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Per un mondo più ecologico, ecco Liberalauto

Inaugurato il nuovo sistema di car-pooling sul territorio ticinese

“Lavoro a Caslano dal lunedì al giovedì dalle 08.00 alle 18.30 e al sabato dalle 09.00 alle
17.00. Ho un’auto con tre posti disponibili: qualcun altro fa la mia stessa strada e ha bisogno di un
passaggio?”. Firmato: Simo. È uno dei circa 70 messaggi nati dall’iniziativa della Radio
Televisione della Svizzera Italiana (RTSI) “Liberalauto” (consultabile al sito
http://www.rtsi.ch/liberalauto), un modo simpatico e divertente per limitare le code e
l’inquinamento cittadino risparmiando tempo e denaro, all’insegna del motto: “un piccolo passaggio
per un uomo, un grande passo per l’umanità”.
Il progetto ha origine da un concetto piuttosto semplice: perché affrontare il tragitto casa-
lavoro in solitaria, in un’automobile che può ospitare comodamente almeno altri tre ospiti?
“Liberalauto” prova a ovviare questo problema con un pratico menu sull’apposito sito (per le
istruzioni d’uso, si veda il box soprastante), sul quale i vari internauti possono inserire annunci dove
offrono o cercano compagnia. Spostarsi in quattro con il medesimo veicolo, infatti, significherebbe
limitare le spese di trasporto (il costo della benzina, ad esempio) trascorrendo i minuti di attesa nel
traffico ticinese in buona compagnia, con l’opportunità di fare nuove conoscenze. I non patentati,
inoltre, potrebbero usufruire dell’iniziativa anche negli orari più scomodi, quando i trasporti
pubblici non circolano ancora.
Un’idea che piace a giudicare dalla risposta del pubblico, che nel giro di tre settimane ha già
contribuito con l’introduzione di circa 70 messaggi, da quelli più usuali a quelli più bizzarri. È
possibile contattare Osea per un trasporto quotidiano da Vaglio a Breganzona su un’auto elettrica,
mentre Teoteo può dare quotidianamente uno strappo a tre persone per la tratta Lugano-Cassarate
sino ad Agno. Non manca la partecipazione dei frontalieri, che ben conoscono il problema della
colonna in dogana: AriaPura da Como, ad esempio, offre un passaggio giornaliero dal lunedì al
venerdì sino a Lugano, zona Università. Luju, infine, estende i confini di Liberalauto alla Francia
meridionale: da Gambarogno a Nizza in automobile, partenza oggi, mercoledì 30 aprile e ritorno il
12 maggio. A dimostrazione del fatto che il servizio può essere sfruttato non solo dai pendolari, ma
anche dai vacanzieri che cercano di ridurre le spese di viaggio.
“Liberalauto” si appresta a festeggiare il primo mese di attività venerdì 9 maggio, quando
diversi collaboratori di Rete 3 seguiranno i vari equipaggi misti cercando di trarne consigli, racconti
e aneddoti. Durante la giornata sarà possibile partecipare al concorso “Autoscatto”, dove i
partecipanti dovranno dar prova della propria abilità racchiudendo in un solo fotogramma le
sensazioni e i sentimenti racchiusi in un singolo viaggio. Ma sul sito internet, un’apposita pagina
già raccoglie i commenti di alcuni iscritti, tra i quali vi è quello di Stefano che riassume:
“Complimenti, avete trovato un modo intelligente per ridurre le colonne serali lungo le strade del
cantone. Va tutto a vantaggio dei lavoratori: spese minori e la possibilità di cominciare bene la
giornata con una bella chiacchierata con il/i passeggero/i”. Un ulteriore invito a “liberare l’auto” il
prima possibile.

Box 1
Come funziona: regole e buona educazione
Sul sito http://www.rtsi.ch/liberalauto si accede al portale dell’iniziativa, dove è possibile offrire o
cercare un passaggio. Farlo è facile: basta inserire un annuncio provvisto di nome, indicazioni di
viaggio (con eventuali tappe intermedie), numero di telefono e indirizzo e-mail, in modo da
permettere ai lettori di mettersi in contatto con voi. Nel caso già esista un annuncio che fa al caso
vostro, basterà mettersi in contatto con la data persona in modo da organizzare il primo incontro. Il
servizio è sicuro: nessuno potrà sbirciare le vostre modalità di contatto a meno che voi non lo
vogliate. Per evitare che i viaggiatori abbiano dei problemi, i gestori del sito – che confidano nella
maturità e nella responsabilità dei partecipanti – hanno introdotto un codice di comportamento. Si
tratta di semplice regole legate alla buona educazione, quali ad esempio il divieto di fumare (a meno
che si tratti di un’auto per fumatori), l’obbligo di essere puntuali e il rispetto del codice stradale.
Non bisogna dimenticare, infine, di chiedere al conducente in quale maniera intende dividere i costi
di trasporto, per far sì che “Liberalauto” sia motivo di risparmio per tutti.

Box 2
Le origini di un fenomeno
“Liberalauto” è una delle prime iniziative organizzate in Ticino di “car-pooling”, ovvero la
condivisione della stessa auto con persone più o meno conosciute. Il progetto – votato alla ricerca di
una mobilità più sostenibile – vuole migliorare le condizioni ambientali del cantone, limitando le
emissioni nocive e il numero di auto presenti sulle strade. Le origini di questo fenomeno risalgono
alla Seconda Guerra Mondiale, la quale richiedeva oculatezza e morigeratezza nei consumi. Le
nuove politiche energetiche statunitensi, quindi, esortavano i cittadini americani a condividere con
altri membri della comunità l’automobile per risparmiare benzina. Pochi anni dopo, nel 1962, il
verbo “carpool” entra a far parte del vocabolario inglese; nei primi anni 70, complice la crisi
petrolifera, il fenomeno viene visto come utile fonte di risparmio e torna a essere utilizzato, questa
volta in maniera del tutto spontanea. Oggi la condivisione dell’auto è diffusa un po’ ovunque,
soprattutto grazie al contributo di Internet che ha facilitato la comunicazione tra i vari partecipanti.

Box 3
Le sensazioni dei partecipanti
Nonostante i numerosi messaggi presenti sul sito, sono ancora molti gli utenti che non hanno ancora
avuto la possibilità di dare o ricevere un passaggio grazie a “Liberalauto”. Secondo Maurizio, il
problema è dovuto alla mancanza di informazione: “La campagna promozionale via radio è un
primo passo, ma non basta: bisognerebbe coinvolgere anche i giornali e la televisione. Inoltre penso
che affiggere dei cartelli direttamente sulle strade, magari nei punti di maggior traffico, attirerebbe
l’attenzione di un numero maggiore di persone”. Dello stesso parere Gian Carlo, che mette a
disposizione tre posti per la tratta Mendrisio-Lugano: “Il fenomeno è ancora circostanziato e poco
conosciuto, speriamo che nei prossimi giorni le cose migliorino. Personalmente, ho aderito
all’iniziativa per dare un contributo concreto alla diminuzione del traffico tra Mendrisio e Lugano.
Il tragitto, come molti ticinesi sanno, è sempre congestionato, ma la maggior parte delle auto
trasporta una sola persona. Se la maggior parte dei pendolari aderisse a tale iniziativa, ci
ritroveremmo in poco tempo con la metà delle auto per le strade”.

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