomi
ecce
ARTICOLO
nsL
eos
ecce
eam
ecce
si
Possessivi
ti
come
dedina61
AimoffASfoiiB
Quando invece
ipsiue?
di
sttas
tua,
OBL
PnONOMB
si dicono
Pronomi
ejus,
TERZO
XH3IOSTB1.T1VO
Dimostrativi,
63
quali sono?
ibid.
si declinano?
Come
ns"rsi
G^
ARTICOLO
Quali
deve
suum
AmroTzioiri
La
particellace
in
lUe
Che
tatti
alle
cosa
i casi
volte
notate
oltre intorno
ad
Aie
hie
,
haec^
hoc
64
ed
i7/e?
ibid
ibid.
ii5
ARTltoLO
DK.L'
l'Articolo
QM
QUARTO
WKLkTYO
ARTICOLO
Relativo,
si declina?
come
65
AtrKoTA.ztoirt
antonomasia
per
quod
Preposizioneeum
qui, quae,
La
eccellenta^ che
per
si dice
pronome
Relati?o?
in?ece
spesso
all'abl., lo segue
pronome
Questo Pronome
il
66
precederequesto
di
ibid.
me,
Quando
di
si riferisce
cui
si accorda
nome
numero
no*
ibid.
si
sena' alcuno
trova
si.sottintende
pronome,
genere
col
Pronome
questo
in
appoggio
qualche
nome
^e
nerico
ibid.
ARTICX"LO
PBOHOIIB
DBIi
Pronome
il
SoaV
lempi
riamente
ARTICOLO
SESTO
PIOVOMB
IMDBnvnO
is
,
Quali da
Esempi
,
67
Indefiniti,
da
brdrna-
che
68
si
da
formano
ibid.
^ui
ibid.
ea
id?
70
Ibid.
neuter
neutrum?
nutra,
ibid*
Qoali,Gen.
itte
dolina?
formano?
da
dicono
si
Quali pronomi
Qoali da, quii
si
come
ibid.
Pronomi
Quali
IMTBRROOATIVO
Interrogativo, e
BRI.
Quali
QUINTO
dalla
si formano
quis
modui
voce
da
i$, kie
ibid.
Arvotaziovi
f
Come
si declinano
nuUus
aUenus
totus
quali
Come
Che
differiscono
si declina
Quando
Gen.
singolare?
Dat.
71
ibid.
omnis
intorno
osservate
cosa
al
nonnuUut
,
"
questi pronomi
Nottras
,
la
vestono
Cujat?
Fstrat,
natura
di
adjet'
tivi ?
Ai
J%
pronomi
neutri
plorali
essendo
soli, si sottintende
ibid.
negoiia
Avanti
ibid.
un
non^e
s dice
quid, quidlibei
aOquod
qtiodtibet,e'non'
liibid.
ai6
Quid
alcune
Qual
differenza
Modi
di
ha
volte
dire
fra
da
di" perch
} .ftfgnifical
ed
totus
a'
bid.
omnis
notarsi
Esei'cizio intorno
73
bid.
Indefiniti
pronomi
CAPITOLO
^4
QUARTO
DEL
VERBO
.
Che
cosa
il verbo
di
il VeHS"o
Verbi
Attivi
Verbi
Neutri
Quali
non
ibid.
'
5^
consisti^
da
considerare
'
la
ancora
ibid.
?
76
lit GUFBSLB
conjngazine,equa\ite
cose
si debbono
bid;
DELLbI
PEBSOHS
d'.uu Verbo
ojugaziQne
ibid.
essa?
in
numeri
Transitivi?
MWMO
CONJUGlZIOMI
DB'kuMBfil
Quanti
bid.
dirsi Intransitivi?
possono
considerarsi
intorno
Verbi
a
DELLA.-
che
Neutro?
dal
Attivo
'ARTICOLO
In
76
ibid.
dicono
si
non
sono
cose
specie?
quante
Atiwo
Quale
Passivo?
il
Qfiale
Quale il Neutro?
dome si distingue il Verbo
co-
bid.
DB*
TEMPI
4
Che
cosa
quante
Quanti
Che
Che
Che
Che
s'intende
per
tempi
cosa
accenna
cosa
cosa
il Passato
di
.
79 ;
ibid
il
Definii?
Indefinito?
Passato
cosa
il Passalo
Anteriore
cosa
il Passato
pili che
Che
cosa
il Futuro
Assoluto?
cosa
a' Verbi
passatisi
Che
Che
riguardo
tempo
specie?
il futuro
80
ihid"
ibid.
ibid.
ibid.
perftto?
81
'.
ibid.
Anteriore
I
db'
Che
Che
con
cosa
Che
cosa
Che
cosa
Che
Che.
s'intende
per
Modi,
modi
quanti
esprime l'Indicativo?
iMtperadvo ?
il Congiuntivo?
il
CmniizionaU
cosa
Infinito?
ibid.
ibid
cosa
ibid.
sono
83
di qi^nte
specie?
ibid.
ibid.
^37.
.SECONDO
ARTICOLO
DBLL
CQKJUOAZIOITB
PAATCOLKK
IH
Quante
che
latina
le
sono
da
83
distinguonor
Coniugazione del Verbo
Sostantivo
ibid.
$st
AVVOTZIOVI
I Latini
di
mancavano
di
frazioni
Terse
forma;
si trova
pu
del
sosti
si fa anche
altra
in
tatti i tempi
al Verbo
della
tu^si
che
ibid.
Condiz.
altri Verbi
Modello
guisa
altra
in
Premettendo
no
86
tempo
finticbiaJAcbei. presente,
gli Spfittipri
presso
L'Infinito
distinguere di-
per
imperfettodel Congiuntivo
II passato
Cong.
terminazioni
alcune
esse
si
si
preposizioni^
formio
88
egualmente
conjugano
Coojugazione
Verbi
appartenenti a questa Conjugazione
della II. Conjugazione
Modello
Verbi
appartenenti a questa Conjugazione
Modello
della HI.
Conjugazione
Verbi
appartenenti a questa Conjugazione
Modello
IV. Conjugazione
della
Verbi
appartenenti a questa Conjugazione
Prospetto delle quattro Conjugazioni
89
I.
97
9.
101
ibid.
107
10^
AiriroTZioKi
1 Verbi
i
Vi
si
tempi,
sono
de'
si formano
Verbi,
tempi 'eheine
che
al
derivano,
da
ibid.^
passato definito, e
due
nanno
alla
negazione
Facendo
eum
Quando
non
'.
pu
il
che
persona
si fa
in
che
possono
anche
tre
uscite
Congiuntivo
imperativo italiano
Ilo
vi
ibid.
latino?
Geran"l^o. italiano
il
ds
tanto
ibidC
il
nome
ibid!
log
del
diversi
rappresentare
passato
di
ed
altri
negli
'
dell'
Congiuntivo prende
Potenziale,
Verbi
come
precedere i
presente
secnda
tutti
esso
Altri
Quando
in
di
di
Ottativo,
Concessivo?
.
mancano
avere
del
alcun
rasura,
participiofOt^
futuro.
all'infinito; e
lU,
rum-,
T
.
si* sisp*
fu^urim fuiu
uv,
ibid!
^8
di futuro
Questa forma
eon
sii at-
tri Verbi?
119
tempi
Go'dTer8
forma
ti
de' Verbi
Verl)o
del
una
ed
il
participiofuturo
conjngaxioiie tuttai dj tempi
$i$e
ibtd.
futuri.
i Verbi
dopo
Quando
cade
r azione
"
si
che
Verbi
questo
si mette
Verbo
capio
del
G"njugazione
attivi si
Come
si formano
Come
ibid.
ibid.
iiS
Da'viaai
fissiti
semplicide' Verbi
teipi
tempi composti:
differenza
Sual
odello
della
cbe
ui
all' accnsatito
coniugano egualmente
coHJvoAzioaB
Verbi
su
esprime l'ogi^etto
si
ii6
il latino
ed
Conjugaziooe
conjogano
ibid.
'
l' italiano
tra
I*
Paistyi ?
ibid.
ibid.
'
egualmente
i3t
.
Modello
della
si
Modello
che
Verbi
li.
Conjngazione
coniugano egualmente
della III. Codjogazioue
che
Verbi
si
con|ugano
della
Modello
che
Verbi
i^\
ia5
egualmente
la^
138
Conjugazione
conjugano egualmente
IV.
si
ibid.
'
i3o
AllKOTAZloai
La
seconda
due
persona
terminazioni
Essendo
due
quando
le forme
1'
una
del
si dovrebbe
Quando
dire
dovrebbe
1* allra
quando
deirioBnito,
assoluto
futuro
amatut
ium,
i3t
usarsi?
quando
tili
Ama-
ibid.
fui?
Dopo
Verbo
un
da
aizione
ibid.
passivo^ il
dal
in
che
nome
caso
ibid.
GOKJUOi^ZlOVB
Quali Verbi
DB
ViaBl
ai dicono
Deponenti
Modello
della 1. Conjogasione
Verbi
che
si conjugano egualmente
Modello
della II. Conjugazione
che
Yerbi
si conjugano
egualmente
M^ello delia IH. Conjugasione
Verbi
che
si coniugano
egualmente
Modello
Verbi
della
cbe
si
IV.
Conjugaaione
coniugano egualmente
DIPOHUTI
ibid.
i3a
i34
?
35
i38
ibid.
.41
ibid.
a3o
,C09JI7GA2IOS
Dt
IMPSUQVALI
VEBM
PA|SlVik
VOCE
Bl
QaftliSODO
si
i Verbi
Impersonali
cotijugano
Lisia
di
"77
il
di
e
Participio
specie?
quante
180
183
Esempi
Del
supino.
Che
cosa
Di
quante
intorno
osservate
il
sorte
a'
i83
Supino?
184
Supini?
CAPITOLO
VL
dell' AVrEABlO
Chi;
ibid*
i85.
vverbj di Affermazione
Di Negazione
ibid.
ubbio
Di
D'
ibid.
ibid.
Interrogazione
Somiglianza
Di
Di
Diversit
Di
Tenapo
ibid.
186
ibid,
"bx Unione
Di
Di
187
Numero
ibid.
Quantit
ibid.
ibid.
Di
QMalil
de' quali altri
Qi Luogo
......
la
mostrano
quiete, b
stat
in
Luogo
Altri
188
l'andata
ad"
an
Altri
la partenza da
i^ltri il passaggioper
Altri
la
Molti
direzione
verso
hanno
avverbi
ibid.
laOgo"
un
luogo
luogo
un
il
'
'
ibid.
189
ibid.
un
luogo
comparativo
CAPITOLO
VIL
di quante
e
leoprefioainoni'
l'Accus
Quali Preposizioniaddimandano
1'
Ablativo
Quali reggono
FAccus.
e ora
l'Abl.
Quali reggono
cosa'
voci
Che
che
cosa
TAcc.
Cb^
sono
influenza
Qu^le
cosa
si
hanno
le
compongono
intorno
osservate
ed
ora
notate
sorte
-^
igo
ibid.
ibid.
nejlle
preposizioniinseppral^ili
da
ibid.
esse?
alle
pvep*
^
r
che
i^eggopo
-oo
oin
..
ihidt
l'Abl.
intorno
ibid.
superi.
PBEPOSIZIOKI
DELLE
-1
Che
178
V.
PAETICIPIO
DEL
co8*
eome
no
passatiperfettie ne* tupini'hanmolto
irregolari
CAPITOLO
Che
ne'
inflessioni
delle
passiva"
voce
"
che
Verbi
di
stkter^po$t
ante
9?
preposizionecum
precedere all' Ablat.
quod
qui quae
La
'\"IQ*
Anche
Tenut
f^ersus
onde
il loro
seguono
compimento
Esempi
preposizioni
mostrare
spesso
il diverso
uso
significatodelle
VIIL
Congiunzioni
le
sono
UNZIONI
conci
DELLB
'??'%
cosa
i^^
ibid.
ibid.'
CAPITOL
Che
'
significaavvicinamento
ad
prep".t8zione
La
ama
quante specie?
di
aoQ
.
'
ibid.
Copulative
'
Disgiuntive
ibid^
Avversative
)bi(|.
h':
Illative
Causali
Dimostrative
ibid;
'
Condizionali
Di
Dubbio
Di
Motivo
Qoi
ibid.
ibid.
Fine
Dichiarative
ibid.
Aggiuntive
ibid.
Di
ibid.
ordine
Annotazioni
ibid.
divelli
mod?
Congiunzioni governano
si divide
frapponendovi qualche parola
Nequidem
in
fine alle parole
Que congiunzione si unisce
enim
Le
amano
Cougiunzioni quoque,
autem,
t'ero,
altre
di
precedere
seguire, piuttosto cne
parti del
Le
aoa
ibid.
di
scorso
diibid.
correlazione
in
An
di
utrum
num
egualmente
usano
Jutem
i^ero
Quando
in
possono
italiano
an,
num,
^e
per
altra
ad
quando
Ne
in
semplice
Questa stessa
e
ne
jie
atque
in
si
il
quod
congiunzione
in
quali
quale,
o
ne
per
ut
principio
,
in
tino
la-
posposta
latino
ad
la
frase
per ni
altre voci
ao3
per
lo
pili
ibid.
fa 1* uffizio di
sovente
frase
della
che
forse
segno
al
forse
per
'
negazione
volta
quale,
ibid.
nisi
ibid.
che
si
ibid.
ibid.
si uniscono?
Avverbi
Cfongiunzione
ogni
ovvero
trovano
italiano
si uniscono
Che
num
alla
si rende
non
traduce
si
ibid.
e
an
posposta
Se
significadubbio
utrum,
ibid.
avverbi
anche
essere
ibid.
ne
nec
non,
ovvero
,
voce
rendono
si
an
o
significa
,ne,
Si
ibid.
non
esprime
si
pu rivolgere
in
latino
per
ao4
2^1
Et
yl
81
unisce
Eeempi
ti deve
ibd,
o
tradurre per anche
pure
al Superlativo e ne
il valore
ibid.
accresce
diversi
mostrano
significatidelle particelle
volte
alctte
che
^Mift
bid.
CAPITOLO
DELL*
Che
he
Il
La
La
Il
cosa
sodo
le
IX.
IHTERJEZlOint
Interjezioni
Interjezioni servono
ao5
1* allegrezza
mostrare
ibid.
ibid.
Dolore
Minaccia
ibid.
Maraviglia
ibid.
ibid.
Desiderio
L' Avversione
Per
far
Alcune
ao6
ibid.
coraggio
volte i nomi
FINE
sono
usati
DEL
in
PfIMO
il
*.
forza
di
Interjezioiii
VOLUME
ibid.
ERRORI
V.
I.
23.
V.
I,
a.
4*
39*
6.
la.
i4*
ai.
ai.
ay.
46*
10.
64.
3i.
71.
Dopo
CORREZIONE
Quattro
Cinqtm
rirofani
Persona
Senatore
Senato
Ceco
Cedo
Garrap
Currue
Gannabiji
Cannabie
Phoermoneqn
Phormionem
Altre
il
JUre
i5.
verso
aggiungete
Totut,
nonnuUue
nuUut
,
al
Sing.
Gen.
fanno
nuUius,
Totiui
ed
nonnuUius
Dat.
fanno
76.
111.
I*
a8.
5.
lao.
lag.
i36.
7.
17.
167.
169.
170.
Quidguid
Che
cos
Amatus
Auditor
cosa
jmatu
?el
audiatur
Audire
PolUceamini
Pollicemini
Nolento
Nobinto
uturom
Conosciate
Agi
Futurum
Conoscete
Esi
Cercare
179.
199*
nonnuUi
Che
aa.
4*
nulli,
Quaecumqae
7.
178.
194*
Tati,
1^*
4*
Cenare
Caenare
Qualoroque
Qualunque
vel
auditor
ai
7*
il
.
.
?\
1EIL1MM7I
DI
GRAMMATICA
LATINA
COMPOSTI
dai.l'abatb
GIO.
GARDUCa
FAGOIVDO
Volume
II.
SIENA
Pkisso
onorato
1829.
porri
4
la
li Jttributo
pili
detto
conviene
che
che
Il Ferbo,
zo
di
re
se
da'
ad
1* attributo
immobilis
qualitche
la
si as^orisce troyarsi
Il
altra
;Vitani
Soggetto
mea-"
mcfstra-r
nel
no
getto
sog-
il soggetto
fare
Togliamo
giu-
un
la parola
ne
horrendam
si attribuisce
in
della
che
yoce
est
il
niamo
perpui estergiudizio fatto del rapporto del qnalificatYQ
col Sioe* Immutti^ilis V attributo^perch' er
il
sprime
cui
su
serye
Sol
immutabilis.
poich
Verbo,
il
Copula,
ero
^st
Esempio!
Tessere
disegna
Jerch
izio, JBh h
altro
un
Logici dicesi
Sol
cib, di
pTTero
la parola che
creduto
pontenersi
giadicare, pvy
.
eiadic^tai
cosa
esso
al
le yeci
H
vizio
un
sempre
conie
mqii-
di
cui
proposizione
feccia
Sole;
nome
orrendo
moiUx^
un
atrum
// morire
patria inori praeclai|[iiiq
fto
Il Verbo
sempre
altro Verbo,
il Verbo
la 'pft^a
per
fp^a
poich quandq
si usa
u.n^
questo comprende
raneamente
contempoil Verbo
T
Le
attributo.
e
proposi*
esse,
zioni: Ego doceo;
Discipulua audit, equiyalgonp alle
\
proposizioni espresse
esse^
do^ceofli
fio
audiei^9
iscipulus
aum
est
Attributo
discorso
del
Cicero
adjeltiyo
un
feccia
ne
Cicerone
fu
fuit
Pindaro
fu Poeta
Poeta
probua a^at
rcte agere
part^
come
Oratore
dabbene
uomo
altra
le veci
fu il Orator
Pyndaras
.Vir
sempre
dizione che
Jfo tono,
insegnanu
ascoltante
i^ Scolare
e
t apenm
ama
rettamente
Nelle
l'attributo
altri Verbi,
fne
sempre
espresso,
T attributo
si troya
Socrates
docebat
ma
uso
4^1 yer^o
quando
racchiuso
discipulos
si
in
tsse
j^
adopranot
cor
essi,
deambulans
1^
^eambi^laua.
li deda uila
0
pikparole
trthinaiio;
parti integranti delle^
quste si dicono
al compimento
del senso
proposizioni
j perch servono
rendere
contribuiscono
dell' attributo.
Dictidosi
la
prema
lusje
ne
Oicero,
voe
il
:'Sa/u"
il senso;
completo
facile pri*
fiiit Pater
pa-
iliter Oratores
inus,
Cicerone,
no
tri
Cesar;
Victor
lebris
getafum
rerum
gnitudne
determinano
rattribu*to$ formano
hanno
the
ae'GaUi,/
per
delU
grandezza
modificano
il
stsse^ delle
lleno
il loro
pure
patria
il vincitre
c|ust'
aggiunta, di espressioni com-
volta
f)ltive,che
della
pri*
chi*
fu
gesta
ue
Qualcbe
il
gli Oratori,
celebre
ma*
dubbio
Padre
tesare,
ce-
^a-
Suprema
voce
senza
tra
iHato
ballia,fuit
la
su^
altri esemp]
Eccone
lex
nome
Hictus
soggetto
rnde
inodifca
del
V idea
intra
soggetto
jlroposizioni^
ed
soggtto, terbo,
attributo
proposizioniincidnti^ da distinguersitempre
Jllexander
dalle
qui erut filius
principali;Dicendosi
la PropoPersarum
sizione
Regem
Philippi, vicit Darium
dioosi
vidi
DariiBfit Regem
principale: Alexander
e
l'aggiunta completiva, qui er ai filius
Persarum
Philippii
il
soggetto;
una
e
rat
altri
buto.
Ecco
Luna,
splendei, hoctu
quae
mimulto
Sicilie,
est
ciifu
terra
nor
Ver,
La
Vir'scunt arborea
quo
ylvU
men
et
in
hortisi
stelle,
terra
gli
il tempo
tempua
alberi
gli orti,
molta
in
Primavera
no
gra-
risplende la
della
La
imum
atqde
che
Luna
colle
Pkrdggid*
ci
nelle
sett^e
ne'
f erbe
pi
ntte
minore
ne^,
prati,
deU
ameno
anno
Vidi
mulierem
aniissuai
deplorantem
'filium
,
zime
diligebat
Vendiilt Petrus
equum
ini, qaem
eiiierat
ma-
quem
Fidi
un
donna
una
figlio perduto,
miniai
Pietro
piangeva
ch'ella
moltissimo
mava
maxi-
che
vende
cavallo
unissimo
che
caro
aveva
pr9zso
prezzo
cohiptato
il
DELLlL
Sintassi
il
Regime
semplice
[a
distintamente
SEMPLICE
SINTASSI
delle
Costruzione,
le
Concordanza
in
ci
che
i.
Concordanza
le voci
Un
voci
che
di
col
del
nome^
Nome
col
del
verbose
L'
esprsso
riferendosi
numero
genere,
Magnae
Adjettivo
pericald^
Ls
xiae,
al
ate
Leggiamo
col medesimo
in
tottop'
sono
pericolo
eh^
Aristide
visse p-
al
sono
il
al
opes ,
plurale ed al
pauperern
accordarsi
col
terUis
in
cai
allora
ed
re
al
volta
si
riferiscono,
nominativo.
Cosi
al femminino,
l' adjettivo
pure
singolare mascolino,
eh' eglianAristidem,
cora
all' accusativo
suo
nome
incerta
cernitur
Qualche
si
singolare mascolino?
accusativo
un
al
femminino,
nome
e obno^
djettivi^m"!t^ree
plurale, ed al nominativo,
i due
primo esempio
perch
sieno
qualche
vero
Nel
nome
"
Nome
ricchezze
gran
pereni
Amicus
accordarsi
"
per
tecedente.
an-
come:
caso,
ohnoxiae
saat
opes
col
sempre
sottinteso, deve
coU'
dli*
Adjettivo
Adjettivo
Relativo
ARTICOLO
Accordo
deli'
sorte,
tre
tre
d'al-
le forme
seguono
tra
consiste
frase
accordo
convenienza
declinabili
sono
d'una
tale
di
rapporto
nn
discorso
del
parti
parleremo
Della
Concordanza^
quali cose
CAPITOLO
la
oomprende
un
mette
singolare, come:
vero
amico
fari
dubbj
II
si ir
va
si riferisce
Acfjettivo
al
plurale, quantunque
negli af-
pi
mi,
no-
i nomi
7
Romulus
Bemus
et
erant
Romolo
g'.
Remo
U\
gemelli
erano
mini
Mater
W^
Lupus
Madre
La
junctis$imae.
giiUB siti compulsi
et
II
lupo
la
unitissime
figlia
agnello spintidalla
sete
Riferendosi
adjettiva
col mascolino
te, si accorda
si accorda
scolino,neutro,
feimiiiino
coi
Eva
et
Jdam
ejecU ftier a
et
Mater
cari
11
et
alyae
iAaacijpiuni
La
ciascun
il
nome
Salvum
Salva,
in
qest'ultimo
in
Ma
a
Se
i nomi
altro
caso,
et
il dare
preferibile
conveniente
adjettive dire: Uxor
mancipiunit,
T
d'essere
(Quandoi
diversi
esse
nomi
nome
Yo\upBdissimillinia
(negotladissimillima)
His geDus,
oMas, eioquntia
prop paria fuere (negutia
paHa)
decasaDteocuDivitiae^gloria,
sita (ncgotiasita)
los suQt
senza
pu
^uam
iiUe
^.
in
tinsi
che
sempre
:
salvezza,
di tutti pi
le sostanze
sono
carissim,
di
provincia
figli.Co*
inanimate^
cose
neutro^ perch si
sottin^
In
tra
loro
guati
ricchezze, la gloria,l'onore
Le
sono
posti
frase s'incontra
si veda
un
nome
nome
malum
cupidus
fidelis cum
seguenti.
supplireil
Findiciae
est
tjutta
pi
nome
negotid,come:
et
Quando
saranno
col
nore
son
i'adjettivprende il genere
il
la
cne
cariiiimas
al nominatito
concordar
adjettiv
saluteuii libe-
fam"jiiy fortunas
ros,
salvati
pryncia
cognituni appiasi
per
tibi omnium
cari
lo schiatto
l'oti sit
si
coi
terrestre
Madre
la
moglie
esempio
invece
pu
paradiso
Padre
come;
Labor
ma-'
furono cacciati
Eua
ticinoi
tende
il
piuttostoche
ed
dal
paradisoterrestre
Uxor
differeni^
come:
Adamus
Pater
tionii di genere
essendovi
non
e
potante
un
a
avanti
gii
occhi
scolino
maadjettiv
cui appartenga,
G)s
le sizioni
proposibi accersit
JVun^
homoi
socictas^ equivalgold
8
Vindictae
homo
8bi
lum
Nanquam
mine
cupidus
est
fidelis
ho
cum
negotia
se
soni
TRISTE
La
societ
al
sar
si sottintende
sovente,
apido
il mate
non
Padjettivo
se
il
di
L'uomo
aocietat
potente
ma^
arcessit
nome
con
mai
un
uomo
aUtrd
potente
fedele
il
neatro,
PendeUa
che
avviene
generico negotium,
plurale; perci le propo-*-
adjettivo al
Lupus S tabuli
si
accidet
Hoc
renderanno.
//
accidet
negotium
Allorch'
cangia
bene
si dir
vere
due
Questa
sono
adjettivi
avveroio;
in
Lupo,
cosa
avverr
cosa
si
il primo
i veri
savj ,
insieme,
per dire,
onde
sapientes
di genere
differente pub
Ail)ettvotra due nomi
accordare
col primo e coli' ultimo, ma
meglio col pri*
.
come:
mo,
il
Il Leone
tutti
Leo
Leo
"
il
passava
per
ti0 degli Dei
piian-
Deorum
( Indus
L'indo
il
pi gran
Fiume
GH
Adjettiviche
e^^e
si mettono
che
come
precede
al
habeha-
fluminum
est
haxiuvs^
ovvero
Indus
bo
hahebatu^
ovvero
jnti^issimum
Coelum
tur
FonTissimum
jtnriqvisstMts
Caetum,
,.
animahum
est
Deorum
Celo
Feetissmvs,
Olivero
""""'"
anhnali
gU
animalium
est
pi forte di
MJzttivi
immediatamente
seguono
medesimo
il Verbo
fluminum
est
ed
del
caso
cai
il Ver*
nome
si
nome
pro-
riferiscono,
Alexander
Scimus
fuit
Titum
Alessandro
strenuus
fuisse
clemeti'
fu
Sappiamo
che
valoroso
Tito
fu
demente
tem
Avviene
che
Verbo,
Ego
Redeo
Io stesso
radjettivo si
anche
con
referisce
al
nome
che
bito
su-
precede il
come:
vivo
inde
miserrimuB
irauu
Vivo
Torino
infelicissimo
di l
adirato
IL
ARTICOLO
Accordo
Ciascan
tia sempre
tesO)
namero
pronome;
nominor
TuBouvideris
con
sottIn
espresso
accordare
devesi
ia
ed
proposizione.
che
Tu
sembri
Corvo
et
Duoquam
via
boooa
ad
Non
dal
il for-
becco
tardo
il
cammino
costumi
Tollo
cadere
lascioisi
a' buoni
perduto
aver
domandi
che
mai
pt^
Leone
mi- chiamo
itoa
//
caseam
la prik parte
prendo
Io
quello
ore
un
magao
morte
infinito
nome,
emisit
Sera
air
o
cai
petis
Corvu
he
Qaesto sar o an
il soggetto della
sempre
(partem) ioUo,
quia leo
qvL
pevdsee
prima m
metto
persona.
gli esmp]
Eccoe
Ferbo
nominativo
riferisce,
si
Ego
agente
un
col
Nome
peroale,
Verbo
cai
del
persona
si
del
ogolc^e,
di
prima persona.
secondo
esempio h alta seconda
sona
persi
sin*
tu,
singolare,perch
rapporta alla voce
di seconda
gelare e pronome
persona.
golare,
nel terzo
Emisit
esempio alla terza persona sincui si riferisce un
nome
perch Corpus
a
,
singolare e di terza
persona.
da
notarsi
deve
che
i pronomi di prfma e seconQui
al verbo
si uniscono
raramente
si esprimono
persona
di
quando si vuol mostrare
qualche opposizione
e
pronome
yideris
nel
azione
,
forza
ed
di
affetti
quando
energia ali' espressione come
ovvero
Praeceptor docet,
voe
vero
11 maestro
Degligitis
Tu
fleo
Vos
Tu
damnastis
,
damnastis
e
niua
et
pr aeterea
altro.
come
se
nemo.
vuol
dare
piik
insgna, ma
voi
al'
prestate attenzione
ridi, ed io piango
tri
ridesj ego
si
non
avesse
Voi
voluto
dire:
Vos
ste
ba-
il Verbo
Se
al
metter
rivutn
Mens,
ratio,
et
senibiis
conailinm
et
de^ nomi
sia
ul
Jgnello
medesimo
^'
il compagno
ciarlate
ragione
mente,
ve*
erano
ruscello
ha
seino
ne* becchi
il Verbo
diverso, potr
come
ed
sTm
sunt
Trovandosi
ro
ciascano
"l Lupo
-*P^^^
et
garritt
comesque
in
Lupus
uenerant
agaus
tota ^ si
come
eumdeiii
Tu
alla
pi\ namt
sebbene
plurale,
singolare,
Ad
s riferisce
due
tra
nominativi
coll^unoj
accordare
di
nume*
coli' altro
AmantiuDi
tio
irae amoris
est,
Pectus
Le
integra-
querele degliamanti
di
rinnovamento
sunt
robor
quoque
Il loro
fiunt.
diviene
petto pure
uti
sono
amore
rovere
fit
pi aomi
Quando
)0 cbe
colla
che
di diversa
sono
terza
seconda,
come
e!
colla
il yer-^
persona,
colla
prima piuttosto
piuttostocbe coUai
seconda
Pater,
pr
et
ego fratresqne
tumus
vobis
arma
mei
Nhil
Ci-
pel
culpa sani
\
et tu
resto
culpa
in
io
Nibil
li
" Qui
^
voci
il valore
cbe
del
utrumaue
tadine,
plurale,
Pars
desuni
nisi carmina
Colle
pars,
luce
ed
il
sie*
soavissima
siamo
sani
nonle
pi
vicino
9-
,
siamo
^^
,^
-.^
errore
in
niente
manat^meno
i^
che
ovvero
bic
,
tu
per
nostra
io
voi
i
I
es
col
come
na,
io
sani,
te
et tu, ovvero
hic
TUlk'a
si accorda
il Verbo
sottinteso
in
17
Et
ego
le armi
Cicerone
Sovente
Ego
tu,
fratellied
i miei
,
portammo
Se
va*
valemus
cero
ed
ltiopadre
eorum
gis caesi
possiamo
sotto
)
la
*^
forma
plurale, come:
,
tutti
no
singolare, hanpars
magna
collettivi
i nomi
il Verbo
usare
del
ed
il
di
major
molti-
participioal
come:
abiere, pars
yir-
Una
une
le
jfartedi-
loro
parte furono
vergile
partirono^
battuti
col'
ti
Oi-dcuibt penhs,
Herant
Jeci-
qua
paron,
Cratippus
Mienae
ad
et
eh*
^uos
Mortuuserat
Epfiaesti,
ifuem
Era
A^
pliirilni
Alemander
Crau'ppo
ti gei
al
cadute
erano
Jtene
pi'ofectases
unum
drndcchia rtci$e
stibstalit
quaU
cammino
Efisiione
mfrio
AUssAndo
pehH
piione
t^rso
in
messo
sol
cui
,
tholta
dvPa
siiru
eerat
,
tatti
Id
dato
in
ina
il
genere
nome
riferisce^
iil
che
stsso
qdos Athena
secondo, ad
et
relativo
dello
deve
stesso
cui
ta
trovasi
omnes
geo
tea
sia
premebantat,
aiV
fra
meo*
Si
opor-
volta
il secondo
nlanca
nella
Populo Qt placerentquae
pulo
feci
ut
fabalaa
quae
giorno
distribuire
in cui
il
gran
il
primo
caso^
solo
tre*
proposizineieidente,come:
fabuloM,
tei
permesso
assoldati
Qualche
vasi
il
avs^iciiiava
doveva
tebat
Uggii
esilio
dalle
condahnaii
ai
metiri
aUre
le
legge
la
pariate
no
le
tutte
oppresse
erano
quella
quale
quali leggi l
est
militibua
irainaid
dalla
J uro
Porcia,
lostabatciiea,
quii
casi
soteiite
ha
hazioiti
gibus
tum
oth^sso^
guerra
le
iasum
due
tra
quello^
vi*
qoalehe
{iure.
lex
ges.
pi"
Ponipe
Pompejdftconfecit
Tuuc
il
il
eottlet
"jUo hello
collocato
come
sebbene
accordare^
espresso^
tabtam
no
considerarsi
tloiie^
deve
on
bella
Affinchpiacessero
le
JavoU
che
attese
al
popol
fatte
fecisset
Sovente
l'antecedente, cui
si riferisce il relativo
sottinteso^come:
Sunt
(juibua
Himis
si
cai
quale
nome
relativo titcot^
il
avreblj
quello
ripetesse,giacch nel primo esempio si
si
se
col
numero
il
Ili caso,
noti
si tede
gliesitip)
tre
in
acer
satira
vidor
(tfuathomiiis)
t^i sono
degli umini
bro^ troppo
mordace
cui
nella
sei'
tira
s-
i3
ad
6"tirit"q
cum
vos
falso
clamnata
Qi'n
habeam
Pi tcrii/p
qui
(homii^eii)qui ferat)
ferat
quod
non
La
^ determinato,
di
genere
consimile
voce
che
neutro
ai
come
che
l' uqo
tanto
E^
meum
/n tempore Yoqi,quodqmnimB
eat
priinuui
(Jorqi^ et saepe
^u mqltum
ambo,
potas, quae
pori
I4^ummo
al
et
Ma
Ma
se
la
Iflpia importante
m^qltq, e bevi spesso^
ai
due
nuocono
cose
qaai
si
rapporta
plurale;
due
al
ter
gliantecedenti
cose
g-;
con^e:
che
pro4^
ingrati^,
che
Iq Madre
di
saranno
di
sono
piCinobile,
Pc^dre
Jl
amo
quos
C4*
antecedenti
pi
genere
mi
4olor^
gli antecedenti
se
cl^
il
mqrxo
io
amo
inanimateli
il
si
Virtqs
Vitium
et
^ae
sufit
et
qua^
diverso,
ora
fregiati
il relativo
Trovandosi
p^de, e4
ed
ii f^izia che
sona
opposti
calami
numero
Firtk
la
contraria
Arcua
tempo,
^lor^a ^raa
neutro' considerato
enere
propriet,
il che
sunt
pem
mia
Teroistocles
et
eamdem
Pater
balzarsi
dormi
U
cor-
non
in
il relativo
Alcibiades
fice
Qosa
Tu
differente, si inciter
pere
altr^
mattino
mentire
dolor^ e8|
metteriV
esse-*
corpo
est
mort^us
Se
buon
Giunsi
inimica
Joaonea
SI
tunt
non
genere
debbono
aahiteuolfssima
cosa
di
est
l'altro
est
noq
il
sottintende ^egotium
Dilqculosurgeresaluberrimiiai
nientiri
uon^a
infnitQ,ovvero
ana
cpj 31 rapporta ai)
a
tin
luogo di nome,
relativo,ed allora,'siccome
adjettivoo
re
rado
il
tiene
sentenza
di
uf^
lettera
tim^eva
lyoa
non
la
condannata
falsc^
su
pecora
tesianmit^nza pef^ Quello ef^
portarvi
per
testimone,
sqlvit ^n^
drbebat
Hq
p^fit
epa
arco
tra
dae
or
con
si accorda
quellq che
l( freccifche
nomi
di
rompesti
e
genere
quelloche io pre-
Ip $eg\ie,
come;
\
""
defendant
HomioM
Gii
difndono
uomini
dicesi
eh$
^o
dicitar
terra
quae
globqm
CAPITOLO
Regime
discorso
Regfm$
nanno
piuttosto ad UQ
o
no/
precedute
ad
di
Prima
ciascuna
il
OTTero
ad
che
Ad
V^l
Nominativo
il
caso
lei
pascebat
Cervus
da
proposizine;
di
parimente
essendo
in
cui
re
sei^ex
bibis-
cuiq
Un
si
dice, che
adjettivodi
genere,
da
cui
presso
perch'
bevuto,
aver
soggetto
giudica;
accordare
si
fontana
una
pascere.
deve
della
ed
il
Timidus
perch
con
esso
caso.
egli
al
pure
Nominativo
il
soggetto della
pro-
Genitivo
ordinariamente
dipende
si
il
patce^
prato
un
Del
in
dopo
arrest
cui
timidofaceva
Cervo,
faceva
Senex
essendo
posizione , perci
come
di^
il
tutto
asino,
un
l'agente,
zione;
proposi-
singolare mascolino,
numero,
Il Genitivo
di
il Vecchio
voce
vecchio
Un
ti-
al Nominativo
Cervus^
me
altra
al Nominativo
Senex
della
esprime il soggetto
quello che regola il Verho
stetil
Vecchio
st,
de' Ca-
cosa
si mette
in cui
eh*
governato
fontem
qualche
di
Regime
del
dire.
midus
tosto
piut-
e la
praticadi quanto
intelligenza
in prato quodam
Asj"lltiiD
usino
altro*
un
parlare dettagliatamente
nome
ed
siano
Il Nominativo
acorso
un
preposziioqio perch si
fiicinter
pef
parti del
s mettano
perch
altro, perch
il.che
9amo
ad
ohe
caso
modo
un
le
sulle altre,
une
da
che
l'inflaeoza
s'intende
le
urr
:f/,
Del
JTer
quel gh^
ed
cui
preceduto da un no-
unito
qualificarlo
per
determinarlo,
odicata
di
dal
nome
quale origine^ o
in
strato
^el
italiano
come
Il
della
di
caso
virlb
Oralione^
f^tarari^
Praemium
yasa
del
pecca tp
AVM
Sidera
Costi
Poena
peccati
italiano preceduto
pertanto il Genitivo
Quando
da cui dipende, ed
nome,
in GenitiTQ
anqhe ili latino.
un
mette
dall' articolQ
CtCBRONis
Ciclo
del
pena
da
segasi
oro
Stelle
Lu
dal
tli Cicerone
premio
I vasi di
Le
Orazioni
Le
ad
serre
Vero
riferisce, si
si
cui
si eh'
per
sendo
es-
sottinteso; ed
fner
per
ilire V nom^
,
fUt boni
am,
civis
allorch
la
avere
sottinteso
come
ristc^*
j E'
boni
intera
patri-
amare
cio
(st offici
um
piena ed
costruzione
ellissi,hiso-
tali
s'incontrano
cwis
della
/' amore
re
ama-
del
dover
un
ciUadinq
buon
patria
patriam
fiic liber
est
Hic
est
liber
(cio)
Petri,
iber
l Questo
Petri
Ubro
di
Pietro
Accasare
ne
Esse Romae,
he
Esse
(cio)
in
alcuno
Jccueare
Accusare
4i'Jurtq
la*'
Bonm
in
i Estere
Romae
dimicattonis
UUimum
yitimum
tempui
(cio)
ultimo
momento
del
combatt
dimication
timento
nis
Diser
cior
animi
Piscrucior dolore
K(a quando
di cui
una
cosa
Son
(cio)
dolore
da
di
spirito
animi
i) Genitivo
fatta
tormentato
italiano mostra
di
cui
si. trattai in
materia
latino si
i6
si
preposizionedfi
si usa
E se si parla di tempo,
adjettivo.
senza
Q
preposizione. Esempj.
colla
preferisceV Abltfro
duce
in
tiro con,
Tavola
di
Tabula
marmo
ri*
V Abla-
mjbmorm,
db
si
TJBgiJ
MAKMOMMA
Della
qual
parh*
giorno in gforso
giorno
di
qom
me
dictum
Jh
die
in
di
Pie
notte
se
si troTa
un
Verbo,
tivo
alibi
noctuque
dopb
il Genitivo
talvolta
questo
ellenismo
nn
da
nn
Adjet-.
grecismo
di
Sono
$ottintesa.
preposizione greca
seguenti espressioni
retto
le
se
Dm
altrove
\o
Di
cosa
n'
tal fatti
Timidus
Che
procellae
teme
cagione delia
tem^
pesta
Slecarus
damni
TranquiUq
alla
rapporto
pev
perdita
Expers
lilterarum
Lassus
yiarum
Pefitus
rei
Impoleus
di
Privo
Stanco
militarla
lettere
nella
Esperto
Che
irae
cagione
non
del
milizia
della
padrone
cammino
sua
collera
Miserere
Desine
fratria tal
lacrymarum
Abstine
querelarnm
Abstinelo
misericordia
Abbi
i"4 fine
alle
Ascienti
dal
calidaeqoe' T'enti
iraram^
rixae
bidu^
Abeaae
tue
/rateilo
dall'ira
dalle
risse
giornate di
ltj^tanq.d^
Esser
tuo
lontano
bollenti
di
lacrime
cammina.
Si
da
troTa
'
nere
cbe
evvi
P^nsa
Genitivo
di
adjettivo neutro
un
mente,
Se
il
pure
in
una
"f
pcKX"
Si
est
qoio
pubblica.
Quidquid
Questo tempo
Jd
id
nium,
ritaSj hoc
dipendente
preso
sostantiva
come:
iti
Cogita ^d
pubiicamr
Qu est' opera
autorit
Qualunque
Le-
greca
me
ngenii
mnaaru
sii
quantit
sostantivo,
come
qualche
me
ingegno
che
sta
alla
operis
in
luogo
opus,
"
auctoritatis
temporis
'
tempii
causam
sustnere
di
quad
quaecumg4e
ingC"
auctO"
S'incontra
che
elle
bisogna
confonderlo
questa differenza
Evvi
tivo
verbale
che
il
primo
ed
tempo
seguito dall'
il
tra
dicet
sr
Finii
della
Be
ligioni
delV aUrui
del
Prodigo
sai
onde
delle
Desideroso
Appeteut alieni
participio,ma
esso;
Cultori
colentes
Religiooam
Profusus
con
adjcttivo
nn
coti
del
Jmante
Virt tis
Amans
genitivo
la terminazione
ha
Verbale
non
il
sovente
suo
Tdiet-
participioe
mostra
qnalche
sempre
Accusativo
il
mentre
,
secon*-
do
Amans
costante.
Virtutem,
esprime T abitudine
la Virt.
Amans
Firtu^
ama
quello che attualmente
quello che
tis
di questo
ha
P abitudine
costante
I due
mostrano
amore.
seguenti esempj di Cicerone
j
questa differenza.
Bfelii rfgnuns
mus
la
fu spianata
foste sempre
appassionali
Voi
gentes fiiistis
caetera^
la
per
Del
solo
ma
questo
rosta
di grazia, di
al contrario
ingiuria,
Non
m/Ai
tria
di
caso,
ha
relazione
un' altra.
con
vantaggio favore
danno, incomo4o,
,
non
natu
cui
si dc\
ma
adunque
dair
indicato
al.
onore
dispetto,
disonore,
V azione
per
sei
qualche
la
ovvero
di
utile
essere
alla
tuo,
pa-
nato
cosa,
ovvero
che
comodo,
l'oggetto^
cui favore
.a
relazione
Adjettivo.Quindi
in
vantaggio mio,
in cui si mette
fatta,
vien
cosa
^1 Attribuzione,
viene
il caso
si attribuisce
qualche
diretta
Verbo,
Questa relazione
,
per
es
Il Dativo
danno
parola
una
piacere
rola
pa-
come:
tria
acu
che
^
in
altra
da
propriamente
la
mostra
al-
Datismo
retto
non
nazione
tra
Il Dativo
desiderava
farsi Re
^mperappetentes gtoriae^raC'
ter
di Melio^he
casa
cui
tende,
dal
significata
si chiama
incpmodo
a
Esempj.
2
caso
ticolo
dall'ar-
t8
giorni interi lU
Consacra
dim
Dot
^'ttf
f4
toto'
leltere
a'oonsiglidi lai
apportare ajut a'bi*
Resistesti
deve
Ohilitisti
consiUis
ejus
$uccurrendum
est
J^itqpropiti^s
huic
egenis
SOgQOsi
sii favprevole f^ questa citti
Quello
Dativo
in
mettere
fivvertlre cbe
movimento
reale
moto
Ire
ad
differen^
"9ome
/
^
ad
est
illum
usti
ad
zione
in
esprimere
retta
in
lui
supplizio^
preposi-
sery
cui
cosa
di^
medicamentq
multa
Cor^durre
al
Dativo
cui
1* Accusfi\tiyqcolla
la^inQ
del
luogo
il fine
come
Jd
pure
Si rwoUe
.
X,
jilki^Mtl^r^^
Andare
51
Italia nq
i| Pativo
tra
urken^
Conversus
laddove
la massima
latiiip^
diretto,in latino
ad,
j^reposizioine
c^uesta;
anche
dopo
cV
pertanto
urbi
alila
Utile
mofU
\/
medicamenti
^
Dell' accusativo
il nome
ii^ cui s^Imette
del verho,
il comple-r
eV i^ termine
dell'azione
o
di qualche preposizione da 0ui sj dice
ess^r
inento
L'Accusativo,,
i(
casq
retto,
come:
FaZ/)inopata/otaquila
dain
quoQ-
Clamorem
raziae
ad
sub
verni
bilem
teiuporis horam
l^
."
Catttlos
rane
Oh!
dera
la stessa
detrazione
quanto
gridq,
un
io sciocco
sono
per
purga
della
ritorno
ali* accusativo
quale il termine
innaharotip
le stelle
la
mi
fit. Per
figliiella P^otpe
ver^o
giorno,
substulere
sidera
Oh
substulit
bile
mia
che
al
primayera
perch accusa
dichiara
subslu-'
Si*
della
TalU
^Bil per
tirpitt^ animumque
(circa)
Del
Il Vocatiro
r
oggetto,
il
cui
ett
in
s' iodirissa
la
fiU,
parola,
come:
Covol, ^ifa^ i
il
mai
eandof%
penne?
tue
Quantunque
JHf^rcp
glio^tu
abandareoporteatpra^cepi^
deba
mio
fi".
df
abbondare
philosopbi^e
al
Corv
il nomedel^
si mette
cui
delle
t^t
Foeaiivo
nitor?
Onamquam
cuotf
'
caso
Maree
per
itgtuiggh^
VocativQ, perch
parala ^ diretta ^
Per
la
Corvo
al
che
t^
V[qrca
ragione anche
stessa
omnia
primue
tog%
triumphmn
Ti
parene
ialuto^
nc^inata
il
tu
mente
il
tu
noji^
delik patria^,
padre
merit
che
prima,
di
primo
trionf nella
Nate,
Epeae
Tirea,
^a
magna
Mio
sokis
potentia
antiqua, (|aam
P domuM
eolo. mia,
dissQ
da quanto
antica
casa
potenza
suprma
di
pace
figlio,mia Jorza,
migliante padrone
sei
eigno^
l^e^iata?
PelP
Ablativo'
Ahlati\;jx
s atesso
per
esprime
no
rapporto
U,
i^
di divisione; onde
^parasione, di allontanamento,
si fa allontanamento
nome
esprimente V oggetto, dacai
divisione
in a^lat^vo. Serve
an-i
p separazione, a.i po^^
la cagione, il modo,
il ^empo, il lao-^
mostrare
Cora
a
da qualche
retto
go ed altr^ circostante, ed sempre
Si conosce
di gi quali prenoAizioni ad-,
preposizione^
il loro complemento, ali' Ablativo*
Eccone
domandano
un
esempio*
pinis liEppfaariun
i*^ Spew^9
vditsimulacrumuum,aliam
que
praedam
palana
ah
alio
ferri
Un
cqjne
vid^
la
sua
immagine.
erperevolpi!
ira
preda
cane,
I^ preposiaione 4a cui
retto
yoUe
portata
da
al*
altra
rapirla
T ablativo
sovente
Venart asUo
cornile
asello
(cam
let Leo
cam.
Vai
aliquod a qua
implere (cam aqaaj
vino
in
eia
andare
volendo
delt asino
compagnia
Empire
vaso
un
cac*
con
acqua
vino
(ifitribut
annis
Il tone
comite)
aut
Visit tribus
vel-
E' vissuto
anni
tre
annis)
Quid
aciemns
biduo
est
(in Sapremo
Bidui
gforni tutio
ci
che
bibao)
due
in
Esser
dite
lontano
giornate
di
eairimitio
iltom
Nec
(in
mibi
insidae
Maltae
mariqu"
et
t ho
Non
la
(in rari)
ruH
ra
?idi die
(iiidomo)
coatineo
me
Sam
toto
die)
toto
thmo
bodie
factae nuot
terra.
in
iSo no
in
Molte
casa
f^illa
mi
insidie
mare
per
ton
per
iete
state
terta
mari)
in
"ompe)a8/a^acedit(etttaliA)
Pompeo
f^ia Sacra
forte
Ibam
tutta
giornata
Resto
(in ter-
veduto oggf in
siritit*a
dalF Italia
caso
nella
Flit
Sacra
Qaando
ine
dal
Coi
cuna
AblatWo
spande
per
tutta
rjsia
Assoluto
una
Alcun'
in
Si
altra
ablativo
dizione,
senza
esso
con
il
corredo
suo
pribosizone.Un
si
tale ablativo
pone
si di*
essendo
indipendente appunto perch non
da altra parola, come
tA governato ^ n determinato
dalla
Eccone
sciolto
proposizione, e sta da se*
gli
De
assolato^
esempj
"
Nascendo
tenebre
il Sole
sparbconoId Soie
ofiHte
fugini tenebrai
ci diver-
il lavoro
Terminato
ladtmus
C^}ereperceto
tiamo
la
Approvala
il
ee
di
tempo
tlabili
ti
eosa,
cavalieri
Sb-iragliati
Probata
abboccarsi
ucciso
fatti
tempuM
profligatis interf^
EquilaMbus
il comandante
coUoquendi
re
Mumilur
inoltre
multis
duce,
do
moltissimi
prigionieride' pi
cospicui
la Kinteria
nobilibus
maxime
desur
chiese
et
praeterea
capti*
exerciiu
pacem
pe-
petitt
la
pace
Ita congiura
al
Fatte
che
le
il
parti,
Sic
ad
toUit
coelum
acriter
dato
hosies
in
si
nemici
contro^ i
Nostri
fero-
il segno,
nostri, dato
,parbusfactt
locutus
est
teo
parl
cosi
cernente
Ciceronem
xecratur
Consilia
ciclo
furono
Leone
conjuratione
pate/eta
Cice-
esalta
Catilina,
progetti
ed
popolo
Plebs
Catilinae
di
fino
scoperta,
detesta
il
rone
essendo
fecerunt
signo, impetum
scagliarono
Dominando
sario
volutt
la
che
tutte
Virtutes
necet-
le virt
bn-
jacere ontnet
voluptate dominante
est
necesse
guiscauo.
ToUe
Alcune
il
existente
participio,ed
senza
nome
'O
latino
in
si trova
altra
simile,
voce
in
AbiatTO
lato
asso-
si sottintende
allora
come:
Auctore
Aristide
giudizio
di
Galli,
duce
ingressi
Catilinae
lb
US
Bomam
Brenno,
Galli
sendo
sunt
coniuratio,
Cicerone
Consu-
Antonio^
et
Saturno
volte
Alcune
\o
adiettivo
Petito,
ut
intrare
si trova
li-
Audito,
deri,
essendo
Avendo
in
Udito,
Incerto
Essendo
peterent
intcreruot
guai
o
Congiura
il
so-
coin:
di
potere
assediavasi
Lupia,
saputo
entra-
il castel*
condusse
cola
dei
contctdini
incerto
le tenebre
per
dovessero
cercare
cosa
fuggire
rono
re
legioni
Essendosi
ed
citt
che
di
lo
la
assoluto
chiesto
sei
prae
il
il nome,
re
castellomLupiaeobsisex
Icgioues conduxt
scoppi
all' Ablativo
ceret
Cicerone
Catilina
participiosenza
urbem
es-
Brenno
Consoli
Saturno
rcge
duce
loro
',
Roma
in
entrarono
Antonio
di
il parere
Aristide
Essendo
emersit
secondo
bruttamente
^
pri
Gii
the
th
senipj-
chiamano
i Grammatici
Culpa
^diisat/
PdUdo
'
haeC
Tcstt'a
cderuiit
ly
Nc
venate^ itt
gmmU
colpa
ijual maniera
uro
pei*
ei
bealo?
GU
id armis
confodit
Irruit in : hostem
et
est
ne
antichi
conprato
eisei*
non
^mme,
Consecutqs
accadute
sano
cose
Istrhini
cribebant styi
Veteres
collega
itostr-
tn
batu8?
i'th
dalla
Quette
*
Qaa
ci
mostrare
hiatiyQ
IH
ira
l'allid\^s
se^Trailti
fegino
con
coH
oro
icrivefano
con
uno
Si
scagli sul
nemico
tra-
gladio
,
Caed
incendi
ef
urbeni
^8t
ingressil^ Colia
ir
'
strage
coli'incendio
eH-
"a
in
)l idod
Nmine
(rammaticas, r
raoimatico
bar-
di
ih realt
Home
^
barus
barbaro
Qonam
modo
tn
feret
id factum
Givitas
modo
che
la
mai
Citt
sop
fatto
poeter questo
Cessare Trapan di orifj^ne
rojanu8originQaesar
Di
Ctnpagnia
'?
?'
inl nUitbuq
Part
fiegulus dire
fuit a Carthagi-
Marco
)8oe8sitcum
Marcus
ttilius
iotcrfectus
nensibs
ctVbs
ursu
aliis
cum
wultis
Romania
con
Jitilio
Regolo fu
uccisa
crudelmente
dai
Cartaginesi
'toiimolti altri Cittadini Rotridrii
aequalibus certare
cum
mille soldati
Fare
'-
correre
coi
uoi
pari
Eccesso
Di
...
6ex
Salamon
l Re
supraVit oinilea
Reges 8apientiaet
diviliis
Re
sapienza
in
chei^ze
Di
telato quondam
Prezzo
Venditus
fuit
viginti minis
Qui
ch
ili
devesl
italiano
PldtoM
i^enti
lei Yoei
usate
ed
in
rie
'
DeieiwiiaH$
avvertire., coin
stipertutti
Salomone
uH
inolia fu
ibridato
mine
latMio
noQ
meno
Dell'lnteri'ogareyf^.||
ebe
i risposta debbono
9
serroDO
medesimo
del
essere
come
caso,
CuihorumhaeonarratUfNen-
di
ehi
tri
if
cose
questi narraiti
alC
uno
quette
aW
ne
aU
tro
Quar^m
rerum
tat?
