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Descrizione:
Short essay regarding description of the island of Korčula in the work "Le coste e isole dell'Istria e della Dalmazia" written by Marco Casotti and published in 1840.
Short essay regarding description of the island of Korčula in the work "Le coste e isole dell'Istria e della Dalmazia" written by Marco Casotti and published in 1840.
Short essay regarding description of the island of Korčula in the work "Le coste e isole dell'Istria e della Dalmazia" written by Marco Casotti and published in 1840.
L'isola Curzola nell'opera di Marco Casotti Le coste e isole
dell'Istria e della Dalmazia
Studentica: Petra Radojkovi
Zadar, rujan 2014 2
Marco Casotti, nato nel 1804. a Tra, fu un narratore e critico letterario, teatrale e d'arte croato. Finiti gli studi ginnasiali a Spalato e a Zara, lui pass a Vienna nel Collegio dei nobili del "Theresianum". Senza finire gli studi, dopo un breve soggiorno a Venezia, ritorna a Tra dove si dedica allattivit letteraria. Nel 1929 pubblica a Zara un volume di versi, e dopo (nel 1832) fu chiamato per dirigervi la Gazzetta di Zara. Lautore pubblica il suo primo romanzo storico nel 1833. a Zara, chiamato Milienco e Dobrilla inspirato alla legenda di un amore tragica di due sfortunati innamorati di Spalato. Il romanzo tratta i motivi tipici romantici mescolando gli elementi storici con la finzione. La sua seconda opera intitolata Il bano Horvath pubblicata nel 1838. a Venezia tratta la storia di ribellione dei fratelli Horvath e lotta per il trono ungaro-croato ambientata nel 17.sec. Nel 1840. lautore pubblica una specie di guida Le coste e isole dell'Istria e della Dalmazia di cui parleremo di pi in seguito. 1
Il suo ultimo, e forse il pi interessante, romanzo storico Il berretto rosso, ossia scene della vita morlacca viene pubblicato postumo a Venezia nel 1843. Il romanzo non soltanto un romanzo storico ma anche un romanzo psicologico scritto in prosa e versi, che nello stesso tempo d lesempio della vita in Dalmazia alla fine dell 800 e allinizio del 900 e rappresenta limmagine dello popolo dalmata. 2
Lautore scrisse le sue opere in italiano, secondo le abitudini del tempo, usando tipici modi della narrativa romantica per descrivere e rappresentate la vita e le abitudini del popolo dalmata con uno stile originale inspirandosi alla tradizione popolare. Nelle opere sono rappresentate le caratteristiche della mentalit dalmata ed descritta, con una vivace semplicit, la vita genuina in un ambiente ancora selvaggio. Il suo lavoro stato influenzato dalle opere di Manzoni e di Walter Scott. Un altro elemento interessante, presente nelle sue opere, tranne quello culturale, anche luso specifico della lingua. Spesso nelle sue opere, ci si trovano delle parole prese
1 http://www.treccani.it/enciclopedia/marco-casotti_%28Dizionario-Biografico%29/ 05.11.2013 2 Mihaljevi, N. Anui, N., Lo scrittore dalmata Marko Kaoti (Marco de Casotti) e il suo colloquio letterario con la storia, u: Adriatico/Jadran. Rivista di cultura tra le due sponde, 2/2005, Atti del II Congresso Internazionale della Cultura Interadriatica, Pescara-Spalato, 2005. / Giammarco, Marilena ; Sorella, Antonio (ur.). - Pescara : Fondazione Ernesto Giammarco , 2006, p. 247; 3
dalla lingua dellautore, scritte con la granfia italiana che autore poi cerca di spiegare con le parole italiane. 3
Il suo lavoro, non ha soltanto il valore letterario ma anche quello culturale e sociale ed aiuta nella creazione del quadro storico-culturale croato. Marco Casotti mor giovane a Zara il 9 maggio 1842. 4
Come abbiamo gi menzionato, lopera Le coste e isole dell'Istria e della Dalmazia viene pubblicata nel 1840. lopera pi voluminosa di autore in cui, viaggiando lungo la costa adriatica da Trieste alla Bocche di Cattaro, lui descrive le citt, la gente e alcune particolarit dei posti visitati. Pi di una guida pratica, lopera rappresenta un libro per svago che unisce nel suo interno i soggettivi impressioni di viaggio, conditi spesso con rievoco di qualche storia o mito dalle epoche passate. La guida composta di brevi capitoli cui precede una piccola introduzione in cui lautore si rivolge ai lettori spiegando che con questa guida lui voleva offrire ai viaggiatori [...] una succinta descrizione del loghi che sar per incontrare, a compagna nel viaggio e nulla pi. 5
Allinizio del capitolo riguardando lisola di Curzola, lautore ci conosce subito con la sua lunga e ricca storia e il suo aspetto particolare e tutto questo solo dalla sua denominazione. Cosi veniamo a sapere che lisola e stata ospitata da molti popoli antichi come Etruschi, Greci, Liburni, Iliri poi Romani e alla fine i Slavi e che stata coperta da una vegetazione esuberante: Curzola lanticha Melena degreci o meglio la Corcyra Nigra dei romani, per folti ed alti suoi boschi che la coprivano, anticha fra le antiche della provincia, siccome ne fanno cenno gli storici. Pelasghi, Fenicj, Etruschi, Liburni, Ilirici, Greci, Romani e finalmente gli Slavi, popoli famosi in ogni et, in varii tempi labitarono. 6
Per non volendo [...] di frugare cos addentro nella polvere dei secoli 7 e concentrarsi ai tempi ormai lontani, lautore passa ai avvenimenti pi o meno vicini che mostrano il coraggio, le capacit e la forza degli curzolani nei confronti coi romani poi veneti e ungheresi ma anche i russi, i francesi e il governo britannico.
