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LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO

GIORNALE QUOTIDIANO

Non praevalebunt

Unicuique suum
Anno CLIV n. 63 (46.605)

Citt del Vaticano

luned-marted 17-18 marzo 2014

AllAngelus e in una parrocchia il vescovo di Roma invita a leggerlo ogni giorno

Sempre pi concreto il rischio dellestensione del conflitto

Con il Vangelo in tasca

La crisi siriana
minaccia il Libano

E ricorda che il primo compito del cristiano ascoltare Ges

Vi faccio una domanda: ma voi


leggete ogni giorno un passo del
Vangelo?. cosa buona avere con
noi un piccolo vangelo in tasca e
leggerne un passo, un piccolo passo,
in ogni momento della giornata, e l
Ges che parla. Farete questo? Poi
domenica prossima mi direte!. Sono alcune battute dellormai consueto dialogo domenicale tra Papa
Francesco e i fedeli che si uniscono
a lui in piazza San Pietro per la preghiera mariana. Ieri, 16 marzo, il
dialogo si concluso con un compito da fare a casa e di cui dare
conto la settimana successiva. Non
necessario ha detto il Pontefice
sempre parlando a braccio che siano tutti e quattro i vangeli, basta anche uno. Un messaggio importante

Il Pontefice
alla conferenza episcopale di Timor Est
in visita ad limina

Per una fede


che diventi cultura
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quello lasciato commentando il vangelo della Trasfigurazione di Ges,


perch noi discepoli ha detto
siamo chiamati a essere persone che
ascoltano la sua voce e prendono sul
serio le sue parole. E per ascoltare
Ges bisogna seguirlo, come facevano le folle del Vangelo che percorrevano le strade della Palestina.

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Crimea nuovo confine


KIEV, 17. Profondamente divisa appare la comunit internazionale dopo il referendum svoltosi ieri in
Crimea per lannessione alla Russia. Una consultazione che, come
era facilmente prevedibile, si risolta in una sorta di plebiscito, con
una percentuale del 96,77 per cento
a favore del distacco da Kiev.
E oggi il Parlamento della Crimea, riunito in seduta straordinaria,
ha votato formalmente per lindipendenza e ha chiesto lannessione

Orrore in Nigeria

La sepoltura delle vittime dei massacri in Nigeria (Afp)

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un piccolo Vangelo da portare in tasca o nella borsa. Il Vangelo sempre con noi. Di alcuni martiri dei
primi tempi ha ricordato in proposito si diceva, per esempio santa
Cecilia, che portavano sempre il
Vangelo con loro.

Plebiscito nel referendum di annessione alla Russia considerato illegale da Stati Uniti e Unione europea che preparano sanzioni

Abitanti di tre villaggi bruciati e mutilati

ABUJA, 17. Una carneficina compiuta


in piena notte da uomini con armi
da fuoco, benzina e machete, che
ha lasciato in terra i cadaveri, molti
dei quali bruciati e mutilati, di oltre
cento abitanti di tre villaggi del centro della Nigeria. un altro sanguinoso, raccapricciante capitolo del
conflitto che sta drammaticamente
segnando lo Stato a popolazione
mista cristiana e musulmana di Kaduna. Un conflitto in cui sintrecciano, in particolare, rancori sul piano
etnico e forti dissidi riguardo al
possesso delle terre. Dalle elezioni
presidenziali, tenutesi nel 2011, che
hanno portato allinsediamento di

Il vescovo di Roma ha poi ripreso


il tema nel pomeriggio, durante la
visita pastorale nella parrocchia di
Santa Maria dellOrazione a Setteville di Guidonia. Dopo aver incontrato diversi gruppi attivi nella comunit il Papa ha celebrato la messa
e allomelia ha rinnovato ai fedeli
presenti il suggerimento di avere

DAMASCO, 17. Si fa sempre pi concreto il rischio di un contagio della


crisi siriana in Libano. Lo dimostra
lattacco, avvenuto ieri, al villaggio
di Al Nabi Othmauna, nella valle
della Bekaa in prossimit della
frontiera siriana considerato una
roccaforte delle milizie sciite di
Hezbollah. Il bilancio provvisorio
di quattro morti e dieci feriti. Come riferiscono fonti della sicurezza
libanese, unautobomba esplosa e
sono stati segnalati diversi scambi
di colpi di artiglieria.
Le forze armate di Beirut hanno
rafforzato le misure di sicurezza
lungo il confine settentrionale. Lo
riferisce lagenzia di stampa Nna,
precisando che la zona interessata
va dal valico di Arida fino alla regione di Wadi Khaled. Diversi
check point sono stati allestiti
nellAkkar, zona a maggioranza
sunnita.
Nel frattempo come segnalano
le agenzie di stampa internazionali
lesercito siriano ha assunto il totale controllo di Yabrud, nella regione di Qalamoun, ultimo bastione dei ribelli. un nuovo successo, un passo importante verso la
messa in sicurezza dellarea di confine con il Libano e nel taglio dei
rifornimenti ai terroristi che operano nella provincia di Damasco ha
spiegato
una
fonte
militare
allagenzia France-Presse. Quella di

Goodluck Jonathan, gli scontri hanno provocato centinaia di morti.


I villaggi attaccati sono quelli di
Angwan Gata, Angwan Sankwai e
Chenshyl, tutti a maggioranza cristiana, situati nel distretto di Kaura,
nel sud dello Stato. Una quarantina
di uomini armati sono arrivati di
soppiatto mentre gli abitanti stavano dormendo, sparando allimpazzata dopo aver fatto irruzione casa
per casa, brandendo il machete e
appiccando il fuoco alle capanne
con intere famiglie intrappolate
allinterno. Alcuni degli abitanti sono riusciti a fuggire trovando riparo
nella boscaglia.

alla Russia. Inoltre, i deputati di


Simferopoli hanno adottato come
moneta ufficiale il rublo, che conviver insieme alla grivna ucraina fino al gennaio del 2016. Il premier
filo-russo della Crimea, Sergiy
Aksyonov, intanto segnalato in
partenza per Mosca a capo di una
delegazione parlamentare e del
Consiglio dei ministri, mentre come annunciato dallagenzia ItarTass il presidente Vladimir Putin
parler della Crimea in un discorso
previsto per domani a mezzogiorno
(le 3 in Italia) davanti al Parlamento russo riunito in seduta comune.
E mentre gli Stati Uniti e lEuropa fanno sentire la loro voce contro
il Cremlino bollando come illegale
e illegittimo il referendum e annunciando sanzioni gi per lodierna giornata, Putin ha riaffermato
ieri sera, durante una conversazione
telefonica con il presidente statunitense Barack Obama, che il referendum pienamente conforme al
diritto internazionale. Il leader del
Cremlino ha tuttavia invitato la Casa Bianca a cercare insieme di stabilizzare la situazione in Ucraina.
Il presidente russo ha conversato
anche con il cancelliere tedesco,
Angela Merkel, con la quale in
piedi una trattativa per dare luce
verde a una missione su vasta scala
degli osservatori Osce, che per pi
giorni sono stati bloccati alla frontiera settentrionale della Crimea.
Merkel, nella telefonata con Putin,
ha criticato la presenza delle truppe
russe nellarea di Kherson, ultima
citt ucraina prima del cancello di
ingresso in Crimea. Cos come il
segretario di Stato americano, John
Kerry, parlando con il suo omologo
russo, Serghiei Lavrov, ha sollecitato la fine delle continue provocazioni militari russe nellest ucraino
e in alcune zone contigue alla Crimea.
Anche il Giappone esorta la Russia a evitare lannessione della Crimea per proteggere la sovranit e
lintegrit territoriale dellUcraina,
definendo illegale il referendum sul
ritorno sotto il controllo di Mosca.
Il referendum non giuridicamente efficace e il Giappone non ne accetta il risultato ha detto il capo
di Gabinetto, Yoshihide Suga, per
il quale la consultazione va contro

la Costituzione dellUcraina secondo cui ogni possibile modifica del


proprio territorio deve essere messa
ai voti su scala nazionale.
Lalto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune
dellUnione europea, Catherine
Ashton, ha intanto assicurato oggi
che lUe invier un messaggio il
pi forte possibile alla Russia sotto forma di sanzioni, pur ribadendo
che gli europei non vogliono inasprire i rapporti con Mosca. Cerchiamo di inviare alla Russia un
messaggio, in modo che capisca
quanto sia grave la situazione a seguito del referendum in Crimea,
ha dichiarato Ashton nel corso di
una riunione dei ministri degli Affari esteri dellUe a Bruxelles, chiedendo alla Russia di avviare un
dialogo con le autorit ucraine.
Secondo quanto emerso, i ministri europei dovrebbero accordarsi
su sanzioni mirate contro i funzionari russi e ucraini filorussi, sotto
forma di restrizioni sui visti e congelamento dei beni. Dobbiamo

mantenere una posizione ferma, ma


allo stesso tempo proseguire con il
dialogo, ha dichiarato il capo della diplomazia francese, Laurent
Fabius. Il ministro degli Esteri del
Lussemburgo, Jean Asselborn, ha
sottolineato invece che la Russia
sconter la sua azione in Crimea
con una svalutazione del rublo e il
suo isolamento nel Consiglio di sicurezza dellOnu. Sabato scorso
alle Nazioni Unite, una risoluzione
di condanna del referendum in Crimea, approvata da 13 Paesi con
lastensione della Cina, stata bloccata dal veto posto da Mosca.
Le iniziative che partono da
Washington, Bruxelles e dalle altre
capitali mirano al non riconoscimento del referendum svoltosi in
Crimea il cui esito stato accolto
dai festeggiamenti dei filo-russi. E
attraverso le sanzioni mirano anche
a una sorta di isolamento della
Russia e dei suoi alleati.
Ma senza alzare troppo i toni del
confronto.

Udienza del Papa al presidente


della Repubblica argentina
Nella tarda mattinata
di luned 17 marzo, Papa Francesco ha ricevuto presso la casa Santa
Marta la visita del presidente della Repubblica argentina, Cristina
Fernndez de Kirchner,
accompagnata da una
numerosa delegazione.
La visita riferisce una
nota del direttore della
Sala stampa della Santa
sede, padre Federico
Lombardi ha avuto
lo scopo di presentare
al vescovo di Roma il saluto, laugurio e i sentimenti di affetto del popolo argentino in occasione del compimento del primo anno del Pontificato. Il Santo Padre ha atteso e ricevuto il presidente e la delegazione
alla porta della domus di Santa Marta intorno alle 13.10. Lincontro
avvenuto nella sala al piano terreno, prima con lintera delegazione, poi
con la sola signora presidente. Quindi, verso le 13.30, il Papa e il capo
di Stato argentino si sono recati a pranzare in privato.

Yarmud sottolineano alcuni analisti una vittoria strategicamente fondamentale, che potrebbe imprimere una svolta decisiva a favore di Assad nellevoluzione del
conflitto in corso ormai da oltre tre
anni.
Sul piano umanitario, alcune organizzazioni internazionali (Unicef,
Unhcr, Save the Children, Mercy
Corps, World Vision International)
hanno lanciato un nuovo appello
per fermare le ostilit. Tre anni di
conflitto hanno sconvolto la vita di
milioni di bambini e giovani e una
generazione rischia di andare perduta per sempre si legge in un
comunicato diffuso ieri.
Le organizzazioni umanitarie
coinvolte nelliniziativa hanno ricordato alcuni dati significativi: 1,2
milioni di bambini vivono come rifugiati nei Paesi ospitanti, quasi
mezzo milione soltanto in Libano,
e 37.000 bambini rifugiati sono nati
dallinizio del conflitto. Quasi tre
milioni di minori non stanno frequentando le lezioni scolastiche in
maniera regolare, anche perch un
quinto delle scuole in Siria stato
distrutto, danneggiato o utilizzato
per scopi militari.
Il conflitto viene inoltre denunciato ha distrutto le infrastrutture essenziali del Paese. Il
sessanta per cento dei centri sanitari non in attivit ed crollato il
numero delle vaccinazioni. I responsabili delle associazioni hanno
anche annunciato lorganizzzione
di una missione congiunta in Libano per cooperare al meglio con le
autorit locali per soccorrere i profughi siriani.

Massimo il Confessore
e il rispetto per il creato

Ecologia
bizantina
JEAN-CLAUDE LARCHET

A PAGINA

NOSTRE
INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:
Sua Beatitudine Sviatoslav
Shevchuk, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Haly (Ucraina);
le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori:
Nicola Girasoli, Arcivescovo titolare di Egnazia Appula,
Nunzio Apostolico in Trinidad
e Tobago, Antigua e Barbuda,
Bahamas, Barbados, Dominica,
Giamaica, Grenada, nella Repubblica Cooperativistica della
Guyana, Saint Kitts e Nevis,
Santa Lucia, San Vincenzo e
Grenadine, Suriname; Delegato
Apostolico nelle Antille;
Baslio do Nascimento, Vescovo di Baucau (Timor Est),
in visita ad limina Apostolorum;
Alberto Ricardo da Silva,
Vescovo di Dli (Timor Est), in
visita ad limina Apostolorum;
Norberto do Amaral, Vescovo di Maliana (Timor Est),
in visita ad limina Apostolorum.
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza Sua
Eccellenza la Signora Cristina
Fernndez de Kirchner, Presidente della Repubblica Argentina.

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luned-marted 17-18 marzo 2014

Resta alta la tensione in Venezuela

Sollecitata dal premier britannico la riforma delle leggi sullimmigrazione

Ultimatum
di Maduro non ferma
la protesta

Le condizioni di Cameron
per restare in Europa

CARACAS, 17. Il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, ha annunciato sabato scorso nuove misure
drastiche in risposta alle proteste
antichaviste che si susseguono da
oltre un mese e che hanno causato
finora un bilancio di 28 morti e 365
feriti, secondo cifre ufficiali del Governo. Le forze di sicurezza sono

Fuga
dal terremoto
in Cile
SANTIAGO, 17. Pi di centomila
persone sono state fatte sgomberare oggi in Cile dopo che due
forti terremoti (di magnitudo 5,1
e 7,0 sulla scala Richter) hanno
scosso la costa settentrionale del
Paese sudamericano. Particolarmente colpita larea tra le regione di Arica e Parinacota e Tarapac, dove le autorit hanno disposto anche unallerta maremoto
preventiva
sulle
coste
delloceano Pacifico, successivamente rientrata.
Per il momento, ha riferito Ricardo Toro, direttore dellUfficio
nazionale per le emergenze, non
sono state registrate vittime, n
danni. Nessun problema anche
nelle miniere della zona. Il centro sismologico cileno ha precisato che lepicentro stato localizzato a circa 64 chilometri a ovest
della cittadina di Iquique. Lipocentro stato invece localizzato
a una profondit di 35 chilometri. Alle due forti scosse ne sono
seguite altre minori di assestamento. Lultimo fortissimo terremoto che ha colpito il Cile risale
al 27 febbraio 2010, quando le
zone centrali e meridionali furono squassate da un sisma di magnitudo 8,8, seguito da uno tsunami. Venne descritto dagli
esperti come il pi forte terremoto che abbia mai colpito il Paese
dal 1960 e il pi potente al mondo dal maremoto delloceano Indiano del 2004.

