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Il Montenegro espugna il Wembley Stadium

Storico pareggio in casa di un'Inghilterra impotente e deludente


Nel bene o nel male, la partita disputatasi ieri a Wembley e valida per le qualificazioni agli Europei
del 2012 entrerà nella storia del calcio. Il Montenegro, ultimo iscritto alla lista UEFA nel 2007, è
riuscito nell'impresa di pareggiare (e per di più senza la stella Mirko Vucinic!) in casa
dell'Inghilterra, la più antica associazione di calcio al mondo. Ora la squadra di Kranjčar conduce il
gruppo G con dieci punti, a quattro lunghezze dagli inglesi (i quali hanno disputato un match in
meno) e a sette da Svizzera e Bulgaria.
Nessuno avrebbe mai potuto predire uno scenario del genere: il Montenegro non solo ha superato
indenne il test Inghilterra, ma è addirittura riuscito a sfiorare una clamorosa vittoria con un gran
sinistro di Jovanovic all'84' che si è infranto contro l'asta. Una delle poche occasioni in una partita
che per lunghi tratti ha annoiato più che emozionato gli oltre 73.000 spettatori presenti a Londra.
Colpa anche dei moduli adottati dai due allenatori: da una parte lo spigoloso 4-4-2 di Fabio Capello,
dall'altra il contenitivo 4-5-1 di Zlatko Kranjčar che ha così sostituito un attaccante, Mirko Vucinic,
con un centrocampista, Pekovic. Il primo tempo, come detto, non ha regalato molti acuti con da una
parte gli inglesi che pendevano dalle labbra di Gerrard e dall'altra un Montenegro molto concentrato
in difesa e pronto a distendersi in contropiede.
Solo il secondo tempo ha saputo innescare la competitività dei giocatori in campo che hanno
costretto il direttore di gara a sfoderare sei cartellini gialli in meno di un quarto d'ora. Poi
l'Inghilterra ha cercato di colpire, ma un eccezionale Bozovic (imbattuto da quattro gare filate!) si è
dimostrato pronto sui tiri da posizione ravvicinata di Rooney al 59' e al 73'. All'84' Jovanovic ha
sfiorato l'impresa, con ua traiettoria beffarda che ha quasi punito Hart. Ma non bisogna dimenticare
che solo qualche minuto prima, al 77', lo stesso difensore ha vistosamente stoppato in area un
pallone con il braccio.
Ora i tabloid inglesi potranno scatenarsi: colpa dell'arbitro o di Capello? Merito di un Montenegro
attento o demerito di una sterile Inghilterra? Comunque sia, ieri la storia ha fatto ancora una volta
tappa a Wembley. Ma questa volta non per merito della squadra di Sua Maestà.

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