Furti
dTtiaritm
accusai
ne
Di
quali
l?
^.
bomcidi
an
I. REGIME
di
DEL
sazie
ricchezze
furto
Deltuno,
Ucriusque
si d
non
DeUe
Accusi
cose
di
oynicidio?
dell'altro
NOME
I
il
pa
Nome
due
qaando
segue
secondo
un
da
nomi,
cbe
Libertats
Italiae
le
Romanorum
esprime
di
quali citt, e
Crescitamor
pecunia
Urbi
pater
volta
questo
urbique
ma-
unito
yerbo
nel
di
Tasi
Ubi
il
ad
il
primo
genitivo solo,
Dianae
dexterm
tene
vcneris,
questo
in
EqU
egli ne
tss^
Padre
il
si aumenta
si converte
della
tivo.
Da-
gnificat
si-
citt
il marito
,
alla
serve
volte
denaro
genitivo
al
di
amore^
del
amore
che
misura
quando
segue
di servire,
come;
Alcune
de' Ho mani
quale
parla'
si
terminare
de-
libert
di
Cresce
quantum
ritus
della
il
d" Italia
citt
determinatamente
nummi,
est,
qualificareo
esempio
L'Impero
crescit
Qualche
Ci
differenti, ed
a
amore
quale impero
mente
immediata-
seguono
Amor
si
Ci"
al GenitTo,
Urbes
Imperium
altro
nn
reggerne
citt
di
cio,egli
padre,
marito
nome
si sottintende
tro-
come:
tu
ad
Quando
(d'teittpldin
sarai
di Diana
arrivato
al
Umpio
25
di
nomi
qualit
perium, fides
biatTo,
hanno
cne
si trovano
biasimo,
di
astratti,
unito
Successit
Numa
Romulo
all'a-
ora
Uomo
Pom"
Successe
Ese
Ssempi in cui da
il
di
modestia
integrit
nessuna
Romolo
ingenuo,
aspetto
dTingnua
fide
inclyta jutdtia
piliusi Tir
et religione
quanto
di
ingenui- Giouineuo
fidciyO nulla
Vir nullius
di lode
ed
genitivo,
s^Uw-
come:
sione
adiettTO
un
al
ora
laus,
come:
Pom*
Numa
d'insignegiusti^
pilio, uomo
sia, e religione
notarsi
l'uso
e
significato
la costru-
tanto
non
di alcuni
diverso
nomi.
Puto
id
Sats
ne
Quid
esse
causae
JS' questo
poelat la-
cur
Fgant?
trnos
buie
Che
perire(pe-
eausa
abesse
Il dolore
moiette
causa
perci teg*
poeti
latini?
Ju
questo
riguardo
gaudeo
in
venit
)ant
baatofite?
ha,
%d
spiace che
Mi
Hoc
ragione
di
causa
morte
mea
fero, tua
un
gano
la
motivo
motivo
'
fuit
rondi)
Te
est,
caiv^ntf
Dolor
est?
ci sia
che
Penso
causae
consueta
Ci
te,
sia assente
tu
me
per
tiguatdo
per
godo
ne
passato
in
costume
dinem
Brntus
In
erat
diem
Eme
die, et yeudito
ocd-
die
Fundani
Compra
diem
cittadini
giornata
credenza,
vendi
die,
multo
da
campo
determinato
Comprare
a
mal-
ad
un
tempo
Alzarsi
giorno
pagarsi
avanzato
dient
tam
Per
fuit
facuUas
Suoad
ittere ad horas
fugietmemoriaj
me
faeito
ut
ibi ta
aubvienaa
Ove
tu
fa
quanto
Mandare
^Ubi
aUa
da
Cotuanti
in
emere
Surgere
desiderata
era
Fivere
vivere
caeca
lata
ci?itatis Bruto
in desiderio
possibile
che ora
sapere
tradir la memoria,
per
mi
di /armene
procura
ivi
eo9'
venire
Ut
memoria
mea
Superior
etl
Per
L'et
memoria
Usqoe
In omni
bojus
ad
nostra
mamona
memoriae
m
memariam
inauditam
ricordo
passata
CratippusprncepspbilofophoCratippo
rum
mi
quanto
qtiestd
capo
de* Fiheofi
di
et
Fino
a*
Cosa
inaudita in
tempi
nostri
tatti i
tempi
^6
traditimi
Memorine
Quod
in
jam
Sta
yetitrtk
moreirt
scritto, si
che
li
racconta
ormai
era
in
passato
t*
stame
Morem
alicui
gerere
ingratiutr t|n
cognovi
^ihU
nihil
villo
in
Fare
inali
Non
lit-
alcuno
pi
persona
sc^
uiiio trottasi
ttelqud
male
impiegaqualche ra
teris
heUo
iU*
dio
Tfihil
mi hi
Ni/iil
dum
timi
est avariti
nomeh
inopia Egerie
ab
Puero
ilio
Clini
morbo
indi*
ho
Niente
per
morbo
Quel
Al
NomCn
Partes
chiamo
mi
de8der"" \Non
non
meae
Io
gefi
il
poser
Ascani
di
nome
Inibi
est
ebbe
miseria
denitori
ifuale
nomea
rctnr
dalla
di
aarizid
chiama
si
Home
lui
coti
finora
ora
fanciullo
//
il
xttt
ette fare
tfon
li
nome
f5arentes Asttiium
Cui
conobbi
ogni
tcmpovi^ti'ibait
Notinihil
di
ttoictite:
non
inest
modo
Arturo
mancher
al
dovre
mia
buntur
mihi
Multa
in
de
itinere
noatro
uiranique
partem
.Moke
ti\ri'iirt
mente
audire
Becepiui sigiium
noli
Non
De
reliqua
Di
de
egnal
il
ritirata
/tua
teita
tua
il
Perciie
aucce-
rest
ti
come
avvenga
desidera
da ni
Haec
contro
senieniia
tua
Ut
alld
ritirata
Amare
canere
udire
possiamo
deUU
possuinu^
Receptui
pr
nostro
offrono
si
mi
viaggio
oc-
al
intorno
cosa
sermonis
multi
Di
aiinfc
Aermo
es
lunf^
di te
Tutti parlano
omnibus
usurpare
er^
Avere
beHemilii
ve*
ito iperanz
Quidpiamcrebris
bisogna parlare
^os
queste
a
bocca
in
spesso
Una
cos
un
buoii
monibus
Spes
tenet
me
nir
Spes
successo
iunc
tenet
me
ejus
Nutro
locum
miserae
fortunae
mortem
orane
tos
.' Per
trrpus
milites
hor-
sorte
questo
luogo
ed
il
porto
di lui mi*
travagliata
moUo
il sospetto ch'egli
medesimo
da
se
ucciso
pr tempore
aciem
talus,
iopUnum.de*
duct
alla
lontano
tiasi
consciverit
sera,
il
essere,
ricovero
ac
che
spetanza
debba
mul-
jactatae portum
turaque
In
che astr
voi
sospettata
ora
sempre
jtvtido
parlata,
metteva,
nella
come
il
condusse
pianura
bret^
una
o8
tadioaut
ffemorum
scits, ttudiocat
Seinperi ut
detk
Sempre,
fui
nobiUtQtis
Co osci
Jmante
trtiti
eapete, fid
come
zio nato
aUe
nbalicujuiinjuriae Conanpavole
US
a^t-'
nokih
di
^uai^
fatta
aver
cfe
Rudis
ingiuria
Ignoranu della
belli
Peritus
Esperto
armorum
IgDarus fraudi t
Imperitus
Memor
Che
non
aevi
brevis
arte
guerra
della
delle
Rammentati
guerra
Jrode
conosce
Inesperto
rerum
est
nelT
della
monda
del
cose
brevit
della
vita
Immemore
beneficiorumj me-
Immemor
della
Patriae
mot
Tiiuidut
iinpavidiitChe
Deorum,
teme
di
sui
de*
memore
beriefi%j\
patria
gli Dei,
ternate
senza
se
Audax
Genitiyo,
il
cbiedoDo
oomei
Jrdito
ingenti
II
natura
per
d*
consumattt
tempo
ogni
cosa
Sequimur
dopo
Quando
italiano
in
Gerundio
d
Uomo
amante
all'
di, eh'
del
bel
un
Jvidus
yir
ro!SMo.
Che
rei?
DtBTTiri
ORA
Gli
DAL
CHE
st
GBNJTIt^O
ed
mette
itrbem
nome
son
difetto ohe
se^
avr
verso
cos'?
ssGtriTT
ORA
DAL
DATILO
similis
dissimilisi commuhis
adjettivi
sono
seguitiora dal
prqprius alienus
dal Dativo^ comes
ora
,
al
come:
rnorjNo
munisj
senza
Qualunque
Carmen
segue
ne
studiosus
diqsud
Genitivo,
habebit
Quid
rioMifo
neutro
genere
dal
desiderio
ti seguiamo
genitTO^cornei
vero
parlare
di
adjettivi
guitielegantemente
vitii rude
ditnnittnoi
stura
ioGnito,. questo si
vedere- la citt
Gli
Qudquid
gli adjettiTidi
Verbo
un
in
Bramoso
Deontm
te, taneU
inU'
,
tivo
Geni-
filint'
siifilis
Patn^
C2qtAt|iii|ile,"[iiani
Ifibil tam
la
FigUo
iimile
Niente
tanto
^ulpici
Qqiproiine
mnium
Mors
da
Cotta
animantium
o-
E'
comun$
fa
morte
ai
pf$dr0
dietimiU, ^uar^U^
Sulpiw
tutti i inventi
est
omnibus
est
commupif
tatti
contune
difetto propriodeln
|d qaidem non
pi non
propriqiq ev^alifr Fecchiaja^
nctutit, tclGomnluiie
difetto comune
ma
tudinis
della cagionevolezza
Liberta
Montaci
propria^
f^Q'
min\
Alienij^aphitioni
Non
aliena
mali
ma
Aiijfiwene
alV
non
Sar
accordato
beri
Qaprifici9(|
omnibt^
^{nmi(n9
ambii^ione
Qose
debetur
fto^
nonfe
fio
Nemico
contilii
immunibas
Vobis
pfopriq d^^
fibert
dal
lontane
da
li
esser
mali
questi
Jl fico sak/atico
proposito
voi
4 Ubero
ttOn
fi coloro
^t
^PIBTTJFI
som
C^S
SJBfGM^Tt
Dj^TIFQ
P4(,
che significanocomodo
ai1]ett
J[vorej fkf
ed i|
^plth
uguaglianza, piacere., sommissione,
Tali sono
pontr^rto^ ^ppq seguitidal Dativo
Gli
lltiliv
Jtih
Salataris
f^lH^rff
Inutili
Inutile
Per niciosus
Dannosa
Noxius
Nocivo
Par
Pari
Iddoxus
Che
J m par
{ucundu^
lolestu^
Giocondo
Dispari
Eguale'
Molesto
Gratus
Grato
Eqnalis
Ineqi^alia
Propitiut
Ingratm
Ingrate^
Infestai
^ido^
fido,
Finitimu^
Confinante^
prostimo
Sttpple](
^uppUchevoUs.
non
nuoce
DisugutUe
favorevole,pr
pizia
Infesto, coii^rai^
(io
Inadu^
sommessi^
ip^sernpj
8i faci ut
et
ntils
patriaesit idoneu
agrie
Se
"
avrai
servire
che
cura
la
patria,
sia
e
aita
utile alla
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mol^ttsdim itscomode^
Una
TvLxl^fff^yispaci^pkifiidtfefttie
inimica
quieti
la
pace,
quiete
contraria
'
oA
alla\
3o
Erat
coqsilium
meam
tteloEra
fi-
cum
dele
salatare
tum
PQinpejOji
color albus
est ''contrariu
Jacuaduf
eratj,
ed
uno
Il colore
nunc
albo
amcis
salubre
all' altro
adesso
bianco^
ck'era
amici
agli
Sommesso
Il
coti
fe^
il contrario
Caro
Qifinibas supplex
^t 6niti'.xiuftOratori Poeta
consiglio come
Pvanpeo
aW
utrique
Qui
il mio
tutti
del
Poeta
prossimo
tutto
alV Oratore
Coiisul
jussiteoe,
tacere
qui
rendesse
oratio
y?;'tut[
Omnia
che
volevano
il contraccambio
Uguale
confuso,ogni
taees
virtii la dicitura.
alla
summia
nQma
che
che
coloro,
sero
si
Par
comand
// Console
parila Ha
cosa
fecit
Saeva
virtutibus
infesta
et
barbaro
Secolo
alla
nemico
virt
tempora
Sona
hall
in
'
dus
come:
'
j^
Nullo
astro
penetrabilifli
lucua
iners
luihi
me"
sodalea
morande
da
nato
Amandus
Da
omnibus
Tra
contano
Consentaneus
da
amarsi
con,
Concorde
,
Jtisuonante,
Con
Concorde
1*9
se
come:
co,
consentaneo
conforme
Conforme
Dello
Con
nua
ogni
Dativo
Concolor
Conterrai
d*
tutti
Conformis
finis
menzio-
conoscenti
seguitidal
Consonust
co
astro
esser
prima
me
de^ miei
altro
ne
Giuliodegno
d'
penetrabile
stesso
Contiguus
Contiguo
Coaevus
Co ntemporaneo
Coaetaneua
Coetneo
colore
Esemp)
.
Salpiciimora
fuit
Concors
consentanea
vitae
La
morte^di
spo
sibi
adente
Consentaneo
Sulpio
alla
a
se
vita
corri"
fu
-
3i
AmsTTiri
BALL*
QRA^
fican'o
ACCUSATIVO
ntoto
si
il contrario
cusatiyo
ad^
coq
Acpqmodato
^ccomodatas
col
ora
i%^che
adattato
tatti
aualche
trovano
dai
datilo
PUEPOSZIONE
segHono'
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obj
COLIA
djettiviclie
Gli
seguiti
sotr,
CBif
AD
IIC
quellicbesigni*-
cosa
attiti^dine, q
ed
Dativo
coll'Acf
ra
pi" elegante.
Pfonu^
Inclinalo,
Nato
'
Aptiis
Atto
Naias
foneus
Jd neo'i adat-
Procliyt^
Proclive
Habilis
Abita
Propensas
Propenso.
^habilis
Inabile
CommodMs
Comodo
Ineptui
Inetto
'
tqtn
capace
inca
,
pace
Incomodo
modus
Incom
f^eemenie
Yehemeiis
fiVa
,
fervente
Esempi
(jorpns aptas
labori
NatusabJomini
suo,
iVici^oal
lode
gloriae
atquq
GneusPompejqsad
oiiiE|iasum
Gnino
natus
ma
Vir
ad
nata^
inilitiaiiii
La
alla
non-
(gloria
nato
tutte
le,
somin^
proprio
to
egesta^
procliyis
alla
Pompeo,
Uomo
arma
Sceleri
ed
cose
ad
aptu^
ventre,
suo
le
per
poyert
alla g^uerfa,
na-
armi
procliveal,
mal,
fare
Neutram
in
Ineum
est
yoluataa
nostra
prot
Noi
prQ
j^open^o
pi portati per
siamo
lui
pciisior
InobsequMm
plu^ aequo
ad
Homo
rem
cam
ad
Utile
nullam
ren^
proclive ad
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utilizi
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Naturale
portato
nulla
alla, dissolu
iq utramqae
parteiq
Dai
ne^H eccessi
niinis
Itaque
idem
vcbeincns
sas
uopo
da
buono
tezza
Yekemei^s
Fst
aie
Uomo,
ncfn
es
condiscendenza
dovere
del
pik
nus
Utile
alla,
su
ille,
alios. esse
ego
in
qui
Dunque
vi-
aUri
Princeps,
quel desso,
seii^brato, essere
in
piger ad paenvs
ail praeroia velox
io
E'
il
che
inverso
ho
gli
rigoroso
Principe tardo
a
premiare
pronto
punire
3a
gli Adjettivipronus,
sono
viV" propefisus
segnitida nn^ in finito ,
in dum
si mette
quest'infinitoal Gerundio
Quando
cV'
italiano
iq
accnsatTO|
Tero
nn
procli-^
in
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ad^
oon"
come:
ed irateendum
Pronu
i|4 fiDdar^ ip collhi
ad t$lQscendum
Portato a vendicare
l'ogiuipiaProcUyU
Pronto
injt^
riam
AdIBTTIVI
U
ose
che
secundum,
huiperosque
Uecundum
os}
Os,
diiQs8ui
Vultum
Gli
ghezza,
sembra
sottintendersi
quoadj
comet
similis
Deo
Simile
yul(quoai^d
misura
in
air
anche
trgtnta, altum
extruxernpt
Turris
centum
pedes
pedei
altezza
8q.
alta
-p"
preposi*
al
dall'
aspetio
iuo
!ar-
accusativo;
genitivo,come:
argine
un
piegi
centotrenta
air
spalle
al
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seguiti
Costruir^
parti
quantQ
^4 ^^^
guanto
ablativo, ed
trecento
Aggerero lataip /"cfe
la
Dio
un
Dimetso
ordinariamente
sono
ad
aspetto
adjettividi
si trovano
ma
si mette
AceusatiTO
DAi^L* AcctrsjTiro
SSGtriTf
sono
largo
tre
alio ottanta
piedi
pedibus trbtts. Una fontana
larga tre piedi,
^Uus triginta
fonda
trenta
denum
Uno
Aera lata pedum
spazio largo dieci piedi
Fons
Torre
alta
cento
latas
JdJBTTIVI
CBS
sono
ball*
seguiti
ABLATirO
Gli
adjettiviche
bondanza
j
nato,
sono
scarsezza,
mcfnVpj
significano
privazione
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preposizione
y
qualche
demerito
determi"
prezzo
seguitidal P ablativo
volta
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dal
Bignat
Indignus
Captus
Preso,
PraedituB
Dotato
Degno
Indegno
ingannato
,
ornato
ah
,
priiw
fornito
senza
aonq
33
Diyes
iireea
Locuples
Opulentas
Dovizioso
Pauper
Inops
Oputenio
Patter
Meschino
'
biiognoMO
Plenus
Pieno
Refertua
Pieno
Inanis
Foto
Orbus
Priifo
ripieno pregno
vano
superflio
privato, abbandonato,
orfano
Cassos
Voto
Liber
libero,
Faecundas
Fecondo
Onustus
Carico
Nudufl
Nudo
Yicluus
Fedovo
Immunit
Immune
privo,
privato
Fretus
Confidato,
Conte
vacuo
vano,
esente
appoggiato
Contento
iitus
Vacuus
Foto,
libero
esente,
vacuo,
Esempi
Obviam
mitte
gnas
Terrore
liber
Amor
te
epistola!
di-
Mandami
di
et
melle
eijlle
faecun-
Cupas pice
nugis
Lentulus
Nescio
noa
an
talpae
rogabat ne
bum
or
filiis
llle
sua
sorte
libri
verbis
inops
sia odio
vel
dignus
Oculis
captae fodere
Nemo
ed
Lentulo
Non
amore
cablila
Le
di
tu
di odio
amore
cieche
talpe
hanno
scavata
tane
vassero
che
non
lo
pri'
figli
ai
Nessuno
contentus
parole
degno
sia
Quello pregava
eum
di
scarso
se
le loro
facerent
amarezze
non
so
dol^
in
piene di pece
ripieni di bagattelle
Botti
libri
referti
spavento
fecondissimo
cezze
refertas
dallo
Ubero
amore
dissimufl
De
te
Jnimo
aDimus
lettere degne
incontro
della
conunto
sua
sorte
Ennius
ingenio maximus,
arte
rudis
Solum
definsoribus
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tali
in'*
moeniai
i^acim^
io
Terreno
vote
itgegno
all'
tale
Mura
fiduura
GII diettiyi
Perch
di
sommo
quanto
haberem
Qui natura
genio praeditam
Vacua
Ennio
aveva
roszo
arte
un
figliodotato
ingegno
ai
se nz
difensori
alberi
significanomancanza
coli' ablativo
alienus
Scaevolae
o^
Citt
va*
adire
come
vuota
le
illia malia
ab
Imrounes
Non
rebaa
da
nuda
atqae
cua
preceduto
omnibas
Civitas ab
s troTano
privazione,
di tutte
cose
sumus
studiis
Non
avverto
Laciiv
Son
costretto
da
etenti
di
ghi
'
ipogUata
Siamo
Pboebi
spesso
del
quei
mali
aglistudjdi Scevola
ritirarmi
ne' la-
Jverno
Sole
opulentus, paper
Egli Adjettividives
inops
liber
immunis
nudus, extor'
dignus, plenus vacuus
ris, si troyano
genitivo
accompagnati anche da un
j
come;
divei
Dives
equum
stia et auri
pretiive-
Bieco
in
mate
in
oro
Dves
pecorK
nuUnm
Tempus
la-
vacuiim
Bieco
di
Niun
tempo
bestiame
lif/ero da
fatica
boria
Pauper
di
Povero
argento
Expers fraudisigratinbeato9
denaro
abbondante
d'inganni,
Fuoto
di favore
Inopa amicorutk)
Extorris regni
Beferta Gallia negotiatorum
Yaa
.
Operum
Felix
libera
amici
dal
ita Gallia
regno
piena di negozianti
di vino
f^aso pieno
indignus
immunea
di
Bandito
e$t
vini
pleoum
Magnorum
Scarso
Indegno
avorum
famulae
Serve
grandmavi
de' miei
hanno
che
i\on
Felice
libera
Uomo
scialacquatore
niente
da
fare
Homo
et
liber
legum
multarnni
rerum
adjettivo indeclinabile
Necesse
de' Verbi
con
^no
Non
babeo
Homi
ni
necesse
necesse
est
h^cre
^sse,
scrbere
Non
mori
// morire
(
Haec
oratio
ladatur
Da
necesse
quanto
tivi, pu
irrbione
omnium
stabilirsi
fin
leggi
sempre
unito
come
necessit
cosa
di scrivere
necessaria
al*
uomo
deriso
che
da
questo
discorso
tutti
notato
in
sta
mestieri
sia
est
si
E*
ho
dalie
36
Aaxios
facto opas
qaid
sii
Jffannoio di
ehi
ci
si abbia
/are
Anxius
bellum
ne
oriatar
che
Inquieto
si
non
susciti
la
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Cavallo
Tibi
Ti
auctor
de
ero
hac
re
ohe
dar
questa
nii
fai
aoctor
Tibi
sim
non
Lo
differret
ne
te
auctor
pr*
il
sente
non
il
mio
morso
consiglio
su
cosa
consigliai a non
differire
ti suggerir di /uggire
Non
fagere
Auctores
maje*
tutam
sumaSj
Romani
statem
ad
Audax
omnia
perpeti
ad
commodandam
facinus
che
del
maest
Animoso
Audax
Benignus
Vini somnique
Assicuriamo
aia fore
nomi
Coraggioso
Romano
popolo
soffrirtutto
far
si abbandona
Che
benignus
la
delitto
al
Inclinato
^alva
sar
bene
ed al
al vino
sonno
Dido
certa
yitae
relinquedae
Certus
Pro
Tener
Goropertus sceleris,
Nonaum
comperto,
regionem
Hoc
Omnes
in
quam
lasciar
la
vita
certo
per
di delitto
Scoperto
reo
Non
anco
per
di morire
in
saputosi
qual
fosse andato.
paese
So benissimo
questo
venisset
habeo
compertum
di
Risoluto
habero
certo
deliberata
Didone
mori
virtutis compotes
sunt
Tutti
i virtuosi
felici
sono
beati
Pcaeda
ingenti compotem
citum
Riconducono
ut
d'
voti revertuntur
Avendo
rad
G)mpote8
ei^et*
u cu
bottino
un
fundo
dia
continentia
prae-
se
Compra
roercatur
Cilicia CQotinens
Continentia Urbis
ea, quaecum
che
tia
Continen-
ne
poderivicini
della
Quella parte
est
brama*
quanto
ritornano
que*
fondo
sto
Cappadociae
pars
padrona
immenso
ottenuto
vano
Huic
V esercito
confina
sobborghi
Cappadocia
Cilicia
colla
Le guerre
continue
bella
Vino
in
Cupidus
Siete
cupidae estis
modo
cognoscenda
ye
Desueta
triumpbis agmina
desueta
Dispar
non
Schiere
Fiera
rabiem
Non
sui
Fratres
aetate,
non
Dux
dispares
regeodae civitatis
Dux
ad
Inm
la
conoscere
ve*
vir
faciendum
solet
esse
Capo
aliquid
in
eoe-
a* trionfi
pili usate
arrabbiata
non
piti
eguale a se
non
Fratelli
tutibus
Mora
di
rit
ritate
Fera
vogliose di vino
ora
Desideroso
dissimili n
forze
del governo
Guida
La
non
di et,
di
morte
suole
della
Jare qualche
per
essere
cosa
gli uomini
una
citt
guida
illustri
al cielo
^7
'
reperirefaei-
Innocnti
Verba
le
il trovar
facile ainnoc9nte
le
parole
pos
pi facile ohe alcuno
ia^ di quel che
uoglia essere
est
Facilius
ut
eat
cessor
alqaissao*
esse
possit,
qiiam
tu US
E'
ut
velit
tuo
felix. Felix
Cerebri
successore
Ricco
prole
di
cervello*
Fortunata
nella
prole
Propizio ad alcuno
Felix
alicut
Felix
B6ribere
omni
ab
Ille Graecus
Perito
versus
nello
laude
Quel
ferox.
Console
versi
scriver
Greco
lodata
tanto
felicor
patribasquoque
Consnl
solum
non
Fessus
plebi
non
de
Fessus
caede
fiero
Stanco
via
che
meno
dalla
i Senatori
contro
plebe
dal
Stanco
Strass
la
contro
.
cammino
Vox
mibi
Lex
est
Parlando
loquendo
fessa
ti
mi
la
stancata
voce
ad
ratio
jubendum
deterrendum
ad
Fons
Fontana
Pompejus
impetret
imparati tum
bus, tum
pecunia
Sumus
Vir
ad
qui
est idonens
belli
labores
Impiger bostium
Inops
impiger
turms
vexare
conseendere
un
ad
Ostro
insigniset
car
ornandum
Insignis
ad
Insolens
auro
deformitatem
puer
Necfueris
nomen
Omnes
potente
lassa invocare
Non
Omniliber
meta.
Libera
fide
sarai
mandata
Iterum
mibi
Nemo
A
natus
parvis
in
videor
aedibus
didicimus
Quanti emptus?
babitat
di
fortuna
da
parve
il
piedi
andare
ogni timore*
Scarso
Sciolto
parola
in
d'essere
casa
anima
rinato
vivente
imparato da fanciulU
fu comprato? per
quanto
Jbbiamo
Per
fatica
poteri
sembra
Non
guerra
alla
larghi cento
Libero
Mi
oro
d'invocare
stanca
agili neW
Tutti
Pieni
natus
alla
avvezzi
di
nome
dalla
Libera
carme
adornare
non
Fianchi
opum
il
lode
neW
mio
pedum
guerra
le schie^
vessare
trattare
avvezzo
Uomini
tricenum
di salda*
in
di porpora
Adorno
bruttissimo
Fanciullo
laboris
lata
otte'
de' nemici
Non
meum
Latera
nel
Instancabile
Non
iosueti
nome
fatto per
tanto
sprovvisti
Siamo
Debole
belli
Homines
non
della
Inops
il
aure
nere
militi-
'
men
ruscello
Pompeo
re
laudis
atta
proibire
atta
ad
non
ragione
una
comandare
idonens
nomen
legge
La
idonea
dare
rivo
et
poco
'
38
,
scrbenifl
Piger
forre
laborem
la
durare
In
Pi^
di
fatica
scrivere
pger andae
Pieraeque gentiam.
Amnis
che
Fiume
Pleriqae
Za
tutti
Quasi
ta
Plerumque
besse
plus
minus
maggior
Esser
nazioni,
d^Ue
maggior parie
omnes
noctis
lentamente
scorre
della
parte
lontano
notte
piit,
poco
poco
meno
Potens
sui
Sanus
meniisque
Fotens
Era
erat
non
rerum
Cie
potens
Potens
suarum.
ha
Potes
sunt
sanguis
ullo
est
potis
est
est?
Qua
pot quisque,
iaea
con*
Infimusquisqueeratpropensus
alC
propensior
regni
Alexandre
impieghi
altro
Nella
vibebatur
che
Proximus
ab
//
aliquo.
Genere
de
salute,
pr
certabant
gloria
Non
dedecoris
scelera
esse
credere
Unus
ad
et
possunt,
se-
I delitti
alicui
dies
Alloquor
abiturus
de
multis
tres
intercesserat
Era
extremum
maestos
amicos,
unus
qui
et
modo
alter erat
cauti
essere
ma
uno
tutti
contro
passato
tima
il
colpi
il
ed
primo
se
giorno
Seguemi
Ftcino
affidarealcuna
neW
ad
Difeso
passus
citi
solle-
non
tranquilli
ictus
nnos
vita, combat
disonore
Guardingo
condo
me
Parente
gloria
possono
non
aliquid
omnes
alter
Sequere
nemic
curanti,
non
cosa
Tutus
pi fa^
alcuno.
la
per
Soldati
possunt
non
Tutus
sem^
regno
staio
dal
della
curanti
tevano
securi
cura
favorevoli
Alessandro
dopo
primo
del
Tu,ta
in
stretto
Securi
Milites
Josse
lontano
meno
II
proximus
il tempo
del
ad
vorevote
Proprior
sta
partito
divisione
brava
boste
ab
che
ci
che
sa
quelt arte
piti abjetti erano
partem
divisione
fuiss
Ciascuno
diem
vedere
pu
bujo
possibile
Come
potis
alleram
si
in
pu
sgorgante
fermarsi
sangue
modo
alcun
al
Qui
arte
il
Ifon
quoti cassam
fertur
lumne
in
consistere
potisest cerni
terat
bramava
che
ci
ha
Che
cose
sue
proHuens
pacto
senno
Possono
Neque
In
buon
delle
Pu
stesso
suo
conseguito
Potrs
Nec
il
Padrone
voti
di
fuori
tre
a
soli
passi
volta
ai
mesti
che
amici
,
di moki,
o
due
erano
ridotti
uno
3
DEL
III. REGIME
Possessivi
Questi
riferiscono
Tot
esse
opera rempusalvatam
Dissi
soliciti sunt
Tanti
solius
mea
ve-^
ipsius so-^
plurium
,
"
unius
mea
blicam
nqster
,paucorumj
Disi
$uus
unius
lius
tuus,
mtus,
dopo
ricevono
ster
PRONOME
che per
salvata
Ju
sono
V opera
dime
si
sola
ha
Repubblica
angustiati per
mia
cagione
causa
solius
Meum
peccatum corrgi
La
potest
noD
Gum
mea
Demo
pu
non
s-
corretta
ser
che
legge gli
nessuno
scritti di mCj
timentis
recitare
offesasola
mia
che
recitarli
temo
pubblicamente
De
US
ipsi
tuo
sua
conjectu-* Tu
laude
prae-
Pili
stantior
eccellente
tuo
di tutti noi
paucorum
laudibus
voi
I Genitivi
m^i
lui,
nella
ciascuno
Jfella memoria
memoria
Vestris
di tutti
lodi
pochi
altri
sui
alle
nostri
,
estri
sono
,
personaliquando significanola
si vuole
quando
Ea
mei
mmago
Haec
est
fratria mei
uxor
pr
propria lode
sua
omnium
Nostra
dal
indovinare
puoi
pro studio
coeperis
cujusque
ram
In
studio
mos
sono
e
persona;
tirare il posisesso, come:
Ecco
E*
immagine
la
questa
di
sessivi
pos-
me
di mio
moglie
fha^
tello
Esto
Tu
memor
sit voluntas
scis
quae
tris nostri
Si
Ricordati
nostri
pa
Tu
sai
nostro
alcune
trova
volte
di
guai
me
volont
la
sia
di
padre
il pronome
possessivo
Si
Genitivo.
di caso
usato
personale
luogo del pronome
simplicis pectus ;
legge, per esempio, TirirM hominis
cubent
mea
nec
ut
defunctae molliter
MEA
ossa
;
go
ad
in luosubmotus
Istrum
scripta l^gis qui sum
In
di
Pectus
Ut
ossa
tui
mei
hominis
simplichi
defunctae
cubent
II petto
Aftinchle
legisscrptamei
submolus
te
ossa
semplice
uomo
di
me
drfunta
tranquillamente riposino
molliter
Nec
di
ad
IstrnBi
qui
sum
fimosso
aU
di
letro
me
che
4o
^
Notate,
accorda
qui
italiano
relativo
e
ut
anche
non
latinamente
al pronome
segue
qui,
esempio il relatiTO
con
scripta mea.
la Toce
che
allorquando
medesimo
si adopra l
le particelle
ac
atqiie
qnest^aliimo
mei,
con
rendere
Per
in
in
come
quae
quodj
il
mettendo
et
,
in
stesso
caso
Eadem
facis
tu
il
cui
qu"ie
nome
precedente,
come:
le medvsme
cote
Fai
facis
ta
ac,
la
nel
segue
puerij
ovvero
Eadem
che
nome
atque,
che
ma
nulm
ra*
gz
ut
pueri
si
Nemo
si dice
lus
slo
parlandosi dell'
come
degli animali
nsa
anche
uomo;
:
Nemo
virorum
Nessun
Nulla
belluarum
Ifestiina
Tra
cio
pronomi
dal
tacito
uidam
maggiore,
(ex numero)
nfimae
plebis (ex
ex
nome
Chi
Un
di
partitivi
,
sono
costruiscono
si
molti
tutto
omnam?
nis
bestia
indeterminati
parte d'un
mostrano
uomo
come
unus
comunemente
numero,
cpme:
tutti?
infima
deW
cerio
plebe
nam^o)
Ricevono
j
de,
ex,
regolarmente
con
inter^
l'ablativo
con
come:
( UnuSimilitum
de' Soldati
Uno
Chi
Unus
di
noi?
IV.
REGIME
ex
militibue
( Uqu8
ioter
( Quia
Quib
nostrum?
ex
\ Quia
inter
DEL
militet
nobis?
noa?
VERBO
altro
Propriamente parlando i Verbi non
reggono
che
V accusativo
caso
paziente, e ci proprio de' soli
Verbi
transitivi,siano questi attivi o deponenti. Gli
altri
casi, che
qaalche
altra
diconsi
indiretti,
parte del
.
discorso
sono
sempre
espressa
retti da
sottintsa
sono
qual
debbasi
caso
banno
Verbi
di
il
mettere
ordini, ed
tanti
ciascuno
di
il
essi.
seguente,
generali,
banno
distintamente
trattato
metodo
Abbandonato
un
cio, daremo
dapprima
tal
ad
scenderemo
quindi
il Verbo,
segue
le differenti specie de'
che
nome
divise
i Grammatici
in
cole
in
determinare
Per
d' attribuzione
Dativo
an
un
teremo
adot-
alcune
re-
esame
pia
aettagliato
REGOLE
Regola
GENERALI
Il discorso
r.
l'azione
cui
in
se
Antigonua
propinquis
morluura
sepelieodum
Sed
exiles
ne
ejat
tamea
imininuebant
non
l'azione
e
lo
Ma
sebbene
discorso
da
al
sempre
Verbo
col
questo Verbo
nominativo,
8U8 in
cum
Cappadociam
non
Esso
ridi
Quando
caput
membra
Giacendo
fronde
italiano
3 Vi
non
de' Verbi
corrisponde
ed
altri,
in
che
sono
cb'
il Nome,
celare
,
suoi
si
in
terra
voUa
verdi
sopra
ripos placidamente
ti capo
le
tutte
languiscono
membra
sono
non
duole
Quando
lauguent
Regola
di
vi-
omnia
dolet
passa
vi
pani alla
Cappadocia
co
della
siccome
Neutro,
come.*
discessi t
Homi
pure
suo,
diminuiva
fa, la fa sopra
se
stesso,
parti necessarie, cio il Verbo
due
non
cose
La gran-
abbatteva
dell'animo
dezza
Nel
espressa
sep
per
delle
miner
stato
la
chi
Ipso
a.
come:
Eumene
parenti
a' suoi
morto
l'Accusa
al-
sempre
sottintende,
si
ia
Rboola
soffre
peUirlo
magntufraDgebant,
etsi
eh'
ti
par-
l'azione,
cbe
il Nome
e
tre
animi
dineiD
ed
ba
fa
cbe
Nome
manca
tradidit
res
'A
l'azione,
passa
alcuna
Eunienem
antera
attivo
col Verbo
quali il
paziente latino:
attivi
col
co'
ed.altri consimili.
esser
ziente
pano
so-
Con
cosa
pa-
4^
la
ziente
nasconde
qualche
sar
ci
persona
accusativo
informare
latina
Il
hanno
che
insegna
te
latino
ce/are
si
sta
nasco-
circa.
corrisponde
all' italiano
",
costruzione
una
le le t-
eguale
la
al-
4
circa
t'istruisce
maestro
le
docet
latinas
Utteras
(circalittcras)
la colpa
6g1io ha nascosto
al padre, cio
ha
informato
il
figlionon
padre circa la colpa
4*
Beoola
Magiter
latine
lettere
II
preposizione
istruire;
cui
insegna o a
poi insegnata o
docere
latine, cio
tere
s'
come:
Il maestro
dalia
il Verho
piuttosto all'italiano
non
cosa
retto
perch
avviene
la
cosa:
coi
cosa,
Anche
I
f
FUum
pam
i Vrhi
fra
celavit
cui"
patrem
(circaculpam)
Neutri
ve
ne
sono
che
non
Studia
Si
lettere, cio
le belle
applica
S
belle
alle
dica
lo
Ci
favorisce
Seconda
Ti
la mia
i suoi
obedio
favere,
(obbedire)
,
Id
causa
la
natura
fa^et
Obedio
5. Alcune
di
volte
Attivi
come
vita
Mi
Mi
di
metto
cavo
.alla
memoria
alcuno
il mantello
la
veste
iheae
causae
la
ejus
tii
che
i Verbi
ed
f*
.''"*"'
(favorire),obsC"
hanno
(ricordarsi),per
paziente. Recordor
nella
seguente espressione
Ricbiamarsi
t
^'"'"'"
Obseifuitur consiUis
"
Regola
j
o.
^'^*'
de' Verbi
disegni
obbedisco
vestono
ktlere
stessa
qui (secondare),
un
sono
Accusativo
esempio,
Recordari
cum
t^iicujus
Induo
paUium
Exuo
yeslcm
neutri
animo
attivo
i^itant
Regola
gli
attTi
come
Deponenti
secondo
neutri
Padet
qaod
avanti
prius pnditam
eadem
inil*
Sono
loro
retti
peraltro Son
risolvere
possono
Gl'Impersonali
it.
il Nominativo
ed
plunile,
plurale ,
allora
come
zie da che
Ma
si
esempio,
ningit
caelum
,
ti ho
non
come
nessu
no
veduto
tibi
anzi
terza
persona
allora
ex
te
quo
pi"
periodo
vidi
non
hanno
un
ln
del
son
acciderunt
calamitates
Io
per
intero
ed
che
che
di
sempre
fa
le veci
golare
sin-
aumero
quello
Acoidit,
mor-
ilU
ut
subito
interierit
tratto
un
ad
Multae
nella
accaduto,
ad
dsgra-
volte,
nominativo,
,
qualche
singolare che in
in
tanto
anche
membro
un
hanno
neutri
espresso
si asano
molte
molte
finito
no
incluso
accadute
sono
Non
cose
volta
miU
per
Regola
to
gtufh di sentir
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un
ningit tonai
pluvia .pluit nix
,
ar
medesime
le
Pluit
stessi.
giunger
ag-
prima
volte
da
coma*
mai
aver
non
ormai
Molti
tpnal
t ilo
ras
audire
di
Jrrositco
est
nunquam
^aedet jam
'iies
tran-
Impersonali si nsano
terza
singolare, senza
persona
alcun
o
come:
dopo
caso,
sola
loro
sono
come
I Verbi
io.
nella
Demente
di
cke
intransitivi.
Regola
Ti
costrosoono
si
sitivi
in
I Verli
9*
p iace servire
Nemini
di scher-
libet
esse
ludibrium
aiie
altri
lecito
doniamo
che
abban-
noi
Non
gl'infelici
Regola
12.
nobis
ut
dereUnqua^
miseros
mas
L'Accusativo
licet
miseret
plget, taedet
che
me,
pudor
tenet
me,
miseria
tenet
me,
pigritia,
45
iaedium
ienct
di
cosa
cui
Ed
me
si
uno
dal
retto
quando
laborum
che
un
criminis
Paena
tenet
laborum
te
taedet
lo
onde
stesso
igna
tenet
7Y
penti del
fatiche
delitto
ai
rincrescono
poi
troni
Taedtum
sermonie
tenuit
Mi
me
rJOMINATIVO
Le
voci
verbi
al
DOPO
il verbo
seguono
assoluti, siano queste
subito
nominativo,
una
ed
sa
pi
sei
vive
servono
agente,
perch trascari
Tu
tiuin
gli altri
Adjettivi,
a
spiegare
come:
lapis pretiosus
est
omni
re
et
t^i
uUius
tranc|uiUo
fanciullo
Luum
ora
che
Justus
uivit
Judii'i
hoc
securus
puer
Defindi Bemputicam
r abbandoner
mi4*
,quia negliis
malus
es
nus
essendo
questo
la
Nomi
delT
Virtus
dovere
giunto
Difesi
vile
cattivo,
il tuo
Udii
esse,
che
preziosa,
d'ogni altra co-
gemma
il vizio
discorso
VERBO
IL
quallchequalit o prerogativa
vrtli
annojato dal
sono
che
neutri
saranno
Il
dipen-
ignavos
Le
V08
Tu
di
dire
Taediuffl
La
dia,
misericor-
est
pertaesum
la
Verbo;
nel
paenitet crimlnis;
sermonis
me
Te
si inette
cui
vergogna
Genitivo
iucluso
nominativo
dice.
si
si ha
noja,
in
il Genitrvo
pente,
rincresciraeato
denza
deseram
non
son
adolescens
senex
vecchio
Ritorno
Gli
mesto
uomini
Bedeo
casa
in
pi pregano
si-
Pii
domutn
mestus
taciti
orant
lenzio
Il
cattivo
pastore dorue
Malus
su
dormit
pastor
supinus
pino
Segue
Tali
nuncupor,
aestimor
lo
co' verbi
stesso
nominar,
sono,
ed
altri
di chiamare
appellar,
simili, come
presipassivamente.
di
cor
vdeor,
pure
vocor
habeor,
Esempj
Perpusillivocantur
nani
Le
persone
mano
piccolissimesi
nani
chia-
46
La virtii sp$o
vitiam^etnVirtusappelTatoy
tium
ed
appellatarvirlus
Magnus PrincepsaestfDatarf)ix,et pauperhabetur misera
sed baec est falsa opinio
saepe
Un
dato
un*
questa
te
era
povero
miserabile
fi*
riguar^
ma
opinione falsa
riputato anticamen
tone
GENITIVO
Il verbo
DOPO
sum
VERBO
IL
regispanire rebelles
appartiene
ci che
al
re
di
volta
ocni
Genitivo
segnilo dal
uffizio,^eg^no^
significa
possesso,
ad una
cosa
qualunque, come:
Est
stimato
gran
un
segn
nem
che
un
come
Socrate
magnus
doolino;
pse
Pbilosopbu
cuit Xenopbontem et Plato-
tfimo
,
Principe
gran
lice ed
habebatur
Socrates
m chiama
il inizio virt
il
tiene
appar-
i ri-
punire
belU
Pecus
II bestiame
Melibet
est
Insipenliaestelicere
non
^'^pfv^9^dello
pu*
g)
tarano
nUi
Adolescentis
majores
est
E*
natu
revereri
tuum
meum
suum
belluinum
num,
altro
per
e
il dira
sciocco
pensato
aveva
giovinetto il
pi vecchi
del
dovere
spettare
Si eccettnano
Melibeo
seguenti npminatvi
tri
neu-
huma-
vestrum
.nostrum
ri-
appresso.
Non
est
Senatua
tatem
auctori-
contra
raeum
dicere
me
lare
conviene
si
non
V autorit
contro
il par*
del Sc'
nato
Humanum
est
irasci
jubere, meum
est
Spetta
tua
jussa capessere
re
anda-
collera
in
Tuum
fragilitV
te
tocca
ie
comandare
e
,
eseguire
tuoi
ordini
I verbi
solvere
del
ed
che
condannare
delitto
un
significano
accusare,
tal
sottinteso. Sono
di cui
condannato,
genitivo
as"
genitivo il
da
me
no-
to;
cui assolu-
dall'ablativo
retto
di tal fatta.
l//^
al
domandano
,
ammonire,
crimine
47
Aj.iso,as, avi, atam,
are
Incuso,
are
as,
avi,
Condemoo,as,
Da
atum,
avi,ataiD,
are
as^
A*-
/i
are
avi, atum,
Absolvo, 8, vi, utum,
ere
Libero, as, avi, atum,
are
Postulo, as, avi, atum,
are
Arcesso, is, ivi, tum, cessere
Insimulo, as, avi atum,
are
Convinco, is, ci, ictum, ere
are
Alligo, as avi, atum,
nino,
incolpare
o^,/..
Jccumre,
*.'***
Assolvere
Liberare
Lamentarsi,
Chiamare
querelarsi
giudizio,accusare
accusare,
in
Incolpare
Con-vincere
)
\
Astringo,is,inxi,ictu megere
For
?
'
reo,
'**
incolpare
r
Esempj
/
^
.
accusat
Qui alternm
probri Conviene
stesso
seipsum intueri debet
ch'esamini
chi
se
di
altro
un
accusa
mollo
disonest
condemnat
Sceleris
di
Condanna
generura
suum
malvagit
il
suo
genero
llum
Admonito
for
pristinae
absolutus
insimulat
Verreto
Gajum
E*
est
furto
dal
assoluto
stato
f^erre
Incolpa Cajo
uva*
pri'
sua
condizione
miera
tunae
Furti
della
sovvenire
Fategli
avarizia
di
rtiae
Hic
furti
allgat
interitus arguitur
Pati'ii
Questi si fa
' imputato
se
di furto
reo
della
del
morte
padre
Abiit
crimin9
absolutus
cujus
Se
incusabatur
di cui
Spesso
colla
Putavi
per
te esse
re
admo-
bo
Non
te
eodem
de
posthac,ut
committam
de
epistolarum
gligentiapossis
accusare
qtialcbevolta
italiana
,
Accasando
la
Se
accusaego
crimine
come
accusalo
era
che
del
me
in ablativo
dovessi
essere
av'
ci
medesimo
permetter
che
io
accuser
te
delitto
da
innanzi
ora
accusarmi
possa
negligenza nello scriverti
ne-
in
tu
di
incolpi me,
Non
deUUo
come:
visato
insimulas,
me
sen^a
Credei
nendum
Si
dal
assoluto
altro
preposizionede
de
ea
and
ne
tu
accusativo, conforme
di
alla sintassi
scelleraggiaedi
Jccusans
scelo
Pompei
i et
ix-
48
Pompeo,
la
del
leggerezza
Stnauu
rnjtnm
Senato
Accuso
poi
Qaanto
colla
ad
sani
della
nome
ciii aloano
Damnati
al
Jccuto
trienniam
ad
condannati
Furono
insontem
L'
ad
feceris damnaberis
tre
per
an^
girart la ruota
ignoranza de' Giudici condan*
n
alle galere, un
innocente.
condemnavit
tn'remes
Si haec
come:
ni
gnorantia
terminata
de-
cusativo
all'ac-
si mette
condannato,
malam
ludicum
e
particolare,
pena
preposizionead\p
per
feneratorum
jrjtarum
fai q
Se
metalla
nette
nato
condan"
earai
cose
alle
miniere
pi frequeoteinentesi
Ma
Vilt
damnis,
Us,
hominum
fraudes
et
Si
et
fana
morte,
Toci
nultus
uterque
frodi
le
danni
con
in*
battiture
carcere,
alter
alius
plurimus dopo
pi elegantemente all'ablativo
dcj
eoa
i"i
al
mobissime
(
furti,
an
Utroque, de
( Ambobus,
l
atupri?
bob
de
am-
accusato
di
delC
altro
cose
Dell'
utroque
come:
senza
stesso
tempo
si uniscono
sopraddettiverbi,
plurims accosaris
neuter
,
Accusas
vi%j
morte
ambo,
De
degli uomini
maltantur
Le
ablativo,come
puniecono
ignominiis,vincu^
verberibue,
in
mette
uno
Di
ambedue
Ne
delC
US
( Neutro,
ode
neutro
del
uno
,
l*altro
In
luogo
seguiti
esser
jueo
come
di
accuso
condemno
,
da
infinito,si
un
E^
blicam
est
debbono
meglio
arguo
tradita
la
Arguitor prodidisseRempu*
Jussns
usa
quando
accusato
di
aver
Repubblica
ab
urbe
discedere
Fu
condannato
partire dalla
Ciu
I verbi
duco
aestimo
,
beo,
suni
in
quanto
ha
facto pendeo
paio
significano^ti/tiare, apprez',
cbe
"
49
riputare spesso sob
imi y pluris
plurimi
zare
max
da' genitivimagni,
sAgui'ti
tantidem,
tanti,
parvi
minoris
,
poco,
minimi
quanti, quanticumgue
vispondono gliHTTerbj
assaissimo,
italiani molto,
acquali
cor-*
moltissimo
pia
pochissimo
meno,
tanto-,
quanto
Esempj
Tahti
eris
ali8"
tib
quarti
Sarai
fueris
Maoki
di
valore
tanto
tri^ guanto
honores
putare
Ilium
nuaquam
peucleres
QUANTI
Appi^zzare
osteodisti
hai
Non
SuDt
Sono
juveoesamantessludium.
malimi
qui aextmantur
studio
sei
te
gli
fatto
mai
al'
sietio
onori
conoscere
stimassi
lo
tu
quanto
i
lo
molto
agli
giovani che
i quali sono
lo
amano
stimati
moltissimo
FTotate
Contulo
rem
seguenti modi
di
dire
Prendo
som
questa
in
buona
in
buona
cosa
parte
Facio
rem
hanc
Non
duco
abqui^
habeo
non
Piglio questa
boriqub
parte
Non
mi
rem
PEVsi
fb
non
curo,
questa
A
cosa
cosa
tatti
esso
Magno
molto
ubique
virtue
pretio
aestimatur
di
si
cordano
ac-
ovun^
'
que
Quando
zo
V ablativo
stimata
yirt
La
di
conto
una
si tratta
si
cosa,
Nauct
Un
Flocci
Un
di mostrare
stima
disprez
seguenti
gli adjettivi
usano
poca
ncciolo
Assis
Un
fiocco ,un
Pili
Un
bajoeoo
pelo
tero
Teruntii
Un
fi
'
quattrino
Nihili
Nulla,
un
nuU
Esempj
Nec
dixi
quod
flooci
aesiimai
Non
ho
Navci
Noe
Non
est
non
Servus
Servo
HiHiLi
iacis
eum
teeoivii
Non
stima
fiocco
un
detto
vale
un
buono
lo
stimi
fico
da
un
nulla
zero
quMk
che
5o
pendo,
FJocci
qui
No
aestimat
pi
me
nmvsfto.
nec
aiut
nulla,
ttimomn
atroce
un
chi
stima
mi
non
un
pelo
Questi medesimi
co' verbi
Emo,
geAtiTi si
par
emi, emptum,
18,
Comprare
ere
Vendo,
Redimo,
Loco
accompagoano
Vendere
ere
Redmere
ere
Dare
affitto,in
in
appalto,
pigione
Conduco,
Prendere
ere
in
in appalto,
affitto,
pigione
Esempj
Vendo
Vendo
nonPLuais,quam
meam
caeteri, fortasseetiam
propriae domai
partemlocavitHiixmi(epotevaai
dire pasno
Maximo)
Tertiam
seguenti Verbi
genitivo:
il
Satago,8, aategi
Indigeo,
es,
banno
Fare
agore
Miaeretco, cii,
Memni,
moUitsimo
casa
di
dopo
pare
diligenza,aver
con
loro
cura,
sollecito, sforzarsi
Aver
bisogno
^5
)
Jver
muoversi
compassione,
piet
sccre
della
parte
terza
gere
meno
prezzo
neatri
; egere
gui
la
appigion
propria
e$ser
pi degliaU
non
mihobm
il mio
isti,niue
Ricordarsi
Esempj
Hic
8ITA.RVH
Nec
Auai,
Te
Et
non
BBBUM
egea
rogo
GEVBBI8
AEGEirTi,
nec
coBTsaAavM
To
satagit
KBnvBT
ut
Non
nec
cura
ha
de* suoi
bisogno
affari
d*
ne
oro,
di argento,
d* altre cosa
ne
hai bisogno di consiglio
indigot
Non
coasiui
mbkihbb
misereaoe
ha
EgU
TV
un
prego
Ed
abbi
tvi
.
di
ricordarti
compassione
di
me
deUa
tua
famigUa
Ma
i verbi
segnitiancbe
PaBCiBcs
non
KosTBis
indigei
indigeo,
ablativo,come:
egeo,
dall'
et isoaTATioKi
Non
hai
si
satago
bisogno
preghiere,
eortazioni
trovano
delle
deUe
nostri
nostre
5a
Il
verbo
de,
con
de
Ed
caeteris
il verbo
accusativo
oltre
ablativo
un
potitur
fuit
coir
ablativo
de* beni
Gode
gaza,
quae
potitaa.eat.
deils
altn
eoi
genitivo pu avere
preposizione, come:
seoza
coMuojML
maxima,
al
m'
Paoh
dal
lasciati
di
impadron
de'
iori
Paulua
Hic
anche
trova
MicordaH
potir
Macedouum
Omhi
si
come:
Becordare
Patria
recrdor
aa
padrt
tuttii
Macedoni,
"^
ch'erano
grandissimi
EgressiOPTATA
AEBBA
Impedimbntis
nostri
caitbisqui
no
i verbi
tri
impadronirono
s'
del
de*
campo
rice
il Genitivo
Jofo
dopo 4*
vono
bagagli
potitisunt
Tra
spiag"
Interest^intererat,fait,inter*
\
esse
chat,
Miserata,
Pud
Js^er
rri st
compassione
(lebat^dait, pudftim FergognM*si,a\fere
et,
'
esti
Importare
ere
rossore
'
'
Pentirsi
'
ere
Rincrescere
taesum
Oi^er
est,
piet
noy
a,- in
fasti^
dire'
ere
..
