Corriere del Ticino

MARTEDÌ 10 MAGGIO 2011 CULTURA&SPETTACOLI 33

zxy L’INTERVISTA DOMENICA SCORSA

MAX PEZZALI Grandi e piccini

stregati dalle note
La mie canzoni? di Maurice Ravel
zxy I bambini, insieme con i loro paren-

Spero rimangano
ti, si sono lasciati totalmente incantare
dalla grande musica, dai movimenti
espressivi e coinvolgenti dei mimi e dal-
l’animazione di Carla Norghauer. Do-
menica scorsa, presso l’Auditorio Ste-

in chi le ascolta
lio Modo della RSI, si è svolto il dop-
pio appuntamento pomeridiano del-
l’ormai tradizionale spettacolo per le
famiglie, in occasione della festa della
mamma, promosso dal Corriere del Ti-
cino, dalla CORSI e da Migros Percen-

La nuova fase della carriera to Culturale che ha visto come prota-

gonisti l’Orchestra della Svizzera italia-
na, guidata magistralmente da Chri-
dopo vent’anni sulle scene stoph Mathias Müller, e gli allievi del
primo e del quarto anno della Scuola
Teatro Dimitri SUPSI, seguiti da Olivie-
ro Giovannoni, Andrea Herdeg e Ale-
xej Ivanov.
«Ma quanta strada che devo già avere sul contachilometri senza grippare», La musica scelta con arte per «svilup-
cantava Max Pezzali nel 2001 in 1 in +, canzone che dava il titolo al suo ultimo pare la fantasia dei bambini e affasci-
album come leader degli 883 e festeggiava i primi dieci anni di carriera. Oggi, nare gli adulti» è stata la suite Ma Mè-
a due lustri di distanza e nella veste di solista, il cantautore pavese non smet- re l’Oye, di Maurice Ravel. Vale la pe-
te di macinare dischi e successi. Terraferma è stato lanciato nella settimana na ricordare che, a partire dal 1908, il
del Festival di Sanremo insieme al singolo Il mio secondo tempo e gravita da MAX PEZZALI I vecchi brani degli 883? «Sono contento di cantarli, perché così compositore francese iniziò a compor-
ormai undici settimane nella top 25 italiana. Ma il concerto tenutosi al Medio- mi rendo conto della loro attualità». (Foto Maffi) re alcuni semplici brani per Mimie e
lanum Forum di Assago giovedì 5 maggio – terza tappa del suo nuovo tour – ha Jean Godebski, figli di due suoi amici,
permesso ai fan non solo di prendere dimestichezza con i brani più recenti ma non erano ancora nate quando le ho insegnato che, talvolta, non si può pen- da suonare insieme al pianoforte, a
anche di riassaporare le hit degli anni ’90 come Hanno ucciso l’Uomo Ragno, scritte». sare troppo ma bisogna affrontare il pro- quattro mani. A quell’epoca suonare
Nord sud ovest est, Sei un mito, Come mai e La regina del celebrità. Un’ondata Cosa speri di aver dato ai tuoi fan in prio destino un metro alla volta, qua- in famiglia era uno dei passatempi più
di vecchi classici che attraverserà tutta la penisola. In questa intervista Max questi venti anni? lunque esso sia». piacevoli per chi aveva la fortuna di
Pezzali racconta la nuova fase della sua vita dopo la nascita del figlio Hilo alla «Delle canzoni che possano rimanere Non a caso tuo figlio porta un nome di possedere uno strumento musicale.
fine del 2008, la sua visione sulla società contemporanea e le sue aspirazioni e rivivere nella vita degli ascoltatori. Io origini hawaiiane, Hilo... Dal canto suo, Ravel amava racconta-
in qualità di cantautore. penso che un cantante sia solo una per- «Esatto. Devo dire che mi piace molto re fiabe ai due bambini e la composi-
