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COSTLIUZIONE DEI COPEltTl IN PIE'l%A NATURALE ED IN MATTONI

X S T R U Z I O N I D E I C O P E I t T I I.\ PIETDA NATURALE


E D IM MATTOXI.

P e r coperto intendiamo no11 solo la delimitaziono


OUINTA EIJIZIONE w E n A n m r s HIFATI'A
per di sopra dei locali, ma anche quella delle aper-
DA ture nei muri o f r a spalle.
In genere si distinguono t r e diverse forme di
1-1. LANR coperti. I1 piu semplice ed il piu naturale di tutti i
C-ipo iltlla Priibh'i-lieCoiiniiiom "el Pnliiwiiiu) m
C~~isisiific d Cclsnilir
coperti e incontrastabilrnente, quello dove una sola
pielra o lastra di sufficicnte graiidczza e resistenza
TKADUZIONE appoggia sui muri, che terminan0 1' ambiente o 1'8-
DELL'INC CARL0 VALENTIN1 pertura per morlo,, che questi abbiano a d essere ehiusi
CON NOTE per disopra, ussia muuiti di una copertura.
DCLL'INC.A CANTALLWI Se lo spazio da coprirsi 6 troppo grande, o la
resistonz:i relativa delle pietro o lastre disponibili non

Altri argomenti del volume primo


Murature di laterizi, pietre, terra, calcestruzzo
Muri pis6 - Scale
Copertura dei tetti - Pavimenti - Intonaci

6 sufTicienlemento grandu, per portarm il peso pro-


prio ed il sovraccarico sovrapposto al vano, allora
il coperto pu0 farsi ancora 1101 seguente modo. Dai
due muri contrapposti, o da tutti i muri che con-
tcrminano il locale si elevano dei filari orizzontali,
cho p u r posando in modo sicuro sui corsi sottostanti,
abbiano a mano a mano a sporgere sempre piu in
avanti nell'interno dell' ambiente , fino a ridurne il
vano in modo da poterlo ooprire con una pietra o
con una lastra sola. Qucsta strnttura fu nota ancho
UOSTRUZIOHE DEI COPERTI IN PIETRA NATURALE ED I N MATTIJNI.

alla piu remota antichita, come ce lo attestano liechitti e la loro stability riposa jl principle della della volte la qiiale & sostenuta d a b loro ossatura, tie asse la forma di un mezzo anello di circolo; ma
Vinlerno delle piramidi e i cosi detti tesauri o itruttura a volta. ossia dalle costole, o nervature che dire si vogliano. elle seguenti definizioni, bisogna ritenere la forma
case del tesoro, e Ie tombe dei r e delta Grecia. Sono queste costole, che caratterizzano la volta go- ella volta come generics.
La fig. 304 ci mostra nna diqueste strutture, tica, che ne costituiscono Ie parti portanti, e che 1) PiedrUli o muri d i piedritto, si chiamano
nota sotto il nome di invece, quella di gran lunga maggi per 1'al~puntotendono, a ci6 d i e nei muri di perime- uei muri AA, che delimitano lo spazio da coprirsi
Quest! due modi ii dice resistenza aka pressione. Per la prima strut- tro esercitano i contrafforti.
cosi detto coperto a strati orizzoniali. ura si richiedono pietre grandi e 1' impiego della I1 grande processo dal lato costruttivo sta
11 terzo mod0 o sistema di coperto infine con- nalta pu6 essere del tutto lasciato; mentre nel- appunto nel sistema di foggiare i piedritti e lo volte
side nel comporre la copertura con pietre o late- 'ultima si possono impiegare piccolo pietre o piccoli a costole od a rete, sistema, che fa parte integrante del
rizi foggiati a cuneo, ciascuno dei quali per la sua nattoni, assegnando una parte non trascurabile alla periodo gotico. Mentre la volta romana ha per forma
forma e posizione 6 impedito a muoversi ed 6 tenuto nalta. L'uso della volta, doveva come nessun3altr:i primitiva la superficie curva, la volta gotica nasce
in posto da quelli che gli stanno vicini, e cosi il co- itruttura portare la mente a pensare il modo di da archi ornati, liberamente sospesi e leggieri, che
perto, nell'ipotesi che i muri di perimetro siano :omperla colle proporzioni di stability degli antichi determinando la forma della volta stessa, preparano
immobili, saldamente serrato e portato da qnesti. ? di ricercarno delle move ; compito che doveva la sna ripartizione in campi. In cib solo sta l'idea,
Un tale coperto A detto in gene1.de volta. irovare la sua completa soluzione solo del periodo che ha razionalmente servito di gnida nella forma-
Non 6 quindi la forma esterna, a linea circolare shiamato gotico. zione delle volte, e che ancora oggidi serve di norma.
od a linea curva qualunque, che fa di una coper- Questo possiamo provarlo in breve col premettcre Di tutti i coperti indiscutibilmente il pih potente o n volta, sui quali la volta stessa trova un appog-
tura una volt% perch&questa forma la si pub otte- she il confronto delle parti delle volte esercitauti 6 la volta, sembrando che essa vinca il peso della ;io, e che in forza della loro stabiliti offrono resi-
nere anche colla sovrapposizione dei f i h i poco so- sarico , doveva naturalmente trascinare con s& la materia, ragione per cui potremmo chiamare la voila iteuza alla pressione della volta.
pra descritta. I1 distintivo della volta, & che i pezzi sonsideraziono anche di quelle che Ie portano o sor- la struttura morale per eccellcnza (1). 2) Muri di testa. Si dicozo quei muri B nel pe-
che la compongono per la loro forma e per la reggono, ossia dei muri. Passiamo dapprima alle volte eppoi ai coperti h e t r o di uno spazio coperto da volta, che non sono
i
I
lor0 disposizione siano tenuti" sospesi sopra e fra
muri immobili, in form dell' equilibria , che si
I Romani coil' adottare 1' uso delle volte non iu-
trodussero dal lato static0 alcuna innovazione nei
con strati orizzontali. 1ie3ritti. Quando essi mancano, come, per es., avviene
iel:e volte dei ponti, allora la volta si dice aperta.
esercita fra la pressione derivante dal loro peso muri di perimetro, in quanto quest! erano divenuti 3) La 'premie o la testa di una volta & la sua
e dal loro sovraccarico e la resistenza opposta piedritti, e li costruivano interamente a spessore iezione C , che apparisce all0 spettatore.
dai muri. La forma curva di un coperto non & eguale, tanto se la. volta esercitasse una pressione
, 4) Eslradosso o sopraimbotte di una volta si
l'assoluta caratteristica di una volta, sebbene ne uniforme, come nelle volte a botte e nelle cupole, lice la sua superficie esterna E.
sia la forma s o h , perch& la cosi detta piatta- quanto se la esercitasse solo su alcuni punti isolati, Nomenclatura delle parti della volta. 5) Iniradosso od imbofte dicei invece la su-
banda, pur essendo un coperto pcrfettamente piano, come avviene nella volta a crociera. I1 passaggio lerficie interna di una volta D, quella che si vede
I1 nome di volta per solito lo ricevono i coperti
corrisponde anche interamente a1 suesposto con- fra il contorno dei piedritti e quello della volta av- ial di sotto. Si pub imaginarla prodotta dal movi-
in pietra od in mattoni, solo quando coprono interi
cetto della volta. veniva tutto di seguito, apparendo il complesso come mento continuo di nn arco il cui centro si mantenga
locali, perch6 quando coprono delle aperture nei muri,
I Romani furono i primi a dare estensione al- un sol muro incurvato, ci6 che si pub dire essere il in una data linea, ed il cui piano si conservi sempre
allora ricevono quello di arc0 o di voUiw, nome
l'impiego della volta, che essi avevano appreso dagli caso particolare della volta di getto. I1 carattero normale a questa linea.
quest'nltimo, che si applica specialmente quando il
Etruschi, i quali eseguivano giA volte semicircolari del piedritto passava perci6 uolla volta e viceversa. 6) La linea, che 6 generata dal centro dell'arco,
coperto costituisce una superficie piana orizzontale
con piccoli cunei di pietra, prima che i Romani con- Noi troviamo la volta anche uel periodo go- (la piattabanda della porta o della finestra). Ma una ii dice asse della volta (Nell'esen~pio della figura
quistassero la Greoia. Ma coll'introduzione della volta tico; ma il piedritto e divenuto tutt' altra cosa del differenza essenziale tra l'arco e la volta non esiste questa linea 6 una retta).
incornincia anche una nuova epoca nella storia del- piedritto romano, e no & consegueutemente derivata perch6 un arco una volta, che ha per lunghezza 7. ogni posizione dell'arco generatore dicesi
l'architettura, nessuna cosa essendo piu atta di que- ancho una razionale innovazione statica nelle con- lo spessore del muro, nel quale trovasi praticata I'a- wrua rl; /nfradosso.
sto elemento costruttivo a causare una energica ri- dizioni di pressione della volta ; quests' si pot&ese- pertura. 8) 11 pih alto punto dell'arco si dice il suo ver-
forrna nelle proporzioni urchitettoniche. guire piu sottile, perchi fa munita qua e l i da oppor- Le singole parti di una volta o di un arco hanno fzce, od il suo punto di ckiave o di serraglia; e la
II fabbricare massiccio, ma pesaute e limitato tuni rinforzi e nervature. Ebbe perci6 luogo anche p e s o nomi diyersi, e per imparare a conoscerli, ci linea da lui descritta (nella generazione della supcr-
degli antichi, che riposa solo sulla pressione e con- una spiccata ripartizione dei muri in senso verticale, riferiamo, come tiPo, alla volta indicata nella fig. 305, ficie d'intradosso), la linea di chime o di serraglia
tropressione in senso verticale, cessa a poco a poco i quali nelle volte a crociera, di cosifreqnente uso, che nella sua forma rappresenta la meti di un ci- della volta.
coll'applicazione della volta, sviluppandosi da questa poterono essere divisi nella parte, che fa veramente lindro retto, vuoto, tagliato da un piano passante per 9) I'iede opeduccio della volta si dice la parte
una form fin allora incognita contro i piedritti, forza sforzo, cio& nei contrafforti e nei piloni, e nella parte il suo asse, presentando cosi la sezione normale a inferiore della volta, quella che posa sul piedritto.
che agisce normdlmente alla loro direzione, e che di semplice riempitivo. Questa partizione nei muri 10) I1 piano d'imposta della volta e quella su-
si fa tanto piu pericolosa per loro quanto piu in si mostra pure anche in quelle volte composte, che perficie, con cui il peduccio od il piede della volta
(1) Si veda in propsito il Semper à per Styl v 2 vol. pag. 389 posa sulla sommitA del piedritto e che nella figura
genere agisce in alto. In questa mutua azione fra si dividono, secondo diverse figure geometriche, in 5 165: i due moment! capital! nella storin, delle coslrurioni it
la pressione normale alla direzione od all'asse dei campi piccoli o grandi, i quali, formano il riempitivo pielm ed in matloni. si 6 indicate con a b c d ,
COSTRUZIONE DEI COPERTI IN PIETRA NATURALE El) I N HATTOXI.

11) Le linee, secondo cui l'intradosso taglia i iione perpendicolare all'asse risulta una n~ezzacir- perch6 di frequente iropiego, particolarmente nelle Le parti A ed A' si chiamano cappe o manti,
piani d'imposta, diconsi linec d'imposta; due punti zonferenza di circolo dello stesso raggio, e l:i snetta volte degli antichi ponti, l'arco a paniere. L' arco a Ie parti B e B' zinghie o fusi. La differenza fra que-
che appartengano a queste l inee ed insieme siano in 3 monta della volla e eguale alla mczza corda. paniere consta di parecchi archi di circolo, aventi ste due parti evidentemente sta in cid, che le un-
uno stesso piano normale all'asse della volta, si di- Ma questa forma regolare e suscettibile cli molto centro e raggio diversi, ma collegati fra lorn in modo r/hie B e B' hanno un' imposta yettilinea, e per in-
con0 punti corrispondeizli d'imposla. mutazioni, secondo che variano Ie condizioni di po- continuo. Nelle costruzioui 6 frequentemcnte preferito trodosso hauno un triangolo, che e costituito &a una
12) Coda od aperiura o sottesa di una volta sizione e di forma delle diverse parti della volla nil' clisse, perch&coil' arco elittico risulta incomoda la
dicesi la distanza fra Ie projezioni orizzontali di due l a eseguirsi. doterminazione della direzione dei dunti; eppoi l'arco
punti corrispondenti d'imposta. L'indicare tutte Ie variazioni possibili, sarcbbe a paniere, colla grande indeterminatezza della sua
13) Monta, saetia od anche sfogo della volta e troppo lungo ed anche inutile. Noi vogliamo impararc Ibrma, accorda nna grande liberty di tracciamento,
la maggiore perpendicolare, che si pub inalzare dalla a conoscere solo Ie piu usitate e ci accontentiamo e offre quindi la facnltk di aumentare, secondo i bi-
relta che unisce due punti corrispondenti d'imposta di notare che variando la forma rettilinea, In egua- sogni, lo spazio sotto 1' ambiente da voltarsi, cid cho
fino all'arco. glianza di lunghezza, l'orizzontalitd ed il parallelismo con Ie altre curve di forma definita non possibile.
14) Se si taglia la volta con un piano verti- delle linee d'imposta, d'asse e di serraglia, e variando In generale un arco si dice sempre a monta
cale passante per la linea di chiave, allora si di- anche la forma della curva d'intradosso possono na- ibassala, se la sua saetta e minore della semicorda,
vide la volta in due metA. Qnando nna ddle due li- scerne quasi innumerevoli Forme di volte a botte, c si dice invece a mania rialzaia se la sua saetta
nee d'imposta coincide colla linea di chiave, allora nelle quali non sara quasi pit1 riconoscibile la forrna & maggiore della semicorda. Si snppone poi, che il
si ha solo una mezza volia. Ciascuna meti di un originaria. prolungamento della direzione dei piedritti in uua
arco o di una piattabanda considerata in sA dicesi Le formc ili volta a bottc solite sonn le se- sezionn perpendicolare all'asse sia tangents alla cnrva
coscia dell'arco o della piattabanda. gueuti: 11'intradosso nei punti d' imposta. Per solito si nsa linea retta e da due h o e curve, il cni punto pih do-
15) I mattoni o le pietre foggiate a cuneo, che La volta swiicircolwe ossia a pieno cenh'-o od ilualificare l' arco quanclo sia ribassato , indicandonc
vato Torma parte della chiave della volta; hanno
formano la volta, si dicono cunei od anche conci; a tulto sesto od a lulla mania (la volta roinana), il rapport0 tra la saetta e la cerda; cosi, p., es., siquindi per imposta una linea e per chiave un punto.
quell0 fra questi, che trnvasi piu elevato dicesi czineo dicesi appunto quella scelta poco snpra comu tip, dice che un arco e ribassato di un term, quando la Le c a p p A ed A' invece hanno solo i punti aa
di chiave o d i serraglia; e quelli pit1 bassi cunei la cni curva d'intradosso in ogni sezione normale saetta sta alia c o d a come 1 sta a 3, e cosi via. per irnposta, e la loco superficie di intrado'sso e UII
di pie& o di peduccio. I primi formano la scrraglia all'asso rappresciita una semicirconfereuza di circolo. Una volta od un arco poi si dice a collo d'oca triangolo costituito da tre linee curve, e la sua linea
della volta, g}[ ultimi il peduccio. So l'arco di circolo minore della scmicircon- o claudicanle, o soppo, se Ie sue linee di imposta, piu elevata fa parte della linea di chiave dolla volta
16) Gimti della volh si dicono quelle commes- ferenza, allora la volt& corrispondente dicesi volta pur essendo ciaschednna per se orizzontale, non si che si considera, eppercid Ie cappe hanno per chiave
sure, che appariscooo visibili sulla fronte delh volt& ribassala, od a monta depressa o a sesto scemo. trovano nello stesso piano orizzontale; e si dice in- una linea, e per irnposta due punti.
come ef e gh, fig. 305. 1 prolungamenti dei giunti La monta o saetta riesce allora minore della mexza vece rampante quando le linee di imposta sono in Con queste came e con queste un9hie si pos-
concorrono nel centro dcn'elemento d'arco, od in corda. Quests vo'ta poi si dice anche piatia, special- uno stesso piano, e due punti d'imposta corrispon- souo costruire diverse forme di volte, che al pari dei
allre parole sono normali a questo elemento. mcnte quando la saetta ti di molto sorpassala dalla clenti si trovano anche sulla stessa orizzontale, ma diversi elementi, di cui constano, devono rilevare
Lo spessore della solla e dato dalla lunghezza mezzn cortla, ossia quando la volta e molto schiac- bensi il piano delle liuee d'imposta lion e orizzontalenotevoli differenze.
dei giunti di fronte della volta stessa. ciata. iiiclinato. Anzitutto possiamo gia in precedenza notare, che
Quando la curva d'intradosso non e una linea nna volta composta di unghie ha per chiave un
Una volta si chiama veiia,, se le projezioni oriz-
DLLLEFOR1IE DI VOLTA, continua, ma consta di due archi, che in chiave for- zontali delle sue fronti sono perpendicolari all' asse,unico punto, ed ha invece tante rette di irnposta
n~anoan flesso, allora si ha la volta art arco acufo, obliqua se non lo sono. quanti sono i lati dell' ambiente da vollarsi ; nna
ossia la vollaogivale, o la volta gotka. Una voNa dicesi annlare, se il suo asse A una volt,^ composla di cappe, a1 coutrario, ha per im-
La forma principalc di tutte Ie volte, per quanto Se I11 curva d'intradosso 6 uua mezza elisso, posts tanti punti, quanti sono gli angoli del perime-
Iinea cnrva orizzontale, ed elicoidale od a chiocciola,
quoste possano variare, e quella della volta a botte. allora la volta si dice elittica; e propriamente a se il suo asse e un elica. tro dello spazio da coprirsi con volta, e tante h o e
La volta a botte piti semplice e piu regolare, mania depressa od a sesto scemo, se il semiasse Le qui suesposte denominazioni valgono propria- di chiave, quante sono le cappe, di cui e costituita
<i ha, qnando ci imaginiamo un mezzo anello di minore la xaetta, e I'asse maggiore 6 la corda; mente solo per Ie forme di volte a botte, ma per6 la volta, ovvero sia quanti sono i lati della base.
ci~colo,che si muova continuamente e verticalmente oppure a mania rialzata oil a sesto rialzato, se a1 si applicano pure a diverse altre volte, come si ve- La fig. 307 rappresenta nna volta composta con
su un piano orizrontale in modo che la linea retta contrario il semiassa maggiore & la saetta, 'e l'asse \\
d r i in seguito. quattro unghie e la fig. 308 una volta costituita di
generata dal centro del circolo sia sempre perpen- minore e la corda. Per cnrva d'intrailosso pub sce- quattro cappe su uno spazio quadrangolare, dove
dicolare alla rroiezione orizzontale dclla superficie gliersi anche un'altra curva, una parabola, nna ca- si vedono abbastanza chiaramente Ie snin4icate dif-
piana dcll'anello. In una volta generatain questo modo, tenaria, e cosi via, ed allora la volta ne prende la Se si imagina nna volta a botle (regolare per ferenze.
l'intradosso prende la forma della superficie di un forrna ed il nome. Se la linea d'intradosso 6 la amore di semplificazione)segata da due piani diagonal! Dove si tagliano le superfici di intradosso di
mezzo cilindro rettn; le linee d'imposta e quella retta, ailora la volta si dice piattabanda. vertical! ne nascono quattro parti AA' BB' fig. 306, due unghie attigue, si forma uno spigolo approfon-
di serraglia risultano rette orizzontali parallele ed Fra Ie diverse h e , che pub assumere la curva delle quali le opposte sono cgnali c 10 contigue dito con angolo che sporge verso 1'esterno : invece
eguali all'asse; la cnrva d'intradosso in ogni se- il'intradosso d'una volta, merits speciale menzionc sono cssenzkilmontc diverse. dove si incontrano le superfici di iutradosso di due
COSTRUZIONE DEI COPEIZT1 I N PIETRA NATURALE EB I N MATTONI.

cappe attigue si forma uno spigolo rialzato, a schiena Se la cupola ksovrapposia ad un mnro d'ambito (1i Nel caso particolare, ma molt0 frequente, che si chiamano anche v6lte da nicchia, perch6 esse
B con angolo, che sporge verso l'interno. forma anulare allora questo ne forma insieme l' impo- la pianta del locale sia un quadrato e la vdlta sia frequentemente servono a coprire Ie nicchie.
st&,e la linea d' imposta 6 una circonforenza orizzon- generata da un semicircolo di diametro eguale alla 2.' La c6lla a conca, or1 anche v6Ua a botte con
tale. Ma si puo imaginare anche che la cupola si diagonale del quadrato, la seaione verticale passante teste di padiglione, rappresentata nella fig. 310 e
Le piu usilate Sea Ie volte ad unghie semplic elevi sopra un spazio a contorno rettilineo, cosiccli u per una delle due diagonali dd, per linea meridians chiamata nel primo modo, a motivo della sua somi-
sono Ie seguenti: solo alcuni punti della cupola incontrino prima i muri una semicirconferenza e la sezione verticale passante glianza con una conca, si ha quando si congiun-
La volla a padiglione, fig. 307, che si forme d' imposta segati orizzontalmonte, come aa e Id), per la chiave e parallels ad una delle pareti da uu gano su uno spazio rettangolare quattro fusi od un-
quando si prendano i niuri di perimeiro di un locale 2 arco di circolo dello stesso diametro. La linea d'im- ghie tutte di eguale sactta e di corda rispettivamente
fig. 309, A, e la superficie di intradosso prosegua
tre, quattro o pid laticome imposte di altrettanti fusi 01 posta poi forma sulle quattro pareti quattro semi- eguale alla lunghezza dei lati del rettangolo; in guisa
circonferenze congruenti, che convergono negli an- che questi servano tutti di imposta. Gli spigoli for-
goli. Anche i muri di perimetro possono aprirsi in mano inoltre come nella v61ta a padiglione, costole
forma d'arco, e allora si ha una cupola sorretta da approfondite con angolo sporgente all'infuori, cd in
quattro pilastri o colonne o sopporti disposti negli an- proiezione orizzontale danno delle linee rette, le quali
goli e collegati da archi in muro. La fig. 309 da A per6 non concorrono in un punto, ma fanno due
a C rappresenta una vdlta simile in pianta e nelle triangoli i cui vertici sono uniti dalla linea di chiave.
due suaccennate sozioni trasversali. La vQlta a conca quindi consta nella sua parte in-
Tanto la vdlla a cupola, d i e la vfllta a padiglione termedia di una vera v6lta a botte, ed ai due estremi
possono anche trovarsi in guisa che una loro parto 6 chiusa da due mezze vdlte a padiglione , che
HE.307. Fig. 3C8
sia tagliata via da un piano verticale passante per la hanno la s t e m curvatura della prima.
chiave e, parallel0 ad uno dei lati del coutorno ,
unghie, che si incontrino col loro vertice in un pimto
il punto di chiave della volta a padiglione. In quest( Coil' impiego delle cappe o dei manti AA', fig. 306
punto percio devono concorrere anche tutti gli spi si forma la v6tta a crociera, fig. 308. Lo spazio da
goli della volta; e nella proiezione orizzontale delk coprirsi pub, come nelle vdlte a padiglione, mere
volta questi spigoli formeranno linee rette, che rag. pianta poligona regolare od irregolare a tre, o quat-
giando da un puuto, la proiezione del puuto di chiave: tro, o piu lati. Nessuno di questi lati appare come
si dirigono a guisa di stella ai vertiii della figura; imposta, ma solo gli angoli appaiono tali. La vdlta
che forma la pianta. a crociera percib no11 ha linee d'imposta, ma solo
Siccome il numero dei lati della figura, che forms punti di irnposta e pub quindi solo essere portata da
la pianta della volta a padQZione, pub essere illimitato: sopporti (colonne pilastri) disposti negli angoli della
cosi possiamo assumere quell0 tanto grande ed i lati figura di base. Se lo spazio da coprirsi con v61ta 6
tanto piccoli, da diventare il contorno dello spazio da tutto chiuso, allora tutti i muri di perimetro sono
voltarsi una linea curva chiusa; in tal caso gli spigoli muri di testa o di fronte. Gli spigoli sono a forma
spariscono e dallavolta a padiglione nasce la cupola. In di schiena, con angolo che sporge all'interno, e sulla
pratica non 6 facile l'incontrare una linea diversa della loro proiezione orizzontale vale lo stesso, che s' 6 gid,
circonferenza come contoruo dello spazio da voltarsi; detto per Ie vdlte a padiglione.
e allora si genera una volta, che in tutte Ie sezioni Ogni d l t a a crociera semplice consta di tante
trasversali verticali passanti per la sua chiave ma- cappe o manti, qnanti lati ha la sua pianta; queste
nifesta sempre figure congruent'!. Se queste figure Fiij. 309, A-C cappe formano in proiezione orizzontale dei triangoli
congruenti sono archi di circolo, allora si ha la, volta rettilinei, i cui vertici si uniscono in un punto che 6
sfeiica. ?oi ancora sotto questi finch6 iucontri tutti i muri di la proiezione dell'intersezione delle linee di chiave di
Amn~essoche il contorno sia circolare, possiamo iontorno formando i pennacchi cc. La linea d'im- ogni singola cappa, e Ie cui basi coincidono colle proie-
anche imaginare, che la cupola sia generata da un )osta allora non 6 mai retta ed orizzontale; ma zioni dei lati del perimetro della pianta. Le basi di
arc0 di circolo (che pub essere anchouna semicirconfe- 3 una linea in forma d'arco, che come attorno se questo 6 poligonale, restando cosi lo spazio vol- questi triangoli sonole proiezioni orizzontali delle teste
renza), da una mezza elisse, is.una parabola, daun'iper- ii muri d.'amhito e che ha i saoi punti piu de- tat0 aperto dalla parte riel piano stesso. Cosifatte delle cappe, Ie quali trovano solo negli angoli della
bole, da una catenaria; che rotando attoroo all' asse jressi negli angoli del locale, e quelli piu elevati volte sono sovente utilizzate nelle chiese per il coro pianta iloro puntid'imposta. Ma i peduccidevono essere
verticale forma la superficie di intradosso della cupola; lei punti di contatto aa e bb. Una simile cupola e per Ie cappellfi, epperci6 hanno pure preso i1 nome formati solo mediante i due lati dellc cappe. Cib che si
questa second0 la cnrva piglia il nome di cupola lotrebbesi chiamare cupola sospesa, perclie la volta, di d l l e da coro. Quando queste vdlte sono piccole ottiene in mod0 particolare collo sviluppare degli ar-
sferica, elit,l,ini, parabolica, ecc. iende all' ingii~negli angoli dell' ambiente. ed hauno nn quarto di superficie sferica per intradosso chi zopni (0 spigoli arcuati) dagli angoli della figura
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COSTRUZIONE DEI COPERTI IN PIET;

ove i muri di contorno formano imposta, e per Ie dare in questc combinazioni, richiamando tutte le
con una costola sporgentc dalla superficie di in- acuto come curva generatrice, specialmcntc quando ultimo quelle ove i muri di contorno formano pareti svariate forme delle vblte a botte. Alcuni fra i casi
tradosso. la pianta non e quadrata, ma rettangola. Noi abbiamo di 'testa di fronts. Ma nella combinazione di una piu frequenti li considereremo piu avanti.
La forma di nna simile vblta, rapprcsentata in scclto il quadrate nel dare la definizione genorica per vblta con un'altra nonsempre necessita l'ipotesi della
sezione nelle due figure B e C, ed in vista per di- la ragione, che esso si prcsta assai meglio a far ca-
monta eguale, come ad esempio occorre di frequent0
sopra nella fig. D, dipcnde da quella della curva ge- pire la gcnesi di qnesta vblta, nclla disposizionc delle aperture da finestra o da Col comporre e combinare fra loro Ie vdlte
neratrice; e per la costruzione 6 porfettamente indif- Se prendiamoin generalcun rettangolo, fig. 314, A.
porta, di cui la fig. 315 dd un paio di esempi. Qneste considerate in addietro, si ottiene un gran numcro
ferente, che se ne scelga una forma pinttosto che un'al- conio forma della pianta, e come generatrice un arco parti (per solito perb piccole), che entrano in com- di vblte, che si comprendono sotto la dcnominazione
tra. Se la curva generatrice e tale (la avcrc in chiave di circolo avente il raggio eguale o maggiore alia binazione colla vb1ta principale si dicono ordinaria- gencrica di vSlle composte e delle quali vogliamo
una tangente orizzontale, allora la parte di mezzo semidiagonalc del rettangolo, possiamo anche imma- mente lunette da fincstra o da porta. Si comprcn- ora imparare a conoscere Ie piU usitate.
ed orizzontale della vblta riesce sempre tangenziale ginare la superficie d'intradosso imbutiforme gene- derA facilmente quanta forme complesse si possano Se si divide un locale poligono, preferibilmente
con quella arcuata. Per6 si trova spesso anche l'arco rats, da costole molt0 strette 6 di un'unica cnrva-

rettangolo, fig. 316, A, con D fi evidente. che invece


tura che salgano dai quattro e la vblta a padiglione e la nno o piu archi paralleli ad delle v6ltc a botte o delle
angoli ingrossando a mano a cupola hanno solo un punto ( uno dei muri di contorno cupole si possono impiegare
mano, fino a compenetrarsi per chiave. La piattabanda in due o piu campi, pari- fra gli archi anche Ie vblte
mutuamente, e che in proie- si pub considerare come una mente rettangoli e si co- a padiglione od a crociera
zione orizzontale siano rap- v6lta il cui raggio di cur- prono qucsti con vbltc a o quella qualunque altra
presentatedalineeretterag- vatura sia infinitamente botteribassate, facendofun- vblta che si voglia, e ne
gianti dagli angoli. I n form grande; e si pub supporre zionare dove sia necessario scaturiscono quindi altret-
di questa compenetrazione derivata tanto dalla vblta a gli archi come imposte, ep- tantc forme diverse di vblte,
nascono spigoli, chein proie- botte dove due sole fra Ie perb tenendo la chiave di salle qnali importa solo di
zione orizzontale formano Ie pareti di 'contorno fnnzio- questi piu bassa :almeno di osservare, che bisogna igni
linee rette ah e cd, fig. 314, nano come imposte, quanto alcnni centimetri della li- volta fare una scelta abile
parallele ai lati della pianta, dalla vdlta a padiglione dove nea d'imposta di quelle, ne c conforme allo scopo. La
ma cho in sezione sono rap- funzionano come iali tutti nasce un sistema di volte fig. 318 presenta la pianta
presentate dalle c,urve rial- lati del perimetro. Per so- che e assai usitato nella di una vblta a crociera
zantisi a' b', fig. B, c c' d', lito la piattabanda si incon- Germania Scttentrionale e composta e propriamente
fig. C . Cosi resta soppressa tra solo come arco in ispes-
4 specialmente in Prussia, il con o senza archi trasver-
la p r t e orizzontale della sore di muro, pigliando poi il quale, second0 Gilly ed al- sali, ciob con o senza se-
vblta, come indica la fig. D frcquentemente anche il no-
tri scrittori prcndc il nome parazionc fra le singole
nilla vista per disopra, e Fig. 313 A-D. me di arco di scarico,
di v6lta a capped La fi- volte a crociera.
l'insieme torna a prendere speciahnente quando copre
gura 316,B ne dd una rap- Inveceche con muri si
ancora l'apparenza di una vblta a crociera ad arco Ie aperture di finestra o di porta. Pig. S l i , A-D.
~reaentazione. pub pure cingcre ed attra-
acuto, nella quale sono scomparsi gli spigoli diago- SC invece di vblte a botte ribassate fra gli archi versare lo spazio da vflltarsi con pilastri collegati fra
nali e nella quale Ie sezioni orizzontali passanti per i si svolgono dclle cupole ribassate, fig. 317, A-C, si loro mediante archi, per procurare 1e necessarie impo-
vertici della pianta rappresentano archi di circolo. Possianio pure immaginare generate le vdlte a
hanno delle vblte, che si chiam.ino boeme e nelle ste allc vdlte. Quests, proprieb delle vdlte composte
La piaifabanda Forma un coperto piano, eppercib padiglione e Ie vbltc a crociera dalla combinazione
quali, per quanto abbiamo appreso indietro, Ie lime Ie ?ende atte a coprire spazi grandi, potendosi disporre
ha una superficie per chiave, rnentre invece la vdlta o compenetrazione di due o piu v61te a botte di
d'imposta scorrono su tutte Ie pareti i n forma d' arco. nell' interno gli occorenti sopporti (pilastri o colonne).
a botte e quellaa crociera hanno so!o linee per chiave, oguale monta, per Ie prime conservnndo solo je parti
COSTRUZIONE DEI COPSRTI IN PIETRA NATURALS ED IN MATTONI.

Anche la vijlta ad imbuto o a ventaglio si pub 'insegnamenio e la trattazione delle medesime ri-
utilizzare in molti modi per coprire spazi grau- guarda la leoria delle curve, una parte della mate-
diosi. Ponendo vicino fra loro due o piu delle sud- natica, che dobbiamo qui supporre nota.
descritte volte, invece degli anzi accennati quadranti, Abbiamo gik dislinte le volte in voile a tutto sesio
ne nascono in proiezionc orizzontale, fig, 319, dei sc- semicircolari) e volte ribassate e rialzate, ed ora ci
micircoli o dei circoli interi, il cui centro deve es- iccuperemo solo delle due ultimo, supponendo noto il
sere sorretto da pilastri o da colonne. Queste vijlle nodo di tracciare il circolo. Escludiamo pure 1' area
icuto, perchis cornposto di due archi di circolo; e con-
,ideriamo solo l'arco di circolo quando gia di raggio
uolto graude, che non possa piii descriversi coll'aiuto
lei compasso, e che i singoli suoi punti devano es-
sere calcolati per coordinate, descrivcndo gli archi
ntermedi: a due punti cosi calcolati col fissare due
ipilli nei punti stessi e col muovere lung0 questi
lati di angolo a, supplementare dell' angolo p,
she equivale a met& dell'angolo a1 centro corrispon-
iente all'arco che si considera, mentre una ma-
;ita nel vertice del prima angolo descrive l'arco,
some chiaramente dimostra la fig. la della tav. 43.
Pig. 319.

Nelle linee d'intradosso ribassate e rialzate di-


che ebhero origine nel medio evo, si trovano ancora
itinguiamo il caso in cui la corda dell'arco & oriz-
applicate con ricche ed eleganti disposizioni se non
iontale, da quell0 in cui la corda & inclinata, ossia
nel continente, in Inghilterra. In questi ultimi tempi
I'arco 6 a collo Coca. In tutti i casi, che si possono
Fig. 316, B,
i 6 ricorso a questo sistema di volte sostenute da
iare, in genere si pub porre il problema cosi: Si
colonne per coprire la sala della nuova Borsa a
tracci una curva, che passi per tre punti dati, e
Francoforte sul Meno, e cosi 'pure 'per il castello
che sia taogente a tre linee rette passanti per questi
della principessa Alberto di Russia a . Camenz in
punti. Ohe il problema ammetta in ogni caso, piti di
Slesia, progettato da Schinkel, e per la villa del re
una soluzione & chiaro dalla sua natura stessa, se
del Wilrtemberg a Stuttgart.
non si determina maggiormente la qualit&della curva.
DeUe molte e svariate curve noi vogliamo qui
considerare solo le pii'i usitate in pratica e anche
queste, solo per alcuni casi speciali. Queste curve
che piU frequentemente si incontrano nell'uso sono
Tracciamento della linea d'intradosso. l'elisse e la linea a paniere o policenlrica od ovale.
Quando facciamo l'ipolesi, che la linea retta che
Per costruire una vijlta, traiine poche eccezioni congiunge due punti d'imposta corrispondente deve
anzitutto sono neccssarie le centine, che sono arma- esserc orizzoiitale, introduciamo anche un'altra de-
ture provvisorie che snperiormente presentano dise- terminazione nel problema generale snindicato, per-
gnata in tutto od in parte la superficie di intra cbe si viene a fissare la direzione delle tre linee
dosso, e sopra cuihpoi si costruisce, in guisa dl rette, che devono essere tangenti alla curva da trac-
mantello, la vijlta stessa. ciarsi. Cioe Ie due rette p a w d i per i piedi dell'arco
La trattazione di queste centinatwe spetta a1 devono esswe verticali, e la terza passante per la
campo delle costruzioni in legno, e noi la tratte- chiave deve essere orizzontale.
remo ailora in quel volume, toccando ora in breve Infiue se la curva deve essere un'elisse, questa is
Fig. 318. solo della costruzione e del tracciamento dclle linee interamente determinata, quando siano fissati un'asse
di intradosso. Del rcsto ci accontentiamo di indicare come c o d a dell'arco, e la meti dell'arco come saetta;
solo il metodo per disegnare queste linee giacche cosicclie non ci rimanc piu a dire, che i metodi usati
COSTRUZIONE DEI COPERTI IN PIETRA NATURALE ED IN MATTONI,

solitamente nella praiica per tracciare un a ~ d'e-


o Per descrivere in grande un'elisse si pub pure la distanza fra i punti A e D 6 eguale al semiasse Abbiamo gii visto, che la dirczione delle com-
lisse in grande. pplicare l'elissografo Lrovato diz D. Eichberg ,1 che minore dell'elisse; tutto il resto & come prima. messure di una vAIta devono essere normal; a1 cor-
erve a dare siniultaneamente la normale>n ogni Un problems, che nella pratica pub occorrere fre- rispondente elemento d'arco : deveai quindi poter tro-
Se si accontenta di determinare solo alcuni punti ,unto dell'elisse. Esso consta di tee regoli--a, b e d queiitemente, pub trovare esso pure qui posto. Sia data vare per ogni commessura di un arco elittico la
del contorno dell'elisse, per poi congiungere gli stessi ig. 320. I1 regolo d 6 fissato nel centro dell'elisse la corda di un'elisse, ossia l'intero asse AB, fig. 6, corrispondente uormale. Se son0 individyati i fuochi,
a mano libera, si ricorre frequentemente al metodo tav. 43, e la condizione: che all'altezza CD la retta allora si con&~nge il punto cho si considera cos\i
seguente, die t,alvolta dicesi di proiezione. stessi, e la retta bisettrice dell'angolo compreso fra
Siano, tav, 43, fig, 2 e 3, AB la corda e CD la dette congiungenti d i la direzione della normale. So
monta dell'arco, e si tiri CD perpendicolare ad AB nou sono noti i fuochi dell'elisse, allora si pub ap-
nel suo punto di mezzo. Da A si tiri una retta prossimativamente condurre la normale all'elisse in
ABf = 2 CD, la quale faccia un angolo qualunque un punto p , fig. 6, tav. 43, se per ciascuua parte
colla retta .AB. Si descriva sulla AB' una semicir- di p si pigliano due segment! eguali ma non troppo
conferenza di circolo e si divida la linea AB' (per lunghi e si tira una perpendicolare alla vw pas-
maggiore comoditd simmetricamente dal mezzo verso sante per p.
i due estremi) in un numero qualunque di parti uguali Se poi si vuol ottenwe la normale con preci-
o diseguali abcl. . . . , e si elevino dai punti, che di- sione, senza conoscere previamente i fuochi dell'elisse,
vidono fra loro queste parti, leperpendicolari alla AB', si pub servirsi della costruzione rappresentata nelle
le quali incontrano la semicirconferenza di circolo fig, 7 e 8 della tav. 43. Sia p un punto dell' elisse
nei punti I, m, n, . . . . Si divida poi la AB in altret- ACB, pel quale devasi tirare la normale. Su uno
tante parti eguali fra loro o proporzionali alle parti degli assi si descriva il quarto di circolo AD, si con
Fig. 321,
determinate sulla ABr, e dai punti af bf df si Lirino doca per p una parallela mn al seconrlo asse, si tiri
pure delle perpendicolari alla AB, eguali rispettiva- orizzontale EF (ED = FD) debba essere una corda mo cd in m la tangente. n q alla circonferenza di
mente in lunghezza alle perpendicolari condotte da dell'elisse, ossia che E ed F debbano essere punti circolo perpendicolarmente alla ?nofino ad incontrare
L-J
a, 6, d, . . . . e si ottengono cosi i punti lf ?nf nf . . . , Fig, 320
dell'elisse. Si deve trovare l'altezza CH dell'arco, su q l'asse oA prolungato. Se poi si tira la pa, questa
che appartengono alla periferia della chiesta elisse, ossia l'altro asse dell'elisse, per poter poi tracciarla. risulta tangente all'elisse nel punto p e la perpen-
che si termina poi a mano libera. Nei casi di forte id un tavolone verticale 1' (che pub far parto della Si descriva su AB una sen~icirconferenza di dicolare TS A la normale domandata.
curvatura sari meglio di prendwe piu piccolo Ie ientinatura), in modo da poter girare attonlo a C a EP . -
circolo, si prcnda CK = 2 , si tiri da K una per-
parti prossime agli estremi A e B'. serniera, ed pure fissato a cerniera in F col
Un altro metodo, che d i immediatamente l'elisse regolo a, e propriamente in n~anierachela lunghezza pendicolare KM all8 AB fino alla periferia del semi- Nell'intento di fare pih robusta I'apertura del-
e che torna assai comodo, perch6 non richiede grandi GF sia precisamente eguale alla differenza dei due circolo, si conduca DE parallela ad AB e la retta l'arco nei puuti d'imposta e di chiave e di evitare
semiassi dell'elisso. I1 terzo regolo 6 e fissato a cer- MC che taglierA laED in un punto G. I1 segmento la incomoditd di dover trovare la direzione speciale
misure, si serve dei fuochi dell'elisse.
CG determinate su MC &A il secondo asse richiesto per ogni singolo giunto, frequentemente invece del-
Siano ancora AB e CD, tav. 43, fig. 4 e 5, niera on quello d in E, nel mezzo di CF, e porta
ossia la inonta dell'arco. L'esattezza della costruzione, l'elisse si adopera la linea a paniere ossia la linea
rispettivamente la corda e la monta dell' arco. Si in A una punta a cui si appoggia il regolo a per
che cioi E sia un punto dcll'elisse, si fa evidente poVcenlrica.
trovino sull'asse maggiore dell'elisse cosi det~~minataaccompagnare b quando si muove. 11 regolo b porta
subito ohe dell'arco GH si completi la semicirconfe- Come s'b gid visto, qnesta linea consiste di una
i fuochi E ed Ef, faceudo centro in un estremo del- pure un'altra punta in D la qaale 6 disposta in modo
renza; poich6 allora apphando uno degli altri me- aerie di archi di circolo descritto con raggi diver.-ii
l'asse minore prendendo come raggio la met& del- &a poter scorrere in una scanalatura n che si trova
todi noti per il tracciamento dell'elisse subito si vede e da centri diversi disposti in modo da succedersi con-
l'asse maggiore e segando quest0 nei punti E ed E' nel tavolone P. La. distanza fra A- e D e eguale al
che E e un punto che Ie appartiene. Se si vuole tinuamente l'un l'a1tro.S~larettachecongiunge i piedi
in modo che DE = DE' = AC, oppure facendc semiasse maggiore piu ED semidifferenza dei due
semiassi in modo che ED == EF =EC. La scauala- determinare col calcolo il semiasse minorc dell'elisse, dell'arco 6 orizzontale, e quindi 6 pure orizzontale la
tura n consta per lo piu di uua fessnra praticata xi ponga AC = S, KC = ED =- a, EK = DC = tangente in chiave, allora il centro del segmento, che
h, e CH ==: a. Si ha quindi: contiene il punto di chiave deve essere sulla verticale
ove con S si indica la corda AB, e con H la monta DC in un'assicella, che s'inchioda al tavolone P. MI< CM == EK : HC
I1 movimento dtil complesso e tale, che, mentre
- ; . ¥Â
che passa per la chiave stessa, e per conseguenza il
Nei fuochi si fissino due spilli, ed a questi si avvolga ur MK:S = h : a numero dei ceutri della curva in parola deve essere
filo senza fine, la cui lunghozza siaeguale alla distanza la punta in D scorre nella scanalatura 12, il punto A -2
che ha l'uno dei inoclii dall'estremit~piu lontana del- descrive il contorno dell'elisse ed il lembo del regolo inoltre MK =
MK =; [/
I/MC - OK
,iaa3
impari. 11 numero minimo quindi dei centri, con
cui pub costruirsi una linea policentrica, quando la
l'asse maggiore, oppnrealperimetro del triangolo EDE a, che passa per A, dA sempre la normale.
Qualora non si potease disporre verticalmento o per conseguenza sua corda sia orizzontale, e di tre. Oltre a cib il nu-
fig. 4, o EAEI fig. 5. Poi si disponga net filo uno stih
S. h mere dei cectri 6 assolutamente illimitato, perch&
od una matita, c la punta, quando la si muov: la scanalatura n, sipub anche ricorrere alla dispo-
ogni arc0 della policentrica rappresenta una invilup-
tenendo sempre teso il filo compress0 fra gli spilli fis sizione della fig. 321. In questa la scanalatura n,
pante, la cui inviluppata & il tratto d'una poligonale
sati nei fuochi, doscrive la cliiestii clisse. in cui scorre ancora la punta in D, fe orizzontale; e
16
COSTRUZIOSE DEI COPERTI IN PIEFRA NATURALE ED IN MATTONI.

