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Messa a terra del neutro nelle reti di distribuzione MT di t ib i

Confronto tra i vari sistemi di gestione del neutro

Roberto Turri
Dipartimento di Ingegneria Elettrica Universit degli Studi di Padova roberto.turri@unipd.it

R.Turri Esercizio del neutro nelle reti MT, Corso di Progettazione di Sistemi elettrici industriali

Lo stato del neutro

Lo stato del neutro di un sistema elettrico Cosa significa ? Perch soluzioni diverse ? Cosa succede nei regimi di guasto ? ...................?

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Lo stato del neutro


Lo stato del neutro di un sistema elettrico non ha nessun rilievo ai fini del trasporto di potenza in condizioni normali di esercizio determina il comportamento del sistema in presenza di cause dissimmetrizzanti che coinvolgono la rete alla sequenza omopolare ( in particolare in presenza di guasto monofase a terra) .

Poich il guasto monofase a terra il guasto pi frequente (dal 70% ad oltre il 90% dei guasti) ed spesso evolutivo, si comprende perch al comportamento del sistema in presenza di un guasto monofase a terra (e, quindi, allo stato del neutro) si deve attribuire grande importanza, soprattutto per i riflessi sulla continuit e qualit della potenza fornita.

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Lo stato del neutro


Guasto monofase a terra

L R L

Rp

L Rs

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Cenni storici - Storicamente le aziende elettriche hanno mantenuto le scelte iniziali, introducendo e adattando nel corso degli anni tecniche di esercizio e sistemi di protezione diversificati. - Scelte ottimali definite nei primi decenni del novecento: - AT neutro efficacemente a terra t ffi t t - MT varie soluzioni (isolato, resistenza, induttanza accordata) - Bt neutro a terra

Neutro isolato
Pu essere vista come la tecnica originaria pi logica e conveniente per reti MT di modesta estensione (b ti d t t i (basse correnti di cto monofase, ti t f possibilit di funzionamento anche in regime di guasto) Neutro isolato neutro messo a terra attraverso capacit (con laumento dellestensione delle reti aumentano i livelli di corrente ) R.Turri Esercizio del neutro nelle reti MT, Corso di Progettazione di Sistemi elettrici industriali

Cenni storici

Nonostante il conseguente incremento della corrente di guasto monofase a terra, la scelta del neutro isolato mantenne sostanzialmente immutata la sua validit, sotto laspetto della continuit del servizio grazie alla introduzione della protezione servizio, varmetrica di sequenza omopolare e della tecnica di richiusura automatica.

Neutro a terra tramite induttanza


Gi nel 1916, fu proposta dal Petersen la soluzione di esercire le reti MT con collegamento a terra attraverso una reattanza induttiva accordata (bobina Petersen) con la capacit complessiva (delle tre fasi) verso terra.

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Cenni storici

Il primo ed il pi importante dei vantaggi rappresentato dal fatto che tutti i guasti a terra determinati da arco elettrico in aria o sulla superficie degli isolatori si estinguono (autoestinguono). (autoestinguono) Lo stesso Petersen, poi, propose il sistema di protezione da utilizzare per escludere dal servizio la linea o il tronco affetto da guasto (permanente). La protezione si fondava sulla utilizzazione di rel wattmetrici di sequenza omopolare, resi sensibili al guasto grazie allespediente di aumentare artificialmente la componente attiva della corrente di guasto (attraverso la connessione di una resistenza di valore opportuno in parallelo alla bobina).

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Cenni storici La soluzione proposta dal Petersen, pur immediatamente convincente per la semplicit del pricipio, fu adottata soltanto in alcune Nazioni (Danimarca, ecc.).
(Si tent addirittura, in alcune di quelle Nazioni, di estenderne lapplicazione e trarne i benefici conseguenti anche al campo delle alte tensioni (220 kV), conseguenti, kV) recedendo, per, subito dal tentativo, quando ci si rese conto che, essendo nelle linee AT notevolmente maggiore che nelle linee MT la conduttanza di dispersione, risultava nulla lefficacia della bobina ai fini della neutralizzazione dellarco a terra.)

