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ALCOL, DROGA E LAVORO

Alcol e lavoro

Alcol cancerogeno?
Lo IARC, che si occupa anche della valutazione degli effetti degli agenti chimici e
fisici sul rischio di cancro, ha infatti classificato l'alcol come agente
cancerogeno fin dal 1988. L'alcol è stato inserito nel gruppo 1, vale a dire quello in
cui sono comprese le sostanze per cui esistono sufficienti prove scientifiche della
loro capacità di influenzare l'insorgenza dei tumori. Da allora sempre più ricerche
hanno chiarito il legame tra alcol e numerose forme tumorali: quello della bocca,
della faringe, dell'esofago, della laringe, del seno, del colon, del fegato,
del pancreas.

Tra questi la grande indagine EPIC (European Prospective Investigation into


Cancer and Nutrition), i cui risultati relativi alla relazione tra alcol e cancro sono
stati pubblicati nel 2011 sul British Medical Journal. Lo studio, a cui hanno
partecipato anche ricercatori AIRC, ha evidenziato che il 10% di tutti i tumori che
colpiscono i maschi e il 3% di quelli che colpiscono le femmine sono attribuibili al
consumo di alcolici. Nel dettaglio, la ricerca ha stimato che l'alcol è responsabile di
una quota oscillante tra il 25 e il 44% dei tumori di bocca, faringe, laringe e cavità
nasali, del 18-33% di quelli del fegato, del 4-17% dei tumori del colon e del 5% dei
tumori al seno femminili.
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LA DIPENDENZA
Per dipendenza si intende una alterazione del comportamento che da semplice o comune abitudine diventa una
ricerca esagerata e patologica del piacere attraverso mezzi o sostanze o comportamenti che sfociano
nella condizione patologica. L'individuo dipendente tende a perdere la capacità di un controllo sull'abitudine.

L’alcol, o etanolo, è una sostanza con una


elevata capacità di indurre dipendenza fisica e/o
psichica ed effetti di tolleranza (bisogno di dosi
progressivamente più elevate per raggiungere
l’effetto desiderato), come le sostanze illegali.
Supponiamo che si tratti di un soggetto del peso di 70 kg il
quale, a digiuno ed in breve tempo, beve due lattine di birra
ad alta gradazione (7% in volume). Entro mezz'ora i circa 35 g
Tempo di smaltimento di alcool contenuti nella birra, assorbiti attraverso tubo
digerente, stomaco ed intestino, trasportati in circolo dal
sangue e diffondendosi nei liquidi cellulari, determinano il
valore massimo di alcolemia. Nel caso illustrato viene
raggiunto il valore di 0,7 g/litro: in ogni litro della "parte
liquida" (all'interno delle cellule come pure nel sangue) del
corpo del soggetto sono presenti 0,7 grammi di alcool. Tale
valore rimane stabile per breve tempo (circa mezz'ora) al suo
valore massimo, poi comincia lentamente a decrescere:
l'alcool viene metabolizzato per la massima parte (circa il
90%) dal fegato, il resto viene emesso attraverso i polmoni ed
i reni. Il ritmo di smaltimento del fegato è costante e l'alcool
risulta completamente eliminato nell'arco di 7 ore.
Se invece che a digiuno l'alcool viene assunto a stomaco
pieno si allunga sia il tempo di salita al valore massimo che il
tempo di permanenza in tale valore; in conclusione, si allunga
il tempo totale di eliminazione.
Alcol e lavoro

LEGGE 125/2001 - Legge quadro in materia di alcol e di problemi correlati


Il problema dell'alcol negli ambienti di lavoro viene trattato in particolare nell'articolo 15, che sancisce
divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche nelle attività
lavorative che comportano un elevato rischio di infortunio sul lavoro ovvero per la sicurezza,
l’incolumità e la salute dei terzi (individuate nel Provvedimento 16.03.2006).

LEGGE 120 DEL 2010 - “Disposizioni in materia di sicurezza stradale” L’art. 33 stabilisce il divieto di
guida dopo aver assunto bevande alcoliche e sotto l’influenza di queste per i conducenti che esercitano
l’attività di trasporto di persone e di cose; viene inoltre indicato un tasso alcolemico uguale a 0 (zero) per
queste categorie di lavoratori.

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Alcol e lavoro

ATTIVITA’ AD ALTO RISCHIO

Esempi di attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni


sul lavoro ovvero per la sicurezza, l'incolumità o la salute dei terzi.

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Alcol e lavoro

D.Lgs. 81 del 2008- Testo unico in materia di salute e sicurezza nei


luoghi di lavoro
L’art. 41 stabilisce che le visite mediche effettuate dal medico dell’azienda
 preventive, anche preassuntive
 periodiche
 in occasione di cambio mansione
 dopo assenza superiore a 60 giorni per motivi di salute
sono finalizzate anche alla verifica di assenza di condizioni di alcol
dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti.

Tali accertamenti possono essere effettuati nei casi ed alle condizioni


previsti dalle norme vigenti, o solo per le mansioni indicate negli Allegati.

E’ prevista la possibilità per i lavoratori alcol dipendenti, se assunti a


tempo indeterminato, di accedere ai programmi terapeutici e di
riabilitazione con conservazione del posto di lavoro come previsto per i
tossicodipendenti dall'art.124 del DPR 309/1990.

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LE SOSTANZE STUPEFACENTI
Una sostanza: stupefacente, psicoattiva, psicotropa (nel linguaggio comune, droga) è una sostanza
chimica farmacologicamente attiva, dotata di azione psicotropa, ovvero capace di alterare l'attività
mentale.

Molte sostanze di questo tipo sono capaci di indurre, in diverso grado, fenomeni di dipendenza,
tolleranza e assuefazione.

