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Dipendenza
L’uso di droghe porta alla dipendenza. Il termine “dipendenza” indica quella condizione
in cui una persona continua a fare uso di una sostanza senza riuscire a smettere. Il
desiderio è così forte da non poterlo controllare, nonostante sia consapevole dei danni
che la droga produce.

Contenuti [nascondi]

1 Cos’è la dipendenza da droghe


2 Quali sensazioni procura la droga
3 La dipendenza non è una semplice debolezza
4 Forme di dipendenza

Cos’è la dipendenza da droghe

Quando una persona inizia ad assumere droghe, non parte con l’intenzione di
diventarne dipendente. Si lascia attrarre dalle sensazioni che lo stupefacente procura,
ed è convinta di poter avere pieno controllo sulla quantità e sulla frequenza di
assunzione. La situazione, però, può degenerare rapidamente causando una
dipendenza che prende il sopravvento sulla vita di chi fa uso di droghe.

Le droghe agiscono sul cervello e sono loro a veicolare azioni e decisioni. Assumere
sostanze stupefacenti può diventare più importante della necessità di soddisfare i
bisogni primari, come mangiare e dormire. Famiglia, rapporti sociali e lavoro crollano,
perché la dipendenza fa sì che la droga diventi l’unica priorità a cui badare, anche a
costo di rubare, mentire o danneggiare le persone intorno a sé: per poterla ottenere,
tutto diventa lecito agli occhi del tossicodipendente. Questo può ovviamente causare
conseguenze legali.

Quali sensazioni procura la droga

Assumere droga innesca nel cervello i medesimi circuiti che vengono attivati dai normali
comportamenti che garantiscono la sopravvivenza della specie: alimentazione,
creazione di legami, rapporti sessuali, ecc. Questi circuiti prendono il nome di “vie della
grati cazione”.

Le sostanze stupefacenti provocano nel cervello un sovraccarico di dopamina, un


neurotrasmettitore che procura sensazioni di piacere. Questo spinge il cervello a voler
ripeter l’esperienza ogni volta in cui il ricordo piacevole torna a galla. Viene così a
generarsi una vera e propria fame di droga (al pari del cibo nelle persone normali) che
porta il tossicodipendente a non cercare più lo stupefacente solo per soddisfare il suo
desiderio iniziale, ma per contrastare la crisi d’astinenza quando la droga viene a
mancare.

La dipendenza non è una semplice debolezza

Contrariamente a quanto si tenda a pensare, la dipendenza non è una semplice


debolezza. È una vera e propria malattia del cervello che può essere prevenuta, curata
e guarita. Gli e etti che l’assunzione di sostanze stupefacenti può provocare sono
molteplici e deleteri: le droghe alterano il funzionamento del cervello, causando
cambiamenti cerebrali che possono perdurare nel tempo. A questi problemi si
aggiungono anche perdita di memoria, umore altalenante e di coltà nel prendere
decisioni e nel pensare.

Nella trappola della dipendenza possono cadere persone di ogni estrazione sociale,
non è una malattia elitaria o destinata a colpire solo le fasce economicamente o
socialmente più svantaggiate. Può manifestarsi a qualunque età, con un’incidenza
maggiore tra i giovani.

Forme di dipendenza

Esistono due forme principali di dipendenza.

Una forma di dipendenza che mantiene l’integrazione sociale: il soggetto che


assume droga continua a partecipare alla vita collettiva, ma nega di avere una
dipendenza. Questa negazione è proprio uno dei primi sintomi della condizione
patologica.
Una forma di dipendenza che non mantiene l’integrazione sociale e fa sì che il
soggetto tossicodipendente si isoli sempre più, no ad arrivare alla
marginalizzazione totale.

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