Anche se le scelte di esercizio del neutro nella MT nei diversi Paesi, una volta compiute, non furono pi modificate, nella letteratura tecnica successiva agli anni 20 appaiono 20 periodicamente, fino ai giorni nostri, pressanti ed autorevoli inviti ad un riesame critico della materia.

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Cenni storici Negli ultimi anni, il problema stato riproposto con una urgenza molto maggiore che nel passato e, fatto ancor pi importante, appare anche evidente la disponibilit, da parte delle Aziende Elettriche, a riconsiderare le scelte iniziali, abbandonando latteggiamento di rifiuto della discussione e di difesa ad oltranza di scelte ereditate, che, per tanto tempo, ha impedito un sereno dibattito sullargomento. La motivazione principale di questo diverso atteggiamento nasce dallo speciale rilievo che, da qualche tempo, viene attribuito agli aspetti di qualit della potenza elettrica (PQ) fornita allutenza e dalla constatazione che lesercizio delle reti MT con neutro messo a terra attraverso bobina Petersen pu consentire un notevole miglioramento degli indici della PQ, a fronte di un ragionevole o addirittura modesto impegno economico nella installazione di tale dispositivo.
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Stato delle reti di distribuzione MT in alcune nazioni


PAESE FRANCIA TENSIONE DI ESERCIZIO (KV) 20 10 GERMANIA 20 30 10 AUSTRIA 20 30 INGHILTERRA SVEZIA PORTOGALLO SPAGNA GIAPPONE IRLANDA TIPO DI ESERCIZIO DEL NEUTRO a terra tramite resistenza 24%isolato-9%resist.-64%comp. 1%isolato-2%resist.-97%comp. 7%isolato-93%comp. 26%isolato-74%comp. 1%isolato-99%comp. 1%isolato-99%comp. francamente a terra compensato a terra tramite resistenza a terra tramite resistenza isolato isolato nessuna sperimentazione in corso nessuna sperimentazione in corso studi sulla messa a terra in corso studi sulla messa a terra in corso
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ESPERIENZE SULLA BOBINA DI ACCORDO sperimentazione dal 1990

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Stato delle reti di distribuzione MT in alcune nazioni

Italia
Si deve riconoscere che la riapertura di una discussione sul problema merito di tecnici della stessa ENEL S.p.A ENEL DISTRIBUZIONE ha effettuato, nel 1992 1995 una h ff tt t l 1995, prima sperimentazione di messa a terra del neutro, sia tramite bobine di Petersen di tipo mobile a nucleo tuffante, sia tramite bobine fisse (anche lungo linea MT) in 3 cabine primarie. Una seconda sperimentazione, che ha ripreso e messo a punto quanto definito nella prima, stata condotta nel 19992000. A partire dal 2000, infine, sulla base dei risultati ottenuti, stato avviato un esteso programma di installazione di bobine di Petersen (previste 100% delle cabine primarie con rete MT a 15 kV e 20 kV entro il 2007 2008).
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Stato del neutro nelle reti industriali Strutture industriali alimentate dal distributore pubblico attraverso un collegamento in AT e dotate di una rete in MT (industrie petrolchimiche, farmaceutiche, della carta, ecc.). Rispetto alla distribuzione pubblica presentano molti elementi di maggiore complessit e criticit. (C i l it iti it (Concentrazionii di carico elevate iin aree t i i l t
ristrette, importanti e complessi apparati di trasformazione ed utilizzazione con numerose macchine di elevata potenza a poca distanza reciproca, attrezzature di elevato costo nei quali possono essere presenti aree ad elevato rischio specifico, coesistenza con isole di utenze sensibili ai disturbi di varia natura prodotta dai circuiti di potenza, sistemi indipendenti di generazione di emergenza,ecc..)

