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ALCOL

● comunemente presente nelle bevande alcoliche prende il nome di etanolo


● in italia è vietato ai minori di 18 anni
● gli incidenti stradali legati all’alcol sono la prima causa di morte dei giovani dai 15 anni ai 29 anni
● l’alcol penetra rapidamente nel flusso sanguigno e da qui in tutto l’organismo; viene assorbito dal
stomaco e dal primo tratto dell’intestino e arriva direttamente nel sangue; attraverso il sangue giunge al
fegato dove viene metabolizzato; la parte non metabolizzata resta in circolo e raggiunge tutte le cellule,
comprese quelle del sistema nervoso dove provoca gli effetti più evidenti
● gli effetti sul cervello →
- da 0,2 a 0,5 grammi per litro di sangue: ridotte capacità visive e uditive, calano la concentrazione e
l’attenzione e si riducono la capacità di reazione
- da 0,5 grammi per litro: aumenta il livello di disinibizione
- da 0,8 grammi per litro: il campi visivo si restringe, cresce lo stato di euforia
- da 1 a 2 grammi per litro: stato di confusione, disturbi del linguaggio e dell’orientamento
- da 2 a 3 grammi per litro: stato di rilassamento muscolare
- da 3 grammi per litro: stato di paralisi, perdita di coscienza, perdita di memoria, respiro debole,
possibilità di arresto respiratorio e di morte
● gli effetti a lungo termine →
- danneggiamento del cervello e può portare alla demenza da alcol: sbalzi di umore, perdita della
memoria, riduzione di volume nella corteccia delle aree dell’encefalo
- danneggiamento del fegato, che nei casi più estremi può ammalarsi di cirrosi; le cellule epatiche
vengono distrutte e l’organismo non riesce più a sostituirle
DIPENDENZE
● l’uso di sostanze che creano dipendenza nell’età dell'adolescenza può avere esiti disastrosi, impedendo la
crescita e l’evoluzione
● ciò accade perché le droghe vengono vissute come mezzo per modificare lo stato mentale sottovalutando gli
effetti negativi
● negli ultimi anni sono cambiate le sostanze → oggi molte droghe non sono nemmeno più percepite come tali.
per questo motivo il drogato di oggi è di frequente un policonsumatore, fa ciò uso di diversi tipi di sostanze e
non percepisce se stesso come drogato. solo colui che usa l’eroina viene considerato un drogato
● per i nuovi consumatore si ha il cosiddetto consumo periodico, regolato in quantità e in qualità e
accompagnato dall’illusione del controllo
● le nuove droghe sono considerate un mezzo funzionale al divertimento, utili per avere più successo o per
dimenticare le frustrazioni
● USO NON DIPENDENTE → è definibile come un utilizzo controllato e limitato nel tempo e nella quantità
● ABUSO → l’uso eccessivo e non controllato, si ha quando la persona crea un rapporto stabile con la sostanza
DROGHE
● DROGA → tutte le sostanze in grado di alterare le capacità del cervello e modificare gli stati psicologici e
comportamentali
● cannabis → è un tipo di canapa originaria dall’asia centrale, da cui si ottengono vari prodotti come la marijuana,
l’hashish, la ganja, l’olio di cannabis ; generalmente la cannabis induce una condizione leggermente euforica,
senza perdita del contatto con la realtà
● cocaina → è una sostanza estratta da una pianta che cresce spontaneamente nell’america meridionale.
