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Quindicinale - 4 maggio 2009 - Anno 18 - Numero 8

il Ducato
“il Ducato online”: www.uniurb.it/giornalismo

Periodico dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino

Si vota per il nuovo Rettore il 20 e 21 maggio. Il programma dei candidati

In due alla conquista dell’ateneo


Distribuzione gratuita Spedizione in a.p. 45% art.2 comma 20/b legge 662/ 96 - Filiale di Urbino

Mauro Magnani: “Continuiamo il percorso”. Stefano Pivato:”Cambiamo passo”


L’EDITORIALE L’Università si rinnova. Dopo le
UNA BRETELLA TROPPO CORTA elezioni dei presidi di facoltà,
l’ultima tappa è la scelta del
Una scelta successore di Bogliolo. Si vota il
20 e 21 maggio. Due i candida-
ti: Mauro Magnani e Stefano

per la città futura Pivato, intervistati dal Ducato.

Sfida tra continuità e rinnova-


E’ la prima volta dopo Carlo Bo. La prima mento. Il professor Magnani,
elezione, il 20 e il 21 maggio, per scegliere la prorettore vicario, poggia il suo
strada che prenderà Urbino. Giovanni programma sui risultati del ret-
tore uscente; il professor
Bogliolo, infatti, che ha ricoperto l’incarico Pivato, fino a pochi giorni fa
di Rettore per due volte dal 1° novembre preside di Lingue e letterature
2001, era il successore designato, il conti- straniere, mira ad un allarga-
nuatore naturale di Bo. mento della partecipazione e a
I trenta allievi giornalisti del “Ducato” decisioni condivise.
hanno accolto i due candidati nella reda- Se eletto, quale sarebbe il
zione. Mauro Magnani e Stefano Pivato primo atto? “Una conferenza
hanno avuto, nell’ordine, ognuno un’ora d’ateneo con tutte le compo-
per rispondere alle stesse domande, dopo nenti universitarie” risponde
una sintetica presentazione dei rispettivi Pivato. “Rendere accessibili on
line le delibere dell’ateneo” la
programmi, in 15 minuti. I problemi indivi- proposta di Magnani.
duati dai due sono gli stessi. Il risanamento,
con i sacrifici di tutti, è avvenuto: per la alle pagine 12 e 13
prima volta il bilancio 2009 non ha debiti
residui. Si può dunque guardare avanti.
L’università di Urbino negli ultimi otto anni
Crisi economica
ha perso il 26 per cento di studenti. Tra i 76
atenei italiani è quello che ha pagato di più Aumentano
la voglia dei giovani di studiare sotto casa.
Oggi gli iscritti sono 16.000. (Erano 23.000).
Ma nelle classifiche della qualità Urbino si
i cassintegrati
piazza sempre nelle posizioni alte con i suoi “In dieci anni, non si è
51 corsi di laurea. Una buona premessa. mai verificata una situa-
Le differenze tra i due candidati? Magnani zione del genere”, dicono
i sindacati. Nel primo tri-
sembra muoversi in una visione fortemen- mestre del 2009 le impre-
te urbinate. Pivato porta un orizzonte più se industriali della pro-
largo che va definendosi in obiettivi. Una vincia di Pesaro Urbino
sintesi filmata degli incontri è sul sito del hanno fatto ricorso alla
“Ducato” (www.uniurb.it/giornalismo). cassa integrazione per il
1291,6% in più rispetto
Volevamo anche capire bene il futuro del allo stesso periodo del-
rapporto tra la città e l’università. Dall’8 l’anno precedente.
marzo 1947, giorno in cui Carlo Bo diventò a qualche settimana si entra a Urbino passando per una nuova strada, la variante alla statale L’aumento complessivo è
rettore, sempre più Urbino e l’ateneo sono
diventate una sola cosa. Lui riceveva in una
D 73 bis, inaugurata dopo lunga attesa. Il nuovo tratto è composto da una galleria e tre viadotti e
si percorre anche in due minuti, a differenza della tortuosa via delle Conce. Un passo avanti per la
del 436,1% . reoccupante
anche l’incremento dei
lavoratori messi in mobi-
saletta con le vetrate quasi davanti a palaz- viabilità, ma non ancora sufficiente a rendere Urbino facilmente raggiungibile. Si attende per il futu- lità: 1.304
zo Ducale, praticamente in strada, tra la ro la prosecuzione verso Canavaccio.. alle pagine 2 e 3 a pagina 6
gente. Le studentesse di Magistero gli si
sedevano davanti, un po’ di lato. Bo riceve-
va anche gli urbinati che facevano la fila per
esporgli i problemi. Si scherzava sul fatto
che fosse tornato il Duca di Montefeltro. Poi
Fermignano Cultura Spettacoli
chiamò De Carlo e l’università entrò dentro
i palazzi. Con il primo piano regolatore Il velo integrale Raffaello: è già Tutti gli eventi
Urbino divenne città campus.
La città risponde bene all’idea di unire cul- agita la città un grande successo dell’estate
tura ed economia. La prova Raffaello è dav-
vero incoraggiante. Con l’università è più
L’ordinanza anti-burqa proposta dal La curatrice Lorenza Mochi Onori è Nella prossima stagione, oltre alla tra-
difficile, ma non impossibile. La comunità sindaco di Fermignano ha creato soddisfatta: l’affluenza a Palazzo Du- dizionale “Festa del Duca” e la rasse-
dei dipendenti appare in grado di portare molte polemiche. E c’è chi accusa il cale sta superando le aspettative. Ac- gna “Urbino musica antica”, un con-
qualcosa di prezioso all’unione: il centro primo cittadino di fare solo propa- corsi già più di 1500 visitatori al gior- certo in cui si fonderanno musica
storico intatto e una concreta cultura, che ganda elettorale. Cancellieri è candi- no. Il direttore di Civita servizi è con- elettronica e quattrocentesca. Con-
in tempi di generale degrado certo aiuta. In dato con la Lega alla presidenza della vinto aver fatto un buon lavoro sulla fermata la quarta edizione di “Ars li-
Provincia. comunicazione pubblicitaria. braria - Parole in gioco”
verità, per governare tutto questo ci vuole
un colpo d’ala. Far votare il Rettore a tutti gli
urbinati, una testa un voto. Per esempio. a pagina 4 a pagina 8 a pagina 10
direzione.ilducato@uniurb.it
il Ducato
Con la nuova variante si arriva prima e meglio a Urbino. Impegno di Regione

Bretella comoda e breve,


Premiati diciotto anni d’attesa:
tempi di viaggio abbreviati,
la velocità sale da 50 a 90 kmh
ALBERTO ORSINI strada ha una sola corsia per senso
di marcia e i sorpassi sono possibi-
retella presto li in un solo tratto. Ma una volta

“B
al via”. Era il giunti alla fine della Bretella i ral-
1991, e il Du- lentamenti ricominciano. L’im-
cato, appena bocco del tratto a carreggiata dop-
nato e in bian- pia della Grosseto-Fano è ancora
co e nero, con- molto lontano. È in questo punto
duceva un’inchiesta dal titolo elo- che devono concentrarsi gli sforzi
quente, “Urbino l’irraggiungibile”, per rendere Urbino ancora più rag-
e auspicava tempi rapidi e certi per giungibile di quanto non lo sia di-
la realizzazione di una strada mo- ventata con la nuova strada. Lo ha
derna che collegasse la città feltre- chiesto a gran anche il primo citta-
sca alla principale arteria che le dino Franco Corbucci: “La Bretella
passa accanto, la strada di grande - ha ricordato durante l’inaugura-
comunicazione Grosseto-Fano, zione - avrà senso solo quando ci
meglio nota come E78. Ci sono vo- potremo collegare alla Grosseto-
luti diciott’anni e Fano, un’opera al
una serie incredi- servizio della na-
bile di accidenti, L’imbocco zione. Arrivare fi-
ma finalmente oggi no a bivio Borzaga
ci si può gustare un del tratto non ci basta, vo-
arrivo sul velluto in gliamo anche il
città, attraversan- a quattro collegamento di
do la variante, Canavaccio”.
i n a u g u ra t a d a corsie Il collegamento
qualche settima- tanto invocato ha
na, che va dal bivio resta però già un nome, si
di Borzaga alla lo- chiama “lotto 10”
calità “Le Conce”. ancora del quinto tratto
Una strada tutta della E78, quello
nuova con gli ulti-
mi 3 chilometri,
lontano tra Selci-Lama,
frazione del co-
che hanno messo mune umbro di
un po’ da parte (ma non mandato in San Giustino dove passa un’altra che definisce “indispensabile” la
pensione) la vecchia statale 73 bis grande direttrice, la E45, e Santo realizzazione del lotto 10 per colle-
denominata “di Bocca Trabaria”, Stefano di Gaifa, frazione di Urbi- gare la nuova Bretella alla E78,
panoramica e godibile strada turi- no, dove comincia il tratto finale mentre l’Anas segnal “l’opportuni-
stica; un ruolo che potrà finalmen- della E78 a quattro corsie. Degli ul- tà di anticipare la realizzazione” di
te recuperare, dopo esser diventata timi cinque lotti di questo tratto questo lotto rispetto agli altri. An-
invece negli ultimi anni un traffica- della Grosseto-Fano è già stato ap- che il presidente della Regione,
tissimo percorso di guerra per au- provato il progetto esecutivo. Si Gian Mario Spacca, l’ha dato per
tomobili e mezzi pesanti. tratta di un’opera colossale, che co- “ormai scritto nel programma di
Per essere comoda è comoda, la sterà 1,6 miliardi di euro e chissà opere nazionale, fondamentale a
nuova Bretella, già maggiorenne. quando verrà completata. A far completamento della Bretella per
Ed è anche rapida. Ma questo sin- sperare gli urbinati però c’è l’Atto dare respiro a Urbino”. E renderla
golo tratto non può essere suffi- aggiuntivo all’intesa generale qua- meno irraggiungibile.
ciente a risolvere i problemi di via- dro tra Governo e Regione Marche, alberto.orsini@gmail.com
bilità, li allevia soltanto. Per capirlo
basta semplicemente percorrere
tachimetro e cronometro alla ma-
no il vecchio e il nuovo percorso, e I numeri della nuova strada
raffrontare i risultati. Innanzitutto,
nonostante il tragitto sia molto più
diretto rispetto alla tortuosa e anti-
76 milioni
ca via delle Conce, la distanza è sor- Costo. Il primo lotto è costato 36,86 milioni, il secon-
prendentemente quasi la stessa: do 39,16
3,2 sono i chilometri di strada nuo-
va contro i 3,5 di quella vecchia. Al-
meno i tempi premiano l’attesa di 9
quasi vent’anni per vedere realiz- Anni di lavoro. Il primo lotto da maggio 2000 a ottobre
zato questo nuovo tratto: per per- 2002, il secondo da luglio 2006 ad aprile 2009
correrlo, in condizioni di traffico
normale si impiegano tra i 2 e i 3 mi-
nuti a seconda delle auto che ci si
trova davanti, mentre il vecchio
4
tratto impone percorrenze sempre Opere realizzate. La galleria “Ca’ Gulino” e i viadotti
superiori a 3 minuti e spesso anche “Ca’ Raniero I”, “Ca’ Raniero II” e “Santa Maria”
a 5, se si ha la sfortuna di imbatter-
si in qualche camion che rallenta la
marcia e non può essere sorpassa- 3,2 chilometri
to. Parla chiaro anche il confronto Lunghezza. Dal bivio di Borzaga alla località “Le
della velocità media: sempre vicino Conce”
a 50 chilometri all’ora sulla 73 bis,
tra 70 e 90 chilometri all’ora (limite
massimo consentito) invece sfrec-
ciando sulla nuova variante.
10,5 metri
Un qualche guadagno per gli auto- Larghezza. Carreggiata singola, una corsia per senso di
mobilisti insomma c’è stato, anche marcia larga 3,75 metri e banchine da 3 metri In alto, l’imbocco della galleria Ca’ Gulino da Fermignano
se non clamoroso, tanto più che la (Foto ANAS). Sopra, un dettaglio della nuova strada.

2
PRIMO PIANO

e Anas per il collegamento a Canavaccio Le tappe della realizzazione

Una storia lunga


ma non basta quarant’anni
EMILIANA PONTECORVO

I
l progetto che ha portato portava il blocco della ditta e la
alla costruzione dell’at- perdita dei finanziamenti stan-
tuale bretella nasce nel ziati dall’Anas. Si aprì un conten-
1972. L’idea di partenza zioso con l’impresa a cui erano
era quella di creare una via stati affidati i lavori.
di collegamento diretta Nel 1997 l’Anas, la Regione, i mi-
alla Fano-Grosseto per congiun- nisteri dell’Ambiente e dei Lavori
gere la sponda adriatica e quella pubblici giunsero a un nuovo ac-
tirrenica. cordo. L’intesa prevedeva il man-
La strada avrebbe permesso di tenimento della parte iniziale del
raggiungere Urbino diminuendo tracciato con le opere già iniziate,
i tempi di percorrenza. Dopo di- la costruzione di una galleria sot-
verse proposte, nel 1992 il pro- to la collina di Urbino e una ridu-
getto venne presentato e finan- zione della strada a sole due cor-
ziato dall’Anas. Il piano, appro- sie, contro le quattro precedenti.
vato anche dalla Regione, preve- Trovati i nuovi finanziamenti, nel
deva una strada a quattro corsie 1999 l’Anas riavviò i lavori di co-
che da Calfurio avrebbe dovuto struzione dei viadotti fino alla
svilupparsi in un viadotto senza collina di Urbino. Per la realizza-
gallerie, attraversare la valle di S. zione della galleria, invece, fu in-
Maria degli Angeli, per poi con- detto un bando di gara per un
giungersi alla statale 73 bis Bocca nuovo appalto.
Trabaria, in località Le Conce. Nel 2006 la costruzione dell’ope-
Nel 1994 la bretella a quattro cor- ra venne assegnata alla ditta Ati-
sie venne inserita nel piano rego- Secol, che si impegnava a costrui-
latore del comune di Urbino e i la- re la galleria Cà Gulino e il restan-
vori furono avviati nel mese di te tratto stradale di collegamento
aprile del 1995. Il progetto scate- alla statale 73 bis, decisivo per la
nò le proteste di alcune associa- realizzazione della bretella che
zioni ambientalistiche per le avrebbe dovuto far uscire Urbino
quali la realizzazione dell’opera dall’isolamento, agevolando
deturpava la valle e rovinava il l’accesso delle automobili al cen-
paesaggio. tro abitato. La consegna dei lavo-
La mobilitazione, sostenuta an- ri, iniziati nel mese di luglio, fu
che da alcuni parlamentari loca- prevista entro i diciotto mesi suc-
li, spinse il ministero dei Lavori cessivi.
pubblici a rallentare la costruzio- Per la costruzione dello svincolo
ne, consentendo solo gli inter- di Borzaga, quello delle Conce e
venti di fondazione dei viadotti. la galleria Ca’Gulino, la Regione
Nel 1996 il ministero dell’Am- aveva stanziato 33,4 milioni di
biente emise un’ordinanza di so- euro. Ma i problemi non erano fi-
spensione dei lavori, che com- niti.
Nel 2007 il comitato in difesa de
“le Conce” chiese lo spostamento
L’associazione Ferrovia Valle Metauro preme per la riapertura dello svincolo della statale 73 bis
sotto la città ducale per impedire
la distruzione della vasca a mon-

