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LEZIONE 4 - L’origine della mia fortuna imprenditoriale

Oggi vorrei parlarti delle leve della ricchezza che appartengono al nuovo mondo
imprenditoriale.

Vorrei trattare alcuni temi profondi di cui la maggior parte degli imprenditori non è
assolutamente consapevole.

Per farlo ti racconterò una storia,

la mia storia.

Nel 2013 ho aperto un blog ed ero un ragazzo timido e sognatore di vent’anni.

Nel 2017 ho fatturato il primo milione e Forbes mi ha nominato tra gli under30 più influenti
del nostro paese.

Sono un genio?

O magari sono nato in una famiglia molto ricca?

Assolutamente no.

Sono figlio di due insegnanti di scuola superiore e i miei risultati scolastici non hanno mai
stupito nessuno.

Ho avuto però un grande vantaggio che devo a Mamma e Papà.

Mia Mamma mi ha insegnato a cercare la verità nei libri,

mio padre a cercarla nei viaggi.

Sia i libri che i viaggi hanno una grande capacità, quella di insegnarti a vedere le cose da
un’altra prospettiva.

Questa singola capacità nel mondo imprenditoriale viene definita VISION ed è una delle
maggiori abilità che l’imprenditore deve possedere.

Come ti ho detto nelle altre lezioni del corso, la capacità dell’imprenditore di generare
successo non dipende dalle risorse di partenza (che spesso sono scarse) ma dalla sua
abilità di applicare la giusta leva alle risorse di cui dispone.

Il punto è che la ricerca di una buona leva parte dalla vision dell’imprenditore. E, come
raccontavo nella scorsa lezione, nel nuovo mondo imprenditoriale ci sono due leve
fondamentali.
Sto parlando dei prodotti senza costo marginale e dei nuovi media.

Lascia che ti spieghi… presto ti sarà tutto chiaro.

Devi sapere che non è mai stata accumulata così tanta ricchezza nelle mani di singoli
individui tanto velocemente come in questo periodo storico.

Pensaci.

Negli ultimi anni nascono nuove Startup che nel giro di 12-14 mesi vengono valutate miliardi
di dollari.

Oppure personaggi come Joe Rogan o PewDiePie aprono un podcast o un canale YouTube
e arrivano a guadagnare decine di milioni l’anno.

Tutto questo senza possedere milioni di capitale di partenza e senza assumere centinaia di
dipendenti.

I nuovi business crescono in maniera molto veloce e non richiedono più le vecchie leve della
forza lavoro e del capitale.

È incredibile, non trovi?

Come ti dicevo, tutto si basa sulla leva dei prodotti senza costo marginale e su quella dei
nuovi media.

Cos’è un prodotto senza costi marginali?

Semplice. È un prodotto che può essere replicato più e più volte senza un costo aggiuntivo.

Pensa a questo esempio…

Ogni volta che Nike produce una nuova scarpa deve sostenere costi, rispettare tempistiche
e gestire nuova complessità organizzativa.

Del resto ogni scarpa ha un costo per essere prodotta, richiede tempo per essere
consegnata ed è la risultante di un processo di creazione che prevede molti passaggi e
molte persone.

Ora invece prendiamo il caso di Spotify.

Ogni volta che Spotify vende un nuovo abbonamento l’account del cliente viene creato
istantaneamente senza che l’azienda debba sostenere alcun costo aggiuntivo degno di nota.
Ogni account Spotify venduto rappresenta un guadagno privo di costi rilevanti.

È pazzesco. Viviamo nell’eldorado dell’imprenditoria.


Alt. Fermiamoci un attimo.

Facciamo ora un tuffo nel passato per renderci conto del momento esatto in cui tutto questo
è diventato possibile.

Devi sapere che i primi prodotti a bassi costi marginali di replica furono quelli legati alla carta
stampata.

Per intenderci mi riferisco ai giornali o alle riviste. Costavano poco e potevano raggiungere
migliaia di persone.

Tutto però è cambiato quando è nata la radio.

La radio non era propriamente un prodotto ma era qualcosa di più.

Si trattava del primo strumento della storia che consentiva di raggiungere milioni di persone
gratuitamente.

Ti rendi conto?

L’epoca dell’iper-connessione era appena cominciata.

L’avvento della televisione ha poi aumentato la carica emotiva e l’impatto della


comunicazione.

C’era un problema però…

Giornali, radio e televisione non erano mezzi egualitari.

Per poter finire sui giornali, in radio o in televisione bisognava essere qualcuno o spendere
montagne di soldi.

È stato l’avvento della rete a rivoltare le regole del gioco e a dare vita alle nuove leve di cui
oggi stiamo parlando.

Vuoi un esempio lampante? I miei video, i miei podcast e il mio blog raggiungono centinaia
di migliaia di persone.

Per avere lo stesso risultato senza internet dovrei riunire un’intera città di medie dimensioni
davanti ad un solo palco.

Oppure dovrei finire in radio o in televisione, ma in quel caso starei sfruttando una leva che
appartiene a qualcun’altro.

Ecco, internet ti permette di avere la tua televisione.


Devi sapere che quando ero ragazzino e sentivo parlare di alcuni politici sentivo dire spesso:

“lui è diventato così potente perché ha dei giri con la televisione”.

