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Scritture in P.D.
01/10 19.11 IMPEGNI PER BENI IN LEASING stipulato contratto di leasing 252.000, 00
01/10 19.12 CREDITORI C/LEASING stipulato contratto di leasing 252.000, 00
01/10 32.02 CANONI DI LEASING fattura n. ... della Fin Leasing spa 39.000, 00
01/10 06.01 IVA NS/CREDITO fattura n. ... della Fin Leasing spa 8.580, 00
01/10 14.01 DEBITI V/FORNITORI fattura n. ... della Fin Leasing spa 47.580, 00
01/10 14.01 DEBITI V/FORNITORI saldata fattura n. ... 47.580, 00
01/10 18.20 BANCA X C/C saldata fattura n. ... 47.580, 00
01/10 19.12 CREDITORI C/LEASING storno conti d’ordine 39.000, 00
01/10 19.11 IMPEGNI PER BENI IN LEASING storno conti d’ordine 39.000, 00
01/11 32.02 CANONI DI LEASING fattura n. ... della Fin Leasing spa 3.000, 00
01/11 06.01 IVA NS/CREDITO fattura n. ... della Fin Leasing spa 660, 00
01/11 14.01 DEBITI V/FORNITORI fattura n. ... della Fin Leasing spa 3.660, 00
01/11 14.01 DEBITI V/FORNITORI saldata fattura n. ... 3.660, 00
01/11 18.20 BANCA X C/C saldata fattura n. ... 3.660, 00
01/11 19.12 CREDITORI C/LEASING storno conti d’ordine 3.000, 00
01/11 19.11 IMPEGNI PER BENI IN LEASING storno conti d’ordine 3.000, 00
*
( )
8. – contratto di subfornitura (• •)
Scritture in P.D.
10/06 19.01 BENI DI TERZI materie prime da trasformare 62.000, 00
10/06 19.02 DEPOSITANTI BENI materie prime da trasformare 62.000, 00
24/06 05.01 CREDITI V/CLIENTI fattura n. 1013 su Capitini spa 25.620, 00
24/06 15.01 IVA NS/DEBITO fattura n. 1013 su Capitini spa 4.620, 00
24/06 20.05 LAVORAZIONI C/TERZI fattura n. 1013 su Capitini spa 21.000, 00
24/06 19.02 DEPOSITANTI BENI rese materie lavorate 62.000, 00
24/06 19.01 BENI DI TERZI rese materie lavorate 62.000, 00
30/06 18.20 BANCA X C/C regolamento fattura n. 1013 25.620, 00
30/06 05.01 CREDITI V/CLIENTI regolamento fattura n. 1013 25.620, 00
9. – contratto di subfornitura (• •)
Scritture in P.D.
Subfornitore Ruggiero srl
18/09 19.01 BENI DI TERZI materie prime da trasformare 35.000, 00
18/09 19.02 DEPOSITANTI BENI materie prime da trasformare 35.000, 00
14/10 05.01 CREDITI V/CLIENTI fattura n. 365 su Pagani spa 75.640, 00
14/10 15.01 IVA NS/DEBITO fattura n. 365 su Pagani spa 13.640, 00
14/10 20.05 LAVORAZIONI C/TERZI fattura n. 365 su Pagani spa 62.000, 00
14/10 19.02 DEPOSITANTI BENI rese materie lavorate 35.000, 00
14/10 19.01 BENI DI TERZI rese materie lavorate 35.000, 00
31/10 18.20 BANCA X C/C regolamento fattura n. 365 75.640, 00
31/10 05.01 CREDITI V/CLIENTI regolamento fattura n. 365 75.640, 00
La voce 3) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno accoglie i software
applicativi acquisiti a titolo di proprietà; alternativamente gli stessi software possono essere inseriti nella voce
4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili, se acquisiti a titolo di licenza d’uso.