Ridateci il treno dei desideri sidente della Regione Spacca e dal presi- di ferrovia”. “Il 20 aprile - puntualizza Bel-
te della Concia, antico edificio
per la pulitura e la lavorazione
delle pelli da cui prende il nome la
località urbinate. La struttura
esterna all’immobile raccoglie le
acque della fonte di S. Bernardi-
no. Fino agli anni ’50 è stata una
GIOVANNI PASIMENI
dente del Consiglio Berlusconi, è stato lagamba - si è riunita in Provincia la Com- delle principali risorse di acqua
potabile dei cittadini urbinati ma

U
n punto di partenza per sognare un “previsto un finanziamento di 110 milioni missione ambiente, presieduta da Claudio
nuovo viaggio. Cinque autocarrelli di euro”. La linea ferroviaria per Spacca do- Mari, alla presenza di Fvm, Argonauta, Lu- non è compresa nel vincolo mini-
gialli a motore posteggiati sui binari vrebbe funzionare come metropolitana pus in Fabula e Legambiente, associazioni steriale nè protetta come bene di
della stazione di Fermignano. Sono dell’as- leggera ma è ancora un sogno. interessate al problema trasporti e alla Fa- interesse culturale.
sociazione Ferrovia Valle Metauro (Fvm), “Gli autocarrelli - precisa Giovanni Baldel- no-Urbino. Anche se con difficoltà - prose- Il comitato, costituito dai pro-
fondata il 14 luglio 2000 per “salva- gue - ormai ci sono le prerogative prietari della Concia, chiese allo-
guardare la memoria storica della per non farla chiudere”. Tra i pro- ra, nel 2007, l’ampliamento del
Fano-Urbino”, la linea ferroviaria getti in cantiere c’è l’apertura di un vincolo. Grazie all’intervento
“sospesa per scarso traffico” oltre piccolo museo storico. “Oltre ai cin- dell’associazione ambientalisti-
ventidue anni fa, il 31 gennaio 1987. que autocarrelli a Fermignano - ca Italia Nostra, della Soprinten-
Fvm conta 127 tesserati fra ferrovie- spiega il presidente - ne abbiamo denza e dell’ispettore di zona, nel
ri, ex ferrovieri e altri rappresentan- due a Fano. Tutti salvati dalla de- giro di pochi mesi il comitato ot-
ti, compresi ragazzi di 18 anni. I vo- molizione. Per il restauro e la ma- tenne lo spostamento della bre-
lontari si servono di autocarrelli - in nutenzione per lo più mettiamo tella di dieci metri, sufficienti a
particolare un Fiat 1100 collegato a soldi di tasca nostra”. salvaguardare la vasca a monte e
un carrello con cisterna - per spo- Giuseppe Mearelli, quasi ottan- la sorgente.
starsi lungo i chilometri della Fano- t’anni, da Cerreto d’Esi (An) si è tra- L’ultimo episodio che ha segnato
Urbino resi percorribili dal loro in- sferito a Fermignano nel 1964. Nato la storia della tanto attesa bretel-
tervento di ripulitura dalle sterpa- da genitori ferrovieri - anche il non- la risale a pochi giorni fa, quando
glie che coprivano la sede ferrovia- no lavorava nelle Ferrovie - a 18 an- due famiglie con le case sopra il
ria. E per trasportare materiale uti- ni ha iniziato la carriera come “aspi- tunnel Ca’ Gulino hanno citato in
le per rendere fruibili i binari. rante assuntore”; poi è diventato giudizio per 700.000 euro la Se-
Carlo Bellagamba, 62 anni, farma- capostazione a Fermignano. “Pri- col, la ditta di costruzione, accu-
cista, è il presidente di Fvm. “Finora ma di fare il lungo viaggio senza ri- sandola di aver danneggiato i
- spiega - abbiamo ripulito 17 chilo- torno - racconta commosso Mea- muri delle loro abitazioni con gli
Autocarrelli alla stazione ferroviaria di Fermignano relli - sarei contento di salire sul tre- esplosivi utilizzati per rompere la
metri di linea: 5,5 dalla stazione di
Fermignano a quella di Urbino; 4,5 da Fer- li, 42 anni, elettricista e socio di Fvm - fun- no per ripercorrere questo tratto di linea. È roccia e aprirsi un varco nella
mignano a Monte Polo e altri sette a Fano”. zionano in modo indipendente l’uno dal- il mio sogno”. “Ero di turno io - prosegue - montagna. Accusano la ditta,
Nella convinzione che venga ripristinata l’altro. In occasione di manifestazioni so- quando passò l’ultimo treno delle 20,25. inoltre, di aver lavorato giorno e
quanto prima. L’ipotesi, dopo anni di dis- stenute da noi sono usati per rievocare il Da Urbino, lungo tutta la linea, il macchi- notte senza preoccuparsi del ru-
cussioni, non mette ancora tutti d’accordo. passaggio del treno. Il 1° marzo, per la se- nista suonò la tromba del treno più volte e more provocato dai mezzi utiliz-
Tante sono le polemiche. Con l’“Intesa sul- conda «Giornata nazionale delle ferrovie sempre più piano. Come se il treno stesse zati per la rimozione di roccia e
l’Atto aggiuntivo quadro sulle infrastruttu- dimenticate», a Fermignano anche alcuni lentamente morendo. Piansi”. terra.
re marchigiane” firmata il 7 marzo dal pre- bambini hanno percorso a bordo un tratto giovannipasimeni@virgilio.it pontecorvoemiliana@libero.it

3
il Ducato
Fermignano si divide sull’ordinanza anti-burqa

La strana guerra
dei quattro veli
Il sindaco Cancellieri: “Girare a viso coperto, roba da Medioevo”

ERNESTO PAGANO po, anche a carattere religioso, lista”. Ma non tutte le donne so- sentire cose del genere dal sin- leghista di Azzano Decimo con-
che nasconda il volto e renda dif- no dello stesso parere. Khadija, daco di un paese così attaccato tro la Prefettura di Pordenone
ficoltoso il riconoscimento». E a energica leader della piccola as- alla religione come l’Italia”. Kha- che aveva rifiutato di dare il via

L
a settimana scorsa, chi lo accusa di non aver inven- sociazione di donne musulma- dija, che in dossa un velo che la- libera a un’ordinanza comunale
dopo che il sindaco tato niente di nuovo, lui rispon- ne di Ponte Armellina “Mondo scia scoperto solo l’ovale del vi- che vietava di indossare veli, ca-
leghista di Fermigna- de che il codice di pubblica sicu- Migliore”, lotta proprio per ab- so, sostiene che il sadl, il velo con schi integrali o altri accessori
no, Giorgio Cancellie- rezza prevede che si debba esse- battere i pregiudizi su chi indos- la retina davanti agli occhi, o il che nascondevano il volto.
ri, ha visto quattro re sempre riconoscibili, ma de- sa il velo. “Come fa a lasciare in- niqab, quello con una feritoia Nel caso in cui Maroni dia l’ok al
donne col velo inte- roga chi tiene il volto coperto per tendere che alle donne musul- per gli occhi, (che non sono il provvedimento di Cancellieri ci
grale passeggiare nel suo quar- motivi religiosi. “La mia ordi- mane il velo viene imposto dai burqa, usato dalle afgane e non sarà un’inversione di tendenza
tiere, è scoppiato il caso della co- nanza vuole andare contro que- mariti?” si domanda Khadija. dalle arabe) non è obbligatorio in materia di pubblica sicurezza
siddetta ordinanza anti-burqa. sta deroga, e dire che anche chi si “Molte di noi si sono velate una per le donne musulmane, ma e approccio alla libertà di culto
Un provvedimento, non ancora copre il volto per usanze religio- volta arrivate in Italia quando chi vuole indossarlo deve essere che farà discutere più di adesso.
in vigore, che vieterebbe alle se, non può più farlo”. Secondo erano già sposate, perché spesso libera di farlo. Ma c’è già chi da Roma, tra le fi-
donne musulmane di andare in Cancellieri la cosa aiuterebbe il velo, in una società dove l’inte- Alla stessa conclusione è arriva- le del Pdl, vorrebbe trasformare
giro per il paese col viso coperto. anche il gentil sesso a uscire “da grazione è difficile, rappresenta to il Tar del Friuli nel 2006, re- il divieto del niqab in legge.
“Una vressazione inaudita nei un certo tipo di cultura maschi- protezione. Mi meraviglio di spingendo il ricorso del sindaco er_pagano@yahoo.it
confronti delle donne. Un simi-
le integralismo era sconosciuto
da noi persino nel medioevo” ha
dichiarato il sindaco ai giornali- Ambulanti a Urbino: dormono a Pesaro e vendono ai turisti
sti di mezza Italia. E mentre sul-
la stampa locale e nazionale si

Mamadou e gli altri dall’Africa


levano voci favorevoli e contra-
rie al provvedimento, la prefet-
tura di Pesaro non si è ancora
pronunciata sulla sua validità
giuridica e aspetta il parere del
Ministro Maroni.
La comunità islamica locale
mantiene un silenzio tormenta- LORENZO ALLEGRINI venna. Ritornano nella stessa città con quantenne: “Sono da vent’anni in Italia e
to. L’Imam di Fermignano, Ah- cadenza settimanale. Tra di loro non si per me non è facile. Ero a Gallo (Urbino
med el Raidouni, prima fissa un pestano i piedi. E li vedi ogni tanto al te- 2) e facevo lavori in nero. Ma quando non

“S
appuntamento per un’intervi- ono venuto in Europa perché lefono che chiamano un “collega” per av- ho avuto più di che guadagnare, mi sono
sta, poi lo cancella all’ultimo guardando la televisione pen- visarlo che si stanno spostando. trasferito a Pesaro e ora mi tocca fare
momento. “Dalla moschea di savo che qui avrei po- l’ambulante”. Ja preferisce
Ancona – dice al telefono un po’ tuto fare soldi, invece non è co- non raccontare con quante
imbarazzato – ci hanno detto sì”. È un ragazzo estroverso Ma- persone vive nella casa che gli
che non è il momento di parlare, madou. Ferma le persone con affitta un proprietario italia-
perché non sappiamo ancora garbo, sorride e con pazienza ri- no: “Il padrone non vuole che di-
come muoverci”. E poi, ci sono le ceve l’ennesimo rifiuto. “Non è ciamo in giro quanto paghiamo
elezioni amministrative: Can- facile il lavoro del venditore am- complessivamente d’affitto. Ti
cellieri è candidato alla presi- bulante, si va in strada tutti i posso dire quanto spendo da so-
denza della provincia. “L’imam giorni e si guadagna decente- lo: 50 euro al mese”. Ja ha paura,
di Ancona conosce bene i giochi mente solo il sabato, quando si perché è clandestino: “Ma ho
dei politici sotto elezioni” dice el riescono a fare 30 o 40 euro”. Ma- sempre cercato lavoro. Due miei
Raidouni prima di riattaccare. madou è arrivato dal Senegal amici li hanno chiusi in prigione
E di giochi elettorali si tratta, an- cinque anni fa. Lui ne ha venti- – sussurra riferendosi ai Centri di
che secondo Palmiro Ucchielli, sei. Parla francese, e aveva pen- identificazione ed espulsione –
presidente uscente della pro- sato di trasferirsi a Parigi per fa- perché i giornalisti scrivono e di-
vincia di Pesaro Urbino. “Questa re l’università. Ma era impossi- cono in televisione che siamo
volta – dichiara senza mezzi ter- bile, per un ex studente di liceo troppi”.
mini Ucchielli – Cancellieri l’ha scientifico di Dakar figlio di nes- A Urbino i venditori ambulan-
fatta fuori dal vaso. Chi fa il sin- suno, ottenere una borsa di stu- ti arrivano insieme con la pri-
daco non si mette a dire come dio nel proprio paese. Per que- mavera. “Si guadagna un po’
deve andare in giro vestita la sto è venuto in Italia. Prima si è meglio con le gite scolastiche -
gente. Non lo si faceva nemme- messo a vendere ombrelli a Mi- spiega Omar, un ragazzo cor-
no durante il fascismo. È come lano appoggiandosi a una co- pulento di venticinque anni
se imponessi a lui di andare in gi- munità senegalese di Sesto San del Mozambico - gli studenti si
ro vestito da sceicco!” conclude Giovanni. Come abusivo si è divertono, si fermano in grup-
sarcastico. preso anche una multa di 5.000 po, curiosano e comprano. E
Ma quante sono le musulmane euro che non potrà mai pagare. poi va abbastanza bene con i
col viso coperto che effettiva- Poi è arrivato a Fano, dove vivo- turisti e gli universitari. La
mente girano a Fermignano? “Io no da tempo i suoi due fratelli gente è abbastanza gentile, e
ne conosco una sola” confessa maggiori, entrambi camionisti. siamo felici quando veniamo
l’imam el Raidouni. Secondo L’Africa più vicina, adesso, la qui, anche se nell’arco dell’an-
Cancellieri, invece, sono di più, tiene sottobraccio, raccontata no guadagnamo meglio nelle
quattro appunto, abbastanza nei libri che tenta di vendere ai città di mare, soprattutto a Ri-
per portare avanti la sua “ batta- passanti. mini nel periodo estivo”. Omar
glia di civiltà”. Ma ci tiene a chia- Ogni giorno nel centro di Urbi- condivide una casa a Pesaro
rire un fatto: “Il velo, uguale a no ci sono tre o quattro ambu- con altri immigrati del Mo-
quello che portava mia madre lanti. Arrivano, stanno una o zambico.
quando ero piccolo, non c’entra una mezza giornata, e poi ripar- Adbul, quarantasei anni del
nulla. Due marocchini sono ve- tono. La loro base è a Pesaro, do- Senegal, ha il viso macchiato
nuti a dirmi che volevo vietare ve vivono in case sovraffollate da una cortissima barba brizzo-
alle donne di portare lo hijab. aiutandosi tra connazionali, per pagare Ja non parla volentieri. Abbassa sconso- lata. E le rughe della stanchezza. Prima di
Non è così.” Il testo del suo prov- gli affitti più bassi possibile. A Urbino lato le braccia piene di collane, braccia- allontanarsi, si arrabbia: “Se avessi un la-
vedimento vieta infatti l’accesso non sono sempre gli stessi. Cambiano letti e occhiali da sole di plastica. Li com- voro migliore, adesso non mi vedreste in
ai luoghi pubblici per chi porta meta ogni giorno e si muovono nell’en- pra insieme ad altri da un grossista. An- strada”.
addosso «qualsivoglia coprica- troterra e sulla costa, tra Ancona e Ra- che lui è senegalese e dice di essere cin- lorenzoallegrini@libero.it