Piano
per il trasporto
pubblico
in Brasile
BRASILIA, 17. Il Governo brasiliano annuncia un nuovo pacchetto
di finanziamenti ai programmi di
mobilit urbana. Il piano riguarder sette citt Brasilia, Goinia, Palmas, Joo Pessoa, Campo
Grande, So Lus e Natal con
uno stanziamento totale di 1,6
miliardi di dollari.
Nei centri urbani che ne beneficeranno ha annunciato ieri la
presidente Dilma Rousseff saranno potenziati i servizi di autobus, treni e metro per accogliere le richieste di una popolazione che vuole migliore qualit
della vita.
La presidente ha ammesso che
i trasporti in Brasile rappresentano un debito storico del Governo nei confronti della societ.
Stiamo facendo nel XXI secolo
quello che si sarebbe dovuto fare
nel XX e siamo molto in ritardo
ha detto Rousseff, precisando
che la sua una mera constatazione, necessaria per evitare che
in futuro nascano nuove problematiche. I finanziamenti saranno
gestiti dai Governi regionali e
municipali, ai quali Rousseff ha
ricordato che una citt senza
un trasporto pubblico di alta
qualit diventa ingestibile e che
ai mezzi pubblici deve essere garantita sicurezza e rapidit.

da due giorni impegnate in quella


che Maduro ha descritto come la
liberazione di spazi per la comunit, cio la lotta contro le guarimbas, le barricate erette dai manifestanti oppositori nelle zone in cui le
proteste sono pi attive, come lest
di Caracas, il nord di Valencia (capitale di Carabobo, nel nord-ovest)
e San Cristbal (capitale di Tchira,
nellovest). I guarimberos finiranno
in carcere o dovranno andarsene,
non so dove andranno ma queste
violenze finiscono qui, ha tuonato
Maduro, che ha ripetuto come i
manifestanti siano responsabili della morte di tre persone a Valencia
mercoled scorso, malgrado i familiari dei due civili morti negli scontri sostengano siano stati uccisi dai
gruppi armati filogovernativi. Daltra parte, il Tribunale supremo di
giustizia ha ordinato a tre sindaci
dellopposizione di usare la polizia
municipale per assicurare la circolazione stradale, minacciando di commissariare i loro comuni se non
contribuiscono alla pacificazione e
lordine pubblico.
Ma lultimatum lanciato agli studenti dal presidente a sgombrare la
piazza non sembra essere servito.
Anzi. Non ce ne andremo, stata la risposta cui ieri seguita
unaltra, lennesima, giornata di
proteste e tensione a Caracas e in
altre citt. Decine di migliaia di
persone sono scese pacificamente
per le strade della capitale e altrove. Ancora una volta nel mirino
delle proteste la cubanizzazione
del Venezuela, e cio la presunta ingerenza dellAvana nella vita del
Paese.
Nello stesso discorso in cui ha
lanciato il proprio ultimatum agli
studenti protagonisti della protesta,
il presidente venezuelano ha denunciato lesistenza di un piano a Washington per ucciderlo. Rivolgendosi con tutto il rispetto al presidente degli Stati Uniti, Barack
Obama, Maduro ha detto di sapere
che nellufficio del capo della Casa
Bianca c un complesso di raccomandazioni. So cosa passato dalla
testa dei falchi del dipartimento di
Stato e del Pentagono. Ho nome e
cognome, qualcuno ha proposto
luccisione del presidente del Venezuela quale misura estrema.
Maduro ha tuttavia proposto
listituzione di una commissione
di alto livello per la pace con un
rappresentante degli Stati Uniti,
designando il presidente del Parlamento, Diosdado Cabello, alla guida di tale comitato.
Nel corso dei cortei svoltisi durante il fine settimana a Caracas si
sono avuti altri scontri tra manifestanti e forze dellordine. Bottiglie
molotov sono state lanciate contro
gli agenti della guardia bolivariana
che a loro volta hanno utilizzato
gas lacrimogeni e pallottole di
gomma. Le manifestazioni antigovernative sono iniziate nello scorso
mese di febbraio per protestare contro la crescente inflazione, lalto tasso di criminalit e la carenza di beni di prima necessit a cominciare
dagli alimenti base.

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LONDRA, 17. Il primo ministro britannico, David Cameron, ha dettato


ieri le sue condizioni perch il Regno Unito resti in Europa. Linquilino del numero 10 di Downing
Street ha sollecitato una riforma
delle leggi sullimmigrazione, meno
burocrazia e maggiore indipendenza della giustizia da Bruxelles: questi i principali punti di unagenda
di lavoro che ne contempla sette.
unagenda che sinquadra nel cosiddetto rimpatrio dei poteri per evitare luscita del Paese dallUe. In
un intervento sul Sunday Telegraph, Cameron ha spiegato che
se Bruxelles aderir a questi termini, il premier simpegner nella
campagna per la permanenza del
Regno Unito nellUe in vista del
referendum promesso per il 2017.
Se sar primo ministro dopo le
elezioni del 2015, negozier un nuovo accordo per la Gran Bretagna in
Europa ha affermato Cameron aggiungendo che il referendum sulla
permanenza o meno nellUe si terr
prima della fine del 2017. Limmigrazione pare essere una pregiudiziale: due dei sette punti chiedono
restrizioni in questa materia, come
nuovi controlli per fermare le vaste migrazioni allinterno del continente quando nuovi Paesi aderiscono allUnione europea.

David Cameron (LaPresse/Ap)

Gli europeisti
si aggiudicano
le legislative
in Serbia
BELGRAD O, 17. Come ampiamente
previsto, i conservatori filoeuropeisti del Partito del progresso
(Sns), del vice primo ministro,
Aleksandar Vuci, hanno nettamente vinto le elezioni legislative
di ieri in Serbia.
Sulla base dei dati ufficiali, ancora non definitivi, lSns ha conquistato il 48,44 per cento dei voti
e 156 dei 250 seggi del Parlamento. Per il partito si tratta di un autentico trionfo, avendo raddoppiato i voti ottenuti nelle ultime legislative del maggio del 2012 (24,04
per cento).
Al secondo posto, molto distanziato, si collocato il Partito socialista (Sps), con il 14,05 per cento dei consensi e 45 seggi (14,51
per cento nel 2012), seguito dal
Nuovo partito democratico (Nds,
al 5,86 per cento e 18 deputati), e
dal Partito democratico (Ds), con
il 5,46 per cento e 17 seggi.
Per il Ds, dal quale uscito lex
presidente Boris Tadi che ha fondato lNds, si trattato di una autentica disfatta politica, se si considera il 22,06 per cento ottenuto
due anni fa. Ottengono seggi anche tre formazioni che rappresentano le minoranze: gli ungheresi
(nove deputati), i bosniaci musulmani del Sangiaccato (tre) e gli
albanesi del sud della Serbia (due
seggi).

Serrata
dei farmacisti greci
ATENE, 17. Pesanti disagi per i greci
che hanno bisogno di medicine,
dopo la decisione dellOrdine nazionale dei farmacisti (Psf) di indire
due scioperi di 24 ore (uno ieri e
uno oggi), mentre lOrdine dei farmacisti dellAttica ha annunciato
che le farmacie della regione rimarranno chiuse per la giornata di
oggi. La serrata stata proclamata

per protestare contro la libera vendita nei supermercati dei farmaci


per cui non necessaria la ricetta
medica e la riduzione al quindici
per cento dei loro guadagni come
proposto dallOcse (Organizzazione
per la cooperazione e lo sviluppo
economico). La protesta diretta
anche contro lapertura delle farmacie nei pomeriggi di luned e mer-

Visita di Renzi
a Berlino
ROMA, 17. Il presidente del Consiglio dei ministri italiano, Matteo
Renzi, si reca oggi a Berlino per
incontrare il cancelliere tedesco
Angela Merkel. Renzi arriver nel
primo pomeriggio nella capitale tedesca; dopo lincontro bilaterale e
il vertice italo-tedesco, al quale
prenderanno parte diversi ministri
dei due Governi, prevista una cena di lavoro con imprenditori tedeschi e italiani. Nel loro incontro
Merkel e Renzi avranno modo di
confrontarsi sui principali nodi
della scena internazionale, e in
particolare sulla crisi ucraina e il
conflitto in Siria, in vista anche del

Consiglio europeo di gioved e venerd a Bruxelles. Ma di certo, lattenzione sar puntata anche sulle
elezioni europee in programma per
maggio. Il biglietto da visita del
capo del Governo italiano quello
gi mostrato al presidente francese
Franois Hollande, in occasione
del recente incontro a Parigi. LItalia ha assicurato Renzi allinquilino dellEliseo non ha nessuna
intenzione di sforare il tetto del tre
per cento del deficit fissato dai parametri di Maastricht, e per questo
pronta a lanciare un vasto piano
di riforme strutturali.

coled, giorni in cui ora restano


chiuse.
Dal canto suo il ministro della Sanit, Adonis Georgiadis, ha affermato che il dicastero intende sostenere
le richieste dei farmacisti e che sta
cercando di convincere i rappresentanti della troika che non necessario che i farmaci per i quali non serve la ricetta medica siano venduti
anche nei supermercati in quanto
nel Paese sono operative circa undicimila farmacie.
In questo contesto di serio disagio sinserisce la voce di Alexis Tsipras, il leader di Syriza, il partito
della sinistra radicale greca, il quale
ha chiesto alla troika (Unione europea, Fondo monetario internazionale
e Banca centrale europea) di pagare
alla Grecia le riparazioni dei danni causati dai programmi di austerit. Secondo il leader di Syzira, la
troika invece di sostenere la Grecia,
nel momento di grave difficolt economica, ha contribuito ad affossare
il Paese, a causa di calcoli sbagliati. Le affermazioni di Tsipras fanno
da cassa di risonanza al sentimento
diffuso nellopinione pubblica, la
quale da tempo avverte come ostile
la presenza dei rappresentanti della
troika nel Paese, ritenendoli responsabili di unausterit, per sanare il
bilancio nazionale, che avrebbe finito per gravare sulle fasce meno abbienti della popolazione.

Si espande il mercato delle armi

Un carro armato statunitense (LaPresse/Ap)

GIOVANNI MARIA VIAN


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Carlo Di Cicco

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Slovacchia
al ballottaggio
per eleggere
il presidente

Il leader della sinistra radicale critica leccessiva austerit imposta dalla troika

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STO CCOLMA, 17. in espansione il mercato delle armi


nel mondo. Secondo il rapporto del Sipri (Stockholm
International Peace Research Institute), pubblicato oggi,
negli anni 2009-2013 il volume complessivo degli affari
nel settore aumentato del 14 per cento. A guidare il
mercato sono soprattutto i Paesi asiatici, con lIndia che
ha aumentato le importazioni del 111 per cento e il Pakistan del 119 per cento. Gli altri principali Paesi importatori di armi sottolinea il Sipri risultano essere la Cina, che ha aumentato la sua quota del cinque per cento,
lArabia Saudita (pi quattro per cento) e gli Emirati
Arabi Uniti (pi quattro per cento). Per quanto riguarda, invece, i Paesi esportatori, il primato va agli Stati
Uniti, che da soli coprono il 29 per cento del mercato
mondiale, alla Russia, con il 27 per cento, e alla Germania, che controlla il sette per cento.

Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
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BRATISLAVA, 17. Sar necessario il


ballottaggio del 29 marzo prossimo per conoscere il nuovo presidente della Slovacchia. Nel primo
turno di ieri, lattuale primo ministro, il socialdemocratico Robert Fico, ha conquistato il 28
per cento delle preferenze, contro
il 24 per cento del principale avversario, limprenditore e mecenate indipendente Andrei Kiska.
Laffluenza alle urne stata del
43,45 per cento, la pi bassa nella
storia delle elezioni dirette, in vigore dal 1999. Secondo gli osservatori, Fico non ha pi molte riserve di consensi in vista del ballottaggio, mentre Kiska pu gi
contare sullappoggio dei due
candidati arrivati terzo e quarto
nel primo turno, lavvocato
Radoslav Prochzka (21,2 per
cento), e lattore ed ex politico
Milan Kako (12,8 per cento),
uno degli artefici della Rivoluzione di velluto del 1989.

LItalia
e la coscienza
dellautismo
ROMA, 17. Medici e scrittori, attori
e registi: la scienza, la cultura e lo
spettacolo italiani saranno in prima fila il prossimo 2 aprile per celebrare la Giornata mondiale della
consapevolezza dellautismo, voluta dallOnu, giunta questanno alla settima edizione. Medici, scrittori, attori e registi si riuniranno a
Roma nellauditorium San Paolo
per partecipare al convegno nazionale della rete di volontariato che
sostiene il mezzo milione di famiglie con un bambino o un adulto
affetti da autismo. Il filo conduttore di questiniziativa, indetta da
Fantasia la federazione che lega
le principali associazioni di genitori in collaborazione con lunit
operativa di neuropsichiatria infantile del Bambino Ges , la
lotta allisolamento, piaga che
troppo spesso colpisce le famiglie.

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luned-marted 17-18 marzo 2014

pagina 3

Sul tavolo i nodi cruciali del negoziato con Israele

I Navy Seals prendono la petroliera con il greggio libico illegale

Abu Mazen
alla Casa Bianca

Blitz nel Mediterraneo

TEL AVIV, 17. A distanza di due settimane dalla visita del premier israeliano Benjamin Netanyahu alla Casa
Bianca, oggi il turno del presidente palestinese Abu Mazen. Un incontro che in molti, a partire dagli
stessi
palestinesi,
definiscono
cruciale per il futuro dei negoziati
di pace.
Nel faccia a faccia con Obama saranno affrontati tutti i principali temi del contenzioso israelo-palestinese, come ha preannunciato il portavoce di Abu Mazen, Nabil Abu Rudeina. Lobiettivo dichiarato di
Washington quello di far ripartire

Nuovi colloqui
a Vienna
sul nucleare
iraniano
VIENNA, 17. Lalto rappresentante
per la Politica estera e di sicurezza comune dellUe, Catherine
Ashton la settimana scorsa in
missione a Teheran voler questa sera a Vienna, dove domani
prevista una nuova tornata negoziale con lIran per arrivare a un
accordo sul nucleare. Il nuovo ciclo di negoziati, al quale Ashton
partecipa in qualit di coordinatrice del gruppo cinque pi uno,
dovrebbe durare due giorni.
In vista dei nuovi colloqui in
programma nella capitale austriaca, il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha
dichiarato ieri che non bisogna
contare sul raggiungimento di un
accordo.

i negoziati diretti tra le due parti e


raggiungere un accordo definitivo
entro la fine dellanno. Ma il quadro non dei migliori: i nove mesi
stabiliti lo scorso luglio come termine ultimo della trattativa terminano
a fine aprile e il segretario di Stato
americano, John Kerry, non ha ancora presentato lo schema di bozza
dintesa pi volte annunciato. Kerry
inoltre non sembra al momento intenzionato a compiere una nuova
missione in Vicino Oriente, anche a
causa della crisi ucraina, che sta monopolizzando lattenzione internazionale.
E di certo lescalation delle violenze con lanci di razzi e raid di
rappresaglia al confine tra Gaza e
Israele non sta aiutando la situazione dei negoziati: le autorit israeliane hanno autorizzato oggi la riapertura del valico commerciale di Kerem Shalom verso Gaza, ma la tensione resta alta.
Secondo i media palestinesi, Abu
Mazen arriva a Washington deciso a
rigettare per lennesima volta forte anche del sostegno espresso dalla
Lega Araba lo scorso 9 marzo
una delle principali richieste israeliane: il riconoscimento dello Stato
ebraico. Ma c un altro punto sul
quale lo scontro ancora aperto:
quello degli insediamenti israeliani
in Cisgiordania. I palestinesi consi-

derano condizione imprescindibile


per la ripresa dei negoziati il totale
congelamento delle attivit edilizie
israeliane nellarea.
C poi un altro punto sul tavolo:
la questione del rilascio entro fine
marzo del quarto scaglione dei detenuti palestinesi dalle carceri israeliani in base allaccordo di avvio delle
trattative. Su questo tema dicono
i palestinesi negli ultimi mesi
Israele ha frenato.
Ieri il ministro della Scienza
israeliano, Yaacov Peri, ha detto che
Israele pronto a bloccare la liberazione se i palestinesi non accetteranno la proposta statunitense di
allungare i negoziati. Abu Mazen,
spinto dalle famiglie dei detenuti a
non mollare su questo punto, vorrebbe giocare unaltra carta: quella
della richiesta di aumentare il numero dei prigionieri da rilasciare in
cambio di un eventuale allungamento dei tempi.
La leadership palestinese schierata con Abu Mazen, ma nella Striscia di Gaza Hamas ha disperso
una manifestazione di Al Fatah, il
partito del presidente, a favore di
questultimo.
Fonti locali riferiscono che gli
agenti di Hamas hanno disperso
con la forza una piccola folla e hanno compiuto dei fermi.

di Libia e Cipro, hanno preso il controllo della Morning Glory sequestrata a inizio mese da tre libici armati. Loperazione dei Navy Seals ha visto coinvolto un
cacciatorpediniere statunitense che, secondo Kirby,
servito come piattaforma di comando, controllo e supporto per altri membri della forza che hanno condotto
la missione.
Continuano intanto senza soste le violenze contro civili e membri delle forze di sicurezza nellest della Libia, dove, nel fine settimana, nove persone sono state
assassinate e tre ferite.

