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Informazioni tecniche
Sommario
6 6 7 9 10 11 14 21 22 24 24 25 25 26 Dilatazione termici Deformazione termica Temperatura di rammollimento Vicat (VST) Temperatura di distorsione al calore (HDT) Dati termici Effetto della temperatura per lungo tempo 26 27 27 28 29 30 31 33 Formazione di tracce di dispersione Rigidit dielettrica Resistenza superficiale Resistivit di volume Costante dielettrica Fattore di perdita dielettrica 33 33 33 34 34 34
Comportamento termico
Sommario
Propriet chimiche
Rigonfiamento Resistenza a agenti chimici
Acidi e soluzioni alcaline Idrocarburi saturi Idrocarburi aromatici Olii e grassi Solventi
42
43
Introduzione
Elastollan il marchio depositato del nostro elastomero poliuretano termoplastico (TPU) il quale disponibile con durezze da 60 Shore A fino A 74 Shore D. Questi materiali si distinguono per la combinazione delle seguenti propriet:
alta resistenza allusura e allabra alta resistenza alla trazione e allo eccellente capacit di ammortiz ottima flessibilit a basse tempe alta resistenza a olii, ai grassi,
allossigeno e allozono. rature zamento strappo sione
Struttura chimica
Elastollan formato essenzialmente dalla reazione di tre componenti: 1. polioli (dioli a catena lunga) 2. diisocianati 3. dioli a catena corta I polioli e i dioli a catena corta, reagiscono tramite poliaddizione con i diisocianati per formare il poliuretano lineare. I segmenti flessibili sono il risultato della reazione tra polioli e diisocianati. Dalla combinazione tra i diisocianati e i dioli a catena corta risulta il componente rigido (segmento rigido). Nella fig. 1 rappresentata la catena molecolare del poliuretano termoplastico. Le propriet del prodotto dipendono dalla natura del materiale vergine, dalle condizioni con le quali avvengono le reazioni e dai quantitativi del materiale base. I polioli utilizzati hanno una significativa influenza in certe propriet del poliuretano termoplastico. Nella produzione dellElastollan vengono utilizzati polioli a base poliestere (tipi B, C, S, 500 e 600) oppure polioli a base polietere (tipi 1100).
I prodotti ottenuti si distinguono fra di loro dalle seguenti caratteristiche: Polioli a base poliestere:
ottimo comportamento mecca ottima stabilit dimensionale al ottima resistenza ai olii minerali.
Polioli a base polietere: calore nico
Segmento flessibile
Segmento rigido
Segmento flessibile
Segmento rigido
= Residuo diolo a catena lunga (estere/etere) = Residuo diolo a catena corta = Residuo diisocianato = Gruppo uretano Fig. 1
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
Le propriet fisiche dellElastollan sono ricavate in base ai risultati ottenuti dalle prove la cui metodologia qui di seguito illustrata. I valori tipici di questi test sono descritti nella nostra brochure Elastollan gamma dei tipi e in singole schede tecniche. I test sono effettuati su piastrine ottenute con stampaggio per iniezione, utilizzando del granulato precedentemente essiccato prima della trasformazione. Prima di effettuare i test i campioni vengono condizionati per 20 ore a 100 C, e poi vengono immagazzinati per almeno 24 ore a 23 C con il 50% di umidit relativa.
I valori ottenuti non sono sempre collegati alle propriet dei particolari finiti. I fattori qui di seguito riportati influenzano le propriet fisiche:
disegno costruttivo del pezzo condizioni di produzione e tra orientamento delle macromole tensioni interne umidit ricottura.
cole e della carica sformazione
Per questa ragione i particolari finiti devono essere testati in relazione alle applicazioni a cui sono destinati.
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
Rigidit Grazie alla versatilit della chimica dei poliuretani possibile produrre Elastollan con un campo di rigidit pi ampio. La fig. 2 rappresenta il campo del modulo di elasticit E del TPU e del RTPU confrontato con altri materiali. Il modulo di elasticit E determinato dalla prova alla trazione secondo le norme DIN EN ISO 527-2, utilizzando una provetta di tipo A secondo le norme DIN EN ISO 3167 ad una velocit di tensione di 1 mm/min. Dalla pendenza iniziale della curva sforzo-deformazione viene calcolato il modulo di elasticit come rapporto sollecitazione/allungamento. Il modulo di elasticit delle materie plastiche dipende dai seguenti parametri:
temperatura contenuto di umidit orientamento delle macromole velocit e durata della sollecita forma geometrica della provetta attrezzatura per la prova.
Dalla fig. 3 alla 5 sono rappresentati i moduli di elasticit di alcuni tipi di Elastollan in funzione della temperatura. I moduli di elasticit E ottenuti dalla prova alla trazione sono preferibili a quelli ottenuti dalla prova alla flessione, in quanto nella prova alla trazione la distribuzione della sollecitazione attraverso la provetta costante sulla lunghezza pertinente. zione cole e della carica
Modulo di elasticit E del TPU e del RTPU confrontato con altri materiali
PC
Al
St
ABS
10 000
100 000
1000 000
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
Rigidit
1000
C 64 D
C 95 A 100 C 85 A
10 20
10
10
20
30
40
50
60
70
80
Fig. 3
Temperatura [C]
1000
1164 D
10 20
10
10
20
30
40
50
60
70
80
Fig. 4
Temperatura [C]
Modulo di elasticit E in funzione della temperatura per Elastollan rinforzati con fibre di vetro
10 000
100 20
10
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Fig. 5
Temperatura [C]
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
La durezza degli elastomeri come lElastollan viene determinata con Shore A e Shore D secondo le norme DIN 53505 (ISO 868). La durezza Shore rappresenta la resistenza di un materiale alla penetrazione di un tronco di cono (Shore A) oppure di un cono con punta arrotondata (Shore D) con una forza ben determinata. La durezza determinata con un numero da 0 a 100 e con le scale A o D. Pi alto il valore ottenuto, pi alta la durezza. La scala A determina i prodotti morbidi, mentre la scala D determina i prodotti rigidi; tuttavia i vari prodotti si possono sovrapporre. Nella fig. 6 rappresentato un confronto di Elastollan con durezza Shore A e D. In generale non esiste una relazione tra le scale Shore A e D. I tipi di Elastollan in condizioni atmosferiche standart (23 C, 50% umidit relativa) hanno una durezza da 60 Shore A a 74 Shore D.