4
CITTÀ

La piattaforma, prevista nel progetto iniziale dell’ala sud, non è stata mai attivata

Un eliporto abbandonato
Da maggio controlli sulla tenuta sismica degli edifici dell’ospedale. L’ufficio tecnico: “La struttura è solida”

LUCA ROSSI La pista


d’atterraggio

S
alendo le scale ester- in cima all’ala
ne dell’ala sud dell’o- nuova della
spedale di Urbino si
arriva su una pista struttura
d’atterraggio. Dis- sanitaria.
adorna e abbando- Sotto, il
nata. Si tratta di una elisuperfi-
cie in elevazione, prevista nel degrado delle
progetto iniziale dell’edificio e pareti accan-
dotata delle strutture adatte to alla porta
per permettere l’atterraggio di
una eli-ambulanza nei casi di antipanico
emergenza.
L’intera struttura è lasciata a se
stessa: mancano luci sulla pi-
sta per l’atterraggio notturno;
una porta con maniglie antipa-
nico conduce ad una stanza
completamente vuota e i muri
evidenziano crepe e mancate
ristrutturazioni. L’elisuperfi-
cie è inutilizzata e in stato di
degrado.
“La pista – dichiara l’ingegner
Rodolfo Cascioli tramite l’uffi-
cio stampa dell’ospedale – po-
trebbe essere utilizzata solo se
esistesse un servizio di manu-
tenzione e sorveglianza che ri-
chiede la disponibilità di una
squadra specializzata per 24
ore al giorno con notevoli costi
di gestione”. E continua: “Du-
rante i lavori di completamen-
to dell’ala sud si è preferito at-
tendere, non ultimare la pista e
utilizzare le risorse per opere mo. Altre elisuperfici, ma non servizi ASUR”. Nell’agosto LA MOVIDA
più urgenti come il blocco ope- in elevazione, si trovano a Pe- 2008 è stata avviata una gara
ratorio, il reparto dialisi e il par-
cheggio sud”. Secondo le di-
chiarazioni dell’ingegnere la
saro e a Fossombrone”.
La situazione dell’eliporto ri-
entra nei dubbi che ha solleva-
per dare un incarico a profes-
sionisti capaci di valutare la re-
sistenza sismica dell’ospedale.
Silenzio, non si balla
struttura è stata “positivamen- to lo stato dell’ospedale di Ur- Il prossimo mese gli incaricati Controlli a tappeto nei locali del centro
te collaudata”. Effettivamente bino dopo il terremoto dell’A- cominceranno il loro lavoro,
vi sono paratie laterali, ma la quila. Terrazzi pericolanti, fer- pagato per il 50% dallo Stato, e A Urbino ci sono “pub” che a certi divieti non vogliono
pista versa in pessime condi- ro arrugginito che fuoriesce dal per la restante metà dall’azien- rassegnarsi. E per questo vengono severamente multati.
zioni e non tutte le luci per l’at- cemento armato, facciate (del- da sanitaria del territorio. L’o-
terraggio appaiono in regola. Il l’ala nuova soprattutto) com- perazione dovrà essere portata Dal 30 gennaio 2007 i locali che somministrano cibo e
pronto soccorso di Urbino uti- pletamente da rifare. “L’ospe- a termine entro 10 mesi. Sono bevande (cioè tutti quelli dentro le mura) possono orga-
lizza sempre il campo sportivo dale di Urbino – risponde l’uffi- stati previste anche ristruttu- nizzare intrattenimenti musicali, ma a volume moderato;
come sede per gli atterraggi cio tecnico - è munito di tutte razioni all’interno del piano
d’emergenza. “Ho visitato due le certificazioni necessarie allo triennale dei lavori pubblici in ogni caso è proibito ballare e le presenze non possono
volte la struttura – ha dichiara- svolgimento delle proprie atti- 2009-2011. Entro il 2009 saran- essere più di cento. In questi due anni e mezzo si sono
to Alberto Cecconi, dirigente vità. La fatiscenza degli edifici no realizzati un nuovo blocco susseguiti i controlli da parte delle forze dell’ordine, che
della Protezione civile della non è legata a problemi di sicu- parto, un nuovo centro endo-
Marche – e mi sembrava a nor- rezza: la struttura portante è scopico, un’altra sala convegni hanno trovato fuori norma la gran parte dei locali del cen-
ma. Ma non è stata mai attiva- solida. Periodicamente, infat- e un’accurata manutenzione tro. Ultimi provvedimenti, quelli adottati nei confronti del
ta. L’unica elisuperficie in ele- ti, vengono effettuate verifiche del reparto psichiatria.
vazione nelle Marche è a Fer- e controlli sulla struttura dai lucarossi85@hotmail.it
Bosom, rimasto chiuso dal 9 al 13 aprile. (m.b)

5
il Ducato
Drammatici i dati del primo trimestre 2009: chieste dalle aziende 707.756 ore

Cassa integrazione +436%


Anche i mobilifici in difficoltà. La Cgil lancia l’allarme: “La situazione non è mai stata così grave da 10 anni”

GIORGIO MOTTOLA disoccupazione ordinaria.


Cifre che spaventano. L’Inps, con Cig nel primo trimestre 2009 a Pesaro Urbino

I
numeri descrivono una si- una direttiva nazionale, ha im-
tuazione eccezionale: le posto ai direttori delle sedi pro-
imprese industriali della
provincia di Pesaro Urbi-
vinciali di non divulgare dati su-
gli ambiti locali. Il direttore di Pe-
+1291,6 %
no, nel primo trimestre del saro Urbino non ha fatto eccezio- Le imprese industriali che hanno fatto ricorso, da gennaio a marzo, alla Cig
2009, hanno aumentato la ne:contattato telefonicamente,
cassa integrazione del 1291,6% non ha voluto rilasciare dichiara-
rispetto all’anno precedente; so- zioni. Che, però, ad Urbino e in
no 1.304 i lavoratori messi in mo- tutta la provincia la situazione sia
estremamente grave lo confer-
+436,1 %
bilità. Una valanga, una slavina
che è il termometro di una con- ma un dirigente dell’Inps, che la- Il dato complessivo della Cig in provincia di Pesaro Urbino
giuntura prevedibile, ma velocis- vora nell’ambito della cassa inte-
sima. Tanto che non c’è nemme- grazione da più di 20 anni e che ha
no il tempo di esaurire le pratiche preferito rimanere anonimo.
e distribuire i soldi. Una commis-
sione dell’Inps si riunisce ogni
“Non ho mai visto una situazione
del genere”, dice al Ducato, “Un
+1054 %.
settimana per stanziare i fondi anno fa, le riunioni della com- I mobilifici che hanno richiesto la cassa integrazione per i propri lavoratori
destinati alla cassa integrazione, missione che delibera la conces-
ma non riesce tenere il passo con sione della cassa integrazione al-
le istanze delle aziende, che arri- le aziende si tenevano una volta a
settimana e duravano al massi-
vano quasi quotidianamente.
“Il 2009 si apre con una situazio- mo mezz’ora. Oggi se ne svolgo- 1.304
ne allarmante. I livelli di cassa in- no di più, durano almeno tre ore I lavoratori in mobilità nei primi tre mesi
tegrazione e mobilità sono i più e siamo comunque indietro con
alti degli ultimi dieci anni” dice il lavoro”.
preoccupata Cristina Ortolani, cogitomail@virgilio.it
responsabile dell’Ufficio Studi
della Cgil provinciale.
Da gennaio a marzo le aziende
del pesarese hanno fatto ricorso
Piero Arduini, operaio, racconta come si vive la crisi in fabbrica

“E il peggio deve ancora venire”


a 707.765 ore di cassa integrazio-
ne. Di queste quasi un quarto so-
no state richieste di cassa inte-
grazione straordinaria. Dato an-
cor più inquietante, dal momen-
to che quest’ultima viene dispo-
possono superare il tetto delle 52 settimane

D
sta quando l’impresa si trova in opo trentuno anni di fabbrica, otto tro o cinque mesi continuativi. Però c’era
difficoltà molto gravi. In percen- ore ogni giorno, si ritrova in tasca, a annuali di cassa integrazione. L’Ifi ha deci- una ristrutturazione industriale in corso.
tuale l’aumento complessivo fine mese, 1.200 euro. E ora che il pa- so di dosarle e di spalmarle tra più operai. Passavamo dai banconi di legno a quelli
della cassa integrazione è stato drone lo ha messo in cassa integrazione, la Negli ultimi mesi ha perso circa il 20% del d’acciaio. All’epoca i padroni investivano
del 436,1%. busta paga si è alleggerita di altri 300 euro. fatturato; le richieste dal mercato estero, ancora sul futuro”. Ci fu qualche mobilita-
Da non sottovalutare nemmeno i Piero Arduini, operaio all’Ifi (specializzata come per quasi tutte le aziende pesaresi, è zione: oggi non c’è nemmeno l’ombra di
numeri relativi alla mobilità. I nella costruzione di banconi da bar) sorri- crollato. Il rapporto con le banche sta di- una contestazione
1.304 coinvolti dal provvedimen- de: “Ora non c’è da preoccuparsi. Il peggio ventando problematico: “L’altro giorno ha L’Ifi negli anni ’70 era una fabbrica molto
to nel primo trimestre del 2009 deve ancora venire”. chiamato un cliente, pregando di non an- politicizzata. Palmiro Ucchielli, prima di
corrispondono ad un incremen- Piero ha 53 anni, faccia gioviale e fisico al- dare a riscuotere l’assegno perché era sco- diventare sindaco e poi presidente della
to percentuale del 195%. “In soli lampanato. Qualche giorno fa, è terminata perto. Si trattava di una grossa somma”, di- Provincia, faceva l’operaio proprio qui.
tre mesi, sono stati colpiti tanti la- la sua settimana di cassa integrazione ed è ce allargando le braccia. Quando scioperavano, gli operai battevano
voratori quanti normalmente se tornato a lavoro. Comincia a parlare men- Per ora la cassa integrazione è stata inter- le chiavi inglesi sui rulli cilindrici del nastro
ne contavano in un intero anno”, tre uno squarcio di sole primaverile si apre rotta: “Ora non c’è n’è bisogno, quello esti- di produzione. Il padrone gli diceva: “Prima
sottolinea Cristina Ortolani. sulla fabbrica. Con la mano che sembra di vo per noi che produciamo anche banchi che io vi dia cento lire, i rulli devono diven-
“Mobilità” è un po’ un eufemi- pietra ravvia i capelli radi e sudati; il suo ali- frigo per gelati è il periodo migliore”. Ma sa- tare quadrati”. I lavoratori non ebbero le
smo per dire licenziamento. L’a- to odora di caffé e tabacco: ha appena fini- rebbe da stupidi tirare un sospiro di sollie- 100 lire e i rulli rimasero tondi. “Ma - ricor-
zienda interrompe comunque il to il turno che va dalle otto a mezzogiorno. vo: “A settembre abbiamo solitamente un da Piero - almeno 90 riuscivamo ad ottene-
proprio rapporto di lavoro con il Nell’azienda dove lavora, ci sono quasi tre- calo fisiologico. Chissà - si chiede Piero, ac- re. Oggi - dice con mestizia - ci siamo am-
lavoratore. Ma, se messo in mo- cento tra operai e impiegati. Da gennaio in cigliandosi - con la crisi che cosa accadrà?” morbiditi. I lavoratori, soprattutto i più gio-
bilità, percepisce un’indennità ottanta sono cassintegrati a rotazione. “Io Nella stessa fabbrica, l’operaio Arduini è vani, non hanno coscienza di cosa signifi-
mensile maggiore rispetto a ho fatto finora 3 settimane, una al mese. Ma stato in cassa integrazione anche negli an- chi essere operai”.
quello che gli spetterebbe con la c’è anche chi ne ha già 8 o 9”. Le imprese non ni ‘80. “Allora però fu diverso. Ne feci quat- (g.m.)

6
ECONOMIA
Nonostante la crisi gli urbinati scelgono di partire

Le vacanze low cost


Si può risparmiare prenotando soggiorni brevi last minute
salveranno l’estate
Tante occasioni all’estero. Croazia e Slovenia le più economiche
MICHELE MASTRANGELO quindi da circa 8 euro al giorno e una stagione questa che a livel- gli espedienti per una vacanza minute”, cioè a quei viaggi che,
lettini da 5. lo climatico non ci aiuta molto - “low cost”: “Non vedo rinunce essendo ancora rimasti dispo-

G
li italiani, si sa, ri- A dire il vero non è iniziata col aggiunge Michele Ugolino, del- da parte degli utenti, ma si fa nibili a pochi giorni della par-
nunciano difficil- botto la stagione per le agenzie, la Fedux Travel - Perché il clien- più attenzione al prezzo. Quin- tenza, vengono venduti con ta-
mente alle vacan- che registrano un calo di preno- te deve trovare un clima favore- di per ridurre i costi, a prescin- riffe vantaggiose. Non sempre
ze estive. E anche tazioni ad aprile. Ma nessun al- vole anche qui ad Urbino per dere dalla struttura più o meno convengono. Così almeno la
gli urbinati, non- larmismo, secondo Flavio Si- entrare in agenzia”. Alla Fedux, economica, i turisti tagliano pensa Tiziana Pace, dell’agen-
ostante la crisi rotti, dell’Eventur: “Le prenota- come nelle altre agenzie, sono sulla permanenza: al posto di zia di viaggi Urbino Incoming :
economica, non sembrano vo- zioni sono sì inferiori rispetto comunque tranquilli, visto che 15 giorni ne fanno 10. Chiara- “Se prenoti prima, puoi avere
ler rimanere a casa durante le allo stesso periodo 2008 - rac- il giro d’affari a Pasqua, non- mente poi, la bassa stagione delle buone occasioni che alla
ferie. Quest’anno però si guar- conta Sirotti - ma in genere i ostante la recessione, non è ca- conviene. Sfido chiunque a tro- fine hanno lo stesso costo del
derà con molta più attenzione al clienti vengono verso maggio e lato di molto. vare offerte per agosto. Parlia- last minute, con la possibilità
portafoglio. Allora, per ridurre i giugno. Aspettiamo”. Anche il Ritornando sulle vacanze degli mo di un’isola greca a 500, 600 però di razionare il pagamento
costi, i turisti cercheranno di ac- clima piovoso che ha accompa- urbinati, il signor Franci, titola- euro a testa per una settimana e scegliere la struttura che pre-
contentarsi di soggiorni meno gnato gli urbinati ad aprile ha re dell’Agenzia Marchionni, nei mesi di giugno o settembre”. ferisci”.
lunghi, rivolgendosi anche a inciso sulle prenotazioni: ”E’ spiega quali sono secondo lui Occhio però alle offerte “last mic.mastro@yahoo.it
strutture più economiche.
Gli operatori del settore sono
convinti che l’estate 2009 sarà
l’anno dei viaggi nelle località
Per impedire che le grandi imprese producano quasi tutto all’estero
balneari italiane, (Sardegna,