Pyongyang lancia altri missili

Un militare nordcoreano nel villaggio di Panmunjom nella zona demilitarizzata (Afp)

Toyota ferma
la produzione in India
NEW DELHI, 17. La Toyota primo
costruttore automobilistico mondiale ha annunciato oggi la sospensione delle attivit produttive in India, a causa di una lunga serie di
agitazioni nei due stabilimenti di
assemblaggio del gruppo nel sudovest del Paese asiatico. Il gruppo
giapponese ha spiegato in un comunicato ufficiale che i lavoratori si
sono abbandonati da pi di un mese a fermi deliberati delle linee di
produzione, intimidazioni e minacce rivolte ai quadri dellazienda.
I due stabilimenti di assemblaggio interessati dalla sospensione sono situati vicino alla citt industriale di Bangalore, nello Stato del
Karnataka, impiegano oltre 6.400
persone e hanno una capacit produttiva annuale complessiva di
310.000 veicoli.
Un portavoce della Toyota a
Tokyo ha precisato durante una
conferenza stampa che nessuno ri-

TRIPOLI, 17. I Navy Seals statunitensi hanno preso il


controllo della petroliera battente bandiera nordcoreana
Morning Glory che trasporta greggio caricato illegalmente in Libia dai separatisti della Cirenaica. Lo ha comunicato il Pentagono, come si legge sul sito web della
Abc. Nelloperazione, scattata nella notte in acque internazionali al largo di Cipro, non ci sono stati feriti.
La petroliera verr ricondotta in Libia dalle forze statunitensi. Il portavoce del Pentagono, lammiraglio John
Kirby, ha assicurato che nessuno stato ferito quando,
nella notte, le forze americane, su richiesta dei governi

In risposta alle esercitazioni militari congiunte in corso tra americani e sudcoreani

Attacco
contro militari
yemeniti
SANA, 17. Almeno due soldati yemeniti sono rimasti uccisi e quattro feriti in un attacco dei ribelli
houthi (sciiti) contro una caserma situata alla periferia nordovest della capitale Sana. Lo
hanno riferito fonti della sicurezza, citate dalle agenzie di stampa
internazionali. Lattacco stato
sferrato nella zona di Hamdad, a
venti chilometri dalla capitale
Sana.
Larea la stessa in cui, solo
alcuni giorni fa, sono stati dispiegati reparti dellesercito per garantire il rispetto di una tregua
faticosamente raggiunta tra le milizie dei clan locali e i ribelli
houthi. Intanto, tre presunti
membri di Al Qaeda nella penisola arabica sono morti ieri nel
sud del Paese per lesplosione di
una vettura mentre si preparavano a compiere un attentato.

Un manipolo di Navy Seals durante unesercitazione (Afp)

masto ferito nel corso delle agitazioni. Nessun danno agli stabilimenti.
Nel luglio del 2012, i lavoratori
in rivolta in una fabbrica della Maruti Suzuki nel villaggio di Manesar, nella provincia settentrionale di
Haryana, a una cinquantina di chilometri da New Delhi, uccisero e
poi dettero fuoco al cadavere del
capo del personale.
Lo stesso portavoce ha sottolineato che il gruppo automobilistico
auspica di potere riprendere la produzione di veicoli non appena le
condizioni lo permetteranno.
La Toyota che ha recentemente
festeggiato in India la vendita della
sua milionesima autovettura e i
sindacati indiani dei due stabilimenti stanno trattando da circa dieci mesi su una serie di rivendicazioni degli operai (condizioni di lavoro e stipendi). Al momento, non si
profila nessuna intesa tra le parti.

PYONGYANG, 17. Non si fermano i


lanci di missili che la Corea del
Nord effettua sul Mar del Giappone, per esprimere la sua irritazione
di fronte alle annuali esercitazioni
militari congiunte fra Stati Uniti e
Corea del Sud, iniziate a fine febbraio e che andranno avanti fino ad
aprile.
Il regime comunista di Pyongyang
ha lanciato ieri 25 missili a corto
raggio che sono finiti in mare dopo
circa settanta chilometri. La notizia
stata data con un comunicato ufficiale dal ministero della Difesa di
Seoul: Dopo il lancio di missili da
parte di Pyongyang il nostro esercito
mantiene la sua vigilanza riguardo a
eventuali provocazioni della Corea
del Nord.
dalla fine di febbraio che il regime di Pyongyang continua a lanciare razzi sul Mar del Giappone. Ha
cominciato appena sono iniziate le
manovre militari fra americani e sudcoreani (chiamate Key Resolve). Sono esercitazioni che i dirigenti del
regime comunista di Pyongyang vedono come il fumo negli occhi, bollandole come la prova generale di
uninvasione da parte dei sudcoreani
e degli americani.
Tutto il periodo delle manovre
congiunte stato costellato da una
serie di azioni nordcoreane. Il primo
giorno una nave militare di Pyongyang ha violato per tre volte il confine marittimo con la Corea del Sud.
Qualche giorno dopo stato lanciato un ordigno da trecento millimetri

Trattative
tra Filippine e Stati Uniti
MANILA, 17. Sono in dirittura darrivo le trattative tra Manila e Washington per arrivare entro poche
settimane alla concessione alle forze
armate statunitensi di strutture
allinterno di basi militari dellarcipelago delle Filippine.
Un provvedimento che lEsecutivo di Manila sta cercando di finalizzare prima della visita nel Paese asiatico del presidente, Barack
Obama, ad aprile reso necessario
anche dallestensione delle rivendicazioni territoriali cinesi su aree
esterne del Mar Cinese meridionale,
ma tradizionalmente utilizzate dai
filippini come zone di pesca, di
transito e per rilevazioni sulle potenziali ricche risorse sottomarine.
Zone molto importanti anche da un
punto di vista strategico.
Per molti, per, liniziativa rappresenta un passo indietro verso la
piena indipendenza del Paese asiatico, legato fortemente agli interessi

strategici statunitensi. Le Filippine


votarono nel 1990 per la chiusura
delle grandi basi statunitensi di
Clark e di Subic Bay avviando un
periodo di raffreddamento e di stallo nei rapporti bilaterali.
Centrale, nelle trattative in corso,
la clausola di extraterritorialit per i
militari statunitensi. Almeno ufficialmente, il Governo di Manila
non accetter che eventuali reati
compiuti dai militari stranieri siano
giudicati al di fuori del proprio territorio. Tuttavia le autorit ritengono possibile una soluzione di compromesso.
Negli ultimi anni, gli Stati Uniti
hanno inviato a cadenza regolare
cinquecento militari nel sud delle
Filippine, per contribuire allimpegno di Manila contro i movimenti
fondamentalisti islamici. Altri 6.500
marines sono invece dislocati
nellarcipelago per brevi periodi di
addestramento.

da un lanciarazzi multiplo. Poi il 27


febbraio sono partiti quattro Scud di
fabbricazione sovietica dalla base di
Gydaeryeong, sulla costa di sud-est.
I missili sono finiti in mare dopo un
volo di duecento chilometri. Era dal
2009 che la Corea del Nord non lanciava Scud. Il 3 marzo altri due missili. Poi, il 4 marzo i militari nordcoreani si sono scatenati. Al mattino
hanno testato tre missili da 240 mm
da un lanciarazzi multiplo a Wonsan. Gli ordigni hanno volato sul
Mar del Giappone per 55 chilometri.
Al pomeriggio stata la volta di razzi pi grandi, da trecento mm, i Kn09. Sono missili molto temuti dai
militari sudcoreani perch possono
colpire con precisione e a sorpresa.
Seoul ha condannato i lanci di ieri
come provocazioni irresponsabili.
Gli Stati Uniti hanno invitato le autorit di Pyongyang a fermare immediatamente questa attivit militare,
che rischia di aumentare le tensioni
nellarea. In realt, i lanci non violano le risoluzioni dellOnu e possono
essere considerati come esercitazioni
interne. Ma certo non sono segnali
distensivi. I negoziati sul programma nucleare della Corea del Nord
sono in stallo dal 2008 e a febbraio
del 2013 Pyongyang ha salutato il
nuovo leader Kim Jong Un con il
suo terzo test atomico. Nonostante
ci, dal 20 al 25 febbraio si tenuto
un nuovo ciclo di incontri tra famiglie coreane divise dalla guerra nei
primi anni Cinquanta.

Il presidente
cinese
in Europa
PARIGI, 17. Dal 22 marzo prossimo, il presidente cinese, Xi
Jinping, sar in Europa per partecipare nella citt olandese dellAja
alla terza Conferenza sulla sicurezza nucleare. In questoccasione,
Xi incontrer il presidente degli
Stati Uniti, Barack Obama. Oltre
ai rapporti bilaterali, il colloquio
tra i due leader sar incentrato anche su questioni di rilevanza internazionale. Il presidente della Cina
si recher poi a Parigi, Berlino e a
Bruxelles. Previsti colloqui con il
presidente
francese,
Franois
Hollande, e con il cancelliere tedesco, Angela Merkel, per la firma di una serie di accordi di cooperazione. Nella capitale del Belgio, Xi visiter invece le sedi
dellUnione europea, prima volta
per un presidente cinese.

Lombra
di Al Qaeda
nel mistero
del Boeing malese
KUALA LUMPUR, 17. Ecco incombere sul Boeing malese lombra di
Al Qaeda. Laereo della Malaysia
Airlines scomparso (con 239 persone a bordo, fra cui 151 cinesi)
dieci giorni fa, due ore dopo la
partenza da Kuala Lumpur alla
volta di Pechino, potrebbe essere
stato dirottato dagli uomini della
cosiddetta rete del terrore per poi
usarlo come un missile in maniera analoga a quanto avvenne
l11 settembre 2001 con i quattro
aerei lanciati contro Washington e
New York. Questa ipotesi stata
formulata da Michael McCaul,
presidente della commissione Sicurezza interna alla Camera statunitense. Il Sunday Telegraph
dal canto suo ha rivelato che Sajit
Badat, condannato nel 2005 per
terrorismo nei ranghi di Al
Qaeda, ha dichiarato durante il
processo, in corso a New York, ad
Abu Ghaith (nipote ed ex portavoce di Osama bin Laden) di aver
incontrato in Afghanistan quattro
o cinque jihadisti malesi, uno dei
quali era un pilota, consegnandogli una scarpa munita di microbomba per far saltare la porta
della cabina di pilotaggio. Lintelligence britannica ritiene Badat
una fonte credibile e questo
spiegherebbe le affermazioni del
presidente della commissione Sicurezza interna alla Camera statunitense riguardo allipotesi di Al
Quaeda che si sarebbe impossessata dellaereo per usarlo come
missile. Ieri poi il ministro della
Difesa malese, Hishammuddin
Hussein, ha rivelato che quando
una voce dallaereo disse Tutto
bene, buonanotte, alla torre di
controllo i sistemi di segnalazione
erano gi disattivati, con laggiunta che lidentificatore del volo sulle rotte commerciali era stato
spento separatamente: da qui il
sospetto che qualcuno a bordo
abbia disattivato i segnalatori e
poi detto a terra che tutto era regolare al fine di sparire dai radar
e impossessarsi del Boeing. In
queste ore si ricominciato a controllare il profilo di tutti i passeggeri per verificare se tra di loro vi
sia qualcuno con un addestramento da pilota.
Nel frattempo proseguono le ricerche del velivolo. Alloperazione
prendono parte ventisei Paesi, come ha reso noto il ministero dei
Trasporti malese, precisando che
in campo sono scesi anche esperti
dellaviazione francese. Essi, ha
detto il ministero, metteranno a
disposizione le loro conoscenze in
base allesperienza con la ricerca
del volo 447 Rio-Parigi dellAir
France, precipitato nel 2009.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

luned-marted 17-18 marzo 2014

Il Castigo di Anania e Saffira dipinto dal Pomarancio per la basilica di San Pietro

San Massimo il Confessore


(XVII secolo, icona russa)

Per imparare
dallaltare della Bugia
di MARCO AGOSTINI

Massimo il Confessore e il rispetto per il creato

Ecologia
bizantina
di JEAN-CLAUDE LARCHET
econdo san Massimo
il Confessore il creato,
relativamente alla natura delluomo costituito di unanima e di
un intelletto da una parte e di
un corpo e di una sensibilit
dallaltra, pu essere da lui percepito sia spiritualmente, secondo la sua realt intelligibile rivelatrice di Dio contenuta nei suoi
lgoi, sia carnalmente, secondo
le sue sole apparenze sensibili.
Lalbero della conoscenza del
bene e del male di cui parla il
libro della Genesi (2, 17), rappresenta, secondo san Massimo,
il duplice aspetto in base al qua-

teggiamento liturgico: la celebrazione di Dio nel Suo creato e


lofferta di tutto il creato a Dio
nella contemplazione e nella
preghiera di lode.
Massimo dice a tale proposito
che luomo era chiamato a scrutare i lgoi spirituali degli esseri
creati per farne dono a Dio, per
rendergli grazie attraverso di essi, per fare della sua contemplazione spirituale della natura una
liturgia cosmica. Luomo doveva essere allo stesso tempo un
giardiniere del creato (Genesi, 2,
15; cfr. 2, 5), raccogliendo tutti i
lgoi degli esseri; doveva anche
essere un sacerdote del creato
offrendo questi lgoi a Dio, che
ne originariamente il donatore,
nello stesso modo in cui il sacer-

Nulla come lamore


Anticipiamo parte di uno degli interventi
al colloquio internazionale intitolato Nulla come
lamore riunisce quanti si sono dispersi. Attualit del
pensiero di san Massimo il Confessore che si svolger
nel pomeriggio di marted 18 marzo allAmbasciata di
Georgia presso la Santa Sede. Interverr anche il
cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio consiglio
per la promozione dellunit dei cristiani.

le il creato pu essere considerato dalluomo. La conoscenza del


bene corrisponde al creato sensibile colto spiritualmente, ossia
considerato secondo i lgoi che
contiene, dallo spirito che se ne
nutre, in quella che san Massimo chiama la contemplazione
naturale (physik theora). La conoscenza del male corrisponde
al creato considerato carnalmente, ossia secondo le sue sole ap-

dote, nella Liturgia, offre il pane


e il vino a Dio dicendo: ci che
Tuo, che abbiamo da Te, noi
te loffriamo in ogni cosa e per
tutto.
Il potere che Dio ha dato ad
Adamo di dare un nome alle
creature (cfr. Genesi, 2, 19) non
assolutamente quello di appropriarsene, ma la capacit di
designarle secondo i lgoi che le
costituiscono nellessenza, per riconoscervi Dio e offrirle a Dio.
Dio non ha quindi
proibito alluomo di
consumare le creature
Lalbero della conoscenza
del mondo creato. Il
libro della Genesi
del bene e del male rappresenta
narra che Dio dice ad
i due opposti atteggiamenti
Adamo ed Eva: Ecco, io vi do ogni erba
con cui luomo si pone davanti
e ogni albero in cui
a tutto ci che esiste
il frutto: saranno il
vostro cibo (1, 29) e
ancora: Tu potrai
parenze sensibili, da cui i sensi mangiare di tutti gli alberi del
giardino (2, 16). La proibizione
si lasciano affascinare.
Adamo, in virt del suo libero di mangiare dellalbero del bene
arbitrio, allorigine aveva la pos- e del male (2, 17) aveva come fisibilit di percorrere queste due ne quello di mantenere luomo
vie. La proibizione, imposta dal non solo nellunico modo concomandamento divino, di man- templativo di vedere il creato,
giare il frutto dellalbero del be- ma anche nellunica maniera eune e del male, mirava a preser- caristica di consumarlo, e di evivare luomo dal percorrere la se- targli il modo sensibile e carnale
conda via. Solo la prima via cor- della percezione e della consurisponde al disegno e alla volon- mazione delle creature, che set di Dio, e costituisce un ap- para le creature di Dio e ne fa
proccio contemplativo al creato, dei meri oggetti materiali che
dove Dio viene percepito in servono a soddisfare le passioni
ogni creatura, e dove ogni crea- umane.
Lapproccio contemplativo ed
tura viene percepita in Dio. Il
creato cos per luomo un sup- eucaristico della natura da parte
porto per elevarsi verso Dio, ma delluomo doveva avere su di esa sua volta luomo eleva il crea- sa un effetto positivo.
Luomo stato creato da Dio
to verso Dio nella sua contemcome microcosmo per natura e
plazione.
Questa posizione corrisponde come mediatore per dovere.
Luomo un microcosmo pera un modo vero e profondo di
rapportarsi allintero creato, al ch, costituito di unanima dotasuo ordine interno, e a tutte le ta dintelletto e di ragione da
creature che contiene (san Mas- una parte e di un corpo dallalsimo dice che la contemplazione tra, egli riassume e unisce in s
d alluomo la scienza degli es- il mondo intelligibile e il mondo
seri); implica un rispetto e con- sensibile; inoltre riunisce nel suo
duce a un amore per tutte le corpo la maggior parte degli
creature. Implica anche un at- elementi del regno minerale,

vegetale e animale costitutivi


del cosmo. Massimo nota anche
che il cosmo a sua volta un
mga nthropos, un uomo in
grande, e che questa reciprocit
indica il legame stretto che unisce luomo e il cosmo, in particolare la dipendenza del cosmo
rispetto alluomo.
Luomo daltro canto un
mediatore: stato posto da Dio
al vertice e al centro del creato
per unificarlo spiritualmente,
poi per unirlo spiritualmente a
D io.
San Massimo spiega che il
creato comprendeva allorigine
delle polarit che luomo doveva
unificare; senza la funzione mediatrice delluomo, quelle polarit rischiavano di divenire opposizioni e divisioni (ed effettivamente ci che accaduto a seguito del peccato del primo uomo).
Dopo aver unificato il creato,
luomo doveva anche esercitare
la sua funzione di mediatore elevandolo verso Dio, il che presupponeva che il suo stesso movimento fosse orientato e teso
verso Dio. Luomo doveva infine far partecipare gli esseri ricapitolati in lui alla sua propria
divinizzazione.
Questa concezione di san
Massimo delluomo come microcosmo e mediatore sottolinea
tutto il potere e la responsabilit
di questultimo rispetto alla condizione della natura e del suo
divenire.
Il pensiero di san Massimo
conferisce un fondamento e un
prolungamento spirituale a questa ascesi, sottolineando il rapporto fondamentale con Dio sia
della natura sia delluomo, e ricordando che solo questo rapporto pu generare un rispetto e
un amore veri per la natura, capaci di salvarla non solo materialmente, ma anche spiritualmente.

