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Vito Posca, Tiziana Fiorani

Chimica più
Seconda edizione
Capitolo 1

La materia,
l’energia
e le misure
Sommario
1. La chimica spiega i fenomeni della realtà
che ci circonda
2. Le grandezze e il Sistema Internazionale
delle unità di misura
3. La notazione scientifica è utile per esprimere numeri
molto grandi o molto piccoli
4. L’incertezza di una misura si esprime attraverso le cifre
significative
5. Le cifre significative nei calcoli e l’arrotondamento
del risultato

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Sommario
6. Distinguere tra massa e peso e tra volume e capacità
7. La densità di un corpo è il rapporto tra massa e
volume
8. L’energia può essere utilizzata per compiere lavoro
9. Il calore e la temperatura non sono equivalenti
10. Le grandezze possono essere intensive o estensive

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La chimica spiega i fenomeni
della realtà che ci circonda
L’acqua in un bicchiere è costituita da molecole.

Le molecole possono
essere descritte:
• da una formula
(linguaggio formale);
• da un modello molecolare
(linguaggio visivo).

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La chimica spiega i fenomeni
della realtà che ci circonda
La chimica è una scienza sperimentale, cioè è basata
sull’osservazione e sull’esperimento.

La chimica osserva la materia studiandone:


•la composizione;
•la struttura;
•le proprietà;
•le trasformazioni.

La materia è tutto ciò che possiede una massa


e ha un volume.

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Le grandezze e il Sistema
Internazionale delle unità di misura
Il colore e la consistenza della superficie di un mazzo di
asparagi sono informazioni qualitative.
La lunghezza della circonferenza
del mazzo, la massa e il numero
di asparagi sono informazioni quantitative.
Un’osservazione quantitativa si chiama
misura. Per effettuare una misura si deve
scegliere un’unità di misura.
Il risultato di una misura non è mai un numero puro ma è
sempre accompagnato dall’unità di misura scelta per
effettuarla.
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Le grandezze e il Sistema
Internazionale delle unità di misura
Le proprietà della materia che si possono misurare
sono dette grandezze.

Nel Sistema Internazionale delle unità di misura (SI)


le grandezze fondamentali sono 7.

Ogni grandezza fondamentale ha una sua unità


di misura.

Le altre grandezze sono legate a una o più grandezze


fondamentali da una relazione, detta formula
dimensionale, e sono dette derivate.

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Le grandezze e il Sistema
Internazionale delle unità di misura

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La notazione scientifica è utile per
esprimere numeri molto grandi
o molto piccoli
Quando la misura di una grandezza è espressa da un
numero molto piccolo o molto grande, si ricorre alla
notazione scientifica.
Un numero espresso in notazione scientifica si presenta
nella forma:
A · 10n

A è un numero uguale o maggiore di 1 ma inferiore a 10;


l’esponente n è un numero intero, positivo o negativo.
Esempio:
0,000 000 000 000 000 000 000 019 926 = 1,9926 · 10‒23
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La notazione scientifica è utile per
esprimere numeri molto grandi
o molto piccoli
I prefissi di multipli e sottomultipli di un’unità di misura
si possono esprimere con le potenze di 10.

Esempio: 1 ettopascal = 100 Pa = 102 Pa


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L’incertezza di una misura si esprime
attraverso le cifre significative
La misura di una qualsiasi grandezza è sempre
caratterizzata da un margine di incertezza.
Una bilancia digitale da
cucina, per esempio, ha in
genere sensibilità di 1 g ed
è in grado di apprezzare
variazioni di massa di 1 g,
ma non più piccole.
L’incertezza di una misura
effettuata con questo tipo di
bilancia è, quindi, dell’ordine
del grammo.

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L’incertezza di una misura si esprime
attraverso le cifre significative
Un allineamento impreciso tra oggetto e strumento di
misura (A) e una lettura della scala graduata da una
posizione non corretta (B) provocano errori accidentali
che rendono imprecisa la misura.

L’entità dell’incertezza di una misura dipende:


•dalle prestazioni dello strumento che si utilizza;
•dall’abilità dell’operatore o dell’operatrice.
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L’incertezza di una misura si esprime
attraverso le cifre significative
Spesso l’incertezza di una misura è determinata
dalla sensibilità dello strumento che si utilizza.

Con una bilancia digitale, l’incertezza della misura è di un


grammo: la bilancia segna 146 g, quindi il pomodoro ha
un peso compreso tra 145 g e 147 g.
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L’incertezza di una misura si esprime
attraverso le cifre significative
In caso di misure dirette o strumentali, si definiscono
cifre significative tutte quelle sperimentalmente
determinate, cioè tutte le cifre certe più la prima cifra
incerta.

La cifra certa della misura


rappresentata (2,6) è la prima (2).
La seconda (6) è incerta, perché
dipende dalla precisione
della scala graduata e dall’abilità
di chi la legge.

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L’incertezza di una misura si esprime
attraverso le cifre significative
Il numero di cifre significative con cui si esprime la
misura di una grandezza deve restare lo stesso anche
se l’unità di misura viene cambiata.

