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GESSI
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Il manuale
del posatore
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Indice
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Sicurezza in cantiere
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7
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LE REGOLE
MOVIMENTAZIONE E UTILIZZO SICURO DEL MATERIALE
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I tramezzi
28 CARATTERISTICHE GENERALI
Tipologie/Individuazione del sistema idoneo
30 TRAMEZZI DI TIPO S
33 TRAMEZZI DI TIPO SL E SLA
Applicazioni delle lastre in doppio paramento per faccia
35 TRAMEZZI DI TIPO D
Realizzazione del vano porta/Realizzazione del
sopraluce porta
39 APPLICAZIONI COMPLEMENTARI
Installazione scatole elettriche/Montaggio di supporto
per WC sospeso/Ganci e tasselli per appendere in parete
43 TAVOLA PRESTAZIONALE
45
Le contropareti
46 CARATTERISTICHE GENERALI
Tipologie
46 CONTROPARETI SU STRUTTURA METALLICA
Individuazione del sistema idoneo/Procedimento di posa
con montanti per parete e profili per controsoffitto
54 CONTROPARETI CON ACCOPPIATI ISOLANTI
Individuazione del sistema idoneo
Procedimento di posa di accoppiati isolanti
59 TAVOLA PRESTAZIONALE
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I controsoffitti
62 CARATTERISTICHE GENERALI
Tipologie/Individuazione del sistema idoneo
65 CONTROSOFFITTI A DOPPIA ORDITURA CDO
Inserimento dei tasselli a soffitto, posa dellorditura metallica
edellelastre/Controsoffittiadoppiaordituraconguidaclip
74 CONTROSOFFITTI A SEMPLICE ORDITURA CSO
76 CONTROSOFFITTI ISPEZIONABILI
77 TAVOLA PRESTAZIONALE
79
89
La Scuola di Posa
Itinerante (S.P.I.)
93
La documentazione
della Lafarge Gessi
97
Appendici
98 APPENDICE 1 - QUANTITATIVI MEDI TRAMEZZI
Tramezzi di tipo S/Tramezzi di tipo SL/Tramezzi di tipo SLA
Tramezzi di tipo D
102 APPENDICE 2 - QUANTITATIVI MEDI CONTROPARETI
Contropareti su struttura metallicca/Contropareti con
accoppiati isolanti
104 APPENDICE 3 - QUANTITATIVI MEDI CONTROSOFFITTI
Controsoffitto a doppia orditura CDO con plenum/
Controsoffitto a doppia orditura in aderenza CDO con
profilo clip/Controsoffitti a semplice orditura CSO con
plenum/Controsoffitto a semplice orditura in aderenza CSO/
Controsoffitti ispezionabili
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LE REGOLE
MOVIMENTAZIONE E UTILIZZO SICURO DEL MATERIALE
Sicurezza
in cantiere
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Sicurezza
in cantiere
Il Gruppo Lafarge considera la sicurezza un valore
imprescindibile, quindi, oltre a rispettare sempre i requisiti di qualit dei prodotti e dei sistemi,
ritiene fondamentale il costante impegno per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.
In cantiere, piccolo o grande che sia, buona norma rispettare alcune
semplici regole al fine di tutelare se stessi e chi ci vicino.
LE REGOLE (obbligatorie):
NEI GRANDI CANTIERI
VIETATO LINGRESSO A TUTTE LE
PERSONE NON AUTORIZZATE
CASCO
SCARPE
DI SICUREZZA DI SICUREZZA
IMBRAGATURA
DI SICUREZZA
il casco di sicurezza
le scarpe di sicurezza
gli occhiali di protezione
il giubbetto ad alta visibilit (grande cantiere)
SEGNALE
DI PERICOLO
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SI
SI
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Le caratteristiche
dei sistemi
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La statica
I sistemi in cartongesso sono da considerarsi
autoportanti e vengono opportunamente ancorati
alle strutture portanti delledificio quali pilastri, travi,
murature tradizionali e solai di qualsiasi tipologia.
Le strutture metalliche sono quelle che garantiscono
lautoportanza dei sistemi.
Le diverse tipologie, dimensioni e spessori
della lamiera dei profili messi a disposizione
dellApplicatore vengono impiegate in funzione
del sistema da realizzare e delle sollecitazioni che
questo dovr sopportare.
I parametri per il dimensionamento dei sistemi sono
individuati nelle Norme e Leggi vigenti per il calcolo
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La protezione al fuoco
La resistenza al fuoco dei sistemi - La capacit
dei sistemi in cartongesso di porsi come barriera
allattacco del fuoco, con opportune strutture e
con diverse tipologie di lastre in vari spessori, viene
ratificata dai vigenti certificati della Lafarge Gessi.
I certificati indicano, in minuti, la Classe di resistenza
al fuoco che contraddistingue il sistema (REI o
R 60, 90, 120 o 180), e le indicazioni di contesto
applicativo e di installazione indicate devono essere
tassativamente rispettate.
Si rammenta, che con il DM del 16 marzo 2007,
i vecchi certificati, eseguiti con i metodi di test
indicati dalla Circ. 91/61, verranno considerati
validi durante un periodo di transizione di max 5
anni (con decorrenza settembre 2007). In funzione
della loro data di emissione sono previste 3 fasce
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Lacustica
Le prestazioni acustiche dei sistemi in cartongesso
rispondono a 2 caratteristiche: il fonoisolamento e
il fonoassorbimento.