Quando vanno a celebrare in San


Pietro, i sacerdoti si affacciano dal
corridoio che collega la basilica alla
sagrestia. Qui, sul lato meridionale
del pilone di SantAndrea, vedono
sullaltare, conosciuto anche come
altare della bugia per via del soggetto raffigurato, la copia in mosaico del Castigo di Anania e Saffira. Il
progetto di Clemente VIII per questo altare prevedeva la Crocifissione
di san Pietro. Si legge infatti nella
celebre pianta (iconografia) di
Greuter, risalente al 1613: Altare crucifixionis Sancti Petri manu Dominici
Passignani pictoris.
Domenico Cresti, detto il Passignano (1559-1638), realizz la pala a
olio su lastre dardesia tra il 1602 e
il 1605: oggi ne sopravvive soltanto

un frammento. Loriginale della pala attuale, dipinto su lavagna tra


1599 e il 1603 da Cristoforo Roncalli
detto il Pomarancio (Pomarance Pistoia 1552-Roma 1626) si trovava invece sullaltare del lato orientale del
pilone, ed uno di quelli che lasciarono la basilica per Santa Maria degli Angeli nelle terme di Diocleziano dove ora sta nel presbiterio.
Roncalli, formatosi a Firenze e
operante per un certo periodo a
Siena, arriv a Roma nel 1578 negli
anni in cui la Chiesa postridentina,
applicando il decreto conciliare sulle

La Sistina da una barella


Il capolavoro di Michelangelo visto da una prospettiva inedita:
lo sguardo di chi costretto dalla malattia su una barella. Per
un giorno la postura orizzontale obbligata di trenta persone in
condizioni di salute disabilitanti stata trasformata in un punto di osservazione privilegiato per ammirare i cieli affrescati
delle volte pi belle del mondo, grazie alliniziativa Ecco,
contemplo i cieli aperti, realizzato domenica 16 marzo dai
Musei Vaticani in collaborazione con lassociazione In Punta
di Piedi.

immagini, faceva leva con rinnovata


coscienza sulle risorse della visualit
per incrementare lo splendore e la
diffusione del culto, la vita interiore
del credente, la coscienza della societ.
Nel 1564 era apparso il trattato di
Giovanni Andrea Gilio, nel 1570
quello di Iohannes Molanus, nel
1582 quello di Bartolomeo Ammannati e il Discorso intorno alle immagini sacre e profane dellarcivescovo di
Bologna, il cardinale Gabriele Paleotti. Le arti figurative erano oggetto di riflessioni attente e articolate
giacch contribuivano al disciplinamento della moderna spiritualit
cattolica. Lincidenza delle figure
nellespressione e nella crescita della
fede, mezzo di evangelizzazione e
di piet, doveva essere per Paleotti
pari a quella della predicazione:
Come gli oratori hanno lufficio
di dilettare insegnare e muovere,
cos i pittori delle immagini
sacre debbono operare il medesimo. Laffermarsi normativo dei dettati tridentini sulla pittura orient
le commissioni a un dipingere onesto e misurato, realistico e commovente.
Pomarancio sinser
pienamente nel clima di
rinnovamento della cultura figurativa romana
di fine secolo, convinto
comera che larte facilitasse la conoscenza della Scrittura, della storia
sacra, della vita cristiana e accrescesse i sentimenti religiosi. Diede
corpo agli ideali della
Riforma cattolica con
una pittura misuratamente austera, corsiva e
sorretta
dallaccorta
poetica del disegno. Il
Castigo di Anania e Saffira un bellesempio di
come la pittura abbia la
stessa capacit maieutica della parola della
coeva trattatistica sacra:
eloquio piano, lessico
semplice e chiaro dei
precetti, agevole lettura
percorsa da intenso afflato sentimentale.
La razionale chiarezza di Raffaello, sulla
quale Pomarancio si era
esercitato fin dalla giovinezza, gli fu
daiuto cos come la ricerca di nuovi
e naturali rapporti tra la figura
umana. Linnovativa formula del
personaggio isolato al centro del
quadro, rappresentato con scultorea
solidit ispirata ai prototipi classici
ripresi da Raffaello, giunse a maturazione proprio in quegli anni.
Quella sorta di prova della verit, che lepisodio di Anania e
Saffira, si svolge in una Gerusalemme fastosa come la Roma rinascimentale con solenni architetture a
fare da quinte. A sinistra il podio di
un obelisco scherma il pronao di un
tempio. Gli effetti del contrasto luce-figura e ombra-fondo avvicinano
Roncalli anche alle pi audaci soluzioni di Caravaggio.
Lepisodio tra i meno noti degli
Atti degli apostoli e riguarda la comunit primitiva di Gerusalemme
(5, 2-11); ha come protagonisti san
Pietro e gli altri apostoli, Saffira e
suo marito Anania. Pietro, vestito
dazzurro e giallo, colori canonici
della sua iconografia, sta al centro
della composizione con il libro, le
chiavi e il braccio destro sollevato
nel gesto di chi ha la parola: la pittura muta poesia secondo gli
antichi trattatisti trova sempre

Un successo inaspettato raccontato su la Croix

Se il musical cristiano sbanca al botteghino


Se ho voluto mettere in scena due storie tratte dalla
Bibbia, non certo per fare spettacoli cattolici destinati
ai soli cattolici: tienne Tarneaud, 33 anni,
compositore e produttore, ci tiene a sottolineare il
livello qualitativo dei lavori teatrali che ha creato
insieme a sua madre Jocelyne, autrice e paroliera. Il
suo scopo dare vita a spettacoli belli, tecnicamente
impeccabili, che possano essere apprezzati da tutti, non
solo da un pubblico cristiano, come Jonas, del 2008, o
Tobie et Sarra, del 2012. Il segreto del grande successo
di questi musical, spiega Tarneaud a la Croix, la
qualit di testi, musiche e performance. Ci siamo resi
conto della necessit di investire in competenza e
professionalit gli fa eco padre Jean-Marie Luc Brun,
sacerdote della comunit Saint Jean e fondatore di
Revelateur Productions, che sostiene e valorizza le
iniziative artistiche nate in ambito cristiano.

Dallo spettacolo Jonas

mezzi adatti per compensare la parola. Egli pronuncia lammonimento: Perch vi siete accordati per
tentare lo Spirito del Signore? Ecco
qui alla porta i passi di coloro che
hanno seppellito tuo marito e porteranno via anche te.
Il monito non ha ancora raggiunto forma compiuta che Saffira cade
morta ai piedi di Pietro tra lo stupore di Andrea e degli altri. Sullalto basamento la concitazione dei
giovani fa intendere che quanto accade in primo piano il secondo atto di un dramma iniziato due ore
prima. Il trasporto del corpo morto
di Anania in lontananza era solo il
primo epilogo. Il tumulto dei gesti
rivela uninfinita gamma di emozioni. Patente lo scopo di queste
grandi pale destinate a mostrare i
fondamenti dellautorit del Papa:
gli effetti compositivi seri e meditati
rivelano un pittore in perfetta sintonia con la sua epoca. Lepisodio
evoca la giustapposizione, in Cappella Sistina, dellaffresco di Botticelli con La punizione della rivolta di
Core, Datan e Abiron nei confronti di
Mos (Numeri, 16) e La consegna delle chiavi di Ges a Pietro (Matteo, 16,
19) di Perugino. Nei confronti del
vicario di Cristo in terra non si orchestrano frodi o sotterfugi: allautorit costituita si deve lealt, obbedienza e devozione.
Agostino nel Sermone 148 commenta lepisodio di Anania e Saffira
in modo straordinario e fornisce
uninterpretazione un po urticante
per gli orecchi moderni. Durante
la lettura del libro che sintitola Atti
degli Apostoli avete rivolto lattenzione a ci che era toccato a quelli che,
venduto un campo, sottrassero una
parte del ricavato dal campo e deposero il prezzo ai piedi degli apostoli, come se rispondesse allintero
ricavato. Smascherati, allistante morirono entrambi, il marito e la moglie di lui. Diversamente da quanto talora stato scritto, per Agostino la colpa non lavarizia o luso
della ricchezza, ma linganno degli
apostoli e in loro dello Spirito Santo presente nella Chiesa.
Nel prosieguo del commento forse si pu ravvisare una delle ragioni
che vollero il dipinto in faccia al
corridoio della sagrestia. Tuttavia,
fratelli, non sembri di severa correzione la morte temporale. Voglia il
cielo che il castigo sia stato limitato
a questa vita! Che tocca di grave
agli uomini mortali se una volta o
laltra dovranno morire? Ma attraverso la loro punizione temporale
Dio ha voluto che si capisse il suo
insegnamento. da credere che
dopo questa vita Dio li abbia perdonati; grande, infatti, la sua misericordia.

morto Cesare Segre

Una vita
per la filologia
Il 16 marzo, allet di 75
anni, morto a Milano
Cesare Segre, teorico della
semiologia, filologo e
saggista tra i pi importanti
a livello internazionale.
Nato nel 1928 a Verzuolo,
di famiglia israelitica, Segre
stato ordinario di filologia
romanza e accademico della
Crusca. Dopo essersi
dedicato alla critica stilistica
sulla scia di Benvenuto
Terracini, si impose come
uno dei pi autorevoli
esponenti italiani del
metodo strutturalistico.
Della sua intensa attivit di
ricerca prova lamplissima
produzione, comparsa quasi
tutta nel catalogo Einaudi,
di cui ricordiamo I segni e
la critica (1969); I metodi
attuali della critica in Italia
(1970), in collaborazione
con Maria Corti; Le
strutture e il tempo (1974);
Lingua, stile e societ (1976);
Avviamento allanalisi del
testo letterario (1985); Notizie
della crisi (1993); Per
curiosit. Una specie di
autobiografia (1999). Poche
settimane fa Mondadori gli
aveva dedicato un
Meridiano, dal titolo Opera
critica, in cui stata raccolta
una scelta della sua
produzione.

LOSSERVATORE ROMANO

luned-marted 17-18 marzo 2014

pagina 5

Le foto di don Bosco

E il treno
ritard
per aspettarlo
di GAETANO VALLINI
intitola Nur, luce, il volume
che la scrittrice, documentarista e fotografa Monika
Bulaj polacca dorigine
ma italiana dadozione
dedica allAfghanistan come contrappunto
al buio di un Paese oscurato da un conflitto infinito. Perch di unaltra realt
che vuole parlare, ovvero dellAfghanistan
nascosto, quello che non si vede in televisione. Lintento dellautrice di far luce
sui luoghi che stanno dietro la tragica cortina di fuoco e di sangue. E lo fa attraverso il racconto scritto e ancor pi con le
immagini, foto in cui la guerra non si vede direttamente, ma se ne coglie il riflesso
da un filo di fumo allorizzonte, o dalle
profonde cicatrici che solcano visi e arti
permanentemente offesi.
Nur. La luce nascosta dellAfghanistan
(Milano, 2013, Mondadori Electa, pagine
255, euro 39) il resoconto di un viaggio
solitario durato due anni, dal 2009 al
2010, effettuato a bordo di bus, taxi, cavalli, camion, a dorso di yak, dividendo
con gli afghani cibo, sonno, fatica, fame,
freddo, sorrisi e paura. Armata solo di un
taccuino e di una macchina fotografica,
una Leica oggetti discreti, adatti a favorire lintimit di un incontro, di una confidenza Bulaj andata da Balkh a
Panjshir, da Samanghan a Herat, da Kabul a Jalalabad, da Badakshan a Pamir
Khord, fino a Khost wa Firing: un percorso lungo e pericoloso, dal confine iraniano a quello cinese sulle nevi del
Wakhan, con il rischio continuo di imbat-

Due anni di viaggio solitario raccolti in un libro da Monica Bulaj

Sotto la luce
dellAfghanistan
tersi in banditi, seguendo la complessa
geografia della sicurezza ormai tristemente
nota a tutti gli afghani. Il burqa da solo
non basta per attraversare le gole di

Nahrin, infestate dai banditi, racconta


lautrice riferendo delle difficolt incontrate, ma anche dando conto dellaiuto ricevuto. Ci vuole altro, le dicono: Portamento, gesti, andatura. E regole: Tacere, chinare il capo, intrecciare le falde del
mantello, rimpicciolirsi, pietrificarsi. A
Nahrin, come in altre circostanze, stata

Tra mille pericoli


armata solo di un taccuino
e di una macchina fotografica
per raccontare
quello che non si vede in televisione

Fabbrica di mattoni nel Turkestan afghano

fortunata, riuscendo a passare indenne. E


a documentare cos un Paese ai pi sconosciuto. Rifiutando di viaggiare con
ununit militare (embedded), protetta da
un elmetto in kevlar, ho ritrovato sottolinea Bulaj un mondo che dalla Maillart
a Bouvier gli europei amarono e che ora,
dopo dieci anni di presenza militare, ab-

biamo rinunciato a conoscere. La culla del


sufismo e di un islam tollerante che, l come in Bosnia, lOccidente si ostina a
ignorare. Un mondo odiato dai Taliban e
minacciato dal nostro schema dello scontro bipolare. Un Paese nudo e minerale,
dove un albero ha una maest senza eguali e lindividuo non ha spazio per larroganza. Deserti dove il richiamo Allah u
Akhbar suona pi puro che altrove.
Quella mostrata, senza preconcetti,
una terra abbacinante, dai cieli sconfinati, e cos inondata di sole che bisogna rifugiarsi nellombra, interni, albe e crepuscoli, per ridare un senso alla luce, al fuoco, ai bagliori dello sguardo. Un Paese disperato, dove aggiunge Bulaj la donna schiacciata dal tribalismo e loppio
la sola medicina dei poveri, ma dove una
straniera pu essere accolta in una moschea e lincantamento dello straniero
vissuto come una benedizione. Una terra
dove si rischia la vita solo andando a
scuola e dove nelle periferie disperate i
bambini si svegliano alle quattro del mattino per andare a prendere lacqua con gli
asini.
Tuttavia, seguendo unumanit segnata
da anni di guerre e di violenze, la scrittrice e fotografa scopre anche un popolo capace di ridere persino nei momenti pi
bui, rispettoso della saggezza degli anziani, ma al contempo consapevole che il futuro risiede nei bambini che domani saranno uomini. E che le donne sono
molte quelle incontrare e fotografate anche qui hanno molto da offrire in termini
di creativit, intelligenza, femminile buonsenso, amore per la vita.
Cos, di citt in citt, di villaggio in villaggio, nel giardino luminoso dellAfghanistan Bulaj ha trovato focolai di
speranza nei luoghi pi insperati, nel fondo pi nero della disperazione, come si
scopre guardando le intense fotografie a colori e in bianco e
nero, e leggendo gli appunti di
viaggio e le profonde riflessioni
che le accompagnano. Immagini e testi che svelano un mondo variegato e anche inatteso,
che lOccidente o ha dimenticato o ignora del tutto; un Paese dal fascino antico, dove non
si fanno solo i conti con le tragedie e con lanacronistico e violento
oscurantismo dei talebani, ma anche una
terra ricca di tradizioni, di poesia, culla
del sufismo, di un islam che sa essere tollerante e rispettoso, dove una straniera
pu essere accolta in una moschea e lincantamento di chi arriva da lontano vissuto come una benedizione.