e quindi si pub trovare l'inviluppata che corrisponde semicorda AC = S, la monta CD = H e per Pi16 inoltre essere dato il punto K, fig. IS, S'+tPÑS
1) a; = e
a ciascuna inviluppante. 31 maggior numero di centri
fin qui adottato in pratica pare che sia quello di 11, -evitA si iudichi la linea AD =
.-
VAC +H = 2 :IT. 43, ossia rapporto A K : KC. Sia per es.:
AK; KC = m : n, se ne deduce
2 (H-!/)-
- +
2 so H (8% IP)
I \r S9 + H3 con Z. Facilmente si ottiene allora 2) y = - -
usato per gli archi del ponte di Neuilly costrutto da (AK + KC) : AK = ( m t n ) : m 2 (a;- S)
- .
Perronet. Dalla proprietd die la linea policent,rica S:y-==:(m+n):m Per un noto principio trigonometrico & poi,
deve essere una linea inviluppante, ne deriva che i m EG sen a. == EF sen 9
raggi di curvatura dei singoli archi devono decre-
scere dalla chiave alle imposte; perci? si potranno
1) y=S--
çz-4n ossia (S- y sen 45 = (S - H) sen 75
e dalla (a;-y)2=(S-y)i¥+(a;-H) S sen 45 - (S-13) sen 7 5
porre ulterior! condizioni alla linea policentrica per ove per maggior cornoditd nei casi numerici, si in- e quindi y =
a;=S fS-2vl+ sen 45
la determinazione del minimo del raggio minore, e " , , H3
del massimo del raggio maggiore. A1 raggio maggioro
mdnrri previamente il valore dl Z.
Da uno sguardo alla figura si ottiene facilmente 2 (H-Y) ossia y =
- -
H sen 75 S (sen 75 sen 45)
difficilmente si assegna una lunghezza suporiore al e, post0 invece di y il suo valore, sen 45
i proporzione MC: KC == S: H. Allora, se invece
doppio della corda dell'arco, perch6 questo in chiave S9(n-m+IP ( m t n ) Ma dalle tavole trigonocietriche del Vega si ha
ell'angolo a1 centre so, 6 dato il rapporto 2) a; = sen 73' = 0 , 966 e
non diventi troppo piatto; e a1 raggio piu piccolo in- KC : MC = m : n --
2 \Qlm t 7 1 ) - sW&[ sen 45" 0 , 707
vece si dA sempre tale misura, che la linea policen-
e ne desume pure KC : KM ==-- m : [/'m3-f n' e
trica a1 piede assuma tma certa ripiditd ed acqnisti 1; ultima formola, che d i il valoro di a;, mostra luincli, se si sostituiscono nuesti valori numerici:
'er conseguenza MC : ICM-= n : [I nP+n2, epper6 che il rapporto AK: KC non 6 interameute arbi- 3) Y = S - 1,366 (S - H).
con cib una maggiore apertura. Peronnet nel succi- -
tato ponte prese il raggio piu piccolo eguale ad \^ x-H), : (a;-y) == n : Lf m'-'+n2,da cui rario, ma che AK deve sempre essere pih piccolo Infine se si pone qnesto valore di y in 1) si ha
della corda. Ma, siccome dove si succedono due archi
* =- H /m'-l-n3,-ny di DC. Infatti se uella proporzione AK : KC = m : n 4) a; = S + 1,366 (S - H).
di circolo di diversa curvatura, si ottiene nell'arco
.- .
(1 si pone m = H, allora 7z = S - H, n + m = S, Se poi nella fig. 14, tav. 43, si fa ED = DC;
della v6lta un punto piu debole, cosi bisogna principal-
i/'m- n n - m = S - 2H, e diventano y = H ed a; infinita- DF = AE = S - H; AG = GF == AF; e si
Inoltre si ha (S-11} : (x-H) == m : n e quindi mente grande, perch&il denominatore nella suddetta
mente aver cura d i prendere il rapporto di due rag&
successivi prossimo all'uniti il pid che sia possibile. ie deriva ec = -
nS-ny + Bin nS-m+Hm
, Y =----n formola diventa eguale a zero.
?leva da G una perpendicolare su AD, che incontra
a AC in K ed il prolungamento di DC in M, K ed
m II tracciamento della fig. 12 della tav. 43, si
Ora vogliamo impamre a conoscere solo i pih VT sono i centri ed AK = KO e MO == MD i raggi
Sostituendo questi valori di a; e di y nell'equa- ottiene facilmente nel mod0 segueute. Dopo che
usitati fra i tracciamenti delle linee policeutriche. li una semiovale a 3 centri, che si avvicinii. abba-
sia sia convenientemeute determinate SC calla condi- itanza all' e k e . Per calcolare poi i raggi so == DM
zione A K c 13, si faccia DF = KA, si tiri KF, e si ?d ;/ = AK, si osserva cho hanno luogo Ie seguenti
divida quests per met&in G. Si elevi poi da G una iroporzioni :
L ~ N EPOLICENTRICIIE
E A TRE CENTRI. - S~XIC
perpendicolare su KF e la si prolunghi finche iucontri
date in AC la semicorda ed in CD la monta, fig. Â 1 prolungamento di DC in M, e si tiri la MK; M e K. 1) MD : GD = AD : CD,
tav, 43; vogliasi costruire la linea a paniere o po- 2) AK : AG = AD : AC,
souo i centri ed AK = ICE, e ME = MD sono i . GD AE
Se per esempio fosse dato m : n = 3 : 4, al-
licentrica, o semiovale anche, come pure h q u e n - raggi della liuea policentrica clie passa per A e per D. donde MD =:GO =: - -
temente si' suol dire, sotto Ie seguenti condizioni lora si caverobbe AC
Sia inoltre data la condizione che ciascuno dei
che l'angolo a1 centro corrispondeute all'arco in- 1) a = 2 s - H ed due archi di circolo, che compongono la semiovale
termedio sia = 2u, eguale cioe ad un angolo 1; 3H-S
2) y  ¥ 2' abbia un angolo a1 centro cli GO0. Si costruisca su
cui tangente equivalga il rapporto fra la saetta ( AC, fig. 13, tav. 43, un triangolo equilatoro AEC, si Si ponga, poi come prima AC =: S : DC = o
la semicorda, cio6 sia =
DC Per determinare poi i punti M e K mediante faccia CF = CD e si tiri per F e D una retta fino ier hevita AD = Z =--I/'-S-+Hz.
,Ñ allora
.. - tracciamento, si osservi che saranno ad incontrare in G la AE. Una retta parallels alla
Si completi il rettangolo ACDE, si bisechin( 4
AIC=a;-H=2(S-H)= -(S-11) EC condotta da G iucontra poi la AC in I<ed it pro-
l'angolo EDA e quello DAE, mediante Ie rette DI 2 lungamento di DC in M; questi due punti sono i Z-(S-H)
ed AG, che si tagliano in un punto H. Da quest(
e ICC=S-!/=-
3
-
CH). centri cercati, come Kt1 = GK ed MG r=MD sono y = zs --.z
s i tiri poi u n a retta perpendicolare su AD, fino a( 2 i raggi. Se si .~ogliono deterruinare col calcolo i Se Jato il rapporto Ira il raggio maggiore e
incontrare in K la AC, ed in M il prolungamento d Quindi nella fig. 11, tav. 43 si tagli EC = CD
=I1 sn AC == S, allora AE = S - H; si divida poi raggi DM =: a;, cd AK = y, si osservi die 7 = GOR, a corda, in modo che si possa porre a; = m S, al-
DC; K ed M sono allora i due ccntri, come pun
AK = KH ed MK == MD sono i raggi della curv: AE in due parti eguali e si portino tre di queste ora dalla suaccennata formola generale
domandata, di cui la figura per risparmio di spazii parti da C verso I<, e quattru da C verso M, e cosi ri- - +
2ecH (p Hy
-
indica solo la meti. La fig. 10, tav. 43, mostra I:
sullano KC= 5 (S-H) ed MC =a (S-H).
4
- = 1 8 0 ~ +( p)='180
~ -( 6 0 + 7 5 ) = 180 - IJ = - S)
2 (a;---
134 = 45.O Inoltre si ha ICw = ICC2 + Cw ossia
. . '
stessa costrnzione per uu arco rialzato, . Ira si ottiene
Se si vogliono determinare col calcolo i ragg Si pub quindi percib condurre una linea retta per (a;-yV = (S-yf+(s- H)", e percib Ie formole ge-
DM ed AK, allora si ponga DM ¥==a;, ed AK = y I< ed M, e fare ICP = KA, e resta anche MF = MD. nerali per tntte lo scmiovali cosifattc sono:
COSTRUZIONE DEI COPERTI IN PIETRA NATURALE ED IN MATTONI

Si desume quindi subito da questa, che m deve were maggiore ed il secondo minore della semi- a 5 centri, il cui raggio piu grande sia eguale La costruzioue non 6 interamento esatta per
essere sempre maggiore di 1 se si vuol ottenere per orda. alla corda. xtti i rapporti di DC: AC, ma l'errore A cosi pic-
y un valore possibile. Se poi si determina il maggiore od il minore Si prendano su CB ad arbitrio i duo punti E solo da essere trascurabile nella costruzione.
Sia per es. m == 2, e quindi a; = 2S, ossia ei raggi conformemeute a ci6 in guisa, che siano ed 17, perb in modo che BF < DC, si tiri MK per
eguale all' intora corda, come pure DM = AE nella ati i punti a' od M, e si dividano Ie linee Cat e CM E, si tracci da M l'arco DK, si faccia K N = BF,
fig. 15, tav, 43; allora si tiri AM, la si tagli per elle parti necessarie secondo la ipotesi assunta, al- si tiri S F , si tagli qnesta per met& in G, e la NM LINEEP O L I C E N T R I ~ ~ IAE7 CENTRI. -. Si deva de-
met& in T, e si clevi la T N perpendieohre alla AM ira la equazione di condizione deve essere; iucontri in H la GH conilotta perpendicolarmente icrivere una semiovale a 7 centri su AB, fig. 9,
si faccia CN = CO e si tirino Ie rette MNV ed 1C + CD = Mm + mm' + m1 ndl + m'1 m'" alla NF e si tiri I-IL per F : i punti H ed F sono tav. 44. Siano CD = '/,_ AB, DM -=AB. Si divida
MOIL; allora 0, M eel N sono i centri della semio- m'"+ a' + a' A gli altri due centri. BC in quattro parti eguali nei punti E, F, G, si
vale cercata, come A0 = OR, MD == MR ed N V ssia, se poniamo MC = x Per costruzione si ha NK = BF, HN = HF; faccia MN = NK = '1. MC, si tirino SM per E, NT
= HE ne sono i raggi. DC = H per conseguenza HF 4- BF = HN -I- NK, ed ME1 per F, e KV per G, si tracci da M 1' arco DS,
La costruzioneb sempre la stossa per ogni va- AC = S +
+ HF + FB = MH IXS + MI< = MI< = DM. e da 0 1' arco S T , si faccia BR = TP , si tiri
lore di m > 1; perche per in = 1 'Ig ossia per Cat = y e L a posizione dei punti E ed I? dipendu dal rap- RP e si determini mediante la LH condotta perpen-
x-^ ^l> oppure eguale a 3/A della corda si faccia + +
Min mm' 7 d mlf + m'f m."' + m'll a' = Z, porto eli DC ad AB; quando DO = *Is AB, si ha la dicolarmente dal pnnto di mezzo di R P il pnnto H;
nella fig. 1 tav. 44, AM = DM ='/, AB = 'IÃ S 1) a ; + H = Z + S Ã ‘ y curvatura Piu aggradevole, se si prende CE = El! allora i punti IT, P, 0 ed M sono i centri, come
si tiri EM, la si bisechi in L e si elevi la LN per- Se inoltre 6 determinate il rapporto MC: Ca' = *IÃ BC. MD == MS, OS = OT, PT = PV, ed HV = EB
pendicolare alla EM; N ed M sono i centri cer- miii a; : y come 772: n, allora si pub risolvere il Si prenda ora nella fig. 6, tav, 55 ancora come sono i raggi della semiovale xercata.
cati. Nella fig. 15, tav. 43 il punto E venne a coin- iroblema medianto una figura simile ausiliaria, com- nolla fig, 5, DM = AB ; si prenda E ad arbilrio, s Si hanuo RH = HP, RB = TP e consegnen-
cidore con 11, perch@si pose la condizione DM = 2S )letameote nota, come nella fig. 4, tav. 44. tiri per N la KM, si tracci da M l'arco DK, si prenda temente PI1 + HB = RH + HB = RB = P T ;
= AB; del resto la costruzione b affatto identica, Inhtti nellii fig. 4, date Ie linee VW = ni-, e sulla EM il punto H ad arbitrio, per6 in modo che inoltre OT = OS, MO .= MO ed MS = DM, per
So in > 2, allora nella fig,, 2 tav. 44, il puntc VP = n, o diviso qneute come la CM e la Ca' nella KH BE, si faccia BG = KH, si tiri GH e si de- cui MO + OP + PH+ HB = DM. Nella nostra
E cade fnori s o p B; do1 resto ci6 non cambia per ig. 2, cd indicato con q la somma dei lati della po- termini il punto F mediante la retta LF elevata per- figura i punti G ed H cadono quasi insieme, ma ci6
niente la costruzione, perchb in ambedue lo figure igonale compresa fra W e P , in mod0 die rn, n e pondicolarmente alla GI3 nel suo punto di mezzo. S A solo per caso.
si ha; 7 rappresentnno quantiti note (cib che b chiaro perch& 1 tiri la HN per F ; H ed F vono i centri, che mancano Siano ancora, fig. 10 tav. 4 4 , CD = '1, AB.
7 lo si pa6 determinare modiante lo quantiti date), Si ha GF = FIX, quindi GB = € + FB, m; DM = AB, e BF ossia il raggio piu piccolo eguale
MD = IIP = AE = N E + N i l = NM+ PN, (
poichb NE "== NM cd AN == AN, cosi sommand( i ha, GB = KH, e conseguentemente MH + HF + FI ad della c o d a = 7- BC. Si tiiccia MG = GH
+
NE A N = N M + A N = N M + P N e d A N = P N a;: y = m
777,
: n, ossia a ; = - 72y
= MI< = DM.
Se DC = '1, AB, si fa meglio a prendere 01
-2 3 1 , MC, si tiri EH per F, si tracci da 17 l'arco
EB, si faccia P F = i/, HF, si tiri NK per P e G,
e per la similitudine delle figure = 41- BC, ed EH = HM. i descriva da P l'arco EK, si faccia KN = DM,
Se il raggio maggiore e piu grande della corda si elevi dal punto di mezzo di qnesta retta la per-
Quando il rapporto fra la saetta dell' arco e 1. per es. DM = ^f-& AB, come nella fig. 7, tav. 44 pendicolare LR e si tiri la MO per R.
sua corda e minore di circa 3 : 8, allora si suole ri Se si sostituiscono queati valori di as e di Z nella allora si prendano a piacimento i punti F e d H. pan Si hanno BF = FE, PE = PK, RK = RO
correre alla semiovale con piu di 3 centri, perch sovrascritta equazione l), si ottiene. in modo che siano BF < CD, ed MI3 > CF, si tir e conseguentementi! R P 4- PI? + FB == 110,
cost la differenza fra i raggi attigui si fa minore, m [IV ON per 1%ed F, si tracci da F l'arco BO, si facci; inoltre si ha NR = RM, NK = DM, per cui st
la soliditJ doll' arco resta anmentata. ; y +IT== n t S - y ON =DM, si tiri NM e si determini il centro ( ha pure MR + R P + P F -I- FB = NK = OM
Quando devesi descrivere un arco a paniere ossi (S-H)n mediante la LG elevata perpendicolarnionte sul mezz. = DM.
una semiovalo con piu di 3 conlri, il problema i donde 2) y = m tn-q di NM, e si tiri MP per G ; i punti G cd F sono E facile capire che in modo del tutto analogo si
-
via generate pub essere cosl formulato. I1 numero Cost per il caso, che si considera, si possono tro- centri cercati. pub descriverc nna semiovale a 9 o ad 11 centri.
dei centri & indeterminate, ma dove essere dispar~ vase a; cd y, eppercih onche i punti a' ed M. Non Si hanno BF = FO, NG = MG, e per conse
n4- occorre di dire, che i centri dei diversi archi di guenza MG + GF BF = NG + CF + FO =
ciascuna met& delh semiovale dcve constare di -2- ON = DM. Per CD = 11, AB e DM = 'fs A B s Per tracciare una semiovale simile all'elisse, si
circolo sono net punti M, m, m, m''.. .
archi di circolo, supposto che n sia un numero d Questo metodo 6 buono come generate, ma e pranda BF e.,;/' BC ed ME1 circa = '1. MC. pub pure servirsi del seguento metodo. Siano rispet-
span. In altrettante parti si divide la semicord Se si vuole tracciare una policentrica che si; tivamente OA, fig. 322, ed OB la semicorda e la
discretamente prolisw; per cai vogliamo far appren-
AC; fig. 3, ti'iv, 44, eel in una meno il prolungamen1 il piu possibile simile all'elisse, si faccia nella fig. f monta ; si traccino con 011, e con OB due quarti di
CM della saetta CD, se si couducono i raggi corr
dere alcune costruzioni, che menano piu facilmente
allo scopo nei casi che occorrono nelh pratica tat-. 44, FC -== CD, si divida AF in 5 parti egual circolo ed un terzo con raggio OC = BO AO.+
spondenti a ciascun arco. si portino 7 di queste da C verso K e da C vers Si tirino a piacimento i raggi 01, 011, 0111 ecc., e
I1 rapporto di queste parti fra loro 13 arbitrarii N e solo una da N verso M, si faccia inoltre I<l si determinino nella maniera che risulta chiaramente
cosi pure lo souo Ie dimensioni del raggio maggiol LINEEPOI.ICENTRIC1IE A 5 CENTRI. -
Devasi de- = KC, si tiri OM per E e PN per I< ; allor
K ed L sono i due ceutri cercati.
dalla figura, i punti m, n, p, ecc. del contorno del-
l'elisse che passa per i punti A, B, e si tirino Ie
e di quello minor", perb evidentcmente il primo de\ scrivere su AB, fig. 5, tav. 44, un arco a paniere
COSTRUZIONE DEE COPERTI IN PIETRA NATURALE ED IN MATTONI.

rette passanti per 111 e p, per I1 ed n, ecc. ; queste I1 metodo, che in pratica piti si usa 6 qucllo ad ac e lid; esso risulta quindi dato per il suo punto Se come nella fig. 7, tav. 45, si hanno eb ='ia ae
rette second0 un principio trovato dal professore detto di proiezione, perch6 Ie linee sussidiarie che vi di mezzo d i e si trova in //", ed in f si ha il panto a bd = be (proporzioni assai freqnenti nelle di-
Reusch, sono normali all'elisse nei punti n, m, p, ecc. occorrono sono d i facile costruzione, mentre cogli di contatto per la linea di chiave. Si tiri flg perpcn- sposizioni di scale), allora la costruzione seguente
quindi su queste rette altri metodi se lo sorio sulla carta, non 10 sono al- dicolarc a cd e la si faccia eguale ad af = fb fornisce la curva corrispondente per' un arco a
D- si trovano i centri di l'atto. pratico. = ab, si t i n gf e si tagli questa per met& in collo coca.
I ;..
!
I
,' .,'--- curvaturadeicorrispon- Se la distanza verticale fra la linea di chiave Ti, si tiri hf e la si prolunghi fino ad incontrare in Si determini come prima il punto di chiave f ,
i ,1;< denti elementi elittici. cd e la retta inclinata ab 6 eguale alla semicorda 15 l'arco di circolo descritto da 71 con raggio hf; la in mod0 che sia cf = ac, e si tiri dapprima la fh
! ,,,, \S
Se si prolungano que- ae, fig. 1, tav. 45, eppure 6 eguale a metA della retta condotta per / e A d& la direzione dell' asse perpendicolare alla cd, ma con lunghezza indetermi-
ste normali lino ad in- retta inclinata ab, fig. 2, si clescriva sopra queste maggiore, a1 quale resta perpendicolare quello mi- nata, e rimarcando il punto g d' incontro colla ae.
', contrarsi Ie une colle rette la semicirconferenza di circolo, si tagli il dia- nore, che quindi risulta parirnente data in direzione. Snlla gf si pigli ad arbitrio il punto 15 e da questo
3' , altre nei punti 1, 2, 3, metro in un numero qualunque di parti, e dai punti Si faccia poi sulla hg, hr = 11,/'/, e allora la fr'clh si descriva con raggio- Af una circonferenza di cir-
di divisionc f, g, h, 15, I, ecc. si elovino Ie perpen- la lunghezza del scmiasse maggiore, e la ffh quellu colo, che incontra il prolungamento di be in i ed in

!,
I i.3
;,,
A
serie di archi succes-
sivi &a loro descritti ,
.
dicolari fino alla circonforenra di circolo. Si tirino
poi per gli stcssi punti f, g. h . . lo fl ', fl,hh'l . . ,
parallelead am, ossia a h i e si facciano queste lunghe
del semiasse minore, per cui l'elissc stessa si pud fa-
cihnente costruire.
Se si vuole costruire la curva di un arc0 zoppo
m. Si conduca per 6 la corda no parallela ad ae
(perpendicolarmente alla ac od alla bd), si fac&no
bp = bo e bq == bl; si porti da 6 verso T la dif-
r1 una semiovale che poco a partire dalla retta ascendente d, quanto Ie corri- con due arclii di circolo descritti da due diversi fcrenaa fra il diametro fh ed il segment0 di corda
3
differenzia dau'elisse, e spondenti perpendicolari if", w', 1111' . . . e se si centri, siano dapprima dati in posizione i due punti np, si tiri la retta qi', e la parallela ins. Fatto poi
Fig. 122. che Ie si pub appros- congiungono fra loro i punti a, I", h", f l g" h" d'imposta a e 6 , ed in clirezione la linea di chime b t z bs, e tirata la retta Im per k e per f, si ot-
simare quanto si vuole e b mediante una curva continua si e risolto il cd (parallela ad ab), ma non sia data la sna distanza tengono in g il centro per l'arco af, in k il centro
coll'aumentare il numero [lei centri, ci6 che riesce problema. da ab. Si tin cd ad una distanza arbitraria da ab per l'arco fu ed in t infine quello per ub.
facile. Sc nella fig. 3, tav. 45, la distanza verticale ed a lei parallela, e si prolunghino le am e 7x7 fine Se nella fig. 8, tav. 45, si d i anche il punto di
della lineadi chiave dalla retta ascondente 6 dataa pia- ad incontrare la cd in c ed in d, si taglino su cd chiaye /; si tiri f1z perpendicolare a cd, si pigli il
Per descrivere un arc0 a collo d' oca ossia cimento eguale ad ft", si deacrive ancora sulla retta i segmenti ca' =ca e db' = db e si tirino lo rette punto k ad arbitrio e si faccia ah ==. fk.Devesi pert
zoppo, un arco cioh, i cui punti d' imposta corri- ascendente ab una sen~icirconferenzadi circolo, se n e bbl ed ad. I1 punto f d'incontro di queste lime d i porre attenzione che 11g riesca minore di gis. Poi si
spondenti no11 sono in un piano orizzontale, in ge- tira il raggio ft" perpendicolare ad ab e lo si divide in il punto di chiave dell' arco. Da questo si conduca tiri hi: e si elevi dal suo punto di mezzo 9nn perpen-
norale hisogna risolvere il problema di tracciare una un nuuiero qualsiasi di parti. Da questi punti di divi- unaperpendicolare a &,fino ad incontrare in g la rettn dicolare ad lift fino ad incontrare la ae e si tin kt
curva passante per tre pnnti dati, e tangents a tre sione si tirino rette parallele ad ah fino ad incontrare' ae perpendicolare alla am; g A il centro per l'arco per n. Si tin inoltre per 6 la bl parallela ad eae e
rctte di direzione pure data. Due dei punti dati sono la circonferenza di circolo, si congiungano f e d f11; aff ; e:si tirila b/i parallela ad ae flno ad incontrare in si prenda i ad arbitrio, in modo pert che questo
i sempre i punti di imposta: il terzo, quando e dato, in linea retta, e si tagli la /7s colle parallele me- I! la fii; e cost resta trovato in 11 il centro per il
II h il punto di chiave. Due fra Ie rette date sono i diante f ft', d i e si conduce per i punti di divisione W Ofb.
S ~ C O I ~~~I O
It

prolungamenti all'insii dclle fronti dei muri d'imposta, della f f . Per i punti di divisione trovati sulla f f l / Si vede chiaramente quindi, che deve ossere c'f
la term e una retta passante per la chiave. Dei si tirino pure delle rette parallele ad ab e si fac- = fid' == c'a = dlb,ossia che la distanza verti-
pnnti d' imposta in qualche caso pub esserne dato ciano rispettivamente lunghe come le parallele con- cale della linea di chiwe dalla retta ascendente deve
anche uno solo, ma perb la retta in cui glace il se- dotte per i corrispondenti punti di divisione della ff", w e r e eguale alla mctA di quest'ultima, se pert queste
condo, & sempre determinata. allora gli estremi delle linee, condotte per i punti due rette devono essere parallele.
Possiamo risolvere il problema di descrivere la della (T", quando siano uniti in modo conlinuo, danno Se non ha luogo questa condizione, e se A data
curva dell'arco zoppo, tracciandola come una parte la curva domandata. la distanza d e b linea di chiave cd dalla retta ascen-
dell'elisse, oppure come una serie di diversi archi chiaro che con questo metodo si ottengono dente all a lei parallela, per costruire un arco zoppo
di circolo successivi. Nell'ultimo caso concorre an- curve tanto piii esatte, qnanto piu punti si determinano. a tre ccntri, si pub adottare il metodo seguente. Si
Cora l'antoccdente condizione che il numero dei cen- Se si vuole costruire l'elisse col mezzo del filu determini il punto di chiave f, in mod0 che sia cf ==
. ., tri degli archi di circolodeve essere impari. senza fine, o con qualche altro metodo allora A ne- ca, si tiri fg perpendicolare sulla cd fino ad incontrare
Le piii usitate costruzioni a questo riguardo cessario di detenuinare p r i m in posizione ed in la ae elevata peFpendicolarmente su ac dal punto a ; il
sono la seguenti. grandezza i due assi. punto g e il centro per I'arco af; dopo si tiri hn paral-
Siano date nella fig. 1, tav. 45, ah parallela a Si osserri che la linea ascendente ab 6 un dia. lela ad ae, si prenda il segmento bk ad arbitrio. per0 'unit0 11011 coincida con o, si faccia fp ==bi, si tiri
cd ed am parallela a bn come pure la corda oriz- metro, e che i puuti di imposta a e 6 sono vertici minore di 61, si faccia fh = bk, si tiri 1~12, si bisechi ' p c si elevi dal suo punto di mezzo la perpendico-
zontale dell'arco ae, e la sua monta eb e la distanza dell'elissc. 11 centro di quest' ultima trovasi allora questa in n, e da n si elevi la nm perpeudicolare alia are qr fino ad incontrare la Ib, e si tiri 17s per r ;
della linea di chiave cd dalla linea ascendente ab; nel punto di mezzo di ab in f. Siccome cd & paral- I115 fino ad incontrare la bm; allora dopo cho s'e illora È l:, 12 ed r sono rispettivamente i centri
devasi tracciare la curva dell' arco zoppo , come lela ad all, e cos! pure ac is parallela a bd, cosi condotto rat per h, si ~ttieneil punto /A per centro e r i quattro archi (11, if, fs eel sb.
un'elisse. anche il diametro coniugato di ab con-era parallelo dell'arco f t , ed m per centro delterzo arco ib. Se si ha il caso speciale, che put benissimo ca-
COSTRUZIONE DEI COPERTI I N I PRA NATURALE ED I N MATTOXI

i giunti riescono cosi lunghi, che perch&possano cor-


I
pitare, in cui la linea di chiave sia orizzontale, ma in I , e se da I si portano verso c trequarti di lin
non sia data che in direzione, allora si pu6 costruire poiche allora si 6 fatto.
la semiovale anche nel modo seguente. Nella fig. 321
rere rettilinei sull'intera lor0 lunghezza, presentando
l'aspetto cuneiform, i mattoni soliti dell0 spessore
siano ab la retta ascendente, ed anla retta orizzon- di soli fJCm. si dovrebbero al piede ridurre troppo,
tale. Si tiri ad una dist,anza, dapprima pei76incognita, Questi archi possono ossere fatti con matton ed in sommitA verso l'estradosso dell'arco sarebbe
: a dalla bn una retta cd a lei parallela ed eguale, ordinar? o con mattoniappositamente costrutti a forme necessario o laaciare troppo larmghe le commessure, o
si descriva su questa una semicircoaferenza di cir- di cuneo. rien~pirie con delle zeppe o scheggie di mattoni.
colo, e se ne porti tre volte il suo raggio attorno Per spessore di un arco in cotlo intendiamo lz Ma quest'ultima cosa 6 facile che produca conse-
alla medesima; allora si possono prolungarc lo rette Nei precedent! capitoli noi per attiucnza colla sua dimensione nella direzione di un suo ginnto, < guenze pregiudicevoli, perch6 i cunei della volta,
ce, ef, ed fd, e descrivere da c l'arco a;/, da e quello materia giti trattata, abbiamo gii fatto parola del- per i~rofoizditdla sua dimensione nella direzione de dopo il suo disarmo, serrandosi per disopra pih stret.
gli, da f quello hi, e da d quello i'b; el'ultimo arco l'arco in muro, che ora vogliamo imparare a cono- suo asse. Tutte e due queite dimensioni, al pari chc tamente d i e nel resto della loro lunghezza, 6 pos-
passerebbe per il punto V , se la dislanza a fosse giu- scere piu davvicino. Abbiamo detto, che in primo nei ninri, si espriniono in teste di mattone; cos sibile d i e i ginnti si aprano troppo verso l'intra-
stamente delerminata. Per determinarla osserviamo luogo esso ha il compito di coprire per di S t J p una per as. la fig, 12, tav. 46, rappresenta un arc( dosso. In questi cast e specialmente quando la curva

deve esistere l'eauazione: I


se si indicauo an con S , ed nb con I&, allora apertura fatta nel muro seeondo una linea qualunque
e di portare la sovrastanta muratura, e che in se-
che ha tanto lo spessore, quanto la profondit& d
3 teste.
dell'arco 6 a piccolo raggio, 6 meglio costrui~-e
l'arco con diversi anelli (disposti altcrnativimente),
d6 + df + /i -I- ec
-
;-!
+cia = an
I
condo luogo, oltre all'adempiere la funzione di por-
tare. adempie insieme a quella di difendere una
sottosta-nte pietra, die limita per disopra l'apertura.
Interessa dapprima di nuovamente occuparci d
una buona disposizione dei pezzi, nelh qnale I:
forma della curva dell'arco lion ha nessuiia influenza
dello spessore di solo 1 testa, eseguiti coutemporanea-
mente ma senza cunnessione,~Questianelli, come lo
mostra la fig. 11, della tav. 46, formano sem-
ossia 2xT-2-11-S- e
Ambedue queste proprietd sono rappresentate Colla medesima disposizione possiamo costruire ur plicemente dei filari arcuati, nei quali la forma a
s
L??=---h.
3 nelle forme primitive nelle fig. 325-327, come ci son0 arco sia circolare, che elittico, o piatto, purcht cuneo dei giunti riesce cosi insignificante, che si
2 4 pervenute dalle porte in muro degli antichi edifizt possono costruire senza spezzare afhtto i mattoni, o
perA lo spessore e la profonditd rimangano le me-
Si trova quindi il punto r, da cui bisogna tirare greci. Per esempio, l ' a p e ~ t u ~ acome
, nelle fig'. 325 desime. senza mettere scheggie nei giunti, ma unicamente
la cd parallela alla 6% se si taglia per metA la an e 320, collo sporgere progressive dei massi, si va I mattoni, che si trovano fra due giunti pel e solamente col disporre verso la sommith di questi
tutta la profonditti dell'arco costisuiscono un corso oi un po' piu di malta che alla loro paste inferiore.
un filare; per cui le commessure, die separano due u e s t a costruzione A per niente affatto nuova,
filari diconsi per l'appunto anche (fizmii dei filar-i ma si trova applicata in molte opere romane e del
od anche solamente gi~inti.Mentre invece Ie a h medio evo, ecl attualmnnte incontra frequente e
commessure tra i mattoni di uno stesso filare si di- continuo uso in Inghilterra. In u11 viadotto della fer-
cono semplicemente c m e s s w e . rovia London Birmingham presso Volverton, gli archi
Le regole principal! per la disposizione de. in mattoni della corda di 18m,3 e della monta di
niattoni negli archi in cotto sono Ie seguenti: I 6m,1, constano di 0 aiielli dello spessore di 1 testa
giuiiti, ossia Ie commessu~;efra i filari, devono attra- cadauno, che danno all'arco lo spessore complessivo
Fig. 32% versare tutta la profonditi dell'arco, formando sillla di 0,947"'. Le volte sopra i bracci della croce della
froute dell'arcn linee che vanno a1 cenlro, e sullii nuova chiesa di Potsdam, colla corda di 15m,OO a
restringendo sempre pi& fit10 a poter essere copcrtit cui abbiamo giti parlato. In queste costrnzioni, come superficie di iutradosso linee parallele all'asse. pieno ceutro, constano di tre archi concentrici, iso-
nella fig. 327 dove due niassi sono contrapposti Le altre commessure invece non devono coinci- lati, dello spessore cadauno di 4 teste, e fatte con
l'uno all' altro a guisa di puntoni trasmettendo il dose n& sulla froute dell'arco, ne sulla superficie mattoni appositamente fog'giati a forma di cuneo.
carico, sta certo contenuta l'idea deli'arco senza che d'intradosso, ne internamente. Ne deriva che per
per6 abbiamo propriamente a fare coil' arco; come stabilire una disposizione bisogna formare per 10 La coslruxionc dcgli arclii a divcrsi anclli venne usata
S ~ C S S Gvoile
in flalla anehe nei g w d i ponti la cui riuscita riusci
pure porta in se il ~rincipiodell'arco la succitata meno due diversi filari, o questi p i devono sem- soddislacc~~lissima. Gli archi dcl Ponte sull'Aroo in Pisa dcnomi-
struttura ciclopica degli antichi Pelasgi, fig. 328 (1). pre alteruarsi. Le fig. 1-10 della tav. 40 mo- nalo di Sot/'ermo. she lianno la corda da 28"',26 a 2Bn,25
Per riguardo alla costruzione, si disting uono gli strano le disposizhi, per le p : usitato
~ dimensioni; i'urono coslrutli in due anclli I'uno sovrsiposfo altallro. Sono a
archi in mattoni da quelli in pieke naturali. non crediamo, che tali disegni abbisognino di alcun divcrsi anclli di mattoiii i cinque archi clillici dvl Ponte sul
ischiarimento, solo osserviamo che i mattoni appo- flume Po a Torino prosso il Viilcntino i cui semiassi lianno la
misura di 12"' e di Yn,30. L'arco del pontc sul forrenlo F o g .
sitamente costruiti con dimensioni minori dell'urdi-
3-1 ai bagni d i Lucca d c l h c o d a di 4.7'11,83 0 della saella di
naria (i cosi detti due quarti e tee quarti) vi sono 7'" del pitri custrullo in due arclii. CAKTALUPI.
pig. :28. (1) Senqer, der Styl, pag. 356. Ã Nella struttura ciclopica
rappresentati inediante tratteggio.
sta certo latente il principle della v61ta; quando si volease foraria,
mediante un unico masso , come Se tutto 10 Wzio _,
. -. _.__,r..e~,b.
..--..-~ ~
..t.
~ ~ ~
la h.-.~ià S T ;. .I U ~U-~ ~a r~mO
, -he si Quandogliarchi hannospessore maggioredi5teste Quando perb gli arcbi sono soggetti ad un forte
fosse provvisto di un coperto in pietra arcuato, oppone alia rovina dell8 sovrastante muratura È (la profondith nou ha in questo caso alcuna influenza), ;arico, allora la costi'uzione in parola diventa senza
COSTRUZIONB DEI COPERTI IN PIETRA NATURALE ED IN UATTOMI

I generate consiste di diversi cavalletti o c d n e tura ne deriverebbe facilmente un cedimento in que- si dispone per disotto a guisa di puntello fornisce poi
alcun dubbio rischiosa, perch& siccome ogni anello st'ultima.
ostituite di. tavole, di panconi, e di travi (molto sem- il necessario appoggio. Quando la corda 6 maggiore
consiste di un numero diverso di mattoni ed il cedi- II manto, che qui & costituito dei soliti corren- cd i giunti di imposta non sono orizzontali, si assicura
mento di ogni singolo anello 6 in ragione del muro lici nei casi di piccoli archi) che mostrano per
isopra la forma della curva d'intradosso, poste ver- tini da tetto, i quali si sovrappongono alle centino il cavalletto come negli archi a linea curva, e come
dei suoi giunti, cosi ne deriva che gli anelli esterni con intcrstizi di circa Fm., lo si costruisce a mano
icalmente ad una data distanza fra loro, riunite mostra la fig. 2, tav. 47.
devuno cedere di piu che quelli interni. Ma non po- a mano secondo il bisogno, ossia secondo il procedere
nsieme, e coperte di manto. I! complesso dell'arma- Si usa fare 1'iotradossn della piattabanda non
tendo assecondare questo movimento, perch&ciascuno
ura di un arco dicesi pure incavallatura o centina- dei lavori, ed i correntini occorrono di chiodatura interamente orizzontale, n6 rettilineo, ma si tiene il
degli anelli esterni vi & impedito da quello che gli solo presso i piedi della volta.
wa. mezzo alquanto piu rialzato dei piedi, ossia si tende
succede internamente, i mattoni d'ogni singolo anello La fig. 14. tav. 46, niostra pure in qua1 modo
I1 mania consiste di strette tavole od assicelle l'arco, come dice il muratore. Ci6 si ottiene pra-
non si serrano l'uno vicino all'altro nel mod0 vo- si inalzano Ie centinature maggiori. I puntoni primic-
Into, ad eccezione di quelli dell'anello pih interno, leila lunghezza della volta, Ie quali si dicono forme ticando colla sega superiormente alla tdvola, che
! si applicano sui cavalletti in modo, che la lore su-
ramente si appoggiano mediante unghia all0 zoccolo forma il cavalletto un'incisione trasversale fino alla
ai quali quindi tocca di resistere ad una pros
c, cho alla sna volta e soitennto da panconi rizzati meti circa oil a '1- del suo spessore , e poi con-
sione assai maggiore degli altri. Se la resistenza dei )erficie superiore corrisponda esattamente all'intra-
losso scelto per l'arco. Xe deriva anzitutto da cib, su una soglia o in legno o in pietra, ed anche in ficcandovi un puntello medio, che riesce sempre al-
mattoni, cho entrano a costituire quest'ultimo anello
:he il raggio di curvatura delle centine deve accor- a h a sostanza, ma che deve avere una base ben quanto inclinato e che fornisce la curwtura voluta
e'sorpassata, allo~-asubentra al posto di questo I'anello
:iarsi di quel tanto, cui ammonta lo spessore dclle stabile. Quanto alla posa in opera delle centine, oc- a1 cavalletto.
successive e cosi via fin d i e a stretto rigore resta
avole adoperate per il manto. corre d'osservare, che il loco piano dove essere per-
un solo anello di mattone a resistere all'intora pres-
Della costruzione di grandi incavallature o cen- fettamente normale all'asse della volta, e che la linea
sione.
.inatwe ci occuperemo, quando parleremo delle co- che congiunge due punti d'irnposta corrisponde~iti Costruzione degli archi in cotto.
itruzioni in legno, limitandoci qui solo ad osservare, deve avere la prescritta direzione, Nelle volte molto
Quando si ha a costruire un arco in mattoni profonde, bisogna cercare rli assictirare la precisa Passando poi a dire dell'arco stesso, bisogna co-
she per Ie volte pid piccole, e particolarmente per
dopo stabilita la forma per la sua curva d'intradossc posizione delle centine mediante tavolo e correnti struirlo sirnmetrico rispetto alla chiave, la quale percib
I archi in cotto, Ie centinature solitamente con-
si devono anzitutto costruire le impode per i piefli chiodati internamente, che congiungono fra loro Ie deve essere disegnata con precisione sulla centinatura,
itano solo di tavole semplici o doppie ;chiodate in-
della volta, e cioi Ie superficie, che terminano in som- iicme, ed in alcune localitd poi si fanno anche in centine stesse. applicando all' uopo due od anche quattro muratori
mitd i muri fissati quali piedritti. Ma queste si pos- Le piccolo centine si sogliono porre in opera, all'esecuzione.
nuratura. Di simili piccole centinature ne 6 dato
sono considerare pure come i primi giunti dell'arco, come nella fig. 12, tav. 46, in~mediatamente sui Per conseguire la direzione radiale dei giunti
palche esempio nella fig. 12-14, della tav. 46.
e siccome s'& gid visto che la loro direzione devc loro punti d'appoggio: ma per quelle grandi bisogna negli archi circolari, la piti comoda e la piti sicnra
Per gli archi in cotto, dei quali ora dapprima
essere normale ai corrispondenti clementi d'arco: fame l'impianto, in modo che dopo la chiusnra della maniera consiste nel battere un chiodo nel corri-
;i occupiamo, di raro abbisogneranno piti di due di
cosi anche i piani d'imposta devono soddisfarca quests v o h , si possano togliere senza causare scosse alla spondente cent^-o, che previamonte si determina con
~uestecentine, ma anche non si suole adoperarne
regola generale, Gli archi quindi circolari a tuttc meno di due, che si impiantano alquanto indietro volta stessa. Questo scopo si ~'aggiungenel mod0 piu opportuno istromento (u11 regolo ecc.), e nell'attac-
sesto, semielittici, e semiovali assumono piani d'im- semplice, se fra Ie imposte della, centina ed il sotto- carvi un filo. Tendendo poi quest' ultimo verso un
ialle fronti dell'arco.
posh orizzontali, mentre invece gli archi di circok stante zoccolo in legno si dispongono cunei doppi punto di commessura situato sullo spigolo d'intradosso
N egli archi di 2 ed anche di 3 trste di pro-
ribassati li hanno inclinati. Assumono pure piani d fondit& si pi10 ommeltere il manto, perch& i mat- come in d, fig. 14. tav. 48. Questi cunei aiutano si ha la direzione del corrispondente giusto. Ma so-
imposta inclinati tutte Ie piattabande, per Ie qua1
toni trovano appoggio sulle s t e m centine. La fig. 13, grandemente 1' inipianto delle centine , col rendere vente accade di non poter disegnare il centro, sia
solo si fa eccezione alla regola generale che meno difficile la precisa determinazione dei punti di perche cade troppo lontano sia perch&resta coperto
tav. 46, rappresenta un arco grosso e profondo 2
giunti siano normali ai ~corrispondcnti clementi d imposta ; eppoi sono della piU grande utilith, quando da oggetti che non si possono rimuovere, ed allora
leste, coll'armatura.
arco. Questa A sostenuta per mezzo di due pezzi di si deve intraprendere il disarmo, perch& rendono si prepara una sagoma, che si sovrappone al manto
Se anche i muri di piedritto sono costituiti d possibile l'allontanamento graduale della centina dalia della centinatura, disegnadovi su una sua faccia la
tavolone appoggiati ai piedritti. La fig. 12, tav. 46,
mattoni, allora questi devonsi spezzare obliquamenti volta ; cosicchfe si possono estrarre i cunei stessi, e direzione dei giunti.
mostra un'armatura affatto similii per un arco cir-
secondo la linea d'imposta ab, fig. 12, tav. 40; In; rimuovere la centina senza recare la menoma scossa Quest.&sagoma non 6 altro, che un pezzo di ta-
colare ribassato con 3 teste di spessore e di profon-
se invece si impiegano Ie pietre natural! che sono d alla volta stessa. vola conterminato da una parte dalla linea d'intra-
dita; come la fig. 14 ne dA una per un arco semi-
piu facile lavorazione, allora, per evitare gli angol Le centine per Ie piattabande, che non 5i ese- dosso delle volte in parola ed agli estremi da rette
ovale grosso e profondo 4 teste, per cui si richiede
acuti, queste si possono lavorare, come mostra 1: guiscono mai coiigrandi corde, consistono general- normali alla linea stessa. La sua preparazione quindi
il manto.
linea cd della stessa figura. mente di una sola tavola o di un solo pancone e & assai facile si pub attendervi contemporanea-
Quando 10 contine, come nella fig. 14, non si
possono piu formare con tavole anularmente piene prendono a preferenza il nome di cavalletii. Quando mente all'impiauto della centinatura, per il qualc
(come nelle fig. 12 e 13), ma si devono comporre la corda 6 proprio piccola (da 1 ad l,Zm) ed i occorre parimente la determinazione del centro del-
dl piti pezzi come la corona di una ruota idraulica, piedritti sono in mattoni, si usa aguzzare agli l'urco. Si capisce da se che per gli archi a paniere
Armature degli archi.
allora il corrente ah, tig. 14, tav, 46, non pub estremi il pezzo di tavola che forma il caval!etto, e si richiedono tante sagome, quante sono Ie linee di
Scelta la curva d'intradosso dell'arco, bisogn: continuare a tenere unite Ie due semivolle dell'arco, assicurarlo solo per compressione nelle commessure curvattira della semiovale.
per costruire l'arco dapprima armarlo. L'armaturt perch& altrimenti dal carico dei conci aulla centina- in aa, fig, I, tav. 47. Un pczzo di tavola b, che Se il raggio di curvatura non & troppo piccolo,
COSTRUZIONE DEI GOPERTI IN PIETRA NATURALS ED IN MATTONI.

