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COSA FUNZIONA
Anche se le reticenze in Europa non mancano, qualcosa per funziona. Quali sono i progetti che al momento rendono di pi su Eppela? chiediamo allideatrice Chiara Spinelli: Quelli che richiedono pochi soldi (34.000 euro) e sono radicati nel territorio, che possono quindi contare su una buona cerchia di conoscenti e sul senso di comunit. Qualche esempio? Diversi progetti culturali, ma anche compagnie teatrali che hanno lanciato una raccolta fondi per inaugurare un nuovo spettacolo. Potevano contare gi su una folta lista di conoscenti e hanno raggiunto il budget necessario, poche migliaia di euro. La cosa interessante che anche altre compagnie si sono lasciate stuzzicare e hanno scelto Eppela per avviare progetti simili. Quali invece le prospettive sul futuro? Be, su Kickstarter i progetti che raccolgono maggior denaro sono quelli che presentano uninvenzione e chiedono fondi per avviare una produzione commerciale e acquisire al contempo nuovi acquirenti. Ci accade raramente in Italia, ma questo il modo giusto di agire. Faccio un esempio: in questi sedici mesi sono rimasta scioccata del fatto che nemmeno uno stilista o uno studente di moda abbia proposto la produzione in serie di un prodotto, ipotizziamo una borsa. Il crowdfunding lideale per unidea del genere perch in cambio di una certa donazione lutente pu essere ricompensato con la borsa stessa e si crea cos un mercato. E invece, che cosa accade? Liter tradizionale qui in Italia non prevede lindipendenza: chi studia moda disegna dei bozzetti, porta il portfolio in una grande casa di moda e inizia cos la sua carriera. Nessuno consiglia di provare a diventare autonomi sfruttando la potenzialit di Internet e questo sicuramente un peccato.
M.B.
LE REGOLE DORO
MERITOCRAZIA Meritocrazia: sembra questa la principale legge che regolamenta il crowdfunding in Rete. Pi il progetto stilato con precisione e meticolosit e pi avr possibilit di emergere. Oltre al semplice ottenimento di una cifra in denaro, lo strumento pu servire anche a testare la qualit di unidea e a crearsi un pubblico che, dopo aver investito i propri soldi, possa trasformarsi anche in cliente e promotore. In tal ottica, i principali siti dedicati a questa forma di investimento e numerosi blog forniscono diversi consigli per convincere gli utenti a versare qualche franco e a sposare la causa. I SETTE PASSI Linglese Crowdcube, ad esempio, ha stilato un percorso in sette passi che va dal trovare una storia avvincente (1), a creare un video che rappresenti la propria idea (3), senza dimenticare di coinvolgere il maggior numero di persone possibile (2) e comunicare alla Rete in che modo si vogliono investire i soldi richiesti con chiarezza e precisione (4). Bisogna quindi ricompensare la generosit degli investitori (5) ed essere pronti a promuovere e favorire il passaparola (6), infine, necessario tenere aggiornati coloro che hanno versato del denaro facendo periodicamente il punto sui progressi fatti (7).
zxy Al di l del successo inaudito ottenuto dalla cantante Amanda Palmer, il fenomeno del crowdfunding plasmato per analogia da crowdsourcing, ovvero il processo di sviluppo collettivo di un prodotto offre diverse storie interessanti poich la passione (e non i soldi) ad assumere il ruolo di motore centrale di una macchina miliardaria. Secondo losservatorio Crowdsourcing.org, infatti, questanno verranno s raccolti oltre 2,8 miliardi di dollari in questo modo con una crescita del 91 percento rispetto allanno precedente, ma alla base di tutto ci sono imprese emergenti, idee, talvolta sogni. Benvenuti nel mondo dove i microcrediti finanziano grandi progetti. In tempi di crisi, una manna dal cielo per tanti.