Durezza Shore A
80 70 60 50 40 30 20 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Fig. 6
Durezza Shore D
La durezza Shore decresce allinnalzarsi della temperatura. Nella fig. 7 rappresentata la variazione della durezza Shore in funzione della temperatura per vari tipi di Elastollan.
Influenza della temperatura sulla durezza con tipi Elastollan a base poliestere
100 90
Durezza [Shore D]
80 70 60 50 40 30 20 10 0 30 10 10 30 50 70 90 110 130
C 64 D C 95 A C 80 A
Fig. 7
Temperatura [C]
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
Temperatura di transizione vetrosa Per temperatura di transizione vetrosa o temperatura di congelamento (Tg), di un materiale plastico, si intende la transizione vetrosa di una zona amorfa da un condizione di fragilit a una condizione viscosa-elastica o gommosa-elastica. La transizione vetrosa dipende dalla temperatura o piuttosto da una porzione di un materiale amorfo e ha luogo entro un intervallo di temperatura pi o meno ampio. Quanto maggiore la porzione amorfa (prodotto Elastollan morbido) minore la transizione vetrosa e il restringimento lintervallo della temperatura. Per determinare la temperatura di transizione vetrosa, esistono vari metodi di verifica, ognuno di loro produce differenti valori assoluti che dipendono dalle condizioni dei test. Con test dinamici si ottengono valori di temperatura pi elevati che con test statici. E anche importante la misura del materiale antecedente. In questo modo per poter comparare la temperatura di transizione vetrosa di differenti prodotti occorre sciegliere metodi e condizioni uguali. Nella fig. 8 rappresentata la temperatura di transizione vetrosa di alcuni tipi di Elastollan, utilizzando il metodo calorimetro dinamico differenziale a flusso termico (DSC) con una velocit di riscaldamento di 10 k/min. Il Tg era valutato in base alla curva che la zona di transizione inclinata in base alle norme DIN 51007. I moduli di elasticit tangenziale e le curve di ammortizzamento rappresentati dalla fig. 9 alla fig. 14, permettono di definire il Tg in base allammortizzamento massimo. Poich questo un test dinamico, i Tg eccedono quelli ottenuti con misure in DSC.
40
30
Tg [C]
20
10
C 85 A
C 95 A
C 64 D
1185 A
1195 A
1164 D
10
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
Modulo di elasticit tangenziale Il test di fatica alla torsione secondo le norme DIN EN ISO 6721-2 usato per determinare il comportamento elastico di un materiale polimero ad un carico dinamico torsionale in funzione di un intervallo di temperatura. In questo test, la provetta stimolata ad una vibrazione torsionale libera. Langolo torsionale mantenuto abbastanza basso per impedire una deformazione permanente. Con i parametri specifici indicati nella norma, risulta una frequenza da 0,1 a 10 Hz con un aumento della temperatura. Durante la fase di rilassamento si registra loscillazione sinusoidale decrescente. Da questa curva decrescente possibile calcolare il modulo di elasticit tangenziale e lammortizzamento. Il modulo di elasticit tangenziale il rapporto tra la fatica a torsione e la risultante elastica della deformazione angolare. Dalla fig. 9 alla fig. 14 rappresentato per alcuni tipi di Elastollan il modulo di elasticit tangenziale e dellammortizzamento in un intervallo di temperatura. A temperature basse, il modulo di elasticit tangenziale alto e la curva relativamente piatta. Questo chiamato campo di temperatura energetico-elastico, dove i valori di ammortizzamento sono bassi. Con un aumento della temperatura diminuisce la curva del modulo di elasticit tangenziale e aumenta lammortizzamento. Questo chiamato campo di transizione vetrosa, dove lammortizzamento raggiunge il valore massimo. Dopo la zona di transizione vetrosa, la curva del modulo di elasticit tangenziale si appiattisce. Questa condizione denominata entropiaelastica (elastica come la gomma). A questa temperatura il materiale rimane solido, con un incremento della temperatura diminuisce il modulo di elasticit tangenziale e aumenta lammortizzamento. In questo punto si registra un comportamento visco-elastico. La misura di questa zona varia a secondo del tipo di Elastollan. In generale, si pu dire che i punti della transizione descritti, si presentano pi chiaramente con tipi di Elastollan con durezze decrescenti.
11
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
1000
10
100
10
0,1
1 50
25
25
50
75
100
125
0,01 150
Temperatura [C]
100
1000
10
100
Ammortizzamento
10 0,1
1 50
25
25
50
75
100
125
0,01 150
Fig. 10 Elastollan C 64 D
10 000
Temperatura [C]
100
1000
10
100
10
Ammortizzamento
0,1
1 50
25
25
50
75
100
125
0,01 150
Fig. 11
Temperatura [C]
12
Ammortizzamento []
Ammortizzamento []
Ammortizzamento []
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
1000
10
100
Ammortizzamento
10 0,1
Temperatura [C]
100
1000
10
10
Ammortizzamento
0,1
1 50
25
25
50
75
100
125
0,01 150
Temperatura [C]
100
1000
10
100
10
Ammortizzamento
0,1
1 50
25
25
50
75
100
125
0,01 150
Fig. 14
Temperatura [C]
Ammortizzamento []
Ammortizzamento []
Ammortizzamento []
13
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
Resistenza alla trazione Il comportamento delle materie plastiche ad una breve sollecitazione alla trazione, statica e unidirezionale si determina con il test alla trazione secondo le norme DIN 53504 e puo essere rappresentata con il diagramma carico/ allungamento (sforzo/deformazione). Per ogni fase della prova, la sollecitazione alla trazione sempre definita rispetto alla sezione iniziale della provetta. In questo modo si sicuri di non prendere in considerazione la tensione effettiva che aumenta regolarmente in seguito alla continua diminuzione della sezione trasversale della provetta. Nel diagramma sollecitazione a trazione e allungamento si possono vedere i valori generali caratteristici di resistenza e deformazione (fig. 15):
Valori di resistenza:
Valori di deformazione:
La tensione di snervamento
la sollecitazione alla trazione durante la quale linclinazione della curva carico/allungamento diventa zero. la sollecitazione alla trazione alla massima forza.
forza max lallungamento che corrisponde alla resistenza alla trazione. Allungamento alla rottura B lallungamento corrispondente alla resistenza alla rottura.
