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Andrelissa s.r.l.
Sezione 01
Indice
Sezione 01
Introduzione, campo di applicazione, definizioni .................................................................. 2
Sezione 02
Informazioni relative allazienda............................................................................................. 7
Sezione 03
Relazione descrittiva dellattivit e dei prodotti finiti ............................................................ 8
Sezione 04
Diagrammi di flusso della produzione ................................................................................. 10
Sezione 05
Analisi dei pericoli ................................................................................................................... 12
Sezione 06
Valutazione del rischio e sviluppo del piano HACCP ........................................................... 15
Sezione 07
Buone norme di lavorazione (GMP)..................................................................................... 20
Sezione 08
Manutenzione delle attrezzature ......................................................................................... 29
Sezione 09
Procedure di pulizia e disinfezione ....................................................................................... 32
Sezione 10
Piano di pulizia e disinfezione periodica .............................................................................. 36
Sezione 11
Procedure di disinfestazione e derattizzazione .................................................................. 40
Sezione 12
Piano di disinfestazione e derattizzazione .......................................................................... 42
Sezione 13
Programma di verifiche ........................................................................................................ 43
Sezione 14
Formazione del personale .................................................................................................... 45
Sezione 15
Normativa di riferimento ...................................................................................................... 46
Sezione 16
Schede di attuazione del piano di autocontrollo ................................................................. 47
Manuale Rev.
Data
01
30/04/2014
Firma OSA
Andrelissa s.r.l.
Sezione 01
Sezione 01
1. Introduzione
La sigla HACCP indica una modalit dapproccio sistematico ed organizzato allidentificazione dei
rischi di natura biologica, chimica o fisica che possono minare la sicurezza igienica di un alimento.
Lespressione inglese, da cui deriva la sigla HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point) pu
essere tradotta in italiano come analisi dei pericoli e punti critici di controllo.
Il sistema HACCP si progressivamente diffuso in virt della sua capacit di essere applicato a
qualunque ciclo produttivo conservando sempre una notevole efficacia.
Inoltre questo sistema di autocontrollo individua, con gran rapidit, la fuoriuscita dai parametri di
sicurezza di un prodotto in fase di lavorazione e, pertanto, consente la tempestiva adozione di
adeguate misure correttive. E un sistema di controllo preventivo che pu essere applicato in tutte le
seguenti fasi: preparazione, trasformazione, fabbricazione, confezionamento, deposito, trasporto,
distribuzione, manipolazione, vendita e fornitura compresa la somministrazione dei prodotti
alimentari.
Riportiamo, schematicamente, la sequenza delle tappe da compiere per realizzare un Piano HACCP:
a.
b.
c.
d.
2. Campo di applicazione
L'azienda esercita l'attivit di produzione di gelato artigianale e prodotti affini, nonch la
somministrazione di alimenti e bevande e la vendita di bevande. Il presente manuale si applica a tutte
le fasi del processo di lavorazione di tali attivit.
Andrelissa s.r.l.
Sezione 01
3. Definizioni
Alimento (o prodotto
alimentare, o derrata
alimentare)
Alimenti salubri
Audit
Autocontrollo
Autorit competente
Azione correttiva
Azioni preventive
Consumatore finale
Contaminazione
Contaminazione crociata
Controllo
Andrelissa s.r.l.
Sezione 01
CP
Diagramma di flusso
Filiera alimentare
GMP
Impresa alimentare
Legislazione alimentare
Limite critico
Marcia in avanti
Microrganismi patogeni
Andrelissa s.r.l.
Sezione 01
Misura di controllo
Misura preventiva
Monitoraggio
Non conformit
Piano HACCP
Prodotto finito
Procedure di verifica
Programma di prerequisiti
(PRP)
RHACCP
Rintracciabilit
Rischio
Sicurezza alimentare
Andrelissa s.r.l.
Sistema HACCP
Stabilimento
Sezione 01
Validazione
Verifica
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Sezione 02
Sezione 02
1. Anagrafica aziendale
Ragione sociale
Andrelissa s.r.l.
Sede legale
Partita IVA
01539100535
Denominazione
Sede operativa
Via Roma 87
58022 Follonica (GR)
Attivit
DIA
IT 09053009 00047
Acquedotto comunale
Smaltimento rifiuti
Responsabile HACCP
Andrea Lucchesi
Responsabile produzione
Andrea Lucchesi
Responsabile tracciabilit
Consulente esterno
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Sezione 03
Sezione 03
Prodotti finiti
(elenco non esaustivo)
Gli alimenti prodotti, venduti o somministrati possono essere raggruppati, sulla base di
caratteristiche comuni, nelle seguenti macro-categorie (i relativi processi produttivi sono
schematizzati nei diagrammi di flusso):
Prodotti da consumare tal quali e prodotti crudi: alimenti e bevande (quali coni e cialde per
gelateria, bibite, etc.) prodotti da terzi e destinati direttamente al consumo senza manipolazioni;
prodotti che vengono serviti senza aver subito alcun processo di cottura (quali le macedonie di frutta
e le insalate).
Prodotti di gelateria: rientrano in questa categoria gelati, sorbetti, granite, cremolate e semifreddi.
Sono accumunati dall'aver subito un raffreddamento a temperature negative con contemporanea
agitazione, preceduto nel caso dei prodotti a base latte da un trattamento termico (pastorizzazione).
2. Locali e attrezzature
Lazienda opera nei locali e con le attrezzature elencati di seguito.
Locali
Attrezzature
Andrelissa s.r.l.
Sezione 03
n. 1 Pastorizzatore;
n. 1 Vetrina refrigerata verticale per esposizione bibite;
n. 2 Vetrine refrigerate a pozzetto per esposizione prodotti di gelateria, delle quali una a due
vasche con controllo separato della temperatura.
Andrelissa s.r.l.
Sezione 04
Sezione 04
I processi produttivi dellazienda sono descritti mediante diagrammi di flusso di tutte le fasi della
lavorazione.
Leventuale presenza di un Punto Critico di Controllo (Critical Control Point o CCP) associato ad una
specifica fase di lavorazione viene indicata a margine della fase stessa; in caso contrario le fasi che
non rappresentano un pericolo da sottoporre a monitoraggio vengono indicate come GMP (Good
Management Practice) ovvero Buona Prassi di Lavorazione.
1. Prodotti di gelateria
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Andrelissa s.r.l.
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Sezione 04
Andrelissa s.r.l.
Sezione 05
Sezione 05
essere intrinseci alla materia prima per origine o tipologia di lavorazione subita;
derivare dalle modalit di trasporto, sia per mancato rispetto della catena del freddo sia per
promiscuit, igiene del mezzo, errata movimentazione, etc.;
avere origine durante la lavorazione, per mancato rispetto delle buone norme igieniche da
parte degli operatori, o per mancato rispetto delle procedure di cottura, raffreddamento,
stoccaggio, movimentazione, etc.;
avere origine da attrezzature o macchinari o imballi non idonei al contatto con gli alimenti.
