Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Ip
potesiecriteridicalcolo
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 63
4.1Ipotesiecriteridicalcolodelleopereprovvisionalistandardizzate
4.1 Ipotesiecriteridicalcolodelleopereprovvisionali
standardizzate
Inquestocapitolosiillustranoicriterieleipotesidicalcolopostiallabasedelle
scelteprogettualiedeldimensionamentodelleopereprovvisionalicontenutenel
VademecumSTOP.
LastrutturadellatrattazionesegueloschemaperpuntiillustratonellaFigura4.1,
diseguitoriportata.
Figura4.1
Struttura logica utilizzata per illustrare i criteri e le ipotesi alla base del
dimensionamentodelleopereprovvisionalidelVademecumSTOP
Nellatrattazionevieneutilizzatalastessanomenclaturadellesoluzioniprogettuali
edeglielementistrutturaliedicompletamentoutilizzatanelVademecumSTOP.
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 65
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
4.2
Puntellaturadiritegnoinlegno
4.2.1
Descrizioneefinalitdellopera
Lapuntellaturadiritegnounpresidioesternoattoadevitareilribaltamentoolo
spanciamentodiparetimurariefuoripiano.
Finalitdelloperadiimpedireocontrastareiseguenticinematismi:
a) distacco della facciata a seguito della compromissione
dellammorsamentosumuriperimetraliodispina(Figura4.2.a);
b) distaccodellafacciataperfessurazionesuimuriperimetraliodispina
(Figura4.2.b);
c) spanciamentodellapareteversolesterno(Figura4.2.c).
a)
b)
c)
Figura4.2
spanciamento
Figura4.3
66 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
Figura4.4
4.2.2
Scelteprogettuali
4.2.2.1
Soluzioniprogettuali
puntellidiritegnosubasedappoggio;
puntellidiritegnoastampella.
La soluzione su base dappoggio indicata per i casi in cui sia possibile porre
una base dappoggio a terra alla quota dimposta della parete e pu essere
indifferentemente eseguita secondo uno schema a fasci convergenti (i puntoni
convergono tutti in uno stesso punto a terra) o a fasci paralleli (i puntoni sono
tuttiparallelitraloro)(Figura4.5).
La soluzione a stampella indicata per tutti i casi in cui non sia possibile (o
agevole) disporre una base dappoggio alla quota dimposta della parete e pu
essereeseguitaindifferentementesecondoloschemapuntellimultiplisupunto
dappoggio (i puntoni convergono in un punto) o puntelli multipli su zona
dappoggio (i puntoni convergono in una zona dalle dimensioni ridotte) (Figura
4.6).
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 67
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
a)
b)
puntelli multipli
a fasci convergenti
Figura4.5
puntelli multipli
a fasci paralleli
a)
b)
puntelli multipli
su punto dappoggio
Figura4.6
puntelli multipli
su zona dappoggio
R1:1solopuntone;peraltezzedipuntellamentofinoa3m(Figura4.7);
R2:2puntoni;peraltezzedipuntellamentoda3a5m(Figura4.8);
R3:3puntoni;peraltezzedipuntellamentoda5a7m(Figura4.9).
68 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
R1
CONTROVENTATURA
H = 2.03.0m
correnti
ritto
rompitratta
base
Figura4.7
traverso inferiore
Puntellidiritegno.SoluzioneR1,peraltezzedipuntellamentofinoa3m.
R2
CONTROVENTATURA
puntoni superiori
H = 3.05.0m
correnti
traverso superiore
puntone superiore
puntone
inferiore
traverso
intermedio
ritto
rompitratta
diagonali
controvento
base
Figura4.8
traverso inferiore
Puntellidiritegno.SoluzioneR2,peraltezzedipuntellamentoda3a5m.
R3
CONTROVENTATURA
puntoni intermedi
correnti
puntone superiore
puntone
intermedio
H = 5.07.0m
diagonali
controvento
ritto
traverso
intermedio
traverso superiore
rompitratta
puntone
inferiore
diagonali
controvento
traverso
intermedio
diagonali
controvento
base
Figura4.9
puntoni superiori
traverso superiore
traverso inferiore
traverso inferiore
Puntellidiritegno.SoluzioneR3,peraltezzedipuntellamentoda5a7m.
sempreopportunocheciascunpuntonevengapostoinprossimitdelsolaiodi
pianopermegliocontrastarelazionesismica;inquestomodoaciascunpuntone
vieneattribuitaunareadinfluenzadellaparetedapresidiaredialtezzaparicirca
allaltezzadinterpianoelarghezzaugualeallinterassetraipresdi(Figura4.10).
La limitazione delle altezze di puntellamento a 7 m dovuta alle lunghezze
commercialidelletraviinlegnoutilizzabili(sivedalaTabella3.2).
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 69
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
D
D
3m
L
D
Figura4.10 Schematizzazionedellareadiinfluenzadiciascunpuntone.
1
2
Figura4.11 Inclinazioniconsentiteperilpuntonesuperiore.
4.2.2.2
Materiali
Schemadicalcolo
70 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
Figura4.12 Schemastaticoadottatoperilcalcolodeipuntoni.
4.2.3
Carichieazioni
4.2.3.1
Condizionidicarico
Nelcalcolodelloperaprovvisionalesiconsideranoletipologiedicaricoriportate
in Tabella 4.1. Nella stessa tabella sono riportate anche le classi di durata dei
carichi (da utilizzare nelle verifiche degli elementi in legno). Per unopera
provvisionalesiassumeunavitanominaleinferiorea10anni(2.4.1,NTC2008).
Ingeneralesiassumercheipuntellidebbanosostenereleazioniorizzontalidella
muraturaediquotapartedegliorizzontamenticonirelativicarichipermanentie
variabili.
Tabella4.1
Condizionidicaricoutilizzateeduratadeicarichi.
Descrizione
Pesistrutturali(G1)
Permanentiportati(G2)
Variabili(Q)
Azionesismica(E)
Classedidurata(durata)
Lunga(6mesi 10anni)
Lunga(6mesi 10anni)
Media(1settimana 6mesi)
Istantaneo
Perlaclassediservizio3eperlaclassedidurataistantanea(azionesismica),peril
legnomassicciosiricavaKmod=0.9(4.4.6,NTC2008).
4.2.3.2
Pesosolai
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 71
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
Tabella4.2
Analisideicarichideisolaiperloscenariodiriferimento.Calcolodeicarichi
derivantidasolaioinlaterocemento16+4cm.
Nome
Descrizione
permanentistrutturali(G1)
solaiolaterocemento16+4cm
permanentinonstrutturali(G2) intonaco
caldanaemassetto(8cm)
pavimentazione
tramezzi
carichivariabili(Q)
carichidiesercizio
Pesiparziali Pesototale
2.6kN/m2
2.6kN/m2
2
0.3kN/m
1.1kN/m2
0.4kN/m2
1.2kN/m2
3.0kN/m2
2
2.0kN/m
2.0kN/m2
4.2.3.3
Pesomuratura
Analisideicarichidellamuraturaperloscenariodiriferimento.
Nome
permanentistrutturali(G1)
Descrizione
murature
Simbolo
m
Peso
20kN/m3
4.2.3.4
Combinazionedeicarichi
Inaccordocol2.5.3delleNTC2008,lacombinazionesismicadatada:
G1+G2+2Q+E
con2=0.3eincuiErappresentalazionesismica.
4.2.3.5
Azionesismica
ilperiodofondamentaledellastrutturadapresidiare;
Sq(T)ilvaloredellordinataspettraleincorrispondenzadelperiodofondamentale
dellastruttura;
Wa ilpesoincombinazionesismicadellelementodapresidiare.
72 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
Ilfattochelaparetedatrattenerecaratterizzatadauncinematismofuoripiano
inatto,portaadunsignificativoinnalzamentodelsuoperiodofondamentaletale
per cui laccelerazione spettrale corrispondente risulta inferiore a quella di
ancoraggio.
ag
Sq (T)
g
dove:
ag il valore dellaccelerazione orizzontale massima su sito di riferimento in
rocciaorizzontale;
g laccelerazionedigravit.
Afavoredisicurezzasiassumecomunqueunvaloreminimodiaccelerazionepari
a quella del suolo, pertanto si ricava unazione sismica (Fa) cui soggetto
lelementoparia:
ag
Fa =SSq (T)Wa =S Wa
g
conilsignificatodeisimbolidefinitosopra.
Nel caso di edificio a n piani, si ammette che lazione sismica agente in
corrispondenza di ciascun piano sia distribuita in modo proporzionale alla quota
(hj)(distribuzionetriangolare);pertantolazionesulpianojmodiviene:
Fj =j Fa
doveilfattorediamplificazionejvale:
j =
ni=1 Wi
h
ni=1 Wi hi j
edove:
Wi ilpesodelpianoiesimo;
hi
laquotadelpianoiesimo.
2j
n+1
Ovviamentesihache
ni=1 Fi =Fa
epertantocontinuaavalerechelazionesismicatotalesiottieneconlarelazione
ag
Fa =S Wa
g
Per il calcolo dellazione sismica si pu giungere ad un risultato analogo
considerandoilfattochelafacciatadapresidiareunapareteormaiscollegata
dallimpianto strutturale e che quindi, in caso di una ulteriore scossa, lavorer
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 73
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
fuoripianocomeelementosecondario.Pertalielementileazionisismiche(Fa),
si possono calcolare in accordo con quanto riportato nel 7.2.3 delle NTC 2008
(Eq.7.2.1):
Fa =
Sa Wa
qa
dove:
Sarappresentalaccelerazioneadimensionalizzatamassimaalsuolo;
Wailpesodellelemento;
qailfattoredistruttura.
IltermineSadefinitocome:
Z
3 1+
ag
ag
H
Sa = S
0.5 S
2
g
g
T
1+ 1 a
T1
incui
S il coefficiente che tiene conto della categoria del sottosuolo e delle
condizionitopografiche;
Z laquotadelbaricentrodellelementodapresidiare;
H laltezzadellacostruzione;
Tailperiodofondamentaledellaparetedapresidiare;
T1ilperiodofondamentaledellastrutturadicuilaparetefaparte.
Nellestesseipotesifatteinprecedenza,ossiachelaparetedapresidiareabbiagi
subito un forte degrado della propria rigidezza, oppure sia gi presente un
cinematismo,sipuassumerecheilsuoperiodofondamentaledioscillazione(Ta)
sia molto maggiore di quello della struttura di cui fa parte (T1). Con questa
supposizione, dalla formula 7.2.2 delle NTC 2008, si desume che lelemento da
presidiare subisce durante un sisma unaccelerazione massima pari a quella del
suoloequindi:
Sa =
ag
g
Siottienechelaforzaorizzontaleacuisoggettalaparetedapresidiaredurante
uneventosismicoparia:
Fa =
Sa Wa
qa
ag SWa
g
qa
doveivaloridellaccelerazionealsuoloagedelcoefficientechetienecontodella
categoria di sottosuolo e delle condizioni topografiche S, sono quelli definiti al
3.2.1.
A favore di sicurezza infine, considerando un valore del fattore di struttura
dellelementodapresidiareunitario(qa=1)sebbenearigorelatabella7.2.Idelle
74 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
NTC 2008 per pareti esterne e di facciata preveda qa=2, si ottiene unazione
sismicaparia:
ag
Fa = Sa Wa
g
analogaaquellacalcolatamediantelutilizzodeglispettri.
Sinotituttaviachelarelazione7.2.1delleNTC2008nonprevedelutilizzodialcun
fattore amplificativo che tenga conto delleventuale distribuzione non uniforme
dellazione sismica con la quota (che in realt rientra implicitamente nella
definizionedelcoefficienteSa).Inquestomodosonopenalizzateleparetiaquota
minore,masisottostimalazionesulleporzionidiparetiaquotamaggiore.
Lapprocciochesiseguitodunquequellodidimensionareleoperediritegno
perlazionemaggiore,equindidiutilizzareilcalcolodellazionesismicamediante
gli spettri di risposta, e dimensionando lopera per lelemento maggiormente
sollecitato.
Per la definizione del peso in combinazione sismica dellelemento da presidiare
Wa,sifariferimentoaduncriteriodiareediinfluenza,secondoilqualeaciascun
ritegnocompeteunaporzionedimuraturaaventelarghezzapariallinterassetrai
presdieunaporzionedeisolaiedellacoperturagravantisullaparetestessa.Tali
assunzionisonoschematizzateinFigura4.13.
Figura4.13 Rappresentazionedelleareediinfluenzaperilpuntellocentrale(grigio).Al
puntellovieneassegnatoilcaricodipartedellamuraturaepartedeisolai.
4.2.3.6
Scenaridicarico
Alfinedisemplificarequantopipossibilelescelteprogettualiedistandardizzare
lesoluzioni,sidecisodidefiniredegliscenaridicaricodiriferimento.
Inparticolare,sonostateconsiderateparetidispessorefinoa60cmeda60cm
fino a 100 cm; tali valori si ritengono rappresentativi sia di costruzioni di civile
abitazionechedioperemonumentalidialtezzacomplessivarientranteneilimitidi
applicazionedellaschedaSTOPPRdelVademecum.
Lazioneorizzontalestatacalcolataipotizzandocheaciascunpuntonecompeta
una porzione di muratura di altezza pari a 3.0 m ed una porzione di solaio di
lunghezzaparia2.5m(Figura4.14).
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 75
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
D
D
3m
2.5m
D
Figura4.14 Scenariodicaricodiriferimento.Dimensioniutilizzateperilcalcolodeipesi
dipianoassociatiaciascunpuntone.
Intaliipotesisihacheilpesodelpiano mo(Wj)incombinazionesismicavale:
Wj =W=Wparete +Wsolaio =m hint sm D+ G1 +G2 +2 Q Lsolaio D=
=20
kN
3.0msm D+ 5.6+0.32.0 2.5mD= 60sm +15.5 D kN
mc
con:
sm
spessoredellaparetemuraria(inmetri);
D
interassedeipresdi(inmetri);
pesospecificodellamuratura;
m
altezzadinterpiano;
hint
Lsolaio lucedinfluenzadelsolaio.
Lazione sismica ad ogni piano calcolata tenendo conto delle accelerazioni
definiteperogniclassediprestazione(sivedalaTabella3.1).
4.2.4
Dimensionamento
verificadellelementomaggiormentesollecitato;
verificadellecriticitglobali;
verificadellecriticitlocali.
possibilerotazionecomplessiva;
b)
possibilescivolamentoallabase.
Lecriticitlocalisono:
1.
76 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
2.
possibile scalzamento verso lesterno della zona dimposta alla base del
puntello;
3.
possibilesfilamentoversolaltodelritto.
TalicriticitsonorappresentateinFigura4.15.
1
a
2
3
b
Dimensionamentodeglielementicritici
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 77
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
puntelli multipli
a fasci convergenti
puntelli multipli
a fasci paralleli
a)
puntelli multipli
su punto dappoggio
puntelli multipli
su zona dappoggio
b)
4.2.4.2
Dimensionamentodeigiuntiedegliancoraggi
Perciascungiuntosonocondotteleseguentiverifiche(Figura4.17):
verificaatagliodeltallone;
verificaaschiacciamentodeldentefrontale;
verificaaschiacciamentodellaparteposterioredeldente.
tallone
dente
frontale
parte
posteriore
del dente
Figura4.17 Localizzazionedellezonedaverificare;ilgiuntomaggiormentesollecitato
quello superiore in quanto, come evidenziato nella Figura 4.11,
generalmentelangolotrarittoediagonaleinferiorerispettoaquellotra
baseediagonale,quindilacomponentetagliantesultallonemaggiore.
78 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
min 4s
et t
rice
viti di
giunzione
graffa
metallica
su ambo
i lati
s
s
viti di giunzione
ett
r
b is
ice
min 3s
s
graffa metallica
su ambo i lati
doppio
cuneo
s
90
trave ancoraggio
(min s x s)
max s/4
picchettimetallici
min 26 infissi nel
terreno
trave di contrasto
(min 1.5s x 1.5s)
con ritagliosede per
appoggio puntone
s
graffa metallica
su ambo i lati
max s/4
picchetti metallici
min 26 infissi nel
terreno
Figura4.18 Caratteristiche geometriche dei giunti e lunghezza minima del tallone per
giuntisulrittoesullabase.
Ancoraggi
Il numero di picchetti di ancoraggio definito in funzione della classe
prestazionale associata allopera e dei differenti scenari di configurazione e di
carico. Tale numero stato calcolato considerando la spinta orizzontale
proveniente dalla struttura e riportata a terra dallopera di ritegno (Fh), ridotta
dellacomponentelegataallattritotraloperadiritegnoeilterreno(Fa).
Detta Rp la resistenza di un picchetto (si veda la Tabella 3.23), il numero N di
picchettinecessariperognipuntellodiritegnocalcolatotramitelespressione:
RpN=FhFa
Di conseguenza, essendo D linterasse tra le opere di ritegno, il valore (d)
dellinterassetraipicchettirisulta:d=D/N.
Si assume infine una profondit di infissione di almeno 50 cm, su terreno di
discretecaratteristiche(Figura4.19).
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 79
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
infissione
min 50cm
d interasse picchetti
ancoraggio
Figura4.19 Particolaredellancoraggioaterradellepuntellaturesubasediappoggio.I
picchettidevonoessereinfissisulterrenoperunaprofonditdialmeno50
cmepostiadinterassedcomeindicatonelVademecumSTOPnellascheda
PR.
4.2.5
Esempiodicalcolo
classeprestazionaleA(Sa=0.504);
numerodipiani:n=2;
base:B=3.5m;
interasse:D=1.5m;
spessoreparetemuraria:sm=100cm;
altezzadapresidiareH=5.0m.