Nei tipi di Elastollan non rinforzati (caricati), in generale non possibile a temperatura ambiente variare i valori caratteristici, per esempio: la resistenza alla rottura e la resistenza alla trazione coincidono (fig. 16). La tensione allo snervamento solamente presente nei tipi di Elastollan duri a temperatura bassa. Per tipi di Elastollan rinforzati (caricati) con fibra di vetro (tipi R) la tensione di snervamento coincide con la resistenza alla trazione (fig. 17).
I diagrammi carico/allungamento che si possono osservare nella pagina seguente, determinati in base alle norme DIN 53504, rappresentano un elevata potenzialit dellElastollan allallungamento alla rottura, inoltre dallaltro caso essi rappresentano diagrammi con deformazioni molto basse. Questi diagrammi e le relative curve sono particolari di Elastollan tipo R, e sono determinati in base alle norme DIN EN ISO 527-2 ad una velocit di 50 mm/min su specifiche provette in base alle norme DIN EN ISO 3167.
14
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
max B
Carico
Y
Fig. 15
Allungamento
max = B
max = B
Carico
Fig. 16
Allungamento
max = B
Y = max B
Carico
Fig. 17
Y = max B
Allungamento
15
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
Elastollan C 85 A
80 70 60 50 40 30 20 10 0 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000
20 C
23 C 60 C
100 C
20 C
70
23 C
60 50 40 30 20 10 0 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000
60 C 100 C
Fig. 19 Elastollan C 64 D
80
Allungamento [%]
70
23 C
60
20 C
50
60 C
40 30 20 10 0 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000
100 C
Note: I diagrammi rappresentati a pagina 16 e 17 sono determinati in base alle norme DIN 53504 a una velocit di 200 mm/min su specifiche provette di 2 mm spessore.
Fig. 20
Allungamento [%]
16
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
Elastollan 1185 A
80
20 C
70 60 50 40 30 20 10 0 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000
23 C
60 C
70 60
20 C 23 C
50 40
60 C
30 20 10 0 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000
100 C
Allungamento [%]
20 C
70 60 50 40 30 20 10 0 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000
23 C 60 C 100 C
Fig. 23
Allungamento [%]
17
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
Elastollan C 85 A
8
20 C
6
0 C
4
23 C 40 C
80 C
0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
20 C
20
15
0 C 23 C 40 C 80 C
10
0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
20 C
40
0 C
30
Note: I diagrammi rappresentati a pagina 18 e 19 sono determinati in base alle norme DIN EN ISO 527-2 ad una velocit di 50 mm/min su specifiche provette di 4 mm spessore in base alle norme DIN EN ISO 3167. Queste curve rappresentano dettagliatamente il carico allungamento nellapplicazione di alcuni tipi di Elastollan.
20
23 C 60 C
10
100 C
0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
18
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
Elastollan 1185 A
8
20 C
6
0 C 23 C
40 C
2
80 C
0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
20 C
20
15
0 C 23 C 40 C 80 C
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
10
40
20 C
30
0 C
20
23 C 60 C 100 C
10
0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
19
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
Elastollan R 1000
80
0C 23 C 40 C 60 C
70 60 50 40 30 20 10 0 0 5 10 15 20 25 30 35 40
80
0 C 23 C
60
40 C 60 C
40
20
10
15
20
25
100 80 60 40 20 0 0 2 4 6 8
0 C 23 C 40 C 60 C
Note: I diagrammi rappresentati a pagina 20 sono determinati in base alle norme DIN EN ISO 527-2 ad una velocit di 50 mm/min su specifiche provette di 4 mm spessore in base alle norme DIN EN ISO 3167.
10
12
14
16
18
20
20
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
Resistenza allo strappo La resistenza allo strappo il termine con il quale si definisce la resistenza di una specifica provetta alla propagazione allo strappo. In questo test lElastollan risulta superiore rispetto ad altri materiali plastici. Il test determinato in base alla norma DIN ISO 34-1Bb utilizzando provette con un angolo specifico di taglio. La provetta stirata ad una velocit di 500 mm/min in direzione ad angolo retto rispetto allintaglio, fino alla rottura per strappo. La resistenza allo strappo [kN/m] il rapporto tra la forza massima e lo spessore della provetta. I diagrammi a fig. 33 e fig. 34, rappresentano la resistenza allo strappo di alcuni tipi di Elastollan in funzione della temperatura.
C 64 D C 95 A C 80 A
20
20
40
60
80
100
120
Fig. 33
Temperatura [C]
100 50 0 40
20
20
40
60
80
100
120
Fig. 34
Temperatura [C]
21
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
Prova di trazione statica nel tempo Un comportamento di deformazione puramente elastico quel valore caratteristico elastico il quale rimane costante e che non capita con qualsiasi altro materiale. Come conseguenza della frizione interna esiste sempre una proporzione di deformazione viscoelastica e una viscosa, che provocano una dipendenza dei valori caratteristici sulla durata dello sforzo e sullintensit. Queste porzioni non elastiche dipendono fondamentalmente dalla temperatura e dal tempo. Questa dipendenza pu essere una preconsiderazione nel caso di materiali plastici operanti in un clima costante di prova (ambiente), mediante forze che rimangono uguali durante la durata della prova stessa. Il comportamento della prova alla trazione statica per breve tempo caratterizzata in base alla norma ISO 899, per mezzo della prova al creep per cui la provetta e soggetta alla prova a trazione utilizzando un carico uniassiale. La deformazione costante in questo modo causata e misurata in funzione del tempo. Se questa prova realizzata applicando differenti carichi, i dati di rendimento sono riportati sul diagramma curve isocrone sollecitazione-deformazione. Un diagramma di questo tipo pu essere utilizzato per prevedere come si deforma un materiale plastico con il passare del tempo sotto un certo carico e inoltre come la sollecitazione decresce con una forza determinata (dalla fig. 35 alla fig. 39).
