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IL FOGLIO

Redazione e Amministrazione: L.go Corsia Dei Servi 3 - 20122 Milano. Tel 02/771295.1

ANNO XII NUMERO 30

Delitti
Guglielmo Gatti, accusato di aver fatto
a pezzi gli zii, nelle nove ore di
interrogatorio non ha mai perso il sorriso
La Stampa, marted 30 gennaio
rescia. Un uomo ordinario. Educato:
B
Quando andavo dagli zii portavo il
Ramazzotti o le paste. Metodico:
Mangiavo sempre a mezzogiorno e alle sei
di sera. Alle undici ero gi a letto. Magari
un po incolore con quella camicia azzurrina che spunta dal golfino di lanetta grigia.
Lantitesi di quel Guglielmo Gatti, Mani di
forbice lo chiamano in carcere, accusato
di aver ucciso e fatto a fette gli zii Aldo
Donegani e Luisa De Leo, scomparsi da casa lestate di due anni fa e ritrovati a pezzi
nei boschi sul passo del Vivione il 17 agosto
2005. Non sono stato io, sono totalmente
estraneo. Con loro non avevo nemmeno rapporti. Facevano gli scambi di coppia, avevano un comportamento esageratamente
estroverso... Comunque liberissimi, a me
non davano fastidio, ha ripetuto per nove
ore di fila questo quasi ingegnere di 42 anni, viso pulito, modi perbene, un sorso dacqua ogni tanto per prendere fiato, mai la voce troppo alta se non in un paio di occasioni, quando linterrogatorio al processo dove
imputato di duplice omicidio si faceva
troppo incalzante.
Il sangue
Il pubblico ministero Paola Reggiani gli
chiedeva delle macchie di sangue degli zii
che gli hanno trovato sullauto, sui muri di
casa, sotto al lavandino, sopra la cassapanca, sulle scarpe, perfino sotto la ruota di
scorta della Punto azzurrina parcheggiata
in garage e con le portiere chiuse che non
si sa mai. Un fuoco di fila di contestazioni
da doppio ergastolo che Guglielmo Gatti ha
incassato, ma solo fino a un certo punto:
Non lo so come siano finite l... Le avr
portate qualcuno con le sue scarpe, in casa
girava tanta gente, carabinieri, magistrati,
uomini della scientifica... Io non accuso
nessuno,
sono
solo
deduzioni....
Impressioni che non piacciono al presidente Enrico Fischetti che almeno una volta
bacchetta Mani di forbice e allora sono
dolori: Qui non ci basiamo sulle deduzioni. Questo un processo che si base sulle
tracce, anche quelle di sangue... Non seguiamo n Batman n Mandrake.
Ci vorrebbe un miracolo per togliere
Guglielmo Gatti dallangolo. Ma forse basta
la sua freddezza, il tono di voce monocorde,
i concetti ripetuti mille volte sempre con le
stesse parole, senza sbagliare una virgola,
senza nemmeno muovere il ciuffo quando
sposta la testa dal presidente al pubblico
ministero, dal suo avvocato a questaula di
corte dAssise piena di persone venute apposta ad ascoltarlo. A provare qualche brivido quando gli chiedono delle cesoie comperate allHobby center e a darsi di gomito
nello scabrosissimo racconto degli zii che
magari frequentava poco, abitavano al piano di sopra e lui sentiva, oh s se li sentiva...
I miei zii al mercoled andavano a ballare, racconta il nipote mica tanto prediletto. Incalzato, alla fine spiega i menage
promiscui della coppia. Una volta ho visto
mia zia dalla finestra dare un bacio in bocca a unaltra donna... Un bacio come nei
film. Non si preoccupavano di nascondersi. Ospitavano altre coppie, mi facevano
squallore e tristezza, racconta lui con la
sua vita ordinata, le gite al supermercato
per passare il tempo, mai un amico, non
una donna recente - S, c stata, tanto
tempo fa, qui non ne parlo, non centra con
il processo - le riviste di computer, la musica, la televisione e lo studio del giapponese che da autodidatta continua anche in
carcere. E gli scontrini della spesa conservati per anni.
Gli scontrini
Quegli scontrini adesso sono una delle
prove contro di lui. Pochi giorni prima della scomparsa degli zii in un Hobby center
alla periferia di Brescia qualcuno compera delle bacinelle, della segatura, degli attrezzi agricoli e un paio di cesoie che i carabinieri sospettano siano quelle trovate
accanto ai cadaveri. Molti di quegli oggetti
comuni sono stati trovati a casa di Gatti.
Lui conferma: Il bricolage era la mia passione, curavo il giardino, dovevo tinteggiare la casa... Ma le cesoie non sono mie. In
una libreria in camera sua i carabinieri
trovano uno scontrino di un supermercato,
tra laltro ci sono tre confezioni di sedano.
Al passo del Vivione trovano i corpi, i sacchetti e pure il sedano. Lui smentisce:
Quello scontrino non mio. E poi a me il
sedano nemmeno piace. Non so chi lo abbia messo in casa mia.
Guglielmo Gatti racconta di cancelli divelti, di luci trovate accese in casa al ritorno dagli interrogatori, di macchie di sangue
che non avrebbero visto i carabinieri in
una prima perquisizione ma che sarebbero
comparse poi dopo. Quando abbiamo passato il luminol che attiva le tracce di sangue, il garage si acceso come un albero di
Natale, aveva raccontato un carabiniere.
Lui smentisce, smentisce, e smentisce ancora. A noi aveva chiesto se il luminol andava via, conferma un altro militare di
fronte al mistero di questuomo cos educato da chiedere scusa se non si fa capire subito, cos gentile da sorridere sempre ad
ogni domanda, apparentemente incapace
di uccidere una zanzara, figuriamoci gli zii:
Veramente le zanzare s. Avevo comperato
anche un acchiappamosche, mi sembrava
un oggetto sfizioso.
Fabio Poletti

quotidiano

Poste Italiane Sped. in Abbonamento Postale - DL 353/2003 Conv. L.46/2004 Art. 1, c. 1, DBC MILANO

LUNED 5 FEBBRAIO 2007 - 1

DIRETTORE GIULIANO FERRARA

Calcio,Prodi prepara una legge speciale


Come venir fuori da una situazione esplosiva: applicare le regole e cambiare gli stadi. Soprattutto non perdere la testa
Il 27 gennaio a Liuzzi, in Calabria, al termine di una partita di terza categoria (lultima del nostro calcio) due giocatori hanno ammazzato a calci Ermanno Licursi, dirigente di 41 anni che voleva fare da paciere (fatale il colpo che gli ha rotto la carotide). [1] Venerd, a Catania, durante il
derby col Palermo, hanno ucciso il poliziotto Filippo Raciti, 38 anni. Un collega:
Era in auto, sotto la curva Nord, quella
dei tifosi del Catania. Ha fatto per scendere e, proprio in quel momento, dallalto,
stata lanciata una bomba carta. Lha colpito in pieno. E poi gli esplosa. Un botto
tremendo. Io mi sono precipitato per soccorrerlo e lui mi ha detto di non preoccuparmi. Poi ammutolito. diventato tutto
nero ed svenuto. [2]
Un morto alla settimana. Ecco il ritmo,
agghiacciante, dellobbrobrio che ci ostiniamo
a chiamare calcio (Roberto Beccantini).
[3] Dopo i fatti di Catania, Luca Pancalli,
commissario straordinario della Figc, ha
disposto lo stop di tutte le attivit: Il calcio in Italia si ferma. Sergio Campana,
presidente dellAssociazione Italiana
Calciatori: Dovrebbe fermarsi un anno.
Giuliano Amato, ministro dellInterno: A
queste condizioni i miei poliziotti negli stadi non ce li mando pi. Oggi dovrebbe esserci un vertice con Prodi, Amato e la
Melandri (probabile la richiesta di una legge speciale). [4]
A Catania la tragedia era nellaria. Alfio
Sciacca: C chi viene allo stadio senza vedere un solo minuto di partita, ma per insultare o cercare di colpire un agente.
Tanto che in una parte dello stadio la sicurezza garantita a distanza: nessuno va
sotto la curva. la conseguenza di quel
che avvenne in occasione di un altro
derby di fuoco, contro il Messina. Allora
un tifoso si sent, o finse di sentirsi male, e
quando gli agenti accorsero in suo aiuto
vennero bersagliati con ogni oggetto a disposizione e anche con bombe carta.
Ormai lo stadio di Catania peggio di
Beirut aveva detto quella volta il questore di Catania, Michele Capomacchina. [5]
Luigi Silvestre, due settimane fa scampato per miracolo a una bomba che gli era
arrivata tra i piedi, aveva pronosticato, dal
letto dospedale dove si trovava con un buco nella gamba: Ma cosa aspettano a
muoversi? Che ci scappi il morto. [6]
Il primo in Italia a morire per il calcio fu
Gaetano Plaitano, il 28 aprile del 1962 allo
stadio Venusti di Salerno, colpito da un
proiettile vagante sparato da un poliziotto
al termine di Salernitana-Potenza, nel
campionato di serie C. Da allora in totale
ci sono stati 13 morti. 28 ottobre 1979: un
razzo antigrandine sparato dalla curva
sud dellOlimpico verso nord durante il
derby Roma-Lazio uccide Vincenzo
Paparelli, 33 anni, sposato, due figli.
Lassassino, giovanni Fiorillo, si costuisce
un anno dopo. Il 22 marzo 1982 il romanista Andrea Vitone muore in treno, tornando da Bologna, per colpa di un rogo acceso dai suoi compagni di tifoseria. L8 febbraio 1984, al termine di TriestinaUdinese, Sandro Furlan viene portato in
questura dopo scontri tra tifosi. Esce quasi subito, ma il giorno dopo entra in coma
e muore. Il 30 settembre 1984 al termine di
Milan-Cremonese viene accoltellato
Marco Fonghessi, ucciso da un milanista
come lui che laveva scambiato per un tifoso della Cremonese. Il 9 ottobre 1988
Nazzareno Filippini viene ucciso con sassi e bastoni al termine di Ascoli-Inter. Il 7
dicembre 1986 prende una coltellata
Giuseppe Tomassetti: stessa sorte per
Vincenzo Spagnolo il 29 gennaio 1995Il 17
giugno 2001 il messinese Antonio Curr
viene colpito da una bomba carta: muore
dopo 15 giorni. Il 20 settembre 2003 Sergio
Ercolano cade dalle gradinate inseguito

dai tifosi napoletani. Il 27 gennaio di questanno stata la volta di Licursi. [1]


Pochi giorni fa il Viminale aveva diffuso
i dati sul girone di andata, sottolineando la
diminuzione degli scontri con feriti. Unica
eccezione: i poliziotti (in un anno da 142 a
202). In particolare i responsabili del ministero dellInterno segnalavano lesigenza ancora attuale di completare, in alcuni
impianti, le opere strutturali previste dalla normativa. [7]
Sinora sono state numerose le deroghe concesse a chi doveva mettersi in regola con le
nuove norme (rilascio di biglietti nominativi, videosorveglianza dei settori, separatori,
presenza degli steward pagati dalle societ).
Claudio Giardullo del Silp-Cgil: C stata
soprattutto unindulgenza nei confronti di
quei rapporti, in molti casi ancora tutti da
esplorare, tra societ e tifoseria. [7] Negli
stadi continua a entrare di tutto: coltelli, fumogeni, razzi, bombe carta. Beccantini: Il
decreto Pisanu rappresentava un discreto,
e concreto, argine: bastata la noia di una
fila ai botteghini per smontarlo. [3]
Ormai chiaro che la legge Pisanu
meno di un pannicello caldo (Gianni
Mura). [8] Fiorenza Sarzanini: Il 10 gennaio, in occasione della partita
Salernitana-Cavese, un altro dramma era
stato sfiorato. I tifosi avevano assaltato le
pattuglie lanciando ordigni pieni di pallini di piombo e chiodi. Un poliziotto era rimasto ferito gravemente. Pochi giorni dopo, grazie alla visione dei filmati, la Digos
di Salerno aveva identificato undici persone. Ma per loro era scattata soltanto una
denuncia e il Daspo, il divieto di entrare
allo stadio. [7] Mario Sconcerti: La domanda allora questa: bisogna lasciare
che il calcio sia battaglia? Bisogna lasciare che le curve rappresentino le citt e il
senso generale del calcio?. [9]
Delle curve si impossessata lultra destra, che comanda ovunque, gestendo cori,