if)e col dirigerle a questi punti di divisione. 11 pro- pure buono; perch&la durata e la. soliditi di un arco in ferro, la quale & sorretta dalla chiave appesa me-
in mode da potere ritenere senza errore riflessibile, o di una volta in cotto dipende lion tanto dalla me- diante una larga capocchia ribadita, e ~uperiorment~
un suo segment0 d'arco di circa 1BCm.quale rettilineo, 3sso per6 riesce alquanto faticoso, per cui sara bene
applicarlo solamente in quegli archi, che non de- cisione di forma dei singoli conci, quanto dall' intimo invece della madrevite trovasi una staffa, cho asse-
allora si pub fare senza delle sagome. I1 muratore collegamcnto di tutti i mattoni in un insieme, e quindi , conda la forma dell' arco, per ripartire la pressione
in certo qual modo esperto, pone i1 mattone per il on0 essere intonacati.
Nella piattabanda i giunti si fanno istessamente dalla bontA dei mattoni e della n~alta. su piu corsi.
lato della larghezza sul manto, come lo mostra la
oncorrere in un punto, sia che essa ahbia un estra- Tutti gli archi devono presentare in chiave un Se si fa scorrere la barra in ferro inferiore
fig. 15, tav. 46, in guisa che il lato della lunghezza
osso arcuato, come neila fig. 2, tav. 47, sia che lo concio, il concio di chiave, e non mai un giunto; sotto tutto 1' intradosso allora diventa inutile anche
i n c h la direzione del giunto. Questo processo, die
,bbia piatto come nella fig. 1, poteudosi considerare la per modo che il numero dei conci (se questi sono I la piattabandi stessa, perch6 la barra in ferro ap-
usato con attenzione, fornisce una precisione snffi-
di uguale spessore), quando Ie reni dell'arco hanno I poggiata ai due estremi e sostenuta nel mezzo basta
truttura come un arco circolare segato da un piano
'
,
ciente, 6 facilmente applicabile, tanto agli archi elit-
;ondotto per la chiave del suo intradosso, e second0 i form; simmitrica, 'deiii essere dispari. Ma sarobbe certo a portare hteramente la poca mur'atura che
tic; in mattoni, quanto a quelli semiovali: ma siccome
;mi, anche segato da un altro piano parallelo a1 primo. di troppo p~rditempoe di troppa pedanteria se, in os- I st. trova fra lei e 1' arco di scarico. Ma se come, per
l'arco elittico non condivide i difetti dell'arco a pa-
Usulta percib in certo qual modo indifferente, la sequio a tale osservazione, si volesse dividere esatta- solilo, si tiene la barra inferiore lunga solamente
niere, cosi girate le difficoltA nella determinazione
istanza, a cui prendere il punto di direzione per i mente in parti eguali. la intera superficie cli intra- 0 60'0., allora appena che il ferro lavori, la piatta-
dei giunti col metodo or ora accennato, nel case
;iunti; ma pare che la piu adatta sia il doppio della dosso di un arco da costruirsi in cotto. Si accontenta banda deve guastarsi nei punti d' attacco. Perch6
degli archi in malloni si preferisce la curva elit-
:orda. Perch6 se si prende una distanza maggiore, iiivece, come s' 6 g i i detto, di condurre i lavori in siccome la piattabanda si assetta, e la porzione abed,
tica a quella semiovalo.
illora i pezzi, specialmente alla chiave riescono modo, che procedano simmetricamente dall' imposta fig. 3, tav. 47, ne & impedita dalla struttura in ferro,
Uua speciale difficolk'i in merito alla direzionc
iroppo poco cuneiformi e quiudi la piattabanda troppo alla chiave, e solo quando mancano da 1 a 2 piedi cosi Ie sue condizioni sono precisamente identiche a
dei giunti dclla volta, deriva dalF applicazioue de
iebole: E se si preude una distanza minore, allora alla chinsura dell' arco, un muratore divide la parte quellc, che si avrebbero se ci imaginassimo la piat-
mattoni usuali in prossiinitA alla chiave dell' arcc
?rimieramente i mattoni riescono troppo cuneiformi, mancante della superficie d'intradosso in modo, che tabanda ferma, e la porzione abed tirata in alto.
acuto, come si redo dalla fig. 7 , tar. 47. Iu questi
id in secendo luogo i giunti specialmente alle imposte la met& del concio di chime venga a coincidere col Quindi gli attacchi allc commessure 'ad e be sono in-
caso Ie due reni della volta sono archi circolari
riescono troppo prossimi alla orizzontale, e percio i punto di chiave precedentemente tracciato sull'arnm nalzati, e le posizioni aefd e tghc sono per niente
ilescritti dal punto d'imposta opposto con rag@(
piedritti stessi clivcngono troppo deboli. Cosa questa tura. affatto impedite nel cedimcnto; e quand'anche questo
eguale alla corda. Couscguentemente anche Ie dire-
poi che diventa cli pregiudizio, se si tratta di piu Per dare alle fronti dell' arco la voluta preci- non sia considerevole, sono inevitabili le screpolature
zione dei giunti convergono rispettivamente nei punt
aperture coperte a piattabanda, che stanuo le uue sione di forma, si nsa tendere il filo come per i muri. in ad e be; le quali devonsi certo schivare in una
d'in~postafino in viciuanza alla chiave, dove neces.
sariamente deve avvenire uu cambiamento di dire- sopra Ie altre, e se i pilastri fra la aperture sono costruzione accurata. Si conseguirebbe tale scope col
xione. Per solito si conserva la direzione normal' piccoli, perche la struttura troppo cuneiforme dei pi- formare la parte intermedia della piattabanda, fig. 4
fino a 15 o 1SCln.dalla chiave di ciascuna part? lastri esercita la sua azione anche sulla superiore Suite piattabande di una certa corda, Ie quali o 6, tav. 47, come ima doppia imposta, e cambiando
muratura. oltre a1 proprio peso sono destinate a portare un cosi la piattabanda in due piu piccole. Certamente &
e poi la si rende piu erta. Quindi, se sono nzp e
peso maggiore di muratura, bisogna costruire i cosi piu preferibilo di costruire la parte abed con pietra
I W , fig. 7, A, le ultimo due direzioni normali de
detti archi di scarico, come mostra la fig. 3, tav. 47. naturale resistente, come nella fig. 4; per£si pub
giunti, Ie quali si incontrano nel punto z, si ordinin
Siccome di rado si impiegano i mattoni apposita- Quando a questi ultimi, come avviene nei casi p:h costruirla anchc con laterizi a strati orizzontali, come
i filari, cho souo intermedi ai punti r e p , second
meute fabbr'icuti a foggia di cunei, e solamente anzi frequenti, non si pub dare che poca monta, allora nella fig. 6, hench6 questo modo anche ricorrendo a
questo stesso punto. Ma siccome con questo metod
nelle piu importanti strutture a volta, cosi si cerca di riesce difficile l'estrdrre 1'occorente centinatura dopo maggiore o minore artificio non s' adatteri mai bene
i mattoni, die costituiscono la chiave dell'arco, rie
ovviare a questa mancanza in diver.*i niodi. 0 non il compimento dell'arco, dovendosi riempire con mu- a tutta I'intera struttura, perch6 non vi si presta
scono troppo acuti verso l'izterno, eppercib 1'arc
si pratica nessuna digrossatura ai mattoni, e si'di- ratura lo spazio intermedio ai due archi. Si accon- affatto la natura del mattone.
stesso vieue ad essere troppo debole, va preferito
spongono quest.i inferiormente assai vicini gli uni tenta percib in questi casi di formare nna centina- Per tutti gli archi in cotto bisogna sempre sce-
metodo di usare come concio di chiave, un pezzo c
agli altri, come lo mosti'a la fig. 13, tav. 46, in A, tnra con sabbia umida, che si pub facilmente ri- gliere i migliori fra i mattoni, che si hanno a dispo-
pietra da lavorarsi appositamente della forma osrf
divehtandone allora larghi i giunti in sommith, cho muovere, dopo compiuto 1' arc0 di sca?ico. sizione; e per ragginngere poi la migliore loro presa
fig. 5, oppure anche di fare appositamente foggiar
i riempiono con scaglie di mattone; oppure si di- Talvolta si utilizzano pure gli archi di scarico possibile colla malta, non basta bagnacli con un pen-
e cuocere dei pezzi d'argilla di forma consimile, corn
grossano alquanto tutti i mattoni e si cerca di dare come mezzo per sorreggere a met6 ed in altri nello, ma bisogna previamente metterli a bagno in
per es., si 6 fatto nella costruziune della Werder
spessore costante ai giunti. Quest'ultimo processo d i e punti le piattabande o gli archi rihassat.i di corda un recipiente pieno d'acqua e tenerveli qualche tempo.
schen, chiesa a Berlino. Nei casi poi, in cui si voless
e rappresentato nclla s t e m f l p r a in B, e che nel- considerevole, c o d , per es., avviene sul proscenio dei Inoltre rimane a rammentare la regola, di costruirc
assolutamente fare tutta la costrnzione con matt01
l'uso trova la preferenza, presuppone scmpre ottimo teatri. So si ha a sorreggere solo no1 mezzo, allora i' arco con commessure, d i e siano strette il piu pos-
ordinari, allora si potrebbo disporre la direzione d
si assicura all'arco superiore preferibilmente mediante sibile; per6 questa cura si pub averla solo nei giunti.
giunti, come risulta dalla fig. 7, B, tav. 47. Ove, : materiale e provetti muratori, e richiede molta per-
ultimo commessure normali ab e cd formano col dita di tempo. Inoltre Ie scliegg:~clei mattoni, che una madre vite, una chiave portante in ferro, chr perch6 lo spessore delle altre commessure anche qni
provengono dalla digrosstitura costituiscono una per- arriva gill fino all' intradosso della piattabanda e ne dipende dalle dimensioni dei mattoni.
retta orizzontale ac un angolo di 45 gradi, e le alti
dita, per cui nella costruzione & meglio seguire il porta la serraglia mediante una tdvola. La fig. 3, Per gli archi in mattorii, che si costruiscono
fino alla chiave si determinano col dividere la sem
corda ae in una parte di pin di quel, che sono metodo di digcussare i mattoni alternativamente, cioe tav. 47, mostra quest8 costruzione, in cui per6 info- con malta di calce, a motive delle molte comnies-
uno si, e l'altro no. Qucsto procedimento si ritieno riormente invece della tavola 6 sostituita una barra sure necessarie, la diminuzione di volume della malta,
commessura fino a1 mattone di chiave (da 6 o da
COSTRUZIONE DEI COPEItTI IN PIETRA NATURALE ED IN MATTONI.

che deriva dalla sua presa, ricsce sempre troppo dan- L' arco di circolo e la sola curva, che ha cur- La lavorazione stessa si fa poi assai piu como- 3010 la forma di fronte e quella d'iiitraclosso, quando
nosa; per cui si dovrebbe osservare la regola di ratura costante in tutti i punti e che ha tutte le ilamente coll'aiuto delle cosi dette forme. Qucste non per6 si abbia anche la scorta di una squadra in
impiegare invece per qucsti archi gesso fresco, ma iorrnali concorronti nel centro; quindi si presta in sono altro, che le projezioni delle faccie del concio fcrro. Per illustrare con un esempio la lavorazione
non troppo cotto. Per favorire poi I'asciugamento nodo specialissimo per gli archi o per Ie volte da da lavorarsi su piani di posiziono data, che per so- di un simile concio, supponiamo che si debba prepa-
dell'arco, si devono lasciar aperti in superficie con- 3ostruirsi in pietra da taglio, perch&la sagoma che litc sono parallel! a!lo faccie stesse. Cosi , per es., rare il concio abcdefgh, indicatc nella fig. 329, A,
venienti spiragli, che si chiudcno con gesso liquid0 ii impiega per un concio, si pub utilizzare anche per abon, fig. 329, A, 6 la forma piana. per l'intradosso per un arco circolare.
dopo la chiusura dell*arco. tutti gli altri. Questa comoditi, che insicme favori- di un concio, mentre l'intradosso 6 una porzione di Dopo che si e scclto un masso di dimensioni c
icc la precisiuno del lavoro, conterisce all' arco di superficie cilindrica. Le forme prendono lo stesso forma conveniente, che per solito 6 un parallelepi-
Nell' Alla Iltilia e ncllo buonc coslrwioni viene intfiramentc 5rcolo la prcferenza su tutte Ie altre curve, quan-
prosc'rillo 1' uso dcl gesso iiclla formaxinno dcgli arel~i, adallan-
nome delle faccie , alla cui lavorazione servono , e pedo alquanto piu lung0 di b h , piu largo di cd, e
dosi csclusivamcnle la malta di calcc. Clic sc per circoslanzc spe- tunque la tcoria accordi una maggiorc soliditti ad constano di cartonc, di legno sottilc, oppure di la- pih alto di ac, se ne desiina una faccia per l'intra-
ckili si volessc impcdirc qualunqne ccdiincnlo dipcndcnlc dalla dtrc. Gli iirchi a catenaria, second0 la teoria, pos- miera. Nella fig. 320, A, si sono indicate e designate dosso, e la si lavora in piano. Sia questa ~-appresen-
comprcssionc dcllc commcssurc, in a h a nun si ha che di so- sono ricevere ~U'imposta uno spessore minore degli col lore nome le diverse forme. tata nella faccia superiore della fig. 329, C. Dopo si
stiluirc alla malla di cake qucl111di ccincnlo iilraulico, la cui wchi circolari di corda eguale; ma il risparmio che Dalla forma simmctrica del concio , ne deriva
prcsa pronlii c la s r i n d c rcsistcnm d i e prcscnta allo schiaccia-
lavori pure una seconda iaccia destinata a rappre-
no consegue sari d'assai sorpassatc dal maggior chiaramcnte, che per la sua lavorazione non sono ne- sentare una dele due Ironti, e propriamente in modo
inento ellinina qualunqac ccdi~nento in susuito a1 tlisarmamcnto
dell' area - Gli arclii costruUi col g s s o I m n o sovcnle ca3ioiial.c costo richiesto dalla difficoltd. per la lavorazione dei cossarie tutte Ie diverse forme, ma cliepossono bastare che sia perpendicolare alla prima e che formi con
dcllc inaccliic sulle p;ircti cstornc dci mwi, Ic quali assai dif- conci, senza considerare poi, chc colla precisione, che
ficilmcnic si possono far sconyv!çrirc CANTALUPI. tanto facilmente viene a trovarsi compromessa , si
f i g . A.
arrischia pure necessariamente la soliditti dell'arco.
Per questa ragionc negli archi ribassati non si Fig. C. Fig. B.

A r c h i i n p i e t r a naturale. o a s i a i n p i e t r a d a taglio.
adopera 1' elisse, ma bensi la scmiovale, clie pih Ie si
avvicini, se pure invece, come frequentemente si e
Qui possiamo solo occuparci della pietra ({a fatto in questi ultimi tempi, non si preferisce l'arco
tiiglio appositameute lavorata, perche sebbcne talvolta di circolo ribassato.
si costruiscono gli archi con pietrame greggio nor Gli archi in pietra da taglio di rado si fanno piu
lavcrato, pure la possibilitti di tale costruzione di- profondi della lunghezza del concio, perche diversa-
pcndc ddla forma delle pietre, chc si hanno a dispo- mente entrano gia nclla categoria delle volte; e cosi
sizione, epperci6 non si possono eniuiciarc regole pure anchc lo spessore dell' arco rarc sorpassa la
speciali per simili casi, dovendosi solo ricliian~arc corrispondente dimensione del concio. Per modo cho
quelle gkL date per gli archi in mattoni. in questi archi non vi 6 alcuna commessura, ed i
Principalmonte bisogna quindi curare, che i giunt filari o corsi constano solo di un unico concio.
si troviiio in uno stesso piano, che attravxsino tuttc In un concio simile, fig. 329 A, (arco semicir-
l'arco, e quindi die Ie pictre appartenenli ail un filarc colare), si distingue la fronte anteriore abed da
abbiano lo stesso spessore. Dal collcgamento interne quella pcsteriore e f f i , e cosi pure si distinguono la
itA'S
}FQ.1.
fra Ie pietre e la inalta dipende in modo particolare faccia d' intradosso abch, la faccia d'estradosso dcfq, Fig. 323 A-D.

la soliditt dell' arco, pcrci6 si richiederi la maggiorc e Ic due faccio di giunto efca e bdgh. quosta uno spigolo rettilineo. Poi si colloca la forma fig. D, le faccie di giunto, ritenendo la retta td e
attenzione in proposito. Se nella fig. 329, B, dai punti piu bassi, A e C d'intradosso abon, fig. A , sulla faccia del concio quella corrispondente sull'altra fronte, come linee di
Quando gli archi scno costrniti in pietra da ta- lei conci F e G si tirano le orizzontali AB e CD, destinata quale intradosso, in modo che la retta ab guida, e facendo scorrere su queste un'altra retta,
l i o con grandi conci, allora si rileva tosto una dif- e dopo si calano su queste Ie perpendicolari CB ed coincida esattamente collo spigolo delle due faccie ossia la squadra. Fe si deve lavorare ad arco ancho
ferenza esscnziale in confronto degli archi in cotko ED, le rettc AB e CD si chiamano lo sporgenze dei lavorate, e si disegna il conlorno dcila prima con l'estradosso del concio, cib che del resto avviene di
Perch& mentre in questi ultimi si tione molto ad in conci F e 5. matita rossa. Determinata colla linea o n , fig. C, !a raro, allora dc, fig. D, e la linea corrispondente sulla
buon collegamento fra i conci e la malta, uei prim lunghezza del concio, si lavora la seconda fronte del fronte opposta, servono di guida per la squadra. La-
non vi si attribuisce alcnn valore, dipendendo al- medesimo in modhehe lo spigolo da lei formato colla vorato da ultimo l'intradosso in mod0 analog0 come
lora la solidith dell' arc0 assai pill dalla forma 1 faccia d'intradosso coincida esattamente colla linea si vecle indicate nella fig. D, il concio & terminate.
L a v o r a z i o n e d e i conci.
dalla posa delle singole pietre. Si attribuisce perci~ OR. Dopo si porta la forma di fronte aclm, fig. A,
una grande importanza alla lavorazione esatta dc A poter bcn lavorare un concio par volta, si sulle faccie del concio destinate quali fronti in modo, 11.
conci in pietra, e se ne sono raccolti i precetti r e devono disegnare in iscala naturale Ie necessarie che i punti ab della forma coincidano sulla prima
F o r m a d e i conoi dell'arco.
lativi in una disciplina spcciale, che prende il nomi projezioni. Come cib possa farsi, per ogni forma di colla linea (ib e sulla seconda colla linea on, fig. C,
di Teoria del taglio delle pieire, e chc supponiami arco che si prende a considerare, lo insegna la Teoria e mediante la forma si disegnano sul concio Ie fronti Se agli archi in pietra concia si assegna un
conosciuta. del Taglio delle Pietre, alki quale rimandiamo. stesse. Poi si possono lavorare, come si rileva dalla estradosso arcuato, allora le pietre, che costituiscono
I A NATURALE ED IN MATTONI.

i filari di muro orizzontali aderenti all'arco, almeno l'intradosso, come chiaramente si rileva dalla fig. 330 tnra spezzata, poichh in p a t e sono orizzontali ed in lisegna si possono coprire a piattabanda col materiale,
in prossirnit& alla chiave , ricevono spigoli troppo nella quale gLi angoli a,?,ecc. sono minori di a',^ ', ecc. l w t e normal! all'intradosso, ne nasce nna partizione he si ha a disposizione, allora si scelga un'altra
acuti; per cui si sono applicati diveri mtodi per Ci6 fosse spiega a c h e la forma di questi archi, la ili pressione, onde facilmente nei casi di a ~ h molto
i 3rma di arco, e si s e p a il canone fondamentale
ovviare a questo incoaveniente. quale altrimenti non si potrebbe giustificare, perch& caricati duriva una rottura dei conci S ~ C O I I ~ Oaa, 'ogni sana e razionale costmzione: quello, cioh, di
Negli antichi palazzi di Firenze, dove la costru- come vedremo piu tardi, per ragioni statiche gli come nun~e~osi esempi lo provano. aggiungere lo scopo coi mezzi piU semplici.
zione in parola si incontra assai di frequente, l'in- archi circolari ed elittici dovvebbero avere spessore Se in 'un muro si hanno ad eseguire in pietra
concia solo gli archi, ma il rimanente b da costruirsi

uL/v/c
conveniente si atte- maggiore a1 piedo
nua col dare all'e- che non in chiave, con pietrame ordinario, eppoi da intonacarsi, allora Nella costruzione degli archi in muro oceorre
v ... stradosso dell' arco ammettendo
dizione inversa
la con-
solo . L si lavora a pulitura solo la parle per solito anulare ualche volta di dover lor0 frapporre pilastri deboli, i

-
, da finestra o da della fronte di vdlta cho resta visibile, e il resto lo si nali sono bensi in grado di opporre sufficiente re-
porta la forma del- gli, archi parabolic!. tiene discosto quanto, od anche piu, lo richiede lo
l' arco acuto ; men- Quando gli ar- __A spessore dell'intonaco, fig. 336. Allora si dovrebbe
tre l'intradosso k chi sono circolari e Via 331. scegliore la disposizione rappresentata alla sinistra
Fig 330.
formato ad arc0 di molto ribassati, al- di detta figura, per6 per risparmiare materide assai
circolo. In questo modo gli spigoli dei massi appar- lom si & adottato il sistema di prolungare Corn-. frequentemente le si preferisce l'altra idisposizione
tenenti agli strati orizzontali riescono sempre meno plessivamente tutti i conci della volta fino all' O- rappresentata a destra; del resto quantunque questa
acuti, che se l'estradosso dell'arco fosse parallelo al- rizzontale passando per la chiave dell' estradosso, si possa concedere nei piccoli archi di finestra e di
porta, non si dovrebbe tollerare negli archi grandi
e molto caricati.
: Nelle piattabande in pietra da taglio, quando,
non si adotta nn prospetto a giunti spezzati, si ha
sempre per i conci l'inconveniente degli spigoli ad
angolo acuto. Questa disposizione a giunti spezzati iistenza alla pressione verticale trasmessa dagli ar-
Fig. 333. consiste, nel fare in modo che i giunti stessi presso ;hi, ma no11 prosentano spazio per Ie loro imposte,
l'intradosso e l'estradosso per laluughezza da 6 a 9 ;ome, per es., nella fig. 338, dove il concio A
cm. (secondo la natura del materiale) riescano ver-
ticali, fig. 337.
La piattabanda & una costrnzione da applicarsi
solo colla massima cautela. Per la sua natura stessa
non e assolutamente adattata a portare gl'andi carichi,
o, come vedremo pid avanti, richiede sempre
Pig. 331. Fig. 83:;. Fig. 330.

come nella fig. 331; per6 allora i conci prossimi a1 si fanno pure i giunti di lunghezza costante, allora
piede riescono molto lunghi, e tutti in geuere ven- i corsi orizzontali vicino alla chiave si vanno facendo
gono ad avere angoli e spigoli minori di 90 gradi. sempre pid bassi. Si raggiungerA piu faciimonte lo
E se si vuol ammettere il principle fondamentale scopo se, come nella fig. 334, si adotta una gran-
anteriormente esposto, die nessun pezzo abbia ad dezza costante all'intradosso per i conci, eel insieme
avere angoli minori del retto, allora bisogna termi- si fa crescere andando verso chiave la lunghezza
nare ciascun concio della volta contro nno strato dei giunti, facendo invece decrescere un po' l'altezza
orizzontale, come mogtrano Ie fig. 332-334, ove non dei filari orizzontali. Frequentemente si assegna ai piodritti assai robnsti. L'esperienza insegna cho Ie serve in comune di peduccio ad ambedue gli archi.
trovasi un angolo, che sia minore di 90 gradi. massi, che si trovano vicini al concio di chiave, la piattabande, per aperture moderate, accordano nna Quando si pn6 disporre di pietre naturali di gran-
Ma in tal caso ne deriva l'inconveniente, che se stessa altezza che a quest'ulti~no,sebbene per6 allora sicnrezza cornpieta; e siccome in molti casi torna dezza sufficiente, si adotta sempre quest0 sistema;
come nella fig. 332, si vuol assegnare altezza costante l'ultimo riceva in sommita due spigoli acuti. Asso- comodo di terminare orizzontalmente Ie aperture, se in caso diverso si sovrappone al piano di imposfca ab
ai filari orizzontali, ed anche nello slesso tempo lnn- lutamente si deve rifiutare e biasimare come irra- lion si hanno a disposizione pietre di suffiuiente gran- fig. 339) nn tratto di muro a strati orizzontali, che
ghezza costante ai giunti della vblta, i conci della zionale la disposizione rappresentata nella fig. 335, dezza, si adoperano invece dei travi, potendosi al- fornisce spazio sntficiente ai primi ginnti della vblta.
medesima vicino alla chiave riescono troppo grandi con i conci cosi detti ad angolo, diretta semplice- lora spingere ancora piu in 1A 1'applicazione delle I3isogna per6 in questa disposizione avere cum, che
in confront0 di quelli presso l'imposta; oppure che mente ad ottenere filari orizzontali di eguale altezza. plattabande; ma sarebbe meglio l'evilare sempre fra i punti piu depressi delle lime d'estradosso resti
se, come nella fig. 333, i conci misurati all'intradosso Anzitutto questi conci richiedono molto consumo di ogni sorta d'artifici in questo slruttnre, Se le aper- una superficie orizzontalo maggiore possibile, special-
hauno tutti grandezza costante, e nello stesso tempo materiale, epperb sono costosi: poi dalla lor0 giaci- ture son0 di luce maggiore di queue, cbe l'espericnza mento poi so sul pilastro si eleva ancora una consi-
COSTRUZIONE DEI GOPERTI I N PIETRA NATURALE ED IN UATrOKI.

derevole mas?a di niuro, come nei fabbricati a piu dosi i medesimi in alcuni luoglii per serrarsi mag- grandiose per solito sono quelle da chiesa, destinate feribilmente di quercia, della pula, e simili altre so-
piani. Se si trascura questa cautela, il muro inter- giormente in altri. Se poi il disarmo lo si eseguisce a reggore solo il peso proprio, cosi in genere si im- stanze, dalla cui combustione nascouo piccolo cavita
posto agli archi prende uiia forma piu o meno a "tnto presto, che la malta nei giunti e ancora snffi- piegano, secondo l'ampiezza della vblta, ~nattonipieni die scemano il peso del maltone stesso da \L ad
cuneo, doude derivano poi screpolature e fenditure cientemente molle, allora nou 6 troppo a temersi che i o vnoti, e leggiwi il piu possibile. E qualche volta socondo la quantity. di sostanza combustibile, che si
nella sovrastante muratura o negli archi. La regola giunti stessi si aprano; ma per6 l'interno collega- si adoperano pure i vast di terra cotta, il tufo, la lava aggiunge. Per la costruzione del HUOTO Museo in
ora detta ha poi una speciale impurtanza, se, per es., mento s a r i sempre disturbtito, tanto da non potersi leggiera e porosa e Ie formelle di cemento. Ijerlino si sono adoperati nelle vfilte mattoni leggieri
quattro archi p o & m o in comune su 11110 stesso pi- mai coosiderare la vblta o Sarco come una massa Per quanto riguirda i conci in pietra da taglio, fatti di terra cotta contenente infusori.
lastro, in niodo die il peduccio assuma la forma di unica, saldamente collegata. Si possono, 6 vero, riem- essi si prestano ia modo particolare per Ie vulte da
una piramide quailrilatera. ponte, d i e frequentemente si costruiscono in tutto All'Esposizinne naxio~nikdi Milano del 1881 vi erano dei
pire di nuow i giunti con malta liquida per otte- malloni leggier! coslrulti i n sillrillo modo i quali colic dimensioni
nere ancora il collegamento, quando si manifestano od in parte con tale materiale. Nei fabbricati invece di Om,20 X 0.13'", x O,03 lion pcsavano olio Chilogr. O,98
delle aperture nei giunti, nei quali la malta si sia la pietra da taglio si usa solo in certe qualitA di cadauno ossin. quasi la meii ilei mulloni ordinari, Ed il Fab-
gii troppo indurita; ma se, come quasi sempre ne vblte, per es. nelle volte a crociera, a stella e cosi broiii nclhi Toscana al principle di questo seculo lacevn coslruirc
Costruzione degli archi in pietra da tagIio. dei ii~Eiltonicosi leggicri da pcsaro un seslo del peso clio avevano
e il caso, dopo si ha ad elevare dell'altro muro sulla via, ma solo per formare Ie parti, che ne costitui-
i maltoni pieni ad cguale volume. CAKTALUPI.
Per la costnizione dogli archi in pietra da taglio vblta o sull'arco, tornano a cambiare un'altra wlta scono la rote, ossia gli spigoii od i cordoni; e se tro-
sono seulpre necessarie Ie centine; e solo vogliaulo le condizioni di equilibro, ed A inevitabile quindi viaio v61te interamento costrutte in pietra da ta- Migliori di questi mattoni bucherellati e spezza-
aggiungere ai principi sovrahdicati, che le ceutine un altro n~ovimentonei conci; ed allora se di nuovo glio, si 6 in quei hoghi, ove si ha a disposizione pietra bill sono i maltoni cavi foraii, che si prestano
in causa del rilevantc peso dei singoli conci della si rivelano altre aperture, queste non si possono piu tenera e quindi di facile lavoraziouo. in mod0 speciale ed assai bene per la costruzione
vOlta si devono sempro costruire piu robuste che riempire di rnalta, perche la sovrastante muratura di vGlte leggiere. La grandezza, il numero dei fori
La strull~ii~adella v6lle con piclrii da laglio convicnc iiltrcsi
non negli archi in cotto, o che frequcntemente si lo impedisce. cli un mattono e la conseguento leggerezza dovreb-
in rpclla classo di monunicnli che sono dcsliiiiili a pcrpctiiarc
dispone il manto, in modo che ogni concio possa es- Da tutto ci6 ne segue, che non si pub contare In mcinoria dc$i iioinini illuslri oppure dt!sli avvctiin~cniiscgna- bero essere Tazionalmeute regolati dalla pressione,
sere portal0 mediunte zeppe a h posizione che gli A con sicurezza sulla buona presa della malta coi sin- h l i . I n quosti cdiflci deve corrispondere ogni cosa allo scopo d i che dovri poi subire ogni singolo mattone.
prescritta. goli conci della v6lta quando questi sono grandi; e o l l c ~ ~ c runa
o durata indcfniita e porlarne iniprc.isi i eiirallcri. I mattoni di terra cotta ad un solo buco, in forma
Per quanto concerne Ie malte negli archi in che invece bisogna porre la piil grande attenzionc Cod vediarno csscre slikli scmpre eoslrutli in pioira +Atadio, gli di vasi, furono giii adoperati per la costruzione delle
arclii di trionl'o, Ie colonue all8 mctuoria degli imptiriiluri colle
pietra da tadio, si devono applicarc gli stossi prin- possibile nell'esattezza di f o r m e di posa dei conci, vdlte dai Romani, come abbiamo giii osservato a
vdile inlcrne clicoidicho e 1c vaile dci niausolci, - Le v8lle
cipi, che si esposero gii indietro per i muri fatti con perclie solo modiante ci6 i medesimi possono stare in l e i giziani e dci greci erano lulte in piotni da taglio. pag. 15, dove e pure rappresentata la forma di
quest0 materiale. Vedemmo come sul collegiimento eqi~ilib~io, CANTALOPI. alcuni di questi vasi usati dagli antichi. Siccome
delle singole pietre colla malta non sia a 1'arsi molto per6 col dare forma speciale a questi vasi non si ha
conto, perche e assai difficile di collocare il niasso In Karlsruhe, per es., si costruiscono quasi
' alcun guadagno, cosi questi si costruiscono ora con
nella sua posizione prccisa, in modo die non se ne esclusivamente in pietrame ~e volte delle cantine forma semplice, come si 6 fatto nella costruzione della
richieda un ulteriore spostamento, e perch&se quest0 con spessore da 30 a 45 sotto forma di volte Ihlle d l'eau de vie in Parigi, dove per la prima
avviene la malta dopo aver fatta presa colla pietra a botte, adoperaudo alt'uopo una pietra stratifiuata. volta si A tomato ad introdurre l'uso dei vasi nelh
una prima volta, non lo la pill nna seconda. Ci6 Tali vdlte sono assai resistenti, e foruiscono aiiche costruzione delle v6lte. Tali vasi lianno la forma di
riesce ancora piu dannoso nelle volte e negli archi In generale si cerchera di adoperare, per la locali da cantina sicuri da ogni pericolo di incendio, un cilindro ~ t t lungo
o 24 c'n., col diametro esterno
perch& non si pub evitare un piu frequente mo- costruzione delle vblte, materiale leggiero il piu pos- non potendovi penetrare Ie travi, che in aimili casi di 12 chiuso aUe due basi e con lo spessore
vimento nei conci gih posti in opera. Invero uou sibile perche cost Ie pressioni, che si trasmettono rovinano dai piani superiori. delle pareti di 7 ¥"" Nelle basi vi A praticato un fo-
possiamo mai considerare la centinatura come asso- ai piedritti, divengono piccole il piu possibile, e per Ma per lo strutture a vdlta nessun materiale rellino, per l'uscita dell'aria durante la cottura del
lutamente immobile, ma siccome questa per i conci, consoguenm si possono costruire questi ¥ultimpit1 s'L p s t a meglio del mattone, ed infatti questo vi vaso. Lo vfilte succitate sono ad arco di circolori-
che a poco a poco vi si sovrappongono vienc sempre sottili, d i e se si impiegassero pietre relativamente piu trova la piu generaleapplicazione, adattandosi anche bassato, avente l'angolo cli 00" circa al centro, hanno
piu a caricarsi, cosi anche la sna forma deve neces- pesanti. Sicccme la resistenza di un materiale di- ad ogni forma di vdlta. Sotto il riguardo della re- lo spessore di 21 (la lunghezzy. del vaso), ed i
sarian~entevariare insicme, e purei conci gii posti pende dalla sua densitk e questa 6 in proporzione sistenza si raccornandano in modo speciale i nlattoni piedritti grossi 0,45 I". Gli spazi intermedi ai Clari
in opera devono prtecipare ai n~ovirnenti, che ne diretta del suo peso, cosi nel suo impiego bisogna compressi, die sono da preferirsi a quelli fatti a (lei vast furono riempiti con gesso, e siccome questo
derivano. Poi dopo che l'arco o la vfilta b chiusa distingnere bene, se esso ha a servire per volte, che mano, i quali son-inpiu porosi e piu bucherellati. Quando si inilurisce rapidamente, coal nel giorno successive
e subentra secondo le rispettive condizioni l'equili- hanno a portare solo il proprio peso, oppure per il mattone serve solo come materiale di riempimento si poterono togliere via Ie centine stesse.
brio, questo viene ancora ad essere disturbato to- volte soggette anche a sovraccarico. Per la costruzio- dei riparti delle vdlte, ossia delle cappe delle v61te a
stoche si leva la centinatura ossia si disarma l'arco; ne di vdte molto caricate, come, per es., Ie volte dei crociera, delle v61te a stella, e cnsi via, SO perb Ncgii avaiizi del circo di Caracalla si veggono dei vasi flgu-
iiii capovolli cnlro le niiisse di-.llc vhlle; come pure in quollc
perche la centinaiura almeno in parte soiregge i ponti, sono assai adatte Ie pietre di struttura stra- queste non hanno c o d a ~traordina~ia, si pu6 fare il ,li un lcinpio tfi 1ii:iiita e l t n ~ o n acsislcnte prcsso la via Pi'ene-
conci e dopo quest0 appoggio si rimuove. Dai movi- tificata; ed in loro mancanza i mattoni bene confe- mattone stesso piu leggiero di quello, che comportc- ilina e nelle ravine di un n t h cdifido antico prossiino alla via
menti quindi che ne conseguono, view di neccssitii zionati e molto cotti. Ma siccome nell' edilizia Taro rebbe la sua composizione organics, mescendovi al- kppia. L:i eupoln oltagoiia dellii cliicsa di S. Vilalc in Ravcnna
ad alterarsi la cnnnessione nei giuuti di malta, apren- si ha a fare con volte molto caricate, e Ie volte pii I'argilla del carbone di legna tritolato, dci trucioli pre- !rcUia iici sealo sccolo b cosliluiia (In vasi c lubi di terra colH.
OSTRUZIONE DEI COPERTI IN PIBTRA NATURALS ED IN MATTONI.
I suoi fianclii fino a due quinti dell'altezza sono composli di vasi ed in vista per di sotto. Questa disposizione nata da
drilli lulli murdli in inalla. I! rcslo d d l a cupola 6 formalo di provvisti di profondi cassettoni ottagoui. Gli arclii 1 materiale; precisamcnt~come peimuri a pilastri.
lubi, sdrsijali in giro di lorma spirals infilati I'uno liell'aliro a nna ragione di decorazione, alleggeris&, neUo stesso
in cotto hinno lo spessore di 2 mattoni = 1,20'¡ ,e fig, 314 e 315 rappresentano costole di rinforzo
tra ordini ndla p a r k di sollo e a due soli ordini nella partc t m p o la d l t a e ne diminuisce quindi la pressione
0 sono rispettivamente collegati fra loro mediante porgenti all' insu dello spessore di 2 e di 3 testa,
dissopra, murali anche quesli in malta. CANTALUPI. sni piedritti. Sebbene nella v61ta roinana questi cas-
lastre di terra cotta, mentre gli spazi intermeill, isieme a1 loro collegament~~coi due corsi imme-
settoni appariscano solo, come incavature praticate
come pure i riparti a cassettoni sono fatti con cal- iatamente vicini.
Infine si costruiscono pure vblte Ieggiere con nella massa della vblta, pure & innegabile che vi 6
cestruzzo, di cui 6 pure costituita tutta la vdlta fino Se una volta a botte munita dl costole,, come
tufo, con lava porosa e con calcestruzzo, nia que- contenuto il g e r m di una costruzione razionale dells
st'ultimo con pietra vulcanica batluta in piccoli a1 piano orizzontale passante per la ch'iave. L'arc0
vblta a botte; perchk gli orii, che si trovano frap-
pezzetti e con maita. Quoste vdlte costituite di pic- posti ai cassettoni, e che soli veramento fanno parie estremo della vfilta consta di 4 archi.
coli pezzetti di pietra e di malta si dicono anche Nella disposizione disegnata nella fig. 310, solo 1c
della sbperficie della vfilta a botte, soao costituiti
v61te di getto. costole arcuate sono uortanti. montre auelle rettilinee
come cordoni o costole;. di cui quelle secondo la
sono solo di collegamento
curva d'intradosso si possono considerare come co- per ottenere die tutte Ie
stole portanti, e quelle seeondo l'asse come costole costoleadtsmpiano all'ufficic
di collegamento. Due vicine rinchiudono i riparti o ri.
di portare, si pub diire lore
pieni, d i e si possono costruire da sA con una struttura
una disposizione tale che
leggiera, oppure anche coprire con semplici lastre.
i piaui, nei qnali csso s
Sappiamo gii, che per l'introdosso della vfilta Una vblta a botte presa d a b basilica di Co-
trovauo, formino un an-
a botte si pub assumere quella linea, che si vuole. st ant in^ in Roma A rappresentata nella fig. 341 (1). golo qualunque coil' ass(
Poi l'introdosso stesso pub manifestarsi co-
della vblta, conx si rilevi
me una superficie curva liscia, ed ancho
clalla fig. 312, che i-appre
come una superficie regolarmente ripar-
pig. 3 :2. seiita la pianfc~di una volt; Fig. 3.ii.
tita, secondoiragioni ili ordine costruttivo
svilluppata. In qnesto mod0
o di ordine estetico, o di ordine simulla-
quantunqne sotto angoli arbitrari, si riuniscon{ nelle fig. 344 e 345, ha da portare una travatura
neamente costrutLivo ed estetico.
insieme sul piedritto le costole che formano la rete la pavimento, 6 meglio collocare i travi secondo la
In tale sistema per la formazione della rete ilelle lunghezza della vfilta, in modo che abbia luogo una
costole, che costituiscono la parte portante dell? ripartizione uniforme del carico sulk costole; e non
volta, i cui. spazi iutermedi si possono costruire ir
mod0 diverso, sta la differenza fra la vfllte a botti
gotica e quella romana. Poich6 in quella si devoni
primieramente disporre come archi di circolo no1
le curve di inkw-
dosso, ma invece 1i
curve dell'e costole
essendo Ie prime dt
~o~isiderarsisolo GO-
me projezioni delli
costole, e qnindi elit.
tiche.
Per Ie volte 2
botte di considerevole
lunghezza, & indica-
tissima la loro ripar- Fig, 848
tizione mediante co-
stole, come si vede dallo fig. 343, per cui ne nasce ui da caricata la v6lta propriamente delta che per so-
solaio in pietra, che ha somiglianza con uno in legn( ito ha lo spessore solo di l testa.
I Roniani avevano gii cercato di dare una re-
golare interruzioue alla Ioro v6lta a botte semicir-
colare, col disporre dei riparti piti depress! o cas-
setton<, come rappresenta la figura 310 in pianta
I Questa vfllta ha la corda dl 231n. ed A divisa
per mezzo di archi in cotto in riparti, i quali sono
a travi visti. Con questa disposizione poi, siano k
costole per di sotto o per di sopra, si ottiene ur
ordinato consolidamento della volts, per modo cli~
senza che sYaviil bisogno di ingrossaria, si risparmii
Se vi sono degli ambienti da coprire con vfilta
lei piani superiori, per solito bisogna provvedere i
iedritti di chiavi. Per cib poter fare in modo or-
linato ed efficace si distribuiscono le pressioni della
v6lta a botte solo sn alcuni punti, interrompendo If sizione del materide nelle v6lte in cotto valgono Ie iicare, laddove la vblta non deve. intonacarsi, ed
fronti verso il mezzo, offre alcuni vantazi su quello
linee d'imposta con unghie o con hiuette, come s regole pii~s o p a esposte per la costruzione dei muri. a bisogno quindi di assumere un aspetto rego-
summentovato e rappresentato nella fig. 317, perche
rappresenta in pianta ed in vista per di sotto, nelle L'intradosso della valta per solito presenta la dispo- ire. 11 process0 e il segneute: Dapprima si adat-
fig. 316. Queste lunette possono avere una linea d i singoli cnrsi vi ricevono maggiore sviluppo e
sizinne a blocoo; si richiedono quiiidi per formare ino nel mezzo sul manto de1Farmatu:'a quattro
cbiavo orizzontale, oppure anche meglio per beilezzt la pressione della viilia si ripartisce di piu sni
la disposizione almeno due corsi diversi ed alternati. ~attoniinteri aa in modo da forrnare angolo retto
e per resistenza una liuea di chiave ascendente Se la vulta ha lo spessore solo di 1 testa, allora muri di perimetro, servendo in parte da piedriiti
:a loro, ed un angolo di 45 gradi coll'asse della
Quest'ultima forma si ottiene per lo piu coll'assu~nert tutti i mattoni appariscouo disposti in grossezza, e si dta, come mostra la fig. 349, poi nei quattro an-
n pianta gli spigoli rcttilinci, die si incontrino sottc evita facilmeute la coincidenza dei giunti, iucomin- oli vi si collocano contro un mattone intero b ed
ciando, un corso si ed uno no, con un mattone due u altro tre qnarti c formanti tra loro, come indica
quarti o con un mezzo mattoue. i figura, angolo retto, e cosi si prosegue fino ad
icontrare i mnri di perimetro dcll'ambiente da co-
srirsi colla volta, contro i quali gli ultimi mattoni
levonsi adattare spezzati ad angolo acuto. Quindi si
seguiscono solo con mattoni interi tutti i filari dia-
;onali, che si sono incominciati coi maitoni b e c e
i c o l l e p o coi muri d'ambito, che. come nel metodo
trecedente, formano tutti e quattro piedritto.
Che il baciarsi ed il collidersi dei mattoni, tanto
pi, quanto riel' metodo indicato colia fig. 3iS, av-
enga in una misura, die dipende dal raggio di cur-
xtura della rhlta, e chiaro; come pure si capisce,
;he ambedue i metodi possono trovare applicazione
.
", lolo nelle volte (a, cappa od a manto) molto ribas-
Fig. 31s.
ate, e principalniente solo l i dore si lianno muri
anche i muri di fronte. A1 contrario F esccuzion! li fronte, e quindi l i dove non si devono disporre
richiede operai piu abili, non essendo cosi semplici rolte apcrte.
come la precedente. Siccome su una superficie cilin Un sistema. affatto specials per Itf vblte ribas-
drica sono solo rette Ie linee parallele all'asse, co?
un angoln acuto, o meglio, per la vista, sotto angolo Quando Ie volte sono ancora dello spessore di 1 nella diiposizione a coda di rondine i mattoni, s o p
retto. Siccome Ie pressioni sono trasniesse dalla volta testa, ma, invece di essere a pieno centso sono tutto se devono aderire al manto, devono colliders
ai piedritti mediaate gli spigoli, cosl si cerca di ribassate, si posseno eseguire anCora con mattoni nei due angoli diagonalmente opposti, oppnre, secondi
rinforzare questi con costole sporgenti all'insi~,col- in grosezza; disposizione anzi questa, che torna la il linguaggio usato d a i muratori, derono baciari
legando poi seinpre quelle a due a dua contrapposte piu comoda, perch6 non richiede la spezzatura dei Inoltre Ie commessure dei mattoni, se si vuol lor
rnediante costole trasversali, coins lo mostrano le mattoni, eccetko che si incominciano ancora i corsi, conservare la forma rettangola, non combacierebber
pnnteggiate deb pianta. In questo modo la v6lta 6 uno si ed uno no, con uu mezzo mattone. bene per disopra, ed e quindi necessario di spezzar
ilivisa e rinforzata da fascie, die finiscono col ridusre Frequeutemcnte si suole adoperare anche un'al- ogni mattone second0 il bisogno, almeno da nn
la sua pressione sui singoli punti d'appoggio. Se questi ;ra disposiziono, che A rappresentata nella fig. 348, parte. Poi Ie commessure uon ricscono normali 8
poi si muuiscono di chiavi che li garantiscono cla 3 che & detta disposisione a spinapesce. In questa corrispocdente elemento d'arco; per6 di ci6 si !dev
ogni movimento laterale, allora si dA alla volta a e commessurs dei mattoni formano in projezione fare poco conto, perchi come s'e gii osservato, 1
mtte un9imposta sicura. Queste vdlte a botte psiisen- wizzonlale un angolo di 45 gradi coll'asse dolla resistenza nelle vblte in cotro con dipende tani
tano un'apparenza leggiera e si prestauo assai bene d t a e si tagliano fra loro ad angolo retto preferi- dalla forma precisa dei singoli mattoni, quanto ai
per le decorazioni a dipinto. ~ilmeutesulle due reni della vdlta, come la nostra lor0 efficace CO'Uegamento.
igura dimostra piu da vicino. II lavoro s'incomincia Un terzo metodo di costruire le vdte ribassai 17,:~. 311.
]uindi conten>poraneame~ite almeno in due angoli del- e rappresentato dalla fig. 349. Questo si distingu
Costruzioni delle v6lte a b o t h 'ambient@ da coprirsi con la volta, e con maggiorc particolarmente dagli altri enzi descritti, perch6 se n sate e dcscritto da Moller nel suo lavoro u Beitrilgen
ioiiioditA in tutti e quattro gli angoli, e la cliiu- incominciano i filari dal mezzo e si chiudono all zur Leiire von den construlitio~ien ed e il seguente:
È

