COOPERATIVA AGRICOLA
MOLESE
Soc. Coop. a r. l.
MANUALE AZIENDALE DI
AUTOCONTROLLO
PER L’IGIENE DEGLI ALIMENTI
SISTEMA HACCP
PREDISPOSTO SULLA BASE DEL DECRETO LEGISLATIVO N.
193/07
AZIENDA Frantoio Oleario
COOPERATIVA AGRICOLA
MOLESE
SOC. COOP. A R. L.
ATTIVITA’ Frantoio oleario
SEDE LEGALE VIA MAZZINI N. 225
70042 – MOLA DI BARI (BA)
SEDE OPERATIVA VIA MAZZINI N. 225
70042 – MOLA DI BARI (BA)
RAPPRESENTANTE LEGALE BRUNETTI VINCENZO
PRO-TEMPORE E
RESPONSABILE
DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE
Rev.6_29/03/2017
INDICE DEL PIANO
Rev.6_29/03/2017
1 - OBIETTIVI DEL MANUALE DI AUTOCONTROLLO
Rev.6_29/03/2017
2 - RIFERIMENTI NORMATIVE E DI BUONA PRASSI IGIENICA
Rev.6_29/03/2017
Reg. EU 13/12/2014 Obbligo in materia di Etichettatura alimenti
1169/11
Rev.6_29/03/2017
3 - I PRINCIPI DEL METODO HACCP
Rev.6_29/03/2017
4 - GRUPPO DI LAVORO ED ESECUTIVO HACCP
1. Perito agrario Lillo Martino in qualità di tecnico incaricato allo studio e alla
realizzazione del Piano di Autocontrollo aziendale;
2. sig. Pietanza Michele, ragioniere per le informazioni attinenti lo stoccaggio ed il
confezionamento dell’olio di oliva;
3. sig. Brunetti Vincenzo rappresentante legale del Frantoio Oleario Cooperativa
Agricola Molese avente, ai sensi dell’art. n. 2 del D. Lgs. n. 155/97, qualifica di
Responsabile dell’Industria Alimentare (RIA);
Il Sig. Brunetti Vincenzo, in qualità di RIA, dal momento in cui il presente Piano
di Autocontrollo diventa operativo, deve assicurarsi che:
e che:
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5 - ANALISI ATTIVITÀ E ORGANINIGRAMMA AZIENDALE
Rev.6_29/03/2017
6. DESCRIZIONE PRODOTTI E DESTINAZIONE D’USO
Rev.6_29/03/2017
7 - FASI OPERATIVE DELL’ATTIVITÀ ALIMENTARE
Lo Schema d’impianto dell’Azienda è stato verificato e valutato sul posto per individuare
l’esistenza di eventuali aree di possibile cross-contamination, la disposizione dei
macchinari e degli altri attrezzi da lavoro.
Rev.6_29/03/2017
8 – DIAGRAMMA DI FLUSSO ATTIVITA’ DI TRASFORMAZIONE OLIO
ENTRATA OLIVE
CONSERVAZIONE
INTERNO MAX 2gg
FOGLIE ED ALTRO
MONDATURA
MATERIALE INERTE
Lavaggio
SEPARAZIONE
CENTRIFUGA DELLA
PASTA
SEPARAZIONE ACQUE DI
CENTRIFUGA OLIO
VEGETAZIONE
MOSTO
OLIO DI OLIVA
CONFEZIONAMENTO
VENDITA
OLIO SFUSO
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9 - ANALISI DELLE ATTREZZATURE UTILIZZATE
1. l'area per la ricezione e lo stoccaggio delle olive in attesa di entrare nel processo
di lavorazione;
2. l'area lavorazione, dove trovano posto le linee di trasformazione olive;
3. l'area di imbottigliamento-confezionamento dell'olio;
4. servizi igienici per gli operatori con gli spogliatoi;
5. gli uffici amministrativi, provvisti di servizi igienici;
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I rifiuti di lavorazione vengono allontanati dalla zona di lavorazione delle olive: le acque
di vegetazione, tramite pompe, vengono raccolte all’interno di silos esterni e
successivamente smaltite; mentre le sanse vengono stoccate all’interno di un capannone,
destinate all’industria di trasformazione.