Carico [M/Pa]
1,0
0,5
0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
Fig. 35
Allungamento [%]
Carico [M/Pa]
5 4 3 2 1 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Fig. 36
Allungamento [%]
22
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
100000 h
Carico [M/Pa]
1,0
0,5
0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
Fig. 37
Allungamento [%]
Carico [M/Pa]
0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Fig. 38
Allungamento [%]
Carico [M/Pa]
25 20 15 10 5 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Fig. 39
Allungamento [%]
23
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
Prova statica di compressione La determinazione della deformazione permanente a compressione Compression set [%] secondo la norma DIN ISO 815 caratterizzata dalla prova in funzione del tempo di 24 ore a 70 C o di 72 ore a temperatura ambiente con deformazione costante. In pratica, nella prova, la sollecitazione di compressione non deve superare il 5% di compressione per Elastollan di tipo rigido e il 10% per Elastollan tipo morbido, in modo da evitare deformazioni plastiche residue dopo la sollecitazione. Per ottenere unottima resistenza alla prova statica di compressione raccomandato eseguire sui pezzi finiti una ricottura.
Resistenza allurto I tipi di Elastollan mostrano a basse temperature una buona resistenza allurto con o senza intaglio. Nelle seguenti tabelle sono evidenziati i risultati della resistenza allurto Charpy in base alla norma DIN EN ISO 179: Resistenza allurto Elastollan C 85 A Elastollan C 95 A Elastollan C 60 D Elastollan 1185 A Elastollan 1195 A Elastollan 1160 D Tabella 1 Resistenza allurto 23 C Elastollan R 1000 Elastollan R 2000 Elastollan R 3000 Valori in kJ/m2 no rottura 140 120 30 C 130 110 70 Resistenza allurto con intaglio 23 C 30 C 70 50 30 20 10 10 60 C no rottura 60 C no rottura 60 C no rottura 60 C no rottura 60 C no rottura 60 C no rottura Resistenza allurto con intaglio Rottura da 50 C Rottura da 40 C Rottura da 20 C Rottura da 60 C Rottura da 50 C Rottura da 30 C
Tabella 2
24
Propriet fisiche
Comportamento meccanico
Abrasione Labrasione [mm3] determinata in base alla norma DIN 53516 (ISO 4649). La provetta viene montata su un cilindro rotante ricoperto con una carta abrasiva normalizzata. Il percorso fatto dalla provetta durante il test approssimativamente di 40 m. Sulla provetta viene misurata la perdita della massa avvenuta dal consumo per abrasione data dalla perdita di volume in mm3. LElastollan si presenta con valori molto bassi di abrasione. Il poliuretano termoplastico (TPU) in particolari condizioni considerato lElastomero pi resistente allabrasione. Tuttavia per ottenere unottima performance allabrasione necessario eseguire un buono preessicamento del granulo prima del processo.
Frizione Una valutazione significativa sul comportamento alla frizione delle materie plastiche difficile in quanto il processo di frizionamento nella pratica viene accompagnato da fenomeni complessi che non si possono definire completamente. Il comportamento alla frizione dei prodotti Elastollan dipende dalla durezza. Il frizionamento aumenta al diminuire della durezza e questo pu portare ad ottenere effetti stickslip nei prodotti morbidi.
25
Propriet fisiche
Comportamento termico
Dilatazione termica Come tutte le materie plastiche lElastollan soggetto ad una variazione longitudinale reversibile dipendente dalla temperatura. Questa variazione definita dal coefficiente di dilatazione lineare [1/K] in relazione alla temperatura ed determinato in base alla norma DIN 53752. La fig. 40 mostra il coefficiente di dilatazione lineare di alcuni tipi di Elastollan in funzione della temperatura e durezza Shore, confrontati con lacciaio e lalluminio. Si pu notare che i valore di Elastollan rinforzati (caricati con 20% fibra di vetro) si avvicinano a quelli dellacciaio e dellalluminio. Come si pu notare linfluenza della temperatura si f sentire, per questa ragione necessario per alcune applicazioni tenere in considerazione questo effetto.
RTPU
Alluminio Acciaio
20 40 60 80
Fig. 40
Temperatura [C]
26
Propriet fisiche
Comportamento termico
Deformazione termica
Diverse prove possono essere usate per confrontare i limiti di applicazione dei materiali plastici allincremento della temperatura. Per questa ragione vengono utilizzati per la determinazione rapida della cosiddetta stabilit dimensionale i seguenti metodi:
Temperatura di rammollimento Vicat (VST)
Temperatura di rammollimento
Vicat (Vicat Softening Temperature, VST) secondo la norma ISO 306. Temperatura di distorsione al calore (Heat Deflection Temperature, HDT) secondo la norma ISO 75.
In questo metodo, si dispone la provetta per il test su una superfice piana dentro un bagno riscaldante contenente un mezzo di trasferimento di temperatura. Sopra la provetta si colloca un ago avente superfice di 1 mm2 e si applica un carico determinato (Vicat A: 10 N Vicat B: 50 N). La temperatura del mezzo (olio o aria) incrementata con un indice di riscaldamento costante (aumento 50 K/h o 120 K/h). La temperatura di rammollimento Vicat (VST) la temperatura con il quale lago penetra di 1 mm nella provetta di test. Temperatura di rammollimento Vicat (VST) secondo la norma DIN EN ISO 306: metodo B 50 (VST/B 50)
140
120
100
VST [C]
80
60
40
20
1164 D
C 64 D
R 2000
R 3000
Fig. 41
27
Propriet fisiche
Comportamento termico
Simile al metodo di prova Vicat, in questo metodo il riscaldamento comincia in un mezzo di trasferimento del calore con un indice di 50 o 120 K/h. Lordinamento designato con tre metodi per la determinazione della temperatura di inflessione sotto carico (sforzo di flessione). La provetta di test sottoposta a sollecitazione con un carico costante che corrisponde alla sollecitazione di flessione di:
La temperatura con la quale la provetta di test raggiunge linflessione normalizzata (da 0,2 a 0,3 mm, dipende dallaltezza della provetta) cio la temperatura di inflessione sotto carico allo sforzo nominale del metodo designato indicata come HDT.
