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Frasi con congiuntivo obbligatorio

Frasi introdotte dalle seguenti parole o espressioni:


1. a condizione che, a patto che, nell´eventualità che, qualora, purché, sempre che.
Introducono una frase che esprime una condizione, un´eventualità. “Cassomai
(nell´eventualità che, qualora) Carlo non possa, andrò io a comprare i biglietti
per i musei. Il professore ha detto che sposterà la date dell´esame a condizione
che (purché, sempre che) lo chiedano almeno dieci studenti.
2. affinché, perché. Introducono una frase che esprime uno scopo. Faremo di tutto
affinché tu possa studiare ciò che vuoi. Il papa pregherà perché il mondo non
conosca altre guerre.
3. benché, malgrado, nonostante, per quanto, quantunque, sebbene, seppure.
Introducono una frase che esprime un contrasto rispetto a ciò che si dice in un
altra frase. Non mi sembra che quel ristorante sia eccellente, benché (nonostante,
quantunque, sebbene) tutti ne parlino bene. Malgrado (per quanto) lo avessi
avvertito, non ha voluto darmi retta.
4. come se, quasi che. Introducono una grase che indica un modo: Ogni volta che
viene a Roma Guido ammira la città come se ( quasi che) non li avesse mai visti.
5. a meno che(non), eccetto che, fuorché, salvo che, tranne che. Introducono una
frase che esprime un limite: Non prenderò il treno a meno che non lo prendiate
anche voi.
6. senza che. Introduce una frase che esprime una mancanza: Lui mi ha tradita
senza che io me ne accorgessi/ rendesi conto.
7. Prima che. Introduce una frase che indica un tempo: Me ne vado prima che sia
troppo tardi. Siamo andati via prima che arrivasse il temporale.

Il congiuntivo può essere usato anche con il verbo dire, se questo ha un soggetto
generico e indeterminato: si dice, dicono, c´è chi dice, si direbbe) oppure con
espressioni negative del tipo Non dico, non voglio dire, non intendo dire. Di solito, in
questi casi, la frase introdotta da che è seguitada una frase avversativa introdotta da ma,
però, tuttavia.
Si dice che Mario e Carla si siano separati definitivamente.
Da come si comporta si direbbe che non è mai entrato in un ristorante.
Non voglio dire che abbiate lavorato male, tuttavia avreste potuto fare di meglio.
 Il congiuntivo si utilizza dopo alcuni verbi alla terza persona che esprimono
necessità o convenienza: bastare, bisognare, convenire, importare, occorrere,
servire, valere la pena, ecc. Basta che si faccia presto, perché mi sono stantcata
di aspettare. L´auditorium di Roma è bellissimo: vale la pena che lo vediate.
Occorre che tu ti faccia vedere da un medico per quella ferita. Si dice che siate
diventati ricchi!
 Il congiuntivo si ha anche dopo alcune espressioni impersonali formate dalla
terza persona del verbo essere + un aggettivo: è normale, è logico, è importante,
è inutile, è meglio, è necessario, è ovvio, è preferibile, e Non è che (che significa
“non sembra che”, “non si può dire che”): È normale che Franco agisca così, è
arrabbiato. È logico che abbiate protestato. È essenziale che finiate il lavoro
prima di sabato. Non è che Paolo sia molto simpatico( =non si può dire che
Paolo sia molto simpatico).
 Domande indirette

Mi hanno chiesto se tu fossi mia sorella.


 Dopo un pronome relativo quando la cosa o la persona di cui si
parla non sono specificate.

Cerca un uomo che la faccia sentire una principessa.


Quell’ azienda assume solo gente che sia esperta.
 Periodo ipotetico di 2° e 3° tipo (introdotto da «se»)

Se fossi ricca, comprerei una villa a Cannes.


Se fossi stato sveglio, avresti sentito il campanello.
 Frasi comparative.
Marco è più bravo a suonare la chitarra di quanto tu creda.
La torta è venuta meglio di quanto pensassi/ mi aspettassi.
Alla festa sono venute meno persone di quante ce ne aspettassimo.
Ho imparato piú inglese guardando le serie tv di quanto non ne abbia imparato in
anni e anni di scuola.
Quella sera arrivarono molte più persone di quante ne avessimo invitate.

Il congiuntivo si ha, infine, se la frase introdotta da che precede (cioè si trova prima) la
frase pricipale, indipendentemente dal tipo di verbo, nome o aggettivo reggente:
Che le opere di Verdi ti piacessero, lo sapevo già.
MA!
1) Se il soggetto della frase principale e il soggetto della frase dipendente
sono uguali, allora non utilizziamo il congiuntivo ma l’infinito (preceduto da «di»)!
(io) Spero che tu raggiunga i tuoi obiettivi → (io) Spero di raggiungere i miei obiettivi.
(voi) Credete che lui sia il migliore → (voi) Credete di essere i migliori.
Lei è contenta che voi siate venuti → Lei è contenta di essere venuta.
2) Il verbo «sapere» alla forma affermativa non esprime incertezza, bensì certezza!
Quindi non richiede il verbo al congiuntivo, ma all’ indicativo.
Non so se lei sia la persona giusta per quel ruolo MA So che lei è la persona giusta per
quel ruolo.
Non sanno se lui abbia ragione MA Sanno che lui ha ragione.
Dopo probabilmente, forse, a mio avviso, secondo me, per me devo usare
l’indicativo anche se queste parole e locuzioni esprimono dubbio, incertezza e
probabilità. Ecco qui alcuni esempi:
‣ Secondo me/Per me/A mio avviso Manuel e Biagi sono una
bella coppia.
‣ Forse/Probabilmente hanno molti soldi.

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