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DIPENDENZA DA FUMO E ALCOL

La diffusione di malattie degenerative come il tabagismo e l’alcolismo, o sociali come la


tossicodipendenza da sostanze stupefacenti, è molto spesso connessa sia alla scarsa informazione su
di esse sia a un disagio che si manifesta in determinate fasi della vita, cui talvolta si risponde con il
mancato riconoscimento del proprio valore come persona.
L’educazione alla salute non va intesa dunque solo come apprendimento di regole per salvaguardare
il proprio benessere, ma anche come capacità di chiedere aiuto in tutte quelle situazioni in cui ci si
sente soli di fronte a difficoltà e problemi, rifiutando l’idea di affidarsi a sostanze che ci allontanano
ulteriormente da noi stessi e dal mondo che ci circonda.

• Il tabagismo

II fumo di sigaretta rappresenta oggi la principale causa di morte “evitabile” nella maggior parte dei
Paesi sviluppati. In Italia, nonostante i fumatori siano in diminuzione, fumano oltre 11 milioni di
persone. E il dato allarmante è che si tratta soprattutto di giovani tra i 15 e i 20 anni. Molti ragazzi
sono spronati ad accendersi la sigaretta per avere l’approvazione del gruppo e sentirsi “più grandi”.
Il tabacco induce una fortissima dipendenza nei fumatori e provoca danni molto seri alla salute.
Non bisogna mai dimenticare, inoltre, che il suo utilizzo non danneggia esclusivamente chi ne fa uso,
ma anche chi ne è passivamente esposto.
Le malattie provocate dal fumo sono tantissime: basti pensare ai vari tipi di cancro, di cui può essere
causa scatenante, e alle malattie cardiache e vascolari. Il fumo, inoltre, può essere un fattore
determinante nel provocare la sterilità nelle donne e l’impotenza negli uomini.
Infine il fumo - sembrano dettagli da poco, ma non lo sono - fa “ingiallire” i denti, accelera
l’invecchiamento della pelle e dà un cattivo odore alle mani, ai capelli, agli abiti che indossiamo. Per
contrastare questa abitudine e per fornire aiuto concreto a chi decide di smettere sono stati attivati
centri antifumo negli ospedali e nelle ASL di molte città italiane.
La lotta al tabagismo si combatte sia con una maggiore informazione sui rischi che ne derivano sia
con leggi che proteggano i “fumatori passivi”. Ormai dal 2003 il nostro Paese ha inasprito le norme
antifumo, stabilendo, per chi fuma in una zona “proibita”, multe da 25 a 250 euro, aumentabili fino
a 500 euro se in prossimità del fumatore sono presenti bambini con meno di 12 anni o donne incinte.
• L’uso e l’abuso di alcol

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera l’alcol una droga, poiché, al pari delle
sostanze stupefacenti, crea dipendenza, sia fisica sia psichica, dà assuefazione e scatena
comportamenti violenti e aggressivi.
Raccomanda, inoltre, la totale astensione dal consumo di alcolici fino ai 15 anni. In Italia sono
almeno cinque milioni le persone che eccedono nel consumo di alcol e oltre un milione gli alcolisti.
L’abuso di alcol è responsabile di molte malattie: aumenta il rischio di cirrosi epatica, di alcuni tipi
di tumore, di ipertensione e di infarto.
Uccide più della droga! In Italia, ad esempio, per ogni vittima dell’eroina ce ne sono 60 dovute
all’eccesso di alcol.
Terribile, ogni volta, il bilancio delle cosiddette stragi del sabato sera, dovute, nella quasi totalità
dei casi, allo stato di ebrezza dei giovani automobilisti all’uscita dalle discoteche. Migliaia sono ogni
anno i giovani che restano vittime di incidenti stradali causati dalla guida in stato di ebbrezza o sotto
l’effetto di stupefacenti. Troppo spesso si dimentica che sono sufficienti piccole quantità di alcol per
avere colpi di sonno, riflessi lenti e vista annebbiata. A tutto ciò si aggiungono il senso di
“onnipotenza” e di sfida del pericolo che conducono a guidare in maniera irresponsabile.
Un’altra moda pericolosa che si sta diffondendo tra i giovani è quella del cosiddetto binge-drinking:
si beve soltanto ogni tanto, ma in grandissima quantità e velocemente, in modo che l’alcol “arrivi
subito alla testa”.
Un rischio gravissimo in cui può incorrere una persona, e a maggior ragione un giovane, nell’abusare
di alcolici è il coma etilico: nel corpo di un adolescente, infatti, è del tutto inesistente o funziona a
bassissimo regime l’enzima che serve a metabolizzare l’alcol, che pertanto in quantità elevate può
provocare un’intossicazione acuta. Il coma etilico può causare anche la morte.
Purtroppo non è semplice uscire da questa forma di tossicodipendenza. Al contrario degli
stupefacenti, vino, birra e superalcolici si vendono ovunque e sono spesso presenti nei frigoriferi o
sulle tavole apparecchiate delle famiglie. Infatti gli alcolisti che decidono di disintossicarsi hanno
bisogno dell’aiuto della famiglia, dei parenti e di un’adeguata terapia psicologica.