LaTabella3nellaschedaSTOPPRdelVademecumSTOPindica,perivalorisopra
riportati,lutilizzodiunasezione18x18.
4.2.5.1
Verificadellastacritica
Calcolodellesollecitazionisuipuntoni
Comeindicatoal4.2.3.6,lazionesuognipuntellocalcolataipotizzandochesu
ciascuno di essi agisca una porzione di muratura di altezza pari a 3 m e una
porzionedisolaioconlunghezzadiinfluenzaparia2.5m.
UtilizzandoidatidellaTabella4.2edellaTabella4.3siottienecheilpesodeisolai
incombinazionesismicarisulta:
Ps=G1+G2+2Q=2.6+3.0+0.32.0=6.2kN/m2
Intaliipotesisihacheilpesodelpianojmoincombinazionesismicavale:
Wj =W=Wparete +Wsolaio =m hint sm D+ G1 +G2 +2 Q Lsolaio D
kN
kN
=20 3 3.0m1.0m1.5m+ 2.6+3.0+0.32 2 2.5m1.5m=113.3kN
m
m
80 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
Pesidipiano,coefficientiamplificativieforzedipianoperunpuntelloditipo
R2conbaseB=3.5m,interasseD=1.5m,spessoremuraturasm=100cm.
Wj (kN)
Fh,j (kN)(classe A)
piano1
113.3
0.66
38.1
piano2
113.3
1.33
76.1
9.2
12
4.8m
76 kN
38 kN
kN
k
.7
64
N
3.5m
Figura4.20 Schemastaticoesollecitazioniperlesempiodicalcolo.
RisolvendoloschemastaticosiottengonoglisforzinormalisuipuntoniinTabella
4.5.
Tabella4.5
SforzinormalisuipuntonidelpuntelloR2.
Asta1
Asta2
N (kN)
64.7
129.2
Verificheastacritica
Si riporta di seguito la verifica dellasta maggiormente sollecitata (asta 2,
corrispondentealpuntonesuperiore).
Lasta2realizzatainlegnoC16(periparametricaratteristici sivedalaTabella
3.4).Siconsideranoinoltreleseguenticlassi:
classediservizio:3
classeduratadeicarichi:istantanea
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 81
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
Siassumonoquindiiseguentivalori:
fc,0,k=17MPa
Kmod=0.90
M=1.50
fc,0,d=Kmodfc,0,k/M=10.2MPa
eiseguentiparametrigeometrici:
L=6.0m lunghezzaasta
18x18 sezione
A=324cm2 area
Jx=Jy=J=8748cm4 momentodinerzia
= J/A=5.19cmraggiogiratoredinerzia
4.4.8.2.2,NTC2008:elementicompressi(instabilitdicolonna)
leff,x=leff,y=xL=3.0m lunghezzaliberadiinflessione
x=y=leff,x/=57.7 snellezza
E0.05=5360MPa
crit,c=2E0.052/leff,x2=15.8MPa
c=0.2 legnomassiccio
k=0.5[1+c(rel,c0.3)+rel,c2]=1.12
Sforzonormaleagente:N=129.2kN
c,0,d=N/A=3.99MPa
c,0,d/(kfc,0,d)=3.99/(0.6610.2)=0.59<1
4.2.5.2
VERIFICATO
Verificagiunto
82 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
4s
Figura4.21 Schema per la verifica dello scalzamento del tallone e individuazione della
superficiediverifica.
Siassumonoiseguentivalori:
fv,k=1.8MPa
Kmod=0.90
M=1.50
fv,d=Kmodfv,k/M=1.08MPa
Siriportalaverificadelgiuntomaggiormentesollecitatoperlasta2dellesempio
precedente.
Giuntointestaallasta2:
N=129.2kN sforzonormale
fa=0.4 coefficientedattritostatico(legnolegno)
=36
=9
s=18cm
d=N[cosfasin()cos]/(4s2)=0.63MPa1.08MPa VERIFICATO
Inoltre, per garantire lintegrit del giunto anche durante un evento sismico il
puntonevienecollegatoalrittoeallabasetramiteviti,comeillustratoinFigura
4.21.
Siomettonoleverificheaschiacciamentolocaledellaparteanterioreeposteriore
deldenteinquanto,pertaliparti,siammettechesipossanoverificarefenomeni
diplasticizzazionelocale.
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 83
4.2Puntellaturadiritegnoinlegno
4.2.5.3
Verificaancoraggi
4.8m
76 kN
38 kN
3.5m
Figura4.22 Schemadipuntelloafasciconvergenti.
D=1.5m interassetraipuntelli
Ah,1=76.1kN azioneorizzontaleasta1
Ah,2=38.1kN azioneorizzontaleasta2
Ah,t=114.2kN azioneorizzontaletotale
Av,1=104.4kN azioneverticaleasta1
Av,2=26.1kN azioneverticaleasta2
Av,t=130.5kN azioneverticaletotale
fa=0.5 coefficientedattritolegnoterreno
Rp=10kN tenutadiunpicchetto
Ah=Ah,tfaAv,t=48.9kN azioneorizzontaledatrattenere
Sidispongonopertantoipicchetticoninterasse:
d=DRp/Ah=0.30m
84 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.3Puntellaturadicontrastoinlegno
4.3 Puntellaturadicontrastoinlegno
4.3.1 Descrizioneefinalitdellopera
Lapuntellaturadicontrastounpresidioesternoattoadevitareilribaltamentoo
lospanciamentodiparetimurariefuoripianochesfruttalapossibilitditrasferire
icarichiorizzontaliadunedificioprospicente.
Obiettivodellinterventoimpedireocontrastare:
a) il ribaltamento della facciata a seguito della compromissione
dellammorsamentosuimuriperimetraliodispina.(Figura4.23.a);
b) il ribaltamento della facciata a seguito della fessurazione sui muri
perimetraliodispina(Figura4.23.b);
c) lospanciamentodellapareteversolesterno(Figura4.23.c).
a)
b)
c)
spanciamento
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 85
4.3Puntellaturadicontrastoinlegno
4.3.2 Scelteprogettuali
4.3.2.1
Soluzioniprogettuali
contrastoallapari:laparetedasostenerehaunaltezzaugualeoinferiore
alfabbricatodicontrasto(opresidiante);
contrastoconscarico:la paretedasostenerepialtadelfabbricatodi
contrasto.
LaFigura4.26illustralaclassificazioneappenaintrodotta.
SCENARIO
La parete da
sostenere ha una
altezza uguale o
inferiore al
fabbricato di
contrasto
SOLUZIONE
parete d a fabbricato di
sosten ere con trasto
p arete da
so sten ere
fabbricato di
con trasto
CONTRASTO
ALLA PARI
CONTRASTO
CON SCARICO
p arete d a sostenere
La parete da
sostenere
pi alta del
fabbricato di
contrasto
fabbricato di
con trasto
Figura4.26 Scenaripossibiliperipuntellidicontrasto.Contrastoallapari(P)quando
la parete da sostenere ha unaltezza uguale o inferiore al fabbricato di
contrasto.Contrastoconscarico(S):quandolaparetedasostenerepi
altadelfabbricatodicontrasto.
86 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.3Puntellaturadicontrastoinlegno
Contrasto al
primo impalcato
fabbricato di
contrasto
parete da
sostenere
L h
h <L 1.5h
parete da
sostenere
fabbricato di
contrasto
fabbricato di
contrasto
B h
B=L
parete da
sostenere
fabbricato di
contrasto
i
B h
2
Contrasto al
terzo impalcato
parete da
sostenere
H tot =h
1a
1b
parete da
sostenere
fabbricato di
contrasto
1c
parete da
sostenere
fabbricato di
contrasto
h
H tot
h
i
fabbricato di
contrasto
i
B h
2a
parete da
sostenere
B h
B=L
Contrasto al
secondo impalcato
1.5h <L 2h
parete da
sostenere
2b
fabbricato di
contrasto
parete da
sostenere
2c
fabbricato di
contrasto
H tot
h
i
B h
B=L
3a
B h
L
3b
3c
Figura4.27 Soluzioniprogettualipercontrastiallapari,diversificateinbasealnumerodi
impalcatidelledificiodapresidiareepresidianteeinbasealladistanzatrai
dueedifici.
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 87
4.3Puntellaturadicontrastoinlegno
in scarico al secondoimpalcato
Imposta superiore delcontrasto
L h
h <L 1.5h
parete da
sostenere
parete da
sostenere
parete da
sostenere
fabbricato di
contrasto
fabbricato di
contrasto
fabbricato di
contrasto
H tot
h
i
B h
B=L
parete da
sostenere
H tot
2b
2c
parete da
sostenere
parete da
sostenere
fabbricato di
contrasto
B h
2a
1.5h <L 2h
fabbricato di
contrasto
fabbricato di
contrasto
h
i
i
i
B=L
Bh
B h
L
3a
3b
3c
Figura4.28 Soluzioniprogettualipercontrastiinscarico,diversificateinbasealnumero
diimpalcatidelledificiodapresidiareepresidianteeinbasealladistanzatra
idueedifici.
Materiali
88 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.3Puntellaturadicontrastoinlegno
4.3.3 Carichieazioni
Le definizioni dei carichi e delle azioni sono le stesse utilizzate per i puntelli di
ritegno(4.2.3).
4.3.4 Dimensionamento
Per il dimensionamento del puntellamento di contrasto si adottano le stesse
indicazioniriportatenellaschedaSTOPPRperipuntellidiritegno.Inparticolare
viene dimensionato lelemento maggiormente sollecitato (elemento critico) per
ognisoluzioneprogettuale.Lelementocriticocoincide,perglischemiallapari
con il traverso superiore, mentre negli schemi con scarico con il diagonale
principale (Figura 4.29). Le dimensioni della sezione dellelemento critico sono
definite in funzione della larghezza della zona di passaggio (B) e dellaltezza
dinterpiano (h) (si veda la Figura 4.29). Nel caso di schema P1 la lunghezza del
puntonecoincideconladistanzaB.
! elementocritico
!
!
!
Lapplicabilit delle tabelle riportate nella scheda STOP PR al caso della scheda
STOPPCsupportatadallavaliditdellestesseipotesidicalcolo:
rapportoB/hdellelementocriticocompresonellintervallo[0.5;1];
classedeipuntelliinlegnononinferioreaC16.
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 89
4.3Puntellaturadicontrastoinlegno
4.3.4.1
Dimensionamentodeglielementicritici
Corrispondenzatralesezionidefiniteperipuntellidicontrastoequelledei
puntellidiritegno.
Configurazione
STOPPC
Contrastoallapari
Contrastocon
scarico
P1
P2
P3
S2
S3
Configurazione
corrispondente
STOPPR
R1
R2
R3
R1
R2
90 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.3Puntellaturadicontrastoinlegno
Tabella4.7 Tabelladidimensionamentodeisistemidicontrastoallapari
Dimensionamento di RITTI, TRAVERSI, LONGHERONI, DIAGONALI PRINCIPALI
Classe A
Classe B
6m<Htot 9m
20 x 20
max 2.0
20 x 20
max 1.5
20 x 20
max 2.0
20 x 20
max 2.0
3m<Htot 6m
18 x 18
max 2.0
20 x 20
max 2.0
15 x 15
max 2.0
18 x 18
max 2.0
Htot 3m
15 x 15
max 2.0
18 x 18
max 2.0
13 x 13
max 2.0
15 x 15
max 2.0
Tabella4.8 Tabelladidimensionamentodeisistemidicontrastoinscarico.
S
Classe B
6m<Htot 9m
18 x 18
max 2.0
20 x 20
max 2.0
15 x 15
max 2.0
18 x 18
max 2.0
3m<Htot 6m
15 x 15
max 2.0
18 x 18
max 2.0
15 x 15
max 2.0
15 x 15
max 2.0
4.3.5 Esempiodicalcolo
PergliesempidicalcolosirimandaalparagraforelativoallaschedaSTOPPR.
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 91
4.4Puntellidisostegnoesbadacchiaturaaperture
4.4 Puntellidisostegnoesbadacchiaturaaperture
4.4.1
Descrizioneefinalitdellopera
b)
a)
Loscopodelpresidio,sucuisibasaildimensionamentodellopera,sostenerei
carichiverticalietrasferirliallaparteinferioredellapertura(Figura4.31).Inoltre
pu essere necessario limitare la deformazione dei maschi murari laterali
allapertura,bloccandoglieffettidellespulsionelaterale.
92 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.4Puntellidisostegnoesbadacchiaturaaperture
4.4.2
Scelteprogettuali
4.4.2.1
Soluzioniprogettuali
opereaventisolafunzionedisostegno;
opereconfunzionesiadisostegnochedisbadacchiatura;
eopereper:
aperturestrette,conlucifinoa1.5m;
aperturelarghe,conlucicompresetra1.5e3m.
LeconfigurazioniindividuatesonorappresentateinFigura4.32.
APERTURE STRETTE
(L fino a 1.5 m)
solaio gravante
APERTURE LARGHE
(L da 1.5 m a 3.0 m)
muratura gravante
solaio gravante
muratura gravante
SOSTEGNO
d
traverso
superiore
ri o
puntone
inclinato
traverso
inferiore
L
solaio gravante
L
muratura gravante
solaio gravante
muratura gravante
SOSTEGNO E
SBADACCHIATURA
traverso
superiore
ri o
traverso
intermedio
diagonale
controvento
traverso
inferiore
Figura4.32 Configurazioniindividuateperildimensionamentodelleoperedisostegnoe
sbadacchiatura. Le configurazioni si diversificano in base al tipo di
movimentocheloperadevecontrastareeallalarghezzadellapertura.
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 93
4.4Puntellidisostegnoesbadacchiaturaaperture
4.4.2.2
Materiali
Schemadicalcolo
Perilcalcolodelloperasiutilizzaunoschemastaticoditravecontinua(traverso)
sudueotreappoggi(ritti)asecondadellaampiezzadellapertura.
Lmax1.5m
Lmax3.0m
Figura4.33 Schemastaticoutilizzatoperildimensionamentodelloperaasecondadella
ampiezzadellapertura.a)Aperturestrette.b)Aperturelarghe.
4.4.3
Carichieazioni
4.4.3.1
Condizionidicarico
Nelcalcolodelloperaprovvisionalesiconsideranoletipologiedicaricoriportate
in Tabella 4.9. Nella stessa tabella sono riportate anche le classi di durata dei
carichi (da utilizzare nelle verifiche degli elementi in legno). Trattandosi di
unopera provvisionale si assume una vita nominale non superiore a 10 anni
(2.4.1NTC2008).
Tabella4.9
Condizionidicaricoutilizzateeduratadeicarichi.
Descrizione
ClassedidurataDurata
Pesistrutturali(G1)
Lunga(6mesi 10anni)
Permanentiportati(G2) Lunga(6mesi 10anni)
Variabili(Q)
Media(1settimana 6mesi)
Perlaclassediservizio3eperlaclassediduratalunga,perillegnomassiccio,si
ricavaKmod=0.55(4.4.6,NTC2008).
4.4.3.2
Pesosolai
94 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.4Puntellidisostegnoesbadacchiaturaaperture
InTabella4.10siriportalanalisideicarichiperloscenariodiriferimento.
Tabella4.10 Analisideicarichiperloscenariodiriferimento.Calcolodeicarichiderivanti
dasolaioinlaterocemento16+4cm.
Nome
permanentistrutturali(G1)
Descrizione
solaiolaterocemento
16+4cm
permanentinonstrutturali(G2) intonaco
caldanaemassetto(8cm)
pavimentazione
tramezzi
carichivariabili(Q)
Pesoparziale Pesototale
2.6kN/m2
2.6kN/m2
0.3kN/m2
1.1kN/m2
0.4kN/m2
1.2kN/m2
2.0kN/m2
3.0kN/m2
2.0kN/m2
4.4.3.3
Pesomuratura
Descrizione
murature
Simbolo
m
Peso
20kN/m3
4.4.3.4
Combinazionedeicarichi
Lacombinazioneaglistatilimiteultimisiottienedallarelazione:
1.3G1+1.5G2+Q
Rispettoaquantosuggeritoal2.5.3delleNTC2008,siconsiderailcoefficiente
pericarichivariabilipariad1,inquantosipresumecheledificioincuipostoil
presidiononsiasoggettoallecondizionidiaffollamentodefinitedalleNTC2008.
4.4.3.5
Scenaridicarico
finoa40cm;
da40a60cm;
da60a80cm;
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 95
4.4Puntellidisostegnoesbadacchiaturaaperture
da80a100cm.
fasciagravante3m:dautilizzarsineicasiincuisullaperturascarichiuna
fasciadisolaioconlunghezzamassimadi3m;
fasciagravante5m:dautilizzarsineicasiincuisullaperturascarichiuna
fasciadisolaioconlunghezzamassimadi5m.
Neicasiincuiilsolaiosiasostenutodaappositipresdi(puntellidisostegnosolaie
balconi), la fascia gravante corrisponde a met della distanza tra la parete e il
presidiopivicino.
Parete perimetrale
Parete intermedia
sm
sm
Figura4.34 Individuazionedellafasciadisolaiogravantesulloperadisostegno.
4.4.4
Dimensionamento
Ildimensionamentodelleoperedisostegnoedellesbadacchiaturestatosvolto
perlelementomaggiormentesollecitato(iltraversosuperiore)edefinendo,come
conseguenza,lesezionideglielementirimanenti:traversiintermedioeinferiore,
rittiepuntoniinclinati.Inquestomodotalielementisonosovradimensionati,ma
realizzazioneecomputodelmaterialevengononotevolmentesemplificati.
