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È RIPRESA AL TEATRO DIANA LA KERMESSE CONCERTISTICA CHE HA VISTO IN SCENA IL PIANISTA CANNAVALE E IL QUARTETTO SAVINIO
TEATRO DIANA | L’attore fino a sabato è il protagonista della commedia “La neve e l’arte di scioglierla senza farla bollire”
MUSICA | Alla chiesa dei Santi Marcellino e Festo IL RECITAL DELL’ARTISTA L’ATTORE COLLABORA ATTIVAMENTE CON IL CANTANTE
Concerti all’Università, successo Lucia Cassini al Primo Tommaso Bianco, “papà” di D’Angelo
della rassegna di Campanella presenta “Collection” nel fortunato musical “Core pazzo”
NAPOLI. La chiesa dei Santi Marcel- Provenza e Costa Azzurra, o al più NAPOLI. Debutta stasera alle ore 21 al teatro Il Primo, NAPOLI. “Core pazzo”, lo spettacolo che raccon- Cosa pensava
lino e Festo è la suggestiva sede do- nell’Oriente vicino o ai tropici ma nell’ambito della rassegna “Gemme della Risata”, Lu- ta la vita di Nino D’Angelo, attualmente al Po- di Nino D’An-
ve l’Università Federico II ospita i senza eccessi. Ed il successo è alle- cia Cassini, artista di incomparabile intensità emoti- liteama, vede sulla scena un nutrito cast di at- gelo al tempo
suoi concerti, curati dal pianista Mi- gro, quasi, di conseguenza per le so- va e di straordinaria teatralità, e ancora poliedrica, tori: Antonio Fischetti, Stefania Lai, Ida Ren- dei suoi film e
chele Campanella con successo me- nate con clarinetto (Stefano Novel- eclettica, caleidoscopica, che propone lo spettacolo dano, Mena Steffen, Anna Russano e Lina San- delle sue prime
ritato, giunti al loro sesto ciclo di fa- li), con flauto (Andrea Oliva) in dia- dal titolo “Collection”. Il lavoro, che prende spunto toro e soprattutto Tommaso Bianco (nella foto), canzoni?
ma ormai consolidata e frequenta- logo con il pianoforte, che resta pri- dal suo ultimo cd realizzato dalla “Lucky Planets” nel che veste i panni del “papà” di Nino. Dopo aver «Da sempre ho
zione consueta in città, ben oltre la mo tra pari anche nel trio, dove lo af- 2005, concentra il linguaggio musicale nelle radici interpretato “Cinematografo” al teatro Cilea creduto nelle sue
dotta cerchia dei docenti e studen- fiancano oboe (Paolo Pollastri) e fa- della musica popolare e di tradizione, conservando spettacolo scritto e diretto da Ettore Massare- grandi capacità,
ti dell’Ateneo Maggiore di Napoli. gotto (Francesco Bossone), e nel nei testi, nei coloro e nei suoni la propria identità e se, che ha raccolto il consenso del pubblico so- prendevo parte
È questa chiesa, in inverno gelida, brillante sestetto dove si esibiscono collocandola in quel mosaico della cultura mediterra- prattutto per la sua interpretazione e per quel- ai suoi film come
fulgente di pitture rimarchevoli, tutti i solisti cui si aggiunge il corno, nea. Il programma del recital propone brani celebri la di Oscar Di Maio, Tommaso Bianco racconta attore di prosa
ma per la temperatura, per gli spif- che era stato protagonista del mo- dell’artista partenopea che alterna con dei “pezzi” di come è nata la collaborazione con D’Angelo. perché mi piace-
feri micidiali, quasi imbarazzante mento più alto del concerto con l’e- autentica bravura nel corso di un suggestivo show at- «È un rapporto di grande stima e affetto che va. In tutta la mia
sala da musica, che tale resterebbe, secuzione dell’intensa, nobile “Ele- tento alle sfumature, alle pennellate dai colori tenui, andrà sempre più avanti. La nostra amicizia e vita ho sempre
nonostante l’apparato di riscalda- gia” in memoria di Dennis Brain. a passaggi deliziosamente sfumati, per concedersi a la nascita di questo spettacolo, che è un lavo- fatto tutto quello
mento e l’afflusso di pubblico, se Ai nostri giorni il suo nome dice prorompenti caroselli di ritmo. La vocazione e il ta- ro completo ed emozionante, di cuore come è in cui ho creduto.