Esempj
Blftcteagere
Interest
noB
interest
oMirivai
' operar
tueri bor
ilmalos
magistratos
animadver|ere
magni
UTBIU89UB vosTavM
Hoc
refert
Mbi
mseret
neminem
,
miser^uniest
Ejos
Adeo
aUho
intus:
taedet
Ci'
sebmoh
Io
avuto
vo
mi
Taedet
me
Beputate,
duoi
esse
vitab.
cvitates
borum
ha
alC
uno
al'
noi
a
voi
compassione di
me
-^o
(STPY
di
importa
Nessuno
,
Me
'
vbstbi
al
Importa molto
in-
i
'
Appartiene
fendere i
malvagi
eiresi
*
importa a tutti
magistrato il di"
buoni
e
punire i
bene
Ho
in
piet
casa:
di
Lui
discorso
il tua
annoja
a
ioja la
poeniten Pensate,
vita
che le citt
pentirsi di queste
dovranno
cose
53
SAB
rottuiiAB
quemque
tfeauno
pae-
nitet
della
ontent
ma
sorte
Refert
reom
ove^
oommerctum
del
E!* interesse
fionsca
che
Re
il commercio
icere
.
mei,
lui, sui,
sua,
nostra,
Quid
Mea
Mb
A.
Et
TOA
i rerbi
Con
nostri
vestra,
et
maxime
MEA
refert
Hoc
illorum
ipdam
te
; fi*importa
M'importa
iaterest
valere
te
Tua
m'importa?
CA^
refert
NOSTRA
Atuajmea,
aso
cornei
refert?
interest;
s^estri, si
ed
te
eii
tu
satio
Importa
nosse
che
molto
importa
me
il
te
te
conoscere
stesso
interesse
magis
quam
videtur
li motivo
il fine
ali* accusativo
mette
Magni
fioKOREic
ad
terest
cui
una
in-
si rendono
italiano
al^ nstro
tonare
"
uenga
quanto
come:
aggiangere gli
latino
in
questi
per
quanti
io
trovi
anche
tantum
Tanti
refert
honeste
quantum,
come:
*
E'
agere
di
comotuais
salutisiiir
il fir
importanza
tanta
oneste
cose
Quantum
importi
Quanto
comune
alla
salvezza
tersit
Se
un
st'
dopo mea,
tua,
nostra,
sua,
al
si mette
adjettivo o un
nome,
come:
adjettivoe questo nome,
Interest
Refert
tua
mea
Notate
passa
Hoc
UNtus
'
Gabsaris
che
il verbo
differenza,
interest
inter
si
importa
cosa
debbono
si
tanto,
poco,
lui
molto'
Importa
piliad
apparteneva
preposizione ad,
colla
che
E.qaandoin
avverbj molto,
tanti,
che
venire
me
ci
essi
per
KOstRtTlc
che
Pare
sita
me
Importa a te
A me
imprta
alcune
interest
sarSt
r\
destra
genitivo
que-*
solo
di
Cesare
.
volte
significa
come:
ei
te
differenza
Questa,
me
te
passa
tra
4
DATIVO
DOPO
VERBO
IL
quftluncjaeverbo,
deponente,s pone al Dativo
si d
CUI
Mi
sia
Dopo
si
qualche
la persona
cui fkvore
a
aertar. Dee
Qui
me-
video,
QuU
te
Noli
mai
Cerlaat
hihi
fo vedo
tapo
ego
ademil
casus
illudere
kostbm
lhnlere
Non
Mim
causa
Sodo
gniGcano
rendere^
minacciare
gare
dire
I
narrare
Salutem
qai
mal,
iidem
ti
dare
pot- Dar
datnaiif,
KULTit
potranno
sa-
boa
alienunt
loperai^ut
cuni
Quid
des
mihi
Bora-
saepe
nuiaeravit
Mi
pe-
et
coi
videto
alicujas
pasaBos
PBBCiBos
pag
filiui
fortuna
re*
pugnat
lainaiit multa
et prae-
pa^
aaUfezza
che
T hanno
troppo
a
ehi
molli,
nessuno
rende
non
grazie
benefattori
il debito
// rammassato
serue
denaro
Spesso ri/lettia
Arrendersi
comanda
ciascuno
chiunque
MTBi
Miai
ingrato
viro,
Semper obtemperatplus
Igmavis
E*
rep"mit
sQrvit collecta
quoque
si-
me
fortuna
a' suoi
coiQCB
de
Succumbere
Tu
La
la
te
abbastanza
KSBiarTiBOs
cbe
ripugnare ;
quei medesimi
vuLus
pi diiegr
verbi
obedire
renduta
Fortmia
chi
togliere; promettere
rd^idcruat
Miai
miserie
nostre
come:
tibi
verme
tolse?
ti
il
Dativo
dal
comandare
le
gara
fortuna
Mi
seguiti odunque
cf^rre
si
prigioniero
e^/t^oret^ole
ragione
rallegro senza
Cui
gratUlr
mi
insultare
gi
Sine
danno
utile )^o fa
in mio
Fanno
capo
arridet
fortuna
$i semiiui,
accidente
Quale
Misaaiis
Cm
la cosa,
me
me
par
miil
ego
come:
titor
Miai
neatro
6
,
toglie,ofvero
cosa,
istiencc
HI
attivo
alle
ci
a
che
dici di
chi lo
dici
preghieredi
al
Sempre obbedisce
doveroso figlia
Lajortuna si oppone
ghiere de' codardi
Tu
mi prometti Roma
padre
alle
trui
al-
il
pre^
Toma
dar
Abbandonare
al
riposo
il lavoro,
ei
dar-
55
I
Terbi
che
dal
ordDaramente
Dativo;
coll^ablatTO
vano
ifUer^
8tgnifieaoparagonare
Sic
con
coli' accusatiro
cum,
volte
alcune
ma
segaiti
non
si
tro*
con
ad
come:
coiii|arare
PARVis
Cosi
magaa
solebm
io
le
Virgilium
Comparo
Ho-
eux
9oUto
era
paragonare
piccole ae
cose
grandi
Virgiliocon
Paragono
Omero
HBEO
Si
AD
nihil
comparetur
UH
E*
Haec
sunt
non
intea
confe-
uz
Non
renda
s^are
MiHi
non
Non
che
queste
sono
significano comodo
addimandano
nuocere^
obest,
potes
mihi
prodest
nec
commoda*
nec
il
Ma
juvant
hu-
milesque myricae
quies plarimum juvat
Fe88ic
Dativo,
ausilio
opibus omnique
come
tutti
scelU
II
TiBi
Ego
HB1S
Lo
Subolet
muchi
Pospono
dalC
gradito
ospitalit
ogni ajuto
soccorsero
con
ed
il
Dativo
satis
^
verbi
male
sub
le
dal-
ante,
post,
ab
come:
Possano
virt te prae-
MU0RIBC8
hoc
tuAb
coUa
quod
vxobi
ego
jvstissimo
antefero
mia
hbmimJi
a
ine
obtrudi
moglie
di
ta
ha
gelo"
gi
macchino
pace
una
lode
tua
di
che
ci
scelleratis*
giustissima guerra
Pospongo
Siccome
alla
ci
Jntepongo
sima
pecauam
FAMAB
quoniam
potette itur
La
tosta
nor
bene
virt
Contribuisce
LAin"i
farti del
gli Dei
Iniquisaimam pacem
BBLLO
arbo"
tamarischi
umili
molto
addimandano
benefaciant
jam
piacciono gli
stanco
da
luxi
Conducit
altri
certi
eu
riposo
Di
gioita
comodo
arrecarmi
ricchezze
Ordinariamente
in', Inter,
Non
juvarunt
composti
come:
nuoce,
uomo
HospitioBUM
gio"
delecto
arbuftta
pa
loro
tra
incomodo
puoi
laedo
jui/o ,
V accusativo
OMNEs
da
case
ne* incommodo
verbi
richiedono
paragona
non
me
Pfon
incommodare
nec
re,
"
si
se
ragonarsi
I Terbi
Non
nuUa
un
lui
est
non
alla
fama
pu
ad alcuno,
il denaro
essere
si nen
affida^
da
lAe
56
jani alia
NuBC
impndet
cara
PRCTOBi
Qui
VL18
MOBtBTfl
induigent
toris
il
nel esse
sckis
Manc
Gloria
MVLTis
obfuit
La
gloria
Non
solo
interfuit
volti ni
Bfii,
od
eliam
Tmpeoclet
Doloiem
bis
omrt-
praefuit
suum
di
Me
Jies,
yerho, deficio s
il
latera
vox,
deficiept
A nche( i verbi
seguitida
Vel
//
Kon
est
lem
tia, quanto
ed
ora
aby
populus
mi
roma-
alcune
volte
verbi
la
suo
cusativo
ac-
tempero
l'accusativo
9
di
negarsi
frza
Achille
Annibale
che
le
tutte
altre
na*
hanno
il
ora
l'ablativo
volta
qualche
si tro^
antecedo
,
da
moderor
ed i fianchi
voce
pitigrande
la
'
Dativo
con
a^
come:
temperai
a.
Chi
qui
eqvos,
ibab?
moderatur
studeo
applicato
verbo
che
un
verbo
occupalo
ed
avere
dal
Egli manegger
governa
vuol
un
intransitivo.
se
stesso
col"
cose
pianto?
le
cavalli,
sue
che
passioni?
addimanda
dire
;
eoea
le
tutte
asterr
ordinariamente
di
luce
sua
si
non
intento
transitivo
ordina
// sole
lacrymis?
qualche
il comando
ha
KgU
luce
omhia.
da
Astenersi
re
perch propriamente
non
il
altri
sorpassglialtri capitani
il pO'
in prudenza^
qufinto
nel'
popolo romano
superava
NATIOKES
II verbo
un
pencolo
ad
'
ZOO
EcquA temperet
Ipse moderabitur
re
capo
come:
la
Bon
queste
tanto
cab-
ab aliqua
fem^mi,B\n
Temperai ips sibi
Sol
il
molti
mancheranno
Non
fortitudine
antecedcbat
OlkES
tutti
giorno,
Siasi
pruden-
iMPBRAToaE^
j}us
il
fu
ne
a
trova
11* accusativo,
praes titissc
tantum
TEROS
nociuto
praesto.^ antecdo
praestet crillev
iaticiandurD Annba-
MKUU
Oratore
come:
vaoo
ha
ma
cose
dolore
Dopo
mi
a*sacrifi%j
assistere
impertiri Communicare
alicui
di
nome
Ju presente
Sovrasta
pericalum
omkibvs
che
cura
scostumati
agli
Drfuit
Kon
alUra
preme
Che
danno
ors-
nomeD
en
ho
Ora
attendere^
il dativo,
esse^'
onde
in
Alcune
volte
perai-'
57
coH'aMativo
si trora
tro
accusativo
preceduto
Stu"!et
cob
da
in
come:
senza,
Studia
Hnguae
ATiCAB
EA.
studebat
RB
id'soIudi
student
della
la Grammatica
Se
latina
ua
ui si
alcuno
pittori a
is
latinae
Pictores
tit^e
GRAMif
Si quifl IN
UH'
applicasfa
solo
guesto
atien*
dono
Oinnes
stuclclis
ukum
stadet
ipsuoi QOOD
oriiatias
possit
Id
Vi
di
Perche
seguitida
che
e
persona
ed il fine
met^li cchtpiere.
attende
cui
mira
stessa
possa
ci
de' verbi
sono
uno
facere
la
tutti
Avete
vengono
l'altro di
che
cosa,
due
tivi,
da-
mostra
no
l'oggetto diretto. Sodi tal fatta do
(attribuire],
(imputare), triduo
duco
ni
(ascrivere, volgere) ed alcu(riputare), verto
l'intenzione,
cui
altri, come:
Id
ALtERi
ne
dabit?
CBiifiiri
che
Forse
ci
imputare
Hoc
TiBi
Tu
nuDG
Ne
datar
LAUDI
id
TiBi
Avviene
quellocbe
1 accusttivo
luogo
doveva
tUtro
un
delitto?
lode
ti ascrivi
tu
biasimare
mi
lode
per
ci
rovesciati i casi,.
s'incontrano
dativo
essere
all' accusativo,.
paziente
donare
civitatem
ci
Or
cbe
ascrive
si
Non
sovente
di
dabs
LAUDI
verta
viTio
MiHi
TU
ad
vorrai
in
ei
si trova
,
Donare
aliqvbx
PompejusciviTATBdonavit
donabat
Bespablica Romana
VA*
BUS
COBOHI8
Tra
MILITE8
Assenlor,taris
tatua
,
."^
,y
qualche
donagli
Bepubblica romana
la
a' woidati
sum
Accarezzare
ari
Jjuiare
si debbono
afi
,
tari
"
eatus^aaroari
'
deri
^^'"^
Mm'
^^'^"^
lusingare
suin,
sum
diri
donava
varitcoron
sono
uni"
co^a
ciuadinanza
valorosi
seguitidal Dativo
seguenti verbi deponenti
annoverare
Medeor, eri*
Mcdicor^arit,
cbe
alcuno
Pompeo
m
sTBBMDOs
i verbi
ad
Dare
aliqva
EoM
lusingare
S8
Ancillor
Aris atat
FamaloryarU
Mm
atus
sam,
ri
ari
Servire
Jddirarti,
Obsequor,
equi
Prestare
eris,
catua
andare
in
collera
rispettare
Acconsentire
aum.
secondare
ossequio,
condiscendere
ubbidire
g
Gratificor
aria ,
atus
ari
aum
Far
grata
cosa
,ob*
gratificare
bligare
Horgeroryara, atua
Gratulor, aria,
atus
aum,
ari
Far
suin,
ari
Rallegrarsicongratularsi
piacere
Esempj
Blandiri
Titillare
MiHi
Forse
alicujus al'riBus
fortasse
ipse assentor
Irescor
iatud
tibi
dctum
Per
odiy
et
huhbeibits
Gratificar!
ALicm
de
Far
aliqua
re
Bisogna
Obseqaar
Far
7UAB
Terbi, adular
l'indole
prendono
un
accasatYO
Nec
adula
verbi
admiratua
Ego
medicabor
tibi hane
adulato,
venti
rusii-
Io
metum
di
rem
ammirato
lui
stagioni regolano
medicher
di
timore
cui
si
uio
all'ablativo
ovvero
senza,
Mi
questo
cosa
,
in,
villareccie
cose
air accusativo
o
le
eratttlor^ la
preposizionede
Gratulor
hanno
aspetti, Parmenione?
le
Dopo il Terbo
rallegra,si. mette
colla
medicar
la fortuna
teropestates res
iitum
moderar
ho
Chi
moderautur
cas
al -tempo
tuo
transitiri, ed allora
Non
Parmeoio?
praesiolare,
et
alcuno
paziente, come:
oec
tua,
illius
forlunam
?uem
enti
col-
bene
di
in
pentito di avergli
modo
praestolor
stesso
me
sono
grata ad
accomodarsi
cosa
OportetobtfequiTSHPoai
voi.i"htati
alcuno
teco
ft^o del
irascor
parola
Lodio,eson
hsis
ad
da
lusingo
questa
lera
Illum
le orecchia
mi
come:
congratulo
teco
di
questa
cosa
Ei
victoriam
Mihi
gratulatur
gratulatua ea illias dici
celebritattt
Si
rallegraseco
Meco
vittoria
rallegralodeUa
di quel giorno
ti sei
lebrita'
della
ce*
id
1^
fieri
ACCUSATIVO
Tutti
atlivi
verbi
la
o
termine
che
persona
all' a/.ione
comuni
la
che
cosa
sentimento
o
o
i}%c n.m\em
garrulus
Curae
lacerant
et
torquent
Gli
animum
oggetto
dal
verbo,
Qoxnf*
affanni
tormentano
lacera
riQ
/' anitno
fahellas
Opusculum
latino
sermone
Imprmis
Vir
cusativo
ac-
est
di
espresso
siano
all'
serve
objettivo ^
caso
addimandano
paziente
Percunlaiorem
continet
expr^ssas
qui paucA
loquitur.
Apcr depopulatur agros
Vi
de'* verbi
sono
de'
accusativi
e
cosa,
quali
E'
rogo
due*
ordinariamente
retto
P altro
d
e
persona,
dalla preposizionecirctf,
Sono
di
di
tal fatta
doceo
^
posco
e-
venera
celo
,
latina
gli Dei
che parla poco
sat^io Vuomo
devasta
i campi
cinghiale
hanno
uno
sempre
secundum
11
che
questo
quoady
con
Soprattutto
89D't
favoUtte
fat*ella
contiene
operetta
spresse
Deos
venerare
neo
qualunque specie
dicesi
VERBO
IL
trans! tTi d
^h
inurtisi
faccia
si
DOPO
deponenti ,
utile a* notti
ci
flagito interrogo
,
mo^
Esempj
a* leggere
// maestro
Magister clocet infnies litteras
insegna
et
a'JaaeiaUi ,' ed
insegna. Iti
wonet/avenes granmaiicirca
cam
a
(circa litteras^
giovani
grammatica
grainujatkam)
la pace
Pactm
te
(circa Tuid- domandiamo,
te po^iinusoinnea
a
paceni)
Chiedere
a' soldati
miliies
il giuramento
Bogare sacramentum
inentu
tu)
(circa sacra
Consules
beUum,
pa*
bellum^
(quoad
vogare
cemque
quoad
Tu
pace
loodo
(quad
DeJocebo
istos
sigUo
in)
posce
isios
niors)
-
circa
la
il loro.con*
guerra
la
pace
Deos
veniam-
Tu
v"!niaiD)
te
a'consoli
Domandare
morcj^
adesho
agli
(circa
Ti
far
stumi
domanda
perdono
Dei-
dimenticare
questi
co
6r
ItidicUluiii
est
istuc
te
E'
me
admonore
quod habebak,
Iter
ridicoai per
cosa
di
tirmi
celat
omites
l'a^^p^er
te
ci
Nasconde:
tutti la ptia-ehe
l(8
neva
Ea
celet assuefeci
me
ne
Qliam
Ho
il
assuefatto
nascondermi
Cela hanc
rem
Tf ascondi
uxorem
figlio
tati
questa
non
cose
alla
cosa
mo*
glie
Terbi
tali
1' accasati
hanno
Posceris
nella
anche
di
to
cosa,
bovis
exta
sgniScazione passiva
come;
^i
richiesto
le viscere
altro
Per
co' verbi
docto
celo
,
maximis
preposizionede
rebus
de
fratre
Che
giovenca
interrogo ,
si trova
le
blativo
l'a-
dal
tu
aU
celatum
esse
come
della
cosa
qolla
Te
sacrificare
rogo
dell'accusativo
invece
moneo
di
fratello Josti
intorno
oscuro
tenuto
di
cosa
grandissima impovLaiiza
De
ferro , de
celare te voluit
de
armis
insi*
Ha
nasconderti
voluto
alcune^,
dis
cosa
insidie
Bassus
noster
de
me
libro
hoc
11
calavit
nascosto
dare
Soleo
quisque
operam
re
de
ui
Ho
sua
Sic
te
ego
rebus
de aqua
ducenda
dum
'
Ut
de
de
te
perejus
ic^abo
ejus iniuriis
fun-
docerent
Tereotiam
mooeatis
de
luogo
ma
costantemente
il
di
moneo
alora invece
1'ablativo
genitivo9
come:
si
vicenda
delle
Jffincn
usano
stesse
interrogher
cose
Tauro
che
sul
deve
proposito
esser
con
fondo
suo
al
Terenzia
avvisiate
cir-
testamento
adntoneo
j
bell'accusativo
colla
stesso
ca
In
|io
Che
egli
eia-
affare
suo
io
dell' acqua
dotta
sul
judicem
che
m* istruisca
Pregher
stamento
neo
Cosi
intcrrogem
Taurum
Qui
iisdem
vicissim
tenuto
libro
questo
scuno
del
ha
ordinariamente
cura
ipse doceat
me
mi
Basso
nostro
di
conimu"
si
cosa
preposizione de
^^
usa
ovve"*
fe
Ik
paolo
Tos
quo
Del
admo-
ante
poe*Anzi a9viaio
vi ho
the
noi
Gramoiattcos
adiBOoffiej
sui
Jtvisiamo
co* rerb!
qaalcbe
domanda
la
Flagitata
Po8cit
filia
te
Nota.
di
di
^T
oi
cbe
lo
ravviserete
paziente.
tvo
i' accasa
ancbe
se-
Horreo, e, ui
ere
Oeo, C8" lui, itum,
-
Ai^er
ere
rendere
Olezzare,
ere
dere
figlio
perdono al padre
* istrid^
significato
sparire ogni dificolt in-
loro
ere
il
te
\\
persona,
tivo
accasa
Vogliono dopo
gnenti verbi neutri
CallecH
doceo^
vedrete
\ero
nn
da
Domanda
al verbo
Date
Chiede
lorjto-aili' accusativo
per
come
ammaestrare
rCy
abs,
si
cai
aneiieairablatTQcoU
s mette
veniaia
paire
cosa,
aby
prepostone
la persona
flagito
pasco
uffizio
ro
nemus
del
Grammatici
odore,
spetn
odore
gusto,
sapore,
senno,
ave^
sapere,
saggio
esser
Esempi
niios
palcbre
sensum
calleo
Conosco
il
beniesimo
sen
suo
timenU
.
Jam
tuum
judicium
horreba
fin d'allora
Gi
del
iUios
Mlinas
Meliora
horreo
suDt
angoenta
terram,
quam
quae
qaae
ego
re/71
le
Sono
erocuot
sapio
meam
orrore
giudizio
tuo
7*emo
saptan^
Recte
sentita
minaccie
sue
di
sanno
di
terra,
sanno
di
Zajffhrano
quello che
So
benissimo
che
quelli che
debbo
fare
Hic
sane
nihil
maUtiam
SuperciliaiUiusolent
ha
Non
sapit
La
fuso
malizia
della
ragione
gjU comparisce sulla
fronte
Olet
unguenta
Mirrham
de
Egli
meo
Sa
olet
Alcune
volte
i verbi
profumato
di
mirta
neutri
sodo
mie
seguiti
spese
da.
oa
63
clie dicesi
accusativo
cognato,
d!
signiScazioneco*
gnatii, come:
tervit
Duram
Vivere
ire viam
vitam
Terbi
fuvat
$chavitk
andare
Vigere
impersonali
decei
delectat
dedecet
,
di
T accusativo
reggono
come
Soffre dura
mnntutem
coir
persona
infinito,
Delectat
stadere
me
Minerva
invita
decet
Nihil
fa-
Oratorem
Dedecet
irasci
studiare
bisogna fare
alcuna
cosa
genio
contro
cere
lo
piace
me
Non
ad
Disconuiene
lo
Oratore
un
sdegnarsi
Javit
Me
facundia
javat
te
causam
a
desse
itudaisse
lUos
La
facondia
oportebat
l'esser
giova
me
che
Bisognava
alla
giov
causa
qui presente
tu
studiato
avessero
I verbi
Latety latebat, latut, faterei
Praeterit, ibat^ teriit, ire
;
ricevono
ordinariamente
si trovano
Hoc
me
Sed
rea
latet
diu
La
non
quidem
co^iVatir
latere
lungo
ni
ignoto
Annibale
ad
Neppure
possunt
ma
cosa
te
hominuDi
non
raocusativo"
mi
Questo
Hannibalem
Deum
loro
come
latuit-
Nec
di
Dativo
ignoto
nascosto,
sapete
dopo
col
ancora
Esser
eU$^
non
nascosta
tempo
nomi*
pensieri degU
possono
nascosti
esser
Dio
Nibil
moliris, qnod
nobis
ta
la-
valeat
tere
Ubi
miki
li
haec
auctoritaa
che
me
re*
nascosto
Dove
tan^
latait?
tamdiu
macchini,
Niente
noi
grande
per
autorit
tempo
tanto
stette
si
nasco
sta?
Con
i Terbi
attinet
pertinetj special
preposizione ad^ come:
si unisce
r accusativo
colla
Me
quod
vii
dicere
ad
te
at-
tinet
Spectata" oiifa#
ta
bene
vivere
che
Vorresti
a
Spetta a
dicessi ci
che
tutti il viver
bene
spei*
64
DPO
ABLATIVO
clie
verbo
Qualunque
sguificaia
tiodo
di prezzo,
Hi
d^feo-
excanduil
ira
Divenne
.Termina
peregii
rem
.Za
experimentis constat
sassi
pallido
collera
l'affare
gliosa
Medicina
tivo
abla-
uq
eceessivamenie
dalla
eeleritale
il
di, eglino,co*
YehemeDtcr
Mira
materia,
avere
Questi cercano
saxi
aere
la
,
alc"|D possono
unablatiTO
se
come:
illi certant
jacuUi
di
io strumento
ed
dopo
ammette
causa,
dell* azione
VERBO
IL
maravi"
con
celerit
medicina
fondata
Ve*
su
sperienza
Homo
anima
coDs4at
et
cor--
di
pare
noQ
vttiosa
'2Vb/
nuce
MviUorura
sanguine
nerbus
sleftit
lo
comprerai per'un
trino,
einerem
poeais
ea
vul'
ac
Quello
Victoria
nesi
'
d'anima
composto
corpo
vel
Teruntio
una
per
vittoria
molto
noce
a'
cost
quat'
fradicia
Cartagi"
amoUjsJ''
sangue
rits
che
Notate
ablativi
alcune
paulo
s^ili
,
dimidio,
ma,
uomo
volte
ni mio
minimo,
ed
allora
seguenti
plurimo,
duplo,
soli
si trovano
si sottintende
maxi~
'la
voce
ffraetiOjcome:
Vili venil
trikicunt
i verbi
Sono
8ei*ve
(vilipretio)
alcune
determinare
Il grano
volte
il loro
si vende
poco
prezzo
che
fHcere
Onorare
AiHcete
aliquem
aliqucm beneficiit.
qualcuno
Beneficare qualcuno
Afficele
bonis
Recure
konore
AiHceie
aliquein injuria
Laboiarc
La bora
nuntiis
re
buone
Ingiuriare
nuove
alcuna
odio
Essere
odiato
contemptu
Essere
disprezzato
Parlandosi
si mette
del corpo,
all' abUltivo ;
V accusativo
,
Come
la
ma
te
parte affetta ordinariamen-
poeticamente
si pone
aU
65
Aegrom
S'
magi ^uani
aium
corpora
malato
facis
dentes
Alcuni
verbi
gliere, rioeVoho
Paulum
le
La
morae
i loro
virt
diffe-
poco
inattiva
inerzia
di abbondare
empire
caricare
vestire
^
di
all' ablativo
si uniscono
opposti,
nascosta
rnte dall'
ed
rossi
son
distante^ tO"
significanoesser
il dAtrvo "in luogo dell' ablativo, come:
vtrtUB
I verbi
menti
tor-
bianchi
cape IH
suoi
ti
se
che
sepuUa differtinereclala
Eripe
di
animo
i denti
Ha
capillos
tiAe
che
^
Operi assurdamente
di
Qubet
ahimo
corpo
Absurdc
Candel
di
pih
cosa
Esempj
Abonda
omnibus
Affluii rebus
di
tutto
^limanca
non.
nulla
iitiphon
abundas,
Amore
Antifone,
che
Cy'tSiB \aiborai
Sylla omnes
fr urne
re
ntari
divitiis
siios
La
vit
Te
laev issimi!
homines
runt
hoc
tegunt
Vestiti
Si
frequentibus
mootes
gli
ti hanno
vani!
uomini
delitto
questo
colle
vestono
Le
la
tutta
mensogne
da
Purgati
vestiunt
latibulis
se
quante
caricato
expedi
crimine
^o/f/5 ferarumcorpora
Ferae
Con
onera-
ci
armata
sua
qubus mendacibus
Te
di
di grano
soffre caresta
rie/npidi ricchezze
citta
Siila
ejple-
abondi
tu
arni
fiere si nascondono
Montagne
nelle
coperte
tane
boschi
di
sylvis
vacavit
Lamentis
Non
ejus
mor^
vi fu
culpam
quo 'semper
Mte
tivo
di
Indao
lavenes
bant
annum
loduit
et
caruisti
ed
induo
ed
cosa^
vestem
Rotea
Eccetto
peceatum^
cui
il dativo
mibl
ni
decmuin
9ii"i novum
usque
ad
seplimnm
ingenium
.J
alla
la
metto
stivano
errore
tM"H'
come:
accasa^
veste
Romani
la
ingenui ve'
pretesta fino agli
diciassatte
anni
un
da
immune
anche
giovani
Prese
colpa
fosti sempre
di persona
3fi
ingenui indue-
praetextam
la
si. trovano
exuo
piangesse
morte
sua
Praeter
che
uno
altro
andamento
?
"
66
I verbi
volte
cane
col
ancne
Implere aliquem
genitivo,come:
tpei atque
ai
potes
Non
implere non
di
alcuno
Empire
formidinis
Ollam^/tfaanortfin
speranza
timore
puoi-empirela pignatta di
denari
i verbi
pin*
di
Sono
ripieni di pin vecchio
di grassa cacciagione
rallegrarsi dottrsi
1' ablativo, come:
di
dopo
Gudehw
loro
mih
crede
facto
Credhni,
rattristarsi
hanno
al-
trovano
sarai contento
di averlo
fatto
alterias
Dolore
Ma
verbi
gaudeoj
frecruen temente
coli
sottintendendosi
sempre
Nunc
furit
maereo
(ob
suum
lorem)
Tuum
gaadeo gaudium
61ii
Ora
do-
(pr-
doluerunt
invece
ab
ea
"i6^
ci
del
godere
tuo
E*
abborreret
deljl^lio
attristo
quali
dell' cc.
molto
ebber
tal
un
dolore
pu
cato
del
mio
V Ahi,
ricevere
pi elegante,
Jltu)^redundo
mono,
costruiscono
Mi
la
afflittoper
gravemente
come:
PoBipejas Avendo
Pompeo grande
a
queU opinione
sententia
l verbi
Multa
dolore
Godo
caso
Abhorreo
senza
gli
tanto
del
rallegrati
si siano
morte
ejusmodi (ob
casum)
Qui meum
casum
(ob casum)
si
va
uomini
suo
maeret
mortem
casum
valde
in
vo
(ob mortem]
Maereo
Cuia
trovano
gaudiam)
pter
Graviter
con
altrui
dolco, si
dolor
accasati
gavisoshomi-
tam
doorem
nes
dal
Attristarsi
maerere
coli' abL
con
sudo
orrore
ordinariamente
a,
ex^
de
ovvero
come:
ranant
luna
Molte
cose
provengono
dalla lUna
68
FuDgor
mner
meo
JFb il mio
Optimam
JE*
i/imi*
tali
quidem
Haud
me
dignor
Certamente
di
honore
Dii
ecceliente
cosa
fitto dalia
nia
esais
nec
irtm
prom
pa%zia altripi
mi
non
tale
Gli Dei
potationiue
nec
il
dovere
mio
frui
aienm
est
uffido adempio
reputo
degno
^n
eiiona
onore
mangiano
vescuntar
abati
Nolumus
lege
qaod
umpore
Se
diligentia
tere
satTOy
qualche
si trova
vescor
IL
coepit
CU) US
civitatia
Divinatio
comincia
gnow
fito
nitebatur
Sulla
salas
dopo
s trova
innilor
9
ejus inDtanttir
euraeg
del
mangiarle
qualche
vita
appoggiata
era
della
volta
citt
d' indovinare
fondata
congetture
gualche
volta
il
dativo
tutelaeque unius
ra,
tutela
d'un
solo
ma,^
conili ayverbj b^nCj^ mah,
all'ablativo
pejus, optime, pessime, si unisce
de
.
come
mereor
De
me
re*
una
illi
l Ysrha
con
acca*
come:
innixa
jus
cui
con/6fc(tfraL'arte
nitituriA
dell' ablativo
Omnia
colF
Coltra
la' salvezza
su
Secreta
volta
impadronitosi
quale
verbo
niiar
Tal^lativp
D(^,.U
preceduto dalla preposizione //^^ come:
invece
sii
maestro,
collie:
regnum
Ugge
piacere
nostro
dot)po
Jn
al
piacere
Viviamo
adeptus
vest Mingulfis
Qui
da^ia
diligente
vuoi
diti t^mpo
abusare
accordato
est
concesstuD
Si
Nonyoffiiamo
nunquam
benemeritus
Egli
mai
merit
b^ne
di
fne
69
V. REGIME
Tolti
Allorch
eh*
ed
paziente
proposizione, e
nominativo
zione
attive
ab
^cAi7/e5
duce
si
Romanos
vicerunt
,
multarunt
si convertono
il
della
soggetto
ablativo
colla
che
Quindi
Hectorem
ed
il nominativo;
in
cangia
senza.
diviene
consegaenfca
per
agente
aj
passivi
passivo,quello
attivi possono
di attivo si cangia in
accusativo
era
farsi
i soli verbi
verbo
an
PASSIVI
DE**VERBI
le
il
prepost-
proposizioni
Brenna
.Gallio
interfecit
Tebani morte
Epaminondam
nelle seguenti proposizioni
passive
Hector
interfectus
fait
ab
A-
Ettore
da
fu uccUo
Achille
chille
vieti fueraot
fiomani
Gallis, / Romani
a
Eparainonclaa
Tebanis
Epaminonda
morte
fuit
liiultatus
da'
morte
da*galli
da
Brenna
fu
condannato
comandati
duce
Brenno
vinti
furono
Tebani
preceduto
questi,esempj che il nome
dalla preposizione da^ o dal T articolo dalj si mette
in
latino air ablativo
colla preposizione a o ab
Per
tro
alsi trova
all' accusativo
colla preposizione
ancora
Vedesi
da
come:
per
Si
pBABTOaBM
9tt
Consulcs
Se
paa
conceditar
LBOEM
il
quando
all'ablativo
Tota
die
senza
di
nome
al
ed
videor
y
in
us
a,
il
horam
mibi
legge
i/i7t
si
,
viiai
est
il
tutto
Coit-
concesso
si
mette
giorno
oppresso
tristezza
i verbi
participioin
dativo, piuttostoche
NoUus
creano
inanimata,
cosa
Sono
ti
preposizione, come:
conficior
mbroab
dalla
Se
dalla
bory
Pretore
soli
creantar
Si
dal
probor
dus
^
preferiscedi
impro"
duj dum,
mettere
il
come
nome
all'ablativo, come:
Niuno
di loro fu veduto da
me
'
70
Haec
scDteiitia
probatur
pniria habitata
Quato
nec
vobis
nec
Nec
colenda
MiHi
Omnia
est
tibi
Ne
la
ir tua
La
virt
Cai
tidi
verbi,
altri
con
Nolantur
il datiTO
usato
in
Da
audior
Honesta
ta
tui
da'
abitata
te
da
me
praticare
risveglia^
Cajo Cesare
deonsi
cose
ie
dell' ablativo
luogo
che
an-
si
me
notano
segni
per
indovinare
sigoa
Wjl
da
appro'
da
come:
ad divinandum
uiHi
de^ti
le
re
trova
ne
noi
patria Ju
Tutte
Cae^r
Si
da
cxcitanda
sunt
none
yaio
II.LI
senlment
Jppena
ulli
bovis
occul-
non
tibis^
Le
quaerentur
ascoltato
sono
oneste
cose
alcuno
le occulte
non
dab
dagli uomini
ambite
sono
da
bene
frasi
Accusabcris
Privaberis
Sarai
furti
me
Sarai
magistratu
a
Discipuli docentur
MTicAu
(circa)
Senalores
rogantur
gliattivi,
me
de' Verbi
hanno
tal
un
altro
per
ablativo
la
agente
da
me
loro
dal
parere
conjughino co
signiBcazionepassiva
sebbene
si
passivamente, cio
si costraiscono
paziente,
che
me
uffizio
richiesti
sono
del
ConsoU
sono
tuo
istruiti
sono
Senatori
del
da
grammatica
nella
Consule
SBHTBHTiAM
Vi
privato
scolari
GU
GaAM-
me
di furto
accusato
un
con
con
a,
nominativo
ab*
di
"ono
itta
Vapulo,
Veneo,
Liceo,
es,* licita m
est, licere
battuto
Ess$r
avi, aUim
is, ivi, i-ire
as^
are
fieri
sser
venduto
Esser
venduto
Esser
bandito
Jatto
Esser
Onde-
sei
battuto
la
Egli
battuto
vapulat
son
si dice
Tu
Tu
incanto
battuto
Ego vapulo
vapulas
Io
aW
Esempj
To,
rai
maestro
Tu,
LAn
quia
a
negligcns
haqistw
es,
vAtU'
7
L'Asino
fu
Jsintii
fin
dopo morte
Voglio piuttosto
gliato da
venduto
esser
La
virlit
post
essere
eh*
da
da
poco
erano
la
dagli
dal
FirUu
predo
parvo
uomini
uctt
ab
o-
vender
phi^
BxaiAt
na
ratione
qua
quomodo
ma-
me
eju ho-
videamus,
hoc
aut
rsvBBvnT
potueruiu
rBBiuB
potesero
fark da
si
cosa
si
cirnrtumus
Prmum
i be-
qual
niera
ab
losophia?
stati venduti
costui
venitani
belio
capti
hnste
'ur
bandita
festa?
io
in
siano
Hominet
guerra
nemico
filosofia
Osserviamo
di
in
presi
venduti
Perch
Che
quam
MlttBUS
uomini
ni
yENtn
oostb
nemico
un
stimala
tutti
Gli
expoUari
cp
abt
vei
ajuis
mortem
Malo
spo*
cittadino
un
rAPOLdriT
lui?
Quid fiet ab
leo
Jurea
vere
Sono
questi
d'oro.
veramente
Moltissimo
vende
preczo
Quando
nunc
Plurimus
coli'
frase
passiva
latino,
in
clie
italiana
manchi
in
farne
per
Io
La
homines^
generale
Nominativo,
un
sono
fortuna
' ammirato
Tatti
favorisce
mi
da
tutti
Si
odia
Si
dice
quello che
la
^^.
^^^
manchi
#1
ttlum
j
admmntur
omne,
ferunt
il verbo
(homines)
timent
quem
,
memorante
per-
(homtnes)
Admiraniur
si mette
regime
un
^
ivnunu
^^
Oderunt
si teme
virtb
Secondo
latinamente,
come:
Jjunt
ammira
participio
sottintendendovi
attiro
hibent
Si
neutro
l'ammirano
supino
quando
rendersi
il verbo
renderla
sono
voce
amor
pu
non
l' essere
atteso
modi
vi
due
per
fassato,
rimo
si rivolge il passivo
la
kotiot
fsnit
auro
conciliatur
auro
saecula
sunt
l'amore
la
passivamente
o
deponente
si
onore
d'oro,
si concilia
oro
secoli
j[homines)
virtuum
preceduto
da
51
Non
persona
solamente
vidia
a'
eziandio
non
giovani,
si porta
ma
favorevoli
in-
si loro
Jdolescentibus
invidetur,
non
verUm
modo
alla
Qome
non
eliamfvetur
il
Se
da
yerbd
precednto
nc*gaxionesi fa
Non
pu
uso
beato
ecr
di
da
sar
se
poUtt
esse
di
peute
la
ce
vo-
come:
si
virtuU
tine
beatus
komines
Uno
Neho
Moia
accompagnalo
come:
nemo
virtb
la
si, sar
Hounbs
vissuto
aver
tnxisse
paenitet male
male
Se
verbi
Si
dovere
solere
9
dalla
preceduti
seguitida
passiva al
verbo
sono
significatopassivo, e
transitivo, si d la signifcazioue
transitivo,
come:
solet
Diei
potuti domare
sarebbero
potere
io
particellasi
verbo
un
dire
St saoY
italiani
domari
Poiuissent
popuU
popoli
(leve
Si
la
fabbricare
Dehet
casa
i verbi
Quando
passivamente,
dativo
che
persona
nomiuativo,
al
si pone
prodbeo
Vl0j
la
'extruenda
meglio
domus
usano
domus
extrui
est
e
adigo si
cago
in
italiano al
seguendo
nito,
l'infi-
dopo
come:
Ai
servi
si
te
perch
che
modo
precede.
Da
per
sar
facile
e
ghiera
,
insto
,
dalla
stipendiafacere
bautv
rttARis
verbo
nn
ludere
SPRA
VERBO
sa
UN
ALTRO
piuttosto in
usato
lo
up
pnrlando
del
la
il ravvisare
gerundio,
differenza
che
de*
sin-
supini,
tra
passa
il
V italiano.
i verbi
Dopo
I.
rogo
r et
dire
ino
UN
D'
Sovente
latino
Tu
proibisceil giuocare
REGIME
VI.
un
Ser%fi
milizia
la
A
proibitoesercitare
era
istanza
precor
insisto
come
usano
congiunzione
ut
^
obsecro
,
significano domanda^
pre*
Peto
:
postillo oro
posco
obliviscor
obtestor
Jlagito
,
latini
i
il congiuntivo preceduto
che
(che),
ne
(che non),
come:
73
Obsecho
te
riiihi igkoscas
ut
iNsTATHoratias
Tibi
in
BAI
UT
Ti
prgo
Ti
/a
coDsi4um
Per
tuam,'te,
id
he
Ti
FA-
chc
tu
lei
AGBRET
KE
Te
ivsisTEBAT
he
rogo
heu
dbfatigbbb,
lo
Segue
2,
TV
di
avvertimenio
tazione,
noi
facesse
islancarli
non
diffidare
e sorslguificiiiio
in
permissione co-
che
Comando,
fde
tua
impero^ mando
hortor^jsuadeo^ monco
y
jabeo , sancio , edico, ^ insliluo 9 permitto
sarebbe:
praecipio
prego
di non
la
faccia ci
rton
perch
d^' verbi
slesso
consiglio
Insisteva
DiFFiDAs
perch
Orazio
scongiur per
OBTHSTA
ciAS
perdonarmi
premura
vada, in
tu
Cileni
di
concedo
sino
Ese'mp)
DebebuTit
VT
Pompejura
nniicus
8IT
Non
AMES,
plus
0T
ti accorder
Non
di
pi
ipsam
ego
quain
il-
ad
Pompeo
esortar
amico
essere
libi,
COKCED0
lura
Deveranno,
bortasi.
dt nmarto
mai
quello
che
toniamo
amo
Legc
^ARciTuii
EST,
dio
regnum
BB
Fu
quis extra
vivbkbt
stabilito
del
Per
altro
comando,
/uori
significano permissione
Praetores
seguiti
congiunzione
congiuntivo sensa
dal
Pbriiissi
non
suos
hoc
ad
te
86
Non
cusarc
Comand
JUssiT
YENiRB
no,
i verbi
ncbe
sforzo^ premura
desidero,
opto,
do
peram
cbe
y
come:
contendo,
addimandano
se
fu permesso
Permetti
EXOREM
3.
che
Permettete
ABiBB
accusare
suKT
SiHE
Cupio
vadatfo
essi
d'
domandarti
che
questo
avanti
venissero
se
vo/on/,
significano
volo, nolo, malo,
nitor^
il ver]3o
T
UT
Procura
vALEAs
tu
id
assequaris
aa"
pretori
i toro
di
ne
ad
laboro,
^e^/^e-
cupio^
stiideo,
dpcndetiteal
come:
Cura
dall' infni(o,
SiBiTE-llos
E08
nes-
regno
sovente
trovano
st
da ir indicativo
come
cbe
i verbi
che
lutigotempo
vivesse
sano
legqe
con
Desidero
di
che
star
tu
sano
r ottenga
o-
giuntivo,
con-
74
D
trr
ofiBAH
quanta
il Terlx)
quando
Ma
del
Cijpto
partano
prima
fiisOBDAHT
finito
che
Procara
qdamprimuni
verbo
come:
id
me
MLviT
MORiy
di ci
Desidero
AMBQira
^oUe
t^ANom
quam
nifestare
secreta
conseguire
piuttostomorire
cfe
,
ma-^
segreti
Ttct
atqae
illoram
neutri
quio,
SET
quisquaoi
UT
obie-
omni
bfVboi
Ho
di
n-
carior
me
aU
i verbi
ottenutOs
ossequj che
di
altro
caro
5 Ancbe
ed
fatto
alt
essi
uno
fosse
pi
me
vogliono
timeo
metuo,
'vereor,
forza
che
colP ut quando si teme
non
soggiuntivo; ma
quello che si vorrebbe; e col ne
quando st
avvenga
teme
che avvenga
si vorrebbe, come:
quello cbe non
il
Timeo
di
Temo
coavLncM
UT
ritornare
non
in
sa^
late
VEnsoa
placar!voesir
vT
Timeo
KE
Vereor
ve
morbum
in
quid
ikoidAM
Andria
aphatbt
Temo
che
Temo
di
Temo
che
mali
anche
Timeo
Veeeoe
Jndria.
qualche
E'
ne
non
ve
mum
satis flr-
exercitum
liaLere
kon
primo
Temo
di
Temo
male
si
caso
adopra
che
possit
dubito
ottenere
non
aver
non
possa
abbastanza
esercito
quando
congiunzione ^um,
6, Il verbo
giuntiTo colla
nel
cosa
arrechi
non
di
come:
impelrem
voa
va
che
altro
per
vero
placare
si possa
non
ammalarmi
vigoroso
negativoregge
e
trovasi
un
ancora
il concoU
infinito,come:
V
Non
ru8
Non
DUBITO
quod
dubito
Quiir
bis
aBsecatu-
dubito
che
tu
conseguire quello
optas
quir
Non
mieerb
Non
dubito
che
tu
non
sia per
cfte desideri
non
ti maravigli
76
Oportit tu diiudtm
dUeedam
Offitrutt
Oporttt me discedere
Bisogna ch'io
parte
\
Esse
Detn
edas
ut
vere
vi-
vivas^Don
oponetn
del
modcr
preferibilmentedopo
alcuni
JNotH
Invece
verbi
ai
pare
po
si
sempnt
Ju
sottintesavi
non
mangiare
per
infinito, che
finito, espressavi,
il muiiu
pei* vivete,
mangiare
vivere
nsa
re
usacon*
errore
il Aite
scio
ganzione quod o ut; onde non
^
quod bene vales. Spero hoc tibi non
decognef jubeo
Credo
id cogitasti ( quantunque
non
quod fitucteas
si dica troppo l)ene), invece
di
.
Scio
bene
te
hoc
Spero
tibi
Jii!)ro
te
Credo
id
li cbe
decoctoram
noti
in
Anzi
cogitasse
risolvimento
fare
equivoco
sit taurutn
persequUis
cutum
che
tauruni
esse
insegu il
'il verbo
Ma
ambiguo,
i Romani
fu
per
i
.
anche
Legimus
del
uso
Roma
vicisse
nis victos
tutti
no
equivale
i casi, ed
ioro
perse*
Ercole
Qui
Poenosm
il
chiaro,
senso
se
sero
vin-
Leggiamo
esse
VII. REGIME
ha
te*
giacch Ja vittoria
allontanare
ogni equivoco,
par
dire
passivo e
JPoenos
L' infinito
un
Berculem
abbastanza
Girtiginesi;
Romani,
fare
giover
ad
si
essendo
non
dietim
abbia
saprebbe se sia
il toro
che
insegu Ercole*
transitivo, per togliereogni
vo,
rivolgere la fraine pel passi-
egimus Romanos
Ercole
che
Scrissero
non
essendo
ambiguti,si pu
usarsi
sempre
,
nascerebbe
bologia
anfi-
ne
scripserunt
toro,
deve
nuto
pensato
si dir
scrivendosi
studiare
t abbia
tu
preferibile
infinito
onde
HercUles
Sci'pserunt quod
Perch
delT
uso
mt^ncher
(x
non
di
cie
pi elegante,
tale
un
dal
quando
Credo
verit
ci
comando
Ti
bene
stai
tu
Spero che
stuilcre
te
che
So
valere
DELL'
nel
sempre
vinti
furo'^
Cartaginesi
INFINITO
discorso
di
da' Romani
che
terza
ad
un
persona
che
nome
di
"
nu-
77
di
singolare,
mero
i^eotro
genere
itidcclina*
bile.
Noni.
niente
un
est..(// tuo sapere
ipsum turpe est nobis
( Lo stesso
u vitiis poqitar.
noi). Saltare
per
F'ivere
.
odioso
vivere
nihil
scire
Tuum
jhvnt.
( // ballare posto tra i vitf). Conti cui sse
taciuto
(L'aver
giova). Est qua'ednm voluptas ^ere
in calamitutibus
tal guai
certo
(// piangere un
piacere nelle calamita )
.
Consiliuui
Gen,
cupit
( Prende
mittere,
il
omnei^
partitodi
equitatum
se
rimandare
di^
la
tutta
cavalleria).
etas wollis
Dat.
et
tenera
pria ad
A
dere
h
Volo
scribere
( Voglio scrivere
il
(Ama
^iuocare )
Odi
Abl,
Pu
da
sioQe
Dulce
verbo
ed
il termiDc
et
tria
ed
UD
dccorum
est
l'inGnit
pertanto
l* evi^
lodato
tare
nostrum.
amari
Dignus
amato
essere
to
?ivt're
Voc^
ei^i
utilissimo
liUDiinentein
tare
( Odio
voci/erarituum,
/a-
) Amat
vociferazioni).Ef^o piitayiutilissimum*
tue
pr*
regolata )
essere
ce.
essere
regolare
il
soggetto
.dell'astiene
pr
pa-
Il morire
mori
regola*
prop8"
esser
d'
una
verbo
un
per
la
eome
patria dolce
elorioso
Jiisolv morire
])ecrevit mori
Nel
della
sione
del
verbo*
Altri
Meminisse
baec
juvabitolim
Esempj
// ricordarsi
di queste
cose
giorno
consolare
gli afflittie
ver
gio-
un
Solatium
afferremiseria
ha-
tFeUtis me
9ore
cosa
umana
maiium
Ne
Il
onore
io
ns
pHvQ
78
siahiliia F intraprendere
J^va
S(atiieraiBtoii(ttiiiiteraj{^"l/
.plurimU
I!
vare
ordinariamente
nominati
al
avanti
fosse
se
VfO,
che
Godo
gaqd^
paena
lem
meeriU,
atqiM
in
diocre,
possum
to,
fini-
sano
nella
la
)fene, e
non
delle
sazione
pastigo
al
morte
la
sperazione
criicii^tuiii
esae
intornato
miseria
nella
ohe
mor*
sia
tu
dire, quanto
Posso
requiem
aerumnarum
IIQCI
terebbe
met-
salvo
luctu
si
rediine incolumem
De
mette
si
modo
un
come;
Te
gi
moltissimi
che
precede V infinito
pronome
all' accasatiro, il quale altronde
nome
desidera
dabbene
Vuomo
optat/rtMlef
M
quaiH'
tfiaggia'
lungo
un
Vir bomM
dt^
ces'
uts
tormento
la
all'accnsatiyo si ,
per cui si mette
po
sia il soggetto dell' infinito, al tem-
ragione
sebbene
|ie)rc|
r accusativo
stesso
si dice;
do
video
d'
paziente
il
redire,
^tnem
altro verbo.
un
Quan*
eh'
senem
nome
il soggetto
redeurUem
|HO
Quando
si
la
nolo
(leditor
da
esse
erat
primo,
vece
Vobis
stare
(in luogo di
duci
evadere
di
Ucct
Verbo
che
}
regge
finito,
l'in-
fiire uso
del
esse,
ha
ttoppo
di
affabile
come
il
il dativo
4i otiosos)
essere
evadere
si
pu
sar
deU
invece
che
si riferisca
non
ti era
ret^
sponda
corri-
come;
fas
non
m)
contigit(in-
Se
incolume
ociojij
^ure
dativo,
lecito
stare
eano
salvo
Ti
ducem)
esse
lungo
che
usare
tilfiincolumi
T^bi
nito
soggetto dell' infi-
deir accasativo
longior
verbo
al
eh'
persona
T'Oce
redeuntem
senem
soggetto del
l'infinito
un
videa
affabilit
l'accusativo
Si
in
il
anche
come:
esse
Bse
to
stessa
pilo,
nooiinafivo
Ego
dire,
anche
esse-^
redire,
riuscito
di
diventare
Ca*
pila no
(invece
-A
voi
lecito
esser
tranquilli
79
l' infinito
che
da
verbo
un
preceduto
Segue
passivo, ed allora, in luogo delT accusativo, si pratiacoordanito^ coq
pi frequentemente il nominativo
Cii
il verbo
esso
in
Fggissedicuntur
numero
persona,
du"
notissimi
Si
e(ice c^
i famosi
Capiiani
fuggissero
ces
dice
Si
jtistissimi^s
jinistides omniuni
fu
come:
il
traditur
1986
Septam
dicuntur
fuijMe
haherenti^r
sapientfis et
di
furono
I verbi
all'infinito
anche
a' nomi
Dicre
quae
come
sta"
etaii
queUf
oredi^ti
tei\i4ti e
^
ordinariamente
si unisqono
verbi, oparticip],
sia
lutti
essere
sapienti
yocarentur
altri
si dice
Qhe
e(
Aristide
pi giusto
Sette
qui
che
ad
e
adjettivi,
poeUcmento
pudqit soribere
CQmandonuni
^' ancore
t/ueUe
iqssitaqior
ecrier
ch'era
cose
vergogna
il dire
confundere
Ju89U8
J^ssendo
foedus
','
di
comandata
violare
il trattato
Erat
tuoi
Teippqs
Alcune
soli, ma
yoce
da
cui
esprimersi,
ne
^'
libi
volte
usati
Hi
Era
lignusamari
abire
aspergere
allora
sono
come
vQces
ia
In
viilgqm
questo
che
,
senza
distinzioni
FUTURI
a' futqri
perdersiin
sono
alcunsi
devo
spargere
frattempo coniincia a
voci ambigue, e co-
noscendosi
abbiamo
si detto
tante
le anni
INFINITO
infinito, di cui
non
cerca
reo
trafiggermi
DELL'
delP
strepitoi Grammatici,
ci cbc
a
poche cose
to
andartene
all' infinito
verbi
per
Intorno
te
an\at
essere
(incipit)
Vili. DE'
per
d*
di
sottintendendosi
evvi ellissi,
retti
chp nella costruzione
e
,
ambiguaSyetquaererecoqoGiu^
j^rm^a
tgmpQ
altro
per
degno
allora
da
tan^
menano
aggiungere
conjugando
inutili, ed anche
bi
ver-
ridicola
8o
pi" in^norta
Quello che
onde
conoscere
olr infinito
un
futuro
un
presente
puro
ti fa
il
usa
presente
il
riportarsiin
ci
dall' intero
da
nel
solo
contf"sto:
mentre
ad
conoscer
si
latino
si riduce
se
OTTcro
futuro
d(l..
uso
molt' attenzione,
nsare
da
passato;
qaalche particella,o
caso
il verbo
se.
mostra
di
mo
pri-
negli altri,
Eccone
gli
fl(linpj
cli"*n nostro
Credo
amico
sar in Roma
80
il
stra
(gi
nostrum
modo
Romae
esse
gi
letti i libri
Credo
jam legisseUbros
te
il
passato)
jcriavrai favorito
mostra
Cesare
Non
avrai
che
Spero
(adessoma-
amicum
presente)
che
Credo
Cr^do
ades-
tu
mostra
(jeri
dubito
che
Caesari
te
il passato^
jeri
tu
dubito
Non
avrai
heri
te
tuduisse
studiato
Credeva
che
tu
partireda
ni
Se
ti
re)
Non
prima
dubito
(dima*
fuisie
che
venissi
tu
Si
tu
te
eros
brew
un' azione
mostra
riportarsiin
da
cominciata
non
assoluto
col
accordato
Credo
col
ofore,
;
onde
che
caso
lo
che torner
si dice
come
to
l'infini-
con
italiano
in
du
participioin
siasi la forma
qualunque
se
precede,
lutino
ma
italiano
venuurumte
expectarem
'ilirsiin
e^sse
accepturum
epistolas
meas
putaremie
il verbo
adunque
all' infinito
rm.
priusquam
aspetterei
Quando
altri
iuisse
Roma
discedas
ri*
avrai
futuro)
io credessi
f/do,cho
dimani
lettere
il
mostra
Credebam
Roma
le mie
cvuto
fossi andato
ha
che
in
tornerebbe
,
che
ha da tornare
che'dete
odov.io.oare
cheowr
tornare,
che
che
sarebbe
naie,
che
in
chefowe
abbia
laUno
Credeva
sia
che
raOiturum
.^
^^
per
uu.
nare,
tor-
per
tor-
per
^'"'^
"^
.*/
"*"*
^.v...'...r^.*m.
reAtwum
Jor*
iH!r tornare;
da
tornare
"
si dir
tu
Credebam
te
iturum
esse
8c
poi il
Quando
ta,
che
ma
si fd
,
sarebbe
uso
del
anteriore
chiamato
dallo
si fiirma
rocefiiissfs,
qualunque
da riportarsi
in latino.
il verbo
zioni
condicomn-
che
in
participio
stesso
forma
Per
faU
non
stata
futuro
on-asine
colla
ru$
gi
Misto
nemente
porta ad
senso
in italiano
abbia
tanto
si dir
se
italiano
in
credeva
Io
io,
cbe
venire
veno-
dovuto
sarebbe
nire
ve-
stato
per
si dir
latino
in
sarebbe
che
avrebbe
che
Notate.
