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LE ALI

DELLA
LIBERTÀ
FINANZIARIA
I concetti fondamentali e molti
esercizi pratici per calcolare il tuo
stato patrimoniale e iniziare il tuo
viaggio verso la libertà finanziaria.

moneysurfers.com
IL TEMPO HA PIÙ VALORE DEI SOLDI.
PUOI AVERE PIÙ SOLDI, MA NON
PUOI AVERE PIÙ TEMPO.

JIM ROHN
Chi siamo 3

Premessa 5

1. Cos'è la libertà finanziaria 8

2. Cosa sono esattamente le rendite passive 10

3. Debito buono e debito cattivo 16

4. Cash Flow e Stato Patrimoniale 18

5. Rendita Capital Gain: qual è la differenza? 24

6. Gli ostacoli sulla strada della libertà finanziaria 27

7. La differenza che fa la differenza 30

8. Il tuo percorso verso la libertà finanziaria 33


La prima Accademia dedicata
alla Formazione Finanziaria Consapevole
Since 2010

Col progetto Moneysurfers intendiamo condividere un nuovo modo di


generare ricchezza, immaginandola come un fiume che, per scorrere bene,
necessita sempre di due sponde: la ricchezza esteriore e quella interiore.

Per questo motivo abbiamo costruito un’accademia (digitale e dal vivo)


unica al mondo, fatta di per-corsi finanziari, iniziazioni, viaggi esperienziali,
ebook, podcast ed eventi fuori dal comune.

La felicità fa i soldi...e non il contrario. Questo è il motto che i due co-


founder Davide ed Enrico hanno diffuso per primi in Italia, e che sempre più
formatori, accademici e influencer ci stanno copiando.

Siamo un gruppo internazionale con l’Headquarter a Chiasso, in Svizzera,


una sede operativa in Italia e un organigramma ampio e in crescita. Il nostro
ufficio di Milano si trova nel cuore pulsante della finanza e del business:
l’iconica piazza Gae Aulenti.

Autori del best seller La felicità fa i soldi (Macro Edizioni)


e Life Design (Sperling & Kupfer)

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di apprendimento di sempre

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Tante video-lezioni che riguardano la gestione patrimoniale, il trading e gli


investimenti, il life design e molto altro.

L'app è disponibile sia su Apple Store che su Google Play.

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Premessa

Il tempo è denaro, cita il detto. Questo era vero fino a 20 anni fa, quando per
la maggior parte delle persone i due fattori erano collegati. Oggi, nel mondo
di abbondanza e di tecnologia in cui viviamo, tempo e denaro non sono
collegati, per fortuna.

Non stiamo parlando di meccanica quantistica, ma di un puro dato di fatto,


alla portata di tutti. Come fanno ad essere i due fattori collegati? Pensaci su.
Soldi e beni materiali non mancano, anzi vengono stampati milioni di euro
ogni giorno, quindi l’abbondanza disponibile è sempre più alta. È altrettanto
vero che il tempo è sempre meno, anzi, ogni secondo che passa ci avvicina
al nostro ultimo respiro.

Se hai mai ascoltato o letto notizie di economia, sai già che:


più c’è offerta di qualche bene, meno questo bene ha valore;
al contrario, il valore di un bene aumenta quando c’è scarsità di quel
bene.

Per questo un quadro di Picasso ha valore inestimabile. È un pezzo unico e


le persone che vorrebbero comprarlo sono tante, quindi il prezzo sale.
Se non ci fosse nessuno disposto a comprarlo, nonostante la sua unicità, non
varrebbe niente, così come accade per tanti artisti sconosciuti.

Ci sono decine di milioni di bottiglie di Coca-Cola e milioni di persone


disposte a comprarla, per questo il prezzo della bevanda è così basso. Per lo
stesso motivo una Ferrari ha un prezzo alto: produzione limitata,
domanda elevata.

Facciamo un esempio: sei a casa, finisce l’acqua in bottiglia e i rubinetti non


funzionano. Quanto saresti disposto a pagare una bottiglietta d’acqua nel
negozio vicino a casa? Se invece tu stessi facendo la traversata nel deserto a
piedi e finissi l’acqua, quanto saresti disposto a pagare la bottiglietta?

Il valore dello stesso prodotto può variare a seconda della situazione e a


seconda delle necessità in quel preciso momento.

A volte, però, non ci accorgiamo che le situazioni cambiano e diamo lo


stesso valore a qualcosa che quel valore non ha più, nel bene o nel male.
Stiamo facendo lo stesso errore col rapporto tra tempo e denaro. Al
contrario del denaro, sempre in aumento, il nostro tempo nel mondo è
scarso e diminuisce.

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Nell’immagine sopra puoi vedere il bilancio della Banca Centrale Europea in termini di
Money Supply (m1) , ovvero la quantità di EURO circolanti, come puoi notare sono aumentati
in maniera costante. I soldi sono potenzialmente infiniti.

Inoltre, sono tante le persone che lo vogliono utilizzare: in primis noi stessi,
poi la famiglia e gli amici, il datore di lavoro, la tv, i giornali. Negli ultimi 20
anni il nostro tempo è aumentato di valore, poiché ci sono molti più oggetti,
abitudini, persone che lo richiedono. Non si parla sempre più di vita
frenetica?

Quante volte dici “non ho tempo” o “se avessi più tempo”? Il problema è
che stiamo dando un valore al nostro tempo che non è aggiornato col
paradigma attuale. Il nostro tempo ha un valore infinito, più dei soldi. Per
questo è necessario trattarlo con cura e sfruttarlo al meglio.

Fino ad ora siamo stati abituati a fare questo: impiegare il nostro tempo
per lavorare, lavorare per guadagnare, guadagnare per permetterci di
avere del tempo libero (vacanze). Prima studiare e poi lavorare per 60 anni,
per poi averne 20 di pensione, quando va bene.

Probabilmente abbiamo impiegato il nostro tempo per fare un lavoro che


non ci piace, con l’unico scopo di guadagnare denaro. Ovvero, abbiamo
scambiato un bene dal valore inestimabile per un bene dal valore limitato.
Un pessimo scambio. Immagina che un amico ti chieda: “Se ti do 5 euro, me
ne dai 10?”. Penseresti: "non sono mica matto".

Ci sono tanti modi per svincolarsi da questa corsa dei criceti. Innanzitutto
dobbiamo recuperare la percezione del valore del nostro tempo.

Ogni volta che scambiamo il nostro tempo con qualcosa, proviamo a


chiederci: “Posso scambiare quest’ora di tempo per fare qualcosa di più
utile, più piacevole? Posso far fare questa cosa a qualcun altro che ha più
bisogno di me o che può farlo meglio? Posso impiegare meno tempo per
fare questa cosa, utilizzando un aiuto o della tecnologia?”.

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Un nostro caro amico che vive in Svizzera impiega circa 2 ore e mezza al
giorno per andare e tornare dal lavoro in macchina. Col trasporto pubblico
impiegherebbe 3 ore e 15.

Senza contare il notevole risparmio in denaro, non è meglio spendere 3 ore e


15 minuti a bordo di un un mezzo pubblico, leggendo un libro, seguendo un
video corso, lavorando o semplicemente riposando, rispetto a passare 2 ore
e mezza al giorno guidando?

Tutto quel tempo trascorso in auto può essere usato meglio? La macchina è
un costo che fa sprecare del tempo. Il mezzo pubblico è un costo che ti
permette di riutilizzare il tempo. Per questo i ricchi utilizzano un autista:
hanno la tranquillità, la velocità e la comodità della macchina, con la
possibilità di riutilizzare il tempo del mezzo pubblico: una mossa vincente.

Non ti stiamo dicendo di procurarti un autista quando non te lo puoi


permettere, o di non avere una macchina. L’obiettivo è farti rianalizzare la
tua situazione e prendere una decisione più consapevole. Anche quando
compri qualcosa, prova a convertire il denaro in tempo.

Quando acquisti un’automobile chiediti se quella macchina vale veramente


un anno, o forse più, del tuo tempo lavorativo, ovvero mediamente 1.775 ore
di lavoro. Sono mille gli esempi di come si possono recuperare ore preziose e
fare leva su di esse per aumentare il nostro patrimonio, in termini monetari,
psicofisici, culturali o sociali.