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11 - ANALISI DEI LOCALI AZIENDALI
Situato nella parte adiacente alla zona di lavorazione, sono presenti n. 8 vasche interrate,
n. 2 silos in vetroresina, n. 2 silos in acciaio inox adatti per alimenti, filtro a piastre in
acciaio inox. Al riparo da agenti atmosferici e a temperatura costante al di sotto dei limiti
critici di alterazione della qualità, il prodotto viene conservato tutto l’anno.
Zona di confezionamento
Vi trovano posto alcuni silos di stazionamento dell'olio prima del confezionamento e le
attrezzature per il confezionamento oltre alla permanenza delle lattine confezionate e
pronte alla vendita.
Servizi igienici
I locali adibiti ai servizi igienici non sono a diretto contatto con gli ambienti destinati alla
lavorazione e allo stoccaggio della materia prima, sono separati da un antibagno e da uno
spogliatoio per il personale. Nello spogliatoio gli armadietti sono individuali, lavabili,
disinfettabili e a doppio scomparto per il deposito rispettivamente degli indumenti
personali e di quelli usati per il lavoro.
I bagni sono completi di tutti i servizi igienici, comprese le docce, e sono in numero
adeguato al personale, rivestiti da piastrelle smaltate fino ad un’altezza da terra di 2
metri.
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12 – PRESCRIZIONI ED AZIONI CORRETTIVE
I materiali di rivestimento delle pareti laterali dei vari locali come pure la
pavimentazione sono risultati idonei a quanto richiesto dalle normative in vigore
(dell’art. 28 del DPR N. 327/80, art. 29 del DPR n. 327/80; Allegato al D. Lgs. n.
155/97, Allegato al Reg. CE n. 852/04 attualmente in vigore).
Per l’adeguamento dei locali aziendali alle normative di legge e di buona prassi,
in base alle verifiche effettuate, sono state previste le seguenti azioni correttive:
- operazioni di pulizia straordinaria di tutto il complesso aziendale comprensivo di
soffitto, pareti, e pavimento con impiego di soluzioni detergenti e disinfettanti;
- pulizia periodica dei pavimenti e dei servizi igienici da effettuarsi rispettivamente con
cadenza settimanale e giornaliera;
- adeguamento dei servizi igienici al regolamento D.P.R. 327/80, con la sistemazione
di rubinetti con comando non manuale dell’erogazione dell’acqua, distributori di
sapone liquido od in polvere, asciugamani non riutilizzabili da cestinare dopo l’uso;
- disinfestazione e derattizzazione periodica, in concomitanza con le operazioni di
pulizia straordinaria di cui sopra, dell’intera area di lavorazione secondo le modalità
specificate in allegato;
- sostituzione e installazione di retine antinsetto sulle finestre;
- sistemazione di protezioni mobili in materiale plastico trasparente in corrispondenza
delle porte.
- Per rendere più efficace il monitoraggio a difesa degli infestanti animali quali
soprattutto ratti o topi comuni ecc., è indispensabile disporre intorno alle pareti
esterne dell’opificio una fascia di pittura di larghezza di 25/30 cm di colore bianco ai
fini di verificare la presenza o meno di escrementi di roditore.
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13 - DEFINIZIONE DEI PUNTI CRITICI DI CONTROLLO (Control Critical Points)
1. sigla CCP1 = CCP efficace il cui controllo assicura la eliminazione del pericolo o lo
riduce a valori accettabili;
2. CP = Punto di Controllo ordinario con livello di rischio agevolmente “controllato” con
il rispetto della buona prassi agronomica, delle GMP e delle procedure di buona prassi
igienica.
Nello stabilimento sono state analizzate le fasi di processo in base alla gravità del
rischio GR tenendo conto del gravità del danno (GD) e della probabilità (P) che lo stesso
si verifichi: GR = GD x P.