4.4.4.1
Dimensionamentodeglielementicritici
Ildimensionamentostatofattoutilizzandodueschemistaticidifferentipericasi
conaperturestretteelarghe(rispettivamenteschemi(a)e(b)inFigura4.36).
Ilcaricoassegnatocompostodallasommadelcontributodelsolaioafferentee
della muratura posta immediatamente al di sopra dellapertura da presidiare. In
particolareperquantoriguardalamuratura,loperadisostegnosiritienegravata
96 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.4Puntellidisostegnoesbadacchiaturaaperture
delpesodiunaporzionedimurodelimitatadauntriangoloequilaterodilatopari
allampiezzadellaperturaL(Figura4.35).
d
H
L
sm
Figura4.35 Schema del carico della muratura e del solaio sullopera di sostegno. Il
triangolo di muratura gravante un triangolo equilatero di lato pari alla
larghezzadellapertura.
a)
b)
muratura
solaio
Lmax1.5m
Lmax3.0m
Figura4.36 Schemastaticoutilizzatoperildimensionamentodeitraversiedeirittiper
le opere di sostegno. I carichi assegnati sono il carico del solaio
(distribuzione uniforme) e il carico della muratura (distribuzione
triangolare).a)Schemarappresentativoperleaperturestrettesenzaritto
centrale. b) Schema rappresentativo per le aperture larghe con ritto
centrale.
Verificadeiritti
Per i ritti si effettuano le verifiche di stabilit a compressione applicando uno
sforzonormalepariallareazionedegliappoggineglischemiinFigura4.36.
4.4.5
Esempiodicalcolo
Siriportaildimensionamentodiunoperadisostegnoesbadacchiaturaaventele
seguenticaratteristiche:
larghezzaapertura:L=2.0m(aperturalarga);
altezzaaperture:H=3.0m;
spessoreparetemuraria:sm=60cm;
fasciadisolaiogravantesullopera:f=3.0m.
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 97
4.4Puntellidisostegnoesbadacchiaturaaperture
M=1.00 coefficienteparzialedisicurezzaperelementoconfunzione
didiffusionedeglisforzi
fm,d=Kmodfm,k/M=8.8MPa
fv,d=Kmodfv,k/M=1.0MPa
Sezione:2traversi15x15
A=450cm2 area
Wx=Wy=W=1125cm3 moduloresistente
MR=Wfm,d=9.9kNm momentoresistente
VR=Afv,d/1.5=30.0kN taglioresistente
Numerocampate:nc=2
CaricosolaioincombinazioneSLU:
qsolaio=Psf=9.93.0=29.7kN/m
Tagliomassimo(appoggiocentrale)dacaricosolaio:
Vmax,solaio=0.625qsolaioL/nc=18.6kN
Momentomassimo(appoggiocentrale)dacaricosolaio:
Mmax,solaio=1/8qsolaio(L/nc)2=3.7kNm
CaricomuraturaincombinazioneSLU(valoremassimo):
qmur=1.3msmLsin(60)=27.0kN/m
Tagliomassimo(appoggiocentrale)dacaricomuratura:
Vmax,mur=0.4qmurL/nc=10.8kN
Momentomassimo(appoggiocentrale)dacaricomuratura:
Mmax,mur=1/15qmur(L/nc)2=1.8kNm
98 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.4Puntellidisostegnoesbadacchiaturaaperture
Tagliomassimo(appoggiocentrale)totale:
Vmax=Vmax,solaio+Vmax,mur=29.4kN<VR=30kN
VERIFICATO
Momentomassimo(appoggiocentrale)totale:
Mmax=Mmax,solaio+Mmax,mur=5.5kNm<MR=9.9kNm
VERIFICATO
A=225cm2 area
Jx=Jy=J=4219cm4 momentodinerzia
1=(J/A)=4.33cm raggiogiratoredinerzia
Sforzonormaleperciascunritto:N=2Vmax/2=29.4kN
c,0,d=N/A=1.31MPa
leff,x=leff,y=H=3.0m lunghezzaliberadiinflessione
x=y=H/=69.3 snellezza
E0.05=5360MPa
crit,c=2E0.05/x2=11.0MPa
rel,c= fc,0,k /crit,c =1.24
c=0.2 legnomassiccio
k=0.5(1+c(rel,c0.3)+rel,c2)=1.37
kcrit,c =1/ k + k2 2rel,c =0.52
c,0,d/(kcrit,cfc,0,d)=1.31/(0.526.2)=0.41<1
VERIFICATO
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 99
4.5Puntellidisostegnosolaiebalconi
4.5 Puntellidisostegnosolaiebalconi
4.5.1 Descrizioneefinalitdellopera
Ipuntellidisostegnosolaiebalconisonostrutturedisostegnoatteasorreggerei
carichi gravanti su un solaio o un balcone evitando il progredire dei fenomeni
fessurativie/odiinflessionedellastruttura(Figura4.37).
Loscopodelloperasostenereilsolaiooilbalconeedirelativicarichiaccidentali
in modo tale da scaricarne il carico gravante e contrastarne le deformazioni.
Lobiettivo si consegue mediante la realizzazione di una struttura avente la
capacitditrasferireleazioniverticaliaterraosuglielementiportantiesistenti.
zonadi fessurazione
zonadi fessurazione
SOLAIO
BALCONE
Figura4.37 Cinematismidacontrastare:inflessionedelsolaioedelbalcone.
4.5.2 Scelteprogettuali
4.5.2.1
Soluzioniprogettuali
Figura4.38 SchemaS:sostegnodelsolaiointeressatoediquellisottostantidefinendo
unanuovalineadiscaricodelletensionifinoaterra.
100 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.5Puntellidisostegnosolaiebalconi
Figura4.39 SchemaT:sostegnodelsolaioconuntelaiodipianoinmododariportare
ilcaricosuglielementiportantiesistenti.
LasoluzionesecondoloschemaSindicataneicasiincuivisianecessitdiuna
rapida esecuzione e si abbia la possibilit di occupare col puntellamento tutti i
piani sottostanti al solaio interessato dal dissesto fino a raggiungere un
basamentosucuiscaricareicarichi.
PerloschemaSsidistinguonotretipologiediconfigurazioni,infunzionedella
lucedelsolaioedellinterassedeipuntelli:
S1:puntellaturasingolaconunasolatravedisostegno(Figura4.40);
S2:puntellaturadoppiaparallelaconduetravidisostegno(Figura4.41);
S3:puntellaturatriplaparallelacontretravidisostegno(Figura4.42).
S1 PUNTELLATURASINGOLA
L
travedisostegno
puntello
Figura4.40 SchemaS1:puntellaturasingolaconunasolatravedisostegno.
S2 PUNTELLATURADOPPIA PARALLELA
L
travedisostegno
puntello
L/3
i
i
L/3
L/3
Figura4.41 SchemaS2:puntellaturadoppiaconduetravidisostegnoparallele.
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 101
4.5Puntellidisostegnosolaiebalconi
S3 PUNTELLATURATRIPLA PARALLELA
L
travedisostegno
H
puntello
i
L/4
L/4
i
L/4
L/4
Figura4.42 SchemaS3:puntellaturatriplacontretravidisostegnoparallele.
T
(orditura)
sella
superiore
traverso di
ripartizione
H
traverso
superiore
puntone
it
puntello
it
elemento
dimposta
traverso
inferiore
corrente
inferiore
L1
L2
L1
Figura4.43 SchemaT:indicazionedeglielementicostituentiloschema.
4.5.2.2
Materiali
Ilmaterialeutilizzatoperloperaprovvisionaleillegno.Afavoredisicurezza,nei
calcoli si considerato un legno di bassa qualit; in particolare si scelto di
utilizzare la classe C16 (per le caratteristiche di tale materiale si veda la Tabella
3.4).
102 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.5Puntellidisostegnosolaiebalconi
Inbasealleipotesiriportatenel3.1.1sistabilitodiimpiegarelastessasezione
diformaquadratapertuttelepartiprincipalidellopera.
Il coefficiente parziale di sicurezza relativo al materiale M stato posto pari a 1
perglielementidiripartizione,eparia1.5perglielementiportantiprincipali,ad
esempioipuntonieitraversidisostegnonelloschemaT(sivedail3.2.3.1).
Perquantoconcerneipuntellitelescopiciinacciaio,sifattoriferimentoaivalori
di portata definiti dalla norma UNI EN 1065, assumendo, per la determinazione
delcaricodiutilizzo,uncoefficientedisicurezzapari1.7.
4.5.2.3
Schemadicalcolo
Perilcalcolodelloperaprovvisionale,nelloschemaS,siassumechelatravedi
sostegnosipossaschematizzarecometravecontinuasupiappoggi,ognunodei
quali corrispondente ad un puntello. Ai fini del calcolo si considera lipotesi
maggiormentecautelativaditravesu3appoggiequidistanti(Figura4.44).
q
Puntello
NelloschemaT(Figura4.43),ilcaricovieneriportatosuitelaiparallelimediante
traversi di ripartizione costituiti da morali. I traversi di ripartizione sono
schematizzaticometravicontinuesupiappoggi,ognunodeiqualicorrispondeal
traversosuperiorediuntelaiodelloschemaT(Figura4.45).
q
it
Traversosuperioredeltelaiodisostegno
it
Figura4.45 Schemastaticoutilizzatoperildimensionamentodeltraversodiripartizione
(schemaT).
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 103
4.5Puntellidisostegnosolaiebalconi
L1
L2
L1
Puntelli
Puntoniinclinati
Figura4.46 Schemastaticoutilizzatoperildimensionamentodeltraversosuperioredel
telaiodisostegno,deipuntoniedeipuntelli.
4.5.3 Carichieazioni
4.5.3.1
Condizionidicarico
Nelcalcolodelloperaprovvisionalesiconsideranoletipologiedicaricoriportate
in Tabella 4.12. Nella stessa tabella sono riportate anche le classi di durata dei
carichi (da utilizzare nelle verifiche degli elementi in legno). Trattandosi di
unopera provvisionale si assume una vita nominale non superiore a 10 anni
(2.4.1NTC2008).
Tabella4.12 Condizionidicaricoutilizzateeduratadeicarichi.
Descrizione
Classedidurata(durata)
Pesistrutturali(G1)
Lunga(6mesi 10anni)
Permanentiportati(G2) Lunga(6mesi 10anni)
Variabili(Q)
Media(1settimana 6mesi)
IlcoefficientecorrettivoKmodvienedeterminatoipotizzandounaclassedidurata
delcaricolungaedunaclassediservizio2perilpuntellamentodeisolaie3peri
balconi,tenutocontodellesposizionediquestiultimialleintemperie.
Contaliipotesi,perlegnomassiccio,ilvalorediKmodparia0.7perglielementidi
sostegno dei solai e 0.55 per gli elementi di sostegno dei balconi (4.4.6, NTC
2008).
4.5.3.2
Pesosolai
104 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.5Puntellidisostegnosolaiebalconi
Icarichipermanentistrutturalieicarichipermanentiportati(intonaco,massetto,
pavimento, tramezzi) vengono definiti in funzione della luce, come riportato in
Tabella4.13perisolaieinTabella4.14peribalconi.
Tabella4.13 Analisideicarichideisolaiperloscenariodiriferimento.Calcolodeicarichi
derivantidasolaioinlaterocementoperdifferentiluci.
luceL[cm]
300
400
500
600
700
Hsolaio=L/25[cm]
16
16
20
24
28
Carichipermanentistrutturali
[kN/m2]G1
2.4
2.4
2.9
3.4
3.9
Intonaco(2cm)[kN/m2]
0.4
0.4
0.4
0.4
0.4
Massetto(8cm)in
conglomeratoleggero[kN/m2]
1.0
1.0
1.0
1.0
1.0
Pavimento[kN/m2]
0.4
0.4
0.4
0.4
0.4
Tramezzi[kN/m ]
1.0
1.0
1.0
1.0
1.0
Totalecarichipermanentinon
strutturali[kN/m2]G2
2.8
2.8
2.8
2.8
2.8
Carichivariabili(ambientiuso
residenziale)[kN/m2]Q1
2.0
2.0
2.0
2.0
2.0
Perilsostegnodeibalconisifattoriferimentoastruttureportanticostituiteda
una soletta piena in c.a. dello spessore di 15 cm caricata in conformit alla
normativavigente,ipotizzandoilsostegnodellinterocarico.
Tabella4.14 Analisi dei carichi dei balconi per lo scenario di riferimento. Calcolo dei
carichiderivantidasolaioinsolettamonoliticainc.a..
Solettapiena[kN/m2]
0.1525=3.8
2
Totalecarichipermanentistrutturali[kN/m ] G1
2
3.8
Intonaco(2cm)[kN/m ]
0.4
Massetto(8cm)inconglomeratoleggero[kN/m2]
1.0
Pavimento[kN/m2]
0.4
2
TotalecarichipermanentiNONstrutturali[kN/m ] G2
1.8
Carichivariabili(ambientisuscettibilidiaffollamentocat.C2)
[kN/m2]Q1
4.0
4.5.3.3
Combinazionedeicarichi
Inaccordocol2.5.3delleNTC2008,lacombinazionefondamentaleperilcalcolo
aglistatilimiteultimisiottienedallarelazione:
Q=G1G1+G2G2+QiQi
dove:
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 105
4.5Puntellidisostegnosolaiebalconi
G1rappresentailpesopropriodeglielementistrutturali;
G2rappresentailpesopropriodeglielementinonstrutturali;
Qiindicaicarichivariabili.
Icoefficientiparzialiperleazioniconsideratesonoassuntiparia:
G1=1.3
G2=Qi=1.5
Perquantosopra,icarichirelativiaisolaisonoquelliriportatiinTabella4.15.
Tabella4.15 Carichirelativiasolaididifferenteluce.
luceL[cm]
2
Q[kN/m ]
300
400
500
600
700
10.3
10.3
11.0
11.6
12.3
MentreperibalconiQ=13.6kN/m2.
4.5.3.4
Scenaridicarico
L/2
L/3
S1
S2
q=QL|2
q=QL|3
Q
L/4
Appoggiosolaio
Travedisostegno
S3
q=QL|4
Figura4.47 Schemadeicarichidiprogetto(S).Qilcaricodelsolaio.
106 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.5Puntellidisostegnosolaiebalconi
Nello schema T, il carico viene riportato sui telai paralleli mediante traversi di
ripartizione costituiti da morali di dimensioni 10x10cm posti ad interasse di
50cm.
Ilcaricogravantesuitraversi(q)determinatoperareediinfluenzaedpariaal
carico complessivo gravante sul solaio moltiplicato per linterasse fra i traversi
(Figura4.48).
Q
i
Traversosuperioredeltelaiodisostegno
Traversidiripartizione
Figura4.48 Schemadeicarichidiprogetto(T).IlcaricoQdelsolaiovieneriportatosui
telaiparalleliattraversodeitraversidiripartizione.
4.5.4 Dimensionamento
Ildimensionamentodelloperadisostegnovieneeffettuatosvolgendolaverificaa
resistenza di tutte le sezioni ovvero, nel caso dello schema T, degli elementi
maggiormentesollecitati(puntoneetraverso).
Ilcontrollodellecriticitriguarda:
verificadellecriticitglobali;
verificadellecriticitlocali.
Lecriticitglobalichesiconsideranosono:
schemaS
o
possibileribaltamento/instabilizzazionelaterale;
possibileeffettodimartellamento/ritirotrapuntelloedelemento
sostenuto;
schemaT
o
possibileribaltamento/instabilizzazionelaterale.
Lecriticitlocalisono:
schemaS
o
possibilesconnessionedelnodopuntello/trave;
possibilescaricodelpuntello;
cedimentopereccessivaconcentrazionedelcaricoalpiede.
schemaT
o
possibilescaricodelpuntello;
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 107
4.5Puntellidisostegnosolaiebalconi
possibilesconnessionedeinodi.
TalicriticitsonorappresentateinFigura4.49eFigura4.50.
trave
c
a 1
puntello
2,3
2,3
Figura4.50 Criticitglobali:a)possibileribaltamento/instabilizzazionelaterale.Criticit
locali: 1) possibile scarico del puntello; 2) e 3) possibile sconnessione dei
nodi.
Dimensionamentodeglielementicritici
108 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.5Puntellidisostegnosolaiebalconi
4.5.5 Esempiodicalcolo
4.5.5.1
VerificapuntellamentodisolaioconschemaS
Siriportaatitolodiesempiolaverificadelpuntellamentodisostegnodiunsolaio
conleseguenticaratteristiche:
lucedelsolaioL=5.0m;
altezzainterpianoH=4.0m.
Peruninterassetraipuntellii=1.5m,dallaconsultazionedellatabella1scheda
STOPSB,risultaunapuntellaturadisostegnoconloschemaS3epuntelloinlegno
consezione13x13.
Verificadellatrave
Lasezione13x13inlegnoC16haleseguenticaratteristiche:
bxb=13cmx13cm sezione
A=169cm2 area
W=366cm3 moduloresistente
Jx=Jy=J=2380cm4 momentodinerzia
= J/A=3.75cmraggiogiratoredinerzia
Materiale:legnoC16
Classediservizio2
Classediduratadelcarico:lunga
fm,k=16MPa
fv,k=1.8MPa
Kmod=0.70
M=1.0
fm,d=Kmodfm,k/M=11.20MPa
fv,d=Kmodfv,k/M=1.26MPa
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 109
4.5Puntellidisostegnosolaiebalconi
Verificaditravesoggettaaflessioneetaglio(4.4.8.1.6e4.4.8.1.9,NTC2008).
