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Product family PT
LT 2200-6
LT 2200-8
C-code revision 2
Indice
Master Service Manual (MSM)
Numero d’ordine:173 666-300
Edizione aggiornata 1999-06-23
Indice, M
Manuale di istruzioni
Valido dal numero di matricola:
1 Generalità
Ogni carrello è correlato di Manuale distruzioni. Nel caso in
cui per qualsiasi motivo non sia presente, il Manuale di istru-
zioni può essere ordinato alla BT. Nella seguente tabella
sono indicati i Manuali di istruzioni disponibili per questa serie
di carrelli.
ATTENZIONE!
Rischio di rottura.
Rischio di schiacciamento in caso di avviamento del car-
rello con piattaforma sollevata e sportelli aperti.
Richiudere sempre gli sportelli in direzione delle forche
quando la piattaforma è sollevata.
LT 2200
4 Targhetta di identificazione CE
La figura mostra la targhetta di identificazione del carrello ver-
sione CE.
5 Targhetta di identificazione CE +
ASME
A
La figura mostra la targhetta di identificazione delle versioni
B CE e ASME dei carrelli.
C
D Posi- Testo Unità di
E zione misura
E A MODELLO
F
B NO
C PORTATA NOMINALE kg
G
D PESO SENZA BATTERIA kg
E PESO BATTERIA MAX kg
MIN kg
F VOLTAGGIO BATTERIA V
G TIPO BATTERIA A NORMA ASME
UL583 (SOLO ASME)
7 Targhetta di modifica
La figura mostra la targhetta di modifica applicata al carrello
se esso viene fornito con dotazione non di serie oppure è
stato modificato dopo la consegna dalla fabbrica. La targhetta
contiene le informazioni riportate nella seguente tabella.
Posizione Testo
A Targhetta di modifica
B Tipo
C Numero di serie
D Luogo di produzione
E Luogo di produzione
F Numero di modifica
G Data
8 Componenti principali
1. Timone di sterzo:
L’operatore può guidare il carello restando sulla pedana o
camminando a lato del carello. La rotazione max. del
timone è di 185 gradi.
Il freno si aziona nelle posizioni superiore ed inferiore del
timone di sterzo.
2. Targhetta di identificazione:
Contiene codice del modello, fabbricante, numero di
serie, anno di fabbricazione, peso a vuoto, peso batteria,
portata nominale e voltaggio della batteria.
3. Sportelli protettivi:
Quando gli sportelli sono ripiegati, la velocità massima del
carrello è 9,5 km/h, mentre quando gli sportelli sono pie-
gati in avanti la velocità massima del carrello è 6 km/h.
4. Cofani:
Facilmente ruotabili e rimuovibili per la massima accessi-
bilità in sede di manutenzione.
5. Unità di trazione con freni:
Unità di guida sospesa dotata di freno elettromagnetico a
due stadi, motore di trazione, riduttore e ruota motrice
combinati in un'unità compatta. Cuscinetti dello sterzo tra
motore e riduttore. La pressione sulla ruota motrice viene
regolata in base al carico.
6. Unità idraulica:
Motore della pompa, pompa, valvole e serbatoio dell’olio
integrati in un’unità compatta.
7. Piattaforma:
Piattaforma di marcia pieghevole che si ripiega automati-
camente quando non caricata.
8. Interruttore della piattaforma:
Interruttore per il comando del campo di velocità e del
freno.
9. Ruote pivottanti di supporto:
Due ruote pivottanti di supporto per la massima stabilità.
Dotate di protezioni in gomma per prevenire incidenti ai
piedi.
10. Quadro elettrico:
Ruotabile per la massima accessibilità in sede di manu-
tenzione. Impianto elettrico da 24 volt. La velocità è con-
trollata da sistemi a resistore (tre velocità) o a transistor
(variabile).
11. Cilindri di sollevamento:
Situati lungo i lati del carrello.
1. Avvisatore acustico
2. Comando idraulico: Abbassamento
3. Comando idraulico: Sollevamento
4. Senso di marcia
5. Livello olio idraulico
6. Punti di sollevamento
7. Numero di matricola
8. Targhetta di identificazione
9. Targhetta de modifica
Dati tecnici
Valido dal numero di matricola:
Modello LT 2200
Motore principale
Tipo TTL 140BB-D11
Potenza 1.4
Intermittenza, % 60
Lunghezza min. delle spazzole al carbo- 11
nio, mm
Diametro min. del commutatore, mm 60
Trasmissione/ingranaggi
Tipo Angolare a 2
passi
Rapporto di trasmissione 16,29:1
Volume di olio, litri 1.0
Tipo d’olio Olio ipoide
Temperatura normale SAE 80W/90
<-15°C SAE 75W
Ruote
Ruota motrice, mm Dia 215x70
Pressione assiale senza carico, kg 400
Pressione assiale con carico nominale, 590
kg
Coppia di serraggio dei bulloni della 65
ruota, Nm
Ruota delle forche, Single, mm 85x100
Ruota delle forche, Boggie, mm 85x75
Modello LT 2200
Pressione assiale senza carico, kg 130
Pressione assiale con carico nominale, 1890
kg
Ruota pivottante, mm 140x60
Pressione assiale senza carico, kg 140
Pressione assiale con carico nominale, 500
kg
Unita’ idraulica
Potenza, kW 2.0
Intermittenza, % 10
Lunghezza min. delle spazzole al carbo- 12
nio, mm
Spessore min. del commutatore, mm 43
Pressione al carico nominale, bar -
Pressione di scarico, bar -
Flusso della pompa, litri/min 2.5
Volume del serbatoio, litri 1.2
Tipo d’olio:
Normal temperature ISO-L-HM32
< -15oC ISO-L-HV32
Fusibili
Circuiti di comando Transistor di matri- 7.5 A/122308-
cola 075
Circuiti di comando Resistenza di matri- 8 A / 29023
cola
Motore principale 125 A/29584
Motore della pompa 160 A/29223
Batterie
Dimensioni LxLxA, mm -
Capacità, Ah 240-320
Peso, kg 275
Modello LT 2200
Velocita’ di marcia
Senza carico, km/h 6
Senza carico, m/s 1,7
Con carico nominale, km/h 5.1
Con carico nominale, m/s 1.4
Senza carico LT 2200-8, km/h 9,5
Senza carico LT 2200-8, m/s 2.6
Con carico nominale LT 2200-8, km/h 7,3
Con carico nominale LT 2200-8, m/s 2.0
Tempo di sollevamento/discesa
Sollevamento senza carico, s 2.0
Sollevamento con carico nominale, s 3.0
Discesa senza carico, s 4.0
Discesa con carico, s 2.0
Consumo di corrente
Marcia senza carico, A 50
Marcia con carico nominale, A 55
Sollevamento senza carico, A 40
Sollevamento con carico nominale, A 75
Quality Parts
Valido dal numero di matricola:
1 RSP editi
Indice, P
1 Manutenzione preventiva
P1 Introduzione
P2 Manutenzione preventiva
P3 Specifiche di olio e grasso
P4 Attrezzi
Introduzione, manutenzione
Al fine di garantire la massima sicurezza e minor tempi di
fermo macchina possibile è necessario eseguire tutti i punti
del programma di manutenzione. Gli intervalli sono soltanto
una guida è non è obbligatorio seguirli alla lettera. L’operatore
deve adattarli in base alle esigenze locali, ma è importante
che gli intervalli soddisfino i requisiti minimi indicati dalla BT.
