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DI

LATINA

GRAMMATICA

COMPOSTI

DALL

GIO.

A^ATB

GARDUCX3

FAGOIVDO

?:

P"MM

ONORATO

1829.

"

...

PORRI

SIENA

"

'

nv-YO

I.

VOLUMB

"*"

ALL'UOMO

FILANTROPO

APPREZZATORE

MERITO

DEL

CUI

ERIGE

PROMOTORE

MONUMENTI

DELLA

FISICA

MORALE

EDUCAZIONE

t)I

ONORATE

cui

NON

FACOLTOSE

NON

PRESIEDE

DA

GENEROSO

MENO

CULTORE

PADRE

CHE

ASSIDUO

CH'EBBE

FANCIULLE

LETTERE

DELLE

:I^

SEMPRE

SOLLECITO

;PRE(HP

:
.-

PATRIZIO

CIAMBELLANO

IL

S.

Di

GRAN-DUGA

IN

/^

SANESE

A.

DI

l"B.*"**

TOSGANA

DI

ATTESTATO

'E

TERA

STIMA

OFFRE

QUESTI
L'

ABATE

GIO.

ELEMENTI

FACONDO

'

CARDUCCI

^!

AL

LETTORE

CORTESE

generale

di

buone

delle

si svorrebbe

da

in

un

la

prima

dispensabili

onde

mezzo

facilitata

Ne

nei

tempi

che

quali

gata
gioi^enthdisbriremota

una

ha

convenzione

venerata

per

la

prestamente

bisogno

istruzione

in

quegli studi

tempo

altrimenti

essere

il

sentito

operette elementari

quali sia
pi bres^e

resa

pu

veramente

sentenziati

colla

in--

de* medesimi

scorta

avviarla

alla

di

conoscenza

quelle

le

di troppa necessit
quali poi sono
de^ padri aa
perche le famiglie abbiano
ni
ogni ben fare operosi degli utili cittadilo stato
Di
qui quel grido di sdegno
libri troppo
contro
riprodotti
spesso
que
accolti
ne^ quali
e
con
troppa pazienza
cose

non

sai

materie

se
o

maggiore
la

men

sia

retta

il disordine

delle

trattazione

delle

ri

dal

medesime} libri che


abbandono
cattis^o
^

cinto

diwrtire
della

che

pat

l'
disprezzo e dalsalici quel genio

che in ogni tempo


di apertamente
celata
arte
con
ed ocxdata

sana

si

compia^

combattere
j

di

ti
glisforzicostanfilosofia
.

Vero

che ai di nostri la

nostra

/-

talia si arricchita di sharie grammatiche


si di

che latina
lingua italiana
come
delle due lingueinsieme
combinate
^ e p-che
sono
quelle le quali sieno nude di
^

qualchereale pregio e manifesto


madre

feconda

Ne

Sic-

d*

ingegni pregiatipdella gar


rimanersi
oziosa
tes^a
spettatrice
insorta fra i miglioriper offrirealla
ra
dei libri elementari
qualiil se^
gioi^enti
colo gli addomanda.
L* cibate
Gio. Facondo
abbastanza
Carducci
gi noto
produzioni e le cui
per altre bene accette
na

cure

amorose
a

sono

dirigerein ogni

studi la

prima etj
compiacenza ridurre
tutte

lingua
grammatica
mie

stampe

la
j

sacrate
con-

d'utili

con

bella

compiuto sistema
esso
fatte intorno

onde

latina

sorta

isolato

ha

da

le ossers^azioni

alla

costanza

rara

con

formarne

quale io presento
pubblico
.

una

colle

rir

pregiprincipali secondo il giudi*


dotti uomini
ed imparzialijpe'c/ua*
j

di

zio
li

commendei"ole

essa

sono

ordine

di

giusteed adeguate definizioni


bres^it
precisione chiarezza
; esatta
profondit in ci che spetta V ideologia;
mediocrit
che si tiene egual*
aurea
un
materie

lontana

mente

di

precetti

medesimi

assoluta

mancanza

soperchio

abbondante

y un*

i"ia

pij per

dal

dalV

de*

numero

di

copia

esem*

le regole essendo
de'tfuali

ap*

diverse

plicatein frasi

com^
differenti
binazioni
restano
maggiormente impresse
nella mente
de* giovani. Cosi ad
la
souna
volta trasportando dall'italiano
in latino e viceversa
certi modi
essi
piirari

in

arricchiscono
che
da

la loro

Lazio
y

dove

si

siccome

credo
V

autore

il metodo

lo

da

stesso;

la

conoscere

l'indole

cilit
fadel

quanto
delle due

l'avvertire
opportuno
di questo lavoro lo e

della lingua Italiana

degli Elementi

pure

due

diversa

sia

traggono

scrivere V idioma

avvezzano

lingue. Qui
che

zioni
locu-

insensibilmente

questo esercizio
d* intendere

di voci

necessarie

sono

pur

mente

esso

cosi

osservato

chiunque

in ambi-

ad

una

et

certa

avr

allo

genio

suo

colla

aK^venturarsi

potr

studio^

lettura

meditati^^

una

meno

lo

premesso

studio

medesimi

de^

sola

della

aU

del

guida
latina

lingua

di

al

jino

giungere

liminare

quella privilegiata
Della

dicarne

nazione
.

dell

verit

chiunque

classici

de^

potr

esposto
di

sano

mente

ad

da

che

sincera

di
crescente

sia

alla

comparire

MIO

alla

quest*

desidero

tanto

brama

esaminare

nel
ora

speranza

opera

bene

luccj

stata

giovare

pren--

giu^

la

quale

augurata

ta
schiet-

quanto
suo

per

del

al

autore

avvenire

comune.

\
.

la

ELEMENTI

DI

GRAMMATICA

L
todica

scrvere

abbraccia

AeW

che

parleremo

Sintassi

articolati

esterni

per

manifestare

mente,

vale

si dicono

di

delle

divise

specie, e queste

dei

Discorso, o
Son

nove

ci

le

rapporto
in

cui

Parole,

funzioni

dei

parti

osservazioni

per

lingua

una

noi

noti

discorso,

le

che

Discorso

serviamo

segni

come

interne
i

dire, le idee,

wmp-

PRIMA

delle

suoni

una

Prosodia.

PARTE

Analisi

insegna

pia parti, ma
delle
parti dei

Analisi

della

che

ovvero,

regole, o di
scrivere
parlare
e

Grammatica

La

delia

correttamente:

-di

collezione
intendere

bene

definirai,l* arte

pa"

Grammatica

parlare,

LATINA

operazioni della
giudizj ed i ragionamenti,
considerate

quali

qel discorso,

fanno

specie si

il

sotto

chiamano

sono

Parti

del

dell' Orazione.
le. Parti

del

discorso

della

lingua

Verbo
Pronome,
Adjetiivo
cio, Nome,
ticipio^Avverbio^
Preposizione, Congiunzione,
declioaliili
jezione Le
prime quattro sono,
,

diverse
dire, capaci di ricevere
il geaere,
mostrare
iioD" onde

na,
LatiPar^

Inter-'
vale

desinenze
il

nuocer

termina-

td

il

casoj

la

il teinpo,

prbsana,

nolo.

il

quattro
sottoposte

indeclinabili,eh' qaanto a dire, non


sia l'impiego.
alcuna
variazione, qualunque ne
i Grammatici
I Latini
articoli, e sebbene
avevano
non

sono

ad

si

il loro

sempre

voci

si dicono

Haec

luuiier

Hoe

templum
E

pulchra

^st

luagnificum

est

sarebbe

donna

il

bella;

^
^

Questa

danna

Questo

tempio magnifico

tempio

(Cielo, Terra,
il Nome

d'

A qua

Terra
j

me

Acqua,

l*

belt

uomo

buono

che

ha

/#

magnifioo^
L

Nome
discorso

Jgnis /
Fuoco, Libro,

come

Liber

Capillus
Gipello) Sicco"

l' idea

risveglia sempre

cosa

uua

tra-^

buono

in

Coelum

uomo

generale quella parte del


nominare
gli oggetti o le cose

Nome

serve

dovendosi

Quest*

il dire

errore

Del

che

ducendo
tra-

S"

CAPITOLO

I1

che

volta

Onde

s'incontrano.

boDqs

est

disti n-

per

proposizioni*

queste

homo

hoc
,

Articoli, essendo
no
dimostrativi, cbe hanreti*
sicnificato, e debbonsi

intero

Latino

dal
durre

haec

hic^

equivalenti italiani ogni

ne' loro

dere

Hic

delle

servano

immeritamente
il genere,
veri
pronomi, o adiettiv!

guere

altre

Lo

nel

d'

sostanza

a0a

spirito

nostro

nn'

esistenza

dicesi

comunemente
indipendente, perci
E
Sostantivo
pu stare da se solo nel discorso ; giao
un' altra
ha bisogno di
che
cui
essere
non
a
too^
,
il suo
unito
mostrare
significato
per
si di\ide in quattro specie cio Proprio
Il Nome
,

assoluta

"

Collettis^o

Comune
,

Proprio

individuamente
Roma

Paulus
,

Paolo,

Astratto

Il Nome

'eia

ed

un

il segno
d' un'
solo
oggetto,

Roma,

Comune,
il
,

d'

idea che

voa

seguo

che

dicesi

d' un'idea

specieo

latte

le

( Pietro

Generale

anche
che

abbrae-

Petrus,

come;

Tier
Arnus
Neapolis
Arno)^
Napoli, Tevere,
,

Il Nome

Appellativo
g'individui

abbraccia

specied'

un

tutti

genere

3
come

Animai

Cavallo
Il Nome

Uccello

braccia

pii\individui
stingile dal Proprio,
dal

che

G"mune,

specie come
( Popolo

Nibbio

che

che

specie,

mostra

denota

d'on'idea

il segno
della medesima

tutti

si di*

d'una

gl'individui

Grex

Exercitus
,

ab

individuo

solo

un

Sentus

Populus

Senato

male
( Ani-

Collettivo

Mihui

Avit

Cane
,

Canis

Equas

Esercito

Gregge )
I Nomi
Astratti
son
quelli che s usano
per e*
sprimere le idee rappresentanti le qualit considerate
da' loro oggetti, e come
aventi
stenza
un'esiseparatamente
Virtus
assoluta, e indipendente, come:
jw^
stitia
latitudo
profunditas ; ( Virt y
pulchritudo
Giustizia,Bellezza, Larghezza, Profondit). Tali oggetti
che
un'esistenza
hanno
meramente
sono
ideali, non
,

reale,

ed

forma

astraendo

nella

nostra

che

mente

cose

il Numero,

cio,

il

dalle

la

Casi,

no*

Dedi^

Q!gJuUisnTCttf

ovvero*

^t/Ctu

J^

al

intorno

Genere,
,

Diminuzione

qualit.

osservare

l' Alterazione

"

il soggetto
si denbono

se

naxione
e

solo

esistono

Cinque
me,

'

ARTIcAo

tT^tV"

Del

Numera

propriet ch'esse
hanno
di rappresentare
o
pii\oggetti.
uno
eh' esprime
I Numeri
due, cio Singolare
son
eh' esprime la pluralit. Il Nome
l'unit, P/uro/e
solo ogpertanto al Singolare quando significa on
getto,
ed al plurale quando ne
come:
pia,
significa
Il

Numero

nelle

parole

la

"

Sing.

Paer

il

Liber

I Nomi
secondo
e

ci

le

Piar.

Fanciullo*

il libro.

prendono
differenti

apparir chiaro

al

plurale

declinazioni
si

quando

i libri

diverse
a

Fanciulli

Pueri
Libri

cui

terminazioni

appartengono,

parler delle

nazioni
decli-

Quasi
Plurale
,

ma

tatti i Nomi
ve

ne

sono

si

usano

alcuni

che

al

Singolare

mancano

al

ed

dell'

no

4
o

dell'altro

confermB

numero

luogo

aTremo

ARTICOLO

IL

Genere

Del

Genere

a' Sessi.

che

ci

Ovvero

altro

conformit

in

distingue un

cio
hanno

Mascolino

ammesso

tutti

minini,

che

ha

natura

Hic

Fant.

Haec

Neu.

Hoc

La

distinzione

due

neri,
Ge-

Latini

ne

chiamarono

neutro,

ne' Mascolini

sono

liber
tabula
studi

um

de'

importanza,
la

pratica

yi si

regole

Ma

che

ne' Fem--

come:

Mau

che

non

sono

ch'essi

terzo,

nomi

non

Femminino

un

quei

massima

tare

la

un

Propriameute parlando

con

da

nome

differenza, che

delia

riguardo

i Sessi

tra

posta

de' nomi

distinzione

una

pure

ofl*

in seguito*

serTara

per

onde

cui

si

poca
il Dizionario.

il

Noi

che

Nomi

studio

altronde

che

giunge

sep
molte

nome,

di

ma

consuU

soltanto,

osserveremo

convengono

soltanto

all'uomo,

Bruto

Pater

il Padre

Gate

Catone

Filius

il

Magister

Maestro

Judex

il Giudice

Scriba

Scrit^ano

Senalus

I.

non

ritrofate

qualunque
pi" sicuro

adunque

della

superarla

di

mezzo

difficolti,e

molta

i Grammatici

fissare il genere

utilit,ed

Questo

generi,

Hanno

giunge.

fvola

ammette

per

libro.

Questo
Questa

sono

Mascolini, come:
Brutuft

a.

sono

Tutti

i nomi

Femminini,

che

convengono

FigUo

il Senatore

solo

alla

Lucrezia

Cornelia

Cornelia

Aroita

Zia

Filia

la

FigUa

Noverca

Matrigna

Famula

la

Serva

nomi

di
Leo

donna

come:

Lucreta

3. Le

Mater

la

Soror

la Sorella

Madre

due

precedenti regolesi applicanoanoora


animali, come:
il Leone.

Leaena

la leonessa

a'

S
"

Loptts
Equus
Taurjit

li

i7 Catfallo

ta

Cavala

il Toro

Vacca

la

Vacca

de* metalli

4- .1nomi

la

Lupa
Equa

lupo

Aurain

tOro

Argenium

Plumbum

Stannum

tdtpa

tatti neatr

sono

come

Eerram

il Ferro

/E

il Bronco

il Piombo

Cuprum

il Rame

lo

Aarichaicam

V Ottone

Argento

'

Stagno

de' Mesi, de*Fami,


generalmente di genere Mascolino
5. I nomi

de' Monti

sono

come:

Janoariuft'

Qennajo

Padui

i7 Po

Februariua

Febbraio

Ticinua

il

Aqulo

AquiUfie

AppenninuB

Auster

fVstro

Vaesevius

il Vesuvio

6. I

i nomi

ed

Citt",

delle

nomi

componimenti

proprj
,

'

sono

Appennino

delle

le,
Proymce, delle Isosimili
e
Nayi, de' Poemi

delle

per

Ticino

lo

pi

femminini

come

Tuscia

la

Argo

Cyprus

Napoli
Cartagine
Cipro

Centaurua

il Centauro

Rhodua

Rodi

Aeneis

Eneidi

NeapoUa
Charthago

Toscana

Argo

(vascello)
'

1. I nomi

femminino,

genere

come:

Arbor

t Albero

Ornaa

f Orno

Pirus

i7 Pero

Melua

i7 Melo

Geraaaa

i7 Ceraso

Pinus

i7 Pino

tOUno'

Quercua

la

si eccettuano

sono

IHinas

che

I nomi

di

deglialberi, pochi eccettuati,sono

Quercia

seguenti

qaali

mascolini

sono

lo

Spnua

lo

Veprea

Spino

spino,lo spi
neto

Dkimua

|7 Pruno

Piniaatcr

Oleaster

Olivastro

ed

che

I nomi
um

tdtti

segoooo,

i7 Pinastro

altri terminati

Ster

quelliterminati

neutri

sono

'

'

in

Acer

t Acero

Snbr

ii

Robur

i7 Roverw

Siler

i7,Sitio

Ritbus
si' trora

(ilRogo ), ohe

ancora

ordinaranwnie

ai Mascolino

Sughero

" femminino

in

delle

8. I nomi

neatri

Bario

fratta

come

degli lberi

Prnm

la

Pera

MeUm

Mela

Cerasum

la

Cerasa

Susinum

la

Susina

la

Pesca

Penicum

Me5piluiii la Nespola
Per

altro
come

V Ui^a

Castanea

la

Castagna

Oliva

t Oliva

femminini

sono

I nomi

de'

ficus (il fico) mascolino*

legumi

biade

neatri

^no

Frumeotam

i7 Grano

Cicer

Hordeum

/* Orzo

Pisum

Miiium

il

come

i7 Ceco
il Pisello

Miglio

questa regola

non

esempio,

eccezioni

senza

mascolino,

efaba

phaselus
(la fava)

femminino.

genere
Si
10.

riportano qui
avendo

ed

uso,

divrso

tuati
eccet-

vengono

Ura

molto

e:
9

ne

(ti fagiolo)per

che

Noce

Ma

i nomi

molti

son

la

9.

g!

Nux

qoali

di

peli'ord*

sono

dal

latino,

Nomi

alcuni

altronde

danno

che

essendo

in

facile

italiano

adito

un

/* abisso

la Cometa

bysaua

Career

la

Carcere

Acu$

l'^go

Ginis

la

Cenere

Alvus

il

FuQis

la

Fune

Arbor

t Albero

Ensia

la

Spada

A?ia

C Uccello

Furfur

la

Semola

Grystaas

il

Imber

la
la

Pioggia
Caiaaja

Magnea

la Calamita

Labor

la

Palvia

la

Boa

la

genere

all'errore.

Cometa

Lebea

di

f^entre

Cristallo

Dipbtonguat/ Diuong

Ermua

t Eremo

Hiems'

il

Fatica

Melhodus

il Metodo

Verno

Poh*ere

Periodus

il

Rugiada

Poi'ticu^

il

Portico

Sinodo

-0

Periodo

Vcsper

la

Sera

Synodua

il

Lapia

la

Pietra

Carbaius

Lino

sottik-

Jinnoiazini

I*

Alcuni

medesima
no,'
e

terminazione
sona

femminini

tal aorta

Nomi,

'mascolini

quando

che

diconsi

hanno

Conuni

una

e. pel iemmini*
pel mascolino
quando aignifcanoil maachio,
di
Sono
esprimona la feinmina.

Padre

Il

Parent

MClifM

CUe
iaMudrt

la

Cliente

il FofWMtitro

Adr
ia

Jbiutore^

^^-

P...rcla.

looola
t Abitatrite

Fanciullo

il

il Condottiero

Dax

lofans
Fanciulla

la

il Giotnnetto

il

Nemico

la

Nemica

la

Adoldoent
Giovinetta

la

Hem
la

Cittadina

la
il

la

Giovine

il

Yatei
la
il

Vi
e

cio

il maschio

Tarlar,
Sorez;
Vi

3.

di

genere

Ficu.%

ci

Fuais,

if

Torquis,

K"'i
Specut,

FAyvltojo

S.

Anas,

il Sorcio

5.

Tinca,

taris

quelli ,
un

Perdrix,

Ihrtora

il genere
fissato, si

ed

ora

il

Fico

la

Fune

la

Collana

Si'w
CM

de'

Ut

in

ed

sessi,

6tta

tal

ie

la

ae

da

Polpe'

Aquila

la

atit

Pernice

t Anatra
la

ae

genere
essendo

non

Epl'

i due

di

nomi

cai

autenticamente
in

la

oltre

diconsi
genere,

di

Sono

toris

in

Augure
Augure

medesimo

un

Lepre
Elefante

sono

Poeteeta

comprendono

ricf

che

Vap,
Aquila,

la

antt

Elephaosy
y aitar,

sotto

femmina.

la

or8

che

la

animali,

terminazione

medesima

S:

di

nomi

de'

quelli

una

Lepat,

Aagar

Compagna

sono

son

Compagno

la

la

Cagna

Cornea

son

Sacerdotessa

li Poeta

Cane

CanU

*'

Sacerdote

Sacerdote
la

Erede

il

Giotnne

JuTenif

Condttttrifce

t Erede

Cittadino

il

CWit

Ceni,

Forestiera

Tinca'

incerto
,

stato

ancora
.

promiscaa

asano

altro*

an

Quindi

niente

ora

che

Si

tanto

usano

al

mas.

che

al fem.

Sptiomta, pu

Che
mani

or.

tono

oim.

IBM.

ed

1 fem.

ora

neut

al neut

artcolo

hi.

De*

Per
V idea

i differenti

esprimere
dnl

espressa
a' nomi

dfurano

Casi

si

nome

divek'se

le cliiamarono

rapporti sotto
pu considerare,

terminaziout,

i
t

tali

quali
Lal?ni

zioni
termina-

Chu
.

diffcTfnti terminazioni

Le

declinandoli,

distinguono

sei

son

sei

cio,

primo',

Ablativo

Sogliono
tri
e
glial-

Caso

retto,

anche

dice

si

11 Nominativo

GerUtis^o

il

chiamare
obliaui

caso

reggere

percn sempre
regolare tutto

reggente,

si
,

Casi

onde

numero,

Nominativo,

Vocativo

i Grammatici

vedremo

nonni, come

ciascun

per

Gasi,

.^ccusatisfo

Dativo

de'

nel

necessario

il

discorso

parlare.

ARTICOLO

IV.

ella

Declinazione

,
.

Co.ns8te la Declinazione

medesimo

le differenti

tutte

d'

un

nel

nom^

dare

che

terminazioni

esso,

al
ha
,

yingolare, che al plurale,


Nella
cinque Declinazioni,
lngua.Latina si contano
si distinguono soprattutto dalla termiaazione
del Ge^
e
nilivo
singolare
al

tanto

La

I.

La

a.

ha

La'3.

il

siog-In

gen.

ae

Ci

in

is

La

4*

La

6. in

ia

US,

ovvero

ei

Nota.

Neir

Musa,

ae

Servas,
Pater,

tris

vi

la

Musa

il iS^rvo
Padre

Vultu,tu9;Vera,ro

il Volto, io

Species,ei

la

imparare

i nomi

declinare

Spiede

Bellezza

deve

non

il

riflettere alle diverse


ma
giovine agire macchinalmente,
de' due
ne' casi
terminazioni
eli' essi
prendono
secondo
numeri
le differenti
e
come
queste cambiano
,

Cosi

Declinazioni.
I.

riflettendo

Che

il Nominativo

che

al

hanno

conoscer
il Vocativo
tra

loro

terminazione.

Si

plurale

la naedeama

ed

tanto

in

tutte

eccettuano

al

golare
sin-

nazioni
le decli-

solo

IO

Priiioa,ae

ProfUnk%9r9
Miropola, at
PharmaoopoU eSpeziaU
Rigattiere
Propola, a e

Platea,

Pirata,

Piazza

ae

Scutica,

Cotmro

nnat

Venefica,

Pirata, ae
Perta^ ae

Persiano

Cyraha,

ae

Scyta, ae

Tartaro

Fedina,

ae

Buffone

Ferula, ae
Hora, ae
Gauda, ae

Scurra,

ae

Indigena,
Scriba,

Paesano

ae

Segretario

ae

Seconda

singolare terminato

tivo

terminato

in

alcuni

che
al

eh'
in

in

ir

in

nominatiro,

i, ed

di

genere

femminini,

significaumore

molti

quantit'in

una

sono
^

Miniera

Sfersa
Ora

Coda

declinazione

appartengono

radjettivo Satur

um

GonUolA

il Geni

hanno

il. Genitivo-

plurale

orum

I nomi
terminano

Strega

ae

Declinazione

seconda

della

I nomi

Frusta

ae

in

neutro,

liquore* Eccone

Domin

us

6.

Domin

D*

Domin

A.

Domin

um

il

V.

Domin

A.

Domin

dal

nella

Mascolini

scolini
ma-

neutro^

Piar.

Signore
del Signore
al Signore
il Signore
o
Signore

Declinate

ur

i Modelli

Sing,
N.

sono

Plrus eh'

eccettuato

er"

terminano

che

altri
g'ii

in

solo

un

(satollo).Quelli

in

altri

us,

ed

um,

declinazione

questa

Signore
stessa

N.

Domn

O.

Domin

orum

de*

D.

Domn

is

A.

Domin

os

Domin

Domin

a'
^

V.
A.

guisa
Femminini

Signori

Signori

Signori
Signori
Signori

da'

Signori

II

Antidotai

il Contravveleno

Papyru

Figdlos

il

Patraut

il Zio

Lacas

il

Lago

Vannai

il

Gapillaa

i7

Coftllo

PkUiiat

il Platano

Voiyo
Paterno

N.

Lib

er

il Libro

G.

Lib

ri

del

D.

Lib

ro

al

A.

Lib
Lib

A.

rum

Lib

Colo

ber,

Lib

ria

a' Libri

Lib

ri

Libro

stessa

Campo
Cignale

da' Libri

Magister^

il Suocero

ri

il

ri

t Asino

ri

Vir

deU:

D.

Vir

alt

um

(Uomo

A.

Vir
o

Vir

Plur.

VUomo

A.

Vir

Si

Uomo

daU

(il

Uomo

nella

declina

Triumvir

Uomo

Vomo

Tri

N.

Vir

G.

Vir

orum

D.

Vir

A.

Vir

oa

gli Uomini
degli Uomini
agU Uomini
gli Umini

V.

Vir

A.

Vir

un

guisa

stessa

Studi

um

levir

viro).

Studio

G.

Stadi

dello Studio

D.

Studi

allo

A.

Studi

um

Studi

jum

Studi

( il Cognato )

Plur.

lo

lo

Uomini

dagli Uomini

Sing.
N.

Sai

valico

V.

Genero

il Fanciulh

ri

Onager,

Maestro

il Fabbro

G.

Libri

t Amere

Gener,
Puer,

Vir

Libri

il

arbitro

N.

V.

tri

Sing,

A.

Signiferiri
Socer,

Serpe

ro

goisa

il Giudice,

il CoUeUo

bri

Faber,

de' Libri

ri

il

tri

Cuher,

rorom

Lib

il

bri

Lib

A.

il

tri

G.

V.

nella

'\

Libro

dal

Agr, gri
A per,
pri

ri

D.

Libro

Declinate

Lib

il Libro

ro

Aibiter

Libro

Libri

N.

Lib

er

Faglio

Plur.

5/115.

V.

Caria

Studio

Studio

Studio

dallo

Studio

N.

Studi

G.

Studi

rum

Studi

ia

A.

Studi

V.

A.

o
a

Studi

Studi

ia

gli Studj
degli Studi
agli Studj
gli Studj

Studj
dagli Stu/^
o

la

nela

Declinate

i
BeUum^
Praelium^ i
i
Telum,
i
Donum,
TheatrufOj
\

Baloeum^
Vioum,

Domicili

il Dono

uni,

Monitum,

il

Fango

la

Camera

l' abitazione

l' ^viso

cordo
ri-

il
f

il

Teatro

il

Ttinpio

Palli um,

il

Frrajoo

i
i

i
i

l' Etempio

Atriuf^j

Cubiciilum,

Dardo

il

Coenum,

Baiiaglia

la

Pomatimii^
Praedium,

Guema

Tempi unij
EzeiDplum,

8te89a gai$a

Mantello

il Giardino

Solatiam^

il Podere

Vedili

C Jtrio

li

i
i

m,

il

Baiano

Mandatum,

Folum,

il

Fino

Praeceptum

lo

Spasso

Stendardo

il Comando
la

'

Foglia
Precetto, tor

il

di9e

Terza

Declinazion

Il Genitivo

ter"
singolare di questa Declinazione
mina
in is
in um^Com"
e
quello del plurale termina
nomi
d' ogni gnere
i
prende questa Declinazione
al nominativo
singolare varie termina-
quali hanno
,

zioni

Piar.

Sing.
Hon

or

l' Onore

N.

Hon

G.

Ho

orla

deli

G.

Honor

um

D.

lloa

ori^

alt

D.

Honor

tbua

A.

Hoo

oi'em

l' Onore

A.

Honotr

es

Hon

or

Honor

"e8

ore

daW

A* ab

Honor

N.

Onore
Onore

or

gU

es

Onori

degli.Onori
agli Onori

"

V.

A. ab

Hon

Pater,
Latro,
Lanio,
Tyro,

tri

il Ladro

onis

il

Ma

Macellajo

il Notfizio

Cinis, eria
Corlcx, tlcit

la

Eqnc, lii

il Gauaii^re,

Feli","|!m

il Qflttp

Grex, gi

il

la

Generis

Scorza'

gli
o

..

ibus

Onori

Onori

dagU

Onori

guisa

stessa

'j7 Padre

onis

onis

Onore

nella

Declinate

V.

Onore

"

Ut,Madre

ter, tris

Mulier, eri
Suavitaa, tatis
luris
T^Hus,
Ar^, cis
D08r,0t8
Fra

US,

dis^

la

Donna

la

Soa^fit

la

Terra

la

tortezza

la

Dote

f^tif

la

Canna

la

Mignatta

Arando^

ibis

Gregge

Hirudo,

inis

t.

i3

^tristezza

la

orb

Maeror^
IMucro^

onis

Punta

Sermo,

onis

il

la

d'un

G.

D.
A.
V.
A.

Temp
Tetup
Temp
Terap
o'Temp

Piar,

al

ori
us

il

us^

slessa

Cai-

Pecus,
Tbus,

Mare

Tempi
Tempi
Tempi
Tempi

da'

Tempi

Legge

il di'
^

il Latte

teris

minis

il Fianco
la

lo

uria

l*incenso

'

Opus^ peris

Germoglio
Mele

l' Osso

oris

la, Bocca

Pectus, oris
minis
Lumen^
moris

il

la

Di-*

Opera,

il La^

voro

Decus,

il

ossis

Sprone
finita

il

minis

Mammella

il Nume,

Bestiame

il

Kemus,

Lac^

laotis

Numeu"

'/'Usura

coris

ellis

Mei,

/a

il Letto

nors

Gramen,

guisa

I3ber e ris
Calcar^ caris

il f^erso

lis

Foenus^

Osy
.Os,

il

nis

Cubile,

Tempo'' ra
Tempb ra
Tempo ribus

Latus^

Aliare

oris

Carmen,

A.

ribus

ris

^quor,

A.

V.

|um

Tempo

D.

Tempi

de'

ritto

leanza

Altare,

G.

rf

Jus, juri

Capo

il Patta

deris

Foedus,

Tempo

Tempo
Tempo

N*

il Lido

toris

Iti tua,

Tempo
Tempo
Tempo

nella

il

piti

Tempo

dai

ore

Declinate

Caput,

Tempo

del

oi'is

Temp

i7

us

Biada

Neutro

Nome

Sing,
N-

l'assedio

-oais

Seges* etit

Declinazione

Fondine

il Ben^tvito

oais

Obiidfo,

Discarso

il Saldalo

litis

MUes,

Hrundo^
Missio"

di Jrme

la

laii

coris

V Onore,

orna;'

mento

coris

Dedecus,

l Infamia

f'er,

gogna

Pel, fellis
Monile,

Petto

lis

il Lume

Oiuit, ieris

ii Bosco

Vulnus,

neris

Fiale
la

Collana

il

Legume

la

Ferita

Qtiorta Declinazione

mina

ter^
singolaredi questa Deci! nazione
nini;
femmimascolini
o
sono
quando i homi
il geriitiro
in u,
ed
neutri, tcrinina
son

GeaitTO

Il

in
ma

us^
se

pluraletermina

in

uum^

4
ny femminini

mascolini

ed

u#^

ed

Man

G.

D.

Y.

A,

IftMano

Man

IM^

della

Man

ui

alla

Man

um

ia

Maa

dalla

Man

Motns^

il TUmore

US

il

Fructus,
Fletus,

US

SensuSy

Crnciatua^
Gemitus^

stessa

MotfimentQ

us

ibus

Man

V.

o.Man

A.

Man

delle
alle

us.

le

Adyentus,

os

Discessus,

aa

US

Coius^

Fenuta

il

Passo

il

Colpo

il Portico

US

il Ptno

US

t Esercito

Bocca,

US

la

US

la

Nuora

la

Suocera

la Ca"'

nocchia

Magistrato

il

Mani

la Partenza

Nurus,

sospiro Socruiy US
toltela fac' Risus, US
eia
Vagitus, US

Gemito^

ui

Mani
Mani

Mani

la

ut

Exercitus,

Tormento

Mani

dalle

ibus

lUso,

il

Vagito

beffa
gvtdo di

Fanciullo

Declinaziont

d*

Neutro

Nom^

un

Piar.

Sing,

Ginocchia

Gen

il Ginocchio

N.

Gen

le

Gen

del

G.

Gen

VLom

delle

D.

Gen

11

al

Ginocchio

D.

Gen

ibus

alie

A.

Gen

il Ginocchio

A.

Gen

Gen

G.

V
A.

'

o
a

Gen

dal

Ginocchio

Ginocchio

Ginocchio

V.

A.

tutti

guisa

Pinus,

Senso

il

Vaittts^US

N.

Mani

le

OS

Porticus^

Onda

il

us

Man

A.

Ictus,

Pianto

il Carro

Carrus, us
Magislratus,

uam

il Frutto

il

us

Man

Gressua,

US

G.

il Morso

il

US

FluctuSy

Mail

Mano

nella

US

N.

Mano

Mano

US

Morsus,

in

sempre
i modelli

Mano

Mano

Declinate

Metus^

1' hanno

Piar.

tis

A.

femminini

medesima

Sing.
N.

i neatri
la

iiimooIk"

singolare. Eccone

del

i casi

4n

terminazione

quale

ia

neutri;

il nominativo

hanno

de' nomi

qaestii Declinaiton

Comprende

Ginocchia

Ginocchia

Ginocchia

aa

le

Gen

Gea

ibus

ilalle Ginocchia

Ginocchia

i5

Declinata nella
ToQtru,

stesaa

gaisa
Ccnrna^

il Tuono

il

il Freddo,

Geltt, a

Yeru,

// Corno

lo

Spied

Gelo

al Dativo

Pleru

piuttostoche

all' Ablativo

pluralefiiFerubus^

F'eribus

Quinta Declinazione
Il Genitivo

singolaredi questa Declinazione


il genitivoplurale in erum.

ei, ed

in

i nomi

Tutti

di

in

terminato

al

che

femminino,

di

sono

pu

usarsi
al

sebbene

al mascolino,

sempre

es

che

dies

eccettuato

hanno

Deci inazione

questa

Eccone

mina
ter-

il

genere

al

tanto

lino
masco-

pluralevogliaesser

il modello

Sing.

Piati.

Di

ea

li Giorno

N.

Di

et

G.

ei

del

G.

Di

erutn

de' Giorni

D.

Di

ei

al

A.

Di

em

Di

e^.

Giorno

V.

Di

dal Giorno

A.

V.
A.

Rea, ei

Spes^

ei

Facies ei

Requies^

nella

ei
ei

stessa

D.

Di

A.

Di

ebus

Di

es

Di

ebus

guisa
Gesariesy ei

la

EfEgies,ei

Faccia,

Giorni

da' GiortU

la

Speranza

Giorni

i Giorni

es

Giorni

la Cota

la

Mollities

Giorno
Giorno

il Giorno

Declinate

minativo
no-

no,
femmini-

il

Chioma

Effige,Vifnma^
gine

il Danno

Folio

Pernices^ ei

il

Riposo

Glacies,

la

Mollezza

Ingi vies, ei

l' Ingordigia

Stirpe

Segnities,ei

la

Progenie8 ei

la

Rabica, ei

ia

Rabbia

Species,ei

la

Bellezza

Acies ci

Punta

ei

il Ghiaccio

Codardia, pi

grzia
Durities, ei

sqaa'

Canities,ei

la
la

Durezza
Canutezza

dra

I soli

del

nomi

singolare}

Dies
e

del

et

Res

si

usano

in

plurale; /acie^^ ac/e^

tutti
e

casi

j/ie^ man-

del

callo

Dativo

GenitiTO

Ablatif

Uri

di

mancano

Tavola

in

il

tutto

cui

colpo

plurale;

gli

plurale.
d* occhio

si vedono

tutte

Declinazioni

le

Singolare
Ro8

N.

Douiin

G.

fios

D.

Kos

A.

lios

V.

Ro8

ae

Doiuin

ac

Douiin

Hon

Man

or

Di

uf

Hon

oiU

Man

us

Uoa

ori

Mai^

ui

es

Di

ei

i/i ei

A.

Bua

am

Domili

Domin

'

Domin

um

Hon

Hon

Hon

ab

orcm

Man

or

Mao

ore

Maa

Di

um
us

em

Di

ea

Di

PluraU

N.

Ro8

Honor

orum

Honor

is

Hoaor

ibua

Domin

ae

G.

Ro8

arum

D.

Ros

A.

Ros

Domin
Domin

ae

A.aRds

is

os

Di

es

uum

Di

erum

Man

ii"08
ns

Di

us

oDiea

Domin

oa

Honor

ea

Man

Honor

es

Man

Domin

is

Honor

ibos

ab

uinnotazioni
I

um

Man
Man

Do.nin

aa

V.oRos

es

Man

Diebus
ea

ibusaDiebua

generali

i loro semcome
plici
composti si declinano
tis [W InevXje )
da cui derivano;
perci tridens
j
la deciinasioue
di 4^ns^
imparj ris ( disegnale), seguono
tis (il dente),
ris ( eguale j.
par,
Si eccettuano
Mxanguis
(esangue), Centitnanus
fanno
che
(di eento
mani),
al, genitivo singolare
di Exanguinis-,
in vece
Ctn^
Exan^uis, C enti mani
bia
lo ab nieridies
ha
tinianus
non
plurale9 sebbene
I.

nomi

da

dies

deriva.

cui

3.

Quando

ambedue

sono

di

Nono

in

la

Mascdelle

caso

in

retto,

caso

si

un'altra
declinano

composta,
ambedue.

tal itta

Respublica,cae

tra

voci, di cui

due

caso

rcttu.

J^tpubtica Jusjurandum, di
due

voci

oblic|uo,si
Sono

di

al

uita

tal fatta

retto

caso

soltanto

declina

il Giuramento

seguenti

quella
'

"

l'ai*

eh'

iu

i8
Deo

Da

Dio

saxo

dal

sasso

durissimo

homioibus

ab
ex

quo
tote

eum

corde

letitia

cuna

alla-

Dativo,

finiscono

nomi

in

cuort

allegrezza
dolore
il

cielo

Declinazione

della

l'Ablativo

al

generalmente

terminano

ne

prima

il

noi

sotto

Appendice
Il

tutto

senza

coelo

sub

con

per

dolore

sine

che

prima DecUnazIocuni
in alplurale io is ; ma

Tali

abus.

suuo

Filia

la

Figlia

Fiiiabus

Fa mula

la

Serva

Faniulabus

Anima

l' nima

Liberta

la

Asina

l'Asina

A^iiiabus

Mula

la

Mula

Mulabus

Nata

la

Fii^lia

Domina

la

Animabus

Vi

2.

che

si

sono

Jatta

Schiawa

Lb^rtabus

Naia

in

bua

DoiniiiLibus

mascolini

nomi

questa

consimili.

Declinazione

nomi

alcuni

plurale. Sono

al

soltanto

usano

Uhera

Padrona

distinguerlida'

per

'

iniqui

uomini

dal

con

nobis

pr

I.

da^l

iniquia

durissimo

fatta

tal

di

seguenti
Divitae,

arum

E"equiaey arum
luduciae, arum
lusiJiae, arum
Escubiae^aruiu
Ez.uviae9 arum

Ricchezze

Epulae,

Funerale

?ugae arum

Tregua

Kaleodae,
Blanditiae,

Guardia

Nuptiae, arum

Spoglie

d'Uo'

Nundioae,

Oltre

3.

zionc
in

e.

ne

Feriae,

Maledizioni
arom

del

Primo

arum

mese

Camzze

arum

Nozze

arum

Minaccie

arum

Vacanze

Pisae, arum

Pisa

Mercato

a' nomi

comprende

Quei

Miiiae,

baje

Ciance,

Imboscata

mini

Drae,arum

Vivande

arum

terminati

terminati
alcuni
in

a,s

in

a,

terminati
ed

es

Dcclna-

questa
in

formano

as

in

es

ed

il Vocativo

togliendo
in

gli altri

an

Lanoo

primi

Vs:

in

T Accasati

singolare

ro

come:

/i^

Sing.

Sing

Anohise

Aocliises

Enea

N.

AeDeas

G.

Aeneae

di

Enea

G.

Anchisac

di

Jm^hise

D.

Aeneat

ad

Enea

D.

Anchisae

ad

A.

Aeoean

Enea

A.

Anchisen

Enea

y.

Enea

A. ab

Y.

Aenca

da

abeoea

A.

ia

Musices,

della

Musicen,
o

Musice

Musice

Aackise

Anchiit

Musica

pu, Tolendo,

em

la Grammatica
Grammatica

daUa

Grammatice

declinare

tal

Grammatica
Grammatica

alla

cae

Grammatice

Grammatica,

cae.

delia

cse

Grammaticen,

Musica

dire, Musica,

la Grammatica

Grammatces,
Grammatce,

Musica

dalla

Si
e

Musica

Musica

la

em

Anchise

da

Grammatce

Musica

alla

cae

te

Sing.

Musice

Musice,

fu

Anchine

Anch8

Sing,

cae

ne

nomi

Grammatica

latinamente

cae.

4* Presso

i
gli antichi, e principalmente presso
in ai
il genitivo singolare terminato
poeti, si trova
aulai
simili
in luogo di tcrrae
e
terrai,
come:
(del-*
la terra
( della Reggia )
}, Aidae
,

jippendice
SI

I.

in

terminati
in

hanno

us

seconda

Declinazione

di

i nomi

il Vocativo

eccettuati

che

genius,

che

veduto

Sono

e.

della

fanno

da

^/t ( o

questa

Declinazione

singolare

to
termina-

questa regola /^/luj, /neuj,


(omioj,
geni
figlio)mi

(o genio)
tSono
ius

pure
quali al

\
,

tonius
,

i nomi

eccettuati
Vocativo

F'irgilius

in

terminano

Ambrosius

terminati

proprj
i,

Gregorins

Antoni

Antonio

Ambrosi

Virgili

Firgitio

Gregori

Ma

Plus

fii Pie

onde

da

si fa;

Ambrogio
Gregaria

In
^/i-

ao

Derus,

JlriuSj ed altri filmili coll'accnto satV* ^


il Vocativo
hanno
Deus
Dare, ure. l nome
e
gli
alcuna
soffrono
zione
variaadjcttiyi primus et solus
non
ai Vocativo.
in qaesto
che
radjettivo meus
,

"

caso

al

mi,

adopra

si

Deus

nome

come

2.
come

ne,

Spesso
pure

al

come

Deus

nominativo

genitiviplurali di questa
della precedente, si trovano
onde

gli scrittori;

peorum

Deum

Vii'orum

Virm

liiberorujn

Liberm

de'FgU

^esterliorum

Sestertiuqi

de' Sesterzi

co

Piramidarum

in

de'Vtte
Piramidi

^Piramidm

delle

eneadm

deU'Eneidi

Dardanidm

de*

Georgicorum

G^orgioa

de' libri

Cimmericoi'um
Caeliculorui;n

Cimmerion

de' popoli Scili

Caeiiculm

degli Abitatori

Purdanidarum

3. Anche
che

si

in
solo

usano

Trojani
di

plurale. Sono

agricomra

vi

questa Declinazione
al

sincopati

degli Dei
degli Uomini

Dum

Aeneadaruoi

Deciinazio"

luogo di

presso

Puorum

unito

!)

Dio

l ( o mio

meus

se

di

celesti

de^norn!

sono

tal itta

Liberi
Posteri
Caoi
Festi

Superi
XjOCU
Fori

Infer

Compita

luogo

4" Appartengono
mi
come

greci terminati

fanno

ove

in

capo

alcuni

questa Declinazione

cus

os,

on

che

no^

si declinana

appresso

Sing.

Sing.
JN.

strada

moke

Ojrpheua

Orfeo

N.

Athoi

AiOj

inonie

Orpliei^Orpheot eli Orfeo

G.
D.

Orpheo
A. Orpheum,
V.oOrphea
A. ab

Orpheo
N

Ilon

G,

llii

D.

Ilio

alcuni
ed

D.
A-

Orfeo
Orfeo

da

Orfeo

A. ab

di

Troja

V.

Troja

A. ab

di

nem,

terza

questa

Ilion

Uion

da

pi arale

il GenitTO

Ato

Troja
Troja
Troja

Declinazione
DecUnRzone

Te

ne

singolare terminano

singolare,che come
tiro
togliendo Vm,

dall' Accasa

Ato

V Ablativo

allora

Ato

da

Ilioii
o

Alo

Atho

Atho

A.

nomi

ad

AthoQ,

TVo/a

alla

di* Ato

Y. oAtho

all' Accnsativo

che

forma
ed

Tra

ib

Atbo

Orfeo

Appendice

Alhot

ad
e

oo^

G.

in

ium,

sono

in

im
,

si detto
termina

in

si

i^

come:

Plur.

Sing.

/
Declinate

nella

stessa

il Catino

Pelvia^ via

bac

is

ia

Neapolia,

Canape
Napoli
la

ia

3*

dativo
im
t

vale

CUvU,

e
a

soldi

1%

ia

aia

la
la

Tosse

Gucuniia^ia.eriaii

Cocomero

Tigri, ia
Sinapia, ia

il

Tigri

la

Senape

Rvia,

Raucedine

ia

Forza

segaenti e molti airi hanno


doppia uscita, cio,
singolare una
all'Ablativo
l'hanno
doppia
pure

all' Acca-

I nomi

dire

is

in

il

Squadra^
traguardo

di die'

Sete

la

Sitia" a

Via^

aia

Amuaaia^

Moneta
ci

Ganaabia^

Tuaaia,

cino

Decuaaiaj

gaisa

ed

in

la Chiame

in

em

ia

la

in

singolare,

i*

Nafa,

ed

Kavi

la Cute,

Cutis, tis
Febrisy rU

la

tis

Bete,

Tygriflyrie

3. I

Febbre

urna,

la

Poppa

ris

la

Torre

il

Tevere

la

Mangiatoia

ris

la Rete, la corda

Tiberis,

la

Praesepia,is

Tigre

terminano

in

cbe

all'ablativo

questa Declinazione

di

nomi

nomi

Papp,

lapelU

si debbono

ma

e^

in

escono

i,

cuni
al-

eccettuare

I. i nomi

sono

golare
sin-

de' mesi
,

come:

Aprllis,8

Aprile
bris

Septeml^r,
October^

Septemori

bris

Oclobri

Ottobre
B

bris

Noveraber,

IL

Settembre

I nomi

Novembre

terminati

neotri

Cabile

Novembri

in

e^

n
tr

Letto

al^

come:

ar,

Cubili

Tribunal

Tribunale

Tribunali

Animai

ji ni male

Animali

Calcar

Ma

D
S-

Sperone

non

cosi

Far, farrit

il

Jubr, ria
Nectar, ria

lo

Hepar,

tia

III. Anche
all'Ablativo

Bireroia^ is

Calcari

Farre

g*

Farro

Splendore

Jubare

il Nettare

Nectare

il

Hcpate

Fegato

i nomi

che

terminano

seguono

in

singolare:
A

due

ordini

di

Ca aal is

Canale

Con*
,

remi

Trremia^

is

dotto

ordini

tre

di

Memor

Bicordei'ole

Immemor

Scordevole

remi

BipenDa,

ia

Mannaja,
re.

Yectis^

ia

Scu-

Bipenne

Stanga,

Sii'igilia

Ueva

^-

4*
e

I nomi

TAblatiro

nentri

^
.

terminati

plurali in

Striglia, Streg'^
ghia

'

in
ed

is
,

ma,

in

hanno

bus,

comt:

il

tivo
Da-

al
tis

Enigma,
Poema,

tis

Dogma,

ta

tEnimma

p Rpigmats,o

il Poema

"

il Damma

S^

tis l' Epigramma

Epigramma,

Cnirmatil"ui

Pocn^atis,o Poeinatibus
Doginat8,o Dogmsitibus

Epigranimalia, oEpigrammatibua
o

intelligenza degir antcli Scrittori bisogna


il Dativo
singolare di questa Declinazione

5. Per
che

notare,

coli' ablativo;

il medesimo

era

Insultai

morte

onde

si

insulta
//ori/*)

di

(in luogo

meae

perzio:
Pro-

l^gge presso

mia

alla

morte;
di

(invece

servir

di

Vulpes,

in

iutn

Arti

Ensium

delie

Vulpium

delie

Spade
Volpi

Carnium

delle

Carni

Laquearium

delle

Soffitte

piliin

delie

Api

Turrium

delle

Torri

delle

Stirpi

ria

?Stirpium

Stirps, is

come:

de

ria, ria

Tur

cbe

delle

Laqueare,
Apes, is

Vecctio.

le

Declinazione

Artium

lis

Caro,

servici

sen^

Cladium

rotta

Bnsis,

questa

tis

Ars,

tibi

"7u(e

plurale terminato

Scondita,

dia

Clades,
CladeSi

disse:

quale

i nomi

molti

il GenitTO

lianno

tu Ilo

la

seni)^

6. Sono

VCa

Mdniutn

Mdoes

Sconfitte

de*

dell* Anime
morti

7.
al

cbe
o

due

tanto

Molti

la Pietra
il

Il

Cor, cordia
Munus,aiunerU

Viaggio

Appendice

alla

Domus

nome

quarta

declinazione

come

Domus

la

domi

impiego

Declinazione

parte questa declinazione, ed


si declina

il Cuore

Dono,

alquanto irregolafe,seguendo
parte la

in

da,
secon-

appc^sso
Plur.

Sng.

Domus,

q'nesta

di. an^
aumento
genitivo singolarericevono
il
in tutti i casi,
sillalje, quale poi conservano
del plurale, come:
del singolare, quanto

Iter^ itDeria

I.

di

Iapia,lapidia

in

i nomi

sono

pare

Catd

itella Cata

Do

le Case

mas

Doiovum,

doinorum

delle

Case

"

genitivo singolare non


in luogo, come:
erat
stato

significarelo
);

casa

domo

si

al

domi

Ma

dativo

al

si

non

trova

che

nsa

per

domi

(era in

usato

che

di

rado
.

che

I nomi

2.

pluraliterminano

Acubus

Acas
Are

all'Ablativo

ed

al Dativo

seguono,
in ubus

rcubus

US
.

Artubus

rtus

.Portubus,

Portus

Questua

Questubus

Tribus

Tribubus

Quercas

Quercubut

Lacus

Lacubus

Partus

Partubus

mai

fa

(ilbove, bue)

bovis

Bos,

Jfobus

Bubus
j

Bovibus,
da

abbiamo

Niente

aggiungere

alla

intorno

quinta

Declinazione

De'

Nomi

irregolari

irregolari, che
Eterocliti, son
quelli che
I nomi

nel

generale
la

si

dalla

scostano

caso,

Anomali

ancora

nel

regola
onel

genere,

declinazione.

tanto

che

osservazioni

Le

essere

per

modi

certi

scrittori

altro

Che

di dire

al

altri

sono

fiire,

per

Vi

di

un

plurale. Sono

sono

non

fcilitare

per
latini
,

I.

siamo

imitate, quanto

degli antichi
di

nel

numero,

diconsi

adunque

sono

ligenza
V intel-

rendersi

conto

de' nomi

al singolare, e
genere
di tal latta i seguenti e

d'un
molti

a6
Menni

2.

declinazione

cambiano

nomi
come:

numero,

Plur.

Sing,
Vas, is

della

3. deci, raso

i
Jagei*uiii,

della

3.

deci.

Vasa,

della

orum

/tf^ero Jugera^ ram

deci.

a.

3.

della

deci.

bann^ che nna sola terminazione


i casi, i quali perci diconsi indeclinabili,
come:

3. Altri
tutti

cambiando

non

Frugi

Buono,

Pondo

Libbra
,

diviene

Guaimi

Gomma

peso

Sinapi

Senape

si dice

altro

Per

utile

ancbe

Sinape, Sinapis

per

ed allora

declinabile.

4* Altri

nominativo,

avere

possono
come:

terminazione
doppia^

una

al

f Albero
V
la

Ape
f^olpe
perla

Coccola
,

la Plebe
la

Ghianda

Leggiadria
Onore
Grue

soffitta

Volta,
Guanciate
Gatto

5. Altri
greca.
"

Sono

si
di

Logica

cae

p'(g

Poetica, cae
Plato, onis

*'%'

Agomemno^

6. Molti

altro, secondo
come:

possono
tal fatta

declinare

la

Logica

"

la

Poetica

onis

la

Agamennone
sono

varia

ora

d'

un

terminazione

ed

alla

Logice, ces
Poetice,

Platone

nomi

latinamente

ces

Platon

Agomemnon

.g

genere
con

ed

cui

ora
son

d*

un

tati,
por-

37

f.

Tfardas

lo

Spigo

Gummis

ia

Gomma

Labrusca

File

Liixivia

Hanno,

Vesper, ria
Vespera, re

la

Buccina

il Trombetta

Caseua

Giogulus
Glypeus

Nardum
Gammi

salvatica

Labrusciitn

bucata

Lixivium

n.

Sera

Vesperum
Buccinum

Formaggio

Gaseuni

Cingolo

Cingolum
Glypeuiu

Scudo

Clivus

Paggetto,

FimuB

Letame

Jugiilus

t Osso

Grocus

il

Collina

Glivum
Fimum

ni.

del

Juguluni

petto

Saggestus

il

Zafferano
Moggio
Pulpito

Vallus

lo

Steccato, bastione

Modi

il

US

Penus^

nus

Penus,

ni

Penumj
7. Tra
molti
che

VetlovagHa

n.

nomi,

mancano

si

come

del

che

gi notato,

singolare
si

alcuni, che

aggiungeremo

Valium

riportati molti

sono

in

Medium

Suggestum

f.

m.

ni

Croca

solo

usano

si

non

ne

ve

'e

sono

plurale.

ai

plurale; ora
che
al singo*

il

Sangue

il

f^igOV

il

f^iSchio

usano

lare
.

Etber,

Jria

ris

Gcstus^ ti
i
Fimas,
Haltus^ tas

Cintura

Lirous^ i
i
Muscus^
Mcridies" ci
Penus, i
Pontus^ i

il

Mancano
persone,

metalli,

come.

da

da

donna

Vigor,

i' Mito

Fango

il Muschio
il

Mezzogiorno

Provisione

or5

Viscus, ci
Uncus, ci
Victus, tus
SaluSy tis
Strues, is

il Letame

di viveri

il Mare

l' Uncino
il

ritto

la

Salute

Catasta

Lues, is

Morbo

Bilia,8

la

contagioso

Bile

del
proprj delle
plurale i nomi
pure
de'
delle
citt e (umi , de' mesi
dell'anno,

dlie

talli si' deve


sono

Sangulsy nis

purissima

virt,
eccettuare

eccettuarsi

quanto a' m^
quanto alle citt,

de'vizj.Sebbene
Es,

eris

quelle che

hanno

solo

il

plurale:

28

Setiae,
Pisae,

ak'unt

aruM

Siena

Athenae,

Pisa

Volateti

8. Finalmente

alcuni

nomi

Mene

arum

f^oUen*a

arum

ae"

hanno

non

che

ca

un

come:

80,

Che

Nom.

Expea,
Ducis,

Geu.

Iiifdas,

speranza
di

esempio

Negare

Domini

Jussu

modo

Per

causa

iotidas

Ire

Jce

Jbl,

Jussu

ha

non

Ducis

del

comando

Per

Signore

Natu

AL

Nalu,

Spontc, Jbl.
Ingratiis,Dai.
Il

maggiore
Spante sua
Spontaneamente
Vobis
ingraliis a dispetto di voi

4bL

seguente

ha

non

che

repetundis (denari
Provincie).

il Dut
delle

si

Mane

il

maximus

solo

usa

al

il Gen.

rubati

ed

repetundarum

nell'amministrazione

all' Acc.

Nom

alPAbL;

come:

Clarum

//

intrat

fenestras

mane

chiaro
le

Mane

dormies

totujn

Te

mattino

penetra

per

finestre
dormirai

ne

la*

tutta

mat*'

lina

Suboscuro

profectus

inane

Part

est

nella

mattina

alquanto

oscura

Vis

ha

non

yriunt

il

Dat.

sing.

ed

al

fa

plun

Flres
,

P^ribus
,

singolare non
ambages al Nom.

Ambage
fa

plurale

ha

al

che

l'Abl.

all' Acc;

ed

al

ambagibus

all' Ahi.
F'cis

Ahi.,

fa

al

singolarenon

Vicis

Vicij

ha

che

Vcm,

il

Gen.
Al

Vice*

plurale non

ha

che

Vices

Ficibus

Giove

Jupiter (
Vocat; negli altri
jove

( vicenda,

) si dice
casi

-vece).

soltanto

de?esi

\te

Acc

Dat

al

Nom.

ed

al

jos^is jovi, jovem,


j

gli antichi

Presso

plurali
in

oinneis
,

non

neutri

luogo

scrittori
terminati

si trovano
in

gU

eis
j

di

urbes

(citt), omnes

come:

tivi
Accusaur

bei 9^

(tutti).

^9

i nomi

Sono

de* Nomi

Alteratone

DeW

di

suscettibili

italiani

altera-

molte

di Accresciu-*
eod, per coi la lingua Italiana abonda
gua
tivi, Diminutivi, Peggioratiri,e Vezzeggiativi.La linal contrario

Latina

anche

sono

de'

formare

onde

esempi

^^^^

alcune

che

ha

uon^

Diminutivi,

ni,
alteraziovolte

alcune

quali

degli
gli djettivi,

o
Spregiativi,Eccone
Vezzeggiativi

^^

Nomi,

che

per

FanciuUirio

Capelki

Puellulus

Bambinello

DoRiuncula

Capretta
Casupola

Fonticulua

ponticello

Cistellula

CestelUno

FuruDculus

Ladroncello

Pileolus

GarruculuB

Piccolo

Munusculum

Cappellino
BegalucciiA

Muliercula

JOonnicciuola

Osculum

Bocchino

Pqellus

Hoiuancio
Homiilus

cariba

Il m

Labbruccio

Praediolum

Poderuceio

Palliulum

Mantellina

Lutcolum

Gialliccio

Label!

Omiciattolo, Uomoccio

Homunculus
PuelluU

FanciulUna

Interrogatiun-

Interroga^ion" Agellus

Graodiusculas

Tardi

usculus

AnciUula

cella

cttla

Pi

Un

grandetto
po' pi

tar-

detto

PlusculuB
Misellus

Horridulua

Turgidulua
Igniculus

CampiceUo
Servetta

Anicula

Vecchiarella

Asellus

Asinelio

triolum

Piccolo

pachetlo pi Gatellus
Cenula
TapineiU)
alquanto orrido Corpusculam
Ajf
nfio Duriusculua
uantogo
Un

Atrio

Casnolino
o
-,

Cenetta

Corpicciolo
JDuretto

Fuocarello

Tabella

Tatfolelta

Acidulus

Addetto

Febricula

Febbricittola

AliquantilluB

Pochetto

Filioius

FigUolino

Curiosolua

Curiosetto

Floaculus

Fiorellino

Formosolua

Vittosello

Fratriculus

Fratellino

Languidulua

Languidetto

Funiculua

Cordicella

Meltitulua

Sdolcinatello

Globulua

Globetto

PalHdulua

Palli Jetto,
rateilo

Spa'

Gloriola

Pccola

Hei'bula-

Erbetta

gloria

Pusillua

Piccolino

Libellum

JUbricciolo

Scitulua

Saputello

LapiUus

Sassolino

Sordidulua

Sordidetto

Navicula

Barchetta

Teneilus

l^nerello

Negotiolum

Faccenduzza

Venuatulua

Fezzosetto

Loquaculua

JUnguacciutello

Triaticulua

TristareUo

Nubecula

Nui^oletta

3o
Saccllani

Opella
Opusculum

Oneretta
^

Sororcula

Sorellina

Vocula

fiocina

Specula

Pccola

Rccula

Cosellina

Reticulum

Rgcicella

Chiesuola

Sperane

za

Yaccula

Faccarella

Annotazioni
Premettendo

I.

sub,

unendo

ed

agli adjettivla preposizione


nutivi,
una
specie di Dimi-

i latini

furiDUvano

come:

Subdulcis

Alquanto dolce,

SubtristU

Alquanto tristo,

Subaoidus

Addetto

olciacchero

^^
Suboscurus

Alquanto

tristareUo

oscuro

si forma

aster

a' nomi

A.ggiungendo

2.

una

imitano

specie

di

proprj

la

detti

nomi

imitativi,perch
'''

come:
priniiitivi,

terminazione

Antoniaster

Imitatore

Fulviaster

FuLvinio

di

Antonio

imitatore

di

imitatorg

de' Parasiti,

Fulvio

"

Parasi

3.

univano

Seguace

tas ter

Per

o
i
peggioratT
gli accresciutivi
di
c[uauttto di
qualche djettivo

formare

a' nomi

avvilimento,

come

appresso.

Ingens Pileus
Inelcgaas Pileus
Homo
ingens

Cappellone
Cappellaccio

Homo

Uomacciotie

Homo

procerus

grandi

Tardus
Malus

Equus
Equus

Ma^us

homo

Dell'

""

Uomaccio

domua

Ingens
Inelega^nsdomua

CAPITOLO

Casone

Casaccia

IL

Adiettiv

ad
djettivo una
parte del discorso clie serve
le sostanze,
dir
o
come
esprimere le qualit. Tutte
noi
colle
a
vogliamo, tatti gli oggetti, si oifrono
qualit elio li distinguono gli un dagli altri .Queste

3r

qualitTengono

espres^
idee

presentano delle
coi

altra

ogni

da

cui

facenti

come

ma

soggetto,

al

sempre
solo
star

pu

il

cio,

la

Genere,

nome

identfcute

che

ogni
tinteso,
sot-

espresso

discorso.

nel

Adjettivo si

all'

Intorno

parte

Quindi

appartengono.

unisce

Adjetttvosi

cose,

non

clagtiAdjettlTi, qaal p(u*ci


isolate e indi pendenti
gi come

considerare

debbono

i Gradi.

^d

Declinazione

tre

I.

ARTICOLO

degli Adjetlivi

Genere

Del
f

Adjettiviper

Gli

ad

unirsi

hanno

un

genere
rendono

li

che

d'ogni genere
distinguono di tre sorte

ne

Gli

I.

hanno

non

nomi

dei

se

stessi

terminazioni

digerenti

hanno

se

Sotto

proprj

questo rapporto

terminazioni,

tre

ma

scun,
cia-

per

una

come:

genere,

Altri

2.

al

comune

neutro

al

ed

mascolino

f.

l^ermis,
Ed

f.

is

altri

per
in.

pel

1^ ultra

n.

is
Omnis,
Effiaenis^ is
Hi la ria, li

3.

femminino^

una

come

m.

terminazioni,

due

che

hanno

non

finalmente

tutti

tre

Onine

Ogni

Effraene

Sfrenalo

Hilare

Allegro

Inerme

Diiarutalo

che

hanno

generi,
m.

D.

f.

Grande

ili
l^i'uccps^

I^rvci/'ttoso Fciox,

sola

nazione
termi-

come:

n.

Simplcs, cs

Ingeus^ tis

una

cis

Semplice
Feroce

34
jPtor.

Veloci

IT.in. Volacref

f*

Volucres

n.

Volcria

Volucriam

Volucrium

P.

Volucribus

Volucril^ui

Volucribai

Volucre

Volucres

Volucria

Volucrium

G.

'

V.
A.

Vplucres

Volucribus

Declinate

nella

Volucre

Volucribus

Volucria

Volucribus

guisa

stessa

Alacr^ crisjere

Jllegro^pron^Saluber

Celeber^br^ybre

Celebre

bris,bre

Salutare

to
salu,

bve
.

Celer^ ris^re

Pronto,

celere,

ueioce

della
deglijdjettivi

Declinazione

seconda

Sing,
fff'

SimiKs

PUir,

71.

Simile

Simlti
Similem

n.

Simile

m.f.

oSimiJKsi,
m./^n. a Simili

n.

Simile

vn^f.

degli Addettivi

Peclinazione

Jf,

m.Jl

Prudens

n,

Similia

n*.

Similia

n.

Similia

'

Similibus
Similea
oSimiles

m.^Tn.

n.

Similium,

m.f.n*
ni.f.

m'f.

S^miles

m./T
m.f,n,

tU'Jlm*. SimiUs
ni*J-n,

specie

Similibus

della

terzfi

specie

Prudente

G.
D/

m.jl^n^
ri'.f,
n*

A,

nt

V.

m,

Prudentis
Prutlenti

f,

Prudentem

fi
f,

Prudens

n.

Prudente

n
.

Prudens
Prudenti

ovvero

Pkir,

.....

K.

n.

Pfudeutes

-m.f

n.

G.

tuj\n,

Pruden.tiqi

D.

m.f*

Prudentibus

A.

m,y.

m/l

k,

m.f,

n*

Pradentia

Prudentes.f. Prudentia
Pruden^es n, Prudentia

Prudentibus

Declinazione
Hanno
terminazione
altra

degliAdjeUivi

Prudenti

al

grado cofnparativo

medesima
gK Adjettivicomparativi una
pel mascolino e pel femminino, ed nn'

pel neutro,

come:

36

Esempio

Altro

Sing,
ia

Hora

brevM

liabor
Laboris

brev^t
brevi

Labori

Labor

brevis

Labore

brevi

breve

Tempus

brevis

Horae

brevis

Temporis

Horae

brevi

Tempori

Horam

brevem

Laborem

breve

i7 tempo

hre\m

Fora

fatica bret^

brevis

Uora

Hora

ab

brev,i

brevi
breve

Tempus

brevem

brevis

Tempus

Tempore

breve
brevi

Plur.
ie

Jatiche bretn

Labores

Horae

breves

Labor

brevi

am

Laboribus

breves

brevi

Horis

brevibus

Horas

breves

breves

Labores

Horae

breves

Laboribus

brevibus

Horis

brevi

Tempora brevia
Tempora m brevi um
Temporibus brevibus
Tempora brevia

um

tempi

breves

Horarum

um

^revibas

Labores

brevi

ore

brevibus

bieva

Tempora

^Temporibus

brevi*

bus
2.

Alcuni

arendo

che

affatto

adjettivisono
sola

una

tutti i casi
per
di tal fatta

terminazione

cai possono
i^umeri iiji

usarsi

Cattivo,

Nequam

ndeciinablii, non

Sono

(si Nisa

malvagio

tanto

cbe
Totidem

JUrettant

Quot

Quanti,

al

singolare

plurale)

al

tanti
.

ciascuno
Si

jilcuni

Aiiquot

usano

soltanto

al

Quotquot

Tutti

plurale

quanti

Tot'

Tanti

Fas

Lecito

Nefas

Illecito

permesso

proibito

non

permesso

conveniente

Nec^e

Necessario

Opus

Bisogno,

duopo

uopo

Esempi
quid
ruquam,
Uominibus
ne
nequam

Homo

cogitas? Uomo
credas.

Non

malvagio, che' pensi?


credere
agU uomini

voler
cattivi

Tbt

capita

tot

senteatiae

Tanti

capi

tanti

pareri

di-

versi
j

Ambo

totidem

annos

vixeruot

Hanno

vissuto

tanti

uno

Mquot

post diebut

Dopo

alcuni

gi"H^ni

anni

per

^7
eatis ad

Quot

eaiDdem

rem

Quanti

pe

tendam?

Quotquot
Fas

Pas

quanti siete
lecito il parlare in pubblica
Contro
ogni ragione e diritto
Violare
ogni diritto

E'

/as jusque

tra

arruaipese

Olone

Nefas

dieta

est

nefanda

Cosa

permesso
Per

fas

nefas

et

quid

Verbis

nobis

Dux

discedere

fuit

Necesse

opus

dire

torto

raeione

Fu

partire
auopo
che servono
tante

non

parole?

bisogno d' un Capitano


hanno
fiere
bisogno a erba

Abbiamo

eftt

Feraegraminibus

dirsi f

di

est?

opus

ia sie*

Tutti

omnes

loqui palam

est

Con

chiedere

cosa?

sa

estis

siett

habent

opus

Ls

AdjettiTi cbe si dicono Verbala loro origine da* Verbi


perete traono
gono
Appartena
questa specie tutti i participjde' quali alcuni
3. Va

li

alcuoi

sono

della

sono

terza.
sono

matusy

prima

declinazione, ed altri della

seconda

si decaaQO

primi
di

tal fatta

ta,

tum

bonus

come

amato

Amata

rus,

ra,

Che

rara

ha

amare

Da

altri

sione

tutti

per

tre i

tis

Amaos,

Che

tis

Loquens,

Fastidiens, tis
tis

sta

amare

deve,

degno d^^es^

sono

amando

amava

ama

amante

parla, parlava, parlando

Che

ha

aveva

in

fastidio

si declinano

parlante,
avendo

fastidio
piangeva piangendo

in-

piange

come

Che

Che

per

semplice terminaper esempio.

una

generi.Tali

gente

da

che

che

avente

FlenSy

stato

amato.

hanno

non

'

amarsi,
re

Gir

fu

amer
,

da, dum

Amandas,

che

eh* amato,

Amato

bonum

bona
,

pian'

appresso.

Sing,
V Uomo

che

piange

Vir

plorans
Viri
plorauts
Viro
ploranti
Vram
plorantem
o

Vir

Viro

plorans

ploranti

la donna
Molier
Mulieris

che

plorans
plorantis

Mulieri

Muliereni
o
a

piange

Mulier

Mulieri

ploranti

lo Schiavo

che

piange

Mancipium plorans
Mancipii plorantis
Mancipio ploranli

plorantem Mancipium plorans


Mancipium plorans
o
plorans
ploranti a Mancipio ploranti

38
Plur,
che

SU Uomini

pian' le Donne

Schiatti che

plorantium

Virorum

Mancipia plorantia
Mancipiorum plorantium

plorante!
tium
ploran-

Mulierum

Molieribua

plorantibus

pian'

gono

Mulieres

plorante

Viri*

pian- gU

gono

gono
Viri

che

ploranti-Mancipiis

bus
ploranti-

bus
Viros
o

plorante*
Viri plorantes
Vris plorantibus

o
a

plorantes Mancipia plorantia


plorantes o Mancipia plorantia
Mulieribus
a
tibus
ploranMancipiisplorantibus
Mulieres

della
A^jettiT

Gli

4*

Mulieres

all' Ablativo

terminarsi
ris
)egener"

Singolare

Cha

sicuro

passeggia

gli Adjettiriche

in

Velere

Tutiore

tutiori

Ambulante

al nominativo

nano
termi-

ha'Aio

gliadiettivi

tutti
ad

in

un

i:

nome

in

di

neutra,

Bi-evi

S:

Dulci

cr.

Gravi

Facili

questa declinazione

essendo

teterminano

raramen

in

ferro

Con

ferro

Vittorioso

lacer,cria

allegro

Campester, tris Campestre

Volucer,

cria

Veloce

Sainber,

bris

Saiutare

Pedester, tris
Etinester,tris

Di

Celebre

Sitvestery
tris

Salvatieo

Ceieber, bris

go

anche
al

il nominativo

femminino;

di Fr

e"

Adjettivi

5. OH

hanno

i,

come,

Victrici

mite

lanti
ambu-

neutro

".

ma

come:

T ablativo
terminato
sempre
dal nominativo, come:
distinguerlo

onde

uniti

i,

celeri

Piii

possono

in

antico

Vecchio

Degenere o degeneri
Locuplete o locupleti

Ricco

Vetus" ris
Tutior" ris
tis
Ambulans^

Ma

in

Tralignante

tis

Locuples^

Declinazione

terza

alacct

onde

mascolino

pu

dirsi Fir

Pedestre
,

piedi

cavalleria

in

ris, cio, si

aiacris

in

uo*

6. Declinando
tiri

participj,far lo
acquister la notizia

scolare

cui

dei

de' nomi

adesso

di

otle

per

Toci

molte

adjet-

esercizio

latine
,

eoli'

nome

collegaticon

adjettiTO*Siano

di

la

cordanza
con-

esempio

seguenti.
/

Causa

Causa

justa, justior^justissima

giusta^ pia giusta, gi*

slissima

Yultus

minax

//

pagnansy

Il

et

sererns

Dux

invictus,

pu-

frollo

Capitano

goatarus
Res

et

intellecta

non

amanda

La

colenda

et

che combtte

imfitto

reiterata

cosa

Ita

minaccioso

combatter

iterata

Virtus

severo,

da

flirta

intesa

non

amarsi

da

co^

'tifarsi

I G

III.

degli Adjettivi

Gradi

De*

Gli

estendjettiviesprimono la qualit in una


versi
zione
pi" o meno
grande, e da ci si distinguono diGradi
"Stati, de' quali se i"e contano
o
tre, cio,*
Positivo,
Superlativo,
Comparativo
mente
Il Positivo
significasemplicemente ed assolutaconfrontarla
la qualit d' una
con
senza
cosa
diminuisce
la
Il
un'altra.
o
Comparativo accresce
confronto
d'una
azione
messa
o
a
cosa
qualit d' una
j

Il

un'altra.

con

qualit d'una

Superlativo

cosa

Positivo

fino

all'ultimo

Comparativo
JPii^ sagace

Sagax

Sagacior

Ingeoosus

Ingeniosior Pih

accresce

diminuisce

grado:

I9

come,

Superlativo
.

Sagacisimus

Sagacis-

simo

Ingegnoingegnoso Ingeniosissmas
sissinio

Glarus

Glarior

Pi

chiaro

Glarissimui

Chiarissi-

'

mo

Peritus

Pi

Peritior

perito

Peritissimus

Pentissi"
mo

Il Positivo

no

dal

Adjettivo f^nza
il Comparativo ed il Superlativo
Positifo
ne' modi qui appresso.

lo

stesso

alouna

terazion
al-

si forma*

'

del

Formnzion

Nel

Comparaiis^o
due

innerae

paragonare

si

o^ettt

che

tfoTa

altro;
superiore, o inferiore, o eguale ad un
il
si
in

che
distingue
tre
quindi
Comparativo
cie,
spedi Difetto
eoi
cio, di Eccesso
Eguaglianza,
UDO

Non

s'incontrano

difficolt

nella

del

iormuzione

formandosi
Conaparativo di Difetto e di Eguagliansa
il primo
l'aTTerblo
ni Positivo
minus
o
premettendo
altro
tivo
eauivalente;
e l'altro, facendo
precedere il PosidefP avverbio
le,
o
aeqttaliter,o altro simiaeque,
,

come:

Non

perci

sono

di

miseri

meno

noi

Furono

egualmente

tecipi del

forma

noairum

minum

al

in

fuerunt

fABTtcPEa

il

Eccesso,

al Positivo

dando

quando

ius,

di

G)mpnrativo

si unisce

quando

omnea

benefica

ordinariamente

Jsqos

par-

benefizi

quanto

ior,

sunt

miseui

tutti

Ma

ideo

Neque

nome

cui

si

la terminazione

mascolini

nomi

questo
nini,
femmi-

si unisce

tro^
neu-

come:

Valens, tis
Edax, eia
Verax cis
Doctus, cti

^
g.
T*

Forte
^

Edace

forma

Si
al

Valentior

Edacor

Verace

Ij"*?Veracior

Dotto

i ^
'

Sapiens, tis

Sapiente

gi -Valentins
.3

Edacius

*? Veracat
.

Doctior

Doctiut

Sapientior

Sapientius

GHnparatlvo
avverbio
magis,

anche

questo

positivo r

col

altro

re
premette-

equivalente y

come:

Egli

pi

era

h* Italia

pi

ricco

che

dotto

delle altre

amena

JUeeratmjGts
Italia

regioni dell'Europa.
Anzi

alcuni

con

est

oirssquamdoctue

mjqis

jatognj

quam

ca-

Etiropae regionea.

terae

che

Adjettivi

sono

non

sascetti^

bili della

terminazione

in

si deve

ior

necessariamenta

fare

nso

questa

quelli che
idoneus,

pis

maniera.

terminano

exiguus^

Tali
in

onde

adjettivisono

eus,

direte

ius,

uusj

tutto
sopratcom^:

Cicile il trovare

Non

Lai

di

atto

jmi ffaudjheile

odo

invenire

et

guem"

dosbum

mjgis

quam

quam

ipium
sar

Questo
'

anche

in

di

mjqis

comparativo
adjettivoed un

an

etiam

et

nnoguum

mmgis

nhspwuvM,

si

risolve

in

onde

nome,

molta

con

luogo

si dice

doctior

Prudentior

dire:

ert

Tolte

eleganza

Hoc

chiaro

pi

Alle

ed

nocivo

meno

Jori prudentia praedikos


Majori doctrina di tatua
Tanto
pili piace T oratore,
quanto pi eloqaeate
Ma

Pia

prudente

Pili

dotto
arndet

magis

Eo
to

oralor

quan^

est

EtoqvBSTtA

majori

pmjB"

DITUS

altri

piii ricco

Giovanni

degli

Joannes

cittadini

est

prae

rum

copia

mmjori

caeteris

divitia^

civibus

pi-

TATVS

Formazione

del

Superlativo

Superlativo,di cui proprio di elevare al piik


grado o deprimere alT infima sua bassezza la qualit
all' Adietdal positivo,si forma
dando
ennnziata
Il

alto

tivo

terminazione

la

issimus,

issima, issimum,

Positivo

conte:

Superlativo

Vigila
D8,

t8

Vigilante

Vigilantissimus

Vigilantissimo

Pavidus,

Timido

Pavidissiinus

Timidissimo

Iinpudeos, tis

Sfacciato

IiDpudent88mu8 Sfacci ausai

Saevusy

Crudele

Saevissimas

Si

gli adjettiviterminati- in er che


pi il su
superlativo
periati coli' aggiunta di

eccettuano

formano
lano

per

rimus,

rima,

mo

Crudelissimo

lo

rimwn,

come:

Positivo

Superlativo

Acer, cria

Jgro

Acerrirous

Jgrissimo

Pauper, ria

Povero

Pauperrimus

Poverissimo

Saluber, bris
Tener, ri

Salutare

Salubeifrimus

Salutarissimo

Tenero

Tenerrimua

Tenerissimo

Nieer,ri

Nero

Nigerrimua

ferissimo

Palcher,
ri

BeUo

Pulcherrimus

Bellissimo

Anche
hanno

(veccliio),e

veius

il

saperlatiro
nuperrimus

in

(onoro

nuperus

errimus,

fanno

recente)'

s^eterrimus
^

debbono

pure
hanno

che

composti,

illimum,

tre

seguenti ed \ loro
il loro superlativoin illimusj illima,
eccettuare

come:

Positivo

Huniilis,

Superlativo

Umile

HuiDUimus

Facilis,

Facile

Facillimus

Facilissimo

Similis,

Simile

Simillimus

Simitissimo

A
che

Umilissimo

lo)
questi si debbono
aggiungere n^iYzV (agile,snelfa a^illimus, e gracilis (gracile,magro) che
"

gracillimus.
Si forma
YO

il

l'avverbio

superlativoanche
maxime,

col

altro

premettere al positi-

equivalente^ come:
Superlativo

Positivo

Mitis, tis

Mite

Maxime

mitis

Sitissimo

si
LimosaSy
Sinister, ri

Fangoso

Maxime

Hmosus

Fangosissimo

Contrario

Maxime

sinister

Contrarissimo

Sons, tis

Ncente

Maxime

Tolte

si forma

Colpevolissimo

soas

il

superlativo facendo precedere


al positivola preposizione
ed unendo
e ab
per
che
tanto
non
sono
quegli adjettivi
pi si pratica con
delle
suscettibili
di
alcuna
sopraddette terminazioni,
in eus,
sono
ius,
come
gli adiettivi terminati
appunto
Alcune

come:

uus,

Positivo

Erroneas,

Egregius, i
i

Strenuus,
Honestus,
Utilisy is
Molte
latini

vi

Erroneo

Pererronens

Erroneissimo

Esregio

Peregregius

Egregissimo

Valoroso

Magnu8"

Superlativo

Perstreauas

Valorosissimo

Grande

Permagnus

Grandissimo

Onesto

Perhonestiis

Onestissimo

UtiU

Perutilit

Utilissimo

volte

per

forza

accrescer

aggiungevano

multo

quam,

al

superlativoi

come:

4i
Proprior

Pih

vicino

Proximus

yteinissimo

Deterior

Pia

cattivo

Deterrimus

Caiiivissimo

pessimo
Tra
del

gli adjetlv!che

ComparatTO

minazJuue
non

.possono

altri

mancano

cio,

altri

ior,

ricevere

possono
del

mancano

la

nceTere

ter-

Superlativo,

terminazione

in

ossia
ed

issinius
,

dell'uno

Mancano

Dversus

non

mancano

la

alcuni

seguono,

del

Diverso

dell'altro.

Comparativo
InvlsuB

Malveduto

o-

dioso

F.tUur

Falso

Invitus

Di

Fklutf

Fedele

Novus

Nuovo

Inciitut

Inclito

Sacer

Sacro

Invictus

Mancano

Mancano

del

del

mala

voglia^

Invitto

Superlativo

Comparativo

del

Superlativo

I"geiier
Egcoat

Povero

Mediocrii

Mediocre

indi"

Memor

BicordeuoU

bo'

Mirus

Maraytglioso

Inops

gente,
gnoto

Impar

di'

Incapace

vMutilui

7)'oncato, muli'

lato,

suguale
Praeditut

Adorno

Sintassi

Ne'

MaluB

Comparativo

del

Comparativi

di ior

il

articolo

Eccesso

del

Superlativo

dei

preposizione

dalla

congiunzione che
senza
preposizione il quale per
preposizione /7"'ae sottintesa, come:
o

nggiunta

coli'

formati

dalla

preceduto

nome

storpialo

Muto

di

l'
dal-

all'

si mette

ablativo

altro

te
ret-

dalia

virti

La

pi preziosa deldell'argento

Una
1

disegni sodo
della

noti

pericoli

guerra
noi
pii

"

Pax

pretiosior avmo,

a-

aurum

pejor

bello

Tua

luce
sono

est

cento

deliba
peggittrfi

pace
tuoi

Vrtus

l'oro

Toro

consiUa

nobis

sunt

lvcm

clariora

uiaggiori de'

Pericula

pi amico^

NuUus

majora

sunt

PRASuns

premi
Nessuno

me

pi giocondo,
di

amicior
,

cundior

piiicaro

mihi

est

carior

et

ju^

attico

Attico.

Che

tu

di

non

possa

pili grande OS

IloMJ

URSS

visere

majus

pi bello,

pi leggiadro, pi
della

nhil

Posss

Roma

crederai,

Niente,

niente

veder

est-, rnihi crede

Nhil

amabile

Jormosius

virt

nihil

nihil

rtnrvTB
,

pulcfirius,

amabiUus

Alcune

l'Ablativo,
Mi

stimo

la

volte

da
preposizione jE?riie,

espressa,
di

meno

si

a]Mt

Unus

atessa

'

si
n
ptipstzio

sei, per verit

non

di

retto

et

ilio

cure,

noi.

ma

sei

pi

nel

libero
beato

tt*o

medesimo

Tu

non

ssJ

et

corpore

validior

anche

avanti
come:

senso,

es
pras

va

quidem
nobis

curis

beatos,

.'

animo

exurgit

semplice positivo, e

dalle

pbjs

cautbrs

pr^ib

'./niory

Questa

Tu

facio

jninoris

Me

forte

al

vien

come:

lui

pi coraggiosoe pi

Uno

cui

^acuus,

'

46
.

il

Tolta

Qualche

nello

parotivo, si mette
adjettivofacendolo
come

stessa

del

caso

oom-

medesimo

precedere dalla congiunzionequam^

ferite dell' ami-

migliorile

Sono

che

co,

Niente

di

Meliora

nemico
Giove

toltane

1* eternit

Form

che

migliore

Dolco

Fiiottete

Ci

JvpiTEti

est

quAtt

aeiernitale

dempta

caUidiorem

9EititNS.it

Pheobmwvem

quAM

sia

tu

inimici

Oscula

vidi

Ego

amici

roiNBMA

beator

Epicvrus

pii scaltro

alcuno

sunt

qu^at

Nihil

d'

ione.

duole
di

del

pili beato

vidi

non

Mi

baci

Epicuro
lo

P adiettiTo

clie segae

nome

mtiionm

te

esse

quAM

paiLocTETEm

deve

praticarsiogni volta cbe si forma


sempre
il comparativo col premettere
al positivo gli ayverbj
o. qualche ajtro
magis e minus
equivalente, come,

][^bellezza
stimarsi
del
Chi

dell'animo
della

pi

da

'Pvschetuoo

bellezza

aestimanda

corpo
conoscesti

tMt

cofporis
QvEm utt^uam-.

magis

pulcbritvdo

^am

pi valoroso

mai

Alessandro?

di

animi

stremium

cognouisti magis

qSAM

/lexasdevie?
t

m
*
-

dopo

Quando

wn

Comparatiro

adiettivo
seguita da un
tivo
e
quest'avverbio si

medesimo

del

caso

congiunzione che
avverbio, quest'adiet-

un

al

mette

primo,

la

comparativo,

dottamente

pih

pi lento,
del

sicura

che

se

dopo

la

ho, questo
al

Jsinus

ma

cavallo

pi
E

prudentwe

quAm

aiidaeiorem

si fa

medesimo

in^edit

cuivs

lur

piana

quAX

teriius

congiunzione che
precedere dfi qua/n
tempo

modo

cbe

lentias
e^fuus

quAx

n^
%

fi

pilidotto

che

non

credi

Doctior

est

sed

se*-

EXPEotrws

segue

in

mette

quAx

un

ver-^

in latino

italiano,

E'

hcu"'

doctws

tus

camina
sicuro

Strada

al

come:

Egli fu pilifelice che prudente lite fuit fUcior


Mandarono
ducem
un
Capitano piit Misarunt
che
audace
perito
quAiit pebitiorsu
Parl
che
ntius
elegantemente
Elega
pili
quAm
L'Asino

ed

pvtes

me
co-

47
Niente

pi

del

veiKi^iieso

Nihil

turpius

MairrtMi,

^jh

mentire

Bsogtaa fare
iL dimAutlTO

Ma

sorella

di

del

anche

comparativo,

pi grandicella

detti

voci

ed

nata

attm

ego

si uniscono

aetaU

a' sud*

adjettiviycome:

Major
Nata

major

maximus

natu

per

piti Vecchio
il'maggio

et}

"et

al

riferisce

Nor^

teco

notarsi

luctabor.tecum-

di

,i seg.uentimodi
ricco

Piii

presto

Maggiore

Plus.

Piii

aequo
celerius

l'
'che

senza

del

latina

adjettivo

per
colla
-

ppf"jaalcun

significantemeno

valore

boi^o firmior atc|ae

Quisqoia
honeetior

Il

quello che

che

di

amplius

dire

queh

pensa

che

-un

che

v-ezco

si spera
si

non

soq

desinenza

del

dice

proprio,- usa
compi^rativo

confroi^t, pd..^nzi
del

Ciascun

,t^n

uoa^o

un

con

po^tivp, .co"m^:

p*fermo

ed

K\.,,imept^

il
Superlativo addimanda'
lo segue
al genitivo
cbe

de,

crede

dovere

si

si

non

Pili prontamente

lingua

talvolta

di

Pia

opinione
Cogitatone citiut
Spe major

La

si

tempo

Ditior

Dicto

di

tv

da

Sono

di

Maggiore

pi quando
amplius come:

contrarer pi

Non

; il

'

traduce

Ccchio

Piii

maximus

} aetate

aetate

L'avrerbio

ex

adopra

si

grandiuscula

est

soror

qujtM

le

quando

come:

Mea

me

Ancbe

di quam

uso

all' accusativo

con

plnrale

nome

initr

ali
o

ubiativo

ante

come:
,

lettivo
colcon

48
deglialberi

pilialto

Il

della

valoroso

pi

Jdsimm

rborttm

jtUissima

e.M

jiitissima

inter

fa-

tua

Fortis$mus

arbarbut
arbore

ger^tit

suae

miglia

Il Leone

il

forte

pi

degli

Leo

firtinimu'"

animalium

est

aDmali
fu dichiarato

Socrate

il

colo

dall'ora-, Socrates

pi sapiente

di tutti.

ab

oraclo

omnium

sapentissimus dtctus

futi

Saturnino
di

et

per

Ex

maggiore

tatti

omnibus

maximua

naiu

Saturninus
.

li

della

senso

il

gli altri
Tra

i favori

tu

il

mi

di

vista

pib

tutti

acuto

che

De

annoverato

tri nell'animo

/inie

il

Ti

alios

Longe

Superlativo

ante

mUtum

'

grati$*imum
inter

euo

ha

jmlcherrimus oftnes
aito
acceptistimue
animis

ha

non

allora

semplice comparativo, ed
il quale per altro

tatti

il valore

che

si fa

del

uso

i casi

del

d*

ttn

rativo,
compa-

vo
Superlati-

come:

pi robusta
pi giovani

pi

I due

me

bellissimo

de* soldati

Talvolta

II

in

numerabatur

'

pi deglial-

molto

honestissimus

Ipse

i suoi

tra

Gratissimo

innumerabilibus

erit hoc
beneficiis

il

come

pi
Soprattuttigli altri
onesto

La

tuis

fattiquesta sar

hai

eit

ifidendi

sensus

innumerabill

oirinibus

ex

pi grato.

Egli era

*J\sutiisirus

delle

saluto,

Fortior

de' Senatori

crudele

pi

mani

di

*'

tutti

lunjores Patrum
Ante

vascelli
gran
hai
o
tu, che

Duo
ri-

manuum

alios

omnee

nauigia
triumphorum
aUepte majorette
omnium

majora

Salice,

portato'il pi glorioso d

immanior

omnium

iauream

tutti i trionfi

esprimere

il

Il

Di

primo eloquente
pi eloquente del mondo
fu

fosse

il

al

quanti fossero

modi

tutti

eloquenza
in eloqaencA
gli paragonasse

non

aveva

Che

non

aveva

chi

latino

tra

.il Sole

sotto

Che

in

diversi

mondo

il simile

Cosi

hafino

saperlativo^ come:

Cicerone

Che

si

italiano

in

Siccome

si

se

pu

in

dire:

dfi

49
fuit omnium

Ciemro

ekufuei^UHimiM

ptaditum
elo{fuentia

Tanta

Qaam

Quo

tloquentior

nemo

Notizie

alla

omesse

il

Quando
serve

sottintende,

Questi

il

si

por*

pu

giungere
ag-

espressa

come:

de' due

minore

Hic

Fraelli

In

partitYO,

particolarmente una

specie,all' ablativo
preposizineex, che se non

la

si

determinare

di

medesima

della

zione

V uffizio

fa

Comparativo
a

debbono

pagina ^f,, ove


sesta.
dopo il verso

restituirsi

che

hab$r9

fimrem

eloquens quam
qui eloquentiitimus
maxime
qui
eloqtentissi^uM

Tarn

cio

nnllum

ut
,

sapiena tcundps

NuU

minor

est

duobui

ese

fra-

Mhuu

quest'occasione peraltro si pu
del genitivo,come:
lare uso

curezza
si-

tutta

con

"

pi

Sono

de'

re

re

serviglimaggiori deglial-

Due

Sum

rsgvm

Duo

mttjora

rgUor

rex

savigSa

osnum

tri
I

della

migliori bovi

volte

Alcune

dal

retto

tacito

major est,

Caesaris,

cio^,quatfk

delia

liomc

La

quam

bayes
il

dopo

si trova

virtus

Taa

Meli^es

Grecia

comparativo unr
superata

cosa

virt

tua

Gmaegue

Totws

nitivo
Ge-

come;

maggioredi quella

dif Gesarre

virtus

Caesaris

si

Ove

che

osservi

la

si rende

comparativo,italiano, non
dire,
E

ris
.

come

virtus

volendo

non

ripeteil

tua

usare

della

iK"me

cosa,

major
quam
della
Sintassi
cui

dopo

illa

est

con

latino, non

in

i(

venendo
con-

Caesa^

Bgurataf^

si

si fii il paragone,
^

di Francesco

Cavallo

glioredi quello

di

mi-

spesso
quo^

Mquus

Antonio

Agli djettivi,tanto
tOj eo,

eh'

quella

voce

si uniscono

le

Francisciestmelio^

e^uo

Antonii

che

vi,
Superlati-

quanto,

aliquan^

comparativi
voci

tanto,

multo, paulo, nihilo,

come:

So
Quanto

pili sarai diligente, Qtfo diitginiior


evatUi
pilidotto diverrai

tanto

dormo

Quanto

pi,

t-

tanto

Quo piut

meno

yo

Quanto

dormio
,

isbeiiof?

so

viyp

mi'

nus

maggiori

sono

rice?uti

ne6zj

grazie

tanto

bette''
Quo majora $unt
ac^epta
fiata ; aq majq^i ^mtiae $unt

h^*
giori
mag-

si debbono

rtpendendae

ren-

derp

Quanto h^nno

Quo plus hahent,


piuht
superiof^s
Quo

pi

piji,tanto

desiderano
Portiamoci

samente
pi sommes-

tanto

siamo

quanto

Quanto pi

beve

si

maggiore la sete
pessimo
poeti quanto tu

Altrettanto

tanto

Quo

Tasto

tra

ottimo

tra

n^s

peggiore

migliore;niente

TAmo

tumus,

plus

fii/^l pQtac

si"

aqt/ae
omnium

poe^

optimus ptro^'

tu

QUANTO

cu

gerarhut

pesctntut

la

Molto

plus

tiuntur
tutti

.fattii mecenati

submifsius

nos

periri
su-

plut

eo

Multo

meUor;

iftatuo

pejor

Pegli jdiettii^i Numerali


Prima

di

Gonriene

|K"

merali,

dar

che

seryono

tra

degli ndjettivinn";^

cosa

mostrare

jparteie\ dlscof-.

terza

questa

qualche

osseryar^

si rayyisand

he

fine

rapporti numerici

gli oggetti
.

Gli
in

adjettiyiNnrerali

Cardinali

Ordinali
j

cosi

(che
cui

si

si chiamano

aggirano

tutti

prinpipalmcntQ

si dividoiiq

JPj^tributivi

perch sono
gli altri ) sono

come

Cardinali^

i cardini

seguenti

Unus

Uno

Sezdecim

Sedici

Dho

Due

Septemdecirn

Diciassette,

Tres

Tre

Decep.

Quatuor.

Quattro

Quinque

Cinque

Puovleviginti )
Novemdecini
)

Sex

Sei

Septen^

Sette

Octo

Quo

"

et octo

.^ .

'

nicianna

Npyeni

fove

Undeviginti }
VenU
Viginti

Vigintiunus
Centuno
Unus
et viginti
)

Pecem

Dieci

Vigintiduo

tUndecim

Undici

Duo

uaturdecim

Quattordici

vigiuti
VgiatioctQ
Duodetrigiota
Viginti novera^

uindecim

Quindici

j
tJndetrigint'a

Dodecim
Trcsdacim

badici
Tredici

et

sv^

53

Declinate

nella

(ambedijie).E
duo

inyece

ambo

che

notate

ali'

di duos

ambae

ambo

guisa

stessa

anche

in

onde

ambos

s dice

tiro

accusa

amQ

"

Virgir

lio s

legge

Saepe

spe carminis

senex

1 userai

ambo

il vecchio

Spesso

'

.,nato

ingan-

aveva

ambedue

colla

speranza

qualche

di

Si duo

tales Ida

praeterea

lisset terw

Se la

tu-

verso

Idea

terra

tali uomini

_iJ_

m.

N.

OT.y. Tres,

G.

Tria
iw.y: l^res^/j.

Tres,

Dai

il

che

prare

la

.'

TVtf
tutti i

da

gea.)
al

minore

numero

precedere dalla
Dal

si dica

il

su

maggiore,

ed

minor

biscentum

( dugento

tercentum

ducenti

doli

bona

bonae
,

Declinate

Cinquecento

Sexcenti

Seicento

considerato

indec linahi

come

nome

seguenti

Septingenti
Octiogenti
NoDgent

Quattrocento

Jlfi7/e^sebbene

j,

modo

stesso

Quadringenti
Quiiigenti

declinane

trecenti
j

nello

l'ado-.

ometterla.

ovvero

trecento) meglio dire:


botii

nu*

lihero

come

anteporre

do
maggiore, avvertencongiunzione et ogni

in

cento

il

dopo
congiunzione,

Tre

indifferente

al cento

sempre

SeLheoe

7W

7r

si pospone.

stc

mero

S""
a

fino

di farlo

per
Volta

(per

Tenti

'posporre

Tna

n.

7V

.
*"*^

)P"

Tribus

AJ

Tribus

Tre
^

A.

di

D.

y. m:f,

Tria

n.

Tria

/.

Trium

.'

Tres

inoltra

avesse

pix"dott due

viros

le,

Ottocento

Novecento.

plurale fa
col

si costruisce

al

Settecento,

millia
,

genitivo^

coin;

Duemila

aomiui

Tremila

soldati

Per

millia

Duo
Tria

altro

si trova

anche

hominum
militum

millia

coli' accusativo,

onde

si

legge;
Quatuor
Ma

millia

Ter

mille
mille

Quattro

dopo gli avverhj

indeclinabile
Bis

pedites

homines
nummos

si dice

bis

mille

ter
non

mila
,

infanteria

quattr
millia

come:
j

Due

mila

uomini

Tre

mila

scudi

ec.

resta

53
Adiettivi

Degli
Gli

nunierci
djett

esprimono

1' ordine

quelli eh'
disppste,so-

Ordinali, cio
le

Coi

bon

Ordinali

ose

sono

veglienti

ho

numerici

Primus

Primo

Decimasseptiinus

Secundus

Secondo

Decimu80c\avus)

Tertius

Terzo

Qiiartus
Qaintus

Quarto
Quinto

DecimusDonus

Sextus

Sesto

Septirous

Settimo

Vigesimus
Trigesimus

rk

Duodevigesimas

)
Undevigesimus)

ottavo

Dee*

nono

Centesimo

Trentesimo

Ottavo

Quadragesimus

Noiio

Quinquagesi-

peci Itiu

Decimo

Quarantesimo
Cinquantesi'

II1U8

ndecifflas
Undecima
Deciniusprimus \
Decimussecan-

Oec.

Octavus

J
)

r\

Nonus

Duodecifflus

Dee settimo

Duodecimo

dii8

mo

Sexagesimus

Sessagesimo

Septuagesimus
Octogesirous

Settuagesimo

Nonagesimus

Nonagesimo

Ottantesimo

CentcsimUs

Centesimo

CenteAimusprimuB

Cent' primo

Ducentesimus

Duceniesimo

ti sdeci liius )

Ter

Decimustertius)
Oliar

tusdeci mas)

Decimoter%o

Decimusquintus
Sextusdecimus

QuadringeatesimdsQ^/tfttroce/ftC

Dee*

quinto

Dee

sesto

DecimuBseztus)

Trecentesimo

Tercentesimus

^k

^c-?""
Dccimui^uanusj

sitino

Cin^ueeent'

Qaingentesimus

simo
.

Millsimas

questi Ordinali

Tatti
col
e

roy

nome

caso,

a
e

cui

hra

octdva

alle

otto

della

Allorch
d'

un

oon

post

il terao

wno

numero
a

come

dopo
avpv

declinabili, si

son

si referiscono

si declinano

Spesso i Latini
g'Italiani si

Millesimo

asarono

servono

ante

come

il

in

genere^

bonus,

dona,

dano
accorname-

bonum.

dove
ordinale, ladvano:
dicecardinale, onde

numero

del

dove

meridieni,

noi

diciamo:

mattina.
servono
gli Ordinali
progressivo,si

abj

mpsitrare

tivo
coli' abla-

costruiscono

coli* accusativo
,

la

mo
V ulti-

preposizione

Cicerone
viccrune

C/who5K,
^
^*'^^"'
TcrtUti

POST

CtCEROSHM

pwerd

S4
Per
g doec

d*

uno

prtmefe

ogfd

due

ogni

fjuisUiE

tertius

stundus

d*

uno

quisqu" ;
sprmere, ogtii tre parole, ogni quattr anni,
(fuoqUe verbo;

tertio

dice

quoifue

quarto

Degli Adjettivi
Adiettivi

il

son

^er

e-

si dice:

anno

pure

SiogoUt anois; singulitmensibat

Gli

tre

cai

pi

anno

ogni

Hiei

Distributivi

numerici

(cosi detti pereb esprimono

D8tributT
in

numero

Ogni

distrfl^aite )

Tengono

cose

seguenti

"

Singali

uno

Bini

due

Terni

tre

Quaterni

quattro

Quini

cinque

Seni

tei

Septeni

tette

Octeni

otto

Noveni

nove

Beni

uno

due
tre

quattro

cinque

sei

tette

otto

dieci

nove

dieci

undici

undici

Duodeni

dodici

dodici

Ternideni

tredici

tredici

Undeni

Quaternidient

Quindeni

Sienideni

Septenideni

quattordicia quattordici
quindici a quindici
sedici

tedici

diciassette

diciassette

Octenideni
Duodeyiceni

diciotto

Novenideni

Undeviccni
Viceni
Viceni

diciannovi

venti

Bngnli

ventuno

venti

tre

venti

Viceni

terni

ventuno

due

bini

diciannove

venti

venti

Viceni

Vicei^ quaterni

diciotto

due

venti

venti

quattro

tre

venti quau

tro

Viceni

quini

Triceni

Quadrageni

Qu^nquageni
Seugettt

venti

trenta

a
a

cinque

venti

cinque

trenta

quaranta

quaranta

cinquanta
ieaanta

cinquanta

teunta'

-"

M
.
.

i sttiiitm

Septdgerii

$9Uania

Octogeoi

ottanta

NoAageiii

novanta

Ceoleni

atnio

dugento

dugtnto

trecento

trecento

Ducen

tetti
.

ottanta

novanta

cento

Tercenterii

Quadriiigcnteni

Quingonterii

cintfecent einqueento

Milleni

miUe

Bisolleni

duemila

Termilleoi

questi adiettiyi

ilo come,

boni,

genitivo^

de

tremila

quattromila

declioabili,si declioa-r

sono

si

colla

coli' ablativo

"fuattrocento

duemila

quattromila

bona,

bonae,

mille

tremila

Qaatermilleai
Tutti

quattrocento

col

costruiscono

preposizione e,

"i

ex

come:

,_

Udo

di

'Voi

Due

Ja

ciascuna

Ma

citU

Festrum

Bini

tihguliscivitatiblis

ex

voglia esprimere divisione o distri*


colC accusativo
costruisce
|"recedutoda z/t^

qtiando

buzione,

Sineuli

si

si

come:

dato

un

per tot-

zecchino

dato

in

latino

non

tttrae)

arma

iiLITKS

littera

Due

bono
deb-

si
si

dir^

lettere

bens!

ma

Trina

Alcune

aureus

hanno

Binae

hummut

singolare
i distributivi,onde
non

cbe

i nomi

usare

Tria

Juit

SIlfGULM

Avanti

Duae

Datai

si trova

volte

arma

TVs

armi

il distribnjtivo ne'

usato

si
ca-

il singolare,
que' nomi che hanno
in luogo di tria saecula
trina saecula
come:
(tre secoli).
,
Vi sono
p^e altre specie di Adjettivi numerali,
di tal
inentre
alcuni
si dicono
Proporzionali y e sono

pluralianche

di

fatta

Duplex
Ti'iplex
Altri

quanto

Dop/fio

Qaadrplez

Quadruplo

Triplo

Qu'intaplex

Quintupla

si dicono

tempo

unsi

Temporaiy
cosa

i
,

esista, com:

id
quali significiio

S6
obin0ra

Bimus
Tri

08

"

due

Vi

ire

Di

quattr

triennU

Quftctrimus

-quadriennis

Trimestris

Trimestre

quanto
Di

TriHbri

Di

ana

peso

sia,

QaadrilibrB

libbre

due

cosa

come:

Di

Uh-

quattro
bre

Ubbre

tre

gnifica
j^ perch si-

$ar improprio il riportar qui i segaentiay-

Noti

Terbj

Ponderar

si dicono

fnalmente

Bilibris

anni

Quadrimestre

meslrift

di

tumerali

Semel

ima

Mo/i4

Bis

due

volle

Ter

tre

Qua ter
Quinquies

quattro

cinque

Sexies

sei

'

'

woUe

volte
volle

^Ue

settfi volte

Septies
Octies

otto

Nvies

nove

volte

Dcie$

dieci

yolte

undici

Duodecies

dodici

Terdeciea

venti

.Tricies

trenta

Quadrigies
Quinquagies

quaranta

cinquanta

Sexagies

sessanta

volte

Septuagies

settanta

volte

sedici

cento

du^ento

volte'

)
diciassette

septies

Duddevifie

di^iott^

I.1 Pronme
luogo
in

del
sei

nome

volte
volle

Qungenties

cinquecen.

volte

Sexcenties

seiceruo

SeptingentiB

settecento

voUe

Octingenties
Nonitigenties

ottocento

volle

novecento

volte

Bis

volte

volte

mille

duemila

milliea

volte

HI.

Pronome

quella parte
per

volte

Quadringenties quaitrooen.

CAPITOLO
Del

volte

trecento

volte Milles

volte

voU

yoUe

novanta

Ducenties

volte

volte

volte

ottanta

Volte

quindici

volte

volte

te
quattordicivol-

Qundecies

volte

P^onagies

ir^di^i pqUe

Quaterdecies

Sexdecies

Vicics

Centies

Sedecies.

diciannove

TrecpDtics

TredecJes

vott

Unevioies

Octagies )
Octuagics )

volte

Undeces

divide

anni

Bimestre

Altri

in

anni

Bimestris

Quadri

Bectes

evitare

del

discorso

clie si

upjose ripetizioni,e

si

Di"
specie, eio, Persohale, Possessivo
Relativo, Interrogativo e Indefinito
j

mostrativOj

usa

diatintamen

Parleremo

te

di ciascann

io

tanti

r-

tiopli dfTerenti

BTICO

t.

LO

Personale

)el Pronome

Personale dicesi Quello cLe tiene il lt-

Pronome

Si dideglioggetti personificati.
e
terna, cio
stingaono tre persone^ prima ^ seconda
quella che parla, quellaa cui si parla, e quella di
le rappresentano sono
i
si parlai i pronomi che
CUI

go

delle, persone,

seguenti*
iingoiar
i. pers*

Ego

Io

a.

Tu

Ti*

pers.
id
pera. Is,ea,

gU,

lUf ci

Di

A.

