12 I N A P O L I METROPOLI venerdì 27 gennaio 2006 GdN

BACOLI. IL COMUNE HA STANZIATO UNA PRIMA TRANCE DI 100MILA EURO PER I LAVORI DI RECUPERO ARCHEOLOGICO DELLE VILLE DI NERONE E NERVA

Circolo El Pirana, via alla demolizione di 24 anni di abusi

BACOLI. Sono cominciati ad inizio settimana i lavo-
ri di demolizione delle strutture abusive realizzate
a Miseno nell’ambito del complesso del “Circolo
Nautico El Pirana” nel corso di oltre venticinque an-
ni. I lavori di abbattimento hanno avuto inizio dal-
le opere realizzate a mare con la rimozione dei pon-
tili. Èprevisto un primo impegno finanziario da par-
te del comune di Bacoli di ben centomila euro per
le demolizioni di questi abusi. Le operazioni di de-
molizione sono continuate durante questi giorni an-
che con l’impiego di un pontone indispensabile per
intervenire sui bracci dei pontili che si protendono
nel porticciolo di Casevecchie nella rada di Mise-
no. Il tutto sotto il controllo e l’assistenza del per-
sonale della polizia municipale di Bacoli diretta dal
maggiore Stefano Guarino, che ha presidiato e pre-
sidierà l’area per tutta la durata dei lavori in colla-
borazione con la guardia costiera di Baia diretta dal
comandante Gennaro Bosone. Sia il comune di Ba-
coli che il compartimento della guardia costiera di
Napoli diretta dall’ammiraglio Pierluigi Cacioppo
hanno, poi, emesso anche degli atti di autotutela
aventi come scopo il ripristino stato dei luoghi. Il
provvedimento ha avuto impulso da un incontro
avutosi presso la Prefettura di Napoli il 9 novembre
scorso, oltre a quelli tenutesi nella guardia costie-
ra di Baia, in cui erano presenti i vari Enti interes-
sati e cioè: la Procura della Repubblica di Napoli,
il comune di Bacoli, la capitaneria di porto di Na-
poli, l’agenzia del demanio, la guardia di finanza e
la soprintendenza archeologica. Il pubblico mini-
stero titolare del fascicolo è il dottor Francesco Pao-
lo Marinaro che emise insieme al procuratore ag-
giunto di Napoli, Paolo Mancuso nel dicembre del
2004 il provvedimento di sequestro del circolo “El
Pirana”. Nella baia di Miseno, dove sorgeva la resi-
denza estiva degli imperatori romani Nerone e Ner-
va, fu messo sotto sequestro questo circolo nautico
realizzato su di un’antica villa romana. Circa 23mi-
la metri quadrati, realizzato senza autorizzazione
negli anni ‘80, che comprendeva circa 300 posti bar-
ca, ristorante, bar, miniappartamenti e un locale per
giocare alla roulette, che occupavano un’area dove
in passato esisteva quella che è stata denominata
“Villa Marittima”, la residenza estiva situata nella
baia di Miseno, degli imperatori romani Nerone e
Nerva. Le indagini furono condotte insieme all’i-
spettorato centrale dell’agenzia del Territorio del
ministero dell'Economia e delle Finanze. E fu ac-
certato che la struttura, che ora tornerà al demanio,
fruttava circa un milione e mezzo di euro all’anno.
Per realizzarla non ci si era fatti scrupolo di pian-
tare strutture e quant’altro accanto ai resti della vil-
la romana che affioravano dinanzi alla splendida
baia di Miseno.
LAURA MASSA

POZZUOLI. UN OPERAIO 28ENNE, DOPO UN VIOLENTO LITIGIO CON LA CONSORTE, LA CHIUDE CON IL BAMBINO DI 3 ANNI NELLA CAMERA DA LETTO