Il potere fonoisolante - Si intende la capacit di un
sistema di ridurre lintensit sonora (rumore aereo
e non da impatto) proveniente da ambienti contigui
e/o sovrastanti.
Viene espresso in dB (decibel) che rappresenta un
valore dintensit sonora, emessa o percepita, la cui
dimensione, essendo logaritmica e non matematica,
non viene correttamente compresa senza averne
una minima conoscenza.
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La termica
Il contenimento del consumo energetico uno degli
obiettivi principali che il Mondo si prefissato.
Leggi e Norme diverse, anche di carattere regionale,
indicano parametri da rispettare sia per contenere la
dispersione del calore, dallinterno allesterno degli
edifici, sia per evitare leccessivo consumo di energia
per il raffrescamento estivo nei Paesi caldi durante
lestate.
In Italia il DL n 311 del 29.12.2006 fissa le regole
che devono essere rispettate per il raggiungimento
dei sopraindicati scopi.
All Applicatore si richiede di posare sistemi idonei a
garantire la resistenza termica (R) o la trasmittanza
(U) richiesta dal Progettista termico; al Produttore
di fornire detti sistemi che possano rispondere, a
diversi livelli, alle richieste del mercato.
I valori di resistenza termica delle superfici opache
(murature di tamponamento), richieste per le varie
zone climatiche italiane, pi sono elevati e pi sono
efficaci; quelli di trasmittanza, invece, pi sono
bassi e meglio isolano.
La lettura del Manuale della Lafarge Gessi, che
tratta la termica, fornir pi esaustivi chiarimenti
sullargomento.
I sistemi in cartongesso sono dellefficaci barriere
alla fuga del calore in due configurazioni possibili:
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indispensabile conoscere
i principali componenti che
costituiscono i sistemi per effettuare
una corretta posa degli stessi.
18 LE LASTRE
20 GLI ACCOPPIATI ISOLANTI
20 I PROFILI METALLICI
Profili per pareti
Profili per controsoffitti
Profili per contropareti
Profili per superfici curve
22 LE VITI
24 LE BANDE DI ARMATURA DEI GIUNTI
25 GLI STUCCHI
I componenti
dei sistemi
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Le lastre
Le lastre in cartongesso rispondono al dettato
della Norma Europea EN 520 e si dividono
in 8 tipologie secondo le loro caratteristiche.
Lettere maiuscole dellalfabeto identificano
le caratteristiche di ciascuna tipologia:
Tipo A: standard
Tipo D: di maggior densit (peso) per impieghi
particolari quali lisolamento acustico
Tipo E: possono essere impiegate in sistemi
parete per esterni
LASTRE
Tipo F:
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Pregyfeu M0:
Tipo A
Pregyplac plus:
Tipo A
Syniaplac:
Pregyvapor:
Pregy-RX:
Pregybel:
Pregyboard:
pannello da controsoffitto
Ispezionabile, a vista o ribassato,
ricavato dal ritaglio di una lastra
Pregyplac BA10 con faccia vista
verniciata
Tipo A
Pregydur II:
Tipo D
Pregydur III:
Tipo D, E, F, H1, I, R
Pregydro:
Tipo H1 e tipo H2
Pregydro BA 18:
Tipo D, H2
Pregydroflam:
Tipo D, F, H2
Pregyplac M0:
Tipo I
Tipo F
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Gli accoppiati
isolanti
Lincollaggio di un pannello isolante sul dorso di
una lastra di cartongesso costituisce un prodotto
"accoppiato" soggetto alla Norma Europea
EN 13950 e allobbligatoriet della marcatura CE.
I pannelli isolanti fibrosi hanno propriet
termoacustiche mentre, quelli "cellulari" in
polistirolo espanso o estruso, solo termiche.
I prodotti "accoppiati" della Lafarge Gessi, in differenti
spessori, vengono denominati:
Pregystyrene:
Pregyfoam:
Pregyver:
Pregyroche:
ACCOPPIATI
I profili metallici
I profili metallici costituenti le strutture su cui
vengono avvitate le diverse tipologie di lastre
rispondono alle Norme Europee EN 14195 e
EN 13964 che ne definiscono caratteristiche e
tolleranze dimensionali.
I profili della Lafarge Gessi sono marcati CE ai sensi
delle succitate Norme.
Tutti i profili sotto elencati, creati prevalentemente
per rispondere alle esigenze applicative di un sistema
specifico sono impiegabili, in configurazioni diverse,
per la realizzazione di orditure metalliche di quasi
tutti i sistemi.
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Montanti a "C"
Profili che costituiscono le strutture verticali delle
orditure per parete. Hanno dimensioni dellanima
da mm 50, 75, 100, 150 e ali da 40 o 50 mm. Gli
spessori della lamiera sono di 6 o 10/10.
Profili a "C"
Costituiscono le orditure metalliche dei controsoffitti
continui e hanno lanima da mm 49 o 60 e ali da
mm 15 o 27.
