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LA REAZIONE IL PATRON NON HA VISTO IL GOL DI CIGARINI MA QUELLO DI DENIS SÌ: «SONO TORNATO DOPO IL BOATO»
E GLI ALTRI GIORNALISTI RITIRANO I MICROFONI MERCATO IL TERZINO DEI REDS SCALPITA PER GENNAIO. BLASI PIÙ VICINO
Fuoriprogramma del presidente
Non parla con una radio e va via
NAPOLI. A fine gara non è mancata una polemica stampa,
Fascia sinistra, Dossena è pronto
protagonista il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che, NAPOLI. Ben venga la crescita del torno. A quanto pare tra due mesi nell’ultimo giorno di calciomercato,
chiamato a gran voce dai giornalisti radiofonici, per tutta risposta gruppo attuale ma qualcosa altro va potrebbe riabbracciare l’Italia ripar- il romano ha lasciato il cuore a Na-
ha snobbato Radio Kiss Kiss, adducendo di non volere rilasciare fatto a gennaio prossimo. Mazzarri tendo dal Golfo di Napoli. Il prezzo poli e non avrebbe problemi a salu-
dichiarazioni all’emittente ma non chiarendo i motivi del suo ha sempre detto che lui non parlerà del cartellino è intorno ai quattro mi- tare il Palermo per riabbracciare i
atteggiamento. A questo punto, i colleghi delle altre radio hanno mai di mercato o chiederà un gio- lioni di euro, bisognerebbe trovare suoi vecchi compagni. Così come
solidarizzato con quelli messi da parte ed hanno ritirato i catore pubblicamente, ma il tosca- solo un accordo per l’ingaggio. De gioca il tecnico toscano, uno della
microfoni. Alla fine, De Laurentiis è andato via dopo che, prima no sa bene che la sua rosa necessi- Laurentiis, se dovesse andare in por- sua caratura servirebbe come il pa-
che accadesse l’episodio di Kiss Kiss, aveva rilasciato qualche ta come il pane di un paio di rinfor- to l’affare, non gli offrirebbe più di ne in mezzo al campo. A Firenze, Pa-
dichiarazione ad altre emittenti. zi. Attualmente Aronica sta facen- un milione e duecentomila a sta- zienza, non ha per niente demerita-
GALLIANI FINISCE SUL PRESEPE. Intanto, Adriano Galliani, do bene come esterno di centro- gione. Comunque, va sempre se- to, solo che ci vuole sempre qualche
amministratore del Milan, si appresta ad entrare nel presepe di campo, soprattutto in fase difensi- guita la pista De Ceglie perché la Ju- elemento in più e quindi riprender-
San Gregorio Armeno. Giuseppe e Marco Ferrigno, maestri va. Pecca in quella offensiva, anche ve ha fatto più di un pensierino per si Blasi sarebbe fondamentale. An-
napoletani dell’arte presepiale, hanno realizzato una statuetta in virtù del fatto che nasce marca- Zuniga. Visto che attualmente il co- che in virtù del fatto che con i sici-
che raffigura il dirigente rossonero. L’occasione per la consegna tore e non terzino di spinta. Ecco, lombiano non sta servendo a Maz- liani non trova il posto fisso. Si è
del regalo speciale è stata offerta dal match che il Milan disputa dunque, che in quel ruolo ci vorreb- co Cobolli ma non se ne è mai fatto zarri, allora ci potrebbe essere uno sempre parlato pure di un attac-
oggi al San Paolo contro il Napoli. La statuetta raffigura Galliani be un calciatore bravo in entrambe nulla. L’obiettivo si spostò su An- scambio proprio con il terzino. cante di spessore. Attualmente il
con le mani sulla testa, nella tipica posa che il dirigente assume le situazioni. In estate Marino lo ave- drea Dossena (nella foto) del Liver- Anche il centrocampo ha bisogno di parco offensivo è completo, ma po-
nei momenti criticì di un match. L’amministratore delegato va individuato in De Ceglie della Ju- pool. Sembrava fatto l’acquisto ma un altro elemento. Donadoni voleva trebbe sempre partire qualcuno e a
esibisce un cornetto rosso portafortuna e una sciarpa rossonera. ventus ma il giovanotto bianconero alla fine non se ne fece più nulla. un giocatore fisicamente forte e mol- quel punto un bomber di razza sa-
Alla consegna, Galliani ha mostrato di gradire l’omaggio degli decise di rimanere alla casa madre. L’esterno è rimasto in Inghilterra ma to alto, Mazzarri potrebbe accon- rebbe la ciliegina sulla torta.