Alimenti
Tempo di
incubazione
Staphylococcus Alimenti
Da 1 a 12 ore
aureus
contenenti uova
e latte, pasta,
riso, salse,
formaggio,
pesce, insaccati,
piatti pronti
Vegetali crudi,
carne bovina,
Listeria
suina, ovina,
monocytogenes pollame, latte,
formaggi teneri,
prodotti di IV
gamma, pesce
affumicato
Prevenzione
Inattivit
Sensibile ai
60C x 5
disinfettanti di
Tossina
comune utilizzo
anche se sono stati 100C x 10
riscontrati ceppi
resistenti in impianti
di lavorazione delle
carni avicole
Dose
infettante
7/8C
5x10
1C
>10
60C x 3-4
6/9C
10 /10
Uova e
Da 6 a 72 ore
ovoprodotti,
pollame, carne e
derivati, salumi,
latte e latticini,
dolci a base di
creme;
cioccolato, frutti
di mare, insalata,
ortaggi
60C x 3-4
5/6C
10 /10
Sensibile ai
disinfettanti di
comune utilizzo
pH
Aw
4 -10
0,86
4,4-9,4
0,91
65C x 1
Salmonella spp
Da 4 giorni a 3 Sensibile ai
settimane
disinfettanti di
comune utilizzo
Temperatura
minima di
moltiplicazione
4,4-9,2
0,95
3,9-9,3
0,94
Pericolo fisico: il pericolo fisico pu derivare dal personale (capelli, monili, fermagli, ecc.) dal
fornitore (corpo estraneo nelle materie prime) o durante la lavorazione (inadeguata manutenzione
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 05
delle attrezzature, imballi primari che finiscono nei prodotti, residui di lavorazione, oggetti estranei
alla lavorazione, etc.).
Pericolo chimico: Il rischio chimico pu essere rappresentato da residui di detergenti e disinfettanti
utilizzati per la pulizia e disinfezione delle superfici a contatto con gli alimenti. Unaltra fonte
potrebbero essere il materiale utilizzato per il confezionamento o destinato a venire a contatto con gli
alimenti qualora non fosse dedicato a questo uso. Unaltra possibilit di contaminazione sono i
residui di fitofarmaci, metalli pesanti, micotossine che possono contaminare le materie prime
allorigine.
chiaro quindi che unaccurata selezione dei fornitori essenziale per escludere allorigine tutti quei
pericoli che non potrebbero essere eliminati attraverso da una successiva applicazione delle
procedure di autocontrollo.
G: Gravit
Descrizione
Indicatore
Sintomi senza danni particolari (malessere) e non prolungati (entro 24h) e senza
ricovero in ospedale
Sintomi senza danni particolari (malessere) ma prolungati (tra le 24h e 72h) con
ricovero in ospedale
Danni permanenti
R: Rischio
Descrizione
Indicatore
In tutti i casi in cui il valore di IP sia risultato superiore a 6, stato applicato lalbero delle decisioni per
valutare se la fase esaminata debba essere monitorata rispetto a tale pericolo come un punto di
controllo critico (CCP).
In caso di IP inferiore a 6 o quando dallapplicazione dellalbero delle decisioni la fase non risulti
costituire un CCP, essa gestita come un semplice punto di controllo (CP) ovvero con i programmi di
prerequisiti (PRP) che si tengono sotto controllo attraverso le azioni preventive.
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Andrelissa s.r.l.
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Sezione 05
Andrelissa s.r.l.
Sezione 06
Sezione 06
1. Griglie di autocontrollo
Nelle griglie di autocontrollo riportate di seguito vengono messi in evidenza tutti i pericoli correlati ad
ogni fase delle filiere alimentari aziendali. Per ogni pericolo individuato vengono riportati i parametri
rilevanti per lindividuazione dei CCP (ovvero, G, R, IP e le risposte alle domande D1, D2, D3 e D4
dellalbero delle decisioni), leventuale codice del CCP e le relative misure preventive.
Lelenco dei CCP codificati con le relative informazioni rilevanti riportato oltre.
Pericolo
Proliferazione microbica
IP
D1
D2
No
D3
D4
No
CCP
CCP1
Misura preventiva
Controllo visivo dei prodotti, delle
condizioni di pulizia del mezzo e
della temperatura
Formazione degli operatori
Controllo visivo dei prodotti, delle
condizioni di pulizia del mezzo
Verifica scadenze e TMC
Contaminazione biologica
Ricevimento prodotti
deperibili
Pregressa proliferazione
microbica
No
No
Contaminazione fisica
Pregressa contaminazione
fisica
Contaminazione biologica
Pregressa proliferazione
microbica
No
No
Contaminazione fisica
Pregressa contaminazione
fisica
Contaminazione e
proliferazione microbica
No
No
Contaminazione fisica
No
No
Ricevimento prodotti
non deperibili
Preparazione
prodotti
Contaminazione chimica
Conservazione o
esposizione a
temperatura
controllata
Contaminazione e
proliferazione microbica
15
CCP2
Monitoraggio temperature
Rispetto delle procedure di
sanificazione
Formazione degli operatori
Andrelissa s.r.l.
Fase
Pericolo
IP
D1
D2
D3
D4
CCP
Sezione 06
Misura preventiva
Conservazione di detergenti e
disinfettanti negli appositi spazi
Contaminazione fisica
Contaminazione chimica
Conservazione
Somministrazione o
vendita
Contaminazione biologica
Contaminazione fisica
No
No
Contaminazione chimica
Contaminazione e
proliferazione microbica
Contaminazione fisica
Conservazione di detergenti e
disinfettanti negli appositi spazi
Corretto utilizzo dei prodotti di
sanificazione
Formazione degli operatori
Rispetto delle buone norme di
lavorazione
Formazione degli operatori
No
No
Contaminazione chimica
Conservazione di detergenti e
disinfettanti negli appositi spazi
Corretto utilizzo dei prodotti di
sanificazione
Prodotti di gelateria
Fase
Pericolo
Proliferazione microbica
IP
D1
D2
No
D3
D4
No
CCP
CCP1
Misura preventiva
Controllo visivo dei prodotti, delle
condizioni di pulizia del mezzo e
della temperatura
Formazione degli operatori
Contaminazione biologica
Ricevimento prodotti
deperibili
No
No
Pregressa proliferazione
microbica
Contaminazione fisica
Pregressa contaminazione
fisica
Contaminazione biologica
Ricevimento prodotti
non deperibili
Pregressa proliferazione
microbica
Contaminazione fisica
No
No
16
Andrelissa s.r.l.
Fase
Pericolo
IP
Pregressa contaminazione
fisica
D1
D2
D3
D4
CCP
Sezione 06
Misura preventiva
Qualificazione dei fornitori
Corretta manutenzione delle
dotazioni frigorifere
Proliferazione microbica
Si
CCP2
Stoccaggio deperibili
Contaminazione microbica
Contaminazione fisica
Contaminazione chimica
Contaminazione biologica
No
No
No
No
Contaminazione fisica
Contaminazione chimica
Conservazione di detergenti e
disinfettanti negli appositi spazi
Corretto utilizzo dei prodotti di
sanificazione
Contaminazione e
proliferazione microbica
No
No
Contaminazione fisica
No
No
Contaminazione chimica
Stoccaggio non
deperibili
Preparazione
ingredienti e
miscelazione
Conservazione di detergenti e
disinfettanti negli appositi spazi
Corretto utilizzo dei prodotti di
sanificazione
Formazione degli operatori
Ciclo di
pastorizzazione e
raffreddamento
Sopravvivenza patogeni
No
Contaminazione fisica
No
No
Contaminazione chimica
No
CCP3
Preparazione frutta
(pulizia, mondatura,
taglio)
Contaminazione e
proliferazione microbica
No
Contaminazione fisica
No
No
17
Andrelissa s.r.l.