Generalmente viene assunta per via nasale ; la cocaina agisce stimolando globalmente le strutture del cervello,
perché aumenta la quantità dei mediatori che attivano le cellule cerebrali (in particolari la dopamina). aumenta
quindi l’energia fisica e mentale, la lucidità e le capacità psichiche
● ecstasy → comunemente definita come “droga da discoteca” è un insieme di prodotti diversi, venduti sotto
forma di pillole colorate o capsule di vari tipi e nomi, tutte accattivanti e tutte ugualmente pericolose ; agisce sul
sistema nervoso impedendo il riassorbimento della serotonina . gli effetti sono: esaltazione delle percezioni
sensoriali, alterazione alla percezione del tempo, eccitamento e benessere, facilità di comunicazione ed euforia ;
può provocare danni irreversibili
DIPENDENZE COMPORTAMENTALI
● DIPENDENZA DI TIPO PSICOLOGICO → bisogno ossessivo di trascorrere sempre più tempo al computer
trascurando tutte le altre attività e allontanandosi dalle relazioni sociali ; internet o giochi determinano sensazioni
di piacere derivanti dalla produzione nel nostro corpo di sostanze come le dopamine che mitigano gli stati
d’ansia ; queste sostanze creano dipendenza e assuefazione esattamente come le droghe
● Senza arrivare alla dipendenza, l'abuso dr videogiochi comporta effetti fisici derivanti dalla sedentarietà, come
sovrappeso, mal di testa, mal di schiena, dolori a1 collo, arrossamenti agli occhi, disturbi della vista, sindrome
del tunnel carpale
● dipendenza dal gioco → gioco d’azzardo patologico → è considerato come ,una vera e propria forma di
"dipendenza senza droga”. la dipendenza insorge nel momento in cui chi gIoca non riesce a resistere all’impulso
di giocare e mostra una progressiva perdita della capacità di porre limiti al proprio coinvolgimento, sia in termini
di tempo dedicato che di denaro speso
● giocatore compulsivo → la persona si sente obbligata a giocare manifestando forme di assuefazione, cioè il
bisogno di scommettere cifre di scommettere cifre sempre più alte e di astinenza
● quando una persona pratica in maniera ossessiva il body building si dice che è affetta da dismorfia muscolare.
un soggetto in queste condizioni soffre di un disturbo psicologico che è fondamentalmente opposto a quello
dell’anoressia ; La malattia consiste, infatti, in un disturbo compulsivo-ossessivo che porta tali soggetti a
comportamenti dannosi, quali l’esecuzione di esercizi pericolosi o l’assunzione di sostanze proibite. in questi
casi le probabilità di infortunio aumentano notevolmente
TABACCO
● è stato calcolato che nel mondo il tabacco provoca più decessi di alcol, aids, droghe, incidenti stradali…
● la maggior parte dei decessi è dovuta a patologie cardiocircolatorie dipendenti dal fumo
● è riconosciuto responsabile anche di malattie come tumore, polmoniti, malattie respiratorie, mal di schiena
● Nei fumatori la mortalità è 2-3 volte maggiore che nelle persone che non hanno mai fumato.
● Tra le 4000 sostanze nocive contenute nel tabacco, la più nota è la nicotina. È un veleno vegetale perchè
agisce sul sistema nervoso centrale e nel tempo provoca dipendenza e tolleranza
● persona tabagista → cioè dipendente dal fumo di tabacco
● la carenza di nicotina induce a una sindrome di astinenza caratterizzata da diversi sintomi: irrequietezza,
irritabilità, frustrazione, insonnia..
● catrame → è nell’ultima parte della sigaretta ; Le particelle fini di catrame inspirate, condensandosi si
depositano nei polmoni e sono responsabili della maggior parte delle malattie polmonari, in particolare del
tumore.