Serra in casa moglie e figlio, preso

I vicini fanno scattare l’allarme. I carabinieri salvano la donna ferita
POZZUOLI. Le lacrime del bimbo di
tre anni e quelle della mamma in-
dicano che l’incubo è finito. La
porta sfondata, la catena del can-
cello d’ingresso spezzata, final-
mente, dopo quattro ore. Mamma
e figlio ritornano a respirare la li-
bertà grazie ai vicini di casa che
hanno dato l’allarme, e grazie ai ca-
rabinieri che sono intervenuti sen-
za neppure aspettare l’aiuto dei vi-
gili del fuoco.
L’incubo ha inizio quattro ore
prima. Una lite violenta, violen-
tissima. Marito e moglie se ne di-
cono di tutti i colori. Lui, France-
sco M., 28 anni, operaio edile sal-
tuario, incensurato, gelosissimo di
lei, casalinga di 24 anni. In mezzo
il loro figlioletto, tre anni appena,
costretto a subire queste violenze
psicologiche senza poterci fare
nulla.
Sono le 21 quando Francesco M.,
dopo aver picchiato a sangue la
sua giovane moglie, la trascina nel-
la camera da letto. Lì non ci sono
telefoni, la rinchiude e nella stan-
za rinchiude anche suo figlio. Do-
po pensa bene di serrare anche la
porta d’ingresso dell’appartamen-
to e il cancello della palazzina. Il
palazzo di Monterusciello si tra-
sforma così nel carcere di madre e
figlio, che restano in attesa degli
eventi. Il loro aguzzino, invece, è
uscito. Da quattro ore non fa ritor-
no a casa.
La donna non sa cosa fare. È fe-
rita e dolorante, ha paura per sé e
per il suo piccolo. Non le resta al-
tro da fare se non invocare aiuto,
sperando che qualcuno riesca a
sentirla. E per fortuna questo ac-
cade. I vicini di casa sentono quel-
le urla, quel lamento costante.
Sembra un animale ferito, in realtà
è una donna che ha subito violen-
za e non ne sa neppure il motivo.
La gente comincia a chiamare i ca-
rabinieri per chiedere soccorsi.
Non al 112 o al centralino della
compagnia di Pozzuoli. Negli ulti-
mi tempi, infatti, i militari stanno
distribuendo anche il proprio nu-
mero del cellulare per gettare un
ponte ancora più solido verso i cit-
tadini e i negozianti. C’è bisogno di
fiducia in un contesto sociale do-
ve sono anche gli eventi che fanno
venire a mancare la collaborazio-
ne. Violenza e criminalità, sconfor-
to e delusione. E invece stavolta
non è andata così. Una telefonata
su un numero di cellulare ha for-
se salvato la donna e il suo picco-
lo. In breve, infatti, sul posto giun-
gono i carabinieri della compagnia
di Pozzuoli (coordinati dal capita-
no Lorenzo D’Aloia). Con un tron-
chese e attrezzi vari riescono a
rompere le catene e a sfondare la
porta di casa. Mamma e figlio so-
no sotto choc, il bimbo non riesce
a calmarsi. Mentre la sua mamma
viene condotta in ospedale per le
botte subite, lui viene affidato ai
nonni materni. Intanto scattano le
ricerche. Viene intercettato lungo
via Terracciano. Finisce in manet-
te. Le accuse per lui sono di se-
questro di persona, percosse e le-
sioni personali).
NADIA LABRIOLA
POZZUOLI
Tenta di rubare automobile,
32enne colto in flagrante
POZZUOLI. Aveva appena tentato di rubare una vettura parcheggiata in
strada, ma è stato scoperto ed è stato tratto in arresto. I carabinieri
della compagnia di Pozzuoli, hanno fatto scattare le manette attorno
ai polsi di Gennaro Testa, 32 anni del luogo, accusato di essersi reso
responsabile del reato di furto aggravato. I militari hanno sorpreso
l’uomo mentre era intento a forzare, con dei chiavistelli, il blocco di
accensione di una Lancia Y parcheggiata in via prima traversa
Miliscola, di proprietà di un 40 enne. Alla vista dei carabinieri Testa
ha poi tentato di darsi la fuga a piedi nelle strade adiacenti, ma è
stato bloccato dopo un inseguimento. Adesso è in attesa di essere
processato per direttissima.

VILLARICCA. IL PSI HA SPIEGATO I MOTIVI DELL’ABBANDONO DELLA MAGGIORANZA ISCHIA. SCALERA SOLLECITA L’INTERVENTO DELL’ASSESSORATO REGIONALE E DELL’ASL 2

