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DELLETRINCEE DRENANTI
PER LA STABILIZZAZIONE DEI PENDII.
Cherubini C. 0, Cucchiararo L. 00, Giasi c.r=, Musei r=», Pepe B.OOOOO, Vacca G. 000000.
o Prof. Associato - Istituto di Geologia Applicata e Geotecnica, Facoltà di Ingegneria.Politecnico.Bari.
00 Borsista C.N.R. - C.S.A.T.A.!., Bari.
000
Ricercatore confermato - Istituto di Geologia Applicata e Geotecnica, Facoltà di Ingegneria, Politecnico,Bari.
0000
Ingegnere,Provveditorato OO.PP., Bari.
00000 Ingegnere libero professionista, Foggia.
000000 Prof. Straordinario - Dip. di Ingegneria e Fisica dell' Ambiente, Università degli studi della Basilicata,Potenza. -~~~~;;;;;
RIASSUNTO Vengono, infine, indagate rispetto al caso di assenza di trazione delle acque meteori-
le conseguenze derivanti dal- acqua, del fattore '( /y, pari al che e superficiali.
La presenza di acqua in un la rimozione della precedente rapporto tra il peso specifico E' tuttavia opportuno che
terreno può ridurne la resi- ipotesi, al fine di evidenziare sommerso e quello del terre- l'intervento sia supportato da
stenza a taglio, decrernentan- l'utilità, seppure nonfacilmen- no saturo, che per i terreni più un buon drenaggio superfi-
do, nel caso di analisi di sta- te traducibile in benefici pr- frequentemente coinvolti può ciale che contribuisca a tenere
bilità di pendii, il fattore di gettuali, del drenaggio delle essere stimato intorno al 50%. bassi i valori delle pressioni
sicurezza fino a dimezzarlo. acque superficiali e meteori- E' interessante osservare neutre, evitando bruschi ed
Gli interventi di drenag- che. che l'azione delle forze sismi- improvvisi innalzamenti del
gio, di conseguenza, rappre- che, valutata mediante una livello della falda a seguito di
sentano un provvedimento INTRODUZIONE analisi pseudostatica, con ri- precipitazioni meteoriche
efficace ed economico per mi- ferimento ai valori del coeffi- particolarmente intense e/o
gliorare le condizioni di sta- Una delle più frequenti ciente sismico indicati nella prolungate o di afflussi super-
bilità. cause di instabilità dei pendii normativa italiana, può ridur- ficiali eccezionali.
In questa nota vengono è rappresentata dall' azione re l'entità del coefficiente di
esaminati gli effetti della rea- delle acque sotterranee. sicurezza al massimo deI30%. USO DELLE
lizzazione di trincee drenanti In particolare, nei terreni La stabilità di un pendio TRINCEE DRENANTI
in un pendìo indefinito sinte- saturi, l'azione instabilizzante saturo può quindi essere effi- PER LA STABILIZ-
tizzando i risultati che si rin- delle acque sotterranee è le- cacemente migliorata me- ZAZIONE DEI
vengono dalla recente lettera- gata ai valori, spesso alti, as- diante il drenaggio delle ac- PENDII
tura. sunti dalle pressioni intersti- que sotterranee, finalizzato
Ai fini progettuali le ana- ziali con conseguente riduzio- principalmente alla riduzione Gli interventi di drenaggio
lisi vengono sviluppate nel- ne degli sforzi efficaci e quindi dei valori delle pressioni inter- costituiscono l'unico tipo di
l'ipotesi cautelativa che la della resistenza a taglio del stiziali in corrispondenza del- provvedimento in grado di
falda si mantenga costante- terreno. la superficie di scivolamento. incidere esaustivamente sul-
mente al suo livello iniziale, Per valutare l'entità del- L'obiettivo può essere con- la stabilità di insieme di un
assunto di solito coincidente' delle forze di filtra- seguito modificando le carat- pendio con costi contenuti.