Fase
Pericolo
IP
D1
D2
D3
D4
CCP
Sezione 06
Misura preventiva
nellambente di lavoro
Formazione degli operatori
Contaminazione chimica
Conservazione di detergenti e
disinfettanti negli appositi spazi
Corretto utilizzo dei prodotti di
sanificazione
Formazione degli operatori
Eventuale aggiunta
di semilavorati o
frutta
Contaminazione e
proliferazione microbica
No
No
Contaminazione fisica
No
No
Contaminazione chimica
Conservazione di detergenti e
disinfettanti negli appositi spazi
Corretto utilizzo dei prodotti di
sanificazione
Formazione degli operatori
Mantecazione e
trasferimento nelle
sorbettiere
Contaminazione e
proliferazione microbica
No
No
Contaminazione fisica
No
No
Contaminazione chimica
Conservazione di detergenti e
disinfettanti negli appositi spazi
Corretto utilizzo dei prodotti di
sanificazione
Formazione degli operatori
Contaminazione e
proliferazione microbica
CCP2
Conservazione a
temperatura
controllata
Contaminazione chimica
Conservazione di detergenti e
disinfettanti negli appositi spazi
Corretto utilizzo dei prodotti di
sanificazione
Contaminazione e
proliferazione microbica
Contaminazione fisica
Contaminazione chimica
Somministrazione /
Vendita
No
No
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 06
Pericolo
CCP
Limiti
Monitoraggio
e
responsabilit
Azione
correttiva
Verifica
Documentazione
Ricevimento
prodotti
deperibili
Proliferazione
microbica
CCP1
Temperatura
mezzo di trasporto
<7C per i
deperibili (cfr.
tabella
temperature
massime nella
sezione 07)
Ad ogni
consegna
Rifiuto dei
prodotti
Verifica
periodica del
rispetto delle
procedure e
della
documentazione
prodotta
Scheda
monitoraggio
ricevimento
merci
Verifica del
corretto
funzionamento
delle dotazioni
frigorifere
Registrazione
delle temperature
Verifica
periodica del
rispetto delle
procedure e
della
documentazione
prodotta
Registrazione
delle condizioni di
pastorizzazione,
anche in modo
automatico.
Addetto al
ricevimento
merci
Modulo di Non
Conformit
Assenza di
alterazioni sensibili
(colore, odore,
integrit)
Stoccaggio,
conservazione
ed esposizione
a temperatura
controllata
Proliferazione
microbica
CCP2
Temperatura
massima prodotti
deperibili:+4C
Temperatura
massima
surgelati: -18C
Temperatura
massima prodotti
di gelateria: -10C
Temperatura
massima della
dotazione
frigorifera una
sola volta al giorno:
+7C per i prodotti
deperibili e -15C
per i surgelati
Ciclo di
pastorizzazione
e
raffreddamento
Sopravvivenza
di patogeni
CCP3
Temperatura e
tempo di
pastorizzazione
85C per 0 minuti
Registrazione
della
temperatura
della dotazione
frigorifera tre
volte al giorno
Controllo
visivo dei
display della
dotazione
frigorifera ad
ogni passaggio
Responsabile
dello
stoccaggio
Ad ogni ciclo
Addetto alla
preparazione
Raffreddamento a
+4C in 45 minuti
19
Eliminazione
dei prodotti per
superamento
delle soglie di
+3C in due
registrazioni
nello stesso
giorno
Modulo di non
conformit
Ripristino
condizioni
ottimali
dotazione
frigorifera
Manutenzione
straordinaria se
necessario
Ripetere il ciclo
di
pastorizzazione
e
raffreddamento
Modulo di non
conformit
Andrelissa s.r.l.
Sezione 07
Sezione 07
Nella presente sezione sono descritte le Buone norme di lavorazione (Good Management Practices o
GMP).
idoneit ed integrit delle confezioni (utilizzo di materiale per uso alimentare, assenza di
bombature, rigonfiamenti, ammaccature, aperture);
etichettatura (presenza di denominazione di vendita, TMC o data di scadenza, nome e sede
del produttore, confezionatore o venditore nella UE, lotto, eventuale bollo CE per i prodotti di
origine animale);
temperatura di consegna dei prodotti (per i deperibili) come da tabella seguente;
assenza di segni di insudiciamento o infestazione dei prodotti/confezioni (assenza di sporco
visibile, rosicchiature, escrementi, peli, uova di insetti);
esame organolettico (assenza di odore, colore e consistenza anomali).
Temperatura massima di
stoccaggio (tolleranza +/- 3C)
Temperatura massima
ammissibile alla consegna
+6C
+14C
+6C
+10C
+10C
+15C
+4C
Yogurt
+4C
+14C
+10C
+15C
+4C
+7C
+4C
+7C
+4C
+9C
Carni rosse
+4C
+7C
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 07
Prodotti
Temperatura massima di
stoccaggio (tolleranza +/- 3C)
Temperatura massima
ammissibile alla consegna
Pollame e conigli
+4C
+7C
Selvaggina
+3C
+7C
Frattaglie
+3C
+7C
+6C
+4C
Presenza di ghiaccio
-10C
-7C
Altri gelati
-15C
-12C
Surgelati/Congelati
-18C
-15C
Prodotti di IV gamma
+4C
+7C
Prodotti di V gamma
+4C
+7C
Prodotti ortofrutticoli
+10C
+15C
Prodotti di gastronomia
+4C
+7C
+4C
+7C
Lazienda dispone di un termometro a sonda con il quale verificare la temperatura di consegna dei
prodotti (per i prodotti congelati o confezionati sar sufficiente posizionare la sonda tra due
confezioni).
Ad ogni ricevimento merce deve essere compilata la scheda Ricevimento Merci.
Qualora vengano riscontrata una non conformit si deve:
1. intraprendere unazione correttiva ovvero:
a. accettare previa contestazione in caso di fuoriuscita dai limiti critici sopra esposti per
parametri che non generano rischi elevati come:
non adeguata igiene e manutenzione del mezzo;
non adeguata igiene della parte esterna dei contenitori o comunque di parti che non
sono a contatto con lalimento;
non adeguata igiene del personale;
temperatura di consegna che si discosti di massimo 3C dalle temperature indicate
nella Tabella 1;
b. rifiutare il prodotto in caso di fuoriuscita dai limiti critici sopra riportati in tutti gli altri casi.
2. registrare laccaduto sullapposita scheda Non Conformit, riportando il tipo di non conformit
verificatosi e le azioni correttive intraprese.
Ogni scheda Ricevimento Merci essere siglata da chi ha effettuato il controllo; le schede vanno
conservate per almeno un anno dalla consegna della merce alla quale si riferiscono.
Lazienda deve inoltre:
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 07
dicitura per alimenti; qualora tali indicazioni non fossero presenti, necessario verificare la
certificazione del fornitore prima di utilizzare il materiale.
