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Rinvenimento e conservazione a
temperatura controllata
Diagramma di flusso generico per la preparazione
di prodotti della gastronomia
laboratorio
amalgama
ingredienti
conservazione banco
in cella frigorifera termostatato
CCP rinvenimento
HAZARD ANALYSIS /ANALISI DEL PERICOLO
CRITICAL CONTROL POINT /PUNTO CRITICO DI CONTROLLO
Preparazione maionese
Raffreddamento
Conservazione
Lavorazione
a freddo
per insalata russa
Conservazione
Esposizione
a freddo
Vendita
PERICOLO E RISCHO
D.Lvo 178/2002 art. 3
PERICOLO
PERICOLO" O "ELEMENTO DI PERICOLO" : AGENTE
BIOLOGICO, CHIMICO O FISICO CONTENUTO IN UN
ALIMENTO O MANGIME, O CONDIZIONE IN CUI UN
ALIMENTO O UN MANGIME SI TROVA, IN GRADO DI
PROVOCARE UN EFFETTO NOCIVO SULLA SALUTE
RISCHIO
ARRIVO MATERIA
PRMA GMP
CP
STOCCAGGIO CCP
LAVORAZONE LIMITE
CRITICO
PRODOTTI
DI GASTRONOMIA MONITORAGGIO
PREPARAZONI A VERIFICA
BASE DI CARNE
DOCUMENTAZIONE
SICUREZZA ALIMENTARE
3. IL LIMITE CRITICO
I limiti critici sono rappresentati dai valori estremi tollerabili dal punto di vista della
sicurezza del prodotto. Essi separano ciò che è ammissibile da ciò che non è
ammissibile. Sono espressi secondo parametri osservabili o misurabili, da cui si può
facilmente dedurre se il punto critico è sotto controllo. I parametri possono essere , p.e la
temperatura,il tempo, PH, il tenore di acqua, il tenore di additivi,di sale ; può trattarsi
anche di parametri sensoriali come l’aspetto, la struttura.
Quando un limite critico è imposto dalla legislazione (p.e. temperatura) questo deve
comunque essere rispettato e il piano non può indicare un limite meno restrittivo .
Ogni volta che per un determinato parametro viene registrato il superamento del limite
critico si rende necessaria un'azione correttiva .
4 . MONITORAGGIO
5. LE AZIONI CORRETTIVE
Sono le misure da adottare qualora il monitoraggio rilevi una non conformità rispetto ai
limiti critici
verifica
•osservazione diretta della attuazione in campo delle attività nei termini previsti dalle procedure
pianificate (monitoraggio dei CCP, attuazione delle azioni correttive, registrazioni)
•le registrazioni generate nell’ambito delle diverse attività produttive
•la taratura degli strumenti di misura
•l’attività di campionamento e analisi qualora ne sia prevista l’esecuzione nell’ambito del piano
anche in applicazione del Reg CE 1441/2007
validazione
mediante l’impiego di metodi,procedimenti,test, l’operatore del settore alimentare rivaluta e
dimostra l’efficacia del piano HACCP redigendo un documento nel quale sono indicati
•metodi impiegati per validare il piano
•i documenti analizzati (rapporti di prova delle analisi condotte nell’ambito del processo,sulle
materie prime ,i semilavorati e i prodotti finiti,le registrazioni prodotte, gli esiti dei controlli
ufficiali
•i risultati delle analisi
7 . DETERMINAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DEI
DATI DEL SISTEMA
REGISTRAZIONE
Sono soggette a registrazione
le attività di monitoraggio e i relativi esiti (inclusi gli eventuali scostamenti dal limite
critico o la tendenza verso la perdita di controllo del processo rilevati) con l’indicazione
del prodotto,
• il CCP al quale si riferisce il monitoraggio,
• la data e l’ora in cui è stato eseguito,
• la descrizione dell’eventuale deviazione osservata con l’individuazione del lotto interessato
• la firma di chi ha eseguito la rilevazione
le azioni correttive adottate devono essere registrate riportando :
• le quattro componenti delle AC ( identificazione ed eliminazione della causa, ripristino del
controllo sul processo, adozione delle misure per prevenire il ripresentarsi del problema e
gestione del prodotto ottenuto nel periodo nel quale il processo è risultato fuori controllo)
• la data e l’ora di apertura e chiusura (completamento) dell’AC)
la firma o la sigla del responsabile dell’adozione e, se del caso, della verifica dell’AC
le attività di verifica e i relativi esiti riportando:
• la o le modalità di verifica adottate (documentale,osservazione diretta dell’esecuzione delle
procedure previste,osservazione o misurazione diretta di parametri,verifica della taratura
degli strumenti di misura
• la data, l’ora e la firma di chi l’ha eseguita
• l’indicazione del CCP a livello del quale è stata condotta
• l’eventuale deviazione
• le eventuali azioni correttive
attività di validazione e di revisione del piano
APPLICAZIONE DEI PRINCIPI DEL SISTEMA HACCP
Fase preliminare
