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L.N.G.S.

Science On Stage 2005

La misura della distanza

Terra-Luna
con il metodo della parallasse
Simona Denaro, Silvia Madini, Riccardo Morandi, Valeria Panza, Andrea Perego, Camillo Vitale Classe 3D, P.N.I. Liceo Scientifico Vittorio Veneto, Milano

Un po di storia
La volta celeste insieme a tutte le sue meravigliose costellazioni e pianeti stata sin dallantichit oggetto di studi e, talvolta, di culto; infatti ci che luomo poteva osservare alzando lo sguardo al cielo ha da sempre suscitato unenorme curiosit. Questo interesse fortemente presente anche in una cultura pi recente, come ci testimoniano dipinti, poesie (ad esempio Alla Luna e Il Canto Notturno di un Pastore Errante dellAsia di Leopardi) e componimenti musicali (dalla Sonata al chiaro di luna di Beethoven, a Blue Moon e Mio nonno un astronauta).

Per primi i Greci... Uno dei problemi pi importanti affrontati dall'astronomia greca fu quello della misura della distanza Terra - Sole. Il primo ad affrontare il problema fu Aristarco di Samo che determin il rapporto tra le distanze Terra-Luna e Terra-Sole

Sole Luna

87

Terra

La figura mostra la posizione di Terra, Luna e Sole quando dalla Terra si vede met della Luna illuminata dal Sole e l'altra met al buio e langolo Terra-Luna-Sole quasi retto. Aristarco di Samo, che visse nel III secolo a.C., valut di 87 l'angolo compreso fra le visuali dirette dalla Terra rispettivamente al Sole e alla Luna. In base a questo valore dedusse che la distanza Terra-Sole era 20 volte maggiore della distanza Terra-Luna.

Il primo modello eliocentrico Aristarco elabor un modello dell'Universo totalmente diverso da quello Tolemaico: afferm che il Sole si trovava al centro dell'Universo e che i pianeti gli giravano attorno con moto circolari. Tuttavia, questa ipotesi rimase isolata nel mondo antico, in quanto soggetta a molte obiezioni a partire dai filosofi, i quali ponevano la Terra immobile al centro dell'Universo.

La distanza Terra-Luna Ipparco, che visse nel II secolo a.C., cerc di determinare, attraverso un metodo basato sullosservazione delle eclissi lunari, la distanza della Terra sia dalla Luna sia dal Sole. Per la Luna ottenne un valore sovrastimato di appena il 7%, mentre per il Sole concluse che la distanza doveva essere pari a 1100 volte il raggio terrestre, mentre in realt 23500 volte e concluse che il globo del Sole doveva essere almeno 5 volte pi grande della Terra, affermazione comunque rivoluzionaria se si tiene conto che al Sole venivano attribuite le dimensioni del Peloponneso.

Donato Creti, Le osservazioni astronomiche, Luna, 1711

Vincent Van Gogh, Notte stellata, 1889

Canto Notturno di un Pastore Errante dell'Asia [di Giacomo Leopardi]


Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, Silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, Contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga Di riandare i sempiterni calli? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli?

Alla Luna [di Giacomo Leopardi]


O graziosa luna, io mi rammento Che, or volge lanno, sovra questo colle Io venia pien dangoscia a rimirarti: e tu pendevi allor su quella selva siccome or fai, che tutta la rischiari. Ma nebuloso e tremulo dal pianto Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci Il tuo volto apparia, che travagliosa Era mia vita: ed , n cangia stile, o mia diletta luna. E pur mi giova la ricordanza, e il noverar letate del mio dolore. Oh come grato occorre nel tempo giovanil, quando ancor lungo la speme e breve ha la memoria il corso, il rimembrar delle passate cose, ancor che triste, e che laffanno duri.

p d S

O'

La parallasse lo spostamento apparente che un oggetto S sembra subire se viene osservato da due punti di vista diversi: O e O. L'angolo di parallasse p non altro che l'angolo che si forma tra le due linee di vista di O e O, ossia langolo di vertice S e lati SO e SO. Sia d la distanza tra OO e S, che dobbiamo misurare.

IL CALCOLO DELLA DISTANZA


Il metodo della parallasse, dati:

l'angolo p sotto il quale si vede sullo sfondo un oggetto la distanza a tra i due punti di vista: base della parallasse

permette di ricavare la distanza d mediante una semplice formula trigonometrica:

d= a / (2 tan (p/2))
con l'angolo misurato in gradi o in radianti. Con questo metodo non si misurano direttamente le distanze ma gli angoli: da questi che possibile risalire, sfruttando l'effetto della proiezione sullo sfondo, al dato fisico della distanza. Nella figura accanto, sulla parete di fondo, O e O vedono limmagine delluomo in due posizioni diverse: langolo p che le congiunge con luomo e langolo di parallasse.

IL METODO DELLA PARALLASSE PER LE DISTANZE ASTRONOMICHE


Il metodo della parallasse la tecnica pi nota tra quelle utilizzate in campo astronomico per le distanze di stelle e pianeti "vicini". Si parla di parallasse annua, quando la distanza tra i due osservatori uguale al semiasse maggiore dell'orbita della Terra attorno al Sole (ovvero l'Unit Astronomica).