Non è questione di moralismo e neanche la solita zuppa riscaldata


sull’ottimizzazione del tempo. Calcolare i rischi derivanti da decisioni
economico-finanziarie, rapportandole al tempo piuttosto che ai soldi,
può essere un punto di svolta per comprendere meglio i rischi a cui si va
incontro, come vedremo nei prossimi paragrafi. Non è banale, sono molti a
cadere nella vecchia trappola “tempo-denaro”.

In uno studio condotto dagli svizzeri Bruno Frey e Alois Stutzer della
Università di Zurigo, si è calcolato che occorrerebbe circa il 40% di stipendio
in più per compensare l’infelicità causata da un’ora al giorno di spostamenti
pendolari.

Basterebbe lavorare un’ora in meno per compensare l’ora di pendolarismo?


È corretto lavorare di più per comprarsi più tempo o felicità? Un
controsenso.

Slegare il proprio guadagno dal tempo, questa è la risposta.


Bisogna capire bene l’equazione tempo=denaro per poter prendere le
decisioni migliori riguardo alla nostra vita e alle nostre finanze qualora
questo rapporto sia vivo, come nel lavoro salariale. Allo stesso tempo
possiamo uscire da questo rapporto, svincolare i nostri ingressi finanziari dal
tempo che impegniamo per raggiungerli.

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La lettura di Le ali della libertà finanziaria ti permetterà di arrivare ancora più
formato e consapevole al nostro webinar in diretta il 28 Agosto alle 20:30, così
potrai ottenere il massimo da tutte le nozioni che riceverai.

Buona lettura surfer, e mi raccomando, non mancare.

1 Cos'è la libertà finanziaria?

La libertà finanziaria è strettamente legata a una serie di concetti matematici


e tecnici che giocano un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli
obiettivi finanziari. Di seguito sono riportati alcuni dei concetti chiave e degli
esempi pratici associati alla libertà finanziaria:

Risparmio e accumulo del capitale: il primo passo verso la libertà finanziaria


è il risparmio e l'accumulo del capitale. Questo significa mettere accantonare
una parte del reddito e investirlo in modo intelligente per ottenere un
rendimento.

Ad esempio, si potrebbe risparmiare il 20% del proprio reddito mensile e


investirlo in un portafoglio diversificato di azioni, obbligazioni o fondi comuni
di investimento. Nel tempo, il capitale accumulato crescerà grazie agli
interessi composti e agli utili generati dagli investimenti.

Pianificazione del budget: la pianificazione del budget è essenziale per


gestire le entrate e le spese in modo equilibrato. Questo implica l'analisi dei
flussi di cassa mensili e la suddivisione del reddito disponibile in diverse
categorie di spesa, come alloggio, trasporti, alimentari, debiti, risparmi e
investimenti.

Ad esempio, si potrebbe destinare il 30% del reddito al pagamento delle


spese di alloggio, il 20% alle spese di trasporto e il 10% al risparmio e agli
investimenti.

Interesse composto: l'interesse composto è una forza potente per il crescere


del capitale nel tempo. Rappresenta l'interesse che viene guadagnato sugli
interessi precedentemente accumulati.

Ad esempio, se si investe una somma di denaro con un tasso di interesse


annuo del 5%, l'interesse guadagnato verrà aggiunto al capitale iniziale, e il
successivo interesse sarà calcolato sulla somma totale, compresi gli interessi
accumulati.

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Diversificazione degli investimenti: la diversificazione degli investimenti è
una strategia cruciale per ridurre il rischio e aumentare le opportunità di
rendimento. Consiste nell'investire in una varietà di asset finanziari, come
azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento e immobili, allo scopo di
ridurre l'esposizione a eventi negativi che potrebbero influenzare
negativamente un singolo investimento.

Ad esempio, si potrebbe allocare il capitale in diverse classi di attività, come


azioni di società di diversi settori, obbligazioni di governi o aziende e
investimenti immobiliari.

Rendimento passivo: il rendimento passivo è un concetto chiave per la


libertà finanziaria. Si tratta di guadagnare reddito senza dover dedicare un
tempo significativo o svolgere un lavoro attivo.

Alcuni esempi di rendimento passivo includono gli interessi guadagnati sui


depositi bancari, i dividendi da azioni o i redditi da affitti immobiliari.
L'obiettivo è creare flussi di reddito passivo che coprano le spese di base.

Quando parliamo di libertà finanziaria non possiamo però non citare il


padrino moderno di questo concetto. Un personaggio certamente spigoloso
e non privo di difetti, ma che ha divulgato la finanza personale con concetti
semplici a milioni di persone del mondo.

La storia di Robert Kiyosaki è una delle più emblematiche quando si


parla di libertà finanziaria. Kiyosaki, autore del best-seller "Padre ricco,
padre povero", è conosciuto a livello internazionale per i suoi insegnamenti
sul denaro e gli investimenti.

Kiyosaki è nato nel 1947 a Hilo, Hawaii, da una famiglia di classe media. Suo
padre, che chiamava "padre povero", era un educatore che credeva
fermamente nell'importanza dell'istruzione formale. Al contrario, il "padre
ricco" di Kiyosaki, in realtà un amico molto stretto del padre, era un
imprenditore di successo. Kiyosaki ha trascorso la sua infanzia osservando e
imparando dai due "padri", accumulando lezioni preziose che avrebbero
influenzato il suo approccio alla ricchezza e alla finanza.

Continua la lettura per conoscere l'avventura


imprenditoriale di Robert Kiyosaki.

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Dopo aver servito nel Corpo dei Marines durante la Guerra del Vietnam,
Kiyosaki ha iniziato la sua carriera da imprenditore lanciando una linea di
portafogli di nylon e velcro che, inizialmente, riscosse un notevole successo.

Tuttavia, a causa di una serie di problemi operativi e di marketing, l'azienda


ha finito per fallire. Invece di lasciarsi abbattere dal fallimento, Kiyosaki ha
preso quella esperienza come un'opportunità di apprendimento, un passo
necessario verso la libertà finanziaria. Ha proseguito la sua carriera come
imprenditore e investitore, concentrandosi particolarmente sugli
investimenti immobiliari.

Nel 1997, Kiyosaki ha pubblicato Padre ricco, padre povero. Il libro, basato
sulle sue esperienze personali e le lezioni imparate dai suoi due "padri",
sottolinea l'importanza dell'istruzione finanziaria, degli investimenti,
dell'imprenditoria e della creazione di rendite passive. Il libro è diventato un
bestseller internazionale, trasformando Kiyosaki in un'autorità riconosciuta
nel campo della finanza personale e della libertà finanziaria.

Oggi, Kiyosaki continua a condividere la sua conoscenza attraverso i suoi


libri, i corsi e le conferenze. La sua storia è un esempio di come la
perseveranza, l'istruzione finanziaria e la volontà di imparare dai propri errori
possano portare alla libertà finanziaria.

Cosa sono esattamente


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le rendite passive?

Hai mai investito in Titoli di Stato? Hai un conto in banca che ti fornisce una
rendita sul deposito? Bene, allora stai guadagnando senza lavorare, cioè stai
producendo denaro in maniera slegata dal tempo, anche se poco.

Il miglior modo per far fluire i soldi verso di te è non sforzarti, ma essere
pronto ad accoglierli a mano aperta. Partiamo dall’inizio. È importante, per
raggiungere l'indipendenza finanziaria, saper distinguere tra entrate passive
ed entrate attive, e tutte le sfumature che ci sono in mezzo.

L’entrata attiva è quella prodotta con il lavoro, e si misura in guadagno


orario. Un qualsiasi lavoro, anche molto ben pagato, ha un tetto massimo di
guadagno orario. Se un cameriere è pagato 8 euro l’ora, un top manager ne
può richiedere 500.

Anche se il secondo guadagna certamente di più, è costretto comunque a


lavorare tantissime ore per poter sostenere il suo tenore di vita. In questo
caso, il tenore di vita viene sostenuto dal lavoro, dalle rendite attive.

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Ma spieghiamo bene cosa sono queste rendite passive.

