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-riassunti2010-2011
EMBRIOLOGIA -riassunti-
GAMETOGENESI
Insieme dei processi di meiosi e differenziazione che trasformano le cellule germinali
primordiali in gameti (cellula germinale matura: spermatozoo - ovocita).
La gametogenesi presenta sostanziali differenze nei due sessi, anche a livello cronologico:
SPERMATOGENESI (maschio)
Inizia nella pubert e continua per tutta la vita.
Un ciclo di spermatogenesi ha una durata di 64 giorni ed un processo che si compone di
varie tappe
1. Mitosi degli spermatogoni
2. Meiosi degli spermatociti
3. Spermiogenesi degli spermatidi.
Durante la pubert aumenta notevolmente la produzione di testosterone a cui si devono:
caratteri sessuali secondari, maturazione dei tubuli seminiferi, inizio spermatogenesi.
Le cellule di Sertoli si differenziano in un sistema di tubuli seminiferi.
Le cellule germinali fino a quel momento quiescenti vanno incontro a proliferazione e
differenziamento a dare gli spermatogoni che si posizionano a ridosso della membrana
basale nellepitelio dei tubuli seminiferi intercalati tra le cellule di Sertoli che li separano
cos dal lume dei tubuli.
1. Per mitosi dagli spermatogoni si originano gli spermatociti primari (cellule che si
avviano alla meiosi) che completeranno la spermatogenesi mentre vengono gradualmente
trasferite dalla parte basale a quella luminare dellepitelio dei tubi seminiferi.
Durante il percorso avviene un processo di meiosi, con cui si ottengono gli spermatidi
(spermatociti definitivi) e un processo di modificazione di questi ultimi, a dare infine gli
spermatozoi, chiamato spermiogenesi.
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EMBRIOLOGIA -riassunti-
EMBRIOLOGIA -riassunti-
FECONDAZIONE
Gli spermatozoi vitali incontrano il cumulo nellampolla della tuba e incominciano a
penetrare per raggiungere lovocita. Il contatto di uno spermatozoo con i recettori della
zona pellucida induce il rilascio degli enzimi dellacrosoma che permettono allo
spermatozoo di entrare e fondere il proprio plasmalemma con quello dellovocita grazie a
ponti microtubulari.
La penetrazione comporta due eventi:
1. La zona pellucida diviene impenetrabile ad altri spermatozoi
2. Lovocita si riattiva completando la meiosi II producendo il terzo globulo polare e
lovocita definitivo.
Ora presente ununica cellula che ospita al suo interno i due protonuclei, femminile e
maschile, i quali si fondono dando vita allo zigote con corredo cromosomico diploide.
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PRIMA SETTIMANA
Nelle prime 24 ore dalla fecondazione incomincia il processo di segmentazione
embrionale che porta a varie divisioni cellulari dello zigote senza per accrescimento, per
cui allinterno della zona pellucida il volume dellembrione non aumenta nonostante si
producano varie cellule (blastomeri).
Al terzo giorno i blastomeri sono diventati 8 e questi iniziano un processo di compattazione
che porta alladesione di alcune cellule alla periferia e la segregazione di altre al centro.
Questa compartizione determiner il futuro differenziamento della massa cellulare interna
(embrioblasto) nellembrione vero e proprio e della massa cellulare esterna (trofoblasto)
nella placenta e annessi.
Al quarto giorno i blastomeri sono circa 32 e determinano nellembrione laspetto di
morula. Questa incomincia ad assorbire liquidi che si vanno a raccogliere nella parte
interna grazie a giunzioni occludenti che si formano tra le cellule del trofoblasto,
determinando col crescere della pressione idrostatica la formazione di una grande cavit
(blastocele) che costringe lembrioblasto ad aderire al trofoblasto, organizzatosi a formare
un epitelio monostartificato, su un lato che prende il nome di polo embrionale mentre
quellopposto viene a chiamarsi polo abembrionale.
Al quinto giorno la zona pellucida viene lisa e la blastocisti pu cos prendere contato con
lendometrio che pronto a recepire lembrione grazie allazione del progesterone.
Limpianto della blastocisti nellutero determina:
1. Aumento della vascolarizzazione e sviluppo delle ghiandole endometriali
2. Lo stroma endometriale diventa la decidua, differenziatesi grazie al progesterone, che
si ispessisce e secerne fattori di crescita e metaboliti (reazione deciduale)
3. Il trofoblasto incomincia a produrre la gonadotropina corionica umana (hCG) che fa
in modo che il corpo luteo resti in funzione fino alla 12 settimana quando degenerer
per lasciare la produzione di progesterone alla sola placenta.
Impianti della blastocisti in posizione anomale determinano gravidanze ectropiche che
possono essere rischiose per la madre provocando la rottura dei vasi sviluppatesi nella
zona non adatta a contenere le dimensioni in accrescimento dellembrione. (gravidanze
ectropiche sono riconoscibili per dolori e emorragie).
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GEMELLI:
Provenienti da:
Due ovociti -> gemelli eterozigoti
Separazione allo stadio di due blastomeri -> gemelli bicoriali - biamniotici
Separazione al passaggio dalla morula alla blastocisti -> gemelli monocoriali - biamniotici
Formazione di due linee primitive-> gemelli monocoriali -monoamniotici (spesso siamesi)
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SECONDA SETTIMANA
EVOLUZIONE TROFOBLASTO:
Il contatto con lendometrio induce la proliferazione del trofoblasto del polo embrionale con
modalit di sincizio (sinciziotrofoblasto). Questo comincia a farsi strada nellendometrio
in modo che la blastocisti si ritrova a penetrare nella mucosa uterina, attraverso la
secrezione di proteasi della matrice, fino ad affondarvici completamente.