Corsivi
il Giornale,
luned 29 gennaio
eoluca Orlando fu un democristiano, e gli ex democristiani non esistono.
Luned scorso ha detto che
fosse dipeso da me,
Andreotti non sarebbe mai stato inquisito,
questo dopo aver preso a chiamare Sciascia
Leonardo come fece con Falcone che chiamava Giovanni. Da morti. Orlando ha addirittura detto che abbiamo dato una delega
eccessiva alla magistratura, e il punto se
Leoluca Orlando possa essere perdonato.
Vediamo. Il comunista Gerardo Chiaromonte,
defunto presidente della Commissione
Antimafia, scrisse, circa il fallito attentato a
Falcone nella sua casa al mare allAddaura,
che i seguaci di Orlando sostennero che era
stato lo stesso Falcone a organizzare il tutto
per farsi pubblicit. Orlando luomo che il
sospetto lanticamera della verit, quello
che a Samarcanda accus Falcone (1990) di
imboscare le inchieste e di aver salvato Salvo
Lima incriminando il pentito che laccusava,
luomo che pure accus Falcone dessersi
compromesso col potere (1992) per via del suo
incarico al ministero della Giustizia, quello
che sempre a Samarcanda accus il poliziotto Domenico Signorino (1993) prima che questultimo si sparasse, quello che port in
Parlamento Claudio Fava, Alfredo Galasso,
Diego Novelli, Rino Piscitello e Alfonso
Pecoraro Scanio che poi si autosospesero dal
cosiddetto Parlamento delegittimato. passato tanto tempo, perdonare si pu. Non perdonare, pure.
Filippo Facci

striscioni, cortei e guerriglia. Roberto


Renga: C pace tra una curva e quella
della squadra avversaria. I soldatini del tifo
hanno un solo bersaglio: la divisa. [10]
Teodoro Buontempo, politico di An noto
anche come Er Pecora (nel 2004 ad Aldo
Cazzullo): Negli Anni Settanta, quando la
piazza era in mano alla sinistra extraparlamentare, gli ultras imitavano il linguaggio
e gli slogan di Lotta continua, di Potere
operaio, persino delle Brigate rosse, o rossonere. Ora che del fascismo si parla male
come non mai, ecco che nelle curve si riscoprono le canzoni degli Anni Trenta. [11]
Condanno la violenza. E lo dico sempre,
ai ragazzi. Per non dobbiamo dare alle loro
parole il significato che intendiamo noi.
Sono provocazioni, esagerazioni, miti negativi, diceva Buontempo tre anni fa. Per
questo, ha fatto approvare una serie di
emendamenti: per punire le societ che
vendono pi biglietti dei posti allo stadio,
per rendere pi difficile larresto dei suoi
amici ultras (abbiamo gi le norme pi
severe del mondo) ecc. Sua soluzione:
Lordine negli stadi non dovrebbe essere
assicurato dagli uomini in divisa, ma da
agenti in borghese pagati dai responsabili, cio dalle societ. Con la collaborazione dei capitifosi. [11]
Dice: in Inghilterra per tamponare gli
hooligan si sono varate leggi adatte. [8]
Massimo Moratti, presidente dellInter:
Se ci sono riusciti loro, penso che anche
in Italia possiamo farcela. [12] Il ministro
dello Sport e delle Politiche Giovanili
Giovanna Melandri: Quando si sconfitto il fenomeno degli hooligan si agito su
due livelli: da una parte leggi speciali e
un giro di vite nelle misure di sicurezza.
Dallaltra, una diversa concezione degli
stadi. La miglior prevenzione alla violenza riportare le famiglie negli stadi.
Adesso sono impianti brutti e giganteschi,
che vengono impiegati solo una volta alla
settimana, e che gravano esclusivamente
sui bilanci degli enti locali, mentre le societ non partecipano in alcun modo alla
loro gestione. Bisogna renderle invece
pi responsabili. [13] Beccantini: Trovo
vergognoso che tutti, da Petrucci a
Galliani, continuino a porre laccento sugli stadi da rifare e non gi, o molto meno,
sulla cultura da ribaltare. Secondo costoro, un impianto pi comodo renderebbe
pi docili ed educati gli abitanti. una
menzogna, lennesima. [3]
Come ha fatto lInghilterra ad imporsi addirittura come modello? John Foot (sulla
Gazzetta nel 2005): Subito dopo la tragedia dellHeysel (Liverpool-Juventus, finale della Coppa Campioni 1985 giocata a
Bruxelles, 39 morti, ndr), le cose cambiarono poco. La Thatcher si affid al metodo
repressivo. Tutti i tifosi iniziarono ad essere trattati come dei criminali. Negli stadi, alcuni gi vecchi e pericolosi di per s,
furono erette barriere di metallo. Qui, in
spazi strettissimi, venivano relegati i tifosi. Seguire la propria squadra in trasferta
era diventato come stare in uno zoo. La
Thatcher cerc anche di introdurre una
sorta di carta di identit, senza la quale
non si veniva ammessi allo stadio. [14]
Lesperimento non ebbe successo. Foot: Il
15 aprile del 1989 era in programma la semifinale della FA Cup, tra il Liverpool ed il
Nottingham Forest. Si disputava su campo
neutro, lHillsborough (Sheffield). I tifosi
del Liverpool arrivarono in ritardo e furono tutti portati in una di queste gradinate
strette e recintate. Quella volta non si tratt
n di scontri n di violenza, ma 96 persone,
tra cui molti giovani, rimasero schiacciati
contro le barriere di metallo. Lo spazio era
troppo stretto. Fu una cosa orrenda. Una
grande tragedia che segn per sempre la vita di migliaia di persone. Solamente in se-

un racconto occidentale bellissimo e triste,


una notte occidentale nel New Jersey da
piangere quasi a ogni riga, una biografia del
tramonto del corpo che si fa via via pi cupa,
carceraria, fino al crepuscolo e al plenilunio
che somigliano al mezzogiorno e allalba.
Let ha piegato lironia di Roth, grande
scrittore ebraico-americano che dopo tanta
sciupata vitalit ha scritto un suo magnifico
e severo testamento provvisorio, da riscrivere mille volte imitando il suo qualunque
eroe, il suo everyman, come aveva fatto
Mordecai Richler, grandissimo scrittore
ebraico-americano, nella sua indimenticabile Versione di Barney. Ma nelle ultime volont di Roth non c spazio per lo spirito,
che trionfa invece nella struttura a commedia divina del racconto di Barney Panofsky,
e nelloblio finale dellAlzheimer con riscatto dei rancori e dei piaceri, un trionfo
dellinnocenza e dellamore. Roth poeta
del corpo, lo si sa dal suo Lamento di
Portnoy, e la sua misura non la religione

NOTE [1] La Gazzetta dello Sport 3/2; [2] Massimo Norrito, la Repubblica 3/2; [3] Roberto Beccantini,
La Stampa 3/2; [4] Fulvio Bianchi, la Repubblica 3/2; [5] Alfio Sciacca, Corriere della Sera 3/2; [6] Carlo
Verdelli, La Gazzetta dello Sport 3/2; [7] Fiorenza Sarzanini, Corriere della Sera 3/2; [8] Gianni Mura,

anche incredula, ma sempre devota, bens


la psicoanalisi, lirrisione moderna dellidea
ebraica e cristiana che il padrone sia fuori
di noi. Roth disprezza i rabbini, Richler li
imita.
Per essere un paese qualunque anche il
nostro, che parla quasi solo di terapia ed
eutanasia e di fitness, di accanimenti sul
corpo e sofferenze senza senso, di amori di
coppia e diritti mescolati in una logica di
provvisoriet coatta dellamore, di mancate
promesse, di contratti fatti per essere disfatti il pi facilmente e il pi rapidamente
possibile, di figli che non si attendono ma si
fanno, si fabbricano a piacere come si aboliscono a piacere, per con molto dispiacere, questo racconto di Roth dovrebbe vendere un sacco di copie e far piangere un sacco di uomini e donne, particolarmente nella generazione che ora regge le sorti del
mondo politico e morale, della sua legislazione, della sua educazione, della sua condotta civile.

Leonardo Sciascia in un teatro-bordello


di Parigi. Ronaldo che a letto
troppo muscolare e poco cerebrale
La Stampa, mercoled 31 gennaio
atiana apr la porta di casa e passeggi
dentro un miracolo: candele, profumi,
rose rosse, champagne in frigo, un pollo arrosto nel forno e un uomo in penombra sul
balcone. Possibile che per una volta suo
marito avesse deciso di stupirla? Viktor sei
tu? La sagoma venne alla luce e non era
Viktor, ma un amico di famiglia: Serghei.
Ti prego, Tatiana: prima mangiamo il pollo e beviamo lo champagne. Poi ti spiegher. Dopo lultimo sorso, parl: Tuo marito ti ha perso a poker con me. Si era gi
giocato tutto, per non gli bastava. Ancora
una mano, ha detto, se vinci ti lascio le chiavi di casa e il mio letto per una notte Ho
vinto. Ma non ho nessuna intenzione di approfittarne. Perch io ti amo.
Cosa avreste fatto voi, al posto di
Tatiana? Magari quel che fece lei. Spar dalla circolazione e si rifugi in casa di amiche, a rimuginare sul perch ogni tanto anche le ragazze intelligenti finiscono per sposare i Viktor e ignorare i Serghei. Dopo un
mese accett di rivedere il marito, ma solo
per consegnargli la lettera di divorzio.
Qualche giorno dopo le arriv in ufficio un
mazzo di rose rosse con un biglietto:
Spero. Non ebbe bisogno di leggere la firma. Mise un pollo nel forno e prese il telefono. Ieri mattina Tatiana e Serghei si sono sposati nel municipio della loro citt,
Murmansk, sullArtico. Vivranno per sempre felici e contenti. A patto che lui smetta
di giocare a poker.
Massimo Gramellini

Lettere T
le Repubblica,
venerd 2 febbraio
al 1 gennaio 2007 l'inD
dennit di accompagnamento erogata agli invalidi civili totali (quindi
soggetti con il massimo grado di invalidit) aumentata di 6,88 euro
mensili. certo che adesso potranno guardare al proprio futuro con maggiore serenit. Si tratta quasi sempre di persone (ripeto, persone) che non sono in grado autonomamente di far valere i propri diritti;
spesso non sono nemmeno in grado di parlare o di camminare. Non ho idea se anche
gli stipendi, le diarie, i privilegi vari dei nostri governanti, dei manager pubblici siano
aumentati nel 2007 di 7 euro, ma nutro
qualche dubbio. Come genitore, come cittadino provo sdegno di appartenere a questa italia: la minuscola non un refuso.
Luigi Pasolini
Rezzato (Bs)
guito a ci, in gran parte del Regno Unito
furono aboliti quei terribili recinti. [14]
Nel 90, il governo affid al giudice Peter
Taylor uninchiesta sul disastro di
Hillsborough. Foot: La conclusione fu una
sola. Il pericolo pi grosso veniva dal fatto
che migliaia di tifosi erano costretti a stare in spazi piccoli e in piedi. Ogni partita
potenzialmente si sarebbe potuta trasformare in una tragedia. Da allora tutti i pi
grandi stadi avrebbero dovuto prevedere
solo posti a sedere e numerati. Ed i tifosi
rimanere seduti per lintera gara. A seguito del rapporto Taylor, molte societ hanno
investito ampie somme nella ristrutturazione dei propri stadi. In Inghilterra gli stadi sono di propriet dei club. Lo Stato sovvenzion loperazione. [14]
In Inghilterra la sicurezza allinterno degli stadi a carico delle societ. Foot:
Alcuni club pagano anche per garantire
lordine allesterno. Middlesbrough per
esempio spende circa 150,000 sterline a
stagione (un quarto della spesa annuale)
per mantenere il suo stadio sicuro anche
fuori dal campo. Come affrontare questi
costi, comunque, una faccenda su cui si
sta ancora discutendo. stato anche istituito un servizio dordine allinterno delle
strutture. Si occupa di vigilare e di allontanare i tifosi esagitati, ubriachi, che fanno uso di motti razzisti o che semplicemente non vogliono stare seduti. [14]
Tutto ci ha un prezzo per i tifosi. Foot:
Negli anni 70 quando si andava ad un incontro dellArsenal, si sentiva la curva
cantare per ore prima del match. Oggi andare allo stadio come andare allopera,
nessuno canta e spesso c un profondo silenzio. Tant che Highbury stato soprannominato la biblioteca di Highbury.
I tifosi del Manchester non hanno accettato facilmente di dover stare seduti, la societ ha dovuto lottare a lungo. Tutto ci
uno scotto da pagare se si vuole eliminare
violenza e razzismo dagli stadi. [14]
Il calcio inglese cambiato. Foot: Ho addirittura visto madri con bambini appena
nati sugli spalti del campo dellArsenal.
La questione : lItalia potrebbe adottare
il modello inglese? Si. Ma prima deve capire esattamente di cosa si tratta. La repressione da sola non sufficiente. Gli stadi devono essere totalmente controllati e
gestiti dalle societ. Deve essere vietato il
lancio dei razzi e non deve essere permesso mostrare svastiche. La polizia deve
iniziare a prevenire la violenza, non semplicemente contenerla. [14]

Col suo everyman Roth racconta la fine della fede nel corpo
rendi un americano qualunque, everyman, e raccontalo come ha fatto lultimo
Philip Roth a partire dal suo funerale, riaprendo la sua vita dallinfanzia in una specie
di resurrezione atea, e poi su su per matrimoni, figli, divorzi, tradimenti, dolore, sesso
e malattie. Mettici il nostro dio qualunque
che c e non c, le stelle, il buio, le maree, il
bagno nelloceano, il rumore sordo del corpo
che invecchia, gli amici che se ne vanno tra
una battuta e laltra, lincomprensibile tragedia dellesistere senza senso e del morire
senza senso vista attraverso la vita e la morte
degli altri, il suicidio di chi soccombe alla sofferenza, la malinconia e la bont di chi ti
caro e a cui tu sei caro, e soprattutto il senso
di colpa maschile cercato e trovato infallibilmente nellerezione, nella bugia, nel dominio
sentimentale qualunque. Estrai da te la morale finale qualunque, che impossibile rifare la realt, devi prendere le cose come
vengono, tener duro e prendere le cose come
vengono, non c altro sistema. Avrai infine