160
140
120
HDT [ C]
100
80
60
40
20
1164 D
C 64 D
R 2000
R 3000
Fig. 42
28
Propriet fisiche
Comportamento termico
Dati termici
Valori indicativi di dati termici di Elastollan Propiet Conduttivit termica Potere calorifico di combustione valore calorifico valore di combustione Calore specifico temperatura ambiente temperatura fusione Tabella 3 Norma DIN 52612 DIN 51900 J/g J/g DIN 51005 J/g K J/g K Unit di misura W/m K Valori morbidokrigido 0,19k0,25 25000k29000 26000k31000 1,5k1,8 1,7k2,3
29
Propriet fisiche
Comportamento termico
La durata media di un particolare finito in TPU influenzata da diversi fattori ed pertanto difficile fare delle esatte previsioni. Il comportamento allinvecchiamento dei materiali pu essere confrontato dalluso della tecnica di ARRHENIUS. La misura di condotta a alte temperature pu essere estrapolata per prevedere il comportamento a basse temperature.
Nel diagramma seguente (fig. 43) si pu determinare per un certo tipo di materiale il tempo di esposizione (stoccaggio) e quello che si ottiene con un valore di resistenza a trazione ridotto a 20 MPa (criterio di valore limite) per una determina temperatura. Esempio: Elastollan 1185 A per raggiungere a 120 C il valore di resistenza limite di 20 MPa occorre uno stoccaggio di 1000 h.
Limiti temperatura-tempo per linvecchiamento in aria Criterio finale: resistenza a trazione 20 MPa Tempo di esposizione (stoccaggio) [h]
100000
10000
Elastollan C 85 A
1000
Elastollan 1185 A
100
Fig. 43
30
Propriet fisiche
Permeabilit ai gas e vapori
Permeabilit (permeazione) il passaggio di un gas attraverso una provetta di test. Questo procedimento viene effettuato in tre fasi: 1. Dissoluzione del gas nella provetta. 2. Diffusione del gas dissolto attraverso la provetta. 3. Evaporazione del gas dalla provetta. Il coefficiente di permeabilit Q [m2/(s Pa)] una costante del materiale che indica quale volume di gas attraversa una provetta di spessore e superficie prefissata in un tempo determinato con una data differenza di pressione parziale. Il coefficiente varia con la temperatura ed determinato in base alla norma DIN 53536. La tabella 4 mostra il coefficiente di permeabilit di alcuni tipi di Elastollan ad una temperatura di 20 C per differenti tipi di gas.
Nella fig. 44 rappresentato un esempio di variazione del coefficiente di permeabilit in funzione della temperatura utilizzando un Elastollan 1185 A e azoto. La permeabilit al vapore dacqua WDD [g/(m2 d)] di un materiale determinata in base alla norma DIN 53122 parte 1. La permeabilit la quantit in peso di vapore dacqua che si diffonde in 24 ore con determinate condizioni (temperatura e umidit) attraverso una provetta di test di 1 m2, ed inversamente proporzionale allo spessore della provetta. Nella tabella 5 i valori indicati sono ottenuti con una temperatura di 23 C e una umidit relativa del 93%. Tutti i valori si riferiscono ad una provetta con spessore di 1 mm.
Coefficiente di permeabilit ai gas Q [m2/(s Pa)] 1018 Tipo di Elastollan C 80 A C 85 A C 90 A C 95 A 1180 A 1185 A 1190 A 1195 A Tabella 4 Gas Ar 12 9 5 3 14 9 7 6 CH4 11 6 4 2 18 14 9 5 CO2 200 150 40 20 230 180 130 90 H2 45 40 30 20 70 60 50 40 He 35 30 25 20 50 40 30 20 N2 4 3 2 1 6 5 4 3 O2 14 10 7 4 21 16 12 8
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Propriet fisiche
Permeabilit ai gas e vapori
Coefficiente di permeabilit Q in funzione della temperatura per Elastollan 1185 A a con azoto
120
100
80
60
40
20
0 0 20 40 60 80 100 120
Temperatura [C] Fig. 44 Permeabilit al vapore dacqua WDD [g/(m2 d)] di provetta con spessore di 1 mm Tipo di Elastollan C 80 A C 85 A C 90 A C 95 A Tabella 5 WDD 18 15 20 8 Tipo di Elastollan 1180 A 1185 A 1190 A 1195 A WDD 21 17 15 12
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Propriet fisiche
Comportamento elettrico
Generale
La conduttivit elettrica delle materie plastiche molto bassa: per questa ragione risultano in generale da buoni sino ad eccellenti materiali per lisolamento. I dati relativi alle propriet elettriche sono importanti per le applicazioni nel campo elettrotecnico e elettronico. Per i tipi di Elastollan le misure di resistenza sono realizzate utilizzando delle provette in condizioni standardizzate (20 h, 100 C) dopo un deposito in condizioni atmosferiche standard a 23 C e 50% umidit relativa.
Infatti bisogna tenere conto che le propriet elettriche dipendono dal contenuto di umidit, dalla temperatura e dalla frequenza. Il risultato dei test sono riportati sulla nostra brochure Elastollan propriet elettriche.
Le correnti parassite risultano dalla formazione progressiva di traiettorie conduttive sopra la superficie di un materiale isolante rigido. Queste sono generate per effetto di cariche elettriche e impurit elettrolitiche sulla superfice.
Lindice di confronto della formazione della traccia di dispersione (Comparative Tracking Index CTI) determinato in base alla norma IEC 60112, indica la massima tensione alla quale un materiale dopo 50 gocce di una soluzione di test ben definita, resista senza la formazione di tracce.