Credo
Per
iUum
AhW
venturtiM
di
ingannarsi intorno all'uso
esse
o
osservare
fuisse, conviene
qual tempo esprime
il verbo della proposizionedipendente rapporto al verbo
della
se
proposizione principale;onde
rapporto ad
mostrer
esso
se
esprimer un futuro , si user esse;
Jlbbiamo
chia^
un
passato, si userhfuisse Dicendosi:
non
il medico
malo
perch
sarebbe
morto.
morto
il medico
se
Nel
Pensiamo
primo
il
mostra
turum
un'
mostra
aegrotum
pridie
azione
giorno
moriturum,
esse
moreretur.
non
ovvero^*
Nel secondo,
perci si dice
fuisse si Medicus
ut
fuisse
PuttBmus
advenisset
moreretUr
non
vocavimus
Medicum
di
innanzi*
futurum
non
passata ,
moriturum
non
non
sarebbe
proposizionedipendente
si dice:
non
aegrotum
ut
aegrotus
ESSE
il
venuto
della
onde
futuro,
sperantes
fosse
il verbo
caso
il malato
che
speravamo
il malato
che
i futuri
risolversi
si
uno
per
maniere
pure
tante
aggiungono
le
guenti
se-
osservazioni.
I.
Quando
Ila la forma
col
forc
,
Credo
se
del
o
da
in
mettersi
latino^
futurum
ut,
ad
un
tivo
congiun-
del
tempo
come:
cba
ne
ut
italiano
il verbo
amerebbe
conoscesse
la
il
virtii. Credo
pregio
maret
fore
ui
tnrUitem
futurum
Mf
sipretium ejus
eognoeceru
8i
6on
nel
cu
sentiero,
retto
facesse
DO
la
loro
delle
vi
il
sar
dirsi
suol
bonatn
i7|^
"if
si
Jrugem
oster*
aerei
il che
avanti
se
il futuro
tivo,
una
vizio
for
eis tritifaeditaUm
guis
couoscer^
del
bruttezza
ad
redirent
qiial-
se
habto
Pertuatum
finta,
seguenti forme
pi|^ risolvere
ia
ohe
Penso
guocheresti
I^dere^
,
ut
Mi
che verresti
pare
ci^t
in
Fenive
luderes
arbilror
arbitrar,
mif^
^wittuem*
ut
la forma
del
in
videtur
il verbo
Quando
con
chiamarlo
futuro
Spero che
dimani
la
perata
Credo
del
voce
una
che
suole
piace
Spero fare
il libro
letto
Credo
chiamerai
come
ut
sanitaiem
crat
re*
fore
vocabis
me
dubita
il verbo
legerim ubi
librum
ut
dubitava
Non
allora
non,
ricu-
ed
ut
cuperaveris
3 Scbbtene
vo
come
salute
mi
quando
tisattQ
i\i-
coVfre
perfetto,
passato
avrai
avr
ha
preferisce risolverlo
si
anteriore,
turo
italiano
che
tu
leggere, quelle
fossi per
lettere
dubitab.am
Non
Ubenier
vo-
guin
iecLuras
eas
Uterati
^sse,
lentieri
Non
dubito che
fosse
non
dubito
Non
per
ire^
guin
andare
4.
Nella
esse
Io
di
credo
la
yoce
de' futuri
fi re
attivi, spesso
si tace,
anzi
cosifiiisse,il quale
rado, Eserapj
esprime;
phe
formazione
non
ma
che
sar
guerra
una
atrocissima
Ego
rum
ritornerebbe
finito
l'insi
raramente
no^
^i
omette
fedissimum
bellum
Jutw
puto
Sperabam
eum
hodierna
die
re'
diturum
Cbe
pensiamo
bero
faltp
in
noi
cosa
che
avreb*
vera?
in
re
certt^
84
che
Spero
in
sar
pera
pochi
mesi
1* o-
terminata
stata
g Il futuro
Sptro paucit
mnMbu$
oput
perftctum fo%
assolato
ordJoaria*
passivo si forma
veduto, col supino in um
indecli*
si
come
mente,
l' infinito
nabile
si pratica anche
il partiiri; ma
e
cipio
il quale importa
in das
da, dum,
un
sempre
,
idea
di
e^^e
dovere
la
fore
voce
luogo
di
esse
Sperai
se
absolutom
Spera
si
che
iri, o
tutta
anteriore
9
Credit
tutis
Ca*
io
come:
au-
suppliziodi
l'infinito
esso
sar
il futuro
abbattuta
questa
con
eUe ) ^P"^"
goventiisar
coir odierno
se
Juisse,
usa
.loWei"dam
Credetemi
dace
di necessita,
'"^
_.
"""'^
un9eram
vim
juffen
Catilnae
hodierno
sup"m
tilina
che l'amico
Credo
?uto
il rerbo
Quando
latino
in
air infinito
passato,'si risolve
fuisse utj come:
ud
Si
stata
Se
che Roma
voce
ha
sarebbe
tori
Judita
tempo
non
giudicano che
perduta la piazsM
sebbene
si
FUJSSE
futurum
si
dica:
pecurUam
fuisse ut
teemerenturysi
est
vox
Roma
ipso
eo
fuisse
futurum
fitse
fulurum
nuncii
esseni
oppidum
libros
aliali
amitiere-'
Credo
meglio
da
serebhero
che
comprati
si
avuto
emendos
si dice
,
pecuniam
col
plerique futurum
ut
te
habuisses
habuisses
condizionale
tur
credo
libri
rendersi
capereiur
aeMstimant
pi
ai sarebbe
del
forma
Ntsi
da
passivo
pi frequentemente
la
quello stesso
i
motundumjmgt
amicum
italiano
presa
in
Credo
Credo
avvisato
essere
10,
do*
avrebbe
te
libri,
se
tu
stati
aves'
il denaro
ma
passivo italiano ha la fordel futuro
anteriore, si pu" risolvere col fore ut
ed il passato perfettodel congiuntivo, e pi frequentemente
si trova
risolato
col participioin tus
accor*
dato col caso
precedente, e la Yocefore, come:
11.
quando
il verbo
85
che le mie
Spero
io
prima
te
ricevute
lettere qua
da
state
saranno
Spero fore
a-
primum
te
Gli
differenti
dice
Si
partiraida
d'esser per
luoghi
Temevamo
non
in
veuire
loca
i nostri soldati
che
fossero
per
che
sei
le
altre
i ftitari.
me
locuturi
ne
in
venturue
esse
aspera
Timeamus
vincere
Jore
diiceisurus
f^erebaris
disastrosi
epistola$ maaM
riaolTersi
tfidemur
Pfos
parleremo
ooi
Temevi
credo
dieeHM
Tu
fueHnt
receptae
mostreranno
seguono
me
acceptas
cui possono
in
maniere
che
che
Pare
che
esemp]
literae quam
meae
ovvero,
y
II.
ut
vie turi
non
milites
ut
nostri
kostes
essent
nemici
Si dice
Non
tu
dubitavamo
fossi
Mi
per partire
che
tu
che
pareva
rus
fossi
tu
ascoltarmi
audittorue
GERUNDIO
DEL
distinguono ordinariamente
dicendi
Ars
Qen.
t!
J}at.
Aptus
dicendo
Jce*
Venit
ad
AbL
Dicendo
nel
dicendum
da
caso,
2ooe
di
Il
una
ci
ma
che
gerundio quat**
dire
dire
per
a' diTCrs
in
dite
col
casi del
serundio
T infinito
italiano
al
preposizione conveniente
comparir anche pi" chiaro
la*
duto
prece-
vo
respetti
da IP esposi-
ciascuno.
di
rerlx^,
come:
Viaggiare per
avere
dire
Conseguire
sempre
gerundio
suo
Venne
consequi
tino, corrisponde
di
arte
J dottato
chiaro
Vedesi
Per
vidtbaris
casi, cio
tro
del
ifentu*
me
IX.
Si
quin
esses
mii
Tu
per
discessurus
dubiutbamus
Non
non
venire
per
dieeris
Tu
Roma
veder
pochi
qualunque
cani ed
caso
Iterjcere
arcigni
Canes
ritiene
tndendi
causa
paucoe
il
et
aerts
regime
Romam.
kabem^'
dum
Studiando
lingua
giorno
latina
notte
la
Studendo
iatinae
die
noetuque
linguae
86
t
Dei
li
tnedeua
la
nome
un
nlto
.neme
un
in
dio
Sono
da
Epaminofida'
da
coli gerani
"
padri
i vosti*!
videndi
patfet
vesiros
Epntihondat
di
bt-mos
era
lia
,
sempre
traduce
dal
trasporUto
. di pende
ea^o
adjettivoj i
un
coiisfei*
di,
genitiTO
vero
un
un
'di V^edere
cos^asione
di
essendo
di
in
accompagnato
da
'
gerando
asHunDto
studiosi^s
erat
aU-
die adi
ascoltare
,
Enea
al^d 'vascllo
in
dterraDato
di
^ia
hdre"
eils
Eneas
puppi
iti
cerCuH
eiindi
'
L^in6nito
traduce
Al
alia
di
preceduto da
essendo
coli' infinito
riguardo
Desidero
italiano
del
latino
verbo
preposizione la^.,cdme
verbo
un
aver
senza
vederlo
.
Brama
di udire
Ma
indica
gerundio
,
ErWenul
in
per
difendere
leonessaveane
concionaiorem
si
per
"" come
'
in
sempre
per
come
Sic-
per;
no
lati-
i' ablativo
-...,..
i'ioi-
f^enic
eauia^tuddi
diske*
Fsnit
laena
tarsi
audire
pu usar
di^\ aggiungendo
cav^aj
gratia-, ergo
causa
predicatore Studat
se
allora
il
il
'
sut
graia
deponendi.
sitim
"
..
'
l
se
il
verbo
suo
caso
e$sondo
t-ransilivo,ed
obiettivo, pu
il
gerundio in
in
Cdihbiato
vale
dire,
a
gerundivo;
participialeposto in genitivo, e con
il
on.d^
avendo
die
nome*
pvece
qi^dire:
esso
un
di
esser
adjettivo
si fa
dare
accor-
constituandi
pacem,
si
dire
,
l^alo
ccntiiueudai
prtcis.
di
altrimenti
Ratio
in
dopo
Il
modo
di
stabilire
la pae
pu
Jbei
Il
gerundio
io
ordinariamente
inttr
GERNDIO
dum
D7M
essendo
di
dalla
preceduto
accasatiTO^
caso
jreposKonead^
come:
AttentiiB
inter
dtcendum
Attent
in
dell'insegna*
tmpo
mento
ad
Locus
iBifiptissi^
tuogo
agendam
Allorch
T infinito
moto
italiano
da
accompagnato
adittivq
che
ad,
facile, pronto,
come
rundio
in
Alcuni
me
ottenere
la
sapienza
ad
atto
yer-"
un
da
ovvero
per,
dall' accusativo
si pone
uit
coii
in
gc^
eomet
Nonnulli
tispaniisRonam
ex
Summum
adyidendum
vnnere
Ponu'ficefh
abbia
egli
Quanta
acquistare
ad
haeat
instrumenta
obtinendam
adipiacendamque
sapientiom
eseguire
non
il
Conturbaius
do-
suo
apiiis
vere
animus
ad
est
non
exequendum
munus
suum
1* infinito
Quando
col
col
gerundio
gerundio
grada,
causa,
in
durre
preceduto da per si pno tradum
precduto da ob, ovver
in
di
erga,
avanti
con
Vado
Roma
per
vedere
il
Papa
volte
preposizioni ob
quo
il
Ponti
mum
Romam
queste
voci
circa
illud
Qagitiosi
118, euni
pecunia m ob absol"
uisendum
sum'^
fictoi
visendi
causa
sum^
Pontificem
mum
gerundio
ob
Rmdm
Quanto
Eo
i Eo.
Alcune
di
una
come:
"t
pi^ecedutoda
preparato,
il Som-
conturbato
animo
seguito
Spagna
vedre
ed
per
ad,
dalla
strtiiiinti
Quanti
latino
con
vennero
per
Pontefice
tJn
in
dum
Roma
gU
pet* trattare
affari
mun
bo
vastissimo
accusativo
ante
ed
inter
retto
le
dal-
cornei
,
Quanto
dannar
i^enJa/nacceperiacoudemna-
ricevuto
re?
lo?
pi
colui
iniquo il
dal
quale
denaro
per
eon-
hai
a^eolvet^
88
Plus
eloquentia circa
dum
moueit'
il
valet
ingentet tol-
domandum
Ante
lnt
vpro
ille^
velo
pu
il Terbo
andare
di
che
concorrono
vedere
la
esorto
gli
accusare
vicina
al
si av
uomini
prasmiis
nio
furto
Del
gerundio
tndendam
ad
legendam historiam^
est
do
Il
verbo
addimanda
che
air infinito
il
latroci
proximum
duci
homines
accusandos
Jd
ad
donativi
con
si
urbem
ad
Te hortor
la storia
leggere
cozza
conveniunt
novam
indotto
Essere
al
gerundio
gerundivo, come:
in
Multi
ciltk
nuova
gfsar^
incontro
transitivo, questo
eleganza mutare
molta
con
libiti
Ti
Jeroce
caprone
Quando
saranno
guidare {lecapre)
il
dati
ca-
domati
essere
animo
JYa
ca
occursare
furit
cornu
di
di
agendum
Inter
piticirca
muovere
Jvatui
animoi
assai
(me
elogu^nta
dativo,
in italiano
ed
dalla
preceduto
abtali-
risponde
cor-
preposizione
a
come:
Non
cedere
volle
fosse
ad
atto
Purch
fatica
Carta
utile
Avr
do
soffrire
scrvere
impar
labori
idoneus
Charta
uiilis scribendo
Epidico Epidicum
trovare
perpetiendo
Dummodo
sit
di
cura
Nolut
non
opporsi
idoneo
sia
la
sebbene
quaerendo
operam
praeliand
operam
dabo
.
Pompeo
attendeva
combat*
Pompejus
dabat
tere
eerundio
in
Pronti
un
il verbo
se
in
gerundivo, ponendo
dativo,
a
subire
genere
transitivo,
sar
pu
il
mutare
T accusativo
del
bo
ver-
come:
la morte
di
si
nes*
tornenti
spaventa
Medicina
buona
poco
tuire la salute
li
Morti
subeundae
deterrentur
parati
nuUo
tormentorum
gC"
nere
a
retti*
Medicamanium
luti parum
restituendoli
idoncum
ssh
9
Alto
sopportare
perpBtendis laborihus
Jptus
le fatiche
eleganfa
questi casi per altro si pu con
colla preposisione
ad.^
preferire il gerundio in dum
i terbi transitivi pu cambiarsi
che
in gerundivo,
con
In
lutti
come:
Pi adattato
citi che
comandare
imperj
governare
exercitus
ducendos^
ad
idoneut
Magis
eser-
ad
quam
regendtg
imperia
Ed
al
alcune
dativo
caso
I* adiettivo
volte
sottinteso
Quae
Non
(Jiabilis)
erat
non
resti nguendo
abile
era.
reportantes [apta)
aite
sero
11
in,
col, per,
con,
castigospaventer dal
de-
simili
Paena
che
cose
il
spegnere
ablativo
gerundio in do di caso
preposizionia, ab, de, e, ex,Jn,
cum
alT
infinito italiano preceduto
risponde
da,
pagare
quelle
Il
zloni
gerundio
il
regge
come:
Solvendo
cbe
fuoco
dalle
retto
,
pr
dalle
fos^
cov^
preposi-^
come:
abturret
peccando
litio
Spaventato dal
Lento
Le
Coir
La
preposizioni,da
Deurritus
In
cui
s' impara
errare
belland
perficiendoopref iard9
retto
questo gerundio,
sono
spesso
fare
la guerra
il
lavoro
eseguire
neir
gloria si
acquista
vendicarsi
non
col
ma
Errando
col
Gloria
do
perdo**
come:
disc ftur
ulciscen*
non
comparaiur
ted parcendo
nare
Da
dove
me
col
ci hai
cacciati
Unde
sicco-
tu
rispondere sfacciata-
guum
ndo
responde
,
cosi
eructando
mente,
col
sozzamente
improbissime
noe
tum
turpissima
ejecisti
ruttare
La
malattia
ve
col
si alimenta
restale
Il verbo
il
gerundio
vi-
Jlitur mium
vtntqu tegettdo
nascosta
essendo
in
gerundivo,
Spaventato con
ripetutemi*
nacciedaireseguire
gliordini
come:
Ab
eatequendiBmandats
repeiitisdeterriuts
minis
9"*
^ue
il Tello
conseguire
per
6ia-
ricala
d'uro?
Occupato
niente
'
In
obnendo
pr
veliere
far
ep9Hu$ $o p^
it
non
aureo
agendo
nihilo
occupatus
che
preposziotie
precede rinfinltoi
a,
nella
italiano, pu rivol-^ersi
te
preposizionen^/^ si metabUtTO
al gerundio in caso
in
con
qucst'infiiiilu
l
Quando
sen^a,
cornei
Consuma
il
leggere Contuniit
(cionel leggere)
storia
tempo
prj
quando
11
l* infinito
che
di
udivo
ru
Mi
ha
g
dato
caso
de' libbiri da
leg- Dedit
Memoria
g*
legendos
alttv
si
Aqua
utilis
est
et
nitrosa
Notale
s'incontra
inoltre
come
sovente,
semplice
pei*
siccome
tutte
esser
le
coltivala
accresce
bituminata
Cibo
nitrosa
bersi
facilissimo
di
invece
cuocersi
tutti
Infinito
Mene
in
^colV
cose
utile
facili imus
ancora
nirUilo
acqua
bibendo
^^ coquendum
il
L*
troYano
spedito
memoria,
augetur
bituminata
si
pure
e$$ere
ordindriamcntf
ubhiun
Arknba
co/eni/oBcutalia
ex
omnia
Glandes
libri
pel
in
generali
gruhdj
erudiendi
thenas
Arymbii
gralia niissus
usato
si traduce
mii
significatoattivo o. neutro,
passiva, Come;
significazione
dj
risolversi
(per lggere)
re
Gibus
pu
preceduto,
accusativo, come:
^^ota. Sebbene
in
Annotazioni
il
torta
ptepoSizione
ne
legenda hi^
meglio, in legenda
sioriain,e
his
in
trhput
come:
Ora
di
tempo
stringerle ghiri^
de
ufjace celere
udacjs
neW
inseguire
soffrirtutta
'
9^
Dst
supim
tr
in u, cV
Il sapio
dr signiScazioDepassiva se*
,
Tali
alcuni pochi adiettiiri di genere
neutro.
sono^
hot^
acerbwn,
acile, difficile,arduunt,
asperum,
J|oe
turpe,
cornei
Comandi
mia
facile
eh*
anche
turpe
lecito che
Il che
Tu
si dica
questo
ci che
farai
ottimo
et
5i
sapersi
ti sembrer
hoc
Quod
frase evvi
Era
Quegli
da
pu"
seguenti
dirsi
indebitar,
che
la persona
supino,
ai
risolve
noi
amato
Erat
facile
lUe
dignu^
ut
est
diceretut*
nobis
qui
ab
ameiur
omnibus
Platone
degni
erano
stimati, ed
essere
da
facta
modi
da
degno d'essere
est
oftus
optimum
il
usare
tutti
Socrate
d'
ai
non
facile
co^a
e$t
scita
espressa
la r azione,
in uno
de'
Jt
dieta
facies
nella
Allorch
idem,
audwimue
auditu
Quod
farsi
est,
dieta
Jucunda
udirsi
foedum
factu
Quod
dirsi
ad
necessario
farsi
grate
cose
iatpras et factu
rem
facilem
vergognoso
Udimmo
Se
Banam
farsi
Quello
buona
cota
amati
tutti
Socrates
Plato
et
aestimarentur
qui
ab
tur
Sovente
poeti
invece
et
omnibus,
amarentur
Nta.
digni
et
de'
erant
amarenr
ut
ovvero,
aestimarentur
supini
si
valgono
dell'infinito,cornea
Andrai
Era
Tra
degno
d'essere
i Lirici
il solo
degno d'esser
Ibis froenare
le eoorti
frenare
Erat
amato
Orazio
letto
dignus
eohortes
amari
Ljrricorum Horatius,
(froenan*
dam)
(amalu)
fere
ki dignus (leotu)
solu
9
REGIME
JL
1
DEL
i^asi
participjreggono
yano,
come:
TituB
timens
PARTiaPIO
TTio
proicripiionem
temendo
ad
J)uplicet tendens
sydera Ahando
refert
talia
manu
hortans
deri-
si
Cicerone
Un
mar*
quaerens
escam
cK
II
honesta
odUus
la
cote
eeortavq
Bomani
causa
impadronitosi "f un
bottino
redit
Locutqros
tali
da mangiare
gallo cercando
troy
una
perla
garitam repperit
Ancus
ingenti praeda potitiitJnco
Romam
e titani al deh
pronunzia
vicit
Bomanos
causam
Stivae
cai
hprosorWone
ambe
w'nse
Gallas
da
ritir
aecessit
Cicero
de' verbi
ritorna
quale parler
gran
Roma
oneste
cose
arator
dell' aratro
Homo
obediens
naiurae
mini
nocere
bo-
i,*uomo
potest
noo
participjdi
minano
passiva,
si unisce
due
in
voce
qa
ad
un
nuocere
soprattatto
il dativo
ter
se
di perso*
comex
na,
petenda
Magnili
t
dus
obiit
civia
et
la
formi-
E*
qui
mihi
Fi
cmo
est
nobie
nunc
Naso
morto
resta
per
Exosus,
da
esigono
exosus
l' accusativo,
ad
essere
me
sar
da
ora
noi
aisignificasione
in
L' ammalato
odiava
che
Astronomo
donne
Aegrotuspertoesus m/"ci/iaat
di
deve
Nasone
letto
esser
te
come:
Un
unam
mulieres
da
da
cittadino,
che
Cremete
pertoesus
peroxus,
chiedere
gran
Ottone
un
persua$o
// medesimo
legen-
erit
Astronomus
si deve
pace
temuto
Ghremes
randtis
Idem
tibi
est
Othoni
datus
Beata
tiva
alla
uomo
sovente
Pax
pu
non
altr'
A'
obbedisce
che
tura
le
generale
che
ha
in
fastidio
la medicina
EjposHs
niscono
perosus
al Dativo
come:
,
di
significasione
passiva,
si
u*
94
Exosus
Deo
Qcraiaoi
Odiato
Sanctit
et
perpsi
Rom^nis
da
Dio
GermaM
satuSj
proghalus
richiedono
l'ablativo,
da
editus
preposizione
come
pona
koni^
cretus
prognata
Una
paren*
Divurn
mari,
Io
Nfm'
fui
l^tia
il
elegttemente
passeggiero
malo
nolo
si
un
usa
in
participio
da
discesa
Ninfa
fiume
volo
oportet
assicura
mare
uerra
una
gran
verbi
dal
al
dalla
fui
angtte
Dei
mare
Na^o
J'trra editus
dita "^e magno/lamine
da
nata
dal
discendi
yenere discesa
prate-
m^re
il
Dopo
colla
genitori
che
tu
cunti
stat
volta
progenie
wriuma
degli
erta
ortus
,
qualche,
buoni
$^ta sanguine
Venus
creatus
,
soboles
libus
Boman
naluraltnenl
sono
odiati
Natus
da' Santi
us
um
cor
me:
d'una
ypglQ avvertirti
I!
ha
participio in
ordinariamente
che
gii
us
la
autori
latini
volo
te
ne' verbi
uni
lepononl
,
hanno
gli
spesso
con^e
adipiscintur
ut
k,
monitum
signitcazione attiva
siguifcaziunepassiva,
Senectotem
Unum
cosa
'pure
data
\\\
onde
de' voti
fanno
Tutti
per
optant
omnes
canidem
vecchiaia,
aita
venire
a*
adeptam
spernanlur
viamo
tra-
malediconq
che
subito
la
vi sonQ^
pervenuti
Parricidium
,
omnia
scelera
uno
quo
compUxa
II
viden-
esse
gli altri
Quae
solo
tutti
delitti sembrano
emar
racchiusi
tur
Bella
parricidionel quale
detestata
matribus
Canois
corona
'
Le
merita?
guerre
Qual
detestate
corona
dalle
tnad^^i
meritata
stata
Canne?
TruUam
ma
t refami
Ila 8
Esempj
In
mercatam
unai^
italiano
Un
sol
vaso
madre
una
fit comprato
che
di fami
differenti modi
n^ostrare
per
il participio in us
itm
^
a,
di
da
glia
rendere
9'
Lb
a'
^,
truppe
Oopiae profligatae
che
tono
che
furono
^^.
che
Ifi trf^ppe
che
atfn%af*ono
^.
noi
mini
disi
cooferre
latro*
Non
veriius
te
vobis
amcis,
anticUiae
profu-
insidie
Dissi
Not}
arbiirati4s
officiala
Il
esse
dovere
la
neceinsil,
'
ci
gli
essere
dell' amicizia
dum
impersonalmente
sovente
usa
in
participioneutro
dia
assistere
pensando
temendo
giovato
ai
nemicai
amici
dopo
pensando
cose
ne
la atta
recarsi
quq
de* ladri
queste
il
cavalleria,
avrebbero
dovere
Nota
inseguito
colla
volle
l'I
68^6
avendo
ratus
defui
id
ammaestrato
Lqkieno
tura
Non
Essendo
parlato.
recepii
insidias
Haec
amate
paucis postd9b(i8
huc
se
ovvero
mico
civitatem
Noluit
atf
Avendo
tu
secuius
,,,
^^^^^
essendosi
ioctus
Tu
locati
truppe
sbaragliatg
siale
awanzqte
sono
si
^^^
e
Juronq
si
Copiae prQgrensa$
sbaraglialeovvero
^^^^^
^^^^^
le truppe
che
Nos
snra^Uate
stale
Dopo
sbaragliate
siate
unito
al
verbo
il
iqostrare
per
cooie;
l/tendum
est
aetate
Dobbiamo
Orandun
est
ut
Si
buon
Jar
del
uso
tempo
in
'
il nome
espresso
necessit
ohe
deve
o
in
qualunque
bebbo
che
pregare
in
sai^a
della
fare
la
nne
modo
al
che
dativo,
si
anzi
persona
tale
si sottintepde.
espresso
tal
sa
tale
In
un^
san-o
corpo
esprima
un
sia
cai
altra
ItaHano,
dativo
quc^n*
Jsempj
ritornare
8
me
si pone
non
Da
men^e
sar
latino
do
deye
cosa,
To
se
la
posa
in
sano
corpore
slXmeai^^ai
deve
ritornare
necessario
di
litor-
Mihi
vedeundum
ftt
nare^
Ho
da
Pebbo
ritornale
viver
bene
f^vendum
f^igilnndum
est
mihi
e^
recu
qt^
c^^
g6
debbo
lo
eiter
patria
Noi
TO
ut
del
congiunzione,
congianti-
relativo
col
toriatut estet
eum
praelium
Postquam hortatus
vidi praelium
(
( Caesar
qui hortatut
battaglia
Uie$
leonessa
una
dis-' Fenit
per
militap
milUe$
fuerat ad*
Venne
qtd
vqU
esortati i soldati (
Cesare avendo
cidente
in-
come;
( Caesar
la
il
usare
il,participioa yerbo
ridurre
altra
quodj
vinse
patria
{nobi)
ut
si pa
participio
cum,
con
auae^
Eundwa
andare
luogo
ooD
de
mea
dobbiamo
In
eartndum
Mihi
vicit
taena
praelium
ut
deponeret
siiim
sitarsi
Non
chi
so
possesso
che
Temo
dur
fu
de
via
miei
il
beai
siate
non
na
per
giovane.
9atis, nimis
Sats
etoquentia9
DEGLI
dopo
Poco
aquae
eapientiae
loro
tivo
geni-
un
multum^
Esempj
ec
Molt*
aequa
abbastanza,
ta-
poco
pere
Un
insidiarum
tibi est
Hai
religio
potutsuadere
Di
luogo
,
Sono
di
quo
long e,
Non
Ventum
Si
In
qual parte
ubinam,
come:
del mondo
eo
fatta, ubi,
ubivis, buccine,
gentium ?
loci invenitur
Nusquam
ItiTae
tanti
religioneiminuare
tal
Ubi
est
abbastanza
mali?
eo
usquam,
di dilaziona
insidie
ricchezze
Potila
malorum?
poco
Troppe
diviarum
Tantum
Quo
di
^parum,
pino
Parole
parum
Affatira
eiiie
abdueturi
voe
AVVERBI
ammettono
Paululam-moratf
Nirois
ne
ai
i.
vini* Maltum
Parom
mea
quantit, come
affatim^ paululum
sono
fuit in bo*
venturut
juvenem
avverbi
Alcuni
quis
Torneo
con-
XI. REGIME
Tali
Neseio
al
entrare
per
impudentiaa
abiit
In
si
trova
in
verun
luogo
dato
dim^
an*
97
3.
Di
tempo.
pridie
ea
,
p stri die
ancbe
trovano
Tal!
colP
son,
tum,
Sebbene
accusativo
,
Nibil
iemporia ampliiu
tunc
fiere
quam
Pridie
poter
ejus diei
Non
pugoam
ca^nefaniof
si
aitimi
niente
poteva
quei
in
pi
che
Cominciarono
caleiidat
come
intcr^
qaesti due
tempo
inie-
nunc
piangere
la battaglia pri*
di quel giorno
ma
il primo
del
giorno aitanti
runt
Pridie
tunc,
II
mese
Postridie
Iduum,
ed
Huc
idua
col
eo
genitivo
a questo
significano,
Huc
arrganliae
Eo
il
tal
dopo gl'idi
giorno
termine
,
tal
roganza
Era
pen^enulo
processerai irarurh
moto
come:
di
segno
ar
di
grado
tal
luogo
tal segno
arridalo
Era
Tenera!
di
co' verbi
collera
ed
Instar
di in
guisa
di
dopo
liaoQo
motivo
loro
il
voluminis
Epistolaqaae
amore
per
instar
divina
equum
Fabbricano
aedificaok
arte
un
pareva
vo"
virtuiis
BeUandi
ergo
Dopo
ed
en
al
mette
En
Priamus
tibi
quatuor
verba
Ma
cbe
ricompensato
noster
aras
quae
usati
ipse protalit
in
forma
V accusativo
et
meotem
di
all'accusativo,
alterum
il
di
come
nome
come:
Priamo
Eccoti
la
yedi
quauro
j^cco
amore
combattere
le
condizione
nostra
altari
parole
rimprovero
che
non
profer
ammetto*
Fedi
la
sua
mente,
disposizione
Ecce^aulem
per
virtii
motivo
Ecco
aninum
guisa
avverbj dimostrativi,
ecce,
nominativo,
status
cavallo
un
di
monte
Esser
ergo
divina
arte
con
Pallade
della
En
che
lettera
Una
d'un
Bonari
fio
"
lume
montis
Palladi
Ecce
per
significato
riguardo
genitivo, come:
erat
Instar
si
nel
presi avverbialmente
ergo
Ha
eccoli
l'altro
la
sua
Calo
Qbyiara
Huic
si psa
obviftnf
Dopo
il dativo, cme;
Ser-
alqae
vili US
ne
obviam
Cupiditati hominuip
t
C^tO"
^upi4igi"i
4egliu
alla
'
mini
obviam
Tu
costui
SmryiUo
Opporsi
ire
Ire
incontro
Furono
Prevenire
perieuUs
primom superbiaenob-
ne
litalis obviarn
i^um
pericoli
Allora
est
la
per
m
il
hanno
ordinariamente
ayverlljsaperlativi
l' ahlativo
genitivo,
potrebbero anche aver^
G|i
con
rna
r acpusatiyo
eXj
fninime Aetolis
Omnium
credo
Multo
ali ter
Paulp
secu^
omni
Alcuni
da cui
nfelu
blatiyo,
avverbj
,
lon-
(ib
^
dagli
Separatamente
dini;eluni
altri citta'
da
ogni timore,
altr^ citta
dalle
degli adjeltivi
i casi
amn^ettopo
:
vivit
K"Ve
Maqri
ampliiis essendo
senza
Mori
utile
essere
vicini alla
sottQ
comparativi
v^ru
Olisse
non
ffon
potendo
d'una
possit
ne
come:
se
Sp(igna
Ta-
reggono
fiome:
plus |f/IO
Albi
si
dit^ersamen^
Iqntano
come
Hispaniam
Plus
Gum
pop
derivano
Proxime
spesso
/on"a/ia/i2^a o sepitr^zipn^
significano
ci^iiotibus
inutili ter
Sibi
pome;
reliquia aivibus;
ab
reliauis
secus
f^QCO alirimefiti
r ablativo
Separatim
procul
agli JStqlj
i nobili
tuui
Parla
Molto
quelli che
hanno
di
diversit, aliter,
^ir ablativo
finiscono
di
awcrbj
tutti crtdo
di
Pm
PiTifiiiim elegantissimeloquitar
Gli
copie;
Meno
nobilum
omnium
Maxime
int^r,
con
doleas
plus
fiimio
Jlbio
,
piU
yer^
cosa
li
non
crucciare
pilidel
dot^ere
Amplius opimofie
^sser
porabatuf
^i
pili di quello
tratteneva
si crede
^fu
chfi
unite,
una
io
ph'
la
L'avve.bo
d
rapporto
Fuit
si trova
olim
passato
tempo
ei Qliaeduae
o^'/ii seoei^:
presente
Un
puer9
blandi
eruttala
dapt
iliscere
ut
aveua
talora
stri danno
eleipenta
Dociore,
veltQt
Co^ie
adsoriptusveoerit
";uip
4llorch
diet
poenae
Notate
potius
prius alcune
figlie
gli
amore
tfoU-m^'
elementi
il
siq giunto
al
castigo
ha
Tolte
giorno
di
valore
il
come;
lios
IStatuerat
Jiidico
prius
stabilito
Jveua
populi debcre
ristabilire
suo
polo
restitu, quam
benefipio videi irei:eptos
Aegyptii quarnviscarnificioam
subierint,
prius
quam
Gli
Ibin
si
del pa*
decreto
per
ef|s6ran
favore
suo
per
dot^es^era
aspidein violeiit
che
piuttosto che
rimessi
gut
due
primi
u$$egnatQ
come
Fegqhio^
un
parare
Olim
fu
come;
fanciulli le ciaott
ifcciocch vogliano imt
kelle
priiqa
futuro
9i
tempq,
ck*f
olim
dinegarci
significareqd
osato
erant
Ut
si nega
affermare.
che
stesso
essendo
negatire
l'uccello
Ibi,
un
spide
Xir.
Avendo
gi
dimandano
da
ora
osservare
Le
Vi"it
altro,
altrove
notato
l' accusativo,
ed
)' uno
PREPOSIZIONI
DELLE
BEGIME
non
ora
preposizionisovente
centuin
atonos
(per con*
sottintese,qopie;
sono
frisse
cent'anni
tom)
Ha beo
te
loco
co)
Petrudqnt
scop
naves
acopqlo (de
lo)
fulcro obitu
alicujui(d^obitu)
Ti
tengo
TYaono
in
luogo
fuori
scoglio
Piangere per
di
padre
i vascelli
la
morte
di
dallq
qua^'
cuno
)fnperai|ieAugusto
toj
(sqbAu^n-
essendo
IinperatQve Ai/tgt$^ta
etm
prposziotid
La
1
di
nomi
lamo;
Scribo
onde
stramento,
Calamo
Hisce'dculis
Tdi
dice,
Si
curii
Scriba
becwl
vidi,
xo{i
iScriVo
ctta
Vidi
avanti'
nidi
direte:
non
aculis
hiscc
cum
si es|^rime
don
peiina
Questi occhi"'
con
'
"
-.
cum
Jngressus est
^gladio; ,^ia
in qiie$t'
la. c^ip*
esempio la prepoiiizioi^e
c("//^ esprime
ed come
si dicesse^ e/t"*
se
prignia o concomitanza,
tr avendo
la spada al fianco
in sta in luogo di erga,
cantra
Quando
Ad, pi^
richiede
l' acoosativo, crnei
e*
supra
t
Y^ro
Teucros
Actpil in
'
benigaam
meoteraque
icei^
aniaum
mitites
In
commoda
ed
le
verso
Peccherei
publea pei^cein
benij^no
animo
Liberate
Hberalis
In
sotdati
pfibbUo^
il
contro
bene
Quid
in
ego
commini?
te
Che
ho
cosa
io
fatto
di
contilo
te?
In
improbo
il popolo
Contrai
Infiammare
gli empj
Cresce
ogni giornq
Si cerca
erede
un
pel f^S^ff
poipiiXamin fijm'
mare
Cresci
In
dies
in
regnum
PUces
in
Reges
in
singulo
quaeritur heres
caenam
empti
est
ipsoa imperium
pesci
//
comprati
di
potere
stessi
sententiam
eam
In
multa
cum
dixisset
Uativo
in
questo
luogo
in
sta
per
Giove
cenisi
gli
sopra
re
di
ayeffflQ,
proposita
molte
detto
quando
Jovis
In
cose
i/zf^r^. governa.
a-
come:
bere
Annoverar:
gli
tr"i
amici
La
dar
A
A
preposizione
loro
secrelis
Segretario
pOcalJs
Servis
La
Coppiere
pedibus
Io
qualche
Consilia riis
rationibus
ablativi
'serve
Consigliere
II Comptt4sta
StaJJiere
soffre
Tolta
preposizione clarn,
dall'ablativo,
e
antta
divergo
an
varj
lignificato
a
il
anche
datiro,
che
d'ordinario
P accusativo
come:
il
seguita
genitivO|
ciani
pfiiris,ojf9re Di
patrem,
Mihi
ain
etk
del
nascosto
Ab
padre
mo
9
colle
aocasatfro
qaando
mente
principili
figurato verso
in
urbeia
Jndnr
dentro
urbeoi
dndare
alla
ad
Ixe
^u6
gnificatodi
Id'
luogo
Sii^
ablativo
Intorni
idem
mis*
tempus
Oli
trepitus
voce^
ambasciatori
lo
cesse
Sul
noctem
'referto-
su^^' ttta
Q siih
farsi
Porta
stesso
um
spediti
tempo
quella
voce
euc-
'strepit.
notte
i 'sarmenti
'Che
hahtaiseai
terra
furono
dopo
Subito
Sarmenta
sot^
aHa^eenu
iHiornt"'aU
'
fait
Sub
sii*
'
han^
citt
'
caenaiA
Sub
dalla
come:'
fub
citt
nel
apsso usato
andar
subito
dopo
sotto
igtiifieastare
si fl'unt
'
alla
ifoU
Legati
reale
trova
intorno
vicino
B/t
as
ma
qoalche cosa;
significareandar
si vuole
quando
asare
in
movimento
di
tratta
ai
dare
luogo, e tf^ quando'vuoisi esprimere l'ansi dice
un
luogo , l' avvicinarsi ; onae
,
un
verso
Ire
si
laogo,
"}u"ilclie
ir^ dovrebbeiri
dentro
prepotizioniad
il coperto
sotto
abitato
Vivrebbero
otto
terra
ij ?_
"
'
h usato
invece
Quando
super
'^tht" govet'ha i'*accusativo, come:
Garamantas
Sup^r
Al
di
di
ultra,
praeter
de' Garamanti
'
ftam'"
^pergraliam
la
sermone
eoe
super
quando'
Ma
"
-
sta
y0j.*fxp[ie:
In
asio
nam
in
Oltre
lugo
la
un
di
de
nimis
re
eenan
T ablati-
'
hac
uper
hac
/alio nel
richiede
grafia
sua
discorso
(ciode
Di
poesia
troppa
cosa
re)
...
"-'
80*
Sotente
il
cMo
retto
dalle
preposisioni
sotttnte^
come:
JS^i^lla
^
auxilio
aium
*
.
civifas
fuii
Atbfnieoaibut
praeter
^cTitatem)
PUtaeen^
Nessuna
Jteniesi
citt
porlo
Juera
di
ajuto agli
Platea
toi
tfin"i leiterA
'
(illa^
quae)
quas
m86ti
ricevuta
co
3oma
io
ifuell
da
Boma
La
eh' entra
sovente
preposizioneper
di altre
posil^ione
piivoe come:
permittere
vult^fu
usata
dus, alcune
disgiuntadaUa
la quale formava
sol valore
un
coioie
nella
ari*
per
eccettualo
mandasti
che
aveva
com-
perjucun^
parola coU
fnihi
Arr*
tisam
mirunk
(peiniirurD)
enkm
Per
assai
cosa
vigUosa
{peV" Imperciocch
atsaia
magni
temer
Mi
est
'
mdrd^
moltissima
stima
magui)
eh*
Prope
l^ac6usMtivo,si
e
significaallora
delle
una
preposizioniche
BeUdm
in
tamcn
Sicilia
Sicilia^
noa
fuifc
Prope
ititueri
Prope
^dest
genus^
Dio
etum
tei
che
aliquid
paiam
eloquenlia prope
Poco
aequalia fuere
et
docuit
sta t
terra
Nec
cor
te
da
cornei
vicino
schiatta,
e-^
quasi eguali
casi
^
Mdi,
cf
Senofonte
Platone
Sta
pore^despict^rutf
noti
costruzione
et
iVb
egik
nec
per
Romaflf
insegn
Socrate
la
scribit^
diversa
VL
Xeaopbontem
ni
Ci
cori
manifestarsi
furono
simili
Platouem
Recto
la
come:
Socrates
te,
COlNfGiUNZlONI
congiunzioni uniscono
Le
tempi
DELLE
questi
quenza
REGIME
XIIL
da
qualche cosa
manca
Trq
fil
non
pure
avverhio^
un
feeder
fiat
ai
lontana
Sicilia
non
cornei
poco
discosto
poco
dentro
di
te
qualche volta
Hit
ai^
lontano,
tanto
guerra
dalla
Sicilia,
nella
reggono
con
Una
Prope ti 'Dtm
ini US est
'^'es,
ablativo
neir
distante^ poco
poco
pt^op
taiif
anche
trova
col
dritto
corpo
guardd
terra
scrive^-
non
legge
quando' k ragione
esige altrimenti^come:.
dcgue^
Vesetiisi
San^
vissito
nezid
in
ttom
ed
d'
in
nnal
/"
io4
Nm
laetsMeft
me
laUa
anantero,
Se
ta
producerei
ape
apessi
mi
aon
nei
mio
umore,
eonduceai
lu$ingato
4
mi
non
falsa peran'
con
za
La
congiunzione quam
gli avverbj amplius plus,
minus
di eei meei
pik
Sono
.soUliitesJidopo
come:
?iDplius8unt8esineoKs(quaai
spesso
sex)
plus
Palo
aiDssa
nix
latino,
disconviene
non
Ne,
di
e
an,
usate
num
in
eulpam
refert fecdris
me
Ne
si
ne
oe
au
per*
Leges
Ne
facias
poeti,
viles
ne
crucia
Meretrix.
all'
anche
i
darne
Non
fa
Non
manda
il
actas
ee
sa
/are
non
naenias?
Leggerai
Non
auream
coronam
die
ti
Che
insipide!
di mali
costumi
corona
(toro
donna
abbia
la
,
di purch, fino
significato
congiuntivo, eome:
pii/ent
io possa
per
dire
non
nel
re^nanten
tormentare
giurare
la
nenie
tu
una
Non
rem
dum
C tk*
persuaso
temere,
Purch
prosim tibi
ti'
dum
Contai
fj|encalaneglexi'
coli
morem
a
patria propulsa'
Tertva
io 'morire,
Dum
Mea
efilpa a me
differenza che tu
fatto
non
Vuifi
la
come:
habeto
ne
ie\jura,\
unsCMS**
di
hitcrrogasioniin significato,
di
indicativo; e nei
non
significato'
1' imperativo particola
avanti
temente
te
ne
il
ed
,
nelle
manda
presso
Non
Poesa
usato
trova
me
sicco-
(s
,"{ualdbeosservatone,
si scio
timeas;
forse
du])itatltameate
bia
vivm
Ne
piedi
quattro
il fare
alla
memo
come:
iuaseris
Ne
mai
iu
esse
congiuntivo,
conferae
Nihil
son
tutn
diffecenli modi,
diifferenea tra. l'IlaU no
delia
alcune
sopra
Nec
net^
di
fuit
ci
in
al
l"a
Coog^ansion reMoao
Le
no
qualuor
piU di ireceut
perduti
co^a
si
carri
mDus
alta
pedes
Qualche
(quam)
suDt
Nuiiqiam
vehicttU
trecentt
niente
che, addi^
giovarti
i miei,
purch allontanassi
patria ogni timore
Finch
peri"
dal^
ia
regnante
tersa
et
lo
t^r
io5
dm*
quando
Ma
prdinariaiueate
indicativo,
congiuntivo quando.
meditava
Mentre
io
potesse
avanti
$ta
far
cosa
reg-^
addimandn
solo
il
imperfetto, come:
un
Bum
pericolo
s grave
allorch,
mentre,
significa
quid agendum
mednarer
in
eaet
tanto
ditcri"
rerum
mine
cbe
Mentre
traverso
Gume
un
di
pezzo
vm
Ceu
nuotando
cane
Canis
quasi
vero,
in ter
Ceii^
noviseauu
non
aatans
(quasi,)tAmquam
coi congiuntivo come:
tamquam,
sempre
Come
noi
nescjam
v^Mo
ab
desderantor
om
se
ci
niliil
tamquam
eo,
Come
-se
Egli
desidera
denegar!^05-
io
niente
conascetstMO
sapesti
non
tutto,
si
Illi, tanquam
blicae
^^5"i
rei pu-
no^L
esset,
aeterna
essergfi
potesse
non
JSglino
particelleavendo
exernpii gratia
g ni fica
che,
liaale
come
esttibi
Non
addimanda
co
lo, levari
in
signilfieato
un
altro.
un
Ut,
congiuntivo quando
bench
la
mostra
che
sh*
caiusa
fidendum,
ut
qui
toties ftflleris
omnia
il
affinch*
d^
suust
repulfifiica.
nell'altro
modo,
un
reggono
senso
pi
come
fosse
eterna
diffusa nella
Alcune
*eniM
misura,
senza
notte
una
se
precipitavano
si
freno
luebaot
ita
Ut
come
ricusalo
sii
un
si
nos
Omnia
dum
c^rnem
carne
ferrei
portaya
flumen
per
deuesi
che
ai/i^an quae
non
J^ton
vo-
possum
volte
tante
Quantunque
liai
in
te(
ingannalo
avvenisse^*o
desidero,
che
cose
fiducia
aver
tutte
le
posse
non
sollevarmi
.
Ut
desini
vires,
est Ian
tamen
voluntas
danda
Ma
ricViede
quando
Bench
manchino
lodarsi
significatosto
da
le forze
la buona
pure
,
volont
dopo che,
che^
come,
l'indicativo, come:
*^
.
Ille
o
,
ingressus ssi
distrinzit
flladium
Tbf
Co
che fu sntraio
U^spada
trasse
fuori
io6
Hacc,
click p-
brevMme
ut
dete^ queste
Ho
ilpih. brc"
cose
Ut
tuevunt,
haec
audi%fit
dieta
me
suat
che
semente
Come
exarsit
ebbe
mise' in
in
sumus
Ponto
ter
Da
con-
due
titit
udite
cose
si
collera
nel
siamo
nubio
Utcr
possibile
fosse
queste
Ut
mi
il Da
Ponto
gacciato
staio
tre
volle
.
Ut
tute
Ma
es
Come
ceuies
omnea
sei
die
esie
tu
cosi, penti
stesso^
sieno'
gli
tuUi
altri
Cos
riferisce
si
Gaudeo
te
coi
te
air
Me
tiamsi
(poich)
^
tur
mora
rentis,
(rodo
quando
Godo
perch
pietas et
istuc
ti vedo
dolore
ti
ment
anifflusquefert
ordinariaaien-
la
volta
ed
il mio
ove
voi
fin"*
ed
tristetza
il
che
Lamia
fratello
suo
fiomug
quando^
qualche
Quantunque
fr.itf4*in' moe-
tuiueo
ti Ud
si costruiscono
si trovano
congiuntivo^ pure
indicativo^come:
X^aniiae
cotigiuntivo se
quakhe cosa^ come:
cutn
{qaanixfaqie);
q Iliderit
qunmvis
cura
si
col
cagion^edi
videaui
te
Quamvis
quando
t(*mpo,
video
te
cjuum
la
indicatiTO^se
colP
stii
quutn
di
indicare
cum
Gaudeo
circostanza
per
usa
ctim
pure
piange
ritengano
mi
il mio
pure
spirito
cuore,
nti
portano
siete
le voci
Tutte
be
usate
Cui
in
video
P^edo
clypeuiu ajiiir^at;
turbine
quo
Cor^M^al
Quanto
basiam
lo
Qui, quando
mostra
la
causa
quale uomo
grande si
cudo
quql
giuntivo,
nariamente
ordi-
addimandano
scribam
Quantus
sareln*
indefinitrvamente, come
foi^a
del
io scrivo
levi
contro
nemico
ruoli
con
l'asta
addimanda
il
con
come.;
*
Stultus
68
qui buie
credae
Sei
un
emi
pazzo
credere
co-
fo8
nominativo,
ai
ora
Nox
Hei
candida!
mih
mihi!
misero
Oh
da' verbi
retti
son
To,
sottintesi
(aurgrt) Qual
(videte,o
ed
datro,
(subveuite)
felicem!
me
al
ora
/ehi
come:
notte
serena
meschino
me
mei
per
/lice me/
Oh
vo-
all' accusati*
ora
cate)
ANSOTAZIONI
Intorno
esigono
Il
da
verbo
hanno
che
i casi che
secondo
significato
alcuni
terM
alcuii
li
accompagnano,
costruzione
ana
sum,
particolare
^
proprio
genitivo, ^;gnifica^.s.sel^e
un
ci.
dovre
esser
de'qali
impersonalmente,
usato
essere
'
joTt^:
scansieratetia
La
*tem"ex\X!i%t%\floreniisaelatis^
seaectulis
prudDtia
Bst'fi^is^.tae^^iuk^Wos,
della
^iovini
denza
della
E*
quinto
Censorum
lustrare
anno
Est adolescenlis
erari
tare
i^^^trij^M
V.s^.PP
et
nostrum,
Tuum
est
giovine
rebus
coin
ogni
la
di
citt
rispei'
maggiori
tuij
nostri,
sui,
vestrum,^
bisce
de* Censori
purf^are
del
luogo de*genitrvmei,
in
MU
pru"
difendere
il
Me
anni
dovere
E'
propria
la
et,
vecchiaja
uffizio
cinque
majrcs,natii
sudditi
ra
quo-
civitate/n
Le
dei
uffi^o
I
que
segato
uffi*
I.
Erat
erario
iUfto
rarro
tuum,
et
suum,
E*
: conwi-l
tdovete
tuo
a
\pr$fvedire
lere
queste
cose
Meum
est
loqui
tHutn
'attilire
'
Jp par
te,
Raspollare
La
ho
esser
Hoc
'
voce
usato
sum
duopo,
fieri
indeclinabile
opus,
imperso na Imente
fttr mestieri, come:
oportet,
et
opus
Che
e
Quidquid
opus
esset
essendo
nnita
si giifica
'nwtr
-
questo
ja
portare-
il
' me
tiene
di
Qualunque
ti
al
ver-'
bisogno
faccia
contnene
mestieri
Cosa
facesse di
hi*
Se
1^ d
nella
bisogno,
si
ina
firase
in
pone
posizione,
J/ii
la
sar
ti
dativo,
come
ut
nummit
est
opqs
tibi opus
est,
aegram
IL
facto
assimiles^
et
bisogno,
cui
pri^
sen;"a
pre*
amico
bisogno d* un
ha
bisogao di denaro
poi^ero
Ora
ti abbisogna
fingerti aan-
Ho
te
la
pauperi
19(1Dc
persna
in ablativo
l'altra
amico
est
ppqs
si ha
di cui
cosa
la
espressa
malata
properaio
E'
est
opus
ed
fare,
necessario
affret'
tarsi
Qraiia
Qunlclie
si mette
in
re
volta
in
nominativo,
Paoperbasopus
de ila
ai^ioriin
it^a
di
cosa
abljisognamo
cui
si accorda
essa
Jat^o-
tuo
il
bo;
ver-
infinito, il nominativo
si
come;
nummi
simt
del
bisogno
con
all'
sar
accusativo,
la
altro
per
il verbo
se
muta
Jbbiamo
tii4"
auptorit^te
tuaque
nobU
est
opus
di
poveri abbisognano
dena
PO
D^pes
isihi
eiuc
opus
Maritami
inililes opus
omnee
Ti
(ibi
suQt
abbisognano
de-
si unisce
mare
lin
Fepae ppus
Allorch
persona
Le
la
la
di
cosa
cui
si
abbisognano dell'erba
fiere
da
accompagnato
significaavere
nominativo^
dativo
un
si
avuta
cosa
jf
pone
di
al
pome;
Mercuri
Nomen
graminibus
^um
ficiOerej ed allora
col verba
ancora
i soldati
tutti
abbisognano
di
Opus
ha
mi
nari
mos
cbi
che
Pirai
ni^m"
est
mihi
Ho
mi
Mercurio
nome
chiamo
Mercurio
Suni
Est
mihi
IXoi^skeplurimiamici
tib{pattr
fiecemviris
nancUrom
rum
faii
Ho
in
Hai
potestas ori-^
lefuio l^omaoa*
tu
Roma
il
Padre?
