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2 SETTE MARI
Corso di Storia e Geografia
DALLA FINE DELLA REPUBBLICA all’Alto Medioevo
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Fabio Cioffi - Alberto Cristofori
sette mari
2. dalla fine della repubblica romana all’alto medioevo
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Ristampe
6 5 4 3 2 1 N
2021 2020 2019 2018 2017 2016
ISBN 9788858314111
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Realizzazione
Coordinamento editoriale: Rebecca Impellizzieri
Realizzazione editoriale e tecnica: Redint studio – Milano
Coordinamento redazionale e redazione: Chiara Mantegazza
Impaginazione: Sara Volpato
Consulenza didattica: Lorella Maurini
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Ricerca iconografica: Marco Pavone
Illustrazioni: Andrea Ricciardi di Gaudesi, Ferruccio Cucchiarini, Angélique Coltè
Cartografia: Studio Aguilar – Milano
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3
di Cesare cittadini nella storia
Tirannide, dittatura, totalitarismo ...................................................... 50
all’impero
AREA STUDIO ............................................................................................ 52
AREA ATTIVITà ......................................................................................... 54
CAPITOLO 1
Data
presunta
della Prima persecuzione
morte di anticristiana Diffusione del
Gesù a a opera Marco cristianesimo
Gerusa- Claudio di Nerone vespasiano Tito Nerva Adriano Aurelio nell’Impero
lemme
CAPITOLO 3
41 d.C. 54 d.C. 68 d.C. 67 d.C. 79 d.C. 81 d.C. 96 d.C. 98 d.C. 117 d.C. 138 d.C. 161 d.C. 180 d.C. 193 d.C.
IL PRINCIPATO DI AUGUSTO 56
1. La Roma di Pompeo e Crasso ..................................................... 11
2. Cesare: la conquista del potere ............................................... 18 1. Le origini del principato ................................................................. 57
3. La guerra civile e il trionfo di Cesare ................................... 24 2. La società romana nell’età di Augusto ................................ 65
Storia magazine Geostoria focus
Uno spettacolo di massa: i giochi gladiatori ................................... 13 L’Italia unificata da Roma e l’Italia di oggi ........................................ 73
Storia magazine
Storia magazine
L’incontro con l’“altro”: i Galli ............................................................... 28 Mito e potere: i volti di Augusto .......................................................... 69
AREA STUDIO ............................................................................................ 30 Storia magazine
I giochi dei ragazzi romani ..................................................................... 47 5. Economia e società nel ii secolo d.C. ................................... 103
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sezione 2 CAPITOLO 8
Le migrazioni e il crollo
La fine del 131
dell’Occidente 180
mondo antico
1. Roma e i barbari fino al iii secolo ............................................. 181
2. Le grandi migrazioni ........................................................................ 184
3. Il crollo dell’Occidente e i regni romano-barbarici ...... 192
CAPITOLO 6 Invasioni Morte di Attila
Storia magazine
Costantino I
325 330
Fondazione
378 379-395
Regno di
405-408 410 453
Sacco di Roma da
455 476
Sacco di Roma da
493-526
Regno di
La battaglia di Adrianopoli .....................................................................
imperatore di Costantinopoli Teodosio I parte di Alarico parte di Genserico Teodorico
d’Occidente; in Italia
editto di
Milano
Storia magazine
133
1. L’età dei Severi .....................................................................................
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CAPITOLO 11
I Longobardi in Italia 260
Pipino il Breve
depone l’ultimo re Prime spedizioni
merovingio e dà normanne in
Califfato Battaglia inizio a una nuova Inghilterra Prime incursioni Fine della dinastia
omayyade di Poitiers dinastia e Irlanda degli ungari carolingia
632-661 661-750 726-842 732 750- 751 774 793 800-814 862 877 887 936-973
1285
Califfato Periodo delle Califfato Fine del dominio Carlo Magno, Capitolare di Quierzy: Ottone I
elettivo lotte iconoclaste abbaside longobardo in imperatore del viene sancita il Grande,
nell’Impero Italia Sacro romano l’ereditarietà re di Germania,
CAPITOLO 9
bizantino impero dei feudi maggiori d’Italia e imperatore
(dal 962)
4. L’Impero bizantino dal vii all’xi secolo ...................................... 220 L’abbazia di San Colombano a Bobbio ............................................. 267
5. La civiltà bizantina ................................................................................ 225
Storia magazine
Storia magazine Teodolinda a Monza ............................................................................... 268
L’ippodromo di Costantinopoli ...................................................................... 210 Area studio .......................................................................................... 278
Storia magazine Area attività ....................................................................................... 280
Teodora, da prostituta ad Augusta ............................................................. 214
Storia magazine CAPITOLO 12
L’arte propagandistica: Santa Sofia e San Vitale .............................. 215 L’impero carolingio 282
Storia magazine
1. Il regno dei Franchi .......................................................................... 283
Il fuoco greco ............................................................................................................. 223 2. Le guerre di Carlo Magno ........................................................... 288
Storia magazine 3. Carlo Magno imperatore ............................................................. 292
L’arte bizantina nel Medioevo ....................................................................... 227 4. L’economia carolingia ................................................................... 298
AREA STUDIO ............................................................................................................ 228 5. La rinascita culturale ..................................................................... 303
AREA ATTIVITà ........................................................................................................ 230 Storia magazine
2. Maometto, il Profeta dell’islam .............................................. 235 La cappella palatina di Aquisgrana .................................................... 305
3. L’espansione dell’islam ................................................................ 239 Area studio .......................................................................................... 306
4. La società e la cultura araba .................................................... 244 Area attività ....................................................................................... 308
Geostoria focus
CAPITOLO 13
I musulmani nel mondo ........................................................................... 248
Dai Carolingi ai Sassoni 310
Storia magazine
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geografia
Il boom demografico
Il grande balzo avanti
Globalizzazione
Le Palestre di Cloudschooling
I conflitti in Africa
Sciiti e sunniti
Delocalizzazione
storia
L’età di Giulio Cesare
Impronta ecologica
Da Cesare a Ottaviano
Obama parla del cambiamento climatico
Il principato di Augusto
Gli Usa, un Paese di immigrati
L’Impero romano nel i e nel ii secolo d.C.
Invictus
La nascita del Cristianesimo
Le tigri asiatiche
La crisi del III secolo
La Cina gigante economico
Da Diocleziano a Teodosio
Gli aborigeni
L’epoca delle invasioni
L’Impero bizantino
Cristoforo, il tutor La civiltà araba
I Longobardi
di Storia e Geografia L’Impero carolingio
L’Impero tra il ix e l’xi secolo
storia La società alto medievale
La nascita del cristianesimo
L’epoca delle invasioni barbariche
geografia
L’Impero bizantino sotto Giustiniano
L’Asia
La civiltà araba
L’Africa
L’Impero carolingio
America Settentrionale
Il feudalesimo
L’America Centro-meridionale
Oceania
geografia La globalizzazione
Riflettere su più carte relative a due Stati Un futuro sostenibile
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DALL’ETÀ DI CESARE
8
ALL’IMPERO
I TEMPI DELLA STORIA GLI SPAZI DELLA GEOGRAFIA
Alla fine del i secolo a.C. la stanchezza per le continue Nel i e nel ii secolo d.C. l’espansione romana si muove
guerre spinge i Romani a cercare nel governo di uno solo lungo nuove direzioni geografiche: dopo aver conquistato il
la soluzione di pace. Finisce la stagione della repubblica Mediterraneo, Roma volge le legioni a nord, portando il suo
e inizia quella dell’impero: per due secoli Roma e le sue dominio nell’odierna Francia e in Gran Bretagna. Nell’area
province conosceranno un periodo di pace e di benessere, balcanica i suoi domini giungono fino al fiume Danubio;
che non a caso è stato chiamato il periodo della pax nell’Europa centrale il fiume Reno diventa tuttavia un
romana. Per i popoli sottomessi, tuttavia, la pace di Roma confine invalicabile, tanto che Roma deve rinunciare alla
ha il volto del dominio e dello sfruttamento. conquista dei territori dell’odierna Germania.
2 Da Cesare a Ottaviano
• la dittatura e le riforme di Cesare C Le migrazioni ieri e oggi
4
Data
L’Impero romano nel i e nel ii secolo d.C. presunta
• i rapporti fra principe e senato Secondo della
Cesare varca il triumvirato morte di
• la dinastia giulio-claudia Rubicone: inizia di Ottaviano, Morte di Gesù a
• la dinastia flavia e le ultime conquiste la guerra civile Antonio e Lepido Augusto Gerusa-
• il principato adottivo lemme
nta
Prima persecuzione
e di anticristiana Diffusione del
a a opera Marco cristianesimo
a- Claudio di Nerone Vespasiano Tito Nerva Adriano Aurelio nell’Impero
e
37- 41- 54- 64- 69 d.C. 69- 70 d.C. 79- 81- 96- 98- 117- 138- 161- 180- ii-iii sec. d.C.
41 d.C. 54 d.C. 68 d.C. 67 d.C. 79 d.C. 81 d.C. 96 d.C. 98 d.C. 117 d.C. 138 d.C. 161 d.C. 180 d.C. 193 d.C.
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Chiave di lettura
La repubblica in mano
ai generali
Il nostro racconto della storia di Roma riprende dalla
fine della dittatura di Silla (79 a.C.) e dalla sua morte,
l’anno successivo. La città è ormai precipitata in un
clima di violenza politica senza quartiere. Le masse
di proletari, che popolano i sobborghi poveri della
Suburra e di Trastevere, sono reclutate di continuo,
sia dagli ottimati sia dai popolari, per tafferugli e
aggressioni. Schiavi e gladiatori armati proteggo-
no i nobili nelle loro uscite pubbliche. Le assemblee
sono interrotte dal vociare di provocatori prezzolati;
le elezioni delle cariche politiche sempre più spesso
vengono impedite con la violenza. In questo clima
così confuso le istituzioni repubblicane diventano
sempre più deboli. E lo stesso senato non riesce più
a garantire l’ordine pubblico e il rispetto delle leg-
gi. In questo oscuro scenario la partita finale per il
potere si gioca ormai tra tre generali senza scrupoli:
Pompeo, Crasso e Cesare.
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Ottimati
■ ue nuovi protagonisti:
D Erano i rappresentanti della nobiltà conservatrice, i “migliori”,
Pompeo e Crasso come loro stessi si definivano, che volevano mantenere il
predominio del senato nella vita politica romana.
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generale piceno per aver zione e dal desiderio di emanciparsi dal disumano sistema
ragione del ribelle. Solo di sfruttamento di cui erano vittime, migliaia di schiavi,
nel 72 a.C., grazie però soprattutto galli e germani, abbandonarono le aziende
al tradimento di un agricole dove lavoravano e si unirono ai fuggitivi, ingros-
suo ufficiale, Sertorio fu sando le bellicose file di un esercito di 150 000 rivoltosi,
vinto e ucciso. Pompeo, che non tardò a impadronirsi di quasi tutto il sud della
vincitore, vide accresciu- penisola.
to così il proprio prestigio. Per ben due anni le legioni romane non furono in gra-
do di arrestare le scorrerie dei ribelli, il cui piano era in
realtà quello di raggiungere il Nord e di qui fare ritorno,
da uomini liberi, nei rispettivi luoghi di origine. Il piano
tuttavia non riuscì. Nel 71 a.C., infatti, Licinio Crasso, a
cui era stato affidato il comando di ben otto legioni, ri-
uscì a sconfiggere l’esercito degli schiavi, la maggior
parte dei quali fu brutalmente massacrata. I seimila su-
◀ Busto di Pompeo Magno,
50 a.C. ca, Copenaghen, Ny perstiti, fatti prigionieri, furono crocefissi a intervalli re-
Carlberg Glyptothek. golari lungo la via Appia, tra Capua e Roma, come severo
RUSSIA
Dn REGNO
no
es IRLANDA UNITO
BIELORUSSIA
tr GERMANIA
POLONIA
UCRAINA
Vo
lg
a
AUSTRIA
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OCEANO FRANCIA ROMANIA
ATL A N T I CO CROAZIA
Aquileia BULGARIA Ma r N e r o
OCEANO Danub
ITALIA
ALBANIA
ATLANTICO Gallia io PORT. SPAGNA
TURCHIA
Cisalpina M GRECIA
are
Massalia ITALIA A dr Ma r e N er o TUNISIA CIPRO SIRIA IRAN
iat Mar Mediterraneo LIBANO
(Marsiglia) ico MAROCCO ISRAELE IRAQ
Corsica Roma Macedonia Bisanzio
SPAGNA Bitinia
ALGERIA
Spartaco LIBIA EGITTO
Tago Sertorio Segunto Sardegna Mare 71 a.C. Pergamo Asia
80-72 a.C. Cappadocia
Baleari Cagliari Tirre no
Atene Dal passato al presente
Sicilia Cilicia
Cartagena Sparta Pirati
L’area del Mediterraneo è oggi una delle più in-
Cadice Siracusa
Cartagine 67 a.C. stabili del mondo dal punto di vista economico e
Creta Cipro
Ma r Med i t er r a neo Pirati politico: qui si affacciano infatti oggi Stati europei
battaglie 68-67 a.C. come la Spagna, l’Italia e la Grecia, segnati dram-
conquiste e annessioni di Roma AFRICA Leptis Magna maticamente dalla recente crisi economica, po-
fino al 102 a.C. tenze militari e politiche come la Turchia e Israele,
alleati di Roma e Paesi segnati da guerre civili e religiose, come la
EGITTO
Libia, l’Egitto, il Libano e la Siria.
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La vita e la carriera preparandosi all’arte del duello, fino a seminudi, armati di tridente e di una
del gladiatore diventare dei veri professionisti del- rete, in genere contro i secutores, che
lo spettacolo. La loro dieta era costi- indossavano un’armatura, un elmo
Di probabile origine etrusca, dal i se- tuita da vegetali e da latticini; il consu- munito di creste e un giavellotto. I mir-
colo a.C. fino a tutta l’epoca imperiale, mo di carne era scarso. Per acquistare milloni invece, armati di falce e di uno
gli spettacoli dei gladiatori, organizzati energia prima dei duelli si cibavano di scudo rettangolare, lottavano contro i
da impresari specializzati, ebbero un miele e bevevano infusi di fieno greco traci, armati di una breve spada ricurva.
grande successo presso i Romani. I gla- o trigonella.
diatori erano di solito selezionati tra i
galeotti, gli schiavi e i prigionieri di Pollice verso e battute
guerra. Molto rari, ma assai apprezzati, I tipi di gladiatore di caccia
erano i combattimenti tra gladiatrici.
I gladiatori erano alloggiati in celle, di- I gladiatori erano divisi in categorie, Al contrario di quanto si pensa, rara-
sposte intorno a un’arena nel ludus gla- secondo le tecniche e gli strumenti di mente il perdente era ucciso per
diatorius, la “scuola dei gladiatori”, combattimento: i retiarii lottavano giudizio della folla (il famoso pollice
dove ricevevano un duris- verso a indicare il destino di mor-
simo allenamento te), che preferiva mantenere
quotidiano, in vita il combattente per
nuovi spettacoli.
Molto amate dal pubblico
erano le venationes, com-
battimenti tra gladiatori
e belve feroci come pan-
tere, leoni, leopardi.
I gladiatori al Colosseo
L’anfiteatro flavio (o Colosseo),
inaugurato nell’80 d.C., veniva
usato sia per gli spettacoli di
gladiatori, sia per rievocazioni
di battaglie famose e drammi
teatrali basati sulla mitologia
tradizionale. La notizia che
lo vuole luogo del martirio
dei cristiani è invece priva di
fondamento.
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▼ La pirateria fu praticata da quasi tutti i popoli del Mediterraneo fin dalle epoche più antiche. Pirati erano stati i Fenici e i Greci, gli Etruschi nel
Tirreno e gli Illìri nell’Adriatico. Nel i secolo a.C. l’attività piratesca si estese a quasi tutto il Mediterraneo e divenne una vera e propria piaga per
l’economia romana.
Vo
lga
Loira
OCEANO
Aquileia
Danub
ATL A N T ICO Gallia io
Cisalpina
Genova Ma
Massalia ITALIA re M a r Ne ro
Ad
(Marsiglia) ria
Corsica tic
o Macedonia Bisanzio
SPAGNA Roma Ponto
Segunto Brindisi Durazzo Bitinia
Tago Sardegna
Pergamo Galazia
Cagliari M a r Tirren o
Baleari Asia Cappadocia
Atene
Sicilia Cilicia
Cartagena Sparta
Siracusa MESOPOTAMIA
Cadice
Cartagine Creta
Siria
Pirati
67 a.C.
Mar Mediterra n eo Pirati Cipro
68-67 a.C.
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della durata di tre anni con il compito di combattere i pi- controllava il passaggio delle navi tra il Mediterraneo e il
rati, i quali controllavano una larga parte del Mediterraneo mar Nero. La guerra divampò per alcuni anni tra alterne
arrecando gravi danni all’economia romana e, soprattutto, vicende; alla fine Pompeo ebbe ragione dell’indomito so-
ai cavalieri che gestivano i grandi traffici commerciali. vrano asiatico: sconfitto e tradito anche dal suo stesso fi-
Dalle coste dell’isola di Creta e della Cilicia (una regio- glio Farnace, Mitridate nel 63 a. C. si tolse la vita.
ne dell’Asia Minore) le veloci e leggere navi dei pirati salpa- Eliminato uno dei nemici più feroci di Roma, Pompeo,
vano per saccheggiare i litorali italiani (fu depredato perfi- anziché fare ritorno in Italia, decise di penetrare ancora
no il porto laziale di Ostia) e aggredire le navi mercantili, più profondamente nel Vicino Oriente: prima lanciò una
in particolare quelle che trasportavano il grano destinato spedizione contro i Nabatei (un popolo dell’Arabia setten-
ai rifornimenti della città di Roma. trionale), poi occupò la Giudea e infine assediò ed espugnò
In soli tre mesi Pompeo, forte di un esercito di ben 500 la città di Gerusalemme.
navi e 120 000 uomini, riuscì a stroncare l’attività dei pirati, Dopo aver costretto alla resa una serie di Stati deboli e inti-
snidandoli dalle loro basi costiere e rendendo di nuovo si- moriti dalla potenza delle legioni romane, Pompeo procedette
cure le rotte commerciali. Creta e la Cilicia furono annesse alla riorganizzazione politica della regione: furono ridotte allo
ai domini romani. Migliaia di pirati furono uccisi, altre mi- stato di province il Ponto e la Bitinia sul mar Nero, la Siria
gliaia furono venduti come schiavi. Pur fortemente ridotto, e la Cilicia sul Mediterraneo. Altri regni, come la Galazia, la
il fenomeno della pirateria non cessò tuttavia del tutto. Cappadocia e la Giudea, furono affidati a sovrani leali a
Roma e legati da un rapporto di riconoscenza personale a
GEOSTORIA Pompeo, cui dovevano il loro potere. Grazie alle campagne mili-
■ Le campagne di Pompeo tari di Pompeo Roma ora aveva, direttamente o indirettamen-
in Oriente te, il controllo pressoché completo dell’Asia Minore e delle
regioni costiere del Mediterraneo orientale fino all’Egitto.
Forte del consenso popolare guadagnato con la vittoria sui
pirati, nel 66 a.C. Pompeo, vincendo le resistenze della par-
te più conservatrice del senato, si fece attribuire per la se- LE DOMANDE DELLA STORIA
conda volta un comando straordinario, questa volta sen- Quali furono i meriti storici di Pompeo?
za limiti di tempo, per condurre una nuova guerra contro In Oriente Pompeo aveva agito di sua iniziativa, senza l’autorizzazio-
Mitridate, re del Ponto, antico nemico di Roma. ne del senato. La sua riorganizzazione politica diede all’area asiatica
una forte stabilità. In cambio dei tributi imposti da Pompeo, i popoli
Mitridate aveva ripreso la sua politica espansionistica, del Vicino Oriente ottennero la pace, che non avevano più avuto dalla
invadendo il vicino regno della Bitinia (lasciato in eredi- caduta dell’Impero persiano. Dopo le guerre puniche nessun generale
aveva ampliato i domini di Roma come aveva fatto Pompeo. E nessu-
tà al popolo romano dal defunto re Nicomede II), che era no aveva mai riempito in egual misura le casse dello Stato.
strategicamente importante perché dalle sue coste si
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Partito politico
MEMO LESSICO
Un partito politico è un’associazione tra persone che condi-
vidono le stesse idee politiche e che si uniscono per raggiun-
gere i medesimi scopi. In un sistema democratico, il partito Colpo di Stato
politico mira a vincere le elezioni, per attuare le decisioni Con questa espressione si definisce qualsiasi tentativo di
politiche per cui è nato, facendo le leggi (in Parlamento) e sovvertire l’ordine costituito e di impadronirsi del potere con la
applicandole (nel Governo). forza delle armi.
Conoscere il passato
La parola “partito” deriva da pars, “parte”: il partito, almeno
alle sue origini, si propone infatti di sostenere gli interessi di
una parte della società, nella convinzione che non sia pos-
sibile fare gli interessi della società nel suo complesso, per- i protagonisti della storia
ché ogni decisione politica favorisce alcuni a danno di altri.
Il concetto di partito politico nasce nell’epoca moderna, con
le Rivoluzioni inglesi del Seicento e poi con quella Francese,
alla fine del Settecento. Tuttavia, per quanto con forme as-
Cicerone
sai diverse, qualcosa di simile ai partiti politici esisteva anche Avvocato, scrittore e filosofo,
nell’antichità: nell’Atene del v secolo a.C., con gli scontri fra esponente dell’ordine equestre,
aristocratici e democratici, e nella Roma repubblicana del i Marco Tullio Cicerone (Arpino,
secolo a.C., con le lotte tra ottimati e popolari. 106 – Formia, 43 a.C.) fu uno dei
protagonisti degli ultimi anni
Comprendere il presente della repubblica romana. La sua
I partiti moderni si basano su un’ideologia, cioè su una serie di produzione letteraria rappre-
principi ideali che ispirano la loro azione politica. I partiti anti- senta uno dei modelli della let-
chi erano invece gruppi di potere legati agli interessi particolari teratura latina. Grazie alle doti
di un ceto sociale, di una persona o di una famiglia. Lo stesso di oratore ebbe una brillante
carattere avevano le fazioni medievali, come i guelfi e ghibellini. carriera politica, tra successi e
I partiti politici diventano importanti dall’Ottocento, quando si sconfitte. Ostile a Cesare e vici-
afferma il principio della rappresentanza popolare: i cittadini, no agli ottimati, fu assassinato
votando i candidati presentati dai partiti, eleggono dei rappre- nel 43 a.C.
sentanti che prendono le decisioni riguardanti la collettività.
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■ Il favorito dalla fortuna instaurò la dittatura, temendo per la propria vita, Cesare
fu costretto a nascondersi fuori Roma. In Asia, dove prestò
18 Gaio Giulio Cesare era nato nel 100 a.C. a Roma da un’antica per la prima volta servizio militare, ottenne la corona ci-
famiglia patrizia, la gens Iulia, che si vantava di discen- vica, concessa a chi in combattimento salvava la vita a un
dere da Iulo, figlio del mitico principe troiano Enea, figlio cittadino romano.
sezione 1. Dall’età di Cesare all’Impero
a sua volta della dea Venere e antenato di Romolo, il pri- La nobiltà di nascita, le amicizie influenti e un uso spre-
mo re di Roma. Pur provenendo da una famiglia che aveva giudicato della corruzione permisero a Cesare una veloce
dato a Roma numerosi consoli, la madre Aurelia viveva con carriera politica, durante la quale strinse legami sempre
i figli in una modesta casa nel quartiere malfamato della più stretti con Crasso, che in più occasioni lo finanziò.
Suburra. Nonostante le origini aristocratiche, la famiglia Nel 69 a.C. divenne questore; poi combatté i pirati nel-
di Cesare non era infatti particolarmente ricca. Per Cesare la Cilicia. Nel 63 a.C. divenne pontefice massimo, la più
ciò fu di serio ostacolo per la sua carriera, tanto da costrin- alta carica religiosa di Roma. In seguito fu edile, pretore
gerlo a fare numerosi debiti per finanziare le sue prime e governatore in Spagna dove fu acclamato imperator dai
campagne elettorali. Cesare era anche nipote di Gaio suoi soldati per le vittorie contro i Lusitani. Nel frattempo
Mario, il che gli aveva attirato le antipatie degli ottima- a Roma era fallita la congiura di Catilina, una cospirazione
ti e lo aveva avvicinato alle fila dei popolari. Quando Silla in cui forse sia Crasso sia Cesare erano implicati, ma da cui
uscirono senza significative conseguenze politiche.
◀ Corona civica di
quercia, onorificenza
concessa a chi aveva
salvato un cittadino,
Roma, Museo della per schematizzare
Civiltà Romana.
La vita di Cesare
Nascita 100 a.C. Roma
Morte 44 a.C. Roma
Mogli Cornelia Cinna Minore (83-68 a.C.)
Pompea (68-62 a.C.)
Calpurnia (59-44 a.C.)
Figli Giulia, da Cornelia
Cesarione, da Cleopatra
Ottaviano, adottato
Gens Giulia
Padre Gaio Giulio Cesare il Vecchio
Madre Aurelia Cotta
Questura 69 a.C.
MEMO LESSICO Edilità 65 a.C.
Pretura 62 a.C.
Imperator Propretura 61 a.C.
Nella repubblica romana imperator era il titolo con cui il senato
oppure le legioni stesse acclamavano un comandante militare Consolato 59 a.C.; 48 a.C.; 46 a.C.; 45 a.C.; 44 a.C.
dopo un’importante vittoria. Il titolo era onorifico e un generale
poteva ottenerlo più volte. Cesare fu il primo a usare l’appellativo
Proconsolato 58-50 a.C. in Gallia
in modo permanente e ad associarlo al suo stesso nome (Cesare Dittatura 49-44 a.C.
imperatore).
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◀ Scena di battaglia
tra Romani e Galli,
riproduzione di un
rilievo del 30-20
a.C. ca, Roma,
Museo della Civiltà
Romana.
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Re
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stretto a un amaro esilio, accusato di aver fatto condannare
o
B E LG I centro romano
i seguaci di Catilina senza un giusto processo; il secondo Lutezia oppidum gallico
(Parigi)
fu mandato a governare la lontana isola di Cipro, prima ap-
Orléans
partenuta all’Egitto. Loira
Alesia SEQUA
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M a re (Bourges) Bibracte
de l ED UI Gallia
Nord OCEANO Gallia Transalpina Cisalpina
■ La Gallia: un enorme territorio ATLANTICO Gergovia
ARVE RN
I Genova
Narbona
La Gallia era un ampio territorio, delimitato a nord dal mare
o n
SPAG NA
del Nord, a ovest dall’oceano Atlantico, a sud dalla Pianura B E LG I
Padana e dal mar Mediterraneo e a est dal Reno, fiume che Lutezia
Reno
avversari.
AFRICA
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52 a.C.
no
territori romani
Gallia celtica
Aquitania
Senn Gallia belgica
a Suebi
Lutezia Dan
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Veneti Elvezi
Loira Sequani
Alesia
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Celti
Aquileia
OCEANO Bibratte
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Arvemi Allobrogi
Genova
Tolosa Massalia
Iberi ITALIA
(Marsiglia)
Narbo Corsica Roma
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te sconfitto nella battaglia di Carre, in Mesopotamia (53 Due anni dopo, nel 52 a.C., una grande alleanza del-
a.C.). Con la scomparsa di Crasso, il triumvirato era finito. le tribù galliche, capeggiate da un giovane generale au-
Gli equilibri di potere si erano spezzati. Iniziava la resa dei dace e intelligente, Vercingetorige, re della tribù degli
conti tra Pompeo e Cesare. Arverni, diede vita a una ribellione che costrinse le le-
gioni romane per la prima volta sulla difensiva. Il conflit-
to fu difficile e sanguinoso. I Galli disponevano di più di
per schematizzare 300 000 uomini; i legionari romani erano meno di 50 000.
Le cause della sconfitta dei Galli Sapendo di non poter battere i Romani in campo aperto,
Vercingetorige cercò di logorare Cesare applicando le tat-
superiorità maggiore maggiore tiche della guerriglia. Alla fine tuttavia la potenza delle
tecnica romana abilità militare velocità,
(macchine di Cesare disciplina e
da guerra, addestramento MEMO LESSICO
fortificazioni) dei legionari
Parti
Popolo stanziato nell’area mesopotamica, oltre i confini orientali
vittoria dei Romani delle province romane, i Parti, dal ii secolo a.C. costituirono un
vasto e potente impero.
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no
Re
ne la perenne fedeltà. Gergovia
Vienne
23
Loira Alesia
tribù ribelli
Gallia Oppidum gallico
tweet Un’idea geniale di Cesare
Leggere le fonti
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Romani la sua personalità dominatrice. Egli era diventa- Dopo la morte di Crasso, Pompeo era ormai solo di fronte allo
to il “figlio più grande di Roma”, come qualcuno iniziò a strapotere di Cesare. Questi, nel frattempo, era giunto al termi-
chiamarlo. La città, nel frattempo, era precipitata in un cli- ne del suo mandato quinquennale in Gallia e intendeva presen-
ma di violenza. La vita politica degenerava sempre di più tare la propria candidatura alla carica di console. Secondo la
negli scontri di piazza tra i gruppi armati di Publio Clodio, legge, avrebbe dunque dovuto lasciare il comando delle legioni
sostenitore di Cesare, e quelli di Annio Milone, seguace di e fare ritorno a Roma come un privato cittadino. Se così aves-
Pompeo e degli ottimati. Invidioso dei successi militari di se fatto, tuttavia, si sarebbe trovato senza alcuna carica e senza
Cesare, Pompeo aveva da qualche tempo iniziato una po- esercito, indifeso di fronte al senato e ai pompeiani.
litica di avvicinamento al senato e aveva richiamato in In questa difficile situazione Cesare scelse la via del-
patria Cicerone (che Cesare aveva fatto esiliare da Clodio), la trattativa con i propri avversari e fece sapere di essere
per garantirsi un alleato influente in vista dei futuri scon- pronto a sciogliere le sue legioni se Pompeo avesse fatto lo
tri politici. Nel 52 a.C., sulla via Appia, alle porte della cit- stesso con le proprie. Si dispose poi ad attendere la risposta
tà, Clodio fu ucciso da una squadra armata, capeggiata da del senato presso il fiume Rubicone, che segnava il confi-
Milone. ne tra la Gallia Cisalpina e lo Stato romano. Qui Silla aveva
Nei giorni di confusione che seguirono, il senato, terro- stabilito il pomerio, il confine sacro che nessun generale
rizzato dall’idea di una rivolta popolare, dopo grandi esi- doveva passare senza prima sciogliere il proprio esercito.
tazioni decise di affidarsi a Pompeo e lo nominò “conso- L’irremovibilità del senato fece tuttavia fallire la trattativa.
le senza collega”, ossia console unico, una carica di fatto Nel gennaio del 49 a.C. il senato intimò a Cesare di scio-
simile a una dittatura. Dopo aver prontamente ristabilito gliere le legioni e affidò a Pompeo la difesa della repubblica.
l’ordine pubblico, Pompeo rinunciò tuttavia al titolo e ot- Cesare rispose con un atto di forza: alla testa di una legio-
tenne per cinque anni il governatorato della Spagna. La ne, passò il Rubicone, pronunciando, secondo quanto rac-
nomina gli consentì di mantenere alle proprie dipendenze conta lo scrittore Svetonio, la storica frase “il dado è tratto”
un numero significativo di legioni fidate. Ancora una volta (alea iacta est). Era l’inizio di una nuova guerra civile. La
Pompeo preferì però non allontanarsi da Roma. crisi della repubblica entrava nella sua fase finale.
◀ Un ponte romano
sul fiume Rubicone,
che scorre oggi in
Emilia Romagna.
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diventare celebre: «venni, Nel 47 a.C. Cesare annientò con una rapidità sconcertan-
vidi, vinsi» (veni, vidi, vici).
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te le truppe di Farnace, il figlio di Mitridate, che aveva ten-
N o rd
▲ Moneta romana con il motto di Giulio Cesare Veni, vidi, vici, per tato di espandere il suo dominio in Asia Minore. Nel 46 a.C.
celebrare la vittoria-lampo su Farnace, figlio di Mitridate. in Africa, nella battaglia di Tapso, sconfisse le legioni di
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Il conflitto tra Cesare e Pompeo (49-45 a.C.)
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Sardegna 46 a.C. 47 a.C. Ponto
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Cagliari M a r Ti rre n o
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Asia Cappadocia
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Cartagena 45 .C
6a Sicilia
47 a
4 Sparta
Cilicia
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Cadice Siracusa
Cartagine
Siria IMPERO DEI PARTI
Creta
48
Ma r Me d i t e r r a n e o Cipro
a.C.
campagne di Cesare
conquiste di Cesare
EGITTO
alleati di Cesare
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Cesare e Cleopatra,
la regina seduttrice
26
29 settembre 48 a.C. – Alessandria d’Egitto. Sconfitto da Cesare a Farsàlo, Pompeo commise
sezione 1. Dall’età di Cesare all’Impero
un errore che si rivelò per lui fatale: decise di fuggire in Egitto dal faraone Tolemeo, che
riteneva potesse essere suo alleato nello scontro con le legioni cesariane.
L’uccisione di Pompeo instaurare in Egitto un regime favo- insorse, Cesare e i pochi soldati che
revole a Roma, la quale così avrebbe aveva con sé si trovarono assediati nel
Mentre aspettava in mare aperto di en- potuto approfittare delle ricchezze palazzo della regina. A stento e solo
trare ad Alessandria d’Egitto, Pompeo egiziane senza impegnarsi in una dif- dopo che giunsero adeguati rinforzi,
fu raggiunto su una barca da due vec- ficile conquista militare. Cleopatra, Cesare riuscì a liberarsi, a sconfiggere
chi compagni d’arme, con cui aveva tuttavia, era assai poco popolare agli gli avversari e a ritornare a Roma. Fu
condiviso battaglie e vittorie; erano occhi dei cittadini di Alessandria, durante l’assedio di Alessandria che
i suoi assassini. Il faraone, infatti, che mal sopportavano anche la andò a fuoco la celebre biblioteca, cen-
aveva deciso di uccidere il generale ro- presenza romana. Quando la città tro culturale del mondo ellenistico.
mano, per ingraziarsi Cesare che stava
Pietro da Cortona (1596-1669), Cesare rimette Cleopatra sul trono d’Egitto, Lione, Museo delle
accorrendo anch’egli in Egitto. I due lo Belle Arti.
pugnalarono alla schiena e, non paghi,
decapitarono il cadavere di Pompeo.
Era il giorno del suo compleanno.
Quando ad Alessandria si vide reca-
pitare dai servi di Tolemeo la testa di
Pompeo, Cesare prima scoppiò in la-
crime e poi, senza esitazioni, fece uc-
cidere il faraone perché non restasse
impunito chi aveva osato uccidere un
senatore romano.
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Cesare
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29
La centuriazione
| → ④ | Nelle campagne l’impiego del-
la superiore tecnologia romana ebbe
come effetto un rapido processo di di-
boscamento e la messa a coltura di
nuove terre, secondo la tecnica della
centuriazione, la quale prevedeva la
divisione delle terre in centurie, ossia
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B In sintesi
➀ La Roma di Pompeo e Crasso triumvirato”). L’obiettivo era di dividersi le cariche politi-
→ Le leggi introdotte da Silla, durante gli anni della sua dit- che e assumere il controllo di Roma. Nel 60 a.C. i triumviri
tatura, avevano rafforzato l’oligarchia senatoria. La lotta tra diventarono i padroni della città; il senato si trovò in una
ottimati e popolari non si era però arrestata. In questa situa- situazione di grande debolezza.
zione Roma vide l’entrata in scena di due nuovi protagonisti: → Eletto console, Cesare fece approvare una legge che di-
Pompeo e Crasso. stribuiva le terre ai veterani; poi ridusse le quote che i pub-
→ Nel 72 a.C. Sertorio, un seguace di Mario che si era ribellato a blicani d’Asia dovevano versare allo Stato. Per sé ottenne
Roma e aveva costituito un governo autonomo, fu sconfitto da il governatorato della Gallia Cisalpina, dell’Illìrico e della
Pompeo dopo quattro anni di guerra. Nella penisola si accese la Gallia Narbonense.
rivolta degli schiavi. Spartaco e alcune decine di schiavi fuggiti → Il pretesto per la guerra contro i Galli fu fornito dagli
dalla scuola per gladiatori di Capua guidarono la rivolta dal 73 Elvezi che, spinti dall’arrivo da Oriente dei Germani, passa-
a.C., che fu stroncata da Crasso dopo due anni di guerra. rono attraverso il territorio degli Edui, alleati di Roma. Con
→ Da consoli Pompeo e Crasso abolirono molte leggi di Silla. la scusa di difendere gli alleati, Cesare prima sterminò gli
Dopo aver sconfitto i pirati e Mitridate, Pompeo ridusse allo Elvezi e poi occupò l’intera Gallia. Crasso a questo punto ag-
stato di province il Ponto e la Bitinia, la Siria e la Cilicia. La gredì i Parti per guadagnarsi quella fama di condottiero che
Galazia, la Cappadocia e la Giudea furono affidate a sovrani ancora gli mancava. Sconfitto, morì nella battaglia di Carre,
leali a Roma. Roma estese così la sua egemonia fino all’Egitto in Mesopotamia, nel 53 a.C. Cesare invece prima effettuò
e all’Eufrate. due spedizioni in Britannia, poi attraversò il fiume Reno, pe-
→ Sul fronte interno, nel 63 a.C. Catilina tentò un colpo di netrando nelle terre dei Germani. Due anni dopo, nel 52 a.C.,
Stato appoggiato da una forza eterogenea, costituita da nobili sconfisse ad Alesia una grande alleanza delle tribù galliche,
indebitati, contadini e veterani impoveriti. La cospirazione fu capeggiata da Vercingetorige.
sventata dal console Cicerone; Catilina fuggì e morì in batta-
glia vicino a Pistoia. ➂ La guerra civile e il trionfo di Cesare
→ A Roma la vita politica era degenerata negli scontri di
➁ Cesare: la conquista del potere piazza tra i gruppi armati sostenitori di Cesare e quel-
→ Pur essendo un aristocratico, Cesare era vicino ai po- li sostenitori di Pompeo e degli ottimati. Cesare voleva
polari e avversato dagli ottimati. Egli riuscì a convincere presentare la propria candidatura alla carica di console.
Pompeo e Crasso a siglare un’alleanza politica (“primo Secondo la legge, avrebbe però dovuto lasciare il comando
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primo consolato
campagna in Gallia (59)
console unico (52) muore combattendo contro conquista della Gallia (51)
i Parti (53)
Pompeo cesare
si rifugia con altri senatori in Grecia varca il Rubicone (49)
fugge in Egitto dove Tolemeo XIII sconfigge Farnace nel Ponto (47)
lo fa uccidere (48) sconfigge Catone in Africa (46)
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D Conoscenze e abilità
1 tempo Ricostruisci la cronologia del capitolo riordinando nella corretta successione le date indicate e collegando a
ciascuna il fatto storico corrispondente. L’esercizio è avviato.
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CORSICA Roma o Macedonia Bisanzio
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SARDEGNA 46 a.C. 47 a.C. Ponto
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Cartagena 47 a.C.
46 a.C. SICILIA Cilicia
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Cartagine
Siria IMPERO DEI PARTI
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era stato il senato, che aveva preferito ............................................................................. . A sostegno del suo piano, che prevedeva l’occupazione
armata di Roma e l’uccisione dei consoli, raccolse una forza eterogenea, costituita da ............................................................................. rovinati dai
debiti, contadini e veterani impoveriti, perfino ............................................................................. . Il progetto tuttavia fallì.
33
5 concetti e connessioni Completa la linea degli eventi inserendo correttamente gli elementi qui elencati in modo
c consolato di Cesare
d crisi del triumvirato
e vittorie militari di Cesare
f avvicinamento di Pompeo agli ottimati
E Competenze
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Chiave di lettura
L’IMPORTANZA DELL’ESERCITO
Rilievo raffigurante un legionario romano, i secolo a.C., Metz,
Museo di Belle Arti.
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tweet La “notte
della repubblica”
«Mi dolgo di essere capitato in questa notte della repubblica»: ▶ Stele funeraria dei liberti
così si esprimeva Cicerone di fronte alla crisi delle istituzioni della famiglia Alennia, i secolo
repubblicane e al trionfo della dittatura di Cesare. d.C., Roma, Museo della Civiltà
Romana.
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In aiuto ai ceti poveri Cesare impose un limite ai ca- romana agli abitanti della Gallia Cisalpina. Furono fon-
noni di affitto troppo alti; contemporaneamente, per date anche molte nuove colonie, soprattutto in Spagna
limitare le spese dell’amministrazione statale tagliò dra- e in Gallia, incoraggiando la migrazione nei nuovi centri
sticamente il numero dei beneficiari delle distribuzioni urbani di decine di migliaia di proletari che a Roma non
gratuite di grano (frumentationes), da 320 000 a 150 000 circa. riuscivano più a trovare lavoro.
Per combattere la disoccupazione, migliaia di proletari
furono impiegati in un vasto programma di opere pubbli-
che, soprattutto edilizie, che diedero a Roma un aspetto ■ L’opposizione a Cesare
ancora più monumentale; parallelamente furono avvia-
ti imponenti lavori idraulici, come il risanamento delle Nonostante la sua politica di riforme e di pacificazione,
malsane paludi nel sud del Lazio e il controllo del flusso Cesare non riuscì a guadagnarsi la simpatia di tutti. Ostilità
delle acque del Tevere. Sempre per incrementare l’impiego e opposizioni al suo governo non mancavano all’interno e
di manodopera, nelle campagne fu imposto ai proprietari al di fuori del senato, soprattutto tra gli esponenti del vec-
di avvalersi di una quota di contadini liberi, a scapito del- chio sistema oligarchico, indebolito ma non disposto a ri-
la forza-lavoro schiavistica. nunciare al proprio potere. Diversi gruppi di aristocratici si
Nelle province Cesare cercò di limitare gli abusi dei convinsero ben presto che il dittatore mirasse a instaurare
funzionari romani e dei pubblicani, gli agenti incaricati una monarchia simile a quelle orientali. Quest’accusa era
della riscossione delle tasse, rendendo più severe le leg- probabilmente falsa, poiché a Cesare, come a tutti i patri-
gi contro la corruzione. Per incoraggiare l’integrazione zi romani, era in odio profondo la carica di rex. Certamente
delle province nello Stato, fu concessa la cittadinanza Cesare era consapevole che le istituzioni tradizionali della
repubblica si erano ormai disgregate e per questo egli cercò
di riempire il vuoto politico che si era creato esercitando un
LE DOMANDE DELLA STORIA forte potere personale, potere che tuttavia per molti suoi
Quale fu la differenza tra la dittatura di Cesare e quella avversari non era così differente da quello dei monarchi del
di Silla? tempo. Molti sostenitori delle tradizioni repubblicane tro-
A differenza di Silla, Cesare non eliminò fisicamente i suoi avversa- varono poi inaccettabile che un uomo solo accentrasse su
ri politici. La sua dittatura fu caratterizzata dalla moderazione nei
confronti degli aristocratici che lo avevano combattuto, schierando- di sé cariche politiche che, per secoli, erano state sempre
si dalla parte di Pompeo, molti dei quali furono coinvolti nell’ammi- attribuite a persone differenti. Per i suoi avversari politici
nistrazione dello Stato, attraverso l’attribuzione di cariche politiche
importanti e di incarichi in campo economico e culturale. Cesare era dunque un pericolo non solo per la repubblica,
ma per la stessa libertà dei Romani.
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La riforma giuliana
del calendario 37
Nella veste di pontefice massimo Cesare attuò una riforma del calendario (da calendae, il
Calendario proveniente da Campo di Marte in cui sono indicati i mesi, i giorni con le
Le novità del calendario costellazioni e i segni zodiacali e i corrispondenti lavori agricoli.
giuliano
Secondo il tradizionale calendario
lunisolare (basato cioè sia sui cicli
mensili della Luna, sia sul ciclo an-
nuale del Sole) l’anno era di 355
giorni; dunque era più breve di dieci
giorni rispetto a quello solo solare. Per
eliminare questa differenza, i ponte-
fici romani erano costretti, ogni due
anni, ad aggiungere un periodo di una
ventina di giorni. Questo criterio era
tuttavia assai impreciso, tanto che
a metà del i secolo a.C. si era crea-
to un divario di circa novanta giorni
tra l’anno solare e l’anno civile, con
la conseguenza che le feste religiose
erano ormai celebrate in stagioni di-
verse da quelle in cui originariamen-
te erano state previste.
Sulla base dei calcoli operati dai
matematici e dagli astronomi egizi,
Cesare fissò un nuovo calendario
solo solare, in cui l’anno era diviso
in 365 giorni e veniva previsto l’in-
serimento di un anno bisestile di 366
giorni ogni quattro anni, mettendo
così in pari anno civile e anno sola-
re. In onore di Cesare, uno dei dodici
mesi, il mese di Quintile, verrà anni
dopo chiamato da Ottaviano Augusto
Iulius (luglio).
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Il mito di Cesare
Gli storici hanno discusso a lungo se Cesare intendesse trasformare la sua dittatura in
38 monarchia e se pensasse a se stesso come a un re, con tutti gli elementi divini che la
tradizione antica attribuiva alla figura del monarca.
sezione 1. Dall’età di Cesare all’Impero
Fedele alla repubblica o diritto di sedersi in senato su un seggio simbolo dell’autorità imperiale.
sovrano assoluto? dorato, creò dei sacerdoti intitolati al Come ha scritto lo storico Arnaldo
suo nome, autorizzò il conio di monete Momigliano, «se Augusto fu colui che
Secondo alcuni aneddoti, Cesare ave- con la sua immagine, permise le offer- organizzò di fatto l’impero di Roma…
va in realtà in odio la carica di re: si te alla sua persona, come si usava per gli il creatore dell’impero fu Cesare».
racconta, infatti, che una volta fece to- dèi, e in alcuni templi pose statue che lo Fin dal Medioevo e poi ancora nell’e-
gliere da una statua un’iscrizione che rappresentavano accanto a quelle delle tà moderna tutti i sostenitori dell’i-
lo chiamava “semidio”, che un’altra divinità. Infine, non si dimentichi che dea imperiale si sono richiamati al
volta rispose a chi lo chiamava “re” di aveva al suo fianco la regina Cleopatra, mito di Cesare, al punto che il suo
essere “solo Cesare” e infine che, poco che lo aveva seguito a Roma e che sem- nome (Caesar in latino) è diventa-
prima di morire, per tre volte rifiutò, bra non mancasse di influenzarlo per to in molte lingue il nome comune
durante una cerimonia, di indossare fargli accettare quei simboli regali cui lei per indicare l’imperatore (Kaiser in
la corona regale che gli veniva offerta. era tanto affezionata. tedesco, czar in russo). A conferma
Altri episodi della vita di Cesare,tuttavia, di ciò si pensi anche alla senten-
ci restituiscono un’immagine diversa za evangelica che invita a «dare a
del celebre generale. Egli amava infatti Il creatore dell’Impero Cesare quello che è di Cesare (e a
ricordare la sua presunta origine divina Dio quello che è di Dio)», in cui il
per parte di padre (da Venere) e rega- Nel corso della storia la figura di nome del dittatore romano è assun-
le per parte di madre (da Anco Marcio). Cesare, al di là di quali fossero le to come il più adeguato per indicare
Una volta divenuto dittatore, pretese il sue reali intenzioni, è diventata il l’autorità imperiale.
Adolphe Yvon,
Cesare, 1875,
Arras, Musée des
Beaux-Arts.
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Gallia Gallia
OCEANO Transalpina Cisalpina Cividale del Friuli
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Cadice Cartagine Siracusa Antiochia IMPERO DEI PARTI
Rodi
Creta Siria
M a r Me d i t e rra n e o Cipro
Mauritania Damasco
AFRICA Cirene
Cesarea Giudea
Leptis Magna
Gerusalemme
Cirenaica Alessandria
frontiera romana al 44 a.C.
i domini romani fino al 44 a.C.
EGITTO
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Museo di Capodimonte.
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■ La fuga dei congiurati Gallia Cisalpina al posto di quello, che gli era stato asse-
gnato, della più lontana Macedonia. La manovra suscitò
Intanto, per gli uccisori di Cesare le cose non andavano l’ira violenta del senato e in particolare di Cicerone che,
come sperato. Essi avevano erroneamente ritenuto che come ai vecchi tempi della congiura di Catilina, inter-
bastasse eliminare la persona di Cesare per restaurare venne in aula contro Antonio, dichiarandolo nemico
il potere dell’oligarchia senatoria; privi di un pro- della patria. Poiché il legittimo governatore della Gallia
getto politico preciso, ora confidavano nell’appoggio del Cisalpina, Decimo Bruto, uno dei congiurati (da non
senato, il quale tuttavia, indebolito e diviso, non riuscì a confondersi con Marco Bruto), non intendeva abbando-
riprendere in mano il controllo della situazione. Mentre nare il suo incarico, Antonio occupò la regione con le
essi fuggivano in Oriente, dove iniziarono a reclutare sue legioni. Era di nuovo la guerra civile. I due si scon-
soldati per combattere i cesariani, nelle piazze romane i trarono nei pressi di Modena. In soccorso di Decimo
seguaci di Cesare, guidati da Marco Antonio, chiedevano Bruto il senato inviò un esercito, al quale si unirono an-
a gran voce la condanna degli omicidi, minacciando la che le milizie personali di Ottaviano. La battaglia vide
rivolta popolare. Alla fine si arrivò a una specie di com- la sconfitta di Antonio, che fu costretto a ritirarsi nella
promesso per evitare un nuovo scontro civile tra il Gallia Narbonense, dove poteva contare sull’appoggio di
senato, che ottenne dai cesariani l’amnistia per i congiu- un altro generale cesariano, Marco Emilio Lepido, go-
rati, e Antonio, il quale impose che il senato convalidasse vernatore della Spagna.
gli atti di governo di Cesare, prima fra tutte la riforma del Dopo la vittoria su Antonio, ritornato a Roma,
senato stesso, assai malvisti dai senatori a lui più ostili. Ottaviano si ritenne in diritto di chiedere il consolato,
nonostante fosse troppo giovane per concorrere alla carica.
Al netto rifiuto del senato, che diffidava delle sue ambizio-
■ ntonio sconfitto, Ottaviano
A ni, egli reagì facendo accampare il suo esercito in armi alle
console porte di Roma. Con la minaccia delle sue legioni, che ormai
lo acclamavano come il vero erede di Cesare, egli riuscì a
Ben presto, tuttavia, i rapporti tra Antonio e il senato farsi assegnare dai comizi il consolato. Il suo primo atto
volsero al peggio. La situazione precipitò all’inizio del consolare fu la cancellazione dell’amnistia concessa agli
43 a.C., quando Antonio pretese il proconsolato della uccisori di Cesare.
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Rostri
Le tribune nel Foro da cui parlavano i magistrati. Il nome viene dalle
prue (rostri) delle navi nemiche, qui collocate forse nel 338 a.C.
Foro
In latino forum, “mercato”, era una superficie rettangolare posta
al centro di ogni città romana. Usato inizialmente come luogo
◀ Testa di Ottaviano, i secolo delle attività commerciali, divenne con il tempo il cuore della vita
a.C.-i secolo d.C., Arles, Museo politica, religiosa e amministrativa delle città.
di Arles Antica.
per schematizzare
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Antonio e Ottaviano si inasprirono progressivamente, no- stante il suo recente matrimonio, si legò sentimental-
nostante il fatto che nel 40 a.C. i triumviri avessero deci- mente alla giovane e spregiudicata regina Cleopatra,
so di dividere i domini romani in tre aree di influenza: già amante di Giulio Cesare, la quale alla morte del dit-
Antonio avrebbe governato sulle ricche province orien- tatore si era affrettata a lasciare Roma e a fare ritorno
tali, Ottaviano sull’Italia e sulle province occidentali; nella madrepatria. Nel 37 a.C., benché già sposato con la
a Lepido infine, sarebbe toccato il più modesto governo sorella di Ottaviano, celebrò uno sfarzoso matrimonio
dell’Africa. L’accordo fu sancito, secondo un antico costu- con la regina egizia.
me romano, dal matrimonio tra Antonio e Ottavia, la so- Affascinato dalle monarchie orientali, ad Alessandria
rella di Ottaviano. Gli anni che seguirono furono anni di d’Egitto Antonio assunse ben presto abitudini e costumi
pace, una pace in realtà provvisoria poiché la resa dei conti assai lontani dalle tradizioni romane. In particolare, com-
finale tra i due contendenti era solo rimandata. portandosi come un sovrano assoluto, iniziò a spartire e
Antonio si trasferì ad Alessandria d’Egitto, dove si impe- ad attribuire territori e regioni, come se fossero stati suoi
gnò in un’azzardata politica espansionistica nel Vicino Oriente beni privati, arrivando anche ad assegnarli direttamente
che prometteva ricchezza e gloria militare. Ottaviano, al con- alla regina e ai suoi figli. Grazie all’appoggio politico e mili-
trario, rimase a Roma, dove consolidò con fermezza ed equili- tare del triumviro, Cleopatra sperava di rafforzare il presti-
brio il suo prestigio e la sua forza politica. Lepido, destituito gio della dinastia dei Tolemei e di garantire all’Egitto una
dalla carica di governatore dopo un improvvisato tentativo di posizione dominante nel Vicino Oriente. Legandosi alla
rivolta armata contro Ottaviano, fu eletto al più inoffensivo ti- regina, Antonio sperava di mettere le mani sulle immense
tolo di pontefice massimo. Morì nel suo letto, caso assai raro ricchezze dell’Egitto, necessarie per finanziare le sue spe-
per i condottieri romani, quasi trent’anni dopo, nel 12 a.C. dizioni militari.