Contemporaneamente il trofoblasto che ricopriva la cavit del blastocele si differenzia
anchesso a dare il citotrofoblasto.
EVOLUZIONE EMBRIOBLASTO:
Lembrioblasto si differenzia in una struttura chiamata disco germinale bilaminare in
quanto composto di due foglietti: uno interno rivolto verso il blastocele (ipoblasto) e uno
pi esterno (epiblasto)
CAVITA AMNIOTICA:
Si forma tra le cellule dellepiblasto per assorbimento di acqua: le cellule dellepiblasto che
si trovano schiacciate tra il citotrofoblasto e la nuova cavit (amnios) andranno a formare
la membrana amniotica. -la cavit amniotica subir un progressivo aumento delle
dimensioni fino a avvolgere completamente lembrione all8 settimana.SACCO VITELLINO E CAVITA CORIALE:
Le cellule dellipoblasto si espandono a ricoprire il citotrofoblasto ,che delimitava il
blastocele, a formare la membrana di Heuser (epitelio pavimentoso semplice
<endoderma). Tra questa e il citotrofoblasto viene secreto un ampio strato di magma
reticolato. Il blastocele prende ora il nome di sacco vitellino primario.
Le cellule ai lati dellepiblasto incominciano a espandersi andando a delimitare il magma
reticolato; una parte aderente alla membrana di Heuser (mesoderma extraembrionale
somatopleurico) e unaltra a contatto con il citotrofoblasto (mesoderma extraembrionale
splancnopleurico). Queste cellulle formando il mesoderma extraembrionale.
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Il magma reticolato viene quindi sostituito da liquido che va a disegnare una nuova cavit
(cavit coriale o celoma extraembrionale) in espansione. Questa ingrandendosi
circonda il sacco vitellino primario che si strozza a livello equatoriale, sospingendone una
parte, che andr a scomparire (vescicole esocelomiche), verso il polo abembrionale,
mentre la parte aderente al disco embrionale andr a costituire il sacco vitellino
definitivo.
Il sacco vitellino scompare dopo la nascita ma pu lasciare una struttura anomala nel
canale digerente chiamata diverticolo di Meckel
La cavit coriale ha intanto circondato quasi completamente il complesso formato dal
disco embrionale, al quale si attaccano ventralmente il sacco vitellino e dorsalmente
lamnios, che risulta sospeso nella cavit grazie al peduncolo embrionale formato da
mesoderma extraembr.
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TERZA SETTIMANA
GASTRULAZIONE:
Sulla superficie amniotica del disco embrionale si viene a formare un solco primitivo
mediano che lo percorre fino a met della sua lunghezza; il termina con una fossetta
primitiva circondata da tessuto eminente, nodo primitivo.
Questa struttura detta linea primitiva e si sviluppa su quello che sar poi lasse di
simmetria dellindividuo: da ora in poi le strutture che si formeranno terranno conto di
questa simmetria.
Le cellule dellepiblasto cominciano a migrare nel tessuto sottostante del disco, attraverso
la fessura della linea primitiva, provocando modifiche che portano alla formazione del
disco embrionale trilaminare.
I tre foglietti che compongono questo disco sono tutti di derivazione epiblastica:
Endoderma < sostituzione dellipoblasto.
Mesoderma < interposizione di cellule dellepiblasto tra questultimo e lendoderma.
Ectoderma < loriginario epiblasto.
Col procedere della gastrulazione la linea primitiva si ritira verso la sua porzione caudale
dove lascia una massa di mesoderma che prende il nome di eminenza caudale (in
posizione oppostopolare alla piastra precordale); questa, cavitandosi, former la parte pi
caudale del tubo neurale e i somiti sacrali e coccigei.
MEMBRANE BUCCOFARINGEA E CLOACALE:
Queste membrane derivano da depressioni dellectoderma, una craniale e una caudale,
che prende contatto con lendoderma isolando cos le due piccole porzioni terminali di
mesoderma da quella centrale.
queste due membrane (a struttura bilaminare) si lacereranno pi avanti per dare origine
rispettivamente allapertura orale (4 settimana) e a quelle anale e genitale (7 settimana).
EVOLUZIONE MESODERMA:
Le cellule andate a costituire il mesoderma, a seconda del sito di migrazione si
condensano a creare varie strutturre:
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MESENCHIMA
Il mesenchima spesso considerato come connettivo embrionale in quanto un tessuto
con unampia componente extracellulare; in realt la matrice mesenchimale non prodotta
dalle cellule del mesenchima, ma rappresenta il prodotto di metabolismi, secrezioni,
filtrazioni di varie cellule e perci non pu essere considerato un connettivo.
Il mesenchima va piuttosto considerato come precursore di tutti i tipi di connettivo.
Esso si forma, mano a mano che lembrione si sviluppa, tra i tre foglietti, come cuscinetti
che in qualche modo li separano e li assistono nella differenziazione.
Il mesenchima rappresenta di fatto una tappa intermedia nella differenziazione di vari
tessuti (non solo connettivi) a partire da tutti e tre foglietti embrionali. Dire infatti che il
mesenchima deriva solo dal mesoderma, non del tutto vero: in realt il mesoderma che
si forma nelle tappe dello sviluppo facciale di origine neuroepiteliale, mentre il
mesenchima che d origine allo strato connettivale della mucosa intestinale di
derivazione endoteliale.
Questi due sono per casi particoalri; in realt quasi tutto il mesenchima di origine
mesodermica e ne rappresenta, come gi detto, una tappa differenziativa da cui otteniamo
ad esempio: la rete dei vasi sanguigni, i reni definitivi, lo scheletro assile e quello degli arti,
la muscolatura liscia e miocardica.