Decemviri
di
amici
moUstimi
ordinare
ebbero
le
la
Ugg
poterla
Romane
Qiiento
pprHona'e T
cagionare, apportare
d
uno
68
'
vrlK"
stffssoi
Sfilo
pulo
Inque
si trora
altro
servire
Milone
esk
BooKino
Rnpublicaa
al
ci
popolxi
La
moUstiae
magnae
apporta
quai
Smii
volte
A Tenne
ha
sum
allora
ed
stimato
invece
il
temente
dativo^
mihi
erunt
tuae
di
significato
ablativo, si
l'accusativo
titerae
Ls
lttere
tue
volte
Aftre
che
cosa
ablativo
qnJem
est; tu vero
Animo
otioso
.
cangiato
in
La
patria probro
patriae
libi imiter
esse
dotti
dai
genitivo,
patria
ma
7\
me
stimati
Mon
da nn
accompagnato
lode a biasimo,
a
ascriversi
esser
da
saranno
Pindaro
comd:
molto
assaissimo
s trova
pu
pu
Omero
iloctoa
apud
imi
Mibi
Piiitlarussunk
atqun
essere
elegan-
usa
apud^
con
apprezzate
Boroenis
di
artnto
dispiacere
iF
pure
delT
di
Ma
anche
ha
mi
cosa
gran
max
Raauuio
decoro
Bepublica
mihi
Magni
grand altegrez"
apport
za
eliam
sgni-
come;
p-
vi,
dati-
ed altofa
cosa,
oraamtnto
Qiiae
di
,
dae
on
pure
ablativo
untale
come:
mi fa disonore
t^ero
fai disonore
d'essere
comando
tu
alla
patria
d'animo
ttanquitlo
Y"c
forti magnoque
animo
sls
Procura
di
d* animo
essere
grande
Confisio d
Jorte
Nimiam
tmidam,
me
animi
nuUiusque
fuisse
ha
Vobif
avanti,
immunJbuB
mali
Darius
di
ha
e^^e^
ili
di
dopo
di
Pi^trus
cttpitesse
Scimus
Socratem
troppo
cora^^io
consiglio
niun
se
hajas
esae
voi
sia
da
liberi
esse
niun
il medesimo
caso
come:
dabitur
di
stato
essere
^c
A the-
nieiuibus
tientem
timido
consiUi
coafi-teor
L'infinito
che
nuUtus
Dario
disse
con^sso
questo
a
di
andar
male
nemico
euere
agli
Ateniesi
mV
doctus
luiase
pa^
Pietro
denidera
Sappiamo
paziente
che
essere
Socrate
/u
dotto
uomo
trt
Hcet
Non
ThemitocH^
Fu
esse
ne^li^enti
MiM^
non
lecito
me
ne*
e$$er
gligente
JvicnU esseotioso
cxpe4t
pium
Tibi
expedit
gemini
te
esse
noi
sedalum
te
x^ocm illum
uoquam
hcito
verbo
Questo
veduto
esser
significa
patire (tutti
m^
ituliani
verbi
dire
in
che
parere
sembrare
le
si h^
non
ptiinativo la persona
e
che
mettendo
matto
stato
cittadini
tuo
Le
comparisce
mi
me
che
pare
fratelloparlasse,
lo sembro
cui
sia
tu
comparisce
della
si
convertono
ti
mihi
essere
de*
sembrato
nelle
Amens
d'
pare
benemerito
parlare ;
frase,
sembra,
pare,
mi
di
stalo
essere
pie
nelTe^
pertanto
usalo
la persona,
sembra
in
sebbene
persone,
:
proposizioni
personal*
usa
che
dativo
in
o
p(\re , sembra
,
all'altro
nominativo
verbo
di
serve
com*
impersonalmente,
personale, lasciando al no-
si trova
renderlo
es*
non
neutri)
italiano
italiana
sovente
vale
nonciezione
pregiudicC
passivo,
tuHe
diligente
l'esser
mai
mente,
3o|;-
pio
set*
pldeor
si
buoni
esser
contiene
nessuno
viufri
(esse
esse
dire
che
bonos
esse
nos
T/Br
illuni
te,
nos^
odiosi
s%ar9
nocuit
unquam
ad,
soyos.
esse
Ne!-mini
lo stesso
Untende, ed
nobis
)' accusativo
allora
nobs
Ijicet
SEDUiUMf
fisse
ma
liicct
vero,
dice,
io
Epaminonda
\\c\i\X ^paminoadaq
Si
Temistocle
permesso
tuoi
che
seguenti
fitisse videor
(ego)
pazzo
Tu
rito
Io
)1
sembri
mi
de' tuoi
pajo
di
me
cittadini
fratello
tao
\G che
sembrato
di
sembra
della
Farmi
biano
videris de
Ego
videor
Tuus
Jraier
mihi
tibi
loqui
visus
est
loqui
parlasse
Altri
Ti
mihi
chibus
tuis
parlare
benemeritus
Tu
beneme-
esser
adire
la
voce
madre
che
alcuni
delirato
Esempj
Tibi
iris
Filosofi ab"
Mihi
phi
audire
videris
%^ocem
ma-'
(tu)
videntur
delirasse
guidatn
Philoso'
che
sembr
Ci
Lelio,
pione parlassero
Sci-
tttnt
ami-
coimnotNs
ciiiag
Sii sembrato
insegaare
vi^i
Scipio nohis
colloqui de
vita
della
Loeh'ur
de' comodi
io dovesn
cbe
la
gra
tica
lama
Mihi
agli
visi
esse
discipulidocendi
granimaticam
sunt
me
icolari
Sr
rero
rerbo^ an"*
ndopra
questo medesimo
che
impersonalmente, cio alla sola terza
persona
be*
ffingoTareed allora significaordinariamente
parer
,
ne,
ti setnbra
Sembra
che
abbia
Ho
tosto
ad
creduto
uscir
di
scriverti
quello
lima
sembrer
Quod
si
nella
stessa
si
virtittem
,
Italiam
verlio
Bella
putor
i cosi
ed
dicor
vocor
nominar,
ereditar
se
tersa
fertur
dici''
,
personali ; onde
benernoratas
in
amare
iSi dice
Troja,
che
la
amano
Si
dice
Si
giot^animorigera'
che
detto,
essendo
ch'Enea,
Troja,
presa
virt
verrai
in
venisse
Italia
debeo
solco ,
queo
nequea
,
,
si dicono
serviti
desino,
vono
perch ser-
posmm
j
natura
l'infinito
servile
ti
incipio
alla
Poich
verbi
videbiutr
dire
dicuntur
est, capta
venisse
1 verbi
eoepi
faelu
credor
juvenes
vcnturus
dictus
Aeneas
de seneetu*
est
scribere
guisa
trador
virtutem
diceris
ia
potr^
benemorati
amare
Tu
dicitur
,
Tuvenes
visum
te
render
sempre
possono
di dire:
luogo
ociu
secius
ut
optimum
JciV
Gl'Impersonali piUatur
,
hoc
ec*
nuncupor
tur
ad
ot'
verbi
mihi
te
judicor feror
vocativi, come
faturum
Jfunc
in-
vecchiaja
che
de
jore
desipias
senno
costruiscono
mestimor
detti
Videtur
tu
fac"i
tardi
libi videtur
Quid
homine?
bene
alla
torno
Farai
succede^
quest'uomo?
di
re
dover
Esempj
benfatta.
conveniente,
cosa
Cile
resta
delT
infinito
di
uniti.
sono
personale;
se
l''infinito
impersonale,
diviene
esso
persona
singolare, come:
it
anche
personale,
verbo
pure
cui
con
personale
imusa
ii3
adempire
Per
della
precetti
natura
coqoiinciano
nioUi
de
pentirsi
sopraddettiverbi
italiano
qaando
passivo l' infinito
deve
pagare
passWi
passivo| ti
in
dehet
Pecunia
fa
solvi
in
diridere
Hision'a
dividi in
solei
0t
tacram
projanam
fastidio
I Ycrh
mai
come:
segue,
profana
sacra
che
pec*
espressi
sono
attivo
/-
incipit poeniterg
s ianno
non
il denaro
si suole
storia
mandata
implert
ctitorum
nelT
La
^r
MoUom
peccati
I
Si
dibes
Tu
.
hanno
fall e capio
naturalissima, cio
nominativo
un
zione
costru-
una
agente
ed
un
ma
che, qualunque sia la fordell'enunciazione
italiana,si riguardano nel loro
semplice significatoe si prende il primo per infasti'
a
dirsi, avere
schifo avere
a
noja; il secondo
per
:
come
ingannare ; ed il terzo per contenere
paziente,subito
accusativo
Lo
annoja gliscolari
gligenti, cio
studio
in
faitidio lo studio
Ritornando
Bitornando
li hit
eoir
strada
cio, i
tea-o
ablativo
con
fastidit
'
theaira
eapiehant
houtines
innumerds
me
in
,
certiorem
mei
in
fallar,
si trova
anche
come
fecit:
factis
/alUris
col
msa
genitivo
ne
mi
rectt
ni s
ovvero
fallit opinio
In hoc fallis te,
fastidio
Fastidire
fefel
tot
Bomanorum
Ni
t'inganni
nec
dommm.pia
persone
II Yftvhn
Abiit
Ut
in*
contenevano
m'inganno
ci
redirent
romani
numerabili
In
persone capivano
romani
non
studium
IDum
la
ingannati
ne' teatri
Se
sba-
hanno
casa
Innumerubili
tri
casa
la strada
giato
^
loiscipulinegliginies Jattidiunt
negligenti hanno/
scolari
Gli
ne-
and
ha
Jnnojarti
mi
fece
motto:
noja
dtlU
bene
tose
raiM
mpe
ii4
verbo
Qaesto
sciogliere, in
Soluto.
dire
sborsare
e
la
pr
per
come
3olvit
cui
il
prezzo
il prezzo,
sborsa
s)
solvcrent
qui
Ei
ABBU8
H18
PRO
pag
la penas
mo
pr
cote
perch
pagassero
la pena
secondo
8TA9AT
quia
fidem
et
pari
rendere
la
^ebc-
yoi
(rtiamsi
boiiu8
BBFBBRB
pql^st,
iiA^BRB
est
QRATiAs
certe
potetit
dare
prestito, imprestare;
imprestate
cose
da^re
medesime
mutuum
serbare
cose
Lsempj
usa
si
commodare
si rendano
si
dah'
le
solo
imprestate,
possa
,
p^^
gratitudine
significanodai^e
muiuum
ma
medesime
quando
^ome
grati*
tomma
Quel povero,
s'egli uomo
ancorch
bene,
non
il contraccambio
rendere
vir,
noq
tutti
avervi
certamente
Commodare
Esempj
pariglia,
rendere
tadine
il
del
memore
grafie dobbiamo
Sotrtme
oniqes
BEFfARB
esser
man-
gratiam
ringraziare;
ringraziare con
ad
eferre
dire
obligato
restare
credevano
perch non
la parola
Utro
vuol
inus
}nop8 illc,
la pr*
parola
non
gradai,
agere
primo
vqbs
GQATfAs
AGBj|B
fede;
,
il contraccambio
rendere
terzo,
tra
l"etcl^0f
Re/erre par
^?xiMAs
il meiito
aver
la
tencva
il
gratiam:
fatti; il
credere,
fiomani
Annibale,
brai-
non
differenza
secondo,
lls
FIDEM
Fate
dire
signifpamantenere
habebant
non
h(^bere
iljfio, sojffrir
Annibali,
ec.
tali
per
pagare
Pag
vuol
fidem
pome
meritis
fldem
praestare
ri
con
come:
P4BN4M
liomaD
Aire
vuol
paenam
Hc^bere
Je
ablativo
pel trasporto
Solvere
ei
j^
accusativo,
in
Mandammo
VECTUAA
messa
in
PBCuvuw
'80LVIV
proprio Taol
signilcapagare
senso
si mette
Muimutt
in
metaforico
senso
j/sdallora
cosa
che
no,
che
tre
men-
si rendono
non
grasso
sia
osa
in
dena^
s^ino
,
le
ii6
fqt
Ifaipo
mkba
noii
opcrsimd**
quuq
t* ^At
Ubtmr^
repubblica
domeniei
agli ifjfhri
rei familiari
di
nfi$ aUm^m
la
LIBFKAiTDAii
Com
Won
9Bi|PVBUGA]f
4kD
fiiq^BusitiT
"|iiinoli
in,
JtunihndQ
ret
Ia
exercitatioDem
qoani
Udios^
dedimna
operam
Anche
d^qiuLe ttudionoi
noQ
il Terbo
segaitoeia
significatodi attender;
io
])Utivo,
vale
omnibqt
flatus
privo
M#er
cor^
ma
angor
re
OMVI
oini
iglioyha
anche
pa averne
eire(^ sgttinte^a}com?;
e
magis qaam
mil^s
perterritii9
e$ten4Q
inuoQente
Jl soldato
belioiohi
ego,
7ci4ice8, jani
retto
cosa
nUonito
trat
ebbe
jf
che
d4
pili ri
al
gittn
aio
vo^
consiglio
goimuLQ
CpiuMiam BAHC
ani
h
anc
r^m)
^circa
Boni
te,
di
guardo al timore
cofisuli^it
te pv
prospici
voBii,
i verbi
come
vo
altro
ua
TB|AB
None
cure
d'ogni qolpaf
prwo
ranfie
Confali t0
le altre
essendo
1 accasati
TiMQBt
come;
j,
tutte
a*
attendevi^.
quetta
iVbi m'offlggerdi cosa
alpun^
aviiP4
aitivi
asa
sola
alla
TM:w
da
si
aegalto dall'
Ubero
SeioUo
inno
datiro
un
sar
se
esser
j,
yiri TACABAT
|lec
4Hgenum9nt9
cc"q
vt^co
0tbbiiunQM^
^i
AHicoa!
que^m
sigUo
Tuoi
eonsulere
dire
cQf4
dom^tndsr^
con*
agli amici
prendereIn
buona
par*
come;
QuMqqid
aoteni
erit
Checch
boni
buona
cotwula^
pf^rte
rnol
assolatamente
preso
essendo
dire affaticarsi,affliggerai
seguito da un
| ma
laboro^
ablativo vuol
e
In
non
leo^
manqano
di
Questo verbo
dire
mancmle
esser
esempj
lavorare,
come:
in
cut
soffrir molestia^
usato
attivamente
AmbliM
tdtt
qualche
cogiuto si
disset,
don
ma
idvidia
pensiero
piedi
JS
codi*
eti
^Petietitr* th
dire
rischio
correr
t^ericliidr Aviituit
OMirt
Periclitatur
Stadei
gpitb
intorno
et
vita
Sono
fIU
vuol
Ho,
Cicero
et
Con
patria
\ Verbi
si
mento
injlo
mette
si pone
Cttrb
Sonare
Sciedterque
Sua
camphasI
U
do
in
"
Ovidio
cant
iti accusativo
tibiis
tndare
ti-
Jubeo.
mandato
JU
in
ili
Augusto
"
tud
co* verbi
ma
sua
ht bati'
CAc"iarnO
nono
"
ablativo;
dalla
o*
Temistocle
Cesare
criO
da
in bando
Demostene
Ateniesi
to
"
strt-
pulso
ed
cornei
che
ta
Ctftrd
sonasse
cOn
gran
ma^
il flauto
Suonare
l
?lAs
and
ma;
Patria
stria
Pulsare
imitai
riputazione
cantasse
speriment
pericoh,
corr
pericolo della
(Deidoste- Cicerone
Augusto
Caesare
Ogni
tutto
Atbeniedses
peputetrudtli eTemistoclem
xilium
Ovditii
puisus fui(^intilini
a^
Coraggio
tU
uldvit Roma
exulavit
nes
mandato
sser
dire
eXilium
peltere in
come
lesta
in
della
Extar
qttabdoVttol
Sotude
della
dostelr
Periclitor
qiiahdlo dignU
tutto
"
nOttro
apprt'^
comune
osserv
Quinzio
//
d'intestini
ablativo
proi" del
fo
tuljit
di
male
cavalli
motte
pericolo "
correr
"
cireumspexit Qaidtiad^
peliciitatus est
Omnia
coIT
afiig^erei
patite
ai
V accasativd
tttye
perinetiUre)s ^ostruisce
ea
una
"
tal
uh
Jruihent'
rni,
ed
noi^
laboras
de
non
di
fosse
mi
pedi- Soffrireinvidia
equis lekhum
et
nti
non
carseggiauahodi
idtefitdi
cos
venuto
ex
iredis,
ex
ttobis
noti
"
lAborabdt
ex
h,
iaci-
Uboraren
f ITU mediana
Labofare
Et
ttMlziittmnte rctt
ffatcatii
Quae
tte
Ubotii"itt]d
mMA
le
campane^
sonare
piva
oo
Qesto verxi proprialnenl
significa
ri8
mandare,
dativo;
al
ed
ha
allora
seguito dall'
Tolte
Altre
infinito.
sorente
ma
tuoI
V accasatiro
olaretur
eorura
Jabeo
bene
TB
Populufl romanus
de
Cum
populuA
frase ^
gasione
comando
II
popolo
affermati
deve
va
tradursi
il
dare
popolo
v'
non
negativa,
occurram
Temo
d'incontrarlo
Timeo
ut
illi
occurram
Temo
di
si vorrebbero
si
,
equivalente;
vorrebbero,
in
dopo
latino
di
timeo
se
come,
non
non
stata
ha bere
Timeo
dam
Vereor
exercitum
poasit
non
(cosanon
voluta)
due
forte
zioni
nega-
ne
non,
la
lettera
inci-
Temo
(cosa
Temo
avere
anctiMma
rnm
promitto,
etse
ac
recipio
dire
vuol
armata
di
cadere
ammalato
di
non
ricuperare la
salute
qualche
obbligarsi
ricevere
dire
Le
quaU cose
parola
marne
giosissi
do
observata
.
una
sia
non
Qciae
se
negazione: Esempj,
consegnala
che non
possa
Temo
si
voluta)
coavalescam
ut
che
morbum
in
ne
firmuja
verbo
cose
saiii
vi
che
Temo
altro
vi fosse
non
affermazione,
una
ne-
che
siccome
vereor
fuerint
Vereor
ad
ne
alcuna
cose
^quelle
Ma
ut.
paveo^
timeo
di
teme
equivalgono
literae redditae
ne
si
uso
si tradurr
Timeo
quando
si
metuo
ne
pone
avanti
da
He
incontrarlo
non
quelle
temono
il
come:
illl
si
legge
creato
seguito
ne
pertanto
la
la cittadinanza
Metuo
Quando
che
bene
stabili
se
la
per
creare,
sperar
romano
verbo
mentre
l'
dal-
toldaii,
tuoi
di
Attendo
jossissbt
iQfunndo questo
a'
intorno
Rbgbm
tito
accusa
di tfuesti
fosse molestato
7T
U'ibuenda
civiUte
Timeo
la
JV7ISIT
LBGBM
mette
ninno
stbeasb
si
stabilire,
Comand
qui
juitity ne
scis
dire
come
MiUTirnsa
s fa il comando
cai
la persona,
ti prometto
di
nte
osservare
cosa;
o
dar
ti
reli-
?9
ed
PaHert
Ufi alcuno;
ma
ed
ha
in
chi^ si
tibi
ivMifio
atque
siccome
richiedono
che
guono,
siano
in
riamente
Hi
4* di
ora
graziai
ierapet*
di
i verbi
nomi
ufi
costru^ioile
ttna
moto
luoghi che
de'
ed
caso
pafdi quiete^
in
ora
li
e-*
altro
un
ed
ora
senza.
t nomi
de'
persona
generalmente
Moralus
in
supplizioche
Sogliono ordina-
dividersi in quattro specie; i. di stato
iu
da un
di moto
lao"'
un
a
luogo; 3. d moto
moto
Idogo
per un
De
una
il
tUA
preposizione^
con
condon
condono
che addimandado
ticolare, si distinguono
go
Terbi
s perdo
dargli
Tra- i verbi
luogo;
che
cosa
usano
JUmetto
ersini
lisurus
quo
ooiroio
ora
la
esprimere
come:
Suppliciam,
euti
di
sigiiiflcatio
perdonate
remino,
in
vuoisi
se
grazia
gnoscere ticiit
SrMto
luoghi
dove
ossia
1' azione
segue
iti ablativo
tv
Lvog
iif
ove
cosa
una
diutius
sum
ILO
si mettono
sta, o si troica
colla
preposiaiondin, cornea
obb
Ho
dintort
lUng
iti
tenipo
t'u
Cuil
i*
essem
Galia
ipse
peragrabat Italiani
Gtim
quaestor in Sicilia
BgU
viaggiala
io
mentre
Francia
in
era
Italia
in
fuis-
Essendo
in SiciliA
ttatotfuestore
8i*ni
Niinc
tfst
ad
ijf
Deum
Si
Ecclesia
Quid
i nomi
in
come
faciam
prima e seconda
genitivo retto
usua
terre
voce
ca*
in
quali
si
tesa
sottin-
Urbe
RoitAB?
miltiri
Cosa
so
dum
est
citlh
aeclinatione
dalla
stapre*
ove
Dio
proprj di
nescio
Mediolam
Chiesa,
ia
gando
eccettuano
pongono
Adesso
precea
stelli della
futidens
fortuna
esset
bona
La
far in
lioma?
io che
non'
mentire
Joriuna
mentre
gU
tra
in
fu
favorevole
Milano
Ma
proprj
nomi
dia
singolare, o
Lamio
fa
si
ne
deli'
uso
Sevis.
Pifit
an
ablatTOi
non
declioaKionef
terza
preposizione^come:
senza
ma
Non
nescio
Datut,
della
sono
qttelliche
di
itarotino
s'
so
Siena
in
nato
in
Pisa
Cum
cvitaUr
iiatus
Babylone
i nomi
domus
TOgliono
et
milItiab
semper
dopo
mor
Babilonia
Siamo
coDslium
Le
armi
di
DOMI
rt'bus
Quibuscumque
Qui
vel
domi
In
stare
DOMI
poleratit
non
casa
quelli
come
in
colla
ablativo
Posteaquara
di
ciU,
che
Quei
in
iir
bello
saviezza.
potranno
cosa
in
guerra
fermare
casa
terre
dove
non
questi
castelli,
Dopo
tnto
preposizione irij
niecum
la
al
potevano
per esempj
mancano
tfalore
poco
manca
qualunque
si
Non
in
casa
di
se
insieme
casa
in
poteruat
BBLLi
in
sono
fuori
in
vel
ed
guerra
nisiest
forisarma,
sunt
stati
sempre
et
come:
fuioius
Parvi
pochi giorni
Genitivo
al
messi
domi
in
comani
esser
splen-
citta
Alessandro
est
luortuus
Anche
Una
dicbus
Aune
in
nato
didissima
esset
paticis posi
Alexander
Essendo
splendidissima
ATRF.irif
mi,
no-
si
trovano
in
guerra
come:
che
fu
meco
stato
in
fuit
Cum
iK
Caesaris
DOMO
fuerit
Essendo
tali nomi
vi unito
quando
tivo
non
pu usarsi il genitivo,
la prf'posizionein, come:
Anzi
ma
di Cesare
casa
In
magna
io
Roma;
domo
nova
Nella
Momaf
gran
nella
can
casa
nuova
(la villa)
Ras
che
fa
rure
si pone
o
Agere
vitam
Notile.
rari,
Ui
ablativo
.Si dice:
Natus
zione
preposi-
come:
Fivete
rure
senza
est
in
campagna
Romae
urbe
nobile
tu
(nacqoe
perch
Roma
in
al
genitivo
arriva,
si
in,
come:
Moto
boria
certe
ambo
pervenmus
In
ItalIam
Iv
Galliam
invaait
con
s* incarnirla
,
in
accusativo
uiene
si mettono
rus
in
con
ciu
determinate
re
Italia
in
Gallia
castelli
in
ambedue
nella
tr^ato
ne
proprj di citt2i,terre,
domus
pure
urbe,
va,
Giungemmo
Antonio
pe
Aotonius
i nomi
Ma
uno
Giornalmente
sta-
urab^
ad
nubili
Luogo
generalmente
pongono
Quotiflievcnit
tatis
sotlintende
eie'luoghi ai quali
I nomi
ad
si
urbis
-non
radjettivo nobile.
Dei
insigne)e
Romae'
accordare
deve
cui
citr^
me
co-
accusativo
sen-^
preposizione come:
za
Senas
Coitcessit
capieudum
ad
P'enne
ingeni i cuUum
iturus
RoMAM
dum
iter
ad facien-
qaae
Essendo
necessaria
sunt
Profectus
animo
est
Andr
BUS
ante
noMuift
in
con
dei
Venit
saturae
suddetti
all'accusativo
si mettono
IbimuS)
chram
ut
ad
ai'bitror,
Florentaui
pul*
bella
casa
satolle
an*
s'avvi*
qualche
unito
ad
con
Jndtemn
inde^ter
villa
del sole
Ift.sera
casa,
sar"
vi
nomi
in
tramontale
voi
casa
andate
Cina
con
ora
date
capeilae
mouo
Piaggio
tornare
essendo
Capre,
che
ritorno
buon
di
aninto
prima
hespei^us,ite
Se
di
Roma
cose
per
uilla f
andato
E'
mane.
mino
su
OOMTitirevertendi
solisoccasam
Ite
quelle
prepatxf
DoMuat
andare
per
necessarie
redeo
Atd;
acquistare
per
il sapere
paravit
Ibo
Siena
oin,
io
come
Ftrente,e
tributo)
at-
come:
Credo,
alla
di li onderemo
facimusad
E
anche
Romam
quando
a'
nomi
sanctam
ad
Roma
la
santa
si pone
abbiano
significavicinanza,
proprj,
sebbene
non
avanti
alcuno
adjettivo,come:
Bellaui
acrat
quod
ad
-
Trojm
ges-
che
guerra
nanza
di
fece
Troja
nella
vici'
proprj di
n' nomi
preposizione
cai
^rinrr
Marci
viene
Moto
e^
tiavs
Stbia
bx
Sicilia
de,
Asia
bk
debbono
Si
castelli
eccettuare
domiis
Siria
Sicilia passarono
Affrica
proprj
che
rits
dall' Asia
venula
era
nomi
cosa
ordinariamente
dalla
nel
cornei
nave
Bomani
fecerant
eri
Lecca
persona
dalla
di
casa
una
ab,
Of^ni
in Affricam
precedente
notte
pongono
a,
venerai
donnn
Luoo
quali
si
ex,
la
Efeso
nella
un
da
da'
luoghi
con
la
venuto
si allontana
b:i
gradum
Togliono
non
in
tu
Bomani
il
atque
re
Che
domom
de^
ablativo
tanti
malgrado
suo
?eftisse
Leccae
Quaecumque
-
Condusse
Ephe-
in
Del
parte
come*:
noe
I nomi
che
detto
aifviieit
Aum
in
si
Anche
usati
frova
mulerem
Invitam
Te
pr"* posizione in
La
si
di
citt
ter
,
tivo
abla-
in
mettono
preposizione^
senza
Nifi
Roma
ante
nunc
Se
profectusessesy
Roma
sine
fascicuiiim
tua
tu
fssi gi partito
non
Roma,
relinqueres
ciim
Accepi
come:
epistola
Ho
da
ricevuto
di
lilterarum
paruresti
ne
lettere
Roma
adesso
un
alcuna
senza
plico
delle
tue
Me
DOMO
Ailest
Scacciasti
expiilistift
mea
legatus
E'
misaus
domo
^
Video
presente
gi
mandalo
redeuntem
Rt7ftB
da
tuia
casa
V ainbasciatort
casa
il vecchio
fegg
senem
della
me
che
torna
dalla
villa
Qui
exire
DOMO
nolcbant
Quei
di
Non
nomi
mancano
si
per
trovano
altro
in
che
volevano
non
uscire
casa
esernpj
ablativo
in
colla
sopraddetti
preposisione^
cui
cornei
Cura
me
roultitudoctvium
mngna
de domo
dedaceret
Essendo
dine
dalla
che
di
una
cittadini
casa
gran
mi
moltitU"
traevano
^a4
Abease
propriuia
Praesena
Non
J^^veinatMi atta
morte
E'
abeti
abero
abtuiii
foro
ei
Mi
morte
Ut
maiichet
iVb/t
libi
t domo
ha
attrauo
di auiturti
lontano
ungo
ahtifi
mente
daUn
casa
dal fro
bdete
Caputo
aK^xx
abdidit
teiiu^
ta
ipadd fino
all' elsa
ensem
nel fianc
Cacci
beri
conspecfu
aui
Si
wse
abditjerUDt
Abdidit
dei
preeena
padrone
Si dette
litterit
te
dalla
tolsero
loro
tudi
all
tutto
jbducere
AbduCre
blicae
Multai
ab
omni
cura
tUDt
brem
Canade
qUalno-
Molte
abducete
cupio
le
ono
cagioni
di
desidero
quali
le
per
via
conaur
Juhofttte
Abborrebat
fide
ab
Abborrere
ra
lique
Abborret
facinua
Aborrere
rem
ab
Estere
r^
Non
eo
inclredibite'
csa
alieno
e
qualche
da
da
uomo
esd.
de*
commetter
Ulti
atiquam
Aborrire
gualche
cosa
jdttquare
AdaequarisVirtutem
Cunl
for-
del pari
Essere
efeUc
virtuoso
tuoa
Adacquare cominefliorationeltt
nouiinia
atti cutt
omni
poate-
endere
il
immortale
la
presso
suo
nome
posterit
piliremota
ritate
jicifuar
Aequare dcla
Aequat iudum
factitf
Parlare
tome
noeti
Giuoca
tutta
si opera
la notte
Jgere
in
Agit aetalem
Agere
Tgeaimum
annum
Actum
atndiia
agere
IntelligetaeCutt
actum
peasime
Ctatf
Passa
Jt^ere
venti
Vita
studiando
anni
Perdere
il tempo
Attendi
Conoscer
tato
essere
pessimametu
Ambulare
Ambulare
pedibiM
Andare
inutilniM
pi$di
stato
traU
I3l5
foro
Anibqlabal
ejt re4aii|bqU
Beqe
ambula
Boe
ambulato
Buon
Buon
jtdire
A4
adire
me
adeunt
fere
ahuni
Adire
pericqlqnicaptit
jqs
perQula9deuqtqr
io praer
da
venivano
ma
dicevano-
quali
Andare
in
che
tutti ti vengono
Quafi
oiqqes
Adire
Illa
ricordo
Mi
qui dicereot
ni,
Te
qaosdan) memi-*
trovare
giudizio
al
JS sporti
pericolodella vita
Quei pericoli $' inQ.Qntrano nei
in
QombatiimenU
lii8
Cadere
Cadere
Cadere
altQ
Cadere
dall' alio
ab
aliquo
Morire
per
ad
Spes cadit
Quod
in
cogtatio- //
ac
putaba*
vien
coraggio
che
alcuno
svanisce
speranza
//
quidam
oe
meno
in
viene
^eppure
pensiero
cadit
nem
AUter
irritum
cadit
Aniroq?
di
mano
cecidit
re9
ia
da
diversamenta
avvenne
cosa
Caverei
(libi
caveqdum
tecqm
che
Bisogna
es(
io
teca
stia
in
guardia
Cayere
aliqqa
re
de
aliqqo
cauzione
Dar
de
pecqnia caveq(
coii
cosa
altra
un
Obsidibqs
d'una
Con
ostaggidanno
cauzianv
denaro
Constara
Constat iqter oiqnes
satis constai
]^ihi non
E*
Qo$a
Jo
non
Conslat
Za
de
Quidqqid
tua
innocentia
argeqtoqqo
auro,
copstaVet
Navis tb'constai
La
constitit morte
ilaec Tctoria
fortium
inqltorum vrorum
di
tuHi
di
composta
argento
non
vittoria
moki
palese
fosse
cosa
nave
Questa
innocenza
Qualunque
oro
bene
so
tua
d*
gratis
manifesta
costa
cost
uomini
nulla
la
morta
valorosi
Convenire
Convenire
aliquem
Convepit mibi cqm
aliqqo
Abltoccarsi
Mi accordo
con
con
qualcuno
uno
Evadere
Scadere
Svadecf
insidiata de InsidiU
ad |radtti
Fuggire
Ascendere
alle
cariche
Exuiare
da
Esulo
Libttrno
Sono
bandito
Esulo
Liburni
Sono
confinato
miKi
hanc
difli^
famam
Perch
rant
non
dolcMribaa
Mi
Differor
dai
straziare
sento
di
spargano
me
fama
questa
Diffcror
Livorno
in
Dfferrt
Ne
Lit^rno
dolori
ITripudio di Qioja
laetilia
Dolere
laude
Bominea
aliena
dolea*
lode
tet
Dolere
commutatiooe
ex
re
le
no
Poleo
ibi
doTet
ab
oculis
Meum
Foenerari
Foeneror,
Foeneror
foenero
abs
altrui
mi
dispiace
agli occhi
Ho
male
dolsero
della
disgrazia
mia
Foenerare
ad
do
ad
usura,
ad
Bicevo
te
duole,
mi
Si
Ubi
dei-
cose
Questo
dolueruat
casual
deit
si attristano
Affliggersipel cambiamento
rum
Hoc
che
Uomini
interesse
da
usura
te
Habere
Rabere
de
religioninocentem
fendere
PraecUre
Hoc
tecum
un
se
rea
haberet
Sarebbe
babe
bella
una
THenti
questo
per
difndere
senspola
colpevole
A^re
cosa
te
ne
twn
dir
nulla
Quis
istic babet
Chi
costi
abita
Indulgere
ludulgere atlcui, o
Iiidulgent Consules
in
aliquem
legionum
Compiacere
altrui
Consoli
secondano
/'
de'Ue legioni
ardori
Nimis
l* ardore
me
iadulgep
Mi
troppo
accarezzo
Interesse
interest
Vestra
rem
Quod
pessimi
et
teres
Slulto
l'est?
plura
ne
imperato-
faciant
audis,
et
in-
importa
ifieni
iute-
In
che
non
abbiano
tfite il comandante
Perche
cunsiliis
iiiteliigeus
quid
^i
che
rente
odi
motte
aUe
V
uomo
dallo
cose,
inter-
adunanze
accorto
sciocco?
dijf'
Iritbortwt
X^aboraie
de
Laborare
capite, de
Luboiare
desiderio
Laborare
Ut
fatua
veit
capite
Desiderare
aliqaa
quidem
quaerere
t9uU
de
Che
siantti
neppure
labprai'ial^
r0
bisogno di qualche
jiuer
re
ne
delta riputazione
in pena
di Usta^
il dolore
^t$ere
far
di
ricerca
cosa
di
curali
cosi
cosa
irn*.
portante
Micare
Cor
timore
Micare
//
micat
digitis
Q^hsii
Giuocare
igaibus aetber
mipat
di
palpita
cuore
alla
Umore
morra
folgoreggia di
aere
spessi
lampi
Pendere
Dmi,
et
et
me
verbo
}^x quo
pendeo
animo
oi^^ero
de
de
nostra
illa
Dalla
causa
La
exigua
spe
qualparola
te
per
peqden(
rupe
la
tutta
saltate che
nostra
ad
de
me
per
causa
dipendeva
pendei
Pumosa^
pena
te
tota
f"cnJcbat
quae
US
in
Sto
debole
una
Stanno
d*
si
speranza
da
penzoloni
una
attacca
greppi
rupe
Pehtinere
JSelgae perlinfntad inferioren^
flurainis
prtem
Venac
r5
QuQ
in
orniies
Belgi si stendono
Rheni
del
Le
partes corpo*
pertinentes
pertinet?
la
verso
foce
Beno
le
tutte
Dove
si
che
%*ene
va
parti
diffondono
del
parare
in
corpo
,
dpve
va
finire ?
Ad
quod
te
pertipet
Ci
ch$
$i spetta
te
Picene
Ut
pigeat stulttiae
me
Che
meae
della
rincresca
me
mia
stoltezza
Non
dedisse
quia
non
istud
pudet; me,
acCepi, piget
Questo si
daio^ a
aver
ni
piget
uiibi
Di
no*
'
aver
non
di
se
dimmi
il
tuo
non
ti
spiace
Pittare
Dum
fem
b.nce
poto
ipsam potasti
Afnire
non
ricevuto
grazia
me^
di
vergogna,
rincresce
me
penso
l,'mduvinasU
queste
cose
nw
1^8
^
.
Cum
Stimando
plars, quam
te
unum
illo3 puteio
oinnet
io
ioh^
te
che
pik
coloro
tutti
Aecipere
faciet
recipo.*
Becipi^realiquid alicui
Ad
io
^impegno
Obbligarsi
me
lo
ad
far^
di
uno
qualche
cosa
in
Spontleo,
esse
eoft
recipio,
mcque
Curii
inorcs
parola $d
J)o la
mia
che
tali
ili
costumi
9ono
assicuro
Curio
Sapere
PacU
Tibi
Homo
Si
cui
fi tuo
snpit
pectus
di
sa
palato
mare
gusto
sente
non
avvedalo
Uomo
sapecet AQtQoiUf
lectat
che
Pesce
le
intendc$$e
Sle Antonio
cose
gl'uste
Stare
Suro
Siq
te
Mi hi
alere
aUt
moi^bum
nere
Sono
dalia
Son
risoluto
Polibius
ts
desi-
scribit
eaai
Mgao
rem
MuUoruin
ea
cUaeis
stetisse
prctQ
sanguine
stai
ribus
ccntum
Poeais
Polibio
Costa
ac
vulne-
Victoria
la
dalVaU"
cessare
malattia-
quella
cie
agli Achei
cosa
talenti
cento
tikoUo
Quella
fui t
di
scrive
co^l
alcuno
tua
mentore
talco-
git$diVo di
al
Rimetterai
]qilIoQ
i^ltcqjqa
il
nesi
di
a* Carta
cost
littoria
sangue
le
gi*
ferite
molti
Solvere
Solvere
alcu
Quintus
frater
quod
debet,
iaborat
ab
del
Pagare ad ahuno
se
ut, tib
EgQatio
sol-
nro
d'
proprio
di
tutto
ti deve
quanto
pacare
vat
fa
per
colde-
Ignazio
Studere
Cui
rei?
lut
CUI
studes?
augendo?
qual
a
cosa?
virt
qual
Jorse
monto
Snuder
aliquid
Bramare
Studere
aiicui
Essere
ad
tectum,
qual gloria f
ti
accrescere
applichi ?
il patri
qualche
cosa
affezionato ad alcuno,
favorire il partito di qualcuno
Subire
Subire
tecta
Entrar
sotto
"^
......
lta dies
mihi
Subit
illius
Mi
in whhH
tneng
^mtiporno
"
(liei
Sufficere
alicui
Bastare,
Sufficere
aliqueoo
Sostituire
Sufficere
animos
SulHcere
ad
bastante
esser
al'
cuno
et
alcuno
Somministrare
coraggio
arma
armi
Tendere
Tendete
Tribunatum*
A"pirare
al
Tendere
iusidiat aiicui
Tendere
insidie
Tribunato
ad
alcuno
Vacare
studiis,
Vacare
Attendere
studia
in
Vacare
studiis
Mihi
vacat
non
Vacai
A^er
vacanza
Non
ho
E'
culpa
tempo
innocente
Vti
Vi
familiariter
aliquo
intime
Utebatur
te Ud
Quinto
Trattare
Uor-
tMt
alcuno
intimo
familiarmente
di
amino
Quinto
Ortenzio
Valutare
Multa
volutare
animo
secum.
Pensare
pi
ai
Gettandosi
volutaiw
Genibuque
DEL
ripensare
tra
se
cose
piedi
TEMPO
precso di tem*
o si fa
cosa
avvenne,
p, quello cio, in cui ana
l'
al^cgu, o fu fatta, e che si usano
per rispondere
si mettono
pi frequente
interrogazione quando?
in ablativo senza
mente
preposizione,come:
I nomi
che
denotano
termine
un
Bellum
MB
Pompejas
apparavit
extbbua
ntbittb
suscepit,MEDIA.
htb*
prepar
Pompeo
dei
fine
vbrb
sul
AESTATBCOJ3-
la
fecii
verno,
principio
sul
la guerra
la cominci
di
nella
termin
primavera,
de ila
meta
state
HoRA
MOVA
acGubueram
All'ora
nihii
Jn
mi
nona
posto
era
tavola
Illa
hoctb
Tgilatum eat
praeterquam
io
urbe
quella
che
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vegUaie
nulla
xi
citta
nella
fece
i3o
Nemo
iQortaliam
OMvitus
/e
ipit
AiKQ
aote
me
censorem
decem
tuiis est,
meam
Ma
tempo
che
si
quanto
per
usano
tempo
pongono
talvolta
dalla
di
rado,
flonsulas
ottanC
anni,
vitsa
ne
pochi giorni
Betta
toltim
Qui
regneranno
cent' anni
per
triginta Bomolo
el
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trentateM
J^voa
i"a
regn
ahhis
abfqil
MB5S1BTJ8
Soth
Multa
da
de
Fu
notarsi
noctm
attente
pugnatqiii
Parli
Si
est
di
fino
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mesi
dire
molto
notte
tei
per
modi
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profectqs est
nocte
multaiii
avanstata
nottfi
av^a^^
zata
de^
Altero
de
in
Commodo
Annos
Per
tres
Nos
te
Prometto
Presto
mensem
quinquaginta
Di
natqi
expectamus
ad
mensem
Janoariunv
Quatuor
te
ex
di^s
non
plus trtduum
Tertio
te
cum
qi]|o
id aetatis
Puer
ex
ad
tcrtum
calendai'uf^
qiio
te
non
vi*
est
quartus
ovvero
per
giorno
un
un
mese
anni
anni
tre
aspettiamo fino
al
msa
di
Gennaro
sunt
vidi,
non
di;
giorni
cinguanf
Ti
noti/e
per
Studiai
studili
annos
di
giorno
Ogni due
die
diem
in
ad
Di
nqcte
quoque
Promitto
interi
i-egnayitanvos,
Non
farsi,
accompagnato
in ablatiyo, sebbene
Jiegn
annos
teptem
ovvero
Pe
centoventi
tbbqevtos
r^nabitur
4d
ceo
avvos,
piEs
aiJitem
iei^
in accusatTO
wwi
vigiliti
PAUCM
HG
essere
coma:
et
Mansit
ad
preposizione ^er^
Octoginta regnavit
tuni
dopa
consolato
dura
cosa
una
ordinariamente
si
anni
io
del
significano la continuazione
per rispondere all' interrogaitiond
che
dieci
centore
il mio
nomi
ugum
che
prima
anno
un
fatti
post
avnis
ponsulalqm
'
#afffb a
orff
Mori
mor-
mortaU
Ifet$un
aoMt
vidi
Sono
quattro
non
ti
dies
Fanciullo
o
giorni cke
veduto
ho
triduo
calondas*
piii di
iVc/t
Tre
tli questa
giorni
o.il
primo
tre
et
gtornt
avat^ti
c^ei
le
mete
calende
,
l3!l
DELLA
Le
COSTRUZIONE
regoleda
Diretta
le
sono
sc^guenti
in p|:imo luogo
pone
attribuisce Fazione
di
'
Hblybtii
Hi
oostrufttone
verbo
o
il
noinlnatTo,
che
ordinariamente
in forza
adjettiyo usato
un
cui
conie;
nome,
reliquosGalr
praecedunt
qaqque
virt
lo8
del
pronome
un
nome,
|in
buona
una
per
.
Si
1.
osservarsi
DIRETTA
te
Unguaj^ institutis.
oifHBs.
Oli
Eltezi
altri
pure
col
Galli
quesi4 differisconotra
Tatti
nel
se
gli
superano
valore
linguaggio, ne'
nelle
leggi
loro
costumi
j,
di. rado
sia
per cbe il nominativo
Segue non
zione,
preceduto da qualche inter jezione, avverbio, congiun-
vocativo,
l^AM
bas
Thra-cbs
TVBf
come;
tenebant
latice
,
Jmiqo,
diyellerisa
tu
nunai^am
volte
Alcune
2.
l'azione
nella
primo po^tq
ftores
3.
et
Retfms
ni-
ui[iopartu
tvi che
loro
^d altre
locuzioni
le
appartengono,
cbe
lo
ritenere
come:
languiscono pel
del
calore
in
luce
cui si attribuisca
terhe
troppo
Romolo
Seguono iminediatamen'te
distaccato.
debbono
tutti
f fiori
tue ve
alcune^
me
proposizione,
calore
luio'solis
editi
verbo,
languent
k^rbae
et
flomulus
dal
espressa
ad
sarai
pi i nominativi,
son
provincie
udito
mai
tu
da
hai
J^-aciocr
dtrai
non
che
Jh!
me
tu
ci
audivisti
JhJ
tali
cupavano
dixeris quae
nemini
tu
allora
regione Imperciocch
Rttino
sole
datiaUt^
furono
^ol parto
i4n
al nominativo
gliadiet-
proposizioniiacicleuti
modificano,
cou^e;
Jristdes
Lysimachifili^sth^'
niefxsis
aequalis
fere
fuit
niese
,
Temistocli
At
Ma
fu
pressoch
not^
satis
tuta
ee^dem
coetaneQ
Ti'm.stocle
Alcibiade
si, stimando
gli Aienie^
guei luoghi non
vinti
,
sibus
Ate^
iodd ib arbitrna
Traciam
in
sesupra
verlbo finito
col
irmata
anche
talora
caso,
suo
Cgnnser*eterpsunt haad
ci le
//
5. AI
optaverat
Gli
sera
coi
suo
caso
quod
homDibus
mercio
Dellua
est
io
quos
Alcibiades
senti
cdm-
alunt
quaestio
ntalvO'
precetti del
il
segue
sar
uh
tin
^
le
gli
utdeprat'
Voleva
delle tiri-
utilissimo
chi
si
commercio
belve
che
ver-"
come
al
daso
colle
nonie
studio
allo
eh*
maestt
i fi
alimentano
edunt
lucem
voiebat
che
noti
un
Anche
avesse
obbe*
se
consacra
ftUos
seguito
negligentinon
ai
che
g^^
peratile
quoque
prdce-*
pronome.p
proposizione intera
una
deditis
sar
desiderato
corredo
sud
que'
grato
tempo
scolari
lentieri
col
'
conle:
linguarufri, Attendono
itud
Ipsi Tacant
rintahg
che
verbo,
di relazione,
objettivo,o caso
modificazioni,se U ha, o
sue
bo
n'
discono,
uin-
ii verbo
Dopo
noi
con
lungo
risi aegre,
temperane,
datis praeceptorB
ti
ob
non
cosA
non
?^'
alcuno,
diu
Discipuiinegligentes
stesso
se
gii appartengono,
avveie
se
il
segue
cenique" quod
l\e obtinuit
tu
sta
particelleche
dall'avverbio,
6.
Che
est
nominativo
dalle
duto
ihaneAs
grattiin
veapere
hac
conscere
come:
facile
nobisurti
proposizine^
intera
congiuntivo,
fa-
Tracid
ali! infinito
Terbo
un
una
al
est
tu
neUa
Propontde
la
da tiominativo
fa
rifugi
icuri,
addentro
sopra
4* Talora
Ut
bene
abdulU
tidem
col
aibastanza
pnitu
Propon-
flannq
alla
luce
che
Alcibiade
si
trt-'
haberetur
tasse
la
erti
mentre
causa
prsente
Putabam
ad
consulendum
7*
non
eos
ituros
ha
8.
' loro
L' ablativo
Delphum
Credeva
oraculun^
per
assoluto
con
che
andrebbero
consultare
tutti
suoi
luogo determinato
Gli
avverb] di qualit s collocano
verbi, o adjettivi^mentre
gli altri noti
legge fissa,
Delfo
C oracolo
aggiunti
come]
accanto
bacino
1^4
TuHt
Cuncta
Cra$
booa
Tatie
9. Le
negative stanno
particelle
ti t
ageodum
a
adjettivt
udivi
cui
quod
vidi
nee
rectut
Uomo
preposisonivanno
respettvOycome:
caso
Cantra
potentes
hostes
isti
Son
Il
11.
il
dopo
relativo
si
pone
antecedente,
sao
iseru n
dediati
mihi
nem
esses
Ho
tto-
agrs muUitudi'
aecum
quam
Le
13.
ambasciatori,
mi
in
Roma
duxerat
gente,
no
che
finalmente
mandasti
mettono
eri
la
campagna
condotta
aveva
le
tra
lettere,
mentre
in
per
che
le
sei:*
partich'est
come:
honor
et
che
mander
Lisandro
ricevuto
Dispose
congianzioni si
nniscono,
Et vita
di Giove
accusassero
com
in
immediatamente
Sparta
mae
G"llocavrt
combattere
/ Sacerdoti
t Lacae-
epistolas
quas
taodem
co'quali si
come:
accusarent
Accepi
loro
pre*
nessuno
nemici
sempre
demon9.gatos,quihjBaLn''
druni
'
abbastanza
questi
deve
dimicaDdum
est
potenti
munito
gtsibus
eum
Contro
'
il
avanti
sempre
fati$
nemo
munitus
Sunt
quello che
intesi
giusto
non
Le
10.
bi
ver-
ricerchi
qciaerit
Vtr haud
a' loro
:
udii,
Von
cosa
come
dajar
sia
avanti
appartengono
buone
mollo
erano
cote
Sapretedimani
quid
Hon
se
le
tcielM
i^alde
eraat
Soffhipatientemente Coffita
offensimi
patMnter
amissa
omnia
vita ed
tutto
onore
perduto
sunt
Curi
ejas
ante
mari
et
adventum
male
terra
et
Essendo
rivo
g-
res
Caithagineusium
rerentur
sera
Neque
minus
in
dentia
quam
adjntns
est
i3. Il
nome
ea
re
prw
felicitate
le
cose
mare
per
in
che
per
terra
andas
meno
lapru"
male
ci
denta,
ajut
che
a buona
Jrtuna
deve
sempre
precedere
radietlivo
di
t35
che gii appartiene, ed.
"}Uiittli
dai
precedalo
fui!
Anntbal
et
da
nome
retto
cui
Annibale
ittenuui
audax
animi
praesUt
La
nna
Etruscorum
rex
Romani
veoit
Porse
ejcercitt
cam
bellezza
ne
quinios
^uini
ceduta
dove
ogni parte
del
gU
con
per
iuperd
corpo
Etruschi
veri"
esercita
un
ristabilire
sar^
discorso
Tat'
pre-
da cui dipende { e
o
quella da cui retta
e si sottin^
eleganza lasciata qualche roce
maggior chiarezza si supplisce e si e-^
pct
da
per
tende
sprime
"
Cainillus
come
post multa
ex.uljtum
tiatus
iti patiiaiu
judicio populi
merita
ubiit
.
urbeegrediensab
tu8
de
Bont
ttemico
mente
del
Re
nna
i4* Pinnl
i^loroto
delt animo
bellezza
la
soldato
fa
esser
audace
ed
puLchriLudinem corporig
Porse
come
mka
Pulchritudo
genitivoAeje
il
dieiiur,
esse
nonio
sibi
Camillo
dam^^
(Ipse)
Diis precaut
si
in-
fieret,
injiira
sui
um
pat'iae
ea
(ipsi)desideri
ingratae facerent
%Por
per
daUa
cie
una
citt
se
quamprt*
dice
che
pregasse
sifaiGeyaa
se
uscendo
gU
Dei
innocente
ingiuria, eglino fa
l'ingrata patria
prima lo desiderasse
taie
cessero
quanto
mum
Si
in esilio
che
il sentimento
intero
il verbo
cosa
Gnito
del
discorso)
ed
il nominatito
procurer di trovare
,
principale della proposizione,che sar quello
na
congiunzione alcuna, n relativo riferito
Quindi
che
non
si
detta
Ogui
ratamente,
nel
medesimo
del
meobro
come
periodo.
se
t36
di
g(kard"frroi
jid
gono
ad
appartengono
dt
membro
ciascuna
chiaramente
rammentarsi
conto
quel modo,
quel caso
stesso
se
quella persona,
eoo
quel di pi
che
parole
apparten*
quelle
con
che
altro.
un
di
esame
render
le
proposizione o
una
Neir
confondere
non
cara
parola si cre aver
le regole gi studiate
de
onperch \ usa
quel tempo,
uuel
quel numero,
genere,
le
cui
regole
sono
plicabili
ap-
Nel
che
rammentarci,
tutti i vocaboli
una
signifit:are
quella
dal
mostrata
italiano dobbiamo
in
il latino
convertire
stati
sono
denotare
no
han,
ed
quando
sportati
tra-
sono
somigliante o analoga
proprio. Quando,
per evoce
capo
p"*r significare
cosa
senso
quella prrsona
come:
significata
inventati
della
sempio, ci serviamo
eh' situati
quella parte dell' animale
proprio ; ma
la
usiamo
se
per
al
oltre
tre
inol-
gnificat
collo, il si-
sul
medesima
voce
eh' la
principale,
(caput imperii), il significato
o
cosa
membro
dico
se
pure,
dei
per
il
umano
significtito
significareuna
parte
corpo
di questa medesima
mi
proprio; ma
se
servo
voce
individuo
ad
un
una
ciet,
sosignificare
appartenente
per
,
di
fa
cut
dovrebbe
costruzione
Fedro;
dorrebbe
Dam
cainem
amittit
aiienum
Aumea
per
zione,
rigorosacostru-
cani,
carnem
(lil simulacrum
simulacrum
perderne-
proprio
.*
J*''""'
ferret)X ".^^
)
speculo vi^
flumeji
in
il
natan.
per
V altrui
ambisce
riiamente
natan.*"-^ jv^'
Verrei
Lyrnpharum
Yidik
tradotta
esser
pmprium
menta
4um
favola
seguente
la medesima
propram qui )
appetii
^ Chi
Qui appelit
Canis
l'anzidetta
secondo
merito
afienum
significato metaforica*
qiialmaniera
disporsi la
secondo
come,
Ammittit
in
adunque
Ecco
il
parte,
""
-.