sona che fa dei pezzettini di musica e la cultura delle Hawaii poiché si tratta zione di quei brani fu probabilmente
parole di circa quattro minuti, ma quan- di un popolo che ha conquistato buo- un modo diverso per raccontarle di
zxy Due divanetti, un tavolino basso e dall’invidia e dalla malinconia per do il brano entra nel mondo dell’ascol- na parte del Pacifico in virtù di uno spi- nuovo, mediante elementi musicali
una ciotola piena di caramelle. Questo un’epoca che non c’è più. Lo trovo sba- tatore e vi resta accompagnandolo per rito avventuroso di esplorazione e non estremamente semplici, ma nel con-
in sintesi l’angolo del camerino di Max gliato, non si può considerare una ge- tutta la vita, ecco che è stato raggiunto per motivi commerciali o la necessità tempo estremamente evocativi. Nel
Pezzali, teatro dell’incontro. Il cantau- nerazione inferiore a quella preceden- l’obiettivo finale. Il ruolo del cantauto- di nuove rotte. Trovo che la sua storia 1910 quei brani diventano una picco-
tore si presenta e comincia a fare spa- te perché deve affrontare un mondo di- re assume così un’altra importanza». rappresenti la quintessenza dell’istinto la raccolta che viene intitolata Ma Mè-
zio sul divano, raggruppando in uno zai- verso e sfide del tutto nuove. La chiave Il tuo repertorio è ricco di pezzi che umano, il quale porta al miglioramen- re l’Oye, in onore dei Racconti e storie
no gli attrezzi del mestiere (ormai digi- è sempre quella di credere in se stessi, comunicano «norme sociali» entrate to e alla conquista. È proprio per que- del passato con una morale scritte da
tale) che lo accompagnano sempre: indipendemente da quello che dicono nell’immaginario collettivo: Non ti pas- sto motivo che ho deciso di chiamare Charles Perrault e nel 1911 vengono
computer portatile, tastierina a 25 no- gli altri». sa più, La dura legge del gol e La rego- mio figlio Hilo, lo stesso nome di un trascritti per orchestra, dallo stesso
te, microfono, due tablet, disco rigido e Come in Fai come ti pare, insomma, la dell’amico sono solo alcuni esempi. esploratore hawaiiano». compositore.
modem portatile. Poi si siede e scarta rifiuti un atteggiamento paternalistico Come sono nate queste «regole»? Le tue canzoni sono spesso impregna- Il concerto è stato introdotto dal natu-
una caramella. «Se vuoi, prendine pu- e ti limiti a offrire la tua esperienza... «Sono nate da conversazioni casuali con te da un fatalismo di fondo che coin- rale rumore di frenesia, di curiosità e
re» mi fa. Insomma, più che un’intervi- «Esatto, io sono contrario ai maestri. I gli amici davanti alle quali ho provato volge la società. Hai mai pensato di di impazienza dei bambini che gremi-
sta una chiacchierata informale e ricca cantanti non hanno una maggior cono- a mettere insieme i pezzi e a codificar- non avere figli per evitare che essi ven- vano la sala e che, probabilmente, era-
di spunti. scenza o una migliore capacità analiti- le, sfornando delle “norme” condivisi- gano a contatti con questo tipo di re- no alle loro prime esperienze di spet-
Max, sei arrivato all’altare a bordo di ca di quello che ci circonda, altrimenti bili da tutti. Diciamo che all’interno del altà? tatori. L’esecuzione della Pavane de la
