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giovedì 29 ottobre 2009

NAPOLI METROPOLI 7

SAVIANO I DUE UOMINI, DI 26 E 28 ANNI, AFFILIATI AI “RUSSO”, SONO GIÀ IN CARCERE

Pizzo per il clan, condannati i fratelli Tecchia


le risultanze prodotte dal nucleo investigativo della compagnia dei ca- Gianfranco Tecchia, fosse un esattore del clan Russo e che agisse su di-
rabinieri di Castello di Cisterna, pronunciando la sentenza di condanna sposizione del ventisettenne fratello Gennaro, molto più contiguo alla
per i due. I fratelli Tecchia, nativi di San Giuseppe Vesuviano ma en- cosca. Quest’ultimo si diede latitante, ma il 25 giugno fu comunque as-
trambi residenti a Saviano, in via Tappia Furignano, erano stati arrestati sicurato alla giustizia. Il giovane si nascondeva in una villetta alla peri-
nel 2008. Gianfranco fu ammanettato il 31 marzo, in flagranza di reato, feria di Ottaviano e fu ammanettato sempre dai militari della compa-
perché ritenuto responsabile del reato di estorsione ai danni dei titola- gnia di Castello di Cisterna. Secondo le indagini Gennaro Tecchia è da
ri di una nota ditta edile napoletana, ai quali aveva richiesto il paga- considerare, unitamente ad altre persone, parte integrante di un'asso-
mento di una somma di denaro (pari al 3% dell'importo complessivo dei ciazione di tipo mafioso, organizzata e diretta da Pasquale e da Salva-
lavori) ammontante a un milione e mezzo di euro, in ordine alla costru- tore Russo, che, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo as-
SAVIANO. Condannati rispettivamente a tre anni e sei mesi e sette an- zione di un capannone industriale nell'area Asi di Nola, assicurando in sociativo e della condizione di assoggettamento e di omertà già acqui-
ni e otto mesi. I fratelli Gianfranco e Gennaro Tecchia (nelle foto), di 26 cambio una tranquilla prosecuzione degli interventi stessi. I militari del- sita che ne deriva, ha per scopo la commissione di delitti, anche al fine
e 28 anni, entrambi esponenti di spicco del clan Russo, la cosca del no- l'Arma, le cui indagini furono coordinate dal pubblico ministero Simo- di acquisire il controllo delle attività illecite in parte del territorio della pro-
lano guidata dai due latitanti inseriti nell’elenco dei 30 ricercati più pe- na Di Monte della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sulla scor- vincia di Napoli, ed in particolare nei comuni di S. Paolo Belsito e di No-
ricolosi a livello nazionale, hanno ricevuto la loro sentenza mentre era- ta della ricostruzione dei fatti effettuata dai carabinieri diretti dall’allo- la. Le condanne del tribunale di Napoli confermano, dunque, l’impian-
no in carcere. Il Tribunale di Napoli, infatti, ha concordato in pieno con ra maggiore Fabio Cagnazzo, oggi tenente colonnello, ritennero che to accusatorio degli investigatori. Giuseppe D’Amore

GIUGLIANO RAFFAELE, ALIAS “SCICCHIRÒ”, ORA REGGENTE, RIENTRAVA DALLA SPAGNA. IN CELLA ANCHE PIETRO GUARINO. ACCUSATI DI ESTORSIONE