Sampierdarena, 16 marzo 1886; don


Bosco in viaggio verso la Spagna. Si
ferma alcuni giorni per visitare amici e
benefattori. Uno di questi, il marchese
Spinola, vuole una sua fotografia e per
questo va da lui con il fotografo mentre
sta ripartendo. Per scattare la foto don
Bosco rischia di perdere il treno, ma il
capostazione, avvertito, ritarda la
partenza per aspettarlo. uno degli
aneddoti raccontati da Giuseppe Sold
nellarticolo Il volto del padre. Le
vere foto di don Bosco pubblicato
sullultimo numero del mensile Il
Bollettino Salesiano.
La collezione completa delle immagini
di don Bosco, analizzata in modo
approfondito dallo stesso Sold, venne
pubblicata nel 1987 nel volume Don
Bosco nella fotografia dellOttocento (18611888), Torino, Sei, 1987. Ed una
collezione notevole: sono infatti arrivate

Don Bosco nella sua camera (1861)

fino a noi ben 42 immagini del santo:


Solo Garibaldi e Vittorio Emanuele II
ne contano un numero superiore
chiosa Sold.
Le prime fotografie risalgono al 1861;
don Bosco malato e i suoi pi stretti
collaboratori, nel timore che venga a
mancare, desiderano avere un ricordo
del padre. In seguito, anche persone
che sostengono le sue opere vogliono
avere la sua immagine; don Bosco,
nonostante fosse tuttaltro che vanitoso,
acconsente per gratitudine e si fa
fotografare con le spedizioni
missionarie.

Suor Sra Salkahzi non scapp quando si sarebbe potuta salvare

Mentre scattava lOperazione Margarethe


di GIOVANNI PREZIOSI
Il 12 marzo 1944 Hitler, dopo aver scoperto che
perfino il primo ministro ungherese Mikls Kllay,
con la tacita approvazione del reggente Horthy,
stava tramando alle sue spalle per negoziare un armistizio separato con gli alleati occidentali, ordin
loccupazione dellUngheria. Era il preludio di
quella che passer tristemente alla storia col nome
in codice di Operazione Margarethe 1 che scatt
il 19 marzo successivo, proprio nel momento in cui
Horthy e il suo governo si trovavano a Schloss
Klessheim, nei pressi di Salisburgo, per un incontro al vertice con il Fhrer.
Appena giunto a Budapest, il capo dellEinsatzgruppe, Otto Winkelmann, col sostegno delle au-

Attivissima in favore degli ebrei


nella Budapest occupata dai nazisti
la religiosa ottenne dai superiori lautorizzazione
a offrire la propria vita nel caso in cui dovesse
avvenire la persecuzione della Chiesa e delle suore
torit filonaziste locali del partito delle Croci Frecciate, affid ad Alfred Trenker e Hans Geschke
lorganizzazione degli arresti di tutti gli oppositori,
scatenando una violenta caccia agli ebrei, molti dei
quali furono deportati nei campi di sterminio.
Con lincalzare degli eventi, anche suor Sra
Salkahzi, della Societ del servizio sociale, seguendo lesempio della consorella Roza-Katalin
Peitl e della fondatrice suor Margit Slachta che
dal marzo 1943 si era adoperata presso Pio XII per
salvare alcuni ebrei slovacchi aveva spalancato le
porte della sua casa a molte donne braccate, con i
loro bambini, dai nazisti e dai loro sodali del partito crocefrecciato. Riusc a salvare un centinaio di
persone. Anche le altre strutture di questa societ

religiosa diedero asilo ai perseguitati, come la casa


madre e la villa sul lago Balaton che divenne il rifugio di trenta ebrei. Insieme ad altri autorevoli
personaggi come il nunzio apostolico Angelo
Rotta che, con lausilio del segretario don Gennaro
Verolino, distribu una gran quantit di salvacondotti ai perseguitati suor Sra si assunse il rischio di nascondere numerosi ebrei in altre case
della Societ, tra cui anche la moglie del celebre
poeta ungherese di origini ebraiche Mikls
Radnti.
Col pretesto di soffocare focolai di rivolta, quasi
quotidianamente i nazisti effettuavano retate specie
nei pressi del ghetto. Il risultato fu che tra la primavera e lestate del 1944, gli ebrei delle province
erano gi stati tutti deportati, con la sola eccezione
di quelli che si trovavano a Budapest. Costoro, infatti, riuscirono a salvarsi grazie alle intermediazioni delle legazioni dei Paesi neutrali e della Nunziatura Apostolica.
Consapevole del grave rischio al quale si era
esposta la sua superiora
ospitando, fin dal 1942
allinterno della casa madre, alcuni rifugiati slovacchi, il 14 settembre
1943 suor Sra Salkahzi,
volendo salvare la madre e
le consorelle da possibili
rappresaglie, chiese ai superiori e ottenne lautorizzazione a offrire la propria vita nel caso in cui
dovesse avvenire la persecuzione della Chiesa e
quella della societ e delle
suore. Sinistro presagio
che, purtroppo, si materializz nel dicembre dellanno successivo.
Il 26 dicembre 1944, infatti, chiamata in disparte
Davanti alla casa
una delle cameriere della

casa di via Bokrta, la diciassettenne


Erzsbet Dmtr, suor Sra lavvis
che aveva deciso di trasferirla in unaltra struttura gestita dalle suore. La ragazza, visibilmente contrariata, raccont tutto a Magdolna Borbs (che, precedentemente, aveva fatto parte della
direzione di quella casa), la quale la
persuase che il solo modo per conservare quel lavoro era di denunciare la
religiosa alle autorit magiare, rivelando lopera di salvataggio che svolgeva
a beneficio degli ebrei.
Cos la mattina successiva una pattuglia di crocefrecciati perquis da cima a fondo lo stabile di via Bokrta trovando le
donne ebree nascoste nel rifugio antiaereo. Controllando meticolosamente le carte dei 150 ospiti, i
soldati scoprirono anche che una decina di loro
erano in possesso di documenti falsi. Appena suor
Sra rincas, fu sottoposta a un lungo ed estenuante interrogatorio dopodich, col pretesto di
farle firmare il verbale, la
prelevarono, insieme alla
catechista Vilma Bernovits, alle altre quattro donne ebree e a un uomo di
nome Stefano che, per
riusc a fuggire.
Prima di lasciare per
lultima volta quella casa,
suor Sra impart le doverose disposizioni alle sue
assistenti e poi ritorn fra
le ebree stringendo forte
fra le sue mani la corona
del rosario. Mentre era
raccolta in preghiera, allimprovviso si avvicin
uno dei soldati che, con
modi spicci, lafferr per
in via Bokrta 3
un braccio intimandole:

Suor Sra (la terza da destra) dopo la sua professione

Andiamo! Potrai pregare ancora durante la notte!.


Le consorelle attesero invano il suo ritorno recitando i salmi fino allalba. Lindomani appresero
da un giovane crocefrecciato che suor Sra era stata giustiziata allimbrunire insieme agli altri prigionieri ebrei, dopo un processo sommario.
I particolari raccapriccianti di questa strage e del
martirio di suor Sra furono rivelati soltanto alcuni
anni dopo, nel corso del processo che si celebr a
Zugl nel 1967. In tale circostanza, infatti, uno degli imputati raccont che i prigionieri vennero
portati davanti al palazzo della dogana e fatti spogliare. Allora prima che rimbombassero le fucilate una donna di bassa statura, dai corti capelli
neri, con una calma inesplicabile si volse verso i
suoi giustizieri, poi singinocchi e con gli occhi
rivolti al cielo si fece il segno della croce.
Evidentemente non paghi, i soldati trascinarono
i corpi ancora caldi nei pressi della gradinata che
conduce al corso dacqua e li scaraventarono nel
D anubio.
Nel 1972 suor Sra Salkahzi ricevette da Yad
Vashem il titolo di Giusto tra le Nazioni, mentre il
17 settembre 2006 stata innalzata agli onori degli
altari dal primate dUngheria, il cardinale Pter
Erd, in rappresentanza di Benedetto XVI.

LOSSERVATORE ROMANO

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luned-marted 17-18 marzo 2014

Leader religiosi firmano in Vaticano un impegno comune per sradicarla entro il 2020

Il 28 marzo giornata penitenziale con il Papa

Mai pi schiavit

24 ore
per il Signore

La schiavit moderna e la tratta di


esseri umani sono un crimine contro
lumanit (...) Ogni mano e ogni
cuore devono unirsi per garantire
questa libert a tutti coloro che sono
imprigionati e soffrono. Questo accordo segna un inizio e una promessa: le vittime della schiavit moderna e della tratta di esseri umani non
saranno dimenticate o ignorate...
Cammineremo con loro verso la libert.
In queste frasi la sintesi di un
documento che non ha precedenti,
firmato luned mattina, 17 marzo,
nella Sala stampa della Santa Sede,
da cattolici, musulmani e anglicani.
Si tratta della sottoscrizione di un
memorandum dintesa e di una dichiarazione comune per sancire limpegno di leader spirituali nella realizzazione di un progetto, arduo per
la verit, il cui obiettivo lo sradicamento della schiavit moderna e
della tratta di esseri umani in tutto
il mondo entro lanno 2020.
Global Freedom Network (Gfn),
il titolo del progetto che ha avuto
questa mattina come primi firmatari
il vescovo Marcelo Snchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali,
in rappresentanza di Papa Francesco; il dottor Mahmoud Azab, in
rappresentanza del grande imam di
Al Azhar; sir David John Moxon,
per conto dellarcivescovo di Canterbury, Justin Welby, del quale tra
laltro suo rappresentante presso la
Santa Sede. Lultima firma apposta
al documento dintenti stata quella
di Andrew Forrest, fondatore della
Walk Free Foundation, lorganisno
che si adoperato per la realizzazione delliniziativa.
Lidea nata da un bisogno del
cuore ha spiegato al nostro giornale il fondatore. Tutto iniziato qualche anno fa, quando la figlia di
Forrest, al rientro da unesperienza
in Nepal accanto a delle piccole
schiave, parl al padre della sua voglia di fare qualcosa per salvare
quelle bambine e i milioni di persone che, nel mondo, vivono lo stesso
dramma. Non so se sia stato un ca-

so o il disegno della Provvidenza


ha aggiunto Forrest ma proprio in
quei giorni molti leader spirituali
cominciarono a manifestare il dolore
delle religioni e delle diverse confessioni religiose per quello che non
esitavano a definire un dramma
umano.
E i numeri non possono che confermarlo. Infatti secondo lultimo
Rapporto Unodoc 2012 sul traffico
umano, si stima che ogni anno siano
20.900.000 le vittime del lavoro forzato, mentre circa due milioni di
persone sono vittime del traffico sessuale; e di queste il 60 per cento so-

Venerd a Roma

Via crucis
per le vittime
della tratta
Sono bravi questi!.
Cos Papa Francesco
allAngelus ha salutato i
membri della comunit Papa
Giovanni XXIII, fondata da
Oreste Benzi, invitando i
fedeli romani a seguire la Via
crucis che percorrer le strade
cittadine venerd prossimo, 21
marzo, in ricordo delle donne
vittime della tratta, della
prostituzione coatta e delle
violenze.
La processione, organizzata
dalla comunit in
collaborazione con il servizio
diocesano della pastorale
giovanile, partir da piazza
Santi XII Apostoli alle 20.
Percorse solo otto stazioni nel
cuore della citt, giunger alla
Traspontina. Durante il
tragitto porteranno la croce
alcune vittime salvate dalla
schiavit della prostituzione
dalla comunit Giovanni XXIII.

no bambine. Il traffico di organi di


esseri umani, invece, coinvolge circa
20.000 persone, uccise o menomate
per prelevare organi come il fegato,
i reni, il pancreas, la cornea e anche
il cuore, con la complicit di medici
e infermieri.
Un dramma particolarmente avvertito da Papa Francesco, il quale
sin dai tempi della sua missione a
Buenos Aires non esitava a far sentire la sua voce, tanto che il 23 agosto
di ogni anno giornata internazionale per labolizione della tratta di
persone celebrava una messa per
le vittime in una piazza della metropoli portea. Solo qualche mese prima di essere eletto Papa, era il settembre del 2012, lanci il suo ultimo
appello da pastore argentino: Grida con forza e senza paura: no alla
schiavit. Un impegno che il Pontefice prosegue senza sosta. Basta ricordare, per esempio, che nel primo
messaggio pasquale urbi et orbi ha
parlato della tratta di esseri umani
come della schiavit pi estesa in
questo ventunesimo secolo e lha
ribadito pi volte.
Poi, come rivelato dal vescovo
Snchez Sorondo in apertura della
conferenza stampa, ha preso carta e
penna e gli ha scritto una lettera per
raccomandargli di fare qualcosa per
suscitare sempre pi lattenzione del
mondo su questo drammatico fenomeno.
Lo stesso arcivescovo di Canterbury pi volte intervenuto per
condannare pubblicamente questa
vergogna umana, cos come ha fatto
anche recentemente il grande imam
di Al Azhar attraverso una fatw per
condannare questo grande crimine
per lumanit. Si trattato dunque
di un movimento spontaneo, nato
nel cuore di alcuni leader spirituali
che con il gesto di questa mattina
intendono coinvolgere tutte le altre
chiese e confessioni religiose del
mondo in un grande movimento di
liberazione.
Lo sfruttamento fisico, economico e sessuale di uomini, donne e
bambini si legge nella dichiarazione comune condanna 30 milioni
di persone alla deumanizzazione e

al degrado. Ogni giorno in cui continuiamo a tollerare questa situazione violiamo la nostra umanit comune e offendiamo le coscienze di tutti
i popoli. Ogni forma di indifferenza
nei confronti delle vittime di sfruttamento deve cessare.
Poi lappello congiunto: Invitiamo tutti i fedeli e i loro leader, tutti
i Governi e le persone di buona volont ad aderire al movimento contro la schiavit moderna e la tratta
di esseri umani e a sostenere il Global Freedom Network. Solo attuando, in tutto il mondo, gli ideali della fede e i valori umani condivisi
possiamo condurre il potere spirituale, lo sforzo congiunto e lidea di
liberazione a sradicare definitivamente la schiavit moderna e la
tratta di esseri umani dal nostro
mondo.
Per il suo obiettivo il Global Freedom Network si avvarr degli strumenti della fede: la preghiera, il digiuno e la carit. Ci sar una giornata di preghiera per le vittime e
per la loro libert. Inoltre saranno
costituite vere e proprie reti di preghiera specifiche in tutte le parti del
mondo, per far s che i fedeli e le
persone di buona volont si sentano
interpellate a meditare e ad agire.

Una giornata intera dedicata al sacramento della riconciliazione: venerd 28 marzo sar Papa Francesco
ad aprire liniziativa quaresimale del
Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione
dal titolo 24 ore per il Signore.
Il Pontefice presieder alle 17 nella basilica di San Pietro una celebrazione penitenziale, durante la
quale confesser alcuni fedeli.
In serata, a partire dalle 20, in
tre chiese del centro storico di Roma SantAgnese in Agone, Santa
Maria in Trastevere e Santissime
Stimmate saranno disponibili
confessori per la celebrazione individuale del sacramento della penitenza, nel contesto delladorazione
eucaristica, che si protrarr fino a
notte inoltrata.
In questi tre punti come ha riferito larcivescovo presidente Rino
Fisichella ci saranno giovani appartenenti a varie realt ecclesiali,
che avranno il compito di fare da
nuovi evangelizzatori dei loro
coetanei, invitandoli a entrare in
chiesa, dove troveranno confessori e
sacerdoti disponibili allascolto. Si
tratta per lo pi di preti romani,
che sono stati invitati a partecipare

Iniziativa in Francia

Contro la fame
nel mondo

allavvenimento fin da quando, durante lincontro quaresimale con il


Papa nellaula Paolo VI lo scorso 6
marzo, stato distribuito il programma della giornata.
Secondo le indicazioni fornite
disponibili attualmente sul sito
www.novaevangelizatio.va e sul portale internet della diocesi di Roma
www.vicariatusurbis.org possibile confessarsi anche sabato 29, presso la rettoria di SantAgnese in
Agone, fino alle 16.
La giornata si concluder alle 17,
con la celebrazione dei primi vespri
della quarta domenica di quaresima, presieduti da monsignor Fisichella, nella chiesa di Santo Spirito
in Sassia, santuario cittadino della
Divina Misericordia.