Livelli pi elevati di qualit della potenza e le pressioni per una maggiore security e safety nellesercizio. Le scelte nel campo della distribuzione in MT in ambito industriale, compreso lesercizio del neutro, hanno seguito percorsi diversi da quelle operate dagli esercenti i sistemi di distribuzione pubblica.
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Stato del neutro nelle reti industriali Quasi universalmente la scelta di esercizio del neutro sulla rete MT nel settore industriale si attestata sul neutro messo a terra attraverso resistenza. Atterramento a bassa resistenza (poco superiore a 10 )
(quando la pratica di intervento sul guasto monofase di prevedere il distacco immediato del distributore, o la sconnessione del tronco MT affetto da guasto dopo un piccolo ritardo di tempo (400 ms).

Atterramento ad elevata resistenza (dellordine di 2000 )


(quando la pratica di continuare il servizio in presenza di guasto monofase a terra. Il guasto, peraltro, attiva un allarme ed avvia la fase di localizzazione del tronco colpito, che viene escluso dal servizio in un momento successivo, compatibile con le esigenze del processo -generalmente, in 8 24 ore).

Atterramento con bassa/media resistenza


( le protezioni sono coordinate in modo da intervenire immediatamente se il guasto localizzato sul carico; se, invece, il guasto localizzato su di un tronco della rete a monte, in serie alla prima resistenza ne viene collegata una seconda, in modo che la resistenza totale di atterramento assuma un valore di circa 700 e si possa continuare il servizio).
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Bobina Petersen nelle reti in cavo

Lobiezione principale nei riguardi dellutilizzo della bobina Petersen nelle reti industriali e nelle reti in cavo parte dalla considerazione che gli effetti benefici (autoestinzione) della b bi d ll bobina sarebbero li it ti alle sole linee aeree o reti bb limitati ll l li ti che hanno una parte del loro sviluppo in linee aeree. Le reti in cavo interrato sono protette dal colpo di fulmine diretto e le sovratensioni di origine esterna che possono interessarle sono notevolmente ridotte nel loro valore di cresta.

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Bobina Petersen nelle reti in cavo

In secondo luogo, lisolamento delle linee in cavo solido e quindi un arco elettrico che superasse la tenuta del cavo deteriora lisolamento in modo irreversibile. Si viene perci a perdere la prerogativa della bobina i i d l ti d ll b bi Petersen di cancellare tutti i guasti susseguenti ad archi elettrici in aria tra fase e terra (tale prerogativa permane
per tutta la restante parte del sistema (quadri, ecc.), che mantiene un isolamento autocicatrizzante)

Sussistono immutati, invece, tutti gli altri vantaggi , , g gg connessi allesercizio con bobina Petersen, in particolare lannullamento o la drastica riduzione della corrente di guasto monofase a terra (con ridotti effetti termici
grazie alla ridotta corrente di ritorno circolante nelle guaine)
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Bobina Petersen nelle reti in cavo

anche opportuno rammentare che, sia in Europa che nel resto del mondo, lesercizio con bobina Petersen non stato limitato alle reti con prevalenza di linee aeree, ma, fin dai primi anni, se ne ebbero importanti applicazioni al caso delle reti in cavo, ritenendo che, pur tenuto conto della minor incidenza di guasti transitori, lesercizio con bobina Petersen mantenesse, anche in questi casi, margini innegabili di preferenza rispetto alle altre tecniche di esercizio del neutro. (In Europa, un esempio importante di applicazione alle reti in cavo interrato quello della rete di media tensione di Berlino, che raggiunse b presto unestensione ragguardevole, con correnti i ben t t i d l ti capacitive dellordine di 1000 A).

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Teoria di funzionamento
(guasto monofase a terra)
La rete MT pu essere gestita nei seguenti modi: neutro isolato (atterrato tramite capacit) neutro a terra tramite induttore accordato (bobina Petersen) neutro a terra tramite resistore neutro direttamente a terra t di tt t t

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Comparazione tra i vari sistemi - Neutro isolato

nel caso di guasto a terra circola una bassa corrente capacitiva. garantisce una certa semplicit di esercizio. (Si utilizzano rel esercizio
a sensibilit varmetrica e interruttori a richiusura automatica).

elevata sollecitazione dellisolamento Fenomeno dellarco a terra intermittente Possibilit di restare in servizio con fase a terra per guasto fortemente resistivo (pericolo per persone).