Urbino rifonda il made in Italy


Calabria e Puglia tra le mete
privilegiate), ma a differenza di
quanto si crede si può spende-
re due volte meno per una va-
canza dall’altra parte dell’A-
driatico. Preferendo il più eco-
nomico traghetto all’aereo, la zarlo, il comitato ha elaborato una pro- portazione. Un’operazione finalizzata a
Croazia e la Slovenia diventano FEDERICO DELL’AQUILA posta di legge che ha iniziato a far circo- trarre vantaggio dal costo inferiore della
così soluzioni davvero accessi- lare proprio in occasione del convegno. manodopera nei paesi in cui si delocaliz-

E
bili, con pernottamenti da 50 se il futuro del made in Italy passas- Ma perché è stata scelta proprio Urbino za.
euro al giorno; molto di meno se proprio per Urbino? Può darsi. Lo come prima tappa dei lavori del comita- La proposta di legge punta a tutelare una
dei 100, 120 euro che occorrono scorso 21 aprile nella città ducale to? Perché l’università di Urbino è stata la delle risorse del nostro paese: “L’Italia ha
per villeggiare in alcune zone c’è stato un convegno che diceva proprio prima, insieme a quella di Firenze, a isti- il 75% del secondario europeo, un vero e
della Sardegna. Grecia e Balea- così: “Il futuro del made in Italy. Progetto tuire, nel 1986, su pressioni delle impre- proprio patrimonio, spesso sottovaluta-
ri sono viaggi sempre molti ri- e tutela”. Un’idea messa a punto da Enri- se marchigiane, il primo corso di laurea to” continua Bonas. Ma bisogna tutelar-
chiesti dai turisti urbinati, che co Panero, avvocato e professore di dirit- in “Design e discipline della moda” in Ita- lo, altrimenti, “se non si salverà la picco-
potranno scegliere tra tante so- to amministrativo all’università di Urbi- lia. E il settore della moda, si sa, è il sim- la e media impresa, l’Italia morirà così
luzioni per tutte le tasche. no, insieme a Maurizio Bonas, attuale bolo del made in Italy nel mondo. come successo a Spagna e Inghilterra”.
Saranno comunque i giovani a presidente del “Comitato per la difesa e la La battaglia è contro la delocalizzazione Dalla proposta ne trarranno beneficio
preferire una vacanza all’estero. Tutela del Made in Italy”. delle grandi imprese italiane che poi ap- anche le esportazioni, maggiormente
In questo caso per risparmiare si Il comitato è nato nel febbraio 2004 gra- pongono, impropriamente, il marchio protette dai numerosi falsi in circolazio-
organizzeranno in internet, sen- zie alla volontà di alcuni imprenditori di made in Italy. “Più che delocalizzazione ne. Sebbene nel 2008 le esportazioni del-
za consultare agenzie di viaggi. A fare chiarezza sulle leggi che regolano il bisognerebbe chiamarla traffico di per- la provincia di Pesaro e Urbino abbiano
restare in Italia, per lo più fami- comparto manifatturiero italiano. Ad fezionamento passivo o anche sfrutta- registrato un aumento verso mercati
glie e uomini di mezz’età, con oggi, sono 600 le piccole e medie impre- mento di manodopera” puntualizza quali l’Asia (+5,6%) e Africa (+24,7%),
grande gioia degli stabilimenti se che vi aderiscono, e che danno lavoro Maurizio Bonas. Il traffico di perfeziona- non si può certo dire che oggi l’export sia
balneari della costiera, che spe- a circa 250 mila persone. Tredici sono le mento passivo non è altro che la tempo- il fiore all’occhiello né della provincia
rano così di lavorare malgrado la aziende marchigiane. ranea esportazione di merci comunita- (0,2% dell’export delle Marche) né tanto-
recessione: molti bagni di Fano e L’obiettivo è l’istituzione del marchio rie (materie prime o semilavorati) al di meno della regione (0,02% dell’export
Pesaro, per attirare i tanti turisti “100 per cento Italia”, di proprietà dello fuori del territorio doganale dell’Unione nazionale). Chissà che questa iniziativa
“mordi e fuggi” del mare, non stato, da apporre sui prodotti il cui pro- Europea, al fine di trasformare tali merci non possa risollevare le sorti delle espor-
hanno rincarato il listino prezzi cesso produttivo sia compiuto intera- e successivamente reimportarle in esen- tazioni dell’una e dell’altra.
2008 in spiaggia. Ombrelloni mente nel territorio italiano. Per realiz- zione (totale o parziale) dei dazi all’im- federicodellaquila@libero.it

7
il Ducato
Lorenza Mochi Onori soddisfatta della mostra

“Raffaello giàbatte
ogniprevisione”
Poca pubblicità, Civita risponde: “Non si poteva fare di più”
Turisti in attesa di entrare a Palazzo Ducale

ANNALICE FURFARI preparatoria dell’organizza- dei visitatori, “attirati anche ta a organizzare altri eventi di la mostra. “In primavera – so-
zione, costituita da rapporti dalle critiche entusiastiche”, questa portata”. Sarà proprio la stiene la titolare del negozio di

“I
l numero di vi- con le redazioni, mailing e sgombera il campo da ogni po- società romana a raccogliere il oggettistica Regalandia –
sitatori, a un marketing. C’è, poi, una secon- lemica. “Tanto più che abbia- ricavato dell’esposizione e do- la città è sempre visitata da un
mese dall’i- da fase, più visibile, in cui si svi- mo raggiunto il limite di ca- vrà dividerlo con lo Stato. L’o- gran numero di persone, com-
naugurazione, luppa il piano mezzi: pubblici- pienza delle sale espositive”, biettivo primario è rifarsi delle plici le gite scolastiche. La mo-
sta superando tà, affissioni, spot, articoli e se- prosegue la sovrintendente. La spese, divise tra trasporto, alle- stra sarebbe dovuta durare fi-
le aspettative”. gnalazioni sui giornali. Nel pri- curatrice della mostra consi- stimento, restauri, prestiti (i no a novembre: solo così si sa-
Non ha esitazioni Lorenza Mo- mo caso, sarebbe stato utile dera raggiunto anche l’obietti- più costosi), assicurazioni, in- rebbe garantito un consisten-
chi Onori, sovrintendente re- partire con più anticipo. Nel se- vo fondamentale dell’esposi- vestimento, climatizzazione, te afflusso turistico nei mesi
gionale ai Beni storicoartistici condo, la tempistica è funzio- zione: “Far comprendere che, editoria e, solo in fondo alle vo- estivi, quando Urbino si svuo-
e etnoantropologici, nell’esal- nale alle risorse disponibili. per capire l’arte di Raffaello e ci, comunicazione. Un totale ta”. Ma la curatrice ribatte: “Sa-
tare i risultati della sua creazio- Certo che si poteva partire pri- del Rinascimento in generale, di 1.700.000 euro, concessi da rebbe stato impossibile otte-
ne, la mostra “Raffaello e Urbi- ma, ma con quali soldi?”. In bisogna necessariamente visi- Regione, Provincia, Comune, nere il prestito dei quadri per
no”. Come conferma Civita ser- ogni caso, a detta di Rossetti, la tare Urbino e i suoi tesori. Que- Banca Marche, Ministero per i più di tre mesi, anche perché
vizi, la società organizzatrice, i mostra è stata ampiamente sta è anche l’eredità che la mo- Beni e le Attività culturali e Ci- garantire una corretta clima-
visitatori, alla data del 26 apri- pubblicizzata sui giornali. stra lascerà alla città, nella spe- vita, principale finanziatrice. tizzazione d’estate non è faci-
le, sono stati 36.552, con una D’accordo è anche Mochi Ono- ranza che ci siano margini di Un’altra critica espressa dagli le”.
media giornaliera di 1.589. Le ri, secondo la quale il numero guadagno tali da spingere Civi- urbinati riguarda la durata del- annalice.f@libero.it
prenotazione acquisite sono
già 36.565, di cui 26.293 per i
prossimi giorni. Certo, siamo
ancora lontani dai 433.483 visi-
tatori della mostra su Correg-
Un po’ di confusione, poche audioguide e bip degli allarmi
gio, ospitata, dal 20 settembre

Fra i capolavori con tanta pazienza


al 25 gennaio, a Parma e valsa
all’Italia il 43esimo posto nella
classifica delle mostre più visi-
tate al mondo, nella stagione
2008-2009. Nonostante ciò, gli
organizzatori si dicono piena-
mente soddisfatti, anche per-
ché “queste cifre hanno già col- GIULIA AGOSTINELLI una guida di Urbino e propone di fare una urla nel suo walkie-talkie: “Qui c’è una fila
locato la mostra ai vertici delle visita guidata. Le guide sarebbero riservate enorme. Fai scendere qualcuno che ha fini-
classifiche italiane”. “Nella set- ai gruppi di venticinque persone e andreb- to, sennò non posso far salire nessuno!”
timana di Pasqua – dice Alber-
to Rossetti, direttore di Civita –
l’esposizione è stata la seconda
più visitata in Italia, preceden-
E’ un giorno di festa. Sulla piazza Du-
ca Federico c’è una lunga fila, come
una gigantesca lettera “L”. Sono i vi-
sitatori che aspettano di entrare per vedere
i quadri di Raffaello.
bero prenotate almeno con quindici giorni
di anticipo. Noi siamo in otto, mah! Per otto
persone la guida chiede 60 euro. Sono circa
2 euro in più di quanto ci verrebbero a co-
stare a persona le due audio guide, una per
“Purtroppo chi esce dalla Galleria delle
Marche e dal palazzo si incrocia con chi va
a visitare la mostra, e viceversa. Si creano,
così, file lunghe e si rischia di scontentare i
visitatori. Civita ha organizzato tutto da Ro-
do mostre come quella su Giot-
to al Vittoriano e sul Futurismo A un mese dall’apertura della mostra siamo la mostra e una per la visita del palazzo, ma ma e queste cose non le sa” dice la nostra
alle Scuderie del Quirinale”. andati a controllare se l’organizzazione è visto che per ora sono terminate accettia- guida. Qualcuno scende e finalmente pos-
Centrato anche il target per il impeccabile sopratutto nei giorni in cui ci mo l’offerta. Siamo pronti per entrare nelle siamo infilarci nella prima sala e visitare la
quale l’evento è stato pensato: sono più di turisti. mostra.
un pubblico colto, che com- Siamo in otto e i biglietti per la Passiamo di quadro in quadro,
prende le associazioni cultura- visita della mostra e del palaz- ammirando le pennellature di
li, gli appassionati d’arte e gli zo ducale li abbiamo già riser- Raffaello che a 17 anni - con un
specialisti. E perché no, anche vati da qualche giorno. po’ di autostima - si firmava già
la scuola, con i suoi ragazzini Stringendo tra le mani come con il titolo di Magister. La guida
vocianti che fanno aumentare un trofeo il foglio della preno- si ferma davanti alle opere più
in maniera consistente il nu- tazione on line, varchiamo il importanti e le spiega. I suoi rac-
mero dei visitatori, soprattutto portone, saltando l’attesa sul- conti vengono però puntual-
nei giorni feriali, quelli in cui la piazza. Riusciamo, così, ad mente interrotti da fastidiosi e
solitamente la gente non fre- aggiudicarci i nostri biglietti incessanti bip bip. Sono gli allar-
quenta i musei. Senza dimenti- senza aspettare troppo. Lo mi messi a guardia dei dipinti e
care gli stranieri, che stanno stesso non vale per chi ha scel- suonano di continuo: sono i soli-
accorrendo numerosi, e gli ur- to di venire alla mostra all’ulti- ti visitatori (accade in tutte le mo-
binati, che hanno approfittato mo momento. E vedendo stre, per la verità) che si sporgono
della riduzione del costo del bi- quante sono le persone in fila, oltre l’invisibile raggio che pro-
glietto dal 21 al 23 aprile. si capisce che questa scelta l’- tegge i dipinti e i disegni. Chi è
Proprio i residenti si erano la- hanno fatta in molti. miope ne è quasi costretto: le de-
mentati della cattiva imposta- L’attesa all’entrata del palazzo scrizioni sono di una piccolezza
zione della campagna di spon- è solo la prima di una lunga se- imbarazzante.
sorizzazione della mostra. “Ci rie. All’interno ci sono altre Fra un bip e l’altro, fra un richia-
aspettavamo – afferma Aldo piccole code: ce ne è una da- mo dei sorveglianti, la prima sa-
Pasotto, cuoco del ristorante vanti alla biglietteria, una per la è ormai piena di gente. C’è
La Balestra – che l’attività pub- prendere le audio guide e biso- qualche bambino annoiato che
blicitaria venisse organizzata gna ancora aspettare per acce- fa i capricci (ah, se fosse possibi-
con un anno di anticipo. Al dere alla mostra. le vedere Raffaello e papà Gio-
contrario, ci si è mossi solo due Sono le 16 e secondo quanto vanni Santi da soli!) mentre altri
mesi fa e questo ritardo ci ha c’è scritto sui nostri biglietti parlano e ridono a voce alta. C’è
fatto perdere un sacco di clien- dovremmo essere davanti ad Visitatori nella prima sala della mostra dedicata a Raffaello anche uno strano scricchiolio: è
ti. Con i soldi del finanziamen- un quadro di Raffaello già da la pedana che si trova a terra tra le
to si sarebbe dovuto predispor- qualche minuto, invece ci ritroviamo di sale della mostra, ma una nuova fila ci fa at- due sale della mostra.
re un ufficio stampa degno di fronte alla signorina del desk: “Dovrete at- tendere un quarto d’ora nel cortile interno Quaranta minuti dopo, la visita è termina-
questo nome, che avrebbe do- tendere che altri visitatori riconsegnino le del palazzo. Qualcuno dietro di noi comin- ta. Paghiamo la nostra guida: non c’è rice-
vuto creare una grande curiosi- audio guide perché al momento sono ter- cia a spazientirsi. L’orologio segna le 16.30 e vuta. La salutiamo mentre lei già corre di
tà attorno all’evento”. Civita ri- minate. Non so dirvi fra quanto tempo po- anche il personale mostra segnali di stan- nuovo verso la biglietteria alla ricerca di al-
sponde alle critiche, per bocca trete averle”. chezza. Una ragazza dello staff vigila vicino tri visitatori spaesati.
del suo direttore: “C’è una fase A questo punto si avvicina una signora. È alla scala che porta alla mostra e ogni tanto giulia.agostinelli@libero.it

8
CULTURA

Michele Petrucci premiato al Comicon di Napoli come miglior sceneggiatore

Metauro, vincere a fumetti


Una graphic novel sulla battaglia tra romani e cartaginesi. Lo storico Berardi: “Una cesura con il passato”