Per lo schema S3, come detto al 4.5.3.4, il carico sulla trave di sostegno vale
q=QL/4=11.05.0/4=13.8kN/m
Dalla risoluzione dello schema statico di trave continua si ottengono le
caratteristichedellasollecitazione:
M=qi2/8 3.88kNm
V=0.625qi=12.94kN
M
3.88106
366103
m,d = =
d =1.5
V
2
=10.60MPa<fm,d=11.20MPa
1.512.94103
1302
=1.15MPa<fv,d=1.26MPa
VERIFICATO
VERIFICATO
Verificadelpuntone
Elementicompressi(instabilitdicolonna)(4.4.8.2.2,NTC2008).
Dalla risoluzione dello schema statico di trave continua si ottengono le
caratteristichedellasollecitazione:
N=qi1.25=13.81.51.25=25.9kN
H=4.0m altezza=lunghezzadelritto
Classediservizio2
Kmod=0.70
x=y=1
fc,0,k=17.0MPa
M=1.50 coefficienteparzialedisicurezzadelmateriale
fc,0,k=Kmodfc,0,k/M=7.9MPa
c,0,d=N/A=1.5MPa
leff,x=leff,y=Hx=4.00m lunghezzaliberadiinflessione
x=y=leff,x/=107 snellezza
E0.05=5360MPa
crit,c=2E0.052/leff,x2=4.64MPa
rel,c= fc,0,k /crit,c =1.31
c=0.2legnomassiccio
k=0.5(1+c(rel,c0.3)+rel,c2)=1.46
kcrit,c =1/ k + k2 2rel,c =0.475
c,0,d/(kcrti,cfc,0,d)=1.5/(0.4757.93)=0.40<1
VERIFICATO
110 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.5Puntellidisostegnosolaiebalconi
Nelcasodiimpiegodipuntellitelescopicimetallici,latabella2dellaschedaSTOP
SBriportalindicazione13x13E40[S3]riconfermandoquindilutilizzodellatrave
disostegnodidimensioni13x13,assiemeadunpuntellotelescopicoditipoE40e
loschemaS3.
Riguardoalpuntellotelescopico,lutilizzodiunpuntelloditipoE40assicurauna
portatadi30kN,compatibileconilcaricodiprogettodi25.9kN.
4.5.5.2
Verificapuntellamentodibalcone
luceL=2.0m
altezzadinterpianoH=4.0m
Per un interasse tra i puntelli i = 1.0 m, dalla tabella 3 della scheda STOP SB, si
ottienelindicazione13x13pertravedisostegnoepuntelloinlegno.
Verificadeltraversosuperiore
Verificaditravesoggettaaflessioneetaglio(4.4.8.1.6e4.4.8.1.9,NTC2008).
Lasezione13x13inlegnoC16halecaratteristicheprecedentementeillustrate.
Materiale:legnoC16
Classediservizio3
Classediduratadelcarico:lunga
fm,k=16MPa
fv,k=1.8MPa
Kmod=0.70
M=1.0
fm,d=Kmodfm,k/M=8.80MPa
fv,d=Kmodfv,k/M=0.99MPa
Ilcaricosullatravedisostegnovaleq=QL/2=13.62/2=13.6kN/m
Dalla risoluzione dello schema statico di trave continua si ottengono le seguenti
caratteristichedellasollecitazione.
M=
qi2
8
=1.70kNm
V=0.625qi=8.50kN
M
1.70106
366103
m,y,d = =
d =1.5
V
b
=4.6MPa<fm,d=8.80MPa
1.58.50103
1302
=0.75MPa<fv,d=0.99MPa
VERIFICATO
VERIFICATO
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 111
4.5Puntellidisostegnosolaiebalconi
Verificadelpuntone
Elementicompressi(instabilitdicolonna)(4.4.8.2.2,NTC2008).
Dalla risoluzione dello schema statico di trave continua si ottengono le
caratteristichedellasollecitazione:
N=qi1.25=17.0kN
Laverificasoddisfattainquantodeltuttoanalogaaquantoespostoal4.5.5.1,
econvaloridicaricosulpuntelloinferiorialcasogitrattato.
Nelcasodiimpiegodipuntellitelescopicimetallici,latabella4dellaschedaSTOP
SB riporta il riferimento a puntelli di classe D40 (il cui carico di utilizzo
indipendente dallestensione), in grado di assicurare una portata di 20 kN,
compatibileconilcaricodiprogetto.
4.5.5.3
VerificapuntellamentodisolaioconschemaT
Siriportaatitolodiesempiolaverificadelpuntellamentodisostegnodelsolaio
conleseguenticaratteristiche:
luceL=6.0m;
altezzadiinterpianoH=4.0m.
bxb=10x10cm sezione
A=100cm2 area
W=167cm3 moduloresistente
Materiale:legnoC16
Classediservizio2
Classediduratadelcarico:lunga
fm,k=16MPa
fv,k=1.8MPa
Kmod=0.70
M=1.0
fm,d=Kmodfm,k/M=11.20MPa
fv,d=Kmodfv,k/M=1.26MPa
112 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.5Puntellidisostegnosolaiebalconi
Ilcaricosuitraversivaleq=Qi=11.60.5=5.8kN/m
Dalla risoluzione dello schema statico di trave continua si ottengono le
caratteristichedellasollecitazione:
M=qit2/8=1.63kNm
V=0.625qit=5.44kN
M
1.63106
167103
m,d = =
d =1.5
V
2
=9.76MPa<fm,d=11.20MPa
1.55.44103
1002
=0.82MPa<fv,d=1.26MPa
VERIFICATO
VERIFICATO
Verificadeltraversosuperiore
Lasezione20x20inlegnoC16haleseguenticaratteristiche:
bxb=20x20cm sezione
A=400cm2 area
W=1333cm3 moduloresistente
Jx=Jy=J=13333cm4 momentodinerzia
= J/A=5.77cmraggiogiratoredinerzia
Materiale:legnoC16
Classediservizio2
Classediduratadelcarico:lunga
fm,k=16MPa
fv,k=1.8MPa
Kmod=0.70
M=1.0
fm,d=Kmodfm,k/M=11.20MPa
fv,d=Kmodfv,k/M=1.26MPa
L2=2.5m
q=Qit=11.61.5=17.4kN/m
Momentoetagliomassimivalgono:
Mmax=8.3kNm
Vmax=21.8kN
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 113
4.5Puntellidisostegnosolaiebalconi
8.3106
1333103
m,d = =
d =1.5
V
2
=6.22MPa<fm,d=11.20MPa
1.521.8103
2002
VERIFICATO
=0.82MPa<fv,d=1.26MPa
VERIFICATO
Verificadelpuntone
Le reazioni in corrispondenza degli appoggi allestremit e intermedi valgono
rispettivamente:
RA=RD=10.5kN
RB=RC=41.7kN
L1
L2
L1
Figura4.52 SchemastaticoperlaconfigurazioneT.
Notalageometriadelsistema,sicalcolalangolodiinclinazionedelpuntone:
=arctan(L1/H)=23.6
elalunghezzadellostesso:
Lp=H/cos =4.37m
Elementicompressi(instabilitdicolonna)(4.4.8.2.2,NTC2008)
Ilvaloredelcaricoagentesulpuntoneparia:
NB=RB/cos = 45.5kN
Materiale:legnoC16
x=y=1
Classediservizio2
fc,0,k=17MPa
Kmod=0.70
M=1.50 coefficienteparzialedisicurezzadelmateriale
fc,0,d=kmodfc,0,k/M=7.93MPa
114 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.5Puntellidisostegnosolaiebalconi
c,0,d=NB/A=1.14MPa
leff,x=leff,y=L=4.37m lunghezzaliberadiinflessione
x=y=L/=76 snellezza
E0.05=5360MPa
crit,c=2E0.052/leff,x2=9.22MPa
rel,c=rel,c= fc,0,k /crit,c =1.36
c=0.2 legnomassiccio
k=0.5(1+c(rel,c0.3)+rel,c2)=1.53
kcrit,c =1/ k + k2 2rel,c =0.45
c,0,d/(kcrit,cfc,0,d)=1.14/(0.457.93)=0.33<1
VERIFICATO
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 115
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
4.6 Centinaturainlegnodiarchievolte
4.6.1
Descrizioneefinalitdellopera
Lacentinaturadiarchievolteunastrutturadisostegnoligneaattaadevitareil
crollodiarchiovolteinmuraturadanneggiati.
Tipici segni di dissesto delle strutture sono le lesioni in chiave ed alle reni, cos
comeschematicamenteevidenziatonellaFigura4.53.
Figura4.53 Quadrofessurativotipicocheevidenzialapresenzadilesioniinchiaveealle
renidistruttureadarcooavolta.
Scopodelloperaconseguire,medianteunsistemadisostegno,iltrasferimento
del carico verticale dellarco/volta alla superficie di appoggio, eliminando nel
contempolaspintaorizzontaleversolespalle.InFigura4.54vieneschematizzato
leffettodiunoperadicentinatura.
116 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
(indicatoconsmnellaFigura4.55):finoadunmetrodilunghezzalastruttura
assimilabileadunarcomentre,sedidimensionimaggiori,adunavolta.
In Figura 4.55 sono evidenziati gli elementi caratterizzanti una centina a varco
aperto.
coprigiun
(tavoloni 5 x 20)
elemen della
cen na (bxb)
(bxb)
sae e (bxb)
traverso intermedio (bxb),
fasciato da 2+2 tavoloni 5x20
spessore
muratura (sm )
dormiente
(morale o tavolone)
Figura4.55 Elementicaratterizzantiunacentinaavarcoaperto.
4.6.2
Scelteprogettuali
Soluzioniprogettuali
soluzionecon3rittiperlucifinoa3m;
soluzionecon5rittiperlucida3a6m;
soluzionecon7rittiperlucida6a9m.
GlischemicosindividuatisonorappresentatiinFigura4.56.
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 117
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
Peragevolarelarealizzazionedelloperasistabilitaunadistanzanettatrairitti
di ciascuna centina di almeno 50 cm. La realizzazione di centine a 3 ritti risulta
piuttostocomplicataneicasidiarchiovolteconluceinferiorea1.3m:intalicasi
si suggerisce quindi di utilizzare la soluzione per passaggi aperti,
indipendentementedalleesigenzedifruibilitdeglistessi.
Al fine di ottimizzare limpiego dei materiali, i tre intervalli di luce sono stati
ulteriormentesuddivisicomeinTabella4.16.
Tabella4.16 Intervallidiluceammissibiliperciascunoschemadicentina.
Schema
3ritti
5ritti
7ritti
Campidiluceammessi
1.5m<L2.0m 2.0m<L3.0m
0m<L1.5m
3.0m<L4.5m 4.5m<L6.0m
6.0m<L8.0m
PARAMETRI DIMENSIONALI
0m<L3m
C1
C2
C3
A1
3m<L6m
A2
6m<L8m
A3
Figura4.56 ClassificazionedeglischemitipodellecentineprevistenellaschedaSTOPSV.
118 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
C1
A1
f/2
f
f/2
T
H
T
i
L
cen na chiusa
cen na aperta
Figura4.57 Carpenteriaperlecentinea3ritti;Lfinoa3m.
C2
A2
T
H
T
2i
cen na chiusa
cen na aperta
Figura4.58 Carpenteriaperlecentinea5ritti;Lda3a6m.
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 119
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
C3
A3
H
T
2i
cen na chiusa
cen na aperta
Figura4.59 Carpenteriaperlecentinea7ritti;Lda6a8m.
Inbasealleipotesiriportatenel3.1.1,sistabilitodiimpiegarelastessasezione
di forma quadrata per tutte le parti principali dellopera (saette, ritti, traversi
intermedideglischemiapertiedormientiperappoggiflessibili).Glialtrielementi
(traversi,coprigiuntie,nelcasodistrutturadiappoggiorigida,ildormiente)sono
realizzaticontavolonidisezione5x20cm.Ilsistemadisostegnodellevolteedegli
archicompletatodatavoleligneedisezione2.5x10cmconfunzionediappoggio
continuoallintradossodellestrutturemurarie.
4.6.2.2
Materiali
Legno
Ilmaterialeutilizzatoperloperaprovvisionaleillegno.Afavoredisicurezzanei
calcoli si considera un legno di bassa qualit, in particolare si fa riferimento alla
classeC16(perlecaratteristicheditalematerialesivedalaTabella3.4).
Siprevede,inoltre,cheglielementiligneipossanoessereespostialleintemperiee
pertantoperildimensionamentoassuntaunaclassediservizio3.
IlcoefficienteparzialedisicurezzarelativoalmaterialeMpostopariad1.5per
gli elementi principali (come ad esempio i ritti e le saette) e pari ad 1 per gli
elementisecondari(sivedail3.2.3.1).
Muratura
Siassumechelamuraturasiacostituitadaelementinaturalicaratterizzatidauna
scarsa resistenza a compressione e da malta di pessime caratteristiche
meccaniche.
120 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
Siassume,inoltre,unaresistenzaacompressionediprogettoperlamuraturapari
afbk=1.0N/mm2
4.6.3
Carichi
4.6.3.1
Condizionidicarico
Siipotizzaunaduratadelcaricoperloperaprovvisionalecompresafra6mesie
10anni,cuicorrispondeunaclassediduratalunga.
Per la classe di servizio 3 e la classe di durata lunga, per il legno massiccio, si
ricavaKmod=0.55(4.4.6,NTC2008).
4.6.3.2
Scenariodicarico
C
d
30
P
30
R
H
Figura4.60 Schemadicalcolodellecentine.
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 121
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
fbd
C
d
Figura4.61 Andamentodelletensionidicompressionenellasezioneinchiave.
Apartiredelvaloredellospessoreinchiave(d)sicalcolalacompressionemassima
inchiaveCperunospessorediunmetro,mediantelarelazione:
C=fbdd1000
Si considera che il valore dello spessore in chiave (d) sia correlato alla luce
dellarcosecondoleindicazionidiFuriozzietal.(2007).Talivalorisonoriportatiin
Tabella4.17.
Tabella4.17 Minimospessoreinchiavepergliarchiatuttosestoeperlevolteabotte
(trattodallatabellaMur.11diFuriozzietal.,2007).
L (m)
1.5
2.0
3.0
6.0
8.0
d (cm)
2.0
25
40
50
60
Lacomponenteverticale(P)delloscaricoallereni(R)sideducedallacondizionedi
equilibriodelleforzedelsemiarco(Figura4.60)mediantelarelazione:
P=Ctg(60)
Siadottaunvaloredicompressionesuciascunodeglinrittiparia2P/n.
Per semplificare e standardizzare quanto pi possibile le scelte progettuali e le
soluzioni realizzative, sono stati considerati diversi scenari di carico basati sulla
configurazioneadottata(Figura4.56),sudifferentivaloridilucedellarco/voltae
suduediversivaloridispessoredellamuratura(odelpiedritto)sm:
sm50cm:ingenererappresentativodicostruzioniordinarie;
50cm<sm100cm:ingenererappresentativodiedificimonumentali.
4.6.3.3
Calcolodellosforzonormalediprogettosuiritti
Il valore dello sforzo di compressione in chiave (C) viene calcolato, per una
profonditdiarco/voltadi1metro,mediantelarelazione:
C=fbdd1000
dovedlospessoreincorrispondenzadellachiave.Ilvaloredidsipuricavarein
funzionedellaluceLutilizzandoeinterpolandoivaloriinTabella4.18,validiper
gliarchiatuttosestoeperlevolteabotte.
122 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
InTabella4.18siriportano,inoltre,ivaloridellosforzodicompressioneCcalcolati
in funzione di diversi valori della luce L e della componente verticale (P) dello
scarico alle reni (R), che si deduce dalla condizione di equilibrio delle forze del
semiarcomediantelarelazione:
P=Ctg(60)
Tabella4.18 Valoridelminimospessoreinchiave(d)pergliarchiatuttosestoeperle
volteabotte(trattodatabellaMur.11diFuriozzietal.2007);ivaloridid
per L=1.5m e L=4.5m sono stati ricavati per interpolazione. Per ciascun
valorediLsiriportanoanchelosforzonormalemassimodicompressionein
chiave(C)elacomponenteverticale(P)delloscaricoallereni.
L (m)
1.5
2.0
3.0
4.5
6.0
8.0
d (cm)
20
25
40
45
50
60
C (kN/m)
100
125
200
225
250
300
P (kN/m)
173
217
346
390
433
520
Notoilvaloredellacomponenteverticaledelloscaricoallereni(P),sisupponeche
lo scarico verticale complessivo dellarco (o della volta), pari a 2P, sia assorbito
interamente dai ritti disposti in pianta secondo le configurazioni tipologiche
individuate nel precedente paragrafo: 3, 5 o 7 ritti per ogni fascia di 1 m di
profondit.
Dalla ripartizione del carico verticale 2P per il numero di ritti ipotizzato (n), si
calcola il valore dello sforzo normale agente su ciascun ritto N = 2P/n (Tabella
4.19)
Tabella4.19 Massimovaloredellosforzonormalediprogettosuiritti(kN).Siriportanoi
valoriperlesoleconfigurazionicalcolate.
N
(kN)
L max (m)
1.5
2.0
3.0
4.5
6.0
8.0
Numeroritti
permetrodiprofondit
3
5
7
115
144
231
156
173
148
4.6.4
Dimensionamento
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 123
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
Per le ragioni esposte nella parte relativa ai criteri generali, la sezione cos
dimensionatautilizzataancheperglialtrielementiprincipalidellopera.