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Comparazione tra i vari sistemi Resistenza pura

La resistenza deve essere tale da limitare la corrente di guasto monofase a terra ad una frazione (5-10%) della corrente di cortocircuito trifase. Lautoestinzione dei guasti presente solo in reti di limitate dimensioni. La presenza della resistenza impedisce il fenomeno degli archi a terra intermittenti e smorza le sovratensioni di origine interna. Solo la linea affetta da guasto interessata da una componente attiva della corrente omopolare dovuta alla resistenza di messa a terra. Si utilizzano rel a sensibilit wattmetrica.

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Comparazione tra i vari sistemi Reattanza accordata

nel punto di guasto a terra (se la bobina perfettamente accordata) non circola alcuna corrente. la l probabilit di autoestinzione dei guasti a terra elevata b bilit t ti i d i ti t l t anche con un certo grado di disaccordo della bobina di Petersen rispetto alla rete. la bobina di Petersen, estinguendo gli archi a terra, previene di per s i guasti intermittenti. Con questo tipo di messa a terra del neutro possibile utilizzare solo rel che rilevino la tensione omopolare o la p corrente che fluisce nella bobina. Non possibile individuare selettivamente la linea guasta con facilit.

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Comparazione tra i vari sistemi Res. + Reatt.accordata

La combinazione delle soluzioni precedenti consente di contenere la corrente di guasto monofase a terra, di utilizzare un sistema di protezione selettivo (wattmetrico) limitando al tempo stesso le sovratensioni di origine interna.

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Guasto monofase a terra: Teoria alle sequenze


Zd Ed Zi 3Rg Zo
3Zn C

I g = 3I O =
I g = 3I O =

3E Z d + Zi + ZO
3E Z d + Z i + Z O + 3Rg

semplificazione Zd, Zi << Zo Id=Ii=Io

I g = 3I O =
3Zn C

Z O = 3Z n //

1 jC

E (1+ 3 jCZ n ) 1+ Z n + Rg (1 + 3 jCZ n )

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Neutro isolato

I g = 3I O =
Ed

E (1 + 3 jCZ n ) Z n + Rg (1 + 3 jCZ n )

ZN =
3Rg

I g = 3I O =

j 3CE 1 + j 3CRg

Id=Ii=Io

Rg 0

I g = 3I O = j 3CE

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Neutro accordato

I g = 3I O =
Ed

E (1 + 3 jCZ n ) Z n + Rg (1 + 3 jCZ n )

Z N = jL
3Rg

I g = 3I O =

E 1 3 2 LC jL + Rg 1 3 2 LC

3jwL

1/jwC

Id=Ii=Io

L=

1 3 2C

I g = 3I O = 0

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Guasto monofase su rete MT con neutro isolato


La corrente nel punto di guasto IsT IsS

Ig =

ER (1 + 3 jC Z N ) Z N + Rg (1 + 3 jC Z N )

E C
I0g IgT IgS Iguasto

Per ZN si pu semplificare

Ig =

j 3CE R 1 + j 3CRg

Per Rg0 (guasto franco) diventa

Rg

Ig = j 3CE R

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Guasto monofase su rete MT con neutro accordato


La corrente nel punto di guasto

Ig =

E R (1 + 3 jC Z N ) Z N + Rg (1 + 3 jC Z N )

IsT IsS

Per ZN=jwL diventa

Ig =

ER 1 3 2 LC jL + Rg 1 3 2 LC

)
E
L IgT IgS Iguasto IL

C
I0g

Con accordo perfetto


L= 1 3 2C

si ottiene

Ig = 0

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Guasto monofase su rete MT con neutro compensato


La corrente nel punto di guasto

Ig =

E R (1 + 3 jC Z N ) Z N + Rg (1 + 3 jC Z N )

IsT IsS

I0g IgT IgS Iguasto IL IR

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Guasto monofase su rete MT con neutro isolato

In seguito alla andata a terra di una fase ( 4 ) si genera un V0 ( 3*E) e (= 3 E) una I0 in ritardo di 90 dovuto alle correnti capacitive di contributo delle linee sane.
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Guasto monofase su rete MT con neutro compensato