Per quanto concerue la costruzi.m deile vblte lira dell8 v61ta ha luogo nel n m m con un qua- imposte. Ha gli stessi vantaggi della disposizione La vblta e costituita di mattoni disposti col lore-
a botte, pu6 valere come canone fondmentale cio, rato. Questo mndo di costruire la vdlta se se ne spinapesce e per di piu presenta maggiore comodit spessore parallelamente all'asse della rOlta e propria-
c\\e si 6 (letto per gli archi in muro. Por la ciiipo- a ascendere alpauto la linea di chiave da,lle due e regolarifa nella costruzione; per cia la. si pub a@ niente in filari alternati, neiquali i mationi stanuo c0lh
COSTRUZIONE DEI COPERTI IN PIETRA NATURALE ED IN MATTONI.

loro lunghezza una volta normalmente alla curva à sulle imposte, devono abbassarsi fra questi filari cisamente la stessa, come se l'asse fosse orrizzontale. etA appartiene ad una v61ta a padiglionc e per meth
di intradosso ed uu'altra volta secondo la curva sleasa, Ã orizzontali; ma questo.puo aver luogo solo, quando e come niostra la fig. 351; devesi solo osservare 1una vfllta a crociera e possiamo quindi per la dispo-
come mostra la fig. 350. La vOlta ha lo sposqore di 1 veuga sorpassata la resistenza causata dall'adesione d i e queste vfllte possono costruirsi anche colla di- zioue dei mattoni in questi spicchi rimandare alle
testa in chiavo ed 6 spianata orizzontalmente sul- a dei filari di mattoni die si toccaiio; e siccome quest! sposizione a spinapesce. g o , che esporremo nella descrizione dele sunno-
l'estradosso. Ã sono fra lor0 in contatto con superfici larghe, ed Quando l'asse della v6lta giace in un piano oriz- ina ate vdlte.
L'efficacia dei filari disposti a questo modo, se- inoltre sono collegati dalla rnalta, cosi la resistenza zontale, ma in proiezione orrizontale forma una curva, So l'asse della v6lta forma un'elica, ossia se la
condo Moller, 6 la seguente: u Sicconio la parte po- proveniente An questa adesiono 6 maggiore del peso Ie centine si collocano normalmente a questa curva, Mta 6 a chiocciola, la posizione in opera delle centi-
steriore dei filari orizzontali wiecb 6 sostenuta in à dei mattoni. I filari edfgh quindi non possono scivo- iii modo che Ie loro iroiezioni orizzontali forminc una e, come puredel manto non presenta certo grandi dif-
he, cost i mattoni disposti normalmente nel filare à lare all'ingiuframmezzo ifilariedabc,epperciA la vfll- llgura a raggi; ed il manto si deve comporre con colt&; sebbene ambedue richiedano maggiore atten-
defh per poter escrcitare una pre'ssione laterale ta si pud considerare come una massa unica e lavora .one che nel caso precedente.Per la collocazione delle
entine si osservi solo, che bisogna dividere la monta
ell'asse della vdlta, ossia l'altezza frapposta ai due
unti estremi, oppure anche lo spazio intermedio in
inte parti, quante sono le centine, che si ~ogliono
orre in opera; e che si deve poi collocare ciascuna
i queste piu elevata della preccdente di una delle
arti cosi risultanti.
La costruzione di m a v61ta a spirale va certo con-
:iunta a dfficolta, Ie quali anzi sono maggiori che
a tutti gli dtri casi. In ogni modo si raggiuogerh
à solo verticalmente sui corsi inferiori J)c ed kg Ã.̂ Fin naria, trova ancora applicazione, se si passa dagli nil facilmente lo scopo, eseguendo le singole fascie
(pi MolIer; e noi possiamo solo aggiungere, die dal archi alla volt@;solo 6 evidente, che raro si petrel .olla disposizione la pib regolare possibile . Le vdlte
inndo di afire di questa vdlta si riconferma la nostra servirsi dell'uso del filo per la determinazione di ~nulariascendenti si possono costruire anche in pietra
opinione, che nelle vdlte in cotto la presa delle nialte questa direzione, perch0 non lo si potri impiegare la taglio, ma richieclono una grande diligenza, pre-
rappresenta una parte grandissima. Infatti un simile che sulk front! delle vblto aperte. .entando la lavorazione e la preparazione dei singoli
risultato si ha solo coi mattoni, che si possono unire in Che l'esecuzione delle vfilte a botte in cotto, m c i i pih difficili problem! su1 taglio delle pietre (1).
una massa compatta ed unicamediante la malta, e qua- finch6 il lor0 asse rimane rettilineo ed orizzontale,
lora si volesse applicare la anzi acceunata disposizione lion preseuti assolutamente alcuna difficolti, dopo Ie
di giunti ad una v6lta in pietra da taglio si avrebbe Pig. 151
cose anzidette, 6 chiaro. E cosi pure quando la volts Se lo v61te a botte si devouo costruire con pietre
certo una subitanea rovina della medesima; eppercib deve essere rampante, anulare, od anche a chioccio- lamiera pieghevole, o con sottili liste di legno. La ~aturali,e proprian~entecon pietrame greggio, non
I
si torna a convaliilare la regola; rhe nelie vulte in la, no resta sempre possibile l'esecuzione, quantunque costruzione della vdlta allora richiede giA qualche at- avorato, allora, come s' i gia detto piu sopra, bisogna
cotlo Insogna perm meno aiie?zzio?zeall'esaUezza cli allora riesca meno semplice. I1 tutto sta nel pone in tenzione, o si raggiunge piu facilmente lo scopo, sc ionsiderare questo materhile come un surrugato dei
posa e di forma dei sinyoli maliuni, cite a l rimire opora le centine peril manto, e poi il manto stesso. si eseguiscono prima delle fascie piu o mono larghc nattoni, e quiiidi segnire pure Ie norme date per i me-
il pitiperfeUamente pssibile i mattoni colla maUa La posizione in opera delle centine poi, Ie quali sccondo la grandezza del raggio di curvatura del- lesimi, flnch6 la forma del pietramelo per'mette. Queste
in una massa mica. secondo il peso della vXta c la groseszza del manto l'asse della vfllta, aventi lo spessore della vUlta stessa r61te si possono eseguire solo con pietre di struttura
Conie nei muri in cotto, anche qui gli ingros- si collocano a distanza variabile da 1 a 2 m, e facile in direzione normale al suo asse (per es. in corri- iedimentaria e quindi provvedute almeno di due faccie
samenti si conformano all0 dimensioni dei matloni; cd effettuarsi con qualche cognizione di Geometria spondenza alle centine) ed a dentiera, per poi im- parallele,oquasi. Se il materiale lo acconsente, si pro-
cosi nellc vdlte di considerevole arnpiezza, soggette descrittiva, appena che sia data la sezione trasver- morsarvi negli spicchi intermedt filari di forma aim-
ad un grande carico lo spessore non cresce dalla vale dclla volta in un piano verticale o normals al- lare, che vanno diventaudo sempre pih cortri.Se per6 i (I) Siccome queste v6ite si incontrano abbastanza di ram, cosi
chiave alle imposte in modo continuo, ma solo gra- l'asse della vblta. raggio di curvatura dell'asse della v6lta 6 di grandezz: far6 paroia di due esempi, che io stesso ebbi occasione di vedere.
datamente; cosicchi, per es., una vblta dello spossore Sia per es. da costruirsi una vfilta rampante, e tanto considerev~le,che sulla lunghezza di un mat, 11 prima risguarda la vtilla in cotto, che si trow su una parte deli8
di 1 testa in chiave, riceve la grossezza di 2 teste icala, per cui si ascend0 alla cupula, che sovrasta a1 coro del Duomo
la linea dell'arco sia circolare; allora per ragioni tone lo spostamen& della corda de1l'arco sia quasi in, di bfagonza. Quesla vblta presenta una disimizione di materialanssai
a meta delle reni e di 3 teste all'iuiposta; per cui facili a capirsi torna assai piu comodo nelh esecuzione sensibile, allora il descritto procedimento noii 6 neces- irregoiarw e difetlosa, cosicchd la cousiderazione gi&piA voile fatla,
se 'lo spessore dclla vdlta ha da sul~ireaumenti, 1'in- di assumere i piani delle linee circolari dell'intradosso sario, perch6 con qualche attenzione si pub pure ot- che nelle v6lte in cotto la solidit&.dipende solo Oaii'intimo colie-
cremento deve essere almeno di 1 testa per volta, gamento dei maltoni colia malta, trova qui un'altra riconferma, per-
normal; all'asse della villa, e siecome le centine de- tenere facilmente la giusta collocazione dei mattoni ch& queata. vdta, oh0 conta secoli, per la diaposizionr dei materide.
ee ei vnol evitare l'irnpiego di mattoni spezzati, vonsi sempre mett,ere in opera verticali, cosi queste senza ricorrere ad alcun artificio. si pub appenaappena paragonare a..l un selciata. Ilsecondo esenipio
formano allora delle elissi, per la cui costriizione del si ri,.viene ne.li avfinzi del campanile della chiesa aimessa a1 chio-
Se l'asse della vfllta 6 rettilineo spezzato, cio stro di Lurch presso Gmiind in ayevia Questa vfilta 6 coslruila, Con
Tutto quanto abbiamo detto sulla direzione dei rest0 tutto 6 noto. fornia in proiezione orizzontale un poligono qualunquc grande diligenza in pietra concia, con tutte Ie norme per i l tag110
glunti ncgli archi in muro e sui mezzi di dctermi- L'csecuzione dells vulta sul manto poi resta pre. sopra ciascun ceutro ne nasce uno spicchio olie pe deile pielre, cd 6 pernib pure bene consewata.
COSI'RUZIONE DEI COPERTI IN PIETRA NATURALS ED I S MATTONI.

ccrcando i punti di intersezione delle liuee rette in- lateri regolari, eppoi perch6 costringe a fare tutti
aura col martello da mu~~atore di rendere un PO' cu- sta piu la semplice applicazione del livello e del
neiformi le pietre. Ma se ci6 non A fattibile, allora filo a piombo, per determinare la giusta posizione viiluate dall'incontro dei detti piaui colle superfici i mupi di perimetro abbastanza robusti perch6 pos-
si devono turare eon opportune scheggie di pietra dei conci. Nelle vfilte chiuse, cio6 nelle vfilte prov- cilindriche. Per ci6 la curva f g della lunetta A si sano servire di piedritto. Poi rende anche mala-
i giunti, che non combaeiano verso l'estradosso, come viste di muri di testa, bisogna contare per la costruisce col condurre due piani ausiliari orizzon- gevole l'apertura delle fiuestre e delle portta, 00
pure si devono in genere anche qui pienarnente ap- determinazione dei giunti solamente sulle anzidescritte tali per il primo e per il secondo giunto, col che si qnalvolfca i muri d'ambito non siano tanto alti, che
plicare tutti i precetti, gi& indietro enunziati per i sagome; e solo nelle vdlte aperte, come, per es., nei trovano quattro punti della curva. I1 punto di chiave la linea d'imposta della vfllta snperi la chiave di ogni
muri rettilinei in pietrame. Ci6 che la concerneva ponti si possono applicare altri mezzi per determi- dclla curva fy si ottiene trasportando il raggio c'd1 apertura.
la disposizione di comi orizzontali, 6 qui da ripetersi nare con preisione la dir~zione dei giunti sulle in cd, ed immaginando il piano ausiliario orizzon- La piu frequente applicazione, chc percib ebbe
nel senso, che si devono disporre il piu frequente- fronti della vOIta. I punti di giunto internamonte tale, ehe passa per la linea di chiave della lunetta a trovare la v8lta a padiglione, si fu nella costru-
mente che sia possibile i giunti paralelli all'asse sull'intradoaso si determinano mediante coordinate che si considera, e per il punto d della vfllta. zione della cosi detta cappa del fumo, sopra i foco-
della v61ta c normali alla superficie di intradosso, riferite a due assi tirati sulle fronti dei piedritti Per la lunetta B, l'incontro colla vdlta amlare si lari delle cucine.
poishe non 6 possibile di dare ad ogni singola e la direzione dei giunti stessi poi si determina 6 assunto rettilineo in pianta, per diiiegnarne lo spac- Quando si ha da costruire una volta a padiglione
pietra proprio la precisa sua posizione, ma bisogna coll'aiuto di un quadrante, che si colloca sopra cato si ports l'altezza del punto m ==: hi, in h' i' bisogna dapprima stabilire la linea d'intradosso della
accontentarsi di esoguire la costruzione disponendo il masso gik posto in opera, e su cui sono segnati donde si rilcva, che la lunetta B ascende verso la v6lta in un piano normale ad uno dei muri dicontorno,
ad occhio il materiale meglio clie sia possibile e nor- tutti i punti, ai quali si deve tirare il f i b per la la v'fllta ed ha forma semicircolare solo s o p hi, e da questa linea poi si desumono gli spigoli. La prima
malmente al manto della vfllta. Le pietre devono direzione di ogni singolo giunto. Questi apparecchi fig. 1, o h'l'. Per ottencre altri punti della lu- generamente 6 un. arco di circolo e gli spigoli poi
inoltre avere in generale lunghezza sufficiente da per6 si incotrano solo nelle importanti volte da netta B, si devono ribaltare in B Ie altezze dei sin- sono elissi, che si disegnano facilmente, essendone
attraversare tutto lo spessore della vfilta. e solo ponte, per cui non vogliano qui estenderci oltre, e goli filari della volta, prese nella proiezione orizzon- data la corda e la monta, la qnale 6 identica a
poche possono commettersi in questo senso. solo ossxviamo, che questo argomento 6 trattato tale della curva d'intradosso. quella della linea d'intradosso. Ma del resto anche per
Se Ie volte non sono troppo sottili, allora si pos- completamente con grande diffusione da Perronet La curva, secondo cui Ie lunette C e D attravcr- qualsiasi altra curva d'intradosso, si potranno sempre
sono costruire facilmente e sicuramente con pietramc nella sua opera sulla costruzione dei ponti. sano lavdlta si ottiene in pianta col dividere i semicir- con facilita determinare le corrispondenti curve per
greggio, anche quando sono ribassate, usando un po' La muratura, che si costruisce sulle reni di coli sopra pq ed ore in tante parti - filari - in gli spigoli, col metodo proiettivo. Le cei-itine si de-
di diligenza nel lavoro e buona malta. Sopratulto an- una vfilta, ossia il rirmpimento in muro dello spazio quantc s'6 diviso il semicircolo 06; poi si ripor- vono inalzare almeno negli spigoli della vfllta e
che qui, come nelle vfllte in mattoni, torna ad emer- triangolare tea l'estradosso di questa ed i suoi pie- tan0 i giunti sulla pianta e si congiungono i punti nel mezzo dei muri di perimetro in direzione a loro
gere come precipua condizione della stabililA il per- dritti prolungati all'insi, non appartiene alla costrn- corrispondenti. Per ottenere gli spaccati delle curve perpendicolare, per potervi sovraporre il manto della
fetto collegamento del materiale colla malta; quindi zione della vblta, perch6 6 una muratura rettilinea. d'incontro di C c D, si ribaltano Ie altezze dei filari vfllta. Tutte queste centine si taglimo secondo una
su ci6 bisogna principalmente rivolgere l'attenzione. Della sua necessita per6 ci occuperemo piu tardi, su ab, di cui per es. ts ¥== t's' = Psa d i l'altezza linea verticale, che passa per la chiave della vdlta;
quando si far& parola della solidita dei muri e in chiave delle lunette rampanti C e D. In modo ana- c devono perci6 essere sostenute in questo punto.
delle volte. g o facilmente si costruiscono le rimanenti curve Ci6 si pratica mediante un ritto, il cosi detto mo-
Infine so Ie vdlte a botte si devono eseguire in Infine sulla tav. 56, fig. 1, in pianta, e nelk d'intersezione. Quanto alla costruzione della v6lta naco, die si unisce e si fissa mediante un'incavatura
pietra concia, si considerano come archi in muro fig. 2 in sezione secondo la linea os y, si rappre- anulare poligona si osserva solo, che in una parte a h sunnominate centine. E chiaro die solo nna
prolungati, -e quindi abbiamo poco da aggiungere senta una vOlta anulare, una met& della quale con- della pianta si 6 indicatala costruzione delle linee, dolle centine, geneyalmente una di quelle di spigolo,
a quanto g h si disse su questi; specialn~entefinch6 sta di voke a botte in cotto, che si succedono l'una su cui vanno eseguite Ie centine. Come, per co- ammesso per6 che la sua proiezione orizzontale sia
Passe della vUlta rimane rettilineo ed orizzontale. all'altra su pianta di forma trapezia; mentre l'altra struire il punto di chiave delle centine, si b ribal- rettilinea, pu6 erfsere tutta d'un pezzo, e che tutte
Le pietre qui naturalmente non sono piii lun- met& 6 in pietra da taglio e su pianta circolare. La tato il raggio uv del . semicolare in u V cosi per Ie altre sono divise per metA in due parti.
ghe come la vblta, perci6 bisogna ordinarne diverse vfilta poggia internamente su un muro, che recinge eostruirne gli altri suoi punti, si ribaltano a piaci- Se i muri di contcrno dell'ambicnte da coprirsi
in uno stesso corso con oppurtuna disposizione, i n uno spazio centrale aperto, o coperto da vetri. Noi mento Ie ordinate del circolo. Dal sistema cosi de- con vfllta sono cosi lunghi, oppure anche se il le-
mod0 che due commessure, vicine non cadano in uno abbiamo riportata qui questa costruziono per impa- scritto cli armare una vfllta mediante quattro cen- gno d a impiegarsi per la formazione del manto e
stesso piano. Secondo lo spessore della volts per6 rare a disegnare le linee, che si ottengono dall'interse- tine, che si elevano dal mezzo dal trapezio verso i cosi debole, (la riohiedere altri appoggi, oltre che
non si trovcranno facilmente commessnre, perch6 la zione delle lunette orizzontali o rampanti di forma cir- suoi angoli, consegue di poter costrnire la vdlta agli estremi e net mezzo, allora si pongono in opera
grandma ordinaria delle pietre basta bene per l'in colare od ogivale, colla vfilta anulare. Percib si 6 senza manto colla disposizione a spinapesce, che si 6 altre centine, che devono essere perpendicolari ai
tero spessore delle v61te a botte, che si incontrano svolto su a 5, fig. 1, la sezione semicircolare della indicata nella nostfe figura, al pari dei giunti paralleli muri d'ambito c far capo alle centine diagonali. Que-
nell'edilizia. Le commessure secondo la lunghezzadella vdlta insieme agli 11 conci dell'arco, che marcano il all'asse della v61ta. ste centine, si determinano facilmente, essendo esse
vfilta si trovano in pimi, che sono normali all'asso numero dei filari della vfilta, e che in pianta si sono semplicemente porzioni delle centine, d i e partono
della v6lta; torna quindi facile il determinare la dire- disegnati con linee parallele alla linea di chiave t u. dai punti di mezzo dei muri. So, per os., per pro-
zione delle commessure per Ie singole pietre. Mentre Ie lunette A, B, E ed F penetrano nella vdlta, porci un caso, pigliamo un quadrate, come pianta
La posizione in opera dei conci della volts si Ie lunette C e D la attraversano. Com'6 noto l'inter- del locale da coprirsi e per linea d'intradosso della
fa cogli stessi mezzi, che abbiamo gia imparato a sezione di due cilindri orizzontali. che si incontrano, La v61ta a padiglione trova rare applicazioni per- vdlta normalinente ad uno dei lati, una semicircon-
conoscere a proposito dei niuri; solamente non ba- si detcrmina segandoli con due piani orizzontali c che riesce bene soli sngli spazi quadrati e sui quadri- ferenza dl circolo, il cui diametro quindi & cguale
COSTRUZIONB DEI COPERTI IN PIBTRA NATURALE ED IN MATTONI.

ed avanti tutto una eccellente malta sono i principali f ed o quelle altre sugli spigoli ef, gf, lo ed om,
a1 lato del quadrate, alloralafig.352, mostra Ie diverse ! unghie stesse sono parte. Gli spigoli, quando non
requisiti per la buona riuscita di una simile v61ta. some pure quelle sulle linee h f ed ok.
curve, die occorrono per le necessarie centine : abc chiedono alcun rintbrzo, si formano interamente
Per una costruzione in pietra da taglio neces- Qaanlo alla coatruzione della v61ta stessa, sia
& la linea, secondo cui 2110 s t e m materiale; si elevano quindi i singoli corsi
sita di disegnare in iscala naturale la vdlta in
Tcx
! ! I ! \
si costruii'anno Ie cen-
tne aa, fig. 353, e We,
I anelli orizzontaAi normalmente almanto, solo avendo
ura di far incontrare in mat toni agli spigoli in modo
proiezione orizzontale ed in alcune sezioni trasver-
11 pietra da. tagho, sia in matloni, non potremmo
she ripetere Ie cose gii dette sulle vfilte a botte ed
sali, per cui si serve di una dima o sagoma in i padiglione, siccome anche i conci, che si trovano
fi. 352 quella per pportuno, perch9 iungo questi. non si formino
legno disposta orizzontalmente. Anche le curve per nei punti o od f ftrmano ciascuuo la meti della
Ie centine di spigolo iunti. Se la pianta della
Ie linee di intradosso e di spigolo si devono dise- shiave di una v6lta a padiglione regolam, come l'ab-
W , fig. 353. La figura 6lta & un quadrate, co-
gnare in iscala naturale, e propriamonte due v6lte; ~iamogia rappreseutata nella figura 351.
n~ost~apurecome tut- ie nella fig. 354, i mat-
cio6 una v6lta per predisporre la forma delle cen-
te Ie centine fanno ani si incontrano sullo
tine per il manto, ed una seconds per detorminare
capo nel mezzo al mo. .- la forma dei conci di spigolo e per prepararue lo
naco, che Ie sostiene. solo si spezzano altor-
relative sagome. E evidente che Ie conlino e que-
Se poi, per es., lo spa- ativamente in senso ra-
8te sagome non possono eseguirsi su uno stesso di-
zio tra c e (1, fig. 353, 'ialo sulle focce minori,
g n o , perch& dobbiamo ricordarci, che le curve
& cosi gande, che ab- 1 modoanalogo a quello
1 F I ~ 353.
. dello centine distano dall'intradosso della v6lta dello Parlando delle forme dello vdlte, abbiamo dedotta
bisogni un altro ap- be si tiene nella dispo-
spessore delle tavole del manto, mentre invece i concia cupola dalla v61ta a padiglione, supponendo, che il
poggio al nianto, a si zione a spinapesee per Ie vdte a botte. La fig. 355
da poggiarsi mile accennate sagome devon formare nimero dei lati della base di questa diventasse infi-
." . vuole disporre questo nostra due filari in soziono normale alla curva dello
in bf, fig. 353, allora l'intradosso stesso. Per conci d i spigolo intendiamo litamente granile, ossia chela base stessa diventasse
pigolo, in grande scala; vi b indicata con linee
si trow la forma per la relativa centina, portando la qnei conci, che formano parte dell0 spigolo, e quindi ma circonferenza di circolo. L'intradosso della vdlta
iunteggiate la parte, che si e tolta via dai roattoni
lunghezzu bf della fig. 353, (la b verso f' jells sono anche parto rli due unghie vicine, cui appar- !i pub considerare come una superflcie di rivoluzione;
Se la proiezione orizzontale dello spigolo non
tengono. Qui siamo costretti a saltare lo studio per ? tntte Iesezioni orizzoutali sono circonferenze di cir-
fq. 352, od elevandc orma un angolo di 45 gradi con quella dei giunti,
da /" la perpendicolarc la forma di questi conci e per la lavorazione delle ;olo,i cui centri, uniti, danno l'asse della linea genera-
corrispondenti sagome, come pure la ripartizione che pub essere una curva qualuuque. Tutta-
'fg ; e net segmento bg.
figura 352, & datalz dei giunti tanto utile per preparare i conci stessi ria si cnstruiscono pure di queste volte, dette cupole,
colla minore perdita di materiale, o rimandiamo in iu ambienti dipianta ottagona, come, per es., si trovano
forma della centina cer
cata, la quale si devc proposito alla teoria sul taglio delle pietre. ul cantro della croce nelle chiese lombarde. Una fra
inalzare sopra Iif, fi. e piti important! cupole, cJstrutte su pianta otta-
gura 353, e fissare i~ ;om, & quella del Duomo di Firenze. Simili cupole
)er6 a stpetto rigore, vanno classificate insieme alle
b allacentina dispigolo
bite a padiglione.
k chiaroche il punto 6
fig. 353, devesi inoltn
Basta che ricordiamo solo brevemente auesta I1 tipo piu sumplice di cupola & dato da una
~ i g 88.3.
.
vdlta, perch& sscondo nezza sfera cava su un locale cilindrico per modo
sorreggere in modo si,
la definizione giA data, :he i filari della v6lta riescano sompre concentrici
curo anche per di sotto, per es. con un ritto.
essa si compone di una ;ol locale stesso e vanno via viadiventando pih pic-
Col sussidio di queste centine, si eseguisce
. tuttc
valta a botte e di due :oli fino a terminare a1 concio di serraglia.
il manto delta v61ta
dopo di che si pub ir
mezze vfllte a padigli~ne, I giunti sono tutti diretti verso il centro dclla
e quindi si potrii. co- fera,. mentre le altre commessure si trovano in
cominciare la GO-
struzione della v U k stmiria colle regole gii 'iani normali, che passuno per il centro stesso.
illora i mattoni si devono convenientemente spez- date per queste v61te. Se la cupola sorge su una pianta quadrilatera
stessa.
a r e anche secondo il loro spessore, come lo mostra Vogliamo quindi solo caso abbastanza frequeute) si possono dare due
a figura 356. osservare, che la parte nodi:
Ammesso, che li di mezzo si considera 1) La cupola & circoscritta alla piauia, fig. 1-4
vdlta a padiglione si: Se la vblta a padiglione devesi eseguire in pie- completamento come una av. 57, e ne incontra quindi i vertici, oppure 2) la
in mattoni, la clisposi trame, questo deve essere stratificato, in forma di v6lta a botte e die si u o l a & inscritta nella pianta, ed A tangente ai suoi
zione del material1 lastre non troppo grandi, ed inoltre dove lasciarsi devono inalzare centine rfi, fig. 358-360.
Pig. 334.
cer oenuna dell8 I I ~ lavorare col martel'io da muratore, per peter ottenero Fig. 357. ai capi della medesima La prima forma si ottiene col considerare Ie
"
ghie, onde la vblta & costituita, & precisamenti una disposizione piu regolare possibile in corrispon- snlle linee a1) e cd, fi- uattro pareti come piani vertical!, che elevandosi
denzaagli spigoli. Un lavoromolto accurato e diligento gum 357, contro le quali devono terminare nei punti agliauo via quattro segmenti eguali dalla sfera, o due
identica alla disposizione per Ie vblte a botte, di cu
COSTRUZIONB DEI COPERTI IN PIETRA NATURALE ED IN MATTONI.

paia di segment; divepsi, second0 che la pianta 6 un nice, ricevono poi primi la superficie sferica. Questa cd il mezzo spaccato, fig. 361, e divisa nell'interno Quanto mirabile 6 per qnei tempi la corda di
oppure un reitangolo. Lo spaccato socondo la circonferenza di circolo serve di peduccio alla so- mediante otto nicchie, praticate ncllo spessore del quests cupola, altretkanto semplice ne 6 l'idoa 1011-
diagonale da il circolo massimo della mezza sfora. vrapposta cupola, la quale 6 insieme portata anche muro e chiuse da colonnati; una delle nicchie forma
La seconda costruzione si distingue dalla prima dai quattro pennacchi frapposti agli archi laterali, I'ingresso e le altre sette sono cappellc. La vdlta 6
in quanto the solo i quattro spicchi triangolari, o come mostrano chiaramente la fig. 359 in pianta, la in mattoni (1) ed A fornita internamente di lacunari
pennacchi, conterminati superiormente dalla circon- fig. 360 in sezione trasversale, e la fig. 358 in se- che erano rivestiti di deccrazioni in brcnzo dorato.
ferenza di circolo orizzontalo marcata con iina cor- zione diagonale. La vfllta porta in sommita nn'apertura circo-
lare, del diametro di 8s' (2). I marl di piedritto
sono notevolmente rialzati a1 disopra de!!a linea di
imposta, per aumentare la lorc stabilita e per na-
scondere esternamente una parts della cupola.
Alia rotonda e unite un atrio spazioso con fron-
tone.
Secondo Rondelet (L'Art de bitir), la superficie
occupata dai muri sta all'area di tutta la pianta,
muri compresi, come 1: 4 circa. Cosi pure lo spes-

Pig. 333. Pig. 359. Fig. 860.

Siccome le cupole occnpano il primo posto tra a. La cupola del Duomo di Firenze, terminata
Ie v6lte che si costruirono sin dai primi tempi, nel 1434.
cppercib fecero parlare molto di.se, cosi ci pare op- 11. La cupola della Chiesa di S. Pietro in Roma,
portuno di accennare qni alle principali tra queste compinta snbito dopo la morte di Michelangelo av-
struttnre, seguendo l'ordine cronologico per potere venuta nel 1563.
tener dietro a1 progress0 della tecnica e dolla sta-
t) Cupola del Pantheon in Roma,
tica nella costruzione delle cupole.
Ma saremo brevi per non oltrepassare di troppo La cupola pit grandiosa, che costruirono gli
i confini del nostro lavoro. antichi Romani, e quella del Pantheon in Roma (I),
Le cupole, di cui ordinatamente ci occuperemo dove troviamo insieme la piu alta applicazione che
sono: cssi fecero della vOlta, cioe della piu importante
a. Quella del Pantheon in Roma, compiuto nel- e della piu utile innovazione di cni 1'arte edilizia
l'anno 25 dopo Cristo. va debitrice ai Romani. La costruzione ne e sem-
b. Quella del Tempio di Glow, nel palazzo del- plicissima. Sopra muri di contorno, a pianta cilin-
,

rimperatore Diocleziano a Spalatro, in Dalmazia, co- dries dello spessore di .&


sorge la cupola emi-
struito nell'anno 305. sferica, col diametro interno di 43'". E di 43m 6
c. Quella della Tornba di Costanza in Rcrna, pure l'altezza netta del tempio per modo, che se l'iç 361.
costruita nell'anno 360. si immaginasse tntta la sfera cornpieta, qnesta riu- .h

d. La cupola del Battisterio di S. Giovanni in scirebbe pressoche tangente a1 pavimento. Quindi i sore dei piedritti sta alla c o d a della cupola come
Firenze, probabilmente costruika tra il 400 ed
' piedritti e lacupola hanno eguale altezza. La parete 1 : 7 circa.
il 500. della rotonda, come lo mostrano la pianta, fig. 362, -
e. La cupola della Chiesa di'S. Vitale in Ra- 1%) Si leg@
.. in proposito à Les edifices antiaues da Rome.
venna, costrutta dal 526 a1 547.
fi Fa c u ~ O 1 a
t b p o h , C O S ~ ~d dU 532
~
di s'
a1 537.
in Costan- (1) Eretto da Marco Agrippa, genero deii'imperatore, Augw
a terminat0 25 ~ t ~ d
gli Dei, donde il nome.
n oi p Oristo. L'edificio fu dcdicato a tutti
di Desgodetz È Parigi .i79 pag. 8.

pes et les domes È Pariei 1343 m u . 4 9 In auesto iavoro sono de-


d i c a t ~a~ Pantheon 9 g&di tavii;con a m &sa deacrizione,
I
(2, Secondo i dati forniti da Isabelle K Lea edifice cipculai-

I
damentale. Non si pub infatti pensare una cupola
piu sempliee di qudh cmisferica su piedritti a
pianta cilindrica, aventi l'altezza eguale a1 'raggio
COSTRUZIONE Dl31 C O P E R T I IN P I E T R l N A T U R A L S E D I N M A T T O M .

della sfera. Per quanto risguarda la riparizione dei i ponendo nn cupolino piatto rialzato, c 'destinato ad Abbiamo scelto questo edificio solo per la sill- tino Magno. E il piu antico edi^cio cristiano di no-
1
lacunari su una cupola sferica, seguiamo il proce- cssere decorate a dipinti. golare SUa cupola, la quah & insieme un esempio,
come al decadere di uno stile, l'artefice si sforzi
tevoli dimensioni ed a due navi. La rotonda ha l'am-
dimento di Emy (1). La costruzione anzi accennata, riposa sul prin-
Si detcrminano sulla pianta, fig. 363, il numero pio che so qm e qp si considerano come Ie trac- di piacere nei pdrticolari, ci6 che del resto & confer-
c la larghezza delle costole, non che 10 file dei cas- e di dus piani meridiani, che racchiudono una fila mato in modo insigne dal.periodo di decadenza dello
settoni (nella cupola del Pantheon si hanno 28 co- icendente di lacunari, Ie stesse rette sono tangenti stile gotico.
stole e 5 file orizzontali di cassettoni, e quindi in tutti i coni die si possono condurre in diverse La fig. 364 mostra la pianta del tempio otta-
totale 140 cassettoni). In seguito si deterniina sulla xizioni, alla sfera prms, quando il centro di que- gono con peristilio; la fig. 365 lo spaccato e la fig.
sezione verticale il primo anello, che con's imme- a si mantiene sulla verticale cd. Siccome Ie in- 366 una parte della cupola, la cui laboriosa costru-
diatamente sopra la linea cli imposta e che quindi n-sezioni di questi coni coU'ir~t~adosaodella vOlta zione ncn accorda per6 il minimo vantaggio, in con-
6 viucolato allo sporto della cornice; per cui si ha irmano dello circonferenze di circolo, che hanno f r o n t ~del solito sistema dei corsi anulari, ed anzi
il punto g. Si prolungano verso l'esterno off e er tangenti pq ed mq, cosi lo stesse devono an- nelle cupole ffrandi puO diventare pcricolusa, in causa
bq, che racchiudono una fila di cassettoni ascen- arc a mauo a mano scemando verso la serraglia. dell'irregolare esecuzione degli archi e del loro
dente, e si considerano queste rette come tangcnti cedimento.
t ] 11 temp10 di Giove nel palazzo
ad una circonfereuza di circolo qualnnque prrns. dell'imperatore Dlooleziano a Spalatro, 01 Cupola della tomba di Gostanza (Santa Costanza] in Rorna.
Si eleva dal suo centro la perpendicolare cd
E uno dei due tempii, che Diocleziano fece eri- Questa cupola situata fuori delle n~uradella citth
sulla quale si devono trovare i centri di tutte Ie
:ere insiorne con un sontuosissimo palazzo in Spa- 6, nelle sue parti principali, ancora bene conservata;
circonferenze di circolo, che sono necessarie per
ripartire la proiezione verticale della vulta. Si de- probabilmente aveva la destinazione di mausoleo pei piezza cli 22m,5, e la sua p a r k centralelarga ll@
scrive la prima circonferenza eguale a quella prms, diversi membri della fanliglia dcll'Irnperatore Costan- fe coperta da m a vdlta, che, portata da 1 2 coppie
in mcdo che il prolungamento di q'g ossia qr -it la sia
tangento, allora il punto It di intersezione della tan-
gente superiore ossia qr w colla sfera d& lo spi-
golo superiore della prima fila di cassettoni. Cosi;
abbiamo in ah la larghezza ed in fi l'altezza dei la-
cunari del primo ordine. Oppuro si considerano ([in
e qp comele proiezioni orizzontali o q'u e yrw come
lo proiezioni verticali di un cono circoscritto alk
sfera prms, ed allora Ie linee d'intersezione del me-
desimo colla superficie della vdta danno una curvz
Ie cui quattro tangenti racchiudono il lacunare. Ir
modo analogo si procede per determinare la proie-
zione verticale hi della seconda costola. La sna lap
ghezza si 6 presa eguale ad a%'; allora si tracci~
ancora la circonferenza di circolo otnv, in modo chf
abbia per tangcnti i prolungamenti di qa' e di qb'
Si riporta poi la stessa circonferenza in proiezionf
verticale tangenzialmente a q r w , e l'intersezionf
della tangente superiore q'cc colla superficie dell:
vUlta determina lo spigolo superiore della costcla
Ripetendo questo process0 si ottengono i punti
t. ecc., finch&i lacunari divengono cosi piccoli, che 1
lorodisposizione sembrerebbe troppo minuziosa. Allor
la serraglia della cupola si lascia liscia, oppure, corn
uel Pantheon, viene provvista di una lanterns; 09 Fig. 208.
pure anche si termina. la cupola in sommith sovrap
di svelte colonne in granito, si eleva fino a l g m dal & rappresentata nella fig. 367, e lo spaccato nclla
pavimento interno sopra un alto tamburo, che sor-
(1) Trait6 da Part de I t charpenterie. Tome 11. p a w il tetto della parte perimetrale. La pianta si 1 u ~~~

La cupola b costituita da 34 costole in mattoni,


--
I I ~ R Y ~C o~ s f~w %~ i m, i in ol,fw - 1'01, I
20
u'OSTRUZIONE DEI COPERTI IN PI RA NATURALE ED IN UATTONI.