Amori

Dire che non c speranza senza la cognizione del dolore enfatico, ma raccontarlo
un gesto incredibilmente forte, solenne, definitivo. Gli ospedali, le diagnosi, i defibrillatori, le fatiche e i bisturi cardiochirurgici
di everyman sono nelle centoventi pagine
dellultimo Roth il rifugio estremo e muto
dellanima di un uomo che sta tutto dentro la
propria vita corporale, che rifiuta come bugia ogni intemperanza mistica dal tempo
adolescenziale del suo bar mitzvah, della
sua prima comunione. Un uomo pieno di
qualit e di sentimento e di intelligenza delle cose che nel suo essere qualunque, votato
alla dipendenza dal caso e fatalista, anzi rassegnato e stanco, trova la misura poetica del
nulla che siamo diventati a forza di prendere la bugia per verit, considerando la verit
una bugia. Gran libro irreligioso e orgoglioso che segnala la sconfitta irrimediabile della fede del nostro tempo, la fede nel corpo.
Philip Roth, Everyman, Einaudi,
euro 13,50

la Repubblica 3/2; [9] Mario Sconcerti, Corriere della Sera 3/2; [10] Roberto Renga, Il Messaggero 3/2;
[11] Aldo Cazzullo, Corriere della Sera 24/3/2004; [12] Corriere della Sera 3/2; [13] Arianna Ravelli,
Corriere della Sera 3/2; [14] John Foot, La Gazzetta dello Sport 22/4/2005.

la Repubblica, gioved 1 febbraio


l mio amico Ferdinando Scianna, che
uno dei migliori fotografi del mondo,
mi ha raccontato di una delle sue tante passeggiate per Parigi con Leonardo Sciascia,
di cui Ferdinando fu al tempo stesso il discepolo prediletto e lamico giusto e senza
compiacenza, dunque ideale compagno di
passeggiate, cio di filosofia peripatetica
perch di dialoghi e passeggiate fatto il
pensiero occidentale. Ebbene, un pomeriggio i due si trovarono a passeggiare per la
rue Saint Denis, in quel quartiere che al
tempo stesso bazar turistico e area a luci
rosse. E come appunto nellera classica capitava al filosofo peripatetico di guardare il
cielo e di finire dentro una pozzanghera, cos a Leonardo e Ferdinando capit di finire
davanti allingresso di un teatro-bordello. Si
guardarono in faccia e Ferdinando chiese:
Trasemu?. E Sciascia rispose: Trasemu.
I due dunque entrarono, pagarono il biglietto e si sedettero a guardare lo spettacolo senza scambiare una parola. Dieci minuti dopo tornarono a guardarsi in faccia e
Ferdinando chiese: Niscemu?. E Sciascia
rispose: Niscemu. Ripresero la loro passeggiata, ancora senza parlare, entrambi
sprofondati in una sorta di malinconia che
alla fine Sciascia interruppe dicendo ferocemente allamico: Il vero spettacolo osceno l dentro eravamo noi
Francesco Merlo

CANZONE Il fedele chitarrista Apicella


non esclude di scrivere con lex premier
una canzone per Veronica (Marco Galluzzo,
Corriere della Sera 3/2).
LARA Lazara de Morais Souza detta
Lara, 39 anni, brasiliana, un passato di festini a base di coca e sesso con clienti vip
che la coprivano di soldi e regali, una condanna a 4 anni e 6 mesi per sfruttamento
della prostituzione e spaccio di droga ( in
attesa del processo dappello), ha scritto un
libro dal titolo Il mio nome Lara in cui racconta della sua relazione con Ronaldo,
una storia damore con alti e bassi durata
cinque o sei mesi: Era il 97. Lui era appena arrivato in Italia. Era una persona carina, simpatica, gli piaceva divertirsi. Cene,
feste, serate, le cose che si fanno quando si
giovani, ricchi e famosi. Stavamo a casa
mia, o nel suo attico, in zona San Siro. Una
casa bellissima. Della prestazioni sessuali
di lui non conserva un ricordo eccezionale: A letto non un fenomeno come in
campo. Troppo muscolare, e poco cerebrale. Rammenta invece la sua passione smodata per il cibo: Allepoca era una buona
forchetta. Adora la carne rossa, ne mangia
in grosse quantit. E poi golosissimo di
cioccolato, in particolare le tavolette di Kit
Kat. Glielo dicevo sempre che la sua era
unalimentazione disordinata. Non da atleta. Durante la love-story lei rimase incinta
del calciatore: Alcune amiche mi dissero
che ero pazza a gettare al vento il business
pi grande della mia vita. Un figlio con
Ronaldo. Ma io non faccio figli per soldi. E
cos restai sola nella difficile decisione di
non far nascere quel bimbo. Non ricorda
lultima volta che ha visto lex: So che lanno scorso venuto a Milano per la festa di
Dida, me lhanno detto amici comuni, ma io
non sono andata (Paolo Berizzi, la
Repubblica Milano 27/1).
DNA Una ragazza trentenne della Val
Venosta, ex cameriera in un centro sportivo
a Malles, lo scorso dicembre partor un bimbo. Per scoprire chi fosse il padre ha chiesto lesame del Dna a 13 uomini (di cui circa la met composta da giocatori di una
squadra di calcio locale, pi qualche politico e un paio di imprenditori) (Toni
Visentini, Corriere della Sera 3/2

ANNO XII NUMERO 30 - PAG 2

Senatori
La Stampa, gioved 1 febbraio
lle ore 19,01 di marted 19 dicembre, il vicepresidente del Senato, Mario Baccini, rivolse ai senatori e al personale gli auA
guri per le festivit natalizie. Il resoconto stenografico della seduta registra gli applausi dellaula. Poi, Baccini comunic lordine del giorno della seduta successiva, programmata per marted
23 gennaio, cinque settimane pi tardi. Alle 19,02 la seduta fu tolta. Cinque settimane di ferie pare siano lo stretto necessario perch i senatori affrontassero ritemprati i cinque giorni lavorativi
di gennaio, e rifiatassero dopo i cinque giorni lavorativi di dicembre.
Marted 23, data del rientro, la seduta stata aperta alle 17,02
dal vicepresidente Roberto Calderoli. Il senatore Francesco DOnofrio ha preso la parola per richiamare lattenzione sul caso del
senatore Michele Forte, dellUdc, il cui procedimento giudiziario si concluso dopo tredici anni perch il fatto non sussiste.
Applausi dai gruppi Udc e Forza Italia. Calderoli si rallegrato. Si passati alla discussione di alcune interrogazioni parlamentari a proposito dellarresto del sindaco di Montesilvano,
provincia di Pescara, a proposito della tragica vicenda dei caduti di Cefalonia (urgenza del senatore Claudio Grassi di Rifondazione comunista) e a proposito delle procedure di nomina dei
dirigenti pubblici. Alle 18,34, al termine di una sfacchinata di
unora e trentadue minuti, Calderoli ha sciolto lassemblea.
Mercoled 24, il presidente Franco Marini ha aperto i lavori
alle 9,30. Largomento del giorno: due mozioni sui rapporti fra
Italia e Libia. Lo stringente tema ha impegnato, fra gli altri, i senatori Rocco Buttiglione (Dai primi del Novecento...) e Lamberto Dini (... il dominio coloniale italiano...). Il serrato dibattito - allegramente interrotto dallingresso in tribuna degli studenti della scuola Salvo DAcquisto di Cerveteri - ha trovato
conclusione alle 10,50. Quella di mercoled 24, per, stata una
giornata di straordinari. Tutti riconvocati per le 16. Alle 16,02,
Marini ha dato la parola al guardasigilli Clemente Mastella che
ha tenuto una relazione sullamministrazione della giustizia.
Il successivo dibattito ha costretto i senatori in aula fino alle
21,04.
Gioved 25, poi, Palazzo Madama si ripopolato presto, alle
9,30. Presidenza affidata a un altro vice, il diessino Gavino Angius. Il senatore Enrico Pianetta, di Forza Italia, ha rammentato
che il successivo 27 gennaio sarebbe ricorsa la Giornata della
Memoria, e cio un momento importante per ricordare. Il vicepresidente Angius, fra battimani scroscianti, si associato alle parole del collega Pianetta. Subito dopo lattualit tornata a
farla da padrone. Un progetto di riorganizzazione degli uffici postali in Toscana, una nuova terapia per una malattia rara, le forniture di supporti informatici e soprattutto lincresciosa vicenda
di una commissione di studio istituita presso lAsl di Mantova
che ha favorito lo scatto dorgoglio del senatore dellUlivo, lex
magistrato Felice Casson: Rimane tuttora incomprensibile la sostituzione dei prestigiosi esperti della commissione istituita dalla Asl di Mantova. Con questo drammatico jaccuse, la sessione,
sessanta minuti netti di apnea, finita. Ed stata aggiornata a
marted 30, cio allaltroieri, quando i senatori hanno dichiarato
linsindacabilit di Lino Iannuzzi (Forza Italia) e di due suoi articoli (uno sullex procuratore di Palermo, Giancarlo Caselli) sui
quali pendevano altrettante querele. Ieri, quinto giorno di lavoro di gennaio, era in programma la discussione sulle dimissioni
rassegnate da Francesco Cossiga il 27 novembre, oltre due mesi
fa.
Laspetto paradossale della vicenda di Cossiga merita ragguagli. Cossiga aveva annunciato labbandono poich le sue interrogazioni e le sue interpellanze - lultima al ministro dellInterno,
Giuliano Amato, sullattivit del capo della polizia, Gianni De
Gennaro - restavano regolarmente senza risposta. Implicitamente, Cossiga sosteneva: me ne vado perch noialtri senatori non
contiamo pi nulla. su questa base - oltre che sulla consuetudine di respingere preventivamente le dimissioni - che ieri Palazzo Madama ha invitato Cossiga a desistere, e lo ha confermato allunanimit. Assecondarlo, significava ammettere che il Senato ormai ornamentale.
A dicembre, lassemblea ha sgobbato marted 12, mercoled 13,
gioved 14, venerd 15 e marted 19. Stop. Il Senato era rimasto
chiuso da gioved 23 novembre, mese in cui i giorni di corve sono stati addirittura nove. Ben dodici a ottobre. Sette a settembre.
Due ad agosto. Quaranta giorni in sei mesi. Facendo i conti della beghina, a circa tredicimila euro al mese (a tanto ammonta la
mesata di un senatore) significa quasi duemila euro al giorno,
compresi quelli da unora di lavoro. Lultimo anno della scorsa
legislatura, fra dicembre e gennaio ci fu seduta ventuno giorni,
pi del doppio di stavolta, e ci si ritrov pure il 23 dicembre e
successivamente il 4 gennaio. E quasi sempre mattina e pomeriggio, per cui le sedute furono trentatr; stavolta, compresa quella di ieri, quattordici. anche vero che limpegno di un senatore
non si esaurisce in aula. Ci sono le missioni, volgarmente chiamate viaggi. Ci sono le commissioni e le conferenze dei capigruppo. Lunica conferenza dei capigruppo di gennaio risale a
una settimana fa e si incentrata sul disdicevole protrarsi delle
ristrutturazioni dei bagni senatoriali. Quelli maschili staranno
chiusi tre mesi. La situazione grave, ha detto il senatore leghista Calderoli.
Ma, insomma, non tutta burla. Il capogruppo della Lega, lex
guardasigilli Roberto Castelli, ora accusa il governo: Non vuol
far lavorare il Senato. Qui non abbiamo alcunch di cui discutere. A parte il decreto abrogativo sulla Corte dei Conti, dopo Natale non abbiamo votato pi niente. Il senatore Iannuzzi dellidea che la questione sia tutta politica: Da quando quel De Gregorio (Sergio, ex dipietrista, ora al gruppo misto) ha lasciato il
centrosinistra, la maggioranza, se escludiamo i senatori a vita,
pressoch inesistente e a rischio formidabile. Dice che di leggi
da votare non ne arrivano pi, che le minoranze non ne propongono perch anche fra di noi c confusione, e se invece ne propongono vengono rinviate, o pi di frequente muoiono nelle
commissioni. uno scandalo, aggiunge Francesco Storace
(An), persuaso che a sinistra abbiano paura e adottino la tecnica
della riduzione del danno. E poi certo, colpa anche nostra.
Lopposizione non sempre c. Forse qualcuno, dice Storace,
pensa a non dar noia in vista delle grandi intese.
Un senatore della Margherita, il quale pretende lanonimato
(ho gi abbastanza guai per procurarmene altri), ammette che
lanalisi di Iannuzzi corretta. Questo vuoto non si riempie di
azioni legislative nostre perch le commissioni sono lente. Dice
che si va avanti a decreti legge: Le liberalizzazioni, per esempio,
sono state affrontate soltanto dal Consiglio dei ministri. E poi si
fa un largo uso delle leggi delega, cio quelle con cui il Parlamento gira i suoi compiti, in teoria eccezionalmente, allesecutivo. Rina Gagliardi (senatrice di Rifondazione) prova ad annacquare gli addebiti: A dicembre siamo stati poco sulla Finanziaria perch stata posta la fiducia; a gennaio, per tradizione, il
Parlamento non ha molto materiale su cui esercitarsi. Non c il
boicottaggio di cui parlano a destra. Ma lanonimo senatore della Margherita si domanda se non sia il caso di ridimensionare il
Senato, per numero di componenti e di competenze. Forse s.
Ma per fortuna da oggi si ricomincia a vivere: arriva la disputa
sulla base Nato di Vicenza.
Mattia Feltri