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occidentale e quello orientale. Come quindici anni prima contro Antonio, screditato
Cesare, Ottaviano a 32 anni era il padrone di Roma. Lo sa- come un corrotto, dedito
rebbe rimasto a lungo, per 45 anni, fino al 14 d.C. al lusso e vittima di una Cause
perfida regina straniera
Decenni di guerre civili avevano tuttavia stremato i della vittoria
Romani, che chiedevano al loro nuovo signore pace e sta- di Ottaviano
bilità politica ed economica. Decimata dalle lotte intestine, L’imponente patrimonio
la stessa classe dirigente romana, un tempo orgogliosa e personale ereditato dal
autorevole, era ormai pronta a consegnare il potere nelle padre adottivo Giulio Cesare
mani di uno solo, pur di conservare i propri privilegi e le
proprie ricchezze. La vittoria di Ottaviano non segnò dun-
que solo la fine della lunga stagione delle guerre civili, ma Il consenso del popolo che
vide in lui il vero erede di
fu anche l’inizio di una nuova epoca nella storia di Roma: Cesare
la repubblica romana era giunta alla sua fine; cominciava
la storia dell’impero.
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politiche, le donne romane nel chiuso della casa si dedicavano al lavoro domestico.
Una condizione di totale quello della gens del marito. Esse erano Il fidanzamento
sottomissione vittime di molti divieti, fra cui quel- e il matrimonio
lo di commettere adulterio e di bere
La società romana era di tipo patriar- vino, colpe che potevano costare an- Per le donne romane, la condizione
cale: il maschio più anziano, il pater che la condanna a morte, inflitta spes- di inferiorità durava tutta la vita. Con
familias, aveva un’autorità assoluta ed so direttamente dal marito. Le donne il matrimonio, infatti, esse passavano
esercitava il diritto di vita e di morte non solo erano escluse dalla politica e dalla sottomissione al padre a quella
sulla moglie e sui figli. La donna non dagli affari pubblici, ma a loro era an- al marito. Durante la cerimonia di fi-
era considerata un individuo indipen- che imposto, di fronte a estranei, il più danzamento, il fidanzato dava alla pro-
dente, ma una creatura per natura ir- totale silenzio. Non mancarono ovvia- messa sposa un anello dorato oppure
responsabile, da tenere sotto control- mente molte eccezioni a questa con- d’oro massiccio, che veniva infilato
lo: la sua era una condizione di totale segna del silenzio. Eppure per secoli all’anulare di lei. Il giorno del matri-
sottomissione. Le donne erano persino questa regola fu rispettata, tanto che monio, la sposa indossava una tunica
prive del nome proprio e portavano della vita delle donne romane, delle con una cintura di lana e un mantello
solo quello della gens, che perdevano loro gioie, dolori, pensieri quasi nulla è color zafferano, ai piedi portava san-
quando si sposavano, per assumere giunto fino a noi. dali dello stesso colore. I capelli era-
no protetti da un velo arancione, con
sopra una corona intrecciata di mirto
e fiori d’arancio, che copriva la parte
superiore del viso. Nell’atrio della casa
o in un tempio, gli sposi sacrificavano
agli dèi una pecora o un maiale e un
arùspice esaminava le interiora per ve-
dere se gli dèi gradivano il matrimonio.
Se così non era questo poteva venire
annullato. Gli sposi poi si prendevano
la mano destra e pronunciavano la for-
mula Ubi tu Gaius, ibi ego Gaia, “Dove
tu sei, o Gaio, lì io, Gaia, sarò” (Gaio era
un nome latino diffuso) a cui invitati
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La sposa perfetta
Gli unici compiti socialmente rico-
nosciuti per la donna romana erano
quelli di madre e di sposa. La sposa
romana ideale era silenziosa e discre-
ta, dedita a custodire la casa e a filare
la lana. Le sue virtù erano l’obbedienza,
la cordialità, la moderazione, la com-
postezza; trucco e abiti erano semplici
e discreti. Il matrimonio non era un
accordo tra gli sposi fondato sull’amo-
re, ma un contratto tra lo sposo e il
➁
padre della sposa per stringere alle-
➁ Rilievo romano con la toeletta della matrona, Treviri, Landesmuseum.
anze politiche ed economiche e per as-
sicurarsi una discendenza. Le donne si Giochi e sport costumi da bagno, compiono attività
sposavano assai giovani. Le gravidan- di ragazze sportive (gioco con la palla, corsa, lan-
ze erano frequenti e le morti per parto cio del disco e del peso).
più numerose delle morti in battaglia Nelle ville di campagna, donne e ra-
dei maschi; le donne sterili venivano gazze patrizie o di famiglia ricca
di solito ripudiate. Il divorzio era molto praticavano, separate dai maschi,
diffuso, nel caso in cui gli uomini rite- attività sportive, giochi e diverti- ➂ Mosaico che raffigura fanciulle in
costume intente a compiere vari
nessero un secondo matrimonio più menti. Nel mosaico, alcune ragazze, giochi, iv secolo d.C., Piazza Armerina,
vantaggioso socialmente. con costumi succinti simili ai nostri Villa del Casale.
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Tirannide, dittatura,
50
totalitarismo
Nel linguaggio politico sono Grande raduno nazista a Norimberga
dell’esercito tedesco, 1936.
sezione 1. Dall’età di Cesare all’Impero
❶ Definizione consenso del popolo e al di fuori delle e poterono contare sul consenso po-
leggi. polare, preparando in qualche caso il
Con il termine “tirannide” s’intende La “dittatura” è una forma di governo passaggio dai governi aristocratici a
un governo autoritario fondato sulla autoritaria in cui il potere è concentrato quelli democratici.
violenza e sull’arbitrio, in cui un uni- nelle mani di una persona sola (il ditta- Nella repubblica romana la “dittatura”
co individuo governa lo Stato, senza il tore) o di un ristretto gruppo di persone. era una magistratura straordinaria
Come si vede, il significato dei due ter- cui si ricorreva in situazioni di emer-
mini è simile. Il primo fu usato inizial- genza. Al dittatore (dictator), nominato
parola chiave mente nella Grecia antica; il secondo ne- dai consoli su invito del senato, erano
gli anni della repubblica romana. attribuiti poteri assoluti politici e mi-
Autoritarismo litari per la durata di sei mesi.Anche la
Nel linguaggio politico per indicare
regimi che limitano o cancellano la dittatura dunque non aveva il signifi-
libertà dei cittadini, è usato spesso il
termine autoritarismo, che indica in
❷ Riflettiamo sul passato cato negativo di imposizione dispotica
senso generale tutti i regimi politici
di una autorità assoluta che il termine
non democratici, caratterizzati dal Nel mondo greco il termine “tiran- ha oggi. Già i Romani però temevano
predominio del potere esecutivo, nide” non ebbe sempre una conno- che essa potesse trasformarsi in dispo-
dall’assenza del parlamento e
delle elezioni popolari o dal loro tazione negativa: i tiranni, infatti, tismo; per questo la carica durava solo
indebolimento, da una forte limitazione pur imponendo il proprio potere sei mesi. Quando Silla e Cesare impo-
delle opposizioni politiche e delle libertà
dei cittadini.
personale, furono spesso degli arbitri sero la dittatura a tempo indetermina-
nelle fasi di maggior scontro sociale to la repubblica crollò.
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B In sintesi
➀ La dittatura di Cesare → Mentre i congiurati fuggivano in Oriente, a Roma i suoi
→ Nominato dittatore a vita, Cesare assunse le cariche di con- seguaci chiedevano la loro condanna. Dopo aver sconfitto
sole, di imperator (capo dell’esercito) e di pontefice massimo. a Modena Antonio, Ottaviano impose al senato di affidargli
Egli cercò di pacificare la società romana e di allargare il con- il consolato. A questo punto propose ad Antonio la costitu-
senso al suo potere sia tra i ceti popolari sia presso la vecchia zione di un triumvirato. L’obiettivo del secondo triumvi-
classe dirigente. Cesare impose tuttavia un governo forte, ac- rato (Ottaviano, Antonio e Lepido) era quello di eliminare
centrando le principali cariche politiche, militari e religiose. l’aristocrazia conservatrice responsabile dell’uccisione di
→ Nelle province Cesare combatté la corruzione dei funziona- Cesare. Bruto, Cassio e i repubblicani furono sconfitti da
ri pubblici, concesse la cittadinanza romana agli abitanti della Antonio e Ottaviano a Filippi, nel 42 a.C.
Gallia Cisalpina e fondò molte nuove colonie.
→ Gli oppositori di Cesare, appartenenti al vecchio sistema ➂ La vittoria di Ottaviano e la fine
oligarchico, temevano che Cesare volesse instaurare una mo-
narchia. L’obiettivo di Bruto, Cassio e degli altri congiurati,
della repubblica
→ I triumviri divisero i domini romani in tre aree: Antonio
uccidendo Cesare, era di provocare un’insurrezione in favore
ebbe le province orientali, Ottaviano l’Italia e le province oc-
delle istituzioni repubblicane. Con questo proposito uccisero
cidentali, Lepido, presto messo in disparte, l’Africa. Antonio
il dittatore nel 44 a.C.
si trasferì ad Alessandria d’Egitto, mentre Ottaviano rimase
a Roma e consolidò il suo prestigio politico. In Egitto Antonio
sposò la regina Cleopatra e iniziò a comportarsi come un so-
➁ Dalla dittatura al secondo vrano assoluto.
triumvirato → I risultati delle spedizioni militari di Antonio in Oriente fu-
→ I funerali di Cesare si trasformarono in una grande manife- rono limitati: egli conquistò l’Armenia, ma dovette ritirarsi di
stazione popolare che fece fuggire i congiurati da Roma. Due fronte ai Parti. Sul piano politico riorganizzò le regioni orien-
nuovi protagonisti entrarono, a questo punto, in scena: Marco tali in una federazione di monarchie con a capo Cleopatra.
Antonio e Ottaviano. Marco Antonio si presentò al popolo e Antonio fu accusato a questo punto da Ottaviano di volere tra-
ai legionari come il successore di Cesare. Ottaviano, erede del sformare i domini romani in una monarchia di tipo orientale
patrimonio di Cesare, voleva ereditarne anche il potere po- indipendente da Roma. Quest’ultimo riuscì così a presentarsi
litico. Egli cercò per questo l’appoggio dei legionari fedeli a come il difensore di Roma contro il dispotismo straniero. La
Cesare, ottenne i favori della plebe con elargizioni di denaro e vittoria di Ottaviano ad Azio contro Antonio e Cleopatra se-
l’appoggio dei senatori che temevano Marco Antonio. gnò la fine della repubblica e l’inizio dell’impero (31 a.C.).
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cesare
accentra
53
tutti i poteri
15 marzo 44 a.C.
ucciso da
Successori di Cesare
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D Conoscenze e abilità
1 tempo Ricostruisci la cronologia del capitolo riordinando nella corretta 3 EVENTI Indica se le seguenti
successione i fatti storici indicati. L’esercizio è avviato. affermazioni sono vere (V) o false (F).
54 ☐ Sconfitta dei cesaricidi a Filippi ☐ Fuga da Roma di Bruto e Cassio ➀ Cesare viene ucciso perché i V F
☐
4 Ottaviano diventa console ☐ Spedizione di Antonio contro i Parti repubblicani vedono in lui una
☐ Secondo triumvirato ☐ Uccisione di Cesare minaccia per le istituzioni.
sezione 1. Dall’età di Cesare all’Impero
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➄ Il secondo triumvirato fu
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una magistratura straordinaria
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l’appoggio del popolo.
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➆ Le spedizioni militari in V F
Cadice
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Siracusa
Creta
Rodi Antiochia
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Oriente di Antonio ebbero
IMPERO DEI PARTI
Uccisione
Reazione dei Romani Conseguenze
di Cesare
......................................................................... .........................................................................
......................................................
Testamento di Cesare
.........................................................................
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Primo triumvirato
55
Secondo
triumvirato
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Chiave di lettura
Pacificazione e conquista
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◀ Magistrati (o
senatori) con toga
e corona di alloro,
rilievo in marmo,
particolare del
fregio dell’Ara Pacis
Augustae, Roma,
Museo dell’Ara Pacis.
Ottaviano non volle dunque essere considerato un sovra- riunioni e di votare per primo le proposte di legge, indiriz-
no, bensì il principe (princeps), ossia il primo cittadino di zando in tal modo il voto dell’assemblea.
Roma, che per prestigio e autorità deteneva il potere ed era Nel 27 a.C., il senato gli conferì il titolo di Augusto
in grado di fare il bene dello Stato ma, diversamente da un so- (che in latino significa “degno di venerazione”, “protet-
vrano, non governava da solo. Dal titolo di principe deriva il to dagli dèi”), un titolo religioso che definiva i caratteri
termine principato, con il quale gli storici indicano la forma quasi divini della sua persona. Da quel momento il nome
di governo inaugurata da Ottaviano, il quale, senza abolire for-
malmente la repubblica, di fatto assunse la guida dello Stato.
MEMO LESSICO
per schematizzare
Cariche e poteri assunti da Ottaviano (28 a.C.–14 d.C.)
Potere militare Potere politico Potere religioso Potere simbolico/spirituale
Imperator Console Pontefice massimo Augusto
Potere dei proconsoli Principe del senato Padre della patria
Potere dei tribuni della plebe
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L’età di Ottaviano Augusto Perché le entrate dell’erario erano minori di quelle del fisco?
31 a.C. Vittoria di Ottaviano su Antonio e Cleopatra ad Azio I cittadini romani erano esenti dalle tassazioni dirette (ossia quel-
29 a.C. Trionfo di Ottaviano le su patrimoni e proprietà), pagate invece dai provinciali. Quando
28 a.C. Ottaviano è nominato principe del senato Augusto decise di estendere la cittadinanza romana agli abitanti di
27 a.C. Ottaviano riceve il titolo di Augusto molte province senatorie, il numero delle persone tassabili in quei
23 a.C. Augusto assume il potere tribunizio e proconsolare territori si ridusse. L’erario, che incamerava le entrate fiscali delle
12 a.C. Augusto diventa pontefice massimo province senatorie, godette quindi d’introiti molto inferiori a quelli
9 d.C. Sconfitta dell’esercito romano a Teutoburgo del fisco, la nuova cassa creata da Augusto, in cui confluivano le
14 d.C. Morte di Augusto entrate fiscali delle province imperiali.
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Conoscere il passato
La burocrazia storicamente acquista un peso sempre più rile-
vante a mano a mano che lo Stato diventa più vasto e svolge
attività più complesse. In epoca repubblicana la burocrazia ro-
mana era relativamente semplice. Dal i secolo a.C., la sua im-
portanza crebbe. Con Augusto alla burocrazia fu affidata, oltre
all’amministrazione dello Stato, delle finanze e dell’economia,
anche la gestione degli eserciti e delle province.
Comprendere il presente
Oggi il termine è usato spesso in senso negativo, per indi-
care un’amministrazione inefficiente, lenta, ottusa. In realtà
la burocrazia è una parte fondamentale di uno Stato e tutti i
cittadini hanno bisogno di una struttura burocratica efficien-
te, capace e onesta. Spesso si confonde anche l’amministra-
zione burocratica con il governo. Chi governa compie scelte
politiche; chi amministra ha invece come scopo il buon fun-
zionamento delle strutture pubbliche, l’efficiente ed efficace
applicazione degli indirizzi stabiliti a livello politico.
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Leggere le fonti
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fini romani giunsero così fino alle rive del Danubio, fiume
che avrebbe segnato per secoli, insieme con il Reno, il confi- Germani
Con la parola Germani gli studiosi indicano un insieme di popoli di
ne dei possedimenti romani nell’Europa del Nord. lingua indoeuropea che, muovendo dalla Scandinavia meridionale
Meno fortunato fu invece il tentativo di espansione al nei primi secoli del i millennio a.C., occupò un’ampia area
dell’Europa centro-settentrionale, compresa tra la Scandinavia a
di là del Reno, nelle vaste e misteriose terre dei Germani. nord, la Vistola a est, il Danubio a sud e il Reno a ovest.
Nel 9 d.C. tre legioni romane, comandate da Publio Quintilio
▼ La politica estera di Augusto fu orientata sia al consolidamento dei confini esistenti, sia a nuove conquiste territoriali. Augusto ampliò i domini
romani nella penisola iberica e nell’area balcanica, creando una continuità territoriale tra l’area occidentale e quella orientale dell’Impero. Non riuscì
invece a conquistare l’Europa centrale. A Oriente sostenne l’insediamento di regni clienti favorevoli a Roma.
AFRICA PREFETTURA
CIRENAICA
D'EGITTO
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L’umiliazione di Teutoburgo
9 d.C. - Inizi di settembre — Publio Quintilio Varo guardò ansiosamente lo stretto passaggio tra
la palude e la bassa e boscosa collina che aveva davanti a sé. 63
L’imboscata
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◀ Arco di Augusto
ad Aosta.
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Leggere l’IMMAGINE
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▼ Giardino con erme, uccelli e fontana, i secolo d.C., Pompei, Casa del Bracciale d’oro.
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◀ L’Ara Pacis
Augustae,
nell’omonimo
museo a Roma.
I maggiori edifici voluti da Augusto furono il Pantheon, In ambito religioso, attraverso il restauro di ot-
il tempio dedicato a tutte le divinità romane (fatto poi ri- tantadue templi, Augusto cercò di ridare impulso alle
costruire dall’imperatore Adriano nel ii secolo d.C.), e l’A- antiche cerimonie religiose della città e di arginare la
ra Pacis, l’altare eretto per decreto del senato nel Campo diffusione dei culti orientali. Nei decenni del principa-
Marzio e dedicato alla pace augustea, simbolo dell’avvento to augusteo, a Roma furono create anche le prime bi-
di una nuova era di prosperità. Sul colle Palatino, dove si ve- blioteche pubbliche. La città si metteva così al livel-
nerava una capanna ritenuta la “casa di Romolo”, il mitico lo delle grandi capitali culturali del mondo ellenistico
fondatore di Roma, Augusto fece costruire la propria abi- (Alessandria, Antiochia, Pergamo), dove da secoli la pre-
tazione, una casa modesta che tuttavia divenne un luogo senza di prestigiose raccolte librarie animava la vita
pubblico dove veniva custodito il sacro focolare della città. intellettuale.
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▶ La famiglia di Augusto.
Nel rilievo del lato sud dell’Ara
Pacis, altare in marmo celebrativo
della pace augustea, inaugurato
nel Campo Marzio il 9 a.C.,
vediamo sfilare, in processione,
come in una fotografia ufficiale,
quasi tutti i membri della
famiglia augustea a celebrazione
del potere del principe.
Il genero Agrippa a capo coperto,
con il figlio Gaio che si stringe
alla sua toga, Livia, la terza
moglie a cui il senato attribuì
il titolo di Augusta, i figli di
Livia avuti in un matrimonio
precedente: Tiberio, che sarà
imperatore, e Druso, in abiti
militari, con la moglie e il loro
figlio Germanico.
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L’Eneide, il poema
70
della celebrazione augustea
Il potere di Augusto si resse sulla forza e sul consenso. La forza gli venne dalle vittorie
sezione 1. Dall’età di Cesare all’Impero
Virgilio, il poeta come materia del canto, non imprese leggenda aveva già una lunga tradi-
più grande storiche, ma il mito. Il poema narra, zione nella cultura latina, ma Virgilio
infatti, la leggenda di Enea, eroe tro- la rielaborò poeticamente dandole la
Publio Virgilio Marone nacque nel 70 iano figlio del mortale Anchise e della compiutezza che ritroviamo nell’Enei-
a.C. ad Andes, presso Mantova, da una dea Venere: fuggito dalla sua città in de. Il motivo celebrativo della figura di
famiglia di proprietari terrieri agiati fiamme, Enea sbarca nel Lazio, dove Augusto nasceva dal fatto che
ma non ricchi. Giunto a Roma, che a fonda la città di Lavinio, la cui gente da Iulo, figlio di Enea, sareb-
lui timido provinciale fece una gran- fonderà Alba Longa prima e Roma be discesa la gens Iulia, alla
de impressione, entrò a far parte del poi. Una discendente di Enea, quale apparteneva Giulio
circolo di Mecenate, il protettore delle Rea Silvia, sarà, infatti, se- Cesare, padre adottivo di
lettere e delle arti. Dopo aver composto condo la leggenda, la ma- Augusto. Quest’ultimo po-
le Bucoliche e le Georgiche, iniziò la ste- dre di Romolo, primo teva così dirsi discenden-
sura dell’Eneide, che occupò gli ultimi re di Roma. Questa te della dea Venere e di-
undici anni della sua vita. Terminato il chiarare il proprio potere
poema, il poeta non si sentì soddisfatto di origine divina.
e considerò ancora molti versi provvi-
sori. Recatosi in Grecia, si ammalò. Ad
Atene incontrò Augusto e prese con lui Il mito di Enea
la via del ritorno. A Brindisi però morì, in età augustea
nel 19 a.C. Si racconta che sul letto di
morte abbia chiesto che il manoscritto In parallelo con il mito di
dell’Eneide fosse bruciato. Per volere di Augusto, fin dalla prima età impe-
Augusto, tuttavia, il suo desiderio non riale, si sviluppò dunque il mito
fu esaudito. di Enea, attraverso cui il prin-
cipe intendeva celebrare le glo-
riose e virtuose origini di Roma
L’Eneide, il grande e collegare la propria autorità e la
racconto delle origini propria stirpe a quella dei mi-
tici fondatori della città.
L’Eneide è il poema che celebra la glo-
Enea, Anchise e Ascanio,
ria di Roma. L’idea fu forse di Augusto, Napoli, Museo Archeologico
però fu di Virgilio la scelta di prendere, Nazionale.
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Livia e Giulia,
72
le donne di Augusto
Un uomo eccezionale doveva anche avere una famiglia eccezionale, anche se a dire la verità
sezione 1. Dall’età di Cesare all’Impero
parecchi dei membri della famiglia di Augusto non mancarono di arrecare al principe
grattacapi e preoccupazioni.
Livia, la moglie donna romana ebbe più potere di lei: eredi, ma anch’essi sarebbero morti
pericolosa tramò a lungo nell’ombra e smaniò per giovani. Quando dopo nove anni morì
decenni per fare dell’amato figlio il suc- anche Agrippa, Giulia dovette sposare
A venticinque anni, con due matri- cessore del principe, fino al punto – di- Tiberio, che divorziò dall’amata mo-
moni alle spalle e una figlia piccola, cono i suoi avversari, ma senza alcuna glie, pur di poter aspirare al trono. A
Giulia, Ottaviano aveva sposato Livia, prova – di avvelenare prima i figli di Tiberio in realtà Giulia non piaceva:
vedova del nobile Tiberio Claudio Giulia, che in effetti morirono in gio- era, infatti, troppo pronta a conceder-
Nerone e madre del piccolo Tiberio, vane età in circostanze poco chiare, e si alla passione dei nobili romani. La
il futuro successore di Augusto. Il ma- poi addirittura Augusto stesso, che non guerra portò Tiberio lontano e Giulia
trimonio tra Livia e Augusto durerà si decideva a spegnersi. Livia non ebbe si dedicò alle sue passioni: fu amante
fino alla morte di lui (14 d.C.). una buona sorte. Diventato imperatore, del poeta Ovidio, dell’avvenente figlio
Livia fu una moglie fedele e severa, at- il figlio Tiberio (che Augusto aveva in di Marco Antonio e di molti altri; fino
tenta nella gestione della casa e a non realtà sempre detestato) la dimenticò e a che lo stesso Augusto fu costretto a
fare ombra al principe. Eppure nessuna quando morì, a 87 anni, non partecipò far processare per adulterio la figlia e
nemmeno al suo funerale. a condannarla all’esilio sulla deserta
isola di Pandataria, oggi Ventotene.
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Verona pubblici e affiancano lo Stato centrale nello svol-
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Parma Aemi gimento delle sue funzioni. Ognuno di questi enti
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ha funzioni specifiche. In base al principio di
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Rimini Regio IV Umbria
Nicea (Nizza) Pisa Firenze Fano (et ager Gallicus)
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Regio VII Etruria Arezzo
primo luogo all’ente locale più vicino ai cittadi-
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sport, beni culturali.
Vibo Valentia Le Regioni italiane sono venti. Cinque di esse
Mare Mediterraneo Reggio Calabria (Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Trentino-
Alto Adige e Valle d’Aosta) hanno un’autonomia
strade romane speciale a causa delle loro particolarità di carattere
territoriale, linguistico o economico.
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B In sintesi
➀ La costruzione del principato l’appoggio sia dell’aristocrazia senatoria, sia dei cavalieri.
→ Ottaviano conquistò il potere gradualmente; si presentò → La politica estera di Augusto fu orientata al consolida-
come un difensore delle tradizioni, conservò le magistra- mento dei confini esistenti, anche se egli non rinunciò a
ture esistenti e rifiutò di dirsi dittatore. Mantenne l’ordi- nuove conquiste territoriali e all’annessione di nuove pro-
namento repubblicano ma accentrò nelle sue mani tutti vince. A occidente Augusto sconfisse le tribù ribelli della
i poteri dello Stato. Egli non volle essere considerato un Spagna. In Africa ridusse la Mauritania a Stato sottoposto.
sovrano, ma un principe, il primo cittadino di Roma. Dal A nord creò una fascia di domini lungo l’arco alpino, a pro-
titolo di principe deriva il termine “principato”, col quale tezione della penisola italica; sottomise i Liguri e i Camuni
gli storici indicano la forma di governo di Ottaviano. e fondò le colonie di Augusta Taurinorum (Torino) e Augusta
→ Dal 28 a.C. Ottaviano si fece eleggere console per cinque anni Praetoria (Aosta). Con la sottomissione delle tribù stanziate
consecutivi. Nel 28 a.C. Ottaviano divenne anche principe del in Rezia, nel Norico, nella Pannonia e nella Mesia, i confi-
senato. Nel 27 a.C. il senato gli conferì il titolo di Augusto e in ni romani giunsero fino al Danubio, fiume che segnò per
seguito quello di “padre della patria”. Nel 23 a.C. si fece conferi- secoli, con il Reno, il limite dei domini romani in Europa
re i poteri spettanti ai tribuni della plebe e ai proconsoli. Infine, del Nord. Fallì invece il tentativo di espansione di là dal
nel 12 a.C., ottenne la carica di pontefice massimo. Reno: nel 9 d.C. tre legioni romane furono annientate dai
→ Augusto istituì le province senatorie e le province im- Germani nella foresta di Teutoburgo. A oriente Augusto
periali. Le entrate fiscali delle province imperiali andava- proseguì la politica di sostegno ai regni fedeli a Roma
no al fisco, posto sotto il controllo del principe, mentre (Armenia, Tracia, Ponto). Nei confronti dei Parti Augusto
all’erario, amministrato dal senato, confluivano gli introiti sostituì l’arma della guerra con quella della diplomazia.
delle province senatorie.
→ Per l’amministrazione di Roma Augusto si circondò di ➁ La società romana nell’età
nuovi funzionari, i prefetti, che potevano essere nominati o di Augusto
revocati solo dal principe. Il prefetto del pretorio era il co- → Augusto poté contare su un largo consenso popolare,
mandante dei pretoriani, la guardia personale del principe. avendo garantito a Roma pace e stabilità. Il ceto dei ca-
Augusto riordinò anche l’amministrazione della penisola valieri si trasformò in una classe di potenti funzionari al
italica, che venne suddivisa in undici regioni, con esclusione servizio del principe. Il prestigio del ceto senatorio, anche
della Sicilia e della Sardegna, che restarono province. se ridimensionato, non venne tuttavia meno del tutto.
→ Augusto creò anche una burocrazia efficiente, diret- → Augusto non intraprese politiche economiche specifi-
ta da tecnici esperti, retribuiti e nominati dal princi- che a favore della plebe urbana più povera e dei conta-
pe. Nell’applicazione di queste misure, Augusto ebbe dini; mantenne però le distribuzioni gratuite di grano e
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Ottaviano Princeps
assomma i poteri
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D Conoscenze e abilità
1 lessico Collega con una freccia ogni termine alla definizione 2 TEMPO Indica con un numero
corrispondente. progressivo la corretta successione
cronologica degli eventi elencati.
76 ➀ fisco A f unzionario che affiancava il principe L’esercizio è avviato.
nell’amministrazione dello Stato
➁ erario B cassa gestita da funzionari del principe, dove ☐ Le tribù germaniche sconfiggono i
sezione 1. Dall’età di Cesare all’Impero
Torino Tortona
☐ Morte di Augusto
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VI Fano
Umbria Ancona
Rimini
☐ Augusto assume la carica di
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➀ Augusto si proclamò
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Crotone
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funzionario
augusteo
E Competenze
8 geostoria Ricerca sull’atlante geografico le aree in 10 scrittura Rispondi alle seguenti domande in una
cui si sono svolte le guerre di conquista di Augusto. trattazione sintetica scritta di 8-10 righe.
→ Indica quali Stati attuali furono coinvolti da queste → Che cos’è un Principato?
guerre. → È corretto definire il potere di Augusto assoluto?
→ Individua in Europa i fiumi Reno e Danubio e indica → Qual è la differenza tra fisco ed erario?
quali capitali europee si trovano lungo il loro corso. → Perché la politica augustea ebbe l’appoggio del ceto dei
cavalieri?
9 cittadinanza Prepara una presentazione in → In quale modo Augusto conquistò il consenso del
PowerPoint da mostrare alla classe sul tema della popolo romano?
burocrazia, in cui siano affrontati i seguenti punti:
→ definizione del termine
→ ruolo della burocrazia nell’Impero romano
11 PROGETTAZIONE E COMUNICAZIONE Fai una
visita virtuale ai monumenti archeologici di Roma
l
→ sviluppo della burocrazia nell’età moderna e dell’età augustea. Organizza e pianifica una visita
contemporanea d’istruzione di due giorni della tua classe in questi siti.
→ differenza tra governo e amministrazione Stendi il programma della visita, indicando i tempi della
→ accezione negativa della burocrazia visita, i luoghi da visitare e i mezzi pubblici utili per
Associa alla presentazione documenti visivi e sonori raggiungerli. Per ognuno dei luoghi stendi una breve
significativi. descrizione corredata da immagini significative.
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l’incendio dall’alto della torre di Mecenate, allietato, come diceva, «dalla bellezza delle fiamme», cantò La presa di Troia vestito con il suo
costume da teatro.
— Svetonio, Vita dei dodici Cesari, Nerone, XXXVIII; trad. G. Gaggero
Chiave di lettura
L’arco di Tito
Situato alle pendici del colle Palatino, nella parte occidentale del Foro di
Roma, l’Arco di Tito, eretto per celebrare la vittoria in Galilea, è uno dei
monumenti simbolo dell’epoca degli imperatori flavi.
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successore di Augusto
Nei primi anni del suo principato, la politica di Tiberio fu
moderata e rispettosa dell’autorità del senato, di cui
cercò il consenso e al quale affidò il potere di eleggere i ma-
gistrati, in precedenza assegnato ai comizi. La sua ammini-
strazione delle province fu attenta e scrupolosa, la gestione
delle risorse pubbliche e dei prelievi fiscali oculata, tanto
▲ Il grande “Cammeo di Francia” (i sec. d.C.), raffigurante Tiberio con la
da assicurare allo Stato una notevole solidità economica, madre Livia e i membri della famiglia giulio-claudia, Parigi, Bibliothèque
che Tiberio sfruttò a sostegno dei piccoli proprietari ter- Nationale.
rieri danneggiati dalla concorrenza dei latifondisti. In po-
litica estera, in continuità con la linea seguita da Augusto, una serie di audaci campagne militari oltre il fiume Reno,
Tiberio tese a consolidare più che a estendere i confi- dove aveva ripetutamente piegato i Germani, per vendica-
ni dell’Impero. In questa prospettiva si spiega il richia- re la sconfitta di Teutoburgo. Germanico fu poi inviato in
mo a Roma del nipote Germanico, che aveva intrapreso Oriente, dove tuttavia morì improvvisamente nel 19 d.C. La
sua morte alimentò il sospetto che fosse stato avvelenato
per ordine di Tiberio, ingelosito dalla sua grande popolarità
LE DOMANDE DELLA STORIA di condottiero.
Dopo Augusto il principato divenne dinastico?
Di carattere schivo e riservato, Tiberio non godette mai
Dopo la morte di Augusto qualcuno poteva pensare che, chiusa della notorietà di Augusto, anche perché si rifiutò sem-
la parentesi del principato, Roma potesse tornare alla repubblica. pre di accontentare la plebe attraverso una politica di do-
Accettando l’ascesa al potere di Tiberio, il senato al contrario ac-
colse l’idea di una successione dinastica. Lo Stato romano, di fatto, nazioni e di spettacoli pubblici, esponendosi per questo
si trasformò in una monarchia, ma, dopo cinquant’anni di potere all’accusa di avarizia. Ad aumentare il suo isolamento con-
assoluto da parte di Augusto, pochi a Roma si accorsero di questa
mutazione.
tribuirono i complotti dell’ambizioso prefetto del pre-
torio Seiano, il quale, aspirando alla successione, aveva
per schematizzare
Principato e Impero
Nel i e nel ii secolo d.C. i successori di Augusto detenevano sia il titolo di “principe”, sia quello di “imperatore”, ossia di comandante
supremo dell’esercito. Dal iii secolo, quando la figura del principe si trasformò in quella di un sovrano assoluto, l’appellativo di principe cadrà
gradualmente in disuso. A indicare così la carica politica e militare a capo dell’Impero rimarrà l’appellativo di imperatore.
Lessico Definizione
Principe Il termine latino princeps (“il primo”) indica a Roma l’uomo politico più illustre, che per prestigio e autorità detiene il
potere, ma al contrario del monarca assoluto non governa da solo.
Principato Il termine deriva dalla parola “principe”; con questo termine gli storici indicano la forma di governo inaugurata da
Augusto, che segnò il passaggio dalla repubblica all’Impero.
Impero La parola designa uno Stato costituito da un territorio molto esteso, che unisce sotto un’unica autorità centrale
popoli ed etnie di diversa origine, cultura e lingua.
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Leggere le fonti
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▲ L’acquedotto Claudio, costruito tra il 35 e il 52 d.C., attraversa la campagna romana con una pendenza minima.
trascorso gran parte della sua vita. All’inizio Caligola cercò Augusto era stata in precedenza divinizzata, incontrò una
di presentarsi come un difensore del popolo, a favore del forte ostilità a Roma, dove sia il senato sia il popolo restava-
quale introdusse una rilevante riduzione delle imposte e a no legati alle tradizioni repubblicane. Anche in molte pro-
cui concesse denaro e spettacoli circensi, svuotando così le vince non mancarono le proteste: in Palestina il tentativo
casse dello Stato. Ben presto tuttavia il suo governo prese di introdurre il culto del principe provocò lo scoppio di vio-
la forma di un violento dispotismo, caratterizzato dall’u- lente rivolte tra la popolazione ebraica, fedele alla religione
miliazione del ceto senatorio (secondo la tradizione monoteistica. Dopo pochi anni di governo caratterizzati da
Caligola avrebbe provocatoriamente nominato senatore il un regime dispotico e sanguinario, nel 41 d.C., Caligola finì
proprio cavallo) e dall’eliminazione fisica degli avversa- vittima di una congiura ordita da un gruppo di senatori e
ri politici. morì pugnalato da un pretoriano.
Suggestionato dal mito di Alessandro Magno, Caligola
cercò di trasformare il principato in una monarchia
divina sul modello di quelle orientali. L’esaltazione della ■ laudio (41-54 d.C.), il buon
C
sua figura come quella di una divinità tuttavia, se poteva amministratore
essere accettata nei domini orientali, dove già la persona di
Nel clima di confusione e d’incertezza che seguì all’assassi-
▶ Gaio Giulio Germanico nio di Caligola, mentre il senato meditava ingenuamente
venne soprannominato
Caligola perché da di restaurare la repubblica, i pretoriani senza consultare il
ragazzo indossava la senato proclamarono imperatore Claudio, fratello minore
caliga, il famoso sandalo di Germanico e dunque nipote di Tiberio e zio di Caligola.
dei legionari romani,
con suola spessa munita Per la prima volta un principe veniva imposto direttamen-
di chiodi e nella parte te con la forza militare. Nativo della Gallia, Claudio era di
superiore larghe e
robuste strisce di cuoio. carattere timido e di fisico delicato. Uomo di studi, poco
adatto alla guerra e alla vita di corte, si era sempre tenuto
lontano da Caligola e dalla corrotta società della capitale.
Trovatosi in età non più giovane ai vertici dello Stato, lo
amministrò tuttavia con saggezza e competenza, tanto
che gli storici sono concordi nel riconoscere in lui il mi-
gliore tra i successori di Augusto.
Claudio trasformò l’amministrazione centrale dell’Im-
pero in una grande ed efficiente burocrazia, organizzata
in uffici con competenze specifiche (fiscali, finanziarie,
giuridiche, di politica estera ecc.), intraprese una politica
di grandi opere pubbliche (costruzione di strade, acque-
dotti, porti), migliorò l’approvvigionamento alimentare di
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per schematizzare
Marco Vipsanio
Giulia Tiberio Claudio Nerone Vipsania Druso Antonia
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mo imperatore non aristocratico; con lui infatti per la volta era costata la vita a più di un milione di persone, la
prima volta saliva ai vertici dello Stato romano un rappre- Palestina era in rovina; il tempio di Gerusalemme, cen-
sentante della classe dei cavalieri (suo padre era stato un tro della religione ebraica, era stato distrutto e sulle sue
esattore delle imposte nella Sabinia). Conquistato il potere fondamenta fu vietato di costruire un nuovo luogo di culto.
grazie all’appoggio delle legioni, Vespasiano si propose in- Per gli Ebrei ebbe così inizio la dolorosa esperienza di una
nanzitutto di ristabilire l’ordine nell’esercito e di restituire nuova diàspora in tutto il Mediterraneo.
ai cittadini romani la fiducia nei confronti delle istituzio-
ni, indebolite dalle atrocità di Nerone e dalla guerra civile.
Uomo prudente e dotato di buon senso, esperto conosci-
tore dell’amministrazione pubblica, Vespasiano si dedicò
anche al difficile compito di sistemare i conti dello Stato,
le cui casse erano state svuotate dagli sprechi di Nerone.
Per risanare la situazione economica attuò una politica di
risparmio, rischiando anche l’impopolarità: impose infat-
ti nuove tasse, ridusse le distribuzioni gratuite di grano
alla plebe e limitò gli spettacoli pubblici e le donazio-
▶ Sesterzio in bronzo
ni all’esercito. In politica estera mirò al consolidamento dell’imperatore
dei confini dell’Impero, riuscendo tuttavia a conquistare Vespasiano, 71 d.C.
per schematizzare
MEMO LESSICO
Le cause dell’instabilità politica nel i secolo
Diàspora
indebolimento Il termine significa “dispersione” di un popolo fuori dai confini
del senato della sua terra di origine. L’origine della diàspora ebraica risale alla
deportazione degli Ebrei a Babilonia da parte del re Nabucodonosor
II nel vi secolo a.C.
legioni delle
anarchia
province fedeli ai
politica
propri generali
LE DOMANDE DELLA STORIA
potere effettivo a
Vespasiano come Augusto?
Roma nelle mani dei Il nome per esteso di Vespasiano fu Imperatore Cesare Vespasiano
pretoriani Augusto. Il primo nome qualificava il suo potere, il secondo lo colle-
gava ai fondatori del principato, l’ultimo gli trasmetteva l’autorità
religiosa del primo Augusto. Per dare una forma di legalità alla sua
carica, Vespasiano fece approvare dal senato una legge sui poteri
dell’imperatore (lex de imperio Vespasiani) con la quale egli vedeva ri-
tweet Il sacrificio degli zeloti conosciuta la propria autorità e trasformava il suo potere personale
Di fronte alla prospettiva della resa, gli zeloti prima sopprimono in una vera e propria magistratura, in una carica politica dello Stato.
tutte le donne e i bambini, poi traggono a sorte dieci tra loro, Questa legge trasmetteva al nuovo imperatore un potere assoluto,
incaricati di uccidere tutti i compagni per poi suicidarsi. anche se Vespasiano, come Augusto, rifiutò di considerarsi un re.
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costruire insieme con il padre l’Anfiteatro Flavio, meglio nord della Germania fin quasi al mar Nero. Un aumento
noto come Colosseo, dedicato ai giochi e agli spettacoli che considerevole della paga dei pretoriani e dei legionari as-
tanto appassionavano le plebi romane. Il suo principato sicurò all’imperatore la fedeltà perenne delle truppe.
▼ Il Colosseo a Roma
L’Anfiteatro (teatro circolare) Flavio, o Colosseo (dal nome di una grande statua di Nerone, chiamata Colossus Neronis, che si trovava nei pressi) fu
costruito sotto Vespasiano e fu terminato da Tito nell’area della Domus aurea di Nerone, quasi a voler cancellare con un’opera pubblica le tracce
del dispotismo neroniano. È il più grande anfiteatro antico: su una pianta ellittica misura 188 metri per 156, con tre piani di arcate alte in totale
48,50 metri. Poteva contenere fino a 50 000 spettatori. Fu inaugurato nell’80 d.C., dopo otto anni di lavori, con 100 giorni di giochi gladiatori e
combattimenti di belve, che provocarono la morte di 2000 gladiatori e di 900 animali, per lo più importati dall’Africa.
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territori di Roma alla vigilia di Azio Egitto
conquiste e annessioni di Augusto
conquiste e annessioni degli imperatori Giulio-Claudi
conquiste e annessioni degli imperatori Flavi
conquiste e annessioni di Traiano
prime fortificazioni periferiche
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▼ Il vallo di Adriano
Il vallo di Adriano faceva parte del limes ed era una fortificazione in pietra costruita nella prima metà del II secolo dall’imperatore Adriano tra la
Britannia e la Caledonia. Segnava il confine settentrionale dell’Impero, che proteggeva dalle incursioni della tribù dei Pitti. La sua parte centrale è
ancora esistente ed è dal 1987 Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
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Dopo la morte di Adriano (138 d.C.), durante il governo del Filosofia stoica
suo successore, Tito Aurelio Antonino, detto Pio per la La filosofia stoica (o stoicismo) fu una scuola fondata ad Atene
intorno al 300 a.C. da Zenone di Cizio, il quale teneva le sue lezioni
sua devozione nei confronti della religione romana tra- in un portico (in greco stoá). Per gli stoici obiettivo della vita è la
dizionale, l’Impero godette di un lungo periodo di stabi- ricerca della felicità, la quale consiste nell’adeguarsi all’armonia
universale di cui l’uomo fa parte liberandosi dall’asservimento alle
lità e di pace, raggiungendo a parere di molti studiosi il passioni individuali e obbedendo ai doveri imposti dalla ragione.
suo apogeo, il punto di massima prosperità. Al nome del
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Il limes romano
98 ❶ Confini
tra civiltà: il limes romano
I confini dell’Impero
Il limes era la linea di confine fortificata a difesa delle province imperiali. Esso formava l’insieme delle frontiere dell’Impero
sezione 1. Dall’età di Cesare all’Impero
romano e poteva essere naturale o artificiale. Nel primo caso le barriere che dividevano il mondo romano dalle terre dei
“barbari” erano costituite da fiumi (il Reno, il Danubio, l’Eufrate), da catene montuose (i Carpazi in Dacia o l’Atlante in
G a la
Mauritania) o da deserti (in Egitto, in Arabia e in Siria). Nel secondo caso le barriere erano costituite da profondi fossati,
palizzate e muri di terra o in pietra. Il confine era affiancato per tutta la sua lunghezza da una strada, presidiata a distanze
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regolari da fortini e da torri di avvistamento.
Cilicia
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1. I fronti del limes romano erano tre:
il primo era quello settentrionale, Alessandria
Camelon
formato dal limes britannico (con il in o
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vallo di Adriano, del quale molti resti Va l l o d Carriden
sono ancor oggi visibili, e il vallo di Bishopton Castlecary Firth of Forth
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Antonino), dal limes germanico, lungo il Ar
fiume Reno, e dal limes danubiano. Edimburgo
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di ieri e di oggi: l’incontro di civiltà
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3. Il terzo e il più lungo era il limes
africano a protezione dei confini
meridionali dell’Impero.
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vie marittime
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Per lungo tempo un ostacolo agli scambi commerciali venne dall’Impero dei Parti, che
geograficamente separava l’Impero romano dall’India, e che tentò sempre di impedire la
penetrazione romana in Oriente, con l’obiettivo di mantenere il controllo sulle rotte commerciali
verso quei lontani territori. Per aggirare i Parti, la via più battuta dai mercanti divenne quella
marittima: partendo dal mar Rosso, attraverso l’oceano Indiano, le navi mercantili trasportavano
Da millenni sui confini premono in Oriente i prodotti dell’artigianato occidentale, ritornando carichi di spezie e di pietre preziose.
le popolazioni più povere, che Il principale centro di smistamento delle merci divenne Alessandria d’Egitto; terminale ultimo in
fuggono in massa dalle guerre e Italia era il porto di Ostia.
cercano migliori condizioni di vita e
di lavoro. Non senza fatica l’Impero L’Eurasia nel 100 d.C.
romano riuscì a integrare nelle
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popoli stranieri, reclutando i maschi Fin n i
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nell’esercito e concedendo ai Go ti
e l’agricoltura. Fr is o n i Germania
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la Cina sotto la dinastia degli Han
Impero dei Parti
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principali vie commerciali
(marittime e carovaniere)
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LA COLONNA La colonna ha un lungo fregio di 200 m, che si avvolge a spirale, dal basso verso l’alto, un
racconto per immagini scolpite nel marmo che descrive, in una successione cronologica di
TRAIANA: scene (circa 150, animate da 2500 personaggi), i momenti principali della conquista della
Dacia: battaglie, marce, costruzione di accampamenti, cattura dei nemici, il suicidio dei capi
UNA STORIA Daci, infine la presentazione a Traiano della testa di Decebalo, re dei Daci.
PER IMMAGINI
In questa scena,
FONTE: Colonna Traiana mentre le legioni
102 DATA: 113 d.C. avanzano,
DIMENSIONI: h. 40 m nell’accampamento
SEDE: Foro traiano, Roma romano vengono
portate a Traiano
sezione 1. Dall’età di Cesare all’Impero
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invasero i mercati romani. Anche le province di conquista lavoro disponibile in Italia. Poiché molti veterani finiva-
più recente si trasformarono ben presto in regioni econo- no per rimanere nelle province anche dopo il congedo, il
micamente importanti per l’Impero. La Germania si affer- risultato fu che la popolazione della penisola diminuì,
mò per la produzione degli oggetti in vetro, la Britannia mentre quella delle province aumentò progressivamente.
per l’attività estrattiva di minerali. In Africa, da tempo uno Lo spopolamento delle campagne e le crescenti dif-
dei granai di Roma, l’Egitto si affermò per la produzione ficoltà economiche dei piccoli proprietari terrieri ebbero
del papiro. In Oriente, la Siria, le città dell’Asia Minore e l’effetto di favorire la diffusione del latifondo. Alcuni im-
del Mediterraneo orientale, da secoli zone di grande svilup- peratori cercarono di sostenere i piccoli e medi proprietari
po agricolo e artigianale (basti pensare alla lavorazione del terrieri, attraverso una politica di prestiti e sgravi fiscali.
lino, della seta e all’utilizzo della porpora per la tintura del- Furono anche varate misure di appoggio alle produzioni
le stoffe) consolidarono la loro funzione di centri di transi- locali pregiate (per esempio i vigneti). L’amministrazione
to delle linee carovaniere commerciali che collegavano si spinse fino a limitare per legge l’emigrazione all’estero.
l’Occidente all’Estremo Oriente. I risultati di queste politiche furono tuttavia assai limitati.
▼ Cina, Resti della città di Jiaohe. Durante la dinastia Tang una guarnigione di 6000 uomini stazionava per controllare il passaggio di carovane lungo la
via della seta.
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Un capolavoro di tecnica:
106
gli acquedotti romani
La tecnologia romana raggiunse rilevanti risultati in più campi, a partire da quello militare
sezione 1. Dall’età di Cesare all’Impero
in cui furono costruite macchine complesse: la catapulta, la balista, l’ariete, la torre mobile.
Le soluzioni più ardite furono tuttavia raggiunte nell’ingegneria civile.
Particolarmente innovative furono materiale che garantiva l’imperme- a tre arcate), capaci di superare disli-
le tecniche romane per assicurare abilità. Nel caso di acque sotterranee velli anche di 50 metri. Alla fine del
il rifornimento idrico delle città. erano scavati pozzi e cunicoli che percorso si trovava una costruzione
Raccolta dalle sorgenti, l’acqua era imbrigliavano le acque in un con- che conteneva altre camere di decan-
convogliata in lunghe canalizzazioni dotto unico. L’acqua poi sostava in tazione e la vasca di distribuzione nei
sotterranee o in imponenti acquedotti vasche di decantazione, dove erano condotti urbani.
sopraelevati, che riuscivano a supera- fatte depositare le prime impurità.
re gli ostacoli naturali attraverso gal- Di qui veniva immessa nelle condot-
lerie o archi e a convogliare l’acqua te che la trasportavano mantenendo Costruzioni in tutto
anche a notevole distanza dal punto di una pendenza leggera e costante l’Impero
raccolta. per assicurare uno scorrimento rego-
lare. In certi casi un sistema di pompe La costruzione e la manutenzione di
e sifoni permetteva all’acqua anche di sistemi idrici così complessi richiede-
La struttura risalire i pendii. I condotti erano sia vano non solo grandi abilità tecniche
sotterranei, sia in superficie. In caso e maestranze specializzate, ma anche
Un acquedotto iniziava con un bacino di attraversamento di corsi d’acqua o autorità competenti, in grado di con-
di raccolta delle acque di superficie depressioni essi correvano su viadotti trollare le condotte (in terracotta), le
realizzato con dighe in calcestruzzo, in muratura o su ponti ad archi (fino tubature (in piombo) e la qualità del-
le acque. Al termine del i secolo d.C.,
I resti dell’acquedotto che oggi Roma era dotata di nove acquedotti,
attraversa la città di Segovia, capaci di rifornire le case private delle
in Spagna.
famiglie più ricche, le numerose fon-
tane pubbliche (circa 1300), le piscine
(circa 900) e le terme pubbliche (11).
Il più lungo acquedotto di Roma, l’A-
qua Marcia, superava i 90 km. Costruito
dal pretore Quinto Marcio nel 144 a.C.,
raccoglieva le acque delle sorgenti del
fiume Aniene, considerate le miglio-
ri tra quelle che arrivavano a Roma.
Numerosi acquedotti furono costruiti
in molte regioni dell’Impero, in Gallia,
in Spagna, in Africa e in Asia.
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Le abitazioni
nella Roma imperiale 107
Roma imperiale aveva una popolazione superiore al milione di abitanti, la maggior parte
La casa romana era di due tipi: la do- Le case del popolo confortevoli: la luce era scarsa, man-
mus e l’insula. La domus era l’abitazio- cava l’acqua e il riscaldamento si li-
ne delle famiglie ricche, un edificio Sviluppate in verticale, le insulae era- mitava a dei fornelli a legna. Poiché le
composto da più locali che si svilup- no di forma squadrata, fatte di mat- strutture erano in legno, gli incendi
pava in senso orizzontale. La mag- toni ricoperti da intonaco chiaro per erano frequenti. Man mano che sali-
gior parte dei Romani viveva invece dare luminosità alle strade. All’interno vano di piano, gli alloggi diventavano
nelle insulae, grandi caseggiati di le condizioni di vita non erano molto meno pregiati e meno costosi.
tre o quattro piani (dal ii secolo d.C.
anche di più), alti fino a 20 metri, Le insulae comprendevano piccoli
appartamenti, con un cortile
costituiti da piccoli appartamenti interno e, al piano terra, botteghe
spesso fatiscenti. artigianali e spazi comuni.
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B In sintesi
➀ La dinastia giulio-claudia domò la ribellione degli Ebrei e rase al suolo Gerusalemme.
→ Augusto adottò e indicò come suo successore il figliastro Vespasiano designò come suoi successori i figli Tito e
Tiberio, che nel 14 d.C. divenne imperatore. Nei primi anni la Domiziano. Dopo la morte precoce di Tito, il nuovo impe-
politica di Tiberio fu moderata e rispettosa dell’autorità del ratore Domiziano in politica estera continuò l’azione del
senato. In politica estera consolidò i confini dell’Impero. Gli padre volta a rafforzare i confini. A Roma invece Domiziano
ultimi anni del potere furono invece caratterizzati dal dispo- diede vita a un violento dispotismo, reprimendo il dissenso
tismo. A Tiberio succedette Caligola, acclamato imperatore e riaprendo le persecuzioni verso Ebrei e Cristiani.
dai pretoriani. Il suo governo fu dispotico e caratterizzato
dall’umiliazione del senato e dall’eliminazione degli avversa- ➂ Società e politica nel i secolo d.C.
ri politici. Il nuovo imperatore Claudio amministrò lo Stato → L’affermarsi del potere autocratico degli imperatori portò
con saggezza e competenza. Per favorire la romanizzazione al declino dell’aristocrazia senatoria. Lo sviluppo della buro-
dei popoli dell’Impero, concesse a molti provinciali la cittadi- crazia favorì l’ascesa politica ed economica della classe dei
nanza. Nei primi anni del suo governo, Nerone, il successore cavalieri. Anche l’importanza dell’esercito andò crescendo.
di Claudio, fu influenzato dalla madre Agrippina e dal filosofo Nel i secolo d.C. le province dell’Impero subirono una pro-
Seneca, poi trasformò il suo principato in un feroce dispoti- gressiva romanizzazione. I domini romani furono unificati
smo. Nel 64 d.C., quando un incendio devastò Roma, accusò la in un solo sistema legislativo, monetario e stradale e da una
comunità cristiana e scatenò una feroce repressione. sola amministrazione statale. Nel i secolo la politica estera
romana ebbe l’obiettivo di consolidare i confini esistenti.