per6 non sporgenti, Ie quali sono collegate tra lor0 dritto, grossi solamente 3m70, i quali per6 a motivo die, in mod0 molto ingegnoso, per mezzo di 16 tagona, che e interotta a1 secondo piano dal coro.
da mattoni ordinalamente di3pusti in filari orizzon- delle due gallerie, che corrono l'una sopra l'altra, morse, Ie quali simultaneamente sorreggono il tetto La parte centrale 6 coperta da una cupola semicir-
tali, mentre Ie parti intermedie sono in calcestruxzo, si dovettero forare in due luoghi, come si rileva in pietra; per cui la cupola riceve la neccessaria colare del diametro di 19m,6, ed ti provvista d'un
una struttura molto in favore presso i Romani. dalla sezione diagonale, fig. 370, B. stability, mentre per se ha lo spessore di solo 1m. tetto a padiglione ottagono, che manca nella mag-
Questo editicio., a~nartenente alla pid remota
t L
I1 peso assai considerevole ill questa cupola, per Ma queste morse o speroni sono assolutamente ne- gior parte dello cupole oriental!. Per potere piu fa-
cristianita, offre un ragguardevole cessari, per impedire il cedimento clella metd infe- cilmente accordare la baso circolare della cupola,
progress0 tecnico-statico a fronte riore della vblta, la quale dal piede alla chiave in colla forma ottagona dei piedritti, si sono praticate
degli edifici pagani, che lo prece- isviluppo misura 33m. Inoltre questi speroni colle-
dettero, i quali non porgono alcun gano solidamente il manto della vfilta avente lo spes-
esempio di cosi ardita costruzione. sore di 11" eolla parte superiore del muro di contorno
che con spessore pure di Im, ne dista di 1, 4. Per
d) I1 B a t t l ~ t e r i odl S.Giovanni cui essi si oppongono alla spinta laterale con uno
[S.Giovanni i n Ponte), in Firenze.
spessore, che con~plessivamenteascende a 3 m , 4 .
La fig. 369 rappresenta la pian- La cupola ti poi formata ad arco acuto, che A
ta dell'edificio ottagono in quattro il profilo staticamente piu adatto per queste strut-
punti, corrispondenti ciascuno a ture, die devono avere un tetto inclinato immediata-
quattro diverse altezze; la prima mente sovrapposto alla vfilta.
al piano delle colonne inferiori, la Abbiamo qui il prim0 indizio delll'ingegnoso si-
seconda al piano dalla galleria, Li sterna, che doveva sorgere piu tardi, delle grandi
term al piano delle finestre supe- cnpole a due manti, riuniti da costole trasversali.
riori, 13 la quarts sopra questo ul- Vi ti in embrione la struttura della doppia cupola
time. La fig. 370 rappresenta in A fiorentina, che doveva effettnarsi solo mille anni dopo.
la meti dello spaccato trasversale, Si possonoconsiderare anche solo lo spaccato tra- negli angoli altrettanti piccoli archi, i quali raddop-
ed in B lo spaccato secondo una sversale e la parte della pianta contrasegnata con 4, piando il numero dei lati della pianta, agevolano e
diagonals. Questo editicio, che fu dove sono accennati i piloni d'angolo ed i due speroni procurano il raccordo stesso. La vXta di questa in-
g i i cattedrale di Firenze, e nna intermedi, per capire subito chiaramente la semplicitd teressantissima e loggerissima cupola 6 stata costrnita
ed il risparmio in materiale che presenta questa co- son vasi (I), che abhiamo rappresentato a pag. 15
stmzione, congiunti con una considerevole soliditd (I). nelle fig. 23 e 24; e pr~p~iamenle, in modo che i
vasi della fig. 2 4 hanno servito, collocati vertical-
e) San Vitale in Ravenna.
mente 1'uno accosto all'altro, per la muratura di
Questa chiesa a cupola, eretta in onore di S. riempimento nelle roni della cupola fino alla chiave
Vitale, fu incominciata nel 526 e consacrata nel517. ielle finestre (2), mentre i vasi della fig. 23 fu-
La pianta di questa interessante chiesa 6 rappre- rono impiepti l'uno accosto all'akro accoppiati in
sentata nella fig, 371 ed una parte della spaccato posizione orizzontale, per sviluppare in forma di spi-
nello fig. 372. Attorno alla parte centrale ed elevata rate, fig. 374, la cupola s t e m tino alla serraglia. I
dell'edificio, disposta ad ottangolo regolare, fe circo- vasi sono intonacati esternamente ed internamente
scritta una parte perimetrale a due piani pure ot- con malta, che il d& a questa leggerissima costru-
zione una soliditi, che dopo un period0 di 1300 anni
(1) HUbsch nei suo pr-egevole lavoro .Ã Die altchriaiichw
non sembra punto scemata. Per rinforzare la cu-
Iiirchen à Karlsruhe 1358, dal quale abbiarno toko a prestito la de- pola servono gli sporgentissimi speroni S, disposti
icrizione ed i disegni, dice a pag. 4-1: ç Non posso terminare, senzs g I i otto angoli, fig. 372, che uniscono e fissano la
ripensare alla mit-&bilecupola. Sipub dire cheessasia I'ardita maestra
dei pi" celabri archit&i italiani Ariiolfo di L a p . che incorniacib i
cupola ai piedritti. I1 locale centrale acquista assai
Ell. 358. Fig. 370. Duomo di Firenze nel 1g08, non avrebbe certamenteaviito i'animo
di progettare una cupola tanto graiuliosa, se non avesse avuto di-
costruzione tutta in pietra fino alla sommitd del tetto, la maggior parte, 6 sorretto, ad ogni lato del- iianzi a s6, li dirimpetto, la cupola di S . Giovanni. E psrcib nel (I) L'uso dei laterizi vuoti, per costruire pit legpieri 1 muri
ed per noi interessante per riguardi statici, perch6 l'ottagono, al prima piano da due colonne di granito .15" secolo, solo confortato dall'esempio di quasta, Brunelleachi si e partirolarmente Ie v6lte. no" rimonta oltre i primi tempi del
arrischib di realmente incorninciare e compierala cupola del Duomo. iecadimento dell arte in ltalia.
in confront0 delle cupole anteriori, presenta relativa- antico, del diametro di On3,70, ed al secondo piano E ael lGn secolo Miclielangelo solo 11, potem trovare I'idea ed il co- (Â¥2 iuvece delia maratnra nelle-reni si possono costruira delle
mente minore volume dl muratura. da due corrispondenti piloni in muro. La cupola raggio per I'immensa sua cupola di S . Pietro, perch6 come Fio- voltine, colle quali sl consegue pure un allegerimento e quindi si rag-
La cupola ha il diametro di 25m,6, ed ai ver- stessa s'unisce poi internaniente col muro di contorno rentino egli aveva avuto da giovane I8 due grandiose cupole di- "Â¥iun:xlo stesso scopo; sistema questo. cur 3. riaorre specialmente,
nmzi agli occhi B. oer Ie vdite, che devono essere sp^anateperr;cevere U'I pav:mento,
tici esercita la propria spinta sn otto piloni di pie- non solo mediante gli otto p i h i d' angolo, ma an-
COSTRUZIONE DEI COPERTI I N 1 iTRA NATURALE ED I N MATTOXI.

in apparenza ed in ampiezza, merck la disposizione che accorda anzitutto staticamente un reale van-
f ) La ohlesa dl S. Sofia in Costantinopoll (1) Le costole larghe l m , O 9 , sporgone dall'intradosso
di sette nicchie, che ~i~svolgono ad ambedue i piani taggio, raccogliendo la spinta della v8lta framezzo della cupola 18 cm. e vanno scomparendo verso
fra gli otto piloni della cupola. Disposizione questa, alle tribune, e quindi in corrispondenza agli otto Questo tempio fu eretto alia Sapienza Divina chiave, in modo che si ha liscia. la p-irte verso ser-
sotto l'impero di Giustiniano dall'anno 532 a1 537 raglia, del diametro di 10'",2. Lo spessore della cu-
al tempo della fondazione di S. Vitale in Ravenna, pola ascende a 75 cm. alFaltezza della chiave delle
dagli architetti greci Antonio da Cora e Isidoro da finestre; ed a 63 cm. in serraglia. Essa k costrutta
Mileto (2). in mattoni, che neiia sua parte inferiore sono lun-
Quattro robusti piloni formano nel mezzo del ghi 70 cm. larghi 23 cm. e grossi 6 cm.; di questi
celebre edifizio bizantino un qw~dratodi 3 1 m , 4 di lato; mattoni di 70cm. se lie devono trovare amhe nrl
e sono fra lor0 uniti da archi circolari. Tra questi quadrate. Nella parte superiore della cupola, i mat-
archi si svolgono 1e quattro v6lte d'angolo o pen- toni devono essere piu corti di quelli impiegati a1
naccbi, che formanu superiormentc alla chiave degli piede. Nei pennacchi, alle reni, si k trovato un ma-
archi una circonferenm di cw-
colo o corona d'imposta di 3Om
d'ampiezza, che serve di base
alla cupola piatto o calotta. Que-
sta corona consta di pietra da
taglio, la quale b scoperta in
sonmiti, dove poggia la cupola
e sporge 27 cm. circa verso
rinterno. Nellecommessureclelle
pietre di questa cornice dove-
van0 ossersi collocate dellelastre
di piombo (Salzenberg, pag. 09),
come pure si doveva aver fuso
Fig. 372. del piombo nei diversi interstizi
/
piloni delLicupola. S e s i fosse ommcssa 1' applica- per modo die le pietre riceves-
sero una posa elastica e non si rompessero sotto teriale leggier0 bianco, con scorie di ferro e trac.
zione delle"1icchie attorno alla parte centrale, e si
il peso della cupola; una precauzione necessaria stan- cie di vegotali, ma senza forma (1). La malta aveva
fossero riuniti i piloni con archi soliti, [invece che
teche i cedimenti degli archi di sostegno, (lei pen- un colore rosso e pare. che sia stata confezionata
con gli archi a doppia curvatura, come quelli del pre-
nacchi, e dalla muratura di riempimento avvengono con aggiunta di polvere di mattoni ; i giunti di malta
in misum divem. sono grossi da 3 a 0 c:n.
La cupola, che s'eleva sulla corona d'imposta, I quattro pilastri principal!, che portano la cu-
consta prima di tutto di 40 costole, larghe interna- pola, sono in pietrit concia, nna qualiti di peperino.
mente alla base In1,03, e grosse nel senso del raggio Second0 Iiondelet il rapporto dell'area occupata
210,6, lo quali si impiccoliscono all'interno ed all'ester- dai muri e dai pilastri, all'area di tutto l'edificio e
no, o sono unite fra loro all'altezza di 4 m , 7 , da archi, come 1: 4 , 7 .
che nell'interno forinano finestre larghe l m , 4 0 .
s} La ou?o:a doppla nalla chlesa di Santa Maria del Flora
a Firenze (2).

(1) La descrizione di questo interessante monumento deli'an- Tra il tempo, a cui rimontala custruzione della
tica cristianitb 6 inleiymente toita dail'opera di Salzenber~:Ã Al-
tschristliche Baudenkmals von Constantinopel à Beriino 1844.
suddescritta cupola di S. Sofia, e quello della cupola
(2) Vent.idue anni dopo la sua Consacrazione rovinava la parte
orientale deih cupola in se.ruito ad un terremoto.
Per cui Giustiniano iucaricb i l nipote omonirno di Isidoro, (1) D i laterizi di ieg~erezra, tulta propis., pi-ovenienti da
sente caso , non si sarebbe ovvikto al rischio, che che nel fmtlempo era inorlo, dl rinforzare i piloni e di rialzntre Rodi, ch? sarebbero slati impiezati per la cupola, e di cui fanno
di "ifn^O la cupola stessa e cosi la chiem fu consaci-ata una se- lenzione alcnni scriltori. fc-alzenberg non ha trovato aicuna traccia
questi piegassero verso il centro. (2) La storia deli' hteressante raonumento si riassume per
condn. vcltn. n d 5GJ.
Second0 Rondelet i muri ed i pilastri di quest0 La ciipoid q u i d che particoiarrnente ci inleressa contn m i lratli cosi: Arnolfo di C!imbio (second0 le recenli investi-
edificio occupano una superficie, che sta all' area oggidi treciici secoli: per ii rimauente rimandiamo ail'intewssanle p i o n i di Sclinaase. GescltifJite dm bildendan Kiinste, vol. 7, pa-
complessiva di tutto il ternpio come 1 : 6. lavoro succitato. ins 173) nato il 1212 in Colie di Val $Elsa, scoiaro del celebre
COSTRUZIONE DEI OOPERTI IN PIETRA NATURALE ED IN MATTOXI.
di Firenze, corrono circa 900 anni; per cui si po- contienc gia in s6 il germe della cupola doppia, L a cupola esteriore si pub considerarc come una
Ed anche la spinta qui si comporta diversamente,
trebbe giustamente muovere la domanda del perciie come s'e gii osservato. cupola, che prot,egge quells interna, Ie cui deco-
perclio la corona, che serve di base alla cupola, a
si faccia tutt'ad un tratto queste passo gigantesco, Uno sgnardo alle fig. 375 e 376 mette subito motive della sua altezza piglia una posizione cosi in- razioni sono in quest0 modo riparate dalle daunose
quando in quest0 considerevo!e period0 di tempo si in chiaro, clie si lmnno davanti due costruzioni di dipendente sul sottostante tamburo, munito di finestre influenze atmosferiohe. La superficie esterna deila
costruirono tante cupole, spccialmente nello stile principio affatto diverso. Nella fig. 375 una cupola circolari, che la spinta non pa6 essere lateralmente cupola .3 coperta con grandi tegole plane, che sono
loinbardo. circolare ribassata riposa st1 quattro archi e su quat- trasmessa ad alcuna delle parti attigue, e deve poste in opera, su malta di pozzolana.
Certo vi si intrapresero molte cupole, quindi essere portata solo dalla resistenza dcl tam-
come nel 10Â secolo quella della chiesa di h . La cupola delta Chiesa dl S. Phtro in Roma (I).
buro. E per scemare a1 p i i possibile la spinta si
S. Marco in Venezia, la quale per(> 6 solo scelse la forma, che corrispondeva maggiormente Questa e rappresentata per melii. in sezione, e
un'imitazione di quella dl Santa Sofia; poi
allo stile dell'edificio ed all'apparenza esteriore della per met& in prospetto nella tav. 61, nella quale si
nel 12"e nel13O secolo le cupole dei duomi trovano pure i proHIi delle costole esterne ed interne,
cupola.
di Pisa e di Siena, e dei battisteri di Pisa, Ma anche la costruzione stessa i d l e cupole pre- insieme alla sezione orizzontale di una parte della
di Cremona e di Parma e le molte delle senta delle differenze essenziali. La cupola della galleria. Le misure nei nostri disegni, che sono stati
costruzioni renane note di questo tempo. chiesa di Santa Sofia mostra una vblta semplicc, ricavati dall'opera del Reynaud, gi& in addietro ci-
Ma lutte queste cupole quanto a grandezza che si riduce a 13 cm. in chiave, il cui piede fe tata, à Traits d'Architecture à , sono indicate in
rinforzato da 40 lesene disposte radialmnete, al- metri.
largantisi esternamente e delle suddescritte dimen- Avendo la cupola fiorentina giA fatta prova per
sioni, che insieme contribuisco~~o sostanzialmente a un secolo ed un quarto, non era difficilc che a Miche-
diminuire la spinta della cupola. Queste lesene pro- langelo venisse l'idea di progettare una cupola dop-
seguono come costole nella vblta e scornpariscono pia di analoghe dimensioni. Abbiatno qiii dinanzi a
verso chiave, lasciandovi un campo liscio di 101n.Z noi l'immensa cupola, che 6 sorrctta da quattro
di diametro. La cupola fa insieo~eda coperto e da enormi piloni. Questi sono collegati tra loro da ar-
tetto, nna costruzione adatta a1 clima d'Oriente. coni a lacunari; e fra gli arclii si svolgono i pennac-
A1 contrario la cupola di Firenze, la prima cupola chi, come si rileva dalla fig. 377, ctte 6 stata tolta
iloppia, ci mostra una volta a due calotte, che la- dalla infracitata opera del Foutana, Vol. 4, tav. 20.
sciano tra loro uno spaqo di l m , 5 0 , in cui trovasi Sull'anello dei pennacchi si eleva un tamburo di straor-
la scala che mena a l h lanterna. La v8Ita esterna dinaria altezza con disposizione a pilastri, e sopra
ha lo spessore di 130, quella interna di 2 m , 2 6 alla di questo si trova l'attico, su cui posa la cupola.
base. Le due vQItepoi poggiano su due corsi di la- Questa si inalza dapprima plena fino ad un I/, circa
stre di pietra resistente, che coprono il tamburo (1). della sna altezza, e dopo 6 vuota lasciando un vano
1,e due calotte sono tra loro collegate e rinforzate di circa I m in mezzo alla due calotte, e dividen-
da otto costole d i e salgono dagli angoli dosi cosi in due cupole l'una interna e l'altra esterna
con larghezza di Im,50 e si chiudono ~u~eriormentedi protezione.
in una solida corona, su cui posa la lanterna, e Le curve delle due cupole per6 non rimangono
da 16 costole intermedie, che si trovano a due a due parallele, come neHa cupola fiorentina, ma divergono
su ciascan lato dell'ottagono, divideado in tre parti tra loro, in roodo che in alto il vano si fa largo 3n1.
eguali. Ma queste 24 costole longitudinali, come Ie in-
cavallature di uil gran tetto a padiglione, abbisognano
(1) Dalia storia di quest0 imrnenso edilicio apprendiamo, che xi
di travi orizzontali; vi hanno quindi nove anelli oriz- richiesero canto cinquant'auni per costruirlo, e spigoiando per sommi
zontali dell0 spessore di 60Cc". che si trovano diapo- tratti nella nota Storia dell'ArchiteUura di LUbke, troviamo che
....
sitoriamente, la napitnie del re.no d'ltalic, spew
- -.-..
- Fig. 378. sti quali archi d'unione da costola a costola, e che furouo quattro gli architetti, che presero la maggior parte neiia co-
struzione deli'ediflcio; chis Bramante (1444-1514), cha par incarico
non si iar& attendere ancora a Inn o . Si l e m in proposit,, ,,LI~L tro penacchi, che no riportano il peqo sui quattro hanno sopratutt&"il compito di portare la calotta di Papa Giuiio 11, progelto la piant& in forma di croca greca, e
succosn ed intereiisantissima memoria nei Fijrslers Bauzeituni;, anno
piloni principal), mentre la spinta della cupola deve esterna. Si e specialmente per questa divisions delle net 1506 pose la prima pietra d'uno dei qnattro piloni deila cu-
1847. deu'architetto J. G Miliier di San. Gallen, malauguratamsnte
rapito troppo presto ail'arte. cssere sopportata dagli arconi e dai pennacchi, ed costole in maggiori e minori, che la costruzione in pola, quell0 che si chiama di S. Veronica. Michelangelo (1474-156%
cui andiamo debitori dei disegni a dei modello delia cupola, che
in parte a n c h mediante Ie vdlte attigue agli ar- parola si manifests, come la via in grande, che ha ebhe cornpimento pocodopo la suamorte; CarloMaderno (1556-1629).
coni. La fig. 376 a1 contrario ci mostra una c"- condotto alla cupola moderna, razionale e basata su che mutb la croce greca in iatina, a l l ~ n ~ a n dilo tempi0 di tre ar-
pola ottagona assai rialzata, di 43ln di corda, la cui rigorosi principi shtici. cats cd ideando ia facciata anleriore; infine, Bernini (1589-iG80),
ai quaie si deve la collonata delia piazza cli 8, Pietro. Glacomo
pressione verticale 6 portaka sugli ctto piloni, non -. Foiitana nei suo iavoro à Chiesedi Koma e suburbma, Roma !83fl >i

indirettamente come nella fig. 375, ma direttameilte. (1) Vedi Isabeile n Les (SJifices circuiaires a. m I & la desrizione insieme o circonstanziati disegni.
COSTRUZIOKE DEI COPdRTI IN PIETRA NATURALS ED IN IIATTONI.
Uno sguardo a questa nostra twola mostra subito, e r e quel grandiose effetto, che colpisce chiunqua
che furono principalmente mgioni di ordine estetico, guardi la cupola dall'osteriio.
& i] coronamento, che le serve di piede posa angu- <
sostegno e dei pennacchi. Tutto quanto e detto
stamente sulla chiave degli arconi, da cui si eleva rca la costruzione degli archi, s'ba da osservare
che diedero origine aquesta diversione delle duo volte. Mentre l'intradosso della cupola di Firenze 6 È attenzione speciale.
Infatti la forma interna era vincolata dalla decora- liscio, c Ie otto costole d'angolo sono appena mar- la cupola ribassata, in quella di S. Pietro il coro-
namento di base si inalza per mezzo di un enorme Siccome gli arclii principal! devonsi caricare spe-.
zione; e quella esterna era necessaria per aggiuu- cate all'esterno, in quella di S, Pietro, piu giustamente almente in chiave mediante il tamburo, clieloro si
{ambnro sulla chiave degli arconi per accogliere
una cupola altrettanto slanciata, con una forma che ~vrappone,l'arco acuto porge la forma piu adatta per
era certo consigliata dall'intento di distruggere la ,i arcbisteasi, ricevendo cosi pure i pennacchi una dis-
spinta laterale. isizione piu ripida e quindi piu adatta a sorreggere
La costruzione di una cupola, come quella di ?so. In o ~ n mod0
i poi l'arco a pieno centro richiede
Firenze, dove Ie otto unghie, di cui questa e costi- 1 riempimento alle reni degli areoni, altrimenti il

tuita, appariscono come il proseguimento delle pareti irico in chiave causerebbe un sollevamento alle
congiungouo i pilastri, ed il peso 6 direttamente ini stesse. Si potrebbero inoltre raccomandare pei
sopportato dagli appoggi, e di gran lunga meno dif- ennacclii dei rinforzi a guisa di speroni, che escanu
ficile, che la cupola del S. Pietro, nella quale la pres- ai pilastri. Sui pennacclii poi si eleva il tamburo,~
sione e trasmessa indirettamente sui pilastri. in que- an uua struttura accuratamente collegata; prefe-
st'ultima costruzione si richiede assai piU attenzionf endo ad ogni altro materiale i mattoni compressi
e precisione, essendo maggiore clie non nella prim: ben cotti a motive della loro regolarita e legge-
semplice struttura, il numero dei fattori che pos czza insieme alla sufficiente lorn solidita. ummurare
sono turbare la solidita dell'opera; perch6 oltr~ elle chiavi in ferro sottile fucinato, i n mod0 da for-.
alla possibiliti di un non uniforme assettamento de lare degli anelli alti da I ad l>n,2 conferisce d'assai
piloni, cui sono soggette ambedue le costruzioni ll'unione del tamburo.
nel cupolonedi S. Pietro si aggiunge la possibilii; 3. Disposte solidamente le costruzioni sottostanti
anche di uu movimento ncgli arconi e nei pennacchi i fa seguire la costruzione della cupola stessa. Anzi
Per qnanto concerne il confronto estetico dell, utto, quanto alla forma, per riguardi statici si deve
due cupole, quella di S. Pietro porta il primato, perch ~referirela cupola rialzata ad ogni altra forma, poten-
piu ricca di concetto nella forma, e di piu piacevo' losi con questa ridurre a1 miuimo la spinta laterale.
proporzioni; ed il suo effetto sarebbe di gran lung Li'artificio di scemare la spinta con una cerniera me-
maggiore se per Ie sue decorazioni non si fosse scelt allica non sarebbe oppurtuno, a motive della dilata-
una scala smisuratamente grande, per mod0 ch dita del metallo.
la cupola appare assai piu piccola di quello, che La doppia cupola accorda maggiore stabilita..
realmente. I vantaggio, che hanno i travi cosi detti di Laves
Fatta cosi colla maggior breviti possibile conc 3 vuoti su quelli pieni, lo hanno pure le cupole
scenza colle cupole, che si distinguono per riyuari i calotta doppia e quindi vuote su quelle piene, ri-
costruttivi , fra quante vennero costrutte nell'anti sparmiando in materiale e sccmando il peso. L'ultimo
chita, vogliiimo ora cercare i canoni fondamentd rantaggio poi si potrebbe ancora aumentare adope-
coi quali si devono costruire Ie grandi cupole. rando materials leggier0 il piu possibile, per esem-
1. I n generate la cupola del tip0 di quella 8 pi0 mattoni vuot'i 0 vasi nella parte superiore della
S. Pietro, per forma e per arditezza di costruzior cupola, cioe circa nella meti superiore, ed impie-
si segnala sopra tutte quelle fin qui considerate. gando nella meti inferiore, la cui pressione agisce
2. Per costruire una cupola cosifatta si devoi quasi tutta verticalmente sul tamburo, mattoni pieni.
foudare con accuratezza i quattro pilastri d'appo; Kella cupola doppia si deve inoltre introdurre
gie,' e bisogna dis$orre queste fondamenta su UI a mode della cupola di firewe, un sistema di co-
Stesso suolo non troppo sottile; col che solo si co: stole portanti o meridiane, e di costole anulari. Le
segue una uniforme ripartizione della iressione e costole portanti si dividono in principali e seconda-
dal lato costruttivo, Ie costole sporgono tanto al- di S. Sofia in Costantinopoli, con assai maggiore su- evitano assettarnenti diseguali. I piloni poi si devoi rie. II numero delle prime 6 minore di quello delle
l'esterno quanto all'interno, e propriamente second0 perioritk ne csoe la cupola di S. Pietro, bench6 nelle coshire con strati eguali in altezza e disposizior secondarie, e si stendono fino a1 piede della lauterna
la tav. 61 verso l'estorno di lm,23 e verso l'interno due ultime ahbiamo ILLstessa idea fondamentale, di Solo dopa, che questi hanno subito un convenien deve si collegano fra loro con un robusto anello;
solo di 0"',23. Uscendo vxntaggiosamente la en- sospendere la cupola e di trasmetterne il peso su assettamento, e che la malta h a fatto una cer mentre Ie altre occupano solo una certa altezza,
pola di Firenze dal confronto tecnico-static0 con quella qnatt~-opilastri. Per0 n~entrenella cupola di S. So- Pres& si pub incbminciare la costruzione degli arc come si vede nella fig. 376. Lo smpo di queste m-
-
U~~tilftm. cotfrurimi in pi-ma - VOI. I a,
COSTRUZIONE DEI COPBRTI IN PIETRA NATURALS ED IN MATTON.

stole, il cui spessore deve diminuire in alto, quello curazione nel loro ccntro, di un cerchio di ferro a cui applicare Un' altra difficollh era quella relativa alla disposizione di 19.
per prova, duranle la costruzione, il raggio direttore formato da cassetloni nei varj ordini affmche ciascuno avesse a cadere nel
di fornire appoggio e collegamento alle due calotte prcciso piano verlicale degli inferiori, onde Ie fascie di suddivi-
uu luiigo regolo coslituito da diversi pezzi di Icguo munito al- Dei penacchi e dei raccordi d'angolo.
della cupola ed insieme un uniforme rinforzo. An- o n e non soffrisscru discontinuiti e concorressero esattamentc a!
I'cslremitA di un uncino per applicarlo al cerchio stesso.
che lo spessore della v8ta si fa decrescere verso Disposlc in Pa1 modo Ie cose vcnne tracciata con esattezza, verlicc della cupola.
['alto, dietro i pricipi, che piU tardi inipareremo a su di un tavolato piani), la sezione della voila in grandezza nil. A questu si 6 provveduto applicando a ciascnna divisione , Si pub qui far post0 alle principal! forme di
conoscere. Le lungbe costole porlanti abbisognano alla lurale per conoscero di quanto si stringesse il suo r a g ~ i oin icnso del giro inferioro corrispondente, tanto al mezzo della fascia quanto pennacchi e di raccordi d'angolo, d i e furono ap-
orizzonlale ad ogni 2"' di sviluppo in altczza, Di scgnito st11 a quello dei casscttoni, degli uncini d i ferro ai quali si altacca- plicate nella costruzione delle cupola.
loro volta di collegamenti disposti a distanza unifor~ne. rono delle funicclle concorre~tinell'assc della cupola: sicchfe il
piano dell'imposta dclla volia si traccib il circolo di base colle La forma piu semplicc del pennacchio e rap-
cib che si ottiene rnediante archi in forma di anelli piombino, di cui si faceva uso ucl collocamcnto delle forme supe-
divisioni dellc fascie e cusseltoni e si fe proceduto dipoi a costruirc,
orizzontali, che conferiscono essenzialmenie a portare ad eguali distanze tanti campioni di muraturasopra modani tagliati riori, indicava se stavano in esalta corrispondenza colle mczzerie
anche la calotta esterna; per cui a questa si pub second0 Ie sczicni orizzcntali c verlicali della cupola. Tali cam- dclle inferiori qualora cadcndo incontrava !e funicelle tcsc,
assegnare uno spessore minore che all'interna. Sic- pioni si clcvarono fino a1 piano dcllo spigolo inferiors dal prim0 Pcr la qualcosa i campioni davano norma all' insieme del
ordine di cassettoni. Gli stessi campioni, d i e avevano la medesima lavoro e 1c furme parziali supplivano alla forma gencralc pre-
come la distanza tra Ie costole portanti principali e slabilita per la cupola, con molto risparmio di tempo, di material8
altczza, si ristringovano lateralnieute d d l a base al vertice n~ediante
secondarie va decrescendo verso l'alto, crsi di cou- o di spesa. Le misurc ricavate dal traccialo in grandezza nalu-
un risalto di mezza larghozza di maltone per parte. I risaiti
formitd si pub dirninuire anche lo spessore delle co- crano disposti su ill uno stesso piano orizzontale con un raggio rale sul piano servivano di guida nel collocarc al- loro .posto 10
stole annlari a misura, che la loro lunghezza si fa corrispoudente alia largliezzd dell:: sezionc della cupola presa in forme; cd il raggio mobile dava indizio no1 caso che si prcndcsse
piU piccola. quel punto, chc si era desiiiita dal tracciato pi& sopra indicate. qualche errore nella lore disposizione. I1 livcllo curava cbc I'o-
Lo spigolo interno di qucsli risalli insistev:~sul inedesiino cfrcoto. pera procedesse sopra piani regolari cd uniformi, e I'archipendolo
I11 fine Ie costole si devono eseguirc! insieme
Fratkinto altri niuratori ricmpivano gli spazi intermedi fra i cam- graduato indicava Ie inclinazioni da darsi ai diversi corsi sccondo
alla vdlta, osservando di 'fare la costruzione per I! allezze perchk avessero a conscrvare 1'inclinazione del raggio
pioni layorando a corsi regolari, coll'inclinazione del rag;'"'in, e con.
anelli in mod0 uniforme. servandosi entrc il circolo col mezzo dei modani, che nella lorc in quel pnnto, die per facilili di costruzione si feee alquanlo sf:ar-
lunghezza toccavano dall'uno all'altro campione. seagiarc; Gnalmentc il piombino faceva si che Ie decorazioni pro-
1 1 Cupola della Chlesa dl San Garlo in Milano. Procepcndo i muratori d i e lavoravano da un :campione at- cedessero colla massima rcgolarili'i nel scnso verticalc.
'a!lro a dispcrre i mattoni cci tali niaggiori parallel! ai campioni Chiuse 1c fascie cassettouate all'altezza di circa 131" sulla
Fig. 3:s.
Rcnclife di proporzioni piit modeste delle preccdenti crediamo slessi e non concorrenti al ccntro, giunti adincontrarsi ricsciva base della cupola, in un punto nel qnalc i cnnci disposli coli'in-
cib nullamcno, ehesia mtcresdante di far concscere la cupola della un vano triangolare che in s+, raccoglieva la somma dclle varia. clinazione alquanto minorc del raggio passavano sopra un piano
chiesa di S. Carlo in Milano, siala coslrulta ncl 1844 e 1848 i o n i trascurate, ed equiviileva alla deviazionc dei due raggi coy. inclinato d i circa 48'1, rimaneva d a compiersi la parte superiore presentata isometricamente nella fig. 378, ed Astata
dietro il progetto dell'architetto Amati. Questa cupola ha il dia- rispondenli ai campioni alligui. Questo vano venne cliiuso con e di wliocare I'anello di pietra. spiegata colle fig. 358 - 360.
metro interno di 3t1",50 eolla saelta di 17'",10. l? grossa alla mattoni tagliali a cuneo colla martcllina. Dopo di aver costrutto un nuovo ponte al disopra dell'ultimc Se Ie fasce degli archi, che concorrono negli an-
base, coinprcsa la galleria pr~licabile,Sm,20, ed fe chiusa al lucer- Dopa di aver compiuto questo p r i m anello e prcparate Ic cass~ttone, si disposer0 U ccntino regolatrici assicuratc al basso yoli, devono avere una base piccola il piu possibile
nario in Oln,75. Ha 28 cassettoni ottagoni con fascia e contro- forme del primo ordino di casseltoni con seniplici lislelii di Iegnc nella v6lla s t e w ed in alto alle sells anlcnne, di cui abbiamo
fascia replicati a cinque ordini, dei quali gli inferiori sono in- fatto parola p i i sopra. Queste centine scguivdno prccisainenie la iu uu appoggio sottile, il penacchio non si inalza
lc;gftrissimi conformati sccondo Ie curve delle cupola nei due
scritti in un circolo di 3",4'6; i superiori di 2In, con uno sfondo sensi orizzontale c verticale, si segni la prdcisa divisione del cir- curva ad opera finita ciob dopo il cedimcnto, elm si valutb d i O"','iO, iirettamente dalla sommiti del capitello, ma incomin-
di Om,3!3,e racchiudono altri cassettoni minori posti diagonalmente. colo in 28 parti eguali. Indi si collcoarono Ie "2 formc al loro ed assicurate at centro solto uuo slesso livello. Cib fsitto s i co- sia solo la, dove cessa
La sezione verticals interns della vfilta 6 descrilla da due posto Ie quali furono assicuratc in guisa che assccondassero la fi. struirono i campioni col sislema usato precedenterncntc, facendo intersezione verticale
raggi di ¥IGm,4ognuno dei quali ha il centro die dista dall'asse gura della cupola. ill modo che nou poggiassero sulle centine, ma d i e si trovassero idle fronti delle due fa-
Om,70, sicchfe presenterehbe, ove non fosse interrotla dal grande Riconosciuta la resolarili del eollocamento si procedctle alla distant! anche col costipamento della muralura. L'allezza di tali
occhio o lucernare, 1.1 figura di un arco leggermcnte ogivale. campioni venne seemando nel progredirc deli'opura, in ffuisa che icie degli archi, come
costruzione di 28 campioni nella stesso mod0 scguilo per I'aneilo
Ogni sezione ha quindi due centri i quali variauo di posizione inferiore e si sonn di poi riempiti s\i spazi intcrinedl colla mu. o gii inferiori conslavano di 12 corsi, questi erauo limitati a rnostra la fig. 379.
col variare delle sezioni stesse senza perb swtire dal medesimc ratnra regolandola sulla curva e sulle forme predisposte. Questa soli 3 8 si andavano diminuendo sino a 2 press0 al chiudimento. Se invece le cornici
piano orizzontiilc, e si trovano tutti compresi in un circolo avente prima fascia aveva 1':1llezza di 3'n,60. Della apposite sagome e contrasagome, che si riducevano se- iegli archi non si ta-
il raggio di Om,7O. Per la fascia intermedia alle casettonate principali si dispo- condo la curvatura di ogni fascia, toccavano colle loro <istremiti
fliano, ma incorninciano
Nella costruzione di questa cupola non solo si sono omrnesse iero dei nucvi campioni collocando a mano a mano I teiarini  quali i due campioni coutigui e servivano e regolare la curvalura nel
Ie grandi armature destinalo a sorreggerne 11 peso fino al sno com- narcavano Ie fornie dei casseltoncini quadrat! trapposti; indi ai senso orizzontalc appostandoli all'opera e ritiranrioli per esserc iugli appoggi, allora an-
pimento, ma furono allresi escluse Ie cenlinature stabili che spesso ierrb anclie qucsta seconda fasciit, si disarmarono i casseltoni ot- nianeggevoli. In questo lavoro isono impiegali dei mattoni di una ;he la punta del pennac-
si adottano, in quanto che nelle cupole di gran dianietro riescono Lagoni del primo ordine, riducendo Ic forme sul modello del se. sola forma e coltura facendo in modo clie si ottenesse una pronta ;hi0 si eleva immedia-
incomode e costose. m d o giro. Collocate 1e forme cost ridolte al loro posto, si chiu- presa colla malla. tamente dagli appoggi ,
Qui indicherenio il processo seguito in tale cosfrwione ri- scro di muratura c cod allernando si prosegui fino a conipicre L'anelln, o cerchiodi chiudimento, venne eseguito in puddinga
cavandolo da nn opuscolo pubblicalo dal costruttore Capo-Mastro
lome vediamonella chie-
!a quinta ed ullima fascia ornata di cassettoni. o ceppo forte di Brembale in divcrsi p e z ~ i lagliali sotto piani
Gonzales. regolari cclle faccie di combaciamento verlicali. I diversi pezzi sa di S. Marco in Ve- pig. 879. . , ...
In tutta qucsta ccstruzione era da prcvedersi l'efTe6Lo del co.
Formala un'impalcatnra gencrale al piano dell'imposta per itipamento dcllc maltc il rfuale doveva crescere a mano a mano the di questo anello furono collegati tra loro con arpesi di ferro, in nezia, fig. 380, dove il
11 manovre di c#~struzione,la quale per la voluta sollcciludine i cunei si avvicinavauo alia verlicale e che poteva allerdre la 0. modo clie compiuto I'anello slesso ha fatto Ie funzioni di cuneo di penacchio consta realmente di archi, dei quali il
si voleva condurre con un numero non minorc di 200 operai, si y r a dclla cupola. cliiudiniento deUa vdlta. Cod in meno di olio mesi venne isostrutta superiore 6 taugente alia cornice di corona della
sono elevate nel mezzo set10 rohuste antenne destinale a sorreggere, Si 6 provveduto a cib col disporre Ie formc, ossia i telaj dci la gran cupola la quale riusci come se fosse di gcltc nou presentando
a suo tempo, 11 grande anello in pietra del lucernare cd a sus-
supola.
;assettcni, con una inclioazinne verso it centro, minore di quella la minima irrcgolariti di supcrficie. In siffalta costruzione si sono
nidiare la formazione delle impalcature interne. Queste antenne inpiegati giornalmente 220 operai. CANTA.LUPI.
Invece di fare incominciare il pennacchio in
!he doveva nvere la cupo!a dopo il costipamento. Quesia inclina.
si tennero Ira loro dislanii in misura tale da permeltere I'assi- none si fece variare da O'",@l sino a Om,07nell'uitinio cassettone. punta, nel period0 del Rinascimento gli si data nna
COSTRUZIONE DEI OOPERTI IN P 'CRA NATURAL!':! ED IN MATTONI.

base !area, come si fece in grandi dimensioni nel 'rapposer0 1'nno all'altro cinque archi eguali, che a1 rotondo (l), tolto dalla chiesa lombarda di AVO- otto archi' b, die s'avanzano l' uno sopra l'altro,
S. Pietro in Roma, fig. 377. Cost il pennacchio non ~i appoggiano di traverso contro II? fasce degli ar- svolgendovi tra gli arohi trasversali, si 6 dapprimn
solo si attacca alle fascie degli archi, ma anche riposa :hi principal!. I1 piede delle cupola ottagona, larga formato nn quadrato: poi da quosto si a passato
direttamente snl pilastro. 34m e rialzata, e in m. ad un ottangolo regolare, disponendo ai quattro
La fig. 382 ci mostra un analog0 motivo tolto angoli nn raccordo simile a quello della fig. 383. In-
lalla chiesa di S. Ambrogio di Milano, dove il pas- fine vi si 6 sovrapposto un tamburo formato con otto
iaggio del quadratic all'ottagono, per accogliere la
;upola ottagona, si e parimrnte ottenuto mediante
?arecchi archi, che sporgono innanzi sovrapposti
'uno alraltro.
Un raccordo d'angolo, usitatissimo nel medio-
ivo, ova si poteva avere a disposizione pietra da
aglio, ce lo mostra la fig, 383, in pianta, in pro-
ipetto ed in sezione, - un mod0 di costrnzione, che
lifficilmente manca in un trattato sul taglio delle
aietre (Una veduta isometrica rappresentata nella
Sg. 384). Si adottava quest0 ~'accordo non solo
Fig. I80 per passare dal quadrato all'ottagono, ma pure da-
pertutto, dove eravi un angolo da smussareed nna
Per quanta riguarda i raccordi d'angolo, diamo iuperficie da raccordare, riccorrendo ad un cono in
nella fig. 381 nn vecchio motivo tolto dalla ghiesa lietra concia, i cni cunei si troncano tutti contro il.

Pig. 382.

di S. Lorenzo in Milano (I), dove per il passaggio )ezzo di nocciolo a, perch6 non abbiano a finire in un
iial lato ah a quello cd dell'ottagono regolare, si so- aglio. Invece della semicirconferenza di circolo si
- rova anche l'arco acuto, il che non muta niente alla Fig. I f f
(1) Questa chiesa deve rjmontace a1 quarto secolo. Rovinata ostanza della cosa. pilastri e con otto corrispondenti colonne collocate
improvvisamente la cupola nel 1573, fu incaricato della ma rico- ire-Dame des Dons in Avignone. Col mezzo di
Diamo nella fig. 385 la pianta e nella fig. 386 dinanzi ai medesimi nell'interno, che sono unite ad
struzionel'architetto Bassi, chela terminb Del 1591. Egli deve aver

-
ricevuto l'ordi~iazione-di'consrvars rigorosamente l'aiitica piaiita.
Dot. HUbach Die allchriallichen È" Karlsruhe, 1860,
a sezione trasversale second0 la linea m n della
i 38.5, cli un speciale passaggio dal rettangolo (I) Si v e g p in proposito n. Viollet-le-Duc. Diclionnaire
sonn6 da I'Architecture, Tome IV: Coupole 9 .
.
rai-
arco tondo, lasciando tra loro il vano delle aperture
da finestra, e sorreggendo la cupola emisferica.