Rigidit dielettrica
La rigidit dielettrica (Ed) determinata in base alla norma IEC 60243, il coefficiente fra la tensione distruttiva (Ud) alla quale avviene la scarica e la distanza fra gli elettrodi alla quale applicata la tensione, cio lo spessore della provetta. La tensione distruttiva il valore effettivo alla sollecitazione della tensione nel punto di caduta (o perforazione ) della provetta.
Resistenza superficiale
La resistenza superficiale (Ro) il rapporto tra una tensione in corrente continua (U) applicata fra due elettrodi sulla superficie della provetta e lintensit (I) fra gli elettrodi. La resistenza superficiale specifica, determinata in base alla norma IEC 60093 la resistenza superficiale riferita ad una superficie quadrata; essa viene calcolata mediante un particolare dispositivo di misura.
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Propriet fisiche
Comportamento elettrico
Resistivit di volume La resistivit di volume, determinata in base alla norma IEC 60093 la resistenza elettrica che fluisce allinterno del materiale, misurata fra due elettrodi; essa dipende dalla geometria della provetta di test. Il tipo di elettrodi utilizzati e la loro disposizione durante il test escludono la corrente che scorre sulla superficie.
Costante dielettrica La costante dielettrica ( r) indica di quante volte la capacit come dielettrico di un condensatore con materie plastiche sia maggiore della capacit dello stesso condensatore con aria. Questa costante determinata in base alla norma IEC 60250 e dipende dalla temperatura e dalla frequenza. Le schede tecniche dei tipi di Elastollan, forniscono i valori per varie frequenze ad una temperatura di 23 C.
Fattore di perdita dieletrica Il fattore di perdita dielettrica (tan) in un materiale isolante situato in un campo elettrico a corrente alternata una misura dellenergia trasformata in calore e perci va persa come energia elettrica. Lo spostamento dal normale angolo di 90 conosciuto come angolo di perdita. Il fattore di perdita definito come la tangente dellangolo di perdita. Come la costante dielettrica, il fattore di perdita dielettrica determinato in base alla norma IEC 60250 e poich esse variano il loro valore con la temperatura e la frequenza, vengono per lo piu rappresentate in dipendenza di questi parametri. I valori dei tipi di Elastollan sono forniti per varie frequenze ad una temperatura di 23 C.
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Propriet chimiche
Rigonfiamento
Generale Ladattamento di un materiale plastico ad una particolare applicazione, dipende spesso dalla sua resistenza agli agenti chimici. I tipi di poliuretano termoplastico possono, tra loro presentare dei comportamenti molto diversi allazione di sostanze chimiche, in quanto la loro composizione chimica, pu essere in parte molto differente; a questo riguardo, i differenti componenti reagiscono pi o meno allazione di altri prodotti. Per questa ragione difficile fare in tutti i casi una chiara distinzione dei diversi effetti. Nella nostra brochure Elastollan resistenza a agenti chimici, offriamo una lista dettagliata del comportamento del nostro materiale con differenti sostanze. Per applicazioni pi particolari si consiglia di eseguire dei test di rigonfiamento e di verificare le propriet meccaniche.
Rigonfiamento Il rigonfiamento un processo puramente fisico che caratterizza lassorbimento di una sostanza liquida in un corpo solido. In questo processo, la sostanza liquida si infiltra nel materiale senza alcuna reazione chimica. Il risultato ottenuto un aumento del volume e del peso con una corrispondente diminuzione dei valori meccanici. Dopo levaporazione del liquido e quindi una sparizione del rigonfiamento, il corpo solido recupera quasi integralmente le sue propriet originali. Il rigonfiamento per tanto un processo reversibile.
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Propriet chimiche
Resistenza a agenti chimici
La resistenza chimica di un materiale plastico dipende dal tempo di esposizione, dalla temperatura, dalla quantit, dalla concentrazione e dal tipo di agente chimico utilizzato. Nel caso di una degradazione chimica, le catene molecolari del poliuretano reagiscono con la sostanza chimica e vengono spezzate. Questo fenomeno generalmente preceduto da un rigonfiamento. Durante la degradazione si pu notare una perdita di resistenza del poliuretano e che pu arrivare in casi estremi fino alla completa disintegrazione del pezzo.
Acidi e soluzioni alcaline I tipi di Elastollan sono attaccati perfino a temperatura ambiente da acidi e soluzioni alcaline concentrate. Si consiglia di evitare qualsiasi contatto con queste sostanze. Elastollan resistente per un breve periodo di tempo a temperatura ambiente a acidi e soluzioni alcaline diluite.
Idrocarburi saturi Il contatto di Elastollan con idrocarburi saturi come: gasolio, isooctane, etere di petrolio, cherosene, provoca un rigonfiamento limitato reversibile del 13% a temperatura ambiente e una perdita di resistenza alla trazione fino al 20%. Dopo levaporazione e la sparizione del rigonfiamento si ritrovano pi o meno le propriet meccaniche originali.
Idrocarburi aromatici Il contatto di Elastollan con idrocarburi aromatici come: benzene e toluene, provoca un considerevole rigonfiamento a temperatura ambiente. Lassorbimento pu provocare un incremento di peso fino al 50% e con una corrispondente riduzione della propriet meccaniche.
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Propriet chimiche
Resistenza a agenti chimici
Oli e grassi LElastollan particolarmente resistente a oli lubrificanti e grassi, ma comunque pu essere danneggiato in modo irreversibile da additivi contenuti in alcuni prodotti lubrificanti. Test di compatibilit con ogni tipo di lubrificante consigliato. LElastollan dopo immersione in oli per test ASTM n. 1, IRM 902 e IRM 903 a temperatura ambiente, non presenta nessuna perdita di resistenza alla trazione dopo 3 settimane di immersione a 100 C.