mancasse la grande qualità della qualcosa purtroppo solo a chi ha lento di Lucia Cassini si sviluppano pienamente in Nino che ha il coraggio di raccontarsi, di nar- Nino era ed è
musica che ci porta lontani dalle mi- avuto la fortuna di ascoltare almeno questo evento di straordinario coinvolgimento del rare pezzi della sua vita, di mettere in gioco i espressione di un
serie del gelo del mese di gennaio da i suoi dischi, quello con i concerti di pubblico. Il recital, che debutta in prima nazionale, si sentimenti. Si parla del ruolo del padre ed è cinema popolare, della musica popolare ed io
tanto tempo, assai inclemente, cer- Mozart diretto da Karajan, soprat- avvale di una ensemble musicale di tutto rispetto: al giunto in un momento della mia vita, anche do- credo fortemente in questo genere».
to negli ultimi sei anni. Quasi a vo- tutto, uno dei dischi mitici dell’ado- pianoforte Mario Messina, alla batteria Oreste Fisca- po la separazione da mia moglie, in cui la mia
ler rendere più confortevole ed av- lescenza di molti quarantenni e cin- le, al basso Luigi Fiscale, al sax Giuseppe La Greca. figura di padre è stata messa da me in discus- Cosa riesce trasmettere questo spettacolo?
vincente la serata d’apertura della quantenni di oggi. Per il bravissimo Si replica fino a domenica. sione molto spesso». «Ha una carica emozionale molto forte. Evi-
stagione 2006, è stato proposto un cornista morto quasi cinquant’anni denzia la grande crescita di D’Angelo che, a mio
delizioso concerto di musiche di fa (1957), giovane in un incidente di parere, è anche legata alla crescita sociale del
Francis Poulenc, introdotto proprio macchina, pare per avere bevuto pubblico perché la nostra città non è solo da
da Campanella, che negli anni si sve-
la a sorpresa amabile illustratore,
troppo, il cornista Arcangelo Losa-
vio ha avuto qualche indispensabi-
NOTIZIE IN BREVE buttare, ma continua a produrre cultura».
con spunti di riflessione tanto per- le parola di ricordo. Nel singolare Il pubblico spesso si lamenta di vedere dei pro-
tinenti quanto di immediata presa pezzo composto e struggente nel dotti di scarsa qualità, come ha reagito a que-
sul pubblico: ma mai la lezione, con
i suoi rischi di inaridimento dida-
contenuto canto del corno, nel se-
vero dialogo tra gli strumenti c’è sta-
Il Quintetto Bibiena al teatro Delle Palme sto spettacolo?