Prodotti deperibili
I prodotti deperibili necessitano di uno stoccaggio rapido, (immediato per i prodotti surgelati ed entro
cinque minuti dallo scarico per tutti gli altri), in idonee attrezzature frigorifere.
preferibile allontanare qualsiasi tipo di imballo secondario (soprattutto le cassette di legno della
frutta e della verdura) prima di riporre la merce nei frigoriferi.
Per evitare ogni possibile promiscuit fra alimenti e quindi limitare i fenomeni di contaminazione
crociata necessario che:
Qualora per mancanza di spazio o attrezzature ci non sia possibile, la separazione potr essere
realizzata ricorrendo ad appositi divisori interni (in materiale liscio, lavabile, disinfettabile e non
tossico), oppure disponendo gli alimenti su ripiani diversi e adeguatamente protetti con film
alimentare o in idonei contenitori con coperchio.
Nelle celle frigorifere la collocazione delle derrate deve avvenire su ripiani posti ad almeno 20 cm da
terra.
Inoltre, per permettere unidonea circolazione di aria e quindi un adeguato raffreddamento, non si
devono sovraccaricare le dotazioni frigorifere.
Si raccomanda infine di controllare la corretta chiusura degli sportelli verificando lusura delle
guarnizioni.
Gli alimenti il cui TMC o la data di scadenza sono superati non devono essere utilizzati, avendo perci
cura di posizionarli separatamente dalle altre derrate e indicandoli chiaramente con la dicitura
merce non conforme in attesa di smaltimento.
Lo smaltimento di derrate alimentari che per tipologia o quantitativo non sono assimilabili ai rifiuti
urbani devono essere smaltite attraverso ditta autorizzata.
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 07
Andrelissa s.r.l.
Sezione 07
Scongelamento
Lo scongelamento deve avvenire in condizioni di bassa temperatura (massimo +4C) in frigorifero. I
prodotti da scongelare saranno quindi estratti dal congelatore in anticipo rispetto al loro utilizzo,
calcolando i tempi necessari per lo scongelamento in condizioni di refrigerazione.
Una volta scongelato il prodotto non deve essere congelato nuovamente e deve essere consumato
entro le 24 ore.
Pastorizzazione
La pastorizzazione avviene inserendo gli ingredienti nel pastorizzatore nelle quantit previste nel
ricettario aziendale nellordine e al momento indicato dalla macchina in funzione della temperatura
raggiunta dalla miscela. Deve essere verificato il rispetto del ciclo di pastorizzazione (raggiungimento
della temperatura di +85C e successivo raffreddamento a +4C entro 45 minuti), provvedendo alla
registrazione nel relativo Registro delle Pastorizzazioni o, qualora la macchina consenta la
registrazione automatica degli eventi, verificando che questultima sia stata completata.
Somministrazione
Gli alimenti esposti devono essere adeguatamente protetti da rischi di contaminazione.
Le quantit esposte devono essere coerenti con lintensit di consumo prevedibile.
La sala deve essere tenuta costantemente in buono stato di pulizia.
Tutti gli utensili di servizio devono essere sempre puliti e protetti.
Il personale di servizio deve
Andrelissa s.r.l.
Sezione 07
durante il servizio, deve mantenere un corretto comportamento igienico: non deve toccare
capelli, naso, orecchie, non deve assumere cibi, bevande, fumare o masticare gomma; deve
lavarsi le mani dopo aver manipolato direttamente un prodotto alimentare e dopo occasionali
colpi di tosse o starnuti.
Cereali contenenti glutine (grano, orzo, segale, avena, farro, kamut o i loro ceppi ibridati) e
prodotti derivati;
Crostacei e prodotti derivati;
Uova e prodotti derivati;
Pesce e prodotti derivati;
Arachidi e prodotti derivati;
Soia e prodotti derivati;
Latte e prodotti derivati (compreso lattosio);
Frutta a guscio cio mandorle (Amigdalus communis), nocciole (Corylus avellana), noci
comuni (Juglans regia), noci di acagi (Anacardium occidentale), noci pecan [Carya
illinoiensis (Wangenh) K. Koch], noci del Brasile (Bertholletia excelsa), pistacchi (Pistacia
vera), noci del Queensland (Macadamia ternifolia) e prodotti derivati;
Sedano e prodotti derivati;
Senape e prodotti derivati;
Semi di sesamo e prodotti derivati;
Anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg/kg o mg/l espressi come SO2;
Lupino e prodotti a base di lupino;
Molluschi e prodotti a base di mollusco.
I cereali contenti glutine sono gli unici allergeni che non possibile gestire, a causa della facilit di
contaminazione e in considerazione della delicatezza dei soggetti intolleranti (celiaci). A tale
proposito, si ricorda che cialde e coni utilizzati per la somministrazione dei prodotti di gelateria
contengono glutine e che, a causa del contatto con le palette utilizzate per il servizio, possibile la
contaminazione del prodotto nelle sorbettiere. Tale circostanza deve essere correttamente segnalata
ai clienti che chiedano informazioni sulla presenza di glutine nei prodotti dellazienda.
Per tutti gli altri ingredienti si osservano poche ma efficaci regole:
tutti gli ingredienti presenti nella Tabella 1, se presenti, devono essere conservati in
contenitori chiusi;
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 07
prestare attenzione allelenco degli ingredienti riportato sulla confezione delle materie prime
avviate alla produzione; diciture quali pu contenere tracce di , oppure prodotto in uno
stabilimento che utilizza devono intendersi come possibile presenza dellallergene
indicato nel prodotto;
prestare la massima attenzione nel prelevare lingrediente dal proprio contenitore, allo scopo
di non diffonderlo nellambiente circostante;
dopo lutilizzo del prodotto riporre subito il quantitativo davanzo nel suo contenitore;
appena utilizzato lingrediente bonificare larea e gli utensili utilizzati mediante lavaggio
accurato;
non utilizzare stesse posate o utensili, taglieri per preparazioni di prodotti diversi.
6. Rintracciabilit
La rintracciabilit, come descritta nellart. 3 del Reg. CE 178/02, la possibilit di ricostruire e
seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare
o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso
tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione.
Le informazioni minime da garantire alle autorit competenti sono quelle indicate nellart. 10 delle
Linee guida ai fini della rintracciabilit degli alimenti e dei mangimi per fini di sanit pubblica
adottate con lAccordo del 28 luglio 2005 tra Ministero della Salute, Regioni e Province autonome per
di Trento e Bolzano, ovvero:
Registrazione
Responsabile
Sottoscrivere il Documento di
Trasporto (DDT) o la Fattura
accompagnatoria
Conservare i documenti
contabili
Apertura di confezioni di
materie prime non utilizzate
immediatamente in modo
completo
Apporre unetichetta
riportante la data di apertura
T utti i documenti relativi alle informazioni registrate con il sistema di rintracciabilit sono archiviate
presso luogo di conservazione delle registrazioni contabili della societ e conservate per almeno:
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 07
Nellimpiego delle materie prime deve essere applicato il principio FIFO (first in, first out), dando
precedenza ai prodotti che hanno data di scadenza o TMC pi prossimi.
descrizione del prodotto ritenuto non conforme (nome prodotto, lotto, quantit, ecc.);
motivi del ritiro (per esempio presenza di patogeni, contaminazione chimica, ecc.);
descrizione dellintervento adottato (effettuato blocco, ritiro e/o necessit di richiamo);
elenco dei clienti, diversi dai consumatori finali, ai quali il prodotto stato venduto, con
relativo indirizzo;
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 07
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 08
Sezione 08
1. Principi generali
Il controllo della manutenzione dei locali e delle attrezzature riveste particolare importanza nella
sicurezza alimentare poich il loro cattivo stato o il non corretto funzionamento pu influenzare la
salubrit del prodotto.