Solventi Il contatto di Elastollan con alcool alifatici come: etanolo e isopropanolo provoca un rigonfiamento, che comporta una perdita di resistenza alla trazione. Laumento di temperatura intensifica questo effetto. I chetoni come: acetone, metiletilchetone (MEK) e cicloesanone sono dei solventi parziali per gli elastomeri termoplastici poliuretanici. Non consigliato lasciare i tipi di Elastollan a contatto con questi solventi per lungo tempo. Esteri alifatici come: acetato etilico e acetato di butile, provocano dei forti rigonfiamenti sullElastollan. I solventi organici altamente polari come: dimetilformalmide (DMF), dimethylsulphoxide (DMSO), N-metilpirrolidone e tetraidrofurano (THF) sciolgono il poliuretano termoplastico.
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Propriet chimiche
Resistenza ai microorganismi
Quando si utilizzano particolari di poliuretano termoplastico a base poliestere, in una condizione climatica di alta temperatura e umidit, i succitati particolari possono essere danneggiati dallattacco microbiologico. In particolare i microorganismi che producono enzimi, sono in grado di intaccare la catena molecolare del TPU a base poliestere. Lattacco microbiologico inizia con un visibile scolorimento del particolare intaccato; successivamente la superficie del particolare comincia ad incrinarsi, permettendo ai microbi di penetrare in profondit e causando la completa distruzione del particolare in TPU (fig. 45). Il poliuretano termoplastico a base polietere resistente allattacco microbiologico. Un importante criterio per la determinazione della resistenza ai microorganismi il valore di saponificazione (Saponification Number SN) determinato in base alla norma DIN VDE 0472, parte 704. Il TPU resistente ai microorganismi fino a un valore di saponificazione di 200 mg KOH/g, che il valore limite determinato dalla VDE 0282/10.
Dipendentemente dalla formulazione e dalla durezza il TPU a base polietere ottiene un valore di saponificazione di circa 150, mentre il TPU a base poliestere ottiene un valore di circa 450. In merito a una miscela di polietere/poliestere il valore di saponificazione pu essere calcolato dalla proporzione dei quantitativi. Mediante una piccola proporzione fino a circa 10% di estere-uretano in etere-uretano (esempio: addizione di coloranti a base estere) non viene pregiudicata la resistenza microbiologica (SN rimane < 200). Una maggiore inclusione di TPU a base estere provoca una riduzione della resistenza microbiologica.
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Propriet chimiche
Resistenza allidrolisi
Nel poliuretano a base poliestere si presenta una separazione irreversibile della catena del poliestere nel caso di un periodo prolungato di tempo in acqua calda, vapore dacqua saturo o clima tropicale. Questo fenomeno lidrolisi. La conseguenza di questo fenomeno la riduzione delle propriet meccaniche. Questo fenomeno pi accentuato nei TPU tipo morbido in quanto la percentuale corrispondente di poliestere maggiore che nei tipi duri. Ciononostante nellElastollan a base poliestere non si riscontra una degradazione a temperatura ambiente. Questo dovuto al fatto che la struttura chimica
dellElastollan a base poliestere molto resistente allidrolisi. I seguenti diagrammi (fig. 46 e fig. 47) mostrano linfluenza dellidrolisi sulla resistenza alla trazione e lallungamento alla rottura di campioni di Elastollan a base polietere e poliestere in acqua.
Resistenza idrolitica per un lungo periodo Criterio finale: resistenza alla trazione 20 MPa Tempo di immersione [h]
100000
10000
1000
100
10 50 60 70 80 90 100
Fig. 46
Temperatura [C]
100000
Elastollan 1185 A
10000
1000
Elastollan C 85 A
100
10 50 60 70 80 90 100
Fig. 47
Temperatura [C]
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Propriet chimiche
Resistenza allirradiazione Resistenza allozono
Radiazione UV Le materie plastiche sono degradate chimicamente (invecchiamento) dalleffetto di radiazioni UV a seconda della durata e dallintensit. Per quanto riguarda i poliuretani, si osserva inizialmente sulla superficie una reticolazione delle macro-molecole che rende il materiale rugoso. Questo effetto accompagnato da un ingiallimento del pezzo e una riduzione delle propriet meccaniche. La resistenza alle radiazioni UV si pu migliorare mediante ladditivazione di pigmenti colorati, che evitano una penetrazione dei raggi UV e la distruzione delle propriet meccaniche. Inoltre, colori scuri come particolarmente il nero, coprono la superficie dalla scolorazione. Si pu anche ritardare il processo di invecchiamento mediante additivi stabilizzanti UV. Sono a disposizione gli additivi Elastollan pi appropriati.
Irradiazione ad alta energia LElastollan superiore rispetto alla maggior parte di materiali plastici, alla resistenza a irradiazione ad sua energia, come le radiazioni , e . La resistenza a questo tipo di radiazioni dipende da questi fattori: dallintensit dellirradiazione, dalla forma e dalle dimensioni della provetta per test e dallatmosfera della camera dove viene eseguito il test. Ladditivazione con agenti di reticolazione e successivamente con radiazioni e , possono innalzare la reticolazione dellElastollan. Il massimo grado di reticolazione raggiungibile circa 90%. Questo un metodo per migliorare in breve tempo la temperatura di distorsione al calore e la resistenza chimica.
Resistenza allozono La molecola di ozono (O3) formata dallunione di tre atomi di ossigeno; essa viene generata dalla reazione dellossigeno nellatmosfera con lazione dellalta energia dei raggi UV. Data la sua struttura, lozono altamente reattivo specialmente con sostanze organiche. Gli elastomeri a base di gomma sotto linfluenza di aggressione dellozono vengono distrutti. LElastollan presenta una buona resistenza allozono. Il test, in base alla norma VDE 0472, parte 805 da come risultato crack-free, grado 0. Lelasticit si mantiene completamente e la durezza superficiale non aumenta.
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Propriet chimiche
Comportamento allincendio
Le materie plastiche appartengono ai materiali organici e pertanto sono per natura combustibili. Il comportamento alla combustione caratterizzato dalle seguenti caratteristiche:
Qui di seguito sono descritte le corrispondenti propriet dellElastollan in relazione alle norme importanti riguardanti la combustione dei materiali plastici.
