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Per correr miglior acque alza le vele La navicella del mio ingegno,
ormai, alza le vele per percorrere
omai la navicella del mio ingegno, acque migliori e lascia dietro di sé
che lascia dietro a sé mar sì crudele; 3 il mare crudele dell'Inferno;
Goder pareva ‘l ciel di lor fiammelle: Il cielo sembrava godere della loro
oh settentrional vedovo sito, luce: o emisfero boreale, sei
poi che privato se’ di mirar quelle! 27 davvero desolato non potendo
ammirare quelle stelle!
Com’io da loro sguardo fui partito, Non appena ebbi distolto il mio
sguardo da esse, volgendomi un
un poco me volgendo a l ‘altro polo, poco al cielo boreale da dove
là onde il Carro già era sparito,30 ormai l'Orsa Maggiore era
tramontata, vidi accanto a me un
vecchio solitario, che a guardarlo
vidi presso di me un veglio solo, ispirava tanto rispetto quanto è
degno di tanta reverenza in vista, quello che un figlio deve al proprio
padre.
che più non dee a padre alcun figliuolo. 33
Ma da ch’è tuo voler che più si spieghi Ma poiché il tuo desiderio è che ti
spieghiamo con maggiori dettagli
di nostra condizion com’ell’è vera, la nostra condizione, non è
esser non puote il mio che a te si nieghi.57 possibile che il mio desiderio sia
difforme dal tuo.
Questi non vide mai l’ultima sera; Questi non è mai morto, ma per il
ma per la sua follia le fu sì presso, suo peccato fu così vicino ad
esserlo che non sarebbe passato
che molto poco tempo a volger era. 60 molto tempo.
Mostrata ho lui tutta la gente ria; Gli ho mostrato tutti i dannati; ora
e ora intendo mostrar quelli spirti voglio mostrargli quelle anime (i
penitenti) che si purificano sotto la
che purgan sé sotto la tua balìa. 66 tua custodia.
«Marzia piacque tanto a li occhi miei Egli allora disse: «Fin che fui in
mentre ch’i’ fu’ di là», diss’elli allora, vita, Marzia fu così diletta ai miei
occhi che esaudii ogni suo
«che quante grazie volse da me, fei. 87 desiderio.
Or che di là dal mal fiume dimora, Ora che risiede al di là del fiume
più muover non mi può, per quella legge infernale (Acheronte) non può più
che fatta fu quando me n’usci’ fora. 90 commuovermi, in forza di quella
legge che fu emanata quando io
ne uscii fuori.
Ma se donna del ciel ti muove e regge, Ma se una donna beata, come
dici, muove i tuoi passi, non
come tu di’, non c’è mestier lusinghe: servono lusinghe: è sufficiente
bastisi ben che per lei mi richegge. 93 pregarmi in suo nome.
Questa isoletta intorno ad imo ad imo, Questa isoletta, nelle sue parti più
là giù colà dove la batte l’onda, basse, là dove è battuta dalle
porta di giunchi sovra ‘l molle limo; 102 onde, è piena di giunchi sul molle
fango;
El cominciò: «Figliuol, segui i miei passi: Egli iniziò: «Figliolo, segui i miei
volgianci in dietro, ché di qua dichina passi: torniamo indietro, poiché di
qua la pianura declina dolcemente
questa pianura a’ suoi termini bassi». 114 verso il punto più basso».
Venimmo poi in sul lito diserto, Giungemmo poi sul lido deserto,
che mai non vide navicar sue acque che non vide mai navigare
omo, che di tornar sia poscia esperto. 132 nessuno che poi fosse in grado di
tornare indietro.