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Il Natale
L’altra faccia della verità
Viviamo in un paese che si definisce cristiano ed ogni anno assistiamo ad una serie di festività di
carattere religioso. In particolare nel mese di dicembre inizia un periodo di festeggiamenti che è
ritenuto da secoli di carattere religioso e di origine cristiana. L’apice di questi festeggiamenti è il
Natale. Oggi noi assimiliamo ciò che il passato ci ha trasmesso, molte volte con superficialità
prendiamo per vero e assodato ciò che solo nel tempo si è consolidato. Con questo breve studio
storico e biblico noi vogliamo domandarci: il Natale è veramente una festività cristiana?
Tratteremo perciò questo argomento in ottica apologetica, perché come ogni vero cristiano
vogliamo piacere al Signore e fare ciò che Egli ci ha comandato (1 Corinzi 9:26-27).
1.2 Il presepe
Presepe o presepio è una rappresentazione della nascita di Gesù. Le sue origini sono da ricollegare
a Francesco a Greccio dove fu ricostruito un presepe vivente (1200-1300). Dopo il XIV secolo
nacquero i primi allestimenti plastici permanenti. Gli sviluppi sono all’interno dell’iconografia
religiosa e quindi dell’iconolatria della chiesa romana.
2. L’insegnamento biblico
Il cristiano non può vivere la sua fede basandola su tradizioni d’uomini. Anche se il Natale è
entrato a far parte di una cosiddetta “tradizione cristiana” ciò non rende legittimo il suo
festeggiamento (Marco 7:8, 13). La fede è fondata sulla Parola di Dio (Romani 10:17); la Scrittura è
unica ed infallibile regola e guida di fede e condotta (2 Timoteo 3:16-17). Pertanto non bisogna
togliere e non bisogna assolutamente andare oltre (1 Corinzi 4:6), ma restare unicamente
nell’insegnamento delle Sacre Scritture. Bisogna vagliare se un comportamento, un insegnamento
e quant’altro siano in accordo e in armonia con la Parola di Dio (Atti 17:11).
3. Conclusione
In conclusione esaminiamo alcuni punti essenziali perché non festeggiare il Natale:
• non è Scritturale (1 Corinzi 4:6);
• è di origine pagana;
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Studio biblico: Il Natale - L’altra faccia della verità Relatore: Nicola Pascuzzi Chiesa di Potenza
• i cristiani non sono tenuti a seguire giorni, mesi e anni, seguendo così un calendario
religioso (Galati 4:9-11);
• la Scrittura non lascia una data per ricordare la nascita del Signore Gesù, ed Egli non ci ha
comandato di farlo.
Questi semplici punti sono sufficienti a esprimere il perché il vero cristiano non prende parte a
questi festeggiamenti. La vera festa è nel cuore, ben lontana dal tipo di festeggiamento di questo
mondo, ed è continua perché la gioia della salvezza non si diparte dal cuore del credente (Romani
14:17).
Nicola Pascuzzi
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