Per quello che riguarda le attrezzature, indispensabile che siano conformi alle norme di sicurezza
europee e che i sistemi di protezione e di sicurezza non siano stati manomessi o rimossi.
La manutenzione delle attrezzature deve essere fatta mediante un programma prestabilito, onde
evitare, per quanto possibile, di intervenire dopo che lapparecchio si sia guastato o quando il
prodotto lavorato con quella attrezzatura, presenti caratteristiche merceologiche organolettiche
alterate.
buona regola rispettare i piani di manutenzione consigliati dalle aziende produttrici.
necessario sostituire con tempestivit le attrezzature non funzionanti avendo cura di allontanare
immediatamente quelle che non verranno pi utilizzate. Il loro stazionamento allinterno di laboratori
o magazzini favorisce solo laccumulo di polveri e offre possibile riparo agli insetti.
Nei locali di lavorazione devono essere mantenuti in buone condizioni gli intonaci, le pareti
piastrellate, i pavimenti, i soffitti, gli spigoli ed i montanti delle porte. Devono essere evitati il ristagno
di umidit e le infiltrazioni.
Controlli periodici
Verificare con cadenza trimestrale il corretto funzionamento del termometro installato
nellapparecchio mediante un secondo termometro a sonda, registrando il risultato della verifica sul
modulo di manutenzione e taratura. Verificare periodicamente lintegrit delle guarnizioni. Sbrinare
periodicamente secondo necessit.
Manutenzione
Rispettare il piano di pulizia (Sezione 10)
Rispettare le indicazioni del costruttore
Controlli periodici
Verificare con cadenza trimestrale il corretto funzionamento dei due termometri installati
nellapparecchio mediante un terzo termometro a sonda e registrarlo sul modulo di manutenzione e
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 08
Manutenzione
Rispettare il piano di pulizia (Sezione 10);
Rispettare le indicazioni del costruttore.
Abbattitore di temperatura
Consente il raffreddamento rapido dei cibi convogliando forzatamente aria fredda sul prodotto fino a
raffreddarlo. Nellazienda viene utilizzato in via prevalente per lindurimento del gelato estratto dal
mantecatore, attraverso il congelamento rapido dellacqua residua presente allo stato liquido nel
prodotto, per congelare alcune materie prime destinate alla conservazione e allutilizzo successivo,
nonch per facilitare la lavorazione di alcune materie prime sottoponendole ad un accentuato
raffreddamento preventivo.
Controlli periodici
Verificare con cadenza trimestrale il corretto funzionamento del termometro installato
nell'apparecchio mediante un secondo termometro a sonda, registrando il risultato della verifica sul
modulo di manutenzione e taratura. Verificare periodicamente lintegrit delle guarnizioni. Sbrinare
periodicamente secondo necessit.
Manutenzione
Rispettare il piano di pulizia (Sezione 10)
Rispettare le indicazioni del costruttore
Emulsionatore da tavolo
Consente di frullare, omogeneizzare e disperdere gli ingredienti secchi, fibrosi e grassi all'interno dei
liquidi. composto da una struttura verticale da tavolo stabile, sulla quale vincolato il braccio porta
motore; da un motore a velocit variabile, con movimento verticale ed oscillante; da emulsori e cutter
specifici per preparazioni a base di latte e a base di frutta.
Controlli periodici
Verificare periodicamente lo stato delle guarnizioni degli emulsori e cutter e provvedere alla loro
sostituzione in caso di usura.
Manutenzione
Rispettare il piano di pulizia (Sezione 10)
Rispettare le indicazioni del costruttore
Forno a microonde
Provvede al riscaldamento dei cibi mediante frizione molecolare dellacqua, esercitata da un campo
elettromagnetico. Riscalda, rigenera e cuoce i cibi con estrema rapidit ed estremamente utile per
lo scongelamento veloce.
Controlli periodici
Non sono previsti controlli periodici dellapparecchio.
Manutenzione
Rispettare il piano di pulizia (Sezione 10)
Rispettare le indicazioni del costruttore
Lavabo
Eroga acqua corrente calda e fredda, ed fornito di prodotti per la pulizia e disinfezione delle mani e
di carta a perdere per l'asciugatura delle stesse. L'erogazione dell'acqua avviene mediante comando
doppio a pedale.
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 08
Lavastoviglie
Consente il lavaggio e la disinfezione delle stoviglie, grazie al raggiungimento di temperature
comprese tra i 50 ed i 60C durante il lavaggio e tra gli 85 e i 90C durante il risciacquo.
Controlli periodici
verificare che gli ugelli di espulsione dell'acqua siano liberi da residui di cibo e/o da
incrostazioni
rimuovere le incrostazioni calcaree che si formano all'interno della macchina mediante
prodotti specifici a reazione acida.
se il detergente utilizzato non un derivato del cloro, opportuno procedere alla
sanificazione della lavastoviglie e delle stoviglie una volta a settimana eseguendo un ciclo di
lavaggio con un prodotto sanificante.
Manutenzione
Rispettare il piano di pulizia (Sezione 10)
Rispettare le indicazioni del costruttore
Lavello
Interamente in acciaio inox, dispone di doppia vasca e piano scolapiatti. L'erogatore di acqua
potabile, fredda e calda, azionato da un comando doppio a pedale.
Controlli periodici
Verificare periodicamente l'assenza residui e di calcare nel filtro rompigetto dell'erogatore,
provvedendo se necessario alla sua sostituzione.
Manutenzione
Rispettare il piano di pulizia (Sezione 10)
Rispettare le indicazioni del costruttore
Mantecatore
Macchina che serve ad agitare e congelare una parte delle particelle di acqua contenute nella miscela
liquida di gelato al latte, precedentemente pastorizzata e maturata, o di miscela alla frutta in essa
versata.
Controlli periodici
Verificare periodicamente lo stato delle guarnizioni come indicato nel manuale fornito dal costruttore
e provvedere alla loro sostituzione in caso di usura.
Manutenzione
Rispettare il piano di pulizia (Sezione 10)
Rispettare le indicazioni del costruttore, con particolare riferimento alla protezione delle
guarnizioni con grasso alimentare adeguato
Pastorizzatore
Permette il trattamento termico degli alimenti al fine di conferire agli stessi stabilit biologica ed
enzimatica, distruggendo i microrganismi patogeni e gli agenti delle alterazioni, senza danneggiare
eccessivamente i componenti chimici e biologici e senza alterare le caratteristiche organolettiche del
prodotto.
Assicura la miscelazione di tutti gli ingredienti solidi e liquidi, la loro completa solubilizzazione, il
riscaldamento alla temperatura e per il tempo desiderati, il repentino raffreddamento a +4C, la
maturazione e la conservazione della miscela fino al momento del suo utilizzo per la preparazione dei
prodotti.