➁ La dinastia flavia
→ Con la morte di Nerone per Roma cominciò un periodo di ➃ L’apogeo dell’Impero
guerre civili. Nel 69 d.C. si succedettero quattro imperatori: → Da Nerva in poi ogni imperatore nominò il suo successore at-
Galba, Otone, Vitellio e infine Vespasiano. Capostipite della traverso l’istituto dell’adozione (principato adottivo). Traiano,
dinastia flavia, Vespasiano (un cavaliere) fu il primo impe- il successore di Nerva, si appoggiò più sull’esercito che sul se-
ratore non aristocratico. Per risanare la situazione econo- nato. In politica interna risollevò l’agricoltura e l’artigianato
mica egli attuò una politica di risparmio. In politica este- italici, penalizzati dalla concorrenza delle province. In politica
ra consolidò i confini dell’Impero. In Palestina il figlio Tito estera riprese l’espansionismo militare a Oriente, conquistando
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giulio-claudia
alla guida dell’Impero
i secolo
si alternarono due dinastie
flavia
società
favorisce cavalieri
• sistema burocratico
danneggia aristocrazia senatoria
• per evitare sommosse aumentano elargizioni al popolo e potere dei militari
• romanizzazione delle province
• politica estera -consolidamento confini → costruzione del limes
-annessione nuove province in Britannia e in Germania
-negoziati coi Parti
società
• massima estensione territoriale dell’Impero
buoni rapporti tra senato e principe
• stabilità e pace favorite da
sistema del principato adottivo
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D Conoscenze e abilità
1 tempo Indica con un numero progressivo la corretta 3 spazio Tratteggia sulla carta muta con un colore
successione cronologica degli eventi elencati. L’esercizio è diverso i confini dell’Impero romano alla fine del principato
avviato. di Augusto e i confini nel momento della sua massima
110 espansione.
☐ Rivolta degli Ebrei repressa da Vespasiano
☐ Definitiva distruzione di Gerusalemme
sezione 1. Dall’età di Cesare all’Impero
4 concetti e connessioni Classifica in una tabella il modo in cui ciascun imperatore ha preso il potere, indicando i
gruppi che hanno contato di più nella sua elezione.
Aristocrazia Famiglia
Imperatore Esercito Pretoriani
senatoria imperiale
Claudio
Nerone
Vespasiano
Domiziano
Traiano
Marco Aurelio
5 eventi Completa il brano con termini o espressioni relative al contenuto del paragrafo 5.
Allo sviluppo economico delle .............................................................................. corrispose il declino della .............................................................................., dove
l’.............................................................................. conobbe i primi segni di crisi e la ................................................................................... subì un progressivo calo.
Le .............................................................................. della crisi furono le seguenti: l’artigianato e il commercio subivano la .............................................................................. dei
mercati delle province; le spese per sostenere l’esercito e l’amministrazione statale erano enormi. Lo spopolamento delle
campagne e le crescenti difficoltà economiche dei .............................................................................. favorirono la diffusione del ...............................................................................
Molti proprietari terrieri, dato lo scarso rendimento del lavoro ..................................................................................., trovarono più conveniente dividere
le loro tenute in piccoli appezzamenti, dati in affitto a ................................................................................... chiamati coloni.
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Acquisizioni
Imperatore Nemici combattuti
territoriali
Claudio
111
Nerone
Vespasiano
Traiano
Marco Aurelio
E Competenze
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e che erano invisi per le loro nefandezze. Il loro nome veniva da Cristo, che sotto il regno di Tiberio era stato condannato al supplizio
per ordine del procuratore Ponzio Pilato. Momentaneamente sopita, questa perniciosa superstizione proruppe di nuovo non solo in
Giudea, luogo di origine di quel flagello, ma anche in Roma, dove tutto ciò che è vergognoso ed abominevole viene a confluire e trova la sua
consacrazione.
— Tacito, Annali, XV, 44; trad. B. Ceva
Chiave di lettura
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Tiro SIRIA
Dan
FENICIA
Akka
Capharnaum Betsaida
GALILEA Lago di
Cana Tiberiade
eo
Tiberiade
Mt. Nazaret Mt.
rran
k
Carmelo mu
Tabor Yar
dite
provincia di Siria
Cesarea Pella DECA- (protettorato romano dal 63 a. C.)
e
re M
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Il Nuovo Testamento
Il Nuovo Testamento costituisce la seconda parte della Bibbia cristiana. Esso è interamente
114 scritto in greco, la principale lingua di cultura dell’epoca.
sezione 1. Dall’età di Cesare all’Impero
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MEMO LESSICO
Cristo
Il termine deriva dal greco christós e significa “unto” (lo stesso
significato ha anche la parola ebraica masiah, da cui deriva l’italiano
Messia). Il Cristo è quindi “l’unto del Signore”, cioè colui che è
stato consacrato da Dio (nel caso di Gesù, come suo figlio).
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termine dei quali era diventato cristiano. A partire da quel riformato, bensì una religione completamente nuova. I
momento, Paolo si dedicò all’organizzazione della nuova
religione, viaggiando fra le varie comunità che andavano
Comprendere il presente
L’antisemitismo moderno ha un carattere diverso da quello
antico e medievale: a partire dall’Ottocento, infatti, esso si
lega a teorie razziste, che, senza alcun fondamento scientifi-
co, presuppongono l’esistenza di razze superiori e inferiori. Gli
Ebrei verranno dunque perseguitati non più in quanto “infe-
deli” o “deicidi” (uccisori di Gesù), ma in quanto ritenuti una
presenza negativa per la società nel suo complesso. Gli antichi
pregiudizi e le antiche leggende (secondo cui, per esempio, gli
Ebrei sarebbero avidi, sensuali, sporchi, crudeli ecc.) verranno
riproposte ed enfatizzate e porteranno nel xx secolo a nuove
e più gravi forme di persecuzione, tra cui la più tragica è stata
il tentativo di sterminio totale attuato dai nazisti durante la
Seconda guerra mondiale.
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MEMO LESSICO
Sinedrio
Il sinedrio, termine che significa “Grande Assemblea”, era il
tribunale supremo ebraico. Formato da 71 membri, aveva tra gli
altri il compito di far rispettare la legge mosaica. Scomparve nel 70
d.C., con la distruzione del Tempio.
Apostolo
L’altare di Rachis Gli apostoli (dal greco apóstolos, “inviato”) sono i 12 collaboratori
La mandorla formata dall’intersezione di due cerchi, simboleggia il ruolo più stretti di Gesù, scelti da lui stesso fra i suoi discepoli. Ad essi si
di Gesù come “intersezione” tra l’uomo e Dio; poiché la mandorla è un aggiunge il 13° apostolo, Mattia, eletto dagli 11 per sostituire Giuda
seme, essa simboleggia anche la vita: in un passo del Nuovo Testamento Iscariota dopo il tradimento; e Paolo, autonominatosi “apostolo dei
Gesù afferma infatti: «Io sono la via, la verità e la vita» (Fronte dell’altare gentili”, insieme al suo collaboratore Barnaba.
di Rachis, 734-744 d.C., Museo Paleocristiano, Cividale del Friuli).
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Le catacombe
Le catacombe sono una delle testimonianze più affascinanti del cristianesimo delle origini.
118 Intorno ad esse si sono formate nei secoli numerose e suggestive leggende.
sezione 1. Dall’età di Cesare all’Impero
vari livelli era garantito da scale. Nelle Le catacombe e le tombe in esse con-
pareti degli ambulacri erano scavati tenute costituiscono una preziosa
nel tufo (una roccia lavica porosa e fonte di informazione per gli storici
facilmente lavorabile) i loculi, in cui grazie alle iscrizioni (epigrafi) che in
venivano deposti i corpi, avvolti in esse si sono conservate.
lenzuoli di lino. I loculi erano suc- Che i cristiani vivessero nelle cata-
cessivamente chiusi con una lastra combe è una leggenda priva di fonda-
▲ Simboli paleocristiani di marmo o delle tegole di terracot- mento: è possibile naturalmente che
Probabilmente il pesce stilizzato fa ta, sulle quali spesso veniva inciso alcuni cristiani, per sfuggire alle per-
riferimento al passo evangelico in cui Gesù il nome del defunto, l’età e la data secuzioni, si siano nascosti per qual-
dichiara l’intenzione di rendere i primi
apostoli «pescatori di uomini». L’àncora, per la di morte. In alcuni casi si trovavano che tempo nelle catacombe, ma esse
sua forma a croce capovolta, forse era usata tombe più sontuose (per esempio sar- erano nate con una funzione del tut-
perché la croce era troppo riconoscibile e
quindi rischiosa nel periodo delle persecuzioni cofagi di pietra), dedicate alle fami- to diversa e continuarono a svolgerla
(Roma, Catacombe di Priscilla, iii-iv sec.). glie importanti, ai martiri o ai vescovi. fino al iv secolo.
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MEMO LESSICO
Eucaristia o eucarestia
Il termine deriva dal greco eu-charistéin, “rendere grazie”; secondo
la religione cristiana, è il sacramento istituito da Gesù durante
l’Ultima Cena, quando distribuì agli Apostoli il pane e il vino come
suo corpo e suo sangue offerti in sacrificio.
Martire
Dal greco mártys, “testimone”, indica colui che è pronto a soffrire
e, in casi estremi, a morire per testimoniare la propria fede. I
martiri non sono un’esclusiva della religione cristiana; il termine è
spesso usato anche in ambito laico, politico e ideologico (i martiri
del Risorgimento, i martiri della Resistenza ecc.). ▲ Epitaffio di Cyriacus con invocazione ai martiri, Roma, Catacombe di
Panfilo.
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d.C. si diffuse in tutto il territorio dell’Impero, fu favo- versi) si basarono perlopiù i cristiani dei primi secoli.
rita innanzitutto dal contesto culturale. La cultura greco-
romana costituiva infatti una solida base condivisa, su cui
il cristianesimo riuscì a innestarsi con successo. MEMO LESSICO
La lingua usata da Gesù nella sua predicazione era con
Età ellenistica
ogni probabilità l’aramaico, forse con qualche apporto di Con questa espressione si indica il periodo storico che va dalla
altre lingue locali. Ma tutti i testi del Nuovo Testamento, morte di Alessandro Magno (323 a.C.) alla conquista romana
dell’Egitto (31 a.C.). La cultura ellenistica rimase quella dominante
come abbiamo detto, furono scritti in greco, cioè nella lin- anche in seguito, almeno fino alla grande crisi del iii secolo.
gua più prestigiosa del tempo, e grazie ad essa poterono
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che laddove è ancora la religione più praticata, il cristianesimo
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ortodossi si trova a convivere con forti minoranze di altre fedi, nonché
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musulmani con una crescente diffusione dell’ateismo.
MALTA r r a n e o
animisti e altre religioni
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pagano e ad accettare una visione spiritualmente più com- Gesù, esistevano in quest’epoca diverse chiese cristiane,
plessa della divinità. spesso in conflitto tra loro. Sono questi i secoli in cui, nel
Questi culti, tuttavia, scomparvero o videro drastica- corso della vivace e caotica riflessione che porterà alla defi-
mente ridotta la loro influenza nel corso del iv secolo, man nizione dei dogmi cristiani, si sviluppano anche le princi-
mano che il cristianesimo si affermava come religione pali eresie, cioè le versioni del cristianesimo che in seguito
unica dello Stato. verranno condannate come erronee o illegittime.
Comprendere il presente
▼ Bassorilievo raffigurante la cacciata degli ariani ad opera di Ambrogio, Oggi il concetto di eresia riveste un’importanza secondaria
iv secolo d.C., Milano, Castello Sforzesco. all’interno del dibattito religioso. Nel cristianesimo, in parti-
colare, a partire dal Concilio Vaticano II (1962-65) si tende a
sottolineare ciò che unisce tutti i credenti, anziché ciò che li
divide. L’esclusione degli eretici dalla Chiesa resta come prin-
cipio teorico, privo di reali conseguenze pratiche.
Il fenomeno delle eresie non riguarda esclusivamente il cri-
stianesimo: anche l’ebraismo, per esempio, considera eretici
coloro che si distaccano dalla religione tradizionale e dalle sue
credenze (fra costoro c’erano i primi cristiani, poiché Gesù e i
suoi discepoli erano ebrei). Il fenomeno delle eresie è invece
sconosciuto nel mondo musulmano: le varie correnti di questa
religione, almeno in teoria, sono tutte ugualmente legittime.
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Leggere l’IMMAGINE
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che spingono Paolo a rivolgere la sua una conclusione perché l’ala radica-
predicazione soprattutto ai gentili e ai Il terzo viaggio di Paolo dura ben cin- le dei tradizionalisti coinvolge Paolo
pagani. Danu
que anni, dal 52/53 al 57 d.C. Il percorso in violenti tumulti e provoca il suo
bio
arresto. Paolo, essendo cittadino ro-
I VIAGGI DI PAOLO (45-62 D.C.) mano, ha il diritto di essere giudicato
dall’imperatore e viene quindi tra-
Ma M ar Nero
re
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sferito a Roma, dove le sue tracce si
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Roma o perdono – morirà probabilmente in
Tessalonica
seguito alle persecuzioni scatenate da
Troia
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Nerone (decapitato, secondo la tradi-
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Atene
zione più accreditata).
Efeso
Reggio
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Ma i dubbi sugli ultimi anni di Paolo
Mileto Perge
Siracusa
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Mira restano numerosi: c’è chi, a partire
Antiochia
Creta Rodi Seleucia dalle lettere a lui attribuite, ipotizza
la sua liberazione e un quarto viag-
I viaggi di Paolo Cipro
1° viaggio (45-49 d.C.) Sidone
Damasco gio missionario in Occidente, verso la
2° viaggio (49-52 d.C.)
3° viaggio (53-57 d.C.)
Mare M ed it erraneo Tiro Spagna.
Da Cesarea
Cesarea
viaggio in prigionia a Roma (45-49 d.C.) Gerusalemme
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• 70 d.C. Distruzione del tempio a Gerusalemme a opera di Tito, inizio della diàspora ebraica
• 70-100 d.C. ca Stesura del Nuovo Testamento
• ii-iii secolo d.C. Diffusione del cristianesimo nei territori dell’Impero; attività letteraria degli apologisti
• 303-304 d.C. Ultima grande persecuzione a opera di Diocleziano
• 313 d.C. Editto di Milano: Costantino garantisce la libertà di culto per i cristiani
• 380 d.C. Editto di Tessalonica: Teodosio proclama il cristianesimo religione di Stato
B In sintesi
➀ Le origini del cristianesimo politiche: Nerone, nel 64, usò i cristiani come capro espia-
→ Il cristianesimo ebbe origine dalla predicazione di Gesù torio per allontanare da sé i sospetti di responsabilità per
di Nazareth, i cui seguaci (sotto la guida degli apostoli, e l’incendio di Roma.
in particolare di Giacomo) costituirono inizialmente una
delle tante sette nate in seno all’ebraismo. ➁ Il cristianesimo nel ii e iii secolo d.C.
→ I cristiani credevano che Gesù fosse il Messia annunciato → L’Impero romano garantiva al cristianesimo un contesto
dai profeti e destinato a liberare il popolo ebraico dalla sua fortemente unitario dal punto di vista linguistico e cultu-
condizione di servitù. Intorno alla metà del i secolo, tutta- rale; e un atteggiamento di apertura e tolleranza nei con-
via, la nuova religione incominciò a diffondersi anche fra i fronti delle religioni provenienti dall’Oriente. Il sincreti-
non Ebrei, grazie all’attività di san Paolo. smo religioso, cioè la tendenza a mescolare culti di origine
→ San Paolo fu un grande organizzatore ed elaborò alcuni differente, era infatti molto diffuso.
dei princìpi fondamentali del cristianesimo, spesso in po- → Il cristianesimo accolse al suo interno alcuni elementi di
lemica con gli apostoli. In particolare: questi culti, in particolare dello zoroastrismo, del culto di
• egli rivolse la sua predicazione al di fuori dell’ebraismo, Iside e di quello di Mitra.
definendosi “apostolo dei gentili” e sostenendo il carat- → Nel ii e nel iii secolo si sviluppò una produzione letteraria
tere universale della nuova religione; di carattere polemico, tesa a propagandare la nuova reli-
• egli considerò la resurrezione di Gesù come l’evento cen- gione e a difenderla dalle accuse dei suoi nemici.
trale della storia umana, che rimediava alla ferita nei rap- → Nello stesso periodo si svilupparono anche numerose
porti fra l’uomo e Dio costituita dal peccato originale; eresie, cioè interpretazioni della religione cristiana diver-
• egli attribuì all’Impero romano una funzione provviden- se da quella ortodossa, che storicamente trionfò nel corso
ziale: tale struttura politica era considerata voluta da Dio del iv secolo. Esse vennero condannate come erronee, ma
affinché il cristianesimo potesse diffondersi facilmente alcune (come l’arianesimo e il manicheismo) si diffusero
in tutto il mondo. ampiamente.
→ Proprio mentre Paolo elaborava l’idea dell’Impero prov- → Nel corso del iv secolo, grazie agli imperatori Costantino
videnziale, incominciavano le persecuzioni delle autorità e Teodosio, il cristianesimo si fuse con lo Stato romano,
romane contro i cristiani. cambiando in parte la propria natura, ma affermandosi sui
→ Le persecuzioni avevano soprattutto motivazioni culti concorrenti.
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si scatenano
persecuzioni
contro i cristiani (malvisti anche per il credo lontano da morale corrente)
incendio di Roma
martiri diffusione in varie classi sociali
uccisi Pietro e Paolo
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D Conoscenze e abilità
1 spazio Rispondi alla domanda, scegliendo l’alternativa corretta ed evidenziando sulla carta il luogo scelto.
Treviri
Tarragona Costantinopoli
Roma
Nicea
Tangeri
Efeso Tarso
Atene SIRIA
Cartagine
Cipro
Mar Mediterraneo Damasco
Cirene
Gerusalemme
Alessandria
2 tempo Indica con un numero progressivo la corretta 3 lessico Scrivi una breve definizione dei termini
successione cronologica degli eventi elencati. indicati.
Apostolo:
5 eventi Dopo aver letto la scheda di p. 114, rispondi
alle seguenti domande relative alla stesura del Nuovo
Testamento.
Gentili:
➀ Quali testi compongono il Nuovo Testamento?
➁ Quando furono scritti?
➂ In che lingua?
6 concetti Completa le seguenti affermazioni relative al contesto in cui il cristianesimo conobbe la sua prima
diffusione:
➀ Nell’Impero dei primi secoli erano assai praticati i .................................................................. di origine orientale, che testimoniavano una
nuova sensibilità religiosa.
➁ L’atteggiamento dei Romani in campo religioso era caratterizzato dal “sincretismo”, cioè ...............................................................................................................
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129
Mitraismo Cristianesimo
E Competenze
9 scrittura/geostoria Lo zoroastrismo
(vedi p. 121) era uno dei culti orientali diffusi
l che Paolo e Barnaba e alcuni altri di loro andassero a
Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale
nell’Impero romano dei primi secoli, ma non è affatto questione. Essi dunque, scortati per un tratto dalla
scomparso con l’antichità. Svolgi una ricerca in comunità, attraversarono la Fenicia e la Samaria
Internet sulle sue caratteristiche e sulla sua diffusione raccontando la conversione dei pagani e suscitando
attuali, ed esponi ciò che hai trovato in una breve grande gioia in tutti i fratelli. Giunti poi a Gerusalemme,
relazione scritta. Inserisci nella tua presentazione furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli e dagli anziani
informazioni relative agli Stati in cui oggi è ancora e riferirono tutto ciò che Dio aveva compiuto per mezzo
praticata questa religione. loro. Ma si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano
diventati credenti, affermando: è necessario circonciderli e
10 analizzare fonti e documenti Leggi ordinar loro di osservare la legge di Mosè.
attentamente il seguente passo degli Atti degli apostoli, (Atti degli apostoli, 15, 1-5, da La Bibbia, a cura di “La civiltà
che racconta l’ultimo viaggio di Paolo a Gerusalemme. cattolica”, Conferenza episcopale italiana, Roma 1974)
Tenendo conto di ciò che hai studiato, commenta il testo
con l’aiuto delle domande seguenti. ➀ P erché Paolo e il suo assistente Barnaba vengono
convocati a Gerusalemme?
Ora alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli ➁ Che percorso seguono nel loro viaggio?
questa dottrina: «Se non vi fate circoncidere secondo l’uso ➂ Chi sono “gli apostoli e gli anziani”?
di Mosè, non potete esser salvi». ➃ Perché è importante che Paolo e Barnaba raccontino “la
Poiché Paolo e Barnaba si opponevano risolutamente e conversione dei pagani”?
discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito ➄ Chi erano i farisei e come si spiega la loro affermazione?
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• verso il Dominato
• l’anarchia militare C L’economia del mondo
• la crisi sociale e spirituale
• la dinastia costantiniana
• il Cristianesimo religione di Stato
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325 330 378 379-395 405-408 410 453 455 476 493-526
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volgimenti che subirono le province, il numero di combattimenti, la lontananza e la rapidità delle spedizioni. Senza dubbio le battaglie
che contrapposero gli eserciti di Cesare e Pompeo furono grandi, così come quelle di Augusto contro Antonio o contro i figli di Pompeo,
senza contare quelle combattute da Silla, Mario e altri ancora nelle guerre civili che coinvolsero i Romani. Ma quest’uomo da solo eliminò
tre imperatori già in carica, a capo dell’Impero.
— Erodiano, Storia dell’Impero dopo Marco Aurelio, III, 7, 7-8; trad. M.T. Schettino
Chiave di lettura
Massimino il Trace
Il ritratto evidenzia nei tratti da gladiatore la sua rozzezza. Uomo privo
di cultura e digiuno di politica, aveva ottenuto il titolo dai commilitoni
grazie al fisico gigantesco e alla forza leggendaria: si diceva che corresse
più veloce di un cavallo, che bevesse anfore intere di vino e mangiasse
decine di libbre di carne in una volta sola. Ritratto in marmo, Città del
Vaticano, Musei Capitolini.
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per schematizzare
Settimio
Giulia Domna Giulia Mesa Giulio Avito
Severo
Caracalla Geta
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Leggere l’IMMAGINE
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MEMO DATE
Il ruolo dell’esercito
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Le terme romane
Le terme, che nel nostro immaginario sono indissolubilmente associate all’Impero romano,
si diffusero in realtà soprattutto a partire dal ii secolo d.C. Esse univano una funzione 139
pratica, igienica, e una funzione sociale, essendo luoghi di incontro e di svago.
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di usurpatori e avventurieri. Gli imperatori erano nomina- I aspiravano a ricostituire l’antico Impero persiano,
ti dalle legioni in cambio di promesse di premi e vantaggi riprendendo a Roma tutta la regione mediorientale,
economici, e spesso venivano assassinati dagli stessi legio- fino all’Egitto. Nel corso del cinquantennio di anar-
nari che li avevano eletti, nel momento in cui mancavano chia militare i Romani organizzarono ben tre spedi-
di soddisfare le loro richieste. Lo strapotere dei soldati e il zioni contro i Sasanidi e furono sempre sconfitti.
vero e proprio turbinio di sovrani, nessuno dei quali, salvo • Lungo il limes reno-danubiano, i Germani compiva-
poche eccezioni, restava in carica un tempo sufficiente a no incursioni sempre più gravi e con sempre maggior
impostare una vera azione politica, hanno spinto gli storici successo, mentre l’Impero stentava a reagire con effi-
a parlare di questo periodo come di un’epoca di anarchia cacia: le continue lotte tra imperatori facevano sì che
militare. nessuno fosse in grado di governare e soprattutto di
difendere l’immenso territorio imperiale, a fronte di
minacce esterne sempre più gravi.
■ Le cause dell’anarchia militare
MEMO LESSICO
Gli storici si sono chiesti perché il sistema dinastico dei Severi
sia durato soltanto una quarantina d’anni e non sia riuscito Anarchia
a garantire a Roma una continuità politica soddisfacente – Dal greco a, “senza”, e arché, “governo”, il termine indica una
situazione di totale assenza o di estrema debolezza del governo di
come dimostrano, fra l’altro, le morti violente di tutti gli im- uno Stato.
peratori della dinastia, eccettuato il fondatore Settimio.
◀ Bassorilievo
raffigurante il
sovrano sasanide
Shapur I vittorioso
su Valeriano, tenuto
prigioniero, e Filippo
l’Arabo, davanti a lui
nell’atto di rendergli
omaggio. Naqsh-e
Rustam, Iran.
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La città di Palmira
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Comprendere il presente
Oggi, la ricchezza di un Paese si misura convenzionalmente
mediante il Pil (Prodotto interno lordo): si ha ufficialmente
una crisi economica quando il Pil cala per almeno sei mesi di
seguito.
Le crisi economiche del nostro tempo hanno ovviamente un
carattere molto diverso da quelle antiche. L’economia dei
Paesi avanzati è infatti legata soprattutto al progresso tecno-
logico e ai meccanismi finanziari.
La crisi in cui siamo ancora coinvolti, per esempio, è stata
causata dalle speculazioni finanziarie (le banche concedevano
prestiti troppo rischiosi – i cosiddetti mutui subprime – senza
le necessarie garanzie).
La crisi finanziaria ha poi avuto ripercussioni sull’economia
reale, cioè sulla produzione di beni (le aziende hanno dovuto
chiudere) e sui consumi (le persone non hanno avuto più soldi
da spendere). Tutto il sistema ha quindi rallentato, rischiando
di incepparsi.
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convinzione di aver creato una civiltà immensamente su- Uno dei simboli della crisi può essere considerato l’imperato-
periore a qualunque altra, anzi l’unica vera civiltà esistente. re che inaugurò il periodo di anarchia militare, Massimino
I grandiosi festeggiamenti in occasione del millenario della il Trace. Divenuto imperatore nel 235, subito dopo la morte
fondazione di Roma, nel 247, testimoniano chiaramente que- di Alessandro Severo, rispecchia in maniera quasi caricatu-
sta convinzione, così come i testi degli storici dell’epoca. rale la crescente importanza delle doti militari rispetto alle
Ma la fortuna dei culti orientali rivela un senso di in- capacità politiche: era infatti un gigante rozzo e ignorante,
sicurezza diffuso. Molte persone abbandonavano la religio- convinto che il compito dell’imperatore si riducesse al gui-
ne tradizionale e aderivano a nuovi culti, tendenzialmente dare i suoi uomini in battaglia.
monoteisti, tra cui ovviamente il cristianesimo, ma anche Il cinquantennio di anarchia militare vide però anche
l’ebraismo, lo zoroastrismo, il mitraismo e i culti misterici in figure di ben altra statura politica, che rivelano come, an-
che nei momenti bui della sua storia, l’Impero sia riuscito
a trovare le energie per rinnovarsi.
Una di queste figure fu l’imperatore Publio Licinio
Gallieno (253-268), che va ricordato per due riforme di
grande importanza:
• stabilì una netta separazione tra carriera militare
e carriera amministrativa, di fatto escludendo i se-
natori da ogni incarico nell’esercito, che in quei tempi
voleva dire da ogni reale peso politico;
• introdusse importanti innovazioni di carattere mi-
litare, potenziando la cavalleria rispetto alla fanteria,
per rispondere ai barbari che, grazie alla cavalleria, si
spostavano più rapidamente.
Un altro imperatore memorabile di quegli anni, anch’es-
◀ La maschera della so già ricordato, fu Lucio Domizio Aureliano (270-275).
tragedia romana,
affresco dalla villa di Egli abbatté il Regno di Palmira e l’Impero delle Gallie, ri-
Poppea a Oplontis. portando quei territori sotto la giurisdizione dell’Impero;
per schematizzare
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MEMO DATE
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le celebri “mura aureliane” di A t l an t i c o
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➀ Inflazione ➁ Anarchia
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B In sintesi
➀ L’età dei Severi → Caracalla proseguì nella linea politica tracciata dal padre
→ Il iii secolo d.C. fu per l’Impero romano un periodo di Settimio: governo autocratico, privilegi ai militari, difesa
crisi profonda: il senato e l’imperatore persero autorità e dei confini. Per garantirsi l’appoggio dei ceti popolari della
prestigio, mentre i militari acquisirono sempre più potere; capitale, l’imperatore intraprese grandi opere pubbliche,
la società nel complesso si impoverì, l’esercito stentò a di- tra cui la costruzione delle terme che portano il suo nome.
fendere i confini dell’Impero e la cultura arretrò. Con l’Editto del 212, Caracalla estese la cittadinanza roma-
→ La prima metà del secolo fu dominata dalla dinastia dei na a tutti gli abitanti dell’Impero; le conseguenze furono
Severi. Il suo fondatore, Settimio Severo, giunse al potere principalmente fiscali: venne imposto un unico sistema di
pochi mesi dopo la morte di Còmmodo, nel 193 d.C., e solo tassazione a Italici e provinciali.
nel 197 eliminò l’ultimo dei suoi rivali. → Gli ultimi esponenti della dinastia dei Severi furono
→ Il governo di Settimio Severo fu autocratico, cioè basato Elagabalo, di origine siriana, che tentò invano di imporre il
sul potere assoluto dell’imperatore; l’aristocrazia senato- culto del dio Sole; e Alessandro Severo, che cercò di riprende-
ria perse ogni ruolo politico; gli alti gradi della burocrazia re la collaborazione con il senato e subì pesanti sconfitte sia
e dell’esercito furono affidati a uomini appartenenti alla in Oriente (contro i Parti), sia in Occidente (contro i Germani).
classe dei cavalieri. → Tutti i Severi, tranne il fondatore, morirono di morte
→ Il potere di Settimio Severo si fondava sull’esercito. La ri- violenta.
forma del pretorio favorì i provinciali e l’esercito diventò
un mezzo di ascesa sociale. Settimio Severo si impegnò nella ➁ Il periodo dell’anarchia militare
difesa dei confini dell’Impero, minacciati in particolare dai → Il cinquantennio che va dalla morte di Alessandro Severo
Parti, di cui conquistò la capitale Ctesifonte nel 198. (235) all’avvento al trono di Diocleziano (285) è il cosiddet-
→ Per fronteggiare le difficoltà finanziarie dello Stato, do- to periodo dell’anarchia militare. Esso è caratterizzato dal-
vute alle ingenti spese militari, Settimio Severo aumentò la debolezza del potere centrale (si succedettero almeno
la pressione fiscale e svalutò la moneta; questi provvedi- venti imperatori) e dallo strapotere dell’esercito.
menti provocarono la stagnazione dell’economia e l’impo- → L’anarchia militare è un segno di debolezza politica
verimento della popolazione. dell’Impero. La causa principale di ciò era la pressione dei
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inflazione
crisi spirituale
causata da
clima di incertezza
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D Conoscenze e abilità
1 spazio Indica sulla carta muta la posizione del Regno di Palmira e 2 tempo Metti in ordine
dell’Impero delle Gallie. Mare del Nord
cronologico i nomi degli imperatori
Ibernia
romani qui elencati, numerandoli da
148 Londra
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1 a 8.
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a ☐ Aureliano
sezione 2. La fine del mondo antico
☐ Caracalla
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Narbona
Dan
ubio
M a r Nero ☐ Diocleziano
Cordova
Tarragona Corsica
Roma
Tessalonica
Bisanzio
Ankara
Armenia ☐ Elagabalo
☐ Gallieno
Nicomedia
Baleari Sardegna
Re g n o
Tig dei
ri Par ti
Ippona
Cartagine
Sicilia
Atene Efeso
☐ Massimino Trace
☐ Settimio Severo
Rodi
Eu
Cipro
fra
Damasco
te
M a r e M ed iter r a neo
Leptis Magna
Cirene
Alessandria
Cesarea
Deserto ☐ Còmmodo
frontiera fortificata Arabico
Nilo
3 lessico Completa le seguenti frasi scegliendo i termini corretti fra quelli proposti.
La svalutazione/rivalutazione della moneta da parte degli imperatori provocò una rapida carestia/inflazione. A subirne le
conseguenze furono soprattutto i contadini/latifondisti, già gravati da una forte pressione militare/fiscale.
Il governo dei Severi è un esempio di autarchia/autocrazia. Gli storici lo definiscono principato/dominato. Esso fu seguito da
un lungo periodo (cinquant’anni circa) di aristocrazia/anarchia.
4 concetti e connessioni Spiega in un breve testo quale rapporto esiste tra i due fenomeni indicati, relativi alle
scelte politiche di Settimio Severo.
➀ L’imperatore si appoggia all’esercito.
➁ Il senato perde il proprio potere.
5 concetti e connessioni L’imperatore Gallieno è ricordato per due riforme importanti: indicale sinteticamente e
spiega a quali problemi esse tentavano di porre rimedio.
➀ Prima riforma:
Scopo della riforma:
➁ Seconda riforma:
Scopo della riforma:
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149
8 cause e conseguenze Verifica se hai capito la crisi economica del iii secolo rispondendo alle domande.
➀ Che rapporto c’è tra lo strapotere dell’esercito e l’aumento della pressione fiscale?
➁ Che rapporto c’è tra la difesa dei confini e la crisi dell’economia schiavistica?
➂ Che rapporto c’è tra la svalutazione della moneta e la stagnazione dei commerci?
E Competenze
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dano il bene e la sicurezza pubblici. E fra tutti gli altri provvedimenti da varare a vantaggio della maggioranza delle persone abbiamo
ritenuto doveroso regolare prima di tutto quelli relativi al rispetto della divinità, concedendo sia ai cristiani che a tutti la libera possibili-
tà di seguire la religione che ognuno si è scelta.
— Lattanzio, Come muoiono i persecutori; trad. M. Spinelli
Chiave di lettura
Le grandi trasformazini
del iv secolo
Con i vent’anni di regno di Diocleziano (285-305) ini-
zia per l’Impero romano una nuova epoca, la cosid-
detta tarda antichità: a lungo essa è stata considerata
un periodo di decadenza, in quanto prelude al crollo
dell’Occidente; oggi si tende invece a riconoscere che
l’Impero del iv secolo, pur presentando tratti molto
diversi da quelli del i e del ii secolo, non sembra af-
fatto un organismo moribondo.
La rinascita dopo il cinquantennio di anarchia mi-
litare si deve in buona misura alle radicali riforme
attuate da Diocleziano. Ma il principale elemento di
novità, che segna la storia del iv secolo, è l’alleanza
fra lo Stato romano e la Chiesa cristiana, che inizia
con Costantino nel 313 e viene sancita da Teodosio
nel 380.
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Asia Gallia
Volga
Ponto Britannia
Oriente Italia
Mare Africa Pannonia
del Spagna Mesia
Nord
Vienne Tracia
York residenza principale residenza imperiale
di Costanzo Cloro
Londra
residenza principale
D ne
di Massimiano pr
Treviri
Reno
D an
ubio
O ceano residenza
Milano principale
A t lant ico
di Galerio
Sirmio
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Narbona residenza
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Ad di Diocleziano
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Roma Ca
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Tago BALEARI Tessalonica
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Leptis Magna
Cirene
Alessandria
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governatori avevano la possibilità di svolgere efficacemente il che era cambiato era anzitutto la situazione ai confini, dove
loro compito, ma non di accumulare nelle proprie mani trop- Persiani e Germani si erano fatti più minacciosi che in pas-
po potere e minacciare quindi la stabilità del governo centrale. sato e richiedevano un impegno militare sempre maggiore.
Governatori e vicari, inoltre, avevano un potere esclusi- Era però cambiata anche la situazione interna: l’au-
vamente civile, quello militare era affidato ad altre figure: torità dell’imperatore era nettamente diminuita e quella
i duces erano a capo delle truppe stanziate nelle province e del senato era praticamente scomparsa, cosa che favoriva
rispondevano ai comites rei militaris, uno per ciascuna diocesi. le ribellioni e le spinte centrifughe. La divisione politica
e la suddivisione amministrativa, garantendo agli augusti
e ai cesari un migliore controllo sul territorio, favorivano
■ Le ragioni della divisione quindi l’unità dell’Impero stesso.
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per schematizzare
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ne. È evidente che questo sistema da un lato garantiva il buon di Diocleziano: da un lato, infatti, per facilitare la riscos-
funzionamento della macchina statale e facilitava la riscossio- sione dell’annona, si stabilì che doveva esserci una cor-
ne delle imposte, ma dall’altro contribuiva all’irrigidimento rispondenza tra capita e iuga, cioè che i grandi latifondi
della società e cristallizzava quella distinzione tra humiliores e dovevano essere suddivisi in lotti e ciascun lotto doveva
honestiores che abbiamo osservato parlando del iii secolo. essere affidato a una famiglia di contadini, liberi o schia-
vi; dall’altro si stabilì che i contadini, anche se liberi, non
potevano abbandonare la propria terra per nessuna ra-
MEMO LESSICO gione. I coloni si trovavano così in una condizione molto
simile a quella dei servi, accentuata dal fatto che l’impo-
Calmiere verimento generale e l’insicurezza diffusa li spinge-
Provvedimento con cui un governo fissa il prezzo di vendita al
dettaglio delle merci di largo consumo.
va a mettersi al servizio dei latifondisti, rinunciando alla
propria libertà.
▼ Magazzino con dolii (vasi di grandi dimensioni) interrati presso Ostia Antica.
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Le trasformazioni
della villa rustica 157
Durante il iii e iv secolo, le città incominciano, sia pure lentamente, a perdere popolazione
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per schematizzare
Rafforzamento
dello Stato
Difesa Finanziamento
dei confini dell’esercito ▶ Colonna in
porfido con rilievo
di Diocleziano
Razionalizzazione e Massimiano,
fiscale Città del Vaticano,
Biblioteca Apostolica
Vaticana.
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159
2 Definisci il LESSICO
Razionalizzazione
ESSENZIALE
fiscale
➀ Tetrarchia ➁ Diocesi
➂ Annona ➃ Calmiere
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Cloro in Occidente divennero augusti e nominarono due vo augusto, Licinio, attribuendo a Costantino il titolo di
cesari, rispettivamente Massimino Daia e Flavio Valerio cesare. Costantino e Massimino Daia non accettarono il
Severo. ruolo subalterno e rivendicarono il titolo di augusto, men-
Il sistema elaborato da Diocleziano parve funzionare, tre il “quinto imperatore”, il ribelle Massenzio (figlio di
ma l’illusione durò solo pochi mesi: nel 306 Costanzo Cloro Massimiano) controllava l’Italia e l’Africa.
moriva inaspettatamente a York e il figlio Costantino ve-
niva proclamato imperatore dalle sue truppe al posto del
legittimo erede, il cesare Severo. In reazione alla nomina tweet L’origine degli imperatori
di Costantino, i pretoriani a Roma proclamarono impera- Costantino e Massenzio erano di famiglia regale, ma gli altri
aspiranti al trono erano di umili origini: Licinio veniva da una
tore Massenzio, figlio del vecchio augusto Massimiano. famiglia di contadini, Massimino Daia da una di pastori.
Il principio dinastico prendeva dunque di nuovo il
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Oceano
Atlantico
Treviri
M
ar
Milano Ca
sp
Ravenna io
M ar N e ro
Tarragona Costantinopoli
Roma
Nicea
Tangeri
Efeso Tarso
Atene SIRIA
Cartagine
Cipro
Ma r e Me dite r r a ne o Damasco
Cirene Gerusalemme
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Leggere le immagini
L’imperatore
sovrumano
Gli occhi, più grandi del vero
FONTE: Ritratto colossale di e rivolti in alto, in colloquio
Costantino ideale con la divinità, danno
DATA: iv secolo all’imperatore un carattere
AUTORE: ignoto quasi sovrumano.
DIMENSIONI: 1,77 m di altezza
SEDE: Roma, Palazzo dei Conservatori
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via Egnatia N
IU P
via Appia M U
L principale porto verso l’Oriente; e, dopo
C I A
strade secondarie AM Brindisi l’attraversamento dell’Adriatico, la via
PA
rotte marittime NIA Egnazia (146 a.C.), che andava da Durazzo a
Mar Tirreno LUCANIA Costantinopoli.
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■ La fondazione della “nuova Roma” delle regioni orientali dell’Impero, che erano le più ricche
e dinamiche.
Nel 330 Costantino fondava ufficialmente una nuova ca- La decisione di Costantino nasceva però da considerazio-
pitale, una seconda Roma, ristrutturando, ampliando e ab- ni di tipo propagandistico, oltre che strategico ed economi-
bellendo l’antica città greca di Bisanzio, che prese da lui co. Si trattava per l’imperatore di attenuare il peso della lun-
stesso il nome di Costantinopoli. ga tradizione romana, dando vita a una tradizione nuova,
La scelta del luogo era facilmente comprensibile: legata al proprio nome, sull’esempio di Alessandro Magno.
Bisanzio si trovava in una posizione militarmente im- La fondazione di Costantinopoli ebbe profonde conse-
prendibile, che le garantì, infatti, di poter resistere a guenze, perché la nuova città era intimamente legata al
svariati assedi per altri mille anni; e si trovava in una mondo greco, per lingua e per costumi. Si può quindi consi- 165
posizione strategicamente preziosa per controllare derare la fondazione di Costantinopoli il momento simbo-
da un lato il mar Egeo e dall’altro il mar Nero, entrambi lico in cui inizia l’Impero bizantino, che pure assumerà
Cinta di Bisanzio
Cinta di Settimio Severo
porta Regia
Cinta di Costantino
Cinta di Teodosio
porta
S. Romano
SS. Apostoli
ac
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co
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s
Va
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o
te acropoli
foro di
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porto porto
SS. Sergio e Bacco gressivamente nel corso del iv secolo, costituisce una mi-
di Teodosio di Eleuterio porto di
Giuliano nima parte dell’attuale Istanbul. La città moderna è divisa
o di Sofia in due parti, europea e asiatica, dallo stretto del Bosforo,
porta
Aurea M a r d i M a r m a r a che collega il mar di Marmara al mar Nero.
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Sant’Elena imperatrice
La madre dell’imperatore Costantino I è un personaggio di cui sappiamo poco, ma intorno
166 a cui sono fiorite numerose leggende. La sua figura è stata un ottimo strumento di
propaganda nelle mani del figlio.
sezione 2. La fine del mondo antico
Le origini misteriose A questi avvenimenti è legata la sua conservato ai Musei Vaticani, mentre
santità, riconosciuta dalla Chiesa. nella cattedrale di Treviri si trovereb-
La madre di Costantino I, Flavia In realtà, è molto probabile che il be il suo cranio.
Giulia Elena, è un personaggio di cui viaggio dell’imperatrice non fosse un
sappiamo poco: le fonti non sono uni- pellegrinaggio religioso, ma avesse
voche né sulla sua condizione socia- uno scopo politico: Costantino, la cui
le, né sui suoi rapporti con Costanzo figura, al di là dell’indubbia genialità
Cloro (di cui era forse una concubina, politica, non mancava di presentare
forse la moglie, poi ripudiata perché aspetti più che discutibili (aveva uc-
Diocleziano gli aveva ordinato di spo- ciso un figlio, la moglie e un nipote),
sare un’altra donna, Teodora). si era alienato molte simpatie. La ma-
Incerta è anche la sua data di nasci- dre compiva dunque un’azione diplo-
ta, che si colloca comunque intorno matica, andando a visitare dei terri-
al 248 d.C. a Drepanum, un grosso tori potenzialmente ostili in maniera
villaggio dell’Asia Minore che in se- da rinfrancare il potere del figlio.
guito sarà ribattezzato in suo onore
Elenopoli e ingrandito fino a farne
una vera città. La morte a Treviri
Legatissima al figlio Costantino,
si convertì al cristianesimo poco Elena morì intorno al 329
dopo l’Editto di Milano. Ma anche su a Treviri, una delle capi-
questa conversione gli storici non tali imperiali. Il suo corpo
concordano. venne portato a Roma e
sepolto appena fuori le
mura. Il suo sarcofago è
Il viaggio in Terra Santa
Nel 326-328, quand’era ormai molto
anziana, Elena compì un lungo viag-
gio in Oriente. In quell’occasione, se-
condo la leggenda, Elena avrebbe sco-
perto la vera croce su cui era morto
Gesù, nonché altre reliquie importan-
ti (la croce di uno dei due ladroni, la
spugna imbevuta d’aceto, parte della Elena seduta,
iv secolo d.C.,
corona di spine, un chiodo e la tavo- Firenze, Galleria
letta di legno con l’iscrizione INRI). degli Uffizi.
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▶ Statua dell’imperatore
L’Impero alla morte di Costantino (337) Giuliano l’Apostata,
361 d.C., Parigi,
Pitti
Angli alt
ici Museo
iB del Louvre.
l
po
Po
Scoti Britanni
BRITANNIA Sassoni Longobardi
i
Londra Franchi P o p o li sl a v
Re
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Treviri Burgundi
Svevi Unni
Ostrogoti Bulgari
GALLIA ITALIA
Milano
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Roma Costantinopoli
SPAGNA Tarragona
DIOCESI
DI ROMA PONTO
ASIA
Mar Me d ite r ran e o Efeso
Cordoba Atene
Antiochia
Cartagine
Tangeri AFRICA
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Apostata
Dal greco apostátes, “colui che si è allontanato”, il termine è usato
per indicare chi rinnega la propria religione, allontanandosi dalla
fede. Giuliano, alla corte di Costanzo II, aveva dovuto fingere per
anni di essere cristiano prima di poter dichiarare apertamente il
proprio paganesimo.
per schematizzare
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Leggere le fonti
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▼ Parco Archeologico dell’Anfiteatro Romano di Milano. La città divenne una delle capitali dell’Impero d’Occidente nel 286, sotto Diocleziano e
Massimiano, e tale rimase fino al 402, quando Onorio, figlio di Teodosio, spostò la sede a Ravenna.
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MEMO LESSICO
Decreto
Dal latino decretum, “deciso, deliberato”, è un provvedimento
del potere esecutivo (il sovrano o il governo) che ha valore di
legge.
Ambrogio
Aurelio Ambrogio nacque a
Treviri, una delle capitali dell’Im-
pero d’Occidente, intorno al 340.
Nel 374, pur non essendo ancora
battezzato, fu eletto dal popo-
lo vescovo della città di Milano,
dove lavorava in qualità di fun-
zionario imperiale. La sua ener-
gica attività di riorganizzazione
della Chiesa ha lasciato tracce
durature: ancor oggi la diocesi di
Milano segue il rito ambrosiano,
diverso da quelo romano, cele-
bra il carnevale ambrosiano, che
dura tre giorni più che nel resto
del mondo ecc.
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Alessandria d’Egitto collaboratrice. Esperta di matema- Non sappiamo se Ipazia abbia avuto
tica e astronomia, fu una delle po- un ruolo in questa vicenda. Sappiamo
I decreti teodosiani ebbero conse- chissime donne a raggiungere la fama invece che, in seguito, divenne espo-
guenze importanti e a lungo termine intellettuale nel mondo antico: le sue nente del movimento dei cosid-
in tutto l’Impero, ma in particolare ad opere sono andate perdute, ma tutte detti “elleni”, sostenitori della tra-
Alessandria d’Egitto. le testimonianze su di lei concorda- dizione culturale greca a prescindere
Questa città era infatti un centro no nel considerarla una personalità dalla religione di appartenenza.
culturale molto vivace, grazie alla eccezionale. Affiancando all’attività
secolare tradizione scientifica e fi- scientifica la ricerca filosofica, Ipazia
losofica e alla celebre biblioteca che si impose come una grande maestra La morte di Ipazia
attirava intellettuali da ogni parte e arrivò, pare, a dirigere la scuola di
dell’Impero. Qui, in una data impreci- Alessandria, prendendo il posto del Il vescovo Cirillo attuò una vera e pro-
sata fra il 355 e il 370, nacque Ipazia. padre. pria persecuzione nei confronti degli
ebrei e dei pagani e perfino dei cristia-
ni dissidenti, servendosi dei cosiddet-
Una studiosa brillante Gli scontri tra cristiani ti parabolani, una specie di guardia
e pagani del corpo (o secondo alcuni storici di
Ipazia era figlia di un famoso scien- “braccio armato”) del vescovo.
ziato, Teone, di cui diventò allieva e Tra la fine del iv secolo e l’inizio del L’ostilità di Cirillo nei confronti di
v, Alessandria fu teatro di violenti Ipazia era dovuta innanzitutto a ragioni
Raffaello (1483-1520), Scuola di Atene,
particolare con Ipazia e Parmenide, Città scontri fra cristiani, pagani ed ebrei. politiche (Ipazia, a quanto sembra, era
del Vaticano, Musei Vaticani. Stanza della Il clima di tolleranza e di pacifica una persona influente e ascoltata an-
Segnatura.
convivenza fu infatti messo in crisi che in ambito cristiano); a ciò si univa
dall’attività di due vescovi fanatici, ovviamente una motivazione religiosa
Teofilo (morto nel 412) e suo nipote (Ipazia era pagana) e una forte vena di
Cirillo (che gli succedette fino al 444). maschilismo (Ipazia era una donna che
Al primo si deve la distruzione dei si comportava come un uomo, facendo
templi pagani: i decreti teodosiani, la scienziata e la filosofa).
come abbiamo visto, mettevano fuori Una sera, mentre rientrava a casa, la
legge il paganesimo; Teofilo si incari- filosofa fu sorpresa da una banda di
cò di attuare queste disposizioni, pro- parabolani che la uccise barbaramen-
vocando la reazione risentita dei te, facendola a pezzi con dei cocci af-
numerosi pagani, che nel 391 si as- filati. Le sue opere andarono disperse,
serragliarono nel tempio di Serapide, ma le testimonianze degli allievi e
uno dei simboli della religione tradi- degli storici suoi contemporanei ci
zionale, ma ne furono scacciati con la hanno permesso di ricostruire la sua
violenza, e il tempio venne distrutto. vicenda.
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Tolleranza e laicità:
174
i rapporti tra Stato e Chiesa
Con l’Editto di Tessalonica
sezione 2. La fine del mondo antico
Colloqui all’Ambasciata italiana presso la Santa Sede in occasione della ricorrenza della
firma dei Patti Lateranensi: da sinistra il presidente del Consiglio Matteo Renzi, il
segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin, il presidente della Repubblica Sergio
Mattarella, il presidente del Senato Pietro Grasso, Roma, 17 febbraio 2015.
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sviluppiamo le competenze
per fissare le idee
1. Il principio della libertà religiosa è oggetto anche degli artt. 19 e 20 della
1. Che cosa si intende per teocrazia? Costituzione. Leggili attentamente e spiegane il contenuto in un breve testo scritto,
2. Che cosa si intende per “tolleranza tenendo conto delle parole chiave che hai incontrato in questa scheda: laicità,
religiosa”? tolleranza/intolleranza, religione di Stato.
3. In che modo lo Stato può favorire 2. Facendo riferimento ad avvenimenti di cronaca che ti hanno colpito, esponi le tue
una religione dal punto di vista riflessioni sull’intolleranza religiosa nel nostro tempo, utilizzando come guida le
economico? seguenti domande:
4. Che cosa significa “laicità dello → in quali zone del mondo si verificano fatti gravi?
Stato”? → quali potrebbero essere le cause dell’intolleranza religiosa oggi?
5. Che cos’è un concordato? → nella tua quotidianità sei a conoscenza di episodi di intolleranza?
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B In sintesi
➀ Diocleziano: l’Impero si divide sconfiggendo Licinio, riunì sotto il suo potere anche l’Oriente.
→ Con le riforme di Diocleziano ebbe inizio una nuova epo- Costantino capovolse la politica di Diocleziano, alleandosi
ca storica, la tarda antichità. Diocleziano divise il territorio con i cristiani per farne i sostenitori dell’Impero. Nel 313, con
dell’Impero, instaurando il meccanismo della tetrarchia l’Editto di Milano, ai cristiani fu concessa la libertà di culto e
per eliminare il problema della successione. Il territorio era l’imperatore si propose non più come divinità in terra, ma
suddiviso in quattro prefetture, dodici diocesi e cento pro- come intermediario tra Dio e gli uomini, sottomettendo di
vince. Dal punto di vista fiscale, Diocleziano eliminò i pri- fatto la Chiesa al potere politico (cesaropapismo).
vilegi dell’Italia, equiparando tutti gli abitanti dell’Impero. → Il concilio di Nicea (325) fu convocato da Costantino per
→ Di fronte allo spopolamento delle città e alla crisi dei porre fine alle lotte tra le varie sette cristiane, in particolare
commerci, stabilì che tutti dovessero ereditare la profes- tra ortodossi e ariani. Il concilio stabilì i dogmi fondamenta-
sione paterna e che i contadini fossero legati alla terra che li del cristianesimo, riassunti nel Credo. Nel 330 Costantino
lavoravano. Infine, Diocleziano riformò l’esercito, suddivi- inaugurò la nuova capitale, Costantinopoli, ampliando e ab-
dendo i militari in due categorie: i limitanei ai confini, il co- bellendo l’antica Bisanzio.
mitatus a disposizione per gli interventi urgenti; egli impo-
se un regime autocratico, basato sulla figura quasi divina ➂ Da Costantino a Teodosio:
dell’imperatore. I cristiani si rifiutarono di riconoscere la l’Impero cristiano
natura semidivina dell’imperatore che diede allora avvio → A Costantino successero i tre figli, tra cui emerse Costanzo
(303-304) alle più gravi persecuzioni che la storia ricordi. II, che continuò la politica del padre fino al 361. Alla morte di
Costanzo II, diventò imperatore il suo cesare, Giuliano, il quale
➁ L’età di Costantino attenuò l’autocrazia imperiale, favorendo una maggiore tol-
→ Quando Diocleziano si ritirò a vita privata, il sistema del- leranza religiosa, a vantaggio del paganesimo e a scapito del
la tetrarchia si rivelò inefficace e le lotte per la successione cristianesimo. Egli morì prematuramente e il suo progetto fallì.
ripresero. Costantino partecipò a tali lotte e nel 312, sconfig- Teodosio, salito al potere in Oriente nel 379, dopo un altro
gendo Massenzio, divenne imperatore d’Occidente; nel 324, periodo di disordini, affrontò i Goti e riuscì a pacificarli. Nel
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tetrarchia 12 diocesi
100 province
Due augusti due cesari
• riforma fiscale
humiliores
• emissione monete preziose distinzione netta
• obbligo conservare lavoro paterno honestiores
limitanei, non specializzati su confini
• riforma esercito
comitatus, truppe scelte di spostamento
• persecuzione contro i cristiani
costantino (306-337)
la politica religiosa riforme
• Editto di Milano (313) → libertà di culto • esercito
• cesaropapismo • moneta aurea
• Concilio di Nicea → contro arianesimo • fondazione Costantinopoli
Giuliano (361-363)
• detto Apostata per restaurazione del paganesimo
Teodosio (379-395)
• guerra e diplomazia contro i Goti
• Editto di Tessalonica (380) → cristianesimo religione di Stato → proibiti altri culti
• vescovo Ambrogio → sembra moderatore ma
favorisce
decreti teodosiani
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D Conoscenze e abilità
1 spazio Colloca sulla carta muta le seguenti città. 2 tempo Metti in ordine
cronologico i nomi dei seguenti
Alessandria d’Egitto imperatori. L’esercizio è avviato.