Governatorato
della Citt
del Vaticano
Ufficio delle poste e del telegrafo

Annullo postale speciale


in occasione dellemissione
della serie filatelica
27 Salone del Libro
di Torino
(21 marzo 2014)

In occasione dellemissione
della serie filatelica La Citt del Vaticano ospite donore del 27 Salone del Libro
di Torino, che si terr a Torino (Italia) dall8 al 12 maggio 2014, le Poste Vaticane
porranno in uso uno speciale annullo del quale si riproduce limpronta.

Autonomia finanziaria e conflitti alla riunione dei segretari generali del Secam

La Chiesa in Africa
deve imparare a sostenersi da sola
JOHANNESBURG, 17. La vitalit delle
Chiese locali deve misurarsi anche
con la capacit di sostenersi sotto il
profilo economico; e, quindi, la
Chiesa in Africa deve fare tutto il
possibile per raccogliere fondi a livello locale, cos da supportare in
modo autonomo i propri programmi pastorali e gli interventi di assistenza socio-economica. lindicazione emersa dallincontro dei segretari generali del Simposio delle
Conferenze episcopali di Africa e
Madagascar (Secam), che si svolto
nei giorni scorsi a Johannesburg, in
Sud Africa.
tempo che lAfrica non dipenda troppo dalle risorse finanziarie
provenienti dai partner stranieri,
ha affermato padre Nicholas Afriyie,
segretario generale della Conferenza
episcopale del Ghana, suggerendo
listituzione di un apposito comitato

per la raccolta dei fondi economici,


gestito direttamente dal Secam. Tale
organismo, ha spiegato, dovrebbe
identificare le risorse e le opportunit presenti nel continente. Padre
Afriyie ha auspicato inoltre limplementazione delle collette annuali
che possano contribuire realmente
alle necessit della Chiesa locale e
ha esortato i vescovi del continente
a coinvolgere maggiormente i laici
nellamministrazione di questo settore.
Particolarmente articolato stato
il tema generale dellassemblea, riguardante Il ruolo dei segretari generali delle conferenze episcopali
nazionali e regionali nei processi di
riconciliazione, buon governo, bene
comune e transizioni democratiche
in Africa, alla luce delle esortazioni
apostoliche post-sinodali Ecclesia in
Africa e Africae munus.

Allincontro hanno partecipato,


tra gli altri, larcivescovo di Cape
Town, Stephen Brislin, presidente
della Southern African Catholic
Bishops Conference, il nunzio apostolico in Sud Africa, Botswana,
Lesotho, Namibia e Swaziland, arcivescovo Mario Roberto Cassari, e il
coordinatore del Catholic Relief
Service in Africa, Hyppolyt Pul, il
quale ha presentato una relazione
sul tema Analisi dei principali conflitti in Africa e ruolo degli organismi regionali e continentali nei processi di riconciliazione. Si tenuto
anche un seminario sulluso dei social network e sono stati presentati
alcuni importanti rapporti preparatori in vista dellindizione, nel 2015,
di un Anno della riconciliazione a
livello continentale e regionale, la
cui approvazione sar decisa successivamente dal Secam.

PARIGI, 17. Fino al 30 marzo quaranta organizzazioni legate al Comitato cattolico contro la fame e
per lo sviluppo (Ccfd)-Terra solidale sono in Francia per testimoniare
lazione svolta nei rispettivi Paesi.
Al sostegno di queste associazioni
dedicata la colletta di solidariet
internazionale che si svolger il 5 e
6 aprile. Liniziativa stata promossa dal Ccfd-Terre solidaire (la
prima organizzazione non governativa francese a occuparsi di sviluppo). Durante le giornate di Parigi,
tra le varie testimonianze vi quel-

la dellAssociation ouest africaine


pour le dveloppement de la pche
artisanale, con base a Dakar, in Senegal, alla quale aderiscono undici
Paesi e che si occupa di garantire
la sicurezza alimentare nellAfrica
occidentale. C poi la brasiliana
As-Pta, che aiuta le popolazioni indigene nella promozione dellagricoltura biologica a gestione familiare. Tra le ong indiane figura la Tnlrf, che si batte contro lespropriazione dei terreni agricoli affidati ai
contadini e lo sfruttamento delle risorse naturali.

Celebrata nellarcidiocesi di Dakar la giornata della Caritas

Per tutti e non per alcuni le ricchezze del Senegal


DAKAR, 17. Crediamo che ogni uomo sia unimmagine sacra di Dio e
meriti una vita dignitosa in un ambiente socio-economico ispirato ai
principi dellamore, della compassione e della giustizia sociale. Rifiutiamo quindi lumiliazione di tale immagine, qualunque sia il nostro livello di responsabilit, attraverso il fermo impegno di procedere a una migliore ridistribuzione delle ricchezze
del Paese, messe a nostra disposizione per la crescita di tutti e non solo
di alcuni. uno dei passaggi pi
significativi del messaggio che monsignor Jean-Pierre Bassne, vescovo
di Kolda e presidente di Caritas Senegal, ha diffuso in occasione della
Giornata della Caritas celebrata ieri,
domenica, nellarcidiocesi di Dakar,

nellambito della campagna mondiale sul diritto a unalimentazione adeguata.


Il presule ha richiamato al risveglio delle coscienze di tutti, e in particolare dei leader politici, economici
e religiosi, sulla considerazione
dellaccesso a unalimentazione adeguata come diritto delluomo. La
Caritas impegnata nella tutela e
nel rispetto della dignit umana.
Dio ha sottolineato il vescovo di
Kolda dopo aver creato il mondo
vide che tutto era bello. Per il nostro
impegno quotidiano in favore del lavoro dignitoso, della disciplina e
della giustizia sociale, continuiamo
quindi a costruire un Senegal bello,
senza malnutriti, e soprattutto senza
bambini che muoiono di fame. La

mancanza di accesso a unalimentazione adeguata, in modo coerente e


senza restrizioni ha concluso
dolorosa per un essere umano ed
un male inaccettabile davanti a Dio,
al quale dobbiamo rendere conto
ogni giorno dei nostri contratti sociali.

Nel bozzetto raffigurato


un libro aperto con la scritta
PRIMA DIE e sullo sfondo
una immagine stilizzata
della Basilica di San Pietro
in Vaticano.
Completano lannullo le
scritte: LA CITT DEL VATICANO PAESE OSPITE 2014,
SALONE
INTERNAZIONALE
DEL LIBRO TORINO e POSTE
VATICANE
21 MARZO
2014.
Il bozzetto stato realizzato dallUfficio Filatelico e
Numismatico.
Il materiale filatelico da
obliterare, debitamente affrancato con il francobollo
della serie cui lannullo si riferisce,
dovr
pervenire
allUfficio Obliterazioni delle Poste Vaticane entro il 19
aprile 2014.

LOSSERVATORE ROMANO

luned-marted 17-18 marzo 2014

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Nella parrocchia di Santa Maria dellOrazione a Setteville di Guidonia il Papa ricorda che il primo compito del cristiano ascoltare la parola di Dio

Per nutrire lanima


Il primo compito del cristiano
ascoltare la Parola di Dio, nutrirsene
perch il pasto pi forte per
lanima. Lo ha sottolineato il vescovo
di Roma allomelia della messa
celebrata domenica pomeriggio,
16 marzo, nella parrocchia di Santa
Maria dellOrazione a Setteville
di Guidonia.
Nellorazione allinizio della Messa
abbiamo chiesto al Signore due grazie: ascoltare il tuo amato Figlio,
perch la nostra fede sia nutrita dalla Parola di Dio, e laltra grazia
purificare gli occhi del nostro spirito,
perch possiamo godere un giorno la visione della gloria. Ascoltare, la grazia di ascoltare, e la grazia di purificare gli occhi. Questo proprio in
relazione col Vangelo che abbiamo
sentito. Quando il Signore si trasfigura davanti a Pietro, Giacomo e
Giovanni, questi sentono la voce di

Dio Padre, che dice: Questo mio


Figlio! Ascoltatelo!. La grazia di
ascoltare Ges. Perch? Per nutrire
la nostra fede con la Parola di Dio.
E questo un compito del cristiano.
Quali sono i compiti del cristiano?
Forse mi direte: andare a Messa le
domeniche; fare digiuno e astinenza
nella Settimana Santa; fare questo...
Ma il primo compito del cristiano
ascoltare la Parola di Dio, ascoltare
Ges, perch Lui ci parla e Lui ci
salva con la sua Parola. E Lui fa anche pi robusta, pi forte la nostra
fede, con questa Parola. Ascoltare Ges! Ma, Padre, io ascolto Ges, lo
ascolto tanto!. S? Cosa ascolti?.
Ascolto la radio, ascolto la televisione, ascolto le chiacchiere delle persone.... Tante cose ascoltiamo noi durante la giornata, tante cose... Ma vi
faccio una domanda: prendiamo un
po di tempo, ogni giorno, per ascoltare Ges, per ascoltare la Parola di

Ges? A casa, noi abbiamo il Vangelo? E ogni giorno ascoltiamo Ges


nel Vangelo, leggiamo un brano del
Vangelo? O abbiamo paura di questo, o non siamo abituati? Ascoltare
la Parola di Ges, per nutrirci! Questo significa che la Parola di Ges
il pasto pi forte per lanima: ci nutre lanima, ci nutre la fede! Io vi
suggerisco, ogni giorno, di prendere
alcuni minuti e leggere un bel brano
del Vangelo e sentire cosa succede l.
Sentire Ges, e quella Parola di Ges ogni giorno entra nel nostro cuore e ci fa pi forti nella fede. Vi suggerisco anche di avere un piccolo
Vangelo, piccolino, da portare in tasca, nella borsa e quando abbiamo
un po di tempo, forse nel bus...
quando si pu nel bus, perch tante
volte nel bus siamo un po costretti
a mantenere lequilibrio e anche a
difendere le tasche, no?... Ma quando tu sei seduto, qui o l, puoi leg-

gere, anche durante la giornata,


prendere il Vangelo e leggere due
paroline. Il Vangelo sempre con noi!
Di alcuni martiri dei primi tempi si
diceva per esempio santa Cecilia
che portavano sempre il Vangelo
con loro: loro portavano il Vangelo;
lei, Cecilia portava il Vangelo. Perch proprio il primo pasto nostro,
la Parola di Ges, quello che nutre
la nostra fede.
E poi la seconda grazia che abbiamo chiesto la grazia della purificazione degli occhi, degli occhi del nostro
spirito, per preparare gli occhi dello
spirito alla vita eterna. Purificare gli
occhi! Io sono invitato ad ascoltare
Ges e Ges si manifesta e con la
sua Trasfigurazione ci invita a guardarlo. E guardare Ges purifica i
nostri occhi e li prepara alla vita
eterna, alla visione del Cielo. Forse i
nostri occhi sono un po ammalati

perch vediamo tante cose che non


sono di Ges, anche sono contro
Ges: cose mondane, cose che non
fanno bene alla luce dellanima. E
cos questa luce si spegne lentamente e senza saperlo finiamo nel buio
interiore, nel buio spirituale, nel
buio della fede: un buio perch non
siamo abituati a guardare, a immaginare le cose di Ges.
Questo quello che noi oggi abbiamo chiesto al Padre, che ci insegni ad ascoltare Ges e a guardare
Ges. Ascoltare la sua Parola, e pensate a quello che vi dicevo del Van-

LAngelus in piazza San Pietro

Con il Vangelo in tasca


Un Vangelo da portare sempre con
noi in tasca o nella borsa per
leggerne un piccolo passo in
qualsiasi momento della giornata:
il consiglio di Papa Francesco per
vivere la quaresima in ascolto di
Ges e della sua parola. Il Pontefice
lo ha suggerito ai fedeli presenti in
piazza San Pietro per lAngelus di
domenica 16 marzo.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Sui tetti per salutare Francesco


Accoglienza ed entusiasmo: sono le due parole
chiave della visita pastorale compiuta domenica
pomeriggio da Papa Francesco alla parrocchia romana di Santa Maria dellOrazione. stato lo
stesso Pontefice a indicarle congedandosi da Setteville di Guidonia, dopo avervi trascorso oltre tre
ore. Vi ringrazio di cuore per la vostra accoglienza ha detto affacciandosi dal terrazzo del moderno edificio parrocchiale e anche per il vostro
entusiasmo: vedo che siete entusiasti. Ad applaudire le sue parole, non solo i fedeli accalcati
nel piazzale antistante, ma anche i residenti nelle

villette che caratterizzano labitato circostante


alcuni saliti persino sui tetti e le migliaia di
persone giunte dai centri vicini (come Tivoli e alcuni paesi della Sabina), che hanno seguito lavvenimento attraverso un maxischermo sul grande
prato adiacente. E alla folla festosa ha chiesto di
pregare per lui perch, ha spiegato, io sia un
buon vescovo e non faccia cose sbagliate.
Calata ormai la sera, sotto limponente campanile di cemento armato sovrastato da una grande
croce illuminata di bianco, il Papa ha invitato a
recitare lAve Maria e impartito la benedizione.
Ma gi dalle prime ore dellassolato pomeriggio
domenicale, nei dintorni della chiesa in tanti avevano fatto incetta di bandierine e magliette bianche con su scritto in romanesco Daje Francesco, per dare il benvenuto al Pontefice. Giunto
poco dopo le 16, appena sceso della vettura stato accolto dal cardinale vicario di Roma, Vallini,
dal vescovo Di Tora, ausiliare per il settore nord,
da monsignor Sapienza, reggente della prefettura
della Casa pontificia, dal parroco don Franco Bagal e dai due vicari, don Claudio Castrezzati e
don Scipione Pantisano. Subito ha salutato i fedeli che, assiepati dietro le transenne, agitavano foulard e palloncini colorati, soprattutto gialli. Tra
loro una coppia di argentini, originari di Lans,
con in mano la bandiera albiceleste della patria di
Bergoglio. Il quale ha ricevuto e dispensato abbracci, baciato bambini; ha sorriso a chi gli chiedeva di scattargli una foto con lo smartphone o il
tablet. E ha benedetto chi invocava un gesto di
conforto o una parola di speranza.