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QUARTA SETTIMANA
NEURULAZIONE:
(18-22 giorno) il processo che prevede la formazione del tubo neurale dalla piastra
neurale in seguito a induzione della notocorda: sulla superficie di questa si formano due
estroflessioni (pieghe neurali) separate da un solco sulla linea mediana (doccia neurale).
Le pieghe, usando la doccia da cerniera, incominciano a piegarsi per incontrarsi: alla
fusione di queste il tubo neurale cos createsi sprofonder sotto lectoderma (la parte che
non si era precedentemente differenziata in piastra neurale) che ora prender il nome di
ectoderma di rivestimento.
Il tubo neurale provveder a chiudere i due neuropori anteriore e posteriore per la fine
della quarta settimana (rispettivamente 24 e 26 giorno).
CRESTA NEURALE:
La cresta neurale una popolazione di cellule proveniente dalle pieghe neurali.
Al momento della chiusura del tubo neurale tali cellule si allontanano migrando in varie
sedi del corpo, dando origine a vari tipi di cellule di differenti tessuti:
Vari gangli e cellule gliari del SNP
Pia madre e aracnoide + endonevrio, perinevrio ed epinevrio
Midullosurrene
Cellule C della tiroide
Melanoblasti
Odontoblasti
Mesenchima cranio-facciale
Derma della faccia e del collo
Cartilagini degli archi faringei
Setto del cono truncus
SOMITI:
Circa 40 coppie (la prima parte dei somitomeri non si differenzia in somiti ma d origine a
parte dei muscoli striati della faccia e del collo) divise in:
Occipitali: 4
Cervicali:8
Toracici: 12
Lombari: 5
Sacrali: 5
Coccigei: 6
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Alla chiusura del tubo neurale, alla fine della 4 settimana, inizia il differenziamento delle
cellule di questultimo in senso cranio caudale dal rombo encefalo.
Le cellule neuroepiteliali che circondano il canale incominciano a moltiplicarsi andando a
formare lo strato germinativo. Da questo si genera una prima ondata proliferativa di
neuroblasti che migrando portano alla formazione di un secondo strato concentrico al
primo chiamato mantello.
Il mantello quindi contiene i corpi dei futuri neuroni e andr a costituire la sostanza grigia.
I neuroni del mantello incominciano a emettere i propri prolungamenti che si diramano alla
periferia, formando un terzo strato concentrico (strato marginale) che andr a costituire la
sostanza bianca.
Una seconda ondata proliferativa attraversa lo starto germinativo che questa volta produce
glioblasti (precursori di astrociti e oligodendrociti) che andranno ad associarsi ai vari
segmenti dei neuroni.
Infine la terza ondata proliferativa dello starto germinale genera cellule ependimali che
rimangono in sede a delimitare il canale neurale.
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2. SVILUPPO DELLENCEFALO
Gi durante la 4 settimana, attraverso dei restringimenti delle pieghe neurali, sono
distinguibili le tre vescicole primarie: (da craniale a caudale)
1. Prosencefalo
2. Mesencefalo
3. Rombencefalo
Alla 5 settimana si assiste ad unulteriore
suddivisione delle due vescicole terminali a dare in
definitiva le cinque vescicole encefaliche
secondarie: (da craniale a caudale)
1. Telencefalo
2. Diencefalo
3. Mesencefalo
4. Metencefalo
5. Mielencefalo
Sempre in questo periodo si assiste a una brusca flessione del tubo neurale in tre punti:
Flessura mesencefalica (concavit ventrale)
Flessura nucale o occipitale (concavit ventrale)
Flessura pontina (concavit dorsale)
TELENCEFALO:
A partire dal secondo mese, dal
telencefalo si sviluppano gli emisferi
cerebrali e le strutture che li uniscono tra
loro: allinizio appaiono sotto forma di due
palloncini simmetrici che iniziano a
ingrandirsi e piegarsi ventralmente,
mentre, aumentando di volume, si vanno
ad accollare alle pareti del diencefalo.
Il tetto e le pareti laterali di ciascun
emisfero daranno origine alla corteccia
cerebrale che, inizialmente liscia, subir un
processo progressivo di ripiegamento a dare le tipiche
circonvoluzioni.
Allinterno di ciascun emisfero presente un diverticolo
delloriginario canale neurale: ne risulta una struttura a
tre ventricoli, due laterali comunicanti col terzo
ventricolo (impari e mediano nel diencefalo) attraverso
i due forami di Monro.
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DIENCEFALO:
Dalle lamine alari del diencefalo si sviluppano talamo, ipotalamo e epitalamo.
La lamina del tetto dellepitalamo si evagina a formare lepifisi.
Dal pavimento del diencefalo si evagina invece un diverticolo (infundibulo) che si
sospinge ventralmente per incontrarsi con un altro diverticolo (tasca di Rathke)
proveniente dalla volta dellectoderma sottostante. La tasca di Rathke perde quindi il
contatto con la volta e si accolla allinfundibolo differenziandosi poi a dare ladenoipofisi,
mentre linfundibolo, che rimane attaccato come processo del pavimento del terzo
ventricolo, si differenzier in neuroipofisi.
MESENCEFALO:
Struttura di collegamento. La parete del mesencefalo si ispessisce in maniera vistosa,
comprimendo il lume del canale neurale che diventa lo stretto canale di Silvio, il quale
metter in comunicazione il terzo ventricolo con il quarto.
Il mesencefalo contiene alcuni nuclei di nervi cranici, centri visivi e uditivi.
METENCEFALO:
D origine a due ispessimenti:
Ponte: ventralmente. una struttura di collegamento tra il midollo spinale, il cervelletto e
il cervello.