Boss Mallardo preso in aeroporto


di Renato Rocco LA STORIA DEL CLAN
GIUGLIANO. Le manette sono scattate ai suoi polsi appena il boss è
sceso dall’aereo che lo aveva riportato a Napoli da Madrid. “Voi siete
gli uomini di Pisani, è vero?”. Queste le prime parole rivolte alle per-
I cugini Giuseppe e Francesco
sone che lo avevano appena avvicinato per eseguire il decreto di fer-
mo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea. Infatti,
ad affrontare Raffaele Mallardo erano stati proprio gli agenti della Squa-
capi storici della cosca
dra Mobile (coordinata da Vittorio Pisani) della Questura di Napoli. In GIUGLIANO. Dei Mallardo si parla in centinaia di pagine di verbali
particolare, gli uomini della prima sezione, criminalità organizzata, di- redatti con le dichiarazioni dei pentiti. L’ascesa criminale di uno dei
retta da Andrea Curtale. “Scicchirò”, cugino dei capi storici Giusep- clan più potenti della provincia di Napoli, parte dalla roccaforte di
pe e Francesco, attualmente detenuti, era sceso da qualche minuto Giugliano. Conosciuti come i “Carlantonio”, la storia dei Mallardo ha
allo scalo di Capodichino, intorno alle 10, quando contemporanea- inizio il 2 agosto del 1967. In un assolato pomeriggio di agosto
mente a Giugliano, per strada, veniva arrestato uno degli affiliati al- Domenico Mallardo, padre di Francesco e Giuseppe, viene assassinato
l’omonima famiglia malavitosa di cui il quarantatreenne è ritenuto il sulla porta di casa, nei pressi di piazza Annunziata. Ciccio e Peppe si
reggente: Pietro Guarino, di 46 anni. che, unitamente al capo deve ri- buttano negli affari continuando la tradizione del capofamiglia. Due
spondere del reato di estorsione continuata ed aggravata nei confronti caratteri opposti: Ciccio è un irruento, non si fa passare la mosca per il
di due imprenditori, titolari di distributori di carburante, nel Giuglia- naso, è un sanguinario. Di Giuseppe, “o ragiunier”, invece, si racconta
nese. Il pregiudicato che ha precedenti per associazione camorristi- che era un boss atipico, amante dei testi di filosofia e con un lussuoso
ca finalizzata all’estorsione, era di ritorno da una vacanza in terra ibe- ufficio dove arrivava puntuale ogni mattina come un manager. Si dice
rica. anche che la vera mente del clan fosse lui. Nel 1996, Giuseppe fu
Ma, dalle indagini risulta che l’uomo prediligeva passare periodi in lo- arrestato in una villa di Giugliano ed attualmente si trova ancora in
calità spagnole, dove non avrebbe avuto o messo in piedi particolari carcere. Il 9 giugno scorso è stato condannato in primo grado
attività illecite. Anche in questa circostanza la Spagna si rileva terra all’ergastolo insieme a un altro boss, nel processo-bis istruito dal pm
scelta dai criminali napoletani, soprattutto, quelli con appartenenza Paolo Itri sull’omicidio di Nunzio Pandolfi, il bambino di 2 anni ucciso
alla camorra sia cittadina che dell’hinterland. Come d’altro canto han- alla Sanità insieme al padre Gennaro nel maggio 1990. Mallardo è
In alto Raffaele Mallardo, reggente del clan. A lato Pietro Guarino
no portato alla luce i numerosi ar- stato riconosciuto mandante di quel delitto. Anche la vita del boss è
resti, anche eccellenti, eseguiti stata stravolta dalla morte di una figlia. Nel 2005 Sabrina una ragazza
dalle forze dell’ordine, fino ad ora. glio chi incassava il pizzo. Richieste che venivano accompagnate da nata dal matrimonio con un’insegnante napoletana, cresciuta lontano
Le tangenti messe in atto dall’ar- continue e violente minacce nei confronti degli imprenditori nel mo- dal padre di cui non conosceva l’ascesa criminale, né la sua fama ed il
restato, secondo quanto accerta- mento in cui mostravano qualche contrarietà oppure abbozzavano un suo volto, muore tragicamente in Lapponia. Anche la carriera
to dagli inquirenti, si aggiravano minimo rifiuto. Coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia del- malavitosa di Ciccio è costellata di fatti e fattacci tanto che sino al suo
in decine di migliaia di euro. Sol- la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, le indagini arresto avvenuto il 31 agosto del 2003 era stato inserito nell’elenco dei
di che, da anni, le vittime (per ora hanno portato alla luce un sistema estorsivo che durava da anni e che trenta latitanti più pericolosi. Nell’aprile del 2000, in un cascinale tra
ne sono state individuate due, ma è terminato nell’aprile scorso. Il lavoro investigativo si è basato sul me- Giugliano e Qualiano, Mallardo pasteggiava a pancetta e fave in un
dovrebbero esserne di più) era co- todo cosiddetto classico, cioè su servizi di appostamento, sopralluo- summit con altre 12 persone, quando il pranzo fu rovinato
strette a versare: una sorta di ren- ghi ma anche su intercettazioni che hanno consentito di individuare dall'irruzione della polizia. “Ciccio” finse di avere un attacco di cuore:
dita, un sistema per guadagnare il giorno e l’ora dell’arrivo di Raffaele Maliardo a Napoli, ritenuto il reg- aveva avuto un infarto nel carcere di massima sicurezza di Parma che
soldi che sarebbe stato controlla- gente, insieme a Giuseppe Dell’Aquila del sodalizio criminale giu- gli aveva consentito di ottenere gli arresti presso l'ospedale di
to dallo stesso Raffaele Mallardo, glianese. Giugliano prima di darsi alla latitanza nel marzo del '99. Evaso diverse
considerato appunto il mandante, Le indagini proseguono per identificare altri complici del boss (così volte da strutture ospedaliere. Dopo un anno di latitanza tornava dalle
e dal complice, l’esecutore o me- lo indicano alcuni collaboratori di giustizia) nell’attività estorsiva. vacanze con la moglie e tre figlie quando fu nuovamente arrestato. af