Parallasse annua:

Nella nostra esperienza, che si poneva come obiettivo la misurazione della distanza Terra-Luna, abbiamo usato la parallasse con un altro metodo, cio osservando, e fotografando, nello stesso istante la Luna da punti di vista lontani sulla superficie terrestre. In questo caso possibile osservare un angolo di parallasse abbastanza ampio, anche se da punti di vista pi vicini rispetto a quelli della parallasse annua proprio perch la Luna relativamente vicina a noi (questo metodo infatti si pu usare solo per la misurazione di distanze celesti relativamente piccole).

Per poter misurare la distanza Terra Luna con il metodo della parallasse occorre avere una base di parallasse molto grande; per questo ci siamo messi in contatto con scuole di altri paesi europei, a Murcia in Spagna, a Turku in Finlandia, a Manchester in Inghilterra, per fare le stesse misurazioni.

Ci siamo accordati per scattare fotografie in alcune sere e in alcuni istanti uguali per tutti. Come sere in cui scattare le foto abbiamo dovuto scegliere quelle in luce cinerea, ossia quelle in cui si vede solo una falce di Luna, dal momento che se essa fosse piena sarebbe molto luminosa e non ci permetterebbe di vedere bene gli altri astri. C da dire che le nostre osservazioni sono state sempre piuttosto sfortunate a causa del brutto tempo, ma le altre scuole hanno avuto condizioni pi favorevoli. Quindi abbiamo scelto una coppia di foto, una scattata a Murcia e laltra a Turku, il 23 Aprile 2004 alle ore 9.00 TU. Per ogni sera avevamo scelto due riferimenti sullo sfondo, che nel caso delle foto scelte sono il pianeta Marte e la stella Alnath. Con lausilio di questi possiamo valutare lo spostamento s della luna rispetto al corpo celeste sullo sfondo e poi calcolare il rapporto s/dL, dove dL il diametro lunare. Per confrontare le foto, congiungiamo su una delle foto Alnath (A) e Marte (M); tracciamo la parallela ad essa per A nellaltra foto: questa deve passare per il rispettivo M, altrimenti occorre ruotare la foto in modo che le rette che uniscono A e M siano parallele.

Moon

Mars

Moon

Mars

Alnath

Alnath

Turku

Murcia

angolo Alnath-Murcia-Marte = angolo Alnath-Turku-Marte ma l'angolo Luna-Murcia-Marte diverso dall'angolo Luna-Turku-Marte

Inoltre poich le scale delle foto sono diverse, abbiamo dovuto duplicare limmagine presa a Murcia e rimpicciolirla fino a che la distanza AM presa a Murcia non diventata uguale a quella di Turku.

Sovrapponiamo le immagini prese a Turku e a Murcia cos modificate, in modo che si sovrappongano Alnath con Alnath e Marte con Marte. Abbiamo misurato sulle foto sovrapposte lo spostamento della Luna e il suo diametro e abbiamo ottenuto: sL = 1,8 cm dL = 2,4 cm Ci hanno spiegato che la Luna ci appare sotto un angolo di circa 0,5; perci, per calcolare langolo sotto cui vediamo il suo spostamento, ossia la parallasse p, in radianti, abbiamo calcolato: p (radianti) : ( 0,5 / 180 ) = sL : dL p (radianti) = (sL / dL) 0,5 / 180 p = (1,8 / 2,4) 0,5 / 180 = 0,0065 Prima di procedere, conoscendo la distanza tra Turku e Murcia sulla Terra, calcoliamo la lunghezza della corda TM che le unisce. Sulla Terra la distanza tra Turku e Murcia di 2600 km. Calcoliamo langolo = TCM, usando una propriet geometrica relativa ad angoli al centro e archi sottesi: : 2 = TM (sulla Terra) : 40000 km = 22600/40000 = 0,41 rad (pari a 23,2)

Lavorando sul triangolo rettangolo CHT, troviamo: TM = 2 TH = 2 CT sen(/2) = 12750 km 0,20 = 2550 km Ricaviamo anche CH = CT cos(/2) = (12750/2) km 0,98 = 6375 km 0,98 = 6250 km

Ora: TH / HL = tan (p/2). Per angoli molto piccoli, inferiori a 1, come nel nostro caso, possiamo sostituire a tan (p/2) il valore dellangolo p/2 calcolato in radianti, ossia possiamo scrivere: HL = TH / (p/2) rad. Dal momento che la parallasse 0,0065 radianti deduciamo: HL = 2TH / 0,0065 = TM / 0,0065 = 2550 km / 0,0065 = 392300 km Allora: CL = CH + HL = 6250 km + 392300 km = 398550 km Il valore effettivo 398250 km

In realt le cose sono un po pi complicate: la direzione TM non perpendicolare alla direzione Luna-Centro della Terra (LC)

ma ci possiamo accontentare. Il valore che abbiamo trovato con i nostri calcoli non molto lontano da quello effettivo.

Galileo Galilei per primo spieg nel Sidereus Nuncius il fenomeno della luce cinerea

Docenti coinvolti
Dott. Davide Cenadelli, Istituto di Fisica Applicata presso lOsservatorio Astronomico di Brera, Milano Prof.ssa Laura Corazza, docente di Matematica e Fisica, liceo scientifico Vittorio Veneto, Milano Prof. Bruno Manelli, docente di Fisica, liceo scientifico Vittorio Veneto, Milano

Collaborazioni
Prof. Simon Garcia, Murcia, Spagna Prof. Sakari Ekko, Turku, Finlandia Prof. Alan Pickwick, Manchester, Gran Bretagna

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