Eum,

^oi

Terza

si

,..
*^*
,

'

.^

8-

Eglino, elleno

ea

declinano

come

Persona

Persona
ci

di lui, di lei, di ci

lui, a Ui, a ci

lui, lei, ci

id

V
A.

eam^

pera. Voe
3. pr. li eae

^S^i ^^a,

y""'

D. E

Noi

declinabili,e
)i Prima

N. Is^ ea id
G. Eraa )

i. pers. Nos
a.

tutti

Sono

Plurae

ab eo/ ab e" ab

1/

eo

da U, da lei,da ci

presso
ap-

s
N'

li; ea, a

EgHno

G.

eorunoi
Eorum, earam,
Eis; ii8 (per tutti i ged.)
EoSf eas. e

di

D.

lUtid

loro

loro

loro

(di

vel i$

BU

ab

tuRt

da

seti.)

loro

^nhotaziorti

tiere?

si

Ci

per

Io

import^

poco
ci mio

Avvenne

Evvi
tvttn

pel.mascolino', ea pel fei^i]]lnino,,ia


determinato
non
y
quando il genere
si adopra id, come:
neutro
e
is

usa

pel neutro.
si prende

secondo, il ge^

di tieriapfersdhraria.

Il Pronome

malgrado

altro

un

generi,' e

pronome
del

manca

Io

parum^
accidit

di

terza

inUre$t
invito

me

cV di

persona^

Dfomrnativo

del

vocativo,-

e"!i il seguente
G.

Sui

Sibi

di

Se

A.

Se

da

Se

di

pYnome

terza

persona^

Se

riguardarsi

ipse^ ipsa, ipsum (esso) pu

Anche
come

Se

si. declina

ome

appresso

SiuQ,
N.

E,tso

1j"9e,ipaa, psam

essa

di Esso,
ttd Esso

'

A.

Ipsum, ipsam, ipsum

A.

ab

Ipso^

ab

ipsa^

ab

Esso,
dd

ipso

di

essa

o-d essa
s

essa

Esso,

da

essa

Plur.
Essi

K"

Ipsi,ipsae,ipsa

G*

orum
Jpsorum, arum^
i
tutti
gen)
Ipsis(per
Ipsos^ ipsas, ipsa

D.
A.

sse
,

di Esi,
ad

Essi,

Essi,

di

ad

esse

esse

V
A.

ab

ipsis(per

Questo
altro
come

pronome
:

tutti

essendo

pronome
si rende
,

da

geo.)
in

unito

Essi

ad

italiano per

un

da

Ue

nome,

sltce

o'

stesso^

Piar.
vel

Nosmct,

N.

'

nosmctipsi

A.

vel nobismetipsB
Nobismct,
vlel nsmetipsos
Nosmet,

A.

D.

Nobtsmet

vel

Noi

Noi

Noi

hbisinetipns
Di

stesti

sieist

siesi

sttkl

'da

Noi

Tu

stesso

persona

2.

Sing.
v

N.

Tute

G.

Tuimet

di

D*

Tibimet

A,

Temet
.

stesso
stessa

te

stetso

Teiet
'

N.

te

te

V.

tatmt

te

stesso

JPlur.

Vosmet

vel

vosmetps

stessi

Voi

D.

Vobismet

A,.

Vosmet

vel

vobismetipsis

vel voymetipsoe

stessi

Voi

Voi

stessi

V
A.

vel

Vobismet,

i
G.

Suimet

di

D.

Sibimet

s6
se

Vobiraetipsis

3.

Voi

stessi

persona

stesso
stesso

A.

Semel

A*

se

Semet

da

stesso
se

stesso
t

Invece
deve

dopo

di
\

superlativo,
debbono
so,

nostri

destri

genitivo plurale

ntimeral, il partitivo, il comparativo


nostrum

usare

unirsi

sia

omnium^

con

vestrum

ogni

espresso

volta

si

che

sottinte^

come:

Omnium
I Dativi

JDi tutti

nostrum

tibij sibi, mihi

per

semplice eleganza9

Suo

sibi

gladio hunc

noi

.alcune volte

usati

sono

comje:

jugalavit Strangol questo


pria spada
*

cotta

sua

pr*

6r

eccantjf

fccurrij

( eccolo
ecce

),

eas

mi

Del

Tuus^
Su

Noster, a,
yester, a^
E

si

nostrum

yct

Possessivo

il mo,

um

a,

nostrarum

proprio il mostrar
i seguenti:
l^

ma

il tuo,. la tua
la sua
il suo,

um

a,

),

II.

propriet,sono

eum

eccoli

mente
particolar-

mihi

di cui

'

US,

eos

di

luogo

i/Pronome

la

om

a,

Dativo

ecce

nostrorum,

il possesso^
US,

dei

Possessivi

I Pronomi

Me

in

di

ecce

pure

Terenzio

T\l

1*^

yestrarum
in iuoeo

vestrorumj

strum

Blautq

.Si trora

gliaccasativi

luogo

(eccola ),

eam

( eccole

in

eccas

eccos,

ecce

presso
e

Scrittori si trovano

glianttcbi

Presso

um

il nostro-,

la- nostra

um

il vostro,

la

'

'

vostra

declinanq
Singolare.
il

meae,

del

meae^

meo

p.

Meo,

A.

Meum,
Mi,
o
Meo^
a

G*

V.

A*

mio, la, mi^


mio, della mia

meuin

mei

Meus^
Mei,

19.

mea,

il mio,

mia

meo

mea,

la

..

mia

mia
mio,
o
dal mio, dalla

meum

mea,

mioj, alla

al
meum

meam,

"

mia

Pli4rah
1^, Mei,

mea

meaci

Meorum,

p.

Me8

A.

Meos,

y.

A.

arum,

(per tutti

geo.)
'

meas,

mea

mea
Mei, meae"
tutti
i gcn.)
Meis fper

Declinate

nella

miei, le mie

de' miei, delle mie

orum

stessa

a'

miei, alle mie

i miei, le mie

miei,, o mie
da' mei, dalle
o

guisa

mie

"

suusj

sitUj

tuum/e

tua^

tuus,

'

suum.

Singolare
N.

Noster, nostra,

G,

Nostri^ Qoatrae,

"Dj, Nostro^ nostrae,

nostrum

nostri
nostro

il nostro,
del nostro,

la

al

alla

nottro,

nottra

della

nostri^

nostra

'v

6a
Nottrnm,
ani, um
o Nosier, poltra*
qostiroii)
a Nostro,
nostra, nosliro

A.

y.
L

1/ Hostro,

la

nogiro,

dal

tra

noi
nostra

dalia

nostro,

nottra

Plurale
N.

Nostri,

G.

Nostrorao,traruRi,
Nostris

A.

Nostros, tras, tra


Nostri, trae, tra
o

A.

gea.)

Declinate

alle

nostri,

i nostri,

i gen.)

da'

nostre

nostre

dalle

nostri

gaisa vester^

nella stessa

nostre

nostre

le

nostri,

(per tutti

Nostris

nostre

de' nostri^ delle

troram

(per tutti i

D.

y.

nostri, U

tra

trae,

nostre

veslrum.

vestra^

Annotazioni

dne terze perQuando nella propoftzionevi sono


se
l'oggetto possedato appartiene a gnetla eh'
sone,
l'agente o il sogsieito de(a proposizione,si deye fare
di suus
se
uso
ma
appartienealla persosua,
suum,
na
paziente, si user preferbilmentedi ejus o ipsius
ovvero
pel singolare, e di eorum,
earitm,
eorum,
ipsoruntj ipsarum, ipsorum pel plurale, onde si dir
,

ne'ladri

imbatt

Si

Incidit
lam

viMa

sua

La

y6no alla

4^,

alimenta

Volpe

fi-^

9001

latrones

in

vii*

prope

svjm

eatulps

Vulpes

aUt

Petrus

uendidit

soos

gli
vendutq

ha

Pietro

il suo

cam-

'

svasi

agrum

p
Scrivo
il

dir

pregher

Il

1^ loro

padre

che

ama

ed

il

suo

1^

interessi

scribo

amicum

committat

i suoi

il

Te

rogabo

ricchezze

Caesar

figli,ma

Pater

ne*

soum

ut

umivs

eommodis

sprevit diwitias

et

ejrck

illecfbras

suo

ser-

lui

la colomba

Herus

fiUum
Fenator

nido

fiUos svos,sedodi^

amat

yitia

loro

figliodi
prese
nido

mihi

ut

iuservias

lusinghe

viz] di

Il cacciatore
nei

abbia

tu

padrone sgrid
vo

Jd

altro

per

()isprezzle

odia
Il

affidi

gotium

i snoi

cuore

Cesare

mi

affare

suo

SS

Ti

che

all'amico

sorom

objurgavit famuutn

et

mjus

coepit cohimbam
tpsws

in

Ancbe

qaandq

preferire

eorum

pdss^^sori

direte

fpsorum; onde

a
CIpiDprai i Iqirof(9yalli

griiti

pmi

pi" dovrebliesi

spn

foaair

fquo^

'

prezzo
delitti

?Ioro

molti

fon

Crimina

sra-

"C

yrissimi

I G

jPel Pronome
I Pronomi

alla

prossimo
lla

persona

ir^axitna

Dimostrativo

Hic, haec"

Haius

che

cai
a'

proprio il mq-r
quali ^i riferiscono^

Eie

ci

parja; iste,

parla; ille ci
e
sj declinano
,

altra

hoc

Questo
i

\..*

A.

Hunc^

V.

hanc, hoc

vicino

appresso

tjuet^n

di

queao

quksto

t
e

gueita

qm,ta

questa

....

A.

ab

S.

Hi, hae, haec

G.

Horum,

p.

H8

A.

Ho8,

A.

ab

Hoc

4^ qttesta

hac hoc

Questi

ha rum,
(per tutti i

liorum

(fft
^"^ff

queste

questi e di questa
a
questi e a queste.
questi e queste
di

gen.)

hasy haec

His

(per tutti gen.)

da

questi

da

quest^

Singolars
Ifttf"j
fif.
sta istnd
G.

Islius
.

A.

Isti

"ui

yel istnc

Cptefto
di

],.
.

Dt

...

sen.
^

)
IslamyisUinyistudvelislpe
-

;
a

codesta

di

cotesto,

tulli

cotesto,
^

cotesty,

coiesta
.^

cotesta

"

cotesta

y.

i\.

ab

eh'

distante

come

questo

jP*"e-

Huic

cV

eh'

t".

ci

mostra

^al|'Qnae ^air

N.

ille.

iste,

persona
cui si

IfI,

Dimostrativi, di
dito
gli oggetti

||trare quasi a
aon
tre, cio fic^

pr*

muUti

tunt

ipsoaum

tna^no

"**

%io

Isto^ isUj, isto

da

cotesto^

tifacoi$ata

64
Pkiraie.
K.

D.

cotesti

Isrorum^

di

Istis

'

orum

arum^

tutti

(per

Istos^ istas.

Isti, istae^ isia

G.

geo.)

cotesti

cotesti

9ta

cotette

coietti

di

cotette

coleste

'

cotette

YV

A.

ab

Istis

(per tutti i geo.)

da

cotesti

da

coteste

'

singolare
N*

Ille" illa^ illud

G.

I11U8

D.

p*^

llli

*""'

ab

quello, quella
di quello, di quella
a
quello, a quella
quello,quella

g^"-

illuii

lilum;, iliam

Af

; ;
'

Illo^illaj,ilio

quello, da quella

Plurale

N.

llli,iHae, lla

G.

litorum^

'

'

orum

arum,

D.

lilis

A.

lllosj iiias, illa^

(per

tutti

gen.)

quelli,quelle
di queUe
(Quelli,

di

quelle

quelli, a

quelli, quelle

V.
.

....

A.

ab

Zlii.8,
(per tutti i gen.)

da

quelli,da

quelle
?

.1

jinnotazioni
?

""

La'
del

hoc^

parola;
'Cambiarsi

Altre

di

cose

volta

cine,

tinenza
Alimentare

noi

tal fatta

una

con

nelle

lode
Il

una

la
so-

interrogazioni suol

Hujusce generie alia


temporiM

Hocce

Hisee

taleLmper*

Hanoi

de
ne

causis

impudentiainjremut?

questa
alcune

donna?

volte

ffancine

m^ilierem

che

un

grande Alessandro

Hic

obliqui

cast

che

esso

pleonasmo
nell'espressionimagnifiche^ come:

Ille

come:

Questo tempo
Per
queste cagioni
Soffriremo

tutti

formare

non

qualche

in

unirsi

pn"

partoUa ce

pronome

"

ed

iUe

quando

Magnus
A

riferiscoao

altre?

sr^

alla

ille Alexander
a

due

coae

gi

65
i7/ 'alla

ed

hie

innann,

dette

prima,

che

evvi

ed

mare

aria
,

nuvole

gonfiadi

QtMCumque

non

que-

nihil

atpicio

ttt

onde

colle

airallima,

nisi pontut
atther: tmibi*
et
tumidut
bui
hic
ftiutibim

quello

i"inacciaate

ti riferisce

psA

come:

Tolgo lo sguardo

Orunque
sta

lo

per

iUe

minax.

quello quella quelli quelle, regniti At^


mente
precedntegenitivo, stanno/ in luogo d un nome
Quando

un

Ijo

si fii

non

espresso,
ripete il nome

si

che

usodii7/e^

precede ,

iila, illuda

come:

ma

dotes

Animi

sono
qualit dell' anima
molto
a
quelle
preferibili

del

corporit
longe prestant

dotimo

'

corpo
^

La

vita
di

quella

piiicorta
il

essere

ripetersidello
dire:

brevior

stesso
est

ho^

ollus

si trova

ed

in

elle

luogo

i7/e.

ARTICOLO
Del

antecedente

un

si declina

IV.

Relativo

Pronome

Relativo^ che

Il Pronome

quam

rir^

vita,

minum,
di

da

nome

primo, po omettersi,

cornicum
quam
Presso
gli antichi

vita hominum

Breyiqr est
crniQum

cornacchie

delle

dovendo

col

caso

degli uomini

si

cui

come

tale

dice

si

riferisce, quij

perch

ha

quodj

quae,

appresso.

Singolare
N

Qui,

quae,

G.

Cuius

D.

Cui

A.

Quem"

V-

quod

quale, la quale

il
del

f"

.*

*"

'

quod

quam"

al
il

quale,

della

quale

qLu.alUafc
quale,

la

quale

'

A.

QuQy aqua^

dal

quo

quale,

dalla

qu^le

Plurale
N.

D.

Qa, quae^ quae


Quorum, arum,
orum
vel
Quibus,
queis

A.

Quos^

G.

quas

a'
i

quae

quali, le quali
quali, dalle quali

de*

quali, alle quali


quali^ le quali

V
A,

Qttibus,jf\

qoeis

da^

quali, dalle quali

$6
JlnnQtazioHi

Qui,

giaccb tutti

la

Spesso

preposizione

di

lo segue,

facon

non

parola; onde in luogo,di


cum
quibus si dice

qua

precedere
dire

sola

una

cum

quo,

ecoellerisa,
relativi,perch

per

invece

cum

Ablativo,

all'

questo pronome
che

Relativo

chiamarsi
possono
a' nomi
che
rappresentano
9

s riferiscono

esso

detto

quod,
i pronomi

quae,

cum

Quocum

Col

Quacuoi

Colla

C0'

Quibincum

quale

quali

colle

quali

quale

Questo
col

nome

pronome

antecedente,

Quello

per

genere

di

sapienteohe

altro,

un

parla

numero

dicesi

che

sia necessario

potendo l'antecedente

il relativo

ed

caso

che

senza

in

riferisce^e che

si

cui

nel caso,

anche

ga

si accorda

pronome

ytn

suo

conven-*

d'u

essere

come;

tapit ijut

oquitur

pauca

poco

Xucrezia^ cV

celeberrima

Lucbeta

tra

le donne
Un

ter

tempio

ohe

fu distrutto

Tsmplux,
tum
JuU

da* barbari

Ho

veduto

ea

valli che

eom-

yidi

che

man-

cceperunt

celeberrima

est

qu4B

mulieres

dirw^

harbaris

quod

emisti

qaoi

equos

r\'"

prasti
Biceverono

le Kutere

dasti
Gli

smstoljs

qujs

j-

sisti

uomini, a'qualihai parlato, f^iei

partiranno quanto
Se ricchezze

che

dent

prima

malamente

a nulla
acquistasti,

ti

giove-

disce-

es,

primum

quam

DirniAs,
uihil

locutus

quibvs

qujs

male

adeptus

es^

proderunt

ranno

Alcune
A

trova

volte

senz' alcuno

si

ed
riferisca,
generico, come:

CUI

me

illud, aia,
il

quody
Chi vanta
ta

le

pronome
appoggio di

allora

nome

il

numero

in

cui

pronome

qualche
.ovvero

della

contesto

quod

quae,

si sottintende

aliquis. Hit,

secondo

genere

qui,

questo

vediamo

prono*

ali

frase,

qui,

quod

J^

do
secon-

quae,

come;

la
cose

progenie,van

al^ui

Qui

genus

laudai

laudai, cio

iUe

suum^alieiHk

qui

69
T

A
Del

I C

VI.

Indefinito

Pronome

indefiniti

I ProDOfiii

che

cos

si chiamano

perch-

l'oggetto,cui

accennano

riferiscono, in

indeterminata

e
vaga
altri pronomi

da

Scendo

mentre

loro

variazioni,
1,

Dal

alcuna

formano

loro

precedere

ordinariamente

pronomi

si formano
particella,

non

le

tutte

alcuni

precedutoda

mai

seguenti

Qaidaniy qaaedam, quoddatn, vel quiddam


Quiiibet, quaellbeV quodlibet, vel quidlibet
Quivis, quaevift,quodvis, vel quidvU

Quatswo^lia
Chiunque

Quici|iD"|i]e,
quaecumque,

Qualunque

dam,

quiddam
GujuadaiD )
P; Cuidam
] ^'

..

quaedam^

quaedam

dam,

quarumdam,

quo*

rumdam

Quenidam,quaindam,qoo4'

Quibusdam, vel qaetsdam


Quosdam, qaasdam, quaedam

quiddam

Quibuadam,

aQuodam,quadam"quodam
Nella
2,

Quidam^

Quorumdam,

'4^'=^^

una

vel

Ai

certo,

Plur,

quaedam, quod-

Quidam

Un

quodcumque

Sing,
N.

aU

riabili,
inva-

rimangono

declinandone

che

aui

pronome

pilli

seguire

primitiviritengono

vedremo

come

niera
ma-

lo

per

che
particelle,

cune

si

una

stessa

Sono

guisa

molti

il

quale pu essere
particelle,alcune
declinabili.

Sccone

gli altri

che

si formano

preceduto, o

seguito

declinabili,ed

altre

da
da

guis^

diverse

Tolte

in*

alcuni

ecquod, vel ecquid ?


liquUyaliqua,aiiquod, vel aliquid

{Icquis,ecqua,

queisdam

ai declinano

i Pronomi

volte

vel

chi,

alcuno,
Se

quale, e che
alcuna

alcuno

alcuna
se
Siquis, iqua, aiqttod,vel siquid
Nequ, nequa,
nequod, vel nequid
Jffinch alcuno
non
Se alcuno, se alcuna
NumquiSy numqua^
numquod^ vel num*
qujd
Quisuam, quaenam,
f^f^Mlnamvet quid- Chi, chi mai?
,

am?

69
Ecqnsnam, eeqqaenm,
ecquiclnain?

vel

ecquodnam,

Quisqu8" quodquod, vel quidqaid


anamquodUnusqaisque, unaquaeque^
ve! unumqaidque
que^
I

sing.

ed
cinque,
ed al nx)in.

Ne' due

aitimi

due

son

Ciascuno,
Ciascuno,

plur.

accns.

le

qualunque
cadauno

^it al

noni*

Neu.

declinabili.
particelle

Ecco

modelli

alcani

Sing
chi^

N.

mot

eglino soli,hanno

primi
fem.

chi

Plur,

quale ?

Ecqui^ ecquae^

ecquod, ec-

Ecqnis^ecqua^

chi

quali ?

ecqaa?

quid?
Eccuius?

G.

cquorum,
.

jd*t"gen.

D.Eccu?

,.

...

Kcquibus^

Ecquem^ ecqaam,
ecquid?
ab cqao" ecqua,

A.

Ecquos^

ecquod,

ecqao?

ab

vel

Ecqaibas, vel ecqueis?

Quiqui,

Ciiicui

j
,

^^ ^^^^

j.^jj^^

g^jj^

quod^ quidquid
Quoquo^ a quaqoa^

quarumqua*

...*

quorumquorum

Quibusquibus, vel quesques


Quosquos^ quasquas^
quaeque

Quemquem^quamqaani^quoda

qnaeque

quaeqae,

Quorumquorum^

jt.

ecqaa?

Plur,

Qnisqin8,quaeque, quodquod
quidquid
Luiuscuius
v-Mj

ecqaeisr

ecquas,

Sing.

r^

ecquo-

eeqaanun,

rum?

'

Qubusquibas, vel qaeisqaek

quoquo

Plur.

Sing.

Uniqaiqne^ unaeqaaeque,

aUnusquiaqae, unaqdaeqae,
numquodqueyVelunumquid-

una*

quaeque

que

Unorumquoramque,
Uniuscujusqae ^
)
Unicuique
Unamqaemqae^
que,
ab

..

^^.^

unorcbqa^tiBi-

que

Uni8q"uibu8qa^ vel ansqueisque


una*
Uoosquoaque nnasquasque,

unamqaam-

unumquodquey

UDumquidque
Unoqnoqae"

quarumque^

nntrooi-

vel

anaquaqoe^

quaeque

Uuisqnibusque,vel unisqaeuqoe
'

unoquoque

7
3. Dal

coU'aggiunta \dem,
i^e/n (ilmedcsitno^
cadein
id

is,ea,

froteme,

il i^ToncnaQ idem
la medesima
la medesima,

si forma

N.

Iflem^ eadem^

G.

Eiusdcm

Eunidcni,

cosa]

it

*""*4*

\Sn- Eisdem,

eodem

abeodem,eadem,

iisdem

vel

^ Pronomi

4
Neuter,

Ne

Cuno,
Vano,
e

neatrum

neutra^

Uterque" utraque,

utramque

dal

formano

uno

uter,

pronome
come

V altro

Coltro
l'altro

di due?

Quale

si declina

che

due?)

Itefuter,alterutrayaUeruti*um
Utervis^ utrayis^ utrumvis?

di

eoramdem

Eosdem"
easdem, eadem
ab eisdem^ vel iisdem

idem

eamdem,

si declina

eadem
lidem, eaedem^
earamdem,
Eoruradem,

idem

y^

Eidem

D.
A.
A.

(coi

utrum

utra

appresso

Sing.
N.

Uter utra,

G.

Utrias?

D.

Utri?

5 d'

A.

Utrum^

ulram^

A.

ab

j.

Utri utrae, atra ?


Ulrorum,
utrarum^

atrorum?

^^

gen-

UlrU?

atram?

utra?

Utros, utras^
'

atro?

atra,

atro,

ntrum

ab

Utria?

Esempj
Cbi

di voi due?

era

tu

il mio

Utsl

eratit ?

tun

iUe

an

major

figliomaggiore
Che

poteva discernere

si

non

chi di dae

fossii da

Ut ncque

preferirsi

utri

chi

nell'una
Non

altro

Non

parli

Dirai

vinti

Prendi

di

-^

ti

dall'uno^
l'un

cuore

eh' stato
'^

vtr

Neutre

al-

/a

l'altro

profuit mentiri
parte

nbotram

Uterqub

ambedue

ali' uno,

movttur

tutti
o

utrique

est

cordi

Utriqvb
Horum^vTJ^RQvs

insaniunt

due

all' altro

ci

ALTERurm

fatto

questidue

cecidit victus

dixeris

quel cha

Utrum

korum

atavi

5. Dalla

voce

i GenitiTi

quae

gesta

sunt

piace

formano

autscribat

voiet lingua

partito

Impazzano
Furono

Reperiam qui dicat,

lingua

all'uno,

tiene

stanno

ali'
vi-

il mentire

dall'altro
Si

scriva

nell'altra

giov

posset^vTSB

fere ndus

ante

deretur

altro

iVoyer

ari
dijudic

uirtute

modus

da

is, hic,

accipe

iste

quis

si

E{daci"kli
Hujusmodi

Di mi
Di

fa

quetta guisa

volta

qualche

manie

Di

Gujusmodi

Di

frapponendoT

la

questa

qual

sorta

maniera

sllaba

ce
,

le voci

formano

Gujuscemddi
Hujutoemodi
Haec

IstSusmodi

vidi

et

In

qual

Di

Questa

JffujusatMOQi Lb,

fidi

si sia

modo

maniera

queste

ed

cose

di

altre

fatta

questa

Annotazioni
Si declinano

t*

che

nmi

i pro

bOnumy

ed

seguono,

bona

bonus

come

altri simili

Totus, tota, totttm


Alenas, aliena, alenum
Nullas, nulla, nullum
Nonnullas, la, lum

Tutto,

tutta

JUrui

Nessuno,
Alcuno,

Il pronome
omnia
clinatione, si declina come'

(ogni) eh'

2.

nessuna

alcuna

della

d"-

tersa

appresso

Singolare
N.

m.

f. Omnis

G.

Omnia

D.

Omni

A.

m,

V..

m.

n.

Omne

..

*""

d' Oeni

'

o|n.-

gen

(^ni
Ogni

omne

n.

f* Omnis
ab

A.

j d

f. Omnem

Ogni

omne

n.

omne

(elitutti

da

i gen.

ogni

Plurale
N.

m.

f. Omnes,

G.

Omnium

D.

Omnibus

A.

m.

f-

V.

m.

f.

omnia

n.

Jitti
di

Tutti

Omnes,
Omnes,

n*

omnia

n.

omnia

Tutti

Tutti
Tutti

A.

3. Sono

Omnibus.

(per

della

tersa

tutti i

da

gen.)

anche

declinazione

Nostras, atis

Del

nostro

paese

Vestras^ atis

Del

vostro

paese

Tatti

Gu)a8y atis?

Di

seguenti

qual patria,di
qual nazione,

di

qual setta?
E
acc.

voc.

tali voci

sono

plurale fanno

di

genere

nostraiia,

neutro,

ed

vestratiaj

al

nom.

cujalias

7*
al

ed

cujatium

di

Nessun

neutri

omnia

si sottintende

si deve

ammalia

NonnuUorum

pronomi

alia,

ista,

nere,
ge-

mulier

Quaelibet

Quando

in

nome

homo

JUqua

giorani

alcuni

vestono

nomi

ool

Nulliu

donna
animali

Alcuni

latino,

come:

caso,

nomo

Ciascuna

illa

ves/tratium

a^

si accordano

AdjettiTe

numero

5.

si uniscono

pi^ODomi quando

la natura

Di

nastraiium,

4"

fanno

piar,

genit

eadem,

ea,

simili, si

negotia,

juvenum

quae
,
soli in

trovano

traducendoli

in

affari o cose*
aggiungere la voce
anebe
de' semplici adiettivi,come.

liano
itague
Se-

lo

Tueor

stesso

Difendo

tua

Interim

facenda

quae

Frattanto

sunt

facies

da

tono

facta

sint

Quae

scies

Saprai

postea

fecimus^

persuDt
6.

et

multa

che

seguito quali
fatte
fatte moke

cose

state

Abbiamo

su-

facenda

cose

farti

Jn-

seno

Multa

gli affari tuoi


farai queUe

pik

molte

cose

da farsi

restano

quod, aliquod quod^


quodquod
quodpiam,
quodvis, e non
quid,
che
no
voglioqdlibetj quidpiam^ quidquid quidvis
al genitivo
star
sli, o solo precedono un
nome
,
Avanti

un

si dice

nome

libet

come

Qualche

animale

ha le penne

Juqaon

volare

per

Qualunque
fu

ad

tempio degli Dei

Qvodfis

distrutto

Tutto

rutum

che

ci

animai

farai

sari

ap-

habet

pennae

volandum
idolorum

temptm

di*

fuit

Quioqui ficeris probatum

efit

provato

'"mtfj
^^*su^
Z*"*^
Se

tu

non

cBa

na

Ne

qvw

Si

quid

ignores

--

avverr

qaalehe

te

nuovo

Affinch

non

Affinch

non

di

cosa

Che

ignarrmteu*

"

cosa

ne

cosa

di

far avvisato
ecceda
avvenga

alcuna

contigerit,reddam

notfi

certiorem

Ne

qoio

Ne

nimis

quiD(p7JM

adveniai

male

ks

di BMilt?

Qui9 tnim

mali

fidi?

mali

alcane

qwd

lia il

volte

7*
perch,

significatodi

come:

Singnlft quid referam?

Perche

dovr

io

riferire

tutu

le cose?

Oode

7.
in

formare
dell*

luogo

tjfuenquam,
8. Tra

il

numerabili,

non

oondo
fica

si

usa

Devast

le

usa

le

per

vi

omne

tra

tutto

la

ogni

continuate

cose

d'una

totale

discrete

cose

il

cosa;

se*

contabili, e sigD

come:

numero,,

il

tutto

omnis,

earun'*

latino, clie

u
significa

per

intero

un

si

eorundtm

an

quandam

quendam,

totum,

in

primo

si pone

saono

eandem,

tota,

differenza

italiano:

voci

eundem,

totus,

medesima
in

nelle

/TI

ed

miglior

nti

campo,

il

Torva

pastatnt

agrum

intero

campo
Derasl

ogni

ciascun

campo,

OxitsM

vastdint

agrum

campo

9. Notate

in

Andare

seguentimodi

Ire

trattare

persona

di

stato

in

ni

giorni in punto

Triginta

col trenta

Cum

gior*

punto

Quanto
grande

ibi

piccolo, Quantus

tanto,

nego-

dies

erant

ps

decem

ipsos

est?

tantuSj

dies

Jui-^

parvus,

magnus

Qualis

na

est

haec

talis, bo

ret?

na

Quanti

siete?

che

numero

In

tractanda

tem

questa cosa? tale, buo-

G)m'

zioni
interroga-

lia

trenta

Essendo

md

psvh

gli.affa ri
Erano

dire, ed

tanti

molti
"

sei?

terzo

Quol estit
Quotus es?

tot,

multi

tertius, quartus

quarto
k

quanti
a

Di

sei

sorte

ibanl

milites?

seni

amano

che

modo

il

nome?

Quotuplex est nomen?


multiple,
sed praecipue quadruple
partico*
.

quattro

^^{$r
Quanti pochi
In

sorte

molte

larmente

Quoteni

sei

quante
di

i soldati?

andavano

la virt ?

fatta

composizione?' di

questa
tal

Bara, elegante, dotta

ma*

virtutem

Quotus quisque amai

Cujusmodi

est

iUa

lucubratio

jusmodij elegans

docta.

?
?

Di

chi

mo

se

che

Di

ferrajolo?non

di

di

Cujas

tneum

Jaionii

an

tu?

ea

nseio

Senarum?

an

Ecquid qualche

la

(forse),

num

Forse

tit,

ne

forse

sei?

PalUum

Cujas

fto

Antonio

paese

Siena

il

dubiti

che

Tolta

si trova

in

usato

luogo

come:

ci

idesseverum?

dubitas

Ec^ta

esserve-

ro?

Qui

II.

interrogativo)

erit

di

luogo

in

usalo

qut^

come:

fuit labor?

Qtff tantus
Qai

volta

qualche

si id

populi,

rumor

mai

Qual

fu

Quat

sar

feceris ?

lo,

il

del popO'^

rumore

ci ?

farai

se

fatica?

tanta

Esempi
Ovvero
Chi

di

dre

due
il

venuto?

figlio? N

Mi

uno

promesso
che sarebbe
del Sole

nascer

T
,

l'altro

uno

dimani

IVIa

se

cosa

credi

Non

cosa

far

so

L'uno
l'altro

di essi

di fare?

lo

faccio

qaio

facendum

sim

facturus

volentieri.

si,

anno

vicenda

impeto

l'un

Chi

l'uno

est

una

Sarebbe

nescio*

facere

ALtnnvMfacio

necesse

un

Id

evenit

libenier

dicetis,

uicibus

Jlternis

ne

tee
al-

obstrepat

dLTEBVM

che

si

con

uccsero

l'altro.

mai

Quid

annis,

AiTEBNts

asealif'ono
tant'

advtnerit,
putas ?

mihi

Alteboh

n-

anno

Si

un

segue

Sed

''
.

interrompa l'altro.

non

Ci

joccasum

farlo

vicenda, affinch

venturum

eorum

SVLLVS

Direte

ortum

costretto

son

si

se

solis

ALTSRUTROgt

solis

ad

ad

cras

del Sole.

nessuno

venisse

che

arriver

al tramontar

Spero

venuto

Spero

spoponderat

%fenturum

nec

Nequidem
ipse
sumropere : utEaquB

jurej arando

ramento
giu-

con

Quomodo

Mirar

filius?

an

pater

NsvTEnJf

tro
l'al-

venit?

pater

Neppure

maraviglio

al

Vtr

Conie" neppure

padre?

aveva

pa*

l'uno,

l'altro.
il

il

Indefiniti

ai Pronomi

esercizio intorno

aggressus

dire
contrad-

si manifesta?

questo lo

stesso

che

EcqvisNAM

est, ut

altsmsJ

idem

manu

meritali

vestrum

manijesiae contraire
Hoc

impeiu

tanto

altsedI

perierunt

di voi ardir
verit

Altee

esset

ac

tatn

audebit

re/algenti

7^
Qonlunqae
falla
dovesse

QvKv,cjmqvvfcis

"

guisa

faccia

ta

cosa

come

se

sebbene

perciocch

im-

occulta;

restare

cito

non

al

debeat.

pre*

Terr

perinde

modo

nullo
enim

Etsi

Intere

in seguito
possa celarsi,'

sente

si

ac

in

fh"

Intere

presenti
in luce

potsit, postea

ni

veniet

luce.

alla

Uno

di

voi

Dio.

un

Deus

vobis

ex

ir.

CAPITOLO

Del

i1
eA

Verbo

, per

la

definirsi:

suol
sere

primo

che

che
fa
Si

il verbo

significae^-

resistenza,

mostra

ha

bisogno
ha

ii

il ter-*
ani

del

minativo
no-

1' esistenza

speciedi Verbi,

tre,

l'oggetto, come:
terram).

perch'esprime
della

che

riscalda

il Sole

Lp

parola

un'azione

frase,

Ogni

le

ma

cipali
prin-

Neutri.

cio, dittivi. Passivi,


Il Verbo
Attivo
esprime un' azione
della frase, e della quale un
altro

agente

che

za
sen-

l' azione

V azione

distinguonomolte
sono

lefacit

si dice

Y esistenza

sempre
il soggetto, che

mostri

soffre

essendo

non

l'azione, quella cio di amare;


un'azione
sofferta, cio quella d' essere

Quindi

che

il

sentenza

mostra

indica

to.

si fa

parte del discorso

secondo
zo

Una

discorso,

indica

esso

fare soffrire

del

altri ci che

del verbo:

uso

principale in ogni

voce

ad

possibilemostrare
fare

rerbo

dire, J*anima

cos

est.

ltsa

verbo
opera,

fatta

di cui

attivo
ed

riscalda

un

Sole,

la terra

oggetto,

un

dal

perci

la

fatta dal
il

(sol ca^
verbo
attivo,

terra

eh'

il termine
include
su

cui

getto
sogtermine

il
o

getto
sog-

getto.
l'og-

un
sempre
l'azione
cade

al nominativo
agente sempre
dicesi perci il nominativo
della frase; il paziente
e
obiettivo*
all'accusativo,e perci dicesi caso
sempre
e

che

dicesi

paziente

Il Verbo
di
come:

cui

il

soggetto

Gli

scolari

della

che

quello ch'esprime un'azione,


frase

l'oggettoo

diligenti sono

(discipulidiligentes
in

Passivo

amantur

differisce

il verbo

'amati

il termine,

dal

maestro

i^agistro).Ecco pertanto
dal passivo: il
attivo

,77
primo

sentimento,

passione;
frase il termine

di

stato

uno

soggetto

quello che

Ntutro

cere,

d'

l'azione,
che

dall'agente,

stro.
mae-

mente
semplice-

denota

maniera

del

amore

del

essere

che

ma

non

sia il

ne

Nota.

(ja^

verhi

in

ammettono

senso

eh' quanto a dire, si pu


qualche cosa
primi esprimere l'oggettosu cui cade razione

qualcuno
i

dopo

distinguerei verhi attivi da'


i seconche primi, e non
di
proprio dopo di loro le voci

il

facile
osservando

neutri,

spie*

conjugare,

dovranno

I,

mine,
ter-

j,

gate quando ^

il

ne,
azio-

giacere dormire,
languire cedere
dormire, languore, sedere).
definite e
altre
Le
specie di verhi saranno
come:

da

espressa

essi, e

mangio qualche

dopo

non

aliquid),vedo

dir,

qualcu-^
quale/te

dormo

si dir

non

ma

si

onde

i secondi;

(manduco

cosa

(video aliquem);

no

dell'

il termine

oggetto distinto

un

l'oggettod'un'

(jualit,situazione
qualche Yolta anche

la

uu

che

sono

Verho

Dicesi

ha

denota

l'altro

^
che

passione altrui, e che perci


dente,
passione.Cosi nell'esempio prece-

gli scolari

ha

soggetto agisce,

sentimento

d'un
in

il

una

della

soggetto

che

mostra

aliquid;langueo

languisco qualcuno (dormio


aliquem)
cosa;

I VerlH

2,

l'azione^

attivi si dicono

il sentimento

si termina

passionech'essi

nel

soggetto che opera


cosi dire, dal soggetto in un
altro,che
non

l'oggetto. Cosi
di

Fazine
che

opera

agisce^ ma

sopra
3, I Verhi
neutri

situazioni
e

sce

ed

terminate

passano

perch

su

azioni

le

suo

nel

resta

passa

il

transitivi,

ma

passa , per
il termine

ne

nell'esempio riportato di

riscaldare,non

coin

perch
esprimono,

transitivi

ancora

nella

sopra,

Sole, eh'

terra,

il

getto
sog-

cui il Solo

su

oggetto.

possono

con

propriet

qualit, le maniere

ch'essi

dirsi

in^*

d'essere,

esprimono,

le

ristretto

sono

nel
di

il principio, n
ne
soggetto che
altro
oggetto. Dicendosi, Pietro languii

(Petrus languet) l'azione

espressa

in altro
passa
oggetto,^
fuisce
d
i
cui
l'
modifica
esistenza^
'ietro,
non

dal
ma

verbo

termina

quando

si

Un-

in

dice,

7^
andiamo

noi

noi

usciamo

( nos

che

l'azione

dell'andare

chiaro

Vedesi

in

rimane

imas,

egredimur)

nos
e

del

sortire

noi
.

neutri

d'un

mancnino

che

avvertire

per altro

Devesi

sebhene

verbi

accusativo

paziente, ve ne sono
lazione
alcuni, co' quali necessario
adoprare altri casi di resentioiento
nel discorso
un
to
compleper avere
Per esempio, co' verbi
neutri glossare,
mancare
attendere
abbondare,
care)
va(juvare, carere, abundare,
discorso
che si
si richiede
per compimento del
cosa
come
esprima a chi una
giova, a chi manca:
la cosa
delia
alla
abonda, e la cosa
quale uno
pure
stinguono
si diattende. Quindi che i verbi neutri
quale uno
in verbi Neutri
i preRelativi, quali sono
cedenti,
cui
cio
tutti
Neutri
manca
e
Assoluti^
quelli
dormire
di
relazione, come:
languire
ogni caso
il oonoscerne
Intorno
U
al verbo
importa molto
idea
una
giusta e chiara
conjugazione, e formarsene
.

j,

j^

solo,

non
e

lungo

anche

ma

Noi

esercizio.
dando

scendendo

familiare

rendersela

prima

fusione,
qualche difgenerali,e quindi

tratteremo

ne

alcune

assiduo

con

con

nozioni

conjugazione de'
particolare

alla

verbi

latini
,

ARTICOLO
Della

Consiste
ordine

Conjugazione

conjugazione nel

la

dare

al

cambiamenti

le inflessioni

tutte

generale

in

yerbo

per

diverse

minazioni
ter-

sone

i
,

che

deve

tempi,

ed

Quattro

cose

conjugazione,vale
pi, ed i modi,
Ds*

Nella

secondo

avere

per^

i modi.

pertanto
a

Numeri

debbono

osservarsi

dire, i numeri^

conjugazionede'

delle

verbi

le persone,

nella
i

fe/i)-

Persone

si

distinguono

singolaree plurale; ed ih ciascuno


ohediconsi, prima,
distiognonotre persone,
numeri,

le

numeri^

due

di essi si

seconda

79
Il Terbo

terza.

colle

termi

sue

i due
numeri, e le
pronomi mostra
dal
apparisce
seguente esempio

de'
come

Jo

persona

|.
a.

perdona

3.

persona

E^U

ama

i nomi

Tutti

di

sono

tempi riguardo a'

l'esistenza

espresso,

futuro;
in

dell'

si

9"

persona

amate

3.

persona

Eglino

se

ci

al

modo

tempo

"rme,

si dice coincide

che

sioni
infles-

mostrare

d'essere

presente^

da

esso

passato

col momento

posteriore.
che
distinguono

si

1.

Presente

lo

a.

Passato

Jo

3. Futuro

lo

cangia ogni

accaduta

il momento

Il

volta

tre

il

in

presente,

cui

si torna

passato:

al

Al

essendo

non

futuro

parla, il qun
parlare;ogni csa

tutto

ci che

avferr

pi, o

contrario,

non

meno,

siccome

il

pu

avere

epoche avvenire,
specie
Cinque sono

diverse

onde

di

zione
modificaalcuna

ammette

passato pu
remoto

meno

si

si

suscettibile

prossimo, pi o meno
distinguono varie specie

parlo
parlai
parUr

il futuro.

intorno
divisione.

che

forma

avanti

forma

che

certe

cio

II presente

pi

seconda.

prende per

il verbo

parla se
Propriamente parlandonon

dopo

qualunque

di persona

sono

anteriore

si

in

persona

amano

Tempi

azione

rapporta

ovvero

cui

tempi,

le

amiamo

verbi

che

terminazioni

persone}

yi

terza

Ve'

diTerse

mezzo

Noi

nel yocativo, cb^e

fuorch

caso,

ami

col

persona

i.

amo

T\i

se

naxioni,

essere

quindi

di

il
passati. Anche
modificazioni
riguardo alle
se
ne
distingue pi d'una

le

differenti

I.

Passato

imperfetto

Jo

9.

Passato

denoito

Jo

3. Passato

indefinito

/o

specie di passati,cio
parlava
parlai
ho

parlato

8o
anteriore
piiiche perfetto

4. Passato
5. Passato

4i due

Il Futuro
1.

Assoluto

a.

Futuro

imperfettae
Tiene

del

uq' esistenza

incirca

le

Chiunque
Fazione

in cui

Il Passato

ma

che

decorsa,

non

riovisto

come:

secoli

sopra i
di
l'azione

tanto

come

Ce*

poca
un'e-

in

avvenne

fare coli' attuale.

individuata

un'esistenza

mostrata

ta
avvenu-

precisione,

con

decorsa,

interamente

ancora

che

sei
leggi ad Atene
volgare. Riflettendo

denota
indefinito

un'epoca

to
momen-

rispostaa* messaggeridi

chiaro,

che

ha

niente

parla,

ne

se

be
un'esistenza,ch'eb-

Ariovisto, quanto quelladi Solone


che

su

bene
Pietro, seb-

fnita al

non

interamente

sue

riferiti esempi si vede

in

di

rifletter

dell'amico.

dli* Era

prima

allorch

lettera

una

momento

arrogante
dette

ch'era

un'altr' epoca che


ebbe
luogo un'altra

parte dell'epocain cui siamo,

Solone

passata

parla, ma

ne

se

che

un'epoca

fiera ed

sare.

parlato

definitoaccenna

in

luogo
dette

au^

imperfettae

l'arrivo

conob1}e

fa

parle^

lo

amico.

suo

per come

Il Passato

non

cio

scris^eva

Pietro

questo esempio ravviser


passatarapporto al
che

parlato

riguardoad

finita

non

l' arrivo

mostrasi

parlato

Io

cai

in

esistenza,come:
intese

"w9pa

determinata, io cui

no

lo

imperfettomostra

aL momento

vero

ebbi

torte

anteriore

Il Passato
in

Io

fa

parte

parla. Dicendosi: in questo secolo


che Teaccaduti
sono
; si mostra
grandi avvenimenti
ebber luogo quelin cui i grandi avvenimenti
ioca
in cui si parla.
stessa
a
di

quellain

Il Passato
ad

si

cui

un'altra,
passato,

peo

torn vittorioso
ebbe

appena
azioni

come
a

delle

un'esistenza

Roma

salvata

teramente
luogo in un tempo inCesare
dopo aver vinto Poni"
nato
e god del
Trionfo Cincin.

la Patria

torn

gliesempj si
precede 1' altra

quali una
Il Passato
pia che perfettoaccenna
gi perfetta terminata prima che un'
,

^^*v

dente
antece-

ch'ebbe

campi. In ambedue

i suoi

esprime

anteriore

coltivare

mostrano

due

un'esistenza

altra

gi pas-

8t
ella

fata
to

riassunte

di

le

appena

agresti

L'azione

Dittatore.

creato

Cincinna^

fu di nuovo
quella cio

che

cure

di Q nei n nato,
occupazioni in

alle rustiche

ritornare

Aliava

liiogo,cornei

atetse

pare,

pio
quest'esem-

non

come

l'esser

fatto

11

Futuro

rapporto

con

Dimani

si addita

primo
luogo; nell'

avr
di

periodo,

l' epoca

altro

come:

no,

dubitate

futura,

esistenza

l'avvenimento

cui

si fa alcuna

non

l'idea

in

seguito,

non

non

ne
determinazio-

dell'epoca ya

perdersi

nel

dell' avvenire.

caos

Il

Futuro

luogo
parla, ma

avr
si

risposta Ritornerh
un'
gli esempi si mostra

nel

ma

in

avr

preciso, o

tempo

un

lo

la

avrete

ambedue

In

ad

esistenza, che

un'

esprime
che
luogo, ma

ma

un'altra, cio

ella pure.

terminata

era

stessa,

se

che

momento

assoluto

avuto

ancora

sia

Dittatore,

in

passata

come

al

terminata

ancora

ba

si mostra

solo

anteriore
un' epoca
che sar

in

ad

passata rapporto
dovere^

quest'esempio si
adempire il proprio dovere
In

in

momento

seguirla,come;

il vostro

adempiuto

che

esistenza
,

posteriore al

dovr

che

avvenimento

un'

accenna

sirltro

un

Quando

riceverete

te
avre-

pensa
ricom-

la

di

l' azione

che

mostra

cui

ma

che

allorch

terminata

sar

la

cio il ricevere

prende

luogo l'altra,

avr

Modi

nella

consiste

diversa

e diverse

esprimere

per

avvenuta,

ancora

ricompensa.
Ds*

Il modo

non

forma

che

il verbo

modificazioni

stanze
circo-

azione, o-modo

d'essere, potendosi ci
esprimere positivamente, assolutamente, in maniera
d'

una

imperativa, condizionale, e indefinita.


I modi
son
cinque, cio ^ Indicativo
Congiuntivo

Condizionale

afferma, nega,

L' Indicativo

diretto, assoluto

glia

non

L'

volete
,

Imperativo

accessoria

della

Infinito

hanno
,

al

unisce

voloat

Imperativo
in

voglio

voluto

un
non

comando

do
movo^

del verbo
significato

del

domanda

positivo:come:

vorranno

di chi
6

l' idea

parla,

8%

della prm^

p^aqcfi

fa

SUDO

stesso;
Il

confessa la
Congiuntivo

faccia, unisce
d

accessoria

un

io parta

parole,
pon

da

una

cosa

l'idea

oongiun?
il pongiuntivQ
per"tto. Dipendo--

formano

Tuole

cui

senza

chiaro

senso

verbo

qualche

quest^ ultimo
medesime

se

per

insieme

unire

ad

diversi

sentimenti

del discorso, o. diversi membri


tal nome;
pi cl^e ritiene un
formano

da

esso,

sono

Il Condizionale
del r indicativo

p
avvenimento

un

del

avrebbe

per-

pr|||iosisiqn
plie

sf

dipendenti,
considerano

tem-t

come

congiuntivo,

denota

l' avrebbe

avuto

luogo^ o

ed

periodo,

le

sempre
cl^e altri

del

espressioni

che

un

p^ediante

condizione,

una

distingueperci in

Si

f. Condizionele

indeterminato

^. Condizionale

h'

di

Amare
j

da

4yere

avere

del

derni

potuti^

come

essere

un

F'eto:^

nome

che
e

gli

come

se

c^vess.ivaluto
in

una

manie?

alcuna

senza

da

aver

^f

lettq

leggere

considerato
indeclinabile

antichi

dire

cqme:

Avere

perci

Leggere,

deve

avvenimento

persona,

amato

volessi

99

indeterminata,

numero

L'Infinito
ed

un

amare

costruzione

specie, vale

Avrei

passato

assoluta,

vaga,

due

Potrei,

Infinitoaccenna

stinzione

me

ctie

si teme

al significato
del yerbo

non

j,

te

completo, dipendendo queste dal verbo e dalla


giunzione che le precedono. Il congiuntivo pertanto

serve

ra

girando si

esempio: P^ogliono c^e io parta\

si, per
sen^

che

sottintesa,

formerebbe

non

cai ci serviamo

sempre
q

conosci

conte;

dipendenza

espressa

istone

nes^

debolezza

tua

di

singolare^perch

stsso,

se

si desidera

che

esprimere
si

comando

un

del

aeraona

l'hanno

nell'ordine

della

di genere

tro;
neu-

chiamato

tfile lo riguardano

molti

raor
mo*

Nell'Infinito

flindioj,ed

in

si

contengono

latinp anp)ie

il

Participio9
Supirio^

il

Q^ri

84

Definito,Indefinito,Anteriore

Passato
5.

Ego

fui

Io

Tu

fuiBti

Tu

Is

Voa
li

futoius

stato
siamo
fummo,

fustis

yi

foste,

fuerunt,

vel fuere

Egofueram
Tu

fueras

-la fuerat

S.

Ego
Tu

Io

eri

Tu

Io

ero

Tu

foste stati
stati fu"*ono stati
,

Assoluto

stati

erat^amo

f^oi

fueratis

Futuro

7\i

er8

stati

eravate

Eglino

erano

stati

P Nos

erimua

Noi

saremo

Vos

eritis

f^oi

sarete

sarai

Egli

Io

fuero

sar

Tu

fueris

saranno

Anteriore
faermus

Noi

fueritU

f^oi

P^Nos

stato

Vos

saraistato

stati

saremo

stati

sarete

Eglino

li fueriut

Eglisarstato

Is faerit

Eglino

li erunt

sar

Futuro

Ego

stati

It erik

stati, fummo

fu^rarous Noi

stato

sar

stato

sono

li fuerant

Egli era

fu

stato

perfetto

che

Voa

stato

st^to

fosti

stati
,

P. Nos

stato

era

sieU

Eglino Jurono

pia

fui

sei stato,

Noi

Passato
S,

stato

tono

fasti,

Egli fu,

fuit

J'.Nos

fuif

saranno

siali

Imperativo
Siamo

P.Simus

S.

Es

Tel eato

Esto

Ycl sit

SU

Ette

vei estote

Siau

Sia

Sint

yel sunto

Siano

CoNGiusTiyo
Presente
5. Ut
Ut
Ut

ego
tu

sim
ais

Che

io sia

Che

tu

sia

Ch'egli sia

is it

Passato

iS.Utegoessem
Ut

tu

Ut

is esset

esses

fossi
Che
tu fossi
Ch'eglifsse
Che

io

Passato
5. Ut

ego

fuerim
fueris

Ut

tu

Ut

is fuerit
nos

fuerim

Ut

vos

fueritis

Ut

ii fuerint

jP.Ut

P. Ut
Ut
Ut

nosaimus
aitia

voa

noi

Che

voi

Ch*

ii siat

siamo
siate

eglino

siano

Imperfetto
P.Vitoseisemiw
Ut

easetis

voa

Che

noi

Che

voi foste

Ch'

Utiiessent

Che

io

sia

stato

Che

tu

sia

stato

Che

noi

Che

voi

stato

stati

siamo
siate

stati

Ch'eglino siano

fossimo

eglino fossero

Perfetto

Ch'egli sia
u

Che

stati

85

S, Vi
Ut

tu

Ut

is

Che

tu

no8

fuisaetis

Ut

ii fuissent

li

noi

Che

twijste

Io

Tu

saresti
sarebbe

Egli

essemuB

Noi

saremmo

essetis

f^oi

sareste

jP.Noa

li

Passato

fuissem

Io

fuissea

Tu

sarei

Noi

US

fuissetis

stato

sarebbe

stato

stati

saremmo

Voi

fuiaaent

stato

saresti

Egli

fuissem

Vos

sarebbero

Eglino

fuisset

la

stati

sarei

Tu

CoNDiziNJLE
2?.
Ego

stati

stati

fossero

easem

etsent

stato

fossimo

Indbtsruinato

eases

Vos

stato

Che

CoNDizioyjLE

esset

P.Nos

fossi

Ch'egUno

Is

stato

Ch*egli fsse

vos

Tu

io fssi

fuisset

Ut

Ego

perfetto

Che

faisses

fuissemus

P.Ut

5.

fuissem

ego

che

pi

Passato

stati

sareste

scarebbero

Eglino

stati

INFINITO
Presente

Passato
Faisse

Essere

Esse

M^r

ad

Il
Futurum,

essere,

essere

medesimo

futurftm futurum

essere

essere,

dovere

per

#*

essere

Anteriore

Futuro
Futarum

da

sere,

esse

forma

altra

Attere

doverjB essere

essere,

per

in

futurum

futuram

tato

Assoluto

Futuro
Fore

Essere

Aver,

fuisse

do^nsto

essere

Participio
Futurua

Fulwm)

^^

^^

^^^

deve

^^^

dovr

per

esteri

essere,

che

86
4

Annotazioni

Non

I.

cui

a vera

Latini

no

Definito

il

distinguere

terminazioni

diverse

dair

passato
"ceyano
e
passato Anteriore,

dal

terminazione
nazione
stato

tatti

per

fui corrisponde
fui stato

Formava

2-

Congiuntivo
altro

anche

sola

yina

passato imperfetto del


seguente forma, la quale per

nella

della

mancava

servire

tre; e perci la sola termi


italiano fui, sono
al nostro

i Latini

no

per

Indefinito

il

prima

seconda

del

persona

plurale
Ut
Ut

forem

ego

'Che

forca

tu

io

Che

tu

voci

Queste stesse
indeterminato,
Ego
Tu

forem

Io

Ed

s foret

Ut

ii foreot

Ch'

egliJoise
Ch'eglinofossero

anche

pel

le
condiziona-

come:

saresti

luogo

in

Ut

servono

sarei

Tu

fores

fossi.
/ossi

Is foret

Egli

li forent

Eglino sarebbero

ili sim

sis
j

sit
,

sarebbe

neMibrt

si trova
,

antichi

sem

l' Infinito

3. iSebbene
numeri

"

tulusvefuat invece

Ru
Virgiliodisse: Tros
fuerit (sia Trojanoo Rutttlo)

siet

sies
,

non

abbia

perone

si fa

n
,

o
precedere da un nome
pr*
all'
accusativo^
nome
pu sostituirsi a tutti i tempi
dell'Indicativo,del Congiuntivo e del Condizionale ^
come
apparisce dal seguente modello; che ripeteremo
in ciascheduna
lo stu*
conjugazione per accostumarci
se

pure

dioso
Presente
5. Me

^e

Che

esse

Che

Te

EuiQ

io
tu

sono

sei,

Ch'egli ,

esse

sia

sia'

/'Nos

esse

Che

noi

siamo

Vo

esse

Che

voi

siete,

Eos

Ch'eglino

esse

Passato
5* Me

Te

Eum

esse
esse
esse

sia

siale
o

sono,

siano

Imperfetto
Che

io

era

Che

tu

eri,

Che

i
o

egli era,

fossi
fossi
o

fosse

^
'

P.jiiii
ette

Che f\i ePiHWio

Voff tte
oB ette

a.Me

fusse

dhe

Te

faisse

Che

ANos

fuiss

fui,

IO

Ch'

egUno

fossimo

eravate

/ste

erano,

fossero

tu

Che
Che

fU

stat

sia

stato

stati, Jttmmo

siamo

Piatii

stati

siamo

fiss

stato

stalo

fummo,

noi

fisi stato ^ sia stat


sia stato
fosti stato,

stato,

sono

fisti, sei

Ch'egliju

faisse

Tos

9oi

Jtnterior
Definitoj Indefinito
^

PassatQ

Eani

Che

siete

foste,

voi

tati, Joste

stati, siate

stati

tiOs fusse

Ch'eglino
/uro no,
siano

stati

sono

stati t

furono

stati

Passato

pia che perfetto

Che

j.lf faisie

Yos

fuids

fossi stat
io era
stato
,
Che tu eri stato, 0 fossi stat'
Ch' egliera stato
o
fosse stato
Che ni ravamo
stati,o fossitho stati
Che Udi eravate
stati, 6 fiste stati

Es

fuiss

Ch'gUrio

faisse'

Te
Bum

faisse

Alfos

fuiise

Puturo

stati,

erano

Assoluto

fissero

stati

Condizionale

'

'

fof,

vel fu tu rumi

eeeti

Che

sar, sarei, che

io

vel fdtui'dm

Che

esse

tu

da
Eua

f6re" Vl futarum

ANosfore,

Tel

sse

future

esse

devo

o'

essere,

Tefor,

,-

.Mc

ha

essere

hai

sarai, saresti, che

essere

devi

Ch'eglisar,
eisere,
noi
Che

deve

saremo

dO;

ha

essere

ab'

saremmo

da

kiamo

essere

sarehe,

doghiamo

essere,'

essere

Yos

vel futdTro esse


fre,^

Che
da

os /gre, rei futiiro

pi

eese

sarete

dovete

essere

'

da

eseere,

avete

es'sere

Ch'eglino
saranno,
hanno

sareste

sarebbero;'
de"on.

essere

Futuro
S, Me

Anteriore

(iturum

fuisse

fiAurum

fuisse

Che

Condizionale
io sarei

vttto

Te

Che

tu

dovuto

Eum

iitarum

fuisse

avrei

d"

essere

saresti

stato

avresti

essere

Ch'eglisarebbe
be dovuto

-^5tw

stato

stato,

essere

avreb'

88
P.Not

Chs

faiase

Cutarot

noi

dovuto

t^remmo

fuMe

futurot

Voi

Che

voi

fuiaie

fiitaros

sarebbero

al

ad

de

potis

che

(nome
che

yerhi

Futuro

misto

ip

prae

d passato.

le

esse

particelle a

pr

sub

formano

le medesime

esso

supep

si

significapotente)
con

a-

essere

hanno

avreste

stati

dottato

di futuro

verbo

"

anche

ob

irUer

in

farebbero

6. Premettendo

essere

Ch'eglino

Questo futuro s dice


pqnto perch mescolato

essere

stati,

sareste

dosfuto
Eoa

stati,

Barammo

"

tri
al-

termini--

zioni.

Tali

sono
r

AbsuiDj abes, abfiij, .abesse


Adsam, ades^ adfuij adesse

defi, deesse

Desum,

dees,

Insum,

ines, nfui^

lontano

Esser

vicino
,

presente

esser

Mancare

'

inesse

dentro,

Esser

interfui, a

Intersum^interesj

Esser

Intervenire,

e$ser

sopra

importale

teresse

obes, obfu, obesse


Obsam,
Possam, potes,- potai, posse',
Praesum, praees, praefui^prae

esse

"

Nuocere
Potere

Presedere

Prosami

prodes, ppofni, pro

deM

soprintendere

Giovare

Subjuniy sabes, sabfai, subesso'

SiiperMin,

aaperes,

aaperesie

Ma
aioni

daremo

Verbo, Pro^utn

superfui^

ha

possum
a

riceve

suo

il d

particella dovrebbe
Inogo.di dire

detta
in

star

soggetto,
Mestare
rimaner
^

sotto

dopo

delle
la

luogo
dopo
esser

particolari iifles-

cpnugazioite

pr

ogni

segaitadair.e^

egU

*^'

Prodestis

voi

Proero

Prodero

io

Proeriaus

Prod^rimut

noi

Produe

Giovale

onde

GioJ^

Prode*
Prodest

tu

che

volli

Proea

Proesse

li

Proest
Pfestia

il Verbo
ne

Esser

Giofa

Gid^ate
Giover

G"veremo

89
MODELLO
Della

GoD)ugazione

Indictifo
Presente
S.

Ego

lo

amo

Tu
la

li

JSgli ama

ai

am

Ego
Tu
la

am

abam

Io

am

aba*

Tu

abat

am

Ego
Tu
Is

Yos

amava

li

Tu

avimus

Noi

avistis

f^oi

am

amate

Eglino

ant

am

abamut

Noi

abatis

f^oi

am

abant

am

ho

amano

amavamo
amavate

Eglino

am,

ebbi

amato,
hai

amasti,

Egli

avit

am

amai,

lo

avisti

am

P. Nos

amavi

avi

am

amiamo

Foi

amavano

Definito,Indefinito^ jnteriore

Passato
5.

am

P.Noaam

amava

Egli

Noi

atis

Imperfetto

Passato
5.

amui

am

Vos

ami

Tu

am

P.Noa

ama

amato

avesti

amato
^

ha

ebbe

amato,

abbiamo

amammo,

amato

amato

amato,

avemmo

amato

Vos
l

am

vi

averunt

am

EgUno

avere

am

Ego

am

T4t
la

pia

atvra/ii

am
am

averamus

averaiis

P'uturo
Ego

am

Is

am

P.^OA

am

Voi

am

li

Ego
Tu
Is

am
am

Vos
li

am
am

am

amiUo
amato

aveva

Foi

avevate

Eglino

amerai
amer

Noi

ameremo

abitis

f^oi

amerete

Eglino

ameranno

Anteriore

avero

Io

averis,

Tu

averint

amato

'

abimuS'

averitie

amato.

avevano

amer

Egli

atmrimue

amato

Assoluto

Tu

averit

am

i'.Nos

avevi

avevamo

abis

Futuro
5.

mnato

aveva,

Noi

Io

abunt

am

Io

abo

abit

am

perfetto

che

Egli

averant'

am

Tu

amato

Tu

averat

am

Vos

^.

hanno

anHU\}no

averas

am

P. Nos

li

aveste

amato

amato.

Passato
5.

avete

amaste,

avr

amato

avrai

Egli

amato

avr

Noi

avremo

Voi

avrete

Eglino

amato

amato
amato

a^anno

amato

amato

ebbero
,

tkPRTP^
S.

vel

ama,

mai

Jf.Am

hmatOi

Aniini

atti

'al

Ama

Am

aMyel

am

tt

Ami

Am

ent,

Tel

am

atote

Amale

anio

Amino

Tidam

CoNiUNTlFO
Presente
a. ut

^d

Ut

tu

Ut

8 am^t

jP.Ut

ani
et

am

io

drUi

Che

tu

ami

Ch'egli-ami

ani

Qds

CA^

Che

eflitff

noi

amiaal

l'oi

amiate

,
.

Ut

Tos

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ii

C^

e/i"

in

Ch'eglino

e/i

am

Psdto
X

S,Vi

ani

ego

Ut

tu

Ut

is

imperfetta

arem

am

aree

P.Vl
Ut
Ut

nos

am

yoa

am

ii

aremtie
orette

areni

am

Che

io

arridisi

Che

tu

amassi

Ch'egli

aret

am

Che

noi

Che

voi

Ut

tu

Ut

ff

jP.Ut

nos

Ut

vos

Ut

it

io

aperti

Che

tu

averit

Che

egli

abbia

Che

ni

abbiamo^

Che

voi

abbiate

averiiriiis

am

averitis

Am

Passato
^. Ut

tu

Ut

pili

Che

dvisses

am

che
Che

avissem

ego

Ut

abbia
abbia

Ch'eglino

averint

am

amaste

Che

am
am

amasxitn

Perfetto

dverini

atti

e^o

amasse

Ch'egliri amasMr

Passato
5. Ut

amino

dniato
amata

amd
amato
amato

abbiano

amato

perfetto
io

avessi

amato

tu

avessi

amato

P. Ut

avsset

am

nos

Ut

vos

Ut

ii am

Tu
Is

avissemus

Che

noi

am

avissetis

Che

voi

aret

am

P.Nos

am

Voaalii
li

am

aree

aremue

aretis
artiU

avesse

IJB

amato

at^essimo
aveste

Ch'eglino

avissent

Am.arm
am

egli

api

C0NDJZiQN4
1$.Ego

Ch'

amato

avessero

JNDBtJSRMINJTO
Io

Tu

EgU
Noi
Voi

amerei
ameresti
amerebbe
ameremmo
amereste

Eglino

amaU$

amerebbero

amatd

Definito, Indefinito,

Passato
5. Me

Che

aviise

am

io

ar^ai, ho

hia

i'.Nos

Che

avU$e

am

noi

adisse

/'N08

avisse

am

Futuro
S./Le

pia

Che

io

Che

noi

che

xel

esse

fore tbI

aluroi

am

esse

S.Me

C/te

io

Che

Anteriore,
iuUee

aturum

am

avem

amer,

amato

ho

amerei,

debbo

noi

dovr

da

amare

ameremmo,

ameremo,
da amare

ec

Condizionale

Che

'

amato

avessimo

Condizionale

abbiamo

Futuro

avessi

amalo,

avevamo

amare,

P.Not

amato,

perfetto
amato,

avevo

Assoluto,

fore

aturum

am

abbiamo

amammo,

amato

Passato
am

ab^

etfii amato,

amato,

amato

mo

5.Me

Anteriore

io

avrei

vutu

amato,

sarei

amare,

avrei

d'

stato

per

amare

P.Nos.

aturoe

am

fuisse

Che

noi

amato,

avremmo

dovuto

mo

stati

per

avremo
saremmo

amare,
amare

tri,
Appartengono a questa conjagazione, tra gli ali verbi

seguenti

Accelero^

as, avi, a tura, are


Acervo, as, avi, atam,
are
Circa mdo,
as, circiimdedi,

tam,

Accelerare,

a-

amassare

Circondare,

cingere

are

Claudico, as, avi, lam, are


Commendo,
as, avi, atam,
are
Gonderono, as, avi, atum, are
Concitino, as, avi, atiim, ai:e

Ornare,

Creo,

Creare

as,

Damno,

avi, atum, are


as, avi, atum,
are

das, dedi, atum, are


Edilco, as, avi, atum, are
Dito, as, avi, atum, are

Ejulo, as, avi, atum,

avi, atum,
Flagro, as, avi, atum,
as,

raccomandare

Condannare

abbigliare

pare

far ricco

Arricchire,
Urlare,
,

Educare

'

are

Aestuo, as, avi, atum, are


Esulo, as, avi, atum
are

Zoppicare
Commendare,

Condannare

Do,

Ballo,

affi^ttre

Ammucchiare,

gridare piangendo

^
'

are

are

Fango, fatigas,
avi, atom,
are
Formido, as, avi, atnm, are

A^r

ealdo,

Andare

in

bollire

bando,

Guerreggiare
Ardere
Stancare
Ai^er

gran

paura

in

esilio

9^
GemiBOy

avi, atum,

aa^

Germino^

atam,

aTi,

aa^

Raddoppiare
Gtrmogliare

are
ara

GlocitOy as, avi, atam, are


Glacio, as, avi* atum,
are
Jento, at, avi, atam,
are
are
Jngo, as, avi, alum,
are
Jugulo^ as, aviy atum

Chiocciare
Ghiacciare
Far

are
avi, atum,
are
avi,'
atum,
at,
are
as, avi, atura,

as,

as,

Mando,
Mano,
Nuto,
Orbo,

avi, atum,

as,

Rallentare, allargare
Collocare,
Immolare^
Comandare,

are
are

Stillare

as,

avi, atum,
avi, atum,

are

FaciUare,

as,

avi, atum,

are

Privare

as,

me

Lodare

are

avi, atunii
avi atum,

zio

Jggiogare^ congiungere
Scannare,
strangolare
Sbadigliare, aprirsi

Hioy as,
Laudo,
Laxo,
Loco,
Macto,

cola

are

affittare
uccidere
ordinare

scaturire

crollare^

esser

dub*

bioso

are
Oro, as, avi, atum,
are
Onero, as, avi atum,
are
Paco, as, avi, atum,
are
Paro,
Paro, as
as, avi, atum,
-D
Propero,
^^|5j.Q^gg^ nyj^ atum,

Pregare
Caricare

Pacificare

Pr^arare

Reptc
to,

avi, atum,

"

as,

studiarsi
Affrettarsi,

are

Andar

are

carponi,

rampicarsi

terra,

Besero,
Boro,

as,

Saturo,

as,

avi, atum,

avf, atum,

as,

Vitupero,
as,

Yapulo,
Ustulo,

as,

satollare

Saziare,

Segare
Bere

are

sorsi

Bagnare,

innaffiare
sferzare

Battere,

are

avi, atum,

avi" atam

domandare

Chiedere,

are

Biasimare

are

avi, atum,
are
avi,
atum,
asi,

as,

irrugtadare

Stillare,

are

Sorbillo, as, avi, atum,


Rigo, asy avi, atum,
are
Verbero, as, avi, atum,
Voro,

Aprire

as,

Po^lo,
Seco,

are
avi, atum,
are
avi, atum,
are.
as, avi, atum

Divorare
battuto

Esser

are

Abbrustolire,

are

MODELLO

Della

IL

Gonjugazione

Indicativo

Presente
5.

Ego
Tu
Is

mon

eo

mon
mon

ee

et

sdrisciare

lo
Tu

ammonisco
ammonisci

Egli

ammonisce

abbruciare

per

9^
i'.Tfot mon
Vos

epfut
etis

mon

Passato

Ego

Tu

^.Nos

moa

Vos

mon

Tu

ebeunus

Noi

ebatis

Foi

ui

ipon

ammonimento
ammonivate

Eglino

ammonivano

Indefinito,
J)efirdto^

Passato
$. Ego

JSgiiammoniva

tf6a/t

mon

ommo^iVa

T^a ammonivi

ebat

mon

li

/o

bas

iqon

Is

ammonite

Imperfetto

ebtun

mon

ainmmamo

Fui

Eglino ammoniiconQ

c/u

moa

Noi

Anteriore

ho ammonito
ebbi
fo ammonii
Tu
hai
ammonisti,
ammonito

moa

amn^onito
avesti
,

ahti

ammonito
B

Egli ammoni,

UIC

mon

P, No

Noi

uimas

n|on

ammonimmo

|i

ui^tie

mon

uerurit,

mon

vel

mpn

Ego
Tu
Is

mon
mon.'

mon

Vos

mon

li

hanno

avevi

Egli

ammonito

ammonito

aveva

ueramue

Noi

avevamo

ueratisf

Voi

avevate

Eglino

ammonito
ammonito

Tu
Is

ebo

mon

Assoluto

mon

Io

mon

ammonirai

Egli

ebit

'?

ammonire

Tu

bis

ammonito

avevano

"

Ego

ammonito

ammonito

aveva

J\i

ner^s

Futuro
S

ammonir
^

i'.Nos

mon

Vos

mon

li

ebimu^
ebitis

Futuro
4?.Ego
Tu

mon
mon

Noi

ammoniremo

Voi

ammanirete

Eglino

ebani

mon

Tu

ueris

ammoniranno

Anteriore
lo

nero

avr

ammonito
ammonito

avrai

'

Is

P.Nos
Vos
l

uerit

mon

mon

Egli

Jiion

uerimua

Noi

mon

ueritie

Voi

uerint

avesta

ammonito

Io

ueram

uevant

mon

ammanito

pii^che per/etto

uerat

mon

P.Nos

ammonito

ammonito,

avete
ammoniste,
ammonito
Eglino ammonirono

Passato
S,

abbiamo

Voi

ebbero

aere

ebbe

ammonito

avemmo

Vos

ha ammonito,

avr

ammonito
ammonita

avremo
avrete

Eglino

ammonito

avranno

ammonito

95
Impbkativo

ve!

Bfon

Mqq

eiQ,

Mon
fi

/(mn^onisci

eto

ipon

Jmmonisca

eqt

mon

Ammoniamo

eamu^

ve

Mon

eie,

JHon

ea/^tf Tel

Ammonite

etoCe

roon

rnmoni^canq

e/tto

fQon

CoNOIUNTiro
Pcesent^
S. Ut

$ani

moli

egp

Vt

tu

mon

eaa

Ut

moh

eat

/".Ut
fJt

ii

yt

eatis

mon

T08

Ut

tu

Ut

18

f.Vt

ii fpo|

Ut

tq

Ut

18

u^ris

mon

nos

Ut

vos

yt

ii

mon
mon

uerimas
ueritis

i4erittt

mon

PassatQ
S- Ut

f.

^lon

ego

Ut

tu

Ut

i^

Ut

nos

yt

vos

yt

ii

uisse^
uisses

mon

uisset

mon
mon

mon

u^n

ammoniamq
ammoniate

Che

io

ammonissi

Che

tu

ammonissi

egli

ammonisse

noi

an^monitsen^Q

voi

ammoniste

Perfetto
Che

io

abbia

amn^oniio

Chf

tu

abbia

ammonito

abbia

ammonito

Ch^egU

uerit

mon

p.Vt

uerin^

nion

ego

voi

ammonisca

Ch'eglino an^tnonisserq

^ref^p

Patinato
f. Ut

Che

Che

eretis

mon

noi

Che

eren^iis

mon

ammonisca

Che

CK

eret

mon

vos

Ut

^res

mon

nos

Ut

eren^

mon

c^o

lu

Imperfetto

P^ssatQ
fi.Ut

Che

Ch'eglino arn''^oftU^f*nq

^ant

mon

IO

Ch'egli
ean^i$$

mon

nos

ammonisca

Cf^

Che

noi

Che

voi

abbiano

an^monitq

perfetto

Che

io

avessi

ammo^itq

Che

tu

Avessi

ammonito

Ch

egli ayesse

uissei^u^

Che

\iisseti^

C/ie

vqj^aveste

Ck'

an^monito

avessimo

noi

^issi(fn^

an^monito

abbiate

Ch'eglino

pii^ che

anumonitq

abbiamo

ammonita

ammonito

colina a^'psserq

ammofii^

96
CoNDIZiOlfJlS

Ego

5.

mon

Tu

Yos
li

Ammonirei
ammoniresti

Tu

erts

moa

eremue

Tfoi

ammoniremmo

mon

eretit

Voi

ammonireste

CojfDizjoyjLS

Pjssjto

Ego

mon

uissem

Io

Tu

moQ

uisses

Tu

S.

Is
P. Nos
Yos
li

uissemu

mon

uissent

mon

ammonito

avresti

Voi

uisselis

mon

ammonito

avrei

Egli avrebbe
ifoi avremmo

uisset

mon

Eglino ammonirebbero

erent

mon

ammonirebbe

E"U

eret

moa

P.Nos

Io

erem

mon

Is

iNOSTSRMtirATO

ammonito
ammonito
ammonito

avreste

avrebbero

Eglino

ammonito

Infinito
Passato

Presente

Mon

Mon

Ammonire

ere

iturum,

Tel

fore

rum

ram,

da

Avere

esse

iturum,

^dovere

essere

am*

ammonite

per

^Interiore

fuisse

rum

ram,

ammonito

ammonire

monire,
Futuro

Mon

J^ere

jissoluto

Futuro
Mon

uisee

Aver

dovuto

ahtmonirt

Participio
Pres.

Mon

ens^

Mon

iturus

Mon

itura

ammonire,

Mon

iturum

monire

Fut

Che

entis

ammonisce,
ammoniva,
monendo,
ammonente

Che

Supino
Mon

itum

ammonir,

in

Ad

che

sta,

deve

Utn-

sar

dovr

per
ammo-

um

ammonire^

per

ammonire

Gerundio

Gen,

Mon

endi

Di

ammonire

Ac*

Mon

endum

Ad

ammonire*

AbL

Mon

endo

DaU

ammonire,
ceU ammonire,

per
neU
e

ammonire

ammonire,
ammonendo

97'
dell*

Prssifnie
S,

Me

P.

Nos

mon

cr

mon

Me

P.

Nos

moD
mon

io

CtM

noi

ammoniamo

Imperfetto
ammoniva

Che

io

ere

Che

noi

ammonissi

ammonit^amo

nissimo
ammo-

Definito, Indefinito,

uisse

mon

ammonisca

ammonisco,

ere

Passato
S.

Che

civ

Passato
S.

Infinito

Che

io

ho

ammonii,

monito

abbia

jnteriore
ebbi

ammonito,

amr

ammonito

P.

Nos

mon

Che

msse

noi

abbiamo

ammonimmo

ammoni'

to,

ammonito

avemmo

abbiamo

am-

j^

monito

pia

Passato
S,
P.

Me

uisse

mon

Nos

Mon

CIte

io

ammonito

aveva

CJie noi

uisse

Perfetto

che

avessi

ammonito

avessimo

ammonito

avevamo

am

monito

Futuro
5. Me

mon

Assoluto

iCtfrtfiR

fore vel

iturot

fore ?el

Condizionale

esse

Che

esse

G^

io

devo,
P.Nos

mon

ammonirei:,

ammonir,
dovr

ammonire
ammon"

ammoniremo

noi

dobbiamo

remmo,

dovremo

ammonire

Futuro
S. Me

iturum

mon

Anteriore
faisse

Che

Condizionale
io

avrei

ammonito

avrei

dovuto

sarei

ammonire

stato

ammonire

per
P.

Nos

ituros

mon

fuisse

Che

noi

slati

saremmo

Arceo"
Ardeo^

cui

es,

arsi,

es,

ea,

Coerceo,

arsura,

auctum,

vi cautum,

es,

Censeo^

Tener

ere

Augeo^ed^auxi^
Caveo,

questa coDJugazoQe i

di

ui

es^

seguenti
allontanare

ere

augere

Accrescere,

aumentare

Guardarsi

giudicare,immaginarsi
Raffrenare, contenete

Pensare,

ere

coercitum.

ere

Coiiibeo,

es,

Complco^ ea^

ibui ibi tu
evi, etum^

lu

ammonire

per

Verbi

lontano,

ammonire

rdere

ere

censum,

ercai,

dovuto

avremmo

Sono

ammonito

avremmo

ere
ere

Reprimere, raffrenare,contenere
Adempire, compire
7

98
Deleo,
DoccOy

delai, deletam^

eSy

Cancellare

ere

docui, dockum,
x.erceo, ea cui, citum,
Fioreo, es, ui
ere
es,

ere

e,

si

Fiorire

Horreo,

es,

ui

Jaceo,

Immineo,

Lugeo,

e,

nui

Sovrastare,

ere

luctum,

Maneo,es

maasi,

mansum,

Misceo,
Moyeo,

miscui, mistum,
movi mot una,

es^

es,
es^
es^

Pareo, es,
Pracvaleo,
Prohibeo,
Rideo, es,
Taceo,

es,

Timeo,

es,

Sixccenseo,

nocui

es,

es^

Mestare,

ere

Mescolai^

ore

Muovere

es,

ere

ere

Obedire

Proibire
Rdere
Tacere

ere

Temere

ere

censui

rimanere

Prevalere

ere

cui, cituui,
timui

Adirarsi,

ere

sedi,sessum.ere

yidi yisam^

riprendere

Soprassedere, differii'^
Vedere

ere

MODELLO
Della

IIL

CoDJugazioDe

jNDICATiro
Presente
$.

Ego leg o
Tu
leg is
Is

leg

P.Nos
Vos
li

Io

leggo
leggi
Egli Ugge
Noi
leggiamo
Voi
leggete
Eglino leggono
Tu

II

leg imu$

leg itis
leg unt
Passato

^-Ego
Tu

leg ebam
leg ebas

Is

leg ebat
P
leg ebamue
Vos
leg ebatis
Nos

l\ leg ebai%^

iinmineniM

Nuocere

es, bui, bitum,


risi, risum, ere

es,
Supersedeo,

Yiaeoy

ere

parui, paritum,
lui

essere

Piangere

ere

ere

temere

orrore,

Giacere

ere

luxi"

Noceo,

Avere

ere

jacai

es,

JUisptender

ere

istruire

Esercitare

ere

Fulgeo^

distruggere

Insegnare^

Imperfetto
Io

leggeva
leggevi
Egli leggeva
Noi
ledevamo
Foi
leggevate
Eglino leggevaao
Tu

lOO

CoNOIUlTTiro
Presente
^.Ut
Ut

tu

Ut

P.Ut

leg

ego

leg at
leg at

leg

nos

amut

Ut

V08

leg

Ut

ii

leg ant

atM

Passato
5.Ut

tu

Ut

P. Ut

leg

ego

Ut

008

Ut

vos

Ut

ii

leg

ereen

Ut

tu

Ut

is

P.Ut

eres

eretis

leg erent

leg erim
leg eris
leg

erimue

leg
Ut
vos
1^ eritis
Vi ii leg erint

tu

Ut

ii

P.Ut
Ul

Ut

nos
vos

ii

pi

Che

io

abbia

Che

tu

abbia

letto

abbia

letto

Che

noi

abbiamo

Chs

voi

abbiate

letio
letto

abbiano

letto

Perfetto

che

io

avessi

letto

leg isses
leg isset
leg issemus
kg issetis
leg issent

Che

tu

avessi

letto

leg

Ch'egli
noi

avessimo

Che

voi

aveste

Ch'eglino

isset

letto

avessero

letto

Indeterminato

Noi

leggeremmo

Voi

leggeresu
Eglino leggerebbero
Passato

Condizionale

leg

letto

leggerei
Tu
leggeresti
E gli leggerebbe

erent

^.Ivgo leg issem


'l'u leg isses

letto

avesse

Cfie

Io

S,l^o leg erem


Tu
leg ere
la leg eret
p.Nos
leg tremu*
Vos
leg eretis

letto

Che

CoNVJZioKie

li

Perfetto

leg issem

ego

Ut

io

Ch'eglino

Passato
S.Vi

Imperfetto

Ch'egli

erit

nos

tu

leggessi
tu
leggessi
Ch'egli leggesse
Che
noi
leggessimo
Clie voi
leggeste
Ch eglino leggessero

leg
leg eremuM

ego

Che

Che

Passato
^.Ut

io

Che

eret

leg

Che

tgga
legga
Ch'egli legga
Che
noi
leggiamo
Che
voi
leggiate
Ch'eglino leggano

am

Io
Tu

avrei

leUo

avresti

Egli

avrebbe

letto
letto

lOI

/'.Nos

Noi

leg isttnui
leg issetts
leg isint

Vos
l

letio

attremmo

Vi

letto

alereste

Eglino

avrebbero

letto

Infinito
Presente

liCg

Passato

^g

^gS^^

ere

turum

rani

tote vel

ram

da

Juer

leggere, dover

sser

esse

turum

rara,

dovuto

Leg

e/ij,

tia

Che

ctr

'

Supino
I^ec

in

ium

''

^'-

'"

"

rfew.-o. "*"""" feS.

*'

?"

legge, ^gg^t'tL leggendo,


leggenti
"

Lee

leggere^

leggere

'

Participio
Pres.

...!;,.

Jver

fuisse

rum

"

^fg9r"

per

anteriore

Futuro
Lee

^o

assoluto

Ftiiuro
Lee

^^^^^

'"^

vu

leggere,per

leggere

GKX/NDI
f

Gen,

Leg
he^
Leg

Ac

^^Z.

endi
endum-

Di
"'.

endo

Dal

leg

delibi

JPresentt
Me

leggere
leggete; per' ieggere "^'
le ggere, col leggere,Uggendo

ere

Infinito

Che

io

Che

.noi

Uggo, o legga
leggiamo

Nos

leg

ere

,,

"
,

Imperfetto

Passato
Me
Nos

leg ere
leg ere
Passato

Che

io

Che

noi

Definito

Me

leg isse

Che

io

leggeva,

leggevamo,

leggessi
o
leggessimo

Indefinito, j^nteriore
lessi, ho

letto, ebbi

leti, .abbia

letto

Nos

leg

isse

Che

noi

leggemmo

letto, abbiamo

abbiamo

letto

letto,ai(emmo

AQI

Me
No8

leg iue
leg isi

Che

io

Che

noi

perfetto

che

pia

Passato

letto,

ayeva

avesti

letto

letto,

avevamo

letto

avessimo

Jissoluto

Futuro
Me

1^

fore

tvmct

Condizionale

Che

ye esse

legger, leggerei, c^
aovr
o
leggere
leggeremo,leggeremmo,

io

devo,
No8

lec

fore

turos

yelisde

Che

'

noi

dobbiamo
?

'

r.r,'

"

lec

Che

''.-

^-

'

io

avrei

letto, avrei

^SS^^'^*idf'ei

^'

Condizionale

fu isso

turum

stato

fuisse

lec turos

^he
^

Sono

noi

k/^ffo;"^
9f XV,

uctam^.

ere

xi'jBCtufli, "rere
Acl(]uco""is
lo^ 8, aluiy alitum,
ere
cci pio, is, cepij ceptum^
ere
Amitto^ is isi,issum, ere*
Bibo, 8^libtMMbllttin; *crd
Cingo, is, inx^ cinctum, ere

Corrigo, 8, exi, ectum^

Dico,

lecere

i Verbi

Gondar

letto,

avremmo

dovuto

(Jesta.cpnjugaKione

ai

leg"

mo

dovuto

per

\\'

gere
No8

lescere
..,

Anteriore

Futwro
Me

dovremo

avrem*

ec

segaentl

via

Condurre

Nutrire,

Um'ehtare

Miceverei

Perdere
^

Bere

CfH^re, circondare
Corrggere

ere

is, d'ijL,
d'\cium^-4Biee^\ Dire

DepromO|.4"y ofif^sv.
oqiptum
Depono, is,posui, positu m,
Diripio^is^ripui/rptmV
Dirimo, is, emi^emptum,

Metter

'

fuori.

ere

Deporre

ere,

7br

ere

Dividere,

Erubesco^Ma^
bui, -' ecere*
Emo,
8, emi^ empto-m^
ere
Falio^ fallis^fefelli,falsum^ ere,.
Frango, ia,fregi, fractum, ere
Frigo, 8, frix^.ffictjiiatfere
Horre8";")u" -j cere.
micio, is, iexi, Icctum,
ere
Illudo, la, Iii8i,"la5uiii,
ere

via.,

accheggiare
separare

Arrossire

'^

'

Impiiigo,18, pegi, pactum, ere


Si^fb, "9, faest,laesniir, ere
JLiambo, is, bi
ere
-

T\do,B, lusi, }u8um, ere


liiquefacio^
, feti,factum^

Comprare
Ingannare
Hompere
Friggere
di paura

Tremar
.

Adescare,

allettai^,

Beffare
Spingere,
,

urtare

Offendere, danneggiare
Leccare

iuocare
cere

lusingare

burlare

liquefare

io3
is, misi, mUMiin,

MitlO)

8, ai

IVletuo,

Mitesco,

4s

cisy

Porrigo,
Perimo,
Obdiicoj
Obruo,
Omttto,

'Diminuire

er%

Farsi

glex,glectam,

Nitesco,
18^

natom,

ere

Negligo^
Peto,

Temere

ere

is, nui,

Mioao

Mandare

re

tai

er

ere

tti, pelivi^itum,
8, exi^ ectum^
ere

ere

is, cmi, emptum,


is^ duxi, ductam,

ere

8^ rui

rutum^

BlspUndere

domandare

Chiedere,

Porgere
ere

ere

m8" missum^

18,

^
'

mansueto

Trascurare

ere

Uccidere, distruggere

Coprire
Opprimere
Lasciare

Respingere
Bepello, 8^ -pul,pulsum^ere
erey?/5caare
is,eiiii,em,niptumy
Redimo,
8, 8cidiy 8cissum^
Scrbo^ 8, ip8,iptum, ere
8 sviy situiDy ere
Sino,

Scindo^

Surripio^ is,ripui,reptum,
Tango, 18^ tetigi,factum^

Togo,
Vello,
Uro,

is, tesi, tectuio,

Lacerare,

ere

Permettere
ere

Togliere, rubare

ere

Toccan

Coprire

ere

Tulsi* Tulsum,
assi,
ere
is,
nstum,

Svellere,

ere

ts,

tagliare

Scrivere

estirpare

Bruciare

MODELLO

Della

IV.

CoDJagazione

IlfDICJTirO
Presente
5.

Kgo
Tu
Is

au

ad

au

?Vs

Io

is

Tu

aud

li aud

Ego

Noi

udiamm.

itis

Voi

udite..

Eglino

iunt

Tu
Is

aud
aud

aad

iebas

'

iebat

aud

iebamus

Voa

aad

iebatis
iebam

..

odono

Imperfetlo
Io

iebam

P.^os

li aad

odi*

dimus

Passato
S

odo

Egli ode\

it

aud

P.Nos

dio

udiva

Tu

Egli

udivi
udiva

Noi

udivamo

Voi

udivate

Eglino

udivano

io4

Definito, Indefinito, jinteriore

Parsalo
S'

aud

Fgo

aud

Tu

iVislt

aud

Is

P.'Nos

Io

ivi

ivimus

udito, ebbi

udiiti, hai udito,

Tu

ivt

ad

udii, ho

EgU

ud,

Noi

udimmo,

ha

aud

ivistis

yoi

avesti

udito

ebbe

udito

udito,
abbiamo

udito,

udito

avemmo

Vos

udito

udiste,

udito,

avete

aveste

udito
li aud

vel aud

iverunt

ivere

udirono,

Eglino
ebbero

pia

Passato
S.

aud

Ego

aud

Tu

aud

Is
i'. N08

Vos

Io

iveras

Tu

iveramus

Noi

avevamo

aud

iveratis

Voi

avevate

iverant

Eglino
Futuro

aud

Kgo

aud

P^Nos

aud

Vos
li

Is

Vos
l

Voi

iveritis

aud
aud

avr

Noi

iver*imus

aud

^Nos

udito
udito

avremo

udito

avrete

EgUno

iverini

udito

avrai

EgU

iverit

udito

avr

Tu

iveris

aud

udiranno

Anteriore
Io

ivero

aud

Tu

aud

Ego

udirete

Eglino

ient

Futuro
S

udiremo

Voi

ietis

aud

udir

Noi

iemus

udito

avevano

udirai

EgU

iet

udito

udir

Tu

ies

aud

udito

Assoluto
Io

iam

aud

Tu
Is

udito

aveva

aud

l aud

S.

udito

avevi

Egli

iverat

udito

aveva

avranno

udito

Imperativo

vel

aud

Aud

Aud

ito Tel

P. Aud

Odi

ito

and

iat

Qda
Udiamo

iamus

Aud

ito, Tel

Aud

iant,

aud

vel

aud

ilote
iunto

udito
9

udito

perfetto

che

iveram

hanno

Udite

Odano
.

loS
CofGlVNTtro
Presente
S. Ut

aud

ego
tu

Ut

is aud

JP. Ut

ias

Che

l'ut

Ch'

aud

Ut

aud

DOS

iamus

aud

Ut

vos

Ut

ii aud

Che

iam

iatis

P.

aud

ego

aud

Ut

tu

Ut

8 aud

Ut
Ut

no8
vos

aud

noi

udiamo

die

voi

udiate
odano

eglino

Che

io

udissi

Che

tu

udissi

remm

noi

ire tit

Che

voi

udisse

udissfimo
udiste

udissero

Ch'eglino

irent

aud

ego

ef^W oda

Che

Perfetto

Passato
S.Vi

oda

Ch'egli

irei

ii aud

Ut

iretn
ires

aud

tu

Imperfetto

Passato
S. Ut

oda

Che

Ch'

iant

io

iverim

Che

io

abbia

udito

Clie

tu

ai"bia

udito

aud

Ut

tu

Ut

is aud

P.\}\.

iVmf
iverii

aud

DOS

iverimus

aud

Ut

vos

Ut

ii aud

Ch'

iveritis

iytrint

aud

ego

Ut

tu

Ut

18

P. Ut

aud

aud

pia

nos

Ut

ii aud

Che

tu

avessi

Ch'

egli

avesse

Che

noi

Che

voi

i^isemus

aud

ivissetis

iviesent

Ego
Tu
Is

P.Nos
Vos

aud
aud

aud

irem
ires

aud

irelii

US

irent

Tu
h

aud
aud

avessero

udirebbe
udiremmo
udireste

udirebbero

Eglino

Passa
Io

ivisses

Tu

avrei

to

udito

avresti

Egli

avrebbe

udito
'

udireui

Voi

ivissem

ivisset

udito
udito

aveste

Noi

Condizionale

iS.Ego aud

udito

udirei

Egli

irem

udito

avessimo

eglino

Tu

irei

udito

udito

avessi

INDETERMINATO
io

aud

li aud

Ch*

udito
udito

perfetto

che

ii"issee.
ivisset

udito

abbiano

io

OoNDIZTOIfALB
5.

abbiamo

abbiate

Che

vos

npi
voi

ivissem

aud

Ut

Che
Che

Ch'eglino

Passato
S, Ut

e^li ctbbia

udito

udito

io6
P.f^os
Vos
li

aud

wissemus

Noi

avremmo

aud

iwissetis

f^oi

agreste

aud

ivissent

Eglino

udito
udito

udito

avrebbero

IurPlIflTO
Presente

Aod

Passato

ire

Udirm

Futuro
Aud

iturunit
vel

dissoluto

rara,

forc

rum

iuisse

da

Jvere
essere

Futuro

iturum,

ram

udire,
per

udire,

dovuto

Jver

dovere

udire

Anteriore

fuisse

rum

udito

Avere

Condizionale

esse

Aud

Aud

udire

jrjRTICTPlo
Pres.

Aud

Fut

iens, tis

Che

Aud

ilurus

Aud

itura

Aud

ituruni

^,

^^^^"

Aud^ifK/n

^"2

Aud

enduM.

,.

udire,

;,.

per

VM

udire

udire per

.Gerundio

Ac.

sar

'^^""^ ^'^

IN

..

iVncfi

e,

STPlNO

Ad

^^\^ira,sta
^^

Gen,

udiifa, udendo

ode,

Di

udire

.,/.',
.

udire, per .udire.


eoW
udire,
Dall'udire,
dire,, udendo.,
Ad

....

j^/.

Aud

le/iisfo
,.

nelt

U"

Presente
Me

au

dire

deW

Infinito
"d^, pjd,4

Che

io

Che

noi

No8

au

dire

udiamo
,.

PiMato/
Me
Nos

au
au

dire
dire

Passato

Imperfetto
Che

io

Che

noi

udisfi

udiva,

udivamo,,

Indefinito
I)e/inio,

udissemO'

jntrire

Me

aud

ivisse

Che

io

udii, ho

udito,

ebbi

udito,

abbi

udito
Nos

aud

ivisse

Che

'noi

Udito

udimmo,

abbiamo

udito,

avemmo

i9

DELLE

PROSPETTO
In

cui

vedesi
ed

d* occhio

colpo

in

che

CONIUGAZIONI

QUATTRO
in

che

disconvengono

convengono

"

loro

tra

iNDtCJTIKO
Am

o,

Am

nbantt

as

Am

ai/f,

Am

av^evam,

iati

Am

abot

Am

acero,

Mon

eo,

Mon

ebam^

Mon

ui, isti

Mon

iieram,

as

bis

Mon

Lep; o, is
Lf"g eam, aa
Leg i, isti
as
Leg eram,
Leg a/it, es
Leg ero, eris

es*
as

as

e^o, bis

eris Mon

eris

uero,

Aad

io, is

Aad

iebam^

Aud

iVi, isti

aa

Aud

iVera/n,

Aud

iam,

Aud

iverOf cria

Aud

as

es

iMPIBRJTiro
km-

a,

Moa

ato

Leg

etp

e,

ito

e,

ito

CoUGlUNTiro
Am
Am

es

69t,

ares

arem,

Mon

^airiy

Mon

erew,

Am

ayerim,

vis Mon

Am

avissem,

sesMon

Am

are,

avisse

kmaturufn
Am

aturum

fu isse

Lee

turum

fore

Lee

turam

faisse

ria

tt/ise/n,ses

Mon

fore

eres

uerm,

uisse

ere,

vel.esse
*

vel

esse

Aud

iam,

ertiti,

erea

Aiid

rrem,

fri/w,

ris

Aud

i%"erim, ria

Leg issein, ses

Aud

ivissem,

Leg

Aud

ire

Leg
Leg

cas

Leg

as,

am

ere,

isse

Mon

iturum

fore- vel

Mon

iturum

fu isse

Aud

iturum

Aud

iturum

fore

Tel

as
ras

aea

ivisse

esse

esse

fuisse

Annotazioni

I.

ed

in

s pnssoDO
sincopareal passato Definito
altri
formati
da esso,
gli
tempi che sono

I Verbi
tutti

qualche Tolta
quarta conjugazione;perci si dice
togliendo ve

vi

Amarunt

Implessem
Audiissem

%_ Vi

de* Verbi

nella

solamente

AmaVerunt

Amarono

Implevissem

Ax'rei

Audivlssem

^^i^rei udito

p*

sono

il

che

al

empito

passato Definito

ne-

109
che

tempi

altri

gli

anche

uscita, ed

Applico, affavi, coi, atum,


Explico, as, avi, cui, a tu m,
Iraplico,

as,

Ferveo,

Frigeo,
Lavo,

es,

doppia

una

Eccone

alcuni

/applicare
Spiegare
^vUuppare, intrigare
Bollire

ere

are

jtuer

ere

lo-

vi, vavi, atam

as,

tum,

are
are

avi, cui, atuin^

vi, bui
ixi, ui

e,

diverse.

uscite

tre

hanno

derirano,

freddo

raffreddarti

Lavare

are

Necto,

8, xij ui

Legare insieme, congiungere,

ere

uez.um

at*

laccare

Prandeo,

prandi, pransus

es,

Pranzare

ere

sam,

Sancio,

8,ivi,sanii, aancitam.

Decretare,

stabilire

ire

Insilio, 8, ij ivi" oi, sultum,

SaUar

dentro, saltar

sopra

ire

3. Vi

sono

raddoppiano
Addo,
Credo,
Cano,
Cado,
Caedo,
Coodo,

18,

pure
alcuna

addid, addila

de' Verbi
sillaba.

IH, ere

is, credidi, dituio, ere


is, cecini, cai) tum,
ere
is, cecidi, casum,
ere
is, caecidi, caesum,
is, condidi, ditum,

ere

che

Tali

sono

Aggiungere
Credere
Cantare

Cadere

Tagliare

Curro,

Fabbricare
Correre

Do,

Dare

ere

is,cucurri, cursum,
ere
dare
das, dedi, datum,

Ddo,

is, dedidi, dedituiD"ere

Disco, is, didici


ere
Mordeo, es, momordi,

ne' suddetti

Darsi

in

preda

Imparare

morso

m.

Mordere

ere

Partorire
Parie, is, peperi^ partum, ere
Parco^ is, peperei, parcituiOj Perdonare
ere
ere
Pelle, is, pepali,puhum,
dilum,
ere
Perdo, is, perdidi,
PoKo,
is, poposci, poscitum.

Cacciare,

spingere

Perdere
Chiedere

cere

Prodeo, is, prodidi,proditu


Beddo,

is, reddidi, ditum,

Spondeo,
ere

es,

spopoadi,

m^

ere

sum,

Manifestare
Rendere
Proiuettere

tempi

I IO

Sto, stas^ stet stata

Tango^

Stare

stare

m,

is, tetigi,tactam,

Toccare

ere

Toiideoy e, totundi, sum,


ere
Tendo, is,tetendi, seasuoi,
ere
Trado,
is, tradidi, tradituiu.

Tosare

Tendere

Consegnare

ere

Yeudo,

s, yendidi^

tum^

yndtre

ere

Toci
4^ L' Imperativo prende molte
tivO) cio la 3. del singolare, e la i. e
Alcune

volte

Congiuntivo,
o

sis

si

allora

ed

desiderio

un

trova

esprime

che

(sii propizio,

sii

si

del

so,
rispetto-

faccia,

in

presente)

le.
plura-

persone

comandky

un

cosa

una

G"nglun
del

3.

le

tutte

con

del

ade"

come:

luogo

di

ades
j

adesto
.

quando in italiano evyi negazione, la seconda


dell'
singolare dell' Imperativo aVr la voce
persona
col Gongiuativo,
Infnito, ed in latiuo si adopra ne
come

Non

venire

Ne

venia$

Non

udire

Ne

audas

Non

combattere

Ne

cerus

in

poesia

5. Allorch

diversi

quantunque

tempi
congiunzione cum

precedutidalla
il Gerundio

tare

anche

si trova

italiano

tanto

del

eerta.

ne

Congiuntivo

sono

rappreseache
passato

possono

presente

come.-

Cum
Cum

Cum

ego

amem

ego

amarem

}
.

Cum

ego

congiura

fu

Console

j
Avendo

la

Cvm

scoperta

et

Cicerone

'

amato

iO

juit conjurato
dire

Cicero

mandato

cdh

in

tamen

dete-

Consul

sssbt

Cicerone

(e

si p-

Cornute

Consul

foisset

exlium

actus

fuit.

esilio

in
Un

Censo-

stato

nondimeno

le, fu

Cicero

teva

essendo

.^

amavissem

essendo

Cicerone

)
"

amaverim

ego
^

p,

j^^^^

topo avendo

incontrato

uii

Essendo

favorito

condusse
getto

Mus

elephanto

ruisssr

cum

obviue

elefante

dalla

fine

il

fortuna
suo

pr-

Cum

Joriuna ei rjnsstT
lii^m perfecit $uum

eonsi'

ni

Essendo
dr

si faccia

il

esclamazione
Oh

fj. Se

il

poi

consuetudine,

io

V*

piacere a
qui da

ed

Ottativo

^^

^^

allora

{[uafche
interjezione,

Jh

veniret!

Utinam

vueret

la

Congiuntivo esprime
il dovere

che

il desiderio

Potenziale,

Modo

Nulla

^PP^^

vivo!

egli pur

Fosse

Modo

egli!

venisse

xf-

come

Possa

si dice

congiunzione^

ha

fbasecuti

evas,

Congiuntivo esprime

cosa,

una

latroniium
ssitT

Quando

6.

Cvm

scamp

ne

non

inseguito daMa-

stato

di

potenza,

un'

far^

fu

ce
azione^ si di-

come:

voi

Sic

doverlo

tu

vobis

placbam

NihiL

kic

est

quod

tu

conTSuyss

trascurare

Che

del

Dia

Che

io

Ut urbem

potuto empir Ro

abbia

tu

nomine

meo}

impleris

nome?

mio

reputartiCon-

debba

E^o

Comulem

te

putem?

sole?
che

Possibile^

tu

non

Tu

possa

ut

corrigas?

te

nunquam

correggerti?
che

ai

allora

8.

permissione

Permissivo

cos

gli

queste

la-

voi

dirsi modo

suol

espri

per

JsptcuT

vuhua

meos

Fos

Pontica

terra

quid

kiderjtis

illi

debeO'

tur.
uon

si

che

sia-

cose

cxinceder

provano,

volto
lo

congiuntivo

come:

giudicare a

di" voi

no

si debba

il

la terra

rimiri' il mio

Ponto

acer
Se

csbnbbrs!

vero

concessione
,

Dei, che

usato

Concessivo

Concedete,
Che

volte

Alcune

la

del

Tum

potuto

vedere

mere

avresti

Haec

si

swr

vobis

non

falsa,

sane

proantur

false

9,

I Verbi
del

conseguenza
possiono
coi f ore
diversi

che

'del

futuro
participio

alcun

avere

mancano

futuro

futurum ut, o futurum


tempi del congiuntivo, come:

che

atudieranno

Spero

Credo

che

avresti

Credo

se

tu

avessi

studiato

lutf

um

foms

si

fuisse

vt

fvtvmh

lectionem

per

ruminoti

rasura,

all'Infinito, e

Spero

lesione

in

ut;

imparatola

in

Supino

supplisce
utj, ed

stvdbjht
fvissb

ut

inacth

si studuiss^M

113

Spero che
quando

di

s ricorder
sar

noi

nel

toro^to

Spero

auo

kois

ut

cum

nostrum

memmebit

in

t^enerit

smum

regnum

regno

Pu

IO.

osarsi

altri

Verbi,

RUM

ESSE

magis

fuissej

DiscESSURos

amatu^

credo

habuissent

pecuniani

.con

emptu^

vos

spero

solatium;

quam

si

lluiu

juro

predo;

magno
studium

anohe

manier

dire:

luogo di

in

equum

ESSE

SOS

onde

stessa

questa

illos

si potrebbe

dire
.

Spero
gis
Juro

V08

FOBE

stadiiim

AMETis

quam

FUTUBUM

pretio

equum

Credo

FUTDROM

ch'

vallo
UT

pccunam

egli comprer

Credo

iLLi

lo studio

pi

amerete

il divertimento,

Giuro

magno

FUissE

DiscEDEREVT,

che

UTILLEEMAT

ESSE

che

spero

ma-

solarium

che

gran
prezzo
sarebbero

ca-

partiti, se

il denaro

avuto

avessero

un

habuissent
Co'

IX.

diversi

Ego

saia

Ego

cram

Ut

ego

Ego

sono

Io

era

amaturus

Io

era

amaturus

Che

cipio
parti-

cofsjugHzio-

par

da

amare

amare

stato

sarei

ho

amare,

per

amare

per

io sia per
da
bia
amare

Io

amaturus

essem

il

ed

esse,

un'altra

Io

amaturus

sim

Verbo

come:

amaturus

fueram

Ego

tempi futuri,

di

tutta

del

si forma

de' Verbi,

futuro
ne

tempi

per

io ab*

che

amare

avrei

amare

da

amare

dopo

Quando

12.

Verbi

1' oggetti) eh' il termine

esprimono,
cb'
del

caso

Iddio

tale

un

Verbo,

caso

si mette

i-egolal'universo

da'

retto

sativo,
all'accu-

sempre
Verbi
e

che

dicest

paziente.
Deus

A ani baie spesso vinse i Romani


Lessi la lettera che mi scrivesti

espressa
eh' essi
Verbi

"

Accusativo

viene

dell* azione

oggetto

il solo

attivi

nnibal

Legi

regit

asirBRsVM

RoMJttos

vicit

saepe

quAv.

epistolam

scripsisii

mihi

Nu

ma

sta

Pompilio
un

Si

Ve-

altare

Numa
jrjm

aggiunge

le diverse
sua

consacr

la

conjugazione

terminazioni

caratteristica

ere,

sono

che

Pompilius

consecravit

Vestae

del Verbo

prende,

precedute

da

apio

perch
lasciando
la
un

i,

se-

ii3

quelledella terza conjogazioneycai questo


appartiene,ed ora quelle della quarta.

ora

gaoQO

rerbo

IVDICATirO
Presente

Ego

S"

io

cap

Tu

cap

B cap it
P. Nos
cap
Vos

prendo
prendi
EgU prende

Tu

Noi

prendiamo
prendete
Eglino prendono

intu

itis

cap

li cap

Io

it

Voi

iunt

Passato

Ego cap iebam

S.

Noa

P.

lo

iebamus

cap

Ego cep

P, Nos

Io

imus

cep

prendeva

Noi

prendevamo

Definito,Indefinito,Anteriore

Passato
5.