In merito ai fattori che determinano il pericolo, gli stessi saranno indicati con le
seguenti sigle:
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14 – ANALISI DEI RISCHI ASSOCIATI ALL’ATTIVITA’ PRODUTTIVA
2. gli olivicoltori conoscono i principi attivi più idonei alla lotta agli infestanti
dannosi alla pianta e al frutto dell’olivo;
Nella circostanza, ai fini di garantire la massima sicurezza igienica del prodotto, sarà
indispensabile verificare le date dei trattamenti effettuati dalle aziende olivicole, al
momento della pesatura delle derrate in entrata.
gli olivicoltori iniziano la raccolta delle olive dopo averlo concordato con
l’azienda di lavorazione;
le olive vengono consegnate nella stessa giornata di raccolta;
le olive vengono avviate alla lavorazione dopo massimo 48 ore;
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le olive vengono stoccate in bins adatti per alimenti che permettono un buon
arieggiamento;
i bins vengono sistemati all'interno della struttura, ben arieggiata con temperatura
stabile.
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15 - IDENTIFICAZIONE DEI PUNTI CRITICI DI CONTROLLO
Si riporta di seguito uno schema relativo a quelle fasi che pur non essendo a rischio
evidenziano dei pericoli controllabili con alcune azioni preventive.
Fase Pericolo Tipo Misure preventive CCP
Arrivo olive Residui di Chimico Comunicazione SI
fitofarmaci da parte
dell’azienda dei
trattamenti
effettuati durante
la campagna
olivicola in corso
Conservazione Eccessi di Microbiologico- Rispetto di tempi no
olive ossidazione e chimico di conservazione
formazione (micotossine) limitati
muffe
Lavorazione con Cessioni Chimico/Fisico Uso di macchinari no
macchine metalliche da idonei al
organi di trattamento di
lavorazione alimenti
Stoccaggio olio Contaminazioni Chimico Uso di contenitori no
da cessioni di “per alimenti”
sostanze da parte
dei contenitori
Trasporto olio Contaminazioni Chimico Uso di contenitori no
sfuso da cessioni di “per alimenti”
sostanze da parte
dei contenitori
Confezionamento Contaminazioni Chimico/Fisico Uso di contenitori no
da cessioni di “per alimenti”
sostanze da parte sigillati
dei contenitori
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16 – PROCEDURE DI CONTROLLO DEI CP E CCP INDIVIDUATI
FASE
Presa in carico delle olive
Categoria del pericolo: CCP
Natura del pericolo:
CHIMICO
RISCHIO Presenza di residui di fitofarmaci superiori a quelli
ammessi dalla Legge
CRITERI PREVENTIVI Rispetto dei tempi di carenza da parte del produttore
conferente
MONITORAGGIO Riscontro delle date dei trattamenti fitosanitari
effettuati sull’olivo e del rispetto dei tempi di
carenza;
Controllo visivo delle olive ad ogni scarico e
comunque prima della loro molitura (eventuale
presenza di danno da uso improprio dei fitofarmaci
sul frutto)
Controllo olfattivo delle olive allo scarico e
comunque prima della loro molitura
VERIFICA Controllo del quaderno di campagna
In casi vistosi e per eventuali approfondimenti
procedere alle analisi chimiche di laboratorio
DOCUMENTI DI Scheda aziendale sui trattamenti effettuati prima
REGISTRAZIONE della raccolta;
Eventuali risultati delle analisi di laboratorio
Scheda di registrazione delle partite di olive non
accettate per non conformità
AZIONI CORRETTIVE Se non sono stati rispettati i tempi di carenza e/o le
analisi chimiche rilevano un residuo di principio
attivo superiore a quello ammesso dalla legge, le
olive vengono respinte
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FASE
Imbottigliamento dell’olio sfuso
Categoria del pericolo: CPP
Natura del pericolo:
FISICO
RISCHIO Presenza di frammenti di vetro
FASE
Imbottigliamento dell’olio sfuso
Categoria del pericolo: CCP
Natura del pericolo:
CHIMICO
RISCHIO Presenza di residui di fitofarmaci superiori a quelli
ammessi dalla Legge
Cessione di sostanze da parte dei contenitori e
relativi sistemi di sigillatura.
CRITERI PREVENTIVI Rispetto dei tempi di carenza da parte del produttore
conferente.