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 08
Manutenzione
Rispettare il piano di pulizia (Sezione 10)
Rispettare le indicazioni del costruttore
Manutenzione
Rispettare il piano di pulizia (Sezione 10)
Sostituire in caso di usura
Controlli periodici
Verificare con cadenza trimestrale il corretto funzionamento del termometro installato
nell'apparecchio mediante un secondo termometro a sonda e registrarlo sul modulo di manutenzione
e taratura. Sbrinare periodicamente secondo necessit.
Manutenzione
Rispettare il piano di pulizia (Sezione 10)
Sostituire in caso di usura
Controlli periodici
Verificare periodicamente il corretto scarico dell'acqua di condensa e l'assenza di ostruzioni nel
relativo impianto.
Verificare con cadenza trimestrale il corretto funzionamento del termometro installato
nell'apparecchio mediante un secondo termometro a sonda e registrarlo sul modulo di manutenzione
e taratura. Sbrinare periodicamente secondo necessit.
Manutenzione
Rispettare il piano di pulizia (Sezione 10)
Sostituire in caso di usura
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 09
Sezione 09
La corretta sanificazione degli ambienti e delle attrezzature costituisce uno strumento fondamentale
per contenere il rischio della contaminazione microbica a carico dei prodotti alimentari. In ogni caso,
qualunque intervento di pulizia mira a rimuovere innanzi tutto il residuo di materiale organico
presente, allo scopo di eliminare una fonte di contaminazione ed un efficace substrato di crescita,
nonch interferenze con lazione di disinfettanti successivamente impiegati. noto, infatti, che strati
o grumi di materiali, soprattutto se di natura proteica o lipidica, costituiscono una protezione per la
popolazione microbica verso lazione degli agenti disinfettanti ed una barriera al loro contatto con le
superfici da trattare. La fase di lavaggio rappresenta, pertanto, una premessa indispensabile per
lefficacia complessiva dellintervento di sanificazione.
Sotto il profilo delle metodiche con cui effettuare le operazioni di pulizia, importante premettere che
queste devono essere svolte sia al termine di ogni giornata lavorativa, sia ad ogni cambio di
lavorazione.
Lacqua utilizzata per le operazioni di pulizia deve corrispondere ai requisiti di potabilit, mentre sotto
il profilo chimico dovrebbe presentare una durezza totale (essenzialmente legata al contenuto di sali
di calcio e di magnesio) non eccessiva. In caso contrario ridurrebbe sensibilmente lattivit di saponi
e detergenti anionici, nonch lazione di vari disinfettanti, agevolando la formazione di incrostazioni
saline difficilmente asportabili. opportuno utilizzare acqua tiepida (30/40C) per evitare che si
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 09
verifichi la solidificazione dei grassi (a temperature troppo basse) o la denaturazione delle proteine (a
temperature troppo alte).
2. Detersione
I detergenti da addizionare allacqua per le operazioni di pulizia devono essere scelti in base allo
sporco da rimuovere, inoltre devono essere atossici, stabili durante lo stoccaggio e biodegradabili.
In base alle loro caratteristiche, i detergenti sono raggruppati per categoria:
1. I detergenti alcalini quali lidrato, il carbonato e lortosilicato di sodio, hanno una buona azione
detergente verso le sostanze organiche;
2. I detergenti acidi quali lacido cloridrico, nitrico e fosforico sono da preferire per la rimozione di
sporco costituito da incrostazioni o depositi di materiali inorganici (sali minerali);
3. I detergenti cationici quali i sali quaternari di ammonio, noti per la loro azione antibatterica, non
sono corrosivi ma vengono generalmente inattivati dai sali minerali.
In ogni caso devono sempre essere seguite le istruzioni contenute nella scheda tecnica del
detergente utilizzato (le schede tecniche o copia delle etichette devono essere archiviate e
disponibili), sia in merito alla concentrazione con cui deve essere impiegato sia in merito al rispetto
delle norme di sicurezza o ad eventuali incompatibilit con altre sostanze.
Le operazioni di lavaggio, anche se correttamente eseguite, non possono eliminare totalmente le
cellule batteriche. Per questo motivo il processo di sanificazione prevede inevitabilmente una fase di
disinfezione, che ha lo scopo generale di ridurre a tassi minimi il numero di microrganismi che
contaminano gli ambienti e le attrezzature destinate alla lavorazione degli alimenti.
3. Disinfezione
I disinfettanti pi largamente utilizzati nellindustria alimentare sono pochi; un posto di rilievo fra loro
occupato dagli alogeni (cloro e iodio) e dai loro derivati, per lelevata attivit, la scarsa pericolosit,
la semplicit dimpiego e il costo contenuto. Altri disinfettanti importanti e comunemente utilizzati
sono i sali quaternari dammonio ed i composti anfoteri.
Derivati del cloro: i pi utilizzati sono di natura inorganica (ipocloriti di sodio, di potassio e di
calcio, composti clorurati fosfatici). Lazione disinfettante in ogni modo espletata dallacido
ipocloroso che si libera dai composti in soluzione acquosa, il suo potere ossidante ha la
capacit di danneggiare le cellule microbiche. Tutti questi composti hanno uno spettro
dazione molto ampio e agiscono a concentrazioni anche minime su virus, batteri, spore,
lieviti e muffe; molto utilizzate per disinfettare attrezzature, utensili e superfici di lavoro.
Derivati dello Iodio: questi prodotti esercitano la loro azione microbicida per mezzo dello
iodio che, direttamente allo stato molecolare, possiede capacit ossidanti sulle proteine ed
quindi efficace nei confronti di virus, batteri, spore, lieviti e muffe. I derivati organici dello
iodio, noti come iodofori, sono pi efficaci a pH acido ed a temperatura ambiente, sono
atossici e scarsamente corrosivi.
Sali quaternari dammonio: agiscono in modo ottimale a pH neutro o alcalino, sono
influenzati negativamente dalle basse temperature e dalla presenza di residui organici, non
sono corrosivi ma possono essere assorbiti da materiali porosi, gomma e plastica; la loro
efficacia buona sui batteri ma scarsa sui virus e nulla su spore e muffe.
Composti anfoteri: esplicano unazione sia detergente che disinfettante, questultima su
batteri, virus e miceti, ma non sulle spore; sono privi di tossicit e non vengono inattivati dalla
presenza di residui organici; la loro azione si realizza in circa 10 minuti e persiste per ore.
I tempi dazione dei diversi prodotti sopra indicati variano a seconda del principio attivo considerato,
tuttavia sempre necessario far agire il disinfettante per almeno 10/15 minuti.
Per ottenere unefficace sanificazione, la disinfezione deve essere abbinata alla detersione.
possibile verificare lo stato igienico di superfici di lavoro, utensili, attrezzature e mani degli
operatori, rilevando le cariche microbiche presenti con opportune analisi di laboratorio. In questi casi
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 09
Il piano prevede frequenze di intervento diversificate per tipo di superficie. Tuttavia, lintervento di
sanificazione deve essere effettuato nel pi breve tempo possibile quando le circostanze lo rendano
necessario al di fuori della pianificazione predefinita (ad esempio, nel caso dispersione accidentale di
alimenti o di imbrattamento delle superfici).