Il caso del Festival della polenta A dare il la c sempre una trovata di carattere sociale, culturale o commerciale che rappresenta il fulcro del proprio business. Gli esempi sono numerosi (vd. box), ma per non essere troppo astratti ipotizziamo che si voglia organizzare un nuovo Festival della polenta piatto simbolo delle nostre regioni in un qualunque comune ticinese. Come prima cosa bisogna iscriversi a un sito come Eppela, e successivamente creare una pagina dedicata al nostro progetto. Qui bisogner mettere fin da subito le cose in chiaro e presentare la manifestazione nel dettaglio, definendo per esempio la durata (tre giorni), il luogo che la andr a ospitare (la piazza di paese) e le attivit da organizzare (degustazioni, concorsi, serate danzanti, ecc.). Poi si dovr stabilire una cifra-traguardo, una somma che ci permetter di finanziare tutto: poniamo 10 mila franchi. A questo punto potremo dirigere le donazioni che gli utenti decideranno di tributarci grazie a diversi parametri. Vi la possibilit di fissare un minimo di dieci franchi, di chiudere loperazione di raccolta fondi a breve (settimana prossima?) o medio termine il limite massimo di 120 giorni. Qualora i fatidici 10 mila non dovessero venire raccolti entro la scadenza prefissata, i soldi torneranno ai singoli investitori e nessuno perder nulla. Unaltra importante decisione da prendere riguarda le ricompense da concedere agli utenti che decideranno di finanziare il progetto. Le possibilit sono essenzialmente due: non dare nulla in cambio dei soldi, facendo cos affidamento sulla genialit e genuinit della propria idea, oppure stilare una lista di doni da recapitare a casa dei finanziatori. Pi alta sar la donazione e pi bello sar il regalo. Dieci fran-
chi potranno essere scambiati con un biglietto omaggio per il Festival, cinquanta varranno una maglietta personalizzata e un cucchiaio di legno da degustazione mentre un migliaio di franchi daranno diritto a incidere il proprio nome sul grande paiolo di rame dove verr cucinata la polenta. E cos via...
Espansione mondiale Il fenomeno del crowdfunding ha portato alla creazione di quasi cinquecento piattaforme attive in tutto il mondo, ma tra le pi famose possiamo sicuramente annoverare le statunitensi Kickstarter e Indiegogo, linglese Crowdcube e lirlandese Fund.it, ma qualcosa si muove anche altrove: sono nati di recente lo spagnolo Verkami, il francese Kiss Kiss Bank Bank ma pure gli italiani Kapipal ed Eppela (leggi intervista a fianco). Sono tutti portali Internet che fungono da vetrine virtuali e danno la possibilit agli utenti iscritti di esporre i propri progetti, convogliando poi il parente o lamico di turno verso la pagina da loro allestita. In cambio, i siti richiedono una percentuale che si aggira sul cinque percento in caso di raggiungimento dellobiettivo sui 10.000 franchi necessari per il nostro Festival della polenta, per esempio, Kickstarter ne richiederebbe 500. Difficolt di importazione Un fenomeno di portata mondiale quindi? Non proprio perch, come dimostra il caso degli e-book, non sempre ci che suscita entusiasmo e ottiene successo oltreoceano fa lo stesso in Europa e nel mondo italofono. Almeno, non in tempi brevi. La principale difficolt riscontrata nella vicina Penisola la diffidenza dimostrata dal-
lutente medio nelleffettuare pagamenti in Rete, anche se di piccola entit, sintomo della mancanza di una cultura digitale che affievolisce la crescita e lo sviluppo del mercato online. In secondo luogo, come rilevato da un articolo dellEspresso pubblicato ad agosto, in Italia bisogna colmare dei vuoti legislativi che tarpano le ali al crowdfunding rendendo ad esempio illegale la formula che prevede lacquisizione di azioni dellazienda finanziata. Un gap ormai superato negli Stati Uniti grazie al Jumpstart our business startups (jobs) act, una serie di provvedimenti che regolamentano e legittimano il crowdfunding. Il documento stato firmato lo scorso 5 aprile da Barack Obama, uno che sui microfinanziamenti ha costruito non una, ma due campagne elettorali.
Farsi pubblicit necessario Infine, questa formula di microfinanziamento sociale richiede la costruzione di una piattaforma il pi ampia possibile che permetta di crearsi un seguito e avviare con la giusta spinta il proprio progetto. Difficile che la propria idea venga notata tra migliaia (su Indiegogo.com ce ne sono al momento seimila) se non convoglieremo i clic con un profilo su Facebook, Twitter e le principali reti sociali. Anche se non investiremo un centesimo in pubblicit, quindi, bisogna comunque fare in modo di allestire una strategia di comunicazione efficace ed efficiente. Non bisogna quindi lasciarsi illudere dalle storie eclatanti alla Amanda Palmer: il crowdfunding pu dare ottimi risultati, ma pu anche portare a una delusione, qualche volta scottante. Almeno come un piatto di polenta appena servito.
Reticenze
I pagamenti online non sono ancora la regola, la gente tende a non fidarsi
TOBY
PEBBLE WATCH
La mascherina controlla-sogni
zxy A chi non piacerebbe controllare i propri sogni? Proprio per rispondere a questo desiderio, una coppia di giovani creativi sta producendo la Remee, una mascherina per dormire dotata di minuscole luci che non sveglia la persona che la indossa, ma le permette di essere consapevole del fatto che sta dormendo e sognando. I due inventori lo chiamano Lucid dreaming e hanno richiesto 30 mila dollari su Kickstarter per realizzare il progetto, ma ne hanno ottenuti oltre 570 mila da quasi 6.600 utenti.