4.6.4.1
Calcolodellosforzonormaleresistentedeiritti
Perlaverificadistabilitdeirittisiadottailmetododicuial4.4.8.2.2delleNTC
2008. Lo sforzo normale resistente di progetto per compressione parallela alla
fibratura(Nb,0,d)dellegnovale:
Nb,0,d=Akcrit,cfc,0,d
essendo:
A
lareadellasezionedelritto;
fc,0,d ilvalorediprogettodellaresistenzaacompressioneparallelaallafibratura
perillegnomassiccio;
kcrit,c il coefficiente di riduzione delle resistenza plastica della membratura
semplicementecompressa,lacuiespressione:
kcrit,c=
1
2
k+ k
2rel,c
I parametri ausiliari per determinare kcrit,c sono forniti dalle relazioni in Tabella
4.20.
Tabella4.20 Parametriausiliarierelativeformule.
Formula
k = 0.5 [1+ c (rel,c 0.3) + rel,c2 ]
Descrizione
c = 0.2
rel,c = (fc,0,k / c,crit)
fc,0,k = 17 N/mm2
c,crit = 2 E0.05 J /(A L eff2 )
E0.05 = 5.4 kN/mm2
J / A = b2 / 12
L eff
124 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
Tabella4.21 Snellezzarelativarel,c.
rel,c
10x10
13x13
15x15
18x18
20x20
sezione
(cmxcm)
1.0
0.6
0.5
0.4
0.3
0.3
1.5
0.9
0.7
0.6
0.5
0.5
2.0
1.2
1.0
0.8
0.7
0.6
2.5
1.5
1.2
1.0
0.9
0.8
3.0
1.9
1.4
1.2
1.0
0.9
3.5
2.2
1.7
1.4
1.2
1.1
L eff (m)
4.0
2.5
1.9
1.6
1.4
1.2
4.5
2.8
2.1
1.9
1.5
1.4
5.0
3.1
2.4
2.1
1.7
1.5
5.5
3.4
2.6
2.3
1.9
1.7
6.0
3.7
2.9
2.5
2.1
1.9
6.5
4.0
3.1
2.7
2.2
2.0
7.0
4.3
3.3
2.9
2.4
2.2
5.5
0.08
0.14
0.18
0.25
0.30
6.0
0.07
0.11
0.15
0.21
0.26
6.5
0.06
0.10
0.13
0.18
0.22
7.0
0.05
0.09
0.11
0.16
0.19
Tabella4.22 Coefficientediriduzionedellaresistenzaplasticakcrit,c.
kcrit,c
10x10
13x13
15x15
18x18
20x20
sezione
(cmxcm)
1.0
0.91
0.96
0.97
0.99
1.00
1.5
0.74
0.87
0.91
0.95
0.96
2.0
0.52
0.72
0.81
0.88
0.91
2.5
0.36
0.55
0.67
0.79
0.84
3.0
0.26
0.41
0.52
0.67
0.74
3.5
0.19
0.32
0.41
0.54
0.63
L eff (m)
4.0
0.15
0.25
0.32
0.44
0.52
4.5
0.12
0.20
0.26
0.36
0.43
5.0
0.10
0.16
0.21
0.30
0.36
Tabella4.23 SforzonormaleresistenteNb,0,d(kN).
N b,0,d
(kN)
sezione
(cmxcm)
10x10
13x13
15x15
18x18
20x20
1.0
57
101
137
200
249
1.5
46
92
128
191
239
2.0
32
76
114
178
227
2.5
22
58
93
159
209
3.0
16
43
73
135
185
3.5
12
33
57
110
157
L eff (m)
4.0
4.5
9.4
7.5
26
21
45
36
89
73
130 107
5.0
6.1
17
30
60
90
5.5
5.1
14
25
51
76
6.0
4.3
12
21
43
65
6.5
3.7
10.3
18
37
56
7.0
3.2
9.0
16
32
48
Nella Figura 4.62 si riporta il grafico con landamento dello sforzo normale
resistente dei ritti in legno di categoria C16 al variare della lunghezza libera di
inflessione. Nel 4.6.6.1 si riporta il calcolo della lunghezza libera di inflessione
deirittisostenentilecentine.
250
ELEMENTO
20x 20
200
ELEMENTO
18x 18
150
ELEMENTO
15x 15
100
ELEMENTO
13 x13
50
MORALE
10x 10
0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
Figura4.62 AndamentodellosforzonormaleresistenteNb,0,dalvariaredellalunghezza
liberadiinflessioneLeffdeiritti(legnoC16).
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 125
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
4.6.4.2
Valutazionedellalunghezzaliberadiinflessionedeiritti
Dimensionamentodeirittiasostegnodellevolte
Perleoperedicentinaturadellevoltesiimponeunvaloremassimodellinterasse
tra le centine pari ad 1 metro. A partire da tale valore e dalla luce della volta si
ricava lo sforzo normale di progetto agente sul ritto maggiormente sollecitato,
comedescrittoal4.6.3.2.
Perciascunasezioneutilizzabile(sezionicommercialiinTabella3.2),sidetermina
la massima lunghezza libera dinflessione tale per cui la sezione sia in grado di
resistereallosforzonormalediprogetto.
Mediante il metodo delle alignment charts, alla lunghezza libera dinflessione
vienefattocorrisponderelinterassemassimo(T)traitraversiaventifunzionedi
rompitratta.
Nel caso di centina aperta, il ritto centrale sostituito da due saette inclinate.
Come si dimostra al 4.6.6.2 le sezioni individuate per le configurazioni chiuse
rimangono valide anche per le configurazioni aperte, a condizione che langolo
dinclinazionedellesaetterispettoallaverticalesiainferiorea35.
4.6.4.4
Dimensionamentodeirittiasostegnodegliarchi
Verificadeitraversi
126 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
allinflessione dei ritti da parte della coppia di traversi (Fd) determinabile dalla
seguenterelazione,validaperlegnomassiccio:
N
F= d incuiNdlosforzonormalesuiritti(Piazzaetal.,2005).
80
Atitolocautelativo,siassumecomesforzonormaleagentesuirittiilcaricoultimo
dellelemento 20x20 cm e, come lunghezza libera di inflessione dei traversi, il
massimointerassetrasversalepossibiletrairitti,paria1.5m(casodicentinaa5
ritticonvarcodiluceparia6m).
Pertalevaloredisforzonormale,itraversisonosempreverificati.
4.6.5
Esempiodicalcolo
elementi15x15: Leff2.0m
elementi18x18: Leff3.4m
elementi20x20: Leff4.3m
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 127
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
25 0
ELEMENTO
20x 20
20 0
ELEMENTO
18x 18
15 0
Nd = 115 kN
ELEMENTO
15x 15
10 0
ELEMENTO
13x 13
50
MORALE
10x 10
0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
Figura4.63 Confronto tra lo sforzo normale di progetto per uno schema di centina di
voltaatrerittiametroconlucefinoa1.5melaresistenzadeiritti(legno
C16).
DallaTabella4.24possibiledesumerelinterassemassimotraitraversitaleda
garantireuncorrettovaloredellalunghezzaliberadiinflessione:
Tabella4.24 Interassemassimotraitraversicompatibileconilvaloredellalunghezza.to
Leff
INTERASSETRAVERSI5X20(T)(m)
(m)
1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0 4.5 5.0 5.5 6.0
10x101.101.602.102.60 3.10 3.60 4.10 4.60 5.10 5.60 6.10
13x131.251.762.272.77 3.27 3.77 4.28 4.78 5.28 5.78 6.28
SEZ.
15x15 1.421.942.452.96 3.47 3.97 4.48 4.98 5.48 5.98 6.49
(cmxcm)
18x18 1.762.322.863.39 3.91 4.43 4.94 5.45 5.96 6.47 6.97
20x20 2.052.663.223.77 4.31 4.84 5.37 5.89 6.40 6.92 7.43
128 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
Tabella4.25 Tabellaperildimensionamentodellecentinedellevolteabotte(legnoC16).
Numeroritti
permetrodi
profondit
Luce
Sezioneritti
(cmxcm)
Interassemassimo
traversiTmax
L 1.5m
L 1.5m
L 1.5m
1.5m<L 2.0m
1.5m<L 2.0m
2.0m<L 3.0m
3.0m<L 4.5m
3.0m<L 4.5m
4.5m<L 6.0m
4.5m<L 6.0m
6.0m<L 8.0m
6.0m<L 8.0m
15x15
18x18
20x20
18x18
20x20
20x20
18x18
20x20
18x18
20x20
18x18
20x20
1.5m
2.5m
3.0m
1.5m
2.0m
1.0m
1.5m
2.0m
1.0m
2.0m
1.5m
2.0m
Verificadeitraversi
Laverificadeitraversi,costituitida2tavolonididimensioni5x20,vieneeffettuata
nellipotesi che essi funzionino come contrasto dellinflessione derivante
dallinstabilitdeiritti.Losforzonormalesuitavoloni(Fd),generatodallazionedi
contrastoallinflessionedeirittidapartedellacoppiaditraversi,determinabile
dallaseguenterelazione,validaperlegnomassiccio:
N
F= d
80
doveNdlosforzonormalesuiritti.
A titolo cautelativo si assume come sforzo normale agente sui ritti il carico di
collasso di progetto dellelemento 20x20 e come lunghezza libera di inflessione
deitraversiilmassimointerassetrasversalepossibiletrairittiparia1.5m.
Losforzonormaleagentesulsingolotraversorisulta:
1 Nb,0,d
Fd,1 =
2
1 249
80
80
=1.56kN
Lo sforzo normale resistente del singolo traverso 5x20 si calcola con lusuale
procedura:
c,crit =
rel,c =
2 E0.05 J
AL2
fc,0,k
c,crit
2 5400
200503
12
2
502001500
17.0
4.94
=4.94N/mm2tensionecriticaeuleriana
=1.85snellezzarelativadeltraverso
kcrit,c =
1
2
k+ k
2rel,c
1
2.37+ 2.372 1.852
=0.26coefficientediriduzione
502000.266.23
1000
=16.2kN>Fd,1=1.56kN
VERIFICATO
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 129
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
Dimensionamentodeirittiasostegnodegliarchi
Siapergliarchidispessorefinoa0.5mcheperquellispessifinoadunmetro,le
sollecitazioni agenti sulle centine di sostegno risultano al pi pari alla met di
quellecalcolateperlevolte(Tabella4.26).
Tabella4.26 Massimovaloredellosforzonormalediprogettosuirittiasostegnodivolte.
N
(kN)
L max (m)
1.5
2.0
3.0
4.5
6.0
8.0
Numeroritti percentina
3
5
7
58
72
115
78
87
74
LuceL
(m)
L1.5m
L1.5m
L1.5m
L1.5m
1.5m<L2.0m
1.5m<L2.0m
1.5m<L2.0m
1.5m<L2.0m
2.0m<L3.0m
2.0m<L3.0m
2.0m<L3.0m
3.0m<L4.5m
3.0m<L4.5m
3.0m<L4.5m
3.0m<L4.5m
4.5m<L6.0m
4.5m<L6.0m
4.5m<L6.0m
4.5m<L6.0m
6.0m<L8.0m
6.0m<L8.0m
6.0m<L8.0m
6.0m<L8.0m
Sezioneritti
(cmxcm)
13x13
15x15
18x18
20x20
13x13
15x15
18x18
20x20
15x15
18x18
20x20
13x13
15x15
18x18
20x20
13x13
15x15
18x18
20x20
13x13
15x15
18x18
20x20
AltezzadiimpostaH
(m)
2.5m
3.5m
5.0m
6.0m
2.0m
3.0m
4.5m
5.5m
1.5m
3.0m
4.0m
1.5m
2.5m
4.5m
5.0m
1.5m
2.5m
4.0m
5.0m
2.0m
2.5m
4.0m
5.5m
130 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
Tabella4.28 Tabelladidimensionamentocentineperarchidispessorecompresotra0.5
e1.0m.
Numeroritti
LuceL
(m)
Sezioneritti
(cmxcm)
L1.5m
L1.5m
L1.5m
L1.5m
1.5m<L2.0m
1.5m<L2.0m
1.5m<L2.0m
1.5m<L2.0m
2.0m<L3.0m
2.0m<L3.0m
2.0m<L3.0m
3.0m<L4.5m
3.0m<L4.5m
3.0m<L4.5m
3.0m<L4.5m
4.5m<L6.0m
4.5m<L6.0m
4.5m<L6.0m
4.5m<L6.0m
6.0m<L8.0m
6.0m<L8.0m
6.0m<L8.0m
6.0m<L8.0m
13x13
15x15
18x18
20x20
13x13
15x15
18x18
20x20
15x15
18x18
20x20
13x13
15x15
18x18
20x20
13x13
15x15
18x18
20x20
13x13
15x15
18x18
20x20
Interassetrai
travesiT
(m)
2.0m
3.0m
4.0m
4.5m
1.5m
2.5m
3.5m
4.0m
1.0m
2.0m
2.5m
1.0m
2.0m
3.5m
3.5m
1.0m
2.0m
3.0m
3.5m
1.5m
2.0m
3.0m
4.0m
Verificadiunacentinaavarcochiuso
Atitolodesempiosieffettualaverificadiunacentinaa5rittiavarcochiusodi
luce pari a 4.5 m. Per una centina di tali dimensioni la scheda STOPSV prevede
limpiegodimorali20x20bloccatidatraversi20x20adinterassedi2.0m.
Lo sforzo di compressione sulla chiave della volta (d = 45 cm) agente su uno
spessoremurariodiunmetrovale:
C=1/2fbdd1000=0.51.04501000=225kN/m
Lacomponenteverticaledelloscaricoallerenirisulta:
P=Ctg(60)=2251.732=390kN/m
Lo sforzo normale di progetto agente sui 5 ritti posti a sostegno dello spessore
unitariodivoltasicalcolain:
N=2P/n=2390/5=156kN
Ilmomentodiinerziadellacoppiaditraversi5x20vale:
JT=2bH3/12=25203/12=6666.7cm4
Ilmomentodiinerziadeiritti20x20risulta:
JC=bH3/12=20203/12=13333.3cm4
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 131
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
K=
C.A.
=2
Jc i
13333.3 100
=2
=2.0
200
6666.7
T JT
T.A.
1.6G2 +8.0G+7.5
2G+7.5
1.62.02 +8.02.0+7.5
=1.61
22.0+7.5
Leff=kT=1.612.0=3.22m
Latensionecriticaeulerianadeirittirisulta:
c,crit =
2 E0.05 J
AL2
2 5400
204
12
2
202 322
=17.13N/mm2
Lasnellezzarelativadeirittivale:
rel,c =
fc,0,k
c,crit
17.0
17.13
=0.99snellezzarelativadeltraverso
Ilcoefficienteausiliariokcoscalcolato:
1
Ilcoefficientediriduzionedellaresistenzaplastica:
kcrit,c =
1
2
k+ k
2rel,c
1
1.06+ 1.062 0.992
=0.695
Losforzonormaleresistente,infine,siquantificain:
Nb,0,d =Akcrit,c fc,0,d =2002000.6956.23=173kN>Fd,1=156.0kN
VERIFICATO
132 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
4.6.6 Approfondimentiteorici
4.6.6.1
Determinazionedellalunghezzaliberadinflessione
Unaesemplificazionedelloschemadicalcolodaimpiegareperladeterminazione
della lunghezza libera di inflessione dei ritti nel piano longitudinale delle volte
riportatainFigura4.64.
L=KT
eff
A
Traverso:
n.25x20
i =1m
i =1m
T
B
i =1m
Figura4.64 Sezionelongitudinaledellastrutturadisostegnodellavolta.
ComesievincedallaFigura4.64,lelementovincolatopidebolmenteiltrattodi
rittodiestremitcompresotraduetraversiintermedi.Denominatigliestremidi
talerittoconlelettereAeB,senedeterminanoiparametridirigidezza(GAeGB)
attraversoleseguentiespressioni:
EJ
T
GA =
EJ
i
C.A.
EJ
T
GB =
EJ
i
C.B.
J
T
=
J
i
T.A.
J
T
=
J
i
T.B.
C.A.
T.A.
C.B.
T.B.
doveidifferentipediciindicano:
A
riferimentoaiparametricaratteristicidelnodoA;
riferimentoaiparametricaratteristicidelnodoB;
C.A. riferimentoallecolonnecheconvergononelnodoA;
C.B. riferimentoallecolonnecheconvergononelnodoB;
T.A. riferimentoalletravicheconvergononelnodoA;
T.B. riferimentoalletravicheconvergononelnodoB;
edove:
E
modulodiYoung;
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 133
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
momentodinerzia;
interassetraitraversi(Figura4.64);
interasselongitudinaletrairitti(Figura4.64);
coefficiente pari a 1.0 nel caso di incastro di estremit, 0.75 nel caso di
cernierae0.50nelcasodiestremolibero.
Sinotiche,incasoditraviarigidezzanulla,sivaversoilvincolocerniera,incaso
di travi infinitamente rigide, si va verso il vincolo incastro. Nel primo caso la
lunghezza libera di inflessione nel telaio a nodi spostabili infinita, nel secondo
casopariallinterassetraitraversi.
EsplicitandoicoefficientialnodoA,siha:
J
T
GA =
J
i
C.A.
Jc i
T JT
T.A.
bH3
12
=2
5203
12
=6666.7cm3
Linterasselongitudinaletrairitti(i)paria100cm.
In Tabella 4.29 sono riportati i valori dei coefficienti GA e GB. Si noti che la
condizione pi sfavorevole per il calcolo della lunghezza libera di inflessione
datadalcasodiminorerapportotrarigidezzadeitraversieritti,ciopermontanti
20x20bloccatidatraversiadinterassediunmetro.IntalecasoicoefficientiGAe
GBassumonovaloreparia4.0,cuicorrispondeunalunghezzaliberadiinflessione
pariacircaildoppiodellinterassetraitraversi.