Macchinari
euro (2.000.000 : 8) = euro 250.000 ammortamento
euro (2.000.000 – 250.000) = euro 1.750.000 valore contabile
Poiché il fair value coincide con il valore contabile non si effettua alcuna rivalutazione/svalutazione
Investimento immobiliare
Fair value al 31/12/n euro 840.000
– fair value al 31/12/n – 1 euro 800.000
rivalutazione euro 40.000
Titoli di trading
100 : 98,50 = 400.000 : x x = euro 394.000 valore corrente (fair value)
Fair value euro 394.000
– costo originario euro 381.600
rivalutazione euro 12.400
A mio giudizio, a causa della rilevanza di quanto descritto nel paragrafo Elementi alla base del giudizio, il
soprammenzionato bilancio non è stato redatto con chiarezza e non rappresenta in modo veritiero e corretto
la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della Moneta spa per l’esercizio chiuso al
31 dicembre 20.., in conformità alle norme italiane che ne disciplinano la redazione.
Il risconto attivo di 435 euro calcolato sul disaggio su prestiti ha natura pluriennale e come tale è inserito tra
le immobilizzazioni immateriali.
Riparto utili
Utile dell’esercizio n 78.530,00
5% riserva legale – 3.926,50
riserva straordinaria – 8.755,18
65.848,32
utili a nuovo 651,68
dividendo agli azionisti 66.500,00
0,70 euro × 95.000 azioni – 66.500,00
(*)
Gli utili a nuovo di 400 euro sono inclusi nelle riserve.
Gestione accessoria
sopravvenienze attive ordinarie 5.714
fitti attivi 10.800
minusvalenze ordinarie – 26.600
Risultato della gestione accessoria – 10.086
56. – situazione economica, riclassificazione del Conto economico e calcolo degli indici
di redditività (• •)
Conto economico a valore aggiunto
Ricavi netti di vendita 17.919.820
Variazioni delle rimanenze di prodotti in lavorazione, semilavorati e finiti – 48.450
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 300.000
Valore della produzione 18.171.370
Costi per acquisto di materie prime, sussidiarie di consumo e di merci – 10.498.960
Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie di consumo e di merci 105.200
Costi per servizi – 3.396.570
Costi per godimento di beni di terzi – 1.020.000
Oneri diversi di gestione – 51.880
Valore aggiunto 3.309.160
Costi del personale – 1.843.869
Margine operativo lordo (EBITDA) 1.465.291
Ammortamenti – 933.700
Svalutazione dei crediti – 24.250
Accantonamenti per rischi e oneri – 6.500
Reddito operativo (EBIT) 500.841
Risultato della gestione finanziaria – 15.091
Risultato della gestione accessoria 3.000
Risultato della gestione ordinaria 488.750
Risultato della gestione straordinaria –
Risultato economico al lordo delle imposte 488.750
Imposte dell’esercizio – 254.150
Utile dell’esercizio 234.600
Indici di redditività
ROE 8,50%
ROI 7,26%
ROS 2,79%
ROD 0,52%
indice di rotazione degli impieghi 2,60
incidenza della gestione non caratteristica 46,84%
leverage 2,5
Indici di produttività
Produttività del capitale investito 47,96%
(valore aggiunto/totale impieghi)
Fatturato medio per dipendente (euro) 319.996,79
Rendimento del lavoro (euro) 59.092,14
(valore aggiunto/numero di dipendenti)
Rendimento del lavoro (euro) 324.488,75
(valore della produzione/numero di dipendenti)
Costo medio del lavoro (euro) 32.926,23
In entrambi gli anni l’impresa risulta sottocapitalizzata, tuttavia il capitale permanente è in grado di coprire
gli investimenti a media e lunga scadenza in immobilizzazioni. L’indice di liquidità secondaria e il margine
di tesoreria evidenziano una scarsa attitudine dell’impresa a rimborsare i debiti a breve scadenza con le pro-
prie disponibilità liquide o prontamente liquidabili (disponibilità finanziarie).
indice di elasticità degli impieghi 48,05% incidenza del capitale di debito 62,73%
indice di rigidità degli impieghi(*) 51,95% incidenza del capitale proprio 37,27%
(*)
La differenza dello 0,01% rispetto al valore percentuale riportato nello Stato patrimoniale sintetico sopra esposto è dovuta agli
arrotondamenti.
L’impresa è significativamente sottocapitalizzata; gli esigui margini della struttura patrimoniale e i corrispon-
denti indici mostrano una situazione di precarietà circa il mantenimento dell’equilibro fonti-impieghi. Sul
piano finanziario sarebbe stato più opportuno per l’impresa adottare una politica di autofinanziamento accan-
tonando l’utile dell’esercizio a riserve, invece di distribuirlo interamente ai soci.
indice di elasticità degli impieghi(*) 58,54% incidenza del capitale di debito(*) 78,59%
indice di rigidità degli impieghi 41,46% incidenza del capitale proprio 21,41%
(*)
La differenza dello 0,01% rispetto ai valori percentuali riportati nello Stato patrimoniale sintetico sopra esposto è dovuta agli
arrotondamenti.