178 Antiochia Ma re
☐ Costantino
del
Bisanzio N o rd
Milano ☐ Costanzo II
☐
Oceano
M
Ad
ar
ria
tic
Ca
o
sp
☐ Teodosio
io
Mar
Ti r r e no
M a r e M edi ter r a n eo
➀ Tetrarchia:
3 tempo Completa la tabella indicando le date corrispondenti agli
avvenimenti elencati nella colonna di sinistra.
➁ Calmiere:
Evento Data
Decreti teodosiani
Editto di Tessalonica ➂ Cesaropapismo:
Morte di Teodosio
Abdicazione di Diocleziano
Concilio di Nicea ➃ Concilio ecumenico:
Editto di Milano
Morte di Costantino
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179
dopo le dimissioni di Diocleziano e Massimiano i grandi imperatori del iv secolo tentarono
E Competenze
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meno: alcuni cadevano senza sapere chi li avesse colpiti, altri schiacciati dal solo peso di chi li incalzava, altri sotto i colpi dei loro com-
pagni... Interruppe questa catastrofe (cui mai si sarebbe trovato rimedio e che tanto costò allo Stato romano!) la notte senza luna.
— Ammiano Marcellino, Storie, XXXI, 13, 10-11; trad. G. Viansino
Chiave di lettura
I confini minacciati:
Parti e Germani
Al termine del lungo periodo di crisi che aveva carat-
terizzato l’Impero romano nel iii secolo, la minaccia
più consistente per l’integrità dello Stato sembrava
provenire dai Parti. L’Impero partico, sotto la dina-
stia persiana dei Sasanidi, aveva infatti iniziato una
politica aggressiva ed espansionistica, che impegna-
va le legioni sul confine orientale e spesso infliggeva
agli imperatori romani umilianti sconfitte.
Il limes reno-danubiano, che segnava il confine con le
popolazioni complessivamente dette “germaniche”,
sembrava costituire un problema di minore impor-
tanza. Al contrario dei Parti, i Germani erano molto
più arretrati dei Romani sia sul piano tecnologico e
militare, sia sul piano dell’organizzazione politica e
sociale. E invece, proprio dai Germani giunsero, nel
corso del iv e del v secolo, i colpi più gravi, che mi-
nacciarono di distruggere il prestigio dell’Impero
d’Oriente e portarono in effetti alla dissoluzione di
quello d’Occidente.
romani e barbari
Combattimento tra Romani e Germani, marmo, iii secolo, Roma,
Museo Nazionale Romano.
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vano sempre più attivamente alla lotta politica interna piano militare, ottenendo numerosi successi grazie
tra i vari aspiranti imperatori, trascurando quella contro i alla sua superiorità tecnologica e organizzativa
potenziali nemici esterni. (i barbari combattevano secondo modalità primitive,
I Germani, dal canto loro, erano in agitazione per diver- tutte basate sulla forza e sul coraggio individuale, lad-
se ragioni: da un lato l’aumento della popolazione, che dove i Romani avevano una tattica ben consolidata,
spingeva a cercare nuovi territori; dall’altro la pressione che permetteva alle legioni di sbaragliare facilmente i
di popoli orientali, a loro volta sospinti a occidente dal nemici in caso di scontro frontale).
timore di carestie; infine, la lezione dell’Impero romano • Una seconda strategia di risposta fu il pagamento
di tributi: per garantirsi la tranquillità ai confini, gli
imperatori iniziarono a “comprare” la rinuncia dei
tweet La prima invasione barbari alle loro scorrerie. Al di là delle apparenze, si
Le invasioni del iii secolo si fanno tradizionalmente iniziare con
quella degli Alamanni, del 212 (ai tempi dell’imperatore Caracalla).
trattava di una strategia vincente: da un lato essa fi-
niva per gravare pochissimo sulle finanze dello Stato
Leggere le fonti
L’economia Il paese, assai vario d’aspetto, è in generale irto di selve e infestato da paludi, più umido
verso la Gallia1, più esposto ai venti verso il Norico e la Pannonia2: fertile di biade, sterile di
dei Germani alberi da frutta, ricco di bestiame da pascolo, per lo più piccolo. Neppure i buoi hanno bellezza
di forma e grandi corna: i Germani si curano solo del numero, e questa è la loro unica e più
gradita ricchezza. Mancano argento e oro, non saprei dire se per ira o grazia degli dèi3: né
DATA: 98 d.C. circa
tuttavia potrei affermare che in Germania manchino le miniere; e chi mai ne ha fatto ricerca?
AUTORE: Tacito
Il possesso di oggetti d’oro o l’uso di monete non li attrae, come si potrebbe immaginare. Si
TIPO DI FONTE: Scritta
vedono vasi d’argento, dati in dono a legati e a capi, tenuti nello stesso conto dei comuni vasi
di terra4. Ma i più vicini ai nostri territori, per le frequenti relazioni commerciali, dimostrano di
pregiare anche questi metalli e sanno riconoscere e preferiscono alcune delle nostre monete;
Alla fine del i secolo d.C., lo storico quelli dell’interno, secondo il costume più semplice e più antico, praticano lo scambio delle
Tacito scrive la prima opera interamente merci5.
dedicata alla descrizione delle popolazioni (La Germania, V, a cura di A. Resta Barrile, Zanichelli, Bologna 1986)
germaniche e dei loro costumi. Dal capitolo
V si ricavano interessanti notizie di 1. Verso est.
carattere economico. 2. verso ovest.
3. Oro e argento sono per Tacito fonte di corruzione.
4. Vasi di argilla.
5. Il baratto.
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MEMO LESSICO
Foederati
Il termine, che significa “alleati”, deriva da foedus, che in latino
indicava un patto solenne di reciproca alleanza tra Roma e un’altra
popolazione.
2 Definisci il LESSICO
ESSENZIALE
➀ Germani
➁ Limes a oncessione dello status di foederati (accoglienza all’interno dei confini)
C
➂ Foederati b Debolezza dell’Impero
c Intervento militare (difesa dei confini)
d Pagamento di tributi (alleanza al di fuori dei confini)
e Tentativi di superamento del limes da parte dei Germani
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Goti
Goti S l a v i
Popolazioni
germaniche
Oceano Ostrogoti U n n i
Atlantico Visigoti
Mar Nero
Ma
Roma
r
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Costantinopoli
sp
io
I M P E R O R O M A N O
M a r e M ed i ter r a neo
IMPERO SASANIDE
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Leggere le fonti
Gli spaventosi Gli Unni, siccome hanno l’abitudine di solcare profondamente con un coltello le gote ai
bambini appena nati, […] invecchiano imberbi, senz’alcuna bellezza e simili agli eunuchi.
Unni Hanno membra robuste e salde, grosso collo e sono stranamente brutti e curvi, tanto che
si potrebbero ritenere animali bipedi o simili a quei tronchi grossolanamente scolpiti che si
trovano sui parapetti dei ponti. […]. Sono così rozzi nel tenore di vita da non aver bisogno né
DATA: seconda metà del iv secolo di fuochi né di cibi conditi, ma si nutrono di radici di erbe selvatiche e di carne semicruda di
AUTORE: Ammiano Marcellino qualsiasi animale, che riscaldano per un po’ di tempo fra le loro cosce e il dorso dei cavalli.
TIPO DI FONTE: Scritta Non sono mai protetti da alcun edificio, ma li evitano come tombe separate dalla vita d’ogni
giorno. […] Vagano attraverso montagne e selve, abituati sin dalla nascita a sopportare geli,
fame e sete […]. Sono infidi e incostanti nelle tregue, mobilissimi ad ogni soffio di una nuova
speranza e sacrificano ogni sentimento ad un violentissimo furore. Ignorano profondamente,
come animali privi di ragione, il bene e il male, sono ambigui ed oscuri quando parlano, né
mai sono legati dal rispetto per una religione o superstizione, ma ardono d’un’immensa
Il terrore che gli Unni suscitavano in tutti avidità di oro.
coloro con cui entravano in contatto è
difficilmente descrivibile: nelle parole dello (Storie, XXXI, 2, 2-11, a cura di A. Selem, Utet, Torino 2007)
storico Ammiano Marcellino (330-395),
essi appaiono come esseri disumani, ferini
e primitivi. Guida alla lettura
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La battaglia di Adrianopoli
9 agosto 378 – Nel corso di una gigantesca battaglia campale, l’esercito dell’Impero
186 d’oriente fu travolto dai Visigoti di Fritigerno e perfino l’imperatore Valente rimase ucciso.
Costantinopoli sembrava destinata a una rapida fine.
sezione 2. La fine del mondo antico
FANTERIA GOTICA
CIVILI CAVALLERIA GOTICA CAVALLERIA GOTICA CAVALLERIA GOTICA CAVALLERIA GOTICA
FANTERIA
GOTICA
FANTERIA FANTERIA
FANTERIA
ROMANA ROMANA
ROMANA
CAVALLERIA CAVALLERIA
CAVALLERIA CAVALLERIA
ROMANA ROMANA
ROMANA ROMANA
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■ Il sacco di Roma
▲ Joseph-Noël Sylvestre, Il sacco di Roma del 410, 1890, Sète, Musée Paul
La posizione di Stilicone si fece difficilissima: i suoi avversari Valéry (Francia).
politici lo accusavano di aver rotto i rapporti con l’Oriente, di
aver abbandonato la Gallia, di essersi accordato segretamente sua religione ariana gli veniva imputata come colpa. Il giova-
con Alarico, di voler porre sul trono il proprio figlio. Perfino la ne imperatore Onorio si lasciò persuadere e nel 408 condannò
a morte Stilicone, che fu giustiziato a Ravenna.
La morte di Stilicone diede il via a una serie di vendette,
di uccisioni e di violenze ai danni dei barbari romanizzati. La
i protagonisti della storia
conseguenza fu disastrosa: molti foederati si affrettarono a
raggiungere Alarico, che con le sue bande si era spostato dai
Alarico Balcani all’Italia e che scese fino a Roma, cingendola d’as-
sedio nel 408. Poiché Alarico non ottenne il pagamento dei
Alarico era un militare di carriera, tributi richiesti all’imperatore Onorio, nel 410 la città cadde
che aveva prestato servizio sotto e venne saccheggiata. Dopo la battaglia di Adrianopoli, que-
l’imperatore Teodosio. Non era
quindi il re dei Visigoti, perché
sto fu un nuovo potente schiaffo all’autorità dello Stato: per
i Visigoti, in quest’epoca, non la prima volta dopo molti secoli (dal saccheggio ad opera dei
avevano un vero e proprio re, e Galli Senoni guidati da Brenno nel 390 a.C.) la capitale, sim-
non era nemmeno un capo tribù
(come invece Fritigerno). Deluso bolo dell’Impero, era preda dei barbari.
dall’evolversi della sua carrie-
ra dopo la morte di Teodosio, tweet
a un certo momento decise di La nuova capitale
ribellarsi per darsi alla rapina e Nel 402 Stilicone spostò la capitale dell’Impero d’Occidente da
al brigantaggio alla testa di una Milano a Ravenna, che essendo circondata da paludi era meglio
grossa banda di fuorilegge. protetta dalle incursioni nemiche.
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Roma Costantinopoli
Saepta
Efeso Antiochia
Cartagine Atene
Mare Me di t e rr an eo Rusicade Hippone
Cartagine
Costantino Proconsolare
Mauretania
Mar Mediterraneo
Numidia Bizantina
Sabrata
Cirene
Oea
regnodi....
zona vandalo di Cartagine
vandale ???? nel 442 Leptis Magna Alessandria
Tripolitania
annessioni al 455
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dei Vandali in Nord Africa, quelli dei Visigoti e degli Svevi e la politica di Teodosio) erano ormai pienamente cattolici.
in Spagna, quelli dei Franchi e dei Burgundi in Gallia e Il carattere ibrido delle nuove formazioni politiche ri-
quello degli Ostrogoti in Italia. Questi regni, con l’ecce- guarda anche la dimensione giuridica: i barbari rispetta-
zione di quello franco, ebbero vita relativamente breve (il rono le leggi romane, senza però adottarle. Si creò così
più longevo, quello dei Visigoti, durò poco più di duecento una situazione per cui i barbari erano giudicati secondo il
anni), ma nella coscienza dei contemporanei sancirono la diritto tradizionale del loro popolo, mentre i Romani conti-
fine di un’epoca e l’inizio di un’età nuova. nuavano a seguire il diritto romano. La coesistenza di due
mondi giuridici differenti ebbe gravi conseguenze: il proces-
so di assimilazione, che era iniziato già nel iv secolo con ma-
■I nuovi organismi politici trimoni misti e “romanizzazione” dei barbari, subì una bru-
sca interruzione. Naturalmente, all’interno di questo quadro
I regni romano-barbarici furono caratterizzati in generale generale, ogni regno ebbe la sua storia particolare. Per esem-
dalla coesistenza fra una nuova classe dirigente, bar- pio, i Franchi si convertirono al cattolicesimo, e non all’a-
barica e guerriera, e la vecchia classe dirigente romana, rianesimo, cosa che avrebbe avuto importanti conseguenze
fatta di amministratori e funzionari imperiali. nei secoli a venire. La coesistenza tra nuovi potenti e vecchie
Anche sul piano religioso essi videro in molti casi la coe- strutture politiche e sociali, tutto sommato abbastanza pacifi-
sistenza fra due mondi diversi: i barbari si convertirono in- ca dopo i primi momenti drammatici, non si verificò nel caso
fatti al cristianesimo, ma perlopiù nella sua forma ariana, dei Vandali, che per lunghi decenni continuarono a devastare
mentre i Romani (dopo il iv secolo, con il concilio di Nicea i territori in cui penetravano.
per schematizzare
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1 Franchi
circa metà del iv secolo Costanzo II (successore di Costantino)
e Giuliano accolgono i Franchi come foederati nella zona
dell’attuale Belgio
451 I Franchi, guidati dal mitico re Meroveo, collaborano con Ezio
nella battaglia dei Campi Catalaunici contro Attila
486 Clodoveo unifica il regno, sconfiggendo i rivali
496 Conversione al cattolicesimo; Clodoveo ottiene l’appoggio
della Chiesa e rafforza il regno, ampliandone i confini
Juti vi secolo Il regno Franco si rafforza e si espande, ponendo le basi
194 Danesi della futura grandezza
Britanni Angli Angli
Frisi 2 Burgundi
Sassoni
sezione 2. La fine del mondo antico
IMPERO
D’ORIENTE
5 Atene Antiochia
Mare Mediterraneo
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molto più dell’Oriente, e aveva perso la capacità (che invece Per quanto riguarda la politica estera, Odoacre estese
aveva ancora nel iii secolo) di reagire di fronte a una crisi. il suo potere fino alla Dalmazia e alla Sicilia. I rapporti con
Non bisogna infine trascurare la crisi spirituale che l’Impero d’Oriente, inizialmente buoni a causa del gesto di
l’Impero attraversò nel iv e v secolo: se oggi appare diffici- simbolica sottomissione compiuto dal re appena dopo aver
le concordare con lo storico inglese Edward Gibbon, che nel preso il potere, si guastarono pochi anni dopo. L’imperatore
Settecento accusava apertamente il cristianesimo di aver Zenone colse infatti l’occasione per risolvere due problemi
provocato la caduta di Roma, è certo però che la diffusio- in un colpo solo: il primo era la presenza degli Ostrogoti
ne del cristianesimo fu lo specchio di una crisi spirituale che devastavano i Balcani, il secondo era l’arianesimo di
che ebbe gravi conseguenze politiche: la certezza di in- Odoacre, che rifiutava di applicare le leggi di Zenone a fa-
carnare il culmine della civiltà, di essere intrinsecamente vore dei cattolici. Zenone patteggiò con Teoderico, re degli
superiori agli altri popoli e di far parte di un organismo de- Ostrogoti, e lo spedì in Italia come suo rappresentante a far
stinato a durare in eterno era a poco a poco venuta meno. guerra all’“usurpatore” Odoacre. Nel giro di cinque anni,
La diffusione della corruzione, la tendenza delle province a tra il 489 e il 493, Teoderico eliminò il rivale. Il re degli
ribellarsi, la facilità con cui le legioni nominavano impera- Ostrogoti divenne così il secondo re d’Italia.
tori e gettavano lo Stato nel caos della guerra civile – tutto
questo era sintomo di una crisi di identità che si manife-
tweet Omicidio regale
stava nell’adesione massiccia ai culti orientali o misterici e Dopo aver sconfitto Odoacre in battaglia, Teoderico lo uccise con
nell’abbandono dei riti e delle credenze tradizionali. le proprie mani a tradimento, accoltellandolo a Ravenna, durante
Nel complesso, l’Impero d’Occidente era quindi in una un banchetto convocato per festeggiare la pace tra i due.
Odoacre
Odoacre, l’uomo che aveva
deposto Romolo Augustolo, è
un personaggio di cui sappia-
mo poco. Era senza dubbio un
barbaro, ma il popolo a cui ap-
parteneva è incerto; ed era nel
contempo un generale romano,
esperto non solo di tecnica mi-
litare, ma anche di politica e di-
plomazia. Lo rivela la decisione
di inviare le insegne imperiali
a Costantinopoli, proponendosi
come re d’Italia in nome dell’im-
peratore d’Oriente, e non come
imperatore d’Occidente.
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B In sintesi
➀ Roma e i barbari fino al iii secolo terrorizzati dagli Unni, premettero con forza alle frontiere
→ I popoli che minacciavano i confini dell’Impero romano dell’Impero romano. I Goti ottennero di potersi stanziare a
erano i Parti a oriente e i Germani lungo il confine segnato sud del Danubio, ma poi entrarono in conflitto con l’Impe-
dal Reno e dal Danubio. I Parti erano eredi di un’antica civiltà; ro d’Oriente e nel 378 sconfissero l’esercito romano nella
i Germani erano invece molto più arretrati culturalmente e battaglia di Adrianopoli. Teodosio, diventato imperatore
politicamente. d’Oriente, mise in atto politiche volte a integrare i Goti nel
→ Il termine “Germani” si riferisce a un insieme di popo- sistema politico romano.
lazioni molto diverse tra loro. Alla base della società ger- → Mentre in Oriente la situazione migliorava, l’Occidente
manica c’era la sippe (clan), un gruppo familiare allargato. fu invaso: tra il 406 e il 408 i Germani superarono il Reno.
Le varie sippe si univano in momenti particolari, ma non Il generale Stilicone si trovò a fronteggiare l’invasione dei
costituivano uno Stato unitario. L’economia era fondata Goti, guidati da Alarico. Quando Stilicone fu giustiziato,
sull’allevamento, mentre agricoltura e commercio erano Alarico ne approfittò per devastare l’Italia e saccheggia-
poco praticati. I rapporti fra Romani e Germani erano stati re Roma. Anche i Vandali penetrarono in Gallia nel 406,
spesso conflittuali; l’Impero non aveva interesse a espan- poi scesero in Spagna, dove rimasero vent’anni. Il loro re
dersi nei territori dei Germani, mentre i Germani erano Genserico decise di abbandonare la Spagna ai Visigoti e
attratti dal mondo romano. di trasferirsi in Africa, creando un regno. La sua politica
Nel iii secolo, i Germani superarono il limes. L’Impero reagì in alternava razzie (come il sacco di Roma del 455) e accor-
parte combattendo per difendere i confini, in parte pagando di con l’Impero. Il suo regno rimase però fragile, perché i
tributi per mantenere la pace con i vicini, in parte conceden- Vandali non si romanizzarono e furono rapidamente scon-
do ai Germani lo status di alleati. fitti dall’Impero d’Oriente.
→ Anche Attila, re degli Unni, riuscì a creare un vasto re-
➁ Le grandi migrazioni gno, ma non a penetrare profondamente nei territori ro-
→ Nella prima metà del secolo, gli Unni dalle steppe
iv mani. La sua avanzata fu fermata dal generale Flavio Ezio
dell’Asia centrale si spostarono verso l’Europa. I Germani, nella battaglia dei Campi Catalaunici (451).
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battaglia di Adrianopoli
V secolo
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D Conoscenze e abilità
colonna di sinistra. M ar N e ro
Toledo
1
Roma Costantinopoli
455
476
4 concetti e connessioni Traccia un breve ritratto di ciascun personaggio, ricostruendo con l’aiuto del testo ed
eventualmente di una buona enciclopedia le vicende di cui sono stati protagonisti.
➀ Stilicone:
➁ Attila:
➂ Teodorico:
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8 concetti e connessioni Completa la tabella relativa alle cause che 7 eventi Esponi brevemente le 201
portarono al crollo dell’Impero romano d’Occidente. scelte che caratterizzarono la politica
di Teoderico, distinguendo:
E Competenze
9 PROGETTAZIONE Usando gli strumenti messi a
disposizione dalla rete, organizza un viaggio di
l i risultati del tuo lavoro. Ti indichiamo alcuni degli
argomenti su cui concentrare l’attenzione:
istruzione ad Aquileia, che prima della conquista da → epoca di realizzazione;
parte di Attila era una delle città più grandi e importanti → materiali;
dell’Impero, spiegando in maniera schematica: → funzione dell’oggetto;
→ i mezzi e il percorso migliore per raggiungerla; → personaggi rappresentati;
→ le tappe fondamentali della storia cittadina dalle origini → oggetti e loro caratteristiche;
al v secolo; → stile e altre osservazioni.
→ quali monumenti dell’epoca romana meritano la visita Il dittico di Stilicone, Monza, Museo del Tesoro del
e perché. Duomo.
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L’Alto Medioevo
I TEMPI DELLA STORIA GLI SPAZI DELLA GEOGRAFIA
202
Nel corso del vii secolo l’unità politica e culturale che Nell’età antica e tardo-antica il Mediterraneo era stato
fino al v secolo era stata garantita dalle istituzioni il centro della civiltà e della storia; dal vii-viii secolo
imperiali romane viene distrutta, dopo i colpi delle il Mediterraneo è ormai uno spazio diviso dal punto
invasioni barbariche, dall’avvento di una civiltà nuova, di vista politico e culturale in tre mondi separati:
quella musulmana. L’Europa occidentale, dopo un lungo il mondo bizantino, il mondo islamico, l’Europa
periodo d’insicurezza, carestie, spopolamento, a partire occidentale. A est il mondo assiste alla straordinaria
dall’viii secolo incomincia un lento processo di rinascita, espansione araba, che sarebbe giunta fino alla Spagna e
legato alle figure di due grandi sovrani: Carlo Magno, che alla Sicilia. A ovest l’Europa inizia un faticoso processo
nell’800 rifonda l’Impero e riorganizza la società sulla di ripresa che, secoli dopo, darà a quella regione il volto
base di rapporti vassallatici; e Ottone I di Sassonia, che un che in larga misura la caratterizza ancora oggi.
secolo e mezzo più tardi crea un forte organismo politico
sottomettendo il papato e l’aristocrazia terriera.
9 L’Impero bizantino
• l’Impero d’Oriente
A L’Europa e il Medio Oriente
• la civiltà bizantina
C I flussi migratori ieri e oggi
10 La civiltà araba
• gli Arabi prima di Maometto D La geografia della povertà oggi
• Maometto, il profeta dell’islam
• l’espansione dell’islam
• la società e la cultura araba E I conflitti del XXI secolo
11 I LONGOBARDI IN ITALIA
• l’Italia longobarda
• la fine del regno longobardo
12 L’Impero carolingio
• il regno dei Franchi
• le guerre di Carlo Magno
• l’economia carolingia Regno Benedetto da
di Teoderico Norcia detta Vita di
• la rinascita culturale in Italia la sua regola Maometto
13
570 circa
Dai Carolingi ai Sassoni 476 493-526 527-565 529 568 – 632 632-661
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Pipino il Breve
depone l’ultimo re Prime spedizioni
merovingio e dà normanne in
Califfato Battaglia inizio a una nuova Inghilterra Prime incursioni Fine della dinastia
omayyade di Poitiers dinastia e Irlanda degli Ungari carolingia
2-661 661-750 726-842 732 750- 751 774 793 800-814 862 877 887 936-973
1285
iffato Periodo delle Califfato Fine del dominio Carlo Magno, Capitolare di Quierzy: Ottone I
ttivo lotte iconoclaste abbaside longobardo in imperatore del viene sancita il Grande,
nell’Impero Italia Sacro romano l’ereditarietà re di Germania,
bizantino impero dei feudi maggiori d’Italia e imperatore
(dal 962)
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to del congedo, dava loro un bacio sulla fronte; tutti gli altri piegavano il ginocchio destro dinanzi all’imperatore e si ritiravano. Non
usava rendere questi atti di omaggio all’imperatrice, ma ora, nell’entrare al cospetto di Giustiniano e di Teodora, tanto i patrizi, quanto
i non patrizi, si prosternavano subito a faccia in giù sul pavimento sostenendosi sulle mani e sulle punte dei piedi, baciavano il piede al
Sovrano e alla Sovrana, e poi si rialzavano.
— Procopio di Cesarea, Historia arcana, XXX; trad. A. Cutolo
Chiave di lettura
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Pitti
Mare
del
Juti
Scoti
Nord
Danesi
Britanni Angli
Angli
Sassoni
Juti Frisi
Sassoni
Oceano
Franchi
Atlantico Britanni DOMINIO Turingi
DI SIAGRO Bavari Longobardi
Alamanni
Rugi Eruli
REGNO Sciri
DEI
I
REGNO Catabri
OT
BURGUNDI
Gepidi
DEI SUEBI Vasconi DOMINIO
IG
I DI Mar Nero
S
V Ostrogoti
Toledo I ODOACRE
DE
NO
REG Roma Costantinopoli
REGNO I M P E R O D ’ O R I E N T E
DEI
Antiochia
Atene
VANDALI
Mare Mediterraneo
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MEMO LESSICO
Patriarca
Dal termine latino pater, “padre”, era il titolo riservato ai vescovi
delle diocesi più importanti; nell’Impero d’Oriente erano quattro:
Costantinopoli, Gerusalemme, Antiochia e Alessandria d’Egitto.
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Ortodossia
In greco significa “retta credenza”. Oggi indica le chiese cristiane
dell’Europa orientale, in contrapposizione alla Chiesa cattolica ro-
mana e a quelle protestanti. Nei primi secoli, il termine si riferiva
per schematizzare invece alla posizione teologica ufficiale e dominante, in contrappo-
sizione a quelle eretiche.
La struttura amministrativa dell’Impero bizantino
imperatore
MEMO DATE
prefetture
Le trasformazioni dell’Impero persiano
559 a.C. Impero persiano o achemenide
diocesi 331 a.C. Conquista di Alessandro Magno
323 a.C. Impero seleucide
247 a.C. Impero partico o arsacide
224 d.C. Impero sasanide
province 651 d.C. Conquista araba
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per schematizzare
territorio?
➄ Perché in Egitto e in Siria si controllo dei traffici verso oriente
diffuse l’eresia monofisita?
➅ Quali furono i rapporti tra
Costantinopoli e il vicino Impero
sasanide?
➆ Quali nuove popolazioni
minacciarono i confini danubiani
dell’Impero?
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Frisi
Sassoni
Oceano
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A tlan t i co Treviri
Turingi
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Parigi Popoli S Unni
REGNO Avari
Avari
Bordeaux DEI FRANCHI Longobardi Alani
Milano Gepidi Bulgari
Lione
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Narbona Ravenna az
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REGNO DEI VISIGOTI
Barcellona
Roma Costantinopoli Armenia
Cordova Napoli Ankara
Tessalonica IMPERO PERSIANO
Cagliari
Tangeri SASANIDE
Efeso
Numidia Palermo Atene
Cartagine Antiochia
Africa Siria
Mare Mediterraneo Damasco
Palestina
Leptis Magna Cirene
Alessandria
Libia Gerusalemme
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L’ippodromo di Costantinopoli
210 Ai tempi di Giustiniano, il grandioso stadio di Costantinopoli era uno dei centri dell’attività
politica.
sezione 3. L’Alto Medioevo
L’ippodromo di Costantinopoli (usato I tifosi erano organizzati in fa- Dell’immenso edificio oggi restano
per le corse dei cavalli, ma non solo) zioni che avevano un significato solo alcune rovine, tra cui l’obelisco
sorgeva accanto al palazzo impe- non solo sportivo, ma anche po- e la caratteristica colonna tortile. I
riale ed era ad esso direttamente col- litico (le si potrebbe paragonare, quattro cavalli antichi che, all’epoca
legato da un passaggio che permet- sia pure con qualche forzatura, di Giustiniano, dominavano l’arena,
teva all’imperatore di recarvisi senza alle formazioni di ultras del calcio si trovano oggi a Venezia, sulla faccia-
lasciare la sua residenza. contemporaneo). ta di San Marco.
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Giustiniano, a cui Amalasunta aveva chiesto aiu- nito, l’Impero fu inoltre aggredito da una nuova e feroce
to, dopo averlo a sua volta aiutato nella guerra contro i popolazione, gli Slavi, che si insediarono nella penisola
Vandali, colse l’occasione per intervenire e nel 535 inviò balcanica. Nel 548, infine, era morta l’imperatrice Teodora
in Italia Belisario, confidando nell’appoggio delle popo- e, forse anche per la mancanza di quella consigliera sag-
lazioni latine per ottenere una facile vittoria. Invece la gia ed equilibrata, Giustiniano si era irrigidito sulle sue
guerra fu lunga e difficile: Belisario aveva a disposizione posizioni ortodosse, irritando i monofisiti e persegui-
poche truppe, i Goti si rivelarono guerrieri abilissimi e le tando gli ebrei.
popolazioni locali non si schierarono sempre a favore dei Lo sforzo economico e militare sostenuto dall’Impero,
Bizantini. Infatti, proprio perché Teoderico e Amalasunta, d’altro canto, incominciava a risultare eccessivo e impo-
pur tra mille difficoltà e sconfitte, avevano condotto una neva prelievi fiscali sempre più duri e mal tollerati da
politica di integrazione fra sudditi goti e sudditi romani, una parte della popolazione. Ciononostante, Giustiniano
i Goti non venivano considerati in Italia oppressori stra-
nieri, come i Vandali in Africa; e i Bizantini, dal canto loro,
imponevano nelle regioni occupate un gravosissimo re- tweet Belisario sotto processo
gime fiscale, comportandosi più da conquistatori che da Belisario fu accusato a più riprese di tradimento e di corruzione,
ma venne assolto e terminò la sua carriera come capo della
liberatori. guardia imperiale.
L’Italia fu quindi sconvolta, per quasi vent’anni, da una
guerra sanguinosa, che portò per ben due volte all’assedio
di Roma, alleata dei Bizantini, e che rischiò di annienta-
re perfino la capitale del regno, Ravenna. Belisario riuscì i protagonisti della storia
alla fine a catturare il re goto Vitige, ma fu richiamato a
Costantinopoli e il nuovo re Totila riconquistò gran par-
te dei territori perduti. Per aver ragione dei suoi nemi- Belisario e Narsete
ci, Giustiniano dovette far giungere in Italia un secondo
esercito, comandato dall’anziano eunuco Narsete, e lot-
tare ancora un anno, dopo la morte di Totila nella batta-
glia di Gualdo Tadino, contro il suo successore Teia. Solo
nel 553 l’Italia fu interamente conquistata e trasformata
MEMO LESSICO
Belisario è stato uno dei più Narsete era un eunuco, quindi
Eunuco grandi generali dell’Impero bi- non poteva aspirare al regno e
Il termine in greco significa “custode del letto” e indica un uomo a zantino. In Italia, contro i Goti, non suscitava nessuna gelosia
cui siano stati asportati, del tutto o in parte, gli organi genitali. In Giustiniano gli mise però a di- da parte dell’imperatore. Egli
Europa, i primi eunuchi sono testimoniati ai tempi di Alessandro sposizione pochi mezzi e pochi subentrò a Belisario nella fase
Magno e si diffusero poi negli ultimi secoli dell’Impero romano. uomini. Belisario era un poten- finale della guerra e, pur essen-
ziale rivale, a cui Giustiniano do meno esperto di strategie
Esarcato non voleva concedere una gloria militari, vinse con relativa ra-
Il termine greco esarcato equivale a quello latino di provincia. A militare troppo grande. pidità perché Giustiniano lo so-
capo di un esarcato c’era un “esarca”. stenne con tutte le sue forze.
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Teodora, da prostituta
214
ad Augusta
Spietata e immorale manipolatrice, utile strumento nelle mani del marito o geniale figura
sezione 3. L’Alto Medioevo
Origini oscure modesta (ma il padre era comun- tramandato dallo stesso Procopio, la
que, nell’ambito dell’ippodromo, una vittoria di Giustiniano al momento
Procopio di Cesarea, il più impor- personalità di rilievo: possiamo for- della rivolta di Nika del 532: quando
tante storico dell’età di Giustiniano, se paragonarlo al presidente di una l’imperatore, asserragliato nel palaz-
nella sua opera Carte segrete, presenta squadra di calcio dei nostri giorni); zo, pensava di abdicare per salvarsi
l’imperatore come uno sciocco mani- ed è probabilmente vero che Teodora almeno la vita, sembra che Teodora
polato dalla moglie e descrive l’im- si guadagnasse da vivere recitando: si sia alzata fra i consiglieri e abbia
peratrice Teodora sotto la peggior prima di sposarla, Giustiniano (non dichiarato che lei, qualunque cosa
luce possibile: figlia di un addestra- ancora imperatore) fece approvare avesse deciso Giustiniano, sarebbe
tore di orsi dell’ippodromo, rimasta non a caso una legge che consentiva rimasta al suo posto. E abbiamo già
orfana in giovane età, per sopravvi- il matrimonio fra un nobile romano e osservato come la scelta di mante-
vere avrebbe fatto l’attrice, la mima un’attrice, cosa in precedenza vietata. nersi fedele al cristianesimo mo-
(mestieri allora reputati disonorevoli) nofisita fosse nello stesso tempo
e addirittura la prostituta, rivelando una manifestazione di autonomia
un carattere ambizioso e violento e Intelligenza politica rispetto al marito e un’abile mossa
una corruzione morale pari solo alla e autonomia politica.
sua conturbante bellezza.
Gli storici moderni hanno accettato Ma Teodora deve la sua fama alla
in piccola parte il maligno racconto propria intelligenza politica e alla Il titolo di “augusta”
di Procopio: è sicuramente vero che propria forza di carattere. Ad esem-
Teodora proveniva da una famiglia pio, a lei si deve, secondo un racconto Non per debolezza o per ingenui-
tà, dunque, ma per i reali meriti di
Teodora, Giustiniano attribuì alla mo-
glie un grande potere, dichiarando-
la augusta (titolo riservato a poche
imperatrici, non a tutte le mogli degli
imperatori) e imponendo ai suddi-
ti il giuramento di fedeltà non solo
all’imperatore, ma anche all’impera-
trice. In un’opera celebrativa famosis-
sima, come il mosaico di San Vitale a
Ravenna, Teodora è ritratta sulla pa-
Teodora con il
suo seguito, rete di fronte a quella del marito, in
mosaici del atteggiamento identico, a sottoline-
presbiterio, 540
ca, Ravenna, San are la parità di ruolo che le veniva
Vitale. ufficialmente riconosciuta.
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L’arte propagandistica:
Santa Sofia e San Vitale 215
Il grande progetto politico di Giustiniano non poteva trascurare la propaganda, affidata a
Santa Sofia: la basilica La costruzione della basilica di San ritraggono l’imperatore e sua moglie,
più grande Vitale, iniziata sotto i Goti nel 530, solennemente circondati dalla loro
venne conclusa da Giustiniano pri- corte, confermano il valore celebrati-
| → ① | La basilica di Santa Sofia ma della completa riconquista dell’I- vo e politico, oltre che artistico e reli-
(o Haghia Sophia, cioè Divina talia, nel 547. I celebri mosaici che gioso, di questo capolavoro.
Sapienza) fu costruita per iniziativa
di Giustiniano tra il 532 e il 537. Ai la- ➀ La sezione
della Basilica
vori parteciparono, secondo le testi- di Santa Sofia.
monianze del tempo, più di 10 000
operai; i materiali per la costruzione ➁ Ravenna, interno
della Basilica
furono fatti giungere da tutto l’Im- di San Vitale,
pero e spesso erano ricavati da opere dettaglio del
preesistenti, come le colonne elleni- mosaico della
cavità absidale
stiche del tempio di Artemide a Efeso. raffigurante
La chiesa fu riconosciuta già all’epoca Giustiniano
fiancheggiato
come la basilica più grande della cri- dai suoi dignitari,
stianità e l’immensità della cupola vi secolo d.C.
costituisce un vero capolavoro di
ingegneria. Trasformata successiva-
mente in moschea, la basilica è oggi
un museo.
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nel secolo precedente. Gli stenti e l’abbandono favorirono restaurati gli antichi privilegi e si trovava invece ridotto al
inoltre la diffusione di una grave epidemia di peste tra rango di “provinciale”; dall’altro, intraprese grandiose ope-
il 541 e il 544, a cui si aggiunsero nuovi conflitti, giacché i re pubbliche nella capitale Ravenna, per controbilancia-
Franchi tentarono di approfittare della guerra in corso per re quelle di Teoderico e garantire al nuovo regime un’ade-
impadronirsi di alcuni territori nelle zone nord-occidenta- guata propaganda (vedi p. 215).
li e Narsete dovette intervenire per scacciarli. E la tragedia Il governo bizantino in Italia ebbe tuttavia durata bre-
non era ancora finita, perché pochi anni più tardi, nel 568, vissima: nel giro di un quindicennio la maggior parte dei
si verificò una nuova invasione, quella dei Longobardi, territori riconquistati fu infatti nuovamente perduta a fa-
che portò con sé nuove guerre e nuove carestie. vore dei Longobardi. I Bizantini conservarono solo il con-
In conseguenza di tutti questi avvenimenti, si calcola trollo di alcune zone strategiche:
che nel primo secolo dopo la caduta dell’Impero romano • la fascia costiera adriatica, dalle lagune venete fino
d’Occidente, la popolazione della penisola italiana sia scesa alle Marche, compresa ovviamente Ravenna, sede
da 10 milioni di abitanti circa a poco più di 4 milioni (se- dell’esarca;
condo altri calcoli, da 7 milioni a 2,5 circa: in ogni caso, si • la via Flaminia, che collegava Rimini a Roma, e Roma
tratta di meno della metà). stessa, sede del papa, con buona parte del Lazio;
• le coste dell’Italia meridionale, la Puglia e la
Calabria, nonché le isole (Sicilia e Sardegna): queste
L’ITALIA NEL v-vi SECOLO zone saranno contese ai Bizantini, a partire dal vii
secolo, non dai Longobardi, ma dagli Arabi, che fini-
Franchi
Ratisbona
Augsburg Rugi
ranno per conquistare le isole, limitandosi tuttavia a
Alemanni Lombardi
NORICO
saccheggi saltuari sulle coste della penisola.
Burgundi Eruli
Aquileia
Milano Verona Gepidi
Mar
Regno di Odoacre
confine del regno Tirreno Mar LE DOMANDE DELLA STORIA
regione recuperata Ionio
per gli accordi con i Vandali
regione abbandonata Palermo Perché la peste scomparve dopo il vii secolo?
Regno di Teoderico
La pestilenza che colpì l’Italia al termine della guerra gotica fu una
Mestensione
ar Nero del regno Catania delle ultime, prima della grande “pausa” medievale. A partire dal vii
regione conquistata Mare secolo d.C., infatti, e fino al xiv, questa malattia scomparve dall’Oc-
zona principale
di insediamento degli Ostrogoti
Mediterraneo cidente: essa era originaria dell’Oriente e con l’interruzione dei traf-
fici tra Europa e Asia anche le occasioni di contagio vennero meno.
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Leggere le fonti
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▲ La struttura del monastero medievale prevedeva tre elementi fondamentali: la chiesa, utilizzata non solo dai monaci, ma anche dagli abitanti dei
villaggi vicini (il campanile, aggiunto di solito dopo il Mille, serviva da punto di riferimento); le residenze dei monaci, affacciate sul chiostro (cioè sul
giardino interno), accanto alla chiesa; gli edifici di servizio (magazzini, granai e mulino, cucine, farmacia con il giardino delle erbe medicinali, che
nel disegno è al centro). Il muro di cinta, più che come difesa contro eserciti invasori, difficili da arrestare, serviva come deterrente verso gli atti di
brigantaggio.
gli stazionari restavano sempre in piedi; gli erranti Egli non fu il primo a riunire i monaci in conventi e
non avevano un domicilio fisso). a regolare la loro vita: il vero fondatore del monachesimo
Il fenomeno degli eremiti non aveva tuttavia trovato cristiano è considerato infatti l’egiziano Pacomio, vissuto
un vero e proprio riconoscimento da parte delle istitu- nel iv secolo. Ma la regola di Benedetto, sintetizzata nel-
zioni ecclesiastiche. Nel vi secolo comparve invece una la formula ora et labora, cioè “prega e lavora”, si impose nel
grande figura di religioso, che pose le basi della tra- giro di pochi decenni come il principale riferimento per
dizione monastica occidentale: Benedetto da Norcia. la vita monastica in Occidente.
Benedetto stesso fu un infaticabile fondatore di conven-
ti: il più importante è quello di Montecassino, fondato tra il
■ Il movimento benedettino 525 e il 529; nella sua concezione i conventi non erano solo
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alla morte di Giustiniano fu assunto, circa cinquant’anni Per quanto riguarda la struttura amministrativa dell’Impe-
più tardi, dall’imperatore Eraclio. Gli storici considerano ro, Eraclio suddivise il territorio dell’Impero in temi, cioè
il suo regno, tra il 610 e il 641, il momento di svolta in cui in circoscrizioni che sostituirono le province, le diocesi e
termina per l’Impero d’Oriente l’età tardoantica e inizia le prefetture create ai tempi di Diocleziano e Costantino e
quella medievale propriamente detta. Le riforme attuate da riconfermate sotto Giustiniano.
Eraclio ebbero infatti un impatto profondo.
Possiamo schematicamente indicare
tre ambiti in cui l’opera riformatrice
di Eraclio diede frutti importantis- MEMO LESSICO
simi: amministrativo, sociale e
Tema
culturale. Prima di Eraclio il termine indicava un corpo d’armata, cioè una
parte dell’esercito. Dopo Eraclio indica invece una regione: i soldati
erano di fatto i coloni, cioè i proprietari dei terreni della regione
◀ Solido di Eraclio I con l’effigie dell’imperatore stessa, della cui difesa erano personalmente responsabili.
insieme al figlio, vii secolo.
Frisi Sassoni
i
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Turingi Popoli S
Unni
REGNO Avari Avari
Oc e an o Longobardi
DEI FRANCHI Gepidi Bulgari
Alani
At l an t i c o
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Tessalonica Costantinopoli
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Roma
p
Cartagine Antiochia
Siria Samara IMPERO SASANIDE
Mare Mediterraneo Bagdad
Damasco Isfahan
Persia
Alessandria
Gerusalemme
Il Cairo
do
Egitto
In
N il o
Medina
Libia
la Mecca
O ceano
Impero bizantino Indi ano
territori unificati da Maometto
Regno dei Longobardi
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cia dopo l’altra e privava Costantinopoli addirittura bilmente occupati dagli Slavi, mentre in Italia l’Impe-
dell’Egitto, da cui provenivano i fondamentali riforni- ro controllava alcune regioni, ma doveva lottare con i
menti di grano. Longobardi.
Nel 622, finalmente, Eraclio riuscì a passare al contrat- Tale situazione di debolezza si protrasse per tutto il
tacco, grazie al sostegno della Chiesa, che fornì i fondi vii secolo e nell’viii si accentuò ulteriormente, a causa
necessari per finanziare le spedizioni e per tenere a fre- dei conflitti interni. Sotto il regno di Leone III l’Isaurico
no gli Àvari con ingenti tributi in denaro. Cosroe ven- (717-741), proprio mentre sul piano militare l’Impero bizan-
ne definitivamente sconfitto e ucciso nel 628, dopo tino incominciava a riprendere slancio e a contrattaccare,
che anche gli Àvari erano stati annientati. Gli Slavi e all’interno esplose il più grave conflitto religioso della
i Bulgari, viceversa, divennero stanziali e fondarono dei sua storia, la lotta iconoclasta. Nel 726 l’imperatore ema-
propri Stati. nò infatti un decreto con cui vietava il culto delle imma-
I successi di Eraclio furono tuttavia di breve durata; su- gini sacre, largamente diffuso tra la popolazione e appro-
bito dopo la morte di Maometto, avvenuta nel 632, gli Arabi vato dalle alte gerarchie della Chiesa, nonché dal papa di
sferrarono infatti un nuovo attacco: l’Impero sasanide (o Roma. La lotta tra iconoclasti e anti-iconoclasti durò per
quel che ne restava) cadde immediatamente, l’Impero bi- oltre un secolo, fino all’842, quando l’imperatore Michele
zantino perse gran parte dei suoi territori, anche se nel III riconobbe definitivamente la legittimità del culto
complesso resistette, pur tra mille difficoltà. delle immagini.
Roma Costantinopoli
pio
Medina
Nilo
Iconoclastia
La Mecca Dal greco eikón, “immagine”, e klázein,
“spezzare”, letteralmente significa
O c e an o “distruzione delle immagini”. Gli
I n dian o iconoclasti distruggevano le immagini
sacre, considerando blasfemi coloro che
le adoravano, detti iconòduli.
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Il fuoco greco
Il misterioso “fuoco greco”, antenato del napalm, garantì per secoli la supremazia navale ai 223
Bizantini. E gli storici si interrogano ancora sul segreto della sua composizione.
Tavola che raffigura una catapulta per scagliare il fuoco greco, di Franz Kottenkamp, 1842, Londra, Namur Archive.
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metà strada tra un Oriente ormai in mano ai musulmani e un stette nella cristianizzazione dei popoli slavi, operata
Occidente che tentava di riorganizzarsi. Il rifiuto delle imma- nella seconda metà del ix secolo sotto la guida dei fratelli
gini, in nome di una spiritualità più astratta, più pura, meno missionari Cirillo e Metodio, sia in direzione dei Balcani e
legata ai sensi, era proprio delle tradizioni orientali, ebraica e dell’Europa centrale, sia in direzione della Russia. È a questi
islamica, che consideravano il culto delle immagini una forma santi che si deve il fatto che ancor oggi i popoli slavi sono
di idolatria. Vietando le immagini, Leone III conduceva quin- perlopiù di religione greco-ortodossa e utilizzano l’alfa-
di una battaglia culturale per rispondere alla sfida dell’islam, beto cirillico, modellato su quello greco.
contro cui lottava militarmente e con successo negli stessi anni. L’azione di Cirillo e Metodio si inseriva in un progetto po-
Tuttavia, proprio perché i musulmani rappresentavano litico più vasto. Fra l’viii e l’xi secolo, infatti, l’Impero bizan-
il “nemico”, tale battaglia era destinata a risolversi a favore tino riconquistò numerosi territori nella regione balcanica.
delle immagini, cioè di una religiosità più vicina alla tra-
dizione occidentale che a quella asiatica. La fine della lotta
iconoclasta sancì dunque la profonda differenza di men- MEMO DATE
talità tra mondo cristiano e mondo musulmano e garantì
all’Impero bizantino una propria identità forte e autonoma L’impero dal vii al ix secolo
610-641 Regno di Eraclio
rispetto ai minacciosi vicini orientali. vii secolo Invasioni degli Slavi, degli Àvari e dei Bulgari
Nel frattempo, la lotta iconoclasta aveva provocato un ina- 726 Leone III vieta il culto delle immagini sacre
726-842 Lotta iconoclasta
sprimento nei rapporti fra gli imperatori bizantini e i papi, ix secolo Conversione degli Slavi al cristianesimo
già tesi perché i primi tentavano di imporre il proprio controllo
◀ Cristo giudica i
santi Cirillo e
Metodio, affresco
della chiesa di
S. Clemente, Roma.
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L’arte e l’architettura religiosa bizan- ➁ Venezia, interno della Basilica di San Marco.
tina vennero assorbite insieme alla
fede cristiana. Gli artisti e gli archi-
tetti bizantini continuarono a lavo-
rare in diverse località della penisola
balcanica e della Russia fino al xiv
secolo, trasmettendo alle maestranze
locali le proprie conoscenze e il pro-
prio stile.
L’arte occidentale del xii secolo risen-
tì profondamente dei modelli dell’ar-
te bizantina. Maestranze greche la-
vorarono in diversi regni e furono
chiamate anche nella Spagna islami-
ca, per esempio a Cordova.
Prima dell’espansione islamica, l’arte
medio-orientale era di stile bizantino,
ma anche dopo il vii secolo, l’arte bi-
zantina influenzò a lungo quella araba.
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B In sintesi
➀ L’Impero romano d’Oriente dopo il 476 → In politica interna, Giustiniano si propose come difen-
→ Dopo la caduta nell’Impero romano d’Occidente, nel 476, sore dell’ortodossia per ottenere il sostegno della Chiesa.
l’Impero d’Oriente continuò a vivere per quasi mille anni, Approfittò della rivolta di Nika per eliminare gli oppositori.
fino al 1453. Esso infatti aveva una posizione geografica → In politica estera, si garantì la pace con i Persiani per
favorevole, una popolazione più numerosa e un eserci- aver mano libera in Occidente. Nel 534 conquistò il regno
to più forte. L’Impero d’Oriente approfittò del fatto che dei Vandali in Africa. Poi riconquistò l’Italia agli Ostrogoti
i Germani si dirigevano verso Occidente, versando loro con una lunga guerra.
tributi per non essere invaso. Gli imperatori orientali riu- → Gli ultimi anni di regno di Giustiniano furono segnati da
scirono inoltre a sottomettere la Chiesa al potere politico, gravi difficoltà: la frontiera persiana e quella danubiana tor-
secondo i princìpi del cesaropapismo. narono a essere minacciate. L’Africa si rivelò difficile da sot-
→ L’Impero d’Oriente si caratterizzava per la presenza d’i- tomettere. L’Italia era in pessime condizioni.
stituzioni romane, cultura greca e religione cristiana. Dal → L’eredità fondamentale di Giustiniano è il Codice civile,
punto di vista amministrativo, il territorio era suddiviso che è alla base della moderna giurisprudenza europea.
in province, riunite in diocesi, a loro volta raggruppate in
prefetture. L’imperatore aveva un potere assoluto. ➂ Il vi secolo in Italia
→ I principali problemi che affliggevano l’Impero d’Oriente → Al termine della guerra gotica, Giustiniano estese all’Ita-
erano: il conflitto con l’Impero persiano dei Sasanidi; la di- lia le leggi bizantine con la Prammatica sanzione del 554.
fesa delle frontiere danubiane da nuovi popoli (Slavi, Àvari, La popolazione però era stremata da guerre e pestilenze.
Bulgari); l’eccessiva pressione fiscale, che provocava pover- Nel 568, la penisola fu invasa dai Longobardi, e ai Bizantini
tà e malcontento; la diffusione di eresie, attraverso cui si rimasero solo le coste adriatiche fino alle Marche, la via
manifestava un’opposizione al centralismo imperiale. Flaminia e Roma, alcune zone del sud e le isole.
→ Negli stessi anni, Benedetto da Norcia pose le basi del
➁ Giustiniano e la restaurazione dell’Impero monachesimo occidentale, stabilendo nel 529 la sua Regola.
→ Nella prima metà del v secolo, domina la figura dell’impera- Il movimento benedettino ebbe una grande importanza
tore Giustiniano. Il suo progetto politico ambiva a restaurare economica e politica, colonizzando zone abbandonate e
l’impero universale, riconquistando i territori occidentali. convertendo popoli barbari. Ebbe una grande importanza
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Giustiniano I (527-565)
• difende l’ortodossia per avere l’appoggio della Chiesa
• la moglie Teodora fa da mediatrice con le eresie in Siria ed Egitto
• elimina avversari politici durante la rivolta di Nika
• affida al giurista Triboniano la redazione del Corpus iuris civilis (base del diritto moderno)
• stipula pace coi Persiani (532) per riconquistare i territori occidentali (Africa, Italia, Spagna)
• dopo pochi anni l’Impero perde i territori conquistati da Giustiniano
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D Conoscenze e abilità
1 spazio Traccia sulla carta muta i confini dell’Impero romano d’Oriente 2 tempo Inserisci simboli uguali
all’epoca di Giustiniano e indica dove erano stanziati allora i popoli elencati. per i personaggi che hanno vissuto
nello stesso periodo.