Riportare la misura della massa di un pomodoro come


1,46 hg è corretto perché significa che l’incertezza di
misura è relativa ai grammi.

Riportare la misura della massa di un pomodoro come


1,4 hg è sbagliato perché significa che l’incertezza di
misura è relativa ai decagrammi.

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L’incertezza di una misura si esprime
attraverso le cifre significative
Poiché le cifre significative danno indicazioni
sull’incertezza di una misura, per riportarla senza
ambiguità è necessario esprimerla in notazione
scientifica.

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Le cifre significative nei calcoli e
l’arrotondamento del risultato
Arrotondare un numero significa sostituirlo con un altro
che ha meno cifre significative.

Arrotondamento per eccesso


Se la prima cifra da eliminare è 5 o un numero maggiore
di 5, si aumenta di 1 l’ultima cifra conservata.
Esempio: 3,753 arrotondato a 2 cifre significative diventa 3,8.

Arrotondamento per difetto


Se la prima cifra da eliminare è un numero minore di 5,
l’ultima cifra conservata non varia.
Esempio: 3,743 arrotondato a 2 cifre significative diventa 3,7.

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Le cifre significative nei calcoli e
l’arrotondamento del risultato
Il risultato di addizioni e sottrazioni deve avere lo stesso
numero di cifre decimali presenti nel termine che ne ha
meno.

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Le cifre significative nei calcoli e
l’arrotondamento del risultato
Il risultato di moltiplicazioni e divisioni deve avere lo
stesso numero di cifre significative presenti nel termine
che ne ha meno.

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Distinguere tra massa e peso
e tra volume e capacità
La massa (m) è la resistenza che un corpo oppone a
qualsiasi variazione del suo stato di quiete o di moto.

L’unità di misura della massa nel Sistema Internazionale


è il kilogrammo (kg).

Si usano anche i suoi sottomultipli:


il grammo (g) e
il milligrammo (mg).

La misura della massa si effettua


con la bilancia a due piatti.

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Distinguere tra massa e peso
e tra volume e capacità
Il peso (P) è la forza con cui la Terra attira la massa
di un corpo.

Il peso e la massa di un corpo sono legati dalla relazione:

P=m·g

g è l’accelerazione di gravità, che sulla Terra ha un valore


medio di 9,8 m/s2.

Poiché il peso è una forza, nel SI la sua unità di misura


è il newton (N).

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Distinguere tra massa e peso
e tra volume e capacità
La misura del peso si effettua con il dinamometro.

A. Il dinamometro è formato
da una molla inserita
in un cilindro graduato
e dotata di un gancio
cui appendere gli oggetti.
L’allungamento della molla
indica il peso del corpo.

B. Sulla Terra, il peso


di un corpo è superiore rispetto
a quello misurato sulla Luna.
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Distinguere tra massa e peso
e tra volume e capacità
Le bilance elettroniche pesa-persone non riportano
il kilogrammo massa, unità di misura del SI,
ma il kilogrammo forza (o peso), che non fa parte del SI.

Un kilogrammo peso è la forza peso di una massa


di 1 kg posta sulla Terra, in stato di quiete, al livello
del mare e a 45° di latitudine.

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Distinguere tra massa e peso
e tra volume e capacità
Il volume (V) è la porzione di spazio occupata da un
corpo. La sua unità di misura SI è il metro cubo (m3).

La capacità corrisponde al volume di fluido


che un recipiente può contenere.

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Distinguere tra massa e peso
e tra volume e capacità
L’unità SI del volume è il metro cubo, ma spesso è
impiegato il litro (L), soprattutto nel caso dei liquidi.

1000 mL = 1 L

1 L = 1 dm3

1 dm3 = 1000 cm3

1 cm3 = 1 mL

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Distinguere tra massa e peso
e tra volume e capacità
Il volume di un liquido si misura con recipienti graduati o
tarati.

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Distinguere tra massa e peso
e tra volume e capacità
Illustriamo un modo per misurare il volume di un gas.

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La densità di un corpo è il rapporto
tra massa e volume
La densità (d) di un corpo è una grandezza fisica derivata,
che si ottiene dividendo la sua massa per il suo volume:
m
d 
V
La sua unità di misura
nel SI è il kilogrammo
al metro cubo (kg/m3).

Volumi uguali di olio


e di latte hanno masse
diverse, perché olio e latte
hanno densità diverse.

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La densità di un corpo è il rapporto
tra massa e volume
Nell’attività di laboratorio l’unità di misura della densità più
usata è il grammo al centimetro cubo (g/cm3) o, per i
liquidi, il grammo al millilitro (g/mL).

La densità di un corpo indica, quindi, a quanto corrisponde la


massa di un’unità di volume di quel corpo.

Per esempio:

doro = 19,3 g/cm3


quindi
massa di 1 cm3 di oro = 19,3 g

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La densità di un corpo è il rapporto
tra massa e volume
La densità di un corpo omogeneo è la stessa
in ciascuna sua porzione e non varia al variare
delle dimensioni della porzione esaminata.
Mostriamo la variazione della massa in funzione del
volume, a parità di temperatura, di tre campioni di uno
stesso corpo omogeneo.