IL FOGLIO QUOTIDIANO

LUNED 5 FEBBRAIO 2007

Se gli ex brigatisti avess


Intervista al democristiano Maurizio Puddu che il 13 luglio 1977,

il Giornale, domenica 28 gennaio


l democristiano torinese abitante in corso Unione Sovietica cadde, quasi per una nemesi storica, sotto i colpi della Nagant calibro 7,62 che era in dotazione allesercito dello zar, fabbricata in
Urss e in Cecoslovacchia fino alla seconda guerra mondiale. Di sicuro i brigatisti rossi non lavevano ereditata dalla scorta di Nicola
II. Era il 13 luglio 1977. Con quella pistola, ad aprile gli stessi terroristi avevano ammazzato Fulvio Croce, presidente dellOrdine degli avvocati. Con la medesima arma, a novembre avrebbero assassinato Carlo Casalegno, vicedirettore della Stampa. Contro Maurizio Puddu, consigliere provinciale, esplosero 16 colpi. Sette andarono a segno. Uno ancora nella gamba destra e ci rimarr per
sempre, appena sopra il ginocchio, accanto a una lamina metallica
fissata da 18 viti che tiene insieme i resti del femore.
Sono passati 30 anni, ma Puddu, che un mese fa ne ha compiuti
75, non dimentica. Non pu dimenticare, neppure se lo volesse: ogni
mattina, per entrare nella sede dellAssociazione italiana vittime
del terrorismo di cui fondatore e presidente, deve salire uno scalino di 27 centimetri, quasi il doppio dei gradini normali. Da allora mi manca lappoggio, credo daver superato lostacolo e invece il
piede ancora a met. Sapesse quante volte sono ruzzolato per terra, spaccandomi la faccia.
Quel giorno, mentre boccheggiava sullasfalto con larteria femorale recisa, la portinaia dello stabile tent davvicinarsi per tamponargli le ferite. Un brigatista la dissuase sparandole due colpi fra i
piedi. Allospedale il medico di guardia sentenzi: Pressione a 50,
spacciato. Invece una delle pallottole sera infilata dentro larteria e fungeva da tappo. Un miracolo. Piero Coggiola, dirigente della Lancia di Chivasso, per una ferita analoga mor dissanguato.
La moglie di Puddu, Nives, il giorno dellattentato si trovava a Roma col figlio Massimo. Nel 1977 le notizie non arrivavano sui treni
in viaggio. Quando giunse alla stazione di Porta Nuova e vide che
ad attenderla al binario cera laltro figlio, Andrea, insieme con i
cronisti Francesco Bullo della Stampa e Giuseppe Sangiorgio della Gazzetta del Popolo, attorniati da un nugolo di fotoreporter, url:
Me lhanno ammazzato!. Nel tragitto verso lospedale Mauriziano
tentarono invano di tranquillizzarla. Solo quando le fecero infilare
il corridoio che portava alla rianimazione, anzich allobitorio, si
convinse che cera ancora speranza. Il terribile spavento le fece cessare per sempre il ciclo mestruale. Il conseguente disequilibrio ormonale le provoc una gravissima osteoporosi. Nellanca destra dovettero impiantarle due protesi, unaltra nellanca sinistra, due nelle dita. A salvargli le mani fu il professor Renzo Mantero, primario
a Savona. Rifiut lonorario: Lei ha gi dato, si commuove Puddu.
A decidere di gambizzare questo individuo della cricca dc, come annunciava il comunicato di rivendicazione, fu lo stato maggiore composto dai brigatisti che un mese prima avevano azzoppato Indro Montanelli (Lauro Azzolini e Franco Bonisoli) e che lanno dopo avrebbero rapito e ucciso Aldo Moro (Mario Moretti, Prospero
Gallinari, Valerio Morucci). Il sinedrio comprendeva Patrizio Peci,
che sarebbe diventato il primo pentito nella storia del partito armato, e la sua compagna Nadia Ponti, in seguito accusata dallo stesso Peci di sei omicidi nella sola Torino (oltre a Croce e a Casalegno,
i poliziotti Rosario Berardi, Salvatore Lanza, Salvatore Porceddu e
la guardia carceraria Lorenzo Cotugno). La Ponti faceva parte del
commando di tre persone che mi fer. Le hanno inflitto cinque ergastoli, ma da parecchio tempo a casa sua, agli arresti domiciliari. In carcere ha sposato un brigatista. Gli altri due sicari erano Lorenzo Betassa e Dante Di Blasi, operai della Fiat. Furono tutti con-

dannati a quattro anni. Betassa non li ha mai scontati, perch nel


1980 fu ucciso durante lirruzione dei carabinieri nel covo di via
Fracchia a Genova. Una sorella della Ponti, dirigente al Comune di
Torino, dove lavoravo anchio, venne a scusarsi. Avresti fatto meglio
a non dirmi di questa parentela, le risposi.
La Provincia che serv fino alleffusione del sangue ha messo a
disposizione di Puddu una polverosa stanzetta di 20 metri quadrati, ingombra di carte, dove il presidente dellAssociazione vittime
del terrorismo aggiorna la contabilit del dolore e continua a inseguire i colpevoli con la perseveranza di un Simon Wiesenthal. Il
martirologio degli anni di piombo comprende 142 morti e 59 gambizzati. Nellelenco non figurano i lutti pi recenti: Massimo DAntona, Marco Biagi, Emanuele Petri. Includendo le stragi dal 1969 al
1989, si arriva a 5.000 attentati, con 455 caduti e 4.529 feriti.
In questo bugigattolo giunta a Puddu la notizia che lazzoppacristiani Di Blasi, nome di battaglia Leo, sardo come lui, a 56 anni
fa il campanaro vicino a Orgosolo e vorrebbe tanto stringergli la
mano e guardarlo in faccia per la prima volta.
Le spar senza guardarla?
Per lui non ero nemmeno una persona, come ha dichiarato allUnione Sarda: Puddu non mi rappresentava nulla al di fuori del
bersaglio da colpire. Mi avessero detto di ammazzarlo, lavrei ammazzato, ma avevo lordine di gambizzarlo. Dovevamo servirlo in
mattinata. Poi, per ragioni che ora mi sfuggono, fu rinviato al pomeriggio. Servirlo, ha capito?.
Il lessico non cambiato.
Mi ha telefonato un giornalista del quotidiano di Cagliari. Voleva
organizzare la stretta di mano. Cosa si prova mentre si spara a un
uomo?, ha chiesto il cronista a questo Di Blasi. E lui: Niente, io non
provavo assolutamente niente. Nessuna emozione e neanche piet.
Non lo conoscevo ma mi avevano detto che era un amico da abbattere: per me bastava questo. Avrei sparato contro chiunque: era lorganizzazione a decidere i bersagli. Io ero un esecutore. Ma si pu?.
Non gli stringer la mano.
No. Mai. La misericordia di Dio, la giustizia dello Stato, il
perdono degli uomini.

E lei non lha perdonato.


Non voglio parlarne. Il perdono un fatto intimo che non va
esternato. Io sono tenuto a un solo obbligo: il rispetto dei morti.
Ogni tanto i magistrati mi chiamano per chiedermi un parere sulle
scarcerazioni dei detenuti. Non capisco perch. Tanto, nonostante
la mia opposizione, li liberano lo stesso.
Perch i brigatisti scelsero proprio lei?
Non lho mai capito. Mi diedero del servo delle multinazionali.
Proprio a me, che non ho mai bevuto una Coca-Cola. Dissero che
cercavo il dialogo fra Dc e Pci, mi definirono berlingueriano. Io
manco mero accorto che il mio partito dialogava con i comunisti,
pensi un po che ingenuo. Lo venni a sapere dal loro volantino. Mia
moglie, al telefono da Roma, maveva messo in guardia: Hanno ferito Antonio Sibilla, segretario ligure della Dc. Sta attento, qui sparano a tutti. E io che centro?, obiettai.
Come and?
Tornavo a casa alle 14.30. Appena parcheggiata la mia 124, vedo
questi tre. Li credevo piazzisti. Uno savvicina, era Betassa, estrae
qualcosa dalla borsa. Non capisco che una pistola e non sento alcun rumore: aveva messo il silenziatore. Avverto una fitta lancinante al ginocchio. Tento di ripararmi fra due auto. La gamba cede
e sbatto con la faccia contro la carrozzeria incandescente di una
Volkswagen parcheggiata al sole. La pelle cuoceva sulla lamiera. Mi
spara un secondo colpo, che viene deviato dal portafoglio nella tasca posteriore dei pantaloni. Sopraggiunge un complice, era Di Blasi, e mi colpisce pi volte con la sua Nagant. Per favore, basta, lo
imploro, ma il tamburo del revolver continua a girare. Scappano.
Un dentista, chiamato dalla portinaia, tenta di fermare lemorragia
con un laccio e una borsa ghiacciata. Per fortuna lospedale era a
soli 300 metri. Ma i chirurghi non disponevano di un bypass per
laorta femorale. Lo port da Milano, correndo come un disperato,
un carabiniere motociclista, che scoppi a piangere quando gli annunciarono che non serviva pi.
Credeva che lei fosse morto.
S. Invece il professor Aschieri nel frattempo era riuscito a creare un bypass prelevandomi dallaltra gamba cinque centimetri di

Viaggio nella scuola dove si d


la Repubblica, domenica 28 gennaio
ncona. Ma allora, se due ragazzini fanno sesso in unaula scolaA
stica e nessun videofonino li riprende, possono dire di averlo fatto davvero? Per cercare la risposta a questa e altre domande (che cosa ha spettacolarizzato la sessualit degli adolescenti italiani? Chi se
ne interessa veramente? E stiamo parlando soltanto di loro?) sono andato dove, allapparenza, cominciato il fenomeno dei ragazzi di vita 2007 e dove ogni giorno se ne scrive un nuovo capitolo: alla procura dei minori di Ancona. Il magistrato che mi riceve si chiama Ugo
Pastore. Ha origini napoletane, residua capacit di indignazione e pazienza. Nel suo curriculum lesperienza minorile un passato che ritorna, sintomo di una volont di applicarsi allemergenza. Sulla scrivania e sulle sedie ci sono pile di fascicoli, pi una ricerca dal titolo
Le ragioni del bullismo. Il suo telefono, durante la conversazione, squiller due volte, il mio una, annunciando linvio di un messaggio. Tutte
e tre le circostanze si riveleranno significative. Il suo racconto verr
interrotto da digressioni. La fine, tanto vale premetterlo, non nota
e neppure lieta.
***
Allinizio c un ragazzino che, parlando con la madre (il fatto raro, ma ancora pu verificarsi), si riferisce a una compagna usando un
termine spregiativo. La madre (anche questo raro) lo rimprovera.
Gli dice di non offendere gratuitamente quella ragazza. Macch gratuitamente, mi costato un euro!, risponde lui. Con quella moneta
ha comprato da un amico linoltro sul videofonino della scena in cui
la ragazzina, costretta, ha rapporti sessuali con alcuni coetanei. Con
quella moneta pensa di aver dimostrato alla madre di avere ragione:
ecco la prova. Quel videomessaggio era gi circolato su decine di cellulari, archiviato in altrettante gallerie. Finalmente una persona
non lo trova ragionevole e denuncia il fatto al poliziotto di quartiere,
che informa la procura dei minori di Ancona. Partono le indagini,
vengono sequestrati i telefonini degli accusati di violenza. Nelle gallerie si trovano fotografie e filmati, archiviati con nomi e localit: Gigi-Senigallia, Loretta-Fano. Gli inquirenti danno unocchiata: Gigi si
ripreso mentre rolla e fuma uno spinello, Loretta mentre si spoglia
e si tocca. Ora, generazioni di adolescenti si sono fatti le canne o si sono masturbati. Il piacere era quello: latto in s. Adesso il piacere
nel mostrare quellatto a un pubblico. Si dir che, clintonianamente,
lo fanno perch possono, perch esiste il videofonino, ma non basta
a spiegare. Molto spesso c una prima fascia di pubblico che assiste
allesibizione dal vivo. Poi si va cercando quella indeterminata, che
sta l fuori. Non nella sua vaghezza, per, esiste un destinatario mirato. Loretta mostra la sua intimit sperando che qualcuno la noti.
Qualcuno non chiunque e notare non vedere. Sta cercando
unagenzia di casting, un talent scout, chi sia in grado di trasformare
il suo pubblico potenziale in dati Auditel.

Qualcosa di personale
la Repubblica, luned 29 gennaio
enova. Erano a pochi metri luno dallaltro, allingresso delG
lo studio televisivo de La7, in attesa di partecipare alla trasmissione dove entrambi sono stati chiamati a raccontare il loro drammatico passato. Ma ancora una volta Mario Sossi si rifiutato di incontrare il suo sequestratore, lex brigatista Alberto
Franceschini. Sossi, allora giudice e oggi avvocato Cassazionista,
nellaprile del 1974 era stato rapito a Genova dalle Brigate Rosse. Franceschini, leader del gruppo eversivo, era stato tra i protagonisti del sequestro e aveva a lungo interrogato il rapito. Gi
in passato altri tentativi di riappacificazione, con sempre pronto Franceschini a tendere la mano, erano falliti. La registrazione della trasmissione Niente di personale era in programma ieri
sera. Antonello Piroso ha intervistato Mario Sossi, presidente aggiunto ad honorem della Corte Suprema di Cassazione, e Alberto Franceschini, che insieme a Curcio, Moretti e altri brigatisti
rap il magistrato. Preso atto del rifiuto dellex giudice, gli organizzatori hanno fatto entrare ed uscire i due attraverso diversi
passaggi, impedendo di fatto anche che incrociassero gli sguardi. Le Bierre sequestrarono il magistrato, che aveva appena sostenuto laccusa nel processo alla Banda XII ottobre, e lo liberarono a Milano 35 giorni dopo. Avrebbe voluto dire qualcosa a
Franceschini?, ha chiesto Piroso. S. Doveva pagarmi i danni,
dopo il processo, ha risposto Sossi. Franceschini ha replicato:
Sossi ha detto cose contraddittorie. Ho pagato i danni. Sia in
carcere che economicamente.
m. cal.