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ESEMPIO DI CUPOLA
I profili Flex della Lafarge Gessi consentono
lesecuzione di qualsiasi tipo di superficie curva sia
orizzontale (cupole, volte, onde ecc.) che verticale
(pareti curve, ad "S", concave o convesse, ecc.),
ed hanno la caratteristica di poter consentire il
bloccaggio della sagoma delle curvature di progetto
tramite punzonatura di lamine scorrevoli sulla
struttura articolata del profilo.
Le viti
Le viti, per il fissaggio delle lastre sulle strutture
metalliche, rivestono unimportanza determinante
per lefficacia della rispondenza dei sistemi alla
statica e alla protezione al fuoco.
Le distanze di avvitatura e il loro posizionamento
devono essere scrupolosamente rispettati poich,
altrimenti, il danno derivante sar pi costoso del
poco tempo in pi impiegato nellapplicazione. In
effetti una delle cause delle lesioni capillari dei giunti
quella della carenza di viti che predispone il sistema
a risentire di pi i movimenti meccanici derivanti da
sollecitazioni o da escursioni termiche.
Le viti devono essere applicate al passo di cm 30
usualmente e di cm 25 nei sistemi resistenti al fuoco;
devono avere una distanza dai bordi longitudinali
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LE VITI
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Le bande di
armatura dei giunti
Le bande hanno lo scopo di rinforzare i giunti fra le
lastre come armatura dello stucco impiegato.
Ve ne sono di 4 tipologie:
Banda in carta microforata
In assoluto la migliore banda per garantire il massimo
della resistenza meccanica dei giunti e per la finitura
degli spigoli interni ed esterni allincontro dei sistemi
in cartongesso (parete-parete; parete-controsoffitto).
Lunica utilizzabile con le lastre Plac M0, Flam M0,
Feu M0 e qualsiasi tipologia di stucchi Lafarge Gessi.
Rete adesiva in fibra di vetro
La pi utilizzata dal mercato ma non proprio idonea
allesecuzione di giunti con gli stucchi "a presa" a
base gesso.
BANDE
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Gli stucchi
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28 Caratteristiche generali
Tipologie
Individuazione del sistema idoneo
30 Tramezzi di tipo S
33 Tramezzi di tipo SL e SLA
Applicazioni delle lastre in doppio paramento per faccia
35 Tramezzi di tipo D
Realizzazione del vano porta
Realizzazione del sopraluce porta
39 Applicazioni complementari
Installazione scatole elettriche
Montaggio di supporto per WC sospeso
Ganci e tasselli per appendere in parete
43 Tavola prestazionale
I tramezzi
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I TRAMEZZI
Caratteristiche
generali
I tramezzi autoportanti in cartongesso sono
costituiti da una struttura metallica con guide a "U"
e montanti a "C", di diversa dimensione e spessore
di lamiera, a cui vengono avvitate molte tipologie di
lastre in cartongesso.
Possono assumere forme architettoniche varie
TIPOLOGIE
Vengono individuate 4 tipologie di tramezzi che, in
funzione della loro configurazione e impiego, hanno
le seguenti sigle:
S = SEPARATIVO
SLA = SEPARATIVO
LEGATO ACUSTIVO
Parete come la SL ma
con le due orditure
legate da connettori
acustici per il
raggiungimento di alte
prestazioni fonoisolanti.
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SL = SEPARATIVO
LEGATO
D = DISTRIBUTIVO
Parete a semplice
orditura per i divisori
fra ambienti.
I TRAMEZZI
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I TRAMEZZI
Tramezzi di tipo S
(separativo)
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I TRAMEZZI
Asporto del film protettivo e applicazione della guida sulla traccia a pavimento.
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I TRAMEZZI
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I TRAMEZZI
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Inserimento
dellisolante.
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I TRAMEZZI
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Si procede al taglio della lastra con il "cutter" o con diverse tipologie di utensili finalizzati allo scopo
(fig. 22 - 23). Per il 1 paramento di lastre si parte con mezza lastra tagliandola longitudinalmente in
mezzeria e procedendo alla sua avvitatura con viti a passo 60 cm lungo i montani (fig. 24 - 25).
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Posa del 2 paramento con lapplicazione di lastra intera a tutta larghezza per lesigenza di sfalsamento
dei giunti fra il primo e il secondo paramento.
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I TRAMEZZI
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Nelle 3 immagini (fig. 29 - 30 - 31), per la posa del 2 paramento si simulata la situazione di giunto
orizzontale fra lastre in caso di pareti a grande altezza.
Il passo delle viti per lavvitatura delle lastre di 2 paramento sar di 25 - 30 cm max. Un metodo pratico
di avvitatura a passo corretto quello di procedere controllando la distanza fra la base di impugnatura e
la punta dellavvitatore (fig. 32).
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I TRAMEZZI
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Taglio a "V"delle ali della guida a terra per permettere la rotazione di 90 che consentir il blocco al
piede dei montanti costituenti il vano porta.
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Posizionamento e avvitatura delle guide con ripiegatura a 90 in corrispondenza dei tagli a "V" (fig. 37 - 38).
Il risvolto verticale della guida sar di 15 o 20 cm (fig. 39).
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I TRAMEZZI
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Inserimento dei montanti del riquadro porta e loro bloccaggio al piede tramite avvitatura del risvolto guida
sul loro dorso.