Gli intervalli di manutenzione sono basati sui tempi di eserci-
zio e possono essere adattati ai normali turni di lavoro di
8 ore. Per la determinazione degli intervalli di manutenzione
sono stati utilizzati i seguenti tempi di esercizio:
Tempo giornaliero: 08.00-17.00 (20 h/settimana)
2 turni: 06.00-14.00, 14.00-22.00
(40 h/settimana)
3 turni: 06.00-14.00, 14.00-22.00, 22.00-06.00
(60 h/settimana)
Dopo 250 ore di esercizio, accertarsi che il carrello sia sotto-
posto a regolare manutenzione. La sicurezza, l’efficienza e la
durata del carrello dipendono dall’assistenza e manutenzione
a cui è sottoposto.
In sede di riparazione e manutenzione, utilizzare esclusiva-
mente ricambi originali BT.
AVVERTENZA!
Cortocircuiti/incendi.
Quando si lavora all’impianto elettrico del carrello, se un
oggetto metallico entra in contatto con un collegamento
elettrico può provocare un cortocircuito/incendio.
Togliere orologi, anelli o altri gioielli metallici.
AVVERTENZA!
Rischio di ustioni.
Olio del cambio o idraulico bollente.
Lasciarlo raffreddare prima di cambiare l’olio.
• Rabboccare l’impianto idraulico soltanto con olio fresco e
pulito.
AVVERTENZA!
L’impianto idraulico può danneggiarsi.
Se l’olio è contaminato, i componenti idraulici possono
danneggiarsi.
Utilizzare sempre olio fresco e pulito nell’impianto idrau-
lico.
• Conservare e disporre dell’olio usato in conformità alle
direttive locali.
• Non disperdere solventi e simili, utilizzati per pulizia/lavag-
gio del carrello, in scarichi non previsti a tal scopo. Atte-
nersi alle direttive locali per lo smaltimento.
• Disinserire la batteria quando si effettuano lavori di salda-
tura sul carrello.
NOTA!
La batteria può danneggiarsi.
Durante la saldatura, la corrente di saldatura può entrare
nella batteria.
La batteria deve quindi essere disinserita.
• Togliere almeno 100 mm di vernice intorno all’area di sal-
datura/smerigliatura mediante sabbiatura oppure utiliz-
zando uno sverniciatore su superfici verniciate.
ATTENZIONE!
Gas nocivi.
La vernice surriscaldata emana gas nocivi.
Togliere 100 mm di vernice dall’area di lavoro.
2 (6) Service Manual 1997-12-19 Italiano
F-code Section C-code
PT P1
Introduzione, manutenzione
Version no T-code
001
2 Pulizia e lavaggio
La pulizia ed il lavaggio sono indispensabili per garantire la
massima affidabilità del carrello.
• Pulire e lavare il carrello settimanalmente.
NOTA!
Rischio di cortocircuito.
L’impianto elettrico può danneggiarsi.
Disinserire l’impianto elettrico prima di lavare il carrello uti-
lizzando l’interruttore di emergenza.
AVVERTENZA!
Rischio di schiacciamento.
Un carrello mal sorretto può cadere.
Non lavorare mai sotto un carrello non supportato sugli
appositi cavalletti e fissato da un dispositivo di solleva-
mento.
Manutenzione preventiva
Valido dal numero di matricola:
1 Schema di manutenzione
Pos. Interventi da effettuare
Intervalli in ore 5 20 80 160 250 500 1000
Intervalli in giorni/settimane/mesi 1g 1s 1m 2m 3m 6m 12m
0000 Telaio
0000.1 Controllare tutte le articolazioni ed i perni di X
bloccaggio
0000.2 Controllare la formazione di crepe e danni X
0000.3 Controllare il montaggio dei cilindri di solle- X
vamento
0000.4 Controllare i fermi del coperchio X
0000.5 Controllare eventuali danni della piatta- X
forma
0380 Carrello delle forche
0380.1 Controllare la formazione di crepe e danni X
0380.2 Controllare il gioco di bussole e rulli X
0380.3 Controllare il finecorsa di sollevamento X
1700 Motore
1700.1 Controllare eventuali collegamenti allentati X
1700.2 Controllare le spazzole di carbonio X
1700.3 Pulire il motore X
1700.4 Controllare la tenuta dei bulloni di montag- X
gio
1700.5 Controllare eventuali rumori anomali dei X
cuscinetti
2 Tabella di lubrificazione
Pos. n° Punto di assistenza Intervallo/ore di esercizio Lubrifi-
cante
250h 1000h 3000h
3500 Cuscinetti delle ruote L A
6100 Impianto idraulico C O B
4380 Cuscinetti dello sterzo L D
2550 Riduttore C O C
Indice, S
1 Istruzioni di assistenza
Codice C
S0 Telaio 0000
S1 Motore principale 1000
S2 Ruota motrice/trasmissione 2000
S3 Sistema freno/ruota 3000
S4 Sterzo 4000
S5 Impianto elettrico 5000
S6 Impianto idraulico/pneumatico 6000
S7 Funzione operativa colonna di 7000
sollevamento
S8 Periferiche/attrezzatura 8000
di installazione
S9 Accessori/collegamenti 9000
Motore principale
Valido dal numero di matricola:
1 Generalità
Il motore principale forma un’unità di guida completa assieme
a cambio e freno.
