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1.

IL COMPORTAMENTO MORALE NELLE ORGANIZZAZIONI

QUESTIONI

Tutti vogliamo comportarci moralmente, e come il desiderio è molto forte si estende negli
ambienti di lavoro. Per tanto, le persone preferiscono un’organizzazione con una reputazione di
onestà e di trattamento giusto dei clienti.

Non esiste un rapporto diretto fra intenzioni morali ed esiti morali, le persone buone possono
fare cose pessime. E le persone preferiscono giustificare i comportamenti passati e non fare
alcuna cosa per migliorare moralmente.

Quanto più le persone rimarcare le buone intenzioni, prendano meno seriamente l’immoralità
delle loro azioni.

Ammettere l’esistenza di un problema è un primo passo per migliorare il comportamento morale


di individui e organizzazioni.

La ricerca di 3 rimedi rapidi – “fare qualcosa”:

- Cambiare le persone: Approccio delle differenze individuali

Tendenza ad attribuire alle caratteristiche stabili della personalità di individui specifici le cause
di scelte strategiche e l’attribuzione di priorità a esiti particolari. Questo fa pensare che
assumere e licenziare le persone opportune sia fondamentale.

- Cambiare gli esiti: Approccio economico

L’uso generalizzato di incentivi materiali (ricompense e sanzioni) per comprendere e


influenzare il comportamento dei componenti dell’organizzazione.

- Cambiare le regole: Approccio legale

Forte tendenza da parte dell’autorità, sia all’interno a all’esterno, a definire meccanismi di


controllo per garantire la conformità.

Vengono imposte regole più estese e si sviluppano manuali procedurali più dettagliati.

Questo non sembra impedire alle persone di mentire e barare. Le organizzazioni devono
prendere in considerazione i meccanismi impliciti e meno visibili, altrimenti è impossibile
migliorare il morale.

Per comprendere le azioni immorali, si analizzano fattori soft come il fatto che le persone sono
guidate per l’appartenenza a gruppi, a ruoli organizzativi e dalle richieste implicite di situazioni
specifiche. E questi generano emozioni, preoccupazioni sociali e giustificazione a posteriore.
ANALISI

La moralità è definita come: gli standard per il comportamento accettabile o non accettabile che
consentono alle persone di lavorare e vivere insieme in comunità e società.

La moralità è ambigua, non è ovvia, e osservare il comportamento delle persone non rivela le
intenzioni.

Per comportarsi moralmente le persone devono trovare un equilibri fra principi, interessi e essiti
contrastanti.

Le organizzazioni sono composte da molte persone diversi, che devono lavorare insieme ma
queste persone possono essere in disaccordo sull’importanza di vari principi morali, e
l’accettazione di determinate condizioni ne determina la nascita di frustrazione e conflitti.

Le persone tendono a sentirsi a disagio quando gli altri le invitano a valutare le implicazioni
morali del proprio comportamento.

D'altra parte, le persone che si pronunciano contro i comportamenti non etici sono considerate
altamente etiche, ma non sono ben viste.

Un modo molto comune per uscire da questa condizione consiste nell’evitare di considerare la
moralità nell’ambiente di lavoro.
SOLUZIONI

superando i limiti dei 3 rimedi rapidi

- APPROCCIO DELLE DIFFERENZE INDIVIDUALI

“Mele marce”: persone che commettono atti non etici o illeciti. Persone che hanno difficoltà a
giudicare che cosa sia moralmente giusto o sbagliato.

Si crede che eliminando queste persone il problema sia risoloto, ma queste approccio non
considera il contesto.

- APPROCCIO ECONOMICO

Nelle organizzazioni le decisioni strategiche vengono prese in base ai costi-benefici, ma questi


processi non sono sempre appropriati, può condurre ad un impatto negativo.

Come nel caso dei compromessi "tabù", si usano indicatori economici per valutari li esiti
sociale che sono considerato como “senza prezzo”.

- APPROCCIO LEGALE

Se non è proibito, è permesso. Si aspetta che le persone rispettino le regole per non essere
sanzionati per averle violate.

Un approccio basato su monitoraggio costante (top-down) è debole. Privilegiare


l’interiorizzazione dei principi morali rispetto alle sanzioni.

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