SIMONE CELLI

D
a piccolo ci nuo-
tava dentro, oggi
vince premi gra-
zie alle sue ac-
que. Michele Pe-
trucci deve tanto
al Metauro. Un fiume di ricordi,
un’infanzia vissuta a giocare sul
suo letto. E un traguardo impor-
tante, il premio Micheluzzi co-
me miglior sceneggiatore vinto
una settimana fa al Comicon di
Napoli, una delle principali ker-
messe italiane dedicate al fu-
metto.
Ha superato Gianfranco Man-
fredi, Roberto Recchioni, Leo
Ortolani, Ausonia. Grossi cala-
bri della nona arte, nazionale e
non solo. La giuria ha preferito
lui, l’autore dei testi e delle tavo-
le di “Metauro”, romanzo a stri-
sce che racconta una battaglia
storica a cui tutti dobbiamo
qualcosa. Magari senza nem-
meno saperlo.
Romani contro cartaginesi, in
palio il nostro futuro. Che poi è il
nostro presente. “Non faccio la
storia con i se e con i ma, però
credo che la battaglia del Me-
tauro abbia segnato una cesura
con il passato”. Alberto Berardi,
studioso di storia e di tradizioni
popolari, si concede il beneficio
del dubbio, ma non nasconde
che, se le cose fossero andate di-
versamente, forse l’Occidente
di oggi non sarebbe quello che è.
Berardi, che di Metauro ha cura-
to una delle due prefazioni, si
immagina uno scenario fatto di
persone di un colore un po’ più
scuro del nostro. La cultura non
sarebbe stata quella grecoro-
mana. Il diritto, l’arte, la scultu-
ra, le architetture, l’urbanistica.
Tutto quello che fa una civiltà Il fiume Metauro. A fianco, dettagli della copertina e delle tavole del libro. In basso, Michele Petrucci
sarebbe stato diverso.
E’ in quell’occasione che Roma
si liberò di un incubo. E’ noto che Il protagonista è Michele, l’au-
Asdrubale attraversò la penisola tore stesso, che in Metauro rico- L’AUTORE
per raggiungere il fratello Anni- struisce il passato ma lascia an-
bale, bloccato al sud. I romani
trasferirono parte delle proprie
legioni e le schierarono contro
che tracce autobiografiche. E’
“biofiction”, per alcuni. E si ca-
pisce dal fatto che non è solo per
Dieci anni tra autoproduzioni
Asdrubale senza che lui se ne po-
tesse accorgere. Ottomila uomi-
un’attrazione fatale nei con-
fronti della storia che Petrucci e successi internazionali
ni spostati dal fronte che stava ha dedicato tre anni a questo la-
tenendo d’occhio Annibale, sca- voro, ma anche per aver scoper-
gliati contro le truppe del suo to che, secondo una delle ipote- Michele Petrucci nasce nel ’73 a
consanguineo che, ignaro di tut- si più probabili, il luogo della Fossombrone. Ha una formazione da grafi-
to, non si aspettava che Roma battaglia è proprio quello dove co, ma oggi lavora a tempo pieno nel
passasse dalla fase di conteni- ha vissuto per tanti anni. “Sono
mento a una vera e propria ag- cresciuto tra Lucrezia e Calci- mondo dei fumetti. La sua carriera inizia
gressione. Asdrubale restò senza nelli, e la casa dei miei era a due- dieci anni fa. Nel ‘99 si unisce allo studio
aiuti. Isolato. Impossibilitato a cento metri dal fiume. Da ragaz- “Innocent Victim” e pubblica Keires, il suo
combattere per inferiorità nu- zino giocavo lì. E ci andavo a
merica. Tentò la fuga, ma fu rag- nuotare, quando ancora si pote- thriller d’esordio, e Sali d’argento.
giunto nel giro di una notte per va”. Entrambi conquistano anche il mercato
poi finire sconfitto. Fu la disfatta Del suo prossimo libro, Petrucci francese e quello statunitense.
di un uomo e del suo esercito, ma anticipa che assomiglierà a Me-
anche il primo passo verso il de- tauro. Si parlerà ancora una vol- Il primo riconoscimento arriva nel 2002.
clino di un impero. Duecento- ta degli eventi che hanno segna- Sempre a Napoli, Petrucci vince il premio
sette anni prima di Cristo, per to la nostra memoria. Racconte- Micheluzzi - Nuove strade come miglior
Cartagine fu l’inizio della fine. rà del brigantaggio, ma senza
Sullo sfondo un fiume, il Metau- passare per l’autobiografia. Un esordiente.
ro. In un punto indefinito del altro viaggio a fumetti ambien- Metauro è il suo ultimo lavoro. Uscito in
suo corso. Ancora oggi si discu- tato a metà del 1800, alla ricerca Italia lo scorso settembre, sta per sbarca-
te della reale location della bat- delle nostre origini. A cavallo tra
taglia. E’ per questo che Petruc- Fano e Pesaro, passando per il re anche in Francia. Con questa graphic
ci ha evitato di tracciare punti Montefeltro. Fedele all’idea che novel ha convinto ancora una volta la giu-
geografici precisi. Anche perché “conoscere la storia locale è co-
la sua è una storia fatta di even- noscere quello che si è”.
ria del Comicon, che lo ha premiato come
ti, ma pure di empatia. Quasi di miglior sceneggiatore del 2008. (s.c.)
introspezione. krakka@libero.it

9
il Ducato

Cultura e spettacoli si spostano dal teatro Sanzio alle strade e alla fortezza

Quest’estate il duca si diverte


Il clou delle feste la rievocazione del matrimonio fra Federico e Battista Sforza. Atteso Franco Zeffirelli
ANDREA TEMPESTINI ancora la Crispini – anche se la
sua partecipazione non è stata

U
n’estate nel sol- confermata”. A controno degli
co tracciato dal- eventi anche dei laboratori -
la tradizione: il fra cui tessitura, ricamo rina-
XV secolo di Fe- scimentale e giocoleria – un
derico da Mon- torneo cavalleresco e un cam-
tefeltro, in gran po d’armi che verrà allestito
parte, ancora lascia l’impronta all’interno della fortezza.
sulle iniziative culturali dei Passo indietro al 20 giugno,
prossimi mesi. giorno in cui i compositori Da-
Dopo lo spettacolo del 5 mag- vid Monacchi e Simone Sorini
gio, “Nuova danza italiana. An- daranno vita al “De Divina
ticorpi explo” in cui si esibiran- Proportione”. Lo spettacolo
no i giovani talenti del ballo no- multimediale trae il nome da
strano, chiuderà la stagione del un trattato dei primi del ‘500
teatro Sanzio: d’estate e senza del matematico di San Sepol-
l’aria condizionata non è agibi- cro Luca Pacioli. Nelle prime
le. Unica eccezione, per ora, il pagine dell’opera, Pacioli
fuori cartrellone “Tra lirico e scrisse che avrebbe appassio-
pop”, un concerto-aperitivo or- nato chi si intende di matema-
ganizzato per il 18 giugno dal tica, musica e architettura, “E
Resto del Carlino; obiettivo la noi cercheremo di trasporre le
raccolta fondi per il reparto di teorie matematiche con i suo-
neurochirurgia infantile dell’'o- ni degli strumenti, tramite una
spedale Salesi di Ancona. combinazione di musica
Cultura ed eventi si sposteranno quattrocentesca e musica
in strada. Dal 18 al 27 di luglio la elettronica” spiega Sorini, che Un’immagine della Festa del Duca 2008, organizzata da “Associazione rievocazioni storiche”
rassegna “Urbino musica anti- aggiunge: “La melodia non sa-
ca”, con corsi che spazieranno rà progettata da un punto di vi- comunale: sarebbe l’ennesima ZENO FORTINI HA SCRITTO UNA POESIA PER IL DUCATO
dall’oboe barocco all’arpa rina- sta estetico, ma in modo che i morte di un evento in concomi-
scimentale, dalla musicologia ai suoni siano una risultante di tanza con un cambio politico”.
corsi di respirazione. Oltre alla sottrazioni matematiche”. Nei prossimi mesi, però, non
solo libri, parole e richiami al
L’urlo del pianeta
mostra di strumenti antichi, ci Dell’evento, inquadrato nelle
saranno più di venti concerti in celebrazioni per Raffaello, è XV secolo. Il 22 maggio ci sarà
molto soddisfatta l’assessore la “Notte bianca” di Urbino, Quell’urlo che ha squarciato l’aria
dieci giorni: il 24 luglio ritorne-
rà, dopo il successo dello scor- alla cultura Lella Mazzoli: ma il carrozzone organizzati- per il tremendo sussulto del pianeta
so anno, il liuto di Paul O’Dette. “Monacchi e Sorini, artisti fa- vo pare in ritardo. “Non abbia- ha percorso d’un tremito e di un fuoco come di lenta luce
Salto ad agosto e alla tradizio- mosi in tutta Europa, sono si- mo ancora notizie precise dagli le nostre anime, che non hanno pace,
nale Festa del Duca, dal 14 al 16. nonimo di grande qualità”. organizzatori” afferma dubbio- anche se corre verso il benessere e l’opulenza,
Quest’anno la rievocazione sa- Possibile la presenza di Pier- so Stefano Gambelli dall’asses- l’ha rinchiusa in uno schianto
rà dedicata al matrimonio ce- giorgio Odifreddi. sorato per le politiche giovanili. irrorandoci di pianto.
lebrato nel 1460 fra Federico e Confermata, fra settembre e Il tredici e quattordici giugno E tu Calliope, Musa dimenticata
la piccola Battista Sforza (all’e- ottobre, la quarta edizione di sarà la volta del folkloristico hai disciolto i tuoi capelli
poca aveva tredici anni), nipo- “Ars libraria e parole in gioco”, il “Palio dei Trampoli” di Schieti; scorrendo leggermente un suono d’arpa,
te del Signore di Milano: un festival dedicato ai giochi di pa- l’evento clou sarà la gara sulle che prima abbatte l’anima, ma subito la rinfranca.
matrimonio politico che si dice rola con spettacoli, proiezioni, lunghe gambe in cui si sfideran- E noi naviganti con l’ancora incagliata
mutò in unione profonda. E letture e recital nei luoghi più no i rioni del paese. Conferma- inebetiti e affranti
prolifica: sette figli in dodici suggestivi della città. La mani- ta anche per la prima metà di con sovrumani stenti,
anni di matrimonio. Francesca festazione - che verrà aperta da settembre la “54° Festa dell’A- abbiamo ripreso il timone in mano
Crispini, presidente di “Associa- una mostra di Renato Brusca- quilone”. e lentamente, ma con coraggio sovrumano
zione rievocazioni storiche”, ri- glia, l’incisore urbinate scom- Urbino si prepara a un’estate abbiamo ritrovato il faro
vela che la parte finale della cele- parso nel 1999 – ha già raccolto particolare. Più di tutti, però,
che con la sua luce
brazione si terrà alla fortezza Al- la rinnovata adesione dell’enig- saranno i commercianti a
cambiare abitudini e a ritarda- sempre a porto ci conduce.
bornoz, e che le rassegne di poe- mista Stefano Bartezzaghi. “Ars
re le vacanze, perché fino al 12 Perché l’uomo è un niente
sia teatro e danza “Si sposteran- libraria è un evento che vuole
andare oltre il territorio locale, e luglio c’è la mostra di Raffael- nell’immensità,
no fra i luoghi più nascosti del
centro”. La sezione dedicata al che lo scorso anno è stato un lo. Rimane questa la grande at- ma quando chiede e soprattutto dà
cinema storico quest’anno sa- grosso successo mediatico e di trazione che, si spera, calami- si fa unico ed immenso nell’Eternità.
rà dedicata a Shakespeare. pubblico” dichiara ancora la terà schiere di turisti e appas-
“Contiamo sulla presenza del Mazzoli, che incalza: “Spero che sionati.
non cambi con la nuova giunta andrea.tempestini@hotmail.it

car
maestro Franco Zeffirelli – dice

Cinema il minaccioso programma 16.30 - 18.30 - 20.30 - CHE-GUERRIGLIA


Arma X. Nel suo percorso, 22.30 di Steven Soderbergh
X-MAN LE ORIGINI Wolverine incontra molti Cinema Ducale

te
WOLVERINE mutanti, che già conosce, Maurizio Gallo, un giornali- dal 8 al 15
di Gavin ma anche di nuovi, compre- sta sportivo e Ugo, fotore- maggio
Hood se sorprendenti apparizioni porter, sbarcano a Buenos Feriali: 20 -
Cinema di diverse leggende dell’uni- Aires come inviati ai 22.30
Ducale verso di X-Men. Mondiali di calcio del 1978. Festivi:

llo
SALA 1 L'evento sportivo è l'occa- 17.30 - 20 -
fino al 15 COMPLICI sione per la dittatura milita- 22.30
maggio DEL SILENZIO re di Videla per far cadere
Feriali: 20.30 - 22.30 di Stefano Incerti nell'ombra le violazioni dei La vita di Ernesto “Che”

ne
Festivi: 16.30 - 18.30 - Cinema Ducale diritti umani che va perpe- Guevara dopo il trionfo
20.30 - 22.30 SALA 2 trando.Gallo si troverà coin- della rivoluzione cubana:
fino al 7 volto in un'intricata vicenda dal discorso all’Onu fino
C’è un passato violento e maggio politico-militare che metterà alla morte. E’ il 1966 quan-
romantico nella vita di Feriali: in secondo piano il grande do il Che decide di andare
Wolverine: il suo complesso 20.30 - 22.30 evento sportivo che lo in Bolivia a cominciare una
maggio rapporto con Victor Creed e Festivi: aveva portato in Argentina. nuova rivoluzione.