Si tratta di un motore in corrente continua di tipo compound:
un avvolgimento dello statore è collegato in serie al rotore e
l’altro è collegato in parallelo al rotore per ottenere un cosid-
detto campo di derivazione.
La corrente del rotore viene trasferita in modo tradizionale
mediante 4 spazzole al carbonio che poggiano sul collettore
del rotore.
Il senso di rotazione del motore può essere variato invertendo
la direzione della corrente del rotore rispetto agli avvolgimenti
dello statore.
Nella seguente figura, A1 e A2 rappresentano i collegamenti
del rotore, D1 e D2 i collegamenti del campo in serie, E1 e E2
i collegamenti del campo di derivazione. Invertendo i collega-
menti del rotore A1 e A2 si cambia il senso di rotazione del
motore.
å
( (
' ' $ $
( (
' ' $ $
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03
02
10
26
25
09
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2 Rimozione/Installazione
2.1 Rimozione del motore dal carrello
• Aprire i cofani del vano motore ed accedere al motore
togliendo i carter e lo sportello protettivo.
2.2 Installazione
• Inserire delicatamente il motore nel cambio. I quattro pri-
gionieri del motore devono corrispondere ai fori corrispon-
denti del cambio. Affinché il motore sia allineato alla
superficie superiore del cambio, a volte occorre girare il
cambio manualmente in modo che l’ingranaggio dell’albero
motore sia allineato al corrispondente ingranaggio del
cambio. Prestare attenzione a non danneggiare gli O-ring
del motore.
• Serrare i dadi dei prigionieri alla coppia prevista, 26.6 Nm.
• Installare il gruppo freno e regolarlo seguendo le relative
istruzioni.
• Collegare i cavi del motore. Verificare che la polarità sia
corretta.
• Al termine del montaggio, controllare il funzionamento del
freno prima di utilizzare il carrello.
4 (12) Service Manual 1999-05-11 Italiano
F-code Section C-code
PT S1 1760
Motore principale
Version no T-code
001 184, 288
3 Assistenza/Riparazioni
3.1 Pulizia
La pulizia rappresenta un fattore decisivo per un corretto fun-
zionamento del motore. Controllare regolarmente il motore ed
il relativo vano, rimuovendo polvere, olio ed altri corpi estra-
nei.
Se gli avvolgimenti e l’interno del motore sono asciutti, la puli-
zia può essere effettuata con un aspirapolvere dotato di
un’idonea bocchetta. E’ consentito l’utilizzo di aria compressa
in combinazione ad un aspirapolvere. In tal caso l’aria com-
pressa deve essere pulita ed asciutta.
Se gli avvolgimenti sono incrostati, si può utilizzare un panno
che non lascia filacce. All’occorrenza si può inumidire il
panno con uno sgrassante organico e volatile che non dan-
neggi gli avvolgimenti. Evitare comunque di applicare quan-
tità di detergente tali da penetrare nelle parti del motore.
Se resta una patina grassa, eliminare le eccedenze con un
solvente adatto.
Se le parti del motore sono molto sporche, possono essere
pulite con un solvente spray. Soprattutto per il rotore, è molto
importante applicare il prodotto in modo che lo sporco non
penetri nel motore.
In alternativa il rotore può essere immerso nel solvente. Suc-
cessivamente il rotore deve sempre essere essiccato
mediante riscaldamento. Assicurare un sufficiente ricambio
d’aria durante l’essiccazione e continuare la procedura finché
diverse misurazioni della resistenza di isolamento non forni-
scono risultati omogenei ed accettabili.
11
15
03
02
10
26
25
09
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3.6 Collettore
In condizioni normali il collettore deve presentare un colore
omogeneo su tutta la superficie. L’aspetto del collettore, tutta-
via, può variare sensibilmente da un’applicazione all’altra. Se
il collettore dovesse mostrare segni di bruciatura o aree nere
di colore disuniforme, levigarlo con carta vetrata a grana fine.
Non utilizzare mai tele smeriglio.
P
P
5
4 Immagazzinaggio/Trasporto
Se un motore deve essere conservato in magazzino per un
periodo superiore ad un mese, deve essere opportunamente
protetto.
Le parti del motore più soggette a danni in caso di immagaz-
zinaggio non corretto sono le spazzole, il collettore ed i cusci-
netti. Il motore può essere danneggiato da:
• Polvere e sporco in genere.
• Umidità e condensa, se il motore viene conservato in
ambienti soggetti a forti oscillazioni di temperatura.
• Ossidazione, in particolare se il motore viene conservato in
ambienti con gas corrosivi.
• Agenti meccanici, ad es. vibrazioni.
4.1 Immagazzinaggio
Adottare i seguenti provvedimenti prima di procedere
all’immagazzinaggio:
• Estrarre tutte le 4 spazzole.
• Avvolgere il collettore con carta o altro materiale protettivo.
• Conservare il motore assemblato.
• Avvolgere il motore con un materiale che lo protegga da
polvere ed umidità.
• Evitare di sistemare il motore in un luogo soggetto a vibra-
zioni.
Il motore deve essere conservato in un ambiente a tempera-
tura costante.
Per prevenire condensa negli avvolgimenti, mantenere la
temperatura degli avvolgimenti alcuni gradi sopra la tempera-
tura ambiente.
L’ossidazione, in particolare del collettore, si manifesta anche
in normali condizioni di immagazzinaggio. I problemi aumen-
tano se l’aria contiene gas corrosivi. Sono particolarmente
dannosi biossido di zolfo (SO2), cloro (Cl2) ed ammoniaca
(NH3).
Le vibrazioni danneggiano in primo luogo i cuscinetti del
motore. Questo inconveniente può essere prevenuto facendo
compiere al rotore alcuni giri una volta al mese.
