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Silvia Anastasia

n. matr. 101265

CRITERI DI ALLESTIMENTO DELL’APPARATO

L’edizione Morreale di Senilità del 1927 è il risultato di due diverse fasi creative. La prima, del 1898,
comprende la pubblicazione a puntate del romanzo sulla rivista triestina l’Indipendente, dal 15 giugno al 16
settembre, e l’edizione pubblicata a Trieste dall’editore Vram (editio princeps). La seconda (1926-27) si
articola in tre postillati, copie dell’edizione Vram, nei quali sono presenti correzioni manoscritte: nel
postillato di Firenze di Svevo, in quello triestino di Svevo (a penna) e di Marino de Szombathely (a lapis e
successivamente a penna), in quello di Milano da Svevo, eccezion fatta per qualche raro intervento di
un’altra mano (probabilmente Szombathely).
Questo lavoro di revisione sfocia appunto nell’edizione Morreale 1927, pubblicata a Milano; le varianti sono
date in riferimento a questa, nel rispetto dell’ultima volontà dell’autore. Si propone un apparato genetico: si
rende conto di tutte le varianti presenti nei testimoni precedenti all’edizione a testo, se un testimone non è
citato la sua lezione coincide con quella del ’27. Ogni lezione indicata rispetta l’ordine cronologico, cioè
Indipendente, 98, Firenze, Trieste, Milano. Gli interventi presenti nei postillati sono indicati con l’ausilio di
alcuni simboli e segni indicati nella legenda sottostante.
La porzione di testo presa in esame riguarda le pagine 102, 103, 104 e 105 dell’edizione a testo, Morreale
1927, che corrispondo all’incirca a pagine 97, 98 e 99 (riga in pagina 100) dell’edizione Vram 1898 e dei
postillati.

LEGENDA
Testimoni:
Ind. Indipendente
98 edizione Vram 1898
Fi postillato di Firenze
Ts postillato di Trieste
Mi postillato di Milano

Simboli e segni:
|a| a aggiunta in linea
\a/ a aggiunta in interlinea
\\a// a aggiunta a margine
[−a] a cassata
[a+b] b ricalcata su a
[−a|b|] o [−a\b/] o [−a\\b//] b aggiunta in sostituzione ad a in linea o in interlinea o a margine
(a) * a trasposta con freccia, o segno grafico, in posizione *

In Trieste:
Sv postille di Svevo a penna con tratto grosso
m postille di Szombathely a matita (lapis)
p postille di Szombathely a penna

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Silvia Anastasia
n. matr. 101265
VII.
Si svegliò dopo poche ore, in pieno giorno, ed ebbe immediata coscienza degli avvenimenti della sera prima.
Ma non di tutto il dolore, ed egli si lusingò gli avesse dato tanto affanno l'impossibilità di poter vendicarsi
subito, non il tradimento stesso di quella donna. Presto, presto ella avrebbe conosciuta la sua ira e poi il suo
abbandono. Sfogato il suo rancore sarebbe scomparso quello ch'era ormai il maggior legame.
5 Uscì senza salutare la sorella. Fra poco egli sarebbe ritornato a lei per guarirla dei sogni che aveva spiati.
Soffiava un po' di vento e, accanto al giardino pubblico, egli faticò contro il vento e nella salita; ma quella
fatica non aveva nulla a vedere con quella affannosa e dolorosa della notte. Nella chiara, fresca mattina, egli
pareva lieto di fare dell'esercizio muscolare all'aria aperta.
Non pensava le parole che avrebbe dirette ad Angiolina. Era troppo sicuro del fatto suo per aver bisogno
10 di preparazione, troppo sicuro di saperla ferire e abbandonare.
Venne ad aprirgli la madre di Angiolina. Lo condusse nella stanza della figlia che stava vestendosi in
quella accanto, e poi, come al solito, si offerse di fargli compagnia.
Questa nuova dilazione, sia pure di pochi minuti, lo fece soffrire. - Angiolina è venuta tardi a casa questa
notte? - chiese con un vago proposito di fare delle indagini.
15 - E' stata col Volpini in caffè fino alla mezzanotte - rispose la vecchia d'un fiato e la frase parve
conglutinata in quella voce nasale.
- Ma Volpini non è partito ieri? - chiese Emilio sorpreso dell'accordo fra madre e figlia.
- Aveva da partire, ma perdette il treno e dovrebb'essere partito adesso adesso.
Egli non volle far capire alla vecchia di non crederle, e stette zitto. La cosa era divenuta molto chiara e
20 non c’era la possibilità d'ingannarlo o di renderlo dubbioso. La menzogna che avevano inventata era stata
prevista dal Balli.
Dinanzi alla madre gli fu anche facile di accogliere Angiolina con la faccia dell'amante soddisfatto.
Provava una vera soddisfazione. L'aveva finalmente afferrata, ed ora non voleva cedere al suo impeto solito
di chiarire e semplificar subito le cose. Era lei che doveva parlare. L'avrebbe lasciata sciorinare le sue bugie
25 per poterla cogliere proprio in flagrante.