«Il pubblico ha reagito con una partecipazione
scalico, prevale sul piacere ascol- to un singolare raccoglimento. NAPOLI. Al teatro Delle Palme, stasera alle ore 21, l’associazione “Alessandro Scarlatti” presenta il incredibile e non solo da parte dei fans di Ni-
tando il pianista, che guida in ma- È questa la musica di Poulenc in Quintetto Bibiena affiancato dal pianista Roberto Cominati per un concerto che segna il secondo no. È uno spettacolo sincero che suscita anche
niera essenziale proprio a gustare le qualche modo più vicina a quella del appuntamento nell’ambito dell’esecuzione integrale dei Quintetti di Mozart. Durante il concerto le lacrime negli spettatori. Anzi, a dire la verità
musiche in programma. E le pagine suo capolavoro operistico, i “Dialo- verranno eseguite anche partiture di Ibert e Ravel. Programma della serata: Jacques Ibert (1890- anch’io mi sono emozionato ed ho pianto spes-
di Poulenc, che di tanto in tanto è ghi delle Carmelitane” che all’Ope- 1962), Trois Pieces Breves per quintetto di fiati Maurice Ravel (1875-1937), Ma Mere l’Oye (trascr. so. Credo in questo lavoro perché è spontaneo
capitato di ascoltare in vari récital, ra di Roma ed alla “Scala”, qui con D. Walther), Wolgang Amadeus Mozart (1765-1791), Fantasia per quintetto di fiati K 608 (trascr. W. come Nino ed il pubblico lo ha capito e ci ha in-
ora proposte in una brillante mono- Muti, hanno avuto di recente ese- Meyer), Quintetto in mi bemolle maggiore K 452 per oboe, clarinetto, corno, fagotto e pianoforte coraggiato per tutto il tempo. Al giorno d’oggi
grafia, sono state una inaugurazione cuzioni memorabili. Il resto è stato Il quintetto Bibiena è un gruppo di eccellenti fiati italiani che si presenta affiancato dal pianista bisogna trovare spettacoli che funzionino».
sobria e spiritosa. brio, umore buono senza perdere napoletano Roberto Cominati.
Si trattava di sicuro pure di musi- mai il controllo né del “bon ton”, né Quali sono i suoi progetti per il futuro?
ca complessa per le dotte citazioni della qualità della scrittura anche ri- «Non mi piace molto parlarne per scaramanzia,
e, soprattutto, per i riferimenti sti- cercata, moderna ed avventurosa ma posso dire che ci sono molte idee, soprat-
listici, per il virtuosismo significati-
vo, ma una vena di invenzione sor-
ma sempre con signorile spezzatu-
ra da gentiluomo. Tutti i solisti, at-
“CantaNapoli” in onda su Radiouno Rai tutto con Nino D’angelo. Sono nel cast di “As-
sunta Spina”, per la regia di Riccardo Milani,
ridente attraversa tutte le partiture tivi nell’Orchestra dell’Accademia NAPOLI. Terza puntata, la notte tra domani e sabato, dalle 3 alla 4 su Radiouno Rai, per con Michele Placido le cui riprese iniziano a
di Poulenc, con uno sguardo ora lie- nazionale di Santa Cecilia, hanno “CantaNapoli”, la vetrina dell’Archivio Sonoro della Canzone Napoletana dedicata a tutto quanto fa, marzo».
to ora tenero sia nei passi più melo- collaborato con slancio alla spreta faceva o farà melodia partenopea ieri, oggi e domani, a partire dai tesori conservati presso la
dici sia in quelli di più rilevato con- riuscita della singolare locandina, struttura del centro Rai di Napoli, da cui va in onda la trasmissione condotta da Paquito Del Bosco e È sicuro di non dimenticare niente?
torno ritmico, con tratto signorile avendo come riconosciuto leader, Federico Vacalebre. Dopo Peppe Barra, Sal Da Vinci, Nunzio Gallo e i Virtuosi di San Martino, in «C’è una cosa che dico sempre perché ho una
mai irridente. Vanno dunque consi- guida pratica, e perfino spirituale studio questa settimana una regina della canzone napoletana come Angela Luce e Maurizio Capone grande voglia di realizzarla: mettere in scena
derate queste composizioni unita- forse, Michela Campanella lucida- con i Bung&bangt, orchestra ecologica di percussioni riciclate, che ascolteremo in un concerto “Pensaci Giacomino” di Luigi Pirandello nella
riamente sotto il segno dell’alto ar- mente ed con passione calato nella registrato a Tokyo nello scorso novembre. Ogni settimana, infatti, il programma alterna omaggi ai versione di Raffaele Viviani in dialetto napole-
tigianato, che anela senza spasimi a musica di Poulenc. protagonisti della storia passata della canzone partenopea, ricordati dai nuovi big di CantaNapoli, a tano».
paradisi raggiungibili, magari tra MASSIMO LO IACONO registrazioni di concerti dal vivo. ROBERTA D’AGOSTINO