artigiani napoletani. De Laurentiis ha insistito con l’ami- non ha mai smesso di sognare il ri- tentarsi pure di Blasi. Mandato via Salvatore Caiazza
VISTA DAL TIFOSO di Enzo Ghionni QUATTRO AMICI ALLO STADIO RAFFAELE IL SOLITO CRITICO: «SBAGLIAMO TROPPO»
Un pari che sa vittoria, che goduria
Luigi carico: «Ora sì che abbiamo gli attributi»
P ari segno ics. Ma c’è pari e pari. C’è il pari senza tenzone, l’ics dell’ac-
cordo, senza lacrime né sangue, si accomodi e pareggi pure, prego. Poi
c’è il pari e patta: nessuno deve avere e nessuno deve dare. Come si dice da di Maurizio de Giovanni momento giusto le tiriamo fuori; e straordinariamente azzeccati. De- faele è d’accordo: «non è che arriva
queste parti chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, di dove siamo lo secondo me con Donadoni in pan- nis e Cigarini entrano e segnano, e Mazzarri e Aronica e Pazienza di-
sappiamo benissimo. Poi c’è il pareggio di ieri, che è un’altra cosa. Perché
se è difficile vincere perdendo, è possibile farlo pareggiando. Succede quan-
do vai sotto di due gol dopo cinque minuti. Succede quando non conti i ti-
A mmutoliti. Siamo rimasti am-
mutoliti dopo cinque minuti,
quando siamo andati sotto due a
ca finisce quattro a uno per loro, an-
diamo in depressione e ripetiamo
la partita di Milano con l’Inter ugua-
che gol, Datolo mette in crisi tutto
il lato destro del Milan: vi pare po-
co? Questo è il Mister, signori. «E
ventano da nazionale, dobbiamo ri-
cordare i limiti di questa squadra e
di una rosa altamente incompleta.
ri, le azioni; succede quando vedi undici giocatori correre, lottare su ogni zero e avevamo davanti ottanta- le e precisa. Ma mi chiedo, e vi non solo», dice Salvatore: «anche la Continuano a mancare almeno tre
pallone; succede quando il migliore della squadra avversario è il portiere; cinque più recupero di sperpetuo. chiedo: come si fa a giocare solo duttilità di Aronica, che sia da cen- giocatori, da schierare nell’undici
succede quando per novanta minuti la palla va sempre verso le rete, come Ammutoliti siamo rimasti alla fine, nella disperazione, come si fa a sba- trale difensivo che da uomo di fa- titolare, un esterno sinistro, un cen-
se conoscesse la direzione, ma la preferisse avversa e contraria. Succede se quando tutta la nostra passione di gliare quattro, cinque volte in die- scia se la cava più che bene, e Gar- trale di centrocampo di salute e un
quando sembra tutto finito e che di questa partita debba rimanere solo il tifosi era sparita con la voce nella ci minuti come all’inizio del secon- gano migliore in campo, Hamsik centravanti da venti gol. Però a
senso di amarezza, un giovane di nome Cigarini, prende coraggio, molto co- nebbia umida di Fuorigrotta. Per- do tempo? Se vuoi diventare una dentro il gioco, finalmente…»; an- questo proposito si deve dire, Denis
raggio e prova un grande tiro: mancano cinque minuti e la palla entra. E do- ché questo, signore e signori, è il grande, non esiste prendere due gol che qui però è Luigi che ha qual- è la seconda volta che entra, dieci
po tre minuti un altro giovane, El Tanque, trova l’incornata e ne mette den- Napoli di Mazzarri: una squadra come li abbiamo presi noi e tanto- cosa da dire: «eppure i problemi ci minuti dieci, e risolve la partita.