Definizione di Rendita Passiva

La rendita passiva si riferisce a qualsiasi tipo di reddito che non richiede


un'attività lavorativa costante o direttamente proporzionale al reddito stesso.
Si tratta di guadagni che continuano a fluire anche dopo che il lavoro iniziale
è stato completato. In altre parole, l'obiettivo delle rendite passive è quello di
liberare l'individuo dal vincolo diretto tra tempo lavorato e salario percepito,
tipico del classico lavoro dipendente o autonomo.

Tipi di Rendite Passive

Ci sono molti modi per generare rendite passive. Alcuni dei più comuni
includono:

Investimenti finanziari: questi includono azioni, obbligazioni, fondi comuni di


investimento, ETF e altri ancora. Gli investimenti possono generare rendite
passive attraverso i dividendi, gli interessi o la valorizzazione del capitale
investito. Un classico esempio di rendita passiva attraverso gli investimenti
finanziari è l'acquisto di azioni che pagano dividendi.

Ad esempio, se possiedi azioni di una società come Apple o Microsoft, queste


aziende pagano regolarmente dividendi ai loro azionisti. Il tuo guadagno
passivo è rappresentato dai dividendi che ricevi, senza necessità di
partecipare attivamente all'attività della società.

Investimenti immobiliari: comprare una proprietà per poi affittarla può


generare una rendita passiva. Questo metodo richiede un investimento
iniziale significativo, ma può fornire un flusso di reddito stabile nel tempo.
Supponiamo che tu acquisti un appartamento in una zona turistica popolare.

Dopo averlo ristrutturato, lo metti su piattaforme di affitto a breve termine


come Airbnb. Dopo l'investimento iniziale e l'impegno per mettere
l'appartamento in condizioni ideali per l'affitto, l'immobile inizierà a generare
una rendita passiva attraverso i pagamenti degli affitti. Tuttavia, dovrai
dedicare del tempo o assumere qualcuno per gestire le prenotazioni, la
manutenzione e la pulizia dell'appartamento.

Nella pagina seguente, ti illustriamo altre due tipologia di rendita passiva. ma


se vuoi approfondire le rendite finanziarie grazie al trading, te lo
racconteremo gratuitamente al prossimo corso in diretta.

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Creazione di un prodotto digitale o un servizio: questo può includere lo
sviluppo di un'app, la creazione di un corso online, la scrittura di un ebook o la
creazione di un blog o un sito web che genera entrate pubblicitarie.
Immagina di essere un esperto di yoga e decidi di creare un corso online per
insegnare agli altri.

Dopo aver speso tempo e risorse per la creazione del corso, lo metti in vendita
su piattaforme come Udemy o Coursera. Ogni volta che qualcuno acquista il
tuo corso, guadagni denaro - una forma di rendita passiva.

Tuttavia, potrebbe essere necessario aggiornare il corso di tanto in tanto o


rispondere alle domande degli studenti, ma soprattutto servirà avere un
esperto di marketing che creerà e gestirà le campagne pubblicitarie per
attirare clienti.

Network marketing: alcuni sistemi di network marketing o vendita diretta


possono generare una rendita passiva attraverso le commissioni ricavate
dalle vendite dei membri del proprio network. Supponiamo che tu entri in
un'azienda di network marketing che vende prodotti per la cura della pelle.

Oltre a vendere i prodotti, recluti anche altre persone per vendere i prodotti
sotto di te, creando una "rete". Ogni volta che le persone nella tua rete
vendono un prodotto, ricevi una percentuale di quelle vendite. Queste
commissioni possono trasformarsi in una forma di rendita passiva.

Tuttavia, è importante essere consapevoli che il network marketing può


richiedere molto lavoro e non è adatto a tutti. Inoltre spesso la qualità delle
aziende o dei prodotti che utilizzano sistemi di vendita stile network
marketing sono di dubbia qualità. Fai molta attenzione, la tua reputazione
potrebbe risentirne e inficiare qualsiasi sforzo futuro.

Ricorda, queste sono solo alcune delle molte potenziali fonti di reddito
passivo. La chiave per creare una rendita passiva di successo è trovare
un'area che si allinea con i tuoi interessi e competenze, in modo da poter
mettere in atto un investimento iniziale di tempo e risorse che sarà
sostenibile a lungo termine.

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Vantaggi delle rendite passive

Il principale vantaggio della rendita passiva è che può generare reddito con
poco o nessun sforzo continuo da parte dell'investitore dopo l'impegno
iniziale. Questo può liberare tempo per altre attività, come un hobby,
viaggiare, o anche la creazione di ulteriori flussi di rendita passiva.

Inoltre, le rendite passive possono contribuire a diversificare i propri redditi,


riducendo la dipendenza da un singolo flusso di entrate, come un salario.
Questa diversificazione può aiutare a mitigare i rischi finanziari.

Nonostante i vantaggi, è importante notare che la creazione di una fonte di


rendita passiva richiede spesso un investimento iniziale di tempo, denaro e/o
risorse. Inoltre, non tutte le fonti di reddito passivo sono completamente
"passive".

Ad esempio, la proprietà di immobili richiede una manutenzione continua, e


le attività online richiedono una certa quantità di gestione e aggiornamento.
Inoltre, come per ogni attività di investimento, le rendite passive comportano
dei rischi.

E ora sfoglia pagina, perché ti aspetta un esercizio per mettere alla prova la
tua indipendenza finanziaria. Pronti?

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Esercizio. Chi di loro è davvero indipendente finanziariamente?

Marco Rosanna Giulio


Vive a Torino, lavora Vive a Malta, fa la È uno studente di
in un negozio di consulente e ingegneria
abbigliamento. mediamente guadagna informatica che tutti i
Ha una spesa mensile media circa 2.000 euro al mese. Ha weekend lavora al pub e fa
di circa 1.300 euro, compreso spese pari a 3.000 euro al dei lavoretti una tantum
un piccolo mutuo per la casa. mese, comprensivo di come programmatore
Ha uno stipendio medio mutuo per l’acquisizione di informatico, producendo in
mensile, inclusa la una casa adibita a B&B. Le media 600 euro al mese.
tredicesima, di 1.500 euro. Ha rendite passive di Rosanna Giulio vive ancora a casa con i
dei piccoli investimenti, tra sono di 3.500 euro al mese, suoi genitori e ha delle
Titoli di Stato e un garage in grazie a un B&B che ha dato passività di 500 euro al mese
affitto, che gli rendono 350 in gestione e a un’altra casa per pagarsi l’università, le
euro di media al mese. in affitto. uscite e mantenere un sito e-
commerce in cui vende dei
video-corsi, con cui riesce a
ricavare circa 200 euro al
mese in maniera automatica.

Rendite Attive: 1.500 euro Rendite Attive: 2.000 euro Rendite Attive: 600 euro
Rendite Passive: 350 euro Rendite Passive: 3.500 euro Rendite: Passive: 200 euro
Passivi/spese: 1.300 euro Passivi/spese: 3.000 euro Passivi/spese: 500 euro

Chi tra queste persone è indipendente finanziariamente?

Rosanna è l’unica che è che ha una vera indipendenza finanziaria: infatti le sue
rendite passive superano le sue spese. Rosanna potrebbe smettere di lavorare e
vivere solo grazie alle rendite passive, continuando ad accumulare denaro. Ma allora
perché Rosanna lavora? Evidentemente è un lavoro che le piace e che la gratifica,
oppure ha programmato di alzare il suo tenore di vita, quindi cerca di risparmiare
altri soldi per aumentare le sue entrate passive.

CALCOLA IL TUO INDICE DI INDIPENDENZA FINANZIARIA

Questa è la semplice formula per calcolare l’indice di indipendenza finanziaria, un


dato che, di volta in volta, potrà servirti come controllo, paragone e anche obiettivo
da raggiungere:

Rendite Passive / Passivi * 100

Ecco in modo esemplificativo l’indice di indipendenza finanziaria dei 3 personaggi


che abbiamo preso ad esempio qui sopra.

Marco Rosanna Giulio


350/1.300*100 = 27% 3.500/3.000*100 = 117% 200/500*100 = 40%

14
Il risultato della formula può essere raggruppato in 3 diverse tipologie:

Inferiore al 100% Devi aumentare le tue entrate passive. Ovviamente in


questa situazione non puoi smettere di lavorare. Pur avendo un buon lavoro,
questo richiede comunque la tua presenza, quindi non è automatico.