LA DIPENDENZA DALLE SOSTANZE STUPEFACENTI


Con il termine «droga» si intende una sostanza, naturale o artificiale, che altera lo stato psicofisico
di una persona, provocando allucinazioni, eccitazione, ebbrezza. Spesso si usa anche l’espressione
“sostanze psicotrope” (dal greco psichè, “mente”, e tròpos, variazione) o “stupefacenti” per indicare
sostanze in grado di alterare le percezioni.
Quello della droga è un fenomeno molto diff uso e sul quale periodicamente si lanciano allarmi, ma,
nonostante siano conosciuti gli effetti dannosi che esso comporta, la sua crescita è in espansione.
Le ragioni che spingono a fare uso di stupefacenti sono molteplici: la ricerca di sensazioni gradevoli,
il bisogno di allontanare le difficoltà senza affrontarle, il piacere di superare la paura o la vergogna,
il desiderio di provare qualcosa di nuovo. Spesso si comincia per non sentirsi esclusi dal gruppo:
molti si fermano alla prima esperienza, altri continuano pensando di poter smettere in qualsiasi
momento. Questo, purtroppo, non è mai vero: la droga crea, nella maggior parte dei casi, una forte
dipendenza sia fisica sia psicologica, per cui chi ne fa uso è costretto, per non stare male, ad
assumerne quantità sempre maggiori. Generalmente si usa distinguere tra due categorie di droghe:
droghe leggere e droghe pesanti.
• La marijuana e l’hascisc
Tra le droghe leggere rientrano la marijuana e l’hascisc, derivati della canapa indiana, che di solito
vengono consumati insieme al tabacco (con i cosiddetti “spinelli”). In piccole dosi provocano
sensazioni di benessere, tendenza a parlare e a ridere più del solito, aumento del battito cardiaco,
sonnolenza, difficoltà a coordinare i movimenti. In dosi più forti, agli effetti appena citati se ne
sommano degli altri, come confusione, agitazione, ansia, panico e, a volte, anche allucinazioni. La
marijuana e l’hascisc non danno dipendenza, ma spesso il loro uso è associato all’assunzione di alcol,
con gravi ripercussioni sull’organismo.
• L’eroina e la cocaina
Tra le droghe pesanti, le più diffuse nel mondo giovanile sono l’eroina e la cocaina. L’eroina è un
derivato della morfina, a sua volta ricavata dall’oppio.
Solitamente assunta per via endovenosa — ma può essere anche inalata o fumata — provoca
inizialmente uno stato di rilassamento e di distacco da ogni stress, inducendo il consumatore a ripetere
l’esperienza. L’organismo ben presto si adatta alla presenza dell’eroina e per ottenere gli stessi
effetti delle dosi iniziali bisogna aumentarne la quantità. L’eroina diventa quindi una necessità, o
meglio una schiavitù, poiché la fortissima dipendenza cui dà luogo spinge il consumatore a vivere
con l’unico pensiero di alleviare la sofferenza psichica e psicologica che la mancata assunzione
comporta. Molti giovani che ne fanno abitualmente uso sono disposti anche a rubare o a commettere
reati più gravi pur di procurarsela.
Negli ultimi anni il consumo di eroina è drasticamente diminuito, mentre è triplicato l’uso di cocaina,
sostanza che si estrae dalle piante di coca per essere commercializzata sotto forma di polvere bianca.
Il metodo di assunzione più diffuso è l’inalazione, ma può essere anche iniettata. Inizialmente
favorisce la concentrazione e l’efficienza, ma l’uso prolungato determina agitazione, insonnia,
allucinazioni, manie di persecuzione con manifestazioni violente. Sia eroina che cocaina, oltre a
essere dannose, risultano particolarmente pericolose perché vendute non allo stato puro, ma mescolate
con altre sostanze, a loro volta tossiche.
• L’ecstasy
Un’altra sostanza purtroppo molto di moda tra i giovani - e i giovanissimi - è l’ecstasy. Venduta
sotto forma di capsule colorate, di forme diverse, è una combinazione di varie sostanze, tutte prodotte
in laboratorio, alla cui base vi è l’anfetamina, che provoca eccitazione. L’ecstasy dà la sensazione
di poter stabilire rapporti facili con tutti, ci si sente spigliati e disinibiti. Causa un rapido aumento
della temperatura del corpo e spesso, soprattutto in locali chiusi e sovraffollati, provoca collassi. È
stato dimostrato che l’uso di ecstasy può danneggiare in maniera irreversibile il cervello.
Alcuni organismi sono particolarmente sensibili a questo tipo di droga, per cui anche una sola dose
può rivelarsi mortale.
• Uscire dal tunnel
Disintossicarsi, cioè uscire dalla tossicodipendenza, non è semplice, ma con il sostegno della famiglia,
degli amici e di adeguate strutture sanitarie, diventa un obiettivo raggiungibile. Lo Stato ha
predisposto a questo scopo il funzionamento, presso ciascuna ASL, di un Servizio pubblico per le
tossicodipendenze (SERT), attivo 24 ore su 24, che garantisce agli interessati la riservatezza degli
interventi e, se lo richiedono, l’anonimato. I SERT assicurano la disponibilità dei principali
trattamenti di carattere psicologico, socio-riabilitativo e medico-farmacologico. Accanto ai SERT
operano anche delle organizzazioni private, gestite da gruppi di volontari, e delle “comunità
terapeutiche”, che accolgono ragazzi con problemi di dipendenza da droghe e da alcol, i quali,
attraverso attività sociali e lavorative di gruppo, cercano di ritrovare la voglia di affrontare la vita con
le proprie forze.
1. DEFINISCI I SEGUENTI TERMINI

