Descrivi un aspetto che ti ha colpito della civiltà degli antichi egizi
Gli antichi egizi credevano che l’anima fosse immortale, ma anche che per continuare a vivere oltre la morte avesse bisogno del corpo: per questo era necessario mantenerlo intatto. I poveri seppellivano i loro defunti nel deserto: qui, infatti, grazie all’estremo caldo, non si decomponevano, ma si seccavano e restavano intatti. I ricchi e i potenti, invece, ricorrevano a una laboriosa tecnica d’imbalsamazione del cadavere, la mummificazione, praticata da speciali sacerdoti.
Il processo di mummificazione durava circa 70 giorni. Gli imbalsamatori svuotavano
il corpo del defunto e ponevano i suoi organi interni in vasi, detti canopi. Solo il cuore, considerato fonte di vita, veniva lasciato nel corpo. Il corpo veniva riempito di segatura e sostanze essicanti e trattato con oli ed essenze. Trascorso un tempo piuttosto lungo, lo si fasciava strettamente con bende di lino. Infine, la mummia veniva messa in una serie di casse, inserite poi in un sarcofago decorato, cioè una bara con la forma della mummia.
Durante l’Antico e Medio Regno, i faraoni dopo la mummificazione venivano sepolti
nelle piramidi. Le più famose sono quelle di Giza, vicino al Cairo. I lavori di costruzione di una piramide duravano una decina di anni e i sacerdoti e gli architetti iniziavano a progettarla appena il faraone saliva al trono. Nei lavori erano impiegati moltissimi operai e centinaia di schiavi. Dalle cave venivano estratti blocchi di pietra. Questi erano in seguito caricati su imbarcazioni che risalivano il Nilo fino al luogo di costruzione della piramidi: qui venivano scaricati e trainati su slitte lungo rampe di terre. Anche se esternamente le piramidi apparivano molto grandi, all’interno lo spazio era assai ridotto: vi erano solamente pochi corridoi e camere, tra cui la camera funeraria con sarcofago contenente la mummia del faraone, circondata da oggetti preziosi, gioielli, vesti lussuose, cibo. Durante il Nuovo Regno, a causa dei numerosi furti avvenuti nelle piramidi, i faraoni preferirono tombe scavate nella roccia in una zona montuosa a ovest del Nilo, poi denominata Valle dei Re.