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Università IULM a.a.

2023-2024

Museo Nazionale Scienza e Tecnologia


«Leonardo da Vinci»

Project Work per Musei e Archivi 4.0

A cura di: FRANCESCA DI SCIOSCIO - ANDREA MARCHESELLI - SOFIA SALMOIRAGHI - ELEONORA SANDRE
Matricola n. 1034825 Matricola n. 1033477 Matricola n. 1036312 Matricola n. 1034578
PREMESSA DEL PROGETTO
Dalla letteratura economica[1] si evince che le persone abituate sin da giovani al consumo di prodotti
culturali mostrano una maggiore propensione a consumarli anche da adulti. Per questo motivo
pensiamo sia giusto che i musei creino delle offerte efficaci per il pubblico dei giovanissimi con
l’obiettivo di garantirsi una domanda futura del prodotto culturale.
Sulla base di una ricerca tra i musei più adatti ai bambini nei dintorni di Milano e grazie alla presenza
di un membro del nostro gruppo all’interno dello staff, la nostra scelta è ricaduta sul Museo Nazionale
della Scienza e della Tecnologia «Leonardo da Vinci» (MUST).
Dopo una preliminare visita al MUST, ci siamo accorte che la sezione "Spazio", unica nel suo
genere, potrebbe diventare un importante polo attrattore del Museo, catalizzando così l’attenzione
del visitatore su di sé, che ad oggi non ha.
Successivamente, analizzando la comunicazione online dell’Istituzione, abbiamo notato che essa non
ha una voce dedicata nella home page del sito web, ma rientra nella dicitura
"Esposizioni permanenti", risultando nascosta ad una ricerca non così approfondita e venendo quindi
relegata a un ruolo marginale.
OBIETTIVI DI PARTENZA

Aumentare il n° di visitatori Rendere il museo accessibile


ovunque

Rendere il museo un
attrattore turistico

Educare i giovanissimi alla Avvicinare i giovanissimi


fruizione del prodotto culturale ad un tema complesso
IDEA PROGETTUALE

Abbiamo progettato la realizzazione di «SpazioKids», un video di storytelling animato sul tema


dell’astronomia: sei episodi della durata di circa 10-12 minuti in cui vengono spiegate le esplorazioni
spaziali e numerose curiosità legate alla mostra permanente.

All’inizio dell’episodio sarà presente un personaggio principale che visitando la sezione "Spazio” del
Museo e toccando, per ogni episodio, un diverso oggetto esposto, sarà guidato all’interno di un
mondo virtuale ad esso collegato. L’ambientazione iniziale permette una forte presenza del Museo e
in questo modo aumenterà la curiosità dello spettatore che sarà esortato a fruire dell’esperienza
museale dal vivo.
Gli episodi verteranno sul percorso espositivo che il visitatore compie all’interno del Museo.

Ep.1: Le avventure di Luca e Samantha Ep. 3: Il primo viaggio sulla luna

Ep.2: 3, 2, 1 … si parte!
Ep.5: Guardando le stelle
attraverso il telescopio

Ep.4: Missione marziana Ep. 6: Un incontro Spaziale: Galileo,


Copernico, Keplero e Tolomeo
OBIETTIVI SPECIFICI
Obiettivo primario è educare i giovanissimi alla fruizione del prodotto culturale, intrattenendoli con
una più accattivante forma di divulgazione. Per raggiungere questo fine è necessario semplificare un
contenuto scientifico non propriamente accessibile ai bambini, rendendolo divertente, ed
entrando così nella sfera dell'Edutainment[2]. La durata degli episodi è quindi direttamente
proporzionale alla capacità di attenzione del target di riferimento.

La scelta è ricaduta su tale prodotto culturale al fine di prolungare i tempi di fruizione, non solo
limitatamente alla visita al museo, ma anche prima e dopo l'esperienza all'interno dell'istituzione.