Crisi, i socialisti puntano il dito Finti obiettori, lo scoop

contro il sindaco accentratore fu già dato nel lontano 1986
VILLARICCA. «Di fronte alla “fretto-
losa” richiesta di approvazione
dello schema di bilancio, che per
l’ennesima volta viene presenta-
to senza alcuna partecipazione né
condivisione, il partito ha ritenu-
to non più possibile assicurare il
suo sostegno a questa maggioran-
za» - esordiscono così i socialisti,
approfondendo i motivi del ritiro
dalla maggioranza di una setti-
mana fa - «Fin dall’inizio della
consiliatura l’obiettivo dei socia-
listi è stato sempre e solo quello
di dare un contributo qualifican-
te come partito, gruppo consilia-
re e assessori, all’amministrazio-
ne nel rispetto delle funzioni di
ciascuno: Sindaco, Consiglio e
Giunta. Non abbiamo mai voluto
essere protagonisti passivi in
Consiglio ed in Giunta, impe-
gnandoci sempre per contribuire
allo sviluppo della comunità e
della coalizione di centro sinistra
cui abbiamo creduto fin dall’ini-
zio. Ma l’entusiasmo del progetto
iniziale di ampio respiro e parte-
cipazione si è poi spento di fron-
te ad una politica accentratrice
del Sindaco ispirata alla man-
canza di collegialità senza rispet-
tare la pari dignità dei partiti. Ri-
conversione del mattatoio comu-
nale, albo delle ditte di fiducia,
nuovo regolamento degli uffici e
servizi, regolamentazione dello
staff del sindaco e della Giunta,
istituzione albo esterno dei pro-
fessionisti di fiducia, nuovo Pia-
no Regolatore, istituzione di un
ufficio di front office per l’acco-
glienza ai cittadini, scarsa atten-
zione alle problematiche dei di-
pendenti comunali sono propo-
ste da noi presentate ma che giac-
ciono ancora orfane di soluzioni
politiche. Non è pensabile porta-
re avanti una coalizione, ed in
particolar modo una coalizione di
centro-sinistra, all’insegna della
mancanza della collegialità e non
rispettando la pari dignità dei par-
titi. Questo è lo scenario che oggi
c’è, a nostro avviso, a Villaricca e
di fronte a questo stato di cose e
con le elezioni comunali alle por-
te dove pare che è già tutto scon-
tato e deciso - come sempre sen-
za la partecipazione di nessuno-
lo Sdi non intende dare il suo
contributo. Siamo usciti per dire
no ad un progetto politico diver-
so da quello iniziale» conclude
nel documento di “sfogo” il se-
gretario dello Sdi Francesco Ma-
strantuono. Eppure lo strappo che
tali dichiarazioni provocano ri-
spetto alla maggioranza, la parte
rimanente della stessa sembra
ignorarlo. Tra liste civiche, ini-
ziative personali, lo Sdi schiera-
to contro la maggioranza, e con la
destra che incalza, l’imminente
campagna elettorale annuncia
una bagarre accesa e variegata co-
me forse mai prima a Villaricca.
MONICA D’AMBROSIO
ISCHIA. Una vicenda datata quella
che vede protagonista l’ospedale
Rizzoli di Ischia, venuta a galla
grazie ad un’inchiesta del quoti-
diano “Il Golfo” e del programma
delle “Iene” che evidenzia come il
nosocomio nasconda una triste
realtà: e cioé che ginecologi che si
dichiarano ufficialmente obiettori
di coscienza, pratichino poi l’a-
borto nei lorostudi privati. Una vi-
cenda datata perché sul settima-
nale locale il 9 aprile dell’86 fu
pubblicata un’inchiesta dal titolo
«Obiettori di giorno abortisti di se-
ra...» con l’occhiello: «Inapplicata
sull’isola la legge sull’aborto. Vi si
facevano nomi e cognomi di chi
(medici o anestesisti) si dichiara-
va obiettore per poi praticare l’a-
borto in privato. Quei nomi e co-
gnomi, con la riproposizione di
quella pagina del settimanale, sa-
ranno ripubblicati oggi sul quodi-
tiano “Il Golfo” che anche questa
volta aveva pubblicato la notizia
poi amplificata dalle “Iene”. «Fa-
remo nomi e cognomi di quei gi-
necologi intervistati dalle Iene
che in tv sono apparsi con il volto
oscurato ma che qui sull’isola tut-
ti abbiamo riconosciuto», spiega il
direttore del quotidiano, Domeni-
co Di Meglio, all’epoca direttore
del “Settimanale di Ischia”. Ma co-
sa accadde venti anni fa all’indo-
mani dlel’inchiesta del settimana-
le? «Assolutamente nulla - osser-
va - Tutto tacque. Non ci furono in-
chieste, ma non ci furono né que-
rele, né smentite». Ma sull’isola,
ieri come oggi, tutti sapevano. «Ec-
co perché - insiste Di Meglio - de-
nunciamo 20 anni di complicità
tra Magistratura, Asl e Regione
Campania».
«Gli aborti - continua il diretto-
re anticipando il pezzo sul gior-
nale in edicola oggi - vengono ef-
fettuati negli studi privati di due
medici del Rizzoli, uno con sede a
Forio e l’altro ad Ischia Porto. I
prezzi? Dai mille ai 1500 euro. Al
Rizzoli ci sono sette ginecologi -
sostiene Di Meglio - Tutti ufficial-
mente sono obiettori, ma abbiamo
avuto le prove che due praticano
l’aborto e un altro indirizza le don-
ne».
«I problemi, oltre a quello eco-
nomico, alle misure igienico-sani-
tarie e alla sicurezza in questo sen-
so - è l’ultima riflessione del di-
rettore - è che un aborto clandesti-
no nega alla donna il supporto psi-
cologico dei consultori e quindi
anche il diritto di riflettere sulla
sua scelta con un aiuto qualifica-
to». Nella vicenda vuole vedere
chiaro anche il presidente del-
l’Ordine dei Medici di Napoli,
Giuseppe Scalera che ha scritto al-
l’assessorato alla Sanità della re-
gione Campania e ai vertici del-
l’Asl Napoli 2 sollecitando l’indi-
viduazione dei medici dell’ospe-
dale Rizzoli di Ischia al centro del
servizio trasmesso dalle “Iene”.