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I TRAMEZZI
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Applicazione e ritaglio "a bandiera" della 2^ lastra con seghetto manuale e definizione del vano porta.
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I TRAMEZZI
Applicazioni
complementari
Dopo lapplicazione del primo paramento di una
faccia della parete, il momento dellingresso degli
impiantisti per lallocazione in intercapedine dei
corrugati per linfilaggio dei cavi dellimpianto elettrico
e le canalizzazioni degli impianti termo-idraulici.
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Inserimento dei
corrugati.
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I TRAMEZZI
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Applicazione delle piastre della traversa di controventatura del supporto e loro bloccaggio ai montanti.
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I TRAMEZZI
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Inserimento delle barre di sospensione del WC e loro fissaggio a livello. Nellimmagine centrale il
supporto installato con le forcelle per linserimento della cassetta di scarico.
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Misurazione del posizionamento dei perni di supporto e del gomito di scarico per lesecuzione dei fori
corrispondenti sulla lastra idrofuga Pregydro.
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Esecuzione dei fori con fresa a tazza o seghetto e posizionamento della lastra in corrispondenza dei
perni e del gomito di scarico.
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I TRAMEZZI
GANCI A X
TASSELLI IN PLASTICA
A ESPANSIONE
TASSELLI METALLICI
A ESPANSIONE
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I TRAMEZZI
Tavola
prestazionale
Nella tabella indichiamo alcuni tipi di parete di
impiego pi corrente con la loro altezza max in varie
configurazioni di montanti ed interassi, il loro potere
fonoisolante (Rw) e la loro resistenza termica (R).
Il pannello isolante utilizzato in lana di roccia da
TIPO
DI PARETE
MONTANTE
D 100
75
D 125
100
TIPO
DI PARETE
MONTANTE
S 170
50
40 kg/mc e 40 mm di spessore.
Molteplici sistemi parete, con combinazioni struttura-lastre
diverse e prestazioni di resistenza al fuoco, possono
essere trovati consultando il manuale Tramezzi della
Lafarge Gessi.
4,6
5,2
5,5
6
5,5
6
6,3
7
51
50
51
50
53
52
53
52
2 x faccia
2 x faccia
2 x faccia
64
1,345
1,345
PARETE SEPARATIVA LEGATA ACUSTICA a doppia orditura parallela con connettori Phoni SL
TIPO
INTERASSE ALTEZZA
N.
R [m2/KW] con isolante(b)
RW [dB] con isolante(a)
MAX [m]
DI PARETE MONTANTE MONTANTI
LASTRE
SLA 260
75
60 ][
(a)
(b)
7,5
2 x faccia
71
(2 BA 13 + 2 BA 18)
2,298
Per il calcolo dei quantitativi medi relativi ad ogni tipologia di tramezzo descritta, Vi invitiamo a consultare
l'Appendice 1 a pag. 98.
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i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
46 Caratteristiche generali
Tipologie
46 Contropareti su struttura metallica
Individuazione del sistema idoneo
Procedimento di posa con montanti per parete
e profili per controsoffitto
54 Contropareti con accoppiati isolanti
Individuazione del sistema idoneo
Procedimento di posa di accoppiati isolanti
59 Tavola prestazionale
Le contropareti
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LE CONTROPARETI
Caratteristiche
generali
Le contropareti in cartongesso vengono realizzate
a ridosso di pareti preesistenti con la finalit di
migliorarne il fono e/o termo-isolamento o di
accrescerne la resistenza al fuoco.
In funzione delle caratteristiche richieste se ne
scelgono le tipologie e se ne ottimizzano gli spessori.
TIPOLOGIE
Le contropareti in cartongesso possono essere
realizzate in due tipologie:
Con lastre avvitate su struttura metallica
Con accoppiati isolanti incollati su parete in
muratura di qualsiasi tipo.
La loro funzione pu essere di semplice
rivestimento o con caratteristiche isolanti sia
termiche che acustiche.
Contropareti su
struttura metallica
Le contropareti su struttura metallica possono essere
realizzate con limpiego sia di montanti per pareti
che dei profili per controsoffitto.
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LE CONTROPARETI
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LE CONTROPARETI
d) l eventuale
fono - isolamento
richiesto
La molteplicit di tipologie di pareti preesistenti
richiede una valutazione a calcolo del potere fono
isolante dellinsieme che, di volta in volta, viene
eseguita dai Tecnici della Lafarge Gessi mediante
simulatore acustico.
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LE CONTROPARETI
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LE CONTROPARETI
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LE CONTROPARETI
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Incollaggio dei pannelli isolanti fino alla quota delle staffe regolabili o degli
attacchi distanziatori (fig. 87). La staffa regolabile viene messa in posizione con
la richiusura dellala dopo il fissaggio a muro (fig. 88 - 89).
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LE CONTROPARETI
91
94
95
96a
96b
Fissaggio della guida perimetrale al piede (fig. 94) con eventuale posizionamento di foglio in plastica
se presente acqua di risalita da pavimento (fig. 95). Si inseriscono quindi i profili le cui ali vengono
avvitate sulle due lame delle staffe regolabili (fig. 96A) poi ripiegate, o ritigliate, per non creare ingombro
allavvitatura delle lastre (fig. 96B).