Imperfetto

Noi

presi, ho preso, ebbi preto


pi^ndemmo, abbiamo
pr^'
avemmo

so,

pia

Passcto
S.
P.

Ego cep
Nos

cep

eram

Io

eramas

Noi

Futuro
5.

Ego

iam

cap

Tu

P.Nos

cap

Vos

Ego

cep

preso

avevamo

preso

Assoluto

prender

prenderai

iemus

Noi

prenderemo

ietis

Voi

prenderete

Eglino prenderanno
Futuro

Anteriore
Io

ero

Noi

cep erimms

P.aoe

Egli prender

cap
l cap ient

5.

aveva

Tu

iet

cap

Perfetto

Io

ies

cap

Is

che

pr^$o

avr
avremo

preso

pr$e9

iMPMMATirO
^

Cap
Gap
P.Cap
Cap

Gap

Tel cap

iai

vel

ilo

cap

ito

Prenda

loie

Prendami
Prndete
Prendano

iamu
ite Tel cap

ieuU

Prendi

fei cip innta

'

-1

'4
CoSQiuifTiro
'Presente
SfM

cap

ego

P, Ut

inm
iamuf

cap

DOS

Passato
tS.Ut ego
/'.Ut nos

ego

P.Vt

Q08

P,\J

noi

crem

Che

io

cap

eremus

Che

noi

prenda

prendiamo

prendessi

prendessimo

Perfetto

cep

erim

Che

io

eep

erimus

Che

noi

pia

che

abbia

preso

abbiamo

preto

perfetto

issem

Che

io

cep issemas

Che

noi

cep

no*

Ch$

cap

Passato
iS.Ut ego

io

Imperfetto

Passato
5. Ut

X^e

avessi

preso
at^essimo
preso

CoyDizioNLJs

Indeterminato
5*

figo cap

P,^OB

cap

Io

prenderei
N^oi prenderemmo

erem

oremus

Coirt"isiiQi(4ie Passato
tS.Ego cep

lo

issem

avrei

iVbi

/'.Noi cep issemu9

preso

preso

avremmo

jKFINfTO
7

Passato

Presente

Cap

Cep

Prender^

eri

Aver

isse

preso

Assqluto

pitturo

Cap

(miMa

rain"

Avere

oste

rum

da

dere

trum,

nm^

Aver

fuisse

rqoi

$sser

per

pren^

prendere

Anteriore

Futuro

Cap

prendere, dover

dovuto

prendere

Participio
Pre.

jf

Cap

wi

^*P

prende, prendeva
dendojf prendente

Che

ealw

*'^'^'**

C^ tJ^um)

Che

prender,

^'^^

^^

sta^

e,

sar

per

pren-

pren^

''''*"'^prendere
''^*'*'
^

fi8

tempi composti

il

conjuga,

bona,

col

caso

Il

padri

sonpt

madre

Le

madri

II
I

amati

Mater

amata

amata

fabbricati

di

tre

mi

con

di due

ana

laddove

voci

sunt
est
sunt

amaiae

per

Italiani

gT

formare

hanno

tempi

tempi composti, i Latini


sola voce,
e
gli altri con

per

numero

aedificatum
Temptum
Tempia aedificalasunt

fabbricato

che

O"

come

est

amatus

Maires

amate

state

si

come:

Palres

fu

ao-

che

genere,

stati amati
stata

Avvertite

bisogno

in

pater

furono

tempi

si accorda

amato

sono

tempio

nome,

stato

padre

Verbo

declioabile, si declina

onum,
suo

La

quale

deU'

messo

del

il participio
essej^.eil
passato

iliare

nus

'Col

formati

Bon

est

sempre

semplici
,

formuno

due,

pri

come:

Amamur

Siamo

amati

Siamo

stati amati

Amati

sumus

Indicativo

presenta

5"Ego

am

Tu

am

am

Vos
li

are

am

am

Ttt

am

am

am

P.Nos

am

amato

amato

f^oi siete

amini

Eglino
Passato

"figo

sei

Jioi siamo

amur

antur

am

amato

sono

Tu

Egli

atur

am

i'.Nos

Io

or

aris, vel

lo

aiam,
ahfUur

Tu

a B

aarf

era

eri

amato
amato

Eg/Li era
Noi

afiamia^

amati

sono

Imperfetto

abar
vcl

amati
amati

amato

amati

eravamo
.

Vot

am

l am

abamini

fci

Eglino

abantur

PasstUo

^.Ego

am

atue

eravate

aam,

amati

erano

amati

Definito e Indefinito
vai fui

Io

fui amato,

osono

staio

a-*

stato

a*

mato

Tu

am

atus

vel fuiali

Di

fosti amato,

sei

maio

am

atus

est, fel fuit-

Egli fu amatole

stato

amato

117
P.'Nos

ati aainus,

am

v^l fui- Mai

amati,

siamo

siati

siete

stati

amati

inuB

Vot

fummo

estis,vel fuisti*

ati

am

l^oi /bte

amati',

amati

fi

vcl Eglino
sant, fuej-unti

oli

a m

fnerc

Questo

stesso

onde

tenore)

tempo

pel passato

ancortl

serve

loVi

amati

an

si dice

Cam

1^

am

atus

Cum

DOS

am

ati

fui
fui

Quando
Quando

mas

fui

stato

Io

Tu

Tu

velfueras

eras,

siati

amati

...

Egoamatiseram,ve(fueram
amatai

umato

fummo

pia che, pfirfetto

Passato
5.

amali,

furono

stati

staio

era

eri

amato

stato

amato
\\

Is

PMo9

ai

Afa
era

yel fuerat

erat^

atus

am

Noi

amato

stato

era

stati

eravamo

amati

mas

velfaeratis

Vosamatieratis^
l

ve! fu-

eramus^

Egli

att' eranty ?el fuerant

am

Futuro

P^oi erai^te

Eglino

stati amati
stati

eremo

amati

Assoluto
"

S.

Sgo

abor

am

Tu

Io

vel ani

aberis

am

altere

Tu

sar'

amato

sarai

amato
'

Is

P.

abitar

am

Noa

li

abimur

am

Yos

Fui

abimini

am

aaoi

Egli sar
Noi^ saremo

mbuntut

Futuro

qmati
amati

sarete

Eglino

amato

amati

saranno

Anteriore
'?'

'

"

'

'

5.

Ego
Tu
Is

ata

am

ero

eris

atus

am

erit

atus

am

P.Nos.am

vel fuero

Io

fueris

Tu

vel
Vel

ati erimo

sar
sarai

fierik

Egli

velfae*

Noi

amato

stato
stato

sar

stato

amato

amato

stati amati

saremo

rimus

ati eritts vel fue-

Vos.am

Fi

stati amieU

sarete

ritis

li

faeriat
,er^9t,v.el,

ali

am

Eglino

stati

saranno

iMPSHJTirO
S.km
Am

are

vel

ator

vel

Sii

ator

am

etur

am

amato

Sia. amato

emtir

Siamo

Am

omini

Siate

Am

antof*

P,Am

vel

an

entur

Siano

"

amati

maei
amati

.\'

ii8
'^

?"

CoNGTvyriro

^^.'.

i(^

Jim

ego

ut

tu

Ut

fi*

ris vel km

am

Ut

Tos

Ut

ii

ere

tmur.
,

emini

am

Che

io sa

amato

Che

tu

sia

amato

Ch^

noi

Che

voi

Passato

'

sia

ama^^

si amo

amati

siate

siano

amati

Imperfetto

5. Ut

am

ego

Ut

arer

tu

Am

ai^eris

am

aretur

vel

are'

am

amalo

Ch'eglino

entur

am

'

Ch'egli

etur

ain

^yt.DiiM ^
'

Fresenie

Che

io

Che

tu

fossi

amato

fossi

amato

re

Ut
P, Ut

nos

,{^n

Ut

vos

api

Ut

ii

Ch\egtifsse
Che

aremur

Che

aremini

voi

'

'

fossimo amati
fitste dmati

Ch'^egUnofossero

arentur

am

noi

amato

ametti

Perfetto

Passato
5. Ut

sim

vel

Che

io

sin vel

fue-

Che

tu

sit 'vel

fue-

Chiesti'

atus

am

ego

fuerim
Ut

tu

sia

stato

amato

"^

atus

am

sia

amato

stato

ris

Ut

atus

am

sta' stat"

amato

rit
P.Vi

...-.

nos

alt

ni

vel

simus

Che

siamo

noi

HmcUi

itati

fuerimns
Ut

alt

vos'am

Ut t

ii

Ut

'"

'

?"

'

$.-

stati

siano

1/

.i

Ca^

*.

amati'

""-

.V

amati
am
....

^j..,

fossi

amato'

stato

"'

/i2is

,.

vl

esses

rui8

Che

fui*

Ch

tu

fossi

arato

stato

18

essetvei

atui

am

nos

ati

am

'\

essemus

fuissemus
vos

ii

"

am

fnisscts
Ut

ettt

"

Ut

'?'

.^

vel

8Cl

P.Ut

siate

Ch^eelino
CtegUno

'

essem

',

am

ses

./M.

atus

am

Ut

'

t/oi

ego
fuissem
tu

fue'
fue^

vel

CAe

'

^'

^^^.J,

5. Ut

aifs "vl

sint

ati

am

rint

...

'

am

ati

'.u^

r,

,.

^stat

amato

vel

Che

noi

vel'

Che

voi

fossimo

stati

amati

easeiia
11

egli'fisse

Qte

stqti^ armati

an'esseMtTclftti

,Ch*

eglin o fossero

stati

pinati

ttg
CoWDTZTOtfJZM
5.

figo
Tu

ahi

Ts

Tel

.P.BIoa'
Vo8

amata
amalo

tigU^ sarebbe
Noi

^'

am

nremur

am

aremini

amato

amati-

saremmo

Voi

amati

sareste

Ealino

arentur

am

sarei

,7^ t^irgtti

ar^re

am

aretur

am

li

Io

arer

arer

am

InbBTnMIVtATO

amad

sarebbero

CoifDiztojfJiE

Ego

5.

attttf

am

i\ fai-

etsem

Passato
/o

^i^o

^m

amato

sera

'T

tei

a^"5' esses

am

Tu

fuis-

saresti

amato

stato

'

ses

l8

P.So9

ati

am

velfaUset

esset

atus

am

vel fuis*

essemus

sarebbe

E%li
Noi

amato

stato

amati

stati

saremmo

semus

'*V9

futs-

essetifl vel

ati

ata

f^oi

stati amati

sareste

sella

li

vel fuissent

ewent

ats

am

INFX^NITO

amad

stati

sarebero

Eglino

.,!

.,^
.,

Presente

-'

'

f*;

tt.

Passato
.

Am

atum

vel faiwe

eaae

Essere
.

,.

^sMoU4*o,f

Futura:

(jalecl'J
tM.^f^tum/}r
,..

staXo^

Ama

tsdiim esa^

foM

( dsolt }

in

Futuro
Am

indum

per^'es^

essere

forma
'essre amato

essere' attinto,
sere

^pi?/v o^

''essere

pr^i*

amato

Anteriore

-.A

"Aiaaie

(deci.).

itffr ^omii9 ^ffff

Participio

amalo

."
.

"r/:

;;,.

.,.

amato,

altra

Dovre
'

..

amato

J6r0

medesimo

.j

fiovpr^^s^r^ ffmato,,attere Jfff,


essere'

Il

amato

attimi

**

.,

'Am
Ftfl, Am
A,
Am

andus

a/li/a

^m^^
andum

4
)

n
^^

t
th

amiuw,

*^ndo

t^

*"

_^

aauao^

amato

estere

Stfp/yo

emH

IN

V
V

Am

Da

atiii

essere

amam,

eeemm

per

anato

Il

segaekite modell

servir

quattro le

tatte'e

per

conjugazioni
Presente
Me

am

Nm

dell* Infinito

ari

am

Che

Che

ari

Passato

M^
Not

am

qii
.

amato,

sono

noi

sia amale

amati

siamo

Imperfetto

ari

am

io

Che

era

Che

noi

eravamo

fssi

amato

Jssim

a*

mali

Definito, Indefinito
^^'"^Passato
He

am^'atam

fuiaie

Tel

esae,

Che

io

Anteriore
j

fui

fui

Oleato,
am

atoe

vel faiaie

eue,

Che

stato

sono

sia

amato,

stato

amato

stato

Noe

amato,

fummo

noi

etati amati,

amati,' marn
stati
Jummo

mati

He

am

aitum

pia

Passato

'

"

eate,

pifetto

che

yel' loime

Chs

Aliate

Che

stato

Uba

ani

ete, vel

aCf

Assoluto

Me
Am

am

afm

i^ndum

esse

( indecL

in

fore

stati

Am

am

andos

atum

in

aste,

Pitturo
Me

am

andum

fore

fuisae

ama^,
^^^^^

vrei

ka
'^^

am

a/itf* fuitec'

Che

per

essere
^^^^
o

saremo,

asse.

sarenma

saremo

per

dovremo

essere

eisera

anati

Condizionate
sarei

Chi

sarei

amato,

^^^^

^^^
noi

Che

Anteriore

amati

sar

^^^

sar

^aio,

(deci) )

Noi

io

Che

amt^,

"

) o) \

siaHi

eravamo

Condizionale

.11

forni

amato,

amato

noi

fossimo

Futuro

stato

era

to

noi

avremmo

stato

doi^uto

che

amato,
essere

saremipo
dottato

a-

amdo

itati
essere

kmatij
amati

jielb,$leMi
Laadory

landatiu

arU

guisa
lodano

.Btur

raa,

ari

Vitaperor, aris
Yerberpr,

arU,

atua

atos

atat
Vooojr, aricj,

ari

^T

ari

iMr

battuto

i?fer

c"iainafo

am
tnin

ari

ta,!!^

Mmi"#9

CONIUGAZIONE

iNDICATirO

Presente
5.

Ego

mon

Tu

or

eri" yel

mon

Is

eiv

mon

emar

mon

Vos

emini

mon

tono

TV

mi

i^^^'

0r

mon

P.Nos

Jo

mmmonm
ammonito

ammonito

Noi

giamo

f^i

it

aHimonini
ammoniti

li

Eglino

fiitiir

mon

Imperfetto

PasuU'

^.Ego

e"ar

mon

Tu

Jo

e"ana

mon

vel

'

ammonito

era

2^

Bn^*

ammonii

sono

trianmonito

bar
la

ehatur

mon

P.Nof

mon

VoB

mon

li

mon

Egli

amtonit

era

ammoniti

ebamur

Noi

eravamo

ebamini

Voi

eravate

bantUr

Eglino

'

ammoniti

ammoniti

erano

Definito e

Passato
S*

Ego

itii

mon

Tel

som^

fui

Indefinito

Io fui ammonito,

stato

sono

am^

monito

Tu

itus

moli

et, vel

fuisti

Tii

itus

mon

cb, Tel

fuit

set

ammonito,

stato

ammonito

Is

fosti

EgU

fa

ammonito,

stato

am^

monito

P.VoB

mon

iti

snittttsVVlfVti-^
"iVbi

mon

Iti

stity'Tel

mu8

Vo

fui*

f^oi

tifl

E glifio' f
snirt,fatflrtili/vel

fuere

stati
.

Questo
onde

Gum

ego

Gom

not

foste ammoniti,

siete

stati

ammoniti

li moniti

re,

siamo

fumm
ammoniti,
stati ammoniti

tempo

Ammoniti,

Urano

sono

ammoniti
.

pel passato

ancora

serre

Anterio*

si dice
mon

itus

fa!

mon

lt

faimuk

'

Quando
Quando
moniti

fui
noi

stato

fummo

ammonito
stati
^

um^

pi"

Passato
5

Ego

tlfue''

ifiiferam,

mon

"pehft

ra

'

"'

siio

ammonil

iato

ammonito

'-

ram
.

,,

Tu

itK"ei'a^Vv6l fucVai

mon

Is

rrat, Vcl ftierat


ammonito
Pgli era stato
iti %tAmXi,' ife' Noi
er^^amo'
aimonfti'
stati
'

if"/5

mon

P.Nos

moti

fueramus
Va^

[^^
l'a' erati

mon

fue-

Tel

Ego

siati

ammoniti

sati

erana

soluta
i

^lo sar

.
.

ammoniti

'\

...

faeraot^EgUno

e^^r,

mon

eravate

y^Fuuwcy^.Js

"'i.

5.

'V

Poi
.

ilierant, vel

moo

'

va'iB

li

'Tu' eri

ammonito

Tu

xg mon

moniaberis

eb'

Tu

mon.e^i'ffiif*

Is

sarai

f.

',EeU

ammonito

ammonito

sar

i'.IVos

Voi

ebimini

mon

li

Noi

ebimur

mon

i"''

JKoi^^MVVt^l/ziniiio/if"i

.Eelino

ebuntur

mon

ammoniti

saremo

ammoniti

saranno

.,

,.\,

^.Egp
Tu
Is

jinteriosr

puturo\

,.

mon

lC""4

ero

yel.jfuei:0',/osar

m^fi

ijius

^ns

sarai
v^I fuciMs -^?T'a

P.Nos

^^Eeli

ve| fuerit

erit

/f{/5

mon-

i.

'

ammonito

stato

ammonito

stato

sar

Va' erimiis vl fue^. /iVoi

mpn

"'

ammonito

stato

ammoniti

stati

saremo'

'

.\

'?l'I

rimus

Yos

iti rttiv

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*

Vel^fue-

)^o^^"sA)vftf stati 'ammoniti

"

iJhs
,

ti

iTi

mon

fne-;'Eglih

vel

runt

....

.,,

iaratiho'itatt mii^hiii

.itj-.".i'ii.t

.*.

ltPERTtrO

'

'

I
"

ft

ff

Mon

ere,

Mon

tftor^

P.Moo

vel

.^: Sii- ftptmo affo


Sia
ammonito

etor

mou

rei

mon

atur

Siamo

eamur

Mon

emini

Mon

entor,

ammoniti

State

vel

mon

eantur

.^

ammoniti

Siano

'

ai^iip^oiiitc

CoNGiutfTiro
"

Presente

J,

. Ut
Ut

ego
tu

mon

ear
.

mon

earis, Tel

mo-(

sia ammonito

Che

io

Che

tu, sia

ammonito

nrare

Ut

is

mon

eatwr

CK

egU

sia

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ia4
Z^.Pfof
Vos

mon

ermttr

Ifai

saremmo

Mn

emntm

f^oi

areU

ammoniti
ammoniti
.

ion

CoNDtzToirjiE
5*

Ego

mn

lOft

Passato

tei fai-

eem

ammoniti

iorebero

Eglino

erMiitr

Io

iorei

ammonito

stato

aem'

P,No

ili

inon

Noi

Yel

etiemat

ammoniti

stati

saremmo

fasemas

ISFINiTO
Presente
MoB

Passato

Essere

eri

Mon

OMuno

nito

}
(itulecl.)
fora
eneo
(dcd.) )

Ihvere

Futuro
fuiase

endum

ammonit

ammonito,

essere

t^ere
essere

Hn

staio

Assoluto

iri

itum

oaendum

Essere

ene

fttisae

tei

FiUtwo
Mon

itnm

ammonito,

essere

ammonito

essere

per

a*

jinteriore
jitfer dottato

(ded.)

ammonito

essere

Participio

Pas

Mon
Uff

Moo

^''*''*^'^^^* ^^'^
ita

{do

Hum

),

Mon

endus

Fi, Mon

e/irfa

Mon

stato

'"'^'

Da

itu

eris^ doctus

Impleor^ eris^
Teneor"

eris,

etiis

8um"
8um"

enhn

Terreor, eris^ territus

suni
sum,

stessa

eri
eri
eri
eri

essere

essere

ammo^

ammonio

ammonito,

essere

nella

rfoi;iu/o

in

^
de^

r
che

^'nmo^rsi,

endum

Gonjugate
Doceor"

essenr

ammonito

Supino
Mon

ammonito,

stato

per

ammonito

essere

gasa
Essere
Esser

insegnato,
ripieno

Essere

tenuto

Essere

spaventato

essere

istruito

m.

GOMJDQAZIOIIE
IitDtejTiro

Presente

Ego leg

S,

Tu

leg eris, tei

leg

Is

P.Nos

leg
leg untar

imi

Al

leg

leg

P.JNos

tds

lecii

Fai

siete

ebare

letto
tetto

era

Definito

vel fuiinus

suinus,

letti

eravate

gCino

fui

letti

eravamo

f^oi

vel

r,

onde

Com

ego

Cum

tempo

serve

Indefinito

Io

fui letto,

Noi

fummo

lec
lec

DOS

lec

Ego

letto

stato

sono

letti, siamo

pel passato nterior

ancora

Quando
Quando

tus.u
fi fuimus

tus

ersLm,

pia
fue-

Io

vel

fue-

Noi

fui

letto

stato

fummo

stati

tetti

Perfetto

che

vel

letto

stato

era

ram

lec

P.Nos

ti eramuB^

stati letti

eravamo

ramus

Futuro
5.

Tu
Is

P.Nos
Yos
li

leg eris, ve! leg


leg etur

Assoluto
Io

Ego leg ar
eiv

Ef^U

leg

emur

leg

emini

Fai

1^

eatur

sar

Tu

Noi

stati

si dice

Passato
5.

letti

erano

leui

Questo

letti

letto

eri

Noi

8um,

tetti
tetti

son

era

Tu

^gti

Passato
lec

letto

siamo

Io

Yel

ebaris

leg ebatur
P.Nqs
leg ebamur
Yos
leg ebamini
li leg ebantur

Ego

Noi

Imperfetto

Is

5.

ietto

JSgUno

ebar

Ego leg
Tu

tei

E^U

imwr

Passato
5.

letto

san

Tu

leg eri

itur

leg

Vo8
li

Io

or

letto

sarai

letto

stira

letto
letti

saremo

sarete

Eglino

letti
saranno

l$lfi

Anttrir

Futuro

\
j

5.

Ice

Kgo

jP. Nos

tue

lec

eri

Te)

ero,

fu-

rei

eriffiua

ti

fiiero

Io

sar

Noi

Ulta

$iaio

^iti

siali

saremo,

iMFSMJTiro
s.

Leg
Leg
/'Leg

irei

ere

vel

Itor

Leg
Leg

Sii

itor

leg

letta

Sia

leg.atur

amar

Siamo

imini

Siate

leg

?el

untor

letto

letti
letti

letti

Siana

antur

CosaiVNTiro
Presente
^.Ut

ega

Ut

tu

Ut

i'.Ut

nos

Ut

vos

Vi

il

leg ar
leg aris, yel leg

are

ego

Ut

tu

Ut

is

P.Vi

tu

letta

sia

letto

aia

letto

Che

noi

siamo

leg amini
leg antur

Che

voi

siate

lg erer.
Ifg ercrif,
leg eretur

vel

vos

leg

Ut

ii

leg erere

cremini

letti

Che

io

/ossi

letta

tu

fssi

letto

Ch'egli fosse letto


ietti
noi fissi mo
Che
Che

voi

fosts

letti

Ch'eglino fossero

ereniur

Passata
lec

letti

Imperftta
Che

nos

leg

letti

Ch'eg^linasiano

Ut

ego

Che

sia

Ch'egli

leg remur

S. Ut

io

leg atur
leg aniur

Passata
S.Ul

Che

Bm^ vel fue

tus

letti

Perfetta
Che

io

Che

noi

sia

letta

stato

rim

P.Ut

lec

nos

ti

simus,

yel

siama

stati

letti

fuerimu

Passata

pia

Perfetta

che

S.5\

P.Ut

lec
ego
fuissem
nos

lec

fuisseWas

ttie:

essem^

ti eMemaa

Tel

yel

Che

Che

iajoesi
noi

etata

sima

letto

stati

letti

137
CoNDjzioniB
5.

Ego

P.

No6

Indeterminato

leg ^rer
leg 9remur

Jdgar^

./

Noi

Ego

P,

Nos

lec tui

Passato

velfu^fl^,
fa^arei

essem

ietti

saremmo

CoNO^xtNMhM
S.

UUo

letto

stato

sem

le cti eMemirt

?erfuft-

Noi

stU

sqremm^

Uttf'

Infinito
Presente
Le

'\

;sser

letto

stato

letto

Passato
Lec

tum

fuisse

Tel

ews

,Essei^

,.

assoluto

Futuro
Lec

) Dovere

(indecl.)

iri

tum

he^endum^w^oioreidech)

/etto,

ess^r

lettoi

esser

essere

avere

f^er

da
Hser

letto

anteriore

Futuro

Leg endum

fa isso

(deci.)

dovuto

Aver

esser

letto

Participio

Pas*

Lec

tus

Lec

ta

Lec

tum

eg

^f^

\ J^tto^nK
)

US

ttato

Gonjugate
Vincor^

eris, voius

Da

nella

stessa

sum,

suoi,

laedi

Cogor,er8, coactuauio,egt

esser

stato

letto

letto, doven-

letto

esser

per

esser

guisa
Esser

vinci

Decipiory eris, deceptua


cipi
Laetlor, eris, laesus

in

tu

suiDj,

devo

leegersi che

jy^

Supino
Lec

letto essendo

vinto

Essere

ingannato

Eitsere

offeso

Essere

obbligato^ corUio

letto

1^8
IV. GONHJGAZIOITE

PtesetUe
5. Ego

Jo

dior

an

ali dirUg yA

Tu
Is

/".Nos

dimur

au

Vof

dimini

au

Ego
Tu

yel

diebarie

au

die^

aa

uditi

Ifoi

tiamo

Foi

tiete uditi

Io

diebar

aa

uditi

tono

Imperfetto

Passato
5.

udito

Eglino

diuntur

au

tei udito

Egti

ditur

au

li

dirt

an

udit

sotto

Tu

udito

era

udito

eri

Tu

bare
Is
P.Noft
Yos
li

Egli

diebatur

au
au

diebamur

Noi

eravamo

km.

diebamii

Voi

eravate

Eglino

diebanlux

au

Ego

au

P.Nos

au

ditut,

8um

fui

Tel

uditi

uditi

erano

vel fui-

diti Burnus,

udito,

Io fui

siati

uditi

Qaesto

tempo

wtye

pel passato anteriore,

ancora

si dice

onde
Gum

ego

au

ditut fui

Gum

no6

au

diti fuimna

Quando Jui ttato


Quando fummo

Passato

Ego

au

pia

vel f u-

Io

diti eramasy

Yelfae-

Noi

stati

udito

ttato

era

PMos

au

stat uditi

aravamo

ramus

JPWkto

SiEgo
Tu
Is

an
au

Vos

au
an

aa

rdi

dietur

ao

i'.NoB

dierit

assoluto
Io

diar

diemur

diemini
dientttr

aa

tiier$

Tu

ttdito

tar

udito

sarai

Egli

sar

mi

taremo

Foi

sarete

Eglino

udito
uditi
uditi

saruntto

'

uditi

Perfetto

che

eram,

ditut

udito

rata

li

udito

ttato

tono

uditi, tiamo

fummo

/Voi

mns

5.

uditi

Definito e Indefinito

Passato
5.

udito

era

ttditi

4119
Anteriore

Futuro

5.EgQ

'Aidtui

jP.Mos

Sindili

vel

ero,

erimus,

fuero

Io

tar

Noi

vei fue-

udHo

lolo

itati fatiti

saremo

rimus
^

Imperativo

$
Au

diior

vel

An

ditor

vel

Sii udito

'

diatur

au

diatur

au

Sia

i'.Aii diamur

udito

uditi

Siamo

Au

dimini

Au

diuntor

uditi

Siate
yel

diantur

au

uditi

Siano

CONGIUNTiro
Presente
S.Vi

aa

diar

SLi

diaris

ego

Ut

tu

Ut

is

P,V\

au

V08

Ut

ii

diare

tm

au

io sia

udito

Che

tu

sia

udito

Ch'

e^U

diamur

Che

noi

siamo

diamini

Che

oi

siate

au

DOS

Ut

Ye\

diatur

Che

sia

udito

uditi
uditi
^

diantur

au

Ch'eglino

Imperfetto

Passato
S Ut
Ut

tu

direr

au

ego

direris ?el

au

au

I'

uditi

siano

di-

Che

io

Che

tu

fossi

udito

fssi udito

rere

Ut

P. Ut

diretur

au

nos

Ut

Tos

Ut

ii

diremur

au

diremini

au

ego
fu eri

P.V

noa

ditus

au

noi

fossimo

Che

uo

foste uditi
uditi

Perfetto

Passato
S. Ut

uditi

Che

Ch'eglino fossero

direnlur

au

udito

Ch'egli fsse
'

sim,

?el

Ch' io

simus,

vel

Che

sia

udito

stato

diti

au

noi

stati

siamo

u^iti

fuerimus
,

Passato
S, Ut

ego au
foissein

P.Ut

nos

au

ditus

diti

essem,

eaaemus,

pia

che

perftto

?ei

Che

io

?el

Che

noi

fossi

udito

stato

fossimo

stati

fttissemuB

CONDIZIOUAIE
5.

Ego

P.Not

IXDETEMMIffJTO

au

direr

Io

att

diremur

Noi

sarei
saremmo

udito.
uditi

uditi

t39

CoNDizioKJi^B
^.Ego

^nditm
issenl

P, Nos

caselli, vel

diti

au

fu-

tarei

Jo

rei fq-

eMemns,

Passato

iVoi

udito

stato

stali tediti

Karemmo

8eillU8

Infinito
Predente
Au

^ssere udito

diri

Passata
Ai\dil4m

esiB^f

yel fuisse

Esser$

^sscfluto

futuro
.

)
(indecl.)
f^xd^endum esseofqre (deci.)
)
.

Au

ditum

da

ifere

in

fuisse

diendum

udito

essere

^.
"^

dovere
ji

'

"

-^

^^.^^

intcriore

Futuro
Ah

udito

italo

Ji^^r dovuto

(lecl.J

udito

^ss^re

PARTJCIflO

n
ras,

A
Au

Ali

F*

Au
Au

j'.***

Udito, eh'

dna.

^-^
"

d^ium

Con

udito, essendo

sialo

'

dienda*

diendum

adirsi, che

^^

ditu

Da

jagate

devfi

nella

Apcrior^^irisj
apertili suji^^
Munior^iris^ mMiiitus sum^
f upior^ ita,punitus sum^
iris,sepultus8um,
{^epelior,

in

3tes8S|

essere

udito

galsc^

Essere

iri

Essere

iri

Esser

iri

uiitO, dot^ii^

udito, per

essere

iri

essere

^'"^

^''^''^

Supino
Au

stato

Esser

aperto

Jortificalo,gua^futo
*

punito
sepolto

uinnoiaziorii
,

r,

Nel

conjugare \

(]iversi tempi due

terminazioni

passi?!s
per

sono

la seconda

notate

iq

persone^
che

singoiare deve per ai tro avvertire lo Scolare


prima terminazione pi usitat^idell^ altra.

(tei

Verbi

i93
I. QONJUGAZIQNS

JjfDCATivO
?"

Pr fidente

^.liiMUof

Imito

/.
,

^ unitaria yel ii9i;ir"i

Iff^iti

Iioitatur

fmitn

P.lmiiamur^

Imitiamq
'

Imifatim

" V-

liiUnlur

/iwifae

'

Imitano

'

fmperfettQ

Passata

Imitala

j.Imitarbar
,
'

vel imitabi^fe
Xmit"jir8,
linta'batiijr

fmitan'i
Imitava

mHauamQ

^.jmitabamur
'"

iintitbbinini

Imitayate

Imitabantar

Imitavana

^.Imitatus

'

'

Anteriore
y Iridjflnitqj,
JDefinit

Passato

yel fili

Bum,

ho

Imitai^

imitato,

^ki

inir

tato

^.Imitjitiscii^us, ye\

fui-

"-'''?

Imitammo,

^-

pVLS/

Passato

pi

^. tnitaltas rano, vel fdram

che

perfetto

Jyva

vel fuera-

/'.Imitati
eiramus,

ahbiof^Q. .f^ixqi^
imitalo.

avemmo

imitato

Avevamo

imitatq

nnis

^.Imitatus

ero,

vel

Pituro

Assoluto

Futuro

Anteriore
Io

fuerq

avr

imitato

/".Imitati

erimmi,

vel faeri-

Nq

imit(^^^

avremo
'

I1IU8

iMFBttTiro

^.

Iqiitare vel imitator


ImUoi^,vel iqiiteti^r

Imita

imiti

tSJ
P* tiUitnliii'

miiiamo

Imitamini

Imitata

yel imiteiitur
liilitaiitt

Imitino

.,,1..
,

Presente
S. Ut ego
Ut
Ut

iniite^r
rei itiiiter

tu

imiteris

imitetiir

Ck

io

imiti

Che

tu

imiti

DOS

imitemar

Che

noi

Ut

T08

mitemiiii

Che

voi

Ut

ii imitentr

P.Ut

imitiate

imperfetto

egd infilarer
Uttu^mitat-erlsrellmitarere

Che

8. Ut

P.Ut

imitiamo

Ch'eglinoinizino
Passato

Ut

Ch'egli imiti

Che

ff imitaretur

imitati
iniitatii

tu

Ch'iegUimittUee

DOS

imitaremut

Che

noi

Ut

?o

imitaremiiii

Che

voi imitante

Ut

ii imitajreotur

Ch'eglino imitassero
Passato

8ni^ rei
5.ttegoiiilitatu8
P.Ut

no8

imitati

imitassimo

Perfetto

faerim

8iiiias"vel fue*"

Che

io

abbia

Che

noi

imitato

abhiam^mitat

rimus

Passato

pia

perfetto

he

Il

'

Che
5.ttegdiniitatu8e88em,velfu]9sem
P.Ut

no8

imitati

Che

ie

essemas^

avessi

io
noi

imitato

avessimo

imit^

faissemus

oNDtZiOlfAL

NDETRMNATO

5. Imitarer

imiterei

P. Imitaremur

'imiteremmo

Condizionale Passato,
S. ImiGittas
P.

Imitati

M8m^
esseraus^

yel

fiiidsem}

rei fuiseBius

Avrei

imitata
imitala

Avremmo

Inp^nto

'Prsente

Imitati

Imitare

Passato
imitalum

esse

rei fuisae

Avere

imitato
,

34
Assoluto

Futuro

Imitaturnm esse

?el forc

(deci.)vivere

da

sere

fuisse

imitare,

dovere,

per

e*

"

imitare

Anterire

Futuro
Imitaturum

(deci.)

Juhr

dovuto

imitare
0*

PjRTtCtPlO

r;

Pres,

IioiUnS)

aotis

Che

imitwa-, iinitdnd,

imita,

imitante

loitatus
Pass,

nif

imitato,

tata

-^tvitatara

mitare;

Imitatucum

/^fere da

ImHanddtt

imitare,
dovendo

per
imitare.

Da

per

esssre

imitare,

imitai^, fssndo

sere

Fui. }9tfc Itti landa


Imitandum

imitati^,ttt^ndo
I

Jmitaturus

'

ha

imitato

Imilatum

P'at.at

che

i*
es^

per

,.

imitarsi, che deve ;ef


es^re
mitato, dovendo

sere

t-

imi*

tato

BRUUDtO
\.

/)* imitart

imitare, pet* iniitare

Jcc,

Imitandum

Ad

Jbl,

Imitando

Dall' imitare.,

coU

imitare,

neU

imitare

imitando

Sup;NO
Jtt.

Imita

Pass

Imitata

tam

G"njugate

Ad
Da

nella

'

imitare, per
imitarsi, da

'"

imitare
imitato

essere

guisa

stessa

Abominare

Abominoi^

ari
aria^ atua sam,
Arbiti'or, aris, atus
art
sum,
ari
Bacchor, ar8" atus snm,
Couvicior, ar9# aiuf aum^
a fi
ari
Cunctor" |:Uatua uim,
ari
Epulor^ arie, atus sum,
afi
Frustror^ aria, tua sum,
ari
Furor, aria, atus
sum,

d* avvis
Giudicare, esser
tnfutiani,' impazzare

Ingiuriere, oUra^it^re\
.

'

Ingannare,

convitare

deludere

Rubare

ari

Glorior, aria, situa aum^


Oratulor, aria, atirs suta, ari
ari
Hortor^ aris, atus sum,
ari
Jaculor, aris, atus sum,
Jocor, aris;,tot surnr^ ari

Indugiar^, tardare
Banchettare

Gloriarsi

Rallegrarsi
esortare,

incitare

Lanciare,

tirare,gettare

Scherzare
(

LttCrof, arB, atus


Luctor, arie, atus
Miror,
Mutiiori

ar8

aria,

Niigr, arUj
Otior,

sait,

ts

Biitn,

atus

'""

Schvrtareiburlare
Stare

ari

in

ozio

rtcire

ari

sum,

PericlitOr^ aris, atus


Perioator^ af s,atUs

Maravigliarsi.
f'rendere in prestito

ari

ari

suiii,

airis, atus

Osculor, ariS)

sum,

atds

Jjotia'e, sfrzani

ari

sunOf

atus

uadagnar

ari

sutn,

sum,

ari

Pericolate,

sam"

ari

tnfotmatitU domndar*e

riieht

dorfer

'

diligiti*

tehient

ari
Precor, ria, atus sUm,
ari
llecordor, aris^ atus sum,

Solor^

aris"

atus

Sitspicof,aris^

Vagor. ariSj

atus

atUs

in

"

sollet^ate,ritl^H

Consolare,

ari

suiu,

su

incordarsi

ari

sum,

"'

Pregate

Sospettare
Andar

ari

Venor, aris, atus sum,


ari
Veneror, aris, atus su in, siri

vagando

Andare

caccia

Fenerar

ti. GONIOGAZIONE
iNDJCJTirO

Presente
S. PolUceor
*

Prometto

PoUiceris

vel

poUicer

Prometti

Ponic"!tuf

Promette

APolliCeniur

Proniettiani

PoUicemiai

Promettete

Poliicefituf

Promettono

Passato

imperfetto

S, PoUicebar

Prometteva

Polliclebari^ Vel

]folli"ebar6

Pollcebatur

/'.Pollicebamur

Promettevi.
Prometteva
Promettevamo

PoUicebainiiii

Promettevate

Pollicebaotur

Premettevano

Definito^ Indefinito^ Anteriore

Passato
S. Pollicitiis

sunt

ebbi

APollioiti

soinus

ed

Promisi

vel fui

vel fuinsttA

ho

prmeuo^

promesso
abbiamo

Prometteakm
avemmo

promesso,
messo

Passato
$. Pollicitus

APoiliciti

eram

eramas,

pia

velfutfram
velfacramu

che

Perfetto

Jt^tiftpronkesso
Avevamo

prmeefO

pr*

i36
Assoluto

Futuro

Prometter

5. Pollicebor

poUicebere Prometterai

Polliceberisrei

Prometter

Pollicebitur

Prometteremo

P.Pollicebimur
PoUlcebimini

prometterete

Pollifebuatur

Prometteranno

Anteriore

Futuro
5. Pollictas

jP.PoUicit

vel

ero,

erimas^

4vr

fuero

promesso

Avremo

vel fue-

promesso

iMPERATirO
s.

Pollicere, vel
Pollicetor, vel

pollicetpr Prometti
polliceatarPrometta
Promettiamo

i'.Pollceamur
PoUiceamini

PoUicentor, vel

Promettete

pollicean- Promettano

tur

CoNGIUNTiro
Presente
S. Ut

ego

Ut

tu

pollicear
pollicearU,vftl

poi-

Che

io prometta

Che

tu

prometta'

liceare*
Ut

polliceatur
polHceamur

Ch'egli prometta
Che

noi

polliceamini
polliceatttur

Che

voi

P.Vt

DOS

Ut

V08

Ut

li

promettiamo
promettiate
Ch'eglino.promettami

Imperfetto

Passato

Che
ego pollieerer
Che
vel
tu poHicereris
poi-

5 Ut
Ut

io
tu

promstkessi
promeuessi

licerere
Ut
PXt

is

pollicretuf

'Q08

poUiccremur

Ut

V08

Ut

ii

Ch'egli promettere

^oUJceremini

ego
fuerim

/".Ut

noi

fuerijDus

poUbtu

Bfl{ vel

noi

prometus^mo

Che

voi

prometteste
promeueieero

Perfetto

Passato
5.Ut

Che

OsegUno

pollioerentur

Che, io abbia
^

polUdti^imttBvel

Che

noi

jjromesso

abbiamo

pi^messo

Passato
S. Ut

pt

pollictus
esseni^

ego

"perfetto

che
Vke

io

atftsfi promesao

fu8f*!ni

vel

P,\Ji

)Oht noi

poUifiiti
essemiiSA

noi

avettim

promet

fuisseitaus

vel

Ij^d'eteruiitjto

CoifDiztoNJl
5.Polccrer

Prometterei

APolliceretilar

'

CoitDittoHAtB
5. Pollictus

yel fus

etsem,

Prometuremmo

P4SSUT0
trei

promeuo

sem

P.PoUiciti

fu-

vel

etiemuf^

Jt^remmo

promessa

isstuus
llfPJNITO

Preseuie.i
PoUioeri

Pronttir

esi

faUe

Vel

*Jver

Futuro
P'Ollicitarmii

prtnss

.Dir

(deci.)

re

'

A'is"luto

vel Ton

esad

'

Passato
PoUicitum

promettere,

promettere,

da

avere

essere

pe^:

pr*

mettere
,.

....

Fittto'^ anteriore
Pollicitdram

faisse

jiver
^decl.)^

douuto

prome^er^^

PdftiCtPto

PoUiccnSj'nlU'

Pres,

\'^'H'froMtte, prometteva,

y*

PoUicitUS
Pass.

Pollicita

mettendo,

\\

"

.,,,,

n
Promesso,

vendo

Pollicitute

\j
T

PoUiciturus

Pollicitura

Fut.at.

Ptlkitoruifi

'

".

Jvere

mettere,
'

promettente
11'

che

ha

esMre,

d-

promesso,

promesso
da

pr*

dover

promttere^
dovendo

pr-

promettere,

oeuendoper

pr-

meture
9-

Pollicendas

"

PUt,patsPo\\wendm
P^Oioendum

.-.

..

V**

i'

1}

Da

promettersi, che
pmmeuo^
messo

dovendo

deve
eser

esser*

pro"

38

Ac.

Pollicenduoi

AL

Polliccrtdo.

P^^
..

Alt.

pi'omeUere,

PoWcMXA

col

P'^^'^tiere,

nei pf

pi*meUBt

per

promettete

pronteitendo

omettete^

pet* pt*nett0t*^
d esser p^r^,-^**
promettersi
promettere

Poiliditu

Pan.

',

Messo

Cohjugnte bella
eiis
Diifiteoi-,

f ateor,

Medeor^

Stessa

guisa

i*

eri, faesiis sUm^ eri


eris

Confessare
urdfe
Medicata, Hmecfiar,

nri

'

'

Ntgdre

Mitiereoreris^inisei

tu^

i Auer

sttiii^ef

misericot^id

fteor,reri, raluS
Pnkarci credere
fteverer^ctis, ritussum, reri Ahpeitare,riweHt^
tvt
Tueor, ci'is^tditus sum,
itferider
Viileoi*,
.Sembrare
eris, visus sitj^pj ei't
Vcrcor^ eris, veri tua su m/ eri Tenter
tiufii^ reni

JIL

CO^jpGAZiqNB.....

,,

?
'

'

!?.Uton
vel lM
Uteritfi
.Utiirtur
Ulifttitl

'

Utudtur

.^.

,y

ser^i

Ci

sentiamo

ve Utebare
'

Ci' senUvan^

*'

'

'f^servivate
^''^'

Utebfituf^

Pasmto

"S.UU

Bum,

Si servivano

.1

lei

Anteriore
Definitop tnd^efinit.^
fr

vei fui
'

fi.Usi 8tiici

iSfriViV4

'

Utebaniini
^

r
1

P'iervit
Si servono

jlfi ,e/ViV4
Ti *e/v*Vi

S. ttebaf

'tebatur'
ACtebamiir

serv

Ti

"

impet/ctto

Passata
Utebars

Mi

^^

s%rvito, mi

san

fui servit'

C(
,

servimmo

tei fuimilB
"

seri"i, mi

ci

jnmt

\^ciJUmmiterviti

eeri^itfi

i4o

5.

Ego

mi

Io

terr
'

/".No8

Abi

uterntuf
\

servirei

et tefviremni

....

CoNDXztofts

Passato

B.

Ego

U8US

"

eseiii, Tel

fa-

Io

te\

fa-

Noi

sarei

mi

tefvii

issem

i'.Kos

usi

esseaas^

sei^ti

ci satenimo

iuemvLi

Presente
tJti'

.^

Servirsi

Passato
Vsam

rei laaie

8$e

Essersi

futUto
tTtfuruniesse

tei fore

serrl

assoluto
da

(ded.) Jvere

si, essere

servirsi,abiure stridii**
per ^rvit*si,dot^enJtt

seryirsi, essendo

Futuro
tJaafum

fdis

servitii

per

AnHrioP
'

(deci.)

dovuto

Aver

sehntsi

'

'

'

.
_

pARttCIPiO
'

Pres.

Che

tJlns, eiilw

tnfet'
in^iif,

si serve, i

dosi
"

JJ****

Pass.

Usa

"

Servitosi,che
^^^^^,,.

Usuai
.

Put,at.

si, dovendo

Usuro

Qi

UtendUt
ij.
Uteoda
F'ut.pass.

Utendum

servito,

rfd seruirst, doi^er

i#wrc

'

Usura

es*

arua

^^^.^^

essendo

pt*

usarsi,

Da

sefvirsi,

^^,^^

da
^,,^^

servii*"
sserti

servirsi

Usato^

eere
,^,^

SRtNVtO
v

Gen.

tendi

I" erWrji

Jcc.

Utendum

^R

Utendo

-4 servitasi,per ef*vtrsi
servirsi, col servir^
i"

servirsi, sentendosi

/t*t
.

t4i
Usum

jiu.

Paa$,\}m

Mtvini,

Da-

$$rwp$i

per

9eruirsii dfi'*ene

Pvitn

Gonjugate nelliiste$a gui$p\.


Congredior, eriff^esfus
eris, fraitus

Fruor,
Irascor.

gred

sum,
suin

fratiis saiq,

en

logredior,erU,

Ootf^re

gredi

"

'..:,'!

,
'

'

Sdegnarsi

irasci

gressussum,

azzuffami

Jboccani,

fru

Entrare

;;

Cadere
labi
er9, lapsus,$mn,
loGiitus
laqu Parlare
Loquqr, er9
sum,
Nascere
Nascor, ers, tiatas su m/ nasci
Nitor, eris, nisus sam^.iiiti
SUf^rstO^i
ficordarsi
remDsci
Reminisoor, eria
Sequor, ert, seoatqssiiiii^ sechiliS"^itire'
?esci
Phtetf'fi, cibifrtf
Vetcpr, crii

Lahor,

.^
^

.'I

'

f^endicarei

sci

ultcs,sum,

plciscQfy ^r}B,

IV, eONIUGAZtONB

Presente

Accarezza*,

ytA bUodire

BUndirii

BUnditiir

Jcatnezf^i

"
.

..

;:

Acoarez^anQ
Passata

Imperfetto

S. Blandiebap

AceareZzJtfk

Blandebarii

Tel blandiebare

Blandiebatur

'Ac"arezzdPi'

'

'

'

\'/^

Accarezzof^no

Passato

Definito
vel

fui'

smnius, vel

'

Indefinito

Accarezzai

ed

Accarezzane^
fu.iii|.u^
,

Questo tempo

'

Accan^zzat^te'

Bl^ndiehantQF

sani

''

AccaretOhi^ania

BlandebamBi

"B1anditvis

'

Accarezza*'^

^.Blandiebamjur

li;*!

^i.

.^accarezzate

......

Blandiuntqr

Cvim

Accarezzama

Blandmini

Cam

Accarezza

JP.BlandiiQOP^

onde

H"

f. Blandior,.

P. Blanditi

serve

iincora

(Mre^i^atfi.

ho

accarezzata

qd'iid)biafnaaO'

"
.

pel passatoAnteriore,

si dice
ego
nos

blanditus

fui

blanditi fqin^a

Quanik

io

Quancfa

i|oi ayemma

^ta

ebbi

aceaeezzflta
aqc^vre^'

i4?
piA

Pafsat
S Bla nd ittieram^

Tel.facrna
?!
BUiMlHi*'erafl|u"^ fuerama^

Futuro

Ut

blaQ4iacifluvel. blaiit

tu

dia re
Ut

/'.Ut
Ut

is blanda
nos
vos

Perfetto

che
Io

accarezzato

mt^ya

Ni

accarez^oto

avevamo

Assoluto

CA0

ik'^cerezii

".

Ch^egli accarezzi

tur

l^U.qdiiliLiMr
*.
bl.aadi mini
blandiantuA*
'

PAssiaiQ

Che

noi

Che

voi

'

accarezziamo
vi
accarezzate-

Ch' esiino

accarezzitw

Jmper/tttiQ
.

iS.Ut
Ut

blAfidirer

Che'

io

accarezzassi

blandirerisj,
vel blan-* Ch^

tu

accarezzassi

ego
tu

drere

Ut

jP.Ut

is blandiretur

Ch'egli accarezzasse

nos

blandiremur

Che

noi

accarezzassimo

Ul

Vos

blandiremini

Che

voi

accarezzaste

Ut

fi blandireiitur

Ch'eglino

accarezzassero

'

*43
j*Mt4t0- Perfetta

S'Vi

0gobUQqi|U9Aii9Te(fu'f

Che

iq t^bki^ #6C"xr^lo

Ch$

noi

ei'im

P.Uk

DOS

blapfiti sifqus, yel

abbiamo

accarezzato

fqeriiDMf

piA

Pas^ntQ

ego .blao(litqcs8"t|^ yel


fuissefn

C/ie

S' yt

/'fUt DOS bUqtlHi


fuis^euiM^

5.

perfetto

Io

bUDcUreniur

ayetsi

iq

Che
fss^imis^v^l.

Ego blandirer

^.Nos

che

accttrezz^Ut.

^v^sf^mo

noi

dccar^zzauk

accarezzerei

'^oi

CoifPJ^IQJY4l^

accarezzeremmo

JP4SSATQ

'r

femi yt\ fqisseoi

S. BUoditiis

p*B\a^dli\

re) fiiisse

etsemiis

Tq

avrei

Noi

accarezzato

accarazzati

avremmo

JnfPJIflTQ
Presetua
Mandiri

Jccarezzarfi
Passato

BUqdilMU)

ease

ta| fniss^

Futura

Jlvere accarezzato

jssaluto
dovere, n
dnyen
essere
per accarezzare,
do accarezzare,
essendo
pep

BlaildU9raiDesseyeUore(deqK)4ver9

4a

accarezzare,

accarezzare

Futuro
Qlanclitqram

(mm^

(^l^^^O

Anteriore
'^*^'* o^ato

accarezzare

Participio
Prez.

entis
]9ilaii(lien8

CAe

accat^zza,

carezzando,

fati,

S'Uau'

! ^".re*?-"'

accarezzava
accarezzante

care^M,

ac*

Bhnditarus
Fut.

Blanditura

at,

Blandita

dovere

da qccare%%an,
dovendo
carezzare

A^v"a

rum

accare^ar
0ccarezza~

per

essenf

re,

ac

re

Fu^

'Blandlendua

Blandienda

BtlandQn4um

put^

dovendo

accarezzato,

re

deve

che

accarezzarsi,

Da

eise^

ess$r

acc^re:^atQ

CtELUlfDlO

Blandiendi

Gen,

Lii

accarezzare

Jc.c- ^landiendiin)

Jd

accarezzare

JhL

Dall'

BlaDdiend

Blandita

'4d

accarezzare

Da

Blandita

Pass.

coti'

accareZ"

uccdrei^zando

i^are,

'4tt.

aoc^rezzar^

per

accarezzare,

per

accare^aiir

da

accarezzarsi,

essere

a^"

carezzato

nella

Conjagate

gaisn

stessa

,TrQvar^a\dUcqpHr9
Comperior^ifft0i'ti|stti^iri
DemoUre

r6" itifs aamyiiri

PemoUor

^xperior^ iris, ertiis sum,


Impertior, iris, iitus sum,
iri
LargiQr, ifis itus sum
iris, itus

Mentior,
Metior,

\n%

Molior,

iris,'lititf sum,

Ordior iris, ditus


Orior, iris, ortus

Partior, iris,
Potior, iris,

titus

titus

^oirtior, iris, titus


Da'

Vrbi

pj,
aiamo

il

iri

Darff
"Donar

sum,
sum,
-sam,

Concilici are
Nascere

precedenti

iri

jispetture
Dividere,

iri
iri

iri

dant

Misurare

iri

sute,

sperimentare

Macchinare

riri

sum,

e,

fare

'

in

Tirare

^nodelli

sorte

osservato,,

avrete

quattro
Comuni,

Lqtiens

Parlante

Loculurus

Locqtus

Ch' .per parlare


Avendo
parlato

lioquendua

Da

Aspcrnaturus
Aspernatua
Aspernaudus

parti

Jmpadroi"irsi

Deponenti hanno
generai mente
proprio anche
che
de' Verbi
ora
parhire, come:
per

Aspernans

"

.,

pentire

iri

sum,

epkus
Opperiol*,'fris^

Provare,

iri

sum,

mensus

iri

iri

sum,

esser

parlato

Disprezzante
Essere
disprezwire
per
Avendo
Da

esser

disprezzato

dispi^zzato

corae

partici
di

cui

i45
DevesI

i Verbi

latina

aTvertre

cl|e molti

c}ie possono

avere

ora

passiva,T()Ii
riportiamo solo la

attiva
cui

tra

sono

forma

Amplectere, araplecti
Asseatire^

assentiri

Arbitrare^

arbitrari

Comitare,

comitar

Grimi

tali

hanno

all' Infinito.
cingere

VERBI

COMUNI

alcuni

quelli che

sono

la

passiva, hanno
attiva

DK

oltre i Latini

in

che

Accompagnare
incolpare, biasimare
Indugiare tardare, differire
Sperimentare, far prova

CONIUGAZIONE

Comuni,

doppia forma, cio


gli altri i seguenti, di

Accusare,

Pxperire,exper^ri

Avevano

liiigaa

Jcconsentire,
approdare
Giudicare, pensare

cunctari

Cunctaie,

sodo

Abbracciare,

crini inari

oare^

nella

Verbi

con

ch^ diconsi
terminazione

una

doppia signifcazipne,
passiva cio

ed

di tal fatta

Sono
,

Pimetiory iris^dimensus

sam^

ed

Misurare,

misurato

esser

in

Aspernof, aria, natas


Diguor^ ar8^ gnatus

ari

sum^

ari

sum,

Pepopulor,axs, pi|latu8s.um,
ari

Hortor, aiis^
S

tatus

dice

ari

sum,

ed esser
Disprezzar^e,
disprezzato
Riputar degno, ed essere
tato
ripudegno
Saccheggiare, ed esser
saccheg"'
giato
ed

Esorlare

adunque

dimetior

Io

misuro,

Ego aspernor
^go dignor

Io

disprezzo, e sono
degno, e
reputo

Ego depopulor
Ego hortor

Io

saccheggio,e

Io

esordio,

Ego

E'

Io

inutile

zione, sp"endo
della
per
una

dare

riputato degno

saccheggiato

esortato

sono

della
i

come
a

disprezzato
sono

sono

cui

cl^e i futuri

terminazione,

secondo

loro

conjngaDeponenti, quello
appartiene. Devesi

dell' infinito
che

il

hanno

significato

passivo, come:

Dimensurum
re

misurato

son

il modello

ciascuno,

avvertire^

diversa

attivo
Att,

di

conjugazione passiva^
altro

esortato

essere

(deci.)

esse

vel fo-

Ai^ere da
rare,

misurare,
essere

per

dover
misurare
IO

misw

i46
fu iste

Diniensarum

'jtu

(iivdec).) )

iri

Oimensum

p
fase.

i)jQ,e({eQja|]|

jft$

Dimensura

Dimelionaum

che

Diinensuriim

Verbi

(loppio

ine

mente

Verbo;

che

Tu

la yirtiij
e
disprezzi

egoe

deve

ne'Participj

dovendo

dovr

essendo

4o"^'^o

l'oggetto o il
e
quando sono

ia

misurare

m^"*^*^^

estere

misurare

per

m.,ura(o

emr

all'accusativo

espri*

nome

dal
espressa
passivaqiente richiedono

usati
o

il

dell'azione

termine

all' Ablativo

d"^^

preceduto

abjt come:
sei di

tfu aspernaris VmvTBt,

sprezzato da tutti
^iliasaccheggi i tempi; e Eqma

{|nc)ie

ana

il loro

nome

fu

misurato

doppia costruzione, siccousati atQaando sono


significato.

hanno

il

addiinandano

tiyamente,

misurato,

esser

per

^ivre da misurare,

rq^

mensa

Tali

misurato,

esser
esser

essere

ttl pota

miiurarf

ai dice

fatali, onde
Di

differenza

da

dovere

tale

dovuto

Jvere

fpre^

vel

eaae

(deci)
Una

Ai^r

(deci.)

et

spernaris jt^ o^ttiBUs


S/lla depopulatusest tempia;

a-

'

saccheggiatada' Galli

Roma

depopuLatafiat a

et
qal^

US

DE'

CONJfPGA25IQSE
Si dicono
loro

tempi

Irregolariqae' Verbi

quattro conjugazioni
,

dal

Cominceremo
eh'

un

daoieuto

^Possum

deriyato
e

IRREGOLARI
che

le

tanto

conjugare
del

Verbo

terminazioni,

posso

dati

attive

di

meno

/'.Possumus

Potes

puH

Potestis

PPl^Ht

pu^

Possuot

n
^

il Verbo
esse^

de'

alcuni

in

T andamento

non
persone
seguono
de' Verbi, qhe si sono

)e terminazioni
delle

VERBI

per

passire

che

posse
cui sesue

alcune

modelli
.

(potere),
l'ali-

differenze.

possiamo
potete
possono

i48

pia

Pas^AtQ
S, Ut

ego

]p,Vi no8

potaissem
potuissemtt^

chfi

perfino

Che

io

Che

noi

atfe$ti potutq
auettimo

pptuto

CONDIZIQSALB

IDBTSltMIN4Tq

iS.Ego possem

Io

jP.No po99enii:^s

Npi

potrei
potremmq

PjSSJTO

OONDJZlQIfJlE
Jo

^.Ego potaisieiii
/'.Nps pota88emt|8

avrei

Noi

potuto

potutq

avremmo

Infinito
Passato

Preferite
Posse

Potaif^e

potere

In

qqestp Verbo,

Jianno Sapiuo, si risolvono


ut, futurum utj,
dei G)nsiuntivo

come

P.Fpre

ut,

futurum

yel

futurum

ut, vel futurum


jP.Fprei|tfvel fulprum

ppssim

Che

io

ns

possmus

Che

noi

possem

Che

io

possemus

Che

noi

ego
nos

Anteriore

Futuro
fuisse

fuisse ut

Futurum

Per

ut

rendere

derivati dal

ego

possem
nos

ego

vie

Sostantivo

potr
potremo

potrei
potremmo

Condizionala

S. Futurum

po
tem-

Condizionale

ut
ut

al(;un

Assoluto

Futuro
5. Fore

ad
j^

non

del fare

mez^o

|it ego
ut

che

Futuro
\kj rei

futqri per

o/uturum fuisse ut
,

5. Fore

gli altri

tatti

in

come

potuto

aver

Che

"

Che

possemus

io

avrei

potuto

noiavrehnmp

tuto
po-

pi agevole la pratica de' Verbi


che

di tatti

tri
gli ali pi difficili a conjagarsi perch i pi" irregolari
coniugheremo il seguente^ di pc^i si sono
gi notate
e^^e

sono

fiUrove alccine

cose.

Indicativo

Presenta
^.ProQum

^ioyo
^iovi

P.Prosuraus

Prodes

iprodett

uio,y^

Prosuat

Prodestis

^ioviamfi^
giovatf
giova u

4g
Pa"i,

feg

tmpBrf,

proderin Io

Dcf.lnd, jnt.

Pass

Tass.piU

che

perfei

gvaua

Profui

Giovai,

t^rofueram

Aveva

ho

giovata,

ebbi

giovata
giovato

Fut.

assL

Froder"

Giover

Fut.

ant.

Profuero

jivr

giovata

Imperativo

Prodes
P^odstcT
P. Prosi

Giova

prodest
vl prosit

vel

Giovi
Gioviamo

mus

P rodeste

vel

prodestote

Giovate

Prosunto

?el

prosint

Gioinn

CoNGIUNTr

prosim
Ut ego prodessem
Pass Imp,
Ut ego
Pass.
profuerim
Perf.
Ut
che
profuissem
Passpiii
perfet,
ego
Indetr,
Cond.
Ego prodessem
Cond.
Pass,
Ego profuissem
Pres.

Ut

Che

io

giovi

Che

io

giovassi

Che

io

abbia

Che

io

avessi

ego

Io

Io

A'/

giovata
giovato

gioverei
avrei giovato

InfinT
Passata

Presente
\
V

Giovare

Prodesse

Put,

Jss.

Profutarum

Profuisse

vel

sse

Jvre

fore

re,

ha

t'uunt.

Profuturam

fuiss

giovata

da

giovare, dover giim


giover, gioverebbe,
da giovare
che

dovuto

Juer

Jver

giovare,che

giovalo^ avrebbe

avrebbe

dovuto

gio'

vare

Participio
Fta*

Profutu'rus

Profutura

vare,

Profuturam

ha

Esser

3. Ferre

per
che
djL

gio^
giovare, dovendo
giover, gioverebbe, che

giovare

Portare

iNDICATir'O

Presente
$, Fero

porto

P. Fermus

Fcrs

porti

Pertis

Fert

porta

Ferunt

pniamo
portate
portano

i5o
Passato
^. Fcrebam

Imperfetto
i'.Ferebamus

portava

Definito

Passato

Indefinito, Anteriore

S. Tuli

portai, ho portato,

P.Tulimus

portammo,
Passato

5. Tuleram

aveva

S. Feram

abbiamo

pia

che

portato

portato,

portato

avemmo

Perfetto

P.Tuleramus

Futuro

Assoluto

avevamo

P% Feremus

Futuro
avr

ebbi

portato

porter

S. Tiilero

portavamo

portato

porteremo

Anteriore
P. Talerimas

portato

avremo

portato

iMFBRJTirO

Fer ve ferko
Ferto, vel ferat

porta

porti

/'.Feramus

portiamo

Ferte, vel ferlote


Feruoto, vel ferant

portate

portino
CoNGIUNTiro
Presente

S. Ut

P.Vi

ego
SD

feram

Che

fisKamua

Che

P. Ut

ego
DOS

ferrem
ierremus

Passato
5. Ut

P.Ut

ego
DOS

P.Ut

ego
DOS

Che

io

Che

noi

Che

io

tulei'imus

Che

noi

pia

portassi
portassimo

Perfetto

tulerin

Passato
iS.Ut

porti
noi portiamo

Imperfetto

Passato
S. Ut

io

che

abbia

portato

abbiamo

portato

Perfetto

tuKssem

Che

io

tuliuemas

Che

noi

avessi

portato
avessimo
portato

CQBrDJZiOM4.lfi Indeterminato
^.Ferreo

porterei

jP. Ferremut

porteremmo

Passalo

CndioUtak
^. Tdtssni

dvtt

jP.Taliswinus

portato

portata

amammo

Infinito
Paisato

Presente

tent

Taliss

portare
Futuro

Latataif

esse!

tei fare

(deci.)

Avere

ha

Futuro
fuisse

portato

Assoluto

che

Latttrdm

Jper

da

portare,

portare ^
portereohe, che

porter,
da

dover

portare

Anteriore

(deci)

Jver
be

dovuto

portare,

dovuto

portare

che

aprek^

PjnTicipio

ferett%,entis

Pi^s.

Che

porta,

portava,

portando, poi*

tante

Lata

tiit.

La

)
)

ras

tura

rei

Lituruo

dovendo
portar
portare,
per
che
porter, porterebbe, che ha

Esaere

da

portare

Gerundio
Gen,

F rendi

Jc.

Ferendo

Di

portare

Per

Ferendo

Col

portare,

portare

portare,

nel portare,

portare,

per

Supino
Latam

jugate neUa

Con

stessa

ferro
Affer, ersy attutii;,
afUatain, af-

Antefero,

antetuli,

ert,

tatam,

portare

guisa
Apportare
Anteporre

anteferre

Differo,

distuli, dilatunaf,

Difirire

obtult, oblatum

Offrire

era,

differre

Offero,

ersy

offerre

Prefero,
tum,

rs,

pretuli, prcfar-

preferre

Preferire, anteporre

portando

4* Feror

Esser

portato

Imdictfo
\

Presente
5. Fcror
ferre

$ei

Fertur
/'.Feri

ponaw

jo/t

Tel

Ferris

portato

portato
tittmo

mar

portati

Fcrimini

giete

portati

Feruti

jtono

portati

tur

Imperfetto

Passato
iS.Ferebar

portato'*

era

passato
^.Latus

portati

eravamo

Indefinito

fui portato,

fuimus

yeX

sumus

Definito

fui

vel

sum

P. Lati

/'.Ferbamur

fummo

staio

sono

portati,

siamo

portato
stati

por

tati

Questo
otide

tempo

serve

pel passato

ancora

Cum

ego

Cum

no8

latui

fui

lati

fuimui

quando

io

quando

noi

Futuro

fui stato
fummo

sar

Prerifctfe!

ferefe

Ferelur
jP. Fereraur

portato

portati
portati

saremo

Fereniini

sarete

Ferentur

saranno

/'.Lati

portato

sar

5. La tua

ero

vel

portati

pttai

sarai

Futuro

portato
stati

Assoluto

,5. Ferai*
?^

Anteriore

si dice

portati

Anteriore

fuero

sar

erinius, vel'hieriinus

stato

portato

stati

saremo

portati

.Imperativo
S

Ferre
Fertor

vel
vel

fertor
feratur

,.

sii portalo
sia

P.FeranaUf
Feri mi ni

portato

siate

portati
p"rtati

siano

portati

siamo

Ferunlor

rei

feraator

i53

CoJ^tUfTI^O
Presente
^. Ut

Cerar

ego

Ut

tu

Ut

feraiiiiir

nos

feramioi

Ut

vos

Ut

ii feraDtar

ego

jP.Ut

nos

Ut ^o

P.Ut

portato

Che

tu

sia

portato

egli aia portato

Che

noi

Che

voi

portati

siano

Che

io fssi

ferremar

Che

noi

portato

fossimo

portati

Perfetto

lalut feim, vel fuerim

nos

portati

siate

tertet

lati 8inua vel

portati

siamo

imperfetto

Passato
5.

sia

Ch'eglino
Passato

S, Ut

io

Ch*

feratar

AUl

ferart

feraris vel

Che

fue-

Che

io

sia

Che

noi

portato

stato

siamo

stati

portati

rimus

pi

Passato
^. Ut ego

fuis-

Che

io

vel fu-

Che

ni

vel

latusessem,

Perfetto^

che

fossi

stato

portato

sem

P, Ot

lati ssems,

ns

stati

fbsiimo

portati

issemuA

ndETERUINJTO

CoNDIZiOifALE
S. Ferrr

sarei

P. Ferremur

portato

Condizionale
^Latus

essem,

P, Lati

essemiis^

Passato

fuissem

vel

prtali

saremmo

sarei

v6l fuisftemus

statb

portato
stati

saremmo

portati

Infinito
Presente

sser

Ferri

portato

Passato
Latum

esse

vel

fuisse

Essere

iri

Ferendum

(indecl.
esse

vel lor

(deci.)
FuturoFerendum

faisse

portato

jssoluto

Futuro
Latum

stat

Dovere

esser

rehbe

portato,

esser

portato,

che

da

avere

sar

sd-

portato

Anteriore

(idecl.)

jiver

dovuto

sarebbe

es^er

stato

portato,
portato

che

i34
pARftClPQ
\

Lttis

..

YjoX.

'

eh
V^^^^
Z""^*

Latau.

Fcredcla

Ferendam

^^

Pai

poPtdrsii da

stet* poHta,
dotando
egser

portalo,

^"^^

ptuu, etiend

stat

che

italo

deve

portato

Supino
Lata

da

da

poHtO,

ester

5. Gaudeo

portarsi

Goder

si conjuga sopra Morie


tihe
Questo Verbo
meno
ile'passati perfetti,ne' quali prende Id terininasioDe
passiva
,

ItfDiCJTro

Presente
5* Gaudeo

raUegro

mi

Iti

nii

rallegrava AGaudebamus

Definito

Pasato

^. Gavisus

PaUegriamo

ci

rallegravamo

Indefinito, Anteriore

Tel l'ai

sum

ti

imperfetto

Passato
^. Gali dba

Oaudetnui

mi

rallegrai mi so n rallegrato,
mi
fui Rallegralo
rallegrammo, ci siamo ralle*
grati, CI funimo rallegrali
,

P.Gavisi

vel fuiirius

sumus

Passato
^. Gavsas
/'.Gavisi

eram^vel
eraolus,

pia

fueram
vel

ci

fuel'a-

che
mi
ci

perfetto

er*a

rallegrato

eravamo

rallegrati

IDliS

Futuro

JsSoluto

5. Gaudebo

mi

jP.Gaudebimus

ci

rallegrer
^

FtUuro
S.GaTsus
P.Gavsi

ero

Vel

toeto

vel fuerimui
i'iffiusy

rallegreremo

Anteriore
mi
ci

sar
saremo

raUegtato

raUegrati

156
Futuro
Gairsiiraih

tei foire

mt

assolato

(deci.)Ji^ere

rallegrarsi,dovei^ raU
legrarsi,che si rallegrer, si
dd

che
rllegreivbbe,

hudaraUe^

grarsi

Putuho
baTstiram

fss

anteriore

(deci.)

avrebbe
rallegrarsi,

dovuto

Jver

dovuto

rallegrarsi

PjRTCIPIO
Pres,

GauddSi

rallegra, si rallegrava,
ntb si
rallegrandosi, t'allegra

tititf

Che

Gayisus

Gavisurus

Gavsura

Gdvisuruti

che

Ralleeratd,

^.
Che

Put.

si

si

ii

rallegrer

'i

^^*

sarebbe

ralleerat,

e-

*"
rallegrerebbe,
lz.^

.i

rallegrarsi

per

GerundO
Ger*

GaudeDdi

Jec.

Gaudendam

JbL

Gaudend

di

rallegrarsi
rallegrarsi,per rallegrarsi
col
rallegrarsi, tiel raUegrarii
a

rallegrandosi

Supino
tt. tiayisiim
Pass,

rallegrarsi,per
da rallegrarsi

Gavisu

Conjugate nella
Aiideo^ esy

^\eo,

ee,

ere

siim,

ausus

solitas

stessa

sum,

6. Fio

gasa
ardire

osare,

solito

esser

ere

Esser

rallegrarsi

fatto

divenire

Indicativo
Presente

A" Fio

on

fatto

P.Fimas

Fii

sei fatto

1f\X\%

siete

Fit

faUo

Fiunt

son

5. Fiebam

era

Passato

Imperfetto

fatto

P^Fiebamus

fatti

iam

fatti

fitti

eravamo

Jtti

5'
Definita

Passata
5. F^etus

fui

vel

siim,

P.FactixSumuVy

vel

Questo

Indefinito

Fui fatta, sona


ttataJftQ
Fummo
sta^i fatfi
Jatti, siamo

fqimaq

stessQ t^mpo

serye

pel passato

ancora

teripre
Curo

ego

Gum

1108

factus
facti

fui

Quando
Quando

fuimu^

pia

Passato

Jui

fatto

itato

fummo

stati

fyitf

perfetto

che

Ego factvi firai^, ??! fperaqfi Io pra stato


P.^O facti eramusy
vel fueNq eravamo
S.

fatto

fatt^

stati

ramu^

f\tturo
^.

Io

Ego fianf
fies

Tu

fatto

sar

Ti^ sarai fttq

fiet

fa

assoluto

Egli

sar

P.N08

fiemuf

JVoi

Vos

(^eti^

l^oi sareu

li

Qenl

Eglino
Futura

5.

Ego

fqctqs

P., M08

V*

ero,

Tel

facti erimosy

fuero

fatti
fytii

sqran^o

sai^

Noi

fatto

stato

siati

saremo

ft^

Fi, vel

fiai

fu

Fiat

sia

P.Fiamus
Fi te

fatti

Anteriore
Io

fue-

vel

/atto

saremo

fatto
fatto

st'umo f atifi
siau
fatti

yel fia^is
fitole^

piant

fatti

siano

QoNGIUNTiro,
^

Presente
5. Ut

JP.Ut

ego
noi

6aii|

Cf^e io

fiamuv

Che

Passata
5. Ut
jP.Ut

ego
iios

fiere iq

fiereiqai

noi

sfa fatto
siamo

fatif

Imperfetto
Che

fo fssi fatto

Che

noi

fossimo Jttf

aq"

i58
Passato
S, Ut

ego

jP.Ut

Perfetto

faetus vitn, vel fuerim


facti

nos

fu*

siiniis^Vel

Che

io

Che

noi

sia

ttatajatto

sinmo

stati

fatti

erimus

^. Ut

ego

perfetto

piik che

Passato

faetus easdi vel fui-

Che

io

Che

noi

fssi

fMto

stata

sem

P.Ut

facti

nos

rei

essemua

stati

fossimo

fatti

fuissemus
Condizionale
^.Fierem

Indeterminato

fatto

sarei

P.Fieremus

Condizionale
S Factas

jP.Facti

Tel

essem,

Passato

fasseni

sarei

yel fuissemus

essemuSj,

fatti

saremmo

fatto

stato

stati fiuti

saremmo
.

Infinito

Presente
Fieri

fatto

esser

Passato
Factum

esse

vel fuisse

Jssoluto

Futuro
Factum

iri

Faciendum

(indeci,)
esse

Doi^ere

Tel fore

fatta

stato

essere

(deci.)

fatto,

esser

fatto, che

ser

fatto, dovr,

ej-

sarebbe

dovrebbe

es"

fatto

ser

Futuro

sar
o

da

avere

Anteriore
.

Faciendum

fuisse

(deci.)

Jver

dovuto

rebbe

fatto, che

esser

dovrebbe

essere

sa-

stato

fatto
Participio

'

Faetus

Facta

**' *'
''''?"''

FUt

Fa^'end*
1
Faciendam)

/otto, etstndo

ttata

^"^

Factum

**'"'

^''

'^*''

'**

"''"

**

*""*

f"""'

fo^*'*

iSg
SffPINO

fimi, da

Da

Facto

nella

Conjagate

Madefio, ia, fackus


Calefio, U, fackus

fieri

Bagnarti

Beri

suin.

Fiigefo,is, fackus
Tepefio, is, factas

guisa

slessa

sui|i,

Scaldarti

Haffheddarti
Intiepidirti,Tepijfarti

(ieri

uni,

6eri

sum,

CommonefioyfisyfactassuiiiyQeri Ettert
Satisfiq, 8y fackus

Ire

j.

avvitato

toditfat$Q

Ester

fiefi

sMPi,

fyuq

t$$er

andare

jNDtCATIVQ
Presente

0,ndiamQ

S.Eq
la

It

vai

Ikis

andate

ya

Eunt

yannQ

Imperfetto

Passato
andava

5. Ibam

andaviunq

/'.Ibamqs

\^

Definito Indefinito, ^interiore

Passato

andato^ fui andato


andaif tonq
andati, Jummo
andamrno, tiamo

S, Ivi

^.ivimu9

pia

Passato
S, Iveram

era

andato

P.

Futyro
andr

^.Ibo

ar

perfetto

Iverapias

andato

andati

eravamo

Assoluto
andremo

/'.Ibimus

Futuro
g, lyero

che

andati

Jlnteriore
P.Werima^

saremo

andati

JUPBRATiro
s-

P.Earoc|s

l, yel ito
Jkq, ycl eat

andtantQ

ya

IkCyvel itqke

vada

Eunto, vel pani


Congiuntivo
Presente

S. Vi

ego

eain

^.Ul

QQs

eamM4

ehe

io vada

ghe noi

oHiUaim

andate

yadanq

'

i6o

"
.

Imperfetto

Passato
5. Ut

ego

P.U

irem
iremus

DOS

io

Che

noi andassimo

P^rf^tto

Passata
S.Ul

ego

i".m

ego

".t

no8

fossi andato

ivissem

Che

io

ivissemus

Che

noi

andremmo

P.Iremut

^f*^*^*
CoNDizioNJLE

Passavo

ancfato

/^.Ivisscmut

sarei

5.Iv8eiQ

andai^

fossimo

Isdetermin4to

Condizionai^
SAtW

andati

starno

pii^che perfetto.

Passato
5. Ut

noi

Che

iyeriqus

sia andato

io

Ch^

iverim

nQ8

andari

Che

andati

saremmo

JUFINIXO,
Passato

Presente

^ndar^

Ire

Jvisse

dissoluto

Futuro
Itiirum

esfie vel

fore

nn"fato

essere

(deci.)

andare,

da

Jt^ere

''

re,

che

andr,

r^

pei;

andare

dovere

qndq-

andrebbe,

sa^

Anteriore

Fut\iro

A^^er

Itiiiram i\\\sa^(deci.)

dovuto

rebbe

andare,

dovuto

fosse

#e|-

andare

Participio

Pr^s. lens,

FuU

C%e

eonlis

Tturas

Ilura

Iturum

che

det^

andava,

andando,,

sta, o per
dovr
andare

che

andr,

^^

va,

andare,

Gfin.

Eundi

Di

andare

Alce,

Eundam

Ad

AbL

Euado

CoW

andare, peri andare


nell'andare,
andare,

andando.

Supino
Itum

Ad

andare,

per

andare

dante
an-

i"i

G"njagate nella

stessa

guisa

ire
Abeo,
18, ivi, ii, abitum,
ire
Alleo, is, ivi, i", aditiim,
Anteo,
8, ivi, itum, ire
Circumeo,
is, ivi, itum, ire
Coeo, is, ivi; itOBi, ire
Exeo, is^ iviy'iiiluiu, ire
Pcreo, is, ivi, ii, ilum, ire
Praetereo, is, ivi, \\, itum, ire

Io

stesso

andamento

precedenti

anche

ii yerbo

dell'

tivo,
Irripera

Andare

a
trovare,
innanzi

Andare

intorno,

Andare

insieme

visitare
circuire

Uscire
Perire

Ttapassare,

omettere

JUtornare

Andare
e

che

indietro

desinenze

le slesse

manca

segue;

dei Supino
Participio
,

del

oltre, omettere

passare

oltre,

Passare

Transeo^
a, ivi, ii itum, itJS
Redeo, is, ivi, ii, itum, ire
Betroeo, is, ivi, itum, ire
H.r

via

Andar

Andare

dei
altro

per

4el G*

rundio.
8,

Qui

Potere

re

Indicativo
Presente

^.Queo
Quis
Quit

i'.Quimus
Quitis

posso

puoi

Passato

Quivi
P, Quiviraus

P.Quibamus

Quiveram

potei, ho potuto, ebbi potuto


abbiamo

potemmo,

pia

potuto

aveva

Futuro

"S.Quibo

potr

avr

potuto,
che

potuto

potuto

avemmo

perfetto

P.Quiveramus

potuto

avevamp

Assoluto
Pn

Futuro

^.Quivero

potevamo

Definito, Indefinito, Anterire

Passato
S,

possono

Imperfetto

poteva

Passato
5.

potete

Queunt

pu

^.Quibara

possiamo

Quibimu

potremo

Anteriore

P.Qaiverimus

potuto

avremo

CoNGiuyrira
Presente
5. Ut
P.Ut

ego
apt

qaeam

queamas

che

io

che

noi

possa

possiamo
II

Imperfitt

Passato
.Ut

ego

P.yt

no8

qui rem
qairemuq

che

io

che

noi

Perfino

Passato
j. Ut

ego

f.Vt

DOS

quiv^rim
qaiyeriipus

che

io

che

noi

pia

Passato

$, Ut ego
p,\JX nos

CoNDIZIOKAm

potuto

abbiamo

potuto

che

io

che

ni

avessi

potuto
potalo

avessimo

NDETE^MJIfjtO.

i^.Quiremus

pQtr^i
Condizionale

potrenh'^o

Passato

P.Qiii^Usenms

a^'rei potuto

f. Quiv9sem

abbia

perfetto

che

quivssem
quivUsemas

^.Quireoi

potesti
potettima

potuto

avremmo

IlfflNITO
Passato

Presente

Quir^

Qutssc

potere

Assoluto

FutM^ro
f'ore ut" vel futurqm

qtiea-

Condizionale

Futuro
vel futiirum

fare,

ch^ io potr
che noi potremo

ego queam

ut
f'oreut^futurun^
qos

potuto

at^r

ut

^o

qcii- che

ut

nos

qui-

io

potrei

rem

fere, vel futurum

che

noi

potremmo

remus

Anteriore

Futuro

Futqruii fusse qt ego qurera

l^uturumfuisseutnosquiremus

G"DJagate nelU
{fequeo;,is, ivi

stessa

ire

'

che

io

che

neii

guisa

sopra

Verly)

il Verliio

modello,

se

non

essendo

lego

non

si dovesse

ed io qualitempi pu

avrei

potuto

potuto.

ayr^mi^o

il Verbo

potere

non

9* Edere

Questo

Condizionale

Mangiare

regolare,
mostrare
sua

conjugandosi

necessario

sarebbe

usarsi in

vece

in

darne

quali persone,

il Verbo.

effe.

il

i64

Perfetto

Passato
S.Vi

ederim

ego

A Ut

ed(;rifnus

nos

^. Ut

ego

^.Ut

U09

io

Che

noi

edissem

Che

edissemus

Che

abbiamo

perfetto

che

pi

Passato

mangiato
mangiai^

abbia

Che

ip avessi mangiato
noi avessimo
mangiato
^

C0NDIZI0lf4LB

^.Edereoi

JNDETERMS4T0
P.Ederemus

Mangerei

Mangeremmo

Passato

Condizionale
S, Edissem

Avrei

^.Edissem

Avremmo

US

mangiatomangiato

jNFtlflTO
Passalo

Presente

Edere

vel

eu^e

Edisse

Mangiare

^sse

vel

(deci.)

fqre

da
man
mangiare, aver
che
giare,
manger,
mange
rebhe, ha da mangiare

Dover

j ssoluto

Futuro
]"arum

fuisse

mangiata

Assoluto

Futuro
fAnmm

^ver

(deci.}

A^er

dovuto

vrebbe

mangiare, che
dovuto
mangiare

a-

Participio

P-es. Jitena,entis

Fut

Cf^

mangia,
giunte

Esarus

Esura

Esurum

^i

"^

'^^'^

mangiando,

..

sta,

manger,

**'

mangiava,

man-

"

per

mangiare,

eoe

mangiare

Gerundio
Cen,

Edendi

Acc.

Edeodum

Abl*

Edcnclo

Coi

mangiare
mangiare, per mangiare
nel
mangiare,
mangiare,

mangiando
Supino
r

Au.

Esum

Pass,

Esu

Da

mangiare,

per
mangiarsi, da

mangiare
esser

mangiato

i6$
Ito.

Velie,

P^oUr

tNDJCATirO
Presente
" Vol

Polliamo

PiVolamus
Fuoi

VU
Vull

FoUu

Voluat

yoglipn

Imperfetto

Passato

Poteva

6. Vol"iliam

VultU

"

P. Volebam

Definito, Indefinito

Passato
S. Volui

trotti,ho
Volemmo,

/'Voliiimas

Aveva

abbiamo

voluto

voluto,

Vorr

voluto

avemmo

Perfetto
'

P.Yolueraina

Futuro
5.VoUm

Anteriore
,

ehhi voluto

votato,

J^assato pi che
^.Voltlram

Volevamo

as

voluto

Avevamo

Assoluto
i'.Volemiis

Vorremo
.

Voles

Vorrai

Voletis

Vorrete

Volet

Vorr

VolDt

Vorranno

Futuro
S.Yoiet

Avr

Anteriote
Avremo

P.VoIuerimug

voluto

voluto

MPRTirO

Questo
darre

terbo

coglia

tu^

ha

noti

si

imperattlrOye Toieddo

cefac

^elis

tu.

CNOiuNtiro
Prestate
S. Mi

ego

veliitt

Ut

tu

Ot

i8 fetit

P.Ut

nos'velimus
velitis

Ut

vo

Ut

ii ydDt

Passato

P.V

io

Che

noi

Che

voi

vogliamo

vogliate
Ch'eglino vogliano

5. Ut

Chi

voglia
,Che tu voglia
Ch* egli voglia

TClis

Imperfetto

ego

Tellem

Cke

io

Hot

Tellemut

Che

noi

volesti

volessimo

Iv^

i66
Passato
5. Ut

folaerim

ego

/'.Ut

PerfittD

'

nos

che

o^ abbia

che

noi

volueriinus

voluto

abbiamo

voluto

Passato.
S, Ut

ego

P.Vi

piit,che perfetto'

volussem

che

io

voluissemus

che

noi

nos

Condizione
5. Yelleni

/'.VellemoA

CoNDizioNAiE
voluto

porrefnmo

Passato.

avrei

voluto

avetsimo

Indeterminato

i^

vorrei

S.VoXmwem

a%*esi voluto

/'.Voluissemus

voluto

avremmo

Infinito
Presente

Velie

Postato
Volusse

volere

Futuro
t^ore vel
i^ore yt\

foturura

ut

ego

futuram

ut

nos

Assoluto

yelim
velimus

Futuro

vqIu

aver

che

io

che

noi

vorr
vonient

'

Condizionale

Fore

vel

futurum

ut

Fore

vel

futurum

ut

nos

Fu

,che

io

vellemus"

^che

noi

Anteriore

Futuro

ego

vellem

vorrei
vorremmo

Conditionale

che

(TUn^ fui^e^ut e^o yellemAiisse ut ns vcllemus


Futurum
tu

avrei voluto

io

jcJienoi

avremmo

voluta

Participio
"

che

Volens, enti

Pres*

Nolte

ti;

Questo
Velie
mei

te

Verta

raena.cha

Non

segp
ne*

vuole, voleva, w"lendo

le

volre

seguenti tempi

'gualchedifferenza

^el Verte
che am^
niQctiy

terminazioni
e

k'

Indicativo

Presente
^.Nolo

"

"..x

Mn

{0||lio

P.Noliimns

Noa

vis

non

vuoi

Non

Non

Tult

non

vuU

Nolunt

vultis

nor^voguam
non

volete

non-

vogliano

67
8

^oli

tioiitd

Ti

Nolito, tq) Dolit

ifon

volere

Non

voglia
tfogliam
vogliate
vogliano

ifon

P.Nolimus

Nolit, vel

nolitot

Nolecto^ yel

Non

nolint

Non

Malo

I2i

P^oler piuttosto

ffon diflferUcequsto

rerbo

ddl

al jlresente deiriducatiTO, ove

fa

malo

Ego

S.

Tu

iiial|unas

Vq8
li

vogliopiuttosto

piuttosto
piuttsto
Noi
vogliamo piuttosto
volete
Foi
piuttosto
Eglino vogliono piuttpsto

^g^

navult

i'. Noi

'

ndavaltiii
malunt

suppliscealla seconda
d^l^ Intperativonel modo
Si

te

Fc

appresso

come

f'u vuoi

mvis

Ys

J'^/Ze che

verbo

terza

si ogol

persona,

segunte
Fac

Fogli piuttoto

mass

x^uole

malit

Cglia piuttosto

I terbi

Nota.

Dico, cis disi, dcttm, dcer


Duco, cU duzi^ ductum, du-

Dire

Guidare

cere

Gudaco,

i"i

Condurte

ci8^ daxi; ductum,

ducere
,

Facto, csfed^ factum,

facere

sono

irregolari alla

tivo

che

seconda

Fare

dell'

persona

'

ImprKs

fe.

Die

Di'

Conduc

Condt^fii

Guida

Fac

Fa

Due

Sebbene

presso

gli

antichi

si

trovi

anche

dic^

rfttcc^ /rt.ce
" come:
?

Duce
Me

^acc

GONJUOiZtONE

di

-,

ioe.aiiabo
missUrn

Si

.
.

'

dicono

Dfettivi

tenipij o di prsolse"

DE*

1.

Quidami,

di

Lasciami

andare

grazia

DIFETTIV

VERBI

Verbi
^xxe^
Tra

i verbi

qnali

f'

matino

Difettivi

ve

''*"l
M

i68
alcuni

80Q0

passato definito
passato pi che

I.

solo

atano

Nel
serve

ih
ni

voci,

alcune

die

verbo
ancora

la

segue

assolato

ed

Mcminisse

come

del

voce

presf^nte, qadla del

perfetto,all' imperfetto, ed

ai futuro

serve

voce

si

vedremo*

ora

or

che

sola

una

anteriore

Ricordarsi

Indicativo

Anteriore
Definito,Indefinito,

Passato

Presente,

ricordo,mi

Mi

M"*mini

dato,
ricordi,
mi

MeBDisti

TV

ricordai,

mi

ricor*

sono
'

fui ricordato

ricordasti, ti tei ricordato,

ti

ti fosti ricordato

Si ricorda, g ricord, si

Meminit'

wicordtto, si

fu ricordalo

MemSoiimas

ci si'dmo
ricordiamo, ci ricordammo,
ricotdati
riccrdali, ci fummo
yi ricordale, vi ricordaste, vi siets ricor
dati, vi foste ricordati
ri'
) Si ricordano, si ricordarono, si lono
si
ricordati
cordati,
)
furono
Ci

Meinaists
vel
Mi"ittinfiraiit,
Memiocre

Passato

p^rfettoi

che

Imperfetto e pia

Meminerat

ricordalo
ricordava, mi era
ricordavi, ti eri ricordato
Si ricordava, si era
ricordato

Memineramus

Ci

ricordavamo,

IVIemDeratU

Fi

ricordavate,

ttminerant

Si ricordavano,

Mi

Memneram

Ti

Memincras

Assoluto

Futuro

ci

ritordati

eravamo

rico''dati

vi eravate

si

ricQ^dati

erano.

Anteriore

ite'

Memi

ro

Memineris

^Meinineint

Mi

Ti
Si

Meminerimiis

Ci

MemineritU

yi

Memi

neri nt

Si

ricorder, mi sar ricorsalo


ricorderai, ti sarai rtcofdato
ricord$rft, s4 sar ricortate'
ricordati
ricorderemo, ci sarema
Scordati
ricorderete, vi sarete
ricordati
si
saranno
ricorderanno,
iMPERATiro

[Kitordati

^.Menplito
Memento

vel meninerit
,

\ f

.J

Si ricordi
'

ii\

'

:
MieordaUvif

I
I

"
,

169
CoNGitrifTiro,
Presenta

Perfetto

Passato

S. Ut

meminerim

ego

io

Che

ricordi

mi

mi

ia

ri*

ci

eia*

cordato
P.Ij

neri

memi

nos

Che

mas

Imperfetto

'S.Vi ego

pi^ che perfetto

Che

meminasem

ricordati

mo

Passetto

ricordiamo

ci

noi

io

fisti

thi

ricordassi

mi

ricordalo
P,

Ut

Che

.meminisiemus

UO8

noi

ricordassimo,

ci

NDSTBRMTN^TO

CoUDJZiOSALB

PASSATO

Ego muffiinisaem

to

i*. Ffos medoiiiiskemus

Noi

^.

cifoe^

ricordati

simo

ricorderei, mi

mi

sarei

ri

cordato

ricorderemmo,

ci
ni9

ci sareM'

t^iardati

ISFJNiT
Unsi' sditi

voce

serve

tempi 9; onde

tutti

per

si

dice

Rcardarsi^ ed

Mcminisse

Si

supplisce

fui ss

uturum

0* futuri

ut

Sperp

ut

)
)

iuturum

foro ut.

fulurum

Spero

fore

ut

ut, foluruui

ut,

ricorder

mi

'

^. -^o^dreo

^^
^

rieordere

mi

che
Spetry
^

ut

^^

meraiDissemus

fuiufum.

fittnrum

ut,

Spero he

'

mcmiiiiu"?ii]

ego

Credo

fore ui,

luemitierfmus

nos

nos

ut

meminerim

Spero

/ore

riordats

come

Spero fosul,ofulurum
ego

col

esserti

fujsse

ot

ego

fuisse

ut

noe

,,^^remmo

Credo

che

^redo

che

mi

sarei

ricordato

meminissem

Credo

fu tu

rum

ci

saremmo

ricordati

memDMemu?

G"Tijagate
Novi,
Odi,

nella

slessa

guisa

novittiy novisse
odiati, odis9e
,

Alcuni

Grihmatici

Conoscere
Odiare
...

rieonoscono

il

seguente

rativo
Impe-

.'

Noyeris

tii

Novferit

i8

Noveri

Conosca

lOonoMciamH

ns.

mas

Noveri

tis vbs

Noveriat

Conotciute

4ono9tt

ii

Odisse
o^us

tOj

colla
io

aveva

Inimicos

tefmibailoi

{tasiTa

eram
yelfui, oHis
{^el/ueram, siApre per
signifcazipneattiva, io odiai ed ho odia^
t^laUto leggiamo
odiato,
e
presso

sum,

altro

anclie eolla

trT

81

Ho

suht

sa

semper

^,

diuto

tempre

i nemici

Cominciare

Coepi

.,

Questo
fetto
.Usa

tanto

.ancora

presente, t l^'mperSi
dlI^IndfcatTYO,che
degli filtri' modi;
in 8tgnt6caj^.ione
passiva, e ne prende le
verto

ha

non

ii il

ondls si dice

terminaloniv
Irispettve

lifDCJTtrO

Ego

eoepto

ebbi
Io

vel fui

sum,

cominciato

fui
fui
aveva

( Ego coeptus elranl, vel fueram


( Ego coepro

lo

era

Io

avr

lo

sar

vel. fu

ero

cominciato,

itato

cominciato

stat

ero,

sono

( Egocoeperiiil

(Ego coepi^8

hi,,cmihciato,

Qominciit

lo

Ego coejji

comintiato
cominciato

stat

cominciato
cminciaio

stato

CoNGJtfNtlVO

.
4

(Ut

ego

Che

coeprim

Che
( Ut ego coeptus sim vel fueri^t
Che
( Ut ego coepissem
UtegocoeptusesseoiveJifuIssein
Che

io

abbia

cominciato

io

sia

io

avessi

iti

fssi

cominciato

stato

crUinciaio
stato

cominciati

jfirei cominciato

( Coepissem
( Gdeptus essem

vel

faisnl

..'..

'

Sarei

eoininciato

stat

iNSJNltO
?

Cocpiise
Coeptuni

J^er
s

vl fuissf

(
( Coepturum
(

Essere

stato

ttwt

ceri

coniinterebbe

cominciare

.Avtr

cqminciato

cominciare^

Dover

Coeptiirum fuisfe
i

cominciato-

dovuto

crebbe

che ha

da

"

cof^inciare, che

cominciato,

cominciare

comin-'

che

dovuto

a*

^7'

4^ Tfquam

OiC

JndjcatjP'O
Presente
Dico

/'itnqniiilus

ieiam

Inqitis

m^i

Inquitit

Dite

Inquit

Vice

tnquiunt

Dicono

Imperfetto

Passalo
IS.U

Vel iiiquibat
ittqUidbftt
inquiebaut

PA'\

Passato

Egli

Eglino

Definito

S. Tu

inquisii
ioquit
P,.\os
inquistB

disse,

P^oi diceste

dette

4eito

ha

avete

detta

dirai

Tu

ioquiet

hai

jd ssoluto

oquies

Egli

dir

iMPEkATtro

5.

diceiii, ed

^8^
t^ututo

P,U

dicevano

Indefinito

Tu

l8

S Tu

diceva

Inque vel inquito

DV

CONGJUNtrO
Presente
StliX

18

inc[uiat

Ch'

egli dica

pARi^tCJPio
Prs,

Inquicns,

ntis

CHE

VERBI

che
.,

Ave

vcl

ftveto'

state

Avcfc

star

vel

Sa Irete

solo

una

AL

salveto

nanof

ti saliUo

sani
sano

sii salvo f II
siate

salvi

Salvebia

sarai

salvo

Salvere

esset

salico

Quaeso

ti pre^o;

di

PI'

pocke

Sta

Avete

Salve

haDtio

segiaeni

si contano

dice, diceva, dicendo

UNA
HANNO
SOLA
ALCUNE
VOCI

i Verbi

Tra

Che

s4^uto

grazia

?ocij

Vi

alcune

in

usati

devesi

notare

Ego duio)
duia

la

duit

li daint

Ego
Ta
Is

ni
perdili

perdais
perd^it

Ego

creduim

Ego

autim

io

tu

dia

Tu

ausis

tu

egli dia

]t ausit

eglino diano

Ego

au"iiu

io rovini

Tu

Tu

cresco

auxis

tu

cresci

axim

io

tu

avt\}

fattq

JqUQ
egli avrajatto

axia

tu

io creder

avrai

crederai

DE'

CONIUGAZIONE
Si chiamano

che

io

Ego

rovini

ardisco, ardirei

ardisci, ardiresti
egliardisce, ardire

la axit

Creduaa

tf1 fatta

dia

egli rovini
q

credula

di

Sono

facile

eci
irregolari,
degli
iotelligenya

io

tu

Creduam
Ta

desinenze

pi"

una

per

regolari, trovansi

sebbene

con

persone

antichi

Scrittori

Tu

verbi, che

de'

sono

la ter^a

si costruiscono

IMPERSONAI,!

VERBI

no
Impersonali que' Verbi qhe non handel singolare,
te
riamene ordina
persona
sensui

alcun

caso

po,
n avanti, n do-

come:

IlfDJCATirO

Oportet
Oportebat
Opqrtuit
O por tu

era

Bisogna
Bisognava
Bisogn, bisognato fu hisegnafQ
Era
bisognato
t

Oportebit
Oporiuerit

Bisogner
bisognato

Sara

174
QoNGJUTTIFO
^

Che

bisogni
Bitognasse^ 'isog'nerebhe
Cfye sia bisognato
Che
/oss^, o sarebbe knonatQ

Oporteat
Oporteret

Oportuerit
Oportu98et

'

Infinito

Gonjugate

nella

gdsa

stessa

Falget, ebat, fulsit, ere

Balenare,

Iiicet, cebat, cuit, vel licitum

Esser

est,

JBI^ferbisQgnatq

QportuisM

Bisognare

Operare

lan^peggiar^

lecito

cere

Fut^iinat, abaty ayit,

Fulminare

are

Convenire

Decet,

cebat, cult, cere


Hyemat, abat, avit, are
est
Libet, bebat, buit, btum
Placet, ebat, cuit, yelcitam est
Lucet, ebat, luxit

Farsi

Liqaet, ^bat

far frecfdq

yerno,

Piacere
Fa/rsi

giorno

Esser

chiarq

^^

Farsi

Noctescity ebat
cere
Nubiiat,
abaty avit, are
Tonat, aibat, nu\t, are
Pluit, ebat, plai,
ere
Ningit, ebat, ninixit, ere
-

Il Verbo,

che

al

caso

Tonare
Piovere
Nevicare

segae

personali facendolo

^i ppnjaga alla

precedere

accusativo,

notte

Annuvolarsi

da

i^n

fbggm de' Verbi

nome,

pronome

come:

jNDiCATira

Presente
5. Me

mi

Io

poenitet
Te
poenitet
Eiitu poenifet
P.Nos
poeDt|?t

Ju

pelato

ti

si

Egli
Noi

ci

Vos

poenitet

Viki vi

os

poenitet

Eglino

/'.Noi

Io

poenitebat

mi

Noi

poenitebat
Passato

pente

pentiamo
pentite
si

pentono

Imperfetto

Passato
S.Me

penti

ci

pentiva
pentivamo

Definito Indefinito, Anteriore

'

5. Me

poenitut

Mi

pentii,mi

P.Nos

poenituit

Ci

pentimmo,

pentiti

pentito, mi fui pentito


ci siamo
pentiti^ci Jummo
son

.\

75
Passaio
Me

/'Nqs

pia

pentita

era

Ci

pentiti

eravamo

jssoluta
Mi

Me.ppefiitel]|it
/'.Nqs
jpoeqitehU

S,

pentir
penliremQ

Ci

Futuro

P.No

perfetta

Mi

puenitqer^lt
pQeqitHer/it
Futura

S. Me

che

anteriore
Io

poepitnerit

Noi

poeQti|eiri(

$ar

ci

pentito

"arei?fq

pentitf

HFERATiyo
5.

....

Peniteat

te

pentiti

Peniteat

eiiai

ei penta

P.poeniteat
Foeqiteat
Poepiteal

pentiamoci

no|8
vw

pentiteci

e^is

ti

penlanQ

CoNGiuNTira
Presente
S, Ut

P.{Ji

me
QQs

poeniteat
poeniteat
P^s$ato

5. Ut

me

P.yt

QQ8

pqeniteret
poeiiiteret
Passata

5. Ut
jp. Ut

poeQtqert

me

nqs

poentuerit
Passata

S. Ut
P. Ut

me
DQs

poeqituisset
poenituMet

Mie poenjtcret

P. Nos

io

che

noi

rni penta
ci

penUama

Imperfetta
cha

io

^he

noi

ini
ci

pentirti
pentissiani

Perfetta
che

io

che

noi

eia

mi

pentito

siamq

ci

pentiti

pia che Perfetto

Canpi^I0N4lE
5.

che

che
che

(ossi pentito

mi

noi ci fossimo

INDETRMIN4TQ
rni

poeniteret

IO

ci

CONSIIZJONMIS

pentirei

pentirentmQ
P^S^JTQ

5. Me

poenituisset

Mi

P.Nm

poeuituisset

Ci

sarei
saremmo

p^niitq
penali

pen^^

176

Passata

Pre^nte
Poenitere

Pentirsi

Si

supplisce a'

Poenrtaiiie

futuri

nel

vel

fu tu

rum

ut

me

P.Fote,

veL

fuiurum

ut

1104

peni tea t
poeniteat

vel

Che

io

Cie

noi

ut

me

Che

io

ut

nos

Che

noi

futurum

segue

mi

pentir

ci

f^s^i^iretnck

Condizionale

futuro
S,Fore,

che

modo

pentita

Assoluto

Futuro
S,Fore,

Essersi

mi

pentirei

poenileiet
futurum

Tel

JP.Fore,

ci

pentiremmo

poeniteret
Anteriore,

Futuro
S. Futurum

fuisse

ut

me

poe-

fuiase

ut

nos

poe-

Condizionale

Che

io

Che

noi

ci

si pente,

si

mi

sarei

pentito

Dteret
P. Futurum

pentiti

saremmo

niteret
PdtiTicino

PoenitenAy

Pre$

entia

Che

Poeoitendua
Fut.

Passim

pentiva, pentendosi

Poenileod.

Poeuiteodum

"

^'
'".'";""''

n
^

.'

''"'

j
"*'*

Gerundio
Gen,

PoeoiteDdi

Di

Acc,

Poenitcndum

Per

pentirsi
pentirsi

j,

Aikl.

Poenitendo

Col

Conjugute
Pudet,

ueUa

pentire,
stessa

Piget, pigebut, piguit, gtum


est,

pentirsi pente ndo^


^

guisa
Jyer

chat, puduit, dere

pentirsi

nel

vergof^na

Binc*escere
f

gere

Toedet,

ebat

pertoesum

est.

Rincrescere,

aver

nojth

toedere

MUeret,

ebaty

uiisertum

est

Jwr

coti^passione, misericordia

177

CONIUGAZIONE

DE'
DI

VERBI

VOCE

IMPERSONAU

PASSIVA

liBpersonalepassivo la
passiva d tutti tempi, come:
L*

Dici tur

Dicebatnr

persiona singolare

terza

Si

dice

Si

diceva

iSi

disse,

$tat9

stato

deitQ

Dictom

.Dicasi

eap yl fuit
^ri^t, .vel fiiera;^

E^

Picetur
Diclura
Dica

tur

Ut

dicatur

Ut

dicereuir

Ut

dictuni
dictum

Ut

fuerit

erit, vel

sar

Si

dica

Che

alt, vel

fuerii

esset^ vel fuisset

Diceretur
essetj vel

Dictum

^i

diva

fuisset

Dici

si

vel

esse,

fu.Js"e

detto

dica

Che

si diceste^

Che

si

Che

si fosse

sia

Si

direbbe

Si

sarebbe

Dirsi,

Dictum

deUo.^ fii deUo

dettodetto

detto

che

si

dice, s diceva

deuo,

Essersi

ohe

si

disse,

si

detto^ si fu- detto, ohe sia stato


detto, che si 0ra
dettp, che- si

fosse dettoIti

Dictum

Che

fuisse

Futuram

dice-

ut

5i

si

dir

sarebbe

detto

retar

Dicendum

Nta.
i verbi

Si ha

est

"

bisogna

dire

rendere

Si possono

attivi

dji dire,

impersonati passivitutti
il, prece
conjugandoli come

neutri

dente
.

Il verbo

impersonale

elegantemente
di

tutti

stai,
caso

stamus,

come:

statis, stanf;

aggiunto

signifcazione
passiva

usurpato

essere

numeri,

di

slatitr
e

per
in

ciascuna

luogo

di

puq

persona
sto,

ci io, conseguenza,

stas^

di

un

come:

Quindi che

in

loogo di

dire:

Otnnes

bvnt
12

ad

178
scfiolam

militcs

ad

rMNMHUNT

urbem

si
'

dire

'

ab

ftu^

ad

omnibus

scholam

Fentumestmii^btia^d

APPENDICE

urbem

ALLA

Termi
brcTe

ltti,

di

Deremo

da

Si

va

Si

giunse da' soldati

alia

tutti

GONJUGAZIONE

|in

potrj^

'?

scuola

DE'

in

citt

VERBI

parlare dell^ Coojngazioiiedaodq


quei Verbi) cli tiei passati per-?

catalago di
nel supino hanno

delle inflessioni

molto

golari

Adolescp, 8C8, adolevi adql-

Crescere

in

et

fescere

tum^

Ago, is^agi^ actum^

agere

allectum^
Allicio,a)licis,alle:,

Fare, agire, trattare


Allettare, adescare

Ircerp
insieme
Allido^is^a'Uisi^aUisanijdere Percuotere
accrescere,
aumentare
Augeo^ es aaxi^ auctam^
ere
Jt^er freddo
Ageo, ea, alsi
algere
^fpo pis^ carpai, carptuat. Carpire, pigliare
-

pere

Cedo^

dis, cessi^

cessa

m"

ce-

Cedere

dar

luogo

dere

Ciaudoj

dis^ clausj^ clausum.

