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Socrate: il primo martire del pensiero occidentale libero

In questa tragedia in tre atti su Socrate, il prof. Pasquale Tucciariello decide di presentare il suo
Socrate. Nellintera opera, infatti, possiamo percepire da parte sua unintensa partecipazione
affettiva a tale personaggio .Lautore esprime la propria notevole cultura filosofica attraverso un
linguaggio fluido che rende la tragedia accessibile al vasto pubblico. Nella narrazione Tucciariello
presenta un Socrate profondamente umanizzato, fatto proprio e interpretato alla luce di un vasto
retroterra culturale in una visione per certi aspetti molto simile a quella platonica. Tucciariello pone
la propria attenzione sulluomo socratico, quello che viene presentato dalla Pizia delloracolo di
Delfi come la conoscenza di se stesso. Oh uomo conosci te stesso e conoscerai luniverso e gli
dei. Il pensiero di questo straordinario personaggio senza tempo c elargito da fonti sapienti,
coloro i quali entrarono in contatto con esso nellantica Grecia e che, sia condividendolo sia
confutandolo, lo apprezzarono per la sua grandezza. Costoro sono Senofonte, Platone, Ippocrate ,
Protagora e Socrate stesso come personaggio vivo, nostro compagno di viaggio nella comprensione
del suo pensiero e della sua importanza. Particolarmente rilevante il dialogo con Protagora che
termina con una scena molto commovente in cui questultimo, smarrite le proprie certezze,
abbraccia Socrate, come a riconoscere e accettare lietamente lestorsione di sicurezza arrecatagli
e lignoto rimasto da colmare con la verit .Socrate concepisce, infatti, il dialogo come laboratorio
di verit servendosi della dolorosa maieutica della contestazione, del dubbio, dellinsicurezza,
molto spesso dell'incoerenza. Tuttavia non significa che il suo messaggio sia negativo. Egli nonsi
ferma, infatti, solo alla demolizione dei falsi ragionamenti; testimonia invece la positivit della
ricerca la quale attesta il valore della ragione e della coerenza, cos come egli stesso ha fatto con
l'esempio della sua vita e della sua morte. Molto toccante la conclusione di questa tragedia, quando
Socrate accusato da Meleto, vede voltarsi le spalle anche di coloro che gli erano stati amici. Socrate
tuttavia rimane fedele ai suoi ideali e alla sua patria Atene e in posizione di figlio delle leggi
decide di non tradirle, preferendo morire rimanendo fedele alle leggi, anzich vivere violandole
(Senofonte).Nella morte del filosofo, tra la disperazione di coloro che lo amavano e seguivano, la
moglie, i fedeli e i giovani seguaci, si coglie tuttavia un barlume di speranza, che estrano ai canoni
della tragedia greca .Socrate si sacrificato per ci in cui credeva, un martire del pensiero libero,
ma la sua eredit non si pu di certo annullare come se niente fosse. Sono stati sciocchi coloro che
lhanno condannato, i giudici corrotti, i sofisti ignoranti, ciechi di fronte alla novit, che credevano
che uccidendo un uomo si potesse uccidere anche il suo pensiero. Come ci insegna anche
lesperienza religiosa cristiana questo non possibile. Il suo messaggio di cercare sempre la
verit ,non fermandosi alle apparenze, vive ancora ai nostri giorni. I suoi insegnamenti
accompagnano chi sente di dover partecipare alla vita attiva e politica per conoscere, discutere e
criticare. La virt esaltata da Socrate , infatti, conoscenza e conduce alla libert e alla felicit. Per
me questo il miglior insegnamento trasmessoci da Socrate che il prof. Tucciariello ha saputo ben
rendere nella sua tragedia in ter atti.

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