Alcuni additivi possono influenzare il risultato e per questa ragione devono essere considerati separatamente. Ulteriori informazioni possono essere trovate sulle nostre schede di sicurezza (Safety Data Sheets).
infiammabilit propagazione della fiamma sviluppo termico sviluppo dei fumi (densit fumi,
tossicit e corrosivit dei gas combusti) relazione della superficie e della massa del materiale combustibile conduttivit termica valore calorifico
Non possibile per fare una valida valutazione generale delle materie plastiche, riguardo il loro comportamento allaccensione e dopo unaccensione, poich il comportamento allincendio non una caratteristica del materiale. Tale comportamento oltre che ai fattori sopra elencati e dal materiale, dipende da fattori ambientali come:
dispersione disposizione del materiale quantit di materiale plastico temperatura ventilazione tipo, durata dellazione e dellintensit della sorgente daccensione; etc. ... La complessivit dei fattori che influenzano un incendio rende impossibile fare una comprensiva e valida descrizione generale sul comportamento alla combustione dei materiali plastici. Per tale motivo sono stati sviluppati molti metodi di prova, prescritti anche per la certificazione di manufatti di materiale plastico allidoneit, per determinati casi dimpiego; si cerca in questo modo di catalogare le diverse situazioni del rischio incendi. Per questa ragione, in caso di dubbi su eventuali applicazioni speciali consigliato consultare il nostro Servizio Tecnico. Per certe applicazioni speciali opportuno usare tipi di Elastollan con ritardanti alla fiamma. Questi prodotti offrono una maggiore protezione contro lo sviluppo della combustione e la sua propagazione. plastico nello spazio
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Sistemi qualit
Linee guida per la garanzia della Qualit Lelemento essenziale della Gestione della Qualit lorientamento al cliente, allo sviluppo dei processi e ai collaboratori. Le richieste dei clienti vengono regolarmente raccolte e accettate allo scopo di migliorare la soddisfazione del cliente. Con i responsabili di ogni unit funzionale si concordano obiettivi di Qualit di cui si segue costantemente il processo di realizzazione. Gli obiettivi, i metodi e i risultati della Gestione della Qualit vengono costantemente comunicati per promuovere la consapevolezza e la cooperazione di tutti i collaboratori al processo di miglioramento continuo della Qualit. Grazie alla Garanzia della Qualit si attua il principio di prevenire gli errori, anzich di correggerli in seguito. Le disposizioni di carattere organizzativo e personale devono essere orientate in modo tale da assicurare il raggiungimento degli obiettivi di Qualit.
Sistemi di gestione / certificati La soddisfazione del cliente la base per ottenere un successo commerciale duraturo. Pertanto ci poniamo lobiettivo di soddisfare le aspettative attuali e future dei clienti rispetto ai nostri prodotti e servizi. Per poter raggiungere questo obiettivo in modo affidabile BASF Polyurethanes Europe ha introdotto gi da alcuni anni un sistema di Gestione della Qualit che coinvolge tutti i reparti dellazienda. Ogni processo aziendale viene regolarmente valutato sulla base di indicatori di prestazione e migliorato di conseguenza. Lobiettivo il raggiungimento di un livello di efficienza ottimale e di un perfetto coordinamento di tutte le attivit e operazioni. Ad ogni collaboratore viene richiesto di contribuire con le sue capacit ed idee ad assicurare e migliorare continuamente la Qualit sul posto di lavoro. Il nostro sistema integrato di Gestione della Qualit e dellAmbiente basato sugli standard delle seguenti norme: DIN EN ISO 9001 ISO/TS 16949 (con sviluppo prodotto) DIN EN ISO 14 001 (sistema di gestione ambientale)
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Indice analitico
A Abrasione Acidi Additivi Alcaline soluzioni Allungamento alla massima forza alla rottura di snervamento Ammortizzamento C Calorimetro differenziale (DSC) Chimica degradazione resistenza struttura Coefficiente di diffusione di dilatazione lineare di permeabilit Compressione, prova statica di Corrosione dei gas di combustione Curve isocrone D Deformazione caratteristiche di Dielettrica costante fattore di perdita rigidit Dispersione tracce di (CTI) Durezza misura della Shore E Elettriche propriet F Flessione a freddo prova alla FMVSS 302 Frizione G Grassi 37 20 7 41 25 33 14 34 34 33 33 28 9 11 36 36 5 31 26 31, 32 24 40 22, 23 25 36 9, 40, 41 36 14, 1620 14, 15 14, 15 14, 15 1013
I Idrocarburi aromatici saturi Idrolisi resistenza all Incendio comportamentio all Invecchiamento in aria Irradiazione ad alta energia resistenza all 36 36 39 41 40 30 40 40
R Resistenza a agenti chimici ai microorganismi al creep alla rottura alla trazione allidrolisi allo strappo allozono allurto Charpy microbiologica statica alla compressione superficiale Resistivita di volume Ricottura Rigidit dielettrica 6 7 1113 Rigonfiamento S Saponificazione valore di (SN) Snervamento allungamento di tensione di Solventi 41 40 T Strappo resistenza allo 38 14, 15 14, 15 37 21 36 38 22 14, 15 1420 39 21 40 24 38 24 33 34 6, 24 7, 8 33 35, 36
P Permeabilit ai gas ai vapori coefficiente di Propriet chimiche fisiche Prova alla penetrazione alla trazione alla trazione statica allurto statica di compressione 31 31 31, 32 35 6 9 7 22, 23 24 24
Temperatura di distorsione al calore HDT di rammollimento Vicat Termica deformazione dilatazione Termici dati Torsione test di fatica alla Transizione vetrosa temperatura di zona di Trazione prova alla resistenza alla statica nel tempo U UL 94
Q Qualit sistemi di 42
41 24 24
R Radiazione UV 40
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BASF Polyurethanes GmbH European Business Management Thermoplastic Polyurethanes Elastogranstrae 60 49448 Lemfrde Germany Telefono (0 54 43) 12-25 00 Telefax (0 54 43) 12-25 55 e-mail elastomere@basf.com www.pu.basf.eu
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KU/WM, MP 163-10/10 IT