Nellambito degli interventi programmati, ove possibile opportuno alternare prodotti disinfettanti
con diverso principio attivo, allo scopo di limitare il rischio di resistenza batterica e immunizzazione
dei microrganismi.
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 10
Sezione 10
Le operazioni di pulizia e disinfezione descritte di seguito devono essere eseguite con la frequenza
indicata per ciascuna di esse.
Nelle operazioni devono essere seguite le modalit duso indicate dai produttori dei detergenti,
disinfettanti e sanificanti utilizzati. ammesso lutilizzo di prodotti con funzione sia detergente sia
disinfettante, purch siano dotati di un adeguato potere sgrassante.
1. Area laboratorio
Superficie o
attrezzatura
Fase
Frequenza
Pavimenti
Detersione
Al termine del
ciclo di
lavorazione
giornaliero
Porzione non
piastrellata
delle pareti e
soffitti
Deragnatura
Mensile
Porzione
piastrellata
delle pareti,
porte
Detersione e
disinfezione
Settimanale
Piani di lavoro
Detersione e
disinfezione
Al termine del
ciclo di
lavorazione
giornaliero
Mantecatore
Detersione
Al termine del
ciclo di
lavorazione
giornaliero
Istruzioni specifiche
Mantecatore
Disinfezione
Prima dellinizio
del ciclo di
lavorazione
giornaliero
Pastorizzatore
Detersione
Al termine del
ciclo di
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Andrelissa s.r.l.
Superficie o
attrezzatura
Fase
Sezione 10
Frequenza
Istruzioni specifiche
pastorizzazione e
maturazione
Pastorizzatore
Disinfezione
Mixer
Detersione e
disinfezione
Al termine del
ciclo di
lavorazione
giornaliero o al
cambio di
lavorazione
Lavare in lavastoviglie.
Piani di lavoro,
taglieri,
superfici di
appoggio,
recipienti,
utensili
Detersione e
disinfezione
Forno a
microonde
Detersione e
disinfezione
Giornaliera al
termine della
lavorazione
Armadio
frigorifero a
temperatura
positiva
Detersione e
disinfezione
Settimanale
Armadio
frigorifero a
temperatura
negativa
Detersione e
disinfezione
Ogni due
settimane
Abbattitore
Detersione e
disinfezione
Ogni due
settimane
Lavastoviglie
Disincrostazione
e disinfezione
Settimanale
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Andrelissa s.r.l.
Superficie o
attrezzatura
Fase
Frequenza
Bidone rifiuti
Detersione e
disinfezione
Giornaliera
Lavello
Detersione e
disinfezione
Giornaliera
Lavello
Disincrostazione
Settimanale
Istruzioni specifiche
2. Magazzino
Superficie o
attrezzatura
Fase
Frequenza
Pavimenti
Detersione
Giornaliera
Scaffalature
Detersione
Mensile
Porzione non
piastrellata
delle pareti e
soffitti
Deragnatura
Mensile
Porzione
piastrellata
delle pareti
Detersione
Mensile
Istruzioni specifiche
Fase
Frequenza
Pavimenti
Detersione
Giornaliera
Lavabo e WC
Detersione e
disinfezione
Giornaliera
WC
Disincrostazione
Settimanale
Porzione non
piastrellata
delle pareti e
soffitti
Deragnatura
Mensile
Porzione
piastrellata
delle pareti,
porte
Detersione
Settimanale
Armadietti
Detersione
Mensile
Istruzioni specifiche
4. Area somministrazione
Superficie o
attrezzatura
Fase
Frequenza
Vetrina
refrigerata
verticale per
esposizione
bibite
Detersione e
disinfezione
Mensile
Porte
Detersione
Ogni due
settimane
Istruzioni specifiche
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Sezione 10
Andrelissa s.r.l.
Sezione 10
Superficie o
attrezzatura
Fase
Frequenza
Istruzioni specifiche
Pareti, soffitti,
mensole
Deragnatura
Ogni due
settimane
Vetri e specchi
Detersione
Giornaliera
Vetrine
refrigerate a
pozzetto (parti
mobili)
Detersione e
disinfezione
Giornaliera
Vetrine
refrigerate a
pozzetto
(vasca)
Detersione e
disinfezione
Settimanale
Superfici di
servizio
Detersione e
disinfezione
Giornaliera
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 11
Sezione 11
1. Norme generali
Gli animali infestanti costituiscono una notevole minaccia per la sicurezza e ligiene, in quanto veicoli
potenziali di pericoli biologici in grado di contaminare gli alimenti non confezionati soprattutto nelle
fasi successive ad un CCP (ri-contaminazione).
Ogni animale deve essere considerato potenzialmente infestante e, conseguentemente, il suo
ingresso in unazienda alimentare dovrebbe essere sempre impedito.
Un infestante, contaminando direttamente lacqua o gli alimenti, pu comportarsi da agente attivo
nella trasmissione alluomo di malattie anche molto pericolose, quali la peste, il tifo murino, la
leptospirosi, le salmonellosi, la micosi, la toxoplasmosi; in secondo luogo pu comportarsi da vettore
passivo, trasportando i germi patogeni dalle aree infette (es. canalette di scarico, pavimenti) alla
superficie dei piani di lavoro o degli stessi alimenti bonificati.
La lotta agli agenti infestanti si compone di tre momenti essenziali ed integrati fra loro: la
prevenzione, il monitoraggio e la bonifica degli ambienti (disinfestazione propriamente detta) per
instaurare e gestire unefficace azione, per prevenire lingresso degli animali dallesterno e per
eliminare rapidamente quelli che riescono comunque a penetrare nello stabilimento.
Tra gli infestanti pi dannosi sono da citare:
Insetti: sono i pi comuni e fra essi risultano di particolare interesse gli scarafaggi, le mosche,
le farfalle e le formiche.
Aracnidi: sono notevolmente resistenti allazione delle sostanze chimiche, fra essi sono da
menzionare principalmente gli acari ed i ragni.
Mammiferi: vi appartengono i ratti ed altri roditori che possono colonizzare ogni tipo di
ambiente e raggiungere densit molto elevate.
Uccelli: possono contaminare gli alimenti soprattutto con i germi veicolati dai loro
escrementi.
In ogni caso, la rilevazione di un elemento o di un ambiente infestato deve sempre attivare, in via
preliminare, un sistema dindagine e di intervento cos articolato:
1. identificazione dellagente infestante;
2. identificazione delle vie daccesso, spesso rappresentato dalle materie prima o dai loro
imballaggi;
3. interventi di bonifica, opportunamente affidati ad esperti qualificati.
2. Prevenzione
Per quanto attiene le misure preventive di controllo, che dovrebbero essere individuate fin dalla fase
di progettazione, consistono in una serie di interventi ed accorgimenti di natura strutturale cui
devono essere aggiunti tutti quegli elementi comportamentali che contraddistinguono una corretta
prassi igienica.
Sotto il profilo strutturale sono da realizzarsi le seguenti misure preventive:
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 11
3. Monitoraggio
Il monitoraggio ha, invece, lo scopo di mantenere sotto controllo costante gli ambienti, al fine di
evidenziare tempestivamente la presenza degli agenti infestanti, e quindi mettere in atto le opportune
azioni di bonifica.