La struttura patrimoniale della Socrates spa è squilibrata: il capitale permanente non riesce a coprire le immo-
bilizzazioni che, pertanto, sono finanziate in parte anche con debiti a breve scadenza. L’impresa non ha la ca-
pacità di rimborsare tutti i debiti a breve scadenza utilizzando i propri mezzi liquidi o prontamente liquidabili
(il margine di tesoreria è negativo e l’indice di liquidità secondaria assume valore inferiore a 1). La situazione
patrimoniale sarebbe stata decisamente migliore se l’impresa non avesse concesso ai clienti dilazioni di paga-
mento oltre i dodici mesi per importi così consistenti (1.000.000 di euro).
Il margine di tesoreria sarebbe stato infatti positivo e l’indice di liquidità secondaria sarebbe stato di 1,06.
Dato questo “errore” di valutazione nella concessione di crediti di regolamento, una possibile strategia per
riportare l’equilibrio nella correlazione temporale fonti-impieghi potrebbe consistere anche nell’aumentare il
capitale proprio (emettendo nuove azioni a pagamento e/o invitando gli azionisti a effettuare versamenti per
coprire la perdita).
Margini n n–1
patrimonio circolante netto (euro) 105.902,00 729.640,00
margine di tesoreria (euro) – 659.098,00 30.640,00
margine di struttura (euro) – 1.136.200,00 – 712.600,00
margine di copertura globale (euro) 105.902,00 729.640,00
L’impresa dopo il risultato negativo dell’anno n–1 è riuscita a recuperare la redditività portando il ROE all’8,68%.
L’incremento della redditività del capitale proprio è dovuta principalmente all’aumento della redditività del
capitale investito: il ROI passa infatti dallo 0,73% al 7,07%. Sul ROI ha agito positivamente la redditività delle
vendite espressa dal ROS.
Agendo sia sull’aumento del capitale sociale, sia sull’aumento dei debiti a media e lunga scadenza, l’impresa
è riuscita a riportare in equilibrio la struttura patrimoniale; le disponibilità liquide e prontamente liquidabili
sono più che sufficienti a coprire gli impegni finanziari di breve scadenza.
Indici di redditività
ROE 6,86%
ROI 5,55%
ROS 6,74%
ROD 2,00%
indice di rotazione degli impieghi 0,82
incidenza della gestione non caratteristica 38,94%
leverage 3,17
Indici finanziari
indice di disponibilità 0,87
indice di liquidità secondaria 0,74
indice di autocopertura delle immobilizzazioni 0,52
indice di copertura globale delle immobilizzazioni 0,90
Margini
PCN – 279.874
margine di tesoreria – 555.224
margine di struttura – 1.379.874
margine di copertura globale – 279.874
Commento
L’impresa presenta una struttura patrimoniale non equilibrata: il PCN negativo e, ancor più, il margine di
tesoreria segnalano un’evidente incapacità di rimborsare i debiti a breve scadenza con l’attivo corrente. Spe-
cularmente il capitale permanente non è in grado di coprire l’attivo immobilizzato. Le medesime conclusioni
sono possibili anche attraverso l’analisi degli indici finanziari, i cui valori sono tutti minori di 1. Tuttavia il
ROI è maggiore del ROD di oltre 3 punti percentuali e ciò indica che l’impresa, almeno nel breve periodo, ha
convenienza a espandere l’attività produttiva anche attraverso l’indebitamento. Il ROE si attesta al 6,86%, con-
frontandolo con il tasso di rendimento di investimenti alternativi e considerando il grado di rischio sottostante
all’attività imprenditoriale, la redditività complessiva può essere giudicata soddisfacente. Tale redditività po-
trebbe essere migliorata attraverso una maggiore rotazione degli impieghi (l’indice di rotazione degli impieghi
nell’anno in considerazione è minore di 1) e/o attraverso una maggiore redditività dei ricavi di vendita. L’e-
quilibrio fonti-impieghi potrebbe essere ripristinato attraverso una politica di ricapitalizzazione, aumentando
il capitale sociale e accantonando gli utili nelle riserve.