61
COSTRUZIONE DEI COPERTI I N P I E T E A NATURALE I'D IN MATTONI.

Un singolare esempio di raccordo in pietra da sopra incornincia Yelegante cupola ottagona, tra Ie capo di un filo esternamente alla vfilta oppure ad
taglio, tolto dal Duomo di Worms, ce lo mostra la m i costole si svolgono gli archi di testa riposanti una commessura esterna situata abbasso, ponendo al-
Delia costruzione delle cupole. I'altro estremo del 610 un mattone, che si lascia. ien-
dere liberamente all'ingiu nell'interno della c u -
Quando si procede alla costruzione di una vfllta, pola e tenendo sempre il tilo stesso teso sulYul-
]a prima nostra attenzione A rivolta alla sua forma, timo mattone posto in opera come mostra la tav. 48,
0 quindi alla scelta della centinatura; e dopo tien fig. 1.
dietro la domanda se si deve o no far uso del Per quanto riguarda la diaposizione dei mat-
manto. Questo A necessario per le cupole in pie- tsti.i, possiamo riferirci a quanto venne detto per
trame greggio ed in pietra concia, ma si pub om- Ie volte a botte, ricliiamando Ie suindicate regole per
inettere per Ie cupole in mattoni a pianta circolare, la direzione dei giunti. Quando il raggio di curva-
con Ie qWli si possono adoperare solo Ie centine, tura sia piccolo, e meglio dispon'e i mattoni solo in
disponendole l'una vicino all'altra, ad eguale distanza chiave.
tra loro, in modo che si incontrino tutte alla serra- Quest'ultima norma 6 da osservarsi sempre in
glia della vdlta. Evidentemeute gli strati inferiori si prossimitd, alla chiave, perch6 ivi i circoli orizzon-
possono porre facilmente in opera senza manto, per- tali divontano cosi piccoli che sulla Innghezza intera
che il loro piano di posa si scosta poco dell'orizzon- del mattone la differenza fra la corda e I'arco ri-
tale e ciascuu strato forma un anello chinso, che sulta considerevole. In generale la parte piu difficile
non abbisogna di altro appoggio. Inoltre si ha da a costruirsi di una cupola, e in special mod6 di una
curare la posizione dei giunti in modo, che riesoano cupola sferica, 6 quella vicina alla serraglia, porch&
normali all'introdosso; e cid si ottiene completamente i giunti riescono troppo vicini alla verticale, ed i
col tendere un filo dal centro, dove si fissa, al- mattoni hanno una forma troppo poco conica. Si cerca
l'intradosso della vblta. quindi di fare piU grande che sia possibile il cuneo
Nelle altre forme in cupola, per conseguire la di chiave, oppure di dare il peso piti piccolo possi-
posizione normale dei giunti, si adoperano gli s t e ~ ~ bile
i alla serraglia costruendola con mattoni leggieri
mezzi gi^L indicati per la costruzione degli archi in e fatti apposta.
muro. Quando vi sia in opera solo qualche centina, Per questa ragione e perch& la chiave offre la
si desume l'intradosso precise della cupola circolare posizione piU adatta per un'apertura, che dia luce ed
fissando un filo ad un punto qualunque dell'asse ver- aria a1 locale copertodalla vblta, si omfnette volentieri
ticale della volts, tenendolo moderatamente verso lo del tutto la seiraglia, e si chiude la cupola con una co-
spigolo esterno della centina all'altezza precisa del sidetta lanterna. Questa si puo facilmente costruire a
corso da eseguirsi, e segnandone la lunghezza con qualunque altozza, perch& ogni strato orizzontale
Fig. 388, un nodo o conun chiodo. Se si fa girare attorno ad una quando & chiuso forma un anello solido. Per dare so-
atessa altezza, il chiodo rimane sempre nell'intradosso lidit&alla lanterna, e perchft a questa preferibilmente
della cupola, individuando cosi la posizione dei mattoni si d& forma cilindrica, si suole costruire quest'aoello
di uno stesso filare. Brunelleschi deve were fatta la con pietre piu graodi, con pietra da taglio, con mat-
sua cupola senza manto. I3 si pu6 costruire la cu- toni fatti appositamente, oppure al bisogno anche
pola anche senza centine (tav. 48, fig'. 1) se si fissa con legno di quercia (tav. 48, fig. 2-1 e tav. 49,
Fig. 387 nel centro della cupola il capo di un corrente gire- fig. 1-3).
vole, avente lunghezza eguale a1 raggio della cu-
fig. 387, dove si e scelto il partito di una nicchia, pola; potendosi cosi facilmente determinare l'esatta
la cui serraglia si h chiusa molto razionalmente con posizione dei corsi,"'come puce la direzione di ogni Assai di frequente si presenta il caso di cupole di
otto conci di chiave. n o l a commessura. pianta quadrats, e noi vogliamo considerare partico-
Infine la fig. 388 rappresenta la vista e la fig. 389 Verso la sommitd, della cupola, dove i giunti di larmente questo caso, anche perche offre ' punti di
la pianta immaginata superiormente al capitello a5, posa riescono cosi iuclinati, che il peso dei mattoni appoggio valevoli per tutte Ie pianie poligone.
per la costruzione della cupola nella chiesa in Geln- sorpassa la resistenza offerta dull'attrito e dalla coe- La linea d'imposta della cupola descrivord, sui
f i g . 38!1.
hausen, in istile lombardo doll' ultimo periodo. Qui sione della malta ancora liquida, si puo evitare che i quattro muri di perimetro quattro semicirconferenze
il raccordo si chiude ad arco acuto con Ie sue forme m colonnine. In serraglia uu anello fregiato di te- singoli mattoni di un filare prima della sua chiusura di circolo simili, Ie cui sommith si trovano in uno
senza molivo, come colonnine, archi a trifoglio, ecc., e ite riunixe insieme Ie costole. abbiano a scivolare aid, fissando con un chiodo il stesso piano orizzontale. Fmo a questo piano l'iutra-
COSTRUZIONE DEI COPERTI IN 1 TOA NATURALE ED IN MATTONI.

dosso della vUlta 6 costituito dei quattro pennacchi, ~uestomod0 da Moller, 1'una sullo scalone del teatro Don e piil una semicirconferenza di circolo, ma 6 circonferenza di circolo fmq da tirarsi resta determi-
o sopra questi incomincia la Vera cupola. il cni in- li Magonza, e l'altra nel palazzo del principe Carlo accorciata della lunghezza del segmento Vk',fl- nata la sezione di mezzo attraverso l'elissoide; come
tradosso rappresenta una calotta sferica. I1 raggio li Assia in Darmstadt (I), sono 11 a provarlo. gnra 4. Pcr questa ragionc il circolo massimo della pure il semiasse minore ah, fig. I. Si ha quindi a pisol-
delle linee d'imposta 6 dato dalla met& del lato del Nel primo case i muri di perimetro ed i pen- sfera, fig. 1, non pass& per i quattro punti d'an- vere il noto problema di trovarc l'asse maggiore di un
quadrato da coprirsi con la vdlta. Si pub costruire lacchi sono in pietra, e la superiore calotta in mat- golo k d e k8, ma si trova il suo diarnetro ab = elisse, dati nn punto della medesima (giacche questa
questa cupola senza manto, con I'aiuto dei spedienti nni. I primi, essendo il lato del quadrat0 di 9cn, sono arb1 oppure hi = h'i', descrivendo dal centro c2 una deve passare per i vertici clella pianta) ed il suo asse
suindicati; si usa per6 per solito elevare un paio di grossi in sommitEl solo 0"¡,87ed hanno un'altezza circonferenza di circolo, clie passa per il punto c di minore: per cui si pub costruire l'elisse nella fig. 1.
centine nelle diagonali del quadrato. li 15",5. La calotta ha lo spessore di due teste chiave delle fronti degli archi. fig. 2 o fig. 3. Ora 6 dato tutto quanto necessita per la esecuzione
I quattro pennacchi finiscono negli angoli a ~ s s i adi O^,25 ed e costkuita di corsi disposti sem- Per la esecuzione di questa vhlta sono neces- della vi3lta. La costruzione si fa anCora su due ceu-
punta, e bene quindi di usare pietre piti grandi plicemente in chiave. sane due sole centine da erigersi secondo le diago- tine diagonali, come si vede per meta nella fig. 4,
a1 principio della vOlta e di procacciare una posa Lefig 2-4 tav. 4", mostranoquesta costruzione, nali, la cui curva 6 data nella fig. 4, come nella senza manto o con disposizione a spinapesce. La
ordinata ai primi conci. 3 propriamente nella fig. 3 si banno in proiezione fig. 1 in k" kf; sopra queste si costruisce la volt8 ricerca dei punti della centiuatura, fig. 4, si pub
Come si fa solitamente, si dispongono addirit- arizzontale i corsi alternati dei pennacchi a strut- a spinapesce, fig. 1. 11 tracciare le commessurc fare ribaltando Ie ordinate del circolo o quelle del-
tura anche i giunti dei pennacchi normalmente al- tura orizzontale, donde si rileva il lor0 intimo col- nelle sezioni riesce cosa assai semplice, se si pensa, l'elisse, senonche si conducono per i diversi punti
I'intradosso; e siccome questi ultimi allom esercitano legamento coi muri di perimetro. La fig. 2 dA la che si ha a fare solo con proiezioni di segment! d delle diagonali a?;, fix. 1, le sezioni parallele all'asse
una spinta orizzontale sui muri di perimetro, si as- sezione vertiuale secondo una diagonale dellapianta. circolo. Per esempio per rappresentare la commes- minore od a quello maggiore dell'elisse, si costrui-
segna a questi lo stesso spessore che ai piedritti di e la fig. 4 quella parallels ad un lato del quadrato sura op, fig. 1. nelle due sezioni, si ha solo ds scnuo cioe Ie sezioni uella fig. 3 oppure nella fig, 2,
una vfilta a botte, cbe abbia la corda eguale alla Nel secondo caso il lato del quadrato e di 5 m 2 , portare o in 0' e p in p3 ed allora questi punt mediante Ie quali si hanno le ordinate. RibaIhndo Ie or-
diagonale del quadrato. e lo spess ore dei muri, che a1 pari della calotta sono determinati, siccome 003, fig. 2 ==: mroz, fig. 3 dinate del circolo, per ragioni facili a capirsi, si riesco
Se a1 contrario si costruiscono i pennacchi con aono costituiti di mattoni, A solo di due teste. Le e p'-p5, fig. 3 = p'p, fig. 2. Per determinare dut piu presto e pidsicuramente allo scopo. Mediante la in-
muratura a commessure di posa orizzontali ed a fig. 1-3, tav. 49, rappresentano questo caso nello punti intermedi della curva, per es. s2 e q3, si con- tersezione circolare tracciata nella fig. 3 si possono
commessure lateral! concorrenti a1 centro ed in col- stesso modo, che Ie fig. 2-4, tav. 48, illustrano il ducano per questi punti i piani st e or; si disegu determinare anche i punti della fascia perinietrale, fl-
legamento coi muri di perimetro, allora variano sen- precedente esempio. la circonferenza di circolo intersezione in alzata gura 2, pi-eferendosi in cib per maggiorefacilitA nel di-
sibilmente i rapporti tra la vSlta ed i suoipiedritti. In ambedue i casi 6 affatto schivato l'uso del fig. 2, e si elevino i punt,i s2 e q2 dalla pianta segno della curva, una costruzione ad arco di paniere.
Se si considera la posizione del centro di gra- ferro per il collegamento dei muri di contorno. Le allora s' e q5 sono i p n t i cercati. Si conducano pel Oltre il quadrato ed il rettangolo pub servire di
vitd di questi pennacchi costruiti a corsi orizzontali v6lte sono fornite di lucernario, e Ie figure mostrano s e g3 i piani uv ed ffiy e si disegni la circonfe- base alla cupola sferica anche un poligono regolare od
e collegati coi muri di contorno, apparisce chiara- la robusta chiusura anulare piu sopra accennata. renza di circolo intersezione nella fig. 3, e si otten irregolare, derivandone, secondo il caso, come sezioni
rnente la tendenza che questa m a s s ha di cadere gono in modo aualogo i punti della curva st e q' della sfera, semicirconferenze di circolo eguali o dise-
verso l' interno dell' ambiente. Ma questa tendenza guali. La costruzione di simili vblte, dopo quanto si .3
non pub arere effetto perch& ogni filare essendo di- Mentre Ie tav. 48-49 mostrano una vfilta sfe- detto, lion presenta alcuna difficoltA. Lo stesso vale per
sposto con commessuro concorrenti nel centro, forma rica su pianta quadrats, Ie fig. 1-4, tav. 57, no rap. Se le chiavi degli archi da fascia o perimetrali d la mezza cupola o la mezza v61ta a padiglione nei
un anello chiuso; perb i pennacchi invece di cau- brese".ano una simile su pianta rettangola. La v6lta una cupola, da costruirsisu un rettangolo devono tro- cori e nelle nicchie.
sare una spinta dei muri verso l'esternn, ne creano si svolge fra le fascie flegli archi, cui essa si varsi alla stossa altezza, invece dellasfera si sceglit -
nna verso l'interno. Questi muri cosi collegati for- combina meglio. La figura 1 A la pianta, Ie figure l'elissoide, tav. 59, fig. 1-4, dove la fig. 1 rappresents
mano l'imposta per la sovrastante calotta della cu- 2 e 3 sono Ie sezioni trasversali nel mezzo, e la la pianta, la fig. 2 e 3 le sezioui in mezzo peril pnnto d Per dare la maggiore leggerezza possibile 0
pola, dal cui peso deriva l'azione di spingere oriz- figura 4 una sezione secondo la diagonale. Le due chiave, e la fig. 4 quella secondo la diagonale delk quindi la minore spinta sui muri di contorno, si pub
zontalmente all'esterno l'impusta. Ma la massa della coppie di fusi aferici a raggi diversi, sono formati v61ta. Non tagliandosi ncl caso presente Ie front costruire la cupola con vasi, come ue abbiamo gih
calotta A sempre minore di quella dei pennacchi che come Ie fascie. Quests si elevano dapprima , e delle fascie, le punte dei pennacchi incominciano sull; imparato a conoscere un esempio antichissimo nella
sono a muratura plena, e si pub quindi inferirne costituiscono l'imposta per la vAlta, che si ritrae cimasa dei capitelli; e quindi l'elisse deve passare chiesa di S. Vitale in Ravenna. Questo materiale per-
con certezza d i e la risultante delle due forae che indietro da 6 a 8 cm. dall'orlo degli archi, for- pei quattro vertici della pianta. Siccome tutte Ie s e mette di tralasciare il lucernario e di chiudere la
spingono l'una all'interno e l'altra all'esterno, pro- mandovi cosi Ie lor0 fronti. Se queste si ta- zioni verticali attraverso l'asse maggiore dell'elissoidi vdlta fino alla serraglia, it che coi mattoni soliti, como
penderA ancora verso l'interno. Ma un movimento gliano come nel presente caso secondo klk5, fl- sono circonferenz'6'dicircolo, e quclle attravorso l'assi i A si disse, 'iesce difficile.
in questo senso e reso impossibile dalla chiusura anu- gnra 2, mk", fig. 3, klh'. fig. 4, allora le punte dei minorc sono elissi, cosi Ie fascie sui lati minori rice' Questi vasi per lo piu ricevono una forma conica
lare di ogni singolo corso, resta quindi pei muri pennacchi non appoggiano sulla sommitd dei capi- vono la forma circolare e sui lati piu lunghi la form: od anchc cilindrica, in modo clie si possono adoperare
di piedritto solo la residua pressione verticals; per telli, ossia la sezione diagonale della volts, fig. 4, clittica. Se quindi si considerano nella fig. 3, Ie fascil senza difficoltA dei soliti vasi tondi. Lo spessore delle
mode che si pub considerare una cupola costruita scmicircolari insieme alle lor0 fronti si hannu solo pareti di questi vasi dipeude dalla lor0 grandezza,
con questo sistema come una vdlta, che non esercita portare i punti di chiave dei due archi circoliri : ed in sezione dovrebbe essere da 1 cm. ad 1,s cm.
alcuna spinta laterale. dcstra c da sinistra socondo le proiezioni delle fascie I Si provvede il fondo del vaso verso l'interno dells
11) Vtidi Mnllor 6 B:ihKa! zu dcr Lehro von don Consliuk.
Che la cosa sia cosi, due cupole costruite in lioncn ÃFusclcrlo 111.
drgli archi perimetrali sui lati maggiori, e mediante 1: v61ta con alcuni buchi, per cui durante la cottura
COSTRUZIIUNE DEI COPERTI I N PIETRA NATURALE ED I N MATTONI.

dei vasi pub uscire l'aria, e poi p i t t u d i nell'into- centina. La tig. 390 mostra una v6lta simile in se- .zione di peso nella vtIlta a crociera dipende una al-
nacare l'intradosso della vdlta, la malta aderisce zione ed in proiezione orizzontale.
rneglio.
treLkinlo razionale disposizione nei muri, perch& di-
Imuri di perimetro, di cui andiamo specialmente de-
bitori all' influenza della vdlta a crociera.
Anche sotto il riguardo dell'illuminazione
Siecome la vdlta, per Ie ragioni che vedremo piu dobbiamo accordare la preferenza alla v6lta a
tardi, solitamente cresce in spessore dalla chiave alle Le cupole in pietrame ed in pietra concia abbi- crociera sulle altre vdlte sunnominate. Perch&
imposte, cosi s e si vuole mantenere queata regola sognano di un manto complete. Difficilmente si do- mentre in queste ultime Ie finestre, se si vuole
anche per la d l t a costrutta con vasi, questi de- vrebbe costruire una cupola con p.ietra greggia, arn- evitare 1' effetto disaggradevole delle lunette,
vono fabbricarsi con diverse dimension! che facilmente rnenochb non si tratti di una cupola di calcestruzzo si devono colloeare sotto la linea d'imposta
si deducono dalla pianta e dalla sezione della vdta. gettato, di cui ci intratteremo piu tardi. Quando il nella vdlta a crociera si possono disporre a
Bisogna a v w e riguardo che ogni anello orizzontale materiale consista in pietra da taglio, fe facile deter- niolto maggiore altezza, quasi a livello delhi
sia chiuso con un certo nurnero di vasi interi, perchi minare la forma di ogni singola pietra e cosi pure l'al- serraglia della vOlta, e senza curarsi dei punti
tezza dei filari, ed il riparto dei conci nei d'imposta.
filari
~ ~ stessi.
- ~. .~ Queste due ultime cose si Oltre ai vanlaggi costruttivi la d t a a
adattano, quando l'intradosso !c liscio, alla crociera accords anche significanti vantaggi
grandezza ed alla resistenza delle pietre esletici. La vtIlta a botte si rnuove solo in una
disponibili, e quando l'intradosso deve es- direzione, che A individuata dalh sua linea di
sere decorate a cassektoni, allora si re- chiave, ed unisco i contrapposti appoggi solo
golano secondo questi ultirai , dovendo Ie nel senso della larghezza; la volts a crociiira
cornmessire dei conci coincidere coi fregi a1 contrario in grazia delle sue due linee di
frapposti ai lacunari. Non e necessario il chiave si mnove in due sensi, ed unisce i punti
ricordare che questi ultimi devonsi lavo- d'appoggio non solo nel senso della larghezza,
r a r e completamente prima della loro posa ma pure della lunghezza e dell; diagonali. P e r
in opera, e che tutta la v d t a dove essere questa sua proprieti la v6lta a crociera si presta
eseguita con cautela e con precisione. specialmente a jbrnire vdlte composlc, moven-
dosi vivarnente sui clue Mi, 1101 senso dei quali
concede a piacere combinazioni di qualunque
ampiezza (1).
Della vblta a crociera. Noi troviamo la prima applicazione della
Disposizione. vfilta a crociera presso i Rornani, e g i i con la
ragguardevole dimensions di fin 18 m. tanto
Ci troviamo ora dinanzi ad una forma alle terme di Diocleziano (2), quanto alla hi-
di vt~lta,che per la grande sua applica-
biliti assume un' importanza affatto spe-
""-% b"
silica d! Costantino o di Massenzio (detta ancho
11 tempo della Pace).
ciale; per il d i e dobbiamo considerarlii Dal giii, citato lavoro di Choisy, cui noi ri-
con qualche diffusione. mandiamo per quanto riguarda la costruzioae dell0
L a v6lta a crociera si distingue dalla vdlte presso i Rornani, abbiamo !tolto a preslito il
viXa a botte, dalla volta a padiglione, dalla diseguo di una v6Ita a crociera, che si trova nel pa-
- vunZ tsostanziale
a a conca, e dalla cupola ordinaria per lazzo Palatino in Roma, fig. 391.
vantaggio statico, che sta
- -
Pig. 300.
in questo che il suo peso si riduce solo
evidentemente non si possono adoperare Ie frazioni di in alcuui punti, mentre quelle richiedono per im- (I] Mentre nella volta a botte ciascm pnnto del suo peduc-
posts niuri di contorno continui. P e r questa sua ciosembra collegalo solo col pun10 conlrapposlo, neilavditaa cpociera
vasi. Ma la fabbricazione di diverse categorie di vasi da ogni punto di imposta sorgono tra linee verso I'opposta parete,
0 costosa, e per ovviare a ci6 si preferisce di adottare proprieth la trasmissione della spinta laterale, sia con incontrandola in tre diversi punli, da ciascuno dei qnali ailre iinee,
sempre anche presso la serraglia gli stessi vasi adope- tiranti in ferro, sia con contraflorti, sia con archi nuovamente dirainate tomano a. ragginre in mod0 compiesso in al-
tre direzioni. Ne provieae cosi [in intreccio ricchissimo ed assaiin-
rati in principio. Si pongono in opera i vasi in un letto rampanti diminuisce e si semplitica d'assai, per cui crocialo donde si avolgono da tutte ie parti continue ripnisioni, cha
Fig. 381. a
di malta, vicini il pin possibile l'uno all'altro, e so- si adatta particolarmente a coprire locali alti, richie- si propagan0 su tutto I'ambiente coperto tino a i suoi estremi limiti.
litamente, per terminare presto si turano bene gli dendo le imposte insieme coi muri di testa assai rneno stinguendosi questi in r n w i che sorreggono ed insieme Schnaase, tieschichta der Hiidenden Kiln&, ~ 4 . Volume,
" pag.149.
trasmettono il peso, ed in muri di semplice contorno o 12) Nella purte tiiaggiore centpale, deiieTerme di Dioclezia-
interstizi, solo dopo che la volta 0 chiusa. Anche materiale di quello che, per es., abbisngna per una no, Michelangelo "el l G o secolo criissu la chiesa. di S. Maria degli
qui non 6 necesswio il rnanto, bastando solo qnalche vdlta a botte. D a questa coal vantaggiosa riparti- riempimento, no deriva una divisiono verticale dei Angeli, nlilizzand-1 la sala principale come navata travelma.
COSTRUZIONE DEI GOPERTI IN PIETRA NATURALE ED I N MATTOXI.

La pianta, fig. 391 a mostra un arco principal(


cosi detto a celle, grosso quattro teste, costituito de
quattro archi collegati da pianelle d'argilla, i cui van
sono riempiti di calcestruzzo; mentre gli archi diago-
nali, collacordadi12,40 rn.,consistono di tre archiunit'
un cenno sulla nomenclatura della vdlta a crociera
gotica.
Cainpata di v8lta si chiama una vBlta a cro-
ciera completa; quando souo pwecchie v6lte l'uua
attig'ua all'altra, possono avere diversa larghozza.
La fig. 3U3 mostra una vblta a stella con convesse se la sua sezione media rappresenta
costole di chiavo curvilinee , la fig. 394 mostra linea ascendente, ma retta.
una ~ 6 l t a ordinaria con costole diagonali e di
chiave.
Se Ie costole si intersecano, come Ie maglie di La volta a crociera si pub costruire so,
1
insieme e riempitidi calcestruzzo. 11 resto 6 una massa Spiyoli sono Ie liuee curve diagonal!, secondo una rete,formando tanti scomparti,come n e b fig. 342, un'area qualunque, sul triangolo, snl quadrato ,
indistinta di calcestruzzo , per cui il monumentale le quali si tagliano i ripieni della v6lta; quando gli rettangolo, sul poligono regolare ed irregola
coperto ha perso il carattere di una vdlta. spigoli sono formati con archi in pietra concia od e con forma retta, o rampante, od anula
Questa maniera di costruzione 6 per6 ancora in mattoni, olio risaltano sull'intradosso si chiamano od anche a chiocciola. Pub essere munita
assai primitiva, e si sviluppb razionalmente solo nel coslole diagonali. muri di testa ed allora sl dice chiusa, in ar
medioevo. Le nervature, che pigliando il posto dei muri tesi alla volta aperta, che e quella sfornita
La differenza aia realmente in cib, che la volta a di testa dividono 1e campate delia v6Ita Ie une dalle muri di testa. La vclta a crociera si pub
crociera romana derivava dall'unione di vUlte a botte altra, si chiamaoo coslole trasuersali. petere, essendo indicatissima per ogni con"
di 'forma circolare, fig. 308, pag. 104, donde risul- Le fascie , che dividono tra loro per il lungo nazione, ed allora Ie singole campate o si disf
tavano spigoli diagonali elittici. Riconosciuta l'impor- le campate di una chiesa a tre navi, e che prendono guoiio mediante fascie, come ndla fig. 318, !
tanza statica di questi spigoli , mediante i quali si il posto dei muri di testa della chiesa ad una sola pag. 118, oppure i quattro ripieni, che cos
propaga la pressiooe della villta, si cercd di rinfor- navata, si diaono costole lonyitztdinali. tuiscono lavolta a crociera, non sono divisil
zarii,sostituendovi degli appositi archi fatti con pietra Le linee secondo le quali l'intradosso dei ripieni loro da fascia, fig. 318 , B , e ne nasce I
da taglio o eon mattoni. Poi quando si rilevb I'inco- incontra il muro di testa si dicono archi d i testa, e combinazione di v61te a crociera, che asso
moditii della forma elittica per Yincontro dei giunti se sono in risalto, costole di testa. gliano a volte a botte con ripieni che penetr'
si scelse la semicirconferenza di.circolo per gli archi Se la vQltaa crociera & divisa mediante norvature Funo nell'altro. Al posto della semicirconfere
diagonali. Ma rimanendo orizzontali Ie lime di chiave n uu maggior nuniero di parti, si ha la volta a di circolo della v6lta a crociera romana,
dei riparti triangolari intermedi agli archi diagonali, ftella, fig. 392. medioevo. come abbiamu giA - ac,cennato, sub
ossia dei ripieni Ie front! di questi ripieni, stante la tra l'arco acuto, che diventb un vero elemc
n~ontacostante, dovevano rappresentare archi rialzati vitale per la volta a crociera decorata, J
ed allora per evitare che questi fossero elittici, e forse f i g . 893
gendoci dal 1 3 O a1 15Â secolo numerosis;
anche per utilizzare nel lavoro dei conci la stessa esempi di volte dipinte.
sagoma, che servivano per gli archi diagonali , si pag. 141, si ottiene la volta a rete, nella quale tutte 1-a volta a crociera piu semplice e piH bell
dovette naturalmente arrivare all'arco acuto. PO- Ie costole si chiamano indistintamente neruature. pella, che si dispone sul quadrato; perch& i
nendo poi in" non cale anche l'orizzoctalitA delle irchi di testa sono eguali , gli spigoli, o se qc
linee di chiave, e facendo ascendere queste o retti- ?on0 in risaltc, le costole, si tagliano ad angole rf
linee o curve, verso l'incontro degliarchi diagonali, ? dividono per metA gli angoli, che formano tra

si ottenne una v61ta a crociera della forma la piu ie lascie di contorno fig. 318, A&. Inoltre se
libera, di cui s'ha un esempio nella tav. 53, fig. 1-5, ipigoli devono risaltare dalla linea di intradosso a
e che noi impareremo a conoscere fra poco, Cosi tata per la volta, e questa deve avere linee di oh
mentre la vblta a crociera' romana offre il carattere orizzontali, e facile rottenere gli spigoli stessi 001
di superficie curve, che si compenetrano, in modo todo di proiezione, fig. 2 e 3, tav. 43. Quand
del tutto corrispondente alla struttura massiccia dei pianta & nn rettangolo, si assurnono gli archi di t
muri, nel medio-evo e specialmente nel period0 gotico Fig. 882.
semicireolari l u n ~ oi lati minori, risultando cosi
troviamo un sistema di arcbi, o costole, che spor- chi di testa ribassati quelli lungo i lati maggi
Le costole, che concorrono ad effettuare questa
gcno dall'intradosso della volta, e tra cui si svolgono se le linee di chiave mno orizzont,ali; e gli Sp
.ivisione, si chiamano costole intermedie quelle come
i ripieni della v61ta stessa, che non 6 pift a botte. si possono pure trovare come nel caso antecede
6 , ac, fig. 392, e coxtole dichiave quells come ef,
Perch6 come si costituivano i muri di pilastri por- I f egh, e g ' h', che possono easere rettilinee o cur-
La proiezione orizzontale delle linee di spigol
tanti e di muratura di riempimento, cost si for- ilinee, e che d'ordinario si distlnguono in modo piu prende sempre rettilinea per ottenere curve a
rig. sat.
marono Ie volte di costole portanti e di semplici ri- paciale. Tutte queste ultime costole pigliano il nome vatura semplice e non doppia. Quanto piu dif
pieni leggier; il pih possibile. i ausiliarie rispetto alle altre sovraenumerate, d i e si Se un 19pieno della volta, tav. 53, fig. 2, ascend1 scono tra loyo i lati del rettangolo, tanto meno
Giacch6 la villta a crociera e una maniera icono iirincipali. Quaudo la v61ta rimane aperia, Ie a linea curva dalla costola di testa alle costole dia riesce la vblta, per cni almeno per la v o b Cro(
di costruzione medioevale , e propriamente una ostole come ae', a g ' m,m,fl si chiamano costole di gonali, si dice che 6 convesso; e cod pub essen ad arco rotondo la lunghezza no11 dovrehbe supe
specialit& dolF architettura gotica , si premette qui "ante. convessa ogni fila di ripieni. Ma il ripieno non & pi1 una volta e mezza la larghezza. Quando la pia
COSTRUZIONE DEI COPERTI IN PIETRA NATURALE ED IN MAT'I'ONL

un triangpio, se ne cerca anzitutto il suo baricentro, Â 22. centine per tutti gli altri archi di testa, e p e r tutti naggiore di 2 teste i ripieni non si possono costruire
a1 quale si devono condurre gli spigoli dai tre ver- gli spigoli. m e , ecl allora agli spigoli si assegna lo spessore
tici. Poi scelto l'arco di testa su uno dei i r e lati, Costrnzione della vdlta a crociera. Siccome la serraglia di una di queste vfilte sn- li 3 tests. Le fig. 398 393 mostrano il modo di col-
si determinano facilmente gli altri due ed i spigoli, bisce sempre un po' di cedimento dopo la rimozione egamento per ripieni grossi 1 o 2 teste, con spigoli
La costruzione di una vdlta a crociera su un La costruzione della vdlta a crociera richiede del manto, cost si suole dare un po' di elevazione alle "inforzati dl 1 testa, in sezione normale a questi
poligono regolare non incontra alcuna difficoltai 3ssa pure l'impianto di centine in corrispondenza lines di chiave dei ripieni a ripartire dai muri di ultimi. La tav. 50 rappresenta una v o h a crociera
risultando, tanto gli spigoli, quanto gli archi di testa zgli archi di testa, agli spigoli ed alle costole. Per testa, adottando propriamente come minimo l,'ã,della 3u nn quadrate, aella fig. 3 in pianto, e nelle fig. 1
di eguale grandezza. Ma meta di una di queste v6Ite panto concerne il manto, dipende della scelta del lunghezza dell0 spigolo. Questa maggiore elevazione
poligone con costole ad arco acuto, si trova per solito materiale; esso 6 assolutamente necessario colla pietra, dei ripieni, nel mezzo delta vdlta, dicesi 11 loro
nella v61ta dei cori degli edifizi gotici. sia greggia, che da taglio; invece quando il mate- rialso. Questo 6 rappresentato colla linea punteg-
Anche il poligono irregolare puo pure essere riale A costituito da mattoni, 6 meglio tralasciare il gats su uno degli archi di testa, fig. 395, come
coperto con una vi3lta a crociera, tirandone gli spi- inanto, perch6 1'esecuzior.e della v6lta specialmente pure si vede la medesima disposizione nelle fig. 1
goli dai vertici al centro di gravita e determinando in principio si pub intraprendere meglio a mano e 2, tav. 50 e fig. 1, tav. 51.
nno degli archi di testa, con cui si possono in se- libera.
guito facilmente trovare gli altri archi di testa in- Nel punto d'incontro delle diagonali della pianta All'impianto delle centine tien dietro la costrn-
sieme agli spigoli, come mostreremo or ora con un quadrilatera, o nel centro di gravity del poligono zione delle vdlte, che naturalmente si deve incomin-
disegno. regolare od irregolare si eleva un ritto, il cost deito ciare dagli angoli. Sotto quest0 punto di vista si hannc
In tutti i suaccennati casi Ie knee di chiavo monaco, a1 qnale si appoggiano le centine ivi concor- a diatinguore Ie vdlle a crociera senxa costole, da r i g , 3;G.
possono essere orizzontali od ascendenti, rettilinee o renti, come 6 indicate nel pentagono irregolare, quelle con costole; nella prime la v6lta si chiude
curve. Se tutte Ie costole hanno forma semicircolare, fig. 395, di cui 6 rappresentato l'estradossoin vista tutta insieme, nelle s~condeinvece il lavoro si di-
la v6lta a crociera diventa cupola. nella fig. 2, tav. 51, e la sezione secondo la linea vide in due parti e propriarnente prima nella costrti-
zione di tutto il sistema di costole, specialmente
quando queste sono costruite in pietra da taglio, e poi
nella costruzione dei ripieni.
Dove si hanno pietre di struttura sedimentark
a strati di grossezza considerevole, non se ne fa use
nella costruzione delle volte a crociera, che pel local
dicantina, assegnandosi alle volte uno spewore da 30 a
4 5 I giunti
~ ~ vi corrono parallel! alle linee di chiavc
e la vdlta vi riceve la propria tensione solo dope
la posizione inoperadel concio di serraglia. Questo ma-
teriale. como s'e gid pibsopra accennato, richiede ur
manto, I singoli filari delle cappe di ripieno si incon- Fig. 398.
trano negli spigoli , formando tra loro , secondo k
forma della pianta un angolo retto od un angolt e 2 in sezione secoado Ie lime ah e cd della fig 3 ;
qualunque. la tav. 51 ne rappresrtnta un' altra simile pure in
Se il matoriale 6 costituito di mattoni, allo'a 1: pianta ed in sezione. In ambeduequestiesempii ripieni
volta si costruisce con disposizione a spinapesce hanno lo spessore di 1 testa, e gli spigoli quello di 2.
per cui i filari di due ripieni attigui vengono a tro- Queste figure mostrano, che tutti i ripieni vi sono co-
varsi in un piano, e la pressione della volta , ch( strutticon la disposizione a spinapesee, di cui si 6 fatto
agisce secondo gli spigcli, si trasmette normalment,f parola a1 15, fig. 318. Questa disposizione a ne-
ai corsi dei r i $ & n i .Con questa disposizione b pun cessaria nelle costruzioni senza manto, perch& solo
possibile rinforzare il collegamento dei ripieni cog1 con questa ogni filare di mattoni vieno a chindersi
spigoli, sin quali i singoli ripieni trovano peduccio da s6, appena che dallo spigolo si & esteso fino ai duo
L'ingrossamento degli spigoli in confront0 a!lo spes corrispondenti muri di tosta.
Pig. 1 ~ . sore dei ripieni 6 almeno di una testa. I r i p h i pel Per quanto risguarda la co~t~uzione, rimandiamo
scy nella fig. 1. Nella fig. 395, a, 6, c,d, e sono 18 late; come pure si'sono ribaltate orizzontalmente at- solito, quando hanno la corda da 4, 5 m. a 5, 5 ni, a1 Â 15, solo vogliamo osservare: che ogni filare delle
proiezioni orizzontali delle centine degli spigoli, ed torno ai lati gli archi di testa. Fissato uno degli ricevono lo spessore di una testa, ed allora lo spes- cappe di ripieno si incominoia sopra la centina dello
A, B, C, D, E ne sono Ie proiezioni-verticdi archi di testa, evidentemente siposso11o costrnire Ie sore dcgli spigoli si fii di due teste. Con spessorc spigolo; che quindi si devono prima mettere in opera
COSTRUZIONE DEI COPBRTI IN PIETRA NATURALE ED IN MATTONI,

i mattoni da spigolo, previamente spezzati in modo ibbiano la voluia resistenza sia tenendo conto del- risponde a quella dei mattoni ordinari. I laterizi che piono interamente di malta Ie conlnlessure perch6 la
conveniente (secondo mostrano le fig. 396-398) in di- I'ampiezza della volta, che del peso, di cut sono ca- formano costola sono pure muniti del corrispondente pressione sia trasniessa uniformemente su tutto il
rezione normale alia centina da spigolo: e che poi si ricate e del materiale, di cui sono costituite. La co- peduccio per i ripieni. giunio, e perche si effettui bene l'unione fra i singoli
procede da ambedue le parti a costruire a mano stola si distingue in due par'ti ; la prima 6 quella Dopo rimpianto delle centine si pongono in opera conci. Quando Ie costole hanno piccole dimensioni e
libera i ripieni fino ai muri di testa. frapposta ai ripieni e che serve loro di peduccio, singoli conci sul dorso delle mcdesime e si riem- 1 meglio tra i conci sostituire ai giuuti di malta delle
Quando l'altezza dei locali e piccola, allora sono la seconda e quella in risalto, fig. 399, e che ha una
assai da raccomandare Ie volte a wociera ribassate, forma corrispondente a1 suo scopo eon un'artico-
fig. 1-5, tav. 53, per Ie qualisi richiade pochissimo lazione piu o meno ricca. Le fig. 399-401 mostrano
dispendio di materiale; e la disposizione a spina- Ie unioni dei ripieni alle costole.
pesce riesce di assai facile esecuzione. La figura 1
mostra la pianta, la fig. 2 la sezione secondo la linea
ac col prospetto di una parte della vOlta, che nella
pianta e indicata con qic; la fig. 3 la sezione secondo Fig. 402.
cd ef con un rinforzo della vdlta nella direzione da
c a c ; la fig. 4 la sezione longitudinale collo spac-
cato degli spigoli diagonal!, che vi si iacrociano;
infine la fig. 5 quella con la proiezione dello spigolo Fig. 3119. Pig io0.
rinforzato per di sopra. Le centinature occorrenti
si rilevano dalle fig. 1-3; e tra loro si dispongono Siccome tutte le forme di un edificio devono es-
dei correnti per fornire a1 muratore dei punti d'ap- sere lor0 in correlazione, cost anche i profili dell6
poggio per la giusta posa dei filari dei mattoni, stole devonsi foggiarepiu o meno
semplicementc, secondo che Ie al- Fig. 403 Fig. 406. Fig. i07. Fig, W.
perch& in generate la disposizione a spinapesce si
cseguisce senza manto. L' altro giunto di posa b tre parti dell'edificio sono decorate
parimente indicato nella pianta: gik rappresenta gli pih o meno lisciamente. Come ab-
ultimi corsi della v i h avviata , la cui proiezione biamo diviso le cornici, specialmente
verticale 6 contrassegnata colle corrispondenti lettere quelle da s'tipite, in semplici ed in
d'alfabeto. La linea di cliiave ab 6 orizzontale, mentre composte, cosi in modo analogo
Fig. 401 .
quella dei ripieni, come fc, fig. 1, ha il rialzo di al- possiamo dividere i profili per co-
cnni centimetri. La centina e indicata nella fig. l stole in semplici ed in composti. I1 modo di formare
insieme all0 spessore della vdlta (1). gli archi di pietra con 2 o 3 anelli concentrici indi-
Dopo aver detto delle v61te a crociera ordinarie, pendenti, come per es. nella fig. 413, corrisponde
veniamo a parlare di quelle con costole. Queste sono interamente a1 sistema romano di costruire gli archi rig. in.
per lo piu costruite col miglior materiale, cio6 o con in cotto romani, con piu anelli, come abbiamo irnparato Fig. 410.

pietra da taglio, o con mattoni appositamente formati, a conoscerne nella fig. 11, vav. 46.
considerandosi le medesime come membrature por- Nelle fig. 402-414 si hanno i tipi principali dei
tanti, e Ie parti intermedie solo come struttura di profili per costole e propriamente dall'arco romano
riempimento (2). Perci6 Ie costole si contruiscono da fino a quello del 1 3 O secolo, trattato come architrave
sole, senza collegarle coi filari dei ripieni. Le co- od archivolto a Iinee curve: mentre Ie fig. 415-419
stole devono servire a quest! di peduccio , quiudi porgono esempi di costole semplici e composts dei
devonsi costruire con grandezza sufficiente, perch6 secoli 14" 15" Nel primo gruppo predomina la lar-
ghezza, nel secondo invece raggetto. Mentre nel prima
(1) M i a nuova raninaria Jegli zuccheri in Waghailsel, io hanno luogo riseghe ad angolo retto, analogamente
feci castruire circa 400 di questevdki con ingoasamentoaltraverso alia forma dei pilastri, delle porte e delle finestre,
agli spigoli, e rimando in propmito ai 3 O volume di questo libra , nel secondo gruppo i profili escono in piani inclinati,
dove si fa parola di queiia oostruzione.
(2) S ccome noi qm eutriamo nei c a m p specials dell'Archi- in guisa pure affatto corrispondente alle altre forma lamine di piombo, le quali penetrando nelle inegua- 06 arpesi, intorno ai qudi i conci possono girare, si
~ttlurnmedioevale, doliliamo rimandare i nostri lettori ail'ecceliente di quel tempo, glianze delle faccie dei conci, ripartiscono uniforrne- assumono delle altre forme, per es. dei ferri a T,
iavoro di Viollet Ie Due: Dictionmire raiaoirn4 de I'Architecture
K
Le costole si costruiscono o con pietra da taglio, mente la pressione tra le faccie stesse. Se si vuole lunghi 5 cm. e si pongono in opera nei giunti, meti
Tomo IV. Construction e ai libro dl Ungeivitier à Lehrbuch der
Ã

disposte 1'una vicino all'altra' congiunti radiali, oppure ricorrere per l'unione al ferro, il quale per6 a motivo per parte, con gesso o piombo.
gothisohan Constmktix1en *, pag. 85 (die Construhtion der Ge-
wolbe). con laterizi appositamente fatti, la cui resistenza cor- dell'ossidazione non e indicate, invece dolle chiavelle Per quanto riguarda la costruzione delle costole
I , " .- c0sfrw;oni in pieira. - Vd. I. 23
COSTRUZIONE DEI COPERTI IN PIETRA NATURALE ED IN MATTONI

bene di aumentare queste dimensioni di circa una Nelle volte a crociera con costole bisogna W a . Tagliando il giunlo superioreqc l'arco in di-
con mattoni, dcbbiamo rimandare a quanto si 6 giA
[eta, tanto per amore della solidit&che delle buone porre attenzione a1 lor0 punto di partenza, ossia di rezione obliqua, si deve distendere alquanto in lun-
detto in merito alla costruzione degli archi in cotto.
coporzioni, dalle quali ultimo nominatamente bisogna diramazione. Se la cimasa del capitello accorda ;hezza il profilo della costola, per potersi servire di
Siccome la costruzione dei coperti in pietra e
tr dipeadere la determinazione della grossezza degli spazio sufficiente da potervi disporre le costole l'una questo giunto. Vogliamo percib doterminare un punto
quella dei loro appoggi sono mutuamente collegate
pigoli, in quanto che questi riescano almeno visibili. accanto all'altra, allora queste si possono eseguire conformemente a1 quale si trovano tutti gli altri punti.
tra loro, cosi la censiderazione die Ie costole devono
anche indipendentemente 1'una dall'altra. Ma se a1 Come abbiamo gia visto, si determina a1 punto
servire di facile appoggio influisce nel determinarne Sebbene la corda delle costole trasversali e lon-
contrario ha luogo una stroncatura net profilo delle esterno V del profilo mediante l'arco be e la per-
itudinali sia minore di quella delle costole diagonali,
costole sopra il capitello, allora & meglio eseguirle pendicolare b'c. In mod0 aualogo niediante 1' arco
uttavia quelle si costruiscono piu grosse, perch&nelle
tutto d'un pezzo solo fin dove stauno riunite insieme.
61te a diverse campate, come ad esempio nelle chiese
La fig, 2 d e b tav. 61 mostra la vista, e la fig. 4
, piU navi, hanno il compito dicollegare i piloni
la pianta di uno di questi nodi o punii d i dirama-
econdo i due assi principal!, dando loro un impianto
~osistabile, che possano resistere alle pressioni dia- z i o m donde escono cinque costole. Mono buona e
la costruzione della fig. 3, tav. 61, nella quale
ynali delle costole incrociate. Queste si distrugge-
disposta una struttura a strati orizzontali fino a
Â¥ebberqualora lecampate fossero di egualelarghezza,
quell'altezza, dove Ie costole si separano Yuna dal-
Fig. 415. na siccome questo non 6 il caso comune delle chiese,
love la navata media A piu larga, cost la spinta che l'altra.
leriva dalle costole diagonali della navata uentrale
iupera quella delle costole diagonal! d'elle navate la-
;erali, e quindi questo eccesso di spinta devesi an-
lullare colle costole trasversali e longitudinali.
11er quanto concerne la costruzione degli archi
ii testa, questi possono sporgere interamente od in
aarte dal muro, oppure possono trovarsi in ispeasore
ii muro. La fig. 420 mostra il case di un arco di
Pig W . Fig. 118
;esta, che si costruisce a s6 e si appoggia semplice-
nente al muro. Nella fig. 421 invece si ha un arco
zollegato col muro, e la loro costruzione quindi deve
m e r e fatta insieme. 11 dosso dell'arco di testa qui Fig. 128. Fig. i23.