Chiudere,

chiuso

tener

dere

Coalfsco,scs^ alui^ coalitam^

Unirsi, farsi

tutt'

uno

scere

Como,
\

Acconciare,

far

coni-

Fabbricare,

comporre

sum*

Consumare

is^ compsi, comptum.

bello

comere

Compipgo, is,eg^actum,
pDgere
Consumo^
ptum^

mis,

aumpsi,

mere

Pecerno^is, crevij,decretami

Decretare,

determinare

nere

Demoj

U,

dempsi, demptum^

Tor

via, levare

ere

Desisto, is,

destitum^
destiti^

Cessare

stere

Diruo,

isj ui, dirulara, ere


Emiingo, is, emuDxi^ unctum^,

Rovinare,

demolire

Mungere,

il
soffiarsi

gare

f lecto^is,flexl^tLexum,

etere

Piegare

nasq

irr"a

i8o
3edeo, es, sessi,sessum,
Sero^ seris^sevi, satum,
Sino, s, sivi^ situm,

sedere

Sedere

serere

Seminare

si nere

SoItq is, soWiy solutum,


Sternp, is^stravi, stratum,

ere

Sciogliere pagare

nere

Atterrare,

pere

Fa r^

pitum,
Strepo,5,slrepui,
Struo, is,strux, structum,

Surgo^ is, surrcxi"

Sugo, is, suxi

gere

Succhiare

sumps,bumptum.

is,

Suino,

ectam^

spianare

strepilo

Disporre, ordinare, Jabricar^


Sorgere, alzarsi, Ifit^^rsiin piedi

ere

sugete

latQtare

Permettere

Prendere

ere

dis, letendi,

Tendo,

Tergo, is, si,

tersa

tensum,

Dindere,

gere

Forbire, nettare
Tritqre, consumare
Tessere, intrecciare

m,

Tero, is, trivi, trituai,


Tcxo, 8, lexui, textani, texere
Tolio,
is, sustuii, sublatum,
terere

distendere, stirare

da

Alzar

terra,

lor

via

lere

Torreo,

rui, tostqni,

es,

Torqueo,

torsi, tortum,

es,

Turgeo,
Valeo,
Verro,
Sim,

es

es,

valui

piegarti

Gonfiarsi

gere

abbrustoUr

Tormentare,
torcere^
Pestare, battere

ere

tusum,dere

Tundo,is,tutundi,
-

Arrostire,

rere

Star

ere

is, verri^ yersi,

fjot^r^

sano,

Spazzare

yer-

ere

is, vici, victum, cere


Vincio, cis^ vinxi^ vinctum^

Vincere

Vinco,

Legane

cir
Vivere

Vivo, 8^ vixi, victum, ere


Volvo, is, voJvi, volutufli, ere
vovere
ypveo^ es, vovi" votum,

Voltare, volgere
Far

vota,

promettere

CAPITOLO
?

V.

'

Z?e/ Fg-rticipio

II

dai
del

che

Participionoa
nome

verbo;
e

del

ed

verbo.

rivato
adjettlvoverbale, cio de cosi detto
perch partecipa
Dicesi
partecipare del nome,
un

suscettibile
di
casi conie
pereti'
e
numero,
genere,
tutti gli altri adjettivi.Dcesi
partecipare del verbo,
la significazione
attiva
esso
perch ha come
e
passiva,
esprime i yarj tempi, presente, passato e futuro, ed
ha

i casi
$e

del

verbo

da

cui

nasce,

participioattivo;

cio

T accusativo

T ablativo

dativo

ziente,
paa*

i8i

gente,

se

neutro

lazionig,se
S

casi

passivo; senza

r6"*

distinguonovarie, speciecio

ne

Auwo

anfi

Che

ama,

entis

Che

ammonisce,

Moaens,

semplice

Presente

Amils,

casi di

amando,

antava,

arcante

ammonendo^

ammoniva,

ammonente

LegenSy

entis

Audieos,

Che

leege, leggeva, leggendo, leggente

CAe

ode, udiva,

entis

Passato

Amatus,

adente

Passivo
essendo

Jmato,

ata, tum

udendo,

ck'

amato,

stato

itat

amato

Monilus^

ta,

essendo

Jmmonito,

tm

ammonito

stato

Letta, essendo

Lecttis, ta, tuoi


Auditus, ta^ tum

ra,

rum

rum

ra^

Che

ra,

Cfie

rum

Auditurus,

rum

ra,

che

C/ie

Da

dovr

per

che

amare,

per
ammonire

sta,

dovr
sta

per

sta

ammoni

leggere,xh

udire,

per

che

udire

dovr

Passwo

deve

che

amarsi,
vendo

stato

leggere

che

Futuro
da, dam

udito

amare

leqger, che
udir,

che

deve

che

deve,

Amaudus,

sta

dovila

deve

Iett

stato

Aui\"o

ammonir,

re,

Lecturus,

stato

Cke amer,
deve

Moniturus,

Iett,ch'
udito, ch'

stato

Udito, essendo

PutUro
Amaturus,

ck'

ammonito,

stio

d^

antato,

essendo

amato,

essere

ssere

essere

per

amalo

Montindus, da,

dum

Da

ammonirsi,
dovendo

dum

leggersi,che
esser

Aadieiidus, da, dum^

do

ammonito,

essere

essendo

amnioiiito,
esser

per

dive

ssere

essere

dito

deve

letto, essendo

udirsi*

Da

deve

pef

ammonito

essere

Legendus, da,

essere

che

che

udito^ essendo

letto,dovendo
esser

letto

udito,
per

doven

essere

u*

che

Notate
se

da

nasce

il

participioin usj
passivo e attivo

verbo

attivo,
Accusatus,

nasce

se

passivo
da

bo
ver-

come:

jiceusato,

tum

ta,

essendo

Secutus,

sar

um

a,

ta,

Che

tum

che

fu

accusato,

accusato

stato

segui,

stato

era

seguito, avendo

aveva

seguito

Esenip)
I
di

seguenti esempj
in

rendere

italiano

rendere

come

differenti

mostreranno

modi

i diversi

participjIalini;

latino

le dlfferexiti maniere

in

ed

sieme
ini-

taliane.

Perch

intorbidasti
che

me

Voi

l'acqua

mhi

bevo?
da

partendo

turhulentam

CuP

slete

Roma

bibent?

discedentes

Vos

huc

passati qua.
di Spurio Melio, che
casa
Spurii
domus
aspirava al regno, fu spia.

La

fhcisti aquam
'

Roma

migrastis

Metti

appetentis

regnum

complanata

est.

nata.

Un

Gallo

trov

giare
Lucio

cercando

Questa

va

Haec

ossa

Canis

trov

^Venendo
io

vengo
viene.

La

cenato;

eh' ebbi

dopo

io cenato,

segnata

la

me

cenato,
mi fu

jani

ed

Me

veniente

humana

ossa

invenit

fugit,

Jugiente

me

venit.

mihi

Cenato

epistola

reddita

est,

ovvero,
a-

con*

lettera
.

vendicati

Avendo

La

consegnata

aveva

vcodo

di

sen

fu

re*

conveniens

esse

effodiens

thesaurum

tesoro.

un

fugge,fuggendo
o
quando io
fugge,quando io fuggo

lettera

che

delle

viene;

sen

tribuno

avaris

potest

io

agli

scavando

umane

philosO'

illuc

Scipio interroganti
spondit

cane

habitavit

che

avari
Un

marga-

studio

ductus

phiae

pu convenire

cosa

quaerens

repperit.

Lucius

l.

al tribuno
Scipione ris|U)se
V i nterroga

escam

ritam

della

dall'amore

abit

filosofia

Gallus

man-

perla.

una

indotto

da

gli avi Troprofanati Terapj

Ulius

avos

temerata

Trojae

tempia

et

Minervae
.

Minerva.

madre
cominci

avendola
a

inseguila,
pregarla.

liane

'

orare.

perseeuta

mater

incipit

i83
Avendo

misurati

ni

fufDino
sorte

portAti

inari

Nos

dalla

qua

men$i

iati

maria

tumui

huc.

sorte

Bstogriatacere.
desiderano

Tutti

la

Vecchiaia, e
essendovi

Tacito
opus
Senectutem

giungere alla
maledicono

eamdem

adeptam

sant

adipiscantur

ut

optante

mnes

bervenuti.

est.

aceti'

Venne

la

porre

Il

leonessa

una

sete

gli

ssendo

sembrano

scelerd

uidentur,

complexa

venire

per

omnia

uno

quo

presi

tu

depositum titim,'

leaena

Parrcidum

solo tutti

cui

delitti

cotn

esser

per

yeriit

iii
parricidio,
altri

de-

ti

a-

Expectabams

te

BeUa

detestata

venturuni,

speltavaino.
Le

dri;

che

ma-

madri

le

che

Procurer

si trovi

di

Ubi

Inventum
lium

niritaU

fu

corona

niatribu

stano.
dete-

Panfilio.

trovarti

Qual

dalle

detestate

guerre

Quae

carabo

Panphi

Cannis

corona

merita?

Canne?
Inoltratisi
,

trati

dno

miglia

quattro
alto

un

inol-

ssendosi

Millia
tem

pren-

progressi quatUor
excelsum
capiunt,

monte.
,

Quelliessendosi
molte

di

lamentati

Illi

questi

per

Da

mihi

per

iVb/t dubito

rriultis discesseruni

partirono.

cose

Perdona

mon*

che

me

sono

veniam

morijfsro

morire
.

Non

che

dubit

sa

non

quin

sii

^nturue-.

venire.
La

seguirsi
" fug-

virtii deve

girsiil vizio.

Firtus

sequenda,
fugiendum,
est

t)a' riferiti esempj facile il rilevare^


attivi che

iicipj^tanto
si accoi*dano
a

cui

passivi ^ono

in

nunotero

genere^
si riferiscono.
Del

Si

distingae
nella

da' modelli

delle quattro

uno

zione

ufi

attiva
)

indeclinabili.

r altro

T altro

vitium

come

|iarche

adiettivi

con

caso

il

nonief

Supino

lngua latina
lingua italiana; e come

riella

scoDosciuta

veri

et

il

Supino,
ben

csa

si rileva

di due
conjiigazioni,
sorte,
ha
la
il
in u:
signGcaprimo
passiva; e l'uno e T altro sono

i84
Aniatum
Monituin
Lectuni

amare,

per

ammanine,

amaf^

ad

ammonire

per

leggere,a tggere

Auditum

per

udire, ad

Amala

da

Mollila

da
da ammonirsi,
da leegersi,da

"

Pits$m
Lee

hi

udire

da

amarsi,

udirsi, da

da

Auditu

II

ad

per

amato

essere

ammonito

essere

Ulto

esser

udito

essere

foggia de' Verlj attTi, addi


manda
all' accusativo
la voce
esprimente Soggetto, su
da
cui cade
l'azione
significata esso, come:
Vanno

Supino

fare

in

um,

la rovina

di tot*

consaltare

Vera-

bonoe

Omnes

prditum

eunt.

ti i buoni.

Mandiamo
colo

Febo.

di

And

Vengono

la

vedere

per

dire

dendum?
Earous

ad

eamus

ludos

Ut.

veniunt.

accusativo

gerundio
onde

ambulandum

Cicerone
imus

ce
invead

ne

se^

disbe

deambulalam

Imus

accersitum

giuochi. Spectatum

Qaesto Supino equivale al


preceduto dalla preposizionead;
di

Nutrieem

nutrice.

Phoebi

oraculum

mtiimus

chiamare

Sciscitatum

ne

Il

scasa

m?

Supino

in

Zi

Andiamo

Andiamo

noi

passeggiare
a

preceduto

sempre

sedere?

da

un

adjct-

livOy come:
Horribile
Mirabile

Orrbile

vlsa

Cosa

dieta

CAPITOLO
DelV

L
lid

TTerbio

una

vedersi

maravigUosa

dirsi

FI.
Avverbio

parola'indeclinabile,cbe si
un
participio,ad un altro

unisce

bio,
avveradjettivo ad
ti
ad un
Verbo, e ne determina
ma
pi sovente
significato-esponendone qualche circostanza , o modo,

come

un

i85
Massimamente
Veramente

Molto

utile

f^ere

Prude

L' Avveri)!

it

compiment;

suppone

in

ed

agere

che

faccia

ne

dalla

differisce

questo

completo,

senso

nn

parola^

unn

distinguono molte

ne

sapienter
nter

stesso

se

per
di

dopo

non

Se

amans

f^alde

sapientemente
saviamente

Agire

utilit

Maxime

amante

specie,d

cui

sizione.
prepole

eccone

principali
.

Utique, maxime,
Ita, ita piane
Certe,

sane,

Affermazione

Vi

eliam

SI, sihbene,

mai

{\

.^ i.

si,

'

ri

^^

appunto
sicuramente,
Certamente,

profeclo,quidcm

A"

equidem

Sicuramente,

absqiie diibio

dubio,

Procul

3.

Negazione
non,

Niente

qaaquam

In

neutiquam

gi,

non

affatto,per
modo,

verun

mai

no

niente
in

nessun

conto

.._-

Di

No,

Non, band
band
Minime,

Nequaquam,

per certo
indubitatamente
dubbio,

Senza

3. Di

Dubbio
Per

Forte

Forsan, forsitan,fortasse,fortassis

caso,

per

atn^entura

Forse

4* ^' Interrogazione
Ciir?

quid? qaare?

Quid

ita?

Quorsum?
Quomodo?

quo

id

pacto?
qui?

i?

an?

Num?

ne?

5. Di
Ita

in

qual
guisa ?
no

guai modo?
maniera?

Forse?

Somiglianza
Cosi

"

Quasi,
Sic,

In

ceu

ti e ut,

ut,

uti

Quasi,
sicuti,vflut, veluti. Come

qual cagione?

cie pr?

Come?

Perche

anne?

per
cosi?

Perch
A

ratiooe?

Qua
Q

Perch?
X

come

se

in

\li

cerio

Nac,

^Vw^-''"*

'
.

ctsl

Cos^

guai

^\

f86

Tanquain
Quemadmodum

NeUa

medeiimd

Nella

stessa

Pari ter, aeque

Parimente,

guisa
similmente

eguale

Diversit

Ajter

MtrinieM,

GoDtra

Alioqui,

JUrimenti

licquiii

come

del pari

meiite^

6. Di

mdniet,

diuersaiieni

contrrio

all'oppott

D'altronde

Aliuade

fjiDi
-Quando,

tempo
allorch,

Quando,

cuin,
quunl
simili
ubi,
ac
Ut,
Hodie, heri, cras

che,

Tosto

mentre

che

subilo

Oggi, jeri, dimani

Pere od i

Posdimanij

Pridie, postridi

il giorno avanti, il girno


Jer l' alito

dopo dimani,

dimdri

C altro

Niidius

tertius

Pi une

Tu
/

Ora^

sa

JUora

tum

ne,

dei

dop

Nupcr

fa tette, pocanzi

Poco

Una

Olim
'

Aliquhdo

Quandolibet

Mta,

anticamente

volta

Qualche

quando

volta,

Qualunque

che

sia

Tandem,

denique,

demUitf

PinalmntCi aUa

Jam

Gi,

Deinceps, imposteruni

In

di

Cito, statim, lilico

Subito

fina

gi

avvenire

prest,

immediof

tott,

tament

Di,

dudum

Lungfnente,

Brevi

In

Jandiu,

Gi

breve
da

lungo

Jr

tempo,

poco
fa

jandudum
Jumpridem
AnlH, anlea, prius, prideid

Gi

Post, postea,- dchnc


Deinde^ exiAde/ poisthac'

avanti
in
Dopo, di poi, d'ora
Dipoi, quindi, in seguita, iti

prima,

Avanti,

Quondam
Doncc

Finch

quartus

Quattro
Non

Nondum

Numquam,

unquam

Mai,

prima

giorni fa

ancora
non

Tandiu

Tanto

Dum,

Mentft,

semper

iHoUo

tempo

prima

appresso
Una
volta

Nudius

tempo,

gran

mai,
tempo,
sempre

giammai
fintanto

i88
Di

tat

Qaest Avrerbj

aggiungono
L

jiltri

Verbi

la

mostrano

quiete o

in

stato

specie^

luogo,

conte:

tei?

Dove

68?

Ubi

dirersf

in

distnguono

che
o qualifii^u^oni
deteroilnnzioni,
di quiieteo di moto
; polche

diverse

le

secondo

si

Luogo

in

Hc

Qui,

mie

L,

Istic, isthic

Costi

luogo

questo

quel luogo

quivi, in

U,

in

luogo

cotesto

Ibi

Ivi,

Inibiy ibidem

luogo
in altro
JUrove,
luogo
In qualche luogo
in
ogni luogo, dappertutto
Dovunque, in qualunque luogo
Nello

Alibi

uapiam, Usquaiti

Alicub,

l)bique

Ubicnmque, ubilibet, ubtyis


Kasquam naspiam

In

Fuori

foris

O'io pcreia?
Huc,

il

ad

moto

\ i

'fv

luogo

un

.'
'

Dove

vai?

Qua,

cost

Nello

Emlcm

lUuc,

eo,

luogo

un

come

"

,.

istuc

ad

V andata

j^ltri htostran

IL

luogo

nessun

Dentro

Iiitus,intra
Extra,

stesso

La,

ilio

luogo

stesso

cola

qualche luogo

Aliquo

In

A^o

Jltrove,

in

altro

luogo

luogo

quovis, quolibct Dovunque,in qualunque


Quocamqoe,
Dentro^ fuori
lotro, foras, extra
II L

Altri

mostrano

la partenza

da

un

luogo,

Da

dove, onde,

Di

qui,

latine

Di

cost

IllinCy inde

Di

la, di

Indidem

Dallo

veois?

Unde
Hinc

da

stesso

D'altronde,

Aliunde

donde

questo

Alien

nde

Uudique, undcqnaque
Undecnmqne, nndelibet

Da

Da

vieni?

luogo

col, indi

Ittogo
da

altro

Da

come:

qualche luogo
ogni luogo
qualunque luogo

luogo

"/i lontano

Eminut

tla

lontana,

Cominui

Da

^cino,.di

IV.

j^itri

il

mostrano

passaggio

vicino

luogo

un

per

j,

come:
*

'

Qua

transs?

Hac

'

Istac

Per

o\^

p^ssi^

Per

qua,

di

Per

cost,

'

"

qua

di

cost

cola, di

lilac

Per

cola,

di

Alia

Per

altro

luogo, da^ altro

AUqa^

Per

qualche

luogo
q{ialcli$

da

luogo,

luogo
Per

qualunque

Per

il

Quaeumqae
idem

medesimo

V,

^Itri

mostrano

la direzione
eomet

is?
Siuprsnra
iatoraiNii
orsiifD,

aliorsum

lllorsum,
Beoi'aumy

8urum

Proi'saui

RetrorsuiSt

Ferso

dove

i^aif

V^rso

qua,

verso,

Ferso

cola,

vtrso

MI'

ingiUy

/tu

innanzi

cost
altro

Itiogo
'

all' ins

latrorspm

di

dentro

Jl

di

fi$ori

Dextroreum-

destra

Sinixtrorsura

sinistra

Quaqaaveriuoi, qu.qaaersu.)

To,

luogo

"

E\tror8uni

avTerhi

un

verso

4i^ indietro

retforsas

Molti

luogo
luogo

hanno

^^

'

gualunqu

luogo

cooiparatiTo

un

.'
,

superkti*

come

Docte

dottanten*

Doctius

pilidotta-

DocMssinie

mvnie

te

dottissima,men^

Cito
Bene

presto
bene

Gitius

piit presto

Citiasime

Melius

meglio

ottimanienie
Optme
Saepissime spessissimo
vicinissimo
Prossime
r^uperrifflcrecentissima*

Saepe

spesso

Prope

vicino

Niiper

recente'

'

te
^

Saepius pi spesso
Propius piii vietilo

niente

Pqtius

piaUosto

.iPo^if^ime

prestissmain,ct\te

mente

princip^ln^fule

xgo
CAB

ITO

DtUfi

fra
si

loro.

avanti

pongono

porto

I* altre

con

termini

parole eh'

le
che

nella

in

porto
rapordinariamente
in

mettono

esse

precedono

che
,

metterli

perch

dette

cosi

Sono

FU.

indeclinabili

toc

unire^due

ad

servono

Preposizioni

JLie Preposizioni sono


frase

rop*

che
qualche caso
Preposizioni reggono
sempre
ed in latino altre reggono
loro di compimento,
serve
r accusativo,
altre
Taccusati-r
l'ablativo^ed altre ora
Le

ed

To,

ora

T ablativo.

Ad

AdversuiBy

che

Preposizioni

-ad^ersus

j, appreso, vicino,
di,
di, verso

Contiro

di, avanti

Avanti

da,\ davanti

Apud

Presso,

Circa, circam

Ci rei ter

Erga

per

verso,

fronie,dirimp9tt^

faccia

in

f.

Ante

l* Accusativo

reggono

di innanzi

innansU.

appresso,

Intorno

a,

circa

a,

di^\ appo

presso
a,

alC

press*A

intorno,

poco

Verso,

di, inverso

verso

di, injMCcia,

di

rimpetto
Extra

Fuori

Infra

Sotto, sotto
Fra, tra,

Inler

di

Ju\la

Accanto,

Ob

Per^

Petes*

Presso

Cis,

Di

in

sotto

mezzo

di,

dentro

fie litro,

Jnxra

I.

di,

allato,

eatro

vicino,

tra
^

giusta, secondo,

appresso

citra

cagione, mediante,

per

(fipresso

a,

in

avanti

potere

qua
di,

Contra

Contro

Per

Per, per

di

mezzo

rimpetto a
di, a cagione

traverso,

circa
Pracler

Oltre
f

oltre a, eccettOt

salvo,fuori di, lungo,

appresso
Prope
Propter
Secundum

Presso

a,

vicino

cagione di, appresso, vicino


Lungo, secondo, dopo, injavore
Per,

JfMiigp,altrimenti, in contrqri^ftppretf^
di, sopra a, su
Sopra, sopra

Secus

Supra
ultra

Trans,

Di

da, olire

di

Verso

Versus
Post

Pop, dopo di, dietro

'

Preposizioni che

2,

4, ab, abs,

Absque,

e,

'

'

e%

sine

l*

reggono

Ablativq

fia
Sem^a,

Glam

Vi

QqrsLm

Dinanzi

di

senza

segretamente

nascosto,

davanti

a,

alla

a,

presenza,

sU'

t^liocchi
Cum

Cor^

De

/"a, dit intorno

Puifblicamente,'

ai

Palam

'

atlanti

Per,

Prae

Per,

paragone,

Sopra,

Puby siabtef

Sotio,

V accusatis^o

ora

reggono

f ablativo

ora

Saper

di

di^ in luogo

favore

3f Preposizioni che
ed

tutti

motivo

Pro

confronto,

a,

di

cospetto

di

sopra

al

sillabe,vale

di, sotto

sotto

a,

soUp

Annotazioni
I.

^i,

Vi

dis
,

cinque

fiono

re,

se,

con,

sei

.che

sono

per

se

stesse

alcun

yalore,

al
generalmente qualche cosa
colle
quali sono
composte,

am
,

mate
chia-

comunemente

preposizioniinsepar^^hiii,
perch si
nelle
parola composte:
esse,
abbiano

dire

trovano

sebbene

camente
uninon

aggiungono
significatodelle parole
pure

ben

conie

rilevasi

da'

Verbi,
Ambip

Andare

DTcllo

Svellere, stirpare
Tor
via, defalcare
Crescere insieme

Detraho

CoQcrescQ

a.

Non

indifferente il dare

intorno^

alle

circondare

precedenti quat-

*9*
.

preposizioni Vaccasalivo^
l'accusativo
quando
governano

tf'o

Bo

di

un

Ma

non

vede

dopo
pure

T ablativo

cui
s
esempj
prepsisipn e tutto
-soprat-

queste
vi

non

alcun

sia

'movimento
,

la

allorch

frase

indica

passo^s-

,^

luogo all'altro^

un

Jnjacinus

ogni

manca

n**

idea

in

mancano

dopo

irij sebbene

da

eio

sonfi

1^ accusativo

come

quando

movimento

di

sona

palliativo, glaccTi
unii
u(^ un
vert"

rahlativo
governano
di
verbo
quiete, e che

moto,

ad

Dite

conie

P^oi credereste-

jaraase putes

di

egligiurato

oi^ere^

il deliit

commettere

Esse

in

Esse

Essefn
magnum.hfluoreffi
diti^nem
popul||^xI^aEssere

janaoi
,

la

Venit

Ai^ere, in

Semtu

in

Qua

Cojelto

f^enue

/v,
,

in

beQ

potere
Senaio

tua

ia

itur

monte^

3. Subter

in

ma,no

.,

habere

potestatem

grande onore
potere del popola. Ro"

ii

^'as:

Per

rado

ha

Celio

y^ ai rofitit^

Tublativo

solo

tra

Poeti
.

le

Tra

4-

ed
ante

ora

post.

travansi

Preposizioni qhe

coirabtaliivo,ai possono
Tali
preposizioniadoprate
si possono
Ponendole
prima

il
e

nome.

collocandole

y\

sar

un

1^ dt'ite

'Esempj
A

prima.

dell*

uso

nome
e

po
do-

accusativo,

'

cktes

pducos
multos

Post

s fa

un

dopo^ delT ablativo; e se oltre al nome


di col locare
comune
adjettivo,Tusop
preposizionitra V adjettivo ed U noi^ie.
4

'AHt0

con

annoverare

collocare

te tempo,
signiican

coli' accusativo,

ora

Affanti

aiin.ca

pochi giorni
anni

^pQ

^oUi

Poci

giorni -uan^i

Molti

anni

P^ucis

cliebus

Muliis

post

ante

'

aiinis

preposizione

La

pronmi

che

di

quij

oud-e
quae , quod
voiscutn
nobiscum
,
,

cunt

buscum

precedere

piuttosto

ama

cun^

dopo

personali,

si dice

mecum

quocum.

ed

di
il

scguijce,
relativo

tecum^j^

qiiacum

se"

qui^

Tenus,

to,

regge

plarale,
Capalo
XJmbilico

compiine

regime

suo

re
singola-

regime

suo

al

come;

Fino

tentit
tenus.

Aurum

il suo

dopo

genitivo "{uando il

il

regge

pnfe. si mette
l'ablativo
quando il
che

tenus
?

atV elsa

Fino

all' ombellico

Fino

alle

orecchia

..

Ancbe
come

{versus

di

ama

seguire il

compimento

sno

Brundusium

Cum
Ire

Romam

preposixiooead

come

Dos

venit

Andando

ad

Brinditi

verso

Roma

verso

utAfs/icinameft^
sig^nifica

spesso

'

ad

exercitu

cum

11

Mediolannm
Sum

tu

Andare

versus

L
to

i(ea

tfersut

Capitano

di' Milano

%e

Sono

Capuam
it

Essendo

vicino

colt

vicinane

esercito

Capua

preposizionimolto

delle

numero

nelle

venne

riore
infe-

quello delle idee che;, si possono


paragonare
fu duopo far servire
stessa
una
preposieione ad esprimere
de' rapporti differenti /i quali per hanno
tra
di eserloro de' rapporti di analoga. fitne pertanto
i giovani ne' diversi
delfe preposiziodtare
usi e sensi
ni
stimo
comodo
e
vai^taggiosooffrir jor^^i seguenti
a

Esempj
hortos

Habere

ad

Tiherim

de'

Avere

giardini press

TV'

it

'

vere
,

Ira

ad

urbem.

Andare

^
,

aUa

citt

la

verso

citt

Cum

ad

ego
derem

Homo

Qui

ad
ad

deuot

Heraeleam

nullam
nos

uttlis

rem

ialeia

molesti

pestive.

saepe

Avvicinandomi

ace""

Uomo

sunt

ecem

atrum
amiot

illua

eam

che'

or

ad

Eraled

ad

nulla
da

vengono

contrattempo'
.

Nescio

buono

Coloro

a-

io

sono

spesso

portuni
Non

so

se

ni

iM-

andr

dieci "Uhm
i3

di

gut

"f4

Jd

'decim

Ad

mf

Ad

uinum

Non

contendam

/Vr

anaot

cliu

fuit

dteei anni

E*

stato

di

pretto

hns9

me

tempo
disertus

moda

So

ego acfivrftfs "e

getsi adversum

m^

Non

dispuler

Mi

iUum
Pieta^tem adifcrsus DeoA colere
dastem
iversum
Jthenas

Coifiivare

Goii9.titi;iit
QdlLaaierit de iUn
htune loqui ?

Chi

Podere
Ante

L'amo

apMd

Vamicivia

amicjtia

apud. Corfinium

castra^

Cesare

pQjiuit
Fai

apud

Apud

fui(

jurit

v^va
.

et

urbes

eiren

Cor

5*

il st4o

staio

di

presso

tua

versatm,

nelle

di

Capua

impadron

Visee

yici"

campo

casa

le citt

quin^i^agintacireiter

intorno

press' a

materie

di

tutte

Capua
cinquanta

poco

anni

annos

Qustodes

circa, postes miss

Si mandarono

sunt

Terra

vai molto

Egli era
kgali

occupavit

\Uit

gli uomini

Corfino

Sono

'

puam

stesso.

me

amico

pose

no

te

illum

Capnam

colei alla

mi
^

Cassar

dalt

di

tfit Qfurrai favore presto


dabbene

valet

plurimuni

eum

/accia ad

giorno
gli occhi

di

pi

Cenare

bonos

Apud

gli Dei

costui?

davanti

Porre

Apud amici^m cenare


Qratiam
oniequerif
ros

parlare

presenza
levarsi
avanti

diligo

illam

me

ardir

di

oculos

ante

$msa

werso

in

(a Jiotta

Ferma

te

in questa

piet

la

di

Atene

adt^ersus

lucem

ante

verso

eloqueatp

contro

condotto
di iui

son

"

Surgere

itet^Uo

ha

Quaado

se

Tempia

convertii

circa

circum

cjuae

axem

Jorum.

le porte

tutte

La

si

terra

rivolgecirca aitasse

che

tempj

guardie intorna

al

intorno

sono

fro

aunt

Circum

Citra,

haec

loca

Bhenum,

commoratar
cutra

posue^

Dimora
Si

intorno

questi luoghi

di qa dal Aena

aecamptarono

mot

CvlU

citra

quam

debuit

Ornata

meno

di

che

queUo

si

conveniva

Qiiocta adn^iraiis.citra. invi

Ammirando

diam

"

tutto

sen^

invidia

tutti
contro
NitiilQnuspotestCQnXraomiBtffNiente pu uno.
al tempio,
Pomus cantra
tempium poaiU^ Casa posta dirimpetto,

Contra

officium ^9X

Contra

spem

accidit

JE'co.fitro il dovere.
Avvenne

l'opposto, di

cip che,

i 'operava

Toa

Tlaiitai er^a

iil%iW9aq

l^ammo

tuo

vena

di

me^

edik

190
Per

plarimam

selus

im'9it

mollo

tur

pel

e
za,
posse
Hostes se/)eroihi"ioFierde){ce
^I nemici

coirtenderunt

re

Se

yiae

hiemem

per

Mettersi

di

fornarono

ti

gettarti

a*

ripari
tfiaggiodarante

me*zo

per

commiiieie

phunfe.pi^ ia/imr
delitto

in

il

verno

FtJttis

tu

pater

aetatem

per

filiusi cojus

ejus

68

fierent

ti

tergum

domum

steli

manus

pOti; ad dexteram,
deorsum
laevaiD^ sursuiUj
dies

paucot
advenerU

Post

hanc

Poti

hominet

non

nossze

spalU

Me

alla

casa

dietro^ a dttra,
in
sinistra,
su^
ingi
Dopo pochi giorni taprete cosa

ad

'Davanti, di

quid

scietis

conditam

aeeaduio

ear

urbem

dietro

Restammo

mas

cagione fehe

la

fatte guette
legate dietro

ton

"^Le mani

Aure,
Post

all'et

tei ttaio

nuptiae

^one

Vinctae
Pone

Tu

figlio, di cui
potevi estere

tuo

padre

suo

hfte

stetit, quominus

te

di^nuo

guanto

p-

esse

isti'

Pen

'

Sei

Dacch

questa

citt

mondo

Jabbri'

fu

cala

'

aldeidi t

mil

Poti

si-

memoriam

memoria

inarit

'ijint^o

praeter

^'

la

mondo

di

accaduto

Strusci

ram

-Dacct
^

hominum

Praetr

ilibi

nato

niente

timile-

uomo

del

spiaggia

mare

Etrusco

Ominhftv

senleatSit

unam

condemnatus

Aristides

espuisus

est

patria,

modum

quod pf'amr

est

condannato

stato

al^

voti

Aristide

tutti

eoa

ecoesione

fu bandito

uno

dalla

patria,

perch'era giusto ^Itrmodo

justus

erat

"Ae %c\ti praeter opinionem

Avvenne

arem

animam

praeter

Proptifr Pitoais

ttaiaam

con-

Darei
Ci

anni

temput

ftL"

Non

na

Fluvius

possunitts
Eurtftis prpter

demonem

Omnia;

aee-

tfua

ram

fiunt

Il

l'anima
alla

vicino

statua

Piatoiie

aeeamparei

pottiamo
motivo- deit
fiume

ttagone

Euraia

scorre

presso

fluii

Mulierem^
"fuae
debat, dilexit

fuorch

tutto

sedemmo
di

sedimus

CaiitrsLpropter
eere

mia

la

contro

aspettazione

meam

OmnXik.

quetto

propter

te

se-

Sparta
Amh
quella
vicino

seundum
sunt

natu"

in

Tutto

bont

ci

che

mdeva

te

che-

deve

natura

iMbend

donna

fa

ti

seconda

riputarsi

la
come

6mi/iq

Secndum

mane

iter feoimns

Secndum

Deos, hominet

Fiaggiamo
V

lungo

la-

riva

del

mare

)io" Ihpo

gli Dei,

tono

gli uomini

miirbus

otiles

BKimc

ekt^

ewe

hunc

Seeundum'
Secundum
a

drem
oibil

te

mibi

est

0olttiidine

mi ci US

eufrt

ptm$on

agli uomini
Dopo ^ueskf
Dopo di te

possunt.

giorno

'

./,

nienu

della

caro

107
jhu laiU'

pili

ioUtudimBi

Nuntiat

Pootifices

populo,

cundum

Ei

decrevUse

al

avviso

Pomici,

chs

popolo

kcr^ttoin

avevano

tuojauore

Secundum

ut

ea

deliberetis

affinch deliberiate
queste

Secundum

praesentem

aliqueia

care

De

tao

tionnibil

Pare

iniquis

existmandi

secus

alcuno

videris

cfie

Supra

id

metum

Al

me-

potere

deve,

delle

leggi

sopra
latini

belli

occasio

strada

la

legee Nessun

eupra

debet

esse

dato

malvagi
di

Lungo

polenta

abbia

tu

tersamente

viam

Nulla

te

di pensare
di'
della tua
volont^

ai

ne

loci deilisae

verso

Secus

Jout-

come

presente
animo

ise,

in

cose

Giudicare

\vtdieA-

intorno

che

timore

si

al M

essere

deUq

avevfs
,

acccsBcrat

quoque

guerra

supra

Essere

mortales

coeteros

altri

Supra

credibile

caique

quam

Jl

si

di

itggiunse

questp
innalzala

ancora

AiUAi

de' latini

tutti ^U

sopra

uomini

d'ogni credere

sopra

est
7

.
.

Supra

caput
bostes

Cum

Qui
Qui

Hkenum

trans

flumen

incolunt

vicino

Qufii die

abitano

rsnt

qui

trans

aJtra

faeiat

ultra

dilatum

bellura

No.a

est

Reno,
fiume

ma

di

costi^^

non

oltremare.

vanno

fare

pi

di

quelh

bisocna

die
Non

che

Guardati

opoclet

quam

quelli

dal

di l dal

curruni

mare

sopra
i nemici
di l

cielo

Mutano

mutant

testa

jvedere

potei'am
animiim

non

la

Quelli ch'erano

pot-

erant

di

sin

Essendo

videre

Coelum

Ne

sni

caput

supra

trans

Sordido

sordidos

bomo

si

differ,da

vantaggio

la

VUra

jus yictori^esevire

guerra
Nnn
conviene

non

incrudelire

pi

licet

di

quello

die

vittoria

la

per*

mette

Mortem
ta si

alquid i/i*"iest?
cupis mori

Vi-

Di

la
cosa

della
di

desideri
Vuluera
bant

ukra

mortem

pat

Le

evA

morte

pi

morire

se

tu

aprirono pijuancora
afilloche abbisognasse per.

ferite si
di q
dare

gualche

Vita,

La

la

'

morte

'9
.

Sfbi propoMiorvBt
pergera

polim
Tea

/ftf

Si

mndmrt

ropo0tidi

grano

vtrto

Napoli

versas

nobis

din

tam

bette

tei d*i
afflitto
pere he

Sono

clolui

tempo

DitceiDiotii^ifr5f bene

mane

da

lontano

Pariimino

dalla

iung

noi

di

citt

buon

mattino

Accepl
Illiut

litterat'a

mUtat

te

tertiua

morte

Ricevi

le

UT il terz'

annat

dopo

anno

da

mandate

lettere

la

te

morte

sua

est

Jtbsque sole perpelnqt diet


CarammepnnsenteAxqiit
^e

gela

Un

mia

in

Disse
cose

eh'

Xontao

da

tunt

Procola^^aye, pfocul a flmine

intero

giorno

sole

senza

quelle
presenta
state
fatte da te

erano

dal

lontano

Giove,

fulmine

"

Coram

ieeum

Clam

viro

el

loquar

Ti

axore

Di

parler

bocca

ed

al- marito

nascosto

alla

moglie
Poetae

aadSun

poluptau

cum

Poeti

tur

bus

conjugi'

cum

Uheris

et

de
ieoiptl

SUiaere

vNihil

Begulut

marmore
tua

sen*

Ifon

mistus

ett

de

not

E'

somno

qua-

nteit

diteeastt-

Uno

lueem

ante

liqua
Prae

oeuUs

babea

vedi

Non

pottnm

non

re-

ubi

TAfiti tefacit ut
hominem

vec*

partir avanti

amici

tm,

netcio

neminenl

avanti

Non

e,

quelle
gli occhi

cagione

posso
lacrime

;"rid^Ita

putet

neppure

hai

Non

mi

Me

certa

una

giorno
daljbngo

ibere

gaudio,

da

de* miei

che

ter

dal

Uscir

prae

iaerymls

alzarsi

di

tempo

Chiedendo

vdei
Prae

per

letto

exre

quae

'Roma

chiarella

amicie
ett

coeno

tuo

prigionieri

oramai

anicula

rat

il

sentm

mandato

cambiare

etfc

turgere
Cam
perOttnctairetarex
Unusex

nulla

far

Regolo fu

Captivlscomma*

Romam

Tempaa jam

dam

poveri vagando colte


mogli e figli
Fabbricare
un
tempio di marmo
Andiam

consenso

de

tandis

de

niti

agam
tentia

Nec

pia*

con

cere

Vigmr e^tndi

ascoltati

sono

per

dell

mie

il resto

scrivere
t

cose

allegrezza,

ove

sia*
stima

tanta
to

se

non

di se, che
istima

rispet'
nessun

uomo

Retomnef

quod

relictat babeo
tu

Tclit

etpro centam'uii/-

Catomibi
'

prae

libus

Lascio
tu

fuori

che

tiene

Catone
il

luogo

di

cento

Diedi

quello che

vuol

Il solo
me

dedi
Minatvignti/rroiii5o"M#

tutto

venti

mine

per

appresso

mila

entrambi

*99
Pi*

JcUquitpugnare

Hs

ComhmUere

p9'suoi

p*tuoi
i'ro o" quanti

feceris

quid

facafn^quid*Per

approbabo

Jcoiari

grande

la stima

quaUimou

te

altari,
he

ho

cosa

di

farai

che

tappfxtvero
Homo

sin

fide, sine

sine

re,

Vomo

sede
^

se

Alcuni

mer-

ira xnafv

gunt
in

s*immetgastoin

uccelli

mare

in

Mia

evolvit

Rhodsnus

se

mare

Ex

ide,

stn'z

domicili

ienM

aVeft
(^uaedakn

averi,

senta

Europam

eaerci"^

tra)icere

tum

tn hameros

etioaic^uid

sUos

// Rodano

matihus

la

Mulier

ira

numero

Alzare

ijualchecosa
spalle

Oler

ferre

ira

la

ludens

vittria si tiene

Donna

seni

coenam

nel

mare

lYasportare l'esercito daUAsia


in Europa

ler

Victoria est

si scarica

che

balla

sua

sicura

tempo

al secchia

Portare

sulla

legumi

cna

Singuae ira
traditae

tnilitem tunicae

sunt

scribam

re

stata

Xh

ttd

citsghatd

ptr soldato
Ti scriver intoi*n

\
.

tiac super

vesta

iquesio/-

ft
^

Ciiin alii supet valium

pitarentur
Super terrae tUmuum

praeci- Precipitandosialtri sopra


steccato

pouere

Posero

eolumnam

colonna

una

di

eminenza

Multa

rogitaos Facendo
super Priamo
intorno
super Hectbre multa

Super

viridi

super
haec

Oltre

li civiis

Campi

la

qui suhter

Venta

subter

Yirtus

omnia

cedere

muros

tesludine
in

quae

possunt subter

se

tamo
verdeggiante

che

ha-

tiene

quelle cose

bet

aU

sotto

sono

i serrati

virtti

temere

civile

guerra

Sotio

Ettore

ci si cominci

campi

La

homine

interrogazini
e
mokfi

Priamo^

ad

il

Sopra

i|icessttbel-

timor

an

sopM

terra

molte

intorno

fronde

lo

te

mura

scudi

di

sotto

se

che possono

tutta

darsi

uomo

..

Ma

sub jovejtigido
venator

net

ti cacciatore

sta

sotto

il freddo

aere

Sub

nomine

pacisbellum

atet

Sotto

il

nome

Sub
Sub

manu

sunt

adveatum

omnia
Praetorii

Tutte

id

manus

le

cose

Jll' arrivo

sta

na

son

pronte

del Pretore

avvenne

CI

evcnit
Sub

di pace

la guerra

scosta

succedei mihi

Exercitus sub jugum missus


Sub eas litteras recitatae sunt
tuae

Mi

verr

sera

le mani

mandato

Esercito
Subito

tra

dopo
le

Ute

sotto

il.giogo

quellelettere si Us'^

"

CAPITOLO

FUI.

Congiunzioni

Delle

G"nganzioni

le

ad

anire

le

altre

membri

yersi

gli

come

del

anelli

eipaH

serTotio

parti del

discorso^ e soprattutto
periodo, o diversi periodi;onde

cbe

uniscono

legano

di cui

specie^

i drsono

parlare. Se
le prin-

il

eccooe

Copulative

I.

Et,

clie

parole indeclinabili

sono

distinguono di verse

ne

"

ar,

ed,

E,

atqne/

Etian, quoque

ancra,

parimenu,

pure,

ziandio
Praelerea

Gum

tum

Oltre

a^ei;

Non

solamente,

-^

inoltre
ma

ancora

ti

I"i^giuntive

^e*

Nec,

...

N,

'

nefc

neque,

Mquidem

Nemmeno,

Ne

jfffinchnon

An

non

Yel,

aeui

aut^

sifc

Asl, sed^ autem^

at, yerum,

nemmanco'

neppure,

O, oppure,
3*

re,

come

ostia

oifvero,

jisiversatisf
Ma,

ve*

per, poi

porro

IfiUilominat^
Tamen"

nihiloseciuft

attamen,

nuUadimeno,

Pure,

NuUadimeno,

verumtame

Etiams, quamvisj
quamquam
Ets, tameU^ licei

Sebbene,

tuUavoUa

tuttavia

quantunque
sebbene

Bench,

4. Illative
adur^que

Er^o, gitar"itaque

Dunque,

rdeo, dcirco, unde, prolude


Quare
quapropter,
quam-

Perci,

onde

Perla

qualcsa,

obrm

lo

"^uocirea

Per

5.

Causali
j

Nam,

namque,

Quoniam,

enim,

etiam

'lu-ppe,siquidem

laonde,

che
lo

che, per

la

qua

cosa

Dimostrative
Perocch,
Poich,

imperciocch
giacch
'

per

Qttod, quU, profjtevck qaod


Utpolcqu, qaippequi

JPerch^

imperocch

Poich

aUeaoeh

Ut,

Affinch,.per

ofe

6.
Dum,

tlammodoy

Si si

quidem

Sa, sia

Condizionali

modo

Purch

Se, seppure

jQau8"

alitcr. si

sin

Se

Nisi

Se

y. Di
ukroniy

nam^

Annon,

che,

fion

che

meno

se

Fine

Affinch, acciocch,
Affinch

ne

non

no

Motivo,

Ut, qao

Dubbio

8. Di

poi,

$e

ee,

cosi

Forse,

ne

aecne

IXe, ut'

ma

non^
e

'Ad,

che

paara

perch

perch

non
,

non

9. Dichiarative
h\e, yidelicet, scilicet

Cio, cio

Nempe,

yale'

nimirum
IO.

dire

Aggiuntive

Imo

dire

Anzi

Et, etiam, quoque

Anche
^

Inoltre, oltreci, oliraccih

Praelerea
Non

inodo^

etiam

yerum

Nedum
Praeter

quod

quam

Non

che
di

in

primii

tum^

'

Ordine

Pria,

deiod6j

allorch

^^

dipoi, indi, quindi,


gf^i^Oyin, appresso
anzich,

Primach,

ezquo

primieramente

prima,

Poi,.

exnde

Priusquam, antequam
Postquam^ posteaqoam,

anche

ma

che

Mentre,

dchinc

inde,

Di

quum

Priofl,primum
Hinc,

solo,

Oltre
ti.

Coni

Non

in

se^

avaniich

dappoieli;dacch

Dopoch,

Prim

Primieramente,

Secutido

In

secondo

primo

in

luogo

luogo, secondaria'

mente

Tertio

'In

Interea, interim

Nota.

Tra

G"ngtuntivo,

luogo

terzo

Intanto,

le
aitre

Congiunzioni
T IndioatTO,

frattanto

alcune
ed

ffovernano

altre,or{^

il

rinftca-

2oa

vedremo

come
significato,

quidem

iVe

parola framezzo^

come:

Ife Terbum

iatelle"i

quidem

si velim

Ne

Ne

inteki neppnte

Non

Neppure

ial? i fuere

quidem

mettendosi

sempre

tfuidcnt

iniontet

della Sintassi.

parlando

si diTde

iTer^'

il toro

ora^ Si CongiuntiTO) ieeoodo

ed

tivo,

qualcbe
parold

una

volessi

$$

gr innocn

Neppure

furono

salvi

eongi nazione

Que

parola

tra

O^nnia

si unisce

fine ad

in

sempre

al-"

come:

Ogni

agi^ tectumque.

secum

taremque
Terraque, marique

tetto

nota

Le

ejus

ed

gesta

la

in

trasporta

il

casa

impnst

sue

'

sedo

cos

in

note

terra

"

mare

Le

enirn
congiunzioniqtloque, autent, veto
Seguire piuttosto^ che precedere altra parte

amano

di

scorso,
Ta

filii mi!

Brute

Tu

longe aberani

autem

Aotoaius

meiises

o\^vero

Gratnlor

utrutn^

debbo

Mi

biberit

che

ne^

significa

veoerit
\^ero

possono

il

pure

Domando

ne

nec

se

costui ha

pia

non,

le

nec

nei

congiunzioni

come:

Sii felice
4

non

an

latino

nel

teco,

vomitato

adoprano

sottintese

sono

an

Autem

si

quando

utrum

Qttaero

mori

te?

dire

pu

bevuto,

modo

ancora

Sis felix

hanno

vomuerit

an

per

Niuno

iste

utrum

stesso

Ci segue
num

'

cngr"tular

temere

Nello

lontano

Lercio
viife, ma
gi due mesi

di num^

timeam?

tibi,an

ne

plus

figlio!

mio

mollo

come:

potest dicere

Nemo

rut

era

#0110

in correlazione

An

io

Antonio

interiit

cum

pure,

Ma

vivitiLerciusiro(lao

sunt

o"

di^

come:

quoque,

Ego

del

o
se

sia

anclie

essere

di $ij
significate

venuto,

no

arverb]giacch

certamente

certo

s
,

Qilando
in

latino
ne

per

se

in

an,

posposta

italiano
num,

ad

significadubbio

utrum,

altra

Toce

ovrero

come

per
:

si traduce
la

cella
parti-

t204

proinde
die

secui

la

Talgono quanto

oottgiunzone

come:
,

salutem

Cujusego

saltfezza

dcbieo

tueri

meam

La

nonsecusac

del

difendere
la

quale

dello

io

aUtimehi

non

che

propria

Idem

ac

lo

jbso

Idem

atque

La

medesima

che

che

cosa

Quando la voce. italiana che pa rivolgersiin il


quale, la quale, allora relativo, e non
potendosi
ci fiire, ana
ih
mera
congiunzione, che si rnd
.nel .convertire
e
per quod o ut;
latino, detta congiunzione pu essere

l' italiano

latino

del

il nominativo

ed

il verbo

ho

vei

che

ta

ih

stia bene
'

E'

cosa

che

che

vergognosa
nati

sono

in

accusativo

infinito,cme:
.( Gaudeo

Godo

gendo
rivol-

omessa,

aggiunto

in

vale
,

ovvero

Gaudeo

bene

rt

rjBms

Turpe est eos qui lene^ na


turpiter fifsre

quelli

bene

hem

tu

quoo

vivano

bassamente

tunt

i
.

Et
re,

alcune

volte

si deve

tradurre

anche

per

come:

Pater est abiturusy


n

Il

ego.

si prepone

ed

optime.

come

partire

si dicesse:

il

esempj cbe aegtiono


della particella
quia

Non

quin

?
rectum

'

multum
come':

fornito di

grandissime
.

ficati
signi-

'moii|rano i ^liveroi
.

Perch
einet

tenuissl"

pure,

ricchejbM

taces

il significat

maximusj

i^alde

Si pure

Gli

Tfon

so

non

di anche,
significato

Sisvelmazimisauctusdivitiis

Quxn

io pure

superlativi,e ne accresce
vel optime, vel
maximum,

vel

ha

ai

se

Talora

deve

padre
ae

come

mas;

et

num

escio

Fel

pu^

che

taci?

non

non

fsse

gfu*^

05

ipse hincerolara

Quin,

dubito

Non

Non

Non

tri-

Non

dubito

carueris

mo

quin ad

Nemo

fuit

te

^uin vl4^rit

posso

No^

vi

Niente

enu*

buona

voglia
di

non

guafe

non

meno

alcuno

fu

dubtant

^ke^non

lasciato

ab'"

chiaramente,

scritto

dubitano

Non

Quia, mirare

il

veduto

ho

bia

acriberem
.

Non

di

sfa

He

non

scriverti

praaternisi guii^

deate-

'

tu

fave di

'

l'abbia

Nili II

che

priuo

stato

possum
barn

di

isolarmene

alit

quih aec|i]0

Undero

Judi

espio

che

ti

non

ma*

ravigli

CAPITOLO

IX,

Dell*

Interjezione

Interjezionisono
parole indeclinabili,e perlopi
inarticolate, eh' esprimono i diversi affetti,e sentimenti
e

di

chi

parla;

cosi

sono

fsso nella frase,


Jiosto
altre parti del discorso.
e

chiamate

perch
arbitrio

ad

sono

Gli

affetti eh'

hanno

non

tra

gettate

esprimono

no
so-

principalmente.

Cuge, io,
Ah,

dicito

a?en.*

Allegrezza

L*

I.

io!

oh proh!

Ah,
a.

Ah, heUj

//

hei, boi!

Vm,

yae

tibi!

ohi

Dolore
Ah,

3. La

ahi, ohi, ahim,

La

O, proh^ bui, Papae!

guai

si, oh

Ut!

utinam!

si!
oh

qaod

capperi!

Desiderio
se,

oh

Dio

voglia! Dio

Cosi

eh!

utinam!

^c!

iu!

Oh

cosa!

Oi, deh,
utinam

te!

ah, deh!

na

Oh,

Maraviglia
Oh,

5. Il

ohim

Minaccia
Guai,

gridate evviva?

evviva,

Fiva

cosa!

se/
voleese!

etra-

166

Huit

Ltvatt^ di

apage!
7, Per

Eja

euge!

rjezioni
,

(oh

far coraggio
Coraggio!
'

Age, ag clunt.slgte,
agitedoitt
Alcun?

f^ul.Ha!

volte

come:

vergogna)

Nomi

mnlum!

Miserum!

Or

sodo

(ti

%^ia,CTaggio!

su,

io

osati

di

Iote-"

peste ) Infandum

la

venera

forca

(oh disgraziato)Kefas!

(oh

TilttDa)

INDICE

bht

Cfwnmatlca

m'4

quali prU

PAfiiTE
AVAU81

PRIMA
BBL

FARTI

DSI.LB

comprende

DISCOBflO

ibid.
bid.

PRIMO

CAPITOLO
PEI,

VOMB

P^'t*
t^.'^V'^
D^r't
il nome?
sorto
""

quante
Quale il Nome

Sclanlivo

^*^

"

ibid.
.

:k:,i

}bld

VI

Proprio?

Comune,
Quale
il
Collettivo
Qua e
Quale l'Astratto?
^uali cose debbono
il

ibid,

de

"intende
de

siano

^
Uro

per

PRIMO
ICUMBaO
e

numero

che

nomi

mancano

** S"^"^
^i??^,^
e

qua!

SECONDO

pib

meszo

genere

GEITBBE.

sieuro

per

sono

distinguere il

che

i nomi

specie?

^* quante

competono
*^

genere?**

jj^.j

che
|4)ueUi

IJ; che

ibid.

agli

sob

uomini

Sono

ibid.
.j^-j^

DEL

di quante sorte ?
dell'ai.
dell' uno
0
q

numero?
ARTICOLO

Qual

ibid.

riguardo al Nome

considerarsi

ipEL
coM

'

4i Moltitudine?

ARTICOW

Che

ibid

Appellativo

convengono

regole applicabilianche

queste
genere

*^y""^J
*^*'^*-

solo alle

n^w

sono

i nomi

de'

ibid

donne?

agl| animali

metalli

de' Mesi, de* Venti,

ibid!

de'

Monti,

de'
ibid.

di

ed
dejle QitUi, Prov^nc^,
quale i nomi
Isole;
simili com
Poemi
proprj delle Nasionl, '{le*
,* e.
ponimcnli
i nomi
qual genere
sono
dfiftU-Alberi?

nomi

Di
Non

ve

Di

che

Ve

ne

Di

ne

Riferitemi

alcuni

vi

di

due

di

s'intende

CA9Q

Caso,

per

la

consiste

ibid.

TERZO
'

quanti

sono?

QUARTO

DELLA.

che

ibid.

genere incerto?

ARTICOLO

In

ibid.

comune?

genere

DL

cosa

che hanno

lingue*

ARTICOLO

Che

sali

mollo

sono

Epiceni?

de' nomi

sono

DECLISAZIOKB

Declinazione?

ibi.

esistono
nella lingua latina
Quante declinazioni
.si distinguono?
deve
A qual cosa
principalmente fare attensiooe
,

le

para

ibidi

bisi^e?

ibid.

nelle

genere

dicono

si

de' legumi
?

che

nomi

si dicono

nomi

quali

ibicK

regola

questa

differente

JNon

degli

i nomi

sono

genere

eccezioni

un

ibid.

alberi ?

degli eccettuati?

sono

Quali

ibid.

eccettuati

i frutti

sono

genere

qnal

Ha

degli

sono

ihia.

da

che
ibid.

ch'im"

Declinazioni?

ibid.
L

DactiNAziONR

hanno
al Nominati
Quale terminazione
prima Declinazione; quale terminazione
sono?
sing. e plur. e di qual genere
il modello,
alcuni
Datene
e
riportate

nomi

delia

p/endono

al Gen.

eo^

egualmente^

-notatene-

n.

Quale terminazione
quale terminazione
qual
Modelli
che

no

al

ne

Nom.

della

nomi

a! Gen.

sing.

3.

Deci.

plur.

di
IO

hanno

/secondo le diverse

d'

al

ter

mi naon,
ibid.

nominativo.
neutro,

nome

noni

che

si

deeliijm-

egualmente

it

IIL

Quali

ibid.

gcueVl

Declirazioub

prendono

Declinazioni

i nomi

Declinazione

differenti

nano
si decli-

sono?

genere

di

hanno

che

nomi

nomi

coniDrevde

prendono

al

Gen.

DEctmAaioirB

Deci,

questa

Sing.

plur.

qiiaW

tcaiiiiaiiio
la

Qt9
Modello

nomi

Declinazione

d'pn

neutro,

nome

^gaalmeote

si declinano

che

nomi

ibid.

^^

i^

modo

egual

in

b deelnaoo

che

lY.

...

DtiCLllTAZIOirB

qnesta Deci;, qnal ermibasMieQuali n^f^i .'.(imprende


al

ibanno
quale e quella qhjB prendpno al.Gen.
nom.,
8Dg..e plui'.
che si declinano
nomi
Modello,
e
egualmente

ibid*

.....

d*

S"ealinazione

un.

terminazione

prendono

Modello

questa Dcl.^ quale


sng. e plur.e di 'qiial

Gcn.

nomi

di

tutte

che

GEKBBAU

'

'

'

'

ibid.

?
,

due

quando son
composti
d an
quando son bo]pt"sti

casi inciti,
ed

retto'

caso

'

ambedue

di

il Vocativo

generi

'

sempre

sempre
spjressai?

17

la medesima?

APPEifDICB

Jbid.

'

ibid.

preceduto dairinterjczionep?
rAblalivo' em^re
accompagna

che
{ifreposizione

composti

obliquo?

Modelli
La

i nomi

si declinano

uno

si declinano

iG

"

?NNOTA-ZLOHI

come

ibid.

eg^ualmente

si declinano

le Decliiiazioni

Come

15

CJome

di

i 'Nomi
al

'

sono?

genere
Tavola

ibi(^

Decunaziomb

nomJ

al

terminano

i4

neuUo

'V.

'

C^me

Nome

'4.4

ibid

L. DEClllTAKlOHtt

Alla

e^

'*

della

nomi
"^ctali

Dect

1.

hanno

il Dal

,ritbl.."pllii'..

-ia' ahu$
Nomi
Non

18

che
vi

del

mancano

sono

de' nomi

singolare
decliuati

Modelli
Non
.'

tominato

in

ai?.

Dig4A

AWBIIDMV

Il

osservate

cosa

intoi^tiial

(^nt. plur.di questa


^pu sincopare?

Anche
lo al

in

questa

Deci,

;f

Deci,

..,"

IL

...

ibid.

4^U.si.Decl.
della

si

prinia non
'

'

de|^""mi/

'

che si

'

''

'

.'lo^^

ibid.

Am;)irteiigono(
"a qtteMa
0$,

'^

so-

usano

plur.

lii 9US,

ibid.

;,,..

'P^pITA3Up|l9 f

'

vi ^9Dp

.t

VpcaL
come

-19

i Peetlil- (xeiB^,
ulng.
?

..

Che

partioolaBniettite
presso

ibidc
ibid.

^..

greca?

alla

i;..

si trova,

"

on,

che

Dl.* aluni"Kiml

hannp

una

(^Mfti^wnilliat:

specialedeclin.

inj*..:"Mjd^d.

li

Awmao

nomi

Aknni

dS

im, ed in
Altri hanno

deci, hanno

questa

TAbl.

conseguenza

^ Acc.

terminato

terminato

uscita

doppia

una

III. DMk.WAai0Ri

AU|k

in

all'Acc.

hi
31

doppia perci

all' Ahi.

ibid.

terminazione

La

minano

in

I nomi

a.

S. Anche
I nomi
la

in

terminati

in

gli antichi

in

molti

in

scrittori

eccettuano

Sbid.
in

al

Dat.

ibid.

Ahi.

plur.
ibid.

bus

si trova

il

to
Dat. sing. termina-

hanno

il

Gen.

aS

plur.

nato
termi-

ibid.

ium
i nomi

sono

di

ana

che al Gen.

del

Declinazione

to
l'aumenibid.

IV.

della

Dbclirazioi
ibid.

domus

nome

di queste

nomi

sing.ricevono

piiisillabe
appbvdcb

Quali

hanno

ma

lis

questa Deci,

di

nomi
in

si

or:

rAbl..

come

Molti

al,_

la terminazione

Presso

ma

e/

hepar

greci terminati

terminazione

ter*
23

e,

nectar

hanno

nomi

sing.in

de' mesi

far, f ubar,

altri

deirAbl.

i nomi

i.

neutri

altro

per

ordinaria

DecL

il Dat*

hanno

Ahi.

plur.

ubus

34
Ibbbgolaiii

Db* Nomi

Quali nomi,

si dicono

nomi

Alcuni

di

'sono

ibid.

Irregolario Anomali?
al sn^ e d'un
un
genere

altro al
ibid.

plur.
Altri

acquistano 9

di

ambiando
significato

mutano

mero
nua

altri eoli cambiare

Ed

Alcuni
Vi

hanno

al

che

terminazione

i casi

tutti

per

doppia

una

avere

possono

a6~'

deci.

cambiano

numero

ibid.
deci,

d*iin

son

ora

la varia

Nomi

che

Nomi

che

ibid.

uscita

Nom.

Altri si possono
Altri

sola

una

de' nomi

sono

di

ed

genera

terminazione
non

ed

latinamente
ofa

cui

con

hanno

plur.

hanno

ohe

d'

son

,,

non

alla
an

secondo

.ibid.

portati
.

due

altri

uncaM"

ibid.

greca
altro

ec.

^7
a8

'I"LL'.TBaAZlbvBn^'NoMt

Esempi

di nomi
^"^

Diminutivi

^9

Aggiungendo

'

AHkTA^NT

'

^iettivi,si formft

mb-9^

.una

apecie di
3o

Dkninutivi

j.

"
.

TERZO

ARTICOLO
DB'GRJDI

Quanti
Che

distingaono negli adjeHivi?


Positiva, il Comparativo e Superlativo?
del
guono
Comparativo. Quanti Comp. ei distinsi'

gradi
il

cos'

ADJBTTIYI

DEGLI

Formazione

39
ibid.
ibid.

si

Come

si forma

il

forma

anche

Non

si

formano

di

Difetto?

4^^

Eccesso?

di

Comp.

Eguaglianza

di

i.Comp.

Come

coir avverbio

magia?

la

ricevono

ibid.
ibid.
in

desinema

ior

Quali Adjettivi non


Come
pu risolversi il Comparativo
il Superlativo?
si forma
Formazione
del Superi. Come
il
in or
formano
Come
Su^perlativogli AdjettiviUrminati
E

come

come

P^etua

simiiis

JcilU, agil^gr4'

si forma

volte

molte

liyo quam

coli' avverbio

premeUendo

per
multo

Yi

aggiunge

Alcuni

il

Comp.

iv

irregolari nella

ibid
e

Saperi, sebbene

degli

de!

che

mancano

delV upo

formato

Qualche

'vlta

volte

viene

si

dell'altro

OHP.

BEL

nome

la

si

un

se

dopo
s fa

medesimo

fa

segue

la

ibid.
che

di
'

al

pone

congiunzione
medesima

quam,

del

precedere
e

da

ibid*

il

dell' a-

caso

46la

congiunzione

avverbio,

th

emetto

al

seguita

camp*

primo

congiunzione
tempo,

/^5

Comp.
caso

"

della

uso

si

dairAbh

'

cfjetlivo,

un

medesimo

coll'aggiuntadi

djetlivtCompi
Quando dopo un
al

SpPERL.

ibr^seguiU)
preposizione prae sottintesa
la preposizione
" espressa
^rae
unita
al
trova
semplice positivo,

che

che

ibid.

'

Comp.

volta

44
ibid.

superlativo

mancano

dalla

Comp.

del

Comp.

man^

ibid.

adjettiviche

mancano

retto

.'

forma*

Positivo

SlUTASSI

da

ed il Superi.

mcior

del

altri

Ogni

4^

degli aidiettivi che tfono


Comp. e Superi.
adjettivihIt"Yi il Comp.

sono

Altri

Altre

super

ibid.

del

chino

Il

ibidr.
la-

entis8mus

sono

Ed

al

adfettiviformano

zione

Vi

ibid.

aU"adjettivo

/rer
forza si

accrescer

maxime

AimoTSioin

in

ibid.

li

volte

Alcuni

ibid*

4^

Superi, anche

il

forma

Altre

4^
ibid.

Nuperus?

gli Adjettivi humilis,

cilis?
Si

ibid.

r^:

quatn

minio

"

ne
e

segue
si

nette

un

ibid.

verbo,- questo
in

latino

al

eofac^lB

Itaiiauo-

ibid.

2a3^
Quando

il

Tabi,

con

Gomp.

tacito

le

pu

usare

dopo

trova

della

nome

partitifosi

di

Taci

il Gen.

ex,

volte si

Alcune

fa

Comp.

un

il

Gen.

dal

retto

h\%

superata

cosa

adiettivi,

Agli

voci

tanto,

che

Gon^p.

tanto

Superi.,

alquanto',

quanto,

em,

si

uniscono
muUo

quo,

le

pu'

nihilo

lo,

Anche

ibid.

voci

le

a' suddetti

si uniscono

aetate

natu,

adjet4?

tivi
notarsi

da

dire

Modi

ibid.

Superlativoaddomanda

Il

h"

che
Accus.

inter

con

all'Abl.

con

collettivo,

de,

ex

all'
ibid.

ha

non

di

differenti

Modi

plorale

nome

ante

Superi,

il

Talora

Gen.,

al

segue,

il

che

il So

esprimere

del

il valore

Gomp.

4^

peri.

ibid.

"?

ADlX-mvl

D8GLI

dicono

Quali Adjettivi si

VUMSRICI

Numerici,

di

specie

quante

sono?

Quali
Quali

5o
i Numerici

sono

Che

U/1M5

duo,

Che

5i

quest'adjettivo?

ibd

tria

ibid.

ires

quale

il'

posto del

numero

Sa

".

intorno

osservate

alla

'

ibid.

'

plurale,

da

qual

bis, ter,'q'uater e

Dopo gli avverbi

dovendosi

cento

voce

'

al

idi,mille

caso

e*

simili

Quali

gli

sono

tutti

seguito

la

mille

voce

ibid.

Adjettivi numerici

declinabili

Ordinali?

si declinano

53

bonus

come

bona
,

ossei^vate

cosa

di

sono

Come

si declinano

sono

Quali

Temporari?

Pnaerarj

Quali

di

Distributivi?

avverbi

Ordinali?

ibid.
54

si costruiscono?

come

i numerici

Quali

a' Numerici

piii intorno

numerici

Quali

Cista

ibid;

bonum

Clie

ibid*.

indecicabile

resta

Sono

duo,

i numeri

moltiplicare?
Come

cosa

declinabili

sono

ibid.

intorno

duae,

moltiplicare
minore

ibid.

unum

una,

osservate

cosa

Declinate
Nel

Cardinali

de' numerici

Dedinate

Gardinali?.

55
ibid.

Proporzionali?

ibid*
56
ibid.^

numerali
CAPITOLO

TERZO

DEL

PROirOHE

Ohe

cosa

Pronome

di quante

specie.'

ibid..

aa4
ARTICOLO

PRIMO
\

PKB80HAI.B

I"BL.PBOVeM"

Sj

deen- PtrsonaU?
Qujil Prooome
si distinguono,
Quanle persone
le rappresentano?
Dcclinaiione

del

di

pronome

pronomi

qaali

che
ibid.

di

persona

i.

a.

di

Ibid.

3,

AmroTAzioiri

di

Il Pronome

Vi

tersa

persona

di

Pronome

un

terza

secondo

varia

il genere
di tutti i

eh'

persona,

58
g*

ibid.

neri

Anche

di

pu riguardarsi come

ipe psa, ipsum

terza

ibid.

persona

Che

Altre

con

in

deve

una

caso

sola

voce

di

nostri

mi

loro

unisce

luogo

usare

Dativi

volte

Quando
'

essi

al

personali

pronomi
farne

intorno

osservate

cosa

Ai

nostrum

pronome
si unisce

Ahi*

ibid.
ctfiit

per

69
tutti

in

met

ibid.

i casi

plur. si

al Gen.

vestrum

60

uestri?

volte

alcune

tibi, siti

Al

questo

usati

sono

per

ibid.

eleganza
pura
Ili luogo di ecceeum,
'

trova

presso

gliantichi

ccam,

eccum,

Quali
no

eccos,

eas

eccas

SECONDO
possessivo

PBoaoMs

ri dicono

Pronomi

ecce

ARTICOLO
nsL

eos

ecce

eam

ecce

si

Possessivi

ti

come

dedina61

AimoffASfoiiB

Quando invece
ipsiue?

di

sttas

tua,

OBL

PnONOMB

si dicono

Pronomi

ejus,

TERZO
XH3IOSTB1.T1VO

Dimostrativi,

63

quali sono?

ibid.

si declinano?

Come

ns"rsi

G^

ARTICOLO

Quali

deve

suum

AmroTzioiri

La

particellace
in

lUe

Che

tatti
alle
cosa

i casi

volte
notate

pu unirti col prooopie


obliqui
un
pleonasmo
in

oltre intorno

ad

Aie

hie
,

haec^

hoc

64

ed

i7/e?

ibid
ibid.

ii5

ARTltoLO
DK.L'
l'Articolo

QM

QUARTO
WKLkTYO

ARTICOLO

Relativo,

si declina?

come

65

AtrKoTA.ztoirt

antonomasia

per

quod
Preposizioneeum

qui, quae,
La

eccellenta^ che

per
si dice

pronome

Relati?o?
in?ece

spesso
all'abl., lo segue

pronome
Questo Pronome

il

66

precederequesto

di

ibid.

me,

Quando
di

si riferisce

cui

si accorda

nome

numero

no*

ibid.

si

sena' alcuno

trova

si.sottintende

pronome,

genere

col

Pronome

questo

in

appoggio

qualche

nome

^e

nerico

ibid.
ARTICX"LO
PBOHOIIB

DBIi

Pronome

il
SoaV
lempi

riamente

ARTICOLO

SESTO

PIOVOMB

IMDBnvnO

is
,

Quali da
Esempi
,

67

Indefiniti,

da

brdrna-

che

68

si

da

formano

ibid.

^ui

ibid.

ea

id?

70
Ibid.

neuter

neutrum?

nutra,

ibid*

Qoali,Gen.
itte

dolina?

formano?

da

dicono

si

Quali pronomi
Qoali da, quii

si

come

ibid.

Pronomi

Quali

IMTBRROOATIVO

Interrogativo, e

BRI.

Quali

QUINTO

dalla

si formano

quis

modui

voce

da

i$, kie

ibid.

Arvotaziovi
f

Come

si declinano

nuUus

aUenus

totus

quali
Come
Che

differiscono

si declina

Quando

Gen.

singolare?

Dat.

71
ibid.

omnis

intorno

osservate

cosa

al

nonnuUut
,

"

questi pronomi

Nottras
,

la

vestono

Cujat?

Fstrat,
natura

di

adjet'

tivi ?

Ai

J%

pronomi

neutri

plorali

essendo

soli, si sottintende
ibid.

negoiia
Avanti

ibid.

un

non^e

s dice

quid, quidlibei

aOquod

qtiodtibet,e'non'

liibid.

ai6

Quid

alcune

Qual

differenza

Modi

di

ha

volte

dire

fra

da

di" perch
} .ftfgnifical
ed

totus

a'

bid.

omnis

notarsi

Esei'cizio intorno

73
bid.

Indefiniti

pronomi
CAPITOLO

^4

QUARTO

DEL

VERBO
.

Che

cosa

il verbo

di

il VeHS"o

Verbi

Attivi

Verbi

Neutri

Quali

non

ibid.
'

5^

consisti^

da

considerare

'

la

ancora

ibid.
?

76

lit GUFBSLB

conjngazine,equa\ite

cose

si debbono

bid;
DELLbI

PEBSOHS

quante- persone- si distinguono nella

d'.uu Verbo

ojugaziQne

ibid.

essa?

in

numeri

Transitivi?

MWMO

CONJUGlZIOMI

DB'kuMBfil

Quanti

bid.

dirsi Intransitivi?
possono
considerarsi
intorno
Verbi
a

DELLA.-

che

Neutro?

dal

Attivo

'ARTICOLO

In

76
ibid.

dicono

si

non

sono

cose

specie?

quante

Atiwo
Quale
Passivo?
il
Qfiale
Quale il Neutro?
dome si distingue il Verbo

co-

bid.

DB*

TEMPI
4

Che

cosa

quante

Quanti
Che
Che

Che
Che

s'intende

per

tempi

cosa

accenna

cosa

cosa

il Passato

di
.

79 ;
ibid

distinguono^,e quanti futuri?


Passato
Imperftto?

il

Definii?
Indefinito?

Passato

cosa

il Passalo

Anteriore

cosa

il Passato

pili che

Che

cosa

il Futuro

Assoluto?

cosa

a' Verbi

passatisi

Che

Che

riguardo

tempo

specie?

il futuro

80

ihid"

ibid.
ibid.

ibid.

perftto?

81
'.

ibid.

Anteriore
I

db'

Che
Che

con
cosa

Che

cosa

Che

cosa

Che
Che.

s'intende

per

Modi,

modi

quanti

esprime l'Indicativo?
iMtperadvo ?
il Congiuntivo?

il

CmniizionaU

cosa

Infinito?

ibid.
ibid

cosa

ibid.

sono

83

di qi^nte

specie?

ibid.
ibid.

^37.

.SECONDO

ARTICOLO

DBLL

CQKJUOAZIOITB

PAATCOLKK

IH

Quante
che

latina

Coniugazioni della lingua

le

sono

da

83

distinguonor
Coniugazione del Verbo

Sostantivo

ibid.

$st

AVVOTZIOVI
I Latini

di

mancavano

di

frazioni

Terse

forma;

si trova

pu
del

sosti

si fa anche

altra

in

tatti i tempi

dell' ](nd. del'


ibid.

al Verbo

della

tu^si

che

ibid.

Condiz.

altri Verbi

Modello

guisa

altra

in

Premettendo
no

86

tempo

finticbiaJAcbei. presente,
gli Spfittipri

presso

L'Infinito

distinguere di-

per

imperfettodel Congiuntivo

II passato

Cong.

terminazioni

alcune

esse

si

si
preposizioni^

formio
88

egualmente

conjugano

Coojugazione
Verbi
appartenenti a questa Conjugazione
della II. Conjugazione
Modello
Verbi
appartenenti a questa Conjugazione
Modello
della HI.
Conjugazione
Verbi
appartenenti a questa Conjugazione
Modello
IV. Conjugazione
della
Verbi
appartenenti a questa Conjugazione
Prospetto delle quattro Conjugazioni

89

I.

97

9.
101

ibid.
107

10^

AiriroTZioKi

1 Verbi
i

Vi

si

posfiotasincopareal passato definito,e


che

tempi,
sono

de'

si formano

Verbi,

tempi 'eheine

che

al

derivano,

da

ibid.^

passato definito, e
due

nanno

raddoppiano alcune sillabe


L'Imperativo prende molte voci

alla

negazione

Facendo
eum

Quando

non

'.

pu

il

che

persona
si fa

in

che
possono

anche

tre

uscite

Congiuntivo
imperativo italiano

Ilo

vi
ibid.

latino?

Geran"l^o. italiano

il

ds

tanto

ibidC

il

nome

ibid!
log

del

tempi del: Congiuntivo

diversi

rappresentare
passato
di

ed

altri

negli

'

dell'

Congiuntivo prende

Potenziale,
Verbi

come

precedere i

presente

secnda

tutti

esso

Altri

Quando

in

di

di

Ottativo,

Concessivo?
.

mancano
avere

del
alcun

rasura,
participiofOt^

futuro.

pliscecolfore ut, Jiiiurum esse


ed i diversi tempi del Cong*

all'infinito; e
lU,

rum-,

T
.

si* sisp*

fu^urim fuiu

uv,

ibid!

^8
di futuro

Questa forma

potrebbe ntani anebe

eon

sii at-

tri Verbi?

119

tempi

Go'dTer8

forma

ti

de' Verbi

Verl)o

del

una

ed

il

participiofuturo
conjngaxioiie tuttai dj tempi
$i$e

ibtd.

futuri.
i Verbi

dopo

Quando
cade

r azione
"

si

che

Verbi

questo

si mette

Verbo

capio

del

G"njugazione

attivi si

Come

si formano

Come

ibid.
ibid.
iiS

Da'viaai

fissiti

semplicide' Verbi
teipi

tempi composti:

differenza
Sual
odello
della
cbe

ui

all' accnsatito

coniugano egualmente
coHJvoAzioaB

Verbi

su
esprime l'ogi^etto

si

ii6

il latino

ed

Conjugaziooe

conjogano

ibid.

'

l' italiano

tra

I*

Paistyi ?

ibid.
ibid.

'

egualmente

i3t
.

Modello

della
si

Modello
che

Verbi

li.

Conjngazione
coniugano egualmente
della III. Codjogazioue

che

Verbi

si

con|ugano

della

Modello
che

Verbi

i^\
ia5

egualmente

la^
138

Conjugazione
conjugano egualmente
IV.

si

ibid.

'

i3o

AllKOTAZloai

La

seconda
due

Singolare de' lem pi sempliciavendo


quali delle duecpiu frequentata?

persona

terminazioni

Essendo

due

quando

le forme

1'

una

del

si dovrebbe

Quando

dire

dovrebbe

1* allra

quando

deirioBnito,

assoluto

futuro

amatut

ium,

i3t

usarsi?

quando

tili
Ama-

ibid.

fui?

Dopo

Verbo

un

da

aizione

ibid.

passivo^ il
dal

in

che

nome
caso

preceduto dalla prep"


si mette?

ibid.

GOKJUOi^ZlOVB

Quali Verbi

DB

ViaBl

ai dicono

Deponenti
Modello
della 1. Conjogasione
Verbi
che
si conjugano egualmente
Modello
della II. Conjugazione
che
Yerbi
si conjugano
egualmente
M^ello delia IH. Conjugasione
Verbi
che
si coniugano
egualmente
Modello
Verbi

della
cbe

si

IV.

Conjugaaione

coniugano egualmente

DIPOHUTI

ibid.
i3a

i34
?

35

i38
ibid.

.41
ibid.

a3o
,C09JI7GA2IOS

Dt

IMPSUQVALI

VEBM

PA|SlVik

VOCE

Bl

QaftliSODO
si

i Verbi

Impersonali

cotijugano

Lisia

di

"77

il

di

e
Participio

specie?

quante

180
183

Esempi
Del

supino.

Che

cosa

Di

quante

intorno

osservate

il

sorte
a'

i83

Supino?

184

Supini?

CAPITOLO

VL

dell' AVrEABlO

Chi;

cos' l' Avverbio

ibid*
i85.

vverbj di Affermazione
Di Negazione

ibid.

ubbio

Di

D'

ibid.
ibid.

Interrogazione
Somiglianza

Di
Di

Diversit

Di

Tenapo

ibid.
186
ibid,

"bx Unione

Di
Di

187

Numero

ibid.

Quantit

ibid.

ibid.

Di

QMalil
de' quali altri
Qi Luogo

......

la

mostrano

quiete, b

stat

in

Luogo
Altri

188

l'andata

ad"

an

Altri

la partenza da
i^ltri il passaggioper

Altri

la

Molti

direzione

verso

hanno

avverbi

ibid.

laOgo"
un
luogo
luogo
un
il

'

'

ibid.

189
ibid.

un
luogo
comparativo

CAPITOLO

VIL

di quante
e
leoprefioainoni'
l'Accus
Quali Preposizioniaddimandano
1'
Ablativo
Quali reggono
FAccus.
e ora
l'Abl.
Quali reggono
cosa'

voci

Che

che

cosa

TAcc.

Cb^

sono

influenza

Qu^le

cosa

si

hanno

le

compongono
intorno

osservate

ed

ora

notate

sorte

-^

igo
ibid.

ibid.

nejlle
preposizioniinseppral^ili
da

ibid.

esse?

alle

pvep*
^
r

che

i^eggopo
-oo

oin
..

ihidt

l'Abl.

intorno

ibid.

superi.

PBEPOSIZIOKI

DELLE

-1

Che

178

V.

PAETICIPIO

DEL

co8*

eome

no
passatiperfettie ne* tupini'hanmolto
irregolari

CAPITOLO

Che

ne'

inflessioni

delle

passiva"

voce

"

che

Verbi

di

stkter^po$t

ante

9?

preposizionecum
precedere all' Ablat.
quod
qui quae

La

ptuttofttodi seguire, che Hi


pronomi personali, ed il relativo

'\"IQ*

Anche

Tenut

f^ersus

onde

il loro

seguono

compimento

Esempi
preposizioni

mostrare

spesso
il diverso

uso

significatodelle

VIIL

Congiunzioni

le

sono

UNZIONI

conci

DELLB

'??'%

cosa

i^^

ibid.

ibid.'

CAPITOL

Che

'

significaavvicinamento

ad
prep".t8zione

La

ama

quante specie?

di

aoQ
.

'

ibid.

Copulative
'

Disgiuntive

ibid^

Avversative

)bi(|.
h':

Illative
Causali

Dimostrative

ibid;

'

Condizionali
Di

Dubbio

Di

Motivo

Qoi

ibid.

ibid.

Fine

Dichiarative

ibid.

Aggiuntive

ibid.

Di

ibid.

ordine
Annotazioni

ibid.

divelli
mod?
Congiunzioni governano
si divide
frapponendovi qualche parola
Nequidem
in
fine alle parole
Que congiunzione si unisce
enim
Le
amano
Cougiunzioni quoque,
autem,
t'ero,
altre
di
precedere
seguire, piuttosto cne
parti del
Le

aoa

ibid.
di
scorso
diibid.

correlazione

in

An

di

utrum

num

egualmente

usano

Jutem

i^ero

Quando

in

possono
italiano

an,

num,

^e

per
altra

ad

quando

Ne

in

semplice
Questa stessa
e

ne

jie

atque

in

si

il

quod

congiunzione
in

quali

quale,
o

ne

per

ut

principio
,

in

tino
la-

posposta

latino

ad

la

frase

per ni
altre voci

ao3
per

lo

pili
ibid.

fa 1* uffizio di

sovente

frase

della

che

forse

prima parola d'una


dell* interrogazione

segno

al

forse

per

'

negazione

volta

quale,

ibid.

nisi

ibid.

che
si

ibid.

ibid.

si uniscono?

Avverbi

Cfongiunzione
ogni

ovvero

trovano

italiano

si uniscono

Che

num

alla

si rende

non

traduce

si

ibid.
e

an

posposta

Se

significadubbio
utrum,

ibid.

avverbi

anche

essere

ibid.

ne

nec

non,

ovvero
,

voce

rendono

si

an

o
significa

,ne,

Si

ibid.

non

esprime

si

pu rivolgere
in

latino

per

ao4

2^1
Et
yl

81

unisce

Eeempi

ti deve

ibd,
o
tradurre per anche
pure
al Superlativo e ne
il valore
ibid.
accresce
diversi
mostrano
significatidelle particelle

volte

alctte
che

^Mift

bid.

CAPITOLO
DELL*

Che
he
Il

La
La

Il

cosa

sodo

le

IX.

IHTERJEZlOint

Interjezioni

Interjezioni servono

ao5
1* allegrezza

mostrare

ibid.
ibid.

Dolore
Minaccia

ibid.

Maraviglia

ibid.
ibid.

Desiderio

L' Avversione
Per

far

Alcune

ao6
ibid.

coraggio
volte i nomi

FINE

sono

usati

DEL

in

PfIMO

il

*.

forza

di

Interjezioiii

VOLUME

ibid.

ERRORI

V.

I.

23.

V.

I,

a.

4*

39*

6.

la.

i4*

ai.

ai.

ay.

46*

10.

64.

3i.

71.

Dopo

CORREZIONE

Quattro

Cinqtm

rirofani

Persona

Senatore

Senato

Ceco

Cedo

Garrap

Currue

Gannabiji

Cannabie

Phoermoneqn

Phormionem

Altre
il

JUre
i5.

verso

aggiungete

Totut,

nonnuUue

nuUut
,

al

Sing.

Gen.

fanno

nuUius,

Totiui

ed

nonnuUius

Dat.

fanno

76.
111.

I*

a8.
5.

lao.

lag.

i36.

7.

17.

167.
169.
170.

Quidguid
Che

cos

Amatus

Auditor

cosa

jmatu

?el

audiatur

Audire

PolUceamini

Pollicemini

Nolento

Nobinto

uturom

Conosciate

Agi

Futurum
Conoscete

Esi

Cercare

179.

199*

nonnuUi

Che

aa.

4*

nulli,

Quaecumqae

7.

178.

194*

Tati,

1^*

4*

Cenare

Caenare

Qualoroque

Qualunque

vel

auditor

ai

7*

il

.
.

?\

1EIL1MM7I
DI

GRAMMATICA

LATINA

COMPOSTI

dai.l'abatb

GIO.

GARDUCa

FAGOIVDO

Volume

II.

SIENA
Pkisso

onorato

1829.

porri

4
la

li Jttributo

pili

detto

conviene

che

che

Il Ferbo,
zo

di

re

se

da'

ad

1* attributo

immobilis

qualitche

la

si as^orisce troyarsi
Il
altra

;Vitani

Soggetto

mea-"

mcfstra-r

nel

no

getto
sog-

il soggetto
fare

Togliamo

giu-

un

la parola

ne

horrendam

si attribuisce

in

della

che

yoce
est

il

niamo
perpui estergiudizio fatto del rapporto del qnalificatYQ
col Sioe* Immutti^ilis V attributo^perch' er

il

sprime

cui

su

serye

Sol

immutabilis.

poich

Verbo,

il

Copula,

ero

^st
Esempio!
Tessere
disegna

Jerch
izio, JBh h

altro

un

Logici dicesi

Sol

cib, di

pTTero

la parola che
creduto
pontenersi

giadicare, pvy
.

eiadic^tai

cosa

esso

al

le yeci
H

vizio

un

sempre

conie

mqii-

di

cui

proposizione
feccia

Sole;

nome

orrendo

moiUx^

un

atrum

// morire
patria inori praeclai|[iiiq

fto

Il Verbo

sempre
altro Verbo,

il Verbo

la 'pft^a

per

fp^a

poich quandq
si usa
u.n^
questo comprende
raneamente
contempoil Verbo
T
Le
attributo.
e
proposi*
esse,
zioni: Ego doceo;
Discipulua audit, equiyalgonp alle
\
proposizioni espresse
esse^

do^ceofli
fio
audiei^9
iscipulus
aum

est

Attributo

discorso

del

Cicero

adjeltiyo

un

feccia

ne

Cicerone

fu

fuit

Pindaro

fu Poeta

Poeta

probua a^at

rcte agere

part^

come

Oratore

dabbene

uomo

altra

le veci

fu il Orator

Pyndaras
.Vir

sempre
dizione che

Jfo tono,
insegnanu
ascoltante
i^ Scolare
e

t apenm

ama

rettamente

Nelle

proposizioniin cui |ifa

l'attributo

altri Verbi,
fne

sempre
espresso,
T attributo
si troya

Socrates

docebat

ma

uso

4^1 yer^o

quando
racchiuso

discipulos

si
in

tsse

j^

adopranot
cor

essi,

deambulans

1^

quale equiyale i^ll'altra.


(ycr9teaeratdocena

^eambi^laua.

discipulos,Socrate istruiva gU teolari pa^t


seggiaado.

\ Soggtto e i'attribat non


sdo
sempre nuti^
sola parola. Spesso eglino sono
biatl con
pagnati
accomuna
li
che
modificano

li deda uila
0
pikparole

trthinaiio;
parti integranti delle^
quste si dicono
al compimento
del senso
proposizioni
j perch servono
rendere

contribuiscono

dell' attributo.

Dictidosi

la

prema

lusje

ne

Oicero,

voe

il

:'Sa/u"

il senso;

completo

facile pri*
fiiit Pater
pa-

iliter Oratores

inus,

Cicerone,
no

tri

Cesar;

Victor

lebris

getafum

rerum

gnitudne
determinano

rattribu*to$ formano
hanno

the

ae'GaUi,/

per

delU

grandezza

modificano

il

stsse^ delle

lleno

il loro

pure

patria

il vincitre

c|ust'
aggiunta, di espressioni com-

volta

f)ltive,che

della

pri*

chi*

fu

gesta

ue

Qualcbe

il

gli Oratori,

celebre

ma*

dubbio

Padre

tesare,

ce-

^a-

Suprema

voce

senza

tra

iHato

ballia,fuit

la

su^

altri esemp]

Eccone

lex

nome

Hictus

soggetto

pbpuli est lex


Populi determina il significatodi

rnde

inodifca

del

V idea

intra

soggetto

jlroposizioni^
ed

soggtto, terbo,

attributo

proposizioniincidnti^ da distinguersitempre
Jllexander
dalle
qui erut filius
principali;Dicendosi
la PropoPersarum
sizione
Regem
Philippi, vicit Darium

dioosi

vidi
DariiBfit Regem
principale: Alexander
e
l'aggiunta completiva, qui er ai filius

Persarum

Philippii
il

soggetto;

una
e

rat

altri

proposizione incidente, di cui qui


il Verbo;
1* atlrie filius Philippi
esempj.

buto.

Ecco

Luna,

splendei, hoctu
quae
mimulto
Sicilie,
est

ciifu

terra

nor

Ver,

La

Vir'scunt arborea

quo

ylvU
men

et
in

hortisi

stelle,
terra

gli

il tempo

tempua

alberi

gli orti,

molta

in

Primavera
no

gra-

risplende la

della
La

pratis^ est amae^itanni

imum

atqde

che

Luna
colle

Pkrdggid*

ci
nelle

sett^e
ne'

f erbe

pi

ntte

minore

ne^,

prati,

deU

ameno

anno

Vidi

mulierem

aniissuai

deplorantem

'filium
,

zime
diligebat
Vendiilt Petrus
equum

ini, qaem

eiiierat

ma-

quem

Fidi
un

donna

una

figlio perduto,

miniai

Pietro

piangeva
ch'ella

moltissimo

mava

maxi-

che

vende

cavallo
unissimo

che

caro

aveva

pr9zso

prezzo

cohiptato

il

DELLlL

Sintassi

il

Regime

semplice
[a

distintamente

SEMPLICE

SINTASSI

delle

Costruzione,

le

Concordanza

in

ci

che

i.

Concordanza

le voci
Un

voci

che

di

col

del

nome^

Nome

col

del

verbose

L'

esprsso

riferendosi

numero

genere,

Magnae

Adjettivo

pericald^

Ls

xiae,

al

ate

Leggiamo

col medesimo

in

tottop'

sono

pericolo
eh^

Aristide

visse p-

al

sono

il

al

opes ,
plurale ed al

pauperern
accordarsi

col

terUis

in

cai

allora

ed

re

al

volta
si

riferiscono,

nominativo.

Cosi

al femminino,

l' adjettivo

pure

singolare mascolino,
eh' eglianAristidem,
cora

all' accusativo
suo

nome

incerta

cernitur

Qualche

si

singolare mascolino?

accusativo

un

al

femminino,

nome

e obno^
djettivi^m"!t^ree
plurale, ed al nominativo,

i due

primo esempio

perch

sieno

qualche

vero

Nel

nome

"

Nome

ricchezze

gran

pereni

Amicus

accordarsi

"

Legimus Jristident Yxiaaepau*

per

tecedente.
an-

come:

caso,

ohnoxiae

saat

opes

col

sempre

sottinteso, deve

coU'

dli*

Adjettivo

Adjettivo

Relativo

ARTICOLO

Accordo

deli'

sorte,

tre

tre
d'al-

le forme

seguono

tra

consiste

frase

accordo

convenienza

declinabili

sono

d'una

tale

di

rapporto

nn

discorso

del

parti

parleremo

Della

Concordanza^

quali cose

CAPITOLO

la

oomprende

un

mette

singolare, come:

vero

amico

fari

dubbj

II

si ir

va

si riferisce
Acfjettivo
al

plurale, quantunque

negli af-

pi

mi,
no-

i nomi

7
Romulus

Bemus

et

erant

Romolo

g'.

Remo

U\

gemelli

erano

mini
Mater

W^

Lupus

Madre

La

junctis$imae.
giiUB siti compulsi

et

II

lupo

la

unitissime
figlia

agnello spintidalla

sete

Riferendosi

adjettiva

col mascolino

te, si accorda

si accorda
scolino,neutro,

feimiiiino

coi

Eva

et

Jdam

ejecU ftier a

et

Mater

cari

11

et

alyae
iAaacijpiuni

La

ciascun

il

nome

Salvum

Salva,
in

qest'ultimo

in

Ma
a

Se

i nomi

altro

caso,

et

il dare
preferibile
conveniente
adjettive dire: Uxor
mancipiunit,
T

d'essere

(Quandoi

diversi

esse

nomi

nome

Yo\upBdissimillinia
(negotladissimillima)
His geDus,
oMas, eioquntia
prop paria fuere (negutia

paHa)
decasaDteocuDivitiae^gloria,
sita (ncgotiasita)
los suQt

senza

pu

^uam
iiUe

^.

in

tinsi

che

sempre
:

salvezza,

di tutti pi

le sostanze

sono

carissim,
di

provincia
figli.Co*

inanimate^

cose

neutro^ perch si

sottin^

fatica ed il piacre differeii"


iissimi

In

tra

loro

questi il linguaggio, teli


C eloquenza furono
quasi e-

guati
ricchezze, la gloria,l'onore

Le

sono

posti

frase s'incontra

si veda

un

nome

nome

malum

cupidus

fidelis cum

seguenti.

supplireil

Findiciae

est

tjutta

pi

nome

negotid,come:

et

Quando

saranno

col

nore

son

i'adjettivprende il genere
il

la

cne

cariiiimas

al nominatito

concordar
adjettiv

saluteuii libe-

fam"jiiy fortunas

ros,

salvati

pryncia
cognituni appiasi
per

tibi omnium

cari

lo schiatto

l'oti sit

si

coi

terrestre

Madre

la

moglie

esempio

invece

pu

paradiso

Padre

come;

Labor

ma-'

furono cacciati

Eua

ticinoi

tende

il

piuttostoche
ed

dal

paradisoterrestre
Uxor

differeni^

come:

Adamus
Pater

tionii di genere
essendovi
non
e

potante

un
a

avanti

gii

occhi

scolino
maadjettiv

cui appartenga,
G)s

le sizioni
proposibi accersit
JVun^

homoi

socictas^ equivalgold

8
Vindictae

homo

8bi

lum

Nanquam
mine

cupidus

est

fidelis

ho

cum

negotia

se

soni

TRISTE

La

societ

al

sar

si sottintende

sovente,

apido
il mate

non

Padjettivo

se

il

di

L'uomo

aocietat

potente

ma^

arcessit

nome

con

mai

un

uomo

aUtrd

potente

fedele
il

neatro,

PendeUa

che

avviene

generico negotium,
plurale; perci le propo-*-

adjettivo al
Lupus S tabuli

si

accidet

Hoc

renderanno.
//

liopas negot'um triste atabalit


Hoc

accidet

negotium
Allorch'

cangia

bene

si dir

vere

due

Questa
sono
adjettivi

avveroio;

in

Lupo,

injesta agli oni

cosa

avverr

cosa

si
il primo
i veri
savj ,

insieme,
per dire,

onde

sapientes
di genere
differente pub
Ail)ettvotra due nomi
accordare
col primo e coli' ultimo, ma
meglio col pri*
.

come:

mo,

il

Il Leone
tutti

Leo

Leo

"

il

passava
per
ti0 degli Dei

piian-

Deorum

( Indus

L'indo

il

pi gran

Fiume

GH

Adjettiviche

e^^e

si mettono

che
come

precede

al

habeha-

fluminum

est

haxiuvs^

ovvero

Indus

bo

hahebatu^

ovvero

jnti^issimum
Coelum

tur

FonTissimum

jtnriqvisstMts

Caetum,

,.

animahum

est

Deorum
Celo

Feetissmvs,

Olivero
""""'"

anhnali

gU

animalium

est

pi forte di

MJzttivi

immediatamente

seguono
medesimo

il Verbo

fluminum

est

ed

del

caso

cai

il Ver*
nome

si

nome
pro-

riferiscono,

Alexander
Scimus

fuit
Titum

Alessandro

strenuus

fuisse

clemeti'

fu

Sappiamo

che

valoroso
Tito

fu

demente

tem

Avviene
che

Verbo,
Ego
Redeo

Io stesso

radjettivo si

anche

gli altri Verbi,

con

referisce

al

nome

che

bito
su-

precede il

come:

vivo
inde

miserrimuB
irauu

Vivo

Torino

infelicissimo
di l

adirato

IL

ARTICOLO
Accordo
Ciascan
tia sempre
tesO)
namero

pronome;

nominor

TuBouvideris

con

sottIn

espresso
accordare

devesi

ia

ed

proposizione.

che

Tu

sembri

Corvo

et

Duoquam
via

boooa

ad

Non

dal

il for-

becco
tardo

il

cammino

costumi

primo esempio alla prima


singolare, perch si riferisce alia voce
ego
nel

Tollo

cadere

lascioisi

a' buoni

perduto

aver

domandi

che

mai

pt^

Leone

mi- chiamo
itoa

//

caseam

la prik parte

prendo

Io

quello
ore

un

magao
morte

infinito

nome,

emisit

Sera

air
o

cai

petis
Corvu

he

Qaesto sar o an
il soggetto della
sempre

(partem) ioUo,
quia leo
qvL
pevdsee

prima m

metto

persona.

gli esmp]

Eccoe

Ferbo

nominativo

riferisce,

si

Ego

agente

un

col

Nome

peroale,

Verbo

cai

del

persona
si

del

ogolc^e,

di

prima persona.
secondo
esempio h alta seconda
sona
persi
sin*
tu,
singolare,perch
rapporta alla voce
di seconda
gelare e pronome
persona.
golare,
nel terzo
Emisit
esempio alla terza persona sincui si riferisce un
nome
perch Corpus
a
,
singolare e di terza
persona.
da
notarsi
deve
che
i pronomi di prfma e seconQui
al verbo
si uniscono
raramente
si esprimono
persona
di
quando si vuol mostrare
qualche opposizione
e

pronome

yideris

nel

azione
,

forza

ed

di

affetti

quando
energia ali' espressione come
ovvero

Praeceptor docet,

voe

vero

11 maestro

Degligitis
Tu

fleo

Vos

Tu

damnastis
,

damnastis
e

niua

et

pr aeterea

altro.

come

se

nemo.

vuol

dare

piik

insgna, ma

voi

al'

prestate attenzione
ridi, ed io piango

tri

ridesj ego

si

non

avesse

Voi

voluto

dire:

soli lui cond"n

Vos
ste
ba-

il Verbo

Se

al

metter

rivutn

Mens,

ratio,

et

senibiis

conailinm

et

de^ nomi

sia

ul

Jgnello

medesimo

^'

il compagno

ciarlate

ragione

mente,

ve*

erano

ruscello

ha

seino

ne* becchi

il Verbo

diverso, potr

come

ed

sTm

sunt

Trovandosi
ro

ciascano

"l Lupo
-*P^^^

et

garritt

comesque
in

Lupus

uenerant

agaus

tota ^ si

come

eumdeiii

Tu

alla

pi\ namt

sebbene

plurale,

singolare,
Ad

s riferisce

due

tra

nominativi

coll^unoj

accordare

di

nume*

coli' altro

AmantiuDi
tio

irae amoris

est,

Pectus

Le

integra-

querele degliamanti
di

rinnovamento

sunt

robor

quoque

Il loro

fiunt.

diviene

petto pure

uti

sono

amore

rovere

fit

pi aomi

Quando
)0 cbe

loro si riferisce si accorda

colla

che

di diversa

sono

terza

seconda,

come

e!

colla

il yer-^

persona,

colla

prima piuttosto
piuttostocbe coUai

seconda

Pater,
pr

et
ego fratresqne
tumus
vobis
arma

mei

Sita, et Tullia lux nostra


letis, ego et suavissimas

Nhil

Ci-

pel

culpa sani
\
et tu

resto

culpa

in

io

Nibil

li

" Qui
^

voci

il valore

cbe

del

utrumaue

tadine,

plurale,
Pars

desuni

nisi carmina

Colle

pars,

luce

ed

il

sie*

soavissima

siamo

sani

nonle

pi

vicino

9-

,
siamo

^^

,^

-.^
errore

in

niente

manat^meno

i^

che

ovvero

bic

,
tu

deest nisi carmi-

per

nostra

io

voi

i
I

es

col

come

na,

io

sani,

te

et tu, ovvero

hic

TUlk'a

si accorda

il Verbo

sottinteso

in
17
Et
ego

le armi

Cicerone

Sovente

Ego

tu,

fratellied

i miei
,

portammo
Se

va*

valemus

cero

ed

ltiopadre

eorum

gis caesi

possiamo

sotto

)
la

*^

forma

plurale, come:
,

tutti

no
singolare, hanpars

magna

collettivi

i nomi

il Verbo

usare

del

ed

il

di

major
molti-

participioal

come:

abiere, pars

yir-

Una
une

le

jfartedi-

loro

parte furono
vergile

partirono^
battuti

col'

ti
Oi-dcuibt penhs,
Herant

Jeci-

qua

paron,
Cratippus

Mienae

ad

et

eh*

^uos

Mortuuserat

Epfiaesti,
ifuem

Era

A^
pliirilni

Alemander

Crau'ppo

ti gei

al

cadute

erano

Jtene

pi'ofectases
unum

drndcchia rtci$e

stibstalit

quaU

cammino

Efisiione

mfrio

AUssAndo

pehH

piione

t^rso

in

messo

sol

cui
,

tholta

dvPa

siiru

eerat
,

tatti

Id
dato

in

ina

il

genere

nome

riferisce^

iil

che

stsso

qdos Athena

secondo, ad

Crdtippum; e nel terzo ^ qu^m


Epkaestionfn
Per
maggiore intelligenzadi ci notate ^ come

et

relativo
dello

deve

stesso

cui

ta

trovasi

omnes

geo

tea

sia

premebantat,

aiV

fra

meo*

Si

opor-

volta

il secondo

nlanca

nella

Populo Qt placerentquae
pulo

feci

(invecedi) Poplacerent fabulae

ut

fabalaa

quae

giorno

distribuire

in cui

il

gran

il

primo

caso^

solo

tre*

proposizineieidente,come:

fabuloM,

tei

permesso

assoldati

Qualche
vasi

il

avs^iciiiava

doveva

tebat

Uggii

esilio

dalle

condahnaii

ai

metiri

aUre

le

legge

la

pariate

no

le

tutte

oppresse

erano

quella

quale

quali leggi l

est

militibua

irainaid

dalla

J uro
Porcia,

paratae sunt, quibus


exilium
dainaatia perni

lostabatciiea,
quii

casi

soteiite

ha

hazioiti

gibus

tum

oth^sso^

guerra

le

iasum

due

tra

quello^
vi*
qoalehe
{iure.