10
SPETTACOLI

Nel 2008, spettatori a meno 20 per cento

Il cinema d’autore
come salvagente
Ducale e Nuova Luce puntano sulla qualità dei film d’Essai
comune: puntare sul cinema Film come Italians e Natale a Lo scopo è quello di contribui- tributi a sostegno dei cinema
YLENIA MARIANI d’essai. La mente va subito Rio hanno spopolato, mentre re al rilancio e alla diffusione che decidono di aderire all’ini-
verso film come Ladri di bici- pellicole come Diari o il Divo del cinema di qualità italiano e ziativa. Peccato però che que-

N
ella città ducale clette, la Dolce vita o la Coraz- non hanno avuto il successo comunitario. Le sale cinema- sti soldi arrivano sempre trop-
tanta cultura, zata potemkin. Ma la conce- sperato. La gente non vuole tografiche vengono suddivise po tardi.
ma poco cine- zione urbinate è ben diversa. impegnarsi e riflettere”, ha in tre categorie a secondo del La cultura cinematografica
ma. Le sale sono Si parla di film di massa con un spiegato la Di Tizio. A predili- bacino di utenza di riferimen- sembra non appartenere alla
sempre state se- valore aggiunto. “Quelli che gere film d’autore è soprattut- to. Urbino rientra nella prima. nostra società. Una spiegazio-
mi vuote o quasi. hanno avuto più successo lo to una clientela adulta e accul- Sia il Ducale che il Nuova Luce ne deriva anche dalla possibi-
I proprietari hanno sempre la- scorso anno sono stati la Musi- turata che nelle pellicole cerca devono dedicare almeno 100 lità di scaricare film da inter-
mentato incassi al di sotto del ca nel cuore e Gomorra. Per un risvolto morale e altamente giornate ai film d’essai italiani net. A farlo sono soprattutto i
guadagno minimo indispensa- quest’anno al momento il mi- qualitativo. ed europei per 15 fine settima- giovani. “La pirateria è un
bile. gliore è stato Ex, riconosciuto I due cinema urbinati sono ri- na consecutivi. Attraverso lo grosso problema - ha detto Co-
Secondo i dati Cinitel (società di interesse culturale naziona- conosciuti dal Ministero per i stanziamento di un fondo da stantina di Tizio - e l’Italia è
che monitora incassi e presen- le”, ha specificato la Lazzari del Beni e le Attività Culturali co- parte del Ministero, l’Agis (As- uno dei paesi in cui il tasso è
ze nei cinema), nel 2008 il Du- Nuova Luce. Al Ducale: “me- me sale d’essai e sono iscritti al sociazione Generale Italiana più alto”.
cale e il Nuova Luce hanno in- diocrità è la parola d’ordine. progetto Schermi di Qualità. Spettacolo) eroga poi dei con- ilenia.mariani@virgilio.it
cassato complessivamente
62.213 euro e le presenze sono
state circa 11.571. Nel primo
trimestre del 2009 l’incasso è
Si conclude il 6 maggio il laboratorio del “Teatro Aenigma”
stato di 48.611 euro e gli spetta-

Corpi in guerra sul palcosenico


tori sono stati 8.945. Un calo
del 15-20 per cento rispetto al-
lo scorso anno.
“Abbiamo chiuso il 2008 più o
meno in positivo. La crisi c’è da
anni e si sente, ma in questo pe-
riodo le cose sono peggiorate DANIELE FERRO nel suo lavoro non c’è pace, non si accon- sindacalisti a battersi per la riforma agra-
perché il problema è diventato tenta mai e arriva anche a combattere con- ria in Sicilia e ad essere ucciso dalla mafia,

«A
mondiale. Ultimamente ab- noialtri, gente comune, vincere e tro se stesso». nel dicembre 1946. «Le donne non sono
biamo deciso di puntare sulla perdere ci costa caro lo stesso». A Soprattutto, il tema del laboratorio è stato mai state in guerra - spiega Eleonora - per-
qualità e la clientela ci ha pre- parlare è Madre Courage, prota- solo uno spunto per la libera interpreta- ché storicamente le guerre le hanno fatte
miato”, ha detto Antonella Laz- gonista di un’ opera di Bertolt Brecht a cui zione dei partecipanti. «Ognuno - spiega gli uomini. Quindi la donna ha combattu-
zari del cinema Nuova Luce. Bi- fa da sfondo la Guerra dei Trent’anni. Paolo - ha elaborato un percorso persona- to un altro tipo di guerra, quella dell’attesa
lancio contrario per il Ducale: Paolo Polverini ha gestito il laboratorio le, e così ha avuto l’occasione di sperimen- straziante, di chi ha il marito lontano da ca-
“Il risultato del primo trimestre teatrale “Corpi in guerra”. Dopo tre mesi di tare i propri mezzi, fisici e intellettuali. An- sa e deve pensare da sola alla famiglia. A me
2009 ci inviterebbe a chiudere. preparazione, i lavori si chiuderanno il 6 tonin Artaud - prosegue Paolo riferendosi interessava lavorare sulla mafia e sulla fi-
La situazione è molto negativa. maggio alle ore 21.30, con uno spettacolo al drammaturgo che diede vita al “Teatro gura femminile in guerra, spesso ignora-
Le persone che decidono di ve- nell’Aula Teatro del collegio Vela. della Crudeltà” - diceva che l’attore non è ta». Così ha tratto spunto dal libro di Anto-
nire al cinema sono sempre di Paolo ha consigliato ai ragazzi che hanno solo corpo e voce, ma è l’acrobata del cuo- nina Azoti, una figlia che a causa della
meno. La serata migliore è partecipato al laboratorio di leggere il re. Io ho lasciato il tema della guerra molto guerra mafiosa è dovuta crescere senza il
quando si raggiungono 150- dramma di Brecht, «perché lì ci sono diver- aperto, per dare modo a chi cominciava a padre.
200 spettatori, ma è capitato si tipi di umanità coinvolti nella guerra, recitare di buttarsi nell’avventura del tea- «Ho imparato che nulla deve venire come
anche di non poter proiettare ognuno ha i suoi motivi. Oggi anche noi tro, e i ragazzi hanno trattato diversi aspet- si pensa, neppure le stagioni», sentenzia
perché in sala non c’era nessu- cittadini siamo coinvolti, e in fondo ci ti della guerra, non solo quella combattuta Madre Courage nel suo peregrinare col
no. La nostra programmazione mangiamo su». Così come “ci mangia su” con le armi. Così nello spettacolo ci saran- carro a caccia di acquirenti.
prevede un film più commer- Madre Courage, che gira per i territori de- no dei momenti corali, ma saranno privile- Chissà se nello spettacolo del 6 maggio i
ciale e un altro più impegnato, vastati dalla guerra con il suo carro stra- giate le performance personali, anche se nove attori del laboratorio - che è stato il
per accontentare tutti i gusti. bordante mercanzia. Ma la guerra in senso tutte legate dal filo rosso della guerra». frutto della collaborazione tra l’associa-
Ma il risultato non cambia”, ha stretto, quella degli eserciti, è solo l’imma- Eleonora ha tessuto la sua parte di filo pen- zione “Teatro Aenigma” e il centro di ag-
affermato Costantina Di Tizio, gine più immediata di un discorso ampio, sando alla mafia. Perché è siciliana, è don- gregazione giovanile “Golem” - riusciran-
proprietaria del Ducale. che include la vita stessa dell’attore. Il qua- na, e ha letto “Ad alta voce” di Antonina no a stupire il pubblico. E anche se stessi.
Risultati diversi, ma una scelta le, secondo Paolo, «è un corpo in guerra: Azoti, figlia di Nicolò Azoti, uno dei primi daniele.ferro@libero.it

Teatro Musica tutti gli studenti iscritti Un salto nell’antropologia con 14.00
all'Università degli Studi Giancarlo Scoditti e “Un altro 1° giugno: 8.30-19.15
CERTO LUI NON SA "Carlo Bo", all'Accademia di Rinascimento: mente e ragio-
CONCORSO MAU
Accademia di Belle Arti Belle Arti e all'ISIA di Urbino, ne nell’arte del Pacifico”, Urbino non fu solo la città
Info e rego-
13 maggio al Conservatorio "Rossini" di ovvero la “scoperta” di conno- natale di Raffaello, ma deter-
lamento su
Pesaro e al V anno di Scuole tati rinascimentali nella minò in modo significativo la
www.ersub.it
Nuova opportunità per gli stu- superiori marchigiane. I finali- comunità di Kitawa, isola del sua formazione, restando per
oppure al Cis
denti di Scenografia sti si esibiranno nella rasse- Pacifico. tutta la sua vita un punto di
0722/351961
dell’Accademia di Belle Arti di gna MAU 2009 che si terrà i riferimento essenziale.
iscrizioni
Urbino di confrontarsi e gratuite entro 13 maggio
primi di giugno ad Urbino. In Mostra Partendo da questo presup-
misurare le loro abilità nell’of- palio 3000 EURO e "viaggi posto, la grande mostra che
ficina della scena con l’aiuto musicali". RAFFAELLO E URBINO si apre nel Palazzo Ducale di
MAU: Musica All'Università
di professionisti. Il testo pre- Palazzo Ducale Urbino intende recuperare e
2009 è il Concorso Musicale
scelto è “Un re in ascolto” di dell'Ente Regionale per il Eventi fino al 12 valorizzare questa stretta
Italo Calvino: vero e proprio luglio connessione tra Raffaello e la
Diritto allo Studio. Prevede
manuale sul linguaggio da cui UN ALTRO martedì - sua città natale.
quattro categorie: Musica
partire per sondare, in teatro, classica Pop, Musica e parole, RINASCIMENTO. domenica
gli elementi della narrazione. DJ Set. Possono partecipare Sala del Maniscalco 8.30-19.15
22 maggio ore 18 lunedì 8.30 -

11
il Ducato
Il suo slogan: torniamo a progettare il futuro L’ELEZIONE DEL NUOVO RETTORE IL 20

I candidati: due linee che


Magnani: “Più soldi I 2 contendenti Mauro Magnani e Stefano Pivato
hanno incontrato il 23 Aprile gli allievi dell’Ifg e hanno
discusso del futuro dell’università. II rettore uscente
Giovanni Bogliolo è in carica dal 2001.

grazie alla qualità” Quando Le votazioni avranno luogo nei giorni 20 e 21


maggio, 27 e 28 maggio, 3 e 4 giugno ed eventualmente,
in caso di ballottaggio, 10 e 11 giugno.

Dove Il seggio elettorale avrà sede presso l'aula magna


dell'università in via Saffi. Il primo giorno si voterà dalle
I successi del rettore uscente la base di partenza del programma ore 9 alle ore 19, il secondo giorno dalle ore 9 alle 14.

FRANCESCO CIARAFFO CHI È MAGNANI tri atenei sottraggono studen-


ti a Urbino. “Alcune di queste

N
umeri, dati, Nato a S. Giovanni in non hanno la dignità di uni-
classifiche. La versità e credo vadano chiuse”,
sua impostazio- Marignano (Rn), 56 anni, afferma il professor Magnani.
ne scientifica si è laureato in Scienze “Noi non abbiamo perso stu-
emerge sin dalle biologiche a Urbino nel denti nei confronti delle altre
prime battute università marchigiane ma
del discorso. Il professor Mau- 1976. Professore di piuttosto rispetto a Rimini”.
ro Magnani impiega quasi tut- Biochimica, dal 1995 al Altro tema importante è la
to il quarto d’ora di presenta- 2001 è stato preside quantità dell’offerta formati-
zione per rivendicare i risultati va: “Abbiamo già riformato
ottenuti dal rettore uscente, della facoltà di Scienze molti corsi, passando da 62 a
Giovanni Bogliolo, di cui è sta- matematiche, Fisiche e 51. Quest’ anno ne verranno
to prorettore vicario. La sua Naturali. Dal 2001 è pro- chiusi altri tre. Credo che que-
candidatura esprime la conti- sta sia l’offerta formativa da
nuità di un percorso iniziato rettore vicario. Se verrà mantenere a regime”. Il discor-
otto anni fa e che ha vissuto eletto, il suo vice sarà so scivola poi verso uno dei te-
momenti importanti: la rifor- Guido Arbizzoni Ardusi, mi maggiormente sentiti dagli
ma della strutture gestionali e universitari: il rapporto tra co-
amministrative, l’istituzione presidente del corso di munità studentesca e popola-
del Collegio dei revisori dei laurea specialistica in zione. “Sono favorevole a una
Conti, la statalizzazione, il risa- cittadinanza attiva degli stu-
namento, nel 2009, di un debi-
Tradizione e interpretazio- denti. Bisogna che l’università,
to che era arrivato a 54 milioni ne dei testi. impegnata fino ad oggi a sal-
di euro. “Adesso dobbiamo de- varsi dal fallimento, assuma un
cidere il da farsi. Le priorità del ruolo propositivo. In questi an-
prossimo rettore saranno quel- le infrastrutture di Urbino. Ma ni è stata trainata dalla città”.
le di posizionare l’università non dobbiamo immaginare Il discorso finisce dove era par-
nell’ambito degli atenei nazio- un sottodimensionamento tito. I risultati ottenuti dal ret-
nali, di motivare gli studenti a perché gli studenti italiani che tore uscente permettono a chi
scegliere Urbino costruendo entrano all’università sono in sarà eletto di prestare più at-
un sistema formativo e di ricer- diminuzione”. Il tema della tenzione a chi finora è stato
ca elaborato sulla tutela, sulla qualità didattica va a braccet- trascurato. “Oggi ci si può de-
valorizzazione e sulla promo- to con la questione finanzia- dicare alla riorganizzazione
zione della qualità di quello menti, vitale per l’ateneo : “Il del lavoro”. Il professor Ma-
che in Urbino si fa”. prossimo rettore dovrà entra- gnani pensa al personale “che
Alla prima domanda, su come re in una negoziazione con il in questi anni ha solo subìto
immagina il futuro dell’univer- Ministero affinché venga rico- restrizioni” e ricorda che “la
sità, il professor Magnani non nosciuto uno stanziamento parità di bilancio è stata rag-
si trattiene dal puntualizzare statale maggiore. Inoltre, poi- giunta grazie al sacrificio di
che l’idea di un dibattito lo ché aumenteranno le asse- tutti”. Pensando al domani,
avrebbe appassionato di più: gnazioni della quota variabile, quale sarebbe il primo atto se
“So che non è stato possibile basate cioè sulla valutazione fosse eletto? “Garantire la tra-
perché il professor Pivato non dell’attività di ricerca ed effi- sparenza di tutto quello che
lo ha accettato”. Poi risponde: cienza nei processi formativi, accade in ateneo, rendendo
“Penso che il nostro ateneo la mia proposta è quella di per- accessibili gli atti deliberativi
debba posizionarsi su un nu- seguire un programma di tute- degli organi universitari e le
mero di studenti analogo a la della qualità. Così facendo statistiche, come quelle sulle
quello attuale, 16-17.000. Que- aumenteremo anche le entra- iscrizioni”.
sto è un dato supportabile dal- te”. Le sedi distaccate degli al- francescociaraffo@libero.it

12
UNIVERSITÀ
E 21 MAGGIO Le parole d’ordine scelte: “Cambio di passo”
si confrontano
Come Il Rettore nelle prime tre votazioni per essere elet-
to ha bisogno di una maggioranza assoluta dei voti
espressi, calcolati secondo il meccanismo dei voti pesa-
ti: il voto dei professori rappresenterà il 48% dei voti
Pivato: “Riportare
qui gli studenti”
totali, quello dei ricercatori il 24%, il personale tecnico e
amministrativo peserà per 18% del totale, il voto del con-
siglio degli studenti rappresenterà il 10% del totale.
In caso di parità, risulterà eletto il candidato con maggio-
re anzianità nel ruolo dei professori di prima fascia e, in
caso di ulteriore parità, quello con maggiore anzianità
anagrafica.
Ci sono cinque “punti critici”: ecco la ricetta per risolverli