Selezione di contenitori e relativa chiusura per
alimenti.
MONITORAGGIO Verifica delle date dei trattamenti effettuati ;
Analisi multiresiduali effettuate per ogni lotto di
condizionamento olio di oliva.
Verifica della certificazione dei contenitori e sigilli.
VERIFICA Parametri chimico-fisici come da prescrizione di
legge per ogni tipologia di prodotto
Attestato di conformità ditta fornitrice imballaggi
DOCUMENTI DI Risultati delle analisi di laboratorio;
REGISTRAZIONE Certificazione imballaggi.
AZIONI CORRETTIVE Se le analisi chimiche rilevano un residuo di
principio attivo superiore a quello ammesso dalla
legge, l’olio viene declassato e/o destinato alla
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raffinazione.
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17 - VERIFICHE DEL PIANO DI AUTOCONTROLLO AZIENDALE
1. audit del tecnico incaricato rivolte all’accertamento del buon funzionamento delle
procedure applicate per il controllo dei CCP e di altre fasi critiche indicate con
CP;
2. rilievo tramite tamponi di superficie della buona applicazione delle procedure di
sanificazione negli ambienti critici a rischio di contaminazione incrociata.
In ogni caso, l’operazione di verifica, può essere attivata ogniqualvolta il prodotto sia
implicato nella causa e diffusione di intossicazioni di origine alimentare, quando sia
richiesto da organi competenti, per indagini alle quali si ritiene di dover prestare il
proprio contributo, e quando i limiti critici vengono raggiunti.
La verifica effettuata dall’auditor incaricato o dal RIA, deve essere sempre
documentata con un verbale o con un’apposita check list.
Le variazioni strutturali dell’Azienda come pure i sostanziali cambiamenti relativi ai
prodotti/processi e/o alle apparecchiature (es. sostituzione di gramolatrice, ecc.),
nonché alla struttura interna dei locali, devono essere oggetto di riesame del piano di
autocontrollo. Il RIA ha la responsabilità di provvedere alle modifiche del piano di
autocontrollo.
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18 – ARCHIVIO AZIENDALE
L’azienda in base alle procedure applicate per il controllo dei CP e CCP, ai fini del
mantenimento del piano di autocontrollo dovrà provvedere a documentare le azioni
svolte per tenere i processi di produzione e confezionamento sotto controllo. Pertanto si
dovrà istituire un archivio documentale che raccolga tutte le informazioni relative
all’attività dell’autocontrollo svolta.
La documentazione prevista è la seguente:
Scheda relativa alle operazioni di pulizia e disinfezione di determinati ambienti ed
apparecchiature;
Scheda di controllo delle lattine destinate al riempimento;
Scheda relativa alla manutenzione delle apparecchiature;
Scheda delle azioni correttive intraprese per le non conformità rilevate;
Risultati di laboratorio;
Scheda di controllo ambientale per la difesa dagli infestanti animali.
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19 – PROCEDURE DI BUONA PRASSI IGIENICA A SOSTEGNO
DELL’APPLICAZIONE DEL PIANO HACCP
I prodotti alimentari, sia essi considerati come materia prima, come prodotti
intermedi o prodotti finiti, sono sempre portatori potenziali di germi patogeni e, molte
volte, veicolo potenziale di sostanze chimiche nocive alla salute umana. Le idonee
condizioni igieniche generali dei locali nonché l’utilizzo di mezzi idonei di
conservazione, di trasformazione, ecc., salvaguardano la salubrità del prodotto alimentare
allungandone anche, in alcuni casi la loro vita conservativa.
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20 – PROCEDURE DI CONTROLLO DELLE OLIVE IN ENTRATA
Allo stato di conservazione dei contenitori con i quali le olive vengono trasportate;
Allo stato di pulizia dei contenitori che devono accogliere le partite di olive;
Alla provenienza delle olive, acquisendo la dichiarazione di responsabilità del
conferente circa l’uso o meno dei fitofarmaci sulle olive coltivate;
Alla presenza di eventuali corpi estranei all’interno della massa di olive (soprattutto
metalli con ruggine; bottiglie di vetro, ecc.);
Alla presenza di insetti infestanti da allontanare dall’olivaio (larve, pupe, adulti del
Dacus oleae, ecc.);
Ad odori particolari che possono avere acquisito le olive durante la conservazione ed
il trasporto (odori di gasolio, di detergenti, di muffe, di presidi sanitari, ecc.)