Tabella4.29 CoefficientiGAeGB(GA=GB)perrittidiestremitinposizioneintermedia.
INTERASSETRAVERSI5X20(T)INm
SEZIONE
(cmxcm) 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0 4.5 5.0 5.5 6.0 6.5 7.0 7.5 8.0
10x10 0.25 0.170.130.100.08 0.07 0.06 0.06 0.05 0.05 0.04 0.04 0.040.030.03
13x13 0.71 0.480.360.290.24 0.20 0.18 0.16 0.14 0.13 0.12 0.11 0.100.100.09
15x15 1.27 0.840.630.510.42 0.36 0.32 0.28 0.25 0.23 0.21 0.19 0.180.170.16
18x18 2.62 1.751.311.050.87 0.75 0.66 0.58 0.52 0.48 0.44 0.40 0.370.350.33
20x20 4.00 2.672.001.601.33 1.14 1.00 0.89 0.80 0.73 0.67 0.62 0.570.530.50
Dalla consultazione della alignment chart (Figura 4.65) per i telai a nodi
spostabili,oppureapplicandounadelleduerelazioniadessaequivalenti,siricava
la lunghezza libera di inflessione del ritto di estremit posto in posizione
intermediaperdifferenticondizionidivincoloagliestremi:
134 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
36
K
= K
6 GA +GB
tg
GA GB
dacuisiricavaapprossimativamenteilvaloredelcoefficientediamplificazione(K)
perladeterminazionedellalunghezzaliberadinflessionedeirittidiestremitin
posizioneintermedia:
K=
GA +GB +7.5
36
K
= K
12G
tg
G2
e:
K=
1.6G2 +8.0G+7.5
2G+7.5
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 135
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
interassetraversi5X20(T)in m
2.5 3.0 3.5 4.0 4.5 5.0 5.5
1.04 1.03 1.03 1.02 1.02 1.02 1.02
1.11 1.09 1.08 1.07 1.06 1.06 1.05
1.19 1.16 1.14 1.12 1.11 1.10 1.09
1.36 1.30 1.26 1.23 1.21 1.19 1.18
1.51 1.44 1.38 1.34 1.31 1.28 1.26
Tabella4.31 Lunghezzaliberadiinflessione(Leff)inmetrideirittidiestremitinposizione
intermedia
Lunghezzaliberadi
inflessioneLeff 1.0 1.5 2.0
10x10 1.10 1.60 2.10
13x13 1.25 1.76 2.27
sezione
15x15 1.42 1.94 2.45
(cmxcm)
18x18 1.76 2.32 2.86
20x20 2.05 2.66 3.22
interassetraversi5X20(T)inm
2.5 3.0 3.5 4.0 4.5 5.0 5.5
2.60 3.10 3.60 4.10 4.60 5.10 5.60
2.77 3.27 3.77 4.28 4.78 5.28 5.78
2.96 3.47 3.97 4.48 4.98 5.48 5.98
3.39 3.91 4.43 4.94 5.45 5.96 6.47
3.77 4.31 4.84 5.37 5.89 6.40 6.92
4.6.6.2
Equivalenzatraschemiacentinaapertaeschemiacentinachiusa
I sistemi a varco aperto sono dimensionati allo stesso modo di quelli a varco
chiuso.Lasceltarisultacautelativainquantosialincrementodilunghezzalibera
di inflessione che la meno efficiente trasmissione dello sforzo normale dovuti
allinclinazionedellesaettesonocompensatidallariduzionedisforzonormaledi
progettoagentedovutaallapresenzadiunmaggiornumerodiaste(2inclinateal
postodiunaverticale).
Diseguitosiriportaladimostrazionediquantoaffermato.
Le
N'
L'e
Figura4.66 Schemadicalcolodellesaetteperschemiapassaggioaperto.
Con riferimento alla Figura 4.66, si calcola landamento del carico di rottura
dellastacompressaalvariaredellasolainclinazione.
Si rappresentano senza apice le grandezze caratterizzanti lasta in posizione
verticaleeconlapicequellerelativeallastainclinata.Alvariaredellinclinazione
136 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
Le
cos
Latensionecriticaeuleriana(c,crit)siriducepertantoa:
'c,crit =
2 E0.05 J
2
AL'e
=c,crit cos2
doveE0.05,JeAsonorispettivamentemoduloelasticocaratteristico(frattile5%),il
momentodinerziaelareadellasta.
Lasnellezzarelativa(rel,c)risulta:
'rel,c =
fc,0,k
'c,crit
1
rel,c
cos
e,diconseguenza:
1
1
1
1
1+c 'rel,c 0.3 +'rel,c = 1+c
'rel,c 0.3 +
'
2
2
cos
cos rel,c
1
k'crit,c =
'
'2 '2
k + k rel,c
k' =
IlsignificatodiciascunsimboloriportatoinTabella4.20.
IlrapportoRtraicoefficientidiriduzionedellaresistenzaplasticavale:
2 2
k'crit,c k + k rel,c
R= =
kcrit,c '
'2 '2
k + k rel,c
equindi,sostituendo,siha:
NR,d=RNR,d=2RNdcos
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 137
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
LacondizionedicollassodelleasteinclinatesiraggiungequandoNR,d<Ndossia:
N'R,d
N'd
=2R cos
= 10
1,8
= 20
1,6
1,4
= 30
N'R,d/N'd
1,2
= 35
1,0
= 40
0,8
0,6
= 50
N
0,4
Leff
0,2
Leff
= 60
0,0
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
rel,c
Figura4.67 AndamentograficodelrapportoNR,d/Ndtralosforzonormaleresistentee
quelloagentediprogettoperlesaettealvariaredelparametrodisnellezza.
ComesivededallaFigura4.67,finoadinclinazionidi35ildimensionamentodelle
saetterisultacautelativo,aldisopradei60risultasemprenonverificatoetra35
e 60 la verifica dipende dalla snellezza dellasta verticale: pi essa aumenta e
minorelinclinazioneconsentita.
Assunto35qualeangolodiinclinazionesicuroperlesaetteinseriteinschemia
passaggioaperto,siindicalacondizionegeometricadiammissibilitdellesaette
(essendoHlaltezzadiimpostadellacentinaeLlaluce):
H>
2tg
138 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.6Centinaturainlegnodiarchievolte
H (m)
L
0
0
4
L (m)
Figura4.68 Individuazionedellealtezzediimposta(H)compatibiliconschemidicentina
apassaggioaperto.
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 139
4.7Tirantaturaconfuniinacciaio
4.7 Tirantaturaconfuniinacciaio
4.7.1
Descrizioneefinalitdellopera
a)
b)
c)
spanciamento
necessariocheloperaabbialacapacitditrasferireleazionisismicheorizzontali
della parete da presidiare alla rimanente parte della struttura, ridistribuendole
secondocomponentiditrazionelungoitiranti.
140 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.7Tirantaturaconfuniinacciaio
4.7.2
Scelteprogettuali
4.7.2.1
Soluzioniprogettuali
Perleopereditirantaturasonostateindividuatedellesoluzionibasatesullescelte
progettualiriportateneldiagrammadiflussoinFigura4.72.
Leconfigurazionisidistinguonoinnanzituttoperlapresenzaomenodielementi
rigididispostiorizzontalmente(traversi).Lasceltadiutilizzareunaconfigurazione
con traversi legata alla possibilit di poter disporre gli stessi con un passo
verticale maggiore rispetto a quanto avviene con i soli cavi. Questa soluzione
consente di installare un numero minore di ritegni, ma pu presentare maggiori
difficoltoperativelegateallaposainoperadeitraversi.
Si distinguono inoltre le opere di ritegno poste su edifici di buona fattura
(murature di buona qualit) o edifici con murature di mediocre qualit. Nel
primocasopossibileancorareicavidirettamenteaimuriportantiortogonalialla
parete da presidiare; nel secondo caso, invece, necessario coinvolgere lintera
struttura(chiusurasufacciataopposta),ounasuaparteconsistente(chiusurasu
murodispina).
Infine, nel caso di opera di ritegno con cavi e traversi si deve verificare quali
elementi strutturali fanno da contrasto allazione del tirante; necessario
consideraredueconfigurazionidifferenti,asecondacheiltirosiacontrastatoda
elementistrutturaliorizzontali(solai)oelementiverticali(pareti).
Con le specifiche sopra riportate si individuano le configurazioni rappresentate
nellultimarigadellaFigura4.72.
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 141
4.7Tirantaturaconfuniinacciaio
Configurazioni
Solo cavi
muratura qualsiasi
chiusura su
facciata
opposta
Traversi e cavi
muratura di buona
qualit
chiusura su
muro di
spina
ancoraggio
su parete
ortogonale
muratura qualsiasi
contrasto
con pareti
ortogonali
alla facciata
muratura di buona
qualit
contrasto
con
orizzontamenti
ancoraggio
su parete
ortogonale
Figura4.72 Diagrammadiflussoperladefinizionedelleconfigurazionibasedeglischemi
deitiranti.
LespecificheperogniconfigurazionesonoriportateinFigura4.73.
CE
CINTURAZIONE
TOTALE ESTERNA
TL
Possibilit di avvolgimento
completo
Larghezza pareti da
contenere non molto estese
CP
CINTURAZIONE
PARZIALE PASSANTE
TI
CV
CINTURAZIONE
VINCOLATA
TRAVERSO CON
TIRANTATURA DIFFUSA
INTERNA PASSANTE
TV
TRAVERSO CON
TIRANTATURA
LATERALE ESTERNA
TRAVERSO CON
TIRANTATURA
LATERALE VINCOLATA
Figura4.73 Configurazioniindividuateperleopereditirantatura.
4.7.2.2
Materiali
Per lopera provvisionale si utilizzano cavi a trefolo con i rispettivi elementi per
lassemblaggio(adesempioredancia,tenditore,grillo),profiliinacciaioemoraliin
legno.
Perlecaratteristicheditalimaterialisivedail3.2.3.
In base alle ipotesi riportate nel 3.1.1, si stabilito di impiegare elementi in
legnodallasezionediformaquadrata.
142 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.7Tirantaturaconfuniinacciaio
Schemadicalcolo
Perilcalcolodeitraversi,qualoraprevisti,siutilizzaunoschemastaticoditrave
continua su 2 o pi appoggi, in base alla configurazione adottata. Gli appoggi
corrispondono ai tiranti. La trave soggetta ad un carico uniforme e distribuito
cherappresentalaspintadellapareteduranteunsisma(Figura4.74).
Per i ritti verticali, utilizzati per trasferire gli sforzi dalla muratura ai cavi o ai
traversi,siusaunoschemaditravecontinuasupiappoggiaiqualicorrispondono
leintersezioniconitraversi.
q
Figura4.74 Schemastaticoperildimensionamentodeitraversiedeiritti.
4.7.3
Carichieazioni
4.7.3.1
Condizionidicarico
Nelcalcolodelloperaprovvisionalesiconsideranoletipologiedicaricoriportate
in Tabella 4.32. Nella stessa tabella sono riportate anche le classi di durata dei
carichi (da utilizzare nelle verifiche degli elementi in legno). Trattandosi di
unopera provvisionale si assume una vita nominale non superiore a 10 anni
(2.4.1,NTC2008).
Tabella4.32 Condizionidicaricoutilizzateeduratadeicarichi.
Descrizione
Pesistrutturali(G1)
Permanentiportati(G2)
Variabili(Q)
Azionesismica(E)
Classedidurata(durata)
Lunga(6mesi 10anni)
Lunga (6mesi 10anni)
Media(1settimana 6mesi)
Istantaneo
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 143
4.7Tirantaturaconfuniinacciaio
4.7.3.2
Carichi
Lopera provvisionale soggetta allazione derivante dal peso dei solai e quello
dellapareteinmuratura.
Le definizioni dei carichi e delle azioni sono le stesse utilizzate per i puntelli di
ritegno(4.2.3).
4.7.3.3
Scenaridicarico
Alfinedisemplificarequantopipossibilelescelteprogettualiedistandardizzare
lesoluzioni,sidecisodidefiniredegliscenaridicaricodiriferimentosimiliper
ciascunaconfigurazioneindividuata.
Inparticolare,sonostateconsiderateparetidispessorefinoa60cmeda60a100
cm;talivalorisiritengonorappresentativisiadicostruzioniordinariechediopere
monumentali.Perpoterridurrequantopipossibilelesezionidautilizzarenelle
opere,sisceltodiprendereinconsiderazionepiintervalliperlospessoredella
muratura,ovverofinoa40,60,80,100cm.
Il dimensionamento stato effettuato con riferimento ad un edificio di 3 piani
aventepesodipianoedinterpianocostanti.
Lazione orizzontale stata calcolata ipotizzando che a ciascuna tirantatura
(insieme di traverso e cavi di ritenuta) competa una porzione di muratura di
altezzaparialpassoverticaletraletirantature(z)edilarghezzapariallalarghezza
della parete da presidiare (L). Inoltre, per ciascun piano si considerata una
porzionedisolaiodilunghezzapariaLsolaio=2.5milcuipesostatoconsiderato
comedistribuitosullaltezzadinterpiano(Figura4.75).
Intaliipotesisihacheilpesodelpiano mo(Wj)incombinazionesismicavale:
Wj =W=20
kN
kN
zsm L+ 2.6+3.0+0.32.0 2 2.5mL= 20zsm +15.5 LkN
3
m
m
dovesmlospessoredellaparetemuraria(inm),Llalunghezzadellafacciata(in
m),zilpassoverticale(inm)traciascunaoperaditirantatura.
144 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.7Tirantaturaconfuniinacciaio
Lazionesismicaadognipianocalcolatainaccordoal4.2.3.5etenendoconto
delleaccelerazionidefiniteperogniclasseprestazionale(Tabella3.1).
4.7.4
Dimensionamento
4.7.4.1
Dimensionamentodeglielementicritici
cinturazioniconfunedacciaio:configurazioniCE,CPeCV;
traversocontirantaturalaterale:configurazioniTL,TV;
tirantaturadiffusainternapassante:configurazioneTI.
Diseguitosipresentanoicriterididimensionamentoperciascungruppo.
Cinturazioniconfunedacciaio:configurazioniCE,CPeCV
LeconfigurazioniCE,CPeCVsonoschematizzateinFigura4.76.
funi
i
f
z
legno
Icavisonodimensionatipercontrastarelazionederivantedalcinematismofuori
piano della parete da presidiare, durante un evento sismico. Tale azione viene
trasferitaaicavimediantedeirittiinlegno.
Le soluzioni sono state preprogettate considerando due valori per il passo
verticale tra i cavi (z = 1 e 2 m), tre differenti altezze dinterpiano (hint=3, 4, e
5m), tre differenti larghezze della parete da presidiare (L = 5, 7 e 10 m) e tre
differentiinterassitrairittiverticali(i=1,1.5e2m).
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 145
4.7Tirantaturaconfuniinacciaio
Perleconfigurazioniacinturazioneparziale(CPeCV)stata,inoltre,definitala
distanza minima di risvolto del cavo, misurata a partire dal cuneo di rispetto. A
causa della ridotta resistenza degli ancoraggi, bene evitare la realizzazione di
cinturazioniparzialisuedificiinmuraturainpietramedisordinato(ciottoli,pietre
ecc.)omuraturaaconcisbozzaticonmaltadicattivaqualit.Seilcavovienefatto
passareattraversounforocreatoappositamentenellaparete(foropassante)ose
ilcavovieneancoratomediantepiastraetasselli,necessariochelaporzionedi
paretesucuicisiancorasiaincalcestruzzooinblocchilapideibensquadraticon
buoningranamento.
Traversocontirantaturalaterale:configurazioniTL,TV
LeconfigurazioniTLeTVsonoschematizzateinFigura4.77.
i
traverso in acciaio
f
z
z
ran te
passan te [TL]
o vincolato [TV]
Figura4.77 SchemaconfigurazioniTLeTV.Ilpresidiodellapareteaffidatoatraversi
costituiti da profili in acciaio o travi in legno, vincolati a loro volta da cavi
postialleestremitdellaparetestessa.Ladiffusionedeglisforzigarantita
darittiverticaliinlegno.
ItraversisonocostituitidaprofiliditipoHEAinacciaioS275(Tabella3.9)chesono
statidimensionatipertaglioeflessionetenendoinconsiderazionecherisultanodi
classe1perflessionesemplice(4.2.4.1.2,NTC2008).
I cavi sono dimensionati per trattenere i traversi e,dunque, contrastare lazione
derivante dal cinematismo fuori piano della parete da presidiare durante un
eventosismico.
Le soluzioni sono state preprogettate considerando tre valori per il passo
verticale tra i cavi (z = 1.5, 3 e 4 m), due differenti larghezze della parete da
presidiare(L=5e7m)etredifferentiinterassitrairittiverticali(i=1,1.5e2m).
Perleconfigurazioniatirantaturalateralevincolata(TV)statainoltredefinitala
distanzaminimadirisvoltodelcavo,misurataapartiredalcuneodirispetto.Dato
cheilcavovieneancoratomediantepiastraetasselli,necessariochelaporzione
diparetesu cuicisiancorasiaincalcestruzzooinblocchilapideibensquadrati
conbuoningranamento.
146 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.7Tirantaturaconfuniinacciaio
Tirantaturadiffusainternapassante:configurazioneTI
LaconfigurazioneTIschematizzatainFigura4.78.
i
traverso in acciaio
f
a
b
rante
passante a
ridossosolaio
I traversi sono costituiti da due profili accoppiati di tipo UPN in acciaio S275
dimensionatiataglioeflessionetenendoinconsiderazionecherisultanodiclasse
1perflessionesemplice(4.2.4.1.2,NTC2008).
propostaanchelasoluzionecontraversiinlegnomassiccio.