Cervelletto: dorsalmente. il centro di controllo dellequilibrio e della postura. Prende
origine dalle lamine alari che si fondono incontrandosi sulla linea mediana. La porzione
centrale chiamata verme, mentre lateralmente si sviluppano gli emisferi cerebellari:
tutte queste strutture vanno poi incontro a un complicato processo di ripiegamento.
MIELENCEFALO:
D origine con un ispessimento ventrale al midollo allungato, struttura che ha il compito
di controllare molti processi tra cui i riflessi, funzioni respiratorie e caridache. Ospita
anche la maggior parte dei nuclei dei nervi cranici.
A livello del metencefalo e del mielencefalo il canale neurale d origine a un quarto
ventricolo che osservato dorsalmente ha forma di losanga.
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A partire dalla 4 settimana i margini laterali, craniale e caudale del disco trilaminare
incominciano a ripiegarsi sotto la spinta delle strutture assiali in via di formazione.
La parte posta cranialmente alla membrana buccofaringea si ripiega a ferro di cavallo e si
accosta alla porzione ventrale (superficie endodermica) del disco trilaminare, costituendo
larea cardiogenica.
La porzione di mesoderma situata tra laria cardiogenica e il margine craniale del disco,
nel ripiegamento si va a interporre tra la regione cardiogenica e il colletto marginale del
sacco vitellino, andando a costituire il setto trasverso che separer la cavit pericardica
dalla cavit peritoneale tranne che per dei fori dorsali (canali pericardio-peritoneali)
chiusi successivamente dalle membrane pleuro-peritoneali.
Il setto trasverso contribuisce alla genesi del diaframma dando origine al centro tendineo.
Lanello muscolare invece deriva dai miotomi del mesoderma parassiale; infine i pilastri
destri e sinistri sono di origine mesenchimale (di derivazione endodermica).
La cavit pericardica primitiva per, durante la 5 settimana, viene delimitata in tre porzioni
da le pliche pleuropericardiche di somatopleura (splanco e somato) che partendo dai
margini laterali della faccia interna del tronco proseguono medialmente sul piano frontale
per fondersi a met strada insieme alla splancnopleura rivestente lintestino anteriore: si
formano cos, ventralmente, la cavit pericardica definitiva e, dorsalmente, le due cavit
pleuriche definite dalle pleure (formate dal foglietto viscerale e quello parietale) e dal
pericardio (a tre foglietti: sierosa pericardica, pleura mediastinica e sacco fibroso
pericardico).
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PERITONEO:
una sierosa mesoteliare formata da un foglietto viscerale, derivante dalla
splancnopleura, e un foglietto parietale derivante dalla somatopleura, separate
essenzialmente da liquido peritoneale.
I visceri che si trovavano quindi rivestiti dalla splancnopleura andranno a costituire gli
organi intraperitoneali (ovvero che si affacciano sul peritoneo o vi sono appesi).
Altri visceri che nascono totalmente al di fuori della splancnopleura o vi si vanno a trovare
appoggiandosi alla parete addominale, in seguito a modificazioni sono detti
retroperitoneali.
Oltre ai reni e alla vescica, sono retroperitoneali il duodeno, il colon ascendente e il colon
discendente e il pancreas.
MISURE:
Lembrione misura 5mm il primo mese e 2cm il secondo. Al terzo le strutture interne sono
quasi tutte gi formate e pu incominciare laccrescimento.
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Ripiegamento definitivo: dorsalmente, atri dx e sx. Ventralmente: bulbo a sx, ventricolo a sx (separati dal
setto bulbo ventricolare). In alto e ventralmente il cono truncus.
Sezione sagittale (si osserva da destra). dopo la rimozione del bulbo: cavit a sinistra -> atrio.
cavit a destra-> ventricolo. Parte ristretta-> solco atrio ventricolare.
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CIRCOLAZIONE FETALE
La circolazione prenatale raggiunge la sua configurazione definitiva alla fine del secondo
mese e rimane inalterata fino alla nascita, quando subisce drastiche modificazioni.
Questa circolazione detta cardio-placentare in quanto lossigenazione del sangue
avviene tramite gli scambi placentari, mentre i polmoni rimangono inattivi fino alla nascita.
In ragione di ci il sangue dovr bypassare il circolo polmonare avvalendosi di alcune vie
preferenziali, gli shunts, i quali diventano sedi di mescolamento tra sangue ossigenato
proveniente dalla placenta e sangue deossigenato proveniente dalla circolazione
sistemica.
Gli shunts, che si vanno a chiudere dopo la nascita, sono:
1) forame ovale (sede intacardiaca): consente la comunicazione tra gli atrii
2) dotto venoso di Aranzio (sede venosa): mette incomunicazione la vena ombelicale con
la vena cava inferiore
3) dotto arterioso di Botallo (sede arteriosa): mette in comunicazione l'arteria polmonare
con laorta discendente.
Il percorso compiuto dal sangue ossigenato inizia dalla placenta per percorrere la vena
ombelicale. Qui non entra nella circolazione portale inquanto il fegato nel feto non ha
bisogno di processare il sangue perch gi stato fatto dalla madre. Il sangue passa
allora attraverso il dotto venoso ed entra nella vena cava inferiore per confluire poi
nell'atrio destro (Il sangue della vena cava inferiore proviene dal circolo sistemico inferiore,
dal circolo portale e dalla vena ombelicale).