Le figure 422 a 423 unite possono spiegare il mn e la perpendicolare m'n, e col tirare la mm' pa-
modo e la forma, con enisideve costruire uno di questi rallela ad ab, si trova il punto 7n1. Istessamente si
puuti di di~*amazione.I1 peduccio, chesi considera, deve trovano tutti gli altri punti, come si rileva dalla figura.
servire per due costole diagonali e per ima trasversale In egual modo si possono trovare anche i punti in-
di raggi eguali essendosi prese Ie campate attigue di termed?, come ad es. a' mediante l'arco op e Ie linee
larghezza eguale. I centri degli archi devonsi troval-e parallele PO' ed a d . La proiezione della costola tra-
su una stessa retta , e la mensola d' appoggio e di aversale vale anche per la costola diagonale.
forma ottagona, ab e I'asse della parte sporgeute delle Per determinare poi del tutto g~ometricamente
Fig. in.
tre costole eguali, la cui forma 6 rappresentata im- la faccia superiore s del peduccio, che b rappresen-
Fig. 480. 1cig. MI
mediatamente sul piano d'appoggio. Col raggio scelto tato nella fig. 423 in iscala meta della fig. 422, si
la forma e Ie dimension!. Come minimo per Ie dimen apparisce come membratura portante, ed il muro come si ribaltino gli archi bc od ad, che passano per i haa trovare il punto di principio 71,fig. 423, ddl'arco
sioni dei conci da costola si possono ritenere 13 cm imposta dei ripieni a forrna convessa. Dove Yarco di punti estremi della costola. Dal punto i, dove Ie co- di testa: L 6 il termine del profilo che s'interna nel
per la largbezza, 27 em. per l'altezza su 5 m. d testa non isporge dal muro, bisogna procurare l'im- stole si svincolano Buna, dall'altra, si tiri una perpen- muro; dove questo profilo incontra nella sua curva
corda (1). posta a1 ripieno mediante un'incavatura, che penetri dicolare ad ah, la quale incontra I'arco esteriore in ascensionale il paramento del muro, si trovera la sua
Questo vale per Ie costole delle v81te a crocier nel muro in corrispondenza all'arco di testa. Questa d. Allora la retta gc, passante per questo punto e sommita. Si porti st in a s , e si tiri da z la verti-
ordinarie con ripieni dello spessore di 1 testa; per incavatnra la si forma in rotlura di muro, appena dopo paraliela ad ab, determina l'altezza del peduccio, ossia cale fino ad incontrare I'arco ad in A , questo
abbozzata la linea d'intradosso, se il muro 6 in pietrame il livello a cui incominciano le costole, e ncllo stesso punto e il principio die si cerca dell'arco di testa.
od h pietra da taglio, oppure si pratica preventiva- tempo qc rappresenta l'aggetto del concio dal muro. Dovendosi poi questo tracciare con lo stesso mggio
0)Le costole diagonaii della vfl!ta a crociera nella cappeil mente i1 vano per l'imposta, cift che si pub fare Siccornc tutte Ie costole hanuo raggi eguali, cosi degli altri archi, wd da la sua distanza orizzontale
di S. Bonifacio in Fritdar misurano 12 cm per 26 cm sv, Uo
corda d'i 4,5 m Vedi Unsewitter, pagina 10. quando il muro A in cotto. i loro principi formano archi eguali, rappresentati da dal maro; si porti questa da s verso u , in mod0
COSTRUZIONS DEI GOPEUTI IN PIBTBA NATURALS ED IN MATTONI.

zione della v6lta che ha i ripieni a forma convessa, Infine potrebbero interessare i diversi modi di
che sia wd = sn e vi si tiri uv come pure dall'altra ente, si pub anche adottare il peduccio in un pezzo
inico. si e fatta col sistema detto a spinapesee. congiungere la volta a crociera ai piedritti.
parte ufd, ed e compiuto il contorno superiore del
pezzo. Le leltere d'alfabeto della fig. 423 corrispon- Kella fig. 429 e nella tav. 54 si 6 rappresen- La disposizione di far sporgere gli spigoli della
dono a quelle eguali della rig. 423. Diamo nella tavola 53 i disegni di una parte della iata una vfllta a cruciera eseguita nel convento di volta a crociera, senza alcun passaggio, dalla parete
In modo simile si procede anche quando 10 co- :apella costrutta da Eisenlohr nel cimitero di Carls- Maulbronn. liscia non 6 lodevole n& dal lato costruttivo, ne dal
stole sono descritte con raggi diversi. suhe: e propriamente nella flg. 1 la pianca dl una Essa appartiene all' ultimo periodo lombardo. lato estetico. fi meglio adottare una mensola, come
Se la vfilta a crociera ha solo spigoli ed 6 co- ampata della vOlta collaforma ribaltata delle costole, Nella fig. 1: tav. 54, si sono tracciati l'arco diago- nella fig. 430, muoita di peduccio per i ripieni della
stituita di mattoni, 6 bene di incominciare agli angoli lella fig. 2 la sezione trasversale, immaginata per 1)
net& attraverso la finestra e per metA attr:%versoil
rilastro; nella fig. 3 la sezione longitudinale , nella
ig. 5 la vista anteriore e laterale di un pduccio
nsieme alle sue faccie inferiors e superiore e final-
nente nella fig. 4 e nella fig. 6 la vista per disotto
iel concio massiccio di serraglia traforato coi colle-
ramenti delle quattro costole, ed una sezione attra-
verso il concio di serraglia all'attacco della costola
diagonale, con un altra simile in contatto dei ripieni.
Abbiamo dinanzi a noi la costruzione di una
vfilta a crociera, nella quale tutte Ie costole potreb-
Fig. 181. Fig. 625
bero m e r e assunte a piacimento, se non vi fusse il
ancora con pexzi piu grandi dipiotranaturale,fig.424, vincolo di riguardi este-
per assegnare ai primi conci della v61ta una miglior tici; cost, per es. , nel iiale A di forma semicircolare, l'arco trasversale B,
posa. caso antecedente si A come l' arco C , che penetra nelle fascie diagonal!
collii proiezione dei conci di serraglia per la fascie Fig 430.
Se si considera un pilastro isolate di v i h a avuto riguardo all'egua'
crociera con spigoli ed archi, vi si dispone ancora glianza di rapporto tra la stesse, mentre gli archi rialzatissimi. E sono a rile-
un peduccio ail un dipresso, come nella fig. 425. corda e la monta delle varsi dalla fig. 2.
1 I ripieni grandi incominciano all'altezxa di ah,
Se sopt'a i supporti della v61ta s' ha ancora a costole trasversali e da
disporre un pilastro, come per es. accade nelle navalc testa, che differiscono fig. 2 ; invece quelli piccoli posano sulla cimasa del
poco dal cosi detto arc0 capitello fg. Gli spigoli sono in pietra da taglio, ed
acuto normale, che si vir. 4 2 8 , i ripieni sono in pietrame dello spessore di 18c'n.
disegna sui due lati di Questa v61ta deve incontestabilmente la sua origiiio
un triangolo equilatero. LC costole dia,,eonali e tra- a1 sisterna di v6lta della basilica lombarda, in cui
sversali sono costrutte, come si vede nella fig. 428, ad ogni campata quadrata della navata centrale cor-
con mattoni di forma speciale, larghi 18 cm. ed [alti rispondono laieralmente due campate pure di pianta
45 cm. in modo che uno consta di due uniti secondo quadrata. Per potere poi formare in a , fig. 429,
a. Nell'assegnare la forma ai mattoni si ha riguardo i pilastri intermedl simili a quelli principali in c e l
anche all'imposte per i ripieni. I1 peduccio, fig. 5, la in d , che portano Ie costole trasversali, divisa la
cui costruzione, dopo qwanto s'e detto non dovrebbe vdlta a crociera 'con Ie costole diagonali e con quelle
presentare difficolta, quantunque in questo caso gli trasversali, invece di un solo arco di testa di am-
archi non abbiamo raggi eguali ma diversi, deve ri- piezza cd se ne dispongono due molto rialzati su ac
Fig. ft;. f i g . M7.
cevere una costola trasversale, due diagonali e due ed ad ad arco acuto. Tutti gli archi quindi sono
Pig. 13S Fig. 633.
da testa. Le scanalature delle costole non sono in- acuti, ad eccezionfil'dei due archi diagonali, che in
delle chiese per sorreggere Ie catene del tetto, nor dicate nello spaccato del peduccio, fig. 5, perche si genere sono ~emici~colari. Qaesta disposizione di viXta vdlta. Invece d'una mensola si pu6 provvedere al
lo si costruira come nella fig. 426, dove la base del- compiono solo dopo eseguite la vdlta. Per aerare la sulla navata centralt,, che A assai bene applicata nel bisogno con una mezza colonna, o con tre quarti di
l'erigendo pilastro 6 straordinariamente piccola, mi cappella si sono adottati i conci da serioglia forati, duomo di Limburgo sulla Lahn, permette di niantenere colonna od anclie con una colonna intera.
piuttosto invece secondo la fig. 427, nella quale c o e provvisti superiormente di scanalatura, nella quale I assi delle fiuestre delle navate lateral! in corri- La fig. 431 mostra la disposizione con archi di
struzione & fatta ragione tanto ai peducci della vdlta si pu6 introdurre un coperchio. Lo spessore dei pi- spondenza ai muri della navata ed insieme fornisce testa; e la fig. 4;?2 rappresenta m a vdlta a crociera
quanto alla base del pilastro. Invece dei tre corsi d lastri crescente all'ingiu si & determinate mediante l'occasione di eseguire delle voltc a sistema gotico. conspigoli ed archi di testa massicci, che poggiano sulla
pietra da taglio, se la grandezza delle pietre lo COP la catenaria, sul che torneremo piu tardi. L'esecn- eimasa dei capitelli. La fig. 433 differenzia dalla 432
COSTRUZIONE DEI COPERTI IN PIETBA NATURALE ED IN MATTON1
solo per una maggiore complicazione n e b pianta
nervature, come pure la forma dei rosoni, o per irve delle costole in AC, AB ed AE si trovano nel
degli appoggi, proveniente da una maggior ric-
semplicitA prendiamo a considerare la v6lta senza iguente modo.
chezza nel profile delle costole
costolo secondarie, die b rappresentata dalla fig. 436. La forma della costola di testa sopra AG sia
' trasversali. Quando la forma
Siano date Ie curve par Ie costole di testa AFD e &la medianto cF; per trovare quella della costola
' delle costole diagonali si fa
piu ornata, diventa pure piu DIN, come pure sia data la posizione del punto di iagonale sopra AE, si elevi in e la perpendicolare
chiavc E. Cosi resta anche determinato se Ie linee t e la si faccia eguale alla ordinata fq inalzata
complessa anche quella dei so-
stegni, come se n'ha un esem- o le costole di chiave HI< cd FG devono essere a1 punto f, poi si tiri EH perpendicolare ad AH e
orizzontali o no, e rimane solo a stabilire se queste L si faccia eguale a GF ; allora 6, t ed IT sono tre
pi0 n e b fig. 434.
Infine nella fig. 435 si linee debbano essere rette o curve. Si vede che 6
vede la forma dei pilastri della lasciata una gran parte all'arbitrio, perch& si pos-
cattredrale di Friburgo nel Ba- sono fare diverse ipotesi, second0 Ie quali o Ie linee
den. di chiave vincolano di conformity le costole inter-
In a6 si ha la pianta dei
pilastri stessi, in cd quella degli
archi, che portano i muri della
navata di mezzo insiemo alle
costolo delle navate laterali ed
alle cinque sporgenze, che ser-
vono per sorreggere le corri-
Via, HI.
spondenti costole della ~ O l t aa
crociera della navata di mezzo, la cui forma st de-
sume d a b pianta fg.

La volta a stella.

Questa vi3lta non si distingue dalla v6lta a cro


ciera per differenze costruttive, ma 'come abbiam
gi& accennato a pag. 122, solo per una maggior
complicazione nel sistema +lie costole, la cui proie
Fit. US.

zione orizzontale nella niaggior parte dei casi rap medie DL, DM e DN, o viceversa queste determi- ~unti per i quail si ha da tirare 1'arco di circolo,
presenta una figura in forma di stella, come s'e vist nano la forma delle linee di chiave. Una delle ipo- I cni ccntro si pub trovare senza fatica. Nello stesso
nella fig. 311, A-M; alla qua1 circostanza deve il su tesi 6 : che tutte Ie costolo siano simili, cio&che per nodo si trova la costola corrispondente ad AC, de-
iiome. Nasce d a b v6lta a crociera conuna piu corc tutte abbia luogo il medesimo rapport0 fra la corda erminando come prima i punti t' ed 1-1' e cercando
plessa divisions dei ripieni mediante costole, che i c la monta ; un'altra 6: che sia determinata la forma k relative centro.
parte escono dagli appoggi come nella v6lta a crocier delle costole di chiave e che nello stesso tempo sia Lo costolc corrispondenti ad AD ed AB nella
o si dicono costole principal! edin p a t e invece coc fissata la forma della sezione orizzontale di tutte le tessa flgura poi, si possono ancora trovare collo
perano ad annodare c collegare queste ultimo soti costolc ad una certa altezza (per es, a mati) della tesso metodo. Per6 quando il rettangolo di base
determinate forme geometriche e si dicono costo; costola diagonale DE, come in opq. A queste con- lislungo, come si d4 frequentemente ciob quando
secondarie od anche nervature. I punti dove si ir dizioni si aggiunge poi anche quella, che riguarda \.D b considerevolmente minore di AG, siccome la
contrano Ie costole principali con quelle secondar la natura delle lin& di curvatura delle costole, se ostola dl testa corrispondente ad AD fo la figura
per solito sono fregiati con decorazioni, che ham ciob queste debbano essere ad arco di circolo a u11 I essere sui trampoli, fino ad nna certa altezza
forma di rosa, e che appunto per ci6 si chiamar solo centro, oppnre policentriche. a, si tiene verticale, e la si incurva solo dopo.
rosoni, i quali rialzono ancora pift la ricchezza di t u t Consideriamo dapprima il caso, clie lo costole i a la medesima rappresentata in alsK. Per tro-
la v61ta. Troviamo queste v6lte nelle chiese, nel siano archi di circolo, che Ie linee di chiave siano are la costola corrispondente ad A'B', si elevino
crociere, nei refettori, ecc. del quindicesimo_secol rette orizzontali, e che siano date Ie sezioni abc e a h, g' e B1 le perpendicolari sopra AW, si fac-
Mostriamo ora il process0 per trovare geom
Ib clef in proiozione orizzontale, fig. 437, appena sopra ia hm = '/. a's, g'n = d'ql = qf, B'L = D'K
tricamente Ie linee per Ie costole, gli spigoli e ias. la imposts e ad un'altezza fq delle costole. Allora le = GF, si cerchi il centro corrispondente ai tre
COSTRUZIONE DEI COl'ERTI i N PIETllA NATURALS ED IN UATTOXI.

punti n, m ed L e si avrft la curva della costola 3r semplicitd siano orizzontali, in modo che tutte punto F comc centro degli archi inferiori delle co- tino i punti N ed M i n n ed m, si tinno per que-
su A'Br. ! costole abbiano eguale monta, e sia questa rap-
stole, sia A P il raggio comune degli archi superiori. sti punti dal corrispondeute centro di curvatura L
Fra queste costole, che constano di un arcc resentata da d d Si descriva da F un arco PM con FP differenza Ie linee mmr ed nnr, c si determini, mediante la li-
circolare, tacile vedere, che ve n'ha una sola chc Si ribaltino Ie proiezioni delle costole AE, AD dei due raggi di curvatura AP ed AF; su questo nea dm1 condotta perpendicolarniente all'asse del
si pub far d i r e con una tangente verticale dal pianc d AC in Ae, Ad. ed Ac, e si elevino da B, e, r , arc0 si trovano i centri degli archi superiori, i quali rosone, la faccia superiore del rosone stesso (la quale
d'imposta commie, come nel succitato esempio av- d Ie perpendicolari Bbl, eel ccf e dd' eguali alla centri si ottengono coll'intcrsecare l'arco P M nei & sempre orizzontale).
~ontadella d l t a ; poi si determini in un punto F punti H, I<, L ed M mediante archi di circolo con- Questa linea deve essere si~ficienten~ente pro-
viene per la costola cF sopra AG, e che per tutti
Ie altre ci6 non pu6 aver luogo. Ma siccome riescf piacere sulla Ad il centro per l'arco inferiore di dotti rispeltivamcnte da V , e', c', e d', con raggio tratta su g, perch& il pezzo alla sna parte stretta
molto piu aggradevole all'occhio di far scendere tuttt utte Ie costole die arriva fino in G, e si tiri per AP. Tirandosi per i punti H, K, L ed M e per F in mmr abbia ancora sufficente spessore.
1e costole verticalmente, cost Ie si costruiscono cot ' la retta GH di lunghezza indefinita. Quindi si le linee rette HG, Kn, Ll, ed MOT si devono trac- Se si ribaltano poi aiicora i punti mr ed n' stills
diversi archi di circolo, collegati fra loro in mod( rovano facilmente col noto metodo i centri H, K, L ciare da F con raggio FA gli archi inferiori AG, proiezione orizzontale in rn'ed nr', si ha nella m" n i l
continuo, l'inferiore dei quali ha la tangente normal) d M per gli archi GV, Gcl, Ge', e Gdr. An, Al, Am e dai punti H, K, L, M gli archi superiori la lunghezxa del rosone nella sua faccia superiore,
al piano d'imposta, seguendo in ci6 diversi metod Se poi si stabilisce, cherimanendo ancora oriz- Gb', ner, 1c' md'; G, n, I ed m sono i punti di rac- colla sua poaizione rispetto all' asse. Questo me-
dei quali ne indicheremo qualcuno brevemente. ontali Ie linee di chiave, anche gli archi superiori cord0 degli archi tra di 101-0. todo di ribaltare sopra e sotto si applica sempre;
elle costole abbiano come queili inferiori unraggio di perch6 il posto d e k commessure, in queste volte,
urvatura eguale, allora gli archi inferiori non po3- si determina sempre secondo le ornamentazioni della
Sia ora in ABCD, fig. 1, tav. 61, la quarta faccia inferiore o vista, mentre colla proiezione
parto della proiezione orizzontale di una vdta con della feccia superiors si determina la forma clei pezzi
costole secondarie e rosoui. Si debbano trovare la di pietra.
iorn~adel rosone in G e quella delle nervature GE Si deve poi determinare la forma del pezzo nel
e GF; percio consideriamo come note, oppure come piano verticals condotto per. GE ; e nello stesso
gift trovate nel modo visto antecedentemente la curva tempo si olterra l i forma della nervatura in una
delle costolc, che salgono (la B e la forma delle co- sezione longitudinale verticale. Tirandosi EE' e Gh,
stole di chiave DC ed AD. perpendicola-i a GE, Glt' A l'asse del rosone, e Gh
Si elevi da D la DK perpendicolare a BD, e la = Gg; Gh' = Gy'; e la posizione del punto E di-
si faccia eguale alla monta della vblta, e si disegni pende dalla forma della costola, che si tpova sopra
in H K lo spaccato della costola diagonale su BD. CD; nel nostro caso, osscndosi presa quest'ultima
Se ci immaginiamo i piaui passanti per il mezzo orizzontale, & EE' = DK.
delle costole diagonali e delle due nervature, c Negli esempi pratici di simili volte la forma
perpendicolari al piano di proiezione, questi si ta- delle iicrvature non pare mai determinata con pre-
l i m o secondo una retta normale a quest'ultimo cisione, il che veramente non importa, perche que-
piano, la quale ha per proiezione orizzontale il punto ste devonsi considerare come un accessorio delle co-
G (1). Questa retta dicesi I'asse del rosone, e se ti- stole. Frequentementc sono rettilince e talvolta hanno
riamo la Gof perpendicolare a BD, essa rappresenta una leggiera curvatnra. Quest'ultima sarebbe piu
l'asse stcsso nel piano della costola diagonale. conveniente, ed infatti si 6 addottata nel nostro esem-
I rosoni in generale sono ornati con decora- pio. Quanto alla commessura oo', che congiunge il
zioui sferiche o tonde (oggetti in rilievo od incisi, rosone colla costola, bisogna procedere ancora come
armi, scudi, ecc.), come se ne ha un esempio nella per Ie comrnessnre ran' ed mm', perch6 il punto 0
Fit. 431.
fig. 11, tav. 61, ma il centro di figura non trovasi si 6 scelto in modo, che non vincola il rosone.
Queste costole possono elevarsi in numero qu: sono piu cessare ad un'altezza unica, ma il passag- sempre nell'asse del rosone, bend sovente & situato Siccome il rosone si attacca alla corrispondente
lunque da un comune piano d'imposta sotto un unit gio fra gli archi deve avvenire a diverse altezze. in modo, die l'ornato mascheri bene il punto cl'in- costola mediante Ie commessure mm' cd nnl, cosi
angolo, vatendo per tutte fino ad una certa altezi Sia ancora rappresentata in ABCD, fig. 439, la contro delle cost8le. La circonferenza di circolo uon & necesswio, che la commessura oo' sia preci-
un unico raggio di curvatura, colla semplice diffi p r t a parte della proiezione orizzontale della volts, (fig. 1) descritta attorno a G, ma non da G, rappre- aamente normale alla cwva della nervatura; invece
renza di were monta o corda diversa. Tali costo 0 si ribaltino ancora come prima in e, c, d le proie- senti questa figura. Si determino sulle costole e basta disegnarla a mano libera determinandola in
per solito banno due raggi di curvatura, di cui zioni delle costole in AE, AD, AC, e si deter- sulle nervatwe i punti M, N, 0 e P nei hoghi dove modo, cho da nna l m t e il rosone non si indebolisca
superiore pub essere uno solo od anche pn6 variar mini ancora la nionta delle costole mediante una appariscono viste per disotto Ie commessure. Si ppoiet- ii troppo, ma d'altra parte anche non riesca troppo
mentre qurllo inferiore A unico. retta condot,ta per S! parallelemente ad Ad; cosi ~rande.
Rappresenti ABCD, nella fig. 438, la quarl pure si tirino ancora Ie perpendicolari Bbr, eel, ccf In modo affatto identico si trovano la nervatura
parte della pianta di una v61ta, le cui linee di chiai e ddr, e scelto sulla Ad o sul suo prolungamento il c~rriapondente a GF c la forma del rn-'ouc i n Z p l p i i
fi
COSTRUZIONE DEI COPERTI IN P I E T R A NAl'URALE ED IN MATTONI,

e si rappresenta con m'1 nl/ olf p'' l'intwa proiezione iembrano rami, chc sporgono dai medesimi (fig. 11, struiscono i ripieni inLermed?. Poi col sistema di co- punto m! delta curva coll'aggiungera all'altezza del
orizzontale della filccia, superiore del rosone, colla ;avola 61), oppure ogni rosone si estende anche struire le costole dopo per di sotto, basta nn po' d~ punto I od n, che si dovo deiumere dalla fig. 3, la
quale si pub poi ultimare il medesimo. ilia parte del ripieuo, che e racchiusa da una linea negligenza nella lavorazione pcrchh ne nascono fcn- monta che deve avcro il filare Zndel ripieno, col che si
I1 processo piu semplice per eseguire un ro- she collega tra loro Ie suaccennate porxioni di costola. diture e crepacci, die non si pi16 impedire si stendano ottiene Sordinata mmf. NaturalmenLe col dt-crescere
sone e form il seguente: Si disegni la pianta delle Questo sistema di esecuzione, che ha indubbia- a tutta la vulta, mentre col prin~osistema in ogni della Iunghezza dei Glari dei ripieni dew pure averc
costole, della nervatura e dei rosoni, come nella mente la sua origine nel modo stesso di costruzione, caso tali fenditure si lin~itanoai ripieni frapposti
fip I, tav. 01, e cosi pure la pianta di ogni co- b stato abbandouato nell'ultin~operiodo gotico; come alle costolc.
stola, come UK. Trovata poi la proiezione della per es. nella cattedrale di Colonia Ie v6lte sono
faccia superiore del rosone come in oft p" n" m", si state costruite in mattoni indipendentomente dallo
spiani la faccia adatta del niasso, per poterne poi fascie c dalle costole, c poi si sono eseguite per d i Sia infine rappresentata nna vGlta a stclla in
proseguise la lavorazione. Si tiri sulla medesima una sotto Ie cost& stesse con pietrame senm co:legarlc pianta nella fig. 1, tav. 55, ed in sezione attravorso
linea corrispondente alla costola sopra BD, si pigli coi ripieni. la costola di chiave nella fig. 2, ed occupiamoci bre-
sopra questa linea il punto G, e si tirino da questo Con questo sistema Ie costole perdono ogni senso vemente della sua costruzione, applicando quanto s'&
punto Ie lime corrispondenti alle nervaturc GE o costmttivo, e diventano puramente un elemento di detto fin qui. Determinata la forma delle costole, die
OF: La1 punto asse si riportino Ie distanze 7%' e decorazionc. I1 vantaggio, che si vuol a t t r i b u i ~a costiti~isconoil contoruo della pianta quadrats, si porta
/;I nil', e si larorino poi cCll'aiuto di un goniometro qiicsto sistcma sta in cio, che non si turba il col- la linea mediana abc della fig. I in a1 b 1ct della fig. 3,
Ie faccie di commessura nn' ed min', essendo dati legamento dei ripieni costituiti di mattoni, e cho si prende SLI c' l'allezza delia serraglia ca e si tira
nella figura gli angoli m h ' n ed nimbii, che qneste quindi vi avviene un asscttam~ntopin uniforme di I'arco a' ca coi due archi, che pa;~preseutanola frontc
faccie di ginnto formano colla raccia superiore del qucllo, che vi avvarrebbe se i ripieni fossero tra lor0 ed il contorno superiore, ossia lo spessore della co-
masso. Si vede chiaramente, die Ie commessure si di-igiunti da costole in pietra da taglio. Ma lo scopo stola. Dopo colla scorta della pianta e della fig. 3, as- lungo un decremeiito nella loro monta, che si pub fa-
usano disporre normali all'arco solo quauto compo~;ta delle costole e indubbiamente di impiccolire i ripieni, sumendo diverse sezioni verticali si eseguisce la pro cilmente ricavare dalla similitudinedei corrispondenti
il suo spessore, e che poi si possono spezz~re,pro- rinforzandoli &rendendoinnocuo il lor0 assettamento. iezione delle costole nella fig, 2, dove si ha PC^= b^c3 triangoli. Nelle fig. a-fsi vedono alcuni fra i profili
seguendole ad angolo retto fino alla faccia superiore Le costole c Ie nervature della volts, formano l'inte- della fig. 3. I1 tondeggiamento del ripieno si sceglie in di costole pii~comuni.
del masso, come in xx', p'i ed ole; col che si evita aiatura, la quale dove assere solida da s&sola, in mod0 modo, che assecondi discretamente la direzione b"^
lo spigolo ad angolo acuto in n1 e si risparmia in da permettere di costruire a mano libera i ripieni ~lella costola di serraglia. Siccome il rosone a tre
grandezza dcl masso, non indebolendo soverchia- intermedi, salvo nelle grandi volte dove ci6 diventa braccia in b, fig. 1, nel passaggio hlecostole principal! V6lta ad inhuto o a ventaglio.
mente in o'y e p/Z. Nou 6 poi necessario di dire troppo difficile; ma col sistenia ultimamente accen- e la costola di chiavc riceve una disaggradevolc rim-
die uello stesso modo preciso si trovano anche Ie nato si perde questo gran vantaggio, perche il ce- tranza, come si rileva dalla sezione fig, 2, e tale rim- A pag. 116 abbiamo cercato di chiarire la forma
commessure 001 pp', come pure Ie forme per 1c dimento dei ripieni incomincia gi4 durante il lavoro.
'
tranza si suole mascherare in similivijlte conunrosone generate di questa v6lta mediante la fig, 313, A-D, ed
norvatnre. LC costole, quando siano attaccate in seguito per decorato con armi, scudi, rose, ecc., cosi noi abbiamo ora quindi abbiamo da aggiungere solo quanto segue.
disotto, conferiscono poco o niente del tutto alla sta- introdotta una piccola variantenel lato destro delia se- Sul contineute non si trovauo esempi medio-evali di
bilitA di una volts, e non e razionale di introdurre zione fig. 2, che consiste in ci6, che I'arco a'@, fig. 3, su- simili vulte, ma se ne riscontrano invece in Inghilterra
I1 modo di costruire quests vblte pub essere poi i necessari rinforzi negli spigoli, che sono Ic sole bisce in b5 una spezzatura orizzontale abbastanza gran- L'intradosso per lo piii vi si trova interamente fre-
diverse. Per la maggior parte, seguendo l'esempio parti portanti, su cui i ripieni trovnno appoggio ; de, che la linea mediana abc punteggiata nella fig. 1 giato cli decorazioni a li.-'tellie modanatwe gotiche.
di quelle costrutte nel miglior tempo, prima si co- perch? evidente che i corrispondenti, collegamenti, att?avcrsa il triangolo punteggiato in b, per cui questo Sono sempre in pietra nat,nrale, e sono state ese-
strnisce sulk centine con pietrame o con pietra di cui si hanno esempi nelle fig. 396-398, si possono triangolo presenta una faccia, alla quale si possono at- guite con molta diligenza e precisione. Consideriamo
da taglio l'ossatura formata dalle costole, Ie ner- applicare solo alle figure piti semplici, dove non vi taceare bene Ie costoIe.Sicconie lecost-olesiincontranu perci6 dapprima ie vblte di questo genere in pietra
vature ed i rosoni, poi si passa ad eseguire a mano baiino altri spigoli oltre quelli diagonal!. Si A quindi in b sotto angoli qualunque, cosi la piccola apezza- da taglio e poi passiamo alla costruzione di quelle
libera i riparti intermedi o ripieni. Nella tav. 61, nella necessity di coslruire tutta la v6lta con la tnra della linea mediana non arreca sconcio. 1 pe- in mattoni, chc nelle condizioni ordiuarie ci sembrano
dalla fig. 6 alla fig. 10 si hanno diversi esempla~-idi scorta del manto, il che certo nou 6 un vantaggio. dncci AA, che ricevono dodici costole, sono disposti in inateride piti propizio.
simili costole in profilo (tolti dal duomo di Magde- Quando si costruiscono Ie costole dopo, attac- tanto alto che Ie costole possono diramarvisi disgiunto Nella fig, 313, A, si 6 presa una semi-circonfe-
burgo). Se i ripieni sono granrli, allora si esegui- candole sotto, bisogna sempre aspettarsi in ogni caso l'unu dall'altra. Alia destra della Hg, 2 si sono rap- renza di circolo sill lato del quadrat0 pianta, per
s c o ~ ocon materials leggiero, o meglio con mattoni, il cedimento della vdta, e per6 a parer nostro se presentate le costole senza ripieno, ed a siuistra in- cui rotando i quadranti ai quattro angoli della pianta
od anche con pietrame di strnttura sedimentaria, come no dovrebbe dedurre I'utilitA di tenere propriamente vece col ripieno. Per queso scopo e conveniente si ha la mezza volts aperta, che riceve cornpimento
per esernpio sono le voltedel duomo di Magdeburgo. il partito opposto, ci06 che prima si escguiscano lo impiantare una centina sulla liuea mediana del pi- solo coprcndola con lastre, o meglio sviluppandovi
Se i ripieni sono piccoli e si hanno pietro la- costole, Ie quali richiedono una lavorazione piU precisa pieno provvisto di tondeggiamento. 11 tracciamento sopra mi cupola ribassata e quattro pennacchi
mellari, quelli si costruiscono con una o due lastre. nelle faccie di giunto, che perh sono sempre in piccolo di questa centina & semplicissimo; perche si dove triangolari.
1.0porzioni di costola che si trovano press0 i rosoni si numero, affrettaudo quind; colla lor0 chiusura il ter- dosumere dalla fig. 2 la monta dell'urco sn ac ri- In un modo ass& piti semplice si pub chiudere
cseguiscono o a parte liberamento, in modo che mine di qualsiasi m~vimento,e die solo dopo si $0- baltata in ah, fig. 1. Poi si determina l'altezza del la volta second0 la fig. 440, dove invece che snl
lato del quadrat0 si 6 descritta la semi-circonferenza miti 9' ed hf corrispondnno ai punti-g ed 11 del- ch13 altriment,i ne sawbbe risultata tpoppa oscuritzz lime di chiave nou possonn pih essece orizzontali,
di circolo snlla diagonale ab. Allora l'intradosso 'arco ribahto sulla pianta, dove s'6 pure indicata nei disegni. e si trovanu no1 segnente moclo. La fig. 2, della tav. 64,
assume in corrispondenza a1 latn del q d ~ * a t la o a ripartizione dei fiiari, perche la vNta si possa co- - rappresenta in ABCD 1~1pianla dolla par10 di ~filia
forma cl'arco acuto costiluitn da due archi di cir- itruire -ill pietra da taglio od in mattoni. Nel pre- La fig. 1, tav. 64, che cort+sponde alla pianta che si vede nella fig. 1, o rapprem~tain AC, AE,
coln, che si oltengono portando il semilato deljqua- m t e ~ a s osi A scelto il p ~ h materide,
o per amore r a p ~ ~ e s e n t a tnella
a fig. 1 tav. 63, mostra nn proce- AF, AG ed AD le proiezioni nrizzontali delle cn-
li chiarezza, richiedendo minor numero di giunti, dimento, col qnale si possono cercare la figura c la stole, che disamano cla A. Si h c c i la curva di que-
;hi ha bene compreso il modo di formazione di que- forma dei singoli conci. I pezzi, che si sonn scelti, ste cnstole mediante l'arco aP, si proieltino i punti
~ t avblta non pub trovarne diflcile la c~st~uzione. sono: quell0 denotato con P nelle fig. 1 o 3, h v 63, 0, E, F, G e D in c, 6, fi g, d, e si elevino le per-
La fig. 1, 2, e 3 della tav. 6 3 d h n o un'idea e que!li denotati rispettivamente con Q ed l i nelh peudicolari cP, eN, /& gLI,o d K , allora si hanno
pnarale della costruzione, e proprianmnte la fig. 1 fig. 1, e con Qf ed Rf nella fig. 3 e posti sinme- mediante P, N, M, L> e I< le altezze dei punti C, E,
qy-esenta per disopra l'intradosso di una parte tricdmente all'altro lato della linea di cliiave. I?, G, e D; se si elevano poi da questi ultimi punti
M a vblta, e per .clisottu l'estradosso della stessa Nella fig. 1, tav. 64, dove sono wppresentate delle perpendicolari, e si tirano dai punti P, N, &I,
rd1-1e. La figum 2 mostra una sezione verticale con doppie linee parallele le costole c le fascie cir- L e I< fino a queste perpen!Iicolari le orizzontali
mr la linea AX della figura 1, e la figu1.a 3 il colari si tira la Al3 mediana della costoh, nella l'p, Nn, Mnz, LZ eKk, la curva continua tirata per
~rospetto dell'estradosso in proiezione isometrics. quale trovasi il concio, che si considera, e se ne di- i punti p, n, nz, 1, k dd la {orma della line8 di chiave
La parte, che corrisponde a1 raggio AC, nella fig. 1, segna lo spaccato CD, ,q~estovale piwe per lutte sopra AB fig. 2, o sopr& GH, fis, 1. Si ribdti poi
11 pari che nell'esempio precedentemonte trattato, le cnstole della vblta. Dopo si devono tracciare sulla quests linm nella lig. 1 in g11, e si tiri m a paral-
:ostrutta con costole e con piccoli ripieui intermedi, superOcie d'intrados5o i giunti, che si so110 marcati lela gllll alla necessaria distanza per clenotare lo
na la rimanente parte e seuza costole, ed A costi- con linee pnnteggiate. Le commessure, che c o n m - spessore della vblla. Si trovino poi in I< in modo
xita di appositi conci. La parte inferio~*edel ven- gono radiahnente in A sono verticali, per cui le lor0 aIYatLo simile a quello usato antecedentemeute pei
;aglio fino circa a met& rnonta della vblta A for- proiezioni wll'e~tradosso c:)incidono con quello sul- rosnni, la sezione del concio B in un piano cnndotto
nata con muratura solida, come si rileva dalle l'intradosso. La proiezione clci ginnti p~~op~iamente verticalmente pel mezzo d e b cnstnla di spigolo, c
?g, 2 e 3. detti della valta sulla snperficie d'estradosso si ot. contemporawmnento la forma dei giunti tw e dy,
Lo commessure dell& v6lta sono chiaramente time col rnetodo g% indicato per le valte a stella. corrispondendo le linee BDX o 13K all'asse del
iisposte con riguardo a110 decorazioni della super- I giunti incontrano la AB nei punti n, q ed 8 , si ri- rosone.
ficio d'int17adosso. P e r es. l'auello, che gira attorno baltino questi in N, Q, ed S, si tiri FXX concen- I1 concio NP, fig. I , si pub poi Iavorare nel
>I centro. A, fig. 1, e che corrisponde alla linea BK, trica a CD ad U I Y ~distanza eguale all0 spessore d e b seguente motlo. Si traccino sulla faccia di lavora-
5 disposto in mod0 da contenere la prima tila degli v6lta, ossia la costola ~o~rispondente ad AB. Si ele- zione del concio la fopma nmcp lolh dalla pianta
wchi acuti ornati e delle costole circolari a fiori di vino dei punti N, Q ed S le norn~ali NYI, QP ad fig, 1 e l'arco b q ; si Iavorino le commessure per-
Tudor; il successive a d l o appartenente a Khf con- SR, e si portino i punti M, 1' ed I< nella pianta i n pendicnlari a questa faccia, e quindi si disegni la
Liene la psossim% fila di ripieni con le sue decora- m, p cd r. Tracciandosi poi da A, gli archi m u , p c forma NXTPQ di queste faccie di giunto; si lavori
zinni arcuate e con fiori di Tudor; e l'allro si stende ed ?"g, si ottiene la faccia orizzonlale superiorc sulla faccia di lavorazione la faccia concava laterale
poi sulla serrtaglia d o h v6lta. Se le pietre sono troppo di lavorazione dei coaci NP e QR, c le linee normale ad unz, 0 c x l pure qtmlla normale a bq.
grandi, le si dividonn come in mn, fig. 1. e propria- 1'P ed OR rappresentano queste faccie in sezione La fig. 3, tav. 64, mostm il masso lavorato fino a
monte in guisa, die le commessure interrompann il verticale. Per compire il terzo concin SX, & neces- quest0 punto; tTP e lo spigolo d o h faccia di lavo-
dralo bc sulla diagonalo in be1 ed elevando la per- meno possibile gli nrnati; simili giunti si trowno sari0 di determinarne prima la forma della linea di razione si~perio~e, NKTPQ una delle faccie di corn-
pendicolase erg; bg e It& coscia dell'arco acuto c h ~ frequentetnente anche in una cnstola, come in pq. c h i a ~ esopra GH, perche il concio per la sua posi- messura perpendicolare a questa faccia, tTMnz la
si cercava, come mostra nel suo insieme la sezione Le tommessure in forma radial0 nel nostro esempio zione A simile ad uno dei sosoni precedentemeute faccia laterale concava ,perpendicolare alla stessa
alla fig. 440 condotta lungo la linea bcdf delia pianh si trovano nel mezzo del ripieno, per6 non in tutti descritti, A in proiezione orizzontale poi rappresenta faccia. Per compiere il concio si richiede poi la la-
Nella nostra pianta, dove ti trovano riunite in- i casi vi sono, m a figura esagonale delimitatn da quattro giunti ~~orazione dei due giunti MNnm e PQ. L'ultimo si
sieme quattro vi3lte a vnntaglio, il segmento by fa Siccome la dispnsizione dei giunti in qt~estevdlte e da due commessure. Dei quattro giunti i due g l ottiene facilnlente col tirare niediante un regolo fles-
un quarto di giro ai quattro angoli, fa un n~ezzog i x si determina principalmente second0 l'oma~nentazione, e wx sono faccim,concave, ma gli altri due lto e sibile sulla kccia laterale co~~vessa una linea oriz-
nei punti intermedi, I? fa un giro iutero nel pnntc cosi b naturale che prima si fissi la posizione ~dei d y sono piani, i primi hanno la stessa forma, per zontale passante per Q, e col lavorare rettilinea-
d'appoggio centrale.. Ogni punto del qi~adranteb t gimiti sull'intradosso, donde si dedi~couopure quelli cui basta determinarne unu solo; ma gli ultimi due mente il eoncio da quest'ultima lined fino alSarcn
che sia sitmto pii alto di g descrive un arc0 mi- sul~estradosso.Devesi ritenere che prima la faccbd si devono cercam l'uno separataniento dall'altro, ed gia tirato per P sulla faccia superiore di lavorazionc.
nore dei punti, che sono poste sotto g, o gli archi s inferiore dei cnnci fu ritenuta liscia, che si snno dise- e perci6 indispensabile di conoscere la forma delh Si pub trovare quesla faccia anche mediante un
fanno tauto piu piccoli quanto piu il .pur~togenera- @ate poi sulla medesima le parti ornate piu piccole, costola di, spigolo. goniometro pnsto sull'angolo TPQ, fig. 1. I1 giunto
tore si avvicina ad 11, finche quest'nltimo punto A e d i e per la ricerca dei giunti si souo proiethte Siccome Ie costole cume cl'una vfilta a ven- inferiore MwnN si ottiene o tirando sulla faccia la-
non I% pii alcuna rotmione, serrando la vfilta. I si~llapianta solo le costole e lo fascie circida~-i,per- taglio hanno tutto la medesima curvatura, cosi le tcralc concava tTMm la linea Mnz orizzontale o pa-
,,
rallela alla lT, eppoi lavorando la faccia s t e w di tura, che nen & possibile fornire di manto l'intero
intradosso composto di superfici conoidiche; biso- parti inferiori dei ventagli (fino circa a meti al- sua co~t~uzione voglia~nodesumere da questa v6lta
giunto mediante un goniometro collocate nell'angolo
gna accontentarsi di porre in opera solo alcune cen- tezza della v6lta), come una massa solida ' a corsi la genesi della piattabanda.
TMN nella fig. 1, oppure lavorando la faccia inre-
riore Z del concio (almeno in partc) parallelamente orizzonlali; nella quale i mattoni, almeno nei filari La piattaba~zda si t ~ o v aassai raro nella co-
tine. Queste sono necessarie: sulle proiezioni delle
inferiori, quando il I-aggio di curvatura orizzontala pertura di grandiosi ambienti; perch&per la sua na-
a quella superiore, ribaltando l'arco h a della fig, 1 , fronti AB, BD, ecc. tig. 4, tav. 64, su quelle delle
dell'intradosso sia molto piccolo, si devono spezzace; tura si presta solo all'esecuzione di archi o di v61-
in N7t della fig. 3, tirando I(! linee MN ed m n sulle linee di chiave FG ed HK, delle costole diagonali
per cui si p0tref~beconsigliaro di formace questi tine per aperture di porta o di finestra di modica
faccie di commessura, considwando qncste linee come AE, Ell, ecc. e, secondo l'estensione delh vblta, sulla
corsi COD mattoni tondi. A1 tecmine poi fra questa ampiema. Pero se si vuol applicaw la piattabanda
line0 di guida, e lavorando quindi la faccia MNmn proiezione di una costola intermedia come BL e DL,
struttura piena e la restante pwte della v6lta biso- per coprire locali quardcangolai-i piti ampii di circa
stessa. fi poi facile compiere la infwiore superficie oppnre su d i v e ~ wdelle stesse come CX, CN, DM
gna disporre, per la Iarghwza di mezzo mattone, 3 m , si pub considerala o come un arc0 molto
dhtradcsso del concio che ancora manca, pe~chb e DX. Scaturisce abbastanza dalle cose premesse, come
un giunto conico, normale alla curvatura delle costole grosso, in modo che due soli fra i niuri laterali ser-
si ha solo a ricordare chc si de-
ed eseguire quest'ultima parte della v6lLa collo spes- van0 Cimposta e gli altri due servano di testa; op-
vono considerare come linee diguida
sore di mezzo mattone. La disposizione dei mattoni I+ pnre si pub considerare la piattabanda come una v6lta
le lime del contorno inferiore delle
ma11e perfettamente identica a quella di una vdlta a padiglione utilizzando allora tutti i muri di peri-
fxcie di commessnra, delle quali
a hotte di eguale spessorc: e se la v6lh si dew metro per imposta. L'ultimo procedimento A quello
KQ, fig. 3, no rappresenh una, e
fornire di costole di rinforze, queste si devono fog- generalmente piu usato, e siccome ,la piattabandanon
portare la squadra su queste linee
giare a~~alogame~lte a quelle indicate nelle fig. 344- si pud mai costruire pecfettamente piana, ma si dew
p a - ottenere la superficie d'intra-
345 a pag. 141. A tenere tntta la precisione nella scmpre incurvare (almeno per dell8 corda), la volts
dosso. 111modo affatto identico sarA
costri~zio~ie della vdlta. oltre rimpiego delle centi~ie, a padiglione si tra$forma iu nna cupola ribassatissima,
da lavorarsi il concio B, fig. I, che
serve anche l'osservazionc che ogni intersezione e si spiana poi la v6lta coll'aumentare verso il centPo
e simile ad un rosone.
orrizontale della vXta a ventaglio deve semprc rap- lo spcssore dell'intouaco, in mod0 che la v6lta ~ i s t a
~ e l l egrandi valte a ventaglio
presentare un arc0 di circolo; riesce quindi facilc per disotto pare piatta.
si deve levar via una parte, conside-
il provare se in ciascun corso si verifica tale con- Per armare la piattabanda si impiegano alcune
revole della faccia superiore oriz-
dizione, centine, la cui faccia superiore riproduce la super-
zontale di lavorazione per rendere
La fig. 441 mostra in pcoiezione isometrics l'c ficie della v6lta che si vnole.
pih leggieri i conci, cosicch&que-
stradosso di una simile v6lta costrutta COII mattoni
sti assumono la forma rappresenkata
e fornita di costole di rinforzo.
nella fig. 1, tav. 64, e nella fig. 3,
Infine nelle v6lte su ambienti quadrati, :come
tav. 63, esse~~dosenotoke via 10
nella fig. 313, D, pag. 116, si potrebbe introdurre
parti indicate con E nella fig. I ,
una costola rinforzata secondo l'arco di circolo c,
tav. 64.
la quale serve di peduccio alla cupola ribassata;
come pure per svolgere meglio la curvatuca si po-
Queste vdlte per lo pih si co- trebbero impiegare i penacchi trhngolari, come,
chiaramente mostra la sezione alla fig. 4, tav. 65,
struiscono assai sottili, in modo che
tolta d a b sala della vecchia Borsa in Francoforto
il lor0 spessore anche colla c o d a
sul Meno. LC summentovate decorazioni nelle vblte
di circa 9111, arriva solo a 10-
in cotto si eseguiscono collo S ~ I I C C O ,oppure con ap-
12?m (I).
. , Ma non si assegna - lo posit0 materialo laterizio,
stesso spessore alle costole princi-
Pi# 641.
pdi, le quali sporgono da un piede
all'dtro, con uno spessore di circa 30-36Cm, per ser- si possa trovare 18 forma di tutte queste centine;
vire in certo qua1 mod0 da intelaiatum agli inter- osserviamo quindi solo, che a1 pari che ndle v6lte
medi ripieni pih deboli. a crociera bisogna porre in E un cosi detto monaco, Labbiamo gi*, defi~~ita
a pag. I15 ~nediantele
il quale sorwgge le centine per le costole diagonali fig. 312 A-C. Prinm per6 di addentrarci di piu nella
e di spigolo, e che le centine per le costole iuter-
Quando si hanno a costruire queste v6lte con medie si devono mire e fissare a quelle per gli
mattoni, osserviamo dapprima circa I ~ Ilor0 arma- spigoli nei punti L, X , ed N,ecc. La fig. 5, tav. 64, L'esecuzione si yincipia agli angoli dell'ambiente,
, mostra queste centine in una sezione secondo FG utilizzmdo di preferenza a110 imposte pietre naturali
pit1 grandi, c la disposizione de1 n~ateriale A quella
( i ) Come pep es, la d L a deih cnppeiia di Enrico VII in
nella fig. 4.
Nell'eseguire poi la mnraiurfi si cost~~uisconolc denominah a spinapesee; cosicch& la costruzionc
\Yestminster, iondata nel 1502.
si chiude yerso il mezzo ddl'ambiente. LZI fig. 442
COSTRUZIONE Dl31 COPERTI IN PIETRA NATURALE ED IN MATTON,