I tiranti sono dimensionati per trattenere i traversi e dunque per contrastare
lazionederivantedalcinematismofuoripianodellaparetedapresidiaredurante
uneventosismico.Essivannoposizionatiallintradossooallestradossodeisolaiin
modochelorizzontamentofungadacontrastoaltirodeicavi.Pertalemotivoil
passoverticaletraitraversipostopariallaltezzainterpiano.
Lazionedovutaallaparetedapresidiaretrasferitaaicavidairittiinlegno.
Lesoluzionisonopreprogettateconsiderandotrevaloriperlaltezzadinterpiano
(hint=3,4e5m)etredifferentiinterassitrairittiverticali(i=1,1.5e2m).
4.7.4.2
Dimensionamentodeglielementiperlassemblaggioedegliancoraggi
Glielementiperlassemblaggiodelloperaprovvisionalesonostatidimensionatiin
basealtirodieserciziodiciascuncavo.Lacorrispondenzatracaviedelementidi
assemblaggioriportatanellaTabella4.33enellaTabella4.34.
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 147
4.7Tirantaturaconfuniinacciaio
Tabella4.33 Coordinamentocaviedelementidiassemblaggio.
Cavo di acciaio tipo
S10 Zn
Redancia
zincata RL
Morsetto
tipo CAV
Tenditore
tipo O-O
Tenditore
tipo II B
Diametro
(mm)
Portata
(t) (**)
(C.S. = 2.5)
12
14
16
18
20
22
24
Dimensioni
Marcatura
Filettatura
ISO
Filettatura
A
ISO
(mm)
WLL(*)
A
(mm)
WLL(*)
3.52
12 A18
marchiati 13
M22
A27
22
2.00T o 2 T
26
3.25T o 3 1/4T
4.78
16 A23.5
marchiati 14
M24
A30
26
3.25T o 3 1/4T
31
4.75T o 4 3/4T
6.24
16 A23.5
marchiati 16
M27
A33
26
3.25T o 3 1/4T
31
4.75T o 4 3/4T
7.92
20 A29.5
marchiati 18
M33
A36
31
4.75T o 4 3/4T
36
6.50T o 6 1/2T
9.76
20 A29.5
marchiati 19
M36
A39
36
6.50T o 6 1/2T
36
6.50T o 6 1/2T
11.78
22 A32
marchiati 22
M39
A45
8.50T o 8 1/2T
24 A35
marchiati 26
A52
6.50T o 6 1/2T
-
43
14.02
36
-
43
8.50T o 8 1/2T
(*) WWL il codice stampigliato sugli elementi. Qualora non si disponga di elementi con WWL stampigliato uguale a quello riportato
in tabella, possibile usare elementi con WWL maggiore.
(**) i dati riportati fanno riferimento al catalogo TECI 2009. tuttavia sempre possibile impiegare funi ed accessori di altre case
purch di prestazioni non inferiori a quelle indicate in tabella.
grillo
particolare 6b
golfare femmina
barra
piastra
rettangolare
diametro
dimensioni
(cm x cm)
tasselli
angolare a
lati uguali
12 -14
A26
Filettatura
WLL (*)
ISO
M30
3.25T o 3 1/4T
3.6T
16 - 18
A31
4.75T o 4 3/4T
M36
5.1T
36
20
A36
6.50T o 6 1/2T
M42
7.0T
42
WLL (*)
30
50 x 35
15
20
(*) WWL il codice stampigliato sugli elementi. Qualora non si disponga di elementi con WWL stampigliato uguale a quello
riportato in tabella, possibile usare elementi con WWL maggiore.
Gliancoraggideicavi,quandoeffettuaticonpiastre,sonorealizzatimedianteun
elemento piano in acciaio spesso 10 mm, fissato alla parete perpendicolare a
quella da presidiare tramite tasselli di tipo meccanico. Il dimensionamento della
piastraeffettuatotenendoinconsiderazionesiagliinterassiminimitraitasselli
che le condizioni operative. In particolare, nel caso di piastra da ancorare ad un
cordolo in c.a., prevista unaltezza minima dellelemento pari a 20 cm, tipico
spessorediunsolaioinlaterocemento16+4cm.
Inoltre, nel caso di posizionamento su muratura necessario che i tasselli
vengano fissati allinterno di un mattone o di un elemento lapideo, evitando
quindi il posizionamento in corrispondenza dei giunti. La piastra verificata a
rifollamentoneiconfrontidelcavoedeitasselli.Ilnumeroditassellidefinitoin
modo da resistere alle sollecitazioni di trazione e taglio e da evitare la rottura
locale del materiale di base. Inoltre, nei casi in cui risulti necessario, vanno
verificatelesaldature.
148 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.7Tirantaturaconfuniinacciaio
4.7.5
Esempidicalcolo
Siriporta,perciascunadellesoluzionitipoindividuatenelparagrafoprecedente,
unesempiodidimensionamentodeglielementistrutturaliedegliancoraggi.
Inparticolare,pertuttigliesempicheseguono,siconsiderer:
classeprestazionaleA(Sa=0.504);
spessoreparetemuraria:sm=60cm;
larghezzadellafacciata:L=7m;
interassetrairitti:i=1.5m;
numerodipiani:N=3;
fasciadisolaiogravante:Lsolaio=2.5m;
pesospecificodellamuratura:m=20kN/m3;
altezzadinterpiano:hint=3.0m.
Ilpesodeisolai(Ps)incombinazionesismicarisulta:
Ps=2.6+3.0+0.32.0=6.2kN/m2
4.7.5.1
Esempiopercinturazioniconfunedacciaio:configurazioniCE,CPeCV
Siconsideraunpassoverticaletraicaviz=2.0m.
Dalla tabella 1 della scheda STOPTA del Vademecum STOP, si ottengono le
seguentiindicazioni:
diametrodellafune:20mm;
Dmin=2.7m.
Diseguitosipresentanoleverifichechehannoportatoatalirisultati.
Verificadelcavo
Wj=W=mhintsmL+PsLsolaioL=360.5kN pesodipiano
3=1.5 coefficientedidistribuzionedellazionesismica
T=Sa3zW/hint=90.9kN tirosulcavomaggiormentesollecitato
Siadottaquindiuncavo:=20mmaventeQes=95.74kN>T
VERIFICATO
Verificadeirittididistribuzione
PeririttididistribuzionesiutilizzalegnoC16(Tabella3.4).Siconsideranoinoltre
leseguenticlassi:
classediservizio:3
classeduratadeicarichi:istantanea
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 149
4.7Tirantaturaconfuniinacciaio
Aifinideldimensionamentosiassumono,pertanto,iseguentivalori:
fm,k=16MPa
fv,k=1.8MPa
Kmod=0.90
fm,d=Kmodfm,k/M=14.4MPa
fv,d=Kmodfv,k/M=1.62MPa
Siassumeperilrittounasezione15x15conleseguenticaratteristiche:
A=225cm2 area
Wx=Wy=W=563cm3 moduloresistente
MR=Wfm,d=8.1kNm momentoresistente
VR=Afv,d/1.5=24.3kN taglioresistente
Caricosuirittididistribuzione:
q=Sa3iW/(Lhint)=19.47kN/m
Momentoflettentesulritto:
per tener conto della cedevolezza degli appoggi e della riduzione del momento
negativo rispetto allasse dello schema di calcolo (troncamento della cuspide) si
assumeunmomentonegativomassimopariaqz2/10
Mritto=qz2/10=7.8kNm<MR=8.1kNm
VERIFICATO
Tagliosulritto:
Vritto=1.2qz/2=23.7kN<TR=24.3kN
VERIFICATO
VerificadelladistanzaancoraggiosullamuraturaDmin
Si assume muratura con le seguenti caratteristiche (muratura in pietre a spacco
conbuonatessitura,C.B.8,NTC2008):
0=0.08MPa resistenzamediaatagliodellamuratura
M=2.00 coefficientedisicurezzaparzialeincasodisisma
0,d=0.70/M=0.028MPa resistenzadiprogettoatagliodellamuratura
Siassume,inoltre,cheiltirodellafunesidistribuiscalungoduesuperficidiarea
Dminsm;siricavaquindi:
Dmin=T/(2sm0,d)=(90.851000)/(260100.028)2700mm=270cm
Verificadelprolungamentomassimorittifmax
Ilprolungamentomassimodeirittifmaxoltrelultimoappoggiocalcolatoconuno
schemaamensola.SeMReVRsonoilmomentoediltaglioresistentesihache:
MR=qfmax2
150 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.7Tirantaturaconfuniinacciaio
VR=qfmax
VR
fmax = min
2MR
q
=0.5m
Verificadellapiastradiancoraggio(4.2.8,NTC2008)
Di seguito si illustrano le verifiche che hanno portato alla compilazione della
tabella 7 della scheda TA del Vademecum STOP, riferita al particolare 5a del
VademecumeriportatoinFigura4.79.
tend itore
muratura in
blocchilap idei
sq uad rati o
ben ing ranati
redan cia
g rillo
morsetti
fun e
(max 20)
tassello
Figura4.79 Fune passante in foro: particolare della deviazione del cavo attraverso un
foronellamuraturaerelativapiastradirinforzo.
Verificadelrifollamentodellapiastraadoperadelcavo(4.2.8,NTC2008)
Fb,Rd=kftkt/M2=172kN>T
VERIFICATO
dovesipone:
=1 coefficientechetienecontodelladistanzadalbordo,nelladirezionedel
caricoapplicato
k = 2.5 coefficiente che tiene conto della distanza dal bordo, nella direzione
perpendicolarealcaricoapplicato
ftk=430MPa resistenzaarotturadelmaterialedellapiastra
=2cm diametrocavo
t=1cm spessorepiastra
M2=1.25 coefficientedisicurezzaparzialeperlaverificadelleunioni
Verificadeitasselli
Siutilizzano6tasselliM12lecuicaratteristichesonoriportatenel3.2.3.8(Figura
4.79).
Taglioagentesuciascuntassello:
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 151
4.7Tirantaturaconfuniinacciaio
Fv,Ed=T/6=15.2kN<Fv,Rd=24.5kN
VERIFICATO
Sforzonormalemassimosuciascuntassello:
Fv,Ed=5kN<Fv,Rd=12.3kN
4.7.5.2
VERIFICATO
Esempiopertraversocontirantaturalaterale:configurazioniTL,TV
diametrodellafune:24mm;
traverso:HEA260;
Dmin=3.1m.
Diseguitosipresentanoleverifichechehannoportatoatalirisultati.
Verificadelcavo
Wj=W=mhintsmL+PsLsolaioL=360.5kN pesodipiano
3=1.5 coefficientedidistribuzionedellazionesismica
T=Sa3W/2=136.3kN tirosulcavomaggiormentesollecitato
Siadottauncavo:=24mmaventeQes=137.3kN>T
VERIFICATO
Verificadeltraverso
IltraversorealizzatoinacciaioS275,medianteunprofiloHEA260.Siriportanodi
seguitolecaratteristichenecessarieperleverifiche:
caratteristichemateriale:
fy,k=275MPa
M=1.05
fy,d=fy,k/M=261.9MPa
caratteristichesezione:
Av=A2btf+(tw+2r)tf=
arearesistenteataglio(4.2.4.1.2NTC2008)
=86.82261.25+(0.75+22.4)1.25=28.7cm
Wpl=919.8cm3 moduloresistente
MR,pl=Wplfy,d=240.9kNm momentoresistente
TR=Avfy,d/1.73=434kN taglioresistente
Caricosultraverso:p=Sa3W/L=38.94kN
Momentoflettentesultraverso:
152 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.7Tirantaturaconfuniinacciaio
Mtraverso=p(Lsm)2/8=200kN<MR,pl
VERIFICATO
Tagliosultraverso:
Vtraverso=q(Lsm)/2=125kN<TR
VERIFICATO
Esempiopertirantaturadiffusainternapassante:configurazioneTI
diametrodellafune:18mm;
traversoinlegno:218x18;
traversoinacciaio:2UPN160;
sezioneritto:20x20;
fmax=1.1m.
Diseguitosipresentanoleverifichechehannoportatoatalirisultati.
Verificadelcavo
Wj=W=445.5kN pesodipiano
3=1.5 coefficientedidistribuzionedellazionesismica
T=Sa3W*(i/L)=72.0kN tirosulcavomaggiormentesollecitato
Siadottaquindiuncavo:=18mmaventeQes=79.2kN>T
VERIFICATO
Verificadeltraverso
Itraversipossonoessereoinlegno(sezionequadrata)oinacciaio(2profiliUPN
accoppiati). Nella configurazione TI i traversi hanno puramente funzione di
diffusionedeicarichiepertantosonoconsideraticomeelementisecondari(M=
1.00).
Datocheiltirodellafuneagisceinprossimitdelpuntodiappoggiodeltraverso
sul ritto, il momento flettente agente diviene trascurabile. Inoltre si pu
trascurare la forza del tiro ai fini del calcolo del taglio (4.4.8.1.9, NTC 2008). A
favore di sicurezza, per tener conto di eventuali errori in fase realizzativa, si
comunquetenutocontodiuntagliopariadeltirodellafune.
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 153
4.7Tirantaturaconfuniinacciaio
SieffettuadiseguitolaverificaperuntraversoinlegnoC16,asezionequadrata
218x18.
Aifinideldimensionamentosiassumonoiseguentiparametri:
fm,k=16MPa
fv,k=1.8MPa
Kmod=0.90
M=1.00
fm,d=Kmodfm,k/M=14.4MPa
fv,d=Kmodfv,k/M=1.62MPa
A=684cm2 area
VR=Afv,d/1.5=70.0kN taglioresistente
Vtraverso=T3/4=54.0kN<TR=70.0kN
VERIFICATO
154 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.8Cerchiaturadiconfinamentopilastriecolonne
4.8 Cerchiaturadiconfinamentopilastriecolonne
4.8.1
Descrizioneefinalitdellopera
Lacerchiaturadiconfinamentodipilastriecolonneconsistenellafasciaturaditali
elementi portanti con brache in poliestere ed finalizzata ad incrementarne
resistenzaeduttilitaseguitodiundissestoevidente.
Tipici segni dello schiacciamento delle colonne sono le lesioni ad andamento
verticale o a ragnatela, presenti soprattutto nella parte bassa del fusto o in
corrispondenza di brusche riseghe, segno di manifesta scarsit di resistenza del
materiale nei confronti dei fenomeni compressivi. In Figura 4.80 sono
schematicamenterappresentatelelesionidaschiacciamentosuunacolonna.
Figura4.80 Tipicoquadrofessurativodicolonneschiacciate:siindividuanolelesioniad
andamento pressoch verticale o a ragnatela alla base e lespulsione del
materialeaseguitodelloschiacciamento.
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 155
4.8Cerchiaturadiconfinamentopilastriecolonne
SCHEMI COSTRUTTIVI
Cricchetto
2
Sequenza corretta di posizionamento
dei cricchetti su fasce consecutive
(1, 2, 3, 4)
pf
3
d min
3
L
Fascia in poliestere
(sp. min 2 mm)
1
pf
4 ferri piatti in acciaio
su tavolame in legno di sp.
minimo di 2.5 cm
3
4
4 angolari in acciaio
preferibilmente a spigolo
smussato su tavolame in
legno di sp. min. di 2.5 cm
d min
Figura4.81 Esempiodifasciaturadicolonnecircolariorettangolariconindicazionedel
correttoposizionamentoemessainoperadellefasce.
4.8.2
Scelteprogettuali
4.8.2.1
Soluzioniprogettuali
Perleoperedicerchiaturasonostateindividuatedifferentisoluzioniprogettuali
in base alla forma e alla dimensione delle colonne. In particolare si considerano
(Figura4.82):
colonnemurariecircolarididiametrononsuperiorea90cm;
d min
Sezion e rettangolare
L/d min 2
Figura4.82 ConfigurazioniammissibiliperlimpiegodellaschedaSTOPCP.
Alfinedisemplificarequantopipossibilelescelteprogettualiedistandardizzare
le soluzioni, possibile descrivere in forma qualitativa lentit del dissesto
caratterizzanteglielementistrutturalidarinforzarecomemostratoinFigura4.83.
156 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.8Cerchiaturadiconfinamentopilastriecolonne
GRADO DI DANNO
I grado
II grado
III grado
Figura4.83 Esemplificazionedelgradodidannodellecolonnemurarie(STOPCP).
Materiali
Ec=10000MPa modulodiYoungdellefasceinpoliestere,trattodaDolceetal.
(2006);
km=4
di
Em=2000MPa modulodiYoungperlamuratura(valoremediodicuiallatabella
C8A.2.1 della circolare esplicativa delle NTC 2008 n. 617 del
02/02/09);
n=20
4.8.2.3
rapportodiomogeneizzazionetrailmodulodiYoungdellefasce
(kmEc)equellodellamuratura(Em)(n=kmEc/Em).
Schemadicalcolo
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 157
4.8Cerchiaturadiconfinamentopilastriecolonne
Nu=N+N=A(fm,d,0+k1f1)
essendo il prodotto N = Afm,d,0 la resistenza a compressione della sezione non
cerchiataeN=Ak1f1lincrementodiresistenzadovutoallacerchiatura.
4.8.3
Dimensionamento
Ilmodellodicalcolosibasasullipotesidiprogettareunsistemadiconfinamento
tale da ripristinare per quanto possibile la resistenza originaria della colonna
(NR,0),supponendoinoltrechelarotturaavvengapercrisidellelementomurarioe
nondellefasceinpoliestere.