Allinterno dellatrio destro vengono a trovarsi due flussi di sangue:
Uno, costituito da sangue ricco di CO2, proveniente dal seno coronarico e dalla vena
cava superiore che prende la via del ventricolo destro per essere spinto nellarteria
polmonare;
Laltro, misto ma piuttosto ricco di O2, proveniente dalla vena cava inferiore. Questo
flusso, per impedire che si mischi con laltro e diventi cos a bassa percentuale di
ossigeno, al momento di entrare nellatrio destro, viene convogliato grazie alla valvola di
Eustachio direttamente verso il forame ovale, dal quale raggiunge l'atrio sinistro per
passare nel ventricolo sinistro ed essere poi pompato nellaorta.
Dallaorta il sangue ossigenato si
distribuisce attraverso le varie diramazioni:
parte prende la via delle coronarie, parte
continua nellarco aortico per entrare
prima nel tronco brachio-cefalico, dal
quale passa nella succlavia destra e nella
carotide comune destra, e poi nella
carotide comune sinistra e nella succlavia
sinistra. (ogni carotide si biforca in un
ramo esterno che irrora la faccia e un
ramo interno che porta allencefalo. Ogni
succlavia si biforca per portare da una
parte il sangue allarto superiore e
dallaltra, tramite le arterie vertebrali, al midollo spinale e al tronco encefalico).
A questo punto il sangue entra nellaorta discendente per raggiungere il restante circolo
periferico.
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La restante quota di sangue meno satura di O2 viene pompata dal ventricolo destro
nellarteria polmonare; a causa dei polmoni collassati del feto, si crea una forte resistenza
dei vasi sanguigni polmonari che spingono il sangue a entrare nel dotto di Botallo, cos da
rimmettersi in aorta discendente ( in questo modo il sangue deossigenato non raggiunge il
cervello, che ha bisogno invece di sangue ossigenato) e pervenire quindi al circolo
periferico.
Laorta nel suo tratto terminale si dirama delle arterie iliache esterne e interne, da queste
ultime nel feto si dipartono le arterie ombelicali, che risalendo il cordone attorcigliate alle
vene ombelicali, raggiungono la placenta per riossigenare il sangue e ricominciare il ciclo.
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EMBRIOLOGIA -riassunti-
EMBRIOLOGIA -riassunti-
(6 settimana) unerniazione nel funicolo ombelicale con una rotazione di 90. Alla 10
settimana lernia rientra nella cavit addominale ruotando ancora di 180. La rotazione
complessiva di 270 in senso antiorario (rispetto allosservatore) determina poi la
conformazione spaziale dellintestino tenue e della prima parte del crasso, di cui il cieco, il
colon ascendente e il colon discendente diventano retroperitoneali.
(Sono quindi retroperitoneali: cieco, colon ascendente-discendente, pancreas e duodeno.)
Con il rientro dellernia il dotto vitellino si atrofizza; a volte rimane il diverticolo di Meckel a
indicare questo passaggio.
INTESTINO POSTERIORE E CLOACA:
Colon trasverso (seconda parte)
Colon discendente
Colon sigmoideo
Retto
Lultima parte dellintestino posteriore che va dalla parte prossimale dello sbocco
dellallantoide alla membrana cloacale prende il nome di cloaca.
La cloaca va incontro a un processo di sepimentazione su un piano frontale
prossimalmente allallantoide ad opera del setto urorettale, generando, ventralmente, il
seno urogenitale e, dorsalmente, lintestino retto.
Il margine distale del setto urorettale divide, in una zona che prende il nome di pireneo,
anche la membrana cloacale in membrana urogenitale e membrana anale.
Il canale ano-rettale deriva nei suoi 2/3 prossimali dallintestino posteriore, mentre il 3
distale origina da uninvaginazione ectodermica (proctodeo).
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EMBRIOLOGIA -riassunti-
La maggior parte della faccia e del collo si forma da particolari strutture chiamati archi
faringei. Queste strutture simmetriche si compongono di un asse mesodermico circondato
esternamente da ectoderma e internamente da endoderma: sono costituiti da
estroflessioni (internamente prendono il nome di tasche) alternate a introflessioni (solchi).
Gli archi faringei sono teoricamente sei, ma nelluomo il 5 non si forma quasi mai.
Allinterno di ogni arco sono presenti:
Elemento scheletrico ad ossificazione endocondriale (derivante dalla cresta neurale)
Elemento muscolare (derivante dai primi somitomeri)
Nervo cranico (insinuatosi dal SNC)
Arco arterioso (aortico)
Gli elementi scheletrici del collo e della faccia sono cos derivati:
-I arco faringeo: processo mascellare e processo mandibolare, incudine e martello
-II arco faringeo: ioide e staffa
-III arco faringeo: ioide
-IV/VI arco faringeo: cartilagini laringee
Gli elementi muscolari del collo e della faccia sono cos derivati:
-I arco faringeo: muscoli masticatori
-II arco faringeo: muscoli mimici
-III arco faringeo: muscolo stilofaringeo
-IV/VI arco faringeo: muscoli della fonazione e della deglutizione.
IL COLLO
Il collo inizialmente formato da una cavit (faringe primitiva) a forma di imbuto circondata
dagli archi faringei.
Le ghiandole del collo derivano, secondo lo schema di gemme epiteliali e papille
mesenchimali, dalle tasche faringee che si popolano di linfociti:
-II tasca: tonsille
-III tasca: timo e una coppia di paratiroidi (terze)
-IV tasca: una coppia di paratiroidi (quarte)
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EMBRIOLOGIA -riassunti-
Timo: (4 settimana) i due abbozzi simmetrici proliferano dalle 3 tasche in cordoni che alal
7 settimana abbandonano la faringe e migrano dorsalmente allo sterno, per fondersi
dando origine a una struttura bilobata
Tiroide: (4 settimana) si sviluppa da uninvaginazione endodermica del foro cieco della
lingua e migra, attraverso il canale tireo-glosso, fino alla cartilagine crocoide (il dotto in
seguito regredisce).