I0

Ir Ib

Ic

In seguito alla andata a terra di una fase ( 4 ) si genera un V0 (= 3*E) e una I0 con uno sfasamento dovuto dal grado di compensazione della bobina. Nel caso si abbia una perfetta compensazione langolo di poco superiore a 180

V0

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Adeguamento del sistema di protezione

Caratteristica del direzionale di terra a neutro isolato

Caratteristica del direzionale di terra a neutro compensato


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Adeguamento del sistema di protezione

max

SETTORE DI INTERVENTO

I0g I0s V0 min

IR IR tg = = IL Ig (1 c ) IL (1 ) IgTOT (1 c )
IR = corrente resistiva di guasto dovuta alla resistenza di messa a terra del neutro IL = corrente induttiva di guasto dovuta alla bobina di messa a terra del neutro IgTOT = corrente di guasto totale della semisbarra = riduzione di capacit di rete rispetto al valore totale in caso di perdita di parte della rete c = contributo della linea guasta rispetta alla rete
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Adeguamento del sistema di protezione


Per reti sottocompensate o sovracompensate si avrebbe una corrente rispettivamente in anticipo o in ritardo rispetto alla precedente posizione. La corrente omopolare nelle linee sane rimane sempre a 90 in anticipo rispetto alla Vo, in qualsiasi condizione.
Non si deve raggiungere un grado di sovracompensazione tale da portare la corrente omopolare della linea guasta a circa 90 in anticipo rispetto alla Vo.

Componente resistiva della corrente di guasto sufficientemente alta, compatibilmente con le esigenze di riduzione della corrente di guasto e della probabilit di autoestinzione del guasto stesso In caso di resistenza di guasto non nulla non cambiano gli sfasamenti relativi

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SOVRATENSIONI: Comparazione tra i vari sistemi

NEUTRO A TERRA FRANCAMENTE SOVRATENSIONI SOSTENUTE 0.8 volte la tensione concatenata

NEUTRO ISOLATO >= tensione concatenata >= 2.5 volte la tensione di fase circa 2 volte la tensione di fase fino a 4-6 volte la tensione di fase

NEUTRO A TERRA CON RESISTENZA >= tensione concatenata >= 2.5 volte la tensione di fase inferiore alla tensione di fase assenti

NEUTRO A TERRA CON REATTANZA tensione concatenata 2.5 volte la tensione di fase circa la tensione di fase assenti

SOVRATENSIONI poco oltre la TRANSITORIE SU tensione di fase GUASTO TENSIONE DI RIPRISTINO poco inferiore a 2 volte la tensione ALL'ESTINZIONE di f fase DELL'ARCO SOVRATENSIONI PER ARCHI INTERMITTENTI assenti

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Bobina Petersen: effetti sulle sovratensioni


TENS IONE FAS E SA NA DURANTE IL G UA STO 40 [kV ] 30 20 10 0 -10 -20 -30 -40 0.08

0.10

0.12

0.14

0.16

0.18

t[s]

0.20

Neutro isolato non si ha influenza significativa sulle sovratensioni delle fasi sane Compensazione con solo bobina durante il guasto; sia quelle transitorie (sovratensioni veloci) che Compensazione con frequenza industriale) quelle sostenute (sovratensioni allabobina + resistenza
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Bobina Petersen: effetti sulle sovratensioni


T ENS IONE DI RISTABILIMENTO ALLEST INZIONE DEL GUASTO 20 [kV ] 10 0 -10 -20 -30 -40 0.25 0.30 -si diminuisce la

0.35 0.40 0.45 t[s] 0.50 tensione di ripristino nei primi istanti Neutro isolato successivi allestinzione del guasto (tensione di riadescamento) Compensazione con solo bobina riducendo in modo drastico la probabilit di riadescamento e Compensazione con bobina + resistenza quindi facilitando lautoestinzione dellarco stesso
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Bobina Petersen: effetti sulle sovratensioni


TENS IONE DI NEUTRO A LLESTINZIONE DEL GUAST O 200 150 100 50 0 -50 -100 -150 150 -200 0.25

0.30

0.35 Neutro isolato

0.40

0.45

t[s]