La possibilità di produrre reddito dipende esclusivamente da te, e nel caso in


cui dovessi perdere quel lavoro o fossi impossibilitato a farlo, queste entrate
potrebbero diminuire, se non sparire completamente, laddove un'entrata
automatica, invece, ti permetterebbe di continuare a guadagnare senza la
necessità della tua presenza.

Uguale a 100% Questo significa che le tue entrate automatiche coprono


totalmente le tue uscite. Teoricamente, in questo caso, potresti anche
smettere di lavorare, perché avrai organizzato le tue finanze in modo da dare
vita a una routine in grado di coprire le tue spese, consentendo di mantenere
il tuo tenore di vita attuale senza che tu debba intervenire in prima persona a
produrre denaro: saranno le tue entrate automatiche a farlo per te.

Superiore al 100% Questa è la situazione migliore, quella a cui tendere,


perché non solo le tue entrate automatiche vanno a coprire le tue uscite, ma
stai anche risparmiando.

Significa che, oltre ad avere un certo tenore di vita, che viene mantenuto
dalle tue entrate automatiche senza che tu debba intervenire direttamente,
hai anche il potenziale per continuare ad aumentare le tue entrate passive e
quindi migliorare anche il tuo tenore di vita senza retrocedere.

Nel prossimo capitolo scoprirai come valutare se un debito è buono o cattivo.


Sei curioso o curiosa? Mi raccomando, non perderti il nostro corso in diretta
per altri consigli direttamente da Davide ed Enrico.

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3 Debito buono e debito cattivo

Una differenza importante tra Marco e Rosanna (ricordi? Sono i due


personaggi che abbiamo preso ad esempio per mostrarti il concetto di
rendite attive e passive) è che nonostante tutti e due abbiano un mutuo per
la casa, Rosanna usa quel mutuo per produrre delle rendite passive.

Infatti, dopo aver acquistato una grande casa, vi ha creato un B&B che ha
dato in gestione ad una persona di fiducia, producendo un’entrata passiva
maggiore della passività determinata dal mutuo. Marco, invece, ha un mutuo
che non crea una rendita passiva, ma solo una passività.

Questo esempio ci aiuta a distinguere un buon debito da un cattivo debito.

I buoni debiti sono quei debiti che ci aiutano a produrre altro denaro e
quindi a produrre più abbondanza di quella che il debito ci sottrae.

Un cattivo debito è un debito che produce solo passività, quindi


diminuisce il nostro flusso di cassa in entrata. In tutti e due i casi il
ripianamento del debito potrebbe andare male: questo è ovviamente il
rischio che si corre nell’avere un debito.

Dal punto di vista finanziario investire tanti soldi e avere un grosso mutuo per
una casa di proprietà è una scelta pessima. Non solo si crea un cattivo debito,
ma si mettono tutti i soldi in un paniere (la casa) che, non essendo
diversificato, è in balia completa del mercato immobiliare.

Questo vuol dire che nel caso di una crisi immobiliare (come quella che
stiamo vivendo in Italia da oltre 15 anni) pagheremo un mutuo alto per una
casa che non ha più il valore originale. Il nostro patrimonio quindi crollerà
velocemente.

Ecco la ricetta assicurata per la povertà. Marco, tuttavia, ha compiuto


un’abile mossa affittando il garage che non usa per coprire una parte del
mutuo. Marco potrebbe comprare altri garage in zona e inserirli nella sua pila
delle rendite passive.

Giulio, invece, sfrutta internet per produrre le sue rendite passive. Ha creato
un “info-prodotto” che ha richiesto sicuramente un importante lavoro iniziale,
ma che ora riesce a generare, grazie ad una strategia di vendita
automatizzata (o quasi), delle rendite passive.

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L’unica cosa che Giulio deve fare ora è pagare pochi euro per il marketing e
l’hosting del suo sito e ripagare le rate del computer che ha acquistato per
poter creare un buon info-prodotto. Anche Giulio ha un debito buono:
infatti, il computer gli serve per produrre reddito passivo (con il sito) e reddito
attivo (grazie ai lavori di programmazione).

Sono molte le persone in Italia che fanno non solo debiti per la casa, ma
anche per la macchina. OK, forse siamo un po’ logorroici con queste
automobili, ma se leggerai le righe seguenti avrai un metro di giudizio ancora
più accurato per prendere una decisione consapevole.

Considerando che il pagamento rateale della macchina è sempre legato ad


un debito, finiremo per comprare una macchina che vale 10 pagandola 12.
In più la macchina è una creatrice di altre passività: manutenzione,
benzina, tasse, problemi. Sei sicuro che ti serve un’automobile o potresti farne
a meno?

Federconsumatori, Eurispes e Codacons hanno calcolato che, mediamente,


una vettura nel 2014 costava a una famiglia 4.500 euro all’anno. Parliamo
di una macchina nuova dal valore di 15.000 euro, un costo spalmato su 10
anni (durata media di una macchina in Italia in questo periodo di crisi).

Sei sicuro che tra piedi, bicicletta, mezzi pubblici, car sharing, car pooling, taxi
e affitto macchina tu non vada a spendere molto meno senza rinunciare alla
comodità, ma togliendo stress e magari recuperando anche salute? La
maggior parte delle persone utilizza la macchina per andare e tornare da
lavoro, per fare la spesa, per uscire la sera e per andare in vacanza.

Non siamo tutti rappresentanti che utilizzano la macchina per lavorare e


produrre. Pagare una macchina per produrre nuovi costi non è un buon
investimento. Sarebbe molto differente, invece, se la macchina fosse pagata
grazie alle tue entrate passive.

Alla radice del cattivo debito c’è sempre il concetto di “vivere al di sopra
delle proprie possibilità”, che è in realtà uno dei problemi alla base della crisi
economica perenne che stiamo vivendo tutti quanti. Vivere sopra i propri
standard vuol dire che al primo rialzo dei tassi d’interesse, con un mutuo sulla
casa variabile, ci si ritrova a non poter sostenere più le rate e a dover svendere
la casa all’asta, col rischio di non estinguere neanche il debito.

Sono molte le persone che pensano non possa succedere una cosa del
genere, ma sono sempre di più le persone a cui succede. Solo in Italia nel 2014
sono state quasi 80.000 le case messe all’asta: circa il 20% in più rispetto al
2013 e il 60% in più rispetto al 2011.

E nel 2022? sono state 113.056 (309 al giorno, 13 all'ora) le unità immobiliari
oggetto di asta in Italia. Quindi no, la situazione non è migliorata negli ultimi
anni.

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La "cultura della casa” come bene inalienabile ed essenziale per la famiglia
italiana ha distrutto centinaia di migliaia di famiglie negli ultimi 10 anni.
Purtroppo sono molte le credenze e i pregiudizi che ci impediscono di
calcolare i rischi delle nostre decisioni in campo finanziario, economico e
familiare.

Per questo bisogna aumentare la nostra cultura finanziaria e la nostra


consapevolezza. Distinguere tra buon debito e cattivo debito è necessario
quanto comprendere a pieno tutti i rischi che intercorrono.

Cash flow e Stato patrimoniale


4
nell'ambito della finanza personale

Il cash flow e lo stato patrimoniale sono due concetti fondamentali nella


gestione della finanza personale. Per capirli meglio, immagina di gestire la
tua finanza personale come se fosse un'azienda.

Cash Flow

Il cash flow, o flusso di cassa, è un registro delle entrate e delle uscite di


denaro. Puoi pensare al cash flow come un flusso di acqua: l'acqua che entra
(entrate) e l'acqua che esce (spese). Il tuo flusso di cassa personale ti mostra
quanto denaro stai guadagnando (stipendio e rendite passive) e quanto stai
spendendo (affitto o mutuo, bollette, spese alimentari, intrattenimento).

Supponiamo che tu guadagni 3.000 euro al mese dal tuo lavoro. Le tue spese
mensili totali, tra affitto, bollette, alimentari e divertimento, ammontano a
2.500 euro. Il tuo cash flow mensile sarebbe quindi positivo, con un saldo di
500 euro (3.000 - 2.500).