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LE CONTROPARETI
97
98
99
Sequenza di aggancio del profilo allattacco distanziatore: avvicinamento (fig. 97), aggancio di unala del
profilo allintaccatura dellattacco (fig. 98), rotazione e pressione per favorire lincastro (fig. 99).
Applicazione della lastra
(Pregydro per ambienti umidi in
questo caso) tramite avvitatura
(fig. 100 - 101).
La figura 102 evidenzia la
posizione della vite di bloccaggio
della lastra in vicinanza delle
guide (ad almeno 1 cm dal
bordo): come sempre non
si devono avvitare insieme
lastra, montanti e guide per
consentirne le dilatazioni
termiche.
101
100
102
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i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
LE CONTROPARETI
Contropareti con
accoppiati isolanti
Tali tipi di contropareti consentono di limitare gli
ingombri e di accelerare la posa del paramento
isolante. Il loro limite dato dal non poter essere
applicate contro superfici ammalorate, sporche o
grasse senza unopportuna preventiva bonifica, e
nel non poter ospitare impianti se non a rischio di
creare ponti termo-acustici che vanificherebbero la
loro prestazione.
I pannelli isolanti vengono incollati con apposito
collante (Pregycolle 120) al supporto murario.
Le contropareti con accoppiati isolanti prevedono
limpiego di 4 tipologie disolante, in diversi spessori,
tramite incollaggio sul dorso di lastre da 10 e 12,5
mm di spessore.
pag 054
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
LE CONTROPARETI
F) termo isolamento
Ottenibile sia con accoppiati con EPS e XPS
(polistirolo espanso ed estruso) che con LM (lane
minerali di vetro o di roccia).
Lincollaggio degli accoppiati isolanti sulle pareti
preesistenti, in particolare di notevole sviluppo
dimensionale, pu generare lesioni sui giunti tra i
pannelli per diverso comportamento di dilatazione
termica parete-accoppiato, e/o per assestamenti
statici delle murature preesistenti in particolare nel
caso di opere nuove.
Di solito, in questi casi, sufficiente il rifacimento del
giunto con opportune metodologie dintervento.
E) fono assorbimento
Poich la lastra ha una superficie riflettente lenergia
sonora assorbita si aggira intorno al 10% di quella
incidente. Appare evidente che lapplicazione di
materiali assorbenti sulla superficie del pannello
consentir di ottenere valori di fonoassorbimento
pi elevati.
pag 055
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
LE CONTROPARETI
103
104
105
106
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
LE CONTROPARETI
107
Applicazione di "plots" di
collante su pannello di espanso.
108
NOTA
109
110
111
1^ battitura a mano.
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
LE CONTROPARETI
112
pag 058
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
Tavola
prestazionale
La tabella riporta i valori di resistenza termica dei
pannelli di accoppiato con le 4 tipologie di isolante
in vari spessori.
Le caratteristiche di fono isolamento ritrovabili
sul Manuale di Acustica e Termica della Lafarge
Gessi, relativamente alle sole lane minerali, variano
PANNELLO
10 + 20
10 + 30
10 + 40
13 + 20
13 + 30
13 + 40
PANNELLO
10 + 20
10 + 30
10 + 40
13 + 20
13 + 30
13 + 40
13 + 50
13 + 60
PANNELLO
13 + 20
13 + 30
13 + 40
PANNELLO
13 + 30
13 + 40
13 + 50
12,5
0,53
0,78
1,02
0,55
0,79
1,04
20
30
40
20
30
40
12,5
R [mqK/W]
0,67
0,97
1,27
20
30
40
R [mqK/W]
0,60
0,88
1,16
0,62
0,89
1,17
1,45
1,73
20
30
40
20
30
40
50
60
R [mqK/W]
R [mqK/W]
0,92
1,80
1,49
30
40
50
Per il calcolo dei quantitativi medi relativi ad ogni tipologia di controparete descritta, Vi invitiamo a
consultare l'Appendice 2 a pag. 102.
pag 059
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
pag 060
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
62 Caratteristiche generali
Tipologie
Individuazione del sistema idoneo
65 Controsoffitti a doppia orditura CDO
Inserimento dei tasselli a soffitto, posa dellorditura
metallica e delle lastre
Controsoffitti a doppia orditura con guida clip
74 Controsoffitti a semplice orditura CSO
76 Controsoffitti ispezionabili
77 Tavola prestazionale
I controsoffitti
pag 061
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
I CONTROSOFFITTI
Caratteristiche
generali
I controsoffitti in cartongesso sono costituiti da
una struttura metallica con guide perimetrali a
"U" e profili a "C" di diversa dimensione sospesi
a solai o a sottostrutture tramite "pendini" di
diversa tipologia.
TIPOLOGIE
pag 062
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
I CONTROSOFFITTI
ISPEZIONABILI
finalizzati allispezionabilit del "plenum" nel caso di
presenza di canalizzazioni impiantistiche. I pannelli
60 x 60 che possono venire applicati sono quelli
in "gesso alleggerito" Pregygips o i pannelli
Pregyboard a vista o con bordo ribassato
verniciati in linea e ritagliati da una lastra Pregyplac
BA 10 in conformit alla Norma EN 14190.