Porcia, aliacqael* Allora

lex

ges.

pi"

Ponipe

Pompejdftconfecit
Tuuc

il

il

eottlet

"jUo hello

collocato

come

sebbene

accordare^

espresso^

tabtam

no

considerarsi
tloiie^

deve

on

bella

Affinchpiacessero
le

JavoU

che

attese

al

popol

fatte

fecisset

Sovente

l'antecedente, cui

si riferisce il relativo

sottinteso^come:

Sunt

(juibua

Himis

si

cai

quale

direbbe, ifue petina;

nome

relativo titcot^

il

avreblj
quello
ripetesse,giacch nel primo esempio si

si

se

col

numero

il

Ili caso,

noti

si tede
gliesitip)

tre

in

acer

satira

vidor

(tfuathomiiis)

t^i sono

degli umini

bro^ troppo

mordace

cui
nella

sei'
tira
s-

i3
ad
6"tirit"q

cum

vos

falso

clamnata

Qi'n

habeam

Pi tcrii/p

qui
(homii^eii)qui ferat)

ferat

quod

non

La

^ determinato,
di

genere
consimile

voce

che

neutro

ai

come

che

l' uqo

tanto

E^

meum

/n tempore Yoqi,quodqmnimB
eat
priinuui
(Jorqi^ et saepe
^u mqltum
ambo,

potas, quae

pori

I4^ummo

al

et

Ma

Ma

se

la

Iflpia importante
m^qltq, e bevi spesso^
ai
due
nuocono
cose
qaai

si

rapporta

plurale;

due

al

ter

gliantecedenti

cose

g-;

con^e:

che

pro4^

ingrati^,

che

Iq Madre

di

saranno

di

sono

piCinobile,

Pc^dre

Jl

amo

quos

C4*

antecedenti

pi

genere

mi

4olor^

gli antecedenti

se

cl^

il

mqrxo

io

amo

inanimateli

pij^ degnq; oqd

il

si

Virtqs

Vitium

et

^ae

sufit

et

qua^

diverso,
ora

fregiati

il relativo

Trovandosi

p^de, e4

ed

ii f^izia che

sona

opposti

calami

numero

Firtk

la

contraria

Arcua

tempo,

^lor^a ^raa

neutro' considerato

enere

propriet,

il che

qui Alcibiade e Temistocle


la medesima
varano
ingratitudi'
patriac
della
ti^dine
patria
esperti

sunt

pem

mia

Teroistocles

et

eamdem

Pater

balzarsi

dormi
U

cor-

non

in

quod ^nif Qiovanni

il relativo

Alcibiades

fice

Qosa

Tu

differente, si inciter

pere

altr^

mattino

mentire

dolor^ e8|

metteriV

esse-*

corpo
est

mort^us

Se

buon

Giunsi

inimica

Joaonea

SI

tunt

non

genere

debbono

aahiteuolfssima

cosa

di
est

l'altro

est

noq

il

sottintende ^egotium

Dilqculosurgeresaluberrimiiai
nientiri

uon^a

infnitQ,ovvero
ana
cpj 31 rapporta ai)
a

tin

luogo di nome,
relativo,ed allora,'siccome

adjettivoo
re

rado

il

tiene

sentenza

di

uf^

lettera

tim^eva

lyoa

non

la

condannata
falsc^
su
pecora
tesianmit^nza pef^ Quello ef^

gotiuin qiiqd non]


Avviene

portarvi

per

testimone,
sqlvit ^n^

drbebat

Hq
p^fit

epa

arco

tra

dae

or

con

si accorda

quellq che

l( freccifche
nomi

di

rompesti

e
genere
quelloche io pre-

Ip $eg\ie,

come;

\
""

defendant

HomioM

Gii

difndono

uomini

dicesi

eh$

^o

dicitar

terra

quae

globqm

CAPITOLO

Regime

discorso

Regfm$

nanno

piuttosto ad UQ
o
no/
precedute
ad

di

Prima
ciascuna

il

OTTero

ad

che

Ad

V^l

Nominativo

il

caso

lei

pascebat
Cervus

da

proposizine;
di

parimente
essendo
in

cui

re

sei^ex

bibis-

cuiq

Un

si

dice, che

adjettivodi

genere,

da

cui

presso

perch'

bevuto,

aver

soggetto

giudica;

accordare

si

fontana

una

pascere.

deve

della

ed

il

Timidus

perch
con

esso

caso.

egli
al

pure
Nominativo

il

soggetto della

pro-

Genitivo

ordinariamente

dipende

si

il

patce^

prato

un

Del

in

dopo

arrest

cui

timidofaceva

Cervo,

faceva

Senex

essendo

posizione , perci

come

di^

il

tutto

asino,

un

l'agente,
zione;
proposi-

singolare mascolino,

numero,

Il Genitivo

di

il Vecchio

voce

vecchio

Un

ti-

al Nominativo

Cervus^

me

altra

al Nominativo

Senex

della

esprime il soggetto
quello che regola il Verho

stetil

Vecchio

st,
de' Ca-

cosa

si mette

in cui

eh*

governato

fontem

qualche

di

Regime

del

dire.

midus

tosto
piut-

e la
praticadi quanto
intelligenza

in prato quodam
Asj"lltiiD

usino

altro*

un

parlare dettagliatamente

nome

ed

siano

Il Nominativo

acorso

un

preposziioqio perch si

fiicinter

pef

parti del

s mettano

perch
altro, perch

parte del discorso, diremo

il.che

9amo

ad

ohe

caso

modo

un

le

sulle altre,

une

da

che

l'inflaeoza

s'intende
le

urr

:f/,

Del

JTer

quel gh^

ed

cui

preceduto da un no-
unito
qualificarlo
per

determinarlo,

odicata
di

dal

nome

quale origine^ o
in

strato

^el

italiano

come

Il

della

di

caso

virlb

Oralione^
f^tarari^

Praemium

yasa

del

pecca tp

AVM

Sidera

Costi

Poena

peccati

italiano preceduto

pertanto il Genitivo

Quando

da cui dipende, ed
nome,
in GenitiTQ
anqhe ili latino.

un

mette

dall' articolQ

CtCBRONis

Ciclo

del

pena

da

segasi

oro

Stelle

Lu

dal

tli Cicerone

premio

I vasi di
Le

esprimere di chi sia |a posa


d qaal luogo.,
o di qual materia
,
di che
qualit ella sia, ed mo

Orazioni

Le

ad

serre

Vero

riferisce, si

si

cui

si eh'

per

sendo
es-

Ungua latina quasi tutta ellittica,si trova frela compagnia di altro


quentemeiito i| Genitivo senza
comunemente
cui appartiene,ma
a
nome
questo nome
la

sottinteso; ed

fner

per
ilire V nom^
,

fUt boni
am,

civis

allorch
la

avere

sottinteso

come

ristc^*

j E'
boni

intera

patri-

amare

cio

(st offici
um

piena ed

costruzione

ellissi,hiso-

tali

s'incontrano

cwis

della

/' amore

re
ama-

del

dover

un

ciUadinq

buon

patria

patriam
fiic liber

est

Hic

est

liber

(cio)

Petri,
iber

l Questo

Petri

aliquem farti (cio)


aliquem de erimi'
furti

Ubro

di

Pietro

Accasare

ne

Esse Romae,
he

Esse
(cio)

in

alcuno

Jccueare

Accusare

4i'Jurtq

la*'

Bonm

in

i Estere

Romae

dimicattonis

UUimum

yitimum

tempui

(cio)

ultimo

momento

del

combatt

dimication
timento

nis
Diser

cior

animi

Piscrucior dolore

K(a quando

di cui

una

cosa

Son

(cio)

dolore

da

di

spirito

animi

i) Genitivo
fatta

tormentato

italiano mostra
di

cui

si. trattai in

materia

latino si

i6
si

preposizionedfi
si usa
E se si parla di tempo,
adjettivo.
senza
Q
preposizione. Esempj.
colla

preferisceV Abltfro

duce

in

tiro con,
Tavola

di

Tabula

marmo

ri*

V Abla-

mjbmorm,

db

si

TJBgiJ

MAKMOMMA

Della

qual

parh*

giorno in gforso

giorno

di

qom

me

dictum

Jh

die

in

di

Pie

notte

se

si troTa

un

Verbo,

tivo

alibi

noctuque

dopb

il Genitivo

talvolta

questo

ellenismo

nn

da

nn

Adjet-.
grecismo

di

Sono

$ottintesa.

preposizione greca
seguenti espressioni

retto
le

se

Dm

altrove

\o

Di

cosa

n'

tal fatti

Timidus

Che

procellae

teme

cagione delia

tem^

pesta
Slecarus

damni

TranquiUq

alla

rapporto

pev

perdita
Expers

lilterarum

Lassus

yiarum

Pefitus

rei

Impoleus

di

Privo
Stanco

militarla

lettere

nella

Esperto
Che

irae

cagione

non

del

milizia

della

padrone

cammino

sua

collera

Miserere

Desine

fratria tal

lacrymarum

Abstine

querelarnm

Abstinelo

misericordia

Abbi

i"4 fine

alle

Ascienti

dal

calidaeqoe' T'enti

iraram^

rixae

bidu^

Abeaae

tue

/rateilo

dall'ira

dalle

risse

giornate di

ltj^tanq.d^

Esser

tuo

fare de' lamenti

lontano

bollenti

di

lacrime

cammina.

Si

da

troTa

'

nere

cbe

evvi

P^nsa

Genitivo
di

adjettivo neutro

un

mente,
Se

il

pure

in

una

"f

pcKX"

Si

est

qoio

pubblica.

Quidquid

Questo tempo

Jd

id

quali dizioni stanno


quod negotiumj hoc

nium,
ritaSj hoc

dipendente

preso

sostantiva

come:

iti

Cogita ^d
pubiicamr

Qu est' opera
autorit
Qualunque

Le-

greca

me

ngenii

mnaaru

sii

affare^ $ia il .soste*


causa

quantit

sostantivo,

come

qualche

me

ingegno
che

sta

alla

operis

in

luogo

opus,
"

auctoritatis

temporis

'

tempii

causam

sustnere

di

quad

quaecumg4e

ingC"
auctO"

S'incontra
che

elle

bisogna

confonderlo

questa differenza

Evvi
tivo

verbale

che

il

primo

ed

tempo

seguito dall'

il

tra

dicet

sr

Finii

della

Be

ligioni

delV aUrui

del

Prodigo

sai

onde

delle

Desideroso

Appeteut alieni

participio,ma

esso;

Cultori

colentes

Religiooam
Profusus

con

adjcttivo

nn

coti

del

Jmante

Virt tis

Amans

genitivo

la terminazione

ha

Verbale
non

il

sovente

suo

Tdiet-

participioe

mostra

qnalche

sempre

Accusativo

il

mentre
,

secon*-

do

Amans
costante.
Virtutem,
esprime T abitudine
la Virt.
Amans
Firtu^
ama
quello che attualmente
quello che
tis
di questo
ha
P abitudine
costante
I due
mostrano
amore.
seguenti esempj di Cicerone
j

questa differenza.
Bfelii rfgnuns

Mppetentis docomplanata est

mus

la

fu spianata
foste sempre
appassionali

Voi

gentes fiiistis

caetera^

la

per

Del

solo

ma

questo
rosta
di grazia, di
al contrario

ingiuria,
Non

m/Ai

tria

di

caso,

ha

relazione
un' altra.

con

vantaggio favore
danno, incomo4o,
,

tibi e4 ;pa- Non

non

natu

cui

si dc\

ma

adunque

dair

indicato
al.

onore

dispetto,
disonore,

V azione

per
sei

qualche
la

ovvero

di

utile

essere

alla

tuo,

pa-

nato

cosa,

ovvero

che

comodo,

l'oggetto^
cui favore

.a

relazione

Adjettivo.Quindi
in

vantaggio mio,

in cui si mette

fatta,

vien

cosa

^1 Attribuzione,
viene

il caso

si attribuisce

qualche
diretta

Verbo,

Questa relazione
,

per

es

Il Dativo

danno

parola

una

piacere

rola
pa-

come:

tria

acu

che
^

in

altra

da

propriamente

la

mostra

al-

Datismo

retto

non

gloria pile d' ogni

nazione

tra

Il Dativo

desiderava

farsi Re

^mperappetentes gtoriae^raC'
ter

di Melio^he

casa

cui

tende,

italiano dal segnacaso

dal
significata
si chiama

incpmodo
a

Esempj.
2

caso

ticolo
dall'ar-

t8

giorni interi lU

Consacra

dim

Dot

^'ttf
f4

toto'

leltere

a'oonsiglidi lai
apportare ajut a'bi*

Resistesti
deve

Ohilitisti

consiUis

ejus

$uccurrendum

est

J^itqpropiti^s

huic

egenis

SOgQOsi
sii favprevole f^ questa citti

Quello

Dativo

in

mettere

fivvertlre cbe
movimento

reale

moto

Ire

ad

differen^

"9ome

/
^

ad

est

illum

usti

ad

zione

in

esprimere
retta

in

lui

supplizio^

preposi-

italiano, quando si vuole


una

sery

cui

cosa

di^

medicamentq

multa

Cor^durre

al

Dativo

cui

1* Accusfi\tiyqcolla

la^inQ
del

luogo

il fine

come

Jd

pure

Si rwoUe
.

X,

jilki^Mtl^r^^

Andare

j(d supplicium dqcere

51

Italia nq

i| Pativo

tra

urken^

Conversus

all' ac^sa^ativo colisi


si pone
in italiano i Dativo^
e

laddove

la massima

latiiip^

yerli^iq adjettlveh' ^sprimono


de)la ^osa a cui
figurato,il home

diretto,in latino

ad,
j^reposizioine

c^uesta;

h Pativo in it^tliano,si pu^in latino. Deyesi


altro
per

anche

dopo

cV

pertanto

urbi

alila

Utile

mofU

\/

medicamenti
^

Dell' accusativo

il nome
ii^ cui s^Imette
del verho,
il comple-r
eV i^ termine
dell'azione
o
di qualche preposizione da 0ui sj dice
ess^r
inento

L'Accusativo,,

i(

casq

retto,

come:

FaZ/)inopata/otaquila
dain

quoQ-

Clamorem

raziae

ad

sub

verni

bilem

teiuporis horam

l^

."

Catttlos

rane

Oh!

dera

la stessa

detrazione

quanto

gridq,

un

io sciocco

sono

per
purga
della
ritorno

ali* accusativo

quale il termine

innaharotip
le stelle

la

mi

fit. Per

figliiella P^otpe

ver^o

lego laevus qui piirgor

giorno,

aquila port fi\f ut^


t

substulere

sidera

Oh

substulit

bile

mia

che
al

primayera

perch accusa

dichiara

espress'4 dal Verbo

subslu-'

ragione c/a/72ore/7" all'accusativo.


all' accusativo
perch il complemento
|

Si*
della

TalU

^Bil per

tirpitt^ animumque
(circa)
Del

Il Vocatiro
r

oggetto,

il

cui

ett

in

s' iodirissa

la

fiU,

parola,

come:

Covol, ^ifa^ i

il

mai

eandof%

penne?

tue

Quantunque

JHf^rcp

glio^tu
abandareoporteatpra^cepi^

deba

mio

fi".
df

abbondare

p^^cetii ^^lla filosofia

philosopbi^e
al

Corv

il nomedel^

si mette

cui

delle

t^t

Foeaiivo

nitor?

Onamquam

cuotf
'

caso

Maree

per

qai inaraip Corife, pennaram

itgtuiggh^

VocativQ, perch

parala ^ diretta ^

Per

la

Corvo

al

che

t^
V[qrca

ragione anche

stessa

J^li a| ypcatyo. Altq esempj


^Ive

omnia

primue

patrae appeUatus, primuji


in

tog%

triumphmn

Ti

parene

ialuto^
nc^inata
il

tu

mente

il

tu

noji^

delik patria^,

padre

merit

che

prima,

di

primo

trionf nella
Nate,

Epeae

Tirea,

^a

magna

Mio

sokis

potentia
antiqua, (|aam

P domuM

^pari dominy dominaris!

eolo. mia,
dissQ

da quanto

antica

casa

potenza

suprma
di

pace

figlio,mia Jorza,

migliante padrone

sei

eigno^

l^e^iata?
PelP
Ablativo'

Ahlati\;jx

s atesso

per

esprime

no

rapporto

U,
i^

di divisione; onde
^parasione, di allontanamento,
si fa allontanamento
nome
esprimente V oggetto, dacai
divisione
in a^lat^vo. Serve
an-i
p separazione, a.i po^^
la cagione, il modo,
il ^empo, il lao-^
mostrare
Cora
a
da qualche
retto
go ed altr^ circostante, ed sempre
Si conosce
di gi quali prenoAizioni ad-,
preposizione^
il loro complemento, ali' Ablativo*
Eccone
domandano
un
esempio*

pinis liEppfaariun
i*^ Spew^9

vditsimulacrumuum,aliam
que

praedam

palana

ah

alio

ferri

Un

cqjne

vid^

la

sua

immagine.

specchio delle acque


pensando che ci fosse un
neUo

erperevolpi!

ira

preda

cane,

I^ preposiaione 4a cui

retto

yoUe

portata

da

al*

altra

rapirla

T ablativo

sovente

Venart asUo

cornile
asello

(cam

let Leo

cam.

Vai

aliquod a qua
implere (cam aqaaj

vino

in

eia

andare

volendo

delt asino

compagnia

Empire

vaso

un

cac*

con

acqua

vino

(ifitribut

annis

Il tone

comite)

aut

Visit tribus

vel-

E' vissuto

anni

tre

annis)

Quid

aciemns

biduo

est

(in Sapremo

spatio abesse (a tpatio)

Bidui

gforni tutio

ci

che

bibao)

due

in

Esser

dite

lontano

giornate

di

eairimitio

iltom

Nec

(in

mibi

insidae

Maltae

mariqu"
et

t ho

Non
la

(in rari)

ruH

ra

?idi die

(iiidomo)

coatineo

me

Sam

toto

die)

toto

thmo

bodie

factae nuot

terra.

in

iSo no

in

Molte

casa

f^illa

mi

insidie

mare

per

ton

per

iete

state
terta

mari)

in

"ompe)a8/a^acedit(etttaliA)
Pompeo
f^ia Sacra

forte

Ibam

tutta

giornata

Resto

(in ter-

veduto oggf in

siritit*a

(in yi) to. passeggiava

dalF Italia
caso

nella

Flit

Sacra

Tota Asia Tagatar

(in tota Asia)


Dell*

Qaando

ine

dal

Coi
cuna

AblatWo

spande

per

tutta

rjsia

Assoluto

proposizine italiana etvi nit iloaccompagnato dal gerundio presente , o passato, o


a
passiva, e che un tal nome,
participiodi forma
lia aU
deve
81
principalmente aver
riguardo non
verbo
della proposizione, n
reiasione
col
coti
in

una

Alcun'
in

Si

altra

ablativo

dizione,
senza

esso

con

il

corredo

suo

pribosizone.Un

si

tale ablativo

pone
si di*

essendo
indipendente appunto perch non
da altra parola, come
tA governato ^ n determinato
dalla
Eccone
sciolto
proposizione, e sta da se*
gli

De

assolato^

esempj

"

Nascendo
tenebre

il Sole

sparbconoId Soie

ofiHte

fugini tenebrai

ci diver-

il lavoro

Terminato

ladtmus

C^}ereperceto

tiamo
la

Approvala
il

ee

di

tempo

tlabili

ti

eosa,

cavalieri

Sb-iragliati

Probata

abboccarsi
ucciso

fatti

tempuM

profligatis interf^

EquilaMbus

il comandante

coUoquendi

re

Mumilur

inoltre

multis

duce,

do

moltissimi

prigionieride' pi

cospicui

la Kinteria

nobilibus

maxime

desur

chiese

et

praeterea

capti*

exerciiu

pacem

pe-

petitt

la

pace
Ita congiura

al

Fatte

che

le

il

parti,

Sic

ad

toUit

coelum

acriter

dato

hosies

in

si

nemici

contro^ i

Nostri

fero-

il segno,

nostri, dato

,parbusfactt

locutus

est

teo

parl

cosi

cernente

Ciceronem

xecratur

Consilia

ciclo

furono

Leone

conjuratione

pate/eta

Cice-

esalta

Catilina,

progetti

ed

popolo

Plebs

Catilinae

di

fino

scoperta,

detesta

il

rone

essendo

fecerunt

signo, impetum

scagliarono
Dominando
sario

volutt

la

che

tutte

Virtutes

necet-

le virt

bn-

jacere ontnet
voluptate dominante

est

necesse

guiscauo.
ToUe

Alcune
il

existente

participio,ed

senza

nome
'O

latino

in

si trova

altra

simile,

voce

in

AbiatTO

lato
asso-

si sottintende

allora

come:

Auctore

Aristide

giudizio

di

Galli,

duce

ingressi
Catilinae
lb

US

Bomam

Brenno,

Galli

sendo

sunt

coniuratio,
Cicerone

Consu-

Antonio^

et

Saturno

volte

Alcune
\o

adiettivo

Petito,

ut

intrare

si trova

li-

Audito,
deri,

essendo

Avendo
in

Udito,

Incerto

Essendo

peterent
intcreruot

guai
o

Congiura

il

so-

coin:
di

potere

assediavasi

Lupia,
saputo

entra-

il castel*

condusse

cola

dei

contctdini

incerto

le tenebre
per
dovessero
cercare

cosa

fuggire

rono

re

legioni

Essendosi

tenebris, quid aut


viUrent,facde

ed

citt

che
di

lo

fix agrestibus cognito


aut

la

assoluto

chiesto

sei

prae

il

il nome,

re

castellomLupiaeobsisex
Icgioues conduxt

scoppi

all' Ablativo

ceret

Cicerone

Catilina

participiosenza
urbem

es-

Brenno

Consoli

Saturno

rcge

duce

loro

',

Roma

in

entrarono

Antonio

di

il parere

Aristide

Essendo

emersit

secondo

bruttamente
^

pri

Gii
the

th
senipj-

chiamano

i Grammatici

Culpa

^diisat/
PdUdo

'

haeC

Tcstt'a

cderuiit

ly

Nc

venate^ itt

gmmU

colpa
ijual maniera

uro

pei*

ei

bealo?

GU

id armis
confodit
Irruit in : hostem
et
est

ne

antichi

conprato

eisei*

non

^mme,

Consecutqs

accadute

sano

cose

Istrhini

cribebant styi

Veteres

collega

itostr-

tn

batu8?

i'th

dalla

Quette
*

Qaa

ci

mostrare

hiatiyQ

IH

ira
l'allid\^s

se^Trailti

fegino

con

coH

oro

icrivefano

con

uno

Ott"tin.ci colle armi

Si

scagli sul

nemico

tra-

flsie coita spada

gladio
,

Caed

incendi

ef
urbeni

^8t

ingressil^ Colia
ir

'

strage

coli'incendio

eH-

"a

in

)l idod
Nmine

(rammaticas, r

raoimatico

bar-

di

ih realt

Home
^

barus

barbaro

Qonam

modo

tn

feret

id factum

Givitas

modo

che

la

mai

Citt

sop

fatto

poeter questo
Cessare Trapan di orifj^ne

rojanu8originQaesar
Di

Ctnpagnia
'?

?'

inl nUitbuq

Part

fiegulus dire
fuit a Carthagi-

Marco

)8oe8sitcum
Marcus

ttilius

iotcrfectus
nensibs
ctVbs

ursu

aliis

cum

wultis

Romania

con

Jitilio

Regolo fu

uccisa

crudelmente
dai
Cartaginesi
'toiimolti altri Cittadini Rotridrii

aequalibus certare

cum

mille soldati

Fare

'-

correre

coi

uoi

pari

Eccesso

Di
...

6ex

Salamon

l Re

supraVit oinilea

Reges 8apientiaet

diviliis

Re

sapienza

in

chei^ze

Di

telato quondam

Prezzo

Venditus

fuit

viginti minis

Qui
ch

ili

devesl

italiano

PldtoM
i^enti

lei Yoei

usate

ed

in

rie

'

DeieiwiiaH$

avvertire., coin

stipertutti

Salomone

uH

inolia fu

ibridato

mine

latMio

noQ

meno

Dell'lnteri'ogareyf^.||

ebe

i risposta debbono
9

serroDO

medesimo

del

essere

come

caso,

CuihorumhaeonarratUfNen-

di

ehi

tri

if

cose

questi narraiti
alC

uno

quette
aW

ne

aU

tro

Quar^m

rerum

tat?
Furti

nulla est aatie-

dTtiaritm
accusai

ne

Di

quali
l?

^.

bomcidi

an

I. REGIME

di

DEL

sazie

ricchezze

furto

Deltuno,

Ucriusque

si d

non

DeUe

Accusi

cose

di

oynicidio?

dell'altro

NOME
I

il

pa

Nome

due

qaando

segue
secondo

un

da

nomi,

cbe

Libertats

Italiae

le

Romanorum

esprime
di

quali citt, e
Crescitamor

pecunia

Urbi

pater

volta

questo

urbique

ma-

unito

yerbo

nel

di

Tasi
Ubi

il

ad

il

primo

genitivo solo,
Dianae

dexterm

tene

vcneris,

questo

in

EqU
egli ne

tss^

Padre

il

si aumenta

si converte

della

tivo.
Da-

gnificat
si-

citt

il marito
,

alla

serve

volte

denaro

genitivo
al

di

amore^

del

amore

che

misura

quando
segue
di servire,
come;

Alcune

de' Ho mani

quale
parla'

si

terminare
de-

libert

di

Cresce

quantum

ritus

della

il

d" Italia

citt

determinatamente

nummi,

est,

qualificareo
esempio

L'Impero

crescit

Qualche
Ci

differenti, ed
a

amore

quale impero

mente
immediata-

seguono

prsi al genitivo, serve


il prmb. Dicendosi,
per

Amor

si

Ci"

al GenitTo,

altro, significano cose

Urbes

Imperium

altro

nn

reggerne

citt

di

cio,egli
padre,

marito

nome

si sottintende

tro-

come:

tu

ad

Quando

(d'teittpldin

sarai

di Diana

arrivato

al

Umpio

voltati alia destra


,

25
di

nomi

qualit

perium, fides
biatTo,

hanno

cne

si trovano

biasimo,

di

astratti,

unito

Successit

Numa

Romulo

all'a-

ora

Uomo

Pom"

Successe

Ese
Ssempi in cui da
il

di

modestia

integrit

nessuna

Romolo

ingenuo,

aspetto

dTingnua

fide

inclyta jutdtia
piliusi Tir
et religione

quanto

di

ingenui- Giouineuo

fidciyO nulla

Vir nullius

di lode

ed

genitivo,

s^Uw-

come:

Ingenui vultas puer,


pudoris
que

sione

adiettTO

un

al

ora

laus,

come:

Pom*

Numa

d'insignegiusti^
pilio, uomo
sia, e religione

notarsi

l'uso

e
significato

la costru-

tanto

non

di alcuni

diverso

nomi.

Puto

id

Sats

ne

Quid

esse
causae

JS' questo

poelat la-

cur

Fgant?

trnos

buie

Che

perire(pe-

eausa

abesse

Il dolore

moiette

causa

perci teg*

poeti

latini?

Ju

questo

riguardo

gaudeo
in

venit

)ant

baatofite?

ha,

%d

spiace che

Mi

Hoc

ragione

di

causa

morte

mea

fero, tua

un

gano

la

motivo

motivo

'

fuit

rondi)
Te

est,

caiv^ntf

Dolor

est?

ci sia

che

Penso

causae

consueta

Ci

te,

sia assente

tu
me

per

tiguatdo

per

godo

ne

passato

in

costume

dinem
Brntus
In

erat

diem

Eme

die, et yeudito

ocd-

die

Fundani

Compra

diem

cittadini

giornata
credenza,

vendi

die,

multo

da
campo
determinato

Comprare
a

mal-

ad

un

tempo

Alzarsi

giorno

pagarsi

avanzato

dient

tam

Per

fuit
facuUas
Suoad
ittere ad horas

fugietmemoriaj

me

faeito

ut

ibi ta

aubvienaa

Ove
tu

fa

quanto

Mandare

^Ubi

aUa

da

Cotuanti

in

emere

Surgere

desiderata

era

Fivere

vivere

caeca

lata

ci?itatis Bruto

in desiderio

possibile

che ora
sapere
tradir la memoria,
per

mi

di /armene

procura

ivi
eo9'

venire

Ut

memoria

mea

Superior

etl

Per
L'et

memoria

Usqoe
In omni

bojus
ad

nostra
mamona

memoriae
m

memariam

inauditam

ricordo

passata

CratippusprncepspbilofophoCratippo
rum

mi

quanto

qtiestd

capo

de* Fiheofi

di

et

Fino

a*

Cosa

inaudita in

tempi

nostri

tatti i

tempi

^6
traditimi

Memorine

Quod

in

jam

Sta
yetitrtk

moreirt

scritto, si
che

li

racconta

ormai

era

in

passato

t*

stame

Morem

alicui

gerere

ingratiutr t|n

cognovi

^ihU

nihil

villo

in

Fare

inali

Non

lit-

alcuno

pi

persona

sc^

uiiio trottasi

ttelqud

male

impiegaqualche ra

teris

heUo

iU*

dio

Tfihil

mi hi

Ni/iil

dum

timi

est avariti

nomeh

inopia Egerie

ab

Puero

ilio

Clini

morbo

indi*

ho

Niente

per
morbo

Quel

Al

NomCn
Partes

chiamo

mi

de8der"" \Non

non

meae

Io

gefi
il

poser

Ascani

di

nome

Inibi

est

ebbe

miseria

denitori

ifuale

nomea

rctnr

dalla

di

aarizid

chiama

si

Home

lui

coti

finora

ora

fanciullo

//

il

xttt

ette fare

tfon

li

nome

f5arentes Asttiium

Cui

conobbi

ogni

tcmpovi^ti'ibait

Notinihil

di

ttoictite:

non

inest

modo

Arturo

mancher

al

dovre

mia

buntur

mihi

Multa
in

de

itinere

noatro

uiranique

partem

.Moke

ti\ri'iirt

mente

audire

Becepiui sigiium

noli

Non

De

reliqua

Di

de

egnal

il

ritirata

/tua

teita

tua

il

Perciie

aucce-

rest

ti

come

avvenga

desidera

da ni

Haec

contro

senieniia

tua

Ut

alld

ritirata

Amare

canere

udire

possiamo

deUU

possuinu^

Receptui

pr

nostro

offrono

si

mi

viaggio

oc-

al

intorno

cosa

sermonis

multi

Di

aiinfc

Aermo

es

lunf^
di te

Tutti parlano

omnibus
usurpare

er^

Avere

beHemilii

ve*

ito iperanz

Quidpiamcrebris

bisogna parlare

^os

queste
a

bocca

in

spesso

Una

cos

un

buoii

monibus

Spes

tenet

me

nir

Spes

successo

iunc

tenet

me

ejus

Nutro

locum

miserae

fortunae

perfugium fu tur uro


NequQ abcst suspicio quin ipse
sibi

mortem

orane

tos

.' Per

trrpus
milites

hor-

sorte

questo

luogo

ed
il
porto
di lui mi*

travagliata

moUo

il sospetto ch'egli
medesimo
da
se

ucciso

auspicars Sospetto che

pr tempore
aciem
talus,
iopUnum.de*
duct

alla

lontano

tiasi

consciverit

Suspicio est mibi


PauCa

sera,

il

essere,

ricovero

ac

che

spetanza

debba

mul-

jactatae portum

turaque

In

che astr

voi

sospettata

ora

sempre

jtvtido

fatta a' soldati

parlata,
metteva,

nella

come

il

condusse

pianura

bret^

una

teinpo per*l' esercit"t


.

o8
tadioaut

ffemorum

scits, ttudiocat

Seinperi ut

detk

Sempre,

fui

nobiUtQtis
Co osci

Jmante

trtiti
eapete, fid

come

zio nato

aUe

nbalicujuiinjuriae Conanpavole

US

a^t-'

nokih

di

^uai^

fatta

aver

cfe

Rudis

ingiuria
Ignoranu della

belli

Peritus

Esperto

armorum

IgDarus fraudi t

Imperitus
Memor

Che

non

aevi

brevis

arte

guerra
della

delle

Rammentati

guerra

Jrode

conosce

Inesperto

rerum

est

nelT

della

monda

del

cose

brevit

della

vita

Immemore

beneficiorumj me-

Immemor

della

Patriae

mot

Tiiuidut

iinpavidiitChe

Deorum,

teme

di

sui

de*

memore
beriefi%j\

patria
gli Dei,

ternate

senza

se

verlNiIi,cio derivati da^Veiv


Anqhe gliadjettivi
certi adjettiTi
usati partititamente,ri*
L; come
pare

Audax

Genitiyo,

il

cbiedoDo

oomei

Jrdito

ingenti

Tentpus uail terttm

II

natura

per

d*

consumattt

tempo

ogni

cosa

Sequimur

dopo

Quando
italiano

in

Gerundio
d

Uomo

amante

all'

di, eh'

del

bel

un

Jvidus
yir

ro!SMo.

Che

rei?

DtBTTiri
ORA

Gli

DAL

CHE

st

GBNJTIt^O

ed

mette

itrbem

nome

son

difetto ohe

se^

avr

verso

cos'?

ssGtriTT

ORA

DAL

DATILO

similis
dissimilisi commuhis
adjettivi
sono
seguitiora dal
prqprius alienus
dal Dativo^ comes
ora
,

al

come:

rnorjNo

munisj

senza

Qualunque

Carmen

segue

ne

studiosus

diqsud

Genitivo,

habebit

Quid

rioMifo

neutro

genere
dal

desiderio

ti seguiamo

genitTO^cornei

vero

parlare

di
adjettivi
guitielegantemente
vitii rude

ditnnittnoi

stura

ioGnito,. questo si

vedere- la citt

Gli

Qudquid

gli adjettiTidi

Verbo

un

in

Bramoso

Deontm

te, taneU

inU'
,

tivo
Geni-

filint'
siifilis

Patn^

C2qtAt|iii|ile,"[iiani

Ifibil tam
la

FigUo

iimile

Niente

tanto

^ulpici

Qqiproiine
mnium

Mors

da

Cotta

animantium

o-

E'

comun$

fa

morte

ai

pf$dr0

dietimiU, ^uar^U^

Sulpiw
tutti i inventi

est

omnibus

est

commupif

tatti

contune

difetto propriodeln
|d qaidem non
pi non
propriqiq ev^alifr Fecchiaja^
nctutit, tclGomnluiie
difetto comune
ma
tudinis
della cagionevolezza

Liberta

Montaci
propria^

f^Q'

min\
Alienij^aphitioni
Non

aliena

mali

ma

Aiijfiwene

alV
non

Sar

accordato

beri

Qaprifici9(|
omnibt^

^{nmi(n9

ambii^ione

Qose

debetur

fto^

nonfe

fio

Nemico

contilii

immunibas

Vobis

pfopriq d^^

fibert

dal

lontane

da

li

esser

mali

questi

Jl fico sak/atico

proposito

voi

4 Ubero

ttOn

fi coloro

^t

^PIBTTJFI

som

C^S

SJBfGM^Tt

Dj^TIFQ

P4(,

che significanocomodo
ai1]ett
J[vorej fkf
ed i|
^plth
uguaglianza, piacere., sommissione,
Tali sono
pontr^rto^ ^ppq seguitidal Dativo
Gli

lltiliv

Jtih

Salataris

f^lH^rff

Inutili

Inutile

Per niciosus

Dannosa

Noxius

Nocivo

Par

Pari

Iddoxus

Che

J m par

{ucundu^
lolestu^

Giocondo

Dispari
Eguale'

Molesto

Gratus

Grato

Eqnalis
Ineqi^alia
Propitiut

Ingratm

Ingrate^

Infestai

^ido^

fido,

Finitimu^

Confinante^
prostimo

Sttpple](

^uppUchevoUs.

non

nuoce

DisugutUe
favorevole,pr
pizia
Infesto, coii^rai^
(io

Inadu^

sommessi^

ip^sernpj
8i faci ut
et

ntils

patriaesit idoneu
agrie

Se
"

avrai
servire

che

cura

la

patria,

sia
e

aita

utile alla

campagna

mol^ttsdim itscomode^
Una
TvLxl^fff^yispaci^pkifiidtfefttie
inimica

quieti

la

pace,

quiete

contraria
'

oA

alla\

3o
Erat

coqsilium

meam

tteloEra
fi-

cum

dele

salatare

tum
PQinpejOji

color albus

est ''contrariu

Jacuaduf

eratj,

ed

uno

Il colore

nunc

albo

amcis

salubre

all' altro

adesso

bianco^

ck'era
amici

agli

Sommesso
Il

coti

fe^

il contrario

Caro

Qifinibas supplex
^t 6niti'.xiuftOratori Poeta

consiglio come

Pvanpeo

aW

utrique

Qui

il mio

tutti

del

Poeta

prossimo

tutto

alV Oratore

Coiisul

jussiteoe,

tacere

qui

jpar pari referri volebant

rendesse

oratio
y?;'tut[

Omnia

che

volevano

il contraccambio

Uguale
confuso,ogni

taees

virtii la dicitura.

alla

summia

nQma

che

che

coloro,

sero

si

Par

comand

// Console

parila Ha

cosa

fecit
Saeva

virtutibus

infesta

et

barbaro

Secolo

alla

nemico

virt

tempora

Terseguitidal Dativo anche gli diettTi


ii"
bilis^,presi passivamente, ed S parliciplali

Sona
hall

in

'

dus

come:

'

j^

Nullo

astro
penetrabilifli

lucua

iners

luihi

post nullos, Jali

Vnjblto bosco non


da raggi d'alcun
O

me"

sodalea

morande

da

nato

Amandus

Da

omnibus

Tra
contano

gli Adjettivi.qhe sona


alcuni composti da

Consentaneus

da

amarsi

con,

Concorde
,

Jtisuonante,

Con

Concorde

1*9

se

come:

co,

consentaneo

conforme

Conforme
Dello

Con

Confinante " vicino


Finitimo, confinante.

nua

ogni

Dativo

Concolor

Conterrai

d*

tutti

Conformis

finis

menzio-

conoscenti

seguitidal

Consonust
co

astro
esser

prima

me

de^ miei

altro

ne

Giuliodegno

d'

penetrabile

stesso

Contiguus

Contiguo

Coaevus

Co ntemporaneo

Coaetaneua

Coetneo

colore

Esemp)
.

Salpiciimora
fuit

Concors

consentanea

vitae

La

morte^di
spo

sibi

adente

Consentaneo

Sulpio
alla
a

se

vita

corri"

fu
-

3i

AmsTTiri
BALL*

QRA^

fican'o

ACCUSATIVO

ntoto

si

il contrario

cusatiyo

ad^

coq

Acpqmodato

^ccomodatas

col

ora

i%^che

adattato

tatti

aualche

trovano

dai

datilo

PUEPOSZIONE

segHono'

tendenza

obj

COLIA

djettiviclie

Gli

seguiti

sotr,

CBif

AD

IIC

quellicbesigni*-

cosa

attiti^dine, q

ed

Dativo

coll'Acf

ra

pi" elegante.

Pfonu^

Inclinalo,
Nato

'

Aptiis

Atto

Naias

foneus

Jd neo'i adat-

Procliyt^

Proclive

Habilis

Abita

Propensas

Propenso.

^habilis

Inabile

CommodMs

Comodo

Ineptui

Inetto

'

tqtn

capace
inca
,

pace

Incomodo

modus

Incom

f^eemenie

Yehemeiis

fiVa
,

fervente

Esempi
(jorpns aptas

labori

NatusabJomini

suo,

iVici^oal
lode

gloriae

atquq

GneusPompejqsad

oiiiE|iasum

Gnino

natus

ma

Vir

Corpo /atto. (gLlla


fatica
nonlaud(

ad

nata^
inilitiaiiii

La

alla

non-

(gloria
nato

tutte

le,

somin^

proprio

to

egesta^
procliyis

alla

Pompeo,

Uomo

arma

Sceleri

ed

cose

ad

aptu^

ventre,

suo

le

per

poyert

alla g^uerfa,

na-

armi

procliveal,

mal,

fare
Neutram

in

Ineum

est

partenti procliviai Neutrale

yoluataa

nostra

prot

Noi

prQ

j^open^o

pi portati per

siamo

lui

pciisior

InobsequMm

plu^ aequo

ad

Homo

rem

cam

ad

Utile

nullam

ren^

proclive ad

Ingenium

utilizi
libidv

Naturale

portato

nulla

alla, dissolu

iq utramqae

parteiq

Dai

ne^H eccessi

niinis

Itaque

idem

vcbeincns
sas

uopo
da
buono

tezza

Yekemei^s

Fst

aie

Uomo,

ncfn

es

condiscendenza

dovere

del

pik

nus

Utile

alla,

su

ille,
alios. esse

ego
in

qui

Dunque

vi-

aUri

Princeps,

quel desso,

seii^brato, essere

in

piger ad paenvs
ail praeroia velox

io

E'

il

che

inverso

ho

gli

rigoroso

Principe tardo
a
premiare
pronto

punire

3a

gli Adjettivipronus,
sono
viV" propefisus
segnitida nn^ in finito ,
in dum
si mette
quest'infinitoal Gerundio
Quando

cV'

italiano

iq

accnsatTO|

Tero

nn

procli-^
in

latino

ad^

oon"

come:

ed irateendum
Pronu
i|4 fiDdar^ ip collhi
ad t$lQscendum
Portato a vendicare
l'ogiuipiaProcUyU
Pronto

injt^

riam

AdIBTTIVI
U

ose

cipj ogni -volta


zlone

che

secundum,

huiperosque
Uecundum
os}

Os,

diiQs8ui

Vultum

Gli

ghezza,

sembra

sottintendersi

quoadj

comet

similis

Deo

Simile

yul(quoai^d

misura

in

air

anche

trgtnta, altum
extruxernpt
Turris
centum

pedes

pedei

altezza

8q.

alta

-p"

preposi*

al

dall'

aspetio

iuo

!ar-

accusativo;

genitivo,come:
argine

un

piegi

centotrenta

air

spalle

al

lunghezza

seguiti

Costruir^

parti

quantQ

^4 ^^^

guanto

ablativo, ed

trecento
Aggerero lataip /"cfe

la

Dio

un

Dimetso

ordinariamente

sono

ad

aspetto

adjettividi

si trovano

ma

dopo gli adjettivio

si mette

AceusatiTO

DAi^L* AcctrsjTiro

SSGtriTf

sono

largo

tre

alio ottanta

piedi
pedibus trbtts. Una fontana
larga tre piedi,
^Uus triginta
fonda
trenta
denum
Uno
Aera lata pedum
spazio largo dieci piedi

Fons

Torre

alta

cento

latas

JdJBTTIVI

CBS

sono

ball*

seguiti

ABLATirO

Gli

adjettiviche

bondanza
j

nato,

sono

scarsezza,

mcfnVpj
significano

privazione

ordinariamente

preposizione
y

qualche

demerito

determi"

prezzo
seguitidal P ablativo

volta

genitivo: Tali

dal

Bignat
Indignus
Captus

Preso,

PraedituB

Dotato

Degno

Indegno
ingannato
,

ornato

ah
,

priiw

fornito

senza

aonq

33
Diyes

iireea

Locuples
Opulentas

Dovizioso

Pauper
Inops

Oputenio
Patter
Meschino

'

biiognoMO

Plenus

Pieno

Refertua

Pieno

Inanis

Foto

Orbus

Priifo

ripieno pregno

vano

superflio

privato, abbandonato,

orfano
Cassos

Voto

Liber

libero,

Faecundas

Fecondo

Onustus

Carico

Nudufl

Nudo

Yicluus

Fedovo

Immunit

Immune

privo,

privato

Fretus

Confidato,

Conte

vacuo

vano,

esente

appoggiato

Contento

iitus

Vacuus

Foto,

libero

esente,

vacuo,

Esempi
Obviam

mitte

gnas
Terrore

liber

Amor

te
epistola!

di-

Mandami
di

et

melle

eijlle

faecun-

Cupas pice

nugis

Lentulus
Nescio

noa
an

talpae
rogabat ne
bum
or
filiis

llle

sua

sorte

libri

verbis

inops

sia odio

vel

dignus
Oculis
captae fodere

Nemo

ed

Lentulo
Non

amore

cablila

Le

di

tu

di odio

amore

cieche

talpe

hanno

scavata

tane

vassero

che

non

lo

pri'

figli

ai

Nessuno

contentus

parole

degno

sia

Quello pregava

eum

di

scarso

se

le loro
facerent

amarezze

non

so

dol^

in

piene di pece
ripieni di bagattelle

Botti

libri

referti

spavento

fecondissimo

cezze

refertas

dallo

Ubero

amore

dissimufl

De

te

Jnimo

aDimus

lettere degne

incontro

della

conunto

sua

sorte

Ennius

ingenio maximus,

arte

rudis

Solum

definsoribus
arboribus

tali

in'*

moeniai

i^acim^

io

Terreno

vote

itgegno

all'

tale

Mura

fiduura

GII diettiyi

Perch
di

sommo

quanto

haberem
Qui natura
genio praeditam
Vacua

Ennio

aveva

roszo

arte
un

figliodotato

ingegno
ai
se nz

difensori
alberi

nudtAS^ yidutis^ ed altri clus


3

significanomancanza
coli' ablativo

alienus

Scaevolae

o^

Citt

va*

adire

Pitia opacos cogor


yidqos a lumina

come

vuota

le

illia malia

ab

Imrounes
Non

rebaa

da

nuda

atqae

cua

preceduto

omnibas

Civitas ab

s troTano

privazione,

di tutte

cose

sumus

studiis

Non

avverto

Laciiv

Son

costretto

da

etenti

di

ghi

'

ipogUata

Siamo

Pboebi

spesso

del

quei

mali

aglistudjdi Scevola
ritirarmi

ne' la-

privi della luce

Jverno

Sole

opulentus, paper
Egli Adjettividives
inops
liber
immunis
nudus, extor'
dignus, plenus vacuus
ris, si troyano
genitivo
accompagnati anche da un
j

come;

divei

Dives

equum
stia et auri

pretiive-

Bieco

in

cavalli, in vesti rica^


ed

mate

in

oro

Dves

pecorK
nuUnm

Tempus

la-

vacuiim

Bieco

di

Niun

tempo

bestiame

lif/ero da

fatica

boria

Pauper

di

Povero

argento

Expers fraudisigratinbeato9

denaro

abbondante

d'inganni,

Fuoto

di favore

Inopa amicorutk)
Extorris regni
Beferta Gallia negotiatorum
Yaa
.

Operum
Felix

libera

amici

dal

ita Gallia

regno

piena di negozianti
di vino

f^aso pieno

indignus
immunea

di

Bandito
e$t

vini

pleoum

Magnorum

Scarso

Indegno

avorum

famulae

Serve

grandmavi

de' miei

hanno

che

i\on

Felice

libera

Uomo

scialacquatore

niente

da

fare
Homo

et

liber

legum
multarnni

rerum

adjettivo indeclinabile

Necesse

de' Verbi

con

^no

Non

babeo

Homi

ni

necesse

necesse

est

h^cre

^sse,

scrbere

Non

mori

// morire

(
Haec

oratio

ladatur
Da

necesse

quanto

tivi, pu

irrbione

omnium

stabilirsi

fin

leggi

sempre

unito

come

necessit

cosa

di scrivere
necessaria

al*

uomo

deriso

che
da

questo

discorso

tutti

qui intorno agli Adjetgenerale^ che se in italiano essi

notato

in

sta

mestieri
sia

est

si

E*

ho

dalie

36
Aaxios

facto opas

qaid

sii

Jffannoio di

ehi

ci

si abbia

/are
Anxius

bellum

ne

oriatar

che

Inquieto

si

non

susciti

la

guerra

Eqaus asper frena pati

Cavallo

Tibi

Ti

auctor

de

ero

hac

re

ohe

dar

questa
nii

fai

aoctor

Tibi

sim

non

Lo

differret

ne

te

auctor

pr*

il

sente

non

il

mio

morso

consiglio

su

cosa

consigliai a non
differire
ti suggerir di /uggire

Non

fagere
Auctores

maje*

tutam

sumaSj

Romani

statem

ad

Audax

omnia

perpeti

ad

commodandam

facinus

che
del

maest

Animoso

Audax

Benignus
Vini somnique

Assicuriamo

aia fore

nomi

Coraggioso

Romano

popolo

soffrirtutto

far
si abbandona

Che

benignus

la

delitto

al

Inclinato

^alva

sar

bene

ed al

al vino

sonno

Dido

certa

yitae
relinquedae

Certus
Pro

Tener

Goropertus sceleris,
Nonaum

comperto,

regionem
Hoc
Omnes

in

quam

lasciar

la

vita

certo

per

di delitto

Scoperto

reo

Non

anco

per

di morire

in

saputosi

qual

fosse andato.
paese
So benissimo
questo

venisset
habeo

compertum

di

Risoluto

habero

certo

deliberata

Didone

mori

virtutis compotes

sunt

Tutti

i virtuosi

felici

sono

beati

Pcaeda

ingenti compotem

citum

Riconducono

ut

d'

voti revertuntur

Avendo

rad

G)mpote8

ei^et*

u cu

bottino

un

fundo

dia

continentia

prae-

se

Compra

roercatur

Cilicia CQotinens
Continentia Urbis

ea, quaecum

che

tia
Continen-

ne

poderivicini
della

Quella parte

est

brama*

quanto
ritornano

que*

fondo

sto

Cappadociae
pars

padrona

immenso

ottenuto

vano

Huic

V esercito

confina

sobborghi

Cappadocia
Cilicia

colla

Le guerre

continue

bella
Vino

in

Cupidus

Siete

cupidae estis

modo

cognoscenda

ye

Desueta

triumpbis agmina

desueta

Dispar

non

Schiere
Fiera

rabiem

Non

sui

Fratres

aetate,

non

Dux

dispares
regeodae civitatis

Dux

ad

Inm

la

conoscere

ve*

vir

faciendum

claris Viria dux

solet

esse

Capo

aliquid
in

eoe-

a* trionfi
pili usate
arrabbiata
non
piti
eguale a se
non

Fratelli

tutibus

Mora

di

rit

ritate

Fera

vogliose di vino

ora

Desideroso

dissimili n

forze
del governo

Guida
La

non

di et,

di

morte

suole

della

Jare qualche
per
essere

cosa

gli uomini
una

citt

guida

illustri
al cielo

^7

'

reperirefaei-

Innocnti

Verba
le

il trovar

facile ainnoc9nte
le

parole
pos
pi facile ohe alcuno
ia^ di quel che
uoglia essere

est

Facilius

ut

eat

cessor

alqaissao*

esse

possit,
qiiam

tu US

E'

ut

velit

tuo

felix. Felix

Cerebri

successore

Ricco

prole

di

cervello*

Fortunata

nella

prole
Propizio ad alcuno

Felix

alicut

Felix

B6ribere

omni

ab

Ille Graecus

Perito

versus

nello

laude

Quel

ferox.

Console

versi

scriver

Greco

lodata

tanto

felicor

patribasquoque

Consnl

solum

non

Fessus

plebi

non

de

Fessus

caede

fiero

Stanco

via

che

meno

dalla

i Senatori

contro

plebe
dal

Stanco

Strass

la

contro
.

cammino

Vox

mibi

Lex

est

Parlando

loquendo

fessa

ti

mi

la

stancata

voce

ad

ratio

jubendum

deterrendum

ad
Fons

Fontana

Pompejus

impetret
imparati tum
bus, tum
pecunia

Sumus

Vir

ad

qui

est idonens

belli

labores

Impiger bostium
Inops

impiger
turms

vexare

conseendere

un

ad

Ostro

insigniset

car

ornandum

Insignis

ad

Insolens

auro

deformitatem

ti, che di denaro


Uomo
infaticabile

puer

Necfueris

nomen

Omnes

potente

lassa invocare

Non

ire leves. Levis

Omniliber

meta.

Libera

fide

sarai

mandata

Iterum

mibi

Nemo
A

natus

parvis

in

videor

aedibus

didicimus

Quanti emptus?

babitat

di

fortuna
da

parve

il

piedi

andare

ogni timore*

Scarso

Sciolto

parola

in

d'essere
casa

anima

rinato
vivente

imparato da fanciulU
fu comprato? per
quanto

Jbbiamo
Per

fatica

poteri

sembra

Non

guerra
alla

larghi cento

Libero

Mi

oro

d'invocare

stanca

agili neW

Tutti

Pieni

natus

alla
avvezzi

di

nome

dalla
Libera

carme

adornare

non

Fianchi

opum

il

lode
neW

mio

pedum

guerra
le schie^

vessare

trattare

avvezzo

Uomini

tricenum

di salda*

in

di porpora
Adorno
bruttissimo
Fanciullo

laboris

lata

otte'

de' nemici

Non

meum

Latera

nel

Instancabile

Non

iosueti

nome

fatto per

tanto
sprovvisti

Siamo

Debole

belli

Homines

non

della

Inops

il

aure

nere

militi-

'

men

ruscello

Pompeo

re

laudis

atta

proibire

atta

ad
non

ragione

una

comandare

idonens

nomen

legge

La

idonea

dare

rivo

et

poco

'
38
,

scrbenifl

Piger

forre

laborem

la

durare

In

Pi^

di

fatica

scrivere

pger andae
Pieraeque gentiam.
Amnis

che

Fiume

Pleriqae

Za

tutti

Quasi
ta

Plerumque
besse
plus

minus

maggior

Esser

nazioni,

d^Ue

maggior parie

omnes

noctis

lentamente

scorre

della

parte

lontano

notte

piit,

poco

poco

meno

Potens

sui

Sanus

meniisque

Fotens

Era

erat

non

rerum

Cie

potens
Potens

suarum.

ha

Potes

sunt

sanguis

ullo

est

potis

est

est?

Qua

pot quisque,

iaea

con*

Infimusquisqueeratpropensus

alC

propensior

regni

Alexandre

impieghi

altro

Nella

vibebatur

che

Proximus

ab

//

aliquo.

Genere

de

salute,

pr
certabant

gloria

Non

dedecoris

scelera

esse

credere

Unus

ad
et

possunt,

se-

I delitti

alicui

dies

Alloquor
abiturus

de

multis

tres

intercesserat

Era

extremum

maestos

amicos,
unus

qui
et

modo

alter erat

cauti

essere

ma

uno

tutti

contro

passato

tima

il

colpi

il

ed

primo

se

giorno

Seguemi
Ftcino

affidarealcuna

neW

ad

Difeso

passus

citi
solle-

non

tranquilli

ictus

nnos

vita, combat

disonore

Guardingo

condo
me

Parente

gloria

possono

non

aliquid

omnes

alter

Sequere

nemic

curanti,

non

cosa

Tutus

pi fa^

alcuno.

la

per

Soldati

possunt

non

Tutus

sem^

regno
staio

dal

della

curanti
tevano

securi

cura

favorevoli

Alessandro

dopo

primo

del

Tu,ta

in

stretto

Securi

Milites

Josse

lontano

meno

II

proximus

il tempo

del

ad

vorevote

Proprior

sta

partito

divisione

brava

boste

ab

che

ci

che
sa
quelt arte
piti abjetti erano

partem

divisione
fuiss

Ciascuno

diem

vedere

pu

bujo
possibile

Come

potis

alleram

si

in

pu

sgorgante
fermarsi

sangue
modo
alcun

al

Qui

arte

il

Ifon

quoti cassam

fertur

lumne

in

consistere

potisest cerni

terat

bramava

che

ci

ha

Che

cose

sue

proHuens

pacto

senno

Possono

Neque

In

buon

delle

Pu

stesso

suo

conseguito

Potrs

Nec

il

Padrone

voti

di

fuori

tre
a

soli

passi

partire parlo per tuU

volta

ai

mesti

che

amici
,

di moki,
o

due

erano

ridotti

uno

3
DEL

III. REGIME

Possessivi

Questi

riferiscono

Tot

esse

opera rempusalvatam

Dissi

soliciti sunt

Tanti

solius

mea

ve-^

ipsius so-^
plurium
,

"

unius

mea

blicam

nqster

cujusque, ed i genitivide' participjche


ad un
personale sottinteso 9 pome:

,paucorumj

Disi

$uus

di. Iqto questi Genitivi


duorum
trium
omnium
,

unius

lius

tuus,

mtus,

dopo

ricevono

ster

PRONOME

che per
salvata

Ju

sono

V opera

dime

si

sola

ha

Repubblica
angustiati per

mia

cagione

causa

solius

Meum

peccatum corrgi

La

potest

noD

Gum

mea

legat vulgo Essendo

Demo

pu

non

s-

corretta

ser

che

legge gli

nessuno

scritti di mCj

timentis

recitare

offesasola

mia

che

recitarli

temo

pubblicamente
De

US
ipsi

tuo

sua

conjectu-* Tu

laude

prae-

Pili

stantior

eccellente

tuo

di tutti noi

respondet Egli risponde

paucorum
laudibus

voi

I Genitivi

m^i

lui,

nella

ciascuno

Jfella memoria

memoria

Vestris

di tutti

lodi

pochi

altri

sui

alle

nostri
,

estri

sono
,

personaliquando significanola
si vuole

quando
Ea

mei

mmago

Haec

est

fratria mei

uxor

pr

propria lode

sua

omnium

Nostra

dal

indovinare

puoi

pro studio

coeperis
cujusque

ram

In

studio

mos

sono
e
persona;
tirare il posisesso, come:

Ecco

E*

immagine
la

questa

di

sessivi
pos-

me

di mio

moglie

fha^

tello

Esto
Tu

memor

sit voluntas

scis

quae
tris nostri

Si

Ricordati

nostri

pa

Tu

sai
nostro

alcune

trova

volte

di

guai

me

volont

la

sia

di

padre

il pronome
possessivo
Si
Genitivo.
di caso

usato

personale
luogo del pronome
simplicis pectus ;
legge, per esempio, TirirM hominis
cubent
mea
nec
ut
defunctae molliter
MEA
ossa
;
go
ad
in luosubmotus
Istrum
scripta l^gis qui sum

In

di
Pectus
Ut

ossa

tui
mei

hominis

simplichi

defunctae

cubent

II petto

Aftinchle

legisscrptamei
submolus

te
ossa

semplice

uomo

di

me

drfunta

tranquillamente riposino

molliter
Nec

di

ad

IstrnBi

qui

sum

leggi gli scritti


sono

fimosso

aU

di

letro

me

che

4o
^

Notate,
accorda

qui

italiano

relativo
e

ut

anche

non

latinamente
al pronome

segue

qui,

esempio il relatiTO
con
scripta mea.
la Toce
che
allorquando
medesimo
si adopra l
le particelle
ac
atqiie

qnest^aliimo

mei,

con

rendere

Per

in

in

come

quae

quodj

il

mettendo

et
,

in

stesso

caso

Eadem

facis

tu

il

cui

qu"ie

nome

precedente,

come:

le medvsme

cote

Fai
facis

ta

ac,

la

nel

segue

puerij

ovvero

Eadem

che

nome

atque,

che

ma

nulm

ra*

gz

ut

pueri
si

Nemo
si dice

lus

slo

parlandosi dell'
come
degli animali

nsa

anche

uomo;
:

Nemo

virorum

Nessun

Nulla

belluarum

Ifestiina

Tra
cio

pronomi

quisj aliquis nemo;


col genitivo retto

dal

tacito

uidam

maggiore,

(ex numero)
nfimae
plebis (ex

ex

nome

Chi
Un

di

partitivi
,

sono

costruiscono

si

molti

tutto

omnam?

nis

bestia

indeterminati

parte d'un

mostrano

uomo

come

unus

comunemente
numero,

cpme:

tutti?

infima

deW

cerio

plebe

nam^o)
Ricevono
j

de,

ex,

per altro pia


T accusativo
o

regolarmente
con

inter^

l'ablativo

con

come:

( UnuSimilitum

de' Soldati

Uno

Chi

Unus

di

noi?

IV.

REGIME

ex

militibue

( Uqu8

ioter

( Quia
Quib

nostrum?
ex

\ Quia

inter

DEL

militet

nobis?

noa?

VERBO

altro
Propriamente parlando i Verbi non
reggono
che
V accusativo
caso
paziente, e ci proprio de' soli
Verbi
transitivi,siano questi attivi o deponenti. Gli
altri

casi, che

qaalche

altra

diconsi

indiretti,

parte del
.

discorso

sono

sempre

espressa

retti da

sottintsa

sono

qual

debbasi

caso

banno

Verbi
di

il

mettere

ordini, ed

tanti

ciascuno

di

il

essi.

seguente,

generali,

banno

distintamente

trattato

metodo

Abbandonato

un

cio, daremo

dapprima

tal

ad

scenderemo

quindi

il Verbo,
segue
le differenti specie de'
che

nome

divise

i Grammatici

in

cole

in

determinare

Per

d' attribuzione

Dativo

an

un

teremo
adot-

alcune

re-

esame

pia

aettagliato

REGOLE
Regola

GENERALI

Il discorso

r.

necessarie, cio il Ktrbo,


cb'
al Nominativo;
sempre

l'azione

cui

in

se

Antigonua

propinquis

morluura

sepelieodum
Sed

exiles

ne

ejat

tamea

imininuebant

non

l'azione
e

lo

Ma

sebbene

discorso
da

al

sempre

Verbo

col

questo Verbo

nominativo,

8U8 in

cum

Cappadociam

non

Esso

ridi

Quando

caput

membra

Giacendo

fronde

italiano

3 Vi
non

de' Verbi

corrisponde

tal fatta dovere

ed

altri,

in

che

sono

cb'

il Nome,

celare
,

suoi

si

in

terra

voUa

verdi

sopra

ripos placidamente
ti capo

le

tutte

languiscono

membra

sono

non

duole

Quando

lauguent

Regola

di

vi-

omnia

dolet

passa
vi

pani alla
Cappadocia

co

della

jacoQS fronde saper


leniter quievit

siccome

Neutro,

come.*

discessi t
Homi

pure

suo,

diminuiva

fa, la fa sopra
se
stesso,
parti necessarie, cio il Verbo

due

non

cose

La gran-

abbatteva

dell'animo

dezza

Nel

espressa

sep

per

delle

miner

stato

la

chi

Ipso

a.

come:

Eumene

parenti

a' suoi

morto

l'Accusa
al-

sempre

sottintende,

si

ia

Rboola

soffre

peUirlo

magntufraDgebant,

etsi

eh'

ti
par-

l'azione,
cbe

il Nome
e

tre

Antigone poi consegn

animi

dineiD

ed

ba
fa

cbe

Nome

manca

tradidit

res

'A

l'azione,

passa
alcuna

Eunienem

antera

attivo

col Verbo

quali il
paziente latino:

attivi
col

co'

ed.altri consimili.

questi Verbi in italiano paziente la persona


in latino deve
insegnata, e nascosta, mentre

esser

ziente
pano
so-

Con
cosa

pa-

4^
la

ziente
nasconde

qualche

sar
ci

persona
accusativo

informare
latina

Il

hanno

che

insegna

te

latino
ce/are

si

sta
nasco-

circa.

corrisponde
all' italiano

",

costruzione

una

le le t-

eguale

la
al-

4
circa

t'istruisce

maestro

le

docet

latinas

Utteras

(circalittcras)

la colpa
6g1io ha nascosto
al padre, cio
ha
informato
il
figlionon
padre circa la colpa

4*

Beoola

Magiter

latine

lettere
II

preposizione

istruire;

cui

insegna o a
poi insegnata o

docere

latine, cio

tere

s'

come:

Il maestro

dalia

il Verho

piuttosto all'italiano
non

cosa

retto

perch

avviene

la

cosa:

coi

cosa,

Anche

I
f

FUum

pam

i Vrhi

fra

celavit

cui"

patrem

(circaculpam)

Neutri

ve

ne

sono

corrispondono in latino coli' italiano*


in italiano
Stadere,
comparisce verho
per esempio,
corriattivo, ed in latino neutro, perch in latino
a
qualche cosa
s|fOde piuttosto ad inclinare
appli-*
vuole
al
Dativo
la
dedicarsi
carsi
o
e
cosa
perci
che
si applica, come:
si studia, cio a cui uno
alcuni

che

non

Studia
Si

lettere, cio

le belle

applica
S

belle

alle

dica

lo

Ci

favorisce

Seconda
Ti

la mia

i suoi

obedio

favere,
(obbedire)
,

Id

causa

la

natura

fa^et

Obedio

5. Alcune
di

volte
Attivi

come

vita

Mi
Mi

di

metto
cavo

.alla

memoria

alcuno
il mantello

la

veste

iheae

causae

la

ejus

tii

che

i Verbi
ed

f*
.''"*"'

(favorire),obsC"

hanno

(ricordarsi),per
paziente. Recordor
nella
seguente espressione
Ricbiamarsi

t
^'"'"'"

Obseifuitur consiUis

"

Regola

j
o.
^'^*'

de' Verbi

disegni

obbedisco

vestono

ktlere

stessa

qui (secondare),

un

sono

Accusativo

esempio,

Recordari

cum

t^iicujus
Induo

paUium

Exuo

yeslcm

neutri

animo

attivo

i^itant

Regola

gli

attTi

come

Deponenti
secondo

neutri

Padet

qaod

avanti

prius pnditam
eadem

inil*

Sono

loro

retti

peraltro Son
risolvere

possono

Gl'Impersonali

it.

il Nominativo
ed

plunile,
plurale ,

allora

come

zie da che

Ma

si

esempio,

ningit

caelum
,

ti ho

non

come

nessu

no

veduto

tibi

anzi

terza

persona

allora

ex

te

quo

pi"
periodo

vidi

non

hanno

un

ln

del
son

acciderunt

calamitates

Io

per

intero

ed

che

che

di

sempre

fa

le veci
golare
sin-

aumero

quello

Acoidit,

mor-

ilU

ut

subito

interierit

tratto

un

ad

Multae

nella

accaduto,
ad

dsgra-

volte,

nominativo,
,

qualche
singolare che in

in

tanto

anche

membro

un

hanno

neutri

espresso
si asano

molte

molte

finito

no

incluso

accadute

sono

Non

cose

volta

miU

per

Regola

to

gtufh di sentir

nominativo

un

ningit tonai
pluvia .pluit nix
,

ar

medesime

le

Pluit

stessi.

giunger
ag-

prima

volte

da

coma*

mai

aver

non

ormai

Molti

tpnal

t ilo

ras

audire

di

Jrrositco

est

nunquam

^aedet jam
'iies

tran-

Impersonali si nsano
terza
singolare, senza
persona
alcun
o
come:
dopo
caso,

sola

loro

sono

come

I Verbi

io.

nella

Demente

di

cke

intransitivi.

Regola

Ti

costrosoono

si

sitivi

in

I Verli

9*

p iace servire

Nemini

di scher-

libet

esse

ludibrium

aiie

altri

lecito

doniamo

che

abban-

noi

Non

gl'infelici

Regola

12.

nobis

ut

dereUnqua^

miseros

mas

L'Accusativo

licet

precede i Verbi Iqr*

miseret
plget, taedet
che

personali poenitet, pudet


Ellisi sottinteso
Accusativo
an
vero
paziente, essendo
per
il Nominativo
agente, eh' incluso nel Verbo.
si dice me
miseret
Quando
poenilet, me
pudet, me
che
me
piget o taedet, lo stesso
paenitentia tetct
,

me,

pudor

tenet

me,

miseria

tenet

me,

pigritia,

45
iaedium

ienct

di

cosa

cui

Ed

me

si

uno

dal

retto

quando
laborum
che

un

criminis

Paena

tenet

laborum

te

taedet

lo

onde

stesso

igna

tenet

7Y

penti del
fatiche

delitto
ai

rincrescono

poi

troni

Taedtum

sermonie

tenuit

Mi

me

rJOMINATIVO
Le

voci

verbi

al

DOPO

il verbo
seguono
assoluti, siano queste
subito

nominativo,

una

ed
sa

pi
sei

vive

servono

agente,

perch trascari

Tu

tiuin

gli altri
Adjettivi,
a
spiegare

come:

lapis pretiosus

est

omni

re

et

t^i

uUius

tranc|uiUo
fanciullo

Luum

ora

che

Justus

uivit

Judii'i

hoc

securus

puer

Defindi Bemputicam

patria da giovine non

r abbandoner

mi4*
,quia negliis

malus

es
nus

essendo

questo
la

Nomi

delT

Virtus

dovere

giunto

Difesi

vile

cattivo,

il tuo

Udii

esse,

che

preziosa,
d'ogni altra co-

gemma

il vizio

discorso

VERBO

IL

quallchequalit o prerogativa
vrtli

annojato dal

sono

che

neutri

saranno

Il

dipen-

ignavos

Le

V08

Tu

di

dire

Taediuffl

La

dia,
misericor-

est

pertaesum

la

Verbo;

nel

paenitet crimlnis;

sermonis

me

Te

si inette

cui

vergogna
Genitivo

iucluso

nominativo

dice.

si

si ha

noja,

in

il Genitrvo

pente,

rincresciraeato

denza

deseram

non

son

adolescens

senex

vecchio
Ritorno
Gli

mesto

uomini

Bedeo

casa

in

pi pregano

si-

Pii

domutn

mestus

taciti

orant

lenzio
Il

cattivo

pastore dorue

Malus

su

dormit

pastor

supinus

pino

Segue
Tali
nuncupor,
aestimor

lo

co' verbi

stesso

nominar,

sono,

ed

altri

di chiamare

appellar,

simili, come

presipassivamente.
di

cor

vdeor,

pure

vocor

habeor,

Esempj
Perpusillivocantur

nani

Le

persone
mano

piccolissimesi

nani

chia-

46
La virtii sp$o

vitiam^etnVirtusappelTatoy
tium

ed

appellatarvirlus
Magnus PrincepsaestfDatarf)ix,et pauperhabetur misera
sed baec est falsa opinio
saepe

Un

dato

un*

questa
te

era

povero
miserabile

fi*

riguar^

ma

opinione falsa
riputato anticamen

Filosof f egli in*


Senofonte ed a Pia

tone

GENITIVO
Il verbo

DOPO

sum

VERBO

IL

regispanire rebelles

appartiene

ci che

al

re

di

volta

ocni

Genitivo

segnilo dal

uffizio,^eg^no^
significa
possesso,
ad una
cosa
qualunque, come:

Est

stimato

gran

un

segn

nem

che

un

come

Socrate

magnus
doolino;
pse
Pbilosopbu
cuit Xenopbontem et Plato-

tfimo
,

Principe

gran

lice ed

habebatur

Socrates

m chiama

il inizio virt

il

tiene
appar-

i ri-

punire

belU
Pecus

II bestiame

Melibet

est

Insipenliaestelicere

non

^'^pfv^9^dello

pu*

g)

tarano

nUi

Adolescentis

majores

est

E*

natu

revereri

tuum

meum

suum

belluinum

num,

altro

per
e

il dira

sciocco

pensato

aveva

giovinetto il
pi vecchi

del

dovere

spettare

Si eccettnano

Melibeo

seguenti npminatvi

tri
neu-

huma-

vestrum

.nostrum

ri-

simili,che si adopranq come

appresso.

Non

est

Senatua

tatem

auctori-

contra

raeum

dicere

me

lare

conviene

si

non

V autorit

contro

il par*
del Sc'

nato

Humanum

est

irasci

jubere, meum

est

Spetta

tua

jussa capessere

re
anda-

collera

in

Tuum

fragilitV

JS' dell' umana

te

tocca

ie

comandare

e
,

eseguire

tuoi

ordini

I verbi
solvere
del
ed

che

condannare

delitto
un

significano
accusare,

tal

sottinteso. Sono

di cui

condannato,

genitivo

as"

genitivo il
da

me
no-

to;
cui assolu-

dall'ablativo

retto

di tal fatta.

l//^

al

domandano
,

ammonire,

crimine

47
Aj.iso,as, avi, atam,

are

Incuso,

are

as,

avi,

Condemoo,as,
Da

atum,

avi,ataiD,

are

as^

A*-

/i

are
avi, atum,
Absolvo, 8, vi, utum,
ere
Libero, as, avi, atum,
are
Postulo, as, avi, atum,
are
Arcesso, is, ivi, tum, cessere
Insimulo, as, avi atum,
are
Convinco, is, ci, ictum, ere
are
Alligo, as avi, atum,

nino,

incolpare
o^,/..

Jccumre,
*.'***

Assolvere
Liberare

Lamentarsi,
Chiamare

querelarsi
giudizio,accusare

accusare,

in

Incolpare
Con-vincere

)
\

Astringo,is,inxi,ictu megere

For
?
'

reo,
'**

incolpare
r

Esempj
/

^
.

accusat
Qui alternm
probri Conviene
stesso
seipsum intueri debet

ch'esamini
chi

se

di

altro

un

accusa

mollo

disonest
condemnat

Sceleris

di

Condanna

generura

suum

malvagit

il

suo

genero

llum

Admonito

for
pristinae

absolutus

insimulat

Verreto

Gajum

E*

est

furto

dal

assoluto

stato

f^erre

Incolpa Cajo

uva*

pri'

sua

condizione

miera

tunae

Furti

della

sovvenire

Fategli

avarizia

di

rtiae
Hic

furti

allgat
interitus arguitur

Pati'ii

Questi si fa
' imputato

se

di furto

reo

della

del

morte

padre
Abiit

crimin9

absolutus

cujus

Se

incusabatur

di cui

Spesso
colla

Putavi

per

te esse

re

admo-

bo

Non

te

eodem

de

posthac,ut

committam

de

epistolarum
gligentiapossis
accusare

qtialcbevolta

italiana
,

Accasando

la

Se

accusaego
crimine

come

accusalo

era

che

del

me

in ablativo

dovessi

essere

av'

ci

medesimo

permetter

che

io

accuser

te

delitto
da

innanzi

ora

accusarmi
possa
negligenza nello scriverti

ne-

in

tu

di

incolpi me,

Non

deUUo

come:

visato

insimulas,

me

sen^a

Credei

nendum
Si

dal

assoluto

questo genitivo si cambia

altro

preposizionede

de

ea

and

ne

tu

accusativo, conforme

di

alla sintassi

scelleraggiaedi

Jccusans

scelo

Pompei

i et

ix-

48
Pompeo,

la

del
leggerezza

Stnauu

rnjtnm

Senato

V (avarizia Megli aaarai

Accuso

poi

Qaanto
colla

ad

sani

della

nome

ciii aloano

Damnati

al

Jccuto

trienniam

ad

condannati

Furono

insontem

L'

ad

feceris damnaberis

tre

per

an^

girart la ruota
ignoranza de' Giudici condan*
n
alle galere, un
innocente.

condemnavit

tn'remes

Si haec

come:

ni

gnorantia

terminata
de-

cusativo
all'ac-

si mette

condannato,

malam

ludicum

e
particolare,

pena

preposizionead\p
per

feneratorum

jrjtarum

fai q

Se

metalla

nette

nato

condan"

earai

cose

alle

miniere

pi frequeoteinentesi

Ma

Vilt

damnis,
Us,

hominum

fraudes

et

Si

et

fana

morte,

Toci

nultus

uterque

frodi

le

danni

con

in*

battiture

carcere,

alter

alius

plurimus dopo
pi elegantemente all'ablativo

dcj

eoa

i"i

al

mobissime

(
furti,

an

Utroque, de

( Ambobus,
l

atupri?

bob

de

am-

accusato

di

delC

altro

cose

Dell'

utroque

come:

senza

stesso

tempo

si uniscono

sopraddettiverbi,

plurims accosaris

neuter
,

Accusas

vi%j

morte

ambo,

De

degli uomini

maltantur

Le

ablativo,come

puniecono

ignominiis,vincu^

verberibue,

in

mette

uno

Di

ambedue

Ne

delC

US

( Neutro,

ode

neutro

del

uno
,

l*altro

In

luogo
seguiti

esser

jueo

come

di

accuso

condemno
,

da

infinito,si

un

E^

blicam
est

debbono

meglio

arguo

tradita

la

Arguitor prodidisseRempu*
Jussns

usa

quando

accusato

di

aver

Repubblica
ab

urbe

discedere

Fu

condannato

partire dalla

Ciu

I verbi

duco

aestimo
,

beo,

suni

in

quanto

ha
facto pendeo
paio
significano^ti/tiare, apprez',

cbe

"

49
riputare spesso sob
imi y pluris
plurimi

zare

max

da' genitivimagni,
sAgui'ti

tantidem,

tanti,

parvi

minoris
,

poco,

minimi

quanti, quanticumgue

vispondono gliHTTerbj
assaissimo,

italiani molto,

acquali

cor-*

moltissimo

pia

pochissimo

meno,

tanto-,

quanto

Esempj
Tahti

eris

ali8"

tib

quarti

Sarai

fueris
Maoki

di

valore

tanto

tri^ guanto
honores

putare

Ilium

nuaquam

peucleres

QUANTI

Appi^zzare
osteodisti

hai

Non

SuDt

Sono

juveoesamantessludium.
malimi
qui aextmantur

studio

sei

te

gli
fatto

mai

al'

sietio

onori
conoscere

stimassi

lo

tu

quanto
i

lo
molto

agli

giovani che
i quali sono

lo

amano

stimati

moltissimo

FTotate
Contulo

rem

seguenti modi

di

dire

Prendo

som

questa

in

buona

in

buona

cosa

parte
Facio

rem

hanc

Non

duco

abqui^

habeo

non

Piglio questa

boriqub

parte
Non
mi

rem

PEVsi

fb

non

curo,

questa
A

cosa

cosa

tatti

questi adjettiyisi sottintende


pretio, che alcune voUe si esprime, e con
i detti adjettivi come:
,

esso

Magno

molto

ubique

virtue

pretio

aestimatur

di

si

cordano
ac-

ovun^
'

que

Quando
zo

V ablativo

stimata

yirt

La

di

conto

una

si tratta
si

cosa,

Nauct

Un

Flocci

Un

di mostrare

stima

disprez
seguenti
gli adjettivi

usano

poca

ncciolo

Assis

Un

fiocco ,un

Pili

Un

bajoeoo
pelo

tero

Teruntii

Un

fi

'

quattrino

Nihili

Nulla,

un

nuU

Esempj
Nec

dixi

quod

flooci

aesiimai

Non
ho

Navci

Noe

Non

est

non

Servus

Servo

HiHiLi

iacis

eum

teeoivii

Non

stima

fiocco

un

detto
vale

un

buono
lo

stimi

fico
da
un

nulla
zero

quMk

che

5o

pendo,

FJocci

qui

No

aestimat

pi

me

nmvsfto.

nec

aiut

nulla,

ttimomn

atroce

un

chi

stima

mi

non

un

pelo

Questi medesimi
co' verbi
Emo,

geAtiTi si

par

emi, emptum,

18,

Comprare

ere

ii, didi dituin,


ii demi, emptum,
are
cai avi, atam,

Vendo,
Redimo,
Loco

accompagoano

Vendere

ere

Redmere

ere

Dare

affitto,in

in

appalto,

pigione
Conduco,

cif, usi, uctum,

Prendere

ere

in

in appalto,
affitto,

pigione

Esempj
Vendo

Vendo

nonPLuais,quam

meam

caeteri, fortasseetiam

propriae domai
partemlocavitHiixmi(epotevaai
dire pasno
Maximo)

Tertiam

seguenti Verbi
genitivo:

il

Satago,8, aategi

Indigeo,

es,

banno

Fare

agore

Miaeretco, cii,

Memni,

moUitsimo

casa

di

dopo

pare

diligenza,aver

con

loro

cura,

sollecito, sforzarsi

Aver

bisogno
^5

)
Jver

muoversi

compassione,
piet

sccre

della

parte

terza

gere

meno

prezzo

neatri

; egere

gui

la

appigion
propria

e$ser

Egeo, es, egui

pi degliaU

non

tri, forse anche

mihobm

il mio

isti,niue

Ricordarsi

Esempj
Hic

8ITA.RVH

Nec

Auai,

Te

Et

non

BBBUM

egea

rogo
GEVBBI8

AEGEirTi,

nec

coBTsaAavM

To

satagit

KBnvBT

ut

Non

nec

cura

ha

de* suoi

bisogno

affari
d*

ne

oro,

di argento,
d* altre cosa
ne
hai bisogno di consiglio

indigot

Non

coasiui

mbkihbb

misereaoe

ha

EgU

TV

un

prego
Ed
abbi

tvi
.

di

ricordarti

compassione

di

me

deUa

tua

famigUa
Ma

i verbi

segnitiancbe
PaBCiBcs
non

KosTBis

indigei

indigeo,
ablativo,come:

egeo,

dall'

et isoaTATioKi

Non

hai

si

satago

bisogno

preghiere,
eortazioni

trovano

delle

deUe

nostri

nostre

5a
Il

verbo

de,

con

de

Ed

caeteris

il verbo

accusativo

oltre

ablativo

un

potitur

fuit

coir

ablativo

de* beni

Gode

gaza,

quae
potitaa.eat.

deils

altn

eoi

genitivo pu avere
preposizione, come:

seoza

coMuojML

maxima,

al

m'

Paoh

dal

lasciati
di

impadron

de'

iori

Paulua
Hic

anche

trova

MicordaH

potir

Macedouum

Omhi

si

come:

Becordare

Patria

recrdor

aa

padrt

tuttii

Macedoni,

"^

ch'erano

grandissimi

Questi e al possssi* de* godimenti


potiturGAVtnA
potiunturTroes / Trofani avendo
tenuti
preso

EgressiOPTATA
AEBBA

Impedimbntis

godono della desiderata


.

nostri

caitbisqui

no

i verbi

tri

impadronirono

s'

del

de*

campo

impersonali quellicihe seguono

rice

il Genitivo

Jofo

dopo 4*

vono

bagagli

potitisunt
Tra

spiag"

Interest^intererat,fait,inter*
\
esse

Befert, ebat, retulit,referre


'diserta

chat,
Miserata,
Pud

Js^er

rri st

compassione
(lebat^dait, pudftim FergognM*si,a\fere

et,

'

esti

Importare

ere

rossore

'

'

Ppenitel, chat, tuit,

Pentirsi

'

ere

Taedet, ebat, teduit^

Rincrescere

taesum

Oi^er

est,

piet

noy

a,- in

fasti^

dire'

ere
..

Esempj
Blftcteagere
Interest
noB

interest

oMirivai

' operar

tueri bor
ilmalos

magistratos

animadver|ere

magni

UTBIU89UB vosTavM
Hoc

refert

Mbi

mseret

neminem
,

miser^uniest

Ejos

Adeo

aUho

intus:

taedet

Ci'

sebmoh

Io

avuto
vo

mi

Taedet

me

Beputate,
duoi

esse

vitab.

cvitates
borum

ha

alC

uno

al'

noi
a

voi

compassione di

me

-^o

(STPY

di

importa

Nessuno
,

Me

'

vbstbi

al

Importa molto

in-

i
'

Appartiene
fendere i
malvagi

eiresi
*

importa a tutti
magistrato il di"
buoni
e
punire i

bene

Ho

in

piet
casa:

di

Lui
discorso

il tua

annoja
a

ioja la

poeniten Pensate,

vita

che le citt

pentirsi di queste

dovranno
cose

53
SAB

rottuiiAB

quemque

tfeauno

pae-

nitet

della

ontent

ma

sorte

Refert

reom

ove^

oommerctum

del

E!* interesse

fionsca

che

Re

il commercio

icere
.

mei,

lui, sui,

sua,

nostra,

Quid

Mea

Mb

A.

Et

TOA

interest e refert in Inogofde*Gentivi

i rerbi

Con

nostri
vestra,

et

maxime

MEA

refert

Hoc

illorum

ipdam

te

; fi*importa

M'importa

iaterest

valere

te

Tua

m'importa?

CA^
refert

NOSTRA

Atuajmea,

aso

cornei

refert?

interest;

s^estri, si

ed

te

eii

tu

satio

Importa

nosse

che

molto

importa

me

il

te

te

conoscere

stesso

interesse

magis

quam

videtur

li motivo

il fine

ali* accusativo

mette

Magni

fioKOREic

ad

terest

cui

una

in-

si rendono

italiano

al^ nstro

tonare

"

uenga

quanto

come:

aggiangere gli
latino

in

questi

gli adjettivigenitivi magni,, parvi,


si
sebbene
tantidem,
quanticumque

per

quanti

io

trovi

anche

tantum

Tanti

refert

honeste

quantum,

come:
*

E'

agere

di

comotuais

salutisiiir

il fir

importanza

tanta

oneste

cose

Quantum

importi

Quanto

comune

alla

salvezza

tersit

Se

un

st'

dopo mea,
tua,
nostra,
sua,
al
si mette
adjettivo o un
nome,
come:
adjettivoe questo nome,

Interest

Refert

tua
mea

Notate

passa
Hoc

UNtus
'

Gabsaris

che

il verbo

differenza,

interest

inter

si

importa

cosa

debbono

si

tanto,

poco,

lui

molto'

Importa

piliad

apparteneva

preposizione ad,

colla

che

E.qaandoin
avverbj molto,
tanti,

che

venire

me

ci

essi

per

KOstRtTlc

che

Pare

sita

me

Importa a te
A me
imprta
alcune

interest

sarSt

r\

destra

genitivo

que-*

solo
di

Cesare
.

volte

significa

come:

ei

te

differenza

Questa,
me

te

passa

tra

4
DATIVO

DOPO

VERBO

IL

quftluncjaeverbo,
deponente,s pone al Dativo
si d

CUI

Mi

sia

Dopo

si

qualche

la persona
cui fkvore
a

aertar. Dee

Qui

me-

video,

QuU

te

Noli

mai

Cerlaat

hihi

fo vedo

tapo

ego

ademil

casus

illudere

kostbm

lhnlere

Non

Mim

causa

Sodo

gniGcano

rendere^

minacciare

gare

dire
I

narrare

Salutem

qai

mal,

iidem

ti

dare

pot- Dar

datnaiif,

KULTit

potranno

sa-

boa

alienunt

loperai^ut
cuni

Quid
des

mihi

Bora-

saepe

nuiaeravit

Mi

pe-

et

coi

videto

alicujas

pasaBos

PBBCiBos

pag

filiui

fortuna

re*

pugnat
lainaiit multa

et prae-

pa^

aaUfezza

che

T hanno

troppo
a

ehi

molli,

nessuno

rende

non

grazie

benefattori
il debito

// rammassato
serue

denaro

Spesso ri/lettia
Arrendersi

comanda

ciascuno

chiunque

MTBi

Miai

ingrato

viro,

Semper obtemperatplus
Igmavis

E*

rep"mit

sQrvit collecta

quoque

si-

me

fortuna

a' suoi

coiQCB

de

Succumbere

Tu

La

la

te

abbastanza

KSBiarTiBOs

cbe

ripugnare ;

quei medesimi

vuLus

logratu*est qui grttam


Aes

pi diiegr

verbi

obedire

renduta

Fortmia

chi

togliere; promettere

rd^idcruat

Miai

miserie

nostre

come:

tibi

verme

tolse?

ti

il

Dativo

dal

comandare

le

gara

fortuna

Mi

seguiti odunque
cf^rre

si

prigioniero
e^/t^oret^ole
ragione
rallegro senza

Cui

gratUlr

mi

insultare

gi

Sine

danno

utile )^o fa

in mio

Fanno

capo

arridet

fortuna

$i semiiui,

accidente

Quale

Misaaiis

Cm

la cosa,

me

me
par
miil

ego

come:

titor

Miai

neatro

6
,

toglie,ofvero

cosa,

istiencc

HI

attivo

alle

ci
a

che

dici di

chi lo

dici

preghieredi

al
Sempre obbedisce
doveroso figlia
Lajortuna si oppone
ghiere de' codardi
Tu
mi prometti Roma

padre
alle

trui
al-

il

pre^

Toma

dar

FcsiOt octtloi furari lboai

Abbandonare
al

riposo

il lavoro,

ei
dar-

55
I

Terbi

che

dal

ordDaramente

Dativo;

coll^ablatTO

vano

ifUer^

8tgnifieaoparagonare

Sic

con

coli' accusatiro

cum,

volte

alcune

ma

segaiti

non

si

tro*

con

ad

come:

coiii|arare

PARVis

Cosi

magaa

solebm

io

le

Virgilium

Comparo

Ho-

eux

9oUto

era

paragonare

piccole ae

cose

grandi

Virgiliocon

Paragono

Omero

HBEO

Si

AD

nihil

comparetur

UH

E*

Haec

sunt

non

intea

confe-

uz

Non

renda

s^are

MiHi

non

Non

che

queste

sono

significano comodo
addimandano

nuocere^

obest,

potes

mihi

prodest

nec

commoda*

nec

il

Ma

juvant

hu-

milesque myricae
quies plarimum juvat

Fe88ic

Dativo,

ausilio

opibus omnique

come

tutti

scelU
II

TiBi

Ego

HB1S

Lo

Subolet
muchi

Pospono

dalC

gradito

ospitalit
ogni ajuto

soccorsero

con

ed

il

Dativo

satis
^

verbi

male

sub

le
dal-

ante,

post,

ab

come:

Possano
virt te prae-

MU0RIBC8

hoc

tuAb

coUa

quod

vxobi

ego

jvstissimo

antefero

mia

hbmimJi
a

ine

obtrudi

moglie
di

ta

ha

gelo"

gi

macchino

pace

una

lode

tua

di

che

ci

scelleratis*

giustissima guerra

Pospongo
Siccome

alla

ci

Jntepongo
sima

pecauam

FAMAB

quoniam
potette itur

La

tosta

nor

bene

virt

Contribuisce

LAin"i

farti del

gli Dei

Bisplendei pik de* miei maggiori

Iniquisaimam pacem
BBLLO

arbo"

tamarischi

umili
molto

addimandano

benefaciant

jam

piacciono gli

stanco

da

luxi
Conducit

altri

certi

eu

riposo

questi avverbj bene


preposizioniprae ^ adj con^

Di

gioita
comodo

arrecarmi

ricchezze

Ordinariamente

in', Inter,

Non

juvarunt

composti

come:

nuoce,

uomo

HospitioBUM

gio"

delecto

arbuftta

pa

loro

tra

incomodo

puoi

laedo

jui/o ,
V accusativo

OMNEs

da

case

ne* incommodo

verbi

richiedono

paragona

non

me

Pfon

incommodare

nec

re,

"

si

se

ragonarsi

I Terbi

Non

nuUa

un

lui

est

non

alla

fama

pu

ad alcuno,

il denaro

essere

si nen

affida^
da

lAe

56
jani alia

NuBC

impndet

cara

PRCTOBi

Qui

VL18

MOBtBTfl

induigent

toris

il

nel esse

sckis

Manc

Gloria

MVLTis

obfuit

La

gloria

Non

solo

interfuit

volti ni

Bfii,

od

eliam

Tmpeoclet
Doloiem

bis

omrt-

praefuit

suum

di

Me

Jies,

yerho, deficio s

il

latera

vox,

deficiept

A nche( i verbi

seguitida

Vel

//

Kon

est

lem

tia, quanto

ed

ora

aby

populus

mi

roma-

alcune

volte

verbi

la

suo

cusativo
ac-

tempero

l'accusativo
9

di

negarsi

frza

Achille

Annibale

che

le

tutte

altre

na*

hanno

il

ora

l'ablativo

volta

qualche

si tro^

antecedo
,

da

moderor

ed i fianchi

voce

pitigrande

la

'

Dativo
con

a^

come:

temperai

a.

Chi

qui

eqvos,

ibab?

moderatur

studeo

applicato

verbo

che

un

verbo

occupalo

ed

avere

dal

Egli manegger
governa

vuol

un

intransitivo.

se

stesso

col"

cose

pianto?

le

cavalli,
sue

che

passioni?

addimanda

dire
;

eoea

le

tutte

asterr

ordinariamente

di

luce

sua

si

non

intento

transitivo

ordina

// sole

lacrymis?

qualche

il comando

ha

KgU

luce

omhia.

da

Astenersi

re

perch propriamente

non

il

altri

sorpassglialtri capitani
il pO'
in prudenza^
qufinto
nel'
popolo romano
superava

NATIOKES

II verbo

un

pencolo

ad
'

ZOO

EcquA temperet
Ipse moderabitur

re

capo

come:

la

Bon

queste

tanto

cab-

ab aliqua
fem^mi,B\n
Temperai ips sibi
Sol

il

molti

mancheranno

Non

fortitudine

antecedcbat

OlkES

tutti

giorno,

Siasi

pruden-

iMPBRAToaE^

j}us

il

fu

ne
a

trova

11* accusativo,

praes titissc

tantum

TEROS

nociuto

praesto.^ antecdo

praestet crillev
iaticiandurD Annba-

MKUU

Oratore

come:

vaoo

ha

ma

cose

dolore

Dopo

mi

a*sacrifi%j

assistere

impertiri Communicare

alicui

di

nome

Ju presente

Sovrasta

pericalum

omkibvs

che

cura

scostumati

agli

Drfuit

Kon

alUra

preme
Che
danno

ors-

nomeD

en

ho

Ora

attendere^

il dativo,
esse^'

luogo d' essere


accusativo
paziente,

onde

in

Alcune

volte

perai-'

57
coH'aMativo

si trora

tro

accusativo

preceduto

Stu"!et

cob

da

in

come:

senza,

Studia

Hnguae

ATiCAB

EA.

studebat

RB

id'soIudi

student

della

la Grammatica

Se

latina
ua
ui si
alcuno

pittori a

is

latinae

Pictores

tit^e

GRAMif

Si quifl IN

qualche Tolta colK

UH'

applicasfa
solo

guesto

atien*

dono
Oinnes

stuclclis

ukum

stadet
ipsuoi QOOD
oriiatias
possit

Id

Vi

di

Perche

seguitida

che

e
persona
ed il fine

met^li cchtpiere.
attende

cui

mira

stessa

possa

ci

de' verbi

sono

uno

facere

la

tutti

Avete

vengono
l'altro di

che

cosa,

due

tivi,
da-

mostra

no
l'oggetto diretto. Sodi tal fatta do
(attribuire],
(imputare), triduo
duco
ni
(ascrivere, volgere) ed alcu(riputare), verto

l'intenzione,

cui

altri, come:
Id

ALtERi

ne

dabit?

CBiifiiri

che

Forse

ci

imputare
Hoc

TiBi

Tu

nuDG

Ne

datar

LAUDI

id

TiBi

Avviene

quellocbe

1 accusttivo

luogo

doveva

tUtro

un

delitto?
lode

ti ascrivi

tu

biasimare

mi

lode

per

ci

rovesciati i casi,.

s'incontrano
dativo

essere

all' accusativo,.

posto all' ablativo ; onlc


aliquid alicui; Ppmpejus donavit

paziente

donare

civitatem

ci

Or

cbe

ascrive

si

Non

sovente

di

dabs

LAUDI

verta

viTio

MiHi

TU

ad

vorrai

in

ei

si trova
,

Donare

aliqvbx

PompejusciviTATBdonavit
donabat
Bespablica Romana
VA*
BUS

COBOHI8

Tra

MILITE8

Blaiidior, is, ditus


Amilior,
aria, atus
Adulor,
aris^ atus

Assenlor,taris

tatua
,

."^
,y

qualche

donagli
Bepubblica romana
la

a' woidati

sum

Accarezzare

ari

Jjuiare

si debbono

afi
,

tari

"

eatus^aaroari

'

deri

^^'"^

Mm'
^^'^"^

lusingare

suin,
sum

diri

donava

varitcoron

sono

uni"

co^a

ciuadinanza

valorosi

seguitidal Dativo
seguenti verbi deponenti

annoverare

Medeor, eri*
Mcdicor^arit,

cbe

alcuno

Pompeo
m

sTBBMDOs

i verbi

ad

Dare

aliqva

EoM

lusingare

S8
Ancillor

Aris atat

FamaloryarU

Mm

atus

sam,

ri

ari

Servire

Irascor, eris, atus 8um,ira8ci


Praestolor, aria, atus tum,
art
A88entior,ir8, ensus
iuiiiy iri

Jddirarti,

Obsequor,
equi

Prestare

eris,

catua

andare

in

collera

rispettare
Acconsentire

aum.

secondare

ossequio,

condiscendere

ubbidire
g

Gratificor

aria ,

atus

ari

aum

Far

grata

cosa

,ob*
gratificare

bligare
Horgeroryara, atua
Gratulor, aria,

atus

aum,

ari

Far

suin,

ari

Rallegrarsicongratularsi

piacere

Esempj
Blandiri

Titillare

MiHi

Forse

alicujus al'riBus
fortasse
ipse assentor

Irescor

iatud

tibi

dctum

Per

odiy

et

huhbeibits

Gratificar!

ALicm

de

Far

aliqua

re

Bisogna

Obseqaar

Far

7UAB

Terbi, adular
l'indole

prendono
un

accasatYO

Nec

adula

verbi

admiratua

Ego

medicabor

tibi hane

adulato,

venti

rusii-

Io

metum

di

rem

ammirato

lui

stagioni regolano

medicher

di

timore

cui

si

uio

all'ablativo

ovvero

senza,

Mi

questo

cosa
,

in,

villareccie

cose

air accusativo
o

le

eratttlor^ la

preposizionede

Gratulor

hanno

aspetti, Parmenione?
le

Dopo il Terbo
rallegra,si. mette
colla

medicar

la fortuna

teropestates res

iitum

moderar

ho

Chi

moderautur

cas

al -tempo

tuo

transitiri, ed allora

Non

Parmeoio?
praesiolare,

et

alcuno

paziente, come:

oec
tua,
illius
forlunam

?uem
enti

col-

bene

di

in

pentito di avergli

modo

praestolor

stesso

me

sono

grata ad
accomodarsi

cosa

OportetobtfequiTSHPoai
voi.i"htati

alcuno

teco

ft^o del

irascor

parola

Lodio,eson

hsis

ad

da

lusingo

questa

lera

Illum

le orecchia

mi

come:

congratulo

teco

di

questa

cosa

Ei

victoriam

Mihi

gratulatur
gratulatua ea illias dici

celebritattt

Si

rallegraseco

Meco

vittoria

rallegralodeUa
di quel giorno

ti sei

lebrita'

della

ce*

JKationibut tiostris condacit

id

1^

fieri

ACCUSATIVO
Tutti
atlivi

verbi

la
o

termine

che

persona
all' a/.ione

comuni

la

che

cosa

sentimento

o
o

i}%c n.m\em

garrulus

Curae

lacerant

et

torquent

Gli

animum

oggetto

dal

verbo,

Qoxnf*

affanni

tormentano

lacera

riQ

/' anitno

fahellas

Opusculum
latino

sermone

Imprmis
Vir

cusativo
ac-

Fuggi quello che fa questioni


ciarlone
poich il medesimo

est

di

espresso

siano

all'

serve

objettivo ^

caso

addimandano

paziente

Percunlaiorem

continet

expr^ssas

qui paucA
loquitur.
Apcr depopulatur agros
Vi

de'* verbi

sono

de'

accusativi
e

cosa,

quali

E'

rogo

due*

ordinariamente

retto

P altro
d
e
persona,
dalla preposizionecirctf,

Sono

di

di

tal fatta

doceo
^

posco

e-

venera

celo
,

latina

gli Dei
che parla poco
sat^io Vuomo
devasta
i campi
cinghiale

hanno

uno

sempre
secundum

11

che

questo

quoady

con

Soprattutto

89D't

favoUtte
fat*ella

contiene

operetta
spresse

Deos

venerare

neo

qualunque specie

dicesi

VERBO

IL

trans! tTi d

^h

inurtisi

faccia

si

DOPO

deponenti ,

utile a* notti

ci

flagito interrogo
,

mo^

Esempj
a* leggere
// maestro
Magister clocet infnies litteras
insegna
et
a'JaaeiaUi ,' ed
insegna. Iti
wonet/avenes granmaiicirca
cam
a
(circa litteras^
giovani
grammatica
grainujatkam)
la pace
Pactm
te
(circa Tuid- domandiamo,
te po^iinusoinnea
a
paceni)
Chiedere
a' soldati
miliies
il giuramento
Bogare sacramentum
inentu
tu)
(circa sacra
Consules

beUum,
pa*
bellum^
(quoad

vogare

cemque

quoad
Tu

pace

loodo

(quad
DeJocebo
istos

sigUo

in)

posce
isios

niors)
-

circa

la

il loro.con*

guerra

la

pace

Deos

veniam-

Tu

v"!niaiD)
te

a'consoli

Domandare

morcj^

adesho

agli

(circa

Ti

far
stumi

domanda

perdono

Dei-

dimenticare

questi

co

6r
ItidicUluiii

est

istuc

te

E'

me

admonore

quod habebak,

Iter

ridicoai per

cosa

di

tirmi

celat

omites

l'a^^p^er

te

ci

Nasconde:

tutti la ptia-ehe

l(8

neva

Ea

celet assuefeci

me

ne

Qliam

Ho

il

assuefatto
nascondermi

Cela hanc

rem

Tf ascondi

uxorem

figlio

tati

questa

non

cose

alla

cosa

mo*

glie
Terbi

tali

1' accasati

hanno

Posceris

nella

anche
di

to

cosa,

bovis

exta

sgniScazione passiva

come;

^i

richiesto
le viscere

altro

Per

co' verbi

docto

celo
,

maximis

preposizionede
rebus

de

fratre

Che

giovenca

interrogo ,

si trova

le

blativo
l'a-

dal

tu

aU

celatum

esse

come

della

cosa

qolla

Te

sacrificare

rogo

dell'accusativo

invece

moneo

di

fratello Josti
intorno

oscuro

tenuto

di

cosa

grandissima impovLaiiza
De

ferro , de
celare te voluit
de

armis

insi*

Ha

nasconderti

voluto

alcune^,

dis

dalle armi, del ferro ideile

cosa

insidie

Bassus

noster

de

me

libro

hoc

11

calavit

nascosto

dare

Soleo

quisque

operam
re

de

ui

Ho

sua

Sic

te

ego

rebus

de aqua
ducenda

dum

'

Ut

de

de

te

perejus
ic^abo

ejus iniuriis

fun-

docerent
Tereotiam

mooeatis

de

luogo

ma

costantemente

il

di

moneo

alora invece
1'ablativo

genitivo9

come:

si

vicenda

delle

Jffincn

usano

stesse

interrogher
cose

Tauro
che

sul

deve

proposito
esser

con

fondo

suo

al

Terenzia

avvisiate

cir-

testamento

adntoneo
j

bell'accusativo
colla

stesso

informassero il giudice del"


l' ingiurie di lui

ca

In

|io

Che

egli

eia-

affare

suo

io

dell' acqua
dotta
sul

judicem

che

m* istruisca

Pregher

stamento

neo

Cosi

intcrrogem

Taurum

Qui

iisdem

vicissim

tenuto

libro

questo

scuno

del

ha

ordinariamente

cura

ipse doceat

me

mi

Basso

nostro

di

conimu"

si

cosa

preposizione de

^^

usa

ovve"*

fe
Ik

paolo

Tos

quo

Del

admo-

ante

poe*Anzi a9viaio

vi ho

the

noi
Gramoiattcos

adiBOoffiej

sui

Jtvisiamo

co* rerb!

qaalcbe

domanda
la

Flagitata
Po8cit

filia

te

Nota.

di

di

^T

oi

cbe

lo

ravviserete

paziente.
tvo

i' accasa

ancbe

se-

Indurirsi, fare il callo, saper


dotto
bene, esser
Inorridire, attere
orrore

Horreo, e, ui
ere
Oeo, C8" lui, itum,
-

Ai^er

ere

rendere

Olezzare,

ere

dere

Sapioyh" i?i, ii^ ui

figlio
perdono al padre

* istrid^
significato
sparire ogni dificolt in-

loro

ere

il

te

\\

persona,

tivo

accasa

Vogliono dopo
gnenti verbi neutri
CallecH

doceo^

vedrete

\ero

nn

da

Domanda

al verbo

Date

Chiede

lorjto-aili' accusativo

per

come

ammaestrare

rCy

abs,

si

cai

aneiieairablatTQcoU

s mette

veniaia

paire

cosa,

aby

prepostone

la persona

flagito

pasco

uffizio

ro

nemus

del

Grammatici

odore,

spetn

odore

gusto,

sapore,

senno,

ave^

sapere,

saggio

esser

Esempi

niios

palcbre

sensum

calleo

Conosco

il

beniesimo

sen

suo

timenU
.

Jam

tuum

judicium

horreba

fin d'allora

Gi

del
iUios

Mlinas

Meliora

horreo
suDt

angoenta

terram,

quam

quae

qaae

ego

re/71

le

Sono

migliori gli ungenti

erocuot

sapio

meam

orrore

giudizio

tuo

7*emo

saptan^
Recte

sentita

minaccie

sue

di

sanno

di

terra,

sanno

di

Zajffhrano
quello che

So

benissimo

che

quelli che
debbo

fare
Hic

sane

nihil

maUtiam

SuperciliaiUiusolent

ha

Non

sapit

La

fuso

malizia

della

ragione
gjU comparisce sulla

fronte
Olet

unguenta

Mirrham

de

Egli

meo

Sa

olet

Alcune

volte

i verbi

profumato

di

mirta

neutri

sodo

mie

seguiti

spese

da.

oa

63
clie dicesi

accusativo

cognato,

d!

signiScazioneco*

gnatii, come:
tervit

Duram

Vivere

ire viam

vitam

Terbi

fuvat

$chavitk

andare

Vigere

impersonali

decei

delectat

dedecet
,

di

T accusativo

reggono

come

Soffre dura

mnntutem

coir

persona

infinito,

Delectat

stadere

me

Minerva

invita

decet

Nihil

fa-

Oratorem

Dedecet

irasci

studiare

bisogna fare

alcuna

cosa

genio

contro

cere

lo

piace

me

Non

ad

Disconuiene

lo

Oratore

un

sdegnarsi
Javit
Me

facundia

javat

te

causam
a

desse

itudaisse

lUos

La

facondia

oportebat

l'esser

giova

me

che

Bisognava

alla

giov

causa

qui presente

tu

studiato

avessero

I verbi
Latety latebat, latut, faterei
Praeterit, ibat^ teriit, ire
;

ricevono

ordinariamente

si trovano
Hoc

me

Sed

rea

latet

diu

La

non

quidem
co^iVatir
latere

lungo

ni

ignoto
Annibale

ad

Neppure

possunt

ma

cosa

te

hominuDi

non

raocusativo"

mi

Questo

Hannibalem

Deum

loro

come

latuit-

Nec

di

Dativo

ignoto

nascosto,

sapete

dopo

col

ancora

Esser

eU$^

non

nascosta

tempo

nomi*

pensieri degU

possono

nascosti

esser

Dio
Nibil

moliris, qnod
nobis

ta

la-

valeat

tere

Ubi

miki

li

haec

auctoritaa

che

me

re*

nascosto

Dove

tan^

latait?

tamdiu

macchini,

Niente

noi

grande

per
autorit

tempo

tanto

stette

si

nasco

sta?

Con

i Terbi

attinet

pertinetj special
preposizione ad^ come:

si unisce

r accusativo

colla

Me

quod

vii

dicere

ad

te

at-

tinet

Spectata" oiifa#

ta

bene

vivere

che

Vorresti
a

Spetta a

dicessi ci

che

tutti il viver

bene

spei*

64

DPO

ABLATIVO

clie

verbo

Qualunque
sguificaia

tiodo

di prezzo,
Hi

d^feo-

excanduil

ira

Divenne

.Termina

peregii

rem

.Za

experimentis constat

sassi

pallido

collera

l'affare

gliosa
Medicina

tivo
abla-

uq

eceessivamenie

dalla
eeleritale

il

difnderti 00" dar*

di, eglino,co*

YehemeDtcr

Mira

materia,

avere

Questi cercano

saxi

aere

la
,

alc"|D possono

unablatiTO

se

come:

illi certant

jacuUi

di

io strumento

ed

dopo

ammette

causa,

dell* azione

VERBO

IL

maravi"

con

celerit

medicina

fondata

Ve*

su

sperienza
Homo

anima

coDs4at

et

cor--

di

pare
noQ

vttiosa

'2Vb/

nuce

MviUorura

sanguine

nerbus
sleftit

lo

comprerai per'un

trino,

einerem

poeais

ea

vul'

ac

Quello

Victoria

nesi

'

d'anima

composto

corpo

vel

Teruntio

una

per

vittoria

molto

noce

a'

cost

quat'

fradicia
Cartagi"

amoUjsJ''

sangue

rits

che

Notate
ablativi

alcune

paulo

s^ili
,

dimidio,

ma,

uomo

volte

ni mio

minimo,
ed

allora

seguenti

plurimo,

duplo,

soli

si trovano

si sottintende

maxi~

'la

voce

ffraetiOjcome:
Vili venil

trikicunt

i verbi

Sono
8ei*ve

(vilipretio)
alcune

determinare

Il grano

volte

il loro

si vende

poco

prezzo

seguiti dall' ablativo


come:
signilicato^

che

fHcere

Onorare

AiHcete

aliquem
aliqucm beneficiit.

qualcuno
Beneficare qualcuno

Afficele

bonis

Recure

konore

AiHceie

aliquein injuria

Laboiarc
La bora

nuntiis

re

buone

Ingiuriare

nuove

alcuna

odio

Essere

odiato

contemptu

Essere

disprezzato

Parlandosi
si mette

del corpo,
all' abUltivo ;

V accusativo
,

Come

la
ma

te
parte affetta ordinariamen-

poeticamente

si pone

aU

65

Aegrom

S'

magi ^uani

aium

corpora

malato

facis

qui angis aniiri

dentes

Alcuni

verbi

gliere, rioeVoho
Paulum

le

La

morae

i loro

virt

diffe-

poco

inattiva

inerzia

Togli ogni rilardo

di abbondare

empire

caricare

vestire
^

di

all' ablativo

si uniscono

opposti,

nascosta

rnte dall'

ed

rossi

son

distante^ tO"
significanoesser
il dAtrvo "in luogo dell' ablativo, come:

vtrtUB

I verbi

menti
tor-

bianchi

cape IH

suoi

ti

se

che

sepuUa differtinereclala

Eripe

di

animo

i denti

Ha

capillos

tiAe

che
^

Operi assurdamente
di

Qubet

ahimo

corpo

Absurdc
Candel

di

pih

cosa

Esempj
Abonda

omnibus

Affluii rebus

di

tutto

^limanca

non.

nulla

iitiphon

abundas,

Amore

Antifone,
che

Cy'tSiB \aiborai

Sylla omnes

fr urne

re

ntari

divitiis

siios

La

vit

Te

laev issimi!

homines

runt

hoc

tegunt

Vestiti

Si

frequentibus

mootes

gli

ti hanno

vani!

uomini

delitto

questo
colle

vestono

Le

la

tutta

mensogne

da

Purgati

vestiunt

latibulis

se

quante

caricato

expedi

crimine

^o/f/5 ferarumcorpora
Ferae

Con

onera-

ci

armata

sua

qubus mendacibus

Te

di

di grano

soffre caresta
rie/npidi ricchezze

citta

Siila

ejple-

abondi

tu

arni

pelli delle fiere

fiere si nascondono

Montagne

nelle

coperte

tane

boschi

di

sylvis
vacavit

Lamentis

Non

ejus

mor^

vi fu

culpam

quo 'semper
Mte
tivo

di

Indao
lavenes
bant
annum

loduit

et

caruisti

ed

induo

ed

cosa^

vestem

Rotea

Eccetto

peceatum^

cui

il dativo

mibl
ni

decmuin

9ii"i novum

usque

ad

seplimnm
ingenium

.J

alla

la

metto

stivano

errore

tM"H'

come:

accasa^

veste

Romani
la

ingenui ve'
pretesta fino agli

diciassatte

anni
un

da

immune

anche

giovani

Prese

colpa

fosti sempre

di persona
3fi

ingenui indue-

praetextam

la

si. trovano

exuo

piangesse

morte

sua

Praeter

che

uno

altro

andamento
?