Il nostro target di riferimento ci permette anche di raggiungere un segmento di pubblico maggiore,


quello degli accompagnatori: nostro scopo non è solo coinvolgere i bambini, ma rendere partecipe
anche il pubblico adulto in modo tale da incentivare l'abitudine alla fruizione culturale.

Ulteriore obiettivo è l'abbattimento delle barriere in ingresso: abbiamo ritenuto opportuno rendere
accessibile i contenuti realizzati anche ai bambini non udenti mediante l'inserimento di sottotitoli.
LE ATTIVITÀ
Essendo il Museo privo di un team competente nella programmazione, illustrazione, grafica e video
making abbiamo pensato di appoggiarci ad un’agenzia esterna la quale sarà coordinata dal game
designer interno alla nostra istituzione. Il Museo si occuperà di scrivere lo storyboard, mentre la
realizzazione sarà a carico dell’agenzia.

Premura del Museo sarà trovare un canale distributivo per la pubblicazione dei sei episodi. Grazie
alle precedenti collaborazioni è stato individuato l’emittente televisivo Rai come il distributore più
adatto. Quest’ultimo si adopererà per caricare su Rai Play i sei episodi, rendendoli disponibili su ogni
dispositivo sia tramite la connessione dati (sito web e app) che offline, previo download.
Inoltre, esso, insieme al Museo, si occuperà della comunicazione sulle piattaforme appartenenti a
META e Google: Youtube, Instagram, Facebook, oltre alla sempre più importante TikTok. La prima e
l'ultima maggiormente utilizzate dal target di riferimento, le altre due da coloro che porteranno i
bambini al museo (insegnanti, genitori, tutori).
TARGET
Sulla base di ciò che si è detto precedentemente, abbiamo scelto come target i bambini di età
compresa tra i 5 e i 10 anni. Infatti, i bambini a quest’età iniziano a dimostrare interesse per ciò che
vedono su dispositivi elettronici, oltre che ricevere stimoli culturali dalla famiglia e dall’ambiente
scolastico.

Il progetto è in grado di ridurre le barriere d'accesso, supportando e incentivando la partecipazione


culturale dei bambini, anche se non residenti nel comune di Milano o nelle zone limitrofe.. A tal
proposito, di recente è stato condotto uno studio che prende in esame e dimostra la discriminazione
tra i bambini delle famiglie residenti nei grandi centri urbani e coloro che vivono nelle zone meno
collegate[3]. Di conseguenza vivere in grandi centri urbani influenza positivamente la partecipazione a
iniziative di tipo culturale.
ANALISI DI BENCHMARK
For Educators – Your Museum Visit[4]: https://www.youtube.com/watch?v=T3G85Umn4Js
Video illustrato, prodotto nel 2009 dall’Art Institute of Chicago su come svolgere la visita al museo e rivolto agli
educatori. Si ricostruisce la storia di una docente e della sua classe di studenti, della visita al museo e della
spiegazione delle opere d'arte esposte.

Paxi: https://www.esa.int/kids/it/chi_e_Paxi/Paxi
Paxi è la mascotte dell’Education Office di ESA: un piccolo alieno proveniente dal pianeta Ally-O, venuto sulla Terra
per incontrare nuovi amici e portare i bambini in avventurosi viaggi alla scoperta dello spazio. Vengono descritte
le diverse caratteristiche del Sistema Solare, dell’Universo, i segreti del pianeta Terra e molto altro.