"
''*""'
""
^''' '''
siiiun
)
in j
uum
pecuio Lymphaiuin
Fide
la
specchio
.
sua
delle
immagine
acque
nello
alio)
ab
liamc|ue pracdam
pulaus
aliam
putans
Et
^
^/
Eli pei
f^
Voluil.
cepta
cripr.
ditas
Et
pelebal
quem
adeo
attingere
adeo
Ma
la
avi-*
sua
ingannSlT
cadere
l5C:
quem)
che
di bocca
il cibo
teneva
/V\"
potuit )
^--O^
rx^M^yx
\/'^-^
J^
i-H*
,) '^^ nom
^^Wuo
attingere)
potuit
pstebat
quem
rapirla
^^?mmhmhmmmihmhhmmmpii^^*'**
Nec
preda pov-
altro
un
di'-)
ore
ot-ecibum,
altra
un
da
dita
lenebat
Nec
Volle
avi-)
cibuiu
dimisit
tarsi
Veram
tcnebdt"
de-)
decepta
quem
misit
Vrrubi
avidit^
Voluit
Et
praeJamj
J
aio
ab
feni
credendo
ferri
che
ci/'l'UPU
?*"*'*^
)
COSTRUZIONE
DELLA
Inversa
Costruzione
INVERSA
dicesi
scostandosi
quella, che
dalle
alla costruzione
diretta,
regole stabilite intorno
alla
ordine
che
variet
pi contribuisce
queir
segue
ed
orza
del
armona
discorso
grazia,
Le
inversa
meno
sono
regole della costruzione
di
costanti
e
severe
meno
quelle che riguardano le
altre
nella rnedi^ che
non
parti della sintassi ; onde
si pu
lettura di buoni
scrittori latini che
tata
ap*
conveaiente
di que'gir di
uso
pi*enderea fare nu
licenze
di quelle stesse
frasi, di quelle.inversioni
e
|
di essi
s frequenti presso
che
sono
DELLA
Sebbene
manifestare
SINTASSI
precisione
prevedere
,
non
inoltre
e
za,
forza
FIGURATA
del
per
alla
non
brevit,
alla
tanto
discorso.
Per
ottener
lngua
sia di
chiarezza
il tutto;
si voluto
grazia, alTeleganci
si
sono
trodotte
in-
alcune
nelle
la Sillessi
,
V Ellenismo
,
i33
Dell*
U
dine
naturale
parola che
pik modi
dovrebbesi
qaa
ob
la
Per
quam
scorso
di-
onaatfi
porre
dopo., come:
metter
Della
re
nel
atere
col
t*
1' or*
si muta
cui
parole dovrebbero
le
si fa io
ci
una
Ipebbato
qual eota
qual cos
rem
Quo
cum,
come
Quo
pestas
parola
una
quale
Qn^ altra
frapponendone
raplt teiii-
dumqde
ne
Coi
quo
Dividendo
2.
cam
per
per
me
quocumque
lapit tempesta
Septem subjecta trioni, per
Bubjecta septemtrioni
mihi, per inqnam,
ium
feceris, in luogo
Per
inquam,
pcrgralum,
gradi
la
Ot^unque
sporti
Esposta
Mi
Cf*-
Settentrione
farai
mi
tempesta
gratissima
cosa
mihi
ieceris
3. Dividendo
cosa
come
Tltire
redeo
(breuisest
capclla%
pasce
4* Mettendo
amisimus
Quos
tis
vis
col
senso
il relativo
Titiro
perculit
eos
mar-
ira
non
di
int^ce
isolata
Bona
(carmina)
condiderit
{in luogo
senza
si
di
bona
2uisCacsarc)
atur
le
(breve
capre
l'antecedente
come
della
ponendo
corrispondenza ,
Caesarflt
caiinifU
judicc
si
laU-
Se
alcuno
lodato
versi
de' buom
che
Cesare
y
g.udicc
alcuna
come:
fa
da
del
tira
non
guerra
vincitore
la costruzione
quisiudiee
laudatur
condiderit
ritorni
cives
confondere
voce
io
strada)
pasci
la
avanti
amisimus
S Col
finch
,
cives,
victoriae,
quos
dum
via)
il
n*
!4"
4' Quando
verbo
il
ifiatica
che
l'infinito,
tegg
comrt
Me
in
ne
Convita
forse che
dalla
sista
(oportet)
io
de'
vinta
cominciata
impre^
sa?
Quando
il
tnanca
di
nome
qualche adjettivo^
Cme:
Non
Katio
Non
sosterr le ultime parti
(parles^
postprioiesfcram
del denaro
ricevuto
acccpti et expensi (aeiis; Il conto
speso
Superi
inferi
et
tibt
fav^nt
Gli
(Dii)
g,
al
manca.
ti
terrestri
so'*
propizj
no
Quando
6.
celesti
Dei
genitivoil
che
nome
lo
reg-*
come:
quod
carpDdiini
Tui
Perche
erat
(consuetudine)
di
du'opstare
faceva
senta
le
iaboris
Mapni
Bfllidum
Non
ad
(opus)
opera
Dare
alle
(signiira
(Janere
teinporis (l's)
mei
est
Dum
est
(aedei)
Oianae
7.
manca
Annos
fatica
atiHi
del
mio
andava
tempo
di
di
tempia
Diana
tandem
mollium
Cessa
que-
dai
volta
una
femminili
lamenti
(a negotio)
relarum
molta
cosa
Mentre
'
Pesine
Non
di
atl^accusativo
che all' ablativo
tanto
Quando
la preposisione da cui son
retti, come:
yiginti septem
natus
Di
ventisette
anni
(ante nnnos)
caia
Platone?
uberior
Quis
rem
locus
admonuit
(prae)
(cir-
Chi
Il
luogo
ca)
tal
Probibete
Blanda
piliJacondo
(a)
periciito
State
genasvoccmque(qaOad)
ci
fece
di
Platone
di
awetiiti
una
cosa
lontano
Graziosa
neU
dal
pericolo
aspetto
nella
voce
Legaci missi
Carthagioem (ad)
"
Gli
ambasciatoti
mandati
Cartagine
Venit
Epirum (in)
8.
Quando
terje^ioni,come:
madcao
Giunse
in
Epiro
ino
avverb],GongittnsioD|
Veitiet
Citheraedas
cum
erit
veniet)
^tunc
Statuit
cum
congt'edi, quam
tantis
copiis reiugare Cpo
t'ius)
quinque
Qiialiior adsummum
allora
quando
uerr
di
natone
di dare
Determin
che
tosto
cito
'Quattro
sar($
suo*
Cetra
battagliapiu^r
fuggire
con
eger-
nn
grande
al
piti cinque
(aut)
Uac
alia
sucoessit
non
aggre-
tal
me^zo
dunque
(ergo)
via
diemur
Con
non
riuscito
pmndereuto
altra
strada
Hoc
lractab9
tu
vi-
Ubi
ut
Tratterai
(ita)
est amplius
debilur
Pugnatum
Si
coeluoi
Se
combatt
di
pili
per
sei
ore
(quam)
XAS
esuriens
Gtacculus
Quamquam
io
scelcstus,
est
hodie
coiumittet
non
Jute
clave
improbe
seSy
da
Foglio
(uti-
nain)
cielo,
vi andr
egli sia,
oggi
bauuto
esser
di
che
f^oesse
affamato
commetter
Comandagli
frali't^rpniactas-
qua
quoque
in
reco
scellerato
non
cosa
persuadeas (ut)
Veliip
un
quanto
pure
nunquam
(ut)
maiieat
ad
andare
Per
vapulel (tameii)
ut
dirai
di
(si)
jusscris, ibit
Me
ho-
come
piacer
te
sex
affare
quasi
restare
persuada
ti
tu
cielo
il
at^essi
ucciso
cialda
con
che
empio
tu
coda
me
cui
slessa
(iccidesli
mi
il fratello
miseram
|lem
lem!
cosa
disgraziatae
cosa
terribile!
crudele
(o)
{nfandum!
(o)
gi
lascia
si
Quando
9.
che
crude-
atque
dirsi
non
di
nello
usata
stata
da
come:
timo-
ove
il timore
vinse
e
,
due
doluto
avrebbe
verecondia
la
vinse
l'audacia
a-
menta;
volutt
Lq
rationem
audacia
rem
si
libido,
pudorem
Vict.
altre
volte
vinse
follia
la
la
ragione
ripetere
vicit
Consules
Pt
profectig"unt.
rius
in
lius
in
E3T,
due
re,
tende
(profectcs
SamQiqm
partirono^
la
compagna
l'
4bruz:fO
Valerio
Cornelio
per
per
volte)
vilior
virtus,
alga
v 11.1 U4
PEUps)
f Consoli
Ca'ippaniam, Cprne*
et
genus
Vale-
est
nisi
'cum
(sisottio-
che accordi
con
II
lignaggio
ca/10
le
lavirti,
ricdiezze
tono
,
vili
dell'alga
se
man*
pili
14^
liW
pene
Ego
illum
de
de
nostra
cooUtus
India
suo
est
Jo
republca per*
(percontatua som)
molles
facile
ponere)
et
verba
est
lo stesso
egli
republica
manda
me
reme
ed
l!avorio
Sabei
molli
Facil
fraudes
Finalmente
IO,
suo
(oom*
componere
del
lui
ricerc
nostra
India
timoin,
risa.
a
delta
L
sua
domandai
ed
dal
morire
dalle
io
gao
Sabaei.(mittunt)
Sed Tobis
tre
ille
regno
inittit ebor
thura
Dii
ed
(corrut)
rui
*bb
SgU
eor
scorsi
quando
cosa
incenso
il loro
w
di*
tessere
frodi
piikparole den*
mancano
come:
senso,
doni
O Dei accordateci
migliori
(dona da|te)
dirti
volo (verbis
ailoqu) foglio
parole
quattro
alcuno
crimine
Injamare
(de
aliquem
roeliora
Paacis
te
Traducere
hominum)
ora
per
Certorera
te
ante)
Numquid
Romam
facio
qui ad
me,
Ti
era
cio.
i\n
alquod
num
(quam
orBcium
che
solvendo
tu
nec
tu
aere
alieno
Cernere
faoilis
eras
crat
cioe^
per
me
Roma?
erat
che
serve
cose
tu
eri
che
io
di
capace
dica
tante
pagare
il
debito
solvendo
Era
rea
cosa
facile il
conoscere
cernere
Del
Il Pleonasmo
Pleonasmo
consiste
qualche particella
dirsi
cio.
eras,
par
sono
da
cosa
andare
RQm"m
profeclurua aum?
/
multa?
Quid
(verba facio)
Nec
qualche
vuoi
Forse
vita
urbem
faccio consapevole
non
nell'
aggiungere
necessaria
,
che
ali
frase
potrebbe
al discorso
dare
che
s'erro
a
superflua,ma
pure
Il Pleonasmo
maggior forza e maggiore ornamento.
si usa
difetto ogni volta
che
voce
una
pertanto un
superflua, che niente
aggiunge a ci che si detto;
solo cessa
d'esser
tale quando la parola ridondante
e
ad
avvalorare
serve
l'espressione,o a ristringere o
di
ampliare T idea gi espressa. L'uso
6gnra
questa
assai frequente uelU
remo
lingua latina e noi ne adduralcuni
esempj.
i43
Sic
loeorum
Ubique
gentiuro
Cott
pih)
parl
in
Ovunque
nusquam
"
(t.ocorume
piil)
di
aoBO
Etsi
di
(orie
locuta
ore
gbdtiom
fiierit
quarovis non
ma-
Sebbene
mttncttsse
Ma
che
il
consigliere
(quamyisi ridondai)
sor
tniillo
id, qiiod
Veruno
tute
ipajus (|psc
ipse fatebere
ci
tu
molto
esser
confesserai
stesso
pih
pi)
di
Oravi
tecum,
die
di
dicam
non
lo
piii)
sse nultum,
scito
du-
ut
uxoreni
{cum
ceres
pieni
pr
K'inlomiuus
Sappi
non
che
io
(dib
di
di
Porro
tainen
alcun
giorno
dijnda
non
qualche
NuUadimeno,
adtem
Ma
no
so-
pi)
plebs
urbana
de
multis
erat
essenti
reo
(taheit,
autem
prendenti
tu
moglie
quo
reo
pregai che
ti
poteva tacersi)
Sed
luogo
nessun
Ma
ea
prnereps
causis (ea
urbana
la
plebe
pUosa per
preci*
era
molte
cagioni
pili)
Quamquam
tutes,
negent,
yltia
nec
vir-
nec
virtiA ed
(ec
crescere
die
neghino
Quantunque
i
la
vizj crescano
ridonda]
Dell*
Enallaoe
L'Enallage consste
discorso
piuttosto die d
abbondante
sorgente
una
lingua latina,
si fa
adjettivoinvece
Venio
in
Senafuni
(invece
Pulce
d'un
di
nell'
grnzQ e
modi^
pia
avverbio,
frequens
dulce
*
a.
zone,
Usando
la
d'un
Gill'usare
come:
oquen-
dolcemente
Se*
nome,
ride
dolcet,
paria
mente
un
per
nato
Che
(dubitar)
Xeni
yezsi
FREQUEifTEa)
ridentero
i*
6gura
questa
di
del
parte
nna
E'
un'altra.
di
in
usare
verbo
un
nterje-
nna
per
come:
hta
est
tanta
malum,
audacia, atque amentia?
Quae,
Diamine,
sta
si
che
cosa
grande
mai
audacia
quee
paZ'
zia ?
Amabo
rem
te,
incumb
in
eam
Di
grazia, attendi
quella cosa
Noli,
verberare
amabo,
lapi-
grazia
Di
(lem
in
Quando
3.
altro
come
Outs
asa
dare?
di
Chi
ufc
qui e^set,
apudonine"! or-
argentari,
se
ehatJ
Legati veniunt
tur,
di
me
Banchiere
da
tutti
dare
laudare
luogo
dicere,
bona
omnia
fortuqns
aissolulo
di
uso
dei
di
anteriore
in
dare
de' miei
gli
beni
la fortuna
di
invece
tempo
un
futuro
lodavano
ostaggi
parlavano
(in
LADDABHt)
4. Facendo
chiam
Amhasciatnri
gli
Tutti
mens
di DIGBBANT,
soprattutto
et
veduto
quali promettono
pollickntor)
OtT) PCS
(invece
era
sicco^
bea
di tu
gli
pescatori
se
bastanza
quale,
or
obsides
se
nn
per
il
Pitia,
Allora
gratiosijs pescatores
convocavi
t (invece di
lodarti
potr
ad
verbo
un
PitUiuSy
dinc9
vano
modo
un
collau(lignc possi'nt
di
(invece
potbrit)
le
Tuin
si
affaticarti
volere
non
luogo
nitro,
un
futuro
del
come:
y
riura
ai velini
proferre possem
(in luogo di SI vbllsh)
Si
Si
te
ferro
aniiiio
aequo
potrei produrre pi
volesti
5^
cose
ac-
Se
lo
tu
lo
rea-
negligente
Se
avesse
Mi
farai
fatto
l'avrebbe
voluto
voluisset)
Gratisfiimum
9d
mihi
me
pritnum
di
Tu
veneris
ego
cosa
prima
to
quai-
(in luogo
perierim
perpetuo
(in luogo
llDuni
gratissimase qun'
da
verrai
me
di
ostcndeos
Cilicia
sarei
Allora
rovinato
sempre
per
peciissem)
tabulis
in
Se
farai
vedere
di
una
tuis,
aut
aut
patriatui, vi-
^invece di vincbs)
Aufugcrioi potiusquam redeam
(invece di aufugiam)
5. Facendo
invece
uso
di
alfieri,
di
tuo
in
padre,
luogo
in
librilo
tuoi
queste
quelli
vincerai
nullus
come:
ne'
cose
cisti
facto
nella
VBNIBS)
FACIES,
ne
feceris,
Cilicianii
iu
di
non^
ritornare
di
i45
aullus
PhilotSmvs
di
vece
Memini
nuUas
ITA
Fiotmo
mo
Me
est
OPUS
EST
me
Sillessi
si
il
costruisce,
il genere,
in
il numero,
Dii
illum
SENICM
DOU
il
mero
nu-
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il malanno
quel
ha
cie mi
chio
vec-
trattenuto
IL"
pcrcb n
QuoD,
vi considerava
sEKicM
?LVD
QOI,
scorso
di-
secondo
ma
espresso;
che dalla mente
vi
Fenga,
me
il
qnan"to
genere,
gli esempj
perdant (dice
remoratusest,
ILLUM
il
snniam, qui
si fa
che
quello
concepito. Eccone
Tiene
Ut
caso
nok
fare
convien
secondoll
non
che
tu
Sillessi
figura
una
iebbene
a^n^isi
ne
Cos
D^LiA
La
punto
ifemne
nan
ricordo,
ne
di
hon)
(invece di
opus
FACERe)
(in luogo
facto
Ita
(io*
no)
tamets
neas
Tenit
quel sEifiUM
vecchio)
un
Vos,
Callope,preeor
canenti
rate Foi,
aspi-
(dissevos
il
vi prego,
aspi-
cantore
BATE,
'
di
capi
baituti
rono
percossi
colla
scure
Missi
V uno
Spediti Ambasciatori
C altro
per grandi affari
Si
Se
utermagnis de rebus
legati (considera urERque
et alter)
come
VNDs
QUB
uUum
est
jure hotempus
Riinis
necandi,
multa
quae
accorda
8unt
TEMPORA
Torba
nea
(multa
sottinteso)
ruunt
(cio multi
ha
potere
con
mi
ho-
vi
un
La
turba
uccidere
giustamente
motte
che
uomo,
corre
di
occasione
alcuna
sono
precipizio
ruuQt)
Dell'
Alle
o
Ellenismo
tassi greca.
Si ha
l'ellenismo
a.
Quando
un
IO
T ellenismo
sin*
nome
i4e|
trae
se
adjjettTo
a
o
adjettivo, che
un
Q
nome
dovrebbe
Istum,
in
essere
di
yrbem
sta tao
di
(invece
JVaueratein
in
voIq
Costui
La
viwtra
convenire
quern
n9vi
cnsuevisti
pisti
MB
cerchi
che
I^auerqie,
nire
io
sono
fabbrico
io
Onde
in
vostra
(invece
LCUlf
l|l
re-
nave
di
ove
so
quelle
quel luogo
in
mi
conp^t
neiUa
era,
tUconducimi
acei"
di
volli
cose
quem
cui
con
n^n
(quae)
me,
atitu?
pome:
che
citt
erat
iiqn
locum
ordinari^
qrbs)
(invece di kaukrates)
Aliquid agas eorufD,
quorum
Bcstitue
sintassi
diverso,
caso
ultpq
un
iste)
qiiam
est
caso
Ih
secondo
quaerisyfigo Bum
quem
(iuvece
un
medesimo
nel
etee*
ricevesti
1^00
ACCE^^STl)
.
ciccorda
JPaupe(ta9
est
mihl
visum
et
La
(in
grave
est)
luogo
VISA
Latumiae
(larcer iHe,
quae
vqcatur (invece di qm)
mi
misero
si
nomi,
relazione,
povert
peso
due
l^a minor
cui
con
onus
misera
et
riferendosi
verbo
Quando un
con
quello
2.
comes
sembrata
un
gravoso
di
3f Quando
unisce
Uxor
quello
invicti
Jovis
(invece
di
uxorem
Jovis)
Ilium
di
ut
iac
FAC
tvo
nescis
UT
sciam
ut
chiama
minore
verbi, si
due
rapporto,
sai d'esser
Non
pome:
di
moglie
Giovf
invitto
esse
(ipvcce
Bramano
ch'egli viva
'
est,
(invece
di
chcche
cotesto,
ch'io
lo
ne
sia sfja
sappia
SCIAMI
EGO
pone
colla
41
VIVAt)
ILLE
4. Quando
si
esse
istud, qudqaid
Iqa*
me
ha
cui
optant
UT
riferendosi
con
te
che.
carcere
Latumia
nome
nescis
yivat
OPTANT
Atque
un
Quella
co'
si accorda
verbj
il nominativo
passiviil dativo
in
coli'
luogo
infinito;^
dell' abla^
preposizione, comp:
*
Malo
videri
(invece di
^imidum)
ni 1019
jj^b vederi
vimis
timido
aid hoc
baec,
Ad
Adeo
In
meticalosai
hoc
Nihil
est
Gum
ioterrogaretur
91 ot
Vis
AH
tria pauca
Niuno
Cis die
Padum.
aunl
ille
cam
iw
aere
est
meo
pam
^uga
miei
sibi
dum
parte
si
Dentro
pochi
ch'egli
tra
il regno
qyesse
nit^na
Da
erat
coff
cari
Purch
parar^t
anni
tre
stesso
me
Po,
molti
regDum
ab nulla
in
sona
qua dal
giorni
Sono
di questa
al
pari
interrogatp se
pocf^ o molte
Essendo
Di
paaooi
timido
Jppena
me
cose
queste
che
tanto
sino
siano
apud
Multi
abqitb
multa
aum
Cu
olire
ohre,
Finch
dam
parte
si
anco
per
/uggii^a
composito, E^
Es
inopinato
Secondo
d'
il
ogni
Fuori
convenuto*
espettazione
.
Scrissi
di
affine
haberem
tatis
Poe
autorit
ingratiisad
ralebat^ut
so
maggior^
altere
depugnandam
tendeva
Questo
cogerentur
costretti
sera
che
fare
fos'
combattere
loro
malgrado
suspicans
Nibil
mali
BTiAif
Non
sospettando per
alcun
nnco
male
etiam
Etiapi atque
Con
Hi
fs
provinciam
BXTBA
pbodaniim
primi
doroinum
et
servum
FRUSTRA
questi i primi
provincia al di la
Questo tiene a kada
il
adnitendum
4dde
qti ilU
est
Jo
siqt
FRV8TRA
Nullum
erat
frvstra
fontiurn
pereniiitates
Nessuna
dementiae
gatos ad
venerat
Tiberium
ut
le*
milterct
iv
Introrumpai^
||iQamiiiati
sole
in
amore
guinto
servo
e4
perch
ingannati
andava
la
vuoto,
perennit
Tiberio
Entrer
patriam
iv
il
d* arroganza
era
mandare
ambascia'
segno
da
al
Passeggiare
aedibus
del Rodano
fonti
tal
tori
Ambulare
della
tutto
trovino
impresa
aggiungi
ci
di
far
si
delle
pDC
fuori
padrone
debbo
quciU
inceptum
Huc
tutia
impegno
Sono
babet
Mih
con
sunt
trans
il calore
tutto
infiammati
sole
fn^a
d'
in
casa
verso
amore
la
patria
l^opulun^. in^ammare
probos
Tace
tu
infinios
queni
omnes
ego
iif
im-
Accendere
il
popolo
contro
malvagi
infra
esse
puto
homi-
Taci
che
tu,
sotto
al
reputo
( piti vili
io
di
tutti
cose
io
.nes
|Iaec INTER
ftayi
cacnani
Tironi
di-
Queste
mentre
cenava
dettai
Tirane
di
*4d
tirtstt ^enddni
lirTin
'
tt
tn
annos
intra
Facere
intra
Eorum
ytain
Id
nobilissimus
mus
liberorniD,
njbil
Io
ditiai-
et
tgual
la
loro
mi
non
legge
le
mura
conto
loro
morie
giova punt
ricchii^
Elvezi
gli
figli, ma
tra
Non
la
la
nobilissimo
fimo
divitiae
Hisi
spinto e ntto
tengo
spazi
quello che
in
OUremodo
Helvetioa
pud
permette
II nemico
Ci
me
di
meno
vita
mihi,
est
LONGB
LoKOB
Ei
niortemque
ego
aestiino
jDXTJi
bostii
moenia
Compulso
NeUo
opera
anni
tanti
Far
legem
aU
meUzo
di
aveva
ricchezze
erat
Penes
te
68
sequdr
prae:
Non
tu
quideni
stiis
eed
nobi"
PRAE
mole*
Yacuas
di
Sei
sano
f^a
avanti:
beatus
tu
mente
io
al
seguo
sei libero
pure
ma
ti
da
di
cort/ronto
brighe i
sei
noi
beato
Paab
86
Cacciando
armentum
agens
innanki
l' ar^
ie
mento
Seden8
Castorii
aedo
pbo
dinanzi
Sedendo
al
di
tempio
Castore
Cerere
cive
pr
86
P/aelium
atrocius
#ro
quam
fuit
pugnantium
namero
da
Condurti
II
combattimento
di
nofo
dovuto
tani
propb
in
Sicilia
tadien
Sicilia,
Pbope
est
est
est, intua
fiHi PBOPTBB
Duo
ita
QvANDO
tibi
"^viN ego
Non
inbet,
audeo
disseutiam
omnia
promani
venit
nemo
fjyiv
fere
domum
meam
Postquam
vidit
est
qvin
ventitet
sibi
non
facultatem
vendi,
tein
Quoad
hic
dari
pr dignitate vialterutram
QVIN
par-
offenderei
ejas facere
Perch
potes
te:
l vicino
ti
della
che
Non
ardisco
Niuno
io
venne
giacevano
piace addio;
Poich
voce
i^
dissenta
manifestar
lissena
tutto
che
non
veduto
ebbe
giorno
passa
venga
in
da
spiacere
alV
che
,
mia
casa
che
conosciuto
vivete
poteva
senza
la
stoltezza
vostra
Quasi non
questi non
di
reprimete
non
Aon
Per
da
bene
abbia
nullus
fu
non
pure
dentro
cosi
indizio
viderit
Dies
Giacch
vestrae?
qvin
Misscnam
indi*
lontana
poco
distante
poco
te,
figliche
Due
vale,
Tocem,
stultitia
Non
con
cubanles
nw
Sicilia
e
sta
continetis
cein
Iddio
salve
alque
QviH
tecum
at^rebb
che
rispetto ai
esiere
tanto
guerra
dalla
SiiHa,
nella
Deus;
quella
Una
fuit
noti
sangui"
fu pi
de' combattenti
mero
BcUum
cittadino
suo
un
non
pari
partito
all'altro
quanto
ti
possibile
Salvb,
Joyisprolet,decui
vera
adfliu
TV
saluto
divis
aggiunto
ornamento
Satin' sALVB?
mtlii
die
di Giu
prole
vera
(tati* Dimmi,
va
egli
bene?
che
per
"
Dei
agli
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ne
Scili
memoria
crr
rum
eam
?iris
in
Nemo
fiamma
Recte
delle
ria
dir
Nessuno
ah
vihil
passate
Bene
hos
memo-'
in
cresca
agli
petto
diversamente
male,
la
gesta
quella ^amma
uomini
egregi
crescere
sbqvs
sbcus,
an
manifito
E*
egregia
pectore
dicet
getta*
rerum
nulla
noi
im^
porta
Nisi
quid
tua
Se
sententia
sbcus
Neque
multo
is vi-
in
sbcus
In
essi
di
rium
illum
timeo:
Se
Ego,
conslituii adero,
era
non
ti Barn
di
vita
lo
quoque
quid, multa
ho
in
il
Omnia
consedisse
montem
oculis
sub
erant
questo
mi
tro"
se
che
l' impedisca
di
ha,
ne
certo
dopo
giorno
si
fia
lo
sia
vi
ma
me
ve
nemici
piaccia
pure
cosa
molto
tu
giorno
stesso
qualche
sua
soccorro,
divisato
persona,
che
Dio,
enim,
lo
se
di
la
per
vero
utique posiridie
Hostes
temo
lui:
come
eodera
tu
Sia
differen%a
gran
forze
,
atque
non
diversa
le minmcce
lit
die:
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/' abbandoito
minas
tua
alquanto
est
Si
la
pure
al
monte
Tutte
le
cose
fare
del
vicino
fermati
erano
gli
sotto
erano
occhi
ScB
lueom.
Super
Sua
Sul
vesperum
In
caenam
Sardorum
dux
adflclas
supbb
di
tempo
II
le
oltre
,
res
necem
filli
quoque
andate
an-
divt
la
Paulo
supR
hanc
SuPBA
vires.
Nhil
PBA
Ubi
Un
merooriam
Su-
supha.
qnam
potni
Animadvertebat,
id
ubi
fecis-
Ultra
Uhdb
quam
domo?
Uhdp.
haec
di
che
Vedeva
tempo
meglio
che
quando
ci
l'esercito
tutto
avesse
cose
anc/ie
figlio
di questo
Nulla
di
quello
potei
che,
ud
fatto
sarebbe
perito
tu rum
Trepidare
il potere
Tosto
peri*
exercitum
totoin
set,
^"
del
prima
poco
Oltre
Pili
primnra
malmente,
tuorie
sera
cena
de' Sardi
Duce
Ver"o
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ultra
fas
salis
Uode
Temere
est
genusf
Pih
Di
di
die
pi del dovere
quello che basta
patria
Di
qual
fami^
glia ?
gcntium
est?
Da
che
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viene
costei?
ti
alpet us^ub
Titibs
E*
transfertar
tt'atportato sino
delle
bsQOB
valet. UsQPB
laborak
Sta
di
al
Alpi
bent
tempre
"
in
sempre
travaglio
APPENDICE
ALTRA
tradurre
di
Maniera
in
latino
pi frequentemente
che
italiana
dire
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nella
s' incontrano
lingua
Ogni
ha
lingua
tdiotiftmi
che
idole
un'
formano
in
tali occasoiii
alterato
valore
il
vedono
si
propria,
sua
la
parte
gran
In
modi
certi
voci
delle
naturale
bellezza
sua
molte
praticate
certi
licenze^
il
sostituito
,
al
metaforico
senso
particelle espletiveda
Volendo
tradurre
parola
terebliero
controsenso
al
i
uii
gnificatogenerale
voci,
delle
pi
eh'
in
cUi
vuol
st
tali
parola
pregio
lingua
simili
idiotismi
nel
dobbiamo
frase
pi al sl-^
valore
proprio
zione,
quella disposi-
al
dandole
i T indole
consentanea
Sarei
lingua
verr
Potendo
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uscendo
Ferrei
rivlgerle\a
senza
{Proprietin
casa
Sarei
potendo
dizio-'
venienti
eoo
tino
la-
dire
nieotlr v
lisciva
um
dom
exirem
ite
eum
in*
cidi
casa
potr
Verrei
della
tradurre
polendo,
L'Dciitrai
Se
tradurre
attenerci
frase, che
della
ricca
l' incontrai.
ni
venuto
dire
prese-
italiana
Sarebbe
le
di
modi
sovente
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Una
La
rivolger la
il loro
tutto
in
alcune
usate
valutarsi
non
perderebbero
ed
proprio
senso
verr
Vtniam
se
potessi
venuto
se
avessi
Venirem
potuto
si poter
si mihi
f^enissem
si
facuUai
esset
potisser
Per
ftenza
accostumare
molta
Che
Dopo
giovani a
ci
utilit le osservazioni
importa, importa
che
sarahho
non
seguenti
poco,
itnporta,importa
fare
poco
imprta
non
non
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i52
s
le
usano
TO
come
No
eongiunsioni
ed
utrutn
congiunti-
ricco;
posero
Nihil
si fa
poca
altrettanto,
no
darsi
dopo
9
vt
esprimono
tnea
sitn
divea'ne
ovvero,
mettersi
pena,
se
divet
utrum
sim
pauper?
an
Ancbe
quid
refrti
mea
refen
pauper,
pena
col
an
per
celle
parti-
queste
saranno
non,
an
in
poco
nec
ne,
come:
Mi
do
che
pena
poca
ascolti o
1' infinito
con
utrum,
guin
al
futuro,
il verbo
del
Ti
Ma
primo
soggiunto
Ti
verbo
al
si mette
diviene
verbo
primo
/fi si risolve
congiunsioni
il
se
non
seguito da
delle
una
al
ut,
ne,
presente
presente, ed
il nominativo
del
come:
il
se
primo
verbo
Tibi
suadeo
Tibi
suadebo
ad
consigliava di leggere
ho consigliato d leggere
Ti
an
(tu) lega
ut
(tu) Ugas
ut
tempo
un
passato,
si
miette
Ti
audAs
me
leggere'
italiano
consiglio di leggere
cousiglier di leggere
Ti
di
consiglio
an,
secondo^
ne
,
eongiantTo
regime
utrum
curo
aec
Quando
il
Parum
no
Ti
col
mi
tu
d leggere
consigliato
aveva
Tibi
suadebam
Tibi
suasi
Tibi
iuaseram
ut
ut
iegeree
legeres
ut
legeres
Temere
il verbo
Quando
si
in
esprime
e
dere
,
Non
di
Temo
latino
il verbo
per
significanon
se
significaaver
temere
o^are"
dubitare
si
esprime
come:
teme
(non
ha
difficolt)Fateri
non
dubitai
confessare
di
dir
(non
so
dire)
Non
audeo
dicens
difficolt,
nito;
l'infi-
con
per
non
au^
i53
Guardare
il yerho
Dopo
attento
di
Guarda
di
per
ne
il
con
Cave
(dia-
parta
non
che
il
congiuntivo,
cadere
non
che
Guardate
il di
dissuadere
d\
senso
esprime
SI
nel
guardare
cdutq^
ilaliano
non
come:
cadas
ne
dissuadete
JUi
esser
proficiscatur
ne
suadetelo)
Quando
esprime
si
rare,
che
col
ut
per
Guarda
guardare
che
uteto
aver
per
dare
o
curare
per
congiantivo,
all'or-
sia
tutto
dall^
dall*
guarder bne
al congiuntivo e
coli' ut
ut
te
italiano
verbi
omnia
parata
abbandonarti:
dite
risolvete
JVon
committam
che
io abhia
degno
esier
meritare,
si rendono
comandare
di
Merita
ut
operam
Dopo
Merita
discedam
Meritare,
che
da
sint
Mi
operam
procu^
ed
il
come:
Cura,
dine
cura
per
ut
il di
degno
esser
col
ed
il
congiuntivo, come:
di
ne
lui
me
Tu
meriti
che
io
ti favorisca
misereat
Merita
che
tu
l' onori
las
Tu
meriti
sto
ch'egliti renda
servigio
^
Meritano
bene
che
io
que-
Dignus
es
tur,
de
operi Digni
quo
ut
de
te
bene
meglio,
bene
sunt
ut
merea^
dignus
es
mereatur
sic
agam
cosi
Impedire, proibire
sono
di
iddio proibisce di
impedito di
m'ha
Questo
ui
roentirn
Jd
par-
pvoibet
mentianiui*
he
ditcederem
impedi%fitne
tiire
dopo impedire
quando
tiegaaione^di e
Ma
(;oDe
fUs
si
che
esprmono
rhi^
quo
L'et
queste
l*are
discamas
cose
Si risolve
Non
che
me
tu
Non
nella
me
fare
poter
fare
quomi"
beaiu
men
di
nieno
di dire.*
quin
est
non
tit
hui
posso
si
parlare
rivolge
vegliente proposizione
posso
E
Non
Per
non
manira
segaehte
felice
J^on
Non
la
egualmente
da
dipende
sia
non
posso
Non
parlare
non
ridere
non
t)opo i
to
aver
vrbi
dal
Non
stato
di
\\ di
obbligato
congiuntivo^
non
mono
espr-
indiativoy
come:
Gaudeo
utile
averli
si
che
mai
Me
retcripserim
pu
per
dire:
pentirsi
risposto
tiito
rivolga
ridere
nxn
postum
rallegrod'esserti
Si
si
restare
quod
vergogna
ridere
irrita'^
rallegrarsi pentirsi^ ssere
maravigliarsi j,^ esser
sorpreso
col
per
loqUi
non
vergogna
ringraziare
posturh
trattenrmi
posso
Rallegrarsi
te
unsi
t'
cli
Ho
quin
per
vi
proibire,
Non
Mi
altro
usare
tibi profuisse;
gaudeo me
rescripsiSse
nunquam
1' tofi-
pudet
Me
ad
Aspettare
elle
AsDcita
\c\o
ia
finch
il
venuto
il Re
sia
ven
R
u
lo)
Expect
adyenerit
.
dkni
,
danee
Bea
1511
Con
vel
quod
noi facciamo
doVe
ftidia
gli
Xff,
farsi
nina
da
tesa
jjronti
a
dar
il denaro
la vita,
la
per
non
neadt
chi
sai
pecniam
che
Dirti mi
^on
so
Nescis
ora
qual
aUtO
dde
di
qui
nort
sed
tiain
pr
ptria
essent
sim
qui
ii
ntihi
Die
il
ageren-
suo
tnuUii
profundere
vitam
stio
illa,quae
kunt
parati
Kon
sed
fie.ri
praecepto
mdo
patria
fierisibi
CdWcraie
Iii\fnti
che
giuntivo,
con-
cornei
dell'indicativo,
tur
ch'erario
qiiis, jfuaj
latini il modo
insidiasi
ordine
molti
trovuroDo
dai
tll
in-
Callicia-
suo
uso
per
si faceva
ci che
tutto
Si
che
aBeroia
Questi
quod
NasCio
ora
quota
fuerit
uter
Jd
me
scrihe
Jd
me
seribe
eloquentior
pili eloquente
qual csa
fai
Scrivimi
Scrivimi
qua!
Trovasi
costa
segue
coia
in
sovente
laddove
)erfetto,
italiato
latino
in
si
quid
quid
l passato
tlsato
il
usa
agai
iiic agatur
lm
passato definito,
come:
Cicerone
Annibale
Cicero
Romano
ra
era
capitano
un
fuit duot
Annibal
a-
Rornanui
Juit
caUidissiniui
stutissmo
Si
dimostra
che
molte
con
Epaminonda
Epamiaondam
prove
era
multa
pa-
sunt
fuisse patiente/n
testimonia
ziente
In
se,
possiamo
il che
futuro,
perci
dovremo
disse:
allorcli
italiano
nel
Herus
col
si
ia
so
presente esprimere
un'
idea di
tempo
tina;
punto
del genio delia lingua laladdove
ii padrone
diciamo:
torna
se
^
non
macinare
Molino
si
senta
molndutn
rediert
j
pristino
della condizionale
posa,
Terenrio
(erit)usque
in
virci
particellase possiamo in italiano serdel passato imperfetto dell'indicativo
come
pare
sarebbe
di congiuntivo, ma
alternativa
tale
non
una
tollerata in lutino dovendosi
preferire il congiuntivo,
Colla
stessa
come
Fu
coja
silao
ifianifsla che
avrebbe
tolto
A^eal
Re
Ifeque
ndn
(Coflon)
i5f
al
l'Asia ino
non
86
fosse
era
oifvero
Parlandosi
le
due
di
l'altra
di
adoprare
l'altra
il futuro
in
lo
ii| modo
avyerbj
ponginnzioni cur
yerbi
due
esprime
la
col
ro
futu-
prima
ch^
acciderit
quid
r^os^ijfacies
f#c soiam
d
,
luogo
quare
ubi
y
uomo
gno
do
il secondo
poste
utrum
an,
eie
unde
qua,
al
congiuntivo "|
Vorrei
sei
ove
sapere
egli ha eoa
Se
entrambe
per
succedere
ia
usi^
pome;
Si
vogliono
pome
si
sappia
Gli
tra
di
cosa
si
latino
deye
succedere
futuro,
assoluto
assolato,
qualche
farai
Duovq,
che
cosa
futuro
col
|ge accacler
io
la
debbono
tempo
i|n
proposizioni,mentre
anteriore
che
cose
in
dopo
italiano
tenusfui$H
erepturum
Aou
se
Tauro
Asiam
laum
Conoae
stato
}'una
Tauro
monte
che
Scire
pagarti
Si
p^rct^ella 4ic^VA
Interrogata
velim
uhi
sis
libi solvei
unde
habuerit
fyic diceret
Interrogalacur
questo
Quanto
congiuntivo,
Dir
Vedi
Nelle
s
in
Che
creder?
faranno
do
italiano
un
Dio
che
i Isidri
$it Ubertas
te
quantum
assoluto, laddove
congiuntivo,
timeat
non
madvertentem
padroni,
sono
quan*
arditi
co-
amem
nell' esclamazioni
pare
Quis
bre*
proloquar
il futuro
vede?
tutto
Chi
Fides
il presente del
temer
non
uiter
interrogazioni,pome
latino trovasi
Chi
(^uam dt*lcis
ti amp
talora
usa
al
come:
dolce
quanto
il secondo
in
libert
la
dqe
tra
Quis
credat?
Quid
domini
talia
cum
in
come:
omnia
ani'
Deum?
faciant
fures?
audent
,
tanto?
Chi
amn^irerebbe
non
quei
Quis
non
Quid
te
iUud
factum miretur?-
st' azione?
che
t'inviter?
inwtemf
i58
dell' indicativo
Il fatnro
$1
sis,
Ngscio
an
8Q
se
sar
Nesci
an
tie
ascoltato
il verbo
futuro
in
dus
,
come:
at^diturut ait
sii
^udiendus
si
,
con
di
Comes
so
sit
mette
hanno
quelli che non
mette
semplicemente il presr^nte
qualche avverbio , che giostri il
sar
latino
congiuntivo
(^on
ascolter
participiofuturo
del
9m
si
an
T attivo
per
rum
se
80
Non
dopo quin,
si
se
Ifscio
pentirai
illi^m nunqu^n^
poC'
niieat
Se
il futuro
m
sim
con
rum
con
Jiiissemjfuisses,fuisset
per
Dubito
Non
che
il
re
che
sapeva
ilubitava
che
venga
il
re
il
participio iq
esprimere il presente;
brevi
rex
an
Nesciebam
an
eseei
venturus
re*
sit
venturut
dubita.am
an,
bret^i
venisse
re
mostri
per
Dubito
presto
venisse,
che
l'imperfetto;coq
il pi che perfetto,come:
csset
al
verbo
sii per
esses
il
sis
,
esstm
congiuntivo
latino
in
mettete
ff^s
italiano al
il verbo
presto
Non
so
il
futuro,
,
sarebbe
Neseio
ve
il He
fcts-
Rex, dubito
fuisst;t
an
yenturut
Btx
an
venuto
Se
ro
Re
dufa|itoche
quto,
se
il
se
verbo, cV
al
si mette
in
latino
condizionale
Dubito
che
al
il
accenna
congiuntivo non
hannc^ participiofutu*
non
medesimo
tempo
italiano,
come:
si penta
Dubito
an
pentirebbe
Neccio
non
illum
del
nunquam
giuntivo
con-
pne^
niteat
Non
so
se
ai
Non
so
se
ai sarebbe
^n
iUum
nunguam
illum
nunquam
paeniteret
pentito,
Nescia
an
paenitutMset
Il futuro
anteriore
non
se,
sapere
dopo dubitare
ed
il
che
perfetto del congiuntivo
al passato perfetto del
mettono
congiuntiva quando
passato
si
dopo
mostrano
il
passato,
come:
'^9
Ifoo
so
dubito
aYj- cenato,
se
pbe
abbia
baon
orli
\\
cosi
cens^^o
Pfescta
dubito
an,
il
questi tempi mostrano
seguitida allorch,
quando son
futuro
IVfa se
segue
al, futuro
j
priusguam
Non
cbe
bito
tua
il
che
amando
tateli
metj^
da
aus
allorch
dura
j,
quando,
in
abbia
Nescio
tu
pi
an
dubito
"
confcturus
terminato
allorch
V affare
rum,
inutandp
come
ra
se
so
rus
sit
sis
dm,
pon
in
tqm
qn
caenaverit
ti^re
anprius
git
ren^
huq
quain
vfiniqs
ver-
rai
F|te attenzione
N
il
se
fa^
Non
lo
di
ci
asserirei
punto
ti an^a
in
bracciali,
fos-
insieme
ab-
prima
dubitatione
inter
equis decidissent
distracti
alteri^
quam
si, allorch
animai^
,.,
suntj,
reti'.
si
trui
complexi
querit
Quando
Colui
diligitiqaam
se
prii^s
fyoii
ipiratQ
con*
vixerit tecum
ttrramex
di essi foss^
te
tam
(^ui cum
si di-
fecers
ne
ulta
Xenomenes
si
non
ni
saiisf.
at
satisfieri veLl^
me
^oc
firmaverim
senza
ca-
che l'uno
scit
sine
da cavallo
terr^
quomodo
dubitaa
Quod
se
come
velim
ei cui
teco
^ quali essendo
visero
cosa,
ausi
disfaccia
sod-
dubiti
questa
vissuto
Juti
^i
dicere
sciam
,
f^ideas
cui
dubitare
$eiJomene
se
che
cui
si
seguono
ti
Neque,
conie
colui,
desderp
che
Bai
vedessi
tu
sodi !}fare
possa
dirlo
sapessioserei
che
Vorrei
cbe
agli esempj
che
desidera
perde
il bene
giustamente
al-
Qui
il
bonum
merito
il bene
si
air
rivolge
alienum
amittit
appetii
proprium
proprio
Si
vedono,
Questa manieri!
persor^e
Qhe
si
,
si
tpvano
di
dire
delle
persona
si vedono
^i iroyt^no
esprime
per
videa.s
,
le
del-
reperias qui^
iflo
videre
ovvero^
est
,'
reperire
gtiente ni congiuntivo,
vedono
Si
delle
aspirano agli
Vidas
homrtS
il verbo
dice,
qui^
se*
videre
9111 honares
hominet
Si
ed
cornei
che
persone
onori
qui,
est
est
appetant
crede
si
d
invece
di dire si dice
si crede
Questi modi
costruirli impersonalmente
dicendo, dicitur, credi tur
ai costruiscono
pi eleganza, prenpersonalmente con
dendo
,
del
il nominativo
di
nominativo
dice
Si
che
si dice,
verbo
secondo
si cr^de
Cervi
farne
per
il
come:
diutissimt
dicuntitr
yivert
ghissmo tempo
Sembra
che
malato
sia
tu
S'
Per
ben
costruire
fare
dire
insegna
passivamente
che
attenzione
il verbo
verbo
questo
latino
doceri
che
istruito; e come
non
sono
che
s'istruiscono, percQ yuol sempre
al nominativo,
oome:
persona
essere
il
sogna
bivool
le persone
della
nome
Ifanciall
grammatica
che
i fanciulli
istruiti
sono
alla
cio,
Pi^eri
qui
docentur
gramma-
ticam
intorno
grammatica
S'insegna la grammatica
ciulli,cioff"
a'fan-
i fanciulli
istri^tiintorno
alla
Pueri
docentur
grammaticam
sono
^ran^*
malica
La
grammatica
a'
che
s'insegna Grarnmatiea
fanciulli, cio,
matica
intorno
faqcii^Ui
la
alla
grami
quale
pueri
gaam
do^
ceniur
istruiti
sono
*
*
Suo
j
A
per
principio
illius
quando
seguente,
ejus
per
come:
non
d'
;
ana
e
si
Suoi
sua;
frase
suoi
suo
sue
riferiscono
sue
al
sua
per
si
eorum
regime
rendono
earum
del
verbo
ifix
Il
caiattei'f eccellenle
SMO
Ma
le
,
iu($
La
segue
suum
modestia
sua
ipendevole.
Il fanciullo che
relativo, si fa
che
come
optuta
est.
che
Tolta
ogni
preceduti da
al
s'rapportano
8f
il che
EjtfsindaUs
di
uso
suus
Io rende
Sua
com*
eommtnat
eurn
modetita
"y
la
modestia
sua
Puer
st0a
guem
destia
commendevole
commendai
rende
me-
Tale
proposizione,non
La
rendersi
latino^
in
tale
son
talis
sum
non
sei
quale
qualis
pu
tu,
tu;
ma
aon
Non
quello
tale
cio
Non
sei
tu
i$
gui
sum
iVQ/t is.est
pea^i
quello che ta
quale
non
che
tu
quem
tu
putas
pensi
ride
Tal
ridono
Alcuni
quae
il
come
quod
primo
hodie
pian- Quidam
qui
eras
ripetuto, il primo
ed
il secondo
qualis:,ed
per
si
esprime
per
vero
per 1*^^ ea , id, ovil secondo
per talU
Tal
Qui pater
est
pater, est,
Allorch
id
^
,,
tale
Qhe
non
per
seguito
medesimo
gersi per
ea
ridente
fl'ebunt
tale
Quando
he
oggi
piangerdimani; rivolgetela
dimani
geranao
qui,
che
aggi
ad
pregiudichi
talis
non
pu
esprime tale
congiuntivo, come;;
si
Ea
al-
esse
mini
debet
qualis
us
fili
tale
esser
che
,
simile
al
ut
da
us
^is est fili
rivofper
tiberatitas
ut
is
,
ne*
noteat
cun,o
{.a forza
che
della
virt,
taJe,
no-
JEn
est
wi$
prohitatis
ut
,
iUam
iftl
%i
per
Utiusinodi
Chi
Dqn
(preso io-ca^iya
amerebbe
fan*
tali
amet
pome:
htqu^modi pueroioM
Quis
ciulli?
parte),
nqt^
istiuitnod^utniine |iqi|
odfrit?'
Qm's
Mede^iniq
dopo an
ipse ipsa ipswn,
Medesin^o
per
nqme
^i ^sprin^e
pronome
con^e:
"
medesimo; io meda*
^* uomp
simo; %a medisi mp
rode
fi tempo
il ferro
^omo
ip$ef gq
i|ieder f^ett^ta^Arrum
ipm
ip^9
tu
e^edi%
iffsi^m
nimo
E
quando ip^e
bo, si
in
mette
ia in altro
Vayai'o
caso
nuoce
nomioativQ
,
le
del
riferisce al nominativo
%\
italianq
in
qi^antqnque
ver
come:
Avaru9
stesso
Neppure
Ifeppure s rende
f^lcunayoce
l'ho
Non
Von
tra
fa/te
J^um
"
i^no
Nem
quidem^ frappQnen4q
n^
medcsin%a
nfilla medesima
si rende
per ^o^
-t^mquam,
amo
]["'
^^^ le
"
quidem
q^uidemdefuit
guisa
guisa
secus
vidi
ne
unus
frase
se
coin
vedatp
neppur
ma^c ^eppure
La
per
auidem
nel
ac
significatodi
perir^dc ac ^
come:
nella medeiima
fc(Mfmio
fratelfq
fraurmeus,
'
Mtrb
Iloii 2^Uro da
^ilraTolta
tanquam
si
ac
ama
non
secus
essct
este^
ac,
(rater.
mcus
quello ch*era
Nxtn
^st alias
guani
erat
oUm
!64
Qtielo de^
de'
QuellQ
jj^trum
due
due
si
che
ch$
esprime
uier,
per
^ff'^
come:
si disdirk
muU
demmav.rit p.ect^t^i^
Uter
tabitur
Qualunque
Quaiurufue qaando
di
luogo
quicnmque
quaecumgtue
quantacumque,
quantus^cumque
^
sia la
molte
'
usa
coin:
multa
41C
ejtts
memoria^
oblitfis.cifur
tarfien
qualunque
pome
per
cose
Chiunque,
di
iq
tpa^ui'lq
grandezza
Qa^int^cumgue
dimentica
Dulladimeno
egli
inepir9 "
tua
Qualunque
alla
s riferisce
si
pnrla
che
utracumqiie
(hiqDquede*
due
partiti ri-
Utracumq^ue
perituri
riferendosi
Qualunque
sta
tare,
iu
luogo
quotcunique
di
sumus
che
cose
quanto
per
quontu)nv(s
vi^trit^^tatnei^
pars
si possono
si traduce
multi,
multae
cpn-s
per
multa,
come:
benefizio
Qualunque
faccia
gli
ad
darai
che
un
ingrato,
oiftt
abbatapza
tu
non
%iotcumque
tuinvis
officia
satis
Per
Per
quanto
quanto.
j
tuttoch
ovtrero
qu"^
uiutia
apud
ingratum
posuerii^
nunquao^
coi\iu^kris.
,
m,uUa
^
sebbene
si
tuttoch, sebbene
rendono
per
seguite da un
guantumvis quando queste yoGisnno
ridjeltivo o da un participio;e se il participio sarj^
d'iin
ver)"o di prezzo,
quantcumque^ coaies
per
,
Per
quanto
do|toeglisia
nuiiadimeno. ignora
cose
egli Quanti^yif
molte
tamt^n
sii
ignorai
dactuf
multa
^
i63
Tulio
^betiimable
za
aia la scieti-
sii
(fuantibuthgp etlimanda
docivina
puci tnquruiileam
ricbrcaiio
pttchila
' csi
E^
fiKdne
si
difendii
rivolge,
difendi
Casi
che
cosi
si
che
amici
cjuestaprpd^
Piccine
che'
riende
in
latino
per
che
Se
he
ifuo ,m,.sed
Hon
idi' sia
JToH
pili card
(ibll'ahi-
se
quia,
"
.......^
,,
rddetelo
mihi
ifao
caror
seguir
ne
.,
per
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quo,
dhe
l'uno
.'
comparati vo$
dii
eg
.J
^uod approkeni]
edquod
Kon
iiia
apprfi,
\6
perch
Non
quod
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amico.defendi$f
tuos
crnei
Non
amiei?
l tuoi
tuoi
"
"
Non
Non
che?
cornei
negazione ^
lina
liitier xUer
#i"
rende
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pei'
Non
che
io
Ken
pensi
non
"fuin exitimem
Non
Non
i
Quantunque
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alcuni
inaivagiynon
questo
che
questo
si rendei
questo
per
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non
per
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dn
salntatl
t"er
da
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porta
Xa
'
j come
salutavenm
non
ideo
ovvero,
ide
an
sun
an
;
$um
coriii'
iniprobui'
che
scguitrf^A
verbo
espfinie \t latino,
essre
ondia
guente
se-
salute
porta
non
nome,
che
continua
imprhus
Quello
idf
ari
ntinuo
non
nuo
quello
Quamt^if imprbos
io .fiiamalvagio
Quando
nori
per
il
di
mio
pi
padre m*
ini*
f^aUiudo
ioUiciiat
patrie
aie
potissimuni
i66
E
seguir alcun
agli esempj che
ne
noti
se
conforme
illud
che
Quello
r
che
spero
vive*
che
Quello
Quello
che
esprime per
seguono
Illud
immor
fmturum
me
spero
totem
ctertiamente
Quello
si
nome,
io
temo,
JUud
vereor
ne
dubito
(dopo
vereor
ne)
dubito,
cut
Illua
(dopo dubito^
an)
che
consola
proposizione,
La
la
mi
terra
lUud
ingannarsi
un
si
imrhobile
eon$olatur
me
il credete^
'?
crede
la
esser
Errat
immobile
terra
che
chi
quod
rivolge
S'inganna
qui
terram
putat
esse
immobilem
?
?'*.
'.
