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L’ abbigliamento

romano nell’ antichità


Cosa si indossava

L’ antico Romano medio, per uscire e andare a fare le sue commissioni doveva avere dell’
intimo che ai giorni d’ oggi sarebbe un perizoma fatto di lino chiamato subligar e poi
dovevano indossare una tunica, questi due indumenti sarebbero stati il pigiama del
tempo, l’ unico problema era che i vestiti rimanevano sporchi, però venivano scelti
apposta di una materiale di colore beige per nascondere lo sporco.

L’ abito quotidiano e quello formale

Nell ‘ antica Roma la tunica era il capo maggiormente usato da tutti, le


persone che facevano parte della Plebe che avevano solo quello la usavano in
qualsiasi situazione, persino quelle più importanti, questa cosa non valeva
per gli uomini ricchi perché loro indossavano una toga, un’ indumento che
soltanto i nobili Romani potevano indossare ad eccezione dei ragazzi
quattordicenni che passano poi alla matura età.

LE calzature del tempo

I Romani in quel periodo non usavano delle calze soltanto nei casi
faceva più freddo, infatti le scarpe si vestivano a piedi nudi.
Esistevano vari tipi di scarpe, aperte, chiuse, con i tacchetti, ma le
preferite dei Romani erano i calcei, dei mocassini, non si portavano
dentro casa infatti loro e le levavano per entrare e stessa cosa valeva
anche per la dimore dei loro amici.

Come si vestivano le donne

Tra i vestiti della donna Romana a quelli dell’ uomo non cambiano
molto, infatti anche la femmina indossava una tunica però che
arrivava fino a piedi e sorretta da due cinture, invece della toga le
donne usavano una palla, uno scialle rettangolare che copriva anche il
capo. Le donne a differenza degli uomini erano più colorate, cioè che i
colori dei vestiti variavano a differenza dell’ uomo.

che tessuti si utilizzavano

Nell’ antica Roma, per i vestiti si utilizzavano diversi tipi di tessuto,


per la tunica si usava la stoffa invece per la toga si usava la lana,
invece la seta e il cotone arrivarono dopo nella cultura romana,
perché il cotone veniva coltivato principalmente degli indiani,
invece la creazione della seta la tenevano segreta i Cinesi.

La colorazione delle vesti


Per la coloratura degli abbigliamenti nella Roma dei vecchi tempi era
molto impegnativo perché bisognava sminuzzare il fiore da cui si vuole
ricavare il colore, farlo fermentare, preparare la veste tramite
mordenzatura, cioè fallo bollire, si aggiungeva dell’ urina di animale e poi
si poteva bollire insieme al colore, per questo processo si doveva ripetere
più volte per alcuni tessuti per avere una tonalità intensa.

esistevano i falsi?

Certo che esistevano, tutti i tessuti si falsavano in qualche modo, per


esempio, per i vestiti di colore porpora si usavano veri fili di colore
porpora mischiati a dei filamenti di robbia. Anche la seta veniva
contraffatta, con vari miscugli di fibre che venivano spacciate per
vera seta.

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