Assuefazione:
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Astinenza:
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Coma etilico:
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Sostanze stupefacenti:
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Tossicodipendenza:
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Fumatori passivi:
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Collassi:
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Overdose:
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SERT:
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2. RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE


a. Che cosa sono le “stragi del sabato sera”?
b. Quali conseguenze provoca l’abuso di alcol?
c. In che cosa consiste il cosiddetto “binge-drinking”?
d. Quali sono le droghe che “addormentano” il sistema nervoso, attutendo le risposte agli stimoli
esterni? Quali sostanze invece agiscono sul sistema nervoso dando una sensazione di forza e
diminuendo il senso di fatica e di stress?
e. Quali sono i danni, anche irreversibili, che le droghe possono causare al cervello?
3. RICERCA
a. Si parla spesso di nuove forme di dipendenza come quelle da videogiochi e da internet.
Descrivi un breve testo a riguardo, ponendo l’attenzione sui sintomi e le conseguenze che
possono generare questi tipi di dipendenze.
b. In generale le droghe agiscono sui neurotrasmettitori, modificando la trasmissione nervosa.
Fai una breve ricerca sui neurotrasmettitori con cui interagiscono le seguenti droghe: gli
oppioidi (oppio, morfina, eroina), la cocaina e le anfetamine, l’ecstasy.
Può aiutarti la visione del seguente video sul cervello e la droga:
https://www.youtube.com/watch?v=AwhrivV44nI&t=26s

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