***
Il vero divertimento
Davanti alla scrivania del dottor Pastore sono sfilate decine di Lorette e Gigi. Alla domanda: Ti sei divertito a farlo?, la risposta ricorrente : No, mi sono divertito a farlo sapere. Percezione del disvalore della loro condotta: nella maggior parte dei casi, nessuna. Giustificazione: Di che cosa vi meravigliate? Sono cose che fanno tutti.
Non lo sapevate?. Quelli che sapevano e tacevano non lo facevano
per omert di clan, ma generazionale. Non conoscevano n Gigi n
Loretta e neppure gli stupratori. Non li proteggevano, semplicemente, pur non approvando, restavano indifferenti, rassegnati. Gli inquirenti hanno frugato dentro centinaia di computer, sono entrati in decine di blog a numero chiuso. Hanno trovato dovunque le stesse cose,
decifrato con relativa facilit un linguaggio dove tutto semplicemente scritto pi in fretta, compresso, niente vocali, numeri al posto
delle parole, quando possibile: come se tutta la comunicazione fosse limitata dal display di un cellulare. Non esiste un codice per messaggi segreti, si dicono banalit con i superlativi e le consonanti: 6 1
GRN FG!!! (se occorre traduzione: sei un gran figo!!!; se occorre
una motivazione: perch si era ripreso mentre evacuava). Nessun rimorso, qualche pentimento. A innescarlo la sorpresa di trovare
qualcuno che non approva. Di vedere un poliziotto che rovista nella
loro cameretta, la stessa che faceva da sfondo alle autoriprese, e un
magistrato che lo fa nella loro breve esistenza. Cercando di capire come abbiano potuto fare, fin l, percorso netto. Senza un amico che dicesse: Siete fuori?.
***
Senza un genitore che...
a quel punto che il dottor Pastore ha guardato negli occhi decine di coppie adulte, compilando una personale, sconfortante statistica. I padri? Al novanta per cento sconcertati, testa fra le mani, ripiegati su se stessi, in grado di manifestare, tuttalpi, un senso di impotenza. E le madri? Nella stessa percentuale aggressive, addirittura risentite, erinni alla difesa del fortino.
Capaci perfino di contrattaccare al grido: Ma queste sono solo ragazzate! Che cosa centra la legge?.
Qualche anno fa un gruppo di ragazzi californiani, sbandati s, ma
iscritti a un liceo, residenti nella stessa casa dei loro genitori (bench,
spesso, separati) fece una bravata. Uno di loro aveva compiuto uno
sgarro e, per regolare il conto, gli rapirono il fratellino quindicenne.
Allinizio era una burla, poi persero il controllo della situazione e ammazzarono lostaggio.
Venuto a conoscenza della storia dalla figlia, compagna di scuola degli assassini, il regista Nick Cassavetes ci ha girato un film,
Alpha Dog, che esce in Italia il 23 febbraio. Come la pellicola ricostruisce, nessuno dei ragazzi si rende veramente conto di quel che

CATALOGO DEI VIVENTI

Che cosa accende la fantasia di Bersani?


Di seguito pubblichiamo gli ultimi aggiornamenti al Catalogo dei viventi.
5062 italiani notevoli di Giorgio DellArti e Massimo Parrini, edito da Marsilio. Le biografie in cui non indicata
la data di nascita si trovano per esteso
nel Catalogo.

BARACCHI Raffaella Torino


25 marzo 1965. Miss Italia 1983.
Vedova di Carmelo Bene (1 settembre 1937-16 marzo 2002), col
quale ha fatto La cena delle beffe
(nuda) e una figlia, Salom. Incinta, fin allospedale per le
botte: Non auguro a nessuno
quel che ho vissuto. Ma se apro
i cassetti, riscopro i suoi scritti
per me, i pensieri, i sassolini di
mare, ritrovo la complicit che
avevamo (a Luciano Borghesan) Ha organizzato a Venezia
la mostra Pierre Klossowski. Il
Bafometto: 17 disegni e 4 studi
dellartista parigino. Pierre
Klossowski realizz le opere
esposte per illustrare il Baphomet (romanzo del 1965) allorch
Bene laveva chiamato a collaborare per la riduzione teatra-

le alla Biennale: Pierre dipingeva a casa di Carmelo, e quando finivano le matite colorate,
io andavo a comprarle.
BERSANI Pierluigi Politico.
Ministro allo Svilippo Figlio
di un interista, tifa per la Juve,
cui si riavvicinato dopo la retrocessione in B: Lultima Juventus che ho amato era quella
di Platini e Boniek. Ho bisogno
di giocatori che accendano la
fantasia. Ibrahimovic per esempio, ma lhanno dato allInter,
sarebbe stato contento mio padre (a Paolo Butturini).
EPAMINONDA Angelo Catania 1945. Primo pentito di mafia a Milano. Arrestato nell80
per sequestro di persona, fu assolto per insufficienza di prove.
Di nuovo in carcere il 30 settembre 1984, ha confessato di
aver ordinato o di essere stato
complice di ben 17 omicidi, ricostruendone un totale di 44.
Ha ammesso di aver gestito imponenti traffici di cocaina, in

aggiunta al controllo del gioco


dazzardo, ma si sempre vantato di non aver mai smerciato
un solo grammo di eroina. Le
sue rivelazioni hanno consentito ai magistrati milanesi di ordinare pi di 120 arresti. La
settimana scorsa ha finito di
scontare la sua pena (ma non
stava pi in carcere da anni).
FIORAVANTI Cristiano Rovereto (Trento) 1960. Ex terrorista.
Dei Nar. Padre che lavorava in
Rai, mamma casalinga, una sorella gemella, un fratello maggiore, Giuseppe Valerio (Giusva), da bambino protagonista
del telefilm La famiglia Benvenuti, poi condannato per la strage di Bologna (2 agosto 1980)
Avevo 15 anni, nella sezione
Msi Monteverde. L nacquero i
Nar. Cera mio fratello e altri,
Franco Anselmi, compagno di
scuola di Giusva e Alessandro
Alibrandi, uccisi entrambi. Si
teorizzava la lotta armata. Fu
unescalation inarrestabile
Fu arrestato l8 aprile 1981. In

carcere accus il fratello dei delitti Pecorelli e Mattarella:


Quella fase fu il frutto di un
terribile equivoco. Mi ritrovai in
carcere Angelo Izzo. Prima, era
con mio fratello e altri dei Nar.
Mi rifer cose incredibili, mi avvelen lanima. Per reazione,
dissi ai pm alcune circostanze...
Nacque la leggenda che avessi
accusato Giusva di delitti mai
commessi. I Nar volevano uccidermi. Lui non mi avrebbe sparato. Siamo fratelli, stesso sangue (a Massimo Numa) Scarcerato nel 92, vive nel Nord Italia sotto una nuova identit.
FRANCO Vittoria Roseto Capo
Spulico (Cosenza) 20 luglio 1949.
Filosofo. Laurea a Roma, specializzazione alla Normale di Pisa, dove ha avuto lo stesso maestro di DAlema (lo storico del
marxismo Nicola Badaloni); ha
conosciuto il matematico Paolo
De Bartolomeis (con cui sposata da 28 anni); insegna Storia delle dottrine politiche. Nel Pci dai
primi anni 70, poi nei ds, dal 2001

senatore, da pochi giorni capo


delle donne del partito.
KOSTNER Carolina Pattinatrice su ghiaccio. Il 27 gennaio ha
conquistato nella Torwar Arena
di Varsavia il titolo europeo, oro
mai conquistato prima da unitaliana Pur di convincerla a frequentare luniversit (e dunque
ad allenarsi) nella propria citt,
Dubai, Parigi, Parma, Venezia,
Milano e Torino si sono lanciate
in una specie dasta. Sergio
Chiamparino, sindaco della citt
piemontese: Le offro anche la
casa di mio figlio Tommaso: un
bellalloggio al quarto piano di
piazza Vittorio.
MALCHIODI Andrea 30 settembre 1972. Matematico. Uno
dei nove professori sotto i 35 anni delluniversit italiana (su
18.651). Cattedra di analisi matematica alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di
Trieste, il suo lavoro migliore
riguarda un risultato di uniformizzazione per variet riemma-

niane, nel quale si trattava di fare ordine in una classe di oggetti geometrici: in poche parole li
si deforma per renderli pi standard. come trasformare una
patata in una sfera. Adesso studia problemi di analisi geometrica (a Gabriele Beccaria).
MINOLI Giovanni Giornalista. Direttore di Rai Educational Tifa per la Juve: Capisco
che non sia facile da credere,
per io mi sto divertendo un
mondo con la Juventus nel
campionato di serie B. gradevole sentirsi un po sfigati (a
Luca Calamai).
SOLDINI Silvio Regista Ha
appena finito di girare il suo
nuovo film, titolo provvisorio Elsa e Michele, protagonisti Antonio Albanese e Margherita Buy.
Da anni cerca di ripetere il successo di Pane e tulipani: Di settimana in settimana gli altri film
calavano e il mio vedeva crescere il pubblico. Prima o poi spero
che risucceda.

ANNO XII NUMERO 30 - PAG 3

IL FOGLIO QUOTIDIANO

LUNED 5 FEBBRAIO 2007

sero il pudore di tacere...


quando era consigliere provinciale a Torino, fu gambizzato dalle Br
vena safena e innestandomela sullarteria femorale troncata dal
proiettile.
Oltre a essere claudicante, ha altri disturbi?
Losso sacro s deformato. Limpossibilit di fare esercizio fisico mi ha provocato obesit, duodenite e alterazione della frequenza cardiaca.
Ripercussioni psicologiche?
La sensazione dessere sempre pedinato da qualcuno. Lo scoppio di un petardo mi fa salire il cuore in gola. Per me la notte di San
Silvestro, con tutti quei mortaretti, un anticipo dinferno.
Lo Stato le versa una pensione?
No. Dopo 13 anni mi ha riconosciuto uninvalidit del 55% e un
risarcimento di 80 milioni di lire. Ho dovuto sottopormi a 40 radiografie. Allultimo di cinque ricoveri, presso lospedale militare del
Celio a Roma, la commissione medica era presieduta da un ammiraglio della Marina che s indignato: Non bastavano i proiettili
nelle gambe? Anche radioattivo a furia di schermografie, dovevate
farlo diventare.
Linvalidit non le d diritto a un assegno mensile?
Il vitalizio di 1.500 euro, non reversibile, arrivato soltanto due
anni fa, dopo una battaglia condotta dalla nostra associazione. Ma
chi ha uninvalidit inferiore al 25% non lo percepisce. E il ministero del Tesoro respinge gli ordini di pagamento dei nuovi vitalizi,
decisi dal ministero dellInterno, con la giustificazione che il capitolo di spesa vuoto. Insomma, per noi vittime i soldi non ci sono
mai.
Ha pi ricevuto minacce?
Per anni, fino al 1997. Telefonate anonime notturne: Sei stato
colpito una volta, la prossima mireremo alla testa. Ma gli investigatori sostenevano che non era nelle abitudini delle Br fare cos,
che i terroristi non si ripetono. Come Paganini.
Dunque, chi poteva essere?
Nel 1987 fui nominato revisore dei conti dellospedale Maria Vittoria dellAsl 3. Scoprii che la spesa per la sopraelevazione di un
edificio era stata gonfiata. Lappalto, oltre un miliardo di lire, fu tolto alle cooperative rosse di Reggio Emilia e affidato a un impresa-

rio edile di Torino. Ricevetti parecchie intimidazioni. Di l a poco il


costruttore fu rapito. Non pi tornato a casa.
Quanti sono i terroristi che scontano una pena in carcere per i loro
delitti?
Unottantina, credo. Meno dei latitanti, almeno un centinaio, rifugiati quasi tutti in Francia, che non vi sono mai entrati.
E quanti sono allergastolo?
Li hanno fatti uscire tutti. La prigione solo una zona transiti.
Vanno a lavorare fuori, dormono a casa. I 18 giorni di permesso annuale gli vengono addirittura scalati dalla pena.
Hanno scarcerato anche quelli che non si sono ravveduti?
Altroch. Renato Curcio non s n pentito n dissociato.
Per non ha mai ucciso.
Uno condannato per concorso in omicidio, lei come lo chiama?
Io lo chiamo assassino. Curcio fu il mandante dei primi due delitti
delle Brigate rosse. Il 17 giugno 1974, nella sede del Msi a Padova,
per colpa sua furono uccisi i militanti di destra Graziano Giralucci
e Giuseppe Mazzola, che lasciarono due vedove e cinque figli orfani. Questa sentenza dello Stato, passata in giudicato.
Chi il peggiore di tutti?
Per la loro falsit disprezzo Valerio Morucci e Adriana Faranda, gli aguzzini di Moro che furono ricevuti dal presidente
Cossiga. La Faranda, in particolare, disse che voleva riparare al
male compiuto devolvendo alle famiglie delle vittime il ricavato
della vendita di un appartamento che stava per ereditare. Una
duplice menzogna, giacch, avendo perso i diritti civili, non poteva accedere alleredit, e in ogni caso la legge dispone che in
primis il condannato debba risarcire lo Stato. Un modo per fare
bella figura a nostre spese sui giornali. Le obiettai: perch non
regala lalloggio a unassociazione che assiste i disabili? Mai avuta risposta.
Che cosa pensa del fatto che questi signori vengano di continuo intervistati dai giornali, ospitati nei salotti televisivi, invitati a tenere
conferenze nelle scuole?
Sono inorridito. Oreste Scalzone e Toni Negri da Parigi predicano ancora, stavolta dal video, la liceit della lotta armata. A Mi-