ISPEZIONABILI
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
I CONTROSOFFITTI
pag 064
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
e) L a
resistenza
termica
del
controsoffitto
Il calore sale sempre verso l'alto e se non vi un
adeguato isolamento del solaio sovrastante si ha
una perdita termica attraverso di esso. Particolare
importanza riveste lisolamento di solai sotto tetto e
sotto lastrico solare.
Appare evidente che, ove possibile, consigliato
isolare anche un solaio tra un piano e laltro di un
edificio multipiano per evitare il "furto di calore".
Le soluzioni applicative sono due:
1) Lapplicazione a soffitto di pannelli isolanti in
polistirolo espanso od estruso tramite tassellatura e
sottostante controsoffitto.
2) Limpiego di materassini di lana minerale ad alta
densit poggiati su controsoffitto CSO a semplice
orditura (anche in aderenza). Lo spazio per ospitare
il materassino isolante avviene registrando la vite
dellattacco distanziatore o impiegando barre filettate
di lunghezza adeguata.
Basse densit di lana minerale non danno un
adeguato isolamento e la doppia orditura non
consente un facile posizionamento planare di
pannelli ad alta densit (pi rigidi) che, rischiando
di inclinarsi, possono creare ponti termici.
I CONTROSOFFITTI
Controsoffitti a doppia
orditura CDO
la tipologia di controsoffitto pi utilizzata
dagli Applicatori che lhanno preferita a quella
con semplice orditura sia per la minor quantit
di pendini da applicare a soffitto, sia per la
convinzione che una struttura incrociata desse
garanzie di maggior stabilit.
113
114
115
Definizione della quota a cui impostare le guide perimetrali della struttura secondaria tenendo conto
dello spessore della lastra e della quota finita del controsoffitto (fig. 113 - 114). Tracciamento della
quota con filo tracciante (fig. 115).
117
116
119
118
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
I CONTROSOFFITTI
120
121
Tracciamento della
posizione dei profili
primari.
122
N.B. possibile lasciare uno spazio vuoto (plenum) tra il soffitto esistente e la struttura metallica (vedi
pag. 67) oppure applicare direttamente la struttura metallica al soffitto esistente, e applicare successivamente
le lastre (vedi pag. 70).
pag 066
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
I CONTROSOFFITTI
123
124
125
Inserimento nel foro del tassello ad ancora per aggancio alle pignatte di solai in latero cemento (fig. 123).
Serraggio della vite a occhiello tramite una punta a gancio applicata allavvitatore (fig. 124 - 125).
128
129
pag 067
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
I CONTROSOFFITTI
130
131
132
133
Per prolungare profili troppo corti si procede allinserimento di un elemento a baionetta che ne
solidarizzi laggancio. I giunti dei profili devono essere sfalsati luno rispetto allaltro per non creare linee
di debolezza.
135
134
Posizionamento dei profili secondari con loro inserimento nelle guide perimetrali si consiglia laccorgimento
di tagliarli pi corti di almeno 1 cm su entrambe le estremit (fig. 134 - 135) (nota fig. 130).
pag 068
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
I CONTROSOFFITTI
136
137
138
139
140
Procedimento di applicazione di pendini dunione: inserimento delle dentature del pendino sui risvolti
delle ali del profilo secondario (fig. 137- 138), piegatura della bandina metallica con serraggio contro
lala del profilo primario (fig. 139). Applicazione ultimata sulle due ali del primario (fig. 140).
141
Controllo di planarit
dellorditura metallica con
livella magnetica o luce laser
per procedere ad eventuali
assestamenti dei pendini
dei profili primari prima
dellapplicazione delle lastre
(fig. 141 - 142).
142
pag 069
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
I CONTROSOFFITTI
143
144
145
146
Si procede alla misurazione della risega a ridosso del pilastro dangolo (fig. 143) e la si riporta sulla lastra
per ritagliarne la sede di perimetrazione.
147
148
149
Posizionamento della lastra ortogonalmente alla struttura secondaria (fig. 147) con lausilio
dellalzalastre e sua avvitatura provvisoria con alcune viti opportunamente distribuite (fig. 148 - 149).
pag 070
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
I CONTROSOFFITTI
150
151
152
153
Posizionamento della
seconda fila di lastre
in posizione sfalsata
rispetto a quella
adiacente.
154
155
Lavvitatura troppo vicina al bordo (fig. 154) pu spaccarlo (fig. 155) creando il
rischio di fessurazione del giunto. Le viti devono essere posizionate ad almeno
1 cm dal bordo.
pag 071
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
I CONTROSOFFITTI
156
157
158
159
pag 072
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
I CONTROSOFFITTI
160
161
163
162
164
pag 073
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
I CONTROSOFFITTI
Controsoffitti a semplice
orditura CSO
Il controsoffitto CSO, a semplice orditura, di solito
utilizzato per piccoli ambienti e in aderenza:
le motivazioni sono, a volte, limpossibilit di
ribassamento a causa di altezze dambiente minime
da rispettare (igiene ambientale) o per la tipologia di
165
166
167
168
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i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
I CONTROSOFFITTI
169
170
171
172
pag 075
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
I CONTROSOFFITTI
Controsoffitti
ispezionabili
Questo sistema di controsoffitti consente lispezionabilit
del "plenum" grazie alla possibilit di togliere dei pannelli
modulari. Sono impiegati in particolare nel caso di
passaggio di canalizzazioni impiantistiche sotto solaio.