230 Persiani
Ostrogoti Frisi
Sassoni
☐ Giustiniano
Visigoti Oce ano
Atl anti co Treviri
Turingi ☐ Eraclio
sezione 3. L’Alto Medioevo
Unni
Parigi
Vandali Avari
Avari
☐ Leone III
☐ Benedetto da Norcia
Bordeaux
Slavi
Longobardi Alani
Milano Gepidi Bulgari
Lione
Da
lm
Narbona
Barcellona
Ravenna az
ia
Ma r Ne ro
Armenia
Lazica
☐ Teodora
Cordova
Roma
Napoli
Costantinopoli
Tessalonica Ankara
☐ Maometto
Cagliari
Tangeri Efeso
Numidia Palermo Atene
Cartagine Antiochia
Africa Siria
Mare Mediterraneo Damasco
Palestina
Leptis Magna Cirene
Alessandria
Libia Gerusalemme
① Cesaropapismo:
② Monofisita:
③ Prammatica sanzione:
④ Ortodossia:
⑤ Abate:
4 lessico Il potere degli imperatori bizantini è spesso definito “autocratico”. Spiega che cosa significa questo termine.
5 eventi Completa la tabella, sintetizzando gli elementi fondamentali dell’attività politica di Giustiniano.
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7 concetti e connessioni Spiega il rapporto che intercorre tra la posizione geografica dell’Impero romano d’Oriente
e la sua prosperità economica.
231
E Competenze
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1
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso. 2 La lode
[appartiene] ad Allah, Signore dei mondi, 3 il Compassionevole, il
Misericordioso, 4 Re del Giorno del Giudizio. 5 Te noi adoriamo e a
Te chiediamo aiuto. 6 Guidaci sulla retta via, 7 la via di coloro che
hai colmato di grazia, non di coloro che [sono incorsi] nella [Tua]
ira, né degli sviati.
— da Il Corano; trad. H.R. Piccardo
Chiave di lettura
il profeta dell’islam
Maometto, con il volto velato, riceve dall’arcangelo Gabriele la
rivelazione di Dio, miniatura, xvi secolo, Istanbul, Museo Topkapi.
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I M PE RO PE R S IA NO
Gerusalemme Hira
Bassora
Elat
Eliopoli
al-Ula
Ni
Darin
lo
Khaybar Golfo
Berenice
Persico Dubai
Medina
Yabrin Mascate
M
La Mecca
ar
Ro
Tamra
ss
o
Najran Salalah
Sana al-Makulla
Moca
Aden Oceano
Indiano
l’Islam alla morte di Maometto
principali piste carovaniere
principali rotte commerciali marine
▲ Viaggiatori arabi su cammelli da un
manoscritto arabo del xiii secolo.
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MEMO LESSICO
Zoroastrismo
È una religione monoteista che si fonda sugli insegnamenti del
profeta Zoroastro (o Zarathustra), vissuto in Persia nel vi secolo
a.C. È basata sul culto del dio Ahura Mazda.
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Profeta
tweet Maometto analfabeta Il termine deriva dal greco prophétes, “colui che parla al posto
Maometto non sapeva leggere e scrivere: la sua conoscenza della di” o “colui che parla prima”, e indica colui che, per ispirazione
Bibbia derivava da racconti uditi durante i suoi viaggi. Il Corano fu di una divinità, parla in suo nome manifestandone la volontà o
da lui dettato, non scritto materialmente. predicendo avvenimenti futuri.
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MEMO DATE
La vita di Maometto
570 Presunta data di nascita di Maometto
610 Inizio della predicazione
619 Morte della prima moglie Khadija
622 Ègira (fuga a Medina)
630 Ritorno a La Mecca
632 Morte di Maometto
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Roma Costantinopoli
pio
Medina
Nilo
La Mecca
Oceano
prima espansione con Maometto Indiano
espansione con i quattro califfi
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• Ali (656-661): cugino e genero di Maometto (ne aveva maggioranza dei musulmani (i sunniti, da sunna, “tradi-
sposato la figlia Fatima), di carattere impulsivo e arro- zione”, termine che indica l’insieme delle regole ricava-
gante, si scontrò con la vedova Aisha (che costrinse a bili dagli atti e dai detti di Maometto) accettò il califfato
ritirarsi a vita privata) e mal sopportò il potere degli omayyade, mentre una cospicua minoranza (gli sciiti, da
altri califfi elettivi. shia, “fazione”, “partito”) rimase fedele ad Ali e a Hussein.
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▲ Sito archeologico di Madīnat al-Zahrā (o Madinat Azahara), nelle vicinanze di Cordoba. È stata una residenza dei califfi Omayyadi tra il x e l’xi secolo.
quella degli Omayyadi. Con lui la struttura statale divenne una storica sconfitta militare ad opera dei Franchi, gui-
fortemente centralizzata e il califfo governava praticamente dati da Carlo Martello. Nel 751, infine, l’avanzata verso oriente
come un sovrano assoluto; il califfato diventò ereditario e fu arrestata dai cinesi nei pressi del fiume Talas, nell’odierno
la capitale politica dell’Impero, che Ali aveva già spostato da Kazakistan: i cinesi furono sconfitti, ma l’impeto musulma-
Medina a Kufa, in Iraq, venne trasferita a Damasco, in Siria. no risultò indebolito e le conquiste non procedettero oltre.
La dinastia omayyade guidò l’Impero arabo per quasi
un secolo, fino al 750, continuando l’espansione territo-
riale dei primi decenni: a est gli Arabi giunsero ai confini
MEMO DATE
dell’India e della Cina, assumendo il controllo delle vie di
comunicazione tra l’Europa e l’Estremo Oriente, in partico- L’espansione islamica (vii-viii secolo)
lare dell’importantissima via della seta; a ovest completa- 636 Battaglia del fiume Yarmùk: conquista della Siria
rono la conquista del Nord Africa, sottomettendo e conver- 637-650 Conquista dell’impero sasanide (Persia)
641 Conquista dell’Egitto
tendo i Berberi, che in seguito attraverseranno lo stretto di 673-678 Primo assedio di Costantinopoli
Gibilterra e sottrarranno la Spagna ai Visigoti (711). 680 Battaglia di Kerbala, divisione fra sunniti e sciiti
711 Invasione della Spagna
Lo slancio espansionistico volgeva però al termine: nel 717-718 Secondo assedio di Costantinopoli
678 i Bizantini erano già riusciti a respingere l’attacco a 732 Battaglia di Poitiers
Costantinopoli e a distruggere la flotta araba che assediava 751 Battaglia del fiume Talas
la città, e un nuovo tentativo di conquista fu respinto qua-
rant’anni dopo, nel 718. Nel 732, a Poitiers, gli Arabi subirono
LE DOMANDE DELLA STORIA
E se gli Arabi avessero vinto a Poitiers?
MEMO LESSICO Nel Settecento lo storico inglese Edward Gibbon scriveva che, se
gli Arabi avessero vinto a Poitiers, «oggi a Oxford si studierebbe il
Berberi Corano». La frase appare storicamente poco fondata: la spedizione
Dall’arabo barbar, forse a sua volta legato al greco “barbaro”, erano dell’emiro al-Rahman aveva solo scopi di rapina e saccheggio. Dal
gli abitanti autoctoni del Nord Africa. Oggi il termine è usato per punto di vista puramente militare, la sconfitta degli Arabi ebbe scarso
indicare la popolazione nordafricana che usa la lingua berbera o rilievo rispetto ad altri episodi. La vera importanza di Poitiers è legata
tamazight. al destino di Carlo Martello e dei suoi successori (vedi p. 285).
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MEMO LESSICO
Al-Andalus
È l’espressione araba con cui veniva indicata la penisola iberica;
deriva da Vandalusìa, cioè “terra dei Vandali”, il popolo che tweet Mercanti e pirati
penetrando nell’Impero romano la scelse come propria sede, prima Per noi il mercante si muove all’interno di regole prestabilite, il
di trasferirsi in Africa settentrionale. L’Andalusia oggi è una regione pirata è un fuorilegge. Nel mondo antico e nel Medioevo, invece,
della Spagna meridionale. le due “professioni” potevano facilmente sovrapporsi.
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◀ Miniatura raffigurante
due arabi che giocano a
scacchi sotto una tenda,
seconda metà del xiii
secolo, Madrid, Escorial.
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MEMO LESSICO
Zero
Il termine deriva dall’arabo sifr, “vuoto”. Il concetto di zero era
sconosciuto alla civiltà greco-romana. La filosofia antica infatti non
era mai riuscita a rappresentare i due concetti estremi di “nulla” e
“infinito” con simboli matematici.
Sfera armillare
Chiamata anche “astrolabio sferico”, fu inventata dai Cinesi
nel i secolo a.C. e adottata dagli Arabi nell’viii secolo. Al centro ◀ Una donna in
della sfera si trovava la Terra, intorno dei cerchi graduati che ginocchio conta
rappresentavano l’equatore, l’eclittica, i meridiani e i paralleli della usando le dita,
volta celeste. xi secolo, Londra,
British Museum.
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Leggere le fonti
La condizione 7. Agli uomini spetta una parte di quello che hanno lasciato genitori e parenti; anche alle
donne spetta una parte di quello che hanno lasciato genitori e parenti stretti: piccola o grande
delle donne che sia, una parte determinata.
11. Ecco quello che Allah vi ordina a proposito dei vostri figli: al maschio la parte di due
nel Corano femmine. Se ci sono solo femmine e sono più di due, a loro [spettano] i due terzi dell’eredità, e
se è una figlia sola, [ha diritto al] la metà. [...]
DATA: 610-632 23. Vi sono vietate le vostre madri, figlie, zie paterne e zie materne, le figlie di vostro fratello e
AUTORE: Maometto le figlie di vostra sorella, le balie che vi hanno allattato, le sorelle di latte, le madri delle vostre
TIPO DI FONTE: Scritta spose, le figliastre che sono sotto la vostra tutela [...].
24. [...] vi è permesso cercare [mogli] utilizzando i vostri beni in modo onesto e senza
Tra le fonti riguardanti la civiltà araba abbandonarvi al libertinaggio. Così come godrete di esse, verserete loro la dote che è dovuta.
dell’Alto Medioevo, il Corano resta la più [...]
importante; da esso è infatti possibile 34. Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni
ricavare una serie di informazioni sulla rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. [...] Ammonite quelle di cui temete
società e sui costumi del tempo. l’insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più
I versetti che ti proponiamo sono tratti nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande.
dalla sura IV e riguardano la condizione (Il Corano, sura IV, trad. H.R. Piccardo, Roma, Newton & Compton, 1996)
delle donne. Maometto sancisce la loro
inferiorità rispetto agli uomini, ma le sue
parole costituiscono un passo avanti, in
termini di diritti, rispetto alle tradizioni Guida alla lettura
della società araba preislamica. Le donne,
secondo il Corano, non sono infatti prive di
diritti, per quanto tali diritti siano minori di ➀ Quali regole vengono stabilite nel Corano riguardo all’eredità?
quelli degli uomini; e Maometto sottolinea ➁ Quali regole vengono stabilite riguardo al matrimonio?
continuamente come gli uomini abbiano
molti doveri nei confronti delle donne, ➂ Da quali affermazioni si comprende la condizione di inferiorità riservata
insistendo in particolare su quelli economici. alle donne nel Corano?
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❷ Non
solo Arabi
autoctona di musulmani
superiore al 2%
40-50%
30-40%
20-30%
L’islam ha nel mondo circa un miliardo e 600 10-20%
milioni di fedeli. La loro distribuzione è molto
irregolare: si va da Paesi con più del 99% di 2-10%
cittadini musulmani (ad esempio l’Afghanistan o lo
Yemen) a Paesi in cui la percentuale è inferiore al Paesi con una minoranza
2% (ad esempio la Polonia o il Portogallo). di musulmani superiore al 2%
in seguito a fenomeni migratori
L’identificazione tra islam e Arabi, per quanto
40-50%
molto comune e storicamente giustificata
(Maometto era arabo e la sua religione si 30-40%
diffuse innanzitutto fra gli Arabi), oggi è priva di 20-30%
fondamento. Anche nei Paesi del Medio Oriente, 10-20%
la composizione etnica è tutt’altro che uniforme e 2-10%
comprende, accanto agli Arabi, elementi Persiani,
Turchi, Curdi ed Europei.
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le divisioni dell’islam
UZBEKISTAN
SIRIA
LIBANO
IRAQ AFGHANISTAN
IRAN
ISRAELE
Paesi a maggioranza sunnita
GIORDANIA
Con leadership politica sunnita
KUWAIT PAKISTAN Con leadership politica sciita
EGITTO BAHREIN Con leadership politica contesa
ARABIA QATAR
SAUDITA E.A.U. Paesi a maggioranza sciita
OMAN Con leadership politica sciita
Con leadership politica sunnita
SUDAN Con leadership politica condivisa
YEMEN
All’interno del mondo islamico esistono poi altre correnti minoritarie. Ricordiamo le più
importanti:
i wahabiti (dominanti nell’attuale Arabia Saudita)
i settimani o ismailiti e i duodecimani (sette che si collocano all’interno della corrente
sciita; gli ismailiti sono presenti soprattutto in Libano)
gli ibaditi (discendenti degli antichi khagiriti sterminati da Ali, sono molto presenti in
Oman e costituiscono la “terza via” tra sunnismo e sciismo)
i sufi (una corrente ascetica e mistica che si richiama a elementi della cultura preislamica e
agli insegnamenti del quarto califfo Ali; è diffusa soprattutto fra i sunniti, ma anche fra gli
sciiti)
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252
sezione 3. L’Alto Medioevo
La crisi che colpì il mondo musulmano a partire dal x Infine, per comprendere la crisi del mondo arabo, non
secolo ebbe anche aspetti più propriamente politici e bisogna trascurare l’importanza dei fattori legati alla
istituzionali. mentalità.
• Il califfato abbaside durò ufficialmente fino al 1258; in • L’irrigidimento ideologico e la conseguente cen-
realtà, però, già dal 945 il potere politico reale venne sura nei confronti degli artisti, degli scienziati e
sottratto al califfo di Baghdad e passò sotto la tute- dei filosofi si fece sentire e portò a un progressivo
la dei militari iranici prima (x e xi secolo) e turchi esaurimento delle energie creative del mondo
selgiuchidi poi (xii e xiii secolo). musulmano.
• Nello stesso periodo, inoltre, l’Impero bizantino lanciò In campo artistico, per esempio, prevalsero a poco
una serie di controffensive militari che gli permisero a poco le tendenze iconoclaste, cioè la proibizio-
di riconquistare alcuni territori (per esempio in Asia ne a rappresentare esseri viventi (non solo persone,
Minore) perduti nei secoli precedenti. Per gli Abbasidi ma anche animali e piante). Questo fattore portò allo
fu un grave colpo, soprattutto in termini di credibilità, e sviluppo di espressioni artistiche legate al disegno
il califfo di Baghdad si trovò a dover contrastare due al- geometrico astratto, ma impedì l’evoluzione dell’arte
tri califfi concorrenti: quello di Cordova (dal 929) e quel- musulmana in senso realistico, come invece accade-
lo del Cairo (dal 969, data in cui venne fondata la città). va in Europa.
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L’espansione islamica
La storia dell’espansione islamica del vii-viii secolo è segnata da alcune battaglie che
hanno assunto un valore emblematico, talora al di là della loro effettiva importanza 253
militare. Ecco quelle più memorabili.
Ma
Mar Nero
2
rC
Costantinopoli
as
Roma
pio
Samarcanda
Córdova I M P E RO B IZ A NT I NO
Granada Sicilia Antiochia
Tunisi Creta
Samara
Mare Mediterraneo Kabul
Damasco Isfahan
Bagdad
Alessandria 1
Il Cairo Gerusalemme Bassora
Persepoli
I M P E RO ISL A M ICO
do
In
Nilo
Medina
La Mecca
Oceano
Indiano
1 La battaglia del fiume Yarmùk (636) che consentiva loro di incendiare senza scampo le navi
Quella dello Yarmùk fu la prima battaglia fondamentale di nemiche.
uno scontro che per secoli opporrà Arabi e Bizantini: gli
Arabi, pur essendo numericamente inferiori e divisi da 3 La battaglia di Poitiers (732)
conflitti etnici al loro interno, sconfissero i Bizantini in I Franchi al comando di Carlo Martello sconfissero i mu-
occasione del confronto decisivo, che avvenne ad agosto, sulmani che, dopo aver saccheggiato Poitiers, si dirigevano
in un clima favorevole alle leggere armature musulmane verso Tours, stanchi e appesantiti dal bottino; la battaglia
più che a quelle pesanti dei Bizantini; ma la vittoria fu do- segnò l’inizio della fortuna politica di Carlo Martello.
vuta soprattutto allo slancio entusiastico degli Arabi e alla
stanchezza dei loro avversari, già provati dalla lunga guer- 4 La battaglia del fiume Talas (751)
ra contro i Persiani. La battaglia, vinta dai musulmani, stabilì il limite dell’e-
spansione araba verso oriente e di quella cinese verso oc-
2 Gli assedi di Costantinopoli (673-678 e 717-718) cidente; ebbe conseguenze importanti anche sul piano
In entrambe le occasioni, gli Arabi vennero respinti sia economico, perché fra i prigionieri cinesi c’erano alcuni
per la strenua resistenza della popolazione, sia per la po- esperti nella produzione della seta e della carta, che tra-
sizione geografica favorevolissima della città, sia infine smisero agli Arabi le loro conoscenze, destinate a raggiun-
perché i Bizantini possedevano il micidiale “fuoco greco”, gere in seguito l’Europa.
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L’arte omayyade
Il secolo degli Omayyadi vide la prima straordinaria fioritura dell’arte islamica. Lo
254 testimoniano soprattutto i meravigliosi edifici che i califfi edificarono in Siria, ma anche a
Gerusalemme e in Spagna.
sezione 3. L’Alto Medioevo
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B In sintesi
➀ Gli Arabi prima di Maometto professione di fede, la preghiera quotidiana, l’elemosina, il
→ All’inizio del vii secolo gli Arabi erano un insieme di tribù digiuno, il pellegrinaggio alla Mecca. Il libro in cui sono rac-
isolate in conflitto fra loro. Erano allevatori seminomadi (be- colte le rivelazioni fatte da Dio a Maometto è il Corano.
duini) nelle zone desertiche della penisola arabica (al centro),
agricoltori sedentari nelle zone più fertili (a sud). Dal punto di ➂ L’espansione dell’islam
vista religioso, erano politeisti. → La leadership di Maometto fu raccolta dai suoi più stretti
collaboratori, i quattro califfi: Abu Bakr, Omar, Othman e Ali.
➁ Maometto, il Profeta dell’islam Quest’ultimo dovette affrontare il conflitto prima con la ve-
→ Nato nel 570 circa, Maometto apparteneva a un’impor- dova di Maometto, poi con il governatore siriano Mu’awiya,
tante famiglia della Mecca, i Coreisciti. In gioventù eserci- che uscì vittorioso dallo scontro e diede inizio alla dinastia
tò i mestieri di pastore e cammelliere, poi divenne un ricco degli Omayyadi. Il conflitto tra Ali e Mu’awiya continuò fino
mercante; si sposò a venticinque anni con la ricca vedova alla battaglia di Kerbala, in cui il secondo figlio di Ali, Hussein,
Khadija. Nel 610, a 40 anni, iniziò a predicare a La Mecca, fu massacrato con tutti i suoi seguaci. Ebbe inizio così la divi-
criticando la corruzione morale e le disuguaglianze sociali. sione fra sunniti e sciiti, che continua ancor oggi.
L’élite mercantile riuscì però a cacciarlo. Maometto si rifu- → Durante il califfato elettivo gli Arabi conquistaro-
giò a Medina nel 622 (ègira), anno da cui inizia il calendario no vasti territori sconfiggendo Persiani e Bizantini.
musulmano. Qui Maometto organizzò i suoi seguaci, diven- L’espansionismo degli Arabi si spiega in vari modi: la
tando un capo non solo religioso, ma anche politico e mili- “guerra santa” ben rispondeva alla mentalità bellicosa del-
tare. Intraprese una serie di azioni contro la sua città natale le tribù arabe; gli Arabi incontrarono avversari (Persiani
che si concluse con la conquista della città nel 630. e Bizantini) indeboliti da lunghi conflitti; la fede religio-
→ La caratteristica fondamentale dell’islam è il monoteismo. sa era un forte elemento di coesione; gli Arabi adottava-
Maometto s’ispirò infatti all’ebraismo e al cristianesimo, di- no tecniche di combattimento a cui i loro avversari erano
chiarando di essere l’ultimo profeta di una serie che andava impreparati.
da Adamo a Gesù. L’islam si fonda su cinque “pilastri”: la → Durante il califfato omayyade (661-750) l’espansione
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prima di Maometto
politeismo; divinazione pietra nera; pellegrinaggio alla Mecca
Maometto
• fonda monoteismo (Dio unico → Allah)
• prima fase predicazione: contro sperequazioni sociali → élite ricca lo contrasta → ègira = inizio era islamica
• seconda fase: capo religioso, militare e politico → assalta i mercanti della Mecca; torna in città da
trionfatore
successori di maometto
califfato elettivo → 632-661 → Abu Bakr; Omar; Othman; Ali
- espansione territoriale → territori bizantini jihad (guerra santa)
→ Impero persiano favorita da debolezza avversari
→ parte Nord Africa progresso tecnico-scientifico
- diffusione della religione islamica → tolleranza favorì conversioni spontanee
dinastia omayyade → 661-750
- espansione territoriale → confini India e Cina
ma → Nord Africa → Berberi spinti in Spagna
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D Conoscenze e abilità
1 spazio Indica sulla carta muta la posizione delle città elencate. 2 tempo Indica con un numero
progressivo la corretta successione
① La Mecca cronologica degli eventi elencati.
258 ② Medina
③ Costantinopoli REGNO DEI FRANCHI
☐ Conquista della Sicilia da parte
④ Damasco degli Arabi
Ma
LONGOBARDI Mar Nero
rC
as
sezione 3. L’Alto Medioevo
Roma
pio
REGNO DEI VISIGOTI I M PE RO B IZ A N T I NO
⑥ Cordova Cartagine
Mar e Medi t er r an eo
Antiochia
SIRIA Samara
PERSIA ☐ Ègira
⑦ Poitiers Alessandria
Il Cairo
Gerusalemme
Isfahan
☐ Morte di Ali
☐ Fine del califfato omayyade
EGITTO
do
In
Nilo ☐ Fondazione di Baghdad
Oceano
☐ Battaglia di Poitiers
Indiano
☐ Battaglia di Kerbala e morte di
Hussein
① Umma:
② Sunnita:
③ Imam:
④ Moschea:
⑤ Sufismo:
4 lessico Spiega che cosa significa l’espressione Arabia felix e perché essa è importante per capire alcuni aspetti
dell’Arabia prima dell’islamizzazione.
5 eventi Quali avvenimenti segnano l’esperienza del 6 eventi Quali battaglie segnarono la fine della rapida
quarto califfo Ali e quali sono le loro conseguenze? espansione dell’islam e l’inizio di una fase storica nuova?
Quale fu questa nuova fase storica?
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E Competenze
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le avanguardie dilagava in tutta la Toscana. Né i Romani avevano forze da poterglisi opporre, perché la pestilenza, scoppiata sotto
Narsete, aveva fatto moltissime vittime, e a quell’anno di grande abbondanza di cui abbiamo parlato teneva dietro una terribile carestia.
— da Paolo Diacono, Storia dei Longobardi; a cura di E. Bartolini
Chiave di lettura
L’Italia divisa
Il tempietto di Cividale
Cividale del Friuli (oggi in provincia di Udine) fu uno dei centri più
importanti dell’organizzazione politica e militare dei Longobardi. Gli
stucchi della controfacciata dell’Oratorio di Santa Maria in Valle (il
cosiddetto “tempietto longobardo”) risalgono alla metà dell’viii secolo e
rappresentano sei sante con attributi regali.
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■ Le origini dei Longobardi con altri popoli germanici. Nel i secolo d.C. entrarono an-
che in contatto con i Romani, che rimasero colpiti dalla
I Longobardi (o Langobardi) furono l’ultimo popolo di loro rozzezza e ferocia, superiore a quella di tutti gli altri 261
stirpe germanica a invadere l’Italia nell’epoca del- Germani. Tuttavia, durante i primi secoli dell’era cristiana,
le grandi migrazioni che chiude l’età antica e inaugura il il popolo modificò profondamente i propri costumi, la pro-
I secolo a.C.
IV secolo d.C.
Ren
El
ba
o
V secolo
Da
nu
bio
568
V-VI secolo
Po
Mar Nero
ITA L I A
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Alboino e Rosmunda
tweet Nascita di Venezia
Prima di migrare in Italia, i
Le ripetute invasioni spinsero i Veneti a cercare rifugio lungo le
Longobardi avevano aiutato i
lagune costiere: l’arrivo dei Longobardi diede ulteriore impulso
Bizantini ad annientare il po-
alla crescita di Venezia, che nel vii-viii secolo incominciò la sua
polo dei Gepidi. Alboino aveva
gloriosa storia.
fatto decapitare il re nemico
e in seguito ne aveva sposato
la figlia Rosmunda. Nel 572,
Rosmunda organizzò una con-
giura contro il marito: si accor- LE DOMANDE DELLA STORIA
dò con Elmichi, scudiero del
re. Il colpo di stato portò alla Chi erano gli àvari?
morte di Alboino, tuttavia la Gli àvari erano un popolo di origine asiatica, strettamente impa-
reazione popolare costrinse gli rentato con gli Unni e i Bulgari. Provenienti dalla regione del Volga,
assassini a fuggire a Ravenna. essi presero il posto dei Longobardi in Pannonia nel vi secolo e per
Rosmunda ed Elmichi si sposa- circa duecento anni il loro regno fu una potenza regionale significa-
rono, ma morirono poco tempo tiva. Alla fine dell’viii secolo furono completamente sterminati dai
dopo, avvelenandosi a vicenda. Franchi di Carlo Magno (vedi p. 290).
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soldati). Per amministrare questi territori (ma più in gene- Langobardia minor, in cui i due grandi ducati di Spoleto e di
rale per controllare i duchi e limitarne il potere) il re istituì i Benevento restavano sostanzialmente autonomi.
gastaldi, che costituivano un primo accenno di burocrazia La spartizione del territorio italiano fu sancita nel 595,
statale. Il risultato di questa politica fu un sostanziale riordi- con un accordo diplomatico, durante il regno di Agilulfo e
namento dello Stato e la fine dei disordini che avevano carat- della moglie Teodolinda. I Bizantini avevano perso di fatto
terizzato il periodo della conquista. Come racconta lo storico
longobardo Paolo Diacono (viii secolo), sotto il regno di Autari
«non si avevano violenze, non si tendevano agguati, nessuno MEMO LESSICO
angariava o spogliava a proprio arbitrio, non c’erano né fur-
ti né rapine, ciascuno poteva andarsene dove voleva senza Pentapoli
Dal greco pénte, “cinque” e pólis, “città”, indicava uno dei distretti
preoccupazioni di sorta». Certo Paolo Diacono, che sostiene militari in cui era diviso l’esarcato d’Italia, coincidente con le
il punto di vista regio, idealizza molto la realtà delle cose, ma attuali Marche. Il nome è dovuto alle cinque città sedi episcopali di
una svolta dovette effettivamente verificarsi. Rimini, Pesaro, Senigallia, Fano e Ancona.
minati dal re, in altri, invece, dai duchi più importanti. I gastaldi di Cividale territori bizantini
FRIULI
nomina regia, inoltre, a volte erano funzionari usati dal sovrano per Monza Aquileia
limitare il potere dei duchi, a volte invece coincidevano con i duchi Susa Milano Verona VENETO
stessi, che ricevevano anche il titolo e le funzioni di gastaldo. Pavia Cremona Mantova
Torino Piacenza Modena
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matica. La sua importanza storica è dovuta al fatto che fu il ticcio, papa Gregorio I è nondi-
primo a considerare la Chiesa, che ancora non possedeva un meno una delle figure fondamen-
tali del suo tempo. Nato intorno
suo territorio, un’istituzione non solo religiosa, ma anche e al 540 in una famiglia abbiente,
si fece monaco benedettino, ma
il papa Pelagio II lo inviò presso la
corte di Costantinopoli per chie-
MEMO DATE dere aiuto contro i Longobardi.
Dopo sei anni, accusato di aver
fallito, fu richiamato a Roma,
La prima fase della dominazione tornò in convento, ma alla mor-
longobarda in Italia te del pontefice fu acclamato
560-572 Regno di Alboino papa e costretto ad accettare
568 Arrivo dei Longobardi in Italia l’incarico suo malgrado. Gregorio
572-574 Regno di Clefi intraprese allora un’azione ispi-
574-584 Periodo di anarchia o dei duchi rata alla ricerca della pace con i
584-590 Regno di Autari Longobardi e alla diffusione del
589-626 Teodolinda regina d’Italia cristianesimo presso i pagani.
590-604 Pontificato di Gregorio Magno Al suo nome è legato il canto li-
591-616 Regno di Agilulfo turgico della tradizione cattolica,
595 Spartizione del territorio italiano tra Longobardi e Bizantini detto appunto canto gregoriano.
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Colombano grazie all’appoggio della regina Teodolinda. Genova
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San Colombano fu un monaco irlan- particolarmente favorevole: la val- | → ② | Del monastero fondato da
dese, celebre per aver dato vita a un le del fiume Trebbia, infatti, collegava Colombano oggi restano pochissime
proprio ordine monastico (in segui- fin dai tempi dei Romani la pianura tracce, ma la sua importanza è stata
to assimilato a quello benedettino) e Padana alla Liguria, consentendo un enorme per secoli.
per aver fondato numerosi conventi agile attraversamento dell’Appenni- Secondo alcuni studiosi, tra l’viii
allo scopo di diffondere il cristianesi- no; e in quel punto si allarga, offrendo e l’xi secolo Bobbio era uno dei tre
mo in tutta Europa. terreni relativamente pianeggianti scriptoria (cioè dei luoghi dove si
alla coltivazione. Nello stesso tempo, trascrivevano i testi antichi) più
| → ① | Il monastero di Bobbio (oggi Bobbio era difesa dai monti e lonta- importanti d’Europa, insieme a
in provincia di Piacenza) venne na dalle grandi vie di comunicazione quelli di San Gallo in Svizzera e di
fondato nel 614 in una posizione percorse dagli eserciti invasori. Verona.
① ②
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Teodolinda a Monza
Durante il regno di Teodolinda e Agilulfo, la capitale dei Longobardi si spostò da Pavia a
268 Milano. Monza fu scelta dai sovrani come residenza estiva e Teodolinda vi fece costruire il
duomo, dotandolo di un ricco tesoro.
sezione 3. L’Alto Medioevo
◀ Il Duomo di Monza.
La chiesa fu fondata nel 595 come cappella palatina (del palazzo,
cioè riservata all’uso del sovrano e della corte). In essa venne fatto
battezzare secondo il rito cattolico il figlio di Teodolinda e Agilulfo,
Adoaldo: la cerimonia costituiva un impegno nei confronti del
papa, una simbolica promessa della futura conversione di tutto il
popolo longobardo.
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269
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rieri e quella dei Latini impoveriti e ridotti in condi- testimonia i fenomeni sociali di cui abbiamo parlato.
zione di semischiavitù. Questa contrapposizione andò L’Editto di Rotari, infatti, è scritto in latino, la lingua
attenuandosi man mano che i Longobardi, da invasori, dei dominati, ma si rivolgeva esclusivamente ai domina-
si trasformavano in gover- tori, cioè stabiliva leggi valide solo per i Longobardi
tweet
La redazione nanti e si dedicavano ad (i Latini continuavano a essere sottoposti al diritto ro-
dell’Editto attività agricole, artigia- mano, cioè al Codice di Giustiniano). Nel suo insieme,
È probabile che l’Editto
di Rotari sia stato nali, mercantili – insom- esso sanciva dunque una profonda frattura rispetto al
materialmente scritto ma, pacifiche. La società principio romano della legge uguale per tutti i cittadi-
dai monaci di Bobbio,
stando alla data della riacquistò con il tempo ni, e vi sostituiva il principio della “personalità della
promulgazione, 23 novembre una maggiore complessità legge”: a persone diverse si applicavano leggi diverse.
643, esattamente un anno e la classe dirigente lati-
dopo la canonizzazione di
san Colombano. na riuscì a collaborare in
qualche modo con i nuovi ■ Faida, guidrigildo, ordàlia
▼ Re Rotari emana il suo editto, miniatura su pergamena, xi secolo, Tra le leggi più importanti contenute nell’Editto di Rotari
Cava dei Tirreni (Campania), Abbazia della SS. Trinità. ci sono quelle che riguardano la faida (faihida) e il guidrigil-
do (widregeld).
La faida (vendetta familiare) era tipica del diritto
germanico e stabiliva che l’intero clan era impegnato a
vendicare un’offesa subita da parte del membro di un al-
tro clan (essa si contrapponeva quindi all’idea di fondo
MEMO DATE
I nuovi legislatori
Tra l’inizio del vi secolo e la metà del vii si moltiplicano le figure di
legislatori. Le nuove realtà nate dalla dissoluzione dell’Impero ro-
mano si organizzano al loro interno, ora riallacciandosi alla tradizio-
ne precedente (Giustiniano), ora mediando fra tradizione romana e
barbarica (Alarico, Clodoveo, Rotari), ora “inventandone” una nuova
(Maometto).
506 Alarico, re dei Visigoti, emana il Breviarium Alarici (o Lex
romana visigothorum)
510 Clodoveo, re dei Franchi, promulga la Legge Salica (Pactus
legis salicae)
528-565 Giustiniano, imperatore bizantino, riorganizza il diritto
romano nel Corpus iuris civilis
610-632 Maometto, fondatore dell’islam, nel Corano getta le basi
della legge musulmana
643 Rotari, re dei Longobardi, mette per iscritto le leggi del
suo popolo.
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Leggere le fonti
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per schematizzare
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Leggere le fonti
20. Il duca Rotharit, tornato a Bergamo, che era la sua città, si proclamò re. Il re Ariperto
UNA SANGUINOSA mosse contro di lui con un grande esercito e, assaltata prima e conquistata Lodi, assediò
SUCCESSIONE Bergamo e la prese subito, espugnandola senza difficoltà con arieti e diverse macchine da
guerra e, catturato lo pseudo-re Rotharit, gli fece rasare la testa e la barba e lo mandò in esilio
a Torino, dove qualche giorno dopo fu ucciso. [...]
DATA: viii secolo 21. Mandò poi un esercito contro Ansprando nell’Isola Comacina, ma quello, saputolo, fuggì a
AUTORE: Paolo Diacono Chiavenna e di lì [...] arrivò dal duca dei Bavari Teutperto, presso cui restò per nove anni. [...]
TIPO DI FONTE: Scritta 22. Confermato nel regno, il re Ariperto fece cavare gli occhi al figlio di Ansprando Sigiprando e
infierì in diversi modi su tutti coloro che gli erano uniti da parentela.
(Storia dei Longobardi, VI, 20-22, a cura di L. Capo, Mondadori, Milano 2000)
Nel seguente passo, Paolo Diacono narra
gli avvenimenti seguiti nell’anno 700 alla Guida alla lettura
morte del re Cuniberto, che lasciava un
figlio ancora bambino sotto la tutela del
duca di Asti Ansprando. Il brano ci fa ➀ Quali elementi del racconto lasciano emergere gli elementi di
toccare con mano la ferocia delle lotte
che si scatenavano all’interno della classe debolezza del regno longobardo?
dirigente longobarda a ogni successione. ➁ Quali dettagli sembrano richiamare l’antica pratica barbarica della faida?
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Forte di questa alleanza, Liutprando attaccò nuovamente dunque, alla richiesta del papa, Carlo Martello non si mosse,
i Bizantini e conquistò Ravenna, poi approfittò dei proble- ma Liutprando non approfittò del vantaggio, rispettò l’indi-
mi di successione dei ducati di Spoleto e di Benevento per pendenza del papa e si limitò a controllare alcuni castelli nei
dintorni di Roma, senza conquistare la città.
Alla sua morte, nel 744, il re longobardo aveva dunque
MEMO DATE realizzato solo in piccola parte il suo progetto di riunifica-
zione dell’Italia.
Da Teodolinda a Liutprando
626 Morte di Teodolinda
636-652 Regno di Rotari
643 Editto di Rotari tweet Sutri
652-712 Ben 15 sovrani, tutti deboli, si succedono sul trono Sutri è un castello del Lazio, poco a nord del lago di Bracciano.
712-744 Regno di Liutprando Esso apparteneva ai Bizantini, era stato conquistato dai
727 Donazione di Sutri Longobardi e fu donato da Liutprando al papa Gregorio II.
Cividale
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conquiste iniziali (568-590)
Palermo
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conquiste nel VII sec. (590-671)
conquiste nell'VIII sec. SICILIA Catania
di Liutprando (712-744) Agrigento
Siracusa
territori bizantini
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conservati dell’Alto Medioevo, esempio dell’arte longobarda del ix tirare l’interesse dei Bizantini (che la riconquistarono
secolo. sotto Giustiniano) e dei Longobardi stessi (che la occupa-
rono sotto Alboino). Durante la dominazione longobarda
essa subì un ulteriore processo di impoverimento e, con
Mar Nero
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Costantinopoli
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Roma
Samarcanda
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Medina
La Mecca Oceano
Indiano
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B In sintesi
➀ L’ultima invasione germanica fra Longobardi e Bizantini erano tesi, perché i Bizantini
→ Probabilmente i Longobardi erano originari della speravano di riconquistare l’Italia. Anche i rapporti con i
Scandinavia, scesi in Germania in epoca romana poi si stabili- Franchi erano problematici, perché questi ultimi volevano
rono in Pannonia, l’odierna Ungheria. Nel 568 il re Alboino de- espandersi in Italia settentrionale. Infine, il papa era ten-
cise di invadere l’Italia per sottrarsi alla pressione degli Àvari. denzialmente ostile ai Longobardi, che aderivano in mag-
gioranza all’eresia ariana.
➁ L’Italia longobarda → Tra il vi e il vii secolo, la storia d’Italia è dominata dalle
→ I Longobardi penetrarono in Italia dal Friuli e conqui- due grandi figure di Teodolinda e di Gregorio Magno. La
starono facilmente le campagne, con più difficoltà le città. regina longobarda, di religione cattolica, si alleò al papato.
Erano un popolo numericamente esiguo e molto arretrato. Gregorio ottenne in cambio privilegi per la Chiesa.
La loro organizzazione sociale si basava sulle “fare”, clan
familiari. In Italia, i Longobardi suddivisero il territorio in ➂ Da Rotari a Liutprando
ducati e stabilirono la capitale a Pavia. Dopo la morte di → Il re Rotari (636-652) è famoso per il suo Editto (643),
Alboino, il nuovo re Clefi non riuscì a imporsi e fu ucciso. il primo codice di leggi scritte dei Longobardi. Rotari
Dopo dieci anni di anarchia, il figlio di Clefi, Autari, divenne tentò di incivilire il suo popolo, sostituendo alla faida (la
sovrano e riorganizzò lo Stato: istituì il demanio reale (metà vendetta privata) il guidrigildo (una multa in denaro).
di ogni ducato era appannaggio del re) e la figura del gastal- L’Editto sanciva la validità giuridica dell’ordàlia (o “giudi-
do (funzionario regio con compiti di amministrazione e di zio di Dio”) e l’inferiorità della donna. Dopo cinquant’an-
controllo). I Longobardi non riuscirono mai a conquistare ni di caos seguiti alla morte di Rotari, un nuovo sovrano,
tutto il territorio italiano; per la prima volta dai tempi della Liutprando (712-744), impose la propria autorità, aumentò
conquista romana l’Italia si trovò dunque divisa. I rapporti il consenso interno mediante leggi a favore dei più poveri
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D Conoscenze e abilità
1 spazio Indica sulla carta le zone dell’Italia che dopo l’arrivo 2 tempo Indica con un numero progressivo la
dei Longobardi rimasero sotto il dominio bizantino. corretta successione cronologica degli eventi elencati.
Pavia
☐ Morte di Alboino
Mantova
Torino Piacenza Modena
LIGURIA EMILIA
Genova Bologna
M a r Pisa Firenze
Ravenna
☐ Morte di Giustiniano
Ligure TUSCIA
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☐ Regno di Autari
Ajaccio Roma
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Siponto o
ic ☐ Donazione di Sutri
Benevento APU
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Olbia Napoli Brindisi
Salerno
LUCANIA Taranto
M a r Agropoli
T i r r e n o
Mar
Cagliari Ionio 4 eventi Verifica le conoscenze acquisite
M a r e M e d i t e r r a n e o Palermo Messina rispondendo alle seguenti domande.
Reggio
Catania
Agrigento
Siracusa
① In che modo morì Alboino?
3 lessico Scrivi una breve definizione dei termini indicati. ② Chi fondò il monastero di Bobbio?
① Duca:
③ In che modo Liutprando si garantì la neutralità dei
Franchi?
② Ariano:
③ Prova del fuoco: ④ Da chi e dove venne sconfitto Desiderio?
④ Dono del mattino: ⑤ Quale fu il destino di Adelchi?
5 concetti e connessioni Rifletti sul ruolo del re presso i Longobardi, rispondendo alle domande.
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① Il guidrigildo era uguale per tutti o variava a seconda dei casi? Che cosa rivela questo fatto, in rapporto alle condizioni
sociali dei Longobardi?
② Quali regole ci fanno capire che le donne erano giuridicamente inferiori agli uomini? In che modo le leggi proteggevano
le donne dalla miseria e dalla violenza?
281
7 concetti e connessioni Sintetizza la politica estera di Liutprando completando le seguenti affermazioni.
8 concetti e connessioni La donazione di Sutri, del 727, è considerata l’atto di nascita del futuro Stato della Chiesa.
Utilizza le seguenti frasi per costruire uno schema, collegandole tra loro in maniera da evidenziare i nessi di causa ed
effetto.
E Competenze
9 geostoria/progettazione L’Italia
longobarda Le tracce dell’arte e dell’architettura
l insieme a Masane, sua moglie, fu sgozzato con una
spada da un servo del suo seguito. Dopo la sua morte i
longobarda sono uno dei patrimoni diffusi (cioè non Longobardi, senza più avere un re per dieci anni, furono
concentrati in un solo luogo, ma sparsi nel territorio) governati dai duchi. Ciascuno di essi infatti governava una
riconosciuti dall’Unesco in Italia. città: Zaban, Pavia; Wallari, Bergamo; Alichis, Brescia; Evin,
Con le indicazioni che ti abbiamo fornito nel manuale, Trento; Gisulfo, Cividale. Ma oltre a questi ci furono altri
arricchite da una ricerca in Internet, organizza una gita trenta duchi, ognuno in una propria città.
scolastica per visitare almeno tre di questi luoghi ed (Paolo Diacono, Storia dei Longobardi, II, 31-32,
esponi il progetto in una presentazione in PowerPoint. a cura di R. Cassanelli, Milano, Electa, 1985, p. 93)
10 analizzare fonti e documenti Clefi e i duchi ① A quale fase della dominazione longobarda in Italia si
I Longobardi d’Italia con decisione unanime si diedero a riferiscono queste righe?
Pavia come re Clefi, uomo di nobilissima stirpe. Questi ② Quali informazioni ci fornisce il brano sul ruolo del re
mandò a morte con la spada molti potenti romani, altri presso i Longobardi?
li cacciò dall’Italia. Dopo un anno e sei mesi di regno, ③ Quali informazioni ci fornisce sui rapporti tra il re e i duchi?
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Chiave di lettura
L’Impero rinasce
carlo magno
Chiesa di San Giovanni Battista a Müstair (Svizzera), dettaglio della
statua raffigurante Carlo Magno, xii secolo.
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■ Le origini dei Franchi Alla metà del iii secolo risalgono i primi scontri
tra i Romani e i Franchi, che tentavano di attraversare
I Franchi erano una delle numerose tribù che i Romani il Reno e penetrare nei territori dell’Impero. Dopo una 283
comprendevano sotto il nome generico di “Germani”. lunga fase di scaramucce e di vere e proprie guerre, nel
Tradizionalmente, i Franchi si dividevano in due gruppi: iv secolo i Franchi ottennero il permesso di stabilirsi
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MEMO LESSICO
Clodoveo
È la forma italiana del germanico Hlodwig (composto da Hlod,
“illustre”, e Wig, “battaglia”, cioè “illustre in battaglia”). Dallo
stesso nome derivano le forme Ludovico/Ludwig e Luigi/Louis.
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Sassoni
Tu
rin
Reno
gi
Tournai
Treviri
Soissons
Bretoni Parigi
Alamanni
Loira
OCEANO
Bordeaux Lione
ATLANTICO REGNO
DEGLI
Rodano
OSTROGOTI
prima zona di
Tolosa insediamento dei Franchi
Arles
espansione tra il IV
e il V secolo
limiti del Regno franco
REGNO DEI VISIGOTI alla morte di Clodoveo
Mare Mediterraneo acquisizioni dei figli
di Clodoveo
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MEMO DATE
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CAVALLERIA CAVALLERIA
La spedizione guidata da Abd al- Era una imprecisata giornata di otto- CRISTIANA
FANTERIA CRISTIANA
CRISTIANA
ritoriale al di là dei Pirenei. Abd al- dell’alleato Oddone. I fanti franchi FANTERIA MUSULMANA
La battaglia
Le conseguenze
CAVALLERIA CAVALLERIA
Dopo aver saccheggiato Poitiers, i MUSULMANA MUSULMANA
musulmani furono intercettati men- L’importanza politica della battaglia
FANTERIA MUSULMANA
tre puntavano su Tours: appesantiti di Poitiers non consiste nell’aver ar-
dal bottino, essi non poterono met- restato l’espansione araba, che era già
tere in atto la loro strategia vincente, di fatto terminata, ma nell’aver dato
basata sulla velocità di movimento, e fama e lustro a Carlo Martello, po- Fase 2. Contrattacco franco
Carlo Martello ordina alla cavalleria di Oddone
vennero sopraffatti dalle forze uni- nendo le basi della futura ascesa al di uscire dalla foresta e attaccare gli avversari
te di Carlo e Oddone. trono di suo figlio Pipino il Breve. sul fianco destro travolgendoli. Nel frattempo
anche la fanteria cristiana inizia la propria
avanzata che non poteva essere arrestata dai
fanti musulmani privi di corazze.
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Concubina
Il termine deriva dal latino e significa “colei che condivide il letto”.
Nel caso di Carlo Magno, si tratta di amanti occasionali, meno
importanti e rispettate sia, com’è ovvio, delle mogli, sia delle
amanti ufficiali.
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GEOSTORIA
■ Esercito e società dei Franchi ■ Guerre contro i Sassoni (772-804)
Le campagne militari di Carlo Magno sancirono anche in I Sassoni abitavano l’attuale Germania nord-orientale
Europa l’importanza preponderante della cavalleria. e tentavano continue incursioni verso il Reno. Pipino
Nell’età antica, infatti, sia pure con qualche eccezione (per il Breve aveva imposto loro un tributo annuo, ma nel 289
esempio i Cartaginesi), la cavalleria aveva di solito un ruolo 772 essi si ribellarono una prima volta. Una secon-
secondario rispetto alla fanteria, e in molti casi i cavalie- da ribellione si verificò nel 780, quando Witichindo (o
ESTONIA
LETTONIA
IRLANDA
DANIMARCA LITUANIA
Aquisgrana Colonia REGNO
UNITO PAESI
BASSI
GERMANIA
POLONIA
BELGIO
Magonza LUSSEMBURGO
REP. CECA
Parigi SLOVACCHIA
FRANCIA AUSTRIA
UNGHERIA
Augusta SLOVENIA
ROMANIA
CROAZIA
PORTOGALLO
Ravenna
Narbonne Dal passato al presente
Il fiume Reno, che nell’viii secolo costituiva l’asse
Barcellona
Roma
intorno a cui si articolavano i territori del regno
franco e dell’Impero carolingio, costituisce ancor
Regno dei Franchi prima di Carlo Magno oggi il cuore dell’Unione Europea. Con l’eccezione
conquiste in Italia dell’Italia, i Paesi fondatori (Francia, Germania,
conquiste nell’Europa del Nord Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo) sono tutti legati
area di espansione in Spagna al suo bacino. Sono in anni più recenti l’Europa
area di espansione nell’Europa danubiana
si è allargata a est, seguendo l’altro grande asse
fluviale, quello del Danubio.
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spinse il papa a chiedere l’intervento dei Franchi. Carlo te Orlando, forse imparentato con lo stesso Carlo, venne
Magno scese in Italia nel 773 e l’anno successivo pose fine assalita e sterminata da una banda di predoni baschi. Nel
per sempre al regno longobardo, annettendo i territori xii secolo un anonimo poeta mise per iscritto la vicen-
dell’Italia settentrionale e cedendo al papa parte dell’Italia da, che aveva ormai assunto contorni leggendari, molto
centrale. I ducati longobardi di Spoleto e Benevento diven- lontani dalla realtà storica, e diede vita a uno dei capola-
tarono Stati vassalli dei Franchi. vori dell’epica medievale, la Chanson de Roland, “Canzone di
L’importanza storica di questa campagna è legata al fat- Orlando”.
to che la conquista franca pose fine al dominio longobardo
in Italia settentrionale e rafforzò il dominio del papa su GEOSTORIA
quella centrale; Carlo sanciva così una spaccatura politica ■ Lo sterminio degli Àvari (791-795)
della penisola che sarebbe durata per più di mille anni, fino
al 1861. Al 788 risale la campagna di Baviera, il cui sovrano, di
fatto dipendente da Carlo, tentava di ribellarsi con l’aiuto
GEOSTORIA
dello spodestato principe longobardo Adelchi (vedi p. 275),
■ Guerre contro i musulmani (776-801) rifugiatosi a Bisanzio. Anche la Baviera venne annessa al
regno dei Franchi.
Carlo, a partire dal 776, tentò di inserirsi nelle lotte tra i mu- Proprio la conquista della Baviera fu all’origine
sulmani di Spagna, soprattutto per rafforzare il confine dell’ultima campagna importante di Carlo, quella con-
dei Pirenei mediante la creazione di Stati cuscinetto. Le tro gli Àvari. Imparentati con gli Unni e con i Bulgari, gli
campagne alternarono vittorie e sconfitte, anche perché i Àvari si erano stabiliti in Pannonia (l’odierna Ungheria
◀ Particolare di
un rilievo con
episodi della
Chanson de Roland:
combattimento a
cavallo tra cavalieri
e saraceni, xii
secolo, Cattedrale
di Saint Pierre,
Angoulême
(Francia).
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■ Una problematica incoronazione una donna, sia perché aveva usurpato il trono del figlio
Costantino VI, facendolo crudelmente accecare. Carlo in-
292 Alla fine dell’viii secolo, Carlo aveva unificato sotto il suo viò comunque ambasciatori a Bisanzio con una proposta
potere gran parte dei territori dell’Impero romano d’Occi- di matrimonio per Irene, allo scopo di riunificare le due
dente, con l’esclusione di quelli sottoposti al dominio ara-
sezione 3. L’Alto Medioevo
Nord
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Impero
L'imperatrice Irene La parola viene dal latino imperium, che nell’antica Roma
indicava il comando politico e militare nelle mani del re
(all’epoca della monarchia) e poi dei consoli (durante la
Nata ad Atene intorno al 752,
repubblica). In quanto istituzione politica, l’impero è uno
Irene divenne moglie dell’im-
Stato che comprende popoli ed etnie di diversa origine,
peratore Leone IV, che fece
cultura e lingua, uniti sotto il governo di un’unica autorità
avvelenare nel 780. Poiché l’e-
centrale.
rede Costantino VI aveva solo
9 anni, Irene assunse la reg-
Conoscere il passato
genza per dieci anni, poi regnò
Gli imperi medievali (sia quello carolingio, sia quello bizantino,
insieme a lui per altri sette, ma
sia quello musulmano) hanno caratteristiche diverse da quelle
quando Costantino tentò di
dell’Impero romano antico. Da un lato essi si caratterizzano per
scalzarla dal potere, lo fece ac-
l’universalità, cioè per l’ambizione (sia pure solo teorica) a do-
cecare e uccidere (797). Prese
minare su tutto il mondo abitato; dall’altro si dichiarano “sacri”,
posizione contro gli iconoclasti
cioè traggono la loro legittimazione direttamente da Dio.
(e per questo è venerata come
santa dalla chiesa ortodos-
Comprendere il presente
sa), ma in quanto donna non
Nell’età contemporanea, il termine impero è usato quasi esclu-
ottenne l’appoggio del papa
sivamente in senso metaforico: si parla per esempio di “im-
Leone III. Irene, unica donna a
pero americano” o “impero russo” per indicare il fatto che gli
fregiarsi del titolo maschile di
Stati Uniti e la Csi influenzano pesantemente la politica di altri
basileus e non di quello fem-
stati, formalmente indipendenti, ma di fatto sottomessi alle
minile di basilissa, fu detroniz-
superpotenze.
zata nell’802 dal suo ministro
L’unico impero formalmente esistente oggi è il Giappone, che
Niceforo I e morì poco dopo.
però tecnicamente è una monarchia costituzionale.
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Vassallo
Dal latino medievale vassus, “servo”, indica colui che, prestando
■ Il sistema dei vassalli un giuramento di obbedienza e di fedeltà, otteneva in cambio
l’affidamento di incarichi amministrativi e/o di territori. Il termine
si può applicare anche a un intero Stato che si trovi in una
L’Impero carolingio fu diviso in alcune centinaia di pro- posizione di inferiorità e di dipendenza rispetto a un altro.
vince (le contee), delle dimensioni più o meno di un’o-
dierna provincia italiana. Si trattava quindi di territori fa- Beneficio
Il beneficio veniva concesso dal sovrano nel corso di una solenne
cilmente governabili, a capo dei quali Carlo pose dei conti cerimonia di investitura, durante la quale il vassallo giurava fedeltà
(dal latino comites, “compagni”). I conti riscuotevano le tas- al signore e si metteva nelle sue mani. In pratica, esso consisteva
quasi sempre in una porzione di territorio, che il vassallo
se, gestivano l’ordine pubblico, amministravano la giusti- amministrava in nome del signore, ricavandone un reddito.
zia e garantivano un certo numero di uomini all’esercito.