Le non conformità è bene rilevarle insieme al produttore che ha provveduto alla scarico
delle olive.
Non conformità di rilievo assume il trasporto delle olive in contenitori per non alimenti.
A ciò il RIA o il suo delegato dovrà attenzione provvedendo a comunicare ai clienti
l’esistenza di una normativa che regolamenta i materiali idonei a venire a contatto con gli
alimenti. Le olive sono un prodotto destinato alla trasformazione in olio per
l’alimentazione umana.
In caso di sospetti gravi è possibile procedere a delle analisi di accertamento sulle olive
per ricercare la eventuale presenza di residui di principi attivi non ammissibili per
quantità o per tipologia.
Il deposito delle olive può comportare alcuni problemi di natura microbiologica quando
le stesse vengono stoccate per più giorni. Lo sviluppo delle muffe all’interno delle partite
di olive va evitato sia perché può esserci un rilascio di mitossine pericolose alla salute
umana sia perché si determinano fenomeni di ossidazione a carico dell’olio che
pregiudicano la qualità stessa dell’olio. Pertanto è bene che:
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22 – PROCEDURA RELATIVA ALLA LAVORAZIONE DELLE OLIVE
La lavorazione delle olive comprende una serie di fasi che prevedono l’uso di
macchine ed apparecchiature in continua attività meccanica. I rischi di contaminazione
da oli lubrificanti e metalli è sicuramente evitato con una ordinaria e straordinaria
manutenzione delle macchine stesse. Per questo è indispensabile che periodicamente di
provveda alla verifica di quelle apparecchiature che richiedono maggiore attenzione (sia
per lo sforzo, sia per la loro usura, sia per la loro età, ecc.) per il loro ottimale
funzionamento.
E’ inoltre indispensabile che la manutenzione sia effettuata da operatori che sono ben
a conoscenza delle modalità di interventi da effettuarsi. La verifica delle superfici delle
apparecchiature pitturate o verniciate o facilmente attaccabili da ruggine deve essere
periodica e gli eventuali interventi di manutenzione vanno registrati su apposita scheda.
Si ricorda infine che lo sforzo aziendale compiuto fino alla estrazione dell’olio per
garantire la salubrità del prodotto olio non può essere compromesso con la raccolta
dell’olio stesso in contenitori che non sono per alimenti.
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23 – PROCEDURA DI SANIFICAZIONE DELLE APPARECCHIATURE, DEGLI
AMBIENTI DI LAVORO E DEL PERSONALE
1. prelavaggio, cioè il lavaggio delle superfici solo con acqua in modo che l’azione
meccanica della stessa allontani una buona quantità di sporco (con acqua o fredda o
tiepida);
2. lavaggio delle superfici con l’utilizzo di acqua e detergenti che riescono ad allontanare
gran parte dei residui organici (con acqua tiepida);
3. risciacquo delle superfici che possono poi essere disinfettate (con acqua fredda).
Operazione di sanizzazione
1. prelavaggio
2. lavaggio con aggiunta del detergente
3. risciacquo intermedio con acqua fredda
4. applicazione della soluzione acquosa con l’aggiunta del disinfettante
5. risciacquo finale
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Operazione di pulizia delle mani degli operatori
bagnare le mani e gli avambracci con acqua calda (37-48°C) corrente; l’acqua di per
sè svolge un’azione di pulizia della pelle per azione meccanica;
applicare il sapone in discreta quantità, in maniera da ottenere abbondante schiuma (di
solito noi apriamo il rubinetto, mettiamo il sapone alle mani e le laviamo
frettolosamente. Questa è un’operazione sbagliata!);
passare una spazzola con setole dure sulla punta delle dita in modo da rimuovere lo
sporco accumulato sotto le unghie;
risciacquare con acqua calda corrente le mani e gli avambracci;
ripetere di nuovo l’operazione di lavaggio e risciacquo;
asciugare la mani e gli avambracci con asciugamani monouso di carta o sotto corrente
di aria calda (l’uso degli asciugamani di stoffa non è per niente igienico!).