● il tabacco forma l'ossido di carbonio, un gas incolore e inodore in grado di fissarsi all'emoglobina del sangue
sostituendosi all'ossigeno. Il sangue del fumatore risulta quindi poco ossigenato ; ciò determina una sensibile
diminuzione della capacità respiratoria
DOPING
● si intende: l’uso di sostanze o metodiche che, per natura, dosaggio, metodo e applicazione, sono nocive
alla salute e/o possono migliorare artificiosamente la prestazione fisica
● è una pratica sportiva illecita:
- essa costituisce un vantaggio acquisito slealmente
- l’uso indiscriminato di farmaci provoca rilevanti danni organici
- il doping è un reato
- è un reato penale: prevede come pena minima da 3 mesi a 3 anni e il pagamento di una multa per
chiunque procuri, somministri, assuma o comunque favorisca l’utilizzo di sostanze
- la pratica del doping promuove tra i giovani un modello sportivo distorto e mina la credibilità dello sport in
generale e dello sport agonistico in particolare
● per combattere il doping è necessario:
- comprendere che i farmaci sono mezzi indispensabile per far fronte alle malattie e non per migliorare
l'efficienza fisica
- qualunque sperimentazione di farmaci su soggetti umani è un atto illecito
- combattere l’atteggiamento remissivo
- ricordarsi che le prestazioni si migliorano con adeguati stili di vita, una corretta alimentazione una buona
programmazione degli allenamenti
● nel 2009 la WORLD ANTIDOPING AGENCY ha approvato un nuovo Codice antidoping (codice WADA):
afferma la responsabilità penale non solo per chi fa uso ma anche per chi approccia, prescrive e/o somministra i
farmaci o cerca di alterare i risultati delle analisi ; inoltre istituisce una Commissione di vigilanza e controllo sul
doping che aggiorna ogni 6 mesi le sostanze illecite.
secondo il codice WADA è doping: il “verificarsi di una o più violazioni delle norme sportive antidoping contenute
nel codice mondiale antidoping. in particolare sono considerate violazioni del codice:
- l’uso o il tentativo di uso e anche il solo possesso
- il rifiuto o l’omissione
- l’omessa comunicazione
- la manomissione o il tentativo di manomissione
- il traffico o la somministrazione
il codice wada inoltre:
- sancisce il principio della responsabilità oggettiva dell'atleta
- considera aperta la lista delle sostanze dopanti
- pretende che ogni assunzione di farmaci venga motivata
- bandisce ogni tipo di infusione endovenosa
- richiede la reperibilità degli atleti
LE SOSTANZE SEMPRE PROIBITE
● ci sono sostanze sempre proibite: la loro presenza rivelata in qualsiasi quantità, sia in competizione sia al di fuori
delle gare, e il loro semplice possesso sono considerati doping
- gli steroidi anabolizzanti androgeni (SAA) sono derivati sintetici del testosterone. essi aumentano la
massa muscolare e la resistenza allo sforzo, riducono la massa grassa e favoriscono il recupero dopo
lavori intensi. una loro assunzione ingiustificata, però, altera la funzionalità di tiroide, fegato e reni
- i diuretici e altri agenti mascheranti → sono farmaci che favoriscono l’eliminazione di liquidi attraverso la
diuresi; abbassamento della pressione arteriosa, rischi di trombosi, difficoltà di termoregolazione, grave
disidratazione
- gli ormoni → sono messaggeri chimici, prodotti dalle ghiandole endocrine, che agiscono su organi
bersaglio con lo scopo di regolare specifiche funzioni dell’organismo. tipi di ormoni:
- eritropoietina (epo) → ormone prodotto dal rene e dal fegato, che stimola la produzione dei
globuli rossi ad opera del midollo osseo
- somatropina (gh) → ormone della crescita → ormone responsabile dell’accrescimento in
lunghezza delle ossa. prodotta dall’organismo durante il lavoro muscolare. effetti collaterali di
un’assunzione non teraupetica: cardipatie, ipertensione e diabete, altera il funzionamento della
tiroide, acromegalia e sviluppo scheletrico anomalo
- corticotropina (acth) → ormone prodotto dall'ipofisi in condizioni di stress; stimola la funzione
della corteccia della ghiandola surrenale, che regola la produzione di ormoni detti corticosteroidi.