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Leggere le fonti
L’ORGANIZZAZIONE Il palazzo del re era organizzato come segue per il buon funzionamento del palazzo stesso. A
parte il re e la regina con la loro nobilissima prole, che venivano sopra tutti, gli affari spirituali,
DELLA CORTE temporali e materiali erano costantemente diretti da questi funzionari. [...] L’apocrisiario,
che noi chiamiamo adesso cappellano o custode del palazzo, dirigeva ed era il responsabile di
CAROLINGIA tutto il clero del palazzo. Gli era affianco il sommo cancelliere, che un tempo era chiamato a
secretis; dipendevano da lui degli uomini prudenti, intelligenti e fidati che dovevano custodire
DATA: ix secolo fedelmente i segreti loro confidati e redigere gli ordini regi senza lasciarsi andare all’amore
AUTORE: Incmaro di Reims del guadagno e alla venalità. Dopo di loro l’organizzazione del sacro palazzo comprendeva
TIPO DI FONTE: Scritta altri funzionari: il cameriere, il conte di palazzo, il siniscalco, il bottigliere, il connestabile, il
responsabile della casa, quattro cacciatori principali e un falconiere. [...]
Poiché questo regno, grazie a Dio, è formato da più regioni, si prendeva cura, nei limiti del
possibile, di reclutare i funzionari nelle diverse regioni [...] per facilitare l’accesso di tutti i
L’arcivescovo Incmaro di Reims, nel sudditi al palazzo, nella certezza che essi vi avrebbero incontrato membri della loro famiglia o
suo trattato De ordine palatii, spiega persone originarie della loro regione.
minuziosamente quali figure circondavano
l’imperatore e con quali ruoli. L’elenco rivela (L’organizzazione del palazzo, in R. Comba, Le fonti della storia medievale, Loescher, Torino 1992)
non solo preziose indicazioni sulla vita
quotidiana del tempo, ma anche i criteri
con cui Carlo sceglieva i suoi più stretti
collaboratori. Guida alla lettura
➀ Chi sono i due funzionari più importanti del palazzo? Chi sono quelli di
secondo livello?
➁ Cerca sul dizionario il significato dei seguenti termini: siniscalco,
connestabile, falconiere.
➂ Perché i funzionari vengono scelti in maniera da rappresentare tutte
le regioni dell’Impero?
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impero fosse la continuazione. zaglia di Stati e popoli con leggi, tradizioni e lingue
In realtà, appare evidente che rispetto all’Impero romano diverse, governati da vassalli semi-indipendenti, che
il nuovo organismo politico presentava vistose differenze. rispondevano all’imperatore per il rapporto di fedeltà
• Innanzitutto, si trattava di un impero continenta- che li legava personalmente a lui.
le, che aveva il suo fulcro tra la Francia e la Germania • Infine, mentre l’Impero romano si caratterizzava per l’e-
attuali, laddove l’Impero romano era legato al mare, strema apertura religiosa e culturale, quello carolingio si
avendo il suo baricentro nel Mediterraneo. definiva per la sua identità cristiana, contrapponendo-
• In secondo luogo, l’Impero romano aveva il suo fon- si nettamente non solo al mondo arabo, ma anche all’Im-
damento in una città (Roma, appunto) e si presentava pero d’Oriente, considerato sempre più apertamente
come una rete di centri urbani collegati fra loro; l’Im- eretico a causa delle sue scelte in campo religioso (come
pero carolingio non aveva invece città importanti, abbiamo già ricordato, a Bisanzio erano gli anni della lot-
non possedeva una vera capitale, le città fondate da ta tra sostenitori e avversari del culto delle immagini).
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2 Definisci il LESSICO
ESSENZIALE
➀ Conte ➁ Marca ➂ Vassallo
➃ Placito ➄ Capitolare
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■ La scarsità di popolazione suoi abitanti erano solo 50 000. La città era invasa dai cam-
pi, tra le rovine degli antichi palazzi pascolavano le capre,
298 L’Impero di Carlo Magno era un mondo di foreste, di natura la maggior parte degli edifici era in stato di abbandono,
selvaggia, punteggiato di rade zone coltivate e di minusco- e si trattava del centro urbano più importante dell’Euro-
le città. La popolazione era estremamente scarsa. Essa pa cristiana! Altre città dal passato glorioso, come Milano,
sezione 3. L’Alto Medioevo
era infatti diminuita in modo costante, da quando era ca- Ravenna, Aquileia, erano ridotte all’ombra di loro stesse. Ai
duto l’Impero romano d’Occidente: si calcola che intorno tempi di Carlo Magno, Parigi, Pavia, Orléans, non superava-
al iii secolo, in un’epoca già di crisi, l’Europa contasse circa no i 5000 abitanti.
70 milioni di abitanti; intorno al vii secolo il numero si era
ridotto a meno della metà, 30 milioni. L’Italia, che nel i se-
colo contava 7 milioni e mezzo di abitanti, all’inizio del vii ■ Aspetti della crisi urbana
ne aveva appena 2, cioè meno di un terzo, e la situazione
rimarrà sostanzialmente invariata fino all’anno Mille. Le città, nell’Europa cristiana, non solo non attiravano più
Le invasioni e le guerre erano sicuramente tra le ra- la popolazione dei dintorni, ma venivano abbandonate per-
gioni di questo fenomeno perché portavano con sé la di- ché meno sicure delle campagne. Era contro le città, infat-
struzione dei raccolti, il saccheggio delle campagne, la fuga ti, che si dirigevano più spesso le scorrerie degli invasori, at-
o la morte degli uomini capaci di lavorare la terra e quindi, tirati dalle ricchezze che in esse ancora si potevano trovare.
in prospettiva, carestie e fame. A loro volta, le carestie in- La popolazione si rifugiava quindi nelle campagne e nei vil-
debolivano la popolazione e la rendevano più attaccabile laggi, da cui era facile all’occorrenza fuggire nel bosco vicino.
dalle malattie. La crisi delle città non fu solo una crisi di popolazione,
ma anche di funzione: le grandi città nell’Alto Medioevo
persero infatti il carattere di centri politico-amministrati-
■ Lo spopolamento delle città vi, economici e culturali che avevano in passato. Come ab-
biamo visto, la corte carolingia era perlopiù itinerante, non
Il drammatico calo della popolazione verificatosi nei primi legata a una capitale vera e propria (benché l’Aquisgrana
secoli dell’Alto Medioevo riguardava sia le campagne, sia degli ultimi anni di Carlo Magno tentasse di assumere que-
le città. Tutte le testimonianze confermano l’impressione sto ruolo, riuscendovi solo in parte).
che nel vii secolo, cioè al culmine della crisi demografica, Anche le città minori rinunciarono a poco a poco alla
«un grande silenzio avvolgesse la terra» (L. Gatto). loro funzione fondamentale, quella di centri mercantili,
Ma sono soprattutto i dati riguardanti le città a fare im- perché gli scambi commerciali erano ridotti al minimo.
pressione: pensiamo per esempio che Roma, che ai tempi Le strade, che ai tempi dei Romani costituivano una
di Augusto aveva superato il milione di abitanti, all’inizio rete sicura e capillare, erano state perlopiù abbandonate,
del vi secolo ne contava appena 300 000; trent’anni più tar- e in molte regioni dell’Impero carolingio al di là del Reno e
di, al termine della guerra gotica voluta da Giustiniano, i del Danubio non erano mai esistite, sicché la popolazione
trascorreva perlopiù la vita nel villaggio in cui era nata.
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▼ Un modello di curtis altomedievale. A sinistra in alto, la casa padronale, con accanto la chiesa e una torretta fortificata, domina la pars dominica. Al
centro, il mulino, fondamentale per la lavorazione delle granaglie. Al di là del torrente, sulla destra, la pars massaricia, con le case dei contadini. Le
piccole aree recintate sono quelle di proprietà privata (allodi) o quelle destinate all’allevamento degli animali da cortile. Come si vede, una parte dei
terreni è incolta a causa della rotazione biennale; intorno al villaggio vi sono boschi dove si pratica l’allevamento brado (soprattutto dei maiali).
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• la scarsa redditività del terreno, dovuta anche alle servi domestici privi di ogni autonomia: di fatto schiavi del
tecniche di coltivazione primitive: la più usata era la signore. Questi ultimi non erano però sufficienti e il loro nu-
rotazione biennale, che prevedeva un anno di ripo- mero tendeva a diminuire. In teoria, il signore avrebbe potuto
so ogni due, per consentire al terreno di rigenerarsi. assoldare dei braccianti salariati, ma di fatto ciò era prati-
Ogni anno era quindi produttiva solo la metà dei ter- camente impossibile: proprio per la mancanza di eccedenze
reni agricoli; destinate al mercato, l’economia altomedievale riduceva al
• i contadini medievali non riuscivano a utilizza- minimo gli scambi in denaro e i signori erano quindi privi
re in maniera efficace il concime degli animali. della liquidità necessaria per pagare gli eventuali salari.
L’allevamento infatti era ridotto al minimo, perché Essi si assicurarono quindi la forza lavoro necessaria
lo scarso terreno era utilizzato quasi interamente per per i lavori agricoli istituendo le cosiddette corvées, cioè
l’alimentazione umana. Gli animali (soprattutto sui- delle giornate di lavoro gratuito obbligatorio. I conta-
ni e ovini) venivano allevati allo stato brado, sfrut- dini liberi erano costretti, in cambio del manso che veniva
tando le ampie superfici boscose, ma ciò provocava la loro affidato, a lavorare nella pars dominica e a garantire la
manutenzione di tutte le strutture di interesse collettivo
della curtis (le strade, i canali, il mulino ecc.).
tweet Un termine di confronto Naturalmente, la scarsità dei commerci costringeva
Nell’Alto Medioevo la produttività media di un campo di grano era
di tre a uno (si raccoglievano tre chicchi di grano per ogni chicco la curtis a produrre praticamente di tutto: dagli abiti agli
seminato). Oggi è considerata media una produttività di cinquanta attrezzi da lavoro, dal vasellame alle armi ecc. Nella curtis
a uno. lavoravano quindi, oltre ai contadini, fabbri, falegnami,
calzolai, mugnai e altri artigiani.
▼ Miniatura raffigurante dei contadini soggetti alle corvées, mentre
mietono il grano sorvegliati dall’incaricato del dominus, xiv secolo.
LE DOMANDE DELLA STORIA
Perché esistevano ancora gli schiavi?
In teoria, il cristianesimo considera tutti gli uomini fratelli, in quan-
to figli di Dio, e quindi è contrario alla schiavitù, cioè alla riduzione
di un essere umano a oggetto. In pratica, però, la diffusione del
cristianesimo non influì in maniera radicale sulla condizione degli
schiavi.
Nell’Alto Medioevo gli schiavi quindi esistevano, sia nel mondo mu-
sulmano, sia nel mondo cristiano (bizantino e carolingio). In Europa,
però, il loro numero tendeva a diminuire e la loro condizione veniva
di fatto ad assimilarsi a quella dei contadini più poveri.
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L’alimentazione
302
nell’Alto Medioevo
Nei primi secoli del Medioevo le abitudini alimentari cambiano profondamente. La netta
sezione 3. L’Alto Medioevo
divisione fra mondo mediterraneo e mondo germanico si attenua man mano che alcuni
prodotti si diffondono in tutta Europa.
Civiltà diverse, cristianesimo, che al pane, al vino e bene i climi nordici, venne sostituito
cibi diversi all’olio attribuiva un valore simbolico da altri tipi di olio, meno pregiato;
fondamentale, favorì il consumo di l’allevamento del bestiame (in par-
Nell’antichità si potevano distin- questi prodotti. Per esempio, la colti- ticolare del maiale) allo stato brado,
guere in Europa due mondi netta- vazione della vite si estese in tutte le tipico della tradizione germanica, si
mente contrapposti: a sud, lungo zone dove il clima lo permetteva; l’o- diffuse anche altrove, favorito dall’e-
le coste mediterranee, il mondo del lio di oliva, poiché l’ulivo tollera meno spandersi delle foreste.
pane, del vino e dell’olio; a nord, ol-
tre le Alpi e soprattutto oltre il limes
reno-danubiano, il mondo della car-
ne, della birra e del burro. Questa
distinzione affondava ovviamente le
sue radici nel diverso clima delle due
zone e nella possibilità di reperire i
prodotti: la vite e l’ulivo, per esem-
pio, crescevano con difficoltà nei
climi più rigidi; la caccia e l’alleva- I cuochi preparano
gli spiedini di
mento, d’altro canto, potevano essere carne, particolare
praticati laddove c’erano ampi spazi dell’arazzo di Bayeux,
rispetto al numero di abitanti, come xi secolo, Bayeux,
Museo.
accadeva nell’antica Germania,
mentre l’abbondanza di popolazione
costringeva a una dieta tendenzial-
mente vegetariana, qual era quella
dei Greci e dei Romani.
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MEMO LESSICO
Cattedrale
È così definita la chiesa sede di un vescovo (“cattedra”, in greco,
è infatti la sedia-trono su cui siede il vescovo). Poiché le sedi
vescovili coincidevano con le scuole, il termine “cattedra” è
passato nella nostra scuola, cambiando però significato – dalla
sedia alla scrivania.
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Magno, che presenta Rabano Mauro al vescovo di Magonza Otgaro, stiani; questa circostanza avrà conseguenze di lunga dura-
Codice della Biblioteca di Fulda, Vienna. ta, giacché solo nel xii secolo ritroveremo in Europa figure
importanti e significative di intellettuali laici.
Aquisgrana, oggi in Germania, su incarico di Carlo Magno, Il secondo fenomeno di rilievo è che gli esponenti della
e infine, dopo il suo ritiro in monastero, di quella di Tours, rinascita carolingia scrivevano in latino (un latino ovvia-
in Francia. Alcuino fu soprattutto un organizzatore della mente molto lontano da quello classico, ma lontano anche
cultura: raccolse manoscritti, attirò studiosi da altre parti dalla lingua comunemente parlata); il latino diventò l’uni-
d’Europa, istruì le nuove generazioni, diffuse sul continente ca lingua della cultura in tutti i territori dell’Impero, men-
le opere dei grandi scrittori britannici dei secoli precedenti. tre le lingue parlate si evolvevano mescolando elementi
Suo allievo e continuatore fu Rabano Mauro (780 circa-856) latini ed elementi germanici (longobardi, franchi, sassoni
di Magonza, anch’egli teologo e dedito alla divulgazione più ecc.), ma sostanzialmente relegate nell’ambito della co-
che alla creazione di opere originali. Doti di vero scrittore ebbe municazione pratica e di uso quotidiano, i “volgari”: solo a
invece il longobardo Paolo Diacono (720-799), di cui abbiamo partire dal xii secolo troveremo dei testi letterari in lingue
parlato nel capitolo 9, che ci ha lasciato la più importante opera diverse dal latino, come il provenzale, l’antico francese o
storiografica sul suo popolo: anch’egli fu chiamato alla corte di l’antico tedesco.
Carlo,pur appartenendo a una stirpe “nemica”,a testimonianza Nessuno degli esponenti della rinascita carolingia, nep-
della notevole apertura mentale dell’imperatore. pure Paolo Diacono o Eginardo, si può definire un grande
La rinascita carolingia non si concluse con la morte di scrittore. Rispetto al modello augusteo a cui Carlo senza
Carlo Magno, ma proseguì negli anni successivi: all’epoca dubbio guardava, con i suoi Orazio, Virgilio, Ovidio ecc.,
di suo figlio Ludovico il Pio appartengono per esempio le la rinascita carolingia potrebbe dunque apparire un falli-
opere di Eginardo (775 circa-840), primo biografo di Carlo mento. In realtà essa pose le premesse per successive ri-
e storico dei Franchi, e di Incmaro (806-882), battagliero nascite culturali, da quella ottoniana del x secolo a quella
vescovo-teologo di Reims. provenzale del xii.
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La cappella palatina
di Aquisgrana 305
L’arte carolingia nel suo complesso aveva una forte impronta religiosa e una dichiarata
L’importanza vennero iniziati, e in gran parte com- Il palazzo reale era ispirato al palaz-
dell’architettura pletati, circa 75 palazzi, 7 cattedrali e zo Laterano di Roma: aveva anch’esso
ben 232 monasteri. un’aula di rappresentanza absidata e
Eginardo, il biografo di Carlo Magno coperta di mosaici. Carlo vi fece tra-
a cui abbiamo già fatto riferimento sportare da Ravenna la statua equestre
più volte, afferma che l’imperatore Il palazzo di Aquisgrana di Teoderico, a imitazione di quella che
attribuiva grande importanza so- si trovava accanto al palazzo romano.
prattutto all’architettura e stanziò L’esempio più celebre di architet-
ingentissime risorse economiche per tura carolingia è il complesso di ➀ Aquisgrana, la cattedrale vista da nord,
con incastonata la Cappella Palatina.
realizzare edifici di dimensioni mo- Aquisgrana (l’odierna Aachen, in
numentali, quali non si vedevano da Germania), che possiamo considerare ➁ Aquisgrana, Duomo, Cappella Palatina,
secoli. Durante il lungo regno di Carlo la “capitale” dell’Impero carolingio. interno della cupola ottagonale.
➀ ➁
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B In sintesi
➀ I Franchi prima di Carlo Magno i Sassoni (772-804); contro i Longobardi (773-774); contro i mu-
→ I Franchi erano una popolazione germanica. Nel iv seco- sulmani in Spagna (776-801) ; contro gli Àvari (796).
lo subentrarono ai Romani nel controllo della Gallia. Nella
prima metà del v secolo, il re Meroveo diede inizio alla pri- ➂ Carlo Magno imperatore
ma dinastia di re franchi; nella seconda metà del v secolo, → Nell’anno 800 Carlo Magno fu incoronato imperatore dei
il re Clodoveo unificò un vasto territorio sotto il proprio Romani dal papa Leone III. Carlo Magno si presentava così
dominio e convertì il suo popolo al cattolicesimo. Dopo la come rifondatore dell’Impero romano d’Occidente. Per con-
sua morte, il regno fu spartito tra i suoi quattro figli, dan- trollare il territorio imperiale, Carlo Magno stabilì una corte
do inizio a una storia di divisioni. I re franchi del vi e vii itinerante e un complesso sistema di vassallaggio. Ai vassalli
secolo sono detti “fannulloni” perché il potere reale era (conti, duchi e marchesi) erano affidate porzioni di territorio
nelle mani dei loro maggiordomi o “maestri di palazzo”. da amministrare. Essi avevano compiti amministrativi, giu-
Alla fine del vii secolo, Pipino di Héristal, maggiordomo ridici e militari. Il rapporto fra il sovrano e i suoi vassalli era
di Austrasia, riunificò i quattro regni. Carlo Martello, suc- personale, sancito dall’omaggio, cioè da una promessa solenne
cessore di Pipino, deve la sua fama alla vittoria di Poitiers con cui il vassallo si impegnava all’ubbidienza e alla fedeltà in
contro i musulmani. Da lui prenderà il nome la dinastia cambio di un beneficio, cioè della concessione di un territorio
carolingia. Nel 751 Pipino il Breve, figlio di Carlo Martello, e/o di un incarico amministrativo. L’operato dei vassalli era
ottenne dal papa il titolo di re dei Franchi in cambio dell’a- controllato dai vescovi (di nomina regia) e dai missi dominici.
iuto contro Longobardi e Bizantini. Infine Carlo Magno,
figlio di Pipino il Breve, diventò sovrano di tutti i Franchi ➃ L’economia carolingia
dopo la morte del fratello Carlomanno, nel 771. → Dal punto di vista economico e sociale, l’età carolingia
si caratterizza per la scarsità di popolazione, di moneta, di
➁ Le guerre di Carlo Magno commercio. Le tecniche di coltivazione erano primitive.
→ L’importanza di Carlo Magno si deve alla fondazione del L’agricoltura era di sussistenza, volta all’autoconsumo. La
Sacro romano impero (o Impero carolingio) e alla sua organiz- scarsità di commerci favoriva il baratto. Il sistema di produ-
zazione interna. Prima di diventare imperatore, Carlo ampliò i zione agricolo tipico dell’epoca carolingia è detto curtense
suoi territori con una lunga serie di campagne militari: contro (da curtis). Non tutte le terre coltivabili erano di proprietà
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franchi
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D Conoscenze e abilità
1 spazio La carta evidenzia il regno franco al momento in cui Carlo 2 tempo Indica con un numero
Magno assunse il potere e i territori da lui conquistati in seguito. Colloca progressivo la corretta successione
correttamente i toponimi elencati. cronologica degli eventi elencati.
308
Neustria ☐ Battaglia di Poitiers
Austrasia ☐ Carlo Magno diventa re dei Franchi
sezione 3. L’Alto Medioevo
Ravenna
☐ Pipino di Héristal muore
Narbonne ☐ Pipino il Breve diventa re
Barcellona
dei Franchi
Roma
① Marca:
3 eventi Completa le seguenti affermazioni relative alle campagne militari di
Carlo Magno.
② Rotazione biennale:
①L’intervento in Italia avvenne in seguito a
② Le guerre contro i musulmani avevano lo scopo di ③ Corvée:
③ La conversione forzata dei Sassoni servì a
④ Agricoltura di sussistenza:
④ La conquista della Baviera fu la premessa della
① Perché Carlo si arrogava il diritto di nominare vescovi e abati nei suoi territori?
② Perché ogni provincia aveva al suo interno una sede vescovile?
③ Perché alle scuole cattedrali fu affidato un ruolo importante nel sistema scolastico
carolingio?
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E Competenze
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sulla rapidità delle proprie incursioni, puntando a gettare nel panico gli aggrediti per inibirne la reazione. La risposta dei paesi vittima
dei loro attacchi fu di iniziale smarrimento. Solo con Carlo il Calvo, negli anni settanta del ix secolo, si ebbe una prima risposta efficace,
con la costruzione di ponti fortificati a sbarramento dei fiumi e di nuove cinte murarie attorno alle città.
— da C. Azzara, Le invasioni barbariche
Chiave di lettura
L’età feudale
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Mare Mediterraneo
Alessandria
incusioni
incursionisaracene
ungare
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Leggere le fonti
Il giuramento Ludovico, in quanto maggiore d’età, per primo dichiarò che avrebbe osservato quanto segue [in francese
antico]:
di Strasburgo “Pro Deo amur et pro christian poblo et nostro commun salvament, d’ist di in avant, in quant
Deus savir et podir me dunat, si salvarai eo cist meon fradre Karlo, et in aiudha, et in cadhuna
DATA: 842 cosa, si cum om per dreit son fradra salvar dift, in o quid il mi altre si fazet, et ab Ludher nul
AUTORE: Nitardo plaid nunquam prindrai qui, meon vol, cist meon fradre Karle in damno sit.”
TIPO DI FONTE: Scritta Dopo che Ludovico ebbe terminato, Carlo pronunciò così, in lingua tedesca [tedesco antico], queste
stesse parole:
“In Godes minna ind in thes christianes folches ind unser bedhero gealtnissi, fon thesemo
Il 14 febbraio dell’842 i fratelli Carlo II dage frammordes, so fram so mir Got geuuizci indi madh furgibit, so haldih tesan minan
il Calvo e Ludovico II il Germanico si bruodher, soso man mit rehtu sinan bruher scal, in thiu thaz er mig so soma duo, indi mit
incontrano a Strasburgo per giurare, di Luheren in nohheiniu thing ne gegango, the minan uuillon imo ce scadhen uuerhen.”
fronte ai rispettivi eserciti, che saranno (Nithard, Historiae, III 5, in F. Lo Monaco, a cura di, I giuramenti di Strasburgo,
fedeli l’uno all’altro e che non stringeranno Edizioni Sestante, Bergamo 2002)
patti di alleanza con il terzo fratello,
Lotario I. Traduzione
Il testo del giuramento è riportato dallo Per l’amore di Dio e per il popolo cristiano e per la nostra comune salvezza, da qui in avanti,
storico franco Nitardo (morto nell’844) in quanto Dio mi concede sapere e potere, così aiuterò io questo mio fratello Carlo (Ludovico)
nella sua Historia dell’Impero carolingio e in aiuto e in qualunque cosa, così come è giusto, per diritto, che si aiuti il proprio fratello,
dalla morte di Carlo Magno all’843. È a patto ch’egli faccia altrettanto nei miei confronti, e con Lotario non prenderò mai alcun
un documento di eccezionale importanza, accordo che, per mia volontà, rechi danno a questo mio fratello Carlo (Ludovico).
poiché rivela che, mentre i dotti
continuavano a usare il latino, le lingue
parlate nella vita quotidiana erano ormai Guida alla lettura
altre.
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314
La divisione dell’Impero carolingio per schematizzare
sezione 3. L’Alto Medioevo
REGNO DI DANIMARCA
Carlo Magno
REGNO DEGLI
(800-814)
ANGLOSASSONI
Brema
Popoli slavi
Colonia
Oceano Aquisgrana Ludovico I il Pio
Magonza
Atlantico
Parigi
(814-840)
Augusta
Costanza
Ungari
Bordeaux Lione
Milano Ludovico II il
Ravenna Lotario I Carlo II
Narbonne Arles
Germanico
Bulgari (840-855) il Calvo
E M I RATO Barcellona
(855-875)
Roma DUCATO DI
DI CO R D OBA BENEVENTO
Carlo III
Impero di Carlo Magno Mare Mediterraneo
Regno di Lotario il Grosso
Regno di Lodovico
Regno di Carlo il Calvo (881-887)
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MEMO LESSICO
Uccellatore
Enrico I di Sassonia aveva la passione della caccia con il falcone.
Tale attività era fondamentale, per l’aristocrazia medievale, perché
difendeva la popolazione dalle bestie selvatiche e procurava carne
in abbondanza per le mense.
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■ Ottone I, re di Germania
316 Tre furono i problemi che Ottone I dovette affrontare fin
dai primi anni di regno:
• il conflitto con gli Ùngari, che continuavano a mi-
sezione 3. L’Alto Medioevo
MEMO LESSICO
i protagonisti della storia
Celibato
In generale il termine indica la condizione di un uomo non sposato;
il celibato ecclesiastico, cioè il voto di castità, fino all’xi secolo
riguardava solo i vescovi e gli abati, e non tutti i sacerdoti.
Aroldo I di Danimarca
Aroldo I (Harald), 911-988 circa,
è considerato il fondatore della
LE DOMANDE DELLA STORIA Danimarca. Egli infatti unificò
il regno dal punto di vista po-
litico e religioso, rendendolo
Come fece Enrico I a rinforzare militarmente il suo regno?
indipendente dalla Germania
In una situazione difficile come quella del x secolo, Enrico I dove-
e iniziando una politica forte-
va innanzitutto riorganizzare la resistenza militare; fece quindi co-
mente espansiva in Norvegia
struire una serie di castelli fortificati. La sua genialità consistette
e nelle isole britanniche. Fu
nel renderli anche centri amministrativi ed economici. Intorno ai
deposto dal figlio Sven e morì
castelli, quindi, ruotava tutta la vita politica e sociale del regno.
poco dopo in esilio.
Probabilmente Enrico si ispirò alle abbazie fondate da Carlo Magno
e da Ludovico il Pio, che avevano svolto una simile molteplicità di
funzioni nell’Impero carolingio circa un secolo prima.
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50 000 cavalieri armati alla leggera, loro violente incursioni e gli Ungari
secondo il costume dei nomadi delle stessi si sarebbero ritenuti del tutto Fase 1
steppe. invincibili. Era quindi necessario per Ottone dispose le sue truppe in colonna; gli
Ungari attaccarono di sorpresa la retroguardia
Ottone intervenire per riaffermare la e la misero in fuga, ma anziché approfittare
propria autorità. della possibilità di chiudere i nemici in una
morsa micidiale scesero da cavallo e, secondo
il loro costume, si misero a saccheggiare le
salmerie abbandonate.
Le conseguenze
La vittoria di Ottone fu
FASE 2
un trionfo: gli Ungari
persero 30 000 uomini, FANTERIA UNGARA
i Germanici solo 3500; i
prigionieri furono uccisi
o mutilati. Ottone fu sa-
BAVARESI
RA
FRANCONI
UN
A
SASSONI
LE
L
SVEVI
VA
CA
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◀ Ottone I
incoronato dalla
Vergine, miniatura
dal Sacramentario
di san Varmondo,
manoscritto,
x secolo, Ivrea,
Biblioteca
capitolare.
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■ Il Privilegium Othonis
Le ragioni per cui Ottone I scese in Italia erano stretta-
mente legate al suo progetto politico complessivo. Lo scopo
dell’imperatore era infatti duplice: da un lato, rafforzare i 319
confini orientali (il Friuli), vera e propria porta di accesso
per tutti gli invasori provenienti da est; dall’altro, imporre
per schematizzare
La dinastia sassone
Enrico I l’Uccellatore
(876-936)
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M a re
tic
del REGNO DI
al
Nord DANIMARCA rB
Ma
REGNO DI PR I NC I PATO
INGHILTERRA
Oceano
REGNO DI DI KIEV
Atlantico POLONIA
R E G NO D I
R E G NO DI
G E R M A N IA
F RA NCI A
REGNO DI R E G NO
REGNO BORGOGNA D ’ U NG H E R IA
DI LEON E R. DI
CASTIGLIA NAVARRA REGNO DI
CONTEA DI CROAZIA Mar Nero GEORGIA
BARCELLONA SERBIA A R IA
B ULG
Roma DI
NO Costantinopoli
G
RE
IMPERO BIZANTINO
Tunisia
M a re M e d it e r r a ne o
incursioni normanne
incursioni ungare Alessandria
incursioni saracene
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■I Normanni o Vichinghi
I Normanni erano una popolazione di stirpe germani-
ca, originaria della penisola scandinava e dell’attua-
le Danimarca. Il nome Normanni (“uomini del Nord”)
fu dato loro dai popoli europei che dal Nord, appunto, li
▲ Un guerriero saraceno.
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REGNO DI
NORVEGIA REGNO
DI
SVEZIA
AMERICA
DEL NORD Oceano REGNO DI
DANIMARCA
REGNO DI PRINCIPATO
Atlantico INGHILTERRA DI KIEV
REGNO DI
TERRANOVA REGNO DI
POLONIA
GERMANIA
REGNO DI
FRANCIA
REGNO DI REGNO
REGNO BORGOGNA D’UNGHERIA
R. DI
DI LEON E NAVARRA
CASTIGLIA REGNO DI
CONTEA DI CROAZIA Mar Nero GEORGIA
ARIA
BARCELLONA SERBIA
B ULG
DI
O Costantinopoli
Roma GN
RE
IMPERO BIZANTINO
Mare Mediterraneo
incursioni normanne
Alessandria
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Semplice offrì loro in feudo una regione sulla costa set- Ungari o Magiari. Questo popolo originario delle steppe
tentrionale, l’attuale Normandia. Da qui partiranno, nell’xi asiatiche, imparentato con gli Unni e con gli stessi Àvari,
secolo, le due spedizioni normanne storicamente più gravi- giunse nella pianura pannonica poco dopo la metà del ix
de di conseguenze: secolo e per quasi cento anni terrorizzò le popolazioni itali-
• quella verso l’Inghilterra, che fu conquistata dal duca che, slave, germaniche e bizantine con le sue feroci incur-
di Normandia Guglielmo I, il quale nel 1066 vinse la sioni. Come i Saraceni, infatti, gli Ungari non intendevano
battaglia di Hastings e divenne “il Conquistatore” per conquistare nuovi territori, ma si limitavano a saccheg-
antonomasia; giarli, terrorizzando le popolazioni.
• quella che, costeggiando la penisola iberica (ben di- Solo quando riacquistò forza e autorevolezza l’Impero
fesa dai musulmani e quindi inattaccabile), arrivò fino riuscì a organizzare la resistenza: prima Enrico I l’Uccel-
latore e poi suo figlio Ottone I il Grande (vincitore nella
battaglia di Lechfeld, vedi p. 317) sconfissero gli Ungari
▼ L’adozione della staffa costituì un’innovazione tecnologica di enorme e li costrinsero a ritirarsi entro confini ben definiti, corri-
importanza. Importata in Europa dalle tribù di cavalieri dalle steppe spondenti più o meno a quelli dell’attuale Ungheria.
asiatiche (unni, bulgari, ungari...), la staffa garantiva una stabilità prima
sconosciuta e la possibilità di usare la forza del cavallo nell’urtare i Da nomadi o seminomadi gli Ungari divennero quindi
nemici in battaglia, facendo quasi un corpo unico con l’animale. Il primo sedentari, da banditi e saccheggiatori si trasformarono in
popolo europeo ad adottare regolarmente la staffa fu quello dei Franchi.
La cavalleria assunse così un’importanza inedita e, in epoca carolingia, agricoltori e allevatori, e infine da pagani divennero cristiani
venne a costituire una classe sociale privilegiata. sotto la guida del loro re Stefano I, detto “il Santo” (997-1038).
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MEMO DATE
fine delle
invasioni
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L’Europa etno-linguistica
326 ❶ Lingue
di ieri
e lingue di oggi
sezione 3. L’Alto Medioevo
Lingue latine
Lingue germaniche
Lingue slave
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area german
Nei Paesi più occidentali della
ceppo germanico permangono
celtico:
• in Irlanda e in Scozia è diffu
ufficiale della Repubblica irl
• in Galles, Cornovaglia e Bre
gruppo brittonico, apparte
area slava
La situazione dell’Europa orien
slave sono le più diffuse, ma v
idiomi di carattere completam
• il greco, nella penisola ellen
l’albanese (in Albania e nel
• il magiaro, nella regione ce
Ungari nel ix e x secolo);
• il rumeno (lingua neolatina
nel ii secolo d.C. e sopravvi
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germanica
occidentali della regione dove si parlano lingue di
nico permangono forti tracce del precedente sostrato
finlandese
e in Scozia è diffuso il gaelico (che da alcuni anni è lingua norvegese
ella Repubblica irlandese);
Cornovaglia e Bretagna francese sono diffuse le lingue del estone
gaelico Mare svedese
ittonico, appartenenti alla famiglia delle lingue celtiche. lettone
del
Mar
Nord Baltico
lituano
russo
inglese
slava brittone
tedesco
lingue slave
occidentali
meridionali
ix e x secolo);
lia
ese
Lingue neolatine
n
e albanese
Lingue slave
ve si possono poi suddividere in tre gruppi: orientali, greco
Lingue baltiche
Mar Mediterraneo
o l’alfabeto cirillico, occidentali, che utilizzano l’alfabeto Albanese
dionali, che utilizzano in diversi Stati entrambi i sistemi Greco
Lingue ugro-finniche
Il romanì e lo yiddish
La cartina linguistica d’Europa, per quanto accurata, trascura inoltre alcuni fenomeni importanti.
• Basti pensare per esempio alla lingua romanì, di origine indiana, parlata fin dal Medioevo da
rom e sinti: essa è attualmente usata da circa 4 milioni e mezzo di persone, distribuite in tutto
il continente, ma solo di recente la sua esistenza è stata riconosciuta e tutelata in alcuni Paesi
(non ancora in Italia).
• Un altro caso particolare è costituito dallo yiddish, una versione del tedesco (con molti
elementi slavi) nata probabilmente in epoca altomedievale e parlata fino alla Seconda guerra
mondiale dagli Ebrei in tutta l’Europa orientale. Lo yiddish ha dato vita fino alla metà del
Novecento a una importante letteratura, ma è oggi in via di estinzione.
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FINLANDIA
NORVEGIA SVEZIA
RUSSIA
ESTONIA
LETTONIA
DANIMARCA LITUANIA
R E G NO RUSSIA
IRLANDA U N I TO BIELORUSSIA
PAESI
BASSI POLONIA
GERMANIA
BELGIO
UCRAINA
REP. CECA
LUSSEMBURGO
SLOVACCHIA
FRANCIA MOLDOVA
AUSTRIA
SVIZZERA UNGHERIA
SLOVENIA ROMANIA
CROAZIA
BOSNIA- SERBIA
ERZEGOVINA
BULGARIA
ITALIA MONTENEGRO KOSOVO
PORTOGALLO MACEDONIA
SPAGNA ALBANIA
GRECIA
MALTA CIPRO
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Arduino d’Ivrea
Le difficoltà incontrate dagli imperatori sassoni nel controllare l’Italia sono ben
330 esemplificate dalla figura del marchese Arduino d’Ivrea, che si oppose strenuamente al
potere di Ottone III.
sezione 3. L’Alto Medioevo
Una vita romanzesca Silvestro II lo convocò a Roma e lo ne andò a morire in convento l’anno
scomunicò pubblicamente; Arduino, successivo.
Arduino, nato nel 955 a Pombia a dispetto di alcune sconfitte militari Le sue spoglie, malgrado l’ostilità uffi-
(Novara) in una potente famiglia ari- che lo costrinsero per qualche tempo ciale della Chiesa, furono a lungo ve-
stocratica (era imparentato con l’ex all’esilio, resistette, e nel 1002, appro- nerate da monaci e pellegrini.
re Berengario II, spodestato da Ottone fittando della morte di Ottone III, si
I), ottenne la nomina a marchese di fece eleggere re d’Italia da un’as-
Ivrea da Ottone III, nel 990. semblea di nobili a Pavia. Le interpretazioni
Ben presto entrò in conflitto con i ve- La lotta, militare e diplomatica, con-
scovi di Vercelli e di Ivrea, nominati tinuò a lungo, con successi e sconfitte La storiografia ottocentesca ha spes-
dall’imperatore proprio allo scopo da ambo le parti, e solo nel 1014, ormai so esaltato Arduino per la sua resi-
di limitare il potere del marchese. vecchio e stanco, Arduino si arrese stenza alla “dominazione straniera”
Arduino scacciò i vescovi e si ribel- al nuovo imperatore Enrico II, sce- degli imperatori sassoni e per la sua
lò all’imperatore. Nel 999 il papa so in Italia per farsi incoronare, e se lotta contro gli alti prelati, indican-
dolo come un anticipatore della
Ritratto di Arduino d’Ivrea, re d’Italia dal 1002 al 1014, XVIII secolo, Castello di Masino.
sensibilità risorgimentale (patriot-
tismo e anticlericalismo furono trat-
ti tipici degli eroi del Risorgimento).
Per le stesse ragioni, la storiografia
cattolica ha tradizionalmente teso a
ridimensionare la sua figura, sia sul
piano militare, sia sul piano politico,
facendone un volgare ribelle assetato
di potere.
In realtà il sentimento nazionale
e quello anticlericale sono propri
dell’età moderna ed erano del tutto
sconosciuti ad Arduino. L’avventura
di Arduino va inquadrata, invece, nel
contesto delle lotte tra l’imperatore
e i grandi vassalli: il primo, coadiu-
vato dai vescovi, tentava di imporre
un potere centrale forte; i secondi (e
Arduino era uno di questi) vi si ribel-
lavano, rivendicando le proprie auto-
nomie e tentando di rendere ereditari
i propri privilegi.
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La Sicilia araba
La Sicilia fu governata tutta o in parte dagli Arabi per circa due secoli e mezzo, tra l’827 e
il 1091. Di questo periodo splendido e turbolento insieme restano tracce importanti nei 331
numerosi monumenti sparsi nell’isola.
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Le navi vichinghe
I predoni normanni giungevano inaspettati a bordo delle loro navi da guerra, che avevano
332 un pescaggio ridotto al minimo (circa 1 metro) ed erano quindi in grado di avvicinarsi molto
alle coste e di risalire agevolmente i fiumi.
sezione 3. L’Alto Medioevo
Navi da guerra e navi • la nave mercantile, detta knörr, tolto per non offendere le divinità loca-
mercantili aveva una forma meno allungata, era li, all’arrivo in un paese inesplorato.
adibita al trasporto di merci, anima- Tra le leggende smentite dalla ricerca
I Normanni usavano due tipi diversi li e persone e usava di preferenza la storica va annoverata anche quella che
di imbarcazione: vela (mai più di una); probabilmen- attribuisce ai vichinghi l’uso di elmi
• la nave da guerra, detta snekke, te era usata per le lunghe distanze, con le corna: gli elmi con le corna
era caratterizzata dalla presenza di quando l’intero popolo migrava. (più spesso serpenti o teste di drago)
polene a forma di drago (drakkar) e esistevano, ma avevano con ogni pro-
di scudi lungo le murate; si trattava babilità una funzione rituale, e non
di imbarcazioni agilissime, lunghe Realtà e leggenda erano mai usati in battaglia, dove sa-
più di 20 metri, che potevano usa- rebbero stati decisamente poco pratici.
re sia la vela (quadrata) sia i remi Il famoso drakkar (che ha dato il nome
ed essendo perfettamente simme- alla nave da guerra vichinga) non aveva
triche (poppa e prua erano identi- lo scopo di terrorizzare i nemici, bensì Navi come tombe
che) potevano invertire la rotta con di garantire una serena navigazione
grande rapidità; (funzione apotropaica). Poteva essere Le navi vichinghe erano di legno, con
poche parti metalliche, e sono quindi
andate quasi completamente di-
strutte. Quelle che si vedono nei mu-
sei, se non sono ricostruzioni moderne,
si sono conservate perché erano sep-
pellite sotto terra: in esse o accanto
ad esse venivano infatti sepolti, come
in lussuosissime bare, i personaggi più
importanti (uomini o donne).
La nave di Oseberg, scoperta nel
1904 e conservata al museo di
Oslo, conteneva numerosi og-
getti rituali, fra cui due teste
di drago, ed era all’interno
di un tumulo del ix secolo
dove erano seppellite due
donne, forse principesse,
forse sacerdotesse.
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grandi feudatari. Lo scontro di potere tra imperatore e vas- il fenomeno dell’incastellamento: la difesa del territorio
salli continuò tuttavia a lungo. Ottone I il Grande, alla passò di fatto alle autorità locali, cioè ai feudatari, che co-
metà del ix secolo, tentò di recuperare il controllo dei bene- struirono migliaia di rocche fortificate, possibilmente in
fici nominando propri vassalli (conti) i vescovi. Vincolati posizione elevata, intorno a cui si stringevano gli abitanti
dall’obbligo del celibato, come già abbiamo detto, essi non della zona, pronti a rifugiarsi all’interno delle mura (prima
potevano avere eredi, quindi alla loro morte il beneficio do- di legno, poi di pietra) in caso di attacco.
veva per forza tornare all’imperatore. L’incastellamento contribuì ovviamente ad aumenta-
Il sistema funzionò finché l’imperatore riuscì a mante- re l’autorità dei feudatari a scapito di quella del potere
nere il controllo politico sul papato, pilotando l’elezione centrale, incapace di garantire la sicurezza. Anzi, in seguito
dei pontefici; ma nella prima metà dell’xi secolo il papa alle invasioni e all’incastellamento, i feudatari assunsero
volle riaffermare il proprio controllo sui vescovi ed entrò anche poteri che in passato non avevano avuto, almeno
quindi in conflitto con l’imperatore: iniziava la lotta ufficialmente, e divennero veri e propri sovrani, per quan-
per le investiture. to minuscoli, sul loro feudo, amministrando la giustizia,
Sempre nella prima metà dell’xi secolo, nel momento stringendo e rompendo alleanze, in qualche caso battendo
in cui il potere imperiale si indeboliva nuovamente, i vas- moneta. Si attuava così, nell’xi secolo, il passaggio dall’età
salli rialzarono la testa e ottennero una nuova vittoria: nel feudale propriamente detta all’età signorile.
1037 l’imperatore Corrado II il Salico fu infatti costretto a Il nuovo potere signorile a livello locale è detto “diritto
concedere la Constitutio de feudis, una nuova regolamenta- di banno” o “potere bannale” (dal germanico ban, “potere
zione che sanciva l’ereditarietà anche dei feudi minori,
cioè di quelli ottenuti in beneficio non direttamente dal so-
vrano, ma indirettamente da un suo vassallo.
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▼ L’incastellamento è la principale conseguenza delle invasioni dei secoli ix-xi e della crisi dell’autorità centrale dopo la spartizione dell’Impero
carolingio.
Il castello rappresentato nella pagina accanto è una semplice torre per l’avvistamento dei nemici, circondata da una palizzata di legno all’interno della
quale, in caso di attacco, si rifugiava la popolazione circostante.
Il castello qui sotto, evidentemente più tardo, è una vera e propria residenza padronale. Conserva tracce della struttura originale (la cinta più
esterna), ma è articolato in una parte centrale (con la torre di avvistamento) e in una seconda cinta che contiene gli edifici utili a sostenere un
assedio (dormitori per i soldati, magazzini per il cibo, scuderie ecc.).
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MEMO LESSICO
Decima
L’obbligo di versare una parte dei propri guadagni alla Chiesa fu
sancito per legge nell’viii secolo dai sovrani carolingi. Tale quota
non era necessariamente un decimo (il termine aveva origine
biblica, ma la percentuale poteva variare).
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La “papessa” Marozia
Nella prima metà del x secolo si colloca la straordinaria avventura di una geniale donna
338 romana, Maria detta “Marozia”, che divenne una delle personalità più influenti del suo tempo.
Ritratto di Merozia.
La vita
sezione 3. L’Alto Medioevo
La leggenda
La vicenda di Marozia è in parte dub-
bia, perché a raccontarla è uno storico
fortemente coinvolto nelle lotte per il
potere a Roma, il vescovo Liutprando
da Cremona. Indubbia è invece la
decadenza morale e politica del pa-
pato nel x secolo, che culminò con la
sottomissione del papa all’imperatore
Ottone I.
A questa figura di donna sembra co-
munque che sia ispirato il mito del-
la papessa Giovanna, una leggenda
secondo la quale nel x secolo finì sul
trono di Pietro una donna. La leggen-
da, priva di fondamento storico, fu
però ritenuta vera per secoli, alme-
no fino alla Riforma protestante di
Lutero (xvi secolo).
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Leggere le fonti
L’istituzione Noi ordiniamo, secondo la legge di Dio e secondo ciò che ha comandato nostro padre di
memoria benedetta nei suoi editti, che nessun lavoro servile debba essere fatto di domenica,
del riposo né gli uomini debbano eseguire i loro lavori agricoli, curare le vigne, arare i campi, mietere
il grano e falciare il fieno, alzare staccionate o cintare boschi, tagliare alberi, o lavorare nelle
domenicale cave, o costruire case; né debbano lavorare nell’orto, né adire le corti di giustizia, né inseguire
la preda. Ma tre servizi di trasporto è legittimo compiere di domenica, cioè i trasporti compiuti
DATA: 827 d.C. per l’esercito, il trasporto del cibo, o il trasporto (ove occorra) del corpo di un signore alla sua
AUTORE: Ludovico il Pio tomba. Item, le donne non dovranno fare il loro lavoro di tessitura, né tagliare abiti, né cucirli
TIPO DI FONTE: Scritta con l’ago, né cardare la lana, né conciare la canapa, né lavare abiti in pubblico, né tosare le
pecore: così che ci sia riposo nel giorno del Signore. Ma vadano insieme da ogni parte alla
messa in Chiesa e lodino Dio per tutte le buone cose che Egli fece per noi in quel giorno!
(E. Power, Vita nel Medioevo, trad. L. Terzi, Einaudi, Torino 1966)
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I pellegrinaggi religiosi
340 I pellegrinaggi religiosi (cioè i viaggi verso luoghi “santi” di comunicazione e anche per una certa diffidenza della
per espiare una colpa o per testimoniare la propria fede) Chiesa: essi sfuggivano al controllo delle diocesi e non era-
caratterizzano il cristianesimo fin dalle sue origini.Tra il ix no graditi neppure agli ordini monastici. In seguito, però,
sezione 3. L’Alto Medioevo
e l’xi secolo essi erano rivolti soprattutto verso tre luoghi: la Chiesa riconobbe il valore dei pellegrinaggi e li discipli-
• Roma, in quanto sede del papato; nò, trasformandoli in uno dei motori della rinascita euro-
• Santiago di Compostela, la località della Galizia spa- pea dopo il Mille.
gnola dove all’inizio del ix secolo era stato scoperto un
corpo attribuito all’apostolo Giacomo (Santiago = san
Giacomo); Sigerico e la via Francigena
• Gerusalemme, in quanto città santa (benché la città Sigerico, arcivescovo di Canterbury alla fine del x secolo,
fosse in mano ai musulmani, i pellegrini cristiani po- scrisse una relazione del suo viaggio di pellegrinaggio a
tevano entrarvi e adorare i luoghi santi pagando una Roma, elencando le tappe del ritorno, fino alla Manica. In
tassa). genere si identifica il suo viaggio con il tracciato della via
Fino al xii secolo i pellegrinaggi furono un fenomeno Francigena, che portava i pellegrini a Roma passando per
piuttosto limitato, per l’insicurezza generale delle vie la Francia (di qui il nome).
Calais
Arras
Reims
Besançon
Losanna
Gran San Bernardo Aosta
Ivrea Pavia
Piacenza
Vercelli Parma
1 Partito da Roma, Sigerico percorre l’anti- Pontremoli
co tracciato romano della via Cassia, arrivan- Aulla Lucca
do in Toscana attraverso un valico a est del Siena
San Gimignano
monte Amiata. In Toscana passa da Siena, San
Gimignano e Lucca. Attraversata la Versilia, ri- Viterbo
sale la Lunigiana verso il passo della Cisa. Roma
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I santuari di Michele
Il pellegrinaggio verso Gerusalemme
era ovviamente il più impegnativo.
Parigi Esso era scandito da tre tappe, se-
Mont gnate da altrettanti santuari dedicati
Saint Michel
a san Michele, l’arcangelo guerriero
Sacra di San Michele
particolarmente caro alla tradizione
germanica.
San Michele del Gargano
Roma
Brindisi
1 L’abbazia di Mont-Saint-Michel in
Caifa
Normandia.
Gerusalemme
2 La Sacra di San Michele in Val di Susa
(Piemonte).
3 L’abbazia di San Michele del Gargano in
Puglia.
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le di “invisibili”. La loro sopravvivenza (piuttosto difficile, e non più circolare del tempo, il principio del suo “valore”
ovviamente) era affidata o alle elemosine della Chiesa, o economico (time is money!) e la sua conseguente “matema-
all’attività brigantesca, di cui fiabe popolari e opere lette- tizzazione” (l’ora “fissa”, scandita in minuti, secondi ecc.).
rarie ci offrono ampie testimonianze.
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■ L’identità cristiana
Ciò non significa, naturalmente, che l’età feudale non
avesse una sua cultura. Essa era fortemente segnata dal-
la mentalità cristiana, che come abbiamo detto si diffon-
de capillarmente in quest’epoca e diventa il fondamento
dell’identità collettiva.
Il mondo pagano antico era ancora presente come mito,
ma in verità era pochissimo conosciuto. I grandi monu-
menti erano stati in molti casi distrutti dalle invasioni
barbariche e da terremoti o incendi. I grandi capolavori
▲ Bestiario del 1210 ca, miniatura con testo in latino tratto dalla fonte
della letteratura non venivano più letti, se non all’inter- del Physiologus (ii-iv secolo). Oxford, Bodleian Library.
no dei monasteri e dei conventi in cui venivano copiati e
tramandati.
I testi di riferimento erano la Bibbia (nella traduzione LE DOMANDE DELLA STORIA
latina di san Girolamo) e le opere dei padri della Chiesa,
Nel Medioevo esistevano gli atei?
L’ateismo, cioè la convinzione che non esistano divinità di alcun
tipo, era una posizione filosofica ben presente nel mondo antico,
anche se minoritaria. Nell’Alto Medioevo, invece, l’ateismo sostan-
MEMO LESSICO zialmente scomparve: l’ateo non era considerato una persona che la
pensava diversamente dal cristiano o dal musulmano, ma un mat-
Pergamena toide che non ragionava correttamente, come verrebbe considera-
Il nome deriva da Pergamo, città dell’Asia Minore dove, secondo la to oggi chi sostenesse che la Terra è piatta o che il Sole le ruota
testimonianza dello scrittore latino Plinio il Giovane, la pergamena attorno. Le posizioni filosofiche ateistiche ripresero a manifestarsi
sarebbe stata inventata nel ii secolo a.C. La pergamena ebbe scarsa in Europa nel xii e nel xiii secolo, sulla scorta del grande pensato-
diffusione nell’antichità, mentre diventò il supporto più usato nel re musulmano Averroè, autore di un fondamentale commento alle
Medioevo, fino alla diffusione della carta (xiv secolo). opere di Aristotele.
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delle conoscenze scientifiche e tecniche, va spiegata La nascita delle nuove lingue si lega a due fenomeni. Il
alla luce della nuova mentalità. Per un uomo del ix o del primo è la frantumazione del potere politico: la divisio-
x secolo, la realtà terrena, materiale, può essere compresa ne del territorio in zone diverse e autonome, spesso isolate
solo nell’ambito di un disegno più vasto, perché ogni realtà tra loro, comportò che ciascuna regione seguisse una sua
terrena rimanda simbolicamente a una realtà celeste, ul- evoluzione linguistica e che lingue e dialetti si moltiplicas-
traterrena, e solo se si comprende questo suo valore simbo- sero rapidamente; il secondo è la scarsa diffusione della
lico si riesce a conoscerla davvero. cultura: il latino era parlato e scritto da piccole minoranze
isolate, i libri erano meno diffusi che mai, la distanza tra la
lingua colta e quella di uso quotidiano si accentuava.
■ La nascita delle lingue moderne
Come abbiamo visto, nel ix secolo comparvero anche i
primi documenti che testimoniano la nascita di nuove MEMO LESSICO
lingue. Il giuramento di Strasburgo, dell’842, ci permet-
Scriptorium
te di affermare che, a quell’epoca, le persone del popolo si È la parte dell’abbazia o del monastero in cui i monaci ricopiano
servivano di lingue diverse dal latino, che non erano più i libri. Nel ix secolo, gli scriptoria più importanti dell’Impero
carolingio erano quello di Verona, quello di Bobbio (tra Piacenza e
in grado di comprendere ma che pure continuava a essere Genova) e quello di San Gallo (nell’attuale Svizzera tedesca).
usato dagli intellettuali e dal clero.
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I bestiari
In queste particolari opere gli autori medievali offrono descrizioni in chiave allegorica di
animali (reali o fantastici). Paradossalmente, il più famoso di tali testi, detto Il Fisiologo, 345
risale all’epoca classica.