Controllare che le estremità dell’albero motore e le altre
superfici metalliche esposte siano coperte da un velo di olio
protettivo.
© BT Industries AB Service Manual 1999-05-11 Italiano 11 (12)
F-code Section C-code
PT S1 1760
Motore principale
Version no T-code
001 184, 288
5 Dati
Coppia di serraggio Nm
Dado per l’ingranaggio lato azionamento 70 + bloccag-
gio con pun-
zone
Dadi di fissaggio fra motore e cambio 26.6
Ingranaggio di azionamento
Valido dal numero di matricola:
Dato Descrizione
Tipo Angolare a 2 passi
Ruote dell’ingranaggio Forma cilindrica con dente
superiore smussato
Ruote dell’ingranaggio infe- Ingranaggio ad angolo retto
riore
Rapporto di trasmissione, 16.29:1
generale, LT 2200
Rapporto di trasmissione, 3.35:1
ingranaggio superiore,
LT 2200
Rapporto di trasmissione, 4.86:1
ingranaggio inferiore
Capienza d’olio 1,0 litri
Tipo d’olio, temperatura nor- Olio ipoide SAE 80W/90
male
Tipo d’olio, < -15oC Olio ipoide SAE 75
Cambio dell’olio Prima volta: 250 ore
Intervalli regolari: 3000 ore
3
4
5
A
12
11
10 6
9 7
8
Pos. Componente
1 Ruota dentata primaria
2 Cuscinetto del pignone superiore L2
3 Spessore del cuscinetto S2
4 Spessore del cuscinetto S1
5 Cuscinetto del pignone inferiore L1
6 Gruppo pignone e corona dentata
7 Cuscinetto interno dell’albero di L3
trasmissione
8 Spessore del cuscinetto S3
9 Cuscinetto esterno dell’albero di L4
trasmissione
Pos. Componente
10 Spessore del cuscinetto S4
11 Albero di trasmissione
12 Tenuta dell’albero di trasmissione
A Misura interna, altezza del pignone 65 mm
Pos. Attrezzo
1 Estrattore del cuscinetto: P/N = 08-13022
2 Comparatore con staffa magnetica
3 Spessimetro
4 Micrometro 0-25 mm (0-1 pollici)
5 Bilancia a molla: 0-10 kg (0-22 lb)
6 Calibro: P/N = 06-13020
7 Gruppo asse: P/N 08-13021
4 Ripristino dell’ingranaggio
• Togliere l’ingranaggio dal carrello come indicato nel capi-
tolo ”Rimozione dell’ingranaggio dal carrello”.
• Togliere i coperchi dell’ingranaggio (chiave Allen da 6 mm).
• Battere sul fermo del dado dell’albero di trasmissione.
• Togliere il dado dell’albero di trasmissione (chiave da
36 mm).
Freno elettromagnetico
Valido dal numero di matricola:
1 Generalità
Il freno del carrello è un freno elettromagnetico a due stadi
con una bobina magnetica in comune ad entrambi gli stadi. Il
freno è dotato di due piastre di pressione semi-circolari.
Il ritardo tra gli stadi è parzialmente dovuto al fatto che la
molla del primo stadio presenta una maggiore pressione ed in
parte al rivestimento plastico del lato inferiore della bobina
magnetica del primo stadio, riducendo la forza magnetica
(vedere la prima figura nel capitolo ”Funzionamento”.
Il ritardo tra gli stadi è circa 0,15–0,2 secondi.
2 Funzionamento
Il freno magnetico funge da freno di servizio e da freno di sta-
zionamento del carrello.
2.2 Frenatura
Quando si toglie la corrente, il braccio di comando viene por-
tato in una delle due posizioni di frenata; la piastra di pres-
sione del primo stadio si disinserisce dall’alloggiamento
magnetico e frena il disco dei freni, vedere figura.
3 Manutenzione
In normali condizioni di utilizzo, fondamentalmente il freno
non necessita di manutenzione. Tuttavia, si raccomanda di
accertarsi che il freno ed il disco del freno non siano usurati e
controllare la luce tra l’alloggiamento della bobina magnetica
e la piastra di pressione ad intervalli regolari, in conformità
alla scheda di manutenzione preventiva.
6mm
Avvertenza!
Frenatura troppo debole.
Errata impostazione dell’effetto frenante.
Questo tipo di freno viene utilizzato anche su altri tipi di
carrello con impostazioni differenti. Accertarsi di aver mon-
tato una bobina magnetica corretta controllando l’imposta-
zione dopo averla sostituita.
Impianto elettrico
Unità di comando a transistor da 6
e 9,5 km/h
Valido dal numero di matricola:
1 Armadio elettrico
A1
F3
H1
F50 K30
K11
F1
K13
K14
BT Batteria
H1 Avvisatore acustico
M1 Motore Guida
M3 Motore Pompa
3 Schemi elettrici
Nelle tre pagine seguenti si trovano tre diversi schemi elet-
trici.
Il primo schema vale per i carrelli standard (6 km/h) senza
sportelli.
Il secondo schema vale per i carrelli dotati di piccoli sportelli a
norma CE.
Il terzo schema vale per i carrelli dotati di grandi sportelli di
sicurezza.
A2
102
29 36
36A
101
36A
102
29 36
36A
4.2 Descrizione
La descrizione è divisa in diverse fasi corrispondenti alle
diverse fasi della sequenza di funzionamento.
4.2.5 Retromarcia
Con il braccio di comando in posizione di marcia, S10 si
chiude ed alimenta Y10 con ritorno negativo attraverso cavo
36, transistor di sicurezza D e pin 40. Il freno elettromagne-
tico si disinserisce.
A2 nel circuito di sicurezza riceve corrente positiva inviata dal
pin 28 ed un ritorno negativo attraverso S10, pin 36, transistor
di sicurezza D e pin 40.
Quando il comando della velocità si trova in posizione di
retromarcia, S16 si chiude. K13 riceve corrente negativa con
un ritorno negativo attraverso la chiusura dei contatti nel cir-
cuito di sicurezza A2, S16, S20, S10, pin 36, transistor di
sicurezza D e pin 40.