l’assunzione di questo ormone favorisce la produzione endogena di corticosteroidi e la riduzione
della massa grassa e provoca ipertensione, aumento della glicemia, danni all’apparato sessuale
● I BETA-Z AGONISTI → sono farmaci che svolgono la propria azione principale come broncodilatatori , la
somministrazione in alti dosaggi ha effetto anabolizzante → effetti: tachicardia, insonnia, vertigini, palpitazioni,
ipotensione, infarto del miocardio
● GLI ANTAGONISTI E I MODULATORI DEGLI ORMONI → sono sostanze che influenzano gli effetti degli
ormoni
LE SOSTANZE PROIBITE IN COMPETIZIONE
● sostanze proibite:
- stimolanti → agiscono sul sistema nervoso potenziando le funzioni di tutto l’organismo; se assunti in
grandi quantità provocano assuefazione e dipendenza, causano disturbi dell’umore e del sonno,
esaurimento psicofisico e possono generare problemi cardiovascolari. durante la competizione è vietata
l’assunzione di tutti gli stimolanti
- narcotici e analgesici → morfina, eroina, metadone, pentazocina → sostanze che agiscono
direttamente sul sistema nervoso centrale permettendo di ridurre ed eliminare la percezione del dolore
- cannabinoidi → cannabis, marijuana, hashish → consistono nel ridurre la tensione prima e durante la
gara; alterano la coordinazione motoria e cognitiva, diminuiscono la forza, provocano confusione
mentale, psicosi e allucinazioni
- glucocorticosteroidi → sono farmaci antinfiammatori come azione stimolante sulla psiche, impiegati
contro il dolore; un alto dosaggio provoca diabete, ulcere gastriche, disturbi cardiovascolari, ritenzione
idrica, alterazioni psichiche
LE SOSTANZE PROIBITE IN PARTICOLARI SPORT
● sostanze proibite:
- alcol → vale solo per quelle discipline nelle quali all’atleta sono richieste una particolare freddezza e
molta concentrazione per esempio il tiro a segno e il tiro con l’arco. provoca una diminuzione di
equilibrio, tempo di reazione, coordinazione, velocità di percezione e messa a fuoco visiva
- betabloccanti → sono sostanze che agiscono inibendo l’azione dei recettori responsabili dell’aumento
della contrattilità e della frequenza cardiaca. contribuisce a ridurre gli stati ansiosi
I METODI PROIBITI
● doping ematico → consiste nella somministrazione di globuli rossi a un atleta sano tramite trasfusione, con lo
scopo di aumentare la capacità del sangue di trasportare ossigeno ai muscoli. questa pratica è vietata sia nella
modalità dell’autoemotrasfusione, sia in quella con sangue proprio sia in quella con sangue eterologo
● le manipolazioni farmacologiche e chimiche → si intende l’impiego di sostanze o procedure che alterano o
invalidano i campioni destinati ai test antidoping
● doping genetico → è vietato l’utilizzo non teraupetico di cellule o elementi genetici in grado di alterare la
funzione dei geni endogeni aventi la capacità di migliorare la prestazione atletica
LE SOSTANZE NON SOGGETTE A RESTRIZIONE
● integratori alimentari → hanno la capacità di favorire l’assunzione di determinati principi alimentari
● aminoacidi a catena ramificata (bcaa) → si tratta di 3 aminoacidi essenziali (leucina, isoleucina, valina) che si
trovano principalmente nelle uova, nella carne e nei formaggi
● creatina → molecola proteica immagazzinata prevalentemente nei muscoli scheletrici sotto forma di
creatinfosfato (pc), riserva di energia di pronto utilizzo per la contrazione muscolare
● carnitina → molecola proteica composta da due aminoacidi contenuta nei muscoli scheletrici e nel miocardio
LA STORIA DEL DOPING
doping = drogare
alla fine del 1800 → Infatti già i greci e i romani facevano uso di sostanze estratte da piante, funghi o semi ritenute
capaci di migliorare le prestazioni agonistiche.