Benvenuto nel 2019, dove ognuno di noi può creare e distribuire la propria televisione.

Possiamo lanciare un canale YouTube, possiamo andare live e possiamo raggiungere


migliaia di persone con una manciata d’euro in Facebook Ads.

Oppure possiamo imparare a programmare o assumere uno sviluppatore che ci consenta di


strutturare un software o un automazione che lavori al nostro servizio.

La mia ragazza per esempio ha una scuola online che funziona grazie ad un software che
permette a migliaia di persone abbonate di studiare yoga da casa. A breve lanceremo pure
un’app per smartphone.

Quante insegnanti di Yoga della storia possono dire di avere avuto mille studenti?

Quanti dipendenti dovrebbe avere un centro offline di Yoga per gestire più di mille studenti?

Yoga Academy, la scuola della mia ragazza, fattura mezzo milione l’anno e lei è l’unica
persona assunta all’interno della società.

Pensaci. Niente di tutto questo sarebbe stato possibile qualche anno fa.

E questo è solamente l’inizio!

In questo momento rientri in un 1% di popolazione che ha investito i suoi soldi per


comprendere come funzionerà il mercato del futuro.

Il rendimento che potrai avere su questo singolo corso sarà impressionante se nei prossimi
mesi applicherai ciò che stai per imparare.

Ora, lascia che ti spieghi una cosa.

L’obiettivo di ogni imprenditore è ottenere il massimo output partendo dal minimo input
disponibile.

Per questo il concetto di leva è così fondamentale!

La leva è ciò che rende possibile tutto questo.

Ovviamente più leve utilizzi, maggiore sarà la crescita del tuo input.

La vera magia avviene ad esempio quando metti assieme tutte queste leve.
ESEMPIO:

1 - Trovi alcuni soci o collaboratori estremamente bravi e competenti (leva della forza lavoro)

2 - Cominci a comunicare sul mercato la vostra idea e a scalare la comunicazione (leva dei
nuovi media)

3 - Se il tuo messaggio risuona con il mercato otterrai l’attenzione delle persone e questa
renderà spendibile la vostra idea agli occhi di un investitore (leva del capitale)

Quando possiedi queste tre leve hai ciò che serve per fare un lavoro magistrale.

Sei ufficialmente un imprenditore!

Attenzione però.

Questo non significa che ti occorrano tutte e tre le leve.

Io ad esempio ho investito pesantemente sulla leva dei nuovi media. Potenziando la mia
comunicazione e creando inizialmente dei prodotti senza costo marginale di crescita sono
riuscito a costruire un capitale da reinvestire nei miei progetti imprenditoriali.

Inizialmente infatti, oltre a gestire qualche cliente, ho cominciato a vendere video-corsi


riguardo alle strategie che avevo utilizzato per far crescere il mio blog.

I video-corsi sono ottimi esempi di prodotti senza costi marginali di replica. Infatti che io
venda 100 o 1000 corsi non aumentano i miei costi o l’impegno che mi è richiesto.
Una volta creato il prodotto l’unica cosa che mi resta da fare è continuare a far crescere la
mia comunicazione e vendere il più possibile.

È stato così che ho raccolto il primo capitale. Io e i miei soci abbiamo poi reinvestito quel
capitale per creare nuove aziende e modelli di business diversi da quello della formazione.

Ora lascia che ti dica una cosa…

L’aspetto più straordinario del nuovo mondo imprenditoriale e delle sue nuove leve è che
non devi richiedere il permesso a nessuno.

Nel caso della forza lavoro dipendevi dalle altre persone.

Nel caso del capitale dipendevi dagli investitori.

Nel caso del software e dei nuovi media non dipendi invece da nessuno.
Puoi aprire il tuo canale YouTube, scrivere un blog post, lanciare un podcast, pubblicare un
tweet o imparare a programmare software scalabili. Ognuna di queste azioni è scalabile e
non richiede il permesso di nessuno.

Ti rendi conto?

Il nuovo mondo imprenditoriale è egualitario e offre a tutti le stesse possibilità.

Pensaci.

Ah, e al riguardo dei software…

Sentiamo tanto parlare del mondo dei robot del futuro senza renderci conto che è già
arrivato.

La fuori è pieno di programmi, algoritmi e automazioni che possiamo programmare o


impostare come preferiamo per compiere tonnellate di azioni al nostro posto.

Mentre dormo ci sono persone in viaggio dall’altra parte del mondo che grazie alle
piattaforme di podcast sharing ascoltano la mia voce.

Mentre faccio la doccia ci sono più di 400 persone connesse al mio blog che leggono i miei
contenuti.

Mentre sono ai tropici con la mia ragazza totalizzo più di 20.000 views su YouTube.

Il mio personal brand e la mia immagine professionale cresce 24 ore su 24 anche quando
non lavoro.

Non è questa l’epoca più incredibile della storia dell’imprenditoria?

Se non ne sei ancora convinto nella prossima lezione vorrei raccontarti di come gli
imprenditori di oggi hanno battuto gli imperatori che si sono susseguiti durante la storia
dell’umanità.

Sto forse esagerando?

Scopriamolo nella prossima lezione.

Il suo nome è “Imperatori vs Imprenditori”.

Un abbraccio,

Dario.

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