Le alimentazioni in ingresso al circuito di arresto (sulla
scheda) si differenziano; quella superiore diventa negativa e
quella inferiore positiva, così viene dato il consenso alla mar-
cia (con impulsi dei transistor).
La regolazione della velocità e della corrente si effettuano
esattamente come per la marcia avanti.
Un errore sulla scheda di controllo A2 per la protezione
dell’operatore elimina il ritorno negativo per K13 ed impedisce
di procedere in retromarcia.
Durante l’utilizzo di LT 2200-8 in retromarcia non si utiliz-
zano sportelli e piattaforma, S19 in posizione OFF, S53 in
posizione OFF (S54 in posizione OFF).
Vedere schemi elettrici 2/3 e 3/3.
Con il braccio di comando in posizione di marcia, S10 si
chiude ed alimenta Y10 con un ritorno negativo attraverso
cavo 36, l’interruttore di fine corsa S53 (e S54 se si utilizzano
sportelli di sicurezza), pin 36, transistor di sicurezza D e pin
40. Il freno elettromagnetico si disinserisce.
10 (14) Service Manual 1998-02-12 Italiano
F-code Section C-code
PT S5 5000
Impianto elettrico
Version no T-code
001 184, 288
Impianto elettrico
Unità di comando a transistor da
9,5 km/h
Valido dal numero di matricola:
1 Armadio elettrico
H1 F50
A1
K11
A5
F3 K13
F1
K30
RV1
G1 Batteria 24 V
H1 Avvisatore acustico
R1 Potenziometro Velocità
RV1 Potenziometro Riduzione velocità max
4 Descrizione
La descrizione è divisa in diverse fasi corrispondenti alle
diverse fasi della sequenza di funzionamento. Per ogni fase
di sequenza si accende il corrispondente LED. Un pallino
pieno indica un LED acceso.
303 305
302
301 304
303 305
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301 304
Impianto elettrico
Unità di comando a transistor da
6 km/h
Valido dal numero di matricola:
1 Armadio elettrico
G1 Batteria 24 V
H1 Avvisatore acustico
R1 Potenziometro Velocità
RV1 Potenziometro Riduzione della velocità max
3.2 Descrizione
La descrizione è divisa in diverse fasi corrispondenti alle
diverse fasi della sequenza di funzionamento. Per ogni fase
di sequenza si accende il corrispondente LED. Un cerchio
pieno indica un LED acceso.
302
RE2
301
302
RE2
301
302
RE2
301
Impianto elettrico
Regolazione della resistenza
Valido dal numero di matricola:
1 Armadio elettrico
BT Batteria
H1 Avvisatore acustico
M1 Motore Principale
M3 Motore Pompa
3 Schemi elettrici
Nelle tre pagine seguenti sono riportati tre diversi schemi elet-
trici.
• Il primo schema elettrico vale per i carrelli standard (6 km/
h) senza sportelli. Questi carrelli sono dotati di scheda
logica 139198-001.
• Il secondo schema elettrico vale per i carrelli dotati di pic-
coli sportelli CEE.
• Il terzo schema elettrico vale per i carrelli dotati di grandi
sportelli di sicurezza. I carrelli di tipo LT 2200-8 sono dotati
di scheda logica 139199-001.
4.3 Marcia
Quando il braccio di comando si abbassa in posizione di mar-
cia, S10 si attiva e si chiude ed invia un ritorno negativo a
Y10 attraverso i pin 36 e 40. I freni si disinseriscono.
Quando S10 si chiude attiva anche Re26, che riceve un
ritorno negativo attraverso il pin 29 e S10.
Re13 si attiva quando il circuito di comando di Re13 perde
tensione sul proprio ingresso inferiore attraverso il pin 27,
S16, S15 a S20 e quindi, attraverso S10, ai pin 36 e 40. Allo
stesso tempo, anche l’ingresso superiore del circuito di
comando di Re13 ha perso tensione quando Re26 si è atti-
vato.
LT 2200-8
Il ritorno negativo per Y 10, Re13 e Re26, deve avvenire su
LT 2200-8 attraverso gli interruttori della piattaforma e degli
sportelli, che si trovano tra S10 ed il pin 36. Vedere lo
schema elettrico.
Per potere avviare il carrello deve essere soddisfatta una
delle seguenti condizioni:
• Piattaforma sollevata e sportelli non in uso. Velocità: 6 km/h.
• Piattaforma abbassata e sportelli non in uso. Velocità: 6 km/h.
• Piattaforma abbassata e sportelli in uso. Velocità: 9,5 km/h.
LT 2200-8
Su LT 2200-8 si utilizza una scheda logica dotata di un relè
supplementare, Re32. Questo relè viene utilizzato per colle-
gare e scollegare il campo di derivazione per modificare in
questo modo la velocità del carrello. Il relè si attiva quando si
utilizzano gli sportelli e quando sono attivi S53 e S54.
Quando non si utilizzano gli sportelli, la corrente del campo di
derivazione passa attraverso il campo di derivazione al pin
18, attraverso il contatto di Re32 e giunge al pin 15, quindi,
attraverso un diodo, al pin 16 ed al contatto di Re26 al nega-
tivo.
Quando si utilizzano gli sportelli, S53, S54 si chiudono e
Re32 si attiva. Ciò fa sì che il ritorno negativo della corrente
del campo di derivazione venga interrotto e non possa pas-
sare corrente attraverso il campo di derivazione. In questo
modo aumenta la velocità del carrello.
1 Generalita’
Questo strumento è costituito da un contaore singolo al
quarzo (H), un indicatore multicolore dello stato di ricarica
della batteria a 10 barre (BC) ed un relé di blocco. Il relé di
blocco del sollevamento funziona in modo che, se passa cor-
rente nei contatti del relé quando lo strumento rileva batteria
scarica, tali contatti restano chiusi finché non cessa la cor-
rente. Questa funzione permette di impedire alcun blocco di
sollevamento durante la funzione di sollevamento. Il contaore
è dotato di display a cristalli liquidi (LCD) a sei cifre con ultima
cifra decimale. Tale display fornisce una risoluzione di 0.1 ore
o 6 minuti.