La realizzazione richiede una progettazione integrata con
quella degli impianti onde evitare la perdita di aggancio
dei pendini a corretto interasse: assolutamente vietato
PROFILI PORTANTI E
TRASVERSALI
BORDO
SEMINASCOSTO
BORDO A
VISTA
PENDINO A MOLLA A
DOPPIA REGOLAZIONE
PROFILI TRASVERSALI
AFFRONTATI PER INCASTRO
NELLASOLA DEL PORTANTE
pag 076
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
I CONTROSOFFITTI
Tavola
prestazionale
Variazioni di carico sui pendini possono essere
generate da diversa tipologia e numero di lastre
nonch da obbligo dinterassi diversi sia per i
TIPO
LASTRA
1 PS BA 13
TIPO
LASTRA
1 PS BA 13
CARICO MAX SU
PENDINO [kg]
33,5
Per il calcolo dei quantitativi medi relativi ad ogni tipologia di controsoffitto descritta, Vi invitiamo a
consultare l'Appendice 3 a pag. 103.
pag 077
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
pag 078
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
La stuccatura
dei giunti
pag 079
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
Preparazione dello
stucco in polvere
La procedura di preparazione degli stucchi in
polvere deve essere scrupolosamente rispettata
per lottenimento di un impasto omogeneo
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
Una verifica sulla buona qualit dellimpasto per il riempimento del giunto
pu essere eseguita applicandolo su di unamericana, ponendo la lama in
verticale, verificando il suo non distacco e la sua sostanziale indeformabilit
plastica.
pag 081
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
Applicazione della
banda in rete adesiva
il sistema pi rapido di
armatura del giunto.
Mano di riempimento
con lamericana.
Rasatura a perfetta
asciugatura della mano
di riempimento.
Imburraggio continuo del giunto. Applicazione e serraggio della banda con la spatola. Banda applicata
in attesa di perfetta asciugatura.
pag 082
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
Riempimento.
Rasatura.
Immagine complessiva delle fasi esecutive del giunto con carta
microforata su lastra Pregydro:
2
1
3
1) Imburraggio
2) Applicazione banda con serraggio
3) Riempimento
4) Seconda mano
5) Finitura (rasatura)
La stuccatura dei giunti di tutte le lastre M0 della Lafarge Gessi
richiede limpiego di carta microforata.
pag 083
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
Giunti su controsoffitto
Procedure identiche a quelle dei giunti verticali con
solo una maggior difficolt dovuta alla posizione di
lavoro con testa rivolta in alto.
pag 084
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
Il trattamento di angoli
esterni ed interni
Gli angoli esterni (spigoli)
Il trattamento degli angoli esterni pu essere
eseguito con lausilio di una banda armata o con un
paraspigolo metallico. Entrambe le soluzioni sono
finalizzate allirrobustimento degli spigoli, ma con
una evidente maggior efficacia con limpiego del
paraspigolo metallico.
La banda armata si pu impiegare in ambienti a basso
rischio durto, per il trattamento degli spigoli di velette
o di volumi decorativi al di sopra dellaltezza spalla.
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
Applicazione a pressione.
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
Misurazione della
lunghezza necessaria.
Imburraggio
dellangolo.
Applicazione a
pressione con banda
piegata ad angolo.
Applicazione ORIZZONTALE
Applicazione a pressione
della banda piegata ad angolo
su preventivo imburraggio
dellangolo.
Angolo finito.
pag 087
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
pag 088
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
La Scuola
M A N U AL E PRATI C O P E R LA P O S A
La Scuola di Posa
Itinerante (SPI)
una scuola itinerante per la formazione
teorico-pratica di Applicatori e Operatori di
settore ovunque sul territorio italiano.
I Corsi sono tenuti, da Insegnanti e Istruttori qualificati
della Lafarge Gessi, presso i propri Distributori di
area e su richiesta dei loro Clienti che ne scelgono
la tipologia.
I CORSI
Alla data di pubblicazione di questo manuale i Corsi
teorico-pratici erogati sono 5:
Corso BASE
rivolto a coloro che intendono avvicinarsi ai prodotti
e ai sistemi in cartongesso non conoscendoli o
avendone una generica esperienza sul tema.
Corso Superfici Curve
un Corso specialistico che si rivolge ad Applicatori
esperti che intendono conoscere le metodologie di
posa per la realizzazione di superfici curve.
pag 090
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
COME ISCRIVERSI:
Per iscriversi ai Corsi ci si pu rivolgere direttamente
al proprio Distributore di fiducia, oppure contattare
la Segreteria della S.P.I.