2. dolore,] dolore Ind. 98 dolore|,| Fi dolore Ts Mi


3. conosciuta] conosciut[a+o] Fi
4. rancore] rancore|,| Fi
5. sarebbe] sarebbe|,|[−,] Fi Ts(m) Mi
5. spiati] spiato Ind.
6. e,] e Ind. 98 e|,| Fi e Ts Mi
6. pubblico,] publico Ind. 98 publico|,| Fi publico Ts Mi
6. faticò] affaticò Ind. 98 Fi [−af]faticò Ts(m p) Mi
7. chiara, fresca mattina,] chiara mattina autunnale Ind. chiara, fresca mattina 98 chiara, fresca mattina|,| Fi
chiara, fresca mattina Ts Mi
12. accanto,] accanto Ind. 98 Fi Ts Mi
14. un vago proposito] una lontana idea Ind. 98 Fi un[−a lontana idea\\vago proposito//] Ts(m p) Mi
15. col] con Ind. 98 co[n+l] Fi Ts(Sv) Mi
15. mezzanotte] mezzanotte, Ind. 98 Fi Ts Mi
15. d’un fiato e la] in un solo soffio, una Ind. 98 Fi [–in un solo soffio, una\\d’un fiato e la//] Ts(m) [in+d’] un
[solo+fiato] \\e la// [−soffio, una] Mi
15-16. frase parve conglutinata] frase conglutinata Ind. 98 Fi frase \parve/ conglutinata Ts(m) Mi
17. Ma Volpini] Ma \il/ Volpini] Fi
17. Emilio sorpreso] Emilio|,| sorpreso Ts(m)
19. crederle,] crederle Ind. 98 crederle|,| Fi crederle Ts Mi
20. c’era] c’era più Ind. 98 Fi Ts Mi
21. Balli.] Balli! Ind. 98 Fi Ts Mi
22. dell’amante] d’amante Ind. 98 Fi [−d\\dell//’]amante Ts(m) [d’+dell’]amante Mi
23. soddisfazione.] soddisfazione! Ind. 98 Fi Ts Mi
23. afferrata,] afferrata Ind. 98 afferrata|,| Fi afferrata Ts Mi
24. semplificar] semplificare Ind. 98 Fi Ts Mi
24. lei] dessa Ind. 98 Fi [−dessa\\lei//] Ts [dessa+lei] Mi

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Silvia Anastasia
n. matr. 101265