2 Caratteristiche elettriche
2.1 Tensione
Lo strumento viene fornito come unità a doppia tensione sele-
zionabile con pin con una tensione di 24/48 VDC.
Impostazione VPC
K 1.57
L 1.63
M 1.68
N 1.73
O 1.78
P 1.82
Q 1.84
R 1.86
S 1.91
T 1.93
sb
Nota:
Lo strumento può essere collegato a carrelli diversi, vedere
gli schemi nelle caratteristiche elettriche codice C 5000.
Nota:
La regolazione dello scaricamento può essere eseguita in
qualsiasi momento del ciclo di lavoro prima del blocco di
sollevamento. Tuttavia, le regolazioni dei potenziometri di
scaricamento eseguite nella parte finale del ciclo di lavoro
presentano un’influenza ridotta o nulla sul ritardo del
blocco di sollevamento in quel particolare ciclo di lavoro. In
genere, al fine di modificare realmente il profilo di scarica-
mento del ciclo di lavoro, le regolazioni dei potenziometri di
scaricamento si eseguono prima o all’inizio di un ciclo di
lavoro. Una volta avvenuto il blocco di sollevamento, per
rendere effettive le regolazioni dei potenziometri di scarica-
mento è necessario azzerare l’indicatore.
3.2 Azzeramento
Lo strumento viene fornito con un’impostazione della ten-
sione di azzeramento fissa. Tale impostazione in fabbrica
azzera la tensione portando il BC al limite massimo a prescin-
dere dal livello precedente. L’azzeramento avverrà quando la
batteria sarà ricaricata e collegata al carrello.
3.4 Contaore
Il funzionamento del contaore è indicato dal lampeggiamento
della clessidra sul display a cristalli liquidi (LCD). La fre-
quenza di lampeggiamento è di 15 volte al minuto con un
ciclo di lavoro di 3 secondi attivato ed 1 secondo disattivato.
Quando il contaore è spento, l’icona è visibile ma non lam-
peggia.
4.2 Contaore
4.2.1 Mancata visualizzazione
Il display LCD del contaore non si accende quando vengono
alimentati i pin 7 o 8 ed il pin 5. Se la tensione viene misurata
tra questi pin ed il display LCD non si accende, lo strumento è
difettoso.
1 Generalità
Il motore principale montato sul carrello è un motore com-
pound, cioè dispone di una combinazione di avvolgimenti dei
rotori, di serie e del campo di derivazione. Il campo magnetico
nell’avvolgimento di derivazione si muove nella stessa dire-
zione del campo di serie. Maggiore è la corrente che passa
attraverso l’avvolgimento di derivazione, più forte è il campo
magnetico e minore la velocità. Contemporaneamente il
motore risulta più potente. Questa caratteristica si utilizza in
sede di avviamento e quando si procede sulle rampe.
In fase di accelerazione o procedendo sulle rampe, la cor-
rente è forte nel circuito di serie. L’unità di comando a transi-
stor invia inoltre una forte corrente anche al campo di
derivazione per aumentare la potenza del motore e limitare
un’eventuale perdita di velocità. Quando la corrente nel cir-
cuito di serie diminuisce, la velocità aumenta, mentre si
riduce anche la corrente del campo di derivazione. Il campo di
derivazione si utilizza anche come limitatore di velocità
quando la velocità è al max.
L’unità di comando a transistor è dotata di due sistemi di
comando incorporati, uno per il circuito di serie ed uno per il
circuito del campo di derivazione. Entrambi i circuiti sono del
tipo a quadrante semplice. Il ritorno negativo ai contattori ed
alle altre componenti viene inviato anche tramite il transistor
di sicurezza dell’unità di comando.
1.1 Struttura
L’unità di comando è costituita da due componenti primarie,
una sezione di comando ed una sezione di potenza.
La sezione di comando è collocata su un circuito stampato
con pin sui lati lunghi per gli ingressi e le uscite. Una piastra
angolata funge da lamiera di dissipazione del calore per le
componenti di potenza montate sul circuito stampato e funge
anche da supporto per la parte inferiore.
© BT Industries AB Service Manual 1998-01-09 Italiano 1 (8)
F-code Section C-code
PT S5 5460
Unità di comando a transistor
Version no T-code
001 184, 288
1.2 Funzionamento
La velocità del carrello si regola con un potenziometro, 5 kW,
nel braccio di comando. Il potenziometro riceve circa +12 V
dal pin 10. Il potenziometro è collegato a (-) per mezzo del pin
12 ed una resistenza di serie. Il pin 11 riceve il valore di riferi-
mento dal potenziometro. Il valore di riferimento stabilisce a
quale velocità deve procedere il carrello ed è compreso tra 1
e 4 V. A seconda della posizione del comando della velocità,
il pin 11 riceve una tensione compresa tra i suddetti limiti.
Una rampa limita l’accelerazione. La scelta di una rampa di
accelerazione lunga o corta si effettua con S2. Dalla rampa il
segnale passa al comando della velocità. Il segnale del
comando della velocità viene messo a confronto con il valore
riportato per la velocità reale, prelevato da un amplificatore, i
cui ingressi misurano la corrente del rotore. Il segnale prele-
vato serve da base per l’unità di comando della corrente. Il
segnale viene messo a confronto con una tensione a dente di
sega in un comparatore, che forma un segnale in modula-
zione di ampiezza di impulsi che comanda il transistor ad alta
potenza del circuito del rotore.
L’unità di comando del rotore è regolata dalla tensione
durante la marcia e dalla corrente durante la frenata.
Il valore della corrente proveniente dal rotore comanda l’unità
di comando della corrente del campo di derivazione. Quando
la corrente all’interno del rotore aumenta, la corrente del
campo di derivazione si riduce in modo che sia possibile
mantenere una velocità costante indipendentemente dal peso
del carico, purché compreso tra i normali limiti di carico.