Tel. 02.42415.339
Fax 02.42415.360
e-mail a lafarge.gessi@lafarge.com (da indicare,
come oggetto, "Scuola di Posa Itinerante").
pag 091
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
pag 092
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
La documentazione
della Lafarge Gessi
pag 093
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
DOCUMETAZIONE TECNICA
La Documentazione
Tecnica
TRAMEZZI
CONTROSOFFITTI
CONTROPARETI
PROTEZIONE PASSIVA
AL FUOCO
MANUALE DI ISOLAMENTO
ACUSTICO E TERMICO
LAFARGE GESSI
PER L'EDILIZIA SANITARIA
pag 094
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
pag 095
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
pag 096
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
Appendici
pag 097
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
APPENDICE 1
Tramezzi di tipo S
Parete separativa a doppio paramento
e doppio montante
PRODOTTO
Lastre PREGY (BA13)
Guide
Montanti
Viti TF 212x25 1 paramento
Viti TF 212x45 2 paramento
(Viti TF 212x55 3 paramento)
Viti Pregy RT 421x9,5
Stucco Pregy P25; P25 Extra; P35; P45; P75
Stucco Pregy P85 (in pasta)
Nastro per giunti (in carta o adesivo)
Colla P120
Nastro rinforzato o paraspigoli in metallo
Fissaggi (chiodi sparati o tassellati)
Pannelli isolanti
pag 098
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
APPENDICE 1
Tramezzi di tipo SL
Parete separativa legata a doppio
paramento e singolo montante
PRODOTTO
*(per ciascun connettore necessario considerare ulteriori 4 viti RT 421x9,5 oltre quelle indicate nel prospetto)
*(per ciascun connettore necessario considerare ulteriori 4 viti RT 421x9,5 oltre quelle indicate nel prospetto)
pag 099
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
APPENDICE 1
pag 0100
Connettori PHONI SL
Guide
Montanti
Viti TF 212
Viti Pregy RT 421x9,5
Stucco Pregy P25; P25 Extra; P35; P45; P75
Stucco Pregy P85 (in pasta)
Nastro per giunti (in carta o adesivo)
Colla P120
Nastro rinforzato o paraspigoli in metallo
Fissaggi (chiodi sparati o tassellati)
Pannelli in lana di roccia
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
APPENDICE 1
Tramezzi di tipo D
Parete distributiva a singolo paramento
e doppio montante
QUANTIT per m2 (sfrido 5%)
INTERASSE 60 cm INTERASSE 40 cm
2,1 m2
Lastre PREGY (BA13 - BA15 - BA18)
2,1 m2
0,9 m
Guide
0,9 m
3,8 m
Montanti
5,5 m
35 U
VitiTF212x25(BA13)opp.TF212x35(BA15-BA18)
45 U
6U
Viti Pregy RT 421x9,5
8U
0,7 kg
Stucco Pregy P25; P25 Extra; P35; P45; P75
0,7 kg
1 kg
Stucco Pregy P85 (in pasta)
1 kg
3m
Nastro per giunti (in carta o adesivo)
3m
0,1 kg
Colla P120
0,1 kg
Secondo n di angoli uscenti per altezza del locale
Nastro rinforzato o paraspigoli in metallo
PRODOTTO
4U
1,05 m2
4U
1,05 m2
pag 0101
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
APPENDICE 2
Contropareti su struttura
metallica
Contropareti a fissaggio meccanico su
tramezzature interne, esterne o su
pareti divisorie
PRODOTTO
QUANTIT per m2 (sfrido 5%)
Lastre PREGYPlac BA13
1,05 mq
Pannello isolante in (1)
1,05 mq
2,30 ml
Profili a C verticali di mm (2) sp.6/10
0,9 ml
Guida ad U di mm (3) sp. 6/10
0,9 ml
Nastro monoadesivo in polietilene
1,2 U
Squadre ad L 60x35mm (per montanti standard 50)
2,2 U
Staffe regolabili o appoggi in plastica (per profili S4927)
4U
Tasselli metallici
0,35 kg
Stucco per giunti PREGY (4)
1,60 ml
Nastro di armatura (5)
12 U
Viti TF 212
(1)
(2)
(3)
(4)
(5)
Contropareti con
accoppiati isolanti
Contropareti INCOLLATE SU TRAMEZZATURE
INTERNE, ESTERNE O SU PARETI DIVISORIE
PRODOTTO
Pannelli accoppiati PREGY
COLLA PREGY P120
Stucco per giunti PREGY
Nastro di armatura
scantinati, ...
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
APPENDICE 2
PAG 0103
H_0157_165x235.indd 103
18/09/09 11:00
APPENDICE 3
PRODOTTO
Lastre PREGY (per ciascun paramento)
Profili S4927 (passo 50)
Pendino a molla (passo 50)
Guida Perimetrale
Stucco per giunti PREGY
Nastro di armatura
Viti TF 212
il controsoffitto in cartongesso
dal controsoffitto preesistente.
pag 0104
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
APPENDICE 3
CONTROSOFFITTI ISPEZIONABILI
PRODOTTO
pag 0105
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
pag 0106
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
Appunti
pag 0107
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
APPUNTI
pag 0108
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
APPUNTI
pag 0109
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
APPUNTI
pag 0110
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
APPUNTI
pag 0111
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
APPUNTI
pag 0112
i l M A N U AL E d e l P O S A t o r e
GESSI
09/09
www.lafarge-gessi.it
lafarge.gessi@lafarge.com
H_0157_165x235_Copertina.indd 1
Il manuale
del posatore
14/09/09 16:45