tro un’altra. Pari, segno ics. Ma che goduria, amici. Il Napoli finalmente gi- che comunque ti fa rimanere sen- meno non segnare quando sei solo sono, e anche seri: Quagliarella va Qualcosa vorrà pur dire: una chan-
ra, gioca, diverte e ci fa divertire. Prende due gol dopo cinque minuti, è ve- za parole. Salvatore è un uomo fe- davanti al portiere». Raffaele con- sempre peggio, a questo punto ce al ragazzo la si può anche dare».
ro; ma reagisce, non come a Milano dove è stato in balia dell’inter. Il Milan lice: «ragazzi, questa non me la di- ferma: «come a Firenze, se ci pen- penso che tenerlo fuori sia una co- E secondo me la cosa va tenuta
ha sofferto dal sesto al quintultimo minuto; dopo ha sofferto le pene dell’in- mentico più. Sulle stelle, nella pol- si. Poi si è vinto e nessuno ci ha sa giusta e opportuna, anche per il presente anche in ottica Torino.
ferno. Il Napoli di Mazzarri ha dimostrato, un’altra volta, di essere una squa- vere, sulle stelle per tre volte nella pensato più, ma abbiamo sbaglia- suo bene, se no questo il mondiale Perché mi sbaglierò, ma questa
dra di carattere. Cosa era successo rimane un mistero. La cura di Mazzarri stessa partita. Finalmente abbiamo to almeno due o tre gol fatti, a par- se lo perde; Lavezzi spesso è irri- squadra ha i mezzi caratteriali per
anche. Quello che è certo è che dopo anni al San Paolo si rivedono le sosti- una squadra: il Milan non prende te il rigore sbagliato. Non credo si tante, per quel suo intestardirsi farci una bella sorpresa. Salvatore
tuzioni: per noi erano diventate delle ritualità riservate agli altri. La sostitu- gol alla fine, negli ultimi minuti i gol tratti di mancanza di cinismo, pen- sempre nello stesso dribbling, a ca- coglie la palla al balzo, come quel-
zione, mai più di una per partita, avveniva precisamente ad un quarto d’ora li fa o nasconde il pallone che non so proprio che sia scarsa attitudi- pa sotto in faccia alla difesa schie- lo che castrava i canguri, e sorri-
prima del fischio finale. Tutto il San Paolo sapeva esattamente quale sareb- te lo fa vedere, e invece questi glie- ne al gol, questo penso». Io cerco di rata, e comunque non segna mai; dendo dice: «Juve – Napoli, di nuo-
be stata ed a quale minuto sarebbe avvenuta (il trentesimo del secondo tem- ne fanno due, e li lasciano morti in vedere le cose positive, giacché mi cross se ne vedono pochi, e anche vo: un’altra grande occasione di
po, ma questo già l’ho detto). Mazzarri ci ha fatto fare un’orgia di sostitu- mezzo al campo che se dura altri pare che sia stata ripresa una par- la difesa balla quando è sotto pres- scrivere una pagina di Storia!». Sta-
zioni ieri sera: un attaccante (Denis) per un attaccante (Quagliarella) è sta- tre minuti li battiamo, ve lo dico tita sulla quale a metterci una cro- sione, pure se devo dire che Ri- volta tutti sorridiamo, trasognati:
ta una cosa banale; da missionari. Ma un regista (Cigarini) per un incontri- io!». Difficile non essere d’accordo; ce al novantesimo eravamo stati naudo mi sta piacendo». Sicura- hai visto mai, che ventitré anni do-
sta (Pazienza) ed un tornante (Datolo) per un difensore (Campagnaro) è sta- eppure Luigi ha tanto da dire: «sì, veramente in tanti: i tre cambi, an- mente, i problemi non se ne vanno po i ragazzi ci fanno un’altra bella
ta roba da cuori forti. Ma ci è piaciuto; si, come ci è piaciuto. sicuramente abbiamo le palle e al zitutto, mi sembrano veramente e dalla sera alla mattina, e anche Raf- sorpresa?