una Harley-Davidson e, nell’era 883, il presidente degli Stati Uniti sarebbe un gruppo sono quello che organizza il di- «La preoccupazione c’è, ma sono an- Belle au bois dormant si è svolta nel
hai dedicato numerose canzoni al cantante! Io mi limito a raccontare, a fa- battito parlamentare facendolo diven- che convinto che solo delle persone po- più assoluto silenzio da parte del pub-
mondo delle moto. Ora, pur cantando re il cantastorie. Dico: “Questa è la mia tare poi un progetto di legge!» (ride). tranno cambiare la situazione. Le cose blico che, attento e partecipe, si è la-
di viaggi, hai abbandonato un po’ le esperienza, poi fai come meglio credi”. Sempre in Fai come ti pare consigli al- non accadono da sole, bisogna investi- sciato affascinare dalla meravigliosa
due ruote. Come mai? Assumere un tono paternalistico non l’ascoltatore di trovarsi una storia da re nel futuro e nei figli». esecuzione.
«Be’, in questo nuovo ruolo di genitore permetterebbe ai giovani di crescere, di imparare in ogni viaggio. Qual è la tua Nel 1997 hai scritto Nessun rimpianto. Poi Carla Norghauer, vestita da Mam-
di un bambino piccolo devo dire che il prendere in mano il comando della pro- storia? Ne è rimasto qualcuno? ma oca, ci ha condotti tutti, grandi e
tempo dedicato alle moto è un po’ di- pria vita. La società italiana è infatti de- «Ero alle Hawaii, dieci anni fa. Noleg- «Da questo punto di vista sono un tipo piccini, nel magico mondo delle fiabe
minuito ma cerco sempre di ritagliar- vastata da questo atteggiamento, con giai una moto e, tornando da un’escur- abbastanza pratico. La sintesi è questa: senza venir meno alla presentazione di
mi il tempo per qualche escursione. 40enni che sono figli più che padri». sione, decisi di prendere una strada po- a settembre sono venti anni che faccio alcuni strumenti musicali e del loro im-
Aspetto che Hilo compia cinque anni, Spesso gli artisti rifuggono dal proprio co battuta. Mi trovai improvvisamente questo mestiere e ancora sono qui, al piego specifico nei vari brani, alla pro-
l’età minima per portarlo in sella con passato e tendono a evitare di ripro- nel cuore di una bufera a scalare un pas- Forum di Assago. Considerando la gen- posta di ascolto a occhi chiusi di Le jar-
me!». porre le canzoni del passato. Ti sei mai so a un’altitudine di 1500 metri, con ac- te che ho visto passare e le storie che din féerique e al piacere di far provare
In Credi, il secondo singolo di Terra- stufato di cantare i successi dell’era qua scaricata a secchiate dal cielo e ho sentito, concludo che sarebbe potu- vari strumenti musicali a qualche bam-
ferma, ti rivolgi ai più giovani dando 883? l’oscurità che invadeva la strada. I 180 ta andare leggerissimamente meglio, bino scelto fra i molti che si volevano
loro consigli per affrontare il futuro. «No, anzi: sono contento di cantare chilometri più formativi della mia vita; ma immensamente peggio. Insomma, prestare all’esperienza. M.PA.
Da dove nasce questo brano? ogni volta i vecchi brani perché così mi sono ritrovato in una condizione nel- preferisco non menarmela coi rimpian-
«Io ho sempre pensato che i più vecchi mi rendo conto della loro attualità, del- la quale l’unica cosa che potevo fare era ti e godermi il momento». LE FOTO SU
critichino le nuove generazioni mossi la loro importanza per persone che andare avanti, senza alternative. Mi ha MATTIA BERTOLDI www.cdt.ch/k41317