con il piano campagna e, per zione sulla stabilità di un pen- teristiche del moto di filtra- Oltre che economici, essi
diverse geometrie del siste- dio, si può fare riferimento zione senza che necessaria- risultano vantaggiosi anche
ma, vengono forniti i valori di alle condizioni di equilibrio di mente vengano allontanate sotto il profilo della control-
regime dell' efficienza idrau- un pendio indefinito costitui- ingenti quantità di acqua. labilità, essendo relativamen-
lica media sul piano di scor- to da un terreno puramente L'intervento di drenaggio te agevole calibrare ed inte-
rimento e le curve della sua frizionale ed interessato da un è perciò efficace anche in pre- grare le previsioni di progetto
evoluzione nel tempo. moto di filtrazione piano e pa- senza di terreni con basso in seguito ai risultati delle mi-
Dallo stesso modello di rallelo al pendìo stesso. coefficiente di permeabilità, sure di controllo, in modo da
calcolo si ricava il valore del- In questa situazione il co- laddove l'esigua quantità di poter pilotare la progettazio-
la portata filtrante affluente ai efficiente di sicurezza allo acqua drenata può essere co- ne su base osservazionale se-
dreni, utile per la progettazio- sci volamento lungo una gene- munque facilmente reintegra- condo quanto disposto dalla
ne del dispositivo drenante. rica superficie risulta ridotto, ta da quella dovuta allinfil- normativa vigente in tema di
stabilizzazione dei movi- una analisi rigorosa risulte- MODELLO ste ad interasse costante nella
menti franosi. rebbe oltremodo complessa. DI CALCOLO PER direzione della linea di mas-
Spesso, per le loro carat- E' d'obbligo quindi 1'im- L'ANALISI DEL sima pendenza, si ipotizzano
teristiche di economicità e ra- piego di modelli previsionali MOTO DI FILTRA- di sezione rettangolare, di
pidità di esecuzione, le trin- basati su schematizzazioni fi- ZIONE INDOTTO uguale spessore e profondità
cee drenanti vengono adottate siche e geometriche del feno- DALLO SCAVO e di lunghezza molto maggio-
come primo intervento per poi meno, i quali, fermi restando i re dell'interasse, in modo da
fame seguire altri su basi limiti dovuti ad una caratteriz- Il modello solitamente pre- poter trascurare gli effetti di
osservazionali. zazione geotecnica del terre- so in esame, raffigurato nella bordo.
Il loro uso più appropriato no il più delle volte insuffi- fig.I, è rappresentato da un Si assume inoltre costan-
può ricondursi tuttavia alla ciente, forniscono una ottima pendio indefinito con superfi- temente nullo il valore della
stabilizzazione di scorrimenti guida ed un valido aiuto ad cie topografica piana, inclina- pressione neutra lungo tutto il
di tipo traslativo e colarnenti, una progettazione corretta to di un generico angolo "i" contorno dello scavo, presup-
caratterizzati da superfici di dell'intervento. sull' orizzontale. ponendo che il dispositivo
scivolamento situate a pro- Le trincee drenanti, dispo- drenante riesca a smaltire
fondità non rilevanti.
Pur essendo possibile con
le moderne tecnologie la rea- di caapagna
lizzazione di setti drenanti
spinti anche a 30 m di pro-
fondità, l' altezza di scavo più
indicata si aggira intorno ai 6- li vello di falda iniziale
8m.
Profondità maggiori ren-
derebbero sconsigliabile dal
punto di vista economico
l'impiego delle trincee a favo-
re di altri tipi di intervento di
drenaggio come, ad esempio,
I
i pozzi drenanti.
Le trincee drenanti vanno I.
orientate nella direzione della
linea di massima pendenza. I
l
Trincee disposte in senso piano -----
<, ~
trasversale, infatti, potrebbe-
ro favorire la riattivazione an-
piano impermeabile di base
che solo locale del movimen-
to, per effetto dell' acqua che, Sez. A-A
per eventuali difetti nell'ese-
cuzione del tappo di argilla
compatta che chiude solita-
mente la sommità dello sca-
vo, potrebbe penetrare nel
dreno, provocando aumenti
indesiderati delle pressioni
interstiziali, dovuti al cattivo
funzionamento del sistema di
smaltimento delle acque.
