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Io li credetti; e ciò che ’n sua fede era, Io gli credetti; e ora vedo ciò che era
vegg’ io or chiaro sì, come tu vedi nella sua fede così chiaramente, come
ogni contradizione e falsa e vera.21 tu vedi che in un giudizio
contraddittorio c'è una frase vera e
una falsa.
Tosto che con la Chiesa mossi i piedi,
a Dio per grazia piacque di spirarmi Non appena rientrai in seno alla
Chiesa, Dio volle per sua grazia
l’alto lavoro, e tutto ’n lui mi diedi;24 ispirarmi l'alta opera (il Corpus iuris
civilis) e io mi dedicai anima e corpo
e al mio Belisar commendai l’armi, ad esso;
cui la destra del ciel fu sì congiunta, e affidai le armi al mio generale
che segno fu ch’i’ dovessi posarmi.27 Belisario, che fu assistito dal cielo a
tal punto che ciò fu segno che io
dovessi fermarmi.
Or qui a la question prima s’appunta
la mia risposta; ma sua condizione
mi stringe a seguitare alcuna giunta,30 Ora qui termina la mia prima
risposta; ma ciò che ho detto mi
induce a far seguire una aggiunta,
perché tu veggi con quanta ragione affinché tu veda quanto ingiustamente
agiscano contro il sacrosanto simbolo
si move contr’ al sacrosanto segno dell'aquila sia coloro che se ne
e chi ’l s’appropria e chi a lui s’oppone.33 appropriano (i Ghibellini), sia coloro
che gli si oppongono (i Guelfi).
Vedi quanta virtù l’ha fatto degno Vedi quanta virtù ha reso il segno
di reverenza; e cominciò da l’ora degno di riverenza; e ciò iniziò dal
che Pallante morì per darli regno.36 giorno in cui Pallante morì per
assicurargli un regno.
Tu sai ch’el fece in Alba sua dimora Tu sai che esso dimorò più di trecento
per trecento anni e oltre, infino al fine anni ad Alba Longa, fino al momento
in cui Orazi e Curiazi lottarono
che i tre a’ tre pugnar per lui ancora.39 ancora per lui.
E sai ch’el fé dal mal de le Sabine E sai cosa fece dal ratto delle Sabine
fino all'oltraggio a Lucrezia, all'epoca
al dolor di Lucrezia in sette regi, dei sette re di Roma, vincendo i popoli
vincendo intorno le genti vicine.42 circonvicini.
Sai quel ch’el fé portato da li egregi Sai che cosa fece, portato dai nobili
Romani contro Brenno e Pirro, e
Romani incontro a Brenno, incontro a Pirro, contro altre repubbliche e monarchi
incontro a li altri principi e collegi;45 dell'Italia;
onde Torquato e Quinzio, che dal cirro per cui Torquato e Quinzio
negletto fu nomato, i Deci e ’ Fabi Cincinnato, che fu detto così per la
ebber la fama che volontier mirro.48 chioma trascurata, nonché Deci e
Fabi ebbero la fama che io volentieri
onoro.
Esso atterrò l’orgoglio de li Aràbi
che di retro ad Anibale passaro Esso abbatté l'orgoglio dei
Cartaginesi che al seguito di Annibale
l’alpestre rocce, Po, di che tu labi.51 passarono le Alpi, dalle quali tu, o
fiume Po, discendi.
Sott’ esso giovanetti trïunfaro
Scipïone e Pompeo; e a quel colle Sotto di esso trionfarono, da giovani,
sotto ’l qual tu nascesti parve amaro.54 Scipione e Pompeo; e parve amaro a
quel colle (Fiesole) sotto il quale tu sei
nato.
Poi, presso al tempo che tutto ’l ciel volle Poi, quando fu vicino il tempo in cui il
redur lo mondo a suo modo sereno, Cielo volle far diventare tutto il mondo
Cesare per voler di Roma il tolle.57 sereno a sua immagine (per la nascita
di Cristo), Cesare assunse il segno
dell'aquila per volere di Roma.
E quel che fé da Varo infino a Reno,
E ciò che esso (con Cesare) fece in dal
Isara vide ed Era e vide Senna fiume Varo fino al Reno, lo videro
e ogne valle onde Rodano è pieno.60 l'Isère, la Loira, la Senna e ogni valle
di cui è pieno il Rodano.
Quel che fé poi ch’elli uscì di Ravenna Quello che fece dopo essere uscito da
e saltò Rubicon, fu di tal volo, Ravenna ed aver passato il Rubicone,
che nol seguiteria lingua né penna.63 fu un volo così veloce che né la lingua
né la penna potrebbero descriverlo.
Di quel che fé col baiulo seguente, Di quello che esso fece col successore
di Cesare (Ottaviano), Bruto e Cassio
Bruto con Cassio ne l’inferno latra, ancora latrano nell'Inferno e Modena
e Modena e Perugia fu dolente.75 e Perugia ne furono dolenti.
Con costui corse infino al lito rubro; Con Ottaviano l'aquila corse fino al
con costui puose il mondo in tanta pace, Mar Rosso; con lui ridusse il mondo in
pace, al punto che fu chiuso il tempio
che fu serrato a Giano il suo delubro.81 di Giano.
Ma ciò che ’l segno che parlar mi face Ma ciò che il segno di cui parlo aveva
fatto in precedenza e avrebbe fatto
fatto avea prima e poi era fatturo dopo per il regno mortale che gli è
per lo regno mortal ch’a lui soggiace,84 sottomesso, diventa poca cosa in
apparenza se lo si paragona a ciò che
fece col terzo imperatore (Tiberio), se
diventa in apparenza poco e scuro, si guarda con chiarezza e sincerità;
se in mano al terzo Cesare si mira
con occhio chiaro e con affetto puro;87
ché la viva giustizia che mi spira, infatti la giustizia divina che mi ispira
li concedette, in mano a quel ch’i’ dico, gli concesse, in mano a Tiberio, la
gloria di punire il peccato originale
gloria di far vendetta a la sua ira.90 (con la crocifissione di Cristo).
Molte fïate già pianser li figli Molte volte i figli hanno già pagato
per la colpa del padre, e non si creda per le colpe dei padri, e quindi non
che Dio trasmuti l’armi per suoi gigli!111 creda Carlo che Dio cambi il proprio
simbolo con i suoi gigli!
Diverse voci fanno dolci note; Diverse voci producono dolci melodie;
così diversi scanni in nostra vita così i diversi gradi della nostra
rendon dolce armonia tra queste rote.126 beatitudine rendono una dolce
armonia in questi Cieli.