GIULIA TORBIDONI CHI È PIVATO rienza formativa di un giovane


non è fatta solo di lezioni, ma

S
i definisce uno “stori- anche di socialità. La qualità
co del senso comu- Nato a Gatteo (FC), 58 deve essere totale: in ricerca,
ne” perché studia i fe- anni, nel 1973 si laurea didattica e servizi”.
nomeni condivisi in Lettere a Urbino. Anno dopo anno il rapporto
dalle persone come dei cittadini con gli universita-
lo sport o la musica. Professore associato ri si fa più diffidente: “Io penso
Parla senza guardare l’orolo- all’Università di Trieste ad un consigliere aggiunto de-
gio. Ogni tanto chiede quanti dal 1988 al 1992, dopo gli studenti che porti in Consi-
minuti abbia a disposizione e glio comunale le loro istanze.
alla fine dice che si potrebbe un anno alla Sorbona di Si tratta di rivedere lo statuto e
continuare a parlare fino al po- Parigi, torna a Urbino nel il regolamento comunale”.
meriggio. Sul perché non abbia 1992 come docente di L’Università ha risanato il bi-
accettato il dibattito con l’altro lancio, ma il problema econo-
candidato dice: “Ho frequenta- Storia contemporanea mico rimane. Con la legge del
to la politica e so che bisogna alla facoltà di Lingue e ministro Gelmini solo gli ate-
stare lontani dai suoi vizi. Sia- Letterature straniere. nei virtuosi, cioè quelli consi-
mo un’istituzione educativa e derati efficienti dal Nucleo di
non voglio un dibattito in cui Nel 2000 diventa valutazione, potranno acce-
devo rispondere dei rilievi del Preside della facoltà. Se dere al 7% del Fondo per il Fi-
candidato più che dell’ateneo”. verrà eletto si dimetterà nanziamento Ordinario
Stefano Pivato promette la dis- (FFO). “Bisogna razionalizza-
continuità dal rettorato firma- da assessore alla cultu- re la quantità dell’offerta for-
to Bogliolo: “Serve una gover- ra del Comune di Rimini. mativa in modo omogeneo.
nance più estesa e partecipata, Quantità e qualità sono con-
fatta anche di obiettivi imma- cetti da tenere insieme e per
teriali come il dialogo, l’ascolto neanche che Urbino ha più questo sono fondamentali i
e la trasparenza, per ricostruire matricole di Ancona”. consigli di facoltà e interfacol-
una comunità solidale. Oggi si Da questi dati negativi parte la tà. Le facoltà devono unirsi se-
colgono il senso di frustrazione discussione sul futuro dell’a- condo gli ambiti di apparte-
all’interno dell’università e il teneo. “Sarà difficile recupera- nenza e ragionare su come
deterioramento dei rapporti re gli 8.000 studenti, ma se ci funzionare meglio. Così si pos-
con le forze politiche e sociali attestiamo tra i 17 e i 18 mila sono tagliare dei corsi e otti-
della città”. Ricorda che cinque siamo soddisfatti. Per questo mizzarne altri”. Per questo Pi-
sono i punti critici che il Nucleo dobbiamo essere un’universi- vato parla del progetto del Po-
di valutazione, cioè l’organo tà generalista, offrendo trien- litecnico delle Arti, cioè di una
che valuta le attività dell’uni- nali appetibili, e puntare sul- realtà che unisca e ottimizzi le
versità, ha riscontrato nell’ate- l’alta formazione”. L’alta for- risorse di quei corpi che vivo-
neo urbinate: l’internaziona- mazione come volano per l’in- no separatamente (come l’I-
lizzazione, l’alta formazione, la ternazionalizzazione dell’ate- sia, la Scuola del libro o l’Isti-
comunicazione, il personale neo. Ma portare studenti a Ur- tuto di storia dell’arte). Dialo-
tecnico-amministrativo e l’o- bino significa saperli ospitare go, ottimizzazione e traspa-
rientamento. “Un altro dato e “dialogare con la città. Il pri- renza pubblicando atti e deli-
preoccupante è il calo di iscri- mo appuntamento per il futu- bere. Questa la discontinuità
zioni: abbiamo perso 8 mila ro rettore sarà tenere una con- da Bogliolo di cui Pivato sotto-
studenti e siamo ultimi nella ferenza di ateneo con studen- linea i successi. Qual è la sua
classifica degli atenei italiani. ti, docenti, personale tecnico- idea di rettore? “Un rettore che
Per anni ci siamo vantati di ave- amministrativo e urbanisti. Se non comanda, ma decide do-
re più studenti che abitanti, si parla di Università si parla po aver ascoltato tutti”.
non è più così. Non è più vero anche di città perché l’espe- giulietta_t@hotmail.com

LA MAPPA DEI PRESIDI DOPO LE ULTIME ELEZIONI


Facoltà Preside Età Che cosa insegna

Economia Massimo Ciambotti 51 Studi aziendali


Farmacia Orazio Cantoni 55 Farmacologia
Giurisprudenza Edoardo Rozo Acuña 70 Diritto pubblico comparato (rieletto)
Lettere e filosofia Settimio Lanciotti 63 Lingua e letteratura latina
Lingue e letterature straniere Anna Teresa Ossani 50 Letteratura italiana e Letteratura teatrale italiana
Scienze della formazione Domenico Losurdo 68 Direttore istituto Scienze filosofiche e pedagogiche
Scienze e tecnologie Stefano Papa 54 Tecniche di Citometria
Scienze motorie Vilberto Stocchi 55 Chimica Biologica (rieletto)
Scienze politiche Marco Cangiotti 53 Filosofia Politica (rieletto)
Sociologia Bernardo Valli 60 Sociologia dei mass media, Cinema e fotografia

13
il Ducato
Gli studenti come personal trainer di bambini

Più sport e salute


alle elementari
I dati raccolti finiscono in un database e diventano tesi di laurea
ogni classe, in base all’età e al ve in un momento delicato di una gamba sola mentre raccol- una tesi sperimentale grazie al-
SILVIA SACCOMANNO potenziale di ciascuno. I per- crescita e agli studenti di fare gono da terra foglietti colorati e l’esperienza affrontata”.
corsi di crescita possono esse- pratica”. L’idea è che tramite dicono il nome del colore in in- Alla fine di ogni anno si fa festa.

M
ille bambini re anche individuali. “Sono l’attività fisica sia possibile glese. O si fa la stessa cosa con I bambini si esibiscono davan-
delle scuole particolarmente orgogliosa di raggiungere livelli di apprendi- le figure degli animali. Insom- ti alle famiglie, ai maestri, agli
elementari di questo progetto perché è unico mento superiore anche in altre ma è un modo per coniugare studenti e ai professori di
Urbino e tutti nel suo genere - spiega l’asses- discipline. Un esempio? L’in- sport e apprendimento sotto Scienze Motorie. L’appunta-
schedati. sore allo sport Maria Clara Mu- glese. “Ci sono tanti tipi di eser- forma di gioco. Inoltre, alcuni mento sarà al campo sportivo a
Non si tratta ci - perché permette ai bambi- cizi – spiega il professor Izzo – studenti che hanno preso par- fine maggio.
di un archivio illegale e non ci ni di essere seguiti come si de- tra cui far saltare i bambini su te al progetto poi hanno fatto silviasaccomanno@email.it
sono problemi di privacy. I dati
raccolti riguardano solo peso,
altezza, coordinazione, poten-
za, equilibrio e tanti altri para-
metri che gli studenti di Scien-
Dieci ragazzi disabili a Roma per un torneo molto speciale
ze Motorie raccolgono e inseri-

Magie terapeutiche del volley


scono in un database. L’obietti-
vo: monitorare crescita e cam-
biamenti.
Questa è solo una parte del pro-
getto “Motoriamente” ideato e
organizzato da tre professori
dell’Università. Riccardo Izzo,

L
Vincenzo Biancalana e Annari- a pallavolo è lo sport con la maggio- piedi. Tre giornate di sport, dislocate sul la sullo schermo alle sue spalle scorrono
ta Calavalle 5 anni fa hanno da- re densità di atleti in campo e il pas- territorio regionale e interregionale, in le immagini di Charlie Chaplin che nei
to vita a un “protocollo motorio saggio a un altro giocatore è obbli- cui ragazzi disabili si sono confrontati panni di Hitler palleggia un mappamon-
serio”, un esperimento sul gatorio per la validità dell’azione. E’u- tra loro e con normodotati. Un mini tor- do da solo. “No, non è certo questo il sen-
campo per dare la possibilità n’attività che aiuta a integrarsi, a condi- neo che ha visto la partecipazione di so. I ragazzi lo capiscono quando scen-
agli studenti della facoltà di se- videre, a relazionarsi con precisione agli squadre di Bologna, Fano, Ravenna e al- dono in campo e hanno un obiettivo co-
guire lo sviluppo fisico e sporti- altri. Da febbraio 2009, per queste ragio- tri territori. Circa 80 ragazzi che hanno mune”.
vo dei bambini. ni, 10 ragazzi disabili fanno parte di una potuto giocare e misurarsi anche con Da qui l’importanza di fare attività fisica
Ogni anno dai 50 ai 70 studenti squadra che a fine maggio andrà a Roma campioni della pallavolo degli anni ’90. per ragazzi che hanno problemi a socia-
partecipano al progetto accu- per un torneo nazionale promozionale. Il quarto giorno, per concludere, un con- lizzare e relazionarsi. Il Centro France-
mulando crediti formativi . Il centro socio-educativo Francesca dal vegno su “Sport e disabilità cognitiva”. sca è frequentato in tutto da 40 disabili.
Tutte le settimane almeno due 1990 accoglie ragazzi disabili dopo il pe- Tra gli interventi quello di Mauro Berru- Tra loro, 21 fanno parte dell’associazio-
ragazzi coordinati da un pro- riodo scolastico. Tra gli obiettivi che si to, allenatore professionista di pallavolo ne So sport e sono divisi per abilità diffe-
fessore di Scienze Motorie van- leggono sul sito www.centrofrancesca.it di una squadra di A1 maschile. Nella sua renti. Si tratta di quattro gruppi seguiti
no a trascorrere una o due ore ci sono educazione alle autonomie, trat- esperienza ha seguito un progetto sulla da 17 o 18 operatori. Pallavolo, calcetto,
con i bambini delle elementari tamento dei problemi di apprendimen- pallavolo con soggetti psichiatrici. atletica e bocce, queste le discipline
Pascoli e Volponi. Dalla prima to, consolidamento di abilità per l’inte- “Fare sport, soprattutto con ragazzi di- scelte. E per ognuna si cerca di imprime-
alla quinta elementare per un grazione sociale, formazione professio- versi, significa costruire identità indivi- re quel senso di comunità di cui parla
totale di circa 40 classi, ognuna nale, contenimento dei problemi emoti- duali e di squadra e ridurre la distanza Berruto, quella voglia di divertirsi e co-
lavora con i suoi personal trai- vi. tra potenziale e risultato. Io rifiuto eti- struire insieme.
ner. Da due mesi un’altra iniziativa si è fatta mologicamente la parola normali- spie- Il prossimo appuntamento importante
Chiunque può partecipare, ma spazio. E’ nata l’associazione sportiva ga Berruto – e preferisco parlare di di- per la squadra di pallavolo è a fine mag-
generalmente gli studenti col- “So sport”. L’idea era quella di partecipa- versità con la consapevolezza che il con- gio. Andranno a Roma a misurarsi con
laborano dal secondo anno di re a qualche manifestazione per per- fronto sia importantissimo per arric- altre squadre. Un campionato di livello
università. Per loro, oltre ai mettere ai ragazzi del centro di mante- chirsi. Nel mio progetto con questi ra- base, ma ricco di emozioni. E non solo
normali corsi della facoltà, si fa nersi in forma, divertirsi e imparare a gazzi ho cercato di mettere lo sport al per i ragazzi. Gli operatori che li seguo-
una preparazione a parte mol- stare con gli altri. Poi è arrivata la possi- servizio di una crescita personale. Spin- no non hanno dubbi: “Seguirli nei loro
to intensa e ogni settimana c’è bilità di affiliarsi al C.I.P., il Comitato Ita- gere a misurarsi con i punti deboli e la- piccoli grandi successi non è un lavoro.
una riunione informativa per liano Paralimpico, e l’attività ha iniziato vorare su quelli di forza, questo è tutto. E Siamo immersi in un ambiente di vita in-
capire come indirizzare il lavo- ad assumere una valenza diversa. poi nella pallavolo non ci sono primi del- credibile che lascia molto più a noi che a
ro. “Pallavolando” è la prima di tante inizia- la classe. Tutti sono coinvolti e respon- loro, questa è la verità”.
L’attività fisica è studiata per tive che il centro Francesca ha messo in sabili del risultato”. Mentre Berruto par- (s.s.)

14
SPORT
Il gruppo urbinate compie 10 anni

Gli speleologi
hanno trovato casa
MATTEO FINCO

H
a appena com- del Vento. Grazie a dei datalog
piuto dieci anni(computer usati per fare rileva-
di vita, ma solozioni) si è misurata la tempera-
adesso il gruppotura all’interno della grotta e si
speleologico ur-sta provvedendo a misurare la
binate (Gsu) ha direzione del vento.
una sede tutta sua. Per il futuro ci sono vari pro-
L’inaugurazione è fissata per il 9getti: un convegno ad ottobre
maggio. I lavori nei locali di viasulle cavità artificiali, la realiz-
Gagarin sono appena terminati. zazione di alcune ricerche
L’unico gruppo di speleologi avanzate ed un nuovo corso
della provincia, nato un po’ per per principianti a novembre.
caso da una chiacchierata fra Nelle passate edizioni i corsi di
appassionati al bar, attual- primo livello sono stati fre-
mente conta 42 iscritti, ed è quentati sia da giovani locali
molto attivo: non solo con le che da universitari anche stra-
classiche attività di esplorazio- nieri. Il programma si articola
ne, ma con i corsi di introdu- in quattro fine settimana: dopo
zione alla la parte teori-
Un momento della manifestazione dell’associazione pescatori di Fermignano con i disabili speleologia e ca con geolo-
le azioni di gi ed esperti,
recupero del- nella pratica
le condotte vengono in-
Tante iniziative per portare i giovani a pescare sotterranee.
Il presidente,
segnate le
tecniche di
Manlio Ma- base: i nodi, il

Con le canne e i mulinelli


gnoni, è mol- vestiario, l’il-
to soddisfat- luminazione
to del lavoro, e la risalita su
completato c o rd a , c o n
l’anno scorso, l’allenamen-
alla condotta La sede vicino al campo sportivo to in palestre
di Santa Lucia, che si estende in speleo: quelle di Rio Vitoschio
CLAUDIA BANCHELLI chiamano “lungofiume” della squadre che animano il cam- orizzontale per 300 metri. e di Fondarca. Tutto è ispirato
torre. pionato provinciale di pesca Al cattivo funzionamento della alle regole per la sicurezza, di