Rimasti soli, ella si mise dinanzi allo specchio a comporsi i ricci e, senza guardarlo, gli raccontò della
serata passata in caffè e dello spionaggio del Balli. Ne rideva allegramente ed era così rosea e fresca
ch'Emilio se ne indignò più che per le bugie.
Gli raccontò che l'improvviso ritorno del Volpini le aveva fatto un grande dispetto. La frase con cui
30 l'aveva salutato rivedendolo, sarebbe stata formulata così: - Non sei dunque ancora stanco di seccarmi?
Ella parlava così per fargli molto piacere. Invece egli sentiva che fra lui e il Volpini era lui il più deriso.
Per ingannare lui doveva esserci stato maggior sforzo: furberie e inganni ch'egli probabilmente solo in parte
aveva scoperti. L'altro s'era lasciato ingannare bonariamente, e c'era voluto poco a truffarlo. Se i fasti di
Angiolina, come pareva, servivano a divertire anche la madre, era molto probabile che lui fosse l'oggetto di
35 risa, mentre il Volpini tuttavia doveva essere temuto.
Lo prese una di quelle violenti crisi irose che lo facevano sbiancare e tremare. Ma ella parlava, parlava,
quasi avesse voluto stordirlo, e gli diede il tempo di rimettersi.
Perché disperarsi, perché indignarsi di leggi di natura? Angiolina era stata perduta già nel ventre della
madre. L'accordo con la madre era in lei la cosa più odiosa. Perciò essa non meritava rimbrotti, vittima essa
40 stessa di una legge universale. Rinasceva finalmente in lui l'antico naturalista convinto. Non seppe però
rinunziare alla vendetta.
Angiolina s'era dovuta finalmente accorgere del suo strano contegno. Si volse a lui: - Non m'hai dato
neppure un bacio - disse con aria di rimprovero.
- Io non ti bacerò mai più! - rispose egli calmo, guardando quelle labbra rosse, cui rinunziava. Non trovava
45 altro e si alzò. Non aveva neppur lontanamente l'idea di andarsene perché quella breve frase non poteva esser
tutto, non era ancora un giusto compenso a tante sofferenze. Voleva però far credere che con quella frase egli
volesse abbandonarla. Infatti sarebbe stato un atto dignitosissimo che avrebbe chiusa quella bassa relazione.

27. allegramente] allegramente|,| Fi


31. che] che|,| Fi
31. Volpini] Volpini|,| Fi
32. maggior] maggior|e| Ts(m p)
33. bonariamente,] bonariamente Ind. 98 bonariamente|,| Fi bonariamente Ts Mi
33. voluto poco] voluta poca attività Ind. 98 volut[a+o] poc[a+o] [–attività\\sforzo//] Fi volut[a+o] poc[a+o]
[−attività] Ts(m p) Mi
34. pareva] ne aveva l’apparenza Ind. 98 Fi [−ne aveva l’apparenza\\pareva//] Ts(m p) [ne+pareva,] [−aveva
l’apparenza] Mi
34. a divertire anche] anche a divertire Ind. 98 (anche) a divertire * Fi Ts Mi
34. che lui] ch’egli Ind. 98 ch[e+’] [−egli\\lui//] Fi Ts(p) ch[e+’] [egli+lui] Mi
34-35. l’oggetto di risa] [−l’oggetto\\l’uomo//] [−di risa\deriso/] Fi
36. violenti] violente 98 violent[i+e] Ts (m p) Mi
37. stordirlo,] stordirlo Ind. 98 stordirlo|,| Fi stordirlo Ts Mi
38. disperarsi,] disperarsi Ind. 98 Fi disperarsi|,| Ts Mi
38. di] per Ind. 98 Fi [−per\\di//] Ts(m p) [per+di] Mi
38. natura?] natura! Ind.
40. convinto.] convinto! Ind. 98 Fi Ts Mi
41. vendetta.] vendetta.\\quella era il suo destino.// Fi
42. s’era dovuta finalmente accorgere] aveva dovuto finalmente accorgersi Ind. 98 Fi [−aveva\\s’era//] dovut[o+a]
finalmente accorger[si+e] Ts(m p) [aveva+s’era] dovut[o+a] finalmente accorger[si+e] Mi
43. bacio -] bacio, - Ind. 98 Fi Ts Mi
44. rispose egli] disse egli Ind. 98 Fi [−disse \\rispose//] Ts(m p) Mi
44. rosse,] rosse|,|[−,] Fi
45. andarsene] andarsene|,| Ts(m)
47. chiusa quella bassa] chius[a+o] quella [−bassa\vergognosa/] Fi

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