mostra l'estradosso della meta di nna di queste tppartenenti alla vblta a padiglione od a conoa si ,una. v8lta a padiglione, e si adotta la disposizione a natematiche, tre le scienze naturali, tre 10 scienze
piattabande e Ja sua sezione diagonale. tengono piu schiacc%,e di un quarto di ci~-polo,per- spinapesce per la sola parte cent~tle.h da rac- ilosofiche, e tre le arti grafiche.
Lo spessore della v6lta 6 cli una testa, Si ca- comandarsi di porre in a, negli angoli, pietre natu- La vdlta d'Espib, cosi detta dal suo inventore,
pisce facilmente che una piattabanda non pub essere rali di qualitd resistente, per impostarvi la parte I conte d'Espie, ,propriamente non 6 una vdlta, ma
aggravata di sovraccarico, e chc in genere appar- di vdlta costrutta, a spinapesce. ma costruzione che appartiene di pih allu categoria
tiene alla classe delle costruzioni arrischiate. Anche ,ills vdlta a specchio non si pub assolu- lei lastricati; per cui la citiamo solo a titolo storico.
Se la pkttabanda si deve eseguire con pietra da tamente addossare so~raccarico.Perch& .sebbene la All'aspetto esteriore rassomiglia interamente alla
taglio o con quadri, allom deve es3ere urmata com- sua resistei~zasi possa ritenere un po'meno piccola dlta a specchio, come si rileva dalle fig. 1 e. 2.,
pletamente, e si tratta la pkttabanda interamente di qwlla di una piattabanda, pure il successo di tutto av. 67, che ne rappresentano il prospetto per diso-
come nna v6lta a padigliouc ad intradosso piano. l'insieme dipende solo dall'impiego di una eccellente ed una sezinne trasversale.
malta: infatti, la parte centrale d e b vdlta a spec- Sopra il manto, che riprodnee la forma di tutto il
Le piallahandc, secondc il M i h i a , suno p i i ~dcboli di osni chi0 accorda s o b una certa sicurezza, quando la si q e r t o si costruisce la vdlta in parola mediante un
allra specie d i vdlla perci~k le piclrc si lrovaun i n una silua- pud considerare come un sol tutto riunib insieme loppio ordine alternate di piandle (li cotto grosse
ziuno p i h forzuh 0110 i n qwdlunq~mallva. Bcnel~b i diversi cunci
CIIC vanno .a c u s l i l u i r ~la volla a pialh1)anda sianu kir~n:bli da
dalla malta. la 6 a 7 cm. ; ed a distanza di circa 1 metro da
lrnnchi d i piramide rc~wsciul~~,, la eui p a r k pi6 lar$a & a1 di so- La vdlta a specchio si presta in modo.spechle, nezzo a mezzo si costruiscono dai muri di perimetro
pro cd i n la1 111ndo si dcbI18uo snslcncr*! cnnwnicnle~nenkq u a ~ ~ d o ad essere decorata con pitture, a1 che anzi deve forse la ?no a110 specchio del coperto, dei pennacchi dell0
c o m l m i i ~ ob m e e si s i m d i i ~ ~di
o b u m ccmcnlc, cib n ~ ~ l l a m c u u sua origine, rimontando questa ad un'epoca, in cni 3pessore di 2 teste a corsi orizzontali, per dare mag-
per m S $ i o r fiecmwm gli a r c l ~ i l d l i v i Ilallnn ilpplicali divcrsi ;iore stabilitA a1 tutto; ma specialmente per preparare
i . clipiuti sui muri e sui coperti raggiunsero il lor0
spedienli r i c o r r m l n sp~ssoall'uso del rcrrc. UI l ~ u c npartilo pcr
apogeo, a1 period0 cioi del Rinascimento, che inco- 'appoggio ai costoni in legno del pavimentn, che si
rilencre qucsli cunci ~ M l oscorrcrc l u n p i lorn Mi, c,he v e t l ~ ~ c
amlncsso anche dai M i l k i ~ ,si & r[uello d i h c v i delle piccnle ca- mincib in Italia a1 principio del 15' secolo. Con m a leve .costruire sopra il coperto. A parere dell'in-,
vilh en~isfericl~n per cuIioc:ir~~iuna p:~lladi piumbo, u di buuna regolare divisione in. riparti rientranti e salienti la ent tore perd qon e necessario che il sottofondo di
pielra, dcl dlan~clrod i circa 2 c c ~ i l i ~ n c ler im u m , m e t i pcr ci5 vdlta. acquista una grazia particolare, specialmente pest0 pavin~entosia formato in legno, ma basta che.
scuna pielra e meI11!r11e u l n m o due ad osni lalo. quando detta divisione sia in perfetta consonanza, come 3ia costituito da uno strato di gesso.
Dovendusi cmlruirc l e vblle alquanh ccnli~~ale,cnli~evcnne chi altrimenti no11 si potrebbe oseguire bene 11 chiaramente mostrano le fig. 1-3, della tav. 65, colla Nella Francia Meridionale si devono, trovare
dcllu piii snpra p w provvedere all' ~ b ~ i s s d m e n lclm n ha luo$u
disposizione a spinapesce. Ma se 8i vuol tenere la ripartizione ~erticaledelle pareti, conferendo d'assai kequentemente di questi coperti. Ma in questa re-
col loglirnanlo dell'armalura, la n ~ i s u mdella scprael'cv~zim~~ indi-
c a b pub variare seco~~do il n u l w m doi conci, la qu81litk del ma- l'interruzione nellasuperficie della~dltaelaripartizione $one si h a del gesso di eccellente qualitd, e siocome
leciale, la deslrezza dcgli arlclici n ~ 4tdslic delln pielre e la loco clella luce snlla medesima a dare nn eficace risalto ai pest0 materiale i proposto dall'inventore per la for-
:~llcnzinne ncl ccllocarle e rinealzarle a dnvere. Ndla cliiesc dc. campi dell0 specchio(1). La fig. 1 rappresenta una parte nazione della malta, cod bisogna ascrivere solo alla
g l i ex-Gcsui~d i Ni~ncsv i i una pialvdbanda d c l k h l t ~ di 8
della pianta quadrata con lato di 8,80m, e la fig. 2, buona qualitd del medesimo la possibilitd di tutta la
~ n e l r i ,la cui cl~iavc 6 u l h Om,OO c grossa Om,30. Ndla sua
coslruziune vennc assegi~ala la cenlinalura d i Om 17 e depo t d h tav. 66, la sezione in alto dell0 scalene del R.Ginnasio sostruzione.
l'armalura non si e assetlala c l n d i O(n,07!i per cui rimase 1~11- di Carlsruhe, che l'autore di questo libro ebbe a co-
lavia arcuala d i Om,OLJU. CANT.\I.UPI. struire su proprio disegno. 11coperto di questo scalone
& costituito da una vdlta a specchio di 12 cm. di spes- Vblta composta da una aerie di v6lte a botte ribassate (I).
sore con 12 lunette, il cui specchio parcun lucernario
La uNfa a specchio od a schfo & una v6lta di 4,GOm di lato. Per la costruzione della vdlta si sono Questa vdlta, di cui abbiamo gid imparato a co-
a padiglione oppnro una ~ 6 l t aa conca tVoncab ad impicgate quattro chiavi a doppio T, a fig. 1 e 2? con noscerne la forma mediante le fig. 316 A-B a pag. 118,
una qualunque altezza mediante un piano orizzontale; cui si sono congiunte le altre piu piccole b. A queste trova estesissima applicazione specialmente im quei
per cui & la combinazione di una di qneste due vdlte chiavi si appoggiano i riparti e& i campi ascendenti p e s i , dove il materiale da costruzione predominante
con una piattabanda, dell8 vdlta, la cui altezza si & otte11ut.a prendendo una 6 il, mattone. L'esecuzione ne 6 semplice e la v81taj
Per costruirla si richiede uu manto complete, e semicirconferenza di circolo sopra ccl, fig. 1, e ribal- essendo composta, si adatta in mod0 speciale a co-
non si ha altro ad osservare circa il me,lesimo, se non tando cg in fa. Siccome Ph = f h , cosi h'a dd la prirq grandi ambienti; ragione per cui 1' abbiamo.
che la parte centrale che forma lo specchio anche in monta della vdlta. 'Uunione della vdlta alle chiavi 8 anno~eratafra le vdlte composte. Nasce d a b sem-
questo caso, non deve essere piana, ma bemi UII po' rappresentata in iscala maggiwe nelle fig. 3-4. @ice combinazione di vdte a botte .separate e por-
arrotonbta. Se si adoperano i mattoni per materiale, Le 12 lunette furonq decorate con. pitture alle. tate..da archi in muro.
si costruisce la v6lta collo spessore di 1 testa con di- goriche da Gloichauf; tre rappresentano le scienze P e r utilizzare la maggiore altezza possibile.sotto
sposizione a spinapesce, come si rileva dalla fig. 443, le singole .vdlte a botte , queste .si fanno molt0 ri-
F q 664.
che rappresenta una vblta a specchio con mezzo
[il Sulla decorazione d i qmde v&si v e h ! < Ddcomtlont
prospetto dell'e~tradosso e con una sezione diago- coskuzione, che si rilevn (Ialla sezione t~~asversalealla d m palais et C eglise8 en Ilalie > di L, Grumr. Pnris e t Lon.
nale. Le parti prossime ai muri di perimetro ed fig, 4it, allora le parti armate si trattmo come ~ l ~ e i854.
s,
Bnma~x". - Cmlr&zion; in pidro, - V,d. I.
COSTRUZI0,NE DEI COPERTI IN E !RA NATURALE ED IN MATTONI.

multaneo dei muri e dei pilastri in aggetto,dal quale si ha sempre a provvedere, perch& i piedritti siano
ribassate; e per poter cib fare senza pericolo, si &A spessore cli 1 sola iesla non possono e . w m carkatt!
deriva pure in lor0 un assettamento noa nuiforme, non sufficientemente grossi. Se per qualche motivo bi-
lor0 pure piccola corda. Questa oscilla da 3m fino di a l h peso altinfuori del proprio.
Anche gli archi si possono costruire con mat- reca alcuna influenza pregiudizievole. Questa in- sogna lasciare vuoti uno o pih campi di vdlte, bi-
a 5ln a1 piu, ma neIl'nlt,imo caso bisogna doperwe
toni, e le disposizioni de! materiale per questo caso cavatura si prosegue quindi per la ragione stessa so- sogna puntellarli con quelli che si armano, perch& gli
eccellente materiale , tanto per la malta, che per pra il 'live110 d' imposta fino all'altezza delh chiavc
i mattoni. Nei casi soliti, da 3 o 4m b una corda con- si trovano indicate nelle fig. 1-10> tav. 46. Se perb archi non abbiano a subire spinte dannose. Giacchb
dell'estradosso dell'arco, perch&la struttura,chespiana questi possono beusi portare la componente verticale
veniente. Come monta si assume da ad della si pub Jisporre di pietra da taglio, si dovrd prefe-
orizzontalmente le reni dell'arco fino alla chiave de! del peso, che deriva da due vdlte a botte appoggiate su
corda, e si potrebbe ritenere come conveniente la rire questo materiale per gli archi, specialmente per
suo estradosso e ohe si dice rinfianco, possa ass& una stessa imposta, ma non possono servire di imposta
media, ciob l/lo della corda, La curva d' intradosso quelli con piccola raetta.
tarsi indipendentemente dai muri. a ciascuua delle vblte presa isolatamente. Carma-
e seinpre un arc0 di circolo. Terminati i mnri di perimetro per l'intera lora tura delle vblte si fa con pezzi di tavola hh, fig. 3
Come imposta a queste vdlte a botte servono altezza, si eseguiscono i pilastri per gli archi, si
Se si devono coprire con quesbe vdlte a botte ri- e 4, tav. 67, e fig. 2, tav. 68, appositamente sago-
.archi in muro, il cni intradosso in chiave deve es- inalzano lo centine e si costruiscono gli archi
bassate ambienti assai p n d i , p. es. i sotterranei di un mati, e la si riveste di uu manto formato preferibil-
sere depress0 almeno 6-9 cm. sotto la linea d'impo- stessi. A cib poter fare si b g i i indicato tutto quanto
edificio, bisogna anzitutto procedere a1 riparto delle mente con listelli da tetto. Queste forme appoggiano
sta delle v6Ite. La destinazione di questi archi, che ser- si richiede, solo resta da osservare che si devonc
vdlte, coll'avvertenza che qualora si debbauo stabi- sui cayalletti aa, che hanno lo spessore di 12-15 om.,
vono d'in~postarichiede, che abbiano almeno la pro- eseguire le imposte necessarie per le vdlte. E per
lire delle finestre, le vdlte siano preferibihnente sono posti a distanza di lm, a 1,2m circa, e sono sor-
Ionditti di 3 teste se sono in mattoni e di 30 cm. cib si possono tenere due vie diverse. 0 si esegui-
se sono .in pietra naturale, Lo spessore poi no11 si disposte, in mod0 che le finestre si aprano nei lor0 retti dai ritti bb, i quali sono distanti fra lor0 da
scono, gli archi come a1 solito, e cosi pure i rin- 1,20m a 2'n, e riposano sa pietre od anche su panconi.
fa mai in generale minore di 4 teste nel primo muri di testa.
fianchi alle lor0 e vi si incidmo in seguito Fra i cavalletti e le forme si pongono in opera
caso o di 0,45m nel secondo; perb cib dipende an- Dapprima si determina la posizione di quegli ar-
chi, che sono necessari per ripartire l'ambiente, o mediante un affihto scalpello gli incavi in dire- le biette, che si sono gii citate a proposito degli ar-
che dalla corda degli archi stessi. Ma talvolta gli zione obliqua corrispondenti a110 spessore delle vdlte,
per sorreggere i muri e le pareti superiori, e di chi per agevolare il disarm0 dellit vdlta.
archi servono non solo d'imposta alle vdlte, ma an- come si rileva in aa nella fig. 1 tav. 68 (La fig. 4,
qnegli altri che devono servire unicamente d'impo- Quauto a1 mod0 di eseguire le vdlte, si ricorre
che d'appoggio ai muri superiori, ed allora le dimen- tav. 66, moatra pure la direzioue obliqutt del peduc-
sioni dei primi si devono coordinare a quelle degli sta alle vdlte, Questi ultimi, come s'e gid osservato %isistemi giA suaccennati, accorda~idola preferenza
cio, per potervi appoggiare contro le vdte congiunti dla disposizione detta a spinapesce; e non si deve
ultimi. All'intradosso degli archi per solito si assegna piu sopra, si dispongono a distanza di 3-5m tra loro;
radiali). Ma siccome l'incidere in qaesto mod0 l'iru- kascurare di rialzare di alcuni centimetri la lor0
come minim0 la monta di dell8 corda, e la curva per6 s'ha da w e r e il riguardo, che si preferisce te-
posta pub essere di pregiudizio alla stabilita deuarco, si .inea di serraglia dale .teste verso il mezzo.
che si sceglie & l'arco di circolo, oppure rarco elit- uere l'asse delle v8lte in coincidenza colla mezzaria
deve preferire di praticare il necemario incavo in Le fig. 3 o 4, tav. 67, e 1 e 2, tav. 68, rap-
tico, o quell0 a paniere. Quando gli archi servono delle finestre p d c a t e nei muri d'ambito, perch6 cost si
ogni sing010 pezzo all'atto della sua posa in opera, ~resentanouna vblta eseguita secoudo la descrizione
solo d'imposta alle vdlte ed hanno spessore suffi- pub asseguare la inaggiore alkzza possibile a queste.
per il quale scopo perd 6 necessario allora di ten- )ra fatta; e propriamente la fig. 2, tav. 68, offre il
ciente, oppure i piedritti sono opportumamente mu- Inoltre volentieri si cerca di evitare una differenza
dere un filo all'altezza dell'orlo inferior&dell'imposta rospetto per disopra e la fig. 4, tav. 67, una se-
uiti di chiavi, si diminuisce la monta degli archi anche troppo grande nella corda delle singole vdlte, asse-
da formarsi. Se perd gli archi sono in pietra da taglio, ione trasversale secondo la linea AB; la fig. 3 ta-
fino ad della corda. Uii esempio di questa disposizione gnando per SOMOa tutte la stessa saetta, che risulta
allora torna mrto piu comodo di fare l'incisione con tola 67, una sezione longitudinale attraverso la vdlta
ce lo d&la nuova Accademia dei Costruttori in Ber- per quella piu granie. I muri di perimetro dell0 spa-
vno scalpello ben tagliente dopo compiuto l'arco, che ,erminata, ma ancora armata, e la fig. I, tav. 68,
lino, nella quale si 6 applicata pure un eccellente zio da coprirsi servono parzialmente d'imposta per gli
non di praticarla in ogni singola pietra all'atto dell& 1 prospetto di fianco d'un arco coll'imposta gia in-
disposizione di chiavi, e sopra gli archi, che sono de- archi, ed almeno due fra lor0 servono pure d'impo-
sua posa in opera. ;avata per le vdlte, e coll'armatura dell'arco.
stinati a portare muri, si sono eseguiti dei veri archi s h per le vdlte. Siccome poi la stabilita di questi
muri accresce d'assai col carico, che lor0 si addossa Quelli archi, su cui si devono elevare muri che Nella fig. 3, tav. 67, si adottato l'arco in pie-
di scarico.
si devono eseguire insieme agli altri dell'edificio, na- ra da taglio, e nella fig. 1, tav. 68, invece in mat-
Come materiale per le v8lte a botte in generale si superiormente al!a linea d'imposta, cosi ne deriva
che tanto gli archi quanto le vdlte si devono ese- turalmente si devono costruire subito che i muri di oni, e propriamente gross0 3 teste eprofondo 4 te-
impiegauo i niattoui; ma si possono pure adoperare le
guire, solo, quando i piedritti hanno ricevuto I'intern perimetro hanno raggiunto 'l altezza sufficiente , se ,te. N e b sezione trasversale, fig. 4, tav. 67, si 6
pietre di struttura sedimentaria. Perb allora la monta
lor0 carico. Ma talvdta quando i muri di perimetro de- quei muri vi si devono appoggiare. Ma in questo lure indicato in zz, come si sono rinfiancate le v6lte
de!le vdlte a botte non scende sotto della corda, ed
vono servire d'imposta per gfi archi non basta il lor0 caso bisogna lasciare armati gli archi finch6 i muri, Ae reni con ispiano orizzontaie fino agli archi.
il lor0 spessore sotto 20-25 cm. Quando le volte sono
spessore, ed allora si dispongono dei piechitti, a guisa che servono d'imposta, abbiano ricevuto l'intero lor0
in mattoni il lor0 spessore per solito si limita ad 1
di piIasti4, che sporgono verso l'intcrno dell'ambiente. carico. ...,,
testa, ma se sono di lunghezza considerevole, per
consolidarle si sogliono disporre delle fascie grosse Siccome poi gli archi si costruiscono, solo dopo che i Si vede chiaramente, che se si vogliono fare gli
2 teste (sporgenti verso l'estradosso) alla' distanza di muri di perimetro sono compiuti a tuttaaltezza,e quindi rchi assai ribassati, affine di utilizzare l'ambiente, si
i mentovati risalti ricevono solo pih tardi il carico Terminati gli archi, si passa a fare l'armatura tub suddividere ciascuno di essi in due o piu archi
1 a 2 m t m loro, quando per6 tale distanza non re-
lor0 destinato, cosi si lascia nei muri un'incavatura per Ie vblte. Questa si eseguisce contemporanea- rapponendo gli opportuni pilastri, e che si pub pure
sti determinata da qualche altra speciale circostanza,
profou&x 1 testa, e vi si oostruiscono i pilastri solo n m t e per tutte le v6lte i cui assi corrono paralleli, ostituire nna simile serie di archi anche a1 post0
per es. dai correnti, che hanno a portare il pavi-
cluando si passa ad eseguire gli archi, perch&con que- perch& cosi la mpinta orizzontale prodotta da cia- .i uno dei muri di perimetro.
mento, ecc.; perchd si ha a d e n e r e come regola
st0 provvedimonto il carico non uniforme ossia non si- scuna si riduce agli estremi dell' intera serie, dove I3 cosi si possono coprire col suaccennaio si-
generale che queste d l l e a bol&e ~ i b m s a t edello
COSTRUZIONE DEI COPERTI I N P I E T E A NATURALE ED IN MATTONI,

fino a!la sfera, si trova pure l'arco diagonale a ' b . ~ frammezzo ai diversi cavalletti, per' eseguire i! sue,
stema ambienti. molto grandi, subito che si vogliano i mod0 particolare adatto per la ~ d l t amentre gli~
rchi si possono costruiie pure bene con pietra da adb. Quando gli ambienti sono grandi, oltre le cen. lavoro. Si debba inalzare nna di queste'centine sussi-,
disporre internarnente alcuni pilastri.
Le nostre figure considerano v6lte su spazi iglio. diarie sopra mn; allora si prolunga questa Iinea fino.
tine diagonali ne necessitano a!tre, per poter aver in o ed in p ed op 6 il raggio della circonferenza di
rettangolari, ma non vi b alcuna difficoltzi grave se La costruzione delle forme per le diverse cen-
ine & cid che qui ci dew occupare; perche .inal- piu punti d'attacco nella costruzione che come s'e gia circolo da tracoiarsi ed m'n' & l'arco cercato.
mediante la distribuzione degli archi si ottiene un am-
detto si fa a mano libera: ed 6 perfettamente iudiffe- Se si porta il semilato AB da e verso to e si
biente quadrilatero irregolare; la v6lta si ese- ate queste ultime l'esecuzione materiale in se e pre-
isamente identica a quella, che abbiamo gia descritto rente la posizione dove elevare queste altre centine eleva da w una perpendicolare, si ha in wm iI:r*g-
guisce ancora nello stesso mod0 preciso, se la di-
sussidiarie, purch& i! muratore si possa collocare gio per l'aroo sopra AB. Cosi pure, portando !a met&
vergenza dei due lati opposti non 6. troppo grande. 'er le cupole.
Se alla vdlta in parola .si assegna nguale monh Per trovare queste forme osserviamo : che ?in-
ad ambedue le fronti, ne nasce una vblta conica, la radosso della v6lta forma semyre unu porshne
cui costruzione non presenta assolutamente alcuna !i superficie sferica, i l cui centvo d situato sulla
difficolti, specialmente se ,si applica la disposizione ~erticulepassante pel centro di p-avitd clella fi-
a spinapesce, disponendo le singole centine dell'ar- wra. Per cui la determinazione della forma delle
~naturain mod0 conveniente. liverse centine no11 riuscirzi difficile a chi & pratico
(ella sfera e delle sue sezioni piane. Daremo quindi
ma pit1 particolareggiata spiegazione dei metodi da
Volta a vela a sesto memo. ieguirsi in pratica solo con un paio &i esempi.

Come abbiamo gii accennato a pag. 117, per v8lta


u celu a sesto scemo, che i tedeschi chiamano boenza; Sia ABCD, fig. 445, un rettangolo da coprire
s'inteide una v61ta sferica rihassata che a somiglianza ion v6lta sferica ribassata. E si ~devano detormi-
delle suaccennate v6lte a botte ribassate, si stende so- lare gli archi per le imposte sdle quattro pareti
pra archi con linee d'irnposta arcnate. La differenza tra ;ome pure le centine sulle diagonali per poter co-
quost&.vdlta e quelle sferiche trattate nella tav. 57, struire la v6lta.
fig, 1.4, e. nelle tav. 48 e 49 non e molto grande e I. Sia data la monta e con questa si debbano
consiste solo in cib che nella d t a in parola i! raggio ieterminare il raggio della sfera e gli archi oo-
ddla sfera si prende molto maggiore in rapport0 a1 :orrenti.
lato dell'ambiente da coprirsi. La saetta per solito Si porti la diagonale AC o BD su un filo in
si assume del lato maggiore dell'ambiente equal. ab, si faccia uc = be, si inalzi sulla ab perpendico-,
che volta anche meno. La costruzione si fa senza larmente la cd eguale alla monta; e si .trovi nella'.
manto, a mano libera, e solo colla scorta di alcune nota maniera mediante la corda ad e la perpendi-
centine e si incomincia negli angoli. colare condotta dal suo punto di mezzo il centro e
Come !a valta a botte ribassata e la vblta a d e b sfera od il suo raggio ed. L'arco adb diago-
crociera, in particolar mod0 negli ambienti di poca nale & una porzione della circonferenrd di circol@
altezza trovano estesissima applicazione, cosi pure per massimo fdg della sfera. Se si descrive da E at-
la facilitd di esecuzione si fa uri grande us0 dell2 torno alla pianta A4BCDcol raggio ed della sfera il
vblh a vela a sesto'scemo, la quale si adatta agli spaz: contorno della sfera modesima, e si in~mdginanoi
oblunghi meglio della vdlta a crociera, dove la diffe- piani verticali, che passano pei quattro Iati e che
fenza deg!i angoli che !e costole fanno cogli arclii d incontrano la superficie sferica, i piani stessi tagliano
testa, produce un effetto assai.sgradevole. Perd nell'ap su questa le imposte dell&valta a vela. Le intersezioni
Pig. 4m.
plicare ILLpresente ~ a l t a sempre
, che si sia liberi ne dei quattro. lati .st ottengono facilmente. Per es. per
riparto degli ambienti, per ragioni facili a capirs ottenere quell& su BC, si prolunga questa retta da di BC da c verso y,"e tirando una perpendicolare, Si porta l'arco in g r (3 se ne completa la semi-
si cerca di preferire il quadrat0 od il poligono re. ambo le parti fino ad mere i due punti d'incontro ei ottiene in ys i! raggio dell'arco su 13C. Con que- circonferenza, il cui diametro & st.
golare, sebbene ancbe l' esecuzione su un poligon( colla sfera, e si ha cosi il diametro delh circonfe- sti raggi si possono quindi tracciare gli archi, e Si porta questo in uv e si tira WE, che resta
irregolare non .contenga .alcuna diificoltd, come ve. renza di circolo da ribaltarsi e quindi in hi l' arc0 si pub risparmiare di disegnare la pianta, che de! il raggio della sfera, quindi si possono trovare gli
dremo pih tardi, che tale v6lta si pub eseguire su un( cercato. Si ottiene parimentc in he l'arco sopra AB, rest0 6 chiarissima. altri elementi che mancano, nella maniera di prima.
spazio .di qualunque forma. prolungando questa retta fino alla sfera, e tl-acciando 2. Sia dato l'arco di un'imposta, per es. quell0 Le linee arcuate d'imposta si adoperano, o per
Lo spessore della. vblta an.che per corde di.6m la semicirconferenza di circolo di cui he 6 una parte. su AB, e si devano con questo trovare gli elementi disegnare sugli arohi; quando sono terminati, le li-
,,

non sorpassa 1 testa; ed .i!. mattone. e il material6 Infine. se si elevano i.n ~Acd in C le perpendicolari. che mancano. nee second0 le quali si devono incidere !e. impoite,
COSTRUZIONE DEI COPERTI IN PIETRA NATURALE ED IN MATTONI

quanto si richiede per la costruzionc della vfllta; archi di circolo sempre pih ribassati, che infine di-
oppure per servirsene, ci6 che torna piii utile, come Subito dopo chiusa la volta, sirimuovono tutte
perch& costrutte od inalzate le due centine diago- ventano lines rette.
centine se Ie imposte si devono costruire subito in- Ie centine, per cui la volts si trova libera nel suo
nali, si incomincia ai quattro angoli la costruziond Per trovare poi un punto qualunque, per es. d,
sieme alla volta. sedimento. Si verifica quasi sempre che la volts, an-
della vdlta con la disposizione a spinapesce, come dell'arco diagonale, si conduce per questo punto un
Preparate Ie imposte ed inalzate le altre cen- chc quando & lavorata colla massima diligenza, si
mostra il nostro disegno. Per quanto concerne la piano verticals parallelo al lato maggiore, e si ha
tine, si incomincia la costruzione della v6lta propria- assetta un po' anche durante l'esecuzione, in modo
proiezione assai facile ad intendersi dei giunti, si in g, fig. 7, il principio dell'intersezione, che pert)
mente detta negli angoli dell' ambiente ed a mano che lo spazio libero ad arts lasciato sopra le centme
va diminuendo fino a ridursi a zero. abbassandosi consider; compiuta la parte di vdlta. d i e si 6 in- si rappresenta e quindi si ottiene nella fig. 6, col
lihera, come s'e gii osservato, adattando ogni filare cominciata dall'angolo a, fig. 1. Si prolunghi poi il
la v6lta a toccare le centine. portare fq in fg',fig. 6, e col cercare sulla eb' pro-
ai suoi estremi in punta contro l'impcsta. Le cen- giunto qr, che 6 pcrpendicolare alla diagonale ag,
tine servono solo di guida all'occhio; ed i mattoni, lungata il centro per i punti g' e c. Su questa in-
fino in s ed in t, ed st 6 il diametro della circon- tersezione trovasi poi l'altezza del punto d ossia mn,
che coincidono sulle medesime non vi si devono col- ferenza di circolo, sul cut sviluppo in g'rl si trova
,g1i angoli si preferiscono impiegare per imposts pie- la quale altezza si riporta nella fig. 8 col fare a'm
locare immediatamente sopra, perchb altrimenti la la Vera iuughezza del giunto gr. Devasi ora rappre- - ad. Portandosi infiue ah, fig. 5, in a'b', &s. 8, e
v6lta subisce un cedimento non nniformc e resta re naturali, incominciando anche la vfilta collo
pessore di due tests, il quale per6 si riduce verso sentare questo giunto nelle fig. 2 e 3. I1 punto q ribaltandosi l' altezza adottata Ve, fig. 6, in Vc' si
gobba. Quindi i mattoni si tengono alquanto disco- si trova in q2, fig. 3; perche qg1 2 pa".11 punto
hiave ad una testa sola. hanno tre punti dell'arco diagonalea, n' e c', fig. 8.
sti dalle centine, e si tiene la norma di tenere i filari r corrisponde ad rl, fig. 2, perch6 rr' = r2r5.
rialzati circa 'Is'"!* sopra Ie dentine, e di non dare fi evidente poi che a1 post0 dei succitati archi, Costrutti gli archi, si inalzano le centine sullo
ossono far da perimctro alla v6Ita anche muri pieni. Conducendo per un punto quahmque del giunto diagonali, s si eseguisce la vblta colla disposizione
ai medmimi una Iunghezza maggiore di circa 1.8" it, fig. 1, un piano perpendi~ola~c ad ab si ottiene a spinapesce.
(misurata sullo sviluppo dell'arco); perch& nei corsi, in vw il diametro, da portarsi in vlw' della circon-
di maggior lunghezza, i mattoni cadono fdcilmente. ferenza di circolo intersezione, su cui si trova ii
A cornpimentodi quanto s'&detto, vogliamo far se-
punto u' della curva che si cerca, se si inalza da Vogliamo infiue mostrare anche come una v6lta
;uire alcuni esempi di d l t e a vela a sesto scemo, per
u m a perpendicolare fino alla circonferenza stessa. a vela a sesto seem0 si possa eseguire su qualunque
a cui intelligeiiza non abbiamo molto da aggiungero.
Nelle fig. 1-4, tav. 58, siano rappresentate la Conducendo parimente una parallels yoc per a, si pianta irregolare.
trovano, in modo analogo il diametro, l'intersezione cd Quando si possa circoscrivere a tutti i vertici
ianta, due sezioni medie, ed anche la sezione dia-
il punto zis, fig. 2. del poligono una ci~~onferenza di circolo, allora l'o-
;onale di una di queste volte, che si avolge sopra ar-
;hi ribassati, Si prenda l'arco su ab ossia sopra arbr, Dopo Ie cose dette, la proiezione dei giunti de- rigine di tutti gli archi d'imposta vieue a trovarsi
gli ultimi filari di mattoni, che si sono d k~nn a t in
i ad uno stesso livello. Siccome per6 nel pii dei casi
i 1 e 3 ; si prolunghi la linea, che termina su-
iscala maggiore in q b r , fig.1, non incontreri alcuna ci6 non 6 possibile, allora Ie imposte incominciano
~eriormentela sua fronte fino ad incontrare la se-
difficoltA, siccome le commessure a1 centro della sfera a diverse altezze, cid che fa cattivafigura all'occhio;
nicirconferenza di circolo in f ' ; questo e un punto
fig. 2 e 3 si devono tirare rispetlivamente in k ed per cui l'esempio, che mostriamo sulla tavola 60,
lel circolo massimo della sfera, la cui proiezione
in 16'. fig. 1-5, ha l'origine di tutti gli archi d'imposta ad
wizzontale si trova in /'. fig. 1 ; quindi fg, e come
abbiamo gid visto, il raggio della sfera. Descrivendo uno stesso livello.
poi ccl raggio fg la circonferenza di circolo massimo Una. vfilta, che si potrehhe chiamare v6lla sfe- La fig. 1 mostra la pianta del pentagono irre-
Fig. US.
attorno alla pianta abed, si possono facilmente tro- rica ribassata, e che sta di mezzo fra la cupola e la golare ; la fig. 2 la sezione secondo ahf, e la fig. 3
vare tutti gli elementi, che mancano come s'e fatto v61ta ora dcscritta, trovasi rappresentata alla tav. 59 quella secondo abed della fig. 1.
Si cerca quindi di applicare quella disposizion
nella fig. 445. Si prolunga la linea ad, da ambo Ie nelle fig. 5-7 per la pianta e le sezioni medie, e nella Dapprima bisogna determinare il centro di gra-
da cui derivano corsi di lunghezza non maggior
p r t i , fino ad incontrare in h ed in i la sfera, e si fig. 8 per mezza sezione diagonale colla centina. Gli viti b deila figura, per servirsene come proiezione
della suaccennata, come si rileva dalla fig. 446.
portano questi punti in h1 ed it, fig. 2, sulla cui archi semicircolari, e Ie aggradevoli proporzioni che crizzcntale del punto di serraglia della v61ta. Se
linea trovasi il centro k della sfera, che corrisponde si vogliono dare agli appoggi negli amhienti di poca per6 il centro di gravitd cade troppo viciuo ad uno
a1 punto kt, fig. 3, ed 6 trovato 1' arco, fig. 2. Si altezza, possono condurre a simil genere di vblte dei laci del contorno della figura, in mod0 che Ie
portan0 i punti 1 in V, m in m', ed allorasono WV ribassate, cbe dal lato costruttivo lion meritano lode. distanze del centro stesso dei vertici, siano troppo
e km' i raggi della sfera, con cui si disegnanc nelle La vdlta & ribassata, quanto 6 possihile, presentando diseguali, allora si tralascia la ricerca del centro di
fig. 2 e 3 le sezioni medie della vdlta. la se'zione media rapftresentata nella fig. 7, una chiave graviti e si prende iuvece un aha pun t o ; tale, che
Elevando sulla bg, fig. 1, la perpendicolare bn= orizzontale, meutre quella alla fig. 6, in causa della sia il piu possibile egualmente lontano da tutti i ver-
h'k'=kkk'', si ottiene in n il punto dove inccmincia diversi al't'ezza degli archi ofice una curva circolare. tici, in modo che la'vdlta guadagni in apparenza.
la sezione diagonale, e quindi la corrispondente cen- Per trovare gli archi diagonali necessariper la co- Si devono poi disegnare le centine da collocarsi fra
rig. 4i7. tina, la cui monta 6 op = ?i'pl == VP. 11 punto struzione della vblta. si considera che tutte Ie se- il centro di gravitsi ed i vertici insieme ai cinque
n , fig.^1, corrisponde quanto ad altezza a1 punto n2, zioni coudotte ilia vdlta parallelamente agli archi archi d' imposta, in seguito di c h e si put) incornin-
Nelle v6lte piccole riesce facile d'osservare qu( son0 archi di circolo, ma con diversi centri. Tirando
fig. 3, che 6 il punto d'intersezione del piedrittc de- ciare la costruzione rappresentata nella fig. 1 con
sta regola, mediante la disposizione, che e rappre per es. 10 sczioni parallele ail'arco piccolo, sihanno la disposizione a spinapesce.
sentata vista per di eopra nella fig. 4-17. gli archi be ed ab, fig, 1. Resta quindi trovato tutto
IÑ
Tutti gli archi d'imposta so110 segment! di cir- Un materiale di forma regolare permetterd un
colo; se qnindi se ne prende uno, per es. l'in', fig. 2, collegamento piu regolare e piti infcimo che non uno
DELLO SPESSORE DEI MUltI E DELLE TOLTE. irsegolare: ed e possibile collocare i singoli pezzi ad
si devono fare 16 saette degli altri archi proporzio-
nali a quella dell'arco preso. Per cid si porta rh', nna distanza minore tra loro, e quindi con inter-
fig. 2, in ell, fig. 4, come pure h2i in hi perpendi- stizi pid piccoli. Ora, siccome il materiale che si ado-
colare ad eh, e si tira l'ipotenusa ei del triangolo Generaliti pera per riempise quusti interstizi, la malta, nella
rettangolo ehi. Portando poi da h la semilunghezza maggior parte dei casi (ed in principio sempre), offre
La determinazione dello spessore (lei muri e una resistenza minore delle pietre o dei mattoni, ne
clegli altri quattro lati del poligono, e tirando Ie pa-
rallele ad ei, si ottengono le saette proporzionali de- delle volte e (la annoverarsi fra i piu imporianii ed segue che un muro costituito di pezzi regolari, a
gli archi, che allora torna facile di descrivore. i piu difficili problemi della scienza delle costruzioai. dimension! eguali, deve presentare maggioreresistenza
Si prende la monta bK, fig. 5 ; e si fa h'b = Infatti questa detern~inazionee importante per 1'in- che non un altro costrutto con materiale irregolare.
hb nella fig. 1 ed K i z nella fig. 5 eguale ad IVi fluenza che esercita sulla forma, sulla diirata e sill Reciprocanieute si pub assegnare ad un muro co-
nella fig. 2 ; poi cercando sulla Kb prolungata il cen- costo di un edificio, ed e difficile perche dipende da stituito di materialo regolarc spessore minore che
tro dell'arcii di circolo i à ˆ K resta determinate l'in- una quantiti di f-ittori e non si e ancora riuscili a non ad uno formato con materiale irregolare, senza
tradosso dell' arco sopra bh, fig. 1. Per disegnare determinarc in modo scientifico e sicnro dolle formole pregiudicarne la resistenza. Perch&,per es. Ie case
quindi Ie centine si conducono per quests linee 1c che diano Ie dimensioni che si cercano in funxione che si costruiscono a Parigi, con incredibile snel-
sezioni 1, 2, 3 parallele ad un lato del poligono e [log% elementi che sono noti, come piil o meno si e lezza, alte G e tin 7 piani, hanno frequentemente ai
si disegnano nella fig. 2: allora sono a trovarsi Ie :ivuta la fortuna di potcr fare cogli altri due prin- piani inferiori lo spessore cosi piccolo di solo 7 0 ~ ~
altezze delle origini m ed n della sezione mn, fig. 1, cipali material! da costruxione, ciob col legno o col circa? Perch& vi si impiegano delle pietre di forma
in m2 ed n' sull'arco sviluppato; e proiettandolc nella furro. La causa cli cid 6 facile a lrovarai e sta no1 quadra con commessure perfettamente plane e per
fig. 2, si determinano i due punti m' edn' della se- tilt0 che una struttura murale non fe un corpo omo- lo pit1 disposte in chiave.
zione. Si ottiene un terzo punto o', portando hi in geneo al pari di un trave in legno od in Serro. II Sotto quest0 riguardo l'esperienza insegna che,
18'1, fig. 5, ed elevando una perpendicolare fino al- modo migliore per risolvere questo pr,oblema e quello se un muro in mattoni abbisopa di uno spessore
l'arco, c h e si porta poi in io', fig. 2. quindi di consultare razionalmente Vespiriensa col = 8, lo stesso mnro, se & formato con pietre di
Sull' asso 0'1 si trovano poi i centri da deter- debit0 riguardo all0 singole c^rcoslanzedi ogni caso struttura sedimentaria, richiede uno spessore == 10;
minarsi degli archi m'o' ed o'n'. Disegnati questi, s speciale. se e formato con pietrame irregolare o con ciot-
tirano da q e da r, fig. 1, Ie perpendicolari fino 2 Considerando dapprima in via generale la resi- toli, ne richiede uno = 15, ed infine, se A in pietra
çe ad s', fig. 2 e si portano p'q' in pq ed n's' ir slenxa di una struttnra in muro, troviamo ehe tale da taglio, abbisogna solo di uno spessore = 5 o 0 ;
rs, fig. 1, o si trovano i due punti q ed s delle cen resistenza dipende d a b qualitd (lei materiali impie- ammesse pari tutte Ie altre circostanze.
tine sviluppate, e cosi pure tutti gli altri. I punt gati, dal modo e dalla qualita del collepmento dei La forma del muteriale ha inoltre un' altra in-
h l ~di serraglia, fig. 1, si ricavano dalla fig. 5, ri- materiali stessi, ed infine dalla forma e dalle dimen- fluenza sulla costruzione , pcrcbe determina il mi-
baltando bb. La superficie della vfilta non 6 piu un; sioni della struttura. nimo spessore animissibile con uua regolare dispo-
vera sui)erficio sferica, ma una superficie piatta. L'influenza esercitata clalla qualitd dei materiali sixione del matorialo. Iii.fiitl.i, ammesso sempre che
impiegati sulla resistenza e durata di una strntturii il hivero si:i c!.gi~;iltnctileaccun~to,per un muro in
muraria & di grand0 importanza; perche anzitutto e matto~ii lo spessoro miniuio A naturalmente eguale
cliiaro die questa struttura, a parity delle altre alla kii-ghexza del maLton~~, ossia a quella fra le di-
circostanze, 6 tanto piu solida e durevole quanto pit1 ~nensioniclel mcilcsiino cho, come abbiamo visto, si
solidi e durevoli sono i singoli cornponenti. Possiamo chiama t,esta; perelit+almeno cosi ogni mattone trova
quindi assegiiare ad un muro costrutto con materiali una posa sicur.i, die ad occhio nou sussiste piti se
1.1nonispessore minore die se fosse costruito con ma- si colloca il nmttone di costa od in piedi. Simili muri
teriali meno solicli e durevoli. non sono certo adatti a portare altro peso all'infuori
Sappiamo diill'a statica cbe la slabiliti di un del proprio, epperb si adoperano frequentemente solo
muro cresce col peso clei materiali di cni 6 compo- come muri di tramezza, come muri di circnito dei
sto, per cni il peso specifico del materiale costitui- condotti del fumo, dei focolari. Colle pietre di strut-
see un fattore essenziale per la resistenza del muro. tura sedimentaria lo spessore minimo non dovrebbe
Oltre alla solidit& alla dnrata ed a1 peso specifico scendere sotto 45~111,quando il muro A a due faccie
(lei matei'iali, vi & anche la lor0 forma che esercita ed il rn&wiale 6 collegato anche con buona dispo-
un'influenza sostanziale sill mode e sulla qualiti~del sizione; tollerando solo come eccezione lo spessore
oollegamento. cli 30""', quando il niateridc sia di speciale bontti e
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Tav. 54

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