A
lla pesca non si rinuncia. “A tutti i partecipanti verrà da- alla trota di torrente nel Candi- condotta nell’approvvigiona- importanza fondamentale. “Si
Non è lo sport “nazional ta una maglietta e l’attrezzatu- gliano e due per le gare al pesce mento dell’acqua faceva già ri- tratta poi della legge 626 per la
popolare” che infiamma ra necessaria - ha detto il si- bianco, nel Metauro. ferimento uno scritto dell’800 sicurezza del lavoro: essa è tec-
i cuori degli italiani, ma poco gnor Doriano – poi saranno i Loro di iscritti ne hanno 70 e i in volgare. Allora un “inginiere” nica pura speleo” dichiara Ma-
importa, ad andare a pe- giovani sono trenta, tutti era stato incaricato di accerta- gnoni. Se le regole vengono se-
sca sono ancora in tanti. tra i sei e i sedici anni. “Il re se c’erano state delle mano- guite “la grotta è un sistema su-
E se c’è una cosa che non problema è che mancano missioni. per sicuro. L’importante è an-
manca nella zona di Urbi- i giovani – ha spiegato il In anni più recenti la situazio- darci sempre con chi è esper-
no e Fermignano sono i presidente Diego Tontini ne era di abbandono e degrado. to”.
luoghi per gli appassio- – dopo i sedici anni in E’ stato necessario togliere i Ma dove si può fare speleo in
nati dello sport alieutico. molti abbandonano, poi detriti e sanare le infiltrazioni zona? “Ci sono grotte di varie
Per chi ama i fiumi, pro- a vent’anni qualcuno ri- di gasolio nel tratto che va dal- difficoltà: quella ai Cinque La-
prio sotto casa scorrono il torna”. l’aula di Scenografia dell’Acca- ghi (Monte Nerone) non preve-
Metauro e il Foglia; un po’ Forse durante l’età adole- demia fino al pozzo del Tribu- de alcun tipo di attrezzatura.
più distanti, il Candiglia- scenziale è più facile, e si- nale. Il grosso del lavoro è statoPer la grotta delle Tassare serve
no, il Bosso e il Burano. curamente di moda, sce- compiuto nell’estate del 2008, invece frequentare un corso.
Pesca alla trota per i fiumi gliere altri sport. I costi grazie anche all’aiuto del Co- Poi ci sono Frasassi ed il Monte
di categoria “a” e “b”, co- per avere un’attrezzatura mune che ha fornito i materia- Cucco, nella zona di Scheggia”.
me il Foglia , il Burano e Pescatori sulla riva del fiume Metauro adeguata da pesca non li. Il resto è stato fatto tutto da-
Proprio qui “qualche anno fa
Candigliano, mentre i ci- sono neanche alti : per chi gli appassionati del gruppo noi abbiamo trovato un nuovo
prinidi si trovano in quelli di pescatori dell’associazione a inizia, con circa 50 euro si può speleologico. fondo, che abbiamo chiamato
categoria “c”, come il Metauro. stare con loro durante la gior- comprare tutto l’occorrente Il monitoraggio meteo-clima- la “Regione urbinate”. C’era
Nella zona del Montefeltro le nata”. All’edizione scorsa ave- per andare a pesca; canna, mu- tico della grotta del Buco Catti- una frana che poteva progredi-
associazioni di pesca sono vano partecipato 80 persone, linello, lenze e ami. Per chi ar- vo è fra le attività attualmente re, allora abbiamo scavato e
molto attive; oltre a partecipa- 60 pescatori e più di 100 ac- riva a livelli agonistici, invece, i in corso. Il progetto, articolato abbiamo trovato un laghetto!”.
re ai campionati provinciali, compagnatori volontari. Que- prezzi sono molto più alti e le in varie fasi, studia il passaggioUn’attività che può essere an-
organizzano iniziative per co- st’anno l’Anffas ha invitato ben attrezzature più sofisticate e dell’aria all’interno della cavitàche molto dura, ma di certo
involgere la cittadinanza. Gli quattordici centri per disabili a complete. e punta a trovare il collegamen- non priva di soddisfazioni.
obiettivi? Riportare le persone prendere parte all’iniziativa. Dopo la metà di giugno saran- to di questa grotta con quella fincomatteo@gmail.com
lungo i fiumi e far appassiona- “E’ un’occasione per stare in- no organizzate al lago Valdarco
re i giovani a questo sport. sieme – ha concluso Calli – non tre giornate dedicate ai giovani
Il signor Doriano Calli a pesca è una competizione sportiva, dai sei ai sedici anni: i primi STAGIONE AMARA
ci va da quando aveva otto an- l’importante è davvero parte- due incontri prevedono un po’
ni. Da tempo fa parte dell’asso-
ciazione sportiva dilettantesca
cipare, non vincere”.
Tra gli intenti dell’associazione
di didattica, e l’ultimo una gara
di pesca tra i partecipanti. Per
Fermignanese
pescatori di Fermignano, e da anche quello di rinverdire gli chi non ha l’attrezzatura nes-
anni si impegna perché questo
sport possa essere un modo per
anni ‘80. Allora gli iscritti erano
circa trecento e di giovani che
sun problema: sarà fornita dal-
l’associazione.
retrocessa
conoscere la natura e socializ- andavano per fiumi ce ne erano Per chi pratica la pesca a livello
zare. molti di più. agonistico, il 17 maggio partirà Il verdetto nel derby con l’Urbino
L’associazione di Fermignano Per creare un contatto con le al lago Valdarco il campionato
esiste dal 1956, oggi ha 51 nuove generazioni, da que- sociale al pesce bianco. Il 25
iscritti, di cui i giovani sono pe- st’anno l’associazione fermi- aprile scorso in trenta hanno In una domenica fredda e piovosa di aprile, la
rò solo una decina. Vanta di gnanese ha iniziato un percor- partecipato alla prima edizio- Fermignanese ha dovuto dire addio all’Eccellenza. “Ci
avere tra i suoi iscritti il primo e so con sei classi di scuole ele- ne della gara in beneficenza abbiamo provato. Forse con più attenzione durante
il terzo classificato al campio- mentari e medie per far cono- dell’associazione Ail.
nato provinciale: Michele Pao- scere le caratteristiche dei cor- Come ogni anno il 1°maggio c’è tutto il campionato si potevano raggiungere i playout,
loni e Egidio Polidori, che par- si d’acqua della provincia. Con stato il trofeo città di Urbino per giocarci lì la salvezza”. Così l’allenatore Roberto
teciperanno ai campionati na- lezioni multimediali sulla fau- aperto a tutti gli iscritti Fipsas. Bruscolini, che fino alla fine le ha tentate tutte, buttan-
zionali di Modena. na e la flora del fiume per oltre Le occasioni per pescare di cer-
Da dieci anni l’associazione - 150 alunni. Alla fine dell’anno to non mancano. Tutto nel ri- do nella mischia molti giovanissimi.
insieme al Comune, Anffas e scolastico il progetto si conclu- spetto dell’ambiente. La Pro- Destino beffardo: a mettere fine alle speranze della
Pro-Loco - organizza la mani- derà con una gita al fiume. vincia ha istituito da alcuni an- squadra del presidente Cerioni sono stati i “cugini”
festazione di pesca per ragazzi La società pescatori sportivi, ni le cosiddette zone di pesca
e adulti diversamente abili. invece è di Urbino. La S.p.s.ur- “no-kill”: aree dove è consenti- dell’Urbino, che, dall’alto del loro sesto posto in classi-
L’appuntamento quest’anno è binate svolge gran parte delle to pescare, ma con l’obbligo fica, nel derby non si sono risparmiati, imponendosi
per il 23 maggio sul tratto del sue attività al lago Valdarco, ge- immediato del rilascio. con un 2-0 letale. (m.f.)
Metauro che i fermignanesi stito dalla stessa società; ha tre claudia.banchelli@libero.it

15
il Ducato MASS MEDIA
Cosa vuol dire essere cronisti e lavorare nelle cosiddette “zone grigie”

La mafia della porta accanto


Enzo Palmesano: “C’è una convergenza tra politica e camorra per mettere a tacere le nostre inchieste”
Se ne parla solo quando c’è un
BRUNELLA DI MARTINO
nuovo fatto di cronaca, un omi-
cidio, una faida fra clan, solo

M
o r i r e d’ i n - quando i riflettori dei mass-
chiesta. Mo- media si accendono su un fe-
rire o vivere nomeno editoriale come Go-
nella paura morra, o quando esce nelle sa-
solo per di- le cinematografiche un film co-
fendere il me Fortapasc, che ripercorre la
proprio mestiere, quello del triste storia del giovane croni-
giornalista che vuole racconta- sta de Il Mattino di Napoli,
re la verità, che non scende a Giancarlo Siani, assassinato
compromessi e che ha scelto la nell’85 per mano della camor-
prima linea per amore e non ra. Ma tra una vicenda e l’altra,
per destino. Come vivono – o quando le cronache sembrano
sopravvivono – i giornalisti che tacere, non ci sono giornalisti
lavorano con la mafia e la ca- minacciati? “Certo che ci sono,
morra nella porta accanto? ma la notizia non passa. Spesso
Vivono nella paura quotidiana i giornalisti non possono scri-
di subire attentati, sotto le con- vere di aver subito intimidazio-
tinue minacce di boss pronti a ni nemmeno sul giornale con
bussare alla porta di casa. E per cui collaborano. La camorra -
chi fa giornalismo investigati- spiega Enzo Palmesano - vuole
vo la situazione si complica: si il silenzio o notizie addomesti-
è ancora più scomodi quando cate”. E si comporta allo stesso
si va a scavare dietro la notizia, modo anche la mafia che “cer-
quando si anticipano le indagi- ca di imbavagliare l’informa-
ni della magistratura, quando zione. In rete le notizie ci sono,
si scoprono e si fanno conosce- noi le diamo. Ma di quello che
re fatti che le mafie avrebbero l’Ansa mette in rete ogni giorno
voluto mantenere segreti. San- - dice Lirio Abbate, giornalista
no bene cosa vuol dire vivere e
lavorare nelle cosiddette “zone
grigie” giornalisti siciliani sot-
to scorta come Pino Maniàci e
Lirio Abbate, scrittori o cronisti
campani come Roberto Savia-
no, Enzo Palmesano, e Rosaria
Capacchione.
Giornalisti in trincea che ri-
schiano la vita ogni giorno e
che “non devono essere lascia-
ti soli”, dichiara Franco Nica-
stro, Presidente dell’Ordine dei
giornalisti di Sicilia.
“Il problema è che siamo sem-
pre di meno” dice Pino Manià-
Ansa di Palermo che vive sotto
scorta da due anni - solo una
parte viene ripresa dai quoti-
diani e dalle televisioni”.
L’attenzione della stampa su
queste tematiche è ancora
molto bassa. “Quando la crimi-
nalità organizzata non si pre-
senta in maniera eclatante,
prettamente sanguinosa –
spiega Roberto Natale, Presi-
dente della Federazione nazio-
nale della stampa italiana - la
nostra informazione ha la ten-
denza a tralasciarla, come se
fosse meno importante”.
’’
’’
ci, direttore dell’emittente te- Ed è proprio per portare questi
levisiva ‘Telejato’ in provincia casi all’attenzione pubblica
che Alberto Spampinato, fra-
di Palermo, sempre minacciato
e querelato più di 200 volte. tello del cronista ragusano uc-
I ‘giornalisti giornalisti’ sono
“C’è una convergenza tra poli- ciso nel ’72, ha avuto l’idea di
tica e camorra per mettere a ta- istituire un vero e proprio Os- coloro che scrivono ciò che accade
cere il giornalismo d’inchiesta servatorio sulla mafia. “L’o-
– denuncia a gran voce Enzo biettivo - spiega Roberto Rossi, senza sottostare ad accordi politici
Palmesano, giornalista della membro dell’Osservatorio e
provincia di Caserta da tempo collaboratore della rivista ‘Pro-
nel mirino dei clan – contro gli blemi dell’informazione’- è
stessi giornalisti operano, in rendere note le condizioni dei
inquietante sintonia, espo- colleghi minacciati. La mafia L’INFORMAZIONE IN PRIMA LINEA
nenti politici, che fanno pres- soffoca l’informazione e la de-
mocrazia. È per questo che
sioni sugli editori e impongono
censure e ritorsioni professio-
nali, e boss della camorra, che
dobbiamo fare rumore.”
Fare rumore vuol dire urlare,
E i boss condannano a morte
ordinano intimidazioni e at- vuol dire seguire l’esempio di
tentati”. quei cronisti coraggiosi che, In Sicilia sono stati uccisi dalla mafia otto giornalisti. Nove se si aggiunge
Rosaria Capacchione, giorna- anche quando censurati dai Giancarlo Siani, giovane cronista campano.La mafia li uccise perché avevano
lista-donna-del sud, nella re- propri giornali, pubblicano co-
dazione de Il Mattino di Caser- munque le notizie, sfruttando messo il dito su affari troppo pericolosi per finire dai riflettori della cronaca
ta dall’85, sotto scorta da un internet e i blog, diffondendo all’attenzione dei giudici. In quasi tutte le inchieste giudiziarie che seguirono
anno, racconta: “Dopo la mor- comunicati stampa, sporgen- ai delitti, al massimo si è arrivati a incriminare esecutori e organizzatori,
te di Giancarlo Siani, anche io do denunce alla magistratura.
ho cominciato ad avere alcuni Il giornalista, cane da guardia quasi mai i mandanti. Mauro De Mauro, Pippo Fava, Mauro Ristagno,
problemi, ma sul mio giornale della democrazia, dovrebbe Peppino Impastato, Cosimo Cristina, Giovanni Spampinato, Mario Francese,
ho sempre potuto scrivere qua- sempre comportarsi da bull- Giancarlo Siani, Giuseppe Alfano sono i cronisti ammazzati.Giornalisti morti
lunque cosa, purchè vera e do- dog e non – come ha ironizzato
cumentata”. Pino Maniàci – “da chihuahua”. in nome di una professione in cui credevano. Come disse Giuseppe Fava: “A
In Italia, tuttavia, di giornalisti che serve vivere se non c’è il coraggio di lottare?”
e mafia si parla poco o niente. brunelladm@hotmail.it

ASSOCIAZIONE PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO, fondata da Carlo Bo. Presidente: GIOVANNI BOGLIOLO, Rettore dell'Università di Urbino "Carlo Bo".
Vice: GIANNETTO SABBATINI ROSSETTI, Presidente dell'Ordine dei Giornalisti delle Marche. Consiglieri: per l'Università: BRUNO BRUSCIOTTI, LELLA MAZZOLI, GIU-
SEPPE PAIONI; per l'Ordine: STEFANO FABRIZI, DARIO GATTAFONI, CLAUDIO SARGENTI; per la Regione Marche: SIMONE SOCIONOVO, LEONARDO FRATERNALE;
per la Fnsi: GIOVANNI GIACOMINI, GIANCARLO TARTAGLIA. ISTITUTO PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO: Direttore: LELLA MAZZOLI, Direttore emerito: ENRI-
CO MASCILLI MIGLIORINI. SCUOLA DI GIORNALISMO: Direttore: RAFFAELE FIENGO
IL DUCATO Periodico dell'Ifg di Urbino Via della Stazione, 61029 - Urbino - 0722350581 - fax 0722328336 www.uniurb.it/giornalismo; e-mail: reda-
zione.ilducato@uniurb.it Direttore responsabile: RAFFAELE FIENGO Stampa: Arti Grafiche Editoriali Srl - Urbino - 0722328733 Registrazione Tribunale
Urbino n. 154 del 31 gennaio 1991
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