Vie respiratorie: si formano a partire dalla finestra buccofaringea dalla quale si diparte un
diverticolo endodermico (gemma polmonare). Questo, col crescere, d origine alla doccia
laringotracheale che, chiudendosi a canale, si allunga in direzione caudale.
La gemma polmonare prende contatto col mesenchima che la porta a biforcarsi ,dando
origine alle gemme bronchiali, e poi a ramificarsi negli alberi bronchiali.
Le mucose alveolari e bronchiali saranno quindi di origine endodermica, mentre la
vascolarizzazione e lo stroma derivano dalla splancnopleura.
Lingua: la componente epiteliale della lingua si sviluppa dal I (nei 2/3 anteriori) e dal III, IV
arco faringeo (nel 3 posteriore), mentre quella muscolare deriva dai somiti.
Due gemme linguali laterali (endodermiche) si sviluppano dal I arco faringeo e si
incontrano medialmente (solco mediano). Sulla parte posteriore di questa struttura si
attacca leminenza ipofaringea (derivata dal III e IV), formando il solco trasverso: il punto di
incontro dei due solchi corrisponde al foro cieco.
Parotidi: derivano da uninvaginazione dellectoderma di rivestimento.
Ghiandole sottolinguali e sottomandibolari: derivano da uninvaginazione
endodermica.
LA FACCIA
La faccia quindi si forma dallo sviluppo e dalla fusione di cinque protuberanze che
incominciano a espandersi allinizio della 4 settimana per terminare di fondersi allottava:
la protuberanza frontale (contenente il telencefalo) e le due coppie di protuberanze
mascellari e mandibolari derivanti dagli archi faringei.
La protuberanza frontale intervallata dalle due coppie di processi per mezzo di una
depressione denominata stomodeo, costituita dalla membrana buccofaringea.
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EMBRIOLOGIA -riassunti-
(Malformazioni derivanti da questa fase dello sviluppo danno origine alle schisi facciali)
Sempre nello stesso periodo sulla protuberanza frontale si vengono a formare un paio di
ispessimenti ectodermici chiamati placodi nasali.
Ciascun placode si invagina dando origine a un processo nasale mediale e un processo
nasale laterale, i quali racchiudono una fossa nasale.
I due processi nasali mediali migrano luno verso laltro e fondendosi formano un primitivo
setto nasale mediano e pi caudalmente il processo intermascellare, al quale si attaccano,
fondendosi a loro volta, i due processi mascellari in espansione (si crea cos il palato
primitivo, originatosi da un espansione dorsale del setto intermascellare). Dalla parte
mediale di questi si formano due lamine palatine che incontrandosi medialmente
completano il palato duro. Il setto nasale definitivo deriva da una proliferazione del tetto
della cavit nasale, che si chiude sul palato duro con uno sperone mediano, delimitando le
due cavit nasali definitive.
In questa zona, grazie alle aperture delle coane posteriori in seguito a lacerazione della
membrana naso-buccale, le cavit nasali si aprono sulla faringe.
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EMBRIOLOGIA -riassunti-
GLI OCCHI:
Termine del primo mese. Ai lati del diencefalo si forma una coppia di estroflessioni di
neuroepitelio a dare due vescicole ottiche, unite al resto del SNC tramite due peduncoli
ottici.
La vescicola raggiunge lectoderma di rivestimento e toccandolo ne induce il
differenziamento: la vescicola si invaginer a formare il calice ottico, mentre lectoderma si
ispessisce a formare il placode del cristallino.
Il placode si invagina e si stacca generando la vescicola del cristallino che viene alloggiata
allinterno del calice ottico, mentre del mesenchima va a circondare il calice ottico e a
interporsi tra le due strutture.
Le cellule situate nella parte posteriore della vescicola del cristallino incominciano ad
allungarsi in fibre che vanno a obliterare la cavit della vescicola e a produrre proteine che
le rendono totalmente trasparenti. Le cellule anteriori si differenziano in un epitelio cubico
monostratificato con capacit staminali.
Nel calice ottico la differenziazione d origine ai due
strati della retina (questi non sviluppano giunzioni tra
loro, perci frequente in seguito ai traumi il distacco
della retina):
La parete interna si differenzia nelle cellule nervose
coni e bastoncelli che sviluppando le fibre nervose
verso il SNC obliterano la cavit del peduncolo ottico e
lo trasformano in nervo ottico.
La parte esterna si differenzia nellepitelio pigmentato
della retina
La capsula mesenchimale che circonda il calice ottico, si
differenzia a dare corioide (int. <cresta neurale) e sclera
(ext.), mentre anteriormente tra cristallino ed ectoderma, il
mesenchima si scava a formare la camera anteriore e la camera posteriore.
Tra le due camere si insinueranno per un breve tratto cellule derivanti dal calice ottico e
dal corioide per formare lanello delliride.
La superficie camera anteriore si differenzia a dare lo stroma della cornea, mentre leptelio
pavimentoso non corneificato della cornea deriva dallectoderma di rivestimento; la
camera posteriore invece si perforer per costituire la pupilla.
Le palpebre si formano da pieghe ectodermiche.
A causa della sua diretta derivazione dal SNC, nonostante sia considerato appartenere al
SNP, locchio suscettibile a malattie che coinvolgono il nevrasse e non invece
interessato da malattie del SNP.
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EMBRIOLOGIA -riassunti-
LORECCHIO:
Orecchio interno (< ectoderma):
3 settimana. Ai lati dellectoderma di rivestimento a livello del tratto rombo enecefalico
compaiono due rigonfiamenti ectodermici (placodi uditivi o otici), abbozzi del labirinto
membranoso costituente lorecchio interno.