Quando la corrente supera 90 A, aumenta al max la corrente
2 Specifiche tecniche
Parametro Valore Unità di
misura
Tensione di alimentazione 24 V~
Tensione di esercizio statica min 16 V~
>200 ms
Tensione di esercizio momentanea 12 V~
min <200 ms
Frequenza di commutazione, +10% 500 Hz
Corrente max del rotore 165 A
Corrente max del campo di 10 A
derivazione
Corrente max - transistor di 4 A
sicurezza
Temperatura di esercizio Da 0 a °C
+55
Temperatura di stoccaggio Da 0 a °C
+85
3 Impostazioni ed indicazioni
Velo- S3* S4** Pin 23 Corrente del Corrente del campo
cità rotore di derivazione
4 km/h R aperto 20 A >7 A
4 km/h R aperto 40 A >7 A
5 km/h L aperto 20 A 4,8 +0,2 A
5 km/h L aperto 40 A 3,4 +0,2 A
6 km/h L 0V 20 A 3,1 +0,05 A
6 km/h L 0V 40 A 1,7 +0,01 A
Max R 0V 0-90 A <0,2 A
Max R aperto oppure 0 V >90 A >7 A
4 Manutenzione
4.1 Spia watchdog
Quando si accende il comando della velocità, viene control-
lata l’eventuale presenza di cortocircuiti nei circuiti ad alta
potenza del rotore come indicato di seguito:
Quando si attiva il comando della velocità, viene generato un
impulso di 100 ms da un circuito IC. Questo impulso blocca il
valore di riferimento in modo che nessuna corrente possa
raggiungere direttamente il motore quando il comando della
velocità è attivato. Durante il bloccaggio l’unità di comando
controlla se la corrente passa al motore. Se una corrente
superiore a 50 A passa al motore, un transistor attiva il cir-
cuito di sicurezza e LD 2 si accende.
Probabili cause
1 Cortocircuito nel transistor di comando del rotore
2 L’alta potenza del rotore cerca di fornire l’uscita max
3 Cortocircuito nel contattore di by pass,
punte dell’interruttore saldate
4 Cortocircuito nel circuito di comando del contattore di
by pass o il circuito di comando cerca di fornire l’uscita
max
5 Cortocircuito nelle bobine del contattore di marcia
avanti/retromarcia
6 Cortocircuito tra pin 36, microinterruttore dei freni e
24 V
7 Attivazione di S17 quando è già stata scelta la dire-
zione di marcia avanti/retromarcia
1 Generalità
L’unità di comando Curtis 1207A-4109 versione 163770-001
assomiglia alla Curtis 1207-1129 (ad esempio 143850-003).
Le differenze consistono nel fatto che i potenziometri ed il
connettore per il terminale manuale sotto il coperchio scorre-
vole sono stati rimossi. Per l’impostazione di 1207A occorre
un terminale manuale. Vedere ”Terminale manuale Curtis””.
2 Collegamenti
L’unita di comando a transistor è dotata di quattro pin per cir-
cuiti ad alta corrente, un pin per il circuito di comando ed un
pin per il terminale manuale come indicato nella tabella
seguente.
Pin Collegamento
1 Collegamento per terminale manuale
2 Contatto logica a 16 pin per bassa potenza
M- Uscita al rotore del motore
1 2 B- Collegamento negativo alla batteria
B+ Collegamento positivo alla batteria/campo di
serie
A2 Diodo freno al rotore del motore
M- A2
B- B+
I cavi sono collegati alle guide di raccolta con viti M8. Per il
montaggio occorre utilizzare due chiavi fisse una contro
l’altra, per evitare che le guide di raccolta si pieghino ed i
punti di contatto siano esposti a carichi eccessivi.
Pin n° Collegamento
Circuiti di comando dei contattori
P1 Uscita del circuito di comando al campo di deriva-
zione
P2 Uscita del circuito di comando al contattore per
direzione delle forche
P3 Uscita del circuito di comando al contattore per
direzione del volante
P4 Non collegato
Collegamenti del comando della velocità
P5 Non collegato
P6 Non collegato
P7 Acceleratore, potenziometro basso
P8 Acceleratore, ingresso 5 kOhm-0 a due fili
Segnali di comando fondamentali
P9 Non collegato
P10 Uscita per il controllo dell’inversione di sicurezza
P11 Ingresso per marcia in direzione delle forche
P12 Ingresso per marcia in direzione del volante
P13 Ingresso per inversione di sicurezza
P14 Ingresso per scelta di posizione 1 o 2 (PowerTrak)
P15 Ingresso per interruttore dei freni
P16 Ingresso per commutatore di accensione (KSI)
3 Dati tecnici
I dati tecnici dell’unità di comando a transistor sono riportati
nella tabella seguente.
4 Parametri
La tabella seguente descrive i parametri impostabili tramite il
terminale manuale. Per l’impostazione dei parametri, vedere
“Terminale manuale Curtis 1307”.
4.1 Modi 1 e 2
Curtis 1207 è un’unità di comando del tipo Multimode, cioè
l’operatore può selezionare diverse impostazioni di parametri
separati, in modo da operare nel modo migliore a prescindere
che il carrello sia carico oppure scarico. Si passa dal modo 1
al modo 2 con l’ausilio del pin 14 del connettore per la logica.
• Modo 1: Quando il segnale sul pin 14 è basso vengono
attivati questi parametri.
• Modo 2: Quando il segnale sul pin 14 è alto vengono atti-
vati questi parametri.
6 Manutenzione
L’unità di comando a transistor non contiene componenti su
cui l’utente possa effettuare manutenzione.
N.B.
Non aprire mai l’unità di comando a transistor.
L’APERTURA DELL’UNITA’ DI COMANDO COMPORTA LA
DECADENZA IMMEDIATA DELLA GARANZIA.
Consigliamo di effettuare regolarmente la pulizia delle parti
esterne dell’unità di comando a transistor. In sede di pulizia
dell’unità di comando è opportuno controllare lo storico con il
terminale manuale, se disponibile.
6.1 Sicurezza
All’interno dell’unità di comando a transistor vi sono potenze
elevate. Adottare sempre le necessarie misure di sicurezza
quando si opera su veicoli a batteria. Le misure di sicurezza
comprendono, ma non si limitano a, addestramento qualifi-
cato, occhiali di protezione, abbigliamento adeguato e non
svolazzante. Togliersi orologio e gioielli ed utilizzare attrezzi
isolati.