Un cash flow positivo indica che stai guadagnando più di quanto stai
spendendo, permettendoti di risparmiare, investire o pagare i debiti più
velocemente.

Un cash flow negativo, al contrario, indica che stai spendendo più di


quanto stai guadagnando, il che potrebbe portare a problemi finanziari
futuri se non viene corretto tempestivamente.

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Stato Patrimoniale

Lo stato patrimoniale, noto anche come bilancio, è una panoramica della tua
situazione finanziaria in un dato momento. Mostra i tuoi attivi (cioè ciò che
possiedi) e i tuoi passivi (cioè ciò che devi).

Gli attivi possono includere conti correnti e di risparmio, investimenti,


proprietà immobiliari, e altre proprietà di valore come un'auto. I passivi
includono debiti come mutui, prestiti, debiti con le carte di credito o qualsiasi
altra somma che devi a qualcuno.

Ad esempio, supponiamo che tu abbia 10.000 euro in contanti e investimenti,


e una casa del valore di 200.000 euro. Hai un mutuo di 150.000 euro sulla
casa. In questo caso, il tuo stato patrimoniale sarebbe:

Attivi: 10.000 (contanti e investimenti) + 200.000 (casa) = 210.000 euro


Passivi: 150.000 euro (mutuo)

Il tuo patrimonio netto, attivi meno passivi, sarebbe di 60.000 euro


(210.000 - 150.000).

Il tuo patrimonio netto è una misura della tua ricchezza totale. Se il tuo
patrimonio netto è positivo, significa che possiedi più di quanto devi. Se è
negativo, significa che devi più di quanto possiedi.

Comprendere e monitorare sia il tuo cash flow che il tuo stato patrimoniale ti
può aiutare a gestire meglio le tue finanze e a prendere decisioni più
informate.

Continuando con i nostri esempi:

Gestione del Cash Flow: dopo aver calcolato un saldo mensile positivo di 500
euro nel nostro esempio, puoi prendere decisioni consapevoli su come
utilizzare quel denaro. Potresti decidere di risparmiare o investire quei 500
euro, oppure usarli per rimborsare un debito più velocemente.

Ad esempio, potresti decidere di contribuire con 200 euro al mese a un fondo


pensione, risparmiare 200 euro per un fondo di emergenza e utilizzare i
restanti 100 euro per ridurre il saldo della tua carta di credito.

Gestione dello Stato Patrimoniale: dal nostro esempio di stato patrimoniale,


con un patrimonio netto di 60.000 euro, possiamo vedere che la maggior
parte della tua ricchezza è legata alla tua casa.

Questo potrebbe renderti vulnerabile a una crisi


del mercato immobiliare. Potrebbe essere saggio
diversificare i tuoi investimenti per ridurre questo rischio.

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Ad esempio, potresti prendere parte dei tuoi risparmi mensili e investirli in
un portafoglio diversificato di azioni e obbligazioni. Avere una chiara
comprensione del tuo cash flow e del tuo stato patrimoniale ti può aiutare a
stabilire e raggiungere i tuoi obiettivi finanziari.

Se il tuo obiettivo è la libertà finanziaria, potresti voler concentrarti


sull'aumento del tuo cash flow passivo (ad esempio, attraverso investimenti
che generano dividendi o affitti) e sulla crescita del tuo patrimonio netto (ad
esempio, attraverso l'accumulo di attivi che apprezzano nel tempo).

Infine, è importante notare che la gestione efficace delle tue finanze personali
non si limita a capire il cash flow e lo stato patrimoniale. Richiede anche la
pianificazione per il futuro, la comprensione del rischio e del rendimento
degli investimenti, e la costante educazione finanziaria. Ricorda che la libertà
finanziaria non si ottiene dall'oggi al domani, ma è il risultato di scelte
finanziarie sagge e coerenti nel tempo…che per te partono da adesso.

Compilare un cash flow nella finanza personale è un processo che implica la


registrazione accurata delle entrate e delle spese in un determinato periodo
di tempo.

Ecco come farlo passo dopo passo:

1. Definisci il periodo di tempo: prima di tutto, dovresti decidere il periodo di


tempo per il tuo cash flow. Puoi scegliere di farlo su base mensile, trimestrale
o annuale. Per la gestione quotidiana delle finanze, un cash flow mensile è
solitamente il più utile.

2. Elenco delle entrate: inizia elencando tutte le tue fonti di reddito per quel
periodo di tempo. Ciò include il tuo stipendio netto (dopo le detrazioni fiscali
e contributive), eventuali bonus, rendite passive come affitti o dividendi,
interessi sui risparmi o investimenti e qualsiasi altra fonte di reddito che
potresti avere.

3. Elenco delle spese: poi, elenca tutte le tue spese. Queste potrebbero
includere l'affitto o il mutuo, le bollette domestiche (gas, elettricità, acqua,
internet), il cibo, i trasporti, le spese mediche, l'assicurazione, le spese per
l'istruzione, le spese per l'intrattenimento e qualsiasi altro costo che potresti
avere.

È importante essere il più dettagliato possibile


per avere un quadro accurato del tuo cash flow.
Per facilitare questo conto il nostro consiglio
è di utilizzare solo carte di credito/debito
per tutte le spese, eliminando
l’uso del contante.

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Usa una app come Curve, collega la tua carta preferita e questa traccerà
qualsiasi pagamento e lo metterà nella giusta categoria, come spesa cibo,
cene fuori, shopping, bollette ecc... in questo modo il tracciamento delle
spese sarà facile e semi automatico, risparmierai tantissimo tempo e avrai la
situazione sotto controllo.

Curve è un esempio, ma esistono anche tante banche che offrono le stesse


funzionalità.

4. Calcola il Cash Flow: infine, sottrai le tue spese totali dalle tue entrate
totali. Il risultato è il tuo cash flow per quel periodo. Se il risultato è positivo,
stai guadagnando più di quanto stai spendendo. Se è negativo, stai
spendendo più di quanto stai guadagnando.

Entrate:
Stipendio netto: 3000 euro
Affitto da proprietà in affitto: 500 euro
Interessi da investimenti: 100 euro
Totale Entrate: 3.600 euro

Spese:
Affitto/mutuo: 1000 euro
Bollette: 300 euro
Alimentari: 400 euro
Trasporti: 100 euro
Intrattenimento: 200 euro
Altre spese (assicurazione, spese mediche, ecc.): 300 euro
Totale Spese: 2.300 euro

Cash Flow (Entrate - Spese): 1.300 euro

Monitorare regolarmente il tuo cash flow ti permette di vedere dove va il tuo


denaro e può aiutarti a identificare le aree in cui potresti essere in grado di
risparmiare o dove potresti voler investire di più. Ricorda, il cash flow è un
importante strumento di gestione finanziaria che può aiutarti a mantenere il
controllo delle tue finanze e a pianificare per il futuro. Ora è il momento dello
stato patrimoniale, fondamentale per comprendere la tua solidità finanziaria.

Compilare uno stato patrimoniale nella finanza personale richiede un elenco


accurato dei tuoi attivi e passivi. Ecco come farlo passo dopo passo:

Elenco degli attivi: inizia elencando tutti i tuoi attivi. Gli attivi sono ciò che
possiedi e che ha un valore. Questi possono includere conti correnti e di
risparmio, investimenti (come azioni, obbligazioni, fondi comuni di
investimento), immobili (casa, appartamenti, terreni), auto, oggetti di valore
come gioielli o opere d'arte, e qualsiasi altro bene di valore che possiedi.

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Elenco dei passivi: poi, elenca tutti i tuoi passivi. I passivi rappresentano ciò
che devi. Questi includono debiti come mutui, prestiti auto, prestiti
studenteschi, saldi delle carte di credito, prestiti personali, e qualsiasi altra
somma che devi a qualcuno.

Calcola il patrimonio netto: infine, sottrai i tuoi passivi totali dai tuoi attivi
totali. Il risultato è il tuo patrimonio netto. Se il risultato è positivo, significa
che possiedi più di quanto devi. Se è negativo, significa che devi più di quanto
possiedi.

