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DOMANDE PROCESSI COGNITIVI 2013

1. Nel metodo sperimentale la variabile manipolata o controllata dallo sperimentatore è


quella:
a. Ambivalente
b. Interdipendente
c. Dipendente
d. Indipendente

2. Il transazionalismo identifica alla base della percezione visiva


a. L’esperienza passata
b. L’esperienza innata
c. L’esperienza efficace
d. L’esperienza indiretta

3. I coni sono:
a. Specifici recettori a livello periferico
b. Specifici recettori a livello centrale
c. Specifici recettori a livello mediale
d. Specifici recettori a livello ventro laterali

4. La psicologia può essere definita come:


a. Lo studio della coscienza e dell’intensità della sensazione
b. Lo studio approfondito del funzionamento mentale
c. Lo studio scientifico del comportamento e dei processi mentali
d. La valutazione dell’individuo attraverso test

5. Il funzionalismo identifica alla base della percezione visiva:


a. La frustrazione
b. Le motivazioni
c. Il conflitto
d. Le emozioni

6. I fattori formali sono:


a. Chiusura, unitarietà, asimmetria
b. Chiusura, discontinuità di direzione, asimmetria
c. Chiusura, frammentazione, simmetria
d. Chiusura, continuità di direzione, simmetria
7. Nell’esperimento sulla suggestione nella percezione visiva i soggetti indipendenti sono
tali per i seguenti meccanismi:
a. Fiducia in se stessi, fedeltà ad un ideale, frustrazione
b. Fiducia in se stessi, fedeltà allo sperimentatore, conflitto
c. Fiducia in se stessi, fedeltà al compito, isolamento
d. Fiducia in se stessi, fedeltà al pensiero, isolamento

8. Il mimetismo consiste:
a. In un effetto di inconsistenza
b. In un effetto di contrapposizione
c. In un effetto di varianza
d. In un effetto di mascheramento

9. I contorni illusori sono:


a. Contorni che non vengono percepiti in quanto incogniti
b. Contorni che non vengono percepiti in quanto illusori
c. Contorni che vengono percepiti in modo frammentato
d. Contorni che vengono percepiti come realmente rappresentati

10. Nell’esperimento sul bisogno di consenso sociale per valutare l’influenza nella
percezione dell’altezza visiva venivano utilizzati:
a. Segmenti di diversa lunghezza
b. Segmenti di diversa larghezza
c. Segmenti di diversa consistenza
d. Segmenti di diverso diametro

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DOMANDE PROCESSI COGNITIVI 2013

1. Il Registro sensoriale è:
a. Un magazzino di memoria
b. Un meccanismo per organizzare dati a lungo termine
c. Un magazzino per la memoria a medio termine
d. Un sistema di verifica percettiva

2. La memoria comprende tre sistemi:


a. Memoria a breve, a medio e a lungo termine
b. Registro sensoriale, memoria a breve termine e a lungo termine
c. Registro attenzionale, memoria a medio termine e a lungo termine
d. Registro discriminativo, memoria a medio e a lungo termine

3. La memoria di lavoro comprende:


a. Un sistema di elaborazione fonologica ed uno visivo
b. Un sistema di elaborazione periferico ed uno ventromediale
c. Un sistema di elaborazione intermittente ed uno continuo
d. Un sistema di elaborazione visivo ed uno olfattivo

4. La memoria a lungo termine comprende:


a. Memoria sensoriale, memoria mediana, memoria affettiva
b. Memoria efficace, memoria approfondita, memoria di verifica
c. Memoria episodica, memoria semantica, memoria procedurale
d. Memoria tipica, memoria atipica, memoria sporadica

5. Il condizionamento classico prevede:


a. Stimolo incondizionato, stimolo condizionato, risposta condizionata
b. Stimolo ipocondizionato, stimolo condizionato, stimolo subcondizionato
c. Stimolo di probabile condizione, stimolo condizionato, stimolo condizionante
d. Stimolo efficace, stimolo debole, stimolo frustrante

6. Il condizionamento classico si differenzia da condizionamento operante:


a. Nel condizionamento classico non sono previsti premi e punizioni
b. Nel condizionamento operante non sono previsti premi e punizioni
c. Nel condizionamento classico non sono previste risposte
d. Nel condizionamento operante non sono previste attivazioni
7. Sono variabili del condizionamento:
a. La generalizzazione, la somministrazione, la validazione
b. La generalizzazione, la discriminazione, l’estinzione
c. La discriminazione, la sistematizzazione, l’archiviazione
d. La discriminazione, la parcellizzazione, l’estinzione

8. Il fenomeno del cocktail party nell’attenzione si riferisce:


a. Ad un effetto di filtro
b. Ad un effetto di complessità
c. Ad effetto di buona forma
d. Ad un effetto di latenza positiva

9. Si intende per attenzione divisa:


a. L’attenzione su aspetti divisi per operare integrazioni
b. L’attenzione dislocata su due o più compiti da eseguire simultaneamente
c. L’attenzione su aspetti divisi per modificarli
d. L’attenzione su dimensioni che effettuano compiti di divisione

10. Fra gli stati di coscienza riconosciamo:


a. Veglia, sonno, sogno, coma, esercizio fisico
b. Veglia, sonno, distrazione, comunicazione
c. Veglia, pensiero, efficacia, intelligenza
d. Veglia, sonno, sogno, coma, attenzione

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