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Calcolo del carico

convenzionale
Fattore di utilizzazione.
Fattore di contemporaneità.
Carico convenzionale.
Il carico convenzionale, più propriamente la potenza convenzionale, è
Definizioni. calcolata in base ai dati di targa delle apparecchiature elettriche collegate
Carico convenzionale: carico cui all’impianto. Va sottolineato che i dati di targa riportano la potenza
è soggetto un impianto valutato massima che verosimilmente non sarà mai raggiunta nelle normali
in termini statistici, dove per condizioni di funzionamento, pena il probabile danneggiamento al
carico si può intendere sia la motore.
potenza assorbita, sia la Il calcolo è eseguito su base statistica per mezzo di opportuni coefficienti
corrente. correttivi che permettono di fissare un valore per la potenza
Potenza convenzionale: potenza effettivamente utilizzata. Questo non vale per gli apparecchi di
attiva per la quale deve essere illuminazione che funzionano sempre ai dati di targa e quindi alla massima
dimensionato l’impianto potenza.
elettrico o il circuito di comando. Per il calcolo della corrente si possono utilizzar le seguenti formule:
Potenza convenzionale 𝑃
𝐼𝑏 =
dell’impianto: somma di tutte le 𝑉
potenze convenzionali calcolate. 𝑃
𝐼𝑏 =
Corrente di impiego 𝐼𝑏 : corrente 𝑉 ∙ cos 𝜑
che può fluire in un circuito 𝑃
𝐼𝑏 =
durante il servizio ordinario 3 ∙ 𝑉 ∙ cos 𝜑
Fattore di utilizzazione.
Consideriamo un generico dispositivo la cui potenza
attiva di targa sia 𝑃𝑎𝑛 e che funzioni con una potenza
assorbita P.
Si definisce fattore di utilizzazione il coefficiente:

𝑃
𝑘𝑢 =
𝑃𝑎𝑛

che espresso in percentuale diventa:

𝑃 In questo grafico è riportato l’andamento della


𝑘𝑢% = 100 ∙ 𝑘𝑢 = 100 ∙
𝑃𝑛 potenza assorbita nel tempo da un generico
dispositivo elettrico. La linea 𝑃𝑏 indica la
Per determinare la potenza P ovvero la potenza potenza attiva di targa mentre la curva
convenzionale si parte dalla conoscenza di 𝑘𝑢 e dei dati rappresenta la potenza elettrica realmente
di targa dell’apparecchio considerato. assorbita per mezzo della quale si calcola il 𝑘𝑢 .
Fattore di utilizzazione.
Funzionamento a carico ridotto
Valori del 𝑘𝑢 .
Funzionamento a carico nominale
𝑘𝑢 < 1
𝑘𝑢 = 1
𝑘𝑢 > 1 Funzionamento in sovraccarico

Ovviamente l’ultima condizione è da evitare.


Il 𝑘𝑢 è fornito da opportune tabelle previste dalla
norma per mezzo dei quali si valuta la potenza
convenzionale secondo la relazione:

𝑃 = 𝑘𝑢 ∙ 𝑃𝑎𝑛

dove 𝑃𝑎𝑛 è proprio la potenza di targa.


Fattore di contemporaneità.
Come è facile intuire, nella stragrande maggioranza
dei casi, non tutti le apparecchiature elettriche
collegate a un determinato impianto funzionano
simultaneamente, quindi se progettassimo
l’impianto alla potenza calcolata con il solo fattore
di utilizzazione sovradimensioneremmo l’impianto
senza alcuna ragione. In generale si avrà:
𝑛

𝑃𝑡 ≤ 𝑃𝑖
𝑖=1
Questo grafico illustra la potenza assorbita
Quindi introduciamo quello che la norma denomina rilevata a intervalli regolari di una serie generica
fattore di contemporaneità 𝑘𝑐 . di motori elettrici La linea rossa indica la potenza
convenzionale valutata con il solo fattore di
utilizzazione.
Fattore di contemporaneità.
Quanto detto per il fattore di utilizzazione vale
anche per il fattore di contemporaneità. In
particolare, per n dispositivi dello stesso tipo
(anche se di potenze di targa diverse) possiamo
scrivere la seguente relazione:
𝑛

𝑃𝑡 = 𝑘𝑐 ∙ 𝑃1 + 𝑘𝑐 ∙ 𝑃2 + ⋯ = 𝑘𝑐 ∙ 𝑃𝑖
𝑖=1

I valori del 𝑘𝑐 sono tabulati e forniti dalle norme.


Qui a lato è riportato un esempio.
Calcolo delle prese.
Il calcolo della potenza effettivamente assorbita dalle prese elettriche, siano esse monofase o trifase, non è
certo di facile valutazione. Ovviamente non tutte le prese sono utilizzate contemporaneamente e non tutte
sono utilizzate alla massima potenza nominale, come per tutti gli altri dispositivi, ma a differenza di questi, le
prese sono per loro natura destinate a un uso più saltuario rispetto ai macchinari, quindi l’uso dei fattori
definiti in precedenza sovradimensionerebbero inutilmente l’impianto.
La potenza massima assorbita da una presa può essere calcolata con le seguenti formule:
𝑃𝑚 = 𝑉𝑛 ∙ 𝐼𝑛 ∙ cos 𝜑
𝑃𝑚 = 3 ∙ 𝑉𝑛 ∙ 𝐼𝑛 ∙ cos 𝜑
Rispettivamente per prese monofase e trifase. Introduciamo quindi un fattore globale di utilizzazione 𝑘𝑝 che ci
permette di calcolare la potenza convenzionale con la relazione:

𝑃𝑐 = 𝑁 ∙ 𝑘𝑝 ∙ 𝑃𝑚

Assumendo i valori per prese monofase e trifase per uso civile e industriale rispettivamente:
• 𝑘𝑝 = 0,05 − 0,2
• 𝑘𝑝 = 0,15 − 0,4
Potenza convenzionale totale di un impianto.
Per calcolare la potenza totale di un impianto si procede alla somma delle potenze convenzionali dei singoli
apparecchi:
𝑛

𝑃𝑡 = 𝑃𝑖
𝑖=1

Questa potenza è quella che ci servirà per dimensionare le condutture e il quadro generale dell’impianto.
Per i singoli sottoquadri occorrerà fare riferimento alle singole potenze convenzionali valutate secondo la
tipologia di dispositivo elettrico.

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