Alcune di queste sostanze, invece, non creano alcun tipo di assuefazione o dipendenza (vedi LSD,
psilocibina, mescalina, DMT e altri).
Droga e lavoro
Dal punto di vista legale, vengono definite droghe le sostanze contenute in un elenco che periodicamente
viene aggiornato dal Ministero della Salute.
In pratica ciò vuol dire che una droga non viene considerata illegale finché non viene approvato il relativo
provvedimento ministeriale anche se, da un punto di vista farmacologico, può comunque essere considerata
una sostanza pericolosa.

CANNABIS e
OPPIACEI STIMOLANTI DEPRESSIVI ALLUCINOGENI
derivati

Oppio Cocaina Barbiturici Mescalina Marijuana


Morfina Amfetamine Tranquillanti L.S.D. Hashish

Olio di
Eroina Crack - DOM (S.T.P.)
hashish

Ecstasy o
Metadone - - -
M.M.D.A.

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Droga e lavoro

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Droga e lavoro

Normativa su sostanze stupefacenti e lavoro


Già l’art.125 del DPR 309/1990 (Testo Unico in materia di
tossicodipendenza) prevedeva che, per svolgere alcune mansioni
pericolose anche per terze persone, i lavoratori fossero sottoposti ad
accertamenti intesi a verificare l’assenza di tossicodipendenza.

Provvedimento 30/10/2007 Individua le categorie di lavoratori per i


quali deve essere accertata l’assenza di tossicodipendenza

Provvedimento 17/09/2008 Definisce le procedure per gli


accertamenti sanitari di assenza di tossicodipendenza o di
assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope

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Droga e lavoro

La norma stabilisce che, poiché l’assunzione


anche occasionale di sostanze stupefacenti e
psicotrope comporta un rischio sia per il lavoratore
che per soggetti terzi, deve essere applicato il
principio di cautela conservativa, prevedendo una
non idoneità dei lavoratori a svolgere mansioni
a rischio nel caso in cui usino sostanze
psicotrope e stupefacenti anche al di fuori
dalla attività lavorativa, indipendentemente dallo
stato di dipendenza.

Pertanto obbliga il datore di lavoro ad accertarne


l’assenza di assunzione, anche solo sporadica,
per lavoratori le cui mansioni comportino rischi per
la sicurezza, l’incolumità e la salute propria e di
terzi e individuate dalla Conferenza Unificata del
30/10/2007.

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Droga e lavoro

Categorie di lavoratori interessati dalla normativa


1° gruppo - addetti all’impiego di gas tossici, alla
fabbricazione e utilizzo di fuochi d’artificio e alla direzione
e conduzione di impianti nucleari.
2° gruppo – mansioni inerenti le attività di trasporto:
possessori di patenti C, D, E e coloro per i quali è
richiesto il certificato di abilitazione o di formazione
professionale (taxisti, autisti a noleggio, trasporto di merci
pericolose); addetti alle ferrovie, personale navigante,
piloti aerei, controllori di volo; conducenti, conduttori,
manovratori, e addetti agli scambi di altri veicoli con
binario, rotaie e apparecchi di sollevamento, esclusi i
manovratori di carroponte con pulsantiera a terra e di
monorotaie; addetti ai
pannelli di controllo del movimento nel settore dei
trasporti; addetti alla guida di macchine di
movimentazione terra e merci.
3° gruppo: riguarda gli addetti del settore degli esplosivi

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Droga e lavoro

Come si accerta l’assenza di uso di sostanze stupefacenti nei


lavoratori?
ESAME DELLE URINE

ANALISI DI SCREENING: analisi preliminari

SE POSITIVA: ulteriore ANALISI DI CONFERMA che serve ad escludere


false positività dovute alla assunzione di sostanze diverse da quelle
ricercate (ad es. farmaci, alimenti etc.,)

CONTROANALISI: consistono nella ripetizione delle analisi di laboratorio,


su richiesta del lavoratore, sullo stesso campione di urine quando il
lavoratore ritenga che il risultato del test non sia corretto. La spesa per
queste analisi è a carico del lavoratore.

La procedura prevede inoltre che venga redatto sempre un verbale che


deve essere firmato dal medico competente e dal lavoratore.

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Droga e lavoro

Tempi di rilevabilità nelle urine delle sostanze stupefacenti


A seconda del tipo di sostanza, gli stupefacenti sono rilevabili nelle urine per
periodi di tempo molto variabili, da pochi giorni ad oltre un mese.

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Droga e lavoro

L’esame del capello, effettuato


dai SERT, a conclusione dell’iter
di accertamento consente di
valutare la situazione pregressa
di assunzione di sostanze
stupefacenti: le sostanze
vengono incorporate nel capello
attraverso lo scambio tra il
sangue circolante e le cellule del
bulbo pilifero.
Il test, per i consumatori abituali,
permette di rilevare l’assunzione
di sostanze nei mesi precedenti.

I Servizi per le Tossicodipendenze (SerT) sono i servizi pubblici del Sistema


Sanitario Nazionale dedicati alla cura, alla prevenzione e alla riabilitazione delle
persone che hanno problemi conseguenti all'abuso di sostanze stupefacenti
(droghe o alcol) che generano dipendenza dalle stesse.

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Droga e lavoro

Le procedure di accertamento si dividono in:


 primo livello (a cura del medico competente)
 secondo livello (a cura del SERT “Servizio per le Tossicodipendenze”
della ASL).
Accertamento primo livello:
ESITO NEGATIVO = idoneità alla mansione
ESITO POSITIVO = temporaneamente inidoneo alla mansione

COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE AL
ALLO SPISAL DL

SOSPENSIONE DEL
LAVORATORE

SECONDO LIVELLO INVIO AL SERT


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