Ad esempio, potrebbe apparire così:

Attivi:
Conto corrente: 5.000 euro
Conto di risparmio: 10.000 euro
Investimenti: 15.000 euro
Casa: 200.000 euro
Auto: 15.000 euro
Totale Attivi: 245.000 euro

Passivi:
Mutuo: 150.000 euro
Prestito auto: 10.000 euro
Saldo carta di credito: 5.000 euro
Totale Passivi: 165.000 euro

Patrimonio Netto (Attivi - Passivi): 80.000 euro

Lo stato patrimoniale fornisce una panoramica della tua situazione finanziaria


in un dato momento. Ti aiuta a vedere chiaramente quanto vali
finanziariamente.

Monitorare regolarmente il tuo stato patrimoniale ti può aiutare a capire


se stai avanzando verso i tuoi obiettivi finanziari, come ad esempio
l'accumulo di ricchezza o il pagamento dei debiti.

Lo scopo del cash flow e dello stato patrimoniale non è lucidarsi le penne e
far vedere quanto siamo belli…o brutti, ma capire come funziona la
creazione delle rendite passive in maniera dettagliata e sistematica. La
persona normale guadagna, spende e fa debiti, al massimo risparmia
qualcosa e lo lascia dentro il conto in banca.

Mediamente raggiunta una cifra di risparmi psicologica, inizia ad aumentare


sempre di più lo stile di vita, aumentando le spese e non risparmiando più, il
suo conto in banca rimane praticamente fermo.

Volta pagina, e scopri come Giacomo ha deciso di gestire il suo cash flow in
modo saggio e lungimirante.

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Una persona saggia dal punto di vista finanziario decide prima quanto
vuole risparmiare e poi capisce come aumentare le entrate (persino con
un secondo lavoro temporaneo) o come ridurre le spese (persino vendendo la
casa e trasferendosi in periferia in affitto).

Facciamo finta che l’obiettivo di risparmio di Giacomo sia il 20% delle entrate
su uno stipendio di 1500 euro: significa costringersi a risparmiare 300 euro al
mese e vivacchiare con 1.200 euro, facendo la figura del barbone o
dell’asociale quando rinuncerà a tutti gli inviti in pizzeria.

Ma Giacomo non si fa influenzare dal giudizio esterno, perché sa che il suo


piano porterà dei frutti molto più succosi. Infatti, Giacomo inizia ad investire
quei 300 euro tutti mesi e sa che grazie alle strategie che ha imparato, nel
giro di 5 anni, le sue entrate passive mensili saranno superiori ai 500 euro al
mese.

A quel punto, i suoi amici gli chiederanno come fa un cameriere ad avere il


suo stile di vita. Questo è quello che fanno gli amici di Giacomo.

ENTRATE

USCITE

ASSET PASSIVITÀ

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Questo, invece, è quello che fa Giacomo. Crea un patrimonio che sale di
valore e lo fa in due modi precisi.

ENTRATE

USCITE

ASSET PASSIVITÀ

Rendita Vs Capital gain:


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qual è la differenza?

Nell'ambito degli investimenti e della gestione del patrimonio, due concetti


chiave sono la rendita e il capital gain, anche conosciuto come
apprezzamento del capitale. Entrambi sono metodi attraverso i quali un
investimento può generare reddito o valore, ma sono strutturalmente e
concettualmente differenti.

Rendita

La rendita è un flusso di reddito generato da un investimento che non


compromette il capitale iniziale investito. È quello di cui abbiamo parlato e
che ci permette di raggiungere la libertà finanziaria.

Puoi pensare alla rendita come il reddito che ricevi su base regolare da un
investimento senza dover vendere o ridurre l'investimento stesso.

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Un esempio classico di rendita, come abbiamo visto, è il dividendo pagato
da un'azione. Se possiedi azioni di una società che distribuisce dividendi,
riceverai una certa somma di denaro per ogni azione che possiedi.

Questo denaro è un reddito addizionale che ricevi senza dover vendere le tue
azioni. Ma non è l’unica cosa a cui devi prestare attenzione e in realtà, con
molta probabilità, non è la prima cosa che devi ricercare.

Capital Gain

Il capital gain, o apprezzamento del capitale, è il guadagno che si realizza


quando il valore di un investimento aumenta. A differenza della rendita, il
capital gain si realizza solo quando vendi l'investimento. Fino a quando non
vendi, il guadagno è solo "sulla carta" e non è effettivamente realizzato.

Un esempio di capital gain può essere visto nel mercato azionario. Se acquisti
un'azione per 10 euro e il suo prezzo sale a 15 euro, hai un guadagno di
capitale di 5 euro per azione. Ma questo guadagno si realizza solo quando
vendi l'azione.

Lo stesso principio si applica agli immobili. Se acquisti una casa per 200.000
euro e il suo valore sale a 250.000 euro, hai un guadagno di capitale di 50.000
euro. Ma, ancora una volta, questo guadagno si realizza solo quando vendi la
casa.

Quindi, qual è la differenza tra rendita e capital gain? La differenza


fondamentale tra rendita e capital gain riguarda il momento e il modo in cui
si realizzano i guadagni.

La rendita è un flusso di reddito corrente. Ricevi pagamenti regolari


(mensili, trimestrali, annuali) che puoi spendere o reinvestire
immediatamente. La rendita può essere prevedibile se proviene da fonti
stabili come dividendi da società affidabili o affitti da proprietà immobiliari.

Il capital gain, al contrario, è un reddito potenziale. Non vedi il denaro


finché non vendi l'investimento. Inoltre, il capital gain non è garantito. Il
valore dell'investimento potrebbe salire, ma potrebbe anche scendere.

In altre parole, il capital gain è spesso associato a un maggiore rischio e


incertezza. Ogni investitore deve decidere se dare priorità alla rendita o al
capital gain sulla base dei propri obiettivi finanziari, del proprio orizzonte
temporale e della propria tolleranza al rischio.

Ad esempio, se stai cercando un flusso di reddito regolare e stabile per


coprire le tue spese correnti, potresti dare priorità agli investimenti che
generano una rendita, come le azioni di società che pagano dividendi regolari
o gli immobili affittati.

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D'altro canto, se stai cercando di costruire ricchezza nel lungo termine e sei
disposto a tollerare una certa volatilità nei tuoi investimenti, potresti dare
priorità agli investimenti che hanno il potenziale per fornire un elevato capital
gain, come le azioni di società in crescita o gli immobili in aree emergenti.

Ecco un esempio concreto per illustrare la differenza tra rendita e capital


gain. Immagina di avere 100.000 euro da investire.

Opzione 1: investi in azioni di una società che paga un dividendo annuale del
4%. Ogni anno riceverai 4.000 euro di rendita da questo investimento.

Opzione 2: investi in azioni di una società in crescita che non paga dividendi,
ma le cui azioni si apprezzano del 7% all'anno. Dopo un anno, il valore del tuo
investimento è aumentato a 107.000 euro. Hai un capital gain non realizzato
di 7.000 euro, ma non riceverai nessun flusso di reddito finché non venderai
le azioni.

Questa è la differenza fondamentale tra rendita e capital gain. Entrambi


possono essere parte di una strategia di investimento ben bilanciata. La
chiave è capire i tuoi obiettivi finanziari e fare le scelte di investimento che
meglio li supportano.

Ad esempio, Giacomo, il ragazzo che abbiamo incontrato prima, sa che per i


primi 5 anni deve fare degli investimenti ad alto rischio dove il potenziale di
apprezzamento dell'investimento è alto, perché solo in questo modo potrà
aumentare il suo cash flow investendo su rendite passive. L’impatto di questa
differenza è notevole.

Con la rendita i tuoi asset producono cash flow che puoi scegliere come
utilizzare. Con l'apprezzamento i tuoi asset aumentano il valore del tuo
stato patrimoniale, ma non il tuo cash flow.

Spesso le persone più ingenue ci prendono in giro perché non ostentiamo


grandi ricchezze, orologi di lusso e cene in ristoranti stellati. Quelle persone
pensano che per questo motivo non siamo “ricchi”, ma la verità è che
preferiamo impegnare i nostri soldi in investimenti che producono
apprezzamento e non cash flow.

Un dirigente che guadagna 10.000 euro netti al mese, può decidere di


spendere soldi nella benzina della sua Ferrari e ordinando la bottiglia più cara
al ristorante stellato, sperperando 4 mila euro al mese solo per queste cose e
mostrando un alto tenore di vita su Instagram.