Chiaramente risulta importante prima di dare inizio all’operazione di lavaggio di
accertarsi che il sapone liquido (meglio se è neutro), lo spazzolino per le unghie e il
materiale per asciugare le mani (ad es. carta monouso), siano disponibili.
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CALENDARIO RELATIVO ALLE PULIZIE E ALLA SANIFICAZIONE
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24 – PROCEDURA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
I rifiuti di trasformazione non sono altro che sottoprodotti derivanti dalla spremitura
delle olive. Sono rappresentati dalla sansa e dall’acqua di vegetazione. La sansa viene
conferita ai sansifici mentre l’acqua di vegetazione viene smaltita, in base alle normative
vigenti, sui terreni agricoli come ammendante oppure consegnata a ditte autorizzate al
loro smaltimento. L’allontanamento periodico della sansa è una peculiarità
indispensabile da seguire in quanto la sua presenza potrebbe essere meta di insediamento
di infestanti animali di non gradita presenza.
Il controllo degli ambienti per la difesa da animali infestanti è sempre rivolta alla
difesa delle derrate alimentari, in questo caso l’olio, il cui odore è un forte richiamo
soprattutto di roditori.
L’Azienda deve essere a conoscenza degli insetti e dei roditori che frequentemente si
insediano negli edifici alimentari;
Tutti gli ambienti vanno difesi e protetti da infestanti e roditori controllando crepe,
aperture varie sia nelle murature che nei pavimenti e soffitti;
In particolare si dovrà fare attenzione periodicamente allo stato delle pareti e dei soffitti;
Le finestre vanno protette con reti metalliche a maglia stretta poste esternamente capaci di
impedire agli insetti vari di penetrare;
E’ indispensabile procedere all’attività di monitoraggio e di manutenzione delle strutture
(finestre, porte, pareti, intonaci, ecc.) per prevenire l’accesso e la formazione di eventuali
rifugi degli infestanti;
Per la difesa dai ratti è indispensabile non creare luoghi di sosta dei rifiuti, soprattutto
nelle vicinanze del frantoio. In caso di rilevazione di olive sporcate e imbrattate da
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escrementi di topi/ratti, le stesse vanno immediatamente allontanate e nel caso di gravità
di infestazione servirsi di una DITTA DI DERATTIZZAZIONE SPECIALIZZATA;
Dopo il trattamento di derattizzazione verificare l’efficienza dell’intervento e ricercare
eventuali carogne nascoste.
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28 – Glossario
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GMP (Good Manufacturing Practices) Norme di buona fabbricazione: parametri
qualitativi/quantitativi derivanti da norme operative aziendali nel rispetto della buona
pratica tecnologica.
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28 – PARTE SPECIALE
Per quanto concerne la lotta agli infestanti (roditori ed insetti) risulta utile utilizzare
l’approccio metodologico previsto Dao Food Safety Enhancement Program Manuals
realizzati dall’Agri Food and Agriculture Canada, in cui le procedure di corretta prassi
igienica vengono esaminate e tenute sotto controllo al di fuori del piano HACCP vero e
proprio, attraverso quelli che sono indicati come Prerequisite Programs, definibile anche
come GHPs (Norme di corretta Prassi Igienica). In questo contesto, avendo nei paragrafi
precedenti approfondito abbastanza bene le procedure relative all’igiene personale,
all’igiene delle apparecchiature
re, alle norme igieniche comportamentali per la preparazione degli alimenti nei laboratori
autorizzati, si ritiene opportuno approfondire in modo sistematico la lotta agli infestanti.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Gli agenti infestanti di maggiore rilevanza sono i seguenti (sono stati trattati anche nel
corso “L’Igiene Alimentare”):
- INSETTI: sono i più diffusi e fra essi risultano di particolare interesse gli scarafaggi,
le mosche, le formiche e le farfalle
- UCCELLI: i pericoli maggiori sono creati dai germi veicolati dai loro escrementi
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AGENTI INFESTANTI – Agenti attivi, Vettori passivi
a) Agenti attivi: sono quelli che trasmettono all’uomo, attraverso gli alimenti
contaminati, malattie molto pericolose quali: la peste, il tifo murino, la leptospirosi,
le micosi, le salmonellosi, la toxoplasmosi, ecc.
b) Vettori passivi: sono gli infestanti che trasportano i germi patogeni dalle aree infette
(pavimenti, scarichi di liquami, ecc.) alle superfici dei piani di lavoro o agli alimenti
stessi.