CARDITO TENSIONI CON LA MINORANZA IN CONSIGLIO SAN GIUSEPPE V. STIVATE OLTRE 5MILA CONFEZIONI DI PRODUZIONE CINESE. VALORE 30MILA EURO

Passa il riequilibrio di bilancio Giocattoli a rischio, sigilli a deposito


Scongiurato lo scioglimento SAN GIUSEPPE VESUVIANO.
Quando mancano poco più di cin-
settembre. Il proprietario, originario della repubblica popolare ci-
nese è un 44enne regolarmente residente a San Giuseppe Vesu-
CARDITO. Passa il riequilibrio di bilancio, tiene la maggioranza, quanta giorni alle festività natali- viano. E, proprio dall'Oriente, provengono i giocattoli che l'uomo
scongiurato lo scioglimento a Cardito. questa la risultanza dell’ultimo zie arriva il primo maxisequestro si apprestava a vendere nel suo negozio di articoli per la casa. Al
consiglio comunale andato in scena l’altra sera. In un clima politico di giocattoli contraffatti (nella fo- termine di un'accurata perquisizione nell'edificio del centro cit-
arroventato era più che un rischio lo scioglimento del consiglio to). Si tratta di confezioni di pro- tadino i militari dell'Arma della locale caserma hanno sequestra-
comunale. I sette consiglieri del Pd con la “sponda” dei due dell’Mpa venienza cinese e sono oltre 5mi- to i prodotti destinati ai bambini e denunciato il 44enne cinese
ed i due consiglieri di opposizione di centrodestra del Pdl avrebbero la tra peluches, palloncini gonfia- per di produzione cinese sprovvisti del marchio Ce. L'operazio-
potuto, votando contro, determinare la fine della consiliatura. Nulla di bili di plastica, indumenti, picco- ne è stata effettuata nel corso di un servizio predisposto per il
tutto ciò. Anzi, si potrebbe dire addirittura che l’amministrazione li mappamondo, cubi di rubik, tut- contrasto alla vendita di prodotti commerciali contraffatti e po-
Barra ne è uscita rinforzata. Perché? Semplice. Il consigliere Vetrano ti privi del marchio Ce. Erano da tenzialmente pericolosi per la salute. Molto spesso, infatti, i ma-
del Pd non era presente, c’è chi dice per motivi professionali (che sono poco arrivati, tra l'altro, ben 450 teriali di cui sono costituiti questi giocattoli risultano nocivi a
anche quelli ufficiali) e chi invece la legge come una sfaldatura bambolotti raffiguranti Babbo Na- causa sia della pessima qualità dei materiali e delle vernici im-
interna al Pd che non sarebbe poi così compatto. Stessa cosa dicasi per tale: tutti chiusi in confezioni di piegati (spesso tossici), ma anche per la conformazione che può
l’Mpa. In consiglio c’era solo il consigliere Soritto e non anche De cartone a loro volta imballate nel risultare pericolosa per l'inalazione accidentale (delle parti trop-
Simone. Coincidenze? Potrebbe darsi. Come no. Quella che non è una cellophane. Il materiale del valore commerciale di 30mila euro, rite- po piccole, per esempio), o provocare addirittura il ferimento del bim-
coincidenza ma un reale passo ed assunzione di responsabilità è nuto dai carabinieri potenzialmente pericoloso, è stato rinvenuto al- bo. L'assenza, poi, dei controlli della Ce, ne decreta definitivamente
quella del consigliere del Pdl Nuzzo, che in una missiva ha lasciato il l'interno di una struttura adibita a ingrosso di giocattoli di via XX l'assoluta pericolosità. gda