0.50

si riduce la sovratensione alleliminazione del guasto sia per entit Compensazione con solo bobina che per durata (costante di tempo) Compensazione con bobina + resistenza
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Guasto a terra intermittente

Ui = tensione di re-innesco

Umax = sovratensione transitoria

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Guasto a terra intermittente RIADESCAMENTO DEL GUASTO


La messa a terra del neutro con impedenza accordata riduce notevolmente la possibilit che larco si mantenga per tempi prolungati o si riadeschi. Lestinzione degli archi elettrici in aria dipende dalla corrente darco tensione di ristabilimento che si stabilisce sullarco stesso La probabilit di auto-estinzione dellarco molto elevata anche in condizioni di compensazione non esatta. Si pu assumere che per correnti darco inferiori a 50 A la probabilit di autoestinzione con neutro compensato tramite bobina + resistenza sia sempre maggiore del 95%.

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Bobina Petersen: Bobina fissa

La bobina deve essere accordata facendo riferimento a una data condizione di rete Deve essere previsto il campo di variazione della Iguasto e verificata la compatibilit con il sistema delle protezioni In occasione di significative modifiche allassetto di rete, intervento sullimpianto per modificare, a vuoto, il valore della reattanza della bobina (Dal punto di vista costruttivo, il reattore una semplice bobina, senza colonna magnetica interna, ma con cornice magnetica esterna per la richiusura del flusso. Cambiando il numero delle spire inserite, cambia il valore della reattanza)

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Bobina Petersen: Bobina mobile

La variazione di reattanza continua ed ottenuta tramite un sistema di controllo denominato analizzatore di neutro (DAN) E comunque possibile avere condizioni transitorie di rete non accordata (durante i guasti, con la perdita di linee si ha la perdita dellaccordo)

(Dal punto di vista costruttivo, il reattore formato da una bobina al cui interno si trova una colonna di materiale ferromagnetico spezzata in due ferromagnetico, semicolonne distanziate a formare un consistente traferro. Un azionamento motorizzato consente di agire sulle semicolonne diminuendo o aumentando il traferro e quindi la reattanza della bobina)

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Bobina Petersen: Schema costruttivo bobina

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Bobina Petersen: regolatore

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DAN - Dispositivo Analizzatore di Neutro La funzione del dispositivo analizzatore di neutro (DAN) la regolazione automatica del grado di accordo tra la reattanza di una bobina mobile di messa a terra del neutro e la capacit omopolare della rete MT alla quale collegata. Lanalizzatore di neutro deve funzionare anche in reti caratterizzate da un piccolo grado di dissimmetria. Lanalizzatore di neutro pu i i tt L li t t iniettare una corrente sul t l circuito omopolare e successivamente rilevare la tensione omopolare corrispondente.

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DAN - Dispositivo Analizzatore di Neutro Liniezione di corrente non deve provocare interventi intempestivi del sistema di protezione. Solo la protezione di massima tensione omopolare pu essere influenzata, ma sufficiente limitare liniezione di corrente a valori tali che il prodotto RpI sia inferiore ad esempio a 2 V. Le protezioni direzionali di terra wattmetriche non sono influenzate poich la corrente omopolare in tutte le linee risulta essere sempre a 90 in anticipo rispetto alla tensione omopolare

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DAN - Dispositivo Analizzatore di Neutro


Rete 400 A - Corrente inie tta ta I=0.4 A 2 1.8 1.6 1.4 14 1.2 V omop 1 0.8 0.6 0.4 0.2 0 -0.4 Rp =200 O hm Rp =1000 O hm p

Rp =500 O hm

-0.2

0.2 0.4 0.6 Errore nella com pensazione [p.u.]