La quantificazione dei be-
nefici derivanti dalla realiz-
zazione dell'intervento, in
termini di incremento del co-
efficiente di sicurezza allo I
I
A questo scopo, possono La situazione limite oppo-
risultare di grande utilità dia- sta si verifica in assenza di
grammi della fig.5. infiltrazione di acqua dall' 0.8
Essi forniscono in scala esterno.
semilogaritmica le leggi di va- In tal caso le condizioni
riazione dell' efficienza idrau- stazionarie raggiunte a regi- 0.6
lica media sul piano passante me dal sistema sono idrosta-
per la base dei dreni, per di- tiche ed il livello di falda si
versi valori del rapporto SID dispone secondo il piano pas- p 1.5
0.4
tra il semiinterasse tra le trin- sante per la base dei dreni.
cee e la loro profondità, nei L'efficienza idraulica me- = 2.0
p = 2.5
due casi di profondità del sub- dia su un generico piano posto 0.2
strato impermeabile pari D- a profondità pari a pD assume
spettivamente a n=l ed n=4 il suo valore limite massimo,
volte la profondità di scavo D. pari ad l se il piano conside- o
Il tempo viene adimensio- rato giace a profondità minore
nalizzato utilizzando il fattore od uguale a quello dello scavo o 2 4 6 8 lO
pari a l/p negli altri casi. sin
T- MxK x t Fig.2
- Yw X D2 Situazioni intermedie si
Dipendenza del/' efficenza idraulica dalla geometria (a,b,c) dal
ottengono per valori del rap- sistema. Da [16J.
in modo da rendere le CUf- porto di infiltrazione minori
di l.
Se quest'ultimo valore si
2.0
mantiene costante durante
Q
q == p l tutto il processo, vengono rag-
J KD VR k n == 1
giunte le condizioni di moto
stazionario ed il corrisponden-
1.6 te valore dell' efficienzaidrau-
lica media su un generico pia-
no risulta intermedio tra quelli
limite precedentemente defi-
1.2 niti e dipendente dalla geome-
tria del sistema e dal valore
del rapporto di infiltrazione.
La fase transi toria del pro-
cesso è invece influenzata dal-
0.8 le caratteristiche di deforma-
bilità, permeabilità e porosità
del terreno.
Il fenomeno è infatti tanto
0.4 più rapido quanto maggiore è
il coefficiente di permeabilità
e quanto meno deformabile e
meno poroso è il terreno.
L'influenza della porosità
efficace ne del terreno è in ef-
l 2 3 4 fetti rilevante se il terreno è
5
sufficientemente poroso e
quanto minore è il valore del
rapporto di infiltrazione.
Fig. 3 Infatti. al diminuire del
Determinazione della portata filtrante. Da [17J valore della porosità efficace
del terreno o all' aumentare del
rapporto di infiltrazione, il
fenomeno diventa sempre più
0.80 m insensibile alle variazioni del-
",'" ..r la porosità efficace.
Questo effetto viene illu-
vegetale strato nella fig.6 dove, per i
valori dei parametri geome-
trici indicati, vengono ripor-
tate le curve dell' efficienza
idraulica media sul piano pas-
sante per la base dei dreni in
funzione del fattore di tempo
e
adimensionale
8 MxK
T = 2 xt
ywxD
8 .
CI')
e per valori del rapporto
di infiltrazione N/K pari a O;
0.25; 0.50; l, al variare del
parametro
Y xD
pm =_W_-xcos l
.
ne xM
tubo sfinestrato in PVC160 + 200 mm rappresentativo, inversa-
mente, della porosità efficace
n del terreno.
Si può osservare come, per
pm >= 20 oppure per N/K> =
Fig.4
Schema di trincea drenante.
1,il fenomeno sia indipenden-
te dal valore di pm, e quindi
dalla porosità efficace.
Analogamente il modulo
p = 1 di deformabilità M del terre-
no influenza l'evoluzione del
P = 2
fenomeno solo se il terreno è
0.8 f-
-
v
molto deformabile.
sin 0.5 Ciò può essere riscontrato
nella fig. 7 che riporta, per la
0.6 I- stessa geometria del sistema
- della fig.6, le curve dell'effi-
cienza idraulica media sul
sin 1 piano passante per la base dei
dreni, nel caso di assenza di
0.4 -
- infiltrazione, in funzione del
fattore di tempo adimensiona-
le
K
~I-~ szn = 2 T=--t
0.2 - ne xS
I --""""",,V I-~ Ll.J.I-----::::j_ s/n = 2.5
V~I- al variare del parametro
Irn=2xSxyw
MXile
0.01 0.1 rappresentativo, in manie-
1
ra inversa, del modulo di de-
KJI formabilità M del terreno.