Sicuramente tra gli infestanti quelli che preoccupano maggiormente, quando presenti,
sono i roditori e per questi, è bene soffermarci a conoscerne alcune loro peculiarità.
I roditori
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Caratteristiche morfologiche e biologiche di alcuni roditori
Dati distintivi Rattus norvegicus Rattus rattus Rattus alessandrinus
Colore Bruno-grigio Nerastro con Ventre chiarobianco
ventre grigio
Lunghezza corpo 20/25 cm 5/20 cm 5/20 cm
Lunghezza coda Meno lunga del Più lunga del Più lunga del corpo
corpo corpo
Peso 300/500 gr 200/250 gr 15/20 gr
Orecchio Ripiegato, piccolo, Ripiegato, Grande, copre
peloso grande, non l’occhio
copre l’occhio
Durata vita 2 anni 3 anni 3 anni
Maturità 4 mesi 4 mesi 4 mesi
sessuale
Gestazione 23 gg 24 gg 24 gg
n. gestazioni 4 2/4 2/4
anno
n. piccoli a Fino a 12 Da 7 a 12 Fino a 6
gestazione
3. LE RESPONSABILITA’
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4. MODALITA’ OPERATIVE
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4.3 Il controllo ambientale e la verifica
a) della integrità delle reticelle metalliche antinsetto a maglia fitta applicata alle
aperture esterne
b) della presenza di ragnatele, di escrementi di topo, di ooteche, di blatte o ratti,
ispezionando accuratamente gli scaffali, la parte superiore di frigoriferi e le zone
perimetrali del pavimento dei depositi e dei locali di somministrazione
c) della presenza di mobilio in disuso, accatastato, che può offrire rifugio per gli
infestanti
d) della pulizia e della manutenzione delle canalette di scarico
e) della presenza di eventuali crepe, cavità od intercapedini nelle pareti, pavimenti e
soffitti
f) della presenza di spazi inaccessibili agli addetti alle pulizie
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Nel caso di intervento di derattizzazione, deve essere, inoltre, predisposta una
planimetria nella quale sono indicati e numerati i punti di localizzazione di ognuna delle
esche, che devono essere preferibilmente del tipo a cattura.
I prodotti chimici impiegati sono potenzialmente tossici per la salute dell’uomo e degli
animali; nel loro uso, pertanto, si dovranno adottare le seguenti precauzioni:
- eseguire l’intervento quando non ci sono lavorazioni in corso
- allontanare dai locali interessati sia gli alimenti che gli oggetti interessati alla
lavorazione (attrezzature, macchinari, contenitori, ecc.)
- coprire con teli i macchinari che non possono essere spostati, e prima del loro
riutilizzo lavarli accuratamente
- ventilare ed aerare i locali prima di accedervi
- sottoporre ad operazione di pulizia, consistenti in un accurato lavaggio e in una
disinfezione, tutte le superfici e le attrezzature, con successivo abbondante
risciacquo.
b) controllo di roditori
I prodotti utilizzati in questi casi sono generalmente sostanze anticoagulanti, tossiche sia
per gli animali che per l'uomo; la loro distribuzione deve avvenire pertanto in modo che
le esche risultino inaccessibili alle persone ed alle specie animali non a bersaglio.
La Verifica Ambientale di Difesa contro gli agenti infestanti deve essere effettuata con
cadenza quindicinale. In caso di rilevazione di infestanti o di loro tracce occorre portare
l’operazione di verifica ad una frequenza settimanale, per almeno 4 settimane
consecutive. Si può tornare alla verifica quindicinale solo dopo aver risolto il problema.
4.6 La documentazione
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