divertono a fare sesso in aula


sta facendo, nessuno dei loro amici cerca di fermarli, nessuno dei
genitori (tranne quelli del rapito) sembra allarmarsi. Finch la situazione degenera. Come stato possibile? La risposta di Cassavetes : I problemi sono sorti perch questi ragazzi si sono ritrovati a dover prendere delle decisioni senza nessun tipo di controllo o interferenza. Si sono create una serie di circostanze e coincidenze che hanno generato degli eventi che non sarebbero dovuti accadere.
Le circostanze e le coincidenze di Ancona sono che i comportamenti dei Gigi e delle Lorette non appaiono censurabili per i loro
compagni, non per le loro madri. E la scuola? Altra statistica: Il novantanove per cento dei danni alle scuole non viene risarcito, spesso
non c neppure la richiesta. Perch? Per salvaguardare limmagine dellistituto, perch non si dica che mal frequentato e diminuiscano il prestigio e le iscrizioni.
***
Perduti dal perdono
Gli amici non disapprovano, le madri difendono, la scuola ci passa
sopra. Qualche volta perfino la legge chiude un occhio. Il dottor Pastore estrae un ricordo dal passato: Ero a Napoli, cera questo ragazzino che faceva il diavolo a quattro da quando aveva dieci anni.
Rapine, estorsioni, violenze, di tutto, ma non era imputabile. Finch
comp quattordici anni. Lo aspettavamo al varco, alla prima infrazione larrestammo e processammo. Chiesi una condanna. Il giudice prefer concedergli il perdono giudiziale. Sa che cosa disse lui: Non sono manco buono per la galera!. Si sent in qualche modo rifiutato,
abbandonato perfino dalla legge. I ragazzi sono manichei, esigono
condanne per chi sbaglia. Anche per s, se capiscono di aver sbagliato, di aver violato una legge. Invece vengono perdonati. Allora
smarriscono il senso delle cose in maniera definitiva. Vuol sapere come finito quel ragazzino di Napoli? Morto per strada, a diciotto anni, in un regolamento di conti.
Ho con me una cartella di ritagli: dopo i fatti di Ancona c una violenza filmata a Jesi, un commercio di immagini porno in una scuola
di Ascoli, un traffico di mms os in cambio di ricariche a Pesaro, un
altro di videoriprese di un suicida spappolato sui binari a Fano. Nelle Marche cera qualcosa di avariato nel latte materno tredici, quattordici, quindici anni fa? In realt ogni fenomeno criminale emerge
dove lo persegui. Da qui ci si allarga a tutta lItalia: stupro registrato
e diffuso a Napoli, filmata nuda per prova damore e smerciata a
Ragusa, violenza di gruppo scaricata sul web in Sardegna. Durante la
gita scolastica o lintervallo. Nel cortile del liceo o alloratorio. Sbocciano le devianze e fioriscono gli alibi. I violentatori dicono: Labbiamo fatto perch labbiamo visto in tv e i media rilanciano senza
che nessuno chieda: In quale programma, esattamente?. Era su In-

ternet. E certo, su You Tube trovi il video di qualsiasi cosa (non solo
Di Pietro che spiega il consiglio dei ministri, anche un gatto che si masturba) e su un altro sito il catalogo delle perversioni filmate va oltre
la fantasia (chi poteva immaginare gli appassionati di starnuto?). Internet come il mondo, contiene tutto, solo che ogni tanto bisognerebbe verificare le ultime pagine scaricate da chi ci si aggira. O rassegnarsi come fa Cassavetes quando conclude: Alla fine quello che
ho capito, e di cui io stesso sono colpevole nella mia vita, che viviamo in un mondo complicato, in cui entrambi i genitori hanno un lavoro e una vita molto intensa.
Dice il dottor Pastore: I ragazzi ci vogliono pi seri.
E credo che intenda come un modo per dimostrarglielo quello di
ritenerli responsabili.
***
Tre squilli, tre notizie
Poi ci interrompono le tre telefonate. Nella prima un carabiniere
riferisce gli sviluppi di un fatto.
Giorni prima quattro ragazzi hanno vandalizzato una scuola. I tre
non imputabili hanno confessato. Il quarto, quindicenne, no. La sera
prima sua madre ha indetto una riunione dei genitori coinvolti, preteso che inducessero i loro figli a ritrattare.
Sembra labbia avuta vinta.
Nella seconda emerge lultimo caso di cronaca, che il giorno dopo
sar sui giornali: sesso sulla cattedra durante lassemblea scolastica,
con un pubblico che assiste, filma, diffonde. E la scuola che, invece
di informare le autorit, avvia unindagine interna, a protezione della propria reputazione.
Se il magistrato cercava conferme alle sue tesi, le ha appena avute.
La terza telefonata in realt un sms che mi invita a cliccare su un
sito e dare un codice per vedere unimmagine. Scoprir che nel videomessaggio una signora mostra le sue parti intime. Lha inviato a
un suo amico, che lha inviato a un suo amico, che lha inviato a un suo
amico. Dopo una ventina di passaggi arrivato (anche) a me. Se la catena continua pu finire a suo marito (che magari non la riconoscer)
o a suo figlio, che magari lo smercer per un euro. Non colpa sua,
viviamo in un mondo complicato.
Chi pu dirsi innocente? Le vittime, almeno: come la ragazzina violentata e filmata nel caso che ha dato il via alla videovalanga. Che fine ha fatto? Non pi uscita di casa. Sotto le sue finestre passano a
ogni ora del giorno e della notte strombazzando e urlando insulti. La
sorella minore teme di vivere la stessa esperienza. I genitori, che non
sono ricchi e hanno lavori dipendenti, hanno messo in vendita la casa, deciso di trasferirsi altrove. Se un altrove esiste.
Gabriele Romagnoli

lano nel 2002 ha preso il via un cantiere, coordinato da Curcio con


la partecipazione di lavoratori di varie aziende, sui dispositivi relazionali totalizzanti allopera nelle grandi catene della distribuzione commerciale e sulle risposte di sopravvivenza a tali dispositivi. Lanno dopo questo cantiere ha riaperto i lavori per affrontare il nodo del dominio aziendale attraverso la flessibilit, con i
malesseri che esso genera. Sembra di leggere i loro comunicati di
trentanni fa, il linguaggio lo stesso.
Sergio DElia, ex dirigente di Prima linea, stato eletto in Parlamento. LUnione lo ha nominato segretario della Camera.
Se Fausto Bertinotti mi ricevesse a Montecitorio e incrociassi
nei corridoi DElia, me ne andrei subito, questo poco ma sicuro.
Badi bene, io non contesto agli ex terroristi il diritto a rifarsi una vita dopo aver saldato il debito con la giustizia, bens la loro spudoratezza nel pretendere di ricoprire ruoli pubblici, incuranti dellimmenso dolore che hanno seminato. C un solo modo per chiudere questa terribile pagina di storia: riconoscano, una volta per tutte, daver sbagliato senza attenuanti. E la smettano con le distinzioni cavillose fra reati di sangue e reati politici.
Li mette sullo stesso piano?
Certo. Ho avuto colleghi dufficio che anni dopo sono venuti a
chiedermi scusa perch erano stati telegrafisti di Prima linea. Bravi! A una conferenza che ho tenuto a Vercelli, alcuni pensionati in
sala hanno ammesso: vero, alla Fiat Rivalta i brigatisti rossi stavano con noi alla catena di montaggio. E voi che cosa facevate mentre quelli sparavano e ammazzavano? Niente. Allora siete complici.
Perch entr nella Dc?
Sono cresciuto alloratorio. Servivo la messa a don Costantino
Marengo, un antifascista coraggiosissimo, che nel 1945 per salvare
la vita a un repubblichino, certo Viarengo, catturato dai partigiani,
non esit a irrompere nella caserma di via Bologna, pistola in pugno, intimando: Quelluomo mio. Consegnatemelo!. Io ero tredicenne e avevo gi la tessera del partito, firmata da Alcide De Gasperi.
Flaminio Piccoli mi confess che Curcio, prima di fondare le Br, lavor per la Dc a Trento.
Di Piccoli non ho mai avuto simpatia. Ero fanfaniano.
Piccoli gli fece persino avere attraverso suor Teresilla Barill 20
milioni di lire, frutto di una tangente pagata a Enrico Pancheri, presidente dellAutobrennero.
Lho conosciuta suor Teresilla. Secondo me aveva tutte le stimmate tranne quelle della religiosa. Volle incontrarmi in un caff di
Roma, zona piazza Venezia. Mi faceva strane domande sullassociazione, insisteva perch intervenissi in favore dei terroristi detenuti. Ebbi limpressione che lavorasse per i servizi segreti.
Ad Hammamet, un anno prima di morire, Craxi mi rivel che il presidente Leone era pronto a firmare la grazia per Paola Besuschio, la
compagna detenuta che le Br volevano scambiare con Moro, ma un
leader dc di lungo corso, anzi lunghissimo, allultimo minuto pose il
veto. La circostanza trova conferma nei diari di Fanfani. Ed lo stesso nome che mi aveva fatto anche Piccoli.
Se il nome al quale penso anchio, temo che sia vero.
Conosce la vedova di Moro?
Lho incontrata a Torrita Tiberina, dove lo statista sepolto, dieci anni dopo lassassinio. M sembrata una donna ancora in attesa
di sapere la verit. Ma se non c arrivata lAmerica per i due Kennedy....
Fece bene lo Stato a non piegarsi al ricatto delle Br?
Per anni ho creduto che bisognasse rifiutare qualsiasi trattativa
con i terroristi. Oggi mi sono convinto che non sia affatto giusto. Moro andava salvato. La vita pi importante. Un uomo, un marito, un
padre di famiglia, viene prima di tutto, anche dei principii. Troppi
politici ho sentito inneggiare ai principii, e poi erano i primi a non
rispettarli.
Stefano Lorenzetto

ABC

di Irene Brin
il Giornale,
domenica 9 luglio
LIMA Non lo sottovalutate e non
lo fraintendete. Ci sono uomini
che grondano sudore, cedendo al
malumore ed alla fiacca, diventano
brutti e cattivi, ripetono ostinatamente di adorare lestate: questo
perch, ventanni fa, qualcuno li defin Nature Solari. E ci sono donne
che trascorrono in casa mesi e mesi, rovinandosi lo stomaco e conquistandosi linsonnia per mancanza
di esercizio, pur di non affrontare i rigori dellinverno: questo
perch qualcuno, ventanni fa, le paragon alla Primavera di
un pittore qualunque. Il signore accaldato dovrebbe passare i
mesi estivi nei paesi nordici: non in vacanza, certo, ma sistemando i suoi affari. E la signora dovrebbe calzare galoches e
impermeabili, scoprendo i piaceri del maltempo. assurdo accettare la direzione di un tabacchificio a Cuba, se, oltre i 25
gradi, si traspira e si sbuffa. Ed assurdo rifiutarsi, senza conoscerle, le delizie della pioggia.