"

66
I verbi

impleoe eompleo (empire) m

volte

cane

col

ancne

Implere aliquem

genitivo,come:

tpei atque

ai

potes

Non

implere non

di

alcuno

Empire

formidinis
Ollam^/tfaanortfin

speranza

timore

puoi-empirela pignatta di

denari

Implentar veteri$ Bacchi


guisque Jrinae
Anche

i verbi

pin*

di

Sono
ripieni di pin vecchio
di grassa cacciagione

rallegrarsi dottrsi
1' ablativo, come:

di

dopo

Gudehw

loro

mih

crede

facto

Credhni,

rattristarsi

hanno

al-

trovano

sarai contento

di averlo

fatto
alterias

Dolore

Ma

verbi

gaudeoj

frecruen temente

coli

sottintendendosi

sempre

Nunc

furit

maereo

(ob

suum

lorem)
Tuum
gaadeo gaudium
61ii

Ora

do-

(pr-

doluerunt

invece

ab

ea

"i6^

ci

del

godere

tuo

E*

abborreret

deljl^lio

attristo

quali

dell' cc.

molto

ebber

tal

un

dolore

pu

cato

del

mio

V Ahi,

ricevere

pi elegante,

Jltu)^redundo

mono,

costruiscono

Mi

la

afflittoper

gravemente

come:

PoBipejas Avendo
Pompeo grande
a
queU opinione

sententia

l verbi

Multa

dolore

Godo

caso

Abhorreo

senza

gli

tanto

del
rallegrati

si siano

morte

ejusmodi (ob

casum)
Qui meum
casum
(ob casum)

si

nelle furie che

va

uomini
suo

maeret

mortem

casum

valde

in

vo

(ob mortem]
Maereo

Cuia

trovano

gaudiam)

pter
Graviter

con

altrui

dolco, si

dolor

laogo dell' ablativo,


cornei
qualche preposisione
,

accasati

gavisoshomi-

tam

doorem

nes

dal

Attristarsi

maerere

coli' abL

con

sudo

orrore

ordinariamente

a,

ex^

de

ovvero

come:

ranant

luna

Molte

cose

provengono

dalla lUna

68

FuDgor

mner

meo

JFb il mio

Optimam

JE*

i/imi*

tali

quidem

Haud

me

dignor

Certamente
di

honore

Dii

ecceliente

cosa

fitto dalia

nia

esais

nec

irtm

prom

pa%zia altripi
mi

non

tale

Gli Dei

potationiue

nec

il

dovere

mio

frui

aienm

est

uffido adempio

reputo

degno

^n

eiiona

onore

mangiano

vescuntar

abati

Nolumus

lege

qaod

umpore

Se

diligentia

tere

satTOy

qualche

si trova

vescor

IL

coepit

CU) US
civitatia

Divinatio

comincia

gnow

fito

nitebatur

Sulla

salas

dopo

s trova

innilor
9

ejus inDtanttir
euraeg

del

mangiarle

qualche

vita

appoggiata

era

della

volta

citt

d' indovinare

fondata

congetture

gualche

volta

il

dativo

tutelaeque unius

ra,

tutela

d'un

solo

ma,^
conili ayverbj b^nCj^ mah,
all'ablativo
pejus, optime, pessime, si unisce

de
.

come

mereor

De

me

re*

una

il depositario de* suoi


BgU
segreti
Tutu
le cose
appoggiate alla cu*

illi

l Ysrha

con

acca*

come:

innixa

jus

cui

con/6fc(tfraL'arte

nitituriA

dell' ablativo

Omnia

colF

Coltra

la' salvezza

su

Secreta

volta

impadronitosi

quale

verbo
niiar
Tal^lativp
D(^,.U
preceduto dalla preposizione //^^ come:

invece

sii

maestro,

collie:

regnum

Ugge

piacere

nostro

dot)po

Jn

al

piacere

Viviamo

adeptus
vest Mingulfis

Qui

da^ia

diligente

Ingfinio n"fsiro fruimur


II verbo

vuoi

diti t^mpo

abusare

accordato

est

concesstuD

cupis piacere magistro,

Si

Nonyoffiiamo

nunquam

benemeritus

Egli

mai

merit

b^ne

di

fne

69
V. REGIME
Tolti
Allorch
eh*

ed

paziente

proposizione, e
nominativo
zione
attive

ab

^cAi7/e5

duce

si

Romanos

vicerunt
,

multarunt

si convertono

il

della

soggetto

ablativo

colla

che

Quindi

Hectorem

ed

il nominativo;

in

cangia

senza.

diviene

consegaenfca

per

agente

aj

passivi
passivo,quello

attivi possono
di attivo si cangia in

accusativo

era

farsi

i soli verbi

verbo

an

PASSIVI

DE**VERBI

le

il

prepost-

proposizioni

Brenna
.Gallio
interfecit
Tebani morte
Epaminondam
nelle seguenti proposizioni

passive
Hector

interfectus

fait

ab

A-

Ettore

da

fu uccUo

Achille

chille

vieti fueraot

fiomani

Gallis, / Romani

a
Eparainonclaa

Tebanis

Epaminonda

morte

fuit

liiultatus

da'

morte

da*galli

da

Brenna

fu

condannato

comandati

duce

Brenno

vinti

furono

Tebani

preceduto
questi,esempj che il nome
dalla preposizione da^ o dal T articolo dalj si mette
in
latino air ablativo
colla preposizione a o ab
Per
tro
alsi trova
all' accusativo
colla preposizione
ancora
Vedesi

da

come:

per
Si

pBABTOaBM

9tt

Consulcs

Se

paa

conceditar

LBOEM

il

quando

all'ablativo

Tota

die

senza

di

nome

al

ed

videor
y

in

us

a,

il

horam

mibi

legge

i/i7t

si
,

viiai

est

il

tutto

Coit-

concesso

si

mette

giorno

oppresso

tristezza

i verbi

participioin

dativo, piuttostoche

NoUus

creano

inanimata,

cosa

Sono

Spesso e soprattutto con


pure

ti

preposizione, come:
conficior

mbroab

dalla

Se

dalla

bory

Pretore

soli

creantar

Si

dal

probor

dus
^

preferiscedi

impro"

duj dum,
mettere

il

come

nome

all'ablativo, come:
Niuno

di loro fu veduto da

me

'

70
Haec

scDteiitia

probatur
pniria habitata

Quato

nec

vobis

nec

Nec

colenda

MiHi

Omnia

est

tibi

Ne

la

ir tua

La

virt

Cai

tidi

verbi,

altri

con

Nolantur

il datiTO

usato

in

Da

audior

Honesta
ta

tui

da'

abitata

te

da

me
praticare
risveglia^
Cajo Cesare

deonsi

cose

ie

dell' ablativo

luogo

che
an-

si

me

notano

segni

per

indovinare

sigoa
Wjl

da

appro'
da

come:

ad divinandum

uiHi

de^ti

le

re

trova

ne

noi

patria Ju

Tutte

Cae^r

Si

da

cxcitanda

sunt

none

yaio

II.LI

senlment

Jppena

ulli

bovis

occul-

non

tibis^

Le

quaerentur

ascoltato

sono

oneste

cose

alcuno

le occulte

non

dab

dagli uomini

ambite

sono

da

bene

frasi

agli altri casi, essi rimangono nelle


nelle frasi attive, come:
passive quali sarebbsro
Quanto

Accusabcris

Privaberis

Sarai

furti

me

Sarai

magistratu

a
Discipuli docentur
MTicAu
(circa)

Senalores

rogantur

gliattivi,

me

de' Verbi
hanno

tal

un

altro

per

ablativo

la

agente

da

me

loro

dal

parere

conjughino co
signiBcazionepassiva

sebbene

si

passivamente, cio

si costraiscono

paziente,

che

me

uffizio

richiesti

sono

del

ConsoU

sono

tuo

istruiti

sono

Senatori

del

da

grammatica

nella
Consule

SBHTBHTiAM

Vi

privato

scolari

GU

GaAM-

me

di furto

accusato

un

con

con

a,

nominativo
ab*

di

"ono

itta

Vapulo,
Veneo,
Liceo,

es,* licita m

est, licere

KxqIo, as, avi, atam,


Fio, Fia, factus sum,

battuto

Ess$r

avi, aUim
is, ivi, i-ire
as^

are

fieri

sser

venduto

Esser

venduto

Esser

bandito

Jatto

Esser

Onde-

sei

battuto

la

Egli

battuto

vapulat

son

si dice

Tu

Tu

incanto

battuto

Ego vapulo
vapulas

Io

aW

Esempj
To,
rai

perche sei negligentesabtittuto dal

maestro

Tu,
LAn

quia
a

negligcns
haqistw

es,

vAtU'

7
L'Asino

tiattato da' Galli

fu

Jsintii

fin

dopo morte
Voglio piuttosto
gliato da

venduto

esser

La

virlit

post
essere

eh*

da

da

poco

erano

la

dagli

dal

FirUu

predo

parvo

uomini

uctt

ab

o-

primo luogo coin

vender

phi^

BxaiAt

na

ratione

qua

quomodo

ma-

me
eju ho-

videamus,

hoc

aut

rsvBBvnT

potueruiu

rBBiuB

potesero

fark da

si

cosa

si

cirnrtumus

Prmum

i be-

qual

niera

ab

losophia?

stati venduti

costui

venitani

belio

capti
hnste

'ur

bandita

festa?

io

in

siano

Hominet

guerra
nemico

filosofia

Osserviamo
di

in

presi

venduti

Perch

Che

quam

MlttBUS

uomini

ni

yENtn

oostb

nemico

un

stimala

tutti
Gli

expoUari

cp

abt

vei

ajuis

mortem

Malo

spo*

cittadino

un

rAPOLdriT

lui?

Quid fiet ab

leo

Jurea

vere

Sono

questi

d'oro.

veramente

Moltissimo

vende

preczo

Quando

nunc

Plurimus

coli'

frase

passiva

latino,

in

clie

italiana

manchi

in

farne

per
Io
La

homines^

generale

Nominativo,

un

favorito dalla fortuna

sono

fortuna

' ammirato
Tatti

favorisce

mi

da

tutti

Si

odia

Si

dice

quello che

la

^^.
^^^

manchi

#1
ttlum

j
admmntur

omne,

ferunt

il verbo

(homines)

timent

quem
,

memorante

per-

(homtnes)

Admiraniur

si mette

regime

un

^
ivnunu

^^

Oderunt

si teme

virtb

Secondo

latinamente,

come:

Jjunt

ammira

participio

sottintendendovi

attiro

hibent
Si

neutro

l'ammirano

supino

quando

rendersi

il verbo

renderla

sono

voce

amor

pu

non

l' essere

atteso

modi
vi
due
per
fassato,
rimo
si rivolge il passivo
la

kotiot

fsnit

auro

conciliatur

auro

saecula

sunt

l'amore

la

passivamente
o
deponente

si

onore

d'oro,

si concilia

oro

secoli

j[homines)

virtuum

preceduto

da

51

singolare del passivo, costruendolo


g*impersonali di voce
passiva , esempio
terza

Non

persona

solamente
vidia

a'

eziandio

non

giovani,

si porta
ma

favorevoli

in-

si loro

Jdolescentibus

invidetur,

non

verUm

modo

alla
Qome

non

eliamfvetur

il

Se
da

yerbd

precednto

nc*gaxionesi fa

Non

pu

uso

beato

ecr

di

da

sar

se

poUtt

esse

impersonale) bisogna esprimere

di

peute

la

ce
vo-

come:

si

virtuU

tine

beatus

komines
Uno

Neho

Moia

accompagnalo

come:

nemo

virtb

la

si, sar

Hounbs

vissuto

aver

tnxisse

paenitet male

male

Se

verbi

Si

dovere

solere
9

dalla

preceduti
seguitida
passiva al

verbo

sono

significatopassivo, e
transitivo, si d la signifcazioue

transitivo,

come:

solet

Diei

potuti domare

sarebbero

potere

io

particellasi
verbo

un

dire

St saoY

italiani

domari

Poiuissent

popuU

popoli
(leve

Si

la

fabbricare

Dehet

casa

i verbi
Quando
passivamente,

dativo

che

persona

nomiuativo,

al

si pone

prodbeo

Vl0j
la

'extruenda

meglio

domus

usano

domus

extrui

est

e
adigo si
cago
in
italiano al

seguendo

nito,
l'infi-

dopo

come:

Ai

servi

si

te

perch

che

modo

precede.

Da

per

sar

facile
e

ghiera
,

insto
,

dalla

stipendiafacere

bautv

rttARis

verbo

nn

ludere

SPRA

VERBO

sa

UN

ALTRO

piuttosto in

usato

lo

up

pnrlando

del
la

il ravvisare

gerundio,

differenza

che

de*

sin-

supini,
tra

passa

il

V italiano.
i verbi

Dopo

I.

rogo

r et

nitro, dipende dal verbo che


diremo, e da quanto
quello che ora
in

dire

ino

UN

D'

Sovente

latino

Tu

proibisceil giuocare
REGIME

VI.

un

Ser%fi

milizia

la
A

proibitoesercitare

era

istanza

precor
insisto

come

usano

congiunzione

ut
^

obsecro
,

significano domanda^
pre*
Peto
:
postillo oro
posco
obliviscor
obtestor
Jlagito
,
latini
i
il congiuntivo preceduto

che

(che),

ne

(che non),

come:

73
Obsecho

te

riiihi igkoscas

ut

iNsTATHoratias

Tibi

in

BAI

UT

Ti

prgo

Ti

/a

coDsi4um

Per

tuam,'te,

id

he

Ti

FA-

chc

tu

lei

AGBRET

KE

Te

ivsisTEBAT
he

rogo

heu

dbfatigbbb,

lo

Segue

2,

TV

di

avvertimenio

tazione,

noi

facesse

islancarli

non

diffidare
e sorslguificiiiio
in
permissione co-

che

Comando,

fde

tua

impero^ mando
hortor^jsuadeo^ monco
y
jabeo , sancio , edico, ^ insliluo 9 permitto

sarebbe:

praecipio

prego
di non

la

faccia ci

rton

perch

d^' verbi

slesso

consiglio

Insisteva

DiFFiDAs

perch

Orazio

scongiur per

OBTHSTA

ciAS

perdonarmi

premura
vada, in

tu

Cileni

di

concedo

sino

Ese'mp)
DebebuTit
VT

Pompejura
nniicus

8IT

Non

AMES,

plus

0T

ti accorder

Non

di

pi

ipsam

ego

quain

il-

ad

Pompeo

esortar

amico

essere

libi,

COKCED0

lura

Deveranno,

bortasi.

dt nmarto

mai

quello

che

toniamo

amo

Legc

^ARciTuii

EST,

dio

regnum

BB

Fu

quis extra

vivbkbt

stabilito

del

Per

altro

comando,

/uori

significano permissione

Praetores

seguiti
congiunzione
congiuntivo sensa

dal

Pbriiissi

non

suos

hoc
ad

te
86

Non
cusarc

Comand

JUssiT

YENiRB

no,

i verbi

ncbe

sforzo^ premura
desidero,

opto,

do

peram

cbe
y

come:

contendo,

addimandano

se

fu permesso

Permetti

EXOREM

3.

che

Permettete

ABiBB

accusare

suKT

SiHE

Cupio

vadatfo
essi

d'

domandarti

che

questo
avanti

venissero

se

vo/on/,
significano
volo, nolo, malo,
nitor^
il ver]3o

T
UT

Procura

vALEAs

tu

id

assequaris

aa"

pretori

i toro

di

ne

ad

laboro,

^e^/^e-

cupio^

stiideo,

dpcndetiteal

come:

Cura

dall' infni(o,

SiBiTE-llos

E08

nes-

regno

sovente

trovano

st

da ir indicativo
come

cbe

i verbi

che

lutigotempo

vivesse

sano

legqe

con

Desidero

di

che

star
tu

sano

r ottenga

o-

giuntivo,
con-

74
D

trr

ofiBAH

quanta

il Terlx)

quando

Ma
del

Cijpto

partano

prima

fiisOBDAHT

finito

che

Procara

qdamprimuni

soggiunto appartiene al aggetto


principale^si mette
piuttosto all'in*

verbo

come:

id

me

MLviT

MORiy

di ci

Desidero

AMBQira

^oUe

t^ANom

quam

nifestare

secreta

conseguire

piuttostomorire

cfe
,

ma-^

segreti

4* Sono segniti dui congiuntivo i verbi cbe cor*


rispondono a fare^ conseguire impetrare^ come:yci, efficio^assequotj
impetro^ ";ome:
consequor
j
j

Ttct

atqae

illoram

neutri

quio,
SET
quisquaoi
UT

obie-

omni

bfVboi

Ho

di

n-

carior

me

aU

i verbi

ottenutOs

ossequj che
di

altro

caro

5 Ancbe

ed

fatto

alt

essi

uno

fosse

pi

me

vogliono

timeo

metuo,

'vereor,

forza

che
colP ut quando si teme
non
soggiuntivo; ma
quello che si vorrebbe; e col ne
quando st
avvenga
teme
che avvenga
si vorrebbe, come:
quello cbe non
il

Timeo

di

Temo

coavLncM

UT

ritornare

non

in

sa^

late
VEnsoa

placar!voesir

vT

Timeo

KE

Vereor

ve

morbum

in

quid

ikoidAM

Andria

aphatbt

Temo

che

Temo

di

Temo

che

mali

anche
Timeo
Veeeoe

Jndria.

qualche
E'

ne

non

ve

mum

satis flr-

exercitum

liaLere

kon

primo

Temo

di

Temo

male

si

caso

adopra

che

possit

dubito

ottenere

non
aver

non

possa

abbastanza

esercito

quando
congiunzione ^um,

6, Il verbo

giuntiTo colla

nel

cosa

arrechi

non

di

come:

impelrem

voa

va

che

altro

per

vero

placare

si possa

non

ammalarmi

vigoroso

negativoregge
e

trovasi

un

ancora

il concoU

infinito,come:

V
Non

ru8

Non

DUBITO

quod
dubito

Quiir

bis

aBsecatu-

dubito

che

tu

conseguire quello

optas
quir

Non

mieerb

Non

dubito

che

tu

non

sia per

cfte desideri
non

ti maravigli

76
Oportit tu diiudtm
dUeedam
Offitrutt
Oporttt me discedere

Bisogna ch'io

parte

\
Esse

Detn

edas

ut

vere

vi-

vivas^Don

oponetn

del

modcr

preferibilmentedopo

alcuni

JNotH

Invece

verbi

ai

pare

po

si

sempnt
Ju
sottintesavi

non

mangiare

per

infinito, che

finito, espressavi,

il muiiu

pei* vivete,

mangiare

vivere

nsa
re
usacon*

errore
il Aite
scio
ganzione quod o ut; onde non
^
quod bene vales. Spero hoc tibi non
decognef jubeo
Credo
id cogitasti ( quantunque
non
quod fitucteas
si dica troppo l)ene), invece
di
.

Scio

bene

te

hoc

Spero

tibi

Jii!)ro

te

Credo

id

li cbe

decoctoram

noti

in

Anzi

cogitasse

risolvimento

fare

equivoco

sit taurutn

persequUis

cutum

che

tauruni

esse

insegu il
'il verbo

Ma

ambiguo,
i Romani

fu

per

i
.

anche

Legimus

del

uso

Roma

vicisse

nis victos

tutti

no

equivale

i casi, ed

ioro

perse*
Ercole

Qui

Poenosm

il

chiaro,

senso

se

sero
vin-

Leggiamo

esse

VII. REGIME

ha

te*

giacch Ja vittoria
allontanare
ogni equivoco,
par
dire
passivo e

JPoenos

L' infinito

un

Berculem

abbastanza

Girtiginesi;

Romani,

fare

giover

ad

si

essendo

non

dietim

abbia

saprebbe se sia
il toro
che
insegu Ercole*
transitivo, per togliereogni
vo,
rivolgere la fraine pel passi-

egimus Romanos

Ercole

che

Scrissero

non

essendo

ambiguti,si pu

usarsi
sempre
,
nascerebbe
bologia
anfi-

ne

scripserunt

toro,

deve

nuto

pensato

si dir

scrivendosi

studiare

t abbia

tu

preferibile

infinito

onde

HercUles

Sci'pserunt quod
Perch

delT

uso

mt^ncher

(x

non

di

cie

pi elegante,

tale

un

dal

quando

Credo

verit

ci

comando

Ti

bene

stai

tu

Spero che

stuilcre
te

che

So

valere

DELL'
nel

sempre

vinti

furo'^

Cartaginesi

INFINITO

discorso
di

da' Romani

che

terza

ad

un

persona

che

nome

di
"

nu-

77
di

singolare,

mero

i^eotro

genere

itidcclina*

bile.
Noni.
niente

un
est..(// tuo sapere
ipsum turpe est nobis
( Lo stesso
u vitiis poqitar.
noi). Saltare
per

F'ivere
.

odioso

vivere

nihil

scire

Tuum

jhvnt.
( // ballare posto tra i vitf). Conti cui sse
taciuto
(L'aver
giova). Est qua'ednm voluptas ^ere
in calamitutibus
tal guai
certo
(// piangere un
piacere nelle calamita )
.

Consiliuui

Gen,

cupit

( Prende

mittere,

il

omnei^

partitodi

equitatum

se

rimandare

di^
la

tutta

cavalleria).

etas wollis

Dat.

b^U regi [ Eth

et

tenera

pria ad
A

dere
h

Volo

scribere

( Voglio scrivere

il

(Ama

^iuocare )

Odi

tempesta leni. { Giudicai


l* imminente
tempesta),

Abl,

Pu
da

sioQe
Dulce

verbo

ed

il termiDc

et

tria

ed

UD

dccorum

est

l'inGnit

pertanto

l* evi^

{ Qual vita fa rtosfray


da
atque laudari,
[Degno

lodato

tare

nostrum.

amari

Dignus

amato

essere

to

?ivt're

Voc^

ei^i

utilissimo

liUDiinentein
tare

( Odio

voci/erarituum,

/a-

) Amat

vociferazioni).Ef^o piitayiutilissimum*

tue

pr*

regolata )

essere

ce.

essere

regolare
il

soggetto

.dell'astiene

pr

pa-

Il morire

mori

regola*
prop8"

esser

d'

una

verbo

un

per

la

eome

patria dolce

elorioso

Jiisolv morire

])ecrevit mori

esemplo, mori pr patria W soggetto


]^"^]mo
proposizione;e Jaeli'altro | il terinoe dell' a*

Nel

della
sione

del

verbo*
Altri

Meminisse

baec

juvabitolim

Esempj
// ricordarsi

di queste

cose

giorno
consolare
gli afflittie

ver
gio-

un

Solatium

afferremiseria

ha-

tFeUtis me
9ore

cosa

umana

maiium

Ne

Il

privari hqc ho-

/V0/4 vogliale che


di questo

onore

io

ns

pHvQ

78
siahiliia F intraprendere

J^va
S(atiieraiBtoii(ttiiiiteraj{^"l/

.plurimU
I!

vare

ordinariamente

nominati

al

avanti

fosse

se

VfO,

che

Godo

gaqd^

paena
lem

meeriU,

atqiM

in

diocre,

possum

to,
fini-

sano

nella

la

)fene, e

non

delle

sazione

pastigo

al

morte

la

sperazione

criicii^tuiii
esae

intornato

miseria

nella

ohe

mor*

sia

tu

dire, quanto

Posso

requiem

aerumnarum

IIQCI

terebbe
met-

salvo

luctu

si

rediine incolumem

De

mette

si

modo

un

come;

Te

gi

moltissimi

che
precede V infinito
pronome
all' accasatiro, il quale altronde

nome

desidera

dabbene

Vuomo

optat/rtMlef
M
quaiH'

tfiaggia'

lungo

un

Vir bomM

dt^
ces'

uts

tormento

la

all'accnsatiyo si ,
per cui si mette
po
sia il soggetto dell' infinito, al tem-

ragione

sebbene
|ie)rc|

r accusativo

stesso

si dice;

do

video

d'

paziente

il

redire,

^tnem

altro verbo.

un

Quan*
eh'

senem

nome

paziente del verbo


il verbo
redire
^iWeo;ed
corrisponde precisamente
ad un
adjetttvO)e fte gli potrebbe sostituire il particidi

il soggetto

redeurUem

|HO

Quando
si

la

nolo

(leditor

da

esse

erat

primo,

vece

Vobis

stare

(in luogo di
duci

evadere

di

Ucct

Verbo

che
}

regge

finito,
l'in-

fiire uso

del

esse,

ha

ttoppo

di

affabile

come

il

il dativo

4i otiosos)

essere

evadere
si

pu

sar

deU

invece

che

si riferisca

non

ti era

ret^

sponda
corri-

come;

fas

non

m)
contigit(in-

Se

incolume

ociojij

^ure

dativo,

lecito

stare

eano

salvo

Ti

ducem)
esse

lungo

Jlfon voglio essere


Pensa

che

usare

tilfiincolumi

T^bi

nito
soggetto dell' infi-

deir accasativo

longior

verbo

al

eh'

persona

T'Oce

redeuntem

senem

soggetto del

l'infinito

un

videa

affabilit

l'accusativo

Si

in

il

anche

come:

esse

Bse
to

stessa

pilo,

nooiinafivo
Ego

dire,

anche

esse-^

redire,

riuscito

di

diventare

Ca*

pila no

(invece

-A

voi

lecito

esser

tranquilli

79

l' infinito

che

da

verbo
un
preceduto
Segue
passivo, ed allora, in luogo delT accusativo, si pratiacoordanito^ coq
pi frequentemente il nominativo
Cii
il verbo

esso

in

Fggissedicuntur

numero

persona,

du"

notissimi

Si

e(ice c^

i famosi

Capiiani

fuggissero

ces

dice

Si
jtistissimi^s

jinistides omniuni
fu

come:

il

traditur

1986

Septam

dicuntur

fuijMe

haherenti^r

sapientfis et

di

furono

I verbi

all'infinito

anche

a' nomi

Dicre

quae

come

sta"

etaii

queUf
oredi^ti

tei\i4ti e
^

ordinariamente

si unisqono

verbi, oparticip],

sia

lutti

essere

sapienti

yocarentur

altri

si dice

Qhe

e(

Aristide

pi giusto

Sette

qui

che

ad

e
adjettivi,
poeUcmento

pudqit soribere

CQmandonuni

^' ancore

t/ueUe

iqssitaqior

ecrier

ch'era

cose

vergogna

il dire

confundere

Ju89U8

J^ssendo

foedus

','

di

comandata

violare

il trattato
Erat

tuoi

Teippqs

Alcune

soli, ma

yoce

da

cui

esprimersi,
ne

^'

libi

volte

usati

Hi

Era

lignusamari
abire

aspergere

allora
sono
come

vQces

ia

In

viilgqm

questo

che
,

senza

distinzioni

FUTURI

a' futqri

perdersiin

sono

alcunsi
devo

spargere

frattempo coniincia a
voci ambigue, e co-

noscendosi

abbiamo

si detto

tante

le anni

INFINITO

infinito, di cui
non

cerca

reo

trafiggermi

DELL'

delP

strepitoi Grammatici,
ci cbc
a
poche cose

to

andartene

all' infinito

verbi

per

Intorno

te

an\at

essere

(incipit)

Vili. DE'

per

d*
di

sottintendendosi
evvi ellissi,
retti
chp nella costruzione
e
,

ambiguaSyetquaererecoqoGiu^
j^rm^a

tgmpQ

altro

per

degno

allora

da

tan^

menano

aggiungere

conjugando

inutili, ed anche

bi
ver-

ridicola

8o

pi" in^norta

Quello che
onde

conoscere

olr infinito
un

futuro

un

presente

puro

ti fa

il

usa

presente

il

riportarsiin

ci

dall' intero

da

nel

solo

contf"sto:

mentre

ad

conoscer

si

latino

si riduce

se

OTTcro

futuro
d(l..

uso

molt' attenzione,

nsare

da

passato;

qaalche particella,o
caso

il verbo

se.

mostra

di

mo
pri-

negli altri,

Eccone

gli

passato dell' infinito

fl(linpj
cli"*n nostro

Credo

amico

sar in Roma

80

il

stra

(gi

nostrum

modo

Romae

esse

gi

letti i libri

Credo

jam legisseUbros

te

il

passato)
jcriavrai favorito

mostra

Cesare
Non

avrai

che

Spero

(adessoma-

amicum

presente)

che

Credo

Cr^do

ades-

tu

mostra
(jeri

dubito

che

Caesari

hri favisse spero

te

il passato^

jeri

tu

dubito

Non

avrai

heri

te

tuduisse

studiato
Credeva

che

tu

Mc^n .dubito che


di

partireda

ni

Se

ti

re)

Non

prima

dubito

(dima*

fuisie

che

venissi

tu

Si

fossi por veni-

tu

te

eros

brew

un' azione

mostra

riportarsiin

da

cominciata

non

assoluto
col

accordato

Credo

col

ofore,
;

onde

che

caso

lo

che torner

si dice

come

to
l'infini-

con

italiano

in

du

participioin

siasi la forma

qualunque
se

precede,

lutino
ma

seguito, si adopra il futuro


dicono
semplice il quelle si fa

italiano

venuurumte

expectarem

'ilirsiin

e^sse

accepturum

epistolas

meas

putaremie

il verbo

adunque

all' infinito

rm.

priusquam

aspetterei

Quando

altri

iuisse

Roma

discedas

ri*

avrai

futuro)

io credessi

f/do,cho

dimani

lettere

il

mostra

Credebam

Roma

le mie

cvuto

fossi andato

ha

che

in

tornerebbe
,

che

ha da tornare
che'dete
odov.io.oare
cheowr

tornare,

che

che

sarebbe

naie,

che
in

chefowe
abbia

laUno

Credeva

sia

che

raOiturum

.^

^^
per

uu.

nare,
tor-

per

tor-

per

^'"'^
"^

.*/
"*"*

^.v...'...r^.*m.

reAtwum

Jor*

iH!r tornare;

da

tornare

"

si dir
tu

fossi per andare

Credebam

te

iturum

esse

8c

poi il

Quando
ta,

che

ma

si fd
,

sarebbe

uso

del

anteriore

chiamato

dallo

si fiirma

rocefiiissfs,
qualunque
da riportarsi
in latino.

il verbo

zioni
condicomn-

che

in
participio

stesso

forma

Per

faU

non

falta poste certe

stata

futuro

on-asine

colla

ru$

gi

Misto

nemente

porta ad

senso

in italiano

abbia
tanto

si dir

se

italiano

in

credeva

Io

io,

cbe

venire

veno-

dovuto

sarebbe

nire
ve-

stato

per

si dir

latino

in

sarebbe

che

avrebbe

che

Notate.

Credo

Per

iUum

AhW

venturtiM

di
ingannarsi intorno all'uso
esse
o
osservare
fuisse, conviene
qual tempo esprime
il verbo della proposizionedipendente rapporto al verbo
della
se
proposizione principale;onde
rapporto ad
mostrer
esso
se
esprimer un futuro , si user esse;
Jlbbiamo
chia^
un
passato, si userhfuisse Dicendosi:
non

il medico

malo

perch

sarebbe

morto.

morto

il medico

se

Nel

Pensiamo

primo
il

mostra

turum

un'

mostra

aegrotum

pridie

azione

giorno

moriturum,

esse

moreretur.

non

ovvero^*
Nel secondo,

perci si dice
fuisse si Medicus
ut

fuisse

PuttBmus

advenisset

moreretUr

non

potrebbe reputarsi bastante,


schiarimento
le
maggiore, e mostrare
formare

vocavimus

Medicum

di

innanzi*

futurum

non

passata ,

moriturum

non

non

sarebbe

proposizionedipendente

si dice:

non
aegrotum
ut
aegrotus

ESSE

il

venuto

della

onde

futuro,

sperantes

fosse

il verbo

caso

il malato

che
speravamo
il malato
che

i futuri

risolversi

si

uno
per
maniere

pure
tante

aggiungono

le

guenti
se-

osservazioni.
I.

Quando

Ila la forma
col

forc
,

Credo
se

del
o

da

in

mettersi

latino^

condizionale, si risolve elegantemente

futurum

ut,

ad

un

tivo
congiun-

del

tempo

come:

cba
ne

ut

italiano

il verbo

amerebbe

conoscesse

la
il

virtii. Credo

pregio

maret

fore

ui

tnrUitem

futurum

Mf

sipretium ejus

eognoeceru

8i

persuaso che tornerebbero

6on
nel
cu

sentiero,

retto

facesse

DO

la

loro

delle

vi

il

sar

dirsi

suol

bonatn

i7|^

"if

si

Jrugem

oster*

aerei

il che

avanti

se

il futuro

tivo,
una

vizio

for

eis tritifaeditaUm

guis

couoscer^

del

bruttezza

ad

redirent

qiial-

se

habto

Pertuatum

finta,

seguenti forme

presente dell' Indica*


ai

pi|^ risolvere

ia

ohe

Penso

guocheresti

I^dere^
,

ego arbitrar^ luderes

ut

Mi

che verresti

pare

ci^t

in

Fenive

luderes

arbilror

arbitrar,

mif^

^wittuem*

ut

la forma

del

in

videtur

il verbo

Quando

con

chiamarlo

futuro

Spero che

dimani
la

perata
Credo

del

voce

una

che

suole

piace

Spero fare

il libro

letto

Credo

chiamerai

come

ut

sanitaiem

crat

re*

fore

vocabis

me

preceduto dalla negativa

dubita

il verbo

legerim ubi

librum

ut

dubitava

Non

allora

si trovi presso i buoni


Scrittori colT infinito,pure
risolversi
col
elegai^temente
quir^ al congiunti-?

non,

ricu-

ed

ut

cuperaveris

3 Scbbtene

vo

come

salute

mi

quando

tisattQ

i\i-

coVfre

perfetto,

passato

avrai

avr

ha

preferisce risolverlo

si

anteriore,

turo

italiano

che

tu

leggere, quelle

fossi per

lettere

dubitab.am

Non

Ubenier

vo-

guin

iecLuras

eas

Uterati

^sse,

lentieri
Non

dubito che

fosse

non

dubito

Non

per

ire^

guin

andare

4.

Nella

esse

Io

di

credo

la

yoce

de' futuri

fi re

attivi, spesso

si tace,

anzi

cosifiiisse,il quale
rado, Eserapj

esprime;
phe

formazione

non

ma

che

sar

guerra

una

atrocissima

Ego
rum

Sperava che o^i

ritornerebbe

finito
l'insi

raramente
no^

^i

omette

fedissimum

bellum

Jutw

puto

Sperabam

eum

hodierna

die

re'

diturum
Cbe

pensiamo

bero

faltp

in

noi
cosa

che

avreb*

vera?

Quid avbitrantuv iUos


fuisse fkcturot.

in

re

certt^

84
che

Spero

in

sar

pera

pochi

mesi

1* o-

terminata

stata

g Il futuro

Sptro paucit

mnMbu$

oput

perftctum fo%

assolato

ordJoaria*
passivo si forma
veduto, col supino in um
indecli*
si
come
mente,
l' infinito
nabile
si pratica anche
il partiiri; ma
e
cipio
il quale importa
in das
da, dum,
un
sempre
,

idea

di

e^^e

dovere
la

fore

voce

luogo

di

esse

Sperai

se

absolutom

Spera

si

che

iri, o

tutta

anteriore
9

Credit
tutis

Ca*

io

come:

au-

suppliziodi

l'infinito

esso

sar

il futuro

abbattuta

questa

con

eUe ) ^P"^"

goventiisar

coir odierno

se

Juisse,

usa

.loWei"dam

Credetemi
dace

di necessita,

'"^

_.

"""'^

un9eram

vim

juffen

Catilnae

hodierno

sup"m

plicio conficiendam fore

tilina

che l'amico

Credo
?uto

il rerbo

Quando

latino

in

air infinito

passato,'si risolve
fuisse utj come:
ud

Si

stata

Se

che Roma

voce

ha

sarebbe

tori

Judita

tempo

non

giudicano che
perduta la piazsM

sebbene
si

FUJSSE

futurum

si

dica:

pecurUam
fuisse ut

teemerenturysi

est

vox

Roma

ipso

eo

fuisse

futurum

fitse

fulurum

nuncii

esseni

oppidum

libros

aliali

amitiere-'

Credo

meglio

da

serebhero

che

comprati
si

avuto

emendos

si dice
,

pecuniam

col

plerique futurum

ut

te

habuisses

habuisses

condizionale

tur

credo

libri

rendersi

capereiur

aeMstimant

pi

ai sarebbe

del

forma

Ntsi

da

passivo

pi frequentemente

Yossero giunti gli Ambascia-

la

quello stesso
i

motundumjmgt

amicum

italiano

presa

in

Credo

Credo

avvisato

essere

10,

do*

avrebbe

te

libri,

se

tu

stati
aves'

il denaro

ma
passivo italiano ha la fordel futuro
anteriore, si pu" risolvere col fore ut
ed il passato perfettodel congiuntivo, e pi frequentemente
si trova
risolato
col participioin tus
accor*
dato col caso
precedente, e la Yocefore, come:
11.

quando

il verbo

85
che le mie

Spero
io

prima

te

ricevute

lettere qua

da

state

saranno

Spero fore

a-

primum
te

Gli

differenti

dice

Si

partiraida

d'esser per

luoghi
Temevamo
non

in

veuire

loca

i nostri soldati

che
fossero

per

che

sei

le

altre

i ftitari.

me

locuturi

ne

in

venturue

esse

aspera

Timeamus

vincere

Jore

diiceisurus

f^erebaris

disastrosi

epistola$ maaM

riaolTersi

tfidemur

Pfos

parleremo

ooi

Temevi

credo

dieeHM

Tu

fueHnt

receptae

mostreranno

seguono

me

acceptas

cui possono

in

maniere

che

che

Pare

che

esemp]

literae quam

meae

ovvero,
y

II.

ut

vie turi

non

milites

ut

nostri

kostes

essent

nemici

Si dice
Non

tu

dubitavamo
fossi

Mi

per partire
che

tu

che

pareva

rus

fossi

tu

ascoltarmi

audittorue

GERUNDIO

DEL

distinguono ordinariamente

dicendi

Ars

Qen.

t!

J}at.

Aptus

dicendo

Jce*

Venit

ad

AbL

Dicendo

nel

dicendum

da
caso,
2ooe

di
Il

una

ci

ma

che

gerundio quat**

dire

dire

per

a' diTCrs
in

dite

col

casi del

serundio

T infinito

italiano

al

preposizione conveniente
comparir anche pi" chiaro

la*

duto
prece-

vo
respetti
da IP esposi-

ciascuno.

di

rerlx^,

come:

Viaggiare per
avere

dire

Conseguire

sempre

gerundio

suo

Venne

consequi

tino, corrisponde

di

arte

J dottato

chiaro

Vedesi

Per

vidtbaris

casi, cio

tro

del

ifentu*

me

IX.

Si

quin

esses

mii

Tu

per

discessurus

dubiutbamus

Non

non

venire

per

dieeris

Tu

Roma

veder

pochi

qualunque

cani ed

caso

Iterjcere

arcigni

Canes

ritiene

tndendi

causa

paucoe

il

et

aerts

regime

Romam.
kabem^'

dum
Studiando

lingua

giorno
latina

notte

la

Studendo

iatinae

die

noetuque

linguae

86
t

Dei

li

tnedeua

la

nome

un

nlto

.neme

un

in

dio

Sono

da

Epaminofida'

da

coli gerani

"

padri

i vosti*!

videndi

patfet

vesiros

Epntihondat

di

bt-mos

era

lia
,

sempre

traduce

dsiclcrio' Efferor. studi

dal

trasporUto

. di pende

ea^o

adjettivoj i

un

coiisfei*

di,

genitiTO

vero

un

adjettiyo. Quaa.do pertanto 1' infi-


dalla
preposizione di preceduto

un

'di V^edere

cos^asione

di

essendo

di

in

accompagnato

da

'

gerando

asHunDto

studiosi^s

erat

aU-

die adi

ascoltare
,

Enea

al^d 'vascllo

in

dterraDato

di

^ia

hdre"

eils

Eneas

puppi

iti

cerCuH

eiindi

'

L^in6nito
traduce

Al

alia

di

preceduto da

essendo

coli' infinito

riguardo
Desidero

italiano

del

latino

verbo

preposizione la^.,cdme

verbo

un

aver

senza

Cupio s^i^eve illum

vederlo
.

Brama

di udire

Ma

indica

gerundio
,

ErWenul

in

per

difendere

leonessaveane

concionaiorem

si

per

"" come
'

in

sempre

per

come
Sic-

per;

no
lati-

i' ablativo

-...,..

i'ioi-

f^enic

eauia^tuddi

diske*

Fsnit

laena

tarsi

audire

pu usar
di^\ aggiungendo

cav^aj

gratia-, ergo

causa

predicatore Studat

rinfi.nito it"\lian9 preceduto da

se

allora
il

il

'

sut

graia

deponendi.

sitim

"

..

'

l
se

il

verbo

suo

caso

e$sondo

t-ransilivo,ed

obiettivo, pu

il

gerundio in

in

Cdihbiato

vale
dire,
a
gerundivo;
participialeposto in genitivo, e con
il

on.d^

avendo

die

nome*

pvece

qi^dire:

esso

un

di

esser

adjettivo

si fa

dare
accor-

constituandi

pacem,

si

dire
,

l^alo

ccntiiueudai

prtcis.

di

sarebl^e all' accusativo;

altrimenti
Ratio

in

dopo

Il

modo

di

stabilire

la pae

pu

Jbei
Il

gerundio

io

ordinariamente
inttr

GERNDIO

dum

D7M

essendo

di

dalla

preceduto

accasatiTO^

caso

jreposKonead^

come:

AttentiiB

inter

dtcendum

Attent

in

dell'insegna*

tmpo

mento

ad

Locus

iBifiptissi^
tuogo

agendam

Allorch

T infinito

moto

italiano
da

accompagnato

adittivq

che

ad,

facile, pronto,

come

rundio

in

Alcuni

me

ottenere

la

sapienza
ad

atto

yer-"

un

da
ovvero
per,
dall' accusativo

si pone

uit

coii

in

gc^

eomet

Nonnulli

tispaniisRonam

ex

Summum

adyidendum

vnnere

Ponu'ficefh
abbia

egli

Quanta

acquistare

ad

haeat

instrumenta

obtinendam

adipiacendamque

sapientiom

eseguire

non

il

Conturbaius

do-

suo

apiiis

vere

animus

ad

est

non

exequendum

munus

suum

1* infinito

Quando
col
col

gerundio

gerundio
grada,

causa,

in

durre
preceduto da per si pno tradum
precduto da ob, ovver

in

di

erga,

avanti

con

Vado

Roma

per

vedere

il

Papa

volte

preposizioni ob

quo

il

Ponti

mum

Romam

queste

voci

circa

illud

Qagitiosi
118, euni
pecunia m ob absol"

uisendum

sum'^

fictoi
visendi

causa

sum^

Pontificem

mum

gerundio

ob

Rmdm

Quanto

Eo

i Eo.

Alcune

di

una

come:

"t

pi^ecedutoda

preparato,

il Som-

conturbato

animo

seguito

Spagna

vedre

ed

per

ad,

dalla

strtiiiinti

Quanti

latino

con

vennero

per
Pontefice

tJn

in

dum

Roma

gU

pet* trattare

affari

mun

bo

vastissimo

accusativo

ante

ed

inter

retto

le
dal-

cornei
,

Quanto
dannar

i^enJa/nacceperiacoudemna-

ricevuto

re?

lo?

pi
colui

iniquo il
dal
quale

denaro

per

eon-

hai

a^eolvet^

88
Plus

eloquentia circa

dum

moueit'

il

valet

ingentet tol-

domandum

Ante
lnt

vpro

ille^

velo

pu

il Terbo

andare

di

che

concorrono

vedere

la

esorto

gli

accusare

vicina

al

si av

uomini

prasmiis
nio

furto

Del

gerundio

tndendam

ad

legendam historiam^

est

do

gerundio in do ora dativo, ed ora


Il gerundio in do di caso
retto
dativo
TO.
djettiyiche signiGcano utilit o attitudine;

Il

verbo

addimanda

che

air infinito

il

latroci

proximum

duci

homines

accusandos

Jd

ad

donativi

con

si

urbem

ad

Te hortor

la storia

leggere

cozza

conveniunt

novam

indotto

Essere

al

gerundio
gerundivo, come:

in

Multi

ciltk

nuova

gfsar^

incontro

transitivo, questo

eleganza mutare

molta

con

libiti
Ti

Jeroce

caprone

Quando

saranno

guidare {lecapre)

il

dati

ca-

domati

essere

animo

JYa

ca

occursare

furit

cornu

di

di

agendum

Inter

piticirca

muovere

Jvatui

animoi

assai

(me

elogu^nta

dativo,

dagli ada qualche

in italiano

ed

dalla

preceduto

abtali-

risponde
cor-

preposizione
a

come:

Non

cedere

volle

fosse

ad

atto

Purch

fatica

Carta

utile

Avr

do

soffrire

scrvere

impar

labori

idoneus

Charta

uiilis scribendo

Epidico Epidicum

trovare

perpetiendo

Dummodo
sit

di

cura

cedere, quamvis olsisten-

Nolut

non

opporsi

idoneo

sia

la

sebbene

quaerendo

operam

praeliand

operam

dabo
.

Pompeo

attendeva

combat*

Pompejus
dabat

tere

eerundio
in

Pronti
un

il verbo

se

in

gerundivo, ponendo

dativo,
a

subire

genere

transitivo,

sar

pu

il

mutare

T accusativo

del

bo
ver-

come:

la morte
di

si

nes*

tornenti

spaventa
Medicina
buona
poco
tuire la salute

li

Morti

subeundae

deterrentur

parati

nuUo

tormentorum

gC"

nere
a

retti*

Medicamanium
luti parum

restituendoli
idoncum

ssh

9
Alto

sopportare

perpBtendis laborihus

Jptus

le fatiche

eleganfa
questi casi per altro si pu con
colla preposisione
ad.^
preferire il gerundio in dum
i terbi transitivi pu cambiarsi
che
in gerundivo,
con
In

lutti

come:

Pi adattato
citi che

comandare

imperj

governare

exercitus

ducendos^

ad

idoneut

Magis

eser-

ad

quam

regendtg

imperia
Ed
al

alcune
dativo

caso

I* adiettivo

volte

sottinteso

Quae

Non

(Jiabilis)

erat

non

resti nguendo

abile

era.

igni forent^ Rip orlando

reportantes [apta)

aite

sero

11

in,

col, per,

con,

castigospaventer dal

de-

simili

Paena

che

cose

il

spegnere

ablativo
gerundio in do di caso
preposizionia, ab, de, e, ex,Jn,
cum
alT
infinito italiano preceduto
risponde

da,

pagare

quelle

Il

zloni

gerundio

il

regge

come:

Solvendo

cbe

fuoco
dalle

retto
,

pr

dalle

fos^

cov^

preposi-^

come:

abturret

peccando

litio

Spaventato dal
Lento

Le

Coir
La

preposizioni,da

Deurritus
In

cui

s' impara

errare

belland

perficiendoopref iard9

retto

questo gerundio,

sottintese,e particolarmente cum,

sono

spesso

fare

la guerra
il
lavoro
eseguire

neir

gloria si

acquista

vendicarsi

non

col

ma

Errando
col

Gloria

do

perdo**

come:

disc ftur

ulciscen*

non
comparaiur
ted parcendo

nare

Da

dove
me

col

ci hai

cacciati

Unde

sicco-

tu

rispondere sfacciata-

guum
ndo
responde
,

cosi

eructando

mente,

col

sozzamente

improbissime

noe

tum

turpissima

ejecisti

ruttare

La

malattia
ve

col

si alimenta

restale

Il verbo

il

gerundio

vi-

Jlitur mium

vtntqu tegettdo

nascosta

essendo
in

transitivo, si pratica convertire

gerundivo,

Spaventato con
ripetutemi*
nacciedaireseguire
gliordini

come:

Ab

eatequendiBmandats
repeiitisdeterriuts

minis

9"*

Quali pericolintft prov


sone

^ue

il Tello

conseguire

per

6ia-

ricala

d'uro?

Occupato

niente

'

In

obnendo

pr

veliere
far

ep9Hu$ $o p^

it

non

aureo

agendo

nihilo

occupatus

che
preposziotie
precede rinfinltoi
a,
nella
italiano, pu rivol-^ersi
te
preposizionen^/^ si metabUtTO
al gerundio in caso
in
con
qucst'infiiiilu
l

Quando

sen^a,

cornei

Consuma

il

leggere Contuniit

(cionel leggere)

storia

tempo

prj

quando

11

l* infinito

che

di

udivo

ru

Mi

ha
g

dato

caso

de' libbiri da

leg- Dedit

Memoria

g*

legendos

alttv
si

Aqua
utilis

est

et

nitrosa

Notale
s'incontra

inoltre

come

sovente,

semplice

pei*

siccome

tutte

esser

le

coltivala

accresce

bituminata

Cibo

nitrosa

bersi

facilissimo
di

invece

cuocersi

tutti

questi geratiparticolarmentepresso i poeti^

Infinito

stringere tempus (stringendi)


Celercm
sequi Ajacem (io sequendo)
Audns
otti nisk p erpeti (ad perpcticndum)
nnic

Mene

in

^colV

cose

utile

facili imus

ancora

nirUilo

acqua

bibendo

^^ coquendum

il

L*

troYano

spedito

memoria,

augetur
bituminata

si

pure

e$$ere

ordindriamcntf

ubhiun

Arknba

co/eni/oBcutalia

ex

omnia

Glandes

libri

pel

in

generali

gruhdj

erudiendi

thenas
Arymbii
gralia niissus

usato

si traduce

mii

significatoattivo o. neutro,
passiva, Come;
significazione

dj

risolversi

(per lggere)

re

Gibus

pu

preceduto,
accusativo, come:

^^ota. Sebbene
in

Annotazioni

il

torta

ptepoSizione
ne

legenda hi^
meglio, in legenda

sioriain,e
his

in

trhput

come:

Ora

di

tempo

stringerle ghiri^

de

ufjace celere
udacjs

neW

inseguire

soffrirtutta

'

9^
Dst

supim

tr

in u, cV
Il sapio
dr signiScazioDepassiva se*
,
Tali
alcuni pochi adiettiiri di genere
neutro.
sono^
hot^
acerbwn,
acile, difficile,arduunt,
asperum,

J|oe

foedutn mirabile, jucundum,


pai'
altri.
alcuni
ed
Quando
chruniffas, nefas,
pertanto
r infinito italiano
passivo preceduto da ano
equivadalla
de' sopraddetti ad iettivi e ordinariamente
lente
preposizione Aj possiamo fiire oso del supino in u,
rendunij

turpe,

cornei

Comandi

mia

facile

eh*

anche

turpe

lecito che

Il che

Tu

si dica

questo

ci che

farai
ottimo

et

5i

sapersi

ti sembrer

hoc

Quod

frase evvi

Era

Quegli
da

pu"

seguenti
dirsi

indebitar,

che

la persona

supino,

ai

risolve

noi

amato

Erat

facile

lUe

dignu^

ut
est

diceretut*

nobis

qui

ab

ameiur

omnibus
Platone

degni

erano

stimati, ed

essere

da

facta

modi

da

degno d'essere

est

oftus

optimum

il

usare

tutti

Socrate
d'

ai

non

facile

co^a

e$t

scita

espressa

la r azione,
in uno
de'

Jt

dieta

facies

nella

Allorch

idem,

audwimue

auditu

Quod

farsi

est,

dieta

Jucunda

udirsi

foedum

factu

Quod

dirsi

ad

necessario

farsi

grate

cose

iatpras et factu

rem

facilem

vergognoso

Udimmo
Se

Banam

farsi

Quello

buona

cota

amati

tutti

Socrates

Plato

et

aestimarentur

qui

ab

tur

Sovente

poeti

invece

et

omnibus,

amarentur

Nta.

digni

et

de'

erant

amarenr

ut

ovvero,

aestimarentur

supini

si

valgono

dell'infinito,cornea
Andrai
Era
Tra

degno

d'essere

i Lirici

il solo

degno d'esser

Ibis froenare

le eoorti

frenare

Erat

amato

Orazio

letto

dignus

eohortes
amari

Ljrricorum Horatius,

(froenan*
dam)

(amalu)
fere

ki dignus (leotu)

solu

9
REGIME

JL
1

DEL

i^asi

participjreggono

yano,

come:

TituB

timens

PARTiaPIO

TTio

proicripiionem

temendo

ad

J)uplicet tendens

sydera Ahando

refert

talia

manu

hortans

deri-

si

Cicerone

Un

mar*

quaerens

escam

cK

II

honesta

odUus

la

cote

eeortavq

Bomani

causa

impadronitosi "f un

bottino

redit

Locutqros

tali

da mangiare
gallo cercando
troy
una
perla

garitam repperit
Ancus
ingenti praeda potitiitJnco
Romam

e titani al deh

pronunzia
vicit

Bomanos

causam

Stivae

cai

hprosorWone

ambe

w'nse

Gallas

da

ritir

aecessit

Cicero

de' verbi

ritorna

quale parler

gran

Roma

oneste

cose

// bifolco appoggiato al manico

arator

dell' aratro

Homo

obediens

naiurae

mini

nocere

bo-

i,*uomo

potest

noo

participjdi

minano

passiva,

si unisce

due

in

voce

qa

ad

un

nuocere

soprattatto

il dativo

ter

se

di perso*

comex

na,

petenda

Magnili
t

dus

obiit

civia

et

la
formi-

E*

qui

mihi

Fi

cmo

est

nobie

nunc

Naso

morto

resta

per

Exosus,

da

esigono
exosus

l' accusativo,
ad

essere

me

sar

da

ora

noi

aisignificasione

in

L' ammalato

odiava

che

Astronomo

donne

Aegrotuspertoesus m/"ci/iaat

di

deve

Nasone
letto

esser

te

come:

Un

unam

mulieres

da

da

cittadino,

che

Cremete

pertoesus

peroxus,

chiedere

gran
Ottone

un

persua$o
// medesimo

legen-

erit

Astronomus

si deve

pace
temuto

Ghremes

randtis
Idem

tibi

est

Othoni

datus

Beata

tiva

alla

uomo

sovente

Pax

pu

non

altr'

A'

obbedisce

che

tura

le

generale
che

ha

in

fastidio

la medicina

EjposHs

niscono

perosus
al Dativo
come:
,

di

significasione
passiva,

si

u*

94
Exosus

Deo

Qcraiaoi

Odiato

Sanctit

et

perpsi

Rom^nis

da

Dio

GermaM

satuSj
proghalus
richiedono
l'ablativo,

da

editus

preposizione

come

pona

koni^

cretus

prognata

Una

paren*

Divurn

mari,

Io

Nfm'

fui
l^tia

il

elegttemente

passeggiero

malo

nolo

si

un

usa

in

participio

da

discesa

Ninfa

fiume

volo

oportet

assicura

mare

uerra

una

gran

verbi

dal

al

dalla

fui

angtte

Dei

mare

Na^o

J'trra editus
dita "^e magno/lamine

da

nata

dal

discendi

yenere discesa

prate-

m^re

il

Dopo

colla

genitori
che

tu

cunti

stat

volta

progenie

wriuma

degli
erta

ortus
,

qualche,

buoni

$^ta sanguine
Venus

creatus
,

soboles

libus

Boman

naluraltnenl

sono

odiati

Natus

da' Santi

us

um

cor

me:

d'una

ypglQ avvertirti
I!
ha

participio in

ordinariamente
che

gii

us

la

autori

latini

volo

te

ne' verbi

uni

lepononl
,

hanno

gli

spesso

con^e

adipiscintur

ut

k,

monitum

signitcazione attiva

siguifcaziunepassiva,
Senectotem

Unum

cosa

'pure
data

\\\

onde

de' voti

fanno

Tutti

per

optant

omnes

canidem

vecchiaia,

aita

venire

a*

adeptam

spernanlur

viamo
tra-

malediconq

che

subito

la

vi sonQ^

pervenuti
Parricidium
,

omnia

scelera

uno

quo

compUxa

II

viden-

esse

gli altri

Quae

solo

tutti

delitti sembrano

emar

racchiusi

tur

Bella

parricidionel quale

detestata

matribus

Canois

corona

'

Le

merita?

guerre

Qual

detestate

corona

dalle

tnad^^i

meritata

stata

Canne?
TruUam
ma

t refami

Ila 8

Esempj
In

mercatam

unai^

italiano

Un

sol

vaso

madre

una

fit comprato

che

di fami

differenti modi
n^ostrare
per
il participio in us
itm
^

a,

di

da

glia

rendere

9'
Lb
a'

^,

truppe

Oopiae profligatae

che

tono

che

furono

^^.
che

Ifi trf^ppe

che

atfn%af*ono

^.

Labieniis, hostesequitatu ";ari,

noi

mini

disi

cooferre

latro*

Non

veriius

te

vobis

amcis,
anticUiae

profu-

insidie

Dissi

Not}

arbiirati4s
officiala

Il

esse

dovere

la

neceinsil,

'

ci

gli
essere

dell' amicizia

dum

impersonalmente

sovente

usa

in

participioneutro

dia

assistere

pensando

temendo

giovato
ai

nemicai

amici

dopo

pensando

cose

ne

la atta

recarsi
quq
de* ladri

queste

il

cavalleria,

avrebbero

dovere

Nota

inseguito

colla

volle

l'I

68^6

avendo

pachi giorni ricuper

ratus

defui
id

ammaestrato

Lqkieno

tura

Non

Essendo

parlato.

recepii

insidias

Haec

amate

paucis postd9b(i8

huc

se

ovvero

mico

civitatem
Noluit

atf

Avendo
tu

secuius

,,,

^^^^^

essendosi

ioctus

Tu

locati

truppe

sbaragliatg

siale

awanzqte

sono

si

^^^
e

Juronq

si

Copiae prQgrensa$

sbaraglialeovvero

^^^^^

^^^^^

le truppe

che

Nos

snra^Uate

stale

Dopo

sbaragliate

siate

unito

al

verbo

il

iqostrare

per

cooie;

l/tendum

est

aetate

Dobbiamo

Orandun

est

ut

Si

buon

Jar

del

uso

tempo
in

'

il nome
espresso
necessit
ohe
deve
o

in

qualunque

bebbo

che

pregare
in

sai^a

della
fare

la

nne

modo

al

che

dativo,

si

anzi

persona
tale

si sottintepde.

espresso

tal

sa

tale

In

un^

san-o

corpo

esprima
un

sia

cai

altra

ItaHano,

dativo

quc^n*

Jsempj

ritornare
8

me

si pone

non

Da

men^e

sar

latino

do

deye

cosa,

To

se

la

posa
in

sano

corpore

slXmeai^^ai

deve

ritornare

necessario

di

litor-

Mihi

vedeundum

ftt

nare^

Ho

da

Pebbo

ritornale
viver

bene

Pevc vegliare^hi desidera vip-

f^vendum

f^igilnndum

est

mihi
e^

recu

qt^

c^^

g6
debbo

lo

privo dalla mia

eiter

patria
Noi

TO

ut

del

congiunzione,

congianti-

relativo

col

toriatut estet

eum

praelium
Postquam hortatus
vidi praelium
(
( Caesar
qui hortatut

battaglia

Uie$
leonessa

una

dis-' Fenit

per

militap
milUe$

fuerat ad*

Venne

qtd

vqU

esortati i soldati (

Cesare avendo

cidente
in-

come;

( Caesar

la

il

usare

il,participioa yerbo

ridurre

altra

quodj

vinse

patria

{nobi)

ut

si pa
participio

cum,

con

auae^

Eundwa

andare

luogo

ooD

de

mea

dobbiamo

In

eartndum

Mihi

vicit
taena

praelium
ut
deponeret

siiim

sitarsi
Non

chi

so

possesso
che
Temo
dur

fu
de

via

miei

il

beai

siate

non

na

per

giovane.

9atis, nimis

Sats

etoquentia9

DEGLI

dopo

Poco

aquae

eapientiae

loro

tivo
geni-

un

multum^

Esempj

ec

Molt*

aequa

abbastanza,

ta-

poco

pere
Un

insidiarum

tibi est

Hai

religio
potutsuadere

Di

luogo
,

Sono

di

quo

long e,

Non

Ventum

Si

In

qual parte

ubinam,
come:

del mondo

eo

fatta, ubi,

ubivis, buccine,

gentium ?
loci invenitur
Nusquam

ItiTae

tanti

religioneiminuare

tal

Ubi

est

abbastanza

mali?

eo

usquam,

di dilaziona
insidie

ricchezze

Potila

malorum?

poco

Troppe

diviarum

Tantum

Quo

di

^parum,

pino

Parole

parum

Affatira

eiiie

abdueturi

voe

AVVERBI

ammettono

Paululam-moratf
Nirois

ne

ai

i.

vini* Maltum

Parom

mea

quantit, come
affatim^ paululum

sono

fuit in bo*

venturut

juvenem

avverbi

Alcuni

quis

Torneo

con-

XI. REGIME

Tali

Neseio

al

entrare

per

impudentiaa

abiit

In

si

trova

in

verun

luogo

giunto a tal grado


pudenza
qual parte delta terra

dato

dim^

an*

97
3.

Di

tempo.

pridie

ea
,

p stri die

ancbe

trovano

Tal!

colP

son,

tum,
Sebbene

accusativo
,

Nibil

iemporia ampliiu

tunc

fiere

quam

Pridie

poter

ejus diei

Non

pugoam

ca^nefaniof

si

aitimi

niente

poteva

quei

in

pi

che

Cominciarono

caleiidat

come

intcr^

qaesti due

tempo
inie-

nunc

piangere
la battaglia pri*
di quel giorno
ma
il primo
del
giorno aitanti

runt

Pridie

tunc,

II

mese

Postridie

Iduum,
ed

Huc

idua

col

eo

genitivo

a questo
significano,

Huc

arrganliae

Eo

il

tal

dopo gl'idi

giorno

termine
,

tal

roganza
Era
pen^enulo

processerai irarurh

moto

come:

di

segno

ar

di

grado

tal

luogo

tal segno

arridalo

Era

Tenera!

di

co' verbi

collera

ed

Instar

di in

guisa

di

dopo

liaoQo

motivo

loro

il

voluminis

Epistolaqaae

amore

per

instar

divina

equum

Fabbricano

aedificaok

arte

un

pareva

vo"

virtuiis

BeUandi

ergo

Dopo

ed

en

al

mette

En

Priamus

tibi

quatuor
verba

Ma
cbe

ricompensato

noster
aras

quae

usati

ipse protalit
in

forma

V accusativo
et

meotem

di

all'accusativo,

alterum

il

di
come

nome

come:

Priamo

Eccoti

la

yedi

quauro

j^cco

amore

combattere

le

condizione

nostra

altari

parole

rimprovero

che

non

profer
ammetto*

Fedi

la

sua

mente,

disposizione
Ecce^aulem

per

virtii

motivo

Ecco

aninum

guisa

avverbj dimostrativi,

ecce,

nominativo,

status

cavallo

un

di

monte

Esser

ergo

divina

arte

con

Pallade

della

En

che

lettera

Una

d'un

Bonari

fio

"

lume
montis

Palladi

Ecce

per

significato
riguardo

genitivo, come:

erat

Instar

si

nel

presi avverbialmente

ergo

Ha

eccoli

l'altro

la

sua

Calo

Qbyiara

Huic

si psa

obviftnf

Dopo

il dativo, cme;

Ser-

alqae

vili US

ne

obviam

Cupiditati hominuip
t

C^tO"

^upi4igi"i
4egliu

alla

'

mini

obviam

Tu

costui

SmryiUo

Opporsi

ire

Ire

incontro

Furono

Prevenire

perieuUs

prima voiui sifie*


opposizione all'orgogliodtt' nO'

primom superbiaenob-

ne

litalis obviarn

i^um

pericoli

Allora

est

la

per

m
il

hanno
ordinariamente
ayverlljsaperlativi
l' ahlativo
genitivo,
potrebbero anche aver^
G|i

con

rna

r acpusatiyo

eXj

fninime Aetolis

Omnium

credo

Multo

ali ter

Paulp

secu^

omni

Alcuni

da cui

nfelu

blatiyo,

avverbj
,

lon-

(ib
^

dagli

Separatamente
dini;eluni

altri citta'

da

ogni timore,
altr^ citta

dalle

degli adjeltivi

i casi

amn^ettopo
:

vivit

K"Ve

Maqri

ampliiis essendo

senza

Mori

utile

essere

vicini alla

sottQ

comparativi

v^ru

Olisse

non

ffon

potendo

d'una

possit
ne

come:

se

Sp(igna

Ta-

reggono

fiome:

plus |f/IO

Albi

si

dit^ersamen^

Iqntano

come

Hispaniam

Plus

Gum

pop

derivano

Proxime

spesso

/on"a/ia/i2^a o sepitr^zipn^
significano

ci^iiotibus

inutili ter

Sibi

pome;

reliquia aivibus;

ab

reliauis

secus

f^QCO alirimefiti

r ablativo

Separatim
procul

agli JStqlj

i nobili

tuui

pii elegantententedi tt^tti

Parla

Molto

quelli che

hanno

di

diversit, aliter,

^ir ablativo

finiscono

di

awcrbj

tutti crtdo

di

Pm

PiTifiiiim elegantissimeloquitar

Gli

copie;

Meno

nobilum

omnium

Maxime

int^r,

con

doleas

plus

fiimio

Jlbio
,

piU

yer^

cosa

li

non

crucciare

pilidel

dot^ere

Amplius opimofie

^sser

porabatuf

^i

pili di quello

tratteneva

si crede

^fu

chfi

unite,

una

io

ph'

ragione si , perch due


distrugge l'altra, ossia

la

L'avve.bo
d

rapporto
Fuit

si trova

olim

passato

tempo

ei Qliaeduae

o^'/ii seoei^:

presente

Un

puer9
blandi

eruttala

dapt

iliscere

ut

aveua

talora

stri danno

eleipenta

Dociore,

veltQt

Co^ie

adsoriptusveoerit

";uip

4llorch

diet

poenae

Notate

potius

prius alcune

figlie

gli

amore

tfoU-m^'

elementi
il

siq giunto
al

castigo

ha

Tolte

giorno

di

valore

il

come;

lios

IStatuerat

Jiidico

prius

stabilito

Jveua

populi debcre

ristabilire

suo

polo

restitu, quam
benefipio videi irei:eptos

Aegyptii quarnviscarnificioam
subierint,

prius

quam

Gli

Ibin

si

del pa*

decreto

per

ef|s6ran

favore

suo

per

dot^es^era

Egizi soff'rirebbero qualsi'


coglia stranio piuttosto che
uccidere

aspidein violeiit

che

piuttosto che

rimessi

gut

due

primi

u$$egnatQ
come

Fegqhio^

un

parare

Olim

fu

come;

fanciulli le ciaott
ifcciocch vogliano imt

kelle

priiqa

futuro

9i

tempq,

ck*f
olim

dinegarci

significareqd

osato

erant

Ut

si nega

affermare.

che

stesso

essendo

negatire

l'uccello

Ibi,

un

spide
Xir.
Avendo

gi

dimandano

da

ora

osservare

Le
Vi"it

altro,

quali preposizioni adquali l'ablativo, e quaU


che
vi restano
poche cose;

altrove

notato

l' accusativo,

ed

)' uno

PREPOSIZIONI

DELLE

BEGIME

non

ora

preposizionisovente

centuin

atonos

(per con*

sottintese,qopie;

sono

frisse

cent'anni

tom)
Ha beo

te

loco

co)
Petrudqnt
scop

pareo tis (in lo-

naves

acopqlo (de

lo)

fulcro obitu

alicujui(d^obitu)

Ti

tengo

TYaono

in

luogo

fuori

scoglio
Piangere per

di

padre

i vascelli
la

morte

di

dallq

qua^'

cuno

)fnperai|ieAugusto

toj

(sqbAu^n-

essendo

IinperatQve Ai/tgt$^ta

etm
prposziotid

La
1

di

nomi

lamo;
Scribo

onde

stramento,

Calamo

Hisce'dculis

Tdi

dice,

Si

curii

Scriba

becwl

vidi,

xo{i

iScriVo

ctta

Vidi

avanti'

nidi

direte:

non

aculis

hiscc

cum

si es|^rime

don

peiina
Questi occhi"'

con

'

"

-.

cum
Jngressus est
^gladio; ,^ia
in qiie$t'
la. c^ip*
esempio la prepoiiizioi^e
c("//^ esprime
ed come
si dicesse^ e/t"*
se
prignia o concomitanza,
tr avendo
la spada al fianco
in sta in luogo di erga,
cantra
Quando
Ad, pi^
richiede
l' acoosativo, crnei
e*
supra
t

Y^ro

Teucros

Actpil in

'

benigaam

meoteraque

icei^

aniaum

mitites

In

commoda

ed

le

verso

Peccherei

publea pei^cein

benij^no

animo

Liberate

Hberalis

In

favor de Trojani mea^[

sotdati

pfibbUo^

il

contro

bene

Quid

in

ego

commini?

te

Che

ho

cosa

io

fatto

di

contilo

te?

In

improbo

il popolo
Contrai
Infiammare
gli empj
Cresce
ogni giornq
Si cerca
erede
un
pel f^S^ff

poipiiXamin fijm'

mare

Cresci
In

dies

in

regnum

PUces

in

Reges

in

singulo

quaeritur heres
caenam
empti
est
ipsoa imperium

pesci

//

comprati
di

potere
stessi

sententiam

eam

In

multa

cum

dixisset

Uativo

in

questo

luogo

in

sta

per

Giove

cenisi

gli

sopra

re

di

ayeffflQ,

proposita

molte

detto

quando

Jovis

In

cose

i/zf^r^. governa.

a-

come:

li| ami elfi ha

bere

Annoverar:

gli

tr"i

amici

La
dar
A
A

preposizione

loro

secrelis

Segretario

pOcalJs

Servis

La

Coppiere

pedibus

Io

qualche

Consilia riis

rationibus

ablativi

'serve

Consigliere
II Comptt4sta

StaJJiere

soffre

Tolta

preposizione clarn,

dall'ablativo,
e

antta

divergo

an

varj
lignificato
a

il

anche

datiro,

che

d'ordinario

P accusativo
come:

il

seguita

genitivO|

ciani

pfiiris,ojf9re Di

patrem,

Mihi

ain

etk

del

nascosto

Ab

padre

mo
9

colle

aocasatfro

qaando

mente
principili

figurato verso

in

urbeia

Jndnr

dentro

urbeoi

dndare

alla

ad

Ixe

coli' acctisati vosi

^u6

gnificatodi
Id'

luogo
Sii^

ablativo

Intorni

idem

mis*

tempus

Oli

trepitus

voce^

ambasciatori

lo

cesse

Sul

noctem

'referto-

su^^' ttta

Q siih

farsi

Porta

stesso

um

spediti

tempo

quella

voce

euc-

'strepit.
notte

i 'sarmenti

'Che

hahtaiseai

terra

furono

dopo

Subito

Sarmenta

sot^

aHa^eenu

iHiornt"'aU

'

fait

Sub

sii*

'

han^

citt

'

caenaiA

Sub

dalla

come:'

fub

citt

nel
apsso usato
andar
subito
dopo
sotto
igtiifieastare

si fl'unt

'

alla
ifoU

Legati

reale

trova

intorno

vicino

/tto^o^ 'e coir

B/t

as

ma
qoalche cosa;
significareandar

si vuole

quando

asare

in

movimento

di

tratta

ai

dare
luogo, e tf^ quando'vuoisi esprimere l'ansi dice
un
luogo , l' avvicinarsi ; onae
,

un

verso

Ire

si

laogo,
"}u"ilclie

ir^ dovrebbeiri
dentro

prepotizioniad

il coperto

sotto

abitato

Vivrebbero

otto

terra
ij ?_

"

'

h usato
invece
Quando
super
'^tht" govet'ha i'*accusativo, come:
Garamantas

Sup^r

Al

di

di

ultra,

praeter

de' Garamanti

'

ftam'"

^pergraliam
la

sermone

eoe

super

quando'

Ma

"
-

sta

y0j.*fxp[ie:

In

asio

nam

in

Oltre

lugo

la

un

di

de

nimis

re

eenan

T ablati-

'

hac

uper
hac

/alio nel

richiede

grafia

sua

discorso

(ciode

Di

poesia

troppa

cosa

re)
...

"-'

80*

Sotente

il

cMo

retto

dalle

preposisioni

sotttnte^

come:

JS^i^lla
^

auxilio
aium

*
.

civifas
fuii

Atbfnieoaibut
praeter

^cTitatem)

PUtaeen^

Nessuna
Jteniesi

citt

porlo

Juera

di

ajuto agli
Platea

toi
tfin"i leiterA

IlttUa litterai aeoeperaiii praeter

'

(illa^
quae)

quas

m86ti

ricevuta

co

3oma

io

ifuell

da

Boma

La

eh' entra
sovente
preposizioneper
di altre
posil^ione
piivoe come:
permittere
vult^fu
usata
dus, alcune
disgiuntadaUa
la quale formava
sol valore
un
coioie

nella

ari*

per

eccettualo

mandasti

che

aveva

com-

perjucun^

parola coU

fnihi

Arr*

tisam

mirunk

(peiniirurD)
enkm

Per

assai

cosa

vigUosa
{peV" Imperciocch

atsaia

magni

temer

Mi

est

'

mdrd^

moltissima

stima

magui)
eh*
Prope
l^ac6usMtivo,si
e
significaallora

delle

una

preposizioniche

BeUdm

in

tamcn

Sicilia

Sicilia^

noa

fuifc

Prope

ititueri

Prope

^dest

genus^

Dio

etum

tei

che

aliquid

paiam
eloquenlia prope

Poco

aequalia fuere

et

docuit

sta t

terra

Nec

cor

te

da

cornei

vicino

schiatta,

e-^

quasi eguali

casi
^

Mdi,

cf

Senofonte

Platone
Sta
pore^despict^rutf

noti

costruzione
et

iVb

egik

nec

per

Romaflf

insegn

Socrate

la

scribit^

diversa
VL

Xeaopbontem

ni

Ci

cori

manifestarsi

furono

simili

Platouem

Recto

la

come:

Socrates

te,

COlNfGiUNZlONI

congiunzioni uniscono

Le

tempi

DELLE

questi

quenza

REGIME

XIIL

da

qualche cosa
manca

Trq

fil

non

pure

avverhio^

un

feeder

fiat

ai

lontana

Sicilia

non

cornei

poco

discosto
poco
dentro
di

te

qualche volta

Hit

ai^

lontano,

tanto
guerra
dalla
Sicilia,

nella

reggono

con

Una

Prope ti 'Dtm
ini US est
'^'es,

ablativo

neir

distante^ poco

poco

pt^op

taiif

anche

trova

col

dritto

corpo

guardd

terra

scrive^-

non

legge

quando' k ragione
esige altrimenti^come:.

dcgue^

Vesetiisi

San^

vissito

nezid

in

ttom

ed

d'

in

nnal

/"

io4
Nm

laetsMeft

me

laUa

anantero,

Se

ta

producerei

ape

apessi

mi

aon

nei

mio

umore,

eonduceai

lu$ingato
4

mi

non

falsa peran'

con

za

La

congiunzione quam
gli avverbj amplius plus,

minus

di eei meei

pik

Sono

.soUliitesJidopo

come:

?iDplius8unt8esineoKs(quaai

spesso

sex)

plus

Palo

aiDssa

nix

latino,

disconviene

non

Ne,

di
e

an,

usate

num

in

eulpam

refert fecdris

me

Ne

si

ne

oe

au

per*

Leges
Ne

facias

poeti,
viles

ne

crucia

Meretrix.

all'

anche
i

darne

Non

fa

Non

manda

il

actas

ee

sa

/are

non

naenias?

Leggerai
Non

auream

coronam

die

ti

Che

insipide!
di mali

costumi

corona

(toro

donna
abbia

la
,

di purch, fino
significato
congiuntivo, eome:

pii/ent

io possa
per

dire

non

nel

re^nanten

tormentare

giurare

la

nenie

tu

una

Non

rem

dum

C tk*

persuaso

temere,

Purch
prosim tibi
ti'
dum
Contai
fj|encalaneglexi'
coli
morem
a
patria propulsa'

Tertva

io 'morire,

Dum
Mea

efilpa a me
differenza che tu

fatto

non

Vuifi

la

come:

habeto
ne
ie\jura,\

unsCMS**

di
hitcrrogasioniin significato,
di
indicativo; e nei
non
significato'
1' imperativo particola
avanti
temente

te
ne

il

ed
,

nelle

manda

presso

Non

Poesa

usato

trova

me
sicco-

(s

,"{ualdbeosservatone,

si scio

timeas;

forse

du])itatltameate

bia

vivm

Ne

piedi

quattro

il fare

alla

memo

come:

iuaseris

Ne

mai

iu

esse

congiuntivo,

conferae

Nihil

son

tutn

diffecenli modi,
diifferenea tra. l'IlaU no

delia

alcune

sopra

Nec

net^

di

fuit

ci

in

al

l"a

Coog^ansion reMoao

Le

no

qualuor

piU di ireceut
perduti

co^a

si

carri

mDus

alta

pedes

Qualche

(quam)

suDt

Nuiiqiam

vehicttU

trecentt

niente

che, addi^

giovarti
i miei,

purch allontanassi
patria ogni timore

Finch

peri"
dal^

ia

regnante

tersa

et

lo

t^r

io5
dm*

quando

Ma

prdinariaiueate

indicativo,

congiuntivo quando.
meditava

Mentre

io

potesse

avanti

$ta

far

cosa

reg-^

addimandn

solo

il

imperfetto, come:

un

Bum

pericolo

s grave

allorch,

mentre,
significa

quid agendum

mednarer
in

eaet

tanto

ditcri"

rerum

mine

cbe

Mentre

traverso

Gume

un

di

pezzo

vm

Ceu

nuotando

cane

Canis

quasi

vero,

in ter

Ceii^

noviseauu

non

aatans

(quasi,)tAmquam
coi congiuntivo come:

tamquam,

sempre

Come

noi

nescjam

v^Mo

ab

desderantor

om

se

ci

niliil

tamquam

eo,

Come

-se

Egli

desidera

denegar!^05-

io

niente

conascetstMO

sapesti

non

tutto,

si

Illi, tanquam
blicae

^^5"i

rei pu-

no^L

esset,

aeterna

essergfi

potesse

non

JSglino

particelleavendo

exernpii gratia
g ni fica

che,

liaale

come

esttibi

Non

addimanda

co

lo, levari

in
signilfieato

un

altro.

un

Ut,

congiuntivo quando

bench

la

mostra

che

sh*

caiusa

fidendum,

ut

qui

toties ftflleris
omnia

il

affinch*

d^

suust

repulfifiica.

nell'altro

modo,

un

reggono

senso

pi

come

fosse

eterna

diffusa nella
Alcune

*eniM

misura,

senza

notte

una

se

precipitavano

si

freno

luebaot

ita

Ut

come

ricusalo

sii

un

si

nos

Omnia

dum

c^rnem

carne

(come se,) si costruiscono


Quasi

ferrei

portaya

flumen

per

deuesi

che

ai/i^an quae
non

J^ton

vo-

possum

volte

tante

Quantunque

liai

in

te(

ingannalo

avvenisse^*o

desidero,

che

cose

fiducia

aver

tutte

le

posse

non

sollevarmi
.

Ut

desini

vires,

est Ian

tamen

voluntas

danda

Ma

ricViede

quando

Bench

manchino

lodarsi

significatosto

da

le forze
la buona

pure
,
volont

dopo che,

che^

come,

l'indicativo, come:
*^
.

Ille

o
,

ingressus ssi

distrinzit

flladium

Tbf

Co

che fu sntraio

U^spada

trasse

fuori

io6
Hacc,

click p-

brevMme

ut

dete^ queste

Ho

ilpih. brc"

cose

Ut

tuevunt,

haec

audi%fit

dieta

me

suat

che

semente

Come

exarsit

ebbe

mise' in
in

sumus

Ponto

ter

Da

con-

due

titit

udite

cose

si

collera
nel

siamo

nubio

Utcr

possibile

fosse

queste

Ut

mi

il Da

Ponto

gacciato

staio

tre

volle
.

Ut

tute

Ma

es

Come

ceuies

omnea

sei

die

esie

tu

cosi, penti

stesso^

sieno'

gli

tuUi

altri

Cos
riferisce
si

Gaudeo

te

coi

te

air

Me

tiamsi

(poich)
^

tur

mora

rentis,

(rodo

quando

Godo

perch

pietas et

istuc

ti vedo

dolore
ti

ment

anifflusquefert

ordinariaaien-

la

volta

ed

il mio

ove

voi

fin"*

ed

tristetza

il

che

Lamia

fratello

suo

fiomug

quando^

qualche

Quantunque

fr.itf4*in' moe-

tuiueo

ti Ud

si costruiscono
si trovano

congiuntivo^ pure
indicativo^come:
X^aniiae

cotigiuntivo se
quakhe cosa^ come:

cutn
{qaanixfaqie);

q Iliderit

qunmvis
cura

si

col

cagion^edi

videaui

te

Quamvis

quando

t(*mpo,

video

te

cjuum

la

indicatiTO^se

colP

stii

quutn
di

indicare

cum

Gaudeo

circostanza

per

usa

ctim

pure

piange
ritengano

mi

il mio

pure

spirito

cuore,

nti

portano

siete

le voci

Tutte
be

usate

quaiis quis, quotus


quantus
il congiuutivO| come:
j

Cui

in

video

P^edo

clypeuiu ajiiir^at;

turbine

quo

Cor^M^al

Quanto

basiam

lo

Qui, quando

mostra

la

causa

quale uomo
grande si

cudo

quql

giuntivo,

nariamente
ordi-

addimandano

scribam

Quantus

sareln*

indefinitrvamente, come

foi^a

del

io scrivo
levi

contro

nemico

ruoli

con

l'asta

addimanda

il

con

come.;
*

Stultus

68

qui buie

credae

Sei

un

emi

pazzo

credere

co-

fo8

nominativo,

ai

ora

Nox
Hei

candida!

mih

mihi!

misero

Oh

da' verbi

retti

son

To,

sottintesi

(aurgrt) Qual

(videte,o

ed

datro,

(subveuite)

felicem!

me

al

ora

/ehi

come:

notte

serena

meschino

me

mei

per

/lice me/

Oh

vo-

all' accusati*

ora

cate)

ANSOTAZIONI
Intorno

esigono

Il

da

verbo

hanno

che

i casi che

secondo
significato
alcuni

terM

alcuii

li

accompagnano,

costruzione

ana

sum,

particolare
^

proprio
genitivo, ^;gnifica^.s.sel^e

un

ci.

dovre

esser

de'qali

impersonalmente,

usato

essere

'

joTt^:

scansieratetia
La
*tem"ex\X!i%t%\floreniisaelatis^
seaectulis

prudDtia

Bst'fi^is^.tae^^iuk^Wos,

della

^iovini

denza

della

E*

quinto

Censorum

lustrare

anno

Est adolescenlis
erari

tare

i^^^trij^M
V.s^.PP
et

nostrum,

Tuum

est

giovine

rebus

coin

ogni
la

di

citt

rispei'

maggiori

tuij

nostri,

sui,

possessivi oeutrj meunt\,

vestrum,^

bisce

de* Censori
purf^are

del

luogo de*genitrvmei,

in

MU

pru"

difendere

il

Me

anni

dovere

E'

propria
la

et,

vecchiaja

uffizio

cinque

majrcs,natii

sudditi

ra

quo-

civitate/n

Le

dei

uffi^o
I

que

segato
uffi*

I.

Erat

erario

iUfto

rarro

tuum,

et

suum,

E*

: conwi-l

tdovete

tuo

a
\pr$fvedire

lere

queste

cose

Meum

est

loqui

tHutn

'attilire

'

Jp par
te,

Raspollare

La

ho
esser

Hoc

'

voce

usato

sum

duopo,
fieri

indeclinabile

opus,

imperso na Imente
fttr mestieri, come:

oportet,

et

opus

Che
e

Quidquid

opus

esset

essendo

nnita

si giifica
'nwtr
-

questo

ja

portare-

il

' me

tiene

di

Qualunque

ti

al

ver-'

bisogno

faccia

contnene

mestieri
Cosa

facesse di

hi*

Se

1^ d

nella

bisogno,

si

ina

firase

in

pone

posizione,
J/ii

la

sar

ti

dativo,

come

ut

nummit
est
opqs
tibi opus
est,
aegram

IL

facto

assimiles^

et

bisogno,

cui

pri^

sen;"a

pre*

amico
bisogno d* un
ha
bisogao di denaro
poi^ero
Ora
ti abbisogna
fingerti aan-

Ho

te

la

pauperi
19(1Dc

persna

in ablativo

l'altra

amico

est

ppqs

si ha

di cui

cosa

la

espressa

malata

properaio

E'

est

opus

ed

fare,

necessario

affret'

tarsi

Qraiia

Qunlclie
si mette

in

re

volta

in

nominativo,

Paoperbasopus

de ila

ai^ioriin

it^a

di

cosa

abljisognamo

cui

si accorda

essa

Jat^o-

tuo

il

bo;
ver-

infinito, il nominativo

si

come;

nummi

simt

del

bisogno

con

all'

sar

accusativo,

la

altro

per

il verbo

se

muta

Jbbiamo

tii4"

auptorit^te

tuaque

nobU

est

opus

di

poveri abbisognano

dena

PO

D^pes

isihi

eiuc

opus

Maritami

inililes opus

omnee

Ti

(ibi

suQt

abbisognano

de-

si unisce

mare

lin

bisogno sta in nominativo,


bisogno in ablativo, come;
habent

Fepae ppus

Allorch
persona

Le

la

la

di

cosa

cui

si

abbisognano dell'erba

fiere

da

accompagnato

significaavere

nominativo^

dativo

un

si

avuta

cosa

jf

pone

di

al

pome;

Mercuri

Nomen

graminibus
^um

ficiOerej ed allora

col verba

ancora

i soldati

tutti

abbisognano
di

Opus
ha

mi

nari

mos

cbi

che

Pirai

ni^m"

est

mihi

Ho

mi

Mercurio

nome

chiamo

Mercurio

Suni

Est

mihi

IXoi^skeplurimiamici

tib{pattr

fiecemviris
nancUrom
rum

faii

Ho

in

Hai

potestas ori-^

lefuio l^omaoa*

tu

Roma

il

Padre?

Decemviri
di

amici

moUstimi

ordinare

ebbero
le

la

Ugg

poterla
Romane

Qiiento

pprHona'e T
cagionare, apportare
d

uno

68

'

vrlK"

stffssoi

Sfilo

fuit taeiitiae metgnae

pulo
Inque

si trora
altro

servire

Milone

esk

BooKino

Rnpublicaa

al

ci

popolxi

La

moUstiae

magnae

apporta

quai

Smii

volte

A Tenne

ha

sum

allora

ed

stimato

invece

il

temente

dativo^
mihi

erunt

tuae

di
significato

ablativo, si

l'accusativo

titerae

Ls

lttere

tue

volte

Aftre
che

cosa

ablativo

qnJem

est; tu vero
Animo
otioso
.

cangiato

in

La

patria probro
patriae
libi imiter
esse

dotti

dai

genitivo,

patria
ma

7\

me

stimati

Mon

da nn
accompagnato
lode a biasimo,
a

ascriversi

esser

da

saranno

Pindaro

comd:

molto

assaissimo

s trova

pu

pu

Omero

iloctoa

apud

imi

Mibi

Piiitlarussunk

atqun

essere

elegan-

usa

apud^

con

apprezzate
Boroenis

di

artnto

dispiacere
iF

pure
delT

di

Ma

anche

ha

mi

cosa

gran

max

Raauuio

decoro

Bepublica

mihi

Magni

grand altegrez"

apport

za

eliam

sgni-

come;

p-

vi,
dati-

ed altofa

cosa,

oraamtnto

Qiiae

di
,

dae

on

pure

ablativo
untale

come:

mi fa disonore

t^ero

fai disonore
d'essere
comando
tu

alla

patria

d'animo

ttanquitlo
Y"c

forti magnoque

animo

sls

Procura

di

d* animo

essere

grande
Confisio d

Jorte

Nimiam

tmidam,

me

animi

nuUiusque

fuisse

ha

Vobif

avanti,

immunJbuB

mali

Darius

di

ha

e^^e^

ili

di

dopo

di

Pi^trus

cttpitesse

Scimus

Socratem

troppo

cora^^io

consiglio

niun

se

hajas

esae

voi

sia

da

liberi
esse

niun

il medesimo

caso

come:

dabitur
di

stato

essere

^c

A the-

nieiuibus

tientem

timido

consiUi

coafi-teor

L'infinito
che

nuUtus

Dario

disse

con^sso
questo
a

di

andar

male

nemico

euere

agli

Ateniesi
mV

doctus

luiase

pa^

Pietro

denidera

Sappiamo
paziente

che

essere

Socrate

/u

dotto
uomo

trt

Hcet

Non

ThemitocH^

Fu

esse
ne^li^enti

MiM^

non

lecito

me

ne*

e$$er

gligente
JvicnU esseotioso

cxpe4t
pium

Tibi

expedit

gemini

te

esse

noi

sedalum

te

x^ocm illum

uoquam

hcito

verbo

Questo

veduto

esser
significa
patire (tutti

m^

ituliani

verbi
dire

in

che

parere

sembrare

le

appaia impersonale. Quando


che

si h^

non

ptiinativo la persona
e

che

mettendo

matto

stato

cittadini
tuo

Le

comparisce
mi

me

che

pare

fratelloparlasse,

lo sembro

cui

sia

tu

comparisce
della

si

convertono

ti

mihi

essere

de*

sembrato

nelle

Amens

d'

pare
benemerito

parlare ;

frase,

sembra,

pare,

mi

di

stalo

essere

pie

nelTe^

pertanto

usalo

la persona,

sembra

in

sebbene

persone,

:
proposizioni

personal*

usa

che

dativo

in

o
p(\re , sembra
,
all'altro
nominativo
verbo

di

serve

com*

impersonalmente,
personale, lasciando al no-

si trova

renderlo

es*

non

neutri)

italiano

italiana

sovente

vale

nonciezione

pregiudicC

passivo,

tuHe

diligente

l'esser
mai

mente,

3o|;-

pio

set*

pldeor

si

buoni

esser

contiene

nessuno

viufri

(esse

esse

dire

che

bonos

esse

nos

T/Br

illuni

te,

nos^

odiosi

s%ar9

nocuit

unquam

ad,

soyos.

esse

Ne!-mini

lo stesso

Untende, ed

nobis

)' accusativo

allora

nobs

Ijicet

SEDUiUMf

fisse

ma

liicct

vero,

dice,

io

Epaminonda

\\c\i\X ^paminoadaq

Si

Temistocle

permesso

tuoi

che

seguenti

fitisse videor

(ego)

pazzo

Tu

rito
Io

)1

sembri

mi

de' tuoi

pajo

di

me

cittadini

fratello

tao

\G che

sembrato

di

sembra
della

Farmi
biano

videris de

Ego

videor

Tuus

Jraier

mihi
tibi

loqui
visus

est

loqui

parlasse
Altri

Ti

mihi

chibus

tuis

parlare

benemeritus

Tu

beneme-

esser

adire

la

voce

madre
che

alcuni

delirato

Esempj
Tibi
iris

Filosofi ab"

Mihi

phi

audire

videris

%^ocem

ma-'

(tu)
videntur
delirasse

guidatn

Philoso'

che

sembr

Ci

Lelio,

pione parlassero

Sci-

tttnt

ami-

coimnotNs

ciiiag

Sii sembrato

insegaare

vi^i

Scipio nohis

colloqui de

vita

della

Loeh'ur

de' comodi

io dovesn

cbe

la

gra

tica

lama

Mihi

agli

visi

esse

discipulidocendi
granimaticam

sunt
me

icolari

Sr

rero
rerbo^ an"*
ndopra
questo medesimo
che
impersonalmente, cio alla sola terza
persona
be*
ffingoTareed allora significaordinariamente
parer
,

ne,

ti setnbra

Sembra

che

abbia

Ho

tosto

ad

creduto

uscir

di

scriverti

quello

lima

sembrer

Quod

si

nella

stessa

si

virtittem
,

Italiam

verlio

Bella

putor

i cosi

ed

dicor

vocor

nominar,

ereditar

se

tersa

fertur

dici''
,

personali ; onde
benernoratas

in

amare

iSi dice

Troja,

che

la

amano

Si

dice

Si

giot^animorigera'

che

detto,

essendo

ch'Enea,

Troja,

presa

virt

verrai

in

venisse

Italia

debeo
solco ,
queo
nequea
,
,
si dicono
serviti
desino,
vono
perch ser-

posmm
j

natura

l'infinito

servile

ti

incipio
alla

Poich

verbi

videbiutr

dire

dicuntur

est, capta
venisse

1 verbi

eoepi

faelu

credor

juvenes

vcnturus

dictus

Aeneas

de seneetu*

est

scribere

guisa

trador

virtutem

diceris

ia

potr^

benemorati

amare

Tu

dicitur
,

Tuvenes

visum

te

render

sempre

possono
di dire:

luogo

ociu

secius

ut

optimum
JciV

Gl'Impersonali piUatur
,

hoc

ec*

nuncupor
tur

ad

ot'

verbi

mihi

te

judicor feror
vocativi, come

faturum

Jfunc

in-

vecchiaja
che

de

jore

desipias

senno

costruiscono

mestimor

detti

Videtur

tu

fac"i

tardi

libi videtur

Quid

homine?

bene

alla

torno

Farai

succede^

quest'uomo?

di

re

dover

Esempj

benfatta.

conveniente,

cosa

Cile

resta

delT

infinito
di

uniti.

sono

personale;

se

l''infinito

impersonale,

diviene

esso

persona

singolare, come:

it

anche

personale,

verbo

pure

cui

con

personale
imusa

ii3

adempire

Per

della
precetti

natura

coqoiinciano

nioUi
de

pentirsi

sopraddettiverbi
italiano

qaando
passivo l' infinito
deve

pagare

passWi
passivo| ti

in

dehet

Pecunia

fa

solvi

in

diridere

Hision'a

dividi in

solei

0t

tacram

projanam

fastidio

I Ycrh

mai

come:

segue,

profana

sacra

che

pec*

espressi

sono

attivo

/-

incipit poeniterg

s ianno

non

il denaro

si suole

storia

mandata

implert

ctitorum

nelT

La

^r
MoUom

peccati
I

Si

dibes

Tu
.

hanno

fall e capio

naturalissima, cio

nominativo

un

zione
costru-

una

agente

ed

un

ma
che, qualunque sia la fordell'enunciazione
italiana,si riguardano nel loro
semplice significatoe si prende il primo per infasti'
a
dirsi, avere
schifo avere
a
noja; il secondo
per
:
come
ingannare ; ed il terzo per contenere

paziente,subito

accusativo

Lo

annoja gliscolari
gligenti, cio
studio

in

faitidio lo studio

Ritornando
Bitornando
li hit

eoir

strada

cio, i

tea-o

ablativo

con

fastidit

'

theaira

eapiehant

houtines

innumerds

me

in
,

certiorem

mei
in

fallar,

si trova

anche

come

fecit:

factis

/alUris

col

msa

genitivo

ne

mi
rectt

ni s

ovvero

fallit opinio
In hoc fallis te,

fastidio

Fastidire

fefel

tot

Bomanorum

Ni

t'inganni

nec

dommm.pia

persone

II Yftvhn

Abiit

Ut

in*

contenevano

m'inganno

ci

redirent

romani

numerabili

In

persone capivano

romani

non

studium

IDum
la

ingannati

ne' teatri

Se

sba-

hanno

casa

Innumerubili

tri

casa

la strada

giato
^

loiscipulinegliginies Jattidiunt

negligenti hanno/

scolari

Gli

ne-

and
ha

Jnnojarti

mi

fece

motto:

noja
dtlU

bene

tose

raiM

mpe

ii4
verbo

Qaesto
sciogliere, in

Soluto.
dire

sborsare
e

la

pr

per

come

3olvit

cui

il

prezzo
il prezzo,
sborsa

s)

solvcrent

qui

Ei

ABBU8

H18

PRO

pag

la penas

mo

pr

cote

perch

pagassero

la pena

secondo

8TA9AT

quia

fidem

et

pari

rendere

la

^ebc-

yoi

(rtiamsi

boiiu8

BBFBBRB

pql^st,

iiA^BRB

est

QRATiAs

certe

potetit

dare

prestito, imprestare;
imprestate

cose

da^re

medesime

mutuum

serbare

cose

Lsempj

usa

si

commodare

si rendano
si

dah'

le

solo

imprestate,

possa
,

p^^

gratitudine

significanodai^e

muiuum
ma

medesime

quando

^ome

grati*

tomma

Quel povero,
s'egli uomo
ancorch
bene,
non
il contraccambio
rendere

vir,
noq

tutti

avervi

certamente

Commodare

Esempj
pariglia,

rendere

tadine

il

del

memore

grafie dobbiamo

Sotrtme

oniqes

BEFfARB

esser

man-

gratiam
ringraziare;
ringraziare con

ad

eferre

dire

obligato

restare

credevano

perch non
la parola

Utro

vuol

inus

}nop8 illc,

la pr*

parola

non

gradai,

agere

primo

vqbs

GQATfAs

AGBj|B

fede;
,

il contraccambio

rendere

terzo,

tra

l"etcl^0f
Re/erre par
^?xiMAs

il meiito

aver

la

tencva

il

gratiam:

fatti; il

credere,

fiomani
Annibale,

brai-

non

differenza

secondo,

lls

FIDEM

Fate

dire

signifpamantenere

habebant

non

h(^bere

iljfio, sojffrir

Annibali,

ec.

tali

per

pagare

Pag

vuol

fidem

pome

meritis

fldem

praestare

ri

con

come:

P4BN4M

liomaD

Aire

vuol

paenam

Hc^bere

Je

ablativo

pel trasporto

Solvere

ei

j^

accusativo,

in

Mandammo

VECTUAA

messa

in

PBCuvuw

'80LVIV

proprio Taol
signilcapagare

senso

si mette

Muimutt

in

metaforico

senso

j/sdallora

cosa

che

no,

che

tre
men-

si rendono

non

grasso

sia

osa

in

dena^

s^ino
,

le

ii6
fqt

Ifaipo

mkba

noii

opcrsimd**

quuq

t* ^At

Ubtmr^

repubblica
domeniei
agli ifjfhri

rei familiari

di

nfi$ aUm^m

la

LIBFKAiTDAii

Com

Won

9Bi|PVBUGA]f

4kD

fiiq^BusitiT

"|iiinoli

in,

JtunihndQ

ret

Ia

exercitatioDem

qoani

Udios^

dedimna

operam

Anche

d^qiuLe ttudionoi

noQ

il Terbo

segaitoeia

significatodi attender;

io

])Utivo,

vale

omnibqt

flatus

privo

M#er

cor^

ma

angor

re

OMVI

oini

iglioyha

anche

pa averne
eire(^ sgttinte^a}com?;
e

magis qaam

mil^s
perterritii9

e$ten4Q

inuoQente

Jl soldato

belioiohi

ego,

7ci4ice8, jani

retto

cosa

nUonito

trat

ebbe
jf

che

d4

pili ri
al

gittn

aio

voi, abbiate, ri-*


a
dlla
guardo
patria
domando
Qr io a voi o Giudici
provvedete

vo^

consiglio

goimuLQ

CpiuMiam BAHC
ani
h
anc
r^m)
^circa
Boni

te,

di

guardo al timore

cofisuli^it

te pv
prospici

voBii,

i verbi

come

vo

altro

ua

TB|AB

None

cure

d'ogni qolpaf

prwo

ranfie

Confali t0

le altre

essendo

1 accasati

TiMQBt

come;

j,

tutte

a*

attendevi^.
quetta
iVbi m'offlggerdi cosa
alpun^

aviiP4

aitivi

asa

sola

alla

TM:w

da

si

aegalto dall'

Ubero

SeioUo

inno

datiro

un

sar

se

esser

j,

yiri TACABAT

|lec

4Hgenum9nt9

cc"q

vt^co

0tbbiiunQM^

^i

AHicoa!

que^m

sigUo
Tuoi

eonsulere

dire

cQf4

dom^tndsr^

con*

agli amici

prendereIn

buona

par*

come;

QuMqqid

aoteni

erit

poi eioii prendi^ in

Checch

boni

buona

cotwula^

pf^rte

rnol
assolatamente
preso
essendo
dire affaticarsi,affliggerai
seguito da un
| ma

laboro^

ablativo vuol
e

In

non

leo^

manqano

di

Questo verbo
dire

mancmle

esser

esempj
lavorare,

come:

in

cut

soffrir molestia^
usato

attivamente

AmbliM
tdtt

qualche

cogiuto si

disset,

don

ma

idvidia

pensiero

piedi

JS

codi*

eti

^Petietitr* th
dire

rischio

correr

t^ericliidr Aviituit
OMirt

Periclitatur

Stadei

gpitb

intorno

et

vita

Sono

fIU

vuol

Ho,
Cicero

et

Con

patria

\ Verbi
si

mento

injlo

mette

si pone
Cttrb

Sonare

Sciedterque

Sua

camphasI

U
do

in

"

Ovidio

cant

iti accusativo

tibiis

tndare

ti-

Jubeo.

mandato

JU

in

ili

Augusto
"

tud

co* verbi

ma

sua

ht bati'

CAc"iarnO

nono

"

ablativo;

dalla

o*

Temistocle

Cesare

criO

da

in bando

Demostene

Ateniesi

to
"

strt-

pulso

ed

cornei

che

ta

Ctftrd

sonasse

cOn

gran

ma^

il flauto

Suonare
l

?lAs

and

ma;
Patria

stria

Pulsare

imitai

riputazione

(dum Cy taire) Sanare

cantasse

speriment
pericoh,
corr

pericolo della

(Deidoste- Cicerone

Augusto

Caesare

Ogni

tutto

iiildaf ii esilio^ iti liabcloj


mandare
in esilio; pelli iti xl*
iti esilio
comet

Atbeniedses
peputetrudtli eTemistoclem
xilium
Ovditii
puisus fui(^intilini
a^

Coraggio

tU

uldvit Roma

exulavit

nes

mandato

sser

dire

eXilium

peltere in

come

lesta

in

della

Extar

qttabdoVttol

Sotude

della

dostelr

Periclitor

qiiahdlo dignU

tutto

"

nOttro

apprt'^

comune

osserv

Quinzio
//

d'intestini

ablativo

proi" del

fo

tuljit

di

male

cavalli

motte

pericolo "

correr

"

cireumspexit Qaidtiad^
peliciitatus est

Omnia

coIT

afiig^erei

patite

ai

V accasativd

tttye

perinetiUre)s ^ostruisce

ea

una

"

tal

uh

Jruihent'

rni,
ed

noi^

laboras

de

non

di

fosse

mi

pedi- Soffrireinvidia

equis lekhum

et

nti

non

carseggiauahodi

idtefitdi

cos

venuto

ex

iredis,

ex

ttobis

noti

"

lAborabdt

ex

h,

iaci-

Uboraren

f ITU mediana

Labofare

Et

ttMlziittmnte rctt
ffatcatii

Quae
tte

Ubotii"itt]d

mMA

le

campane^

sonare

piva

oo
Qesto verxi proprialnenl
significa

ri8

mandare,
dativo;

al

ed

ha

allora

seguito dall'

Tolte

Altre

infinito.

sorente

ma

tuoI

V accasatiro

olaretur

eorura

Jabeo

bene

TB

Populufl romanus
de

Cum

populuA

frase ^

gasione

comando

II

popolo

affermati

deve

va

tradursi

il

dare

popolo

v'

non

negativa,

occurram

Temo

d'incontrarlo

Timeo

ut

illi

occurram

Temo

di

si vorrebbero

si
,

equivalente;
vorrebbero,
in

dopo

latino

di

timeo
se

come,

non

non

stata

ha bere
Timeo
dam
Vereor

exercitum

poasit

non

(cosanon

voluta)

due

forte

zioni
nega-

ne

non,

la

lettera

inci-

Temo

(cosa

Temo

avere

anctiMma
rnm

promitto,
etse

ac

recipio

dire
vuol

armata

di

cadere

ammalato

di

non

ricuperare la

salute

qualche
obbligarsi

ricevere
dire

Le

quaU cose
parola
marne
giosissi

do

observata
.

una

Recipere aliguid vuol


n"a
recipere aliquid alicui
parola ad alcuno, come:
libi

sia

non

Qciae

se

negazione: Esempj,

consegnala
che non
possa

Temo

si

voluta)

coavalescam

ut

che

morbum

in

ne

firmuja

verbo

cose

saiii

vi

che

Temo

altro

vi fosse

non

affermazione,

una

ne-

che

siccome

vereor

fuerint
Vereor

ad

ne

alcuna

cose

^quelle

Ma

ut.

paveo^

timeo
di

teme

equivalgono

literae redditae

ne

si

uso

si tradurr

Timeo

quando

si

metuo

ne

pone

avanti

da

He

incontrarlo

non

quelle

temono

il

come:

illl

si

legge

creato

seguito

ne

pertanto

la

la cittadinanza

Metuo

Quando

che

bene

stabili

se

la

per

creare,

sperar

romano

verbo

mentre

l'
dal-

toldaii,

tuoi

di

Attendo

jossissbt

iQfunndo questo

a'

intorno

Rbgbm

tito

accusa

di tfuesti
fosse molestato

7T

U'ibuenda

civiUte

Timeo
la

JV7ISIT

LBGBM

mette

ninno

stbeasb

si

stabilire,

Comand

qui

juitity ne

scis

dire

come

MiUTirnsa

s fa il comando

cai

la persona,

ti prometto
di
nte

osservare

cosa;
o

dar

ti

reli-

?9
ed

PaHert
Ufi alcuno;

ma

ed

ha

in

chi^ si

tibi

ivMifio

atque

siccome

richiedono

che

guono,

siano

in

riamente
Hi

4* di

ora

graziai
ierapet*

di

i verbi
nomi

ufi

costru^ioile

ttna

moto

luoghi che

de'

ed

caso

pafdi quiete^

in

ora

li

e-*

altro

un

ed

ora

senza.

t nomi

de'

persona

generalmente
Moralus

in

supplizioche

Sogliono ordina-
dividersi in quattro specie; i. di stato
iu
da un
di moto
lao"'
un
a
luogo; 3. d moto
moto
Idogo
per un
De

una

il

tUA

preposizione^

con

condon

condono

che addimandado

ticolare, si distinguono

go

Terbi

s perdo

dargli

Tra- i verbi

luogo;

che

cosa

usano

JUmetto

ersini

lisurus

quo

ooiroio

ora

la

esprimere

come:

Suppliciam,
euti

di

sigiiiflcatio
perdonate

remino,

in

vuoisi

se

grazia

gnoscere ticiit

SrMto

luoghi

dove

ossia

1' azione

segue

iti ablativo

tv

Lvog

iif

ove

cosa

una

diutius

sum

ILO

si mettono
sta, o si troica
colla
preposiaiondin, cornea

obb

Ho

dintort

lUng

iti

tenipo

t'u

Cuil

i*

essem

Galia

ipse

peragrabat Italiani
Gtim
quaestor in Sicilia

BgU

viaggiala

io

mentre

Francia

in

era

Italia

in

fuis-

Essendo

in SiciliA

ttatotfuestore

8i*ni

Niinc

tfst

ad

ijf

Deum

Si

Ecclesia

Quid

i nomi

in
come

faciam

prima e seconda
genitivo retto

usua

terre

voce

ca*

in

quali

si

tesa
sottin-

Urbe

RoitAB?

miltiri

Cosa
so

dum
est

citlh

aeclinatione
dalla

stapre*

ove

Dio

proprj di

nescio

Mediolam

Chiesa,

ia

gando

eccettuano

pongono

Adesso

precea

stelli della

futidens

fortuna

esset

bona

La

far in

lioma?

io che

non'

mentire

Joriuna
mentre

gU
tra

in

fu

favorevole

Milano

Ma

proprj

nomi

dia

singolare, o

Lamio
fa

si

ne

deli'

uso

Sevis.