Il ripiegamento della testa sposta i placodi allaltezza del secondo arco faringeo; qui i
placodi si invaginano generando le due vescicole uditive che si staccano dallectoderma.
La vescicola uditiva va incontro a modificazioni che la portano ad assumere la forma di
clessidra con una parte caudale (sacculo), una craniale (orticolo) e un diverticolo dorsale
(sacco endolinfatico).
Dallorticolo si sviluppano tre creste messe a semicerchio che poi si perforano a dare i
canali semicircolari (sedi dellapparato vestibolare).
Dal sacculo invece si forma un diverticolo che si riavvolge pi volte su se stesso dando
origine alla coclea (sede delle percezioni sonore).
Dalle cellule della vescicola uditiva si generano anche lVIII paio di nervi crnanici (acustico
e statoacustico), che sono quindi di origine ectodermica di rivestimento.
Il neuroepitelio dell orecchio interno (che poi verr alloggiato nella rocca petrosa)
permette di recepire gli stimoli sonori e e le accelerazioni lineari e angolari.
Orecchio medio (<endoderma):
La prima tasca faringea si espande a formare quella che sar la cassa timpanica e la tuba
di Eustachio (che la collega alla faringe); gli abbozzi dei tre ossicini delludito (martello,
incudine, staffa) si sviluppano e rimangono inclusi nel mesenchima della cassa timpanica.
Di conseguenza queste strutture sono tappezzate da epitelio derivante da endoderma.
La cassa timpanica si espande nellosso temporale durante il 9 mese, a formare lantro
mastoideo. Le celle mastoidee (cavit pneumatiche) si formeranno solo nei primi due anni
di vita con loriginarsi del processo mastoideo
definitivo.
Orecchio esterno (<ectoderma):
Il condotto uditivo esterno si origina
dallapprofondirsi del primo solco che si mette in
comunicazione con la cassa timpanica
(separato da questa attraverso la membrana
timpanica). Il meato acustico esterno raggiunge
la sua lunghezza definitiva a 10 anni.
Il padiglione auricolare si sviluppa da tre paia di
tubercoli che si originano sui margini affrontati
del primo e del secondo arco. Questi si
espandono e si fondono per formare il
padiglione, che successivamente migra dal collo
alla testa.
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EMBRIOLOGIA -riassunti-
I PLACODI
I placodi sono ispessimenti dellectoderma di rivestimento legati alla formazione degli
organi di senso.
Dai placodi derivano:
Placodi olfattivi: i neuroni dei nervi olfattori.*
Placodi del cristallino: il cristallino (i nervi ottici derivano invece dal calice ottico).
Placodi otici (acustici): lepitelio sensoriale dellorecchio interno e i neuroni del nervo
statoacustico.*
Placodi epibranchiali: neuroni dei nervi facciale, glossofaringeo e vago.*
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EMBRIOLOGIA -riassunti-
EMBRIOLOGIA -riassunti-
UNGHIE:
3 mese. Ispessimenti epidermici si formano sulla superficie delle dita di mani e piedi.
Portandosi sulla faccia dorsale di queste si affossano venendo rivestiti prossimalmente e
lateralmente da pieghe ectodermiche (pliche ungueali). Lo strato germinativo della plica
prossimale si specializza nella radice proliferativa dellunghia.
DENTI:
6 settimana. nellepitelio stomodeale si delineano due lamine di proliferazione: lamina
dentaria e lamina alveolare.
La lamina alveolare fa in contro a un processo di delaminazione a pagine di libro dando
origine a due tessuti cellulari separati dal solco alveolare, che delimiter cos il labbro dal
piano osseo mascellare e mandibolare.
La lamina dentaria va incontro a una proliferazione disomogenea che porta allo sviluppo di
10 isolate gemme dentali per arcata.
Con le modalit tipiche degli annessi ectodermici, la gemma epiteliale entra in contatto con
una papilla mesenchimale e si invagina spinta dal mesenchima il quale forma una cupola
basale: stadio di cappuccio (lepitelio infatti riveste come un cappuccio la papilla).
La papilla dentale incomincia a invaginarsi nella sua parte basale spingendosi verso la
componente epiteliale, formando cos una struttura cupoliforme: stadio di campana.
In questo stadio la papilla si differenzia in due regioni (entrambe fortemente cave), una pi
periferica costituita da odontoblasti, che incominciano a produrre quella che sar poi la
matrice mineralizzata della dentina, e una pi interna che dar origine alla polpa dentale.
La zona di contatto tra la papilla e lepitelio incomincia gradualmente a prendere la forma
della futura corona (la corona la parte del dente che sporge).
EMBRIOLOGIA -riassunti-
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EMBRIOLOGIA -riassunti-
ANNESSI EMBRIONALI
Durante la prima settimana lembrione riceve ossigeno e nutrienti per semplice difffusione
ma col crescere di questo si rende necessario un pi efficiente sistema di scambio: la
circolazione utero-placentare.
Questo sistema si avvale di due organi che restano trofici e attivi fino al momento del
parto: la placenta e il funicolo ombelicale.
PLACENTA:
Organo che dalla seconda settimana fino alla nascita presiede allimportazione di nutrienti
dal sangue materno e allespulsione di scorie di rifiuto in esso. Inoltre la placenta secerne
vari ormoni tra cui progesterone, estrogeni e prostaglandine.
(9 giorno) La costituzione di questo sistema ha inizio dal 9 giorno, quando allinterno del
sinciziotrofoblasto si formano le lacune trofoblastiche con le quali prendono contatto i
capillari dellendometrio adiacente (sinusoidi materni).