La pantera
La descrizione della pantera (16° capi-
tolo del libro) non ricorda affatto l’a-
nimale a noi ben noto: l’autore consi-
dera infatti la pantera un’allegoria di
Gesù, e spiega con citazioni bibliche
ed evangeliche le presunte caratteri-
stiche della fiera.
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L’Europa
346 Secondo un antico mito
greco, Europa era la figlia
di Agenore, re della città
sezione 3. L’Alto Medioevo
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B In sintesi
➀ La crisi dell’Impero carolingio origine il Sacro romano impero germanico. I suoi successori
→ Nell’814, alla sua morte, Carlo Magno lasciava un impero sul trono imperiale furono: Ottone II, che intraprese guerre di
potente, ma con alcuni problemi aperti: la successione al tro- conquista vittoriose contro Danimarca e Francia; Ottone III,
no, i rapporti tra il sovrano e i vassalli; la difesa del territo- che trasferì la sede imperiale a Roma; Enrico II, che s’mpegnò
rio. A Carlo succedette il figlio Ludovico il Pio, che continuò nella riaffermazione dell’autorità imperiale in Germania.
la politica paterna di alleanza con la Chiesa, ma non seppe
mantenere il controllo sui vassalli. Alla sua morte le lotte ➂ Gli ultimi invasori: Saraceni,
per la successione fra i tre figli si conclusero con la divisione Normanni, Ungari
dell’Impero: a Lotario I spettarono le regioni centrali e il tito- → Dal ix secolo, per circa 200 anni, si ebbe in Europa una
lo di imperatore, a Ludovico II il Germanico le regioni orien- nuova ondata di invasioni. Le incursioni dei Saraceni aveva-
tali, a Carlo II il Calvo quelle occidentali. no carattere piratesco e non miravano alla conquista, ma al
saccheggio. Solo con l’arrivo dei Normanni (abilissimi mari-
➁ Il Sacro romano impero germanico nai), i Saraceni persero la Sicilia e le basi in Italia meridio-
→ Con la dissoluzione dell’Impero carolingio si formarono nale. L’espansione normanna si diresse a est, verso l’attuale
tre Stati indipendenti: il regno di Francia, il regno d’Italia e Russia; a nord, verso l’Islanda e la Groenlandia; a sud, verso
il regno di Germania. Il regno di Francia alla fine del x secolo la Francia settentrionale (Normandia), l’Inghilterra e l’Italia
trovò un sovrano autorevole in Ugo Capeto, fondatore della meridionale. Tra il x e l’xi secolo stanziati nei territori con-
dinastia dei Capetingi. Nel regno di Germania salì al trono nel quistati i Normanni diedero vita a fiorenti civiltà.
919 Enrico I di Sassonia, il quale rafforzò il regno con rifor- → Gli Ungari erano originari delle steppe asiatiche. Sconfitti
me amministrative e militari. Suo figlio Ottone I, eletto re nel a Lechfeld (955) da Ottone I, si ritirarono nel territorio
936, nella battaglia di Lechfeld (955) sconfisse gli Ungari. Nel dell’attuale Ungheria e si convertirono al cristianesimo.
961 scese in Italia allo scopo di ottenere il titolo di impera-
tore, spodestò il re d’Italia e impose la propria autorità sul ➃ L’età feudale
papato (Privilegium Othonis: l’elezione del papa doveva essere → Con il termine “feudalesimo” s’indica il sistema politico ed
sottoposta al consenso dell’imperatore). Con Ottone I ebbe economico che nasce con la diffusione dei rapporti vassallatici.
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motivi di debolezza
• lotte per la successione dopo Ludovico • spinta autonomistica dell’aristocrazia • nuove incursioni di
il Pio • capitolare di Quierzy, ereditarietà Saraceni, Normanni,
feudi maggiori Ungari
Mondo feudale
economia
scarsità di
società
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D Conoscenze e abilità
1 spazio Colloca sulla carta muta i nomi (citati nel testo) che trovi 2 tempo Indica con un numero
elencati nella tabella. progressivo la corretta successione
cronologica dei personaggi elencati.
350 Fiumi Località Regioni Verifica poi la tua risposta sul testo o su
un’enciclopedia.
Reno Freinet Pannonia
sezione 3. L’Alto Medioevo
① Allegoria:
② Decima:
③ Beneficio:
4 eventi Collega ciascuna data con l’avvenimento relativo.
④ Feudo:
① 840 a attaglia di Hastings e vittoria di Guglielmo
B
il Conquistatore
② 877 b Capitolare di Quierzy
③ 910 c Constitutio de feudis ⑤ Drakkar:
④ 961 d Fondazione dell’ordine cluniacense
⑤ 1037 e Morte di Ludovico il Pio
⑥ 1066 f Ottone I imperatore
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351
7 concetti e connessioni La classe dei “lavoratori” altomedievali era in realtà articolata al suo interno. Individua
8 eventi Completa la seguente tabella, elencando gli elementi di debolezza e quelli di forza che caratterizzano la Chiesa
nel x secolo.
E Competenze
9 ANALIZZARE FONTI E DOCUMENTI Il sistema feudale
“Durante l’Alto Medioevo, tra il v e il ix secolo s’insedia
10 RICERCA E SCHEMATIZZAZIONE La mitologia
norrena ha ancor oggi un grande fascino, testimoniato
l
un nuovo sistema storico, che combina un modo di dall’interesse che le riserva la cultura popolare (fumetti,
produzione, un tipo di società e un sistema di valori: il film ecc.). Svolgi una breve ricerca in Internet sulle
sistema feudale”. seguenti figure e completa la tabella sottostante,
Utilizzando le informazioni che ti abbiamo fornito nel riportando le caratteristiche principali di ogni personaggio.
testo, sviluppa questa affermazione dello storico francese
J. Le Goff elaborando un documento PowerPoint diviso Personaggio Caratteristiche
in tre parti di almeno tre diapositive ciascuna, dedicate
Odino
rispettivamente
→ al modo di produzione; Frigg
→ all’organizzazione della società;
Thor
→ al sistema di valori di tale società.
Loki
Fenrir
Ratatosk
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che hanno realizzato una forte interdipendenza tra i siste- di produzione sono inferiori, in termini di personale
mi economici e i mercati di tutto il mondo. Affronteremo e di tassazione; questo fenomeno prende il nome di
nel dettaglio la globalizzazione nel prossimo capitolo (vedi delocalizzazione;
p. 363); per comprendere l’evoluzione dei tre fondamenta- 4. il ruolo centrale svolto dalle tecnologie e dalla ricer-
li settori economici (primario, l’agricoltura, secondario, ca scientifica (attività del cosiddetto settore ter-
l’industria, terziario, i servizi) dobbiamo tuttavia accenna- ziario avanzato o quaternario), che determinano
re alle principali tendenze dell’attuale sistema economi- rapidi cambiamenti non solo nel settore terziario, ma
co mondiale. In sintesi queste tendenze sono: anche in quello primario e secondario;
1. nelle economie dei Paesi più ricchi e avanzati, la velo- 5. l’avvento di nuovi protagonisti nel mercato econo-
ce crescita del settore terziario; mico globale, come Cina, India e Brasile;
Alask a
(USA)
ISLANDA
FINLANDIA
NORVEGIA
SVEZIA FED. RUSSA
EST.
C A N A D A LET.
REGNO DAN. LIT.
IRLANDA
UNITO BIELOR.
P.B. POLONIA
BEL. GERM.
R.CECA
LUSS. SLOVAC. U C R AI NA K A Z AK I STAN MONGOLIA
AUSTRIA UNGH. MOL.
FRANCIA SVIZZ. SLO.
ROMANIA
SERB
CRO. BOS. UZ
ERZ.
BE COREA
STATI U N ITI BULG. GEOR. KIS
IA
SÃO TOMÉ
ECUADOR GUYANA REP. DEM.
CON
E PRÍNCIPE RUANDA
GUINEA
CONGO BURUNDI I N D O N E S I A
SEICELLE PAPUA
EQUATORIALE GABON NUOVA
TANZANIA GUINEA
BRAS I LE COMORE TIMOR EST
PERÚ ANGOLA MALAWI SALOMONE
ZAMBIA
MOZAMBICO
BOLIVIA ZIMBABWE
MADAGASCAR MAURIZIO
BOTSWANA
NAMIBIA
PARAGUAY
SWAZILAND
% addetti settore terziario AUSTRALIA
REP. LESOTHO
C I LE SUDAFRICANA meno del 30
URUGUAY
30 - 45
ARGENTINA
45,1 - 60
NUOVA
60,1 - 70 ZELANDA
70,1 - 80
oltre 80
Stati in cui i dati relativi
al secondario non sono
separati da quelli relativi
al terziario
dati non disponibili
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Ricerca e innovazione favoriscono la crescita dei posti di BRICS detengono ancora una quota inferiore al 3%, ma con
lavoro, oltre a facilitare la vita di ogni giorno, miglioran- forti tassi di crescita (in Cina si è registrato un rialzo del
do l’assistenza sanitaria, le scuole, i trasporti, i servizi digitali. 28,3% negli ultimi anni).
Il settore a più alto tasso d’innovazione tecnologica oggi è il Per quanto riguarda gli investimenti in ricerca e svi-
terziario avanzato (o quaternario), che comprende non solo luppo le economie avanzate faticano negli ultimi anni a
le attività legate alle nuove tecnologie (informatica, teleco- trovare le risorse necessarie (soprattutto a causa della crisi
municazioni, web ecc.) ma anche tutto ciò che è legato alla economica), mentre la Cina conosce una crescita impetuosa,
ricerca scientifica, alla creatività, alla cultura, allo sviluppo di che secondo l’Ocse la porterà a diventare nel 2019 il Paese
nuove tecnologie applicabili poi a tutti i settori produttivi. che più investe sui nuovi brevetti e sulla ricerca tecnologica.
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Fonte: https://ec.europa.eu/programmes/horizon2020
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caucciù canna da
zucchero
cotone cereali
riso tabacco
caffè frumento
granoturco tè
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cata un’agricoltura tradizionale a secco, che non necessita per questo che l’Unione Europea ha istituito un quadro comu-
di irrigazione e permette di coltivare cereali come miglio e nitario per l’utilizzo sostenibile dei pesticidi.
sorgo; nelle zone dell’Asia calde, umide e piovose, la coltiva- L’agricoltura di mercato può essere di tipo intensivo
zione più diffusa è il riso. o estensivo. Nel primo caso i terreni sono di dimensioni
▲ I terrazzamenti costruiti per la coltivazione del riso nelle Filippine. ▲ Un enorme campo coltivato a grano negli Stati Uniti.
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geofocus
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geofocus
Pesca e acquacoltura
Oggi alla pesca tradizionale di pesci, molluschi e crostacei si affianca
l’acquacoltura, cioè l’allevamento di pesci e molluschi in aree delimitate.
Il forte aumento della produzione mondiale di pesce, raddoppiata negli
ultimi 50 anni, è stato determinato in particolare dalla pesca di tipo
industriale, nella quale sono impiegati grandi pescherecci dotati di
strumentazioni tecnologiche in grado di individuare i banchi di pesci.
Per far fronte alla crescente richiesta del mercato ittico internazionale,
la pesca industriale fa uso di metodi che si sono dimostrati molto
dannosi per l’ecosistema marino: alcune specie molto richieste sul
mercato, come determinate qualità di tonno (su tutte il tonno a pinne Un gigantesco peschereccio a strascico industriale al largo
gialle), sono oggi a rischio estinzione. delle coste della Tasmania.
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Stoccolma
Tallinn Mosca
Vancouver Belfast
Seattle Colonia
Londra
Donets’k
San Francisco Chicago Detroit Marsiglia
Milano Pechino
Bilbao Baki Seoul
Los Angeles New York Barcellona
Nanchino Tokyo
Shanghai
León
Kolkata Hong Kong
Ha Noi
Mumbai
Chennai
Johannesburg
Porto Alegre
Montevideo Sydney
regioni industriali Adelaide
centri industriali Melbourne
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aree di estrazione e raffinazione. tra le aree del mondo più sviluppate (Stati Uniti, Unione
Europea e Giappone) si sono aggiunte le rotte commer-
Le aree a bassa industrializzazione Molte aree ciali che hanno come protagoniste le nuove potenze in-
del mondo, colpite da conflitti sociali e religiosi, instabi- dustriali del globo. La Cina, in particolare, è entrata di
lità politica e povertà diffusa, restano ancora ai margini forza tra i primi esportatori mondiali, a fianco di Paesi
dei processi di industrializzazione. Le poche fabbriche a forte vocazione commerciale come gli Stati Uniti e la
in funzione presentano sistemi produttivi arretrati, Germania.
riconducibili per molti versi più a una produzione di Se i Paesi in forte espansione industriale come la Cina
tipo artigianale che industriale. La regione meno indu- esportano un’ampia gamma di prodotti, dal tessile fino
strializzata del mondo è l’Africa centrale, dove troviamo all’hi-tech, i Paesi poveri del Sud del mondo sono ancora
un’incidenza del settore industriale bassissima (in alcu- legati all’esportazione di materie prime e di prodotti agri-
ni Stati inferiore al 15% del Pil). Molti Paesi africani sono coli e all’importazione di beni di consumo, macchinari,
in realtà ricchi di materie prime (petrolio, rame, ferro), farmaci.
che non vengono però lavorate sul posto, ma nella mag- I trasporti commerciali possono avvenire in quattro
gior parte dei casi prelevate da multinazionali straniere modi: su rotaia, su strada, via mare e via aereo. Le vie di
e lavorate nei Paesi più ricchi: in questo modo il ritorno comunicazione nel loro complesso sono chiamate reti; i
in termini di ricchezza e occupazione per le popolazioni luoghi in cui avviene lo smistamento di merci e persone
locali è assai scarso. (aeroporti, stazioni ferroviarie, porti) sono chiamati nodi.
2008
2009
2012
1850
1880
1900
1928
1950
1960
1980
1990
1870
1937
1970
1913
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per schematizzare
Arrivi turistici internazionali nel 2013 nel mondo
Africa 5%
America 15%
Europa 52%
Asia 28%
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te o messaggi di testo; essi permettono infatti di navigare Telecomunicazioni e informatica rientrano a pieno ti-
su Internet, partecipare ai social network, orientarsi con na- tolo nel terziario avanzato o quaternario, che compren-
vigatori satellitari, scattare foto, girare video, fare acquisti, de, come abbiamo già detto, i settori a maggiore innovazio-
seguire riunioni o eventi in diretta, effettuare pagamenti. ne tecnologica.
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IL DIGITAL DIVIDE
Il digital divide, cioè il “divario digitale” tra le diverse aree del della rete Internet). Le aree del mondo maggiormente colpite
mondo nell’accesso alle reti di telecomunicazione, è oggi ancora dal digital divide sono quelle più povere dell’Africa e dell’Asia: in
molto alto. Si tratta di un gap tecnologico notevole, che oltre molti Stati dell’Africa centrale gli utenti Internet sono inferiori
ai Paesi meno sviluppati riguarda anche le fasce di popolazione a 30 ogni 1000 abitanti, mentre in Europa settentrionale sono
che, pur facendo parte di Paesi sviluppati, restano ancora escluse intorno ai 950 ogni 1000 abitanti. Nel panorama dei Paesi europei
dall’accesso alle nuove tecnologie, con gravi conseguenze sul più sviluppati l’Italia si trova in coda, con 584 utenti ogni 1000
piano sociale e lavorativo (le cause possono essere legate alla abitanti: nel nostro Paese ben 22 milioni di persone si trovavano
povertà, alla scarsa istruzione, all’età e al mancato sviluppo nel 2014 ancora offline, cioè non avevano accesso a Internet.
Mappa mondiale delle relazioni e delle amicizie di Facebook elaborata da Paul Butler, uno dei tecnici che lavorano nell’azienda. Le linee
rappresentano le “amicizie” strette sul popolare social network e rendono immediatamente evidente la quantità di relazioni presenti nel
mondo e quali sono le aree più isolate.
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Jacques Cartier
America Québec 1534-1536 Bristol Europa
del Nord St. Malo
Asia
LE GRANDI SCOPERTE GEOGRAFICHE
Giovanni Caboto Lisbona
O cea n o
Hermán Oc ea n o
1497 Pa cific o
Siviglia
Cortés
1519-1537 A t l an ti c o
CUBA Jacques Cartier
Tenochtitlan
America
(Città del Messico)
Québec
Cristoforo Colombo
1534-1536
1492-1493 Bristol
Africa
Europa
Francisco
del Nord St. Malo
Asia
Pizzaro
1524-1528 Oce ano
Giovanni Caboto LisbonaBartolomeo Stretto di
Vasco de Gama Malacca
Hermán
1497
Oc ea n oAmerica
Diaz 1497-1499 Paci f i co
Siviglia
1487-1488
Cortés Oc eano Lima
1519-1537 del Sud Oc e a n o
Pac i fi c o A tl a n ti c o
CUBA Indiano
Tenochtitlan
(Città del Messico) Cristoforo Colombo
Ferdinando 1492-1493
Africa
Capo di
Buona Speranza
Magellano
Francisco 1519-1522 Amerigo Vespucci Ferdinando Magellano
Pizzaro 1499-1502 1519-1522
1524-1528
Stretto di
Bartolomeo Vasco de Gama
Stretto di Diaz Malacca
1497-1499
America
Magellano 1487-1488
O c ea n o Lima
del Sud Oce a n o
Pa c i fi c o
In d ia n o
Capo di
Ferdinando Buona Speranza
Magellano
1519-1522 Amerigo Vespucci Ferdinando Magellano
1499-1502 1519-1522
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31411_352-426_Sette_mari.indd 363 territori conosciuti dagli europei nel Medioevo 14/01/16 12:17
secolo, grazie all’impiego di nuove tecnologie nei traspor- hanno permesso di ridurre i tempi e i costi delle co-
ti e nelle comunicazioni: dalle barche a vela si passò per municazioni sulla grande distanza e di aumentare
esempio ai più rapidi piroscafi a vapore, mentre il telegrafo l’interdipendenza dei mercati economici e finanzia-
permise di trasmettere in pochi minuti messaggi in tutto ri: il telefono e il fax sono stati presto affiancati dalla
il mondo. Negli ultimi decenni del Novecento infine, grazie connessione alla rete Internet, che ha permesso per
al concatenarsi di una serie di fattori economici, politici la prima volta la comunicazione e la condivisione di
e tecnologici, il mondo ha visto affermarsi quei processi dati a “tempo zero”;
d’interconnessione di persone, capitali e informazioni che 3. le innovazioni apportate nel sistema dei trasporti,
chiamiamo globalizzazione. dove le innovazioni tecnologiche hanno permesso di
364 ridurre non solo i tempi, ma anche i costi di trasferi-
I tre fattori della globalizzazione Per capire per- mento di merci e persone.
ché oggi l’economia abbia assunto una dimensione globa-
TEMA 2. La globalizzazione, il mondo in rete
le, occorre analizzare tre fattori che sono maturati negli Il mercato globale: la delocalizzazione La glo-
ultimi due decenni del secolo scorso: balizzazione si presenta innanzi tutto come un processo
1. la liberalizzazione dei mercati, ossia l’abolizione in d’integrazione economica, in cui le attività (investimen-
buona parte del mondo delle barriere doganali, che ti, produzioni di beni e servizi, commerci e consumi) non
sono i dazi imposti da uno Stato alle merci provenienti avvengono più in un ambito locale, ma a livello globale.
da altri Paesi. Favorita dalla crisi del sistema socialista Questo cambiamento comporta maggiori opportunità eco-
dell’Unione Sovietica e dalla fine della guerra fredda tra nomiche per gli imprenditori, ma anche più concorrenti
Usa e Urss, questa liberalizzazione ha facilitato a livello con cui fare i conti in termini di costi di produzione e di
mondiale la libera circolazione di merci e capitali; manodopera, fattori che incidono notevolmente sul prezzo
2. la rapida crescita di nuove tecnologie informati- finale del prodotto: vendere un prodotto a un prezzo su-
che e nel campo delle telecomunicazioni, che periore rispetto a un concorrente significa infatti perdere
◀ Aerei delle
compagnie low cost
Easyjet e Ryanair
all’aeroporto di
Valencia, in Spagna.
◀ Gli ultimissimi
esemplari di treno
a levitazione
magnetica
giapponesi, che
raggiungono
velocità di punta
superiori a 600
km/h.
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per schematizzare
La variazione percentuale del Pil nei Brics, negli Stati Uniti e nell’Unione Europea
14
12
10
8
6
4
2
0
-2
-4
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2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
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una percentuale pari a circa il 20%. no una bassa tassazione, impongono controlli limitati sulla
Naturalmente la prepotente ascesa economica di questi provenienza dei capitali e garantiscono l’anonimato e la se-
Paesi non è stata priva di contraddizioni. La crescita econo- gretezza delle operazioni bancarie.
mica ha infatti portato nuovi posti di lavoro e nuove oppor- Tra le organizzazioni maggiormente attive nei crimini
tunità per una parte rilevante della popolazione; al tempo fiscali e nei traffici illegali (in cui un ruolo importante ha il
stesso molti dei nuovi assunti sono costretti a lavorare sen- traffico di armi e droga) rientrano anche le mafie italiane.
za adeguate protezioni sindacali, a sostenere pesanti turni Per fare un esempio, secondo stime recenti, la ‘ndranghe-
di lavoro e ad accettare bassi salari, senza alcun potere di ta calabrese (una delle più attive organizzazioni criminali
contrattazione. italiane) sarebbe in grado di produrre attraverso attività
illecite differenziate (riciclaggio di denaro, estorsioni, ap-
I crimini fiscali, i traffici illegali Il mercato glo- palti pubblici truccati, traffico d’armi e di droga, gioco d’az-
bale è caratterizzato da un forte aumento dei movimenti zardo, smaltimento illecito di rifiuti) un fatturato annuo di
internazionali di capitali. L’interconnessione dei mer- oltre 52 miliardi di euro, con un giro di affari che corrispon-
cati finanziari di tutto il mondo ha reso, infatti, più facile derebbe al 3,4% del Pil italiano.
Russia
Europa del Nord
Perù
Brasile
Bolivia
Sudafrica Australia
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geofocus
Una manifestazione del 2008 del movimento no global a Seul, in Corea del Sud,
nel 2008.
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Nei Paesi più sviluppati l’informazione globale è or- duce nel dialogo e nella conoscenza reciproci, senza che que-
mai un dato acquisito; non è così invece nei Paesi del Sud sto comporti la perdita di esperienze e tradizioni locali. Un
del mondo, dove l’accesso alla rete è ancora marginale. esempio tra i tanti è quello della cultura enogastronomica:
Come valutare gli effetti di questi processi? Sicuramente la negli ultimi anni abbiamo accolto sulle nostre tavole ricette
possibilità di informarsi e di comunicare liberamente e in e cibi che provengono da paesi anche molto lontani, ma non
tempi rapidi ha aumentato le nostre opportunità di cono- per questo abbiamo rinunciato ai piatti tipici della nostra
scenza e di condivisione delle esperienze. Ciò non significa tradizione. Si tratta al contrario di un fenomeno negativo se
che un’informazione globale non sia priva di pericoli, a vol- la globalizzazione culturale determina un’omologazione,
te difficili da individuare: il web ci garantisce per esempio ossia la perdita di tradizioni, lingue e costumi locali, schiac-
ciati dalla forza di modelli e stili di vita di massa.
▼ Tsubasa Tamaki, un pizzaiolo giapponese.
geofocus
RAGIONARE SU SCALA
GLOCALE
Glocale è una parola nuova che nasce dalla fusione di GLObale
e loCALE; con questo termine si indica il rapporto oggi
sempre più stretto tra lo spazio locale in cui concretamente
si svolge la nostra vita e lo spazio globale,del quale facciamo
parte, più o meno consapevolmente, a livello economico,
sociale e culturale. Il rapporto tra globale e locale può essere
interpretato secondo due differenti prospettive.
1. In termini conflittuali: l’ambito glocale è quello in
cui si scontrano le tradizioni e le culture locali con le
trasformazioni imposte dalla globalizzazione. Per molti le
possibilità di mediazione tra queste due prospettive sono
ridotte al minimo, perché i sostenitori della prospettiva
locale tendono a considerare gli effetti della globalizzazione
dannosi per le comunità locali, mentre i sostenitori della
prospettiva globale considerano le posizioni dei primi
come un freno per l’innovazione e la modernizzazione della
società.
2. In termini di collaborazione: i sostenitori di questa
collaborazione pensano che la prospettiva globale possa
favorire la realizzazione di progetti economici, ambientali
e culturali in grado di valorizzare le risorse e le eccellenze
locali. In questo modo le specificità del territorio sarebbero
tutelate e inserite al tempo stesso nel mercato globale.
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▼ Repubblica Democratica del Congo: coda di donne e bambini presso un presidio sanitario dell’Unicef per una campagna di vaccinazione contro il
morbillo, uno dei maggiori responsabili dell’alta mortalità infantile della regione.
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di fronte a problemi - come la crisi economica e finanziaria Sul piano geopolitico l’attuale situazione vede l’affer-
dei Paesi occidentali e il contrasto alle nuove e più violen- marsi di un assetto multipolare nel quale i rapporti tra gli
te forme del terrorismo internazionale – la cui dimensione Stati più influenti sono instabili e dominati da forti tensioni.
coinvolge ormai tutte le principali aree del mondo. Le principali potenze politiche e militari del pianeta (Stati
Sul piano economico oggi giocano un ruolo di primo piano Uniti, Unione Europea, Russia, Cina, India) non sembrano al
organizzazioni sovranazionali come il Wto (Organizzazione momento in grado di concordare strategie efficaci che possa-
Mondiale per il Commercio),che promuove accordi commercia- no garantire la stabilità dell’ordine internazionale. I proble-
li a livello mondiale; il Fmi (Fondo Monetario Internazionale), mi irrisolti del mondo globalizzato (povertà, conflitti locali,
che svolge una funzione di sorveglianza sulle politiche econo- violazione dei diritti umani, violazioni ambientali) e quelli
miche dei Paesi membri e assiste finanziariamente i Paesi in divenuti negli ultimi anni sempre più urgenti (come l’avan-
difficoltà; la Banca Mondiale, che ha il compito di sostenere zata del terrorismo), non sembrano però concretamente ri-
e favorire lo sviluppo economico e sociale dei Paesi più poveri. solvibili al di fuori di un’azione comune e coordinata.
▼ G20 del 2015 in Turchia.
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Lawealth
Figure 2-2: World distribuzione
levels della ricchezza media per adulto nel mondo
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no non bastare per arrivare a fine mese; lire con la migliore approssimazione possibile le disegua-
• un reddito medio pro capite non significa necessaria- glianze presenti tra le diverse aree del mondo e all’interno
mente un benessere diffuso per tutti: può essere determi- dei singoli Paesi.
nato, infatti, da un numero ridotto di persone, che deten- Lo sviluppo dei Paesi più poveri è frenato, infatti, non
gono un reddito altissimo, che finisce per alzare la media. soltanto da fattori economici, ma anche da accentuate dif-
Per superare questi limiti e ottenere dati più aderenti alla re- ferenze sociali, determinate per esempio da:
altà è stato introdotto nel 1990 dall’Onu l’Indice di svilup- • una mobilità sociale molto limitata: le persone che
po umano (Isu), con l’intento di misurare l’effettivo tenore appartengono alle fasce più povere hanno poche pos-
di vita delle persone. L’Isu tiene conto della speranza di vita sibilità di istruirsi e trovare un lavoro che permetta
alla nascita, del grado di alfabetizzazione degli adulti e del li- loro di ottenere migliori condizioni di vita;
vello d’istruzione, del Pil pro capite a parità di potere d’acqui- • discriminazioni etniche e religiose: il potere poli-
sto. L’indice Isu comprende una scala di valori tra 0 e 1: nella tico in molte aree del pianeta favorisce determinate
fascia più bassa (valori inferiori a 0,5) sono compresi i Paesi etnie e religioni, a scapito delle minoranze;
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terazioni nell’ambiente naturale. L’uomo ha danneggia- que ancora oggi piuttosto contrastanti; un segnale positivo è
to l’ecosistema in cui vive, al punto da dover ipotizzare venuto dall’Unione Europea, che si è impegnata entro il 2020
con urgenza un modello di sviluppo economico che tenga a ridurre del 20% le emissioni di gas serra e a portare al 20% la
conto delle esigenze ambientali e si dimostri sostenibile quota di energie rinnovabili nel suo mix energetico.
sul lungo periodo. L’aumento dell’inquinamento, l’innalza-
mento del riscaldamento globale, i cambiamenti climatici, Lo sviluppo sostenibile: una crescita a “impatto
le catastrofi naturali, la desertificazione, la deforestazio- zero” Il susseguirsi di accordi, impegni e conferenze
ne, la perdita di biodiversità sono i principali indicatori sul clima, che sono entrati negli ultimi anni nelle agende
dell’impatto ambientale non più sostenibile che le atti- politiche dei grandi leader mondiali, dimostra chiaramen-
vità umane hanno sul suolo, sull’acqua e sull’aria. te la necessità di un cambiamento nel modello produttivo
geofocus
La Fao (Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura) ha stimato persona su 4 è cronicamente sottoalimentata), l’Asia meridionale
che, nel 2014, erano poco più di un miliardo le persone che nel (oltre 500 milioni di persone soffrono la fame) e l’America latina. Come
Popolazione denutrita
mondo soffrivano la fame. A livello statistico è stato registrato un Percentuale – testimoniano
meno del 10%
le organizzazioni impegnate nell’assistenza dell’infanzia,
bassa
calo di 100 milioni di persone sottoalimentate rispetto all’inizio delPercentuale sottoalimentazione
dal 10% al 30% e malnutrizione colpiscono soprattutto i minori.
più del 30%
secolo e di oltre 200 milioni rispetto al 1990. Nonostante questi dati alta + Anche in questo campo sono stati compiuti passi in avanti, con un calo
la sottoalimentazione resta un problema drammatico. Le aree più deidati non disponibili
tassi di mortalità infantile (decessi tra 0 e 5 anni) del 49% tra il
colpite dalla mancanza di cibo e acqua sono l’Africa subsahariana (1 1990 e il 2013.
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Tasso di analfabetismo
I primi dieci Stati del mondo (% della popolazione)
Niger 84,5%
Somalia 76%
Guinea 74,7%
Sudan del Sud 73%
Burkina Faso 71,3%
Afghanistan 68,3%
Mali 66,4%
Ciad 62,7%
Costa d’Avorio 59%
Sierra Leone 55,5%
▲ Una classe di scuola elementare in Papua Nuova Guinea.
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per far fronte alle emergenze sanitarie. minori. Questa campagna agisce seguendo quattro obiettivi
Un problema particolarmente delicato riguarda la dif- fondamentali nella lotta contro il virus Hiv:
ficile reperibilità di farmaci e vaccini o l’impossibilità di 1. prevenire il contagio tra madre e figlio;
acquistarli a causa di prezzi troppo elevati: le case farma- 2. procurare le cure mediche e pediatriche;
ceutiche che detengono i brevetti dei farmaci più diffusi 3. prevenire la diffusione del contagio tra gli adolescenti
spesso non adeguano i prezzi alle reali situazioni sociali e i giovani;
dei diversi Paesi, tagliando fuori dall’accesso ai farmaci gli 4. proteggere e aiutare i bambini colpiti dall’Aids.
Stati più poveri.
Le malattie più diffuse nel Sud del mondo Nei 3. Il mondo tra pace e guerra
Paesi più poveri un numero elevato di persone muore a cau-
sa delle malattie infettive: malaria, tubercolosi, infezioni I conflitti del xxi secolo Negli anni Novanta del
gastrointestinali, Aids. A queste malattie si aggiungono le xx secolo, con la fine della guerra fredda tra Stati Uniti
epidemie, che in alcuni casi portano a conseguenze deva- e Unione Sovietica, gli scenari geopolitici mondiali han-
stanti per la popolazione, come è stato nel caso dell’epidemia no subito una grande trasformazione. Dopo la Seconda
di ebola scoppiata nel 2014, che è costata oltre 8000 deces- guerra mondiale (1939-1945), per quasi mezzo secolo la di-
si concentrati soprattutto in Liberia, Sierra Leone e Guinea plomazia era riuscita ad evitare la guerra aperta tra le due
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Kosovo Cecenia
Somalia Cambogia
Colombia Nigeria Eritrea
Uganda
Rep. Dem. Congo
R. Centrafricana
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• lo sviluppo di relazioni amichevoli fra le nazioni, sulla e coordina le sue attività. È eletto dall’Assemblea e re-
base dell’uguaglianza dei diritti e dell’autodetermi- sta in carica per cinque anni. Finora si sono succeduti
nazione dei popoli otto segretari generali alla guida dell’Onu.
• la cooperazione internazionale per la lotta contro la • Il Consiglio di sicurezza: è costituito da 5 Paesi mem-
povertà, per gli aiuti umanitari in caso di catastrofi bri permanenti (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna,
naturali o conflitti, per lo sviluppo economico e socia- Francia) e da 10 Stati membri temporanei, nominati a
le, per la promozione dei diritti umani e delle libertà rotazione tra gli Stati membri dell’Onu ogni due anni.
fondamentali. Al Consiglio spetta la responsabilità del mantenimen-
L’azione dell’Onu deve avvenire nel pieno rispetto della to della pace e della sicurezza internazionale; esso è
sovranità (ossia dell’autonomia) di tutti gli Stati membri,
anche se è possibile per l’Onu adottare misure repressive
nei casi in cui la pace e la sicurezza siano minacciate. Per ▼ Un palazzo dell’Onu a New York.
realizzare questi obiettivi, l’Onu ha messo in pratica negli
ultimi anni tre azioni principali:
• Peacemaking: è la risoluzione delle controversie tra due
Stati, tramite negoziati diplomatici che permettano la
stesura di accordi ed evitino conflitti armati.
• Peacekeeping: è l’invio di missioni militari neutrali (i
cosiddetti “caschi blu”), con il compito di proteggere i
civili e frapporsi fra gli opposti schieramenti, così da
favorire il “cessate il fuoco” e la ricerca di accordi di-
plomatici. I “caschi blu” sono soldati inviati dai Paesi
membri dell’Onu (come tali non devono avere legami
con le parti in conflitto).
• Peacebuilding: è il rafforzamento della pace tramite il
sostegno politico ed economico ai Paesi che sono im-
pegnati nella ricostruzione economica e politica suc-
cessiva a un conflitto armato. Questi Paesi sono chia-
mati a cooperare nel mantenimento della pace, della
sicurezza e dei diritti umani.
MEMO LESSICO
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MEMO LESSICO
Diritto di veto
Il meccanismo decisionale del Consiglio di sicurezza dell’Onu
prevede, per l’approvazione delle delibere, il voto favorevole di
almeno 9 Stati membri (sui 15 complessivi) e che non vi sia il
voto contrario di alcuno dei 5 membri permanenti. È in questa
formula che si realizza il diritto di veto dei membri permanenti
del Consiglio di sicurezza. Tale prerogativa però è oggi sottoposta
da più parti a critica e non mancano proposte di allargamento del
Consiglio di sicurezza, così da ripartire poteri e responsabilità tra
un numero di nazioni più ampio.
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tema 4. L’Asia
mar Caspio, dalla catena del Caucaso e dal mar Nero. di corsi d’acqua, soggetti a possenti piene ed esondazioni
Sempre a ovest l’Asia è bagnata anche dal mar Rosso e dal durante il periodo delle piogge monsoniche, si sono origi-
mar Mediterraneo, mentre era in origine collegata all’Afri- nate le pianure alluvionali nelle quali gli esseri umani
ca dall’istmo di Suez, dal 1869 tagliato dall’omonimo cana- sono insediati da millenni. I fiumi diretti verso nord e il cui
le. Nei restanti punti geografici il territorio continentale lungo corso termina nel mar Glaciale Artico (Ob, Jenisej e
asiatico è bagnato da mari o oceani: a nord il mar Glaciale Lena) sono ghiacciati per diversi mesi durante l’anno.
Artico, con lo stretto di Bering che divide l’Asia a nord- L’Asia conta anche un numero cospicuo di laghi, con al-
est dalle Americhe (circa 90 km di mare che terminano in cuni record a livello mondiale: il mar Caspio è il più gran-
Alaska); a est l’oceano Pacifico; a sud l’oceano Indiano. de lago del mondo: le sue enorme dimensioni e l’elevata
Il continente asiatico è composto da diverse peniso- salinità lo fanno assomigliare a un vero e proprio mare,
le molte estese (arabica, indiana, coreana, di Malacca, di anche se in realtà si tratta di un lago; il Bajkal è il lago più
Kamchatka) e da un numero consistente di isole, soprat- profondo del mondo, con una profondità di 1620 metri.
tutto nell’oceano Pacifico e in quello Indiano, tra le qua- Lo sviluppo costiero, lungo ben 70 000 km, è dominato
li troviamo veri e propri Stati insulari come il Giappone, da grandi penisole e golfi ampi e profondi, con una con-
Taiwan, le Filippine, l’Indonesia, Sri Lanka e le Maldive. formazione che varia in maniera rilevante nelle diverse re-
A causa della sua grande estensione, il territorio del gioni climatiche e ambientali.
continente asiatico è caratterizzato da condizioni geo-
morfologiche tra le più diverse: in Asia troviamo per ▼ Il fiume Chang Jiang (Fiume Azzurro) in Cina.
esempio la vetta più elevata del mondo (il monte Everest,
nella catena dell’Himalaya, con i suoi 8848 metri) e la mas-
sima depressione (il mar Morto, le cui acque superficiali si
trovano mediamente 399 metri sotto il livello del mare).
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ra per i venti umidi provenienti dall’oceano Indiano, A mano a mano che dalle grandi catene montuose si
favorendo le piogge alluvionali (piogge monsoni- procede verso sud e verso est il clima diventa subtropicale
che) nelle aree a sud dell’Himalaya e la siccità nelle ed è regolato dalla presenza dei monsoni estivi, che in-
aree situate a nord della catena (come l’altopiano del teressano una vasta area dell’Asia meridionale, orientale
Tibet). e insulare (le precipitazioni arrivano anche a 11 000 mm
Nei territori più settentrionali il clima è artico con in- all’anno, contro i 200 mm della fascia arida). Nell’area sub-
verni lunghi e temperature rigidissime (alcune aree della tropicale la vegetazione è composta prevalentemente da
Siberia scendono a meno di 60 gradi sotto lo zero); il ter- giungla e savana.
reno è ricoperto di neve e ghiaccio (in alcune aree peren- Nei grandi arcipelaghi del sud-est asiatico il clima è
nemente), con una vegetazione composta principalmente equatoriale: l’alta umidità e le piogge quotidiane favori-
da muschi e licheni (tundra). Più a sud, sempre nell’area scono l’estensione della foresta pluviale. Infine lungo le
siberiana, si passa a un clima continentale freddo con la coste che si affacciano sul Mediterraneo orientale il clima
vegetazione composta di vastissime foreste di conifere e è temperato e la vegetazione è caratterizzata dalla mac-
betulle (taiga). chia mediterranea.
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tema 4. L’Asia
gli insediamenti umani sono radi e di dimensioni con- la Corea del Sud, Singapore e Israele, per esempio, la spe-
tenute (è il caso della Mongolia che ha una densità di 1,8 ranza di vita femminile supera gli 80 anni (con una punta
ab/km2). di 86,6 anni in Giappone), mentre nei Paesi più arretrati
La Cina con più di 1,35 miliardi di abitanti è lo Stato e politicamente instabili, come l’Afghanistan, lo Yemen, il
più popolato del mondo, seguita dall’India che conta Myanmar e il Pakistan, si registrano valori inferiori ai 70
più di 1,25 miliardi di abitanti: con Pakistan, Bangladesh, anni (con un picco negativo in Afghanistan di 62,2 anni).
Indonesia, Filippine e Giappone, quest’area accoglie quasi Nonostante siano presenti Stati in cui la qualità del-
la metà della popolazione presente sul nostro pianeta. la vita è mediamente alta e i valori di Pil pro capite sono
Una parte consistente della popolazione asiatica vive elevati (è il caso del Giappone, di Singapore, della Corea
nelle aree rurali, dov’è praticata un’agricoltura di sussi- del Sud in Estremo Oriente e del Qatar, del Kuwait, degli
stenza e le condizioni di vita sono spesso difficili, al limite Emirati Arabi, di Israele in Medio Oriente), la popolazione
della sopravvivenza. Negli ultimi decenni il continente ha asiatica è afflitta nel suo complesso dal problema della
conosciuto un consistente spostamento della popolazio- povertà. Si stima, infatti, che gli individui in condizioni di
ne verso i principali agglomerati urbani, alla ricerca di povertà siano quasi 1 miliardo.
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scendenti degli antichi abitatori delle steppe: caucasici, induisti cristiani ortodossi religioni animiste
geofocus
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tema 4. L’Asia
• lingue semitiche: ne fanno parte l’ebraico e l’arabo; Malaysia, la Thailandia e le Filippine, hanno saputo gua-
• lingue eurasiatiche e dell’Asia settentriona- dagnarsi un ruolo di primo piano nel mercato globale, fa-
le: comprendono il giapponese, il coreano e diversi voriti anche dai processi di delocalizzazione delle produ-
idiomi parlati nelle regioni centro-settentrionali del zioni occidentali (vedi p. 352). Un discorso a parte meritano
continente. i Paesi ricchi di giacimenti petroliferi, come l’Arabia
Saudita, il Kuwait e gli Emirati Arabi, che hanno un Pil
tra i più alti al mondo.
3. Il quadro economico
Il settore primario L’agricoltura è ancora oggi il
Un’economia dai forti contrasti Anche in cam- settore economico prevalente nel continente asiatico.
po economico l’Asia è il continente dei grandi contra- La maggioranza degli Stati asiatici conta una percentua-
sti: ad aree caratterizzate da un’alta industrializza- le di lavoratori nel settore primario superiore al 20% degli
zione, si contrappongono, infatti, vaste regioni ancora addetti, con punte oltre il 60% in Laos, Nepal, Myanmar,
arretrate e contadine. Nei Paesi che stanno conoscen- Tagikistan e Cambogia.
do una rapida crescita economica, la ricchezza tende a Le aree che da millenni presentano una forte vocazio-
essere concentrata in una fascia molto ristretta della ne agricola sono le pianure alluvionali meridionali,
popolazione, mentre la maggior parte degli abitanti è soggette alle forti piogge monsoniche e attraversate dai
costretta a vivere ancora in condizioni d’indigenza. Un grandi corsi d’acqua, le cui esondazioni contribuiscono
esempio di queste contraddizioni è la Cina, la seconda a rendere più fertili i terreni. A queste si aggiungono le
◀ La taiga siberiana
in inverno.
Le foreste di
conifere e betulle
che ricoprono
territori vastissimi
della Siberia
rappresentano una
risorsa ancora poco
sfruttata in campo
economico.
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il clima diventa continentale. In India, Cina e negli arci- e Taiwan), diventate grandi Paesi esportatori nella siderur-
pelaghi del sud-est asiatico sono diffuse anche le coltu- gia, nella cantieristica, nell’elettronica e nel settore auto-
re di piantagione: il caffè, i frutti tropicali, la canna da mobilistico. Oggi i Paesi di nuova industrializzazione sono
zucchero, il tabacco e il tè (di cui anche il Giappone è un quelli del Sud-Est asiatico (Vietnam, Indonesia, Malaysia,
grande produttore). Tra le colture destinate all’industria Thailandia e Filippine), dove sono diffuse le manifatture
tessile, è rilevante il cotone, prodotto e lavorato nell’Asia tessili, le industrie chimiche, elettroniche e meccaniche.
centrale, in India, Cina, Pakistan e Turchia. Nel xxi secolo i veri protagonisti dello sviluppo indu-
L’allevamento rappresenta una fonte di sussistenza striale asiatico sono tuttavia Cina e India, che insieme con
fondamentale per le popolazioni nomadi e seminoma- il Brasile, la Russia e il Sudafrica sono entrati a far parte dei
di delle zone aride, che basano la propria economia sulla Brics, acronimo utilizzato dagli economisti per indicare
pastorizia (ovini, cavalli e cammelli nelle aree più calde). questi cinque nuovi protagonisti dell’economia globalizza-
L’allevamento di bovini è sviluppato in India, quello di ta (vedi p. 365).
◀ Catena di
montaggio in
una fabbrica di
elettronica in Cina.
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tema 4. L’Asia
Arabi, Kuwait, Iran, Iraq), ricchi di giacimenti di petrolio, spetta alla Cina, che nel 2013 ha registrato un volume di
hanno basato la propria economia sulla redditizia espor- scambi superiore ai 4 mila miliardi di dollari, diventando
tazione dell’“oro nero”, che garantisce enormi ricchezze, la prima potenza commerciale al mondo.
ma è stato spesso anche causa di una pericolosa instabilità Un settore in grande sviluppo è il turismo. L’Asia rac-
politica. chiude nel suo ampio territorio un panorama vastissimo
di località turistiche (balneari, montane, religiose e artisti-
Il settore terziario Anche nel settore terziario l’A- che), che sono diventate tra le mete più ambite dei percorsi
sia è il continente dei grandi contrasti. In molti Paesi turistici internazionali, grazie ai collegamenti internazio-
(Giappone, Singapore, Israele, Taiwan) il terziario incide nali rapidi, efficienti e a costo contenuto. Le testimonianze
per oltre due terzi sul Pil nazionale. In altri Paesi, inve- religiose, archeologiche e artistiche del Medio e dell’Estre-
ce, non arriva nemmeno a un terzo (Iraq, Corea del Nord, mo Oriente, del subcontinente indiano, le spiagge da sogno
Brunei). In Asia si trovano alcuni dei centri finanzia- e i mari cristallini degli arcipelaghi del sud-est asiatico, il
ri più importanti del mondo, come quelli di Tokyo, trekking e l’alpinismo negli altipiani e nelle catene mon-
Singapore e Hong Kong. Al tempo stesso, nei Paesi più po- tuose dell’Asia centrale sono solo alcuni esempi della scon-
veri la popolazione vive una carenza cronica di servizi finata offerta turistica asiatica.
geofocus
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l’asia politica
75° 165° 75° 60° 45°
60° 30°
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tema 4. L’Asia
regione è caratterizzata da un alto tasso di povertà e da e in Myanmar, e violenti conflitti armati, come quelli av-
un basso sviluppo economico, con aree molto insta- venuti in Corea e in Vietnam, che hanno coinvolto diretta-
bili come l’Afghanistan. I proventi derivanti dalle ricche mente gli Stati Uniti. La regione comprende i seguenti Stati:
riserve di petrolio e gas naturali sono quasi interamen- Myanmar, Laos, Thailandia, Cambogia, Vietnam, Singapore,
te gestiti da multinazionali europee, statunitensi, russe, Malaysia, Indonesia, Brunei, Filippine, Timor Est.
cinesi e giapponesi. L’area comprende i seguenti Stati:
Georgia, Armenia, Azerbaigian, Kazakistan, Uzbekistan, 5. Estremo Oriente L’Estremo Oriente corrisponde alla
Turkmenistan,Tagikistan, Kirghizistan, Afghanistan e Iran. parte più orientale del continente asiatico, che dai deserti,
gli altipiani e le catene montuose arriva sino alle pianure
3. Subcontinente indiano Il subcontinente india- fluviali affacciate sull’oceano Pacifico. Gran parte del terri-
no è composto dalla vasta penisola che dall’alta catena torio continentale è occupata dalla Cina, mentre il Giappone
dell’Himalaya si protende nell’oceano Indiano e da diver- è un vasto Stato insulare. L’etnia più diffusa nella regione
se isole, tra cui due Stati insulari (Sri Lanka e Maldive). appartiene al gruppo mongolide, ma sono presenti molte
La maggior parte di questa regione è occupata dall’India. altre etnie. La religione più seguita è il buddismo, cui si
Molte delle etnie presenti hanno origini antichissime, così affiancano altre importanti forme di spiritualità orienta-
come le loro credenze religiose e spirituali: a prevalere è li come il confucianesimo e il taoismo. Cina e Giappone
l’induismo, ma sono presenti anche importanti comu- sono le maggiori potenze economiche dell’Estremo Oriente,
nità buddiste e musulmane. Il subcontinente indiano mentre altri Paesi come la Mongolia e la Corea del Nord con-
è una delle regioni più povere e meno sviluppate del tano ancora oggi un basso livello di sviluppo. Le maggiori
mondo, con oltre 400 milioni di persone sottoalimentate. tensioni politiche si registrano tra la Corea del Nord, do-
Comprende i seguenti Stati: India, Pakistan, Bangladesh, minata da un repressivo regime comunista, e la Corea del
Nepal, Bhutan, Sri Lanka, Maldive. Dal punto di vista poli- Sud. Comprende i seguenti Stati: Mongolia, Cina, Corea del
tico le tensioni più forti sono tra India e Pakistan, divisi dal Sud, Corea del Nord, Taiwan e Giappone.
◀ Soldati americani
e sudcoreani
sorvegliano il
confine tra Corea
del Sud e Corea
del Nord in uno dei
pochi varchi in cui è
possibile passare da
uno Stato all’altro.
Dall’altra parte
soldati nordcoreani.
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tema 4. L’Asia
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tema 4. L’Asia
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Capo
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Il quadro politico
soltanto dalla Cina. La maggioranza religione induista; è presente anche
L’India ha ottenuto l’indipendenza dalla della popolazione vive nelle zone ru- una consistente comunità musulma-
Gran Bretagna nel 1947,dopo una lunga e rali (68%); gli abitanti delle città sono na. Le lingue ufficiali sono l’hindi e
pacifica battaglia guidata dal Mahatma comunque in forte crescita: Delhi e l’inglese, che viene utilizzato nei do-
Gandhi.All’indipendenza è seguita la di- Mumbai rientrano tra le città più cumenti pubblici.
visione in due Stati: l’Unione Indiana popolose del mondo. Il grande af- L’India ha conosciuto nel xx secolo
(chiamata genericamente India), di re- flusso di persone povere nelle metro- una rapida crescita economica, che
ligione prevalentemente induista, e il poli indiane ha determinato la forma- l’ha portata a essere una tra le prime
Pakistan, di religione musulmana. Le zione di enormi baraccopoli (slum o cinque potenze mondiali per Pil. Il mo-
tensioni tra i due Stati hanno portato a bidonville), dove le condizioni igienico- tore economico del Paese è il settore
numerosi scontri armati; ancora oggi la sanitarie sono pessime e la vita è mol- terziario, anche se i lavoratori dei ser-
situazione tra i due Paesi è fonte di gra- to difficile. vizi sono ancora una minoranza (28%).
vi tensioni internazionali. Oggi l’India è La mortalità e la malnutrizione in- Di particolare rilevanza sono le atti-
una Repubblica parlamentare di tipo fantile sono ancora piuttosto elevate, vità ad alto impatto tecnologico e
federale,composta da 28 Stati e 7 territo- così come il lavoro minorile e il nu- informatico. L’industria vede la pre-
ri. Con oltre 1,25 miliardi di abitanti (tra i mero di analfabeti (circa il 37% della valenza del settore tessile, siderurgi-
quali sono più di 800 milioni i potenziali popolazione). Il numero dei laureati, co, meccanico, automobilistico, far-
elettori),rappresenta la democrazia più soprattutto nelle materie ingegneri- maceutico e aerospaziale. La maggior
popolosa del mondo. stiche, è invece in costante aumento, parte degli indiani (47%) lavora tutta-
nonostante si tratti di un percorso d’i- via ancora nel settore primario: le
Il quadro sociale struzione riservato a pochi. La socie- colture più diffuse sono i cereali, i le-
tà indiana, infatti, è ancora divisa gumi, il tè, il cotone, la canna da zuc-
ed economico in caste, gruppi sociali chiusi, l’ulti- chero e il tabacco. Rilevante è anche
L’India è il secondo Paese asiatico mo dei quali (paria) è privo di diritti. l’apporto economico di allevamento
per numero di abitanti, superata Oltre il 70% dei cittadini indiani è di e pesca.
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tema 4. L’Asia
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Partito comunista, che impone un La maggior parte della popolazione ci-
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forte controllo sociale sulla popo- nese si dichiara atea, anche se l’antica
Capitale Pechino lazione e una restrizione dei diritti spiritualità è ancora molto radicata e
Forma di governo Repubblica popolare fondamentali e delle libertà di infor- risente dell’influsso del confuciane-
mazione e di espressione. simo, del taoismo e del buddismo.
Lingua cinese
L’economia cinese è oggi al primo po-
Religione religioni tradizionali,
buddismo Il quadro sociale sto in Asia per il valore della produzio-
ne, dopo aver superato anche il colosso
Moneta yuan renminbi ed economico giapponese. Il settore terziario è in
Superficie 9 572 900 km2
La Cina è il Paese più popoloso del continua espansione, soprattutto nei
Popolazione 1 360 720 000 ab. mondo, con oltre 1,35 miliardi di abi- rami della finanza, del commercio e del
Densità 142 ab./km2 tanti. Negli ultimi anni la popolazio- turismo. L’industria cinese può contare
Pil pro capite 7589 $ Usa ne si è spostata in massa verso le città, su ingenti risorse energetiche e mi-
Isu 0,719 (91° posto)
in cerca di lavoro e migliori condizio- nerarie: la Cina è il primo produttore
ni di vita: gli abitanti delle città (53%) al mondo di carbone, piombo, ferro, oro,
hanno superato quelli delle campa- stagno. Tutti i principali comparti indu-
gne. Questo processo ha portato alla striali sono presenti in Cina; negli ultimi
Il quadro politico formazione di enormi metropoli, anni si sono molto sviluppati i distretti
come Shanghai e Pechino. ad alta tecnologia. L’agricoltura riesce
La Repubblica Popolare Cinese, fon- Oltre il 92% della popolazione appar- a coprire il fabbisogno interno e detiene
data nel 1949, è un regime autori- tiene al gruppo etnico han, che parla il primato mondiale nella produzione di
tario guidato da un partito unico, il la lingua cinese; esistono tuttavia con- diverse colture, tra cui riso, grano, patate,
Partito comunista cinese. Le decisio- sistenti minoranze etniche e culturali, tè, tabacco e cotone. Anche allevamen-
ni politiche ed economiche più im- la cui autonomia è stata spesso contra- to e pesca sono molto sviluppati, con il
portanti sono prese da un Comitato stata dalle autorità governative (come primato nell’allevamento di volatili, sui-
centrale, composto dai dirigenti del nel caso delle popolazioni del Tibet). ni, ovini ed equini.