Cervelli
Corriere della Sera, marted 30 gennaio
l progetto Rientro dei Cervelli per riportare in Italia i giovani
genii espatriati si chiude domani con un trionfo: dalla mongola
IUlaanbaatar,
ad esempio, tornato un sessantenne che non se nera mai andato da Trieste. Il rimpatriato adesso ha la cattedra alluniversit di Macerata. Si chiama Aldo Colleoni e il suo percorso accademico, che secondo lateneo marchigiano formalmente ineccepibile, merita di essere raccontato. Il punto di partenza, va da s,
il problema annoso della fuga dei cervelli. Tema non nuovissimo.
Basti pensare, in tempi meno recenti, a uomini come Filippo Mazzei (lilluminista fiorentino costretto a fuggire in America, amico di
Thomas Jefferson e ispiratore di un pezzo della dichiarazione dindipendenza americana), Lorenzo Da Ponte (il librettista di Mozart)
o Enrico Fermi, padre dellenergia atomica. O in anni pi vicini, per
citarne solo due, linventore del micro-chip Federico Faggin o il direttore delle ricerche del Sloan Kettering di New York Pier Paolo
Pandolfi. Una fuga collettiva non solo malinconica per chi se ne va,
ma dannosa per il Paese. Con un costo annuo che qualche esperto
ha stimato in otto miliardi di euro lanno. Una esagerazione? Forse.
Ma certo i contraccolpi dellesodo sono forti. E via via che tanti studiosi giovani se ne vanno, scoraggiati da un sistema universitario in
cui i docenti ordinari con meno di 35 anni sono 9 su 18.651 e i direttori di istituto del Cnr hanno in maggioranza pi di 63 anni, il problema si acuisce. Da qui, sette anni fa, era nata lidea di un progetto chiamato appunto Rientro dei Cervelli. Che prevedeva, col decreto ministeriale numero 13 del 21 gennaio 2001, uno stanziamento iniziale di tre milioni di euro coi quali lo Stato si faceva carico
del 95% dello stipendio degli scienziati sparsi per il mondo che
avessero accettato di tornare in Italia per inserirsi nelle nostre universit. Con la prospettiva di un rientro definitivo. Prospettiva niente affatto vaga. E confermata anno dopo anno dai vari aggiornamenti della legge, alla faccia di ogni scetticismo.
Diceva ad esempio un comunicato di Letizia Moratti del 10 maggio scorso che in riferimento alle allarmistiche notizie di stampa
e dagenzia sul presunto blocco delloperazione Rientro dei cervelli in Italia, il ministero ci teneva a far sapere che nel 2006 era
stata data priorit alla stabilizzazione dei giovani rientrati. Tanto vero, proseguiva il documento, che il ministero aveva messo a
disposizione altri tre milioni di euro per consentire alle singole
universit chiamate dirette degli studiosi che avevano gi usufruito dei provvedimenti per il rientro dei cervelli. Chiaro?
Come sia andata a finire lo abbiamo gi scritto: al momento di
arruolare in via definitiva gli studiosi rientrati (tra i quali cerano
forse dei figli di pap finanziati dalla famiglia nella loro esperienza allestero, forse qualche somaro raccomandato ma certamente
anche qualche fuoriclasse che per tornare aveva lasciato posti di
assoluto prestigio) la congrega accademica si chiusa a riccio. Al
punto che il sito dei ricercatori invogliati al rientro ( http://www.webalice.it/ mvendruscolo/index.html) gronda di amarezza, delusione,
rabbia. Possibile che su 499 persone convinte a tornare e a giocarsela nel sistema universitario italiano con la sottintesa promessa
che non sarebbero stati stritolati tra i giochetti di bottega e di potere, ci fossero solo poche decine di giovani (il numero non ancora ufficiale: c chi dice 33, chi dice solo una decina e i tempi scadono domani) considerati allaltezza di un pianeta che oggi, tra ordinari e associati e ricercatori, occupa sessantamila docenti? Il fatto che il Cun (cio il Consiglio Universitario Nazionale, lorgano
elettivo di rappresentanza delle autonomie universitarie), secondo
i giovani segati ma anche secondo buona parte degli uomini di
scienza insofferenti alle antiche baronie, ha espresso le sue valutazioni in maniera meccanica: per avere la cattedra di tipo XB
dovevi avere un incarico equipollente (parola rococ adorata dai
vecchi tromboni) da unaltra parte. Chiunque capisca di calcio sa
che meglio essere il centravanti di riserva del Real Madrid che il
titolare del Bettola Football Club. Chiunque capisca di lirica sa che
meglio stare nel coro della Scala che essere il tenore del teatro
dopera di Serracapriola. Ma l, al Cun, no: contano i timbri. Se sei
ordinario in un ateneo del Kamchakta passi, se sei il pi geniale
rampollo emergente di Harvard no: e i timbri?
Ed cos che, richiamandosi espressamente al decreto del 21
gennaio 2001 sul rientro dei cervelli, luniversit di Macerata ha votato una delibera per la chiamata diretta, senza uno straccio di concorso, di Aldo Colleoni. Chiamato a insegnare Geografia economico- politica e scelto per chiara fama dal rettore Roberto Sani che
aveva avuto modo di apprezzarlo, ha scritto Il Secolo XIX, per certi convegni di forte richiamo per il pubblico locale, come Macerata- Mongolia, la sfida della globalizzazione. Let del giovanotto neoassunto incoraggiante: sessantanni. Ancora pi interessante per il nome del prestigioso ateneo al quale, stando al verbale delluniversit marchigiana, lo abbiamo strappato. Stanford?
Princeton? Yale? Berkeley? No: la Zokhiomj di Ulaanbaatar (Mongolia). Certo, a cercarla su internet, non c ma lui, il chiarissimo
Prof. Dr. Cav. Aldo Colleoni (cos si presenta sul sito in cui troneggia come Console Onorario della Mongolia insieme con la consorte, sig.ra Paola Alzetta Colleoni) ci rasserena: Esiste, esiste. Le
assicuro che c. Ci insegna anche lambasciatore. E quando ci va?
Ci andavo a periodi. Ora non pi. Sia chiaro: il punto non la
competenza. Sulla Mongolia, della quale si innamor dopo i fuochi
giovanili sessantottini, Colleoni sa molto. Ha cominciato ad andarci, spiega, nel 1975, dopo la prima laurea, o dopo la seconda. Sul
Paese di Gengis Khan ha scritto una guida turistica, una raccolta
di poesie, un manuale di economia. Ha portato a Trieste ministri e
autorit mongole e in Mongolia autorit e imprenditori triestini.
Rappresenta da anni il grande stato delle steppe in Italia ed riuscito addirittura a far firmare un protocollo dintesa in base al quale la citt di San Giusto ospiter un Registro Navale e (udite udite)
una flotta di navi mongole. Il che, per un Paese piantato in mezzo
allAsia a oltre un migliaio di chilometri dal mare pi vicino, equivale a una scommessa da capogiro. Insomma, diamo pure per scontato che il neodocente, sul suo, sia ferratissimo. Ma la domanda
unaltra: serviva a questo, la legge sul rientro dei cervelli? A riportare in Italia un anziano signore che, tra un viaggio e laltro, ha sempre vissuto a Trieste?
Gian Antonio Stella

ABSTRACTS

Se sei obeso negli Usa ti meriti un quattro in pagella


PARIT Iniziative del Comune di Vienna per favorire la parit dei sessi: sulle uscite demergenza, lomino stilizzato che
corre verso la porta verr sostituito dalla silhouette di una ragazza con stivali e capelli lunghi;
allo scattare del semaforo verde
sar una signora con la borsetta
ad avventurarsi sulle strisce pedonali; il cartello dei lavori in
corso avr per protagonista una
ragazza forzuta con calosce e coda di cavallo; sugli autobus, i posti riservati agli anziani saranno
segnalati anche da figure di vecchiette col bastone e quelli riservati alle mamme con bambino saranno indicati anche da
pap che tengono in braccio un
neonato (Vanity Fair 8/2).
BAGNI Con una circolare datata 24 gennaio il collegio dei
questori del Senato ha fatto sapere che a Palazzo Madama sta
per scattare il piano per modernizzare i bagni posti in prossimit dellAula, rendendoli pi
adeguati agli odierni standard

di igiene e salubrit. Per quattro mesi, quindi, le toilette in


questione resteranno chiuse.
Per affrontare lemergenza stata distribuita ai senatori la piantina con la dislocazione dei bagni funzionanti (si legge ad
esempio: Sala Portegali, un bagno per le onorevoli senatrici;
servizio Resoconti due bagni misti; area stenografi due bagni misti; sala Koch due bagni misti;
sala fumatori un bagno misto).
I lavori di ammodernamento accorceranno notevolmente il tempo finora necessario per servizi
delle toilette. Spesa prevista:
qualche centinaio di migliaia di
euro (Gennaro Sangiuliano, Libero 28/1).
DIPARTITA Il sito deathclock.com calcola data e ora della morte. Per fare il calcolo bisogna rispondere ad alcune domande: data di nascita, sesso, se
si single, se si fuma, se si beve,
se si fa uso di droghe (o lo si fatto in passato), lo stato di salute,
se si fa attivit fisica, quante vol-

te si fa lamore, quanto inquinato il luogo in cui si vive, quanto si lavora (o studia), se si soddisfatti della vita in famiglia, se
si contenti del lavoro, se si ha
qualche hobby. Si pu anche lasciare un testamento virtuale e
scrivere una lettera di commiato
ai cari, che la riceveranno dopo
la dipartita. Tra le ultime volont
archiviate sul sito, quella di un
signore che chiede di essere cremato e gettato nelloceano atlantico, insieme alla moglie viva o
morta non mi interessa (Paola
Abrate, Libero 28/1).
SPILLA I dirigenti duna
scuola di Ostenda si sono fatti
venire la seguente idea: hanno
imposto agli studenti fumatori
di portare appuntata sul petto
una spilla con la scritta i miei
polmoni potrebbero diventare
cos, chiarita dallimmagine di
polmoni anneriti dal fumo e simili a due sacche di cuoio consumate dal tempo. Quello belga
non che lultimo episodio. Negli Stati Uniti infuria la polemi-

ca perch alcune scuole pubbliche di Delaware, Carolina del


sud e Tennessee, stanno sperimentando una pagella antiobesit: accanto ai voti, scriveranno pure il peso corporeo dello
studente. Molti genitori temono
che linsulto ciccione, gi tanto in voga tra bambini in et scolare, ricever nuova linfa,
confortato da dati antropometrici messi nero su bianco dalle autorit scolastiche. Mentre esperti ed eticisti mettono in discussione il fanatismo di campagne
sanitarie che sembrano travalicare gli obiettivi di promuovere
la salute entrando nella sfera
delle libert personali (Eugenia
Tognotti, La Stampa 31/1).
FRATELLI Amo Cechov come un fratello. Lo amo perch
uno che non giudica, non si illude, non divide il mondo in male
e bene. Lui si limita a osservare,
raccontare (il regista russo Andrej Konchalovskij) (Giuseppina
Manin, Corriere della Sera - Roma 2/2).

ILIUSHIN-96 Un blogger ha
pubblicato le foto degli interni
dellIliushin-96, laereo presidenziale di Vladimir Putin, sui
quali finora vigeva il segreto di
Stato. Si cos scoperto che nel
velivolo regna il lusso: il lavandino doro, come la cabina della doccia e la rubinetteria. I bicchieri sono di cristallo finissimo,
custoditi in armadietti di radica
lavorata. Doro lo scrigno che
contiene una Bibbia in edizione
speciale e un libro di preghiere.
La parete tappezzata di seta decorata con ricami barocchi. Doro le gambe dei tavoli, lorologio,
le fibbie delle cinture di sicurezza che spiccano sulle grandi poltrone in pelle crema e verdi. Le
fotografie, che hanno scatenato
grandi polemiche in Russia, sono state scattate da qualche giornalista al seguito di Putin, certamente non a scopo di pubblicazione, ma per ricordo. Il blogger
che ha messo le foto in rete (un
russo con passaporto americano
che vive a Miami ed appassionato di aviazione russa) si ri-

fiutato di rivelare la sua fonte:


Le avevo da un po di tempo, e
poi ho visto alla tv russa un documentario sullaereo di Putin
nel quale dicevano che non potevano mostrare gli interni in
quanto rappresentavano segreto
di Stato. Non ho resistito (Gianluca Nicoletti, La Stampa 31/1).
FALSI Da qualche settimana
girano in Italia montagne di monete false da due euro identiche, a una prima occhiata, a
quelle vere. Difetto principale:
sulla zigrinatura laterale mancano le incisioni di stelline e 2
che contraddistinguono la moneta vera. Nel 2002, anno dentrata in vigore delleuro, proprio
le zigrinature fece sentenziare
agli esperti: Queste monete non
le falsificheranno mai. E invece chi fabbrica euro taroccati le
ha trascurate di proposito: i
macchinari in grado di stampare anche sui bordi avrebbero
troppo ridotto i loro guadagni
(tra costi di produzione e vendita a chi la mette in circolazione,

una moneta falsa rende la met


del valore nominale). Ormai gli
euro contraffatti sono ovunque.
Lunico modo per difendersi
guardare bene. Zigrinatura a
parte, i falsi hanno la parte centrale in lega appena pi scura,
sono leggermente pi leggeri e i
disegni in sovrimpressione appaiono meno definiti: lEuropa
sembra poco pi che una macchia, Spagna e Portogallo non
sono separate, mancano le isole
Baleari e la penisola scandinava
ha la forma di un salame. Le monete trovate, tutte stampate in
Italia, riproducono sul retro
Dante Alighieri con la corona
dalloro appena abbozzata e locchio quasi invisibile. Al momento nessuno sa dove si trovi trovi
il centro di conio ma qualcuno
suggerisce Torino, dove un anno
e mezzo fa la polizia scov un laboratorio impegnato in spiccioli
da 50 centesimi e da un euro. I
falsari finiti in carcere stavano
ancora testando i macchinari: le
monete stampate, piene di sbavature, erano impossibili da

smerciare (Lodovico Poletto, La


Stampa 31/1
ORO A Valgoglio, paesino di
600 anime arroccato sulle prealpi nellAlta Valseriana, provincia di Bergamo, hanno trovato
loro nelle rocce e sono tanti
quelli che sperano di trovare
qui ricchezza. La scoperta stata fatta dal geologo bergamasco
Renato Marsetti insieme a Franco Maida. I due si stanno applicando alla ricerca da trentanni.
Marsetti spegne gli entusiasmi
degli aspiranti cercatori: Non
ci sar alcuna possibilit di
sfruttare economicamente loro
della Valgoglio. Si tratta solo di
una scoperta di rilevante interesse scientifico. A Valgoglio
non sono nuovi a fatti di tal genere: tra gli anni Settanta e Ottanta arriv lAgip a cercare luranio: lo trov, ma dopo il referendum sul nucleare e i prezzi
delluranio che andavano gi,
lAgip a met anni Ottanta moll
tutto (Francesco Spini, La Stampa 31/1).