POZZUOLI. IN OCCASIONE DEL IX CONGRESSO NAZIONALE IL SINDACATO AVANZA LE SUE PROPOSTE GIUGLIANO. AIUTA CHI HA DISAGI FISICI

Case nel degrado, il Sunia chiede un osservatorio È attivo “Telefono sociale”

POZZUOLI. Il sindacato Sunia, in occasione del IX congresso naziona-
le, rilancia il problema della casa anche sul territorio flegreo e, dopo
un’analisi delle esigenze del territorio, avanza proposte concrete alle
amministrazioni locali sull’esperienza degli ultimi anni. «Il sindaca-
to – si legge nel documento proposto da Gaetano Palumbo, segretario
dell’organizzazione sindacale - conoscendo la grave e preoccupante
situazione di invivibilità di molti alloggi e nel combattere il degrado
abitativo ed ambientale chiede l’istituzione dell’osservatorio. Uno stru-
mento che può anche essere comprensoriale e che abbia come obiet-
tivo il reperimento delle risorse finanziarie, scegliere le linee pro-
grammatiche, affrontare un’adeguata gestione e gli interventi di ma-
nutenzione ordinaria e straordinaria».
Ma il Sunia propone anche la redazione della “Carta dei Servizi”,
un nuovo regolamento condominiale ed un confronto sistematico con
la Regione, la Provincia, il Governo e l’Unione Europea per recepire
novità ed opportunità del settore casa. Non mancano i riferimenti ai
quartieri dell’area flegrea e a quelli puteolani – il solo patrimonio im-
mobiliare del comune di Pozzuoli conta 4900 alloggi pubblici – e la
situazione del quartiere di Monterusciello.
«È urgente intervenire – spiegano i sindacalisti – per la ben nota ti-
pologia abitativa del mega-quartiere di Monterusciello, realizzato con
la tecnica di fabbricazione pesante e con materiali scadenti».
Ecco le richieste più urgenti: coibentazione dei pannelli esterni ai
fabbricati per l’eliminazione dei problemi legati a fenomeni di con-
densa ed umidità; rifacimento delle guaine delle scale dei palazzi, ri-
facimento dei balconi in alcuni lotti, sostituzione delle condutture (co-
me per il gas) e impianti a norma. Ma il problema dei quartieri peri-
ferici non è solo tecnico.
C’è un’emergenza sociale di cui il Sunia si fa portavoce: «Urgono in-
terventi a sostegno dei giovani e della terza età per alleviare il males-
sere sociale e il degrado morale che attanaglia i quartieri popolari e
promuovere, in alternativa alla strada, iniziativa sportive, ricreative
e socio-culturali per il tempo libero. Pertanto occorre incoraggiare che
vogliono investire».
Oggi a Napoli, si svolgerà il congresso provinciale. I delegati flegrei
sono: Achille Rossi e Gennaro D’Isanto da Quarto, Giuseppe Spinel-
li da Monte di Procida, Ernesto Tafuto, Vincenzo Peluso, Maria Gra-
zia Di Lorenzo, Gaetano Palumbo e Ciro Biondi da Pozzuoli.
GIUGLIANO. È attivo già da qualche giorno il servizio “telefono sociale”
a Giugliano. L’iniziativa fu presentata tempo fa dal presidente dell’as-
sociazione Anass, Roberto Soriente, all’assessore alle politiche sociali
Andrea Morniroli e prevedeva la totale e gratuita disponibilità di alcu-
ni consulenti che, su richiesta di cittadini con comprovati disagi fisici,
necessitassero di documenti di natura anagrafica. A tali cittadini l’A-
nass metteva a disposizione personale che gratuitamente, e, fornito di
delega, avrebbe provveduto a ritirare e consegnare a domicilio i docu-
menti in questione alle persone che ne facevano richiesta. Ebbene, do-
po il protocollo d’intesa a firma dell’assessore al ramo e del presiden-
te dell’associazione attiva nel sociale, il servizio è diventato operativo.
081.330.40.45 è il numero che potrà comporre qualunque cittadino con
difficoltà motorie per ottenere assistenza a domicilio. L’associazione,
con sede in via Palumbo all’interno del parco Onoria a Giugliano, re-
sterà a disposizione per tali servizi ogni giorno dal lunedì al venerdì dal-
le ore 10 alle ore 19,30. Un servizio in più sul quale potranno dunque
contare le fasce deboli della cittadinanza grazie all’interesse che da sem-
pre quest’amministrazione ha ostentato per le categorie particolarmente
svantaggiate.