Procedimento indiretto
Utile d’esercizio 460.507
Costi non monetari:
ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali 205.850
TFR (per la quota netta mantenuta in azienda) 68.378
274.228
Ricavi non monetari:
incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (costi patrimonializzati) 42.000
plusvalenza ordinaria 15.000
– 57.000
Flusso finanziario di PCN generato dall’attività operativa 677.735
Procedimento indiretto
Utile d’esercizio 479.810
Costi non monetari:
ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali 595.500
TFR (per la quota netta mantenuta in azienda) 50.357
645.857
Ricavi non monetari:
incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (costi patrimonializzati) 820.000
plusvalenza ordinaria 1.500
– 821.500
Flusso finanziario di PCN generato dall’attività operativa 304.167
Procedimento indiretto
Perdita dell’esercizio – 210.500
Costi non monetari:
ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali 2.371.500
minusvalenze ordinarie 48.000
2.419.500
Ricavi non monetari:
incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (costi patrimonializzati) 1.250.000
plusvalenze ordinarie 35.000
– 1.285.000
Flusso finanziario di PCN generato dall’attività operativa 924.000
Procedimento indiretto
Utile dell’esercizio 220.500
Costi non monetari:
ammortamenti 1.550.000
Procedimento indiretto
Utile dell’esercizio 245.000
Costi non monetari:
ammortamenti 484.400
minusvalenze ordinarie 10.000
incremento netto del debito per TFR 98.901
Ricavi non monetari:
costi patrimonializzati per lavori interni – 500.000
Flusso finanziario di PCN generato dall’attività operativa 338.301
Gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni non sono stati inclusi tra i ricavi non monetari in quanto
nel Rendiconto finanziario delle variazioni delle disponibilità liquide fanno parte dell’attività di investimento.
Gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni non sono stati inclusi tra i ricavi non monetari in quanto
nel Rendiconto finanziario delle variazioni delle disponibilità liquide fanno parte dell’attività di investimento.
Per redigere i Rendiconti finanziari si deve prendere in considerazione lo Stato patrimoniale riclassificato se-
condo criteri finanziari senza tenere conto della delibera di riparto dell’utile.
La variazione del patrimonio circolante netto è pertanto così ricalcolata:
Impieghi n n–1 Fonti n n–1
Disponibilità liquide Debiti a breve scadenza
Depositi bancari e postali 439.700 132.000 Debiti verso banche (scoperti di c/c) 302.000 482.000
Denaro e valori in cassa 18.202 6.499 Debiti verso fornitori 1.125.000 1.380.000
Totale disponibilità liquide 457.902 138.499 Debiti tributari 423.600 420.000
Disponibilità finanziarie Debiti v/Istituti di previdenza
e sicurezza sociale 682.000 685.000
Crediti v/clienti 1.725.000 1.210.000
Altri debiti 22.896 22.896
Totale disponibilità finanziarie 1.725.000 1.210.000
Quota prestito obbligazionario
Rimanenze in scadenza 100.000 100.000
Materie prime, sussidiarie Ratei e risconti 35.096 37.603
e di consumo 920.000 850.000
Prodotti finiti e merci 815.000 780.000
Ratei e risconti 138.000 138.000
Totale rimanenze 1.873.000 1.768.000
Totale attivo corrente 4.055.902 3.116.499 Totale debiti a breve scadenza 2.690.592 3.127.499
PCN 1.365.310 – 11.000 Variazione del PCN (incremento) 1.376.310
Procedimento indiretto
Utile dell’esercizio 754.310
Costi non monetari:
ammortamenti 1.647.000
altri accantonamenti (accantonamento a fondo manutenzioni programmate) 20.000
1.667.000
Ricavi non monetari:
incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (costi patrimonializzati) – 180.000
plusvalenze ordinarie – 15.000
– 195.000
Flusso finanziario di PCN generato dall’attività operativa 2.226.310
(*)
Il risultato della gestione accessoria deve essere considerato escludendo i contributi di beneficienza di 2.500 euro. Esso è pertanto così
determinato: fitti attivi euro 11.400 + plusvalenze ordinarie euro 2.600 – minusvalenze ordinarie euro 1.400.