T ---.t2 Si può osservare, in que-
YwD sto caso, come, per Im <= 0.1,
il fenomeno sia indipendente
1.0 dal suo valore, e quindi dal
p = 1 modulo di deformabilità.
7ì Il parametro fisico che
n = 4 int1uenza maggiormente il
0.8 f-
l -
processo è il coefficiente di
I ~,.... sin 1
permeabilità del terreno non
solo perchè la durata della fase
transitoria è inversamente
",-- ~ ~ proporzionale al suo valore,
0.6 I- - ma anche perchè, a parità di
~'
quantita totale di acqua che si
l .",- ~ 1--""
l ./' infiltra nel terreno, all'aumen-
.", V tare del coefficiente di perme-
0.4 I-
I-
... - sIn 2 abilità si riduce il rapporto di
l-- f- sIn 2.5 infiltrazione e, se quest' ulti-
~ j....- ~ I-
0.2 I-
Io--!--
V ~I--" Io--!--
v- mo è minore di l, aumenta il
valore finale dell' efficienza
.~ ~
'"
- idraulica.
EFFETTI DELLA
DISCONTINUITA'
DEL FLUSSO
0.01 0.1
DOVUTOALL'
1
INFIL TRAZIONE
KM
T •t
Nella realtà il t1usso do-
vuto alle acque di infiltrazio-
ne è discontinuo e di valore
variabile così come possono
essere i fenomeni metereolo-
Fig.5 gici.
Analisi della fase transitoria del processo di drenaggio. Da [8J Di conseguenza il moto di
filtrazione all' interno del pen-
1.0 O
dìo non raggiunge le condi-
zioni stazionarie ed il valore
dell' efficienza idraulica flut-
tua continuamente in funzio-
0.8 ne della durata e dell' intensità
= del flusso di infiltrazione e
.... ----- N/K 0.25
delle caratteristiche del terre-
N/K ;:0.50 no. A parità di quantità di ac-
!Il.;::::'~----------- -I N/K ?! l qua infiltratasi nel terreno, al-
0.6 l'aumentare della durata e
dell'intensità del flusso nei
periodi piovosi, si ottengono
valori dell' efficienza idrauli-
0.4 ca media su un generico pia-
_pm=l
no in media più elevati ma
pm ~ 20 con punte di minimo che rag-
giungono valori sempre più
0.2
L/n 0.05
bassi.
s/D 1
Nella fig. 8 vengono ripor-
p = 1 tati, con riferimento ai valori
n 1.5
dei parametri geometrici e fi-
sici indicati, i risultati, in ter-
mini di efficienza idraulica
2 4 6 8 media sul piano passante per
KM la base dei dreni, in funzione
T= .t
del fattore di tempo adimen-
2
)'w D sionale
T= MxK t
Fig.6 r, xD 2
Influenza dell' infiltrazione dalla superficie e della porosità efficace del terreno. Da [7] rielaborata.
ricavati nell'ipotesi che
l'infiltrazione di acqua dalla
1
1;l I
~ -----+=---l N/K o
superficie del pendio abbia
carattere interrnittente, defi-
,.,".'
nito da alternanze di periodi
'I
secchi e piovosi di uguale
I 0.8 ;' durata pari a ~T = l e ~T <=
/ 0.1, nei due casi in cui il va-
/ lore del rapporto di infiltra-
I zione medio N/K sia uguale a
I 0.25 e 0.50.
0.6 I Si può notare che, in questa
I circostanza, per ~ T <= 0.1 le
I ___ 1m = l curve dell' efficienza coinci-
I dono con quelle relative al caso
0.4 I -1m '5 0.1
di infiltrazione continua con
I valore del rapporto di infiltra-
I L/D O. zione costante e uguale a quel-
I ~ s/n l lo medio.
0.2 I Sia l'innalzamento delle
p 1
I curve dell' efficienza idraulica
n 1.5 dovuto all'interrnittenza del-
l'infiltrazione che l' entità delle
escursioni tra i valori di mas-
simo e minimo relativi che
2 4 6 8 lO essa raggiunge, si accentua-
K no, all' aumentare della durata
T ---.t e dell'intensità del flusso,
n S tanto più quanto minore è la
e
Fig.7 porosità efficace del terreno.