Che
cbe. segnano
esempj
GU
il diverso
in cui
senso
in
Ch^
ti
lo
qu\
costata
Quin
casa?
posso
ha
io
parlar tecoi^
che
preso
ja
mente,
diversa-
hic advolas
non
connitit
haee
do"
sua
Sapiens
prbet
non
provi
che
qui
veduto
non
che
dovuta
alla
Gli
differenti
maniere,
uniscopo.
contare
nt* acqua
Poe* acqua
di
Innanzi
'
proficiscarguin,nisi ^^
priusquam te uiderim
Laus
virtuii solummodo
laus
ovvero,
avverbj
ni$i togam
suaipsit
nihil affivmatquod non
hinc
Non
non
loqui possem!
tecum
aUud
Nthil
jiv inerbi di
Qua
cur
Ubi
Utinam
aveste
che
nij^nteasti^ura
lode
sono
o
,
Quanti
virt
si
secondo
motarisf
cur
mus
t' abbia
La
questa
partir di
Non
non
Il savio
si rende
Quid,
1^
Noif
preso,
latino.
corri
non
Che
come,
ce
tardi?
Che
mostrano
quantitk
quantit si esprimono
secondo
le differenti
a' nomi
debeturf
soli yirtutidebeiur
di
che
cose
si dice
Quantum
Parum
aquae
aquae
in
voci
non
latino
in
alleqoali
si pos*
Mote
Mulum
acqua
Mo
Pi
gtiae
Minu
acqud
aquae
PLu$
acqua
aquae
Tant'adqua
Tantutk
Assai
Saiis
acqua
Trpp
d'acqua
poco
Qualche! poco d'acqua
^iter ^
Un
Va
aquae
AUquantulum
si
verbo,
aquae
atadti
toc!
queste
acletii*
UH
esprimpao
{ter U^
(cd
uu
tviter vulnei^atai
ferito.
tllei*al
ili
Quando
le
Leviier
che
C0S6
it'aseitur
si contado
tion
gli atverbj
allora
grandi,
(dssno dirti
quantit si
di
rendono!
appress
Isooie
tcieiiaa
QaanU
dctrin
Quanta
sciensa
docirina
Parva
Molta
scienil
Magna
Men
scinsal
Minor
docirna
t^ili sciiiia
Major
docirna
Assai
Satis
scienza
Tanta
cinza
Irinni
si
Contare,
a^ nnl
fa
Quanti
uso
tiimit
segue
cde
Pochi
libri
Fauci
Molti
libri
Malti
libri
Meno
libri
PaUciorei
l"ii libri
Plures
libri
Tot
Asiai libri
Troppi
Innanzi
Qaania
modesto
modesto
llolto modeitd
dn
col
nUl^ UM
libri
libH
ikuUi
fimit multi
ad
possond
libri
Sati
libri
si
come:
(^uot, o
libri
dbctHHA
accordano
si
quam
libri
Tanti
magna
doctrin
piarati di cose
di adjttitiche
li
che
doctrin
magna
Tanta
plurale
dome
docttina
fimia,
scienza
Troppa
Poco
qat
Comes
poco
Poca
TantUum
pocoi Essendo
arirerbioi o aa
Un
niniium
o
,
to,
aguae
Wimis
acqUa
Un
aqua
adjettito ad
Yifri
Ubti
^t
Quam^
Ovver,
Parum
modstus
Multum
modesiui
cerbio
mdeiti^ittf
i8
Meno
inodett
Pi
S
Minut
modetto
luodestus
Saii
modetU
Troppo
modestui
fmis
grande
%\
Tarn
tDodesto
modestui
Tantus
tum
ta
SI
piccolo
Tantulust
ad
Innanzi
teilenza,
excello,
come,
come
usano
comparativo,
un
Innanzi
Quanto
amato
E'
amato
E*
ad
praesto,,
lum
verbo
un,
d'oc-*
malo
supero^
ad
estl
.
Paulo
doctior
Multo
dociior
Tanto
prtsias
^
'
'
verbo
un
doctior
Quanto
ordinario
quelli avanti
con
aljh
t tte^
iqttii^i
sod
gli adjcttivi,come.:
Qaam
poco
molto
la^
appresso
Quanto pi dotto I
Un
po'pi dotto
Motto
pi dotto
Tu
tupn tutti gli altri
desimi
modestiot
modestus
Magit
roodcslo
Assai
modetias
Parum
'
amatur
MuUum
amato'
a/naturf
quantum
yalde
,
plurmum
ama*
tur
meno
'
pi
Egli
Minua
amato
amato
s amatOi
E' asaA
Satis
amato
.
E* troppo
peju^ f
Piti
ojhger^
Sum
amatur
isi rende
per
oderam
pejus
che
meno
da
plus
piii
Piif^ che
the
ntmio
In
amatur
come:
V odiava
Io
tam
vi'bi orfr^^^c
aniatur
.Nmisy
avanti
magis
amatur
ama,to
Pi
Tantum,
amato
tanto
amatur
Plut
coraggio che
Plus
meno,
il
come:
foriiludinii qum
pritden^
tiae
Meno
E*
citta
che
pi stimato
borghi
di
'
'
sub' fratllo
Pauciores
Pluris
tr
urhen
aestimalur
quam
quam
uiei
e/iitfra"
Ossek'Tate
Aveva
che
modstia
altrettanta
Habebat
ttn
Bcienza
mdeit^aari-
tantum
ici'entme
Vi
Ibi
fratti cbe
altrettanti
erano
E'
jrucius
tot
erant
qnot
flore s
fiori
pr^adente che
altrettanto
Tarn
prdens
st
fortit
qtiam
bravo
Ti
che
altrettanto
am
mi
ta
Tantum
te imo
quantum
ami
Ti
amas
tne
che
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stimo
mi
ta
mt
"
alimi
T'
altrettanto
importa
me
lUa
quanto
parvi
importa poco
clie
differenza
La
nel
()arlai'si
primo
nelP
contare;
*^.voci
prezzo
ifiea
di
dipenctedd\
notata
che
cose
si no
possonel
terzo,
non
iontabiji;
cose
adjettvot nel
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ordinario; negli al^ri un
?e.rbo^di
che
Terho
un
di
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refer*t, guani
magni
avrete
ti
altro
altrettanto
quarto
tarh
JlUrettantoi
jJltrettitnt iii"fixiedi
'diversi
frase
una
secondo
avverbi i
il
si
esprime
rappqrto' che
ha:
con
rrfcreii'
dsi
?".
si
A
Ad
Ad
Ad
di
nomi
esprime
di
nomi
Totidein
contabili, per
adjeUivi, per
Item
un
verbo
ordinario, per
TantrAdem'
Un
Inerbo
di
Tantidem
Tu
hai
ho
prczto
ozio, io
molto
non
Haltes
ne
hai
'
atii
wukitm
kae
Han
,
altrettanto
lo.liOv.moUi
.i,
TnUinieH'
per
cose
contabili,
tion
cose
tantumdem
libxi^
tu
Aoajtie
altrettanti
Merit^aqo d!
mihi
.Sunt
notati
multi
jaon
tibi toiidem
sunt
esser
libri bene
E'
'
prudente, quantp
del mondo
lunque uomo
cos
altrettaato
stimnto
Tarn
qua"
pruden
e$i
qui
quam
maxime
Tanti
quanto
plurimi
mai
Mi
stimarsi
possa
air pari
un
altro
gradito quanto
qualsivogliaaltra
ooia
Id
mihi
quod
tam
maxime
gratum
eef
quam
17^
fi
La
maxime
i^ampi^tetiffa$tkqtki
pigt qiiatitdittai
cos
iunque altro
Senectut
onorata
in
in
qua-
luo^o del
honorabatur
tantum
Lacedemone
ubi
quantum
maxime
ulda-
ito
pia che
Tanta
tanto
che
meno
firoporxioneth
a
,
"5he Seguono
ftezdpj
Gli
liDo retiderfe in
pi
tanto
modesto
tanto
stimato^ qanttf
meno
^t,
minor
la
di
verso
mia
la
Ci
md
quo
quo
superioret
si
pib
ette
piU
Id
soi*^
nessuno
tabto
visiioad,
bisogna
dVete
Noni
iielle diterse
Toei
pilidotttf
pia j
Coin
conoscere
per
omnes
dotto
Il fanciullo
et
quid
majorem
quo
eo
ad/Ubendani
dijad
eurdm
eue
il ntn
ti senlarseglieli
tte n zi d ne,
rendere
in latirio
a
predette
le
doetiiimui
Omnium
idniiuM
doctu
maxime
meno
quod
eombinai^ioni
tatti
di
st,
miterritHus
ita
ficitiUi est
id
lifa fare
vistMi
expeetabatur(quodi
nemine
iimu,
Fatentur
asar
Il
'
mirabiUtis
infelice
uaggiorr cura
mea
v' comparazione}
perch non
niiserioi*
eo
Qtio quii vitiosir
ut
st, ovvro,
quii vitiosie
cdsadiflScile,taito
pih una
e
a
tie qarito
eoiiverigorit
Tutti
iti
tua
te
tanto
si
iti te
qum
aspettava
Quanto pi
quo
humanitasjuentexcliior
me
superiorealdi
verso
sembrato
bneflenfti
tiia
OTendentc^
Il
dctior
est,
eapls iebeo
Tibi
pia debitore
tanto
te
quanto
ti
dr6
mditioi*
quanto
di
piti suprbo
dodo
pj
tali nodi
come
deb-"
dott
pu
latino
moatratio
si
di tatti
che io sfimo
Omnium
il
pi
Puer
minime
quem
doctu
plurimi
omnium
ci
il fa^niall che
'io
stim
II
Puer
p"h
omnium
quem
minimi
st
quam
facilUmui
Eso
quam
minime
CIO
Sii
il
pili indulgenteche
trai
Sii
il
meno
potrai
indulgente ette
faciUi
meno
/ar-
^'
UVio
tu
tt
\
ejtgbe
da
favole?
Non
taiit?"
pob
credermi
Non
iasoteilto fet
putem
insoleos
Troppo
thppo
^ai r^egtm
ricuperare
la
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.,
rileVer^i
isome:
quani
o
,
restttuatur
$cu}iiaU
/lui
ut
qttam
sanitatixrstituatur,
essi
per
seghono
ut^
guam
4a
u^nerii k^iit^
Bgpj^lotrjDjpppf)"|f^ P.li^$^
ha
per
per
su*A
non
pco
iillfletlenilo'au
gli'^mpj che
renduto
-,
petj
r-^geH
al
putem
me
EgU
despiciaiH
insolens
me
esse
mmbi'
parum
hoiiores
ut
iutntam
mm
tam-
re
che per
'
taixto
sono
ni
tions
onori-
disprezzo gii
Non
in
Ihest
eonfidam
fii atei
taHU
'
che
amblfeio'ne
eliaai
At
lea$?
fabulas^
perfidar- Non
stimato
tanto
ctii
tantum
(li lui
mi
Ho
%Bi
He
Ha
commessi
'
ceisuii.
.
"t
,M
"
posiit-, "
iiocere
frimnd
?'
i""
cui
q^"tm.
possit
n"He^e:
.
Ti
stimo
troppo
per
Piuris
biasimarti
,.
coadutie
quest'affare
'Miftris,tieslimabalurs
^r
eletto
essere
quam
vinceret
ut
pco atimato
miUtet
,
vincere
ut
grat
rem
Patttionejhaek^t
troppo pQcht^sak{^l|per
troppo
MHim
pooAySpiitclh
egli troppo.
Era.
vi-
te
!'?.
Apetipm- .
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'*"
per
Avcvai
ut:
quam
'
"
Ha
faeio
te
ut
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eligereiur
"
Pi
il
)i
,
in
Questa
latino
tifi
ed
ed
nome
hpii
ha
'io At ratino
Di
tutti
grande
il
vizj
della
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in
preafertte'dell'
non
v*
superbi^-.
pregare
Et
^
"
di
princpio
in
finito,
passivo,
pi
il
.Jiversanient
rende
$i
gerundio',o Vi aitile
teder
gfi sempj
Ili tempo
ebe^stti
all' irifnitioi'
verbo
un
cKe
secondo
prepo"A^iorie
nome
un
verbo'
tott* altro
conti)! nazioni
comef
omnibus
majus
Tempus
tra
fi*ase, tra
vitiis
superbia
orandi
nulLum
et
V
\
di
^Vernava
paura
4^fkr6kende'
retar
preso
^A. gran
primo
piacere d'essere
Tu
farai
il
Sumft^aperfundurfaetitiaquod
Lineai
prima
.
mi
di
il
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Pergraium tnihi ftcarh
(cio,se gU scriva)
scrivefgli
euff^^seripsprii
infelice
d'esser
sei
Q te infuUcein
Quaoto
qui uUro
ad
'
?.
ino.rt?
9tpsso .alla
(u
corso
(che tq
j
A
secondo
t^no
in
la-;
cuqurrens^-
ceni
da-
Da,
ne
porsq)
sei
stesso
ad
il diverso
cbe
senso
offrono
co
ni
facile
il
sentirlo
lo
tu
diresti
(se Quem
sentissi)
dire
parlare
il
audias, dir.
latjfuenten^
mente
(il presente pi eleganteil condizioi^le)
che
cas
dice
(per
?ero
si
il
Ut
dicam
veruna
vero)
Non
(che
Non
da
niente
aveva
ti
scviyerti l^thil
scrivessi)
sono
da
uomo
quod
kahebam
ad
te.
scri^
berem
Non
tornare
sum
ea
est
indietro
madre
Tua
educar
non
i suoi
male
da
donna
Non
figli-
tua
mater
libero.t
quae
ff\a(einsiituqt
t(ios
Per
Son
Per
varj i sensi
di cjucst^ipreposizione
per
mezzo
moJti
i modi
renderla
di
egueixza sono
Quando aigoifc^verso,
}1 mio
s^loper
te
Quando
^'
sta
la
nidore
per
libert)
(versodi te)
in
lihert-k
noi
luogo
(della
esprimona
diversi
per
con-
latino
in
come
Afeum
di
clie s
in, t,
dtl^ di
ergati
am
come:
Jmor
studi
it^natus
naturale
in luogo,
Quando significa
invece
^
come:
4
fitr una
^lonc
spada prende
(invece)
ha-
un
-
Pro
gladio
stinUt
heo
giHi /usUm,
174
Qaaaclo stgnifio^a
b
L'ariH). per
modestia
tqa
di
causa
JUum
Quando
fltigofica
per
vo^eoteri ci^
per
lu
aignificaY
cara
guam
ama
come
Idlfe/^uripsiuteaus^jQ
ia
per
tua
Wfinc^
intenzione
Qmnem
ciiram
aa
gratia
coq^e:
va,UUAdiaat
in
confr
Iute
Quando
trarlo, come:
Temeva
significa
vantaggio j
n
la t^a
per
DpiDaodargrazia
Avanti
Si
ero
vf
fuciam
Quando
Qgai
propter
nmor0j
ameure)
(ffir
Uva
t^dettiam
(a cagione)
Far
pome
per
Timeham
qualcuno
f^eniam
infinito,
un
ala per
salute
/astorey
il
qoD-f
uitae tuae
alieni pet^r^
con^e:.
rupandendum,
spanderet, reipondendi
ad
Surrexit
r""p.OQdere
sa,
oTvero
r-.
cai4*
surrexit
respon"
q^uime
okoneret
surus
Mandofiuni
qualcuna per
JlUsit hotainem
ay-.
fisarn^i
yanti
Riposatevi per
lavcurar
Quando
Per
comparativa, come::
an
meglio
Chiare
accompagnato
Ne
annojarti
noB
Per
paco
che
si
da
labores.
melius
quo
ncganone
afftram
ihi taedium
esprinve per
come
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vel
come:
Per
che
In
si
per
me
tu
questi
esprime
come
modi
per
di
vero
Si uelm^inimum
dire
che
rem
per
st
cogitarevouerii,
percipies
me
mette
per
te
dopo
175
Per
me,
Pier
te
io
prqnto
son
Mgq
ftero
it$m
Tua
vpro
parutn
avutQ
significa
Quando
H^uanfQ
Erant
un
Romano
e^'uUilp per
la
Prq
coi^e
in homine
ut
Ifo
litUrae
t^ano
per
f.*abbastanza
inurest
a,
n^ult^e
erudita^
tea^pqriffus
ert^4^^ut
sqU^ en
Eratutillis
quel t^mpo
abile
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pqratut
aerate
et
fia
Senza
esprime per
se
^ione,
come
inf
come
chiqder la pprta
^' ijscitq
senz^
Ma
/lep
il Terho
sar
Exiii
nee
Jor^s elausit
da
accompagnato
irrogazione,^'1esprime per
una
nega*
qu\r^^ o i?i"(',
dotto
diven
NfssqiiQ
Nemo
senza
legger molto
pq Rivenir ^q\.\Q en^
Htqdiar gioito^
fit
le^at
iii^deatf
lum
addp (avantiche)
Senza
modi
I*
Sfilza piangere;seiiza
a.
Passar
senza
per
la notte
un
per
nome
temere
come:
tihi
dixerim
infinito si
nn
priusauam
profici^carpriusquam
vah
avanti
nUi n^ult
poiett doctus^en
(^uis
Cibi
ITqn partir^senza
rt^ultua^
quin
aactut
ferenti
pa esprimere in dif-
come
Si^e laeiymUi
une
meu^
adjettiyo,come:
dormire;
tenza
offendere
la
sua
co-
NocUm
ducere
in$omnem
fidef aequQ
i taluna
ii/|iiitQ
far
uQ\avTerbio,
embiai^
di Q9n|et
pensarci{
come:
jpistimulanttrj
(/etl^r
^mfin,
intpi^'.
4. per
Voi
oomes
partio!piO|
un
comprendetequesto
che
lo
ve
derc:
seqza
dici;
Id
senza
ri-
frenza
etam
tardare
ta
intel^igisi
interposi"
tacente
ma
joco;
remoto
nuUa
mora
Dopo
post poli' accusativo;
si rende
posto
per e e
si esprime per
Dopo
il secondo
qnnndo sigtifca
coir
duni
Dopo
Dopo
accusativo,
per
pranzo
Cicerone
dubbio
aenza
Secundum
H
Ciceronem^
Cig*irone
deir
Dopo
il verbo
ed
postquam
per
seguitoda
dopo
couie;
oyyerot
omnium
est
infinito
un
si inette
si
esprime
differenti tempi
indicativo, come:
aver
J)ppo aver
Dopo aver
Sono
scriba
letto scrivo
Postquam
leg
letto, scriveva
Postauam
leg^ram scribebam
letto, scriver
Posiquam
tegero.scriban%
luogo
In
cbe
mostrare
si vuole
esprimere in latina
lidifferente
signltcata
Eccone
gli esempj
di
dire, secondo
di
con
di
)e maniere
differenti
questo modo
esso.
luogo di leggere
legere dfiberet ludit
gi oca (men- Cam
dovrebbe leggere)
In
luogo di giuocace le^e Cam
pQsset ludere, legit
(mentre potrebbe giuocare)
Leggi a luogo,4i eberzare
autem
augart
Lege non
(cio, leggi)
In
tre
Egli legge
in
luogo
scherzi
at
(tu
iicherzi)
cbe
Legitille
tu
esprime
per
m.embro
della
do
,
lungi di
nedum
tu
v$ro
nigaHs,
contrario
lungi dt
Ben
Ben
Orato*
facile prinoeps
rum
Quando
un-
praadium
Post
il
coli' ablativo
ab
ina
essendo
con
seguito da an infinito, si
il primo
il congiuntivo, ed
^nisp in ^ai
si tro^a
diviene
il
secon-.
come:
.
177
di marmi
laDgi
riguarda
Ben
Hjg
atpicit, miinm
mM
umet
appena
mi
mi
ei
(mi riguarda
lungi che
appena
ben
ami)
Se
Se
mettere
Se
avr
dare
se
esprime
fosae
se
dorma
te
Se
minimum,
temi
pi grot-
nterrogavilan
Neseio
no
simili
si
,
nelle
zioni
locu-
esprime
per
latior
bo*^
9tiet
dormiat,
an
in
latino
nec
ne
non
si
,
ed
non;
o
dovi
essen-
io
per
saltem,
per
glinomini,
temi
ut
meno
certe,
ut
Deum
tinte
Quod
te
altrimenti,
Se
non
fosse
Se
non
che
se
al
contrario
che
il fuoco
V avversit
si; sin; in
Sin
aliier
Sin
minus
nisi
Niiijone,
Come,
cosk
prova
l'oro,
prova
gliuomini
forti
vero
se
come
Ui
autem
quemadtnodum
probat
ignis aurum
fortes yi'
sic miseria
ros
Quando
s rende
certe
at
iVifi eaveoi
guardi
ma
se;
nonhomine$,
Si
Dio
ti
non
Come
come:
almeno
Se
si
no,
si
questo
Che
doman'^
se
se
congiontiyo,
si
non
nella
Se
,' informarsi
se,
bove
IO
non
dubitare
come
Se
Se
laetahor
Ubrum,
deliberare
tradurre
occorre
Ella domand
se
col
utrum
an,
come
del
non
per
cui
in
sa
iegi hunc
toegHo;
ardire;
dubbio,
sapere
giudicare, dire
se
ne
di
i Terbi
dopo
samnare
Non
al futuro
Si
ne
piacere
piacere
Se
nec
a^^r
per
come
cum
sta
col
in
luogo di
coogiautivo ,
mentre,
come:
poich,
iy9
cQndaoeviiDO
lo
Q}mt
Cua^'ad iUfipticium"liitfercCffr
al rap
cpnduc-
plisiq(ment|re lo
yano)
pome
1^
la
cosa
fosl)
cosa
Cme
'
4eji
oqak
ti reiide
ff
latino
i^
mr
pcrit^z
wa^
con^e:
Pome
intendessero
se
^0rin4e
vi|"tQ
aves^efo
se
egli fia
specie di persona
pome
andare
perj
)
)
Deve
da,
dov,er.^j,bisqr
usati
di
punto
participiorff5^
si Inette il verbo
seguente
col verbo
surn^j e^j, cstji oome:
da
jam yicerint
4Qv.en^ bisognarti
sul
cqss^
una
si
nfnto,$ono
un
al
Sta m
qvere
a,
che
sqltanto
inostrare
d^
0^re
a"
quando, seguiti da
gnare'jf
fdfiterif^
Quqii
jo fos9 presente
se
Come
Ha
^i^itft
fv
per
farsi
rt^, rif/7|
fiiscet^iims ff"
partiifa
(ef^
ci^keUq
il
Mojt
punto)
sul
ojam^am onpidq
bisogna
io sia cosi
che
Non
fi^bile?
Ma
per
dum
caso
eo
se
mostrano
il
passivo:(
come
dire)
(sipotrebbo
eri
ut opjjido
potiretuP.
dite
sof^na
fate
potUiVMt.
anche
erat
in
c(elparticipiodus,
c|so
daj^
se
governa
In
diim.
i) verbo che
l'accusativo,
con
est
,
pronome
che
si fa
si mette
segue
dovere,
segue
come
uso
al
:
del
caso
non
bisognare
participio neutro
,
del
verbo
il
noma
iBo
Questo
che
mrre
noa
aprireil
td
4ohHm
Boa
ini-
t9ikr(i$
mum
dolore
mio
Saperp
essendo
papere
in
de
Utino,
araoti ad
tfiSllitonon
un
^i
rea*
come:
di ")tteita
ceSeppe profittare
J?a opetuioi^
$i$
mtu
pisioiie
Mi
Mi
par mille
mille
par
ani|i di rivederti
anni
ffihilmihitam
ut
Nop
ci
pbe
te
bai
voeifirarit^
frustra
di faticare dimenato
A fona
dotto
Per
";aUivQ per
doctm
f^uM" labore
evasit
dire
non
dir
non
f^yvero,
vociferare
forza di
sei
id
dirp
guamvii
Tu
i^uominut
ttat
i^num
bel
un
be^ dire
qn
te
te
fiat
Avere
Ta
Per
si fjccia
non
da
dipende ch^
Non
longiuM^t,^uam
ndeam
te
Tu
malm
4icam pe^^imm
ne
pessimo
Aver
Ho avqto
)Io avuto
vinto
la
la fortuna
la
hai
di vederla
disgraziadi
JVon
Nqh
fortuna,
motivo di
esser
aver
la
aver
Mihi
eontigit ut
Mihi
aceidit
motivo
est
non
est
eam
vingerer
ut
timendi
4gi$odtimeas
Malgrado
Ito fece suo
malgrado
V ho liceoi^iatosqo
malgrado
Id
inwtus
fUua^
tnderem
rt^ione
Ttbi
laniere
disgrazia
feoit
int/itum
dimisi
focus
^ non
|8f
^uairnHeldmitaret
aedite
La
piate grida di
lei
iruef*
fcit
Fate
attentione
d'un
albero,
seguenti modi
a^
dire
L'altd
d'
tape,
Il
d*una
Media
arbore
summus
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d'Una
)n
mezao
Il
basso
del
'
mercato
d'un
d'una
albero
,
media
mt^
rupe,
mone
arbore
In
tumma
In
medio
foro
arbor, imu$
Ima
tuffeis
mons
diui
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dell'albero
dima
summ
arbor^
rupe
Alla
Stimma
montagna
Una
d'un
mezzo
d'una
mone
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La
Il fdnde
del
Imam
mafe
metodo
di
mare
TtA
AWESDlCE
Del
digiti
Extremi
dita
delle
punta
Contare
del
giorni
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press
i Jlorhni
t ilotdanipei* denotare i
giornidel
distingueva
ho
keb
Calendej,\eifoneje%VJJi
Le
Calende
indicare
volendo
il
None
dicevano
quando
di
cinque
Nonie
januarii
Avevano
januarii^
Januarias
mesi
quattro
glie,Ottobre^ ne'quali
I^er mostrare
dirsi
a'
januarias.
cinque
d'
januarias
ogni
onde
mese
il
intendevano
erano
Calendario
dicevano
januarii
valendosi
Gennj
Gl'Idi
Jdibus
Catettdis
ordinariamente
rano
de
On-
mese)
(ennajodicevano
di
primo
dell'Ablativo di tempo.
Le
tempre
erano
il
le
giorridavanti
(ciodie
a' 7.
venivano
le None
dalend,
pridieNonas
Maggio,"L*
gl'Idia'
\ None
pvidie Idus
i5.
g'Idi
poteva
^onasj
ante
dalende, le Non" 6
CaUndak
dttte
dicendct
il tredici di Gennaro.
m";utravano
pridie Calendas,
altrimenti
"
co
l'anti-
ante
il giorno dopo le
Idus). E per mostrare
dire
gl'Idi, poterano
Nona,
poatridietaUndai
tiaUndarum
Nonarum
Iduum
potridie
L'intervallo
che
dal
primo del mese
passa
Idu,
che
an-
il
mese
tra
J^assa
eccettuato,
le None
ed
r intervallo
apparteneva
1 Romani
mese,
che
passa
alle
apparteneva
il
13
alle
il f5,
'
a' 5,
None;
apparteneva
dagl'Idi al pritpdel
ti
a' ^
l'intervallo
mese
che
agl'Idi; e
susseguente,
Calende.
adunque
esprimevanoil
per
numerd
indicare
un
giorno qualunque
de* giorni di
cui
questo
del
precede
i8i
gridi,
None,
le
che
denotare
olendo
Gileiule
le
il 3. di
y^priiitf Quinio
NonaM
jpriUa
Nona
ante
dal
dello
None
vi
mese,
stesso
Per
7.
cncfue
sono
il
mostrare
Junii
Ida
oetatw
giorni
d
ottavo
dal
G-
du
ante
dal
perch
cadono
cui
le None
le
di
Maggio
dello
stesso
Giugno
junias
junii\
die
die
giorni^
vengono
tenia
Maii)}
in
teriic^
die
(cio
Nona
inclusive
tre
coi
in
dicefano
Maja
ante
5.
al
eono
inclusive
Maggio
quinto
ti
di
Maii
fino
mese,
al
fino
inclusive
Qaiddi
suneguente.
mete
Aprile
Nonas
die
inclusile
Aprile
di
3.
del
di
1*8.
Idus
octat^
idu
ante
(cio
Julia
o
,
octavo
dicevano
Luglio,
Julii
iulii
peicb
,
in
anche
decimo
cevano
dal
di
14.
di
Ottobre
vi
che
elusive,
ha
soi/o
vi
3i.
fino
giorno,
diciassette
octavo
che
ha
diciotto
sono
ptembri
se
primo
nell'anno
che
bisesiile
si
esso,
rebbra)o,
ha
ne
da
primo
Ottobre
in-
Novembre
dire
sive^
inclu-
pottridie
ancora
Octobri,
allora
giorni
Sexto
latino
in
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a8.
a4"
Martii
intercalare
ha
il
Mese
Il
Sextilisi
di
di
i'ft il
quintiUas
(il
quintile
Trovasi
idus,
nona
che
Quindi
Nanas
cominciando
Lugltb
Tanno.
dicevasi
Luglio
perch
Marzo,
quinto,
si
nona,
delle
none
Agosto
presso
Nona
di
quello
presso
trova
Calendas
era
il
sextiHas;
Agosto
il
Romani
sesto
gli Scrittori
16'. di
primo
dei'
mese
Calendas
{Postridie
Ida
Luglio)
ad
volta
qualche
cio
Quintiti
l'anno
ad
tertiwn
idu
preso
bisestile.
di
nome
di
a5.
Colenda
l'anno
rpetizione
questa
ha
ordinarnmente
ed
39
aiijbedoe
denotano
Martias
16.
perch
al
di
Mese
Il
Idus
Caiendas
giorni,
di
Potevasi
postridie
Ca
eptimo
dal
di
Uttobre
Novembri),
tdus
d'
ante
trenta
giorni;
al
giorni
16.
decimo
Calendai
ante
inclusive,
inclusive,
il
mese
Polevast
juUi*
decimo
teptimu
Settembre
Nona
postridie
Octobrit
die
(cio
decimo
die
Octobri;
14.
stesso
giorni.
otto
Settembre
Calendas
octavo
Novembri
tenda
di
dello
inclusive
egualmente
junii
il
denotare
Volendo
i3.
al
sono
Nona
postridie
dire
fino
vi
gl'Idi
cadono
cui
inclusive
Giugno
di
(al terzo,
degl'idi)
al
tertfum,
^quartum
quarto
giorno
ad
quartum
diem
prima
ante
delle
colenda,
calendas,
caleudc,
t83
iTtol
Gahde^
dlie
degl' Idi
Gen.
ikg;
iS
Mar.
Dee.
di
di
Fbl"raj
Ai^r-JSiaij..
Maj^.
Selt.
Qtt.
Lug.
giortii Si
Non^
lh
Comune
No?.
.
giorni
3i
di
giorni ad
di
giorJQiSo
I
.Cindi
Calndis
4 Nona!
Nona*
Nonas
Nna
Prid.
Nonii
Ni)na
"
4 l^oas
4*Noiia
'
4 "Nona"
Nnas.
aieiidi-
Galndi
N"Hat
Prid.
Ida
Prid.
Idat
Hohs
IduA
Notlas
Idda
3- Nonaa
Kni
l^rid. Nna*
Noni
Dini
V
'"
.8
Idu
IdiM
Id
Idtia
Idd
Idu
i.i
io
Idui
Idii
Idus
il
ta
Prid.
i3
Idibus
dtt:
Idvi.
Idai
Idus
.Iddi
idu*
Ida
Pi:id.
Idus
Idibus
Idas
Idd
Idis
t4
Clp
Prid.
Gai.
Idi bus
t5
7 'Cs,
6 Cai.
i8
Idts
'
Cai.
Iddi
^a
idibus
t8
CaU
16
CaL
17
CaL
iS
Gal.
i7
CaL
t6
Gal.
t4
CaL
i6
Cai.
i5
Cai.
i3
CaL
Ci.
i4
Gal.
la
CaL
i3
Gi.
it
CaL
10
Cai.
t4
Gal.
do
Cai.
t3
Gai.
ta
Gali
ai
Ci.
ta
Gal.
II
Gal.
a3
f
o
Cai.
Cai.
Gal.
a5
Cai.
a5
j Ci.
Pfidi'idu'
il
Gal.
IO
Cai.
9
8
CaL
io
9
8
CaL
Gal.
GaL
Gal.
Gal.
4.
CaL
Gal.
CaL
Gal.
4 Gal.
a8
Cai.
^9
Gal.
4 Gal.
3o
Gal.
3i
Prid.
'
"
CaL
Gal.
Gal.
GaL
Gal.
Gal.
CaU
Gal.
7
6
'??
Gal.
Gal.
7
6
'!
Gal.
Gal.
Prid.
Gal.
CaL
Prid.
Gai.
t^rid. OaL
'
'
i84
TfiEZA
PARTE
Prosodia
Della
Prosoda
Ija
le sillabe
Delle
Consona
Quelle
al
sonante^
dicono
si
una
n^r^
nominandole
che
Mute
ponevas
*kia
d, g,
e,
che
quelle
u,xi
la
h^
nei
t,
^,
p,
pronunaiarle
tali
perch
Con
per
Senvoomiif
anche
poe
la:'^
vece
cominciano
tali sono^^
s:.si
$,
In
i^Oj
.4
a,
,.
m,
piti ^tter
cio,
younli,
Uy
posta avfiinti una
liquida. E
eomiaciaim
pier tonale, ki chiamano
i,
(quantit,
Comonanti
ni I
^c0no
alla
ed
composte
son
le altre
tutte
rispettoagli arceoli
sillabe
Le
che
arte
un
f,
sono
anticamente
si dicono
cio l, m,
r
Quattro delle Semivocali
n,
da
muta
una
perdono al
Liquide, perche essendo
precedute
loro
con
valere, e quasi liquefacendosi formano
quanto; del
,
solo
sibno
un
essa
Le- lettere
Per
lunghe
ae
oe:
del
la misura
s'intende
che
Le litfnghe
come;
('*),
segno
considerarsi
possono
che
segno
Qdi deve
votali
AHef
tempo
in
sono
tenebrie
essa;
di
sola
Per
determinare
la
di
studio, ci limiteremo
altre
Goali;
alle voci
ai
il
di
Non
ad
dittonghi; alle
le
una
non
hanno
nna
parola
sillaba
dittongo
ne
hanno
delle jnUabe
di
jemplicc
regole
avanti
sillabe
voci composte.
dare
un
un
introduzione
intorno
alle
mero
nu-
tato
trata
cali
vo-
alle
consonanti;
finali; agi'incrementi;
le
sola f ^rai's
si valuta
quattro.
inteiidendo
alcune
quelle
comuni,
regole, seguita da
di
ina
ma
lungheaza
derivate;alle
d'
(u)
seeno
le sillabe in
perch
grande
Prosodia,
in
il
lunghe,
sono
perci
brevit
maggiore di eceeaioni.
avanti
tante
tre,
numero
brevi
vocale; mogietratus
un
completo
vaglionO
col
notate
sono
dividono,
s}
sillabe
contri
che
avvertirsi
una
questo
le
brevi
le
comuni:
Domnns^
i Grammatici
vocali
due
tra
et,
ea,
au,
la vocale
pronunziano
col
quante
per
Dittonghi
ai notano
di
Vj posto
hujut, majue
come
sillabe
Cjrciopo
si considerano
pronunciarle*
brevi,
in
c/o
unisce
come
delle
quantit
si
queste
parla,
si
celebre,
doppie, perch
formano!
si
aitimi
Avuto
alcun
doppie.
vocali
due
questi
cio
'
Dalie
come
in
si dicono
nellla medesima
vocali
nel
jr
consonanti
come
kre
eome
i85
t. Dtl0 voali aifmnii altre iH"cU
Una
1.
ftfigoU
rota breve
p'us,fidi
Si
vocale
medesima
nella
p*
ptier,trtbo^ nihil^
D^as"
come:
ovttnqae,
un* altra
avanti
me
ut
eccettua
il Genitivo
i.
ittjut
che
in
ha
prosa
sempre
onde
fa Hius,
poesia comune;
prosa
io
ed
fa
illius;
untiis;
poesia
ipaius^ utr\'us,
ipsius,utrius,
ha
ttertus
altus
l'i
Ma
breve
e
lungo
un"ns.
sempre
sempre
l'
hanno
in
la
I vocativi
e
t Gfii^
ni ei
s.
lunghe ^comet
l'i
ed
luDgO)
in
Proculei
Pompei^, Volltii
3
in
lunga
Genitivo
nel
Dativo
della
nazione
ogni volta Che trovasi tra due i^come
in ogui altra breve come:
rii) spi
ma
4* ^i
ne
lunga purch non
nei qual caso
breve come:
fiebam,
Omnia
fiuttt^
|am
quae posse negabam
^o
^^
quinta decli
faciei,specii;"
seguano
insieme
"
dius dia
5. In
dium
l'i
lungo; nella
Diana
voce
comune
6.
L' interiesione
voci che
7.
un' altra
aJcune
Le
in
heu
comune;
Greto
scritte
sono
vocale
con
breve
in
I4 Delie tfocaU
'
avanti
ed
in
lunga
eontonanti
Hegia.t^ Una
vocale
due
avanti
nella medesima
consonanti
trra
parola*'S dice
irma
lunga per posiaionecome:
tus, pistor
Segue lo stesso ancor
quando seguita da
consonante
ixit gaza, aio Pompius
doppia comei
Una
Vocale
finale
avanti,
Gonsooante
Begola a.
una
che- seguo
comincia
pure lunga per pomzione pe la jce
consonante,
come:
fortuna
noceBei
tendo
per
render
cme.'
saper
lunga
da
at
piisAeneas/
le sillabe yor,
due
nel-
caso
aeqoora
principiod'
la vocale
essendo
trum,
di
sit
lettera
una
parola
una
la
cui
sono
dicesi
p(?r
possit
lunghe
doppia ^
hanno
non
termina
molila
triumphum^
nace
qum
sum
qum,
Cui
con
maior
sum,
consonanti,
s*
forza
te,
parola preceden-
prata^ sidera
zodiaci
Aerses
una
posiaione.
Regola 3. Ma
per
v^n-.
,
di
cos
lunga,
Thcsus,
Pirilhous Simphonia;
Menelaus. Lais^ dicite Pierdes) respice Laertem
breve
sillaba
prima
dal Greco
hanno
la focaleseguita
vengono
volte breve ed altre volte
lunga, secondo
che
la
lunga
sempre
da
ha
ohe
comune
natura
simulicruiB
sua
vocale
una
comes
lunga ^
di
natura
liquida
nella
patris, volucrb,
resta
sempre
breve
tna
medesima
posta.
ba
silla-
Celebris;
tale
cerne:
ma
ara*
M
ikiat 4kkU ^nii
Uh
Regola
Va
t.
aluda,
liome:
Si
in
(Carle genrllhentliiri^i
delle
efgi,
eoBtra,
tere,
in
tisi i
ali
re^la i. le foci
(avferbio),nelle quali VA
da
eccettua
poslea, puta
fine
quin;
in^
questa
breve
eja
j-
'*
.
Tutti
a.
i cadi
finiti
hettora*
tempia,
tempdra^
iti ",
priitiaeclinazione^
della
come
ne' vocativi
))ure
Thom,
Cbalc,
Ma
*?
r ablativo
ga
da
in air,
greeolft'lini
die,
quadre,
Andreas;
brvi
bme:
cui
in
cosi
Ve
tinaie
le voci
pare
lun*
Composte
le ^Oci
li e
i;
quaid,
care
della seconda
siiigUi'idell' iitifiralkiv
in Pidef
bab/tf ma
lime,
doce, mone,
Le. secOode
a.
iiuesta regola,
quotidi;
potflridie,
bodi,
ene
""
ii fannd
cbe
quinta
spe,
'come:
tentpra.";n
come:
coihiineinente
declinazione,
fide, caesari, dS,
della
come:
l'eccezioni
molte
Nauta^
Lucaa^
Aeneafl, ThoinaA,
anti*^. %
catitid, PalUs
da
Poeti;
musa^
liingatSeU'bIativd
altro
per
cooie:
de'notni
Luci, Andrea,
Palla, da Cbalcas
uveiti, stnchra^
come;
perone
u
coniugazione, conie:
ed in cave
- breve
vale ^ respondei
e
S.
iatigaVe ne' monosillabi
ma,
;.
^.
brr
Dia.
Se;-
te,
cong.iunzioni enclitiche
qvt ne , ve , poste invce di et ;
n,
vtye
negli aggiunti silkibici "tce, te, pse, ptef) coide**
famaqu,
tantan; bisce, tute, reapae,
suapt.iJneve
formati
avverbi
Si
Te
tutti
fa
finale
di
dagli
4.
lungo
gli
nelle
adiettivi
ft^Deolinaaioni^coiiie:
della
piti,valdt.)i
ce
male,
bene,
come:
Ancbis,
Regola
3.
ne'
vocale
in
brevi
sono
lunga
greeolatini
Ma
fere, ohe.
inferne, superne^
et
noiilt
Calliope, Cet",
La
ferme,
aggiungono
pare
come
finale
5i L'
di
questi
4t
Leth.A
fine
delle
parol lutaga^
mtt-
iil.
comune
eibii nelle
quali tqti
'
.
,
h' i finale
icuti,
sillaba
S9la
tt
cui
"le'
quali
i
,
porro
,
Si debbono
della
a.
vii*go
nescio
eccettuare
declinazione
,
tempio,
fine
in
domin
ne' Pativi
singolare
Vacai
delle
termina
Ale,
parole
Voeatiti
in
de' nomi
come:Dat.
os,
AinaryUi, Dai^iiiL*
dicr
come.*
comune,
'
1.
ne'quali
serv
y
una
anche
il Genitivo
Vo
d'
due
finale
l'i
di
Palladi^ Phillidt
Rgola 4.
duo
beye
lungo*
breve
Minoid
quando
3.
greci j
l'i finale
" dann
alcuni
l'o
1^
caii, cio
finale
il Bat
lungo,
cernie:
TAbl.'
tiiy
i88
tit uiwntiU
tooitit nei
exn,
deiD
ab io
provin,
teriMDaiione
3. La
lirete^ fi tW
qtMtt
io
ncota
nell'aecutativo
breve
de* nomi
in come:
Ician^ Maan^
ae
Phaedriii^ da Ida, Maia^ Phaedra.
a
allora
in 4
nominatiyo
deriradal
lunga ^ come)
enean
Bfarsin, da
4* Anche
lativo, come:
Aeneas
Adonin
ed
in
BuuthU,
Cerber09
iieraccd"-
brevi
wn
on
hun.,GerhetSn,a Jdontsj
"'*
.
Finalmente
5.
le termi nasioni
Butit
fiutirii
Marsiaa
le voci in
brevi
ton
cde bannd
il genitivo
"reve"come:
io inis
crimen,
ttbicen
Carmen,
che al genitivo fanno
tibicinis i
carmini
Qnmn,
#
li, nomibifl, dumini#
Hegola 6. Le voci ierliinate in r liantio l'uUinia
breve
s fa
lunga
vocale
la
avanti
fter if
finale
pam
quali
altro si fanno
anche
nelle
i.
hir, cr^
(Dai lari),Nir (fiume) ver,
im par
dispr suppir;
composU compari
iari
per
siUaba
lar
i suoi
don
earmi-
Caesari usor/.lttrtir".fertiry
preeor^vir,
come:
pjtr allro
voci
nomcn,
brevi
a.
sebbene
abbia
no.
cria
terminate
in
7. Le
Regola
voci
breve.
ai
n#
lunghe,cornea
fanno
muaa,
ama,
i(.genitivo in
ma
ania
anatia
breve.
finale
La
quei
Pallia PalUdia,
hanno
che
grecolatini.
nomi
come:
4#
aativo
de' nomi
roaa,
Amazonns
Aicia
il
^^nitivoin
Arcadia.
grecolatinidella
Come
breve/
idis
pure
3. dedinaiione^
c!i
vocativo
nell'accu-
come:
Me-
.
.
Regola
ei
drdinarilimente i
Anchiaa,
Si
finale
La
8.
ceecttuano
1.
i nominativi
lunga
tornei
"
militea
e
vocativi
in
es
della
3. de
l' incremento
hanno
come'
clinaiione^ che
aingoiare breve
che al genitivo fan"#j miUtia^
i auoi
con
lipa,
^.
sono
In
plurali da'
siont*
,
come
domi
;
finale
la
altre
Uaemonea^
g.
La
finale
icia, iaqui's,capis,
is
ne' nominativi
tOcativi
alla 3. declina*
appartengono
a
Trocs, Cyclopa, IjFajadca
Amaaonea,
grecolatini/
Regola
breve
che
breve
pronome.
eome:
Parjla^ pania
Cm]
i8o
Si eccettuano
lunga,
Must
pome;
% lunga
a.
pluralitrnliiali
i cati
i.
^ sillaba
quali ^
ne'
ij
viris, nobis
glfs^ vis, vells, nolls, malia
doiuins,
oautit,
a,
In
it in
8|9^] e
transfs
3* 61
fa
in
l'incremento
hanno
3. declinazione
della
.
s,
che
aDIs^lTSj
Dllif, Luis,
e
nelle voci
fax7s]i
lunga, comet
Regola IO. La finale in os h ordinariamente
fcbon69
peps, domins, s^rvs, ns, ys, 6s ris, Trs, Mied
ns/
in
breve
altro
per
^reciscritti oolVome^*
nomi
altri
impos,
oompos,
ossis.
Come
alla 9
nelle voci greche scritte cpiroraicron e che si riducono
cme; ^Tjrros,i/ rctos, i/ Deloa, i; llios, i;
declinazione
f
pure
Argos,
Regola
regiiis,
temput
ftfamuliis,
Si
eccettuano
tHu"t
ffCrs,
Si
a.
finale
La
11.
|.
mus,
plus;
come:
3. La
oome
pure
di
Vocativo
in
uria
Qome"
udis
quei
ntis
,
terminazione
nominativo,
de^linai^ione
Jesus
il Nominativo
eccettuare
V incremento
che hanpo
lungo
nomi
lunga
celiali
nei
come
brere^
sentilsii
secis, amamia
i Monosillabi,
suSy
debbono
peli'ordinario
ut
us
Accusativo
come*
Vocativo
?* intende
Inoremento
quell'aumento di sillabe che le
nelle
declinazioni
declinabili prendono
e
coniugazioni,
Tocl
al
tanto
singolare che
che
rima
leir
il
nomi
al
nlurale.
soffrono
Parleremo
nel
declinarli,
singolare e quindi
plurale^e
a'
verbi
riguardo
il
cremento
deH' in-
considerandone
posciaIraller^mo
incremento
fhlt Jncr9memto
^^'Per
di
dapprima
cui
cqnserya
Inoremento
il
del
nome
il
genitivo supera
in
ai dice del
tutti
nome
altri
gli
spetta
^
s' intende
nominativo,
casi di
ancora
de* Numi
ambedue
quel
il
quale
i
di sillabe
numero
s|
aumento
numeri.
agliadiettivi % Pronomi
Quanto
e
ticipi.
Par-
IQO
Tiitti i nomi-
Regola
hanno
I.
alU'o
T i nere
lungo
mento
ip
Celtibri
Celtiber
pacia.
vectigilis;pax
Ma
breve
termiiati ili al
maacoUni
ne' nomi
\.
come:
Nelle
voci
1^
m^ra^
mas
anntia
breve
pur
t^,
jubar jubarit
in
vaa
yadia
(aebbepe
i^'suQi coo^posti
nect^ia,
nectaf
Gaapar
a.
in a ne'npmi
della terza declinar
^'incremento
lungo a| singolare^,'
vectigal
pietas pietitis,*
")me:
pegola
yone
: ^
saturi
satur
generi; aliger aligeri;lapigerIsinigeri;
Per
Declinazioiie
9.
sia
lungo
compar
in
com-
nano
termiqel nominatiyo
trat"atrabia^dapa
a
cbp
come:
che
in
r incremento
5. Inoltre
in as
finiscono
nominatiyo
jPaliaa Pallidia, Olimpiaa Olympiadia
in
coiqe:
grecolatini terminati
a
al
come*.
alemmatian
poematia atemma
6. Fji)alment^ i nomi
imilax
,
Cajidax
in
dogma
in
grecolatini
Cyclaa C^cladi^,
ne* nomi
pure
dogmatia,
climax,
come:
x,
poema
breve | Ma
genitivo in acia
.Candcia
la
prosa
il
Tale
terminati
hanno
fax, Pbarnax
ne* nomi
hrev^
in e ne' nomi
della 3. declinazione
JKegola 3. L'incremento
i breve, come-,
anseria, grex
Hyems'hyen^ia,
pea pidia,anser
fuuua
tcrea
funra,
giegia, pulvi^ p^lveris4 4e|;enfr
d^genria,
tei'tis.tt
Si
il
eccettqanQ
quale
le voci
1.
luogo,
come:
che
hanno
reni:), airen
l'eli
in
T incremento
sir^nis.
eni
,
Le
3.
in
L'incremento
er
ed
es
in
come:
caracteris^ Soter
caracter
nati
grecolatinitermi-
magnetis,
magnea
lebes
Soteris,
lebetjs
,
breve
i ikOm\ terminati in er hanno
l'incremento
che fanno
aeris, aetheris
aer
T incremento
ebraici
4* Anche i nomi
terpiinati in e/ hanno
lungo, (ome:
Isdrael
Isdraelia^ Samael
Dapiel
Danilia,
^mulis, Michael
]Mlichai8" Raphael Raphaelis
Hermetis.
Singola 4
declinazione,
tra
. Ma
^d aether
L'incremento
come:
obsea
in
jr
ob.sidis,
ne* nomi
breve
cariuiiiis^ oi'do.
carmeu
marlyria
della 3.
eccittkaatl ed
SoDQ
ff vibes
haoiia'i'ocfeiiusiDito
lungo
grv^phis^
viblcis^ gryps
^nnlk, QciirisQuitis,
nUia
i*
'9
nomi
nisdis^ yisvlris,
Ss^uid^
glisglftU" Di^eDtis.
li iitM
V iDcr^raDlo
genei^lioeiile
Hanno
i nomi
terraibombex
nulrlcis,
cqi|ie:
|iatiin
OYX^
bomblcis^ 14(1 80O molte le vqci epc^Uvalfi^ n^lle quali l'in brey^i tra Iq quali "fpii^.
pfC9 qiji ^dIvs calti;
ftemenlo
a.
fllcie* nutrix
"( felU
ix
luago
^prix {iqrlcU
(ailicif^
8ly" trlgin
Regoli 5, L' ii|crea)^ntoiq q f^e'nooii cibila3. 4eclinaione
decor
lungo, pome^
decris^ c|itioditiuis ^
prdna ria niente
fi
sl Qlisj
VQ4
pandor cau4ris
l'ecpezioni apettapti a
vocia
3ooo molte
brevi i qpmi neqtri phe
.
teniporia
tempua
niairi
s^.
os
il
UDnU
i*
regola
in
oris
||ppitivQ
questa
i.
aoq
^ai^po
cQrne:
Ma
u^eippria^ ebur
ebons.^
i'i^t^ f^'cq^nparativi^po.ipe:
majjus
,
breviris
breviua
meoior
in
l'increniento
lungo
Mniq
^^
bp^
increineqio bfeve le voci pbe aeguono
conipotiBf praepos
inipp,a i|npot9| conipos
praepotis,
H^nnp
bov9f
arb6i'4,'ala8tor lastris,
memns,
memor
'
~"
immemor
SI
aggiupge
cbe
tiignifica
piede con^p:
4eayp6vl4 Qedippa Qpdipodia n
\n
pus
"( tvipu^
tripodia^ desjrpua
voq.cbe
.iy.Le
breve
banno
al
npmipativq
terminanq
seroba
in
oks e op\
aeiobia, Aetiop^
eliopi,
inppf inopia, Delopa Deipi^.Ma lungo l' incrc*
n^llfiYppi CycloffiCyclpis
mento
Cpcropa Cpcipia,l^ydro^
'
)iy4rpsn
"c
^imon
^imnib
9. Gemerai
pri termipati
Keatoria^
'
mente,
io
or,
bannp
ed
anche
molti
in
ot\,
in
i pomi
con\e:
t*ycapnLvcaoi^^ji^ippbiqni^mpbQAa, Orion
Begqla 6,.L'ncrementQ
in
ne^ nqiui
dpUs^ X
prqNestor
Orio-
declinazione
Ducis,
Augur uguria, Pux
triicii^ redu^ redici9" i'urfur furfuria^ tui'tur turturis
^ breve^
trux
come:
Conaul
Gonsulia
le
^i eccettuano.
cbe
F incremento
brpye
iu
te^-minazioni
uri$
,
p^i noipi^
udis,uUs
mqris^ tellua.
"t mua
in us
fii^iacppq
come:
teleria, palua paludis, incu^ incqdia^ virtua virtutis.}) Ma fa^
^reve iiitercua intercutia^ pecus pecudia, Ligua Liguria
r increi^ei^tq
Hanno
qngpf^acbele yaci ^ lux li^ciiufuc
i^ria frm (rgia
neil nomii^ali?o
'
Ikiiionmento
L'iocremento
ne* oasi
pluraU
del
plorale consUte
plurale superanq
obliqui del
avelie
in
fillabe, cke
dello
il nominatiTO
etetio
numero
Regola I.
plurale sempre
musirum,
bnbus,
qui
ubis
qurum
numero
come:
in
L'incremento
a.
inontniof, passus
Per
Itro
L'tncremeplo
diverse
masae
ambdrom
ambo
rebus^
?i
ed
am-
nclrum^
nos
pavnbus,
bubua
bdbut
quel
del presente
sii^lgolare
incremento
un
di sllabe,
numero
de'?ari
ne
ve
da
secon-
in
cosi
due
sono
ha
ne
due
col
verbo
solo
j,
due
Regola
stabam,
sillabe, tuebmur
L* incremento
t.