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La densità di un corpo è il rapporto
tra massa e volume
La densità varia:
•da un corpo all’altro se i corpi sono costituiti
da materiali diversi;
•al variare della temperatura;
•se il corpo è aeriforme, varia al variare
della pressione.

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La densità di un corpo è il rapporto
tra massa e volume
In genere, la densità di un liquido aumenta quando
solidifica.

Esistono alcune eccezioni, di cui la più importante è


l’acqua:

quando congela il suo volume aumenta, così che


la densità del ghiaccio risulta inferiore a 1 g/cm3.

Per questo motivo il ghiaccio galleggia sull’acqua.

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L’energia può essere utilizzata
per compiere lavoro
Per lavoro (L) si intende lo spostamento compiuto contro
una forza che si oppone allo spostamento stesso:

lavoro = forza · spostamento

L’energia (E) è la capacità che un corpo ha di compiere


un lavoro o di trasferire calore.

L’unità di misura del lavoro, del calore e dell’energia nel


SI è il joule (J):
1J=1N·1m

Un joule è il lavoro compiuto dalla forza di 1 N quando il suo punto di


applicazione è spostato di 1 m nella direzione e nel verso della forza.
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L’energia può essere utilizzata
per compiere lavoro
L’energia cinetica (Ec) è l’energia associata
al movimento di un corpo:
1
E c  m v 2
2
m è la massa del corpo e v la sua velocità.

L’energia potenziale (Ep) è l’energia associata


alla posizione di un corpo in un campo di forza.

L’energia potenziale gravitazionale è:


E p  m g h

g è l’accelerazione di gravità e h è l’altezza dal suolo.


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L’energia può essere utilizzata
per compiere lavoro
L’energia necessaria per sollevare un libro di 2 kg dal
pavimento al piano del tavolo è circa 19 J.

La stessa energia si libera quando il libro cade sul


pavimento da quell’altezza.

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L’energia può essere utilizzata
per compiere lavoro
Il principio di conservazione dell’energia stabilisce che
l’energia può essere convertita da una forma all’altra,
ma non può essere né creata né distrutta.

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Il calore e la temperatura
non sono equivalenti
Il calore (Q) è l’energia trasferita da un corpo più caldo
a uno più freddo.

Un cucchiaino di metallo
immerso in una tazza
di tè bollente assorbe calore
e accelera il raffreddamento
del tè.
Il processo continua sino
a quando tè e cucchiaino
raggiungono una situazione
di equilibrio termico.

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Il calore e la temperatura
non sono equivalenti
Anche se, nel SI, l’unità di misura del calore è il joule (J),
spesso si usano la caloria (cal) o la kilocaloria (kcal):

1 cal = 4,184 J

La caloria è l’energia termica


necessaria per innalzare
la temperatura di 1 g di acqua
distillata da 14,5 °C a 15,5 °C,
alla pressione di un’atmosfera.

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Il calore e la temperatura
non sono equivalenti
La temperatura è una misura di quanto un corpo è caldo
o freddo. Il suo valore definisce lo stato termico del corpo.

Si misura con il termometro, provvisto di una scala


termometrica. La più usata è la scala Celsius (detta
comunemente centigrada).

Nel SI l’unità di misura della temperatura è il kelvin (K) e


si parla di scala Kelvin.

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Il calore e la temperatura
non sono equivalenti
Per esprimere una temperatura Celsius (simbolo t) in
temperatura Kelvin (simbolo T), basta aggiungere 273 ai
gradi Celsius:
T (K) = t (°C) + 273

Si sottrae 273 alla temperatura Kelvin per convertirla in


Celsius:
t (°C) = T (K) ‒ 273

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Il calore e la temperatura
non sono equivalenti
I termini temperatura e calore non sono quindi
equivalenti.

La temperatura di un corpo non è il calore che esso


possiede, ma l’indice del livello termico a cui esso si
trova.

Il calore è quella parte di energia, immagazzinata in un


corpo, che esso trasferisce a un altro più freddo.
Quando la temperatura dei due corpi coincide, il
trasferimento energetico termina, ma l’energia
immagazzinata nel corpo più caldo non si è azzerata.

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Le grandezze possono essere
intensive o estensive
Le grandezze estensive sono proprietà fisiche che
dipendono dalle dimensioni (estensione) del campione.

Le grandezze intensive sono proprietà fisiche che non


dipendono dalle dimensioni del campione e sono
utilizzate per identificare un materiale o una sostanza.

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Le grandezze possono essere
intensive o estensive
Sono proprietà estensive:
•massa
•volume
Più grande è la dimensione del campione, più grandi
sono la sua massa e il suo volume.

Sono proprietà intensive:


•densità
•temperatura
Il valore della temperatura di un corpo omogeneo, così
come la sua densità, non cambiano se si considerano
porzioni più piccole del corpo.

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