1. Costituzione del gruppo interdisciplinare ( HCCP TEAM )
composizione - struttura e caratteristiche fisico chimiche -trattamento -
confezionamento - immagazzinamento - modalità di distribuzione -durata della
2. Descrizione del prodotto conservazione - istruzioni per l’utilizzo - qualunque - criterio microbiologico
applicabile
verifica della validità del diagramma di flusso nel corso delle ore di funzionamento
5. Verifica del diagramma di flusso sul posto dell’impianto
Principi
elencazione di tutti i potenziali pericoli biologici,chimici o fisici che hanno la
1. Identificazione dei pericoli potenziali e probblità di verificarsi in ciascuna fase. L’analisi del pericolo deve tener
misure di controllo conto della probabile occorrenza dei pericoli e la gravità delle ripercussioni
sulla salute -
7. Determinazione della documentazione dei dati del sistema Le procedure basate sul sistema HACCP devono essere documentate
Fasi attuative 1. Realizzazione del piano HACCP 2. Riesame del Piano HACCP
HAZARD ANALYSIS (AND ) CRITICAL CONTROL POINT
HACCP
E’ UN CRITERIO METODOLOGICO DI
CARATTERE PREVENTIVO SISTEMATICO E
DOCUMENTATO CHE CONSENTE DI
INDIVIDUARE I POTENZIALI PERICOLI
INSITI NELLE SINGOLE FASI DEL PROCESSO
PRODUTTIVO E INDIVIDUANDO IN
TEMPO UTILE “LAFUORIUSCITA DAI PARAMETRI
DI SICUREZZA” DI UN ALIMENTO, PERMETTE
LA TEMPESTIVA ADOZIONE DELLE OPPORTUNE
MISURE CORRETTIVE AL FINE DI GARANTIRE LA
SICUREZZA ALIMENTARE
HACCP E GLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE
Le tossine batteriche
• é una delle componenti del potere patogeno di alcuni batteri. Sono
sostanze prodotte dai batteri e secrete nell’ambiente esterno o fanno parte
integrante del corpo batterico e quindi si liberano solo dopo la morte del
batterio
Ciclo di sviluppo di un germe sporigeno
Divisione cellulare
crescita logaritmica
corpo batterico spora
rottura della parete cellula batterica cellula batterica cellula batterica cellula batterica
della spora
spora
formazione spora
germinazione spora
rigonfiamento spora
lisi cellulare
liberazione della spora
Alcune tossinfezioni alimentari di origine batterica causate
da prodotti di gastronomia
Staphilococcus aureus
• largamente diffuso in natura è ospite abituale dell’uomo che rappresenta una importante
fonte di contaminazione
Clostridium perfringens
• si ritrova nel suolo,nella polvere,nelle acque e nelle materie prime .E’ stato isolato da
strofinacci di cucina e da utensili per la lavorazione delle carni e nelle feci degli animali.
Bacillus cereus
• microrganismo ubiquitario diffuso in natura e presente in numeros alimenti ( farine -
insalate – vegetali freschi – riso bollito- purè di patate - alimenti refrigerati - alimenti cotti
mal refrigerati
Salmonella
• ambiente ,animali, uomo
Listeria monocytogenes
• ambiente ,animali.
E. coli enteropatogeni.
• uomo,animali,ambiente
Tipologia dei prodotti di gastronomia in funzione del trattamento termico
applicato
• prelevare dal frigorifero gli ingredienti poco prima della loro lavorazione
Periodicamente l’operatore
• deve verificare con un termometro a sonda la temperatura al cuore dell’alimento; se
la temperatura rilevata risulta essere inferiore a + 65 °C, occorre riportare
nuovamente il prodotto cotto alla temperatura di almeno +75 °C .
Raffreddamento rapido
Documento di
Microsoft Word
• utilizzo di contenitori bassi a base larga per favorire la dispersione del calore
• disporre i prodotti cotti, adeguatamente protetti, in ambiente fresco e ventilato
Alcuni parametri USDA* per la cottura e il raffreddamento di prodotti deperibili a base
di carne e pollame non trattati.
Parametri di raffreddamento
La refrigerazione
• non “uccide” i microrganismi ma ne inibisce /rallenta la proliferazione e quindi in
alcuni batteri, la produzione di tossine
• rallentare l’attività enzimatica cellulare
Per un sicuro stoccaggio dei prodotti cotti in frigorifero l’operatore del settore
alimentare deve assicurare che :
• i cibi cotti siano conservati in un frigorifero differente da quello ove sono riposti i cibi
crudi, o comunque stoccati in modo da evitare le contaminazioni crociate
• ogni alimento sia protetto da possibili contatti con altri cibi usando contenitori con
coperchio o involucri protettivi idonei
Principali fattori che condizionano la sicurezza dei prodotti cotti
• Possibile presenza
presenza di microrganismi negli
negli ingredienti
• Scarsa igiene del personale
• Manipolazione impropria
• Attrezzature non correttamente sanificate
• Inadeguata pulizia e sanificazione dell’
dell’ambiente