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tema 4. L’Asia
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tema 5. L’Africa
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kilometri I n d i a n o
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tema 5. L’Africa
Gibilterra, largo appena 15 km.A ovest le coste africane sono biente africani sono dominati da condizioni estreme, che
bagnate dall’oceano Atlantico, a est dall’oceano Indiano. non favoriscono gli insediamenti umani e le attività econo-
L’Africa è attraversata dall’Equatore, all’altezza del lago miche. La parte più consistente del continente africano (circa
Vittoria, nella parte centrale del continente. Il Tropico il 75%), delimitata a nord e a sud dai due tropici, ha un clima
del Cancro attraversa il deserto del Sahara; il Tropico del caldo; il 17% del continente è occupato dalla zona temperata
Capricorno passa all’altezza del deserto del Kalahari. settentrionale, l’8% dalla fascia temperata meridionale. Il cli-
Il territorio africano ha origini geologiche molto an- ma africano è più caldo di quello degli altri continenti, con
tiche e presenta una forma compatta, con una prevalenza medie annue tra i 20 e i 25 gradi e punte estive che nei deserti
di bassi tavolati (200-500 metri di altitudine) e altipiani raggiungono anche i 50 gradi. Soltanto sui rilievi più elevati la
(1000-2000 metri), modellati da una millenaria opera di temperatura scende sotto lo zero, permettendo precipitazioni
erosione da parte degli agenti atmosferici. I gruppi mon- di carattere nevoso di una certa importanza.
tuosi sono isolati e si concentrano in prossimità delle Il continente africano racchiude al suo interno diverse
coste, dove raggiungono altitudini considerevoli: a nord fasce climatiche e ambientali:
la catena dell’Atlante, tra Marocco e Tunisia, supera i 4000 • nell’Africa centrale il clima è di tipo equatoriale:
metri; a est si elevano cime imponenti di origine vulcanica caldo, umido e con piogge abbondanti durante tut-
come il Ruwenzori (5109 metri), il Kenya (5199 metri) e il to l’anno, che hanno favorito lo sviluppo di una fitta
Kilimangiaro (5895 metri, la cima più alta del continente). foresta pluviale, nella quale ancora oggi alcune aree
Altri massici di origine vulcanica si innalzano nelle regio-
ni sahariana, sudanese e congolese.
le regioni climatiche dell’africa
La Rift Valley, il Sahara, il Nilo Elemento caratte-
ristico del territorio africano è la Rift Valley, un imponen-
te sistema di depressioni della crosta terrestre origina-
to dalla separazione della placca africana e della placca
arabica. Quest’area, a forte rischio sismico, incide il lato
orientale del continente da nord a sud per circa 3500 km ed
è attraversata da grandi laghi e da imponenti vulcani (tra i
quali il già citato Kilimangiaro, da tempo inattivo).
L’ambiente africano è dominato dal deserto: il conti-
nente africano, infatti, comprende, a nord, il più esteso de-
serto caldo del mondo, il Sahara, circa 9 milioni di km2, e
a sud i deserti del Kalahari e del Namib. I maggiori corsi
d’acqua nascono nella regione equatoriale, che può contare
su piogge frequenti e abbondanti. Il Nilo, un fiume impor-
tantissimo per le economie e le colture africane, scorre da
sud a nord per 6671 km e sfocia nel Mediterraneo con un Principali climi
equatoriale
ampio delta (si tratta del fiume più lungo del mondo). Altri tropicale
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del Sahara non si verificano precipitazioni per anni). Le grandi montagne che superano i 3000-4000 metri pre-
In queste aree la scarsissima vegetazione è compo- sentano alle alte quote un clima e una flora di tipo alpino,
sta da cespugli e piccoli arbusti con foglie piccole e che determina un forte contrasto con le aree circostanti:
geofocus
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tema 5. L’Africa
oltre 5 000 000 di abitanti
raddoppiare, con un incremento particolarmente mar- Casablanca
i t e r r a n e o
Alessandria da 1 000 000 a 5 000 000
Tripoli
cato nell’Africa occidentale. Nonostante il costante in- El-Gîza
Il Cairo
da 250 000 a 1 000 000
meno di 250 000
cremento demografico (i tassi d’incremento annuo sono
Nilo
compresi tra il 2 e il 3%), l’Africa resta comunque un conti-
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nente poco popolato: la densità media è piuttosto bassa e Nouakchott
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si attesta intorno ai 34 ab./km2. Dakar
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Le aree più popolose, in cui si concentrano i tre quarti Nig
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settentrionali, occidentali e meridionali, nei territori a
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ridosso dei grandi corsi d’acqua (in particolare nella bas- Golfo di
Lago
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sa valle del Nilo) e nella regione dei Grandi Laghi. Quelle Arcipelago
Kigali Nairobi
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Capo Verde Guinea Brazzaville
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meno popolate corrispondono invece ai grandi deserti, alle Praia
Kinshasa Lago Dar es Salaam
regioni più impenetrabili della foresta equatoriale e alle O c e a n o
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Luanda
inospitali steppe orientali. Lo Stato africano con la più alta
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popolazione è la Nigeria (che conta oltre 170 milioni di abi- A t abitativa
Densità l a n t per
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Lusaka
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tanti); l’area meno abitata è il piccolo Stato insulare delle
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oltre 500 abitanti Kariba
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da 100 a 500
Seychelles, che conta meno di 90 mila abitanti. Antananarivo
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da 10 a 50 Johannesburg
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Il processo d’inurbamento Oltre la metà della popo- da 2 a 10 Or a nge
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lazione africana vive ancora in villaggi situati in aree di meno di 2 abitanti
Durban
Città del Capo I n d i a n o
campagna. Tra il xix e il xx secolo il continente africano ha
per schematizzare
La crescita della popolazione africana
10000
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1950 1960 1970 1980 2000 2010 2020 2030 2040 2050
L’area ombreggiata indica i valori minimo e massimo della previsione.
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ed economico. Le cause principali sono una povertà dif- e portoghese) sono tuttora le lingue ufficiali in diversi
fusa, precarie condizioni igienico-sanitarie e alti livelli di Stati.
analfabetismo. La situazione più critica è quella dell’Africa Le religioni che raccolgono il maggior numero di cre-
subsahariana, la regione più povera del mondo, in cui cir- denti sono l’islam e il cristianesimo. Oggi l’islam conta
ca la metà della popolazione vive in condizioni di povertà circa 450 milioni di fedeli, il cristianesimo circa 400 mi-
assoluta e di cronica sottoalimentazione. In questa regione lioni. Nelle aree rurali e più isolate continuano a essere
muoiono ogni anno milioni di persone, tra cui moltissimi praticati i tradizionali culti dell’animismo, una forma di
bambini, a causa della malnutrizione e di malattie come spiritualità che crede nella presenza di un’anima in tutti
la tubercolosi, il morbillo, la malaria, la polmonite, la polio- i fenomeni naturali. Sono diffusi anche i fenomeni di sin-
mielite. In molti Paesi dell’Africa subsahariana la speran- cretismo religioso, cioè di unione di culti e credenze pro-
za di vita media non supera i 50 anni e la mortalità in- venienti dalle religioni tradizionali con le pratiche proprie
fantile raggiunge livelli drammatici: su 1000 bambini, 100 del cristianesimo o dell’islam.
muoiono nei primi 5 anni di vita, con punte di 180 decessi
in Sierra Leone e Somalia.
Le correnti migratorie odierne spingono oggi milioni
di africani dai Paesi più poveri del continente verso l’Euro- LE RELIGIONI IN AFRICA
pa e l’America del Nord, le regioni più ricche del pianeta. Tunisia
I fattori di espulsione principali che spingono oggi milio- Marocco
ni di migranti ad abbandonare i loro Paesi di origine sono Algeria
Libia Egitto
due: la povertà e la fuga da guerre, dittature e conflitti
fra gruppi religiosi ed etnici che insanguinano molte parti
Mauritania
del continente africano. Mali Niger
Senegal Ciad Eritrea
Sudan
Gambia
Togo
con un’accentuata varietà sul piano etnico, culturale e Sierra Costa Ghana Benin Rep. Etiopia
Leone d’Avorio
linguistico. Le regioni settentrionali sono abitate preva- Liberia CamerunCentrafricana
Somalia
lentemente da popolazioni berbere e di origine araba. ~
Sao Tomé Guinea E. Uganda
e Príncipe Congo
L’Africa subsahariana presenta invece una grande varietà Kenya
Gabon Ruanda
O c e a n o Rep. Dem.
di etnie, testimoniata dalla diffusione di quasi settecen- del Congo Burundi
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tema 5. L’Africa
gestiscono gli impianti di estrazione delle risorse minerarie e in pochi casi è praticata su scala industriale (ad esempio
le immense piantagioni, controllando la commercializzazione nella Repubblica Sudafricana e in Namibia).
dei prodotti e delle materie prime sui mercati internazionali.
Le comunità locali si avvantaggiano solo in minima par- Il settore secondario Il territorio africano è ric-
te delle enormi ricchezze derivanti dalle esportazioni e non co di risorse minerarie, di petrolio e di gas natura-
hanno i capitali e le tecnologie per sviluppare un sistema le. L’Africa produce oltre l’80% dei diamanti del mon-
produttivo autonomo. Le difficoltà di avviare piani di svilup- do, il 70% del cobalto, il 50% dell’oro, il 40% del cromo,
po economico e di lotta alla povertà sono amplificate dalla
mancanza di infrastrutture, da livelli di scolarizzazione ▼ La Nigeria Liquefied Natural Gas Company, compagnia petrolifera
olandese, vicino al villaggio di Finima.
inadeguati e dall’instabilità politica e militare che afflig-
ge da decenni vaste zone del continente, dopo la conclusione
del processo di decolonizzazione. Oggi molti Stati africani ri-
sultano strettamente dipendenti dagli aiuti umanitari delle
istituzioni internazionali e delle organizzazioni no-profit.
Le aree economicamente più sviluppate sono concen-
trate nel sud e nel nord del continente. La Repubblica
Sudafricana presenta l’economia che più si avvicina ai
modelli occidentali, anche se negli ultimi anni ha regi-
strato un rallentamento della crescita. I Paesi affacciati
sul Mediterraneo hanno conosciuto negli ultimi anni
una forte instabilità politica e militare, che ha determi-
nato riflessi negativi sul piano economico.
Il settore primario L’economia degli Stati africani ▼ Agricoltura di sussistenza in un villaggio africano
si basa prevalentemente sull’agricoltura. L’agricoltura di
sussistenza impiega tecniche tradizionali arretrate e
omalia
garantisce rendimenti scarsi; i prodotti sono destinati al
consumo delle famiglie contadine e ai mercati locali. La bas-
sa fertilità dei terreni, la mancanza di strumenti adeguati, le
difficili condizioni climatiche (in particolare la siccità) sono
spesso causa di drammatiche carestie, nelle quali l’agri-
coltura di sussistenza non riesce a garantire nemmeno la
sopravvivenza della popolazione. Le principali colture sono i
cereali (mais, grano, riso, miglio, sorgo), la manioca, i legu-
ascar
mi, la patata, la patata dolce, la frutta e l’igname.
A fianco dell’agricoltura di sussistenza, in Africa è diffu-
n o
sa l’agricoltura di piantagione, che sfrutta i territori più
n o fertili ed è nelle mani delle grandi imprese multinaziona-
li. Destinata in massima parte all’esportazione, essa non
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▼ Citta del Capo, in Sudafrica, una delle mete turistiche più frequentate
del continente.
geofocus
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tema 5. L’Africa
un punto di partenza importante per una stabilizzazione • l’Africa equatoriale; principali Stati: Camerun,
politica del continente promossa dagli stessi Stati africani Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica
e non imposta dall’esterno. del Congo, Congo, Kenya, Uganda, Burundi, Ruanda,
Tanzania.
Le macroregioni dell’Africa L’Africa può essere • l’Africa meridionale; principali Stati: Zambia,
suddivisa in due grandi macroregioni: l’Africa setten- Angola, Zimbabwe, Mozambico, Madagascar,
trionale a nord del Sahara, l’Africa subsahariana a sud del 45° 30° 15° Botswana, Namibia, Repubblica Sudafricana.
0° 15° 30° 45° 60° 75° 90°
grande deserto.
Oceano
L’Africa settentrionale è compo- E U R O P A
L I B I A
no economico e sociale si tratta di Sahara
Al-Ayoune Sebha E G I TTO
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una regione più sviluppata rispetto Tropico del Cancro
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può contare su risorse energetiche
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buona parte esportate ma in grado di Kano
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alimentare anche l’industria locale. COSTA
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anni della forte instabilità politica, CAPO DEL CONGO BUJUMBURA Mombasa
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sociale e militare, che caratterizza la DAKAR
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L’Africa subsahariana è com- Huambo Ndola
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ta meridionale del continente, il Walvis Bay
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capo di Buona Speranza. In questa Johannesburg
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grande regione rientra un elevato A t l a n t i c o
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tema 5. L’Africa
2042
Lingua inglese (ufficiale), Benue Monti Shebshi
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Pil pro capite 3298 $ Usa Golfo di Biafra
Il quadro politico tradizioni e lingue differenti; la lin- ricchezza alle popolazioni locali, tra
gua ufficiale è l’inglese, la lingua le quali sono attivi gruppi di guerri-
La Nigeria ha ottenuto l’indipenden- degli ex-colonizzatori britannici. glieri antigovernativi.
za nel 1960 ed è una repubblica pre- Nelle regioni settentrionali prevale Nel xxi secolo l’economia del-
sidenziale di tipo federale, composta la religione musulmana, in quel- la Nigeria ha conosciuto una cre-
da 36 Stati, a cui corrisponde un nu- le meridionali quella cristiana. La scita rilevante, che ha portato il
mero elevatissimo di etnie presenti società nigeriana è attraversata da Paese a superare per livello di Pil la
nel Paese (oltre 200, secondo stime forti disuguaglianze: le ricchezze Repubblica Sudafricana. La maggiore
recenti). Fino al 1999 il potere politico provenienti dalle risorse natura- fonte di ricchezza è il petrolio, che
è stato esercitato da un regime mili- li sono controllate da una piccola pesa per il 95% sulle esportazioni ed è
tare dittatoriale. Lo Stato nigeriano parte della popolazione, mentre ol- controllato da multinazionali stra-
è ancora oggi colpito da una rilevan- tre il 60% dei nigeriani vive sotto la niere. Il settore secondario è quasi in-
te instabilità politica e da una forte soglia di povertà, con un’aspetta- teramente legato all’estrazione e alla
corruzione. tiva di vita molto bassa (circa 52 lavorazione del petrolio.
anni) e un alto tasso di mortali- Oltre metà della popolazione lavora
Il quadro sociale tà infantile. La situazione sociale nell’agricoltura, ma le difficili con-
è aggravata dalle violenze di Boko dizioni ambientali e le tecnologie
ed economico Haram, un movimento terroristi- arretrate determinano una bassa
Gli abitanti della Nigeria, lo Stato co di matrice islamica responsabi- produttività, tanto che il Paese deve
più popoloso dell’Africa, sono più di le di migliaia di morti, soprattutto importare quantità rilevanti di beni
173 milioni e risultano in costante nelle aree più povere del nord della alimentari. Una coltura molto diffusa
crescita. Circa metà della popola- Nigeria. Un’altra area molto insta- è quella del cacao. Il settore terzia-
zione è concentrata nei centri ur- bile è quella del delta del fiume rio è poco sviluppato, con l’eccezio-
bani, tra i quali emerge la metropoli Niger, dove i giacimenti di petrolio ne della città di Lagos, dove è presente
di Lagos (13 milioni di abitanti). Le e di gas naturale causano un grave un dinamico quartiere finanziario e
tante etnie presenti nel Paese hanno inquinamento e portano ben poca commerciale.
Saggio pdf del volume cartaceo. Il libro in digitale in adozione conterrà verifiche interattive Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
Kenya
SUDAN E T I O P I A
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tema 5. L’Africa
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Lingua swahili (ufficiale), Kisumu Nakuru Kenya Ta na
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Popolazione 44 353 691 ab. Tsavo Gala na
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Il quadro politico e Mombasa, sulla costa dell’oceano insufficienti investimenti nelle infra-
Pacifico. strutture e dalla crescente criminali-
Il Kenya ha ottenuto l’indipendenza All’interno del Paese sono presenti tà interna.
dall’impero coloniale britannico circa 40 etnie, tra le quali i rapporti I sistemi viario e ferroviario sono
nel 1963 ed è oggi una repubblica sono spesso molto tesi. La lingua uffi- ancora molto carenti. Nonostante
presidenziale. ciale è lo swahili. ciò l’economia keniota è tra le più
I regimi che si sono succeduti al po- I kenioti sono in maggioranza cri- avanzate dell’Africa equatoriale e
tere hanno finora garantito al Paese stiani (circa l’80% della popolazione); orientale. Il settore economico più
una relativa stabilità politica. è presente anche una consistente mi- sviluppato è il terziario, all’interno
Il Kenya è comunque gravato da forti noranza musulmana (circa il 10%). del quale un ruolo rilevante spetta
tensioni interne tra le diverse etnie e Con un’età media di 18-19 anni il al turismo, grazie alle notevoli bel-
da un elevato livello di corruzione. Kenya è un Paese molto “giovane”, lezze naturalistiche del Paese (par-
A livello regionale lo Stato keniota è con un’aspettativa di vita elevata nel chi naturali e spiagge sulle quali
impegnato in missioni di pacifica- contesto dell’Africa subsahariana (61 sono state costruite lussuose strut-
zione in alcuni Paesi vicini colpiti anni). ture ricettive). Il comparto turistico
da lunghi conflitti interni, come il La povertà è comunque molto diffu- è stato però gravemente danneggia-
Sudan e la Somalia. sa, così come la mortalità infantile to dall’instabilità politica di mol-
e il virus dell’Hiv, che colpisce circa te aree del Paese e dalla dilagante
Il quadro sociale il 6% della popolazione. Grazie ad ap- criminalità.
positi programmi governativi, negli Nell’industria i settori più sviluppa-
ed economico ultimi anni la scolarizzazione è au- ti sono quelli metalmeccanico, pe-
La popolazione del Kenya è distribui- mentata in modo significativo. trolchimico e chimico.
ta in modo irregolare e risiede preva- La crescita economica del Kenya è L’agricoltura si concentra sui prodotti
lentemente nelle aree rurali; le prin- ostacolata dall’inefficienza del- destinati all’esportazione, come il tè,
cipali città sono la capitale Nairobi le strutture amministrative, da il caffè, i cereali, il cotone e il tabacco.
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Repubblica Sudafricana
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tema 6. Le Americhe
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I fiumi più lunghi dell’America settentrionale I fiumi più lunghi dell’America centro-meridionale
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Mississippi-Missouri Stati Uniti 5620 km Rio delle Amazzoni – Ucayali Perù, Brasile 6280 km
Mackenzie Canada 4241 km Paraná – Rio de la Plata Brasile, Paraguay, Argentina 4700 km
Mississippi Stati Uniti 3778 km Madeira – Mamoré Bolivia, Brasile 3200 km
San Lorenzo Canada, Stati Uniti 3058 km Purús Perú, Brasile 3200 km
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continente supera i 42 milioni di km2, seconda per esten- America centrale L’America centrale è composta da
sione soltanto all’Asia. Dal punto di vista fisico il conti- una regione continentale che si restringe man mano che
nente americano può essere suddiviso in due grandi ci si sposta verso sud. Il territorio comprende altipiani e
subcontinenti, l’America settentrionale e l’America sistemi montuosi che, a partire dalla Sierra Madre messi-
meridionale, collegati dalla stretta fascia di territorio cana, si saldano a sud in un’unica catena, ricca di laghi e
costituita dall’America centrale, che comprende anche con fiumi brevi. Le isole caraibiche sono divise in Grandi
gli arcipelaghi caraibici. Antille (Cuba, Haiti, Puerto Rico e Giamaica) e Piccole
Antille (che comprendono centinaia di isole di piccole di-
America settentrionale L’America settentrionale è mensioni). Il territorio delle isole caraibiche è caratteriz-
bagnata a nord dal mar Glaciale Artico, a ovest dall’oceano zato da rilievi vulcanici, molti dei quali ancora attivi.
Pacifico e a est dall’oceano Atlantico. È costituita da due
sistemi montuosi principali che racchiudono un’ampia America meridionale L’America meridionale pre-
area centrale pianeggiante. A ovest s’innalzano le cate- senta una forma triangolare. Il centro di questo subcon-
ne montuose più imponenti, che comprendono i rilie- tinente è dominato da vastissime pianure, che da nord
vi dell’Alaska, la lunga Catena Costiera (in Canada e negli a sud prendono via via il nome di Llanos, Selvas, Gran
Stati Uniti), le Montagne Rocciose e la Sierra Madre mes- Chaco e Pampas. L’intera fascia occidentale dell’America
sicana. La cima più alta è il monte Denali, in passato chia- meridionale è attraversata dalla Cordigliera delle Ande
mato McKinley (6194 metri), in Alaska. A est s’innalzano i (7500 km, la catena montuosa più lunga del mondo), che
monti Appalachi, una catena montuosa molto antica, che prosegue a sud nella Cordigliera Patagonica e vanta nume-
supera di poco i 2000 metri. rose cime superiori ai 6000 metri (l’Açoncagua raggiunge i
6960 metri). Nei rilievi e negli estesi altipiani nascono nu-
▼ Il corso del Mississippi-Missouri, il terzo fiume del mondo per merosi fiumi, tra i quali l’immenso bacino del Rio delle
lunghezza, dopo il Nilo e il Rio delle Amazzoni.
Amazzoni, che conta circa 500 affluenti e si getta nell’oce-
ano Atlantico formando un estuario largo 200 km. Una por-
zione consistente di territorio, tra Brasile, Colombia, Perù,
Bolivia ed Ecuador, è ricoperta dalla foresta amazzonica,
la foresta pluviale più grande del mondo (oltre 6 milioni di
km2). Il lago Titicaca, tra Perù e Bolivia, è il lago navigabile
più alto del mondo (oltre 3800 metri di altitudine).
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tema 6. Le Americhe
bre, le isole caraibiche e le coste orientali
sono soggette al fenomeno degli uraga-
LE REGIONI CLIMATICHE DELL’AMERICA ni, violenti cicloni tropicali che si for-
mano nell’oceano Atlantico e nel mar dei
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locità superiori ai 200 km/h. L’ambiente
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risultato del passato coloniale inglese e francese e di una ne di circa 50 milioni di abitanti. Stati Uniti e Canada pre-
serie di flussi migratori che si sono succeduti dal xvii se- sentano una qualità della vita mediamente elevata: la
colo fino a oggi. speranza di vita alla nascita è pari a 78,7 anni (Stati Uniti) e
L’America Latina, al contrario, solo negli ultimi anni 81,2 anni (Canada), il Pil pro capite è di 55 000 dollari negli
sta uscendo da una storica condizione di sottosviluppo e Stati Uniti e di circa 44 000 in Canada; il tasso di mortalità
di arretratezza economica e politica. Nei lunghi secoli del infantile presenta valori molto contenuti, inferiore a 6 de-
dominio coloniale spagnolo e portoghese, questa par- cessi ogni 1000 nati.
te del continente americano è stata sfruttata per la gran-
de disponibilità di materie prime, senza che fosse favorito America Latina L’America Latina conta circa 550 mi-
un reale sviluppo economico e sociale. Oggi è un’area del lioni di abitanti, concentrati nei grandi centri urbani:
mondo dinamica e protagonista del mercato globale, Città del Messico (Messico), Rio de Janeiro e San Paolo
anche se permangono una diffusa instabilità sociale ed (Brasile), Buenos Aires (Argentina), Santiago (Cile), Lima
economica e tassi di povertà ancora elevati. (Perù) e Bogotá (Colombia). Molte di queste città si trovano
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tema 6. Le Americhe
da un devastante terremoto nel 2010), con oltre 56 deces- se tensioni sociali, soprattutto negli Stati Uniti, dove gli
si ogni 1000 nati. Il Pil pro capite medio supera a fatica i afroamericani denunciano una perdurante discrimina-
10 000 dollari: la maggiore ricchezza si concentra nelle zione sul piano sociale ed economico.
isole caraibiche, dove si superano anche i 20 000 dollari, La lingua più parlata nell’America Anglosassone è
mentre i Paesi più poveri (Bolivia, Honduras, Nicaragua, l’inglese; in Canada, nella regione del Québec, la lingua
Guatemala) non arrivano a 5000 dollari. ufficiale è il francese. La religione più diffusa è quella
cristiana: negli Stati Uniti le numerose confessioni cri-
Lingue, culture e religioni: l’America Anglosas- stiane protestanti (battisti, metodisti, luterani, penteco-
sone I tre quarti della popolazione nordamericana stali, presbiteriani, ecc.) rappresentano più del 50% della
discendono dai colonizzatori europei che occuparono i popolazione; i cattolici sono circa il 25%. In Canada i
territori oltre oceano a partire dai primi decenni del xvii cattolici sono circa il 43% della popolazione. Negli Stati
secolo. Circa il 13% della popolazione degli Stati Uniti di- Uniti vivono anche importanti comunità ebraiche e
scende dagli schiavi africani (afroamericani) giunti nel islamiche.
nuovo continente per essere sfruttati nelle grandi pian-
tagioni. Negli ultimi decenni è aumentato l’afflusso negli Lingue, culture e religioni: l’America
Stati Uniti d’immigrati latino-americani e asiatici (circa Latina La maggioranza della popolazione dell’Ame-
il 5%). Le popolazioni native invece – i popoli indigeni rica Latina è costituita da meticci, nati dall’incrocio
che abitavano il continente prima della colonizzazione tra i bianchi, discendenti dei colonizzatori spagnoli e
▶ Donne peruviane
con costumi
tradizionali.
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(Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Cile), del Venezuela, na per le Americhe), a cui hanno aderito Venezuela, Cuba,
del Paraguay e dell’Amazzonia. Ecuador, Bolivia, Nicaragua.
Le lingue più diffuse in America Latina sono lo spa-
gnolo e, in Brasile, il portoghese; entrambe queste lingue Il settore primario
erano parlate dai colonizzatori arrivati in America a partire America Anglosassone L’America settentrionale di-
dalla fine del xv secolo. A Trinidad e Tobago si parla ingle- spone di risorse naturali immense, molte delle quali non
se, nel Suriname l’olandese. Sopravvivono nelle aree rura- sono sfruttate (in Canada, per esempio, il 33% del territorio
li e montane più periferiche anche le lingue indigene: il è ricoperto da boschi che rientrano in Parchi nazionali). In
quechua e l’aymará tra le popolazioni andine, il tupí nel termini numerici l’agricoltura costituisce una fetta mi-
Brasile centrale e nel Mato Grosso. noritaria del Pil (l’1% negli Stati Uniti; poco meno del 2% in
La religione più praticata nell’America Latina è il cat- Canada), ma è praticata con tecnologie all’avanguardia
tolicesimo, praticato da oltre il 70% della popolazione. che garantiscono una produttività eccezionale: gli Stati
Importanti minoranze cristiane protestanti sono presenti Uniti producono il 40% del mais e della soia mondiali; il
in Brasile (19%) e in Cile (13%). Canada è il sesto produttore di grano al mondo. L’area in
cui l’agricoltura è più sviluppata sono le grandi pianure
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tema 6. Le Americhe
cola più diffusa è la coltura di piantagione, che trova all’allevamento. In Brasile l’industria di base è affian-
nelle zone tropicali e subtropicali il clima più favorevole cata dal comparto meccanico ad alta tecnologia, delle
ed è orientata prevalentemente all’esportazione. I prin- telecomunicazioni e aerospaziale.
cipali prodotti sono il caffè, il cacao, le banane, gli agru-
mi, la canna da zucchero, il cotone. Il paesaggio agricolo Il settore terziario
presenta vastissimi latifondi nelle mani di pochi ricchi America Anglosassone Quasi l’82% dei lavoratori
proprietari, nei quali vengono coltivati anche mais, fru- degli Stati Uniti e oltre il 66% del Canada sono occupati
mento, fagioli, manioca, patate. I piccoli contadini vivono nel settore terziario. Gli Stati Uniti occupano una posi-
spesso in difficili condizioni e faticano a reggere la con- zione di vertice a livello mondiale in campo finanziario
correnza e i prezzi imposti dalle grandi multinazionali e bancario: a New York si trova la più importante Borsa
internazionali. Negli ultimi anni si stanno diffondendo Valori del mondo, Wall Street. I servizi sono molto svi-
cooperative basate su un commercio equo e solidale, luppati anche per quanto riguarda i settori del commer-
che garantisce ai piccoli produttori di sopravvivere digni- cio, del turismo, dei trasporti, dell’istruzione e della
tosamente. Diffuso è l’allevamento estensivo di bovi- sanità. Il turismo, in particolare, può contare su gran-
ni e ovini: in particolare, l’allevamento di bovini nella di parchi naturali, come Yellowstone, Yosemite e Gran
Pampa argentina produce carne conosciuta in tutto il
mondo per la sua alta qualità. Nelle regioni andine si al- ▼ La diga per la produzione di energia idroelettrica sul fiume Paranà, al
confine tra Brasile e Paraguay.
levano invece alpaca e lama. Importante per l’economia è
la pesca oceanica e lo sfruttamento delle foreste equa-
toriali, da cui si ottengono legni pregiati. La forza lavoro
impiegata nel settore primario si attesta oltre il 10-15%
del totale dei lavoratori.
Il settore secondario
America Anglosassone Il territorio dell’America set-
tentrionale è ricco di risorse minerarie, il cui sfruttamen-
to rappresenta uno degli elementi di forza dell’apparato in-
dustriale di questa regione: petrolio, carbone, gas naturale,
ferro, oro, argento, diamanti, platino, zinco, rame, uranio,
solo per citare alcune delle più importanti risorse minera-
rie. Molto sviluppate sono l’industria metallurgica, quel-
la chimica, automobilistica e l’industria di lavorazione
del legno e della carta. Un grande rilievo nel comparto
industriale spetta alle industrie di trasformazione e a quel-
le di settori ad alto contenuto tecnologico: informatico,
aerospaziale, elettronico, telecomunicazioni, biotecnolo-
gie, petrolchimico. In termini di occupazione il settore se-
condario accoglie oltre il 16% degli addetti negli Stati Uniti
e il 32% in Canada.
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geofocus
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la potenza egemone a livello mondiale. Se sul piano eco- affermati regimi democratici, seppure con istituzioni
nomico Paesi in forte sviluppo come la Cina stanno insi- ancora fragili, segnate da un alto tasso di corruzione e in
diando la supremazia statunitense, su quello militare gli qualche caso dalla presenza della criminalità organizzata.
Stati Uniti non hanno ancora oggi rivali: la spesa nazio- L’America Latina è oggi un’area attraversata da forti cam-
nale militare rappresenta il 39% della spesa mondiale in biamenti economici e sociali, alla ricerca di una propria
armamenti, contro l’11% della Cina, il 5% della Russia e il identità anche nei rapporti internazionali. Alcuni Paesi,
9,6% dell’intera Europa. Per il loro ruolo di guida del mon- come il Messico, hanno mantenuto una politica di alle-
do occidentale, gli Stati Uniti sono stati presi di mira dal anza con gli Stati Uniti, con cui hanno stretto importanti
terrorismo di matrice islamica, che è riuscito a colpire accordi commerciali. Altri Paesi invece, come l’Uruguay, il
per la prima volta entro i confini americani con l’attentato Venezuela e la Bolivia, stanno cercando una via di svilup-
alle Torri Gemelle di New York del 2001. Le successive guer- po almeno in parte indipendente dall’egemonia statu-
re in Afghanistan e in Iraq volute dal presidente George nitense. Un caso a sé è rappresentato da Cuba, un regime
W. Bush non hanno raggiunto gli effetti sperati e hanno socialista con tratti autoritari che, nonostante le restrizio-
aumentato l’opposizione all’interno del mondo arabo alle ni alle libertà politiche e civili e il controllo dell’economia
politiche statunitensi. Durante la sua presidenza, Barack da parte dello Stato, ha conosciuto negli ultimi anni alcu-
Obama ha cercato di limitare l’impegno militare di- ne importanti aperture, tra le quali lo storico riavvicina-
retto del Paese, per favorire rapporti più distesi sul piano mento con gli Stati Uniti.
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Forma di governo Repubblica federale Abilene Forth Dallas
tema 6. Le Americhe
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Popolazione 318 857 000 ab. Pen. di
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Densità 34 ab./km2 P a c i f i c o Golfo
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Pil pro capite 54 594 $ Usa 0
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1 cm = 365 km Honolulu
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kilometri 0 250 500
Il quadro politico popolazione. La maggioranza dei citta- settore terziario, in cui lavora oltre
dini vive nei centri urbani (83%), dove l’81% della popolazione e nel quale
Gli Stati Uniti sono una repubblica la densità abitativa è molto elevata. La emergono in particolare i comparti
presidenziale a struttura federale, società statunitense è un mosaico di bancario, finanziario e delle assicu-
composta da 50 Stati. Lo Stato dell’A- etnie e di culture diverse, a causa razioni, il turismo e la cosiddetta new
laska occupa i territori nord-occiden- delle numerose ondate migratorie che economy, legata alle nuove tecnologie
tali dell’America; lo Stato delle Hawaii il Paese ha conosciuto negli ultimi tre nel campo dell’informazione e della
è un arcipelago nel nord del Pacifico, a secoli: ai cittadini di origine europea, comunicazione. Il settore secondario
metà strada tra l’America settentrio- seguono per numero quelli ispanoa- può contare su abbondanti risorse
nale e l’Asia. Ciascuno Stato ha un pro- mericani, afroamericani e asiatici. naturali, come il petrolio, il gas na-
prio governo e un proprio parlamento Gli Stati Uniti possono vantare un Pil turale, il carbone, ferro e rame. I set-
e gode di un’autonomia legislativa, pro capite e una qualità della vita tori industriali più sviluppati sono
per esempio nel campo della giustizia tra i più alti del mondo, grazie a ele- quelli automobilistico, chimico, far-
e dell’istruzione. Il governo federale, vati standard nei servizi fondamenta- maceutico, aerospaziale, petrolchi-
guidato dal Presidente degli Stati li e alla stabilità democratica del suo mico, informatico, elettronico e delle
Uniti, eletto ogni quattro anni, detiene sistema politico. La società america- telecomunicazioni. L’agricoltura ha
il potere esecutivo in materie come na è però attraversata da profonde a disposizione strumentazioni all’a-
la difesa, la moneta, la politica este- disuguaglianze, se si pensa che il vanguardia che garantiscono un’alta
ra e il commercio internazionale. 50% del reddito nazionale è in mano produttività. Le principali colture
al 20% più ricco della popolazione. sono il mais, la soia, il sorgo, il riso,
Il quadro sociale Inoltre più del 15% della popolazione il grano, il cotone, la barbabietola da
vive sotto la soglia di povertà: i disagi zucchero e il tabacco. L’allevamento
ed economico sociali ed economici coinvolgono so- di bovini, suini, cavalli è diffuso so-
Con una superficie di 9,37 milioni di prattutto ispanici e neri. prattutto nei grandi pascoli delle
km2 e circa 325 milioni di abitanti, gli Gli Stati Uniti sono la maggiore po- praterie centrali. Come quantità di
Stati Uniti sono il quarto Paese del tenza economica del mondo. La pescato, gli Stati Uniti sono ai primi
pianeta per superficie e il terzo per base dell’economia statunitense è il posti nel mondo.
Saggio pdf del volume cartaceo. Il libro in digitale in adozione conterrà verifiche interattive Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
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Forma di governo Repubblica federale M E S S I oC O Victoria Ciudad Madero
tema 6. Le Americhe
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Il quadro politico origini miste, cioè discende da più di crisi finanziaria ed economica partita
un’etnia. La lingua ufficiale è lo spa- proprio dagli Stati Uniti, l’economia
Il Messico è una repubblica presi- gnolo; l’88% della popolazione profes- messicana ha ripreso a cresce-
denziale a struttura federale com- sa la religione cattolica. re a ritmi regolari, seppur con pro-
posta da 31 Stati e dal distretto della La crescita economica avviata nel fondi squilibri tra il nord più ricco e
capitale Città del Messico. Ogni xxi secolo ha favorito una diminu- industrializzato e il sud rurale più
Stato ha una propria costituzione e zione della disoccupazione e della arretrato.
un governatore eletto direttamen- povertà, anche se restano ancora Il terziario è il settore economico
te dal popolo. La figura politica più profonde le disuguaglianze sociali con più occupati (62%). Al suo inter-
importante è il Presidente della ed economiche. Le difficili condi- no hanno una particolare rilevanza
Repubblica, il cui mandato ha la du- zioni di vita e di lavoro continuano il comparto bancario e il turismo,
rata di sei anni. ad alimentare un forte flusso mi- che può contare sul ricco patrimonio
gratorio, sia legale sia clandestino, archeologico, artistico e ambienta-
Il quadro sociale verso gli Stati Uniti. La situazione le del Paese. Il settore secondario si
sociale ed economica è complicata avvale di ricchi giacimenti di pe-
ed economico anche dalla piaga della corruzione trolio, che fanno del Messico il nono
La popolazione del Messico supera i e dalle violenze legate al narcotraf- produttore al mondo. I comparti più
122 milioni di abitanti ed è concentra- fico, che arriva a produrre un giro di sviluppati sono quello chimico, me-
ta in prevalenza nei centri urbani. La affari annuo superiore ai 20 miliardi tallurgico, meccanico e tessile. Una
città più popolosa è la capitale Città di dollari e causa ogni anno decine di parte consistente della produzione
del Messico, con 22 milioni di abitanti. migliaia di vittime. agricola è costituita dal mais, base
Nel Paese coesistono 56 etnie diffe- Sul piano economico, il Messico ri- dell’alimentazione locale, mentre le
renti, che comprendono i discenden- sente della forte influenza degli Stati colture più esportate sono la canna da
ti dei colonizzatori spagnoli e degli Uniti, verso cui esporta l’80% dei suoi zucchero e il caffè. Sono praticati an-
abitanti originari delle diverse regio- prodotti. Dopo la contrazione subi- che l’allevamento di suini e bovini
ni. La maggior parte dei messicani ha ta tra il 2008 e il 2009, in seguito alla e la pesca.
Saggio pdf del volume cartaceo. Il libro in digitale in adozione conterrà verifiche interattive Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
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tema 6. Le Americhe
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AIRES MONTEVIDEO
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Il quadro politico
Il Brasile è una repubblica presiden- capitale del Paese. La società brasi- corruzione e di criminalità. Il settore
ziale a struttura federale; il potere liana è una società multietnica, terziario incide per circa il 70% sul Pil
esecutivo è nelle mani del Presidente formata dai discendenti dei colo- brasiliano ed è basato principalmente
della Repubblica che occupa sia la ca- nizzatori portoghesi, dai discen- sulla finanza, sul commercio e sul
rica di capo del Governo sia quella di denti degli schiavi africani e da turismo. Nel settore secondario spic-
capo dello Stato. Il Presidente è eletto un’esigua minoranza di amerindi. ca il comparto minerario estratti-
direttamente dai cittadini e resta in Numerose sono le comunità d’immi- vo, grazie alla presenza d’ingenti ri-
carica per quattro anni. Il potere legi- grati giunti dall’Europa tra il xix e il serve di stagno, manganese, bauxite,
slativo è di competenza della Camera xx secolo, principalmente dall’Italia ferro, nichel, uranio. Sostenuta anche
dei deputati, eletta ogni quattro anni, e dalla Germania. La lingua ufficiale da capitali stranieri, l’industria vede
e del Senato, eletto ogni otto anni. del Paese è il portoghese. La religio- la prevalenza dei settori alimentare,
ne più diffusa è il cattolicesimo; il tessile, automobilistico e, di recente,
Il quadro sociale Brasile è lo Stato con il maggior nu- anche elettronico. Una parte consi-
mero di cattolici al mondo. stente dell’energia necessaria pro-
ed economico L’economia brasiliana è la maggio- viene dalle centrali idroelettriche.
La popolazione brasiliana supera i re in America Latina e la settima al In agricoltura il Brasile è tra i primi
200 milioni di abitanti: il Brasile è mondo in termini di Pil pro capite. La esportatori al mondo di cacao, caffè,
il quinto Paese più popoloso del società brasiliana ha conosciuto im- riso, mais, soia, zucchero, frutta tropi-
mondo. Oltre un terzo della popola- portanti progressi nel xxi secolo cale e tabacco. L’ampio sfruttamento
zione dell’America Latina vive in ter- in termini di possibilità occupazio- del patrimonio forestale ha deter-
ritorio brasiliano, concentrata nelle nali, qualità della vita, servizi e istru- minato una forte deforestazione, con
metropoli lungo la costa; le principali zione. Nonostante ciò restano gravi conseguenze probabilmente irrepara-
città sono San Paolo, Rio de Janeiro, disuguaglianze nella distribuzio- bili sugli ambienti naturali e umani
Salvador di Bahia e Brasilia, che è la ne della ricchezza e un alto tasso di della foresta amazzonica.
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cie oceanica (circa 165 milioni di km2) diventa il continente Mauna Kea Hawaii (Usa) 4205 m
più esteso del pianeta. Il 99% delle terre emerse comprende
Bangeta Papua Nuova Guinea 4121 m
l’Australia (che da sola occupa l’86%), la Nuova Guinea e la
Nuova Zelanda, mentre il restante 1% è suddiviso in circa Victoria Papua Nuova Guinea 4036 m
30 000 isole,raggruppate in arcipelaghi nell’oceano Pacifico.La
maggior parte del territorio dell’Oceania è situata nell’emisfe- Le principali isole dell’Oceania
ro australe. Gli arcipelaghi sono raggruppati in tre grandi re- Stati
gioni geografiche: la Melanesia (“isole nere”), a nord dell’Au- isole di appartenenza superficie
stralia, la Micronesia (“piccole isole”), a nord della Melanesia,
Indonesia, Papua
la Polinesia (“molte isole”), nel Pacifico centro-orientale. Nuova Guinea 785 000 km2
Nuova Guinea
L’Australia è la terra con le origini geologiche più an-
tiche, come testimoniato dai bassi rilievi che occupano
120° 140° 160° 180°
Isola del Sud 160°
Nuova Zelanda 140° 120°
151 215 km2
Isola del Nord Nuova Zelanda A M E115
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Macquarie
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tema 7. L’Oceania
cani spenti. I corsi d’acqua sono continentale arido
in genere poco sviluppati. Fiumi desertico
di rilievo sono il Murray-Darling mediterraneo
in Australia, il Waikato in Nuova oceanico
Zelanda e il Derwent in Tasmania.
geofocus
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proprie tradizioni.
La lingua più diffusa è l’inglese,
che in molti Stati rappresenta la lin-
gua ufficiale; in Nuova Caledonia e
nella Polinesia la lingua principale
è il francese. Nelle isole più piccole
sono ancora diffuse le lingue locali,
talvolta mescolate con le lingue eu-
ropee. La religione prevalente è quella
cristiana (cattolica, protestante, an-
glicana), con minoranze musulma-
ne e induiste. Alcune popolazioni
native conservano gli antichi culti
animisti.
3. Il quadro economico
Il settore primario I Paesi eco-
nomicamente più sviluppati del con-
tinente sono l’Australia e la Nuova
Zelanda. Nel settore primario il set-
tore più importante è quello della
produzione della lana, in partico-
lare quella ottenuta dalle pecore di
razza merino. Rilevanti sono anche
le coltivazioni di cereali e di canna
da zucchero. Nelle isole minori si è
sviluppata un’agricoltura di pianta-
gione (palma da cocco, caffè, banane,
cacao, ananas, canna da zucchero)
gestita dalle multinazionali stranie-
re. La pesca ricopre una funzione di
primo piano, sia per lo sfruttamento
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tema 7. L’Oceania
e si basa prevalentemente sull’estrazione di rame, oro, ar- In Oceania alcuni territori sono ancora sotto il con-
gento e petrolio. Nelle isole minori l’industria ricopre un trollo più o meno diretto di Paesi stranieri: il più
ruolo piuttosto marginale. esteso tra questi è la Nuova Caledonia che rientra tra i
Negli ultimi decenni il settore terziario ha conosciuto “Dipartimenti francesi d’oltremare”.
un rapido sviluppo, grazie soprattutto al crescente turismo Altre aree subiscono l’influenza degli Stati Uniti, ad
internazionale, che ha trovato negli arcipelaghi del Pacifico esempio le isole Marshall, nel cui territorio è presente
luoghi esclusivi per le attività balneari e naturalistiche.Anche una base militare statunitense, e le isole Palau, che, aven-
l’Australia, grazie a una fauna e a una flora unici al mondo, do ottenuto l’indipendenza dagli Usa nel 1994, sono una
rappresenta oggi una delle mete turistiche più ambite. delle nazioni più giovani al mondo.
120° 140° 160° 180° 160° 140° 120° 100°
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(Cile)
Perth ra NUOVA I. del Nord
100° Adelaide y
Melbourne
Australiana
West Cape Howe S t r . di B a s
s ZELANDA
I. del Re WELLINGTON
Tasmania T a s m a n I. del Sud Isole
Capo Capo Ovest Chatham
Sud-Est
O c e a n o I n d i a n o Capo Sud-Ovest
Isole Isole degli SCALA 1 : 57 000 000
Auckland Antipodi 1 cm = 570 km
0 500 1000 1500 2000
40° Macquarie 40°
kilometri
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➁ Nell’attuale mercato del lavoro la flessibilità si è Svolgi una breve ricerca sulla nascita
spesso trasformata in precarietà.
V F
dell’agricoltura e sulle origini storiche l
➂ In Europa l’agricoltura oggi è la principale fonte V F dell’allevamento, indicando:
di ricchezza. → l’epoca storica in cui questi processi si avviano;
➃ L’industria ha cominciato a diffondersi in V F → le aree geografiche coinvolte;
Europa tra la fine del xviii e l’inizio del xix secolo. → le innovazioni tecniche che li rendono possibili.
➄ Nel settore secondario sono compresi la pesca V F Illustra gli esiti della tua ricerca in una presentazione
e l’allevamento. in PowerPoint.
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Eurasia - tigri asiatiche - Rift Valley - Boeri - apartheid - animismo - Scudo canadese - uragani - America Anglosassone -
America Latina - meticci
2 concetti e connessioni Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
➀ Insieme con l’Europa, l’Asia costituisce la V F ➆ Le religioni più diffuse in Africa sono l’islam e il V F
sconfinata distesa di terra nota come Eurasia. cristianesimo.
➁ Negli ultimi anni l’Asia conosce una forte crescita V F ➇ Dopo la decolonizzazione l’Africa ha avuto un V F
demografica. veloce sviluppo economico.
➂ In Asia i cattolici sono in maggioranza solo nelle V F ➈ Il Messico fa parte dell’America Latina. V F
Filippine. 10 Il settore economico prevalente nell’America V F
➃ Il settore economico prevalente il Asia è il terziario. V F Anglosassone è il secondario.
➄ La parte più consistente del continente africano V F 11 L’Oceania è il continente meno popolato del V F
ha un clima temperato. pianeta
➅ La densità abitativa media dell’Africa è bassa. V F 12 La lingua più diffusa in Oceania è lo spagnolo. V F
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America America
Asia Africa Oceania
del Nord del Sud
Principali caratteristiche fisiche
425
Principali climi e ambienti
Tendenza demografica
Dalla GEOGRAFIA
4 SPAZI/CONNESSIONI Basandoti su quanto hai studiato nel manuale e attraverso una ricerca in Internet alla STORIA
o in biblioteca, trova ed esamina una carta che riporti la massima espansione raggiunta dagli Arabi nell’viii secolo.
Rispondi poi alle domande seguenti.
l
➀ Quali regni e imperi confinavano con i domini arabi?
➁ Quali Stati corrispondono oggi ai territori dei domini arabi?
➂ Quali tra questi Stati sono oggi abitati da popolazioni arabe?
➃ Quali Stati corrispondono oggi ai regni e imperi confinanti con gli Arabi?
Competenze
5 PROGETTAZIONE/COMUNICAZIONE In base ai
tuoi interessi, scegli uno Stato appartenente a uno dei
l PERCORSO DI LAVORO
➀ Scegli la forma comunicativa della tua presentazione:
continenti extraeuropei e scrivi una presentazione di esposizione scritta, esposizione orale, diapositive in
questo Paese, immaginando di doverla esporre durante un PowerPoint, video, intervista ecc.
incontro con una classe di studenti provenienti da questo ➁ Motiva in un discorso di 3 minuti la tua scelta.
Paese, in visita presso la tua scuola. ➂ Dividi la presentazione in parti, sul modello dell’analisi
degli Stati svolta nel manuale.
➃ Accompagna la presentazione con immagini e musiche
coerenti con il contenuto.
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(ove non diversamente indicato, le referenze sono indicate dall’alto verso il basso, da sinistra a destra, in senso orario. a=alto; b=basso; c=centro; dx=destra; s=sinistra)
P. 9: ©Viacheslav Lopatin/Shutterstock; p. 10 : ©Archivi Alinari-archivio Brogi, Firenze; p. 11: Ny Carlsberg Glyptothek, Copenhagen/CC BY 1.0/Diagram Lajard 2011/Wikimedia; p. 12: Ny
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toserviceElecta/AKG Images; p. 26: © 2010 White Images/Scala, Firenze; p. 27: ©2015 Foto Scala, Firenze/bpk, Bildagentur fuer Kunst, Kultur und Geschichte, Berlin; p. 28: ©2015 Mondado-
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©Foto Scala, Firenze-su concessione Ministero Beni e Attività Culturali; Wikipedia Commons; p. 72: Wikipedia Commons; ©2015 DeAgostini Picture Library/Scala, Firenze; p. 78: ©Alena
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Ricciardi di Gaudesi; p. 329: ©2015 DeAgostini Picture Library/Scala, Firenze; p. 330: BPN; p. 331: ©2015 Angélique Coltè/con la collaborazione di Alice Miano; p. 332: Salerno Editrice; p. 333:
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Shutterstock; ©Cathy Withers-Clarke/Shutterstock; p. 399: kashagan.today; farm6.staticflickr.com; p. 400: yasmenesalhia.files.wordpress.com; p. 406: J.Wark/White Star, 2006; p. 409:
©Shanti Hesse/Shutterstock; p. 410: skybluedaze.files.wordpress.com; p. 411: ©fotoember/Thinkstock; p. 412: ©Ramunas Bruzas/Shutterstock; mapcollection.files.wordpress.com; p. 414:
businesspundit.com; ©rmnoa357/Shutterstock; p. 420: ©Patricia Hofmeester/Shutterstock; ©John Carnemolla/Shutterstock; blogsjc.files.wordpress.com; escapesbyjanelle.com
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sette mari
CARTA + DIGITALE SOLO DIGITALE
(tipologia B) (tipologia C)
Il corso
1. Dalla Preistoria alla crisi della Repubblica + Atlante di Geostoria + 9788858314104 9788857719894
La storia a colpo d’occhio + DVD ROM
2. Dalla fine della Repubblica all’Alto Medioevo 9788858314111 9788857719900
Opzionali
Cittadini in movimento 9788858314166 9788857719924
Antichità e Medioevo. I saperi di base di L. Ventura 9788858314135 9788857719917
Per il docente
Risorse per L’insegnante + DVD ROM 9788858314128 9788857719931
Competenze per la storia di V. Guanci e G. Pezzella 9788858314142 9788857719948
Quando, dove, perché. Percorsi per competenze di F. Batini 9788858310441 9788857715650
31
41
1
Cio
FUORI COMMERCIO (VENDITA E ALTRI ATTI DI DISPOSIZIONE VIETATI: ART. 17, L.D.A.). ESCLUSO
ff
i sette
DA I.V.A. (DPR 26-10-1972, N.633, ART. 2, 3° COMMA, LETT. D.). ESENTE DA DOCUMENTO DI TRASPORTO.
mari
v.
2
In copertina: Resti archeologici dell’antica Anastasiopoli, attuale Fethiye, sulla costa mediterranea della Turchia. © istockphotos.com
Sette mari
Nella tradizione antica e medievale, l’espressione “sette mari” indica la totalità delle acque da cui è
bagnata la terra, nel mito e nella realtà storica. Evocativo di scoperta, esplorazione, superamento dei
confini, il concetto di Sette Mari ribadisce lo stretto legame che esiste storicamente tra territorio e
sviluppo delle civiltà.
▶▶ Geostoria focus: maxi tavole spettacolari, con apertura laterale esterna, affrontano i principali
temi di Geostoria segnalati dalle Indicazioni ministeriali.
▶▶ Il tempo nello spazio: le carte del passato a confronto con le carte del presente permettono di
cogliere con precisione l’evoluzione del tempo nello spazio e di analizzare le problematiche del
mondo attuale.
▶▶ Cittadini della storia: affronta i grandi temi e problemi della cittadinanza attraverso un
originale approccio operativo per competenze.
▶▶ Didattica Inclusiva : in conclusione di ciascun capitolo sono presenti una cronologia,
una sintesi discorsiva per l’esposizione orale e una mappa concettuale per l’apprendimento,
realizzati con carattere ad alta leggibilità e disponibili in versione audio.
▶▶ Atlante storico elettronico: il dvd abbinato al manuale contiene 21 videolezioni interattive di
storia, corredate da interviste video, spezzoni cinematografici e schede didattiche.
▶▶ webtv : ampio repertorio di mini documentari e video di argomento storico.
▶▶ libro in digitale : download gratuito incluso (www.imparosulweb.eu).
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