Sei sulla pagina 1di 1

What’s the t-issue?

Progetto di Laura Agosto e Eleonora Beschin


A seguito di una visita al Museo Egizio di Torino qualche mese fa, ci siamo rese conto che l’ultima volta in cui
ci avevamo messo piede era stata circa 14 anni prima, alla veneranda età in cui si solito si frequentano le
scuole elementari. Questo ricordo ci ha portato a riflettere sul fatto che il Museo rappresenta certo una forte
attrattiva per pubblico adulto, ma ancor più intenso è il fascino che esercita sui piccoli spettatori.
In effetti sono proprio le scuole elementari il periodo in cui cominci ad approcciarti allo studio dell’Antico
Egitto, alla sua religione così intrisa di mistero e alle ritualità quasi magiche che hanno permesso a dei corpi
tanto vetusti di conservarsi immutati fino ad oggi.

Ci siamo dunque chieste se sia possibile riportare un po’ di quella magia e quel mistero nella modernità
vissuta dal pubblico odierno nel quotidiano. E questo è proprio l’obiettivo che ci siamo poste con
l’installazione “What’s the t-issue?”, condendo il tutto con un po’ di ironia per accattivare anche i più piccoli,
cui l’istallazione è principalmente rivolta.

Si tratta di ripercorrere il processo di


mummificazione così come avveniva
all’epoca. Il nostro cadavere sarà
rappresentato da un modellino
anatomico di nome Amenophke e lo
spettatore, seguendo le istruzioni fornite
in video, vestirà i panni di un moderno
sacerdote.

Dovrà rimuovere gli organi eliminando quelli superflui e posizionarli sul vassoio nel punto corrispondente
perché vengano analizzati. A quel punto verranno proiettate davanti allo spettatore delle slide con varie
informazioni relative agli organi (funzione, valore religioso, amuleto di rifermento) e in seguito quest’ultimo
dovrà posizionarli all’interno dei vasi canopi corrispondenti. L’ultimo passaggio consiste nell’inserimento di
garze ripiegate all’interno del cadavere ormai vuoto, come previsto dal metodo originale.

L’interazione avverrà attraverso l’utilizzo di makey makey e la patch è stata realizzata in touchdesigner.

Potrebbero piacerti anche