AVVERTENZA
Rischio di cortocircuiti.
Togliersi orologio e gioielli ed utilizzare sempre attrezzi iso-
lati.
6.2 Pulizia
Anche se un’unità di comando installata correttamente non
richiede in linea di principio alcuna manutenzione, si consiglia
di effettuare i seguenti controlli ad intervalli di 250 ore.
• Togliere la tensione scollegando la batteria.
• Lasciare scaricare i condensatori dell’unità di comando
collegando un carico, ad esempio la bobina di un contat-
tore oppure l’avvisatore acustico, sui pin dell’unità di
comando B+ e B-, prima di eseguire qualsiasi intervento
sull’unità di comando.
• Eliminare sporcizia e ruggine dalla zona circostante le
guide di raccolta. Pulire l’unità di comando con un panno
umido e lasciarla asciugare prima di collegare nuovamente
la batteria.
• Controllare che i collegamenti alle guide di raccolta siano
ben serrati. A questo scopo, utilizzare due chiavi fisse ben
isolate per evitare un’eccessiva sollecitazione meccanica
nelle guide di raccolta.
M- A2
B- B+
MODE 1 ACCELERATION
RATE; SECS
MIN 0.2
1.3
MAX 3.0
N.B.
Vedere il manuale di assistenza dell’unità di comando per
ulteriori informazioni sui codici di difetto visualizzati nella
posizione DIAGNOSTICS.
Scheda elettronica
Unità di comando a transistor da
9,5 km/h
Valido dal numero di matricola:
1 Generalità
La scheda elettronica è dotata di spie verdi per l’alimenta-
zione in ingresso da microinterruttori e spie rosse per l’ali-
mentazione in uscita ai contattori. La scheda ha anche un
potenziometro per la regolazione della velocità max.
2 Componenti
2.1 Pin/regolazioni
Posi- Pin/regolazione
zione
1 Microinterruttore (marcia avanti, retromarcia, avvisatore acustico, solleva-
mento/discesa del braccio di supporto, rif. velocità)
2 Microinterruttore (commutatore di accensione, sollevamento delle forche,
PowerTrac, piattaforma, sportelli) elettrovalvola di discesa, strumentazione
3 RE 5, relè di comando per consenso alla marcia
4 RE 6, non utilizzato su LT (funzione LS)
5 Microinterruttore: freni, freno magnetico, avvolgimento del campo di deriva-
zione
6 RE 3, relè di comando per la funzione di sollevamento
7 RE 4, relè di comando per campo di derivazione, 9,5 km/h
8 Batteria +/-, collegamenti per unità di comando a transistor, contattori, avvisa-
tore acustico
9 RV 1, regolazione della velocità max
10 RE 2, relè di comando per funzione di interruzione, piattaforma
11 RE 1, relè di comando per freno magnetico
401 401 I DRIVE FORK DIR Contattore (-), direzione delle forche
402 402 I OUT. ST. WH. DIR Contattore (-), direzione del volante
403 U Contattore, alimentazione 24 V(+)
404 U OUT. CURRENT LIMIT Segnale di alimentazione in ingresso
all’interruttore PowerTrak
405 405 U OUT. PUMP Segnale di alimentazione in uscita, il
contattore della pompa è chiuso
406 U OUT. HORN Avvisatore acustico
407 I + 24VDC BATTERY 24 V (+)
408 U Segnale di alimentazione in ingresso
all’unità di comando, freni
409 I 0V (-)
410 U 24 V (+) all’unità di comando a transi-
stor
411 U DRIVE FORK DIR Marcia, direzione delle forche
412 U DRIVE STEERING Marcia, direzione del volante
WHEEL DIR
413 I Comando della velocità
414 U SPEED REFERENCE Valore di riferimento, velocità
VALUE
415 U BELLY BUTTON “Belly button” (S20)
416 U SUPERVISION BELLY “Belly button”, controllo (S20)
BUTTON
417 U Campo di derivazione (-)
Scheda elettronica
Unità di comando a transistor da
6 km/h
Valido dal numero di matricola:
1 Generalità
La scheda di collegamento è dotata di spie verdi per l’alimen-
tazione in ingresso da microinterruttori e spie rosse per l’ali-
mentazione in uscita ai contattori. La scheda ha anche un
potenziometro per la regolazione della velocità max.
2 Componenti
2.1 Pin/regolazioni
Posi- Pin/regolazione
zione
1 Microinterruttore (marcia avanti, retromarcia, avvisatore acustico, solleva-
mento/discesa del braccio di supporto, rif. velocità)
2 Microinterruttore (commutatore di accensione, sollevamento delle forche,
PowerTrac, piattaforma), sollevamento/discesa del braccio di supporto, elettro-
valvola, strumentazione
3 Microinterruttore freni, freno magnetico, avvolgimento del campo di deriva-
zione
4 Batteria +/-, collegamenti Curtis, contattori
5 RE2, relè di comando per funzione di interruzione, piattaforma
6 RV1, regolazione della velocità max
401 401 I DRIVE FORK DIR Contattore (-), direzione delle forche
402 402 I DRIVE ST. WH. DIR Contattore (-), direzione del volante
403 U OUT 24 V DC Contattore, alimentazione 24 V(+)
Impianto idraulico
Valido dal numero di matricola:
1 Generalità
L’impianto idraulico è costituito da un gruppo idraulico com-
patto, due cilindri di sollevamento ed il cilindro PowerTrak. Il
cilindro PowerTrak ha il compito di aumentare la pressione
della ruota motrice quando il carrello è carico, per aumentare
così la forza di trazione e ridurre il rischio di slittamento della
ruota motrice.
4 Regolazioni
4.1 Regolazione della valvola limitatrice
della pressione
La valvola limitatrice della pressione è impostata sul valore
corretto in fabbrica, ma occorre regolarla quando si sostitui-
sce la valvola oppure l’intero gruppo idraulico.
Il carrello deve essere in grado di sollevare un carico com-
preso tra 2250 e 2300 kg.
1. Dado di copertura
2. Vite di regolazione, limite di pressione.
Girandola in senso orario aumenta la pressione.
Girandola in senso antiorario diminuisce la pressione.