Nel XX secolo gli interessi economici legati allo sport si esasperarono: si comprese che lo sport poteva essere un vero
affare per chi lo gestiva e per chi lo praticava con successo. Il fenomeno "doping" prese così vita in modo massiccio.
All'inizio del secolo l'utilizzo di sostanze dopanti era tacitamente ammesso dalla comunita sportiva Internazionale. Il
primo caso accertato di morte per doping risale, addirittura, al 1886, con la morte per overdose di droga del ciclista
Arthur Lington. Negli anni cinquanta fecero la loro comparsa le anfetamine, che ebbero la loro massima diffusione negli
anni settanta e, poco dopo. i primi stimolanti artificiali. Intanto i casi di malattie legate al doping divennero sempre più
numerosi. Ai Giochi Olimpici di Roma del 1960 morirono due atleti: il ciclista danese Knut Jensen, stroncato da un
collasso per eccesso di anfetamine, e l'ostacolista Dick Howard, trovato morto per overdose di eroina. Sulla scia
emotiva di queste due morti, venne mosso il primo passo significativo nella lotta contro il doping. Furono introdotti i primi
test antidoping e il Concilio europeo, comprendente 20 nazioni. stilò un documento di condanna dell'uso di sostanze
dopanti nello sport. Si dovette, però, arrivare alla tragica scomparsa del ciclista britannico Tommy Simpson durante il
Tour de France del 1967 per muovere passi più convincenti nella lotta al doping. Nel 1968 alle Olimpiadi di Città del
Messico Il Comitato olimpico internazionale rese ufficiale la prima lista di sostanze proibite.
Nel 1971 il CIO pubblica una lista dettagliata dei farmaci e delle sostanze non utilizzabili dagli atleti. che
con continue rettifiche e aggiornamenti è tuttora in vigore. Negli anni ottanta lo sviluppo delle tecniche di laboratorio
contribuì a incrementare i tipi e la frequenza dei test antidoping. Questi provvedimenti non furono sufficienti a bloccare il
fenomeno: le sostanze dopanti venivano assunte dagli atleti lontano dal periodo di competizione e dai relativi controlli
antidoping. si diffuse il doping ematico, ossia la somministrazione di globuli rossi, oppure di sostanze artificiali, per
migliorare il trasporto di ossigeno: una pratica oooi vietata in tutte le sue forme perche puo provocare gravi danni
cardiocircolatori.
Nel corso degli anni ottanta ebbero grande diffusione anche gli steroidi anabolizzanti, in grado di far aumentare la
massa muscolare, ma accusati di causare tumori e impotenza.
Durante la guerra fredda. la competizione tra paesi dell'Est e dell'Ovest raggiunse i suoi massimi livelli. paesi dell'Est
pianificarono, con le proprie federazioni, programmi di somministrazione scientifica dei farmaci ai propri atleti. Gli effetti
di queste sostanze erano fin troppo visibili: alterazioni ormonali provocavano la comparsa di caratteri maschili nelle
atlete e in generale danni organici irreversibili. Il fenomeno si diffuse anche in Occidente, come dimostra la squalifica
del velocista canadese Ben Johnson (nella foto), accusato di aver fatto uso di steroidi anabolizzanti alle Olimpiadi di
Seul (1988), primo di una lunga lista di atleti a essere incorsi in questa pratica illecita
Oggi l'attenzione verso il doping è aumentata. Nell'ultimo decennio molte Inchieste hanno, infatti, reso noto come anche
lo sport amatoriale. dove i controlli non possono essere effettuati sia pericolosamente coinvolto nel fenomeno. una
politica antidoping basata sul solo fondamento della tutela della salute non è più sufficiente. Bisogna agire in modo
incisivo per mezzo della prevenzione e della perseguibilità penale, come riconosciuto anche dalla legislazione italiana
con la legge n. 367 del 2000. che ha introdotto il reato di uso e spaccio di sostanze dopanti

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