Altrimenti, può investire la stessa somma in un ETF e in pochi anni


ottenere una rendita passiva superiore al suo stipendio attuale per andare
in pensione anticipata o semplicemente fare quello che ritiene più opportuno
senza paura di dover rimanere senza soldi e lavoro.

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Se Enrico ogni anno investe tutti i risparmi in 2 -3 startup tecnologiche e in
azioni growth di lungo periodo, non avrà molto cash flow aggiuntivo, ma tra
qualche anno potrebbe liquidare una parte degli investimenti fatti ottenendo
n volte il loro valore iniziale.

La sua esigenza adesso non è quella di generare più cash flow rispetto a
quello che ha. Questo tra l’altro dovrebbe essere saggio per tutti coloro che
sono under 40 e che dovrebbero impegnarsi a costruire un patrimonio
culturale ed economico robusto, per poi decidere in tranquillità come
spendere i 40 anni successivi.

Conto Economico Conto Economico

Entrate Entrate

Uscite Uscite

Bilancio Bilancio

Attivi Passivi L'unico modo Attivi Passivi


per guadagnare
è che l'attività
aumenti di
valore.

Ostacoli sulla strada


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della libertà finanziaria

La libertà finanziaria è un obiettivo ambito da molti, ma purtroppo, non tutti


riescono a raggiungerla. Lungo il cammino verso l'indipendenza economica,
le persone si trovano spesso di fronte a una serie di ostacoli che rendono
difficile il raggiungimento dei propri obiettivi finanziari.

Nel corso di questo capito, esploreremo i principali rischi che possono


ostacolare il percorso verso la libertà finanziaria e come superarli.

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Mancanza di consapevolezza finanziaria: uno dei primi ostacoli che molte
persone devono affrontare è la mancanza di consapevolezza finanziaria.
Spesso, le persone non hanno una conoscenza approfondita dei principi
finanziari di base, come il risparmio, gli investimenti e la gestione del debito.

Questa mancanza di conoscenza può portare a decisioni finanziarie sbagliate


e ostacolare la strada verso la libertà finanziaria. La soluzione a questo
problema è educarsi sulle nozioni di base della gestione finanziaria attraverso
la lettura di libri, l'ascolto di podcast e la partecipazione a corsi di formazione
finanziaria, come ad esempio quelli di Moneysurfers.

Inizia leggendo libri come Padre Ricco Padre Povero di Robert Kiyosaki,
Money: Master the Game di Tony Robbins o The Intelligent Investor di
Benjamin Graham. Partecipa a corsi di formazione finanziaria che possano
guidarti nella creazione di un solido piano di gestione.

Dipendenza dai debiti: l'indebitamento eccessivo è un ostacolo comune


sulla strada della libertà finanziaria. Molte persone si trovano intrappolate in
un ciclo di prestiti, carte di credito e finanziamenti a lungo termine. I
pagamenti degli interessi e le rate mensili possono erodere notevolmente il
reddito disponibile, ostacolando la capacità di risparmiare e investire.

Per superare questo ostacolo, è essenziale adottare una strategia di gestione


del debito, ridurre le spese non necessarie e sviluppare un piano di rimborso
strutturato.

Per liberarsi dalla dipendenza dai debiti, è fondamentale adottare un


approccio di gestione strategica del debito. Inizia facendo un inventario di
tutti i tuoi debiti, inclusi i tassi di interesse e i pagamenti minimi. Poi, sviluppa
un piano di rimborso prioritario.

Concentrati sul pagamento dei debiti ad alto interesse prima di quelli a


basso interesse. Potresti considerare l'opzione di consolidare i debiti per
ottenere un tasso di interesse più basso o negoziare con i creditori per piani
di rimborso più favorevoli. Assicurati di evitare di accumulare ulteriori debiti
durante il processo e cerca di vivere al di sotto delle tue possibilità finanziarie.

Mancanza di disciplina finanziaria: la mancanza di disciplina finanziaria è un


ostacolo significativo che impedisce a molte persone di raggiungere la libertà
finanziaria. L'incapacità di risparmiare, l'eccesso di spese e la mancanza di
pianificazione a lungo termine possono sabotare gli sforzi finanziari.

Per superare questo ostacolo, è fondamentale adottare abitudini finanziarie


sane, come il risparmio regolare, la pianificazione del budget e
l'automatizzazione dei risparmi e degli investimenti. Per sviluppare la
disciplina finanziaria, inizia creando un budget realistico.

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Identifica le tue entrate e le tue spese mensili e assegna una quota di
risparmio regolare. Automatizza i pagamenti delle bollette e dei risparmi per
evitare tentazioni di spesa impulsiva.

Riduci le spese non necessarie e cerca modi per risparmiare denaro, come la
riduzione delle spese di abbonamento, la preparazione dei pasti a casa
anziché mangiare fuori e la ricerca di offerte o sconti. Stabilisci obiettivi
finanziari a breve e lungo termine e tieni traccia dei tuoi progressi
regolarmente.

Paura e mancanza di fiducia: la paura e la mancanza di fiducia sono spesso


ostacoli mentali che impediscono alle persone di prendere rischi finanziari e
di intraprendere opportunità di crescita. La paura di fallire, di perdere i soldi
investiti o di non essere in grado di mantenere uno standard di vita
confortevole può paralizzare l'azione. Superare questi ostacoli richiede un
cambio di mentalità e la costruzione di una solida base di fiducia in sé stessi e
nelle proprie capacità finanziarie.

Per superare la paura e la mancanza di fiducia, è importante fare un lavoro di


sviluppo personale. Coltiva una mentalità di crescita, impara dagli errori
passati e ricorda che il fallimento fa parte del percorso verso il successo
finanziario.

Cerca di acquisire conoscenze e competenze finanziarie per aumentare la tua


sicurezza. Puoi anche cercare il supporto di un coach finanziario o partecipare
a gruppi di formazione finanziaria dove puoi condividere esperienze ed
essere incoraggiato dagli altri.

Mancanza di pianificazione a lungo termine: la mancanza di una


pianificazione a lungo termine è uno dei problemi più grandi, perché ha delle
fondamenta psicologiche. Sicuramente l’incertezza sul domani ci impedisce
di pianificare, la nostra percezione di un futuro insicuro e indipendente dalle
nostre scelte, non può inoltre che amplificare il problema.

Il tutto diventa un cane che si mangia la coda, perché spesso la visione di un


futuro non roseo e che non ci permette di pianificare è derivata da un
presente difficoltoso. La dosa di energia psichica per uscire da questa
empasse è quindi abbastanza importante. Per fortuna esiste qualche
escamotage. Per prima cosa devi prenderti 1 ora di tempo, di relax all’aria
aperta, con carta e penna.

Per sviluppare una pianificazione a lungo termine solida, inizia definendo i


tuoi obiettivi finanziari a lungo termine. Chiediti cosa vuoi raggiungere
finanziariamente e crea un piano d'azione per raggiungere quegli
obiettivi. Per esempio inserisci un obiettivo a 5 anni. Chiarisciti quanto
possono costare e identifica il risparmio che devi creare ogni mese, anzi ogni
settimana per arrivare a quel risultato.

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Magicamente la vacanza da 10.000 euro o l’università privata di tuo figlio
risulteranno raggiungibili risparmiando poche decine di euro a settimana (o
ancora meno), e investendo questi soldi grazie alla magia dell’interesse
composto. Vedere scritto nero su bianco un piano d’azione definito, rende il
futuro immediatamente più realistico e facile da perseguire.

Se vuoi toccare con mano l'efficacia di queste strategie, assicurati di


partecipare al nostro prossimo corso in diretta. Provare per credere.

La differenza
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che fa la differenza

Quando si inizia a navigare nel mare della finanza personale e negli


investimenti si ha spesso fretta. Si vuole spendere poco tempo, perché
effettivamente se ne ha poco, e soprattutto si vuole guadagnare subito tanto.

La voglia è comprensibile, ma bisogna rimodulare le aspettative.


Innanzitutto bisogna capire che la vera differenza la fa lo studio (inizialmente
tanto) e la disciplina nell’applicare con costanza e dedizione quello che si è
imparato.