Influenza della deformabilità del terreno in assenza di infiltrazioni. Da [3]. C'è infine da tener presen-
te che, in presenza di infiltra- superficie del terreno, livel- lica media sul piano di scorri- che affluisce al dreno dedu-
zione discontinua, nel terreno lando le depressioni e riem- mento risultano indipendenti cibile dalla fig.3.
si alternano fasi di consolida- piendo le fratture per evitare dalle caratteristiche del terre- Vanno inoltre presi tutti i
zione e fasi di rigonfiamento e che l' acqua vi si accumuli, e no e funzione solo della geo- provvedimenti atti a garantire
la conseguente variabilità delle ricoprire successivamente con metria del sistema. la funzionalità nel tempo del-
caratteristiche di deforrnabilità un adeguato manto erboso. In Quest'ultimaquindi, edin l'opera.
del terreno incide non poco più si può realizzare una rete particolare 1'interasse secon- E' vantaggioso, a conclu-
sulla evoluzione del processo, di canali superficiali a cielo do il quale disporre le trincee, sione del tutto, integrare l'in-
specialmente per bassi valori aperto disposti generalmente può essere determinata, in tervento con opere di drenag-
della porosità efficace. a zig-zag o a lisca di pesce, funzione dell'incremento del gio superficiale che, come
per lo smaltimento delle ac- coefficiente di sicurezza da evidenziato nelle figg. 6, 7,8,
UTILITA' que meteoriche. conseguire e del corrispon- consentono di ottenere incre-
DEL DRENAGGIO Spesso inoltre è utile ese- dente valore dell'efficienza menti dell' efficienza idrauli-
SUPERFICIALE guire ulteriori dreni a monte idraulica da raggiungere, uti- ca del sistema, riducendo l' in-
dell' area in frana, disposti in lizzando i diagrammi riportati filtrazione media delle acque
Dalle considerazioni pre- senso trasversale, che fungo- nella fig.2. meteoriche e superficiali a
cedenti emerge che, seppure no da dreni intercettori. Qualora l' intervento rive- valori inferiori al coefficiente
siano difficilmente quantifi- sta carattere d'urgenza e sia di perrneabilità del terreno.
cabili i benefici che ne deriva- CONCLUSIONI perciò necessario conoscere il Questi benefici, tuttavia,
no, è consigliabile provvede- tempo entro il quale viene seppure risultino di non pic-
re ad un buon drenaggio delle La progettazione delle trin- raggiunto un determinato va- cola entità specialmente quan-
acque superficiali e meteori- cee drenanti per la stabilizza- lore dell' efficienza idraulica do le trincee siano poste a
che, sia per ridurre l'infiltra- zione dei pendii interessati da si può fare riferimento ai ri- grandi interassi, non vengono
zione nel sottosuolo che per falda viene di solito condotta sultati dell' analisi della fase presi in considerazione in fase
renderla continua ed unifor- nell' ipotesi cautelativa che il transitoria del processo di dre- progettuale, in quanto legati
me quanto più possibile. livello di falda sia inizialmen- naggio riportati in fig.5. al carattere, variabile per in-
L'obiettivo può essere con- te coincidente con il suo livello Il calcolo della sezione tensità e durata, degli eventi
seguito riducendo le caratteri- massimo e non venga modifi- trasversale del dispositivo di pluviometrici ed ai valori del-
stiche di infiltrazione dalla cato con l'esecuzione dell' in- drenaggio può infine essere le caratteristiche fisiche del
superficie con trattamenti del tervento. effettuato, in base al coeffi- terreno, non sempre detenni-
suolo, ma con costi molto mi- In tal caso, i valori finali ciente di perrneabilità del ma- nabili con esattezza e per di
nori si può regolarizzare la raggiunti dall' efficienzaidrau- teriale drenante ed alla portata più variabili, a loro volta, in
relazione alla sequenza degli
l.O eventi pluviometrici stessi.
li /x o
1] BIBLIOGRAFIA
Fig.8
Influenza dell'intermittenza dell'infiltrazione delle acque meteoriche. Da [7J rielaborata.
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• • o • • • • • • a _ • • • • • • • • • • • • • • • • • • , ~ • • • • • ~ • • • • ~ • 9 • o • • • • • • • • • • • • • • • •
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