APA l'etrusco alla scoperta di bologna & ATI alla scoperta di Veio: https://lepida.tv/video/apa-alla-scoperta-di-bologna
Due cortometraggi 3D del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e del Museo Genus Bononiae di Bologna
realizzati grazie alla computer graphics e alle tecnologie open source. I protagonisti sono Apa (doppiato da Lucio
Dalla), personaggio che prende vita dalla Situla della Certosa del museo di Bologna e Ati (doppiata da Sabrina
Ferilli), ragazza che simboleggia l'anima dell'istituzione romana e viene raffigurata secondo i riferimenti
al sarcofago degli Sposi.
ANALISI DI BENCHMARK
SpazioKids For Educators - Your PAXI Apa - alla scoperta di
Museum Visit bologna
Ati – Ati alla scoperta
di Veio
Target 5-10 anni Per ogni età Bambini 6-12 anni Per ogni età
Fruizione Youtube e Rai Play Youtube YouTube e sito Web Esa Primo episodio online
(Online e Offline) Secondo episodio in
loco
Comunicazione Canali Social (TikTok, sito Web Museo (non Canali social, YouTube e sito Youtube (video Making
Instagram, Facebook) più disponibile) Web of) e Archeomatica[5] –
e sito Web Museo Giugno 2015
Partnership Prodotto da Gertie; Nessuna Prodotto da Science Office; Cineca
distribuito da Rai illustrato da
Kaleidoscope Design, NL
Durata 6 episodi (10-12 Un solo episodio (8 12 episodi (3-5 minuti) Dato non reperibile
minuti) minuti)
Lingua Italiano (SUB ITA) Inglese (SUB ES – SUB Tutte le lingue d’Europa Italiano
ENG)
FATTIBILITÀ DEL PROGETTO E PARTNERSHIP
Come è emerso dall’analisi di Benchmark, altre realtà operanti in un contesto analogo al nostro hanno realizzato
video animati con l’obiettivo di divulgare contenuti culturali per i più piccoli. Tuttavia non sono molti gli esempi
ad oggi esistenti. Da ciò si deduce che il campo di indagine è fortemente limitato dalla poca disponibilità
economica, dalla mancanza di competenze tecnico-specifiche e da una scarsa apertura ai linguaggi digitali da
parte delle istituzioni museali. Pertanto questo «market hole» rende il nostro progetto uno dei pochi a dedicarsi
alla didattica museale tramite un prodotto audiovisivo.

Il costo da noi stimato per la realizzazione del video animato si aggira tra i 70.000 e i 110.000 euro. Controprova
di ciò è il budget utilizzato per la realizzazione del videogioco "Father and Son" prodotto per il Museo
Archeologico Nazionale di Napoli[6]. Sebbene il videogioco e il video animato siano due forme di media diverse, il
riferimento al budget del videogioco potrebbe essere un indicatore di ciò che è possibile aspettarsi in termini di
costi riguardo a complessità (anche per il video animato è necessario l’uso di software avanzato di animazione
così come alcune fasi di produzione multimediale sono le stesse), competenze coinvolte e standard qualitativi.

Si è deciso di sottoscrivere una partnership con Rai, da sempre promotrice di esperienze di divulgazione
culturale, e una con la casa di produzione Gertie che si occuperà della realizzazione del video animato con fondi
provenienti dalla Lombardia Film Commission.
NOTE
1. Carù A., Cirrincione A., Management delle istituzioni artistiche e culturali, EGEA, 2011, pp. 74-75.
2. https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1877042815023411?ref=cra_js_challenge&fr=RR-1 ; Naif A.
Haddad, "Heritage Multimedia and Children Edutainment: Assessment and Recommendations", Advances in
Multimedia, vol. 2014, Article ID 579182, 13 pages, 2014. https://doi.org/10.1155/2014/579182
3. Borrione P., Friel M., Segre G., "Kids, Today We’re Going to the Museum!” Discriminating Factors in Museum
Visiting for Families With Children in Italy, in Internazional journal of arts management, primavera 2021, vol. 23,
numero 3.
4. Bonacini E., I musei e le forme dello storytelling digitale, Aracne, 2020, pp. 98 - 112.
5. Russo A., De Lucia M. A., Cosentino R., Guidazzoli A., Imboden S., De Luca D., Liguori M. C., Verri L. e Bellavia G.,
Apa l’Etrusco sbarca a Roma e passa il testimone ad Ati. Un cortometraggio tridimensionale per raccontare il
santuario di Portonaccio a Veio, Archeomatica, 6/2015.
6. https://manna.authorityonline.eu/DOC/avvisi-sui-risultati-della-procedura-di-
affidamento/2021%20Contratti%20in%20formato%20tabellare.pdf

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