L’INTERVISTA zxy CHRISTIAN GILARDI 55 mila spettatori Daniel Humair

«Montagna incantata» tra suoni e visioni
zxy Sabato prossimo, 14 maggio ore
20.30 al Palazzo dei Congressi di Lu-
gano l’Orchestra della Svizzera italia-
na accompagnerà la proiezione del
film-documentario: Im Kampf mit
dem Berg (1921) del regista Arnold
Fanck, musiche di Paul Hindemith.
Dirige Antonello Manacorda. L’even-
to conclude la stagione dei Concerti
dell’Auditorio di Rete Due «La mon-
tagna incantata», con il contribuito
del Club Alpino Svizzera, Sezione Ti-
cino, che festeggia il 125. Ne parliamo
con il responsabile Christian Gilardi,
produttore musica sinfonica RSI,
grande appassionato di montagna.
Come nasce questo film-documen-
tario?
«Siamoagliinizidellacinematografia:
la pellicola fa il suo esordio sulla sce-
na artistica. Anche la natura e soprat-
tuttolemontagnediventanoprotago-
niste: nasce il “Bergfilm”. Per la prima
voltacisispingeconletelecameresul-
lemontagne,sullospettacolareghiac-
ciaiodellaLyskammaquasi4.500me-
tri d’altitudine, sulla catena del Mon-
teRosa.Coraggiosopionierediquesto
genere cinematografico è il regista te-
descoArnoldFanck.Perlacolonnaso-
nora si avvale della collaborazione di
Paul Hindemith, compositore di pri-
mopianodelNovecentomusicale,che
siadeguaadunostilemusicalepiùro-
mantico,piùvicinoaMahleredaMax
Reger,permeglioenfatizzarelesplen-
dide immagini in bianco e nero della
pellicola.Lapartiturahaunruolocen-
trale nel commentare le immagini: il
film è ancora muto».
Quali sono le tappe storiche di rico-
struzione del film?
«La prima versione durava 87 minu-
ti. Lo stesso Fanck la ridusse in un se-
condo momento a 60 minuti. I tagli
influenzarono naturalmente la colon-
na sonora che venne molto probabil-
mente adeguata al nuovo minutag-
gio. Per anni il film-documentario con
la sua musica originale venne dimen-
ticato e dato per disperso. Venne ri-
scoperto solo molto più tardi da uno
specialista dell’audio visualità, il prof.
Dr. Lothar Prox. Esaminando la pel-
licola di Fanck, Prox poté ricostruire i
tagli effettuati dal regista e ricondur-
li alla partitura originale di Hindemith,
che venne nuovamente adattata al
minutaggio. Questa versione venne
registrata alcuni anni fa dall’allora Ra-
diorchestra, sotto la direzione di Gior-
gio Bernasconi».
Quali difficoltà ci sono nel coordina-
re musica ed immagini?
«La partitura è molto precisa con
cambi di minutaggio accurati, che
rendono molto difficoltoso il lavoro
di conduzione dell’orchestra. Questa
deve attenersi al “metronomo” del
film, non può cambiare i tempi, ne
permettersi ritardandi o accelerandi.
Un conto è registrare la colonna so-
nora, un altro è dirigerla dal vivo! Una
bella sfida».
ANNA CIOCCA-ROSSI
all’undicesima edizione
del Far East Film Festival
zxy Oltre 55 mila spettatori hanno preso parte
al Far East Film 2011, rassegna dedicata al ci-
nema dell’Estremo Oriente che si è conclusa
nel fine settimana a Udine.
87 i titoli presentati quest’anno. I voti degli
Audience Awards, arrivati direttamente da-
gli spettatori, hanno assegnato il «Gelso
d’Oro» alla Cina con il melodramma After-
shock del veterano Feng Xiaogang. A riprova
del momento d’oro di Chinawood, poi, anco-
ra Cina sul secondo gradino del podio con il
poetico Under The Hawthorn Tree di Zhang
Yimou, mentre le Filippine (per la prima vol-
ta premiate dal pubblico) si sono portate a
casa la medaglia di bronzo con la bizzarra
commedia Here Comes The Bride.
La giuria degli accreditati Black Dragon e i let-
tori di MYmovies.it hanno invece eletto nu-
mero uno il thriller giapponese Confessions,
favorito per tutta la settimana, mentre i 25.000
dollari in servizi per la post produzione del
Technicolor Asian Award sono andati alla
Thailandia per la teen comedy A Crazy Little
Thing Called Love.
in concerto stasera
a Jazz in Bess
zxy Due appuntamenti musicali si svolgeran-
no questa settimana a Jazz in Bess, sede del-
l’Associazione musicale Jazzy Jams, in via Bes-
so 42a a Lugano Besso. Oggi, martedì, 10 mag-
gio, alle ore 20.30, per la prima volta Jazz in
Bess ospita un concerto di levatura interna-
zionale. Protagonista sarà il quartetto guida-
to dal batterista Daniel Humair, una storica
figura del jazz elvetico. Ginevrino, classe 1938,
Humair calca le scene internazionali dalla fi-
ne degli anni Cinquanta. Ha collaborato con
musicisti come Lee Konitz, Dexter Gordon,
Franco Ambrosetti, solo per citarne alcuni.
Insieme a Humair ci saranno questa sera il
contrabbassista genovese Piero Leveratto, la
trombettista Hilaria Kramer e il chitarrista
Florian Stoffner. La band, che si riunisce per
la prima volta, proporra un repertorio di jazz
moderno che spazia da composizioni firma-
te dalla stessa Kramer e standard di Duke El-
lington. Venerdì 13 maggio, Jazz in Bess ospi-
terà invece la tradizionale Jam Session di Jaz-
zy Jams aperta a tutti i musicisti appassiona-
ti di jazz, blues e improvvisazione.