Pifit

an

ablatTOi

non

declioaKionef

terza

preposizione^come:

senza

ma

Non

nescio

Datut,

della

sono

qttelliche

di

itarotino

s'

so

Siena

in

nato

in

Pisa
Cum

cvitaUr

iiatus

Babylone

i nomi

domus

TOgliono

et

milItiab

semper

dopo

mor

Babilonia

Siamo

coDslium

Le

armi
di

DOMI

rt'bus

Quibuscumque
Qui

vel

domi

In

stare

DOMI

poleratit

non

casa

quelli

come

in

colla

ablativo

Posteaquara

di

ciU,

che

Quei

in

iir

bello

saviezza.

potranno

cosa

in

guerra

fermare

casa

terre

dove

non

questi

castelli,

Dopo

tnto

preposizione irij

niecum

la

al

potevano

per esempj

mancano

tfalore

poco

manca

qualunque

si

Non

in

casa

di
se

insieme

casa

in

poteruat

BBLLi

in

sono

fuori

in

vel

ed

guerra
nisiest

forisarma,

sunt

stati

sempre

et

come:

fuioius
Parvi

pochi giorni

Genitivo

al

messi

domi

in

JETi/ma^^ militia, hellum

comani
esser

splen-

citta

Alessandro

est

luortuus

Anche

Una

dicbus

Aune

in

nato

didissima

esset

paticis posi

Alexander

Essendo

splendidissima

ATRF.irif

mi,
no-

si

trovano

in

guerra

come:

che

fu

meco

stato

in

fuit

Cum

iK

Caesaris

DOMO

fuerit

Essendo

tali nomi
vi unito
quando
tivo
non
pu usarsi il genitivo,
la prf'posizionein, come:
Anzi

ma

di Cesare

casa

qualche adjetT ablativo

In

magna

io

Roma;

domo

nova

Nella

Momaf

gran

nella

can

casa

nuova

(la villa)

Ras

che

fa

rure

si pone
o

Agere

vitam

Notile.

rari,

Ui

ablativo

.Si dice:

Natus

zione
preposi-

come:

Fivete

rure

senza

est

in

campagna

Romae

urbe

nobile

tu

(nacqoe
perch

Roma

in

al

genitivo

arriva,

si

in,

come:

Moto

boria

certe

ambo

pervenmus

In

ItalIam

Iv

Galliam

invaait

con

s* incarnirla
,

in

accusativo

uiene

si mettono

rus

in

con

ciu

determinate

re

Italia

in

Gallia

castelli

in

ambedue

nella

tr^ato

ne

proprj di citt2i,terre,

domus

pure

urbe,

va,

Giungemmo
Antonio
pe

Aotonius

i nomi

Ma

uno

Giornalmente

sta-

urab^

ad

nubili

Luogo

generalmente

pongono

Quotiflievcnit
tatis

sotlintende

eie'luoghi ai quali

I nomi

ad

si

urbis

-non

radjettivo nobile.

Dei

insigne)e

Romae'

accordare

deve

cui

citr^

me
co-

accusativo

sen-^

preposizione come:

za

Senas

Coitcessit

capieudum

ad

P'enne

ingeni i cuUum
iturus

RoMAM

dum

iter

ad facien-

qaae

Essendo

necessaria

sunt

Profectus
animo

est

Andr

BUS

ante

noMuift

in

con

dei

Venit

saturae

suddetti

all'accusativo

si mettono

IbimuS)
chram

ut

ad
ai'bitror,

Florentaui

pul*

bella

casa

satolle

an*

s'avvi*

qualche

unito
ad

con

Jndtemn

inde^ter

villa

del sole

Ift.sera

casa,

sar"

vi

nomi

in

tramontale

voi

casa

andate

Cina

con

ora

date

capeilae

mouo

Piaggio

tornare

essendo

Capre,

che

ritorno

buon
di

aninto

prima

hespei^us,ite
Se

di

Roma

cose

per
uilla f

andato

E'

mane.

mino

su

OOMTitirevertendi

solisoccasam
Ite

quelle

prepatxf

DoMuat

andare

per

necessarie

redeo

Atd;

acquistare

per

il sapere

paravit
Ibo

Siena

oin,
io

come

Ftrente,e

tributo)
at-

come:

Credo,

alla

di li onderemo

facimusad

E
anche

Romam

quando
a'

nomi

sanctam

ad

Roma

la

santa

si pone
abbiano

significavicinanza,

proprj,

sebbene

non

avanti
alcuno

adjettivo,come:
Bellaui
acrat

quod

ad
-

Trojm

ges-

che

guerra
nanza

di

fece

Troja

nella

vici'

proprj di

n' nomi

preposizione

cai

^rinrr
Marci

viene

Moto

e^

tiavs
Stbia

bx

Sicilia

de,

Asia

bk

debbono

Si

castelli

eccettuare
domiis

Siria

Sicilia passarono

Affrica

proprj

che

rits

dall' Asia

venula

era

nomi

cosa

ordinariamente

dalla

nel

cornei

nave

Bomani

fecerant

eri

Lecca

persona

dalla

di

casa

una

ab,

Of^ni

in Affricam

precedente

notte

pongono

a,

venerai

donnn

Luoo

quali
si

ex,

la

Efeso

nella

un

da

da'

luoghi

con

la

venuto

si allontana

b:i

gradum

Togliono

non

in

tu

Bomani

il

atque

re

Che

domom

de^

ablativo

tanti

malgrado

suo

?eftisse

Leccae

Quaecumque
-

Condusse

Ephe-

in

Del

parte

come*:

noe

I nomi

che

detto

aifviieit

Aum

in

si

Anche

usati

frova

mulerem

Invitam

Te

pr"* posizione in

La

si

di

citt

ter
,

tivo
abla-

in

mettono

preposizione^

senza

Nifi

Roma

ante

nunc

Se

profectusessesy

Roma

sine

fascicuiiim

tua

tu

fssi gi partito

non

Roma,

relinqueres

ciim

Accepi

come:

epistola

Ho

da

ricevuto

di

lilterarum

paruresti

ne

lettere

Roma

adesso
un

alcuna

senza

plico
delle

tue

Me

DOMO

Ailest

Scacciasti

expiilistift

mea

legatus

E'

misaus

domo
^

Video

presente

gi

mandalo

redeuntem

Rt7ftB

da

tuia

casa

V ainbasciatort
casa

il vecchio

fegg

senem

della

me

che

torna

dalla

villa

Qui

exire

DOMO

nolcbant

Quei
di

Non
nomi

mancano

si

per
trovano

altro

in

che

volevano

non

uscire

casa

esernpj

ablativo

in

colla

sopraddetti
preposisione^

cui

cornei

Cura
me

roultitudoctvium
mngna
de domo
dedaceret

Essendo
dine
dalla

che
di

una

cittadini

casa

gran
mi

moltitU"
traevano

^a4
Abease

propriuia

Praesena

Non

J^^veinatMi atta

morte

E'

abeti

abero

abtuiii

foro

ei

Mi

morte

Ut

maiichet

iVb/t

libi

t domo

ha

attrauo

di auiturti

lontano

ungo

ahtifi

mente

daUn

casa

dal fro

bdete

Caputo

aK^xx

abdidit

teiiu^

ta

ipadd fino

all' elsa

ensem

nel fianc

Cacci

beri

conspecfu

aui

Si

wse

abditjerUDt
Abdidit

dei

preeena

padrone

Si dette

litterit

te

dalla

tolsero
loro

tudi

all

tutto

jbducere
AbduCre
blicae

Multai

ab

reipd- Aititarsi da ogni pubhUco ajffist

omni

cura

tUDt

brem

Canade

qUalno-

Molte

abducete

cupio

le

ono

cagioni
di

desidero

quali

le

per

via

conaur

Juhofttte
Abborrebat

fide

ab

Abborrere

ra

lique

Abborret

facinua

Aborrere

rem

ab

Estere

r^

Non

eo

inclredibite'

csa

alieno
e

qualche

da
da

uomo

esd.

de*

commetter

Ulti

atiquam

Aborrire

gualche

cosa

jdttquare
AdaequarisVirtutem

Cunl

for-

del pari

Essere

efeUc

virtuoso

tuoa

Adacquare cominefliorationeltt
nouiinia

atti cutt

omni

poate-

endere

il

immortale
la

presso

suo

nome

posterit

piliremota

ritate

jicifuar
Aequare dcla
Aequat iudum

factitf

Parlare

tome

noeti

Giuoca

tutta

si opera
la notte

Jgere
in

Agit aetalem
Agere

Tgeaimum

annum

Actum

atndiia

agere

Age quod agia

IntelligetaeCutt

actum

peasime

Ctatf

Passa

Jt^ere

venti

Vita

studiando
anni

Perdere

il tempo

Attendi

Conoscer
tato

quello che fai


d

essere

pessimametu

Ambulare
Ambulare

pedibiM

Andare

inutilniM

pi$di

stato

traU

I3l5

PasMtggiapa per la piazza

foro

Anibqlabal

ejt re4aii|bqU

Beqe

ambula

Boe

ambulato

viaggio fiUcft ritorno


viaggio

Buon
Buon

jtdire
A4

adire

me

adeunt

fere

ahuni

Adire

pericqlqnicaptit

jqs

perQula9deuqtqr

io praer

da

venivano

ma

dicevano-

quali

Andare

in

che

tutti ti vengono

Quafi

oiqqes

Adire
Illa

ricordo

Mi

qui dicereot

ni,

Te

qaosdan) memi-*

trovare

giudizio
al
JS sporti
pericolodella vita
Quei pericoli $' inQ.Qntrano nei
in

QombatiimenU

lii8

Cadere
Cadere
Cadere

altQ

Cadere

dall' alio

ab

aliquo

Morire

per

ad

Spes cadit

Quod

in

cogtatio- //

ac

putaba*

vien

coraggio
che

alcuno

svanisce

speranza

//

quidam

oe

meno

in

viene

^eppure

pensiero

cadit

nem

AUter

irritum

cadit

Aniroq?

di

mano

cecidit

re9

ia
da

diversamenta

avvenne

cosa

quel che pendavi

Caverei
(libi

caveqdum

tecqm

che

Bisogna

es(

io

teca

stia

in

guardia
Cayere

aliqqa

re

de

aliqqo

cauzione

Dar

de

pecqnia caveq(

coii

cosa

altra

un

Obsidibqs

d'una

Con

ostaggidanno

cauzianv

denaro

Constara
Constat iqter oiqnes
satis constai
]^ihi non

E*

Qo$a

Jo

non

Conslat

Za

de

Quidqqid

tua

innocentia

argeqtoqqo

auro,

copstaVet
Navis tb'constai

La

constitit morte
ilaec Tctoria
fortium
inqltorum vrorum

di

tuHi

di

composta

argento

non

vittoria

moki

palese

fosse

cosa

nave

Questa

innocenza

Qualunque
oro

bene

so

tua

d*

gratis

manifesta

costa

cost

uomini

nulla
la

morta

valorosi

Convenire
Convenire
aliquem
Convepit mibi cqm

aliqqo

Abltoccarsi
Mi accordo

con
con

qualcuno
uno

Evadere
Scadere
Svadecf

insidiata de InsidiU
ad |radtti

Fuggire

le insidie^ dalle imidia

Ascendere

alle

cariche

Exuiare
da

Esulo

Libttrno

Sono

bandito

Esulo

Liburni

Sono

confinato

miKi

hanc

difli^

famam

Perch

rant

non

dolcMribaa

Mi

Differor

dai

straziare

sento

di

spargano

me

fama

questa

Diffcror

Livorno

in

Dfferrt

Ne

Lit^rno

dolori

ITripudio di Qioja

laetilia

Dolere
laude

Bominea

aliena

dolea*

lode

tet

Dolere

commutatiooe

ex

re

le
no

Poleo

ibi

doTet

ab

oculis

Meum

Foenerari

Foeneror,
Foeneror

foenero

abs

altrui

mi

dispiace

agli occhi

Ho

male

dolsero

della

disgrazia

mia

Foenerare
ad

do

ad

usura,

ad

Bicevo

te

duole,

mi

Si

Ubi

dei-

cose

Questo

dolueruat

casual

deit

si attristano

Affliggersipel cambiamento

rum

Hoc

che

Uomini

interesse

da

usura

te

Habere
Rabere

de

religioninocentem

fendere
PraecUre
Hoc

tecum

un
se

rea

haberet

Sarebbe

babe

bella

una

THenti

questo

per

difndere

senspola
colpevole

A^re

cosa
te

ne

twn

dir

nulla

Quis

istic babet

Chi

costi

abita

Indulgere
ludulgere atlcui, o
Iiidulgent Consules

in

aliquem
legionum

Compiacere

altrui

Consoli

secondano

/'

de'Ue legioni

ardori

Nimis

l* ardore

me

iadulgep

Mi

troppo

accarezzo

Interesse
interest

Vestra
rem

Quod

pessimi
et

teres

Slulto

l'est?

plura

ne

imperato-

faciant

audis,

et

in-

importa

ifieni

iute-

In

che

non

abbiano

tfite il comandante

Perche

cunsiliis

iiiteliigeus
quid

^i

che
rente

odi

motte

aUe
V

uomo

dallo

cose,

inter-

adunanze
accorto

sciocco?

dijf'

Iritbortwt
X^aboraie

de

Laborare

capite, de

Luboiare

desiderio

Laborare
Ut

fatua

veit

capite

Desiderare

aliqaa
quidem
quaerere

t9uU

de

Che

siantti

neppure

labprai'ial^

r0

bisogno di qualche

jiuer

re

ne

delta riputazione
in pena
di Usta^
il dolore

^t$ere

far

di

ricerca

cosa

di

curali

cosi

cosa

irn*.

portante
Micare
Cor

timore

Micare

//

micat

digitis

Q^hsii

Giuocare

igaibus aetber

mipat

di

palpita

cuore

alla

Umore

morra

folgoreggia di

aere

spessi

lampi
Pendere
Dmi,
et

et

me

verbo

}^x quo

pendeo

animo

oi^^ero

de

de

nostra

illa

Dalla

causa

La

exigua

spe

qualparola

te

per

peqden(

rupe

la

tutta

saltate che

nostra

ad

de

me

per

causa

dipendeva

pendei
Pumosa^

pena

te

tota

f"cnJcbat
quae
US

in

Sto

debole

una

Stanno
d*

si

speranza

da

penzoloni

una

attacca

greppi

rupe

Pehtinere
JSelgae perlinfntad inferioren^
flurainis

prtem
Venac
r5

QuQ

in

orniies

Belgi si stendono

Rheni

del
Le

partes corpo*

pertinentes
pertinet?

la

verso

foce

Beno

le

tutte

Dove

si

che

%*ene

va

parti

diffondono
del

parare

in

corpo
,

dpve

va

finire ?
Ad

quod

te

pertipet

Ci

ch$

$i spetta

te

Picene
Ut

pigeat stulttiae

me

Che

meae

della

rincresca

me

mia

stoltezza
Non

dedisse

quia

non

istud

pudet; me,
acCepi, piget

Questo si
daio^ a
aver

Quaesoy loquere tuum


meo,

ni

piget

uiibi

Di

no*
'

aver

non

di

se

dimmi

il

tuo

non

ti

spiace

Pittare
Dum

fem

b.nce

poto

ipsam potasti

Afnire

non

ricevuto

grazia
me^

di

vergogna,
rincresce
me

penso

l,'mduvinasU

queste

cose

nw

1^8

^
.

Cum

Stimando

plars, quam

te

unum

illo3 puteio

oinnet

io

ioh^

te

che

pik

coloro

tutti

Aecipere
faciet
recipo.*
Becipi^realiquid alicui
Ad

io

^impegno
Obbligarsi

me

lo

ad

far^
di

uno

qualche

cosa

in

Spontleo,
esse

eoft

recipio,

mcque
Curii
inorcs

parola $d

J)o la

mia

che

tali

ili

costumi

9ono

assicuro

Curio

Sapere
PacU

qui sapt mare


noQ
sapit palatiis

Tibi
Homo

Si

cui

fi tuo

snpit

pectus

di

sa

palato

mare

gusto

sente

non

avvedalo

Uomo

sapecet AQtQoiUf

lectat

che

Pesce

le

intendc$$e

Sle Antonio

cose

gl'uste
Stare
Suro
Siq

te

Mi hi

alere

aUt

moi^bum

nere

Sono

dalia

Son

risoluto

Polibius
ts

desi-

scribit

eaai

Mgao

rem

MuUoruin
ea

cUaeis

stetisse

prctQ
sanguine

stai

ribus

ccntum

Poeais

Polibio

Costa
ac

vulne-

Victoria

la

dalVaU"

cessare

malattia-

quella

cie

agli Achei

cosa

talenti

cento

tikoUo

Quella

fui t

di

scrive

co^l

alcuno

tua

mentore

talco-

git$diVo di

al

Rimetterai

]qilIoQ
i^ltcqjqa

il

nesi

di

a* Carta

cost

littoria

sangue

le

gi*

ferite

molti

Solvere
Solvere

alcu

Quintus

frater

quod

debet,

iaborat
ab

del

Pagare ad ahuno

se

ut, tib

EgQatio

II frate ll"f Quinto

sol-

nro

d'

proprio
di

tutto

ti deve

quanto

pacare

vat

fa

per
colde-

Ignazio

Studere
Cui

rei?

lut

CUI

studes?

glorae? cui vrpatrimonio ne

augendo?

qual
a

cosa?
virt

qual

Jorse
monto

Snuder

aliquid

Bramare

Studere

aiicui

Essere

ad

tectum,

qual gloria f
ti

accrescere

applichi ?
il patri

qualche

cosa

affezionato ad alcuno,
favorire il partito di qualcuno

Subire
Subire

tecta

Entrar

sotto

"^

......

lta dies

mihi

Subit

illius

Mi

in whhH

tneng

^mtiporno

"

(liei

Sufficere
alicui

Bastare,

Sufficere

aliqueoo

Sostituire

Sufficere

animos

SulHcere

ad

bastante

esser

al'

cuno

et

alcuno
Somministrare
coraggio

arma

armi

Tendere
Tendete

Tribunatum*

A"pirare

al

Tendere

iusidiat aiicui

Tendere

insidie

Tribunato
ad

alcuno

Vacare
studiis,

Vacare

Attendere

studia

in

Vacare

studiis

Mihi

vacat

non

Vacai

A^er

vacanza

Non

ho

E'

culpa

applicare agli studi-

tempo

innocente

Vti
Vi

familiariter

aliquo

intime

Utebatur
te Ud

Quinto

Trattare

Uor-

tMt

alcuno

intimo

familiarmente
di

amino

Quinto

Ortenzio

Valutare
Multa

volutare

animo

secum.

Pensare

pi

ai

Gettandosi

volutaiw

Genibuque

DEL

ripensare

tra

se

cose

piedi

TEMPO

precso di tem*
o si fa
cosa
avvenne,
p, quello cio, in cui ana
l'
al^cgu, o fu fatta, e che si usano
per rispondere
si mettono
pi frequente
interrogazione quando?
in ablativo senza
mente
preposizione,come:
I nomi

che

denotano

termine

un

Bellum
MB

Pompejas
apparavit

extbbua
ntbittb

suscepit,MEDIA.

htb*

prepar

Pompeo

dei

fine

vbrb

sul

AESTATBCOJ3-

la

fecii

verno,

principio

sul
la guerra
la cominci
di

nella

termin

primavera,
de ila

meta

state

HoRA

MOVA

acGubueram

All'ora

nihii

Jn

mi

nona

posto

era

tavola

Illa

hoctb

Tgilatum eat

praeterquam
io

urbe

quella
che

notte

vegUaie

nulla

xi

citta

nella

fece

i3o
Nemo

iQortaliam

OMvitus

/e

ipit
AiKQ

aote

me

censorem

decem

tuiis est,
meam

Ma

tempo

che

si

quanto

per

usano

tempo

pongono
talvolta
dalla

di

rado,

flonsulas

ottanC

anni,

vitsa

ne

pochi giorni

Betta

toltim

Qui

regneranno

cent' anni

per

triginta Bomolo

el

anni

trentateM

J^voa

i"a

regn

ahhis

abfqil

MB5S1BTJ8

Soth
Multa

da

de

Fu

notarsi

noctm

attente

pugnatqiii

Parli
Si

est

di

fino

combatt

mesi

dire

molto

notte

tei

per

modi

seguenti

profectqs est

nocte

multaiii

avanstata

nottfi

av^a^^

zata

de^

Altero

de

in

Commodo
Annos
Per

tres

Nos

te

Prometto
Presto

mensem

quinquaginta

Di

natqi

expectamus

ad

mensem

Janoariunv

Quatuor

te

ex

di^s

non

plus trtduum

Tertio

te

cum

qi]|o
id aetatis

Puer

ex

ad

tcrtum

calendai'uf^

qiio

te

non

vi*

est

quartus

ovvero

per

giorno

un

un

mese

anni

anni

tre

aspettiamo fino

al

msa

di

Gennaro

sunt

vidi,

non

di;

giorni

cinguanf

Ti

noti/e

per

Studiai

studili

annos

di

giorno

Ogni due

die
diem

in

ad

Di

nqcte

quoque

Promitto

interi

i-egnayitanvos,

Non

farsi,

accompagnato
in ablatiyo, sebbene

Jiegn

annos

teptem

ovvero

Pe

centoventi

tbbqevtos

r^nabitur

4d

ceo

avvos,

piEs

aiJitem

iei^

in accusatTO

wwi
vigiliti

PAUCM

HG

essere

coma:

et

Mansit

ad

preposizione ^er^

Octoginta regnavit
tuni

dopa

consolato

dura

cosa

una

ordinariamente

si

anni

io

del
significano la continuazione
per rispondere all' interrogaitiond

che

dieci

centore

il mio

nomi

ugum

che

prima

anno

un

fatti

post

avnis

ponsulalqm

'

#afffb a

orff

Mori

mor-

mortaU

Ifet$un

aoMt

vidi

Sono

quattro

non

ti

dies

Fanciullo
o

giorni cke

veduto

ho

triduo

calondas*

piii di

iVc/t
Tre

tli questa

giorni

o.il

primo

tre

et

gtornt

avat^ti

c^ei

le

mete

calende
,

l3!l

DELLA
Le

COSTRUZIONE

regoleda

Diretta

le

sono

sc^guenti
in p|:imo luogo

pone
attribuisce Fazione

di

'

Hblybtii

Hi

oostrufttone

verbo
o

il

noinlnatTo,

che

ordinariamente
in forza

adjettiyo usato

un

cui

conie;

nome,

reliquosGalr
praecedunt

qaqque

virt

lo8

del

pronome

un

nome,

|in

buona

una

per
.

Si

1.

osservarsi

DIRETTA

te

Unguaj^ institutis.

oifHBs.

legbu^ ifferunt iqtfr

Oli

Eltezi

altri

pure
col

Galli

quesi4 differisconotra

Tatti
nel

se

gli

superano
valore

linguaggio, ne'
nelle
leggi

loro

costumi
j,

di. rado
sia
per cbe il nominativo
Segue non
zione,
preceduto da qualche inter jezione, avverbio, congiun-

vocativo,

l^AM

bas

Thra-cbs

TVBf

come;

tenebant

latice
,

Jmiqo,

diyellerisa

tu

nunai^am

volte

Alcune

2.

l'azione

nella

primo po^tq

ftores

3.

et

Retfms

ni-

ui[iopartu

tvi che

loro

^d altre

locuzioni

le

appartengono,
cbe

lo

ritenere

come:

languiscono pel
del

calore

in

luce

cui si attribuisca

terhe

troppo
Romolo

Seguono iminediatamen'te

distaccato.

debbono

tutti

f fiori

tue ve

alcune^

me

proposizione,

calore

luio'solis

editi

verbo,

languent

k^rbae

et

flomulus

dal

espressa

ad

sarai

pi i nominativi,

son

provincie

udito

mai

tu

da

hai

J^-aciocr

dtrai

non

che

Jh!

me

tu

ci

audivisti

JhJ

tali

cupavano

dixeris quae

nemini

tu

allora

regione Imperciocch

Rttino

sole

datiaUt^

furono
^ol parto

i4n

al nominativo

gliadiet-

proposizioniiacicleuti

modificano,

cou^e;

Jristdes

Lysimachifili^sth^'

niefxsis

aequalis

fere

Aristide figliadi I^simqco

fuit

niese
,

Temistocli
At

/ilcibiadcs, victii Alhenien-

Ma

fu

pressoch

not^

satis

tuta

ee^dem

coetaneQ

Ti'm.stocle

Alcibiade
si, stimando

gli Aienie^
guei luoghi non

vinti
,

sibus

Ate^

iodd ib arbitrna
Traciam

in

sesupra

verlbo finito

col

irmata

anche

talora

caso,

suo

Cgnnser*eterpsunt haad
ci le

//

5. AI

optaverat

Gli

sera

coi

suo

caso

quod

homDibus

mercio

Dellua

est

io

quos

Alcibiades
senti

cdm-

alunt

quaestio

ntalvO'

precetti del

il

segue

sar

uh

tin
^

le

gli

utdeprat'

Voleva

delle tiri-

utilissimo

chi

si

commercio

belve

che

ver-"

come

al

daso

colle

nonie

studio

allo
eh*

maestt

i fi

alimentano

edunt

lucem

voiebat

che

noti

un

Anche

avesse

obbe*

se

consacra

ftUos

seguito

negligentinon
ai

che

g^^

peratile

quoque

prdce-*

pronome.p
proposizione intera

una

deditis

sar

desiderato

corredo

sud

que'

grato

tempo

scolari

lentieri

col

'

conle:

linguarufri, Attendono

itud

Ipsi Tacant

rintahg

che

verbo,

di relazione,
objettivo,o caso
modificazioni,se U ha, o
sue

bo

n'

discono,

uin-

ii verbo

Dopo

noi

con

lungo

risi aegre,
temperane,
datis praeceptorB

ti

itniie finalmente ci che

ob

non

cosA

non

?^'

alcuno,

diu

Discipuiinegligentes

stesso

se

gii appartengono,

avveie

se

il

segue

cenique" quod

l\e obtinuit

tu

sta

particelleche

dall'avverbio,

6.

Che

est

nominativo

dalle

duto

ihaneAs

grattiin

veapere

hac

conscere

come:

facile

nobisurti

proposizine^

intera

congiuntivo,

fa-

Tracid

ali! infinito

Terbo

un
una

al

est

tu

neUa

Propontde

la

da tiominativo

fa

rifugi

icuri,

addentro

sopra

4* Talora

Ut

bene

abdulU

tidem

col

aibastanza

pnitu
Propon-

flannq

alla

luce

che

Alcibiade

si

trt-'

haberetur

tasse

la

erti

mentre

causa

prsente
Putabam
ad

consulendum

7*
non

eos

ituros

ha
8.

' loro

L' ablativo

Delphum

Credeva

oraculun^

per

assoluto

con

che

andrebbero

consultare

tutti

suoi

luogo determinato
Gli
avverb] di qualit s collocano
verbi, o adjettivi^mentre
gli altri noti

legge fissa,

Delfo

C oracolo

aggiunti

come]

accanto
bacino

1^4
TuHt
Cuncta
Cra$

booa

Tatie

9. Le

negative stanno
particelle

ti t

ageodum

a
adjettivt

udivi

cui

quod

vidi

nee

rectut

Uomo

preposisonivanno
respettvOycome:

caso

Cantra

potentes
hostes

isti

Son

Il

11.

il

dopo

relativo

si

pone

antecedente,

sao

Ao Usti tes Jo vis

iseru n

dediati

mihi

nem

esses

Ho

tto-

agrs muUitudi'
aecum

quam

Le

13.

ambasciatori,

mi

in

Roma

duxerat

gente,

no

che

finalmente
mandasti

mettono

eri

la

campagna

condotta

aveva

le

tra

lettere,

mentre

in

per
che

le

sei:*

partich'est

come:

honor

et

che

mander

Lisandro

ricevuto

Dispose

congianzioni si

nniscono,

Et vita

di Giove

accusassero

com

in

immediatamente

Sparta

mae

G"llocavrt

combattere

/ Sacerdoti

t Lacae-

epistolas
quas

taodem

co'quali si

come:

accusarent

Accepi

loro

pre*

nessuno

nemici

sempre

demon9.gatos,quihjBaLn''
druni

'

abbastanza

questi

deve

dimicaDdum

est

potenti

munito

gtsibus

eum

Contro

'

il

avanti

sempre

fati$

nemo

munitus

Sunt

quello che

intesi

giusto

non

Le

10.

bi
ver-

ricerchi

qciaerit
Vtr haud

a' loro
:

udii,

Von

cosa

come

dajar

sia

avanti

appartengono

buone

mollo

erano

cote

Sapretedimani

quid

Hon

se

le

tcielM

i^alde

eraat

Soffhipatientemente Coffita

offensimi

patMnter

amissa

omnia

vita ed

tutto

onore

perduto

sunt

Curi

ejas

ante

mari

et

adventum
male

terra

et

Essendo
rivo

g-

res

Caithagineusium

rerentur

sera

Neque

minus

in

dentia

quam

adjntns

est

i3. Il

nome

ea

re

prw

felicitate

le

cose

mare

per
in

prima del suo ar


de* Cartaginesi e

che

per

terra

andas

meno

lapru"

male
ci

denta,

ajut

che

a buona

Jrtuna

deve

sempre

precedere

radietlivo

di

t35
che gii appartiene, ed.
"}Uiittli
dai

precedalo

fui!

Anntbal
et

da

nome

retto

cui

Annibale

ittenuui

audax
animi

praesUt

La

nna

Etruscorum

rex

Romani

veoit

Porse

ejcercitt

cam

bellezza

ne

quinios

^uini

ceduta
dove

ogni parte

del

gU
con

per

iuperd

corpo
Etruschi

veri"

esercita

un

ristabilire

sar^

discorso

Tat'

pre-

da cui dipende { e
o
quella da cui retta
e si sottin^
eleganza lasciata qualche roce
maggior chiarezza si supplisce e si e-^
pct

da
per

tende

sprime

"

Cainillus

come

post multa
ex.uljtum

tiatus

iti patiiaiu

judicio populi

merita

ubiit
.

urbeegrediensab
tu8

de

Bont

ttemico

mente

del

Re

nna

i/*/^s"oad rc8ti,tuendum Tur-

i4* Pinnl

i^loroto

delt animo

bellezza
la

soldato

fa

esser

audace

ed

puLchriLudinem corporig
Porse

come

mka

Pulchritudo

genitivoAeje

il

dieiiur,

esse

nonio

sibi

Camillo

dam^^

(Ipse)

Diis precaut

si

in-

fieret,
injiira
sui
um
pat'iae

ea

(ipsi)desideri

ingratae facerent

%Por

per

dopo molti meriti d fa


della patria, condannato
giudizio del popolo and
,

daUa
cie
una

citt
se

quamprt*

dice

che

pregasse

sifaiGeyaa

se

uscendo

gU

Dei

innocente

ingiuria, eglino fa
l'ingrata patria
prima lo desiderasse

taie

cessero

quanto

mum

Si

in esilio

che

Accingendosi pertanto a render diretta la costru-*


in primo luogo
zionc di qualche classico latino conviene
notare
qual sia la proposizione principaledel discorso^
da^ membri
incidenti
e
distinguerla accuratamente
incidente
(nteudesi per membro
quell'espressioneo
sentimento
tutte le sud
particolarecon
parti necessa-
sentimento
col
rie^ che collegate insieme
principale
d^
delle
relativo
forma
mezzo
un
congiunzioni, o
per
,

il sentimento

intero

il verbo

cosa

Gnito

del

discorso)

ed
il nominatito
procurer di trovare
,
principale della proposizione,che sar quello
na
congiunzione alcuna, n relativo riferito

Quindi
che

non

si

detta

Ogui
ratamente,

nel

medesimo

periodo deve considerarsi' sepa


fosse un
periodo da se E dobbiamo

del

meobro
come

periodo.

se

t36
di
g(kard"frroi
jid

gono

ad

appartengono
dt

membro

ciascuna

chiaramente

rammentarsi
conto

quel modo,
quel caso

stesso

se

quella persona,
eoo
quel di pi

che

parole

apparten*

quelle

con

che

altro.

un

di

esame

render

le

proposizione o

una

Neir

confondere

non

cara
parola si cre aver
le regole gi studiate
de
onperch \ usa
quel tempo,
uuel
quel numero,
genere,

le

cui

regole

sono

plicabili
ap-

Nel

che

rammentarci,

tutti i vocaboli

proprio, quello cio per


on
metaforico
significato
cui

una
signifit:are

quella

dal

mostrata

italiano dobbiamo

in

il latino

convertire

stati

sono

denotare

no
han,

ed

quando

sportati
tra-

sono

somigliante o analoga
proprio. Quando,
per evoce
capo
p"*r significare

cosa

senso

quella prrsona

Capo cLeU* Impero


metaforico* Cos

come:

significata

inventati

della
sempio, ci serviamo
eh' situati
quella parte dell' animale
proprio ; ma
la
usiamo
se
per

al

oltre

tre
inol-

gnificat
collo, il si-

sul

medesima

voce

eh' la

principale,
(caput imperii), il significato
o

cosa

membro

dico

se

pure,

dei

per

il

umano
significtito
significareuna
parte
corpo
di questa medesima
mi
proprio; ma
se
servo
voce
individuo
ad
un
una
ciet,
sosignificare
appartenente
per
,

di

fa

cut

dovrebbe

costruzione

Fedro;

dorrebbe

Dam
cainem

amittit

aiienum

Aumea

per

zione,
rigorosacostru-

cani,

carnem

(lil simulacrum

simulacrum

perderne-

proprio

.*

J*''""'

ferret)X ".^^

)
speculo vi^

flumeji
in

il

natan.

per

V altrui

ambisce

riiamente

natan.*"-^ jv^'

Verrei

Lyrnpharum
Yidik

tradotta

esser

pmprium

menta

4um

favola

seguente

la medesima

propram qui )
appetii
^ Chi

Qui appelit
Canis

l'anzidetta

secondo

merito

afienum

significato metaforica*

qiialmaniera
disporsi la

secondo

come,

Ammittit

in

adunque

Ecco

il

parte,

""

-.

"

''*""'
""

^''' '''

siiiun

)
in j

uum

pecuio Lymphaiuin

Fide

la

specchio
.

sua

delle

immagine
acque

nello

alio)

ab

liamc|ue pracdam
pulaus
aliam
putans

Et
^

^/

Eli pei

f^

Voluil.

cepta

cripr.

ditas

Et

pelebal
quem
adeo
attingere
adeo

Ma

la

avi-*

sua

ingannSlT

cadere

l5C:

quem)

che

di bocca

il cibo

teneva

/V\"

potuit )

^--O^

rx^M^yx
\/'^-^

J^

i-H*

pot \pttr rasi*iuni*er^^

,) '^^ nom

^^Wuo

attingere)

potuit
pstebat
quem

rapirla

^^?mmhmhmmmihmhhmmmpii^^*'**

Nec

preda pov-

altro

un

di'-)

ore

ot-ecibum,

altra

un

da

dita

lenebat

Nec

Volle

avi-)

cibuiu

dimisit

tarsi

Veram

tcnebdt"

de-)

decepta

quem
misit

Vrrubi

avidit^

Voluit

Et

praeJamj
J

aio

ab

feni

credendo

ferri

che

ci/'l'UPU

?*"*'*^

)
COSTRUZIONE

DELLA

Inversa

Costruzione

INVERSA

dicesi

scostandosi

quella, che

dalle

alla costruzione
diretta,
regole stabilite intorno
alla
ordine
che
variet
pi contribuisce
queir
segue
ed
orza
del
armona
discorso
grazia,
Le
inversa
meno
sono
regole della costruzione
di
costanti
e
severe
meno
quelle che riguardano le
altre
nella rnedi^ che
non
parti della sintassi ; onde
si pu
lettura di buoni
scrittori latini che
tata
ap*
conveaiente
di que'gir di
uso
pi*enderea fare nu
licenze
di quelle stesse
frasi, di quelle.inversioni
e
|
di essi
s frequenti presso
che
sono

DELLA

Sebbene
manifestare

SINTASSI

l'oggetto principaled! una


altrui
i nostri
pensieri con
ci

precisione
prevedere
,

non

inoltre
e

za,

forza

FIGURATA

del

per
alla

non

brevit,

alla

tanto

discorso.

Per

ottener

lngua

sia di

chiarezza

il tutto;

si voluto

grazia, alTeleganci

si

sono

trodotte
in-

regole della grammatica,


zioni
licenze nella sintassi ^ le quali alteraed alcune
licenze
si dicono
molte
e
figure. Sono
queste
noi
delle
solo
parleremo
figure, ma
principali, che
V IperbalOj V Ellissi
l PUonAstno
sono
q V Enalli^^
alter.tzioni

alcune

nelle

la Sillessi
,

V Ellenismo
,

i33
Dell*
U
dine

Iperb-ito quella figuracoti


che

naturale

parola che

pik modi

dovrebbesi

Qua tie re, per* de


QuaiiKibrem per

qaa
ob

la

Per

quam

scorso
di-

onaatfi

porre

dopo., come:

metter
Della

re

nel

atere

col

t*

1' or*

si muta

cui

parole dovrebbero

le

si fa io

ci

una

Ipebbato

qual eota
qual cos

rem

Quo

cum,

come

Quo

pestas

parola

una

quale
Qn^ altra

frapponendone

raplt teiii-

dumqde

ne

Coi

quo

Dividendo

2.

cam

per

per

me

quocumque

lapit tempesta
Septem subjecta trioni, per
Bubjecta septemtrioni
mihi, per inqnam,
ium
feceris, in luogo

Per

inquam,

pcrgralum,

gradi

la

Ot^unque
sporti
Esposta
Mi

Cf*-

Settentrione

farai

mi

tempesta

gratissima

cosa

mihi

ieceris
3. Dividendo
cosa

come

Tltire

redeo

(breuisest
capclla%

pasce

4* Mettendo
amisimus

Quos
tis

vis

col

senso

il relativo

Titiro

perculit

eos

mar-

ira

non

di

int^ce

isolata

Bona

(carmina)

condiderit

{in luogo

senza

si

di

bona

2uisCacsarc)
atur

le

(breve
capre

l'antecedente

come

della

ponendo

corrispondenza ,

Caesarflt
caiinifU

judicc

si

laU-

Se

alcuno
lodato

versi

de' buom

che

Cesare
y

g.udicc

alcuna

come:

fa
da

del

tira

non

guerra
vincitore

la costruzione

quisiudiee

laudatur

condiderit

ritorni

Quei cittadini che abbiamo


per'
duti
gU ha pere otti la forza

cives

confondere

voce

io

strada)
pasci

la

avanti

amisimus

S Col

finch
,

cives,

victoriae,
quos

frapporvi qualche altra

dum

via)

il

n*

!4"
4' Quando

verbo

il

ifiatica

che

l'infinito,

tegg

comrt

Me

cepto desistere vieta m?

in

ne

Convita

forse che
dalla

sista

(oportet)

io

de'

vinta

cominciata

impre^

sa?

Quando

il

tnanca

di

nome

qualche adjettivo^

Cme:

Non

Katio

Non
sosterr le ultime parti
(parles^
postprioiesfcram
del denaro
ricevuto
acccpti et expensi (aeiis; Il conto

speso

Superi

inferi

et

tibt

fav^nt

Gli

(Dii)

g,

al

manca.

ti

terrestri

so'*

propizj

no

Quando

6.

celesti

Dei

genitivoil

che

nome

lo

reg-*

come:

quod

carpDdiini

Tui

Perche

erat

(consuetudine)

di

du'opstare

faceva

senta

le

iaboris

Mapni
Bfllidum
Non

ad

(opus)

opera
Dare
alle

(signiira

(Janere

teinporis (l's)

mei

est

Dum

est

(aedei)

Oianae

7.
manca

Annos

fatica

atiHi

del

mio

andava

tempo

di

di

tempia

Diana

tandem

mollium

Cessa

que-

dai

volta

una

femminili

lamenti

(a negotio)

relarum

molta

cosa

Mentre

'

Pesine

Non

di

atl^accusativo
che all' ablativo
tanto
Quando
la preposisione da cui son
retti, come:
yiginti septem

natus

Di

ventisette

anni

(ante nnnos)
caia

Platone?

uberior

Quis

rem

locus

admonuit

(prae)
(cir-

Chi
Il

luogo

ca)

tal

Probibete

Blanda

piliJacondo

(a)
periciito

State

genasvoccmque(qaOad)

ci

fece

di

Platone
di

awetiiti

una

cosa

lontano

Graziosa

neU

dal

pericolo

aspetto

nella

voce

Legaci missi

Carthagioem (ad)

"

Gli

ambasciatoti

mandati

Cartagine
Venit

Epirum (in)
8.

Quando

terje^ioni,come:

madcao

Giunse

in

Epiro

ino
avverb],GongittnsioD|

Veitiet

Citheraedas

cum

erit

veniet)
^tunc
Statuit
cum
congt'edi, quam
tantis
copiis reiugare Cpo
t'ius)

quinque

Qiialiior adsummum

allora

quando

uerr

di

natone

di dare

Determin
che

tosto

cito

'Quattro

sar($

suo*

Cetra

battagliapiu^r

fuggire

con

eger-

nn

grande
al

piti cinque

(aut)
Uac

alia

sucoessit

non

aggre-

tal

me^zo

dunque

(ergo)

via

diemur

Con

non

riuscito

pmndereuto

altra

strada

Hoc

lractab9

tu

vi-

Ubi

ut

Tratterai

(ita)
est amplius

debilur

Pugnatum

Si

coeluoi

Se

combatt

di

pili

per

sei

ore

(quam)

XAS

esuriens

Gtacculus

Quamquam

io

scelcstus,

est

hodie

coiumittet

non

Jute

clave

improbe

seSy

da

Foglio
(uti-

nain)

cielo,

vi andr

egli sia,
oggi

bauuto

esser

di

che

f^oesse

affamato

commetter

Comandagli

frali't^rpniactas-

qua

quoque

in

reco

scellerato

non

cosa

persuadeas (ut)

Veliip

un

quanto

pure

nunquam

(ut)

maiieat

ad

andare

Per

vapulel (tameii)

ut

dirai
di

(si)

jusscris, ibit

Me

ho-

come

piacer

te
sex

affare

quasi

restare

persuada

ti

tu

cielo

il

at^essi

ucciso

cialda

con

che

empio

tu

coda

me

cui

slessa

(iccidesli

mi

il fratello

miseram

|lem
lem!

cosa

disgraziatae

cosa

terribile!

crudele

(o)

{nfandum!

(o)

gi

lascia

si

Quando

9.

che

crude-

atque

dirsi

non

di

ripetere qualche voce,


membro
stesso
o
periodo,

nello

usata

stata

da

come:

timo-

ove

il timore

vinse

e
,

due

doluto

avrebbe

verecondia

la

vinse

l'audacia

a-

menta;

volutt

Lq

rationem

audacia

rem

si

libido,

pudorem

Vict.

altre

volte

vinse

follia

la

la

ragione

ripetere

vicit
Consules

Pt

profectig"unt.

rius

in

lius

in

E3T,

due

re,

tende

(profectcs

SamQiqm

partirono^

la

compagna

l'

4bruz:fO

Valerio

Cornelio

per

per

volte)

vilior

virtus,

alga

v 11.1 U4

PEUps)

f Consoli

Ca'ippaniam, Cprne*

et

genus

Vale-

est

nisi

'cum

(sisottio-

che accordi

con

II

lignaggio
ca/10

le

lavirti,

ricdiezze

tono
,

vili

dell'alga

se

man*

pili

14^
liW

timore ego rbo

pene

Ego

illum

de

de

nostra

cooUtus

India

suo

est

Jo

republca per*
(percontatua som)
molles

facile

ponere)

et

verba

est

lo stesso

egli
republica

manda

me
reme

ed

l!avorio

Sabei

molli
Facil

fraudes

Finalmente

IO,

suo

(oom*

componere

del

lui

ricerc

nostra

India

timoin,

risa.
a

delta
L

sua

domandai
ed

dal

morire

dalle

io

gao

Sabaei.(mittunt)

Sed Tobis

tre

ille

regno

inittit ebor

thura

Dii

ed

(corrut)

rui

*bb

SgU

eor

scorsi

quando

cosa

incenso

il loro
w

di*

tessere

frodi

piikparole den*

mancano

come:

senso,

doni
O Dei accordateci
migliori
(dona da|te)
dirti
volo (verbis
ailoqu) foglio
parole
quattro
alcuno
crimine
Injamare
(de
aliquem

roeliora

Paacis

te

Traducere

hominum)

ora

per

Certorera

te

ante)
Numquid

Romam

facio

qui ad

me,

Ti

era

cio.

i\n

alquod

num

(quam

orBcium

che

solvendo

tu

nec

tu

aere

alieno

Cernere
faoilis

eras

crat

cioe^

per

me

Roma?

erat

che

serve

cose

tu

eri

che

io

di

capace

dica

tante

pagare

il

debito

solvendo
Era

rea

cosa

facile il

conoscere

cernere

Del
Il Pleonasmo

Pleonasmo

consiste

qualche particella
dirsi

cio.

eras,

par

sono

da

cosa

andare

RQm"m

profeclurua aum?
/
multa?
Quid
(verba facio)
Nec

qualche

vuoi

Forse

vita

urbem

faccio consapevole

non

nell'

aggiungere

necessaria
,

che

ali

frase

potrebbe

al discorso
dare
che
s'erro
a
superflua,ma
pure
Il Pleonasmo
maggior forza e maggiore ornamento.
si usa
difetto ogni volta
che
voce
una
pertanto un
superflua, che niente
aggiunge a ci che si detto;
solo cessa
d'esser
tale quando la parola ridondante
e
ad
avvalorare
serve
l'espressione,o a ristringere o
di
ampliare T idea gi espressa. L'uso
6gnra
questa
assai frequente uelU
remo
lingua latina e noi ne adduralcuni
esempj.

i43
Sic

loeorum

Ubique
gentiuro

Cott

pih)

parl
in
Ovunque

nusquam

"

(t.ocorume
piil)

di

aoBO

Etsi

di

(orie

locuta

ore

gbdtiom

fiierit

quarovis non

ma-

Sebbene

mttncttsse

Ma

che

il

consigliere

(quamyisi ridondai)

sor

tniillo

id, qiiod

Veruno

tute

ipajus (|psc

ipse fatebere

ci

tu

molto

esser

confesserai

stesso

pih

pi)

di
Oravi

tecum,

die

di

dicam

non

lo

piii)

sse nultum,

scito

du-

ut

uxoreni

{cum

ceres

pieni

pr

K'inlomiuus

Sappi

non

che

io

(dib

di

di

Porro

tainen

alcun

giorno

dijnda

non

qualche

NuUadimeno,

adtem

Ma

no
so-

pi)
plebs

urbana

de

multis

erat

essenti

reo

(taheit,

autem

prendenti

tu

moglie
quo

reo

pregai che

ti

poteva tacersi)

Sed

luogo

nessun

Ma

ea

prnereps
causis (ea

urbana

la

plebe
pUosa per

preci*

era

molte

cagioni

pili)

Quamquam
tutes,

negent,
yltia

nec

vir-

nec

virtiA ed

(ec

crescere

die

neghino

Quantunque
i

la

vizj crescano

ridonda]
Dell*

Enallaoe

L'Enallage consste
discorso
piuttosto die d
abbondante

sorgente

una

lingua latina,

si fa

adjettivoinvece
Venio

in

Senafuni

(invece
Pulce

d'un

di

nell'

grnzQ e
modi^

pia

avverbio,

frequens

dulce
*

a.

zone,

Usando

la

d'un

Gill'usare

come:

oquen-

dolcemente

Se*

nome,

ride

dolcet,

paria

mente

un

per

nato

Che

(dubitar)

Xeni

yezsi

f^engo frequentemente i(i

FREQUEifTEa)

ridentero

i*

6gura

questa

di

del

parte

nna

E'

un'altra.
di

in

usare

verbo

un

nterje-

nna

per

come:

hta
est
tanta
malum,
audacia, atque amentia?

Quae,

Diamine,
sta

si

che

cosa

grande

mai

audacia

quee

paZ'

zia ?

Amabo
rem

te,

incumb

in

eam

Di

grazia, attendi

quella cosa

Noli,

verberare

amabo,

lapi-

grazia

Di

(lem

in

Quando

3.
altro

come

Outs

asa

dare?

di

Chi

ufc
qui e^set,
apudonine"! or-

argentari,

se

ehatJ
Legati veniunt
tur,
di

me

Banchiere

da

tutti

dare

laudare

luogo

dicere,

bona

omnia

fortuqns

aissolulo

di

uso

dei

di

anteriore

in

dare

de' miei

gli

beni

la fortuna

di

invece

tempo

un

futuro

lodavano

ostaggi
parlavano

(in
LADDABHt)

4. Facendo

chiam

Amhasciatnri

gli

Tutti

mens

di DIGBBANT,

soprattutto

et

veduto

quali promettono

pollickntor)

OtT) PCS

(invece

era

sicco^

bea

di tu

gli
pescatori

se

bastanza

quale,

or

qui pollicean- tengono

obsides

se

nn

per

il

Pitia,

Allora

gratiosijs pescatores
convocavi
t (invece di

lodarti

potr

ad

verbo

un

PitUiuSy

dinc9

vano

modo

un

collau(lignc possi'nt
di
(invece
potbrit)

le

Tuin

si

affaticarti

volere

non

luogo

nitro,

un

futuro

del

come:
y

riura

ai velini

proferre possem
(in luogo di SI vbllsh)

Si

Si

te

ferro

aniiiio

aequo

potrei produrre pi

volesti

5^

cose

ac-

cipiet, negligentcm feceris


(invece di facies;
vclict
fer.isset (invece disi

Se

egli si accorger che


s'apportipaziente niente
derai

lo

tu

lo

rea-

negligente

Se

avesse

Mi

farai

fatto

l'avrebbe

voluto

voluisset)
Gratisfiimum
9d

mihi

me

pritnum
di
Tu

veneris

ego

cosa

prima

to

quai-

(in luogo
perierim

perpetuo

(in luogo
llDuni

gratissimase qun'
da

verrai

me

di

ostcndeos

Cilicia

sarei

Allora

rovinato

sempre

per

peciissem)
tabulis

in

Se

farai

vedere

di

una

tuis,

aut

aut

patriatui, vi-

^invece di vincbs)
Aufugcrioi potiusquam redeam
(invece di aufugiam)
5. Facendo
invece

uso

di

alfieri,

di

tuo

in

padre,

luogo

in

librilo

tuoi

queste

quelli

vincerai

Fuggir piuttosto che

nullus
come:

ne'

cose

cisti

facto

nella

VBNIBS)

FACIES,

ne

feceris,

Cilicianii

iu

di

non^

ritornare

di

i45
aullus

PhilotSmvs
di

vece

Memini

nuUas

ITA

Fiotmo

mo

Me

est

OPUS

EST

me

Sillessi
si

il

costruisce,

il genere,

in

il numero,

Dii

illum

SENICM

DOU

il

mero
nu-

caso

il malanno

quel

ha

cie mi

chio

vec-

trattenuto

IL"

pcrcb n
QuoD,
vi considerava

sEKicM

?LVD

QOI,

scorso
di-

secondo
ma
espresso;
che dalla mente
vi

Fenga,

me

il

qnan"to

genere,

gli esempj

perdant (dice

remoratusest,
ILLUM

il

snniam, qui

si fa

che

quello

concepito. Eccone

Tiene

Ut

caso

nok

fare

convien

secondoll

non

che

tu

Sillessi

figura

una

iebbene

a^n^isi

ne

Cos

D^LiA

La

punto

ifemne

nan

ricordo,

ne

di

hon)
(invece di
opus
FACERe)

(in luogo

facto

Ita

(io*

no)
tamets

neas

Tenit

quel sEifiUM
vecchio)
un
Vos,

Callope,preeor
canenti

rate Foi,
aspi-

(dissevos

Calliope (Musa) ispirale

il

vi prego,

aspi-

perch in quel nome


Calliope vi concep tutte le
Muse)
Capita conjurationisejus virgis'Caesi,ac.secjiri percossi
di cassa,
pebcussa
(in vece
sotto
pita
canome
perch
quel
v'intendeva
homimes)

cantore

BATE,

'

di

capi

quetta congiura Ju'


colle verghe, o

baituti

rono

percossi

colla

scure

Missi

V uno
Spediti Ambasciatori
C altro
per grandi affari

Si

Se

utermagnis de rebus
legati (considera urERque
et alter)
come
VNDs
QUB
uUum
est
jure hotempus

Riinis

necandi,

multa

quae
accorda

8unt
TEMPORA

Torba
nea

(multa
sottinteso)
ruunt
(cio multi

ha

potere

con

mi
ho-

vi

un

La

turba

uccidere

giustamente
motte

che

uomo,

corre

di

occasione

alcuna

sono

precipizio

ruuQt)
Dell'

Alle
o

Ellenismo

figure gi esposte conviene


aggiungere
che
nell'
la
consiste
imitare
grecismo,

tassi greca.

Si ha

l'ellenismo

a.

Quando

un
IO

T ellenismo
sin*

nome

i4e|
trae
se
adjjettTo
a
o
adjettivo, che

un

Q
nome

dovrebbe
Istum,

in

essere

di

yrbem

sta tao

di

(invece

JVaueratein
in

voIq

Costui

La

viwtra

convenire

quern
n9vi

cnsuevisti

pisti

MB

cerchi

che

I^auerqie,
nire

io

sono

fabbrico

io

Onde

in

vostra

(invece
LCUlf

l|l

re-

nave

di

ove

so

quelle

quel luogo

in
mi

conp^t

neiUa

era,

tUconducimi

acei"

di

volli

tt^ faccia alcuna


ohe sei lolite

cose

quem

cui

con

n^n

(quae)

me,

atitu?

pome:

che

citt

erat

iiqn

locum

ordinari^

qrbs)

(invece di kaukrates)
Aliquid agas eorufD,
quorum
Bcstitue

sintassi

diverso,

caso

ultpq

un

iste)

qiiam

est

caso

Ih

secondo

quaerisyfigo Bum

quem

(iuvece

un

medesimo

nel

etee*

ricevesti

1^00

ACCE^^STl)
.

ciccorda

JPaupe(ta9
est

mihl

visum

et

La

(in

grave

est)
luogo
VISA
Latumiae
(larcer iHe,
quae
vqcatur (invece di qm)

mi

misero

si

nomi,

relazione,

povert
peso

due

l^a minor

cui

con

onus

misera

et

riferendosi

verbo

Quando un
con
quello

2.

comes

sembrata

un

gravoso

di

3f Quando
unisce

Uxor

quello

invicti

Jovis

(invece

di

uxorem

Jovis)

Ilium
di

ut

iac
FAC

tvo

nescis

UT

sciam

ut

chiama

minore

verbi, si

due

rapporto,

sai d'esser

Non

pome:

di

moglie

Giovf

invitto

esse

(ipvcce

Bramano

ch'egli viva

'

est,

(invece

di

chcche

cotesto,

ch'io

lo

ne

sia sfja

sappia

SCIAMI

EGO

pone
colla

41

VIVAt)

ILLE

4. Quando
si

esse

istud, qudqaid
Iqa*
me

ha

cui

optant

UT

riferendosi

con

te

che.

carcere

Latumia

nome

nescis

yivat

OPTANT

Atque

un

Quella

co'

si accorda

verbj

il nominativo

passiviil dativo

in

coli'

luogo

infinito;^

dell' abla^

preposizione, comp:
*

Malo

videri

(invece di
^imidum)

ni 1019

ti^iduai Voglio piuttostocojnparir^a^opf

jj^b vederi

vimis

timido

aid hoc

baec,

Ad
Adeo

In

meticalosai

hoc

Nihil

est

Gum

ioterrogaretur

91 ot

Vis

AH

tria pauca

Niuno

Cis die

Padum.

aunl

ille

cam

iw

aere

est

meo

pam

^uga

miei

sibi
dum

parte

si

Dentro

pochi

ch'egli

tra

il regno

qyesse

nit^na

Da

erat

coff

cari

Purch

parar^t

anni

tre

stesso

me

Po,

molti

regDum
ab nulla

in

sona

qua dal
giorni

Sono

di questa

al

pari
interrogatp se
pocf^ o molte

Essendo

Di

paaooi

timido

Jppena

me

cose
queste
che
tanto

sino

siano

apud

Multi

abqitb

multa

aum

Cu

olire

ohre,

Finch

dam

parte

si

anco

per

/uggii^a
composito, E^

Es

inopinato

Secondo
d'

il

ogni

Fuori

convenuto*

espettazione
.

|So scripsi qifo pli^s aactori-

Scrissi

di

affine

haberem

tatis

Poe

autorit

ingratiisad

ralebat^ut

so

maggior^

altere

depugnandam

tendeva

Questo

cogerentur

costretti

sera

che

fare

fos'

combattere

loro

malgrado
suspicans

Nibil

mali

BTiAif

Non

sospettando per

alcun

nnco

male

etiam

Etiapi atque

Con

Hi

fs

provinciam

BXTBA

pbodaniim

primi

doroinum

et

servum

FRUSTRA

questi i primi
provincia al di la
Questo tiene a kada
il

adnitendum

4dde

qti ilU

est

Jo

siqt

FRV8TRA

Nullum

erat

frvstra

fontiurn

pereniiitates

Nessuna

dementiae

gatos ad

venerat

Tiberium

ut

le*

milterct

iv

Introrumpai^
||iQamiiiati

sole
in
amore

guinto

servo

e4

perch

ingannati
andava
la

vuoto,

perennit

Tiberio

Entrer

patriam

iv

il

d* arroganza
era
mandare
ambascia'

segno
da

al

Passeggiare
aedibus

del Rodano

fonti

tal

tori

Ambulare

della

tutto

trovino

impresa
aggiungi

ci

di

far
si

delle

pDC

fuori

padrone

debbo

quciU

inceptum
Huc

tutia

impegno

Sono

babet
Mih

con

sunt

trans

il calore

tutto

infiammati

sole

fn^a
d'

in

casa
verso

amore

la

patria

l^opulun^. in^ammare
probos
Tace

tu

infinios

queni
omnes

ego

iif

im-

Accendere

il

popolo

contro

malvagi
infra

esse

puto

homi-

Taci

che

tu,

sotto

al
reputo
( piti vili

io

di

tutti

cose

io

.nes

|Iaec INTER
ftayi

cacnani

Tironi

di-

Queste
mentre

cenava

dettai

Tirane

di

*4d
tirtstt ^enddni

lirTin

'

tt

tn

annos

intra

Facere

intra

Eorum

ytain

Id

nobilissimus

mus

liberorniD,
njbil

Io

ditiai-

et

tgual

la

loro

mi

non

legge

le

mura

conto

loro

morie

giova punt
ricchii^

Elvezi

gli
figli, ma

tra

Non

la

la

nobilissimo

fimo

divitiae

Hisi

spinto e ntto

tengo

spazi

quello che

in

OUremodo

Helvetioa

pud

permette
II nemico

Ci

me

di

meno

vita

mihi,

est

LONGB

LoKOB

Ei

niortemque

ego
aestiino

jDXTJi

bostii

moenia

Compulso

NeUo

opera
anni

tanti

Far

legem

aU

meUzo
di

aveva

ricchezze

erat

Penes

te

68

sequdr

prae:
Non
tu

quideni

stiis

eed

nobi"

PRAE

mole*

Yacuas

di

Sei

sano

f^a

avanti:

beatus

tu

mente

io

al

seguo

sei libero

pure

ma

ti

da
di

cort/ronto

brighe i
sei

noi

beato
Paab

86

Cacciando

armentum

agens

innanki

l' ar^

ie

mento

Seden8

Castorii

aedo

pbo

dinanzi

Sedendo

al

di

tempio

Castore
Cerere

cive

pr

86

P/aelium

atrocius

#ro

quam

fuit

pugnantium

namero

da

Condurti
II

combattimento
di

nofo

dovuto

tani

propb

in

Sicilia

tadien

Sicilia,

Pbope

est

est
est, intua
fiHi PBOPTBB
Duo

ita

QvANDO

tibi

"^viN ego

Non

inbet,

audeo

disseutiam
omnia

promani
venit

nemo

fjyiv

fere

domum

meam

Postquam

vidit

est

qvin

ventitet
sibi

non

facultatem

vendi,
tein

Quoad

hic

dari

pr dignitate vialterutram
QVIN
par-

offenderei

ejas facere

Perch

potes

te:

l vicino
ti

della

che

Non

ardisco

Niuno

io

venne

giacevano
piace addio;

Poich

voce

i^

dissenta
manifestar
lissena

tutto

che

non

veduto

ebbe

giorno

passa
venga

in

da

spiacere

alV

che
,

mia

casa

che

conosciuto

vivete

poteva
senza

la

stoltezza

vostra

Quasi non
questi non

di

reprimete

non

Aon

Per

da

bene

abbia
nullus

fu

non

pure

dentro

cosi

indizio

viderit

Dies

Giacch

vestrae?

qvin

Misscnam

indi*

lontana

poco

distante

poco
te,

figliche

Due

vale,

Tocem,

stultitia

Non

con

cubanles

nw

Sicilia
e

sta

continetis

cein

Iddio

salve

alque

QviH

tecum

at^rebb

che

rispetto ai

esiere

tanto
guerra
dalla
SiiHa,

nella

Deus;

quella

Una

fuit

noti

sangui"

fu pi

de' combattenti

mero

BcUum

cittadino

suo
un

non

pari

partito

all'altro

quanto

ti

possibile

Salvb,

Joyisprolet,decui

vera

adfliu

TV

saluto

divis

aggiunto

ornamento

Satin' sALVB?

mtlii

die

di Giu

prole

vera

(tati* Dimmi,

va

egli

bene?

che

per

"

Dei

agli

salve)

ne

Scili

memoria

crr

rum

eam

?iris

in

Nemo

fiamma

Recte

delle

ria

dir

Nessuno
ah

vihil

passate

Bene

hos

memo-'

in

cresca

agli

petto

diversamente

male,

la

gesta

quella ^amma
uomini
egregi

crescere

sbqvs

sbcus,

an

manifito

E*

egregia

pectore

dicet

getta*

rerum

nulla

noi

im^

porta
Nisi

quid

tua

Se

sententia

sbcus

Neque

multo

is vi-

in

sbcus

In

essi
di

rium

illum

relioquo, ejus vitae


sin
opitulor hujns

timeo:

Se

Ego,

conslituii adero,

era

non

ti Barn

di

vita

lo

quoque
quid, multa

ho
in

il

Omnia

consedisse

montem

oculis

sub

erant

questo
mi

tro"

se

che

l' impedisca

di

ha,

ne

certo

dopo

giorno
si

fia

lo

sia

vi

ma

me

ve

nemici

piaccia

pure

cosa

molto

tu

giorno

stesso

qualche

sua

soccorro,

divisato

persona,

che

Dio,

enim,

lo

se

di

la

per

vero

utique posiridie

Hostes

temo

lui:

come

eodera

tu

Sia

differen%a

gran

forze
,

atque

non

diversa

le minmcce

lit

die:

sentenza

/' abbandoito

minas

tua

alquanto

est

Si

la

pure

al

monte

Tutte

le

cose

fare

del

vicino

fermati

erano

gli

sotto

erano

occhi
ScB

lueom.

Super

Sua

Sul

vesperum

In

caenam

Sardorum

dux

adflclas

supbb

di

tempo

II

le

oltre
,

res

necem

filli

quoque

andate

an-

divt

la

Paulo

supR

hanc

SuPBA

vires.

Nhil

PBA

Ubi

Un

merooriam
Su-

supha.

qnam

potni

Animadvertebat,

id

ubi

fecis-

Ultra
Uhdb

quam
domo?

Uhdp.

haec

di
che

Vedeva

tempo

meglio

che

quando

ci

l'esercito

tutto

avesse

cose

anc/ie

figlio
di questo
Nulla
di

quello
potei

che,

ud

fatto

sarebbe

perito

tu rum

Trepidare

il potere

Tosto

peri*

exercitum

totoin

set,

^"

del

prima

poco

Oltre
Pili

primnra

malmente,

tuorie

sera

cena

de' Sardi

Duce

Ver"o

giorno

ultra

fas

salis

Uode

Temere

est

genusf

Pih
Di

di

die

pi del dovere
quello che basta
patria

Di

qual

fami^

glia ?
gcntium

est?

Da

che

luogo

viene

costei?

ti
alpet us^ub

Titibs

E*

transfertar

tt'atportato sino
delle

bsQOB

valet. UsQPB

laborak

Sta

di

al

Alpi
bent

tempre

"

in

sempre

travaglio

APPENDICE

ALTRA
tradurre

di

Maniera

in

latino

pi frequentemente

che

italiana

dire

di

nella

s' incontrano

lingua

Ogni

ha

lingua

tdiotiftmi

che

idole

un'

formano

in

tali occasoiii

alterato

valore

il

vedono

si

propria,

sua

la

parte

gran

In

modi

certi

voci

delle

naturale

bellezza

sua

molte

praticate

certi

licenze^
il

sostituito
,

al

metaforico

senso

particelle espletiveda
Volendo

tradurre

parola

terebliero

controsenso

al
i

uii

pari di ogni altra di


quali iu lingua latina

gnificatogenerale
voci,

delle

pi

eh'
in

cUi

vuol

st

tali

parola
pregio

lingua

simili

idiotismi

nel

dobbiamo

frase

pi al sl-^
valore
proprio
zione,
quella disposi-

al

dandole
i T indole

consentanea

Sarei

lingua

verr

Potendo

di

uscendo

Ferrei

rivlgerle\a

senza

{Proprietin

casa

Sarei

potendo

dizio-'

venienti

eoo

tino
la-

dire

nieotlr v

lisciva

um

dom

exirem

ite

eum

in*

cidi

casa

potr

Verrei

della

tradurre

polendo,

L'Dciitrai
Se

tradurre

attenerci

frase, che

della

ricca

l' incontrai.

ni

impossibile render con


seguenti espressioniitaliane:

venuto

dire

prese-

italiana

Sarebbe
le

di

modi

sovente

traduzione:

Una

La

rivolger la

il loro

tutto

in

alcune

usate

valutarsi

non

perderebbero

ed

proprio

senso

verr

Vtniam

se

potessi

venuto

se

avessi

Venirem

potuto

si poter
si mihi

f^enissem

si

facuUai

esset

potisser

Per
ftenza

accostumare

molta
Che

Dopo

giovani a

ci

utilit le osservazioni

importa, importa
che

sarahho

non

seguenti

poco,

itnporta,importa

fare

poco

imprta

non

non

importa

i52
s

le

usano

TO

come

No

eongiunsioni

ed

utrutn

congiunti-

m'importa, che m'importa


d'esser

ricco;

posero

Nihil

si fa

poca

altrettanto,

no

darsi

dopo
9

vt

esprimono

tnea

sitn

divea'ne

ovvero,

mettersi

pena,

se

divet

utrum

sim

pauper?

an

Ancbe

quid

refrti

mea

refen
pauper,

pena

col

an

per

celle
parti-

queste

saranno

non,

an

in

poco

nec

ne,

come:

Mi

do

che

pena

poca
ascolti o

1' infinito
con

utrum,

guin

al

futuro,

il verbo
del

Ti

Ma

primo
soggiunto

Ti

verbo

al

si mette

diviene

verbo

primo

/fi si risolve

congiunsioni

il

se

non

seguito da

delle

una

al

ut,

ne,

presente

presente, ed

il nominativo

del

come:

il

se

primo

verbo

Tibi

suadeo

Tibi

suadebo

ad

consigliava di leggere
ho consigliato d leggere

Ti

an

(tu) lega

ut

(tu) Ugas

ut

tempo

un

passato,

si

all'imperfetto del congiuntivo, come:

miette

Ti

audAs

me

leggere'

italiano

consiglio di leggere
cousiglier di leggere

Ti

di

consiglio

an,

secondo^

ne
,

eongiantTo

regime

utrum

curo

aec

Quando

il

Parum

no

Ti

col

mi

tu

d leggere
consigliato

aveva

Tibi

suadebam

Tibi

suasi

Tibi

iuaseram

ut

ut

iegeree

legeres
ut

legeres

Temere
il verbo

Quando
si

in

esprime
e

dere
,

Non
di

Temo

latino

il verbo

per

significanon

se

significaaver

temere

o^are"

dubitare

si

esprime

come:

teme

(non

ha

difficolt)Fateri

non

dubitai

confessare
di

dir

(non

so

dire)

Non

audeo

dicens

difficolt,
nito;
l'infi-

con

per

non

au^

i53
Guardare
il yerho

Dopo
attento

di

Guarda

di

per

ne

il

con

Cave

(dia-

parta

non

che

il

congiuntivo,

cadere

non

che

Guardate

il di

dissuadere

d\

senso

esprime

SI

nel

guardare

cdutq^

ilaliano

non

come:

cadas

ne

dissuadete

JUi

esser

proficiscatur

ne

suadetelo)

Quando

esprime

si

rare,

che

col

ut

per

Guarda

guardare

che

uteto

aver
per
dare
o

curare

per

congiantivo,
all'or-

sia

tutto

dall^

dall*
guarder bne
al congiuntivo e
coli' ut

ut

te

italiano

verbi

omnia

parata

abbandonarti:
dite

risolvete

JVon

committam

che

io abhia

degno

esier

meritare,

si rendono

comandare

di

Merita

ut

operam

Dopo

Merita

discedam

Meritare,

che

da

sint

Mi

operam

procu^
ed
il

come:

Cura,

dine

cura

per

ut

il di

degno

esser

col

ed

il

congiuntivo, come:

Dgtius est ut imperet, e me^io,


dignus est qui mperet
cmpassio- Dignus est ut ilUus me mserat
e
meglio, dignus est cujus
,

di

ne

lui

me

Tu

meriti

che

io

ti favorisca

misereat

Dignus es ut libi Javeam


e
cui
meglio, dignus es
fai^eam
colas
est
ut
eum
e
Dignus
co"
meglio, dignus est quem
.

Merita

che

tu

l' onori

las

Tu

meriti
sto

ch'egliti renda

servigio
^

Meritano

bene

che

io

que-

Dignus

es

tur,

de

operi Digni

quo

ut

de

te

bene

meglio,
bene

sunt

ut

merea^

dignus

es

mereatur

sic

agam

cosi

Impedire, proibire

sono

di

Dopo i verbi impedire e proibire, Quando non


accompagnati da negazione o da interrogazione,
che si esprimono per ne
col congiuntivo, come:

iddio proibisce di

impedito di

m'ha

Questo

ui

roentirn

Jd

par-

pvoibet

mentianiui*

he

ditcederem

impedi%fitne

tiire

dopo impedire

quando
tiegaaione^di e
Ma

(;oDe

fUs

si

che

esprmono

rhi^

quo

iidpediicd di partirti, Nonitnpedi,tjait


impditquini
?
di
partire?
o
t'impedisce
proficiscaris
quominus
Jfec aias
non
impedisce d' ini pairitpedit^uotuinus/laeo

L'et

queste

l*are

discamas

cose

Si risolve

Non

che

me

tu

Non
nella

me

fare

poter

fare

quomi"

beaiu

men

di

nieno

di dire.*

quin

est

non

tit

hui

posso

si

parlare

rivolge

vegliente proposizione

posso
E

Non

Per

non

manira

segaehte

felice

J^on

Non

la

egualmente

da

dipende
sia

non

posso

Non

parlare

non

ridere

non

t)opo i
to

aver

vrbi

dal

Non

stato

di

\\ di

obbligato
congiuntivo^

non

mono
espr-

indiativoy

come:

Gaudeo

utile

averli

si

che

mai

quod libi profuerim


pudet quod ad te nunquam

Me

retcripserim

pu

per

dire:

pentirsi

risposto

tiito

rivolga

ridere

nxn

postum

rallegrod'esserti

Si

si

restare

quod

vergogna

ridere

irrita'^
rallegrarsi pentirsi^ ssere
maravigliarsi j,^ esser
sorpreso

col

per

loqUi

non

vergogna

ringraziare

posturh

trattenrmi

posso

Rallegrarsi

te

unsi

t'

cli

Ho

quin

per

vi

proibire,

Non

Mi

altro

dopo questi Terbi

usare

tibi profuisse;
gaudeo me
rescripsiSse

nunquam

1' tofi-

pudet

Me

ad

Aspettare
elle

AsDcita

\c\o

ia

finch

il

venuto

il Re

sia

ven

R
u

lo)

Expect
adyenerit
.

dkni
,

danee

Bea

1511

Con

pronomi (lui, ^uae


usato
quid si trova

vel

quod

noi facciamo

doVe

ftidia

gli

Xff,

farsi

nina
da

tesa

jjronti
a

dar

il denaro

la vita,
la

per

non

neadt

chi

sai

pecniam

che

Dirti mi

^on

so

Nescis

ora

qual

aUtO

dde

di

qui

nort

sed

tiain

pr

ptria

essent

sim

qui

ii

ntihi

Die

il

ageren-

suo

tnuUii

profundere

vitam

stio

illa,quae

kunt

parati
Kon

sed

fie.ri
praecepto

mdo

patria

fierisibi

CdWcraie

Iii\fnti

che

giuntivo,
con-

cornei
dell'indicativo,

tur

ch'erario

qiiis, jfuaj

latini il modo

insidiasi

ordine

molti

trovuroDo

dai

tll

in-

Callicia-

suo

uso

per
si faceva
ci che

tutto

Si

che

aBeroia

Questi

quod

NasCio

ora
quota
fuerit
uter

Jd

me

scrihe

Jd

me

seribe

eloquentior

pili eloquente
qual csa

fai

Scrivimi
Scrivimi

qua!

Trovasi

costa

segue

coia

in

sovente

laddove
)erfetto,

italiato

latino

in

si

quid
quid

l passato

tlsato

il

usa

agai
iiic agatur

lm

passato definito,

come:

Cicerone
Annibale

Cicero

Romano

ra
era

capitano

un

fuit duot

Annibal

a-

Rornanui

Juit

caUidissiniui

stutissmo

Si

dimostra

che

molte

con

Epaminonda

Epamiaondam

prove
era

multa

pa-

sunt

fuisse patiente/n
testimonia

ziente

In
se,

possiamo
il che

futuro,

perci
dovremo
disse:

allorcli

italiano

nel
Herus

col

si

ia

so

presente esprimere

un'

idea di

tempo

tina;
punto
del genio delia lingua laladdove
ii padrone
diciamo:
torna
se
^
non

macinare

Molino
si

senta

molndutn

rediert
j

pristino

della condizionale

posa,

Terenrio

(erit)usque

in

virci
particellase possiamo in italiano serdel passato imperfetto dell'indicativo
come
pare
sarebbe
di congiuntivo, ma
alternativa
tale
non
una
tollerata in lutino dovendosi
preferire il congiuntivo,

Colla

stessa

come

Fu

coja

silao

ifianifsla che
avrebbe

tolto

A^eal

Re

Ifeque

ndn

(Coflon)

fuit etpertu/n si ilk


fuisset, Agesi'
non
,

i5f
al

l'Asia ino
non

86

fosse

era

oifvero

Parlandosi

le

due

di
l'altra

di

adoprare

l'altra

il futuro
in

lo

ii| modo

avyerbj
ponginnzioni cur
yerbi

due

esprime
la

col

ro
futu-

prima

ch^

acciderit

quid

r^os^ijfacies

f#c soiam

d
,

luogo
quare

ubi
y

uomo

gno
do

il secondo

poste

utrum

an,

eie

unde

qua,

al

congiuntivo "|

Vorrei

sei

ove

sapere
egli ha eoa

Se

entrambe

per

succedere

ia

usi^

pome;

Si

vogliono

pome

si

sappia

Gli

tra

di

cosa

si

latino

deye

succedere

futuro,

assoluto

assolato,

qualche

farai

Duovq,

che

cosa

futuro

col

|ge accacler
io

la

debbono

tempo

i|n

proposizioni,mentre
anteriore

che

cose

in

dopo

italiano

tenusfui$H

erepturum

Aou

se

Tauro

Asiam

laum

Conoae

stato

}'una

Tauro

monte

che

Scire

pagarti

Si

p^rct^ella 4ic^VA

Interrogata

velim

uhi

sis
libi solvei

unde

habuerit

fyic diceret

Interrogalacur

questo

Quanto

congiuntivo,
Dir

Vedi

Nelle
s

in

Che

creder?
faranno

do

italiano

un

Dio

che

i Isidri

$it Ubertas

te

quantum

assoluto, laddove

congiuntivo,
timeat

non

madvertentem

padroni,

sono

quan*
arditi
co-

amem

nell' esclamazioni

pare

Quis

bre*

proloquar

il futuro

vede?

tutto

Chi

Fides

il presente del

temer

non

uiter

interrogazioni,pome

latino trovasi
Chi

(^uam dt*lcis

ti amp

talora

usa

al

come:

dolce

quanto

il secondo

verini vuol sempre

poche parole auaiito

in

libert

la

dqe

tra

Quis

credat?

Quid

domini
talia

cum

in

come:

omnia

ani'

Deum?

faciant
fures?

audent
,

tanto?
Chi

amn^irerebbe

non

quei

Quis

non

Quid

te

iUud

factum miretur?-

st' azione?

che

t'inviter?

inwtemf

i58
dell' indicativo

Il fatnro

$1

participioIn r^s j, ra,


da, dura
pel passivo con
Non

sis,

Ngscio

an

8Q

se

sar

Nesci

an

tie

ascoltato

il verbo

futuro

in

dus
,

come:

at^diturut ait
sii
^udiendus

si
,

con

di

Comes

so

sit

mette

hanno
quelli che non
mette
semplicemente il presr^nte
qualche avverbio , che giostri il
sar

latino

congiuntivo

(^on

ascolter

participiofuturo
del

9m

si

an

T attivo

per

rum

se

80

Non

dopo quin,

si

se

Ifscio

pentirai

illi^m nunqu^n^

poC'

niieat

Se
il futuro
m

sim

con

rum

con

Jiiissemjfuisses,fuisset

per

Dubito

Non

che

il

re

che

sapeva

ilubitava

che

venga
il

re

il

participio iq
esprimere il presente;

brevi

rex

an

Nesciebam

an

eseei

venturus

re*

sit

venturut

dubita.am

an,

bret^i

venisse

re

mostri

per

Dubito

presto
venisse,

che

l'imperfetto;coq
il pi che perfetto,come:

csset

al

verbo

sii per

esses

il

sis
,

esstm

congiuntivo

latino

in

mettete

ff^s

italiano al

il verbo

presto
Non

so

il

futuro,
,

sarebbe

Neseio

ve

il He

fcts-

Rex, dubito
fuisst;t

an

yenturut

Btx

an

venuto

Se

ro

Re

dufa|itoche

quto,
se

il

se

verbo, cV

al

di. quelli che

si mette

in

latino

condizionale
Dubito

che

al

il
accenna
congiuntivo non
hannc^ participiofutu*
non
medesimo

tempo

italiano,

come:

si penta

Dubito

an

pentirebbe

Neccio

non

illum

del

nunquam

giuntivo
con-

pne^

niteat

Non

so

se

ai

Non

so

se

ai sarebbe

^n

iUum

nunguam

illum

nunquam

paeniteret
pentito,

Nescia

an

paenitutMset
Il futuro

anteriore

non

se,
sapere
dopo dubitare

ed

il

che
perfetto del congiuntivo
al passato perfetto del
mettono
congiuntiva quando

passato
si

dopo

mostrano

il

passato,

come:

'^9
Ifoo

so

dubito

aYj- cenato,

se

pbe

abbia

baon

orli

\\

cosi

cens^^o

Pfescta

dubito

an,

il
questi tempi mostrano
seguitida allorch,
quando son

futuro

IVfa se
segue

al, futuro
j

priusguam
Non

cbe

bito

tua

il

che

amando

tateli
metj^

da

aus

allorch

dura
j,

quando,

in

abbia

Nescio

tu

pi

an

dubito

"

confcturus

terminato

allorch

V affare

rum,

inutandp

come

ra

avr^ termnilko, du-

se

so

rus

sit

sis

dm,

pon

in

tqm

qn

caenaverit

ti^re

anprius

git

ren^

huq

quain

vfiniqs

ver-

rai

F|te attenzione
N

il

se

fa^

Non
lo

di

ci

asserirei

punto

ti an^a

in

bracciali,

fos-

insieme

ab-

prima

dubitatione

inter

equis decidissent
distracti

alteri^

quam

si, allorch

animai^

,.,

suntj,

reti'.

si

Lfa proposizione, quando si desidera


$rui, si perde meri^fimente
H proprio ,

trui

complexi

querit

Quando

Colui

diligitiqaam

se

prii^s

fyoii

ipiratQ

con*

vixerit tecum

ttrramex

di essi foss^

te

tam

(^ui cum

si di-

fecers

ne

ulta

Xenomenes
si

non

ni

saiisf.
at

satisfieri veLl^

me

^oc
firmaverim

senza

ca-

che l'uno

scit

sine

da cavallo

terr^

quomodo

dubitaa

Quod

se

come

velim

ei cui

teco

^ quali essendo

visero

cosa,

ausi

disfaccia
sod-

dubiti

questa

vissuto

Juti

^i

dicere

sciam
,

f^ideas

cui

dubitare

$eiJomene
se

che

cui

si

seguono

ti

Neque,

conie

colui,

desderp

che

Bai

vedessi

tu

sodi !}fare

possa

dirlo

sapessioserei

che

Vorrei

cbe

agli esempj

che

desidera

perde

il bene

giustamente

al-

Qui

il

bonum

merito

il bene
si

air

rivolge

alienum

amittit

appetii
proprium

proprio
Si

vedono,

Questa manieri!
persor^e

Qhe

si
,

si

tpvano

di

dire

delle

persona

si vedono

^i iroyt^no

esprime

per

videa.s
,

le
del-

reperias qui^

iflo
videre

ovvero^

est

,'

reperire

gtiente ni congiuntivo,
vedono

Si

delle

aspirano agli

Vidas

homrtS

il verbo

dice,

qui^

se*

videre

9111 honares

hominet

Si

ed

cornei

che

persone
onori

qui,

est

est

appetant

crede

si

d
invece
di dire si dice
si crede
Questi modi
costruirli impersonalmente
dicendo, dicitur, credi tur
ai costruiscono
pi eleganza, prenpersonalmente con
dendo
,

del

il nominativo

di

nominativo
dice

Si

che

si dice,

verbo

secondo

si cr^de

i cervi vivano luni

Cervi

farne

per

il

come:

diutissimt

dicuntitr

yivert

ghissmo tempo
Sembra

che

?"" widei* aegrQtar

malato

sia

tu

S'
Per

ben

costruire

fare
dire

insegna

passivamente
che

attenzione

il verbo

verbo

questo
latino

doceri

che

istruito; e come
non
sono
che
s'istruiscono, percQ yuol sempre
al nominativo,
oome:
persona
essere

il

sogna
bivool

le persone
della
nome

Ifanciall

a' quali s'insegna la

grammatica
che

i fanciulli

istruiti

sono

alla

cio,

Pi^eri

qui

docentur

gramma-

ticam

intorno

grammatica

S'insegna la grammatica
ciulli,cioff"

a'fan-

i fanciulli

istri^tiintorno

alla

Pueri

docentur

grammaticam

sono

^ran^*

malica

La

grammatica
a'

che

s'insegna Grarnmatiea

fanciulli, cio,

matica

intorno

faqcii^Ui

la

alla

grami

quale

pueri

gaam

do^

ceniur

istruiti

sono

*
*

Suo
j

A
per

principio

illius

quando
seguente,

ejus

per
come:

non

d'
;

ana
e

si

Suoi

sua;

frase
suoi

suo
sue

riferiscono

sue

al

sua

per

si

eorum

regime

rendono
earum

del

verbo

ifix
Il

caiattei'f eccellenle

SMO

Ma

le
,

iu($

La

segue

suum

modestia

sua

ipendevole.
Il fanciullo che

relativo, si fa

che

come

optuta

est.

regime del verbo segiieDie


sono
segattda lo, la, li,

che

Tolta

ogni

preceduti da

al

s'rapportano

8f

il che

EjtfsindaUs

di

uso

suus

Io rende

Sua

com*

eommtnat

eurn

modetita

"y

la

modestia

sua

Puer

st0a

guem
destia

commendevole

commendai

rende
me-

Tale

proposizione,non

La

rendersi

latino^

in

tale

son

talis

sum

non

sei

quale
qualis

pu

tu,

tu;

ma

meglio rivolgerlanella segunte


Non

aon

Non

quello
tale

cio

Non

sei

tu

i$

gui

sum

iVQ/t is.est

pea^i
quello che ta

quale

non

che
tu

quem

tu

putas

pensi
ride

Tal

ridono

Alcuni

quae
il

come

quod

primo

hodie

pian- Quidam

qui

eras

ripetuto, il primo
ed

il secondo

qualis:,ed

per

si

esprime

per

vero
per 1*^^ ea , id, ovil secondo
per talU

padre, tal figlio

Tal

Qui pater

est

pater, est,

Allorch
id
^

,,

tale

Qhe

non

per

I^a. liberalit deve


che

seguito

medesimo

gersi per
ea

ridente

fl'ebunt

tale

Quando

he

oggi

piangerdimani; rivolgetela

dimani

geranao

qui,

che

aggi

ad
pregiudichi

talis
non

pu

esprime tale
congiuntivo, come;;
si

Ea

al-

esse

mini

debet

qualis

us
fili

tale

esser

che
,

simile
al

ut

da

us
^is est fili

rivofper

tiberatitas

ut

is
,

ne*

noteat

cun,o

{.a forza
che

della

virt,

taJe,

V a^niiaiQO an^ch^ oei

no-

JEn

est

wi$

prohitatis

ut
,

y^l in hvste diligimus


II

iUam

iftl

Qoando tale sta in luogo di


esprime per hufusmodi ( preso

%i
per

Utiusinodi

Chi

Dqn

tai ^orii^, tal fiitta,


ia buon
parte ) e
,

(preso io-ca^iya

amerebbe

fan*

tali

amet

qdi^rebbe tali pefQh non


fone?

pome:

htqu^modi pueroioM

Quis

ciulli?

parte),

nqt^

istiuitnod^utniine |iqi|
odfrit?'

Qm's

Mede^iniq

dopo an
ipse ipsa ipswn,
Medesin^o

per

nqme

^i ^sprin^e

pronome

con^e:
"

medesimo; io meda*
^* uomp
simo; %a medisi mp
rode

fi tempo

il ferro

^omo

ip$ef gq

i|ieder f^ett^ta^Arrum

ipm

ip^9

tu

e^edi%
iffsi^m

nimo
E

quando ip^e

bo, si

in

mette

ia in altro
Vayai'o

caso

nuoce

nomioativQ
,

le

del

riferisce al nominativo

%\

italianq

in

qi^antqnque

ver

come:

iif ipt nofi^

Avaru9

stesso

Neppure
Ifeppure s rende
f^lcunayoce
l'ho

Non

Von

tra

fa/te

J^um

"

i^no

Nem

quidem^ frappQnen4q

n^

medcsin%a

nfilla medesima
si rende
per ^o^

-t^mquam,
amo
]["'

^^^ le

"

quidem

q^uidemdefuit
guisa

guisa
secus

vidi

ne

unus

frase
se

coin

vedatp

neppur

ma^c ^eppure

La

per
auidem

nel

ac

significatodi
perir^dc ac ^

come:

nella medeiima

fc(Mfmio

guiia Mlum. perinde

fratelfq

fraurmeus,

'

Mtrb
Iloii 2^Uro da
^ilraTolta

tanquam

si

ac

ama
non

secus

essct

este^
ac,

(rater.

mcus

^hcj altrimenti che

quello ch*era

Nxtn

^st alias

guani

erat

oUm

!64
Qtielo de^
de'

QuellQ
jj^trum

due

due

si

che

ch$

esprime

uier,

per

^ff'^

come:

Quello de'd^e che


pagher rammenda

si disdirk

muU
demmav.rit p.ect^t^i^

Uter

tabitur

Qualunque

Quaiurufue qaando
di

luogo

quicnmque
quaecumgtue
quantacumque,
quantus^cumque
^

sia la

molte

'

usa

coin:

multa

41C

ejtts
memoria^

oblitfis.cifur

tarfien

qualunque

Chiunque j qualunque, quando non


(lue, si traduce
per
utercumque

pome

per

cose

Chiunque,
di

iq
tpa^ui'lq

grandezza

Qa^int^cumgue

dimentica

Dulladimeno

egli

inepir9 "

tua

Qualunque

alla

s riferisce

si

pnrla

che

utracumqiie

(hiqDquede*

due

partiti ri-

Utracumq^ue

porterla vittpri^ periremo

perituri

riferendosi

Qualunque
sta

tare,

iu

luogo

quotcunique

di

sumus

che

cose

quanto

per

quontu)nv(s

vi^trit^^tatnei^

pars

si possono
si traduce

multi,

multae

cpn-s

per

multa,

come:

benefizio

Qualunque
faccia

gli

ad

darai

che

un

ingrato,

oiftt

abbatapza

tu
non

%iotcumque
tuinvis

officia
satis

Per

Per

quanto

quanto.
j

tuttoch

ovtrero

qu"^

uiutia

apud

ingratum

posuerii^
nunquao^
coi\iu^kris.
,

m,uUa
^

sebbene
si

tuttoch, sebbene

rendono

per

seguite da un
guantumvis quando queste yoGisnno
ridjeltivo o da un participio;e se il participio sarj^
d'iin
ver)"o di prezzo,
quantcumque^ coaies
per
,

Per

quanto

do|toeglisia

nuiiadimeno. ignora
cose

egli Quanti^yif

molte

tamt^n

sii

ignorai

dactuf

multa
^

i63
Tulio

^betiimable

za

aia la scieti-

sii
(fuantibuthgp etlimanda
docivina
puci tnquruiileam

ricbrcaiio

pttchila

' csi
E^
fiKdne

si

difendii

rivolge,

difendi

Casi

che

cosi

si

che

amici

cjuestaprpd^

Piccine
che'

riende

in

latino

per

che

Se

he

ifuo ,m,.sed

Hon

idi' sia

JToH

pili card

(ibll'ahi-

se

quia,

"

.......^

,,

rddetelo

mihi

ifao

caror

seguir

ne

.,

per

come:

quo,

dhe

l'uno

.'

comparati vo$

dii

eg

.J

^uod approkeni]
edquod

Kon

iiia

apprfi,

\6

perch

Non

quod

non

amico.defendi$f

tuos

crnei

Non

amiei?

l tuoi

tuoi

"

"

Non
Non

che?

cornei

negazione ^

lina

liitier xUer

#i"

rende

Si

pei'

Non

che

io

Ken

pensi

non

"fuin exitimem

Non

Non
i

Quantunque

io abbia

alcuni

inaivagiynon

questo

che

questo

si rendei

questo

per

ideo

non

per

continu

dn

salntatl

t"er

da

lin

porta
Xa

'

j come

salutavenm

non

ideo

ovvero,

ide

an

sun

an

;
$um

coriii'

iniprobui'

che

scguitrf^A

verbo

espfinie \t latino,

essre

ondia

guente
se-

proposizine: (juellhe^ ma^giotnitnl m*imi^


la cattiva
salute
di ini padre
st
rivolge*

salute

porta

non

nome,

che

continua

imprhus

Quello

idf

ari

ntinuo

non

nuo

quello

Quamt^if imprbos

io .fiiamalvagio

Quando

nori

per

il

di

mio

pi

padre m*

ini*

f^aUiudo
ioUiciiat

patrie

aie

potissimuni

i66
E

seguir alcun
agli esempj che

ne

noti

se

conforme

illud

che

Quello
r

che

spero

vive*

che

Quello

Quello

che

esprime per

seguono

Illud

immor

fmturum

me

spero

totem

ctertiamente

Quello

si

nome,

io

temo,

JUud

vereor

ne

dubito

(dopo

vereor

ne)
dubito,

cut

Illua

(dopo dubito^

an)
che

consola

proposizione,

La
la

mi

terra

lUud

ingannarsi

un

si

imrhobile

eon$olatur

me

il credete^

'?

crede

la

esser

Errat

immobile

terra

che

chi

quod

rivolge

S'inganna

qui

terram

putat

esse

immobilem
?

?'*.

'.

Che

cbe. segnano

esempj

GU
il diverso

in cui

senso

in

Ch^

ti

lo

qu\

costata

Quin
casa?

posso

ha

io

parlar tecoi^

che

preso

ja

mente,
diversa-

hic advolas

non

connitit

haee

do"

sua

Sapiens
prbet

non

provi
che

qui

veduto

non

che

dovuta

alla

Gli
differenti

maniere,

uniscopo.
contare
nt* acqua

Poe* acqua

di

Innanzi

'

proficiscarguin,nisi ^^
priusquam te uiderim

Laus

virtuii solummodo
laus

ovvero,

avverbj

ni$i togam
suaipsit
nihil affivmatquod non

hinc

Non

non

loqui possem!

tecum

aUud

Nthil

jiv inerbi di

Qua

cur

Ubi

Utinam

aveste

che
nij^nteasti^ura

lode

sono

o
,

Quanti

virt

si

secondo

motarisf

cur

mus

t' abbia
La

questa

partir di

Non

non

Il savio

si rende

Quid,

1^
Noif

preso,

latino.

corri

non

Che

come,

ce

tardi?

Che

mostrano

quantitk

quantit si esprimono
secondo

le differenti

a' nomi

debeturf

soli yirtutidebeiur

di

che

cose

si dice

Quantum
Parum

aquae
aquae

in

voci
non

latino

in

alleqoali
si pos*

Mote

Mulum

acqua

Mo
Pi

gtiae

Minu

acqud

aquae

PLu$

acqua

aquae

Tant'adqua

Tantutk

Assai

Saiis

acqua

Trpp

d'acqua
poco
Qualche! poco d'acqua

^iter ^
Un

Va

aquae

AUquantulum

si

verbo,

aquae

atadti

toc!

queste

acletii*

UH

esprimpao

{ter U^

(cd

uu

tviter vulnei^atai

ferito.

tllei*al

ili

Quando

le

Leviier

che

C0S6

it'aseitur

si contado

tion

gli atverbj

allora

grandi,

(dssno dirti

quantit si

di

rendono!

appress

Isooie

tcieiiaa

QaanU

dctrin

Quanta

sciensa

docirina

Parva

Molta

scienil

Magna

Men

scinsal

Minor

docirna

t^ili sciiiia

Major

docirna

Assai

Satis

scienza

Tanta

cinza

Irinni
si

Contare,

a^ nnl
fa

Quanti

uso

tiimit

segue

cde

Pochi

libri

Fauci

Molti

libri

Malti

libri

Meno

libri

PaUciorei

l"ii libri

Plures

libri

Tot

Asiai libri

Troppi

Innanzi

Qaania

modesto

modesto

llolto modeitd

dn

col

nUl^ UM

libri
libH

ikuUi

fimit multi

ad

possond

libri

Sati

libri

si

come:

(^uot, o

libri

dbctHHA

accordano

si

quam
libri

Tanti

magna

doctrin

piarati di cose
di adjttitiche

li

che

doctrin

magna

Tanta

plurale

dome

docttina

fimia,

scienza

Troppa

Poco

qat

Comes

poco

Poca

TantUum

pocoi Essendo
arirerbioi o aa

Un

niniium

o
,

to,

aguae

Wimis

acqUa

Un

aqua

adjettito ad

Yifri
Ubti

^t

Quam^

Ovver,

Parum

modstus

Multum

modesiui

cerbio

mdeiti^ittf

i8
Meno

inodett

Pi
S

Minut

modetto

luodestus

Saii

modetU

Troppo

modestui

fmis

grande

%\

Tarn

tDodesto

modestui

Tantus

tum

ta

SI

piccolo

Tantulust
ad

Innanzi

teilenza,

excello,

come,

come

usano

comparativo,

un

Innanzi

Quanto

amato

E'

amato

E*

ad

praesto,,

lum

verbo

un,

d'oc-*

malo

supero^

ad

estl
.

Paulo

doctior

Multo

dociior

Tanto

prtsias

^
'

'

verbo

un

doctior

Quanto

ordinario

quelli avanti

con

aljh

t tte^
iqttii^i

sod

gli adjcttivi,come.:
Qaam

poco
molto

la^

appresso

Quanto pi dotto I
Un
po'pi dotto
Motto
pi dotto
Tu
tupn tutti gli altri

desimi

modestiot

modestus

Magit

roodcslo

Assai

modetias

Parum
'

amatur

MuUum

amato'

a/naturf

quantum
yalde
,

plurmum

ama*

tur

meno

'

pi

Egli

Minua

amato

amato

s amatOi

E' asaA

Satis

amato
.

E* troppo

peju^ f

Piti

ojhger^

Sum

amatur

isi rende

per

oderam

pejus

che

meno

da

plus

piii
Piif^ che

the

ntmio

In

amatur

come:

V odiava

Io

tam

vi'bi orfr^^^c

aniatur

.Nmisy

avanti

magis

amatur

ama,to

Pi

Tantum,

amato

tanto

amatur

Plut

qualunque^ {nanfera si esprima pia


cui on
seguiti.^ rende
per quarn^
prudenza'

coraggio che

Plus

meno,

il

come:

foriiludinii qum

pritden^

tiae

Meno
E*

citta

che

pi stimato

borghi
di

'

'

sub' fratllo

Pauciores

Pluris
tr

urhen
aestimalur

quam
quam

uiei

e/iitfra"

gli esetnpjthe seguono

Ossek'Tate

Aveva

che

modstia

altrettanta

Habebat
ttn

Bcienza

mdeit^aari-

tantum

ici'entme

Vi

Ibi

fratti cbe

altrettanti

erano

E'

jrucius

tot

erant

qnot

flore s

fiori

pr^adente che

altrettanto

Tarn

prdens

st

fortit

qtiam

bravo

Ti

che

altrettanto

am

mi

ta

Tantum

te imo

quantum

ami
Ti

amas

tne

che

altrettanto

stimo

mi

ta

Ta^nti te fitci quanti facis

mt

"

alimi

T'

altrettanto

importa
me

lUa

quanto

parvi

importa poco
clie

differenza

La

nel
()arlai'si
primo

nelP

contare;

*^.voci

prezzo

ifiea

di

dipenctedd\

notata

che

cose

si no
possonel
terzo,

non

iontabiji;

cose

adjettvot nel
precedono un
ordinario; negli al^ri un
?e.rbo^di
che

Terho

un

di

esempio

refer*t, guani

magni

avrete

ti

altro

altrettanto

quarto

tarh

JlUrettantoi

jJltrettitnt iii"fixiedi
'diversi

frase

una

secondo

avverbi i

il

si

esprime

rappqrto' che

ha:

con

rrfcreii'

dsi
?".

si

A
Ad
Ad
Ad

di

nomi

esprime
di

nomi

Totidein

contabili, per

adjeUivi, per

Item

un

verbo

ordinario, per

TantrAdem'

Un

Inerbo

di

Tantidem

Tu

hai
ho

prczto
ozio, io

molto

non

Haltes

ne

hai

'

atii

wukitm

kae

Han
,

altrettanto

lo.liOv.moUi

.i,

TnUinieH'

per

cose

contabili,

tion

cose

tantumdem

libxi^

tu

Aoajtie

altrettanti

Merit^aqo d!

mihi

.Sunt

notati

multi

jaon

tibi toiidem

sunt

esser

libri bene

seguenti iiiodl di'dit^

E'

'

prudente, quantp
del mondo
lunque uomo
cos

altrettaato

stimnto

Tarn

qua"

pruden

e$i

qui

quam

maxime

Tanti

quanto

fit, quanti- qui

plurimi

mai

Mi

stimarsi

possa
air pari

un

altro

gradito quanto

qualsivogliaaltra

ooia

Id

mihi

quod

tam

maxime

gratum

eef

quam

17^
fi

Tecchiaja era cosi


Sparla quanto

La

maxime
i^ampi^tetiffa$tkqtki

pigt qiiatitdittai

cos

iunque altro

Senectut

onorata

in

in

qua-

luo^o del

honorabatur

tantum

Lacedemone

ubi

quantum

maxime

ulda-

ito

pia che

Tanta

tanto

che

meno

firoporxioneth

a
,

"5he Seguono
ftezdpj

Gli

liDo retiderfe in

pi

tanto

modesto

tanto

stimato^ qanttf

meno

^t,

minor

la

di

verso

mia

la

Ci

md

quo

quo

superioret

si

pib

ette

piU

Id

soi*^

nessuno

tabto
visiioad,

bisogna

dVete

Noni

iielle diterse

Toei

pilidotttf

pia j

Coin

conoscere

per

omnes

dotto

Il fanciullo

et

quid
majorem

quo
eo

ad/Ubendani

dijad

eurdm

eue

il ntn
ti senlarseglieli

tte n zi d ne,
rendere
in latirio
a

predette

le

doetiiimui

Omnium

idniiuM

doctu

maxime
meno

quod

eombinai^ioni

tatti

di

st,

miterritHus

ita

ficitiUi est
id

lifa fare

vistMi

expeetabatur(quodi

nemine

iimu,
Fatentur

asar

Il

'

mirabiUtis

infelice

uaggiorr cura

mea

v' comparazione}
perch non
niiserioi*
eo
Qtio quii vitiosir
ut
st, ovvro,
quii vitiosie

cdsadiflScile,taito

pih una

e
a

tie qarito
eoiiverigorit

Tutti

iti

tua

te

tanto

si

iti te

qum

aspettava

Quanto pi

quo

humanitasjuentexcliior

me

superiorealdi

verso

sembrato

bneflenfti

tiia

OTendentc^

Il

dctior

est,

eapls iebeo

Tibi

pia debitore

tanto

te

quanto

ti

dr6

mditioi*

quanto

di

piti suprbo

dodo

pj

tali nodi

come

deb-"

dott

pu

latino

moatratio

si

di tatti

che io sfimo

Omnium
il

pi

Puer

minime
quem

doctu

plurimi

omnium

ci

il fa^niall che

'io

stim

II

Puer

p"h

omnium

quem

minimi

st

quam

facilUmui

Eso

quam

minime

CIO

Sii

il

pili indulgenteche

trai

Sii

il

meno

potrai

indulgente ette

faciUi

meno
/ar-

^'

UVio

tu

tt
\
ejtgbe

da

favole?
Non

taiit?"

pob

credermi

Non

iasoteilto fet

putem
insoleos

Troppo

thppo

^ai r^egtm

ricuperare

la

salute
.,

rileVer^i

isome:

quani

o
,

restttuatur

$cu}iiaU

/lui

ut

qttam

sanitatixrstituatur,

essi

per

seghono

ut^

guam

4a

u^nerii k^iit^
Bgpj^lotrjDjpppf)"|f^ P.li^$^

ha

per

per

su*A

non

pco

iillfletlenilo'au
gli'^mpj che
renduto

-,

petj

r-^geH

al

putem

me

EgU

despiciaiH

insolens

me

esse

mmbi'

parum

hoiiores

ut

iutntam

mm

tam-

re

che per

'

taixto

sono

ni

tions

onori-

disprezzo gii
Non

in

Ihest

eonfidam

fii atei

taHU

'

che

amblfeio'ne

eliaai

At

lea$?

fabulas^

perfidar- Non

stimato

tanto

ctii

tantum

(li lui

mi

Ho

%Bi

He

tVf^picflit- Plur abhisk sc^let^a ; qaatk ut


ti, perch i giudici abbiah*
iifui'jUdic^amhrat,Oifuani
di
lui
compassione
cujus judicet mereat
l'soiio
mihi
alto ^tnl^i
n
.MMJQe.tumu^tt^m-.uP./hrtunit
troppo
Egir

Ha

commessi

'

perch a(or t4iaa:fK"saa^noA"

ceisuii.
.

"t

,M

"

posiit-, "

iiocere

frimnd

?'

i""

cui

q^"tm.

possit

n"He^e:
.

Ti

stimo

troppo

per

Piuris

biasimarti

,.

coadutie

quest'affare

'Miftris,tieslimabalurs

^r

eletto

essere

quam

vinceret

ut

pco atimato

miUtet
,

vincere

ut

grat

rem

Patttionejhaek^t

troppo pQcht^sak{^l|per
troppo

MHim
pooAySpiitclh

egli troppo.

Era.

vi-

te

!'?.
Apetipm- .
hiab4'tge^^ii,quam

'*"

per
Avcvai

ut:

quam

'

"

Ha

faeio

te

ut

quam

eligereiur

"

Pi
il

)i
,

in

Questa

latino

tifi

ed

ed

nome

hpii

ha

'io At ratino
Di

tutti

grande

il

vizj
della
di

in

preafertte'dell'

non

v*

superbi^-.

pregare

Et
^

"

di

princpio
in

finito,

passivo,

pi

il

.Jiversanient

rende

$i

gerundio',o Vi aitile
teder
gfi sempj

Ili tempo

ebe^stti

all' irifnitioi'

verbo

un

cKe

secondo

prepo"A^iorie

nome

un

verbo'

tott* altro

conti)! nazioni

comef

omnibus

majus
Tempus

tra

fi*ase, tra

vitiis

superbia
orandi

nulLum

et

V
\

di

^Vernava

"l'eter liir- CorUr^mifCbml^e

paura

4^fkr6kende'

retar

preso

^A. gran
primo

piacere d'essere

Tu

farai

il

Sumft^aperfundurfaetitiaquod
Lineai

prima
.

mi

di

il

piacere
Pergraium tnihi ftcarh
(cio,se gU scriva)
scrivefgli
euff^^seripsprii
infelice
d'esser
sei
Q te infuUcein
Quaoto
qui uUro

ad

'

?.

ino.rt?