Le prime strategie ad alto rendimento che si possano imparare e che


richiedono poco tempo di applicazione, sono sicuramente quelle legate ai
cicli finanziari ed economici, come ad esempio la stagionalità delle
materie prime.

Tutta l’economia ha dei cicli più o meno precisi, che ci possono aiutare a
migliorare il nostro tasso di successo negli investimenti. Ma i cicli più facili
sono quelli stagionali che influiscono sull’andamento di prezzo delle materie
prime.

Sono frequenti, sono annuali, sono facilmente prevedibili e offrono degli


ottimi rendimenti.

Stiamo semplificando per farci capire, ma non è certamente qualcosa di


complicato, anche perché adesso, rispetto a 20 anni fa quando abbiamo
conosciuto per la prima volta questa tipologia di strategia, ci sono dei
software che fanno tutti i calcoli al posto nostro, cosa che prima dovevamo
fare a suon di file Excel complicatissimi. E infatti si sbagliava spesso.

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Quando si parla di cicli e di materie prime (o commodities) si parla
solitamente di spread trading (spread significa proprio differenza). Ma
differenza tra cosa? Ora ci arriviamo.

Invece di speculare semplicemente sull'aumento o la diminuzione dei prezzi


di una singola materia prima, gli spread trader prendono una posizione su
due o più contratti correlati di materie prime.

Quando parliamo di contratti ci riferiamo ai contratti futures, delle specie di


“azioni” scambiate sui mercati regolamentati, ma che riflettano il prezzo di
una materia prima, come il cacao o il grano. La strategia implica l'acquisto di
un contratto di una materia prima e la vendita (allo scoperto) di un altro
contratto della stessa materia prima.

Questi contratti possono differire per data di consegna (spread temporali o


"calendar spread"), per luogo di consegna o per grado di qualità della materia
prima.

L'obiettivo dello spread trading è di sfruttare la variazione del


differenziale di prezzo tra i due contratti. Gli spread trader guadagnano
quando lo spread si amplia o si restringe, a seconda della loro posizione.

Ecco un esempio concreto di spread trading nel mercato del petrolio:


supponiamo che un trader preveda che la domanda di petrolio aumenterà
nel prossimo futuro a causa di previsioni di crescita economica.

Il trader può decidere di acquistare un contratto di petrolio per consegna in


sei mesi e vendere un contratto di petrolio per consegna in tre mesi. Questo è
un esempio di spread temporale.

Se la domanda di petrolio aumenta come previsto, il prezzo del contratto a


sei mesi (che il trader ha comprato) dovrebbe aumentare più del prezzo del
contratto a tre mesi (che il trader ha venduto). In altre parole, lo spread tra i
due contratti dovrebbe aumentare. Se ciò accade, il trader realizzerà un
profitto.

Lo spread trading nelle materie prime offre alcuni vantaggi.

Primo, può aiutare a mitigare il rischio. Poiché i profitti


provengono dalle variazioni nello spread piuttosto che
dal movimento assoluto dei prezzi delle materie prime,
lo spread trading può essere meno rischioso
rispetto al trading di materie prime tradizionale.

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Secondo, può offrire opportunità di profitto in un'ampia gamma di condizioni
di mercato, anche quando i prezzi delle materie prime sono relativamente
stabili.

Ma la cosa veramente più interessante è che non bisogna prevedere


niente. Hai capito bene.

Grazie ai nostri software sappiamo esattamente che un determinato


movimento di questi “spread” accade ogni anno 9 anni su 10, ed è
probabilmente già successo nei 50 anni passati. Questo significa arrivare a
profitto 9 volte su 10.

Essenzialmente basta cercare tutti gli spread tra decine di materie prime, con
altrettante decine di scadenze per ogni materia prima, e verificare quali
hanno dei movimenti ricorrenti che accadono 8 anni su 10 in quel mese
specifico, o trimestre specifico.

Si fa tutto con circa 3 ore al mese e i guadagni, anche partendo con un


budget sotto i 10.000 euro, possono essere paragonabili ad un piccolo
stipendio part-time, certamente non tutti mesi, ma a fine anno il cumulo è
quello: qualche anno un po’ di più, qualche anno un po’ di meno.

Certo fare tutto questo richiede uno studio iniziale, un po’ di pratica e
altrettanta pazienza. Ti farà piacere sapere che in Moneysurfers abbiamo
strutturato dei percorsi formativi dove ogni mese ti mostriamo in diretta le
nostre analisi e ti facciamo vedere il momento in cui apriamo e chiudiamo
le operazioni.

A tua volta potrai mostrarci le tue analisi e le tue operazioni e le discuteremo


insieme per capire cosa c’è di giusto e cosa c’è di sbagliato, in base alla
strategia che ti abbiamo insegnato nel corso.

Il primo passo? Non perderti il webinar gratuito a cui ti sei registrato/a per
scoprire tutti i dettagli del nostro metodo di spread trading.

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Il tuo percorso
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verso la libertà finanziaria

Eccoci finalmente arrivati all'ultima fermata di questo viaggio finanziario. Ma


prima di salutarci, voglio lasciarti con alcuni consigli pratici (e un po' ironici)
per iniziare il vostro percorso verso la libertà finanziaria.

Diventa un detective delle spese: spesso spendiamo più di quanto


pensiamo. Diventa un investigatore finanziario e tieni traccia di ogni euro che
spendi. Si, anche quel caffè da 1 euro. Potresti scoprire che il tuo budget
annuale per il caffè potrebbe pagarti una vacanza.

Evita la sindrome del "mi merito questo": dopo una settimana di duro lavoro,
può essere invitante concedersi quel paio di scarpe di design o quel nuovo
gadget di ultima generazione. Ma attenzione, la sindrome del "mi merito
questo" è un tranello! Ricorda, la libertà finanziaria è il regalo che ti meriti di
più.

Fai amicizia con il tuo futuro io: sì, ho detto proprio così. Inizia a pensare al
tuo "io" futuro. Che cosa vorrebbe fare? Viaggiare il mondo? Vivere tranquillo
in una casa sul lago? Ricorda, ogni euro che risparmi ora è un regalo per il tuo
"io" futuro.

Diventa un fan del DIY (do it yourself, fallo da te): non parlo di costruire
mobili o riparare auto (a meno che non ti piaccia). Sto parlando di fare da soli
in termini finanziari. Impara i fondamenti dell'investimento, leggi libri, segui
corsi online come quello in diretta a cui ti sei appena iscritto/a.

La conoscenza è potere, specialmente quando si tratta di denaro. Senza


conoscenza non potrai giudicare e valutare nessuna proposta di investimento
da parte di nessun professionista, ti fiderai alla cieca, ma come sai il mondo
dei soldi è pieno di squali.

Sposa la filosofia del guadagno passivo: ricorda il proverbio che dice "Non
mettere tutte le uova nello stesso paniere"? Lo stesso vale per il tuo reddito.
Cerca modi per generare reddito passivo oltre al tuo stipendio. Così, se un
giorno i tuoi pulcini decideranno di andarsene, avrai ancora qualche uovo di
riserva.

Non aver paura di sbagliare: gli errori sono inevitabili, ma non preoccuparti,
non ti trasformeranno in un mostro finanziario. Al contrario, gli errori sono i
tuoi migliori insegnanti. Quindi, quando sbagli, non farti prendere dal panico.
Analizza l'errore, impara la lezione e vai avanti.

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RICORDA, LA LIBERTÀ FINANZIARIA NON
ARRIVA DA UN GIORNO ALL'ALTRO.

È UN VIAGGIO, NON UNA DESTINAZIONE.

QUINDI, METTITI COMODO, GODITI IL VIAGGIO


E NON DIMENTICARE DI DIVERTIRTI LUNGO LA
STRADA.

BUONA FORTUNA, DETECTIVE DELLE SPESE,


AMICO DEL TUO FUTURO IO, FAN DEL DIY,
AMANTE DEL REDDITO PASSIVO, E, PIÙ
IMPORTANTE DI TUTTI, APPRENDISTA
DELL'ERRORE.

LA TUA AVVENTURA FINANZIARIA STA PER


COMINCIARE.

CI VEDIAMO AL CORSO IN DIRETTA.


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