gruppo consiliare e si è dichiarato indipendente, astenendosi tra l’altro
al momento della votazione. Risultato? Passa il riequilibrio e passano
anche gli altri provvedimenti con 10 voti favorevoli e 9 contrari. Ora, POZZUOLI INIZIATIVA NELL’AMBITO DEL 90ESIMO ANNIVERSARIO DELL’ISTITUZIONE DELLA “DIAZ” A MONTERUSCIELLO
anche dalle risultanze si potrebbero creare nuovi scenari. Si potrebbe
riaprire il tavolo con il Pd. Ovvero creare i presupposti per un grande
centro. In ogni caso i fantasmi di un commissariamento al momento
sembrano svaniti. Anche se non mancano le provocazioni bipartisan.
Museo della Scuola, domani inaugurazione con il vescovo Pascarella
L’opposizione: «Non avete i numeri ed i provvedimenti sono passati POZZUOLI. Domani alle ore 16, nell’ambito delle manifestazioni per il 90° Anniversario (1919 – 2009), CITTA’ DI GIUGLIANO IN CAMPANIA (NA)
Avviso di gara per estratto. Il Comune di Giugliano in Campania - Set-
per alcuni forfait casuali, altrimenti staremmo parlando di uno dell’istituzione della storica scuola “Armando Diaz”, di via Gino Severini a Monterusciello, verrà inaugurato il tore Socio-sanitario, con Sede in Via A. Palumbo 2, - Tel/Fax:
scioglimento. Abbiate il buon senso di dimettervi. “Museo della Scuola”: cimeli, reperti e documenti, inerenti la “Storia della Scuola italiana”, dalla legge Casati 081/3302058 - annullata la procedura, espleterà la gara per il “Servizio
di Refezione scolastica”, mediante procedura aperta col criterio dell’of-
Nota a margine. Saranno i servizi sociali del Comune ad occuparsi del (1859) alla nascita della Scuola media unica (1963). All’interessante e significativa cerimonia storico – culturale ferta economicamente più vantaggiosa, ai sensi del D.L.gs, n.
163/2006, art. 83, lett. a) e b), sugli importi netti di Euro 3,00, posto a
cittadino che nella giornata di martedì ha tentato il suicidio nella patrocinata dalla Provincia di Napoli, dal comune di Pozzuoli e dall’Azienda autonoma Turismo di Pozzuoli, base di gara di ogni singolo pasto fornito agli alunni dell’infanzia, e di
Euro 3,60, per ogni pasto fornito agli alunni della secondaria di 1° gra-
galleria Umberto di Napoli. Giuseppe Abate, 49 anni, è un ex guardia interverranno: il sindaco Pasquale Giacobbe, il vescovo monsignor Gennaro Pascarella, i docenti Lucio do, al Corpo Docente ed al personale ATA. L’importo previsto è di Euro
829.807,70 per ogni anno di servizio, pari a Euro 2.489.423,10, oltre IVA
giurata disoccupata da quattro anni, padre di una bambina di 11 anni e D’Alessandro ed Eliana Frauenfelder dell’università “Suor Orsola Benincasa”, il professor Silvio Mastrocola, la al 4%, nei tre anni. Sono ammessi a presentare offerta i soggetti di cui
all’art. 34 del D.Lgs. 163/2006, secondo le disposizioni del disciplinare
marito di una donna disabile. Il disoccupato più volte ha chiesto di professoressa Mariarosaria Laloé, dirigente scolastico della media “Diaz”, il professor Filippo Monaco, di gara, pubblicato sul sito www.comune.giugliano.na.it.
essere ascoltato dagli esponenti politici della provincia. Mario Setola dirigente del IV circolo didattico di Quarto, ed il professor Gaetano Lombardi, docente e curatore del “Museo. Responsabile del Procedimento: Dott.ssa Rosa Ariano

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