3 ivi. p.250. 4 http://www.treccani.it/enciclopedia/marco-casotti_%28Dizionario-Biografico%29/ 5 Macro Casotti, Le coste e isole dell'Istria e della Dalmazia, p.3 6 Ivi.p.229 7 Ibid. 4
Menziona la battaglia navale nel 1298 tra la Venezia e Genova e la battaglia nel 1571 quando perfino le donne hanno preso parte nel combattimento per difendere la patria. 8
Per questa valorosa resistenza i veneti diedero a Curzola il titolo di fedelissima, ed i suoi abitanti furono ascritti alla veneta cittadinanza. 9
Lautore situa iisola tra la Melada al sud-est, Lagosta allovest, Lesina al nord e la penisola di Sabioncello. Come il monte pi elevato, lautore menziona Zeevbard. Oggi il monte pi elevato di Curzola si chiama Klupca. 10 I monti vengono descritti come erti e sassosi coperti da pino nativo dalla zona mediterranea cio pino d Aleppo. 11
Secondo le citt a Curzola lautore menziona solo Blatta (Blato) e la citt di Curzola. Di citt di Curzola dice che fortificata allantico sistema veneto e si presenta come un anfiteatro con una piazza e il duomo al centro. Adiacenti alla citt ci sono i due borghi. 12
Poi lautore menziona lisolotto di Petrara cio Vernich (Vrnik) con leccellente cava di pietre che forma un ramo di commercio per i curzolani non solo con la Provincia ma con tutto il Mediterraneo. 13 Vicino a Curzola, lautore, menziona un altro isoletto Badia, dove si trova il convento francescano nella cui cappella si trova la sacra immagine del Crocifisso, la cui testa un capo dopera darte. Lautore ritorna di nuovo alla citt di Curzola per menzionare i suoi porti. Prima descrive il porto rivolto a maestro-tramontana con unapertura larga un quarto di miglio tra punta S. Nicol allovest, e la punta settentrionale della citt stessa allest. In questo porto,dice lautore, possono sorgere i pi grossi brigantini. I legni sottili si collocano ad ostro di un molo, mentre i brigantini si tengono pi discosti, ancorati al greco e assicurati con cavi a terra. Oggi invece di porto qui si trova lungomare. Gli altri porti sono il porto Pedocchio (Porto Pedoci o Luka U) distante mezzo miglio della citt, porto di Knesa (oggi Knee), della Badia, di Buffal (a Vrnik), di Trebozzi, e il Porto- secco. 14
Veniamo a sapere poi che lisola stata chiamata da Costantino Porfirogenito pulcherrima et fertilissima, Cassoti conferma questo, e dice che e abbondante di vini e di olii, il legno e la pietra tra altro. Menziona anche larte del tagliapietre che estesa e di particolar lucro:
Questisola, chiamata da Costantino Porfirogenito pulcherrima et fertilissima, diffati abbondante di vini e di olii; somministra legna da costruzione e da fuoco, zapino, ossia teda, resina non purificata, carbone, calce, pietre lavorate e greggie; fa abbondante pesca: nei suoi cantieri che meritano dessere ricordati, il barcolame minuto viene lavorato con molta precisione; larte del tagliapietra vi pur estesa, e di particola lucro. 15
Curzola anche capoluogo di pretura e la sua diocesi unita a quella di Ragusa. La citt contava 2000, mentre lisola intera circa 9800 abitanti. Oggi la citt di Curzola conta 5.889 e lisola intera 16.182 abitanti. Lautore menziona anche due curiosit zoologiche il Poskok, una serpente simile ad una lucerta comune chiamata Glavor e il Ciagaj o zakal, il terzo pi piccolo del lupo ordinario. Come il solo autore ha detto nella sua prefazione, questo libro aveva scritto in suo passatempo e non aveva nessuna intenzione di scrivere esattamente dei paesi che ha toccato di sgembo, perch questa faccenda richiedessi molto tempo e uno studio di storia e statistica. Per questo lautore ci riporta la descrizione dei luoghi che incontra con i fatti che come lui dice, ha cercato di procurare da sincere e buoni fonti ma senza falsa affermazione di unassoluta verit. Il libro ci conosce con il passato e il presente dei luoghi incontrati, con la gente le loro produzioni, larte e natura e qualche peculiarit del luogo visitato.
15 Ivi.p 234 6
BIBLIOGRAFIA
De Casotti, M. (1840) Le coste e isole dell'Istria e della Dalmazia, Zara: Tipografia Battara Deanovi, M., Jernej, J. (1994) Hrvatsko-talijanski rjenik, Zagreb: kolska knjiga Deanovi, M., Jernej, J. (1994) Talijansko-hrvatski rjenik, Zagreb: kolska knjiga
Crevato-Selvaggi, Bruno. Fasti dalmati. Reggimenti e Rettori nella Dalmazia veneziana. Dalmatian rolls. Districts of the Venetian Dalmatia and their governors.pdf
Opera Omnia. Dal Trattato Di Rapallo Al Primo Discorso Alla Camera (13 Novembre 1920 - 21 Giugno 1921) by Benito Mussolini, A Cura Di Edoardo e Duilio Susmel (Z-lib.org)