ANNO XII NUMERO 30 - PAG 4

IL FOGLIO QUOTIDIANO

LUNED 5 FEBBRAIO 2007

BUSTE PAGA

Metti un video su YouTube e loro ti pagano


PFIZER La Pfizer, che nel 2007 prevede
di guadagnare 14 miliardi di dollari in meno per la scadenza di alcuni brevetti da
tempo punto di forza sul mercato (tra questi
Lipitor, Norvasc e Zyrtec) licenzier diecimila dipendenti, chiuder tre centri di ricerca in Michingan e due fabbriche a New
York e in Nebraska. I tagli attuali porteranno a un risparmio di due miliardi di dollari, ne seguiranno altri per un totale di altri
quattro miliardi di dollari entro il 2008. Nel
2005 Pfizer, un fatturato di 51,3 miliardi di
dollari, 80 sedi sparse in tutto il mondo e
115 mila dipendenti, ha speso per la ricerca
la cifra record di 7,4 miliardi (Maurizio Molinari, La Stampa 23/1).

tende ad annullarsi e dopo si comincia a


spendere di pi di quanto si sarebbe speso
senza considerare lo scalone. Questo perch
si cominciano a pagare pensioni via via pi
ricche in quanto caricate da 3 a 5 anni di
contribuiti versati in pi (la Maroni, infatti,
inizialmente aumenta let minima a 60 anni, ma poi la porta a 61 nel 2010 e a 62 nel
2014). LInps in un suo studio ha stimato che
per il complesso delle pensioni dei lavoratori dipendenti ed autonomi, mentre nel periodo 2012-2019 risparmier grazie allo scalone tra i 7 e gli 8 miliardi di euro allanno,
tra il 2040 e il 2045 spender tra i 14 e il 16
miliardi in pi allanno (Enrico Marro, Corriere della Sera 26/1).

PENSIONE Secondo calcoli della Ragioneria generale se nella riforma delle pensioni si accogliessero le richieste del sindacato e della sinistra radicale, nei prossimi 20
anni anni si avrebbe un buco complessivo di
200 miliardi di euro. Tanto vale, infatti, labolizione dello scalone, cio laumento dellet minima per la pensione a 60 anni (e poi
a 61 e 62), pi la mancata revisione dei coefficienti. Dopo il 2030 le cose cambierebbero
ancora: nel decennio successivo il risparmio

VIDEO Chi fornir i video a YouTube


sar ricompensato dal sito con una parte
degli introiti pubblicitari. Abbiamo unaudience tale - ha detto al World Economic
Forum di Davos il co-fondatore Chad Hurley - da permetterci di sostenere la creativit dividendo i guadagni con i nostri utilizzatori. Finora chi mandava i clip lo faceva
per condividerli con gli altri, per vanit o divertimento: adesso ci guadagner qualcosa.
Il trentenne miliardario che, assieme a due

suoi amici, ha lanciato il sito poco pi di un


anno fa non ha specificato quanto. Si prevede che il sito crescer dai 230 milioni di
dollari del 2005 a quota 1,7 miliardi di dollari nel 2012. Del successo della tv su Internet convinto anche Bill Gates: Sono stupefatto di come ci sia chi non capisca ancora che, cinque anni da adesso, la gente rider pensando alla televisione che era solita guardare. In questo scenario YouTube
il primo della classe, ma ci sono anche Google Video (Google ha comprato YouTube per
1,65 miliardi di dollari a novembre), CurrentTv, Revver e altri siti analoghi (Riccardo Staglian, la Repubblica 28/1).
FIRME Il 24 febbraio al Radisson Edwardian Hotel di Londra sar messa allasta una
collezione che comprende pi di diecimila
autografi di stelle dello spettacolo. La raccolta appartiene allinglese Alan Robinson,
42 anni, che ha iniziato a costruirla fin da
bambino: aveva 7 anni quando incontr Harold Wilson, allora Primo ministro britannico, che gli regal una foto con firma. Adesso
dice: Ho gli autografi di pi del 90 per cento degli attori con almeno una candidatura
agli Oscar. Tra i pezzi pi importanti, gli au-

tografi di Clark Gable, Grace Kelly, John


Wayne, Fred Astaire, Ginger Rogers, Steve
McQueen, James Dean, Elvis Presley, Liza
Minnelli, Elizabeth Taylor, Meryl Streep, Vivien Leigh, Sophia Loren, Greta Garbo (pezzo unico, valore: 10 mila euro), Marilyn Monroe (25 mila euro). Per assicurasi quello della Garbo Alan Robinson arriv a chiedere
un prestito alla banca: Si trattava dellultimo pezzo di un mosaico che non potevo lasciare incompleto. Gli esperti prevedono
che dalla vendita si riuscir a guadagnare
almeno un milione e mezzo di euro (Lorenzo Amoruso, il Giornale 24/1).
MCCARTNEY Paul McCartney, che allex
moglie Heather Mills non voleva dare
nemmeno un penny, s deciso a sganciare trentacinque milioni di sterline. Probabilmente lex Beatles (il cui patrimonio
stimato in un miliardo e duecento milioni di
euro) avrebbe accettato laccordo per far tacere la moglie che va sparlando di lui. Il
cantante le ceder anche una casa da sei
milioni di euro nel quartiere londinese di
St. Johns Wood e una villa da nove milioni
di euro a Beverly Hills, in California (Enrico Franceschini, la Repubblica 21/1).

Gli italiani invecchiano, i titoli di Stato pure


Il Sole-24 Ore, sabato 27 gennaio
oma. Anche i titoli di Stato invecchiano, allungano la durata, per assecondare il fenomeno dellinvecchiamento della
popolazione, il boom dei fondi pensione, la
crescente domanda per gli strumenti dinvestimento con scadenza extra-lunga. E lItalia, nonostante il doppio declassamento
di rating dello scorso ottobre, ha colto
unopportunit doro per finanziarsi per la
prima volta a 50 anni, oltretutto a basso costo. Lo ha fatto chiudendo proprio in questi
giorni un collocamento privato curato da
Lehman Brothers: 1 miliardo di euro di
Italy-bond indicizzati allinflazione europea
acquistati da un unico investitore istituzionale non italiano.
Lemissione, che ha scadenza 15 settembre 2057 e cedola all1,85%, ha consentito al
Tesoro di finanziarsi attorno ai 10 centesimi di punto percentuale (punti base) al di
sotto del rendimento del BTp scadenza
2035. Questo perch la curva dei rendimenti tra i 30 e i 50 anni invertita: rendono di
pi i titoli pi brevi. Su questo fenomeno il
dibattito tra economisti, strategist ed esperti di reddito fisso divampa: il tratto di curva
pi a lunga scadenza dovrebbe essere piatto o con inclinazione positiva, sostiene chi
proietta sui 50 anni il tasso di crescita medio dellultimo mezzo secolo. Non detto
che la curva invertita rifletta un eccesso di
domanda su una scadenza decisamente il-

liquida. Certo che gli emittenti che si finanziano a 50 anni si contano sulla punta
delle dita. Il Regno Unito stato un pioniere, aiutato dal fatto che sul mercato anglosassone i fondi pensione sono una importante realt da molto tempo: emette a cedola fissa oppure con coupon indicizzati allinflazione. La Francia ha gi 4,5 miliardi di
euro di OaT a 50 anni in circolazione: ne
metter 1 miliardo in asta con scadenza
aprile 2057 la prossima settimana. E lItalia?
Cosa intende fare dopo questo collocamen-

to privato da 1 miliardo di euro? Al momento pare sia esclusa la nascita di un BTp


a 50 anni. Il private placement un metodo
pi efficace su una scadenza comunque
ostica e fuori dalla norma: il collocamento
privato consente di ritagliare lemissione su
misura, accontentando le esigenze specifiche di un investitore in cambio di uno sconto sul costo della raccolta. Il collocamento
in asta di titoli con la stessa data di emissione e stessa cedola pi rigido e funziona molto bene quando gli investitori sono

numerosi e vengono messi in concorrenza


luno contro laltro. Cogliere le opportunit
di mercato allestero, per contenere i costi
di raccolta e allargare la base degli investitori, resta dunque uno degli obiettivi del
Tesoro, ieri premiato dalla rivista specializzata Euroweek come migliore Stato sovrano emittente 2006: lanno scorso sono
stati collocati Italy-bond per circa 8 miliardi di euro, dai dollari Usa, ai franchi svizzeri agli yen.
Isabella Bufacchi

Quadratini
2 1
1
4 4 4 2 4 7 8 8 2 4 4 4
3 1 2 5 8 3 1 2 1 8 5 2 1 2 2
6
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3
3 4

2
2
2
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1

1
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6
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5
5
4
2
2

3 3 2
2 2
2 2
3 1 1 1 2
1 1 1 2 1 1 1 1 1 6 1 1 1 1 1

LogicArt, aprile 2006

Su ogni riga e su ogni colonna si succedono blocchi di caselle nere. Ciascun


blocco formato da un numero di caselle indicato alla sinistra di ogni riga e in
cima a ogni colonna. La successione dei
numeri descrive la successione dei blocchi. Ogni blocco separato da quello
successivo da almeno una casella bianca.
A schema completato, appare una figura.
Soluzione sul prossimo numero. Qui a
destra la soluzione del numero precedente: Icona.

1
1
1
2 2 2
2 1 2
2
1
2
1
5
1
4 1 2
10
1
1

Firme
BRIN Irene. Pseudonimo di Maria Rossi,
nata nel 1914 e morta nel 1968. stata in Italia iniziatrice di un giornalismo leggero e
colto. Ha collaborato fra laltro allOmnibus
di Leo Longanesi e alla Settimana Incom di
Luigi Barzini jr. (firmandosi Contessa Clara).
Ha frequentato per diversi anni Bordighera
dove sepolta.
BUFACCHI Isabella. 44 anni, romana. Vicecaposervizio al Sole 24 Ore. Ha iniziato la carriera giornalistica a Londra dove si
era trasferita al seguito del padre, corrispondente dellAnsa. ha studiato Scienze
Politiche alla London School of Economics
(Lse) e ha lavorato a unagenzia di stampa
egiziana, la Middele East news Agency. Tornata in Italia nel86, ha lavorato al settimanale Milano Finanza, Plus, Gente money e
nel 90 entrata al Sole. Ha scritto un libro
su futures e options. Sposata, un figlio di nome Ivan. Hobby: scrivere short stories (brevi
racconti).
FACCI Filippo. 39 anni, vive a Milano da
15 anni, divorziato, fidanzato con una di
Brindisi. Ha collaborato con lUnit, la Repubblica, Lopinione e Il Tempo. Oggi giornalista Mediaset, editorialista de Il Giornale e scrive saltuariamente su Il Foglio e altri giornali. Ama il formaggio, idolatra Wagner.
FELTRI Mattia. 37 anni, bergamasco, debutto nell88 a Bergamo Oggi, poi Il Foglio
(1996-2004), quindi Libero, con il padre, e infine alla Stampa. Tifa Toro dalla stagione
1976/77, gli piacciono la storia, la letteratura,
la musica (di tutti i generi), insomma la
solita roba che facciamo noi piccolo borghesi.
GRAMELLINI Massimo. 46 anni, torinese, vicedirettore della Stampa, scrive la rubrica quotidiana Buongiorno. Ha cominciato al Corriere dello Sport, poi stato assunto a Il Giorno di Milano e, nell89, alla
redazione romana della Stampa (ha anche
diretto il magazine Specchio, ora si occupa
della posta del cuore). Ha scritto un libro
su Berlusconi insieme a Curzio Maltese e
Pino Corrias (Colpo grosso, Baldini & Castoldi, 94) e un altro sullUlivo (Compagni
dItalia, Sperling & Kupfer, 97), Buongiorno.
Il meglio o comunque il meno peggio (La
Stampa, 2002).
LORENZETTO Stefano. 50 anni, veronese.
Assunto a L'Arena nel 75. stato vicedirettore del Giornale e autore Rai. Scrive per Il
Giornale, Panorama, Monsieur e Quattroruote. Cinque libri: Fatti in casa, Dimenticati, Italiani per bene, Tipi italiani e Dizionario del buon senso. Ha vinto i premi
Estense e Saint-Vincent di giornalismo.
MERLO Francesco. 54 anni, catanese. Per
ventanni al Corriere della Sera, lavora per
Repubblica dal 1 ottobre 2003. alto un
metro e 70, e pesa 67 chilogrammi, moglie

inglese e tre figli: Thomas, Francesca e Rodrigo. Dice che molti trovano i suoi articoli
pi belli di lui ma vero il contrario.
Piatto preferito: cime di rapa bollite e cipolla cruda intinta nel sale.
POLETTI Fabio. 47 anni, di Milano. Scrive di cronaca e di politica per La Stampa.
Ha fatto limpiegato, ha cominciato a 28 anni lavorando per Radio popolare, poi passato alla Stampa, dove si occupato per diversi anni di giudiziaria. Primo pezzo sul
manifesto su un campo nomadi a Milano.
Ama leggere e viaggiare. Sposato con Cristina, giornalista.
ROMAGNOLI Gabriele. Nato a Bologna
una sera di settembre del 60, vive a Beirut.
Da qui collabora a Repubblica e Vanity
Fair, scrive libri e sceneggiature. Appassionato di serie tv americane (Sopranos,
Nip/Tuck, Six feet under, Dead zone, Desperate
Housewives). Tra i libri: Passeggeri (Garzanti,
2000), Lartista (Feltrinelli, 2004).
STELLA Gian Antonio. 52 anni, nato ad
Asolo (Treviso), inviato speciale del Corriere della Sera, si occupa di politica, costume
ed economia. Ha iniziato a scrivere ai tempi
del liceo classico. stato corrispondente
sportivo di varie testate. Ultimo libro: Avanti popolo (Rizzoli, 2006). Sposato, ha un figlio:
Massimo (31 anni).
Lapertura di prima pagina
stata realizzata da Massimo Parrini

IL FOGLIO
ORGANO

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quotidiano

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