Esso attivato attraverso lispezione periodica dei locali per avvistare direttamente gli infestanti (vedi
scheda di autocontrollo e check-list per rilievi ispettivi).
4. Bonifica
Per quanto attiene, infine, gli interventi di bonifica degli ambienti, si tenga conto che si tratta di
operazioni realizzabili con modalit differenti, ma che comportano lutilizzo di sostanze che possono
essere nocive per la salute. Pertanto, anche in considerazione del fatto che si tratta di procedimenti
complessi e che necessitano di adeguata esperienza sempre bene affidarne lesecuzione a
personale specializzato.
I prodotti chimici impiegati sono potenzialmente tossici per la salute delluomo e degli animali. Nel
loro uso, pertanto, si dovranno adottare precise precauzioni ed, in particolare, lintervento dovr
essere eseguito solo quando non vi siano lavorazioni in corso e quando siano stati allontanati dai
locali interessati non solo gli alimenti, ma anche gli oggetti destinati alla loro lavorazione
(attrezzature, macchinari, contenitori, ecc.) nonch gli oggetti duso personale.
Macchinari ed apparecchi che non possono essere spostati dovranno essere coperti con teli e lavati
accuratamente prima del loro utilizzo. I locali prima di essere riaperti, dovranno essere ben aerati e
ventilati; quindi si procede con le operazioni di pulizia, che consisteranno in un accurato lavaggio di
tutte le superfici e degli oggetti, cui dovr seguire un abbondante risciacquo.
In occasione di ogni bonifica dovr essere stilata una pianta dei locali interessati dallintervento, con
indicazione della posizione e della quantit di esca impiegata, in modo da rendere possibile,
successivamente, una costante ed accurata verifica del loro consumo. Al termine dellintervento
quanto rimane delle esche dovr essere rimosso.
La eventuale chiusura dei locali dovr essere valutata caso per caso, in rapporto al tipo di
infestazione, alla sua estensione, alle caratteristiche degli ambienti interessati dal fenomeno ed alla
possibilit di isolarli dalle aree non coinvolte.
La documentazione inerente gli interventi di disinfestazione e derattizzazione deve essere conservata
per almeno due anni dalla loro effettuazione.
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 12
Sezione 12
Periodicit
Documenti da registrare
Verifica ispettiva
Mensile
Check-list di intervento
Interventi di derattizzazione
Secondo necessit
Interventi di disinfestazione
Secondo necessit
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 13
Sezione 13
Programma di verifiche
In linea con quanto previsto dal sistema HACCP lazienda ha previsto che nell'ambito della propria
attivit venga eseguito un programma di verifiche al fine di valutare la salubrit dei propri prodotti
(piano di campionamento) oppure al fine di controllare il corretto comportamento del personale ed il
rispetto delle procedure, infine per verificare lintero sistema e quindi correggerlo o confermarlo.
di responsabilit del gruppo di lavoro per la sicurezza alimentare gestire e pianificare il programma
di verifiche.
Il programma di verifiche suddiviso ed organizzato come segue.
Piano di campionamento
Il seguente piano di campionamento il risultato dellanalisi dei pericoli e dal recepimento dei principi
disposti dal Reg. CE 2073/05 e successive modifiche e integrazioni. Le analisi sono effettuate da un
laboratorio esterno scelto nellelenco di cui alla Legge Regionale Toscana 9 marzo 2006, n. 9.
Oggetto di analisi
Prodotti finiti e/o
prodotti intermedi
Materie prime
Tamponi su superfici
Acqua da acquedotto
pubblico
Criterio e tipologia di
campionamento
Ricerca di
Frequenza
Due volte lanno a
rotazione
Secondo necessit
emerse da NC con i
fornitori o da allerte
sanitarie
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 13
In caso di esiti analitici non conformi si provveder a verificare la corretta applicazione delle
procedure operative descritte nel presente manuale adottate per garantire la conformit ai criteri che
definiscono laccettabilit del processo di produzione (controlli delle materie prime, dello stato di
igiene dei locali e delle attrezzature, della temperatura e della conservabilit dei prodotti).
Dovr inoltre essere verificato il corretto funzionamento dei termometri. Evidenza di tale controllo
deve essere registrata sul modulo manutenzione e taratura.
Si prendono quindi decisioni in merito ad ogni punto e si propongono eventuali modifiche al piano
stesso.
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Andrelissa s.r.l.
Sezione 14
Sezione 14
La formazione del personale un obbligo previsto dal Regolamento CE 852/04, nel quale si afferma
che gli operatori del settore alimentare devono assicurare che gli addetti alla manipolazione degli
alimenti siano controllati e/o abbiano ricevuto un addestramento e/o una formazione, in materia
d'igiene alimentare, in relazione al tipo di attivit e secondo la normativa in vigore in ogni singolo Stato
Membro. In Italia la formazione demandata a livello regionale per dettagli in merito a durata e
programma.
Lazienda svolge i corsi di formazione per gli addetti in conformit alla normativa europea e regionale.
In particolare la formazione riguarda i seguenti argomenti:
ligiene alimentare con particolare riferimento alle misure preventive per i pericoli igienico
sanitari connessi con la lavorazione dellazienda stessa;
lapplicazione delle misure di controllo e dei principi HACCP correlate allattivit dellazienda
stessa e alle mansioni svolte dagli operatori;
i pericoli e i rischi identificati nellazienda;
i CCP e la loro tenuta sotto controllo in tutte le fasi definite nei diagrammi di flusso;
le misure correttive da attuare a seguito di fuori uscita dei limiti definiti;
le misure di prevenzione predisposte nellazienda;
la documentazione e la gestione della stessa;
i prerequisiti strutturali e procedurali al fine di garantire la sicurezza alimentare.
Gli obiettivi fondamentali delliter formativo destinato a tutti gli operatori sono:
1.
informare sulla natura del rischio alimentare, sulla sua gravit e sugli specifici pericoli
connessi alle diverse fasi della linea produttiva;
2. fornire una sufficiente consapevolezza dei ruoli interpretati e delle loro possibili conseguenze
sulla sicurezza igienica del prodotto e contemporaneamente rendere chiara la differenza, a
livello delle singole tappe, tra un comportamento corretto ed uno rischioso;
3. far conoscere gli strumenti propri del sistema HACCP e rendere evidente limportanza di
queste operazioni per garantire la salubrit degli alimenti trattati;
4. valorizzare i ruoli di responsabilit e verifica individuandone chiaramente il significato
nellambito degli obiettivi di sicurezza e qualit prefissati.
Lazienda effettua con tutti i nuovi assunti con mansioni che non comportano la manipolazione di
alimenti, in attesa dello svolgimento dei corsi di formazione di cui sopra entro 180 giorni
dallassunzione, un incontro della durata di quattro ore a cura del Responsabile HACCP aziendale, nel
quale vengono fornite le nozioni essenziali in materia di sicurezza degli alimenti e di norme di
comportamento per gli alimentaristi, come previsto dalla Nota esplicativa alla Delibera della Giunta
Regionale Toscana n. 559/2008, del 28 novembre 2008.
45
Andrelissa s.r.l.
Sezione 15
Sezione 15
Normativa di riferimento
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Sezione 16
Sezione 16
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