Lespressionefondamentaledelcaricodicollasso(Nu)diunacolonnacerchiata
laseguente(BorrieGrazini,2004):
Nu=N+N
conilseguentesignificatodeisimboli:
N
sforzonormaleresistentevalutatoinassenzadicerchiatura;
incrementodisforzonormaleresistentedovutoalleffettocerchiante.
InseguitoallacerchiaturadellacolonnadeverisultareNu=NR,0.
necessario, innanzitutto, valutare il grado di danneggiamento del pilastro
murarioconlametodologiasemplificatadiFigura4.83.Aciascungradodidanno
associataunastimadellaperditadicapacitportantecosquantificata:
alIIIgradodidannosiattribuisceunariduzionedellaresistenzataleche
NR,0/N=1.25.
Stabilitalageometriadellelementodapresidiare,ilgradodidanneggiamentoela
tipologia di fascia in poliestere da impiegare (da 50 o 75 mm di altezza), se ne
determinailpassoapartiredallespressioneseguentedicuirisultanotoilprimo
membro:
Nu=N+N=A(fmd0+k1f1)
I parametri da determinare per la progettazione dellintervento compaiono in
formaesplicitanellespressionegeneraleesono:
A
areadellasezionetrasversaledellacolonna;
fmd0
resistenzaacompressionedelmaterialenoncerchiato;
k1
f1
pressioneefficacediconfinamento(BorrieGrazini,2004):f1=khkvf1.
158 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.8Cerchiaturadiconfinamentopilastriecolonne
Percalcolarek1ef1necessariodeterminareiseguentifattori:
kh
kv
pf bf
2dmin
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 159
4.8Cerchiaturadiconfinamentopilastriecolonne
materiale
confinato
bf
pf'
pf
materialenon
confinato
dmin pf'/2
dmin
Figura4.84 Effettodicerchiaturaindirezioneverticale:sonoindividuatiiparametriche
concorrono a definire il coefficiente di efficienza verticale (modificato da
CNRDT200:2004).
f1
trattodaDolceetal.(2006)
incui,oltreaivaloririportatinel4.8.2.2,sidefiniscono:
r
Fn
d=b
Figura4.85 Rappresentazionedellapressionediconfinamentof1.
Alfinedidimensionareilsistemadiconfinamentoinfunzionedelgradodidanno
stimato, si semplifica lespressione fondamentale dellincremento di resistenza
dellecolonnecompressenelmodoseguente:
Nu=A(fmd0+k1f1)=A fmd0 +2.4
f'1
0.17
fmd0
f'1 =
=Afmd0[1+2.4(khkv2 rn)0.83]
quindi:
Nu
N
Nu
Afmd0
=[1+2.4(khkv2 rn)0.83]
160 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.8Cerchiaturadiconfinamentopilastriecolonne
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 161
4.8Cerchiaturadiconfinamentopilastriecolonne
Tabella4.36 Valorimisuratidelletemperature.
Data
Luogo
Ora
Tambiente
09
10
11
Capannelle
28/07/2009
12
(Roma)
13
14
15
38C
45C
47C
51C
52C
53C
50C
Lamiera
Lamiera
Lamiera
Guaina
riflettente autovettura autovettura bituminosa
suterrazzo
nera
bianca
suterrazzo
31C
33C
40C
42C
44C
50C
48C
63C
66C
78C
87C
85C
82C
75C
45C
50C
52C
53C
50C
48C
47C
35C
43C
60C
66C
67C
66C
60C
90 C
80 C
70 C
Temperature (C)
85 C
82 C
78 C
63 C
66 C
75 C
66 C
67 C
66 C
52 C
53 C
60 C
60 C
60 C
50 C
50 C
45 C
40 C
38 C
45 C
31 C
47 C
43 C
40 C
35 C
30 C
52 C
53 C
51 C
42 C
50 C
50 C
48 C
T ambiente
Lamiera riflettente su terrazzo
Lamiera autovettura nera
Lamiera autovettura bianca
Guaina bituminosa su terrazzo
50 C
48 C
47 C
44 C
33 C
20 C
10 C
0 C
8
10
11
12
13
14
15
16
Orario
Figura4.86 Andamentodelletemperaturenelcorsodellagiornata.
4.8.4
Esempiodicalcolo
Fascepercolonnecircolari
Perunacolonnaasezionecircolare,larelazionefondamentalediventa:
Nu
N
Nu
Afmd0
=[1+2.4(kv2 rn)0.83]
Nellipotesidicolonnedidiametrovariabileda30a90cmedifasceinpoliestere
dispessoreda2mm,conilprocedimentodescrittoal4.8.3sicalcolanoivalori
delcoefficientediefficienzaverticalekvtalidagarantirelincrementodiresistenza
dellecolonnerichiesto(Tabella4.37).
162 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.8Cerchiaturadiconfinamentopilastriecolonne
Tabella4.37 Valori del coefficiente kv, per colonne con sezione circolare e i seguenti
valori:altezzafascebf=5cm;spessorefascet=2mm;kh=1.0.
kv
gradoI
gradoII
gradoIII
30
(0.67)
0.116
0.190
0.351
40
(0.50)
0.155
0.253
0.468
50
(0.40)
0.194
0.316
0.585
dmin (cm)
(rr=t/dmin)(%)
60
70
(0.33)
(0.29)
0.233
0.272
0.380
0.443
0.702
0.819
80
(0.25)
0.310
0.506
0.936
90
(0.22)
0.349
0.569
1.053
Noto il valore del coefficiente di efficienza verticale kv, dalla sua espressione si
ricava il passo minimo tra le fasce compatibile con lincremento di resistenza
richiesto(Tabella4.38eTabella4.39).
InTabella4.38eTabella4.39sonoevidenziatiiminimivaloridelpassotralefasce
perciascungradodidanneggiamento.
Tabella4.38 Passominimopf(incm)tralefasceda50mmapplicatesusezionicircolari.
pf(cm)
gradoI
gradoII
gradoIII
30
45
39
29
40
53
45
30
dmin (cm)
60
67
51
24
50
61
49
29
70
72
52
18
80
76
51
n.c.
90
79
49
n.c.
Tabella4.39 Passominimopf(incm)tralefasceda75mmapplicatesusezionicircolari.
pf(cm)
gradoI
gradoII
gradoIII
30
47
41
32
40
56
47
33
50
63
51
31
dmin (cm)
60
70
54
27
70
75
54
21
80
78
54
13
90
81
52
3
Nu
Afmd0
=[1+2.4(kv2 rn)0.83]=1.15
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 163
4.8Cerchiaturadiconfinamentopilastriecolonne
Essendo:
=0.7
n=20
r=t/dmin=2/700=0.00286
siha:
0.83 1.151
Nu /N1
2.4
2.4
kv =
=
=0.443
2nr
20.7200.00286
0.83
Dalladefinizionedelcoefficientediefficienzaverticalekvsiricavailpassominimo
dellefasce:
kv = 1
pf bf 2
2dmin
ossia:
pf=2dmin(1kv)+bf=2700(10.443)+50=518mm
Fascepercolonnerettangolari
Perunacolonnaasezionerettangolare,conrapportomassimotrailatiparia2,la
relazionefondamentale:
Nu
N
Nu
Afmd0
=[1+2.4(khkv2 rn)0.83]
incuisiassumekh=0.574.
NellaTabella4.40enellaTabella4.41sonoriportatiipassiminimidellefascealte
rispettivamente 50 mm e 75 mm. Tali valori sonodesunti a partire dalla Tabella
4.37,validaanchepercolonnerettangolaripurchalcoefficientekvsisostituiscail
prodottokhkv=0.574kv.
Noto il valore del coefficiente di efficienza verticale kv, dalla sua espressione si
ricavailpassominimotralefasecompatibileconilgradodidannostimato.
Tabella4.40 Passo minimo pf (in cm) tra le fasce da 50 mm applicate su sezioni
rettangolari.
pf(cm)
gradoI
gradoII
gradoIII
30
38
31
18
40
43
32
13
50
47
31
n.c.
dmin (cm)
60
49
27
n.c.
70
49
22
n.c.
80
47
15
n.c.
90
45
n.c.
n.c.
164 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.8Cerchiaturadiconfinamentopilastriecolonne
30
40
33
21
gradoI
gradoII
gradoIII
40
46
34
15
dmin (cm)
60
51
30
n.c.
50
49
33
n.c.
70
51
25
n.c.
80
50
17
n.c.
90
47
8
n.c.
InTabella4.40eTabella4.41sonoevidenziatiivaloriminimidelpassotralefasce
perciascungradodidanneggiamento.
Razionalizzazionedeipassidellefasce
In Tabella 4.42 e Tabella 4.43 sono riportati i valori uniformati dei passi delle
fasce,coscomeindicatinellaschedaSTOPCP.
Tabella4.42 Razionalizzazionedeipassiperfasceda50mmdialtezza(STOPCP).
Fasce da 50 mm di altezza
(spessore 2 mm)
Passo fasce pf (cm)
(dimensione massima dmin compatibile con lintervento)
Grado di danno
d min
Sezione circolare
d min
Sezione rettangolare
L/d 2
45 (d min 90 cm)
40 (d min 90 cm)
II
40 (d min 90 cm)
20 (d min 70 cm)
III
15 (d min 70 cm)
15 (d min 30 cm)
Tabella4.43 Razionalizzazionedeipassiperfasceda75mmdialtezza(STOPCP).
Fasce da 75 mm di altezza
(spessore 2 mm)
Passo fasce pf (cm)
(dimensione massima dmin compatibile con lintervento)
Grado di danno
d min
Sezione circolare
d min
Sezione rettangolare
L/dmin 2
45 (d min 90 cm)
40 (d min 90 cm)
II
40 (d min 90 cm)
25 (d min 70 cm)
III
20 (d min 70 cm)
15 (d min 40 cm)
Calcolodellamassimatemperaturadellefasce
Alfinediverificarelecondizionidiimpiegodelsistemadiconfinamento,sicalcola
la massima temperatura di equilibrio raggiungibile da un profilato di acciaio
espostoallirraggiamentosolarenelleseguentiipotesisemplificative:
assenzaditrasmissione;
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 165
4.8Cerchiaturadiconfinamentopilastriecolonne
ariainquieteatemperaturadi40C(h=8W/m2K);
massimoirraggiamentosolaredirettoparia1000W/m2;
superficiverniciateperassorbirelamassimaradiazionesolare(=0.81;
=0.17)
Tacciaio(C)
Taria=40C
q = 1000W/m2
Figura4.87 Schemaesplicativodelbilanciotermico.
Lequazionedibilanciotermicosulprofilato:
q= T 4acciaio+h(TacciaioTaria)
1000= 5.6710 (T
8
ossia:
acciaio+273)+8(Tacciaio40)
166 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.8Cerchiaturadiconfinamentopilastriecolonne
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 167
4.9Incamiciaturadiparetiinmuratura
4.9 Incamiciaturadiparetiinmuratura
4.9.1
Descrizioneefinalitdellopera
Figura4.88 Tipicodissestodiparetiasaccosovraccaricate.
Scopodelloperaprovvisionale,lecuifasiesecutivesonoillustrateinFigura4.89,
quellodimigliorarelecaratteristicheresistentidellamuraturamedianteazionedi
confinamento.
La scheda STOP IP pensata esclusivamente per interventi su elementi in
muraturadispessorenonsuperiorea80cm,attesaladifficoltesecutivadifori
(spesso in quota) su pareti pi spesse. Eventuali estensioni del campo di
applicazionedellaschedadovrannoesserevalutatecasopercaso.
168 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.9Incamiciaturadiparetiinmuratura
tondino
passante
morsetto
muro da
presidiare
cassero
Figura4.89 Descrizionesinteticadellefasiesecutivedellincamiciaturadipareti.
4.9.2
Scelteprogettuali
4.9.2.1
Soluzioniprogettuali
Perleoperediincamiciaturaindividuatalasoluzioneprogettualerappresentata
inFigura4.90.
moraliripartitori10x10
accostatiaitiranti
tirantiinacciaio
piastreforateinacciaio(sp.4mm)20x20
Figura4.90 Soluzioneprogettualeperlincamiciatura.Loperaconsisteinduegraticciin
legnovincolatitralorodatirantiinacciaiopassantiattraversolaparete.
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 169
4.9Incamiciaturadiparetiinmuratura
4.9.2.2
Schemadicalcolo
LacondizionedidissestosopradescrittapuessereschematizzatacomeinFigura
4.91,incuisiipotizzaunospanciamento(e)fuoripianodellaparete,equilibrato
dai tiranti diffusi la cui azione, per effetto dei morali ripartitori, si pu
approssimarecomeuncaricodistribuitoq.
N
Figura4.91 Schemadicalcoloperladeterminazionedellazionesuitirantidicucitura.
4.9.2.3
Materiali
PeritirantidicuciturasiipotizzalimpiegodibarreFeB44k(fyd=374N/mm2).
Siassumechelamuraturasiacostituitadaelementinaturalicaratterizzatidauna
scarsa resistenza a compressione e da malta di pessime caratteristiche
meccanicheconunaresistenzaacompressionefbdparia1.8N/mm2.
4.9.3
Dimensionamento
Perildimensionamentodellincamiciaturasiprendonoariferimentoleindicazioni
riportateinFuriozzietal.(2007)perlacucituradipareticonchiodimetallici,incui
sisuggeriscelimpiegodi4barre6o8ognimetroquadratocirca.
Laverificadelsistemadicucituravieneeffettuataadottandoloschemadicalcolo
presentatoal4.9.2.2.
Si ipotizza uno spanciamento (e) massimo ammissibile di 3 cm per unaltezza h
dellapareteparia2.5m.Talespanciamentocorrispondeadunrapportoe/hpari
a1.2%.
Lazionenormaleagentesullaparetesisupponeparialmassimocaricoverticale
che la stessa pu sopportare in condizioni deformate; tale valore si determina
ipotizzando che la parete sia composta da due paramenti murari di uguale
spessore.
InriferimentoallaFigura4.92sipucalcolarelazionenormaleNcome:
N=fbdsmih
con:
fbd
resistenzaacompressionediprogettodellamuratura;
sm
spessoredellamuratura(Figura4.92);
170 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.9Incamiciaturadiparetiinmuratura
ih
interasseorizzontaletraitirantidicucitura(Figura4.92);
iv
iv
ih
ih
Figura4.92 Posizionamentodeitirantidicucituraelorointerassi.
ConriferimentoallaFigura4.91,imponendolequilibrioallarotazionerispettoalla
mezzeria della configurazione deformata del paramento murario, si ottiene
lespressionedelcaricostabilizzanteq:
Neqh2/4+qh2/8=0
siha:
q=8eN/h2
Comesipunotare,ilcaricostabilizzante(q)cheilsistemadiincamiciaturadeve
fornire, decresce al crescere dellaltezza (h) del paramento, essendo fissata
leccentricit(e).
Ipotizzandounoschemastaticoatravecontinuasu5appoggi(corrispondentialle
barredicucituraposizionateconinterasseverticaleiv=0.5m,suunaparetealta
2.5m),iltiroTmaxsullabarradicucituramaggiormentesollecitata,paria:
Tmax=1.143qiv
Ilvaloredeltirosullabarravieneutilizzatoperdimensionarequestultima.
Perlaverificadei2moraliaffiancatiaitirantisiconsideraunoschemaatravesu
piappoggicaricataconilcaricodistribuito(q)precedentementedefinito.
Laverificadeimoralivienequindieffettuataaflessioneeataglio.
4.9.4
Esempiodicalcolo
Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo 171
4.9Incamiciaturadiparetiinmuratura
Calcolodelleazioni
=h/sp=250/30=8.3
m=6e/sp=0.6
=0.58(perinterpolazione,daTabella4.44)
Tabella4.44 Valoridelcoefficienteconlipotesidellaarticolazioneacerniera(trattoda
tabella4.5.IIIdelleNTC2008).
Coefficiente dieccentricitm=6 e/t
Snellezza
0.5
1.0
1.5
2.0
1.00
0.74
0.59
0.44
0.33
0.97
0.71
0.55
0.39
0.27
10
0.86
0.61
0.45
0.27
0.16
15
0.69
0.48
0.32
0.17
20
0.53
0.36
0.23
Nmax=fbdsmih=(1.80.60.60.58)1000=376kN
q=8eN/h2=14.4kN/m
Tmax=1.143qiv=8.3kN
Verificatirantidicucitura(tirante=8mm):
tiranti=Tmax/(tirante2/4)=165MPa<fyd=373MPa
VERIFICATO
Verificadeimorali
Ladiffusionedeltirodellabarragarantitadaduemoraliripartitori10x10conle
seguenticaratteristicheminime:
fm,k=16MPa
fv,k=1.8MPa
Kmod=0.55
M=1
fm,d=Kmodfm,k/M=8.8MPa
fv,d=Kmodfv,k/M=0.99MPa
A=2100cm2 area
Wx=Wy=W=2167cm3 moduloresistente
MR=Wfm,d=2.93kNm momentoresistente
TR=Afv,d/1.5=13.3kN taglioresistente
172 Cap.4Ipotesiecriteridicalcolo
4.9Incamiciaturadiparetiinmuratura
Dallarisoluzionedelloschemastaticoditravecontinuasu5appoggisiottengono
leseguenticaratteristichedellasollecitazionemassima.
M=qiv2/9.34=0.39kNm<MR=2.93kNm
VERIFICATO
V=0.607qiv=4.37kN<TR=13.3kN
VERIFICATO