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è una macchina
utilizzata nei grossi impianti di climatizzazione. Il loro scopo è quello di
prelevare l'aria dall'esterno trattandola a seconda delle richieste climatiche
degli ambienti interni. La U.T.A è definita macchina per il semplice fatto che è
dotata di un ventilatore capace di aspirare l'aria e di spingerla verso i punti di
diffusione in ambiente. Il recupero energetico viene spesso effettuato ai fini
del risparmio di energia. Quando una U.T.A è dotata di recuperatore, oltre al
ventilatore di mandata è presente anche un ventilatore di ripresa dell'aria
trattata; in questo modo si hanno due percorsi indipendenti, aria da trattare e
aria trattata. Il recupero di calore può essere di 2 tipi: sensibile e latente.
Nel primo caso si ha una cessione del contenuto entalpico di uno dei 2 fluidi in
modo da pre-riscaldare (d'inverno) o pre-raffreddare (d'estate) l'aria da
trattare. Il recupero latente si ha solo d'estate, e può essere spiegato in
questo modo: in estate l'aria è molto umida, e per eliminare l'umidità l'unico
mezzo è quello di farla condensare. Per poter condensare questo vapore
acqueo è necessario prelevare una quantità di calore nota come calore latente
di vaporizzazione. Quindi l'aria trattata, fredda e deumidificata, assorbe
questo calore e opera una pre-deumidificazione dell'aria da trattare.
Questa esercitazione consiste nello studio del funzionamento dell’ unità
trattamento aria. Come spiegato prima, questo dispositivo può essere
utilizzato sia in inverno sia in estate per il raffreddamento o il riscaldamento
di un ambiente. In questo caso analizziamo cosa accade alla variazione di
temperatura e al calore scambiato all’interno di un’aula polifunzionale sia nel
caso invernale sia in quello estivo.
Inverno
uscente
T1 Portata aria
T2 entrante
U.T.A
Te = 0°C
Richieste:
1. Portata aria
entrante
4. Calore necessario al
T3 U.T.A per riscaldare
Te
5. Recupero calore
6. T1=temperatura di
mescolanza
CALORE NECESSARIO:
V. aula = l•l•h= 15m•15m•5m= 1125 m³
Ricambi ora tot.= 40 m³/h • 150= 6000 m³/h => (1)portata aria entrante
Carico luci tot.= carico luci • A = 10 kcal/h • m² • 15m • 15m= 2250 kcal/h
Dispersione calore tot.= dispersione calore inv.• V.aula = 20 Kcal/h • m³• 1125 m³=22500 kcal/h
2)Calore aula tot.= Qs tot. + Carico luci tot. + carico F.M. - dispersione calore tot.=
= 9000 kcal/h + 2250 kcal/h + 8000 Kcal/h - 22500 kcal/h = -3250 kcal/h
3)T2 = Q aula tot./(c • m. portata aria entrante)+ Ti = 3250 kcal/h / (0,24 kcal/kg•K •
• 7200kg/h) + 20°C = 21,9°C
4)Q U.T.A= c • m. portata aria entrante • ∆t = 0,24 kcal/kg •K • 7200kg/h • (T2 – Te) =
= 0,24 kcal/kg •K • 7200kg/h • (21.9°C – 0°C) = 37.843,2 kcal/h
CALORE RECUPERATO:
m. Portata aria uscente = portata aria uscente • densità aria =
= 5400 m³/• 1,2kg/m³= 6480kg/h
T1 Portata aria
T2 entrante
U.T.A
Te =35°C
Richieste:
3. Calore necessario al
T3 U.T.A per
raffreddare Te
4. Recupero calore
5. T1=temperatura di
mescolanza
CALORE NECESSARIO:
Dispersione calore tot.= dispersione calore est. • V.aula = 30 Kcal/h • m³• 1125m³=
=33750 kcal/h
1)Calore aula tot.=Qs tot. + Carico luci tot. + carico F.M. - dispersione calore tot.=
= 9000 kcal/h + 2250 kcal/h + 8000 Kcal/h - 33750 kcal/h =
= -14500 kcal/h
3)Q U.T.A= c • m. portata aria entrante • ∆t = 0,24 kcal/kg •K • 7200kg/h • (T2 – Te) =
= 0,24 kcal/kg •K • 7200kg/h • (17,6°C – 35°C) = 30067,2kcal/h
CALORE RECUPERATO:
4)Calore recuperato = c • m. Portata aria uscente • ∆t =0,24 kcal/kg •K • 6480kg/h •
• (Ti – Te)= 0,24 kcal/kg •K • 6480kg/h • (26°C – 35°C)=
= -13996,8 kcal/h /2= -6998,4 kcal/h