Il primo incontro, una volta allinterno del


complesso parrocchiale, stato con un centinaio
di disabili e ammalati con i familiari. Tra loro, un
bambino affetto da una gravissima patologia che
sopravvive grazie a un ventilatore. Il Papa ha incoraggiato i genitori del piccolo, prima di recarsi
nel grande salone doverano radunati trecento tra
bambini e ragazzi che frequentano il catechismo.
Canti accompagnati con chitarre e tamburelli
hanno salutato lingresso del vescovo di Roma,
che subito stato interpellato da un ragazzino in
felpa gialla. Tra aprile e maggio 150 di noi riceveremo la prima comunione ha detto presentando i suoi compagni e ci stiamo preparando a
questo giorno speciale per noi. Vorremmo essere
aiutati a vivere con gioia questo appuntamento.
Tra febbraio e marzo, invece, in 63 hanno ricevuto il sacramento della confermazione, gli ha fatto
eco una ragazza un po pi grandicella, che ha
domandato suggerimenti per vivere lappartenenza alla Chiesa senza vergognarsi di essere cristiani. Poi Chiara e Iris, quattordicenni del gruppo
del dopo cresima, hanno offerto la loro testimonianza di adolescenti che animano la vita della
parrocchia e i campi estivi da essa organizzati;
mentre due bambini in tuta rossa e con in mano
un pallone che il Papa ha autografato gli
hanno portato il saluto della locale polisportiva.
Rispondendo, Francesco ha pronunciato il primo dei tre interventi improvvisati nel pomeriggio
trascorso a Setteville di Guidonia. In una sorta di
dialogo fatto di tante domande alle quali i piccoli
hanno risposto in coro, ha invitato a chiedere la
grazia di non avere vergogna della fede. Perch il
diavolo viene da noi e ci dice allorecchio: Non
andare in chiesa; vuole che abbiamo vergogna di
essere credenti. Allora dobbiamo pregare lo Spirito Santo. Del resto, il cristiano ha la faccia di
fronte, il cristiano sa dare la faccia. Ma questo,
ha puntualizzato, non possiamo averlo da noi.
Abbiamo bisogno dellaiuto di Dio. Per questo
occorre pregare che ci dia la grazia di essere
svergognati. Io non so se in italiano si pu dire,
sin verguenza, senza vergogna di essere cristiani.
La seconda parola, ha aggiunto, non avere
paura! E questo Ges lo ha detto tante volte nel
Vangelo. Dio e lo Spirito Santo ci aiutano a non
avere paura. Perch se siamo con Ges, lui ci difende sempre. Mai ci lascia da soli. Infine un
consiglio mariano: Se io sento che viene la
vergogna e sento paura ha domandato cosa
devo fare? Quello che fanno i bambini quando
hanno paura o vergogna: si attaccano alla mamma! E noi nel cammino della vita dobbiamo andare avanti con la nostra mamma. Sempre nella
mano della Madonna.
Dopo aver dialogato con i piccoli, il Pontefice
ha incontrato in unaltra sala le sei comunit
neocatecumenali di Santa Maria dellOrazione. A
presentargliele stato lo stesso parroco (tra i
primi preti formatisi al seminario diocesano
Redemptoris Mater), indicando in particolare
Mattia, parrocchiano che sta per partire in missione per la Cina. Anche io qui sono missionario
ha aggiunto don Franco, riferendosi alla realt
periferica della sua comunit. Qui la chiesa ha
proseguito ospedale da campo, un laboratorio della fede. Da parte sua il Papa ha ricordato
che essere in cammino non una caratteristica
solo del cristiano ma di ogni persona onesta.

Perch chi non in cammino, ha qualcosa che


lo fa guardare a se stesso; una persona autoreferenziale; sempre egoista. Inoltre ha messo in
guardia da due pericoli e una trappola. Il primo fermarsi. Infatti alle cose ferme succede
come alle acque dei piccoli laghetti, che non hanno corrente e si corrompono. La persona ferma, si
corrompe perch non compie la vocazione di
camminare. Il secondo non andare per il
cammino giusto: sbagliare strada. E questo il
peccato! Quando noi sbagliamo abbiamo bisogno
di accorgerci che abbiamo peccato e poi di chiedere perdono. E il Signore, come alla pecorella
smarrita, ci prende, ci porta e ci mette con tutti
per continuare a camminare. Infine la trappola
lerrare, invece di camminare: cio fare turismo.
Riguarda, ha spiegato, quelli che passeggiano
nella vita: girano, vanno, vengono, ma invece di
essere camminanti sono erranti. Non hanno direzione, e finiscono per girare a vuoto. Da qui
lesortazione a chiedere al Signore di essere sempre in cammino e di difenderci dallo sbagliare
strada e dalla trappola del girare, dellandare senza camminare.
Come in altre parrocchie, Francesco ha poi salutato le famiglie con i neonati battezzati negli ultimi mesi (e a Santa Maria dellOrazione sono
stati ben 150), quindi ha confessato alcuni fedeli e
lo stesso parroco. Infine, indossati i paramenti, ha
presieduto la messa della seconda domenica di
Quaresima. Hanno concelebrato il rito diretto
da monsignor Marini, maestro delle Celebrazioni

liturgiche pontificie il cardinale vicario, il vescovo di settore, don Bagal e i due viceparroci,
insieme con altri sacerdoti dellXI prefettura della
diocesi di Roma.
Al termine, il parroco ha chiesto la benedizione
di una statua lignea di san Giuseppe, raffigurato
con Ges Bambino sulle spalle. Lo abbiamo
messo vicino al fonte battesimale ha spiegato al
Pontefice per tutti i padri. Perch oggi manca
la figura del padre che custodisce; verbo che lei,
Santo Padre, ha usato circa trenta volte nella messa dinizio pontificato. (gianluca biccini)

gelo: molto importante! E guardare: quando leggo il Vangelo immaginare e guardare come era Ges, come faceva le cose. E cos la nostra
intelligenza, il nostro cuore vanno
avanti nel cammino della speranza,
nel quale il Signore ci mette, come
abbiamo sentito che ha fatto con il
nostro padre Abramo. Ricordate
sempre: ascoltare Ges, per rendere
pi forte la nostra fede; guardare
Ges, per preparare i nostri occhi alla bella visione del suo volto, dove
noi tutti il Signore ci dia la grazia
ci troveremo in una Messa senza
fine. Cos sia.

Oggi il Vangelo ci presenta levento della Trasfigurazione. la seconda tappa del cammino quaresimale: la prima, le tentazioni nel
deserto, domenica scorsa; la seconda: la Trasfigurazione. Ges prese
con s Pietro, Giacomo e Giovanni
e li condusse in disparte, su un alto
monte (Mt 17, 1). La montagna
nella Bibbia rappresenta il luogo
della vicinanza con Dio e dellincontro intimo con Lui; il luogo
della preghiera, dove stare alla presenza del Signore. Lass sul monte, Ges si mostra ai tre discepoli
trasfigurato, luminoso, bellissimo; e
poi appaiono Mos ed Elia, che
conversano con Lui. Il suo volto
cos splendente e le sue vesti cos
candide, che Pietro ne rimane folgorato, tanto che vorrebbe rimanere l, quasi fermare quel momento.
Subito risuona dallalto la voce del
Padre che proclama Ges suo Figlio prediletto, dicendo: Ascoltatelo (v. 5). Questa parola importante! Il nostro Padre che ha detto
a questi apostoli, e dice anche a
noi: Ascoltate Ges, perch il
mio Figlio prediletto. Teniamo,
questa settimana, questa parola nella testa e nel cuore: Ascoltate Ges!. E questo non lo dice il Papa,
lo dice Dio Padre, a tutti: a me, a
voi, a tutti, tutti! come un aiuto
per andare avanti nella strada della
Quaresima. Ascoltate Ges!. Non
dimenticare.
molto importante questo invito del Padre. Noi, discepoli di Ges, siamo chiamati ad essere persone che ascoltano la sua voce e
prendono sul serio le sue parole.
Per ascoltare Ges, bisogna essere
vicino a Lui, seguirlo, come facevano le folle del Vangelo che lo rincorrevano per le strade della Palestina. Ges non aveva una cattedra
o un pulpito fissi, ma era un maestro itinerante, che proponeva i
suoi insegnamenti, che erano gli
insegnamenti che gli aveva dato il
Padre, lungo le strade, percorrendo
tragitti non sempre prevedibili e a
volte poco agevoli. Seguire Ges
per ascoltarlo. Ma anche ascoltiamo Ges nella sua Parola scritta,
nel Vangelo. Vi faccio una domanda: voi leggete tutti i giorni un
passo del Vangelo? S, no... s,
no... Met e met... Alcuni s e alcuni no. Ma importante! Voi leggete il Vangelo? cosa buona;
una cosa buona avere un piccolo
Vangelo, piccolo, e portarlo con
noi, in tasca, nella borsa, e leggerne un piccolo passo in qualsiasi
momento della giornata. In qualsiasi momento della giornata io
prendo dalla tasca il Vangelo e leggo qualcosina, un piccolo passo. L
Ges che ci parla, nel Vangelo!
Pensate questo. Non difficile,
neppure necessario che siano i
quattro: uno dei Vangeli, piccolino,
con noi. Sempre il Vangelo con
noi, perch la Parola di Ges per
poterlo ascoltare.
Da questo episodio della Trasfigurazione vorrei cogliere due elementi significativi, che sintetizzo in
due parole: salita e discesa. Noi abbiamo bisogno di andare in disparte, di salire sulla montagna in uno
spazio di silenzio, per trovare noi
stessi e percepire meglio la voce

del Signore. Questo facciamo nella


preghiera. Ma non possiamo rimanere l! Lincontro con Dio nella
preghiera ci spinge nuovamente a
scendere dalla montagna e ritornare in basso, nella pianura, dove
incontriamo tanti fratelli appesantiti da fatiche, malattie, ingiustizie,
ignoranze, povert materiale e spirituale. A questi nostri fratelli che
sono in difficolt, siamo chiamati a
portare i frutti dellesperienza che
abbiamo fatto con Dio, condividendo la grazia ricevuta. E questo
curioso. Quando noi sentiamo la
Parola di Ges, ascoltiamo la Parola di Ges e labbiamo nel cuore,
quella Parola cresce. E sapete come
cresce? Dandola allaltro! La Parola
di Cristo in noi cresce quando noi
la proclamiamo, quando noi la diamo agli altri! E questa la vita cristiana. una missione per tutta la
Chiesa, per tutti i battezzati, per
tutti noi: ascoltare Ges e offrirlo
agli altri. Non dimenticare: questa
settimana, ascoltate Ges! E pensate a questa cosa del Vangelo: lo farete? Farete questo? Poi domenica
prossima mi direte se avete fatto
questo: avere un piccolo Vangelo
in tasca o nella borsa per leggere
un piccolo passo nella giornata.
E adesso rivolgiamoci alla nostra
Madre Maria, e affidiamoci alla
sua guida per proseguire con fede
e generosit questo itinerario della
Quaresima, imparando un po di
pi a salire con la preghiera e
ascoltare Ges e a scendere con
la carit fraterna, annunciando
Ges.
Al termine della preghiera il Santo
Padre si rivolto ai i gruppi presenti,
salutando tra gli altri i membri della
comunit Papa Giovanni XXIII
fondata da don Benzi.
Fratelli e sorelle,
saluto tutti voi, cari fedeli di Roma
e pellegrini!
Saludo a los peregrinos de Valencia, Espaa; come pure i gruppi
provenienti da Mannheim (Germania) e Skara (Svezia).
Saluto e ringrazio i gruppi bandistici e corali venuti da Piemonte,
Liguria, Emilia e Toscana, con alcune Autorit civili.
Una parola va alla Comunit Papa Giovanni XXIII, fondata da Don
Oreste Benzi, che venerd prossimo, alla sera, guider per le strade
del centro di Roma una speciale
Via Crucis per le donne vittime
della tratta. Sono bravi questi!
Vi invito a ricordare nella preghiera i passeggeri e lequipaggio
dellaereo della Malaysia e i loro
familiari. Siamo vicini a loro in
questo difficile momento.
Saluto i gruppi parrocchiali, in
particolare i fedeli di Giave, Liedolo, San Prospero, Sorrento, Codogno e Nostra Signora di Czstochowa in Roma; e le Suore Francescane Minime del Sacro Cuore.
Saluto le numerose scuole di
tante parti dItalia e di altri Paesi non posso nominarle tutte! -; ma
ricordo la scuola cattolica Mar
Qardakh di Erbil, nel Kurdistan.
Ricordiamola insieme: lontana,
ma col nostro cuore ricordiamola; e
quella della diocesi di London in
Ontario - Canada.
Saluto i giovani della Societ di
San Vincenzo De Paoli, il Rotary
Club di Massafra-Mottola, i ragazzi di Calcio e quelli di None, i
bambini di Soliera e San Felice sul
Panaro.
A tutti auguro una buona domenica e buon pranzo. Arrivederci!

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

luned-marted 17-18 marzo 2014

Il Pontefice alla conferenza episcopale di Timor Est in visita ad limina

Messa a Santa Marta

Per una fede che diventi cultura

Nessuno ti pu
giudicare

Per far penetrare il messaggio


evangelico nellanima di una societ
necessario trasmettere la fede con il
linguaggio locale e nello stesso tempo
evangelizzare le culture per
inculturare il Vangelo. Lo ha detto
Papa Francesco rivolgendosi ai presuli
della conferenza episcopale di Timor
Est ricevuti in udienza luned
mattina, 17 marzo, in occasione della
visita ad limina Apostolorum.
Amati fratelli nellepiscopato!
Nellamore di Cristo, saluto cordialmente tutta la Chiesa di Dio a Timor Est, rappresentata qui da voi,
suoi pastori, che siete venuti a conoscere Pietro nella persona del
suo Successore e a sottoporre alla
sua considerazione il vostro servizio alla causa del Vangelo (cfr. Gal
1, 18; 2, 2). Ringrazio monsignor
Baslio, vescovo di Baucau e presidente della Conferenza Episcopale,
per le cordiali parole che mi ha rivolto a nome di tutti e che mostrano la mirabile crescita delle vostre
comunit e il loro desiderio di essere fedeli al Vangelo. Mi congratulo
con voi perch i semi della Buona
Novella di Ges, piantati nella vostra terra quasi cinquecento anni fa,
sono cresciuti e hanno recato frutti
in un popolo che, dalla grande prova dellultimo quarto del XX secolo,
in modo deciso e coraggioso si professa cattolico. La creazione della
nuova diocesi di Maliana, allinizio
del 2010, e listituzione della Conferenza Episcopale Timorense, alla fine del 2011, sono segnali positivi
dellopera che il Signore ha iniziato
tra voi e che vuole portare a compimento (cfr., Fil 1, 6).
Questi segni esprimono il radicamento della Chiesa a Timor e allo
stesso tempo invitano i suoi figli e
le sue figlie a unalta testimonianza
di vita cristiana e a un raddoppiato
sforzo di evangelizzazione per portare la Buona Novella a tutti gli
strati della societ, trasformandola a
partire dal di dentro (cfr. Esortazione Apostolica Evangelii nuntiandi, n.
18). Attraverso i vostri resoconti
quinquennali e altre notizie, ho potuto prendere atto dello spirito fraterno che anima il popolo timorense e i suoi leader nella costruzione
di una nazione libera, solidale e
giusta per tutti. Negli anni che vi
separano dallultima visita ad limina
realizzata nellottobre del 2002,
ossia pochi mesi dopo la sospirata e
felice nascita della vostra patria ,
non sono mancate dolorose sorprese
legate alla concertazione nazionale,
con la Chiesa a ricordare le basi necessarie di una societ che intende
essere degna delluomo e del suo
destino trascendente. Sono certo
che voi, con i sacerdoti, continuerete a svolgere la funzione di coscienza critica della nazione, mantenendo a tal fine la dovuta indipendenza dal potere politico in una collaborazione equidistante che lasci ad
esso la responsabilit di occuparsi
del bene comune della societ e di
promuoverlo.
Di fatto, la Chiesa chiede una sola cosa nellambito della societ: la
libert di annunciare il Vangelo in
modo integrale, anche quando va
contro corrente, difendendo valori
che ha ricevuto e ai quali deve restare fedele. E voi, cari fratelli, non
abbiate paura di offrire questo contributo della Chiesa al bene dellintera societ. Ce lo ricordano bene le
parole del Concilio Vaticano II: Le
gioie e le speranze, le tristezze e le
angosce degli uomini doggi, dei
poveri soprattutto e di tutti coloro
che soffrono, sono pure le gioie e le
speranze, le tristezze e le angosce
dei discepoli di Cristo, e nulla Vi
di genuinamente umano che non
trovi eco nel loro cuore (Costituzione Pastorale Gaudium et spes, n.
1). In verit il Padre celeste, nellinviare suo Figlio nella nostra carne,
ha posto in noi le sue viscere di misericordia. E, senza la misericordia,
noi oggi abbiamo poche possibilit
dinserirci in un mondo di feriti,
che ha bisogno di comprensione, di
perdono, di amore. Per questo non
mi stanco di invitare la Chiesa intera alla rivoluzione della tenerezza
(Esortazione Apostolica Evangelii
gaudium, n. 88). Gli agenti di evangelizzazione devono essere capaci di
scaldare il cuore delle persone, di
camminare nella notte con loro, di
dialogare con le loro illusioni e disillusioni, di ricomporre le loro divisioni.
Senza sminuire il valore dellideale evangelico, occorre accompagnare, con misericordia e pazienza, le
tappe possibili di crescita delle persone, che si costruiscono giorno do-