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EMBRIOLOGIA -riassunti-
EMBRIOLOGIA -riassunti-
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EMBRIOLOGIA -riassunti-
PROCESSI MORFOGENETICI
Sono i processi che portano costituzione della forma definitiva dellorganismo secondo
due attributi propri di ogni cellula:
DESTINO PROSPETTICO: differenziamento e sviluppo in virt della propria posizione e
del momento dello sviluppo
POTENZA PROSPETTICA: capacit di una cellula di differenziarsi in altri tipi di cellule.
I processi morfogenetici sono:
PROLIFERAZIONE:
Non serve solo a fare crescere lorganismo nel suo insieme, ma una proliferazione
localizzata e mirata pu portare allacquisizione di forme precise.
Citologia: alla proliferazione corrisponde sempre attivit mitotica indotta da fattori di
crescita, citochine e altre molecole.
FORMAZIONE DI PIEGHE:
Invaginazione: lepitelio forma una concavit apicale, sporgendo sul lato basale.
Evaginazione: lepitelio forma una concavit basale, sporgendo sul lato apicale.
(formazione di vescicole ottiche, pliche pleuropericardiche)
Citologia: a questi processi corrisponde sempre unattivit proliferativa in quanto la
superficie deve per forza aumentare.
Ogni cellula attua una polarizzazione per piegarsi su una determinata superficie, indotta
dal contatto tra membrana e integrine della matrice; sotto la membrana si riorganizza di
conseguenza il citoscheletro che porta alla contrazione.
Si formano giunzioni occludenti tra le cellule.
MOVIMENTO:
Pu avvenire per chemiotassi (le cellule seguono, in negativo o in positivo, la
concentrazione di una determinata molecola) oppure per apotassi (le cellule rimangono
attaccate a molecole che le guidano per il percorso).
Pu avvenire con varie modalit:
Citotropico: le cellule si muovono le une rispetto alle altre in zone circostanziate
Sticotropico: movimenti solidali di file di cellulle collegate tramite giunzioni (mesoderma
del disco trilaminare).
Movimento di massa: ogni cellula si muove indipendentemente ma con la stessa
direzionetra loro (cellule dello sclerotomo).
Movimento di cellule isolate: (cellule della cresta neurale)
Citologia: il movimento avviene tramite la formazione di pseudopodi.
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EMBRIOLOGIA -riassunti-
COALESCENZA:
due strutture migrano giungono vicine e si fondono (formazione del tubo neurale
formazione del setto urorettale).
Citologia: le cellule si una struttura riconoscono con recettori di membrana laltra struttura
e creano giunzioni.
DELAMINAZIONE:
una struttura si divide dando origine a due strutture separate (mesoderma laterale del
disco trilaminare).
Citologia: le cellule devono riconoscere come estranee quelle vicine, tramite recettori di
membrana e quindi rompere le giunzioni.
SCHIZZOCELIA:
Formazione di cavit senza morte cellulare, ma per distanziamento delle cellule a causa
dellaumento di pressione da parte della sostanza secreta (formazione blastocele).
Citologia: le cellulle formano tra di loro giunzioni occludenti e si polarizzano per lattivit
secretoria.
DEISCENZA:
Messa in comunicazione di due cavit (perforazioni delle membrane cloacale,
buccofaringea...).
Citologia: processi di apoptosi
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EMBRIOLOGIA -riassunti-
DERIVATI
1. Derivati dell'ectoderma
- Neuroectoderma: tubo neurale (SNC), creste gangliari (SNP) e derivati di queste;
- Nervi: olfattori, statoacustici, vago, facciale;
- Stomodeo;
- Cute e annessi: peli e ghiandole sebacee, sudoripare e mammarie;
- Genitali esterni e prostata.
- Proctodeo
2. Derivati del tubo neurale:
- Neuroblasti e spongioblasti del SNC;
- Ipofisi (neuroipofisi);
- Vescicole ottiche (retina- nervo ottico)
3. Derivati della cresta neurale:
- Neuroni e cellule gliari del SNP;
- Cellule meningeali e perineurali;
- Melanoblasti;
- Cellule della midollare surrenale (che producono adrenalina, mentre quelle della corticale
derivano dal mesoderma);
- Cellule C della tiroide (sistema neuroendocrino diffuso, producono calcitonina);
- Ectomesenchima della testa e del collo, e dell'impalcatura connettivale del cuore.
4. Derivati dello stomodeo
- Labbra;
- Ipofisi (adenoipofisi);
- Vestibolo della bocca;
- Denti;
- Ghiandole salivari e parotidi;
5. Derivati dell'entoderma
- Intestino anteriore: intestino del capo (tasche faringee) e del tronco (esofago, stomaco,
pancreas, fegato, cistifellea, parte del duodeno), apparato respiratorio;
- Intestino medio: duodeno, digiuno, ileo, cieco, appendice vermiforme, colon ascendente,
2/3 destra colon trasverso;
- Intestino posteriore: 1/3 sinistra colon trasverso, colon discendente, colon sigmoideo,
retto e cloaca (leg. Vescicombelicale, vescica, uretra pelvica, seno urogenitale definitivo,
ghiandole bulbouretrali ).
6. Derivati delle tasche branchiali
- I tasca: timpano, cavit timpanica, tromba di Eustachio, celle mastoidee;
- II tasca: tonsille, loggia tonsillare;
- III tasca: abbozzo ventro-caudale all'abbozzo principale del timo, quello dorso-cefalico
alle paratiroidi terze (o inferiori);
- IV tasca: paratiroidi quarte (o superiori);
- V tasca (senza dotto): colonizzata di cellule della cresta neurale, le cellule C o
parafollicolari della tiroide.
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EMBRIOLOGIA -riassunti-
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