0.8

Curve di tensione omopolare rilevabili a seguito della iniezione di corrente


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DAN - DV927 + DV929


il dispositivo analizzatore di neutro un automatismo che misura lo stato di compensazione della rete MT. p In funzione del valore di V0 letto sa se deve aumentare o diminuire il livello di compensazione della bobina di accordo variandone tramite un servomotore la distanza del traferro
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ASSN - DV943

Lautomatismo di selezione dello stato del neutro coordina lo stato del sistema bobina b bi di accordo. d Comanda gli IMS durante le fasi di chiusura del congiuntore sbarra MT. Pilota la mappatura delle protezioni DV 901/A2 NC Disciplina lo stato delle R in parallelo alle bobine
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Bobina di Accordo - Sistemi di potenza Criteri di scelta per linstallazione della bobina
Interruttore shunt: rete MT con IE< 80A e numero guasti transitori monofasi per semisbarra MT > 20 t it i f i i b rete MT con IE > 80A e numero guasti transitori monofasi per semisbarra MT > 20 rete MT con IE > 300A e necessit di limitare il valore e la durata delle sovratensioni successive al guasto in relazione alle caratteristiche dei componenti della rete

Bobina mobile:

Bobina fissa:

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Bobina Petersen: schemi unifilari di inserzione

Collegamento al centro stella del trasformatore AT/MT

Collegamento con reattore formatore di neutro a zig - zag


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Bobina di Accordo - Sistemi di potenza Collegamento al centro stella del trasformatore

R0

X
0

L 3 Xbobina

CRETE

Soluzione da realizzare per reti con IE < 300A Accordo difficoltoso della bobina (Ro e Xo non sono costanti) Possibili scatti intempestivi della protezione VoMAX alla messa in servizio del TR
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Bobina di Accordo - Sistemi di potenza Trasformatore formatore di neutro


SCHEMA COMPLESSO MESSA A TERRA

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Bobina di Accordo - Sistemi di potenza

Collegamento tramite Formatore di neutro

Z0 Zig-Zag R0 X0 L 3Zbobina CRETE

Soluzione da realizzare per reti con IE > 300A Reattanza alta alle sequenze diretta e inversa e piccola e costante alla omopolare Nessuno scatto intempestivo alla messa in servizio del Trasformatore
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Bobina di Accordo - Sistemi di potenza

Modalit di compensazione
La reattanza omopolare in serie alla bobina costante perch pari alla reattanza di corto circuito del trasformatore zig-zag

bobina

1/3 * ( X C rete - X 0 zig-zag ) zig zag

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Bobina di Accordo - Sistemi di potenza Bobina di accordo

esistono due tipologie diverse p g fissa, con 7 prese di regolazione (escursione 30%), manovrabili in assenza di tensione, mobile, regolabile continuamente sotto-carico (attraverso un traferro variabile mediante un servomotore) taglie da 150 A a 300 A inserita tra il reattore formatore di neutro e limpianto di terra della Cabina Primaria

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Bobina di Accordo - Sistemi di potenza Resistenza parallelo

inserita in parallelo alla bobina di accordo di tipo fisso, tramite sezionatore motorizzato (immerso in olio e azionato da automatismi di controllo) inserita su un circuito ausiliario alimentato a 500 V tramite accoppiamento induttivo con la bobina di accordo di tipo mobile. aumenta la componente attiva della corrente nella linea MT affetta da guasto (garantendo il sicuro intervento delle protezioni direzionali di terra) favorisce lauto-estinzione degli archi a terra
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Bobina di Accordo - Sistemi di potenza Resistenza serie

inserita in serie tra la bobina di accordo e limpianto di terra della Cabina Primaria limita la durata della componente uni-direzionale nella corrente omopolare di guasto e quindi anche la saturazione dei TA toroidali che alimentano la protezione direzionale di terra

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Bobina di Accordo - Sistemi di potenza


Caratteristiche tecniche bobina mobile

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Bobina Petersen

Il TR AT/MT unificato rende disponibile il centro stella dellavvolgimento MT d ll l i t MT. A tale passante viene collegato il cavo che tramite IMS si connette alla bobina.

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Bobina Petersen

IMS e quadro di comando esterno. Serve al collegamento della bobina con il neutro del trasformatore AT/MT

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Bobina Petersen Bobina di accordo


Complesso costituito da una reattanza a traferro variabile, resistenze di potenza e automazioni varie, tra le quali un motore atto alla variazione del traferro

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