po giorno. Perci, nella condivisione fraterna e solidale della Conferenza Episcopale, sono tornato ripetutamente su questa sfida di una solida formazione dei sacerdoti, dei
religiosi e dei fedeli laici. Voi riponete grandi speranze nei vostri seminari, nei noviziati, e ultimamente
nellIstituto Superiore di Filosofia e
Teologia Dom Jaime Garcia
Goulart; ma non smettete di suscitare e far crescere la corrente di solidariet anche tra le altre Chiese locali, in particolare con linvio di seminaristi maggiori, perch compiano gli studi in universit ecclesiastiche o forse con maggiore beneficio di sacerdoti, perch conseguano le specializzazioni pi necessarie
ai diversi servizi della comunit ecclesiale di Timor Est. C bisogno
di formatori e di professori di teologia qualificati, soprattutto per consolidare i risultati raggiunti nel
campo dellevangelizzazione, arricchendo la Chiesa con il suo volto
timorense.
Naturalmente non si pretende
unevangelizzazione realizzata solo
da agenti qualificati, con il resto del
popolo fedele come mero ricettore
delle loro azioni. Al contrario, dobbiamo fare di ogni cristiano un protagonista. Se uno ha realmente fatto esperienza dellamore di Dio che
lo salva, non ha bisogno di molto
tempo di preparazione per andare
ad annunciarlo, non pu attendere
che gli vengano impartite molte lezioni o lunghe istruzioni. Ogni cristiano missionario nella misura in
cui si incontrato con lamore di
Dio in Cristo Ges (Ibidem, n.
120). E se qualcuno ha accolto questo amore che gli restituisce il senso
della vita, non potr contenere il
desiderio di comunicarlo agli altri.
questa la fonte dellazione evangelizzatrice. Il cuore credente sa
che, senza Ges, la vita non la
stessa cosa. Ebbene! Quello che ha
scoperto, che lo aiuta a vivere gli d
speranza, deve comunicarlo agli
altri.
Come sappiamo, amati fratelli, in
tutti i battezzati dal primo allultimo agisce lo Spirito che spinge
a evangelizzare. Questa presenza
dello Spirito concede ai cristiani
una certa connaturalit con le realt
divine e una saggezza che permette
loro di coglierle intuitivamente,
bench non dispongano degli strumenti adeguati per esprimerle con
precisione (Ibidem, n. 119). In queste limitazioni del linguaggio vediamo affiorare il bisogno di evangelizzare le culture per inculturare il
Vangelo, perch una fede che non
diventa cultura come scriveva
Giovanni Paolo II una fede non
pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta
(Lettera di Fondazione del Pontificio
Consiglio della Cultura, 20/5/1982, n.
2). Se, nei vari contesti culturali di
Timor Est, la fede e levangelizzazione non sono capaci di dire Dio,
di annunciare la vittoria di Cristo
sul dramma della condizione umana, di aprire spazi per lo Spirito
rinnovatore, perch non sono sufficientemente vive nei fedeli cristiani, che hanno bisogno di un cammino di formazione e di maturazione. Ci implica prendere molto sul
serio ogni persona e il progetto che
il Signore ha su di essa. Ciascun essere umano ha sempre di pi bisogno di Cristo, e levangelizzazione
non dovrebbe consentire che qualcuno si accontenti di poco, ma che
possa dire pienamente: Non vivo
pi io, ma Cristo vive in me (Gal
2, 20) (Esortazione Apostolica
Evangelii gaudium, n. 160).
E, se vivr nel credente, Cristo
aprir le pagine con il disegno di
Dio ancora sigillate alle culture locali, facendo apparire altre forme di
espressione, segnali pi eloquenti,
parole piene di nuovo significato.
Nel libro dellApocalisse (cfr. 5, 110) c una pagina esemplificativa:

si parla di un libro chiuso con sette


sigilli, che solo Cristo capace di
aprire: Egli lAgnello Immolato
che, con il suo sangue, ha riscattato
per Dio uomini di ogni trib, lingua, popolo e nazione. Timor Est,
il Cielo ti ha riscattato, affinch tu
ti apra al Cielo. Tutto ci comporta
una serie di sfide per permettere
una pi facile comprensione della
Parola di Dio e una migliore ricezione dei Sacramenti. Ma una sfida
non una minaccia. La coscienza
missionaria oggi presuppone che si
possiedano il valore umile del dialogo e la convinzione ferma di presentare una proposta di pienezza
umana nel nostro contesto culturale.
Amati fratelli nellepiscopato, ho
voluto limitarmi a tre punti, oggetto
delle vostre preoccupazioni; il primo il vostro contributo come coscienza critica della nazione; il secondo lintera Chiesa che, mossa
da viscere di misericordia, esce in
missione; il terzo lespressione della Buona Novella della salvezza nelle lingue locali. Credo di poter ricondurre tutto a unimmagine che
vi familiare e amata: il popolo fedele in pellegrinaggio ai santuari
mariani, sotto la guida del Vescovo
(dico guidare, che non sinonimo di comandare, dominare). E il

posto del Vescovo pu essere triplice: davanti, per indicare il cammino


al suo popolo; in mezzo, per mantenerlo unito e neutralizzare smarrimenti; o dietro, per evitare che
qualcuno si attardi o si allontani,
ma fondamentalmente perch lo
stesso gregge dotato di olfatto per
trovare nuovi cammini: il senso della fede. In ogni caso, siate uomini
capaci di sostenere, con amore e pazienza, i passi di Dio nel suo popolo e valorizzate tutto ci che lo
mantiene unito, mettendo in guardia contro eventuali pericoli, ma soprattutto facendo crescere la speranza: che ci siano sole e luce nei cuori! Mentre vi ringrazio tutti per gli
sforzi compiuti al servizio del Vangelo, chiedo al popolo timorense di
pregare per me; lo affido alla protezione dellImmacolata Concezione
invocata affettuosamente con il titolo di Virgem da Aitara e per sua
intercessione imploro per voi, per i
sacerdoti, i religiosi e le religiose,
per i seminaristi, i novizi e le novizie, per i catechisti, gli animatori
dei movimenti ecclesiali e la briosa
giovent, per le famiglie con i loro
bambini e i loro anziani, e per tutti
gli altri membri del popolo di Dio,
labbondanza delle grazie del Cielo,
e come loro pegno vi imparto la
Benedizione Apostolica.

Chi sono io per giudicare gli altri?


la domanda da fare a se stessi per
dare spazio alla misericordia, latteggiamento giusto per costruire la pace
tra le persone, le nazioni e dentro di
noi. E per essere donne e uomini
misericordiosi bisogna anzitutto riconoscersi peccatori e poi allargare il
cuore fino a dimenticare le offese ricevute.
proprio sulla misericordia che il
Papa ha centrato lomelia nella messa celebrata luned mattina, 17 marzo, nella cappella della Casa Santa
Marta. Richiamandosi ai passi del libro del profeta Daniele (9, 4-10) e
del Vangelo di Luca (6, 36-38), il
Santo Padre ha spiegato che linvito di Ges alla misericordia per
avvicinarci, per imitare meglio il nostro Dio Padre: siate misericordiosi,
come il Padre vostro misericordioso. Ma, ha riconosciuto subito il Pontefice, non facile capire
questo atteggiamento
della
misericordia,
perch noi siamo abituati a passare il conto agli altri: tu hai
fatto questo, adesso
devi fare questo. In
poche parole, noi
giudichiamo, abbiamo questa abitudine,
e non siamo persone che lasciano un
po di spazio alla
comprensione e anche alla misericordia.
Per essere misericordioso sono
necessari due atteggiamenti ha affermato il Papa. Il primo la conoscenza di se stesso. Nella prima lettura Daniele racconta il momento
della preghiera del popolo che confessa di essere peccatore davanti a
Dio e dice: Noi abbiamo fatto questo, ma tu sei giusto. A te conviene
la giustizia, a noi la vergogna. Cos, ha spiegato il Pontefice commentando il brano, la giustizia di Dio
davanti al popolo pentito si trasfor-

Celebrazione del cardinale Baldisseri nella basilica della Sagrada Familia a Barcellona

In preghiera per il sinodo


Un Sinodo non simprovvisa; richiede una preparazione intensa sostenuta dalla preghiera. Ed proprio
questo il significato della celebrazione dedicata alla famiglia, che il cardinale Lorenzo Baldisseri, nella sua
veste di segretario generale del Sinodo dei vescovi, ha
presieduto domenica 16 marzo nella basilica della Sagrada Familia a Barcellona. Concelebrante il cardinale
arcivescovo Llus Martnez Sistach, erano presenti lassociazione dei devoti di san Giuseppe (che, fondata
dal laico Josep Boccabella, promosse la costruzione
del tempio) e gli istituti maschili e femminili di vita
consacrata dellarcidiocesi che portano il nome del

Particolare della Sagrada Familia

santo o della sacra famiglia. Proprio la preghiera per


le due assemblee sinodali dedicate alla famiglia (nel
2014 ci sar quella straordinaria e nel 2015 quella ordinaria) e per tutte le famiglie del mondo ha caratterizzato il rito. Gli uomini di oggi ha detto il cardinale Baldisseri allomelia smarriti e ingannati, sedotti e ricattati da false promesse e da vacui progetti di
vita, sono invitati a sostare e meditare sul senso della
vita che trova la sua vera dimensione nella famiglia.
Entrare nella splendida basilica ideata da Antoni Gaud, ha proseguito, significa per ogni persona ritrovare

se stessa e sentirsi coinvolta dalla bellezza dello stare


insieme. Qui, ha detto, si riscopre il valore
dellamore per laltro, lamore come donazione, la
grandezza del matrimonio come patto di amore costitutivo della famiglia e sacramento che configura simbolicamente lunione di Cristo con la Chiesa.
I vari fenomeni destabilizzanti della famiglia ha
proseguito il segretario generale del Sinodo dei vescovi quali il crescente numero dei single o delle unioni
provvisorie, il dramma dei separati e dei divorziati risposati civilmente, i figli di queste unioni, manifestano
una crisi profonda dellistituto familiare, una sfiducia
che la accompagna e che mina la stabilit sociale e il
benessere comune. E le conseguenze sono gravi.
Tra queste: La fuga dalle responsabilit, la drammatica perdita di memoria e di appartenenza con fratture
generazionali insanabili, laccanimento ideologico contro listituzione matrimoniale e familiare senza precedenti nella storia. Proprio dinanzi a questa realt,
oggi lappello a riflettere sulla famiglia, che il Sinodo
ci propone, inderogabile e ci spinge ha detto il
porporato a celebrare leucarestia in questo santuario, mentre contempliamo la famiglia di Nazareth modello di tutte le famiglie del mondo.
Una basilica, ha riconosciuto il cardinale Baldisseri,
che anche una cornice unica per una riflessione
sulla famiglia e in particolare su san Giuseppe,
nellapprossimarsi della sua festa. Un uomo giusto
lo ha definito che esercita il ruolo di padre e di guida della famiglia. In lui risaltano il silenzio e la cura
del servitore. Nei Vangeli non parla ma compie la volont di Dio, senza domande esplicative, senza restrizioni mentali: umile, obbediente, fedele.
San Giuseppe, ha detto ancora il cardinale, adempie il compito di essere il segno privilegiato della paternit di Dio. Capofamiglia, entra in punta di piedi
nella storia di Ges e ne esce nel silenzio totale.
Ma la liturgia del giorno ha riproposto anche la figura di Abramo che, ha rilevato il porporato, ci ispira e ci viene in sostegno alla nostra riflessione sulla famiglia. E ci insegna che qualsiasi crisi o situazione difficile e drammatica possa esistere nei confronti
dellistituzione familiare, puo essere superata. Affidandosi al Signore con fiducia, ci sar sempre una risposta e una soluzione.
Il segretario generale ha quindi ricordato che Papa
Francesco ha recentemente indirizzato alle famiglie
una lettera, invitando il popolo di Dio a pregare per
lassemblea sinodale sulla famiglia. Una preghiera allo Spirito Santo affinch illumini i padri sinodali e li
guidi nel loro impegnativo compito. Inoltre, ha aggiunto, nel 2015 si celebrer anche la Giornata mondiale della famiglia a Philadelphia, negli Stati Uniti
dAmerica. Il cardinale Baldisseri ha dato cos voce alla preghiera del Papa perch attraverso questi eventi
la Chiesa compia un vero cammino di discernimento e
adotti i mezzi pastorali adeguati per aiutare le famiglie
ad affrontare le sfide attuali con la luce e la forza che
vengono dal Vangelo.

ma in misericordia e perdono. E
interpella anche a noi, invitandoci a
dare un po di spazio a questo atteggiamento. Dunque il primo passo per diventare misericordioso
riconoscere che noi abbiamo fatto
tante cose non buone: siamo peccatori!. Bisogna saper dire: Signore,
mi vergogno di questo che ho fatto
nella vita. Perch, anche se nessuno di noi ha ammazzato nessuno,
abbiamo commesso comunque tanti peccati quotidiani. Cos riconoscere di aver fatto qualcosa contro il
Signore e vergognarsi davanti a Dio
una grazia: la grazia di essere peccatore!. semplice ma al tempo
stesso tanto difficile dire: Sono peccatore e mi vergogno davanti
a te e ti chiedo il perdono.
Il nostro padre Adamo ha affermato il Papa ci ha dato un
esempio di quello che non si deve
fare. lui infatti che d alla donna
la colpa per aver mangiato il frutto e

Grazie per tutte


le espressioni di affetto
per lanniversario. Per favore,
continuate a pregare per me.
(@Pontifex_it)

si giustifica dicendo: Io non ho


peccato, lei che mi ha fatto andare su questa strada!. Ma lo stesso
fa poi Eva, che d la colpa al serpente. Invece, ha ribadito il Santo
Padre, importante riconoscere di
aver peccato e di aver bisogno del
perdono di Dio. Non si devono trovare scuse e scaricare la colpa sugli
altri. Magari, ha proseguito il Pontefice, forse laltro mi ha aiutato a
peccare, ha facilitato la strada per
farlo: ma lho fatto io!. E se noi
facciamo questo, quante cose buone
ci saranno: saremo uomini!. Inoltre
con questo atteggiamento di pentimento siamo pi capaci di essere misericordiosi, perch sentiamo su di
noi la misericordia di Dio. Tanto
che nel Padre Nostro non preghiamo
soltanto: perdona i nostri peccati,
ma diciamo: perdona come noi
perdoniamo. Infatti se io non perdono sono un po fuori gioco.
Il secondo atteggiamento per essere misericordiosi allargare il cuore. Proprio la vergogna, il pentimento, allarga il cuore piccolino,
egoista, perch d spazio a Dio misericordioso per perdonarci. Ma cosa significa allargare il cuore? Anzitutto, nel riconoscersi peccatori, non
si guarda a cosa hanno fatto gli altri.
E la domanda di fondo diventa questa: Chi sono io per giudicare questo? Chi sono io per chiacchierare di
questo? Chi sono io, che ho fatto le
stesse cose o peggio?. Del resto, il
Signore lo dice nel Vangelo: non
giudicate e non sarete giudicati; non
condannate e non sarete condannati;
perdonate e sarete perdonati. Date e
vi sar dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sar
versata nel grembo. Questa la
generosit del cuore che il Signore presenta attraverso limmagine
delle persone che andavano a prendere il grano e allargavano il grembiule per riceverne di pi. Infatti
se tu hai il cuore largo, grande, tu
puoi ricevere di pi!. E un cuore
grande non simmischia nella vita
degli altri, non condanna, ma perdona e dimentica, proprio come Dio
ha dimenticato e perdonato i miei
peccati.
Per essere misericordiosi bisogna
dunque invocare il Signore perch una grazia e avere questi
due atteggiamenti: riconoscere i propri peccati vergognandosi e dimenticare i peccati e le offese degli altri.
Ecco che cos luomo e la donna
misericordiosi hanno un cuore largo
largo: sempre scusano gli altri e pensano ai propri peccati. E se qualcuno dice loro: ma hai visto cosa ha
fatto quello?, hanno la misericordia
per rispondere: ma io ne ho abbastanza di ci che ho fatto io.
questo, ha suggerito il Papa, il
cammino della misericordia che dobbiamo chiedere. Se tutti noi, i popoli, le persone, le famiglie, i quartieri, avessimo questo atteggiamento
ha esclamato quanta pace ci sarebbe nel mondo, quanta pace nei
nostri cuori, perch la misericordia
ci porta la pace!. E ha concluso:
Ricordatevi sempre: chi sono io per
giudicare? Vergognarsi e allargare il
cuore, il Signore ci dia questa grazia!.

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