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Derivate Parziali

Il passaggio dalle funzioni di una variabile a quelle di pi` u variabili comporta sono in alcuni casi la naturale generalizzazione di concetti gi` a trattati nel caso di funzioni di una variabile; nella maggior parte dei casi, infatti, passando da una a pi` u variabili molti concetti subiscono una netta modicazione. Trattiamo il calcolo dierenziale nel caso di funzioni reali di due variabili, potendo estendere senza dicolt` a i concetti trattati per funzioni di n variabili. Denizione. Sia A un aperto di R2 ed f : A R una funzione denita su A.Assegnato un punto (x, y ) A supponendo di tenere ssa una delle due variabili da cui f dipende (ad esempio la y ) e facendo variare laltra, otterremo una funzione di una sola variabile (nel caso considerato la variabile ` e la x); se la funzione cos` denita risulta derivabile, diremo che f (x, y ) ammette derivata parziale rispetto ad x. Tale derivata parziale si indica come segue fx = f f (x + h, y ) f (x, y ) (x, y ) = lim . h0 x h

Ripetendo lo stesso ragionamento facendo variare la y e tenendo ssa la x, analogamente risulta fy = f f (x, y + k ) f (x, y ) (x, y ) = lim . k0 y h

Una denizione simile vale nel caso di tre o pi` u variabili. Sia f : A R, una funzione denita in un aperto A Rn , assegnato un punto x = (x1 , . . . , xn ) A la derivata parziale rispetto alla variabile xi , i {1, ...n}, della funzione f (x) si calcola considerando tutte la altre variabili x1 , ..., xi1 , xi+1 , ..., xn 1

come ssate, in tal modo f sar` a funzione soltanto della variabile ottenuta risulta derivabile, allora reale xi . Se la funzione cos` diremo che f (x) ammette derivata parziale rispetto ad xi , ed essa si indica con uno dei seguenti simboli f , xi Di f, fxi oppure fi .

Denizione. Una funzione f : A R che possiede tutte le derivate parziali in un punto x0 A si dice derivabile in x0 . Denizione. Se f ` e derivabile per ogni x A, allora f ` e derivabile in A. In particolare, si ha che se f ` e derivabile in ogni x A, allora e una funzione denita ogni derivata parziale fxi , i {1, ..., n}, ` in A. e ancora una funzione derivabile in A, allora le sue Se fxi ` derivate parziali sono dette derivate seconde di f e sono indicate con 2f xj xi o fxi xj .

Ne segue che la matrice quadrata n n i cui elementi sono le derivate seconde della funzione fxi xj , con i {1, ..., n} e j {1, ..., n} fx1 x1 fx1 x2 ... fx1 xn fx2 x1 2 f = D2 f = (fxi xj )i,j {1,...,n} = ... ... fxn xn fxn x1 ` e detta matrice hessiana. Le derivate fxi xi sono dette pure, mentre, fxi xj , i = j , sono dette miste. 2

Esempio. Sia data la funzione f (x, y ) = ex allora risulta che f 2 = 2xex y , x f 2 = x2 ex y . y

2y

derivabile in R2 ,

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