9iiiabamus
incremento
del
darem;
cosi
Hanno
come
S.
dbo"
primo
dtis, dabam
circurodatus
redundre
cornei
abundire^
legmus,
docemus,
roj^ el
docu'ro; e
qual
nelle
cosi
breve,
caso
altre
lungo,
me:
co-
lacermus
flebam"
quelle voci
tutte
i.
ordinariamente
nelle
quali l' a
come;
eram"
persone
tanto
ne' verbi
generalmente
passivi della 3. conjugazione ognivolla eh' seguita
:
leger^,leg*rem,leg^ris,legerer
attivi che
in
breve
breve
pur
bre,
fuerunt}
teterunt,
Regola
l' iheremento
dederunt^
3.
poeti
lo
legi'mus,vid^mus, dicimus
lungo
fanno
passiviterminati
alcune
come:
volte
amaferunt,
comune,
come:
bi ber uni
tuUrunt^
L'incremento
ne
futuri
docebere
comunemente
f^nt
solo
in
d^beris,
come:
4*^^s^nti
rim^
L'incremento
dar,
lungo^
bi*eve nel
Ma
come:
in
altro
per
ran,
furo,
i'urim,
a.
verbo
Uie
quattro
generalmente
composti
penultima lunga
ammus,
eccettuano
seguila da
beris
la
hanno
amari
perch
circumdabo,
L'incremento
a.
dmuSj
Si
dat^
deponenli, si
verbi
deponenti
Regola
do,
amabatU
due
amaudi.
ne' suoi
altro
per
inundire
amtum
verbo
tre
amarit
ha
ne
in
a'
quanto
nella
tiM^amur
passivi
Cosi
sia^
vi
non
incremento
finto^ ha
che
ha
ne
de* verbi
attivo
finge quantunque
un
amabas
mentre
Trattandosi
quattro.
paragonano
s
sillabe,
ama-
perch
ha
amai
cui
con
la
superano
amabat$
in
cornei
de'verki
Intrem^nt
deWerbi
breve,
sempre
lacus
li^ngoin
persone
persona
has
le declinaioni
tutte
nel
de'caii
dies dfrum
qub(|S|roc r^rtim
D9lt
le
a,
montes
bufl
lungo in
oculrum,
oculi
Regola
In
L' increraento
in
peli*ordinario
breve
cornea
in
193
.che
iHa
per
altro
'me:
-u
venire^
fa
3. Nelle
il
caso
pur*
breve,
quaesivimus^
co*
era-
sum
imperativo
Regola
5.
gassato
loro
derivati
come:
ri
noUtote,
avanti
sempre
muM
slmus^
roalimus
nolimus^
nollte^ nollto^
del
Come
tis,
lungo,
come:
Iran-
come:
estlej
L'incremento
in
possumus,
avanti
ras
sempre
comunemente
"#
Ma
VoluniusD.
Burnus,
lactrus,
nel
persone
volo
breve
4- I Poeti fanno
iermus, transieii'tis
Begola 4* L'iucrenaento
flctteamatte,
breve
velllis possmus
u
Iba-
Ire mua,
altronde
quale
seconde
de' verbi
sTtis^ vellmus^
Yu
qual
/|.coniugazione come:
venidius
prime
congiuntivo
neir
della
venmiis;
definito, che
pure
nel
mas,
Ne' verbi
9.
segua
trniDazloo^iVi\
divimus
mu8
ne
oetle
lungo,
breve^come:
participifuturi
nei
ras
doctrus,
amatrus,
come:
in
VII.
De'
passati definiti
j
Regola 1.
lunga,
aillaba
passati definiti
Participipassali
hanno
ordinariamente
la
prima
Ma
nei
veni, vidi, vici, legi, movi, em,
sillaba breve
come:
seguenti la prima
fiidi
du/indo'.
Regola
sillaba,
dedi,
sono
a.
passati definiti
Nei
brevi
comunemente
pcpuli,cecini, decidi,.
che
le
duo
prime
lunga
IVIa
quando
consonanti,
di, fef^lli,ptpngi,intndi, tutndi, .
sia
seguita da
due
la
raddoppiano
come:
Anche
prima
sill-tbe,
la
secoiida
cucri
come:
sillaba
i, momr-
caedo
pedo
sillaba e fauno
cecidi, pepdi,
allungano la seconda
la prima
Regola 3. I participipassatidi due sillabe hanno
Si ecsillaba lunga, come:
cettuano
lotum, llum, mlum,
visum,
rii participi ditum, ttura,li'tum, quitum, rHtum,
citura
da
tum, obritum, dirutum, citum,
cieo, cies ; poich
"c
inUitum,
ji
Regola
lima
5. Al
contrario
in
participi
itum
hanno
la
pennl-
sillaba breve
ditum, I Ma
se
in ri allora ia
penultima sillaba
lunga perci si
i3
far
lunga
94
in
cupTtum
eupivi
ptltmiiiipeiPcli'prQTeogoDQrdft
altro ^ breve
Per
^i
da
vengano
in
agnituni
cogttovi.
a^/io^i
)(40|jQ
perchprovieneda
unica
BegoU
ppde
derivano:
Il
participio
recensiti
peti^
ebbene
pr-*
recensitutn
4^^ recetuui
non
l'hanno
))reve pur
cogojituin,
Icgebam
Jegitp
legens^ ](^elj|.
v :
posto
all'op-
ha. U
lgi
lupga^ ^ ^opgi^
paEsalo
prjiua
altres l'banuo
lgcraui, ic^erim, ]egiss;.'ni,.
lgcrpj lgisse.
Siioilincnte
siiuuiacruin, ajiibulacni(V| lavacruuij,
uaratrum,
Volut|i|?runi" iiivplucruniy
baouq la penulm^
Lunga perch
i sppiui artuni,
smuiiUuia,
ambulluoi,
lung4 l'hanno
!
voci
te:
derivasono
v^tMO^y volotatuoi' iiivalu^um , o(ide quella
deGuito
il
.a
)"
al coiUrario
|id(lu8
,
pevch
la
lmp/3Q
derivano
fton
da
debbono
Si
lunghe
bfpyi,
nella
penultima
da
da
breve
redi'lus, ioUo^lus,.
si fu u amaiii^s))iev(!:da amo
m
d4 mtum^
calpOj calt^scoj
in()4lis|
questa
regola
eccettuare
ii4edesim^ sillaba,
in
cui
alcqne
le
voci
che
p^iuUye
^omg^
80^
,
Gnct.^ ^m\fK
{lmanus
Jqcundus
ji^-
m^ntum
llmo4*
Junior
X"fiterna
Lx., lgis
Knus
mes
fmeq-
luoi
Altre
ffhcj.cornea
al
derivino
daluq^
Ma
potate
hi
I*
c^i son
(K triforms, buleut,
iV
a.
yiem
4* K
io
se
fungo
la
breve
pi^re
bipennis
nefashis,
in
idem
in
cquidenif^^ers*
in
In
hodie,
quoque,
molte
altre
in
^.
toascolino.
sillaba
prima
dtipoodium. l|-ecenii,ti^Lleciin, e4
far4
uequeo,
Ve
squidem;
altro
per
uo
4^
significato,Gpme:
intero
ncque,
in
si
neutro:
stessa
l'altra parte,
quando
breri
M"nQ
bifrons
breve
3^ breve
"n'
da
seguiti, ha
yop,
che
i Poeti.
leggendo
preposizioni a, de, e, se, ift,tra, sul priooi
Regola 4*
delle
Piiirole composte
son
lunghe* come:
amitto^dducOi
mitto, separo,
dilig(|,traducp.
breve
Ma
di
in
difiirao,e di'^ertusv.
e
breve,
Regola 5. Be sul principio delie parole composte
l'uso
conoscere
Le
fio
pome:
refero, i^dimo,
reduco,
^ue consonanti,
in
ancora
come:
rfert
*E
da
reppulit,repperit, relligio,
impersonale
Ma
.
luo^a
in
una
composizione avanti
preposizione
pr
'nelle
latine
ordinario
isifi
peir
parole
Proponi
lunsjflf
come:
prveo^ prmoveo', prdire, profeto.Notale
per altrq
da
fhe nelle vpci produtte
neptis^nepos^fesius,
/unetus^Jugio,
cme:
(arijjqteor,
u'prfundus, profugio* prfaii^ifi)"reYe,
6.
pegola
La
A
pr8fiestus/
profari, prfiteor, profanum!
neptis, pronepos,'
aggiungere
profecto, prfectua, profe
queste y^ci si possono
derivate
da
procella,proterTUs*
cf prficiscor,
^turus,
breve
( lignaggio
Propago
propago y ( propaggine
j
di
vite)
lunga*
Questa
preposi^iope alcune
stessa
propeUoj,proono,
Qui
le
deve
SI
altre
^anno
brevi,
che
avvertire
specialm^ptp
ctrcum,
ante,
projundo
procuro,
essendo
come;
preposizione /ro
a, ob,
cqmposizione
in
ad,
adoro,
proavus,
cq
cqii|una,
n|
la
tanto
vqltp
in,
per,
avanti'
abeo,
do
quan-
sub,
super,
yocale', i
una
obeq, inufo,
p^'eo.
supraddo^aniiero^ circumgo^
|iilj(eo^
pELljA ypi^SlFICAZipNB
liC
regqle
da
IITatto
iano
risulta
da
f\ formano
cql
(n
ducile
con
un
cui
si tessono
dato
v^rsi
latini^sonfi
i versi
di
numero
LATINA
italiani
sillabe,
certo
nur^erq
partibrevi,
le
diverse
di
sillabe
Itinghe o breyl,
dispostediverse
le
qualitdf'veni^ \\
^gu^e poetitl^^.
il vcrsq
contiene
par^e
specie de'pi^di,
si
mdo
di
certa
una
collocazione
|in
ita*
il vorso
da
di accenti; laddove
in latino
si forma
di
deterninato
numero
piedi;ed ogni piede
c|ivep
scandirli^e
un
lunghe
mostrf
le
yla
e
ranno
diirf^
97
ASftdotot
V
eik
ti pitcde
iittinero
piedi;
non
cessarle
di
Spondeo
i.
di
da
composta
iriolle
ripdt'tand che
nt
se
relno
^on
sillabe,
dcterhxlrbid
un
vrie
le
specie
pi
le
e
ptincifilali^
le
de'
ht^
cutioscersi
specie di Piedi
dit^r$e
fiarte del
una
ordine
ma
adunque
luiighe come:
sillabe
due
tlrtteidiscoii
mns.
di
Pirtichio
a.
due
brevi
come:
3. Coreo,
Ili'
Srnia^
Trocheo
di
lunga ed
uda
cave
age
breirei
una
toMi
d'una
breve
ed
d'una
lunga
4* Giambo
nuni
etere
Datilo
carmina
ca4
docernt
d'una
brevi,
come:
sci-Ibete^
p*
breve
due
lunghe
come:
dcl5res"
.^
Tribraco
9.
Moioiio
di
7.
brevi
tre
tome:
fUc're;
contnda
nt
i"
di
?eniunl
di
due
)*
cme:
fcerht^ crtbiinti
brevi
lunga,
una
conte:
aii'maJi
di
Anbaechio
10.
lunghe
tr
Anapesto
9.
due
lngKe e
breve,
una
come:
vi-
Anfiiriacro di
11.
t
due
6. Bacchio
virs^
cornei
5.
disse
lunga
utia
m"imds
breve
una
in
mzzo
due
lunghe,
me
co-
il
ARTICOLO
latino
verso
di
numero
il
sametro
un'
certi
ordinata
piedi. Tra
il
Pentametro,
quelli
siano
di
cui
pi
I.
s servirono
anche
conosciuti
L'Esametro
che
combinazione
gli altri
dicesi
le molte
Faleucio,
i Poeti
^
specie
e
il
latini;
sebbene
anche
Giambico
'
J^-
sono
conviene
ma
che
interessanti.
Metto
Erica,
di
eh'
compfos;to
Dattili
o
piedi.*i primi quattro piedi possono essere
(leve
il
il
ed
ssto
Dattilo^
essere
un
Spondei, ma
uno
quidt
Spondeo, come:
c'no Troj qui prlroiieao
armi virunique
ris
il
ed
il verso
Alcune
volte
Spondetfy
quinto picue uao
di
sei
alldrit dicesi
Cara
iV^o#i"/afco^..come:
sobli
mgnum
DSiim
Jovis
Incremntum
Il Pentametro
a.
due
piedi e
EUgiaep,
che equivalgono ad
Duttili o Spondei
Dattili
piedi son
o
cesure,
essere
pie.lipossono
due
altri
gli
cesura;
Rcs
st sHicitl
Prtbt
3..11
quali
a*
"
due
primi
seguiti
son
4*
da
una
un'altra
segue
cos
equls.
dall'inventore
detto
Feleucio,
d
perch composto
cinque
altri
i tre
amor.
el^rnus
ciirrus
Endecasillabo^
di
formato
timors
pina
nilidls
Feteucio
anche
ninto
cbia-
undici
sillabe^
il secondo
tilo
Dat-
Corei
st
Hc
Passr
4*
e
piede:
un
di
conposto
come:
cesura,
eh'
rerso
ch'
Il
nirtiis st
Saffico cos
d'i
composto
secondo
iHe
IcRf-*
qum
qum
ma
Dattilo
il
cui
primo
gli altri
l'invent,
che
Saffo
Poetessa
cinque piedi, di
il terzo
Spondeo
pullae.
dalla
detto
reqoirfs.
Coreo
il
due
Corei:
come:
Jntcgr
Jm
vTta
sc'lerlsqu'
prus
di
5. L' Jsclepiadeo
verso
il secondo
piedi
Dattili
sono
Mcjis
ha
specie
primo piede
di
Yids
La
quanto
i due
invece
d'essere
Dattili
esser
la
jam
fine
lunga
Spondeo
gli al-
cesura
una
ma
pri-
secondo
de
pie-
Giambo
un
specie. La
lunga in mezzo:
tre
per
per
come:
oniis.
n'v' cndidiim.
differisce dalla
la
seguono
alla
Corei,
sono
ed
sustiocat
specie non
piedi che
in
distinguono
ne
cesura
stt
it alti
seconda
se
piedi
indi
nc
Solete
cesuia
una
primo
rgibds.
Spondeo
uno
Giambo,
un
cui
quattro
ha
da
il
quali
fr'ta navibus*
per
dite
atavis
h* /lcaco
de'
come;
traheiet
cm
Asclepiade:questo
inventore
quattro
Dattilo
seguilo
"
Pstr
fu
cui
dlrae.
lque
di
composto
tri due
niv's
fcats trrTs
met
prima,
non
se
in
cesura
della
come:
Dattili
L'altra
due
Corei
,
coin:
Flumina
7.
piedi
cnstiterTnl
11 Gliconiu
il
,
cio
uno
diL
quale
fu
Qui
vldlt
11
Ferecrazio
piedi,
il
primo
mare
ed
Dattili^
da
come?
Pyrrha
Et
sap'vocnti
sub
Ferrcrate
Spondei
terzo
GiRto
t
ed di tre
tr^ilum.
"
G icone
^
ritrovato
il
da
ritrovato
Spondeo e due
omnia
perpeti.
8.
come
acuto.
antro.
ed
"
il
composto
secondo
di
tre
Dattilo^
199
p. Jrhilho,
delle
la
quali
Cesura
pi
come
Ai
mh
se
composta
ordinaria
Dattili
due
di
una
Pulvis
tmblr^ stimiis.
et
AlrbDiYbdsqu^ tc5iiiae4
"08to di
tati'
Dttilo
die
Lydih'
V
11.
Corei,
coni-
come:
per omnes.
th'
compsto
Adonia
Spondeo
Imo
due
([utetVerso
da. Aristofane.*
jirisio/anio Httovato
10.
di
Dattilo ^d
t"iedi"iin
due
cme:
"
SprgVflrs
Trrfiit
rbm
cti*
Il Giaiitbicoi
IQ.
di giambi.
Se
ralment
inari,
cos
pieui
dicano
di
d'una
di
due,
li
di
di
di
pu
Coliambo,
Se
un
Giambo
nel
3uanto
ernario
come
.*^
sillaba
seguente
Lo
scandire
scandire
quali
qualit
la
ultimo
per
Scazzo
nte
pu
d'una
avviene^
mancare
in
tanto
come
qaa
lit.
i versi
i versi
de'
piedi
tanto
Giambi
lacnar.
sono
de'
altro
diverse
in
tiompo*
di
die.
dis
di
si
Senario
RtlCOL
Modo
di rado
non
Questa
dom
In
principio, appunto
Trditir
di
E
zoppo.
nel
renldet
quando
composto
ha
Quando il Senario
dicsi
uno
Spondeo "
"
manca,
come
piedi.
otto
l pahi
tnisl
misto
piedi
Ca"a/9iiu
verso
Ma
piedi,
puro
di
il Giambico
del
Giambo
cio
sillaba, dicesi
quanto
di
dire
quattro
essere
ed
qualit
luogo di
in
sei
eh'
Giambo
altra
fine
tre, di
soli Giambi
piede
o
piedi
due
Ogni
sto
di
di
dimetri,
monometri,
ancora
ottonari,
piedi,
quattro
principerch composto
specie cio:
quattro
distinguono
ne
quadernari,senari,
due
detto
non
Con
composti.
che
un
figurepoetiche
misurarli
tal
quella
piedi, quanto
si
mes^o
del
dividerli
(ioosce
slesso,
verso
/^\
come:
*
^"X TitiVc-tu
pati-lae recu-bns
Sub
teemin'-fagl
Silve^atrein
r
D^
..
(
Sovente
8T
permettono
nuni
leggi
-,
u*---k._v-
Lapsaque-sub
Poeti, sia per
delle
della
licenze
Prosodia.
mcdinris
aveoa
n^tls-icgit ab-nrbori
Pmaqu-nn
..
pentametri
iVlu-sam
tenu-i
ter
ras^nrlaqucsigna
legge
che
(ono
Queste
licenze
che
nam
ca
necessit
per
altronde
b*
del
contraile
diconsi
metro,
altero-
Fit^ure
poeiefk debbono
versi
altrui, quanto
Fra
comporre.
L:i
I.
molle
le
Cesura
questa
figura
Diede,
una
la
guente
chiamata
lescindrre
finale
d'uno
parola
dopo
terminato
cos
Cesura;
una
la ciucile sqgue
s elide avanti
quando
un
dstur-bs
logemi-nint
finale colla
vocale
la
della
Yocn-
parola
susae*
come:
Mnstr'lirrend'Infrm'Ingnscui
IttTeee
di
il
quando
volta
La
iter
finisce
Sinelafe per
vocale
per
vocale
per
precedente^
ade'
Sera
nirais
Ardua
ec
che
parola
una
che
altra
un
l' ultima
elide
si
come:
dopo
se
ei^
verso
Litnium
segue
st qui non
st crsliiia
vita
l'ultima
mai
si
elisa
resta
verso
secondo
sllaba
mltsccf
mincia
co-
pure
vocale
del*
sillaba
l'ultima
delle
voci
psslt.
hdie.
vive
todie
wVe,
nemo
Ma
fuss
Dbuernt
nel
ed
heu
breve.
pu solo divenir
in
sillaba
una
quale scioglie'
elidono; ed
la
4. La Diereti
dittongo in lUie sillabe,
Cosi
vocale,
cui,
dittongo,
per
fcrus
primo
non
del
come:
Nmo
Nel
mezzo
dittongo, ne
fine
tdi
et
di
admptm.
in
da
cofrfocia
trr"
emensT
lumen
injorme
l' Ecllessi
segue
scf|uenle
verso
Inmque
3.
korriidum,
montirum,
Qualche
la
Consiste
(tagliare).
vfa,
tor
slessa
ed
pi'inci|Nilit
caedere
quasi
della
le
acan.
volendootf
Cesura.
una
precede
f"er
imitarte
sono
da
Spondeo
ed
L' Ectiessi
3.
seguenti
bene
Unto
tieii
saviamente
per
le
cos
nel
sillaba
e
composta
d'un
Dattilo
le che
conotcutn,
etaer
dire
due
un
come:
sus.
evoluisse
Ili
luogo
ei^lvisse
pure
sibictam.
sylua dlssolio
Aur
Invece
di
arai
sylva
subjctam.
disslvo
la
Sineresi^
5. La
quale
unisce
due
vocali
sillabe
in
come:
una,
scritto
lveriH
ferint
lnto
Su
vimine
texla.
Come
se
fosse
A^aria.
^
6.
qnakhe
altra,
quale divide
la
T\meti,
La
come:
Invece
SptfflsubjctMtrioni.
fsrole
luogo di
come
di
SepUmtrioni
delle
togliequalche sillaba dal mezzo
divum
exiinxem
Gubernaclum
:
periclo vixei
f
extinxistem
%^ixistet,
pericuio
gubernaculum
ohe
Sincope
La
7.
parole interponendovene
le
ditforum
.
La
8.
fine
alle
deludi
9.
,800
Paragoge
parole, come:
mini,
Le
'nveee di
serve
ad
Deiudier,
in
di
has
Sittoie
1 unghe
che
,
cui
per
come
brevi
si fanno
Pulgr fervere
,
de
sillabe, che altrontulernt, dederunt a
le
,
le
che
sillabe
finalmente
le
Danti,
per
Le
nauti,
breve,
Opis-tist
Nl
con
cui
do
quan-
mr-tti
pio
cominciauo
due
conso*
lunga
la
precedente,
parola
della
le
quali^
come;
nMa
lunghe
fatte
lunga,
rendono
parola,
una
fine
ratio
sillabe
ultime
son
comincia
in
trova
fu-|a
Nulla
fatta
anche
volte
alcune
come
quali
sarebbe
altronde
vi
si
che
vocale
breve.
esser
Notate
tt.
crpore
Pramidem
di
sillaba
ghe
lun-
come:
Laniatm
prima
la
doveva
brevi,
son
fa
precedente
della
all'opposto
Priamidm
hlc
Atque
Dove
che
Distolg,
La
IO.
sp^s-mnia-mta.
voci
delle
la
sed
me
i'i-deque.
mre
nulla
sarebbero
morie
delle
combinazione
per
le
parole
IME
che
le
seguono.
due
br*
tonso-
"
ab4
si riferisca a piU tton^i
V AdietlifO
si mette
Quando
sieno
al sitig*
l$lur.sebbene i nomi
Blierenclosil' Adjetliyo a nomi di genere differente ^ si
corda
accorda
Ma
tbascolino,
col
i nomi
se
Quando
Ad)eltivo
i nomi
il genere
senta
s' incontra
frase
nome
cui
bene
nome
due
Gli
Adjettivomascolino
un
si
appartenga
pu
si/p-
smpre
h
al
si sottiAteflde
neutro,
Adjettivi Sono
insieme
il
negotium
si
primo
iiii nomi
primo, o
di
col
meglio
ma
immediatamente
seguono
medesimo
al
mettono
del
caso
ibid.*
rlmo
il verbo
che
nome
esse
il
precede
ibid.
verbo
Avviene
anche
cotK
riferisce
al
lo stesso
rAdjcttit(yi
gU
AocoIbdo
accorila col
Il verbo
Quando il
e^ quando
il .verbo
pronoiife
si usa ?
di
riferisce
plur. sebbene
i nomi
potr
il verbo
Qua'ndo piii
accorda
colla
Sovente
prillai
pi
seconda
nomi
siario al
jiersona
persona
alla
r Uic^
vOlla
si mette
al
iirg.
nominativi
uno
di
diverso
numero
ibid.'
coli' altro
di
sono
il
verbo
pel
che
si accorda
diversa
persona
colla
il verbo
si
seconda
,
ibiil.
volta
infinito ed
al
sig. danno
il vertK"
usare
un
ACCOBDO
teeedcnte
al
ed
il valore
del
ibidi^
plur.
anche
una
sentnza
serve
verbo
li
ARTICOL
Il Relativo deve
pi vicihOy
nome^
ibid*
fortfa
la
sotto
nominativo
eoi
resto
plur. possiamo
di
huticrti
voci
Qualche
VEaBOf
gol
seconda
sottinle"o
Colle
coli'
nomi
ih
due
tra
accordare
Nomb
td
si
Trovandosi
ibid.
verbo
SECONDO
d'bL
home
precede il
the
che
siibito
atltfi verbi,
nome
ARTiCOLO
Se
cambia
ibid.
coli' ultimo;
A(ljcttiviche
si
jctlifoprende
l'Ad
avverbio
in
.* Adjettivo tra
col
ibid.
homo
plffc
s r Adjettivo sar
Allorch
ili altro
son
ibidj
unu
un
il
neutro
piivicino
col
inanimate
cosa
alj-
neutro
in
Quando
col
nomioat
accoruarc
di
sono
al
inascoliifo^ si
il
piuttosto che
d'essere
invece
r
pu
caso,
femminiino
col
essendovi
non
al
DEL
accordare
TERZd
RELATIVO
in
COLL*
cncre
AktECEDEVTB
nomer
coU'Atf*
bW.
805
Quanto ^i
il relativo accorda
Mnipre
non
miso
coir
tecedente
aniliid.
Qhe
notate
cosa
Qualche
maggiore
il primo
per
volta
nianca
caso^
l' antecedente
ci?
|a
9plo trovasi
il
condo
se-
ibid.
incidente
propQsixioije
n^lla
Spvente
intelligenzadi
sotr
ib4*
t in teso
Avviene,
di
non
sentenza
una
il relativo
rado^
tiene
il
anche
ed
il
ipetter
plur;
al
rapporta
tro
allora l'u^o e l'al-
|3
pifantecpdenti^ t\
^iie. o
di
se
genere
b^d*
ipettcr ai geperc
piii npbiie
"li co.se
inanimate^
gli antecedenti sarqnpq
se
neutro
nere
Tfpvandosi
PfA
il relativo
si
due
tra
accorda
quello
900.
il gO'
ibid.
diverso,
p4
si
popieacui
neutrp
genere
a
volta
si
differente,
^a
del
luogo
relativo si rapporta
al
inGnilo/e qualche
un
raJjctti?o ed
det)boiiq cssfirp
Se
che
che
di
genere
qifpUo che
con
or
lo
di
nomi
lo
mero
nu-
precede
bid.
segue
CAPITOLO
gpCQ^DQ
Deii Kegimb
il
f^
Pegqp
Del
Il Nominativo
il casp^
altra
il
Nominativo
in
ve^bo
cui
ibid.
dipende;
dal
^Icune
Quando
tivo.
ed
di
colla
se
un
per
italiano
dal
da
nome
qualificarlo
e
unito
in
da
segna
minarlo;
deter-
tfi
caso
ibid.
da cui
il gen.
fatta,
cui
mostrato
articolo del
vpltp il noQ^c
l'ablativo
GeiriTivp
ordiuariapiente preceduto
ed
o
il discorso, |i e governato
tutto
vpcp
Del
|l Genitivo
l'ageplf;ed
^qj 9 pone
si
cui
si
preposizione de
parlaidi
o
,
si
tempo
latjno si
^i riduce
in
tratta^
u^
f'abl.
con
se
si
trova
in
adjeto
senza
ibid.
talvolta i| gen.
adjettivo o
grecismo rettP da
dopo
ellenismo
verbpi
questo un
posiziop^ greca sottintesa
preferisco
preposizione
P
|5
qn
ui^
p^e*
16-
m6
Si
trova
tivo
-sta
neutro
sostantivamente
preso
la
genitivo con
del
terminazione
adjettivoverbala
un
participio
bisogna confonderlo
Quale adunque ne
17
ha
caso,
acc.
ibid.
si chiama
come
italiano
si d
cui
l'oggettoa
si attribaisae
tal
un
devesi
caso?
latino
in
ibid.
in
mettere
\^
accusativo
Dell*
L'accusativo
il
in
caso
termine
dell' azione
qualche
preposizione
la
que
ad
con
Speso
in
parola posta
una
un'altra
con
qualche osa,
il dativo
Quando
parola, ma
altra
da
propriamente
si mette
caso
Dativo
relazoae, che
la
mostra
che
In
rrtto
non
ibid.
la differenza
Dkl
Il Dativo
non
esso
con
che
ma
sto
che
ibid.
il
sovente
ha
solo
adfeC*
un-
sostantivo
come
S'incontra
che
da
greca Alpenclaiite
il geo. alla
di quantit
pur
si
cui
del
il
mette
verbo^
il
il
eh'
nome
complemento
di
ibid
preposizione da
cui
l'accusa^tit^o'k
retto
tintesa
sot-
19
AVviene
qualche
azione
volta
dal
espressa
che
non
acc.
verbo
il
ne
ne
complemento
di
una
ibid..
preposizione
Si
trovano
perch
si dicono, alla
che
degli acc.
spesso
retti dalla
preposizionecirca sottintesa
De
il
Il vocativo
to
cui
caso
in
s'indirizza
cui
la
greca,
ibidf.
VocATiva
si mette
il
dell' ogget^
nome
parola
so
DBLL*^BI.TIVa
L* ablativo
per
esprime
stesso
se
di
allontanamento^
preposizione
una
La
preposizione da
cui retto
Dell'
Che
cos', l'ablativo
perch
si dica
tale?
di
zione
separaretto
da
ibid.
l'ablativo
Ablativo
assoluto
di
rapporto
divisione, ed
un
soveota
omessa
ibid.
Assoluto
che
osa
si
richiede
3t
S07
volte ti trovai q uhh
Alcane
actaloto^U
jppmt.ieqs^.
^m-
ticipio
,a%
Qualche
Tolta
si trova
pur^
il Qome
seDz:^
participio
(li
Ablativo
Ablativo
tl'istruiflPfllQ
ili ipodq
di co^lpagn^
Ablativo
di
Ablativo
di
Ablativo
Che
Xe,
I(
Nome
a3
causa
ibid.
'
'
ibid.
'
ibid.
eccesso
determinato
prezzo
intorno
quelle che
servono
di
I.
Regime
pu
reggerne
Qualche
volta
questo
Qualche
volta
ii
voci
alle
Nome
del
gexiitvo
^4
in
si converte
genitivo
primei
neU' ihtetrog^t
usate
risposta?
altro' al
un
ibtdl
dativo
si soltintende-e
nopie
ibid*
trovkisi il
6olo"
gen.
ibid.
,...;.
avvertite
cose
norpir di
ibid.
qualit
astrsutti si trovaQO
genitivo ed
al
ora
a5
all' ablativo
ora
in
j^empi
.bid.
Ablativo
cui
da
notarsi
la
tanto
non
costruzione
,
il
quanto
significatQe4
ibid^
itomi
diyei:^o.{(isil":uf(i
usp
?
.
Regime
^.
djetliyiche
Q\ Adjettiviche
ria
timore
significano desiderio,
il contrago,
un
in
^li
alV
Genitivo
notizia,
al
unisconp
memO'
genitivo
37
come
di
infinito
certi
pure
il
aS
,enilivo
desiderio
questp
adjettiviu-
ne
in
segue
dio
Gerun-
al
si mett^
liano
ita-
ibid.
di
neutro
genere
senza
nome
seguiti
son
ibid^
gea.
Adjettivi
che
sono
seguita
pax
daii
oe^.
dissimilisicommunis
sono
seguiti ora dal
0114
ed
dal
dat.
immuniSf
ed
geo.
or^
ibid.
4al Dativo
Adjettivi
Qli
ibid.
di
Adjettiyi
dal
si
pai'tilvainenle,richiedono
Quando
va
seguiti dal
sono
Psenipi.
Anche
gli adjettiviverbali^
sati
dei,!,*
Abietti
Adjettiviche
che
sommissione
,
Davivo
dal
seguiti
significanocpmo"/o
eguagUanza
piacere
dal
Dativo
seguiti
;|onp
,
sokq
fasore,
o
il
fedelt,
contrario
99
iq8
ed
gliad)cttivicbe
Tra
Ap'aTTiyi
Quando
d4l
ph'CCUS4TIT0
COI
JO
significanomoto
italiano
in
sono
pmpensut
ad*
sembra
in
gerundio
bd
orj^
IH
tendenza
ch'i
in,
aoff
GBi
si mette
che
volta
Dativo,
auaich^
coi
dativo
pi elegante
frocUvis
pronai,
gli equivalentidi
in6nito
seguiti da un
AmsTTivi
L'Accusativo
siqoiti
al contrario si trovano
al
quest'infiniti
inette
ihid.
okjl
con
contano
ne
se
co
con
coli' accusativo
seguitid^\ dativo
sevo
atiiiuMnc
cosa,
So
sono
CBB
che
adjettifl
dut
composti da
alcuni
GK
anebe
segoltHal daiWo
in
participiali
Soci
latino
in
dum
si
ad
con
3i
3?
oai/l' Acousatito
seobiti
ibld.
quoad
in altezza, lunghezza o larghezza,
Gli adjettividi misura
si trovano
l'
aluniti
son
ma
seguiti dalf accusativo
ahi. o genit.
ibid.
dum
Adjbttiti
Gli
che
adjettivt
za,
sovo
privazione
dall' abl.
dall'Ablativo
seguiti
significano
merteo
scarsezza,
seguiti
dal
chb
,o
demerito,
determinato,
prezzo
preposizione
senza
abbondane
"
sono
qual^h^
yolta
ibid.
gen.
dtdi
Esempi
Gli
nudus
adjeltivi vacuus,
ficano
signi-
coli' abl.
trovano
preceduto
da
ibid.
gli adjcttividives
uis
,
liber,
opuUntuSy
dignusyvacuus
anche
na
che
altri
ab
Neeesse
ed
privazione,si
a
viduus
da
Accompagnati
adjettivoindeclinabile
de' verbi
kabere
nudus,
imnsu*
inope,
pauper,
si
extorris
trova-
34
genitivo
un
sta
sempre
unito
con
uno
ibidt
esse
.
Conclusione
Esempi,
di
onde
quanto
rendersi
significato,e regime
si
detto
sempre
di molti
III. RaeiMB
Che
cosa
osservate
intorn
degli addettivi
il diversa
pi familiare
adjettivi
BBL
ibid.
35
PaOBOMB
a'posaeMivi nieat
tuus
^
ec
89
Che
Si
intorao
nota
81
trova
4^1 personaledi
Per
il
segue
fffeinpsi
ac
ibid
adopra
il relativo
italiano
qui,
anche
ed
ut
attrae,
nelV
quando
che,
voce
guae,
4*
et
nuUus
ibid.
coli* Ahi*
si
partitivi
di
opinatiservono
indeter
in luc^o
possessivo
pronome
degli animali.
pronomi
Quando
ee
usa
anche
dice
la
l'f/em , si
partioeUe
le
tei
Genit.
caso
pronome
il
usato
latiaamenle
rendere
quod,
a'Gen.-mei^
volte
alcune
con
e,
ex,
de
coli'
ibid.
inler
con
IV.
Rlb^IMBDIO.
YSIUKO
ibid.
Introdnone
JHegoJkGentraU
4i
Regola prima
Regola seconda
Regola terza
Regola quarta
ibid*
ibid.
4a
ibid.
Regola quinta
Reg^olaefeta
Rgola settima
Regola
ibi4*
43
ibid.
ottava
ibid.
Regola
nona
Regola
decima
ibid.
ibid.
Regola undecima
teeoiida
Regola decima
ibid*
KOMIK^TIYO
Le
voci
che
il verbo
seguono^
siano
assoluti,
che
subito
nominativo,
nomi
queste
90P0
IL
ette,
VlRBO
altri
ad|etlvl,
serTono
neutri
verbi
al
mettono
spiegarequalche
45
qualit dell'agente
co' verbi
Segue lo stesso
appellar, dicor,
di chiamare
nneupar
yocor,
oom
nomiraor^
sono
ibid.
GuriTIYO
il verbo
Quali voci
Ricevono
OiiolverM
sono
sum
eccettuale
Genitivo
il
yieoe',
^vae
aeetimor
habeor,
Quando
tali
DOPO
1I"
sonitodal
VllBO
4^
Genitivo?
i verbi
*^""i
di
accueare,
ammonire,
condatuuu^
^
"*
l4
aio
Qualche Tolta
La
pi
ma
Quando
di
appre%%ar9
comprare
"
Son
seguitidal
in
egeo,
ibid*
seguito anche
il"icL
vndere,
co' verbi
pigione
49
So
satago
ibid.
ec.
egeo
^ trova"oseguili anche
'^
ibid.
dall' Acc*
5|
lbid"
alcuni
verbi
anche
il^id*
recorder,
yerbp
Ahi.
coll'Acc.
Il verbo
si trqva
oltre
^pior
al
gl'impersonalivi
-^on
ve^rbiinierett
tui,
nostri
etra
pu
Gei),
con
un
avere
5a
Acp.
ui^
.
ibjd.
sua,
(|he cosa
si
guanto,
tanto,
il
ibi4-
cum.
ii.
uopo
Vaasq
ai
pn^iili^re iLvDatifP?
54
Dativo. \ verbi
cl^e significano dareJ^^
.
proi^ettere
pi ivo,
cU'Acc.
ma
con
Dat.^
bi4*
ancora
coll'Ab.
o'i^ter
ad
..";he
significano comodo,
il
narrare
riamente
seguiti ordina-
on
%i trovapo
ricevono
uiinacciare
pagare,
significanopaiagonare
dal
ibi^.
iqtoi^no al.yerbo,i/uerc(3
togliere,rendere;
che
segue
ifie"ij
ibid*
notate
comandajy
ec.
seguitidal
nuocere
ibid.
si rendo*
come
poco
Tadjettivoche
nome
con
cqsa
mette
pop,qqali verbi
verbi
suasna"
53
Pativo
I verbi
ateijiai^
t^^t
mea,
latino?
caso
tua,
Gcq.?, ibid
,^
di
uso
che
amaqq
luogo de'Gen.
refert ip
chp
il
ystra
in
de' verbi
spno
yestri,li fa
coli* abl.
pure
de
preposizione
serjza^
Tra
sono
i|i09C|rare poca
inche
Sono
ac
'
i verbi
sittago
nsanp
anche
in(ligeQ
vuole
ancora
affido
Gen.
aalVabl.
]n
luogo 4i
$1
ftare
Memini
quafid b\
u^ano
Gen.
soprarifieriti
II
in
riputardegno
disprezzo?
fti|na,'o
ma
jlC|
bi4^
$titnare
si
Qqal adjettivi
tfa
con
accus.
spesso
tutti
usarsi
iq
eondemno?
e.
eusQ
si pone
abl.
debbono
jubeo
ib4
in
temente
rreqe|:i
arguo
,') verbi
'
fe
^n
4?
ii^ abL
senza
eambiato
Gen.
tal
un
55
incomodo,
-
groyare
;".
verbi
H^^j^
composii dajU
31)
cIm
I Terbi
ed
ed
Ila induo
empire, caricare,
significanoabondart,
i loro
contrari,
di
coli' acc
si troTano
exiio
di
all'abl.
si uniscono
ibfd.
cosa
il dat.
ed
cosa
stire,
ve-
ibid.
di
persona
I Terbi
impleo
col
ancbe
volte
alcune
si trovano
eompleo
66
gen.
di
i verbi
Anche
rattristarsi hi^nno
rallegrarsi do lersf e
,
dopo* di
Ma
ibid.
Tabi.
loro
gatt(/eo maereo
i verbi
coir
I verbi
redundo
Tabi,
con
ibid.
ab
si
ordinariamente
sudo
coli' abl.
costruiscono
ibid.
jfluo
mano
temente
frequen-
si trovapo
in
acc.
invece
Abhorreo
dolco
con
ab^
a,
de,
ex,
ovvero
ibid.
senza
Ha
jtf/fo si trova
ancora
guisa
de' verbi
ooll'itcc.
attivi
67
paziente
Tra
i verbi
che
anche
sotio
verbi
Ilr verbo
il verbo
Dopo
da
uescor
son
evolta
qualche
trova
Tabi,
nitor
ibid.
super
seguiti dall' abl.
,
deponenti
si
verare
anno-
sedeo
eommunico
muto
,
Quali
si debbono
coli'
qualche
ibid.
68
acc.
preceduto
volta
in
ibid.
innitor
dopo
si
qualche
trova
il
volta
invece
dat.
dell' abl.
II verbo
ibid
gli
con
mereor
pejus, optime
avverbi
si uniscono
all'abl.
Regime
db'Vebbi
V.
bene,
male,
majus,
ibid.
de
con
Passivi
69
ibid.
ibid..
altri
G"me
70
uapulo vinco
passiva non
la frase
Quando
in
VI.
Sovente
perch
in
Segue
lo
latino^
come
Regime
n'mr
un
verbo
si
Vesso
sia usato
dipende
dal
venimento
,
co' verbi
,
nir
sivamente
pas-
verbo
che
Altbo
piuttosto in
un
modo
lo
precede
preghiera istanza
73
Mt
che
comando
rendersi
latinamente?
Sopsa
significano"/omaft"/a
latinr il congiuntivo con
stesso
ibid
pu
render
che
usavano
italiana
altro
un
i verbi
ec.
Dopo
gli
casi?
si costruiscono
che
ibid.
significanoesortazione,
permissione
.
ibid.
ne
av-
ibid
'
i verbi
altro
Per
teguiti dall'infinito^
toyente
congiqntivo
Anche
lignificanopermissione
che
premura
seguiti dal
sono
Bfl'aquando
troraiio
dall' indicativo^
congiunzione
signiScapo volont,
senza
che
i verbi
dal
ji
desiderio
,
s/Qtao
ibid.
congiuntivo
il
dubito
verbo
quia
Cfon
f verbi
trovasi
impedio
(^ngiputivo
congiuntivo
coli' infinito
ancora
quominus,
ma
ne;
'
ibid.
il
interpelloreggonp
impstfia t^eto,
cqU' infinito
talvolta
trovano
i|
negativo regge
ob'sitlo, prohibeo
con
pro^ioeo si
quando
ibtd*
ihid.
Il
74
7$
'
verbi
tri
I
che
verbi
mettere
Che
congiuntifo
intorno
notate
cosa
all'
yilv
A
che
r infinito
di
possono
all'infinito
ibid.
infinito
76
Iefinito
ibid.
discorso?
nel
agente,
nom.
ibid.
senza
dell*
Regimi
servire
'
si
oportet
deir
aso
equivale l* infinito
co^a
I^u
ift
con
aU
li segue
che
il verbo
l' impersonale
seguono
al
recorder
minor,
ed
di
acc
ziente
pa77
qual
caso
preceduto l'infinito,
debba
perch
sere
es-
78
'dCc.
l^uando
luogo
il
l' infinito
dell'
verbo
preceduto da un
passivo in
si
ai^cusativo
pratica pi frequentemente
accordando
nom.
con
il
esso
verbo
in
numero
persona
I
verbi
vefhi^
79
all'infinito
o
si
participi
ad
ordinariamente
uniscono
adjettvi,e poeticamente
altri
anche
ibid.
a' nomi
Qaando
l'infinito
pttinteqde
ualo
alcuna
voce*
Vili.
Osservazioni
Quando
se
ut,
avanti
futuro
suol
la dizione
cui
De' Futuri
ellittica^e
ibid.
retto
dell'
lanaiTO
ibid.
generali
il verbo
italiano da
condizionale
turum
solo
da
si
si
ad
risolve
un
il che
dei
tmpo
vi
sark
dirsi finto,
seguenti maniere
mettersi
in latino
elegantemente
col/ore
la forma
ui,
fu
81
congiuntivo
il presente
si
ha
pu
dell'indicativo,
risolvere in
una
il
delle
ibid.
ti]4
il
Quaticio
ha
italiano
verbo
la forma
del
perfetto,ed
passato
allora
fataro
ed
ut
antevoce
ana
Itilaro
piace cUiamarlo
bidt
saUo
ducilo
il verbo
Dopo
si trova
ma
Este
aoeora
fare si possono
volle
lcuue
si
il
quia
col
ngiu olivo
co
omettere
fare solo
si trova
i futuri
si risolvono
Come
precedutoda quin
ma
rtfinlto,
usa
ibid
ibid.
fuiae
nou
9%
cbc
i verbi
Con
baiHiO
nom
supino?
Non
ibfd.
i futuri
oossono
verlM)
Che
esse
gaudeo
si forma
Come
che
il futuro
passivo? E
assoluto
II
ibid.
il verbo
questo f
eonugatro come
si
ed
fuiurum
voce
intorno
quelli
colla
impersonalmente?
a' verbi
deponenli,
preso
osservate
cosa
risolversi
IbtdI.
1* interiore?
come
84
il verbo
Quando
dionale*
passato
fuitse
Juiurum
colla
soluto
col
il passato
ed
ut
piiifrequentemente
fare
voce
d^l futuro
la forma
col /ore
ed
il
si
participioIn
riore
ante-
perfetto
riso-
trova
accordato
tu$
ibid.
matnfiere di risolvere
altre
mostrare
per
Dei.
IX.
Quanti
eoi
precedente
caso
Esempi
con-
ibid.
ba
italiano
congiuntivo^
del
risolvere
pu
si
del
forma
pi frequentemente
risolve
si
ui
il verbo
quando
passivoha
italiano
casi
si
distinguono
futmri
GaavADio
nel
gerundio,
om
quali
tbid.
governa
Gerundio
Dei
Il
in
Gerundio
di
dipende
di
in
da
sempre
un
nome,
da
odjettivo
il Gerundio
si deve
avare
Quando in lunga dell' inGnito
delle voci causa,
preceduto da una
gratta,
ergo
Co verbi
il
divenire
gerundivo
gerundio pu
tran^tivi
un
si
usa
Del
Quando
Sfy
Gerundio
il Gerundio
in
in
dum,
86
ibid.
ibid.
dum
come
sce?
ai costrui-
Bf
Da
Con
preposizionisi
quali
quali'verbi
pu
farsi
Del
Quando
il Gerundio
governato?
gerundivi?
trova
in
Gerundio
do
di
in
caso
ibid.
B8
do
Dativo?
ibid.
^8^
.
Non
dativo
Da
sottinteso
^^
qaal preposizioni
il
retto
ablativo?
'
Spesso
.89
i^s^
,
..
d^, .ca^,
4bid,
.qjMea);ger,iiftdip
no
soblti.
sottiaU'Ae
.
Cht
...
...
nel?
ti o
anche
gerundi
trovano
'*'
presso i poeti si
Sovente
significazionepassWfl?-*
di
rinfitiito
iisatc^
trova
in
In
usa
del
luogo
in
supino
Supino in um
um?
pu
^t
il geruttdid
usarsi
sempre
dum
in
al
unito
eo
in
supino
hon
um
Jel Supino
^o
costruisce
si
deve
supino* in u?
il
in
risoluto
essere
u
.
Poeti
si
yiJiiono
X.
Qu:nido
Che
1^ che
intorno
cosa
ortut
creatui
satus
oporiet,
Che
cosa
il
mostrare
prognatusp
arrerbi
perta^iut ?
satus
,
us,
a,
ct^etui',
elegante*
nsa
ibid.
um
lie' verbi
um
ibid.
'9^
si'
malo
deponenti
si
'
trova
ibid.
i differenti
intorno
ammettono
nolo
us
al
a,
modi'
di
rendere
dopo
ih
ita-
ibid.
am
participio neutro
XI^ Dxou
Quali
peroui
'
participio in
notate
93
ibid.
il
per
ibid.
'
l'tano
...
ejrosas,
uolo
Esempi
,,
dell' irtfri'i
lo
Participio.
editus
participioin
participio io us
a,
usato
pasaivanienl
niente
Il
i verbi
9^
ibid.
dativo?
natus
forma?
vece
participi?.
intornoa
osservate
altra
sua
Dst
seguiti dal
sono
cosa
Dopo
(iasi reggono
Quali
in
Sovente
ibid.
valuta
st
.Q-Uando
iBi4*
'
Il verbo
Goftte
jbid.
il
um
si
Quando
'
Supino
ibuL
'"W1
invece
gerundio
Del
Si
0o
(M^ibaU:,.
AlklIOTAtflOlll
precedqto d^
all' inOnito
intorno
osservate
cosa
..
.,
ibid.
,,
le
do
in
gerundio
in
dumi'
c"5
Aryanifi
di
loro
il gtfn.
96
fiuc ed
col gjBo.
$0
Qp^yerbi di
ficaoo
'
Goifie ^
ftiUfrod trr^o?.
oosUaiaconq
Coin
era
Goipe
brami
'
ed
'
^cce.?
ibid-
"
'
'
ibid.
snperktfvi?
Co^e gif
di
avverbi
98
sius f
(liversilli Uut,
Come
servono
Che
cosa
di
avverb]
il valore
fii
Che
eoa
osservate
Che
cosa
intorno
ancora
Ica ni
quoad?]
intorno
osservate
Imitai
ibid.
separarne?
ibid.
abhinc
Kou
bid.
'
'
Come
97
ibitl.
"
'
'
mto
negative?
due
intorno
neatri?
aeo.
ibid*
ibid.
ibid.
pili^
100
a
ibid.
prii^t
-?????
XIU
RqsivB
Pabpqizioki
DiLU
ibid.
sottintese?
f^ Preposizionispesso sono
^
Li^!preposixiope cum
quando si sottile
teifde
Che
Che
intorno
coAa
Sovente
intorno
il
ca
cosa
C\m
bqia ihKmtuo
intorno
osservate
gpando
ira
^
'
f
'
109
ibid.
""
jbidb
ibid.
io3j
per?
ibid.
p9p0f
XllL
Le
naar
phe
ibid.
te^ntori^o uif
Si'uperf
alle prep. sM^iiMl^
retto
osserva
cosa
ibid.
a?
prfn*
"
jCU csa
..
alia
cldmf
dovrbbesi
Quando
Che
intorno
osservate
cosa
101
ibid.
ira?
si costruisce
Come
RsGiMa
Coao^iaoiri
orni-
congiunzioni uniscono
'
smpre
pna^nou
^uam
.nili
simi
'*
goverbaW
modi,
casi,
ti^'^pj^*
'
"
'
flesso sqUiptefa
modi
'
raf
ah,
ibid.
io4
ibid;
numi
ibid.
t
Quali
eisf
qaa^i
t^ert*
,
Qual
Quale
'modo addiinanda
cim
eBsi
,
si?
tangmam
'
'
qudmvtt
ianguaai,
\ Congifiptiyo.0
Q'uan(|^iifaddimaoda
?
catiy
*
quaido
io5
l'Indit
'V
ibi4'
io6
qi^^m?
eum",'
quando
quandogufr
dmi
ibid.
Quale
le
Qual
modo
voci
usate
abid.
indefinitivamente?
addima-oda
qui quando
mostra
la tausa?
ibid.
217
*Sl\. fteftlttS
jDBttB
tvTEillSZIOlIt
tm
d rado
si pongono
non
ifit"*rjezoiii
La intcrjezioneo a quali casi si unisce?
A
qaali fieu e prohl
A quali hei e yae?
eliso
senza
109
!^!^*
'^|^*
ibid.
HHtAZlOtrt
*
Intorno
ad
alcuni
verbi
ch'esigono
particolare
una
costruzione
Che
seguito
che
come
Che
da
un
verbo
impersonalmente
preso
$um
*p
g^n.
significa quando
cosa
gli
se
la
unisce
voce
ibid*
oput
si costruisce?
di
che
quando
Come
persona
caso
si
verbo
seguitoda
quando
sum
on
ibid.
?
trova
si costruisce
che
109
significail
cosa
dal.
la
il
signBca
cosa
.'3^
stimato?
quando significaessere
sum
la
mette
dativi?
due
con
che
cosa
ascriversi
pu
lode
ibid.
'
o
^
Da
biasimo
qual
Come
Che
nelle
caso
frasi
seguito
si costruisce
il verbo
si costruiscono
credor, ed
cupor?
Quali
verbi
Come
si
Come
Qual
Quale
Quale
Quale
Come
si
yerbi
impersonalmente?
judicor
vocativi
feror
dicor,
'ocor,
112
tra*
nun"
ibid.
dicono
servili
ai costruiscono?
come
Jastidio fallo
i yerh
costruiscono
copio?
ibid*
ii3
114
Sttlvo?
differenza
passa
tra
habere
fidem
gratias^,re/erre gratiam
agere
ntutuum?
tra
dare
comniodare
e
praestare
habere
tra
fidem?
graiiam
ibid.
jhjd.
ibid.
\X9^j!ucere
uxorem,
ai costruisce
derideo
Come
si
Come
laboro?
Come
perielitor ?
Come
si costruiscono
costruisce
ed
ibid.
irrideo?
e
si costruisce?
come
ibid.
""6
ibid.
eonsuh?
ibid.
117
cono,
canto,
costruisce
Come
recipere?
Qome
parcerc
tona,
ludo?
come.*
ibid.
in^o?
jubeo ?
s
i5
nubere?
pulso,
Come
ibid.
esse?
aestimor
Come
IM
aum
t^ideor?
preso
putor,
dar,
verbo
l'infinito
significa videor
cosa
Come
col
ibid.
timao?
t'ignosetraf
""9
ibid.'
"i9
!ll8
Dello
che
In
si mette
cal
nomi
Quali
del
nome
che
tt^A
una
ore
sono
il
si pone
caso
iig
ibid.
eccettuati ?
Del
In
luogo
luogo
si trova
segue
in
stato
moto
del
nome
tttgo
luogd
nd
ove
a'
va
incamiiia?
nomi
Quali
I3i
eccettuati?
sono
bd.
Del
che
si ttttfe
caso
nomi
Quali
nome
che
Che
si niett
caso
osa
il
si
patte?
laa
ibid.
luogo
per*
luogo
dove
per
passa?
si
ia3
ibid,
Esempj
Esempi per
*
luogo
"
moto
'
luogo da cui
oltre?
in
notate
un
del
?
eccettuati
sono
da
moto
il
Del
Iti
intorno
osservate
cosa
essi?
ad
In
che
dal
sovente
casi
che
mostrare
diverso
modo
di
bid.
a' mdi
riguardo
cme
,
Del
In
che
caso
si pone
In
che
caso
si
Quali esempj
sono
Dello
in
che
caso
il
il
mette
dipende
signitqatode'yerbi
il
Tempo
determinato?
tempo
tempo
199
3o
continuato?
iniitars?
da
di
spazio
si mettono
luogo
significano la
che
nomi
distanga
di
stanaa?
i3i
CAPITOLO
Delta
che
la
che
a
le
sono
deve
tradurre
Esempio
rogole
principalmente
qualche classico
la
Costruzione
Quando
la
farla
Costruzione
che
diretta
chi
attenzione
si
accinge
i35
i3d
traduzione
Costruzione
Iiwers
inversa,
quali le regole
bene?
consiste
Sintatsi
l Sintassi
Figurata
figurata^ e
quali
le
pali
princiibid
Dell'
che
consist
137
figure?
Ib
i3a
Latino?
dicesi
Della
In
ibid.-
specie?
^ostruzione Diretta?
fare
pel*
di quante
Costruzione
della
Della
per
Costruzione
cinsiite la costruzione!
Della
Quali
IH.
l'Iperbatoe
Iperbato
in quanti modi
DeU:
ti fa?
i38
Ellissi
in che
Quali
consiste
sono
le
i39
l'Ellissi
Del
In
che
consiste
ellittiche?
principali locuzioni
il
ibid.
Pleonasmo
Pleonasmct,
quali esemp)?
"4^
aso
ERRATA
^a.
4*
CORRK
Terso
6.
92.
pel
39.
troTji
4^.
dei
d^i
alle
alla
seguiti
3L
Aft.
3a.
17.
segnj^U
57
98.
clonagli
58.
i4* irescof
59.
9.
dpnqgU
irascor
eriik
'
gnit
56. ^ua4
a..
'
quoatf
64*
16.
comprerai
Comprerei
76.
IO.
4eco^oet
dtcoquet
^.
87*
i
90.
101.
Il(]b
i
Il
3.
lai.
144.
i$'
19Q.
192.
evga.
ergo
3i
froeP4n4^Dl
fr^e^andum
35.
seiryia
serva*
tSt
amQtia
moltos
muliot
3.
3.
3i9.
44*
la.
27.
faonMis
iacieinu
pe^c^torei
piscator9M
^^
in
^^^'^
dti^
dabo,
dr^m
oltr9
Ae/ariif
bepiris
,'
'
dibaoi
dio,
4rt^
^kisi\
dt"im,,