9tpsso .alla

(u

corso

(che tq

j
A

secondo

t^no

in

la-;

cuqurrens^-

ceni

da-

Queste preposizionisi esprimono

Da,

ne

porsq)

sei

stesso

ad

il diverso

cbe

senso

offrono

co

ni

facile

rilevarlo 4"^'seguenti esempj

il

sentirlo

lo

tu

diresti

(se Quem

sentissi)

dire

parlare

il

audias, dir.
latjfuenten^
mente
(il presente pi eleganteil condizioi^le)
che

cas

dice

(per

?ero

si

il

Ut

dicam

veruna

vero)
Non

(che
Non

da

niente

aveva

ti

scviyerti l^thil

scrivessi)

sono

da

uomo

quod

kahebam

ad

te.

scri^

berem

Non

tornare

sum

ea

est

"fM pedetn refitroLm

indietro
madre

Tua

educar

non

i suoi

male

da

donna

Non

figli-

tua

mater

libero.t

quae

ff\a(einsiituqt

t(ios

Per

Son

Per

varj i sensi
di cjucst^ipreposizione

per

mezzo

moJti

i modi

renderla

di

egueixza sono
Quando aigoifc^verso,
}1 mio

s^loper

te

Quando
^'

sta

la

nidore

per
libert)

(versodi te)

in

lihert-k

noi

luogo
(della

esprimona

diversi

per

con-

latino

in

come

Afeum

di

clie s

in, t,

dtl^ di

ergati

am

come:

tiberiatis ent nobis

Jmor

studi

it^natus

naturale

in luogo,
Quando significa

invece
^

come:
4

fitr una
^lonc

spada prende

(invece)

ha-

un
-

Pro

gladio

stinUt

heo

giHi /usUm,

174
Qaaaclo stgnifio^a
b

L'ariH). per

modestia

tqa

di

causa

JUum

Quando

fltigofica
per

vo^eoteri ci^

per

lu

aignificaY

cara

guam

ama

come

Idlfe/^uripsiuteaus^jQ

ia

per

tua

Wfinc^

intenzione

Qmnem

ciiram

aa

gratia

coq^e:

va,UUAdiaat

in

confr

Iute

Quando
trarlo, come:
Temeva

significa
vantaggio j
n
la t^a

per

DpiDaodargrazia
Avanti
Si

ero

vf

fuciam

Quando
Qgai

propter

nmor0j

ameure)
(ffir

Uva

t^dettiam

(a cagione)

Far

pome

per

Timeham

qualcuno

f^eniam

infinito,

un

ala per

salute

/astorey

il

qoD-f

uitae tuae
alieni pet^r^

con^e:.

rupandendum,
spanderet, reipondendi
ad

Surrexit

r""p.OQdere

sa,

oTvero

r-.
cai4*

surrexit

respon"

q^uime

okoneret

surus

Mandofiuni

qualcuna per

JlUsit hotainem

ay-.

fisarn^i
yanti

Riposatevi per

lavcurar

Quando
Per

comparativa, come::

an

meglio

Chiare

accompagnato
Ne

annojarti

noB

Per

paco

che

si

da

labores.

melius

quo

ncganone

afftram

ihi taedium

esprinve per

come

minimum

vel

come:

Per

che

voglia riftettere, comprenderai l'afiTare


poco

In
si

per
me

tu

questi
esprime

come

modi
per

di
vero

Si uelm^inimum

dire

che

rem

per
st

cogitarevouerii,

percipies
me

mette

per

te

dopo

per H"i ec.


il prono*

175
Per

me,

Pier

te

io

prqnto

son

t' importa poco

Mgq

ftero

it$m

Tua

vpro

parutn

avutQ
significa

Quando

Aveva molta letteratura per

H^uanfQ
Erant

un

Romano

e^'uUilp per

la

Prq

coi^e

in homine

ut

Ifo

litUrae

t^ano

per
f.*abbastanza

inurest

a,

n^ult^e

erudita^
tea^pqriffus
ert^4^^ut
sqU^ en

Eratutillis

quel t^mpo

abile

Era

pqratut

aerate

et

fia

Senza

SenzfL^ Quando il yerbo ohe precede questa pre"p


^a n negazione, p interrogazione,
posziqne, non
81

esprime per

se

^ione,
come

inf

come

chiqder la pprta

^' ijscitq
senz^
Ma

/lep

il Terho

sar

Exiii

nee

Jor^s elausit
da

accompagnato

irrogazione,^'1esprime per

una

nega*

qu\r^^ o i?i"(',

dotto

diven

NfssqiiQ

Nemo

senza

legger molto
pq Rivenir ^q\.\Q en^
Htqdiar gioito^

fit

le^at
iii^deatf

lum

3i pu^ qncl^e esprimere per


a?ert|^^ttq Nan

addp (avantiche)
Senza
modi

I*

Sfilza piangere;seiiza
a.

Passar
senza

per
la notte

un

per

nome

temere

come:

tihi

dixerim

infinito si

nn

priusauam

profici^carpriusquam

vah

avanti

nUi n^ult

poiett doctus^en
(^uis

Cibi

ITqn partir^senza

rt^ultua^

quin

aactut

ferenti
pa esprimere in dif-

come

Si^e laeiymUi

une

meu^

adjettiyo,come:

dormire;

tenza

offendere

la

sua

co-

NocUm

ducere

in$omnem

fidef aequQ

i taluna

ii/|iiitQ

scienza; senza\ lamentarsi


3. per
Senza
senza

far

uQ\avTerbio,

embiai^
di Q9n|et

pensarci{

come:

jpistimulanttrj
(/etl^r

^mfin,

intpi^'.

4. per
Voi

oomes
partio!piO|

un

comprendetequesto

che

lo

ve

derc:

seqza

dici;

Id

senza

ri-

frenza

etam

tardare

ta

intel^igisi
interposi"

tacente

ma

joco;

remoto

nuUa

mora

Dopo
post poli' accusativo;
si rende
posto
per e e

si esprime per
Dopo
il secondo
qnnndo sigtifca
coir

duni

Dopo
Dopo

accusativo,

per

pranzo

Cicerone

dubbio

aenza

Secundum
H

Ciceronem^

Cig*irone

deir

Dopo

il verbo

ed

postquam

per

seguitoda

dopo

couie;

oyyerot

omnium

est

infinito

un

si inette

si

esprime

differenti tempi

indicativo, come:

aver

J)ppo aver
Dopo aver

Sono

scriba

letto scrivo

Postquam

leg

letto, scriveva

Postauam

leg^ram scribebam

letto, scriver

Posiquam

tegero.scriban%

luogo

In

cbe

mostrare

si vuole

esprimere in latina
lidifferente
signltcata
Eccone
gli esempj
di

dire, secondo

di

con

di

)e maniere

differenti

questo modo

esso.

luogo di leggere
legere dfiberet ludit
gi oca (men- Cam
dovrebbe leggere)
In
luogo di giuocace le^e Cam
pQsset ludere, legit
(mentre potrebbe giuocare)
Leggi a luogo,4i eberzare
autem
augart
Lege non
(cio, leggi)
In

tre

Egli legge

in

luogo

scherzi

at

(tu
iicherzi)

cbe

Legitille

tu

esprime

per

m.embro

della

do
,

lungi di
nedum

tu

v$ro

nigaHs,

contrario

lungi dt

Ben

Ben

Orato*

facile prinoeps

rum

Quando

un-

praadium

Post

primo degli Oratori

il

coli' ablativo

ab

ina

essendo
con

seguito da an infinito, si
il primo
il congiuntivo, ed

^nisp in ^ai

si tro^a

diviene

il

secon-.

come:
.

177
di marmi

laDgi
riguarda

Ben

Hjg

atpicit, miinm

mM

umet

appena
mi

mi

ei

(mi riguarda
lungi che

appena
ben

ami)

Se

leggi questo libr n


anche
il primo Terbo

Se
mettere

leggerai queito libro

Se

avr

dare

se

esprime

fosae

se

dorma

te

Se

minimum,
temi

pi grot-

nterrogavilan
Neseio

no

simili

si
,

nelle

zioni
locu-

esprime

per

latior

bo*^

9tiet

dormiat,

an

in

latino

nec

ne

non

si
,

ed

non;
o

dovi
essen-

io

per

saltem,

per

glinomini,

temi

ut

meno

certe,

ut

Deum

tinte

Quod

te

altrimenti,

Se

non

fosse

Se

non

che

se

al

contrario

che

il fuoco

V avversit

si; sin; in

Sin

aliier

Sin

minus
nisi

Niiijone,

Come,
cosk

prova

l'oro,

prova

gliuomini

forti

vero

se

come

Ui

autem

quemadtnodum

probat

ignis aurum
fortes yi'

sic miseria

ros

Quando
s rende

certe

at

iVifi eaveoi

guardi

ma

se;

nonhomine$,

Si

Dio
ti

non

Come

come:

almeno

Se

si

no,

esprime per nisi o


medesima
^frase almeno
rende

si

questo

Che

doman'^

se

se

congiontiyo,

si

non

nella

Se

,' informarsi

se,

bove

IO

non

dubitare

come

Se

Se

laetahor

Ubrum,

deliberare

tradurre

occorre

Ella domand

se

col

utrum

an,

come

del

non

per
cui

in

sa

iegi hunc

toegHo;

ardire;

dubbio,

sapere
giudicare, dire
se

ne

di

i Terbi

dopo

samnare

Non

al futuro

Si

ne

piacere

piacere

Se

nec

a^^r

per

come

cum

sta

col

in

luogo di
coogiautivo ,

mentre,
come:

poich,

iy9
cQndaoeviiDO

lo

Q}mt

Cua^'ad iUfipticium"liitfercCffr

al rap

cpnduc-

plisiq(ment|re lo
yano)

pome
1^

la

cosa

fosl)

cosa

Cme

'

4eji

(poicI| ^iiifmfta "

oqak

ti reiide

ff

latino

i^

mr

pcrit^z

wa^

con^e:

Pome

intendessero

se

^0rin4e

vi|"tQ

aves^efo

se

qus^1 ()uasi inulU^ant g,iml9ni

egli fia

specie di persona

pome

Stare pe^Rj andare


Stare

andare

perj

)
)

Deve

da,

dov,er.^j,bisqr
usati
di

punto

participiorff5^

si Inette il verbo
seguente
col verbo
surn^j e^j, cstji oome:

da

jam yicerint

4Qv.en^ bisognarti

sul

cqss^

una

si

nfnto,$ono

un

al

Sta m

qvere

a,

che

sqltanto

inostrare

d^

0^re

a"

quando, seguiti da

gnare'jf

fdfiterif^

Quqii

jo fos9 presente

se

Come

Ha

^i^itft

fv

per

farsi

rt^, rif/7|

fiiscet^iims ff"

partiifa

^tava per prendere

(ef^

ci^keUq

il

Mojt

punto)

sul

ojam^am onpidq

bisogna

io sia cosi

che

Non
fi^bile?

Ma
per

dum

caso

eo

se

mostrano

il

passivo:(

come

dire)
(sipotrebbo
eri
ut opjjido
potiretuP.

n^^- Afe/tf iu^ nadi^rt\^9S8(9,


di i-

dite

sof^na

fate

potUiVMt.

anche

erat

in

l^ obbligaxtone,la frase si rivolge


si

c(elparticipiodus,

c|so

daj^

pisogna repimere le passioniliComprMntHae mtit li^idines


esser
(le passioni debbono
represse)
h
ad taborm
iucitandu$ M
]pa oisogiiQ 4'e98efe eccitato
alla fatica
E

se

governa
In

diim.

i) verbo che
l'accusativo,
con

est
,

pronome

che

si fa

si mette

segue

dovere,

segue

come

uso

al
:

del
caso

non
bisognare
participio neutro
,

del

verbo

il

noma

iBo

Questo

che

mrre

noa

aprireil

td

4ohHm

Boa

ini-

t9ikr(i$

mum

dolore

mio

Saperp
essendo

papere
in

de

Utino,

araoti ad

tfiSllitonon

un

^i

rea*

come:

di ")tteita
ceSeppe profittare

J?a opetuioi^

$i$

mtu

pisioiie
Mi

Mi

par mille

mille

par

ani|i di rivederti

anni

ffihilmihitam
ut

Nop

dipende olle dft

ci

pbe

te

bai

voeifirarit^

frustra

di faticare dimenato
A fona
dotto

Per
";aUivQ per

doctm

f^uM" labore

evasit

dire

non

dir

non

f^yvero,

vociferare

forza di

sei

id

dirp

guamvii

Tu

i^uominut

ttat

i^num

bel

un

be^ dire

qn

te

te

fiat

Avere
Ta

Per

si fjccia

non

da

dipende ch^

Non

longiuM^t,^uam

ndeam

te

Tu

malm

4icam pe^^imm

ne

pessimo
Aver
Ho avqto
)Io avuto
vinto

la

la fortuna
la

hai

di vederla

disgraziadi
JVon

Nqh

fortuna,

motivo di

esser

aver

la

aver

Mihi

eontigit ut

Mihi

aceidit

motivo

est

non

est

eam

vingerer

ut

timendi

4gi$odtimeas

Malgrado
Ito fece suo
malgrado
V ho liceoi^iatosqo
malgrado

Id

inwtus

fUua^

tnderem

rt^ione

Ttbi

laniere

disgrazia

feoit

int/itum

dimisi

focus

^ non

|8f

^uairnHeldmitaret

mftlgnidole raddop- Eam

aedite

La

piate grida di

lei

iruef*

fcit

Fate

attentione

d'un

albero,

seguenti modi

a^

dire

L'altd

d'

tape,
Il

d*una

Media

arbore

summus

albero

d'Una

)n

mezao

Il

basso

del

'

mercato

d'un

d'una

albero
,

media

mt^

rupe,

mone

arbore

In

tumma

In

medio

foro
arbor, imu$

Ima

tuffeis

mons

diui

montagna

dell'albero

dima

summ

arbor^

rupe
Alla

Stimma

montagna

Una

d'un

mezzo

d'una

mone

montagna
La

Il fdnde

del

Imam

mafe

metodo

di

mare

TtA

AWESDlCE
Del

digiti

Extremi

dita

delle

punta

Contare

del

giorni

mese

press

i Jlorhni
t ilotdanipei* denotare i

giornidel

distingueva
ho

keb

Calendej,\eifoneje%VJJi
Le

Calende

indicare

volendo

il

None

dicevano

quando

di

cinque

Nonie

januarii

Avevano

januarii^

Januarias
mesi

quattro

glie,Ottobre^ ne'quali
I^er mostrare
dirsi

a'

januarias.

cinque

d'

januarias

ogni

onde

mese

il

intendevano

ordinaHatrielitea' tredici,elle aetondo


la itiet def inese,
Romano
sicch
era

erano

Calendario

dicevano

januarii

valendosi

Gennj

Gl'Idi

Jdibus

Catettdis

ordinariamente

rano

de
On-

mese)

(ennajodicevano

di

primo

dell'Ablativo di tempo.
Le

il primo giorno d'ogni

tempre

erano

il

le

giorridavanti

(ciodie

a' 7.

venivano

le None

dalend,

pridieNonas

Maggio,"L*
gl'Idia'

\ None

pvidie Idus

i5.

g'Idi

poteva
^onasj
ante
dalende, le Non" 6

CaUndak

dttte

dicendct

il tredici di Gennaro.

m";utravano

eccettuati, cid, Marao,

pridie Calendas,

altrimenti

"

co
l'anti-

ante

il giorno dopo le
Idus). E per mostrare
dire
gl'Idi, poterano
Nona,
poatridietaUndai
tiaUndarum
Nonarum
Iduum
potridie
L'intervallo
che
dal
primo del mese
passa

Idu,

che
an-

il

mese

tra

J^assa

eccettuato,
le None
ed

r intervallo

apparteneva
1 Romani
mese,

che

passa

alle

apparteneva
il

13

alle

il f5,

'

a' 5,

None;

apparteneva

dagl'Idi al pritpdel

ti

a' ^

l'intervallo

mese

che

agl'Idi; e
susseguente,

Calende.

adunque

esprimevanoil

per

numerd

indicare

un

giorno qualunque

de* giorni di

cui

questo

del

precede

i8i

gridi,

None,

le

che

denotare

olendo

Gileiule

le

il 3. di

y^priiitf Quinio

NonaM

jpriUa

Nona

ante

dal

dello

None

vi

mese,

stesso

Per

7.

cncfue

sono

il

mostrare

Junii

Ida

oetatw

giorni
d

ottavo

dal

G-

du

ante

dal

perch

cadono

cui

le None

le

di

Maggio

dello

stesso

Giugno

junias

junii\

die

die

giorni^
vengono

tenia

Maii)}
in

teriic^

die

(cio

Nona

inclusive

tre

coi

in

dicefano

Maja

ante

5.

al

eono

inclusive

Maggio

quinto

ti

di

Maii

fino

mese,

al

fino

inclusive

Qaiddi

suneguente.

mete

Aprile

Nonas

die

inclusile

Aprile

di

3.

del

di

1*8.

Idus

octat^

idu

ante

(cio

Julia

o
,

octavo

dicevano

Luglio,

Julii

iulii

peicb
,

in
anche

decimo

cevano

dal

di

14.

di

Ottobre

vi

che

elusive,

ha

soi/o

vi

3i.

fino

giorno,

diciassette

octavo

che

ha

diciotto

sono

ptembri

se

primo

nell'anno

che

bisesiile

si

esso,

rebbra)o,
ha

ne

da

primo

Ottobre

in-

Novembre

dire

sive^
inclu-

pottridie

ancora

Octobri,

allora

giorni

Sexto

latino

in

giorni

a8.

a4"

Martii

intercalare

ha

il

Mese

Il

Sextilisi
di

di

i'ft il

quintiUas

(il

quintile
Trovasi

idus,

nona

che

Quindi

Nanas

cominciando

Lugltb

Tanno.

dicevasi

Luglio

perch

Marzo,

quinto,

si

nona,

delle

none

Agosto

presso
Nona

di

quello

presso

trova

Calendas

era

il

sextiHas;

Agosto
il

Romani
sesto

gli Scrittori

16'. di

primo
dei'

mese

Calendas

{Postridie

Ida

Luglio)
ad

volta

qualche
cio

Quintiti
l'anno

ad

tertiwn

idu

preso

bisestile.

di

nome

di

a5.

Colenda

l'anno

rpetizione

questa

ha

ordinarnmente

ed

39

aiijbedoe

denotano

Martias

16.

perch
al

di

Mese

Il

Idus

Caiendas

giorni,

di

Potevasi

postridie

Ca

eptimo

dal

di

Uttobre

Novembri),

tdus

d'

ante

trenta

giorni;

al

giorni

16.

decimo

Calendai

ante

inclusive,

inclusive,

il

mese

Polevast

juUi*

decimo

teptimu

Settembre

Nona

postridie
Octobrit

die

(cio

decimo

die

Octobri;

14.

stesso

giorni.

otto

Settembre

Calendas

octavo

Novembri

tenda

di

dello

inclusive

egualmente
junii

il

denotare

Volendo

i3.

al

sono

Nona

postridie

dire

fino

vi

gl'Idi

cadono

cui

inclusive

Giugno

di

(al terzo,

degl'idi)

al

tertfum,
^quartum

quarto

giorno

ad

quartum

diem

prima

ante

delle

colenda,
calendas,

caleudc,

t83

iTtol

Gahde^

dlie

degl' Idi

Gen.

ikg;

iS

Mar.

Dee.
di

di

Fbl"raj

Ai^r-JSiaij..

Maj^.

Selt.

Qtt.

Lug.

giortii Si

Non^

lh

Comune

No?.
.

giorni

3i

di

giorni ad

di

giorJQiSo

I
.Cindi

Calndis

4 Nona!

Nona*

Nonas

Nna

Prid.

Nonii

Ni)na

"

4 l^oas

4*Noiia
'

4 "Nona"
Nnas.

aieiidi-

Galndi

N"Hat

Prid.

Ida

Prid.

Idat

Hohs

IduA

Notlas

Idda

3- Nonaa

Kni

l^rid. Nna*
Noni

Dini
V

'"

.8

Idu

IdiM

Id

Idtia

Idd

Idu

i.i

io

Idui
Idii

Idus

il

ta

Prid.

i3

Idibus

dtt:

Idvi.

Idai

Idus

.Iddi

idu*

Ida

Pi:id.

Idus

Idibus

Idas

Idd

Idis

t4

Clp

Prid.

Gai.

Idi bus

t5

7 'Cs,
6 Cai.

i8

Idts

'

Cai.

Iddi

^a

idibus

t8

CaU

16

CaL

17

CaL

iS

Gal.

i7

CaL

t6

Gal.

t4

CaL

i6

Cai.

i5

Cai.

i3

CaL

Ci.

i4

Gal.

la

CaL

i3

Gi.

it

CaL

10

Cai.

t4

Gal.

do

Cai.

t3

Gai.

ta

Gali

ai

Ci.

ta

Gal.

II

Gal.

a3

f
o

Cai.

Cai.

Gal.

a5

Cai.

a5

j Ci.

Pfidi'idu'

il

Gal.

IO

Cai.

9
8

CaL

io
9
8

CaL

Gal.

GaL

Gal.

Gal.

4.

CaL

Gal.

CaL

Gal.

4 Gal.

a8

Cai.

^9

Gal.

4 Gal.

3o

Gal.

3i

Prid.

'

"

CaL

Gal.

Gal.

GaL
Gal.

Gal.

CaU

Gal.

7
6

'??

Gal.

Gal.

7
6

'!

Gal.

Gal.

Prid.

Gal.

CaL

Prid.

Gai.

t^rid. OaL

'

'

i84
TfiEZA

PARTE

Prosodia

Della

Prosoda

Ija

le sillabe

Delle

letteiie sci si dicono

Consona

Quelle
al

sonante^

dicono

si

una

n^r^

nominandole

che

Mute

ponevas

*kia

d, g,

e,

che

quelle

u,xi

la

h^

nei

t,

^,

p,

pronunaiarle
tali

perch

Con

per

Senvoomiif

anche

poe

la:'^

vece

cominciano

tali sono^^

s:.si

$,

In

i^Oj

.4

a,

,.

m,

piti ^tter
cio,

younli,

Uy
posta avfiinti una
liquida. E
eomiaciaim
pier tonale, ki chiamano
i,

(quantit,

Comonanti

ni I

^c0no

alla

ed

composte

son

le altre

tutte

Insegna a pronnnsiare e misnrffrc;

rispettoagli arceoli

sillabe

Le

che

arte

un

f,

sono

anticamente

si dicono
cio l, m,
r
Quattro delle Semivocali
n,
da
muta
una
perdono al
Liquide, perche essendo
precedute
loro
con
valere, e quasi liquefacendosi formano
quanto; del
,

solo

sibno

un

essa

Le- lettere

Per

lunghe

ae

oe:

del

la misura

s'intende

che
Le litfnghe

come;
('*),
segno
considerarsi
possono

che

segno
Qdi deve
votali

AHef

tempo

in

sono

tenebrie

essa;

di

sola

Per

determinare

la

di

studio, ci limiteremo
altre

Goali;

alle voci

ai

il

di

Non

ad

dittonghi; alle

le

una

non

hanno

nna

parola

sillaba

dittongo

ne

hanno

delle jnUabe

di

jemplicc
regole

avanti

sillabe

voci composte.

dare

un
un

introduzione
intorno

alle

mero
nu-

tato
trata
cali
vo-

alle
consonanti;
finali; agi'incrementi;
le

sola f ^rai's
si valuta

quattro.

inteiidendo

alcune

quelle

comuni,

regole, seguita da

di

ina

ma

lungheaza

vocali; alle vocali

derivate;alle

d'

(u)

seeno

doppio delle brev^

le sillabe in

perch

grande

Prosodia,

in

il

lunghe,

sono

perci

brevit

maggiore di eceeaioni.

avanti

tante

tre,

numero

brevi

vocale; mogietratus
un

completo

vaglionO

col

notate

sono

dividono,

s}

sillabe

contri

che

avvertirsi

una

questo

le

brevi

le

comuni:

Domnns^

i Grammatici

vocali

due

tra

et,

ea,

au,

la vocale

pronunziano

col

quante
per

Dittonghi

riguardo alla quantit

ai notano

di

Vj posto

hujut, majue

come

sillabe

Cjrciopo

si considerano

pronunciarle*

brevi,

in

c/o

unisce

come

delle

quantit

si

queste

parla,

si

celebre,

doppie, perch

formano!

si

aitimi

Avuto

alcun

doppie.

vocali

due

questi

cio

'

Dalie

come

in

si dicono

nellla medesima

vocali

nel

jr

consonanti

come

kre

eome

i85
t. Dtl0 voali aifmnii altre iH"cU

Una

1.
ftfigoU

rota breve

p'us,fidi
Si

vocale

medesima

nella

p*

ptier,trtbo^ nihil^

D^as"

come:

ovttnqae,

un* altra

avanti

me

ut

eccettua

il Genitivo

i.

ittjut

che

in

ha

prosa

sempre

onde
fa Hius,
poesia comune;
prosa
io
ed
fa

illius;
untiis;

poesia
ipaius^ utr\'us,
ipsius,utrius,
ha
ttertus
altus
l'i
Ma
breve
e

lungo
un"ns.
sempre
sempre
l'
hanno
in
la
I vocativi
e
t Gfii^
ni ei
s.
lunghe ^comet
l'i

ed

luDgO)

in

Proculei

Pompei^, Volltii
3

in

lunga

Genitivo

nel

Dativo

della

nazione
ogni volta Che trovasi tra due i^come
in ogui altra breve come:
rii) spi
ma

4* ^i

ne
lunga purch non
nei qual caso
breve come:
fiebam,
Omnia
fiuttt^
|am
quae posse negabam

^o

^^

quinta decli
faciei,specii;"

seguano

insieme

fiant" fierem fieri

"

dius dia

5. In

dium

l'i

lungo; nella

Diana

voce

comune

6.

L' interiesione

voci che
7.
un' altra
aJcune
Le

in

heu

comune;

Greto

scritte

sono

vocale

con

breve

in

I4 Delie tfocaU

'

avanti

ed

in

lunga

eontonanti

Hegia.t^ Una

vocale

due

avanti

nella medesima

consonanti

trra

parola*'S dice

irma
lunga per posiaionecome:
tus, pistor
Segue lo stesso ancor
quando seguita da
consonante
ixit gaza, aio Pompius
doppia comei
Una
Vocale
finale
avanti,
Gonsooante
Begola a.
una
che- seguo
comincia
pure lunga per pomzione pe la jce

consonante,
come:
fortuna
noceBei

tendo

per
render
cme.'

saper

lunga
da

at

piisAeneas/

le sillabe yor,

due

nel-

caso

aeqoora

principiod'

la vocale

essendo

trum,

di

sit

lettera

una

parola

una

la

cui

sono

dicesi

p(?r

possit
lunghe

doppia ^
hanno

non

termina
molila

triumphum^

nace

qum

sum

qum,

Cui

con

maior

sum,

consonanti,

s*

forza

te,
parola preceden-

prata^ sidera

zodiaci

Aerses

Regola 4" Quando una


avanti
muta
ttna
seguita da
si rende

una

posiaione.
Regola 3. Ma

per

v^n-.
,

di

cos

lunga,

Thcsus,
Pirilhous Simphonia;
Menelaus. Lais^ dicite Pierdes) respice Laertem

breve

sillaba

prima

dal Greco
hanno
la focaleseguita
vengono
volte breve ed altre volte
lunga, secondo

che

la

lunga

sempre
da

ha

ohe

comune
natura

simulicruiB

sua

vocale
una

comes

lunga ^

di

natura

liquida

nella

patris, volucrb,
resta

sempre

breve

tna

medesima

posta.
ba
silla-

Celebris;

tale

cerne:

ma

ara*

M
ikiat 4kkU ^nii

Uh
Regola

Va

t.

aluda,

liome:

Si

in

(Carle genrllhentliiri^i

delle

efgi,

eoBtra,

tere,

in

tisi i

ali

re^la i. le foci
(avferbio),nelle quali VA
da

eccettua

poslea, puta

fine

quin;

in^

questa

breve

eja

j-

'*
.

Tutti

a.

i cadi

finiti

hettora*

tempia,

tempdra^

iti ",

priitiaeclinazione^

della
come

ne' vocativi

))ure

Thom,
Cbalc,

Ma

*?

r ablativo
ga
da

in air,
greeolft'lini

die,

quadre,

Andreas;

brvi

bme:

cui

in
cosi

Ve

tinaie

le voci

pare

lun*

Composte

le ^Oci

li e

i;

quaid,

care

della seconda
siiigUi'idell' iitifiralkiv
in Pidef
bab/tf ma
lime,
doce, mone,

Le. secOode

a.

iiuesta regola,

quotidi;
potflridie,

bodi,

ene

""

ii fannd

cbe

quinta

spe,

'come:

tentpra.";n

come:

coihiineinente

declinazione,
fide, caesari, dS,

della

come:

l'eccezioni

molte

Nauta^

Lucaa^
Aeneafl, ThoinaA,
anti*^. %
catitid, PalUs

da

Rgola a. Le voci in e totio


nate,
nerop, pene ,' seri b, ili
Sono

Poeti;

musa^

liingatSeU'bIativd

altro

per

cooie:

de'notni

Luci, Andrea,
Palla, da Cbalcas

uveiti, stnchra^

come;

perone

u
coniugazione, conie:
ed in cave
- breve
vale ^ respondei
e

S.
iatigaVe ne' monosillabi
ma,

;.

^.

brr

Dia.

Se;-

te,

cong.iunzioni enclitiche
qvt ne , ve , poste invce di et ;
n,
vtye
negli aggiunti silkibici "tce, te, pse, ptef) coide**
famaqu,
tantan; bisce, tute, reapae,
suapt.iJneve
formati
avverbi
Si
Te
tutti
fa
finale
di
dagli
4.
lungo
gli

nelle

adiettivi

ft^Deolinaaioni^coiiie:

della

piti,valdt.)i
ce

male,

bene,

come:

Ancbis,

Regola

3.

ne'

vocale

in

brevi

sono

lunga

ordinia ria mente

greeolatini

Ma

fere, ohe.

inferne, superne^

et

noiilt

Calliope, Cet",

La

plad, polchre, docte,

ferme,

aggiungono

pare

come

finale

5i L'

di

questi

4t

Leth.A

fine

delle

parol lutaga^

mtt-

iil.

fieri, at, velati, domini,


Si eccettuano
i. mihi,
uhij
'

comune

eibii nelle

quali tqti
'

.
,

h' i finale

icuti,

sillaba

S9la

tt

cui

"le'

quali

i
,

porro
,
Si debbono

della

a.

vii*go

nescio

eccettuare

declinazione
,

tempio,

fine

in

domin

ne' Pativi

singolare
Vacai

delle

termina

Ale,

parole

Voeatiti

in

de' nomi

come:Dat.

os,

AinaryUi, Dai^iiiL*
dicr

come.*

comune,

'

1.

ne'quali

serv
y

una

anche

il Genitivo

Vo

d'

sillabe, giacch essendo

due

finale

l'i

in ttcnis, quasi, ibi ncubi'^sicubi^

di

Palladi^ Phillidt

Rgola 4.
duo

beye

lungo*

breve

Minoid

quando

3.

greci j

l'i finale

" dann

alcuni
l'o
1^

caii, cio

finale

il Bat

lungo,

cernie:

TAbl.'

tiiy

i88
tit uiwntiU

tooitit nei

exn,

deiD

ab io

provin,

teriMDaiione

3. La

lirete^ fi tW

qtMtt

io

ncota

nell'aecutativo

breve

de* nomi

in come:
Ician^ Maan^

grecolatiniche hanno il nomiiuitivo


Ma
in an
raccntatTO

ae
Phaedriii^ da Ida, Maia^ Phaedra.
a
allora
in 4
nominatiyo
deriradal

lunga ^ come)
enean

Bfarsin, da
4* Anche
lativo, come:

Aeneas

Adonin

ed

in

BuuthU,

Cerber09

iieraccd"-

brevi

wn

on

hun.,GerhetSn,a Jdontsj

"'*
.

Finalmente

5.

le termi nasioni

Butit

fiutirii

Marsiaa

le voci in

brevi

ton

cde bannd

il genitivo

"reve"come:

io inis

crimen,
ttbicen
Carmen,
che al genitivo fanno
tibicinis i
carmini
Qnmn,
#
li, nomibifl, dumini#
Hegola 6. Le voci ierliinate in r liantio l'uUinia
breve

s fa

lunga

vocale

la

avanti

fter if

finale

pam

quali

altro si fanno

anche

nelle

i.

hir, cr^
(Dai lari),Nir (fiume) ver,
im par
dispr suppir;
composU compari

iari

per

siUaba

lar

i suoi

don

earmi-

Caesari usor/.lttrtir".fertiry
preeor^vir,

come:

pjtr allro
voci

nomcn,

brevi

il genitito In dris lungo,


vof^igref tie che hanno
al genitivo sO
Cai^actricratr^j che "niio
come:
soter^
E
tris, caracteris,crateris.
lunga anclie in "i ar ed aether i
Nelle

a.

sebbene

abbia

no.

cria

terminate

in

7. Le

Regola

voci

breve.
ai

n#

lunghe,cornea

fanno

majesta, pietia, na(ia,

muaa,

ama,

i(.genitivo in

ma

ania

anatia

breve.

finale

La

quei

Pallia PalUdia,

hanno

che
grecolatini.

nomi

come:

hl*ete liche iie^ominativOi

4#

aativo

de' nomi

roaa,

Amazonns

Aicia

il

^^nitivoin

Arcadia.

grecolatinidella

Come

breve/

idis
pure

3. dedinaiione^

c!i

vocativo

nell'accu-

come:

Me-

.
.

Regola

ei

drdinarilimente i

aeda, doca, patrea,

Anchiaa,
Si

finale

La

8.

ceecttuano

1.

i nominativi

lunga

tornei

"

militea
e

vocativi

in

es

della

3. de

l' incremento
hanno
come'
clinaiione^ che
aingoiare breve
che al genitivo fan"#j miUtia^

milea, aegea, divea^ eqneay


abiai, paris^ cara, e
ariea,
aeglia, diviitia, equitia* Ma

compoati bipeSi Uipe" quadrupa, aonipea,


breve*
l'incremento
bbiaoo
lunghi, quantunque
verbo
del
anche
nella
Si
fa
breve es
a.
a.
peraona aingoiare
insieme
co' suoi
compoati polca, ada..^prodea, obes/a
esse,
lunga.
a' quali ai aggiunge pena.
Ma
da edo
et
pa

i auoi

con

lipa,

^.

sono

In

plurali da'
siont*
,

come

domi
;

finale

la

altre

Uaemonea^

g.

La

finale

icia, iaqui's,capis,

is

ne' nominativi

tOcativi

alla 3. declina*
appartengono
a
Trocs, Cyclopa, IjFajadca
Amaaonea,

grecolatini/

Regola

breve

che

breve

pronome.

eome:

Parjla^ pania

Cm]

i8o
Si eccettuano

lunga,

Must

pome;

% lunga

a.

pluralitrnliiali

i cati

i.

^ sillaba

quali ^

ne'

ij

viris, nobis
glfs^ vis, vells, nolls, malia

doiuins,

oautit,

a,

In

it in

composti ffa^aa, prae^Ts, prosis ec.


fS tale nella a. persona singolare del presente dell* indicativo
de'verbi
4elle 4* coniugaxioni, com^:
jtaudis, neacis,
ne'fluoi

8|9^] e

transfs

3* 61

fa

in

l'incremento

hanno

3. declinazione

della

liingais iq ^^e nomi

tis, entit, mi" lungo i come:


che al geni tiyo fanno

SimoT^, Pilois, Salamts^


^imo^ntis^
Pylottntis,Salaminis
ptire lunga qegliavverbi "( gratis, forts;

.
s,

che
aDIs^lTSj
Dllif, Luis,
e

nelle voci

fax7s]i

lunga, comet
Regola IO. La finale in os h ordinariamente
fcbon69
peps, domins, s^rvs, ns, ys, 6s ris, Trs, Mied

ns/

in

breve

altro

per

^reciscritti oolVome^*

nomi

altri

impos,

oompos,

ossis.

Come

alla 9
nelle voci greche scritte cpiroraicron e che si riducono
cme; ^Tjrros,i/ rctos, i/ Deloa, i; llios, i;
declinazione
f
pure

Argos,

Regola

regiiis,
temput

ftfamuliis,
Si

eccettuano

tHu"t

ffCrs,

Si

a.

finale

La

11.

|.

mus,

plus;

come:

3. La

oome

pure

di

Vocativo

in

uria

Qome"

udis

quei

ntis
,

lunga nel genitivo singolare e nel


e
plurali de* nomi della quarta
ej^ercitus^
gemitts, m^nu^i

terminazione

nominativo,
de^linai^ione

Jesus

il Nominativo

eccettuare

V incremento
che hanpo
lungo

tellus. Incus, sals, Tirtus

nomi

lunga
celiali

nei

come

brere^

sentilsii

secis, amamia

i Monosillabi,

suSy

debbono

peli'ordinario

ut

us

Accusativo
come*

Vocativo

VI* Pelf Tn^remenio


Per

?* intende
Inoremento
quell'aumento di sillabe che le
nelle
declinazioni
declinabili prendono
e
coniugazioni,

Tocl

al

tanto

singolare che
che

rima

leir

il

nomi

al

nlurale.

soffrono

Parleremo

nel

declinarli,

singolare e quindi
plurale^e
a'
verbi
riguardo
il

cremento
deH' in-

considerandone

posciaIraller^mo

incremento

fhlt Jncr9memto

^^'Per
di

dapprima

cui

cqnserya

Inoremento
il

del

nome

il

genitivo supera
in

ai dice del

tutti
nome

altri

gli
spetta
^

s' intende

nominativo,

casi di

ancora

de* Numi

ambedue

quel
il

quale
i

di sillabe

numero

s|

aumento

numeri.

agliadiettivi % Pronomi

Quanto
e

ticipi.
Par-

IQO

Tiitti i nomi-

"d adiltT della


nel singolare1* increnfento breve, come

Regola
hanno

I.

alU'o

T i nere

lungo

mento

ip

Celtibri

Celtiber

pacia.

vectigilis;pax
Ma

breve

termiiati ili al

maacoUni

ne' nomi

\.

AsdrM.biii Asdri^balis; I]auuibal Qanniblit;


Baltbaaaar
Traila
BaltbaaaariSt^^
GasptrA;

come:

Nelle

voci

hcpaf Impiria, anaa


3.

1^

m^ra^

mas

anntia

breve

pur

t^,

jubar jubarit

in

vaa

yadia

(aebbepe
i^'suQi coo^posti

visis); ii^ par paria n e


paria,impar imparia
4* Si fa breve anphe nei nomi
in s precednta da Gpnaoqantev
dfl'pisAraba Arabia n
vaa

nect^ia,

nectaf

Gaapar

a.

in a ne'npmi
della terza declinar
^'incremento
lungo a| singolare^,'
vectigal
pietas pietitis,*
")me:

pegola
yone

vir viri ; gen^r

: ^

saturi

satur
generi; aliger aligeri;lapigerIsinigeri;

Per

Declinazioiie

9.

sia

lungo

compar

in

com-

nano
termiqel nominatiyo
trat"atrabia^dapa
a

cbp
come:

che

in

r incremento

5. Inoltre

in as
finiscono
nominatiyo
jPaliaa Pallidia, Olimpiaa Olympiadia
in
coiqe:
grecolatini terminati
a
al

come*.

alemmatian
poematia atemma
6. Fji)alment^ i nomi

imilax
,

Cajidax

in

dogma

in

grecolatini
Cyclaa C^cladi^,
ne* nomi

pure

dogmatia,

climax,

come:

x,

poema

breve | Ma

genitivo in acia

.Candcia

la

prosa

il

Tale

terminati

hanno

fax, Pbarnax

ne* nomi

hrev^

in e ne' nomi
della 3. declinazione
JKegola 3. L'incremento
i breve, come-,
anseria, grex
Hyems'hyen^ia,
pea pidia,anser
fuuua
tcrea
funra,
giegia, pulvi^ p^lveris4 4e|;enfr
d^genria,
tei'tis.tt
Si
il

eccettqanQ

quale

le voci

1.

luogo,

come:

che

hanno

reni:), airen

l'eli

in

T incremento

sir^nis.

eni
,

l'incremento in e lungo, rex


vervcis^ nierces^ mercdis,
rega, locuplea locuplelia, vervex
halex
haerea
hal^iSf
baeredia, ver
v^ria, fex fecis, quies.
guitis, aepa s^i^j, U\ Icgia,pleba plebia,iber ib^rie (fiume
4JelIa Spagli^)
a.

Le

vpci seguenti in cui

3.

in

L'incremento
er

ed

es

in

come:

caracteris^ Soter

caracter

L^tcr lutria; tepes tepetia^


Hermes

nati
grecolatinitermi-

lungo i^ei nomi

magnetis,

magnea

lebes

Soteris,
lebetjs
,

breve
i ikOm\ terminati in er hanno
l'incremento
che fanno
aeris, aetheris
aer
T incremento
ebraici
4* Anche i nomi
terpiinati in e/ hanno
lungo, (ome:
Isdrael
Isdraelia^ Samael
Dapiel
Danilia,

^mulis, Michael
]Mlichai8" Raphael Raphaelis

Hermetis.

Singola 4

declinazione,

tra
. Ma
^d aether

L'incremento
come:

obsea

in

jr

ob.sidis,

prdiniaS cltlamis chlamidia, martjr

ne* nomi

breve

cariuiiiis^ oi'do.

carmeu

marlyria

della 3.

eccittkaatl ed

SoDQ
ff vibes

haoiia'i'ocfeiiusiDito
lungo

grv^phis^

viblcis^ gryps

^nnlk, QciirisQuitis,

nUia

i*

'9
nomi

nisdis^ yisvlris,

Ss^uid^
glisglftU" Di^eDtis.

li iitM

V iDcr^raDlo
genei^lioeiile

Hanno

i nomi

terraibombex
nulrlcis,
cqi|ie:
|iatiin
OYX^
bomblcis^ 14(1 80O molte le vqci epc^Uvalfi^ n^lle quali l'in brey^i tra Iq quali "fpii^.
pfC9 qiji ^dIvs calti;
ftemenlo
a.

fllcie* nutrix

"( felU

ix

luago

^prix {iqrlcU
(ailicif^
8ly" trlgin
Regoli 5, L' ii|crea)^ntoiq q f^e'nooii cibila3. 4eclinaione
decor
lungo, pome^
decris^ c|itioditiuis ^
prdna ria niente
fi

sl Qlisj

VQ4

pandor cau4ris
l'ecpezioni apettapti a

vocia

3ooo molte
brevi i qpmi neqtri phe
.

teniporia

tempua

niairi
s^.

os

il

UDnU

i*

regola
in
oris
||ppitivQ
questa

i.

aoq

^ai^po
cQrne:
Ma

u^eippria^ ebur
ebons.^
i'i^t^ f^'cq^nparativi^po.ipe:
majjus
,

breviris

breviua

meoior

in

l'increniento

lungo

Mniq

^^

bp^
increineqio bfeve le voci pbe aeguono
conipotiBf praepos
inipp,a i|npot9| conipos
praepotis,

H^nnp

bov9f

arb6i'4,'ala8tor lastris,

lepue lepor8f arbor

memns,

memor

'

~"

immemor
SI

aggiupge
cbe

tiignifica
piede con^p:
4eayp6vl4 Qedippa Qpdipodia n
\n

pus

"( tvipu^

tripodia^ desjrpua

voq.cbe

.iy.Le

breve

banno

al

npmipativq

terminanq
seroba

l' inc^'epiento^ conip:.

in

oks e op\
aeiobia, Aetiop^

eliopi,
inppf inopia, Delopa Deipi^.Ma lungo l' incrc*
n^llfiYppi CycloffiCyclpis
mento
Cpcropa Cpcipia,l^ydro^
'

)iy4rpsn

bannq br^^ve1* iucremenlq percb


i^QQ^i|repQlat^i
Am^a^oo Amazoi^^
cpU'ooiicron (o piccolo)come:
scritti
aindon
^iqdnia. Molti poi l' bannq
Againeiiinon Agamepinoni)|,
gop Agona
}ungo, percb acritti coU'oni^ga(o grand^}|'come:
Sofon Solniaji
Tro9
Mitidi|j^
l^^inps
Tria^Lacpo Lj^cnia,
5. Molti

"c

^imon

^imnib

9. Gemerai

pri termipati
Keatoria^

'

mente,
io

or,

bannp
ed

anche

molti

in

ot\,

in

i pomi

con\e:

t*ycapnLvcaoi^^ji^ippbiqni^mpbQAa, Orion

Begqla 6,.L'ncrementQ

in

ne^ nqiui

dpUs^ X

prqNestor
Orio-

declinazione

Ducis,
Augur uguria, Pux
triicii^ redu^ redici9" i'urfur furfuria^ tui'tur turturis

^ breve^
trux

come:

Conaul

Gonsulia

le

^i eccettuano.
cbe

F incremento

brpye

iu
te^-minazioni

uri$
,

p^i noipi^
udis,uUs
mqris^ tellua.
"t mua

in us
fii^iacppq
come:
teleria, palua paludis, incu^ incqdia^ virtua virtutis.}) Ma fa^
^reve iiitercua intercutia^ pecus pecudia, Ligua Liguria
r increi^ei^tq
Hanno
qngpf^acbele yaci ^ lux li^ciiufuc
i^ria frm (rgia
neil nomii^ali?o

'

Ikiiionmento
L'iocremento
ne* oasi

pluraU

del

plorale consUte
plurale superanq

obliqui del

avelie

in

fillabe, cke
dello

il nominatiTO

etetio

numero

Regola I.
plurale sempre
musirum,
bnbus,
qui
ubis

qurum

numero

come:

in

L'incremento

a.

inontniof, passus
Per

Itro

L'tncremeplo
diverse

masae

ambdrom

ambo

rebus^

?i

ed

am-

nclrum^

nos

pavnbus,
bubua

bdbut

quel

del presente
sii^lgolare

incremento

un

di sllabe,

numero

tempi del verbo

de'?ari

ne

ve

da
secon-

in

cosi

due

sono

ha

ne

due

col

verbo

solo

j,

due

Regola
stabam,

sillabe, tuebmur
L* incremento

t.

9iiiabamus

incremento

del

darem;

cosi

Hanno

come

S.

dbo"

primo

dtis, dabam
circurodatus

redundre

cornei

abundire^

legmus,

docemus,
roj^ el

docu'ro; e

qual

nelle

cosi

breve,

caso

altre

lungo,

me:
co-

lacermus

flebam"

quelle voci

tutte

i.

ordinariamente

nelle

quali l' a

come;

eram"

persone

tanto
ne' verbi
generalmente
passivi della 3. conjugazione ognivolla eh' seguita
:

leger^,leg*rem,leg^ris,legerer

attivi che

in

breve

breve

pur

bre,

fuerunt}
teterunt,

Regola

l' iheremento

dederunt^
3.

poeti

lo

legi'mus,vid^mus, dicimus

lungo

fanno

passiviterminati

alcune

come:

volte

amaferunt,
comune,

come:

bi ber uni

tuUrunt^

L'incremento

ne

futuri

docebere

comunemente

f^nt

solo

in

d^beris,

come:

4*^^s^nti

rim^

L'incremento

dar,

lungo^

bi*eve nel

Ma

come:

in

altro

per

ran,

furo,

i'urim,
a.

verbo

Uie

quattro

generalmente

composti
penultima lunga

ammus,

eccettuano

seguila da

beris

la

hanno

amari

perch

circumdabo,

L'incremento

a.

dmuSj

Si

dat^

deponenli, si
verbi
deponenti

Regola

do,

amabatU

due

amaudi.

ne' suoi

altro

per

inundire

amtum

verbo

tre

amarit

ha

ne

in

a'

quanto

nella

tiM^amur

passivi

Cosi

sia^

vi

non

incremento

finto^ ha

che

ha

ne

de* verbi

attivo

finge quantunque

un

amabas

mentre

Trattandosi

quattro.

paragonano
s

sillabe,

ama-

perch

ha

amai

cui

con

la

superano

dell' indica tivof

amabat$

in

cornei

laeubos, artus artudi


accorciamento
a

de'verki

Intrem^nt

deWerbi

breve,

sempre

lacus

li^ngoin

persone

persona
has

le declinaioni

tutte

nel

de'caii

dies dfrum
qub(|S|roc r^rtim

D9lt

le

a,

montes

bufl

lungo in
oculrum,

oculi

Regola

In

L' increraento

in

peli*ordinario

breve

cornea

in

193
.che

iHa

per

altro

'me:

-u

lungo nei panati deftnHi


non

venire^

fa

3. Nelle

il

caso

pur*

breve,

quaesivimus^

co*
era-

sum

imperativo

Regola

5.

gassato

loro

derivati

come:

ri

noUtote,

avanti

sempre

muM

slmus^

roalimus

nolimus^

nollte^ nollto^

del

Come

tis,

lungo,

come:

Iran-

come:

estlej

L'incremento

in

possumus,

avanti
ras

sempre

comunemente

"#

Ma

VoluniusD.

Burnus,

lactrus,

nel

plurali dcL presente

persone

volo

breve
4- I Poeti fanno
iermus, transieii'tis

Begola 4* L'iucrenaento

flctteamatte,

breve

velllis possmus
u

Iba-

Ire mua,

altronde

quale

seconde

de' verbi

sTtis^ vellmus^

Yu

qual

/|.coniugazione come:

venidius

prime

congiuntivo
neir

della

venmiis;

definito, che

pure

nel

mas,

Ne' verbi

9.

segua

trniDazloo^iVi\

andvi^ quaeslvi^ erudivi; aad^viinas^

divimus

mu8

ne

oetle

lungo,

breve^come:

participifuturi

nei

ras

doctrus,

amatrus,

come:

in

VII.

De'

passati definiti
j

Regola 1.
lunga,

aillaba

passati definiti

Participipassali

hanno

ordinariamente

la

prima

Ma
nei
veni, vidi, vici, legi, movi, em,
sillaba breve

bibi, dedi, cidi, steli,tuli,

come:

seguenti la prima
fiidi
du/indo'.

Regola
sillaba,
dedi,

sono

a.

passati definiti

Nei

brevi

comunemente

pcpuli,cecini, decidi,.

che
le

duo

prime
lunga

IVIa

quando
consonanti,
di, fef^lli,ptpngi,intndi, tutndi, .
sia

seguita da

due

la

raddoppiano

come:

Anche

prima

sill-tbe,

la

secoiida
cucri

come:

sillaba

i, momr-

caedo

pedo
sillaba e fauno
cecidi, pepdi,
allungano la seconda
la prima
Regola 3. I participipassatidi due sillabe hanno
Si ecsillaba lunga, come:
cettuano
lotum, llum, mlum,
visum,
rii participi ditum, ttura,li'tum, quitum, rHtum,
citura
da
tum, obritum, dirutum, citum,
cieo, cies ; poich

da co^ cis della 4- conjugazione lungo. Quanto


si detto
onde
de' semplici, si verifica anche
si dice,
nei composti,
con"
e

"c

aitus, obs'itus,alitaSy obitus, venundnlus,


prodlus, exc"ius,
oblitus,.illitus,
hanno
Regola 4" Tutti i pa'rlicipi
passatiterminati in ulum
la penultima sillaba lunga, come:
s(3tm, soltum, argtum,

inUitum,

ji

Regola
lima

5. Al

contrario

in
participi

itum

hanno

la

pennl-

deb itum, moniuDi,


tacitum,
erecome:
che
termini
vien prodottodal passato definito

sillaba breve

ditum, I Ma
se
in ri allora ia

penultima sillaba

lunga perci si
i3

far

lunga

94
in

cupTtum

eupivi
ptltmiiiipeiPcli'prQTeogoDQrdft

altro ^ breve

Per

^i

da

vengano

in

agnituni

cogttovi.

a^/io^i

)(40|jQ
perchprovieneda

unica

BegoU
ppde

derivano:

Il

participio

recensiti

peti^

ebbene

pr-*

recensitutn

4^^ recetuui

non

V09 dev'ivatesegq 01^0. l'indole di quellci


br^ve, 0
lego,
per esempio ba. la. prima
V^

l'hanno

))reve pur

cogojituin,

Icgebam

Jegitp
legens^ ](^elj|.

v :

posto
all'op-

ha. U
lgi
lupga^ ^ ^opgi^
paEsalo
prjiua
altres l'banuo
lgcraui, ic^erim, ]egiss;.'ni,.
lgcrpj lgisse.
Siioilincnte
siiuuiacruin, ajiibulacni(V| lavacruuij,
uaratrum,
Volut|i|?runi" iiivplucruniy
baouq la penulm^
Lunga perch
i sppiui artuni,
smuiiUuia,
ambulluoi,
lung4 l'hanno
!
voci
te:
derivasono
v^tMO^y volotatuoi' iiivalu^um , o(ide quella
deGuito

il

.a

)"

al coiUrario

|id(lu8
,
pevch

la

lmp/3Q
derivano

tor, ainicus, amnbilis;


4^ virginia, virgineus

fton

da

debbono

Si

lunghe

bfpyi,

nella

penultima
da

da

breve

redi'lus, ioUo^lus,.

si fu u amaiii^s))iev(!:da amo
m
d4 mtum^
calpOj calt^scoj
in()4lis|

questa

regola

eccettuare

ii4edesim^ sillaba,

in

cui

alcqne
le

voci

che

p^iuUye

^omg^

80^
,

Gnct.^ ^m\fK
{lmanus
Jqcundus

ji^-

m^ntum

llmo4*
Junior
X"fiterna

Lx., lgis
Knus

mes

fmeq-

luoi
Altre

ffhcj.cornea

al

contrario 0911 bir^vi^


qaanlunque

derivino

daluq^

Ma

potate

hi

I*

c^i son
(K triforms, buleut,

iV

a.

yiem

4* K

io

se

fungo

la

breve

pi^re

bipennis

nefashis,
in

idem

in

cquidenif^^ers*

in

In

hodie,

quoque,
molte
altre

in

^.

toascolino.

sillaba

prima

dtipoodium. l|-ecenii,ti^Lleciin, e4
far4

uequeo,
Ve
squidem;

altro

per

uo

4^

significato,Gpme:

intero

ncque,

in

si

neutro:

stessa

l'altra parte,

quando

breri

M"nQ

bifrons

breve

3^ breve

"n'

da

seguiti, ha

yop,

che

i Poeti.

leggendo
preposizioni a, de, e, se, ift,tra, sul priooi
Regola 4*
delle
Piiirole composte
son
lunghe* come:
amitto^dducOi
mitto, separo,
dilig(|,traducp.
breve
Ma
di
in
difiirao,e di'^ertusv.
e
breve,
Regola 5. Be sul principio delie parole composte

l'uso

conoscere

Le

fio

pome:

refero, i^dimo,

reduco,

^ue consonanti,
in

ancora

come:

rfert

*E

da

lunga s' seguita

reppulit,repperit, relligio,

impersonale

Ma
.

luo^a

che' signiGca importare

in

una
composizione avanti
preposizione
pr

nejle parole Bipclatine


br^ve, comeconsonante
sempre
lilla

'nelle
latine
ordinario
isifi
peir
parole
Proponi
lunsjflf
come:
prveo^ prmoveo', prdire, profeto.Notale
per altrq
da
fhe nelle vpci produtte
neptis^nepos^fesius,
/unetus^Jugio,

cme:
(arijjqteor,
u'prfundus, profugio* prfaii^ifi)"reYe,

6.

pegola

La

A
pr8fiestus/
profari, prfiteor, profanum!
neptis, pronepos,'
aggiungere
profecto, prfectua, profe
queste y^ci si possono
derivate
da
procella,proterTUs*
cf prficiscor,
^turus,

breve

( lignaggio
Propago
propago y ( propaggine
j

di

vite)

lunga*

Questa

preposi^iope alcune

stessa

propeUoj,proono,
Qui
le

deve

SI

altre

^anno

brevi,

che

avvertire

specialm^ptp

ctrcum,

ante,

projundo

procuro,

essendo
come;

preposizione /ro

a, ob,

cqmposizione

in

ad,

adoro,

proavus,

cq

cqii|una,

n|

la

tanto

vqltp

in,

per,

avanti'

abeo,

do
quan-

sub,

super,

yocale', i

una

obeq, inufo,

p^'eo.

supraddo^aniiero^ circumgo^
|iilj(eo^
pELljA ypi^SlFICAZipNB
liC

regqle

da

IITatto
iano

risulta

da

f\ formano

cql

(n

ducile

con

un

cui

si tessono

dato

v^rsi

latini^sonfi

i versi
di

numero

LATINA

italiani

sillabe,

certo

nur^erq

partibrevi,
le

diverse

di

sillabe

Itinghe o breyl,

dispostediverse
le

qualitdf'veni^ \\

^gu^e poetitl^^.

il vcrsq
contiene

par^e

specie de'pi^di,

si

mdo

di

certa

una

collocazione
|in

ita*

il vorso

da

di accenti; laddove
in latino
si forma
di
deterninato
numero
piedi;ed ogni piede

c|ivep

scandirli^e

un

lunghe

mostrf
le

yla
e

ranno

diirf^

97

ASftdotot
V

eik
ti pitcde
iittinero

piedi;

non

cessarle

di

Spondeo

i.

di

da

composta
iriolle

ripdt'tand che

nt

se

relno

^on

sillabe,

dcterhxlrbid

un

vrie

le

specie
pi

le
e
ptincifilali^

le

de'
ht^

dal' giovani. ono

cutioscersi

specie di Piedi

dit^r$e

fiarte del

una

ordine

ma

adunque
luiighe come:

sillabe

due

tlrtteidiscoii

mns.
di

Pirtichio

a.

due

brevi

come:

3. Coreo,

Ili'

Srnia^

Trocheo

di

lunga ed

uda

cave

age

breirei

una

toMi

d'una

breve

ed

d'una

lunga

4* Giambo
nuni

etere

Datilo
carmina

ca4

docernt

d'una

brevi,

come:

sci-Ibete^

p*

breve

due

lunghe

come:

dcl5res"

.^

Tribraco

9.

Moioiio

di

7.

brevi

tre

tome:

fUc're;

contnda

nt

i"

di

?eniunl

di

due

)*

cme:

fcerht^ crtbiinti

brevi

lunga,

una

conte:

aii'maJi

di

Anbaechio

10.

lunghe

tr

Anapesto

9.

due

lngKe e

breve,

una

come:

vi-

Anfiiriacro di

11.
t

due

6. Bacchio

virs^

cornei

5.

disse

lunga

utia

m"imds

breve

una

in

mzzo

due

lunghe,

me
co-

il

ARTICOLO

"eUe aiviirse specie di iferi


Il
nato

latino

verso

di

numero

il

sametro

un'

certi

ordinata

piedi. Tra
il

Pentametro,

quelli
siano

di

cui

pi

I.

s servirono

anche

conosciuti

L'Esametro

che

combinazione

gli altri
dicesi

le molte

Faleucio,
i Poeti
^

specie
e

il

latini;

sebbene

anche

d' (ih deterni/S


versi

Giambico

'

J^-

sono

conviene

ma

che

interessanti.

Metto

Erica,

di

eh'

compfos;to

Dattili
o
piedi.*i primi quattro piedi possono essere
(leve
il
il
ed
ssto
Dattilo^
essere
un
Spondei, ma
uno
quidt
Spondeo, come:
c'no Troj qui prlroiieao
armi virunique
ris
il
ed
il verso
Alcune
volte
Spondetfy
quinto picue uao
di

sei

alldrit dicesi

Cara

iV^o#i"/afco^..come:
sobli
mgnum

DSiim

Jovis

Incremntum

Il Pentametro

a.

due

piedi e

EUgiaep,
che equivalgono ad
Duttili o Spondei
Dattili
piedi son
o

cesure,

essere
pie.lipossono
due
altri
gli
cesura;

Rcs

st sHicitl

Prtbt
3..11

quali

a*
"

due

primi

seguiti

son

4*

da

una

un'altra

segue

cos

equls.

dall'inventore

detto

Feleucio,
d

perch composto

piedi^ il primo Spondeo,

cinque

altri

i tre

amor.

el^rnus

ciirrus

Endecasillabo^
di

formato

timors

pina

nilidls

Feteucio

anche

ninto

cbia-

undici

sillabe^

il secondo

tilo
Dat-

Corei

st

Hc

Passr

4*
e

piede:

un

di

conposto

come:

cesura,

eh'

rerso

ch'

Il

nirtiis st

Saffico cos
d'i

composto

secondo

iHe
IcRf-*

qum

qum

ma

Dattilo

il

cui

primo
gli altri

l'invent,

che

Saffo

Poetessa

cinque piedi, di
il terzo

Spondeo

pullae.

dalla

detto

reqoirfs.

Coreo

il

due

Corei:

come:

Jntcgr
Jm

vTta

sc'lerlsqu'
prus
di

5. L' Jsclepiadeo

verso

il secondo

piedi

Dattili

sono

Mcjis

ha

specie
primo piede

di

Yids
La

quanto

i due

invece

d'essere
Dattili

esser

la

jam

fine

lunga

Spondeo
gli al-

cesura

una

ma
pri-

secondo

de
pie-

Giambo

un

specie. La
lunga in mezzo:
tre

per

lunga; poi due dattili,

per

come:

oniis.

n'v' cndidiim.

differisce dalla
la

seguono

alla

Corei,

sono

ed

sustiocat

specie non
piedi che
in

distinguono

ne

cesura

stt

it alti

seconda

se

piedi

indi
nc

Solete

cesuia

una

primo

rgibds.

Spondeo

uno

Giambo,

un

cui

quattro
ha

da

il

quali

fr'ta navibus*

per

dite

atavis

h* /lcaco

de'

come;

traheiet

cm

Asclepiade:questo

inventore

quattro
Dattilo
seguilo

"

Pstr

fu

cui

dlrae.

lque

di

composto

tri due

niv's

fcats trrTs

met

prima,

non

se

in

(la quale sovente


parola] in luogo di

cesura

della

come:

Sylva labrnls g'clqu.


specie ha quattro piedi, due

Dattili

L'altra

due

Corei
,

coin:

Flumina
7.

piedi

cnstiterTnl

11 Gliconiu

il
,

cio

uno

diL

quale

fu

Qui

vldlt

11

Ferecrazio

piedi,

il

primo

mare

ed

Dattili^

da

come?

Pyrrha

Et

sap'vocnti

sub

Ferrcrate

Spondei

terzo

GiRto
t

ed di tre

tr^ilum.

"

G icone
^

ritrovato

il

da

ritrovato

Spondeo e due
omnia
perpeti.

8.

come

acuto.

antro.

ed
"

il

composto
secondo

di

tre

Dattilo^

199
p. Jrhilho,
delle

la

quali

Cesura

pi

come

Ai

mh

distinguono quattro specie,

se

composta

ordinaria

Dattili

due

di

una

Pulvis

tmblr^ stimiis.

et

AlrbDiYbdsqu^ tc5iiiae4
"08to di

tati'

Dttilo

die

Lydih'
V

11.

Corei,

coni-

come:

per omnes.
th'
compsto

Adonia

Spondeo

Imo

due

([utetVerso

da. Aristofane.*

jirisio/anio Httovato

10.

di

Dattilo ^d

t"iedi"iin

due

cme:
"

SprgVflrs
Trrfiit

rbm

cti*

Il Giaiitbicoi

IQ.

di giambi.

Se

ralment
inari,

cos

pieui

dicano

di

d'una

di

due,

li

di

di

di

pu

Coliambo,
Se

un

Giambo

nel
3uanto
ernario

come

.*^

sillaba

seguente

Lo

scandire

scandire

quali
qualit

la

ultimo

per
Scazzo

nte

pu

d'una

avviene^

mancare

in

tanto

sgtie beli' appress

come

qaa

lit.

i versi

i versi

de'

piedi

tanto

Giambi

lacnar.

sono

de'

altro

diverse

in

tiompo*

di

die.

dis

di

si

Senario

RtlCOL
Modo

di rado

non

Questa

dom

In

principio, appunto

Trditir

di
E

zoppo.

nel

renldet

quando
composto
ha
Quando il Senario
dicsi
uno
Spondeo "

"

manca,

come

piedi.

otto

l pahi

tnisl

misto

piedi

Ca"a/9iiu

verso

Ma

piedi,

puro

di

il Giambico

del

Giambo

cio

sillaba, dicesi

quanto
di

dire

trimetri, e tetrametri, cio


delle qua
misure, ciascuna

quattro

essere

ed

qualit
luogo di

in

sei

eh'

Giambo

altra

fine

tre, di

soli Giambi

piede
o

piedi

due

Ogni
sto

di

di

dimetri,

monometri,

ancora

ottonari,

piedi,

quattro

principerch composto
specie cio:
quattro

distinguono

ne

quadernari,senari,

due

detto

non

Con

composti.

che
un

figurepoetiche
misurarli
tal

quella

piedi, quanto

si

mes^o

del

dividerli

(ioosce

slesso,

verso

/^\

come:
*

^"X TitiVc-tu

pati-lae recu-bns

Sub

teemin'-fagl

Silve^atrein

r
D^

..

(
Sovente
8T

permettono

nuni

leggi

-,

u*---k._v-

Lapsaque-sub
Poeti, sia per

delle

della

licenze

Prosodia.

mcdinris

aveoa

n^tls-icgit ab-nrbori

Pmaqu-nn

..
pentametri

iVlu-sam

tenu-i

ter

ras^nrlaqucsigna

legge

che

(ono

Queste

licenze

che

nam

ca

necessit

per
altronde

b*

del

contraile

diconsi

metro,
altero-

Fit^ure

poeiefk debbono
versi

altrui, quanto
Fra

comporre.
L:i

I.

molle

le

Cesura

questa

figura

Diede,

una

la

guente

chiamata

lescindrre
finale

d'uno

parola

dopo

terminato

cos

Cesura;

una

la ciucile sqgue
s elide avanti

quando

un

dstur-bs

logemi-nint

finale colla

vocale

la

della

Yocn-

parola

susae*

come:

Mnstr'lirrend'Infrm'Ingnscui
IttTeee

di

il

quando

volta

La

iter

finisce

Sinelafe per
vocale

per

vocale

per

precedente^
ade'

Sera

nirais

Ardua

ec

che

parola

una

che

altra

un

l' ultima

elide

si

come:

dopo

se

ei^

verso

Litnium

segue

st qui non
st crsliiia

vita

l'ultima

mai

si

elisa

resta

verso

secondo

sllaba

mltsccf

mincia
co-

pure
vocale

del*

sillaba

l'ultima

delle

voci

psslt.

hdie.

vive

todie

wVe,

nemo

Ma

fuss

Dbuernt

nel

ed

heu

breve.
pu solo divenir
in
sillaba
una
quale scioglie'

elidono; ed

la
4. La Diereti
dittongo in lUie sillabe,

Cosi

vocale,

cui,

dittongo,

per

fcrus

primo

non

del

come:

Nmo

Nel

mezzo

dittongo, ne

fine

tdi

et

di

admptm.

in
da

cofrfocia

trr"

emensT

lumen

injorme

l' Ecllessi

segue

scf|uenle

verso

Inmque
3.

korriidum,

montirum,

Qualche

la

Consiste
(tagliare).

vfa,

tor

slessa

ed

pi'inci|Nilit

caedere

quasi

della

le

acan.

volendootf

Cesura.

una

precede

f"er
imitarte

sono

da

Spondeo

ed

L' Ectiessi

3.

seguenti

bene

Unto

tieii

saviamente

per

le

cos

nel

sillaba

e
composta
d'un
Dattilo

le che

conotcutn,

etaer

dire

due

un

come:

sus.

evoluisse

Ili

luogo

ei^lvisse

pure

sibictam.

sylua dlssolio

Aur

Invece

di

arai

sylva

subjctam.

disslvo

la

Sineresi^

5. La

quale

unisce

due

vocali

sillabe

in

come:

una,

scritto

lveriH

ferint

lnto

Su

vimine

texla.

Come

se

fosse

A^aria.
^

6.

qnakhe

altra,

quale divide

la

T\meti,

La

come:

Invece

SptfflsubjctMtrioni.

fsrole
luogo di
come

di

SepUmtrioni

delle
togliequalche sillaba dal mezzo
divum
exiinxem
Gubernaclum
:
periclo vixei
f
extinxistem
%^ixistet,
pericuio
gubernaculum
ohe

Sincope

La

7.

parole interponendovene

le

ditforum
.

La

8.

fine

alle

deludi
9.
,800

Paragoge
parole, come:

mini,
Le

'nveee di

serve

ad

Deiudier,

aggiungere qualche cosa


in luogo
miier
hasee;

in
di

has

Sittoie

1 unghe

che
,

cui

per
come

brevi

si fanno

Pulgr fervere
,

de
sillabe, che altrontulernt, dederunt a

le
,

flgre, fervere , tuliunt" d'drnta*

le

che

sillabe

finalmente
le

Danti,

per

Le

nauti,

breve,

Opis-tist

Nl

con

cui

do
quan-

mr-tti

pio

cominciauo

due

conso*

lunga
la

precedente,

parola

della

le

quali^

come;

nMa

lunghe

fatte

lunga,

rendono

parola,

una

fine

ratio

sillabe

ultime

son

comincia
in

trova

fu-|a

Nulla

fatta

anche

volte

alcune

come

quali

sarebbe

altronde

vi

si

che

vocale

breve.

esser

Notate

tt.

crpore

Pramidem

di

sillaba

ghe
lun-

come:

Laniatm

prima

la

doveva

brevi,

son

fa

precedente

della

all'opposto

Priamidm

hlc

Atque
Dove

che

Distolg,

La

IO.

sp^s-mnia-mta.

voci

delle

la

sed

me

i'i-deque.

mre

nulla

sarebbero

morie

delle

combinazione

per
le

parole

IME

che

le

seguono.

due

br*

tonso-

"

ab4
si riferisca a piU tton^i
V AdietlifO
si mette
Quando
sieno
al sitig*
l$lur.sebbene i nomi
Blierenclosil' Adjetliyo a nomi di genere differente ^ si

corda
accorda
Ma

tbascolino,

col

i nomi

se

Quando

Ad)eltivo

i nomi

il genere

senta

s' incontra

frase

nome

cui

bene

nome

due

Gli

Adjettivomascolino

un

si

appartenga

pu

si/p-

smpre

h
al

si sottiAteflde

neutro,

Adjettivi Sono

insieme

il

negotium
si

primo

iiii nomi

primo, o

g^nre differente si accorda

di

col

meglio

ma

immediatamente

seguono

medesimo

al

mettono

del

caso

ibid.*

rlmo
il verbo

che

nome

esse

il

precede

ibid.

verbo

Avviene

anche

cotK

riferisce

al

lo stesso

rAdjcttit(yi

gU

AocoIbdo

accorila col

Il verbo

Quando il
e^ quando
il .verbo

pronoiife
si usa ?

di

riferisce

plur. sebbene

i nomi

potr

il verbo

Qua'ndo piii
accorda
colla

Sovente

prillai
pi

seconda

nomi

siario al

jiersona
persona

alla

r Uic^

vOlla

si mette

al

iirg.

nominativi

uno

di

diverso

numero

ibid.'

coli' altro

di

sono

il

verbo

pel
che

si accorda

diversa

persona
colla

il verbo

si

seconda
,

ibiil.

volta

infinito ed
al

sig. danno

il vertK"

usare

un

ACCOBDO

teeedcnte

al

ed

il valore

del
ibidi^

plur.

anche

una

sentnza

serve

verbo

li

ARTICOL

Il Relativo deve

pi vicihOy

nome^

ibid*
fortfa

la

sotto

nominativo

eoi

resto

plur. possiamo
di

huticrti

priuttostocolla prima, che


piuttosto che colla tefza

voci

Qualche

VEaBOf

gol

seconda

sottinle"o

Colle

coli'

nomi

ih

due

tra

accordare

Nomb

td

si

Trovandosi

ibid.

verbo

SECONDO

d'bL

home

precede il

the

che

siibito

atltfi verbi,

nome

ARTiCOLO

Se

cambia
ibid.

coli' ultimo;

A(ljcttiviche

si

jctlifoprende

l'Ad

avverbio

in

.* Adjettivo tra
col

ibid.

homo

plffc
s r Adjettivo sar

Allorch

ili altro

son

ibidj

unu

un

il

neutro

piivicino

col

inanimate

cosa

alj-

neutro

in

Quando

col

nomioat

accoruarc

di

sono

al

inascoliifo^ si

il

piuttosto che

d'essere

invece
r

pu

caso,

femminiino

col

essendovi

non

al

DEL

accordare

TERZd

RELATIVO
in

COLL*

cncre

AktECEDEVTB

nomer

coU'Atf*

bW.

805

Quanto ^i

il relativo accorda

Mnipre

non

miso

coir

tecedente
aniliid.

Qhe

notate

cosa

Qualche

maggiore
il primo

per

volta

nianca

caso^

l' antecedente

ci?

|a

9plo trovasi

il

cui si riferisce- il relativo

condo
se-

ibid.

incidente
propQsixioije

n^lla

Spvente

intelligenzadi

sotr

ib4*

t in teso

Avviene,

di

non

sentenza

una

il relativo

rado^

tiene

il

anche

ed

il

ipetter

plur;

al

rapporta
tro
allora l'u^o e l'al-

|3

pifantecpdenti^ t\

^iie. o

di

gli antece(|cpti sooq

se

genere

b^d*

ipettcr ai geperc
piii npbiie
"li co.se
inanimate^
gli antecedenti sarqnpq

se

neutro

nere

Tfpvandosi
PfA

il relativo
si

due

tra

accorda

quello

900.

il gO'

ibid.

ponsiilerutp il pi} legop

diverso,

p4

si

popieacui

neutrp

genere
a

volta

si

differente,

^a

del

luogo

relativo si rapporta
al

inGnilo/e qualche

un

raJjctti?o ed

det)boiiq cssfirp
Se

che

che

di

genere
qifpUo che

con

or

lo

di

nomi

lo

mero
nu-

precede

bid.

segue

CAPITOLO

gpCQ^DQ

Deii Kegimb

Jfi che consiste

il

f^

Pegqp
Del

Il Nominativo

il casp^

quello chp regola


da

altra

il

Nominativo

in

ve^bo

cui

ibid.

dipende;
dal

^Icune
Quando

tivo.

ed

di

colla
se

un

per
italiano

dal

da

nome

qualificarlo
e

unito

in

da

segna

minarlo;
deter-

tfi

caso

ibid.

da cui

dipende il ger, sottinteso


la materia
di cui una
italiapQ mostra
sa
co-

il gen.

fatta,

cui

mostrato

articolo del
vpltp il noQ^c

l'ablativo

GeiriTivp

ordiuariapiente preceduto

ed
o

il discorso, |i e governato

tutto

vpcp

Del

|l Genitivo

l'ageplf;ed

^qj 9 pone

si

cui

si

preposizione de

parlaidi

o
,

si

tempo

latjno si
^i riduce

in

tratta^

u^

f'abl.

con

se

si

trova

in

adjeto

senza

ibid.

talvolta i| gen.

adjettivo o
grecismo rettP da

dopo

ellenismo
verbpi
questo un
posiziop^ greca sottintesa

preferisco

preposizione
P

|5

qn

ui^

p^e*
16-

m6
Si

trova

tivo
-sta

neutro

sostantivamente

preso

la

genitivo con
del

terminazione

adjettivoverbala

un

participio

bisogna confonderlo
Quale adunque ne

17

ha

caso,

acc.

ibid.

si chiama

come

italiano

si d

cui

l'oggettoa

si attribaisae

tal

un

devesi

caso?

latino

in

ibid.

in

mettere

\^

accusativo

Dell*

L'accusativo

il

in

caso

termine

dell' azione

qualche

preposizione

la

que

ad

con

Speso

in

parola posta

una

un'altra

con

qualche osa,
il dativo
Quando

parola, ma

altra

da

propriamente

si mette

caso

Dativo

relazoae, che

la

mostra

che

In

rrtto

non

ibid.

la differenza

Dkl

Il Dativo

non

esso

con

che

ma

sto

che

ibid.
il

sovente

ha

solo

adfeC*

un-

sostantivo

come

S'incontra
che

da
greca Alpenclaiite

il geo. alla
di quantit

pur

si

cui

del

il

mette

verbo^

il

il

eh'

nome

complemento

di

ibid

preposizione da

cui

l'accusa^tit^o'k

retto

tintesa
sot-

19

AVviene

qualche

azione

volta

dal

espressa

che

non

acc.

verbo

il

ne

ne

1' oggetto dell'

complemento

di

una

ibid..

preposizione
Si

trovano

perch

si dicono, alla
che
degli acc.
spesso
retti dalla
preposizionecirca sottintesa

De

il

Il vocativo
to

cui

caso

in

s'indirizza

cui
la

greca,

ibidf.

VocATiva

si mette

il

dell' ogget^

nome

parola

so

DBLL*^BI.TIVa

L* ablativo

per

esprime

stesso

se

di

allontanamento^
preposizione

una

La

preposizione da

cui retto

Dell'

Che

cos', l'ablativo

perch

si dica

tale?

di

zione
separaretto

da

ibid.

l'ablativo

Ablativo

assoluto

di

rapporto
divisione, ed
un

soveota

omessa

ibid.

Assoluto

che

osa

si

richiede
3t

S07
volte ti trovai q uhh

Alcane

actaloto^U

jppmt.ieqs^.

^m-

ticipio

,a%

Qualche

Tolta

si trova

in 9blt assoliito l'adjettivoo

pur^
il Qome

seDz:^
participio

(li

Ablativo

Ablativo

tl'istruiflPfllQ
ili ipodq
di co^lpagn^

Ablativo

di

Ablativo

di

Ablativo

Che
Xe,

I(

Nome

a3

causa

ibid.
'

'

ibid.

'

ibid.

eccesso

determinato

prezzo

intorno

quelle che

servono

di

I.

Regime

pu

reggerne

Qualche

volta

questo

Qualche

volta

ii

voci

alle

Nome

del

gexiitvo

^4

in

si converte

genitivo

primei

neU' ihtetrog^t

usate

risposta?

altro' al

un

ibtdl

dativo

si soltintende-e

nopie

ibid*

trovkisi il

6olo"

gen.

ibid.
,...;.

avvertite

cose

norpir di

ibid.

qualit

astrsutti si trovaQO

genitivo ed

al

ora

a5

all' ablativo

ora

in

j^empi

.bid.

Ablativo

cui

da

notarsi

la

tanto

non

costruzione
,

il

quanto

significatQe4

ibid^

itomi
diyei:^o.{(isil":uf(i

usp

?
.

Regime

^.

djetliyiche
Q\ Adjettiviche
ria

timore

significano desiderio,
il contrago,

dopo gli Adjettivi


verbo

un

in

^li

alV

Genitivo

notizia,
al

unisconp

memO'

genitivo

37

come

di

infinito

certi

pure
il

aS

,enilivo

desiderio

questp

adjettiviu-

ne

in

segue

dio
Gerun-

al

si mett^

liano
ita-

ibid.
di

neutro

genere

senza

nome

seguiti

son

ibid^

gea.

Adjettivi

che

sono

Q\\ Adjettivi smilis


qlienus,
propri US

seguita

pax

daii

oe^.

dissimilisicommunis
sono
seguiti ora dal

0114

ed

dal

dat.

immuniSf

ed

geo.

or^

ibid.

4al Dativo
Adjettivi
Qli

ibid.

di

Adjettiyi

dal

si

pai'tilvainenle,richiedono

Quando

va

seguiti dal

sono

Psenipi.
Anche
gli adjettiviverbali^
sati

dei,!,*
Abietti

Adjettiviche

che

sommissione
,

Davivo

dal

seguiti

significanocpmo"/o

eguagUanza
piacere
dal
Dativo
seguiti
;|onp
,

sokq

fasore,
o

il

fedelt,
contrario

99

iq8
ed

gliad)cttivicbe

Tra

Ap'aTTiyi

Quando

d4l

ph'CCUS4TIT0

COI

JO

significanomoto

italiano

in

sono

pmpensut

ad*

sembra

in

gerundio

bd

orj^

IH

tendenza

ch'i

in,

aoff

GBi

si mette

che

volta

Dativo,

auaich^

coi

dativo

pi elegante
frocUvis
pronai,

gli equivalentidi
in6nito
seguiti da un

AmsTTivi

L'Accusativo

siqoiti

al contrario si trovano

al
quest'infiniti

inette

ihid.

okjl

con

contano

ne

se

co

con

coli' accusativo

seguitid^\ dativo

sevo

atiiiuMnc

cosa,

So

sono

CBB

che
adjettifl

gliadJettWi verb:!!! iq hilit,

dut

composti da

alcuni

GK

anebe

segoltHal daiWo
in
participiali

Soci

latino

in

dum

si

ad

con

3i

3?

oai/l' Acousatito

seobiti

dopo gli ad)ettivio participiogni


sottnteqdersi la preposizionetecun^

ibld.
quoad
in altezza, lunghezza o larghezza,
Gli adjettividi misura
si trovano
l'
aluniti
son
ma
seguiti dalf accusativo
ahi. o genit.
ibid.
dum

Adjbttiti

Gli

che
adjettivt

za,

sovo

privazione

dall' abl.

dall'Ablativo

seguiti

significano
merteo

scarsezza,

seguiti
dal

chb

,o

demerito,

determinato,

prezzo

preposizione

senza

abbondane

"

sono

qual^h^

yolta
ibid.

gen.

dtdi

Esempi
Gli

nudus

adjeltivi vacuus,

ficano
signi-

coli' abl.

trovano

preceduto

da

ibid.

gli adjcttividives
uis
,

liber,

opuUntuSy

dignusyvacuus
anche

na

che

altri

ab

Neeesse

ed

privazione,si
a

viduus

da

Accompagnati
adjettivoindeclinabile

de' verbi

kabere

nudus,

imnsu*

inope,

pauper,

si

extorris

trova-

34

genitivo

un

sta

sempre

unito

con

uno

ibidt

esse
.

Conclusione

Esempi,

di

onde

quanto
rendersi

significato,e regime

si

detto

sempre
di molti

III. RaeiMB

Che

cosa

osservate

intorn

degli addettivi
il diversa
pi familiare
adjettivi

BBL

ibid.
35

PaOBOMB

a'posaeMivi nieat

tuus
^

ec

89

Che
Si

intorao

nota

81

trova

4^1 personaledi
Per

il

segue

fffeinpsi

ac

ibid

adopra

il relativo

italiano

qui,

anche

ed

ut

attrae,

nelV

quando

che,

voce

guae,

4*

et

nuUus

ibid.
coli* Ahi*

si
partitivi

di

opinatiservono

indeter

costroisconp col Gen.


acc.

in luc^o
possessivo

pronome

degli animali.

pronomi

Quando

ee

parlandosisol degli uomini,

usa

anche

dice

la

l'f/em , si

partioeUe

le

tei

Genit.

caso

pronome

il

usato

latiaamenle

rendere

quod,

a'Gen.-mei^

volte

alcune

con

e,

ex,

de

coli'

ibid.

inler

con

IV.

Rlb^IMBDIO.

YSIUKO
ibid.

Introdnone

JHegoJkGentraU
4i

Regola prima
Regola seconda
Regola terza
Regola quarta

ibid*

ibid.

4a
ibid.

Regola quinta
Reg^olaefeta
Rgola settima
Regola

ibi4*
43
ibid.

ottava

ibid.

Regola

nona

Regola

decima

ibid.
ibid.

Regola undecima
teeoiida
Regola decima

ibid*

KOMIK^TIYO

Le

voci

che

il verbo

seguono^
siano

assoluti,

che

subito

nominativo,

nomi

queste

90P0

IL

ette,

VlRBO

altri

ad|etlvl,
serTono

neutri

verbi

al

mettono

spiegarequalche

45

qualit dell'agente
co' verbi

Segue lo stesso
appellar, dicor,

di chiamare

nneupar

yocor,

oom

nomiraor^

sono

ibid.

GuriTIYO

il verbo

Quali voci
Ricevono
OiiolverM

sono

sum

eccettuale

Genitivo

il

yieoe',

^vae

aeetimor

habeor,

Quando

tali

DOPO

1I"

sonitodal

VllBO

4^

Genitivo?

i verbi

*^""i
di

accueare,

ammonire,

condatuuu^

^
"*

l4

aio

Qualche Tolta

La

pi

ma

Quando

di

appre%%ar9

comprare
"
Son
seguitidal

in

egeo,

ibid*

seguito anche

il"icL

vndere,

co' verbi

pigione

49

So

satago

ibid.

ec.

egeo

^ trova"oseguili anche
'^

ibid.

dall' Acc*

5|

ver)" deponenti fifevpno il Gen.


obUviscor
si tfQvanp
reminifcor
recardar,

lbid"

alcuni

verbi

anche

il^id*

recorder,

yerbp
Ahi.

coll'Acc.

Il verbo

si trqva

oltre

^pior

al

gl'impersonalivi

-^on

ve^rbiinierett

tui,

nostri

etra

pu

Gei),

con
un

avere

5a

Acp.

ui^
.

ibjd.

sua,

(|he cosa

si

guanto,

tanto,

il

ibi4-

cum.

ii.

uopo

Vaasq

ai

pn^iili^re iLvDatifP?
54
Dativo. \ verbi
cl^e significano dareJ^^
.

proi^ettere

obedlr, ripugnare j^dire,

pi ivo,
cU'Acc.

ma

con

Dat.^

bi4*

ancora

coll'Ab.

o'i^ter

ad

..";he
significano comodo,
il

narrare

riamente
seguiti ordina-

on

%i trovapo

ricevono

uiinacciare

pagare,

significanopaiagonare
dal

ibi^.

iqtoi^no al.yerbo,i/uerc(3

togliere,rendere;
che

segue

ifie"ij

ibid*

notate

comandajy

ec.

seguitidal

nuocere

ibid.

si rendo*

come

poco

Tadjettivoche

nome

con

n^porta si ipette all'acc. ^qu ad

cqsa

mette

pop,qqali verbi

verbi

suasna"

53

Pativo

I verbi

ateijiai^

t^^t

mea,

latino?
caso

tua,

Gcq.?, ibid
,^

di

uso

che

amaqq

luogo de'Gen.

refert ip

chp

il

ystra

in

de' verbi

spno

yestri,li fa

|l 6ne per cui' 14 na


Gli avverbi motto,
no

coli* abl.

pure

de

preposizione
serjza^

Tra

sono

i|i09C|rare poca

inche

Sono

ac

'

i verbi

sittago

nsanp

anche

in(ligeQ

vuole

ancora

affido

Gen.

aalVabl.

]n

luogo 4i

$1

ftare

Memini

quafid b\

u^ano

Gen.
soprarifieriti

II

in

riputardegno

disprezzo?

fti|na,'o

ma

jlC|

bi4^

$titnare

si
Qqal adjettivi

tfa

con

accus.

accfmipagnati da*Genit. t4inti, guanti ec.


questi adjettivi^ sottintende l'ablat. praetio

spesso
tutti

usarsi

iq

eondemno?

e.

eusQ

si pone
abl.

debbono

jubeo

ib4
in

temente
rreqe|:i

arguo

,') verbi

'

fe

^n

4?

qualche yolta O accusativo


determinata
e
particolare
pena
ad,

ii^ abL

senza

eambiato

Gen.

tal

un

55

incomodo,
-

Qidinariamente Ricevono il Dativo

groyare

;".

verbi

H^^j^

composii dajU

31)

cIm

I Terbi

ed

ed

Ila induo

empire, caricare,

significanoabondart,
i loro

contrari,

di

coli' acc

si troTano

exiio

di

all'abl.

si uniscono

ibfd.

cosa

il dat.

ed

cosa

stire,
ve-

ibid.

di

persona
I Terbi
impleo
col

ancbe

volte

alcune

si trovano

eompleo

66

gen.
di

i verbi

Anche

rattristarsi hi^nno

rallegrarsi do lersf e
,

dopo* di
Ma

ibid.

Tabi.

loro

gatt(/eo maereo

i verbi

coir

I verbi

redundo

Tabi,

con

ibid.

ab
si

ordinariamente

sudo

coli' abl.

costruiscono

ibid.

luogo dell' abl.


dell' acc.
pu ricevere

jfluo

mano

temente
frequen-

si trovapo

in

acc.

invece

Abhorreo

dolco

con

ab^

a,

de,

ex,

ovvero

ibid.

senza

Ha

jtf/fo si trova

ancora

guisa

de' verbi

ooll'itcc.

attivi

67

paziente
Tra

i verbi

che

anche

seguiti dall' abl.

sotio

verbi

Ilr verbo

il verbo

Dopo
da

uescor

son

evolta

qualche

trova

Tabi,

nitor

ibid.

super
seguiti dall' abl.
,

deponenti
si

verare
anno-

sedeo

eommunico

muto
,

Quali

si debbono

coli'

qualche

ibid.
68

acc.

preceduto

volta

in

ibid.
innitor

dopo

si

qualche

trova

il

volta

invece

dat.

dell' abl.
II verbo

ibid

gli

con

mereor

pejus, optime

avverbi

si uniscono

all'abl.

Regime

db'Vebbi

V.

bene,

male,

majus,
ibid.

de

con

Passivi

far passivi e come.**


Quali verbi si possono
l'acc. con
$i pu in luogo dell' abl
usare
per
la preposizione a
ab?
Quando si omette
o
il dat/ in luogo dell' abl.
Quando si osa
restano
Dopo il nom.
paziente e Tabi, agente come

69
ibid.
ibid..

altri

G"me

70

uapulo vinco
passiva non

la frase

Quando

in

VI.

Sovente

perch
in

Segue

lo

latino^

come

Regime

n'mr

un

verbo

si

Vesso

sia usato

dipende

dal

venimento
,

co' verbi
,

nir

sivamente
pas-

verbo

che

Altbo

piuttosto in

un

modo

lo

precede
preghiera istanza

73

Mt

che

comando

rendersi

latinamente?

Sopsa

significano"/omaft"/a
latinr il congiuntivo con

stesso

ibid

pu

render

che

usavano

italiana

altro

un

i verbi

ec.

Dopo

gli

casi?
si costruiscono

che

ibid.

significanoesortazione,
permissione
.

ibid.

ne

av-

ibid

'

i verbi

altro

Per

teguiti dall'infinito^

toyente

congiqntivo
Anche

lignificanopermissione

che

premura

seguiti dal

sono

Bfl'aquando

troraiio

dall' indicativo^

congiunzione
signiScapo volont,

senza

che

i verbi

dal

ji

desiderio
,

s/Qtao

ibid.

congiuntivo

soggiunto appartiene al ^oggetto del


veibo
piuttosto air infinito
principale,si mette
Sono
seguiti dal congiuntivo i verbi che corrispondono
fare, conseguire, impetrare
a
Anche
i yerbi %^reor,
timeo,
giuntivo
voglionp il conmutuo,
verbo

il

dubito

verbo

quia

Cfon

f verbi

trovasi

impedio

(^ngiputivo

congiuntivo

coli' infinito

ancora

quominus,

ma

ne;

'

ibid.

il

interpelloreggonp
impstfia t^eto,

cqU' infinito

talvolta

trovano

i|

negativo regge

ob'sitlo, prohibeo

con

pro^ioeo si

quando

ibtd*

ihid.

Il

74

7$
'

verbi

credo ,'ptpmittp, juro


addmandaiio
allMnfi'Mito

tri
I

che

verbi
mettere

Che

congiuntifo
intorno

notate

cosa

all'

yilv
A

che

r infinito

di

possono
all'infinito

ibid.

infinito

76

Iefinito

ibid.

discorso?

nel

agente,

nom.

ibid.

senza

dell*

Regimi

servire

'

si

oportet

deir

aso

equivale l* infinito

co^a

I^u

ift

con

aU

li segue

che

il verbo

l' impersonale

seguono

al

recorder

minor,

ed

di

acc

ziente
pa77

qual

caso

preceduto l'infinito,

debba

perch

sere
es-

78

'dCc.

l^uando
luogo
il

l' infinito

dell'

verbo
preceduto da un
passivo in
si
ai^cusativo
pratica pi frequentemente

accordando

nom.

con

il

esso

verbo

in

numero

persona
I

verbi

vefhi^

79
all'infinito
o

si

participi

ad

ordinariamente

uniscono

adjettvi,e poeticamente

altri
anche
ibid.

a' nomi

Qaando

l'infinito

pttinteqde

ualo

alcuna

voce*

Vili.

Osservazioni

Quando

se

ut,

avanti

futuro

suol

la dizione

cui

De' Futuri

ellittica^e

ibid.

retto

dell'

lanaiTO
ibid.

generali

il verbo

italiano da

condizionale
turum

solo
da

si

si

ad

risolve
un

il che

dei

tmpo
vi

sark

dirsi finto,

seguenti maniere

mettersi

in latino

elegantemente

col/ore

la forma
ui,

fu
81

congiuntivo

il presente
si

ha

pu

dell'indicativo,

risolvere in

una

il

delle
ibid.

ti]4
il
Quaticio

ha

italiano

verbo

la forma

del

riorr, si preferiscerisolvei lo col /ore


del

perfetto,ed

passato

allora

fataro
ed

ut

antevoce

ana

Itilaro

piace cUiamarlo

bidt

saUo

ducilo

il verbo

Dopo

si trova

ma

Este

aoeora

fare si possono

volle

lcuue

si

il

quia

col

ngiu olivo

co

omettere
fare solo

si trova

i futuri

si risolvono

Come

precedutoda quin
ma

rtfinlto,

usa

ibid
ibid.

fuiae

nou

9%

cbc

i verbi

Con

baiHiO

nom

supino?
Non

ibfd.
i futuri

oossono

verlM)

Che

esse

gaudeo

si forma

Come

che

il futuro

passivo? E

assoluto

II
ibid.

il verbo

questo f

eonugatro come

si

ed

fuiurum

voce

intorno

quelli

colla

impersonalmente?
a' verbi
deponenli,

preso

osservate

cosa

risolversi

IbtdI.
1* interiore?

come

84
il verbo

Quando

dionale*

passato
fuitse

Juiurum

colla

soluto
col

il passato

ed

ut

piiifrequentemente

fare

voce

d^l futuro

la forma

col /ore

ed

il

si

participioIn

riore
ante-

perfetto
riso-

trova

accordato

tu$

ibid.

matnfiere di risolvere

altre

mostrare

per

Dei.

IX.

Quanti

eoi

precedente

caso

Esempi

con-

ibid.
ba

italiano

congiuntivo^

del

risolvere

pu

si

del

forma

pi frequentemente

risolve

si

ui

il verbo

quando

passivoha

italiano

casi

si

distinguono

futmri

GaavADio

nel

gerundio,

om

quali

tbid.

governa
Gerundio

Dei

Il

in

Gerundio

di

dipende

di

in

da

sempre

un

nome,

da

odjettivo
il Gerundio
si deve
avare
Quando in lunga dell' inGnito
delle voci causa,
preceduto da una
gratta,
ergo
Co verbi
il
divenire
gerundivo
gerundio pu
tran^tivi
un

si

usa

Del

Quando

Sfy

Gerundio

il Gerundio

in

in

dum,

86
ibid.

ibid.

dum

come

sce?
ai costrui-

Bf
Da

Con

preposizionisi

quali
quali'verbi

pu

farsi
Del

Quando

il Gerundio

governato?
gerundivi?

trova

in

Gerundio
do

di

in

caso

ibid.
B8

do

Dativo?

ibid.

yerbi si pii fare %mndyi


"\ms\\\
il gerundio iti diim^
^c gli polirebbesostituire
Alcune
l'adjettWo ch^ fP9Sf^ ^\ gel^und.io a):
vol^
Con

^8^
.

Non

dativo
Da

sottinteso

^^

qaal preposizioni

il

retto

ablativo?

'

Spesso

.89

i^s^
,

..

d^, .ca^,
4bid,

.qjMea);ger,iiftdip
no
soblti.

sottiaU'Ae
.

Cht

...

...

nel?

ti o

anche

gerundi

trovano

'*'

presso i poeti si

Sovente

significazionepassWfl?-*

di

rinfitiito

iisatc^

trova

in

In

usa

del

luogo

in

supino
Supino in um

um?

pu

^t
il geruttdid

usarsi

sempre

dum

in

al

unito

eo

in

supino

hon

um

Jel Supino

^o

costruisce

si

deve

supino* in u?

il

in

risoluto

essere

u
.

Poeti

si

yiJiiono
X.

Qu:nido
Che

1^ che

intorno

cosa

ortut

creatui

satus

oporiet,

Che

cosa

il

mostrare

prognatusp

arrerbi

perta^iut ?

satus
,

us,

a,

ct^etui',

elegante*

nsa

ibid.

um

lie' verbi

um

ibid.

'9^
si'

malo

deponenti

si

'

trova

ibid.

i differenti

intorno

ammettono

nolo

us

al

a,

modi'

di

rendere

dopo

ih

ita-

ibid.

am

participio neutro

XI^ Dxou

Quali

peroui

'

participio in
notate

93
ibid.

il

per

ibid.

'

l'tano

...

ejrosas,

uolo

Esempi

,,

dell' irtfri'i
lo

Participio.

editus

participioin
participio io us
a,
usato
pasaivanienl

niente

Il

i verbi

9^

ibid.

dativo?

natus

forma?

vece

participi?.

intornoa

osservate

altra

sua

Dst

seguiti dal

sono

cosa

Dopo

(iasi reggono

Quali

in

Sovente

ibid.

valuta

st

.Q-Uando

iBi4*

'

Il verbo

Goftte

jbid.

il

um

si

Quando

'

Supino

ibuL

'"W1

invece

gerundio
Del

Si

0o

(M^ibaU:,.

AlklIOTAtflOlll

precedqto d^

all' inOnito

intorno

osservate

cosa

..

.,

ibid.

,,

preposizioni.da ":ui jfetto

le

do

in

gerundio

in

dumi'

c"5

Aryanifi
di

loro

il gtfn.

96

fiuc ed

col gjBo.

$0

Qp^yerbi di

ficaoo

'

Goifie ^

luogo chie sigi^i-

ftiUfrod trr^o?.

oosUaiaconq

Coin

era

Goipe

brami

'

ed

'

^cce.?

ibid-

"

'

'

ibid.

snperktfvi?

Co^e gif

di

avverbi

98

sius f

(liversilli Uut,

quelli ch^ significanolontananza,


fiiut e ampU4$r

Come

servono

Che

cosa

di

avverb]

il valore

fii

Che

eoa

osservate

Che

cosa

intorno

ancora

Ica ni

quoad?]

intorno

osservate

Imitai

ibid.

separarne?

ibid.

abhinc

Kou

bid.

'

'

Come

97
ibitl.

"

'

'

Coitie gli avverbi


ome

mto

negative?

due

intorno

neatri?

aeo.

ibid*
ibid.
ibid.

pili^

100
a

ibid.

prii^t

-?????

XIU

RqsivB

Pabpqizioki

DiLU

ibid.

sottintese?
f^ Preposizionispesso sono
^
Li^!preposixiope cum
quando si sottile
teifde
Che
Che

intorno

coAa

Sovente

intorno
il

ca

cosa

C\m

bqia ihKmtuo

intorno

osservate

gpando

ira

^
'
f

'

109

ibid.

""

jbidb
ibid.

io3j

per?

ibid.

p9p0f

XllL

Le

naar

phe

ibid.

te^ntori^o uif
Si'uperf
alle prep. sM^iiMl^
retto

osserva

cosa

ibid.

a?

prfn*

"

jCU csa

..

alia

cldmf

dovrbbesi

Quando
Che

intorno

osservate

cosa

101

ibid.

ira?

si costruisce

Come

RsGiMa

Coao^iaoiri

orni-

congiunzioni uniscono

'

smpre

pna^nou

^uam
.nili

simi
'*

goverbaW

modi,

casi,

ti^'^pj^*
'

"

'

^opQ ampliata plu$, muj^ut

flesso sqUiptefa
modi

'

raf

ah,

ibid.

io4
ibid;

numi

ibid.
t

Quali

eisf

qaa^i

t^ert*
,

Qual
Quale

'modo addiinanda

cim

eBsi
,

si?

tangmam

'

'

qudmvtt

ianguaai,

\ Congifiptiyo.0

Q'uan(|^iifaddimaoda
?
catiy
*

quaido

io5

l'Indit

'V

ibi4'
io6

qi^^m?

eum",'

quando

quandogufr

dmi

ibid.

Quale

le

Qual

modo

voci

usate

abid.

indefinitivamente?

addima-oda

qui quando

mostra

la tausa?

ibid.

217
*Sl\. fteftlttS
jDBttB

tvTEillSZIOlIt

tm

d rado
si pongono
non
ifit"*rjezoiii
La intcrjezioneo a quali casi si unisce?
A
qaali fieu e prohl
A quali hei e yae?

eliso

senza

109

!^!^*
'^|^*
ibid.

HHtAZlOtrt
*

Intorno

ad

alcuni

verbi

ch'esigono

particolare

una

costruzione

Che

seguito

che

come

Che

da

un

verbo

impersonalmente

preso

$um

*p

g^n.

significa quando

cosa

gli

se

la

unisce

voce

ibid*

oput

si costruisce?

di

che

quando

Come

persona

caso

si

verbo

seguitoda

quando

sum

on

ibid.

?
trova

si costruisce

che

109

significail

cosa

dal.

la

il

signBca

cosa

.'3^
stimato?

quando significaessere

sum

la

mette

dativi?

due

con

che

cosa

ascriversi

pu

lode

ibid.
'

o
^

Da

biasimo

qual

Come
Che

nelle

caso

frasi

seguito

si costruisce

il verbo

si costruiscono

credor, ed
cupor?

Quali

verbi

Come

si

Come

Qual
Quale
Quale
Quale
Come

si

yerbi

impersonalmente?
judicor

vocativi

feror

dicor,

'ocor,

112

tra*

nun"

ibid.

dicono

servili

ai costruiscono?

come

Jastidio fallo

i yerh

costruiscono

copio?

ibid*
ii3

114

Sttlvo?

differenza

passa

tra

habere

fidem

gratias^,re/erre gratiam
agere
ntutuum?
tra
dare
comniodare
e

praestare
habere

tra

fidem?

graiiam

ibid.

jhjd.
ibid.

\X9^j!ucere
uxorem,
ai costruisce

derideo

Come

si

Come

laboro?

Come

perielitor ?

Come

si costruiscono

costruisce

ed

ibid.

irrideo?
e

si costruisce?

come

ibid.
""6
ibid.

eonsuh?

ibid.
117
cono,

canto,

costruisce

Come

recipere?

Qome

parcerc

tona,

ludo?

come.*

ibid.

in^o?
jubeo ?
s

i5

nubere?

pulso,
Come

ibid.

esse?

aestimor

Qual' il significatod* incumbo


Quale il significatodi vaco?

Come

IM

aum

t^ideor?

preso

putor,

dar,

verbo

l'infinito

significa videor

cosa

Come

col

ibid.
timao?

t'ignosetraf

""9

ibid.'
"i9

!ll8
Dello
che

In

si mette

cal

nomi

Quali

del

nome

che

tt^A

una

ore

sono

il

si pone

caso

iig
ibid.

eccettuati ?
Del

In

luogo

luogo

si trova

segue

in

stato

moto

del

nome

tttgo

luogd

nd

ove

a'

va

incamiiia?
nomi

Quali

I3i

eccettuati?

sono

bd.
Del

che

si ttttfe

caso

nomi

Quali

nome

che

Che

si niett

caso

osa

il

si

patte?

laa

ibid.

luogo

per*

luogo

dove

per

passa?

si

ia3

ibid,

Esempj

Esempi per
*

luogo

"

moto

'

luogo da cui

oltre?

in

notate

un

del
?

eccettuati

sono

da

moto

il

Del
Iti

intorno

osservate

cosa

essi?

ad

In

che

dal

sovente

casi

che

mostrare

diverso

modo

costruirli, sia riguardo a'

di

bid.

a' mdi

riguardo

cme
,

Del
In

che

caso

si pone

In

che

caso

si

Quali esempj

sono

Dello

in

che

caso

il
il

mette

dipende

signitqatode'yerbi

il

Tempo
determinato?

tempo
tempo

199
3o

continuato?

iniitars?

da

di

spazio

si mettono

luogo

significano la

che

nomi

distanga

di

stanaa?

i3i

CAPITOLO
Delta

che

la

che
a

le

sono

deve

tradurre

Esempio

rogole

principalmente
qualche classico
la

Costruzione

Quando

la

farla

Costruzione

che

diretta

chi

attenzione

si

accinge
i35
i3d

traduzione

Costruzione

Iiwers

inversa,

quali le regole

bene?

consiste

Sintatsi

l Sintassi

Figurata

figurata^ e

quali

le

pali
princiibid

Dell'
che

consist

137

figure?
Ib

i3a

Latino?

dicesi

Della
In

ibid.-

specie?

^ostruzione Diretta?
fare

pel*

di quante

Costruzione

della

Della

per

Costruzione

cinsiite la costruzione!
Della

Quali

IH.

l'Iperbatoe

Iperbato
in quanti modi

DeU:

ti fa?

i38

Ellissi

in che

Quali

consiste
sono

le

i39

l'Ellissi

Del
In

che

consiste

ellittiche?

principali locuzioni
il

ibid.

Pleonasmo

Pleonasmct,

quali esemp)?

"4^

aso

ERRATA

^a.

4*

CORRK

Terso

6.
92.

pel

39.

troTji

4^.

dei

d^i

alle

alla

seguiti

3L

Aft.
3a.

17.

segnj^U

57

98.

clonagli

58.

i4* irescof

59.

9.

dpnqgU
irascor

eriik

'

gnit

56. ^ua4

a..

'

quoatf

64*

16.

comprerai

Comprerei

76.

IO.

4eco^oet

dtcoquet

^.

87*
i

90.

101.

Il(]b
i

Il

3.

lai.

144.
i$'
19Q.

192.

evga.

ergo

3i

froeP4n4^Dl

fr^e^andum

35.

seiryia

serva*

tSt

amQtia

moltos

muliot

3.
3.

3i9.

44*
la.

27.

faonMis

iacieinu

pe^c^torei

piscator9M

^^

in

^^^'^

dti^

dabo,

dr^m

oltr9

Ae/ariif

bepiris

,'

'

dibaoi

dio,

4rt^

^kisi\

dt"im,,

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